Il dietrofront - Roma Ztl Fascia Verde: niente stop alle diesel Euro 4 e 5

4 Ruote - Ott 29,2025
Dopo anni di polemiche, arriva la decisione della Regione Lazio: le auto diesel Euro 4 e 5 potranno circolare liberamente nella Ztl Fascia Verde anche in futuro. La regola precedentemente stabilita prevedeva il blocco di quelle vetture a gasolio dal 1 novembre 2025 al 31 marzo 2026, e poi in quell'arco temporale negli anni successivi, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30.   Nessuna multa coi varchi elettroniciAlla guida di diesel Euro 4 e 5, chi entrerà nella Ztl Fascia Verde non verrà quindi immortalato dalle telecamere, né riceverà la multa a casa (se privato). Niente verbali elettronici neppure per le altre auto più inquinanti: sono bandite le vetture a benzina fino a Euro 2 incluse e quelle diesel fino a Euro 3 comprese. Gli agenti della Polizia Locale continueranno a sanzionare i trasgressori nella gigantesca Ztl: comprende quasi tutta l'area tra il Grande Raccordo Anulare e l'Anello Ferroviario, che delimita la Ztl Anello Ferroviario e, al suo interno, la Ztl Centro Storico.  Si cercano rimedi alternativiLa Regione spiega che si evita la temuta tagliola del blocco grazie all'intervento di aggiornamento del Piano, approvato nei mesi scorsi dal consiglio su proposta della giunta. La nuova impostazione consente ai Comuni di introdurre misure compensative al blocco. Provvedimenti per bilanciare l'impatto ambientale che altrimenti sarebbe ridotto attraverso lo stop alle diesel. Quali? Respinte le proposte del Comune: accessi in deroga e Move-in (sorta di scatola nera che registra gli ingressi). Scartata l'idea delle domeniche ecologiche. Si ipotizza il cambiamento degli orari di accensione delle caldaie per ridurre le emissioni.   25 milioni da investireIl ministero dell'Ambiente ha assegnato alla Regione Lazio 25 milioni di euro per realizzare interventi volti all'abbassamento dei valori degli inquinanti nell'agglomerato urbano di Roma e nella Valle del Sacco: le aree che registrano superamenti dei livelli di polveri sottili (PM10 e PM2.5) e biossido di azoto. 
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Japan Mobility Show - Lexus LS e LS Coupé Concept: il van con sei ruote e la crossover sportiva del futuro

4 Ruote - Ott 29,2025
La ristrutturazione dei brand all'interno del gruppo Toyota, presentata all'apertura del Japan Mobility Show, coinvolge direttamente anche la Lexus, il marchio di lusso della Casa giapponese fondato nel 1989: Con l'arrivo della Century nel segmento dell'ultra lusso, la Lexus dispone adesso della libertà di rafforzare la sua presenza nel settore del lusso, ha spiegato Simon Humphries, responsabile brand del costruttore giapponese.  Una concept che rompe col passatoLa LS Concept presentata al JMS è un van a sei ruote, pensato per essere guidato da un autista e concepito come luogo personale, inviolabile. La S della sigla LS, spiega la Lexus, non sta più per Sedan, berlina, ma per Space, spazio. La scelta di un veicolo così particolare è stata dettata dalla volontà di massimizzare le misure interne, senza l'ingombro dei passaruota e con grandi porte che permettono uscita e ingresso contemporanei ai passeggeri della seconda e della terza fila. Originale la plancia, con il volante a forma di piccola cloche e i due display ultrawide sovrapposti, uno per la strumentazione e uno che mostra le riprese delle telecamere che sostituiscono gli specchietti, collegate tra loro per formare un'immagine unica. Lexus LS Coupé ConceptE se è vero che il mondo dell'automobile è molto cambiato in questi ultimi anni, questo vale anche per le auto di lusso: I clienti ambiscono a tanti modelli diversi, capaci di offrire nuove esperienze e di riflettere più da vicino il loro stile di vita, aggiunge Humpries. Al Salone di Tokyo la Lexus ha quindi presentato diversi altri studi concettuali, che al momento non hanno un futuro di serie, ma che anticipano modelli che vedremo nei prossimi anni. La LS Coupé è una crossover sportiva da usare tutti i giorni, con linee aggressive e interni di lusso. Le portiere, che si aprono ad armadio, accolgono quattro persone su altrettante sedute. Il guidatore ha il doppio display ultrawide visto sul van a sei ruote, per il passeggero ce n'è uno a scomparsa, e per chi siede dietro ce ne sono due "annegati" negli schienali dei sedili anteriori. Lexus LS Micro ConceptQuesto veicolo accoglie una sola persona, ed è stato studiato per muoversi liberamente all'interno di città con spazi sempre più ristretti. Le forme squadrate servono per garantire il massimo spazio a bordo, dove il passeggero può contare su un abitacolo definito opulento e pressoché privo di comandi: questo veicolo a tre ruote, elettrico, è a guida completamente autonoma. Lexus Sport ConceptGià vista a Pebble Beach, questa coupé ad alte prestazioni potrebbe raccogliere l'eredità della LFA, in chiave 100% elettrica. L'abitacolo accoglie il pilota su una seduta avvolgente, colorata di bianco, con un pannello curvo che lo isola e lo separa di fatto dal passeggero. Le altre novità della LexusIl brand giapponese ha presentato al Japan Mobility Show altri studi concettuali che declinano il concetto di lusso in ambiti diversi da quello automobilistico: una casa sostenibile, alimentata dai pannelli solari e dove poter parcheggiare la propria Lexus, un catamarano con guida autonoma controllata dalla AI. Da ultimo, è stato presentato anche l'eVTOL (veicolo elettrico a decollo verticale) Joby, sviluppato dalla Joby Aviation con la collaborazione di Toyota Motor Corporation.
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Seat - Arona 2026: piccoli ritocchi e motori confermati

