Anteprima - BMW 2026, tutte le novità in arrivo: si parte dalla nuova Serie 3
Per la BMW, il 2026 sarà un anno importante, perché segnerà l'arrivo della nuova Serie 3, declinata tanto in versione termica quanto elettrica, con la i3 su piattaforma Neue Klasse: quest'ultima avrà la sua versione M, con quattro motori elettrici e una potenza stimata di oltre mille cavalli. Nei primi mesi dell'anno arriverà nelle concessionarie la iX3 elettrica, che abbiamo già guidato, e il restyling della Serie 7, al momento avvolto nel riserbo. BMW Serie 3 / i3Nel corso dei prossimi dodici mesi il modello più rappresentativo della Casa di Monaco si rinnoverà ancora una volta, però sdoppiandosi: da un lato le versioni termiche, sempre su base Clar, dall'altro - con una carrozzeria leggermente diversa - quelle elettriche, costruite sulla piattaforma Neue Klasse portata a battesimo dalla iX3. Stile in comuneLe due berline (ma arriverà anche la station wagon Touring) condivideranno molti degli stilemi principali, a partire dal nuovo frontale con il doppio rene sottile a tutta larghezza, con la cornice illuminata e che integra i gruppi ottici. Griglia chiusa sull'elettrica, aperta sulla termica, per consentire il raffreddamento del motore. A distinguere i due modelli saranno però le proporzioni: la Serie 3 termica manterrà il caratteristico primo volume lungo, mentre l'elettrica avrà un primo montante più avanzato e una linea di cintura ascendente. Tecnologia al top per entrambeCome tutti i prossimi modelli della BMW, anche la rinnovata Serie 3 adotterà il Panoramic iDrive introdotto dalla iX3, un inedito display che corre sotto il parabrezza. Insieme a questo, arriverà su entrambi i modelli il volante dalla forma avveniristica e il display centrale a forma romboidale. Per quanto riguarda le motorizzazioni, la nuova BMW i3 debutterà con lo stesso powertrain dual motor da 469 CV della iX3, seguito in un secondo momento da una variante single motor (più economica) e dalla M, con quattro motori elettrici - uno per ruota - e oltre 1.000 CV di potenza. La versione M3 è prevista anche per la Serie 3 termica.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: elettrica, termicaQuanto costerà: 55-65.000 euro BMW iX3 La capostipite della famiglia Neue Klasse è una Suv elettrica lunga 4,78 metri, presentata al Salone di Monaco e già ordinabile. Sul mercato è disponibile per ora solo la versione 50 con powertrain dual motor da 469 CV, alimentato da una batteria da 108,7 kWh. Sulla carta, l'autonomia dichiarata supera gli 800 chilometri. Nel corso dell'anno arriveranno varianti a motore singolo, meno potenti e meno costose.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 69.900 euro
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Addio BB - Brigitte Bardot e le auto: una storia damore lunga decenni
L'automobile, quasi da sempre, è stata anche un efficace strumento di rappresentazione prima che di semplice mobilità. Brigitte Bardot ne ha attraversato tutte le declinazioni possibili, senza mai irrigidirsi in uno stile o in un'idea precisa. Il suo rapporto con le quattro ruote è sempre stato istintivo, aderente alle fasi della vita più che all'immagine pubblica, ed è forse anche per questo che continua a raccontare molto del suo tempo.Nel 1958, quando la sua notorietà aveva già superato ogni argine, la Bardot acquistò non lontano da Saint-Tropez la tenuta della Madrague, destinata a diventare il suo vero centro gravitazionale. In quegli anni si muoveva spesso alla guida di una Simca 8 1200 cabriolet, scelta coerente con un contesto urbano ancora raccolto e con un'immagine che, pur già celebre, non aveva ancora assunto dimensioni globali. Accanto a lei, Roger Vadim preferiva una Lancia Aurelia B24, segnando anche sul piano automobilistico due sensibilità diverse. E proprio nel 1958 venne realizzato un altro scatto indimenticabile: quello dove lei, ventitreenne, posa con eleganza sul cofano di una Lancia Flaminia davanti all'Hotel Miramonti, allora il più celebre hotel di Cortina d'Ampezzo. In virtù della sua fama e non solo, Renault la scelse come volto per il lancio della Floride, spider costruita sulla meccanica della Dauphine e pensata per incarnare un'idea di eleganza leggera, accessibile, moderna. L'operazione ebbe un impatto enorme e, nel caso della Bardot, non rimase confinata alla comunicazione: la Floride divenne realmente la sua auto personale, a conferma di un'identificazione autentica tra prodotto e personaggio, suggellata anche dalla sua presenza sulla copertina di Quattroruote nel maggio 1961. Con gli anni Settanta e la crescita del suo status di icona, arrivò inevitabilmente anche il lusso assoluto. L'acquisto di una Rolls-Royce Silver Cloud II Mulliner, rilevata da Charles Aznavour, segnò una fase diversa, più distante, più protetta. La utilizzò nella Parigi del XVI arrondissement per un periodo relativamente breve, quasi a confermare che quell'auto rappresentava una parentesi, più che una scelta definitiva. Molto più duraturo, invece, è stato il suo legame con veicoli semplici e funzionali. Negli anni Ottanta Brigitte Bardot venne più volte immortalata a bordo di una Mini Moke, perfetta per muoversi tra le strade sterrate intorno alla Madrague. Ancora più significativo il rapporto con la Renault 4 Van bianca, diventata l'automobile dei suoi ultimi anni. Un'auto modesta, simbolo della Francia rurale, che la accompagnava nei brevi spostamenti quotidiani tra La Madrague e La Garrigue, la villa dove ospitava i suoi animali. Una passione che non era sfuggita ai media: nell'ottobre 2023, all'età di 89 anni, Bardot venne fotografata da Paris Match mentre guidava proprio quella R4. Le immagini la ritraevano alla guida con i capelli raccolti e grandi occhiali da sole, appena dimessa dall'ospedale.C'è poi anche un legame più laterale, ma emblematico, con il mondo delle supercar. Brigitte Bardot fu infatti passeggera su una Lamborghini Miura d'eccezione, la celebre Millechiodi. Nata nel 1969 come Miura S telaio #4302, blu notte con interni senape, l'auto fu gravemente danneggiata in un incidente prima di essere acquistata da Gianni Sotgiu e Walter Ronchi, già legati alla storia della Miura Jota. Ricostruita secondo una visione personale interamente rivettata nei punti giusti la Millechiodi ospitò la Bardot come passeggera quando l'auto apparteneva a Franco Galli, che non a caso affidò il volante anche all'amico Franois Cevert, allora legato sentimentalmente all'attrice, per garantire personalmente il comfort della bellissima Brigitte. Dalla Simca alla Floride, dalla Rolls-Royce alla 4L, passando per una Miura irripetibile, la storia di Brigitte Bardot e delle automobili non è mai stata fatta di collezionismo, ma di uso, di contesto, di tempo. Una storia d'amore lunga decenni, conclusasi ieri con la scomparsa della diva francese all'età di 91 anni, e che continua a raccontare molto più di quanto sembri, non solo di lei, ma dell'automobile come specchio della società.Il legame più inatteso con l'automobile, infine, non nasce da una scelta personale, bensì da un riflesso culturale. Durante la progettazione della prima Ferrari stradale a motore centrale, la sigla BB cominciò a circolare informalmente tra tecnici e designer, come avrebbe raccontato anni dopo Leonardo Fioravanti. Non un omaggio dichiarato, ma il risultato di un'associazione spontanea tra bellezza, desiderio e intensità emotiva. Ufficialmente Berlinetta Boxer, la 512 BB portò comunque con sé quell'acronimo, diventato parte integrante del mito.
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Skoda - Fabia 130: più potenza, solo a quattro cilindri
Skoda celebra i 130 anni dalla fondazione con Fabia 130, edizione speciale della compatta di segmento B che unisce un'impostazione estetica ispirata al mondo dei rally a un significativo intervento sulla meccanica. Basata sulla piattaforma MQB-A0, la Fabia è oggi alla quarta generazione e continua a rappresentare uno dei modelli chiave del marchio per il mercato europeo, dove Skoda ha recentemente raggiunto il terzo posto assoluto per volumi di vendita. Design sportivo e dettagli esclusiviLa Fabia 130 richiama il know-how sportivo maturato dalla Casa nelle competizioni, in particolare nella categoria Rally2, attraverso una serie di elementi dedicati: paraurti specifici, fascia posteriore nera, gruppi ottici anteriori Bi-LED con alloggiamenti scuri, pinze freno rosse e cerchi in lega da 18 pollici. Il doppio terminale di scarico anticipa l'intervento più rilevante, quello sul powertrain. Motore 1.5 TSI Evo2 da 175 CVDentro il cofano trova posto il 1.5 TSI Evo2, quattro cilindri turbo con fasatura variabile, turbocompressore a geometria variabile e disattivazione dei cilindri ai carichi parziali. In questa configurazione il motore eroga 175 CV e 250 Nm, con la potenza massima disponibile tra 5.750 e 6.000 giri/min. Il cambio DSG a 7 rapporti, di serie, è stato ricalibrato con cambiate a regimi più elevati e funzione di doppietta migliorata in scalata in modalità Sport. Assetto ribassato e sterzo più direttoL'assetto prevede molle e ammortizzatori specifici, con un ribassamento di 15 mm, mentre lo sterzo è stato rivisto per offrire un feedback più diretto nelle modalità di guida Normal e Sport. Le prestazioni dichiarate indicano uno 0-100 km/h in 7,4 secondi e una velocità massima di 228 km/h, la più elevata mai raggiunta da una Fabia di serie. Interni sportivi e tecnologiaAll'interno, l'abitacolo adotta un'impostazione sportiva con sedili a elevato contenimento, volante multifunzione e inserti in carbon-look. La dotazione comprende Virtual Cockpit da 10, schermo centrale da 8,25, connettività wireless Apple CarPlay e Android Auto e un ESP con logica dedicata alla guida sportiva.Prezzo e disponibilità in ItaliaProdotta in serie limitata, Skoda Fabia 130 sarà in prevendita in Italia entro fine dicembre, con consegne dai primi mesi del 2026, a un prezzo di 32.750 euro.
