Elettriche cinesi - Quasi pronto l'accordo sui dazi europei
Il Consiglio Europeo degli ultimi due giorni avrebbe dovuto affrontare il tema dei dazi all'importazione di auto elettriche prodotte in Cina, ma alla fine la questione non è entrata tra i punti all'ordine del giorno ed è stata rinviata ai primi giorni di ottobre. Il motivo? A rivelarlo è stato un portavoce del ministero del Commercio cinese, secondo il quale Pechino e Bruxelles hanno concordato di risolvere la disputa, definendo un meccanismo per la vendita delle auto a batteria del Dragone nei Paesi Ue: in sostanza, i cinesi si sono impegnati a commercializzare i propri prodotti a prezzi superiori a dei livelli minimi ancora da definire.
Trattative in corso. "I tecnici di entrambe le parti stanno negoziando un piano di impegni su prezzi flessibili e facendo ogni sforzo per raggiungere un consenso su una soluzione quadro prima della decisione definitiva dell'Ue", ha spiegato un portavoce di Bruxelles, precisando che l'accordo è stato raggiunto dal ministro del Commercio, Wang Wentao, durante il suo colloquio col vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis. Dalla stessa commissione non sono arrivate conferme sull'accordo: subito dopo il vertice tra Wentao e Dombrovskis, Bruxelles si è limitata a parlare di valutazioni in corso su un meccanismo per controllare i prezzi e i volumi delle importazioni. A ogni modo, le parti hanno concordato di portare avanti le trattative anche nel caso di via libera da parte del Consiglio Ue. A tal proposito, nel regolamento che sarà votata dai Paesi membri sarà inserito uno specifico emendamento per consentire il proseguimento dei colloqui.
Milano - Area C e Area B, le novità dall'1 ottobre
Dall'1 ottobre 2024 l'Area C di Milano sarà vietata anche alle auto benzina Euro 3, con deroga fino al 2025 per i residenti nella Ztl centrale a pagamento. Oggi le vetture più inquinanti sono già escluse, con ulteriori restrizioni previste nei prossimi anni, come da calendario: il prossimo passo? Dall'1 ottobre 2027, stop ai veicoli a benzina Euro 4. Restano le solite regole, ossia accesso gratuito (fra l'altro) per le elettriche e per le ibride con emissioni di CO2 sotto 100 g/km. Gli altri versano un ticket di 7,5 euro (50 ingressi gratuiti per i residenti, poi 3 euro). Le telecamere sono attive da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (festivi esclusi), ma c'è una seconda novità in arrivo: il Comune intende estendere il pagamento nei weekend, forse nel 2025. Per chi sgarra, multa di 95 euro (83 più le spese di notifica).
Area B, cosa cambia. La giunta Sala pensa a un giro di vite contro le deroghe dell'Area B, la grande Zona a traffico limitato non a pagamento da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (festivi esclusi): stando a indiscrezioni, il 30 settembre 2024 potrebbe essere l'ultimo giorno di permessi speciali per determinate categorie, che dall'1 ottobre non potranno più entrare nella Ztl con vetture non ammesse. Nel mirino lavoratori turnisti, autoscuole, agenti di commercio, volontari di associazioni sociosanitarie, medici e pediatri. Novità anche per le moto: l'1 ottobre 2025 scatteranno i divieti d'accesso nell'Area B per le moto miscela Euro 2, gasolio Euro 2, benzina Euro 0 e 1. Non verranno ulteriormente rimandati. Come per l'Area C, il verbale di 95 euro arriva a casa del proprietario del mezzo entro 90 giorni dall'infrazione: occhio alle violazioni seriali, multiple, a carico di chi dimentica tutte le nuove regole.
Stellantis - Si concretizza il progetto della gigafactory di Saragozza
Automotive Cells Company ha messo da tempo in standby i progetti delle gigafactory di Kaiserlautern e Termoli a causa di alcuni problemi, tra cui la necessità di adattare i propri piani al rallentamento delle vendite di elettriche e le difficoltà di sviluppare soluzioni chimiche a basso costo e affidabili per le batterie: è la dimostrazione di come l'Europa non abbia le tecnologie necessarie per l'elettrificazione. Al contrario, come è ormai risaputo, della Cina. Non è un caso se Stellantis, di fronte ai ritardi della sua joint venture con Mercedes e Total, si starebbe affidando sempre più al Dragone per le forniture di batterie e altre iniziative. In Francia, si parla di BYD quale fornitore di riferimento per gli accumulatori delle Peugeot e-3008 ed e-5008, mentre in Spagna danno ormai per certo un progetto da 3 miliardi di euro per realizzare una gigafactory a Saragozza.
Gli ultimi scogli. Secondo El Mundo, l'iniziativa è ormai entrata "nella sua fase finale" anche se mancano un paio di questioni da risolvere. Una riguarda il via libera dell'azienda cinese, ancora preoccupata dalle conseguenze, soprattutto politiche, della disputa tra Bruxelles e Pechino sui dazi all'importazione di elettriche cinesi. La seconda coinvolge il governo spagnolo e, in particolare, la concessione di nuovi aiuti nel quadro dei programmi Perte Vec dedicati alla produzione di batterie: l'ultimo bando mette a disposizione 300 milioni di euro e il primi 53 milioni sono stati assegnati a Renault, Lifthium Energy Cantabria e Gestamp. Per la restante parte, magari con qualche aggiunta come avvenuto per la fabbrica della Volkswagen a Sagunto, non è escluso un annuncio a breve. Infatti, l'8 ottobre prossimo e proprio a Saragozza, si terrà un evento di settore alla presenza del re Felipe VI.
