ChargeScape - Ford, Honda e BMW scommettono sulle Smart Grid in America

4 Ruote - Set 18,2023

Negli Stati Uniti Ford, Honda e BMW hanno dato vita a ChargeScape, una società paritaria che sfrutterà la forza delle tre Case per creare una Open Vehicle-Grid Integration Platform (OVGIP). In buona sostanza, si tratta di una piattaforma unica capace di unire le esigenze del fornitori di energia e dei clienti delle auto elettriche nel mondo delle Smart Grid: da una parte sono previste tariffe agevolate e lo sfruttamento della tecnologia V2G (Vehicle-to-Grid) per restituire energia alla rete e incentivare i clienti a passare al solare e ad altre soluzioni pulite; dall'altra, i fornitori potranno accedere a una quantità elevata di preziosi dati aggregati sull'uso dei veicoli e sui flussi di energia per rendere sempre più stabili ed efficienti le reti.

In America l'elettrico passa dalle joint venture. L'iniziativa, in definitiva, intende offrire ai clienti delle auto elettriche un contesto più credibile per abbandonare le auto endotermiche. Su questo tema, le Case stanno collaborando tra loro come mai prima d'ora: negli Usa, lo confermano la convergenza verso lo standard di connessione Nacs della Tesla (adottato dalla maggior parte dei costruttori) e il recente accordo tra sette Case, tra cui il Gruppo Stellantis e BMW, per la creazione di una rete di ricarica da oltre 30.000 colonnine. ChargeScape non è una società chiusa e ha già esteso agli costruttori presenti negli States l'invito a partecipare all'iniziativa per massimizzare i risultati.

Categorie: 4 Ruote

Caro carburanti - La benzina vola oltre i 2 euro anche al self, il governo studia un micro bonus

4 Ruote - Set 18,2023

Il governo sta valutando un mini intervento per contrastare il caro carburanti. Tuttavia, con il progressivo peggioramento dei conti pubblici, la platea dei beneficiari dell'eventuale misura rischia di essere decisamente limitata, quantomeno rispetto alla possibilità di tagliare le accise secondo il meccanismo stabilito dal Decreto Trasparenza (la soglia critica è scattata da ormai alcuni giorni, ma l'introduzione della cosiddetta accisa mobile non è un obbligo, bensì una facoltà del governo). In particolare, stando a indiscrezioni, Palazzo Chigi starebbe studiando un bonus da 80 euro al mese per le famiglie meno abbienti: il contributo, infatti, sarà caricato sulla social card "Dedicata a te", la carta di pagamento prepagata da 382,50 euro lanciata a luglio e destinata a nuclei familiari con un Isee inferiore ai 15 mila euro. Il bonus, di cui dovrebbero beneficiare circa 1,3 milioni di di famiglie, sarà affiancato da un'altra misura: il rinnovo per il 2024 del credito d'imposta fino al 28% sul gasolio per le imprese dell'autotrasporto. Nel complesso, l'intervento del governo dovrebbe ammontare a non più di 300 milioni di euro e, molto probabilmente, non arriverà prima del 27 settembre, quando sarà approvata la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza. 

Benzina al self sopra i 2 euro. Intanto, secondo le rilevazioni di Staffetta Quotidiana, prosegue senza soste la corsa dei prezzi alla pompa, con la benzina self-service stabile sopra i 2 euro/litro (ai massimi dal 15 luglio 2022, quando però era in vigore il taglio dell'accisa di 25 centesimi senza il quale la verde avrebbe superato i 2,3 euro/litro) e il gasolio al livello più alto del 2023, nonostante il calo delle quotazioni dei prodotti raffinati (sempre comunque sopra i mille dollari la tonnellata). In dettaglio, le medie dei prezzi dai gestori all'apposito Osservatorio del ministero delle Imprese e del made in Italy, vedono la benzina fai da te a 2,003 euro/litro (+11 millesimi) e il diesel a 1,938 euro/litro (+20). Al servito, verde a 2,136 euro/litro (+12), gasolio a 2,071 euro/litro (+19), gpl a 0,712 euro/litro (+2), metano a 1,396 euro/kg (+1) e Gnl a 1,265 euro/kg (+1). Lungo le autostrade, benzina a 2,075 euro/litro (2,317 al servito), gasolio a 2,018 euro/litro (2,269 al servito), Gpl a 0,852 euro/litro, metano a 1,521 euro/kg e Gnl a 1,277 euro/kg.

Categorie: 4 Ruote

Fiat - Egea Cross Limited, la Tipo alza l'asticella

4 Ruote - Set 18,2023

La Fiat presenta in Turchia la Egea Cross Limited, una serie limitata del modello equivalente alla Tipo Cross commercializzata in Italia. Visti i suoi contenuti, questa versione speciale potrebbe anticipare un'analoga variante destinata anche al nostro mercato.

Arancio fuori, marrone dentro. I paraurti con protezioni di plastica, le barre sul tetto e l'assetto rialzato sono comuni all'allestimento Cross già noto, ma la Limited aggiunge all'esterno alcuni accenti di color arancione sul tetto, sulle calotte degli specchietti e nella mascherina, dove viene creata una grafica che richiama gli alberi. Anche i cerchi di lega da 17" scuri sono specifici e presentano piccoli elementi arancio a contrasto, inoltre sul montante della portiera è stato inserito il logo della serie limitata. L'abitacolo si distingue per i rivestimenti di ecopelle marrone, per i sedili anteriori riscaldabili, il bracciolo anteriore e il doppio display per strumentazione e infotainment.

Un nuovo verde scuro per distinguersi. In Turchia i clienti potranno scegliere tra quattro diverse tinte: bianco, nero, grigio (che la Fiat ha di recente eliminato dalla propria offerta europea) e un esclusivo verde scuro, non disponibile per le altre Egea Cross, che invece sono disponibili anche nei colori arancio e rosso. La Cross Limited non è proposta con carrozzeria Wagon.

