Aggregatore di feed

James Moylan - Addio all'inventore della freccia che indica il lato del rifornimento

4 Ruote - 4 ore 4 min fa
L'uomo che risolse il dilemma del rifornimento si chiamava James Moylan ed era un progettista di finiture interne della Ford: 40 anni fa, inventò la freccia accanto all'icona della pompa di carburante sul cruscotto. Un simbolo essenziale, che indica da quale lato fare il pieno. Moylan è scomparso l'11 dicembre scorso all'età di 80 anni, ma la sua idea accompagnerà gli automobilisti ancora per molto, moltissimo tempo.Moylan ebbe l'idea in un giorno piovoso dell'aprile 1986: dopo aver accostato l'auto aziendale a un distributore di benzina di Dearborn, nel Michigan (di fatto, la città dell'Ovale blu), il designer si rese conto di aver parcheggiato dal lato sbagliato, perché lo sportello del serbatoio era dall'altra parte. Dovette inzupparsi d'acqua, effettuare una manovra e spostare la macchina sul lato corretto.L'episodio accese l'ingegno di Moylan, che propose al costruttore di inserire una freccia vicino all'indicatore del livello del carburante per avvisare i conducenti. R. F. Zokas, direttore Ford per il design degli interni, gli comunicò che l'azienda avrebbe installato le frecce indicatrici sulle auto del modello 1989 in fase di sviluppo. Il debutto avvenne su Escort e Mercury Tracer, quindi sulle Thunderbird e Mercury Cougar del 1989.   La freccia di Moylan: minima spesa, massima resa Prima degli anni 1970, molte auto avevano il bocchettone dietro la targa: le norme di sicurezza imposero lo spostamento sul lato destro o sinistro per evitare incendi in caso di tamponamento, rendendo la posizione dello sportello variabile. Dalla fine degli anni 1980, la freccia di Moylan è diventata indispensabile, non richiedendo nuovi componenti meccanici, ma solo una modifica millimetrica alla grafica del cruscotto. Un valore notevole per il cliente a un costo bassissimo per il produttore.  Un aiuto per tutti Quell'icona è preziosa per l'auto di proprietà (magari non ci si ricorda il lato dello sportello) e ancora di più per le famiglie con due vetture. Ma soprattutto per chi usa macchine aziendali e per i consumatori che prendono i veicoli in car sharing oppure a noleggio a breve o lungo termine. Un'intuizione che semplifica la vita a milioni di automobilisti in ogni angolo del pianeta, una soluzione invisibile finché non serve, ma fondamentale nel momento chiave. Perché spesso il genio risiede nel risolvere i problemi più comuni con la massima semplicità. 
Categorie: 4 Ruote

Stellantis - Cassino prolunga lo stop alla produzione fino al 16 gennaio

4 Ruote - 9 ore 20 min fa
Cancelli chiusi a Cassino anche l'anno prossimo, come ha comunicato Stellantis. Dopo la pausa natalizia iniziata a metà dicembre 2025, che si sarebbe dovuta concludere il 2 gennaio, il fermo produttivo si prolunga fino a venerdì 16 gennaio 2026.Per i lavoratori dei reparti di lastratura, verniciatura e montaggio, si passerà direttamente dalle ferie al contratto di solidarietà.Stando ai sindacati, se quest'anno il numero di esemplari usciti dal sito del Frusinate (Alfa Romeo Giulia e Stelvio, e Maserati Grecale) non ha raggiunto quota 18 mila, nel 2026 non arriverà a 13 mila.Il crollo spinge i rappresentanti dei lavoratori a chiedere ancora un tavolo di confronto, a livello nazionale, sulla crisi profonda dell'impianto.
Categorie: 4 Ruote

Stranger Things 5 - La BMW di Steve è più iconica di quanto pensi (e centra lABS)

4 Ruote - 9 ore 28 min fa
La serie Stranger Things di Netflix si prepara a chiudere la quinta (e ultima) stagione con i due episodi che verranno resi disponibili sulla piattaforma di streaming nella notte di Capodanno. Uscita nel 2016, la saga fanta-horror dei Duffer Brothers è ambientata all'inizio degli anni Ottanta, e vede protagonisti alcuni ragazzini alle prese con forze soprannaturali ed esperimenti scientifici fuori controllo. La BMW 733i "conta" nel SottosopraA occupare la scena (e a contribuire in maniera determinante al successo della serie) è soprattutto l'accurata ricostruzione di quegli anni, la nostalgia che si porta appresso e la miriade di citazioni e omaggi alla cultura popolare. Tra gli oggetti più ricchi di fascino, almeno per gli appassionati di auto, c'è la BMW 733i guidata da Steve Hair Harrington, uno dei protagonisti della serie. Senza scivolare negli spoiler, possiamo quantomeno dire che la berlina tedesca (soprannominata The Beamer) gioca un ruolo importante nello sviluppo della storia. Lusso e tecnologia (per l'epoca)Lunga poco più di cinque metri, la BMW 733i guidata da Steve è antecedente al facelift del 1982: lo si capisce dai gruppi ottici tondi di uguale diametro e dall'assenza dei fendinebbia sotto il paraurti. Nel cofano di quest'auto di lusso c'è un 6 cilindri in linea da 3.2 litri e 179 CV, con una coppia massima di 266 Nm. Ma c'è di più: questa BMW fu una delle prime a proporre l'ABS (anche se allora era a richiesta), introdotto proprio sulle Serie 7 (E23). Non mancano l'airbag per il guidatore, il computer di bordo con spie per i guasti e le anomalie e i controlli completi per il climatizzatore. Insomma, tutto quello che serve per affrontare il Sottosopra.
Categorie: 4 Ruote

Centro prove - Sfida tra Suv full hybrid: chi consuma meno? - VIDEO

4 Ruote - 9 ore 59 min fa
L'ibrido è diventato una delle soluzioni più concrete per ridurre consumi ed emissioni senza cambiare le abitudini di guida. In particolare, il full hybrid. E non uno qualsiasi, ma il full hybrid alla giapponese, quello che da oltre vent'anni promette consumi contenuti, affidabilità e semplicità d'uso, senza bisogno di prese o ricariche. Scuola orientaleIn questo test mettiamo a confronto tre Suv full hybrid di segmento C, tutte molto rappresentative: Honda ZR-V, Nissan Qashqai e-Power e Toyota Corolla Cross. Non le abbiamo scelte per caso: sono nel cuore del mercato, nella fascia più combattuta e, soprattutto, raccontano tre modi diversi di interpretare lo stesso concetto: usare l'elettrificazione per consumare meno, senza complicare la vita a chi guida. Analizziamo il powertrainQui, infatti, non è una sfida di stile, di infotainment o di optional. Il focus è uno solo: il powertrain. E la domanda è semplice quanto cruciale: qual è il più efficiente? Per rispondere ci affidiamo ai numeri che contano, quelli del Centro prove, lontani dai cicli teorici e molto più vicini all'uso quotidiano. Ognuna a modo suoSi parte da Toyota, che nel 1997 ha cambiato la storia dell'auto con la Prius, la prima full hybrid di grande serie. Da lì nasce una tecnologia che oggi equipaggia milioni di vetture e che sulla Corolla Cross arriva in una forma matura e collaudata. Successivamente, Honda e Nissan rispondono con filosofie diverse: la ZR-V punta su un full hybrid raffinato e progressivo, mentre la Qashqai e-Power ribalta lo schema tradizionale, con il motore termico che non muove mai le ruote, ma lavora solo come generatore. Chi vince la sfida?E allora, qual è la full hybrid più efficiente, chi si accontenta di meno carburante e chi vanta il maggior piacere di guida? La risposta è nel video qui sopra, con dati alla mano.
Categorie: 4 Ruote

Innovazione - Gigacasting: la tecnologia italiana che sta cambiando il modo di costruire le auto

