Auto elettriche - Lo Stato perdererà 3,8 miliardi di gettito fiscale

4 Ruote - Lug 11,2024

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, l'ha già detto: la diffusione delle auto elettriche rischia di ridurre il gettito fiscale derivante dalle accise sui carburanti. Ora, l'Unem, l'associazione dei petrolieri, ha quantificato la perdita di entrate per le casse statali. "Nel 2030, con 4 milioni di auto elettriche in Italia (all'incirca la cifra indicata dal governo nel Pniec, ndr) verrebbero a mancare un milione di tonnellate di carburanti e circa 3,8 miliardi di introiti dalle accise", ha spiegato il presidente Gianni Murano nel corso dell'assemblea annuale dell'associazione. "Il governo dovrà far quadrare i conti e la scelta sarà quindi politica".

Tema di riflessione. Giorgetti ha avviato le prime valutazioni sull'impatto del processo di elettrificazione, anche per approntare adeguate misure di compensazione. Diverse sono le ipotesi: probabilmente sarà necessario spostare le accise da benzina e gasolio sulle nuove forme di alimentazione, oppure studiare un aumento del prelievo sulle ricariche elettriche. Di certo, la questione ha tempi di gestazione molto lunghi e quindi qualcosa inizierà a manifestarsi solo tra qualche anno, quando le elettriche rappresenteranno una fetta più consistente del mercato. 

Carburanti e rete. Per ora si continuerà a parlare di carburanti fossili e delle relative accise. A tal proposito, l'Unen ha fornito non poche stime, tra cui quelle sui consumi petroliferi "destinati a diminuire" e sulla crescita della componente rinnovabile: quest'ultima, in base all'attuale normativa comunitaria, nei trasporti "dovrà arrivare al 29% nel 2030". L'associazione prevede un calo dei consumi di prodotti petroliferi al 2030 di quasi 8 milioni di tonnellate rispetto a oggi, mentre i biocarburanti e gli altri carburanti low carbon passeranno dagli attuali 1,7 milioni a circa 6 entro sei anni e a 8,8 nel 2040. Quanto al 2023, Murano ha sottolineato il calo della "fattura petrolifera" a 28,1 miliardi di euro, circa 4,5 miliardi in meno sui 32,5 del 2022 grazie al calo delle quotazioni del greggio. Per il 2024, si prevede un dato sostanzialmente stabile intorno ai 28 miliardi. Detto questo, l'associazione non ha mancato di lanciare delle critiche per i mancati interventi di razionalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti. In particolare, i petrolieri lamentano un modello di rete autostradale, con 500 aree di servizio, che "non funziona" e rende il prezzo dei carburanti "non competitivo".  

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Telepass - Al via il servizio "Vignette elettroniche"

4 Ruote - Lug 11,2024

Telepass ha lanciato il nuovo servizio "Vignette elettroniche": la novità consente di acquistare, direttamente dall'app, i contrassegni elettronici per pagare il pedaggio sulle autostrade e strade extraurbane di Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Slovenia. I quattro Paesi si aggiungono così ai cinque (Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Croazia) dove i clienti possono muoversi liberamente, pagando il telepedaggio con il Dispositivo Europeo.

Come funziona. Il servizio è disponibile per tutti i clienti Telepass (Base, Plus, Easy, Pay per Use), ai quali basta aprire l'app, accedere alla sezione "Veicoli" e premere sui dettagli del proprio mezzo. Fatto ciò, si possono selezionare le preferenze riguardo a Paese, durata e data di validità della vignetta. Una volta confermato l'acquisto, il contrassegno elettronico sarà inviato via e-mail e visibile nell'apposita sezione dell'applicazione. La vignetta elettronica non va incollata, perché collegata alla targa, e non è necessario portare con sé una ricevuta, mentre chi transita su tratte con obbligo di vignetta senza disporre dell'apposito contrassegno è soggetto a una multa secondo le disposizioni locali. Il costo è stabilito dalle concessionarie dei singoli Paesi e, una volta acquistata tramite l'app Telepass, sarà addebitato nel primo ciclo di fatturazione utile. "Con il lancio del nuovo servizio puntiamo a rafforzare ulteriormente la presenza del Gruppo Telepass al di fuori dei confini nazionali", commenta Francesco Maria Cenci, Head of Italy & EU Tolling di Telepass. "Oggi interconnettiamo oltre 43.000 km di strade e autostrade in Europa, permettendo il pagamento del pedaggio sulla rete più estesa d'Europa. Il nostro obiettivo è quello di poter completare l'offerta internazionale attraverso l'integrazione di questo innovativo servizio".

 

 

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Volkswagen Golf R - La hatchback da 333 CV arriva in Italia

4 Ruote - Lug 10,2024

La Volkswagen ha aperto gli ordini della nuova Golf R, la versione ad alte prestazioni della media tedesca che, rispetto al modello precedente, guadagna 13 CV di potenza e arriva a 333 CV (245 kW), con una coppia massima di 420 Nm. Di serie sugli esemplari venduti in italia il pacchetto R-Performance, che porta la velocità di punta da 250 a 270 km/h. L'arrivo nelle concessionarie e le prime consegne sono previsti per l'inizio dell'autunno.

Volkswagen Golf R. Realizzata sulla base dell'ottava generazione della Golf (recentemente aggiornata), la versione ultrapepata della media tedesca prevede di serie i fari a matrice di led, il logo Volkswagen illuminato, nuove prese d'aria nei paraurti e cerchi di lega da 19. Su richiesta (510 euro) i cerchi forgiati di uguale diametro da 8 kg l'uno. E poi sterzo progressivo, climatizzatore a tre zone, strumentazione digitale da 10,25, infotainment da 12,9 con ChatGPT e grafica dedicata alle modalità di guida sportive. Di serie anche la pedaliera in acciaio e i sedili sportivi con poggiatesta integrati.

Volkswagen Golf R Black Edition. Questa versione si distingue per il look total black di cerchi, pinze freno, retrovisori, loghi bruniti e il badge Black sul montante centrale. All'interno sono presenti i sedili a regolazione elettrica con memoria, riscaldati e ventilati, rivestimenti in pelle nappa nera, pannelli di fibra di carbonio sulla plancia. Per quanto riguarda la dinamica di guida, la Black Edition offre di serie il controllo adattivo del telaio DCC (optional per la R: 890 euro).

