LoJack - Aggiornata la piattaforma di gestione per i concessionari

4 Ruote - Mag 19,2023

Una nuova versione della piattaforma telematica SmartDealer di LoJack è stata presentata in occasione dell'Automotive Dealer Day appena concluso a Verona. Concepita per agevolare i contatti fra concessionario e cliente, secondo la società del gruppo statunitense CalAmp, questa applicazione si rivela utile già nella fase della giacenza del veicolo nei piazzali in attesa della vendita. Grazie all'utilizzo del geofencing, il dealer può infatti localizzarne la posizione e lo stato di carica della batteria, monitorarne i movimenti e fissare un perimetro virtuale per ricevere notifiche nel caso la vettura lo abbandoni, rilevando così potenziali attività non autorizzate. Questa funzione è disponibile anche qualora il mezzo sia impegnato in attività dimostrative o test, o assegnato momentaneamente come vettura di cortesia, permettendo di arricchire le informazioni sul suo utilizzo e condividerle con la rete.

Assistenza h 24. Una volta venduta l'auto, il sistema continua a esercitare il suo controllo sulle funzioni vitali e, in caso di anomalie segnalate dalla vettura o incidenti, provvede a condividere le informazioni col dealer per facilitare la pianificazione degli interventi d'officina all'interno del piano di manutenzione ordinaria sulla base dei chilometri percorsi, attivare il soccorso meccanico o sanitario (i sensori di bordo consentono di identificarne la gravità e la centrale operativa LoJack è sempre attiva) o pianificare, sulla base della stima dei danni, le successive attività di ripristino. Il monitoraggio costante permette inoltre di sviluppare campagne di marketing mirate, da proporre ai clienti attraverso l'app della stessa azienda telematica. Il supporto di LoJack ai dealer prevede anche la consulenza e la formazione per rendere più efficiente la comunicazione fra i vari reparti, nonché l'analisi dei risultati raggiunti.

Categorie: 4 Ruote

Stati Uniti - I senatori alle Case auto: "Salvate le radio AM"

4 Ruote - Mag 19,2023

Ai tempi di ChatGPT, intelligenze artificiali e auto connesse può sembrare insolito, ma per un gruppo di senatori statunitensi (democratici e repubblicani) la questione non è di poco conto: gli impianti audio AM a onde medie vanno preservati, punto. Fino a vietare ai produttori di auto la possibilità di eliminarli.

I costruttori tirano dritto. La richiesta dei senatori è scattata dopo che si è diffusa la notizia secondo cui Ford, Volkswagen, Mazda, BMW e Tesla sono pronte a eliminare (se non l'hanno già fatto) le radio AM dai propri sistemi di bordo. Secondo la Ford, in particolare, solo il 5% degli ascolti avviene all'interno delle vetture e la Casa ha già optato per la rimozione da tutti i modelli, iniziando dalla nuova generazione della Mustang.

"La radio AM servono per le emergenze". La tesi dei senatori è chiara: le radio AM sono tuttora considerate il sistema base d'emergenza per l'invio di messaggi alla popolazione attraverso il Public Alerts and Warning System (IPAWS). Se FM, connessione internet, rete satellitare e rete telefonica non dovessero infatti più funzionare, l'AM sarebbe quindi l'ultima soluzione rimasta in casi davvero critici. In America esistono 4.185 stazioni di notizie locali che trasmettono ancora in AM e raccolgono in totale circa 82 milioni di ascoltatori ogni mese, raccogliendo importanti introiti pubblicitari e affrontando spesso temi scottanti legati alla politica e alla cronaca.

Categorie: 4 Ruote

Toyota - Tacoma, la nuova generazione debutta in America

4 Ruote - Mag 19,2023

La Toyota presenta negli Stati Uniti la nuova generazione del pick-up Tacoma: il passaggio alla nuova serie è l'occasione per allineare il design ai modelli più recenti della gamma americana e per introdurre nuove tecnologie e dotazioni. Con un modello come il Tacoma, la Toyota sfida concorrenti del calibro di Ford Ranger, Chevrolet Colorado, Nissan Frontier, Honda Ridgeline e Jeep Gladiator.

Quattro cilindri turbo con l'ibrido al top della gamma. I clienti potranno scegliere il nuovo Tacoma con carrozzeria due o quattro porte, con cassone lungo o corto e con trazione due o quattro ruote motrici. La piattaforma è la modulare TNGA-F a longheroni dei modelli Tundra, Sequoia e Land Cruiser, opportunamente ridotta nelle dimensioni e modificata per questa applicazione, mentre i propulsori sono ora tutti quattro cilindri turbo di 2.4 litri: la scelta è tra il modello entry level da 228 CV (anche con cambio manuale), quello potenziato da 270 CV con il manuale, quello da 278 CV con l'automatico otto marce e l'ibrido top di gamma da 326 CV con batteria da 1,87 kWh, cambio automatico otto marce e possibilità di alimentare dispositivi esterni da 2,4 kW.

Connettività sul grande schermo. Gli interni sono stati aggiornati con le più recenti soluzioni di connettività disponibili. Sui modelli base sono previsti schermi da 7 e 8 pollici per strumentazione e infotainment, ma su quelli più ricchi troviamo i display rispettivamente da 12,3 e 14 pollici, abbinabili anche all'impianto audio JBL. Vicino al guidatore c'è anche un simpatico easter egg, un QR Code che porta a un sito dove sono presenti dei progetti per stampare in 3D accessori personalizzati.

Otto allestimenti e persino i sedili ammortizzati. Uno degli elementi cardine della strategia della Toyota è la varietà degli allestimenti, che coprono così una gamma molto ampia di clientela: la gamma si compone delle versioni SR, SR5, TRD PreRunner, TRD Sport, TRD Off Road, Limited, TRD Pro e Trailhunter, differenziate tra loro dal punto di vista tecnico, stilistico e nell'ambito degli accessori. Le TRD Pro e Trailhunter sono inedite e saranno proposte solo con il motore ibrido e con accessori specifici come gli ammortizzatori Fox, l'assetto rialzato, le barre antirollio scollegabili, i parafanghi allargati, i pneumatici off-road da 33" e le telecamere a 360 gradi. Sulla versione TRD Pro debutta inoltre una soluzione mai vista su veicoli di questo segmento: sono i sedili anteriori ammortizzati con degli elementi aria-olio visibili nella scocca posteriore, omologati nei crash test e ideali per migliorare il confort in fuoristrada.

Categorie: 4 Ruote

BMW - Neue Klasse e batterie anche in Cina: Shenyang sarà il polo più grande del gruppo

4 Ruote - Mag 19,2023

La joint venture BMW Brilliance Automotive festeggia i 20 anni di attività e annuncia importanti investimenti per il futuro. In particolare, la piattaforma nativa elettrica Neue Klasse, che debutterà in Europa nel 2025, sarà prodotta anche in Cina a partire dal 2026 per il mercato interno; inoltre, a fronte di una spesa 10 miliardi di yuan (poco meno di 1 miliardo e 320 milioni di euro), la fabbrica di Shenyang diventerà il più grande centro produttivo BMW nel mondo.