4 Ruote - 10 ore 27 min fa
Una delle imprese più difficili nel settore automotive (e non solo) è rendere semplici le cose complesse, migliorando ciò che già esiste. A vincere questa scommessa sono stati l'italiana Idra Group (di proprietà della cinese LK) e l'americana Tesla, che hanno rivoluzionato il settore semplificando la produzione delle vetture grazie alla Giga Press e al Gigacasting. Vediamo di cosa si tratta. Il concetto di "Giga" Nel 2018 la bresciana Idra Group sviluppa la Giga Press, una macchina grande quanto una palazzina: l'alluminio fuso viene iniettato in uno stampo per formare l'intera parte posteriore o anteriore dell'auto. Un salto quantico nell'ambito della pressocolata ad alta pressione. Grazie a questo gigantesco timbro, tutto diventa più facile e veloce, con un risparmio su costi, manodopera e fornitori rispetto alla lavorazione tradizionale, che prevede l'assemblaggio di tanti piccoli pezzi.Nel 2020 Elon Musk ci vede giusto quando decide di affidarsi alla Giga Press su larga scala, spingendo il concetto a dimensioni senza precedenti. Costruisce il telaio della Suv Model Y con due pezzi, una differenza sbalorditiva rispetto alla struttura della berlina Model 3, composta da 171 pezzi uniti da 1.600 saldature. Il risultato? Un taglio dei costi del 40%. Come si arriva al Gigacasting? il sistema produttivo basato sulle Giga Press, un termine coniato dal marketing dell'azienda texana: pochi secondi per la pressa contro minuti di saldatura robotizzata.Le prime Giga Press negli stabilimenti Tesla esercitano una forza di chiusura di 6 mila tonnellate: oggi siamo a 12 mila tonnellate grazie allo sviluppo e alla leadership tecnologica dell'italiana Idra, player industriale di riferimento.Il processo è complicato: l'alluminio fuso viene iniettato nello stampo d'acciaio, la macchina tiene lo stampo chiuso con una pressione spaventosa mentre la parte si raffredda e si solidifica. Infine, il pezzo viene estratto, rifilato e ispezionato. Visti gli investimenti in ballo, sbagliare è vietato: le prove tecniche si fanno con avanzatissimi software di simulazione. Tesla ha sfruttato le conoscenze di SpaceX per sviluppare una lega di alluminio proprietaria che raggiunge le caratteristiche meccaniche necessarie senza trattamenti termici, garantendo maggiore precisione dimensionale.Le auto elettriche hanno esigenze strutturali specifiche che rendono il Gigacasting vantaggioso: sono costruite su piattaforme che devono proteggere il pacco batterie al centro del veicolo (architettura skateboard). La produzione delle sezioni strutturali anteriore e posteriore in un unico getto fornisce rigidità torsionale e stabilità per sostenere gli accumulatori. Riparabilità: la sfida più grandeUno degli aspetti critici di questa tecnologia è la riparabilità del pezzo monolitico: se danneggiato in un sinistro, non può essere saldato facilmente come le vecchie scocche multi-pezzo. I costruttori stanno lavorando su design che prevedano punti di taglio e giunzione per rendere le mega-fusioni parzialmente sostituibili, senza compromettere la rigidità strutturale. La soluzione è progettare sistemi di assorbimento, in modo che sia molto più difficile intaccare il cuore del sistema.  Cosa accade nel risiko automotive Mentre aumentano i concorrenti di Idra Group (come Bühler e Yizumi), altre Case si avvicinano a questa tecnologia. Il gruppo Toyota ha preso ispirazione dal Gigacasting per realizzare la concept elettrica Lexus LF-ZC basata su tre pezzi. Anche le cinesi Huawei, NIO, Xpeng e Zeekr si stanno avventurando su questo percorso. In più, GM, Hyundai, Nissan e Volvo studiano un analogo sistema produttivo per ridurre costi e tempi. Siamo ai primi passi, con esiti da verificare anche sulla scorta della domanda globale di auto elettriche: fra investimento iniziale per la Giga Press e costi connessi, i costruttori valutano se sia il momento di azzardare.
Categorie: 4 Ruote

Anteprima - Nissan 2026: tutte le novità in arrivo, dalla nuova Juke alla Wave

4 Ruote - 10 ore 58 min fa
La Nissan prepara un 2026 con tante novità, per la gran parte elettriche: la più importante è senz'altro la Juke, best seller della Casa giapponese che rompe col passato, presentandosi con uno stile del tutto nuovo e motori solo elettrici. Nel corso dell'anno arriveranno poi le nuove generazioni della Micra (già ordinabile) e della Leaf, seguite da una piccola citycar a batteria realizzata sulla base della Renault Twingo, che potrebbe chiamarsi Wave. Nel 2026 ci sarà spazio anche per il restyling della Suv X-Trail, con novità soprattutto nel frontale. Nissan JukeLa terza serie della Juke dice addio alle linee tondeggianti a cui siamo abituati, lasciando spazio a un nuovo look fatto di tagli netti e forme segmentate. L'ispirazione per questo design viene dalla concept Hyper Punk, svelata al Salone di Tokyo del 2023. Sottopelle ci sarà probabilmente la piattaforma Cmf-Ev, che potenzialmente può impiegare batterie molto capienti; la Juke, però, non dovrebbe discostarsi troppo dai 50 kWh di capacità massima, per contenere il prezzo di listino. Potrebbe arrivare anche la NismoLunga circa 4,3 metri, la nuova Nissan Juke arriverà inizialmente in versione single motor a due ruote motrici, ma non è esclusa una variante a due motori e trazione integrale, magari marchiata Nismo: nelle scorse settimane la Nissan ha detto di voler ampliare nei prossimi anni la gamma di modelli ad alte prestazioni. La nuova B-Suv continuerà a essere costruita in Inghilterra, a Sunderland, dove la Nissan ha investito miliardi per rinnovare i propri stabilimenti, adeguandoli alle esigenze dei modelli a batteria: qui verranno prodotte Leaf, Juke e la prossima generazione della Qashqai. L'attuale Juke non andrà subito in pensione, e affiancherà la nuova arrivata ancora per qualche anno.Quando arriva: presentazione a fine 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 30.000 euro Nissan WaveCome già successo per la Renault 5 con la Micra, anche la Twingo (nell'immagine qui sopra) avrà una gemella giapponese a marchio Nissan, anche lei sotto i quattro metri di lunghezza, che potrebbe chiamarsi Wave. Questa citycar a batteria sfrutterà la stessa base tecnica della piccola francese, in parte sviluppata in Cina, sfruttando le sinergie previste dall'alleanza tra il costruttore francese e quello di Yokohama. La carrozzeria sarà giocoforza simile a quella della Twingo, con alcune differenze di design, in linea con il nuovo corso stilistico della Casa giapponese. Condiviso il powertrain, con motore da 82 CV e batteria LFP da 27,5 kWh.Quando arriva: dicembre 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 20.000 euro Nissan MicraGiunta alla sesta serie, la piccola giapponese è costruita sulla base della Renault 5, con la quale non nasconde la parentela, che emerge in particolare nella fiancata: misura 3,97 metri di lunghezza e offre un bagagliaio da 326 litri. La gamma si articolerà su due tagli di batteria, da 40 o 52 kWh, a ciascuno dei quali sarà abbinato un motore da 122 CV e 150 CV, con autonomie rispettivamente di 310 e 408 chilometri. Rispetto alla sorella francese, la dotazione comprende la funzione e-Pedal, che permette di arrivare all'arresto completo semplicemente rilasciando l'acceleratore. Quando arriva: febbraio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 29.500 euro Nissan LeafLa terza serie dell'elettrica giapponese si evolve nel design come mai prima d'ora per contenere al massimo i consumi: grazie alle nuove forme spunta un Cx di 0,25. Da un paraurti all'altro misura 4,35 m. L'abitacolo sfrutta al meglio il passo di 2,69 metri, con tanto spazio per i passeggeri e un bagagliaio da 437 litri dichiarati. Sulla plancia spiccano due display da 14,3 pollici, uno per la strumentazione e l'altro per l'infotainment connesso. Due le motorizzazioni, da 177 e 218 CV, abbinati a batterie da 52 o 75 kWh, per autonomie di 436 o 604 chilometri.Quando arriva: maggio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 36.900 euro Nissan X-TrailPer la quarta generazione della grande Suv della Nissan è giunto il momento del classico restyling di metà carriera: l'aggiornamento verrà presentato nei prossimi mesi, mentre le vendite inizieranno in autunno. Le novità si concentreranno soprattutto nel frontale, con mascherina e gruppi ottici che assumeranno una forma più coerente con il recente linguaggio stilistico della Casa. La sport utility giapponese continuerà a disporre di motorizzazioni full e mild hybrid. Quando arriva: autunno 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 40.000 euro
Categorie: 4 Ruote

