Mazda MX-5 - 12R, 200 CV e altrettanti esemplari speciali

4 Ruote - Gen 14,2025

Al Tokyo Auto Salon la Mazda porta la MX-5 12R, una serie speciale di 200 esemplari che sarà proposta sul mercato giapponese al prezzo di 7 milioni di yen, pari a poco più di 43 mila euro. La vettura ha fatto notizia per un particolare importante: è infatti la più potente MX-5 della gamma, grazie a un'ulteriore evoluzione del motore 2 litri.

200 CV per il 2 litri aspirato. Derivata dalla concept svelata nel 2024, la 12R sarà offerta solo con capote in tela per contenere il peso e offrire il massimo delle prestazioni. Il motore Skyactive-G, già passato da 160 a 184 CV in occasione dell'upgrade, è stato ulteriormente affinato lavorando su aspirazione, testata, pistoni, scarico ed elettronica: il risultato è una potenza massima di 200 CV.

Cattiva di serie. La 12R è caratterizzata anche da un allestimento specifico: l'unica tinta disponibile è Aero Gray con grafiche personalizzate e un kit aerodinamico dedicato. I cerchi in lega Rays TE37 sono abbinati a pneumatici Yokohama Advan AD09, mentre l'assetto regolabile è firmato Bilstein. Lo scarico è della Fujitsubo, mentre l'abitacolo con finiture di Alcantara è impreziosito dai sedili a guscio Recaro con cinture a quattro punti Sabelt. Chi non potrà acquistare le 200 versioni numerate avrà una seconda possibilità: verrà infatti realizzato anche l'allestimento Spirit Racing, con il medesimo look e con tutte le modifiche estetiche e tecniche, ma senza il motore potenziato e senza i sedili Recaro.

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Mazda MX-30 R-EV - Novità per la plug-in col Wankel range extender

4 Ruote - Gen 14,2025

La Mazda ha presentato il MY2025 della MX-30 e-Skyactiv R-EV, l'elettrica range extender con le portiere posteriori controvento e, soprattutto, con il motore Wankel che funge da generatore per ricaricare la batteria. Il nuovo modello sarà disponibile in primavera, con un listino che parte da 38.520 euro.

Le novità, dentro e fuori. La nuova MX-30 offre tre nuove combinazioni di colore: carrozzeria in Ceramic White con tetto Brilliant Black, con dettaglio laterale sul montante in Brilliant Black; carrozzeria e tetto Jet Black con montante Silver; carrozzeria Soul Red Crystal con tetto e montante Brilliant Black. Invariata la gamma delle tinte monocolore. All'interno, oltre a nuovi tessuti e colori per alcuni allestimenti, debutta uno schermo centrale dell'infotainment che passa dagli attuali 8,8 a 10,25, con supporto wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Quando gli smartphone sono collegati, il display diventa touch. Le prese di ricarica sono adesso di tipo Usb-C.

Due nuove versioni. La gamma della MX-30 si arricchisce dell'allestimento Makoto Plus, che comprende di serie il tetto apribile, il Driver Assistance e il sistema audio Bose a 12 altoparlanti. Debutta anche la versione speciale Nagisa, disponibile in colorazioni multitono con tetto nero a contrasto e cerchi di lega da 18 nero metallizzato. All'interno i rivestimenti abbinano tessuto nero e similpelle color terracotta. La dotazione è quella della versione Makoto, a cui si aggiunge l'impianto audio Bose.

I dati tecnici. Invariate le specifiche tecniche del nuovo modello, che mantiene la batteria da 17,8 kWh (di dimensioni ridotte rispetto a quella da 35,5 kWh della Bev): l'autonomia in modalità solo elettrica è di 85 km nel ciclo combinato Wltp. Gli accumulatori possono essere ricaricati dalla rete elettrica, in corrente alternata fino a 11 kW o continua fino a 36 kW, oppure sfruttando il motore termico Wankel da 55 kW/74 CV, alloggiato nel vano motore insieme all'unità elettrica da 125 kW/170 CV e 260 Nm, l'unica che dà trazione alle ruote. La velocità massima è di 140 km/h, con uno scatto da ferma a 100 km/h coperto in 9,1 secondi. L'autonomia complessiva della Mazda MX-30 R-EV è di 630 km.

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Y10 - Un raduno per i suoi primi 40 anni

4 Ruote - Gen 14,2025

Nel 2025 la Y10 compie quarant'anni: lanciata nel 1985 come erede dell'Autobianchi A112, si distingueva per la linea a cuneo, interrotta dalla coda verticale con il portellone nero. Costruita sul pianale della Panda, montava il primo motore Fire della Fiat: un modello cui va riconosciuto il merito di aver portato il lusso nel segmento delle utilitarie, racconta il car influencer William Jonathan (Willy), che per festeggiare l'ingresso della Y10 negli anta sta organizzando un maxi-raduno delle utilitarie per domenica 4 maggio 2025.

L'evento. Riprendendo le campagne pubblicitarie di lancio, l'evento è stato battezzato Piace ancora alla gente che piace. Il raduno si svolgerà tra il Parco del Centenario di Trezzano sul Naviglio (MI) e la città di Vigevano, per concludersi con un pranzo e le premiazioni nelle campagne del novarese. L'unico requisito per partecipare attivamente è avere a disposizione una Y10 in qualsiasi condizione, spiega Willy, che aggiunge: C'è sempre l'opzione spettatore curioso.

Come iscriversi. Ci si può iscrivere al raduno inviando una mail all'indirizzo y40-40anniy10@libero.it dal 20 gennaio al 20 aprile 2025. L'evento verrà organizzato da Willy con la collaborazione del 500landia Club di Vigevano e del team Pian Piano Arriviamo.  

