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F.1, GP Stati Uniti - Verstappen domina ad Austin

4 Ruote - Ott 19,2025
Un weekend da bottino pieno. Dopo la pole nella Sprint Qualifying, quella nelle qualifiche e il successo nella gara Sprint del sabato, Max Verstappen ha completato l'opera con una vittoria netta nel Gran Premio degli Stati Uniti. Sul circuito di Austin, l'olandese ha imposto un ritmo insostenibile per tutti, costruendo con pazienza il proprio margine e gestendolo fino alla bandiera a scacchi.Il sigillo del campione. Scattato dalla pole, Max ha difeso con decisione l'interno alla prima curva, ma Charles Leclerc partito terzo con gomme soft ha trovato lo spazio all'esterno per infilarsi e prendersi la seconda posizione su Lando Norris. Una manovra elegante e coraggiosa, che ha acceso la sfida nei primi giri. Da lì in poi, però, Verstappen ha iniziato a martellare giro dopo giro, portando la sua Red Bull a costruire un margine da gestire, mentre alle sue spalle Lando e Charles si davano battaglia. stato un weekend incredibile per noi ha raccontato il quattro volte campione del mondo olandese dopo la gara. Sapevo che non sarebbe stata una corsa semplice, perché il passo tra me e Lando era molto simile. Ma nel primo stint sono riuscito a costruire un piccolo margine e da lì ho solo gestito fino alla fine.Leclerc coraggioso, Norris costante. Il monegasco della Ferrari ha provato il tutto per tutto con una strategia aggressiva, puntando sulla gomma più tenera per scattare forte e restare nel traffico il meno possibile. Ero un po' preoccupato quando ho visto che ero l'unica macchina nei primi dieci con le soft ha spiegato Leclerc. Sapevo che era una scelta rischiosa, ma volevamo prendere aria pulita davanti. Mi sono divertito molto, la macchina era piacevole da guidare. Una scelta che ha pagato solo in parte: Leclerc ha difeso la seconda posizione per gran parte del primo stint, ma la gomma rossa ha iniziato presto a cedere. Norris, che lo inseguiva con pazienza, ha approfittato del degrado del ferrarista per tentare il sorpasso, ma la Ferrari ha reagito richiamando Charles ai box per montare le medie e tentare l'undercut. Una mossa efficace, che lo ha riportato davanti alla McLaren. Solo momentaneamente, però. Nel secondo stint, Norris ha rimesso insieme i pezzi. Ci ho messo un po', ma ce l'ho fatta! ha detto l'inglese della McLaren. stata una bella battaglia con Charles, ha difeso duro ma corretto. Mi sono divertito, c'è stato rispetto. Alla fine, il secondo posto era il massimo che potevamo ottenere oggi.Verstappen ci crede. La vittoria di Austin consolida ulteriormente la posizione di Verstappen nella lotta al titolo. Max ha accorciato a 40 punti il distacco da Piastri nella classifica piloti. E se consideriamo che dopo l'Olanda i punti di distacco erano oltre cento, Max può anche tentare di giocarsela fino alla fine.  Lui, impassibile sul podio, sorride appena. La corsa al titolo è sempre in salita, ma matematicamente possibile.In Top 10. Alle spalle dei protagonisti di questa gara, troviamo George Russell che oggi non è andato oltre il sesto posto, in una domenica opaca per la Mercedes. Punti anche per l'altra Red Bull di Yuki Tsunoda e per la Sauber di Nico Hulkenberg: il tedesco ha confermato il suo stato di grazia di questo weekend chiudendo ottavo, davanti a un Oliver Bearman che ha visto sfumare un risultato migliore per un momento controverso con lo stesso Tsunoda. A chiudere la top 10 c'è Fernando Alonso, bravo a capitalizzare ogni occasione e a riportare l'Aston Martin in zona punti.I risultati completi del Gran Premio degli Stati Uniti >>
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Carburanti - Diesel più caro della benzina nel 2026: il governo cambia rotta sulle accise

4 Ruote - Ott 19,2025
Altro che progressivo allineamento in cinque anni, altro che 2030 come aveva stabilito il governo lo scorso marzo: le accise su benzina e gasolio saranno allineate da subito, all'inizio del 2026, rischiando di far costare il diesel più della "verde". Venerdì, quando sono uscite le prime informazioni sulla bozza di disegno di legge bilancio approvato dal governo, il progetto era chiaro, sebbene privo di date o scadenze precise: ma quando il testo (non ancora bollinato, va detto, dalla Ragioneria generale dello Stato) ha iniziato a circolare dal pomeriggio di domenica, si è capito che l'esecutivo Meloni punta al tutto e subito, e cioè a decorrere dal 1 gennaio 2026. Lo si legge all'articolo 30 del testo, che prosegue così: Sono applicate una riduzione dell'accisa sulle benzine nella misura di 4,05 centesimi di euro per litro e un aumento, nella medesima misura, dell'accisa applicata al gasolio impiegato come carburante. Dietrofront dopo sette mesiL'esecutivo, dunque, si è rimangiato tutto dopo appena sette mesi. Il ministero dell'Economia stava lavorando da tempo al progetto di progressivo allineamento, stabilendo che dall'inizio del prossimo anno l'imposta sia la stessa per i due carburanti: 672,90 euro per mille litri. Dunque, prendendo a riferimento il prezzo medio alla pompa rilevato dal ministero dell'Ambiente il 13 ottobre scorso 1,699 /l per la benzina e 1,625 /l per il diesel se questa misura dovesse entrare in vigore oggi, a parità di prezzo della materia prima e di margine lordo per la filiera dei carburanti, la benzina scenderebbe a 1,649 /l e il gasolio salirebbe a 1,675 /l, sorpassando la "verde". In pratica, il costo del pieno di una vettura del segmento C con un serbatoio da 40 litri diminuirebbe da 67,96 a 65,96 euro per chi va a benzina e aumenterebbe da 65 a 67 euro per chi marcia a gasolio. Deciderà il parlamentoAttenzione, trattandosi di un disegno di legge questa misura entrerà in vigore solo dopo l'eventuale approvazione del parlamento, che dovrà avvenire obbligatoriamente entro il 31 dicembre. Ovviamente Camera e Senato, maggioranza (e governo) permettendo, potranno modificare il testo base.
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F.1, GP Stati Uniti - Verstappen vola, è sua la pole

4 Ruote - Ott 19,2025
Max Verstappen continua a recitare il ruolo del protagonista assoluto ad Austin. Dopo la pole e la vittoria della Sprint, l'olandese ha concesso il bis anche nelle qualifiche valide per il Gran Premio di domenica, siglando un tempo irraggiungibile per chiunque. Tre decimi rifilati a Lando Norris e una Red Bull tornata devastante sul giro secco, nonostante un piccolo errore nel timing d'uscita finale che gli ha impedito di fare l'ultimo run in Q3. andata bene ha commentato Max . In ogni fase la macchina è stata molto forte. Faceva caldissimo, con raffiche di vento molto forti. Non siamo riusciti a completare l'ultimo giro per un out-lap un po' caotico, ma per fortuna non ce n'è stato bisogno. Il margine accumulato nel primo tentativo è stato sufficiente per garantirgli la pole, confermando un passo nettamente superiore su un circuito che, a dispetto delle sue sconnessioni, sembra adattarsi perfettamente alla RB21.McLaren in chiaroscuro: Norris salva la giornata. Alle spalle di Verstappen, Lando Norris ha provato a tenere il passo, ma senza riuscirci veramente, nonostante il colpo di reni finale. Ho migliorato di mezzo decimo, ma oggi è stato più complicato, per qualche motivo, ha raccontato l'inglese. Ieri ero più a mio agio, oggi invece è stato difficile mettere insieme un giro pulito. Sono contento del secondo posto, poteva andare peggio, ma non c'era alcuna possibilità di prendere la pole. Domani il piano è semplice: non farmi colpire!. Una battuta che tradisce la tensione dopo il contatto con Piastri nella Sprint. E proprio il giovane australiano ha vissuto una sessione di qualifiche difficile: solo sesto, a quasi sei decimi dalla vetta, senza mai dare l'impressione di poter impensierire il compagno di squadra.Ferrari in crescita. La sorpresa positiva della giornata porta il nome di Charles Leclerc, terzo con una Ferrari finalmente competitiva. Dopo le difficoltà nella Sprint, la Scuderia ha sfruttato la riapertura del parco chiuso per rivedere l'assetto, guadagnando stabilità e trazione. stata una grande sorpresa, ha ammesso Leclerc. stato un weekend molto difficile per noi, ma oggi abbiamo ritrovato fiducia. Dobbiamo ancora capire perché la nostra performance oscilla così tanto senza cambiare quasi nulla, ma in genere siamo più forti in gara che in qualifica, e questo è positivo. Alle sue spalle scatterà George Russell, seguito da Lewis Hamilton, quinto e autore di un giro non abbastanza incisivo per stare davanti al compagno di squadra.Delusioni e sorprese. Dietro ai big, spiccano i nomi di Andrea Kimi Antonelli e Oliver Bearman, rispettivamente settimo e ottavo, entrambi solidi in Q2 e capaci di confermare la progressione mostrata nelle ultime gare. Carlos Sainz, invece, non è andato oltre il nono posto, davanti a un Fernando Alonso che chiude nuovamente in Top 10. Dopo l'azzardo della Sprint, con un assetto più ribassato e carico, la Sauber è stata costretta a tornare su configurazioni più conservative per non incorrere in problemi in gara. Il risultato è una perdita evidente nei tratti veloci: la C45 è scivolata fuori dalla top 10, mostrando un bilanciamento più instabile e meno grip rispetto a ieri. Liam Lawson e Yuki Tsunoda partiranno in settima fila, davanti a una coppia Alpine che, pur accedendo al Q2, non sembra in grado di lottare per i punti. La monoposto francese è ormai ferma nello sviluppo da mesi, e la mancanza di aggiornamenti si sente.Subito dietro, Gabriel Bortoleto ha mancato il passaggio al Q2 per appena un decimo, ammettendo di non aver ancora trovato la giusta confidenza con la pista texana. Più indietro, Esteban Ocon e Lance Stroll chiudono una qualifica anonima, mentre Alex Albon ha visto sfumare l'ingresso in Q2 per aver superato i track limits in curva 15 e così il suo miglior tempo è stato cancellato. Dal fondo scatterà Isack Hadjar, protagonista di un'uscita di pista nel primo settore che ha messo fine anzitempo alla sua sessione. Fortunatamente illeso, ma con una monoposto da ricostruire.I risultati completi delle qualifiche di Austin >>
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F.1, GP Stati Uniti - Vince Verstappen, botto tra le McLaren