Autostrade - Dal 1 gennaio aumentano i pedaggi: ecco quanto pagheremo

4 Ruote - Dic 29,2025
Dal 1 gennaio 2026, i pedaggi di gran parte delle autostrade italiane rincareranno dell'1,5%: l'adeguamento tariffario, pari all'indice di inflazione programmata per il 2026, riguarderà le concessionarie per le quali è in corso la procedura di aggiornamento dei piani economico-finanziari.Nessun aumento, invece, per le società Concessioni del Tirreno (Tronco A10 e A12), Ivrea-Torino-Piacenza (Tronco A5 e A21) e Strada dei Parchi A24-A25 (Autostrada Roma-L'Aquila e diramazione per Pescara), in linea con i rispettivi atti convenzionali vigenti.Scatterà inoltre un rialzo dell'1,925% sulla Salerno-Pompei-Napoli. Infine, viene riconosciuto un +1,46% all'Autostrada del Brennero, con concessione scaduta, per la quale è in corso il riaffidamento della stessa.  Il ministero polemizza Stando alla nota del ministero delle Infrastrutture, che dà conto dei ritocchi tariffari, lo stesso dicastero (d'intesa col governo) ha cercato di congelare i pedaggi sulle tratte gestite da concessionarie per le quali è in corso la procedura di aggiornamento dei piani economico-finanziari: l'intento era quello di lasciare i rincari in freezer fino alla definizione dei nuovi piani, ma la sentenza contraria della Corte Costituzionale ha vanificato lo sforzo dell'esecutivo. Pertanto, l'Autorità di regolazione dei trasporti (Art) ha determinato che l'adeguamento tariffario sarà dell'1,5%. Sulle decisioni di Corte Costituzionale e Art, il ministero guidato da Matteo Salvini dice di "non poter più intervenire.  Cos'è l'indice di inflazione programmataL'indice di inflazione programmata è un valore previsionale stabilito dal ministero dell'Economia, che indica l'obiettivo di variazione dei prezzi al consumo ritenuto coerente con la politica economica nazionale. Per il 2026, è stato fissato all'1,5%. A differenza dell'inflazione misurata a posteriori dall'Istat, l'inflazione programmata serve come parametro per calcolare gli aumenti annuali di servizi pubblici e concessioni. Come i pedaggi. Tutto messo nero su bianco nelle convenzioni, contratti fra lo Stato (proprietario della rete autostradale) e le società concessionarie che gestiscono le tratte. 
Categorie: 4 Ruote

Centro prove - Classifica bagagliai: le B-Suv e C-Suv più spaziose

4 Ruote - Dic 29,2025
Quali sono le B-Suv e le C-Suv (in pratica, fra le macchine più vendute in Italia) che vantano il bagagliaio più capiente? Ecco una classifica, basata sulle rilevazioni reali del Centro prove (con i celebri sacchi pieni di palline da tennis) delle 10 più capaci: cinque B-Suv e altrettante Sport utility di segmento C. Per trasportare il necessario per le vacanze, gli hobby, i nostri amici animali domestici... e tutto ciò che vi viene in mente. Le trovate, nell'ordine, dalla decima alla prima per capienza reale.  10. Volkswagen T-RocFresca di debutto, soddisfa nella pura capacità del bagagliaio. Anche se perde una trentina di litri rispetto al modello precedente, raggiunge comunque quota 348. Regolare nelle forme e ben rifinito, prevede pure lo schienale diviso in tre parti, per non perdere due posti a sedere se devi caricare oggetti lunghi e stretti, come un paio di sci. Si abbatte anche lo schienale del sedile passeggero anteriore. 9. Ford PumaUna B-Suv molto capiente, la Puma. Anche grazie al Megabox, vano nascosto da 73 litri - rivestito di materiale plastico - sotto il piano di carico e provvisto di foro per lo scolo dei liquidi (così, nel caso si trasportassero oggetti sporchi, si può pulire facilmente). La capacità complessiva del bagagliaio raggiunge i 363 litri. Le forme sono regolari, la finitura discreta.  8. Kia EV3Una B-Suv di lusso, la Kia EV3. Elettrica pura, con i suoi 385 litri di bagagliaio si posiziona all'ottavo posto della nostra classifica. Pratico il piano regolabile su due altezze, anche se purtroppo non sono stati previsti ganci per le borse. Alta la soglia di carico, a 77 centimetri dal suolo. Presente anche un vano bagagli anteriore, ma soltanto da 15 litri: perfetto per i cavi di ricarica.  7. Hyundai KonaCon ben 421 litri, la Hyundai Kona - la capacità rilevata è la stessa su elettrica e ibrida -  vanta un bagagliaio ben dimensionato in rapporto ai 436 centimetri di lunghezza. Finitura e dotazione per organizzare il carico sono ok, la soglia alta (79 centimetri dal suolo). Pratico lo schienale del divano diviso in tre parti. L'elettrica prevede anche un frunk anteriore da 15 litri, perfetto per ospitare i cavi di ricarica.  6. Citroën C3 AircrossCome listino, ha un prezzo da Suv di segmento B, ma come dimensioni s'allunga in modo deciso (con i suoi 440 centimetri da un paraurti all'altro) verso il C. Ne consegue un bagagliaio quasi a prova di trasloco, con 479 litri rilevati; risultato, questo, che condivide con la cugina tedesca Opel Frontera. Meno curate, su entrambe, finitura e dotazione per organizzare il carico. Assente su entrambe il divano scorrevole; soglia di carico alta (79 centimetri da terra). 5. Jeep CompassNata sulla piattaforma Stla Medium, cresce tanto nelle dimensioni esterne rispetto alla serie precedente (+15 centimetri di lunghezza) e porta con sé un bagagliaio molto capace: il Centro prove ha rilevato 479 litri. La soglia è molto alta (79 centimetri dal suolo) e si può sfruttare un vano sotto il piano di ben 87 litri. Schienale del divano diviso in tre. Stesso discorso per la cugina Citroen C5 Aircross, che ha la stessa capacità.  4. Skoda KaroqNon è più una giovincella, ma con 465 litri misurati si pone al quarto posto della classifica. Comoda la possibilità di far scorrere il divano, che è diviso in tre. La parte centrale, però, non si muove: è possibile comunque abbattere lo schienale per caricare oggetti lunghi e stretti. Soglia di carico non troppo alta, a 69 centimetri dal suolo.  3. Dacia BigsterIl valore di 494 litri è stato rilevato con il piano di carico nella posizione più bassa (senza l'optional del ruotino di scorta: altrimenti, si scende a 378).Il divano non scorre, però lo schienale diviso in tre parti accresce la versatilità. Altissima la soglia di carico, a 80 centimetri dal suolo. 2. Volkswagen TiguanBen rifinito, funzionale (pratiche le leve di sblocco degli schienali dal vano), con il piano di carico posizionabile su due livelli e la possibilità di far scorrere il divano. La cubatura, poi, è notevole: con i sedili tutti indietro, ci sono 508 litri a disposizione.  1. Hyundai TucsonIl nostro Centro prove ha rilevato una capacità utile di 523 litri, di cui una sessantina nel doppiofondo. Non curatissima la finitura (i fianchi sono di plastica rigida) però ci sono i ganci fermacarico agli angoli e la presa a 12 volt sul lato sinistro, che eroga fino a 180 watt. Soglia piuttosto alta, a 75 centimetri da terra.
Categorie: 4 Ruote

Incidenti - Codice della strada: cosa è cambiato davvero dopo la riforma?