Categorie: 4 Ruote

Ram 1500 TRX - Lunar Edition, prestazioni spaziali

4 Ruote - Set 18,2023

Per i petrolhead europei più accaniti è in arrivo un nuovo gioiello con forme e accento puramente yankee, pronto a saziare la fame di ottani. La "bestia" si chiama RAM 1500 TRX Lunar Edition ed è una serie speciale del pick-up ad altissime prestazioni del brand dell'ariete, disponibile anche in Italia: l'abbiamo guidata sulla pista di terra di Maggiora, il tempio italiano del motocross.

Oltre ogni limite. La scheda tecnica parla di 702 cavalli e 881 Nm di coppia, sprigionati da un V8 Supercharged Hemi di 6.2 litri. Numeri da supercar per un pick-up ciclopico, almeno per il nostro mercato: il mostro sfiora i 6 metri di lunghezza, è poco più alto di 2, è largo oltre 2,24 metri e arriva a quasi tre tonnellate di peso. E se pensate che le dimensioni siano un limite, eccovi altri numeri: lo 0-100 km/h è coperto in soli 4,5 secondi, per raggiungere i 160 km/h bastano 10,5 secondi e per il quarto di miglio ne servono 12,9, anche grazie al launch control. Per sopportare queste sollecitazioni, i tecnici della RAM hanno rinforzato il telaio a longheroni e aggiornato l'assetto con sospensioni adattive Bilstein Hawk e2 da 330 mm di escursione all'anteriore e 355mm al posteriore: quasi quanto una moto da cross. E per chi vuole spremere il 1500 TRX Lunar Edition anche fuori dall'asfalto, qui ci sono caratteristiche off-road degne di nota: 30,2 di angolo d'approccio, 23,5 d'uscita e 21,9 di dosso con un'altezza da terra di 30 cm, a cui si aggiungono pneumatici da 35" montati su cerchi da 18" con sistema antistallonamento bead-lock.

Re della strada. Quando sei faccia a faccia con il 1500 TRX ti rendi subito conto di essere di fronte a un oggetto straordinario: il cofano quasi supera la linea del tuo sguardo e il timbro di voce rabbioso del V8 è pronto a rubare l'attenzione. Questo da fuori, perché quando sali a bordo ti ritrovi in un abitacolo che sembra grande quanto un appartamento, lussuoso e ricco di dettagli racing, che ti sa trasmettere un senso di assoluto dominio della strada.

Unico nel suo genere. Se le performance e il listino sanno di supercar (il conto è di oltre 140 mila euro), il TRX non dimentica le origini da veicolo da lavoro: dietro troviamo un gancio per trainare fino a 3.500 kg di carico (omologati per l'Italia), anche se il mezzo può tecnicamente arrivare fino a 5,7 tonnellate.  

Giocare ad autocross. E dopo averlo visto da vicino, eccoci in direzione Maggiora Offroad Arena, pista di autocross dove assaggiare le qualità dinamiche di questo mostro. Qui, in condizioni davvero estreme - una pioggia torrenziale ha inondato il terreno argilloso del circuito - abbiamo giocato con le sei diverse configurazioni di guida (Sport, Snow, Baja, Rock, Mud/Sand e Tow più la Custom, ossia quella personalizzabile dal conducente) e con l'esuberanza del 6.2 Hemi. Indiscusso protagonista, questo V8 è capace di regalare un'infinità di piaceri: dall'accelerazione mostruosa, capaci di incollarti allo schienale, al fischio spassoso del compressore volumetrico, che entra con prepotenza nell'abitacolo. Altro pezzo forte è l'assetto: il TRX non si scompone troppo, con la mole che viene tenuta a bada anche nelle manovre più dinamiche.

L'allestimento. La diciottesima prova del campionato MXGP 2023 è stata la giusta occasione per svelare al mercato europeo l'allestimento Lunar Edition. I festeggiamenti dei titoli mondiali di Jorge Prado García in MXGP e Andrea Adamo in MX2, infatti, hanno fatto da cornice ai pigmenti dell'esclusiva colorazione Ceramic Grey. Tra le caratteristiche specifiche di questo allestimento troviamo poi il gradino estraibile per il pianale, i quattro ganci regolabili per il fissaggio e le grafiche e i badge dedicati alla TRX Edition. Lussuoso e sportivo anche labitacolo: impunture in Surf Blue su porte, cruscotto e sedili, sono accompagnate da inserti di fibra di carbonio, dalla console centrale rivestita d'Alcantara e dal tetto panoramico apribile a doppio cristallo.

Categorie: 4 Ruote

Volkswagen - Dresda, a rischio la produzione di auto

4 Ruote - Set 18,2023

La Volkswagen potrebbe interrompere la produzione di auto in una delle fabbriche simbolo dell'era della presidenza di Ferdinand Piëch. Secondo indiscrezioni della rivista Automobilwoche, il costruttore di Wolfsburg sarebbe intenzionato a fermare l'assemblaggio delle ID.3 a Dresda e a procedere con una conversione delle attività industriali.

La fabbrica di vetro. Lo stabilimento, realizzato con il pervasivo utilizzo di vetro (non a caso è nota come Gläserne Manufaktur, la "fabbrica trasparente") è stata inaugurata nel 2002 e da allora ha prodotto diversi modelli, alcuni dei quali strettamente legati a Piëch come la Phaeton, l'ammiraglia che avrebbe dovuto elevare l'immagine del brand Volkswagen facendo concorrenza diretta a Mercedes, BMW e perfino alla consociata Audi. Dalle sue catene di montaggio sono uscite anche la e-Golf e la Bentley Flying Spur, mentre la ID.3 viene prodotta dal 2021.

