Piccole coupé - Una nicchia con alti e bassi FOTO GALLERY

4 Ruote - Lug 07,2024

Prima ancora della breve moda delle coupé-cabriolet di massa, negli anni 90 sembrava volersi imporre una nicchia di mercato, quella delle piccole coupé. Al pari di modelli più grandi, a cui si ispiravano, queste auto rispolveravano una tradizione di sportive accessibili dei decenni successivi al secondo dopoguerra, come la celebre Fiat 850 Coupé. La Opel, che ha (ri)aperto le danze con la Tigra, sembrava aver dato vita a una tendenza di mercato, poi risultata un fuoco fatuo: altri tentativi, anche fino ad anni più recenti, non hanno riscontrato lo stesso successo. Nella nostra galleria d'immagini troverete alcuni esempi di piccole coupé, non senza alcune informazioni essenziali. Auto sfiziose, ma non sempre fortunate.

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Ecobonus - In un mese utilizzato il 61% degli stanziamenti

4 Ruote - Lug 06,2024

A poco più di un mese dall'apertura della piattaforma per la prenotazione dell'Ecobonus (inaugurata il 3 giugno scorso) il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, diffonde un primo bilancio completo sui risultati degli incentivi 2024 per l'acquisto di auto a basse emissioni. Stando alle cifre diffuse dal Mimit, allo scorso 2 luglio assommavano a 118.015 le prenotazioni ammesse al beneficio fiscale, per un valore di quasi 421 milioni di euro, una cifra pari al 61% delle risorse complessivamente disponibili.

Le cifre. Secondo i numeri diffusi dal dicastero, inoltre, più dell'84% delle richieste sono state effettuate da persone fisiche, con la restante quota che risulta invece attribuibile a persone giuridiche. I dati, elaborati da Invitalia, mostrano inoltre come il peso delle rottamazioni sia stato pari al 79% delle richieste e come per quasi metà (circa il 44%) abbia riguardato auto con classe di omologazione compresa tra Euro 0 ed Euro 3. Per quanto riguarda la composizione sociale dei richiedenti, le cifre divulgate da via Veneto evidenziano come il 26,7% delle prenotazioni sia riconducibile a soggetti con Isee inferiore ai 30 mila euro.

Il "rush" delle auto elettriche. Come ben noto, la parte più discussa dell'intero piano Ecobonus è quella che ha riguardato gli incentivi per la fascia più bassa di emissioni inquinanti (0-20 g/km di CO2). In meno di nove ore dall'apertura della piattaforma, le agevolazioni per le elettriche sono andate letteralmente "sold out" con 25.273 prenotazioni che hanno esaurito gli oltre 200 milioni di euro stanziati in tempi decisamente più brevi del previsto, suscitando numerose reazioni negative dalle Case e dalle associazioni di categoria. Il 39% delle richieste, in questo caso, ha previsto una contestuale rottamazione (riguardante, nella metà dei casi, auto da Euro 0 a Euro 3). Il 61,7% delle richieste, sempre secondo i dati del Ministero, già diffusi all'indomani del discusso "clic day", è stato coperto da persone fisiche: di queste, il 25,9% è arrivato da soggetti con basso Isee. Il 90% delle prenotazioni effettuate da persone giuridiche (il restante 38,3%) è stato effettuato da imprese di autonoleggio. 

Taxi e Ncc. Riguardo i bonus per l'acquisto di veicoli per servizio taxi o Ncc, sono stati prenotati bonus per 2,1 milioni di euro, a fronte di uno stanziamento di 20 milioni. Dal 17 di giugno, giorno di apertura della piattaforma dedicata, le elettriche hanno fatto la parte del leone: 152 vetture sulle 155 prenotazioni.

Il "bonus retrofit". Un certo interesse, infine, ha suscitato il cosiddetto "bonus retrofit", relativo all'installazione di impianti a Gpl o metano, per cui era stato previsto uno stanziamento di 10 milioni euro. Al 3 luglio, dopo soli due giorni dall'apertura delle prenotazioni, si registrano già 1.719 prenotazioni (per un controvalore di 690.400 euro), 1.712 delle quali per l'alimentazione Gpl.

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F.1, GP Gran Bretagna - Mercedes in prima fila, pole di Russell

4 Ruote - Lug 06,2024

Una giornata indimenticabile per il pubblico inglese, con tre britannici nelle prime tre posizioni delle qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna. La Mercedes monopolizza la prima fila dello schieramento, con George Russell in pole position a Silverstone, davanti a Lewis Hamilton.

Mercedes sugli scudi. Dopo la vittoria della scorsa settimana in Austria, George Russell ha conquistato la sua terza pole della carriera, segnando anche l'ottantaduesima prima fila nella storia della Mercedes. "Che sensazione fantastica" ha detto George. "All'inizio di quest'anno non credo che avremmo potuto neppure sognare di fare una pole qui. Prima fila per me e per Lewis, con Lando in P3, semplicemente grandioso. Il merito è anche di tutti questi tifosi che ci danno un'energia pazzesca". Lewis Hamilton gli ha fatto eco, dicendo: "Congratulazioni a George, che ha fatto un ottimo lavoro. Non ci aspettavamo di essere in prima fila questo weekend, ma la macchina è fantastica. Grande risultato per noi".

P3 per Norris. Lando è stato velocissimo per l'intero fine settimana, ma in Q3 non è riuscito a fare un lavoro migliore delle due Mercedes. Partirà domani dalla terza piazzola, proprio davanti alla Red Bull di Max Verstappen. "Deluso? No, sono contento della P3, con tre britannici nelle prime tre posizioni, è davvero una cosa bella. George e Lewis hanno fatto un ottimo lavoro, con dei bei giri. Io ho fatto un piccolo errore alla fine, ma la P3 è comunque buona. Domani può succedere di tutto, forse pioverà. Sicuramente sarà una bella gara".