4 Ruote - Ott 18,2025
Max Verstappen continua a scrivere il suo copione perfetto anche ad Austin. Nella Sprint del sabato, il campione del mondo in carica ha dominato senza troppi patemi, approfittando di un avvio caotico che ha messo subito fuori gioco entrambe le McLaren. Il primo posto è arrivato quasi in automatico, ma non per questo senza qualche brivido. La partenza è stata buona, poi è arrivata la Safety Car, ha raccontato il quattro volte campione del mondo olandese. Ci sono voluti alcuni giri dopo la ripartenza per ritrovare un buon ritmo, quindi dovremo capire cosa è successo. Dobbiamo essere più competitivi sul passo gara domani per poter lottare con le McLaren. Abbiamo già qualche idea su cosa migliorare.Il patatrac McLaren. La vera storia della Sprint, infatti, è durata appena una manciata di metri. Alla prima staccata Norris ha provato a difendersi da Verstappen chiudendo l'interno, mentre Piastri tentava di impostare un incrocio per uscire meglio dalla curva 1, senza badare che all'interno arrivava Nico Hulkenberg che non poteva certo sparire, avendo a sua volta all'interno l'Aston Martin di Alonso. Il risultato: doppio ritiro per la squadra di Woking e un'occasione d'oro per Max, che ha potuto controllare indisturbato fino alla bandiera a scacchi. Otto punti importanti rosicchiati oggi in ottica mondiale che resta un sogno proibito, ma ancora matematicamente possibile.Russell ci prova, ma Max è di un'altra categoria. Dietro al leader, l'unico ad aver tentato qualcosa è stato George Russell. Il pilota della Mercedes, partito bene, ha provato a mettere pressione a Verstappen nella parte centrale di gara. Sapevo che non avrei avuto molte occasioni con Max, quindi ho deciso di provarci, ha spiegato Russell. Un tentativo disperato che non ha portato però a nulla. Russell ha effettivamente tentato un affondo deciso in curva 11, finendo largo insieme a Max. P2 è meglio di quanto ci aspettassimo. Alla partenza ero all'esterno e ho deciso di andare fino in fondo, poi ho capito che anche tutti quelli all'interno avevano fatto la stessa cosa! Sembrava di vedere tre macchine dentro la stessa curvaSainz capitalizza. Dietro di loro, Carlos Sainz ha completato un podio che sa di riscatto. Lo spagnolo della Williams ancora una volta il migliore degli altri ha sfruttato al meglio il caos iniziale e un ritmo costante, riuscendo a tenere dietro entrambe le Ferrari fino alla fine. Abbiamo fatto una gara solida, con un buon passo, ha detto lo spagnolo. Le Ferrari dietro erano veloci, ma siamo riusciti a tenerle a distanza. Ho avuto questo passo per tutto l'anno, solo che finora non avevo potuto dimostrarlo. Sto facendo le stesse cose di inizio stagione, ma adesso finalmente tutto sta funzionando. Per lui è il secondo podio stagionale, dopo quello di Baku, seppur solo in una Sprint.Ferrari: ancora a metà del guado. Alle spalle dello spagnolo ha chiuso Lewis Hamilton, bravo ma non brillante, davanti a un Charles Leclerc che continua a lottare con una SF-25 ancora troppo incostante. Il monegasco, convinto di avere riportato danni nei primi giri, ha ricevuto rassicurazioni via radio: nessun problema dai dati, ma il passo non è mai stato incisivo. Un errore nel primo settore gli è poi costato anche la posizione su Hamilton, dopo un duello ruvido ma senza danni. Leclerc è comunque sotto inchiesta, pare per la gestione delle distanze in regime di Safety Car.Tsunoda e Antonelli a punti. In zona punti per questa Sprint anche Alex Albon, sesto, e Yuki Tsunoda, settimo nonostante un fondo danneggiato dopo il via. A completare la top 8 c'è Andrea Kimi Antonelli, che ha beneficiato della penalità inflitta a Oliver Bearman: l'inglese, nel tentativo di difendersi proprio dall'italiano, era andato oltre i limiti della pista, guadagnando un vantaggio ritenuto irregolare dai commissari. Per lui sono così arrivati dieci secondi di penalità e un altro punto per il giovane talento bolognese.Safety Car finale e verdetti congelati. A chiudere la corsa è stata una Safety Car chiamata dopo l'incidente tra Lance Stroll ed Esteban Ocon in curva 1, con il canadese autore di un ingresso fin troppo ottimistico e un conseguente bloccaggio che ha tolto direzionalità alla sua vettura. Nessun colpo di scena ulteriore: Verstappen ha controllato il gruppo fino al traguardo alle spalle della vettura di sicurezza, mettendo così con più tranquillità le mani sul successo della Sprint.I risultati completi della Sprint Race ad Austin >>
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F.1, GP Stati Uniti - Verstappen fa il vuoto nella Sprint Quali

4 Ruote - Ott 18,2025
Il circuito di Austin conferma il suo verdetto: quando si tratta di spremere tutto in un solo giro, Max Verstappen rimane l'uomo da battere. Dopo una FP1 più complicata del previsto, segnata da una Red Bull che toccava spesso sugli avvallamenti del COTA, l'olandese ha tirato fuori l'ennesimo giro perfetto nel momento che conta, conquistando la pole position per la Sprint davanti alle due McLaren di Norris e Piastri.Red Bull ritrova il bilanciamento. Durante le prime prove, la RB21 sembrava nervosa, sbilanciata sul posteriore e poco efficace nei curvoni veloci che rappresentano il suo terreno preferito. Ma in qualifica, con qualche correzione d'assetto e una pista più gommata, la monoposto di Milton Keynes è tornata un riferimento. Verstappen ha dominato la SQ1 con intertempi record nel primo settore, là dove fino a poche ore prima era in difficoltà, e ha poi chiuso il giro decisivo con un margine di 71 millesimi su Norris e due decimi su Piastri. Un risultato che certifica la ritrovata confidenza del tre volte iridato con la RB21, ora di nuovo incisiva sul giro secco dopo un paio di weekend interlocutori.McLaren sempre lì, ma manca la zampata.  La MCL39 conferma la sua competitività, ma anche la difficoltà nel concretizzare quando la finestra di prestazione è stretta. Lando Norris si è confermato il più incisivo, a un soffio dal colpaccio, mentre Oscar Piastri ha comunque portato a casa un terzo posto importante, ma la sensazione è che la McLaren abbia ancora qualcosa da sistemare nella gestione delle gomme morbide sul giro secco.Hulkenberg, lampo di classe. La sorpresa di giornata arriva da Nico Hulkenberg. Il tedesco ha piazzato la Sauber in seconda fila con un tempo capace di far impallidire avversari ben più quotati. Dopo un periodo opaco, The Hulk ha ritrovato il suo passo, sfruttando una monoposto finalmente bilanciata e un circuito che valorizza chi riesce a spingere con fiducia nei cambi di direzione.Mercedes e Aston Martin in chiaroscuro. George Russell apre la terza fila, con la quinta posizione. La Mercedes, concentrata in FP1 su prove di durata con hard e medie, ha mostrato ancora una certa difficoltà nell'adattarsi a piste che impongono compromessi di setup. Fernando Alonso, al suo fianco, continua a fare miracoli con una Aston Martin in crescita: la AMR25 sembra aver trovato una buona finestra di bilanciamento e, per una volta, la prestazione non appare un fuoco di paglia.Ferrari, passo indietro. Il capitolo più amaro è quello che riguarda la Ferrari. Lewis Hamilton, ottavo, ha rischiato grosso in SQ2, salvandosi per sei millesimi; Charles Leclerc, invece, non è andato oltre il decimo posto, lontano nove decimi dalla vetta. La SF-25 non ha digerito gli avvallamenti del COTA e ha faticato sia con la media sia con la soft, mai provata in FP1. Il risultato è una qualifica difficile da digerire, che conferma quanto la Rossa resti una vettura da mettere a punto con estrema precisione per essere competitiva.I risultati completi della Sprint Qualifying >>
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Carburanti - Perché il prezzo del diesel sta per aumentare ancora una volta