La reazione di Wolfsburg. A penalizzare la fabbrica sono il rallentamento delle vendite di elettriche che sta producendo conseguenze anche a Emden e Zwickau: al momento, la Gläserne Manufaktur impiega poco meno di 350 dipendenti che, con lo stop alla produzione della ID.3, saranno assegnati ad altre mansioni. Per ora da Wolfsburg non sono arrivate conferme né smentite: "Il marchio Volkswagen sta attualmente sviluppando un pacchetto dettagliato di misure per implementare un programma di miglioramento delle performance. L'obiettivo è aumentare ulteriormente la competitività globale e affrontare la situazione volatile del mercato", spiegano da Wolfsburg. In ogni caso, non è prevista una chiusura della fabbrica, bensì una riconversione delle attività, anche perché sono state fornite rassicurazioni sull'accordo di salvaguardia dell'occupazione attualmente in vigore: il documento resterà valido fino al 2029.

Categorie: 4 Ruote

Mitsubishi - La nuova gamma italiana e l'elettrica del 2025

4 Ruote - Set 18,2023

La Mitsubishi, in Italia dal 1979, rinnova l'impegno nel nostro Paese grazie alla collaborazione con Koelliker e annuncia la nuova gamma: i modelli in campo sono Space Star, Eclipse Cross Phev e le nuove ASX e Colt.

Si parte subito. La Space Star rappresenta il modello di ingresso a livello di prezzo e dimensioni e offre la doppia opzione benzina e Gpl, mentre la Eclipse Cross Phev fa della sua motorizzazione elettrificata il suo asso nella manica. Entro la fine del 2023 si aggiungeranno i due modelli di nuova generazione sviluppati attraverso una operazione di rebadging dei prodotti Renault: la ASX derivata dalla Captur e la Colt derivata dalla Clio. La ASX sarà offerta con cinque diverse motorizzazioni benzina, full hybrid e plug-in hybrid, mentre la Colt sarà disponibile a benzina o in versione full hybrid.

Nel 2024 torna la Outlander, nel 2025 l'elettrica. La Mitsubishi ha già confermato per il 2024 il ritorno in Italia dell'Outlander con powertrain Phev, mentre nel 2025 sarà presentata un'elettrica sviluppata grazie alla collaborazione con Renault: sul conto di quest'ultima non sono stati forniti ulteriori dettagli e quindi è presto per sapere in quale segmento andrà a inserirsi la novità.

Categorie: 4 Ruote

Eventi - Q8 al Fleet&Business Day 2023

4 Ruote - Set 18,2023

Il marchio Q8 è sul nostro mercato dal 1986: alle flotte, offre una rete di 3.000 stazioni di servizio in Italia, buoni carburante elettronici, fatturazione centralizzata e una società, Q8 Quaser, dedicata alla vendita extra-rete. La carta carburante aziendale Cartissima Q8 e la relativa app sono attive in Italia, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Slovenia e Spagna; permettono l'acquisto di carburanti e servizi, la ricarica delle auto elettriche e ibride plug-in, il monitoraggio di costi ed emissioni di CO2; attraverso un portale e con la funzione Pay può gestire i rifornimenti dei driver. Le carte ricaricabili Recard Q8 (Business per gli acquisti aziendali, Coupon per la gestione di incentivi e welfare dei dipendenti) sono collegabile ai singoli account dei driver e consentono reportistica e alert sui rifornimenti non autorizzati e consumi anomali. Q8 è uno dei partner presenti al nostro Fleet Business Day, l'iniziativa dedicata ai fleet manager che si terrà alle cantine Bellavista di Erbusco (BS) giovedì 21 settembre.  

Categorie: 4 Ruote

Formula 1 - Ferrari rompe il digiuno, Sainz vittorioso a Singapore

4 Ruote - Set 17,2023

La Ferrari interrompe la striscia positiva di quattordici vittorie della Red Bull e lo fa per mano di Carlos Sainz. Il pilota spagnolo, partito dalla pole, ha condotto per l'intero arco della corsa e sul finale si è ritrovato a difendersi con il coltello tra i denti dalla rimonta delle Mercedes, trovando nella McLaren di Lando Norris un alleato. Proprio grazie a una visione strategica impeccabile, Carlos ha capito di dover prendersi un rischio per poter vincere: ha rallentato, così da dare DRS a Norris, in modo che l'inglese della McLaren potesse difendersi dalle due Mercedes dietro. E così è stato: Sainz ha tagliato per primo il traguardo vincendo il GP di Singapore, Norris secondo e terzo Hamilton, con Russell a muro nel corso dell'ultimo passaggio.

Strategia perfetta. Due ore di gara quasi interminabili, estenuanti. Una di quelle che si vincono più di testa che di velocità pura. Sainz oggi è stato perfetto sotto ogni punto di vista e la vittoria è più che meritata: "Abbiamo fatto un weekend perfetto", ha detto Carlos alle interviste post-gara. "Dovevamo gestire i nostri limiti con il degrado delle gomme. All'inizio puntavamo ad arrivare al giro target per montare le gomme che avevamo programmato. Ma poi c'è stata la Safety Car e così abbiamo dovuto fare uno stint con le Hard molto più lungo di quello che pensavamo. Avevamo un margine piccolissimo, ma ho dato a Lando un po' di DRS per poterlo aiutare a difendersi e così sono riuscito a vincere. Ovviamente ero sotto pressione e su una pista così è davvero facile fare un errore, ma sentivo di avere tutto sotto controllo e vincere è la sensazione più bella".