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Mode social - Auto addobbate come alberi di Natale: Il Codice dice no (e le multe sono pesanti)
Cosa non si fa sui social per qualche like in più: in questi giorni girano video che mostrano carrozzerie di auto ricoperte di addobbi natalizi luminosi, con lucine colorate intermittenti su portiere, cofano, tetto e attorno ai gruppi ottici. Si tratta di filmati pubblicati puntualmente a inizio dicembre, ormai da qualche anno, col veicolo fermo in area privata a scopo dimostrativo. Gli autori di queste gag virali, però, talvolta omettono di evidenziare un punto chiave: circolando su strade pubbliche con vetture così addobbate si rischia grosso. Vietato addobbare e circolareLe luci intermittenti o colorate possono distrarre gli altri utenti della strada, inducendoli in errore, magari scambiando il veicolo privato per un mezzo di soccorso o di Polizia. Numerosi gli articoli del Codice della strada applicabili dalle Forze dell'ordine che dovessero fermare l'auto: anzitutto l'articolo 72 per la circolazione con dispositivi non conformi (87 euro di sanzione). La norma stabilisce inoltre quali luci possano essere presenti: multa di 42 euro e taglio di un punto patente (articolo 153). I Led sono parzialmente amovibili (pur sempre fissati alla carrozzeria), e non esiste collaudo in Motorizzazione per... addobbi natalizi. Potrebbe tuttavia ravvisarsi anche una modifica delle caratteristiche costruttive o funzionali del veicolo (articolo 78): ammenda di 430 euro e ritiro del libretto. Qualora infine il conducente venga coinvolto in un sinistro, potrebbe essere ritenuto del tutto o in parte responsabile e costretto a pagare i danni: magari le strisce a led colorate hanno indotto altri utenti a distogliere l'attenzione dalla strada. Il caso di BariQuando si pubblicano quei video sui social, uno dei problemi è che può scattare in chi li guarda il desiderio di emulazione. Forse è il caso del conducente che circolava con un'auto addobbata in stile albero di Natale il 22 dicembre 2025 sulla Statale 16 di Bari. Dopo che le Forze dell'ordine hanno intimato l'alt al guidatore, questi ha proseguito la marcia, schiantandosi contro un muretto: al volante un 20enne con precedenti penali, arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
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Anteprima - Kia 2026: le novità in arrivo, dalle elettriche alle trifuel a Gpl
Il 2026 che sta per iniziare sarà per la Kia un'annata ricca di lanci, tanto sul fronte elettrico quanto su quello termico. Tra modelli più tranquilli e ad alte prestazioni, sono ben sei le novità a batteria in arrivo nei prossimi dodici mesi, che spaziano dalla più piccola EV2 al van passeggeri PV5. Per quanto riguarda i modelli con tubo di scarico, il primo a debuttare concessionarie sarà la Sportage con l'originale powertrain full hybrid a Gpl, che la Casa coreana chiama Tri-Fuel; nel corso dell'estate arriverà poi la nuova Suv media Seltos, seguita in autunno dal restyling di Niro ed Exceed. Ecco le novità in arrivo, con date, motorizzazioni e prezzi. Kia EV5La Kia amplia la gamma dei suoi modelli elettrici con l'introduzione della EV5, una Suv di segmento C lunga 4,61 metri e costruita sulla piattaforma e-Gmp del gruppo Hyundai. Questo modello eredita gli stilemi del linguaggio Opposites United visto sugli ultimi modelli della Casa coreana, con linee tese e squadrate. Il motore all'anteriore ha una potenza di 160 kW (218 CV) ed è abbinato a due tagli di batteria, da 60,3 kWh e da 81,4 kWh, per un'autonomia massima di 530 km. Nel corso dell'anno arriverà anche la GT ad alte prestazioni. L'impostazione della plancia è minimalista, con un solo pannello che integra tre display: quello da 12,3 per la strumentazione digitale, quello dell'infotainment di uguale misura e quello da 5 tra i due, dedicato ai comandi del climatizzatore. Il bagagliaio ha una capacità di 566 litri, che diventano 1.650 abbassando la seconda fila di sedili; gli schienali vanno a filo del pavimento, dando vita a un piano di carico completamente piatto.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: prezzi non dichiarati Kia EV2Disegnata e progettata in Europa per l'Europa, la compatta EV2 (avrà una lunghezza di circa 4 metri) verrà prodotta nella fabbrica di ilina, Slovacchia. Il look è derivato dalle sorelle maggiori ed è strettamente imparentato dalla concept presentata allo scorso Kia EV Day (a cui si riferiscono le foto). La nuova elettrica coreana si prepara ad arrivare sul mercato con la stessa piattaforma a 400 volt della EV3, con una versione d'ingresso da 150 kW (204 CV).Quando arriva: primavera 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 30.000 euro Kia SeltosArriva per la prima volta anche in Europa la seconda generazione di questa Suv media, lunga 4,43 metri e con un passo di 2,69 metri. La sport utility coreana ha misure ben calibrate e linee boxy, disegnate secondo i dettami dell'Opposites United, la filosofia stilistica degli ultimi modelli Kia. All'interno l'abitacolo ha un'impostazione minimal-chic: sulla plancia spicca il pannello che integra due schermi da 12,3'' per strumentazione e infotainment, inframezzati da un riquadro più piccolo dedicato al climatizzatore. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 536 litri. In Italia dovrebbe arrivare con un benzina da 180 CV, con cambio manuale e automatico, a trazione anteriore o integrale. Nel corso dell'anno è previsto anche un powertrain full hybrid.Quando arriva: estate 2026Motorizzazione: benzina, full hybridQuanto costerà: da circa 30.000 euro Kia EV3 GTLa sigla GT, già vista su EV6 ed EV9, arriverà anche su EV3, EV4 ed EV5. Per tutte sarà impiegato un powertrain bimotore a trazione integrale, ma la Casa non ha fornito dettagli specifici: le unità elettriche di queste vetture saranno oggetto di importanti aggiornamenti per garantire elevate prestazioni e, soprattutto, grande piacere di guida. Alcuni dettagli potrebbero derivare dalle sorelle maggiori (e dalla cugina Hyundai Ioniq 5 N), mentre non si prevedono stravolgimenti a livello stilistico: con tutta probabilità queste vetture evolveranno il design delle versioni GT-Line già a listino.Quando arriva: primavera 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 50.000 euro Kia SportageIl modello di punta nella gamma del costruttore coreano (oltre sette milioni di esemplari venduti nel mondo) è stato aggiornato lo scorso anno con un corposo restyling, che ha coinvolto in particolare il frontale e gli interni. La gamma delle motorizzazioni, che da qualche settimana comprende la versione plug-in, si amplierà il prossimo anno con quello che la Kia definisce Tri-Fuel, ossia il powertrain full hybrid da 239 CV già a listino abbinato al Gpl, per viaggiare spendendo ancora meno.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: full hybrid a GplQuanto costerà: da circa 40.000 euro Kia Niro / XCeedSia per la Niro che per la XCeed è giunta l'ora di cambiare in modo significativo, tanto fuori quanto all'interno. Gli interventi previsti porteranno questi due modelli ad allinearsi allo stile delle Kia più recenti. Al momento non sappiamo se i restyling in arrivo porteranno la Casa coreana a rivisitare anche l'offerta di motorizzazioni. Particolarmente interessante quella della Niro, che è tutta elettrificata e include versioni che combinano l'ibrido (full) con il Gpl.Quando arrivano: autunno 2026Motorizzazione: mild hybrid, full hybrid (anche a Gpl), elettricaQuanto costeranno: da circa 25.000 / 30.000 euro Kia StonicTempo di restyling anche per la piccola crossover coreana, che guadagna un look più deciso e vicino agli altri modelli del marchio. L'aggiornamento ha comportato un leggero aumento della lunghezza, che arriva a 4,16 metri. Piccola rivoluzione anche in abitacolo, dove debutta la nuova plancia a sviluppo orizzontale con doppio display da 12,3" sui modelli più completi. La gamma è composta da tre allestimenti e da due diverse varianti del benzina 1.0 T-GDi: nella versione da 100 CV con cambio manuale, e da 115 CV con impianto mild hybrid a 48V, cambio manuale o automatico doppia frizione.Quando arriva: già ordinabileMotorizzazione: benzina, mild hybridQuanto costerà: da 22.800 euro Kia PV5Il nuovo veicolo commerciale elettrico della Kia, lungo poco meno di 4,7 metri, ha uno stile originale, quasi futuristico, che non passa inosservato. Alla versione a 5 posti attualmente disponibile si affiancheranno il prossimo anno quelle a sei e sette posti. Confermate le motorizzazioni, con powertrain da 89 kW (122 CV) e 120 kW (163 CV), rispettivamente con batterie da 51,5 e 71,2 kWh, e autonomie di 295 e 412 chilometri. L'architettura a 800V permette elevate potenze di ricarica in corrente continua, fino a 350 kW.Quando arriva: già ordinabileMotorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 38.000 euro
