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Aggiornato: 37 min 50 sec fa

Mode social - Auto addobbate come alberi di Natale: Il Codice dice no (e le multe sono pesanti)

Dic 24,2025
Cosa non si fa sui social per qualche like in più: in questi giorni girano video che mostrano carrozzerie di auto ricoperte di addobbi natalizi luminosi, con lucine colorate intermittenti su portiere, cofano, tetto e attorno ai gruppi ottici. Si tratta di filmati pubblicati puntualmente a inizio dicembre, ormai da qualche anno, col veicolo fermo in area privata a scopo dimostrativo. Gli autori di queste gag virali, però, talvolta omettono di evidenziare un punto chiave: circolando su strade pubbliche con vetture così addobbate si rischia grosso. Vietato addobbare e circolareLe luci intermittenti o colorate possono distrarre gli altri utenti della strada, inducendoli in errore, magari scambiando il veicolo privato per un mezzo di soccorso o di Polizia. Numerosi gli articoli del Codice della strada applicabili dalle Forze dell'ordine che dovessero fermare l'auto: anzitutto l'articolo 72 per la circolazione con dispositivi non conformi (87 euro di sanzione). La norma stabilisce inoltre quali luci possano essere presenti: multa di 42 euro e taglio di un punto patente (articolo 153). I Led sono parzialmente amovibili (pur sempre fissati alla carrozzeria), e non esiste collaudo in Motorizzazione per... addobbi natalizi. Potrebbe tuttavia ravvisarsi anche una modifica delle caratteristiche costruttive o funzionali del veicolo (articolo 78): ammenda di 430 euro e ritiro del libretto. Qualora infine il conducente venga coinvolto in un sinistro, potrebbe essere ritenuto del tutto o in parte responsabile e costretto a pagare i danni: magari le strisce a led colorate hanno indotto altri utenti a distogliere l'attenzione dalla strada. Il caso di BariQuando si pubblicano quei video sui social, uno dei problemi è che può scattare in chi li guarda il desiderio di emulazione. Forse è il caso del conducente che circolava con un'auto addobbata in stile albero di Natale il 22 dicembre 2025 sulla Statale 16 di Bari. Dopo che le Forze dell'ordine hanno intimato l'alt al guidatore, questi ha proseguito la marcia, schiantandosi contro un muretto: al volante un 20enne con precedenti penali, arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
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Centro prove - Le 10 auto più convenienti: la classifica per spesa euro/100 km

Dic 24,2025
Se leggete Quattroruote, conoscete già il costo /100 km: una cartina di tornasole che dà un'idea ben precisa di quanto sia efficiente (e risparmiosa) una vettura. Prende in esame il consumo, rilevato dal nostro Centro prove, e il costo del carburante (benzina, gasolio, Gpl, energia elettrica): in sostanza, il prezzo da pagare per percorrere 100 km. Nella classifica qui sotto trovate le auto con motore termico (ibride, gasolio, bifuel Gpl) più convenienti provate da Quattroruote,dalla decima alla prima. Questi i prezzi dei carburanti - aggiornati al mese di novembre dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica - presi in esame per il calcolo:Benzina: 1,719 /litroGasolio: 1,682/litroGpl: 0,694/litro 10. EMC Sei 1.5 A/T GplSe è vero che il consumo di questa Suv italo-cinese è alto in quasi tutti gli scenari (in città, per esempio, percorre solo 10,2 chilometri con un litro di benzina), la presenza della doppia alimentazione, con il Gpl, abbassa molto i costi di utilizzo: per fare 100 chilometri, con lei si spendono 8,12 euro. 9. Volkswagen Passat 2.0 TDI 150 CVUna station come non se ne vedono quasi più, la Passat. Con l'immarcescibile 2.0 TDI da 150 CV e il cambio Dsg, è una perfetta macinatrice di chilometri, e vanta un bagagliaio da ben 523 litri (reali). Il costo è pari a 8,09 /100 km. 8. Hyundai Kona HevIl powertrain ibrido full da 138 cavalli della Hyundai Kona è molto efficiente: in città si percorrono ben 28,8 chilometri con un litro di benzina, in statale 22,1. Ne consegue un costo/100 km pari a 8,02. 7. Honda Civic 2.0 HevCon 21,3 km/litro rilevati in media, la Civic è fra le berline ibride full più risparmiose. Senza che si perda granché in termini di prestazioni: se serve, è comunque in grado di staccare uno 0-100 km/h in 6,9 secondi. Con lei, per percorrere 100 chilometri si spendono 7,97 euro. 6. Dacia Bigster Hybrid 155Una Suv di dimensioni generose - 4,57 metri da un paraurti all'altro - che, in città, percorre ben 30,3 chilometri con un litro di benzina (21,4 in media). Ne consegue un costo /100 km pari a 7,92. 5. Honda Jazz HevCon i suoi 122 cavalli - il powertrain è ibrido full in serie - la piccola giap percorre 19,6 km/litro in media, con una punta di 28,2 km/litro in città (sempre dati rilevati dal Centro prove). Il costo medio è pari a 7,68 /100 km. 4. Mazda 2 1.5 HybridSorella gemella della Yaris, prevede lo stesso powertrain ibrido full da 116 CV, ma vanta un cuore elettrico più potente, da 80 CV. Anche grazie a lui, sfodera un consumo medio da riferimento della categoria, pari a 23 km/litro. Il costo medio è di 7,37 /100 km. 3. Dacia Jogger 1.0 TCe Eco-G 100 CVLa nuova versione, con potenza portata a 120 CV, è già in rampa di lancio, ma si trovano ancora nelle concessionarie diverse Jogger con il 1.0 TCe da 100 CV e alimentazione bifuel: il costo medio di 6,11 /100 km si riferisce a questa versione. C'è da scommettere che anche la più recente, con 20 cavalli in più, si riveli altrettanto parca... 2. Dacia Sandero 1.0 TCe Eco-G 100Stesso discorso per la Sandero: l'aumento di potenza è in arrivo, ma ci sono ancora esemplari in versione 100 CV in pronta consegna. Che vanno sempre benissimo se si cerca il risparmio: marciando a Gpl (il serbatoio è di circa 40 litri), si spendono 5,24 euro ogni 100 chilometri percorsi.  1. Kia Niro Trifuel 1.6 GDi HevUnisce un powertrain ibrido full già di per sé molto parco - in media, a benzina si percorrono 20,4 km/litro - all'economicità garantita dall'alimentazione bifuel a Gpl: ne consegue un costo medio, marciando a Gpl, pari a 4,43 /100 km. Il bagagliaio risente un po' della bombola del gas, che occupa lo spazio riservato alla ruota di scorta: così, il piano di carico resta nella posizione più alta e, stando ai nostri rilevamenti, si hanno a disposizione 319 litri anziché 392.
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Miti a 4 ruote - Le auto più iconiche degli ultimi 50 anni: la nostra top 10 (+1)

Dic 24,2025
La storia dell'automobile è un viaggio fatto di emozioni, innovazioni e modelli che hanno lasciato un segno indelebile nelle vite delle persone. Negli ultimi cinquant'anni, le auto iconiche sono state molte più delle dieci (+1) che vi presentiamo nelle schede qui sopra, ma abbiamo scelto quelle che, secondo noi, hanno saputo rappresentare un'epoca, uno stile o una rivoluzione tecnica.Dalla piccola Fiat Panda firmata Giugiaro, che ha accompagnato milioni di italiani, alla Tesla Model S che ha rivoluzionato la mobilità elettrica, passando per il piacere di guida puro di una Mazda MX-5 o l'eleganza senza tempo della Porsche 911. Perché queste auto sono leggendaQueste vetture non sono semplici mezzi di trasporto: sono simboli culturali, protagoniste di storie personali e collettive. E siamo certi che la lista potrebbe essere ancora più lunga: scorrete le schede qui sopra e diteci nei commenti quali modelli, secondo voi, meritano di entrare in questa hall of fame.
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Hyundai - La i20 MY2026 cambia i motori: ecco prezzi e versioni