Il pacchetto R-Performance. Di serie per i modelli commercializzati in Italia, questo pacchetto porta la velocità massima da 250 a 270 km/h, e aggiunge due modalità di guida esclusive: Drift e Special, quest'ultima calibrata per le strade del Nürburgring Nordschleife. Il pacchetto comprende anche un cronometro Gps e il rilevatore di G, visibili nella strumentazione digitale.

Optional. Il pacchetto estetico Black Style Plus (di serie per la Black Edition) costa 190 euro, mentre il tetto panoramico ad azionamento elettrico costa 1.150 euro. Le sedute anteriori regolabili elettricamente (con memoria per il conducente), ventilate e riscaldabili, sono in un pacchetto da 2.950 euro. L'impianto audio Harman Kardon da 480 Watt costa 690 euro, mentre l'head-up display con proiezione sul parabrezza è un accessorio da 710 euro.

I prezzi per l'Italia. Ecco quanto costano le nuove Volkswagen Golf R e R Black Edition:

  • Volkswagen Golf R: 60.750 euro
  • Volkswagen Golf R Black Edition: 66.250 euro
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Tesla - Aumentano i prezzi della Model 3: è l'effetto dazi

4 Ruote - Lug 10,2024

La Tesla ha aumentato di 1.500 euro i prezzi della Model 3 commercializzata in vari Paesi europei, tra cui l'Italia. Nello specifico, il prezzo di partenza della Model 3 RWD sale da 40.490 a 41.990 euro (42.975 euro con la messa su strada e altri oneri), poco meno dei 42.700 euro Iva inclusa del prezzo massimo fissato dal governo per l'erogazione degli ultimi incentivi pro elettriche. Di contro, la Long Range passa da 47.990 euro a 49.490 e la Performance da 55.990 euro a 57.490 euro. 

Colpa dei dazi. Gli aumenti confermano quanto anticipato pochi giorni fa dalla stessa Casa texana, che ha attribuito il rincaro alla necessità di compensare i dazi imposti dalla Commissione europea sulle importazioni di veicoli elettrici prodotti in Cina: la Model 3 viene infatti assemblata nella fabbrica di Shanghai. Tuttavia, al contrario di altri costruttori, ancora non si sa quale sarà l'aliquota a carico della Tesla: l'azienda ha inviato agli uffici di Bruxelles una "richiesta motivata" per rinviare il calcolo delle tariffa al momento in cui i dazi verranno ratificati in via definitiva, probabilmente entro il 2 novembre prossimo. Altre Case dovranno sottostare a un dazio aggiuntivo rispetto all'attuale aliquota del 10% e variabile tra il 17,4% e il 37,6%.

 

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Hyundai - Più sicure (ed economiche): le promozioni estive per i10 e i20

4 Ruote - Lug 10,2024

La Hyundai ha recentemente rinnovato la sua gamma di citycar, la piccola i10 e la compatta i20, per le quali nel mese di luglio sono partite due promozioni a tasso zero che si aggiungono agli incentivi statali, e permettono di spuntare un prezzo interessante.

Sono al passo con la sicurezza. Entrambe le auto prevedono di serie la suite Hyundai SmartSense, che comprende la frenata automatica d'emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti, il rilevamento dei segnali stradali e il monitoraggio dell'attenzione del conducente e il cruise control. A questo si aggiungono gli abbaglianti automatici, il sistema di mantenimento al centro della carreggiata e il riconoscimento della presenza di passeggeri sul sedile posteriore. Per tutte, sei airbag di serie, tra anteriori, laterali e a tendina.

Dotazione di serie. Fin dall'allestimento base la piccola i10 offre il navigatore connesso da 8 con aggiornamento delle mappe over the air, connettività Apple CarPlay e Android Auto e strumentazione digitale da 4,2. La i20 aggiunge quattro vetri elettrici, lo schermo dell'infotainment da 10,25, volante e pomello del cambio in pelle.

Anche per neopatentati. La i10 è disponibile con un 1.0 tre cilindri aspirato da 63 CV con cambio manuale o automatico, adatta anche ai neopatentati, e che nel corso dell'anno si arricchirà della variante bifuel a Gpl. In alternativa c'è il 1.0 turbo da 100 CV con cambio manuale a sei rapporti. Per quanto riguarda la i20, la gamma apre con il 1.2 aspirato da 79 CV adatto anche ai neopatentati; c'è poi un 1.0 turbo da 100 CV, disponibile anche in versione mild hybrid con impianto a 48V, cambio manuale o automatico doppia frizione a 7 rapporti. In autunno arriverà anche un 1.2 bifuel a Gpl con cambio manuale.

Le offerte. Il finanziamento Hyundai Plus 0% (Tan 0% e Taeg 1,72%) permette di acquistare la i10 1.0 MPI Connectline con un anticipo di 1.400 euro, 35 canoni mensili da 89 euro e un valore futuro garantito di 9.845 euro, con tre anni di polizza furto e incendio inclusi. Al termine del finanziamento è possibile sostituire l'auto con una nuova Hyundai, tenerla, oppure restituirla. Nel caso della i20, il finanziamento della 1.2 Connectline prevede un anticipo di 2.940 euro, 35 rate da 109 euro al mese, e un valore garantito di 10.020 euro. Anche in questo caso sono compresi tre anni di polizza furto e incendio.

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Fiat - La Panda mette su famiglia: presto arriverà una C-Suv

4 Ruote - Lug 10,2024

Domani, 11 luglio, sarà il grande giorno della Grande Panda. L'ad Olivier Franois la presenterà alla stampa internazionale e, probabilmente, fornirà maggiori informazioni su di lei e, forse, pure sulle sue future sorelle. Una delle quali sarà una Suv, che abbiamo ricostruito dopo averla vista senza camuffature: non si è trattato di un incontro ufficiale o di qualcosa organizzato dalla Casa e per questioni di riservatezza non possiamo dirvi né dove, né quando l'abbiamo potuta osservare (ve ne abbiamo parlato su Quattroruote di aprile). Vi basti sapere che parliamo di parecchi mesi addietro: la ricostruzione che il nostro disegnatore Marcelo Poblete ha realizzato basandosi sulle indicazioni che gli abbiamo fornito rappresenta fedelmente l'auto che abbiamo visto, ma non è detto che il design non possa essere cambiato leggermente. Magari riprendendo dettagli della Grande Panda, come i fari "pixelati".

