Renault Twingo - Compatta e (non troppo) rétro: ecco come sarà l'elettrica sotto i 20 mila euro
Almeno come riscontri di critica, il primo colpo è andato a segno. Era da tempo che non si vedevano reazioni così entusiastiche per un nuovo modello, a maggior ragione se con trazione elettrica, che di questi tempi non incontra certo simpatie trasversali. La Renault 5, invece, con il suo mix di simpatia e lungimiranza strategica, ha fatto il pieno di consensi alla prima uscita pubblica. Tutto lascia pensare, dunque, che la formula messa a punto da Luca de Meo, con quella goccia di elisir di eterna giovinezza che è lo stile rétro, possa funzionare anche in futuro, ammorbidendo l'impatto con l'alimentazione a batteria, che per una grossa fetta di pubblico, soprattutto in certi Paesi, rappresenta ancora un tabù. Ne vedremo diversi, di esempi di questa corrente stilistica. Uno è dietro l'angolo: quello della Renault 4, che nascerà sulla piattaforma della R5 e che dovrebbe mostrarsi entro il 2025. Per il secondo, invece, c'è da aspettare un po'. Ma ne varrà la pena. Perché se la "5" segnerà la discesa delle Bev del marchio sotto la soglia dei 25 mila euro, la nuova Twingo, attesa nel 2026 e prodotta nella fabbrica di Novo Mesto (Slovenia), farà un salto (in basso) ancora più importante. Che la porterà sotto quota 20 mila.
Prezzo (di base) sotto i 20 mila euro. Piccola, cittadina, economica, simpatica e nostalgica il giusto: le carte in regola per riaccendere la scintilla della geniale prima generazione datata 1993, la prossima Twingo dovrebbe averle tutte. Ma sotto le sue apparenze giocose e spensierate si nasconde l'anima di un progetto che è stato pensato per scendere in un campo di battaglia che si preannuncia durissimo: quello con la concorrenza cinese, il cui spettro ha risvegliato anche qui in Europa progetti di barriere doganali che avevamo dato per sepolti da decenni. Da parte sua, la piccola francese promette di sfidarla prima di tutto sul piano della convenienza. Non soltanto con un listino, come detto, sotto i 20 mila euro, ma puntando anche su un'offerta in abbonamento particolarmente conveniente: il valore del canone mensile promesso dal costruttore, infatti, sarà inferiore a 100 euro. E, per finire, c'è anche una terza cifra da tenere a mente: 10, come i kWh per cento chilometri che il modello di serie dovrebbe spuntare come consumo medio sul ciclo Wltp. Un risultato davvero considerevole, se dovesse trovare conferma.
Una piattaforma versatile. Anche se i dettagli sulla Twingo del 2026 scarseggiano, il lancio della R5 ha dato alcune indicazioni indirette, ma comunque importanti, sul suo conto. La prima riguarda la piattaforma: anche il remake del piccolo "ovetto" degli anni 90 si baserà sull'architettura AmpR small. Una scelta che porta con sé diversi vantaggi: sinergie interne, con conseguente taglio dei costi (e da lì il contenimento dei listini), ma anche riduzione dei tempi di sviluppo e flessibilità produttiva. La AmpR small, ci ha spiegato Vittorio D'Arienzo, responsabile dell'architettura per le piccole elettriche Renault, non esisterà soltanto nella versione per la R5, con asse posteriore multilink e batterie con catodo al nichel-manganese-cobalto, ma è pronta per montare anche sospensioni interconnesse e i più economici accumulatori al litio-ferro-fosfato. E sarà proprio questa la combinazione su cui porrà le sue fondamenta la nuova Twingo.
Powertrain, batterie, dimensioni. Anche per quanto riguarda i tagli di batteria, ci vengono in aiuto le indicazioni arrivate dalla R5, che sarà proposta con capacità di 40 o 52 kWh: per la Twingo, che de Meo ha definito senza mezzi termini un prodotto dedicato agli spostamenti in città, si punterà sulla fascia inferiore, tra i 30 e i 40 kWh, grossomodo. Quanto dovrebbe bastare per offrire un'autonomia compresa tra i 220 chilometri della Dacia Spring (che monta un accumulatore da 26,8 kWh) e i 300 della R5 "base" (quella da 40 kWh). E le motorizzazioni? Anche su questo fronte, la Régie dovrebbe puntare su un posizionamento a metà strada tra le due "colleghe" già citate: possiamo aspettarci un paio di varianti (ovviamente entrambe single motor, con unità all'anteriore), con la base dalle parti dei 60 CV e quella più potente in zona 90. Numeri adeguati a una vettura dalle dimensioni compatte (3,70-3,80 metri al massimo) e la massa contenuta (1.100-1.200 kg).