Local for local. A Shenyang la BMW assemblerà le batterie di sesta generazione destinate ai modelli basati sulla piattaforma Neue Klasse, mettendo così in campo una strategia denominata "local for local" che prevede la produzione indipendente di tutti gli elementi principali dei veicolo nel mercato di destinazione. Le batterie di sesta generazione saranno prodotte in tutte le principali fabbriche della BMW: in Cina (Shenyang), in Germania (Dingolfing, Regensburg, Lipsia ed una futura fabbrica aggiuntiva), negli Stati Uniti (Spartanburg), in Ungheria (Debrecen) ed in Messico (Potosi). Sulla base della Neue Klasse debutteranno inizialmente due modelli (SUV e berlina) di segmento D, ma la Casa tedesca ha già confermato che in 24 mesi saranno introdotti sei prodotti diversi.

20 anni in Cina. La BMW, presente in Cina dal 1994, ha fondato la joint venture BMW Brilliance Automotive nel maggio 2003 e la produzione della fabbrica di Shenyang è passata da 30.000 ad 830.000 unità all'anno. Attualmente, si producono localmente sette modelli con powertrain endotermici, ibridi ed elettrici. Nello stesso complesso è presente anche il più grande centro di ricerca e sviluppo dell'area cinese, dove i tecnici collaborano con gli altri uffici satellite a Pechino, Shanghai e Nanjing.

Categorie: 4 Ruote

Alfa Romeo 33 - La vita ricomincia a 40 anni

4 Ruote - Mag 19,2023

divertente notare l'espressione sorpresa di chi apprende che la 33 è l'Alfa Romeo più venduta di sempre. Non la Giulia Super, o la GT, proprio la 33, con 989.234 unità immatricolate fra il 1983 e il '94. Il fatto è che la storia del Biscione è costellata di icone del design e dello sport. E poi ci sono i modelli considerati, diciamo così, ordinari che la storia l'hanno fatta più con i numeri che con la libidine. Questo mese la prima serie della bestseller compie 40 anni e andrebbe festeggiata come merita. La 33 è stata una berlina quattro porte dalla carriera longeva e proficua, che ha saputo evolversi senza smarrire la sua identità. E questo nonostante fosse "figlia" di Pomigliano d'Arco come l'Alfasud (seconda per vendite nella hit parade Alfa Romeo), della quale fortunatamente non condivise i problemi tecnici e la reputazione controversa e folcloristica. Dica 33: il numero fu scelto per rinverdire il quadrifoglio delle vetture Sport campioni del mondo nel decennio precedente.

Rispetto alla progenitrice Alfasud, la 33 ebbe un atteggiamento ambivalente. Continuità del boxer? Sì, grazie. E così la gamma 1983 ricevette in tre motorizzazioni a 4 cilindri contrapposti e 8 valvole, alimentate da un carburatore Weber doppio corpo. Si andava dalla 1.2 da 68 cv e 164 km/h, alla 1.3 da 79 cv e 167 km/h. Il propulsore più ambito era però il 1.5 da 85 cv, con velocità massima di 171 km/h, ereditato dalla poco diffusa Alfasud Super 1.5 quattro porte. La versione più potente era disponibile anche nella signorile versione Quadrifoglio Oro, dall'allestimento più curato: volante di legno, interni di tessuto pregiato, mascherina color argento metallizzato, ampi fascioni neri laterali, profili color oro nei paraurti e copricerchi integrali.

Linee tondeggianti e coda tronca? No, grazie: siamo negli anni 80, quelli delle matite tese e decise, nel design industriale come nella moda. La 33 ruppe gli schemi Alfa con una linea moderna e originale a due volumi e mezzo, o "due volumi spezzato", ideata dal Centro Stile di Arese diretto da Ermanno Cressoni. Il muso era basso e filante; le fiancate fortemente a cuneo come la Giulietta, ma variavano l'inclinazione della cintura fra anteriore, corpo vettura centrale e posteriore. La coda restava molto alta e verticale, a tutto beneficio del bagagliaio. Le sospensioni anteriori presentavano uno schema MacPherson; le posteriori l'assale rigido, bielle longitudinali e barra Panhard, con ponte posteriore ridisegnato e semplificato rispetto all'Alfasud. Novità per i freni, comunque un po' sottodimensionati: a disco sulle ruote anteriori (non più in-board) e a tamburo sulle posteriori.

La conferma che la macchina c'era e avrebbe visto il lieto fine venne già nell'84 quando la 33 fu proposta anche nella variante 4x4 Giardinetta. Fu disegnata da Pininfarina, che aveva giocato d'anticipo nel 1982 con un prototipo Alfasud a trazione integrale. La versione wagon presentava un sistema di quattro ruote motrici attivabile con comando meccanico. Fu scelto il millecinque da 85 CV della berlina Quadrifoglio Oro, con rapporti più corti e piccole modifiche alla sospensioni, il serbatoio arretrato e il bagagliaio decisamente più capiente. La Giardinetta manteneva la stessa linea pulita, equilibrata e dinamica della berlina anche con il padiglione allungato e chiuso dal portellone. Sarebbe diventata una delle versioni più richieste della 33, con la carrozzeria estesa alle versioni a trazione anteriore, entrando dalla porta principale in una nicchia di mercato che per Arese era tutta nuova. Di suo, anche la trazione integrale sarebbe diventata un'opzione disponibile su buona parte della gamma Alfa Romeo.

Classica a tutti gli effetti, la prima serie della 33 è un buon punto di partenza per chi vuole diventare un collezionista del Biscione. Anche se ne sono state vendute quasi un milione, di 33 sopravvissute alle ondate di rottamazione in ottime condizioni ne sono rimaste pochine. Se le quotazioni delle versioni più pregiate come la Quadrifoglio Verde del 1984, la Imola o la Permanent 4 sono già sfuggite di mano, il valore collezionistico della berlina Quadrifoglio Oro è ancora relativamente basso, sotto i cinquemila euro. Ecco perché questo è il momento buono per cercarla, insieme alla più rara e particolare 4x4 Giardinetta. In fondo, l'incipit di una storia di successo è sempre da tenere in degna considerazione e va celebrato come merita. Anche per la 33, la vita (ri)comincia a quarant'anni.

Categorie: 4 Ruote

Speciale NLT - Usato ex noleggio: servizi pari al nuovo

4 Ruote - Mag 19,2023

Il noleggio è stato il salvagente per molti utenti in attesa della consegna di veicoli nuovi durante la fase più critica della penuria di vetture a causa della crisi dei componenti e della catena logistica. Oggi il noleggio a lungo termine di vetture usate può liberare tutto il suo potenziale di supporto a clienti in cerca di una soluzione economicamente più sostenibile rispetto all'acquisto di un'auto nuova o che vogliono sperimentare la formula della locazione per la prima volta e per un periodo prestabilito, ma senza compromessi per quanto riguarda i contenuti tecnologici. Le flotte di veicoli di ritorno dai consueti contratti di 36 o 48 mesi, o anche oltre, costituiscono un grande serbatoio di prodotti di elevata qualità, non solo per l'età contenuta, ma anche perché il chilometraggio è certificato essendo parte delle rigorose clausole dei contratti precedenti. Lo stato d'uso, a prescindere dal fatto che le vetture vengono ricondizionate, risponde agli stessi elevati standard, visto che la manutenzione ordinaria (e, nel caso, quella straordinaria) è un altro dei cardini della formula del noleggio ed è attentamente monitorata e verificabile.