Multipla, sei tu? Per il momento, l'unica cosa certa è che dopo la Panda ci sarà spazio per due Suv, una dalle forme più tradizionali (che vedete in questa pagina) e un'altra con coda da coupé. Se la seconda dovrebbe chiamarsi Fastback, la prima non ha ancora un nome certo: la Fiat l'ha chiamata Giga Panda per sottolineare l'appartenenza alla famiglia della Grande Panda (nonché l'impiego della stessa meccanica, basata sulla piattaforma Smart Car del gruppo Stellantis), ma essendo una Suv sui quattro metri e 50 con sette posti al suo interno non è da escludere che al Lingotto possano rispolverare un nome iconico come quello della Multipla (che Olivier Franois vorrebbe "rifare"). Staremo a vedere, sperando che i primi dettagli possano già trapelare domani pomeriggio: l'appuntamento è fissato per le 16.45, quando partirà la diretta streaming (la trovate qui sopra) che porterà all'unveiling della Grande Panda.

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Nissan X-Trail - Tutte le novità del MY2024

4 Ruote - Lug 10,2024

La Nissan ha aperto gli ordini del Model Year 2024 della X-Trail: esce dal listino la versione base Visia, si arricchisce la dotazione di serie di tutta la gamma ed esordisce un nuovo allestimento intermedio. La Suv si può avere a cinque o sette posti, con trazione anteriore oppure integrale, con la motorizzazione e-Power rispettivamente da 204 o 213 CV.

X-Trail Acenta. Rispetto al modello precedente la versione d'ingresso offre cerchi di lega da 18 di nuovo disegno, strumentazione digitale da 12,3, apertura e chiusura dell'auto senza chiave, ricarica wireless per gli smartphone compatibili, rivestimento di cruscotto e portiere in colore nero. Della dotazione fanno sempre parte gli specchietti ripiegabili elettricamente, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamera e il climatizzatore bizona. Gli Adas prevedono sempre la guida assistita di Livello 2 e il monitoraggio dell'angolo cieco. Invariato il prezzo: 41.100 euro.

X-Trail N-Connecta. Cresce la dotazione tecnologica di bordo con il navigatore connesso, l'apertura elettrica del bagagliaio (anche senza mani), la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. La versione a 5 posti costa come il modello precedente: 42.600 euro. Le varianti con trazione integrale a 5 e 7 posti costano 30 euro in più, ossia 46.600 e 47.500 euro rispettivamente.

X-Trail N-Trek. In questa versione il frontale ha una finitura di colore scuro attorno alla griglia V-Motion, protezioni sotto i paraurti anteriore (che integra anche i nuovi fendinebbia a led) e posteriore con finitura color canna di fucile, calotte degli specchietti retrovisori nere. Su richiesta un pacchetto che comprende tappetini in gomma e rivestimento reversibile e lavabile del bagagliaio. Prezzi a partire da 47.800 euro.

X-Trail Tekna. La versione top di gamma introduce lo specchietto retrovisore digitale e i cerchi di lega da 19 di nuovo disegno; completano la dotazione i fari abbaglianti adattivi, l'head-up display, il clima a tre zone, i sedili anteriori regolabili elettricamente, l'assistente di parcheggio evoluto, finiture cromate e illuminazione ambientale. Prezzi aumentati di 30 euro rispetto al MY23, e che partono quindi da 48.600 euro.

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Stati Uniti - Svolta storica: Detroit ha prodotto meno auto delle Case estere

4 Ruote - Lug 10,2024

Il 2023 ha rappresentato una svolta storica per l'industria dell'auto statunitense: per la prima volta nella storia le fabbriche delle tre "Big di Detroit" hanno sfornato meno vetture di quanto non abbiano fatto gli impianti dei vari costruttori stranieri. In particolare, stando a un report stilato dalle associazioni American International Automobile Dealers Association e Autos Drive America, Ford, General Motors e Stellantis hanno prodotto 4,6 milioni di auto, mentre Case estere come Toyota, Mercedes o Hyundai ne hanno assemblate oltre 4,9 milioni, 500 mila in più rispetto al 2022. 

Cambio di paradigma. Se, però, si aggiungono alle tre Big anche costruttori come Tesla, Rivian e Lucid, la situazione torna a mostrare una supremazia degli statunitensi: i tre produttori di elettriche hanno infatti assemblato 754.342 automobili. In ogni caso, i dati dimostrano come i costruttori esteri rappresentino un importantissimo pezzo l'industria automobilistica statunitense. Per Jennifer Safavian, numero uno di Autos Drive America, il sorpasso sulle Big di Detroit "dimostra chiaramente che le case estere stanno trainando la crescita economica in tutto il Paese". Lo confermano altri dati, relativi sempre al 2023: i costruttori non statunitensi, anche grazie a 156 mila dipendenti, hanno contribuito con 37,9 miliardi di dollari al gettito fiscale statale e locale (400 milioni di dollari in più rispetto all'anno precedente), hanno creato 2,4 milioni di posti di lavoro diretti e indiretti, hanno esportato 762.500 veicoli in più di 130 Paesi e territori di tutto il mondo e hanno generato ricchezza, in termini di Pil, per 328 miliardi di dollari.

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Ford Capri     - La rinascita è Suv-coupé. Solo elettrica

4 Ruote - Lug 10,2024

Il legame con la due porte del passato è duplice. Da una parte, la Capri ripropone la formula con la coda sfuggente come alternativa più dinamica dell'Explorer; dall'altra, la vettura è stata dotata di gruppi ottici a Led che riprendono in chiave moderna gli stilemi dell'epoca, con i doppi fari anteriori e quelli posteriori a sviluppo orizzontale su due livelli. Hanno un tocco vintage anche i colori: se la Explorer gioca su toni del grigio e su forme moderne, la Capri offre tinte accese e aggressive come il giallo della presentazione, il Blue My Mind, il Lucid Red e i più classici Magnetic Grey, Frozen White e Agate Black.