Alpine - Lettera dei motoristi F.1 sul passaggio al Mercedes: "Sarebbe un tradimento"
Nel corso del weekend del Gran Premio d'Olanda, a Zandvoort, i dipendenti dello storico impianto Renault di Viry-Chatillon, dove sono nati alcuni dei motori di maggior successo nella storia della Formula 1, hanno diffuso una lettera indirizzata al management della Casa, apparentemente sempre più orientato a passare a un motore di fornitura esterna. La missiva bolla l'idea di chiudere la produzione delle power unit in Francia - in favore di quelle della Mercedes - come un "tradimento" degli ideali del marchio Alpine.
"Un tradimento a Rédélé". "Vedere il team di F.1 rivolgersi a un motorista straniero oggi sarebbe un tradimento della visione del fondatore Jean Rédélé e segnerebbe un vergognoso abbandono dell'eredità della squadra, nonché di cinquant'anni di esperienze hi-tech", si legge nella lettera, pubblicata dalle rappresentanze dei 334 dipendenti della fabbrica.
"Chiediamo a de Meo di rivedere la decisione". "Non riusciamo a comprendere" incalza la forza lavoro dell'impianto alle porte di Parigi, "cosa giustifichi lo smantellamento della realtà di élite che è Viry-Chatillon e il tradimento della sua eredità e del suo Dna che segnerebbe il passaggio a un motore Mercedes sulle monoposto Alpine. L'annuncio della fine dello sviluppo e della produzione di una power unit francese per la Formula 1 è un non senso. Per questo chiediamo" si legge in conclusione, "a Luca de Meo e al board di rivedere la decisione".
Briatore: "La McLaren vince con i motori Mercedes". Intervistato in merito alla questione durante il fine settimana di gara, Flavio Briatore - che lo scorso giugno è stato nominato proprio da de Meo come special supervisor per la F.1 - ha replicato con il suo consueto pragmatismo: "La decisione spetta al presidente del gruppo Renault, noi ne veniamo a sapere dai giornali come voi e non ho altro da dire al riguardo. Ma la McLaren usa motori Mercedes, vince gare ed è davanti a chi gli fornisce i motori nelle classifiche piloti e costruttori".
Hyundai Alcazar - Il restyling parte dalla Santa Fe
La Hyundai presenta in India il restyling della Suv Alcazar: il modello lanciato nel 2021 non è destinato all'Europa, almeno per ora, ma è comunque interessante visto che ripropone il trend stilistico lanciato dalla Santa Fe.
Luci diurne a H. La Suv media è stata rivista completamente nel taglio del frontale e della coda: all'anteriore troviamo i gruppi ottici sdoppiati in verticale, con le luci diurne che disegnano una H e il posteriore che riprende l'impostazione su linee orizzontali. I cambiamenti proseguono all'interno con i due schermi da 10,25" di strumentazione e infotainment racchiusi in un unico elemento. Al posto della soluzione in stile tablet troviamo una massiccia plancia in stile classico, con comandi del climatizzatore separati e console centrale con leva del cambio tradizionale. Gli interni propongono le varianti a sette e sei posti: quest'ultima prevede una console centrale asportabile nella seconda fila, la ventilazione delle sedute per la prima e la seconda fila e piattaforme di ricarica separate per i passeggeri anteriori e posteriori.
1.5 benzina e diesel possono bastare. La Hyundai non ha previsto modifiche sostanziali ai powertrain e non ci sono soluzioni elettrificate: in India la Alcazar conferma il benzina 1.5 turbo da 160 CV e il diesel 1.5 da 115 CV. Per entrambe le motorizzazioni è possibile scegliere tra cambio manuale o automatico (DCT 7 marce o classico con convertire sei marce in base al propulsore), mentre la trazione rimane anteriore con diverse modalità di guida per i fondi più difficili.
Dazi - Il Canada verso tariffe doganali su auto elettriche e acciaio cinesi
Il Canada si allinea ad altri grandi Paesi occidentali e si appresta ad annunciare a sua volta un sistema di dazi su diversi prodotti di provenienza cinese, allo scopo di difendere le proprie filiere produttive nazionali. Il governo di Ottawa, in particolare, punta a varare nelle prossime ore, secondo quanto anticipato da Bloomberg, che cita fonti vicine all'iniziativa legislativa, tariffe che vanno dal 25% su acciaio e alluminio fino al 100% nel caso delle auto elettriche.
Anche su batterie e pannelli solari. Il Canada, Paese fortemente orientato verso le esportazioni nonché legato a doppio filo al commercio con gli Usa, ha guardato da vicino alle mosse dell'amministrazione Biden in tema di politiche doganali prima di finalizzare il suo pacchetto di misure, che include, secondo quanto riportato, anche altre classi di beni, che comprendono anche batterie e pannelli solari.
Windsor, provincia di... Detroit. I legami con gli Stati Uniti appaiono in tutta la loro importanza anche guardando al settore dell'auto: la maggior parte degli 1,5 milioni di veicoli prodotti in Canada ogni anno (quasi tutti in Ontario, tra Windsor e le zone limitrofe, dall'altra parte del confine di stato rispetto a Detroit) vengono esportati proprio negli Usa.