4 Ruote - Dic 29,2025
Il 14 dicembre scorso la riforma del Codice della strada ha compiuto un anno dalla sua entrata in vigore. Anche se alcune novità non sono ancora operative, si pensi al targhino e all'obbligo di assicurazione per i monopattini, grazie alle stime preliminari diffuse dall'Istat sugli incidenti stradali nella prima metà del 2025 è possibile fare una prima valutazione degli effetti che le novità hanno avuto se ne hanno avuti sulle strade. Meno incidenti, morti e feritiPartiamo dai numeri dell'Istat riferiti al periodo gennaio-giugno (tra parentesi la variazione percentuale rispetto allo stesso periodo del 2024): Incidenti stradali: 82.344 (-1,3%) Feriti: 111.090 (-1,2%) Morti: 1.310 (-6,8%) Sulla base di questi dati si può effettivamente affermare che la riforma ha prodotto un beneficio sulla sicurezza stradale. Questi numeri, però, come avverte l'Istat, sono preliminari e, anzi, sono stime. Dunque, sono da prendere con le molle perché sono soggetti a variazioni. Lo dimostrano gli analoghi dati diffusi un anno fa dallo stesso istituto di statistica sui primi sei mesi del 2024: Incidenti stradali: 80.057 (+0,9%) Feriti: 107.643 (+0,5%)Morti: 1.429 (+4,0%)   Perché servono i dati definitiviPrendendo a riferimento le stime del 2024, infatti, risulterebbe nella prima metà del 2025 un aumento degli incidenti del 2,9%, un incremento dei feriti del 3,2% e una diminuzione delle vittime dell'8,3%, ossia variazioni diverse da quelle stimate quest'anno.Insomma, per fare un bilancio reale degli effetti della riforma del Codice della strada bisognerà aspettare i dati definitivi del 2025, che saranno diffusi a luglio 2026 (che le stime preliminari siano ballerine lo provano anche quelle del 2023, che avevano parlato di 79.124 incidenti, 106.493 feriti e 1.384 morti, numeri che avrebbero modificato le variazioni 2024 sopra riportate in, rispettivamente, +1,2%, +1,1% e +3,3%). Codice della strada e sicurezza: il confronto con l'EuropaNon solo. Per una valutazione più completa la fotografia italiana andrebbe comunque contestualizzata all'interno della più ampia dimensione europea. Non perché i nostri numeri non siano veri, ma perché se, per esempio, nell'Unione si fossero registrate variazioni simili a quelle italiane sarebbe certamente un po' più difficile affermare che ciò che è accaduto all'interno dei nostri confini sia attribuibile esclusivamente alla nostra riforma del Codice (ma sarebbe indubbiamente più facile sostenerlo se, invece, le nostre riduzioni fossero migliori o addirittura in controtendenza). Purtroppo, però, il dato di medio termine continentale non esiste. Dunque, per stabilire una relazione tra i dati sugli incidenti e la riforma del Codice si dovranno aspettare i dati 2024 definitivi, che arriveranno a fine luglio 2026.  Le regole che cambiano: cosa prevede davvero la riformaPer valutare l'effetto della riforma del Codice della strada non bisognerà limitarsi al dato complessivo, ma fare il più possibile riferimento alle norme di comportamento su cui il legislatore è effettivamente intervenuto, ossia uso del cellulare alla guida, obbligo di casco e di circolazione solo in ambito urbano per i conducenti dei monopattini (l'obbligo di targhino e di assicurazione Rc, come abbiamo detto, non sono ancora operativi), incremento dei limiti di potenza e potenza specifica per i neopatentati, cambiamento di impostazione relativamente alle sostanze stupefacenti, introduzione della sospensione breve per alcune pericolose violazioni.Questo livello di dettaglio, però, non è disponibile sulle stime preliminari e, dunque, un'analisi fine non si può ancora fare.
Categorie: 4 Ruote

Modellini - Touring Superleggera Aero3, aerodinamica daltri tempi

4 Ruote - Dic 29,2025
Il nome Touring Superleggera evoca uno stile e una ricerca aerodinamica senza tempo. Oggi quell'eredità rivive nel modello in scala Aero3, basato sulla Ferrari F12, proposto in scala 1:18.Realizzato su licenza da Tecnomodel, il modellino è in resina, materiale scelto per garantire fedeltà delle linee e proporzioni millimetriche. Si presenta su un'elegante base con effetto carbonio e targa identificativa della versione. Dettagli che fanno la differenzaLa prima cosa che colpisce è la grande pinna posteriore, riprodotta con spessore in scala corretto. I dettagli in carbonio a vista, come le minigonne, mostrano una trama fine e ben orientata, protetta da un trasparente lucido che ne esalta la tridimensionalità.Ottima la resa della calandra a scudetto, con retina fotoincisa di eccellente fattura. La verniciatura in rosso, colore scelto per la presentazione ufficiale, è fluida e uniforme, interrotta dalla numerazione sulle portiere e dai convogliatori d'aria anteriori in arancione. Interni e componentiNonostante il modello sia chiuso, la trasparenza dei cristalli permette di apprezzare l'abitacolo: il volante con logo Aero3, comandi colorati sulla plancia nera, sedili ben profilati con cinture in tessuto marchiate Sabelt.I cerchi lasciano intravedere dischi freno forati e pinze con finitura alluminio convincente. Gli pneumatici a spalla bassa in gomma morbida presentano una scolpitura corretta e realistica. Perché sceglierlaPer chi colleziona design italiano moderno, l'Aero3 è una delle auto più originali degli ultimi anni: un pezzo che non passa inosservato, capace di mostrare gli effetti dell'aerodinamica anche su una mensola. Disponibile in Limited edition, costa 249 euro.
Categorie: 4 Ruote

Test in corso - Audi A2 e-tron: nuove foto tra strada e ricarica

4 Ruote - Dic 29,2025
Proseguono i test su strada dei primi prototipi della nuova A2 e-tron (che potrebbe anche chiamarsi Q2, dal momento che la carrozzeria è più vicina a quella di una Suv che di una monovolume compatta), la nuova elettrica di Ingolstadt. La versione definitiva dovrebbe essere presentata il prossimo autunno, con l'arrivo nelle concessionarie all'inizio del 2027: qui trovate già la nostra ricostruzione. Quei richiami all'A2Il prototipo, coperto da abbondanti camuffature, è stato pizzicato dai nostri fotografi sia durante la marcia, sia durante la ricarica. Diversi gli elementi di interesse: all'anteriore si trova la calandra grigia chiusa che già abbiamo visto sulla Q4, mentre i gruppi ottici su due livelli, con la sottile firma luminosa nella parte alta, sono quelli delle Audi più recenti. Al posteriore si trova quello che con ogni probabilità sarà l'elemento più caratterizzante di questo nuovo modello, nonché il richiamo più evidente alla A2 del 2000, ossia il cristallo posteriore diviso in due sezioni, con uno spoiler nel mezzo.  Percorrerà fino a 650 kmL'Audi A2 sarà costruita sull'ultima evoluzione della piattaforma Meb del gruppo Volkswagen ma, rispetto alla Volkswagen ID.3 da cui deriva, la fiancata dovrebbe risultare più ariosa grazie alla presenza del terzo finestrino posteriore. In gamma dovrebbero trovare posto powertrain con potenze da 170 a 326 CV (a trazione integrale), con due tagli di batteria e autonomie fino a 650 chilometri. 
Categorie: 4 Ruote

Anteprima - BMW 2026, tutte le novità in arrivo: si parte dalla nuova Serie 3

4 Ruote - Dic 29,2025
Per la BMW, il 2026 sarà un anno importante, perché segnerà l'arrivo della nuova Serie 3, declinata tanto in versione termica quanto elettrica, con la i3 su piattaforma Neue Klasse: quest'ultima avrà la sua versione M, con quattro motori elettrici e una potenza stimata di oltre mille cavalli. Nei primi mesi dell'anno arriverà nelle concessionarie la iX3 elettrica, che abbiamo già guidato, e il restyling della Serie 7, al momento avvolto nel riserbo. BMW Serie 3 / i3Nel corso dei prossimi dodici mesi il modello più rappresentativo della Casa di Monaco si rinnoverà ancora una volta, però sdoppiandosi: da un lato le versioni termiche, sempre su base Clar, dall'altro - con una carrozzeria leggermente diversa - quelle elettriche, costruite sulla piattaforma Neue Klasse portata a battesimo dalla iX3. Stile in comuneLe due berline (ma arriverà anche la station wagon Touring) condivideranno molti degli stilemi principali, a partire dal nuovo frontale con il doppio rene sottile a tutta larghezza, con la cornice illuminata e che integra i gruppi ottici. Griglia chiusa sull'elettrica, aperta sulla termica, per consentire il raffreddamento del motore. A distinguere i due modelli saranno però le proporzioni: la Serie 3 termica manterrà il caratteristico primo volume lungo, mentre l'elettrica avrà un primo montante più avanzato e una linea di cintura ascendente. Tecnologia al top per entrambeCome tutti i prossimi modelli della BMW, anche la rinnovata Serie 3 adotterà il Panoramic iDrive introdotto dalla iX3, un inedito display che corre sotto il parabrezza. Insieme a questo, arriverà su entrambi i modelli il volante dalla forma avveniristica e il display centrale a forma romboidale. Per quanto riguarda le motorizzazioni, la nuova BMW i3 debutterà con lo stesso powertrain dual motor da 469 CV della iX3, seguito in un secondo momento da una variante single motor (più economica) e dalla M, con quattro motori elettrici - uno per ruota - e oltre 1.000 CV di potenza. La versione M3 è prevista anche per la Serie 3 termica.Quando arriva: fine 2026Motorizzazione: elettrica, termicaQuanto costerà: 55-65.000 euro BMW iX3    La capostipite della famiglia Neue Klasse è una Suv elettrica lunga 4,78 metri, presentata al Salone di Monaco e già ordinabile. Sul mercato è disponibile per ora solo la versione 50 con powertrain dual motor da 469 CV, alimentato da una batteria da 108,7 kWh. Sulla carta, l'autonomia dichiarata supera gli 800 chilometri. Nel corso dell'anno arriveranno varianti a motore singolo, meno potenti e meno costose.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 69.900 euro
Categorie: 4 Ruote