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Gruppo Volkswagen - La Cina affossa le vendite globali

4 Ruote - Gen 14,2025

Il mercato cinese resta un problema per il gruppo Volkswagen. Lo dimostrano i dati commerciali aggregati pubblicati dal costruttore tedesco per l'intero 2024: le vendite globali, pari a 9.027.400 unità, risultano in calo del 2,3% e la causa principale è la contrazione quasi a doppia cifra registrata nel Paese del Dragone, tuttora fonte di quasi un terzo dei volumi. 

Le regioni. In Cina, Wolfsburg ha venduto 2.928.100 veicoli, il 9,5% in meno rispetto al 2023. L'area dell'Asia Pacifico fa anche peggio (-17,6%), ma si tratta di numeri relativamente bassi (295.200 unità). Sostanzialmente stabile l'Europa occidentale con 3.258.600 vendite e un -0,4%, mentre l'Europa centrale e orientale crescono dell'1,7% a 512 mila vendite. In aumento anche il Nord America, con un +6,4% (1.057.000), il Sud America, con un +14,7% (594.300), e l'area del Medio Oriente e dell'Africa, con un +6,4% (382.300). Che la Cina sia un problema è confermato dai dati del trimestre ottobre-dicembre, conclusosi con 2,5 milioni di volumi e un -0,8%. Le vendite sul mercato cinese calano dell''8%, a fronte di una crescita che riguarda quasi tutte le altre regioni: +0,7% per l'Europa occidentale, +11,4% per l'Europa centrale e orientale, +4% per il Nord America, +14,8% per il Sud America, +16,5% per Medio Oriente/Africa, -15,9% per l'Asia Pacifico.

I marchi. Interessante esaminare la suddivisione delle vendite per ogni marchio. Volkswagen ha chiuso l'anno con 4.796.900 unità commercializzate e un -1,4% (anche in questo caso pesa la Cina, con un calo dell'8,3%), mentre Skoda ha messo a segno una crescita del 6,9% a 926.600. Seat Cupra hanno registrato un miglioramento del 7,5% e la divisione veicoli commerciali indica una flessione dello 0,3%. In totale, il cosiddetto gruppo dei marchi Core (Brand Group Core) ha consegnato 6.689.900 veicoli, lo 0,4% in più rispetto al 2023. Scende il cluster delle marche Progressive guidato dall'Audi: le consegne risultano in contrazione dell'11,8% a 1.692.500, di cui 1.671.200 per la Casa di Ingolstadt (-11,8% per effetto di un -21,3% in Germania, di un -13% in Nord America e di un -10,9% in Cina). Bentley, invece, patisce un calo del 21,5% (10.600), mentre la Lamborghini ha messo a segno l'ennesimo record della sua storia, con 10.700 consegne e una crescita del 5,7%. Giù anche Porsche: le 310.700 vendite implicano una flessione del 3% e anche in questo caso c'entra la Cina, dove la Casa di Zuffenhausen vede consegne in calo del 28%. Le attività nei camion e negli autobus, infine, registrano 334.200 veicoli (-1,2%). 

Le elettriche. Per Volkswagen, le elettriche sono in chiaroscuro: le consegne sono pari a 744.800 unità e risultano in calo del 3,4%, per colpa, in questo caso, di un crollo del 30% negli Stati Uniti che ha annullato le performance stavolta positive della Cina (+8%). Al contrario, le Phev hanno chiuso l'anno in crescita del 5% circa a 270 mila unità. A ogni modo, il gruppo può contare su una consistente raccolta ordini per le Bev in Europa occidentale: grazie pure alle nuove Volkswagen ID.7 TourerAudi Q6 e-tron Porsche Macan, il portafoglio delle prenotazioni ammonta a 170 mila unità. Quanto alle prebisioni, a Wolfsburg hanno preferito non fornire indicazioni sul 2025, anche per tener conto di un "contesto operativo impegnativo": l'amministratore delegato, Oliver Blume, intende "rinnovare costantemente" la gamma, supportata dal debutto di 30 modelli.  

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Bollette energia - Con le tariffe "a zona" nelle regioni più green si paga meno

4 Ruote - Gen 14,2025

Risparmiare sulle bollette si può ma non dipende da noi. O non del tutto. All'interno della vasta liberalizzazione del mercato dell'energia, il primo gennaio è entrato in vigore il meccanismo dei prezzi zonali, un nuovo sistema di calcolo legato all'area geografica di residenza.

Ognun per sé. Secondo quanto stabilito dal Decreto Energia, dopo un periodo di rodaggio previsto per ora in un anno, il Prezzo unico dell'energia (Pun) finirà la sua carriera durata 17 anni a favore di questo nuovo meccanismo che rispetta le peculiarità dei territori premiando quelli più virtuosi. Tra almeno un anno quindi non ci sarà più un unico prezzo nazionale basato sulla media delle diverse quotazioni ma sette prezzi diversi corrispondenti alle zone in cui è divisa l'Italia (Nord, Centro-nord, Centro-sud, Sud, Calabria, Sicilia e Sardegna): le nostre tariffe quindi dipenderanno da dove risiediamo, secondo un calcolo che incrocia la domanda di elettricità di quella zona (più è alta, maggiore è il prezzo) e la sua produzione (più è alta, minore è il prezzo).

Meglio con le rinnovabili. In questo periodo di transizione ancora non è previsto ma a breve dovrà scattare un altro meccanismo che andrà a premiare le zone più efficienti e green: chi ha un'eccedenza di energia pagherà meno di chi è in deficit e quelle che ospitano più impianti rinnovabili, che sono le fonti più economiche in assoluto, potranno offrire l'energia a un prezzo inferiore. Ed è questo il punto. Oltre a essere richiesto dall'Europa (e tutti i Paesi si stanno adeguando, a modo loro), nel nostro Paese il passaggio dal Pun al regime zonale punta soprattutto a incentivare le rinnovabili, dando una sferzata a enti, imprese e privati e stimolando una sana competizione tra le regioni per chi fa più e meglio. Ci riuscirà?

