Volvo - Aumenta la sicurezza con IA e mondi virtuali
La Volvo ha integrato nei suoi sistemi una nuova tecnica di calcolo avanzata, chiamata "splatting gaussiano", che ottimizza lo sviluppo del software dei sistemi di assistenza alla guida (ADAS) e aumenta gli standard di sicurezza delle auto. Con questa tecnologia vengono analizzati e ricostruiti i dati raccolti dai sensori delle vetture in situazioni critiche, come frenate d'emergenza o sterzate brusche. Lo splatting gaussiano permette di generare scenari 3D realistici partendo da immagini reali, modificabili attraverso l'aggiunta o la rimozione di elementi stradali e variazioni nel comportamento del traffico. Test rapidi. Il principale vantaggio di questa soluzione consiste nella capacità di esporre il software di sicurezza a situazioni rare ma potenzialmente pericolose, riducendo drasticamente i tempi di test da qualche mese a pochi giorni. Gli ambienti virtuali, sviluppati in collaborazione con Zenseact (azienda di AI fondata dalla Volvo), si affiancano ai test in condizioni reali per garantire maggiore sicurezza, scalabilità ed efficienza economica. Coinvolta anche Nvidia. Il progetto fa parte di un programma di dottorato realizzato con le principali università svedesi e rappresenta l'evoluzione dell'approccio di Volvo all'utilizzo dei dati per migliorare la sicurezza. Già negli anni 70 il team di ricerca sulla sicurezza della Casa svedese raccoglieva dati direttamente dai luoghi degli incidenti, contribuendo allo sviluppo di innovazioni come il sistema di protezione dalle lesioni da colpo di frusta. L'iniziativa si avvale della partnership tecnologica con Nvidia, che fornisce i sistemi di calcolo accelerato per le nuove Bev della Volvo e la piattaforma di supercomputing Cosmos, basata sull'intelligenza artificiale.
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Stato di ebbrezza - Arriva lalcolock
La riforma del Codice della strada entrata in vigore il 14 dicembre 2024 ha stabilito che le caratteristiche e le modalità di installazione dell'alcolock avrebbero dovuto essere emanate entro sei mesi, ossia entro il 14 giugno (ma il termine non era perentorio). Il 17 marzo scorso lo schema di regolamento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato trasmesso all'Unione Europea, al cosiddetto Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche, per una pubblica consultazione finalizzata a valutarne la conformità al diritto comunitario. Dunque, salvo eventuali modifiche che dovessero rendersi necessarie, prima dell'estate il provvedimento potrebbe entrare in vigore. Vediamo nel dettaglio che cosa prevede. Caratteristiche. L'alcolock è l'etilometro collegato all'auto che ne impedisce l'avviamento in caso di tasso alcolemico nel sangue superiore a 0,0 g/l. Ogni dispositivo dovrà rispondere alla norma europea EN 50436 sugli etilometri, dovrà essere omologato ai sensi del regolamento UNECE n. 10 e dovrà riportare marchio del fabbricante, tipo, numero di serie, versione del software, validità della taratura, marcatura dell'omologazione e marchio CE. Ogni produttore dovrà allegare a ciascun dispositivo le istruzioni di installazione e di uso e manutenzione con l'elenco dei modelli di veicoli sui quali potrà essere installato o, al contrario, non potrà esserlo. Sia questo elenco, sia quello degli installatori autorizzati dovranno essere comunicati alla Motorizzazione civile, che li metterà a disposizione di tutti i cittadini sul Portale dell'automobilista. Taratura. Come accennato, prima di essere messo in commercio l'alcolock dovrà essere testato secondo la norma EN 50436-1. Questa verifica dovrà essere effettuata da un laboratorio indipendente accreditato. Il certificato di taratura, con la durata della validità, dovrà essere allegato al dispositivo e tenuto a bordo del veicolo. Su quali veicoli? In generale, l'alcolock potrà essere installato sia su autoveicoli (autovetture e autocarri) già predisposti per la sua installazione, ossia dotati di specifica interfaccia, sia su veicoli che non lo sono (ricordiamo che l'obbligo di predisposizione è obbligatorio per le auto di nuova omologazione fin dal luglio 2022). Installazione. L'officina autorizzata dal produttore dovrà installare (ed eventualmente disinstallare) il dispositivo rispettando le indicazioni e le procedure stabilite. Dovrà poi applicare su di esso un sigillo autodistruttivo che ne impedisca l'alterazione o la manomissione. L'installazione e lo smontaggio non rientrano tra le operazioni tecniche soggette a visita e prova, dunque non servirà alcun collaudo in Motorizzazione civile. L'installatore, però, dovrà consegnare al proprietario dell'auto, oltre alle istruzioni per l'uso e la manutenzione (comprese le informazioni sullo scarico dei dati rilevati e memorizzati), la dichiarazione di avvenuta e corretta installazione e il certificato di taratura con un intervallo di taratura valido, ossia con la data oltre la quale lo strumento dovrà nuovamente essere tarato da un laboratorio accreditato. Questi due documenti dovranno essere tenuti a bordo dell'auto in originale e mostrati in caso di controllo da parte delle forze di polizia.
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Opel Rocks - Ecco il restyling
Dopo il lancio della Topolino e l'aggiornamento della Ami arriva anche la terza sorella del Gruppo Stellantis: debutta infatti il restyling della Opel Rocks. Il quadriciclo elettrico è stato rivisto in alcuni dettagli stilistici e si avvicina così all'aspetto dei modelli più recenti della Casa tedesca. L'Opel Vizor frontale e i loghi aggiornati. La Rocks si dinstigue per il nuovo frontale che integra ora l'Opel Vizor con finitura nero lucido, inoltre il logo aggiornato Opel Blitz anteriore e posteriore propone la finitura bianca. Il nero del tetto e delle ruote contrasta inoltre con i pannelli della carrozzeria Light Grey. Nell'abitacolo spicca il volante ridisegnato con il logo bianco, mentre tutti gli altri elementi derivano dalla serie uscente. L'infotainment si gestisce con lo smartphone, grazie alla myOpel App e alla connessione bluetooth. Il motore non cambia. Il powertrain non è stato aggiornato: la Rocks, guidabile anche dai minorenni con patente AM, percorre fino a 75 km con una carica ed è limitata a 45 km/h di punta massima. Entro breve tempo, la Opel fornirà indicazioni sui prezzi di listini e sui contenuti degli allestimenti Edition e GS.