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Centro prove - Le 10 auto più convenienti: la classifica per spesa euro/100 km
Se leggete Quattroruote, conoscete già il costo /100 km: una cartina di tornasole che dà un'idea ben precisa di quanto sia efficiente (e risparmiosa) una vettura. Prende in esame il consumo, rilevato dal nostro Centro prove, e il costo del carburante (benzina, gasolio, Gpl, energia elettrica): in sostanza, il prezzo da pagare per percorrere 100 km. Nella classifica qui sotto trovate le auto con motore termico (ibride, gasolio, bifuel Gpl) più convenienti provate da Quattroruote,dalla decima alla prima. Questi i prezzi dei carburanti - aggiornati al mese di novembre dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica - presi in esame per il calcolo:Benzina: 1,719 /litroGasolio: 1,682/litroGpl: 0,694/litro 10. EMC Sei 1.5 A/T GplSe è vero che il consumo di questa Suv italo-cinese è alto in quasi tutti gli scenari (in città, per esempio, percorre solo 10,2 chilometri con un litro di benzina), la presenza della doppia alimentazione, con il Gpl, abbassa molto i costi di utilizzo: per fare 100 chilometri, con lei si spendono 8,12 euro. 9. Volkswagen Passat 2.0 TDI 150 CVUna station come non se ne vedono quasi più, la Passat. Con l'immarcescibile 2.0 TDI da 150 CV e il cambio Dsg, è una perfetta macinatrice di chilometri, e vanta un bagagliaio da ben 523 litri (reali). Il costo è pari a 8,09 /100 km. 8. Hyundai Kona HevIl powertrain ibrido full da 138 cavalli della Hyundai Kona è molto efficiente: in città si percorrono ben 28,8 chilometri con un litro di benzina, in statale 22,1. Ne consegue un costo/100 km pari a 8,02. 7. Honda Civic 2.0 HevCon 21,3 km/litro rilevati in media, la Civic è fra le berline ibride full più risparmiose. Senza che si perda granché in termini di prestazioni: se serve, è comunque in grado di staccare uno 0-100 km/h in 6,9 secondi. Con lei, per percorrere 100 chilometri si spendono 7,97 euro. 6. Dacia Bigster Hybrid 155Una Suv di dimensioni generose - 4,57 metri da un paraurti all'altro - che, in città, percorre ben 30,3 chilometri con un litro di benzina (21,4 in media). Ne consegue un costo /100 km pari a 7,92. 5. Honda Jazz HevCon i suoi 122 cavalli - il powertrain è ibrido full in serie - la piccola giap percorre 19,6 km/litro in media, con una punta di 28,2 km/litro in città (sempre dati rilevati dal Centro prove). Il costo medio è pari a 7,68 /100 km. 4. Mazda 2 1.5 HybridSorella gemella della Yaris, prevede lo stesso powertrain ibrido full da 116 CV, ma vanta un cuore elettrico più potente, da 80 CV. Anche grazie a lui, sfodera un consumo medio da riferimento della categoria, pari a 23 km/litro. Il costo medio è di 7,37 /100 km. 3. Dacia Jogger 1.0 TCe Eco-G 100 CVLa nuova versione, con potenza portata a 120 CV, è già in rampa di lancio, ma si trovano ancora nelle concessionarie diverse Jogger con il 1.0 TCe da 100 CV e alimentazione bifuel: il costo medio di 6,11 /100 km si riferisce a questa versione. C'è da scommettere che anche la più recente, con 20 cavalli in più, si riveli altrettanto parca... 2. Dacia Sandero 1.0 TCe Eco-G 100Stesso discorso per la Sandero: l'aumento di potenza è in arrivo, ma ci sono ancora esemplari in versione 100 CV in pronta consegna. Che vanno sempre benissimo se si cerca il risparmio: marciando a Gpl (il serbatoio è di circa 40 litri), si spendono 5,24 euro ogni 100 chilometri percorsi. 1. Kia Niro Trifuel 1.6 GDi HevUnisce un powertrain ibrido full già di per sé molto parco - in media, a benzina si percorrono 20,4 km/litro - all'economicità garantita dall'alimentazione bifuel a Gpl: ne consegue un costo medio, marciando a Gpl, pari a 4,43 /100 km. Il bagagliaio risente un po' della bombola del gas, che occupa lo spazio riservato alla ruota di scorta: così, il piano di carico resta nella posizione più alta e, stando ai nostri rilevamenti, si hanno a disposizione 319 litri anziché 392.
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Anteprima - Mazda 2026: le novità in arrivo sono tutte Suv
Per il 2026 la Mazda si concentrerà principalmente sui suoi modelli a ruote alte: già presentata lo scorso ottobre, arriverà nelle concessionarie nei primi mesi del prossimo anno la terza serie della CX-5, la Suv che nel mondo ha già venduto quasi cinque milioni di esemplari. Entro la fine dell'estate vedremo poi la nuova CX-6e, versione a ruote alte della berlina 6e, sempre realizzata in Cina dalla joint venture con la Changan. Per finire, nel 2026 arriveranno anche i model year aggiornati delle più grandi CX-60 e CX-80. Per i modelli più piccoli, anticipati dalla concept Vision X-Compact vista a Tokyo, ci sarà da aspettare ancora un po'. Mazda CX-6eProdotta dalla joint venture con il costruttore cinese Changan, la CX-6e è già commercializzata in Cina con il nome di EZ-60: si tratta della versione a ruote alte della EZ-6, da noi venduta come Mazda6e. La versione definitiva per il mercato europeo di questa grande Suv, che verrà svelata all'inizio del prossimo anno, manterrà le linee filanti di quella cinese, comprese le tante sofisticate soluzioni aerodinamiche, dalle prese d'aria nella parte bassa del cofano e nel terzo montante posteriore agli specchietti retrovisori sostituiti da telecamere. Come la berlina, anche la CX-6e sarà un'auto dalle dimensioni importanti, da segmento D, lunga quasi cinque metri e con un passo di circa 2,9. Non abbiamo ancora informazioni circa i powertrain, ma possiamo immaginare che saranno gli stessi della berlina, che prevede due versioni: da 180 kW (245 CV) e 198 kW (258 CV), abbinate rispettivamente a batterie da 80 e 68,8 kWh. Escluso, almeno per il momento, l'arrivo della versione con range extender venduta in Cina.Quando arriva: settembre 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: prezzi non dichiarati Mazda CX-5Dopo 4,7 milioni di esemplari venduti a livello globale, la best seller di Hiroshima entra nella sua terza generazione. Cresciuta di 11 cm (ora è lunga 4,69 metri e il passo arriva a 2,82 metri), ha dato l'addio al 2.0 mild hybrid in favore del 2.5 e-Skyactiv G da 141 CV (a trazione anteriore o integrale), che l'anno prossimo sarà affiancato da un nuovissimo full hybrid, basato su un'unità termica Skyactiv-X e su una parte elettrificata sviluppate interamente dalla Casa giapponese. Materiali e finiture rimangono di alta qualità, e la plancia è ora dominata da un ampio display centrale da 12,9 o 15,6 pollici, a seconda dell'allestimento, che sostituisce quasi del tutto i comandi fisici; davanti al guidatore trova posto un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici. Insieme alle dimensioni cresce anche la capacità del bagagliaio, che mette a disposizione da 583 a 2.019 litri complessivi.Quando arriva: già ordinabileMotorizzazione: mild hybridQuanto costerà: da 35.900 euro Mazda CX-60 e CX-80 MY2026La novità più importante per i MY26 delle grandi Suv CX-60 and CX-80 riguarda le motorizzazioni mild hybrid a gasolio, che potranno essere alimentate con il biofuel HVO 100 (Hydrotreated Vegetable Oil 100). La CX-60 arricchisce la dotazione di sicurezza allineandola a quella della CX-80, e su entrambe è stato aggiornato il Driver Emergency Assist, capace di rilevare eventuali problematiche mediche e di fermare l'auto in autonomia. Migliorano le dotazioni degli allestimenti più ricchi e l'infotainment integra l'assistente vocale Alexa di Amazon.Quando arrivano: primavera 2026Motorizzazione: diesel mild hybrid, benzina plug-inQuanto costeranno: da 53.850 euro (CX-60), da 62.200 (CX-80)
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Anteprima - Mercedes 2026: tutte le novità in arrivo, dalla AMG elettrica alla nuova Classe C
