Subaru Solterra - L'elettrica si rinnova (dentro) e costa di meno
La Subaru ha annunciato il Model Year 24 della Solterra, la sua prima auto elettrica, realizzata sulla stessa piattaforma della Toyota BZ4X (e della gemella Lexus RZ). Poche le novità estetiche, limitate a qualche intervento in abitacolo: cresce la dotazione di sicurezza e di tecnologia a bordo, e viene tagliato di 10.000 euro il listino, per rendere la Suv a batteria competitiva con la Outback a benzina.
Come cambia (dentro). Invariata all'esterno, la nuova Solterra è equipaggiata con un volante di nuovo disegno, più squadrato, per risultare più confortevole nell'impugnatura e permettere di vedere meglio la strumentazione digitale. I paddle dietro la corona, che servono per aumentare/ridurre l'intensità della frenata rigenerativa (rivista nella logica di funzionamento), permettono adesso di attivare anche la guida one-pedal. Da ultimo, le regolazioni elettriche del sedile del passeggero passano da 4 a 8 posizioni.
Batteria e ricarica. Il MY24 introduce un nuovo sistema di riscaldamento della batteria con uno scambiatore di calore, che permette di migliorare l'efficienza (ossia ridurre i tempi) della ricarica in corrente continua, in particolare nelle giornate più fredde. Il nuovo modello prevede di serie anche un caricatore trifase a 11 kW per la ricarica in corrente alternata, riducendo i tempi di attesa alle colonnine: per ricaricare il 50% della batteria da 71,4 kWh bastano tre ore, contro le cinque con il caricatore monofase a 7 kW del modello precedente.
Adas più efficaci. Cambio di versione per la suite di Adas Subaru Safety Sense, che dalla versione 2 passa alla 3: sulla nuova Solterra è stato aggiunto un sistema di radar frontali che lavora con gli altri sensori già presenti, per aumentare gli aiuti alla guida disponibili, e che prevedono: supporto attivo alla sterzata di emergenza, assistente al cambio di corsia e frenata d'emergenza per collisioni secondarie.
Il nuovo listino. Il listino della nuova Subaru Solterra viene tagliato di 10.000 euro. Ecco quindi i nuovi prezzi per il mercato italiano:
- Solterra 71,4 kWh 160 kW/218 CV 4E-xperience: 49.900 euro
- Solterra 71,4 kWh 160 kW/218 CV 4E-xperience+: 53.900 euro
L'allestimento d'attacco prevede cerchi di lega da 18, connettività Apple CarPlay (wireless) e Android Auto, climatizzatore bizona, telecamera a 360, apertura elettrica del portellone, sedili anteriori riscaldabili e a regolazione elettrica, avviamento senza chiave, guida assistita di livello 2. L'allestimento superiore aggiunge i cerchi da 20, la funzione di memoria per le regolazioni di specchietti e sedili, rivestiti in pelle sintetica, il tetto panoramico, impianto stereo Harman Kardon, il volante riscaldabile e la ricarica wireless per gli smartphone compatibili. Su richiesta la vernice metallizzata (1.000 euro) o bicolor (1.500 euro).
BMW Group - Si rinnova il team dedicato al Design
A partire dall'1 ottobre, il Gruppo BMW potrà contare su una nuova struttura unica dedicata al Design e guidata da Adrian van Hooydonk. I nuovi obiettivi del gruppo sono riassunti in tre parolev chiave: elettrico, digitale e circolare, con riferimento all'uso di materiali ecosostenibili.
Nuovi nomi. Maximillian Missoni, in passato impegnato con Volvo e Polestar, si occuperà del design dei modelli BMW di alta gamma e delle versioni Alpina. Oliver Hellmer, fino ad oggi impegnato con il brand Mini, si occuperà delle BMW compatte e delle varianti BMW M. Claudia Braun, in passato con Porsche, Daimler e Volvo, sarà a capo della nuova divisione Colour and Material Design dedicata a tutti i marchi, mentre Domagoj Dukec si occuperà di Rolls-Royce, inclusi i programmi Bespoke e Coachbuild. Anders Warming dirigerà il nuovo dipartimento Advanced Design e il BMW Designworks, mentre Holger Hampf sarà a capo del design Mini. A chiudere il team troviamo Christian Bauer, confermato come responsabile della Customer Digital Experience.
Emissioni - Tavares contro l'Acea: "Surreale cambiare ora le regole"
Carlos Tavares torna a criticare l'operato dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei. Questa volta, l'amministratore delegato di Stellantis stigmatizza la richiesta dell'Acea di posticipare di due anni l'applicazione dei nuovi limiti per le emissioni di anidride carbonica delle flotte che entreranno in vigore nel 2025: "Dal punto di vista della concorrenza tanto cara all'Unione Europea, sarebbe surreale cambiare le regole adesso", ha detto Tavares in un 'intervista all'agenzia France Press.
La richiesta. L'oggetto delle critiche riguarda una documento che l'Acea si appresta a inviare alle istituzioni europee per illustrare i timori dell'intero settore sull'applicazione dei nuovi requisiti. Per il 2025, i costruttori dovranno ridurre le emissioni medie di anidride carbonica dai 116 g/km del 2024 a poco meno di 94 grammi e a tal fine dovranno aumentare in modo significativo il peso delle elettriche per evitare le relative sanzioni: 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso, moltiplicato per il numero di vetture vendute. Tuttavia, il comparto è preoccupato dagli effetti dell'attuale e persistente rallentamento delle vendite di auto a batteria. Il presidente dell'associazione e amministratore delegato della Renault, Luca de Meo, ha già quantificato il problema: "Se l'elettrico rimane al livello attuale", è l'avvertimento, "l'industria europea dovrà probabilmente pagare 15 miliardi di euro di multe o rinunciare a produrre più di 2,5 milioni di vetture e veicoli commerciali. Di fatto, se non si vende un'elettrica, non se ne possono produrre quattro a combustione".
