Nuove tecnologie - Parte da Torino la ricerca per le batterie al potassio
del Politecnico di Torino il primo progetto finanziato dal Fondo Italiano per le Scienze Applicate (FISA) istituito dal Ministero dell'Università e della Ricerca con la legge di bilancio del 2022. Guidato da Federico Bella, docente presso il Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia dell'ateneo piemontese, il progetto si occuperà di sviluppare e sperimentare una nuova tecnologia di produzione di batterie al potassio (elemento facilmente reperibile in Italia e in Europa), che dovrebbero avere prestazioni simili a quelle al litio. Il finanziamento, della durata di 4 anni, è di 1,88 milioni di euro.
Produzione sostenibile. Il progetto ha un approccio attento alla sostenibilità: circa la metà dei materiali utilizzati per gli accumulatori al potassio deriveranno dal recupero di biomasse (scarti dell'industria cartaria e biodiesel), mentre la produzione vera e propria si svolgerà in ambiente acquoso, laddove l'industria delle batterie al litio lavora con solventi liquidi ad alto impatto ambientale. I singoli componenti saranno progettati in maniera da facilitare disassemblaggio e riuso a fine vita. La principale applicazione di questa tecnologia, spiega il Politecnico, è quella dello stoccaggio stazionario, ossia batterie integrate in edifici a uso abitativo e industriale, per conservare elettricità prodotta da fonti rinnovabili.
Audi - RS Q8 Performance: due anime, una Suv
Se i 600 cavalli e 800 Nm di una Audi RS Q8 non vi bastano, ecco la RS Q8 Performance: 640 cavalli (40 in più della RS Q8 "normale"), 850 Nm (50 in più) e uno 0-100 dichiarato in 3,6 secondi. Valori da sportiva doc, che fanno dimenticare i 2.350 kg di peso dichiarato. E pure in pista, sul circuito spagnolo di Castellolì, la maxi Sport utility di Ingolstaldt (502 cm di lunghezza, per 201 cm di larghezza e 170 di altezza) sì è dimostrata a suo agio. I potenti freni carboceramici, di serie per questa versione, non hanno perso un colpo nelle ripetute e intense frenate, anche alla fine dei rettilinei in discesa. Il resto lo fanno i pneumatici Pirelli P Zero e la trazione integrale quattro con autobloccante centrale e differenziale posteriore sportivo, che dà più spinta alla ruota esterna alla curva. Altra peculiarità della Performance, lo scarico alleggerito con ridotta contropressione (è stata cambiata la posizione del convertitore catalitico): ne guadagnano le prestazioni, oltre al sound.
Sa come coccolarvi. Completano il quadro delle differenze meccaniche che distinguono questa versione Performance le barre antirollio attive all'anteriore e al posteriore: per ciascuna, un motorino elettrico da 1,5 kW alimentato da una batteria a 48 volt ne varia la rigidità. A seconda delle situazioni, ci si dondola poco fra le curve o si viaggia comodi. Quando non si cercano la prestazioni, infatti, l'Audi RS Q8 Performance è un vero salotto da viaggio. Le sospensioni pneumatiche, di serie come nelle altre versioni di questa Suv, isolano l'abitacolo in modo impeccabile dalle asperità. Idem per l'insonorizzazione. E poi c'è il climatizzatore quadrizona con ionizzatore dell'aria e diffusore di aromi
Punta lontano. Fra le doti dell'Audi RS Q8 Performance ci sono anche i potenti abbaglianti laser, un optional per la versione meno potente, che comunque non rinuncia ai fari a matrice di Led. Entrambe, comunque, si aggiornano con nuovi paraurti: in quello posteriore, al centro dell'estrattore d'aria, è in evidenza il catarifrangente verticale ispirato al motorsport. Alla Performance è riservato il pacchetto estetico con dettagli di carbonio nero opaco, sia per i paraurti stessi, sia per la mascherina. Lo stesso vale per le ruote da 23 pollici con cerchi alleggeriti di ben 5 kg ciascuno e la possibilità di portare il limitatore di velocità da 280 km/h a 305 km/h (con la RS Q8 normale bisogna "accontentarsi" di 250 km/h). Quanto ai prezzi, parliamo di 157.000 euro per la versione da 600 CV e 177.500 euro per la Performance. Una cifra giustificata , visto che non si tratta solo di aumentare la pressione del due turbocompressori del V8
F.1, GP Brasile - Verstappen vince in rimonta e ipoteca il Mondiale
Una gara straordinaria per Max Verstappen: l'olandese della Red Bull Racing ha vinto il Gran Premio di San Paolo dopo una rimonta dalla diciassettesima posizione. Il tre volte iridato non ha sbagliato un colpo e ha potuto ribaltare il risultato anche grazie a una bandiera rossa arrivata in un momento ideale per lui. Alla ripartenza, si è scatenato: dopo essersi sbarazzato di Ocon ha cominciato a martellare, ottenendo per 17 volte consecutive il giro più veloce in gara. Un ritmo indiavolato che gli ha permesso di tagliare il traguardo con 19 secondi di vantaggio sul primo degli inseguitori. "Le mie emozioni oggi hanno viaggiato sulle montagne russe: prima la sfortuna in qualifica, con quella bandiera rossa che mi ha lasciato in fondo allo schieramento; poi in gara siamo rimasti fuori dai guai e abbiamo fatto le scelte giuste e, sul finale, stavamo volando!", ha commentato Max. "Incredibile vincere qui partendo così indietro", ha concluso.
Miracolo Alpine. Una gara che vale un'intera stagione per la squadra transalpina, nel pieno di una forte ristrutturazione. Esteban Ocon e Pierre Gasly hanno tagliato il traguardo rispettivamente in seconda e terza posizione, facendo fare alla squadra un grande balzo in avanti nella classifica costruttori. "Che giornata fantastica!", ha detto Esteban. "Sono felice di essere sul podio e non potrò mai ringraziare abbastanza il mio team. La macchina era difficile da guidare sull'asciutto, ma quando ha iniziato a piovere mi sono sentito molto più a mio agio. Adoro guidare qui sotto la pioggia!". Soddisfatto anche Pierre Gasly, che torna sul podio di Interlagos: "In una stagione così difficile, in cui abbiamo faticato anche ad andare a punti, portare due auto sul podio è qualcosa di inaspettato! Sono partito dalla P13 e ho recuperato dieci posizioni. Non abbiamo mai mollato ed eccoci qui!".