Dongfeng - Le richieste cinesi per gli investimenti in Italia
Il confronto tra il governo italiano e la Dongfeng per un eventuale insediamento industriale dei cinesi in Italia non è ancora arrivato a un accordo, nonostante siano ormai passati diversi mesi e non siano mancati i colloqui tra le parti. Della questione se ne occupa il Corriere della Sera con un articolo incentrato sugli "effetti collaterali di un eventuale accordo con un piccolo produttore di auto elettriche del tutto controllato dallo Stato e dal partito: la Cina di rado accetta un'intesa senza porre le proprie condizioni. E queste ultime sono sempre di carattere strategico. Non solo finanziario o industriale". Si tratta, secondo il quotidiano, di condizioni "pesanti".
Le condizioni. I cinesi avrebbero "iniziato a sollecitare il governo" su un ruolo nelle infrastrutture di telecomunicazioni italiane per Huawei, colosso da tempo finito nel mirino di Washington e Bruxelles per i sospetti legami con il partito comunista e l'intelligence di Pechino. Un'altra questione delicata riguarda l'intelligenza artificiale, uno dei temi affrontati dal presidente del consiglio Giorgia Meloni nel corso del recente vertice con il presidente cinese Xi Jinping: "I negoziatori cinesi hanno chiesto all'Italia di attivare una mappatura della nuova tecnologia nel Paese, ufficialmente per capire dove e come si potrebbe approfondire la cooperazione bilaterale", continua il Corriere. In più, il ministro del Commercio, Wang Wentao, ha chiesto agli italiani di opporsi esplicitamente ai dazi europei sulle elettriche, incontrando però il netto rifiuto del nostro governo. "Insomma, il progetto di Dongfeng in Italia sembra sempre più in salita, anche per i dubbi dello stesso costruttore cinese", conclude il quotidiano. Cosa che potrebbe anche "non essere un gran danno", visto che il gruppo "ha in mente dei centri di assemblaggio di pezzi 'made in China'", con una "quota di componenti italiane ridotta e a basso valore aggiunto".
Sondaggio - Auto elettriche: dicci la tua
Lo stop alle vendite di vetture tradizionali nel 2035, deciso dall'Europa, è al centro delle discussioni politiche e delle strategie dei costruttori: il governo italiano preme per rivedere il blocco, e non è il solo. In un quadro economico sempre più complesso, difficile anche per i colossi storici, le auto elettriche sono il nodo principale su cui si giocherà il futuro dell'automobile.
A voi la parola. Questa situazione di incertezza coinvolge direttamente gli automobilisti: ecco perché Quattroruote, da sempre attenta a leggere la realtà con occhio critico e imparziale, ha deciso di chiedere agli italiani un'opinione più precisa sulle auto a batteria, sui relativi pro e contro, sondando timori, perplessità, entusiasmi e ragioni di un acquisto fatto, da fare o mancato. O che non ci sarà mai. Dunque, fateci sapere cosa pensate davvero delle auto elettriche: cliccate sul link qui sotto per rispondere alle nostre domande, basterà un minuto.
Fiat - In Brasile debutta la serie speciale Tributo 125
Per festeggiare i 125 anni della Fiat, la filiale brasiliana della Casa Torinese ha lanciato una serie speciale, chiamata Tributo 125, destinata a tutta la gamma commercializzata in Brasile, e che comprende Argo, Pulse, Fastback, Strada e Toro. Oltre a elementi comuni come colori e cerchi, ciascun modello avrà una dotazione che comprende gli optional e gli accessori più richiesti dai rispettivi clienti.
Elementi comuni. Per tutti i modelli la carrozzeria può essere in colore Alaska White perlato con tetto nero a contrasto, normalmente non disponibile a listino. Ancora, tanti i dettagli in plastica nera come passaruota (dove disponibili), paraurti e mascherina, oltre al logo e al lettering del modello. Gli altri elementi distintivi sono i cerchi di lega bruniti, il badge della serie speciale sui parafanghi anteriori e il logo con le quattro strisce inclinate rifinito in bronzo sulle mascherine. All'interno, tutta la gamma Tributo 125 offre la fascia centrale della plancia in color bronzo, infotainment con schermo centrale e climatizzatore automatico.
Fiat Argo. La compatta a cinque porte offre i rivestimenti in pelle per sedili e volante, avviamento senza chiave, cerchi di lega da 15, fendinebbia, sensori di parcheggio e telecamera posteriore. Il prezzo di questa versione è di 93.990 real brasiliani, pari a poco più di 15.500 euro.
Fiat Pulse. La Suv compatta Pulse aggiunge sedili e volante in pelle, cerchi di lega da 17, fendinebbia, retrocamera posteriore, infotainment da 10,1, avviamento senza chiave. Prezzo da 128.990 real, poco più di 21mila euro.
Fiat Fastback. La Suv-coupé aggiunge alla dotazione della Pulse anche l'apertura e la chiusura senza chiave, l'accensione da remoto tramite app, il freno di stazionamento elettrico e interni scuri. Il prezzo di questa versione è di 133.990 real, ossia 22.100 euro.
