Ferrari 296 - La Versione Speciale avvistata in pubblico

4 Ruote - Mar 24,2025
Il 2025 sarà un anno ricco di novità per la Ferrari, che non solo presenterà la sua prima elettrica (il 9 ottobre), ma lancerà sul mercato anche nuove versioni di modelli già presenti in gamma. Così, oltre a un aggiornamento della Roma e a un probabile refresh della SF90 (entrambe dovrebbero cambiare nome), verrà probabilmente presentata una variante ad alte prestazioni della 296 GTB, erede di una stirpe fatta di Challenge Stradale, Scuderia, Speciale e Pista. Che potrebbe essere il modello visibile in queste foto spia scattate da un nostro lettore, Umberto Altruda. Conosciuta con il nome di Versione Speciale, è un'evoluzione della sei cilindri biturbo ibrida che terrà a battesimo tante nuove tecnologie pensate nell'ottica della prestazione pura. E, forse, anche un nome evocativo: Mugello.Verso quota 900 CV. La Ferrari, infatti, ha registrato una serie di nomi, tra cui quello del circuito toscano. Attenzione, però, perché questo non significa automaticamente che la vettura si chiamerà così. Detto questo, le informazioni riguardo questo modello sono piuttosto limitate: nelle foto spia si possono scorgere alcune novità a livello di paraurti e un terminale di scarico diverso rispetto a quello della 296 GTB. Quello che è certo è che il peso diminuirà rispetto ai 1.470 kg a secco della GTB e che l'aerodinamica si evolverà notevolmente per garantire una maggiore downforce e migliori prestazioni in pista. Il V6 a carter secco con bancate inclinate di 120 dovrebbe mantenere i suoi 2.992 cm3 di cilindrata, ma guadagnare qualche cavallo, sfiorando quota 700 (la GTB ne ha 663). In più, verranno aggiornate anche le componenti del sistema ibrido, con l'unità elettrica che supererà con tutta probabilità i 167 CV attuali, facendo volare la potenza complessiva del sistema verso quota 900 cavalli. O forse oltre.
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Servizi - Il sistema DKV per raccogliere e documentare la CO2 dei veicoli

4 Ruote - Mar 23,2025
In attesa di eventuali modifiche alla direttiva sulla Csrd suggerite dalla Commissione Europea, DKV propone alle aziende soggette alla rendocontazione annuale delle emissioni dettata dalla stessa corporate sustainability reporting directive una nuova funzione della propria piattafoma DKV Mobility, al fine di semplificare la raccolta dei dati dalle flotte e la documentazione. DKV Mobility Carbon Monitor permette in particolare di produrre informazioni dettagliate sulle emissioni di CO2 del parco veicoli sovente richieste dai clienti anche alle aziende più piccole, escluse dai requisiti di legge attraverso una raccolta dei dati che dà luogo a un rapporto annuale conforme ai requisiti Csrd. Il Carbon Monitor realizza una panoramica dettagliata delle emissioni della flotta e un rapporto metodologico che descrive i dati e la logica di calcolo utilizzati, compresa l'esposizione dei valori relativi a ciascun Paese nel caso di aziende i cui veicoli operino su itinerari internazionali. Per ogni transazione relativa al rifornimento di carburate o alla ricarica di energia elettrica il calcolo viene fatto dalla fonte all'utilizzo da parte del veicolo (well-to-wheel). DKV Mobility Carbon Monitor fa parte del pacchetto DKV Analytics Premium.
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F.1, GP Cina - doppietta McLaren, vince Piastri

4 Ruote - Mar 23,2025
Oscar Piastri ha conquistato con forza la vittoria del Gran Premio della Cina, seconda prova del Mondiale 2025, firmando il suo terzo successo in carriera e mettere a segno anche la prima doppietta stagionale per la McLaren, grazie al secondo posto di Lando Norris. L'australiano, dopo essere scattato bene dalla pole position, ha condotto una gara impeccabile per tutti i 56 giri, dimostrando maturità e freddezza nella gestione delle gomme.Le parole del vincitore. stato un weekend incredibile, la macchina è stata davvero fantastica, ha detto l'australiano della McLaren. Oggi è stata una sorpresa vedere quanto diversamente si siano comportate le gomme rispetto a ieri. Mi sembra di aver ottenuto ciò che meritavo già la scorsa settimana. Sono molto, molto felice, davvero molto soddisfatto. La gomma hard è stata migliore di quanto tutti si aspettassero; arrivare fino in fondo è stata una sorpresa, ma una sorpresa piacevole.Norris ha faticato. La corsa non ha riservato particolari colpi di scena, ma è stata decisa dalla strategia e dalla capacità dei piloti di amministrare gli pneumatici in una gara incerta fra una e due soste. La McLaren ha scelto la strada di una sola sosta ai box per entrambi i piloti, così come la maggior parte della griglia, e la scelta ha pagato. Norris, stabilmente a circa tre secondi dal compagno negli ultimi giri, sul finale ha accusato qualche problema ai freni ed è stato costretto a tirare i remi in barca e portare la sua MCL39 seppur a fatica fino alla bandiera a scacchi. Ho fatto la partenza che speravo, ma poi George mi ha superato durante i pit stop, ha raccontato Lando. Ero un po' nervoso, ma siamo andati meglio nel secondo stint. Oscar ha guidato bene, si è meritato questa vittoria. Sono soddisfatto del secondo posto, sono ottimi punti sia per me che per il team. Sul problema ai freni, ha poi aggiunto: stato il mio incubo peggiore, ho perso diversi secondi negli ultimi due giri. stata dura, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.Un altro podio per la Mercedes. George Russell, scattato bene al via, ha provato fino alla fine a insidiare Norris ed è riuscito - seppur brevemente - a strappargli la seconda posizione nella fase centrale dei pit-stop; ma la McLaren aveva molto più ritmo e Russell si è dovuto accontentare del gradino più basso del podio. un ottimo risultato, finire terzi, ha commentato l'inglese della Mercedes. Sapevamo che le McLaren erano un filo più veloci di noi, ma abbiamo ottenuto altri punti importanti. Ho avuto la sensazione fin da subito che la strategia a una sosta fosse possibile, e alla fine è stata persino più facile del previsto. Si è rivelato uno dei miei migliori weekend in Formula 1 finora.Il resto della Top 10. In casa Red Bull continuano le difficoltà: Max Verstappen ha chiuso quarto, la stessa posizione in cui era partito, senza mai riuscire a entrare realmente in lotta per il podio. Sul finale ha dato spettacolo lottando con Leclerc, a cui ha strappato proprio la quarta posizione finale. Continua il periodo nero del compagno di squadra: Lawson ha passato tutta la gara nelle retrovie, senza mai la possibilità di recuperare verso la zona punti. Ferrari protagonista, suo malgrado, già al primo giro con un contatto tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton: il monegasco ha proseguito la sua corsa nonostante un'ala anteriore danneggiata e alla fine ha chiuso quinto, mentre Hamilton ha tentato l'azzardo delle due soste, inanellando giri veloci che, però, si sono rilevati insufficienti a recuperare il gap e ha chiuso sesto. Splendida prestazione per la Haas in netta ripresa: Esteban Ocon, settimo al traguardo e Oliver Bearman decimo, in rimonta nella parte finale. In Top 10 troviamo anche l'altra Mercedes di Antonelli ottavo, anche a causa di un problema al fondo e Alex Albon nono con la Williams.La classifica completa del GP di Cina a Shanghai >>
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Veicoli commerciali - Il MAN eTGE tornerà presto

