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Aggiornato: 29 min 22 sec fa

Formula E - Doppietta Jaguar a Monte Carlo, vince Evans

1 ora 38 min fa

La Jaguar Racing ha conquistato una doppietta all'ePrix di Monaco, ottavo round del Mondiale di Formula E 2024. Mitch Evans è tornato alla vittoria, mettendo al sicuro i 25 punti destinati al vincitore; alle sue spalle, l'ottimo Nick Cassidy, autore anche del giro più veloce della gara con 1:31.561. Sul podio di Monte Carlo c'è anche la DS Penske del belga Stoffel Vandoorne che ha preceduto l'altra DS del compagno di squadra Jean-Eric Vergne.

Finalmente la vittoria. Mitch Evans aveva inseguito a lungo la vittoria sulle stradine del Principato e nelle quattro edizioni precedenti aveva accarezzato il sogno della vittoria, portandosi sempre in testa ma senza mai riuscire a tagliare per primo il traguardo. Oggi, finalmente, il neozelandese è riuscito nell'impresa e pur essendo partito dalla quarta posizione, alle spalle del compagno di squadra, ha ribaltato il risultato e messo le mani sul trofeo del vincitore. Evans e Cassidy sono passati in testa all'undicesimo giro, scavalcando la DS di Vandoorne - poi a podio sul finale - che a sua volta si era sbarazzato del poleman Wehrlein nelle prime fasi. Grazie al gioco di squadra per la gestione degli Attack Mode, i due piloti della Jaguar hanno regalato una bella vittoria al team che, proprio ieri, ha confermato il proprio impegno nella categoria fino al 2030.

Risultato positivo per DS. A Monte Carlo abbiamo assistito anche a un ottimo lavoro di squadra di Vandoorne e Vergne, grazie al quale il brand francese ha potuto festeggiare un altro piazzamento sul podio. Le monoposto nero-oro hanno così tagliato il traguardo davanti alla Porsche del poleman Wehrlein e di un battagliero Oliver Rowland con la Nissan. Settima posizione per Antonio Felix da Costa, mentre Sacha Fenestraz (Nissan), Max Guenther (Maserati) e Norman Nato (Andretti) completano la Top 10.

Le classifiche. Dopo l'ottavo round stagionale, Pascal Wehrlein resta leader del campionato con 102 punti, seguito da Nick Cassidy a quota 95. Battuta d'arresto per il campione in carica - Jake Dennis - oggi fuori dalla zona punti per un incidente che ha compromesso la sua gara: è terzo in classifica con 89 punti, uno in più di Oliver Rowland. Per quanto riguarda il campionato costruttori, la Jaguar TCS Racing allunga in classifica grazie alla doppietta odierna ed è leader con 172 punti contro i 128 della Porsche e i 113 della Andretti. Quarta la Nissan a quota 112.

Prossima fermata, Berlino. Il prossimo appuntamento con la Formula E tra esattamente due settimane, con il doppio round dell'ePrix di Berlino, in programma l'11 e il 12 maggio.

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Station wagon - Lo spazio sotto i 30 mila euro - FOTO GALLERY

6 ore 33 min fa

In crescita del 20,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nei primi tre mesi del 2024 le station wagon hanno rappresentato una quota di mercato del 3,8% con 17.564 unità immatricolate. Numeri non elevati, a fronte del market share ben più consistente di Suv, crossover e fuoristrada, pari al 55,9% (dati UNRAE). Proprio i veicoli a ruote alte hanno progressivamente preso il posto tra i listini delle apprezzate familiari, la cui offerta è ormai piuttosto esigua, soprattutto per chi cerca modelli più accessibili. Come potete constatare nella nostra galleria d'immagini, dove abbiamo raccolto i modelli sotto i 30 mila euro, sono poche le vetture tra cui scegliere, seppur valide e con una notevole capacità di carico. In molti casi, peraltro, solo la motorizzazione entry level è al di sotto della soglia citata. A tal proposito, è opportuno sottolineare che quelli a cui facciamo riferimento nella rassegna sono i prezzi di listino: le campagne promozionali della Casa, lo sconto del dealer e l'eventuale applicazione di incentivi statali e locali per l'acquisto di un'auto nuova possono ovviamente far scendere il prezzo finale.

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Gruppo Renault - Colloqui con Xiaomi e Li Auto al Salone di Pechino

9 ore 41 min fa

Non solo la collaborazione con Geely sul termico e sull'ìbrido: la Renault sta tessendo la tela delle possibili partnership cinesi anche con Dongfeng, Xiaomi e Li Auto. L'attenzione è per l'elettrico e l'alta tecnologia e il teatro dei colloqui è il Salone di Pechino, dove il numero uno del gruppo francese, Luca de Meo, ha incontrato i dirigenti del Dragone. A comunicarlo è stata la stessa Renault.

"Cinesi avanti di anni". Da tempo, de Meo sottolinea i progressi fatti da Pechino nel campo della mobilità elettrica: "I cinesi hanno preso una generazione di vantaggio, circa 6-10 anni", ha detto recentemente il top manager. "Ora in una generazione ne dobbiamo colmare due". Ed è in questo contesto che de Meo ha incontrato realtà del calibro di Xiaomi, produttore di smartphone e alta tecnologia entrato di prepotenza nel mercato dell'auto: in Cina la sua prima elettrica, la SU7, ha già raccolto decine di migliaia di prenotazioni, grazie a un prezzo allettante e a caratteristiche tecniche sorprendenti per la fascia di prezzo.  