Fiat Strada. Il pick-up bestseller del mercato brasiliano è basato sulla versione Volcano con cambio automatico, a cui si aggiungono il clima automatico, la telecamera posteriore, le palette del cambio al volante, gli interni scuri, i sedili in tessuto/pelle e il tetto in color nero lucido. Il prezzo di listino è di 134.990 real brasiliani, che al cambio attuale corrispondono a poco più di 22mila euro.
Fiat Toro. Anche per il più grande pick-up Toro la versione Tributo 125 è basata sull'allestimento Volcano con cambio automatico, con l'aggiunta dell'infotainment da 10,1, telecamera posteriore e sistemi di aiuto alla guida. Completano la dotazione interni scuri, cerchi di lega bruniti, volante in pelle, sedili in tessuto e pelle e tetto nero lucido. Prezzo di 184.490 real, poco più di 30mila euro.
Subaru Crosstrek - Integrale permanente - VIDEO
Fuoristrada per vocazione. Alcuni marchi automobilistici sono indiscutibilmente legati all'off-road e Subaru è uno di questi. La nuova Subaru Crosstrek, che sostituisce la precedente XV, si presenta con la trazione integrale permanente, una caratteristica sempre più rara in questo segmento: tramite il sistema X-Mode, l'elettronica aiuta a gestire la distribuzione della coppia tra le quattro ruote in presa costante, sfruttando i freni per adeguarsi alle diverse situazioni. Le nostre prove off-road a Vairano, tra rampe, pendenze laterali e un impegnativo trial, hanno messo alla prova questa tecnologia, mostrando come la Crosstrek possa affrontare terreni impervi senza particolari difficoltà, nonostante non sia un veicolo specialistico.
Interni rinnovati. All'interno, la Crosstrek è moderna: un unico schermo da 11,6 pollici integra tutte le informazioni necessarie, comprese le funzioni per il fuoristrada come l'inclinometro e il monitoraggio della trazione integrale. I nuovi gruppi ottici a Led, presenti su tutti i fari, migliorano la visibilità.
Fedele alla tradizione. Il motore è un altro grande classico della Subaru: conta su un quattro cilindri boxer a cilindri contrapposti, ad aspirazione naturale. Non si rivela particolarmente prestante (la potenza è di 136 CV) ma resta adeguato alle necessità tecniche del veicolo. Su strada, la Crosstrek è sicura e confortevole, ma è in off-road che la trazione integrale permanente fa la differenza, garantendo una stabilità notevole anche nelle condizioni più impegnative. Gli angoli di attacco e uscita migliorati, insieme all'altezza da terra di 22 cm, permettono di superare ostacoli che metterebbero in difficoltà molte Suv compatte. Non ci si deve attendere le performance di un veicolo puramente fuoristradistico, soprattutto nelle situazioni più impegnative, ma quello che c'è nella Crosstrek basta e avanza alla grande per avventurarsi in luoghi ben più impervi delle strade di tutti i giorni. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.
Hyundai - La Inster porta la cultura coreana a Milano
Per vederla su strada dovremo aspettare il prossimo anno, quando arriverà nelle concessionarie con prezzi attorno ai 25 mila euro, ma la Hyundai Inster è già a Milano (in anteprima italiana). La Casa di Seul, infatti, ha organizzato un'esibizione dedicata alla cultura coreana, mettendo al centro dell'esposizione proprio la piccola elettrica da 3 metri e 83, che si potrà vedere e toccare con mano dal 26 al 29 settembre alla Casa degli Artisti (Corso Garibaldi, 89/A). L'ingresso alla mostra è gratuito e sono previste delle esperienze esclusive, dalla K-Beauty experience con Yepoda a due serate (venerdì e sabato) tra musica e cibo coreani.
La star della mostra. L'esposizione ha come protagonista la piccola Hyundai Inster, che in Italia verrà proposta nelle versioni Standard Range, con batteria da 42 kWh (circa 300 km d'autonomia) e un motore elettrico da 97 CV, e la Long Range con accumulatori da 49 kWh per circa 350 km di range e 115 CV di potenza (0-100 in 10,6 secondi e 150 km/h di velocità massima). Entrambe offrono di serie due display da 10,3" e tante soluzioni pensate per rendere questa Bev pratica nella vita di tutti i giorni, dai numerosi ganci portaborse al divanetto scorrevole, che consente di passare da 238 a 351 litri di spazio utile per i bagagli. A disposizione, tra le varie dotazioni di sicurezza, anche la guida assistita di livello 2.
Formula 1 - Ricciardo fuori dalla Racing Bulls, al suo posto Lawson
La carriera di Daniel Ricciardo in Formula 1 è ufficialmente finita: per citare una delle ultime dichiarazioni dell'australiano, il lieto fine non c'è stato. Il team Visa Cash App RB ha ufficializzato poco fa che Liam Lawson prenderà il suo posto e sarà in pista al volante della VCARB 01 già dalla prossima tappa negli Stati Uniti.
