Con 4R di maggio - Volt, per una città sostenibile

4 Ruote - Mag 06,2024

Non è facile il rapporto tra auto e città. in evitabile evoluzione, deve diventare più sostenibile e, sotto questo profilo, la transizione elettrica che proprio nelle città può trovare un'accelerazione darà un importante contributo. Ma, con buona pace di chi vorrebbe cancellare l'auto dai centri urbani, è un rapporto destinato a continuare, sia pure su nuovi equilibri. Perché se nelle città la qualità della vita comprende molti aspetti, uno di questi resta senz'altro il diritto alla mobilità dei suoi cittadini. Che non può e non deve essere pregiudicato. sullo sfondo di questi argomenti cruciali che si rinnova l'appuntamento con Volt, il nostro fascicolo dedicato alla tecnologia, all'ambiente e alla mobilità sostenibile, allegato (gratuitamente) al numero di Quattroruote di maggio 2024. Volt, lo ricordiamo, ha anche una sezione dedicata sul nostro sito: la trovate qui.  

Dalla qualità dell'aria alle microcar. Il volume corredato di un ampio supporto infografico inizia con un focus sul processo di urbanizzazione e un punto sull'andamento delle emissioni inquinanti. Ma chi sono i responsabili della diffusione di particelle nocive come il PM2.5 e il PM10? La risposta dipende da vari fattori, ma se i veicoli a motore hanno una parte di responsabilità, il ruolo di riscaldamenti e agricoltura non è meno rilevante, tutt'altro. Senza contare ed è il tema dell'articolo successivo che nel corso del tempo le emissioni inquinanti e climalteranti causate dalle auto sono diminuite o, in certi casi, crollate, come dimostrano i dati che pubblichiamo. Non si può dire lo stesso per quanto riguarda il comparto edilizio, specie in tema di CO2: ora la direttiva europea Case green si propone di cambiare drasticamente le cose, ma a fronte di costi enormi e poco sostenibili. Esaurito l'argomento qualità dell'aria, Volt inizia a parlare in modo più diretto di auto ovviamente, elettriche dando il resoconto di un nostro viaggio in giornata da Milano a Parigi quest'anno la città olimpica al volante della nuova Renault Scenic. Spazio, poi, a una prova su strada con protagonisti tre veicoli urbani per eccellenza, le microcar Citroën Ami, Fiat Topolino e Microlino, e a un test in cui abbiamo messo a confronto quattro wallbox. A proposito, come si fa a installarle in un box condominiale? Vi diciamo tutte le cose da sapere per farlo. Nel menu dell'allegato vi sono infine anche un'analisi su come ci si sposta in Italia, in particolare in città (l'auto resta il veicolo leader, mentre le metropolitane arrancano), uno sguardo al futuro, tra intelligenza artificiale, 6G e V2X, e due interviste: una all'architetto Mario Cucinella, che fa dell'attenzione alla sostenibilità delle città (ma senza necessariamente penalizzare le auto) la sua cifra stilistica, l'altra a Danny Shapiro, vicepresidente di Nvidia, che ci spiega quali saranno le prossime evoluzioni dei veicoli.

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Skoda - A listino le versioni plug-in di Superb e Kodiaq

4 Ruote - Mag 06,2024

La Skoda ha aperto le prevendite delle versioni plug-in della nuova Kodiaq e della quarta generazione della Superb, che introduce a listino anche le 2.0 TDI da 193 CV e 2.0 TSI da 265 CV, entrambe con trazione integrale. Nella gamma della Octavia, fresca di restyling, debuttano il 2.0 TDI da 115 CV e l'allestimento Sportline.

Skoda Kodiaq. La Suv boema introduce in gamma un nuovo powertrain ibrido plug-in, che abbina il 1.5 TSI a un motore elettrico da 116 CV integrato nel cambio Dsg a sei rapporti, per una potenza combinata di 204 CV e una coppia di 350 Nm. La batteria ha una capacità di 25,7 kWh, con un'autonomia dichiarata in elettrico di 110-123 km. La ricarica può essere fatta alle colonnine in AC a 11 kW, oppure a quelle in DC fino a 50 kW, per passare dal 10 all'80% in 25 minuti. La versione Phev della Kodiaq è disponibile solo a cinque posti, ha una velocità massima di 210 km/h (140 in elettrico) e passa da 0 a 100 km/h in 8,4 secondi. Rispetto alle termiche e mild hybrid, la capacità del bagagliaio passa da 845 / 2.035 litri a 745 / 1.945.