Un'iniziativa studiata da tempo. La decisione di imporre nuovi dazi sui prodotti cinesi, del resto, non è certo un fulmine a ciel sereno: già lo scorso giugno, il ministro delle Finanze del governo Trudeau, Chrystia Freeland, si era espressa al riguardo, annunciando una consultazione pubblica riguardo misure per rendere più difficile la vendita di auto elettriche cinesi sul mercato canadese. "L'industria dell'auto" aveva osservato, "sta affrontando una concorrenza sleale dalla politica della sovraproduzione industriale a direzione statale che sta danneggiando la competitività del nostro settore della mobilità elettrica". Una posizione netta, le cui conseguenze avranno presto i crismi dell'ufficialità.
Ford Bronco Sport - Più grinta e off-road
La Ford ha sviluppato il pacchetto off-road Sasquatch per la Suv Bronco Sport. L'opzione debutta negli Stati Uniti sul Model Year 2025 del veicolo ed è ispirata all'analoga variante del fratello maggiore Bronco: verrà offerta in abbinamento agli allestimenti Badlands e Outer Banks con motori benzina 1.5 e 2.0 turbo. I prezzi saranno comunicati all'inizio del prossimo anno.
Più aggressiva. Il pacchetto Sasquatch trasforma la Bronco Sport sia dal punto di vista tecnico che stilistico. Tra le modifiche sono previsti gli inserti tubolari che si collegano ai nuovi paraurti modulari, le piastre protettive laterali di metallo (anteriori e posteriori) e i cerchi di lega specifici. Nell'abitacolo debuttano gli interruttori già cablati sul padiglione per collegare gli accessori e il maniglione centrale per il passeggero
Assetto ed elettronica fanno la differenza. Sul fronte tecnico il pacchetto prevede l'adozione del differenziale autobloccante posteriore a lamelle, i pneumatici allargati 235/65 17" Goodyear All Terrain con spalla rinforzata (sviluppati appositamente per questa applicazione), l'assetto rialzato con ammortizzatori posteriori Bilstein con serbatoio separato e la modalità di guida Rally Mode nel sistema G.O.A.T. Selezionando questo setup la vettura adatta il comportamento del powertrain e dei controlli per ottimizzare la guida ad alta velocità sulla sabbia. Per il fuoristrada più difficile è invece previsto il Trail One-Pedal Drive, che permette di attivare i freni (fino a fermare il veicolo) semplicemente sollevando il piede dall'acceleratore. Le telecamere a 360 gradi, infine, supportano due modalità di visualizzazione dedicate, la Split View (per controllare eventuali ostacoli davanti alle ruote) e la Trail View.
Nuovo design e schermi aggiornati. Per tutte le versioni della Ford Bronco Sport, il Model Year 2025 porta in dote i paraurti ridisegnati con supporti modulari per gli accessori (Bronco Bolts), i ganci laterali ripiegabili per il fissaggio dei tiranti, il nuovo infotainment Sync 4 con schermo da 13,2 pollici, aggiornamenti over-the-air e compatibilità wireless per Android Auto e Apple CarPlay, la strumentazione digitale da 12,3" con grafica ispirata al Bronco Raptor e il pacchetto esteso di Adas Co-Pilot 360 Assist+. La Ford renderà disponibile anche un pacchetto denominato Black Diamond Off-Road, che si pone un gradino sotto il Sasquatch e include i ganci di traino, le protezioni sottoscocca e una maggiore capacità di traino. Sulla plancia, infine, debutta il sistema Bring Your Own Device della Bronco, con due prese Usb-C posizionate sopra lo schermo dell'infotainment.
Opel - Sviluppo prodotto e vendite globali, nominati i nuovi responsabili
La Opel ha annunciato un paio di novità al massimo livello organizzativo: il comitato esecutivo della Casa si allarga con l'ingresso di una nuova carica, quella del "vice president Future Product", che dal prossimo 1 settembre sarà ricoperta da Vanessa Repp. La dirigente riporterà direttamente al ceo Florian Huettl, così come Tobias Gubitz, attuale senior vice president Product and Pricing che, sempre a partire dall'inizio del prossimo mese, verrà nominato direttore delle vendite globali.
Alla vigilia dei lanci di Frontera e Grandland. Gubitz succederà, nel suo nuovo ruolo, a Christophe Mandon, il cui futuro incarico - sempre all'interno del gruppo Stellantis - verrà reso noto più avanti. Arrivato in Opel nel 2014 come direttore di international brand strategy & marketing communications, è stato nominato international marketing director nel 2017, responsabile product and pricing nel 2020 per poi approdare al suo ruolo attuale nel 2022. "Tobias darà un nuovo impulso su tutti i mercati con il suo nuovo incarico. Il passaggio di consegne avviene al momento giusto, appena prima dei lanci delle nuove Frontera e Grandland", ha osservato il ceo Huettl.