4 Ruote - Ott 17,2025
Acceleriamo l'allineamento tra le accise di gasolio e benzina approfittando di una situazione dei prezzi di mercato degli oli particolarmente depressa: queste le parole del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti,nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno legge Bilancio 2026. Una Manovra da 16,7 miliardi di euro che il premier Giorgia Meloni definisce seria", concentrata su famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità. Ma a cosa si riferisce Giorgetti? Al fatto che il gasolio, inevitabilmente, aumenterà ancora. Obiettivo paritàAll'inizio del 2025, il governo ha varato la riforma delle accise sui carburanti, rispettando le direttive comunitarie sull'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad): non ha più senso - sostengono Bruxelles e Roma - il differente trattamento tributario tra diesel e benzina impiegati come carburanti riguardo all'impatto negativo in termini di CO2, che vede le tasse del primo inferiori rispetto a quelle del secondo. Quindi stop alla disparità fiscale e via libera a una tassazione uniforme. Il primo passo a metà 2025Il 14 maggio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale che stabilisce l'aumento delle imposte sul diesel e la contestuale riduzione di quelle sulla benzina. L'aliquota di accisa applicata alla benzina è ridotta di 1,50 centesimi di euro per litro, mentre quella applicata al gasolio impiegato come carburante è aumentata di un pari importo. Con le nuove imposte, la tassa sulla verde scende da 0,7284 euro/litro a 0,7134 e quella sul gasolio sale da 0,6174 a 0,6324 euro. Il provvedimento sarà seguito ogni anno da un'analoga disposizione: questa darà seguito al decreto legislativo, approvato a metà marzo, che ha stabilito il riordino e il progressivo allineamento in cinque anni delle due accise.  Aumenti per cinque anniDal 2025 e per cinque anni, l'accisa sul gasolio verrà gradualmente allineata a quella sulla benzina, con un rincaro della prima e una riduzione della seconda: si produrrà un aumento di gettito che confluirà nel fondo per il trasporto pubblico locale. Pareggiando le tasse, lo Stato incasserà un surplus di gettito ogni 12 mesi: circa 100 milioni in più il primo anno, quindi 200 milioni il secondo, e 500 milioni il quinto. A fissare l'aliquota sarà un decreto interministeriale (Ambiente, Economia, Infrastrutture, Agricoltura) da emanarsi ogni anno.  Il ministro gioca d'anticipoCon la Manovra 2026, Giorgetti intende rendere tutto più veloce, approfittando del fatto che i prezzi dei carburanti si sono di recente stabilizzati: così, si limiterebbero (questa la nostra traduzione delle parole del ministro) contraccolpi troppo pesanti per i consumatori e le categorie professionali che utilizzano il gasolio. L'incasso in più contribuirà a coprire i provvedimenti del disegno legge Bilancio 2026. Le incogniteAllineamento entro cinque anni, e gradualmente, dice la norma: pertanto lo strumento è flessibile, e in quel contesto temporale Giorgetti intende muoversi. Nessun accenno neppure all'entità del rincaro. In passato, il ministero aveva precisato che l'intervento non si sarebbe tradotto nella scelta dell'innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, ma in una rimodulazione delle due: un aumento delle tasse sul diesel e una diminuzione di quella sulla verde, per raggiungere un livello comune. Per ora non è dato sapere come il governo opererà nell'immediato per accelerare la parificazione dei due importi.
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Volkswagen Post-Crash - Come ti protegge un'auto in un incidente?

4 Ruote - Ott 17,2025
A Ehra-Lessien, nel cuore del Niedersachsen, Volkswagen ci ha aperto le porte di uno dei luoghi più riservati d'Europa: il suo centro di ricerca e sviluppo, un'enorme cittadella segreta dove nascono - e spesso muoiono - i prototipi del futuro. Per mostrarci fin dove arriva la sicurezza delle sue vetture elettriche, la Casa tedesca ha "sacrificato" una ID.3 lanciandola contro un muretto di cemento a 90 km/h, con un angolo d'impatto di circa 45. Un urto violento, ma realistico: per visualizzarlo, immaginate di dover schivare all'ultimo un animale o un ostacolo in strada, qualora la sola frenata non fosse sufficiente a evitare l'impatto. Un duro banco di prova per capire come reagisce la tecnologia quando tutto va storto. Sensori all'operaAppena prima dell'impatto, i sensori della vettura hanno riconosciuto la collisione imminente e attivato automaticamente la frenata d'emergenza. Poi, in frazioni di secondo, si è innescata la catena di sicurezza: airbag multipli, tensionamento delle cinture, interruzione del circuito ad alta tensione e, subito dopo, la chiamata automatica d'emergenza che invia la posizione del veicolo ai soccorsi. Tecnologia al verticeNei crash test tradizionali che siamo abituati a vedere, le auto spesso vengono mosse sui binari e trainate da carrelli speciali. Questo caso specifico, invece, richiede l'impiego di sistemi di guida automatizzata, con input preimpostati nel software, che muovono il volante tramite una corona dentata motorizzata e premono i pedali mediante l'uso di pistoncini idraulici. Questo, va sottolineato, spiega perché nell'urto dimostrativo l'auto non ha attivato gli airbag: le variabili di attivazione sono multiple, e qui vengono disattivati per evitare danni ai sistemi di guida automatizzata. Lo scopo, in questo test, non è valutare l'assorbimento dell'urto dell'auto, ma come si comporta dinamicamente e cosa fa una volta avvenuto - e terminato - l'incidente, per assistere al soccorso degli occupanti. Sicurezza dentro e "fuori"Non è solo una questione di proteggere i passeggeri, ma anche di garantire l'intervento sicuro dei vigili del fuoco. Proprio loro ci hanno mostrato come liberano un'auto elettrica dopo un incidente, tagliando il tetto con attrezzature speciali e isolando la batteria ad alto voltaggio per evitare ogni rischio. Un'isolamento che, in realtà, l'auto avvia già in autonomia se ritiene l'urto sufficientemente importante. E di nuovo, le variabili sono molteplici, motivo per cui la Volkswagen monta tre differenti sistemi per isolare rapidamente la batteria, in modo che almeno uno sia sempre raggiungibile facilmente per i soccorritori. Ehra-Lessien è un luogo dove la sicurezza non è un concetto astratto, ma qualcosa che si misura in decibel, deformazioni e millisecondi. Un crash test che lascia il segno - tanto sulla lamiera, quanto sulla consapevolezza di chi lo osserva.  
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Volkswagen Italia - Riorganizzazione ai vertici dei marchi

4 Ruote - Ott 17,2025
Dal 1 novembre 2025, cambierà la guida dei brand di Volkswagen Group Italia. Tre le novità:Francesco Cimmino assumerà l'incarico di direttore del brand Volkswagen: 57 anni, entrato nel gruppo nel 2010 col ruolo di direttore Marketing VW, Cimmino è direttore Skoda da aprile 2014. Così Andrea Alessi, Brand Manager VW per 13 anni, concluderà il proprio percorso nella societàAd Andrea Calcagni sarà affidata la direzione della Skoda: 47 anni, ha cominciato il percorso in Volkswagen Group Italia nel 2010, e da inizio 2025 è direttore Volkswagen Veicoli Commerciali. Lorenzo Megoli ricoprirà il ruolo di direttore Volkswagen Veicoli Commerciali: 46 anni, con oltre 20 anni di esperienza in Volkswagen Group Italia, è direttore Network Strategy del brand. Tutti i ruoli che riportano direttamente all'amministratore delegato Christoph Aringer: Le nuove responsabilità manageriali, ha spiegato il numero uno della filiale italiana, rappresentano un passo strategico volto a dare ulteriore slancio allo sviluppo dei brand loro assegnati, a consolidare il rapporto con la nostra rete e a supportare il lancio di nuovi prodotti e servizi di mobilità, sempre più connessi e digitali, in un contesto di mercato in continua evoluzione,
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Il restyling - Honda Civic 2026, prezzi e versioni per l'Italia