Skoda Superb. L'ammiraglia della Casa ceca condivide lo stesso powertrain della Suv, ma la migliore aerodinamica porta l'autonomia in Ev a 120 - 134 km, la velocità massima a 220 km/h e lo 0-100 a 8,1 secondi. La capacità del bagagliaio scende da 690 / 1.920 litri a 510 / 1.770. Oltre alla Phev, la gamma della nuova Superb si arricchisce con le 2.0 TSI 265 CV e 2.0 TDI 193 CV, entrambe con trazione integrale e trasmissione Dsg a sette rapporti.

Skoda Octavia. Nella gamma della media boema  appena ristilizzata entra il 2.0 TDI da 115 CV, disponibile con cambio manuale a sei rapporti. La velocità massima è di 214 km/h per la berlina e di 208 km/h per la wagon, mentre lo scatto da 0 a 100 km/h è coperto in 10 secondi (10,1 per la familiare). La percorrenza dichiarata è di 21,7 km/litro (21,3), le emissioni di CO2 sono 111-121 g/km (114 - 124). Entra a listino anche la versione Sportline, che all'esterno si caratterizza per i paraurti specifici e dettagli in nero lucido, assetto ribassato di 15 mm, cerchi di lega da 18 e finestrini posteriori oscurati; all'interno sedili sportivi, volante a tre razze, finiture con look in fibra di carbonio e pedaliera in metallo.

I prezzi per l'Italia. Ecco tutti i prezzi delle nuove motorizzazioni della gamma Skoda:

  • Skoda Kodiaq 1.5 TSI Phev 204 CV Dsg Selection: 48.800 euro.
  • Skoda Kodiaq Phev 204 CV Dsg Executive: 49.400 euro.
  • Skoda Kodiaq Phev 204 CV Dsg Style: 51.950 euro.
  • Skoda Superb 1.5 TSI Phev 204 CV Dsg Selection: 50.750 euro.
  • Skoda Superb 1.5 TSI Phev 204 CV Dsg Style: 53.150 euro.
  • Skoda Superb 1.5 TSI Phev 204 CV Dsg Laurin&Klement: 58.750 euro.
  • Skoda Octavia 2.0 TDI 115 CV Selection: 32.400 euro.
  • Skoda Octavia 2.0 TDI 115 CV Executive: 34.200 euro.
  • Skoda Octavia 2.0 TDI 115 CV Style: 36.050 euro.
  • Skoda Octavia 2.0 TDI 115 CV Sportline: 39.400 euro.
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Firenze - Il Comune "ricompensa" chi lascia l'auto per la bici

4 Ruote - Mag 06,2024

Il Comune di Firenze introduce incentivi a favore di chi utilizza la bici: all'iniziativa di un anno (dal 3 giugno 2024, Giornata mondiale della bici, al 2 giugno 2025) potranno partecipare i cittadini maggiorenni residenti o domiciliati a Firenze o dell'agglomerato. Il progetto si basa su un kit della Pin Bike per individuare le strade urbane dove l'utente pedala, con un dispositivo hardware Bluetooth che fa da certificatore. Basta scaricare l'app dal 13 maggio e compilare la domanda di partecipazione: dal 20 si potrà ritirare il kit presso gli Uffici relazioni col pubblico. Gli importi arriveranno poi su conto corrente (non viene specificato quando).

Due tipi di bonus. Il primo incentivo è per chi abbandona l'auto o un altro mezzo a motore e passa alla bici per gli spostamenti sul percorso casa-lavoro e casa-scuola/università: 20 centesimi di euro a chilometro, più 5 cent/km su percorsi generici nel Comune, fino a 2 euro al giorno e 30 euro al mese. Il secondo è a favore di chi già utilizza la bici per gli spostamenti sul percorso casa-lavoro e casa-scuola/università: 15 cent/km, più 5 cent/km su percorsi generici, con un massimo di 1,20 euro al giorno e 30 euro al mese. Inoltre, sono previsti "premi" fino a 100 euro per i 200 utenti che avranno accumulato più punti con azioni virtuose (km pedalati, partecipazione a eventi e questionari), fino a 200 euro al mese. Il fondo previsto ammonta a un milione e 200 mila euro, all'interno dell'Accordo per il miglioramento della qualità dell'aria stipulato tra Regione e ministero dell'Ambiente.

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Milano - Valanga di ricorsi contro i verbali di Area B

4 Ruote - Mag 06,2024

A Milano lievitano i ricorsi degli automobilisti multati per l'ingresso in Area B, la grande Zona a traffico limitato che vieta l'ingresso alle auto più inquinanti (da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30, esclusi i festivi). Parliamo di verbali da 95 euro (83 più le spese di notifica), spesso seriali, ossia per infrazioni commesse a poca distanza di tempo una dall'altra. Ebbene, secondo milanotoday.it, i ricorsi accumulati da Area B in cinque anni di vita sarebbero già 7.594.

