Renault - Prova la gamma ibrida con "Quattroruote c'è"
Se volete conoscere più da vicino tutte le caratteristiche della gamma full hybrid della Renault, la Casa francese ha organizzato insieme a Quattroruote una serie di test drive in molte città italiane: i nostri Expert Driver sono pronti a spiegare, con grande chiarezza, ogni dettaglio delle auto in prova, darvi informazioni tecniche sul funzionamento del powertrain E-Tech della Renault, ma anche consigli per una guida più efficiente. Quando? Sabato 29 marzo. Gli appuntamenti in tutta Italia. Per scoprire dove si svolgono i test drive organizzati da Quattroruote e Renault potete collegarvi alla pagina dedicata all'evento. Le auto del test. Presso le concessionarie che aderiscono all'iniziativa di "Quattroruote c'è" sarà possibile conoscere più da vicino e provare le versioni full hybrid di Clio, Symbioz, Captur, Austral, Rafale ed Espace. Renault Clio. La compatta francese, oggetto di un recente restyling, offre un look personale, ma anche un sistema multimediale da 9,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I consumi rilevati dal nostro Centro Prove sono sempre bassi, specialmente in città, dove la Clio percorre 30 km con un litro di benzina. Lunga 405 cm, ha un bagagliaio da 225 litri reali. Renault Captur. Lunga 424 cm, questa Suv compatta mette a disposizione un abitacolo comodo per quattro e un bagagliaio da 290 litri reali. Con la motorizzazione full hybrid E-Tech può viaggiare fino all'80% in modalità elettrica in città: il nostro Centro prove ha rilevato una media di 18,5 km/l, che diventano 25,5 nei tratti urbani. Renault Symbioz. Realizzata sulla base della Captur, guadagna 17 cm in più in lunghezza (441 cm in totale), a tutto vantaggio dello spazio per i bagagli, che possono contare su circa 60 litri in più rispetto alla cugina B-Suv, grazie anche al piano di carico regolabile su due livelli. La Symbioz full hybrid percorre 18 km/l di media, che diventano 21,7 in città. Renault Austral. Questa elegante Suv di segmento C (è lunga 451 cm, con un generoso bagagliaio da 406 litri reali) monta un 1.2 full hybrid E-Tech da 199 CV, piacevole da guidare e capace di una percorrenza media di 16 km/l (17,7 in città). Con i 55 litri del serbatoio si può viaggiare per oltre 700 chilometri in autostrada. Renault Rafale. La Suv-coupé francese prende il nome da un aereo degli anni 30, ed è mossa dal powertrain full hybrid da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 16,8 km/l (22,1 km/l in città). Lunga 471 cm, ha un passo di 274 cm che permette a chi sta dietro di viaggiare molto comodo. Il bagagliaio ha una capacità reale di 406 litri, che diventano 537 facendo avanzare il pratico divano scorrevole. Renault Espace. Abbandonate le forme da monovolume, la Espace è la versione a sette posti della Austral, con la quale condivide il propulsore E-Tech da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 17,1 km/l, che diventano ben 19,4 in città, dove l'unità elettrica lavora fino all'80% del tempo. A seconda della configurazione, il bagagliaio mette a disposizione tra i 371 e i 508 litri.
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Audi - La nuova Q3 arriverà in estate
Audi ha presentato i risultati del 2024, un anno definito impegnativo e difficile, nel quale i ricavi sono scesi del 7,6%, passando da 69.865 a 64.532 milioni di euro. In calo anche le consegne, scese dalle 1.895.240 unità del 2023 alle 1.671.218 del 2024, pari a -11,8%. Le vetture elettriche sono state 164.480 (-7,8%). Il risultato operativo è quasi dimezzato: 3.903 milioni di euro nel 2024 contro i 6.280 dell'anno precedente. Una cifra che comprende le spese di ristrutturazione legate alla chiusura del sito di Bruxelles, spiegano da Ingolstadt. Il margine operativo sulle vendite si è attestato al 6,0% (3%). Il risultato finanziario nell'esercizio 2024 è stato di 1.097 milioni di euro (1.423 nel 2023, che comprende 651 milioni di euro derivanti dalle attività in Cina (erano 915 l'anno precedente). Il flusso di cassa netto passa dai 4.740 milioni del 2023 a 3.072 milioni di euro: un calo imputabile alla riduzione delle consegne e all'andamento negativo del capitale circolante nell'anno di riferimento. Anche il 2025 sarà un anno difficile. La congiuntura economica globale e l'inasprimento della concorrenza a livello internazionale pongono Audi, così come l'intero settore, di fronte a sfide importanti. Stiamo riorganizzando Audi in modo coerente, con nuovi modelli, un assetto rafforzato in Cina e strutture aziendali più efficienti, spiega Gernot Döllner, Ceo della Casa tedesca. Stiamo snellendo strutture e processi e