Il 2026 sarà un anno decisamente intenso per la Mercedes-Benz: tra le tante novità in arrivo nei prossimi dodici mesi c'è la prima berlina elettrica targata AMG, ma anche i veicoli commerciali con piattaforma a 800V e due pilastri della Stella: la nuova Classe C, che al restyling dell'attuale affiancherà una variante 100% elettrica, e il refresh dell'ammiraglia S, anche nella declinazione a batteria EQS. Nelle prossime settimane, nelle concessionarie arriveranno la nuova CLA Shooting Brake e la GLC elettrica, presentata allo scorso Salone di Monaco. Ecco tutte le novità in arrivo con date, motorizzazioni e prezzi. Mercedes-AMG Berlina elettricaIl nome, ancora generico, identifica una coupé a quattro porte 100% a batteria e altamente tecnologica, che raccoglierà il testimone dell'attuale GT Coupé4. Futura rivale di modelli come la Porsche Taycan, questa AMG sfrutterà due innovative unità a flusso assiale, prodotte dalla britannica Yasa, società specializzata nei motori elettrici ad alte prestazioni e acquisita dalla Mercedes nel 2021. Più compatti e leggeri dei classici propulsori a magneti permanenti, questi motori potrebbero garantire una potenza superiore ai 1.000 CV. Tecnologie speciali sono attese anche sul fronte batteria: in quel di Affalterbach, infatti, dovrebbero mettere a frutto il know-how derivato dalla Formula 1 per garantire prestazioni elevate, in particolare nei cicli di carica e scarica, nel raffreddamento e nel recupero dell'energia.Quando arriva: luglio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: non dichiarato Mercedes-Benz Classe CNei prossimi mesi l'offerta della Classe C si sdoppierà: la nuova elettrica, in arrivo a fine anno, sarà affiancata da un profondo restyling della quinta generazione, che dietro al nuovo muso nasconderà motori ibridi, mild o plug-in, anche diesel. La Bev, invece, condividerà gli stessi geni con la GLC: batteria 800 volt da 94 kWh, per oltre 800 chilometri di autonomia stimata. Per la ricarica si arriverà a una potenza di 330 kW, mentre all'interno troveremo uno schermo con una diagonale che sfiorerà il metro.Quando arriva: novembre 2026Motorizzazione: elettrica, ibridi (mild e plug-in)Quanto costerà: da circa 55.000 / 60.000 euro Mercedes-Benz Classe SA primavera la Mercedes-Benz rinnoverà l'ammiraglia Classe S, con un'importante evoluzione del design secondo le ultime cifre stilistiche di Stoccarda, con una griglia importante costellata di stelle e gruppi ottici con integrato il simbolo della Casa. A livello tecnologico sono attese come sempre tante novità: il ponte di comando potrebbe riservare sorprese, così come gli Adas, che potrebbero arrivare al livello 3. La nuova Sonderklasse, poi, proporrà un'offerta di motori totalmente aggiornata. Attese diverse opzioni per gli ibridi plug-in e, salvo imprevisti, in gamma dovrebbe esserci posto anche per unità a gasolio a vari livelli di elettrificazione. Il full electric, invece, rimarrà appannaggio della sorella EQS. Quando arriva: primavera 2026Motorizzazione: benzina, ibridi (mild e plug-in)Quanto costerà: da circa 120.000 euro Mercedes-Benz EQSLa carriera della Mercedes-Benz EQS, iniziata nel 2021, ha già visto l'arrivo di un restyling nel 2024, ma la Casa è pronta a concedere il bis. L'aggiornamento principale dovrebbe riguardare la firma luminosa, con l'arrivo della stella nei fari. Per quanto riguarda le motorizzazioni, al momento non ci sono conferme: l'attuale gamma di powertrain prevede potenze da 333 a 658 CV, con batterie da 118 kWh.Quando arriva: estate 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 130.000 euro Mercedes-Benz GLCLa nuova Suv elettrica di segmento D, che affianca la sorella termica (che per il momento rimane ancora a listino), porta al debutto una nuova griglia anteriore con 942 punti luminosi, che caratterizzerà tutti i nuovi modelli elettrici della Stella. Scenografico anche l'abitacolo, con l'Mbux Hyperscreen da 39,1. A listino per ora la 400 4Matic a trazione integrale da 490 CV, con batteria da 94 kWh e 715 km di autonomia. Nel corso dell'anno arriveranno altre quattro motorizzazioni.Quando arriva: febbraio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 72.588 euro Mercedes-Benz GLBAnche la nuova GLB nasce come modello elettrico, basato sulla nuova piattaforma Mma, ma nel corso dell'anno sarà affiancata da motorizzazioni ibride. Rispetto alla prima serie, questa Suv media da famiglia è cresciuta, arrivando a 473 cm di lunghezza. Molto tecnologici gli interni, con uno schermo triplo (sulle versioni più ricche). Il passo generoso (289 cm) ha permesso di ricavare sette comodi posti senza sacrificare lo spazio per borse e valigie: ai 540 litri del bagagliaio si aggiunge un vano anteriore da 127 litri.Quando arriva: marzo 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: da 59.300 euro (per l'elettrica) Mercedes-Benz CLA Shooting BrakeSi tratta della prima station wagon 100% elettrica della Stella: due le versioni attualmente a listino, da 272 e da 354 cavalli (con powertrain dual motor e trazione integrale), entrambe con batteria da 85 kWh, per un'autonomia che supera di slancio i 700 chilometri, grazie anche al cambio automatico a due rapporti. A giugno la gamma di motori si amplierà con la versione mild hybrid a 48V, con un motore elettrico da 20 kW integrato nella trasmissione a otto rapporti, che consente di muoversi per brevi tratti in modalità puramente elettrica.Quando arriva: marzo 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: da 58.068 euro (per l'elettrica) Mercedes-Benz VLE e VLSRealizzate sulla nuova piattaforma Van.EA a 800V, le nuove monovolume elettriche della Mercedes arriveranno nella seconda metà dell'anno, declinate in due configurazioni: la VLE, che mette a disposizione fino a otto posti a sedere, e la VLS con una impostazione premium da Grand Limousine. Questi modelli, disponibili a due e quattro ruote motrici, verranno commercializzati anche negli Stati Uniti e in Cina.Quando arriva: presentazione autunno 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: prezzi non dichiarati
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Miti a 4 ruote - Le auto più iconiche degli ultimi 50 anni: la nostra top 10 (+1)
La storia dell'automobile è un viaggio fatto di emozioni, innovazioni e modelli che hanno lasciato un segno indelebile nelle vite delle persone. Negli ultimi cinquant'anni, le auto iconiche sono state molte più delle dieci (+1) che vi presentiamo nelle schede qui sopra, ma abbiamo scelto quelle che, secondo noi, hanno saputo rappresentare un'epoca, uno stile o una rivoluzione tecnica.Dalla piccola Fiat Panda firmata Giugiaro, che ha accompagnato milioni di italiani, alla Tesla Model S che ha rivoluzionato la mobilità elettrica, passando per il piacere di guida puro di una Mazda MX-5 o l'eleganza senza tempo della Porsche 911. Perché queste auto sono leggendaQueste vetture non sono semplici mezzi di trasporto: sono simboli culturali, protagoniste di storie personali e collettive. E siamo certi che la lista potrebbe essere ancora più lunga: scorrete le schede qui sopra e diteci nei commenti quali modelli, secondo voi, meritano di entrare in questa hall of fame.
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Hyundai - La i20 MY2026 cambia i motori: ecco prezzi e versioni
La Hyundai presenta in Italia il Model Year 2026 della compatta i20. La nuova gamma della cinque porte coreana è stata semplificata, lasciando una sola motorizzazione disponibile e due allestimenti, con prezzi che partono da 21.850 euro. Nessuna novità a livello estetico, mentre i precedenti propulsori escono di scena, sostituiti dal nuovo 1.0 T-GDi da 90 CV, abbinato al cambio manuale 6 marce o all'automatico doppia frizione 7DCT. Hyundai i20 Connectline e PrimePer il 2026 i clienti potranno scegliere tra due allestimenti, Connectline e Prime. Il primo offre di serie i cerchi in lega da 16", il doppio schermo interno da 10,25", il volante multifunzione, il pacchetto di servizi connessi BlueLink e la suite di Adas Hyundai SmartSense che comprende gli abbaglianti automatici, il mantenimento attivo della corsia, la frenata automatica e il riconoscimento dei limiti di velocità. La top di gamma Prime aggiunge i cerchi da 17", i fari full Led, i vetri posteriori oscurati, gli specchietti elettrici, il climatizzatore automatico, la piattaforma di ricarica wireless e gli interni in materiali più pregiati. I prezzi della Hyundai i20 MY2026i20 1.0 T-GDi 90 CV Connectline: 21.850 euroi20 1.0 T-GDi 90 CV 7DCT Connectline: 23.350 euroi20 1.0 T-GDi 90 CV Prime: 23.350 euroi20 1.0 T-GDi 90 CV 7DCT Prime: 24.850 euro
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Renault - Filante Record: il prototipo elettrico macina 1.000 km senza ricaricare
La Renault ha tenuto fede alle promesse e ha portato su strada la concept Filante Record, presentata a Retromobile 2025. Questo laboratorio tecnologico a propulsione elettrica ha raggiunto gli obiettivi prefissati dai tecnici, dimostrando la sua efficienza nelle percorrenze ad alta velocità. A tal proposito, è stato condotto un test dedicato: la vettura ha percorso 1.008 km in 9 ore e 52 minuti (10 ore considerando anche le soste per il cambio pilota) alla media di 102 km/h, con un consumo medio di 7,8 kWh/100 km, senza mai ricaricare.La batteria è quella da 87 kWh della Scenic E-Tech di serie e, alla fine del test, l'accumulatore indicava ancora l'11% di energia residua, sufficiente per percorrere altri 120 km nelle medesime condizioni. Al volante si sono alternati tre piloti collaudatori: Laurent Hurgon, Constance Léraud-Reyser e Arthur Ferriere. Dalla concept al recordPer affrontare la prova, la Filante Record è stata affinata in galleria del vento rispetto al design originale, che prendeva ispirazione dalla 40 CV del 1925 e dalla toile Filante del 1956.Per ottenere un peso totale di 1.000 kg sono state necessarie scelte tecniche drastiche, come l'uso di componenti in stampa 3D, materiali compositi e l'adozione di steer e brake by wire. Inoltre, Michelin ha fornito pneumatici su misura.