Una scelta sostenibile. Le auto reduci dal primo periodo di locazione hanno spesso un grado di efficienza paragonabile a quello degli esemplari nuovi, a fronte di un canone mensile più basso, di un anticipo più contenuto o addirittura nullo e di tempi di consegna evidentemente più brevi, permettendo a privati e piccole/medie aziende una migliore pianificazione. Singoli e società particolarmente sensibili alla sostenibilità possono inoltre considerare, fra le ricadute positive di questa scelta, non solo l'utilizzo di veicoli aggiornati alle norme più recenti sulle emissioni climalteranti e inquinanti, ma anche l'impiego responsabile di un bene ancora pienamente efficiente. Il ricambio frequente di vetture non comporta necessariamente uno sperpero di energia: il riutilizzo di vetture giovani permette di estendere al secondo utilizzatore il beneficio di percorrere ancora molti chilometri restando in una fascia di età che, anche alla fine del secondo contratto, sarà sempre la metà di quella media del parco circolante.

Tecnologia aggiornata. L'età recente di un'auto al secondo noleggio presuppone anche un livello tecnologico mediamente elevato per quanto riguarda i sistemi di sicurezza, assistenza alla guida e infotainment; una caratteristica quasi naturale di questo tipo di contratto visto che le compagnie, nell'acquistare le auto, sanno bene che la presenza di Adas ridurrà i rischi di sinistri e di spese impreviste: un vantaggio che si riflette anche sugli utilizzatori successivi. Un usato in uno stato assimilabile al nuovo mette le società di noleggio in condizione di poter concedere un livello di servizi identico al nuovo e di poter quindi includere nel canone manutenzione ordinaria e straordinaria, assistenza stradale, accesso alla stessa rete di officine, centri di contatto, assicurazione, connettività e app dedicate e, in alcuni casi, anche la sostituzione stagionale dei pneumatici e il veicolo sostitutivo nell'eventualità di fermi vettura più lunghi. Da non trascurare anche la concessione della prelazione sull'acquisto al termine del noleggio.

Categorie: 4 Ruote

Geely - I cinesi ora controllano il 17% di Aston Martin

4 Ruote - Mag 19,2023

il gruppo cinese Geely è diventato il terzo azionista dell'Aston Martin raddoppiando la propria quota di partecipazione. Con un investimento di 234 milioni di sterline, pari a circa 269 milioni di euro, la Geely è arrivata a detenere circa il 17% del marchio britannico, dopo averne acquistato il 7,6% nel settembre del 2022.

Geely terzo azionista al 17%. Questa operazione ha permesso ad Aston Martin di ridurre il proprio debito, inoltre le azioni hanno ottenuto nella giornata di ieri un incremento del 25% sul mercato. La Casa inglese è in una fase molto dinamica della propria storia: oltre al rinnovato impegno in Formula 1, che proprio quest'anno sta dando ottimi frutti, è ormai imminente un rinnovamento totale della gamma. Dopo la Suv DBX è attesa infatti l'erede della DB11, mentre entro fine anno vedremo la biposto a motore centrale Valhalla.

Categorie: 4 Ruote

Hyundai - Pony Coupé, rinascita in grande stile

4 Ruote - Mag 19,2023

La Hyundai ha affidato alla GFG Style di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro il compito di ricreare la concept Pony Coupé presentata al Salone di Torino del 1974 e ora la vettura è pronta per la sua prima apparizione in pubblico: la concept, di cui mostriamo le prime foto, sarà presentata sul lago di Como al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este che si terrà dal 19 al 21 maggio.

Icona di stile. L'esemplare originale, progettato dalla Italdesign dello stesso Giugiaro, non esiste più, ma la Casa coreana ha voluto riportare in vita l'esemplare unico per celebrare i 50 anni di evoluzione che hanno portato ai successi di oggi. All'inizio degli anni 70, infatti, la Hyundai non fu in grado di battezzare sul mercato un modello sportivo a causa della situazione economica e politica del tempo, ma il prototipo della Pony Coupé segnò un punto di svolta per l'evoluzione dello stile del marchio: oggi è fonte di ispirazione anche per i modelli di serie, come l'elettrica Ioniq 5. Le linee geometriche, i paraurti in tinta, i gruppi ottici anteriori circolari, il montante centrale a fascia e la coda tronca erano temi molto innovativi per l'epoca, così come la plancia rivolta verso il guidatore e le finiture minimaliste. La sportiva è lunga 4,08 metri e alta 1,21 metri: è dotata di un motore benzina di 1.2 litri da 82 CV montato in posizione longitudinale che trasmette la potenza all'asse posteriore.

Con la nuova N Vision 74. La presentazione della Pony Coupé conciderà con l'introduzione della piattaforma Hyundai Reunion, un progetto legato all'heritage che punta a far conoscere la lunga storia del gruppo coreano nel mondo. Per questo motivo, a Villa d'Este la Pony Coupé sarà affiancata dalla concept N Vision 74, mostrata per la prima volta in Italia.

Categorie: 4 Ruote

Formula 1 - GP Emilia-Romagna, biglietti validi per il 2024

4 Ruote - Mag 18,2023

I biglietti emessi per il Gran Premio dell'Emilia-Romagna, annullato ieri in seguito all'alluvione, saranno validi per l'edizione 2024 della gara, ma gli acquirenti possono anche scegliere di farsi rimborsare totalmente. Lo ha comunicato oggi Formula Imola, la società che gestisce il circuito.

Rimborso totale. Questo fine settimana a Imola si attendevano oltre 160 mila persone, ma l'appuntamento è stato rimandato alla luce del disastro che ha colpito un territorio martoriato. Tutti coloro che avevano acquistato un biglietto avranno l'opportunità di poterne usufruire per l'edizione del 2024, ma possono anche scegliere di rinunciare e ottenere un rimborso totale. Gli acquirenti saranno contattati tramite e-mail, ma possono anche far riferimento alle istruzioni che saranno comunicate dalla rete vendita nei prossimi giorni.

I team verso Monaco. Per ragioni di sicurezza, nessuno poteva accedere in pista. Solo questa mattina, con il miglioramento delle condizioni meteo, è stato concesso al personale essenziale delle squadre di poter entrare per recuperare tutto il materiale e ripartire verso il Principato, sede del prossimo appuntamento del Mondiale. Considerando la viabilità rallentata, infatti, le squadre hanno cominciato a muoversi in anticipo verso Monte Carlo.

Categorie: 4 Ruote

Carrozzeria Castagna - Un kit stampato in 3D per la Citroën Ami

4 Ruote - Mag 18,2023

La Carrozzeria Castagna ha realizzato un kit di personalizzazione stampato in 3D per la Citroën Ami. Seguendo lo spirito del modello di serie, l'atelier ha sviluppato un pacchetto di elementi modulari che possono essere poi adattati alle richieste dei singoli clienti e sviluppati a distanza, per poi essere facilmente installati sulla vettura.