riducendo la complessità ovunque possibile, aggiunge il responsabile finanziario Jürgen Rittersberger, ed è in quest'ottica che va letta la notizia del taglio di 7.500 posti di lavoro anticipata ieri. L'Audi prevede un altro anno impegnativo, in un contesto che permane volatile e sfidante, con una previsione per i ricavi delle vendite compresi tra 67,5 e 72,5 miliardi di euro, un margine operativo tra il 7% e il 9% e un flusso di cassa netto che dovrebbe rientrare nell'intervallo compreso tra 3 e 4 miliardi di euro. I risultati degli altri brand. Per quanto riguarda gli altri marchi del gruppo Audi, Bentley ha consegnato 10.643 vetture (contro le 13.560 del 2023), con ricavi attestati su 2.648 milioni di euro (2023: 2.938) e un margine operativo sulle vendite pari al 14,1%. A Sant'Agata Bolognese aumentano le consegne (10.687 automobili contro le 10.112 del 2023) e i ricavi, cresciuti del +16,2% (3.095 milioni di euro). Sale anche il risultato operativo (+15,5%), mentre il margine operativo sulle vendite si è attestato al 27,0%, in linea con l'anno precedente (27,2%). In leggero calo le consegne della Ducati (54.495 contro le 58.224 del 2023), stabili i ricavi e un margine operativo del 9,1% (era il 10,5% nel 2023). I nuovi modelli per il 2025. In questo contesto la Casa dei Quattro Anelli anticipa una strategia di prodotto molto aggressiva che prevede, entro la fine dell'anno, il debutto di dieci modelli ibridi plug-in. Nel corso del 2025 si completerà la gamma della A6, che è appena entrata a listino con la versione Avant, mentre la nuova serie della Q3 debutterà nel corso dell'estate. Proseguirà poi il rinnovamento della famiglia di ibride plug-in: dopo la A3, quest'anno arriveranno dieci nuovi modelli ricaricabili alla spina, tra cui la nuova A5 (che sarà presentata il 25 marzo). Strategie su misura. L'Audi ha confermato di voler portare avanti strategie mirate in base ai mercati su cui opera. Negli Stati Uniti presenterà dieci nuovi modelli nel corso del 2025, tra cui la Q6 e-tron, a cui si affiancheranno la A6 e-tron e le nuove generazioni di Q5, A5 e A6 termiche. In Cina la Casa tedesca ha rafforzato le partnership strategiche con Faw e Saic, da cui nasceranno modelli specifici per il mercato locale, presentati a partire dall'estate.
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Stellantis - Al via la partnership con Luvly, "lIkea delle microcar"
Il gruppo Stellantis ha firmato una partnership con la startup svedese Luvly AB per il possibile sfruttamento commerciale della sua tecnologia. L'azienda svedese produce una microcar elettrica molto leggera (meno di 450 kg), mossa da un pacco di batterie sostituibili, spedita all'interno di scatoloni piatti, come i mobili dell'Ikea. In questo modo, assicura la Luvly, si possono spedire 20 veicoli all'interno di container che altrimenti ne porterebbero solo quattro. Consumi ridotti in tutto l'arco di vita. Luvly si legge lovely, adorabile, ma contiene anche l'acronimo di Luv, Light Urban Vehicle, veicolo urbano leggero: questa microcar da due posti è lunga 2,7 metri, larga 1,53 e alta 1,44, con un peso complessivo inferiore ai 450 kg; costruita all'80% con materiali sostenibili, ha un consumo energetico lungo tutto il suo ciclo vitale (compresi produzione, trasporto e distribuzione) inferiore dell'80% rispetto alle auto elettriche tradizionali. Batterie intercambiabili. L'attuale microcar della Luvly monta due batterie da 15 kg l'una (per una capacità complessiva di 6,4 kWh) che possono essere facilmente sostituite con un altro set, così che l'auto sia sempre carica. Il motore è piccolo, con prestazioni relativamente contenute: l'auto non accelera come un missile, spiega l'azienda. Anche se può raggiungere i 90 km/h di velocità massima, è pensata per un uso esclusivamente urbano. La cella dell'auto prevede una struttura a strati, con un blocco in alluminio protetto internamente ed esternamente da schiuma plastica, che si occupa di assorbire la forza di eventuali impatti. Un mercato da esplorare. Stellantis è interessata alla possibilità di sfruttare le tecnologie della Luvly per lo sviluppo di veicoli futuri, che andrebbero ad ampliare la famiglia di microcar già presenti nella gamma del gruppo, ossia la Citroën Ami e la Fiat Topolino. Siamo convinti che la nostra tecnologia possa rivoluzionare il modo in cui le auto vengono progettate e costruite, spiega Hkan Lutz, ceo della Luvly. Se riusciamo a dimostrare il livello di sicurezza sicurezza e la sostenibilità economica della nostra piattaforma, e se Stellantis decide di adottarla, sarà una gran cosa e non solo per noi, ma per tutta l'industria automotive.