Mercedes e Ferrari opache. Dopo aver condotto a lungo la gara, George Russell ha pagato un po' di sfortuna con l'arrivo della safety car prima e l'uscita della bandiera rossa subito dopo. L'inglese della Mercedes si è così dovuto accontentare della quarta posizione, ma su di lui c'è una doppia investigazione: la prima è quella relativa al pasticcio della partenza abortita, l'altra per una regolazione della pressione delle gomme avvenuta in un momento in cui non era possibile farlo. Vedremo cosa decideranno i commissari di gara in questo (lungo) post-gara. Charles Leclerc porta l'unica Ferrari superstite in quinta posizione: una gara difficile per il monegasco, che non ha mai avuto lo spunto per fare di meglio. Disastrosa la prestazione di Sainz: dopo l'incidente in qualifica, anche in gara lo spagnolo è andato a sbattere, ritirandosi con l'amaro in bocca.
Norris ha ceduto. Dopo aver conquistato la pole position, sembrava pronto a una grande giornata, ma quel momento di gloria è stato solo un'illusione. Ha iniziato a commettere errori ancora prima che si spegnessero i semafori: non ha colto il segnale di "partenza abortita" ed è ripartito per un ulteriore giro di formazione, generando confusione nel gruppo. Ora, infatti, è sotto inchiesta da parte dei commissari. Al via, ha perso subito la leadership contro la Mercedes di Russell e ha continuato a commettere diversi errori durante la gara. Il sesto posto finale è amaro: se il suo rivale Verstappen dovesse vincere a Las Vegas, il Mondiale sarebbe già deciso.
Boccone amaro per la Racing Bulls. In qualifica, la scuderia di Faenza aveva realizzato un autentico capolavoro, piazzando Tsunoda al terzo posto e Lawson al quinto. La gara sembrava andare per il verso giusto, soprattutto per il pilota giapponese. Quando la pioggia ha iniziato a intensificarsi, Yuki è stato richiamato ai box per montare le gomme full wet, guadagnando 5 secondi al giro su chi aveva scelto di restare con le intermedie. Ma proprio in quel momento, la direzione gara ha deciso di far entrare la safety car e interrompere la corsa per un incidente di Colapinto. La gara di Yuki è stata così compromessa. Alla fine, le due monoposto hanno chiuso a punti, ma resta la frustrazione per un potenziale che non si è potuto realmente concretizzare.
Le classifiche. Con questa vittoria, Max Verstappen mette una seria ipoteca sul titolo: ora guida la classifica con 393 punti contro i 331 di Norris. Se Max dovesse vincere a Las Vegas, il campionato sarà chiuso a suo favore. Il Mondiale Costruttori resta ancora aperto: la McLaren resta davanti, ma la Ferrari - a tre eventi dalla fine - è seconda con soli 36 punti di svantaggio. Terza la Red Bull Racing, ma più staccata, con un ritardo di 49 punti dal team di Woking.
Hyundai - La gamma per l'Italia
Con quasi 40 mila vetture immatricolate nei primi nove mesi del 2024 (dati Unrae), la Hyundai può considerare l'Italia come un mercato decisamente gratificante. D'altronde, la gamma coreana proposta nel nostro Paese è particolarmente ricca e va incontro alle necessità più disparate; e non mancano soluzioni inusuali, come la monovolume Staria o la Suv a idrogeno Nexo. Per tutti i modelli Hyundai, come sempre, la garanzia è di cinque anni a chilometri illimitati, mentre la copertura per le batterie ad alto voltaggio (vale a dire quelle delle elettriche e delle plug-in) è di otto anni/160.000 km. Sfoglia la gallery di immagini qui sopra per scoprire la gamma Hyundai per l'Italia.
F.1, GP Brasile - Norris in pole in una qualifica ad eliminazione
Una qualifica eterna e ad eliminazione ha visto Lando Norris conquistare la pole position del Gran Premio di San Paolo, ventunesima prova del Mondiale di Formula 1. Il pilota della McLaren ha costruito questo risultato a fatica, ma con grande determinazione ha portato la sua MCL38 davanti a tutti. Nella gara di oggi - che partirà alle 16.30 italiane - sarà affiancato dalla Mercedes di George Russell. Storica terza posizione per Yuki Tsunoda della Racing Bulls che scatterà in seconda fila accanto alla Alpine di Esteban Ocon. In terza fila, l'altra Racing Bulls di Liam Lawson davanti alla Ferrari di Charles Leclerc. Ecco com'è andata questa difficile sessione.
Q1, Hamilton primo degli esclusi. La qualifica è iniziata in orario, alle 7.30 del mattino locali, con tantissima gente sulle tribune nonostante la pioggia. Le condizioni sono rimaste difficili per i piloti e non sono mancati gli errori fin dalle prime battute, complice anche l'aquaplaning causato dalle diverse pozzanghere lungo il tracciato. A nove minuti dal termine di questa fase delle prove, Franco Colapinto ha perso il contro della sua Williams ed è andato a finire contro le barriere, causando l'interruzione momentanea con bandiera rossa. Una volta sventolata la bandiera verde, le ostilità sono riprese. Norris ha rischiato di rimanere fuori, ma ce l'ha fatta per soli due decimi. A sorpresa, invece, resta fuori la Mercedes di Lewis Hamilton. Insieme al sette volte campione del mondo, non passano la tagliola Bearman (Haas), Colapinto (Williams), Hulkenberg (Haas) e Zhou (Sauber).
Q2, disastro per Sainz e Verstappen. Le condizioni del meteo e della pista sono migliorate. Quasi tutti hanno optato per effettuare un paio di giri cronometrati con le gomme Full Wet, per poi tornare ai box e montare le intermedie. Ma le insidie con le Cinturato Green Intermediate sono dietro l'angolo: il primo a sbagliare è Russell, che l'ha girata nel terzo settore, ma è andata decisamente peggio alla Ferrari. Carlos Sainz è andato a sbattere all'uscita di Curva 2, danneggiando seriamente la sua SF24 e causando la seconda bandiera rossa della sessione. Una volta ripresa la sessione, tutti hanno migliorato. A novanta secondi dal termine, il colpo di scena: Stroll è andato a sbattere in curva 3, causando un'altra bandiera rossa. Ad avere la peggio è stata la Red Bull Racing, perche la Q2 era ormai finita e Max Verstappen non è riuscito a passare oltre. P12 per l'olandese che, per via della penalità per cambio motore, scalerà in P17 sulla griglia di partenza. I pugni di rabbia sul volante sono stati eloquenti. Insieme all'olandese, restano fuori dalla Q2: Bottas, Perez, Sainz e Gasly.