Addio BB - Brigitte Bardot e le auto: una storia damore lunga decenni

4 Ruote - Dic 29,2025
L'automobile, quasi da sempre, è stata anche un efficace strumento di rappresentazione prima che di semplice mobilità. Brigitte Bardot ne ha attraversato tutte le declinazioni possibili, senza mai irrigidirsi in uno stile o in un'idea precisa. Il suo rapporto con le quattro ruote è sempre stato istintivo, aderente alle fasi della vita più che all'immagine pubblica, ed è forse anche per questo che continua a raccontare molto del suo tempo.Nel 1958, quando la sua notorietà aveva già superato ogni argine, la Bardot acquistò non lontano da Saint-Tropez la tenuta della Madrague, destinata a diventare il suo vero centro gravitazionale. In quegli anni si muoveva spesso alla guida di una Simca 8 1200 cabriolet, scelta coerente con un contesto urbano ancora raccolto e con un'immagine che, pur già celebre, non aveva ancora assunto dimensioni globali. Accanto a lei, Roger Vadim preferiva una Lancia Aurelia B24, segnando anche sul piano automobilistico due sensibilità diverse. E proprio nel 1958 venne realizzato un altro scatto indimenticabile: quello dove lei, ventitreenne, posa con eleganza sul cofano di una Lancia Flaminia davanti all'Hotel Miramonti, allora il più celebre hotel di Cortina d'Ampezzo. In virtù della sua fama e non solo, Renault la scelse come volto per il lancio della Floride, spider costruita sulla meccanica della Dauphine e pensata per incarnare un'idea di eleganza leggera, accessibile, moderna. L'operazione ebbe un impatto enorme e, nel caso della Bardot, non rimase confinata alla comunicazione: la Floride divenne realmente la sua auto personale, a conferma di un'identificazione autentica tra prodotto e personaggio, suggellata anche dalla sua presenza sulla copertina di Quattroruote nel maggio 1961. Con gli anni Settanta e la crescita del suo status di icona, arrivò inevitabilmente anche il lusso assoluto. L'acquisto di una Rolls-Royce Silver Cloud II Mulliner, rilevata da Charles Aznavour, segnò una fase diversa, più distante, più protetta. La utilizzò nella Parigi del XVI arrondissement per un periodo relativamente breve, quasi a confermare che quell'auto rappresentava una parentesi, più che una scelta definitiva. Molto più duraturo, invece, è stato il suo legame con veicoli semplici e funzionali. Negli anni Ottanta Brigitte Bardot venne più volte immortalata a bordo di una Mini Moke, perfetta per muoversi tra le strade sterrate intorno alla Madrague. Ancora più significativo il rapporto con la Renault 4 Van bianca, diventata l'automobile dei suoi ultimi anni. Un'auto modesta, simbolo della Francia rurale, che la accompagnava nei brevi spostamenti quotidiani tra La Madrague e La Garrigue, la villa dove ospitava i suoi animali. Una passione che non era sfuggita ai media: nell'ottobre 2023, all'età di 89 anni, Bardot venne fotografata da Paris Match mentre guidava proprio quella R4. Le immagini la ritraevano alla guida con i capelli raccolti e grandi occhiali da sole, appena dimessa dall'ospedale.C'è poi anche un legame più laterale, ma emblematico, con il mondo delle supercar. Brigitte Bardot fu infatti passeggera su una Lamborghini Miura d'eccezione, la celebre Millechiodi. Nata nel 1969 come Miura S telaio #4302, blu notte con interni senape, l'auto fu gravemente danneggiata in un incidente prima di essere acquistata da Gianni Sotgiu e Walter Ronchi, già legati alla storia della Miura Jota. Ricostruita secondo una visione personale interamente rivettata nei punti giusti la Millechiodi ospitò la Bardot come passeggera quando l'auto apparteneva a Franco Galli, che non a caso affidò il volante anche all'amico Franois Cevert, allora legato sentimentalmente all'attrice, per garantire personalmente il comfort della bellissima Brigitte. Dalla Simca alla Floride, dalla Rolls-Royce alla 4L, passando per una Miura irripetibile, la storia di Brigitte Bardot e delle automobili non è mai stata fatta di collezionismo, ma di uso, di contesto, di tempo. Una storia d'amore lunga decenni, conclusasi ieri con la scomparsa della diva francese all'età di 91 anni, e che continua a raccontare molto più di quanto sembri, non solo di lei, ma dell'automobile come specchio della società.Il legame più inatteso con l'automobile, infine, non nasce da una scelta personale, bensì da un riflesso culturale. Durante la progettazione della prima Ferrari stradale a motore centrale, la sigla BB cominciò a circolare informalmente tra tecnici e designer, come avrebbe raccontato anni dopo Leonardo Fioravanti. Non un omaggio dichiarato, ma il risultato di un'associazione spontanea tra bellezza, desiderio e intensità emotiva. Ufficialmente Berlinetta Boxer, la 512 BB portò comunque con sé quell'acronimo, diventato parte integrante del mito.
Categorie: 4 Ruote

Skoda - Fabia 130: più potenza, solo a quattro cilindri

4 Ruote - Dic 29,2025
Skoda celebra i 130 anni dalla fondazione con Fabia 130, edizione speciale della compatta di segmento B che unisce un'impostazione estetica ispirata al mondo dei rally a un significativo intervento sulla meccanica. Basata sulla piattaforma MQB-A0, la Fabia è oggi alla quarta generazione e continua a rappresentare uno dei modelli chiave del marchio per il mercato europeo, dove Skoda ha recentemente raggiunto il terzo posto assoluto per volumi di vendita. Design sportivo e dettagli esclusiviLa Fabia 130 richiama il know-how sportivo maturato dalla Casa nelle competizioni, in particolare nella categoria Rally2, attraverso una serie di elementi dedicati: paraurti specifici, fascia posteriore nera, gruppi ottici anteriori Bi-LED con alloggiamenti scuri, pinze freno rosse e cerchi in lega da 18 pollici. Il doppio terminale di scarico anticipa l'intervento più rilevante, quello sul powertrain. Motore 1.5 TSI Evo2 da 175 CVDentro il cofano trova posto il 1.5 TSI Evo2, quattro cilindri turbo con fasatura variabile, turbocompressore a geometria variabile e disattivazione dei cilindri ai carichi parziali. In questa configurazione il motore eroga 175 CV e 250 Nm, con la potenza massima disponibile tra 5.750 e 6.000 giri/min. Il cambio DSG a 7 rapporti, di serie, è stato ricalibrato con cambiate a regimi più elevati e funzione di doppietta migliorata in scalata in modalità Sport. Assetto ribassato e sterzo più direttoL'assetto prevede molle e ammortizzatori specifici, con un ribassamento di 15 mm, mentre lo sterzo è stato rivisto per offrire un feedback più diretto nelle modalità di guida Normal e Sport. Le prestazioni dichiarate indicano uno 0-100 km/h in 7,4 secondi e una velocità massima di 228 km/h, la più elevata mai raggiunta da una Fabia di serie.   Interni sportivi e tecnologiaAll'interno, l'abitacolo adotta un'impostazione sportiva con sedili a elevato contenimento, volante multifunzione e inserti in carbon-look. La dotazione comprende Virtual Cockpit da 10, schermo centrale da 8,25, connettività wireless Apple CarPlay e Android Auto e un ESP con logica dedicata alla guida sportiva.Prezzo e disponibilità in ItaliaProdotta in serie limitata, Skoda Fabia 130 sarà in prevendita in Italia entro fine dicembre, con consegne dai primi mesi del 2026, a un prezzo di 32.750 euro. 
Categorie: 4 Ruote

Mode social - Auto addobbate come alberi di Natale: Il Codice dice no (e le multe sono pesanti)