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BMW Serie 1 - Al volante della 120d - VIDEO

4 Ruote - Gen 14,2025

La BMW crede ancora nel diesel, non solo sulle berline di alta gamma, ma anche nei modelli dei segmenti entry-level. Per scoprire se questa scelta sia ancora valida nel 2024, sono salito a bordo della nuova BMW Serie 1 120d, una compatta che promette efficienza, tecnologia e piacere di guida. La curiosità non riguardava solo il cuore pulsante del suo quattro cilindri diesel da 163 CV (150 CV del motore endotermico supportati da un modulo mild hybrid), ma anche le modifiche apportate a telaio e sospensioni.  

Il restyling della Serie 1 ha introdotto un frontale più ribassato e linee più affilate, accentuandone il piglio sportivo. Resta solo un dubbio: la macchina ha certamente un look più moderno, ma forse meno distintivo rispetto a prima. In ogni caso, se l'esterno può essere divisivo, gli interni convincono senza riserve. L'abitacolo accoglie il guidatore coccolandolo con materiali premium, tra cui rivestimenti Veganza e Alcantara sostenibili, e offre un ambiente tecnologico dominato dal BMW Curved Display, composto da due schermi digitali (da 10,25 e da 10,7 pollici) con sistema operativo iDrive 9, intuitivo e super personalizzabile.

Su strada, la Serie 1 120d mantiene ciò che promette, con ritmi elevati e una guida coinvolgente, anche se il diesel non è la scelta principe per chi cerca le prestazioni. L'assetto adattivo (di serie sulla M Sport Pro della nostra versione di prova) garantisce una buona adattabilità ai vari contesti, mentre lo sterzo diventa meno preciso alle alte velocità. Dal nostro Centro Prove, poi, arrivano numeri convincenti: lo scatto da 0 a 100 km/h richiede 7,1 secondi, grazie anche alla trasmissione Steptronic a doppia frizione a sette rapporti, fluida e reattiva. Sul fronte dei consumi, la 120d eccelle con una media di 17,8 km/l in città, 18,7 km/l su statale e 19 km/l in autostrada. La frenata inizialmente poco incisiva migliora con l'uso, fermando la vettura in 37 metri dopo 10 test consecutivi di affaticamento. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.

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Microlino - La Spider debutta a Bruxelles

4 Ruote - Gen 14,2025

Microlino presenta la Spider al Salone di Bruxelles: si tratta di un'inedita versione della microcar, priva di tetto, che sarà presto inserita nel configuratore della Casa e nel nuovo programma di personalizzazione Microlino Custom Program.

Senza tetto e fiancate. La Spider, che in futuro affiancherà i modelli Microlino, Lite e Spiaggina, adotta un rollbar posteriore di protezione, mentre l'accesso all'abitacolo passa da frontale a laterale grazie alle fiancate completamente aperte. Non manca un tetto in tela opzionale, mentre le finiture di legno sono un richiamo alle spiaggine vintage.

Dalla Svizzera agli Stati Uniti. Con la Spider, che si rivolge a clienti che cercano un mezzo elettrico adatto a brevi spostamenti, Microlino prepara lo sbarco sul mercato americano con l'obiettivo di offrire una soluzione trendy per zone residenziali, località turistiche e golf club.

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Crisi dell'auto - La Intercable di Brunico taglia 50 posti di lavoro

4 Ruote - Gen 14,2025

Ancora notizie negative dalla filiera dei fornitori di componenti per auto. In Italia, tocca a un'azienda dell'Alto Adige annunciare una massiccia tornata di licenziamenti per colpa del calo delle commesse: si tratta della Intercable Automotive Solutions di Brunico, che ha deciso di tagliare 50 dei 600 lavoratori per adeguare la capacità produttiva alla riduzione della domanda.

Attività in sofferenza. I sindacati, che non hanno mancato di manifestare le proprie preoccupazioni per le ripercussioni della crisi dell'automotive nella provincia altoatesina, hanno già aperto un tavolo di confronto "per garantire la tutela dei lavoratori", ma l'azienda si trova in una difficile situazione: "Il mercato ha pesantemente rallentato e numerosi lanci di nuovi prodotti sono stati annullati o posticipati, creando un problema strutturale all'interno dell'industria automobilistica europea senza precedenti". La Intercable Automotive Solutions è attiva nella produzione di soluzioni per il cablaggio ad alta tensione per le auto elettriche ed è quindi penalizzata dall'attuale fase di rallentamento delle vendite di Bev. "In questo difficile contesto e dopo avere approfonditamente analizzato le condizioni generali di mercato, le previsioni dei volumi d'ordine e le prospettive economiche dell'azienda per gli anni a venire, abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di adattare la nostra capacità produttiva ai nuovi ridotti livelli di domanda che prevediamo per i prossimi anni e ridurre conseguentemente la nostra forza lavoro di 50 collaboratori. Questa decisione non è stata presa alla leggera e arriva dopo una attenta valutazione delle attuali esigenze aziendali e degli obiettivi a lungo termine, con il chiaro intento di garantire un futuro sostenibile al sito produttivo di Brunico", ha aggiunto l'azienda. 

Le altre crisi. Il presidente Hannes Prenn ha parlato di una "decisione tra le più dolorose che abbiamo dovuto prendere" nella storia aziendale: "Abbiamo esplorato tutte le opzioni possibili per evitare la riduzione del personale e abbiamo già implementato in altre aree aziendali numerose misure di contenimento dei costi, così come il trasferimento del maggior numero possibile di lavoratori in altri dipartimenti non impattati dalle riduzioni di volume. Tuttavia, tale criticità di mercato senza precedenti ci ha portato a dover intraprendere questa strada". Strada che riguarda anche altre aziende del Trentino-Alto Adige sia dell'automotive, sia di settori collegati. Secondo il quotidiano Alto Adige, stanno affrontando un periodo di crisi anche la Gkn Driveline di Brunico, la Gkn Sinter di Campo Tures, la Comer di Monguelfo, l'Alupress di Bressanone, le Acciaierie di Bolzano, la Röchling di Laives. 