4 Ruote - Ott 17,2025
La Honda presenta in Italia il restyling della Civic, che debutta con un porte aperte nel weekend del 18 ottobre e prezzi a partire da 37.500 euro. Le novità si concentrano sullo stile, sulle finiture interne, sulle varianti di verniciatura e sui dettagli degli allestimenti, mentre rimane invariato il powetrain ibrido e:HEV. Come già noto, il nuovo Model Year segna anche l'uscita di scena della Type R. Ritocchi leggeriLa Civic 2026 è subito riconoscibile per la mascherina e i paraurti ridisegnati e per la presenza di inserti nero lucido. Sono inediti anche i cerchi in lega da 18", con finitura differenziata in base agli allestimenti e i gruppi ottici Led anteriori, che hanno permesso di rimuovere i fendinebbia dal paraurti. La nuova tinta Seabed Blue, infine, si aggiunge alle opzioni disponibili e sostituisce il Premium Crystal Blue. Dettagli che contano anche all'internoL'abitacolo si distingue per l'adozione su tutte le versioni del padiglione dei montanti neri e per le finiture cromate opache sulla plancia. Sul modello Sport debuttano inoltre il nuovo volante con corona riscaldabile e l'infotainment da 10,2", mentre solo sulla Advance è presente la piattaforma di ricarica wireless. I prezziHonda Civic Model Year 2026 e:HEV Elegance: 37.500 euro Honda Civic Model Year 2026 e:HEV Sport: 38.500 euro Honda Civic Model Year 2026 e:HEV Advance: 41.000 euro
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Negli showroom - Cè il rischio che gli incentivi per auto elettriche finiscano in pochi giorni

4 Ruote - Ott 17,2025
Volete approfittare degli incentivi auto? Dovete sbrigarvi. questo il succo del messaggio che arriva da alcune concessionarie di Milano e dintorni che abbiamo visitato in incognito il 15 ottobre, presunto giorno di apertura delle prenotazioni dei contributi statali, e da alcuni dealer con cui siamo confrontati l'indomani.Ma è davvero così? C'è davvero il rischio che il 22 ottobre, giorno di apertura delle prenotazioni dei voucher da 9 o da 11 mila euro, i soldi finiscano in poche ore? O che, comunque, si esauriscano nel giro di qualche giorno, a dispetto di chi, lo scorso agosto, quando furono resi noti i dettagli dell'iniziativa, evocò addirittura il rischio flop a causa dei tanti vincoli e paletti posti dal governo? Se un'auto costa meno di una biciSul piatto ci sono quasi 600 milioni di euro, sufficienti, secondo alcuni addetti ai lavori, per acquistare 39 mila tra auto e veicoli commerciali. Prevedere in quanto tempo si esauriranno è impossibile, ma alcune indicazioni, però, possono essere utili per capire che aria stia tirando. Partiamo da un primo dato: sembrano davvero aver fatto breccia nella mente e nel portafogli di molti italiani le due aggressive campagne promozionali della Leapmotor sulla T03 e della Dacia sulla Spring. Hai pagato di più la bici, strilla il claim della citycar cinese del gruppo Stellantis: 100% elettrica full optional da 4.900 euro con gli incentivi statali. Che poi vai in concessionaria e i 4.900 euro diventano 5.600 chiavi in mano e 6.050 se la vuoi bianca. Con il venditore che ti avverte che sì, effettivamente il rischio che i fondi finiscano c'è, mentre ti spiega che però è possibile fare una sorta di precontratto vincolato all'incentivo. Se poi non prende il voucher, ti rassicura, l'ordine decade automaticamente.  Bastano 3.900 euroDa 3.900 euro con incentivi statali pari a 11.00 euro e 3.300 euro di vantaggi Dacia su vetture in pronta consegna, sottolinea invece il brand del gruppo Renault a proposito della Spring Expression Electric 45 CV. E anche qui vai in concessionaria e scopri che in stock attualmente c'è solo la versione da 65 cavalli, che in teoria ha un prezzo di listino superiore di mille euro ma che alla fine ti costa, bianca, con il bonus massimo e pure con un finanziamento obbligatorio, 7.500 euro. Con il venditore che sottolinea: Da un mese facciamo contratti su cui è scritto 'salvo approvazione dei contributi statali'. Così l'acquirente blocca l'auto, blocca il prezzo e quando viene qui con il voucher perfeziona il contratto. Nel giro di pochi giorni, ha la macchina. Ma siamo sicuri che il contratto sia vincolato al bonus? Certo, risponde il consulente, esce in automatico la clausola 'salvo ecobonus'. Lei deve solo bloccare la macchina con 500 euro di acconto. E se non riesco a prendere il voucher? Viene annullato tutto. Ma, puntualizza, consideri che sono rimasti appena una decina di esemplari in tutta Italia, le abbiamo già vendute quasi tutte. La Casa è uscita in pubblicità e i clienti ci hanno invaso. Sento domani mattina una collega se ce n'è ancora qualcuna, ma può essere che domattina ci sia e domani sera no. Poi chiedi a Dacia e scopri che sì, effettivamente lo stock, anche sul nuovo Model Year da 70 CV - che però costa di più - è in via di esaurimento e che il contratto, anche per il brand Renault è, in realtà, solo un preventivo, senza alcun vincolo reciproco.  Lo spauracchio del click dayIn BYD, quando chiediamo informazioni su una Atto 2, un disincantato venditore evoca, in stridente contrasto con la calma olimpica che emana, scenari apocalittici: Pensi che ieri notte, a Milano, 5 mila persone si sono messe tutte insieme ad aspettare il click day, atteso per il 15 ottobre. Nientemeno. Dunque, c'è davvero il rischio che i soldi finiscano subito? Sì, assolutamente, risponde senza esitazioni. Anche perché utilizzare il voucher non è obbligatorio. Intanto si prende e si blocca per un mese poi si vedrà.  Concessionari prudentiFin qui le suggestioni raccolte nel corso di alcune viisite esplorative ma impegnative, diciamo così, di quelle che esci dalla concessionaria convinto che o il voucher lo prendi il 22 ottobre alle ore 12 (sempre che il sistema non vada in tilt), o rischi di non prenderlo più. Poi, però, parli con alcuni concessionari medi e grandi di varie parti d'Italia e lo scenario assume contorni decisamente più rassicuranti. Ok Leapmotor, che secondo qualcuno avrebbe 9 mila preordini nel cassetto, e Dacia; bene pure BYD con la Atto 2 e la Dolphin Surf e Fiat con la Grande Panda e la 500e, dicono i più. Ma sul resto dell'offerta elettrica la clientela resta tiepida a dispetto dei 9 o 11 mila euro di bonus. Così come sui veicoli commerciali, a proposito dei quali più d'uno, addirittura, parla di domanda inesistente. Tra i dealer, insomma, il coro è a più voci. E le previsioni sulla durata dei fondi sono le più diverse. C'è chi parla di alcuni giorni, chi di settimane e chi, addirittura, di mesi, almeno fino alla fine dell'anno. Sì, ci sarà una fiammata nei primi due o tre giorni, spiega un big del Centro Italia, poi la domanda rallenterà e si allineerà a quella fisiologica. Non dimentichiamo che c'è il vincolo dell'Isee, della residenza nei comuni individuati dall'Istat e, soprattutto, che nei primi nove mesi in tutta Italia sono state immatricolate, in media, meno di 6.800 elettriche al mese". Il precedente del 3 giugno 2024Tutto vero. Però non dimentichiamo che poco più di un anno fa, il 3 giugno 2024, tutti i 201 milioni di euro messi a disposizione dallo Stato agli acquirenti di auto con emissioni di anidride carbonica fino a 20 g/km, in gran parte elettriche più qualche modello plug-in, furono bruciati in appena otto ore dopo l'apertura della piattaforma di prenotazione. Con circa il 27% degli acquirenti privati che approfittò dell'extra-bonus del 25% previsto per chi aveva un Isee inferiore a 30 mila euroAnche se, va ricordato, sedici mesi fa potevano accedere al contributo tutti gli italiani, non solo quelli residenti nelle 83 aree urbane funzionali e pure le aziende, da cui poi arrivò il 38,5% delle prenotazioni (stavolta, invece, alle imprese sono riservati gli autocarri; e solo alle microimprese, ossia quelle con meno di dieci dipendenti e un fatturato fino a 2 milioni di euro).Non solo. Un anno fa la rottamazione non era obbligatoria (ma uno su due tra gli acquirenti con Isee consegnò in concessionaria una macchina da demolire). Insomma, oggi le maglie sono molto più strette e i fondi molto superiori, quasi tre volte quelli di un anno fa. Di seguito, il confronto tra gli incentivi di giugno 2024 e quelli di ottobre 2025: L'offerta è più ampia, anche sotto i 25 mila euroInfine, un ultimo dato: un anno fa i modelli più abbordabili, quelli con almeno una versione al di sotto dei 25 mila euro chiavi in mano incentivi esclusi, erano appena cinque (Dacia Spring, EMC Yudo, Renault Twingo, Citroën e-C3 e Dr1, per un totale di appena nove versioni), mentre oggi sono 11 (Dacia Spring, Leapmotor T03, Dr1, BYD Dolphin Surf, Fiat Grande Panda, Dongfeng Box, Fiat 500e, Emc Yudo, Citroen e-C3, Renault 5 E-Tech Electric e Hyundai Inster, per un totale di 17 versioni). Inoltre, un anno fa rientravano nel perimetro degli incentivi 0-20 g/km appena, si fa per dire, 61 modelli (di cui cinque Phev) declinati in 190 versioni (di cui 11 Phev), mentre oggi i modelli, tutti elettrici, sono 93, declinati in 288 versioni.  Incentivi sì, ma con giudizioInsomma, il precedente del 3 giugno 2024 non è sovrapponibile alla situazione, anche di contesto, attuale e va maneggiato con molta cautela. E dunque, in assenza di indicazioni sul numero di contratti pronti per essere validati con il voucher, sui quali negli headquarter delle Case vige il più stretto riserbo, come si dice in queste situazioni, è impossibile prevedere cosa accadrà il 22 ottobre.Un consiglio, però, ci sentiamo di dare: se si hanno i requisiti per prendere il bonus e si è realmente interessati a un'auto elettrica l'occasione potrebbe essere davvero irripetibile. L'importante è essere consapevoli dell'acquisto che si sta facendo, valutare con lucidità e onestà la compatibilitàdi una Bev con le proprie effettive e ragionevolmente prevedibili esigenze di mobilità senza trascurare i costi della ricarica. In definitiva, incentivi sì, ma con giudizio.
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Cina - La Omoda 4 è la versione di serie della 3