Dic 23,2025
La Hyundai presenta in Italia il Model Year 2026 della compatta i20. La nuova gamma della cinque porte coreana è stata semplificata, lasciando una sola motorizzazione disponibile e due allestimenti, con prezzi che partono da 21.850 euro. Nessuna novità a livello estetico, mentre i precedenti propulsori escono di scena, sostituiti dal nuovo 1.0 T-GDi da 90 CV, abbinato al cambio manuale 6 marce o all'automatico doppia frizione 7DCT. Hyundai i20 Connectline e PrimePer il 2026 i clienti potranno scegliere tra due allestimenti, Connectline e Prime. Il primo offre di serie i cerchi in lega da 16", il doppio schermo interno da 10,25", il volante multifunzione, il pacchetto di servizi connessi BlueLink e la suite di Adas Hyundai SmartSense che comprende gli abbaglianti automatici, il mantenimento attivo della corsia, la frenata automatica e il riconoscimento dei limiti di velocità. La top di gamma Prime aggiunge i cerchi da 17", i fari full Led, i vetri posteriori oscurati, gli specchietti elettrici, il climatizzatore automatico, la piattaforma di ricarica wireless e gli interni in materiali più pregiati. I prezzi della Hyundai i20 MY2026i20 1.0 T-GDi 90 CV Connectline: 21.850 euroi20 1.0 T-GDi 90 CV 7DCT Connectline: 23.350 euroi20 1.0 T-GDi 90 CV Prime: 23.350 euroi20 1.0 T-GDi 90 CV 7DCT Prime: 24.850 euro
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Renault - Filante Record: il prototipo elettrico macina 1.000 km senza ricaricare

Dic 23,2025
La Renault ha tenuto fede alle promesse e ha portato su strada la concept Filante Record, presentata a Retromobile 2025. Questo laboratorio tecnologico a propulsione elettrica ha raggiunto gli obiettivi prefissati dai tecnici, dimostrando la sua efficienza nelle percorrenze ad alta velocità. A tal proposito, è stato condotto un test dedicato: la vettura ha percorso 1.008 km in 9 ore e 52 minuti (10 ore considerando anche le soste per il cambio pilota) alla media di 102 km/h, con un consumo medio di 7,8 kWh/100 km, senza mai ricaricare.La batteria è quella da 87 kWh della Scenic E-Tech di serie e, alla fine del test, l'accumulatore indicava ancora l'11% di energia residua, sufficiente per percorrere altri 120 km nelle medesime condizioni. Al volante si sono alternati tre piloti collaudatori: Laurent Hurgon, Constance Léraud-Reyser e Arthur Ferriere. Dalla concept al recordPer affrontare la prova, la Filante Record è stata affinata in galleria del vento rispetto al design originale, che prendeva ispirazione dalla 40 CV del 1925 e dalla toile Filante del 1956.Per ottenere un peso totale di 1.000 kg sono state necessarie scelte tecniche drastiche, come l'uso di componenti in stampa 3D, materiali compositi e l'adozione di steer e brake by wire. Inoltre, Michelin ha fornito pneumatici su misura.
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Anteprime - Le novità auto più attese del 2026