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Hyundai - Ioniq 5 N DK Edition, una serie speciale per gli amanti del drift

4 Ruote - Gen 14,2025

La Hyundai e il pilota giapponese Keiichi Tsuchiya, conosciuto anche come Drift King, hanno collaborato per la realizzazione di una serie speciale della Ioniq 5 N, la versione ad alte prestazioni della crossover elettrica (qui la nostra prova in pista). La DK Edition arriverà nel 2025 in Giappone e Corea a un prezzo non ancora comunicato. Nessuna informazione, almeno per il momento, circa una sua possibile commercializzazione su altri mercati.

Più larga e bassa (ma anche più leggera). La Hyundai Ioniq 5 N monta cerchi da 21 di alluminio forgiato su pneumatici più larghi, che permettono di tagliare quasi 11 kg di peso. Nuove anche le pinze freno a sei pistoncini con pastiglie di maggiori dimensioni specifiche per la guida in pista; le molle ribassate, che riducono di circa 15 mm l'altezza da terra, sono state sviluppate per lavorare con le sospensioni a controllo elettronico della Ioniq 5 N. L'assetto di quest'auto, che beneficia di numerosi aiuti e funzioni software, è stato messo a punto con l'aiuto di Tsuchiya.

Tanta fibra di carbonio. All'esterno, la DK Edition si fa notare per l'enorme spoiler sul lunotto di fibra di carbonio, materiale utilizzato anche per lo splitter anteriore, il diffusore posteriore e le minigonne laterali. L'insieme di queste componenti ha permesso di migliorare la stabilità dell'auto: a 140 km/h il carico aerodinamico aumenta di 93 kg.

609 CV di potenza pura. La Hyundai non ha comunicato i dati relativi al powertrain, che possiamo immaginare invariato rispetto alla Ioniq 5 N di serie: due motori, uno per asse, capaci di una potenza complessiva di 448 kW (609 CV), abbinati a una batteria da 84 kWh. Impressionanti i dati rilevati dal Centro prove: lo scatto da ferma a 100 km/h è coperto in 3,5 secondi, per una velocità massima di 261,2 km/h.

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Cina - Le elettriche non arrivano al 30% delle vendite

4 Ruote - Gen 14,2025

Negli ultimi giorni, su diversi organi di stampa, sono rimbombati i risultati di vendita delle elettriche nel mercato cinese, ormai date al 50% del mercato locale. La realtà dei fatti è ben diversa e lo dimostrano i dati statistici dell'intero 2024 elaborati dalla China Association of Automobile Manufacturers (Caam): le elettriche, per esempio, non sono sempre più vicine al 50% del mercato, ma ferme sotto il 30%. L'equivoco nasce, purtroppo, dalla classificazione cinese dei veicoli a nuova energia, i cosiddetti Nev (acronimo di New Energy Vehicle), comprendenti mezzi Bev (elettrici puri), Phev (ibridi plug-in), fuel cell (a idrogeno) e, soprattutto, dall'inclusione dei volumi esportati nelle vendite totali. Vediamo dunque tutti i dati, partendo dal pressupposto che le auto alla spina cinesi sono sì in forte crescita, ma più sul fronte delle ibride plug-in che di quello delle Bev.

I numeri. In Cina, il 2024 si è chiuso con nuovi record sia per la produzione, sia per la vendita di veicoli. L'anno scorso sono stati commercializzati 31,436 milioni di mezzi, il 4,5% in più del 2023. Le sole auto passeggeri sono state 27,563 milioni, un dato in crescita anno su anno del 5,8%. All'interno di questo aggregato, le Nev sono 12,866 milioni, pari al 46,7% del totale e a un aumento del 35,5%. Anche qui bisogna fare un opportuno distinguo, perché nelle vendite totali, la Caam include anche le auto esportate sui mercati esteri: le vendite domestiche di veicoli a nuova energia risultano quindi pari a 11,582 milioni, il 39,7% in più rispetto al 2023. La suddivisione tra Bev e Phev fornisce un quadro ancor più preciso: le Bev, pari a 7,719 milioni di unità, sono salite del 15,5%, arrivando al 60% del segmento Nev (10,4 punti percentuali in meno rispetto al 2023) e al 28% del totale (mercato domestico più mercati esteri). Le Phev, invece, si sono fermate al 40% dei veicoli a nuova energia, ma hanno messo a segno una crescita di ben l'83,3%, salendo così a 5,141 milioni di unità commercializzate. In sostanza, sono le ibride plug-in ad aver sostenuto il segmento e l'hanno fatto grazie soprattutto all'export, mentre le elettriche, per quanto in crescita, sono entrate in una fase di rallentamento.