Tavares: "Dovevamo pensarci prima". "Tutti conoscono le regole da molto tempo, tutti hanno avuto il tempo di prepararsi e quindi ora si corre", ha aggiunto il numero uno di Stellantis, non senza ribadire la sua posizione contro l'introduzione di regolamenti sulle emissioni sempre più restrittive per l'industria automobilistica. "Il dogmatismo dei legislatori europei si è infranto contro il muro della realtà: siamo in un sistema in cui il regolatore vuole che i consumatori comprino queste auto, e il consumatore dice 'no, grazie, non a quel prezzo'", ha osservato il manager. "Ora, però, le auto le abbiamo, ci siamo organizzati per le relative vendite necessarie, stiamo col fiato sul collo di Tesla e ci viene detto che ci saranno dei disastri. Dovevamo pensarci prima, giusto?".
Unione Europea - Il commissario Thierry Breton si dimette in polemica con von der Leyen
Si è dimesso Thierry Breton, commissario al Mercato Interno e all'Industria dell'Unione Europea, in polemica con la gestione della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen: l'accusa alla numero uno è di aver chiesto a Macron di ritirare la candidatura dello stesso Breton per un secondo mandato. Nella sua lettera di dimissioni, pubblicata su , Breton infatti afferma che la von der Leyen avrebbe chiesto a Parigi di ritirare il suo nome "per ragioni personali e offrendo, come scambio politico, un presunto portfolio più influente per la Francia nel prossimo collegio. Alla luce di questi ultimi sviluppi, ulteriore conferma di una gestione discutibile", Breton conclude "di non poter esercitare più i miei doveri all'interno della Commissione".
In polemica con l'auto. Per quanto riguarda il settore automobilistico, Breton si è ultimamente posizionato in chiave critica sulle modalità con cui è stato declinato il bando delle auto termiche del 2035, affermando in più occasioni la necessità di rivedere la strategia dell'Unione Europea, ma ha pure attribuito parte della colpa della situazione "non rosea" in cui versa l'industria automobilistica ai costruttori stessi, a sua detta lenti nell'abbracciare i dettami del Green Deal e incapaci di convincere i clienti a passare all'auto elettrica.
Hankook - Gomme al limite
Fresco di rifacimento, l'Autodromo di Monza ha ospitato l'ultimo episodio della Hyundai Driving Experience: la Casa ha messo a disposizione la piccola i20 N e la potente Ioniq 5 N, sia per migliorare le tecniche di guida sportiva, sia per testare in condizioni di stress i pneumatici della Hankook.
Partiamo da una delle ultime nate in gamma, l'iON evo, una copertura progettata specificamente per auto 100% elettriche e ibride plug-in. Per provarne al meglio le caratteristiche, eccole montate su un modello nato per la pista: la Ioniq 5 N, forte di 585 CV e 770 Nm di coppia, di un'accelerazione bruciante e con circa 2.000 chili di peso da tenere a bada. Per questo mostro a elettroni, l'iON evo prevede tecnologie dedicate: tra queste, blocchi spalla estesi e cintura di rinforzo Aramid Hybrid, per aumentare la rigidità e sostenere il maggior peso di una Bev. Infine, attenzione al confort (con l'ottimizzazione del numero e della dimensione dei tasselli per ridurre il rumore di rotolamento) e ai consumi della batteria, grazie a una carcassa leggera.
Per la Hyundai i20 N, invece, è stato studiato un percorso composto da vari test di sicurezza: la piccola hot hatch è stata equipaggiata con l'Hankook Ventus S1 evo3, pneumatico che si propone come un interessante punto di equilibrio tra prestazioni, robustezza e affidabilità. Anche in condizioni non "native" come quelle di una pista da F.1.
F.1, GP Azerbaijan - A Baku vince Piastri, McLaren leader del campionato
Oscar Piastri ha messo in bacheca il secondo successo stagionale, vincendo il Gran Premio dell'Azerbaijan a Baku. L'australiano della McLaren, partito dalla seconda posizione, ha guidato in maniera egregia e alla prima occasione utile ha attaccato la Ferrari di Charles Leclerc. Da quel momento in avanti, ha tenuto saldamente il comando fino alla fine senza la minima sbavatura, trascinando la sua squadra verso un altro meritato successo. "All'inizio ho cercato di stare davanti, ma una volta uscito dal DRS non avevo il giusto ritmo", ha raccontato Oscar. "Dopo la sosta, ho sentito di avere più grip e così ci ho provato. Se non fossi riuscito a passare all'inizio di quello stint, non sarei più passato. Ho staccato all'ultimo, sono passato e poi ho resistito per i successivi 35 giri. Credo questa sia una delle gare più belle della mia carriera".
McLaren in testa al costruttori. Il team di Woking passa in testa al campionato e stacca la Red Bull di venti punti, con Ferrari che resta terza un po' più staccata. Piastri ha voluto rimarcare questo sorpasso dicendo: "Quando sono arrivato nel team l'anno scorso, eravamo letteralmente gli ultimi e ora siamo in testa al campionato. Devo ringraziare tutta la squadra per il grande lavoro che è stato fatto". Lando Norris ha messo una pezza a un fine settimana rovinato dalla qualifica di ieri: partito dalla diciassettesima posizione, l'inglese ha rimontato fino al quarto posto finale, approfittando anche dell'incidente al penultimo giro tra Sainz e Perez. Non è certo il risultato che sognava, ma sicuramente sarebbe potuta andare molto peggio.
Leclerc beffato. Lo avevamo detto: la gestione delle gomme sarà cruciale. Charles, con le gomme medie, ha dettato il proprio ritmo nella prima metà della corsa. Quando ha montato le dure ha subìto il sorpasso di Piastri, che si è buttato dentro alla Curva 1 senza pensarci neanche troppo. "Appena abbiamo montato le gomme dure le cose sono cambiate, mentre con le medie siamo stati molto competitivi. Pensavo davvero di finire a muro in alcune curve, ci sono andato davvero vicino. La McLaren e Piastri hanno fatto un lavoro eccezionale e sono stati più bravi di noi. Un vero peccato per Carlos, non è stata una grande giornata per la squadra".