Nero totale come l'Aston Martin di papà. Quello delle foto è il caso di un cliente del Principato di Monaco, che ha chiesto per il figlio una livrea che riprendesse i colori dell'Aston Martin di sua proprietà: nero lucido, nero opaco e giallo. In totale, la Ami ha ricevuto 60 nuovi elementi su misura, 40 dei quali inclusi nel pacchetto base. La piccola francese è stata totalmente riverniciata in nero opaco con padiglione nero lucido e particolari grigio pastello medio; inoltre, sono stati installati cerchi MAK proposti in alternativa ai copricerchi ridisegnati.

Pelle e Alcantara anche per la citycar. L'abitacolo è caratterizzato dai tappeti in moquette, dalle finiture in Alcantara con cuciture gialle delle zone a vista del telaio e dai rivestimenti in pelle pieno fiore con bordo giallo dei gusci dei sedili. Volante e pannelli porta sono stati inoltre modificati per poter applicare i rivestimenti di pelle, mentre sui mozzi delle ruote e sul volante è stato inserito il logo originale Citroën. Per questo esemplare la Carrozzeria Castagna ha effettuato due modifiche ulteriori: i comandi della trasmissione automatica sono stati spostati al centro della plancia accanto al volante, mentre sul parabrezza è stato installato uno specchietto retrovisore.

Categorie: 4 Ruote

Alluvione in Emilia-Romagna - Situazione ancora difficile per strade e autostrade

4 Ruote - Mag 18,2023

La drammatica alluvione in Emilia-Romagna continua ad avere effetti sulla viabilità che anche oggi si dimostra difficile. Sull'Autostrada del Sole uno smottamento, registrato tra Sasso Marconi e il bivio tra l'A1 e la Variante di Valico (quindi sul lato bolognese dell'Appennino) ha creato da questa mattina lunghissime code, che hanno raggiunto una quindicina di chilometri prima di iniziare a smaltirsi. Per ridurre la pressione sul nodo bolognese, Autostrade per l'Italia ha imposto ai mezzi pesanti (oltre le 7,5 tonnellate) di utilizzare l'Autostrada A15 da Parma a Spezia al posto dell'A1, causando però altre lunghe code in corrispondenza dell'intersezione tra le due arterie.

La viabilità ordinaria. Anche l'Anas è impegnata nel garantire la maggiore transitabilità possibile sulle strade di propria competenza, utilizzando 240 persone e una cinquantina di mezzi operativi per far fronte al dissesto idrogeologico. La s.s. 9 via Emilia è stata riaperta al traffico, così come la s.s. 253 San Vitale e la s.s. 71 Umbro Casentinese Romagnola, in precedenza soggette a interruzioni. Sulla superstrada E45 è nuovamente percorribile lo svincolo di Case Murate; anche la s.s. 253 bis Trasversale di Pianura, in precedenza chiusa a Budrio per il timore di esondazioni del fiume Gaiana, è ora transitabile. Permane, invece, la chiusura della s.s. 16 Adriatica all'altezza di Alfonsine (RA) e Bagnacavallo (RA), così come quella della s.s. 67 Tosco Romagnola a Coccolia (RA), dove è necessario servirsi della viabilità secondaria. Altre chiusure, dovute a frane, smottamenti, rischi di esondazioni, sono presenti sulla s.s. 67 Tosco Romagnola nei comuni di Portico e San Benedetto (FC), a Rocca San Casciano e Dovadola; sulla s.s. 65 bis Fondovalle Savena a Pianoro (BO); sulla s.s. 726 Secante di Cesena tra i km 26,7 e 31,2; sulla s.s. 65 della Futa a Loiano e Livergnano (BO); sulla s.s. 64 Porrettana a Marzabotto (BO); sulla s.s. 727bis Tangenziale di Forlì tra i km 0 e 5. Infine, l'Anas ha istituto il divieto temporaneo di transito per il mezzi pesanti sulla s.s. 3 bis Tiberina tra Sansepolcro (AR) e Ravenna.

La Ferrari dona un milione. Intanto, la Ferrari ha deciso di donare un milione di euro a favore dell'Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione Civile, aderendo alla raccolta fondi regionale. La Casa del Cavallino spiega che i fondi saranno impiegati, con il coordinamento degli Enti territoriali, a favore dei cittadini colpiti dall'alluvione, "con una particolare attenzione ai progetti di recupero ambientale e per la gestione del dissesto idrogeologico". "Nei momenti di difficoltà il posto di Ferrari è sempre stato accanto alla propria comunità", ha aggiunto il ceo Benedetto Vigna.

 

 

 

Categorie: 4 Ruote

Amazon Echo Auto - L'assistente vocale si aggiorna

4 Ruote - Mag 18,2023

La nuova generazione di Echo Auto, l'assitente vocale di Amazon pensato per gli automobilisti, è disponibile in Italia. L'accessorio che consente di portare sulla propria auto Alexa è compatibile con tantissimi modelli e consente di trasformare in un'auto connessa anche una vettura con parecchi anni sulle spalle: basta avere un impianto audio con presa Aux o con connettività Bluetooth per sfruttarne le potenzialità, che spaziano dalle semplici funzioni di vivavoce al controllo della domotica presente nella propria casa, senza dimenticare lo streaming audio e i vari servizi di assistenza vocale.

Più sottile e con cinque microfoni. Proposta con un prezzo di 69,99 euro, la nuova generazione di Echo Auto è caratterizzata da un design più sottile e include un supporto adesivo per il fissaggio sul cruscotto. Al suo interno sono presenti ben cinque microfoni (disattivabili tramite un pulsante), che possono identificare la voce del proprietario anche quando si sta ascoltando musica a bordo. L'assistente vocale è pensato per migliorare la sicurezza di guida: per ascoltare la propria canzone preferita, sentire le ultime notizie o chiamare i dispositivi Echo presenti a casa con il servizio Drop-in, è sufficiente dare un comando vocale, evitando così distrazioni. In più, dall'app Alexa per smartphone è possibile attivare la modalità auto, che trasforma il proprio dispositivo in uno schermo intelligente ottimizzato per la guida.

Categorie: 4 Ruote

Hyundai - Ioniq 5 N, l'elettrica si fa cattiva

4 Ruote - Mag 18,2023

Alla Hyundai c'è una storia prima e una dopo il 2012, anno di nascita ufficiale della divisione N. Un braccio sportivo a tutti gli effetti, legato a doppio filo all'impegno diretto nel WRC (il Mondiale rally): uno spin-off che rafforza la reputazione del costruttore coreano agli occhi del pubblico e nei confronti dei concorrenti con una storia più lunga nelle competizioni. Il 2023, a modo suo, sarà un'altra annata degna di significati per la Casa coreana perché, dopo alcune "bombe" a bielle e pistoni (su tutte, la i30 N), il proscenio sarà appannaggio della prima sportiva elettrica: la Hyundai Ioniq 5 N.