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World Car of the Year - Le finaliste del 2025
Sono state annunciate le finaliste del World Car of the Year 2025, che sarà assegnato il prossimo 16 aprile al Salone di New York. Sono previsti sei diversi premi e per ogni categoria la giuria di 96 professionisti del settore ha scelto tre finaliste. Ben sette le auto elettriche inserite in questi elenchi, un dato che riflette l'evoluzione del prodotto disponibile sul mercato. Le finaliste dei sei premi. Per il titolo World Car of the Year le finaliste sono BMW X3, Hyundai Inster e Kia EV3. Le due coreane sono anche state selezionate, insieme alla Porsche Macan EV, per il World Electric Vehicle. Il titolo di World Luxury Car sarà invece assegnato a una tra Porsche Macan, Porsche Panamera e Volvo EX90, mentre la World Performance Car vede in lizza BMW M5, Porsche 911 Carrera GTS T-Hybrid e Porsche Taycan Turbo GT. Il premio World Urban Car è conteso da BYD Seagull, Hyundai Inster e Mini Cooper Electric. L'ultimo premio è il World Car Design, per il quale si sfideranno Kia EV3, Toyota Land Cruiser e Volkswagen ID.Buzz.
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BYD - Le nuove Han L e Tang L con ricarica a un megawatt
In concomitanza con la presentazione della tecnologia Super E-Platform per la ricarica da 1 megawatt, la BYD ha presentato in Cina i primi due modelli che potranno contare su questa soluzione: la Han L e la Tang L, che in futuro saranno declinate anche nelle versioni ibride DM-p. Sotto i 50.000 euro in Cina. La berlina e la Suv si posizionano al top della gamma della BYD e ne evolvono i temi stilistici senza rivoluzioni, puntando tutto sulla tecnologia e sul rapporto tra prestazioni, dotazioni e prezzo. I due modelli sono offerti infatti in prevendita a prezzi compresi tra 270.000 e 360.000 yuan, ovvero 34.000-46.000 euro al cambio attuale. La Han L da 305 km/h. La berlina BYD Han L misura 5,05 metri con 2,97 metri di passo e offre l'ormai classica impostazione interna con schermo centrale da 15,6 pollici e un secondo display riservato al guidatore. A bordo è prevista una batteria LFP da 83,2 kWh con velocità massima di ricarica di 1.000 kW per recuperare fino a 400 km di autonomia in 5 minuti. Le due varianti di powertrain offrono rispettivamente 670 CV (motore singolo) e 1.101 CV (bimotore 4WD): la versione più potente tocca i 100 km/h da ferma in 2,7 secondi e raggiunge i 305 km/h. Importanti anche i valori di autonomia nel ciclo di omologazione cinese: 601 e 701 km. La Tang L da 7 posti da 670 km di autonomia. La Tang L è di fatto la variante Suv dello stesso progetto e ne condivide l'impostazione interna e lo stile: la vettura misura 5,04 metri e offre fino a 7 posti. La batteria in questo caso ha una capacità di 100,5 kWh e l'autonomia oscilla tra 560 e 670 km in base al livello di potenza e all'allestimento. La bimotore tocca i 100 km/h da ferma in 3,6 secondi e raggiunge i 287 km/h.
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Byd - Arriva la ricarica a un megawatt
La BYD ha presentato una nuova tecnologia di ricarica basata sull'architettura Super-e Platform a 1.000 volt, in grado di accettare potenze fino a un megawatt (1.000 kW): con questo sistema, la Casa cinese punta ad accumulare fino a 400 km di autonomia in cinque minuti di sosta alla colonnina, avvicinandosi in maniera sostanziale ai tempi di rifornimento di una tradizionale auto con il serbatoio per il carburante. Nuove tecnologie. Con questa architettura, la BYD introduce sul mercato la Flash Charging Battery, che permette il passaggio di correnti fino a 1.000 ampere e una classificazione C di 10 per i tempi di carica e scarica degli accumulatori. Per reggere questi valori, la Casa cinese ha sviluppato una nuova serie di processori in carburo di silicio con voltaggi operativi di 1.500 V, il valore più alto per componenti di questo genere prodotti su larga scala. Ci sono già i primi modelli. La nostra soluzione spazza via l'ultima nota dolente per gli utilizzatori di auto elettriche, ha spiegato Wang Chuanfu, presidente del gruppo BYD, nel corso dell'evento di presentazione della piattaforma Super-e. Sul palco sono stati mostrati i primi modelli che sfrutteranno questa tecnologia, la berlina Han L e la Suv Tang L, attualmente vendute solo in Cina. Non sappiamo ancora quando la nuova architettura debutterà in Europa. Colonnine super veloci. Insieme alla Super-e Platform e ai primi due modelli che la utilizzano, la BYD ha anche presentato una nuova colonnina capace di una potenza massima di ben 1.360 kW, raffreddata a liquido: può funzionare a regimi molto elevati (anche 600 kW) fino al 90% del livello di carica della batteria, superando quindi la soglia dell'80% dove tipicamente le prestazioni delle colonnine ad alta potenza calano sensibilmente. Nei prossimi mesi, la BYD installerà in Cina le prime 4.000 stazioni di ricarica dotate di questa tecnologia.