Tra i due litiganti, il terzo gode. Si potrebbe riassumere così la gara di George Russell che ha ereditato un piazzamento sul gradino più basso del podio dopo l'incidente tra la Ferrari e la Red Bull. "Sono decisamente sorpreso, ma sono felice di sapere che Sergio e Carlos stiano bene", ha detto. "Con la gomma dura siamo stati tra i più veloci, abbiamo superato Max e così ci siamo presi il podio. Il momento più difficile è stato passare attraverso quel muro di polvere e fibra di carbonio al penultimo giro, perché non si riusciva a vedere cosa c'era dall'altra parte. La gara è stata lunga, sono contento di salire sul podio, ma non c'è da farsi illusioni: abbiamo tanto da lavorare".
Il resto della Top 10. Max Verstappen resta leader indiscusso della classifica piloti, ma l'olandese ha vissuto un'altra gara complicata. Si è lamentato molto durante la corsa del bilanciamento e dei suoi freni e ha tagliato il traguardo quinto, ma con 77 secondi di ritardo della McLaren vincitrice. Alle sue spalle troviamo l'Aston Martin di Fernando Alonso, poi le due Williams di Alexander Albon e Franco Colapinto, quest'ultimo a punti alla sua seconda gara in carriera. Nona posizione per Lewis Hamilton (partito dalla pit-lane), mentre chiude la zona punti Oliver Bearman con la Haas, che batte il suo compagno di squadra Hulkenberg.
Kia - Ibride, elettriche, a Gpl: tutti i modelli venduti in Italia - FOTO GALLERY
La gamma italiana della Kia è molto ricca ed è pensata per le esigenze più disparate, da chi si deve muovere nel caotico traffico della città a chi macina centinaia di chilometri tutti i giorni in autostrada. Tanti i modelli con powertrain elettrificati, a cui se ne affiancano quattro 100% elettrici: tra questi, la nuova Suv compatta EV3, che abbiamo già provato a Seul, e l'ammiraglia EV9, già World Car of the Year 2024. Tutte le auto commercializzate in Italia hanno una garanzia di sette anni o 150 mila km: sfoglia la gallery qui sopra per scoprirle.
Mazda - La CX-5 cala il full
Nel mezzo di una transizione energetica dai risvolti incerti come una mano di poker, la Mazda è pronta a calare il full. Inteso, ovviamente, come full hybrid: una tecnologia che riporta agli esordi dell'elettrificazione è stata portata alla ribalta oltre un quarto di secolo fa dalla Toyota Prius , ma che all'atto pratico continua a rappresentare l'ibrido più credibile e convincente. Specialmente nella visione dei costruttori giapponesi, che all'all-in sull'elettrico puro contrappongono una strategia più guardinga, incentrata sullo sviluppo contemporaneo di diverse soluzioni tecniche. A questo proposito, la Casa di Hiroshima ha in serbo nuove mosse tra la fine di quest'anno e i prossimi, quando l'ibrido tradizionale sin qui marginale nella sua offerta arriverà prima sulla CX-50 americana e poi, in forma diversa, sulla prossima generazione della CX-5. Proprio il futuro della C-Suv, a ormai quasi otto anni dal lancio della serie attuale, è al centro dell'interesse di appassionati e addetti ai lavori. Non soltanto per la prolungata attesa, ma anche perché iniziano a trapelare le prime informazioni ufficiali.
Segni premonitori. Partiamo dall'ultimo Salone di Pechino, dove la Mazda ha presentato la concept Arata: una filante sport utility che ha tutta l'aria di una futura CX-5 in provetta. Forme, dimensioni e alcuni tratti stilistici suggerirebbero che siamo in presenza di una parentela stretta, priva di riscontri, però, da parte della Casa. La Mazda, da parte sua, si è limitata ad annunciare di voler lanciare in Cina, nel 2025, un modello derivato dall'Arata, probabilmente mosso da powertrain elettrici e ibridi plug-in. In ogni caso, quella concept aveva anche il compito di svelare le più recenti evoluzioni stilistiche del marchio giapponese: una svolta in chiave più moderna ed emozionale già avviata dalla Iconic SP, prototipo di una coupé sportiva presentato l'ottobre scorso al Salone di Tokyo. L'Arata, dunque potrebbe estendere la propria influenza ben oltre l'auto che da lei deriverà in senso stretto. Proprio da questo assunto siamo partiti per immaginare come potrebbe essere la terza generazione della CX-5, ricostruita nei rendering di queste pagine. Dal punto di vista stilistico, assisteremo a una rivisitazione del Kodo design, il linguaggio che la Mazda ha inaugurato nel 2010 con la concept Shinari, per poi evolverlo nell'arco degli ultimi tre lustri. Un canovaccio estetico in cui il dinamismo si esprime con superfici pulite, mai sovraccariche, arrivando in certi casi a cancellare le cosiddette linee di carattere per esaltare, invece, i giochi di luce della carrozzeria. Su questa base, le matite della Casa andranno ad aggiungere elementi inediti. Sul frontale, per esempio, i Led dovrebbero guadagnare campo, per essere utilizzati anche come motivo decorativo al posto delle cromature. La loro maggiore importanza ed espressività, di pari passo con una cura dell'aerodinamica ancora più spinta, creerà un nesso concettuale tra gli esterni dell'auto e la "nuova energia" che l'anima sottopelle.