4 Ruote - Mar 22,2025
Un incontro per illustrare i risultati e i programmi di MAN Italia, ma a margine di una importante convention internazionale della Casa del Leone, parte del gruppo Traton, il braccio di Volkswagen nel mondo del trasporto merci e degli autobus. Così la presentazione alla stampa di un 2024 particolarmente florido coronato dalla seconda conquista consecutiva del titolo Market of the year e di un 2025 all'insegna delle prospettive di crescita, ha permesso di entrare in contatto con programmi di respiro strategico. Come la decisione di dare un seguito alla versione elettrica del commerciale eTGE, nato nel 2019 come estensione elettrica del TGE (modello da 3,5 a 5,5 tonnellate derivato dal Volkswagen Crafter) e la cui carriera non era proseguita in occasione del lancio della fase due del modello termico, l'anno scorso. I responsabili del costruttore tedesco non hanno aggiunto dettagli all'annuncio, ma sembrerebbe che, come ipotizzato in passato, al contrario della cugina Volkswagen Veicoli Commerciali, che finora ha annunciato un erede dell'eCrafter non prima del 2028 sulla piattaforma Space, la MAN intenda colmare al più presto lo spazio creatosi alla base della sua gamma elettrica, che nei segmenti dei mezzi industriali medi e pesanti conta già eTGL, eTGS ed eTGX.Per i veicoli commerciali del Leone, l'Italia rappresenta il quarto mercato per il settore Van (che naturalmente include, oltre ai furgoni, gli autotelai allestiti), con un focus sulle applicazioni logistiche e cantieristiche che nel 2024 è valso 1.479 unità vendute (+28% sul 2023), a fronte di 2.621 camion (+3%) 3.175 autobus (-49%). I tre principali settori  hanno contribuito a una crescita del giro d'affari complessivo (compresi i servizi) del 3%, pari a 557 milioni di euro. Crescita omogenea. Su un totale continentale del mercato dei veicoli commerciali non particolarmente brillante per il 2025, la MAN prevede comunque di vendere 77 mila unità. Un ottimismo basato anche su una crescita omogenea dei TGE su tutti i canali; compreso il noleggio, che in Italia ha ormai raggiunto il 30% delle vendite. Due i settori di riferimento per i leggeri della Casa del Leone: logistica e costruzioni; quelli maggiormente disposti a dare valore al servizio di stampo camionistico (per livello di assistenza e competenza negli allestimenti) che completa l'offerta di prodotto MAN. Anche per questo, la rete si sta sviluppando ulteriormente, grazie a investimenti complessivi da parte dei dealer per 10 milioni di euro e a un'azione di espansione che porterà entro il 2027 all'apertura di due ulteriori MAN Center (strutture gestite direttamente da MAN Italia) e altrettanti MAN Truck e Van dealer. Si è intanto completata la riorganizzazione di MAN Financial Services sotto l'egida di Traton FS, la captive che assicura a tutti i marchi del gruppo il supporto finanziario per servizi di leasing, noleggio, assicurazione, pay as you drive e vehicle as a service.
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F.1, GP Cina - Prima pole in carriera per Oscar Piastri

4 Ruote - Mar 22,2025
Oscar Piastri ha ottenuto la sua prima pole position in Formula 1 durante le qualifiche del Gran Premio di Cina, superando di misura il rivale della Mercedes, George Russell, e il compagno di squadra in McLaren, Lando Norris. Il pilota australiano ha registrato un tempo di 1m 30.703 nel primo tentativo della fase decisiva delle qualifiche, migliorandosi ulteriormente fino a 1m 30.641s nel secondo tentativo, assicurandosi così la pole e il nuovo record della pista.Le parole del poleman. Piastri ha commentato così la sua prima pole in carriera: "In Q3 ho trovato tantissimo ritmo, mentre in Q1 e Q2 ero davvero in difficoltà. La macchina ha preso vita in Q3 e anch'io mi sono sentito finalmente a mio agio. Sono gasatissimo per aver ottenuto la pole, davvero felicissimo. Mi prendo volentieri il giro più veloce di Shanghai! Ora devo soltanto assicurarmi di mantenere la prima posizione e avere pista libera davanti a me, ma dopo la Sprint ero già abbastanza soddisfatto. Credo che abbiamo imparato molto e non vedo l'ora di mettere tutto in pratica domani."Colpo di reni di Russell. George ha trovato un notevole miglioramento nel suo ultimo giro, un piccolo capolavoro che gli ha permesso di conquistare la prima fila dello schieramento, strappandola all'altra McLaren di Norris. L'inglese della Mercedes ha commentato così la sua performance odierna: A essere sincero, è una sensazione incredibile. stata una delle sessioni di qualifica più dure che abbia affrontato. Nell'ultimo giro ho provato qualcosa di completamente diverso e alla fine ha funzionato tutto alla perfezione. Alla prima curva ho avuto un piccolo brivido, ho rischiato parecchio. Sapevo di aver fatto un buon giro, ma riuscire a mettermi tra le due McLaren Sappiamo che saranno molto veloci domani, ma farò di tutto per difendere la mia posizione o magari superarle.Piccola delusione per Norris. Dopo una difficile gara Sprint, Lando è sembrato essere tornato a registrare tempi decisamente migliori ma, a quanto pare, non è bastato per restare incollato al compagno di squadra che, qui a Shanghai, sembra essere molto più a suo agio. Sono sempre deluso quando non ottengo la pole, ma oggi Oscar se l'è meritata, ha fatto un gran lavoro per tutto il weekend., ha detto Lando. Io ho commesso un paio di errori, però la macchina è migliorata; quindi, tutto sommato non sono troppo deluso. Oggi sono dietro soltanto per miei errori personali, tutto qui.Il resto della Top 10. Il quattro volte campione del mondo in carica, Max Verstappen, ha concluso in quarta posizione, mentre le Ferrari di Lewis Hamilton e Charles Leclerc hanno terminato la qualifica rispettivamente in quinta e sesta posizione, con l'inglese che non è riuscito a replicare le ottime prestazioni viste nella Sprint. Ottima prestazione delle Racing Bulls per tutta la qualifica, con Isack Hadjar settimo sulla griglia e il compagno di squadra Yuki Tsunoda nono: tra loro, troviamo l'altra Mercedes di Kimi Antonelli, mentre Alex Albon della Williams ha completato la top 10.A centro gruppo. Esteban Ocon ha portato la Haas in Q2, conquistando l'undicesima posizione sulla griglia: una sessione decisamente migliore di quanto visto tra l'Australia e finora in questo weekend. Alle sue spalle troviamo il coriaceo Nico Hulkenberg che ha piazzato la sua Sauber in dodicesima posizione davanti alle Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll. Carlos Sainz non è riuscito ad eguagliare il ritmo del compagno di squadra Albon, concludendo le sue qualifiche in quindicesima posizione, con lo spagnolo ancora alla ricerca della giusta fiducia al volante della Williams.Nelle retrovie. Così come nella qualifica Sprint, la Alpine ha subito l'eliminazione di entrambe le vetture già nel Q1: Pierre Gasly ha mancato di poco l'accesso al Q2 con il sedicesimo tempo, mentre Jack Doohan ha concluso diciottesimo dopo un errore nel suo ultimo giro. Tra di loro si è inserito il rookie della Haas, Ollie Bearman. Gabriel Bortoleto ha chiuso diciannovesimo con la seconda delle Sauber, mentre Liam Lawson ha vissuto un'altra sessione difficile, piazzandosi in ultima posizione nella classifica dei tempi, con la sua RB21 che si è rivelata particolarmente impegnativa da gestire.La classifica completa delle qualifiche di Shanghai >>
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BYD - Tutti i modelli venduti in Italia