L'abitacolo della Capri riprende in toto quello della Explorer: offre un ambiente minimalista e funzionale, con lo schermo verticale scorrevole da 14,6" del sistema Sync e il display da 5" dedicato alla strumentazione. Pur modificando l'andamento della coda, lo spazio non manca: per il bagagliaio la Casa dichiara una capienza di 572 litri, superiore addirittura ai 530 litri della Explorer. Questo perché la Capri è più lunga di 16 cm rispetto alla sorella: da paraurti a paraurti, la vettura misura 4.634 mm, mentre la larghezza è di 1.872 mm, l'altezza di 1.626 mm e il passo di 2.767 mm. Quanto al peso, parliamo di 2.098 kg per la versione Rwd e di 2.174 per la Awd.

Al lancio, la Ford Capri sarà proposta con due varianti di powertrain elettrico: quella a motore singolo e trazione posteriore mette sul piatto 286 CV e 545 Nm, promettendo 627 km di autonomia grazie a una batteria da 77 kWh. La versione bimotore a trazione integrale, invece, arriva a 340 CV e 545 Nm, offrendo fino a 592 km di percorrenza con una batteria da 79 kWh. I tempi di ricarica sono molto simili tra loro (26 e 28 minuti rispettivamente per il 10-80% a 185 kW), mentre cambiano chiaramente le prestazioni: la Rwd impiega 6,4 secondi per toccare i 100 km/h da ferma, mentre alla Awd bastano 5,3 secondi. La velocità massima è limitata a 180 km/h per entrambe le versioni.

In attesa di conoscere i listini italiani, la Ford ha fornito delle indicazioni generali sui due allestimenti disponibili. La Capri Standard offre i cerchi da 19" con pneumatici differenziati tra i due assi, i sedili anteriori e il volante riscaldabili, il sedile lato guida con funzione massaggio, la piattaforma di ricarica wireless, i gruppi ottici Led e il pacchetto di Adas di Livello 2. La Capri Plus aggiunge i cerchi da 20", l'impianto audio B&O, il portellone elettrico e i gruppi ottici Matrix Led. Tra gli optional figurano i cerchi da 21", il tetto panoramico, i sedili Agr, la pompa di calore per il sistema di riscaldamento e il Driver Assist Package che include l'head-up display, il Park Assist, il Lane Centering, il Lane Change Assist e le telecamere a 360 gradi. 

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Stati Uniti - Toyota entra in Ionna, la maxi alleanza per la ricarica

4 Ruote - Lug 10,2024

La Toyota ha deciso di aderire a Ionna, la maxi alleanza per la ricarica di auto elettriche formata l'anno scorso da altri sette costruttori automobilistici. La Casa nipponica, che pochi mesi fa ha siglato un accordo con Tesla per accedere ai Supercharger, affiancherà così BMW, General Motors, Honda, Hyundai, Kia, Mercedes-Benz e Stellantis e, in qualità di investitore, sosterrà i piani di sviluppo dell'azienda.

Le strategie. Ionna ha in programma di installare entro il 2030 almeno 30.000 colonnine di ricarica in Nordamerica, con il primo lotto di prese ad alta potenza in funzione già nei prossimi mesi: le stazioni avranno connettori Nacs e CCS per supportare tutti i conducenti di elettriche.

 

 

 

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Euro NCAP - Cinque stelle per Kodiaq, Passat e Superb, tre per Duster e Swift

4 Ruote - Lug 10,2024

L'ente certificatore per la sicurezza delle auto Euro NCAP ha pubblicato i risultati della terza batteria di test in programma, la quale coinvolge numerosi modelli europei: la nuova Volkswagen Passat e la gemella Skoda Superb, le Suv Dacia Duster e Skoda Kodiaq, la piccola e rinnovata Suzuki Swift, la berlina Mercedes Classe E, la versione elettrica della Class G, la BMW X2 e le Renault Rafale ed Espace. Tutte le vetture hanno collezionato cinque stelle, tranne la Duster e la Swift, ferme a quota tre ancorché conformi ai nuovi Adas obbligatori per legge.

Dacia Duster. La nuova generazione della Suv romena (che abbiamo già guidato) non offre molto oltre agli Adas obbligatori per legge e non spunta punteggi elevati nella protezione degli utenti vulnerabili o degli adulti a bordo. Buona, invece, la protezione per i bambini.

  • Protezione degli adulti: 70%
  • Protezione dei bambini: 84%
  • Utenti vulnerabili della strada: 60%
  • Aiuti alla guida: 57%

Suzuki Swift. Recentemente rinnovata, anche la compatta giapponese rispetta le nuove normative europee in materia di aiuti alla guida e sicurezza, ma gli standard richiesti dall'Euro NCAP per le cinque stelle sono più elevati.

  • Protezione degli adulti: 67%
  • Protezione dei bambini: 65%
  • Utenti vulnerabili della strada: 76%
  • Aiuti alla guida: 62%

Volkswagen Passat. La nona generazione della bestseller tedesca è disponibile solo nella versione Variant con carrozzeria station wagon. Fornisce un'ottima protezione a conducente e passeggeri, e se la cava bene in tutte le situazioni di emergenza, anche nell'apertura di finestrini e portiere in caso di allagamento.

  • Protezione degli adulti: 93%
  • Protezione dei bambini: 87%
  • Utenti vulnerabili della strada: 82%
  • Aiuti alla guida: 80%

Skoda Superb. L'ammiraglia boema è di fatto la gemella della station tedesca, e non solo nelle linee. La nuova Superb ottiene, in maniera tutt'altro che sorprendente, gli stessi risultati della Passat. 

  • Protezione degli adulti: 93%
  • Protezione dei bambini: 87%
  • Utenti vulnerabili della strada: 82%
  • Aiuti alla guida: 80%

Skoda Kodiaq. La seconda generazione della Suv boema è appena arrivata anche in Italia, con un nuovo design, dimensioni aumentate e molta più tecnologia a bordo, anche sul fronte della sicurezza. Per lei, cinque stelle nei test Euro NCAP.