Esito incerto. Il numero impressiona, c'è poco da fare. Ma alla fine, le multe vengono cancellate? Di volta in volta, prefetti e giudici di pace valutano i casi specifici. Per esempio, a febbraio 2024, il titolare di un furgone entrato 197 volte nell'Area B (quasi 20.000 euro complessivi) ha vinto un ricorso: pagherà sei contravvenzioni, con le restanti 191 "stracciate", perché il cittadino aveva violato le norme involontariamente, in buona fede. Per la stessa ragione, nel 2022 un anziano, dopo aver ricevuto 117 multe, ha beneficiato di un "condono" versandone 17. Alla base dei ricorsi, le normative troppo complesse e articolate dell'Area B, che cambiano spesso, accompagnate da informazioni non molto chiare ed esaustive da parte del Comune, con una segnaletica non di immediata lettura.

Cautela. Su 7.594 ricorsi, 5.607 sono stati proposti al prefetto e 1.987 al giudice di pace. Nel primo caso l'opposizione è gratuita, ma se si perde è previsto il raddoppio dell'ammenda originaria di 83 euro: in tutto, 166 euro. Nel secondo la procedura è a pagamento, perché si versa una tassa allo Stato di 43 euro: perdendo, l'importo resta identico (83 euro) e addio al balzello; vincendo, il Comune viene condannato a rimborsare i 43 euro, con modalità e tempistiche non ben definite dalla legge.

Cause perse, quanti debiti. Per tutte le multe (non solo da Area B, ma anche da Area C, autovelox, telecamere, stalli blu, transito col semaforo rosso e tanto altro), il Comune di Milano ha pagato spese legali per migliaia di euro nel solo 2023. Segno che non tutti i verbali sono regolari, almeno stando a giudici e prefetti. In particolare, c'è il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (articolo 194 del Testo unico enti locali) derivanti dal pagamento delle spese per i provvedimenti giudiziali esecutivi sfavorevoli: 46 mila euro circa. 

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Avatr 15 - Il terzo modello del marchio debutta in Cina

4 Ruote - Mag 06,2024

Avatr ha svelato le prime immagini della nuova Suv 15, attesa sul mercato cinese nella seconda metà dell'anno. Il giovane marchio della Changan, sviluppato in collaborazione con Huawei e Catl, ha già all'attivo i modelli EV 11 e 12 e si prepara all'espansione globale: dopo il continente africano e quello americano, la Casa punta agli Emirati Arabi e all'Europa.

Suv da 4,75 metri. L'Avatr 15 propone un taglio da Suv-coupé e misura 4,75 metri; inoltre, adotta telecamere al posto degli specchietti retrovisori. Per il momento le immagini mostrano esemplari camuffati, ma sono già ben visibili i gruppi ottici con le luci diurne a Led ricurve, simili agli altri modelli a listino. Gli interni sono ancora top secret e la scheda tecnica non è nota: secondo le indiscrezioni raccolte, alla 15 potrebbe essere affiancata una versione con Range Extender endotermico, assente sulla Suv 11 e sulla berlina 12.

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Mario Cucinella - "La mobilità si cambia con i progetti, non imponendo divieti"

4 Ruote - Mag 06,2024

Al nostro appuntamento, nel suo studio milanese, Mario Cucinella arriva guidando una Microlino color rosso corallo, che gli hanno prestato per girare nel traffico della Design Week. Queste vetturette hanno tutto ciò  che serve per girare in città, esordisce l'architetto, una delle voci più autorevoli del panorama internazionale.

Lei si occupa di sostenibilità da molto prima che divenisse un tema d'attualità: com'è arrivato a questa consapevolezza?
Il mio interesse era già nato all'università: il tema dello spreco è sempre stato centrale, perché costruire costava fatica e le energie erano limitate. Poi, però, abbiamo abbandonato quel mondo per andare verso un'idea di tecnologia che ha cambiato la nostra esistenza. Già negli anni 20 del '900 il sogno era costituito dalle macchine. Ricordate il film Metropolis di Fritz Lang? sempre stato un desiderio dell'uomo delegare alle macchine il proprio lavoro. Ma quel sogno ha presentato un conto molto salato, del quale ci siamo accorti negli anni 80. Il contesto economico era di grande ricchezza, ma c'erano già stati dei segnali: i fenomeni hippy, poi i movimenti ecologisti, il disastro nucleare di Chernobyl. Io sono arrivato in quel periodo, quando ho finito di lavorare con Renzo Piano, che collaborava con gli inglesi, da sempre molto attivi su quel fronte insieme con i tedeschi. Tornando in Italia, per me è stato naturale mettere in pratica quello che avevo visto.