4 Ruote - Mar 22,2025
Continua l'ascesa di BYD, anche in Italia: da noi i numeri del costruttore cinese sono ancora piuttosto risicati, così come la sua quota di mercato (inferiore all'1%), ma il trend è in netta crescita. A febbraio, la Casa cinese ha registrato 1.350 nuove immatricolazioni (dati Unrae), contro le 41 del 2024. Nel 2024 le nuove targhe totali sono state 2.771, a fronte delle 215 del 2023. più di tutto a livello mondiale, però, che la BYD conquista terreno: è di poche settimane fa la notizia secondo cui il sorpasso nei confronti della Tesla sarebbe ormai prossimo. Nel 2024 la Casa di Elon Musk ha consegnato 1.789.226 Bev, mentre la BYD ha venduto 1.764.992 elettriche, con un distacco di poco più di 24 mila unità. Nelle schede qui sopra vi presentiamo tutte le BYD attualmente commercializzate in Italia, tra elettriche e... un'ibrida plug-in molto interessante.
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F.1, GP Cina - Primo successo in Rosso: la Sprint è di Hamilton

4 Ruote - Mar 22,2025
Lewis Hamilton ha già scritto la prima pagina della sua storia con la Scuderia Ferrari, vincendo la Sprint Race del GP di Cina. Un successo costruito grazie alla migliore prestazione conquistata ieri, a cui oggi sono seguiti 19 giri difficili ma superbamente gestiti che hanno consentiti al sette volte campione del mondo di tagliare il traguardo con ben sette secondi di vantaggio sulla McLaren di Piastri e sulla Red Bull di Max Verstappen.Rotto il primo tabù. Oltre alla fame di successi, Ferrari e Hamilton avevano un record negativo in comune: entrambi non avevano mai vinto una gara Sprint. Lewis è riuscito a farlo oggi, dominando letteralmente la corsa, grazie a una gestione delle gomme che ha fatto la differenza. La Sprint è stata impegnativa: credo che spesso si sottovaluti quanto sia difficile inserirsi in una nuova squadra e comprenderne tutte le dinamiche, ha detto Lewis durante le interviste post-gara. bello arrivare qui ed essermi sentito più a mio agio in macchina, perché a Melbourne non mi ero trovato affatto bene. Oggi invece mi sono sentito benissimo, ho fatto una buona partenza. Non sento pressione: so che il team vuole vincere e che per loro significa tutto. Roma non è stata costruita in un giorno, quindi procediamo un passo alla volta.Ottimismo per la Rossa. Il successo dell'inglese dà così un colpo di spugna al brutto avvio australiano e dà nuova linfa al team di Maranello, conscio che resta la possibilità di fare bene anche nel resto del weekend, stando a quello che ha fatto vedere Leclerc. Charles è stato sorpreso da Russell nel corso del primo giro e ha faticato a tenere un po' il passo degli avversari nella prima fase, ma ha ritrovato ritmo sul finale della Sprint, quando tutti gli altri erano alle prese con il graining sulle loro gomme. Leclerc si lecca comunque le ferite, perché ha chiuso ben distante dal suo nuovo compagno di squadra e non è riuscito a riprendere la posizione persa in partenza.Il resto della Top 8. La Racing Bulls conquista i primi punti della stagione grazie a una bella prestazione da parte di Yuki Tsunoda: il giapponese è partito a razzo, recuperando diverse posizioni che non ha più mollato fino alla bandiera a scacchi, regalando al suo team il sesto posto in questa Sprint. Yuki ha tenuto testa alla Mercedes di Kimi Antonelli che, a sua volta, ha passato tutta la corsa negli scarichi della monoposto faentina. L'ultimo punto a disposizione di questa Sprint - dove vengono premiati solo i primi 8 - è per la McLaren di Lando Norris. L'inglese ha perso tre posizioni al via e ha arrancato per l'intero arco della corsa, sbarazzandosi solo sul finale della Aston Martin di Stroll e mettere le mani su questo punticino.I risultati completi della Sprint a Shanghai >
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Gianni Agnelli - All'asta tre modelli della sua collezione