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Salone di Bangkok 2025 - Da Zeekr a Huawei: i nuovi player (cinesi) si prendono la scena
Dal 26 marzo al 6 aprile 2025, l'IMPACT Challenger Hall di Muang Thong Thani ospiterà la 46 edizione del Bangkok International Motor Show, uno degli eventi più importanti per il mercato automotive del Sud-Est asiatico. Organizzato da Grand Prix International Public Company Limited, il salone vedrà la partecipazione di oltre 54 marchi tra case automobilistiche e motociclistiche, con un'attenzione particolare alle nuove tecnologie e ai veicoli elettrici. Dal gruppo Geely a Huawei. L'industria automobilistica sta attraversando una trasformazione epocale, e il motor show thailandese riflette questa evoluzione con l'introduzione di un'area dedicata ai componenti per veicoli elettrici e a combustione interna, frutto di un'inedita collaborazione con produttori cinesi: un'aggiunta che sottolinea il ruolo sempre più rilevante di Pechino nel mercato globale dell'automotive. Tra le novità più attese dell'edizione 2025 spicca l'arrivo di nuovi brand cinesi nel panorama thailandese: Zeekr, Omoda & Jaecoo, Chery, Kinggen, Juneyao, Riddara e Geely presenteranno modelli inediti e soluzioni tecnologiche avanzate. Huawei, colosso dell'elettronica di consumo, farà il suo debutto nel settore dell'automotive con nuovi sistemi di navigazione integrata. Nelle due ruote, invece, Yadea presenterà per la prima volta in Thailandia le sue motociclette elettriche, ampliando l'offerta di mobilità sostenibile. Spiritualità e concorsi a premi. Il salone di Bangkok non sarà solo una vetrina per le ultime novità dell'industria, ma anche un punto di incontro per gli operatori del settore. Grazie alla collaborazione con Nanjing Chuangji Exhibition, verrà allestita una zona espositiva di 3.800 metri quadrati interamente dedicata a ricambi per veicoli elettrici e tradizionali, pensata per favorire incontri tra imprenditori e fornitori. Ma questo motor show sarà anche un evento pensato per attrarre il pubblico, con un mix di esperienze che vanno dal mondo dell'intrattenimento all'universo spirituale thailandese. Tra gli appuntamenti inediti, Mu-Niverse esplorerà le tradizioni esoteriche locali legate alla fortuna, che si riflette sulla scelta di numeri e anche delle targhe. Non mancheranno eventi legati allo sport e alla tecnologia. Infine, il Bangkok International Motor Show 2025 offrirà ai visitatori l'opportunità di accedere a promozioni e premi: ci sono in palio automobili e motociclette per chi acquisterà i biglietti o effettuerà prenotazioni durante l'evento.Tra i premi, c'è anche una Jaecoo 6 EV.
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Atelier Alpine Lounge - A Milano apre la boutique di Dieppe
Merchandising, design, ristorazione e innovazione. Tutti questi elementi vengono raccolti all'interno dell'Atelier Alpine Lounge, un nuovo modello di showroom che accoglie appassionati e clienti del marchio. Un luogo che oltre a dare visibilità alle sportive francesi (al momento alle A110 e A290) diventa a tutti gli effetti uno spazio esperienziale per gustarsi le gare di Formula 1, configurare i modelli oppure acquistare le collezioni di abbigliamento e sneakers del brand. E dopo Barcellona, Parigi e Londra, ora anche Milano accoglie il suo primo hub di Dieppe. Ambizione globale. Il nuovo spazio Alpine di Milano fa parte di un progetto che ambisce alla globalizzazione del marchio. Come ha spiegato Antonino Labate (responsabile Vendite, Marketing & Customer experience), gli Atelier Alpine Lounge diventeranno presto 12, suddivisi tra Europa, Asia e Nord America. Gli spazi, però, non si fermano al mondo dell'auto: in aprile, la boutique francese sarà una dei protagonisti della Design Week e ospiterà diversi eventi che faranno da cornice alle installazioni del Fuorisalone. Insomma, il Dream Garage Alpine ha ora una boutique dedicata.
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Bentley - Nuovo rinvio per la prima elettrica
La Bentley si aggiunge al sempre più lungo elenco di costruttori del premium o del lusso che hanno deciso di rinviare il lancio della loro prima elettrica. La Casa di Crewe, che l'anno scorso ha posticipato dal 2030 al 2035 l'obiettivo del full electric, ha infatti rinviato nuovamente il lancio del suo primo modello a batteria. Così, la "Luxury Urban Suv", annunciata inizialmente per il 2025, non arriverà neanche nel 2026: per vederla, bisognerà attendere il 2027.I lavori a Crewe. La decisione della Bentley, analoga a quella della consociata Lamborghini per la sua Lanzador, è stata rivelata in concomitanza con la pubblicazione dei risultati di bilancio del 2024 e le contestuali indicazioni sui lavori in corso nella fabbrica di Crewe per avviare proprio la produzione della prima elettrica della B alata. In particolare, la Bentley ha già avviato il progetto di trasformazione dell'edificio più vecchio del sito, l'A1, per approntare un'apposita catena di montaggio. La nuova linea si affianca ad altre opere già realizzate per ammodernare il complesso: tra le altre cose, sono stati già inaugurati un centro per la qualità e un reparto verniciatura. La trasformazione dell'impianto, aperto ormai 85 anni fa, rientra nella strategia di lungo termine Beyond100+, che, dal punto di vista del prodotto prevede il lancio di un nuovo modello elettrificato ogni anno per il prossimo decennio. I risultati. A tal proposito, il 2024 ha già portato a un primo risultato con il debutto di un inedito propulsore ibrido V8 ad alte prestazioni per gli allestimenti Speed e Mulliner della quarta generazione della Continental GT e della berlina Flying Spur (quest'anno il nuovo motore sarà disponibile anche per altre derivate). Gli investimenti per l'elettrificazione, insieme ad altri fattori negativi, hanno comunque avuto un peso sui risultati finanziari. Il fatturato, pari a 2,648 miliardi, ha subito un calo del 10% a causa della flessione delle consegne del 21,5% a 10.643 unità. La Bentley ha in parte compensato le performance commerciali negative con il contributo delle personalizzazioni: il 70% dei clienti ha scelto un'opzione su misura dell'offerta Mulliner, determinando una crescita dei ricavi unitari del 10%. L'utile operativo è, invece, sceso del 37% a 373 milioni, per un margine in contrazione dal 20,1% al 14,1%, per colpa non solo degli investimenti, ma anche delle spese necessarie per rinnovare una gamma ormai obsoleta: tre delle quattro linee di prodotto sono ormai arrivate alla fine del ciclo di vita.Le prospettive. Quanto al 2025, il presidente e amministratore delegato Frank-Steffen Walliser ha espresso "grande ottimismo" nonostante le persistenti condizioni di di difficoltà del mercato globale e l'incertezza politica ed economica. La fiducia del manager si basa soprattutto sulla possibilità di che le nuove varianti ibride plug-in di Continental GT e Flying Spur abbiano "un impatto significativo e positivo sul portafoglio ordini e sulle vendite nel corso dell'anno".
