Ferrari Elettrica - Quattro motori e oltre 1.000 CV per la prima Bev di Maranello

4 Ruote - Ott 09,2025
Per presentare la sua prima elettrica, la Ferrari è partita dalla cosa più importante, seppur nascosta alla vista: la tecnica. Che, come anticipato, è da prima della classe. Non tanto per le innovazioni (sono 60 i brevetti registrati per questa vettura), quanto per l'affinamento di ogni singola componente volto a ricavare il massimo delle performance.La Ferrari Elettrica (con la E maiuscola, perché questo dovrebbe essere il suo nome) brucerà lo 0-100 in 2,5 secondi e oltrepasserà i 310 km/h di velocità massima grazie a un powertrain a quattro motori da oltre 1.000 CV (in Boost Mode) alimentato da una batteria da 122 kWh per 530 chilometri d'autonomia. Il tutto (trannte pochi particolari, come le celle degli accumulatori) orgogliosamente sviluppato e prodotto in Italia. Batteria integrata e sound... elettricoVedremo la Ferrari Elettrica nella sua interezza solo il prossimo anno: all'inizio del 2026 saranno svelati gli interni, mentre la presentazione ufficiale è fissata per la primavera, con prime consegne ai clienti a ottobre. Estetica e tecnologia di bordo a parte, tutte le informazioni più importanti sono state già svelate e tracciano un quadro ben preciso: a Maranello, più che rivoluzionare il mondo elettrico, l'hanno affinato come solo loro sanno fare. Riducendo le masse, miniaturizzando le componenti e spostando i pesi là dove serve per migliorare la guidabilità.La batteria (che ha una densità di 195 Wh/kg) è integrata direttamente nel telaio, con tutte le celle montate all'interno del passo e con l'85% del peso dei moduli collocato sotto il pianale (il restante 15% è sotto al divano posteriore): il baricentro è più basso di 80 mm rispetto a un modello a benzina equivalente. A tutto vantaggio dell'handling, che sarà da pura Ferrari. L'assetto con sospensioni attive a 48V riprende le tecnologie già viste su altri modelli, come la F80, e non mancano tante altre soluzioni esclusive, come il sottotelaio meccanico smorzato posteriore, pensato appositamente per le applicazioni elettriche, per ridurre vibrazioni e rumore. Due dettagli che gli altri costruttori puntano a eliminare del tutto, ma che la Ferrari ha sapientemente utilizzato per creare un suono caratteristico della vettura: nulla di artificiale, ma un'amplificazione della "voce" delle unità elettriche. Quattro motori, oltre 1.000 CVI motori elettrici, come detto, saranno quattro, due all'anteriore e due al posteriore per garantire un torque vectoring estremamente preciso. Entrambi gli assi sono sterzanti e mettono a disposizione una potenza teorica complessiva di 830 kW (1.129 CV) ripartiti prevalentemente al posteriore, dove i due motori offrono 620 kW (843 CV) contro i 210 kW (286 CV) anteriori. Ma attenzione, perché i 1.129 CV non sono la potenza massima: come su altri modelli, per esempio le Maserati Folgore, la potenza installata è maggiore rispetto a quella erogabile dalla batteria. Una soluzione che, tra le altre cose, consente un funzionamento più efficace del sistema di ripartizione della coppia. Detto questo, quanto è potente questa Ferrari Elettrica? Al momento non è dato saperlo, ma la Casa ha già annunciato un picco superiore ai 1.000 cavalli in Boost Mode. La tecnica dei motoriI quattro motori sincroni a magneti permanenti (a flusso radiale) utilizzano diverse soluzioni derivate dal mondo delle competizioni per garantire prestazioni elevatissime e contenere la massa. La fibra di carbonio viene utilizzata anche all'interno di queste unità: il rotore, per esempio, è avvolto da un nastro di carbonio e impiega dei piccoli anelli di carbonio spessi solo 1,6 mm che servono per contrastare le forze centrifughe. I magneti sono a montaggio superficiale e sono segmentati: la configurazione è ad array di Halbach (una soluzione che prevede un orientamento specifico per ogni magnete) per massimizzare la densità di coppia e riducendo la massa della componente. Così, la Ferrari Elettrica mette a disposizione 355 Nm di coppia per ogni motore posteriore e 140 per ognuna delle unità montate sull'avantreno. L'assale anteriore pesa solo 65 kg, può toccare i 30 mila giri al minuto e