Elettriche - Auto in leasing sociale a 75 euro al mese: lItalia ci prova nel 2024

4 Ruote - Nov 28,2023

Auto in leasing con canone calmierato, per auto elettriche o a limitato impatto ambientale, a beneficio di famiglie a basso reddito: l'Italia accelera e nel 2024 potrebbe copiare la Francia, introducendo un piano per offrire "vetture popolari" nuove a fronte della rottamazione di quelle vecchie. Reddito e rata mensile? Per ora ci sono solo delle ipotesi: per il primo, si immaginano 14.000 euro l'anno di Isee; per il canone, da 75 a 125 euro al mese. L'anticipo di migliaia di euro da versare alla Casa automobilistica sarebbe affare dello Stato, cioè il proprietario dei mezzi. A Parigi e dintorni, l'1 novembre 2023 è iniziata la raccolta delle richieste; a gennaio, verranno avviate la consegna dei veicoli allo Stato e l'assegnazione alle famiglie. Nel nostro Paese, a spingere in questa direzione è l'Aci, che si candida a gestire il parco auto, e che ha appena avviato colloqui con tre ministeri (Infrastrutture, Imprese, Ambiente): " A breve ci sarà un altro confronto", dice il presidente Angelo Sticchi Damiani. "L'importante sarebbe far scattare il test nel 2024, anche con un numero minimo di vetture. Poi lo strumento andrà affinato. In quanto alle risorse, per iniziare si potrebbe attingere dal fondo incentivi per le elettriche non impiegato".

Gli elementi chiave. Un algoritmo individuerebbe il canone, tenendo conto dell'Isee, delle categorie (da Euro 0 a Euro 3) dei mezzi da rottamare, della tipologia di auto che si andrà a guidare, per poi stilare la graduatoria delle attribuzioni. Così da eliminare dalla circolazione 10 milioni di veicoli, il 27% del parco, che è vetusto, a beneficio di ambiente e sicurezza stradale. Il titolare del leasing avrebbe a disposizione l'auto per anni, senza esserne proprietario: immaginabile una durata triennale. A fine contratto, se vorrà, il cittadino potrà restituire la vettura allo Stato, oppure versare il riscatto fissato inizialmente per divenire proprietario del veicolo in via definitiva. Non si tratterebbe di un noleggio a lungo termine, che prevede solo la restituzione dell'auto. Da valutare se il canone comprenda l'assicurazione RC Auto obbligatoria annuale, più polizze accessorie come furto e incendio, atti vandalici, Kasko parziale o totale, infortuni del guidatore, oltre a manutenzione ordinaria e straordinaria. Plausibile che ci sia una percorrenza massima totale attorno a 30 mila km: chi la supera e dà indietro il mezzo potrebbe pagare una penale per ogni km in più rispetto al tetto. Analogamente, se a fine contratto il veicolo non è nelle condizioni prestabilite, il titolare potrebbe essere chiamato a versare una penale. Idem in caso di danni, incidenti e furti nel corso del leasing di tre anni: insomma, una formula con pro e contro da soppesare con attenzione. Come detto, ulteriori aggiornamenti sull'iniziativa dovrebbero essere divulgati a breve.

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Mondiale Endurance - C'è anche Valentino Rossi in GT3

4 Ruote - Nov 27,2023

Sale l'attesa per il Mondiale Endurance 2024 che vedrà in pista 14 costruttori, 19 Hypercar e 18 LMGT3. Grandi nomi anche tra i piloti, tra cui Mick Schumacher in Alpine e Robert Kubica sulla terza Ferrari 499P. E oggi è stato ufficializzato anche un nome caro ai tifosi italiani, quello di Valentino Rossi, che correrà con la BMW nella neonata categoria GT3.  

Grandi ambizioni. Il Team WRT gestirà due prototipi BMW nella top class del WEC e due M4 in GT3. Valentino Rossi e Augusto Farfus sono i primi due piloti ufficiali GT a esser stati ufficializzati dalla casa di Monaco di Baviera e competeranno rispettivamente con le vetture numero 46 e 31. Come detto, sono ancora i primi due nomi della line-up che andrà a completarsi nei prossimi mesi. "In Hypercar, la prima scelta è stata Sheldon van der Linde, che ha già familiarità con quei prototipo e Dries Vanthoor è stato impressionante durante i test e ha esperienza in LMP2", ha spiegato Andrea Roos, responsabile di BMW M Motorsport. Quanto a Rossi, ha aggiunto: "Nel complesso, la sua prima stagione da pilota ufficiale BMW è stata davvero impressionante e sono certo che avrà un ruolo importo e sarà tra i preferiti del pubblico del WEC".

Competizione mondiale. Con il passaggio al WEC, Rossi torna nuovamente a competere in un campionato con la valenza di Mondiale. "Sono davvero entusiasta di correre nel WEC", ha detto il Dottore. "Ho già familiarità al volante della M4 dopo la stagione disputata quest'anno, però il format con tre piloti di diverse categorie sarà una novità. Comunque, nel complesso, penso saremo ben messi".

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Sportequipe 8 - Alza l'asticella con l'ibrido plug-in

4 Ruote - Nov 27,2023

Dopo aver introdotto nei listini le Suv 5, 6 e 7, il marchio Sportequipe torna sotto i riflettori lanciando il quarto modello della sua gamma, che prosegue con la sequenza numerica e introduce in famiglia la cifra 8. Una scelta indicativa della connotazione di questa nuova proposta, che andrà a rivestire il ruolo di ammiraglia del neonato brand figlio del gruppo DR.

Ibrida plug-in ora. Con l'aggiunta del Gpl più avanti. La 8, frutto delle ormai note sinergie che legano l'azienda molisana al know-how della cinese Chery, esprime nelle sue scelte tecniche il tratto più interessante: qui ci sono tre motori, un termico e due elettrici montati sul cambio che collaborano nell'ambito di un powertrain ibrido plug-in. Il primo dei due verrà offerto più avanti anche in una versione bifuel che potrà essere alimentata a Gpl, per una combinazione che rappresenterà a tutti gli effetti un unicum sul nostro mercato.

Sguardo deciso. Presentata lo scorso ottobre al Salone di Parigi, la Sportequipe 8 è una sport utility lunga circa 4,7 metri (praticamente come un'Alfa Romeo Stelvio) che si caratterizza per un design piuttosto deciso, a rimarcare anche a livello estetico le ambizioni di posizionamento. Una considerazione valida soprattutto per il frontale, dominato da una grande griglia esagonale affiancata da prese d'aria supplementari che ne riprendono il pattern tipo nido d'ape e alla cui connotazione contribuiscono anche i gruppi ottici principali con i Led a "L".

Stile equilibrato. Il lavoro non farà gridare al miracolo stilistico, ma ha la sua efficacia nell'esprimere i valori che intende veicolare. Soprattutto, non denota difetti di coerenza tra le varie parti della carrozzeria: il primo volume, ben definito, si raccorda correttamente con la linea di cintura molto orizzontale; la quale, a sua volta, genera un montante C piuttosto dinamico, capace di conferire una certa personalità al tre quarti. In questa zona, la Sportequipe 8 ricorda un po' la Jeep Compass, così come a livello di fanaleria posteriore, ma nell'insieme ha una sua credibilità.