Nessun "copia e incolla". Si torna, così, al tema del powertrain. Per il quale, nel fare previsioni, attualmente disponiamo di ben pochi dettagli, ma allo stesso tempo possiamo contare su alcuni punti fermi. Partiamo da ciò che sinora è stato messo nero su bianco in documenti ufficiali. Nel plico di fogli che rendiconta l'ultimo anno fiscale, pubblicato non più tardi di due mesi fa, nascosto dietro una fitta cortina di numeri e tabelle c'è un passaggio in cui il costruttore dichiara apertamente l'intenzione di equipaggiare la prossima CX-5 con un motore ibrido sviluppato internamente ; specificando, poche righe più avanti, che l'auto è al momento in fase d'intenso sviluppo e adotterà un sistema originale della Casa, costruito attorno a un propulsore benzina Skyactiv, evoluto sotto il profilo dei consumi e delle emissioni. Messa così, sembra che la Mazda voglia mettersi in proprio nel campo in cui il suo più grande alleato, la Toyota (dal 2015 le due aziende sono legate da una partnership estesa a prodotti e tecnologie), fa scuola dal '97. Ed è sorprendente, anche perché i due brand giapponesi, in passato, hanno strettamente collaborato nel campo dell'ibrido. Basti pensare alla Mazda2 Hybrid di fatto una Yaris rimarchiata e alla CX-50, una crossover di 4,70 metri, lanciata nel 2022 e mai approdata in Europa, che in Cina è già proposta in versione ibrida tradizionale. Semplificando il concetto, questa variante prende in prestito il powertrain dalla RAV4, esattamente come farà anche la CX-50 ibrida americana.
La filosofia di Hiroshima. Per quanto riguarda la nuova CX-5, invece, la strategia sarà appunto diversa. Ma se la Mazda ha effettivamente intenzione di proporre un full hybrid fatto in casa, resta da capire come questo motore si configurerà. Difficile fare previsioni, al momento. Anche perché potrebbe farsi attendere ancora molto, forse addirittura fino al 2026. Vale però la pena ricordare che l'ibrido full non rappresenterà la sola e unica opzione per questa sport utility media, nel segno di quell'approccio multienergia e aperto a svariate soluzioni tecniche che è proprio della Casa di Hiroshima. La quale, illustrando i più recenti sviluppi del sodalizio che la lega alla Toyota e alla Subaru (vedere il riquadro a sinistra), ha ribadito che il motore a combustione interna avrà un'importanza chiave nell'era dell'elettrificazione. E mentre l'ibrido, in tutte le sue varie forme, sarà sempre più presente nella gamma di prodotto, anche attorno alla MX-30 a oggi l'unica elettrica pura del marchio andrà a costruirsi una famiglia. La divisione e-Mazda sta concentrando lavoro e risorse proprio in questa direzione, allo scopo di lanciare la prima piattaforma nativa elettrica del costruttore nel 2027. E poi compiere, senza fretta, un affondo deciso nel triennio che va dal 2028 al 2030. Intanto, ogni singola tecnologia continuerà a essere valutata e sviluppata in base alle richieste del mercato. Nel pieno rispetto della filosofia Mazda.
Mondiale Endurance - La Porsche vince la 6 Ore del Fuji
La Porsche conquista la vittoria nella 6 Ore del Fuji, penultima prova del Mondiale Endurance 2024. Una gara che, per le emozioni che ci ha fatto vivere, non è certo assimilabile a una corsa di durata, bensì a una sorta di gara Sprint che ha regalato emozioni fino alla fine. A taglia per prima il traguardo è la 963 #6 di Estre, Lotterer e Vanthoor che si portano così a un passo dalla vittoria del titolo, in una giornata da dimenticare per Toyota e Ferrari. BMW e Alpine completano un podio formato tutto da LMDh, con la Peugeot quarta al traguardo, dopo una bella rimonta prima delle Le Mans Hypercar al traguardo.
A un passo dal titolo. Porsche è il primo costruttore a conquistare una seconda vittoria in questa stagione, caratterizzata da grande spettacolo ed equilibrio e che finora aveva visto sempre vincitori differenti. Difficile poter riassumere una corsa così intensa, combattuta e assolutamente imprevedibile, con innumerevoli cambi in classifica. Alla fine, ha vinto chi ha sbagliato meno: la #6 della Porsche ha sfruttato appieno il potenziale della 963 e approfittato anche dei problemi degli altri, compiendo così un importante passo in avanti verso la conquista del Mondiale. Gara capolavoro per la BMW: la #15 guidata da Vanthoor, Marciello e Wittmann si è ben comportata tra le curve giapponesi, conquistando così il primo podio nella categoria Hypercar. A podio anche la Alpine, con un ultimo stint indiavolato di Mick Schumacher che regala alla Casa francese un piazzamento che fa morale.
Tanti musi lunghi. La Cadillac è certamente la prima grande delusa di questa giornata, dopo la splendida pole position segnata da Lynn nella giornata di ieri. Una foratura ha complicato le cose facendo arretrare l'equipaggio nelle retrovie e, nel tentativo furioso di rimontare, la loro corsa è finita rovinosamente contro le barriere del curvone 100R a un'ora dalla fine. Non è andata meglio alla Toyota che, nella gara di casa, avrebbe voluto celebrare qualcosa di diverso. Invece, la GR010 Hybrid #7 ha finito la sua gara in un rovinoso incidente con la Porsche #5 ed entrambe si sono dovute ritirare a causa dei danni subiti. Anche per la Toyota #8 la corsa è stata complicata e ha perso il podio per aver dovuto scontare un Drive Through, penalità inflittagli per non aver lasciato strada alle Porsche #6 durante le fasi di doppiaggio. Dal terzo posto, l'equipaggio #8 è così finito in decima posizione. Tra i delusi di giornata non possiamo che citare anche la Ferrari: nonostante il Cavallino fosse conscio che la trasferta giapponese sarebbe stata dura, le cose sono andate anche peggio del previsto: la 499P #50 di Fuoco, Nielsen e Molina ha provato di tutto per restare tra i primi, ma sotto la bandiera a scachi non è andata oltre la nona posizione. La #51 di Pier Guidi, Calado e Giovinazzi si è invece ritirata nel corso della penultima ora per un problema elettronico all'ERS.