Dic 23,2025
Il 2026 sarà un anno importante, con tante novità in arrivo. Di seguito trovate i dieci modelli a cui guardiamo con maggior interesse: c'è la Dacia, che entra nel segmento C provando a colmare una lacuna nella sua gamma, c'è la nuova BMW Serie 3 che si sdoppia in versione elettrica e termica, e poi la Gamma, la prima Suv della Lancia, il ritorno (solo elettrico) della Audi A2, la Bentley in formato compatto, la prima Rossa di Maranello a batteria... Insomma, per i prossimi mesi di carne al fuoco ce n'è davvero tanta. Dacia C-NeoLa nuova proposta del marchio di Mioveni entra nel segmento C provando a mescolare a modo suo ingredienti cari a chi cerca una media moderna, ma di sostanza, che non trascura l'immagine e si declina in una gamma versatile, fatta di versioni ibride (mild e full), a Gpl e pure con trazione integrale. Le linee sono quasi da fastback, l'assetto leggermente rialzato, stile crossover, mentre lo spazio a bordo dovrebbe superare quello delle classiche hatchback. Il corpo vettura dovrebbe essere lungo circa 4,6 metri, poggiato sulla solita (e quanto mai versatile) piattaforma Cmf-B del gruppo Renault. Lo stile è muscolare e squadrato, in scia al nuovo corso inaugurato da Duster e Bigster: una robustezza che fa il paio con la tipica essenzialità della Casa, anche se in abitacolo non mancheranno schermi fino a 10 pollici per strumentazione e infotainment. La gamma motori dovrebbe ricalcare fedelmente quella della Bigster, e quindi offrire solo versioni elettrificate, a partire da quelle a benzina mild hybrid, anche con il Gpl, per arrivare alle ibride full. Non mancherà neppure il nuovo propulsore Hybrid-G 150 4x4, che abbina il bifuel alla trazione integrale.Quando arriva: dicembre 2026Motorizzazione: Bifuel a Gpl, ibrido (mild e full)Quanto costerà: circa 20.000 euro BMW Serie 3Il modello più rappresentativo della Casa di Monaco si rinnoverà nel corso dei prossimi dodici mesi, sdoppiandosi: da un lato le versioni termiche e dall'altro, con una carrozzeria leggermente diversa, la i3 elettrica, che nascerà sulla piattaforma Neue Klasse. L'estetica delle elettriche su base Neue Klasse, nata con la Suv iX3, contaminerà anche i modelli termici: largo quindi al nuovo frontale su entrambe (chiuso sui modelli a batteria, aperto su quelli a combustione) e ai fanali a sviluppo orizzontale al posteriore. Serie 3 e i3 si dividono invece sul piano delle proporzioni: la prima mantiene il caratteristico primo volume lungo dei modelli su base Clar; la seconda invece sarà caratterizzata da un primo montante più avanzato e da una linea di cintura ascendente. La BMW ha annunciato entro il 2027 quaranta novità, tra nuovi modelli e restyling. Tutti, termici ed elettrici, adotteranno il Panoramic iDrive introdotto dalla iX3, una fascia informativa che corre sotto il parabrezza. Sulla Serie 3 termica dovrebbe trovare posto anche il volante dalla forma avveniristica e il nuovo display centrale a forma trapezoidale. La i3 debutterà con lo stesso powertrain dual motor da 469 CV della iX3 (da circa 65 mila euro). Più avanti arriveranno anche una più economica single motor e una M sopra le righe, con quattro motori elettrici, uno per ruota e oltre 1.000 CV. Anche la termica avrà la sua variante M3, oltre ai quattro e sei cilindri in linea delle versioni più tranquille.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: Termiche o elettricheQuanto costerà: circa 55-65.000 euro Audi A2Uno dei modelli più originali e affascinanti della storia moderna di Ingolstadt torna in chiave tutta elettrica, basata sulla piattaforma Meb, per una gamma con almeno due varianti di batteria. La caratteristica saliente della linea della futura A2 sarà il lunotto sdoppiato: il cristallo posteriore sarà diviso in due sezioni, come sull'antenata del 1999. A livello di volumi, le somiglianze saranno più evidenti con la VW ID.3 e la Cupra Born: come loro, anche la nuova A2 sfrutterà la prima piattaforma nativa per le elettriche del gruppo, la Meb, con un powertrain a trazione posteriore o integrale, con tante novità sottopelle: la più importante riguarda la batteria, con la nuova cella unificata, per accumulatori con due diverse capacità, da 50 e 80 kWh circa. Per quanto riguarda i powertrain, è lecito immaginare un'offerta simile alle cugine: la entry level potrebbe avere 170 CV, mentre la dual motor più potente potrebbe arrivare a 326 CV. Interessante, grazie al progresso dell'accumulatore, l'autonomia della versione più virtuosa, che potrebbe arrivare a toccare i 650 km. La A2 sarà leggermente più lunga dell'attuale A3, superando di qualche centimetro i 4,3 metri. Sarà lei l'Audi elettrica più piccola in gamma.Quando arriva: fine 2026/inizio 2027Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 45.000 euro Nissan JukeLa nuova Juke sarà soltanto elettrica, ma l'attuale termica non andrà subito in pensione, affiancando la nuova arrivata per qualche anno. Con la terza serie cambia tutto: addio alle linee tondeggianti a cui siamo abituati, che lasceranno spazio a un nuovo look fatto di tagli netti e forme segmentate. L'ispirazione viene da una concept, la Hyper Punk svelata nel 2023, della quale la nuova Suv giapponese riprenderà i tratti marcatamente poligonali.Sottopelle ci sarà la piattaforma Cmf-Ev, che può impiegare batterie più capienti rispetto alle classiche B-Suv. La Juke, però, non dovrebbe discostarsi troppo dai 50 kWh di capacità (anche per non alzare troppo il prezzo): debutterà con due ruote motrici, ma non sono da escludere delle versioni bimotore, forse anche Nismo. La nuova serie continuerà a essere costruita in Inghilterra, a Sunderland, dove la Nissan ha investito miliardi per rinnovare i propri stabilimenti, adeguandoli alle esigenze dei modelli a batteria: qui verranno prodotte Leaf, Juke e la prossima generazione della Qashqai.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 30.000 euro Lancia GammaIl secondo modello del marchio torinese arriverà nella seconda metà dell'anno, riportando in vita un nome storico: la prima Suv della Lancia sarà molto personale ed evolverà in maniera significativa il linguaggio di design portato al debutto dalla Ypsilon, con linee molto curate dal punto di vista aerodinamico. Come per la Ypsilon, anche sulla Gamma verrà proposto un setup specifico, che la differenzierà, a livello di guida e di confort, dalle sorelle francesi e americane, con le quali condivide la piattaforma Stla Medium. Anche all'interno la nuova Suv di segmento D evolverà i concetti portati al debutto dalla Ypsilon, tavolino compreso, che sarà integrato nella plancia e verrà affiancato da finiture ispirate al mondo dell'arredo, a lato del doppio schermo da 10 e 16 pollici (circa). La Gamma dovrebbe debuttare con un full hybrid da circa 150 cavalli e con versioni elettriche più potenti, anche bimotore 4x4, tra cui la futura HF Integrale che potrebbe oltrepassare i 400 cavalli. Per il momento non sono previste versioni ibride plug-in.Quando arriva: estate 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: circa 45-50.000 euro Smart #2Dopo l'addio nel 2024, la piccola due porte è pronta a tornare sul mercato con un nuovo nome e una nuova anima: nascerà in Cina, sarà soltanto elettrica e porterà al debutto tantissime tecnologie, soprattutto a livello di sistemi di assistenza alla guida. Le dimensioni resteranno ultracompatte, come quelle dell'antenata: ci si aspetta che la nuova smartina misuri, da paraurti a paraurti, circa 2,7 metri. Dentro offrirà due comodi posti e un piccolo bagagliaio pensato - come sempre - più per lo shopping che per le vacanze. Per la nuova smart verrà utilizzata una base meccanica specifica, chiamata Eca (Electric Compact Architecture): da scoprire i dettagli sul suo powertrain, ma con tutta probabilità avrà motore (e trazione) posteriore, proprio come il modello originale. La batteria dovrebbe invece avere una capacità sufficiente per offrire tra i 200 e i 250 chilometri di autonomia. Le proporzioni riprenderanno quelle della fortwo originale, ma il design (a cura del Centro stile della Mercedes) deriverà dalle Suv dispari dell'attuale gamma. Anche gli interni cambieranno parecchio: attesi un maxischermo centrale e un abitacolo ancora più spazioso rispetto ai modelli precedenti.Quando arriva: presentazione a fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 20-25.000 euro Fiat Giga PandaLa nuova segmento C di Torino arriverà dopo l'estate, anticipando di alcuni mesi la sua futura evoluzione coupé, la Fastback. Alla base della nuova Suv Fiat ci sarà la piattaforma Smart Car condivisa con Grande Panda e con la famiglia C3. Ciò significa che non verrà prodotta in Italia e forse nemmeno in Europa: voci non confermate parlano di Marocco o Turchia. In gamma ci sarà spazio per il classico tre cilindri 1.2 PureTech turbobenzina, con una potenza attorno ai 150 CV, con l'unità elettrica integrata nel cambio automatico a sei rapporti. Oltre a questo full hybrid, arriveranno anche le versioni elettriche. La Fiat Giga Panda non sarà una crossover, ma una vera Suv dalle proporzioni imponenti e massicce, con un'altezza importante. Il segmento delle C-Suv è dominato dalle due ruote motrici (anteriori), ma la Giga Panda potrà, potenzialmente, essere proposta anche in versione integrale. Che non sarà meccanica, ma come sulla sorella Grande Panda avrà un secondo motore elettrico sull'asse posteriore, tanto per le Bev quanto per le ibride.Quando arriva: autunno 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: circa 25-30.000 euro Bentley Urban SuvLa prima elettrica del marchio di Crewe sarà una Suv destinata a posizionarsi alla base dell'offerta, ben sotto alla sorella maggiore Bentayga, proponendosi come nuova porta d'accesso alla gamma di Crewe. Ancora da scoprire il nome: per ora la Casa l'ha definita Luxury Urban Suv. La nuova piccola, se così si può definire, sarà soltanto elettrica e condividerà la propria ossatura con modelli come le Audi Q6 e Porsche Macan. La piattaforma sarà infatti la PPE sviluppata dai marchi premium del gruppo Volkswagen, con la possibilità di avere versioni bimotore a trazione integrale e batterie (a 800V) piuttosto capienti.La prima Bentley a corrente, secondo la Casa, sarà in grado di ripristinare 160 chilometri di autonomia in sette minuti. Questa EV verrà prodotta nella Dream Factory di Crewe, cittadina del Cheshire dove è nato il marchio. Al suo fianco, però, i motori a benzina rimarranno in gamma ancora per molti anni: la Bentley svilupperà auto endotermiche anche dopo il 2035, con ibride plug-in e serie speciali con propulsori plurifrazionati senza elettrificazione.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 150.000 euro Porsche 718Dopo una gestazione lunghissima, le eredi elettriche di Boxster e Cayman sono finalmente in rampa di lancio: dovremmo vederle verso fine anno, con commercializzazione a partire dal 2027. La nuova serie delle sportive di Stoccarda declinerà l'elettrico in chiave emozionale, con grande attenzione riposta nel feeling in frenata: le 718 avranno la funzione rigenerativa, ma la parte principale della decelerazione sarà gestita dal pedale del freno. La Porsche ha sviluppato una piattaforma specifica per la nuova generazione delle 718: qui la batteria sarà montata alle spalle dei sedili, per garantire un comportamento dinamico simile a quello di un modello con motore termico centrale. E soprattutto una posizione di guida adeguatamente vicina all'asfalto. Le indiscrezioni parlano di un peso da 1.600-1.700 kg circa: un valore notevole per un'elettrica, tanto più se si considera che la batteria potrebbe conservare una capacità simile alla concept Mission E (80 kWh), per un'autonomia di oltre 400 km. Potenze da quasi 400 CV in su, varianti single e dual motor, impianto a 800 volt. La Porsche avrebbe preso in considerazione anche l'idea di salvare il sei cilindri boxer sulle versioni al top di gamma (GT4 e Spyder, con le relative RS). In una versione turbo e ibrida, però, derivata dal T-Hybrid introdotto sulla 992.2 GTS. Un powertrain perfetto anche per via dei suoi ingombri ridotti.Quando arriva: presentazione a fine 2026Motorizzazione: elettrica, termicaQuanto costerà: circa 80.000 euro Ferrari elettricaPartiamo con i tempi: vedremo le forme definitive - probabilmente da crossover - dell'Elettrica solo in primavera, in occasione della presentazione ufficiale. Prima, a inizio anno, avremo inveceun assaggio degli interni, che offriranno quattro sedute, tante quante le portiere. Gli accumulatori a 880 volt sono uno dei fiori all'occhiello della Ferrari Elettrica: interamente progettati e assemblati a Maranello, sono integrati direttamente nel telaio. Composti da 210 celle suddivise in 15 moduli, hanno una capacità lorda di 122 kWh, per un range superiore ai 530 km e una potenza massima di ricarica di 350 kW. La Ferrari Elettrica sarà una vettura di grandi dimensioni, lunga circa cinque metri con un passo, già confermato, di 296 cm. Sei cm in meno rispetto alla Purosangue, per garantire maggiore reattività. Il peso, 2.300 kg circa, sarà così ripartito: 47% all'anteriore e 53% al posteriore. Quattro motori elettrici, due all'anteriore e due al posteriore. Entrambi gli assi saranno sterzanti per migliorare la maneggevolezza, mentre la potenza teorica complessiva arriverà a 1.129 CV, ripartiti per lo più al posteriore. Quella effettiva supererà i 1.000 CV in Boost Mode. Per il sound, nulla di artificiale ma un'amplificazione della "voce" elettrica.Quando arriva: ottobre 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 500.000 euro
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Regno Unito - Addio endotermiche: Jaguar produce l'ultima F-Pace e prepara la Type 00