La nuova posizione nel board. L'aggiunta della nuova posizione nel board che andrà a ricoprire Vanessa Repp, invece, permetterà di porre "maggiore enfasi sullo sviluppo di prodotti adatti alle esigenze dei clienti". Laureata in ingegneria meccanica alla Technical University di Darmstadt, la dirigente tedesca lavora in Opel dal 2015 ed è approdata al suo ruolo attuale (head of future portfolio and cross car line) nel 2022.
Uber - Stangata la divisione olandese: "Ha condiviso con gli Usa i dati degli autisti europei"
Maxi multa per la divisione olandese di Uber, finita nel mirino del garante della privacy locale dopo la segnalazione collettiva di 170 driver francesi: la società di ride hailing, sanzionata per 290 milioni di euro dopo le verifiche condotte dall'Autorità in collaborazione con i colleghi di Parigi, avrebbe condiviso i dati privati degli autisti europei con gli Stati Uniti senza prendere le opportune misure di sicurezza.
Pronto il ricorso. Attraverso un portavoce, Uber ha fatto sapere di aver interrotto il "flusso" di dati, anche se non ritiene di aver violato nessuna regola. Anzi, appellandosi alle procedure del GDPR esistenti, l'azienda farà certamente ricorso: l'azione legale consentirà di congelare il pagamento della multa in attesa di arrivare a discutere la causa, una procedura che potrebbe richiedere fino a quattro anni.
Tesla - Anche il direttore finanziario rassegna le dimissioni
Sreela Venkataratnam, responsabile finance e business operations di Tesla, ha rassegnato pubblicamente le sue dimissioni con un post su LinkedIn. La manager, una veterana dell'azienda di Palo Alto, dove lavorava dal 2013, è l'ultima di una lunga serie di dirigenti di spicco che hanno deciso di dire addio alla Casa negli ultimi mesi: "Lascio per trascorrere tempo di qualità con la famiglia, riconnettermi con gli amici e concentrarmi sul benessere personale".
Illustri abbandoni. Al di là delle motivazioni personali del caso in questione, l'abbandono di Venkataratnam segue quelli di Martin Viecha, vice president delle investor relations, Drew Baglino, responsabile powertrain and energy e Rohan Patel (public policy and business development), senza contare un paio di licenziamenti illustri voluti da Musk, quelli di Rebecca Tinucci (senior director EV charging) e Daniel Ho (director of vehicle programs and new product introduction).
I nodi all'orizzonte: quello del robotaxi... Sei teste di serie, in tutto, saltate da aprile a oggi: un piccolo esodo che si staglia sullo sfondo dei prossimi appuntamenti cruciali per la Casa. Gli occhi, in particolare, sono puntati sulla data del 10 ottobre, quando verranno svelate le caratteristiche del robotaxi: un progetto su cui in tanti hanno espresso riserve, prima di tutto relative alla scelta di equipaggiarlo solo con camere e non con sensori Lidar, necessari, secondo il resto dell'industria per livelli particolarmente elevati di automazione come sui sistemi driverless.
... e il restyling di Model Y. L'altro nodo da sciogliere è quello del restyling della Model Y, nome in codice "Juniper": in molti si aspettavano di vederlo entro la fine di quest'anno, ma Musk stesso ha chiarito lo scorso giugno che non verrà lanciato prima del 2025. La "blockbuster" del marchio ha quanto mai bisogno di un aggiornamento: i cali in doppia cifra accusati in Europa, Cina e Usa nel corso della prima metà di quest'anno sono lì a dimostrarlo.
Reyn Speed Shop - 858CSL, una Serie 8 col V10
Alla Monterey Car Week, la Reyn Speed Shop ha presentato la 858 CSL: si tratta di un progetto di restomod basato sulla BMW Serie 8 E31 che per certi versi ricorda la M8 Concept del 1989 mai costruita in serie. Per il momento si tratta di una one-off e non sappiamo se in futuro sarà possibile far realizzare altri esemplari su richiesta.
Più leggera e ridisegnata. La sigla CSL è un omaggio alla gamma di modelli speciali che la BMW ha proposto negli anni e in particolare alla M3 CSL E46, mai associata alla Serie 8. La vettura è dotata di paraurti ridisegnati, parafanghi allargati, cofano motore modificato per la rimozione dei gruppi ottici mobili e cofano posteriore con ala integrata: tutti gli elementi sono di carbonio per ridurre il peso, circa 300 kg in meno rispetto alla vettura originale. Per i cerchi è stato scelto un design simile a quello originale BMW Alpina, con un diametro di 20", mentre all'interno volante, strumenti, climatizzatore e molti altri elementi sono stati trapiantati dalla M5 E60 che è stata usata come donor car.