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Canada - Tesla esclusa dal Salone dellauto di Vancouver
L'organizzazione del Vancouver International Auto Show, che si terrà dal 19 al 23 marzo, ha escluso la Tesla dall'elenco degli espositori dell'edizione 2025. Le motivazioni di questa scelta sono legate a ragioni di sicurezza, spiega Eric Nicholl, direttore esecutivo dell'evento. Il timore è che proteste e atti di vandalismo, sempre più frequenti, possano arrivare anche nei padiglioni della fiera di Vancouver, e mettere a rischio l'incolumità di visitatori, espositori e staff. La Tesla non ha voluto ritirarsi. La New Car Dealers Association of BC (British Columbia), che organizza il Salone di Vancouver, ha precisato in una nota che alla Tesla sono state fornite numerose occasioni per ritirarsi spontaneamente dall'evento, prima di dover prendere la decisione di escludere forzosamente la Casa americana. Niente politica, siamo canadesi. Nicholl ha escluso motivazioni più profonde: I battibecchi politici non hanno avuto alcun peso nella nostra decisione, che è stata difficile e sofferta. Nelle ultime settimane, però, le tensioni tra Stati Uniti e Canada sono aumentate, a partire dall'introduzione dei dazi del 25% da parte di Donald Trump sulle importazioni dal Canada e le ritorsioni commerciali che ne sono seguite, tra cui la recente decisione di tagliare fuori le Tesla dal programma di incentivi della British Columbia. Le proteste continuano. Nel frattempo non si arrestano le proteste nei confronti della Tesla: l'ultima, in ordine di tempo, ha coinvolto uno store di Las Vegas, dove nella notte è stato dato fuoco a due veicoli, su cui erano stati esplosi in precedenza alcuni colpi d'arma da fuoco. Sui muri del concessionario è stato scritto Resist con una bomboletta spray. Presso un altro store della Tesla a Kansas City è stato incendiato un Cybertruck. Su questi incidenti stanno indagando Fbi e Atf. Il procuratore generale degli Stati Uniti Pam Bondi ha definito questi come atti di terrorismo interno.
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General Motors - Accordo con Nvidia per l'intelligenza artificiale
La General Motors ha stretto una partnership strategica con il colosso dell'informatica Nvidia per portare la sua tecnologia di intelligenza artificiale all'interno dei processi produttivi e nei sistemi di guida autonoma della Casa americana. A presentare la collaborazione tra le due aziende è stato Jensen Huang, fondatore e ceo di Nvidia, nel discorso d'apertura della GTC Conference di San Jose, l'evento focalizzato sull'IA organizzato dall'azienda americana: Il tempo dei veicoli a guida autonoma è arrivato, ha sentenziato il top manager. La guida autonoma alla (ex) Cruise. Tra le tecnologie che la GM utilizzerà ci sono Nvidia Omniverse e il sistema Cosmos: entrambi saranno impiegati per tutti i processi di simulazione e costruzione di gemelli digitali degli stabilimenti e delle linee produttive, nonché per testare ogni singolo processo dalla gestione dei componenti alle saldature di precisione. La Casa americana utilizzerà inoltre il sistema Nvidia Drive AGX come piattaforma hardware per gli Adas di nuova generazione. Lo sviluppo della guida autonoma dei prossimi modelli della GM verrà portato avanti dalla Cruise, che fino a poco tempo fa si occupava di robotaxi.
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Museo Nicolis - Unesposizione per i 70 anni della Fiat 600
Si è svolta nei giorni del 17 e 18 marzo a Milano la decima edizione di #ForumAutoMotive, durante la quale sono stati trattati temi come il futuro del mercato automotive, i rischi legati al calo produttivo in Italia, il Green Deal e il Piano d'Azione dell'Unione Europea. Un'auto che ha fatto storia. Nel corso della manifestazione il Museo Nicolis ha esposto la Fiat 600 D Coupé Viotti del 1965. La Fiat 600 (ricordata anche da noi), progettata da Dante Giacosa e prodotta in quasi cinque milioni di esemplari, era mossa da un motore posteriore raffreddato ad acqua e offriva spazio per quattro persone. Insieme alla Balilla, alla Topolino e alla 500 ha contribuito alla motorizzazione di massa dell'Italia. La versione esposta all'evento di Milano monta un motore da 767 (introdotto nel 1960) e sfoggia il tetto in tela firmato dal carrozziere Vittorino Viotti. un privilegio poter testimoniare la storia del nostro Paese attraverso automobili iconiche: sono oggetti che parlano della nostra industria e delle abilità italiane, che ancora oggi ispirano designer e giovani generazioni alla scoperta della bellezza del made in Italy, ha spiegato Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis.