Le città, con il loro impatto in termini di emissioni, sono l'epicentro del problema...
Le città sono il fulcro dell'umanità: le abbiamo costruite perché offrono opportunità di lavoro, cultura e amicizie. Il problema è che quel sogno si è trasformato in un incubo, perché oltre una certa dimensione diventano ingestibili, piene di disuguaglianze e difficoltà. E in Italia non abbiamo vere metropoli. Però, il peso della città si avverte anche da noi e tanti se ne vanno in provincia, dove trovano un ambiente migliore.

Quanto incidono gli edifici sulle emissioni? E come si può ridurne l'impatto, alla luce delle nuove norme dell'Unione Europea sulle case green?
L'edilizia incide per il 40% sulle emissioni, dunque è una fonte sulla quale dobbiamo lavorare, soprattutto sul patrimonio esistente, perché quello nuovo è già realizzato a norma. Il problema sarà accompagnare chi non potrà farlo, anche perché il beneficio non sarà soltanto per chi avrà una casa più efficiente, ma per l'intero Paese. L'industria si sta adeguando velocemente a nuove norme più severe, i trasporti anche, ma se non lavoriamo sugli edifici non raggiungeremo mai l'obiettivo di ridurre le emissioni dell'80% nel 2050.

Quali sono le tecnologie più promettenti?
Sappiamo che cosa bisogna fare in ogni edificio, grazie a strumenti diagnostici efficaci. S'interviene sugli edifici esistenti con coperture isolanti che mantengano il calore. Tuttavia può non bastare perché l'isolamento termico, senza un'accurata ventilazione, dà problemi di traspirazione. Gli interventi, poi, devono poter essere fatti senza svuotare gli edifici. Per fare tutto questo, serve un supporto economico forte, altrimenti il rischio è quello di creare ingiustizie sociali e speculazioni.

Città e auto hanno un rapporto complicato, al quale l'unico rimedio sembrano i divieti. C'è un'alternativa?
una politica facile quella dei divieti. Prendiamo l'esempio dei 30 km/h di Bologna: le città a 30 all'ora sono già realtà in Europa, ma il limite non vale dappertutto, soltanto in molte zone. Accade in Olanda e a Copenhagen. Ma sono serviti quindici anni, in cui il cambiamento è stato accompagnato, finché non è diventato abitudine. Il direttore dell'Urbanistica di Copenhagen mi ha spiegato che ogni anno riduceva del 5% gli spazi di sosta, senza che se ne accorgesse nessuno; intanto, realizzava una pista ciclabile protetta. L'anno successivo eliminava altri parcheggi, ma ne aggiungeva fuori città. Quello che critico, nella scelta di Bologna, è l'imposizione quasi immediata dei 30 all'ora: serve una politica di accompagnamento culturale, che spieghi i benefici. Quello della mobilità è un progetto, non può essere soltanto un divieto.

Resta per le persone la necessità di muoversi
Cito spesso il caso di Montpellier, dove i mezzi pubblici sono gratuiti per tutti i residenti. Se realizzi il trasporto pubblico gratuito, è evidente che ci sarà un grande beneficio per una fascia ampia della popolazione. Il costo è elevato, però l'ambiente ha un valore e riducendo il traffico, si ottengono vantaggi enormi, per esempio sulla salute. Oggi l'impatto dell'inquinamento sulle persone ha un costo enorme per il welfare. Anche lo smart working può essere di grande aiuto. Non si può dire semplicemente no alle auto: se si offrono alternative per la città, le si possono usare per fare altro, come viaggiare. E il problema non si risolve solo con le macchine elettriche.

Eppure, l'Europa ha spinto per quell'unica soluzione
L'auto elettrica risolve una parte del problema, nelle città, ma non può essere l'unica soluzione. Il tema principale è l'energia: non si può pensare di avere forniture elettriche soltanto da fonti rinnovabili, perché non riusciremo mai a soddisfare la richiesta. Servirà un mix di rinnovabili, gas e, per un po' ancora, anche petrolio.

Una città sostenibile è quella in grado di far convivere in sicurezza auto, biciclette e pedoni: come si fa?
Di sicuro, non con piste ciclabili ottenute disegnando una striscia sul marciapiede, che servono soltanto a sventolare cifre, ma creano un conflitto con i pedoni. Si devono costruire in sede protetta. Ma, anche in questo caso, è più facile vietare che progettare: la politica non è più abituata alle visioni di lungo periodo.