vanta un'efficienza del 93% (con una densità di potenza di 3,23 kW/kg), mentre dietro si toccano i 25.500 giri con il 93% dell'efficienza e 4,8 kW/kg di densità. L'assale posteriore pesa 129 kg e dispone di un inverter integrato che può arrivare a erogare oltre 600 kW, il doppio rispetto a quello anteriore. Una batteria extralargeLa batteria a 880 volt è uno dei fiori all'occhiello di questo progetto: interamente progettata e assemblata a Maranello, impiega celle provenienti da fornitori esterni. Integrata direttamente nel telaio, è pensata per poter sostituire moduli o altre parti senza compromettere parti strutturali della vettura. Composta da 210 celle suddivise in 15 moduli, ha una densità energetica totale di 195 Wh/kg (quella delle celle è di 305 Wh/kg) e ha una capacità lorda di 122 kWh. Per il momento la Casa ha svelato solo il dato sull'autonomia, che sarà superiore ai 530 km, ma non ha fornito informazioni riguardo le tempistiche di ricarica, specificando solo che la potenza massima accettata dall'auto alle colonnine Hpc è di 350 kW. Dimensioni e pesiLa Ferrari Elettricasarà una vettura a quattro porte di grandi dimensioni, probabilmente con forme da crossover: la lunghezza dovrebbe orbitare attorno ai cinque metri (la Purosangue si ferma a 4,97), mentre il passo - già annunciato - sarà di 2.960 mm. L'interasse sarà più corto di quasi sei centimetri rispetto a quello della Purosangue, per rendere la Elettrica ancora più reattiva. E pure il peso non si discosta troppo rispetto alla quattro porte a dodici cilindri: 2.300 kg circa, 150 in più della sorella, con una ripartizione del 47% all'anteriore e del 53% al posteriore.
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Toyota Aygo X - La piccola full hybrid parte da 20.850 euro

4 Ruote - Ott 08,2025
La Toyota ha pubblicato il listino e aperto gli ordini della nuova Aygo X, restyling di metà carriera della citycar giapponese. A parte le novità estetiche, l'elemento di maggior interesse è l'arrivo del powertrain full hybrid da 115 CV, preso in prestito dalla sorella maggiore Yaris. Per una segmento A, è la prima volta: i prezzi partono da 20.850 euro e le consegne inizieranno entro la fine di dicembre. La dotazione di serieLa Toyota Aygo X è disponibile in quattro allestimenti. Di serie per tutta la gamma c'è la suite di Adas Safety Sense con la guida assistita di Livello 2, il climatizzatore automatico, la strumentazione digitale da 7 e l'infotainment da 9 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, il volante con comandi sulle razze, lo schienale posteriore abbattibile 50/50, i cerchi d'acciaio da 17, gli specchietti regolabili elettricamente e la vernice monocolore. Le versioni Icon, Premium e GR SportLa versione Icon aggiunge la ricarica a induzione per gli smartphone, i cerchi di lega da 17, i fari anteriori e fendinebbia a Led, gli specchietti ripiegabili elettricamente, i vetri posteriori oscurati e la vernice bicolore con tetto nero a contrasto. La Premium prevede i sensori di parcheggio con frenata automatica, il climatizzatore bizona, l'infotainment da 10,5 con navigatore connesso, la chiave digitale (su abbonamento, incluso un anno) e i cerchi da 18. Al top di gamma c'è la versione GR Sport con dettagli sportivi e paraurti specifici, interni in dinamica e sedili sportivi con logo GR. Gli optional e gli accessoriPer la versione Icon è disponibile il pacchetto Easy Pack (750 euro) con sensori di parcheggio, avviso portiere aperte e ingresso senza chiave. Per la Premium c'è il pacchetto Look Pack (1.850 euro) con sedili anteriori riscaldati e impianto stereo JBL. Lo stesso pacchetto per la GR Sport si chiama Tech e costa 750 euro. Il listino prezzi della Toyota Aygo XToyota Aygo X: 20.850 euroToyota Aygo X Icon: 23.350 euroToyota Aygo X Premium: 24.950 euroToyota Aygo X GR Sport: 25.950 euroIn questa prima fase di lancio la nuova Toyota Aygo X è offerta con un contributo della Casa, con un prezzo che da 20.850 scende a 17.950 euro, in caso di permuta o rottamazione di qualunque modello, a prescindere da età e da classe inquinante. Sono anche previsti finanziamenti con rate mensili di 119 euro oppure il noleggio all-inclusive con canoni a partire da 249 euro. 