Quanti richiami ai marchi premium. I rimandi a modelli occidentali, del resto, non mancano nemmeno negli interni: la configurazione a doppio schermo affiancato, con strumentazione e infotainment ospitati in un unico elemento a sviluppo orizzontale, è ormai un classico sulle auto europee di questa fascia. E lo stesso vale per il terzo schermo, più in basso, per i comandi del clima, che trova un diretto parallelo sulle Audi di alta gamma. Al contrario, le razze del volante multifunzione del modello esposto l'anno scorso al Salone di Parigi (identiche a quelle che usava la Mercedes fino a meno di due anni fa, prima del ciclo di restyling che ha interessato buona parte della gamma), sono state sostituite da elementi inediti, più convenzionali, ma se non altro specifici.

Sprazzi di originalità, sette posti e buone finiture. Se le "citazioni" sono tante ed evidenti, non mancano gli spunti originali, come i comandi a sfioramento del cambio automatico: una soluzione che riguarda anche il selettore delle modalità di funzionamento del powertrain e che relega la "fisicità" ai comandi dell'avviamento e del selettore delle modalità di guida. La Sportequipe 8 offre anche una terza fila di sedili, con due sedute senza dubbio di fortuna, ma utili per qualche straordinario sui brevi spostamenti. Last but not least, la finitura: su questo fronte non ci sono cadute di stile significative, anzi, perché la Sportequipe 8 sa mettere in mostra un livello complessivo soddisfacente, almeno a prima vista.

Due full e un plug-in. La Suv del gruppo di Macchia d'Isernia verrà lanciata in una sola variante ibrida plug-in: equipaggiata di serie con la trazione anteriore e un cambio con tre rapporti fisici che ha un funzionamento simile alla variazione continua di un classico Cvt (e che ospita i due motori elettrici da 75 e 95 CV rispettivamente), la vettura sfrutta un 1.5 benzina dedicato da 146 CV ed eroga complessivamente 317 CV e 545 Nm, per uno 0-100 km/h dichiarato da 6,9 secondi.

1.000 chilometri d'autonomia complessiva. Ancora più interessanti sono i dati sulle percorrenze: su questo fronte, l'azione combinata della batteria da 19 kWh (in grado di garantire 80 km in elettrico) e del serbatoio di benzina porta l'autonomia complessiva della Sportequipe 8 a più di 1.000 km. proprio quest'ultimo dato a raccontare la natura più intima dell'auto, che svela ben presto la sua natura di stradista: il confort di bordo è di buon livello grazie al lavoro degli ammortizzatori, sempre piuttosto morbidi e indulgenti. E anche dal punto di vista del disturbo acustico l'ambiente sembra silenzioso e ben isolato dal rotolamento degli pneumatici e dai fruscii aerodinamici. L'aspetto più fastidioso, semmai, è legato alla rumorosità del quattro cilindri, il quale tende a far sentire la sua voce quando si eccede con il piede destro: una caratteristica in parte ripagata dalle buone doti prestazionali dell'intero sistema, che spinge bene da subito e garantisce un certo brio alla marcia.

La concretezza prima di tutto. La Sportequipe 8 è un'auto tranquilla, orientata al confort. Una filosofia in linea con quella che ha guidato lo sviluppo del telaio, a sua volta impostata su criteri di scorrevolezza e prevedibilità. Ne beneficia, come detto, la comodità, a scapito di una certa inerzia quando si tratta di negoziare con il misto, a maggior ragione se lento e con molti trasferimenti di carico. In ogni caso, qui il senso va cercato altrove, come nell'interessante valore dell'autonomia complessiva: caratteristica che rende la Sportequipe 8 un prodotto che tiene al centro della sua equazione la concretezza, come da tradizione DR, ma che per la prima volta porta le ambizioni del gruppo molisano in un segmento di mercato un po' diverso dai suoi standard attuali. Con quali esiti, lo diranno solo i riscontri di vendita: il prezzo di listino di 49.900 euro colloca la Sportequipe in una fascia inedita per gli standard del costruttore di Macchia d'Isernia, ma le sue singolari caratteristiche tecniche (tanto più quando arriverà la variante bifuel) potrebbero schiuderle una discreta nicchia commerciale.

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Fiat Panda - Un restauro ufficiale per i 40 anni della 4x4

4 Ruote - Nov 27,2023

Proseguono le iniziative della Fiat per celebrare i 40 anni della Panda 4x4: l'ultima, appena annunciata, è il restauro conservativo di un esemplare del marzo 2001, in precedenza utilizzato solo all'interno dello stabilimento di Mirafiori (dal quale è peraltro uscito). Il veicolo, equipaggiato con il Fire originale di 1.1 litri da 54 CV, nasce nell'ambito del progetto "Reloaded by Creators" di FCA Heritage, la divisione di Stellantis dedicata alla tradizione storica dei suoi marchi torinesi. La stessa che, in tempi recenti, ha dato vita alle varie Multipla 6x6, Alfa Romeo 4C Designer's Cut e Abarth 1000 SP.

Giovane. Quella che definiremmo una "aziendale" Fiat ha percorso solo 40 mila km, come se avesse pochi anni di vita alle spalle. Nonostante ciò, la Panda 4x4 Heritage - questo il suo "nuovo" nome - è stata sottoposta a un'importante rivisitazione delle condizioni generali. Innanzitutto, la carrozzeria è stata riverniciata da zero, nonostante l'assenza di graffi e ammaccature, mentre la meccanica è stata ricondizionata dalle Officine Classiche di Torino.

Originale. L'abitacolo, rimasto intatto nel tempo, non ha ricevuto interventi, così come non sono state apportate particolari modifiche al progetto originale: ecco perché, per una volta, parliamo di un vero restauro e non di un restomod. D'altra parte, l'unica concessione rispetto all'esemplare di partenza sembra essere la parola "Heritage" sul montante C: un segno distintivo che sottolinea l'unicità di questa vettura, ora destinata alla vendita.  

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Lotus Eletre - Evoluzione o sacrilegio? - VIDEO

4 Ruote - Nov 27,2023

"Una Lotus di sole elettriche? Colin Chapman si starà rivoltando nella tomba". Quante volte ho letto sui social commenti di disappunto come questo In realtà, l'obiettivo di tali critiche non dovrebbe essere solo la Casa di Hethel, ma tutte le marche che negli ultimi due decenni hanno osato ampliare l'offerta con modelli inediti, lontani dalle proprie origini. Se state pensando alla Porsche avete colto nel segno, ma potremmo tirare in ballo anche BMW, Mercedes, Ferrari e altri tutti alle prese con scommesse che, alla fine, hanno ripagato il "salto nel buio". Ed è forse per questo che la Lotus ha deciso di cambiare, aumentando il numero di modelli proposti partendo da una Suv che si chiama... Eletre.

Mi sono avvicinato alla Eletre con le cautele del caso, consapevole di dover trattare una materia delicata e ben custodita da un nutrito gruppo di appassionati. E il primo impatto, bisogna dirlo, è stato impressionante. L'esemplare del mio test è la versione "S", l'intermedia della gamma, dotata di un powertrain in grado di erogare 450 kW (612 CV) e 710 Nm attraverso due motori elettrici, uno per asse. Notevoli le prestazioni dichiarate (0-100 in 4,5 secondi e velocità massima di 258 km/h), le quali trovano riscontro nelle sensazioni: la Eletre spinge con la progressione tipica dell'elettrico e sembra non doversi portare appresso un peso (sempre dichiarato) di circa 2.520 kg. Un altro colpo al cuore degli appassionati della Lotus.