Dic 23,2025
La Jaguar arriva a un altro punto di svolta. Si chiude infatti definitivamente la produzione della F-Pace nella fabbrica inglese di Solihull e con lei termina la carriera endotermica del marchio, ormai deciso a rilanciarsi nel settore delle elettriche. La Suv, che ha debuttato nel 2016 come prima Jaguar a ruote alte, è stata offerta in varianti benzina, diesel e plug-in hybrid. L'ultimo esemplare, di colore nero, appartiene alla gamma sportiva SVR ed entrerà immediatamente nella collezione del Jaguar Daimler Heritage Trust. Scossoni ai vertici, si aspetta la Type 00La notizia giunge in un momento complesso per la Jaguar: dopo i feedback negativi sul cambio di strategia e di immagine e dopo il lancio della discussa concept Type 00, la Casa ha affrontato le voci sull'uscita del designer Gerry McGovern, finora tiepidamente smentite ("non l'abbiamo licenziato", si è limitata a dire la Casa) e dell'amministratore delegato Adrian Mardell. Quest'ultimo è stato sostituito da P.B. Balaji di Tata Motors, che deve raccogliere un testimone difficile: la Jaguar è ora sostanzialmente priva di modelli a listino e attende il lancio della elettrica di serie nel 2026 per riprendere il suo cammino. Nel frattempo, noi di Quattroruote abbiamo già provato la Type 00, ricavandone interessanti impressioni. Nessun modello-ponteLa scelta di non prevedere un periodo di convivenza tra modelli di vecchia e nuova generazione è unica nel panorama automobilistico e fa riflettere sulla complessità delle sfide che l'industria ha affrontato in questi ultimi anni. Per la Jaguar il settore premium è già votato agli elettroni e la scelta senza ritorno che è stata fatta ne plasmerà il futuro e il successo commerciale.
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Lamborghini Diablo - Quando il Diavolo vestiva... Gandini

Dic 23,2025
Negli anni '90, per chi cresceva tra poster e modellini, poche auto erano in grado di catturare l'immaginazione come la Lamborghini Diablo. Bassa, larga e tagliente, imponeva la propria presenza già da ferma: un'immagine che per un bambino significava velocità assoluta, forse la più estrema del panorama automobilistico dell'epoca. Dietro questo impatto visivo si celava una storia complessa. La Diablo nacque in un periodo creativo esaltante ma instabile per Lamborghini, con la responsabilità di sostituire la Countach, vettura che aveva garantito la sopravvivenza della Casa nei momenti più difficili. Il progetto P132 e la sfida ai rivaliIl progetto P132, guidato dall'ingegnere Luigi Marmiroli, aveva il compito di conciliare prestazioni, comfort e sicurezza, confrontandosi con concorrenti in rapida evoluzione come la Ferrari Testarossa, la Porsche 959 e la F40. Marmiroli approfondì la conoscenza del marchio recandosi direttamente da Ferruccio Lamborghini e studiando da vicino Miura e Countach, per interpretare con precisione l'identità che la nuova vettura avrebbe dovuto incarnare. Design e motore: la firma di Gandini e il V12 da 492 CVIl design fu affidato a Marcello Gandini, il cui tratto aveva già definito l'immagine Lamborghini nei decenni precedenti. La scelta del motore ricadde su un V12 L522 da 5,7 litri, capace di 492 CV e 580 Nm di coppia, con iniezione elettronica LIE e quattro alberi a camme in testa. Il telaio tubolare e la distribuzione interna dell'albero motore abbassavano il baricentro, mentre lo sviluppo aerodinamico fu condotto anche al Laboratoire Aérodynamique Eiffel. Le prime prove su strada e pista a Nardò segnarono le fasi cruciali del progetto. L'arrivo di Chrysler come investitore nel 1987 permise di sostenere i test e accelerare lo sviluppo, nonostante i ritardi che posticiparono il lancio, originariamente previsto per il 1988. Il debutto e l'evoluzione della DiabloIl nome Diablo fu scelto in prossimità della presentazione ufficiale, avvenuta il 20 gennaio 1990 a Montecarlo, segnando l'inizio della produzione di una delle Lamborghini più iconiche. La Diablo si evolse rapidamente, introducendo la trazione integrale con la versione VT del 1993 e aggiornamenti tecnici come ammortizzatori elettronici e servosterzo. Le versioni SE30, SV e GT rappresentarono i vertici prestazionali della gamma, con potenze fino a 575 CV e pesi ridotti fino a 1.460 kg. La Diablo GT-R e la SV-R portarono il V12 anche in pista, consolidando l'esperienza agonistica della Casa. Il restyling del 1998, sotto la guida di Luc Donckerwolke e la proprietà Audi, ammodernò linee e motore, introducendo la 6.0 con 550 CV e 620 Nm, mantenendo l'usabilità quotidiana senza rinunciare alle prestazioni estreme. Un'eredità che dura nel tempoCon 2.903 esemplari prodotti fino al 2001, la Diablo chiuse il suo ciclo cedendo il testimone alla Murciélago, lasciando un'eredità tecnica e stilistica che ha influenzato la Lamborghini contemporanea, confermando il valore di un progetto che seppe coniugare audacia estetica e precisione ingegneristica.
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Stati Uniti - Arizona, via i limiti sullInterstate 8: di giorno liberi, di notte 80 miglia

Dic 23,2025
Chi percorre le strade degli Stati Uniti rimane sempre stupito nel riscontrare limiti di velocità anche in zone pressoché deserte. Ora qualcosa sta iniziando a cambiare: lo Stato dell'Arizona ha fatto il primo passo per eliminare i limiti in alcune strade rurali, ossia arterie che attraversano aree desertiche o poco urbanizzate. A tal fine è stato emanato il RAPID Act (Reasonable and Prudent Interstate Driving) per verificare i risultati relativi al traffico e agli incidenti.La nuova norma, che non si applicherà ai veicoli commerciali, sarà per il momento limitata al tratto statale della Interstate 8: si tratta di un'autostrada che collega San Diego, in California, a Casa Grande, tra Phoenix e Tucson, passando, tra l'altro, per il deserto di Sonora. Zero limiti di giorno, 80 miglia di notteIn un mondo dove i limiti aumentano e le velocità si abbassano per contrastare l'inquinamento, il progetto dell'Arizona è piuttosto semplice: i legislatori statali hanno attribuito la scelta alla necessità di ridurre i tempi di percorrenza notoriamente lunghi in tratti sostanzialmente privi di traffico e di particolari pericoli. Le multe ci saranno ancora, ma saranno legate alla guida pericolosa, mentre i limiti nelle zone indicate avranno due livelli: nessuna indicazione di giorno se non il buonsenso dei guidatori e 80 miglia (128 km/h) di notte. Per individuare le zone adatte a questo progetto pilota sono stati tenuti in considerazione alcuni fattori fondamentali: distanza dai centri abitati, numero di incidenti negli ultimi 5 anni inferiore alla media nazionale e segnaletica e infrastrutture allineate agli standard più recenti. L'esempio del MontanaL'Arizona non è comunque il primo Stato a eliminare le limitazioni. Con il "Reasonable and Prudent Act" il Montana non ha imposto vincoli diurni di velocità sulle strade dal 1955 al 1974 e dal 1995 al 1999 ed è proprio a questo esempio che si è ispirato il nuovo RAPID Act. Nel Montana la legge fu cambiata nel 1975 dopo l'Emergency Energy Highway Conservation Act del presidente Richard Nixon, che influenzò anche le scelte dei costruttori di auto in tema di dispositivi antinquinamento. Con una bella dose di spirito il Montana accettò l'imposizione dei limiti di 55 miglia orarie (88 km/h) creando una specifica multa da appena 5 dollari per i trasgressori, che venivano multati per "spreco non necessario di risorse naturali".
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Mercato del nuovo - Prezzi auto 2025: primo stop agli aumenti dei listini dopo 4 anni