4 Ruote - Ott 17,2025
Nel corso dell'International User Summit 2025, organizzato dai brand Omoda & Jaecoo presso la loro sede di Wuhu, in Cina, è stata presentata ufficialmente la nuova crossover compatta che abbiamo conosciuto qualche mese fa con il nome di Omoda 3, e che nella sua versione di serie diventerà Omoda 4. L'arrivo nelle concessionarie è previsto per la seconda metà del prossimo anno. Design da mangaLunga circa 4,4 metri, la Omoda 4 si caratterizza per un linguaggio stilistico molto più aggressivo degli altri modelli, chiamato Cyber Mecha e ispirato ai robottoni giapponesi: linee geometriche (anche nell'abitacolo), tanti dettagli high tech, come le nuove luci O-Universe. Volevamo declinare l'identità di marca in modo più affilato, ha dichiarato Shawn Xu, amministratore delegato dei marchi Omoda & Jaecoo. Come sui jet (e sulle Lamborghini)Il design esasperato, fatto di linee nette e angoli vivi, trova posto anche nell'abitacolo, che qui vedete fotografato nella sua versione definitiva: piccolo il quadro strumenti dietro il volante, mentre al centro della plancia è disposto un grande schermo dell'infotainment a sviluppo verticale. Nella console centrale, tra i pulsanti a forma romboidale, si trova il comando d'avviamento protetto da uno sportellino rosso, come sui jet (ma anche sulle Huracán e Aventador). Motorizzazioni per tutte le esigenzeLa Omoda 4 sarà disponibile inizialmente con una motorizzazione a benzina (non sappiamo se sarà la stessa montata sulla Omoda 5, ossia il 1.6 da 147 CV), affiancata da un powertrain full hybrid da 150 kW (204 CV). Più avanti arriveranno anche la plug-in e la full electric: l'ibrida ricaricabile dovrebbe offrire un'autonomia a zero emissioni di un centinaio di chilometri, mentre per l'elettrica è prevista una batteria da 67 kWh, per un'autonomia di circa 400 km. L'unità a corrente dovrebbe essere la stessa da 150 kW (204 CV) della Omoda 5.
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Il premio - Il Pirelli Cyber Tyre è "il pneumatico più innovativo del 2025"

4 Ruote - Ott 17,2025
Durante gli AutoTech Breakthrough Awards 2025, riconoscimento internazionale che premia le realtà e i servizi più innovativi nel settore della tecnologia automotive, il pneumatico Cyber Tyre della Pirelli ha vinto il premio Vehicle-to-Everything (V2X) Innovation of the Year. Questa tecnologia è fondamentale per il futuro della mobilità intelligente, perché comprende la guida autonoma, i veicoli connessi e la digitalizzazione delle infrastrutture. Integrando l'intelligenza direttamente nel pneumatico, Pirelli Cyber Tyre rende più sicuri i sistemi di trasporto, si legge nelle motivazioni per il premio. Come funziona il Cyber TyreSviluppato con la collaborazione della Bosch, il Cyber Tyre della Pirelli è il primo sistema al mondo in grado di raccogliere dati e informazioni da sensori posizionati all'interno del battistrada, elaborarli con software e algoritmi proprietari e trasmetterli a un'unità elettronica di controllo, che interviene in tempo reale sui parametri che regolano la dinamica del veicolo. Già adottato sulle Aston Martin, questo sistema permette anche la comunicazione tra veicoli e con le infrastrutture connesse, contribuendo con i suoi dati allo sviluppo delle smart city, per la pianificazione della mobilità urbana e della manutenzione delle strade.
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Scoperta... esclusiva - La prima BMW Skytop va a un collezionista italiano

4 Ruote - Ott 17,2025
Il primo proprietario di uno dei 50 esemplari della BMW Skytop è italiano: la serie limitata, presentata a Villa d'Este e basata sulla Serie 8, è stata consegnata ad Andrea Levy, presidente del Salone Auto Torino, con una piccola cerimonia al BMW Welt di Monaco. A novembre, la Skytop sarà esposta a Torino, in occasione dell'anteprima del Salone 2026. Le caratteristiche uniche della SkytopLa Skytop, così come accaduto per la 3.0 CSL del 2023, nasce in allestimento unico senza possibilità di personalizzazioni. La meccanica è quella della M8 con motore V8 biturbo da 625 CV e trazione integrale, mentre carrozzeria e interni sono stati totalmente rivisti per offrire contenuti esclusivi. I gruppi ottici sono unici per questo modello, così come tutti i pannelli esterni in carbonio con il caratteristico tetto asportabile manualmente in due parti e la verniciatura con effetto Chrome Shadow. Gli interni sono completamente rivestiti di pelle Merino, rifiniti con qualità artigianale e impreziositi da sei inserti esclusivi firmati Swarovski. 
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Classifica Bev - Incentivi auto elettriche, i dieci modelli con più autonomia