Gli spazi per la sosta stanno sparendo: c'è un modo per conciliare i parcheggi con la città?
Soluzioni ce ne sono: per esempio, a New York utilizzano sistemi automatizzati che su uno stallo fanno stare fino a venti vetture e che avrebbero senso anche a Milano, solo che noi soffriamo di un pregiudizio sui parcheggi che ha origini lontane. Abbiamo fatto la guerra ai parcheggi, perché non bisognava portare le auto in centro. Ma le macchine ci sono comunque e non si trovano spazi in cui lasciarle in sosta, così restano sotto gli alberi.

Le microcar sono la soluzione?
Per la città, hanno molto senso. Nello spazio di una Suv ce ne stanno tre. Unendo spostamenti a piedi, con i mezzi pubblici, in bicicletta e su macchine elettriche, si può cambiare davvero l'aria nei centri urbani. L'auto elettrica in questo contesto è utile, perché non tutti possono muoversi in bici o a piedi. necessario anche ridurre l'inquinamento acustico: abbiamo lavorato con la BMW sul suono in città scoprendo che a Milano c'è un rumore di base che copre gli altri suoni naturali, creando nervosismo.

Ma, alla fine, lei è appassionato anche di automobili?
Sì, di auto e di moto classiche. Ho avuto una MG B del 1964, con la quale sono andato fino in Irlanda. Ora ho una Lancia Fulvia Zagato, una dune buggy e una Fiat 500 Giardiniera. Bianca, come quella di mia nonna: un simbolo dell'Italia.

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BMW X3 - Quando il motore si mette in proprio

4 Ruote - Mag 06,2024

Nell'attesa, ci siamo portati avanti. L'abbiamo già guidata, anche se ancora in stato di preserie e rigorosamente coperta dalle pellicole camouflage, aspettando il momento di veder cadere i veli dalla carrozzeria. Non dovrebbe mancare molto: la nuova BMW X3 - che qui vi mostriamo nelle nostre ricostruzioni grafiche esclusive dovrebbe infatti essere svelata nelle prossime settimane, in linea con un cronoprogramma che prevede, in estate, l'inizio della produzione e, a ruota, le prime consegne nei principali mercati. A partire, grossomodo, da agosto.  

Diesel e benzina elettrificati, più il plug-in. La quarta generazione della Suv bavarese, nel 2023 la BMW più venduta, è un caso emblematico di questi tempi di transizione. Dal diesel all'ibrido plug-in, passando per il benzina mild hybrid, offrirà infatti uno spettro piuttosto completo delle soluzioni propulsive che ancora ruotano intorno al motore termico; rassicurando, così, la clientela più tradizionale (e fedele) a questa best seller. Per farlo, la X3 ha mantenuto la base della serie precedente, il pianale Claar, pur aggiornato e modificato per l'occasione. E un'elettrica, non c'è? L'elettrica è un'altra auto: nel vero senso della parola. Non una semplice emanazione a batteria, ma un modello nato con caratteristiche, non soltanto di powertrain, completamente diverse: quella iX3 con la i davanti - che inaugurerà la piattaforma Neue Klasse, ossatura delle BMW native Bev del prossimo decennio.    

Cresce, ma non troppo. Parallelamente, la X3 che tutti conosciamo si è evoluta mantenendo le proporzioni di sempre, caratterizzate da un cofano piuttosto lungo e un abitacolo arretrato. Nell'insieme, è un po' più grande di prima, ma si parla di un allungamento di 5 cm (a quota 4,76 metri) e di un allargamento di 3 (a 1,92), mentre l'altezza dovrebbe diminuire di un paio di centimetri (1,66 m): nulla che stravolga gli ingombri tradizionali. Il passo (286 cm) rimane invece lo stesso, a fronte, però, di carreggiate più larghe. La revisione generale delle quote si accompagna a un aggiornamento dello stile. In particolare, il frontale è completamente ridisegnato, con nuovi gruppi ottici, un doppio rene meno impattante e una grande apertura al centro del paraurti.

Arriva il display curvo. Per quanto riguarda l'abitacolo, non dovrebbero esserci grosse sorprese: la nuova Suv alza il tasso di digitalizzazione accogliendo, al pari delle ultime novità della Casa, il Curved Display. Gli schermi di strumentazione e infotainment, rispettivamente da 12,3'' e 14,9'', sono quindi integrati in un pannello unico; il secondo, che è un touch-screen, sarà ancora gestibile tramite la manopola sul tunnel, come sulla Serie 5. Dalle più recenti BMW d'alto rango arrivano anche altre chicche tecnologiche, come i comandi a sfioramento che gestiscono l'apertura delle bocchette del clima, posizionati sui pannelli porta anteriori, vicino alle maniglie. Per saperne di più su questa nuova Suv in arrivo, non perdetevi il nostro primo contatto della versione sportiva M50 e della plug-in.