Dic 23,2025
Una premessa: stabilire il prezzo medio reale di vendita delle auto nuove è impossibile. Le somme che gli acquirenti pagano alle concessionarie, infatti, dipendono da quattro variabili: le versioni di ciascun modello realmente acquistate, indipendentemente da quelle presenti nel listino; le campagne promozionali delle Case in vigore al momento dell'acquisto; gli optional a pagamento inseriti da ciascun cliente su ogni singolo esemplare al momento dell'acquisto; gli sconti praticati dalle concessionarie al singolo cliente (che spesso dipendono a loro volta da altre variabili quali la presenza di un usato in permuta e l'acquisto di un finanziamento).Certo, le campagne sono note, ma le altre tre variabili no. Dunque, non è possibile conoscere l'importo medio reale fatturato in Italia ai clienti, che pure alcuni centri studi stimano, e, quindi, sapere se questa somma è aumentata o diminuita nell'anno che si sta per concludere. Prezzo medio complessivo giù dell'1,2% però possibile sapere cosa è accaduto ai prezzi di listino, un dato ufficiale comunicato dalle Case e che Quattroruote Professional tiene costantemente monitorato. Ebbene, a dicembre 2025 la media dei prezzi di listino di tutte le versioni di tutti i modelli in vendita in Italia è diminuita, rispetto a dicembre 2024, dell'1,2% in presenza di un'inflazione che invece a novembre (ultimo dato disponibile) è aumentata, sempre su base annua, dell'1,2%.  Primo calo dopo quattro anni di aumentiAttenzione, però, si tratta di un dato grezzo riferito all'offerta complessiva di tutte le Case e, dunque, rappresentativo unicamente delle politiche industriali e commerciali dei costruttori. Si tratta comunque di un'indicazione interessante, considerando che un anno fa l'analogo dato aveva registrato una crescita dello 0,8% rispetto a dicembre 2023, che due anni or sono l'incremento era stato del 9,1% su dicembre 2022, del 12% a dicembre 2022 su dicembre 2021 e del 3,9% a fine 2021 nel confronto con dicembre 2020. Prezzo medio omogeneo su dello 0,9%Il dato è grezzo - si diceva, e dunque da prendere con le molle - perché nell'arco del 2025, come ogni anno, l'offerta delle Case è sensibilmente cambiata e, dunque, la fotografia del listino scattata a dicembre 2025 non è esattamente sovrapponibile all'analoga fotografia scattata un anno fa. In questi dodici mesi, infatti, molti modelli e versioni sono entrati/usciti dai listini, sono sbarcati in Italia due brand assenti 12 mesi fa - Geely e Tiger e sono usciti dal mercato Jaguar e ZD, che non ha più nel listino delle autovetture la D2s in versione M1, presente fino a giugno 2025. Dunque, se invece di confrontare l'offerta complessiva delle Case si considerano solo i modelli/versioni che erano a listino a dicembre 2024 e che ancora lo sono oggi, la media dei relativi prezzi risulta in crescita dello 0,9%, ossia di una misura leggermente inferiore al tasso ufficiale dell'inflazione, pari, come detto, a novembre (il dato di dicembre non è ancora disponibile), all'1,2%. Prezzo medio ponderato giù dello 0,7%C'è poi un terzo punto di vista dal quale è possibile osservare la dinamica dei prezzi di listino: il prezzo medio ponderato con i dati di immatricolazione di ciascun modello in un arco di tempo sufficientemente lungo, per esempio il trimestre precedente, in modo da ricavare un prezzo che, al netto di sconti delle concessionarie, campagne delle Case e optional a pagamento scelti da ciascun cliente, si avvicini il più possibile a quello reale di vendita, che per definizione non può essere noto. Ebbene, facendo questo esercizio, si scopre che a dicembre 2025, il prezzo medio ponderato delle auto in vendita in Italia, un buon indicatore della dinamica della domanda, è diminuito dello 0,7% rispetto a dicembre 2024.
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Anteprima - Alfa Romeo 2026: tutte le novità in arrivo, aspettando Giulia e Stelvio

Dic 23,2025
    Il 2026 sarà, per l'Alfa Romeo, un anno di transizione: le novità si concentrano principalmente sul restyling della Tonale, presentato lo scorso ottobre e pronto ad arrivare nelle concessionarie all'inizio del prossimo anno. Alla Suv di segmento C si aggiungono il Model Year 2026 della Junior e gli allestimenti Milano Cortina 2026 dedicati alle Olimpiadi invernali, di cui il gruppo Stellantis è partner ufficiale. Riflettori puntati sull'inizio del 2027, quando verranno presentate le nuove Giulia e Stelvio: quelle attuali rimarranno in gamma almeno per tutto il prossimo anno. Alfa Romeo TonaleLa Suv media, che ha debuttato nel 2022, si aggiorna con novità che riguardano stile, tecnica e gamma prodotto. A catturare immediatamente lo sguardo c'è il nuovo paraurti ridisegnato con il trilobo allargato, prese d'aria più pulite e uno scudetto concavo ispirato alle storiche 33 Stradale e GT 2000. La presenza su strada migliora sensibilmente grazie anche alle nuove carreggiate, allargate di un centimetro, che si affiancano allo sbalzo anteriore leggermente ridotto. Minimi i ritocchi ai gruppi ottici posteriori, nuovo il disegno dei cerchi di lega da 19 e 20. All'interno il quadro strumenti conserva la struttura a cannocchiale, ma i materiali migliorano nei punti di contatto, con finiture più curate e nuove combinazioni cromatiche. Inedito il selettore rotativo del cambio, che sostituisce la leva tradizionale, contribuendo a una maggiore pulizia d'insieme. Rimangono (per fortuna) i paddle di alluminio ricavati dal pieno dietro il volante. L'infotainment può contare su un processore più rapido, sugli aggiornamenti software over-the-air e la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. invariata la gamma motori, che comprende il 1.5 turbo mild hybrid da 175 CV, la plug-in da 270 CV e, per chi percorre tanti chilometri, il 1.6 turbodiesel da 130 CV con trasmissione automatica a 6 marce. Cinque gli allestimenti, compresa la nuova serie speciale Milano Cortina 2026.Quando arriva: già disponibileMotorizzazione: mild hybrid, plug-in, gasolioQuanto costerà: da 39.850 euro Alfa Romeo Junior MY26Piccole novità per la Suv compatta del Biscione, con l'ingresso a listino delle nuove versioni Sprint e Ti: tanti dettagli sportivi, sedili avvolgenti riscaldati e regolabili elettricamente, pedaliera e battitacco in alluminio. A listino arrivano anche i pacchetti Sport e Techno, che ampliano la dotazione con i sedili Sabelt rivestiti di Alcantara, i fari a matrice di Led e la guida assistita di livello 2. Invariata la gamma motori, con la mild hybrid da 145 CV (anche nella versione Q4 a trazione integrale) e l'elettrica da 156 e 282 CV. Quando arriva: già disponibileMotorizzazione: mild hybrid, elettricaQuanto costerà: da 30.750 euro Serie speciale Milano Cortina 2026In qualità di sponsor dei giochi olimpici di Milano Cortina 2026, l'Alfa Romeo fornirà (insieme agli altri brand del gruppo Stellantis) i mezzi per atleti, dirigenti e ospiti della manifestazione. Per l'occasione è stata anche lanciata una serie speciale chiamata proprio Milano Cortina 2026, destinata a Junior e Tonale e disponibile per tutte le motorizzazioni. La dotazione di questi modelli si arricchisce del bodykit nero lucido con inserti argentati su minigonne e paraurti, cerchi di lega diamantati, pinze freno nere, vetri posteriori oscurati, il badge Sport Speciale sul parafango e i loghi delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi sui montanti centrali. All'interno luce ambientale, pedaliera in alluminio e rivestimenti di Alcantara con dettagli in pelle e cuciture a contrasto.Quando arrivano: già disponibiliMotorizzazione: mild hybrid, plug-in, elettrica, gasolioQuanto costerà: da 35.250 euro (Junior), 45.540 euro (Tonale) Alfa Romeo Giulia e StelvioLe versioni attualmente in gamma rimarranno in produzione nello stabilimento di Cassino almeno fino al 2027. L'ha confermato Santo Ficili, ceo del Biscione, durante la presentazione del restyling della Tonale. Le ammiraglie dell'Alfa Romeo celebrano il debutto del Quadrifoglio su un'auto di produzione, avvenuto nel 1963, con 63 esemplari numerati della serie speciale Quadrifoglio Collezione. Nel frattempo, complice anche un mercato che si è rivelato meno ricettivo del previsto nei confronti delle auto elettriche, l'Alfa Romeo si è presa del tempo per lavorare alla nuova piattaforma che farà da base alle prossime generazioni di Giulia e Stelvio. Che non vedranno la luce prima del 2027, quando arriveranno sul mercato sia in versione 100% elettrica, sia con motorizzazioni ibride a benzina.
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Ferrari - La Trilogia del V8 aspirato