In materia di confort la Lotus Eletre supera le aspettative, divorando buche e asperità come se viaggiasse a qualche centimetro da terra: le sospensioni multilink anteriore e posteriori (dotate di ammortizzatori ad aria molto evoluti) lavorano benissimo e, volendo, c'è anche la possibilità di scollegare le barre antirollio per conferire alla Suv ulteriore docilità. Di sicuro, non c'è mai stata una Lotus così comoda e spaziosa: la Eletre raggiunge i 5,10 metri e l'abbondanza di centimetri a disposizione si nota soprattutto accomodandosi sui sedili posteriori, capaci di mettere a loro agio anche i passeggeri più alti. Questi ultimi, poi, godono poi di una cura ai dettagli inedita per un modello di Hethel, con rivestimenti pregiati distribuiti nell'abitacolo in gran quantità.

La Eletre ha un baricentro basso - dovuto al posizionamento di batterie, motori e inverter - e limita con efficacia il rollio, muovendosi con notevole compostezza anche su percorsi tortuosi: i circa 700 km che ho fatto con lei sono filati via più facili e veloci del previsto. Insomma, qui la tecnica è ancora maneggiata con sapienza e c'è da citofonare alla Lotus Engineering, a Hethel, perché per quanto i capitali della Casa inglese siano cinesi (l'orbita è quella dell'ormai presentissimo Gruppo Geely), lo sviluppo è tutto interno. Il 43% del telaio e il 50,7% della carrozzeria sono di alluminio per compensare il peso dell'enorme batteria di cui è dotata ogni versione della Eletre: parliamo di 112 kWh di capacità netta, in grado di garantire circa 600 km di autonomia dichiarata (quella effettiva la verificheremo con l'aiuto del nostro Centro prove). A conti fatti, siamo di fronte a quello che appare come un difficile esercizio di equilibrio, sospeso tra mondi apparentemente inconciliabili: quello delle Suv e quello della sportività. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra, in attesa della nostra prova strumentale.

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Mitsubishi Colt - Le versioni e i prezzi per l'Italia

4 Ruote - Nov 27,2023

La Mitsubishi (distribuita in Italia da Koelliker) presenta il listino completo della nuova Colt: la vettura viene proposta a partire da 17.900 euro con tre motorizzazioni e quattro allestimenti. La giapponese, nata dalla collaborazione tra la Casa dei tre diamanti e la Renault, è di fatto una versione rimarchiata della Clio, dalla quale si distingue per il design del frontale e per il lettering in coda. La gamma dei powertrain è composta solo da varianti a benzina: l'1.0 tre cilindri aspirato da 65 CV, l'1.0 turbo da 90 CV e la full hybrid con l'1.6 aspirato e il cambio automatico da 145 CV. Sia l'1.0 aspirato, sia l'ibrido possono essere guidati anche dai neopatentati.

Quattro versioni per tre motori. Gli allestimenti della Colt sono denominati Inform, Invite, Intense e Instyle. Il primo, riservato alla versione 1.0 aspirata, offre di serie l'Hill Start Assist, il Forward Collision Mitigation System, il Lane Departure e Warning Assist, il Traffic Sign Recognition, i cerchi da 15" di lamiera, il climatizzatore manuale, i sensori luci e pioggia, il doppio display interno da 7" con connettività wireless per smartphone, i gruppi ottici anteriori Led e gli interni in tessuto. La Invite aggiunge i cerchi di lega da 16", il climatizzatore automatico, la ricarica wireless, la retrocamera, gli specchietti ripiegabili elettricamente, i vetri elettrici posteriori, i sensori di parcheggio, i cristalli posteriori oscurati, il volante rivestito di ecopelle e i sedili rivestiti di tessuto bicolore. Per la sola 1.0 turbo è proposta anche la variante Intense con cerchi da 17", Adaptive Cruise Control, Blind Spot Warning, plancia in materiale soft-touch, sedili rivestiti di tessuto ed ecopelle e finiture esterne cromate. La top di gamma Instyle, unica opzione per la ibrida, offre il doppio schermo da 9,3 e 10", il navigatore, l'impianto audio Bose, l'Around View Monitor, il Rear Cross Traffic Alert, il Park Assist, i freno a mano elettrico e il pacchetto con volante e sedili riscaldabili.

I prezzi.
Mitsubishi Colt 1.0 Inform:
17.900 euro
Mitsubishi Colt 1.0 Invite: 19.500 euro
Mitsubishi Colt 1.0 Turbo Invite: 20.500 euro
Mitsubishi Colt 1.0 Turbo Intense: 21.500 euro
Mitsubishi Colt 1.0 Turbo Instyle:
24.500 euro
Mitsubishi Colt 1.6 Full Hybrid Instyle: 29.500 euro

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Usato - Settembre ancora in crescita, diesel e ultradecennali trainano il mercato

4 Ruote - Nov 27,2023

Anche settembre certifica l'andamento positivo del mercato delle auto usate, per un totale di dieci mesi consecutivi di crescita: con 428.967 trasferimenti di proprietà, l'Unrae (l'associazione delle Case estere) registra un rialzo del 7,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, a sua volta sceso del 7,6% rispetto al 2021). Sempre a settembre, i trasferimenti netti aumentano del 5,5% e le minivolture del 9,4%. Considerando tutti i nove mesi del 2023, siamo a +8,1% con 3.631.311 passaggi, anche se permane il segno negativo sul periodo pre-Covid: -10,9% su gennaio-settembre 2019.

Gasolio leader. Col 45,6% dei trasferimenti, il diesel conferma la supremazia nel nono mese del 2023; seguono i veicoli a benzina (40,1%),  gli ibridi (5,6%), quelli a Gpl (5%) e a metano (2,4%). Irrisori i trasferimenti netti di auto elettriche pure e plug-in, allo 0,6%. Gli scambi tra privati e aziende scendono di poco al 57,5% di tutti i passaggi di proprietà, stabili al 38,2% quelli da operatore a cliente finale. In crescita quelli provenienti da noleggio (1%) e Km 0 (3,3%). La Lombardia concentra il maggior numero di operazioni (15,7%), seguita dal Lazio (9,6%) e dalla Campania (9,4%). L'età dell'usato? Circa un trasferimento su due riguarda auto con oltre 10 anni di anzianità. Sale al 15,8% la quota delle auto da 6 a 10 anni, ma crescono pure quella delle vetture da 4 a 6 anni (12,4%) e quella delle auto più fresche da zero a un anno (al 5,8%). 

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Rapporto Isfort - La più amata dagli italiani? sempre lauto, meglio se "matura" e non elettrica

4 Ruote - Nov 27,2023

Di fronte a scenari di grande cambiamento negli stili di vita e di consumo, il quadro che emerge dal 20 Rapporto sulle abitudini di mobilità degli italiani di Isfort è quello di una popolazione sempre più anziana, che si muove di meno e che per farlo non rinuncia a usare la sua vecchia auto. Vecchia nel senso letterale del termine: il 60% delle macchine circolanti in Italia ha più di 10 anni, mentre in Paesi come Francia e Germania sono circa il 40%. Ancora al palo, invece, il settore delle auto elettriche. Il rapporto dell'Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti è stato presentato nella sede del Cnel, in presenza di tutti gli altri enti che hanno collaborato alla ricerca: Fondazione Nc, Ferrovie dello Stato, Istat, Agens e Asstra.

I numeri dello studio. Negli ultimi vent'anni, gli spostamenti degli italiani hanno registrato un calo dell'11,7%, un dato legato principalmente all'invecchiamento della popolazione. Per la prima volta il numero di auto in circolazione nel nostro Paese ha superato i 40 milioni di esemplari: un aumento dell'1% rispetto al 2021 e del 19% negli ultimi due decenni. Due spostamenti su tre avvengono in automobile, meno di due su dieci a piedi e il 4% in bicicletta o con altri mezzi di micromobilità (vedi monopattini elettrici). Solo il 7,5% degli italiani si muove sui mezzi pubblici. Il tasso di motorizzazione, invece, è il più alto d'Europa: 68,1 automobili ogni cento abitanti (erano 58,8 nel 2022), un dato superiore di dieci punti a Francia e Germania. 