Le esportazioni. In ogni caso, si tratta di numeri che pongono la Cina al vertice del mercato globale. Il Dragone si conferma il principale mercato al mondo per i veicoli a nuova energia per il decimo anno consecutivo, a dimostrazione di quanto una combinazione di fattori favorevoli, non da ultimi gli incentivi governativi, stia fornendo una spinta all'industria nazionale. Lo dimostrano anche i dati sulla produzione: l'anno scorso, le fabbriche cinesi hanno sfornato 31,282 milioni di veicoli (+3,7%), di cui 27,477 milioni di auto passeggeri (+5,2%). Di queste, 12,888 milioni sono Nev (+34,4%), suddivise tra 7,758 milioni di Bev (+15,7%) e 5,125 milioni di Phev (+78,1%). Anche in questo caso, si confermano le migliori performance delle ibride plug-in, un segmento con un peso sempre più ampio nelle esportazioni. L'anno scorso, sono stati 5,859 milioni i veicoli spediti sui mercati esteri (+19,3%), di cui 4,955 milioni di auto passeggeri. In tale aggregato sono incluse 1,284 milioni di auto Nev (+6,7%). Tuttavia, mentre le elettriche sono scese del 10,4%, in netto contrasto con il +80,9% del 2023, le ibride plug-in sono cresciute del 190%, il che potrebbe rappresentare anche una risposta alle politiche protezionistiche varate in primis dall'Unione Europea per frenare l'espansionismo cinese. E difatti i nuovi dazi di Bruxelles dovrebbero, in parte, limitare l'export del Dragone nei prossimi mesi. La Caam prevede sì un ulteriore anno di crescita, ma a tassi decisamente più contenuti: l'export totale dovrebbe aumentare del 5,8% a 6,2 milioni di unità. L'associazione, sempre per il 2025, prevede inoltre nuovi record per produzione e vendite, che dovrebbero salire entrambe del 4,7% a 32,9 milioni di unità, di cui 16 milioni di Nev (+24,4%).  

La classifica dei costruttori. Detto questo, dai dati della Caam emergono ulteriori evidenze di particolare importanza per l'industria automobilistica globale. Per esempio, si conferma la rapida perdita di quote di mercato da parte dei costruttori esteri. Nel 2024, i marchi cinesi hanno registrato vendite pari a 17,97 milioni di unità, in aumento del 23,1% rispetto all'anno precedente, arrivando così a rappresentare il 65,2% del mercato cinese, ben 9,2 punti percentuali in più rispetto al 2023. Del resto, la crescita dei costruttori del Dragone è confermata dai dati dati sulle esportazioni: la top 10 è guidata dalla Chery (1,144 milioni di veicoli esportati), seguida da Saic (929 mila), Changan (536 mila), Geely (532 mila), Great Wall Motor (453 mila), BYD (433 mila), Baic (274 mila), Tesla (260 mila), Jac (249 mila) e Dongfeng (246 mila). Tuttavia, le migliori performance sono state messe a segno, nell'ordine, dalla "solita" BYD con un +71,8%, dalla Changan con un +49,6% e dalla Jac con un +46,7%. 

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Autostrade per l'Italia - Il gruppo Renault entra nella filiale Free To X

4 Ruote - Gen 14,2025

La Renault continua a investire nel nostro Paese. Il costruttore transalpino ha sottoscritto un accordo con Autostrade per l'Italia per accelerare lo sviluppo della rete di stazioni di ricarica ad alta potenza: l'operazione prevede l'ingresso di Mobilize, società del gruppo guidato da Luca de Meo per i servizi per la mobilità, nel capitale di Free To X, la filiale del concessionario autostradale dedicata alla ricarica rapida.

Il progetto. Le due società non hanno precisato i dettagli finanziari di un'alleanza definita strategica: per ora, si sa solo che Mobilize acquisirà una "significativa quota di partecipazione" nel capitale di Free To X. L'azienda francese intende diventare un protagonista del settore della ricarica rapida, entrando in una realtà che oggi gestisce una rete di 110 stazioni, dislocate soprattutto lungo le autostrade e a distanza di circa 50 chilometri l'una dall'altra, caratterizzate da una potenza massima di 400 kW e aperte a tutti i fornitori di servizi di mobilità.

Oltre le autostrade. L'alleanza, inoltre, prevede che l'investimento di Mobilize sia destinato a sviluppare "nuove opportunità al di là della rete autostradale". Infatti, le due parti intendono potenziare l'infrastruttura di ricarica, concentrandosi "su località rilevanti: collaborando con Free To X", commenta Gianluca De Ficchy, Ceo di Mobilize, "non solo miglioriamo l'infrastruttura di ricarica italiana, ma ci allineiamo anche alle nostre ambizioni strategiche di creare una solida rete di ricarica rapida in tutta Europa, rendendo la mobilità elettrica più facile per tutti". "Siamo orgogliosi di unire le forze con Mobilize, per fornire soluzioni di ricarica veloci e super veloci per i viaggiatori, incentivandone la crescita anche fuori dalla rete autostradale", aggiunge Giorgio Moroni, numero uno di Free To X. "Quest'operazione conferma l'importanza dell'azienda in questo settore come promotore chiave della mobilità a basse emissioni".

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Usa - Anche Stellantis tra i donatori per linaugurazione di Trump

4 Ruote - Gen 14,2025

La divisione Usa di Stellantis dona un milione di dollari per l'inaugurazione di Donald Trump, prevista a Washington il 20 gennaio 2025: denaro che confluirà nel fondo per le cerimonie inaugurali del presidente eletto. Un contributo in linea con quanto versato da vari big dell'economia americana, fra cui quelli dell'auto (Ford e General Motors), più colossi come Alphabet, Amazon, Boeing, Meta (società madre di Facebook) e Microsoft. Una novità per il gruppo euroamericano, visto che né per Trump nel 2017 né per Biden nel 2021 aveva partecipato finanziariamente alle inaugurazioni presidenziali: d'altronde, per Stellantis è una priorità il rilancio del mercato statunitense, che passa anche attraverso buoni rapporti con la nuova amministrazione, in passato non dei migliori. Tra le Case auto che faranno una donazione per l'inaugurazione presidenziale ci sono anche costruttori stranieri, ovvero Hyundai (per i coreani è la prima volta) e la Toyota. 

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Ford Mustang RTR - Nata per driftare

4 Ruote - Gen 13,2025

Al Salone di Detroit la Ford presenta la nuova Mustang RTR, realizzata con la collaborazione dell'omonima azienda (il cui acronimo significa Ready to Rock) che progetta e sviluppa pacchetti performance per l'Ovale blu. La Mustang RTR è il secondo modello nella storia della muscle car americana realizzato con l'apporto di un partner esterno e prodotto direttamente in fabbrica.