4 Ruote - Ott 17,2025
I nuovi incentivi per l'acquisto di auto elettriche (qui trovate il nostro speciale) partono il 22 ottobre: per sapere quali modelli accendono ai contributi statali potete scorrere l'elenco che abbiamo preparato, e che comprende anche i veicoli N1 per le microimprese. Se però siete alla ricerca delle Bev che permettono di andare più lontano, e che per prezzo rientrano comunque nei limiti degli incentivi, leggete la classifica qui sotto: troverete le dieci elettriche che, dati delle Case alla mano, garantiscono la maggiore autonomia. Nota 1: ricordiamo che ai fini dell'accesso agli incentivi conta solo il prezzo netto dell'auto (quindi senza IVA), che non può superare i 35.000 euro. Oltre all'IVA del 22%, il prezzo finale al consumatore può comprendere in alcuni casi anche la messa in strada. Nota 2: per brevità, nelle schede che seguono riportiamo i prezzi con i due contributi previsti dagli incentivi: quello da 11.000 euro (con indicatore Isee sotto i 30.000 euro) e quello da 9.000 euro (Isee compreso tra 30 e 40 mila euro). Peugeot e-3008La sorella di piattaforma della Opel Grandland (sono entrambe costruite sul pianale Stla Medium del gruppo Stellantis, di cui fanno parte entrambi i marchi) è una Suv-coupé lunga 4.542 mm e con un passo di 2.739. Le linee sono moderne e aggressive, accentuate dai tre artigli verticali della firma luminosa. Alta la posizione di guida, con la plancia dominata da uno schermo ricurvo da 21 che unisce strumentazione digitale e infotainment. Il bagagliaio ha una capacità di 428 litri, misurati dal Centro prove. I prezzi della e-3008 con gli incentiviIl powertrain è lo stesso della Grandland: 157 kW (213 CV) e 343 Nm di coppia, così come la batteria da 73 kWh: le linee più filanti fanno guadagnare qualche chilometro extra, per un'autonomia dichiarata di 526 km (la Opel arriva a 523). L'unico allestimento che accede agli incentivi è l'Allure da 43.430 euro, che con i contributi statali scende a 32.430 / 34.430 euro. MG4 Electric Trophy Extended RangeLa MG 4 è una berlina elettrica di segmento C dalle linee personali e aggressive: è lunga 4.287 mm, larga 1.836, alta 1.516 e ha un passo di 2.705 mm, che regala tanto spazio per i passeggeri. Il bagagliaio, dalla forma regolare, mette a disposizione 276 litri, non moltissimi (e manca anche il frunk anteriore). Lineare e minimalista la plancia, con plastiche rigide ma finiture e assemblaggi ben curati. L'infotainment da 10,25 non è velocissimo nella risposta, ma offre la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I prezzi della MG4 con gli incentiviTutta la gamma della berlina anglo-cinese accede agli incentivi, ma quella più interessante per chi fa tanti chilometri è la Trophy, l'unica a montare una batteria da 77 kWh (le altre motorizzazioni hanno accumulatori da 49 e 64 kWh), per una percorrenza dichiarata di 530 km. Il listino di questa versione parte da 41.290 euro, che con gli incentivi statali scende a 30.290 / 32.290 euro. Tesla Model Y Standard Presentata poche settimane fa ma già ordinabile, la nuova Suv elettrica della Casa di Elon Musk mantiene le dimensioni e l'abitabilità degli altri modelli (che adesso si chiamano Premium): 4.797 mm di lunghezza, con un bagagliaio che arriva, con gli schienali della seconda fila abbassati, a 2.118 litri complessivi. Si distingue nel frontale, privo della striscia luminosa che unisce i due sottili gruppi ottici, e per la dotazione di serie meno ricca delle altre varianti: i rivestimenti dei sedili, meno avvolgenti, sono in tessuto e non in pelle, il tunnel centrale è stato tolto, così come lo schermo da 8 per i sedili posteriori e persino la radio. I prezzi della Model Y con gli incentiviLa Tesla non comunica la capacità della batteria dei suoi modelli, ma l'autonomia dichiarata per la Model Y Standard è di 534 km. Il listino parte da 39.990 euro, che con gli incentivi statali scende a 28.990 / 30.990 euro. Volkswagen ID.3 Pro SLa prima elettrica del gruppo Volkswagen, che con il restyling è stata resa più efficiente, è una  berlina lunga 4.264 mm, larga 1.809 e alta 1.564 mm, con un passo di 2.770 mm che la rende molto spaziosa per tutti i passeggeri. Solo discreta, in compenso, la capacità del bagagliaio: il Centro prove ha misurato 330 litri (e manca anche il frunk anteriore). Buone le finiture in abitacolo, pochi i comandi fisici; l'infotainment da 12 offre la connettività per Android Auto e Apple CarPlay senza fili. Di serie la guida assistita di livello 2. I prezzi della ID.3 con gli incentiviLa ID.3 è disponibile con tre tagli di batteria, ma a noi interessa quella di maggiori dimensioni, ossia 79 kWh netti: l'autonomia dichiarata è di 568 km. Il powertrain di questa versione ha una potenza di 150 kW (204 CV) e 310 Nm di coppia. Due gli allestimenti che accedono agli incentivi, chiamati Pro S e Pro S Edition Plus, con prezzi da 42.490 euro, che con il contributo statale scendono a 31.490 / 33.490 euro. Toyota bZ4XLa prima Suv elettrica della Toyota è la gemella della Subaru Solterra, dalla quale si distingue solo per la calandra. Lunga 4.690 mm, larga 1.860 e alta 1.650, la bZ4X ha un passo di 2.850 mm, che permette di viaggiare comodi anche in cinque, con tanto spazio sopra la testa e 421 litri per i bagagli (misurati dal Centro prove). L'abitacolo è ben fatto, dallo stile moderno e con tanti comandi fisici: di serie la strumentazione digitale da 7 e l'infotainment da 8 (da 12,3 per la più ricca Lounge), con Android Auto e Apple CarPlay wireless. I prezzi della bZ4X con gli incentiviOltre alla versione con powertrain da 123 kW (167 CV) e batteria da 57,7 kWh, agli incentivi accede anche l'allestimento Icon, con motore da 165 kW (225 CV) e batteria da 73,1 kWh, per un'autonomia dichiarata di 569 km. Il listino di questa versione parte da 43.900 euro, che con gli incentivi diventano 32.900 / 34.900 euro. Skoda Elroq 85Questa Suv media (lunga 448 cm, larga 188 e alta 162), costruita sul pianale Meb del gruppo Volkswagen, è il modello che inaugura lo stile Modern Solid della Casa boema, con i gruppi ottici sdoppiati e la sottile firma luminosa alla base del cofano. Il passo di 277 cm garantisce un abitacolo arioso e vivibile anche per chi siede dietro, mentre il bagagliaio mette a disposizione 399 litri di capacità complessiva, misurati dal Centro prove, con tante soluzioni pratiche (tra cui la rete sotto la cappelliera per i cavi di ricarica). Curati gli interni, con una plancia minimal ma una buona dose di comandi fisici e un infotainment da 15 moderno e veloce, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto di serie. I prezzi della Elroq 85 con gli incentiviSono tre le motorizzazioni che accedono agli incentivi, ma la più autonoma è la 85, con motore da 210 kW (286 CV) e trazione posteriore, abbinato a una batteria da 82 kWh lordi (77 kWh netti): secondo la Casa è possibile percorrere 580 km con una sola ricarica. Il listino di questa versione parte da 43.500 euro, che con gli incentivi statali diventano 32.500 / 34.500 euro. Kia EV3La nuova crossover elettrica della Casa coreana è lunga 431 cm e ha un passo di 268 cm, che permette a chi siede dietro di contare su tanto spazio per ginocchia e testa, oltre che sul pavimento piatto. Le forme sono muscolose e personali, in linea con gli ultimi modelli della Casa coreana: nel traffico la riconosci subito. Minimal l'abitacolo, dove abbondano plastiche morbide e tessuti gradevoli al tatto: la plancia è dominata dal maxi display da quasi 30 pollici complessivi, che raccoglie strumentazione digitale e infotainment, veloce e ricco di funzioni. Il portellone elettrico, di serie, si apre su un bagagliaio dalla buona capienza (385 i litri rilevati dal Centro prove), con il pavimento regolabile su due livelli. Il frunk anteriore mette a disposizione 15 litri e può accogliere i cavi di ricarica. I prezzi della EV3 con gli incentiviAgli incentivi statali accendono le versioni con batteria da 58,3 kWh (436 km di autonomia) ma anche gli allestimenti Air ed Earth della variante con accumulatori da 81,4 kWh, che consentono di percorrere 605 km con una sola ricarica. Il listino di questa versione parte da 39.950 euro: approfittando degli incentivi statali il prezzo scende a 28.950 / 30.950 euro. Toyota C-HR+Il secondo modello elettrico della Toyota riprende il nome e lo stile della Suv-coupé, di cui però non è la versione elettrica: è un'auto del tutto nuova, costruita sulla piattaforma e-Tnga, lunga 4,52 cm e con un passo di 275 cm, che regala tanto spazio davanti e dietro. Il baule ha una capacità dichiarata di 416 litri. L'abitacolo, ben rifinito, riprende le forme di quello della bZ4x, con il grande schermo da 14 dell'infotainment e i comandi fisici per il climatizzatore. I prezzi della C-HR+ con gli incentiviOltre alla versione d'attacco con batteria da 57,7 kWh, agli incentivi accede anche la Icon, con motore da 165 kW (224 CV) e batteria da 77 kWh: l'autonomia dichiarata è di 609 km. Il prezzo di questa motorizzazione parte da 43.800 euro: con il contributo statale si scende a 32.800 / 34.800 euro.  Kia EV4Realizzata sullo stesso pianale della EV3, la EV4 è una berlina elettrica a cinque porte lunga 443 cm, larga 186 e alta 149 cm; il passo di 286 cm ha permesso di ottenere un abitacolo molto spazioso, anche per chi siede dietro (ma un quinto passeggero viaggia più sacrificato). Lo stile è personale e non mancano i richiami al mondo delle crossover, in particolare per le ampie protezioni in plastica. Ben fatto l'abitacolo e facile da utilizzare l'infotainment, nel doppio display accanto alla strumentazione digitale, con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Il bagagliaio ha una capacità di 435 litri (ma manca il frunk anteriore). I prezzi della EV4 con gli incentiviOltre alle versioni con batteria da 58,3 kWh, agli incentivi accede l'allestimento Air con accumulatori da 81,4 kWh: l'autonomia dichiarata è di 625 km. 42.950 euro il prezzo di listino, che con il contributo statale scende a 31.950 / 33.950 euro. Tesla Model 3 Long Range RWDLa Model 3 continua a confermarsi l'auto elettrica più venduta in Italia dall'inizio dell'anno. Il restyling di fine 2023 le ha regalato un look più sportivo: lunga 4.720 mm, continua a offrire tanto spazio a bordo per passeggeri e bagagli: 436 i litri al posteriore, a cui si aggiungono i 73 all'anteriore. L'interno è minimalista, con materiali e finiture migliorati: tutte le funzioni dell'auto ruotano attorno al grande schermo centrale da 15,4. Di serie la guida assistita di livello 2, che la Casa chiama Autopilot. I prezzi della Model 3 con gli incentiviCon il recente taglio dei listini in vista degli incentivi statali, oltre alla versione d'attacco RWD, può beneficiare dell'ecobonus anche la Long Range a trazione posteriore: questo è il modello che garantisce di macinare più km con una sola ricarica: sono ben 750 quelli dichiarati dalla Casa. Il listino di questa versione parte da 42.690 euro, che scende con il contributo statale a 31.690 / 33.690 euro.
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Dealer - Giacomel, 380 dipendenti e unAcademy