Com'è. Da mesi l'auto gioca a nascondino tra foto spia e apparizioni ufficiali in tuta mimetica. A spogliarla delle pellicole abbiamo pensato noi, con una ricostruzione grafica (vedi sopra) della crossover nella sua veste definitiva, che probabilmente non vedremo prima di luglio inoltrato: la Ioniq 5 N dovrebbe infatti debuttare al Goodwood Festival of Speed, per poi andare in vendita a fine anno. Segni particolari? Parecchi, ma senza scadere in eccessi da tuning. Per quanto riguarda gli esterni, paraurti e minigonne sono più pronunciati; la mascherina ha un labbro più scuro e, sempre al frontale, trovano spazio inedite griglie per far filtrare l'aria; al culmine del tetto, poi, troviamo lo spoiler posteriore, più grande, ad accentuare lo slancio sportivo della vettura; i cerchi, da cui spuntano dischi maggiorati rispetto a quelli della Ioniq 5 standard, dovrebbero infine avere dimensioni maggiori: è possibile che si parta già da 20".

Minimalista, ma con più grinta. Sin qui non si sono praticamente mai visti gli interni della Hyundai Ioniq 5 N, se non in una fugace apparizione in una breve clip diffusa dalla Casa sui social network. Sappiamo, però, che la direzione sarà quella del minimalismo hi-tech, molto contemporaneo, arricchito di qualche dettaglio dal sapore racing. Trattandosi del primo modello elettrico rivisto in chiave sportiva, è possibile che i designer coreani presentino soluzioni inedite. In passato, la Hyundai ha personalizzato i modelli endotermici della gamma N, come la Kona N, con volante e sedili sportivi, grafiche ad hoc per la strumentazione e l'infotainment e rivestimenti dal sapore più racing.

Verso i 600 cavalli. Fino a oggi non sono state fornite particolari indicazioni nemmeno sul fronte tecnico. O meglio, non direttamente. Diciamo così perché la concept RN22e, svelata a settembre dell'anno scorso, rappresenta di fatto una Ioniq 5 N sotto mentite spoglie, e questo c consente di delineare i tratti principali del powertrain che avrà la crossover: una batteria da 77,4 kWh e una spinta a doppio motore, che farà di quest'auto la prima "Enne" integrale. Senza prenderla troppo larga, dovremmo trovare un gruppo propulsore derivato da quello della Kia EV6 GT (585 Cv e 740) Nm, probabilmente spinto ancora più in alto nelle prestazioni. In questo senso, potrebbero essere profetiche le parole pronunciate tempo fa da Albert Biermann, una lunga carriera da tecnico BMW prima di approdare alla Hyundai per lo sviluppo della gamma sportiva e ora consulente della Casa asiatica: "In alcuni modelli, la piattaforma e-Gmp arriverà quasi a 600 cavalli". Di sicuro, la mancanza di una colonna sonora aggressiva e quella di un cambio verranno compensate artificialmente, con l'N Sound+ e l'N e-Shift.   

Categorie: 4 Ruote

Dacia - Duster, Sandero, Jogger, Spring: analisi della gamma Extreme

4 Ruote - Mag 18,2023

La Dacia non è più (solo) un marchio low cost. E questo è chiaro ormai da tempo, perché il marchio romeno del gruppo Renault ha iniziato a puntare sempre più in alto con i propri prodotti, senza però scordare le proprie origini. La gamma del costruttore comprende infatti allestimenti basici a prezzi estremamente interessanti (si parte da 11.500 euro), ma anche versioni che danno spazio alla tecnologia e a dettagli capaci di distinguerle dai modelli d'accesso. Come nel caso del nuovo allestimento Extreme, che introduce contenuti pensati per innalzare il livello delle vetture romene ed è disponibile sulle Spring, Sandero Stepway, Duster e Jogger.

Dacia Extreme, i dettagli. A caratterizzare l'allestimento al vertice della gamma vi sono finiture color rame per su calotte degli specchietti retrovisori, coprimozzo, logo Dacia posteriore e altri elementi di design, anche all'interno dell'abitacolo, così come i motivi topografici che caratterizzano molte parti della vettura, a partire dai tappetini di gomma. A questi dettagli si abbinano delle tinte specifiche, come la Verde Oxide delle Sandero, Jogger e Duster o il Blu Ardesia della Spring. I cerchi, invece, prevedono una finitura nero lucido e sono da 16", a eccezione della Duster che prevede di serie dei 17". In più, gli interni presentano dei rivestimenti di tessuto (lavabile) grigio MicroCloud, simile al velluto e pensato per essere resistente e facile da pulire. Questo materiale riveste sedili (con logo Dacia Link goffrato sugli anteriori) e pannelli porta delle Duster, Sandero Stepway, Jogger, con queste ultime due che prevedono anche una plancia ricoperta di tessuto. In più, le Sandero Stepway Extreme e Jogger Extreme dispongono del sistema Extended Grip, che adatta il funzionamento dell'Esp e del controllo di trazione per garantire una maggiore aderenza su fango e terreni accidentati.

Dacia Spring Extreme: prezzi e caratteristiche. Oltre alle dotazioni appena descritte, l'allestimento Extreme porta nella gamma della Spring anche un nuovo motore. L'elettrica può infatti contare su una più potente unità da 65 CV e 125 Nm abbinato alla stessa batteria da 27 kWh della versione da 45 CV. La Dacia Spring Extreme Electric 65 è proposta con un prezzo di partenza di 23.200 euro, 1.750 in più rispetto al modello alla base della gamma. L'iniezione di potenza ha migliorato le prestazioni, con uno 0-100 km/h in 13,7 secondi e una velocità massima di 125 km/h, mentre l'autonomia dichiarata tocca i 220 chilometri.

Dacia Sandero Stepway Extreme: prezzi e caratteristiche. Disponibile solo in abbinamento alla versione Stepway, quella con qualche tocco ispirato all'off-road, l'allestimento Extreme prevede di serie accessori come il climatizzatore automatico, la videocamera di retromarcia, e il sistema keyless. A disposizione c'è anche un allestimento superiore, l'Extreme Up, che aggiunge navigatore da 8" con compatibilità Android Auto e Apple CarPlay, freno a mano elettrico, console centrale alta, sensori di parcheggio anteriori e avviso angoli bui. La Dacia Sandero Stepway Extreme è disponibile con tre motori, il 1.0 TCe bifuel a Gpl da 100 CV, il 1.0 TCe a benzina da 90 CV con cambio automatico Cvt e il 1.0 TCe da 110 CV. I prezzi partono dai 17.800 euro della bifuel, salgono a 18.650 euro per l'automatica e arrivano a 18.100 euro per la 110 cavalli. La Dacia Sandero Stepway Extreme Up, invece, è disponibile solo in versione bifuel da 100 CV (18.300 euro) e TCe 110 CV manuale (18.600 euro).

Dacia Duster Extreme: prezzi e caratteristiche. A differenza della Sandero e della Jogger, la Duster non prevede l'allestimento Extreme Up, ma si limita all'Extreme, che propone, di serie, dotazioni come i cerchi di lega da 17" neri con coprimozzo color rame, sistema keyless, due prese Usb e Multiview Camera. Disponibile con tutti i motori della gamma a eccezione del 90 CV, la versione Extreme ha un prezzo d'accesso di 21.550 euro. Questo valore si riferisce alla Dacia Duster Extreme 1.0 TCe Gpl da 100 CV, mentre la versione a benzina con il 1.3 TCe da 150 CV con cambio automatico Edc viene proposta a 25.450 euro. Tra le due si posiziona la diesel 1.5 dCi 115 CV a trazione anteriore (22.550 euro), mentre al vertice della gamma troviamo lo stesso motore abbinato alla trazione integrale (25.050 euro).