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Formula E - Jaguar rinnova il proprio impegno fino al 2030

Apr 26,2024

La Jaguar ha confermato il proprio impegno nel Mondiale di Formula E almeno fino al 2030 e lavorerà quindi sullo sviluppo della Gen4, la prossima generazione di vetture che debutteranno nel 2026 con la promessa di rivoluzionarie le corse full electric, grazie a significativi progressi in termini di efficienza energetica, performance e standard di sicurezza.

Impegno a lungo termine. La conferma del team Jaguar TCS Racing al Mondiale di Formula E fa il paio con quella della Nissan, arrivata alla vigilia dell'ePrix di Tokyo di qualche settimana fa. Il marchio Jaguar è certamente tra le entità più consolidate nel paddock della Formula E: è entrato nella categoria nella Stagione 3 (2016/2017) e in oltre cento ePrix disputati ha ottenuto 13 vittorie, 37 piazzamenti a podio e 8 pole position. Con l'annuncio di oggi, Jaguar estende il suo impegno complessivo nella categoria ad almeno 14 anni, confermando l'intento del marchio di passare completamente alla produzione di veicoli elettrici entro il 2025. Jeff Dodds, ceo della Formula E, ha accolto la notiza dicendo: "Siamo felici che Jaguar TCS Racing si si impegni nell'era GEN4 del Campionato del Mondo di Formula E ABB FIA. L'impegno di Jaguar per l'innovazione e la sostenibilità si allinea perfettamente con la nostra missione di ridefinire il futuro delle corse. Mentre attendiamo con impazienza i progressi eccitanti che l'era GEN4 promette, la partnership continua di Jaguar sottolinea l'impatto significativo che la Formula E ha avuto sullo sviluppo della tecnologia dei veicoli elettrici e nel definire il ritmo per uno sport motoristico più verde ed entusiasmante."

Accompagnerà la transizione elettrica del marchio. Mentre la squadra si prepara all'ePrix di Monaco di domani, James Barclay - direttore generale e team principal della Jaguar - ha detto: "Questa è una grande notizia per noi. Di recente abbiamo celebrato la nostra centesima gara nella categoria e il marchio Jaguar produrrà esclusivamente elettriche dal 2025 in poi; quindi, il timing di questa decisione non poteva essere migliore. Il nostro impegno per l'era GEN4 di Formula E è una chiara dimostrazione della fiducia del Consiglio di Amministrazione della JLR nel valore della competizione al massimo livello, il nostro ethos di innovazione in gara e, cosa importante, come questo si allinea perfettamente con la nostra più ampia strategia aziendale Jaguar TCS Racing continuerà a guidare lo sviluppo rapido della tecnologia EV in pista, a beneficio dei nostri futuri clienti sulla strada."

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Tesla Autopilot - Usa, indagine sul richiamo da 2 milioni di elettriche

Apr 26,2024

Dopo aver chiesto il richiamo di oltre 2 milioni di Tesla, la Nhtsa (l'ente federale per la sicurezza stradale) ha ora aperto un'indagine negli Usa per accertare che la Casa di Austin abbia effettivamente adeguato gli standard di sicurezza dell'Autopilot o del Full Self Driving (FSD), come richiesto dall'ente governativo non più tardi dello scorso dicembre: lo riporta la Reuters. Nello specifico, l'agenzia federale per la sicurezza nei trasporti aveva sollecitato un upgrade del sistema di monitoraggio dell'attenzione del conducente quando il sistema di guida automatizzata o la funzione Autosteer sono in uso, ritenendo insufficienti gli avvisi emessi dalla vettura per far sì che il pilota abbia sempre il controllo della situazione. L'azienda ha accettato di richiamare i veicoli, ponendo rimedio con un aggiornamento software.

Diversi punti oscuri. Secondo i federali, la campagna messa in atto dal costruttore potrebbe non essere risolutiva. La National Highway Traffic Safety Administration, infatti, ha aperto il nuovo fascicolo preoccupata da alcuni casi di incidente verificatisi dopo che le auto interessate dal richiamo sono state aggiornate via software per risolvere le criticità rilevate dall'Agenzia. Ma a far scattare l'indagine sarebbero stati anche "i risultati dei test preliminari della Nhtsa sui veicoli riparati". Inoltre, l'ente federale ha dichiarato che l'aggiornamento software - che aumenta i richiami all'attenzione e a tenere le mani sul volante - richiede inizialmente il consenso del proprietario, ma poi consente al guidatore di fare facilmente marcia indietro nelle impostazioni. L'Agenzia sta valutando anche i successivi correttivi all'Autopilot implementati da Tesla, per capire come mai non siano stati inclusi nella campagna di richiamo. La nuova indagine riguarda le Model Y, X, S, 3 e i Cybertruck dotati di pilota automatico venduti negli Stati Uniti, dal Model Year 2012 al 2024.

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Geely - Dalla Lotus alla Zeekr, le novità di Pechino

Apr 26,2024

La Geely Holding introduce al Salone di Pechino numerose novità attraverso sette diversi marchi del gruppo: Geely, Zeekr, Jiyue, Smart, Volvo, Lotus e Lynk & Co. Della Smart #5 Concept abbiamo già parlato, mentre per la Volvo si tratta dell'anteprima cinese della suv elettrica EX30.