4 Ruote - Mar 21,2025
Finiscono sul mercato dei collezionisti di auto tre pezzi estremamente pregiati. Forse non saranno modelli capaci di intercettare offerte multimilionarie, ma la sostanza c'è, perché si tratta di vetture appartenute nientemeno che a Gianni Agnelli. In particolare, Sotheby's ha messo all'asta una Fiat Panda 4x4, una Fiat 130 Familiare e una Lancia Thema. Per tutte e tre, le offerte potranno essere inoltrate a partire dal 20 aprile.  La Panda 4x4. L'Avvocato acquistò questo "Pandino" nel febbraio del 1986, per utilizzarlo a St.Moritz e dintorni durante l'inverno e salire verso le stazioni sciistiche. L'auto, ubicata a Milano come le altre due, è stata venduta nel 2001, solo due anni prima della sua scomparsa, e un lustro fa è stata acquistata dal suo ultimo proprietario, che ha deciso di restaurarla completamente. I lavori sono stati completati da poche settimane e ora la Panda viene offerta, senza riserva, a un prezzo di valutazione compreso tra 20 e 40 mila euro. Tuttavia, considerato il precedente proprietario e il valore raggiunto dalle versioni a trazione integrale della Panda, non è da escludere qualche piacevole sorpresa per il venditore. La Fiat 130. Sempre senza riserva, Sotheby's propone anche una Fiat 130 Familiare del 1974. Si tratta di una versione commissionata direttamente da Gianni Agnelli, quindi parliamo di un esemplare unico: non a caso, la valutazione varia da 170 mila euro a 300 mila. La storia della vettura è parimenti interessante: al Salone di Ginevra del 1969, la Fiat presenta l'erede della 2300, la 130 in versione berlina e coupé, ma non ha in programma la produzione di una station wagon. Per soddisfare la richiesta della famiglia Agnelli di avere qualcosa di lussuoso e al contempo pratico, il Centro Fiat Stile progetta la 130 Familiare e poi ne affida la produzione all'Officina Introzzi di Como. Equipaggiata con un motore V6 di 3.2 litri con cambio automatico a tre marce e dotata anche di sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote, la 130 Familiare sarà realizzata in tre esemplari: il primo destinato a Gianni Agnelli, le altre due al fratello Umberto e all'amico Guido Nicola. Delle tre auto, l'esemplare all'asta è ancora il più riconoscibile perché l'Avvocato lo volle dipinto in argento e dotato di finiture in finto legno sui lati e di un portapacchi con cesto in vimini sul tettuccio. La 130 Familiare, utilizzata come la Panda a St. Moritz per la stagione sciistica, è rimasta nelle mani dell'Avvocato fino al 1985. La Lancia Thema. Infine, con un'offerta senza riserva e una valutazione tra 80 mila e 160 mila euro, finisce all'asta anche una Lancia Thema Familiare by Zagato del 1985. Anche in questo caso, la storia è particolare. Vedendo un potenziale di mercato per una versione station wagon della sua ammiraglia, la Lancia affida a Pininfarina e a Zagato l'incarico di progettare e realizzare alcuni esemplari. La carrozzeria milanese ne produce due: una con motore turbodiesel e una dotata di un V6 aspirato a benzina di 2.8 litri. Ed è proprio quest'ultima versione a essere proposta da Sotheby's, per conto di un ignoto proprietario. 
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Alfa Romeo Stelvio - Tutti i dettagli (inediti) sui collaudi in Svezia

4 Ruote - Mar 21,2025
Dopo aver pubblicato le primissime foto spia delle nuova Alfa Romeo Stelvio, abbiamo raccolto maggiori informazioni riguardo ai test a cui il gruppo Stellantis sta sottoponendo la nuova Suv. Non ci sono conferme ufficiali, ma pare che la nuova segmento D sia in una fase di sviluppo che comporterà prove di oltre 1.000 ore con temperature fino a -30 C. Questi test sono stati (e continueranno a essere) svolti ad Arjeplog, all'interno dello Stellantis Proving Ground Center: proprio da questa pista proverrebbero le foto spia che potete vedere nalla gallery qui sopra.Perché in Svezia? Stando a una nostra fonte, i prototipi sono stati assemblati a Torino, in una sezione dedicata della fabbrica di Mirafiori (il modello di serie, invece, verrà prodotto a Cassino. D'accordo, ma a cosa serve provare un'auto del genere sul ghiaccio? Oltre a collaudare i vari sistemi di bordo a temperature estreme, gli esperti del Biscione mettono alla prova i primi muletti della Suv per confermare i dati raccolti durante lo sviluppo virtuale del modello e sui vari simulatori di guida. Le superfici innevate e ghiacciate consentono inoltre di effettuare svariati test specifici per la messa a punto della dinamica longitudinale (quindi frenate e accelerazioni) e laterale, tarando anche i sistemi elettronici di ausilio alla guida, come controllo della trazione ed Esp, giusto per citarne due.Poi si va al caldo. Una volta terminata la fase di sviluppo invernale, i prototipi della nuova Alfa Romeo Stelvio verranno spostati nel sud dell'Europa (generalmente i costruttori vanno in Spagna per le sue temperature molto elevate). In questo secondo step di collaudi, la Suv verrà provata anche su varie piste (presto arriverà a Balocco), dove effettuerà oltre 1.500 ore di prove per la messa a punto finale. L'obiettivo, come per altri progetti, sarà quello di raggiungere dei target dinamici, che nel caso dell'Alfa Romeo saranno molto elevati. Sia in termini di piacere di guida, sia di tenuta in curva.Test lunghissimi. Dopo questa fase (o, forse, anche in contemporanea), il costruttore avvierà le sessioni del cosiddetto "accumulo chilometrico", facendo percorrere a dei collaudatori (in gergo, i "mangiachilometri") le strade di tutta Europa, in condizioni climatiche molto diverse tra loro. Queste, però, sono solo le ultime fasi di sviluppo, che partono su dei banchi prova dove la meccanica viene fatta "girare" per migliaia di ore (per questo progetto si parla di circa 4 mila) per collaudare motori e batterie. Oltre a questo, sono previste delle sfiancanti sessioni di acquisizione di dati strumentali su strada (3 mila ore circa) e un migliaio di ore per la sola calibrazione dei software dei sistemi di assistenza alla guida.
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Stellantis - Saragozza è sempre più vicina a produrre la Leapmotor B10