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Colonnine di ricarica - Passi avanti per l'assegnazione dei fondi Pnrr

4 Ruote - Mag 06,2024

Novità per i bandi delle colonnine coi fondi Pnrr: nella Gazzetta Ufficiale 101 del 2 maggio, sono stati pubblicati i due decreti del ministero dell'Ambiente che stabiliscono i nuovi criteri per l'assegnazione dei fondi. Così da realizzare nei centri urbani almeno 13.755 punti di ricarica veloci, più 7.500 punti super veloci. In tutto, 21.255 connettori con 700 milioni di euro, per circa 10.500 colonnine (ogni infrastruttura ha in media due prese). Dietro proposta del Gse (Gestore dei servizi energetici), lo stesso ministero dovrà approvare i bandi per la presentazione dei progetti: vanno indicati i requisiti dei soggetti beneficiari, e le modalità per la concessione dei contributi.

Parto faticoso. I decreti arrivano dopo il flop del primo bando per le strade extraurbane nell'estate 2023, cui è seguita la recente rinuncia da parte di Be Charge (Eni) a metà dei progetti selezionati in città. Oggi, in Italia i punti ammontano a 54.164 per un circolante elettrico di 234.478 unità (dati Motus-E). Sono in crescita, presentano varie criticità: fra l'altro, il 22% delle stazioni è scollegato per ragioni burocratiche, mentre un numero imprecisato di colonnine non funziona per altre ragioni. Inoltre, risultano 942 quelli in autostrada: non molti. 

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Leasys - Nel 2023 crescono fatturato, margini e flotta

4 Ruote - Mag 06,2024

Leasys, joint venture paritetica tra Stellantis e Crédit Agricole Consumer Finance, ha presentato i dati di bilancio del primo anno di attività dopo il consolidamento dell'ex Free2move Lease. Il 2023, in particolare, è stato chiuso con numeri per lo più in crescita: il valore dell'attivo è salito a 7,5 miliardi di euro (+32% sul 2022), il fatturato a 1,9 miliardi (+15%) e il margine di noleggio a 347 milioni (+11%). L'utile operativo, invece, è risultato stabile a 201 milioni, mentre il costo del rischio è rimasto sotto controllo, scendendo di 4 punti base allo 0,33%. 

Le performance commerciali. Sul fronte commerciali, l'azienda ha raccolto 177 mila ordini (+45%), aumentando di 9 punti percentuali fino al 43% la penetrazione sul canale del Noleggio Lungo Termine di Stellantis. In miglioramento anche i contratti riguardanti i veicoli multibrand (+62%), quelli nei veicoli a basse emissioni (+40%) e nei veicoli commerciali leggeri (+115%). La flotta gestita ha raggiunto gli 870.000 veicoli (+5% rispetto ad aprile 2023), in linea con l'obiettivo di 1 milione per il 2026. "Il 2023 - ha commentato l'amministratore delegato Rolando D'Arco- è stato un anno cruciale per Leasys, poiché siamo riusciti a ottenere ottimi risultati in un contesto di cambiamento storico, legato al completamento del processo di consolidamento tra Leasys e Free2Move Lease. In uno scenario macroeconomico piuttosto mutevole, questi risultati molto positivi rappresentano una prova delle nostre capacità e un passo concreto verso le nostre ambizioni future". "Abbiamo approcciato il 2024 con lo stesso spirito, pronti a lasciare il segno e a continuare nella nostra ricerca di valore aggiunto per tutti gli stakeholder", ha concluso D'Arco. 

La strategia. I risultati sono stati anche il frutto del piano "Go to Market Strategy" che ha portato, per esempio, a investire sulla trasformazione digitale (è stata lanciata la piattaforma di e-commerce di Leasys e sono stati apportati miglioramenti a My-Leasys, la piattaforma dedicata ai Fleet Manager), ad aumentare l'impegno per accrescere la soddisfazione dei clienti anche tramite nuove tecnologie e un ampliamento del catalogo di prodotti e servizi, a diversificare le fonti di finanziamento con nuove linee di credito bancarie e le prime emissioni obbligazionarie e a ottimizzare i costi operativi per rafforzare la solidità finanziaria. Inoltre, è proseguito l'impegno nella promozione della sostenibilità: l'azienda si è posta l'obiettivo di raggiungere entro il 2026 il 50% di nuovi contratti su veicoli a basse emissionisu tutti i suoi mercati.

 

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Mercato italiano - La Top 3 per alimentazione di aprile - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mag 06,2024

Dopo aver approfondito la classifica delle dieci auto più vendute in Italia ad aprile, analizziamo l'andamento delle immatricolazioni in base alle principali alimentazioni.