Le elettriche arrancano. Dopo l'accelerazione degli ultimi anni (dallo 0,09% del 2015, la quota di mercato è ora di 5,11%), nel 2022 le vendite hanno subito un rallentamento (-27% rispetto al 2021), legato soprattutto alla rimodulazione degli incentivi statali, che hanno ridotto il contributo in denaro e la platea di mezzi che possono accedervi. Cresce però l'infrastruttura di ricarica, con un incremento di oltre il 40% di colonnine, quasi quadruplicate rispetto al 2019.

Previsioni per il futuro. Tra i dati più interessanti dello studio ci sono anche quelli sul tipo di mobilità, che rimane prevalentemente locale. La maggior parte degli spostamenti serve infatti a coprire distanze ridotte: circa l'80% delle percorrenze non supera i 10 km giornalieri. Per la prima volta, inoltre, il Rapporto Isfort avanza previsioni a medio termine, ipotizzando da qui al 2030 un'ulteriore riduzione del 3% negli spostamenti generali rispetto ai dati pre-pandemia. Un calo ancora una volta legato all'invecchiamento della popolazione, con una presenza sempre più ridotta di studenti e giovani.

 

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Lancia - La nuova Ypsilon toglie il primo velo - VIDEO

4 Ruote - Nov 27,2023

iniziato il cammino di avvicinamento al debutto della nuova Lancia Ypsilon, in calendario per febbraio 2024. Il 27 novembre la Casa torinese ha rilasciato un'immagine teaser degli interni, dove si vede il tavolino rotondo al centro della plancia, realizzato in collaborazione con la firma d'arredamenti Cassina e destinato a svolgere le funzioni primaria di piano di appoggio, a esempio per il cellulare, e di centro di controllo del sistema di bordo. Quest'ultimo, basato sull'architettura elettronica di intelligenza artificiale Camaleon (sviluppata dal gruppo Stellantis), è declinato specificamente per il mondo Lancia con l'acronimo Sala, che sta per Sound Air Light Augmented.

Tecnologia intuitiva. In sintesi, sulla Ypsilon il SALA consentirà di selezionare in modo rapido e intuitivo una serie di combinazioni predefinite di suoni, luci ambiente e impostazioni della climatizzazione, in attesa di sviluppi ulteriori e più articolati sui modelli che seguiranno nei prossimi anni, cioè l'ammiraglia Gamma, nel 2026, e la berlina sportiva Delta, nel 2028. Alla Lancia la chiamano "effortless technology", cioè tecnologia facile, un concetto su cui il ceo, Luca Napolitano, insiste molto, come uno dei fattori qualificanti del premium contemporaneo.

Come a casa. Il tavolino, una primizia nel mondo automotive, fa parte della strategia adottata dalla Lancia per gli interni non soltanto della Ypsilon, ma anche dei modelli futuri, volta a offrire abitacoli la cui accoglienza richiami il confort e il calore del salotto di casa. "Il tavolino", si legge nel comunicato ufficiale, "rappresenta un forte richiamo a quel concetto di home feeling, da sempre centrale per Lancia e ora reso ancora più rilevante grazie alla collaborazione con Cassina". L'intesa con l'azienda brianzola di arredamenti ha portato alla realizzazione del lotto di lancio della nuova Ypsilon, battezzato Edizione limitata Cassina: 1906 esemplari (in riferimento alla data di fondazione del marchio) certificati, numerati e caratterizzati da dettagli estetici esclusivi all'interno e da una elegante livrea blu all'esterno.

Due espressioni del made in Italy. "Grazie alla collaborazione con Cassina, questa vettura diventa la massima espressione del comfort a bordo di Lancia per la cura dei dettagli, dei materiali, dei colori, degli spazi e con il primo tavolino utilizzato all'interno di una vettura per sentirsi a casa, ovunque ci si trovi", esplicita l'amministratore delegato della Lancia. E Luca Fuso, ceo di Cassina, aggiunge: "Abbiamo una visione molto ampia del design (...) e la collaborazione con Lancia, azienda con cui condividiamo tanti valori come l'innovazione, la ricerca e il rispetto per la tradizione manifatturiera italiana, ci ha permesso di estendere la nostra esperienza anche al settore automotive".   

Tutte elettriche, per ora. Tutte le 1906 Edizione limitata Cassina sono elettriche, presumibilmente alimentate dalla batteria da 54 kWh lordi di Stellantis e spinte da un motore da 155 CV all'anteriore. Come il gruppo italo-franco-americano ha già fatto con altri modelli recenti (leggi in particolare Jeep Avenger e Fiat 600), il lancio privilegia le varianti a zero emissioni, cui far seguire quelle termiche elettrificate. Per la Ypsilon non sarà diverso, con l'introduzione successiva (sui tempi la Casa non si è sbilancia ancora) di una "benzina" con mild hybrid a 48 volt.

Al prossimo teaser. Insomma, il countdown è partito. Dopo due anni di annunci, di discorsi sul posizionamento strategico, di indicazioni su design e tecnologie, anche attraverso una concept car concreta come la Pu+Ra HPE, finalmente ci siamo: ancora un paio di mesi di attesa e cadranno i veli dal primo dei tre modelli che costituiranno la spina dorsale del rinato marchio italiano. La nuova Ypsilon sarà più grande del modello uscente, con una lunghezza attorno ai quattro metri, sarà fortemente ispirata al linguaggio di stile della concept Pu+Ra HPE e non sarà una crossover ma una hatchback, ben al di sotto del metro e 50 di altezza. Ma di questo ci sarà tempo di parlare, visto che ci sarà un avvicinamento a più tappe da qui alla fine di dicembre. Al prossimo teaser. Piccolo indizio: fonti informate dicono che riguarderà gli esterni    

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Auto dell'anno - Le finaliste del 2024

4 Ruote - Nov 27,2023

La giuria del premio Auto dell'anno 2024 ha comunicato l'elenco delle sette finaliste selezionate tra le 28 vetture in concorso. Il premio sarà assegnato il prossimo 26 febbraio in occasione del Salone di Ginevra.

Sei su sette sono (anche) a batteria. Le vetture selezionate sono la BMW Serie 5, la BYD Seal, la Kia EV9, la Peugeot 3008, la Renault Scénic, la Toyota C-HR e la Volvo EX30.  importante notare che ben sei delle sette auto offrono anche (o esclusivamente) versioni elettriche, mentre la Toyota è l'unica a offrire solo un powertrain ibrido a benzina.

Eliminate eccellenti. Tra le eliminate dopo la prima selezione ci sono modelli importanti: la BMW XM, gli altri modelli europei della BYD, la Fiat 600e, la Ford Bronco, le Honda CR-V, e:NY1 e ZR-V, le Hyundai Ioniq 6 e Kona, la Jeep Grand Cherokee, la Lexus RZ, la Lucid Air, le Mercedes-Benz Classe E ed EQE SUV, la Nio ET7, la Renault Espace la Smart #1 e la Volkswagen ID.7.

