Donald Trump - "Metterò fine al Green Deal, stop al mandato sulle elettriche"

4 Ruote - Gen 20,2025

Donald Trump ha giurato ed è ufficialmente diventato il 47esimo Presidente degli Stati Uniti. Nel suo discorso inaugurale, il tycoon ha celebrato l'inizio di una nuova era dell'oro per il Paese, il ritorno dell'America alla grandezza a cui è sempre stata destinata. Il neopresidente ha anche annunciato di aver già firmato una serie di ordini esecutivi, linee programmatiche che indirizzano il lavoro delle agenzie federali. E alcune riguardano l'auto, in particolare le elettriche.

Il Green Deal è finito. Come aveva già ampiamente annunciato in campagna elettorale, Trump ha confermato l'intenzione di far saltare il Green Deal per la transizione energetica: Revocherò il mandato sulle elettriche (di fatto le politiche di Biden, ndr), i cittadini americani potranno finalmente comprare l'auto che vogliono. E questo, secondo il presidente, "ci permetterà di salvaguardare l'industria dell'automobile e i suoi grandi lavoratori. Trump ha sottolineato ancora una volta che gli Stati Uniti sono il Paese con le maggiori risorse di petrolio e dunque drill, baby drill": in buona sostanza, gli Usa sfrutteranno tutti i giacimenti a disposizione, necessari per abbassare i prezzi e ridurre l'inflazione.

I dazi arriveranno. Nonostante le voci delle ultime ore, che riferivano della possibilità di ridurre l'importo dei dazi che la nuova amministrazione Usa intende imporre alle merci in arrivo, Trump si è detto convinto a proseguire su questa strada, confermando anche il proposito di aprire l'External Revenue Service: ovvero, l'agenzia che si dedicherà a riscuotere l'immensa quantità di denaro proveniente da dazi e tariffe di importazione.

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Codice della strada - Nasce lOsservatorio nazionale sulle multe

4 Ruote - Gen 20,2025

Prende il via l'attività dell'Osservatorio nazionale sulle sanzioni per le violazioni del Codice della strada, istituito con decreto dal ministero delle Infrastrutture: l'Osservatorio ha il compito di elaborare una relazione annuale basata sui dati forniti dal ministero dell'Interno e dall'Istat, che riguardano principalmente i sinistri, la gestione dei proventi dei verbali e l'utilizzo degli autovelox. Fra l'altro, l'organismo verificherà le segnalazioni provenienti dalle associazioni dei consumatori, chiedendo - quando necessario - informazioni alle pubbliche amministrazioni. L'Osservatorio è composto da tre membri nominati per un mandato quadriennale: Simone Baldelli in qualità di presidente, affiancato da Fabio Massimo Boniardi e Dalila Jolanda Ansalone.

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Nuova Jeep Compass - Sorpresa alla colonnina

4 Ruote - Gen 20,2025

Un prototipo della nuova Jeep Compass è stato fotografato durante i collaudi su strada, in particolare durante una sosta per la ricarica: ormai manca poco al debutto sul mercato, previsto per l'estate.

Bev, Mhev e Phev. Come detto, il prototipo della nuova Compass è parcheggiato e in fase di ricarica, un dettaglio da non sottovalutare: la terza generazione della Compass è infatti la prima a introdurre un allestimento elettrico che affiancherà quelli endotermici mild e plug-in hybrid. Il merito va alla piattaforma modulare Stla Medium, condivisa con le cugine Peugeot 3008 e Opel Grandland: in ogni caso, la Jeep potrebbe differenziarsi con allestimenti specifici delle varianti 4x4.

Più grande e più muscolosa. Il design, come si intuisce dalla carrozzeria camuffata del muletto e dalla nostra ricostruzione qui sopra, è stato evoluto in maniera coerente con il Dna del marchio. Le dimensioni esterne potrebbero cambiare sensibilmente rispetto a oggi, anche se rimangono i passaruota muscolosi e squadrati e la linea di cintura alta. Nel frontale diventa più sottile la fascia che include gruppi ottici e mascherina a sette fori: le prese d'aria sono molto piccole, elemento che probabilmente distinguerà la Bev dalle altre versioni. Di contro, le pellicole e le protezioni non consentono di osservare in maniera chiara le nervature sulla fiancata, anticipate dal teaser dello scorso ottobre.