630 CV dal V10 aspirato. Il reparto motore è dove la 858 CSL prende ancora più le distanze dalla Serie 8 originale: non troviamo infatti i V8 e i V12 previsti all'epoca, ma il V10 aspirato originariamente montato sulla M5 e sulla M6. Il motore è passato da 5 a 5.8 litri ed è abbinato al cambio manuale sei marce: eroga 630 CV, ma sono stati mantenuti tutti i componenti stock in modo da apparire come un vano motore originale e poter acquistare eventuali ricambi direttamente dalla Casa madre. Dalla M5 E60 derivano anche tutte le altre parti del powertrain come scarico, sospensioni ed elettronica di controllo, mentre l'impianto frenante carboceramico è firmato Brembo.
Mini - 65 anni di storia
Il 26 agosto il Gruppo BMW festeggia i 65 anni della prima Mini, ovvero la piccola brit nata dalla matita di Alec Issigonis. Presentata nel 1959, in contemporanea in 100 Paesi con una campagna di marketing decisamente avanti per l'epoca, la vettura ha dato vita ad un modo diverso di intendere l'auto, arrivato ai nostri giorni dopo grandi trasformazioni. Tra l'altro, il 2024 fa scoccare i 60 anni dalla storica vittoria della Mini al Rally di Montecarlo.
L'anno del rinnovamento. La Mini ha scelto proprio il 2024 per introdurre la nuova generazione di modelli, dando ampio spazio all'elettrificazione. Parliamo della classica 3 porte, della confermata 5 porte, della nuova Countryman e dell'inedita Aceman. Entro la fine del 2024 scopriremo inoltre la gamma sportiva John Cooper Works, che per la prima volta offrirà sia varianti endotermiche, sia elettriche.
F.1, GP Olanda - Norris espugna Zandvoort. A podio Leclerc
Lando Norris ha vinto il Gran Premio d'Olanda, quindicesima tappa del Mondiale di Formula 1. L'inglese della McLaren è partito male e ha perso la posizione su Verstappen, ma la sua MCL38 gli ha permesso comunque di tenere un ritmo indiavolato e sbarazzarsi del rivale olandese senza troppe difficoltà nel corso del diciottesimo giro. Da lì in avanti, Lando non ha avuto rivali ed è riuscito anche a fare bottino pieno, segnando il giro veloce tagliando il traguardo dell'ultimo giro. "Una gara non perfetta, ancora una volta in partenza non è andata come volevamo, ma già nel corso del sesto giro ho capito che potevamo lottare comunque per la vittoria, perché Max non riusciva a scappare via. Vincere qui è una bella sensazione!", ha detto Norris.
Verstappen battuto. Max limita i danni, conscio del suo grande vantaggio in classifica. Per la prima volta da quando si è tornati a correre a Zandvoort, Max non è riuscito a vincere davanti al suo pubblico. "Ho fatto una buona partenza e oggi abbiamo fatto il possibile. Direi che è chiaro che non siamo stati abbastanza veloci", ha detto il campione del mondo in carica, commentando anche i 22 secondi di ritardo dal vincitore. "Oggi ho solo cercato di fare la mia gara e non si poteva fare meglio di così".
Miracolo Ferrari. Dopo le qualifiche di ieri, Leclerc aveva detto che pensare al podio sarebbe stato impossibile e realisticamente un quinto posto sarebbe stato alla sua portata. Oggi però è cambiato tutto: inaspettatamente, la SF-24 si è trasformata ed è riuscita a performare molto meglio degli avversari, con Charles che è riuscito a risalire fino al gradino più basso del podio, difendendosi dall'altra McLaren di Piastri. "Sono davvero molto sorpreso", ha detto Leclerc. "Non capita spesso di essere contenti per una terza posizione, ma oggi possiamo essere estremamente soddisfatti del lavoro svolto. In gara abbiamo trovato un ottimo ritmo, eseguito una strategia perfetta e fatto undercut a due avversari". La giornata positiva della Rossa è completata dall'ottimo recupero di Carlos Sainz, quinto al traguardo dopo un inizio di weekend che definire complicato è un eufemismo.
Così in Top 10. Sergio Perez ha chiuso la sua gara in sesta posizione e ha preceduto le due Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. Per la Casa di Stoccarda è stato un weekend nero: dopo aver conquistato tre vittorie nelle ultime quattro gare, qualcosa non ha funzionato e i due piloti hanno tagliato il traguardo con oltre quaranta secondi di ritardo dal leader. A chiudere la Top 10 troviamo l'Alpine di Pierre Gasly, autore di una gara coriacea e bei sorpassi, e l'Aston Martin di Fernando Alonso ad agguantare l'ultimo punto a disposizione.