LMGT3, vince la Ferrari. Se nella Hypercar il Cavallino ha sofferto, nella classe LMGT3 ha vinto con una strepitosa rimontare firmata Rigon, Castellacci e Flohr al volante della 296 #54 del team Vista AF Corse. Sul podio anche la Porsche #92 del team Manthey Purerxcing di Malykhin, Sturm e Bachler che hanno preceduto la BMW del team WRT del "nostro" Valentino Rosso con Martin e Al Harty.
Volkswagen - Nuovi Transporter e Caravelle, visti da vicino
I nuovi Volkswagen Transporter e Caravelle della settima generazione, appena svelati, non mancano di citazioni alla storia ultrasessantennale della serie T. Presentati in queste ore all'IAA Transportation di Hannover e disponibili in prevendita entro la fine dell'anno, omaggiano in particolare tutte le stagioni successive al passaggio al motore e alla trazione anteriori, dalla T4 alla T6.1. Mentre la produzione di quest'ultima terminava nello storico stabilimento di Hannover, l'assemblaggio dei primi T7 entrava a regime nell'impianto Ford di Kocaeli, in Turchia, accanto ai Transit Custom e Tourneo Custom, omologhi rispettivamente del Transporter e del Caravelle; la fabbrica dove, in base agli accordi fra il gruppo americano e il tedesco, i veicoli commerciali medi dei due marchi saranno assemblati d'ora in avanti.
Dna modificato. Le citazioni agli antenati di cui sopra si concentrano nel frontale, mentre fiancata e coda (a parte i gruppi ottici) riprendono quelli dei modelli Ford, così come avviene per la strumentazione e l'infotainment, che però utilizzano soluzioni specifiche per i due brand, al pari di quanto avviene per le grafiche, il volante e altri comandi, parte della plancia e i rivestimenti. Anche i powertrain sono condivisi e prevedono motori turbodiesel 4 cilindri 2.0 TDI da 110, 150 o 170 CV (310, 360 o 390 Nm) abbinati alla trazione anteriore o, per i due più potenti, alla 4Motion, con cambio manuale a 6 rapporti, automatico a 8 di serie sul 170 CV e a richiesta sul 150. Arriva un ibrido plug-in 4 cilindri 2.5 benzina da 232 CV complessivi (coppia di 320 Nm per il termico e 205 per l'elettrico) con batteria da 11,8 kWh, a trazione anteriore. L'e-Transporter e l'e-Caravelle adottano un propulsore elettrico da 100, 160 o 210 kW (136, 218 o 286 CV), con batteria da 64 kWh netti e trazione posteriore, ma seguiranno versioni con un accumulatore più piccolo.
Autotelaio esclusivo. Confermata, rispetto alle anticipazioni dei mesi scorsi, anche la composizione della gamma, con Transporter ed e-Transporter per trasporto prevalente di merci in versione furgone (anche a doppia cabina), Kombi fino a nove posti e autotelaio a doppia cabina (questo assente dalla gamma dei cugini Ford); Caravelle ed e-Caravelle per trasporto persone arrivano fino a nove posti, anche se le prime foto diffuse ne mostrano un più esclusivo allestimento a sette su tre file secondo la disposizione 2+2+3. Le versioni a passo corto superano per la prima volta i 5 metri (5,05 per la precisione, quasi 15 cm più del T6.1) e l'interasse è cresciuto di una decina di centimetri fino a 3,10 m; arrivano invece a 3,5 m di passo (l'unico disponibile per l'autotelio) e 5,45 di lunghezza le versioni lunghe. Sui furgoni, la lunghezza del vano di carico arriva così, rispettivamente, a 2,6 e 3 metri; le capacità, a seconda del passo e del tetto (normale o alto) spaziano fra da 5,8 e 9 metri cubi, con portate fino a 1,3 tonnellate, in leggera crescita. In Italia arriveranno gli allestimenti base per il Transporter e Life per il Caravelle.
F.1, GP Azerbaijan - Leclerc cala il poker di pole position a Baku
Charles Leclerc ha conquistato la quarta pole position consecutiva a Baku. Il monegasco della Ferrari ha fermato il cronometro sull'1:41.365 e domani si schiererà in prima posizione con al fianco la McLaren di Oscar Piastri. In seconda fila troviamo l'altra SF-24 di Carlos Sainz e la Red Bull di Sergio Perez.
Le parole del poleman. "Non è un segreto che questo è uno dei miei circuiti preferiti della stagione, ha detto Charles. Abbiamo sempre avuto il passo oggi e in Q3, nell'ultimo giro, sono andato un po' più forte e il tempo sul giro è stato buono. Essere in pole è fantastico. Domani sarà fondamentale la gestione delle gomme".
Piastri in prima fila. La McLaren domani avrà solamente Oscar Piastri lì davanti per puntare alla vittoria, considerando l'errore di Piastri che lo ha costretto nelle retrovie. L'australiano ha lanciato il guanto di sfida alla Rossa e ha detto: "Le Ferrari non sono lente, ma credo che il nostro passo gara sia davvero buono. Vedremo cosa accadrà domani".
Sainz terzo e fiducioso. "Penso che abbiamo fatto una buona qualifica, ci siamo messi in una buona posizione per domani, ha detto il numero 55 della Ferrari. Sainz partirà dal lato pulito della pista, quindi si è detto fiducioso anche per la partenza. Poi ha aggiunto: Non sono mai stato al 100% su questa pista, è un tracciato sul quale tendo a fare fatica. In Q3 ho trovato qualcosa in più che mi ha dato fiducia e il terzo posto è buono in vista della gara. Domani possiamo provare a portare a casa un buon risultato!".