Q3 eterna, sbattono Alonso e Albon. In questa ultima fase si sono qualificate le due McLaren, le due Racing Bulls, la Williams di Albon, le due Aston Martin - anche se Stroll non potrà girare - l'Alpine di Esteban Ocon e la Mercedes di Russell. Sembrava filare tutto liscio, fin quando Alonso è andato a sbattere nel secondo settore, danneggiando seriamente la sua monoposto e le barriere. Ma non è stato l'ultimo, perché anche Albon poco dopo è andato contro le barriere distruggendo la sua FW46: difficilmente il team di Grove riuscirà a sistemare entrambe le vetture per la gara, che partirà alle 16.30 italiane. Al termine delle qualifiche, comunque è Lando Norris a conquistare la pole, importantissima vista la posizione di Verstappen per la gara di oggi.
F.1, GP Brasile - Diluvia a Interlagos, qualifiche rinviate a domani
Troppa pioggia e scarsa visibilità a Interlagos: dopo due ore di attesa, la direzione gara ha alzato bandiera bianca. Le qualifiche del Gran Premio di Sao Paolo sono state rinviate a domani, qualche ora prima della gara. (L'orario ufficiale non è stato ancora comunicato).
Il comunicato della FIA. "Le qualifiche del Gran Premio di San Paolo sono state rinviate. La decisione è stata presa a causa della mancanza di visibilità dovuta al livello di pioggia delle ultime ore. In alcune parti del tracciato ci sono molte pozzanghere che rende le condizioni non sicure", si legge. Adesso la direzione gara è al lavoro per riprogrammare l'intensa giornata di domani. Per il momento, il comunicato dice che "la decisione sull'orario di inizio delle qualifiche di domani mattina sarà presa il prima possibile".
Si guarda ancora al meteo. L'orario indicativo in cui le qualifiche si dovrebbero svolgere è alle 9 del mattino di Interlagos, ossia le 13 in Italia. Tuttavia, non c'è ancora ufficialità: si stanno valutando le previsioni meteo per la giornata di domani per evitare di ripetere la stessa situazione di oggi. "La FIA sta ultimando i controlli per vlautare l'orario ideale per organizzare le qualifiche e rispettare l'intero programma della giornata", ha detto il ceo della Formula 1, Stefano Domenicali.
Mondiale Endurance - 8h Bahrain, Toyota vince gara e titolo costruttori
La 8 Ore del Bahrain ha regalato agli appassionati di endurance un'ultima tappa della stagione intensa e ricca di colpi di scena. Il team Toyota Gazoo Racing si conferma protagonista della categoria Hypercar, ribaltando il risultato finale nelle ultime fasi della corsa, coronata dalla vittoria del trio composto da Sébastien Buemi, Ryo Hirakawa e Brendon Hartley al volante della Toyota #8. Con questa vittoria, Toyota conquista il suo quarto titolo consecutivo nel Campionato del Mondo Endurance FIA nella classe Hypercar, mentre Estre, Vanthoor e Lotterer della Porsche si laureano campioni del mondo.
Un'impresa memorabile per Buemi e compagni. L'inizio di gara non è stato dei più facili per Sébastien Buemi, protagonista di un contatto nella prima ora che gli ha temporaneamente tolto la leadership. Ma l'esperienza e la determinazione del pilota svizzero sono emerse con forza. Rientrato in pista, Buemi ha messo in mostra una guida eccezionale, riuscendo a recuperare terreno e a guadagnare il comando ai danni della Porsche Penske #5, condotta da Matt Campbell, Michael Christensen e Frédéric Makowiecki. Il sorpasso decisivo, avvenuto nell'ultima ora, ha garantito al team Toyota la vittoria in una delle gare più combattute dell'anno. Grazie a questa vittoria, Toyota Gazoo Racing si aggiudica il Campionato Costruttori per il quarto anno consecutivo, consolidando il proprio dominio nella categoria Hypercar. L'evoluzione tecnica del team e la sinergia tra i piloti sono stati gli ingredienti vincenti per il successo in un campionato dove la competizione è sempre più serrata. Nonostante i tentativi della Porsche e della Ferrari di insidiare il primato di Toyota, la costanza delle prestazioni della squadra giapponese è risultata ancora una volta imbattibile.
Porsche Penske, stagione quasi perfetta. Se Toyota ha festeggiato la vittoria della gara e il titolo Costruttori, il campionato Piloti è stato invece appannaggio della Porsche Penske #6. L'equipaggio formato da André Lotterer, Laurens Vanthoor e Kevin Estre ha infatti conquistato il titolo nonostante una gara difficile conclusasi all'undicesimo posto, a causa di due penalità che li hanno rallentati nelle fasi finali. Tuttavia, l'esito della corsa non ha influito sul risultato del campionato: i principali rivali per il titolo, la Ferrari AF Corse #50 e la Toyota #7, non sono riusciti a ottenere punti sufficienti per superare la Porsche Penske, che ha così coronato la propria stagione con il titolo piloti. La gara di Bahrain è stata speciale anche per il veterano André Lotterer, che ha celebrato il suo secondo titolo WEC nella sua ultima gara come pilota ufficiale Porsche. Lotterer lascia la scena con un titolo prestigioso, frutto di una stagione brillante in cui la sua esperienza e le sue capacità sono state fondamentali per il successo della Porsche Penske.
L'onore delle armi per la Rossa. Non si può certo dire che il Cavallino si sia risparmiato. La Ferrari AF Corse #51, con Antonio Giovinazzi, Alessandro Pier Guidi e James Calado, si è piazzata al secondo posto, dopo un entusiasmante duello all'ultimo giro con la Porsche Penske #5. Giovinazzi ha superato Campbell quasi sotto la bandiera a scacchi, regalando agli spettatori un finale emozionante e garantendo alla Ferrari AF Corse un meritatissimo piazzamento sul podio.
Finale promettente per la Peugeot. Il quarto posto conquistato dalla Peugeot TotalEnergies No.93 rappresenta il miglior risultato stagionale per la casa francese, che continua a progredire nella categoria Hypercar. Il team ha dimostrato di avere il potenziale per competere ai massimi livelli e promette di essere uno dei contendenti principali nella prossima stagione. Anche l'Alpine No.35, guidata da Paul-Loup Chatin, Ferdinand Habsburg e Jules Gounon, ha offerto una prestazione solida, piazzandosi quinta dopo una battaglia serrata con la BMW No.15 e la Hertz Team Jota No.38.