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Skoda Kodiaq - Debutta la RS integrale da 265 CV

4 Ruote - Gen 20,2025

La Skoda completa la gamma della Kodiaq con l'arrivo della versione ad alte prestazioni RS, mossa dal 2.0 TSI da 265 CV e 400 Nm, abbinato al cambio automatico DSG a doppia frizione e alla trazione integrale a controllo elettronico. A listino entra anche la versione Sportline 130 Edition, che celebra la fondazione del Brand boemo avvenuta nel 1895. Le consegne dei nuovi allestimenti cominceranno in aprile.

Kodiaq RS. Il quattro cilindri turbobenzina a iniezione diretta di questa versione consente alla Suv di scattare da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi e di raggiungere la velocità massima di 231 km/h. Di serie anche l'assetto DCC con taratura specifica, le sospensioni a controllo elettronico, l'impianto frenante maggiorato (con dischi ventilati davanti e dietro) e lo sterzo progressivo. La dotazione comprende la guida assistita di Livello 2, il navigatore connesso, il climatizzatore trizona e i sedili anteriori sportivi in pelle scamosciata sintetica e riscaldabili, il portellone ad apertura elettrica, i cerchi di lega da 20" e l'impianto hi-fi della Canton.

Kodiaq Sportline 130 Edition. L'allestimento nato per festeggiare i 130 anni dalla fondazione della Skoda prende il posto dello Sportline, che esce dal listino, mantenendone però gli elementi essenziali, ossia le finiture di nero lucido per la carrozzeria e gli interni sportivi. Alla dotazione precedente si aggiungono i cerchi di lega da 20, il tetto panoramico, la vernice metallizzata e il Family Pack.

Il listino completo. Ecco tutti i prezzi della Skoda Kodiaq per il mercato italiano:

  • Kodiaq 1.5 m-Hev Selection DSG 150 CV: 41.900 euro
  • Kodiaq 1.5 m-Hev Executive DSG 150 CV: 42.500 euro
  • Kodiaq 1.5 m-Hev Style DSG 150 CV: 45.050 euro
  • Kodiaq 1.5 m-Hev Sportline 130 Edition DSG 150 CV: 49.000 euro
  • Kodiaq 2.0 TSI Selection DSG 204 CV 4x4: 50.300 euro
  • Kodiaq 2.0 TSI Sportline 130 Edition DSG 204 CV 4x4: 54.250 euro
  • Kodiaq 2.0 TSI RS DSG 265 CV 4x4: 57.800 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Selection DSG 150 CV: 46.100 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Executive DSG 150 CV: 46.700 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Style DSG 150 CV: 49.250 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Sportline 130 Edition DSG 150 CV: 53.200 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Selection DSG 193 CV 4x4: 50.600 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Executive DSG 193 CV 4x4: 51.200 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Style DSG 193 CV 4x4: 53.750 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI Sportline 130 Edition DSG 193 CV 4x4: 57.700 euro
  • Kodiaq 1.5 TSI Phev Selection DSG 204 CV: 48.800 euro
  • Kodiaq 1.5 TSI Phev Executive DSG 204 CV: 49.400 euro
  • Kodiaq 1.5 TSI Phev Style DSG 204 CV: 51.950 euro
  • Kodiaq 1.5 TSI Phev Sportline 130 Edition DSG 204 CV: 54.300 euro
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Formula 1 - Hamilton e Ferrari, inizia una nuova era

4 Ruote - Gen 20,2025

Lewis Hamilton ha finalmente varcato le porte di Maranello per la prima volta in qualità di pilota Ferrari, dando così il via a un nuovo capitolo della sua carriera. Questa mattina, il sette volte campione del mondo ha iniziato la sua full immersion nel mondo del Cavallino Rampante, entrando subito nel cuore della Gestione Sportiva e preparando ogni dettaglio per il debutto in pista, previsto per mercoledì a Fiorano al volante della F1-75, la monoposto del 2022.