  • Protezione degli adulti: 89%
  • Protezione dei bambini: 83%
  • Utenti vulnerabili della strada: 82%
  • Aiuti alla guida: 78%

BMW X2. Seconda generazione anche per la Suv-coupé tedesca, che cresce di dimensioni (quasi venti centimetri in più) e si appropria di un linguaggio stilistico più personale. Anche per lei, cinque stelle nei test Euro NCAP, con ottimi risultati in particolare nella protezione dei bambini e negli aiuti alla guida.

  • Protezione degli adulti: 85%
  • Protezione dei bambini: 88%
  • Utenti vulnerabili della strada: 76%
  • Aiuti alla guida: 92%

Renault Rafale. Realizzata sulla base della Austral, la Suv-coupé francese eredita le cinque stelle ottenute dalla sorella nel 2022. Buona la protezione degli occupanti a bordo, meno quella per pedoni e ciclisti. Di serie anche un sistema di frenata automatica per evitare le collisioni secondarie.

  • Protezione degli adulti: 87%
  • Protezione dei bambini: 83%
  • Utenti vulnerabili della strada: 69%
  • Aiuti alla guida: 87%

Renault Espace. La storica monovolume francese è tornata sul mercato in veste di grande Suv, realizzata - come la Rafale - sulla base della Austral, dalla quale eredita non solo l'ibrido E-Tech da 199 CV, ma anche le cinque stelle nei test Euro NCAP.

  • Protezione degli adulti: 85%
  • Protezione dei bambini: 83%
  • Utenti vulnerabili della strada: 69%
  • Aiuti alla guida: 82%

Mercedes Classe E. Cinque stelle anche per la rinnovata berlina tedesca, che spunta ottimi valori nei test di protezione degli occupanti a bordo, bambini compresi, e la cui unica lacuna è la scarsa protezione per il bacino dei pedoni in caso di incidente. Ottimi anche i valori degli aiuti alla guida.

  • Protezione degli adulti: 92%
  • Protezione dei bambini: 90%
  • Utenti vulnerabili della strada: 84%
  • Aiuti alla guida: 87%

Mercedes Classe G EQ. Pressoché indistinguibile dalla versione con motori termici, la fuoristrada tedesca full electric ha un motore da 587 CV e una batteria da 116 kWh, che fa le superare quota 3 tonnellate sulla bilancia. Ottimi, comunque, i risultati ottenuti nei test Euro NCAP, che le fanno guadagnare cinque stelle.

  • Protezione degli adulti: 90%
  • Protezione dei bambini: 83%
  • Utenti vulnerabili della strada: 78%
  • Aiuti alla guida: 72%
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Rimac Nevera 15 Anniversary Edition - Nove esemplari per celebrare lhypercar da 1.914 CV

4 Ruote - Lug 10,2024

Per festeggiare i suoi primi 15 anni la croata Rimac annuncia la Nevera 15th Anniversary Edition, serie limitata della hypercar elettrica da 1.914 CV. Verrà prodotta in soli nove esemplari, seguendo le richieste dei clienti, con un prezzo base che parte da poco più di due milioni e mezzo di euro (comprensivo, va da sé, di un set di valigie coordinato con gli interni). Il primo modello, con carrozzeria in rame opaco, debutterà al Goodwood Festival of Speed dove lo scorso anno la Nevera ha battuto il record di salita della collina del Sussex: 49,32 secondi, il tempo più veloce mai spuntato da un'elettrica di serie.

Ce ne saranno solo nove. Il rame che caratterizza la prima Nevera Anniversary Edition è stato scelto per i suoi collegamenti non solo con i festeggiamenti, ma anche con l'energia, dato che è il materiale più utilizzato nei cavi elettrici. Tanti gli elementi di fibra di carbonio a vista (di fatto, tutta la parte bassa dell'auto), così come i rimandi al numero 15, dentro e fuori. All'interno dell'abitacolo dettagli in rame anodizzato, superfici dello stesso colore, le scritte one of nine (una di nove) e 2009-2024 sul bracciolo centrale. I sedili sono rivestiti di pelle nera con cuciture a contrasto, mentre i poggiatesta sono in pelle color rame con la scritta 15 cucita al centro.

Una parabola durata 15 anni. Fondata nel 2009 da Mate Rimac come brand esclusivamente elettrico, la Casa automobilistica croata ha iniziato a farsi notare due anni più tardi, con una BMW Serie 3 del 1984 trasformata in auto full electric. stata poi la volta della Concept One, una due posti con 1.224 CV e uno scatto da ferma a 100 km/h in soli 2,5 secondi. Il primo - e unico - modello prodotto in serie è proprio la Nevera, annunciata al Salone di Ginevra del 2018 con il nome di Rimac C_Two: un motore per ogni ruota, per un totale di 1.914 CV e 2.360 Nm di coppia. La hypercar croata accelera da ferma a 100 km/h in 1,82 secondi, per raggiungere la velocità massima di 412 km/h.

Repentino cambio di direzione. Non più tardi di qualche mese fa, il ceo della Rimac (che adesso controlla anche la Bugatti) ha annunciato l'addio al mondo delle hypercar elettriche, e l'intenzione di concentrare gli sforzi della sua azienda sui robotaxi, con un servizio chiamato Verne, che potrebbe debuttare nella capitale croata già nel 2026.

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Audi - "Elettriche premium in calo", in bilico la fabbrica di Bruxelles

4 Ruote - Lug 10,2024

L'Audi potrebbe chiudere uno dei suoi stabilimenti europei a causa della debolezza della domanda per uno dei suoi veicoli elettrici. In particolare, stando a quando comunicato dalla Casa di Ingolstadt, i vertici aziendali stanno stanno valutando lo stop alla produzione dei modelli Q8 e-tron e Q8 Sportback e-tron: di conseguenza, una ristrutturazione della fabbrica di Bruxelles che potrebbe comportare anche la chiusura dell'impianto e il taglio degli oltre 3 mila dipendenti. 

I motivi. "Audi sta registrando a livello globale un calo degli ordini nel segmento delle elettriche premium", ha spiegato il costruttore tedesco, sottolineando che la "famiglia dei modelli Audi Q8 e-tron risente di un trend specifico del segmento. La Q8 e-tron ha segnato l'inizio della mobilità elettrica per Audi nel 2018 e ha avuto un grande successo in tutto il mondo per molti anni. Con l'aumento dei nuovi modelli sulla Premium Platform Electric, l'azienda sta ora assistendo a un calo della domanda". Oltre al rallentamento delle vendite, la fabbrica di Bruxelles paga una serie di problematiche strutturali: una configurazione delle strutture "difficile da modificare" per la vicinanza al centro della città belga, una logistica complicata e onerosa e costi di produzione elevati. "A seguito di un'approfondita revisione della situazione del mercato e delle condizioni generali presso il sito di Bruxelles, Audi sta valutando la fine anticipata della produzione dei modelli Q8 e-tron", aggiungono da Ingolstadt.