Disastroso Norris. Una giornata storta per l'inglese della McLaren che non è riuscito a superare la tagliola della Q1. Nel suo primo tentativo non era stato velocissimo, mentre nel secondo stava ottenendo un tempo che gli avrebbe consentito agevolmente di passare alla fase successiva. Tuttavia, l'esposizione della bandiera gialla nel terzo settore lo ha costretto ad alzare il piede, per poi fare un ulteriore errore che non gli avrebbe consentito di migliorarsi. Al ring delle interviste, Norris era visibilmente deluso: La macchina andava bene, ma sono stato sfortunato oggi. Ma è andata così, non possiamo fare più nulla per cambiare le cose oggi.
Rookie sugli scudi. Oliver Bearman ha mancato per 13 millesimi l'ingresso in Q3 e domani partirà dall'undicesima posizione. Ma cosa più rilevante è che l'inglese si è lasciato alle spalle il veterano e compagno di squadra Nico Hulkenberg, che invece partirà quattordicesimo domani. Ottima la qualifica della Williams pasticcio con Albon a parte - con Franco Colapinto in nona posizione che gli permette di celebrare il suo primo piazzamento tra i primi dieci.
Eventi - Il noleggio al Fleet&Business Day
La molteplicità di soluzioni di mobilità aziendali per grandi flotte, piccole e medie imprese e professionisti è anche il risultato di un incessante aumento del numero di operatori, a livello internazionale e nazionale. Espressione dell'industria automotive, del mondo bancario, oppure dell'ampliamento del business di società di consulenza o di reti di dealer, i player del noleggio garantiscono, oltre a una varietà di offerta in continua evoluzione, una capillarità territoriale pressoché totale. Ecco i marchi che partecipano al Fleet&Business Day 2024, il 17 settembre alla Reggia di Monza, l'appuntamento annuale della nostra testata con il mondo dei professionisti della mobilità aziendale.
Athlon. La società di noleggio multimarca che fa parte di Mercedes-Benz Mobility propone tutta la gamma dei servizi dalla locazione a lungo termine alle applicazioni di mobility-as-a-service e ha recentemente integrato le attività di VanLease con una copertura assicurativa estesa agli allestimenti dei veicoli commerciali
Ayvens. Il gigante del renting di Société Générale, nato dalla fusione fra ALD Automotive e LeasePlan, ha appena rilasciato una nuova edizione della sua Mobility Guide, che analizza in particolare lo stato della transizione energetica in 47 Paesi del Mondo.
Europcar. Il gruppo della mobilità appartenente al consorzio Green Mobility Holding, di cui fa parte il gruppo Volkswagen, è nel pieno dell'attuazione del piano quinquennale di espansione Exceed.
Horizon. La società di mobilità a forte indirizzo tecnologico nata dal sodalizio fra gruppi di concessionari per la diffusione del noleggio a lungo termine attraverso i dealer ha appena esteso la propria rete in Umbria.
Santander Renting. Con la nuova ragione sociale e l'apertura del canale web solo pochi mesi fa, è iniziata la fase di espansione della società del gruppo bancario spagnolo, che con i suoi servizi di noleggio a lungo termine si rivolge a privati, professionisti, piccole e medie imprese.
La partecipazione al Fleet&Business Day del 17 settembre prossimo è gratuita ma su iscrizione per fleet e mobility manager. Le registrazioni sono aperte, in una sezione dedicata del sito.
Salone Auto Torino 2024 - In arrivo una concept firmata IED e Italdesign
Prende il via a Torino, nel corso del Salone dell'Auto che si svolge in questi giorni, una collaborazione tra IED Torino e Italdesign, che porterà alla realizzazione di una concept car: disegnata interamente dagli studenti del Master in Transportation Design nell'ambito del loro progetto di tesi, verrà presentata sotto forma di modello in scala 1:1 nella primavera del prossimo anno.
Sei mesi di lavoro. Questa partnership impegnerà per sei mesi le due eccellenze del design, permettendo ai 22 studenti della classe 2023/24 del Master in Trasportation Design di lavorare su un progetto reale, sotto la guida dei mentor dello studio di design torinese, accedendo al patrimonio di know-how dell'azienda, le sue tecnologie all'avanguardia e a un network di professionisti di alto livello.
Le concept al Salone. Il modello così realizzato andrà ad arricchire la collezione di concept car create in questi anni dallo IED Torino insieme alle Case automobilistiche di tutto mondo. Tre di queste saranno esposte in piazza Castello: la Pagani Alisea, la Alpine A4810 e la Suzuki Misano. Presso OGR Torino sarà inoltre possibile visitare la mostra Infinite Roads. 30 years of Transportation Design at IED Torino, con una selezione di prototipi in scala 1:4 realizzati nell'arco di tre decenni, in occasione del 30esimo dal lancio del corso di studi in Transportation Design.
F.1, GP Azerbaijan - Leclerc il più veloce in un venerdì difficile
Charles Leclerc ha chiuso in testa la prima giornata di prove libere del Gran Premio dell'Azerbaijan, diciassettesima prova del Mondiale di Formula 1. Il monegasco della Ferrari ha avuto un venerdì difficile: è andato a muro nella prima sessione e ha perso buona parte della seconda a causa di un problema con la scatola dello sterzo. Una volta tornato in azione, è riuscito a completare venti giri, il più veloce dei quali in 1:43.484, più rapido della Red Bull di Sergio Perez di appena 6 millesimi di secondo. Terzo tempo per la Mercedes di Lewis Hamilton, con un gap di soli 66 millesimi dal leader.
Classifica criptica. Tirare delle conclusioni sui valori in pista al termine di questo venerdì è assai difficile, soprattutto per le condizioni del tracciato azero. Rispetto agli anni passati, l'asfalto sembra avere meno aderenza, tanto da aver rallentato molto le vetture e creato una serie di errori che non hanno risparmiato praticamente nessuno. Vero è che Charles è reduce da tre pole position consecutive a Baku, ma è altrettanto vero che il monegasco non si è lasciato andare a facili entusiasmi e ha spiegato di non farsi aspettative. Alla vigilia di questa giornata, Charles ha anche detto: "Non siamo ancora allo stesso livello di McLaren e Red Bull, per poter lottare ci serve migliorare ancora". Difficile fare delle valutazioni anche in casa Red Bull, perché Max Verstappen ha chiuso la giornata a mezzo secondo da Perez ed è anche finito lungo in una curva, rischiando di sbattere, dopo esser stato abbagliato dal sole. A nulla è servito l'aver indossato una visiera più scura, perché Max non è riuscito a mettere insieme un giro veramente rappresentativo delle sue prestazioni.