Red Bull claudicante. Per Max Verstappen è stata una sessione particolarmente complicata e il quarto posto è il meglio che l'olandese è riuscito a tirare fuori al termine di questa sessione. A complicare le cose è stato un errore a Copse in Q1 che l'ha portato sulla ghiaia, danneggiando il fondo della vettura. Poco prima, in quella stessa curva, poco prima si era girato il compagno di squadra durante un giro di riscaldamento. Entrambi sono stati traditi dall'asfalto umido, ma Max è riuscito comunque a limitare i danni. Christian Horner, team principal della Red Bull, ha detto: I danni di quell'uscita sono quantificabili in tre decimi al giro e il suo ultimo giro è stato eccezionale. Un gran bel giro da parte sua, nonostante il carico più basso. In condizioni normali, sarebbe stato vicino alla pole. Checo? Domani deve fare punti, anche se sarà difficile partendo dal fondo.

Momento duro per la Ferrari. Gli aggiornamenti non hanno funzionato e, dopo aver fatto delle prove comparative nelle prove libere, si è deciso di fare un passo indietro e usare la vecchia configurazione per il resto del weekend. Carlos Sainz non è andato oltre il settimo tempo, ma è andata anche peggio a Charles Leclerc che è stato eliminato in Q1. Siamo tornati alla vecchia configurazione e mi serviva del tempo per ottimizzare la macchina un po' di più. Non è una scusa, perché il tema principale è che non abbiamo avuto il passo. Il bouncing della vettura era la limitazione più grande. Vedremo più avanti.  Il team principal Vasseur ha ridimensionato, dicendo: Non sono certo che il bouncing sia la spiegazione del brutto risultato di oggi. In Q2 c'erano nove macchine in un decimo e nel complesso non siamo riusciti a mettere tutto insieme.

La classifica completa delle qualifiche a Silverstone >>

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Alfa Romeo - Junior Veloce: a confronto con le rivali

4 Ruote - Lug 06,2024

Pochi giorni fa vi abbiamo svelato prezzo e caratteristiche dell'Alfa Romeo Junior Veloce, la versione più performante e ricercata di questa crossover lunga 417 cm. E sui social si è subito scatenato il dibattito: 48.500 euro sono ben spesi per una elettrica a trazione anteriore da 281 cavalli? Di sicuro non sono pochi, lo abbiamo scritto subito, pur considerato il temperamento sportivo e la presenza del differenziale autobloccante meccanico Torsen-D (è la prima vettura a batteria ad averlo). Ma le rivali cosa offrono? Per molto meno (circa 41.000 euro) si può acquistare una Tesla Model 3, hanno obiettato in molti. Vero, anche se la regina delle elettriche non è una rivale di questa B-Suv sportiva  

Le rivali inglesi. In casa Mini, le potenziali concorrenti dell'Alfa Romeo Junior Veloce si chiamano Aceman e Countryman. La prima (a destra nella foto qui sopra) è lunga 407 cm, e prevede solo versioni a batteria da 42 o, come nella Junior, 54 kWh. Abbinato a quest'ultima, un motore da 218 cavalli, collegato alle ruote anteriori, con prestazioni decisamente inferiori rispetto all'Alfa e un prezzo da 38.500 a circa 45.700 euro in base all'allestimento. Più simile per brio (lo 0-100 dichiarato è di 5,6 secondi, contro i 5,9 secondi della Junior) la versione di punta della più grande 444 cm - Countryman elettrica, che di motori ne ha due, per una potenza combinata di 313 CV e la trazione integrale. Per lei i prezzi vanno da circa 47.000 a poco più di 54.000 euro. Quest'ultima è prodotta in Germania, a Lipsia, negli stabilimenti BMW, mentre la Aceman arriva dalla Cina, nell'ambito della joint venture con la Great Wall.

Sempre dall'oriente Nascono nel Paese della Grande Muraglia altre due rivali, in qualche modo imparentate fra loro, visto che sono sviluppate sulla stessa base: sono la Smart #3 e la Volvo EX30. La prima, infatti, è figlia della joint venture fra Daimler e il gruppo Geely (lo stesso che detiene il marchio Volvo).  Se si confrontano le prestazioni longitudinali con quelle dell'Alfa Romeo Junior Veloce possono già bastare le versioni base di questi due modelli, con 272 cavalli e la trazione posteriore: nel caso della più compatta EX30 (423 cm) i prezzi vanno da circa 36.000 a 48.000 euro; per la #3 (440 cm di lunghezza) si va da circa 38.500 e poco più di 47.000. In fatto di dinamica di guida, però, occorre anche qui puntare sulle varianti 4x4, che di cavalli ne hanno 428. Così, la EX30 Dual motor può arrivare a costare quasi 51.000 euro, e la Smart #3 Brabus poco di più.

Via al dibattito. Un confronto a 360 gradi dovrebbe riguardare anche la guida, oltre ai prezzi e ai dati prestazionali. Per quello è ancora un po' presto, ma intanto vi abbiamo dato qualche elemento in più per discutere. Fermo restando, che per l'Alfa Romeo Junior saranno altre le versioni che dovranno conquistare il mercato. In primis l'ibrida da 136 cavalli, con prezzi da 29.900 euro a 31.900 euro (l'elettrica da 156 CV, invece, ne costa 9.600 in più).

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Lamborghini - La gamma (in evoluzione) di SantAgata Bolognese FOTO GALLERY

4 Ruote - Lug 06,2024

Dopo i primi 60 anni della Casa e il nuovo record di consegne, entrambi celebrati nel 2023, il 2024 rappresenta a sua volta un anno cruciale per la Lamborghini. La nuova Revuelto ha segnato il debutto dell'elettrificazione avanzata sui modelli di serie del marchio di Sant'Agata Bolognese e vede ora accodarsi a questa tendenza anche la Urus SE, in attesa di una sportiva full electric che vedremo solo tra qualche anno. Nel frattempo, la Huracán si prepara a lasciare il testimone alla sua erede, che verrà svelata nei prossimi mesi. Per l'occasione, ripercorriamo nella nostra galleria d'immagini la gamma attuale della Casa emiliana, mostrandovi i modelli del Toro e le loro caratteristiche.

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Volkswagen - ID.Unyx, una nuova Suv-coupé per il mercato cinese

4 Ruote - Lug 05,2024

La Volkswagen Anhui, joint venture nata nel 2017 tra la Casa tedesca e il gruppo Jac Motors, ha presentato il suo primo modello, la ID.Unyx, una Suv-coupé elettrica realizzata sulla base della Cupra Tavascan. L'arrivo nelle concessionarie cinesi è imminente (nessuna notizia, invece, su un possibile arrivo in Europa), ma la vettura è già visibile nelle prime immagini ufficiali pubblicate dal sito locale IT Home.