4 Ruote - Dic 24,2025
Cosa non si fa sui social per qualche like in più: in questi giorni girano video che mostrano carrozzerie di auto ricoperte di addobbi natalizi luminosi, con lucine colorate intermittenti su portiere, cofano, tetto e attorno ai gruppi ottici. Si tratta di filmati pubblicati puntualmente a inizio dicembre, ormai da qualche anno, col veicolo fermo in area privata a scopo dimostrativo. Gli autori di queste gag virali, però, talvolta omettono di evidenziare un punto chiave: circolando su strade pubbliche con vetture così addobbate si rischia grosso. Vietato addobbare e circolareLe luci intermittenti o colorate possono distrarre gli altri utenti della strada, inducendoli in errore, magari scambiando il veicolo privato per un mezzo di soccorso o di Polizia. Numerosi gli articoli del Codice della strada applicabili dalle Forze dell'ordine che dovessero fermare l'auto: anzitutto l'articolo 72 per la circolazione con dispositivi non conformi (87 euro di sanzione). La norma stabilisce inoltre quali luci possano essere presenti: multa di 42 euro e taglio di un punto patente (articolo 153). I Led sono parzialmente amovibili (pur sempre fissati alla carrozzeria), e non esiste collaudo in Motorizzazione per... addobbi natalizi. Potrebbe tuttavia ravvisarsi anche una modifica delle caratteristiche costruttive o funzionali del veicolo (articolo 78): ammenda di 430 euro e ritiro del libretto. Qualora infine il conducente venga coinvolto in un sinistro, potrebbe essere ritenuto del tutto o in parte responsabile e costretto a pagare i danni: magari le strisce a led colorate hanno indotto altri utenti a distogliere l'attenzione dalla strada. Il caso di BariQuando si pubblicano quei video sui social, uno dei problemi è che può scattare in chi li guarda il desiderio di emulazione. Forse è il caso del conducente che circolava con un'auto addobbata in stile albero di Natale il 22 dicembre 2025 sulla Statale 16 di Bari. Dopo che le Forze dell'ordine hanno intimato l'alt al guidatore, questi ha proseguito la marcia, schiantandosi contro un muretto: al volante un 20enne con precedenti penali, arrestato con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
Categorie: 4 Ruote

Anteprima - Kia 2026: le novità in arrivo, dalle elettriche alle trifuel a Gpl

4 Ruote - Dic 24,2025
Il 2026 che sta per iniziare sarà per la Kia un'annata ricca di lanci, tanto sul fronte elettrico quanto su quello termico. Tra modelli più tranquilli e ad alte prestazioni, sono ben sei le novità a batteria in arrivo nei prossimi dodici mesi, che spaziano dalla più piccola EV2 al van passeggeri PV5. Per quanto riguarda i modelli con tubo di scarico, il primo a debuttare concessionarie sarà la Sportage con l'originale powertrain full hybrid a Gpl, che la Casa coreana chiama Tri-Fuel; nel corso dell'estate arriverà poi la nuova Suv media Seltos, seguita in autunno dal restyling di Niro ed Exceed. Ecco le novità in arrivo, con date, motorizzazioni e prezzi. Kia EV5La Kia amplia la gamma dei suoi modelli elettrici con l'introduzione della EV5, una Suv di segmento C lunga 4,61 metri e costruita sulla piattaforma e-Gmp del gruppo Hyundai. Questo modello eredita gli stilemi del linguaggio Opposites United visto sugli ultimi modelli della Casa coreana, con linee tese e squadrate. Il motore all'anteriore ha una potenza di 160 kW (218 CV) ed è abbinato a due tagli di batteria, da 60,3 kWh e da 81,4 kWh, per un'autonomia massima di 530 km. Nel corso dell'anno arriverà anche la GT ad alte prestazioni. L'impostazione della plancia è minimalista, con un solo pannello che integra tre display: quello da 12,3 per la strumentazione digitale, quello dell'infotainment di uguale misura e quello da 5 tra i due, dedicato ai comandi del climatizzatore. Il bagagliaio ha una capacità di 566 litri, che diventano 1.650 abbassando la seconda fila di sedili; gli schienali vanno a filo del pavimento, dando vita a un piano di carico completamente piatto.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: prezzi non dichiarati Kia EV2Disegnata e progettata in Europa per l'Europa, la compatta EV2 (avrà una lunghezza di circa 4 metri) verrà prodotta nella fabbrica di ilina, Slovacchia. Il look è derivato dalle sorelle maggiori ed è strettamente imparentato dalla concept presentata allo scorso Kia EV Day (a cui si riferiscono le foto). La nuova elettrica coreana si prepara ad arrivare sul mercato con la stessa piattaforma a 400 volt della EV3, con una versione d'ingresso da 150 kW (204 CV).Quando arriva: primavera 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 30.000 euro Kia SeltosArriva per la prima volta anche in Europa la seconda generazione di questa Suv media, lunga 4,43 metri e con un passo di 2,69 metri. La sport utility coreana ha misure ben calibrate e linee boxy, disegnate secondo i dettami dell'Opposites United, la filosofia stilistica degli ultimi modelli Kia. All'interno l'abitacolo ha un'impostazione minimal-chic: sulla plancia spicca il pannello che integra due schermi da 12,3'' per strumentazione e infotainment, inframezzati da un riquadro più piccolo dedicato al climatizzatore. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 536 litri. In Italia dovrebbe arrivare con un benzina da 180 CV, con cambio manuale e automatico, a trazione anteriore o integrale. Nel corso dell'anno è previsto anche un powertrain full hybrid.Quando arriva: estate 2026Motorizzazione: benzina, full hybridQuanto costerà: da circa 30.000 euro Kia EV3 GTLa sigla GT, già vista su EV6 ed EV9, arriverà anche su EV3, EV4 ed EV5. Per tutte sarà impiegato un powertrain bimotore a trazione integrale, ma la Casa non ha fornito dettagli specifici: le unità elettriche di queste vetture saranno oggetto di importanti aggiornamenti per garantire elevate prestazioni e, soprattutto, grande piacere di guida. Alcuni dettagli potrebbero derivare dalle sorelle maggiori (e dalla cugina Hyundai Ioniq 5 N), mentre non si prevedono stravolgimenti a livello stilistico: con tutta probabilità queste vetture evolveranno il design delle versioni GT-Line già a listino.Quando arriva: primavera 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 50.000 euro Kia SportageIl modello di punta nella gamma del costruttore coreano (oltre sette milioni di esemplari venduti nel mondo) è stato aggiornato lo scorso anno con un corposo restyling, che ha coinvolto in particolare il frontale e gli interni. La gamma delle motorizzazioni, che da qualche settimana comprende la versione plug-in, si amplierà il prossimo anno con quello che la Kia definisce Tri-Fuel, ossia il powertrain full hybrid da 239 CV già a listino abbinato al Gpl, per viaggiare spendendo ancora meno.Quando arriva: inizio 2026Motorizzazione: full hybrid a GplQuanto costerà: da circa 40.000 euro Kia Niro / XCeedSia per la Niro che per la XCeed è giunta l'ora di cambiare in modo significativo, tanto fuori quanto all'interno. Gli interventi previsti porteranno questi due modelli ad allinearsi allo stile delle Kia più recenti. Al momento non sappiamo se i restyling in arrivo porteranno la Casa coreana a rivisitare anche l'offerta di motorizzazioni. Particolarmente interessante quella della Niro, che è tutta elettrificata e include versioni che combinano l'ibrido (full) con il Gpl.Quando arrivano: autunno 2026Motorizzazione: mild hybrid, full hybrid (anche a Gpl), elettricaQuanto costeranno: da circa 25.000 / 30.000 euro Kia StonicTempo di restyling anche per la piccola crossover coreana, che guadagna un look più deciso e vicino agli altri modelli del marchio. L'aggiornamento ha comportato un leggero aumento della lunghezza, che arriva a 4,16 metri. Piccola rivoluzione anche in abitacolo, dove debutta la nuova plancia a sviluppo orizzontale con doppio display da 12,3" sui modelli più completi. La gamma è composta da tre allestimenti e da due diverse varianti del benzina 1.0 T-GDi: nella versione da 100 CV con cambio manuale, e da 115 CV con impianto mild hybrid a 48V, cambio manuale o automatico doppia frizione.Quando arriva: già ordinabileMotorizzazione: benzina, mild hybridQuanto costerà: da 22.800 euro Kia PV5Il nuovo veicolo commerciale elettrico della Kia, lungo poco meno di 4,7 metri, ha uno stile originale, quasi futuristico, che non passa inosservato. Alla versione a 5 posti attualmente disponibile si affiancheranno il prossimo anno quelle a sei e sette posti. Confermate le motorizzazioni, con powertrain da 89 kW (122 CV) e 120 kW (163 CV), rispettivamente con batterie da 51,5 e 71,2 kWh, e autonomie di 295 e 412 chilometri. L'architettura a 800V permette elevate potenze di ricarica in corrente continua, fino a 350 kW.Quando arriva: già ordinabileMotorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 38.000 euro
Categorie: 4 Ruote