Chi sale e chi scende. Lo scorso mese ha confermato il crollo della domanda di elettriche, in attesa dei nuovi incentivi: le Bev perdono il 19,6% e scendono dal 3,1% al 2,3% del mercato totale. Prosegue la crisi delle ibride plug-in, con un -26,1% e una quota in contrazione dal 4,8% al 3,3%. Al contrario, le ibride non ricaricabili guadagnano il 23% (+39,2% per le "full", +17,9% per le "mild") e salgono dal 34,7% al 39,7% del mercato. Tra le motorizzazioni tradizionali, le auto a benzina crescono del 16,2%, per una quota in miglioramento dal 29,2% al 31,6%, mentre le diesel perdono il 21,8% e scendono dal 19,8% al 14,4%. In spolvero il metano: +138% e quota raddoppiata dallo 0,1% allo 0,2%. Infine, torna positivo il Gpl: +10,3% per un peso sul mercato in espansione dall'8,3% all'8,5%.

Sfoglia la nostra galleria fotografica per scoprire i podi delle auto più vendute ad aprile 2024 in base all'alimentazione: benzina, gasolio, Gpl, metano, ibrida, ibrida plug-in ed elettrica.

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Su 4R di maggio - Alfa Romeo, Junior da bere

4 Ruote - Mag 06,2024

Mai un'Alfa Romeo aveva destato così tanta attenzione come la Junior. Questa B-Suv, infatti, ha attirato tutti i riflettori su di sé, politica compresa, che le ha fatto addirittura cambiare nome, accantonando "Milano". L'auto è divisiva, ma il suo merito più importante, che potrebbe diventare il vero punto di forza, è la trasversalità con cui s'è fatta apprezzare e criticare. E questo è fondamentale per un modello cruciale per il futuro della Casa milanese: se la Junior andrà bene, ci sarà spazio per evolvere la gamma oltre i modelli già confermati nel piano industriale, come la Stelvio e la Giulia elettriche.

L'Alfa inclusiva. La Junior apre la strada all'elettrificazione massiva della gamma Alfa, proponendosi come prima elettrica di serie del Biscione. Ma viste le richieste dei clienti europei, la Casa ne ha già sviluppata una versione ibrida, che farà la parte del leone nelle classifiche di vendita proponendosi come versione d'ingresso gamma con prezzi sotto i 30 mila euro. D'altronde, questa B-Suv è nata nel nome dell'inclusione: la Casa punta infatti a riportare in concessionaria chi ha una MiTo o una Giulietta, proponendo super valutazioni per quei modelli e finanziamenti specifici per i fedeli del marchio. Volete conoscere tutti i dettagli sulla nuova sport utility compatta del Biscione con l'intervista al suo designer, Alejandro Mesonero-Romanos? Trovate tutto - compreso un approfondimento sul cambio di nome - su Quattroruote di maggio 2024.

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Su 4R di maggio - Tariffe di ricarica: caro cliente, sè scherzato

4 Ruote - Mag 06,2024

Gli abbonamenti di Be Charge che offrivano sconti dal 20 al 40% delle tariffe a consumo? Dal 27 maggio non saranno più attivabili e quelli in corso scadranno al primo rinnovo. Il conveniente pacchetto flat Extra Large di A2A? Soppresso. Il risultato di queste e altre decisioni da parte dei provider di energia, che hanno colto in contropiede la clientela in materia di abbonamenti e formule forfettarie, è che ricaricare un'auto elettrica è sempre più un salasso. Non proprio il migliore dei modi per incentivare le vendite delle Bev, già di per sé frenate da prezzi elevati (specie in assenza d'incentivi), diffusione della rete di ricarica lontana dall'essere ottimale e scarsa propensione degli italiani a fare il grande salto verso la mobilità a batteria. Facciamo il punto sui costi delle ricariche, analizzando l'intricata giungla di abbonamenti, sconti, agevolazioni e tariffe a consumo, nel numero di Quattroruote di maggio 2024.

I casi Elli e Tesla. Per capire i termini del problema, basti dire che oggi fare il pieno a una Bev di segmento C come la Volkswagen ID.3 può costare anche più di 40 euro. Certo, si registrano anche casi di ritocco delle tariffe a consumo al ribasso. E in tema di abbonamenti c'è qualche operatore che va controcorrente, come la new entry Elli, di proprietà del gruppo Volkswagen, che ha introdotto una serie di piani mensili piuttosto convenienti. O come la stessa Tesla, che in aprile ha dato vita un inedito modello di membership, aperto anche a chi non ha un'auto del costruttore americano, che consente di accedere a tariffe di ricarica ridotte (ancor più se si stipula un abbonamento annuale) ai suoi famosi Supercharger. Nel complesso, però, le ombre superano le luci.