Programmi diversi in McLaren. A rendere ancora più complicate le previsioni è il lavoro svolto dal team di Woking che ha impostato un lavoro differente rispetto alle altre squadre, tanto che Lando Norris non è andato oltre la diciassettesima posizione, mentre Oscar Piastri è quinto. La MCL38 resta da tenere d'occhio, soprattutto alla luce di quel mini long-run di Piastri nel quale è stato davvero costante.
Un occhio ai rookie. Oliver Bearman sostituisce in questa gara lo squalificato Kevin Magnussen: il giovane rampollo della Ferrari Driver Academy - che il prossimo anno correrà a tempo pieno con la Haas - ha dimostrato anche oggi un buon passo e ha chiuso con il decimo tempo assoluto a una manciata di millesimi dal compagno di squadra, il veterano Hulkenberg. Inizio di weekend più complicato per l'argentino Franco Colapinto che, dopo il crash di questa mattina, ha avuto una seconda sessione più consistente e si è classificato quattordicesimo, a soli 12 millesimi dal compagno di squadra Albon.
Salone Auto Torino 2024 - Premiati Flavio Manzoni e il Centro Stile Ferrari
Il Centro Stile Ferrari, diretto da Flavio Manzoni, è stato premiato al Salone Auto Torino 2024, per aver disegnato modelli incredibili che hanno fatto la storia di Ferrari e del design automotive. Il riconoscimento arriva a margine dell'esposizione dei più celebri e amati modelli della Casa di Maranello, nella cornice di piazzetta Reale: tra questi, la nuova Ferrari Purosangue, la 296 GTB, la 308 GTB, una SF90 XX Spider (prodotta in 599 esemplari).
Sfilata di apertura. In rappresentanza del Cavallino Rampante c'era proprio Flavio Manzoni, Ferrari Chief Design Officer, al volante di una splendida Roma Spider nel corso della parata che celebra la storia del car design, e che ha visto sfilare per le vie della città i più esclusivi modelli realizzati dai grandi carrozzieri italiani.
2035 - Salvini: "Basta follie ideologiche, al lavoro coi ministri europei per tornare indietro"
Matteo Salvini ribadisce le sue critiche alle politiche dell'Unione Europea sull'auto: "La settimana prossima sarò a Budapest con i colleghi ministri dei trasporti europei per far tornare il buonsenso e farlo prevalere rispetto all'ideologia", ha detto il titolare dei Trasporti durante la cerimonia di inaugurazione del Salone dell'Auto di Torino. "La neutralità tecnologica vuol dire che da qui ai prossimi 30 anni si può comprare l'auto elettrica, ma mettere fuori legge e fuori mercato tra 10 anni le auto a combustione interna, benzina e diesel, è un suicidio economico, sociale, industriale e ambientale senza nessun senso". Secondo Salvini, il governo punta a "difendere il lavoro e l'industria italiana legata ai motori dalle follie ideologiche, che vorrebbero mettere fuorilegge le macchine a benzina e diesel dal 2035".
Il caso Stellantis. Per quanto riguarda la situazione di Stellantis, Salvini è parso critico: "Sono fiducioso sul futuro dell'auto", ha aggiunto il leader della Lega. "Su quello di Stellantis dovreste chiedere ai proprietari per capire come sono stati utilizzati i miliardi e miliardi di euro di finanziamento e di contributi pubblici negli anni e qual è il suo futuro industriale. Avere per un mese Mirafiori rallentata preoccupa me come preoccupa gli operai". Pronta la reazione del gruppo: "Invitiamo il ministro Salvini a visitare i nostri stabilimenti italiani, così che possa valutare di persona come, con gli investimenti di Stellantis. Ci stiamo impegnando a traguardare questa fase di transizione per garantire all'Italia un futuro all'insegna di sostenibilità, tecnologia e innovazione".
Mazda CX-80 - La Suv a sette posti debutta al Salone Auto Torino 2024
La nuova Mazda CX-80, la Suv a 7 posti della Casa giapponese presentata la scorsa primavera, debutta in Italia al Salone Auto Torino 2024, che si svolge dal 13 al 15 settembre nel capoluogo piemontese. La CX-80 sarà presente allo stand di Piazza Castello insieme alla CX-60, con la quale condivide il pianale Large Platform di Mazda.
C'è anche a sei posti. Lunga poco meno di cinque metri, ha un considerevole passo di 3,12 metri, che permette di configurare gli interni in tre modi diversi; senza sovrapprezzo, è disponibile anche a sei posti, con due poltrone singole nella seconda fila. Due le motorizzazioni disponibili: una ibrida plug-in a benzina e-Skyactiv G da 327 CV e una mild hybrid a gasolio e-Skyactiv D da 249 CV. Per tutte, trasmissione automatica a 8 rapporti e trazione integrale.
La promozione. In occasione del Salone di Torino la Mazda propone un'offerta, valida per tutto il mese di settembre, che permette di preordinare la CX-80 con il Welcome Pack incluso, che comprende uno sconto di 5.000 euro in caso di permuta o rottamazione, altri 1.500 euro di sconto da parte delle concessionarie, e un pacchetto di accessori in omaggio. Per il noleggio c'è un'iniziativa di Mazda Rent con canone mensile di 520 euro (IVA esclusa). Le consegne dei primi esemplari sono previste a partire dal mese di ottobre.