Così in LMGT3. La categoria LMGT3 ha regalato emozioni fino all'ultimo giro nella 8 Ore del Bahrain, con la Ferrari #55 di VISTA AF Corse che ha trionfato grazie a un sorpasso decisivo di Alessio Rovera sulla Corvette TF Sport #81 e la Lamborghini Iron Dames. Rovera, insieme ai compagni Franois Heriau e Simon Mann, ha così ottenuto la prima vittoria stagionale per la Ferrari 296 LMGTE, mantenendo il vantaggio nonostante il pressing della Corvette TF Sport #81, che ha chiuso seconda con Eastwood, Rui Andrade e Tom van Rompuy. Sul terzo gradino del podio è salita un'altra Corvette, la #82 di TF Sport, con Juncadella, Koizumi e Baud, abili a rimontare nonostante una penalità iniziale.
F.1, GP Brasile - Doppietta McLaren nella Sprint, vince Norris
Doppietta della McLaren nella Sprint Race di Interlagos: dopo aver scambiato le posizioni sul finale, Lando Norris ha conquistato la vittoria davanti a Oscar Piastri in modalità scudiero. "Non una vittoria di cui andare fiero", ha detto Norris alle interviste. "Ma abbiamo lavorato bene come squadra e devo ringraziare Oscar per l'aiuto. Ovviamente avrebbe meritato lui la vittoria, ma abbiamo fatto ciò che ci ha chiesto la squadra. Il passo è ottimo, quindi non vedo l'ora che arrivi la gara di domani. Penso che siamo stati chiaramente più veloci degli altri oggi".
Terzo posto per Max Verstappen. L'olandese della Red Bull scalpitava a inizio gara ed è riuscito a sbarazzarsi solamente della Ferrari di Leclerc. Quando si era buttato a caccia delle due McLaren, l'uscita della Virtual Safety Car gli ha tolto la possibilità di provarci realmente. All'ultimo giro, Max è andato ad attaccare Piastri, ma non ha completato il sorpasso perché erano ancora attive le segnalazioni di VSC a bordo pista. Con quella manovra, ha superato il delta time da rispettare in regime di Virtual: per questo motivo, Verstappen è stato convocato dai commissari per analizzare la situazione. Rischia una penalità di 5 secondi che lo riporterebbe al quarto posto. " stata una gara piuttosto complicata, ma credo che il passo sia stato abbastanza buono, sono soddisfatto ha detto Verstappen. Ci è voluto un po' per poter sorpassare Charles, ma ripeto.. il passo è buono. Domani potrebbe anche piovere e ci saranno molte incognite. Oggi è andata bene".
I primi 8 a punti. La Ferrari ha vissuto 24 giri particolarmente duri: Leclerc ha fatto più di un errore, diventando facile preda di Verstappen che gli ha strappato il podio virtuale. Anche Carlos Sainz è stato lento e ha chiuso in quinta posizione, dopo una Sprint senza infamia e senza lode. Una gara solitaria per lo spagnolo, considerando che George Russell ha chiuso alle sue spalle con oltre cinque secondi di ritardo. Vanno a punti in questa gara anche Pierre Gasly con la Alpine e Sergio Perez, rispettivamente in settima e ottava posizione.
Magnussen salta l'intero weekend. Unico ritirato della gara Nico Hulkenberg: un problema tecnico alla sua Haas lo ha costretto a fermarsi lungo la pista, causando l'uscita della Virtual Safety Car per far entrare in pista i commissari. Il suo compagno di squadra per questo weekend, Oliver Bearman, è scivolato molto indietro dopo essere entrato in crisi con le gomme dopo aver lottato per la zona punti. L'inglese della Haas, che qui sostituisce un Magnussen febbricitante, continuerà a correre anche nelle qualifiche di questa sera e nel Gran Premio di domani.
Citycar - Le regine anti traffico
Chiamatele come volete: citycar, ultracompatte, utilitarie... In meno di quattro metri offrono spazio a sufficienza per persone e bagagli, si muovono con agilità nel traffico cittadino, tenendo a bada consumi e costi di manutenzione. Tra Suv, crossover, berline e quasi cabriolet, trazione anteriore, posteriore o integrale, motori termici, ibridi o elettrici, ce n'è davvero per tutti i gusti e tutte le tasche. In questa galleria fotografica vi presentiamo le piccole attualmente disponibili sul mercato italiano.
F.1, GP Brasile - Sprint Qualifying: Piastri precede Norris di un soffio
Oscar Piastri ha ottenuto il giro più veloce nella Sprint Qualifying a Interlagos: l'australiano della McLaren ha beffato il compagno di squadra Lando Norris per appena 29 millesimi di secondo. "Questa è stata una qualifica difficile, ma sono contento di essermi qualificato primo, ha detto Oscar. Il mio primo tentativo non è stato fantastico, quindi sapevo che potevo migliorare ancora. Domani? Cercherò di vincere, ma vedremo come andrà". Le due McLaren hanno monopolizzato la prima fila, aumentando l'interesse verso la Sprint Race che scatterà nel primo pomeriggio italiano di domani. Terza posizione per la Ferrari di Charles Leclerc - staccato di due decimi - che avrà al suo fianco la Red Bull Racing di Max Verstappen. In terza fila l'altra Ferrari di Carlos Sainz e la Mercedes di George Russell.
Il resto della Top 10. Pierre Gasly continua a regalarsi ottime performance in qualifica e oggi ha portato la sua Alpine in settima posizione; il pilota francese è riuscito a lasciarsi alle spalle l'arrembante Liam Lawson della Racing Bulls. Il neozelandese è riuscito dove ha fallito Yuki Tsunoda, fuori in SQ1 per mancanza di grip sufficiente per tirare fuori un giro competitivo. In nona posizione troviamo la Williams di Alex Albon e, accanto a lui, anche Oliver Bearman della Haas.
Assente Magnussen. Il danese non sta bene e sulla sua Haas, già dalle prime prove libere, è salito Oliver Bearman. Per l'inglese è la terza occasione di scendere in pista quest'anno, in vista del prossimo quando sarà titolare proprio con la squadra americana. Oliver ha mostrato i muscoli ed è salito fino alla Top 10. Avrà la sua occasione di lottare nella Sprint di domani, mentre c'è ancora un punto interrogativo per quanto riguarda il resto del weekend. Qualora Magnussen dovesse stare meglio, tornerà in macchina per la main race.
Aston Martin continua a deludere. Eliminate entrambe le monoposto della squadra di Silverstone in SQ1: Fernando Alonso ha chiuso in sedicesima posizione, mentre Lance Stroll ha chiuso addirittura in diciannovesima posizione.
La classifica completa delle Sprint Qualifying a Interlagos >>
In arrivo - Le auto al debutto da novembre 2024 ad aprile 2025
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova.
Novembre. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Audi A5, che raccoglie insieme l'eredità del modello omonimo attuale (ma solo in carrozzeria Sportback) e quella della A4, che esce così di scena. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Kia EV3, a sua volta caratterizzata da uno stile davvero molto personale. Last but not least, la Toyota Land Cruiser, un vero mito del fuoristrada dal fascino inossidabile. Che anche nella nuova generazione rimane fedele all'architettura con telaio e carrozzeria separati.