Centro prove - Le 10 auto più convenienti: la classifica per spesa euro/100 km

4 Ruote - Dic 24,2025
Se leggete Quattroruote, conoscete già il costo /100 km: una cartina di tornasole che dà un'idea ben precisa di quanto sia efficiente (e risparmiosa) una vettura. Prende in esame il consumo, rilevato dal nostro Centro prove, e il costo del carburante (benzina, gasolio, Gpl, energia elettrica): in sostanza, il prezzo da pagare per percorrere 100 km. Nella classifica qui sotto trovate le auto con motore termico (ibride, gasolio, bifuel Gpl) più convenienti provate da Quattroruote,dalla decima alla prima. Questi i prezzi dei carburanti - aggiornati al mese di novembre dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica - presi in esame per il calcolo:Benzina: 1,719 /litroGasolio: 1,682/litroGpl: 0,694/litro 10. EMC Sei 1.5 A/T GplSe è vero che il consumo di questa Suv italo-cinese è alto in quasi tutti gli scenari (in città, per esempio, percorre solo 10,2 chilometri con un litro di benzina), la presenza della doppia alimentazione, con il Gpl, abbassa molto i costi di utilizzo: per fare 100 chilometri, con lei si spendono 8,12 euro. 9. Volkswagen Passat 2.0 TDI 150 CVUna station come non se ne vedono quasi più, la Passat. Con l'immarcescibile 2.0 TDI da 150 CV e il cambio Dsg, è una perfetta macinatrice di chilometri, e vanta un bagagliaio da ben 523 litri (reali). Il costo è pari a 8,09 /100 km. 8. Hyundai Kona HevIl powertrain ibrido full da 138 cavalli della Hyundai Kona è molto efficiente: in città si percorrono ben 28,8 chilometri con un litro di benzina, in statale 22,1. Ne consegue un costo/100 km pari a 8,02. 7. Honda Civic 2.0 HevCon 21,3 km/litro rilevati in media, la Civic è fra le berline ibride full più risparmiose. Senza che si perda granché in termini di prestazioni: se serve, è comunque in grado di staccare uno 0-100 km/h in 6,9 secondi. Con lei, per percorrere 100 chilometri si spendono 7,97 euro. 6. Dacia Bigster Hybrid 155Una Suv di dimensioni generose - 4,57 metri da un paraurti all'altro - che, in città, percorre ben 30,3 chilometri con un litro di benzina (21,4 in media). Ne consegue un costo /100 km pari a 7,92. 5. Honda Jazz HevCon i suoi 122 cavalli - il powertrain è ibrido full in serie - la piccola giap percorre 19,6 km/litro in media, con una punta di 28,2 km/litro in città (sempre dati rilevati dal Centro prove). Il costo medio è pari a 7,68 /100 km. 4. Mazda 2 1.5 HybridSorella gemella della Yaris, prevede lo stesso powertrain ibrido full da 116 CV, ma vanta un cuore elettrico più potente, da 80 CV. Anche grazie a lui, sfodera un consumo medio da riferimento della categoria, pari a 23 km/litro. Il costo medio è di 7,37 /100 km. 3. Dacia Jogger 1.0 TCe Eco-G 100 CVLa nuova versione, con potenza portata a 120 CV, è già in rampa di lancio, ma si trovano ancora nelle concessionarie diverse Jogger con il 1.0 TCe da 100 CV e alimentazione bifuel: il costo medio di 6,11 /100 km si riferisce a questa versione. C'è da scommettere che anche la più recente, con 20 cavalli in più, si riveli altrettanto parca... 2. Dacia Sandero 1.0 TCe Eco-G 100Stesso discorso per la Sandero: l'aumento di potenza è in arrivo, ma ci sono ancora esemplari in versione 100 CV in pronta consegna. Che vanno sempre benissimo se si cerca il risparmio: marciando a Gpl (il serbatoio è di circa 40 litri), si spendono 5,24 euro ogni 100 chilometri percorsi.  1. Kia Niro Trifuel 1.6 GDi HevUnisce un powertrain ibrido full già di per sé molto parco - in media, a benzina si percorrono 20,4 km/litro - all'economicità garantita dall'alimentazione bifuel a Gpl: ne consegue un costo medio, marciando a Gpl, pari a 4,43 /100 km. Il bagagliaio risente un po' della bombola del gas, che occupa lo spazio riservato alla ruota di scorta: così, il piano di carico resta nella posizione più alta e, stando ai nostri rilevamenti, si hanno a disposizione 319 litri anziché 392.
Categorie: 4 Ruote

Anteprima - Mazda 2026: le novità in arrivo sono tutte Suv

4 Ruote - Dic 24,2025
Per il 2026 la Mazda si concentrerà principalmente sui suoi modelli a ruote alte: già presentata lo scorso ottobre, arriverà nelle concessionarie nei primi mesi del prossimo anno la terza serie della CX-5, la Suv che nel mondo ha già venduto quasi cinque milioni di esemplari. Entro la fine dell'estate vedremo poi la nuova CX-6e, versione a ruote alte della berlina 6e, sempre realizzata in Cina dalla joint venture con la Changan. Per finire, nel 2026 arriveranno anche i model year aggiornati delle più grandi CX-60 e CX-80. Per i modelli più piccoli, anticipati dalla concept Vision X-Compact vista a Tokyo, ci sarà da aspettare ancora un po'. Mazda CX-6eProdotta dalla joint venture con il costruttore cinese Changan, la CX-6e è già commercializzata in Cina con il nome di EZ-60: si tratta della versione a ruote alte della EZ-6, da noi venduta come Mazda6e. La versione definitiva per il mercato europeo di questa grande Suv, che verrà svelata all'inizio del prossimo anno, manterrà le linee filanti di quella cinese, comprese le tante sofisticate soluzioni aerodinamiche, dalle prese d'aria nella parte bassa del cofano e nel terzo montante posteriore agli specchietti retrovisori sostituiti da telecamere. Come la berlina, anche la CX-6e sarà un'auto dalle dimensioni importanti, da segmento D, lunga quasi cinque metri e con un passo di circa 2,9. Non abbiamo ancora informazioni circa i powertrain, ma possiamo immaginare che saranno gli stessi della berlina, che prevede due versioni: da 180 kW (245 CV) e 198 kW (258 CV), abbinate rispettivamente a batterie da 80 e 68,8 kWh. Escluso, almeno per il momento, l'arrivo della versione con range extender venduta in Cina.Quando arriva: settembre 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: prezzi non dichiarati Mazda CX-5Dopo 4,7 milioni di esemplari venduti a livello globale, la best seller di Hiroshima entra nella sua terza generazione. Cresciuta di 11 cm (ora è lunga 4,69 metri e il passo arriva a 2,82 metri), ha dato l'addio al 2.0 mild hybrid in favore del 2.5 e-Skyactiv G da 141 CV (a trazione anteriore o integrale), che l'anno prossimo sarà affiancato da un nuovissimo full hybrid, basato su un'unità termica Skyactiv-X e su una parte elettrificata sviluppate interamente dalla Casa giapponese. Materiali e finiture rimangono di alta qualità, e la plancia è ora dominata da un ampio display centrale da 12,9 o 15,6 pollici, a seconda dell'allestimento, che sostituisce quasi del tutto i comandi fisici; davanti al guidatore trova posto un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici. Insieme alle dimensioni cresce anche la capacità del bagagliaio, che mette a disposizione da 583 a 2.019 litri complessivi.Quando arriva: già ordinabileMotorizzazione: mild hybridQuanto costerà: da 35.900 euro Mazda CX-60 e CX-80 MY2026La novità più importante per i MY26 delle grandi Suv CX-60 and CX-80 riguarda le motorizzazioni mild hybrid a gasolio, che potranno essere alimentate con il biofuel HVO 100 (Hydrotreated Vegetable Oil 100). La CX-60 arricchisce la dotazione di sicurezza allineandola a quella della CX-80, e su entrambe è stato aggiornato il Driver Emergency Assist, capace di rilevare eventuali problematiche mediche e di fermare l'auto in autonomia. Migliorano le dotazioni degli allestimenti più ricchi e l'infotainment integra l'assistente vocale Alexa di Amazon.Quando arrivano: primavera 2026Motorizzazione: diesel mild hybrid, benzina plug-inQuanto costeranno: da 53.850 euro (CX-60), da 62.200 (CX-80)
Categorie: 4 Ruote