La Geely Galaxy Startship Concept. La Geely Auto ha concentrato tutti i suoi sforzi sulla Galaxy Startship, una concept pensata per introdurre diverse novità che troveremo sui prodotti di serie: l'Intelligenza Artificiale sviluppata con il partner Meizu e la piattaforma di nuova generazione GEA che permetterà di installare powertrain elettrici puri, elettrici con range extender e plug-in hybrid con architettura a 800 volt. Originali gli interni, con un sedile unico nella seconda fila che si trasforma in un veicolo monoposto.

La Zeekr Mix. Il marchio Zeekr è protagonista con la Mix, una monovolume che fa della guida autonoma il suo asset principale. Sviluppata sulla nuova piattaforma SEA-M con steer-by-wire non collegato meccanicamente alle ruote, la vettura adotta il pacchetto di Adas M-Vision che le permetterà di essere integrata nei servizi ride hailing. Il design è stato sviluppato in funzione dello spazio e della luminosità degli interni, che in 4,7 metri e 3 metri di passo propongono un ambiente più simile a un salotto che a un veicolo tradizionale, inclusi i sedili anteriori girevoli.

Jiyue 07 e Lynk&Co 07 PHEV. La Jiyue, creata in collaborazione con Baidu, presenta il secondo modello della sua giovane carriera. Si tratta della berlina 07 sviluppata sulla piattaforma modulare SEA e dotata di un sistema di guida assistita di Livello 3 che entro la fine del 2024 potrà essere utilizzato in oltre 30 città cinesi. Per la Lynk & Co, troviamo invece un aggiornamento della gamma della berlina 07: fa il suo debutto la variante EM-P PHEV in due tagli da 381 e 593 CV, tutti basati sull'endotermico 1.5 turbo benzina e sul motore elettrico abbinato alla batteria da 18,99 kWh. Nel ciclo cinese l'autonomia complessiva raggiunge i 1.400 km.

La partnership tra Lotus e Nio. L'inglese Lotus, infine, non presenta prodotti di nuova generazione ma annuncia una novità strategica fondamentale per la propria espansione: è stato infatti siglato un accordo con la Nio per la condivisione della tecnologia di battery swapping e per sviluppo congiunto di nuovi standard relativi a batterie e sistemi di ricarica.

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BYD Seagull - L'elettrica low cost arriverà in Europa

Apr 26,2024

Forse non l'avete mai sentita, ma la BYD Seagull è un'elettrica da tenere d'occhio. Per diversi motivi. Primo: costa poco, meno di 10 mila euro al cambio attuale. Secondo: è una citycar con le misure giuste per le nostre città. Terzo (e cosa più importante): nel 2025 arriverà da noi in veste rivista e corretta. A confermarcelo ufficialmente è stata Stella Li, vicepresidente della BYD, che ci ha spiegato che questa piccola cinque porte sbarcherà nel Vecchio continente in occasione del restyling, pronto a introdurre tante novità pensate (anche) per gli automobilisti europei. Dettagli che, insieme ai costi d'importazione, faranno lievitare i listini: lanciandoci su un'ipotesi, si può pensare che la Seagull europea possa avere un prezzo d'attacco al di sotto dei 20 mila euro, per combattere ad armi pari con la Renault Twingo elettrica, in arrivo il prossimo anno con listini attorno alla stessa cifra.

Poco più grande di una Panda. Lunga 3 metri e 78, una decina di centimetri più della Panda, la Seagull è una segmento A che viene già esportata in Sudamerica. il modello più piccolo dell'attuale gamma BYD e in Cina ha raccolto 10 mila ordini nel giorno del debutto sul mercato, arrivando a 200 mila immatricolazioni in un semestre (aprile-novembre 2023). Un vero successo, dovuto tanto al suo prezzo, quanto alle sue caratteristiche. Oltre alla compattezza della carrozzeria e all'abitacolo a cinque posti, i cinesi hanno apprezzato le sue versioni adatte alla guida in città ma anche alle gite fuori porta. L'unico motore disponibile ha 75 CV (135 Nm) ed è collegato alle ruote anteriori: la velocità massima è di 130 km/h, mentre per lo 0-100, secondo la Casa, servono 13 secondi. A disposizione ci sono due batterie litio-ferro-fosfato, che differiscono tanto per tecnologia quanto per capacità. Alla base dell'offerta attuale troviamo una 30,08 kWh che promette 305 km d'autonomia nel ciclo cinese, più blando del nostro Wltp. La versione più costosa (circa 12 mila euro) propone le batterie Blade, un fiore all'occhiello della BYD, da 38,88 kWh, per 405 km con un pieno di elettricità. Per la carica ci si può affidare a colonnine fino a 40 kW (6,6 in corrente alternata) per passare dal 30 all'80% dell'autonomia in meno di mezz'ora. Dati che sulla futura versione europea sono destinati a migliorare.

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Honda - P7, S7, GT Concept: tre modelli elettrici per il nuovo sub-brand Ye

Apr 26,2024

La Honda è protagonista del Salone di Pechino, dove ha presentato i modelli elettrici della nuova serie Ye, sviluppati espressamente per il mercato locale. La strategia della Casa giapponese prevede una gamma articolata su sei modelli che sarà offerta in Cina entro il 2027: a debuttare per primi sono le versioni definitive P7 e S7 e la GT Concept, tutte basate su una piattaforma inedita denominata W.