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Mazda 6e - Sforbiciata al prezzo in vista degli incentivi

4 Ruote - Ott 08,2025
La Mazda ha tagliato di 1.200 euro il prezzo di listino della versione d'attacco della berlina elettrica 6e, la versione Takumi Standard Range: la 6e scende così a 42.650 euro, all'interno della fascia di prezzo prevista per accedere agli incentivi statali.  I prezzi con gli incentiviAll'ecobonus possono accedere privati residenti all'interno delle aree urbane funzionali, con un veicolo fino a Euro 5 da rottamare: il contributo è di 11.000 euro se il richiedente ha un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, e di 9.000 euro se compreso tra i 30 e i 40.000 euro. Con l'importo massimo degli incentivi, la Mazda 6e Takumi Standard Range viene quindi a costare 29.850 euro; nel secondo caso, il prezzo scende a 31.850 euro. La dotazione di serieProdotta in Cina, la Mazda 6e Takumi Standard Range è lunga 492 cm e monta un powertrain da 198 kW (258 CV), abbinato a una batteria al litio-ferro-fosfato da 68,8 kWh, per un'autonomia dichiarata di 479 km nel ciclo Wltp. Di serie per questo allestimento i cerchi di lega da 19, il tetto panoramico, la griglia anteriore illuminata, i sedili anteriori a regolazione elettrica, riscaldati e ventilati, il climatizzatore bizona, il portellone elettrico, l'impianto audio Sony a 14 altoparlanti, l'head-up display e la guida assistita di livello 2 con monitoraggio degli angoli ciechi.
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Incentivi auto - Come si calcola lIsee?

4 Ruote - Ott 08,2025
L'Isee, o Indicatore della situazione economica equivalente, è un documento che va presentato per poter accedere agli incentivi statali varati dal governo nel 2025. Se il valore della dichiarazione Isee supera i 40 mila euro non si ha diritto agli incentivi; se è compreso tra 30 mila e 40 mila euro si ha diritto a 9 mila euro di incentivi; se è inferiore a 30 mila euro si ha diritto a 11 mila euro di bonus. Come si calcola l'ISEEL'Isee non è un indicatore del reddito individuale o familiare, ma uno strumento che permette di determinare la situazione economica delle persone indipendentemente dal loro stipendio, assegnando un valore in euro. Possiamo considerarlo come un indicatore della ricchezza realmente disponibile della famiglia. Nella sua determinazione si tiene conto di diversi fattori: della composizione del nucleo familiare e del reddito di tutti i suoi componenti (sia esso da lavoro, da pensione o fondiario), della casa di abitazione (di proprietà, in affitto), del patrimonio mobiliare (depositi bancari o postali, titoli finanziari eccetera) e immobiliare, dei veicoli di proprietà, di eventuali disabilità o non autosufficienze, di prestazioni socio-sanitarie continuative (per esempio, eventuali ricoveri in Rsa), degli assegni eventualmente corrisposti o percepiti, per esempio tra coniugi o ex coniugi per il mantenimento dei figli. Non rientrano nel calcolo dell'Isee i titoli di stato (Bot, Btp ecc.) e alcuni prodotti finanziari di raccolta del risparmio (buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale) fino al valore complessivo, per nucleo familiare, di 50 mila euro. La dichiarazione sostitutiva unicaQueste informazioni, insieme ai dati personali dei componenti del nucleo familiare, sono contenute nella Dsu Isee o più semplicemente Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica): si tratta di una dichiarazione strutturata in diversi moduli e, per ciascun modulo, in diversi quadri (analogamente a quanto si vede nei modelli per la dichiarazione dei redditi) da compilare a seconda delle caratteristiche del nucleo familiare e del tipo di prestazione che si intende richiedere. La maggior parte delle informazioni contenute nella Dsu possono essere acquisite direttamente dagli archivi dell'Agenzia delle Entrate e degli enti di previdenza. Sui dati dichiarati potranno essere effettuati, dalla stessa Agenzia delle Entrate, controlli e verifiche, in particolare presso le banche o gli intermediari finanziari che gestiscono il patrimonio mobiliare del dichiarante. La Dsu mini. Esiste un modello semplificato, chiamato Dsu Mini, pensato per chi ha situazioni economiche e patrimoniali abbastanza standard, che non richiedono dettagli aggiuntivi o particolari, come possono esserlo la partecipazione in società o situazioni reddituali complesse. Come ottenere l'ISEEIl dichiarante può presentare la Dsu nella modalità non precompilata oppure nella nuova modalità precompilata, autonomamente tramite il sito dell'Inps oppure rivolgendosi a un Caf, un Centro di assistenza fiscale, che presta gratuitamente il servizio di consulenza e compilazione. sufficiente prendere appuntamento e presentarsi nell'ufficio indicato con i documenti richiesti al primo contatto. Il Caf provvederà poi a compilare la Dsu e a trasmetterla all'Inps che a sua volta calcolerà, nel giro di pochi giorni, l'indicatore Isee. L'Isee è valido fino al 31 dicembre dell'anno in cui è stata presentata la Dsu: per l'anno successivo bisognerà chiederlo nuovamente. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviL'elenco completo delle auto con gli incentiviQuali modelli si possono acquistareCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
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Incentivi auto - Quali modelli si possono acquistare?