Incidenti - In quattro su una Smart fortwo: l'auto si ribalta, muore una bimba di 8 anni
Un tragico incidente si è verificato questa mattina, poco dopo le 5, a Giugliano, in provincia di Napoli, sulla via Domitiana: una Smart fortwo sulla quale viaggiava una famiglia di quattro persone si è ribaltata, uscendo di strada. Nell'impatto, violentissimo, ha perso la vita una bambina di otto anni, seduta in braccio alla mamma. La sorella, di 16 anni, era nel vano bagagli: è ricoverata all'Ospedale di Pozzuoli con ferite e fratture, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Al Pronto soccorso sono finiti anche la madre (sotto osservazione, non ha riportato conseguenze fisiche) e il suo compagno, un 47enne di Secondigliano (per lui soltanto lievi escoriazioni). Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo guidava senza patente e la Smart era priva di assicurazione. Una piaga, quella dei veicoli senza copertura, di cui ci siamo occupati recentemente e sempre più devastante.
Toyota - Land Cruiser, fuoristrada chic
Per i fuoristradisti veri, ma anche per chi vuole distinguersi: perché con quello stile così audace, e al tempo stesso sofisticato, abbinato a dimensioni importanti, passare inosservati è impossibile. La Toyota Land Cruiser si rinnova, rimanendo fedele a un Dna avventuroso. Telaio a longheroni e trazione integrale, infatti, sono ancora gli ingredienti principali di una Suv che, in piena transizione, nella versione 250 si affida a un 2.8 turbodiesel da 205 cavalli abbinato a un cambio automatico a otto rapporti. Gli interni, inevitabilmente, cedono alla modernità, proponendo un doppio schermo digitale con connettività Apple CarPlay e Android Auto wireless. E la sicurezza leggi Adas tiene il passo del resto della gamma Toyota, offrendo di serie la suite Safety sense con la guida assistita di livello 2. Prezzi? A partire da 84 mila euro.
Estratto da QNovità Estate, allegato a Quattroruote di agosto 2024
F.1, GP Olanda - Lando Norris conquista la pole position
Lando Norris ha ottenuto la pole position del Gran Premio d'Olanda, quindicesima prova del Mondiale di Formula 1 2024. L'inglese della McLaren ha tirato fuori un'ottima prestazione, fermando il cronometro sull'1:09.673 che gli ha permesso di mettersi davanti a tutti e scalzare dalla prima posizione la Red Bull di Max Verstappen. " bello essere tornato in pole position!" ha ammesso Lando alle interviste. "Il mio è stato un bel giro, ma le qualifiche sono state abbastanza tranquille e di giri buoni ne ho fatti diversi. più difficile di quanto sembri, perché il tracciato è insidioso, ma mi sono sentito a mio agio fin da subito. La macchina è fantastica, tutto funziona bene e per questo devo ringraziare la squadra. Non vedo l'ora che sia domani".
Max in prima fila. Verstappen ci ha messo molto del suo, come al solito, portando la RB20 in seconda posizione con un tempo di tre decimi più lento della pole. Sui saliscendi di Zandvoort, l'olandese ha infiammato comunque il pubblico di casa e si conferma essere tra i protagonisti del weekend, nonostante la McLaren abbia dimostrato di essere più veloce. "Ci è mancato un po' di ritmo", ha ammesso Max. "Ho cercato comunque di fare del mio meglio e sono contento di aver conquistato la prima fila. Il vento ha reso tutto molto più complicato. Alla fine, comunque, il secondo posto va bene specie se consideriamo dove eravamo ieri. Speriamo che la macchina sia a posto domani in gara".
Piastri vuole vincere. Oscar puntava alla prima fila, ma il terzo posto è stato il massimo per l'australiano della McLaren che è comunque riuscito a lasciarsi la Mercedes di Russell alle spalle. "Questo weekend la macchina è stata veloce, sono un po' deluso di non essere riuscito a fare meglio. Ma sono ottimista, perché ho una buona macchina e spero di poter fare tanti punti domani. Il nostro passo in simulazione gara sembrava buono, quindi speriamo di poter avere una buona giornata. Punto a fare una buona partenza e recuperare quelle due posizioni".
Il resto della Top 10. L'unica Mercedes tra i primi dieci è la numero 63 di George Russell. Hamilton è infatti stato eliminato in Q2, così come la Ferrari di Sainz. Sergio Perez ha invece approfittato per disputare una qualifica migliore rispetto agli ultimi weekend e il messicano ha piazzato la sua Red Bull al quinto posto. Terza fila per la Ferrari numero 16 di Charles Leclerc, sesto in griglia, davanti alla Aston Martin di Fernando Alonso e alla Williams di Alexander Albon. Completano la Top 10 Lance Stroll e Pierre Gasly, rispettivamente su Aston Martin e Alpine.
Il meteo per domani. Il Gran Premio d'Olanda dovrebbe disputarsi sull'asciutto. Dopo questi due giorni disturbati dalla pioggia, il meteo sembra essere più clemente in vista di domani. Ci si aspetta una giornata soleggiata, con vento che soffierà a circa 29 km/h e senza probabilità di pioggia durante le due ore dell'evento che scatterà alle ore 15.