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Mondiale Endurance - Ferrari conferma la terza 499P in Hypercar

4 Ruote - Nov 27,2023

Comincia a delinearsi ufficialmente il programma del Mondiale Endurance 2024 della Ferrari. Il team del Cavallino Rampante ha oggi ufficializzato che saranno tre le Ferrari 499P che correranno nella categoria Hypercar. Come anticipato nei giorni scorsi, due sono vetture ufficiali del Cavallino, mentre la terza sarà schierata e gestita direttamente da AF Corse.

Prime conferme e indiscrezioni. I primi piloti a essere stati confermati dalla Ferrari per il prossimo Mondiale sono Antonio Fuoco e Alessandro Pier Guidi, già protagonisti quest'anno. Il resto degli equipaggi sarà comunicato nelle prossime settimane. C'è anche la conferma ufficiale di Robert Kubica al volante della Ferrari 499P #83: secondo le nostre fonti, ci sono alte probabilità che il polacco condividerà la vettura con Robert Shwarzman e Yifei Ye, quest'ultimo supportato da una importante sponsorizzazione.

Si comincia a febbraio. Il calendario del Mondiale Endurance 2024 prevede otto appuntamenti, uno in più rispetto alla stagione che si è appena conclusa. Il 24 e 25 febbraio sarà il Qatar a ospitare il WEC organizzando il prologo: team e piloti resteranno sul posto per il round inaugurale della stagione, in programma il 2 e 3 marzo. L'Italia ospiterà la seconda prova del Mondiale: si correrà a Imola il 21 aprile, poi a seguire Spa-Francorchamps (Belgio; 11 maggio), Le Mans (Francia; 15-16 giugno), San Paolo (Brasile; 14 luglio), Austin (Usa; 1 settembre), Fuji (Giappone; 15 settembre), Bahrain (2 novembre).

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Ferrari - Roma Spider: che goduria sulle strade del Mugello

4 Ruote - Nov 27,2023

Questo, per me, sarà ricordato come l'anno della Ferrari Roma. Mi spiego meglio: in giugno, a bordo della versione coupé, ho avuto la fortuna di affrontare l'indimenticabile viaggio da Maranello a Le Mans (circa 1.200 chilometri, diviso in due tappe), per andare a vedere trionfare la Rossa nella mitica "24 Ore", al primo tentativo dopo il 1973. Tanta roba, al punto che, dopo, avrei potuto tranquillamente restare sul divano a sferruzzare un po' a maglia. Ma la "stagione" di prove di vetture del Cavallino, evidentemente, non era destino che fosse finita: infatti, in occasione delle Finali Mondiali Ferrari all'Autodromo nazionale del Mugello, ho avuto l'opportunità di chiudere il cerchio e di guidare anche la sorella Roma Spider (prezzo di partenza, 250 mila euro), motore anteriore, trazione, obviously, posteriore. Colore carrozzerie? Celeste Trevi, quello di lancio del modello, con capote nera. La giornata è particolare, ventosa, e il percorso impegnativo. Come dovrebbe essere sempre, secondo me, quando si ha la possibilità di entrare nel mondo Ferrari accomodandosi al volante.

 Briefing pre-test. Prima di partire, mi sento un po' un cliente del Cavallino. E questo grazie alle tante attenzioni degli uomini in Rosso, che mi spiegano tutto della sportiva, con particolare attenzione ai comandi (soprattutto quelli sul volante), con i quali avevo già in parte familiarizzato nel viaggio autostradale in giugno. Si raccomandano sull'utilizzo corretto della capote addirittura pentastrato (di cui uno dedicato all'assorbimento sonoro), realizzata sfruttando tessuti sartoriali: si parla di velocità massima per l'azionamento del tetto (60 km/h), dei tempi di apertura capote (13,5 secondi) e di molto altro ancora. Riprogettare una coupé per ottenere una scoperta, in effetti, non dev'essere stato affare da poco, in particolare se sulla carrozzeria spicca il Cavallino rampante. Ebbene, la Roma Spider, creata dal Centro stile della Casa, (diretto da Flavio Manzoni), è stata ripensata per far vivere appieno la guida all'aria aperta, nell'assoluta eleganza del modello e sempre in configurazione 2+2. Per ridisegnare il padiglione, molto spiovente, è stato necessario rivisitare il lunotto, che sulla Roma Spider risulta integrato nella capote, per essere ricoverato, insieme, nel tonneau cover (realizzato nello stesso tessuto del tetto). Capote che vanta pure ingombri ridotti, così da poterla alloggiare nel vano posteriore, conservando 255 litri di carico: quanto basta per ospitare i bagagli (sportivi) di due persone. Molto importante è il wind deflector mobile, integrato nello schienale della panchetta posteriore, che si attiva grazie a un comando sul tunnel, ponendosi in orizzontale: in questo modo, come vedremo, si ottiene una maggiore protezione dall'"intrusione" nell'abitacolo di vento e vortici.  

V8, che sound! Ora, però, è il momento di andare. Mano sul volante, leggera pressione sotto il logo del Cavallino e il V8 biturbo di 3.9 litri da 620 cavalli prende vita. Il suo sound è autorevole, quasi roco, e ti entra dentro già ai regimi più bassi. Difficile restare impassibili. Il grande contagiri digitale campeggia davanti ai nostri occhi, ma oggi, sul percorso che ci è stato preparato, non sarà l'assoluto protagonista. Parto dal cancello dell'autodromo toscano, un'occhiata veloce alla (incredibile) pendenza che presentano, dall'esterno, le curve dell'Arrabbiata, e via sulla strada che conduce a Barco e Caselle. Il tracciato è zeppo di curve, una dietro l'altra: così, più della potenza, la Roma Spider mette in mostra la sua capacità di danzare tra le curve, di effettuare continui cambi di direzione in sicurezza, senza stancare chi è al volante e aiutandolo, per merito del suo notevole equilibrio dinamico. Il divertimento è assicurato, con questo Cavallino a motore anteriore. Certo, preferisco tenermi un buon margine, su strade strette che non conosco: la sensazione, comunque, è quella di avere sempre il controllo della situazione, con la Roma scoperta che s'inserisce molto bene in curva, in modo piatto, ma senza risultare estrema o apprensiva. Anche in uscita, quando torno sul gas e la parola passa alla trazione. Il tutto mixato da una spettacolare sequenza di cambiate messa in opera grazie ai grandi paddle al volante. Bella, insomma, veloce, ma anche armonica e sincera su strada, questa Roma Spider: e godibile, anche per chi pilota vero non è. Una Ferrari che,  portafogli permettendo, è l'ideale per guidare all'aria aperta, divertendosi a un livello fuori catalogo. Ma senza patemi.

Cambio di cielo. Sono partito con il tetto aperto, e mi godo a fondo la guida open air, col rombo del V8 che si avverte sempre, tanto più se si passa dalla modalità Sport a quella Race, nella quale variano anche (in senso più dinamico) le mappature dei controlli elettronici. Sulla Roma l'"otto" sfrutta il modo di spalmare la coppia (760 Nm) in modo progressivo a seconda del rapporto utilizzato, per non aver troppa spinta quando non serve, come nella marce basse. Ecco, continua a stupirmi l'ampio arco di utilizzo di questo motore: disponibilissimo e corposo nella risposta già a 1.200 giri in quinta-sesta marcia (il cambio è l'F1 doppia frizione a otto rapporti), quanto cattivo dopo i 5.000, su, fino a 7.500 giri, quando il sound si tramuta in sinfonia. Dopo una mezz'ora, salendo di altitudine, la temperatura cala e il vento aumenta di molto. Foglie e qualche goccia di pioggia cominciano a filtrare nell'abitacolo, così decido di chiudere il tetto, per non bagnare i preziosi interni. Scendo a meno di 60 km/h e la capote si richiude in breve, con un alert di conferma a operazione conclusa. Nella sezione dopo Barberino di Mugello le condizioni mutano ancora, quindi la Roma torna scoperta. Ora la strada è più scorrevole e veloce, ed è qui che apprezzo l'opera del wind deflector mobile, che mi consente di marciare al riparo da vortici fastidiosi. Tutte le sensazioni, un filo sopite quando la sportiva era chiusa, tornano a fluire, imperiose. Sound del V8, agilità tra le curve, cambiate secche. Che goduria. E quando faccio ritorno all'Autodromo del Mugello, un'ora e venti minuti circa dopo la partenza, maledico quei tratti misti che mi hanno indotto ad alzare il ritmo. La Ferrari è anche questo: un coinvolgimento talmente profondo da far dimenticare la dimensione del tempo.