4 Ruote - Mar 21,2025
Stellantis e il partner cinese Leapmotor sarebbero sempre più propensi ad assegnare la produzione della Suv elettrica B10 a uno degli impianti del gruppo automobilistico in Spagna. Secondo indiscrezioni della Reuters, la rete produttiva iberica avrebbe ormai scalzato gli stabilimenti tedeschi e polacchi nelle preferenze del gruppo di dirigenti incaricato di valutare la miglior località per la produzione del secondo modello Leapmotor da produrre in Europa. La Reuters non precisa quale dei tre impianti spagnoli di Stellantis sarebbe in pole per la B10: il gruppo ha una fabbrica a Madrid, una a Vigo (Galizia) e un'altra a Figuerelas, nei pressi di Saragozza (Aragona). Tuttavia, tenendo conto di quanto emerso nelle ultime settimane, si può ben dire che sia quest'ultimo l'impianto produttivo in prima fila.Le iniziative. Le indiscrezioni sono rafforzate da alcune iniziative messe in atto dalle due società per accedere al massimo ammontare possibile degli aiuti pubblici garantiti dal governo spagnolo tramite lo strumento dei Perte (Proyectos estratégicos para la recuperación y transformación económica). A tal fine, starebbero intensificando gli sforzi per aumentare l'approvvigionamento di componenti da fornitori spagnoli. In ogni caso, la decisione non sarebbe ancora definitiva, ma dovrebbe comunque arrivare a breve visto l'obiettivo di avviare la produzione di massa del veicoli nel primo trimestre dell'anno prossimo.   La possibile scelta. L'impianto aragonese, secondo ricostruzioni della stampa iberica, è di recente entrato nella corsa per l'aggiudicazione della B10 e sarebbe anche in buona posizione per ottenere il relativo investimento grazie a una serie di fattori favorevoli rispetto ad altri siti valutati da Stellantis e Leapmotor. La fabbrica tedesca di Eisenach paga una struttura dei costi produttivi troppo elevata, mentre quella polacca di Tychy, dove viene già assemblata la T03, è stato penalizzata da questioni geopolitiche: Pechino ha bloccato tutti gli investimenti delle sue aziende nei Paesi europei, come la Polonia che hanno appoggiato l'introduzione dei dazi europei sulle elettriche cinesi. Per questo, le due società hanno cancellato il piano originario di produrre la B10 proprio a Tychy. Gli stessi motivi hanno portato a scartare Trnava, in Slovacchia. La Spagna, invece, ha votato contro l'imposizione dei daze e ora è in prima fila per attrarre l'ennesimo investimento automobilistico.I vantaggi iberici. La Spagna gode di altri vantaggi come i bassi prezzi dell'energia, frutto del massiccio ricorso alle fonti rinnovabili e al nucleare, e le scarse interconnessioni con il mercato unico europeo (proprio per questo, Madrid ha ottenuto da Bruxelles il via libera a un tetto al prezzo del gas, che si è poi riflesso sulle bollette dell'elettricità) A tal proposito, pochi giorni fa Jean-Philippe Imparato, responsabile operativo della regione europea, è intervenuto all'audizione in Parlamento del presidente John Elkann per evidenziare come i costi produttivi italiani siano quasi il triplo di quelli spagnoli e gran parte del differenziale sia da attribuire al rincaro dell'energnia nel nostro Paese. Inoltre, la Spagna ha costi di manodopera più bassi e ha concentrato gran parte dei sussidi governativi in arrivo dalla Ue per l'analogo Pnrr su pochi settori, come per l'appunto l'automotive. Tale situazione ha attirato diversi investimenti cinesi nella produzione di batterie, tra cui la gigafactory che Stellantis intende realizzare con Catl proprio a Saragozza. Dunque, non è un caso se Figuerelas sia considerata la fabbrica in pole per la B10. Nella fabbrica aragonese non è escluso che si liberi spazio proprio per la Leapmotor su catene di assemblaggio che a breve vedranno l'arrivo della piattaforma Stla Small e il possibile trasferimento di alcuni modelli assemblati sull'architettura e-Cmp in altri impianti. Infine, non manca un piccolo indizio sulla scelta a favore dei siti spagnoli: i primi test drive della C10 con range extender sono stati effettuati proprio lungo le strade della Spagna. 
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Tesla - Non solo proteste: aumentano le permute negli Usa

4 Ruote - Mar 21,2025
Secondo un report sul mercato americano curato da Edmunds e pubblicato della Reuters, nelle ultime settimane le permute di modelli Tesla starebbero registrando un picco: fenomeno che gli analisti collegano alle crescenti proteste nei confronti del marchio guidato da Elon Musk. Nelle prime due settimane di marzo, in particolare, le auto della Casa californiana hanno rappresentato l'1,4% del totale dei veicoli usati ceduti a concessionarie. Si tratta di un balzo significativo rispetto allo 0,4% dello stesso periodo dell'anno scorso, che potrebbe inoltre preludere, secondo gli autori della ricerca, a un dato ancora peggiore nella seconda metà del mese, sempre sulla scia delle rimostranze contro l'azienda.La tenuta del valore. "La lealtà al marchio sta diventando un grande punto interrogativo", ha commentato Jessica Caldwell, head of insights di Edmunds: "Il crescente coinvolgimento pubblico di Elon Musk nel governo e le preoccupazioni sulla tenuta del valore delle Tesla lasciano alcuni proprietari storici con la sensazione di essere disconnessi dal marchio", ha aggiunto. Per il momento, prosegue la ricerca di Edmunds, la curva di deprezzamento delle Tesla è analoga a quella delle elettriche di Ford, Hyundai e Kia, ma il marchio californiano potrebbe subire una pressione maggiore "man mano che le Tesla in permuta sottoposte a ricondizionamento raggiungeranno il mercato".Calano le manifestazioni d'interesse. Il report di Edmunds mette in luce anche un altro dato: a febbraio, la percentuale di intervistati che afferma di prendere in considerazione l'acquisto di una Tesla è scesa all'1,8%. Si tratta del dato mensile più basso da ottobre 2022 e di un declino repentino rispetto al massimo del 3,3% del novembre 2024.L'incontro con i dipendenti su X. Questi indizi di difficoltà arrivano sullo sfondo di un quadro già complesso su altri fronti. Come quello della borsa: un tema toccato dal ceo del marchio nel corso di un incontro virtuale con i dipendenti su X, nel quale ha tentato di rassicurarli sul futuro dell'azienda. Invitandoli a tenere i nervi saldi e non vendere, nonostante la Tesla abbia subito una flessione di oltre il 50% negli ultimi tre mesi al Nasdaq, passando dai massimi dello scorso 17 dicembre (quando aveva toccato quota 479,86 dollari) ai 233 dollari della chiusura di ieri."Non vendete le azioni". "Quello che sto dicendo è: tenete le vostre azioni", ha detto Musk, tornando su alcune delle promesse ormai storiche del marchio, prima fra tutte quello dell'imminente esordio della guida autonoma. "Ci sono momenti difficili, ma sono qui per dirvi che il futuro è incredibilmente brillante ed eccitante: faremo cose che nessuno ha mai sognato".Gli episodi di vandalismo. Secondo il patron, inoltre, l'azienda risentirebbe anche di una negativa sovraesposizione mediatica: "Se leggete le notizie, sembra l'Apocalisse", ha dichiarato, aggiungendo di non riuscire a passare davanti a una televisione senza vedere un'auto del marchio in fiamme. "Capisco chi non vuole comprare i nostri prodotti, ma non è necessario bruciarli: mi sembra un po' irrazionale".
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Tesla - Dopo i vandalismi, arriva il doxxing di Dogequest

4 Ruote - Mar 21,2025
Immaginate che tutti i vostri dati finiscano online solo per aver comprato un'auto. Si tratterebbe di "doxxing", ovvero quanto sta succedendo a migliaia di statunitensi che fino a qualche mese fa potevano dirsi felici possessori di una Tesla. E che ora sono finiti su un sito, Dogequest. solo l'ultimo avvitamento della spirale negativa di che sta accompagnando il marchio di elettriche dallo sbarco di Musk in politica: tra braccia alzate, molotov e auto incendiate non mancano neppure i contraccolpi di mercato, con un'emorragia globale delle vendite (tranne nel Regno Unito). C'è pure la molotov. Ma torniamo a Dogequest. Il sito, che risulta registrato tramite un provider noto per attività fraudolente, offre una mappa interattiva degli Stati Uniti che permette di individuare gli acquirenti di Tesla, identificati tramite icone a forma di T, il logo della Casa. Ora risulta irraggiungibile, ma fino a un paio di giorni fa, cliccando sulle icone con un cursore a forma di molotov, si potevano conoscere i dettagli personali di migliaia di proprietari di Tesla: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono ed email.   Tra cani e "dogi". Accanto alle T ci sono le icone di un cane. Non certo un quadrupede qualsiasi ma Doge, lo shiba inu dall'aria non proprio intelligente che è la mascotte della criptovaluta-meme di Musk, Dogecoin, e ha dato il nome a quel Department of Government Efficiency (Doge, appunto) in cui Elon sta facendo saltare teste nell'amministrazione pubblica statunitense. Ecco, cliccando sui vari Doge si potevano conoscere invece i dettagli degli impiegati del nuovo dipartimento muskiano. Prima vendi Tesla. Da ultimo, tramite la mappa è possibile conoscere dove si trovano i Supercharger statunitensi e gli showroom di Tesla. Diversi siti Usa e forum hanno controllato i dati di alcuni acquirenti e confermato che molti erano corretti (negozi e colonnine invece risultano spesso fuori posto). Un fatto grave, anzi illegale: il doxxing (o d0xing), la pratica nata col web di diffondere online informazioni personali e private, negli Usa come in Europa può portare a pene pecuniarie se non alla detenzione.  C'è anche la guida. E poco vale il proclamato intento goliardico degli autori (Dogequest "collega tra loro i proprietari di Tesla che la pensano allo stesso modo", scrivono) perché per essere cancellati, affermano, bisogna fornire la prova di aver venduto la propria Tesla. In più, a chi si imbarca in qualche missione "anti-Tesla", Dogequest consiglia di consultare il No Trace Project, un insieme di strumenti per "agire senza farsi prendere". Infine, un avvertimento: se Dogequest dovesse sparire, sarebbe facilissimo da duplicare. E lo stesso sito spiega come farlo.
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Ferrari - Hamilton: "Il mio sogno è costruire una... F44"