Piccole differenze. Rispetto alla Suv-coupé spagnola, la Volkswagen ID.Unyx è più lunga di un paio di cm (4,66 m contro i 4,64 della Tavascan); identico il passo, di 2,76 metri. La tedesca cambia nei paraurti e nei gruppi ottici anteriori e posteriori, che mantengono però forme analoghe e il logo retroilluminato. Il tetto è privo delle nervature presenti sulla Tavascan, così come il cofano anteriore non ha sfoghi per l'aria, pur presentando lo stesso taglio. Non ci sono ancora immagini degli interni.

Motori e autonomia. La Volkswagen ID.Unyx dovrebbe essere commercializzata con due powertrain: motore singolo posteriore da 170 kW (231 CV) e dual motor con trazione integrale da 250 kW (340 CV). La batteria, identica per le due versioni, ha una capacità di 77 kWh, per un'autonomia rispettivamente di 621 e 565 km nel ciclo di omologazione Cltc per la Cina.

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F.1, GP Gran Bretagna - Libere 2, la McLaren detta il passo a Silverstone

4 Ruote - Lug 05,2024

Zak Brown non ha usato mezzi termini alla vigilia del weekend: siamo a Silverstone per vincere. E le due McLaren, al termine della seconda sessione di prove libere, si sono ritrovate davanti a tutti. Lando Norris ha fermato il cronometro sull'1:26.549, precedendo di tre decimi il compagno di squadra sull'altra MCL38. Terzo tempo per Sergio Perez, apparso molto più a suo agio in queste prime sessioni con la RB20. Quarto tempo straordinario per Nico Hulkenberg, che porta la sua Haas davanti alla Ferrari di Charles Leclerc e alla Mercedes di Lewis Hamilton.

McLaren sugli scudi. Alla fine delle due ore di prove di oggi, disputate sorprendentemente sull'asciutto a parte gli ultimi dieci minuti di PL2 possiamo affermare con ragionevole certezza che la McLaren ha dimostrato di avere una macchina veloce e due piloti affamati. Lando e Oscar sembrano avere tutte le carte in regola per potersi giocare la vittoria in questo fine settimana, anche se Max Verstappen parte con il favore del pronostico. Ma la MCL38 ha portato a Silverstone una vettura molto più equilibrata, perché ha lavorato bene in factory: la vettura è stata ulteriormente ottimizzata nell'aerodinamica e su questa pista la cosa sta pagando. Anche la gestione delle gomme, alla fine dei long run, sembrava perfetta e lascia ben sperare a Woking. La lotta è tra le Red Bull e le McLaren, salvo pioggia. Il meteo per oggi è stato clemente, mentre la pioggia intensa che si aspettava oggi pare arriverà quasi certamente domani e, potete scommetterci, complicherà parecchio le cose.

Ferrari al bivio. La Rossa ha valutato due configurazioni diverse in queste prove libere e toccherà ai piloti, Charles e Carlos, a dare un feedback ai propri ingegneri e decidere come proseguire il weekend. La SF-24 di Leclerc sembrava muoversi molto di più rispetto a quella di Sainz e in un paio di occasioni ha perso il retrotreno, rischiando di girarsi. Sarà fondamentale il briefing che si terrà a breve e il lavoro al simulatore che partirà subito dopo, nel tentativo di trovare il bandolo della matassa.  Anche in casa Red Bull si è provato con due configurazioni diverse, perché Max Verstappen - che ha chiuso oggi con il settimo tempo - ha utilizzato un nuovo fondo che ha lo scopo di aumentare la portata d'aria e dare più carico alla sua RB20.

La classifica completa delle Libere a Silverstone >>

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Tesla - Sulla Model 3 arriva il colore Argento Mercurio

4 Ruote - Lug 05,2024

La Tesla introduce in Italia una nuova opzione di personalizzazione per la Model 3. La berlina, per la quale le scelte cromatiche sono sempre state limitate, è da oggi ordinabile anche nella tinta Argento Mercurio, già offerta sulla Model Y dalla fine del 2022.

Sei colori per la Model 3. L'opzione ha un costo di 2.000 euro e le prime consegne sono previste entro la fine del trimestre. L'Argento Mercurio è offerto in alternativa al Bianco Perla Metallizzato di serie e alle altre tinte opzionali: Blu Oceano Metallizzato, Nero Pastello e Grigio Stealth da 1.300 euro e Ultra Rosso da 2.000 euro.

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Volkswagen ID.Buzz - Gamma aggiornata e passo lungo anche in Italia

4 Ruote - Lug 05,2024

La Volkswagen aggiorna la gamma italiana dell'ID.Buzz con l'introduzione delle varianti a passo lungo LWB, che affiancano quello standard battezzato NWB e di powertrain aggiornati.

Passo lungo e schermo grande. Con 3,239 metri di passo (+250 mm) l'ID.Buzz LWB raggiunge i 4,96 metri totali e offre configurazioni a 6 o 7 posti e maggiore spazio per i bagagli: 2.469 litri con due passeggeri, 1.340 litri con 5 persone a bordo e 306 litri quando si viaggia in 7. L'abitacolo è rimasto immutato, ma l'infotainment adotta ora un nuovo schermo che passa da 12 a 12,9 pollici ed è dotato di touch bar illuminata. Il sistema integra l'assistente vocale IDA e ChatGPT, oltre all'App Wellness con programmi preconfigurati.

Nuovo motore da 286 CV e batterie aggiornate. Tutti i modelli ID.Buzz, indipendemente dal passo, adottano un propulsore elettrico aggiornato da 286 CV, mentre è confermata la variante bimotore da 340 CV per il modello sportivo ID.Buzz GTX. A cambiare sono invece le batterie: i modelli a passo lungo adottano accumulatori da 86 kWh che offrono 453-487 km di autonomia, mentre tutti gli altri sono dotati di batterie da 79 kWh per 423-461 km. Migliora anche la velocità di ricarica: 200 kW per la batteria da 86 kWh e 185 kW per quella da 79 kWh, così da scendere sotto i 30 minuti per il 10-80%. Per quanto riguarda le prestazioni, invece, le versioni da 286 CV toccano i 100 km/h in 7,6 secondi (7,9 secondi per l'LWB), mentre la GTX offre valori diversi in base alle batterie: 6,1 secondi per i modello NWB 79 kWh e 6,5 secondi per l'LWB 86 kWh, Tutti i modelli ID.Buzz sono limitati a 160 km/h.