4 Ruote - Ott 29,2025
Tempo di restyling per la Seat Arona, che nel 2026 beneficia di una rinfrescata estetica e un tocco di tecnologia in più. La nuova versione, che arriverà nei concessionari nel primo trimestre 2026, punta su tre punti chiave: esterni aggiornati con pccoli ritocchi, interni di qualità migliorata e una proposta complessivamente più competitiva. Leggero faceliftIl frontale rinnovato, con fari Full LED più sottili e firma luminosa distintiva, una nuova griglia esagonale e paraurti ridisegnati, accentua il carattere della Suv spagnola, invariata nelle dimensioni (sempre a 4,15 metri di lunghezza). I nuovi cerchi vanno da 16" a 18", mentre la gamma colori si aggiorna con verniciature più vivaci sia nel monotinta, sia nelle opzioni con tetto a contrasto. Più qualità e tecnologia dentroAnche l'abitacolo è stato aggiornato: la Seat Arona 2026 propone nuovi tessuti goffrati, volante in pelle traforata, una maggiore qualità percepita nei materiali e negli assemblaggi e, volendo, anche sedili sportivi avvolgenti sull'allestimento FR. Lo spazio rimane funzionale e versatile, con sedili posteriori abbattibili e un bagagliaio da 400 litri dichiarati. La connettività è la vera novità, grazie agli schermi dell'infotainment da 8,25" e 9,2", Android Auto e Apple CarPlay wireless, ricarica rapida refrigerata da 15 W e l'inedito SEAT Sound System ad alta fedeltà. Tre o quattro cilindri, solo benzinaLa gamma motori della Seat Arona 2026 offre ancora soluzioni dal 1.0L tre cilindri turbobenzina da 95 e 110 CV, fino al più grintoso 1.5L quattro cilindri turbobenzina da 150 CV, con cambi manuali a 5 o 6 marce o direttamente il DSG. A bordo, la tecnologia Travel Assist, l'Adaptive Cruise Control, il Side Assist e i fari Full LED con High Beam Assist completano il pacchetto in termini di sicurezza attiva.
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Japan Mobility Show - Vision X-Compact: Mazda prepara la sua E-Car

4 Ruote - Ott 29,2025
La silhouette ricorda un po' quella della Mazda2, ma le misure - ben al di sotto dei quattro metri - portano altrove. E ci dicono che anche la Mazda ha pronta la sua E-Car. Il prototipo Vision-X Compact, svelato in anteprima al Japan Mobility Show e sul quale la Casa per ora comunica scarsi dettagli, assume un infatti particolare interesse se visto dalla prospettiva del Vecchio Continente. Dove si discute la creazione di una nuova categoria di auto, più piccole e semplici, sull'esempio delle kei car giapponesi. La "mini" Mazda che non c'era Il design della Vision X-Compact riprende il linguaggio stilistico delle ultime concept del marchio, a partire dalla Arata, replicando il medesimo minimalismo in scala ridotta. La Mazda Vision-X Compact è lunga infatti 3,83 metri, larga 1,80, alta 1,47 e ha un passo di 2,51 metri (21 cm in più di una Fiat Panda). Con queste caratteristiche, perciò, si posizionerebbe ben al di sotto del modello più compatto attualmente presente nel listino del costruttore di Hiroshima, la Mazda2 Hybrid, lunga 3,94 metri. Cockipt circolare e i IA a bordoMinimalista è anche l'abitacolo, dal quale spuntano un volante a fondo piatto e un quadro strumenti digitale in stile Mini, cioè dalla forma circolare. L'assenza di un vero e proprio schermo dell'infotainment affida tale ruolo allo smartphone del guidatore collegato alla plancia: una soluzione pratica ed economica che ben si sposerebbe al progetto di una E-Car. Allo stesso tempo, a detta di Mazda la concept è dotata un'intelligenza artificiale empatica che fa le veci di un compagno di viaggio, per creare una connessione emotiva con chi guida. Nessuna indicazione, invece, è stata fornita riguardo alla natura del sistema propulsivo. Che potrebbe lasciare campo aperto a una varietà di opzioni. 
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Suzuki - Kosai, là dove nascono le kei car