McLaren sugli scudi. Lando Norris ha eguagliato il suo miglior risultato in Formula 1 grazie a questo secondo posto ottenuto a Singapore. L'inglese ha ringraziato il suo ex compagno di squadra per avergli dato una mano sul finale: "Questa è stata una gara molto dura, ma sul finale Carlos è stato davvero generoso a darmi il DRS: mi ha aiutato a restare secondo e al tempo stesso ne ha tratto vantaggio per vincere. Eravamo consapevoli che le Mercedes avrebbero avuto il ritmo per starci davanti, ma alla fine siamo riusciti a batterli. Sul finale ho toccato leggermente il muro e lo ha fatto anche George, ma in maniera più marcata e gli è andata male. Mi spiace per lui, perché aveva lottato per tutta la corsa". A completare la giornata positiva per la McLaren è stata la rimonta di Oscar Piastri, che ha chiuso al settimo posto, dopo un inizio di weekend in salita.

Mercedes, l'azzardo non ha pagato. George Russell è finito contro le barriere sul finale, dopo aver superato il limite pur di sorpassare i rivali e provare a vincere la gara. Una delusione cocente per l'inglese, che si è lasciato andare in un urlo di frustrazione per non aver concluso la gara. Sul podio sale così Lewis Hamilton, che ha detto: "Prima di tutto congratulazione a Carlos e Lando. Abbiamo scelto di usare una strategia gomme diversa in gara, con due soste. Peccato per quello che è successo a George, stavamo spingendo tanto e le gomme si sono surriscaldate. Ma dovrebbe essere sempre così combattuta, è stato bello".

Red Bull opaca. La Red Bull è stata solo una lontana parente della squadra che abbiamo visto in tutte le altre gare di quest'anno. Max Verstappen è comunque riuscito a recuperare fino al quinto posto finale, mentre Sergio Perez ha tagliato il traguardo in ottava posizione. Rischia comunque una penalità, a causa di un contatto con Albon che sarà investigato dopo la corsa. Sorridono anche i cugini di Faenza: Liam Lawson ha tagliato il traguardo in nona posizione, conquistando così 2 punti per la Scuderia AlphaTauri.

Così in classifica. Tra i costruttori, la Red Bull Racing dominare in scioltezza con 597 punti. Si assottiglia il gap tra la Mercedes e la Ferrari: ora il team di Brackley ha un vantaggio di 24 punti sul Cavallino Rampante. Si allontana dai primi anche l'Aston Martin, per colpa di uno zero in classifica a Singapore: Stroll non ha preso parte alla gara dopo l'incidente in qualifica e Alonso ha chiuso in ultima posizione, dopo aver ricevuto una penalità ed essere finito lungo in una curva.

I risultati completi del GP di Singapore 2023 >>

Categorie: 4 Ruote

Mercedes-AMG - Lesuberanza della Stella - FOTO GALLERY

4 Ruote - Set 17,2023

30 anni fa, veniva presentata al Salone di Francoforte la poderosa C 36, la prima sportiva di serie della Mercedes nata dalla collaborazione con l'AMG (acronimo di Aufrecht e Melcher, i cognomi dei due fondatori, e Grossaspach, la cittadina in cui sorgeva sede originaria), all'epoca partner della Casa di Stoccarda nel DTM. La C 36, berlina derivata dalla prima Classe C, fu solo l'incipit di una proficua collaborazione commerciale: nel 1999, infatti, la Casa di Stoccarda fece ingresso nel capitale azionario dell'AMG, per poi acquisirne il totale controllo nel 2005 e offrire una sempre più ricca gamma di modelli ad alte prestazioni. Oggi, ad Affalterbach ha sede la Mercedes-AMG: l'attuale offerta di modelli annovera numerose vetture tra Suv, berline, wagon, ma anche coupé e scoperte, molte delle quali equipaggiate con sistemi mild hybrid o plug-in. Senza dimenticare alcune full electric. Dopo aver passato in rassegna l'intera gamma Audi RS e BMW M, ora è dunque il turno delle auto più sportive della Stella, "sfogliabili" nella nostra galleria d'immagini con tutte le loro caratteristiche.  

Categorie: 4 Ruote

Formula 1 - Sainz fa il bis: è sua la pole di Singapore

4 Ruote - Set 16,2023

Seconda pole position consecutiva per Carlos Sainz. Dopo Monza, ci sarà ancora una Ferrari davanti a tutti e sarà ancora la numero 55 del pilota spagnolo che ha registrato un tempo di 1:30.984 che gli vale la partenza al palo. In prima fila, accanto a lui, si schiererà la Mercedes di George Russell: l'inglese, per un soffio, ha scalzato l'altra SF-23 di Charles Leclerc che comunque partirà dalla terza posizione domani.

Gli altri in Top 10. Alle spalle dei primi tre i distacchi sono un po' più mercati. Lando Norris è riuscito a portare la sua McLaren in quarta posizione e sarà al fianco della Ferrari di Leclerc in seconda fila. Lewis Hamilton non ha avuto il piglio del compagno di squadra e si è dovuto accontentare del quinto posto. Bene anche la Haas che sul circuito di Marina Bay è riuscita a portare entrambe le sue vetture in Q3: Magnussen ha conquistato un ottimo sesto posto, con Hulenberg che si è fermato invece al nono. Tra loro troviamo l'Aston Martin di Fernando Alonso e la Alpine di Esteban Ocon. Chiude la Top 10 la Scuderia AlphaTauri con il rookie Liam Lawson.

Red Bull escluse in Q2. Il risultato di questa classifica è reso ancor più clamoroso dall'assenza della dominante Red Bull tra i primi dieci, cosa che non succedeva da ben cinque anni. Verstappen e Perez hanno chiuso rispettivamente in undicesima e tredicesima posizione, ma il campione del mondo in carica potrebbe arretrare ulteriormente, poiché su di lui pendono due investigazioni per impeding, di cui uno fatto ai danni dell'AlphaTauri di Yuki Tsunoda. Ironia della sorte: è l'altra AlphaTauri, quella del rookie Liam Lawson, a scalzare Verstappen fuori dalla Q3 per appena 7 millesimi di secondo.