Il tetto apribile è da record. Le dotazioni sono state ulteriormente integrate: tra gli Adas si aggiungono il Park Assist Plus con funzione Remote e l'Exit Assist, inoltre tra gli optional figura il tetto panoramico Smart Glass con modalità privacy che sul modello LWB è il più grande mai realizzato da Volkswagen con 1,5 metri quadri di superficie.

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Mobilità elettrica - L'app e-Routes arriva su tutti i marchi di Stellantis

4 Ruote - Lug 05,2024

Stellantis ha annunciato che nel corso dell'estate e-Routes, l'app sviluppata dalla divisione software del gruppo e già disponibile su alcuni dei suoi brand, potrà essere utilizzata su tutte le sue auto elettriche in tutta Europa.

Come funziona. e-Routes è un'applicazione di navigazione che permette di pianificare i viaggi con la propria auto elettrica: rispetto ad altre già disponibili, quella sviluppata da Stellantis attinge in tempo reale ai dati del veicolo (tra cui livello di carica della batteria, specifiche e dati di consumo, temperatura dell'aria ecc.) per poter calcolare in maniera più precisa l'autonomia residua e di conseguenza l'itinerario. L'app seleziona le stazioni di ricarica più efficienti lungo il percorso, tenendo conto delle preferenze impostate dal conducente, come le opzioni di pagamento e il livello minimo di batteria richiesto, e adatta la rotta in tempo reale in base al variare delle condizioni (traffico in tempo reale, o variazione della velocità). Oltre che sul proprio smartphone, e-Routes può essere consultata anche sullo schermo dell'infotainment grazie alla compatibilità con i protocolli Apple CarPlay e Android Auto.

C'è anche la nuova Ypsilon. Uscita a ottobre 2023 per le elettriche Citroën, nei mesi scorsi e-Routes è stata aggiornata per potersi interfacciare con le Bev di Peugeot, DS, Opel e Vauxhall. Nel corso dell'estate sarà sarà disponibile anche per Fiat (sulla 600e), Fiat Professional (E-Scudo ed E-Doblò), Alfa Romeo (Junior Elettrica), Jeep (Avenger) e Lancia (per la nuova Ypsilon Electric). L'app e-Routes è inclusa nel pacchetto di servizi connessi Connect Plus, disponibile in prova al momento dell'acquisto dell'auto; al termine del periodo di prova è necessario sottoscrivere un abbonamento, che costa 4 euro al mese oppure 40 euro all'anno.

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Suzuki - Via i modelli a benzina dal 2025, ma solo nel Regno Unito

4 Ruote - Lug 05,2024

Entro i primi mesi del 2025 la divisione UK della Suzuki sospenderà le vendite della piccola Ignis, della wagon ibrida Swace e della Suv Jimny. Una decisione limitata al Regno Unito e che quindi non coinvolgerà la gamma italiana ed europea resa necessaria dalla necessità di rientrare nei nuovi requisiti locali sulle emissioni, che sono state recentemente inasprite. La Casa giapponese ha inoltre comunicato lo stop allo sviluppo della versione ad alte prestazioni della rinnovata Swift.

In attesa dell'elettrica. Dal prossimo anno, quindi, la gamma Suzuki per il Regno Unito sarà composta dalla Swift, dalla S-Cross, dalla Vitara e dalla Across, sorella della Toyota Rav4. Questo taglio permetterà di far spazio alla nuova elettrica in arrivo e ci consentirà di essere competitivi in un periodo nel quale conviveranno modelli ibridi ed elettrici, ha spiegato Dale Wyatt, responsabile di Suzuki UK. La Casa di Hamamatsu ha annunciato di voler presentare entro il 2030 cinque modelli elettrici: il primo, basato sulla Concept eVX, dovrebbe debuttare nel 2025.

Da noi non cambia nulla. La filiale italiana di Suzuki ha confermato a Quattroruote che per il momento in Italia non sono previsti tagli di alcun genere: La gamma rimane invariata. Continueremo a vendere le nostre auto fin quando i clienti continueranno a chiedercele.

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BYD - Prosegue l'espansione: aperta una fabbrica in Thailandia

4 Ruote - Lug 05,2024

La BYD compie un nuovo passo avanti nelle sue strategie di espansione internazionale. La Casa cinese, infatti, ha avviato le attività produttive nella sua prima fabbrica automobilistica nel Sud-est asiatico. L'impianto è sito in Thailandia, per la precisione a Rayong, un'area industriale a sud-est di Bangkok.

 

La fabbrica. Lo stabilimento, realizzato in appena 16 mesi grazie a un investimento di 490 millioni di dollari (circa 453 milioni di euro al cambio attuale), ha una capacità produttiva annuale di 150 mila veicoli e comprende tutti i processi più importanti per l'assemblaggio sia di auto sia di componenti. La produzione si concentrerà inizialmente sui veicoli a batteria, ma successivamente sarà estesa anche alle ibride plug-in e sosterrà circa 10 mila posti di lavoro tra dipendenti diretti e indotto.

Hub regionale. Il progetto thailandese si inserisce in una ben precisa strategia di espansione della BYD nei Paesi del Sud-est asiatico. La Thailandia è sempre stata un'importante base produttiva, in particolare per le giapponesi Toyota e Honda, ma ora sta attirando importanti investimenti (oltre 1,44 miliardi di dollari) da parte dei cinesi, sempre più interessanti ad aprire insediamenti industriali anche per approfittare delle politiche di promozione del governo locale a favore della mobilità a batteria: Bangkok ha messo in campo sussidi diretti e incentivi fiscali per raggiungere l'obiettivo di convertire all'elettrico almeno il 30% degli attuali volumi produttivi (circa 2,5 milioni di veicolo l'anno). La Byd intende utilizzare l'impianto di Rayong come polo produttivo per le esportazioni verso l'intera area Asean, l'associazione dei Paesi del sud-est asiatico composta, oltre che dalla Thailandia, anche da nazioni quali Indonesia e Malesia. Si tratta di un'area con una popolazione di oltre 600 milioni di abitanti e con elevati tassi di crescita del Pil e del reddito pro-capite. 