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Porsche Panamera - La terza generazione dice addio alla Sport Turismo

4 Ruote - Nov 27,2023

In occasione della presentazione della nuova Panamera, i vertici Porsche hanno confermato che non sarà riproposta la variante Sport Turismo. Secondo quanto riportato ai microfoni di Autonews, le vendite della wagon non sono decollate e hanno pesato per meno del 10% del totale della seconda serie, decretandone la prematura uscita di scena.

Resta l'Executive a passo lungo. Un altro motivo che ha convinto la Porsche ad abbandonare la seconda versione della Panamera è stato quello del trend dei mercati di riferimento: Stati Uniti e Cina non hanno mai chiesto a gran voce una wagon, lasciando all'Europa il compito di sostenere le vendite. La Panamera rimarrà dunque nella sola versione cinque posti da 5,05 metri, ma è confermata la disponibilità dell'allestimento a passo lungo Executive da 5,2 metri, molto apprezzato soprattutto in Asia.

Il segreto è nelle sospensioni. La nuova Panamera non è stata rivoluzionata a livello di design esterno, mentre l'abitacolo ha seguito il trend della Taycan e della Cayenne con il triplo schermo. La novità principale è legata all'introduzione dei nuovi ammortizzatori a controllo elettronico Porsche Active Ride, che sfruttano l'impianto a 400 Volt delle versioni elettrificate: permettono il controllo totale di ogni singola ruota e non hanno bisogno delle barre antirollio, offrendo un bilanciamento ideale tra confort e prestazioni. Al momento del lancio la gamma è composta dalla Turbo E-Hybrid V8 da 680 CV (fino a 91 km ad emissioni zero) e dalla V6 2.9 da 353 CV in versione due e quattro ruote motrici, mentre in un secondo tempo arriveranno le V6 Phev.

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Gruppo Volkswagen - A Magna lo sviluppo dei veicoli a marchio Scout

4 Ruote - Nov 27,2023

Il gruppo Volkswagen ha affidato alla Magna l'incarico di sviluppare due modelli elettrici per il marchio statunitense Scout sulla base di un contratto dal valore di 450 milioni di euro. In particolare, secondo indiscrezioni della stampa austriaca confermate dalla stessa Magna, l'azienda austro-canadese (che ha sede a Toronto, ma è stata fondata dall'imprenditore Frank Stronach) progetterà e svilupperà una Suv e un pick-up tra Graz (Austria) e gli Stati Uniti.

Il progetto. Secondo la multinazionale della componentistica e della produzione conto terzi, il progetto è in "pieno svolgimento": l'obiettivo è avviare la produzione di serie entro la fine del 2026. Tuttavia, Magna, al contrario di alcune ricostruzioni di stampa degli anni passati, non sarà coinvolta nelle attività di assemblaggio perché il gruppo Volkswagen ha già approvato un piano per realizzare un impianto dedicato esclusivamente al marchio statunitense, entrato nel portafoglio dei tedeschi tramite l'acquisizione nel 2020 del produttore di camion Navistar. La fabbrica sarà costruita nei pressi di Columbia, la capitale della Carolina del Sud, grazie a un investimento di 2 miliardi di dollari e a un pacchetto di agevolazioni da 1,3 miliardi garantito dalle autorità locali, e impiegherà circa 4 mila lavoratori. La Scout potrà comunque fare affidamento sulla consociata Audi come partner tecnologico per il progetto.  

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F.1, GP Abu Dhabi - Verstappen domina anche ad Abu Dhabi

4 Ruote - Nov 26,2023

Max Verstappen chiude il 2023 in bellezza, vincendo anche il Gran Premio di Abu Dhabi. Il tre volte campione del mondo, oltre al successo odierno e al punto aggiuntivo del giro più veloce in gara, ha messo in bacheca due nuovi record: 19 vittorie in una stagione e aver condotto per più di 1000 giri. Charles Leclerc ha tagliato il traguardo al secondo posto, precedendo la Mercedes di George Russell, ma non è bastato alla Rossa per poter conquistare il secondo posto nel Mondiale, che è andato proprio ai rivali della Mercedes.

Il commento del vincitore. stata una stagione incredibile. Nel giro di rientro mi sono emozionato e devo ringraziare tutti alla Red Bull Racing per questa stagione pazzesca. Ce la siamo goduta, ma siamo consapevoli che sarà dura ripeterci. Chiaramente noi stiamo già lavorando per poterci ripetere ancora, ma gli altri non staranno lì a guardare e faranno di tutto per batterci. Per adesso, ci godiamo i successi di quest'anno, ha detto Max Verstappen.

La Top 10. Sergio Perez perde l'occasione di conquistare il podio per colpa di una penalità discutibile, dopo un contatto con la McLaren di Lando Norris. Quei cinque secondi lo hanno buttato fuori dalla Top 3 e questo ha indirettamente giocato a vantaggio della Mercedes che ha potuto così mantenere la seconda posizione nella classifica costruttori rispetto alla Ferrari. La McLaren chiude al quinto e sesto posto rispettivamente con Lando Norris e il rookie Oscar Piastri. Entrambi i piloti di Woking hanno preceduto l'Aston Martin di Alonso, oggi settimo al traguardo. Driver of the Day è Yuki Tsunoda, autore di una gara solida che ha permesso al giapponese della Scuderia AlphaTauri di taglia il traguardo in ottavo posizione: il team di Faenza chiude l'anno all'ottavo posto, alle spalle della Williams. A chiudere la Top 10 troviamo Lewis Hamilton, un po' sottotono questo weekend, e Lance Stroll.

Arrivederci al 2024. C'è solo una sessione di test, che si svolgeranno su questa pista martedì, e poi si spegneranno del tutto i motori per quest'anno. La Formula 1 torna in pista tra 97 giorni, per il Gran Premio del Bahrain 2024.

I risultati completi del GP di Abu Dhabi 2023 >>

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Pick-up - Grandi e silenziosi: i modelli elettrici - FOTO GALLERY

4 Ruote - Nov 26,2023

Per noi italiani il pick-up è soprattutto un mezzo da lavoro, non adatto a un uso privato. Del resto, vengono in genere proposti come veicoli di categoria N1, cioè come autocarri di massa fino a 3,5 tonnellate, non utilizzabili per il tempo libero. Eppure, i pick-up stanno riscuotendo in questi anni grande interesse tra gli appassionati di auto, anche grazie alla novità dei modelli elettrici: silenziosi e scattanti, sono spesso dotati anche di un discreto bagagliaio nel cofano anteriore e di sistemi di ricarica bidirezionale, per essere sfruttati come enormi powerbank.  Uno di questi, il Tesla Cybertruck, si candida a diventare (ma forse lo è già) una vera e propria icona automobilistica, con il suo stile da sci-fi movie. Verrà mostrato nella sua veste definitiva il 30 novembre, quando nella Gigafactory di Austin avverranno le prime consegne. In Europa, dove potrebbe arrivare una versione più piccola, i preordini sono stati interrotti da tempo, dando priorità al Nord America, il mercato principale per i pick-up. Del resto, gran parte dei modelli elettrici già in vendita o in arrivo da qui al 2025, che troverete nella nostra galleria d'immagini, non è destinata all'importazione in Europa. 