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Mazda - Il nuovo Skyactiv-Z ibrido arriverà nel 2027
Nel corso dell'appuntamento Multi-Solution Briefing, tenutosi a Tokyo, la Mazda ha delineato la strategia sui powertrain per i prossimi anni, confermando "l'approccio multisoluzione" che permetterà alla Casa giapponese di affrontare in modo flessibile l'era dell'elettrificazione fino al 2030. Questa strategia non punta al paradigma dell'auto elettrica a tutti i costi, ma a offrire ai clienti le opzioni più adatte in base alle loro esigenze e alle richieste del mercato, che si tratti di motori termici tradizionali, ibridi o a batteria. I nuovi powertrain ibridi. Nel 2027 debutterà il nuovo motore ibrido Skyactiv-Z, che rappresenterà il fulcro della gamma Mazda per i prodotti di piccole dimensioni: caratterizzato da un numero ridotto di componenti e centraline di controllo, offrirà bassi consumi, prestazioni elevate e rispetto degli standard Euro 7. Il primo modello a montare questo nuovo motore sarà la prossima generazione della Mazda CX-5. Una nuova piattaforma per le Bev. Sviluppata interamente dalla Mazda, la nuova architettura per auto elettriche si potrà adattare a diversi tagli di batteria e tipologia di carrozzeria. Il primo modello a sfruttare la nuova piattaforma arriverà nel 2027, dopo la Mazda 6e presentata a gennaio: sarà prodotto in Giappone e commercializzato a livello globale, con batterie sviluppate insieme alla Panasonic. Nello stesso periodo arriverà anche una nuova Suv elettrica, di cui non sono stati forniti ulteriori dettagli. Flessibilità produttiva. Le strategie della Mazda per i prossimi anni prevedono anche uno snellimento dei processi produttivi, in particolare sulle linee a flusso misto: l'obiettivo è continuare a utilizzare gli stessi impianti per produrre tutti i modelli della Casa, compresi quelli elettrici, con soluzioni che abbattono fino all'80% i tempi di allestimento e dell'85% gli investimenti iniziali di capitale. In questo modo sarà possibile una maggiore flessibilità in risposta alle variazioni delle richieste del mercato. La Casa giapponese punterà inoltre a rafforzare le partnership attuali (come quelle con Changan Automobile, Toyota e Denso) e cercarne di nuove, per mantenere gli standard qualitativi, massimizzare le competenze e al tempo stesso ridurre i costi e gli investimenti previsti per i prossimi anni, da 2.000 a 1.500 miliardi di yen.
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BYD - Altavilla: Contratti con Pirelli, Brembo e Prima Industrie
La BYD fa firmato contratti con Pirelli, Brembo e Prima Industrie per i suoi stabilimenti in Ungheria: l'annuncio arriva da Alfredo Altavilla, Special Advisor Europa del gruppo orientale, a margine del FORUMAutoMotive in corso a Milano, come riporta la Reuters. Nelle scorse settimane abbiamo approfondito la conoscenza dei fornitori di componentistica italiana", ha spiegato il manager. "La proprietà cinese ne ha apprezzato il livello di competenza. Non imporremo loro di delocalizzare le proprie attività, collocandosi nell'immediata prossimità dei nostri impianti. Quindi le aziende del Belpaese continueranno a operare da qui, senza dover per forza aprire siti all'estero. Terza fabbrica da noi? La BYD, ha aggiunto Altavilla, intende localizzare in Europa nuovi impianti. Il processo di selezione del terzo stabilimento è cominciato e terminerà per la fine dell'anno. L'Italia è ancora in corsa, ma difficilmente andremo in un Paese poco amico delle auto cinesi. Certo, tutto può ancora cambiare: è auspicabile trovare modi di collaborazione tra player cinesi ed europei. Infatti, Ungheria (la città di Szeged) e Turchia si apprestano a ospitare le prime due fabbriche europee del costruttore di Shenzhen, siti strategici che (fra l'altro) consentiranno al costruttore di evitare i dazi imposti dalla Commissione Europea alle auto elettriche made in China. Indiscrezioni di stampa vorrebbero altre nazioni avvantaggiate sull'Italia, in particolare la Germania, perché Berlino si è schierata contro le tariffe anti Dragone, mentre Roma ha votato a favore. Se raggiungessimo i nostri obiettivi nel Vecchio Continente, qualche costruttore europeo potrebbe sparire, l'aggiunta poco rassicurante. Colonnine super veloci. Infine, la chiosa sulle infrastrutture: in Cina, la BYD ha pianificato la costruzione di un network di ricarica proprietario", ha concluso Altavilla. "Valuteremo se fare lo stesso anche in Europa. Il riferimento è a nuove stazioni che promettono un rabbocco di elettroni a una velocità doppia rispetto ai già velocissimi Supercharger Tesla, così da rendere l'esperienza del rifornimento di un'auto elettrica analoga a quella di un pieno di una vettura a benzina o diesel.