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Omoda-Jaecoo - Lo sbarco in Italia, sotto i 30 mila euro

4 Ruote - Lug 05,2024

La conferma dei dazi europei verso le Bev cinesi non sembra impensierire l'espansione di Pechino. Ne è esempio il gruppo Chery, che dopo aver ufficializzato il polo produttivo spagnolo a Barcellona, prende sempre più piede in Europa con lo sbarco in Italia di Omoda-Jaecoo. Un'occasione anche per dare qualche informazione sui propri prodotti, come la Suv di segmento C Omoda 5, che attacca con un prezzo di listino di 27.900 euro con garanzia di 7 anni o 150 mila chilometri.

Sotto i 30 mila euro. La crossover asiatica per il momento prevede due allestimenti, Comfort e Premium, con il secondo che parte da 29.900 euro. Entrambi sono ben accessoriati: già l'entry level prevede cerchi di lega da 18, strumentazione e infotainment digitali con schermi da 10,25, compatibilità Apple CarPlay e Android Auto, la ricarica wireless, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, i sedili dal taglio sportivo (riscaldati e ventilati con regolazione elettrica a sei vie per il conducente), i rivestimenti di ecopelle e una pletora di Adas. L'allestimento Premium aggiunge il tettuccio apribile elettrico, la telecamera a 360 ad alta definizione, il sistema audio Sony a otto altoparlanti e il volante riscaldabile. In fase di lancio sarà possibile ordinare questo allestimento al prezzo del Comfort, cioè a 27.900 euro.

C'è ancora molto da scoprire. Per il momento si conosce il listino solo delle versioni spinte dal 1.6 turbobenzina Acteco con 197 CV e 290 Nm di coppia massima. Presto arriveranno anche la Omoda 5 ibrida (non plug-in) ed elettrica. A farle compagnia in Italia ci sarà anche la Suv a trazione integrale e dalle caratteristiche fuoristradistiche Jaecoo 7, di cui però non si conoscono ancora i prezzi. Il programma del marchio prevede poi l'espansione della gamma, con la compatta Omoda 3 (derivata dalla Tiggo 3X o la più conosciuta DR3) che sarà proposta con motorizzazioni a benzina, ibrida e 100% elettrica. Ad accompagnarla un'altra compatta votata più all'off-road, la Jaecoo J5. Nel 2025 è previsto l'arrivo in Italia anche delle ammiraglie Omoda 7 e Jaecoo J8: la prima sarà proposta in variante elettrica e ibrida plug-in, mentre la seconda per il momento solo con l'ibrido alla spina con una potenza di sistema di 608 CV  e 915 Nm.

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Industria - LEldorado cinese per le Case occidentali presto non esisterà più

4 Ruote - Lug 04,2024

Tra sei anni la Cina dominerà l'industria mondiale, con il 33% di quota. E se il 13% (pari a nove milioni di auto) verrà da fuori della Cina, a permettere al Dragone di scalare il podio della domanda globale è l'espansione sul mercato di casa. Infatti, entro il 2030 i costruttori europei, americani e giapponesi conteranno solo per il 28% delle vendite in Cina (il 18 per le vetture a corrente ed elettrificate, il 10 per le auto a combustione). I cinesi, invece, conquisterebbero i due terzi della domanda locale di auto nuove. Lo afferma la società d'analisi AlixPartners nell'edizione 2024 del suo rapporto annuale Global automotive outlook.

Dalla conquista alla ritirata. Insomma, quello che vent'anni fa sembrava un territorio vergine di conquista per le Case occidentali si sta stringendo sempre di più. I brand non cinesi fino al 2020 soddisfacevano il 60% circa della domanda dei cittadini della Repubblica popolare. Quest'anno sono circa al 40% e tra sei anni si saranno dimezzati rispetto a un decennio prima. Certo, parliamo di percentuali che in termini assoluti significano ancora milioni di macchine, ma se fino a ieri il mercato cinese era il primo o secondo per alcuni costruttori tedeschi, come i gruppi BMW e Volkswagen, per volumi o per profitti, domani - un domani prossimo - non lo sarà più.

Impatto sulle strategie. Tutto ciò per noi può suonare esotico, ma i riflessi sullo stato di salute di alcune aziende europee potrebbero essere rilevanti, in assenza di azioni correttive. Abbiamo chiesto a Dario Duse, co-leader Automotive & Industrial per la regione Emea e Italy country head di AlixPartners, quale impatto potrebbe esserci sulle scelte strategiche dell'industria europea. Di certo si deve fare qualcosa, risponde l'analista, per ridurre il gap competitivo sul mercato locale. Ciò potrebbe anche avvenire attraverso una proliferazione di accordi industriali con gli stessi produttori cinesi. E di questo stiamo avendo già le prime avvisaglie.

I segreti del successo. Secondo lo studio di AlixPartners i costruttori cinesi possono contare su prodotti comparabili a quelli dei concorrenti occidentali, ma con costi competitivi, tempi di sviluppo dimezzati, livelli di integrazione verticale cioè di sviluppo e produzione in-house di componenti fondamentali dell'auto che nel caso di alcuni prodotti (come, per esempio, la Byd Seal) supera il 75% in termini di valore, piena capacità di sfruttare le potenzialità del software. In che senso lo spiega Emanuele Cordone, senior director Automotive: Nell'ultimo anno gli aggiornamenti Ota (over-the-air) delle startup EV cinesi per modello sono stati in media 40, rispetto a soltanto 2 per i costruttori tradizionali. In tal modo, di fatto disaccoppiano lo sviluppo hardware da quello software, che prosegue nei mesi post-lancio.

Un'avanzata strategica. L'aspetto più interessante, sottolinea Duse, del software defined vehicle, per il consumatore, è la possibilità di acquistare un oggetto che puoi far evolvere nel tempo. Quel che impressiona nelle vetture cinesi è la quantità degli aggiornamenti successivi che vanno a interessare non tanto i sistemi di infotainment, quanto aspetti legati al core' del veicolo, come gli Adas, ma anche le regolazioni dello chassis o delle prestazioni. Insomma, secondo AlixPartners, l'industria europea dovrà cercare di reinventarsi di fronte a un'avanzata cinese che non è soltanto numerica, ma strategica, e che sta riscrivendo le regole del gioco in un settore che è storicamente dominato da Occidente, Giappone e Corea del Sud.