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Tesla - Il momento più difficile per Elon Musk
Anche lo scorso fine settimana i concessionari della Tesla negli Stati Uniti sono stati oggetto di numerose proteste, da Los Angeles a Filadelfia, da Boston a New York. A Portland, in Oregon, ignoti hanno sparato colpi d'arma da fuoco attraverso le vetrine di un concessionario, rompendo le vetrine e danneggiando tre veicoli. In Colorado una donna è stata arrestata con l'accusa di aver lanciato bottiglie molotov nel piazzale di un autosalone della Casa americana. Le proteste attraversano l'oceano e arrivano anche in Inghilterra, dove un gruppo di manifestanti ha organizzato un picchetto fuori da uno store londinese. La Borsa non va bene. Insieme ai picchetti, la Casa di Elon Musk deve affrontare anche la finanza, e nello specifico il rendimento in borsa. La capitalizzazione della società, dopo aver raggiunto il massimo storico di 1,5 trilioni di dollari lo scorso 17 dicembre, ha perso quasi il 50% in tre mesi: ieri, 17 marzo, era a 741,66 miliardi di dollari. Le azioni scendono di pari passo e registrano l'ottava settimana consecutiva di perdite: oggi valgono il 37% in meno rispetto a un mese fa, e sono in calo del 42.64% rispetto allo stesso periodo del 2024. Lo scetticismo delle banche. Il valore del brand Tesla era fortissimo, ed Elon è riuscito a distruggerlo completamente, ha attaccato Per Lekander, socio del fondo d'investimento Clean Energy Transition. Musk è dalla parte sbagliata dei potenziali compratori. Non sono gli americani con gli stivali da cowboy a comprare le Tesla. JPMorgan ha abbassato la previsione di fine anno della Tesla da 135 a 120 dollari: Fatichiamo a ricordare un momento analogo nella storia dell'industria automotive in cui un brand ha perso così tanto valore in così poco tempo, aggiungono gli analisti in una nota. La concorrenza è sempre più forte. La pressione arriva anche e soprattutto dal mercato, e non solo europeo, dove la Casa americana a gennaio ha perso il 45,2%, in un mese in cui le elettriche sono cresciute del 34%. In Germania, dove Musk paga pure il suo schieramento a favore dei partiti di estrema destra, le vendite sono crollate del 76% rispetto all'anno scorso. Pur rimanendo leader mondiale del mercato elettrico, la Tesla sta comunque perdendo terreno a livello mondiale, registrando nel 2024 il primo calo di vendite in dieci anni: lo scorso anno sono state consegnate in tutto il mondo 1.789.226 Tesla, mentre la BYD è a quota 1.764.992 esemplari. Rinnovamento a passo lento. Il sorpasso da parte della Casa cinese potrebbe non essere così lontano, anche per via di una gamma prodotto che fatica a rinnovarsi al ritmo a cui si stanno muovendo i principali competitor (e non solo quelli cinesi). Entro la fine dell'anno potrebbe arrivare un nuovo restyling per i modelli di punta, Model S e Model X: al netto di aggiornamenti più o meno corposi, sono comunque sul mercato da più di dieci anni. La Model 3, arrivata nel 2017, è stata aggiornata alla fine del 2023 mentre l'update della best seller Model Y, sul mercato dal 2019 e auto più venduta al mondo nel 2023, si è fatto lungamente attendere ed è arrivato solo qualche settimana fa. Dopo il successo iniziale, le vendite del pick-up elettrico Cybertruck sono sostanzialmente stabili. Situazione di attesa. In molti aspettano di vedere cosa succederà nelle prossime settimane. I dati di mercato di marzo potrebbero essere un primo segnale per capire se si confermerà il calo registrato nei primi mesi dell'anno o se assisteremo a un'inversione di tendenza. Ci sarà da capire quanto incide l'arrivo della nuova Model Y, che potrebbe in parte spiegare il rallentamento nelle vendite, e il risultato del mega spot alla Casa Bianca organizzato nei giorni scorsi da Donald Trump, che ha acquistato una Model S. Meno interessati agli stunt politici, investitori e azionisti aspettano di scoprire le prossime novità sulla guida autonoma, il campo sul quale Musk ha scommesso di più nell'ultimo periodo: il tycoon ha promesso che il Cybercab entrerà in produzione il prossimo anno, che la produzione negli Usa delle Tesla raddoppierà entro il 2026, e che nel corso del 2025 verrà resa disponibile la guida assistita FSD (Full Self Driving) anche alle auto che circolano in Cina e in Europa.
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Toyota - Circular Factory, un'azienda ad hoc per il riciclo delle auto a fine vita
La Toyota si affianca ad altri costruttori, tra cui Renault e Stellantis, avviando attività espressamente dedicate alle attività di economia circolare. La Casa nipponica, tramite la sua filiale europea, ha costituito Toyota Circular Factory, azienda attiva nel riciclaggio, nel riutilizzo e nella rigenerazione di veicoli a fine vita. La nuova società inizierà le sue attività nel terzo trimestre dell'anno presso lo stabilimento inglese di Burnaston, destinato a diventare il polo di riferimento per l'espansione delle operazioni anche in Europa e altre aree del mondo. Le strategie. Toyota Circular Factory concentrerà la sua attenzione su componenti e materiali delle vetture, come batterie o ruote, che dopo un processo di convalida completo possono essere riutilizzati, rigenerati o riciclati e, in alcuni casi, rivenduti sul mercato. L'azienda punta anche a riciclare materie prime e altri materiali, come rame, alluminio, acciaio e plastica, per riutilizzarli nei processi produttivi. "Prevediamo di riciclare circa 10.000 veicoli all'anno nel nostro stabilimento nel Regno Unito, che darà nuova vita a 120.000 componenti e recupererà, tra l'altro, 300 tonnellate di plastica ad alta purezza e 8.200 tonnellate di acciaio", spiega Leon van der Merwe, responsabile Circular Economy presso Toyota Motor Europe. "Come passo successivo, prevediamo di lanciare operazioni simili in tutta Europa. E non ci fermeremo ai nostri stabilimenti: vogliamo collaborare con altre organizzazioni". Toyota Circular Factory punta a massimizzare il recupero e il riutilizzo delle componti nell'ottica di ridurre in modo significativo l'impatto ambientale delle attività produttive e di contribuire agli obiettivi strategici della Casa madre: Toyota Motor Europe si è posta l'obiettivo della "carbon neutrality" per tutti i suoi impianti entro il 2030, per la sua intera gamma prodotti entro il 2035 e per tutte le sue attività entro il 2040.