4 Ruote - Ott 17,2025
La concessionaria Fratelli Giacomel opera in tre province lombarde Milano, Lodi e Pavia prevalentemente nella distribuzione e assistenza dei marchi del gruppo Volkswagen, attraverso strutture che impiegano 380 persone. Alle sedi esistenti s'è aggiunta da poco quella di via Cassano d'Adda a Milano, dedicata ad Audi. In occasione dell'inaugurazione della showroom sono stati presentati alcuni programmi dell'azienda nell'ambito della responsabilità sociale d'impresa, rivolti in particolare ai giovani. Fra quelli connessi all'attività della Fratelli Giacomel, il direttore generale Alberto Giacomel ha inaugurato l'academy che porta il nome dell'impresa di famiglia, alla presenza dell'assessora allo Sviluppo economico e Politiche del lavoro Alessia Cappello. Obiettivo dell'iniziativa, l'erogazione di tirocini formativi dedicati agli studenti che hanno appena concluso il proprio percorso di studi e desiderano intraprendere una carriera nel settore automotive e dei servizi collegati.
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Test su strada - Nissan Leaf, decana elettrica: come va e quanto costa la nuova generazione

4 Ruote - Ott 17,2025
Da berlina a crossover, la trasformazione cui è andata incontro la Nissan Leaf non deve sorprendere. Cambiare le carte in tavola fa parte del Dna che dal debutto ha contraddistinto la giapponese. A lei spetta infatti il merito di aver aperto, nel 2010, la via alle vetture elettriche, quando le auto a batteria erano ancora un'ipotesi lontana nei piani della maggior parte dei costruttori. Ad eccezione proprio di Nissan che ci ha creduto per prima anticipando i tempi. Oggi la Leaf è giunta alla terza generazione con circa 700.000 unità vendute nel mondo. Rivista e corretta in tutto, cambia dentro e fuori per rimanere competitiva in un segmento ormai affollato. Si fa notareProgettata nella terra d'origine, presso il Global Design Studio di Atsugi, la nuova Leaf sfoggia proporzioni più muscolose rispetto alla generazione precedente, oltre che una silhouette filante con un Cx di 0,25, ottenuta adottando soluzioni come le superfici scolpite, le maniglie a filo e i fanali posteriori 3D. Compatta nelle dimensioni - 4,35 metri di lunghezza, 1,81 di larghezza e 1,55 di altezza - la nuova Leaf propone sulla carrozzeria dettagli ereditati dai modelli superiori, tra cui il tetto panoramico oscurante, e cerchi fino a 19 pollici. Interni spaziosi e tecnologiciAll'interno, l'elettrica nipponica offre un abitacolo che sfrutta al meglio il passo di 2,69 metri. Il bagagliaio da 437 litri è facilmente accessibile grazie al portellone elettrico e alla soglia a filo con il piano di carico. I materiali delle finiture, realizzati in parte con componenti sostenibili, sono piacevoli al tatto e ben assemblati. Sulla plancia spiccano due display da 14,3 pollici, uno per la strumentazione e l'altro per l'infotainment con suite Google integrata, mentre i comandi fisici sono ridotti al minimo. La connettività passa per i servizi NissanConnect e gli aggiornamenti over-the-air e l'impianto Bose assicura un suono immersivo integrando un altoparlante nel poggiatesta del conducente. L'unica nota meno convincente riguarda la posizione dei sedili anteriori, fissati piuttosto in basso: una scelta che favorisce la postura di guida, ma lascia poco spazio per i piedi di chi si siede dietro. La potenza in base alla batteriaSotto al vestito, la nuova Leaf adotta la piattaforma CMF-EV, condivisa con la Ariya, ed è offerta in due configurazioni. La versione standard, con batteria da 52 kWh, garantisce secondo la Casa un'autonomia Wltp di 440 km, sviluppa 177 CV e 345 Nm di coppia e accelera da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi. La long range, invece, monta una batteria da 75 kWh che le consente di percorrere 622 km con una carica, arrivando a 218 CV e 355 Nm (0-100 km/h in 7,6 secondi). La ricarica rapida DC fino a 150 kW (105 kW per la versione da 52 kWh) consente di recuperare in 30 minuti energia sufficiente a percorrere 420 km. Tramite la funzione Vehicle-to-Load, la vettura può poi alimentare dispositivi erogando una potenza massima di 3,6 kW. Confortevole e rassicuranteProvata in Danimarca sulle strade di Copenaghen, la Leaf long range convince per il confort generale e la guida piacevole. Le sospensioni filtrano bene le sconnessioni e in città ci si muove con disinvoltura, usando l'e-Pedal Step per rallentare e sfruttare la rigenerazione adattiva. Anche lontano dal traffico, su tratti più scorrveoli, il comportamento della Leaf resta rassicurante, anche se, ovviamente, non si tratta di una vettura sviluppata attorno al concetto di dinamismo: più semplicemente, i sistemi di assistenza alla guida intervengono quando serve, facendo squadra con il ProPilot Assist, l'Around View Monitor 3D e il cruise control intelligente. Quanto ai consumi, la Nissan dichiara 13,8 kWh/100 km nel ciclo combinato, un valore il linea con quello che abbiamo letto sulla strumentazione di bordo al termine del nostro test. Ne sapremo più quando arriveranno i numeri del nostro Centro Prove. Prezzo e disponibilitàCostruita nello stabilimento britannico Nissan di Sunderland, la nuova Leaf sarà disponibile in Italia dalla primavera 2026. Ordinabile da novembre, ha un prezzo di listino a partire da 36.900 euro, che può scendere fino a 25.900 euro con gli attuali incentivi. Salvo esaurimento fondi.
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Veicoli commerciali - Gate: nuovo assetto, stesso focus sulla locazione green

4 Ruote - Ott 17,2025
Gate è l'acronimo di Green & advanced transport ecosystem ed è una creatura dell'Iveco Group, che la presentò nel 2022 in concomitanza col lancio dell'eDaily elettrico - con l'obiettivo di fornire strumenti di gestione dei costi per affrontare la transizione ai clienti dei suoi veicoli commerciali e industriali con propulsioni alternative. La scorsa primavera, il gruppo ha annunciato l'evoluzione di Gate in una joint venture, nella quale l'azionista di maggioranza (al 51%) diventa la specialista olandese delle soluzioni finanziarie DLL, mentre l'Iveco conserverà il 49%. Il primo ottobre scorso, i due partner hanno ottenuto dalle autorità il via libera al nuovo assetto societario. Ceo della nuova Gate è Elio Fonti, che, parallelamente al suo percorso nel gruppo torinese, è stato head of strategy & project management della società fin dalla prima ora. Nel corso di un incontro con la stampa, Fonti ha confermato il programma di espansione delle attività a ulteriori Paesi oltre a Italia, Francia e Germania, privilegiando quelli dove DLL e Iveco Group sono già presenti. Quanto alle aree di business, che adesso si concentrano alle soluzioni a supporto dei clienti dell'eDaily, la recente introduzione nella gamma Iveco di modelli elettrici più leggeri come eJolly ed eSuper Jolly, frutto della collaborazione con Stellantis Pro One, costituisce di per sé un'opportunità di ampliamento. In un secondo tempo, l'offerta si potrà estendere ai veicoli industriali come i medi Eurocargo e i pesanti eS -Way, coerentemente con lo sviluppo del mercato e delle politiche di regolazione delle emissioni dell'Unione Europea, e ai prodotti di marchi diversi da Iveco. Fonti non prevede un impatto significativo sulle attività e i programmi di Gate a seguito dell'acquisizione di Iveco da parte di Tata.
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Maserati - MCPura, puro piacere di guida