4 Ruote - Mar 21,2025
Lewis Hamilton è arrivato in Ferrari con l'intenzione di lasciare il segno, e non solo nel mondo della Formula 1. Il pilota inglese, fresco di pole position nelle qualifiche della gara sprint del Gran Premio della Cina che si correrà stanotte, ha raccontato durante un incontro con i fan che il suo sogno è costruire una F44, una sportiva ispirata alla F40, naturalmente dotata di cambio manuale. Un'auto di culto. La F40 è da sempre una delle auto preferite di Lewis Hamilton: non è certo un caso che al suo arrivo a Maranello, nella foto che ormai ha fatto storia, il campione inglese si sia fatto ritrarre accanto alla sportiva progettata da Nicola Materazzi. Prodotta tra il 1987 e il 1992 in 1.311 esemplari, montava un 8 cilindri a V di 90 da 3 litri, sovralimentato con due turbo e capace di erogare 478 CV e 577 Nm di coppia massima a 4.000 giri/min. Valori che le consentivano di arrivare a 324 km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. Quando arriverà? Il progetto non ha naturalmente una data certa, ma il pilota inglese si è lasciato sfuggire che è quello a cui lavorerò per i prossimi cinque anni, prima di correggere il tiro e limitarsi a un più generico per i prossimi anni.
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Toyota - In Giappone si possono ordinare le ultime GR Supra

4 Ruote - Mar 21,2025
La Toyota ha aperto gli ordini in Giappone per la GR Supra RZ Model Year 2025 e per la serie speciale A90 Final Edition, che sarà disponibile sul mercato interno in soli 150 esemplari. Le vetture, che chiuderanno la carriera della sportiva, saranno svelate in pubblico il prossimo 12 e 13 aprile sulla pista di Okayama in occasione della prima gara del campionato Autobacs Super GT. Entrambe le versioni adottano il motore 6 cilindri 3.0 di derivazione BMW e saranno in futuro commercializzate anche in Europa. La RZ è ancora più divertente da guidare. Per la variante RZ da 387 CV e 500 Nm (con cambio manuale o automatico) sono previsti aggiornamenti tecnici pensati per esaltare il piacere di guida: i tecnici giapponesi hanno infatti previsto rinforzi al telaio, dischi anteriori da 374 mm, barre antirollio modificate e nuove regolazioni dell'assetto e del software del differenziale posteriore. presente inoltre un nuovo kit aerodinamico per l'ala posteriore fissa di carbonio e i profili modificati nei passaruota anteriori, mentre nell'abitacolo sono di serie i rivestimenti di pelle e Alcantara. La serie limitata si ispira alla GT4. L'A90 Final Edition rappresenta invece la massima evoluzione stradale della Supra e prende spunto dalle soluzioni adottate sulla versione da corsa GT4. La vettura è infatti dotata di assetto regolabile KW, coppia olio modificata, impianto di raffreddamento potenziato, dischi anteriori flottanti da 395 mm, pacchetto aerodinamico derivato dalla GT4 e cofano modificato, interni in Alcantara con sedili Recaro e cerchi da 19" e 20" con pneumatici semi-slick Michelin Cup 2. Il motore eroga 441 CV e 571 Nm grazie alle modifiche ad aspirazione ed elettronica di gestione e all'installazione dello scarico sportivo firmato Akrapovic; l'unico cambio previsto è quello manuale a sei marce. Una curiosità finale: la A90 Final Edition è in vendita in Giappone a 15 milioni di Yen (circa 92.800 euro al cambio attuale), contro gli 8 milioni (circa 49.500 euro) della RZ.
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Renault E-Tech - Un ibrido per tutte le taglie

4 Ruote - Mar 21,2025
Quando si parla di ibrido è importante fare chiarezza, nel ginepraio delle tecnologie disponibili sul mercato; diventa difficile, infatti, scegliere la motorizzazione su misura per le proprie esigenze. Delle tre tipologie, mild hybrid, plug-in e full-hybrid scendiamo nel dettaglio di quest'ultima che, semplificando al massimo, ha un'unità elettrica e una batteria abbastanza capiente per muovere indipendentemente dal supporto del motore termico la vettura. E in quest'ambito spicca l'originalità del sistema E-Tech della Renault. Un ripasso. Il powertrain della Renault prevede un propulsore a benzina abbinato a due motogeneratori: il primo, allineato con l'albero motore, provvede da solo o assieme all'unità termica al movimento della vettura e alla rigenerazione in frenata. Il secondo, oltre a svolgere la funzione di motorino d'avviamento per l'unità termica e di generatore di corrente, s'incarica di raccordare i giri del motore, in modo da facilitare gli innesti del cambio a quattro rapporti. Che, a quel punto, può fare a meno dei classici sincronizzatori. Per diverse taglie. Grazie a questa trasmissione multimodale e alla sua compattezza, la Renault riesce a montare l'E-Tech su diverse taglie di vetture partendo dalle segmento B come Clio e Captur per arrivare fino alle più generose Espace o Rafale. Per le più piccole è previsto un powertrain a cui fa capo un 4 cilindri aspirato da 1.6 litri per una potenza di sistema di 143 cavalli. Per le segmento D troviamo invece un tre cilindri turbobenzina da 1.2 litri, per una potenza di sistema pari a 199 CV. Entrambe le motorizzazioni sono accomunate da ottimi consumi in città perché come rilevato dal nostro Centro Prove prediligono l'utilizzo della componente elettrica. I vantaggi dell'E-Tech. Grazie alla presenza del cambio, il motore termico lavora al regime ottimale a seconda delle diverse condizioni di guida, ottimizzando i consumi. Il motogeneratore invece, lavorando come sincronizzatore, permette di abbattere i costi di produzione per esempio, non serve la frizione e rende più compatto e leggero il powertrain. Tuttavia, nella guida si può avvertire della scarsa fluidità, quando si richiedono le massime prestazioni, ma se si viaggia senza fretta si possono apprezzare il notevole apporto della componente elettrica e il consumo. Un dato? Il nostro Centro Prove ha registrato per la Clio una percorrenza cittadina di 30,7 km/l. Se siete curiosi di scoprire, e toccare con mano, le qualità dei full-hybrid della Renault, la Casa francese ha organizzato assieme a Quattroruote un test drive in molte città italiane.
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Nissan - Il coltello da sushi ispirato alla Datsun 240Z