A muro Stroll. Al termine della Q1, attimi di paura per Lance Stroll. Il canadese ha perso il controllo della sua Aston Martin all'uscita dell'ultima curva, andando a sbattere violentemente contro le barriere. La sessione è stata così fermata per oltre mezz'ora, così da dare il tempo ai commissari di pista di sistemare le barriere e ripulire l'asfalto dai detriti e dai liquidi lasciati dalla AMR23 nell'incidente. Il pilota è stato portato al centro medico per ulteriori accertamenti, ma già dopo l'incidente aveva fatto sapere via radio di stare bene.

I risultati completi delle qualifiche di Singapore >>

Categorie: 4 Ruote

Tesla - Autopilot, Musk voleva usare i filmati delle telecamere per difendersi nelle cause legali

4 Ruote - Set 16,2023

Elon Musk avrebbe insistito per utilizzare la telecamera interna all'abitacolo delle Tesla quella adibita al monitoraggio dell'attenzione - per registrare video del comportamento dei conducenti, allo scopo di poterli poi utilizzare come prova per difendersi dalle indagini in caso di incidente: il retroscena è emerso dall'ultima biografia sul magnate di origine sudafricane e mette nuovamente in discussione la politica della Casa americana nella gestione dei dati e la tutela della privacy dei propri clienti. Una questione per la quale, tra l'altro, la Casa è stata oggetto di azioni legali negli Stati Uniti.

La disputa interna sulla privacy. Le Tesla sono state in passato al centro di episodi molto discussi, incidenti finiti nel mirino dell'Nhtsa (l'ente federale per la sicurezza negli Usa) per presunte falle nei sistemi di assistenza alla guida (Autopilot o FSD). Elon Musk, convinto che le responsabilità di tali sinistri fossero in realtà da attribuire al comportamento dei conducenti, e non ai dispositivi di cui sono dotate le vetture, in una riunione avrebbe quindi suggerito si legge nel libro - di usare i dati raccolti dalle telecamere delle auto, una delle quali interna e puntata sul guidatore, per mettere in evidenza gli eventuali errori alla guida. L'input del numero uno della Casa si sarebbe poi scontrato con il parare del team interno dedicato alla privacy, ma alla fine Musk l'ha avuta vinta. La soluzione? Una finestra pop-up in cui si avverte l'utente che, se utilizza il Full Self Driving, verranno raccolti i dati in caso di incidente.

Lo scandalo di aprile. Dalla ricostruzione fatta da Walter Isaacson, autore della biografia, si apprende però come la soluzione del pop-up sia stata trovata solo successivamente e che, inizialmente, l'intenzione di Musk fosse quella di registrare il comportamento dei conducenti a loro insaputa, sfruttando, in particolare, quella telecamera che in sistemi come l'Autopilot e l'FSD, che sono entrambe di livello 2 e perciò necessitano una supervisione costante da parte del driver sarebbe in realtà adibita a monitorare l'attenzione di chi sta al volante. La stessa telecamera che, qualora un giorno si avverasse il sogno di Musk di lanciare un robotaxi completamente autonomo, servirebbe per il monitoraggio della cabina. Attualmente, comunque, le Tesla hanno un avviso nell'auto che descrive cosa farà l'azienda con i dati della fotocamera interna. Ma il problema della gestione della privacy sembra tutto fuorché risolto. Nella primavera scorsa, infatti, l'azienda è stata citata in causa nel North Carolina a seguito di uno scandalo che riguardava proprio i video registrati dalle telecamere delle vetture. Secondo quanto emerso da un'inchiesta della Reuters pubblicata ad aprile, tra il 2019 e il 2022 alcuni dipendenti della Tesla avrebbero condiviso privatamente tramite un sistema di messaggistica interno video e immagini provenienti dalle telecamere delle elettriche dei clienti, alcuni dei quali colti in situazioni imbarazzanti. In tutto ciò, la Tesla garantisce, nella propria informativa sulla privacy, che le registrazioni delle telecamere rimangono anonime, non collegate alla persona né al veicolo.  

Categorie: 4 Ruote

Supercar - Indimenticabili anni 90 - FOTO GALLERY

4 Ruote - Set 16,2023

Anni 90: un decennio di grande creatività per il mondo delle auto sportive, tra coupé per tutti i giorni (all'epoca ancora molto gettonate) e supercar con tanti cavalli. Queste ultime, del resto, sono diventate delle vere e proprie icone di una stagione automobilistica vigorosa e autentica, in cui l'elettronica non era ancora una presenza massiccia: certo, parliamo di auto magari più difficili da "domare", ma proprio per questo ammantate di un fascino ormai raro. Abbiamo raccolto alcuni esempi nella nostra galleria d'immagini, tra supersportive, granturismo vitaminizzate e vetture nate pensando al motorsport.

Categorie: 4 Ruote

Mustang Fastback - Al volante del mito... rivisitato

4 Ruote - Set 16,2023

Monterey, California. Durante la Car Week, tra concorsi di eleganza, raduni, anteprime e party esclusivi, c'è sempre la possibilità di scoprire e provare qualche gioiellino. Come la Mustang Fastback del 1968, realizzata da Velocity: una creazione che va ben oltre la personalizzazione e il restauro. Una muscle car capace di celebrare la potenza americana di ieri, traslata al presente, arricchita con eleganti orpelli taylor-made creati da esperti artigiani.