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F.1, GP Abu Dhabi - L'ultima pole dell'anno è di Verstappen

4 Ruote - Nov 25,2023

Max Verstappen ha conquistato la pole position numero 32 in carriera, piazzando il giro più veloce nelle qualifiche del GP Di Abu Dhabi in 1:23.445. Il tre volte campione del mondo partirà davanti a tutti nell'ultimo appuntamento del campionato e in prima fila, affiancato a lui, ci sarà la Ferrari di Charles Leclerc. Il monegasco ha dato tutto ed è rimasto dietro per poco più di un decimo. Terza posizione per Oscar Piastri, che conferma che la McLaren è molto veloce in questo weekend: il rookie australiano, tra alti e bassi, è riuscito comunque a massimizzare il proprio potenziale e conquistare la seconda fila dello schieramento che condividerà con la Mercedes di George Russell. In terza fila troviamo l'altra MCL60 guidata da Lando Norris e l'AlphaTauri di Yuki Tsunoda.

Le parole del poleman. "Per tutto il weekend abbiamo faticato, ma siamo riusciti a migliorare per le qualifiche e mettere tutto insieme per lottare per la pole. Non ho idea di come sarà la gara, ma di solito andiamo piuttosto bene. Ci siamo divertiti tanto e ce la siamo goduta", ha detto Max Verstappen alle interviste.

Ferrari a due facce. "Non mi aspettavo la prima fila, visto come era andato il weekend finora", ha detto onestamente Charles Leclerc, dopo aver conquistato la prima fila. "Sono contento e spero che la lotta con le Mercedes vada bene, l'obiettivo è batterli. Cercheremo di piazzare entrambe le vetture davanti a loro e portare a casa il secondo posto nel costruttori". Negativa la qualifica di Carlos Sainz, eliminato in Q1: domani partirà dalla sedicesima posizione ed è chiamato a rimontare. "I distacchi tra le vetture sono minimi qui e bisogna fare tutto bene per non farsi buttare fuori. E noi semplicemente non lo abbiamo fatto".

Mercedes in difficoltà. George Russel è riuscito, con un gran giro finale, a piazzare la sua monoposto al quarto posto e non perdere troppo terreno da Leclerc. Ma in Q2 il pilota inglese si è ritrovato a lottare per l'ingresso alla fase successiva e sul finale si è salvato, scalzando però Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo ha fatto un intero giro di rientro scuotendo la testa, ampiamente deluso dalla prestazione della sua Mercedes in questo weekend. Domani partirà dall'undicesima posizione, ma stando alle sue dichiarazioni non sembra aspettarsi nulla di diverso in condizioni del tutto simili a quelle odierne.

La classifica completa delle qualifiche di Abu Dhabi >>

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Dacia Duster - La storia della Suv, in attesa della terza serie FOTO GALLERY

4 Ruote - Nov 25,2023

Oltre due milioni di esemplari già venduti e ancora tanta strada da fare. Per la Dacia Duster si avvicina il lancio della terza generazione, attesa nelle concessionarie nel 2024 con tante novità, tra cui un design profondamente rivisto e l'adozione della piattaforma Cmf-B che consentirà l'ingresso in gamma di powertrain elettrificati. L'Italia, probabilmente, sarà ancora una volta tra i suoi principali mercati, essendo finora risultata il secondo Paese per immatricolazioni della vettura (il primo è la Francia, sua seconda patria: la Dacia fa parte del gruppo Renault). Il prezzo e la carrozzeria a ruote alte sono senza dubbio le chiavi principali del suo successo, che potrebbe essere replicato anche con la nuova serie. Nell'attesa, ripercorriamo la storia e le caratteristiche della Duster nella nostra galleria d'immagini.

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Intervista a Maurizio Cheli - Verso Marte ma curiamo pure la Terra

4 Ruote - Nov 25,2023

Dall'alto le cose assumono tutta un'altra prospettiva. Non solo le nostre piccole beghe risultano per ciò che sono, per l'appunto piccole, ma tutto pare più definito e leggibile nelle sue proporzioni. Capita guardando il paesaggio da una vetta. O la città dall'ultimo piano di un grattacielo. Ancor più dal finestrino di un aereo. Immaginate dallo Spazio. Io, per farmene un'idea più precisa, sono andato a trovare un uomo che questo punto di vista non ha bisogno d'immaginarselo, perché lo ha vissuto. Maurizio Cheli, pilota da caccia e astronauta, ha trascorso sedici giorni in orbita attorno alla Terra nella missione del 1996 sullo Space shuttle Columbia.

Che idea s'è fatto dello stato di salute del pianeta? possibile una diagnosi a occhio nudo?
Si capisce benissimo come l'uomo stia cambiando la morfologia della Terra: con lo shuttle, così come con la Stazione spaziale internazionale, viaggi a circa 400 km di quota. La Luna è a 400 mila e da lassù la Terra appare come una pallina. In orbita bassa, invece, vedi il pianeta con la sua curvatura, ma, come scala, lo osservi a dimensione di continenti. Ciò significa che, quando sorvoli, per esempio, il Lago Ciad, un tempo enorme, e lo vedi ridotto a una pozzanghera, hai del problema della siccità una percezione immediata, per immagini. Così, passando sopra la Cina, lo smog l'osservi a occhio nudo, come sulla Pianura Padana. E sorvolando l'Amazzonia, anche la deforestazione diventa un'immagine: gli alberi vengono tagliati secondo uno schema fatto di una strada centrale con ramificazioni laterali, che dallo spazio si vede benissimo. E ti rendi conto di quanto esclusivo sia il nostro pianeta: lo guardi stagliato contro il nero dell'universo, avvolto dallo strato azzurro dell'atmosfera. Che è sottilissimo e se pensi che è ciò che mantiene la vita sulla Terra, beh, fa effetto.

Lassù le risorse sono limitate. Che lezione se ne trae per le nostre vite?
Che si può vivere in modo molto più frugale senza drammi. Lassù il risparmio dell'energia e delle risorse è fondamentale. Prendiamo l'acqua, per esempio. Sullo shuttle non era un problema, perché l'energia veniva generata con fuel cell, in cui il prodotto secondario del processo chimico di combinazione di idrogeno e ossigeno per ottenere elettricità è acqua distillata. Invece sulla stazione spaziale, alimentata a pannelli solari, l'acqua bisogna portarsela. E lanciare un chilo in orbita fino a poco tempo fa costava tra gli otto e i 10 mila dollari. Perciò è razionata e a bordo si ricicla tutto, persino i residui e il sudore, ovviamente filtrati e depurati. Poi c'è un'altra questione, non secondaria (nello spazio e sulla Terra): il packaging e la produzione di rifiuti, tutta roba che devi portarti su e riportare giù. Ovviamente, il miglior packaging è quello che non c'è. Pensiamo a quanti prodotti troviamo al supermercato confezionati in maniera ridondante. Su questo aspetto possiamo agire, sia come società sia come singoli, comprando quelli con confezioni più agili e così indirizzando l'industria.