La ricerca delle alternative. Al momento, non è stata ancora presa una decisione definitiva sul futuro dell'impianto, che tra l'altro è da tempo oggetto di allarmi da parte delle organizzazioni sindacali per i continui fermi produttivi. La direzione ha informato i rappresentanti dei lavoratori delle sue intenzioni, avviando, al contempo, un processo di consultazione, ai sensi delle normative locali, con l'obiettivo di ridurre l'impatto occupazionale e individuare delle alternative alla chiusura vera e propria. Audi non ha solo informato i sindacati, ma anche la casa madre Volkswagen, che a sua volta ha diffuso un comunicato per fornire dei dettagli sull'impatto economico della decisione della controllata. Wolfsburg parla di un "impatto significativo" sull'utile operativo annuale a causa degli oneri da contabilizzare già nel terzo trimestre insieme ad altre voci straordinarie (perdite valutarie legate al deconsolidamento delle attività finanziarie in Russia, spese legate alla chiusura del business delle turbine a gas di Man Energy Solutions, accantonamenti per risoluzioni contrattuali): nel complesso, gli oneri ammontano a 2,6 miliardi di euro. Di conseguenza, il gruppo ha rivisto al ribasso le stime sul margine operativo per il 2024 dal precedente intervallo tra il 7% e il 7,5% al range tra il 6,5% e il 7%. 

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Jeep - Compass e-Hybrid e Renegade 4xe, ibride diverse

4 Ruote - Lug 10,2024

Sulla scia di un 2024 che sta regalando soddisfazioni al marchio più globale del Gruppo Stellantis, in particolare con l'Avenger e la Renegade in vetta tra le Suv ibride plug-in più vendute, la gamma Jeep ha visto alcuni importanti aggiornamenti che riguardano principalmente la dotazione tecnologica. La vera sfida, però, si gioca a livello di motorizzazioni e le protagoniste sono le ibride: in particolare, abbiamo avuto la possibilità di testare la Compass e la Renegade nelle note versioni e-Hybrid e 4xe, ovvero rispettivamente ibrido mild (che tuttavia si comporta come un full) e ibrido plug-in, in un percorso che comprendeva tratti extraurbani, autostrada e una vera e propria prova off-road a Balocco. La Compass e-Hybrid ci ha accompagnato nel primo tratto mentre in off-road siamo saliti a bordo della Renegade 4Xe, tra guadi ed ostacoli artificiali studiati per mettere alla prova le capacità in fuoristrada.

La tecnologia. La Compass MY24 ha raggiunto il Livello 2 di guida assistita e la gamma allestimenti è stata semplificata, con la top di gamma, la Summit, che dispone di cerchi di lega diamantati da 19 pollici e del tetto nero in abbinamento a vernice bicolore. La novità più evidente della Renegade, invece, è il cruscotto digitale da 10,25 abbinato al nuovo infotainment e alla telecamera posteriore ad alta risoluzione. Non mancano Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless. Queste dotazioni sono presenti di serie su tutti gli allestimenti, mentre quello che abbiamo provato, il Summit, aggiunge, tra le altre cose, i fari anteriori e posteriori full Led e nuovi cerchi di lega da 18 pollici.

Due ibridi diversi. La Compass e-Hybrid adotta l'1.5 turbobenzina da 130 CV e 240 Nm, abbinato a un cambio a doppia frizione a 7 rapporti al cui interno è ospitato il motore elettrico con 15 kW di potenza. Quest'ultimo offre un supporto all'endotermico e può muovere le ruote per brevi tratti, per esempio la marcia in colonna nel traffico, oppure durante le manovre di parcheggio. Della Compass abbiamo apprezzato il nuovo software di gestione del cambio automatico che rende i passaggi di marcia più fluidi e il cruise control adattivo che lavora meglio in sinergia con il mantenimento di corsia, con meno strappi rispetto alla versione precedente. La Renegade 4Xe, invece, è una plug-in con una potenza combinata di 190 CV, data dal 1.3 turbobenzina da 130 CV e dal motore elettrico che spinge le ruote posteriori, con buoni risultati in tutte le condizioni stradali e nell'off-road.

Incentivi per le plug-in. In versione plug-in, le due Jeep prodotte a Melfi (dove la Renegade festeggia 10 anni) possono ancora beneficiare degli incentivi, mentre le e-Hybrid in allestimento Summit che ho provato su strada hanno prezzi che partono rispettivamente da 37.100 euro per la Renegade e da 40.900 per la Compass.

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Porsche 911 - Come va l'ibrido "salva-boxer" - VIDEO

4 Ruote - Lug 10,2024

C'era già chi faceva inquietanti incubi su una Porsche 911 plug-in, magari da due tonnellate di peso e brutalmente snaturata nel carattere, con i puristi nel panico pronti a dare per spacciata l'iconica sportiva di Stoccarda. Proprio come accadde nel 1997 durante lo storico passaggio dal raffreddamento ad aria a quello a liquido, sebbene alla fine la noveundici sia ancora qui e goda di ottima salute. E infatti, non c'è nulla da temere nemmeno stavolta. Perché con il T-Hybrid (così si chiama il powertrain elettrificato riservato alla Carrera GTS della nuova serie 992.2), ogni componente del sistema ibrido è pensato per non essere invasivo, oppure per enfatizzare alcuni tratti caratteristici della vettura.

Astuto. Breve riassunto di come si compone il T-Hybrid, che comporta appena 50 kg di peso aggiuntivo: ci sono un motore elettrico da 40 kW sistemato fra cambio e motore e un turbocompressore ad azionamento elettrico, entrambi alimentati da una batteria da 1,9 kWh lordi con l'energia che viaggia attraverso un'architettura a 400 V. Anche il boxer è stato profondamente modificato: la cilindrata passa da 3.0 a 3.6 litri e il motore è più basso di 11 cm per far spazio, sopra, alle componenti elettriche, ossia inverter, convertitore e unità di controllo. Il boxer eroga 485 cavalli, ma con l'apporto elettrico si arriva a 541 CV. Il tutto fa sì che la 911 non perda colpi in termini di feeling di guida: anzi, sotto certi aspetti, guadagna pure qualche punto.