I dati parziali. Le specifiche complete non sono ancora state diffuse dalla Ford, ma sappiamo che la Mustang RTR è realizzata sulla base meccanica della Dark Horse, con un differenziale a slittamento limitato Torsen, sospensioni attive MagneRide e freni Brembo. Il motore sarà invece l'EcoBoost di 2.3 litri, capace di 319 CV e 475 Nm di coppia massima. Il prototipo presentato a Detroit ha una livrea disegnata dalla stessa RTR, ispirata alle navi da guerra dell'inizio del 900, intervallata da loghi della Mustang e da dettagli in giallo Hyper Lime, colore utilizzato anche per le pinze dei freni.

Per driftare... o guidare nel traffico. Secondo Vaughn Gittin, Jr., fondatore e presidente della RTR, già pilota Nascar e di Formula Drift, la Mustang RTR è "divertimento puro alla portata di tutti, con molti miglioramenti, dai componenti della Dark Horse alla pressoché perfetta distribuzione di pesi della EcoBoost. Noi ci abbiamo aggiunto il nostro stile unico. pronta per driftare, per le drag race, o per godersi rilassati le strade di tutti i giorni".

La GTD Spirit of America. A Detroit, accanto alla RTR, c'è anche la Mustang GTD Spirit of America, nata per celebrare i successi in pista. Caratterizzata da una livrea in Performance White con due strisce in Race Red e Lightning Blue, la muscle car lascia numerosi elementi in fibra di carbonio a vista, dallo splitter allo spoiler posteriore. Di serie su questo modello il pacchetto Performance, che porta la potenza a 815 CV e 900 Nm di coppia massima, per una velocità di punta di 325 km/h. All'interno, sedili rivestiti di pelle con inserti in Dinamica, finiture rosse bianche e blu e le palette del cambio in titanio.

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Guida all'acquisto - Cosa compro con 20 mila euro (o meno) nel 2025?

4 Ruote - Gen 13,2025

L'aumento dei prezzi delle auto in Italia è oggetto di un accesissimo dibattito: da un lato, c'è chi rileva aumenti medi di circa "mille euro" nel giro di un anno, per un prezzo unitario ormai oltre la soglia dei 30 mila euro; dall'altro, si alzano le forti obiezioni dell'Unrae, l'associazione delle Case estere che operano in Italia, per cui l'aumento medio non andrebbe oltre i 228 euro.

Sia come sia, a Quattroruote abbiamo deciso di verificare, listini alla mano, quali sono i modelli che si possono effettivamente acquistare in Italia con un budget fino a 20 mila euro. I risultati sono nel video qui sopra: potreste rimanere sorpresi nello scoprire che, tutto sommato, la fascia di prezzo offre ancora una certa varietà di categorie, motorizzazioni e dotazioni. Buona visione!

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Toyota GR Yaris - Tre pezzi unici al Tokyo Auto Salon 2025

4 Ruote - Gen 13,2025

Al Tokyo Auto Salon la Toyota dà libero sfogo al reparto Gazoo Racing e mostra gli appassionati i progetti più estremi attualmente in corso di sviluppo. Tra questi, fanno bella mostra di sé tre anteprime mondiali su base GR Yaris: la Nur 24h, la M Concept e il prototipo Aero Package.

Nur 24h e Aero Package. La GR Yaris Nur 24h fa parte di un nuovo progetto dedicato alle competizioni che vedrà impegnato un team sia nella Nürburgring Langstrecken-Serie tedesca, sia nella Super Taikyu giapponese. Un esemplare della GR Yaris con cambio automatico derivato dalla serie tornerà alla 24 Ore del Nürburgring con il team Toyota Gazoo Rookie Racing (TGRR). L'Aero Package è invece un kit dedicato alla vettura stradale ancora in fase di sviluppo: si tratta di un progetto studiato per offrire un vero e proprio upgrade prestazionale e testato da piloti professionisti in base al feedback ricevuto da clienti e piloti. Sono previsti sei diversi elementi, tra cui spicca l'ala regolabile posteriore.

La M Concept a motore centrale correrà in Giappone. La GR Yaris M Concept è il progetto più ambizioso e rivoluzionario della Toyota. Liberi da qualunque vincolo, i tecnici hanno unito la scocca della Yaris con il nuovo propulsore 2.0 turbo 4 cilindri attualmente in fase di sviluppo: non è però montato all'anteriore, ma in posizione centrale, rivoluzionando la dinamica del veicolo. Anche questa vettura da corsa correrà nel campionato giapponese Super Taikyu: inutile dire che gli appassionati sognano già una serie limitata stradale da collezione.

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Mercato globale - Auto premium, BMW sempre in vetta ma la Cina è un problema per tutti

4 Ruote - Gen 13,2025

Anche quest'anno, l'eterna corsa al trono del segmento premium premia la BMW, capace di confermarsi al vertice delle vendite, sia brand che di gruppo, e di superare per il quarto anno consecutivo la rivale Mercedes. L'anno scorso, il marchio bavarese ha commercializzato 2.200.177 vetture (-2,3% sul 2023), oltre 200 mila in più rispetto alla Stella, che ha chiuso l'anno con 1.983.400 vendite (-3%). Ampio il distacco sull'Audi, ferma a 1.671.218 consegne annuali (-11,8%). La classifica non cambia se si prendono in considerazione anche i numeri a livello di gruppo: considerando il brand omonimo, la Mini e la Rolls-Royce, BMW ha chiuso l'anno con 2.450.804 veicoli (-4%), mentre Mercedes-Benz ha raggiunto i 2.389.000 (-4%).