Le Suv P7 e S7 di serie. Le Honda Ye P7 e S7 condividono la base meccanica (della quale non conosciamo ancora le caratteristiche) e gran parte della carrozzeria: la Honda ha previsto varianti a trazione posteriore con motore singolo e bimotore integrali, con un accento più sportivo sulla dinamica di guida della 2WD e un livello globalmente superiore di prestazioni per la 4WD. Sia la P7 che la S7 offrono un design inedito per il marchio e si distinguono principalmente per il design dei paraurti e dei gruppi ottici. Anche l'interno prende le distanze dalle Honda che conosciamo: un piccolo display rialzato davanti al volante fornisce i dati principali per la guida, mentre al centro della plancia è previsto un grande schermo verticale con pulsanti a sfioramento nella parte inferiore. Sull'angolo tra cruscotto e portiere si trovano infine gli schermi delle telecamere che sostituiscono gli specchietti retrovisori.

La berlina GT per il 2025. La Honda Ye GT Concept è invece una berlina sportiva, che condivide con gli altri due modelli i principali stilemi. Diventerà un prodotto di serie nel corso del 2025 ed è caratterizzata dalla linea di cintura alta e dal taglio grintoso del cofano motore e della coda, oltre che dalla presenza condivisa con le suv delle telecamere laterali. Gli interni sono più grintosi rispetto alle sorelle, con il volante squadrato, un terzo display inclinato che include anche i comandi della trasmissione e un quarto schermo davanti al passeggero. Anche per la GT non ci sono dati tecnici.

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Formula 1 - L'Audi ufficializza Hulkenberg per il 2026

Apr 26,2024

In vista del debutto nel Mondiale del 2026, l'Audi ha ufficializzato l'ingaggio di Nico Hulkenberg. Dopo le tante indiscrezioni delle ultime settimane, la Casa di Ingolstadt è uscita allo scoperto confermando con un comunicato l'ingaggio del pilota tedesco.

Un'occasione per Nico. L'Audi non aveva fatto segreto di voler schierare un pilota tedesco e la scelta di Hulkenberg, al momento, era l'unica possibile. Il tedesco ritroverà in squadra anche Andreas Seidl, con il quale ha condiviso l'esperienza in Porsche nel 2015 e la gioia del successo alla 24 Ore di Le Mans di quell'anno. Oggi Seidl è ceo della Sauber ed è stato designato come uomo di punta dell'Audi nel 2026, affiancato dal presidente Oliver Hoffmann.

Ora si punta a Sainz. Per completare la line-up dell'Audi 2026 serve un altro pilota e, anche in questo caso, non è un segreto che la Casa degli Anelli ha puntato dritto a Carlos Sainz facendogli una sostanziale offerta. Al momento però la situazione è in divenire, perché lo spagnolo lascerà la Ferrari alla fine dell'anno e potrebbe approdare fin da subito in Mercedes o in Red Bull. A quel punto, l'Audi potrebbe ripiegare su un altro nome: sulla lista, il nome in cima dopo quello di Carlos sembra essere quello di Esteban Ocon, ma restano valide opzioni come Albon o Perez.

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MG - EXE 181, un missile con il paracadute

Apr 26,2024

Al Salone di Pechino la MG ha deciso di svelare una concept che celebra i successi del passato: debutta infatti la EXE 181, erede spirituale della EX181 del 1959 sviluppata per i record di velocità e capace di toccare all'epoca i 409 km/h con un motore da appena 69 CV.

Un'elettrica da record. La EXE181 porta questi concetti nel mondo di oggi e soprattutto si affida alla propulsione elettrica. Le sue linee estreme da monoposto carenata (con paracadute posteriore per le frenate ad alta velocità) sono state studiate per ottenere un Cx di appena 0,181, mentre lo schema meccanico prevede quattro motori a corrente. La potenza massima non è stata dichiarata, ma sappiamo che i 100 km/h da fermo richiederanno meno di 1 secondo e che la velocità massima stimata è di 415 km/h.

In Europa per i 100 anni del marchio MG. Conosceremo meglio questa avveniristica concept a luglio, visto che la MG ha deciso di esporla in anteprima europea al Goodwood Festival of Speed, dove il marchio sarà protagonista per celebrazione dei primi 100 anni di carriera.

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GWM - Ora 07, il restyling è pronto per l'Europa

Apr 26,2024

Il brand Ora della Great Wall Motors si espande ulteriormente al Salone di Pechino, presentando la versione aggiornata della berlina 07. La vettura è destinata a raggiungere anche l'Europa: in particolare l'evento cinese ha visto il lancio dell'aggressivo allestimento Performance, che offre soltanto modifiche estetiche rispetto alle versioni svelate in precedenza.

Stile anticonformista. La vettura porta avanti la filosofia del marchio, con un design anticonformista e vagamente vintage basato su linee tondeggianti e forme molto classiche. La 07 non fa eccezione: misura 4,87 metri e prevede frontale e coda spioventi con gruppi ottici ovali e anche l'interno gioca sull'unione tra tecnologia e stile. Il display della strumentazione è raccolto in un blocco con tre elementi circolari, mentre la console centrale sotto lo schermo centrale vede la presenza di comandi fisici disposti in verticale.