A un primo sguardo, la Mustang di Velocity nella classica livrea color "Neptune Blue" - incorniciata da componenti cromati - sembrerebbe l'originale "puledro" di Lee Iacocca. Solo gli esperti del brand si renderebbero conto che il cofano è stato dotato di una seconda presa d'aria e che le lampadine dei gruppi ottici sono state sostituite da più moderni Led. Anche l'abitacolo è stato completamente rivisitato con interventi mirati ad attualizzarne il confort senza intaccarne lo stile rétro: sedili avvolgenti Procar, quadro strumenti Dakota, volante con corona di legno e razze d'alluminio. Per l'intrattenimento è stata scelta un'unità principale di ispirazione vintage. Pelle di prima qualità e Alcantara sono state impiegate per rivestire gran parte dell'abitacolo, portiere, sedili e cruscotto. Un lavoro certosino realizzato manualmente da esperti artigiani. Ogni particolare (maniglie per l'apertura porte, prese USB, cinture di sicurezza) è stato scelto con cura e inseriti nel contesto con grande attenzione.

Girando la chiave, il suono del poderoso 5.0 V8 Coyote da 460 cavalli invade l'abitacolo. Il cambio sulla vettura in prova è un automatico a 10 rapporti (ma a richiesta si può optare per il manuale). Inserisco la marcia e inizio ad affondare l'acceleratore: qui non ci sono Adas o altra elettronica a supporto della guida, le sensazioni sono quelle di una muscle car di una volta, dall'erogazione esagerata. Un affondo deciso porta le ruote posteriori a pattinare vistosamente, facendo scodare la Mustang. Durante il test drive, posso apprezzare le migliorie tecniche: le sospensioni garantiscono una guida confortevole, l'agilità sulle curve della 17 Mile Drive entusiasmante, la frenata potente e reattiva. Una volta presa la giusta confidenza, portare la Mustang al limite è impegnativo ma non esageratamente difficile. Non vorrei più scendere: divertente, agile, scattante, questa Fastback è un oggetto davvero straordinario sotto ogni punto di vista. Se cercate una muscle car capace di fondere potenza, stile e unicità, la Ford Mustang Fastback by Velocity è ciò che stavate cercando. Il prezzo? Importante, ma allineato all'esclusività e alla qualità del prodotto: qui si parte da 288 mila dollari, più le tasse e le eventuali personalizzazioni.

Categorie: 4 Ruote

Tesla - Allo studio un processo di stampa unico destinato alla Model 2

4 Ruote - Set 15,2023

Si moltiplicano le indiscrezoni su un inedito processo di produzione che la Tesla sarebbe pronta a introdurre nelle proprie fabbriche: secondo la Reuters, infatti, l'azienda di Elon Musk intende realizzare la carrozzeria delle proprie elettriche come una sorta di pezzo unico stampato.

Le Giga Press di oggi. Oggi la Tesla vanta già un primato nel settore produttivo: ha infatti introdotto le Gigapress, macchinari (dell'Idra, azienda italiana) capaci di stampare sezioni molto grandi della carrozzeria. La Model Y viene attualmente costruita unendo le sezioni anteriori e posteriori stampate singolarmente, riducendo tempi, costi e numero di componenti in modo significativo e anche per il Cybertruck sono state studiate soluzioni analoghe.

La nuova tecnologia per la Model 2. Secondo le dichiarazioni raccolte da alcune persone coinvolte nel progetto, l'evoluzione della Giga Press permetterebbe di stampare in un unico macchinario la sezione frontale, la sezione posteriore e la parte centrale del sottoscocca che accoglie le batterie, realizzando buona parte della vettura in un unico passaggio. Con una tale riduzione di costi e tempistiche la Tesla sarebbe così in grado di ridurre il prezzo delle proprie auto: per questo, il modello ideale per l'utilizzo di tale processo costruttivo sarebbe la già annunciata Model 2, per la quale Tesla ha annunciato un prezzo d'attacco di circa 25.000 dollari e l'utilizzo di una piattaforma di nuova generazione.

Categorie: 4 Ruote

F.1, GP Singapore - Ferrari brilla nelle libere, Red Bull in affanno

4 Ruote - Set 15,2023

La Ferrari stupisce nelle prove libere del Gran Premio di Singapore, conquistando le prime due posizioni della classifica. Carlos Sainz è risultato il più rapido e ha fermato il cronometro sull'1:32.120, staccando di soli 18 millesimi di secondo il compagno di squadra Charles Leclerc. Il Cavallino Rampante ha cominciato il weekend con il piede giusto, anche se nella simulazione di gara sembrava esserci ancora qualche problemino con l'usura delle gomme.

Red Bull in difficoltà. Quello che salta subito all'occhio è l'assenza della Red Bull nella parte alta della classifica, con Perez e Verstappen rispettivamente in settima e ottava posizione. La RB19 sembra ancora lontana dal bilanciamento perfetto e il team avrà molto lavoro da fare per cercare di recuperare: la prima impressione, comunque, è che questa volta non sarà tutto semplice per il team di Milton Keynes. Alla fine della sessione, Verstappen non era per niente contento di aver remato tanto per tenere in pista la vettura e il debriefing con gli ingegneri sarà certamente infuocato.

La Top 10. Ad approfittare del passo indietro della Red Bull sono Mercedes e Aston Martin: George Russell e Lewis Hamilton hanno chiuso la sessione in terza e quinta posizione e tra loro troviamo la Aston Martin di Fernando Alonso, che ha mostrato di avere il miglior passo gara al momento sulla lunga distanza. Resta molto indietro Lance Stroll che, anche oggi, non è andato oltre il quattordicesimo tempo. In casa McLaren è Norris a tenere alto l'onore della squadra, mentre Piastri prende le misure con una pista per lui totalmente nuova ed è un po' più attardato in classifica. Positiva la sessione di Haas e Alfa Romeo, con Magnussen nono e Bottas decimo.