Dic 23,2025
360 Challenge Stradale, 430 Scuderia, 458 Speciale. Tre pietre miliari che segnano l'evoluzione della filosofia Ferrari più estrema applicata alle berlinette a motore centrale e un unico filo conduttore che proprio su questi tre modelli ha raggiunto la sua massima espressione: il V8 aspirato. Un collezionista piemontese le ha portate a Vairano per condividere con noi (e con voi) la sua passione per questa triade. Un'occasione più unica che rara per ripassare l'evoluzione tecnica che ha traghettato Ferrari da un passato analogico e ruvido al presente tecnologico e raffinato. 360 Challenge Stradale: il punto di partenzaIl punto di partenza è la 360 Challenge Stradale del 2003. Il V8 3.600 cc è ancora un esponente della famiglia di motori Dino, evoluti nei decenni precedenti in casa Ferrari e arrivati qui alla loro massima espressione. Con le sue cinque valvole per cilindro punta tutto sugli alti regimi, con una coppia massima di 373 Nm a 4.750 giri, una potenza di 425 cv e limitatore a 8.500 giri.Il peso, drasticamente ridotto grazie a carbonio, Lexan e a un abitacolo spogliato, si ferma sotto i 1.200 kg. Il cambio è l'F1 elettroattuato, reso più veloce che sulla 360 standard, ma con ancora quel vuoto di coppia che dà peso alla cambiata. Siamo agli inizi degli anni 2000, è già arrivata una certa dose di elettronica, ma l'esperienza di guida è ancora estremamente analogica e basta premere il pulsante START per far vibrare l'abitacolo e sentirlo invaso da un suono quasi metallico che sembra scappato dai decenni precedenti. 430 Scuderia: il salto tecnologicoCon la 430 Scuderia, nel 2007, il concetto si evolve. Il V8 completamente nuovo (codice F136) da 4.300 cc introduce la fasatura variabile, rendendo la curva di coppia più piena e sfruttabile, con un picco di 470 Nm a 5.250 giri. Si sale a 510 cv, sempre pronti a correre fino agli 8.500 giri. Anche l'elettronica fa un salto importante: arrivano E-Diff, F1-Trac e il manettino, strumenti che non addomesticano la vettura, ma aiutano il pilota a sfruttarla meglio. Il cambio F1 diventa rapidissimo (60 ms), ma la frizione singola continua a far sentire il colpo. Le sospensioni magnetoreologiche SCM migliorano il controllo e l'aerodinamica cresce in efficienza. La Scuderia è più veloce, più precisa, ma resta una supercar dal carattere molto meccanico (e proprio questo connubio, ci confessa il proprietario, la rende la sua preferita delle tre). 458 Speciale: l'apice del V8 aspiratoIl percorso si chiude con la 458 Speciale, apice assoluto del V8 aspirato Ferrari. La cilindrata sale a 4.500 cc, la linea rossa si sposta a 9.000 giri e arrivano i trombocini di aspirazione a geometria variabile. La potenza specifica è da record per un aspirato di serie: 625 cv con 540 Nm di coppia a 6.000 giri. L'aerodinamica diventa attiva, le sospensioni e il differenziale dialogano con il Side Slip Control, capace di gestire l'angolo di deriva in tempo reale. Il cambio è esclusivamente a doppia frizione e l'efficacia in pista raggiunge livelli impensabili per un'auto stradale di pochi anni prima. Nonostante siano passati solo 5 anni (siamo nel 2013) il salto di prestazioni (e la facilità con cui si estraggono) è abissale. cambiato anche il carattere, come manifesta l'estetica sia esterna che interna. Tutto è più raffinato, limato, rifinito. Ma una costante è rimasta: l'urlo del V8 aspirato. Dopo di lei, il turbo cambierà tutto.
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Anteprima - Dacia 2026: tutte le novità in arrivo, dalla C-Neo all'elettrica Evader

Dic 23,2025
Per la Dacia il 2026 si giocherà su due fronti. Il primo riguarda le novità di prodotto: si parte con la C-Neo (nome provvisorio), modello di segmento C con linee filanti e l'impostazione muscolosa e pratica delle auto della Casa di Mioveni, seguita - entro la fine dell'anno - da una piccola elettrica costruita sulla base della Renault Twingo. Il secondo fronte è quello dell'aggiornamento della gamma attuale, con l'arrivo nelle concessionarie dei restyling presentati qualche settimana fa e il debutto di nuove motorizzazioni elettrificate. Dacia C-NeoIl nuovo modello della Dacia entra nel segmento C con una media moderna, ma di sostanza, che non trascura l'immagine e si declina in una gamma versatile, fatta di versioni ibride (mild e full), a Gpl e trazione integrale. Le linee sono quasi da fastback, l'assetto leggermente rialzato, stile crossover, mentre lo spazio a bordo dovrebbe superare quello delle classiche hatchback. Il corpo vettura, lungo circa 4,6 metri, poggia sulla versatile piattaforma Cmf-B del gruppo Renault.Lo stile, robusto, riprende quello degli altri modelli in gamma, e fa il paio con la tipica essenzialità della Casa, anche se in abitacolo non mancheranno schermi fino a 10 pollici per strumentazione e infotainment. La gamma motori dovrebbe ricalcare fedelmente quella della Bigster: solo versioni elettrificate, a partire da quelle a benzina mild hybrid, anche con il Gpl, per arrivare alle ibride full. Non mancherà neppure il nuovo propulsore Hybrid-G 150 4x4, che abbina il bifuel alla trazione integrale.Quando arriva: dicembre 2026Motorizzazione: Bifuel a Gpl, ibrido (mild e full)Quanto costerà: circa 20.000 euro Dacia Evader Evader è il nome provvisorio di questa piccola elettrica, costruita sulla base della Renault Twingo, che la Dacia si prepara a lanciare con prezzi a partire da circa 18 mila euro. Dovrebbe essere lunga circa 3,8 metri, poco di più della compatta Spring, con look da mini crossover e assetto leggermente rialzato. La capacità della batteria non è stata dichiarata, ma ci si aspetta un'autonomia nell'ordine dei 250 km nel ciclo Wltp.Quando arriva: presentazione a fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: circa 18.000 euro Dacia Duster/BigsterLe due Suv della Dacia accolgono l'arrivo in gamma di una nuova variante di powertrain, che mette insieme il Gpl con l'ibrido mild e la trazione integrale. Il sistema, incentrato su un 1.2 turbobenzina tre cilindri, conta su un motore elettrico posteriore da 31 CV per una potenza complessiva di 150 CV.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: mild hybrid bifuel a GplQuanto costerà: da 28.500 euro (Duster), da 29.900 euro (Bigster) Dacia Sandero   Nei primi mesi del 2026 arriverà il nuovo restyling della compatta, che coinvolge sia la versione cittadina Streetway che la più avventurosa Stepway. Le novità coinvolgono soprattutto il frontale, con la firma luminosa a T rovesciata e la calandra ridisegnata. Nuovi anche i cerchi di lega e, per la Stepway, protezioni in plastica Starkle sui passaruota. All'interno il volante diventa più ergonomico e arriva un display centrale da 10, abbinato alla strumentazione digitale da 7 (non per l'allestimento base Essential). I motori guadagnano qualche cavallo: il benzina passa da 90 a 100, il bifuel a Gpl da 100 a 120, volendo anche col cambio automatico, mentre sulla Stepway arriverà - nel corso dell'anno - il full hybrid da 155 CV.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: benzina, bifuel a Gpl, full hybridQuanto costerà: da 14.800 euro Dacia JoggerUn po' wagon, un po' crossover, questa Dacia si aggiorna nei contenuti, tanto all'esterno quanto in abitacolo, introducendo quanto visto anche sulla sorella minore Sandero. Tra le novità sottopelle figurano il powertrain full hybrid da 155 cavalli, che sostituisce quello da 140, e il motore benzina-Gpl da 120 cavalli al posto di quello da 100, con la capacità del serbatoio del gas portata a 48,8 litri complessivi rispetto ai 40 del modello precedente, un incremento del 20%.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: benzina, bifuel a Gpl, full hybridQuanto costerà: da 18.800 euro
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Emissioni - Dieselgate, Mercedes paga 150 milioni negli USA: cosa prevede laccordo