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Anteprime - Le novità auto più attese del 2026
Il 2026 sarà un anno importante, con tante novità in arrivo. Di seguito trovate i dieci modelli a cui guardiamo con maggior interesse: c'è la Dacia, che entra nel segmento C provando a colmare una lacuna nella sua gamma, c'è la nuova BMW Serie 3 che si sdoppia in versione elettrica e termica, e poi la Gamma, la prima Suv della Lancia, il ritorno (solo elettrico) della Audi A2, la Bentley in formato compatto, la prima Rossa di Maranello a batteria... Insomma, per i prossimi mesi di carne al fuoco ce n'è davvero tanta. Dacia C-NeoLa nuova proposta del marchio di Mioveni entra nel segmento C provando a mescolare a modo suo ingredienti cari a chi cerca una media moderna, ma di sostanza, che non trascura l'immagine e si declina in una gamma versatile, fatta di versioni ibride (mild e full), a Gpl e pure con trazione integrale. Le linee sono quasi da fastback, l'assetto leggermente rialzato, stile crossover, mentre lo spazio a bordo dovrebbe superare quello delle classiche hatchback. Il corpo vettura dovrebbe essere lungo circa 4,6 metri, poggiato sulla solita (e quanto mai versatile) piattaforma Cmf-B del gruppo Renault. Lo stile è muscolare e squadrato, in scia al nuovo corso inaugurato da Duster e Bigster: una robustezza che fa il paio con la tipica essenzialità della Casa, anche se in abitacolo non mancheranno schermi fino a 10 pollici per strumentazione e infotainment. La gamma motori dovrebbe ricalcare fedelmente quella della Bigster, e quindi offrire solo versioni elettrificate, a partire da quelle a benzina mild hybrid, anche con il Gpl, per arrivare alle ibride full. Non mancherà neppure il nuovo propulsore Hybrid-G 150 4x4, che abbina il bifuel alla trazione integrale.Quando arriva: dicembre 2026Motorizzazione: Bifuel a Gpl, ibrido (mild e full)Quanto costerà: circa 20.000 euro BMW Serie 3Il modello più rappresentativo della Casa di Monaco si rinnoverà nel corso dei prossimi dodici mesi, sdoppiandosi: da un lato le versioni termiche e dall'altro, con una carrozzeria leggermente diversa, la i3 elettrica, che nascerà sulla piattaforma Neue Klasse. L'estetica delle elettriche su base Neue Klasse, nata con la Suv iX3, contaminerà anche i modelli termici: largo quindi al nuovo frontale su entrambe (chiuso sui modelli a batteria, aperto su quelli a combustione) e ai fanali a sviluppo orizzontale al posteriore. Serie 3 e i3 si dividono invece sul piano delle proporzioni: la prima mantiene il caratteristico primo volume lungo dei modelli su base Clar; la seconda invece sarà caratterizzata da un primo montante più avanzato e da una linea di cintura ascendente. La BMW ha annunciato entro il 2027 quaranta novità, tra nuovi modelli e restyling. Tutti, termici ed elettrici, adotteranno il Panoramic iDrive introdotto dalla iX3, una fascia informativa che corre sotto il parabrezza. Sulla Serie 3 termica dovrebbe trovare posto anche il volante dalla forma avveniristica e il nuovo display centrale a forma trapezoidale. La i3 debutterà con lo stesso powertrain dual motor da 469 CV della iX3 (da circa 65 mila euro). Più avanti arriveranno anche una più economica single motor e una M sopra le righe, con quattro motori elettrici, uno per ruota e oltre 1.000 CV. Anche la termica avrà la sua variante M3, oltre ai quattro e sei cilindri in linea delle versioni più tranquille.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: Termiche o elettricheQuanto costerà: circa 55-65.000 euro Audi A2Uno dei modelli più originali e affascinanti della storia moderna di Ingolstadt torna in chiave tutta elettrica, basata sulla piattaforma Meb, per una gamma con almeno due varianti di batteria. La caratteristica saliente della linea della futura A2 sarà il lunotto sdoppiato: il cristallo posteriore sarà diviso in due sezioni, come sull'antenata del 1999. A livello di volumi, le somiglianze saranno più evidenti con la VW ID.3 e la Cupra Born: come loro, anche la nuova A2 sfrutterà la prima piattaforma nativa per le elettriche del gruppo, la Meb, con un powertrain a trazione posteriore o integrale, con tante novità sottopelle: la più importante riguarda la batteria, con la nuova cella unificata, per accumulatori con due diverse capacità, da 50 e 80 kWh circa. Per quanto riguarda i powertrain, è lecito immaginare un'offerta simile alle cugine: la entry level potrebbe avere 170 CV, mentre la dual motor più potente potrebbe arrivare a 326 CV. Interessante, grazie al progresso dell'accumulatore, l'autonomia della versione più virtuosa, che potrebbe arrivare a toccare i 650 km. La A2 sarà leggermente più lunga dell'attuale A3, superando di qualche centimetro i 4,3 metri. Sarà lei l'Audi elettrica più piccola in gamma.Quando arriva: fine 2026/inizio 2027Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 45.000 euro Nissan JukeLa nuova Juke sarà soltanto elettrica, ma l'attuale termica non andrà subito in pensione, affiancando la nuova arrivata per qualche anno. Con la terza serie cambia tutto: addio alle linee tondeggianti a cui siamo abituati, che lasceranno spazio a un nuovo look fatto di tagli netti e forme segmentate. L'ispirazione viene da una concept, la Hyper Punk svelata nel 2023, della quale la nuova Suv giapponese riprenderà i tratti marcatamente poligonali.Sottopelle ci sarà la piattaforma Cmf-Ev, che può impiegare batterie più capienti rispetto alle classiche B-Suv. La Juke, però, non dovrebbe discostarsi troppo dai 50 kWh di capacità (anche per non alzare troppo il prezzo): debutterà con due ruote motrici, ma non sono da escludere delle versioni bimotore, forse anche Nismo. La nuova serie continuerà a essere costruita in Inghilterra, a Sunderland, dove la Nissan ha investito miliardi per rinnovare i propri stabilimenti, adeguandoli alle esigenze dei modelli a batteria: qui verranno prodotte Leaf, Juke e la prossima generazione della Qashqai.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 30.000 euro Lancia GammaIl secondo modello del marchio torinese arriverà nella seconda metà dell'anno, riportando in vita un nome storico: la prima Suv della Lancia sarà molto personale ed evolverà in maniera significativa il linguaggio di design portato al debutto dalla Ypsilon, con linee molto curate dal punto di vista aerodinamico. Come per la Ypsilon, anche sulla Gamma verrà proposto un setup specifico, che la differenzierà, a livello di guida e di confort, dalle sorelle francesi e americane, con le quali condivide la piattaforma Stla Medium. Anche all'interno la nuova Suv di segmento D evolverà i concetti portati al debutto dalla Ypsilon, tavolino compreso, che sarà integrato nella plancia e verrà affiancato da finiture ispirate al mondo dell'arredo, a lato del doppio schermo da 10 e 16 pollici (circa). La Gamma dovrebbe debuttare con un full hybrid da circa 150 cavalli e con versioni elettriche più potenti, anche bimotore 4x4, tra cui la futura HF Integrale che potrebbe oltrepassare i 400 cavalli. Per il momento non sono previste versioni ibride plug-in.Quando arriva: estate 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: circa 45-50.000 euro Smart #2Dopo l'addio nel 2024, la piccola due porte è pronta a tornare sul mercato con un nuovo nome e una nuova anima: nascerà in Cina, sarà soltanto elettrica e porterà al debutto tantissime tecnologie, soprattutto a livello di sistemi di assistenza alla guida. Le dimensioni resteranno ultracompatte, come quelle dell'antenata: ci si aspetta che la nuova smartina misuri, da paraurti a paraurti, circa 2,7 metri. Dentro offrirà due comodi posti e un piccolo bagagliaio pensato - come sempre - più per lo shopping che per le vacanze. Per la nuova smart verrà utilizzata una base meccanica specifica, chiamata Eca (Electric Compact Architecture): da scoprire i dettagli sul suo powertrain, ma con tutta probabilità avrà motore (e trazione) posteriore, proprio come il modello originale. La batteria dovrebbe invece avere una capacità sufficiente per offrire tra i 200 e i 250 chilometri di autonomia. Le proporzioni riprenderanno quelle della fortwo originale, ma il design (a cura del Centro stile della Mercedes) deriverà dalle Suv dispari dell'attuale gamma. Anche gli interni cambieranno parecchio: attesi un maxischermo centrale e un abitacolo ancora più spazioso rispetto ai modelli precedenti.Quando arriva: presentazione a fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 20-25.000 euro Fiat Giga PandaLa nuova segmento C di Torino arriverà dopo l'estate, anticipando di alcuni mesi la sua futura evoluzione coupé, la Fastback. Alla base della nuova Suv Fiat ci sarà la piattaforma Smart Car condivisa con Grande Panda e con la famiglia C3. Ciò significa che non verrà prodotta in Italia e forse nemmeno in Europa: voci non confermate parlano di Marocco o Turchia. In gamma ci sarà spazio per il classico tre cilindri 1.2 PureTech turbobenzina, con una potenza attorno ai 150 CV, con l'unità elettrica integrata nel cambio automatico a sei rapporti. Oltre a questo full hybrid, arriveranno anche le versioni elettriche. La Fiat Giga Panda non sarà una crossover, ma una vera Suv dalle proporzioni imponenti e massicce, con un'altezza importante. Il segmento delle C-Suv è dominato dalle due ruote motrici (anteriori), ma la Giga Panda potrà, potenzialmente, essere proposta anche in versione integrale. Che non sarà meccanica, ma come sulla sorella Grande Panda avrà un secondo motore elettrico sull'asse posteriore, tanto per le Bev quanto per le ibride.Quando arriva: autunno 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: circa 25-30.000 euro Bentley Urban SuvLa prima elettrica del marchio di Crewe sarà una Suv destinata a posizionarsi alla base dell'offerta, ben sotto alla sorella maggiore Bentayga, proponendosi come nuova porta d'accesso alla gamma di Crewe. Ancora da scoprire il nome: per ora la Casa l'ha definita Luxury Urban Suv. La nuova piccola, se così si può definire, sarà soltanto elettrica e condividerà la propria ossatura con modelli come le Audi Q6 e Porsche Macan. La piattaforma sarà infatti la PPE sviluppata dai marchi premium del gruppo Volkswagen, con la possibilità di avere versioni bimotore a trazione integrale e batterie (a 800V) piuttosto capienti.La prima Bentley a corrente, secondo la Casa, sarà in grado di ripristinare 160 chilometri di autonomia in sette minuti. Questa EV verrà prodotta nella Dream Factory di Crewe, cittadina del Cheshire dove è nato il marchio. Al suo fianco, però, i motori a benzina rimarranno in gamma ancora per molti anni: la Bentley svilupperà auto endotermiche anche dopo il 2035, con ibride plug-in e serie speciali con propulsori plurifrazionati senza elettrificazione.