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Magna - La fabbrica di Graz potrebbe produrre le Bev di Xpeng e Gac
La Magna potrebbe acquisire nuovi clienti per il suo impianto austriaco. Secondo il quotidiano tedesco Kleine Zeitung, l'azienda canadese sarebbe sul punto di firmare un contratto per avviare già a giugno la produzione di elettriche a Graz per conto di "due importanti marchi cinesi": si tratterebbe di Xpeng e Gac, interessate ad assemblare le loro Bev in Europa per aggirare i dazi europei in vigore da alcuni mesi. Nessuna conferma. Per ora, l'azienda, fondata da Frank Stronach e tra i maggiori produttori di auto per conto terzi, non ha confermato e neanche smentito le indiscrezioni di stampa: si è limitata a non voler commentare "trattative in corso, né altri dettagli". Del resto, la testata non indica quali modelli potrebbero essere prodotti a Graz, anche se non è da escludere che la scelta ricada su alcune vetture già offerte sul mercato europeo: Xpeng vende le Suv G6 e G9 e la berlina P7, mentre la Gac si sta preparando a lanciare l'Aion V. Detto questo, c'è un aspetto da non trascurare: per Magna e la sua controllata Magna Steyr sarebbe di secondaria importanza sapere al momento quale modello assemblare a Graz visto che, almeno inizialmente, le attività produttive sarebbero su "piccola scala" e quindi non necessiterebbero di investimenti ingenti per ammodernare le strutture produttive. Inoltre, gli eventuali modelli verrebbero assemblati utilizzando kit di assemblaggio provenienti dalla Cina e oggetto di tariffe doganali differenti rispetto a quelle attualmente in vigore: la Xpeng, per esempio deve pagare un dazio del 21,3%, oltre all'aliquota normale del 10%, ma con i kit eviterebbe pesanti esborsi.Il declino di Graz. La Magna, dal canto suo, troverebbe finalmente una soluzione alla fuga dei clienti degli ultimi anni. L'anno scorso, la fabbrica austriaca ha visto la produzione scendere dalle oltre 105 mila vetture del 2023 ad appena 71.900. Il caloè da attribuire ai problemi con diversi clienti: la Jaguar ha già fermato l'accordo per la produzione della I-Pace, la produzione della Fisker Ocean è stata bloccata dopo la bancarotta del marchio statunitense e la Ineos ha cancellato l'ordine per il fuoristrada elettrico Fusilier ancor prima di avviarne l'assemblaggio. Inoltre, l'anno prossimo andranno a scadenza le commesse della BMW per la Z4 e della Toyota per la Supra. Infine, il contratto con la Mercedes per la Classe G è confermato solo fino al 2029. Dunque, la Magna si trova nella necessità di individuare nuovi clienti. Non a caso, nei mesi scorsi ci sono state già diverse aperture in tal senso e indiscrezioni sull'avvio di apposite trattative proprio con costruttori cinesi.
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Emissioni 2025 - Honda e Suzuki entrano nel pool Tesla
Diventa sempre più folto l'elenco dei costruttori del maxi pool per le emissioni gestito dalla Tesla: Honda e Suzuki, infatti, hanno comunicato agli uffici della Commissione Europea la decisione di aderire al raggruppamento composto da una ventina di realtà del settore automobilistico. Pool ancora aperto. Secondo un documento pubblicato sui canali di informazione dell'Unione Europea, il pool è ora composto dalla Tesla nel ruolo di "manager" e da diverse società afferenti ai gruppi Toyota, Ford, Mazda, Subaru, Stellantis, Honda e Suzuki , per un totale di venti membri. Tuttavia, il pool, valido per il 2025, risulta ancora aperto e pertanto non è da escludere che l'elenco venga ulteriormente ampliato con l'adesione di altri costruttori. Il meccanismo del pooling è uno degli strumenti previsti dai regolamenti comunitari sugli standard emissivi: consente alle Case automobilistiche di unire le proprie flotte per soddisfare i requisiti e quindi evitare il pagamento delle multe relative a eventuali sforamenti dei limiti di CO2 e già oggi quantificate in diversi miliardi di euro.