4 Ruote - Mar 21,2025
La Nissan ha presentato un coltello da sushi ispirato alla Datsun 240Z di fine anni 60 (qui la sua storia), frutto della collaborazione tra Nissan Design America, Hiroyuki "Chef Hiro" Terada (uno dei più noti sushi chef al mondo) e il produttore di coltelli Satoshi Kiryu, un artigiano con quasi 50 anni di esperienza, tutti maturati nell'azienda fondata dal nonno nel 1927. Per il sushi. Chiamato Z Nismo Precision Sushi Knife, il coltello è un kiritsuke (un ibrido multiuso che fonde yanagiba e usuba) con lama a doppio bisello di 210 millimetri prodotto nella prefettura di Niigata, in Giappon, ma soprattutto richiama l'estetica della sportiva del Sol Levante. Secondo il suo autore, le linee nette evocano la silhouette della Z (tutt'ora riconoscibilissima e celebrata), mentre un inserto rosso sul manico in corno di bufalo riprende le caratteristiche finiture della Nismo. Solo 240 esemplari. Come da tradizione, tutte le fasi della produzione del coltello, dal taglio laser alla tempra passando per l'affilatura e la lucidatura, sono state eseguite a mano da Kiryu: su ogni lama sono incisi il numero dell'esemplare (l'edizione è limitata a sole 240 unità, un altro omaggio alla 240Z), il logo Z, la firma di chef Hiro e l'insegna del coltellinaio. Insomma, un oggetto da collezione che va oltre la cucina, come sottolineato anche dalla bella scatola in lacca nera e velluto, e dal prezzo. Sul sito americano di Nismo Parts, Z Nismo Precision Sushi Knife è proposto e 300,23 dollari (278 euro), spese eslcuse.
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Ibride plug-in - Le Phev più vendute in Italia

4 Ruote - Mar 21,2025
Le ibride plug-in rappresentano una quota ancora marginale del mercato, ma con segnali di crescita decisamente non trascurabili: nel mese di febbraio (dati Unrae), la percentuale delle Phev è stata del 4,5%, contro il 3,2% dello stesso mese dell'anno precedente. Una crescita di oltre il 40%. Su base annuale, poi, la quota è passata dal 3 al 4%. D'altronde, quello delle ibride alla spina è uno dei settori su cui le Case stanno investendo di più (e anche le flotte): sono tanti i modelli che debutteranno nei prossimi mesi, mentre molti sono arrivati da poco sul mercato e sono già stati accolti con favore dal pubblico. Nelle schede qui sopra, potete sfogliare le dieci plug-in più vendute in Italia nel mese di febbraio.
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Smart #5 - L'apice del nuovo corso

4 Ruote - Mar 21,2025
Partiamo dalla notizia: la nuova #5, con i suoi 4,70 metri è la Smart (elettrica) più grande mai prodotta sinora. Una Suv dalla linea squadrata e massiccia che, vista la sua mole, annovera tra le sue dirette concorrenti la Tesla Model Y e la BYD Sealion, giusto per dirne due. In attesa di vederla in concessionaria, a partire da giugno 2025, conosciamo il suo listino: la #5 parte dalla bellezza di 47.000 euro.  Si cambia rotta. Tutto ha avuto inizio dopo la joint venture tra Daimler e Geely che, di fatto, ha portato un rinnovamento profondo, puntando tutto sull'elettrico e anche su auto dalle dimensioni oltre il lillipuziano. Il nuovo corso è partito nel 2022 con la #1, arrivando ora all'apice con questa Smart #5. Fino a 800 volt. Rispetto alla #1 e alla #3, è una vettura più matura e tecnologica, tanto da essere la prima Smart che adotta la rete di bordo a 800 volt. Ma oltre ai contenuti tecnici, anche lo stile e l'interfaccia uomo-auto segnano un cambio di passo. La incontriamo dal vivo, questa volta senza camuffature. Stile da dura. Che piaccia tanto o meno, di sicuro il frontale della #5 cattura lo sguardo con i quattro punti luce, in luogo della diffusissima striscia luminosa frontale. Le spalle, poi, sono ben marcate enfatizzando la sensazione di larghezza dell'auto. In effetti, si potrebbe scorgere una certa somiglianza con la Mercedes GLB (o EQB nella variante elettrica) per via della linea boxy, voluta per ottimizzare lo spazio interno. Lo spazio non manca. Difatti, le forme squadrate della #5, unite al suo passo di ben 2,9 metri, confermano quanto detto: seduti in seconda fila, i centimetri abbondano, soprattutto sopra la testa all'altezza delle gambe. Anche gli altissimi, dunque, riescono ad accomodarsi agevolmente, distendendo bene le gambe.  Vista la stazza di questa Smart, ci saremmo però aspettati un bagagliaio più generoso. I 630 litri dichiarati dalla Casa (cui si aggiungono i 72 del frunk) non dicono tutto: includono nel conteggio lo spazio sotto il pavimento e, in particolare, la porzione di volume che dalla cappelliera va al tetto. Di questi litri, dunque, solo una parte è effettivamente sfruttabile in tutte le occasioni. Ripiegando i sedili, però, la capienza massima dichiarata sale a 1.530 litri. Il perché della rinuncia a una panca scorrevole lo spiega direttamente Dirk Adelmann, ceo di Smart Europa: Sarebbe stato tecnicamente fattibile, ma avremmo dovuto rinunciare ai cablaggi dei comandi elettrici per i sedili posteriori. Che in Cina, culturalmente parlando, sono considerati addirittura più importanti di quelli anteriori: sono dei posti d'onore. E così sia. Super hi-tech. Venendo alla tecnologia, una delle novità più importanti è la nuova plancia dove trova posto un moderno sistema di infotainment con head-up display e realtà aumentata da ben 25,6 pollici, un quadro strumenti LCD Ultra HD a colori da 10,3 pollici e due display Amoled 2.5K da 13 pollici l'uno (di serie, però, solo per gli allestimenti più ricchi). Per garantire tempi di risposta rapidi, tutta la parte informatica è stata costruita attorno al chip avanzato AMD V2000, impiegato per gestire l'interfaccia utente basata sul motore Unreal. La gamma. Alla base dell'offerta della #5 c'è la variante Pro, l'unica con la batteria da 76 kWh: la potenza è di 340 cavalli e la trazione è posteriore, mentre l'autonomia dichiarata si attesta su 465 km. Poi troviamo la Pro+, che conserva la trazione posteriore ma tocca i 100 kWh di batteria per 367 cavalli e 590 km di autonomia. Salendo c'è la variante Pulse a trazione integrale, da ben 587 cavalli per 540 km di autonomia dichiarata. Interessante il picco di ricarica di 400 kW dalle colonnine a corrente continua, che permette di coprire il 10-80% in poco più di 15 minuti. Cinque gli allestimenti, possibilità di scegliere cerchi da 19 o 20 pollici. Come detto, i prezzi partono da circa 47 mila euro.  
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Autovelox - Automaticamente omologati tutti quelli post 2017