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Renault - Prova la gamma ibrida con "Quattroruote c'è"
Se volete conoscere più da vicino tutte le caratteristiche della gamma full hybrid della Renault, la Casa francese ha organizzato insieme a Quattroruote una serie di test drive in molte città italiane: i nostri Expert Driver sono pronti a spiegare, con grande chiarezza, ogni dettaglio delle auto in prova, darvi informazioni tecniche sul funzionamento del powertrain E-Tech della Renault, ma anche consigli per una guida più efficiente. Quando? Sabato 29 marzo. Gli appuntamenti in tutta Italia. Per scoprire dove si svolgono i test drive organizzati da Quattroruote e Renault potete collegarvi alla pagina dedicata all'evento. Le auto del test. Presso le concessionarie che aderiscono all'iniziativa di "Quattroruote c'è" sarà possibile conoscere più da vicino e provare le versioni full hybrid di Clio, Symbioz, Captur, Austral, Rafale ed Espace. Renault Clio. La compatta francese, oggetto di un recente restyling, offre un look personale, ma anche un sistema multimediale da 9,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I consumi rilevati dal nostro Centro Prove sono sempre bassi, specialmente in città, dove la Clio percorre 30 km con un litro di benzina. Lunga 405 cm, ha un bagagliaio da 225 litri reali. Renault Captur. Lunga 424 cm, questa Suv compatta mette a disposizione un abitacolo comodo per quattro e un bagagliaio da 290 litri reali. Con la motorizzazione full hybrid E-Tech può viaggiare fino all'80% in modalità elettrica in città: il nostro Centro prove ha rilevato una media di 18,5 km/l, che diventano 25,5 nei tratti urbani. Renault Symbioz. Realizzata sulla base della Captur, guadagna 17 cm in più in lunghezza (441 cm in totale), a tutto vantaggio dello spazio per i bagagli, che possono contare su circa 60 litri in più rispetto alla cugina B-Suv, grazie anche al piano di carico regolabile su due livelli. La Symbioz full hybrid percorre 18 km/l di media, che diventano 21,7 in città. Renault Austral. Questa elegante Suv di segmento C (è lunga 451 cm, con un generoso bagagliaio da 406 litri reali) monta un 1.2 full hybrid E-Tech da 199 CV, piacevole da guidare e capace di una percorrenza media di 16 km/l (17,7 in città). Con i 55 litri del serbatoio si può viaggiare per oltre 700 chilometri in autostrada. Renault Rafale. La Suv-coupé francese prende il nome da un aereo degli anni 30, ed è mossa dal powertrain full hybrid da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 16,8 km/l (22,1 km/l in città). Lunga 471 cm, ha un passo di 274 cm che permette a chi sta dietro di viaggiare molto comodo. Il bagagliaio ha una capacità reale di 406 litri, che diventano 537 facendo avanzare il pratico divano scorrevole. Renault Espace. Abbandonate le forme da monovolume, la Espace è la versione a sette posti della Austral, con la quale condivide il propulsore E-Tech da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 17,1 km/l, che diventano ben 19,4 in città, dove l'unità elettrica lavora fino all'80% del tempo. A seconda della configurazione, il bagagliaio mette a disposizione tra i 371 e i 508 litri.
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Audi - La nuova Q3 arriverà in estate
Audi ha presentato i risultati del 2024, un anno definito impegnativo e difficile, nel quale i ricavi sono scesi del 7,6%, passando da 69.865 a 64.532 milioni di euro. In calo anche le consegne, scese dalle 1.895.240 unità del 2023 alle 1.671.218 del 2024, pari a -11,8%. Le vetture elettriche sono state 164.480 (-7,8%). Il risultato operativo è quasi dimezzato: 3.903 milioni di euro nel 2024 contro i 6.280 dell'anno precedente. Una cifra che comprende le spese di ristrutturazione legate alla chiusura del sito di Bruxelles, spiegano da Ingolstadt. Il margine operativo sulle vendite si è attestato al 6,0% (3%). Il risultato finanziario nell'esercizio 2024 è stato di 1.097 milioni di euro (1.423 nel 2023, che comprende 651 milioni di euro derivanti dalle attività in Cina (erano 915 l'anno precedente). Il flusso di cassa netto passa dai 4.740 milioni del 2023 a 3.072 milioni di euro: un calo imputabile alla riduzione delle consegne e all'andamento negativo del capitale circolante nell'anno di riferimento. Anche il 2025 sarà un anno difficile. La congiuntura economica globale e l'inasprimento della concorrenza a livello internazionale pongono Audi, così come l'intero settore, di fronte a sfide importanti. Stiamo riorganizzando Audi in modo coerente, con nuovi modelli, un assetto rafforzato in Cina e strutture aziendali più efficienti, spiega Gernot Döllner, Ceo della Casa tedesca. Stiamo snellendo strutture e processi e riducendo la complessità ovunque possibile, aggiunge il responsabile finanziario Jürgen Rittersberger, ed è in quest'ottica che va letta la notizia del taglio di 7.500 posti di lavoro anticipata ieri. L'Audi prevede un altro anno impegnativo, in un contesto che permane volatile e sfidante, con una previsione per i ricavi delle vendite compresi tra 67,5 e 72,5 miliardi di euro, un margine operativo tra il 7% e il 9% e un flusso di cassa netto che dovrebbe rientrare nell'intervallo compreso tra 3 e 4 miliardi di euro. I risultati degli altri brand. Per quanto riguarda gli altri marchi del gruppo Audi, Bentley ha consegnato 10.643 vetture (contro le 13.560 del 2023), con ricavi attestati su 2.648 milioni di euro (2023: 2.938) e un margine operativo sulle vendite pari al 14,1%. A Sant'Agata Bolognese aumentano le consegne (10.687 automobili contro le 10.112 del 2023) e i ricavi, cresciuti del +16,2% (3.095 milioni di euro). Sale anche il risultato operativo (+15,5%), mentre il margine operativo sulle vendite si è attestato al 27,0%, in linea con l'anno precedente (27,2%). In leggero calo le consegne della Ducati (54.495 contro le 58.224 del 2023), stabili i ricavi e un margine operativo del 9,1% (era il 10,5% nel 2023). I nuovi modelli per il 2025. In questo contesto la Casa dei Quattro Anelli anticipa una strategia di prodotto molto aggressiva che prevede, entro la fine dell'anno, il debutto di dieci modelli ibridi plug-in. Nel corso del 2025 si completerà la gamma della A6, che è appena entrata a listino con la versione Avant, mentre la nuova serie della Q3 debutterà nel corso dell'estate. Proseguirà poi il rinnovamento della famiglia di ibride plug-in: dopo la A3, quest'anno arriveranno dieci nuovi modelli ricaricabili alla spina, tra cui la nuova A5 (che sarà presentata il 25 marzo). Strategie su misura. L'Audi ha confermato di voler portare avanti strategie mirate in base ai mercati su cui opera. Negli Stati Uniti presenterà dieci nuovi modelli nel corso del 2025, tra cui la Q6 e-tron, a cui si affiancheranno la A6 e-tron e le nuove generazioni di Q5, A5 e A6 termiche. In Cina la Casa tedesca ha rafforzato le partnership strategiche con Faw e Saic, da cui nasceranno modelli specifici per il mercato locale, presentati a partire dall'estate.