4 Ruote - Ott 08,2025
Gli incentivi statali 2025 per l'acquisto di nuove auto elettriche consentono di beneficiare di uno sconto fino a un massimo di 11 mila euro, calcolato in base all'indicatore Isee del richiedente, per chi risiede all'interno di un'area urbana funzionale (Fua, functional urban areas). Ma quali sono le auto che si possono acquistare con i nuovi ecobonus? Quali modelli di auto per i privatiLe persone fisiche, purché residenti in un'area urbana funzionale e con un indicatore Isee inferiore a 40.000 euro, con i nuovi incentivi statali possono acquistare:un veicolo nuovo di categoria M1 (autovettura) ad alimentazione esclusivamente elettrical'auto deve avere un prezzo di listino ufficiale della casa non superiore a 35 mila euro (IVA e optional esclusi)il prezzo IVA inclusa non deve superare i 42.700 eurogli optional a pagamento non rientrano nel prezzo massimo dell'autol'auto nuova dovrà essere intestata alla persona beneficiaria del contributola proprietà della nuova auto dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi  Quali modelli di auto per le microimpreseSono definite microimprese le imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Tali aziende possono acquistare con gli incentivi statali:un massimo di due veicoli commerciali di categoria N1 o N2 nuovi, con alimentazione esclusivamente elettricail veicolo (o i veicoli) dovranno essere intestati alla persona beneficiaria del contributo, ossia il titolare della microimpresala proprietà del veicolo (o dei veicoli) dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesiA questa pagina trovate l'elenco completo dei modelli e degli allestimenti che possono accedere agli incentivi statali. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliL'elenco completo delle auto con gli incentiviIl nodo degli autocarri/N1
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Fiat 500 - La citycar torinese con gli incentivi statali

4 Ruote - Ott 08,2025
Uscita nel 2020, la versione elettrica della Fiat 500e è affiancata dalla nuova versione ibrida (presentata al pubblico al Salone Auto Torino 2025), ma rimane comunque una delle Bev più apprezzate sul nostro mercato: nei primi otto mesi dell'anno sono 1.172 le nuove immatricolazioni, che posizionano la 500e all'ottavo posto della classifica generale. La gamma, molto articolata, offre due motorizzazioni, due tagli di batteria, quattro allestimenti e tre varianti di carrozzeria: tutti i modelli accedono agli incentivi statali. Inconfondibilmente 500La Fiat 500e ha uno stile senza tempo, anche nelle rivisitazioni degli ultimi anni. Accanto alla berlina c'è anche la cabrio, con il tetto in tela che scorre lungo i montanti del tetto, e la 3+1 con una piccola porta supplementare per facilitare l'accesso ai passeggeri posteriori. Lunga 363 cm, ha un abitacolo comodo più per due che per quattro. Ben fatta la plancia, con materiali e finiture curate, comandi ben distribuiti e facilmente accessibili, e lo schermo da 10,25 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Il bagagliaio ha una capacità, misurata dal Centro Prove, di 182 litri. Quali versioni accedono agli incentiviLe motorizzazioni in gamma sono quelle da 70 kW (95 CV) e 87 kW (118 CV), abbinate rispettivamente a batterie da 23,8 o 42 kWh, per autonomie che variano dai 190 ai 331 km, anche in base all'allestimento. Il Centro prove ha misurato un'autonomia, con gli accumulatori da 42 kWh, di quasi 300 chilometri in città. Di serie ci sono solo gli Adas obbligatori per legge: la guida assistita di livello 2 è di serie solo per la serie Giorgio Armani. Tutti i modelli a listino possono usufruire degli ecobonus. Quanto costaLa Fiat 500e è stata oggetto di una rimodulazione della gamma e di un importante taglio di prezzo nel mese di agosto. La versione base Pop, che apre a 23.900 euro, con il massimo degli incentivi (serve un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro) e il contributo delle concessionarie scende a 9.950 euro. Per la 500e 3+1 si parte da 29.900 euro (che diventano 15.950 euro), mentre per la Cabrio si va da 31.400 a 17.450 euro. La più accessoriata Giorgio Armani, solo con carrozzeria berlina, passa da 34.400 a 20.450 euro. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeaptmotor T03Renault 5Volvo EX30Alfa Romeo JuniorKia EV3