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F.1, GP Gran Bretagna - La sfida tra Max e Lando si sposta a Silverstone

4 Ruote - Lug 04,2024

Negli occhi abbiamo ancora il duello tra Max Verstappen e Lando Norris in Austria, ma il calendario ci dice che è già arrivato il momento di cambiare pagina, perché questo fine settimana va in scena il Gran Premio di Gran Bretagna. Si corre - a va sans dire - a Silverstone, la culla del Mondiale di Formula 1.

Corsa agli ultimi biglietti. Terza gara consecutiva per la Formula 1 e caccia agli ultimi biglietti disponibili per la gara inglese, dopo che la lotta tra Max e Lando sembra aver riacceso la passione del pubblico che sembrava essersi un po' affievolita in questo ultimo periodo. Anche se Max e la Red Bull sono in testa, è ormai chiaro che le gerarchie sono cambiate e i distacchi si sono un po' ridotti, almeno tra la Red Bull e la McLaren. La Ferrari sembra essersi un po' persa con gli ultimi aggiornamenti introdotti a Barcellona, ma a Maranello sono certi che il nuovo pacchetto sia valido e che serve solo tempo per ritrovare la giusta direzione. Nel frattempo, però, anche la Mercedes avanza e la fortuita vittoria di Spielberg pesa comunque sul morale degli avversari.

Gestione gomme cruciale. Silverstone è un importante banco di prova per le monoposto, perché il circuito è molto tecnico. Nelle curve di media e alta velocità, le moderne monoposto generano carichi laterali notevoli e questo rende la gestione delle gomme particolarmente critica. Maggots-Becketts-Chapel è il tratto forse più bello di questa pista, una sequenza di curve che richiede estrema precisione in ingresso e una vettura rapida nel cambio direzione. Per affrontare questo weekend di gara, la Pirelli ha nominato le mescole più dure della propria gamma, ma occhio al meteo perché la pioggia potrebbe tornare a essere una variante importante per questo weekend. Per domani, durante le prove libere, le possibilità di precipitazioni sfiorano l'80%. Tuttavia, a parte qualche scroscio, le due sessioni dovrebbero svolgersi senza molti problemi. Sabato e domenica le condizioni miglioreranno e per il giorno della gara è previsto tempo asciutto, ma vento intenso.

Volti nuovi. Nel corso della prima sessione di prove libere, debutterà il giovane argentino Franco Colapinto: un premio per i progressi compiuti durante la sua prima stagione di Formula 2. Il ventunenne prenderà il posto di Sargeant nella prima ora e girerà a bordo della Williams con livrea celebrativa, con la grande Union Jack sul cofano motore realizzata unendo tutti i nomi dei collaboratori del team. Durante la stessa sessione, girerà anche Oliver Bearman con la Haas: il diciannovenne della Ferrari Driver Academy è stato promosso proprio oggi a titolare nel team americano per la stagione 2025.

Come vedere il GP di Silverstone in tv. Una sola ora di differenza tra noi e l'Inghilterra, ma tanto basta per variare un po' il classico schema di orari a cui siamo abituati. Ecco il programma del weekend di gara, per non perdere neanche un minuto dell'azione in pista.

Venerdì 5 luglio

Prove Libere 1 dalle ore 13.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Prove Libere 2 dalle ore 17.00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sabato 6 luglio

Prove Libere 3 dalle ore 12.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Qualifiche dalle 16 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 19.45

Domenica 7 luglio

Gara, partenza alle ore 16 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 19.30

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General Motors - Multa da 145 milioni di dollari per le emissioni

4 Ruote - Lug 04,2024

Dopo quella dell'anno scorso, la General Motors pagherà una nuova multa di 145,8 milioni di dollari per aver dichiarato emissioni di CO2 inferiori a quelle effettive per quasi sei milioni di veicoli prodotti tra il 2008 e il 2010. Alla sanzione pecuniaria si aggiunge anche la cancellazione di 30,6 milioni di crediti legati alla riduzione dei consumi di carburante della gamma. La multa arriva al termine di un'indagine compiuta dall'Nhtsa, l'ente federale per la sicurezza stradale. 

Quasi un patteggiamento. In un comunicato, la General Motors afferma di aver sempre rispettato e applicato tutte le leggi e i regolamenti nelle certificazioni dei consumi in merito ai veicoli in questione, aggiungendo che si tratta comunque della strada più rapida per risolvere rapidamente questi problemi con il governo federale.

Nessun richiamo. Parallelamente, un'indagine dell'Epa (l'ente statunitense per la protezione ambientale) durata diversi anni ha appurato che numerosi modelli prodotti tra il 2012 e il 2018 emettevano oltre il 10% in più del dichiarato di CO2, e per questo il gruppo dovrà rinunciare a circa 50 milioni di carbon credit. Diversamente da quanto accaduto con il Dieselgate, in questo caso l'Epa non ha rilevato la presenza di dispositivi di manipolazione utilizzati durante le fasi di omologazione per ridurre le emissioni rilevate, e non ha intenzione di richiamare le vetture coinvolte.

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Europa vs Cina - Bruxelles conferma i dazi sulle Bev cinesi, ma con piccoli ritocchi

4 Ruote - Lug 04,2024

La Commissione europea ha confermato l'imposizione di dazi "compensativi e provvisori" sulle auto elettriche di origine cinese. Il massimo organo esecutivo della Ue ha così dato seguito all'annuncio dello scorso 12 giugno che ha portato a calcolare nuove tariffe doganali sulla base delle conclusioni dell'indagine anti-dumping avviata lo scorso autunno: secondo Bruxelles, l'intera "catena del valore delle auto elettriche in Cina beneficia di sovvenzioni sleali, che stanno causando una minaccia di pregiudizio economico ai produttori" dell'UE.