Dic 23,2025
Sono passati ormai quasi dieci anni, ma il Dieselgate continua a produrre conseguenze economiche per i grandi costruttori. L'ultimo sviluppo arriva dagli Stati Uniti, dove i filoni giudiziari legati allo scandalo delle emissioni sono molteplici. In particolare, la filiale americana di Mercedes-Benz ha accettato di pagare 149,6 milioni di dollari (circa 85 milioni di euro) per chiudere l'ennesimo processo basato sulle accuse di installazione di dispositivi illeciti per la manipolazione delle emissioni. L'ultimo procedimentoL'accordo di patteggiamento, ancora subordinato al via libera di un tribunale, è stato raggiunto con i procuratori generali di 48 Stati, oltre a Porto Rico e al Distretto di Columbia. Prevede una serie di disposizioni, a partire dalle procedure di pagamento dei circa 150 milioni di dollari: 120 milioni saranno versati immediatamente ai singoli Stati, mentre l'esborso per i restanti 29,6 milioni sarà ridotto di 750 dollari per ogni veicolo che Mercedes riparerà, ritirerà dal mercato o riacquisterà.La Casa tedesca dovrà sostituire i software di 39.565 veicoli non riparati fino ad agosto 2023. Inoltre, dovrà garantire un'estensione di garanzia ed erogare 2.000 dollari a ogni proprietario. Mercedes ha anche accettato di adottare misure per prevenire future violazioni e rispettare specifici obblighi di vigilanza.Mercedes, che già nel 2020 aveva raggiunto un patteggiamento da 1,5 miliardi di dollari con il governo degli Stati Uniti e le autorità della California per chiudere il processo per frode, ha ribadito l'infondatezza delle accuse, negando qualsiasi responsabilità. Secondo l'azienda, l'ultimo accordo è coperto da sufficienti accantonamenti di bilancio e risolve tutti i procedimenti legali ancora pendenti negli USA.
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Miti da sfatare - Auto elettriche e ZTL: cosa sapere per evitare multe salate

Dic 23,2025
Se avete appena comprato un'auto elettrica con gli incentivi 2025, è il momento di godere delle numerose agevolazioni riservate a questo tipo di vettura, ma risulta difficile orientarsi nella giungla di notizie online. In particolare, molti siti riportano che le auto elettriche possono entrare in tutte le ZTL: non è vero. Si tratta di equivoci che comportano il rischio di ricevere a casa multe seriali da centinaia di euro. Un esempio concretoImmaginate di voler sapere se potete accedere liberamente in tutte le Zone a traffico limitato di Milano, digitando in un motore di ricerca Auto elettrica ZTL Milano. Fra le migliaia di risposte, quella tipica è: A Milano, le auto elettriche godono di pieno accesso e gratuità in tutte le ZTL. Falso. In realtà, per esempio, le elettriche sono vietate nella ZTL Quadrilatero: ogni volta che le telecamere immortalano la targa, scatta la multa di circa 95 euro al proprietario del mezzo. Accesso alle Ztl con auto elettriche: regole, rischi e segnali da conoscereQuando si parla di accesso alle Ztl con un'auto elettrica, la prima regola è non dare nulla per scontato. Spesso, infatti, serve registrare la targa nel sistema del Comune, che inserirà la Bev in una sorta di lista bianca. Ma attenzione: il via libera potrebbe avere una data di scadenza e, in molti casi, è legato alla targa e non al cittadino. In altre parole, se cambi auto, devi rifare tutto da capo.E non finisce qui. Le amministrazioni possono modificare le concessioni in qualsiasi momento, soprattutto se cambiano le esigenze di traffico o di inquinamento. E poi c'è un altro dettaglio che può spiazzare: non è detto che l'autorizzazione per una Ztl valga per tutte le zone a traffico limitato della stessa città. Spesso i Comuni gestiscono più aree con sistemi separati, e ogni varco ha le sue regole.Qualcuno potrebbe pensare di chiedere lumi all'intelligenza artificiale, ma anche qui serve prudenza. L'AI è un modello linguistico addestrato per fornire informazioni, e non è infallibile: può sbagliare, essere incompleta o non aggiornata.Infine, c'è la segnaletica Ztl, che non aiuta a semplificare le cose. Il cartello è un divieto: cerchio rosso su fondo bianco. Sotto, pannelli integrativi indicano orari ed eccezioni, mentre display luminosi mostrano scritte come Varco attivo o Ztl closed, in verde o in rosso. Interpretare tutto questo nel traffico, magari con auto che premono dietro, non è proprio immediato. Multe a rafficaFra il momento in cui l'auto elettrica entra in una ZTL vietata e la data in cui il titolare riceve a casa la multa di 95 euro, possono trascorrere parecchi giorni. Se in quel lasso di tempo il proprietario accede più volte nella ZTL vietata, si vedrà recapitare un numero di contravvenzioni pari alle infrazioni: sono le sanzioni seriali. C'è un'unica soluzioneL'unico modo rapido per evitare le multe è cercare informazioni sul sito ufficiale del Comune, sperando che siano aggiornate. In alternativa, occorre contattare la Polizia Locale di quell'amministrazione.
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Fipa Spa - Desner investe in Italia: produrrà quadricicli elettrici a Grugliasco

Dic 23,2025
La Desner ha confermato la nascita in Italia della FIPA S.p.A, aprendo la strada alla produzione industriale di veicoli elettrici nel nostro Paese. La società cinese ha scelto l'Italia per l'assemblaggio di veicoli elettrici leggeri L6 ed L7 destinati al mercato europeo, e la nuova realtà industriale si occuperà della riqualificazione del sito Lear di Grugliasco. La gamma attuale comprende i quadricicli A05, W300, Y300 e P300. Arriva un'elettrica di segmento ATra le dichiarazioni del fondatore Angelo Sun emerge un'anticipazione importante: la Desner vuole sviluppare anche una vettura di segmento A, che si posizionerà al di sopra dei quadricicli leggeri e pesanti attuali. Pur senza riferimenti diretti, questa scelta potrebbe essere dettata dall'arrivo dei futuri regolamenti europei sulle E-Car.
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Acea - Mercato auto Europa: novembre in crescita, boom di elettriche e ibride plug-in