Salone Auto Torino - Al via il raduno Amiki Miei 2024 con Miki Biasion
Torna al Salone Auto Torino 2024 Amiki Miei, l'appuntamento biennale nato nel 2008 per iniziativa del campione di rally Biasion, e dedicato a tutti gli appassionati del marchio Lancia, fondato nel 1906 proprio nel capoluogo piemontese.
Il programma. Il raduno si svolgerà domenica 15 settembre: il primo appuntamento è la parata di Lancia storiche, aperta dalla nuova Ypsilon, che percorrerà le strade di Torino fino ad arrivare in piazza San Carlo, dove si trova un'esposizione di Lancia Delta. In tarda mattinata i partecipanti si muoveranno verso il museo Heritage Hub di Stellantis, dove verrà presentata ufficialmente la nuova Ypsilon HF, l'elettrica ad alte prestazioni al cui sviluppo ha contribuito lo stesso Biasion. Il campione italiano ha anche lavorato alla messa a punto della nuova Ypsilon Rally 4 HF, l'auto che segna il ritorno ufficiale della Lancia nei rally.
Germania - La Volkswagen alza i prezzi delle termiche
In Germania, la Volkswagen ha aumentato i prezzi delle proprie automobili con motori a combustione. Tutti i modelli diesel e benzina (esclusa la Polo) hanno subito incrementi variabili dal 2,1% al 4,2%, con i listini che si sono alzati fino a 2.490 euro. Al momento non ci sono informazioni riguardo una possibile variazione dei listini per l'Italia.
già successo. Non è la prima volta che il costruttore ritocca al rialzo i propri prezzi: già nella primavera del 2023 avevamo assistito a un'iniziativa simile, con modifiche a tutta la gamma. Ma arriva pochi mesi dopo che il consiglio di sorveglianza aveva descritto come non necessari eventuali adeguamenti ulteriori ai listini.
Momento delicato. Gli incrementi che spaziano dai 490 della Taigo ai 2.490 euro della Touareg passando per i 1.150 euro della Golf non sono limitati al modello in sé, ma coinvolgono anche tutti gli accessori disponibili a listino (Adas e ruote di scorta compresi). Il ritocco dei prezzi arriva in un momento critico per la Volkswagen: tra lo spauracchio delle chiusure di alcuni impianti produttivi, problemi con i sindacati e vendite dei modelli elettrici meno rosee del previsto, il costruttore ha davanti a sé un periodo complesso.
Emissioni - I costruttori europei chiedono di rinviare i requisiti del 2025
Il 2025 si avvicina e dal settore automobilistico europeo continuano ad arrivare segnali di preoccupazione per i nuovi requisti sulle emissioni di flotta che entreranno in vigore l'anno prossimo. Dopo l'allarme lanciato da Luca de Meo, amministratore delegato della Renault, sul rischio di multe miliardarie, ora interviene l'Acea sottolineando i "timori in aumento" tra i costruttori e chiedendo di rinviare di due anni l'applicazione dei nuovi limiti.
Le norme. Per il 2025, i costruttori dovranno ridurre le emissioni medie di anidride carbonica dai 116 g/km del 2024 a poco meno di 94 grammi e a tal fine dovranno aumentare in modo significativo il peso delle elettriche per evitare le relative sanzioni: 95 euro per ogni grammo di CO2 in eccesso, moltiplicato per il numero di vetture vendute. Per de Meo, "se l'elettrico rimane al livello attuale, l'industria europea dovrà probabilmente pagare 15 miliardi di euro di multe o rinunciare a produrre più di 2,5 milioni di vetture e veicoli commerciali. Perché di fatto, se non si vende un'elettrica, non se ne possono produrre quattro a combustione".
L'allarme. A tal proposito, nel suo position paper l'Acea avverte che la bassa domanda di veicoli elettrici e la concorrenza sleale dei produttori di Paesi terzi (ovvero la Cina) impediscono alla nostra industria di raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Pertanto, il settore "non avrà altra scelta se non quella di tagliare significativamente la produzione, il che metterà a repentaglio milioni di posti di lavoro, danneggerà i consumatori e avrà un impatto negativo sulla competitività e sulla sicurezza economica dell'Ue". Secondo il documento, per rispettare i requisiti le elettriche dovrebbero salire ad almeno il 20/22% del mercato totale, ma al momento sono sotto il 15% per le vetture e su livelli ancora più bassi tra i commerciali. Il motivo, secondo l'associazione, è l'assenza delle "condizioni cruciali per l'adozione su larga scala di automobili e furgoni a emissioni zero: infrastrutture di ricarica e di rifornimento di idrogeno, un contesto produttivo competitivo, energia verde a prezzi accessibili, incentivi fiscali e all'acquisto e un approvvigionamento sicuro di materie prime, idrogeno e batterie".
Le richieste. L'Acea ricorda quindi il report sulla competitività europea redatto da Mario Draghi e sottolinea che "l'ambiziosa transizione" voluta da Bruxelles "non può essere realizzata dalla sola industria", men che meno in assenza di "misure politiche coerenti per mantenere la competitività del settore e facilitare l'adozione della mobilità elettrica". Dunque, per i costruttori è sempre più chiaro che la transizione "deve essere resa più gestibile: una revisione sostanziale e olistica del regolamento sulla CO2 sarà fondamentale per valutare i progressi nel mondo reale rispetto ai livelli di ambizione e per adottare misure appropriate". Analoghi commenti sono arrivati dal presidente del gruppo Volkswagen, Hans Dieter Pötsch: "L'elettrico è il futuro della mobilità individuale ma, ma i politici hanno dato degli obiettivi al settore senza che siano disponibili le necessarie infrastrutture e senza considerare l'eventuale coinvolgimento dei consumatori. L'Ue deve ora creare le condizioni per il successo dell'elettromobilità in termini di reti, ricarica, materie prime e sostegno agli investimenti", ha aggiunto Pötsch, sottolineando la necessità di una maggior collaborazione tra "politica, economia e società". Infine, una previsione: "La tendenza all'e-mobility prevarrà, ma ci vorrà più tempo del previsto".