Trattative in corso. Rispetto a quanto comunicato a giugno, non mancano delle novità. Nel comunicato della commissione, infatti, si parla di "consultazioni con il governo cinese" in fase di intensificazione "nelle ultime settimane, a seguito di uno scambio di opinioni tra il vicepresidente esecutivo Valdis Dombrovskis e il ministro del commercio cinese Wang Wentao". "I contatti continuano a livello tecnico al fine di raggiungere una soluzione compatibile" con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio, "che affronti adeguatamente le preoccupazioni sollevate dall'Unione europea", aggiunge sempre la commissione, ribadendo che "qualsiasi risultato" dei negoziati "deve essere efficace nell'affrontare" i pregiudizi prodotti dai sussidi pubblici cinesi. 

I ritocchi. Un'altra novità è rappresentata dalla decisione dei funzionari europei di apportare leggere modifiche alle aliquote (aggiuntive rispetto al 10% attualmente in vigore) per tenere conto delle "osservazioni sull'accuratezza dei calcoli presentati dalle parti interessate". In sostanza, il dazio a carico della Byd rimane al 17,4%, mentre scende dal 20% al 19,9% per la Geely e dal 38,1% al 37,6% per la Saic. Ovviamente, oltre a queste tre aziende, incluse nel campione preso come riferimento per l'indagine anti-dumping, verranno tassati anche altri costruttori. Chi ha collaborato all'inchiesta ma non è stato incluso nello stesso campione pagherà il 20,8%, a fronte del precedente 21%, mentre tutti gli altri saranno oggetto di un dazio del 37,6% e non più del 38,1%. 

I prossimi passi. Le nuove tariffe doganali saranno applicate a partire da domani, 5 luglio, e per una durata massima di quattro mesi. Entro gli inizi di novembre, infatti, dovrà essere presa una decisione definitiva sull'intera questione. Sarà il Consiglio Ue a ratificare o meno il provvedimento con un voto che richiede una maggioranza qualificata: per il via libera o l'abrogazione serve il voto del 55% degli Stati membri - con un minimo di 15 su 27 - che rappresentino almeno il 65% della popolazione. In caso di adozione della misura, i dazi rimarranno in vigore per cinque anni. In ogni caso, per i prossimi quattro mesi i costruttori interessati dovranno solo presentare delle garanzie alle autorità doganali di ogni nazione europea, che potrà riscuotere le tariffe solo una volta che sarà presa una decisione sulla loro eventuale imposizione.

Iter complesso. Non finisce qui, perché la procedura è estremamente complessa. I Paesi membri, infatti, voteranno sulle misure provvisorie, mediante procedura scritta e a maggioranza semplice, entro 14 giorni dalla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. A questa votazione seguirà una fase consultiva senza alcun vincolo giuridico. Inoltre, le parti interessate possono chiedere di essere ascoltate dalla Commissione entro cinque giorni dall'entrata in vigore delle misure provvisorie e di fornire osservazioni entro 15 giorni. Successivamente, tenendo conto di queste osservazioni, la Commissione divulgherà la sua proposta di misure definitive e, in caso, concederà ulteriori 10 giorni di tempo per successivi rilievi. La decisione finale sarà quindi presentata agli Stati membri per la ratifica o meno del provvedimento. E solo una volta completata l'intera procedura sarà calcolata la tariffa a carico della Tesla

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Fiat 500 - Il Cinquino compie 67 anni - VIDEO

4 Ruote - Lug 04,2024

Il 4 luglio non è solo l'Indipendence Day degli Stati Uniti: in quel giorno, nel 1957, veniva presentata per la prima volta la Fiat 500, che compie oggi 67 anni. Per celebrare una delle auto più amate, simbolo della motorizzazione di massa dell'Italia del dopoguerra, la Fiat ha realizzato un breve video nel quale una 500 elettrica si muove senza loghi o scritte, sottolineando come sia il suo design a renderla unica e inconfondibile.

Venduta in tutto il mondo. La prima 500 è stata progettata da Dante Giacosa come mezzo compatto ed economico per le famiglie italiane; nel 2007, la seconda generazione ha ripreso lo stile dell'originale, rendendolo più moderno senza tradirne comunque lo spirito; nel 2020 è poi arrivata la 500e, la prima completamente elettrica. Dal suo debutto nel 1957 sono state oltre 7,5 milioni le 500 vendute in tutto il mondo. 

La prossima nel 2025. In occasione dell'anniversario del Cinquino, la Casa torinese ricorda che la nuova 500 ibrida (realizzata sulla base della 500e) arriverà sulle strade italiane tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026, e sarà prodotta a Mirafiori: Il futuro di quest'auto sarà sempre legato alla città di Torino, che va considerata come la sua casa.

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Dazi europei - Costruttori contrari: per ora escluso il rischio di rincari

4 Ruote - Lug 04,2024

La decisione della Commissione europea di imporre i dazi sulle auto elettriche cinesi ha spinto diverse realtà del settore a prendere una posizione. Ecco, di seguito, un breve sunto delle reazioni più forti in arrivo dall'automotive, non solo europeo.

Volkswagen. Per il maggior gruppo automobilistico d'Europa, "la tempistica della decisione della Commissione Ue è dannosa per la domanda, già di suo debole, di veicoli elettrici" in Germania e nel Vecchio Continente. "Gli effetti negativi di questa decisione superano qualsiasi beneficio per l'industria automobilistica europea e in particolare tedesca. Il gruppo Volkswagen accoglie con fiducia la crescente concorrenza internazionale, compresa quella della Cina, e la ritiene un'opportunità che va a vantaggio anche dei nostri clienti".

Il no della Vda. Dello stesso tono il commento diffuso dall'associazione tedesca Vda prima dell'annuncio della Commissione. A suo avviso le tariffe "non sono nell'interesse dell'Ue" perché "complicano la diffusione della mobilità elettrica, la decarbonizzazione e le strategie climatiche e danneggiano consumatori e imprese". Serve, invece, un "dialogo costruttivo" e "condotto seriamente" tra le parti, aggiunge l'organizzazione, invitando Bruxelles a creare le "condizioni per una concorrenza equa", a garantire un accesso di lungo termine alle materie prime critiche e a eliminare gli ostacoli "all'accesso al mercato in tutti i settori di entrambe le parti" e a migliorare la "trasparenza sulle rispettive politiche commerciali". Del resto, la Vda ritiene che le nuove tariffe vadano a danneggiare le imprese europee presenti in Cina, rischino di produrre un "escalation" commerciale e creino "danni enormi" alle esportazioni dell'Ue verso il mercato cinese. In sostanza, non verrà "rafforzata la competitività dell'industria europea".