408 CV e 550 km di autonomia. Secondo quanto indicato per il mercato inglese, dove la 07 arriverà a breve con prezzi a partire da circa 40.000 euro, sono previste due varianti per il powertrain bimotore da 408 CV e 680 Nm: la differenza è legata alla capacità delle batterie, che sono proposte nelle versioni da 64 kWh (LFP) e 83,5 kWh (NMC). La seconda, riservata alla versione GT, è omologata per 550 km di autonomia (nel vecchio ciclo Nedc) e tocca i 100 km/h in 4,5 secondi. Secondo i dati preliminari inoltre la ricarica rapida dovrebbe raggiungere i 95 kW.

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Dongfeng - Paolo Berlusconi diventa azionista della filiale italiana

Apr 26,2024

La Dongfeng si prepara a entrare nel nostro mercato con l'aiuto di capitali italiani. A supportare l'imminente arrivo di modelli del costruttore cinese, di cui da poco sono stati presentati al pubblico i modelli del marchio premium Voyah, c'è anche l'imprenditore Paolo Berlusconi, che ha acquisito attraverso la holding Pbf il 10% delle azioni della società destinata a diventare la futura Dongfeng Italia.

Si inizia salla Suv premium. L'operazione ruota intorno alla srl Car Mobility, per il 90% controllata dalla Tailor Finance di Bruno Mafrici, ceo di Dongfeng Italia, e per la restante quota da Berlusconi. Nei giorni scorsi, in occasione del Fuorisalone a Milano, Mafrici ha annunciato una partnership strategica con CA Auto Bank per favorire l'espansione della Casa cinese nel mercato italiano, che dovrebbe iniziare con la distribuzione della Suv elettrica Voyah Free (e di altre del brand) ma potrebbe estendersi anche ai veicoli a marchio M-Hero, come la 1 che abbiamo guidato poche settimane fa, e Nammi.

Le voci su Fabbrica Italia. Il nome della Donfeng, già socio di minoranza di Stellantis, in Italia è anche al centro dei rumors che riguardano possibili investimenti cinesi per produrre auto nel nostro Paese. A tal proposito, nei giorni scorsi sono emerse indicazioni contrastanti. In un primo tempo, infatti, il responsabile delle attività europee, Qian Xie, aveva parlato di "trattative iniziali" con l'esecutivo Meloni per produrre auto nel nostro Paese in un'intervista all'agenzia Bloomberg; e anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione di un convegno della Confcommercio, aveva ammesso l'esistenza di un dialogo con la Dongfeng, aggiungendo però che i colloqui del governo interessavano "diverse Case automobilistiche, non soltanto asiatiche". Poi, però, sulle presunte negoziazioni in corso è giunta una smentita dalla Cina: secondo fonti locali, la Dongfeng stessa ha negato qualsiasi progetto industriale per l'Italia.

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Audi TT  - Un raduno tra i laghi lombardi per la sportiva di Ingolstadt

Apr 26,2024

L'addio all'Audi TT, uscita di produzione nel 2023, ha rappresentato un duro colpo per gli appassionati di auto: a partire dal 1998, e per ben 25 anni, la tedesca è stata una delle più ambite sportive dalle dimensioni compatte, di certo uno dei modelli più riconoscibili nella gamma di Ingolstadt. La sua prima generazione stupì il mondo per le sue linee moderne, quasi futuristiche, che mantennero pressoché invariato lo stile dell'omonima concept di qualche anno prima. Una vera e propria icona di design, che le due serie successive avrebbero evoluto con rispetto, mantenendo fede ai canoni originali e guadagnando in aggressività. Proprio gli esemplari di tutte e tre le generazioni, e in entrambe le varianti di carrozzeria (coupé e Roadster), parteciperanno domenica 5 maggio al Giro dei laghi, un raduno organizzato dell'Audi TT Club di Milano.

Il programma. Giunto alla quarta edizione, l'ormai consueto appuntamento lombardo dedicato all'auto di Ingolstadt vedrà le sportive incontrarsi alle ore 9:00 al parcheggio del megastore Selene Città Negozio di Erba (Como), per poi partire costeggiando il lago di Pusiano e indirizzarsi alla volta del lago del Segrino. Da lì le TT affiancheranno il lago di Como toccando Onno e avvicinandosi alla punta del Triangolo Lariano, nel territorio di Bellagio, per poi concludere il tour all'Hotel Mirabeau per il pranzo.  

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Formula E - Una giornata con il team Nissan

Apr 26,2024

Tecnologia (quasi) di serie. Quanto c'è di una macchina da corsa in una per famiglie? Si sono chiesti questo in Nissan prima di entrare in Formula E. D'altronde, tra i meno di 20 ingegneri che permettono ai piloti di giocarsi posizioni importanti gara dopo gara un paio hanno il solo compito di trasmettere i dati più importanti a chi in Giappone si occupa della progettazione delle vetture di serie (e viceversa). Un trasferimento tecnologico reale, che porta un po' di motorsport anche in una citycar che si dirige verso il supermercato. Un'attenzione resa possibile anche dalle peculiarità della serie dove telaio, ruotismi e batterie sono uguali per tutti. Ai tecnici non resta che dedicarsi in maniera ossessiva al motore e alla centralina che lo governa, le uniche leve in mano ai singoli team per essere più bravi degli altri (oltre al manico dei piloti). Un laboratorio che funziona anche per il marketing: la casa nipponica ha già confermato la partecipazione fino al 2030.