Fiat 131 - La prima "ammiraglia" davvero per tutti - FOTO GALLERY
La Fiat 131 è stata una delle poche auto davvero universali. Nata per rimpiazzare la 124, è riuscita a imporsi come berlina di famiglia comoda, sicura e ben rifinita, ma anche come insostituibile auto a prova di vacanze e di trasloco in versione station wagon (anche per i professionisti, nell'allestimento Marengo). Ha conquistato i cuori degli sportivi con la versione Racing, mentre la Abarth Rally vinceva tre campionati del mondo. E l'originale prototipo ibrido ha anticipato soluzioni che sarebbero arrivate molti anni più tardi sulla primissima Prius... La Fiat 131 è stata prodotta in un milione e mezzo di esemplari, dal 1974 al 1985, prima di essere sostituita dalla Regata.
Centro Prove - Qual è la regina dei consumi? La classifica delle termiche - VIDEO
L'estate purtroppo sta giungendo al termine e per prepararvi al rientro (sperando di spendere il meno possibile per il viaggio) ecco il terzo e ultimo video di questa mini serie dedicata alle auto con le percorrenze migliori. Dopo le classifiche dedicate alle auto ibride ed elettriche, scopriamo le campionesse di risparmio fra le motorizzazioni benzina e Diesel (con relative versioni mild hybrid). A decretarle, come sempre, saranno i dati misurati dal nostro centro prove. Buona visione!
Subaru - Solterra, per il 2025 si migliora
sul mercato da un po' di tempo, ma presto diventerà molto più appetibile. La Solterra, infatti, sta per essere sottoposta a un importante aggiornamento tecnico che ne migliorerà molteplici aspetti, a partire dalla ricarica (11 kW in corrente alternata e 150 in continua). La batteria da 71,4 kWh non cambierà, ma potrà contare su un sistema di condizionamento migliorato, che ridurrà i tempi di rifornimento. Probabile anche un incremento dell'autonomia rispetto ai 465 chilometri attuali.
Estratto da QNovità Estate, allegato a Quattroruote di agosto 2024
F.1, GP d'Olanda - Mercedes e McLaren protagoniste del venerdì
La Formula 1 è tornata in pista a Zandvoort per le prove libere del Gran Premio d'Olanda. George Russell ha concluso la giornata in testa con il miglior tempo in 1:10.702, precedendo di soli 61 millesimi la McLaren di Oscar Piastri. Alle loro spalle, i rispettivi compagni di squadra, con Hamilton terzo e Norris in quarta posizione.
Prime indicazioni. Mercedes e McLaren si riconfermano in buona forma, sia nella simulazione di qualifiche che nei long run. Il punto critico che accomuna tutte le squadre è la gestione delle gomme, piuttosto delicata su questa pista e stamattina ulteriormente complicata dalla presenza della pioggia che ha reso l'asfalto ancora più green. Considerando che domani potrebbe tornare a piovere, qualifiche e gara potrebbero diventare una lotteria per quel che riguarda la strategia gomme.
Tante novità tecniche per McLaren. La squadra ha portato in Olanda un nuovo pacchetto di aggiornamenti tecnici, per cercare di recuperare terreno nei confronti di una Red Bull in evidente difficoltà. La MCL38 ha novità sia alle sospensioni che ai brake duct, oltre che a fondo e diffusore. Nuova anche l'ala posteriore, con l'obiettivo di aumentare il carico aerodinamico. Nella seconda sessione di oggi, i piloti hanno portato avanti un lavoro differenziato per massimizzare la raccolta dati, mostrando una buona competitività generale che lascia ben sperare i tecnici di Woking.
Red Bull in difficoltà. Max Verstappen non è andato oltre il quinto tempo nella seconda sessione di libere, pur non essendo lontano dai diretti rivali. La stessa cosa non si può certo dire di Sergio Perez, rimasto addirittura fuori dalla Top 10 concludendo dodicesimo. Lo stesso pilota messicano, alla vigilia di questo weekend, ha ammesso che la Red Bull si è resa conto di aver sbagliato nello sviluppo della vettura e che in più occasioni la squadra ha dovuto gettare via il lavoro di preparazione fatto in factory per ricominciare da capo, sprecando tempo prezioso in pista. Ecco perché, anche oggi, abbiamo visto due configurazioni diverse della RB20 in pista: una cosa del tutto insolita, specie per una squadra in testa a entrambe le classifiche.
Ferrari claudicante. Anche alla Rossa di Maranello le cose non stanno andando per il verso giusto. A Zandvoort la SF-24 è praticamente la stessa di quella vista a Spa prima della pausa estiva e questo sembra riflettersi negativamente sul gap dagli avversari. Charles Leclerc ha chiuso la seconda sessione di prove al nono posto, con sette decimi di ritardo dal leader. Certamente è andata peggio a Carlos Sainz, che ha potuto effettuare solamente sette giri prima di accusare un problema al cambio, rimasto bloccato in settima marcia.