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Ampere - Un laboratorio per prevedere i guasti delle batterie

4 Ruote - Ott 08,2025
Ampere, la divisione del gruppo Renault che si occupa di veicoli elettrici e sviluppo software, ha aperto presso il centro tecnico di Lardy un nuovo laboratorio dedicato allo studio delle batterie, progettato per prevedere i guasti tecnologici (e implementare soluzioni che permettano di evitarli). La struttura, che ha una superficie di 3.000 metri quadri, accoglie oltre 120 attrezzature all'avanguardia, tra cui una camera a secco di 600 metri quadri. Studio delle batterieIl Laboratorio Innovation Cellule Batterie si occupa di prototipare le celle e valutarne le prestazioni e il comportamento dal punto di vista elettrico, fisico e chimico (durata, ricarica rapida, smontaggio, analisi interna ecc.), per esplorare le tecnologie rivoluzionarie, individuare i giusti partner e garantire le scelte tecnologiche che faranno la differenza in futuro, spiega Josep Maria Recasens, ceo di Ampere. In un settore strategico come quello delle batterie, la capacità di prevedere e orientare è fondamentale per garantire la competitività e la durata di vita dei veicoli elettrici.
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Renault 5 Turbo 3E - Sulle strade del mito

4 Ruote - Ott 08,2025
Ci sono mattine che restano impresse per sempre. Sopra Calvi, il cielo è terso, l'aria profuma di macchia mediterranea e in lontananza si intravede il mare. qui, sulle montagne della Corsica, che ho incontrato la nuova Renault 5 Turbo 3E, la reinterpretazione elettrica e coraggiosa di una leggenda.  Sulle strade del Tour de CorseLa strada è chiusa. Davanti a me, un nastro d'asfalto che si arrampica tra muretti a secco e curve leggendarie, quelle che hanno fatto la storia del Tour de Corse. Salgo a bordo, da passeggero. Al volante, un pilota professionista. L'abitacolo è essenziale: rollbar che taglia la visuale posteriore, sedili a guscio che stringono forte. Poi, il via.L'auto scatta con violenza, senza preavviso né rumore. Nessun ruggito meccanico, solo un sibilo e l'odore acre delle gomme che cercano trazione. La Renault 5 Turbo 3E è pura adrenalina: due motori elettrici sulle ruote posteriori, 555 CV e 4.800 Nm di coppia, con uno 0-100 km/h in meno di 3,5 secondi. La batteria da 70 kWh a 800 volt si ricarica dal 15 all'80% in circa 15 minuti, ma qui nessuno pensa all'autonomia. Le sospensioni a doppi triangoli lavorano con precisione chirurgica, mentre la piattaforma in alluminio e carbonio tiene tutto sotto controllo. compatta, nervosa, agile come una mosca da gara. E con il motore elettrico, curiosamente, si parla: niente rumore che copra la voce, solo concentrazione su ogni curva. Un 180 da brividiQualche chilometro, non di più. Poi una manovra secca: il pilota punta il volante, un colpo di gas e la 5 Turbo 3E si gira su se stessa in un istante. Il cuore sale in gola. Poi, silenzio.Scendo con il battito ancora alto e un sorriso che dice tutto. Davanti a me, il paesaggio è un quadro: montagne che scendono verso il mare, luce che taglia le creste, vento che porta profumo di sale e pini. Impossibile non pensare a Jean Ragnotti e al suo leggendario successo del 1985, quando la Maxi 5 Turbo trionfò proprio su queste strade. Passato e futuro a confrontoPiù tardi raggiungo il villaggio del Tour de Corse Historique. Tra le auto d'epoca, la vera Maxi 5 Turbo con livrea Philips è lì, come un monumento. Profumo di benzina, meccanici che armeggiano, rombo che vibra nell'aria. Accanto, la nuova 5 Turbo 3E sembra un oggetto venuto dal futuro. Diversa, certo, ma non estranea: un ponte tra due epoche, tra turbocompressori e coppia istantanea, tra fumo e silenzio.E guardandole insieme, la domanda è inevitabile: quale sarà il futuro dei rally? Forse cambieranno i suoni, forse i profumi, ma non la passione. Perché se un'auto riesce ancora a far battere il cuore sulle strade della Corsica, significa che lo spirito quello vero non si è mai spento.