Sale l'attesa. L'arrivo del campione inglese ha suscitato un entusiasmo senza precedenti, già da settimane palpabile sui social e ora anche fisicamente in Emilia-Romagna. A Maranello e dintorni non si trova una stanza d'albergo disponibile, con il tutto esaurito che arriva fino a Modena. In vista della prima uscita di Lewis di mercoledì il sindaco di Maranello, Luigi Zironi, si è mobilitato per rinforzare i controlli di sicurezza e gestire un flusso di fan e curiosi che promette di trasformare Fiorano in una sorta di palcoscenico unico.

Primi passi. Hamilton è arrivato prestissimo, questa mattina, per quella che sarà per lui una giornata dedicata alla conoscenza del team e delle strutture. La squadra approfitterà per affinare gli ultimi dettagli per la realizzazione del sedile personalizzato, un processo che ha già evidenziato la proverbiale attenzione al dettaglio del campione inglese che a molti ha ricordato quella di dell'altro sette volte campione del mondo, Michael Schumacher. Lewis ha già dato un bel da fare ai tecnici di Maranello, perché ha richiesto una serie di personalizzazioni del volante simili a quelle di quando correva in Mercedes.

Dal simulatore al battesimo in pista. Uno dei momenti più attesi è stata la sessione al simulatore Dynisma, uno strumento avanzatissimo rispetto a quello a cui era abituato a Brackley. Dopo una prima sessione di prova, Hamilton ha iniziato a familiarizzare con le procedure specifiche del Cavallino, gettando le basi per il lavoro che lo attende in pista. Il debutto, come detto, è previsto per il 22 gennaio: Hamilton dividerà la pista con Charles Leclerc, dando così il via alla collaborazione tra i due piloti per il campionato 2025.

Un sogno in rosso. Hamilton non ha nascosto la sua emozione per questo nuovo capitolo. Ci sono momenti che ricorderò per sempre e il mio primo giorno da pilota Ferrari è uno di questi, ha dichiarato sui social. Non potrei essere più felice di realizzare quel sogno oggi. Oggi iniziamo una nuova era nella storia di questa squadra leggendaria e non vedo l'ora di scoprire quale storia scriveremo insieme.

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Politecnico di Torino - Materie prime critiche, un incontro per parlarne

4 Ruote - Gen 20,2025

Il Politecnico di Torino, tramite Prometeo Tech Cultures, in collaborazione con l'associazione CAReGiver, organizza per la giornata del 21 gennaio un convegno intitolato Un pianeta in esaurimento, che si occuperà del problema delle materie prime sempre più indispensabili per lo sviluppo delle nuove tecnologie in ogni ambito, e sempre più difficili da reperire. Una sfida che riguarda tutti i principali settori di sviluppo tecnologico: energia, trasporti e rivoluzione digitale.

Il programma dei lavori. Il convegno si svolgerà nella giornata del 21 gennaio presso il Fisu Village, in piazza Castello a Torino, all'interno dell'igloo allestito dalla Federazione Internazionale Sport Universitari. L'evento, articolato in due sessioni (mattina e pomeriggio), entrambe moderate da Raffaello Porro, vedrà intervenire:

  • Patrizia Lombardi, vicerettrice del Politecnico di Torino;
  • Fabrizio Pirri, vicerettore del Politecnico di Torino;
  • Giovanni De Santi, direttore del Foresight e Strategic Planning Office del Politecnico di Torino, docente di Sostenibilità e Economia Circolare presso l'Università di Pisa;
  • Guido Saracco, curatore di Prometeo Tech Cultures ed ex rettore del Politecnico di Torino;
  • Massimo Deandreis, direttore generale del Centro Studi di Intesa San Paolo;
  • Stefano Re Fiorentin, già direttore del Centro Ricerche Fiat;
  • Mario Petronio, ex responsabile per la progettazione dei motori Fiat, Lancia e Alfa Romeo, che parlerà di sfide e materiali critici per la propulsione elettrica;
  • Fabio Mingrino, già a capo dello sviluppo di prodotto di Iveco e Cnh, che si occuperà invece delle sfide per la mobilità a idrogeno.