4 Ruote - Mar 21,2025
La novità era nell'aria da settimane, ma adesso è ufficiale. Gli autovelox di ultima generazione, ossia quelli approvati a partire dall'agosto 2017 e, quindi, coerenti con le norme sulla taratura, sono da ritenersi automaticamente omologati. Quelli che, invece, erano stati approvati prima, dovranno essere disattivati fino all'avvenuta omologazione. Lo stabilisce lo schema di decreto ministeriale di omologazione dei dispositivi per l'accertamento della violazione dei limiti massimi di velocità, trasmesso oggi al Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche da cui devono passare tutte le norme emanate dai paesi Ue che hanno un diretto impatto sul mercato al fine di consentire a tutti i soggetti potenzialmente interessati, ossia imprese, associazioni di consumatori e altri Stati, di esprimere le loro valutazioni, osservazioni e richieste. Il provvedimento resterà in pubblica consultazione fino al 24 giugno prossimo, dopodiché dovrà essere modificato ove necessario oppure potrò essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana. Solo dopo quest'ultimo passaggio entrerà definitivamente in vigore. Sanatoria per dodici. In pratica, in base allo schema di decreto che Roma ha inviato a Bruxelles, saranno automaticamente omologati senza alcuna particolare formalità dodici strumenti conformi al decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 13 giugno 2017 n. 282 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 31 luglio 2017. Eccoli, in ordine dall'approvazione più recente a quella meno recente:1. Celeritas Mse 2021: decreto dirigenziale n. 401 del 19/08/20242. Tutor 3.0: decreto dirigenziale n. 305 del 20/06/20243. Vergilius Plus: decreto dirigenziale n. 149 del 27/03/20244. Celeritas Mvd 2022: decreto dirigenziale n. 290 del 25/07/20235. Vrs Evo 2: decreto dirigenziale n. 271 dell'11/07/20236. T-Exspeed: decreto dirigenziale n. 236 del 05/06/20237. K53800_Speed: decreto dirigenziale n. 549 del 21/12/20218. Tcs-Traffic control system: decreto dirigenziale n. 378 del 09/09/20219. Autosc@n Speed: decreto dirigenziale n. 356 del 18/08/202110. Celeritas Mvd 2020: decreto dirigenziale n. 349 del 16/08/202111. Aguia Red & Speed: decreto dirigenziale n. 48 del 01/03/202112. Velocar Red&Speed Evo M: decreto dirigenziale n. 5240 del 31/08/2017I rimandati. Tutti gli altri, compresi gli Autovelox 106 e 106 SE o i Tutor di vecchia generazione, dovranno invece essere omologati. In pratica, il produttore dovrà presentare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, entro sei mesi dall'entrata in vigore del nuovo decreto, domanda di omologazione dell'apparecchiatura, integrando la documentazione già inviata all'epoca per l'approvazione. Nel caso in cui, invece, l'azienda produttrice o distributrice sia già in possesso di idonea documentazione che dimostri il rispetto dei requisiti di taratura e i test di laboratorio previsti dalle nuove norme, potrà trasmetterla al dicastero di Piazza di Porta Pia entro trenta giorni dall'entrata in vigore del nuovo decreto. Il ministero, a sua volta, si esprimerà nei successivi sessanta giorni adottando, in caso di verifica positiva, il relativo decreto di omologazione.
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Xiaomi - Un centro di Ricerca & Sviluppo a Monaco con tanti ex BMW

4 Ruote - Mar 21,2025
Xiaomi, l'azienda cinese diventata protagonista di una rapida scalata sul mercato automobilistico cinese con la SU7, sta portando avanti i preparativi per portare anche in Europa le sue elettriche hi-tech. Il colosso di Pechino, noto soprattutto per i suoi dispositivi di elettronica di consumo (è il terzo maggior produttore al mondo di smartphone, ma vende un ampio portafoglio di prodotti come elettrodomestici o monopattini), ha scelto Monaco di Baviera per realizzare un centro di Ricerca & Sviluppo e, soprattutto, per reclutare i tecnici e gli specialisti necessari per sbarcare nel Vecchio Continente anche con le auto. Ovviamente, la scelta del capoluogo bavarese ha spinto la Xiaomi a cercare risorse presso il costruttore simbolo della città, la BMW. Il centro di ricerca e le posizioni aperte. L'azienda, fondata 15 anni fa, ma attiva nella produzione di Bev solo dall'anno scorso, è attualmente nel pieno della "fase di progettazione e pianificazione" del nuovo centro di ricerca: per ora non ci sono dettagli sulla posizione precisa, né sui tempi d'apertura o sull'entità degli investimenti. Tuttavia, la Xiaomi si è già lanciata in una campagna di reclutamento di ampia portata, assumendo almeno cinque manager della BMW. L'anno scorso è arrivato l'ingegnere Rudolf Dittrich, al quale è stato affidato l'incarico di responsabile dello "Xiaomi EV Europe R&D Center": Dittrich ha lavorato per oltre 15 anni alla BMW ricoprendo anche mansioni legate alle attività sportive dell'Elica, tra cui le collaborazioni con le scuderie di Formula 1 Sauber e Willams. Tra i neoassunti figurano anche Dusan Sarac, ex manager del gruppo bavarese, che è arrivato al centro di ricerca da poche settimane, e un altro ingegnere, Jannis Hellwig. A ogni modo, la "campagna acquisti" è destinata a proseguire nei prossimi mesi. Nella pagina di LinkedIn dedicata alle offerte di lavoro sono aperte diverse altre posizioni per il centro bavarese: Xiaomi cerca, per esempio, un progettista senior, un designer di esterni e ingegneri specializzati nella dinamica dei veicoli. Di certo, i movimenti dell'azienda cinese rafforzano l'ipotesi di uno sbarco che non deve essere lontano: per esempio, i vertici aziendali hanno recentemente impresso un colpo di acceleratore alle strategie di internazionalizzazione, tramite la sottoscrizione di un accordo con un agente di commercio (la Hyperion Leasing di Tianjin) che potrebbe anticipare di diversi anni un'espansione all'estero inizialmente prevista per il 2030. 
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