L'effetto Cina e le elettriche. Tutti e tre i costruttori tedeschi sono accumunati dalle conseguenze della crescente concorrenza in Cina dei rivali locali: nel Paese del Dragone, BMW e Mini hanno subito un calo delle vendite del 13,4%, mentre la Mercedes-Benz ha registrato un -7% e l'Audi un -10,9%. Male anche la Germania, dove i tre gruppi hanno riscontrato una contrazione, rispettivamente, del 5,3%, del 9% e del 21,3%. In Europa (escluso il mercato tedesco), il gruppo BMW ha evidenziato una crescita dello 0,6%, a fronte del -3% di Stoccarda e del -5,9% di Ingolstadt. Decisamente contrastanti le performance nel campo delle vetture alla spina: le elettriche BMW sono cresciute del 13,5% a 426.594 unità, il che ha portato il consuntivo delle elettrificate a quota 593.215 (+4,8%). In calo le Bev della Mercedes-Benz (204.600 unità, -22%) e dell'Audi (164 mila, -8%). 

Le prospettive. Quanto ai prossimi mesi, le tre Case non hanno fornito indicazioni precise e ognuna si è limitata a sottolineare alcuni aspetti della sua operatività. BMW si è concentrata sul contributo delle vetture elettrificate: "Il gruppo BMW sta mantenendo la sua traiettoria di crescita nei veicoli completamente elettrici in condizioni di mercato difficili", spiega il responsabile commerciale Jochen Goller, parlando anche di "netto aumento dei nuovi ordini per le Bev in Europa" ed esprimendo fiducia sulla possibilità di "mantenere la crescita delle vendite di elettriche" anche nel 2025. Sul fronte Mercedes, l'amministratore delegato Ola Källenius si è limitato a sottolineare le forti performance dei modelli di alta e altissima gamma e l'obiettivo di continuare a rafforzare "la più grande offensiva di prodotto della nostra storia, a partire da quest'anno con la nuovissima CLA". Anche l'Audi ha puntato l'accento sul prodotto penalizzato da diverse incertezze economiche globali e da un'intensificazione della concorrenza: a tal proposito, l'ad Gernot Döllner ha ricordato il lancio di oltre 20 novità tra il 2024 e il 2025. "Abbiamo modelli forti che stanno entrando nei mercati, ma diventeranno solo gradualmente significativi in termini di volumi di vendita", ha aggiunto il responsabile commerciale Marco Schubert. "Allo stesso tempo, altri modelli sono stati eliminati gradualmente. Le difficili condizioni economiche e la mancanza di trasparenza in termini di incentivi governativi stanno attualmente causando una certa riluttanza all'acquisto che colpisce l'intero settore, soprattutto quando si tratta di veicoli completamente elettrici. Tuttavia, con il nostro approccio a tre punte (auto elettriche, ibride plug-in e veicoli con motore a combustione) siamo posizionati in modo flessibile e robusto per i prossimi anni". 

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Tesla - Nuovo richiamo per la telecamera posteriore

4 Ruote - Gen 13,2025

La Tesla, che ha appena presentato sul mercato cinese l'atteso restyling della sua Model Y, richiamerà negli Stati Uniti circa 239 mila vetture per possibili malfunzionamenti alla telecamera posteriore. I modelli coinvolti sono la Model 3 e la Model Y prodotte dal 2023, e la Model S e la Model X prodotte dal 2024. Per la Casa americana si tratta di un nuovo richiamo legato a problemi software: gli ultimi hanno riguardato un'anomalia nel monitoraggio della pressione dei pneumatici e dei problemi legati alla funzionalità Smart Summon.

Corto circuito. Secondo quanto riferisce la stessa Tesla, il malfunzionamento della telecamera posteriore può sorgere durante l'avviamento dell'auto, generato da un corto circuito su una delle schede elettroniche del dispositivo. Il difetto, sempre secondo la Casa, sarebbe legato a una combinazione specifica di configurazioni hardware e software, che le temperature fredde di questi giorni hanno accentuato. Il costruttore ha già  pubblicato un aggiornamento software che dovrebbe risolvere la questione; nel frattempo, i veicoli coinvolti sono in corso di identificazione per essere sottoposti alla sostituzione dei componenti difettosi.

Picco di segnalazioni. Il richiamo è arrivato al termine di un'indagine interna partita lo scorso novembre, quando è stato notato un aumento di richieste di sostituzione di componentistica bruciata da un corto circuito. Secondo la Tesla sono state aperte 887 segnalazioni in garanzia e 68 interventi per questo specifico problema, che al momento non avrebbe provocato incidenti o problemi di altro genere.

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Edison Next - In arrivo quasi trecento nuove colonnine ad alta potenza

4 Ruote - Gen 13,2025

La Edison Next, società del gruppo Edison che si occupa di decarbonizzazione e transizione ecologica per le aziende, ha ottenuto una nuova tranche di contributi previsti dal Pnrr: 2,3 milioni di euro a fondo perduto che andranno a integrare gli investimenti già previsti dalla società per la realizzazione di colonnine di ricarica veloci su strade urbane ed extraurbane. Finanziamenti come quelli previsti dal Pnrr sono importanti per permettere una rapida ed effettiva messa a terra dell'infrastruttura di ricarica, indispensabile per lo sviluppo della mobilità elettrica in Italia, ha spiegato Marco Carvelli, responsabile Area E-mobility di Edison Next.

Il progetto. I nuovi punti di ricarica avranno una potenza minima di 90 kW nelle colonnine destinate ai centri urbani, e di 250 kW per quelle installate sulle strade ad alto scorrimento. Nella fattispecie, Edison Next investirà nella realizzazione, manutenzione e gestione di 272 punti di ricarica, di cui 172 veloci situati presso parcheggi pubblici nei centri urbani in provincia di Lodi, Pavia, Monza Brianza, Brescia, Treviso e Belluno e 100 ultraveloci presso stazioni di rifornimento lungo le strade extraurbane in provincia di Brescia, Ferrara, Roma, Padova, Verona e Rovigo.