I cinesi. Ovviamente, i costruttori cinesi hanno ribadito la loro contrarietà, ma, in molti casi, hanno messo in chiaro quali siano le loro intenzioni per i prossimi mesi. Per esempio, la Nio ha sottolineato di voler "mantenere gli attuali prezzi dei suoi modelli per i mercati europei nell'attuale fase", ma non ha escluso un adeguamento subito dopo l'imposizione definitiva delle nuove tariffe. "Nonostante questi sviluppi, Nio è pienamente impegnata sul mercato europeo: crediamo nella promozione della concorrenza e nell'interesse dei consumatori e speriamo di raggiungere una soluzione con l'UE prima dell'entrata in vigore delle misure definitive nel novembre 2024", ha aggiunto l'azienda.

Rischio rincari. Reazione simile da Saic. Il suo marchio principe, la MG, ha escluso un rincaro dei listini "per il momento" e sottolineato l'obiettivo di "aspettare fino a novembre" prima di prendere una decisione anche perché può contare su un "sufficiente" stock di prodotti in inventario. Xpeng, invece, ha aggiunto un particolare: l'azienda, infatti, sta già ora valutando la fattibilità economica di un insediamento produttivo in Europa per rispondere ai nuovi dazi. In ogni caso, la Xpeng ha assicurato tutti i "clienti in attesa di una consegna e i futuri clienti che saranno protetti da qualsiasi incremento di prezzo", quantomeno fino a novembre. "Siamo impegnati a mantenere in modo proattivo la competitività di mercato, minimizzando, al contempo, qualsiasi conseguenza sui nostri attuali e futuri clienti", ha aggiunto il costruttore. Neanche la Dacia prevede dei rincari per la sua Spring prodotta in Cina, almeno per i prossimi mesi. La Tesla, invece, ha già annunciato un aumento dei listini per la Model 3 prodotta a Shanghai sin dal primo luglio.

La politica. Detto questo, bisogna ricordare come i prossimi quattro mesi saranno decisivi. Pechino, al di là delle continue minacce di ritorsioni e del proposito di prendere "tutte le misure necessarie" per salvaguardare i suoi interessi, conta proprio su questo breve lasso di tempo per portare avanti i negoziati con Bruxelles. "C'è ancora una finestra di quattro mesi prima dell'arbitrato e speriamo che le parti, europea e cinese, si muovano nella stessa direzione, dimostrando sincerità e andando avanti velocemente lungo il processo di consultazione", hanno spiegato dal ministero del Commercio cinese. Dunque la Cina punta a trovare una soluzione. Un obiettivo, tra l'altro, condiviso con Bruxelles. "Ciò che l'Ue desidera è una soluzione", ha affermato il portavoce della Commissione europea. "L'introduzione delle tariffe è un mezzo per correggere uno squilibrio e una situazione di concorrenza sleale a danno dei produttori di veicoli elettrici nell'Ue". "Il nostro obiettivo è garantire una concorrenza leale e la parità di trattamento. Pertanto, ancora una volta, non vediamo alcuna ragione per una rappresaglia commerciale", ha aggiunto il commissario al commrcio Valdis Drombovskis. "I colloqui con la Cina sono in corso e dovrebbero essere reciprocamente vantaggiosi, possiamo anche trovare dei modi per non applicare alla fine le tariffe. Ma è molto chiaro che un'eventuale soluzione deve risolvere le attuali distorsioni del mercato ed essere conforme alle regole del mercato".

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Alfa Romeo - Stelvio Quadrifoglio, velocità in formato Suv - VIDEO

4 Ruote - Lug 04,2024

Presentata nel 2016, la Stelvio ha avuto il ruolo di protagonista nelle vendite dell'Alfa Romeo - almeno fino all'arrivo della Tonale, nel 2022 - ed ha saputo ridefinire lo standard del piacere di guida offerto da una Suv. La versione Quadrifoglio, la più potente e sportiva, eleva ancora le potenzialità di un telaio che ha fatto scuola: ora anche per la Stelvio Quadrifoglio è il momento del restyling, con modifiche estetiche e meccaniche.

Per qualche cavallo in più. La nuova Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio riconferma l'ottimo 2.9 V6 bi-turbo, ma potenziato a 520 CV. In più, c'è un nuovo differenziale autobloccante meccanico che ottimizza la distribuzione della coppia. Questo accorgimento tecnico, derivato dall'esperienza fatta sulla Giulia GTA, migliora la trazione e la stabilità, rendendo l'auto più agile e veloce in curva. La sensazione è quella di una vettura che mette a terra la potenza in modo più efficace.

Nuovo sguardo. L'estetica della Stelvio Quadrifoglio è stata rinnovata, mantenendo la coerenza con il family feeling di gamma grazie ai nuovi fari Full-Led matrix con elementi diurni luminosi con la composizione "3+3". Questi proiettori offrono un'illuminazione ottimale in tutte le condizioni, migliorando la sicurezza e riducendo l'affaticamento visivo nella guida in notturna: il processo è quello conosciuto dei fari a matrice attiva, con il fascio di luce che si adatta alla strada senza dare noia alle vetture che sopraggiungono. Continuando sul fronte estetico, i cerchi in lega bruniti, disponibili fino a 21" di diametro, e le pinze freno rosse esaltano l'aspetto sportivo della vettura, disponibile in diverse livree tra cui Rosso Etna, Verde Montreal, Blu Misano e Nero Vulcano, come quella della nostra prova.

Sportiva anche dentro. All'interno, l'abitacolo della Stelvio Quadrifoglio è caratterizzato da un'esclusiva combinazione di pelle nera e Alcantara, con finiture in carbonio 3D per cruscotto, tunnel centrale e pannelli porta. Il volante rivestito in pelle e Alcantara, di nuovo con inserti in fibra di carbonio, aggiunge un tocco di sportività. Il quadro strumenti digitale da 12,3" offre un'interfaccia intuitiva e configurabile, con la modalità "Race" (specifica per le versioni Quadrifoglio) che fornisce tutte le informazioni essenziali per la guida sportiva. Completa il pacchetto digitale il sistema infotainment, completo nelle funzioni e facile da usare.

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