4 Ruote - Ott 29,2025
Facile dire kei car, ma cosa sono di preciso e dove nascono? Per scoprirlo, la Suzuki ci ha aperto le porte della sua fabbrica Kosai di Hamamatsu, città della prefettura di Shizuoka dove nel 1909 è nato il marchio. Proprio in questo stabilimento la Casa giapponese sforna, al ritmo di 23 mila esemplari al mese, diversi modelli di kei car, dalle Hustler, WagonR e Spacia a vetture per altri marchi, come la Mazda Flair. Suzuki, infatti, è leader indiscussa in questo segmento di vetture, che gli hanno consentito, insieme agli altri modelli commercializzati in madrepatria, di diventare nel 2024 il secondo costruttore più importante del mercato del Sol Levante. Cosa sono le kei carIn Giappone, le kei car occupano da decenni un ruolo centrale nella mobilità quotidiana: nel 2024 ne sono state immatricolate 1,6 milioni (contando anche i veicoli commerciali), il 38% del mercato locale. Introdotte nel dopoguerra per sostenere la ricostruzione economica e facilitare l'accesso a un'auto privata, queste vetture seguono regole precise: lunghezza massima di 3,4 metri, larghezza contenuta (148 cm) e motore con cilindrata fino a 660 cc o comunque con potenze fino a 65 CV (ne esistono anche di elettriche). Le loro dimensioni ridotte non sono soltanto una scelta tecnica, ma una risposta concreta alla densità urbana e alla scarsità di spazi per parcheggiare. Questo le rende particolarmente adatte agli ambienti cittadini, dove agilità e semplicità di manovra fanno la differenza.  Oltre ai vantaggi pratici, le kei car beneficiano di agevolazioni fiscali e assicurative che ne hanno favorito la diffusione capillare: tasse annuali e assicurazioni sono più basse rispetto alle auto, la revisione costa la metà e sono previsti degli sconti sui pedaggi autostradali. Anche per questo, sono economiche da mantenere, caratteristica che le ha rese popolari tra lavoratori pendolari, anziani e giovani, anche perché nonostante le dimensioni compatte, spesso offrono interni sorprendenti per abitabilità, con soluzioni di design attente a sfruttare ogni centimetro disponibile. Ma il loro successo si deve sicuramente anche ai prezzi particolarmente contenuti: si parte ben al di sotto dei 10 mila euro. Nel tempo, queste vetture sono diventate parte integrante del paesaggio urbano giapponese, ma hanno anche iniziato a circolare in altri mercati: non è infatti da escludere che nel nuovo scenario che si aprirà in Europa con le E-Car possano ritagliarsi una nicchia di mercato. Come nasce una kei carIl 6 maggio del 2002 la Suzuki ha inaugurato la fabbrica di Kosai, appositamente progettata per la costruzione di kei car. Oltre alle Suzuki Hustler, WagonR e Spacia (e alla Mazda Flair), in questo stesso complesso industriale nasce anche la Jimny nella sua variante pensata per le regolamentazioni delle kei car (motore di 660 cc, carreggiate più strette, ecc..). In questa fabbrica si svolgono svariati processi di produzione, dall'assemblaggio finale allo stampaggio vero e proprio dei componenti: a Kosai arrivano delle bobine d'acciaio che vengono stampate e saldate per creare telai e altri componenti, come le portiere, che, una volta pronti, vengono mandati su una linea d'assemblaggio che conta 110 differenti stazioni.  Sugli 886 metri di questa linea, 400 dipendenti Suzuki e 500 esterni (divisi su due turni) svolgono tutte le lavorazioni di montaggio, con ogni vettura che rimane per soli 56 secondi in ogni stazione: l'impiego dei robot viene limitato ad alcuni processi delicati, come l'installazione di lunotto e parabrezza. Gran parte delle operazioni, compreso il montaggio di parti come molle e ammortizzatori, viene effettuata a mano, con i robot collaborativi che vengono impiegati solo per alcuni compiti pesanti. Per esempio, nella stazione in cui la scocca viene unita al motore (già montato su un sottotelaio con già fissati sia trasmissione sia sospensioni) i tecnici utilizzano un sollevatore automatizzato. Tutte le operazioni sono rapidissime, così da consentire di produrre un grande volume di vetture riducendo i costi. Sia per la Suzuki, sia per i clienti finali.
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