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 150.000 euro Porsche 718Dopo una gestazione lunghissima, le eredi elettriche di Boxster e Cayman sono finalmente in rampa di lancio: dovremmo vederle verso fine anno, con commercializzazione a partire dal 2027. La nuova serie delle sportive di Stoccarda declinerà l'elettrico in chiave emozionale, con grande attenzione riposta nel feeling in frenata: le 718 avranno la funzione rigenerativa, ma la parte principale della decelerazione sarà gestita dal pedale del freno. La Porsche ha sviluppato una piattaforma specifica per la nuova generazione delle 718: qui la batteria sarà montata alle spalle dei sedili, per garantire un comportamento dinamico simile a quello di un modello con motore termico centrale. E soprattutto una posizione di guida adeguatamente vicina all'asfalto. Le indiscrezioni parlano di un peso da 1.600-1.700 kg circa: un valore notevole per un'elettrica, tanto più se si considera che la batteria potrebbe conservare una capacità simile alla concept Mission E (80 kWh), per un'autonomia di oltre 400 km. Potenze da quasi 400 CV in su, varianti single e dual motor, impianto a 800 volt. La Porsche avrebbe preso in considerazione anche l'idea di salvare il sei cilindri boxer sulle versioni al top di gamma (GT4 e Spyder, con le relative RS). In una versione turbo e ibrida, però, derivata dal T-Hybrid introdotto sulla 992.2 GTS. Un powertrain perfetto anche per via dei suoi ingombri ridotti.Quando arriva: presentazione a fine 2026Motorizzazione: elettrica, termicaQuanto costerà: circa 80.000 euro Ferrari elettricaPartiamo con i tempi: vedremo le forme definitive - probabilmente da crossover - dell'Elettrica solo in primavera, in occasione della presentazione ufficiale. Prima, a inizio anno, avremo inveceun assaggio degli interni, che offriranno quattro sedute, tante quante le portiere. Gli accumulatori a 880 volt sono uno dei fiori all'occhiello della Ferrari Elettrica: interamente progettati e assemblati a Maranello, sono integrati direttamente nel telaio. Composti da 210 celle suddivise in 15 moduli, hanno una capacità lorda di 122 kWh, per un range superiore ai 530 km e una potenza massima di ricarica di 350 kW. La Ferrari Elettrica sarà una vettura di grandi dimensioni, lunga circa cinque metri con un passo, già confermato, di 296 cm. Sei cm in meno rispetto alla Purosangue, per garantire maggiore reattività. Il peso, 2.300 kg circa, sarà così ripartito: 47% all'anteriore e 53% al posteriore. Quattro motori elettrici, due all'anteriore e due al posteriore. Entrambi gli assi saranno sterzanti per migliorare la maneggevolezza, mentre la potenza teorica complessiva arriverà a 1.129 CV, ripartiti per lo più al posteriore. Quella effettiva supererà i 1.000 CV in Boost Mode. Per il sound, nulla di artificiale ma un'amplificazione della "voce" elettrica.Quando arriva: ottobre 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 500.000 euro
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Con 4R di gennaio - QNovità 2026: tutte le auto in arrivo, dalle citycar alle sportive da sogno
Il 2026 sarà un anno ricchissimo di novità. In rampa di lancio ci sono tantissimi modelli in più rispetto a quelli presentati lo scorso anno e, come da tradizione, li abbiamo raccolti nel nostro allegato QNovità, che trovate gratuitamente con il nuovo numero Quattroruote, in edicola a partire dal 3 gennaio. 72 pagine piene zeppe di auto nuove (ce ne sono quasi 200 modelli) in procinto di arrivare sul mercato o di essere presentati. Da gennaio a dicembre, li abbiamo raccolti nelle ormai tradizionali sezioni Alte, Basse e Cattive, rispettivamente dedicate a SUV e crossover; hatchback, berline e wagon; sportive di ogni forma. Senza scordare i test che abbiamo effettuato con la Peugeot 308 e la Linktour Alumi, oltre all'immancabile Top 10 delle auto più attese di quest'anno, che abbiamo ricostruito con dei rendering basandoci su informazioni raccolte in prima persona, indiscrezioni e foto spia di muletti avvistati in tutto il mondo. Quello che è appena iniziato sarà, finalmente, l'anno della Fiat Giga Panda (il cui nome è ancora da scoprire), che arriverà sul finire dell'anno insieme alla sorella Fastback. I costruttori italiani hanno in serbo anche tanti altri lanci, dall'arrivo in concessionaria delle Alfa Romeo Tonale restyling al debutto della nuova Lancia Gamma. Non mancheranno modelli economici (stranieri) dai prezzi particolarmente contenuti, come il trittico nippo-francese composto dalla Renault Twingo e dalle sue derivate a marchio Dacia e Nissan. O ancora il poker del gruppo Volkswagen, che quest'anno lancerà una nuova offerta di piccole elettriche dai listini molto concorrenziali. E poi ci sono le sportive, con modelli pronti a far sognare gli appassionati, e il calendario con tutte le novità in arrivo divise trimestre per trimestre. Insomma, ce n'è davvero per tutti: per scoprire tutti i dettagli sulle auto in arrivo nel 2026 non vi resta che fare un salto in edicola.
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Quotazioni - Auto usate 2025: i modelli che tengono di più il valore
Dopo la rapida e a tratti impetuosa crescita registrata nel triennio 2021-2023, già dal 2024 le quotazioni delle auto usate hanno iniziato lentamente a scendere, seppure con modalità differenti per le diverse anzianità. Ma quali sono i modelli che, in base ai dati dell'Analisi di mercato, la divisione di Quattroruote Professional che si occupa delle quotazioni, tengono meglio, come si dice in gergo, il valore? Cos'è il VR% e perché è importante per le quotazioniTutto dipende, ovviamente, dall'anzianità della vettura, tenendo presente che il parametro di riferimento è il cosiddetto Valore Residuo Percentuale (VR%), un indicatore espresso in percentuale, appunto, rispetto al prezzo di listino attualizzato, cioè quello in vigore al momento dell'acquisto corretto con la variazione dei prezzi al consumo. Nelle tabelle sottostanti sono riportati, per tre anzianità di riferimento (usato di 12 mesi, 48 e 72 mesi) i dieci modelli con il VR% più alto. Fattori che influenzano valore residuo e quotazioneOvviamente, il VR% può essere calcolato rispetto a qualsiasi anzianità del modello ed è solo un dato di partenza per calcolare la quotazione teorica del singolo esemplare, che cambia in base alle specifiche caratteristiche. Le principali variabili in gioco sono la percorrenza complessiva, lo stato della carrozzeria e degli interni, la manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata, la presenza di accessori qualificanti. Non solo. Il valore effettivo del singolo esemplare dipende poi dalla domanda e offerta esistenti sullo specifico modello in un determinato momento e in una determinata zona. Insomma, come sempre, il prezzo di vendita lo fa il mercato. Classifica dei modelli con il VR% più altoTutto ciò premesso, limitatamente ai cinque modelli con il VR% di vendita Iva inclusa più alto, la fotografia scattata dall'Osservatorio Quattroruote Professional nelle tre situazioni considerate è la seguente: Usato di 12 mesiMARCA E MODELLOVR %Mustang91,63%Mazda MX-5 4 serie90,60%Subaru BRZ 2 serie89,27%Toyota Land Cruiser 250/25187,05%Porsche Macan83,53% Fonte: Osservatorio Quattroruote Professional Usato di 48 mesiMARCA E MODELLOVR %Toyota Land Cruiser 150/15578,26%Subaru BRZ 1 serie78,20%Abarth 69574,63%Mercedes Classe G (*461/3/5)73,13%Mazda MX-5 4 serie72,65% Fonte: Osservatorio Quattroruote Professional Usato di 72 mesiMARCA E MODELLOVR %Suzuki Jimny 4 serie87,91%Toyota GT8671,74%Nissan Z71,54%Subaru BRZ 1 serie69,74%Toyota Land Cruiser 150/15569,07% Fonte: Osservatorio Quattroruote Professional
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Regno Unito - Addio endotermiche: Jaguar produce l'ultima F-Pace e prepara la Type 00
La Jaguar arriva a un altro punto di svolta. Si chiude infatti definitivamente la produzione della F-Pace nella fabbrica inglese di Solihull e con lei termina la carriera endotermica del marchio, ormai deciso a rilanciarsi nel settore delle elettriche. La Suv, che ha debuttato nel 2016 come prima Jaguar a ruote alte, è stata offerta in varianti benzina, diesel e plug-in hybrid. L'ultimo esemplare, di colore nero, appartiene alla gamma sportiva SVR ed entrerà immediatamente nella collezione del Jaguar Daimler Heritage Trust. Scossoni ai vertici, si aspetta la Type 00La notizia giunge in un momento complesso per la Jaguar: dopo i feedback negativi sul cambio di strategia e di immagine e dopo il lancio della discussa concept Type 00, la Casa ha affrontato le voci sull'uscita del designer Gerry McGovern, finora tiepidamente smentite ("non l'abbiamo licenziato", si è limitata a dire la Casa) e dell'amministratore delegato Adrian Mardell. Quest'ultimo è stato sostituito da P.B. Balaji di Tata Motors, che deve raccogliere un testimone difficile: la Jaguar è ora sostanzialmente priva di modelli a listino e attende il lancio della elettrica di serie nel 2026 per riprendere il suo cammino. Nel frattempo, noi di Quattroruote abbiamo già provato la Type 00, ricavandone interessanti impressioni. Nessun modello-ponteLa scelta di non prevedere un periodo di convivenza tra modelli di vecchia e nuova generazione è unica nel panorama automobilistico e fa riflettere sulla complessità delle sfide che l'industria ha affrontato in questi ultimi anni. Per la Jaguar il settore premium è già votato agli elettroni e la scelta senza ritorno che è stata fatta ne plasmerà il futuro e il successo commerciale.
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Centro prove - Le 10 regine dellaccelerazione: chi domina sullo 0-100 km/h?