Dicembre. Tra le novità attese al varco, la Jeep Avenger 4xe, che porta al debutto la trazione integrale sulla piccola Suv. Da segnalare anche i lanci - entrambi previsti verso la fine dell'anno - della Suzuki eVX, piccola crossover elettrica che darà vita anche a una derivata a marchio Toyota, e della nuova BMW M5, che già fa discutere gli appassionati dall'alto dei suoi 2.435 kg. Previsto anche l'avvio delle consegne di una bandiera dell'automobile italiana, l'Alfa Romeo 33 Stradale.
Gennaio 2025. Le novità principali attese all'inizio dell'anno prossimo sono parecchie. Spicca senza dubbio il lancio commerciale dell'Audi A6 e-tron, che segna il passaggio del modello all'elettrico puro. Da non trascurare pure la nuova BMW Serie 2 Gran Coupé, che riprende tutti gli aggiornamenti stilistici e meccanici della sorella Serie 1. Sul fronte dei modelli ad alte prestazioni, occhio alla versione speciale della Ferrari 296 e all'avvio delle consegne della Land Rover Defender Octa, con il suo V8 da 635 CV e 800 Nm.
Febbraio. Ai primi dell'anno prossimo c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della Ford Puma elettrica, basata sul recente restyling del modello. Spazio anche a un paio di novità assolute, la Jeep Recon e la Kia EV4, che non hanno precedenti nella gamma dei rispettivi costruttori, e all'ultima supercar di Sant'Agata Bolognese, la Lamborghini Temerario, che sostituisce la Huracán con un V8 biturbo da 10 mila giri. Last, ma tutt'altro che least, la prima variante tutta elettrica della Range Rover.
Marzo. Per la primavera dell'anno prossimo è previsto l'arrivo sui mercati dell'Audi Q5 di nuova generazione, con la sua nuova veste esterna e interna. Altra novità di peso, la prossima serie della Jeep Compass, che nascerà nella fabbrica di Melfi e sfrutterà la piattaforma Stla Medium introdotta dalla Peugeot 3008. Da tenere d'occhio, in questo periodo, anche l'avvio consegne della Mini Cooper 5 porte, nonché i lanci di due modelli tutti inediti, la Skoda Elroq e la Smart #5.
Aprile. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della nuova Alfa Romeo Stelvio. Il cui debutto coinciderà con quello di un'altra Suv elettrica, la BMW iX3, che porterà al debutto la nuova piattaforma Neue Klasse. Fari puntati anche sulla B-Suv elettrica della Toyota, e su un vero e proprio mostro di prestazioni: la Ferrari F80.
Formula E - Valencia in ginocchio, i test si spostano a Madrid
La Formula E non andrà a Valencia la prossima settimana, a seguito delle devastanti inondazioni nella provincia che hanno causato almeno centocinquanta vittime, con numerosi dispersi e migliaia di persone che hanno perso tutto e sono al momento senza acqua potabile ed elettricità.
Evitare spreco di risorse. I test pre-stagione della Formula E si sarebbero dovuti tenere proprio sul Circuito Ricardo Tormo di Valencia dal 4 al 7 novembre, ma nella serata di oggi è arrivata la decisione ufficiale di spostare l'evento in un'altra sede. In un comunicato stampa, la Formula E ha fatto sapere che: "Sebbene logisticamente sarebbe stato possibile proseguire, abbiamo deciso di non procedere con il test pre-stagionale a Valencia, perché è importante non creare distrazioni né utilizzare risorse preziose che possono essere destinate alla comunità locale. I nostri pensieri sono con tutti coloro che sono stati colpiti da questi terribili eventi e stiamo valutando come poter offrire un supporto concreto alla comunità in questo momento difficile".
Ci si sposta a Madrid. Sarà il Circuito di Jarama a Madrid a ospitare le sessioni di test ufficiali della Formula E, incluso l'evento tutto al femminile proposto come novità di quest'anno. Tutto si dovrebbe svolgere dal 5 all'8 novembre, ma il programma ufficiale resta da confermare, poiché tutti gli attori coinvolti stanno affrontando una serie di sfide logistiche e operative per capire se è possibile trasferire tutto entro questi tempi. Anche se le strutture del circuito non hanno subito alcun danno, le infrastrutture che portano alla pista sono distrutte e anche solo trasferire il materiale è al momento difficoltoso.
Stellantis - La nuova Jeep Cherokee arriverà nella seconda metà del 2025
"Il calo delle vendite che sta accusando Stellantis è frutto del ricambio dei prodotti che c'è attualmente in gamma". Lo ha ribadito il nuovo cfo del gruppo, Doug Ostermann, durante la call con gli analisti a seguito della presentazione dei risultati finanziari del terzo trimestre 2024. "Stiamo lavorando per colmare i vuoti che si sono creati nell'offerta e abbiamo numerosi lanci in programma per il 2025, compreso quello della nuova Jeep Cherokee".
Debutto nella seconda metà dell'anno. Ostermann ha precisato che la nuova generazione arriverà "nella seconda metà dell'anno e sarà determinante per incrementare le vendite in Nordamerica". Un'introduzione di cui in effetti si sente il bisogno da tempo: l'ultima generazione risale all'ormai lontanissimo 2014 e dal febbraio dell'anno scorso ne è stata interrotta la produzione.
Il -60% di Maserati. L'imperativo di risalire la china, per il nuovo direttore finanziario - annunciato nel ruolo soltanto tre settimane fa - vale su entrambe le sponde dell'Atlantico. E tra i dossier più scottanti nel ramo europeo c'è senza dubbio quello della Maserati: nel periodo in questione, il Tridente ha accusato una flessione delle vendite pari al -60% (da 5.300 a 2.100 unità), dovuta al calo della Grecale e delle vendite in Cina: "Il nuovo team al vertice da ottobre (la Maserati ha da poche settimane un nuovo ad, Santo Ficili) è già duramente al lavoro per ripristinare la profittabilità del marchio".
I buoni riscontri delle elettriche. Sempre riguardo l'Europa, nonostante le incertezze sopraggiunte sul mercato dell'elettrico, Ostermann ha espresso fiducia riguardo le prospettive dei modelli a zero emissioni di Stellantis: la nuova Citroën C3 ha registrato il 47% dei volumi con la variante a batteria e la Peugeot 3008 si è attestata al 25%. Il dirigente ha parlato di un dato "incoraggiante", ribadendo l'obiettivo di lungo termine: "Facciamo profitti sulle elettriche in Europa e puntiamo a ottenere utili pari a quelli delle termiche. Ci vorranno più anni del previsto, per ragioni legati a componentistica, batterie e mercato, ma stiamo compiendo importanti progressi in questa direzione.