Paddock di una volta. Quello che colpisce nell'osservare la vita ai box è l'atmosfera rilassata che si respira dentro il team e tra le squadre. Molte parti sono intercambiabili tra tutte le vetture: se qualcuno ha bisogno di un telaio può chiederlo ad un competitor, che spesso glielo presta. Il fatto di essere poi una serie giovane e talvolta guardata con diffidenza crea complicità, che si vede nelle reazioni a quello che succede agli ex colleghi. Come quando la bagarre in pista coinvolge Sébastien Buemi, ex pilota del team: ingegneri e meccanici con le mani nei capelli, come se fosse una delle vetture marchiate Nismo. Per il resto, it's just motorsport. Con una sola nota di colore: in Formula E con l'elettricità non si scherza. Chi opera nei box è formato sui rischi dell'alta tensione e sull'uso dei kit per gli shock da folgorazione.

Un pizzico di glam. I piloti si danno battaglia tra i cordoli e ai box coesistono la tecnica imperturbabile e l'imprevedibilità delle corse. Nel paddock, invece, va in scena un po' di folklore. Quello per tutti, che spazia dalle piste delle automobiline ai simulatori fino alle attrazioni di Nissan che usano l'AI. E quello per VIP, che guardano la gara da hospitality che poco hanno da invidiare a quelle della F1. Tutti però si bloccano quando il semaforo diventa verde e le auto, sibilando come api operose, iniziano a battagliare. Il rumore è ovattato, irreale e non è sovrastato dal ruggito dei motori. Ma le reazioni degli spettatori ai sorpassi e al passaggio del serpentone sono le stesse eccitate di quando passano le vetture a combustione.

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Formula 1 - Newey in procinto di lasciare la Red Bull

Apr 25,2024

Adrian Newey ha deciso di lasciare la Red Bull Racing dopo diciannove anni di proficua collaborazione. Non c'è ancora l'ufficialità da parte dei diretti interessati, ma l'operazione è già in corso e a breve sarà ufficializzata: Adrian sta già trattando con la squadra i piani per il gardening leave, ossia quel periodo in cui dovrà astenersi dal lavorare, rimanendo formalmente in Red Bull, prima di potersi liberare definitivamente dal suo contratto e andare altrove. Sì, perché nonostante i suoi 65 anni e una lunghissima carriera di successi, Newey non ha alcuna intenzione di smettere di fare ciò che ama.

Perché lascia. Dopo la morte di Mateschitz, il mondo Red Bull ha cominciato lentamente a cambiare e le dinamiche interne all'azienda hanno portato tante novità, a tutti i livelli. Ma le ultime vicende che hanno coinvolto Horner e il modo in cui lo stesso team principal sta plasmando la squadra, con il supporto di parte degli investitori, non sembra essere molto in linea con i piani di molti che stanno decidendo di fare le i bagagli. Tra questi, c'è anche Newey.

Dove andrà. Le opzioni realistiche su futuro di Adrian Newey sono prettamente due e, in entrambi i casi, hanno lo stesso scopo: realizzare delle monoposto vincenti, capaci di battere la concorrenza in pista. Chi ha letto la sua biografia, pubblicata qualche anno fa, ha conosciuto un Newey particolarmente affezionato al mondo anglosassone che si è rivelato per lui una sorta di comfort zone dal quale finora non ha mai voluto uscire, se non nella primissima parte che lo ha visto impegnato negli States. Ma quali opzioni ha sul tavolo? Principalmente due.

Prima opzione: Aston Martin. Il marchio inglese fa dannatamente sul serio e Lawrence Stroll ha piazzato una mega offerta per avere Adrian Newey a Silverstone: si vocifera di un'offerta da 25 milioni di dollari a stagione, contro gli attuali 9 percepiti in Red Bull. Ma, alla sua età e con una carriera del genere, il denaro conta fino a un certo punto. Adrian potrebbe accettare questa nuova sfida senza stravolgere la sua vita e quella della sua famiglia, spostando il proprio ufficio di poco più di trenta chilometri, passando così da Milton Keynes a Silverstone. Sarebbe una scelta tanto stimolante quanto tranquilla, poiché continuerebbe a lavorare in un ambiente culturalmente vicino a quello odierno. Ad aspettarlo troverebbe anche un Fernando Alonso in gran forma e dal 2026 un partner motorista con il quale ha fatto grandi cose, ossia la Honda.

Seconda opzione: Ferrari. C'è però un'opzione diversa e molto più suggestiva, sotto tanti punti di vista, che potrebbe portare Adrian Newey a dare una svolta alla sua carriera e lasciare temporaneamente l'Inghilterra per trasferirsi in Italia, cedendo così alla corte della Scuderia Ferrari. Nel corso della sua carriera ha avuto dei colloqui preliminari in due occasioni differenti che però non hanno convinto Adrian a vestirsi di rosso. Adesso, anche alla luce dell'arrivo di Lewis Hamilton, le cose potrebbero però cambiare: Newey potrebbe cedere alla tentazione di provare a chiudere la sua carriera riportando alla Ferrari un titolo che manca da sedici anni e che vincere con la Rossa, che già nei mesi scorsi aveva provato ad accaparrarsi il collega Pierre Waché. Cosa deciderà? Lo scopriremo tra non molto.