Gli occhi non mentono. La notizia, a dirla tutta, non coglie di sorpresa; la conferma di questa separazione era già chiaramente leggibile tra le parole dell'australiano dopo la gara di Singapore. Parole rotte dall'emozione e da lacrime trattenute a stento. Ma anche quell'applauso finale e gli abbracci con i membri del team, una volta ritornato in hospitality, avevano quel retrogusto amaro di chi sa ma non può parlare. Ricciardo non è il primo pilota della famiglia Red Bull a fare i bagagli a stagione in corso e non sarà neppure l'ultimo, la storia lo insegna. E in mondo così competitivo e spietato come quello della Formula 1 può anche essere giustificabile: che piaccia o meno, sono i risultati in pista a garantire un futuro a un pilota e spesso le giustificazioni (o le pressioni degli sponsor) non bastano. Sorprende però il modo in cui è stata gestita la cosa, perché è stato un addio gestito a denti stretti. I motivi dietro alla decisione sono fortemente legati a questioni contrattuali con Lawson, ma di fatto a Daniel è stato inutilmente impedito di godersi un ultimo ballo e ricevere il meritato tributo che avrebbe meritato. Uno scivolone della famiglia Red Bull sotto il profilo della comunicazione che ha suscitato un malcontento degli appassionati, riversatosi velocemente sui social.
Ha vinto meno di quanto meritasse. Al di là dell'aspetto umano, i numeri di Ricciardo in questi ultimi anni non sono stati alla sua altezza. Nell'insieme, dal 2011 a oggi, ha disputato 257 Gran Premi, ottenendo 3 pole position e 8 vittorie. Di queste, sette le ha ottenute proprio con Red Bull Racing, mentre l'ottava - quella di Monza 2021 - l'ha conquistata con la McLaren, squadra che ha preferito pagargli un anno di stipendio per tenerlo fermo e far debuttare Piastri. 32 sono i piazzamenti a podio dell'australiano e 17 i suoi giri più veloci, l'ultimo dei quali segnato proprio all'ultimo giro della sua carriera: 1:34.486 ; un tempo che è ora il giro record del Marina Bay Street Circuit. "Sapevo che Singapore sarebbe stato l'ultimo capitolo della mia storia in Formula 1", ha detto Ricciardo. "Ho cercato di godermelo. Ho provato a diventare campione del mondo, ma non ci sono riuscito. Non posso essere troppo duro con me stesso, sono contento di quanto sono riuscito a fare. Non c'è tristezza, né rimpianto riguardandomi indietro. Sono tranquillo e orgoglioso della mia carriera".
Spazio ai giovani. Ad Austin, nel garage accanto a Yuki Tsunoda, ritroveremo così Liam Lawson. Il neozelandese ha 22 anni e la scorsa stagione - proprio in sostituzione dell'infortunato Ricciardo - ha avuto l'occasione di sfoggiare il suo talento disputando cinque gare perfette. Liam corre da quando aveva sette anni e durante a sua permanenza in F3 è riuscito a far colpo sui talent scout del Red Bull Junior Driver Programme, garantendosi il supporto necessario per proseguire verso la F1. Il suo coinvolgimento in Racing Bulls per il 2025 era ormai dato per scontato; invece, lo vedremo subito in pista per l'ultima parte di questa stagione.
McLaren - L'erede della P1 debutta il 6 ottobre
Il 6 ottobre McLaren presenterà la sua nuova hypercar. Dimentichiamo per un attimo le serie speciali come Senna e Speedtail: quella che sarà svelata è l'erede delle McLaren stradali con il numero 1, ovvero F1 e P1, destinata quindi a lasciare un segno indelebile nella storia del marchio e nei garage dei collezionisti, andando al contempo a confrontarsi con la nuova supersportiva della Ferrari, il cui debutto è atteso nelle prossime settimane.
Powertrain e design di nuova generazione. In base alle indiscrezioni circolate nei mesi scorsi, la nuova sportiva, nome in codice P18, dovrebbe portare al debutto un design destinato a segnare il nuovo corso dei modelli futuri e un inedito powertrain ibrido basato su un V8 completamente nuovo. Il video teaser della Casa di Woking non mostra nulla della vettura: insieme alla F1 e alla P1 vediamo personaggi di spicco come Zak Brown, Oscar Piastri e Lando Norris, oltre ad alcuni tecnici coinvolti nel progetto.
Marelli - Chiesta la Cig per l'impianto di Bologna: lavoratori in sciopero
A neanche due mesi dalla chiusura delle vertenza di Crevalcore, si apre un nuovo fronte sindacale per la Marelli. L'azienda di componentistica ha avviato una procedura di cassa integrazione per nove settimane, a partire dal 21 ottobre, per i lavoratori dello stabilimento di via del Timavo a Bologna. Il ricorso agli ammortizzatori sociali, che interessa la divisione Propulsion Solutions e prevede la riduzione di una giornata di lavoro alla settimana, con il passaggio da 40 a 32 ore lavorative, ha scatenato la reazione di operai e impiegati: in almeno duecento, su una forza lavoro totale di 526 persone, hanno incrociato le braccia, partecipando allo sciopero di un'ora indetto dai sindacati e al relativo presidio davanti ai cancelli dell'impianto.