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Stellantis - Al via la partnership con Luvly, "lIkea delle microcar"
Il gruppo Stellantis ha firmato una partnership con la startup svedese Luvly AB per il possibile sfruttamento commerciale della sua tecnologia. L'azienda svedese produce una microcar elettrica molto leggera (meno di 450 kg), mossa da un pacco di batterie sostituibili, spedita all'interno di scatoloni piatti, come i mobili dell'Ikea. In questo modo, assicura la Luvly, si possono spedire 20 veicoli all'interno di container che altrimenti ne porterebbero solo quattro. Consumi ridotti in tutto l'arco di vita. Luvly si legge lovely, adorabile, ma contiene anche l'acronimo di Luv, Light Urban Vehicle, veicolo urbano leggero: questa microcar da due posti è lunga 2,7 metri, larga 1,53 e alta 1,44, con un peso complessivo inferiore ai 450 kg; costruita all'80% con materiali sostenibili, ha un consumo energetico lungo tutto il suo ciclo vitale (compresi produzione, trasporto e distribuzione) inferiore dell'80% rispetto alle auto elettriche tradizionali. Batterie intercambiabili. L'attuale microcar della Luvly monta due batterie da 15 kg l'una (per una capacità complessiva di 6,4 kWh) che possono essere facilmente sostituite con un altro set, così che l'auto sia sempre carica. Il motore è piccolo, con prestazioni relativamente contenute: l'auto non accelera come un missile, spiega l'azienda. Anche se può raggiungere i 90 km/h di velocità massima, è pensata per un uso esclusivamente urbano. La cella dell'auto prevede una struttura a strati, con un blocco in alluminio protetto internamente ed esternamente da schiuma plastica, che si occupa di assorbire la forza di eventuali impatti. Un mercato da esplorare. Stellantis è interessata alla possibilità di sfruttare le tecnologie della Luvly per lo sviluppo di veicoli futuri, che andrebbero ad ampliare la famiglia di microcar già presenti nella gamma del gruppo, ossia la Citroën Ami e la Fiat Topolino. Siamo convinti che la nostra tecnologia possa rivoluzionare il modo in cui le auto vengono progettate e costruite, spiega Hkan Lutz, ceo della Luvly. Se riusciamo a dimostrare il livello di sicurezza sicurezza e la sostenibilità economica della nostra piattaforma, e se Stellantis decide di adottarla, sarà una gran cosa e non solo per noi, ma per tutta l'industria automotive.
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Tesla - Il momento più difficile per Elon Musk
Anche lo scorso fine settimana i concessionari della Tesla negli Stati Uniti sono stati oggetto di numerose proteste, da Los Angeles a Filadelfia, da Boston a New York. A Portland, in Oregon, ignoti hanno sparato colpi d'arma da fuoco attraverso le vetrine di un concessionario, rompendo le vetrine e danneggiando tre veicoli. In Colorado una donna è stata arrestata con l'accusa di aver lanciato bottiglie molotov nel piazzale di un autosalone della Casa americana. Le proteste attraversano l'oceano e arrivano anche in Inghilterra, dove un gruppo di manifestanti ha organizzato un picchetto fuori da uno store londinese. La Borsa non va bene. Insieme ai picchetti, la Casa di Elon Musk deve affrontare anche la finanza, e nello specifico il rendimento in borsa. La capitalizzazione della società, dopo aver raggiunto il massimo storico di 1,5 trilioni di dollari lo scorso 17 dicembre, ha perso quasi il 50% in tre mesi: ieri, 17 marzo, era a 741,66 miliardi di dollari. Le azioni scendono di pari passo e registrano l'ottava settimana consecutiva di perdite: oggi valgono il 37% in meno rispetto a un mese fa, e sono in calo del 42.64% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo scetticismo delle banche. Il valore del brand Tesla era fortissimo, ed Elon è riuscito a distruggerlo completamente, ha attaccato Per Lekander, socio del fondo d'investimento Clean Energy Transition. Musk è dalla parte sbagliata dei potenziali compratori. Non sono gli americani con gli stivali da cowboy a comprare le Tesla. JPMorgan ha abbassato la previsione di fine anno della Tesla da 135 a 120 dollari: Fatichiamo a ricordare un momento analogo nella storia dell'industria automotive in cui un brand ha perso così tanto valore in così poco tempo, aggiungono gli analisti in una nota. La concorrenza è sempre più forte. La pressione arriva anche e soprattutto dal mercato, e non solo europeo, dove la Casa americana a gennaio ha perso il 45,2%, in un mese in cui le elettriche sono cresciute del 34%. In Germania, dove Musk paga pure il suo schieramento a favore dei partiti di estrema destra, le vendite sono crollate del 76% rispetto all'anno scorso. Pur rimanendo leader mondiale del mercato elettrico, la Tesla sta comunque perdendo terreno a livello mondiale, registrando nel 2024 il primo calo di vendite in dieci anni: lo scorso anno sono state consegnate in tutto il mondo 1.789.226 Tesla, mentre la BYD è a quota 1.764.992 esemplari. Rinnovamento a passo lento. Il sorpasso da parte della Casa cinese potrebbe non essere così lontano, anche per via di una gamma prodotto che fatica a rinnovarsi al ritmo a cui si stanno muovendo i principali competitor (e non solo quelli cinesi). Entro la fine dell'anno potrebbe arrivare un nuovo restyling per i modelli di punta, Model S e Model X: al netto di aggiornamenti più o meno corposi, sono comunque sul mercato da più di dieci anni. La Model 3, arrivata nel 2017, è stata aggiornata alla fine del 2023 mentre l'update della best seller Model Y, sul mercato dal 2019 e auto più venduta al mondo nel 2023, si è fatto lungamente attendere ed è arrivato solo qualche settimana fa. Dopo il successo iniziale, le vendite del pick-up elettrico Cybertruck sono sostanzialmente stabili. Situazione di attesa. In molti aspettano di vedere cosa succederà nelle prossime settimane. I dati di mercato di marzo potrebbero essere un primo segnale per capire se si confermerà il calo registrato nei primi mesi dell'anno o se assisteremo a un'inversione di tendenza. Ci sarà da capire quanto incide l'arrivo della nuova Model Y, che potrebbe in parte spiegare il rallentamento nelle vendite, e il risultato del mega spot alla Casa Bianca organizzato nei giorni scorsi da Donald Trump, che ha acquistato una Model S. Meno interessati agli stunt politici, investitori e azionisti aspettano di scoprire le prossime novità sulla guida autonoma, il campo sul quale Musk ha scommesso di più nell'ultimo periodo: il tycoon ha promesso che il Cybercab entrerà in produzione il prossimo anno, che la produzione negli Usa delle Tesla raddoppierà entro il 2026, e che nel corso del 2025 verrà resa disponibile la guida assistita FSD (Full Self Driving) anche alle auto che circolano in Cina e in Europa.