Se è vero che oggi gli argomenti di discussione virano spesso verso altri lidi (infotainment, consumi, Adas), quando si entra nel territorio della prestazione c'è ancora un solo numero in grado di tracciare, meglio di ogni altro, il profilo di una vettura: accelerazione 0-100 km/h. Basta quello, che siano quattro, otto o dodici secondi, per ottenere una sintesi delle capacità di un'auto e far comprendere al volo se si tratta di un prodotto brillante, oppure no. Perché sono decenni che lo 0-100 ce l'abbiamo in testa: per noi appassionati questo valore è uno dei termometri della performance.Di seguito, quindi, vi presentiamo la Top 10 delle sportive più scattanti mai passate dal nostro Centro prove di Vairano, dalla posizione più bassa alla vetta della classifica. 10. McLaren 720S Coupé - 2,70 secondiRimpiazzata dalla più prestante 750S, la precedente 720S provata su Quattroruote nel 2018 continua a occupare la decima piazza assoluta in materia di accelerazione. Lo fa con un ottimo 2,7 secondi sullo 0-100, valore di rilievo se si considerano i 720 CV e la sola trazione posteriore. Più che lo scatto breve, è interessante l'allungo: 0-200 in 7,07 s e chilometro da fermo in 17,87 s con uscita a 296,8 km/h. 9. McLaren 570S Spider - 2,67 secondiAl nono posto un'altra McLaren, la più piccola 570S Spider, che si mette dietro la sorella maggiore con un vantaggio di soli 3 centesimi. A 200 km/h ci arriva in 8,32 s e il km da fermo in 18,8 s (uscita a 276,1 km/h). 8. Porsche Taycan Turbo S - 2,65 secondiNella classifica ristretta entra anche una elettrica, forte della sua potenza massima combinata (761 CV di picco massimo, 680 cavalli costanti) e, soprattutto, della sua architettura bimotore che di fatto la rende una 4x4. Così, in termini di motricità e scatto breve, la Porsche Taycan Turbo S è riuscita a mettere a segno un tempo straordinario: 2,65 secondi, un'accelerazione mostruosa cui contribuisce anche la scelta di averla dotata di un riduttore con due rapporti, con il primo più corto proprio per favorire gli scatti e il secondo per gli allunghi; che sono buoni, per inciso, ma non quanto quelli delle sportive tradizionali: il km viene tagliato dopo 19,47 secondi. 7. Lamborghini Huracán Evo Coupé - 2,64 secondiTempo strepitoso per questa Huracan Evo Coupé, con la trazione integrale e una logica di funzionamento del launch control evidentemente ben a punto. 2,64 sono i secondi necessari per bruciare lo scatto breve, mentre l'allungo garantito dal V10 5.2 consente di bruciare il km da fermo in 19,18 secondi, sfondando il muro dei 270 km/h. 6. Maserati GT2 Stradale - 2,57 secondiSole due ruote posteriori, ma un launch control che lavora bene e un notevole grip meccanico garantito dai pneumatici specialistici. Così, alla Maserati GT2 Stradale sono sufficienti 2,57 secondi per chiudere la pratica dello 0-100 km/h, con la sua corsa che prosegue senza cali nel corso dei mille metri di test uscendone a 268,8 km/h dopo 19,08 secondi. 5. Porsche 918 Spyder - 2,56 secondiQui andiamo un po' indietro nel tempo, precisamente nel novembre del 2014 quando la prima supercar plug-in ibrida della storia ha varcato i cancelli della nostra pista di Vairano. La potenza combinata di 893 cavalli arrivava da un motore elettrico sistemato sull'asse anteriore e una seconda unità a batteria sistemata dietro, a supporto del termico: un V8 aspirato di 4.6 litri strettamente derivato dalla Porsche RS Spyder di classe LMP2 che gareggiava nell'American Le Mans Series e alla 24 Ore di Le Mans. Grazie alla notevole cavalleria e alla trazione sulle quattro ruote, la Porsche 918 Spyder siglava, all'epoca, il record assoluto sullo 0-100: 2,56 secondi; notevolissimo, poi, l'allungo: 17,96 secondi sul km, con una velocità di 291,6 km/h. 4. Porsche 911 GT2 RS - 2,55 secondiIl record della 918 Spyder è stato poi infranto, qualche tempo dopo, da un'altra Porsche: la GT2 RS su base 991, ancora oggi senza un'erede diretta (ma che dovrebbe arrivare a breve). Con 700 cavalli, 750 Nm di coppia e un telaio in splendida forma (materiali compositi di ogni genere in ogni dove per contenere il peso in 1.545 kg), questa supersportiva ha fatto valere la proverbiale motricità di tutte le 911 staccando un tempo di 2,55 secondi. Rispetto alla 918 Spyder, però, in allungo perde qualcosa, uscendo dal km con 10 km/h in meno (281,0). 3. Lamborghini Revuelto - 2,41 secondiLe supercar plug-in, nel frattempo, si sono evolute ed ecco arrivare la Lamborghini Revuelto, con 1.015 cavalli spremuti dal colossale V12 aspirato di 6.5 litri abbinato a ben tre motori elettrici, di cui due deputati a dare moto alle ruote anteriori. Con un tempo di 2,41 secondi sullo scatto breve, si pone sul gradino più basso del podio; tuttavia, in questo caso, considerare solo lo 0-100 è poco indicativo: una volta lanciata, la Lambo riesce infatti a dare sfogo a tutta la sua potenza propulsiva e così le bastano 7,06 secondi per arrivare a 200 km/h e appena 17,63 per tagliare il km, con una punta d'uscita di ben 298,06 km/h. 2. Audi RS e-tron GT Performance - 2,19 secondiPer raccontare questo secondo posto, dobbiamo spoilerarvi la vincitrice di questa Top 10. L'Audi RS e-tron GT Performance, infatti, ha stampato lo stesso identico tempo (2,19 secondi) della Ferrari SF90 Stradale. Tuttavia, mettiamo la sportiva di Maranello al primo posto perché molto più rapida dell'Audi in tutti gli altri traguardi, dai 200 km/h ai 400 e 1.000 metri. Ciò non sminuisce, comunque, una prestazione di assoluto rilievo, ottenuta grazie alla spinta congiunta di un motore per ogni asse e a una potenza di picco di ben 925 cavalli e 1.000 Nm di coppia. lo stacco da fermo di quest'Audi a impressionare, basti pensare che nel primissimo spunto, da 0 a 30 km/h, rifila quasi un decimo alla Ferrari: 0,36 secondi anziché 0,43. 1. Ferrari SF90 Stradale - 2,19 secondiAnd the winner is Come già anticipato, la SF90 Stradale, forte di un powertrain straordinario da 1.000 cavalli combinati e di un favorevole rapporto peso-potenza, oltre che di strategie di partenza molto raffinate. Detto del tempo sullo 0-100, identico a quello dell'Audi RS e-tron GT, è l'allungo a fare davvero la differenza con qualsiasi altra vettura: la Ferrari detiene infatti anche i record assoluti sullo 0-200 km/h (soli 6,27 secondi), sui 400 metri (9,30 secondi, 242,5 km/h) e sul km da fermo (17,09 secondi, 303,43). Dunque, per riscrivere nuovi riferimenti, aspettiamo al varco la Ferrari F80
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Lamborghini Diablo - Quando il Diavolo vestiva... Gandini
Negli anni '90, per chi cresceva tra poster e modellini, poche auto erano in grado di catturare l'immaginazione come la Lamborghini Diablo. Bassa, larga e tagliente, imponeva la propria presenza già da ferma: un'immagine che per un bambino significava velocità assoluta, forse la più estrema del panorama automobilistico dell'epoca. Dietro questo impatto visivo si celava una storia complessa. La Diablo nacque in un periodo creativo esaltante ma instabile per Lamborghini, con la responsabilità di sostituire la Countach, vettura che aveva garantito la sopravvivenza della Casa nei momenti più difficili. Il progetto P132 e la sfida ai rivaliIl progetto P132, guidato dall'ingegnere Luigi Marmiroli, aveva il compito di conciliare prestazioni, comfort e sicurezza, confrontandosi con concorrenti in rapida evoluzione come la Ferrari Testarossa, la Porsche 959 e la F40. Marmiroli approfondì la conoscenza del marchio recandosi direttamente da Ferruccio Lamborghini e studiando da vicino Miura e Countach, per interpretare con precisione l'identità che la nuova vettura avrebbe dovuto incarnare. Design e motore: la firma di Gandini e il V12 da 492 CVIl design fu affidato a Marcello Gandini, il cui tratto aveva già definito l'immagine Lamborghini nei decenni precedenti. La scelta del motore ricadde su un V12 L522 da 5,7 litri, capace di 492 CV e 580 Nm di coppia, con iniezione elettronica LIE e quattro alberi a camme in testa. Il telaio tubolare e la distribuzione interna dell'albero motore abbassavano il baricentro, mentre lo sviluppo aerodinamico fu condotto anche al Laboratoire Aérodynamique Eiffel. Le prime prove su strada e pista a Nardò segnarono le fasi cruciali del progetto. L'arrivo di Chrysler come investitore nel 1987 permise di sostenere i test e accelerare lo sviluppo, nonostante i ritardi che posticiparono il lancio, originariamente previsto per il 1988. Il debutto e l'evoluzione della DiabloIl nome Diablo fu scelto in prossimità della presentazione ufficiale, avvenuta il 20 gennaio 1990 a Montecarlo, segnando l'inizio della produzione di una delle Lamborghini più iconiche. La Diablo si evolse rapidamente, introducendo la trazione integrale con la versione VT del 1993 e aggiornamenti tecnici come ammortizzatori elettronici e servosterzo. Le versioni SE30, SV e GT rappresentarono i vertici prestazionali della gamma, con potenze fino a 575 CV e pesi ridotti fino a 1.460 kg. La Diablo GT-R e la SV-R portarono il V12 anche in pista, consolidando l'esperienza agonistica della Casa. Il restyling del 1998, sotto la guida di Luc Donckerwolke e la proprietà Audi, ammodernò linee e motore, introducendo la 6.0 con 550 CV e 620 Nm, mantenendo l'usabilità quotidiana senza rinunciare alle prestazioni estreme. Un'eredità che dura nel tempoCon 2.903 esemplari prodotti fino al 2001, la Diablo chiuse il suo ciclo cedendo il testimone alla Murciélago, lasciando un'eredità tecnica e stilistica che ha influenzato la Lamborghini contemporanea, confermando il valore di un progetto che seppe coniugare audacia estetica e precisione ingegneristica.
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Stati Uniti - Arizona, via i limiti sullInterstate 8: di giorno liberi, di notte 80 miglia
Chi percorre le strade degli Stati Uniti rimane sempre stupito nel riscontrare limiti di velocità anche in zone pressoché deserte. Ora qualcosa sta iniziando a cambiare: lo Stato dell'Arizona ha fatto il primo passo per eliminare i limiti in alcune strade rurali, ossia arterie che attraversano aree desertiche o poco urbanizzate. A tal fine è stato emanato il RAPID Act (Reasonable and Prudent Interstate Driving) per verificare i risultati relativi al traffico e agli incidenti.La nuova norma, che non si applicherà ai veicoli commerciali, sarà per il momento limitata al tratto statale della Interstate 8: si tratta di un'autostrada che collega San Diego, in California, a Casa Grande, tra Phoenix e Tucson, passando, tra l'altro, per il deserto di Sonora. Zero limiti di giorno, 80 miglia di notteIn un mondo dove i limiti aumentano e le velocità si abbassano per contrastare l'inquinamento, il progetto dell'Arizona è piuttosto semplice: i legislatori statali hanno attribuito la scelta alla necessità di ridurre i tempi di percorrenza notoriamente lunghi in tratti sostanzialmente privi di traffico e di particolari pericoli. Le multe ci saranno ancora, ma saranno legate alla guida pericolosa, mentre i limiti nelle zone indicate avranno due livelli: nessuna indicazione di giorno se non il buonsenso dei guidatori e 80 miglia (128 km/h) di notte. Per individuare le zone adatte a questo progetto pilota sono stati tenuti in considerazione alcuni fattori fondamentali: distanza dai centri abitati, numero di incidenti negli ultimi 5 anni inferiore alla media nazionale e segnaletica e infrastrutture allineate agli standard più recenti. L'esempio del MontanaL'Arizona non è comunque il primo Stato a eliminare le limitazioni. Con il "Reasonable and Prudent Act" il Montana non ha imposto vincoli diurni di velocità sulle strade dal 1955 al 1974 e dal 1995 al 1999 ed è proprio a questo esempio che si è ispirato il nuovo RAPID Act. Nel Montana la legge fu cambiata nel 1975 dopo l'Emergency Energy Highway Conservation Act del presidente Richard Nixon, che influenzò anche le scelte dei costruttori di auto in tema di dispositivi antinquinamento. Con una bella dose di spirito il Montana accettò l'imposizione dei limiti di 55 miglia orarie (88 km/h) creando una specifica multa da appena 5 dollari per i trasgressori, che venivano multati per "spreco non necessario di risorse naturali".