Sindacati in allerta. Duro il commento dei rappresentanti dei lavoratori, in vista di un incontro con la direzione aziendale in programma per il 30 settembre prossimo: "La cassa integrazione è motivata con un calo del lavoro e delle commesse, ma il calo non c'è stato, non abbiamo perso una commessa", dicono Fim, Fiom, Uilm e Aqcf (Associazione quadri, capi e impiegati ex Fia). "Riteniamo gravissimo che ancora una volta i costi della crisi dell'automotive vengano scaricati su lavoratori e lavoratrici. Bologna, in questi anni, ha affrontato una pesante riduzione di organico, nessun ripristino del turnover, cancellazione dei contratti di consulenza, smaltimento ferie nell'anno in corso e infine la cassa integrazione", aggiungono le sigle sindacali, esprimendo "forte preoccupazione per la tenuta del sito di Bologna: dal 2019 a oggi il numero dei dipendenti è stato dimezzato. Quest'anno ci era stato promesso che sarebbero state fatte assunzioni per sostituire il personale uscito. Non sono state mai fatte". Peraltro, tra i lavoratori stanno serpeggiando ulteriori timori. A segnalarli è stata la consigliera regionale di Europa Verde, Silvia Zamboni, secondo la quale da inizio mese circolano voci su un "depotenziamento delle attività che verrebbero delocalizzate in India e Brasile, nonostante la Marelli abbia in pancia importanti accordi con imprese europee come la Porsche".
Gruppo Renault - A Parigi la nuova Renault R4, la R17 restomod e la Dacia Bigster
Il gruppo Renault sarà presente in forze al salone di casa, il Mondial de l'Auto di Parigi 2024 che si terrà dal 14 al 20 ottobre. Presso il Paris Expo di Porte de Versailles saranno infatti allestiti cinque stand, uno per ogni brand del gruppo (Renault, Dacia, Alpine, Renault Pro e Mobilize), pronti a ospitare sette anteprime mondiali e due concept car.
Le novità Renault. Dopo la R5, che ha dominato la scena dello stand Renault nel 2022, quest'anno tocca alla R4, reboot in salsa crossover della storica berlina nata negli anni Sessanta (e anticipata dal prototipo 4Ever Trophy presentato due anni fa). La nuova R4 sarà una elettrica di segmento B, sviluppata in collaborazione con Ampere, destinata a completare la gamma dei nuovi veicoli elettrici della Renault, iniziata con la R5 e che proseguirà nei prossimi mesi con la nuova Twingo, destinata al segmento delle citycar.
C'è anche la restomod. Allo stand saranno presenti la Renault Scénic elettrica, già Auto dell'anno 2024, le Suv Symbioz e Rafale per la gamma E-Tech full hybrid, e la bellissima restomod elettrica R17 realizzata con la collaborazione del designer Ora-to. Non ancora annunciata, infine, una concept che anticipa il futuro del brand per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione.
Dacia. La Casa di Mioveni porterà a Parigi l'intera gamma rinnovata, che comprende la nuova Duster, il restyling della compatta elettrica Spring, la Sandero e la Jogger. Il palcoscenico francese sarà l'opportunità per la presentazione ufficiale della Bigster, la nuova Suv di segmento C (sarà lunga 4,6 metri) basata sulla piattaforma Cmf-B. Allo stand sarà presente anche il prototipo Sandrider, che prenderà parte alla Dakar 2025.
Alpine. Per il brand sportivo la principale novità è la presentazione della A390_, concept che anticipa la versione definitiva di una nuova fastback elettrica, che verrà prodotta a Dieppe nel 2025 e arriverà sul mercato a cavallo con il 2026. A Parigi sarà presente la compatta sportiva A290, realizzata sulla base della R5, insieme al nuovo prototipo della Alpenglow Hy6, che dal quattro cilindri in linea da 304 CV alimentato a idrogeno passa a una configurazione V6. La line-up dello stand Alpine è completata dalla A110 e dalla monoposto di F1 A524 attualmente impegnata nel campionato del mondo.
Mobilize. La divisione del gruppo Renault dedicata alla mobilità sostenibile presenterà le versioni definitive dei quadricicli elettrici Duo e Bento (quest'ultimo destinato al trasporto merci), già anticipate al salone di due anni fa, insieme a diverse nuove soluzioni di ricarica, tra cui la Mobilize Powerbox per le colonnine domestiche.
Renault Pro+. La divisione dedicata ai veicoli commerciali presenterà un concept che anticipa le linee e lo stile dei prossimi modelli, insieme all'ultimo prototipo del Master H2-Tech a idrogeno, sviluppato dalla Hyvia, joint venture tra il gruppo Renault e la Plug.
2035 - Sussidi, incentivi, neutralità tecnologica: il piano italiano per l'auto
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha presentato agli omologhi europei, riuniti a Bruxelles per il Consiglio Competitività dell'Ue, le linee guida della proposta italiana per una nuova politica industriale del settore automotive. Il piano è coerente con le indicazioni del recente rapporto di Mario Draghi, ma per ora non è stato definito nella sua interezza: sarà formulato in un 'non-paper' con gli altri Paesi che condividono i contenuti della proposta. Tale proposta è incentrata su alcuni capisaldi più volte oggetto degli interventi dello stesso Urso, tra cui la neutralità tecnologica, fondi comuni per accompagnare le imprese nel processo di transizione e incentivi per i consumatori.