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Forum Automotive - Il Piano dAzione europeo non convince
Al Forum Automotive 2025 sul futuro del comparto in Europa, lo spunto della discussione è duplice: il Piano d'Azione presentato il 5 marzo dalla Commissione Europea, e le ipotesi di un futuro militare per le fabbriche automobilistiche a rischio chiusura. "Quel documento convince a metà", spiega Isabella Tovaglieri, eurodeputata della Lega Nord e membro della Commissione Industria. "Le multe alle Case per mancato rispetto dei parametri sulla CO2 non sono state eliminate, come auspicato, ma spalmate negli anni". Da parte sua, Marco Rizzo, coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare, è critico contro Bruxelles e il governo italiano per i riferimenti a una possibile riconversione dell'industria auto verso la difesa: Sarebbe dannosa, perché il nostro Paese non è in grado di metterla in pratica.Peccato originale. L'Unione europea ha sbagliato quando, avendo come obiettivo la transizione ecologica, si è limitata a parlare di sostegno alla domanda e all'occupazione senza mettere in campo misure concrete", osserva Andrea Cardinali, direttore generale Unrae (Unione Case estere in Italia). "In merito alla riconversione bellica, quanto ci vorrebbe per realizzarla?. Perentorio Marco Stella, presidente Gruppo componenti Anfia: Serve la neutralità tecnologica. Per paradosso, molti fornitori italiani che hanno tentato di puntare sull'elettrico sono a rischio".Elettriche sì o no? Plinio Vanini, vicepresidente Federauto (concessionarie), accusa: Col Green Deal è stato ucciso un settore, mandando in confusione il cliente in Italia. In rappresentanza della filiera elettrica è infine intervenuto Fabio Pressi, presidente Motus-E: Il calo delle immatricolazioni non è collegato alla svolta elettrica. A fare da contraltare rispetto ai bassi numeri di e-car vendute in Italia, c'è una struttura di ricarica consistente: bisogna lavorare sulla sensibilizzazione affinché le persone utilizzino le colonnine.
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Gruppo Volkswagen - Audi taglierà 7.500 posti di lavoro in Germania
La direzione dell'Audi e il consiglio di fabbrica hanno siglato un accordo per rafforzare la competitività e la futura redditività delle sedi tedesche della Casa di Ingolstadt. L'intesa estende il piano di salvaguardia della forza lavoro fino al 2033, ma, al contempo, prevede un graduale ridimensionamento degli organici: infatti, è previsto il taglio fino al 2029 di 7.500 posizioni legate ad attività non direttamente collegate alla produzione (amministrazione, marketing e altro ancora). Piano di efficientamento. L'accordo, teso ad affrontare una situazione resa complessa da condizioni economiche sempre più difficili, intensificazione della concorrenza e crescenti incertezze politiche, è focalizzato su una forte riduzione dei costi del lavoro e un aumento significativo della produttività e della flessibilità. A tal fine saranno ridotti la burocrazia, i livelli manageriali e i comitati. Inoltre, verranno rivisti i regimi salariali, anche per la dirigenza, nonchè benefit, bonus e premi. La Casa tedesca, che deve ancora definire nei dettagli le misure di efficientamento e i relativi strumenti, prevede di registrare nel medio termine risparmi per oltre un miliardo di euro all'anno. Gli investimenti. Allo stesso tempo, l'intesa impegna l'Audi a investire circa 8 miliardi di euro fino al 2029 sugli impianti tedeschi. A Ingolstadt verrà prodotto un altro modello elettrico nel segmento entry-level, mentre la prossima Q3 sarà prodotta in collaborazione con lo stabilimento ungherese di Gyr. Infine, per Neckarsulm, si prevede un rafforzamento delle competenze in materia di digitalizzazione nel campo dell'intelligenza artificiale e lo sviluppo dell'architettura per veicoli termici e si sta valutando la possibilità di assegnare un ulteriore modello.
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Goodwood Festival of Speed 2025 - I 60 anni di attività di Gordon Murray
In occasione del Goodwood Festival of Speed 2025 (dal 10 al 13 luglio), Gordon Murray festeggerà 60 anni di attività. Sarà dedicata a lui la tradizionale scultura posizionata fuori dalla Goodwood House; inoltre, saranno presenti all'evento le più importanti auto stradali e da corsa sviluppate dal tecnico inglese per varie Case automobilistiche. Debutto dinamico per la T.50s. La Gordon Murray Automotive (GMA), fondata nel 2017, porterà a Goodwood l'intera gamma attuale composta dai modelli stradali T.50, T.33 e T.33 Spider. L'evento sarà inoltre l'occasione per mostrare per la prima volta in movimento la T.50s Niki Lauda, sviluppata come auto dedicata ai trackday. Sviluppata partendo dalla T.50 stradale, la T.50s sviluppa 735 CV su 852 kg di peso e ben 1.500 kg di downforce.