Dacia Jogger Extreme: il pacchetto sleep. La Jogger è il modello che incarna maggiormente la filosofia Extreme e pure quello con più versioni. Per la wagon-crossover, infatti, la Dacia prevede degli accessori specifici, che spaziano dalla tenda posteriore per il campeggio al pacchetto Sleep, che con 1.500 euro aggiunge un box posteriore che consente di creare un letto matrimoniale (190x130 cm) nel bagagliaio. Quest'ultimo può ripiegarsi per viaggiare in cinque e dispone di un vano inferiore utile per riporre oggetti: in più, le antine dell'area di stoccaggio possono anche essere ribaltate per formare un comodo tavolino. Per l'utilizzo del letto (del peso di 50 kg) bisogna asportare i due sedili della terza fila delle versioni a sette posti.

Dacia Jogger Extreme: prezzi e caratteristiche. Come sulla Sandero, anche sulla Jogger sono disponibili gli allestimenti Extreme ed Extreme Up, Il primo comprende, oltre alle varie personalizzazioni estetiche, climatizzatore automatico, retrocamera, sistema keyless, supporto per smartphone e tavolini pieghevoli per la seconda fila. Il secondo, invece, aggiunge l'avviso angoli bui, il freno di stazionamento elettrico, i sensori di parcheggio anteriori e il pacchetto navigazione con infotainment da 8" compatibile con Android Auto e Apple CarPlay (con cavo). I prezzi partono dai 20.700 euro della Dacia Jogger Extreme 1.0 TCe Gpl 100 CV a cinque posti (21.500 per la sette posti), per salire ai 20.850 della 1.0 TCe 110 CV (21.650 euro a sette posti) e arrivare ai 25.750 euro della Hybrid da 140 CV (26.550 euro a 6 posti). La Dacia Jogger Extreme Up, invece, è proposta a 21.200 euro con il 1.0 TCe Gpl 100 CV (22.000 euro per la sette posti) e a 21.350 euro per la 1.0 TCe da 110 CV (22.150 euro per la sette posti).

Categorie: 4 Ruote

Nio - Olanda, aperta la prima "swap station" sviluppata con Shell

4 Ruote - Mag 18,2023

La cinese Nio e Shell hanno inaugurato la prima stazione per la sostituzione delle batterie sviluppata congiuntamente. La "5e Power Swap Station" è stata aperta ad Harmelen, in Olanda, e segue la stessa logica di funzionamento dei 1.400 centri già presenti in Cina: il cliente prenota la sosta e, in pochi minuti, un sistema automatico sgancia la batteria scarica, collegando un'unità analoga carica al 100%.

16 stazioni già operative in Europa. Con altri partner, Nio ha già costruito 16 swap station nel Vecchio continente, (di cui 4 in Olanda) e ha messo a disposizione dei clienti circa 400.000 punti di ricarica attraverso accordi con terze parti. Secondo i dati raccolti fino a oggi, ogni stazione di swap può gestire fino a 312 veicoli al giorno occupando lo spazio equivalente a due garage. In Cina è prevista la costruzione di 1.000 stazioni aggiuntive entro la fine del 2023, di cui circa 400 sulle principali autostrade del Paese.

Categorie: 4 Ruote

Michelin - I pneumatici si sviluppano con il "pilota virtuale"

4 Ruote - Mag 18,2023

"Se prima, per sviluppare un penumatico utilizzavamo un camion carico di gomme, oggi basta un software". Con queste parole Matthieu Bonardel, Head of Michelin Motorsport, sintetizza il ruolo sempre più centrale delle simulazioni nella progettazione dei pneumatici per auto. In numeri, il concetto è ancora più eloquente: per Michelin, il tempo di utilizzo degli strumenti digitali è aumentato dal 20 all'80% nel corso degli ultimi anni, mentre le ore trascorse in pista sono calate dall'80 al 20%. Il vantaggio? Riduzione dei costi, dei tempi e minor impatto ambientale.

Simulazione a 360 gradi. Per toccare con mano la tecnologia a supporto dell'industria della gomma abbiamo visitato la sede dell'Art Grand Prix - squadra di F.2 fondata da FrédéricVasseure Nicolas Todt, che ha sfornato campioni come Vettel, Hamilton e Leclerc - per provare il software sviluppato dalla Michelin. Il programma proprietario della Casa dell'Omino costa 5 milioni di euro e il modello matematico su cui è basato consente di riprodurre nel dettaglio la cinematica del veicolo e il suo telaio, le diverse aderenze dei circuiti e tutte le caratteristiche fondamentali della gomma. Dimensioni, grip, pressioni, mescola, temperatura, battistrada e cintura della copertura vengono testate nel digitale per provare, a costi sostanzialmente irrisori, le loro deformazioni a seconda dei cambiamenti di clima, del terreno e dei diversi movimenti del veicolo.

Un modello matematico per andare più forte. una tecnologia, quella del simulatore, che però non rimane chiusa nel reparto motorsport dell'azienda francese. Infatti, il mondo delle competizioni consente di raccogliere una quantità di dati incredibile, in un lasso di tempo molto ridotto, che possono essere poi utilizzati per lo sviluppo delle coperture sportive e stradali. E il modello matematico occupa un ruolo centrale: grazie alla sua capacità predittiva, consente di sviluppare coperture e mescole ad hoc anche per auto in fase di progettazione, come nel caso delle hypercar di Le Mans o della Ferrari 296 GTB. Per quest'ultima, infatti, ci sono voluti soli 18 mesi per la gestazione delle gomme di primo equipaggiamento - invece dei 36 richiesti dai metodi standard - perché il simulatore poteva già lavorare sulla soluzione più adatta, anche quando la berlinetta era solo un disegno su un foglio bianco.

Il fine tuning passa dal pilota. La fase di validazione finale di un pneumatico passa comunque dalle sensibilità dei collaudatori, che provano prima al simulatore e poi in pista il comportamento effettivo della nuova gomma. Un processo che, oltre a ottimizzare i tempi, consente di ovviare le problematiche delle giornate in circuito, che possono essere colpite da maltempo e da guai di logistica che possono ritardare lo sviluppo di una gomma. E il grande impiego della simulazione digitale apre anche una considerazione sulla professione dei piloti: performanti sì, nel mondo reale ma anche in quello virtuale.