Nessuna suggestione da ibrida. Intanto, va detto che la vettura non marcia mai in elettrico (servirebbe una frizione di separazione, altro peso non desiderato), perciò l'effetto ibrido full è scongiurato. Il motore elettrico principale, coi suoi 54 cavalli, si limita a fornire un bel boost al termico, avvertibile soprattutto negli spunti brevi, che sia uno scatto da fermo o l'uscita da una curva: tanto per dare un numero, lo 0-100 scende da 3,4 a 3 secondi netti. Ma l'aspetto più piacevole è l'immediatezza di risposta del 6 cilindri, grazie al cosiddetto e-turbo. Il piccolo motorino elettrico, fra girante e turbina, mette in pressione il sistema in maniera istantanea e ciò riduce drasticamente il ritardo di risposta. Quando pesti sul gas la spinta è pronta e consistente, anche per merito di una dose di coppia notevolissima (610 Nm combinati) che rende assai efficaci le riprese: in modalità manuale, con marce alte e regimi bassissimi, il 6 boxer risponde senza fare una piega.

Più efficiente ai carichi elevati. Per quel che riguarda i consumi, la Porsche dichiara 9,5 km/litro nel ciclo Wltp contro i precedenti 9,3, dunque il miglioramento è marginale: l'intento di questo sistema ibrido, però, è quello di essere più efficiente quando i carichi di lavoro sono elevati, grazie al fatto che il propulsore può lavorare sempre in lambda 1 con il rapporto più efficiente fra aria e combustibile. Pertanto, le differenze dovrebbero avvertirsi maggiormente in un impiego molto più vicino alla realtà di quanto lo siano i cicli Wltp. Della serie, la Porsche si sta mettendo avanti per l'Euro 7 e farà di tutto per salvare il boxer termico

Addio chiave (o surrogato). Infine, una nota sulle altre modifiche: cresce la dotazione tecnologica (con nuovi strumenti completamente digitali, piastra di ricarica wireless, Adas evoluti) e in plancia spunta una piccola rivoluzione. Per avviare il boxer ora c'è un pulsante, sempre rigorosamente a sinistra, che risulta pratico ma cancella quella tipica gestualità della mano nel ruotare prima una chiave e successivamente una levetta verso destra, cifra di tutte le 911 da oltre sessant'anni a oggi. Diciamolo: di questo tasto faremmo volentieri a meno...

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Mobilità connessa - Brembo entra nella startup Spoke Safety

4 Ruote - Lug 10,2024

La Brembo, tramite il suo fondo per il venture capital Brembo Ventures, investe nel campo dei dispositivi avanzati per la mobilità connessa. L'azienda bergamasca è, infatti, entrata nel capitale di Spoke Safety, startup statunitense specializzata nello sviluppo di soluzioni di comunicazione digitale tra i veicoli e l'ecosistema stradale basate sulla tecnologia Vehicle-to-Everything (V2X).

La collaborazione. "L'investimento è un ulteriore passo verso l'innovazione dei nostri sistemi frenanti in chiave digitale", spiega l'amministratore delegato Daniele Schillaci. "La nostra visione per il prossimo futuro è far dialogare e interagire il sistema frenante non solo con il veicolo su cui è equipaggiato, ma con tutto l'ecosistema stradale, inclusi gli altri veicoli, le infrastrutture e le reti di comunicazione, a vantaggio di una migliore esperienza di guida e della sicurezza". Tra l'altro, Brembo ha già avviato un progetto di ricerca con Spoke Safety. La collaborazione è iniziata grazie al Brembo Inspiration Lab in Silicon Valley, che ha tra i suoi obiettivi la ricerca di realtà innovative che possano contribuire all'evoluzione dell'azienda nel campo del software e dell'intelligenza artificiale.  

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Bentley Continental GT - A Goodwood la sportiva che ha battuto il record di velocità... sottacqua

4 Ruote - Lug 09,2024

La Bentley porterà al Goodwood Festival of Speed 2024 la quarta generazione della Continental GT Speed presentata qualche settimana fa. La nuova sportiva inglese scalerà la celebre collina del Sussex due volte al giorno, da giovedì 11 a domenica 14 luglio, sia nella versione coupé che in quella cabrio.

782 CV sott'acqua. Prima di partire alla volta di Goodwood, la Continental GT ha battuto un record non ufficiale, quello di velocità in un tunnel sott'acqua: 335 km/h raggiunti in soli 33 secondi all'interno della galleria Ryfylke, in Norvegia, che con i suoi 14,5 km detiene contemporaneamente due primati, quello di tunnel stradale più lungo del mondo, e di galleria sommersa (arriva a 292 metri sotto il livello del mare) più lunga al mondo.

Un acquario celebrativo. Per tributare il dovuto onore all'insolita performance, la Bentley ha realizzato la FOShtank (gioco di parole tra fishtank, acquario, e l'acronimo del Festival of Speed di Goodwood), versione speciale delle vetrine Toy Box presenti nella Dream Factory di Crewe, appositamente modificata per il tema acquatico dell'impresa della Continental GT. L'acquario contiene 1.400 litri d'acqua, una trentina di pesci arcobaleno e altri pesci rossi (di cui si occuperà uno specialista in loco); sulla parete posteriore, un enorme schermo a led proietta le immagini del record di velocità nel tunnel, e un dietro le quinte di come è stato ottenuto, al termine di 13 mesi di lavoro preparativo.

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Alfa Romeo - Junior Veloce, primo test a Balocco - VIDEO

4 Ruote - Lug 09,2024

L'Alfa Romeo Junior si sta scoprendo un po' per volta. Se all'inizio abbiamo conosciuto le forme e i dettagli delle versioni più accessibili, la prima che guidiamo è la top di gamma, la Veloce: un'elettrica da ben 281 cavalli, di cui vi abbiamo anticipato le caratteristiche. Non sarà la Junior più venduta (d'altra parte costa ben 48.500 euro, contro i 29.900 dell'1.2 ibrida), ma è sicuramente la più sfiziosa: insomma, un bel testimonial per la crossover del Biscione.