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Mercato italiano - L'Unrae contro le "fake news" sui prezzi

4 Ruote - Gen 13,2025

L'Unrae interviene sul rincaro dei prezzi delle auto vendute sul mercato italiano. A detta dell'associazione delle Case estere, gli aumenti medi indicati da alcuni articoli di stampa non sarebbero "di 1.000 euro", ma di "228: il quadro reale è ben diverso da quello che artatamente, con intenti poco trasparenti, si vuole dipingere agli occhi dell'opinione pubblica".

"Fake news". Parlando senza mezzi termini di "notizie distorte", anzi di "fake news", l'Unrae si sofferma sui dati dell'anno scorso: "Il fatturato delle autovetture è salito dello 0,3% (da 46,79 a 46,91 miliardi) e non del 3%; il calo delle immatricolazioni è stato dello 0,5% (da 1.566.521 a 1.558.704) e non dell'1%. L'aumento del prezzo medio è quindi di 228 euro (+0,8% a 30.096) e non di 1.000. Per essere significativi, i confronti vanno fatti quantomeno a parità di canale e di segmento". I rincari, invece, vengono attribuiti, "in modo totalmente inesatto e strumentale, a presunti aumenti dei listini e riduzioni degli sconti. In realtà, nel 2024 si è registrato un deciso calo del canale noleggio a lungo termine, normalmente caratterizzato da sconti molto elevati: lo sconto medio ponderato, quindi, è sceso per una banale questione aritmetica. Nulla a che fare con una riduzione degli sconti praticati a uno stesso tipo di clientela".

"Non forziamo gli acquisti". L'Unrae entra poi nel dettaglio: "Si denuncia anche che le auto sotto i 14 mila euro sarebbero introvabili e quelle sotto i 20 mila rappresenterebbero solo il 20% del mercato. Dati alla mano (prezzo fattura), nel 2024 la prima fascia ha rappresentato circa il 5% del mercato e la seconda circa il 30%. Si denuncia, inoltre, la presunta scomparsa dell'offerta di prodotto nei segmenti bassi, caratterizzati da margini inferiori. Ebbene, nel 2024 il numero dei modelli immatricolati nei segmenti A e B è pari rispettivamente a 24 e 79, con quote di mercato pari rispettivamente a 8,3% e 48,1%: non esattamente un deserto. Se gli acquisti dei consumatori si stanno spostando verso segmenti superiori, questo non può essere imputato a forzature dal lato dell'offerta, come si legge diffusamente, ma a un'evoluzione delle loro preferenze, come accade in tutti i settori merceologici". 

Le ragioni secondo le Case. L'associazione ammette che l'aumento dei prezzi "è stato innegabilmente molto importante", ma ci sarebbero delle ragioni come "l'aumento dei contenuti, a partire dai dispositivi di sicurezza (Adas), o dei sistemi di infotainment. Per questo, il valore di una vettura nel 2024 non è neanche paragonabile a quello della stessa vettura nel 2019". Inoltre, "i fattori di produzione hanno subìto in questi anni un aumento vertiginoso dei costi che inevitabilmente si è riverberato sui prezzi di vendita": i costi dell'energia "sono schizzati in alto in tutta Europa"; i prezzi delle materie prime hanno registrato "rincari a due cifre per quelle tradizionali e a tre cifre per quelle critiche": i costi della logistica internazionale, che incidono pesantemente in una catena di approvigionamento globalizzata, sono "esplosi a causa della situazione geopolitica con focolai di crisi in vari nodi cruciali".

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Carburanti - Prezzi in forte rialzo

4 Ruote - Gen 13,2025

Da giorni, i prezzi dei carburanti sono entrati n una spirale di forti rialzi. Il rincaro è determinato da due specifici fattori: uno riguarda il deciso aumento delle quotazioni dei prodotti raffinati, su cui incidono anche le speculazioni degli operatori sulle prospettive dei mercati energetici; il secondo è di natura normativa ed è legato ai maggiori costi applicati a rivenditori e gestori per la quota d'obbligo di miscelazione annuale dei biocarburanti. La combinazione di questi due fattori si sta quindi riversando sui prezzi alla pompa, con la benzina in media intorno a 1,80 euro al litro e il diesel sopra 1,70. In sostanza, secondo le ultime rilevazioni di Staffetta Quotidiana, la verde è tornata ai livelli di inizio settembre 2024 e il gasolio a quelli di fine agosto.

Le rilevazioni. In dettaglio e al netto degli ultimi rincari decisi da Q8 (due centesimi al litro sulla benzina e un centesimo sul diesel) e Tamoil (due centesimi sul gasolio), le medie dei prezzi praticati comunicati il 12 gennaio dai gestori di circa 18 mila impianti all'apposito osservatorio del ministero delle Imprese vedono la verde a 1,800 euro/litro (+7 millesimi sulla precedente rilevazione) e il diesel a 1,703 euro/litro (+8). Al servito, la benzina quota a 1,939 euro/litro (+6), il gasolio a 1,842 euro/litro (+7), il Gpl a 0,737 euro/litro (invariato), il metano a 1,465 euro/kg (+6) e il Gnl a 1,442 euro/kg (+6).

L'allarme. Lungo le autostrade, la benzina viene offerta a 1,898 euro/litro (2,159 al servito), il gasolio a 1,808 euro/litro (2,074), il Gpl a 0,869 euro/litro, il metano a 1,529 euro/kg e il Gnl a 1,576 euro/kg. Il Codacons ha lanciato un allarme proprio sui prezzi del servito, parlando di alcuni  distributori già oltre quota 2,30 euro al litro per la benzina e punte di 2,40 euro sull'A1. 

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