 

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BMW X3  - Col diesel va che è un piacere - VIDEO

4 Ruote - Gen 20,2025

Design rivisto, interni carichi di tecnologia e motori (tutti) elettrificati: è con queste premesse che la nuova BMW X3 si affaccia sul mercato auto 2025. L'ultima generazione (la quarta) la riconosci al primo colpo: quasi senza spigoli, con il suo design levigatissimo che in BMW chiamano "monolitico". Spariscono pure gli archi passaruota che, sulle Suv come lei, di solito sono ben evidenziati dalla plastica nera. La nuova X3 è così: piace tanto, oppure per niente. Ma, forse, c'è un aspetto di lei che potrebbe mettere tutti d'accordo (o quasi): il suo propulsore diesel, il motore giusto per avere prestazioni elevate e consumi contenuti.

Va forte, se vuoi. Si tratta di un 2.0 litri, quattro cilindri in linea, da 197 cavalli con tecnologia mild hybrid. Le prestazioni sono interessanti: 0-100 km/h in 7,7 e 215 orari di punta massima, a fronte di un peso sulla bilancia che non supera la soglia delle due tonnellate. Grazie ai 60 litri di serbatoio, poi, è facile accarezzare i 1.000 km di autonomia, mentre la trazione integrale xDrive (di serie per tutte le X3) consente di trainare senza fatica fino a 2.500 kg anche su fondi viscidi. 

Cambio a punto. Sebbene il 2.0 litri benzina da 208 cavalli (altro motore a listino) sia un filo più silenzioso in piena accelerazione, c'è da sottolineare come la coppia taurina di 400 Nm di questo diesel renda la guida piacevole in ogni circostanza, anche quando si tratta di viaggiare a pieno carico. Dalla sua c'è anche il perfetto connubio con la trasmissione automatica Steptronic a 8 rapporti, tarata per essere delicatissima nei passaggi di marcia, ma anche per non sbagliare un colpo, quando le si tira il collo: sia in modalità manuale, sia quando si lascia fare tutto a lei.  

Rigidina. Tra le curve di una strada che da Courmayeur porta a La Thuile, riesco a farmi un'idea più chiara dell'assetto della X3 2025. Rollio contenuto, grande compostezza generale, poche concessioni alla morbidezza. Anzi, fin troppo, certe volte, quando si mettono le ruote su dossi o buche. E qui potrebbe essere una buona idea pensare alle sospensioni a controllo elettronico (1.020 euro). I freni, come da tradizione, sono sempre efficaci e nonostante i 4 metri e 76 fuori tutto, la Suv non disdegna una guida un po' più briosa. 

Qui prezzi. Difficile pronunciarsi sui consumi, almeno per ora: 50 chilometri, o poco più, percorsi tra saliscendi e curve strette, non sono il terreno ideale per testare la sete di questo 2.0 litri diesel: ne sapremo di più non appena la BMW X3 varcherà i cancelli del Centro Prove di Vairano. Per chiudere, i prezzi: la diesel 20d attacca a 65.900 euro, ma si sale facilmente a oltre quota 74 mila opzionando uno dei due pacchetti MSport a disposizione. A breve è previsto l'arrivo di un altro diesel, un 3.0 sei cilindri in linea da circa 300 cavalli. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.

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Mercedes-Benz - Classe G 450d, lusso e carattere - VIDEO

4 Ruote - Gen 20,2025

La Mercedes-Benz Classe G non è una semplice Suv: è una vera e propria leggenda su ruote, capace di unire eleganza, potenza e una versatilità senza pari. Con l'ultima generazione della G 450 d, la Casa di Stoccarda ha affinato ulteriormente la formula, combinando prestazioni robuste e tecnologie moderne in un design iconico e inconfondibile. Dentro il cofano c'è un sei cilindri in linea diesel da 2.989 cc, che sprigiona 367 CV e ben 750 Nm di coppia disponibili già a 1.200 giri/min. un motore che stupisce per la sua fluidità e capacità di spinta, ideale sia per affrontare i terreni accidentati che per viaggi autostradali senza sforzo. Grazie al sistema mild hybrid a 48 volt, che aggiunge altri 15 kW, la G 450 d offre un'esperienza di guida più reattiva e consumi decisamente contenuti per un veicolo di questo calibro.