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Toyota - Circular Factory, un'azienda ad hoc per il riciclo delle auto a fine vita
La Toyota si affianca ad altri costruttori, tra cui Renault e Stellantis, avviando attività espressamente dedicate alle attività di economia circolare. La Casa nipponica, tramite la sua filiale europea, ha costituito Toyota Circular Factory, azienda attiva nel riciclaggio, nel riutilizzo e nella rigenerazione di veicoli a fine vita. La nuova società inizierà le sue attività nel terzo trimestre dell'anno presso lo stabilimento inglese di Burnaston, destinato a diventare il polo di riferimento per l'espansione delle operazioni anche in Europa e altre aree del mondo. Le strategie. Toyota Circular Factory concentrerà la sua attenzione su componenti e materiali delle vetture, come batterie o ruote, che dopo un processo di convalida completo possono essere riutilizzati, rigenerati o riciclati e, in alcuni casi, rivenduti sul mercato. L'azienda punta anche a riciclare materie prime e altri materiali, come rame, alluminio, acciaio e plastica, per riutilizzarli nei processi produttivi. "Prevediamo di riciclare circa 10.000 veicoli all'anno nel nostro stabilimento nel Regno Unito, che darà nuova vita a 120.000 componenti e recupererà, tra l'altro, 300 tonnellate di plastica ad alta purezza e 8.200 tonnellate di acciaio", spiega Leon van der Merwe, responsabile Circular Economy presso Toyota Motor Europe. "Come passo successivo, prevediamo di lanciare operazioni simili in tutta Europa. E non ci fermeremo ai nostri stabilimenti: vogliamo collaborare con altre organizzazioni". Toyota Circular Factory punta a massimizzare il recupero e il riutilizzo delle componti nell'ottica di ridurre in modo significativo l'impatto ambientale delle attività produttive e di contribuire agli obiettivi strategici della Casa madre: Toyota Motor Europe si è posta l'obiettivo della "carbon neutrality" per tutti i suoi impianti entro il 2030, per la sua intera gamma prodotti entro il 2035 e per tutte le sue attività entro il 2040.
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Magna - La fabbrica di Graz potrebbe produrre le Bev di Xpeng e Gac
La Magna potrebbe acquisire nuovi clienti per il suo impianto austriaco. Secondo il quotidiano tedesco Kleine Zeitung, l'azienda canadese sarebbe sul punto di firmare un contratto per avviare già a giugno la produzione di elettriche a Graz per conto di "due importanti marchi cinesi": si tratterebbe di Xpeng e Gac, interessate ad assemblare le loro Bev in Europa per aggirare i dazi europei in vigore da alcuni mesi. Nessuna conferma. Per ora, l'azienda, fondata da Frank Stronach e tra i maggiori produttori di auto per conto terzi, non ha confermato e neanche smentito le indiscrezioni di stampa: si è limitata a non voler commentare "trattative in corso, né altri dettagli". Del resto, la testata non indica quali modelli potrebbero essere prodotti a Graz, anche se non è da escludere che la scelta ricada su alcune vetture già offerte sul mercato europeo: Xpeng vende le Suv G6 e G9 e la berlina P7, mentre la Gac si sta preparando a lanciare l'Aion V. Detto questo, c'è un aspetto da non trascurare: per Magna e la sua controllata Magna Steyr sarebbe di secondaria importanza sapere al momento quale modello assemblare a Graz visto che, almeno inizialmente, le attività produttive sarebbero su "piccola scala" e quindi non necessiterebbero di investimenti ingenti per ammodernare le strutture produttive. Inoltre, gli eventuali modelli verrebbero assemblati utilizzando kit di assemblaggio provenienti dalla Cina e oggetto di tariffe doganali differenti rispetto a quelle attualmente in vigore: la Xpeng, per esempio deve pagare un dazio del 21,3%, oltre all'aliquota normale del 10%, ma con i kit eviterebbe pesanti esborsi.Il declino di Graz. La Magna, dal canto suo, troverebbe finalmente una soluzione alla fuga dei clienti degli ultimi anni. L'anno scorso, la fabbrica austriaca ha visto la produzione scendere dalle oltre 105 mila vetture del 2023 ad appena 71.900. Il caloè da attribuire ai problemi con diversi clienti: la Jaguar ha già fermato l'accordo per la produzione della I-Pace, la produzione della Fisker Ocean è stata bloccata dopo la bancarotta del marchio statunitense e la Ineos ha cancellato l'ordine per il fuoristrada elettrico Fusilier ancor prima di avviarne l'assemblaggio. Inoltre, l'anno prossimo andranno a scadenza le commesse della BMW per la Z4 e della Toyota per la Supra. Infine, il contratto con la Mercedes per la Classe G è confermato solo fino al 2029. Dunque, la Magna si trova nella necessità di individuare nuovi clienti. Non a caso, nei mesi scorsi ci sono state già diverse aperture in tal senso e indiscrezioni sull'avvio di apposite trattative proprio con costruttori cinesi.
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