Tavares? " 'laser focused' sui costi. Uno dei grandi temi per un gruppo generalista come Stellantis è quello dei prezzi. Un aspetto che Ostermann conosce bene, dato il suo ruolo e i suoi trascorsi professionali: "Quella dell'accessibilità economica è una sfida per tutta l'industria, perché più incrementiamo la tecnologia nelle auto, più ce ne allontaniamo. L'obiettivo è lavorare per tenere sotto controllo i costi, anche perché Carlos (Tavares) è estremamente focalizzato su questo aspetto".
Elezioni Usa, "too close to call". Ultime, inevitabili considerazioni, quelle sulle imminenti elezioni americane, che avranno luogo il prossimo martedì: "L'esito è ancora troppo incerto: tutti nell'industria stanno studiando le differenza delle posizioni tra i candidati su tariffe e politiche sulle emissioni. Ma il punto" ha osservato Ostermann "non è tanto prevedere chi vincerà, ma capire quanto saremo in grado di adattarci ai diversi scenari. E noi abbiamo la flessibilità necessaria per affrontare cambiamenti politici".
Bertone Runabout - La prima Classic da 350.000 euro
Dopo la GB110, Bertone ha ricreato la Runabout. Ispirandosi alla one-off su base Autobianchi A112 disegnata da Marcello Gandini nel 1969 e presentata al Salone di Torino, è stato sviluppato un primo modello della neonata gamma Classic destinato ad una piccola produzione in serie limitata. Già annunciato un prezzo di listino, pari a 350.000 euro tasse escluse, con consegne programmate per il 2026.
V6 da 500 CV. Bertone non ha specificato quale sia la piattaforma scelta per la biposto, ma ha scelto un prestante motore V6 da circa 500 CV al posto del piccolo motore Fiat originale. Mancando anche le dimensioni è molto difficile identificare la base tecnica, anche se la soluzione più logica appare essere quella del marchio Lotus.
Anno 1968. Il design, elemento chiave del progetto, è stato rielaborato mantenendo alcuni degli spunti più oroginali della Runabout originale come l'arco di protezione, la carrozzeria divisa orizzontalmente da un elemento scavato ed il parabrezza basso che devia i flussi d'aria (ma è previsto anche l'optional del parabrezza e del tetto targa asportabile). Sono invece diversi i gruppi ottici a scomparsa e il frontale, inoltre la zona posteriore è stata semplificata mantenendo le griglie a copertura del motore.
BYD - Trimestrale storica, il fatturato supera quello di Tesla
La BYD, colosso cinese dell'elettrico, ha registrato una trimestrale da incorniciare: il giro d'affari, nel terzo trimestre del 2024, è cresciuto del 24% a 201,1 miliardi di yuan, 28,24 miliardi di dollari al cambio attuale. Un valore che significa un sorpasso - e nemmeno di misura - rispetto alla rivale Tesla, che nello stesso periodo ha messo a segno un fatturato di 25,2 miliardi di dollari.
La spinta degli incentivi. La Casa di Shenzhen ha pubblicato risultati positivi anche sul fronte dell'utile netto, in crescita dell'11,5% (a 11,6 miliardi di yuan, 1,63 miliardi di dollari) rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Merito anche dei sussidi del governo cinese, che stanno sostenendo le vendite sul mercato interno, con il risultato di tonificare le finanze dei costruttori locali: nel caso della BYD, nei primi nove mesi dell'anno, il progresso dell'utile netto è stato pari al 18,1%, a 25,2 miliardi di yuan.
Consegne, un soffio dietro a Tesla. Nel confronto con la Tesla, la BYD resta tuttavia ancora indietro sul fronte delle consegne: il costruttore cinese, nel terzo trimestre dell'anno, ha venduto 443.426 elettriche pure (+2,7% sull'anno scorso) in tutto il mondo, contro le 462.890 della Casa californiana. Ma sul mercato interno resta sostanzialmente imbattibile: da sola, la BYD ha rappresentato più di un terzo di tutte le immatricolazioni di elettriche e ibride plug-in in Cina dall'inizio dell'anno.
Il boom delle ibride plug-in in Cina. Ed è proprio da questo secondo ramo del business - quello delle ibride ricaricabili - che sono arrivate le soddisfazioni migliori: nel terzo trimestre dell'anno, la BYD ha registrato un incremento delle vendite del 75,6%, a 685.830 unità. Una cartina di tornasole molto attendibile sull'evoluzione del mercato cinese: la BYD realizza oltre il 90% dei suoi volumi sul mercato interno.
La necessità dell'internazionalizzazione. Ma la dirigenza punta a una distribuzione più equilibrata del business: l'obiettivo per la fine dell'anno è quello di esportare almeno 450 mila unità, il doppio rispetto al 2023. E i risultati, almeno dalle nostre parti, sembrano andare in quella direzione: alle soglie dell'entrata in vigore dei dazi, la BYD ha venduto in Europa un totale di 94.477 unità nel terzo trimestre, registrando una crescita del 32,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
F.1, GP Brasile - Verso Interlagos, la Ferrari in cerca del tris
La Formula 1 si è spostata dal Messico al Brasile e, questo weekend, andrà in scena il Gran Premio di San Paolo sul circuito di Interlagos. Dopo le vittorie ad Austin e Città del Messico, la Ferrari ha scalato la classifica costruttori fino al secondo posto e crede che tentare l'impresa del titolo sia possibile. Le vittorie di Austin e Città del Messico hanno alzato il morale e tutti a Maranello stanno dando il massimo per questa ultima - decisiva - parte di stagione.
La Ferrari ci crede. Anche la gara di Interlagos si svolge in altitudine, sebbene a una quota inferiore rispetto a Città del Messico: dai 2.240 metri del circuito Hermanos Rodriguez si scende ai 700 metri di Interlagos, dove la rarefazione dell'aria è del 17%, rispetto al 30% registrato nell'evento precedente. Le squadre restano comunque vigili sotto il profilo dell'affidabilità e, in tal senso, in casa Red Bull Racing è già scattato l'allarme. Sulla vettura di Max Verstappen si dovrà fare ricorso al quinto motore e questo porterà a un arretramento in griglia dell'olandese di cinque posizioni rispetto alla qualifica. La Ferrari vuole approfittarne per continuare la sua striscia positiva di risultati, su una pista che tecnicamente dovrebbe però essere più favorevole alla filosofia costruttiva della McLaren. Tuttavia, a Maranello sembrano ottimisti, dopo aver lavorato bene al simulatore: la preparazione sarà cruciale, perché a disposizione di tecnici e piloti ci sarà una sola ora di prove libere, perché quello di Interlagos è un weekend Sprint.