Un riferimento per le fuoristrada. Non appena ci si mette al volante della Classe G, si percepisce la sua doppia anima. Su strada, la dinamica è più raffinata rispetto alle generazioni precedenti: merito del telaio a longheroni rivisto e delle sospensioni indipendenti anteriori. Il sistema di trazione integrale permanente, abbinato ai tre differenziali bloccabili, garantisce una trazione ottimale anche nelle situazioni più impegnative, mentre il sei in linea a gasolio garantisce forza ed efficienza anche nei trasferimenti più lunghi. Quando l'asfalto lascia spazio a sterrati, fango o neve, la Classe G 450 d dimostra perché è un riferimento tra le fuoristrada: l'altezza da terra di 241 mm, l'escursione delle sospensioni e gli angoli caratteristici (approccio di 30, uscita di 31 e di dosso di 26) le consentono di superare ostacoli impegnativi con una facilità sorprendente. L'elettronica di bordo, che include il G-Mode, regola automaticamente le impostazioni di guida per massimizzare le prestazioni in off-road.

Interni: moderni e pregiati. Negli anni, la G si è evoluta, da spartano fuoristrada a lussuoso status symbol. E così gli interni della G 450 d combinano materiali pregiati con un design moderno. I sedili in pelle, regolabili elettronicamente, offrono un comfort eccellente, mentre il sistema di infotainment MBUX con doppio display da 12,3 pollici garantisce un'interfaccia intuitiva e personalizzabile. Non manca poi una suite completa di sistemi di assistenza alla guida, tra cui il cruise control adattivo e l'assistenza attiva al mantenimento della corsia. Il prezzo, che parte da circa 139.000 euro, riflette il livello di esclusività e prestazioni di questa icona.

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24 Ore di Daytona - Conto alla rovescia per la 63esima edizione

4 Ruote - Gen 20,2025

iniziato il conto alla rovescia per la 63 edizione della 24 Ore di Daytona, una delle gare endurance più impegnative e spettacolari nel panorama automobilistico. La sfida si annuncia avvincente, con quasi 14 ore di buio e temperature comprese tra 8 e 17 gradi centigradi. La partenza è fissata per sabato alle 19.30 ora italiana. Poco prima, quando dagli altoparlanti dell'International Speedway riecheggerà la celebre frase Gentlemen, start your engines!, 61 vetture, tra sport-prototipi e Gran Turismo, suddivise in quattro classi, abbandoneranno la corsia box pronte a darsi battaglia per 24 ore di pura emozione. 

Le origini di questa prestigiosa competizione risalgono agli anni 30, quando le corse si svolgevano sulla sabbia bianca di Daytona Beach, prima che il circuito attuale fosse costruito. Il Daytona International Speedway, inaugurato nel 1959, ospitò la sua prima gara di endurance nel 1962, una competizione che durava appena tre ore. Nel 1966, su spinta della Ford, la gara venne trasformata in una 24 Ore per permettere a piloti, vetture e team tecnici di prepararsi alla leggendaria 24 Ore di Le Mans. A partire dagli anni 90, l'ingresso del celebre produttore di orologi svizzero Rolex come sponsor principale ha conferito ulteriore prestigio all'evento, che da allora è conosciuto ufficialmente come"Rolex 24 at Daytona".

Tra i momenti più memorabili della storia di questa competizione, spicca la straordinaria tripletta Ferrari del 1967: la 330 P3/P4 di Lorenzo Bandini e Chris Amon tagliò il traguardo per prima, seguita dalla 330 P4 di Mike Parkes e Ludovico Scarfiotti, e dalla 412 P di Pedro Rodriguez e Jean Guichet. Un dominio schiacciante che inflisse una sonora umiliazione ai costruttori americani. Anche nel 2024, l'Europa è stata protagonista: la Porsche ha conquistato la vittoria assoluta, mentre nella classe GTD Pro ha brillato la Ferrari 296 GT3 #62 del team Risi Competizione. L'equipaggio composto da James Calado, Alessandro Pier Guidi, Davide Rigon e Daniel Serra ha completato 733 giri, regalando agli appassionati un'altra pagina di storia indimenticabile. Quanto al 2025, qui sotto trovate l'elenco completo delle categorie, dei team e dei piloti in gara.