European Automotive Act. Nel suo intervento, il ministro ha sostenuto la necessità di introdurre un "European Automotive Act", partendo dalla nota richiesta di anticipare dal 2026 ai primi mesi del 2025 la presentazione dei report sul settore previsti dal Regolamento sulle emissioni di CO2 per i veicoli leggeri: in pratica, l'attivazione della clausola di revisione (condivisa anche da Romania, Repubblica Ceca, Malta, Lituania e Slovacchia nel corso della discussione in Consiglio), con il fine di riesaminare le modalità che porteranno al bando delle vendite di auto diesel e benzina nel 2035. A tal proposito, il governo italiano considera raggiungibile la scadenza, ma a patto che si realizzino tre condizioni fondamentali: istituire un fondo di sostegno per l'intera filiera e per i consumatori che acquistano vetture elettriche prodotte in Europa; adottare un approccio che favorisca la neutralità tecnologica, riconoscendo un ruolo importante ai biocarburanti, agli e-fuel e all'idrogeno; definire una strategia per garantire l'autonomia europea nella produzione di batterie, utilizzando materie prime critiche estratte e lavorate nel continente.
Il settore non può aspettare. "Il rischio concreto che corre il settore è la scomparsa di interi segmenti industriali e la distruzione di numerosi posti di lavoro" ha detto Urso. "Se non interveniamo subito, tra qualche mese troveremo in piazza gli operai dell'industria europea, così come avvenuto qualche mese fa con gli agricoltorii. Come dice Draghi, è necessario affrontare la tematica senza paraocchi, senza ideologie, ma con una visione di neutralità tecnologica. Altrimenti l'Europa non reggerà la sfida. Dobbiamo quindi rivalutare il quadro in cui sono state assunte nel 2023 le decisioni correlate al settore dell'auto: i dati che emergono e gli allarmi che ci sono lanciati dall'industria automobilistica e dai sindacati sono già eloquenti e sufficienti per trarre un primo bilancio. Per questo, l'Italia intende accelerare il percorso creando nuove condizioni, affinché siano raggiunti gli obiettivi". Tra l'altro, la proposta italiana riguarda anche altri settori strategici, come l'acciaio e la chimica: per il governo è necessario non compromettere la competitività delle imprese europee e serve garantire che la decarbonizzazione sia sostenibile dal punto di vista produttivo. Inoltre, in linea con i suggerimenti di Draghi, il ministro ha proposto la creazione di un Fondo per la Competitività, una semplificazione degli Ipcei (grandi progetti di interesse comune nell'ambito della ricerca), la creazione di un nuovo strumento di politica industriale pensato per rispondere alle esigenze delle Pmi, una riduzione degli adempimenti normativi e la promozione del marchio "Made in Europe".
Stellantis - Leasys fornitore unico delle forze di polizia per 18 mesi
Una gara indetta da Consip per cinque lotti dai veicoli pari a 15.300 unità complessive fra vetture e veicoli commerciali in noleggio a lungo termine, destinati alle polizie locali e alle forze di sicurezza italiane, è stata vinta da Leasys. La società di locazione del gruppo Stellantis e di Crédit Agricole Personal Finance & Mobility, aggiudicandosi il contratto per un valore complessivo di 340 milioni di euro, annuncia di diventare così l'unico fornitore di mobilità per la pubblica amministrazione per 18 mesi a partire da ottobre. Gli oltre 15 mila veicoli si aggiungono ai 30 mila che Leasys già gestisce per la PA attraverso il proprio dipartimento Public administration & institutional sales.
Trenta modelli, tre alimentazioni. L'accordo quadro riguarda l'intero territorio italiano e comprende 4.300 citycar, 2.500 vetture compatte, 2.500 veicoli commerciali, 1.200 auto con allestimento per la polizia locale e 4.800 allestite per le forze di sicurezza, di 30 diversi modelli.Il 90% dei mezzi appartiene a marchi Stellantis, principalmente con motori ibridi, più una quota di vetture elettriche e di commerciali termici.
Tesla - "We, Robot": il 10 ottobre la presentazione del robotaxi di Musk
La Tesla ha cominciato a spedire ai suoi azionisti e alla stampa gli inviti per l'evento We, Robot, che si terrà il prossimo 10 ottobre presso gli studi Warner Bros di Los Angeles, e nel corso del quale Elon Musk presenterà i robotaxi a guida autonoma della Casa americana. Il nome dell'evento è un chiaro rimando alla raccolta I, Robot di Isaac Asimov, nella quale sono state introdotte le famose tre leggi della robotica.
Le informazioni fino a questo momento. Quella dei robotaxi a guida autonoma è l'ultima scommessa di Elon Musk: una tecnologia che verrà inizialmente sviluppata e testata su un numero ridotto di veicoli, per poi essere resa disponibile sulla gamma delle auto elettriche della Casa americana. Il prossimo 10 ottobre dovrebbe essere mostrato il prototipo di un nuovo veicolo, privo di volante e pedali, e che nelle linee - anticipate in un video dei mesi scorsi - potrebbe richiamare il pick-up Cybertruck. Le novità più attese e importanti saranno però sotto il cofano, e riguardano la piattaforma e la tecnologia in grado di rendere possibile la guida realmente autonoma, e di cui al momento non si sa ancora nulla.