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Mercedes-Benz - Schäfer: "La Classe A non avrà eredi"
"Ridurre la complessità è un compito fondamentale per noi: per questo portare la famiglia compatta da sette a quattro modelli è stato necessario in questo segmento": è quanto ha dichiarato il direttore tecnico della Mercedes-Benz, Markus Schäfer, a margine della presentazione mondiale della nuova CLA. Il cto è stato categorico nel negare le insistenti indiscrezioni su un eventuale ripensamento riguardo la Classe A, al momento destinata a rimanere senza eredi. "Abbiamo bisogno di modelli che funzionino in tutto il mondo, Cina e Usa compresi: so che la hatchback è la prediletta in Europa, ma non rientrava nei piani e dovevamo fare delle scelte, anche difficili".Formazione a quattro. Le voci attorno a un dietrofront, per il quale spingerebbe una fronda della massima dirigenza della Casa, sembrano dunque di fronte a uno stop definitivo. Che delinea, a questo punto, una gamma non destinata ad andare oltre i quattro modelli. Non solo la Classe A non avrà una diretta discendente (così come le sorelle A Sedan e Classe B, sulle quali non ci sono mai stati dubbi), ma a quanto pare anche l'ipotesi di un'aggiunta inedita alla "squadra" destinata a sfruttare la nuova piattaforma multienergia Mma pare tramontata.Piattaforma specifica per la piccola G. "La baby G non nascerà sulla Mma", ha risposto Schäfer a una domanda di Quattroruote, "perché se avessimo sfruttato la nuova piattaforma non avremmo potuto garantirle le capacità in fuoristrada che una Classe G deve avere. Utilizziamo i moduli disponibili al massimo delle possibilità di condivisione, dai powertrain ai software, ma per la baby G faremo una base specifica", ha aggiunto il capo dell'ingegneria di Stoccarda. "La Mma non ci consentirebbe di montare le ruote del diametro necessario per un modello del genere, né di conferirgli la dovuta altezza da terra".La sequenza dei lanci. La snellita gamma compatta a quattro punte, stando alle informazioni circolate in occasione dell'evento, dovrebbe dunque completarsi in meno di due anni. La CLA sarà seguita dalla variante Shooting Brake, che si è fatta brevemente intravedere alla prima mondiale in veste camuffata e che potrebbe prendersi i riflettori del Salone di Monaco il prossimo settembre, in vista di una commercializzazione entro la fine dell'anno. Il 2026 potrebbe essere l'anno dell'erede della GLB, che sarà seguita dalla nuova GLA, protagonista di un certo ripensamento che la riporterebbe più vicina alla formula originaria, meno da Suv e più da crossover sportiveggiante.La CLA AMG sarà solo elettrica? Forse. L'architettura Mma, naturalmente, darà vita anche a modelli sportivi AMG. Ma a sentire i rumors della vigilia pare che la futura CLA 45 potrebbe essere declinata soltanto in versione elettrica, almeno in un primo momento. La nuova berlina compatta della Stella, impostata sulla piattaforma multi-energia, verrà proposta anche con un nuovo 1.5 turbobenzina mild hybrid a 48 volt, ma l'orientamento attuale sarebbe quello di riservare la sigla di Affalterbach al solo modello a zero emissioni. Non sono esclusi ripensamenti, in ogni caso: il marchio sportivo è tornato sui suoi passi anche di recente, aprendo a un ritorno del V8 sui modelli di fascia media.
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Honda HR-V e:HEV - L'ibrida si aggiorna: ecco i prezzi e le versioni per l'Italia
Honda ha pubblicato i listini della HR-V e:HEV aggiornata, disponibile a partire da 34.500 euro. Il restyling si completa con le specifiche per il mercato italiano, dove sono proposti cinque allestimenti con il powertrain ibrido a benzina con cambio eCVT da 122 g/km di CO2 e 5,4 l/100 km. Cinque allestimenti. Il listino prevede cinque versioni denominate Elegance, Advance, Advance Plus, Advance Style e Advance Style Plus. La versione base offre il pacchetto di Adas Honda Sensing, le finiture nere in plastica e tessuto nero, i sedili anteriori riscaldabili, i sensori di parcheggio, l'infotainment Honda Connect da 9", i vetri posteriori oscurati e i cerchi da 18". L'Advance aggiunge il controllo dell'angolo cieco (BSI), gli abbaglianti automatici, le finiture interne Silver, i sedili e tessuto ed ecopelle, lo specchietto fotocromatico, il volante riscaldato, l'impianto audio con sei diffusori, le prese Usb posteriori e i fendinebbia Led. L'Advance Plus aggiunge i cerchi con finitura Gunpowder, le finiture esterne in tinta e la calandra Crystal Black, mentre la Advance Style adotta le finiture esterne blu, i rivestimenti in ecopelle grigio chiaro e tessuto nero, l'impianto audio Premium, la ricarica wirless e il tetto bicolore in tinta contrastante con mancorrenti. L'Advance Style Plus, infine, offre in esclusiva il tetto panoramico fisso rinunciando ai mancorrenti e le modanature esterne in tinta. Tre nuovi colori. Alla gamma colori si aggiungono tre tinte inedite: Sage Green Pearl, Seabed Blue Pearl e Urban Grey Pearl, che si affiancano alle varianti Platinum White Pearl, Premium Sunlight White Pearl, Crystal Black Pearl e Premium Crystal Red Metallic. Per alcune versioni sono disponibili il tetto Crystal Black o Starry Silver. I prezzi.Honda HR-V e:HEV 1.5 Elegance: 34.500 euroHonda HR-V e:HEV 1.5 Advance: 36.850 euroHonda HR-V e:HEV 1.5 Advance Style: 38.350 euroHonda HR-V e:HEV 1.5 Advance Style Plus: 39.350 euroHonda HR-V e:HEV 1.5 Advance Plus: 39.850 euro