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Canoo - La startup "anti Tesla" dichiara bancarotta

4 Ruote - Gen 20,2025

La startup americana Canoo, una delle tante realtà nate con l'idea di provare a replicare il successo della Tesla nel campo della mobilità elettrica, ha dichiarato bancarotta secondo il Capitolo 7 della procedura fallimentare in vigore negli Stati Uniti. Questo significa che tutte le attività dell'azienda cessano immediatamente e che, sotto la supervisione di un tutore nominato dal tribunale, i suoi asset verranno liquidati ai creditori.

Una storia già vista. Fondata nel 2017, la Canoo puntava a rivoluzionare la mobilità urbana con una gamma di van e pickup completamente elettrici, riuscendo anche a spuntare contratti con la Nasa, con il dipartimento della difesa statunitense, l'ufficio postale e aziende private come Walmart. Il passaggio dagli intenti alla produzione vera e propria, come insegnano tante altre vicende (dalla Fisker alla Ocean), si è rivelato più ostico del previsto: in questi ultimi mesi, la Canoo ha bruciato tutti i soldi che aveva e non è riuscita a ottenere nuovi fondi dal programma di credito del dipartimento dell'energia. Anche i tentativi di attrarre investitori dall'estero si sono conclusi in un nulla di fatto, costringendo l'azienda a dichiarare fallimento.  

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Toyota - Land Cruiser 300, sulle orme della Dakar - VIDEO

4 Ruote - Gen 20,2025

Partecipare alla Dakar, anche solo come spettatore, è un'esperienza che ti segna. L'aria del deserto, il ruggito dei motori, la polvere che si alza a ogni passaggio: tutto parla di sfida e libertà. una gara che non lascia spazio ai compromessi, dove ogni chilometro è una lotta contro il deserto, il tempo e le proprie capacità. Ecco, questa sfida l'ho solo sfiorata, assaggiata appena seguendo alcuni dei percorsi battuti dai quasi 500 mezzi al via (per oltre 800 concorrenti). Anche nell'edizione 2025, il percorso si è snodato lungo i paesaggi aridi dell'Arabia Saudita, uno degli ambienti più estremi del pianeta, dove il sole implacabile plasma un mare di sabbia e il silenzio è rotto solo dai motori. Essere lì, vivere quei momenti, significa immergersi in uno spirito di resistenza e avventura che ha reso la Dakar una leggendda.

Per vivere appieno un'esperienza così intensa, abbiamo scelto una Toyota Land Cruiser 300, strumento adatto, lo vedremo, per raccogliere la sfida che ci ha portato ad attraversare paesaggi desertici, piste che metterebbero a dura prova la resistenza di qualsiasi veicolo. Ebbene, ho avuto l'occasione di mettere alla prova prima di tutto il suo motore: 3.5 litri V6 biturbo da 415 cavalli che è poi, dovutamente adeguato, quello che spinge la Toyota GR DKR Hilux T1+ impegnata nella competizione. A rendere quest'auto diversa dalla moltitudine di Suv diffuse nel nostro Paese, sono però l'impostazione meccanica e i sistemi di gestione della trazione. A far da base troviamo un telaio a longheroni con asse rigido al posteriore, differenziale centrale bloccabile, ridotte e selettore Multi-Terrain Select, con le modalità pensate appositamente per sabbia e rocce, fa sembrare tutto più semplice, anche nel bel mezzo della riserva naturale nei pressi di Ha'il, punto di partenza della nostra breve spedizione.

E mentre fuori il deserto ti mette alla prova, dentro trovi un confort che ti fa dimenticare la fatica, che è poi la grande qualità di questa versione della Land Cruiser, non commercializzata nel nostro Paese ma disponibile in Medio Oriente e in Europa Orientale. La Dakar non è solo una gara: è una prova di resistenza, per uomini e macchine. Viaggiare attraverso il suo percorso, anche come osservatore, ti porta a confrontarti con un ambiente ostile e affascinante, dove ogni dettaglio conta e che eleva ancora di più il fascino di un Rally come pochi altri al mondo. Volete vedere come è andata nel deserto con la Land Cruiser 300? Guardate il video qui sopra.