Spazio anche per i robot. Prevedibile, anche in considerazione del titolo dell'appuntamento del prossimo 10 ottobre, un aggiornamento sullo stato dello sviluppo dei robot umanoidi Optimus, già arrivati alla loro seconda generazione, nati per sostituire gli esseri umani nelle attività non sicure, ripetitive e noiose. Per esempio, guidare nel traffico.
Unrae - L'usato vola: a luglio crescita a doppia cifra
A luglio il mercato delle auto usate è tornato a crescere con tassi a doppia cifra. Secondo i dati elaborati dall'Unrae, sono stati registrati 457.070 trasferimenti di proprietà, il 12,2% in più rispetto allo stesso mese del 2023: i passaggi netti sono aumentati del 13,3% e le minivolture del 10,8%. Pertanto, il consuntivo dei primi sette mesi dell'anno risulta in miglioramento del 9,2%, con 3.183.457 passaggi.
Cresce l'elettrico, cala l'anzianità. L'analisi mensile dei trasferimenti netti conferma, tra le alimentazioni, il primato del diesel (anche se la quota cala dal 49,3% al 45,5%) e la crescita delle motorizzazioni elettriche ed elettrificate: le auto a batteria passano dallo 0,5% allo 0,9%, le ibride plug-in dallo 0,6% all'1,1% e le ibride non ricaricabili dal 5% all'8,1%. Stabile il quadro dei trasferimenti per contraente: in calo di 0,6 punti gli scambi tra privati e aziende, che rimangono largamente predominanti e nel mese rappresentano il 55,2% di tutti i passaggi di proprietà. Cedono mezzo punto quelli da operatore a cliente finale, al 40,1%. In crescita gli scambi provenienti da Km 0 (3,9%), mentre risultano invariati quelli provenienti dal noleggio (0,9%). Quanto all'anzianità, scendono dal 50,5% al 47,2% le vetture con oltre dieci anni di età e dal 13,1% al 12,1% quelle tra sei e dieci. Di contro, sale dal 16,1% al 17,4% la fascia sei-dieci anni, dall'11,8% al 12,4% quella tra uno e quattro anni, dal 3% al 4,4% la 1-2 anni e dal 5,5% al 6,5% la zero-uno.
Minivolture. Nell'ambito delle minivolture (i passaggi ai concessionari in attesa della vendita), le diesel scendono al 48,4% e le auto a benzina al 31%, mentre le ibride salgono al 10,1%, le Phev all'1,7% e le elettriche all'1,4%. Anche in questo caso, si contrae la quota delle vetture con più di 10 anni (35,7%). In calo la fascia di anzianità da quattro a sei anni (14,6%), in crescita quelle da sei a dieci anni (21,1%), da due a quattro anni (17,7%), da uno a due anni (6,5%) e da zero a un anno (4,5%).
Gruppo Intergea - Nuova operazione in Svizzera: nasce Automotive Bernasconi
Intergea, uno dei maggiori operatori italiani nel campo della distribuzione automotive, compie un nuovo passo avanti nella sua espansione in Svizzera. Dopo l'acquisizione di Nuova Garage Giorgio, a Cadenazzo, nella zona nord del Ticino, il gruppo guidato da Alberto Di Tanno, nasce anche Automotive Bernasconi, che diventa concessionaria esclusiva Hyundai per l'area meridionale del cantone elvetico.
L'operazione. "Si tratta di un altro importante passo nel percorso di espansione di Intergea in terra elvetica. Grazie a un accordo concluso con la famiglia Bernasconi, titolare di una storica concessionaria attiva nel luganese da oltre settant'anni, è stato possibile dare vita a questa nuova realtà che ha come obiettivo quello di sviluppare una partnership solida e duratura con il brand Hyundai"; spiega Flaviano Margiotta, amministratore delegato di Automotive Suisse, società che ha messo a punto l'operazione e che fa parte del gruppo italiano. "Siamo felici e orgogliosi di aver raggiunto con largo anticipo il primo obiettivo che il Gruppo si è dato: il presidio del Canton Ticino. Oggi infatti, Automotive Suisse attraverso le due concessionarie detenute al 100%, la Nuova Garage Giorgio SA e la Automotive Bernasconi, affiancate dalla rete di agenti locali, occupa un'area strategica che si estende da Bellinzona fino a Chiasso". Di Tanno ha, dal canto suo, espresso la propria "soddisfazione per il valore strategico di questa operazione nell'area del luganese, che integra nel nostro Gruppo una società ben consolidata nel territorio, aprendo nuove prospettive di sviluppo".
Aixam-Mega - Inaugurato un nuovo stabilimento ad Andancette
Il produttore di minicar Aixam-Mega ha inaugurato il suo terzo stabilimento produttivo in Francia, ad Andancette, frutto di un investimento di 30 milioni di euro. Come spiega il direttore generale, Olivier Pelletier, la Casa intende "aumentare progressivamente la produzione tra il 5 e il 10%: entro il 2028 contiamo di superare il fatturato di 350 milioni di euro, confermando la crescita un trend che ha visto Aixam-Mega crescere in Europa del 124% tra il 2013 e il 2023". Attualmente, gli stabilimenti producono più di 25.000 veicoli all'anno.