Dic 23,2025
Il mercato dell'auto europeo si mantiene in territorio positivo: a novembre, secondo i dati diffusi dall'Acea, le nuove immatricolazioni nell'area UE + Efta + UK sono state 1.079.563, il 2,4% in più rispetto allo stesso mese del 2024. Si conferma il segno più pure nel bilancio annuale: nei primi undici mesi dell'anno le immatricolazioni totali sono state 12.098.650, con un incremento dell'1,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Mercati: la Spagna continua a correreAnalizzando i dati mensili delle diverse aree geografiche di riferimento, l'Unione Europea segna un +2,1%, i Paesi Efta un +28,3% e il Regno Unito un -1,6%. Tra i maggiori mercati del blocco comunitario, spicca sempre la Spagna, con una crescita del 12,9%. Bene anche la Germania (+2,5%), in lieve flessione la Francia (-0,3%), stabile l'Italia. Sempre in spolvero elettriche e Plug-inSul fronte delle alimentazioni, prosegue il trend decisamente positivo delle motorizzazioni alla spina: nell'intero continente (UE + Efta + UK) le elettriche segnano un +37,3%, mentre nella sola Unione Europea registrano un tasso di crescita del 44,1% (25,7% da gennaio), con una quota di mercato che raggiunge il 16,9%. Le ibride plug-in migliorano del 33,9% (+38,4% nella UE) e le ibride non ricaricabili del 2,8% (4,2%). In calo le auto a benzina (-19,9%, con un -21,9% nel blocco comunitario) e le diesel (-23,1% in Europa, -23,2% nella UE). L'andamento dei gruppiPer quanto riguarda i costruttori, il Gruppo Volkswagen si conferma al primo posto in tutta Europa con 299.402 nuove immatricolazioni e una crescita del 4,1% rispetto a novembre 2024: tra i vari marchi, Volkswagen segna un +0,8%, koda un +4,3%, Audi un +9,9%, Cupra un +28,8%, mentre Seat flette dell'1,6% e Porsche del 28,9%.Al secondo posto Stellantis, con 138.747 targhe e un calo del 2,7%. In crescita Opel (+5,5%), Citroën (+13,7%), Fiat (+16,1%) e Lancia (+20,7%), in calo Alfa Romeo (-5,3%), Peugeot (-15,5%), Jeep (-21,8%), DS (-36%).Il Gruppo Renault immatricola 115.041 vetture, registrando un +3%, con un +5,7% della Renault e un -1,7% della Dacia. Crescono anche i gruppi Hyundai/Kia (+0,2%) e BMW (+1,7%). In calo Toyota (-9,9%), Mercedes-Benz (-7,8%), Volvo (-14,8%) e Jaguar Land Rover (-27,6%). Salgono Ford (+0,8%) e soprattutto le cinesi SAIC Motor (+20,9%) e BYD (+221,8%).Scende la Tesla (-11,8%), contrastati gli altri marchi giapponesi: -10% Nissan, -13,5% Suzuki, +8,4% Mazda, +18,5% Honda, -25,5% Mitsubishi.
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Green Deal - Auto "made in UE", il rischio autogol sugli incentivi: ecco perché

Dic 22,2025
Made in European Union è una delle espressioni cardine del nuovo Pacchetto Automotive proposto dalla Commissione europea. Ma che cosa significa, in concreto, vetture fatte nell'UE? La risposta non è ancora codificata: la definizione operativa del Made in UE sarà chiarita nei prossimi passaggi attuativi. Nel frattempo, il tema conta - e molto - perché impatta su incentivi, flotte aziendali e competitività industriale.  Auto Made in Ue: due possibili requisiti Un possibile criterio è la valorizzazione del contenuto europeo lungo la filiera (componenti e trasformazioni a più alto valore).Un altro è la localizzazione in UE delle fasi critiche (es. celle delle batterie, semiconduttori). Qual è l'obiettivo I documenti della Commissione non citano esplicitamente la Cina, ma il pacchetto punta a rafforzare la manifattura europea (batterie, acciaio lowcarbon, piccole elettriche M1E) e a rendere più competitivo l'ecosistema, in un contesto in cui sono già attivi dazi antisovvenzioni sulle elettriche importate dalla Cina. Etichetta europea: rischi ed effetti a catenaSe i criteri Made in UE diventeranno stringenti, produrre un'elettrica potrebbe costare di più nel breve periodo, comprimendo i margini o spingendo i listini verso l'alto, con possibili riflessi sulla domanda e sulla velocità della transizione. In parallelo, non si può escludere un protezionismo riflesso da parte di altri blocchi. Sono rischi plausibili, ma dipenderanno da come verranno scritti i requisiti e da quali incentivi/leve fiscali accompagneranno il cambio.  Il nodo della tracciabilitàLa filiera auto europea è profondamente integrata a livello globale: minerali e terre rare, componenti critici e knowhow attraversano confini. Stabilire con precisione che cosa sia europeo lungo tutta la supply chain richiede tracciabilità e metodologie condivise (si pensi al passaporto digitale delle batterie e agli atti delegati in via di adozione).  Flotte aziendali green Made in UE: la vera svoltaFinora l'UE ha spinto i costruttori (lato offerta); domani metterà obiettivi nazionali obbligatori per le grandi imprese (lato domanda), chiedendo più immatricolazioni di veicoli a basse/zero emissioni. E c'è un passaggio chiave: gli aiuti pubblici ai veicoli corporate - acquisto, leasing o noleggio - dovranno andare solo a mezzi verdi prodotti nell'UE. Non sono menzionate multe immediate, ma reporting e monitoraggio saranno serrati. Italia: che cosa serve davveroCon un punto di partenza più debole sulle elettriche aziendali, l'Italia dovrà muoversi su due binari: incentivi mirati e riforma fiscale dell'auto aziendale (deducibilità, fringe benefit, ammortamenti), per allinearsi alle best practice europee e non perdere il treno delle flotte green.
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Hyundai - Una maxi elettrica e il restyling della Ioniq 6 al Salone di Bruxelles

Dic 22,2025
La Hyundai ha annunciato un debutto mondiale al Salone di Bruxelles e ha diffuso un piccolo teaser. Accanto al nuovo modello, la Casa coreana presenterà anche in anteprima europea il restyling della Ioniq 6. L'elettrica più grande del listinoLa novità assoluta di Hyundai si posizionerà all'apice della gamma elettrica attuale per dimensioni, ma nulla è ancora noto sulla tipologia di carrozzeria. Il teaser mostra il logo sotto la striscia LED orizzontale del frontale, elemento che ricorda la monovolume Staria, oggi offerta in versioni diesel e ibride: serve infatti un veicolo davvero imponente per superare i 5,06 metri della Ioniq 9. Il restyling della Ioniq 6Accanto alla nuova elettrica debutterà anche il restyling dellaIoniq 6, già svelato in Corea nei mesi scorsi. Si tratta della prima europea, che sarà seguita a breve dall'avvio delle consegne. La berlina è stata ridisegnata mantenendo il focus sull'efficienza aerodinamica ed è già stata annunciata anchela variante N da 650 CV.
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Modellini - Kimera EVO38 1:18, esclusiva come l'originale

Dic 22,2025
La Kimera EVO38 in scala 1:18 si colloca sul podio dei modelli più interessanti dell'anno: frutto di una partnership tra la casa automobilistica di Cuneo, guidata da Luca Betti, e lo storico brand modellistico La Mini Miniera, il modello in resina è stato realizzato in soli 150 esemplari divisi in due speciali livree: rosso e oro. Una produzione limitata che riflette fedelmente l'esclusività della vettura reale. Dal punto di vista estetico colpisce per le proporzioni muscolose, una verniciatura estremamente pulita e omogenea, oltre che per l'eleganza della base in pelle, completa di targa con incisa la numerazione progressiva della tiratura. Assetto aggressivo, schiacciato al suolo, che evidenzia ancor più la definizione negli sbalzi, nelle modanature, in tutte le prese d'aria e le griglie finemente riprodotte, fino all'alettone integrato che domina la parte posteriore. Graficamente le parti in carbonio hanno una trama realistica e cromaticamente corretta, gruppi ottici di straordinaria brillantezza, profondità e trasparenza, così come le vetrature.Dalla coda, attraverso il lunotto, si intravede il cuore meccanico da 600 cavalli della EVO38. Fedele e curata la riproduzione dei cerchi, equipaggiati con pneumatici Pirelli P Zero. All'interno del modello troviamo la stessa cura maniacale: sedili da gara con cinture di sicurezza brandizzate Martini Racing, plancia compatta e comandi ben leggibili anche in scala, finiture accurate e una corretta disposizione dei volumi mettono in risalto la postazione di guida con il volante collocato alla giusta altezza e distanza dalla seduta del pilota.Un modello che fonde lo stile Kimera a un'artigianalità modellistica made in Italy, destinata a occupare un posto di rilievo nelle collezioni più esclusive. La si trova nei migliori negozi a 300 euro, prezzo in linea con il mercato per qualità, rarità e dettagli presenti.
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