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Mercato del nuovo - Prezzi auto 2025: primo stop agli aumenti dei listini dopo 4 anni
Una premessa: stabilire il prezzo medio reale di vendita delle auto nuove è impossibile. Le somme che gli acquirenti pagano alle concessionarie, infatti, dipendono da quattro variabili: le versioni di ciascun modello realmente acquistate, indipendentemente da quelle presenti nel listino; le campagne promozionali delle Case in vigore al momento dell'acquisto; gli optional a pagamento inseriti da ciascun cliente su ogni singolo esemplare al momento dell'acquisto; gli sconti praticati dalle concessionarie al singolo cliente (che spesso dipendono a loro volta da altre variabili quali la presenza di un usato in permuta e l'acquisto di un finanziamento).Certo, le campagne sono note, ma le altre tre variabili no. Dunque, non è possibile conoscere l'importo medio reale fatturato in Italia ai clienti, che pure alcuni centri studi stimano, e, quindi, sapere se questa somma è aumentata o diminuita nell'anno che si sta per concludere. Prezzo medio complessivo giù dell'1,2% però possibile sapere cosa è accaduto ai prezzi di listino, un dato ufficiale comunicato dalle Case e che Quattroruote Professional tiene costantemente monitorato. Ebbene, a dicembre 2025 la media dei prezzi di listino di tutte le versioni di tutti i modelli in vendita in Italia è diminuita, rispetto a dicembre 2024, dell'1,2% in presenza di un'inflazione che invece a novembre (ultimo dato disponibile) è aumentata, sempre su base annua, dell'1,2%. Primo calo dopo quattro anni di aumentiAttenzione, però, si tratta di un dato grezzo riferito all'offerta complessiva di tutte le Case e, dunque, rappresentativo unicamente delle politiche industriali e commerciali dei costruttori. Si tratta comunque di un'indicazione interessante, considerando che un anno fa l'analogo dato aveva registrato una crescita dello 0,8% rispetto a dicembre 2023, che due anni or sono l'incremento era stato del 9,1% su dicembre 2022, del 12% a dicembre 2022 su dicembre 2021 e del 3,9% a fine 2021 nel confronto con dicembre 2020. Prezzo medio omogeneo su dello 0,9%Il dato è grezzo - si diceva, e dunque da prendere con le molle - perché nell'arco del 2025, come ogni anno, l'offerta delle Case è sensibilmente cambiata e, dunque, la fotografia del listino scattata a dicembre 2025 non è esattamente sovrapponibile all'analoga fotografia scattata un anno fa. In questi dodici mesi, infatti, molti modelli e versioni sono entrati/usciti dai listini, sono sbarcati in Italia due brand assenti 12 mesi fa - Geely e Tiger e sono usciti dal mercato Jaguar e ZD, che non ha più nel listino delle autovetture la D2s in versione M1, presente fino a giugno 2025. Dunque, se invece di confrontare l'offerta complessiva delle Case si considerano solo i modelli/versioni che erano a listino a dicembre 2024 e che ancora lo sono oggi, la media dei relativi prezzi risulta in crescita dello 0,9%, ossia di una misura leggermente inferiore al tasso ufficiale dell'inflazione, pari, come detto, a novembre (il dato di dicembre non è ancora disponibile), all'1,2%. Prezzo medio ponderato giù dello 0,7%C'è poi un terzo punto di vista dal quale è possibile osservare la dinamica dei prezzi di listino: il prezzo medio ponderato con i dati di immatricolazione di ciascun modello in un arco di tempo sufficientemente lungo, per esempio il trimestre precedente, in modo da ricavare un prezzo che, al netto di sconti delle concessionarie, campagne delle Case e optional a pagamento scelti da ciascun cliente, si avvicini il più possibile a quello reale di vendita, che per definizione non può essere noto. Ebbene, facendo questo esercizio, si scopre che a dicembre 2025, il prezzo medio ponderato delle auto in vendita in Italia, un buon indicatore della dinamica della domanda, è diminuito dello 0,7% rispetto a dicembre 2024.
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Anteprima - Alfa Romeo 2026: tutte le novità in arrivo, aspettando Giulia e Stelvio
Il 2026 sarà, per l'Alfa Romeo, un anno di transizione: le novità si concentrano principalmente sul restyling della Tonale, presentato lo scorso ottobre e pronto ad arrivare nelle concessionarie all'inizio del prossimo anno. Alla Suv di segmento C si aggiungono il Model Year 2026 della Junior e gli allestimenti Milano Cortina 2026 dedicati alle Olimpiadi invernali, di cui il gruppo Stellantis è partner ufficiale. Riflettori puntati sull'inizio del 2027, quando verranno presentate le nuove Giulia e Stelvio: quelle attuali rimarranno in gamma almeno per tutto il prossimo anno. Alfa Romeo TonaleLa Suv media, che ha debuttato nel 2022, si aggiorna con novità che riguardano stile, tecnica e gamma prodotto. A catturare immediatamente lo sguardo c'è il nuovo paraurti ridisegnato con il trilobo allargato, prese d'aria più pulite e uno scudetto concavo ispirato alle storiche 33 Stradale e GT 2000. La presenza su strada migliora sensibilmente grazie anche alle nuove carreggiate, allargate di un centimetro, che si affiancano allo sbalzo anteriore leggermente ridotto. Minimi i ritocchi ai gruppi ottici posteriori, nuovo il disegno dei cerchi di lega da 19 e 20. All'interno il quadro strumenti conserva la struttura a cannocchiale, ma i materiali migliorano nei punti di contatto, con finiture più curate e nuove combinazioni cromatiche. Inedito il selettore rotativo del cambio, che sostituisce la leva tradizionale, contribuendo a una maggiore pulizia d'insieme. Rimangono (per fortuna) i paddle di alluminio ricavati dal pieno dietro il volante. L'infotainment può contare su un processore più rapido, sugli aggiornamenti software over-the-air e la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. invariata la gamma motori, che comprende il 1.5 turbo mild hybrid da 175 CV, la plug-in da 270 CV e, per chi percorre tanti chilometri, il 1.6 turbodiesel da 130 CV con trasmissione automatica a 6 marce. Cinque gli allestimenti, compresa la nuova serie speciale Milano Cortina 2026.Quando arriva: già disponibileMotorizzazione: mild hybrid, plug-in, gasolioQuanto costerà: da 39.850 euro Alfa Romeo Junior MY26Piccole novità per la Suv compatta del Biscione, con l'ingresso a listino delle nuove versioni Sprint e Ti: tanti dettagli sportivi, sedili avvolgenti riscaldati e regolabili elettricamente, pedaliera e battitacco in alluminio. A listino arrivano anche i pacchetti Sport e Techno, che ampliano la dotazione con i sedili Sabelt rivestiti di Alcantara, i fari a matrice di Led e la guida assistita di livello 2. Invariata la gamma motori, con la mild hybrid da 145 CV (anche nella versione Q4 a trazione integrale) e l'elettrica da 156 e 282 CV. Quando arriva: già disponibileMotorizzazione: mild hybrid, elettricaQuanto costerà: da 30.750 euro Serie speciale Milano Cortina 2026In qualità di sponsor dei giochi olimpici di Milano Cortina 2026, l'Alfa Romeo fornirà (insieme agli altri brand del gruppo Stellantis) i mezzi per atleti, dirigenti e ospiti della manifestazione. Per l'occasione è stata anche lanciata una serie speciale chiamata proprio Milano Cortina 2026, destinata a Junior e Tonale e disponibile per tutte le motorizzazioni. La dotazione di questi modelli si arricchisce del bodykit nero lucido con inserti argentati su minigonne e paraurti, cerchi di lega diamantati, pinze freno nere, vetri posteriori oscurati, il badge Sport Speciale sul parafango e i loghi delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi sui montanti centrali. All'interno luce ambientale, pedaliera in alluminio e rivestimenti di Alcantara con dettagli in pelle e cuciture a contrasto.Quando arrivano: già disponibiliMotorizzazione: mild hybrid, plug-in, elettrica, gasolioQuanto costerà: da 35.250 euro (Junior), 45.540 euro (Tonale) Alfa Romeo Giulia e StelvioLe versioni attualmente in gamma rimarranno in produzione nello stabilimento di Cassino almeno fino al 2027. L'ha confermato Santo Ficili, ceo del Biscione, durante la presentazione del restyling della Tonale. Le ammiraglie dell'Alfa Romeo celebrano il debutto del Quadrifoglio su un'auto di produzione, avvenuto nel 1963, con 63 esemplari numerati della serie speciale Quadrifoglio Collezione. Nel frattempo, complice anche un mercato che si è rivelato meno ricettivo del previsto nei confronti delle auto elettriche, l'Alfa Romeo si è presa del tempo per lavorare alla nuova piattaforma che farà da base alle prossime generazioni di Giulia e Stelvio. Che non vedranno la luce prima del 2027, quando arriveranno sul mercato sia in versione 100% elettrica, sia con motorizzazioni ibride a benzina.
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