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Modellini - Hummer H2, ingombrante anche in scala
L'Hummer H2, nato con il preciso intento di esagerare in ogni aspetto a scapito della praticità, non ha trovato molta fortuna nemmeno nel settore modellistico. Una versione interessante, però, è quella proposta da Highway61, che propone la versione "Police" resa celebre in campo cinematografico da Jethro Gibbs in alcuni episodi nelle prime stagioni di NCIS. Sostituito successivamente dal grande, ma meno appariscente, Chevrolet Suburban. Il modello è in metallo ed è dotato di sei aperture (quattro porte, cofano e portellone posteriore) che permettono una valutazione approfondita. La verniciatura, in nero lucido, è uniforme e di ottimo livello. Le cromature sono realizzate con cura, specialmente il particolare bull-bar anteriore. Assetto ed altezza sono riprodotti correttamente, trasmettono bene la "mole" dell'auto reale sostenuta da cerchi e gomme di ottima fattura. Le ampie vetrature sono trasparenti cosi come i gruppi ottici anteriori, posteriori e tutte le "luci d'ingombro" di cui il modello è disseminato. Esteticamente si possono apprezzare le proporzioni delle "fughe" necessarie per permetterne le aperture, punto debole solitamente di alcuni modelli: i movimenti sono precisi e gli accoppiamenti in chiusura ben regolati. Aprendo gli sportelli troviamo un abitacolo curato, sia per le sedute che per cruscotto e plancia, ben dettagliati. Seguendo con gli occhi l'enorme tunnel centrale arriviamo al divano posteriore, anch'esso caratterizzato da buoni dettagli. Andiamo a cercare il motore, sollevando il cofano troviamo il possente 6.0 V8 "sintetizzato" con una discreta cura. Il portellone posteriore, una volta aperto rivela l'enorme ruota di scorta. I collezionisti di 1:18 dovranno preparare un ampio spazio in vetrina, esposto aperto o chiuso spicca tra gli altri modelli per altezza e larghezza, come l'auto reale, in vendita nei negozi a 175 euro.
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Foxconn - Accordo "con due Case giapponesi" per le auto elettriche
Nelle scorse settimane si era fatta strada l'ipotesi che la Foxconn, gigante taiwanese dell'elettronica che produce, tra gli altri, anche gli iPhone della Apple, fosse interessata ad acquistare le azioni della Nissan, dopo il fallimento delle trattative con la Honda. Il presidente Young Liu ha smentito questa ipotesi, ma ha detto che entro un paio di mesi potrebbe essere firmata un'intesa con due Case automobilistiche giapponesi per lo sviluppo di veicoli elettrici, senza fare i nomi delle società coinvolte (ma quelli della Nissan e della Honda sembrano i più probabili). Un ruolo tutto da definire. La Foxconn, che negli ultimi anni si è fatta sempre più attiva nel settore automotive (con investimenti in semiconduttori, collaborazioni con Nvidia, Stellantis, Infineon e ZF Group), ha ribadito l'intenzione di non voler diventare un brand automobilistico, ma svolgere il ruolo di fornitore di servizi di design e di produzione conto terzi. Debutto imminente. L'azienda taiwanese sta già lavorando a una serie di veicoli elettrici: l'ultimo presentato in ordine di tempo è la Model D, sviluppata con la collaborazione della Pininfarina, ma nei mesi scorsi aveva già presentato la berlina Model B, la Model E e il pickup Model V, mentre l'arrivo della Model C sul mercato americano dovrebbe avvenire entro la fine del 2025 (idealmente negli Stati Uniti, anche in considerazione dell'escalation sul fronte dei dazi).
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Stellantis - A Verrone arrivano nuovi macchinari: investimento da 38 milioni
Stellantis ha avviato i lavori per allestimento di 56 macchine utensili all'interno dello stabilimento di Verrone, in provincia di Biella. A partire dagli ultimi mesi del 2027, i macchinari produrranno componenti per la costruzione dei moduli di propulsione elettrica (EDM) che vengono già assemblati in vari impianti del gruppo in Europa. Gli investimenti. I lavori, sostenuti da un investimento da oltre 38 milioni di euro, rientrano nelle attività propedeutiche alla realizzazione del Piano Italia, presentato lo scorso 17 dicembre al Mimit. A Verrone, che l'anno scorso ha sfornato oltre 200 mila cambi, lavorano circa 350 dipendenti: dal sito usciranno alberi e ingranaggi in acciaio per le motorizzazioni elettriche delle future vetture della piattaforma Stla Small. L'obiettivo è produrre a regime oltre 400 mila pezzi all'anno, ma Stellantis evidenzia come si "stia già valutando un aumento, negli anni successivi, di ulteriori 200 mila componenti", ovviamente in base a quello che sarà l'andamento del mercato automobilistico europeo. "Questo investimento è in sincronia con le altre attività che stiamo sviluppando in diversi mercati europei per proiettarci nel futuro", commenta il responsabile delle attività europee Jean Philippe Imparato. "L'impegno per Verrone ribadisce ancora una volta le competenze professionali e l'impegno delle persone che lavorano in tutti gli impianti italiani di Stellantis, senza distinzione tra produzione di autovetture, veicoli commerciali, componenti, motori e cambi".