Cina - Incontro con i costruttori europei per i dazi sulle endotermiche premium
I membri del dipartimento finanziario del ministero del Commercio cinese hanno incontrato oggi i rappresentanti dell'industria, del mondo accademico e delle Case costruttrici europee per discutere il tema dei dazi sull'importazione di veicoli. La notizia è stata riportata dalla Reuters e conferma l'evoluzione di un dialogo piuttosto acceso che è iniziato lo scorso 12 giugno, quando la Comunità Europea ha annunciato lo schema dei dazi sulle elettriche prodotte in Cina.
Dazi cinesi sulle premium europee. L'incontro è stato incentrato sui dazi che la Cina intende applicare alle auto prodotte nel Vecchio Continente, colpendo le vetture endotermiche premium che gli europei (e in particolare i tedeschi) importano con grandi profitti. L'esito dell'incontro non è stato reso noto, ma chiaramente la Cina sta cercando di ribattere in maniera forte alla decisione presa dall'Europa: nei giorni scorsi è stato presentato anche un ricorso al Wto.
A rischio soprattutto i marchi tedeschi. Secondo i dati forniti dal governo cinese, nel 2023 sono stati esportati 196 mila veicoli endotermici dall'Europa con cilindrata superiore a 2.5 litri per un controvalore di oltre 19 miliardi di euro. La Cina ha esportato 44 mila auto elettriche nello stesso periodo, pari a circa 9,7 miliardi di euro (dati Eurostat). A preoccuparsi sono soprattutto i costruttori tedeschi, che rappresentano circa il 36% del totale e potrebbero subire un calo considerevole delle vendite
Termoli - Urso, ultimatum a Stellantis: "Senza gigafactory sposteremo i fondi del Pnrr"
Il braccio di ferro tra Palazzo Chigi e Stellantis continua al Meeting di Rimini, l'annuale evento di Comunione e liberazione a cui è intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. "Il governo ha fatto la sua parte, l'azienda no" ha attaccato il responsabile del dicastero di via Molise. Facendo la voce grossa: "Se non ci risponde positivamente e velocemente sulla gigafactory di Termoli, dirotteremo altrove le risorse del Pnrr" destinate al progetto.
I cinesi sullo sfondo. Nel sostenere la tesi dei mancati impegni da parte del costruttore, il ministro ha ricordato che il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, "aveva chiesto due cose: superare le restrizioni della normativa Euro 7 e avviare un piano di incentivi. Noi ha sottolineato Urso le abbiamo fatte entrambe". Dunque, "il governo ha compiuto la propria parte e Stellantis no": il riferimento è chiaramente agli investimenti del gruppo sulla produzione nel Paese e, in particolare, alla realizzazione della gigafactory di Termoli, in Molise, per la quale è previsto lo stanziamento di parte dei fondi ricevuti dall'Europa nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In assenza di una risposta a breve termine, "dirotteremo altrove le risorse del Pnrr" ha detto Urso, ricordando come ci siano discussioni aperte anche con altri player: il governo ha "sottoscritto quattro memorandum con altrettanti importanti case automobilistiche cinesi che vorrebbero investire in Europa e prendono in considerazione l'ipotesi di investire in Italia, per realizzare la mobilità elettrica nel nostro Paese, per produrre e non per assemblare". E nell'occasione, il ministro ha ribadito la visione di Palazzo Chigi, secondo cui "un'unica casa automobilistica non può fornire a un Paese come l'Italia tanti modelli da soddisfare tutte le esigenze dei consumatori. Un'unica Casa non può fare più di quello che noi speriamo che faccia: raggiungere il milione di veicoli (prodotti, ndr). Per sostenere la filiera dell'automotive ha continuato Urso serve almeno un altro produttore. Perché si deve arrivare ad almeno un milione e mezzo di veicoli.
La Casa: "Occorre creare le giuste condizioni per competere". Stellantis, dal canto suo, invoca la collaborazione di tutte le parti chiamate in causa: " essenziale che tutti gli attori della catena del valore contribuiscano a creare le giuste condizioni per la competitività, la dinamica del mercato e anche per la tranquillità, indispensabili per realizzare la transizione epocale che la mobilità sta vivendo", replica il costruttore in un comunicato. E in riferimento alle dichiarazioni di Urso, si legge ancora, "Stellantis rimane concentrata sull'esecuzione del piano per l'Italia per i prossimi anni, già comunicato ai partner sindacali, che include progetti importanti come quello per Mirafiori 2030". "Il nostro obiettivo prosegue il gruppo automobilistico è quello di lavorare insieme a tutte le parti interessate per affrontare i principali impatti dell'elettrificazione e della crescente concorrenza nel contesto di un mercato europeo che è ben al di sotto dei livelli pre-pandemia e che non consentirà alla produzione di tornare a crescere immediatamente".