Lo stabilimento. La fabbrica di Andancette, nella regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi, ha una superficie complessiva di circa 17.400 metri quadrati, impiega 160 dipendenti ed è divisa in tre unità produttive: le prime due, che si occupano di telai e parti di carrozzeria, sono operative dallo scorso agosto. Sul tetto di un edificio dello stabilimento sono stati già installati oltre duemila pannelli fotovoltaici, e altrettanti ne verranno collocati sugli altri due palazzi entro la fine del 2025, così da rendere l'impianto autosufficiente dal punto di vista dei consumi. L'uso di specifiche tecniche produttive, come l'ablazione laser, ha permesso di azzerare l'inquinamento delle acque reflue e di ridurre l'uso di acidi.
Il mercato. Aixam-Mega è arrivata in Italia nel 1997 e solo nel 2023 ha venduto oltre quattromila minicar, il 22% delle quali elettriche, con un aumento del fatturato del 13% rispetto al 2022. L'anno in corso conferma il trend di crescita: "Le immatricolazioni da gennaio ad agosto sono cresciute dell'11%, con 4.100 veicoli venduti, di cui 900 elettrici, pari a un incremento del 2% rispetto al 2023", spiega il direttore della filiale italiana Tom Faget. Per quanto riguarda le minicar elettriche, la loro quota di mercato è cresciuta del 114% dal 2020 a oggi: l'obiettivo di Aixam-Mega è arrivare entro il 2024 a un mix di vendite in cui le Ev rappresentino il 30%.
La Minauto Access elettrica. Nei mesi scorsi è arrivata anche in Italia la Minauto Access 100% elettrica: costa 12.499 euro, e si affianca al modello a gasolio già in commercio (che costa 10.999 euro). Lunga 2.759 mm, larga 1.500 e con un passo di 1.795 mm, la Miniauto Access monta un motore da 6 kW (8,15 CV) sull'asse anteriore, abbinato a una batteria al litio da 5,5 kWh, per un'autonomia stimata di 75 km. La velocità massima è di 45 km/h, come previsto per le minicar che si possono guidare con la patente AM dai 14 anni. Due i posti a sedere, con un bagagliaio posteriore da 422 litri. Di serie fari a led davanti e dietro, fendinebbia posteriore, tergicristalli automatici, specchietti regolabili dall'interno, vetri elettrici. Su richiesta i cerchi di lega da 14 (249 euro), riscaldamento addizionale Webasto (1.199 euro), tablet centrale da 6,2 con Bluetooth (469 euro).
Stellantis - Salta la joint venture con Orano per il riciclo delle batterie
Dalla galassia Stellantis arriva un ulteriore segnale di difficoltà per le strategie di elettrificazione del settore automobilistico. A pochi mesi dalla decisione di Automotive Cells Company di sospendere i progetti per le gigafactory di Kaiserlautern e Termoli, salta una delle iniziative che avrebbero consentito al gruppo di rafforzare la sua posizione nella catena del valore delle batterie per auto elettriche e di agevolare l'accesso alle materie prime: la joint venture con Orano prevista dal memorandum d'intesa sottoscritto poco meno di un anno fa.
L'annuncio. In particolare, le due aziende hanno annunciato l'intenzione di non "perfezionare" i contratti che avrebbero dovuto portare alla costituzione di un'impresa congiunta attiva nel campo del riciclaggio delle batterie a fine vita e degli scarti di lavorazione delle gigafactory. Nel comunicato congiunto non si precisano quali siano state le cause del mancato accordo, ma è molto probabile che sullo stop al progetto abbiano influito molti dei fattori che stanno determinando un generalizzato rallentamento del processo di elettrificazione dell'intero settore automobilistico europeo. In ogni caso, Stellantis e Orano "riconoscono" l'importanza del rapporto di collaborazione instaurato negli ultimi mesi e pertanto hanno deciso di valutare "altre potenziale relazioni commerciali, tenuto conto della qualità del processo di riciclaggio" progettato e sviluppato dalla multinazionale francese nata nel 2017 da una costola del colosso dell'energia nucleare Areva.
Citroën Ami - Torna a listino lallestimento Tonic
La Citroën amplia la gamma della Ami riportando a listino l'allestimento di punta Tonic, eliminato qualche mese fa in occasione del restyling della microcar elettrica. Questa versione, disponibile per un periodo limitato di tempo e già ordinabile, costa 9.190 euro.
La dotazione della Ami Tonic. L'allestimento prevede la carrozzeria in color Night Sepia, arricchita da numerosi dettagli khaki, come i copricerchi, e gialli, come la maniglia e gli elementi decorativi alla base del parabrezza. Il corpo vettura è inoltre personalizzato con una serie di sticker specifici per questo modello (come il + e il - sulle portiere), i rinforzi neri per i paraurti anteriore e posteriore, i mancorrenti sul tetto, i coprifari e i passaruota neri.
C'è anche il kit per i bagagli. Il giallo e il khaki tornano anche nell'abitacolo, caratterizzando i ganci per le porte e le borse, le reti per le portiere (che sostituiscono le tasche portaoggetti), il bordo dei tappetini e i vani sulla plancia. Di serie anche il supporto per smartphone e il My Connect Box per la connessione Bluetooth. Il kit My Ami Cargo (299 euro) permette di trasformare il secondo posto in una sorta di bagagliaio laterale da 200 litri, con tanto di rivestimento che nasconde il contenuto alla vista. Quando non è utilizzato, può essere ripiegato e inserito in una valigetta da riporre dietro il sedile del conducente.