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Regno Unito - Tavares critica il mandato pro elettriche: "Pessimo per il Paese"

Apr 25,2024

Il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, ha definito pessimo per il Paese il mandato Zev (Zero Emission Vehicle) introdotto in Gran Bretagna agli inizi dell'anno per favorire il passaggio alla mobilità elettrica e incrementare la produzione di veicoli a emissioni zero entro il prossimo decennio: un'iniziativa che impone obiettivi minimi di vendita di veicoli Bev da raggiungere già a partire da quest'anno, pena la somministrazione di multe.

"L'obiettivo del mandato è il doppio della domanda reale". Tavares ha sottolineato come i target della normativa, che prevede già da quest'anno una quota minima di vendite del 22% (per poi salire all'80% entro la fine del decennio e al 100% nel 2035), sia fortemente scollegata dalla realtà: "Oggi la domanda del mercato in Gran Bretagna rappresenta la metà" del target imposto, ha spiegato il top manager ai media inglesi. Evidenziando come uno schema del genere metta a serio rischio i margini di guadagno, perché innescherebbe una guerra dei prezzi: "Se il mandato ci mette alle strette, dicendo che ci multerà se non raggiungeremo gli obiettivi, di conseguenza tutti inizieranno a spingere le Bev. E questo distruggerà completamente la redditività", ha ammonito ceo di Stellantis.  

Incrocia le braccia un fornitore: stop in tre fabbriche. Intanto, Stellantis deve fare i conti con nuovi stop alla produzione in Europa. In particolare, le attività sono state interrotte nei siti di Poissy e Hordain, in Francia, e a Luton, nel Regno Unito, a causa di uno sciopero in Francia dei dipendenti della MA, divisione del gruppo italiano CLN specializzata in parti metalliche stampate e fornitore del gruppo. Secondo quanto riportato dalla Reuters, che cita fonti sindacali francesi all'interno di Stellantis, alla base della sospensione delle attività ci sarebbero i timori per il possibile trasferimento di alcune produzioni in Polonia.  

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EV Electra - Una "fabbrica italiana" per produrre la Nevs Emily GT

Apr 25,2024

Il Ceo della canadese EV Electra, Jihad Mohammad, ha confermato di aver "acquisito una fabbrica italiana" per il progetto della Nevs Emily GT. Nel messaggio su LinkedIn, il manager esclude il coinvolgimento con lo stabilimento ex Maserati di Grugliasco e non indica ancora lo stabilimento dove sarà prodotta la vettura elettrica progettata dagli ingegneri ex Saab, rilevata a suo tempo dai cinesi della Evergrande Group.

Quattro varianti della Nevs e la supercar Nostrum. Secondo le informazioni fornite dal Ceo, la produzione riguarderà almeno quattro modelli derivati dal progetto Nevs con carrozzeria berlina, shooting-brake, coupé e cabrio, ma la EV Electra sta lavorando in parallelo anche su una supercar BEV nota come QUDS Nostrum, attesa al debutto già in estate.

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Xpeng - Un nuovo brand per l'IA e la guida autonoma

Apr 25,2024

La Xpeng va in controtendenza al Salone di Pechino: la Casa cinese non presenta infatti nuovi modelli o concept, ma punta all'evoluzione della tecnologia ed all'ampliamento del proprio portafoglio con il lancio del nuovo brand, denominato Mona.

Guida autonoma con l'IA. Il punto nodale dello sviluppo della Xpeng è l'intelligenza artificiale, intorno alla quale ruota l'evoluzione dei sistemi operativi e degli Adas. Quest'ultimi potranno contare su una risoluzione a 2K dei sensori e su reti neurali potenziate per raggiungere rapidamente il Livello 4 di automazione con il sistema chiamato Xplanner, che aspira ad avvicinarsi il più possibile alle logiche di pensiero umane nell'interpretazione dei pericoli della strada. Un'altra funzione annunciata si chiama AI Valet Driver: potrà memorizzare fino a 10 percorsi da 100 km ciascuno (sulla rete stradale cinese), studiando il comportamento del guidatore umano per replicarlo fedelmente in modalità automatica. 

Debutto a giugno. Per il nuovo brand Mona il lancio commerciale in Cina è previsto a giugno. La denominazione è l'acronimo di "Made of New AI" e tutti i modelli saranno sviluppati mettendo al centro i software che integrano l'intelligenza artificiale. Per il momento, la Xpeng non ha fornito dettagli strategici o di prodotto, rimandando tutto al lancio dei prossimi mesi. 

Ricarica a 800 kW. La Xpeng ha infine annunciato la realizzazione di nuovi punti di ricarica a 800 kW: a oggi non è chiaro se queste strutture potranno accogliere tutti i modelli Xpeng già prodotti, oppure soltanto quelli per i quali sarà possibile studiare uno specifico aggiornamento over-the-air. 