Circuito completamente riasfaltato. Per affrontare le sfide del nuovo asfalto di Interlagos, Pirelli ha scelto le mescole più morbide della propria gamma. La riasfaltatura, completata di recente, rappresenta già di per sé un'incognita significativa per le squadre, a cui si aggiunge la decisione di Pirelli di optare per una selezione di mescole ancora più morbide rispetto al passato. L'unione di questi due fattori potrebbe comportare una riduzione dei tempi sul giro e un aumento delle sollecitazioni sugli pneumatici, ampliando le opzioni strategiche in gara e offrendo maggiori opportunità di spettacolo.
Verstappen osservato speciale. Uno dei temi caldi di questo finale di stagione riguarda Max Verstappen e il suo modo piuttosto aggressivo di difendere la posizione in pista. Dopo le polemiche di Austin, la FIA ha annunciato che rivedrà le regole d'ingaggio nei sorpassi e a Città del Messico abbiamo visto un'anteprima del nuovo metro di giudizio. Verstappen ha ricevuto due penalità di 10 secondi ciascuna, compromettendo la sua gara, ma secondo l'ex pilota Johnny Herbert - uno dei commissari di pista - questo non influenzerà il modo di guidare del tre volte campione del mondo. Herbert ha spiegato: "In Messico, con quella manovra, Max voleva favorire la doppietta della Ferrari. Capisco perché l'ha fatto, ma non sono d'accordo. Sono sicuro che continuerà a essere duro con Norris, perché il suo unico obiettivo è impedirgli di ridurre lo svantaggio nella classifica piloti. Direi che, potenzialmente, ci attendono ancora molte gare interessanti. Max deve dimostrare di saper vincere nel modo più pulito possibile".
Red Bull mette gli occhi su Colapinto. Dopo l'ennesima prestazione deludente di Perez, la Red Bull sembra davvero essere intenzionata a interrompere i rapporti con il messicano alla fine della stagione. Sul tavolo però non c'è solo la questione performance, ma anche quella degli sponsor: dal title sponsor Oracle in giù, si parla davvero di tanti, tanti soldi. Far scendere Sergio dalla Red Bull in qualità di titolare significherebbe avere un contraccolpo economico importante. La soluzione ideale, a oggi? Il ventunenne argentino Franco Colapinto: fresco, scanzonato e maledettamente veloce. Franco si è rapidamente accalappiato la simpatia dei tifosi di mezzo mondo, oltre al tifo sfrenato sudamericano. L'unico ostacolo? Colapinto è un pilota della academy della Williams e da Grove pare abbiano chiesto una cifra superiore ai 20 milioni di dollari per liberarlo. Horner ha semplicemente commentato dicendo: "Il ragazzo non avrà un sedile per il prossimo anno e sarei un pessimo manager se non parlassi anche con lui".
Come vedere il GP del Brasile in tv. Ci attende il terzo appuntamento di fila oltreoceano, ma gli orari di questo fine settimana vi terranno impegnati nel pomeriggio anziché la sera, come nelle due gare passate. Ecco gli orari - già convertiti al fuso orario italiano - per seguire l'evento in tv.
Venerdì 1 novembre
Prove Libere 1 dalle ore 15.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sprint Qualifying dalle ore 19.30 in diretta su Sky Sport F1
Sabato 2 novembre
Sprint Race alle ore 15 in diretta su Sky Sport F1
Qualifiche alle ore 19 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21.30
Domenica 3 novembre
Gara, partenza alle ore 18 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21
Incentivi auto 2024 - Esaurito l'ecobonus per la fascia 61-135 g/km di CO2
S'è svuotato il fondo ecobonus 2024 di 402 milioni di euro per le auto nuove della terza fascia con prezzo fino a 35 mila euro + Iva (42.700 Iva compresa), ossia con emissioni di CO2 comprese fra 61 e 135 g/km: per vetture a benzina, diesel, Gpl e ibride. Ora delle risorse messe a disposizione dal 3 giugno 2024, restano solo quelle per la seconda fascia, cioè da 21 a 60 g/km fino a 45 mila euro + Iva (54.900 Iva compresa), in cui solitamente rientrano le ibride plug-in: 80.891.908 euro il residuo dai 140 milioni di partenza. Di contro, gli sconti statali per la prima fascia 0-20 g/km fino a 35 mila euro + Iva (42.700 Iva compresa), conosciuto come fondo per le elettriche da 210 milioni, sono stati bruciati in nove ore il giorno dell'apertura della piattaforma.
Futuro incerto. Impossibile fare previsioni su eventuali incentivi 2025. Il 28 ottobre, la filiera dell'auto ha espresso sconcerto per la decisione del governo di sottrarre 4,6 miliardi di euro (dei 5,8 residui relativi al periodo 2025-30) dal Fondo Automotive: lo prevede il disegno legge Bilancio 2025, nota come manovra. Sarà il Parlamento a decidere se confermare la sforbiciata, ridurla o eliminarla. Nei primi due casi, verrebbero contraddette le dichiarazioni del ministro delle Imprese Adolfo Urso al Tavolo Automotive del 7 agosto, che parlò di piano pluriennale.
Hyundai - Initium FCEV Concept, l'evoluzione dell'idrogeno
La Hyundai sbarcherà al Salone di Los Angeles con la Initium FCEV Concept, veicolo che anticipa i contenuti del modello di serie previsto per la prima metà del 2025. Con questo progetto, che sarà poi mostrato anche al Salone di Guangzhou, la Casa coreana conferma il proprio impegno nello sviluppo della tecnologia fuel cell a idrogeno.
Stile ad hoc. La Suv ha un doppio ruolo: oltre allo sviluppo del powertrain FCEV di ultima generazione, la Initium è infatti chiamata a introdurre al grande pubblico la nuova filosofia stilistica Art of Steel, che caratterizzerà i modelli a idrogeno. L'aspetto è quello di una vettura piuttosto muscolosa, con la particolarità della terza luce laterale triangolare e del portellone fortemente inclinato. I cerchi aerodinamici da 21" e il grande portapacchi sul tetto completano il fronte visivo. Per il momento, la Casa non ha fornito i dati tecnici relativi a dimensioni e peso.
Il Route Planner per le stazioni di idrogeno. Gli interni, dei quali non esistono ancora immagini, offrono cinque posti e un certo spazio nella seconda fila, che può contare su una ampia regolazione dell'inclinazione degli schienali. L'infotainment è stato sviluppato per agevolare l'utilizzo della vettura grazie al Route Planner per individuare le stazioni di rifornimento di idrogeno.