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Crisi dell'auto - Al via il "Dialogo strategico" tra il settore e la Commissione Europea

4 Ruote - Gen 20,2025

Ci sono finalmente delle date precise per l'atteso "Dialogo strategico" promesso dal presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al settore automobilistico: stando a diverse ricostruzioni di stampa, il confronto sulla crisi del comparto e sulle possibili contromisure partirà verso la fine di questo mese: salvo sorprese dell'ultimo istante, l'avvio formale sarà fissato tra il 27 e il 29 gennaio.

Tempi stretti. Il Dialogo, che sarà presieduto dalla stessa von der Leyen, ha l'obiettivo di definire un piano d'azione industriale per affrontare la crisi del settore e di rispondere ad alcune delle istanze dei costruttori sul fronte normativo, come le richieste di congelare le multe per lo sforamento dei limiti alle emissioni attualmente in vigore, e di anticipare la clausola di revisione del regolamento che impone, di fatto, lo stop alla vendita di auto a combustione interna nel 2035. I tempi per raggiungere dei risultati sono decisamente stretti, soprattutto se l'obiettivo è definire delle misure da includere nel Clean Industrial Deal atteso per il 26 febbraio. Pochi giorni fa, il vicepresidente della commissione con delega all'Industria, Stéphane Séjourné, ha assicurato che Bruxelles darà seguito al dialogo con le "prime risposte entro 40 giorni".

Il pressing. Dunque, il Clean Industrial Deal dovrebbe fornire già dalle indicazioni al comparto. Del resto, lo chiedono anche diversi governi europei, come quello italiano: il 21 gennaio, il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, incontrerà i vicepresidenti della Commissione, Raffaele Fitto ed Henna Virkkunen, i commissari Oliver Varhelyi e Andrius Kubilius e diversi europarlamentari per discutere del "non-paper" elaborato da Roma e appoggiato da altre cancellerie continentali. Inoltre, i leader del Partito popolare europeo, durante la loro ultima riunione a Berlino, sono tornati alla carica con la richiesta di cancellare divieti e vincoli e di privilegiare una politica per la decarbonizzazione improntata alla neutralità tecnologica.  

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Stellantis - Riparte la produzione a Mirafiori

4 Ruote - Gen 20,2025

Mirafiori torna ad aprire i cancelli ai suoi operai dopo diversi mesi di fermo produttivo determinato dalla scarsa domanda per i modelli Fiat e Maserati sfornati dalla storica fabbrica torinese. Oggi, 20 gennaio, tornano al lavoro gli addetti alla produzione della Fiat 500 elettrica, mentre domani toccherà ai lavoratori della Maserati, a cui è stato chiesto di rientrare sulle linee con alcuni giorni di anticipo rispetto a quanto programmato: la produzione delle GranTurismo e GranCabrio sarebbe dovuta ripartire il 3 febbraio.

Il cronoprogramma. Secondo un comunicato della Rsa Fiom rilanciato dall'agenzia Ansa, i lavoratori della linea della 500 torneranno al lavoro da oggi e fino a venerdì 31 gennaio e quelli della lastratura e sigillatura della Maserati da martedì 21 gennaio a venerdì 24 gennaio. I reparti revisione preventiva, cabina smalto e revisione finale saranno operativi dal 20 gennaio al 24 gennaio, mentre al montaggio l'attività lavorativa riprenderà da lunedì 27 gennaio con l'obiettivo di sfornare una trentina di modelli del Tridente. "Accogliamo in modo favorevole l'anticipo della produzione Maserati", dice la Rsa Fiom. "Per i lavoratori, sarebbe stato un periodo molto lungo di non lavoro con una perdita economica importante". In ogni caso, il rientro in fabbrica non riguarda tutti gli operai: per esempio, la linea della 500 sarà attiva solo su un turno e con un ritmo gra 140 e 160 unità al giorno. A tal fine, sarà operativo circa il 60% della relativa forza lavoro. 