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Dacia Duster - A benzina o ibrida, è sempre un piacere - VIDEO

Apr 25,2024

La terza generazione della Duster nasce su una nota piattaforma modulare del Gruppo (Cmf-b) e si vede. Le forme della carrozzeria regalano alla Suv delle forme dal look slanciato, ma al tempo stesso solido e robusto. La vetratura non è ampia e al volante mi rendo subito conto di quale sia l'impatto di questa caratteristica: la seduta alta restituisce una piacevole sensazione di dominio sulla strada, ma davanti, per via del cofano alto, avrei preferito una vista un po più ampia.  

Affianco al confermato motore a Gpl e all'1.6 full hybrid, già noto, troviamo il nuovo 1.2 litri con elettrificazione leggera a 48 volt, disponibile sia a due che a quattro ruote motrici, sempre col manuale a sei marce. La Dacia rinuncia al motore a gasolio e con esso se ne va anche la sua abbondante coppia motrice: il milledue, però, mette a disposizione 230 Nm, sufficienti grazie anche alla buona rapportatura del cambio.  

Nel mio test, condotto anche in autostrada, l'1.2 ha fatto registrare una media di circa 14 km/l. Alle velocità più elevate, viene a galla una insonorizzazione dell'abitacolo poco efficace: probabilmente influenzata dalla linea di cintura alta, l'aerodinamica fatica a convogliare il flusso d'aria lontano dai montanti anteriori, da cui giunge un invadente fruscìo in prossimità dei centotrenta. Con l'1.6 Hybrid 140, invece, sono stato più in statale, portando a casa una media di 18,2 km/l.

La nuova Duster offre anche la trazione integrale e i Nm messi a disposizione dall'1.2 turbobenzina sono sufficienti anche nel fuoristrada, tanto che la prima marcia, corta, mi ha permesso di procedere col motore al minimo in più di un'occasione. E anche lontano dall'asfalto, la Duster è sempre facile da guidare, agile e sicura. Per identificare meglio eventuali ostacoli viene in soccorso il poker di telecamere perimetrali e in discesa non serve nemmeno premere il pedale del freno: pensa a tutto il sistema automatico di controllo della velocità. Volete sapere di più sulla mia esperienza con la nuova Duster? Guardate il video qui sopra.

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Smart Fortwo - "L'erede? La 'Due' è allo studio di fattibilità"

Apr 25,2024

La Smart ha intenzione di lanciare sul mercato un'erede alla Fortwo, anche se con caratteristiche in parte diverse rispetto all'originale: ne abbiamo discusso con l'amministratore delegato di Smart Europa, Dirk Adelmann, durante una tavola rotonda al Salone di Pechino. A nostra esplicita domanda su quanto spazio ci sia nella gamma per una nuova Fortwo, Adelmann è stato chiaro nel ribadire come l'azienda, da qualche anno una joint venture paritetica tra Geely e Mercedes, sia "nel bel mezzo di uno studio di fattibilità per una potenziale piattaforma a due posti. Non esiste una base per veicoli elettrici del genere nel settore", ha puntualizzato Adelmann , neanche all'interno dei due gruppi azionisti. "Quindi, dovremo svilupparla già nelle nostre prime fasi dello studio di fattibilità". 

Partner e mercati. Nel farlo, la Smart dovrà porre attenzione alla questione dei costi. Ecco perché, al momento, non è escluso il coinvolgimento di un partner esterno. "Le domande da farsi sono: esiste una piattaforma fattibile che possa essere utilizzata per realizzare auto così compatte?", si chiede Adelmann. "Cosa serve per farla? Di quali partner abbiamo bisogno? Siamo in una fase molto iniziale, ma è una strada da percorrere". La nuova Fortwo, infatti, sarà rivolta soprattutto a uno specifico mercato: "La vogliamo soprattutto per l'Europa, in particolare per Roma, per Parigi, per tutte quelle città dove abbiamo avuto un grande successo negli ultimi 25 anni. Quindi sì, lo vogliamo, ma è troppo presto per dire qual sia la probabilità di concretizzare il tutto. Non abbiamo ancora preso una decisione finale". Il top manager ha ricordato come il relativo progetto sia stato denominato "Due" e come, al momento, non si stia solo focalizzando sui pianali da sviluppare, ma anche sul possibile posizionamento di mercato alla luce di una concorrenza sempre più intensa. 

Due posti, ma più premium. Si parla sempre di un veicolo a due posti: non sarà essenziale come l'antesignana, bensì più tecnologico e adatto all'attuale status della Smart. Un marchio molto più focalizzato sul premium rispetto al passato.  anche probabile che, alla fine, la vettura possa chiamarsi non più Fortwo ma #2, per seguire l'attuale nomenclatura della Casa. Tuttavia, su questo specifico punto, Adelmann non si è voluto sbilanciare: "Non mi voglio impegnare su un numero o su un altro". Ovviamente, l'erede della Fortwo sarà elettrica ("siamo impegnati al 100% sulle Bev", ha puntualizzato Adelmann), anche se il manager non ha escluso la possibilità che un giorno il marchio possa utilizzare tecnologie ibride plug-in grazie alla Geely. In ogni caso, sono confermate le strategie di espansione della gamma, composta oggi da #1 e #3 e prossimamente da un altro modello anticipato dalla concept #5: il prototipo rappresenta il 95% del futuro modello di serie, che dovrebbe sbarcare in Cina nella seconda parte dell'anno per poi arrivare nel primo semestre del 2025 anche in Europa. 

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