650 km di autonomia. La Initium FCEV è dotata di un motore elettrico singolo da 204 CV alimentato dalla cella a idrogeno. L'autonomia prevista è pari a 650 km, ma non è stato fornito il dato relativo alla capacità dei serbatoi: l'elemento chiave, qui, è quello della rapidità di rifornimento, paragonabile a quella di una vettura endotermica. La Initium, infine, è dotata di tecnologia V2L per alimentare attrezzature esterne con prese a 220 volt.
Stellantis - Giù i ricavi nel terzo trimestre: -27%
Ancora un trimestre negativo per il gruppo Stellantis: i dati relativi al Q3 del 2024 vedono un calo dei ricavi in doppia cifra (-27%), a 33 miliardi di euro per il consuntivo di periodo. Una tendenza che rispecchia la flessione delle vendite, il mix sfavorevole e l'impatto dei prezzi e dei cambi: le consegne a livello globale si sono fermate a 1,148 milioni di unità, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (quando il totale era stato di 1,429 milioni), anche per via della cessata produzione di diversi modelli, l'aggiornamento della gamma e le difficoltà sul mercato europeo.
La guidance resta quella del 30 settembre. Il costruttore, annunciando gli ultimi risultati finanziari, ha specificato che "manterrà la guidance per l'anno corrente": un'affermazione che però va letta in prospettiva con il recente taglio delle stime, risalente allo scorso 30 settembre, quando aveva rivisto la forbice dei margini al 5,5-7%. Buone indicazioni, sottolinea il gruppo, arrivano in ogni caso dai lanci del periodo: 10 mila gli ordini raccolti per la nuova Alfa Romeo Junior, 50 mila quelli per la nuova Citroën C3 (di cui 25 mila per l'elettrica), 75 mila per la nuova Peugeot 3008 (un quarto del totale rappresentato dall'elettrico).
La riduzione dell'invenduto in Nordamerica. In un contesto che rimane comunque complessivamente negativo, indicazioni incoraggianti arrivano anche dal piano di riduzione degli stock presso la rete di vendita in Nordamerica: al 30 settembre di quest'anno il totale ammontava a 1,33 milioni di unità, per una riduzione pari a 129 mila pezzi nel corso dei primi nove mesi del 2024. Di questi, 80 mila sono stati tagliati sulla sola rete statunitense dal 30 giugno a oggi: un valore che fa ben sperare per l'obiettivo delle 100 mila unità entro il 30 novembre.
Europa, prospettive migliori per il 2025. Anche le aspettative per l'Europa sono meno fosche per l'anno venturo: "I nostri requisiti di qualità hanno ritardato l'avvio di alcuni modelli dagli alti volumi, ma beneficeremo presto dell'espansione che i prodotti di nuova generazione porteranno nel 2025 e oltre", ha dichiarato il cfo Doug Osterman. Un trend cui non sarà estranea la crescita di Leapmotor, che ha avviato le consegne nel nostro continente proprio nell'ultimo trimestre, supportata da una rete di vendita di 200 concessionarie.
Volvo XC90 bilndata - In una botte di ferro
Auto blindate: per una volta c'è da esser felici che l'Italia non sia uno dei mercati principali di queste automobili. Tirano tantissimo, invece, Messico e Brasile, con le tutt'altro che rallegranti statistiche che vedono il primo con una media di circa 70 omicidi al giorno e il secondo quale Paese dove si vende il maggior numero di auto "bullet proof" al mondo.
Blindata con la spina. Di questo stiamo parlando, infatti, e l'occasione arriva dalla Volvo Italia che ci ha mostrato, dal vivo, uno dei suoi ultimi prodotti in materia: la XC90 plug-in hybrid che si affianca alle XC90 e XC60 mild hybrid blindate. Come altri costruttori premium, anche la Casa svedese ha una lunga tradizione di soccorso e, appunto, auto blindate, realizzate attraverso il reparto Special vehicles.
Mercato (purtroppo) in crescita. Partendo dal presupposto che se hai la necessità di viaggiare con una macchina a prova di proiettile non vivi una vita serena, pare che il settore sia in crescita (22 miliardi di dollari entro il 2026 al livello globale) e interessi sempre più individui. Non soltanto figure di spicco a livello governativo o Vip, ma anche privati, giocoforza facoltosi, che temono per la propria incolumità, a maggior ragione se residenti in Paesi a rischio dove i cosiddetti "street crime" sono all'ordine del giorno.
Certificata VR3/4. Entrando nel dettaglio, la XC90 Phev che ho visto dal vivo rappresenta un perfetto esempio di blindata discreta: già di suo questa Volvo è una vettura poco appariscente, ma in più nulla del suo aspetto esteriore tradisce il fatto di essere a prova di proiettile (certificazione balistica americana ed europea, livello VR3/4), nemmeno l'assetto che rimane ad altezza standard perché rinforzato in funzione dei circa trecento chili in più dovuti alla blindatura. Te ne accorgi, semmai, aprendo la portiera lato guida: pesantissima per via dei cristalli specifici (otto strati) e dei pannelli di kevlar all'interno delle porte; senza contare tutti i rinforzi di acciaio che interessano l'intera scocca, in particolare i montanti che sono le aree più delicate in quanto il proiettile può infiltrarsi fra le intercapedini.
Vulnerabili solo Adas e gomme. All'atto pratico, la certificazione balistica (Nij-IIIA e Vpam BR 2009) prevede che vengano scaricati sulla vettura 300 proiettili (70% calibro 44 e 30% calibro 9) a cinque metri di distanza e da diverse angolazioni nell'arco di due minuti e 40 secondi. Le uniche componenti a rischio sono due: gli Adas, perché schermare radar, telecamere e sensori significherebbe non farli funzionare (ma dietro sono comunque bilndati, per non far passare i colpi) e i pneumatici, che sono standard. La scelta nasce dalla volontà di preservare una dinamica di marcia adeguata, che nel caso di gomme piene o a camere stratificate non avverrebbe.
Dalla Svezia al Brasile e ritorno. Se mai doveste aver bisogno di una vettura del genere, sappiate che l'esborso non è eccessivo, considerata la protezione offerta: "solo" 30-40 mila euro in più rispetto al modello standard (a seconda delle personalizzazioni del cliente) e sei mesi di attesa, il tempo necessario per ricevere l'ordine, produrre la vettura standard, spedirla in Brasile alla Carbon Blindados (il più grande specialista al mondo in materia), riportarla in Svezia per i controlli qualità e consegnarla poi al cliente.