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Dacia Hipster - E-Car contro kei car: in cosa si somigliano e in cosa no

4 Ruote - Ott 08,2025
Sono giorni che non si parla d'altro: la Dacia Hipster ha catalizzato l'attenzione di tutto l'ambiente. Osservatori, giornali, dirigenti e anche il pubblico: tutti a discutere su di lei, su quello che rappresenta e su quello che vuole e può anticipare, semmai dovesse diventare un modello di serie. Di sicuro un elemento c'è, vale a dire le sue origini: l'ex amministratore delegato del Gruppo Renault, Luca De Meo, sotto la cui dirigenza ha preso forma il progetto, non ha mai fatto mistero della sua ammirazione per le kei car giapponesi. E proprio a loro la Hipster si ispira. Ma quanto c'è, davvero, di simile tra i due mondi? Proviamo a fare un confronto, numeri alla mano. Differenze tra E-Car e kei carLe kei car hanno dimensioni prestabilite per legge in Giappone. La lunghezza massima è fissata - dall'1 ottobre 1998 - in 3,40 metri, la larghezza in 1,48 e l'altezza in 2,00 metri. Un dato, quest'ultimo, che non deve stupire: all'interno della categoria sono omologati anche dei veicoli commerciali leggeri. Come si rapporta la Dacia Hipster a questi valori? La concept è parecchio più corta (3,00 metri) e bassa (1,53) del massimo consentito dalla legge nel Sol Levante, ma la larghezza (1,55 metri) è molto vicina alle kei car. bene ricordare, tuttavia, che si tratta soltanto di un prototipo e che non esistono ancora indicazioni di Bruxelles sulle dimensioni delle future E-Car europee che questa Hipster intende anticipare. Motori: non solo elettricoAnche a livello di motori le indicazioni sulle kei car in Giappone sono rigide: la cilindrata massima consentita ai modelli termici - dall'1 ottobre 1990 - è di 660 centimetri cubi. Una prescrizione ovviamente non valida per le kei car elettriche, che però osservano lo stesso limite di potenza: 64 CV al massimo. Tutto da definire, invece, sul versante europeo: la Hipster, nella sua forma prototipale, è stata pensata come un'elettrica - di cui non si conoscono potenza e autonomia - ma niente esclude che possa prendere altre forme nell'eventuale passaggio in serie: la "E" delle E-Car proposte da Bruxelles sta per "ecologica", "economica" ed "europea", ma non necessariamente per elettrica. Confronto prezziQuanto costa una kei car? La Suzuki Alto costa poco più di un milione di yen (circa 6.000 euro al cambio attuale). La Hustler, più ricca, parte da poco più di 1,5 milioni (circa 8.600 euro). E come si rapportano alle auto normali? La Swift, entry level della gamma automobilistica della Suzuki, parte da oltre 1,7 milioni (circa 9.800 euro). Il rapporto tra una futuribile versione elettrica di serie della Dacia Hipster - e prendiamo ancora lei come possibile riferimento delle E-Car - sarà più o meno lo stesso: il suo prezzo potrebbe collocarsi sotto i 15 mila euro, quindi lontano da quello dell'elettrica più economica del mercato (la Spring, 17.900 euro), ma simile a quello dell'auto più economica in assoluto (la Sandero, 13.950 euro). I risparmi e i vantaggi delle kei carLe kei car hanno anche un sacco di agevolazioni. La tassa ambientale è ridotta (2% del listino contro il 3% delle automobili ) come pure quella di possesso (10.800 yen, circa 61 euro, contro i 25.000 minimi per un'auto, circa 142 euro) e quella sul peso (inferiore del 20%). Senza contare il risparmio sull'assicurazione, quantificabile nel 16-17% in media su un arco di 24 mesi. E, per finire, quello sul pedaggio, che per le kei car è pari all'80% di quello applicato alle auto. Vantaggi che hanno portato le "automobili leggere" in Giappone a oscillare attorno al 35-36% del mercato. E che saranno fondamentali per garantire un successo adeguato a un'eventuale E-Car europea.
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