Categorie: 4 Ruote

Xpeng P7 - Sfida la Tesla (anche in Italia)

4 Ruote - Mag 18,2023

Con dimensioni tendenti a una Model S ma un prezzo più vicino a quello di una Model 3 top di gamma, la XPeng P7 si piazza a modo suo nel club delle rivali dichiarate della Tesla. Parliamo di una berlina elettrica a quattro porte dal taglio sportiveggiante, prodotta da un marchio cinese nato solo nel 2014, a Guangzhou, ma molto ambizioso. Lanciata nel 2018, la P7 è uno dei prodotti più maturi della Xpeng, progressivamente affinato e aggiornato, chiamato ora alla prova di maturità con lo sbarco in Europa. Come da prassi, si comincia dal Nord (Norvegia, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi), ma nelle strategie della Casa cinese c'è anche l'Italia: "Forse già nel 2024", ci dice il direttore generale delle operazioni in Nord Europa e nei Paesi Bassi. Intanto, in Olanda, dove siamo andati a guidarla, questa Ev viene proposta con listini a quota 50 mila euro nella versione RWD Long Range (trazione posteriore, powertrain a singolo motore da 276 CV e 440 Nm, batteria da 83 kWh netti e autonomia stimata oltre 570 km), che è la protagonista di questo test drive. Si sale quindi a 60 mila per la variante AWD Performance a doppio motore (473 cavalli e 757 Nm, trazione integrale e un range nominale di 550 km), da scegliere eventualmente nell'esclusiva Wing Edition, con scissor door, al prezzo di 70 mila euro.

Com'è. Lo stile non esce dal cliché delle elettriche che più apertamente si ispirano alla filosofia di Elon Musk: la carrozzeria della XPeng P7 sfoggia linee pulite, superfici levigate e una finestratura dal taglio piuttosto sportivo. Come sempre più spesso accade, a imprimere il marchio di fabbrica sono le grafiche luminose, sia quella anteriore, sia quella posteriore, al pari di un frontale molto chiuso, dove i proiettori sbucano da un'apertura ad hoc. L'insieme non brilla per originalità, ma garantisce una certa presenza scenica a questa vettura lunga 4,88 metri e con un passo (tre metri) che la rende più che discretamente abitabile in seconda fila, potendo contare su un bagagliaio da 440 litri (ma non sul frunk).

Gli interni. In puro spirito Tesla anche l'abitacolo, decisamente minimalista. Sulla plancia, infatti, non c'è traccia di comandi fisici (i pochi superstiti si trovano sulle razze del volante) e ad attirare lo sguardo del guidatore sono due schermi (da 10 pollici per la strumentazione e da 15 per l'infotainment), appaiati e integrati in un'unica struttura. Il touch screen centrale, in particolare, è il fulcro delle operazioni: si passa di qui anche per regolare il clima e, addirittura, gli specchietti retrovisori, attivando una un'operazione che poi si completa attraverso i comandi al volante. Una complicazione imposta dal design. E poteva andare peggio: sulla Xpeng G9, la grande Suv del costruttore di Guangzhou che assieme a questa berlina esordisce nel Vecchio continente, il doppio passaggio è necessario anche per regolare in altezza e profondità il volante. Sulla P7, per fortuna, il tutto si sistema alla vecchia maniera. Ma la tendenza va verso un sempre più radicale cambio di paradigma nell'interazione uomo-macchina. Dopotutto, le Xpeng sono un esempio di quelle che si definiscono "software-defined", "definite dal software". Non solo c'è la piena integrazione nel veicolo degli strumenti digitali, ma il sistema operativo governa pure una grande quantità di funzioni: connettività, Adas, navigazione, intelligenza artificiale, offrendo anche ampie possibilità di aggiornamento dell'auto over-the-air.

Quasi tutto di serie, anche l'X-Pilot. Ciò detto, se l'abitacolo della P7 non è paragonabile a quello di raffinate berline tedesche, allo stesso tempo, al primo contatto, non mette in mostra gravi pecche. A volte, gli accostamenti tra le parti non sono al millimetro, ma la cosa non disturba poi molto: le plastiche dure non sono quelle più in vista e la plancia e gli interni porta sono opportunamente rivestiti. Un pacchetto optional, da circa 4 mila euro, arricchisce il tutto con rivestimenti di pelle Nappa, l'impianto stereo premium firmato Dynaudio con tecnologia Dolby Atmos, sedili ventilati e con speaker integrati: e qui (verniciatura e cerchi da 19" a parte) grossomodo si esaurisce l'offerta extra menù. L'allestimento di serie, puttosto completo, include già, tra le varie dotazioni, il tetto panoramico, il portellone a comando elettrico, il volante rivestito di pelle, il clima bizona, i sedili riscaldati regolabili (a sei vie per il passeggero e a otto per il guidatore, che può adattare anche il supporto lombare), rivestimenti di similpelle e, sotto il profilo tecnico, i freni Brembo. Standard è anche l'X-Pilot, una suite di Adas di livello 2.

Su strada con la RWD Long Range. In attesa vedere fino in fondo di che pasta è fatta, mel nostro Centro Prove di Vairano, abbiamo "assaggiato" la P7 su strada nei dintorni di Amsterdam. Se siete passati di lì, potete facilmente immaginarvi il contesto: tanto verde, strade dritte e pianeggianti. Insomma, non certo il terreno su cui mettere alla frusta la P7 che, te ne accorgi da subito, tende a essere più confortevole che affilata, almeno nella sua versione più abbordabile, la RWD Long Range. Come da prassi per un'elettrica, la spinta del motore (sincrono a magneti permanenti) arriva su richiesta: con 276 CV e 440 Nm, ce n'è abbastanza per gestire ogni situazione. Ma senza la minima traccia di cattiveria, né nello sprint (lo 0-100 km/h si archivia in 6,7 secondi), né in progressione, dove si può arrivare a toccare una velocità massima di 200 km/h.

One pedal? Quasi. Giocare con i settaggi è possibile fino a un certo punto. Si può passare da mappature più turistiche alla classica drive mode Sport, ma senza stravolgere la natura della P7. Incide solo fino a un certo punto anche la frenata rigenerativa. La modalità "one pedal" proposta dal sistema, tra l'altro, è semplicemente il livello più alto di recupero di energia, ma non porta a una guida "monopedale" a tutti gli effetti: per capirci, l'auto non arriva a fermarsi da sola in decelerazione. A conferma della propensione al confort, in autostrada la G7 si rivela una passista silenziosa, rilassante e ben insonorizzata dai rumori esterni. E dopo un centinaio di chilometri complessivi, il computer di bordo restituisce un consumo medio non troppo distante dal dato ufficiale: 18,6 kWh per 100 km contro i 16,8 dichiarati. Questo è solo uno degli aspetti che merita di essere approfondito in un test più lungo e duraturo, per un'auto che si affaccia sul mercato da outsider. Con un pacchetto accattivante, ma una storia ancora tutta da scrivere.  