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BMW - In arrivo lintegrazione con i dispositivi Huawei
Dal 2026 le BMW prodotte in Cina integreranno nel loro infotainment il supporto per i dispositivi Huawei, offrendo una soluzione di connettività nativa per gli smartphone dotati del sistema operativo HarmonyOS. La connessione all'auto passerà attraverso l'app HiCar, sviluppata dal colosso della tecnologia cinese. Arriveranno nuove app. Alla luce dell'accordo di collaborazione tra le due case, la BMW e la Huawei svilupperanno applicazioni congiunte per i dispositivi Huawei, con l'obiettivo di migliorare la collaborazione tra diversi ecosistemi software e promuovere l'integrazione profonda dei partner cinesi all'interno del sistema di innovazione globale di BMW, spiega la Casa tedesca in una nota.
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Carburanti - Extragettito di 1,2 miliardi col riordino delle accise
Lo Stato otterrà un extragettito di 1,2 miliardi in cinque anni grazie al riordino delle accise: la tassa sul diesel salirà mentre quella sulla benzina scenderà in ugual misura, con il primo che viene venduto molto più dell'altra. Lo ha calcolato l'Unem (Unione energie per la mobilità) tenendo conto di numerosi fattori, fra cui la crescita dei consumi della verde, e le esenzioni all'incremento del gasolio per i settori trasporti e agricoltura. Il risultato è la differenza fra gli 1,93 miliardi derivanti dall'aumento sul diesel e gli 830 milioni persi per l'abbassamento delle aliquote sulla benzina. Al di là della matematica, il provvedimento stesso certifica l'incasso, parlando di maggiori risorse derivanti dalle variazioni delle aliquote. Evoluzione. Attualmente, l'accisa sulla benzina ammonta a 0,7284 euro/litro, contro 0,6174 del diesel. Il 13 marzo, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo che prevede l'allineamento in cinque anni delle due tasse, con una manovra di un centesimo o 1,5 centesimi al litro ciascun anno, per ridurre i sussidi ambientalmente dannosi. Grosso modo, il 50% delle risorse incassate in più finanzierà il rinnovo contrattuale degli autoferrotranvieri.
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Maserati - GranTurismo e GranCabrio verso Modena
Stellantis avrebbe in programma di spostare le produzioni Maserati dal complesso di Mirafiori a Modena: lo scrive l'agenzia Bloomberg, sottolineando che il trasferimento delle GranTurismo e delle GranCabrio nell'impianto storico del Tridente rientra in un più ampio piano per rendere il sito emiliano un polo per modelli di fascia alta. A Torino, invece, i maggiori volumi previsti per l'ormai imminente Fiat 500 ibrida andrebbero a compensare la perdita delle due Maserati. Motivazioni strategiche e politiche. Il trasferimento sarebbe funzionale al piano di rilancio del Tridente, su cui sta lavorando il responsabile Santo Ficili, e in particolare alla necessità di migliorare il tasso di utilizzo delle fabbriche italiane di Stellantis dopo un 2024 caratterizzato da un drastico calo delle produzioni (proprio Modena, secondo il report annuale della Fim-Cisl, ha chiuso il 2024 con un crollo dei volumi produttivi del 79,1%). L'agenzia americana, che descrive il trasferimento anche come l'ennesimo tentativo del presidente di Stellantis, John Elkann, di ricucire i rapporti con il governo italiano, non esclude la prossibilità che a breve emergano maggiori dettagli sui piani del gruppo per l'Italia: il 19 marzo, infatti, è prevista in Parlamento un'audizione dello stesso Elkann.
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Incidenti - Vittime della strada in calo del 20,4%
Da quando il Codice della Strada è stato riformato, ossia da metà dicembre 2024 a metà marzo 2025, i dati della sinistrosità sono in miglioramento rispetto allo stesso periodo precedente: in tre mesi, 238 vittime (-20,4%), 5.712 incidenti (-5,5%) e 8.407 feriti (-9%). quanto emerge dai report di Polizia Stradale e Carabinieri, condivisi dal Viminale col ministero delle Infrastrutture. Gli effetti delle nuove regole si potranno comunque misurare meglio su un arco temporale più ampio, analizzando in futuro anche i resoconti delle Polizie Locali, non appena disponibili. Smartphone. In quei tre mesi, il 50% delle 17.607 multe con patenti sospese dalle Forze dell'ordine riguarda la guida con telefonino in mano, che è una delle novità principali in vigore dal 14 dicembre 2024: verbale di 250 euro, stop immediato della licenza tra 15 giorni e due mesi, e taglio di cinque punti. Prima della riforma del Codice, invece, 165 euro e meno cinque punti: solo con la recidiva nel biennio scattava l'alt alla patente da uno a tre mesi.
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Volkswagen-Faw - Rilancio in Cina con nuovi modelli
A partire dal 2026 la joint venture tra la Volkswagen e il gruppo Faw (uno dei quattro principali costruttori cinesi) lancerà sul mercato undici nuovi modelli, progettati e sviluppati esclusivamente per la il mercato locale. Anche la prima Jetta elettrica. L'accordo, firmato a Wolfsburg, prevede sei modelli elettrici, due ibridi plug-in, due con range extender e un modello a benzina. Nel 2026 arriverà la prima Jetta completamente elettrica. Il brand Jetta, utilizzato solo in Cina, è stato lanciato nel 2019 e fino a questo momento ha prodotto versioni rimarchiate di modelli Volkswagen e Seat, assemblate nello stabilimento di Chengdu.
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