Il look della Veloce, carico di grinta, non è poi molto diverso da quello delle versioni meno potenti, se si escludono l'assetto ribassato di 25 mm, il badge dedicato sulla fiancata e, soprattutto, i cerchi da 20 pollici che mettono in mostra i generosi freni con pinze rosse e dischi da 382x32 mm all'anteriore. Giusto per mettere in chiaro di che pasta è fatta.

Pronti, via. Il mio test inizia sul tracciato Langhe di Balocco, il comprensorio dove dal 1962 vengono sviluppati i modelli Alfa Romeo (e non solo). Per chi non la conoscesse, la pista si sviluppa su 20 chilometri e riprende le curve delle strade che serpeggiano fra i più rinomati vigneti dell'omonima zona del Piemonte. Qui, ho voluto guidare la Veloce come su un tratto aperto al traffico, e non su una pista, in modalità di guida Natural (a proposito, il selettore è a portata di mano, ma a mio avviso andrebbe differenziato da quello degli altri modelli Stellantis, quantomeno con la classica scritta Dna al posto di Drive Mode). I 240 CV "ridotti" si prestano a un'andatura allegra, ma non col coltello fra i denti: così, ho potuto apprezzare anche il confort della Junior Veloce. La conferma di questa dote è arrivata su brevi tratti di pavé utilizzati dai collaudatori nella ricerca del giusto setup delle vetture: verificheremo il tutto con gli strumenti del nostro Centro prove, ma intanto il primo esame della strada sembra superato. Adesso, però, è il momento di passare alla pista.

Sotto pressione dà il meglio. Sul circuito Misto Alfa, omologato FIA anche per i test di F.1, i 281 cavalli della modalità Dynamic si fanno trovare pronti (la Casa dichiara 5,9 secondi per lo 0-100). Ma la parte più piacevole viene nei tratti più movimentati, quando il differenziale autobloccante Torsen-D (più compatto e leggero rispetto ale generazioni precedenti) scarica bene a terra i 345 Nm di coppia, evitando il pattinamento della ruota interna. La tenuta di strada dell'Alfa Romeo Junior Veloce è davvero buona e il sottosterzo è quasi uno sconosciuto. Anzi, nella guida molto spinta è il retrotreno con ponte torcente che tende ad allargare la traiettoria (in rilascio), ben sorvegliato comunque dall'Esp che interviene oltre un certo limite.  

Gli ammortizzatori e le barre antirollio, specifici per questa versione, limitano i movimenti della carrozzeria nei cambi di direzione, e i sedili sportivi avvolgono bene il pilota. In frenata, poi, l'azione rigenerativa viene annullata nella modalità Dynamic (a meno di non forzarla col tasto B vicino al selettore delle marce): ci si può concentrare sul generoso mordente dell'impianto idraulico. Comunque, non avrei visto male delle palette al volante per inserire e variare rapidamente la frenata elettrica al bisogno. Quanto al suono, per questa elettrica in Alfa Romeo non hanno voluto esagerare, e il rombo virtuale (volendo escludibile) non è mai troppo invasivo. Di contro, chi ama il genere avrebbe meritato qualche decibel in più, almeno in modalità Dynamic.  

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Ineos - A Goodwood la prima Grenadier firmata Arkane Works

4 Ruote - Lug 09,2024

Il prossimo 11 luglio, in concomitanza con l'apertura dell'edizione 2024 del Goodwood Festival of Speed, la Ineos svelerà la prima Grenadier personalizzata da Arkane Works, il servizio per la customizzazione delle fuoristrada inglesi. Ogni cliente potrà accedere al programma per costruire, con la collaborazione dei designer e degli artigiani della Arkane, la propria one-off personale. Nello stand della Ineos Automotive sarà presente anche il pick-up Grenadier Quartermaster, insieme a progetti sperimentali e prototipi.

C'è anche un'area test drive. I modelli della gamma Grenadier saranno anche protagonisti, nel pomeriggio di giovedì, di una corsa molto speciale lungo il percorso della celeberrima cronoscalata del Sussex. Nella vicina area protetta di  Halnaker Chalk Pit di Goodwood, inoltre, la Ineos ha allestito un percorso off-road che permetterà a visitatori e giornalisti presenti di provare di persona le capacità fuoristradistiche di una Grenadier, compresa la nuova versione Quartermaster a doppia cabina.

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NASCAR - Ecco il prototipo elettrico da oltre 1300 cv

4 Ruote - Lug 09,2024

La Nascar ha fatto un significativo passo avanti nel suo progetto verso l'elettrificazione con il lancio del suo prototipo di vettura da gara elettrica, l'ABB NASCAR EV Prototype. Presentata recentemente a Chicago - dopo un rinvio a causa del maltempo - la vettura segna un cambiamento notevole rispetto alle tradizionali auto a combustione interna, dimostrando l'impegno della categoria verso l'innovazione e la sostenibilità.

La vettura. Il design del prototipo si basa sul classico telaio Nascar, modificato per accogliere la tecnologia elettrica e la carrozzeria ricorda quella di un crossover. Realizzata usando anche materiali sostenibili come il composito a base di lino - questa concept car è equipaggiata con tre motori Stard UHP a 6 fasi: uno anteriore e due posteriori, che forniscono trazione integrale. La potenza di picco del sistema è notevole, perché promette di raggiungere circa 1.360 CV: dotata di una batteria da 78 kWh raffreddata a liquido, il powetrain supporta anche la rigenerazione dell'energia cinetica nelle fasi di rallentamento e frenata.

Niente gare per il momento. La collaborazione tra Nascar, Ford, Chevy e Toyota ha dato vita a un veicolo che non solo promette alte prestazioni ma che rispecchia anche l'evoluzione tecnologica del settore automobilistico. Sebbene al momento non siano previsti programmi agonistici specifici per la vettura elettrica, la Nascar ha fatto sapere di star valutando l'idea di un futuro campionato parallelo che possa includere eventi su piste adatte a veicoli elettrici, come quelle stradali e gli short track.

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