Anteprima - Mercedes 2026: tutte le novità in arrivo, dalla AMG elettrica alla nuova Classe C

4 Ruote - Dic 24,2025
Il 2026 sarà un anno decisamente intenso per la Mercedes-Benz: tra le tante novità in arrivo nei prossimi dodici mesi c'è la prima berlina elettrica targata AMG, ma anche i veicoli commerciali con piattaforma a 800V e due pilastri della Stella: la nuova Classe C, che al restyling dell'attuale affiancherà una variante 100% elettrica, e il refresh dell'ammiraglia S, anche nella declinazione a batteria EQS. Nelle prossime settimane, nelle concessionarie arriveranno la nuova CLA Shooting Brake e la GLC elettrica, presentata allo scorso Salone di Monaco. Ecco tutte le novità in arrivo con date, motorizzazioni e prezzi. Mercedes-AMG Berlina elettricaIl nome, ancora generico, identifica una coupé a quattro porte 100% a batteria e altamente tecnologica, che raccoglierà il testimone dell'attuale GT Coupé4. Futura rivale di modelli come la Porsche Taycan, questa AMG sfrutterà due innovative unità a flusso assiale, prodotte dalla britannica Yasa, società specializzata nei motori elettrici ad alte prestazioni e acquisita dalla Mercedes nel 2021. Più compatti e leggeri dei classici propulsori a magneti permanenti, questi motori potrebbero garantire una potenza superiore ai 1.000 CV. Tecnologie speciali sono attese anche sul fronte batteria: in quel di Affalterbach, infatti, dovrebbero mettere a frutto il know-how derivato dalla Formula 1 per garantire prestazioni elevate, in particolare nei cicli di carica e scarica, nel raffreddamento e nel recupero dell'energia.Quando arriva: luglio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: non dichiarato Mercedes-Benz Classe CNei prossimi mesi l'offerta della Classe C si sdoppierà: la nuova elettrica, in arrivo a fine anno, sarà affiancata da un profondo restyling della quinta generazione, che dietro al nuovo muso nasconderà motori ibridi, mild o plug-in, anche diesel. La Bev, invece, condividerà gli stessi geni con la GLC: batteria 800 volt da 94 kWh, per oltre 800 chilometri di autonomia stimata. Per la ricarica si arriverà a una potenza di 330 kW, mentre all'interno troveremo uno schermo con una diagonale che sfiorerà il metro.Quando arriva: novembre 2026Motorizzazione: elettrica, ibridi (mild e plug-in)Quanto costerà: da circa 55.000 / 60.000 euro Mercedes-Benz Classe SA primavera la Mercedes-Benz rinnoverà l'ammiraglia Classe S, con un'importante evoluzione del design secondo le ultime cifre stilistiche di Stoccarda, con una griglia importante costellata di stelle e gruppi ottici con integrato il simbolo della Casa. A livello tecnologico sono attese come sempre tante novità: il ponte di comando potrebbe riservare sorprese, così come gli Adas, che potrebbero arrivare al livello 3. La nuova Sonderklasse, poi, proporrà un'offerta di motori totalmente aggiornata. Attese diverse opzioni per gli ibridi plug-in e, salvo imprevisti, in gamma dovrebbe esserci posto anche per unità a gasolio a vari livelli di elettrificazione. Il full electric, invece, rimarrà appannaggio della sorella EQS. Quando arriva: primavera 2026Motorizzazione: benzina, ibridi (mild e plug-in)Quanto costerà: da circa 120.000 euro Mercedes-Benz EQSLa carriera della Mercedes-Benz EQS, iniziata nel 2021, ha già visto l'arrivo di un restyling nel 2024, ma la Casa è pronta a concedere il bis. L'aggiornamento principale dovrebbe riguardare la firma luminosa, con l'arrivo della stella nei fari. Per quanto riguarda le motorizzazioni, al momento non ci sono conferme: l'attuale gamma di powertrain prevede potenze da 333 a 658 CV, con batterie da 118 kWh.Quando arriva: estate 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da circa 130.000 euro Mercedes-Benz GLCLa nuova Suv elettrica di segmento D, che affianca la sorella termica (che per il momento rimane ancora a listino), porta al debutto una nuova griglia anteriore con 942 punti luminosi, che caratterizzerà tutti i nuovi modelli elettrici della Stella. Scenografico anche l'abitacolo, con l'Mbux Hyperscreen da 39,1. A listino per ora la 400 4Matic a trazione integrale da 490 CV, con batteria da 94 kWh e 715 km di autonomia. Nel corso dell'anno arriveranno altre quattro motorizzazioni.Quando arriva: febbraio 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: da 72.588 euro Mercedes-Benz GLBAnche la nuova GLB nasce come modello elettrico, basato sulla nuova piattaforma Mma, ma nel corso dell'anno sarà affiancata da motorizzazioni ibride. Rispetto alla prima serie, questa Suv media da famiglia è cresciuta, arrivando a 473 cm di lunghezza. Molto tecnologici gli interni, con uno schermo triplo (sulle versioni più ricche). Il passo generoso (289 cm) ha permesso di ricavare sette comodi posti senza sacrificare lo spazio per borse e valigie: ai 540 litri del bagagliaio si aggiunge un vano anteriore da 127 litri.Quando arriva: marzo 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: da 59.300 euro (per l'elettrica) Mercedes-Benz CLA Shooting BrakeSi tratta della prima station wagon 100% elettrica della Stella: due le versioni attualmente a listino, da 272 e da 354 cavalli (con powertrain dual motor e trazione integrale), entrambe con batteria da 85 kWh, per un'autonomia che supera di slancio i 700 chilometri, grazie anche al cambio automatico a due rapporti. A giugno la gamma di motori si amplierà con la versione mild hybrid a 48V, con un motore elettrico da 20 kW integrato nella trasmissione a otto rapporti, che consente di muoversi per brevi tratti in modalità puramente elettrica.Quando arriva: marzo 2026Motorizzazione: elettrica, ibridaQuanto costerà: da 58.068 euro (per l'elettrica) Mercedes-Benz VLE e VLSRealizzate sulla nuova piattaforma Van.EA a 800V, le nuove monovolume elettriche della Mercedes arriveranno nella seconda metà dell'anno, declinate in due configurazioni: la VLE, che mette a disposizione fino a otto posti a sedere, e la VLS con una impostazione premium da Grand Limousine. Questi modelli, disponibili a due e quattro ruote motrici, verranno commercializzati anche negli Stati Uniti e in Cina.Quando arriva: presentazione autunno 2026Motorizzazione: elettricaQuanto costerà: prezzi non dichiarati
Categorie: 4 Ruote

Miti a 4 ruote - Le auto più iconiche degli ultimi 50 anni: la nostra top 10 (+1)

4 Ruote - Dic 24,2025
La storia dell'automobile è un viaggio fatto di emozioni, innovazioni e modelli che hanno lasciato un segno indelebile nelle vite delle persone. Negli ultimi cinquant'anni, le auto iconiche sono state molte più delle dieci (+1) che vi presentiamo nelle schede qui sopra, ma abbiamo scelto quelle che, secondo noi, hanno saputo rappresentare un'epoca, uno stile o una rivoluzione tecnica.Dalla piccola Fiat Panda firmata Giugiaro, che ha accompagnato milioni di italiani, alla Tesla Model S che ha rivoluzionato la mobilità elettrica, passando per il piacere di guida puro di una Mazda MX-5 o l'eleganza senza tempo della Porsche 911. Perché queste auto sono leggendaQueste vetture non sono semplici mezzi di trasporto: sono simboli culturali, protagoniste di storie personali e collettive. E siamo certi che la lista potrebbe essere ancora più lunga: scorrete le schede qui sopra e diteci nei commenti quali modelli, secondo voi, meritano di entrare in questa hall of fame.
Categorie: 4 Ruote