I risultati completi delle Libere 2 a Singapore >>

Categorie: 4 Ruote

Tesla - L'Europa finanzia l'ampliamento dei Supercharger

4 Ruote - Set 15,2023

La Tesla ha ottenuto il via libera della Commissione europea a due progetti per la realizzazione di nuovi Supercharger: oltre alla filiale italiana, anche quella polacca otterrà cospicui finanziamenti per ampliare in maniera considerevole la rete di colonnine di ricarica. Nel complesso, le istituzioni continentali hanno autorizzato sostegni finanziari a favore della Casa di Elon Musk per quasi 150 milioni di euro, la porzione più consistente dei 352 milioni di euro messi a disposizione per 26 iniziative a favore della mobilità elettrica. 

Pioggia di euro. In particolare, Tesla Italy otterrà sovvenzioni per 133,78 milioni di euro per realizzare 6.548 punti di ricarica da 250 kW in 613 stazioni dislocate in 16 Paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Spagna, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Svezia), nonché lungo le principali arterie autostradali e stradali facenti parte dei corridoi della rete transeuropea di trasporto Ten-T. La consociata polacca, invece, potrà contare su 14,94 milioni di euro: serviranno per 740 prese da 250 kW in 74 stazioni di sei Paesi dell'Europa orientale (Cecoslovacchia, Grecia, Croazia, Ungheria, Polonia e Slovenia). Nel complesso, i due progetti dovrebbero portare all'installazione di 7.198 punti. 

Categorie: 4 Ruote

Alfa Romeo - Mesonero: "Stiamo già lavorando a una seconda specialty" - VIDEO

4 Ruote - Set 15,2023

L'Alfa Romeo 33 Stradale, presentata alla stampa il 30 agosto, è soltanto la prima tappa di una strategia che porterà il marchio italiano a sviluppare una linea di fuoriserie e di edizioni limitate più o meno liberamente ispirate al passato glorioso del Biscione. "A novembre inizieremo già a lavorare sulla prossima", dice a Quattroruote il capo del design, Alejandro Mesonero-Romanos, commentando lo stile dell'auto in questa intervista video.

Altri tre o quattro modelli in agenda. A Mesonero-Romanos fa eco Jean-Pierre Ploué, responsabile del design del gruppo Stellantis: "La storia del marchio è una fonte inesauribile di ispirazione. Facciamo molto sul serio nel programma che abbiamo definito Bottega, e ci aspettano mesi e anni di gran lavoro". Nessuno dei due si è sbilanciato su quali potrebbero essere le prossime realizzazioni, ma secondo fonti confidenziali sarebbero già tre o quattro le auto in agenda, con il design ormai finalizzato.

Il Biscione come il Cavallino. Il programma Bottega, che prevede la realizzazione di serie speciali ad alto tasso di esclusività, è assimilabile a linee come Icona in casa Ferrari, quella che ha dato vita, per capirci, alle Monza SP1 ed SP2 e alla Daytona SP3. Non è detto che anche le prossime espressioni siano in tiratura così limitata come la 33: tuttavia, prevedendo tutte una costruzione artigianale e non industriale, difficilmente potranno superare le 100 unità.

Categorie: 4 Ruote

Caro carburanti - Ci sono le condizioni per il taglio delle accise: tocca al governo decidere

4 Ruote - Set 15,2023

Da un paio di giorni si sono concretizzare le condizioni per far scattare l'introduzione dell'accisa mobile e rallentare la corsa dei prezzi dei carburanti: spetta dunque al governo decidere se procedere o meno con il taglio delle imposte. Per ora, da Roma non arrivano segnali: alcuni membri della maggioranza stanno spingendo per un provvedimento che potrebbe mitigare i prezzi alla pompa e non sono poche le associazioni datoriali o di rappresentanza dei consumatori a lanciare allarmi sulle conseguenze di un mancato intervento, ma l'esecutivo Meloni pare intenzionato a considerare dei palliativi, come una social card per le famiglie meno abbienti. Del resto, non ci sono neanche i necessari decreti attuativi e i conti pubblici sono in tale sofferenza da escludere un intervento: il 2022 rischia di chiudersi con un deficit/Pil di oltre il 6% a causa della necessità di coprire bonus e sussidi di vario genere degli anni passati. Il maggior gettito prodotto dal rincaro dei listini rischia così di rivelarsi una manna dal cielo per il governo e, al contempo, un colpo alle tasche degli italiani, per le attività delle imprese e dei professionisti. 

Le condizioni. Vediamo, però, quando e perché si sono concretizzare le condizioni per l'accisa mobile. Come ricorda Staffetta Quotidiana, il meccanismo previsto dal Decreto Trasparenza stabilisce una soglia critica della quotazione del Brent a 77,4 euro al barile. Tale livello è stato superato due giorni fa, quando il greggio scambiato sulla piazza londinese ha superato i 92 dollari. Stamattina, poi, il prezzo è ampiamente oltre i 94 dollari in scia alle dichiarazioni alle "bellicose" dichiarazioni dell'Opec sulla domanda petrolifera e contro le "narrazioni" dell'Aie sulla transizione energetica e la fine dei combustibili fossili. La norma, però, non è priva di incongruenze: il decreto indica una media delle quotazioni del "precedente bimestre", senza specificare se si intendono i mesi "di calendario", ossia luglio e agosto (in questo caso la soglia non sarebbe superata), o la media mobile degli ultimi due mesi (per esempio, il periodo 14 luglio-14 settembre). Inoltre, ricorda sempre la rivista specializzata, il taglio non è obbligatorio, ma facoltativo: insomma, il governo può (non "deve") adottare il decreto per tagliare le accise. 