4 Ruote - Ott 17,2025
Pura, di nome e di fatto. Perché la Maserati MCPura, erede della MC20, punta tutto sulla purezza. Di guida, ma anche a livello esperienziale. Non ha ceduto all'elettrificazione, col suo V6 biturbo Nettuno da 630 CV che è rimasto immutato, ma si è affinata in vari dettagli, soprattutto a livello d'estetica. Continuando a regalare a chi si mette al volante un'esperienza di guida unica nel suo genere. Perché se una Ferrari è indubbiamente più performante e una qualsiasi tedesca d'altissima gamma è più tecnologica, lei riesce a distinguersi da tutto con la sua innata eleganza fatta di stile italiano e di attenzione ai dettagli. Uno su tutti, il confort. Che non è esattamente la prima cosa che vai a pensare quando valuti una supercar, ma che in realtà è un fattore dirimente per chi questa sportiva non la guarda solo con gli occhi a cuoricino, ma la compra davvero. Per molti, avere un'auto fruibile trascende ogni livello di performance. E questa MCPura è pensata proprio per questo: essere facilissima da usare, confortevole, elegante e, ovviamente, anche tremendamente divertente da guidare. Il Nettuno è sempre prontoUn paio di numeri per farvi un quadro di chi è: 4.669 cm di lunghezza, due posti secchi, trazione posteriore e un motore a sei cilindri di 3.0 litri che riesce a erogare 630 CV a 7.500 giri e 720 Nm di coppia tra i 3.000 e i 5.500 giri. Tradotto? La guidi con un filo di gas e ti godi qualsiasi tratto pieno di curve, grazie a un'erogazione molto lineare e ben spalmata lungo l'arco dei giri. Poi, ti basta un tocco sul paddle sinistro dietro al volante per scalare una delle otto marce del suo cambio automatico e farle toccare la soglia degli otto mila giri. In un tripudio di sensazioni impareggiabile: il telaio monoscocca di carbonio ti trasmette quelle piccole vibrazioni del V6 e concorre a rendere unica l'esperienza di guida. Il sound è corposo e viscerale, ma non eccessivo: la MCPura non alza mai troppo la voce e nell'abitacolo si può parlare tranquillamente anche mentre la spingi (quasi) al massimo delle sue potenzialità. Accelera forte (0-100 in 2,9 secondi) e spinge bene lungo tutto il contagiri (fino a 320 all'ora). Anche a 2.000, quando in ottava sei già oltre le velocità autostradali (magari sfruttando la guida assistita di Livello 2), basta inclinare un po' di più il piede destro per incrementare rapidamente l'andatura. Niente vuoti o ritardi: il Nettuno è sempre pronto a proiettarti in un lampo a velocità impensabili. Divertente, per tuttiE poi c'è quella seduta, pressoché perfetta. Perché anche se ti ritrovi col sedere a pochissimi centimetri da terra, sei veramente comodo. Le gambe sono ben distese, lo spazio a disposizione è tantissimo per una supercar di questo tipo (soprattutto in altezza nella versione Cielo con tetto apribile) e il volante è lì davanti a te, bello verticale e pronto per farsi impugnare. Lo sterzo ti racconta tanto di quest'auto, è rapido e preciso, mentre l'assetto adattivo, molto ben calibrato, non punta agli eccessi: nelle modalità più confortevoli, isola abbastanza bene dalle sconnessioni stradali (tenendo conto che stiamo comunque parlando di una supersportiva) e solo in Track diventa più secco. Ma senza essere granitico. L'auto gira bene in curva, ha un avantreno molto preciso e una tenuta di strada elevata: l'inserimento è molto rapido per un'auto che orbita attorno alla tonnellata e mezza e una volta presa la traiettoria, le ruote anteriori la mantengono senza sbavature. Il retrotreno segue bene e solo se tu lo provochi inizia a scomporsi un pochino, allargando la coda in uscita di curva con sovrasterzi di potenza facili da gestire e molto progressivi. Magia della ripartizione dei pesi delle motore centrale. Vera FuoriserieMa su un'auto come questa, l'esperienza di guida è solo una parte di quella totale. Quando la acquisti (pagandola almeno 232.200 euro nella versione coupé e 267.900 euro per la open top Cielo) compri una tela bianca, che puoi fare tua personalizzandola quasi all'infinito. Merito del programma Fuoriserie, che ti permette di scegliere colori, finiture e materiali, ma che volendo ti consente di crearti una one-off con componenti personalizzate. La puoi avere con una carrozzeria in una miriade di colori a catologo (tristrato, opachi, lucidi, metallizzati), ma anche con una tinta a campione. E lo stesso vale anche per gli interni (con doppio schermo da 10,25"), che ora impiegano più Alcantara che mai per diventare ancora più sofisticati. Ma che volendo possono essere ricoperti di pregiata pelle e impreziositi da inserti di fibra di carbonio. O con i materiali che vuoi tu. Insomma, l'unico limite... è il prezzo.
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Auto aziendali - Geely guarda alle flotte

4 Ruote - Ott 17,2025
La rete di distribuzione di Geely in Italia prende corpo attraverso la creazione di una rete di concessionari che attualmente viaggia sulle 15 unità, ma che punta a raggiungere le cento nel 2026. Parallelamente, il marchio cinese presenta al mondo delle flotte aziendali le due Suv che attualmente compongono la gamma nel nostro Paese, la Starray EM-i, ibrida plug-in, e la EX5, full electric. Al di là dell'incidenza sul mix complessivo delle alimentazioni, i powertrain dei due modelli rappresentano quelli che attualmente stanno generando maggiore interesse e curiosità fra i fleet manager, e giustificano la fiducia di Marco Santucci, managing director della società di importazione di Geely, JameelMotors Italia, nel sostegno che i parchi auto delle imprese potranno dare alla diffusione dei due modelli nella fase iniziale di commercializzazione. Nel primo incontro dedicato alla presentazione delle auto Geely ai professionisti della mobilità aziendale, organizzato al circuito di Vallelunga (RM), erano presenti anche i vertici di società di noleggio, oltre alla responsabile del settore per Geely Italia appena nominata, la Fleet & business manager Melania La Bella.
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Gruppo Volkswagen - Porsche, Blume lascia: Leiters in pole per la successione

4 Ruote - Ott 17,2025
La Porsche e la controllante Volkswagen hanno preso l'attesa decisione sul doppio incarico di Oliver Blume: il top manager, infatti, ha accettato di lasciare il timone della Casa di Zuffenhausen per concentrarsi sul ruolo di amministratore delegato del gruppo di Wolfsburg. Per il posto si è già reso disponibile Michael Leiters, ex numero uno della McLaren con un importante passato anche alla Ferrari. Il comunicato della PorscheIn particolare, la Porsche, con un breve comunicato, ha informato che il Presidium del Consiglio di Sorveglianza (un comitato ristretto interno al massimo organo amministrativo e responsabile delle principali decisioni strategiche) ha incaricato il presidente Wolfgang Porsche "di tenere colloqui" con Blume "in merito a una sua "uscita anticipata e concordata dal consiglio di gestione". Inoltre, visto che Leiters ha dato la sua disponibilità, saranno avviate apposite trattative per la sua assunzione.   Le critiche per il doppio ruoloIl comunicato è stato diffuso dopo le indiscrezioni della stampa tedesca sulla decisione del consiglio di sorveglianza di risolvere una volta per tutte una questione, quella del doppio ruolo di Blume, che ha attirato forti critiche, diventando ancor più invisa con il peggioramento delle performance finanziarie della Porsche (solo quest'anno, l'azienda ha tagliato quattro volte i target sugli utili annuali), tra gli investitori, gli azionisti di riferimento (le famiglie Porsche e Piëch) e i rappresentanti sindacali. Secondo Daniela Cavallo, influente presidente del consiglio di fabbrica del gruppo Volkswagen, "l'amministratore delegato non può essere un capo part-time a Wolfsburg e trascorrere il resto del suo tempo in Porsche". Blume, diventato ad della Porsche nell'autunno del 2015 e succeduto a Herbert Diess al timone del gruppo nel 2022 grazie al sostegno degli eredi Porsche-Piëch, lavorava tre giorni a settimana a Wolfsburg e altri tre giorni a Zuffenhausen. La decisione era comunque attesa da tempo: si aspettava proprio il mese di ottobre per avere maggior chiarezza.  Ricambio generazionaleLa nomina del nuovo amministratore delegato della Porsche si andrà anche a inserire in un processo di rinnovamento delle prime file dirigenziali in corso ormai da tempo. Lo stesso Blume ha avviato un ricambio generazionale anche per porre fine alle lotte di potere tra i dirigenti più anziani. Negli scorsi mesi, Vera Schalwig (45 anni) e Joachim Scharnagl (49 anni), hanno sostituito, rispettivamente, il direttore delle risorse umane, Andreas Haffner (59 anni) e il responsabile degli Approvvigionamenti, Barbara Frenkel (62 anni), mentre il Cfo Lutz Meschke è stato costretto a dimettersi, lasciando il posto a un collaboratore di Blume, Jochen Breckner. Ha lasciato l'azienda anche il direttore commerciale Detlev von Platen, a cui è stata attribuità la responsabilità dei deboli risultati in Cina. Al suo posto è arrivato Matthias Becker. 
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