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MTA - Acquisita la maggioranza di Efi Technology

4 Ruote - Gen 20,2025

MTA, multinazionale italiana attiva nel campo dei componenti elettrici ed elettronici per il mondo automotive, ha firmato un accordo per acquisire il 60% del capitale di Efi Technology. Prosegue così la campagna di espansione dell'azienda di Codogno entrata nelle cronache automobilistiche durante la prima ondata della pandemia del coronavirus (la zona rossa imposta al Comune lodigiano bloccò la produzione destinata ai più importanti costruttori europei): l'intesa per Efi segue, infatti, analoghe operazioni che hanno portato la MTA a rilevare la Edn nel 2023 (caricatori e convertitori di potenza per veicoli elettrici e ibridi) e un ramo d'azienda della Calearo nel 2024 (antenne e soluzioni di connettività wireless).

L'acquisizione. Con l'ultima operazione, la società lodigiana amplia e rafforza la sua offerta e la sua presenza a livello internazionale. Efi sviluppa e produce centraline per il controllo dei motori termici ed elettrici, ma è attiva anche in altri segmenti di prodotto: la sua gamma comprende sistemi di gestione della batteria di trazione (BMS), inverter, body computer, sistemi di controllo sospensioni attive. Con l'acquisizione della maggioranza del capitale (il restante 40% rimane agli attuali azionisti), MTA aggiunge quindi competenze anche nell'ambito dell'elettronica per il controllo attuatori e il controllo motore; inoltre, come affermato dal direttore generale Antonio Falchetti, l'operazione "rafforza il ruolo internazionale di MTA, in particolare in mercati strategici quali India e Cina, dove EFI Technology vanta una forte presenza e MTA possiede già stabilimenti produttivi"

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Polestar - In estate lo sbarco in Francia

4 Ruote - Gen 20,2025

La Polestar è pronta a fare il suo ingresso sul mercato francese. La Casa svedese, per anni bloccata da un contenzioso giudiziario con la Citroën per il design del suo logo, ha annunciato il suo arrivo in Francia nel corso della prossima estate. 

La strategia. La Polestar, che aggiunge così un altro Paese ai 27 già serviti in tre continenti, farà leva sul modello d'agenzia per vendere i suoi veicoli, mentre per la distribuzione si affiderà a diversi concessionari della rete Volvo.  inoltre prevista la realizzazione di specifici showroom in alcune città francesi per ora non meglio precisate. Infine, il marchio ha affidato la gestione delle sue attività transalpine a Stéphane Le Guevel: l'ex dirigente di Stellantis e attuale responsabile della stessa Polestar per la Spagna e il Portogallo, assumerà a febbraio l'incarico di amministratore delegato della filiale francese.  

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Land Rover - La Defender Octa correrà la Dakar 2026

4 Ruote - Gen 20,2025

Sarà la Defender Octa la base su cui i tecnici Land Rover svilupperanno le tre vetture che correranno la Dakar 2026. Le britanniche saranno iscritte nella categoria Stock, destinata alle auto di derivazione stradale: la Fia, infatti, ha rivisto pesantemente i regolamenti di gara per far rientrare anche Suv ad alte prestazioni e una più ampia rosa di modelli. Ciò renderà possibile l'ingresso della fuoristrada inglese, che nella sua evoluzione pensata per il mondiale Rally Raid condividerà la catena cinematica con il modello di serie, dal motore V8 alla trasmissione automatica ZF a otto rapporti con differenziali bloccabili e trazione integrale.

625 CV per le dune d'Arabia. Ciò fa capire quanto i tecnici Land Rover abbiano curato lo sviluppo del modello stradale, con collaudi specifici legati tanto alle prestazioni quanto alla durabilità di questa vettura, un dettaglio fondamentale in ambienti estremi come quelli della Dakar. La base costruttiva deriva dalla piattaforma delle altre Defender, che è stata ribattezzata D7X per via di numerosi cambiamenti a livello telaistico, dai supporti delle sospensioni all'alloggiamento del propulsore. Che è un otto cilindri, ma non il 5.0 litri con compressore volumetrico già visto su altre versioni di questa fuoristrada. La Defender Octa, infatti, monta un V8 4.4 biturbo condiviso con i modelli più prestazionali della gamma Range Rover, ma con una taratura specifica: 635 CV, 0-100 in 4.0 secondi e 250 km/h di velocità massima.

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