Le rilevazioni. Quanto ai carburanti, anche a causa di quotazioni di prodotti raffinati ormai senza freni (benzina e gasolio hanno abbondantemente superato i mille dollari a tonnellata), la media nazionale dei prezzi in self-service della benzina supera quota 1,99 euro/litro (con la media delle compagnie a due euro netti), mentre quella del gasolio è a 1,92 euro/litro e si appresta a superare il picco del 2023 raggiunto a fine gennaio. In dettaglio, secondo i dati comunicati ieri dai gestori all'apposito Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy, al "fai da te" la verde quota a 1,992 euro/litro (+5 millesimi) e il diesel  a 1,918 euro/litro (+8). Al servito benzina a 2,124 euro/litro (+4), diesel a 2,052 euro/litro (+9), Gpl a 0,710 euro/litro (invariato), metano a 1,395 euro/kg (+1) e Gnl a 1,264 euro/kg (-1). Lungo le autostrade, benzina a 2,056 euro/litro (servito a 2,301), gasolio a 1,995 euro/litro (servito a 2,247), Gpl a 0,849 euro/litro, metano a 1,521 euro/kg e gnl 1,277 euro/kg. Intanto, stamattina Eni e Tamoil hanno alzato di un centesimo al litro i prezzi consigliati del gasolio e IP di un centesimo sia la benzina che il diesel. 

Categorie: 4 Ruote

Automobili Amos - La Safarista è pronta per l'off-road

4 Ruote - Set 15,2023

Il secondo capitolo della storia Automobili Amos - iniziato nel 2018 con la Futurista, oggi sold out - è stato presentato dal vivo e in via ufficiale: la nuova creatura, prodotta in sole 10 unità, si chiama Safarista ed è un restomod (sempre su base Delta Integrale 16V) pensato per chi vuole andare forte anche lontano dall'asfalto. Non solo, perché dietro alla neonata Safarista ci sarà un programma che offrirà ai clienti-collezionisti delle esperienze non competitive per sfruttare la vettura al 100%. I luoghi? Ovviamente fuori dal comune, per esempio tra i ghiacci della Svezia o sulle dune del Deserto Arabico.

Studiata per l'off-road. In campo, come già successo a suo tempo per la Futurista, ci sono tutto il know-how di Podium Advanced Technology e il gusto dello studio BorromeodeSilva, che hanno rimodellato quello che - ormai da tempo - è il restomod per antonomasia, portandolo al livello successivo per soddisfare anche i palati più esigenti. La carrozzeria della Safarista è sempre a tre porte, ma con un design completamente rivisto per incrementarne la fruibilità in off-road; il telaio è stato rinforzato, cambio e differenziali sono corsaioli, mentre il motore, pur avendo una potenza pressoché invariata rispetto a quello della Futurista (siamo ben oltre i 300 CV), ha ricevuto un fine tuning di peso, che prevede, tra le altre cose, un nuovo sistema di raffreddamento per acqua, olio e aria. La Safarista offre poi sospensioni motorsport regolabili e un impianto frenante Brembo potenziato con dischi di acciaio.

Come i rallysti. La Safarista offre una configurazione a due posti con layout semplificato. Non manca un set completo di componentistica motorsport comprensivo di display centrale Motec, pedaliera racing, snap-off, pulsantiera e praticamente quasi tutto quello che solitamente trovate a bordo di un'auto da rally. Infine, la sicurezza: sedili a guscio, rollbar completo, cinture Sabelt a 4 o 5 punti, serbatoio da competizione e impianto di estinzione. Il prezzo? 570.000 euro, tasse escluse.

Categorie: 4 Ruote

Stati Uniti - Ford, GM, Stellantis: al via uno sciopero "storico"

4 Ruote - Set 15,2023

Negli Stati Uniti, è iniziato da poche ore uno sciopero che ha una valenza storica: i membri del sindacato UAW (United Auto Workers) hanno mantenuto la promessa di incrociare le braccia in seguito all'esito negativo delle trattative sul rinnovo del contratto di lavoro con le tre "Big di Detroit". Si tratta della prima volta nella storia del settore automobilistico statunitense che una vertenza sindacale colpisce contemporaneamente tutti e tre i maggiori costruttori degli Stati Uniti: Ford, General Motors e Stellantis.

Sciopero "mirato". Sui 146 mila lavoratori iscritti al sindacato, sono 12.700 quelli che hanno deciso di abbandonare la propria mansione presso tre impianti di assemblaggio: le fabbriche della General Motors a Wentzville, in Missouri, della Ford a Wayne, in Michigan, e di Stellantis a Toledo, in Ohio. Per ora, hanno incrociato le braccia solo gli operai dei reparti verniciatura e delle catene di montaggio. Del resto, i rappresentati sindacali, a partire dal presidente dello Uaw, Shawn Fain, sono sempre stati chiari: lo sciopero deve essere "mirato", ossia destinato a colpire le attività più importanti dei tre costruttori e a produrre conseguenze anche sui maggiori fornitori di componentistica. Infatti, i tre impianti sfornano tra i modelli più redditizi e popolari delle "Big Three", tra cui il pick-up Ranger, la Suv Bronco della Ford e le Jeep Wrangler e Gladiator. 

L'esito delle trattative. Lo sciopero, che per ora coinvolge 5.800 dipendenti di Stellantis, 3.600 della GM e 3.300 dell'Ovale Blu, è solo l'ultima prova delle crescenti tensionitra sindacato e costruttori. Fain si è sempre dimostrato battagliero e più che fermo nell'obiettivo di spingere le controparti ad accettare richieste che sin da subito si sono dimostrate decisamente ambiziose, a partire da aumenti salariali del 46% per arrivare a una settimana lavorativa di 32 ore. I costruttori hanno ovviamente presentato delle controfferte, ma non sono riuscite a soddisfare le pretese del sindacato, neanche dopo che quest'ultime erano state ammorbidite per la mediazione del presidente Joe Biden. D'altro canto, Fain non ha alcuna intenzione di recedere: lo dimostrano le ultime minacce di uno sciopero a oltranza. Tanto più che le stesse "Big Three" non sembrano intenzionate a cedere.  

Categorie: 4 Ruote