Categorie: 4 Ruote

Hertz - E-Experience, il noleggio di auto elettriche per privati e società

4 Ruote - Mag 18,2023

Così come il noleggio a lungo termine non si identifica più esclusivamente con le necessità di professionisti e aziende, la locazione a breve non rappresenta più un servizio destinato esclusivamente al turismo o ai viaggi di lavoro occasionali. Per le società che inquadrano la car policy in un contesto più ampio di travel policy, un'offerta di noleggio a breve termine di auto elettrificate può essere una forma efficace di avvicinamento della cultura aziendale e delle consuetudini dei dipendenti alla nuova mobilità, a basse o a zero emissioni. La Hertz, fedele al suo ruolo di specialista del noleggio a breve e medo termine di vetture e veicoli commerciali con livello di servizio premium, s'è assunta il ruolo di apripista all'interno del gruppo nella proposta di mezzi esclusivamente elettrici. Una strategia applicata inserendo nella propria flotta una quota di auto a batteria di poco inferiore al 20 percento, provvedendo a dotare circa l'85 percento delle proprie strutture con impianti di ricarica e stabilendo forme contrattuali e di servizio specifiche, con l'obiettivo di avvicinare i propri clienti all'idea dell'auto con la spina. L'E-Experience, questo il nome del programma, risponde a diversi fenomeni emersi negli ultimi anni, dai macro temi della transizione ad altre tendenze come l'allargamento del business anche al di fuori del tradizionale ambito degli aeroporti, con periodi di noleggio più prolungati, e la contemporanea crescita dell'attenzione di privati e aziende alla mobilità sostenibile. Fenomeni che hanno generato nuove sfide.

La regola del 75%. Se, per esempio, la gestione dei veicoli riconsegnati con un livello del carburante insufficiente è gestibile in tempi relativamente brevi, il ritorno al punto di contatto del noleggiatore di una vettura con un livello di carica insufficiente può richiedere un periodo di ripristino della riserva di energia molto più lungo. Ma questo, tutto sommato, è un aspetto che investe la società locataria. Per favorire il cliente, la Hertz ha inserito nel contratto di noleggio breve delle Bev una tolleranza del 25% sulla carica del mezzo riconsegnato. Detto in altri termini, se chi ha preso a noleggio il veicolo lo riconsegna con un livello di carica della batteria di almeno il 75%, non pagherà alcun supplemento (mentre Hertz si impegna a consegnare le vetture con una riserva di almeno l'80%). Fra le altre specificità dell'E-Experience, ci sono un briefing sulle caratteristiche della vettura e le modalità di ricarica al momento del ritiro, la consegna di una chiavetta per attivare quasi tutte le colonnine presenti in Italia senza necessità di registrazione e l'assistenza su strada garantita anche da partnership con specialisti nei servizi di ricarica mobile.

Le auto. La flotta full electric proposta dalla Hertz comprende Fiat Nuova 500, DS 3, Peugeot 2008, Polestar 2, Tesla Model 3 Long Range e, per quanto riguarda i commerciali, Nissan Townstar e Renault Kangoo. Ove previsto, sono state scelte le versioni con capacità delle batterie (e autonomia) maggiori: un altro modo per aiutare le aziende a vincere eventuali resistenze del personale a utilizzare veicoli elettrici. Le stesse società clienti, peraltro, dovranno interpretare la segmentazione dell'offerta secondo canoni diversi rispetto alle policy più comuni: nel caso di Tesla, per esempio, il valore costituito da un raggio d'azione superiore alla media prevale su considerazioni riguardo alla connotazione premium o alle dimensioni della vettura in rapporto alla qualifica del dipendente. A proposito di autonomia, la Hertz precisa che già con le caratteristiche delle Bev attuali, due clienti su tre non hanno necessità di ricariche intermedie nel corso di un noleggio a breve. L'azienda, insomma, ribadisce l'intenzione di cogliere l'opportunità della ripresa del mercato, frutto anche di un miglioramento della situazione nell'approvvigionamento dei veicoli presso i costruttori. La gamma, come accennato, comprende anche auto ibride ricaricabili come Jeep Renegade e Compass, Lynk & Co 01 e Alfa Romeo Tonale.

Categorie: 4 Ruote

Dacia Extreme - prezzo, Gpl, interni, Duster, Sandero, Jogger, Spring 65 CV

4 Ruote - Mag 18,2023

La Dacia non è più (solo) un marchio low cost. E questo è chiaro ormai da tempo, perché il marchio romeno del gruppo Renault ha iniziato a puntare sempre più in alto con i propri prodotti, senza però scordare le proprie origini. La gamma del costruttore comprende infatti allestimenti basici a prezzi estremamente interessanti (si parte da XXX euro), ma anche versioni che danno spazio alla tecnologia e a dettagli capaci di distinguerle dai modelli d'accesso. Come nel caso del nuovo allestimento Extreme, che introduce contenuti pensati per innalzare il livello delle vetture romene ed è disponibile sulle Spring, Sandero Stepway, Duster e Jogger.

Dacia Extreme, i dettagli. A caratterizzare l'allestimento al vertice della gamma vi sono finiture color rame per su calotte degli specchietti retrovisori, coprimozzo, logo Dacia posteriore e altri elementi di design, anche all'interno dell'abitacolo, così come i motivi topografici che caratterizzano molte parti della vettura, a partire dai tappetini di gomma. A questi dettagli si abbinano delle tinte specifiche, come la Verde Oxide delle Sandero, Jogger e Duster o il Blu Ardesia della Spring. I cerchi, invece, prevedono una finitura nero lucido e sono da 16", a eccezione della Duster che prevede di serie dei 17". In più, gli interni presentano dei rivestimenti di tessuto (lavabile) grigio MicroCloud, simile al velluto e pensato per essere resistente e facile da pulire. Questo materiale riveste sedili (con logo Dacia Link goffrato sugli anteriori) e pannelli porta delle Duster, Sandero Stepway, Jogger, con queste ultime due che prevedono anche una plancia ricoperta di tessuto. In più, le Sandero Stepway Extreme e Jogger Extreme dispongono del sistema Extended Grip, che adatta il funzionamento dell'Esp e del controllo di trazione per garantire una maggiore aderenza su fango e terreni accidentati.

Categorie: 4 Ruote

Mini - John Cooper Works 1to6, l'ultima col cambio manuale

4 Ruote - Mag 18,2023

Sarà con ogni probabilità l'ultima con il cambio manuale: potrebbe bastare questo a rendere la nuova serie speciale della Mini un oggetto di culto per appassionati e collezionisti. Stiamo parlando della John Cooper Works 1to6, che arriva alla fine della carriera della generazione attuale e sarà prodotta in appena 999 esemplari. Il debutto è fissato per il weekend in occasione della 24 Ore del Nürburgring, mentre le consegne saranno avviate a settembre.

Classico sei marce. La 1to6 combina la meccanica 2.0 turbo da 231 CV a trazione anteriore con il cambio manuale a sei marce, un abbinamento che in futuro probabilmente non ritroveremo: la nuova generazione si concentrerà, infatti, sugli automatici più efficienti e sulle varianti elettriche. La personalizzazione della serie limitata include le griglie anteriori Piano Black, la verniciatura Midnight Black con dettagli Piano Black, le stripe dedicate, i loghi argento, bianco e rosso della serie limitata, i cerchi di lega da 18" con finitura Jet Black, i battitacco personalizzati, l'inserto con effetto 3D davanti al passeggero, le finiture rosse delle cuciture della leva del cambio, il padiglione color antracite, l'illuminazione ambientale rossa e la cover della chiave specifica. La scritta "one of 999" spicca inoltre curiosamente nella grafica del tetto, leggibile anche dall'interno del cristallo apribile ed è ripresa anche sulla plancia alla sinistra del volante.

Categorie: 4 Ruote