A livello tecnico ci sono sistemi che potrebbero essere utilmente impiegati sulla Terra?
 Certamente, pensiamo a come potremmo riciclare risorse idriche in luoghi dove sono scarse. Poi c'è il discorso dell'energy management,  con tutta l'esperienza sul fotovoltaico, ma anche lo sviluppo dei materiali d'isolamento. I rivestimenti della stazione spaziale sono progettati per performare in condizioni di vuoto quasi assoluto e con escursioni termiche estreme: nella parte esposta al Sole si arriva a + 100 gradi Celsius e in quella all'ombra si scende invece a - 100.

L'auto pesa nell'inquinamento delle città, mentre ha un impatto limitato sulla CO2 globale. Per ridurla, dove bisognerebbe concentrare gli sforzi?
 Preservare il pianeta è una questione etica ineludibile. Sono convinto che in questo contesto la transizione all'elettrico e ad altre forme di propulsione pulite sia inevitabile. Sul "come" si può discutere, poiché non è detto ci sia una modalità unica e penso che in ogni settore ci possa essere un contributo basato su tecnologie diverse. In generale, trovo incomprensibile che, dove c'è concentrazione di emissioni, cioè nei centri urbani, non ci sia l'obbligo di legge per le aziende, pubbliche o private, che vi lavorano di convertire le loro flotte all'elettrico. Penso ai servizi comunali, alle società del gas e dell'acqua, a quelle che si occupano di telefonia e via dicendo. Poi sul commuting c'è ancora da fare, occorrerebbe maggiore attenzione al car pooling e all'intermodalità. Senza contare la vetustà di certi impianti di riscaldamento o l'assurdità, molto americana, di raffreddare tantissimo gli interni degli edifici in estate e riscaldarli in modo altrettanto smodato d'inverno. uno spreco, e non è neppure confortevole...

Comunque, la transizione elettrica ha almeno un risvolto positivo: nelle città respireremo meglio...
Non c'è dubbio. E poi, come dicono gli americani, qualcuno "needs to lead the way", ci vuole un apripista. E lo può fare soltanto il mondo avanzato. Sono convinto che, alla lunga, ci tireremo dietro il resto del globo, dato che chi vorrà entrare con i propri prodotti in Europa o negli Stati Uniti sarà costretto a realizzare veicoli di un certo tipo, i quali, prima o poi, finiranno per trovare sbocco pure sui mercati locali.

Poi ha anche acceso i riflettori sulle rinnovabili...
Vero. Io stesso a casa ho un impianto a pannelli solari, che mi rende semi-autonomo. Da marzo a ottobre sono a consumo zero dalla rete, anzi cedo. E, se potessi utilizzare d'inverno quel che produco in eccesso durante l'estate, sarei indipendente. Il problema, in tema d'energia, è proprio l'immagazzinamento. Passi avanti su ciò consentirebbero di produrla dove le fonti sole, vento sono più abbondanti. Da poco ho sentito di un progetto, tra l'altro italiano, che utilizza l'energia in eccesso, tipicamente quella notturna, per comprimere gas i quali poi, espandendosi, la restituirebbero.

Oggi si riparla di esplorazione: prima sulla Luna, poi verso Marte. Che cosa ci si aspetta da tutto ciò?
 L'esplorazione è nella natura umana. Vero che la conquista dello spazio va per fasi. Sulla Luna siamo andati perché c'era una motivazione politica. Nei decenni seguenti, ci siamo concentrati sulla cosiddetta orbita bassa. Oggi si torna a guardare alla Luna, ma come obiettivo intermedio, per poi fare il salto su Marte, che però è molto lontano e necessita dello sviluppo di tecnologie autoriparanti per i sistemi, dell'uso intensivo dell'intelligenza artificiale e di un addestramento specifico per gli astronauti che preveda maggiori capacità decisionali a bordo. Il motivo è semplice: se nell'orbita bassa le comunicazioni con la Terra sono pressoché istantanee e sulla Luna il ritardo è di circa un secondo, su Marte passeranno 20 minuti tra domanda e risposta, impossibile cogestire un'emergenza. Il calendario prevede nel 2024 la circumnavigazione della Luna e, in teoria, nel 2025 il ritorno sul suo suolo. Per Marte i tempi non sono così definiti.

Ma quanto durerebbe la missione?
Due anni. Il viaggio d'andata è di sei mesi. Per un rientro di analoga durata, si deve aspettare che la distanza tra Terra e Marte torni a essere la più breve. Bisognerà coltivare vegetali a bordo e capire gli effetti prolungati dei raggi cosmici sul fisico umano.

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BYD - Inaugurato a Milano il nuovo showroom... con vista Duomo

4 Ruote - Nov 25,2023

Il marchio BYD e il gruppo Autotorino hanno inaugurato il 23 novembre il nuovo showroom del brand cinese nel cuore di Milano, con affaccio sul Duomo. Una location d'eccellenza, aperta in realtà già dalla scorsa estate, pensata per attirare sia la popolazione del capoluogo lombardo sia i turisti internazionali che affollano quotidianamente la zona, centralissima. Un'area che, con gli ultimi orientamenti in tema di mobilità e lotta alle emissioni dell'amministrazione comunale, ben si presta a mostrare le peculiarità e i punti di forza dell'elettrico. La posizione dello showroom è stata scelta per sperimentare un modello più moderno di concessionaria: non più luogo spesso distante e separato dalla vita quotidiana, bensì pienamente inserito nel cuore stesso della metropoli. Più simile a un negozio come quelli che caratterizzano la vicina Galleria Vittorio Emanuele, dove avere primo contatto con tecnologie, prodotti e servizi che caratterizzano la moderna esperienza automobilistica.

Prima uscita milanese per la Seal. La serata è stata anche l'occasione per presentare in anteprima cittadina la Seal, l'ultimo modello della gamma BYD in ordine di tempo ad arrivare a listino in Italia: la berlina di segmento D 100% elettrica vuole convincere il pubblico con un aspetto elegante e al tempo stesso sportivo, unendo confort e praticità. Lo showroom ospita, oltre alla Seal, anche le altre vetture della Casa. Completano infatti la gamma la Suv di segmento C Atto 3, la berlina ad alte prestazioni Han e la Dolphin, pensata per chi vuole approcciarsi per la prima volta all'elettrico.

BYD e Autotorino, scommessa di coppia sull'elettrico. Il nuovo showroom conferma ancora una volta l'impegno congiunto di BYD e Autotorino nel rafforzare la conoscenza del marchio cinese in Italia e nel favorire la diffusione della mobilità elettrica. Per Mattia Vanini, vicepresidente di Autotorino, l'impegno del dealer nel settore ha radici di molto precedenti al coinvolgimento con BYD ed è il risultato di attività rigorose di formazione della propria forza vendita e dei reparti dedicati all'assistenza, che si sono avvicinati al mondo alla spina già prima della firma di partnership nel segmento. Con riferimento a BYD, oltre al nuovo store in Duomo sono dedicati alla mobilità elettrificata anche gli showroom Autotorino di Bergamo e Tavernerio (CO) per la Lombardia, Modena per l'Emilia-Romagna e Tavagnacco (UD) per Friuli-Venezia Giulia e Veneto.

Prosegue lo sbarco di BYD in Italia. Molto emblematica resta, in questo contesto, la scelta di BYD di puntare su Milano. Francesco Cremonesi, PR Manager per l'Italia del marchio, non ha dubbi sul ruolo che questa presenza nel centro della metropoli può avere nel veicolare i valori della Casa. La sostenibilità in primis, ma anche i contenuti tecnologici e lo stile.

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