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Su 4R di maggio - A tu per tu con la Citroën ë-C3 - VIDEO

4 Ruote - Mag 06,2024

Per sapere come va, dovremo attendere ancora un po'. Tuttavia, la nuova Citroën C3, in versione elettrica, ha già fatto un salto a Vairano. E siamo pronti a raccontarvi per filo e per segno com'è è cambiata (spoiler: tanto) con la quarta generazione. Per cominciare le abbiamo preso le misure, per verificare gli aumenti promessi in termini di abitabilità e capienza del bagagliaio. E non mancano l'analisi del posto guida e quello della visibilità.

Una ventata d'aria fresca. L'ultima evoluzione della Citroën C3 è di quelle importanti. Non solo in virtù dell'avvento, per la prima volta, del modello elettrico, affiancato dalla variante termica. Ma anche per la trasformazione della vettura stessa che, pur mantenendo sostanzialmente gli stessi ingombri di prima (ora è lunga 4.02 metri), ha assunto le forme di una mini Suv. Cambiando, tra le altre cose, le geometrie del posto guida. Le innovazioni di questa quarta serie non finiscono qui: dalla piattaforma (inedita) agli interni, passando per le personalizzazioni, il design (analizzato per noi da Mike Robinson) e pure i prezzi, la francesina è un'auto tutta da scoprire. Non perdetevi l'approfondimento su Quattroruote di maggio 2024.  

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Milano - I condannati ai lavori di pubblica utilità faranno gli assistenti pedonali

4 Ruote - Mag 06,2024

Imputati, indagati o condannati ai lavori di pubblica utilità potranno diventare assistenti pedonali a Milano. Lo ha deciso il Comune, che ha già fatto partire il primo corso di formazione specifico presso la scuola del Corpo di Polizia locale in via Boeri. Trenta di questi ritenuti idonei (equipaggiati con pettorina ad alta visibilità, paletta e Led luminoso) presidieranno gli attraversamenti agevolando il transito dei pedoni. L'obiettivo è anche "rieducare" le persone sottoposte a misura alternativa che hanno commesso un reato violando il Codice della strada: guida sotto l'effetto di alcol o droghe, omicidio e lesioni stradali, o altro. Una sorta di messa alla prova o di pena sostitutiva, in base all'articolo 20 bis del Codice penale introdotto dalla riforma Cartabia.

Patrocinato. Il progetto, dal nome "Ruote ferme, pedoni salvi", è stato ideato dall'Associazione familiari e vittime della strada, che lo finanzia. E ha ricevuto il patrocinio di due ministeri (Giustizia e Interno) e dell'Associazione dei Comuni.

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F.1, GP Miami - Prima vittoria in carriera per Lando Norris

4 Ruote - Mag 05,2024

Il Gran Premio di Miami non ha lesinato emozioni e a vincere, questa volta, è la McLaren: Lando Norris ha conquistato la sua prima vittoria in carriera, mettendo in bacheca una gara capolavoro. Partito dalla quinta posizione, Lando è riuscito nell'impresa di mettere insieme passo gara, strategia e sfruttare l'ingresso della Safety Car a suo favore, battendo così in pista Max Verstappen. "Era ora, eh?!", ha detto ironicamente Lando intervistato dal connazionale Jenson Button dopo la gara. "Era un bel po' di tempo che non vincevo e finalmente ce l'ho fatta; è stata una gara lunga, l'intero fine settimana è stato positivo, nonostante qualche piccolo inconveniente lungo il percorso. Venerdì sapevo che avevamo il passo giusto e oggi siamo riusciti a mettere tutto insieme. Avevamo la strategia perfetta. Lungo il mio percorso ho commesso molti errori, ma questa vittoria oggi è per la mia squadra. Siamo rimasti uniti e credo in loro".

Verstappen secondo. Per la prima volta quest'anno, Max Verstappen è stato battuto in pista. L'olandese è partito benissimo e non si è reso conto che - proprio alle sue spalle - Sergio Perez ha rischiato di creare una carambola clamorosa evitata solo per pochi fortunati centimetri. La RB20 non era perfetta questa volta e Verstappen ha sofferto a tal punto da non avere il passo per lottare contro la McLaren di Norris. "A volte si vince, a volte si perde, siamo abituati a queste cose", ha detto il tre volte campione del mondo. "Oggi è stato difficile, anche con le gomme medie non riuscivamo a prendere il largo. Quando Lando ha montato le dure, è volato via. Comunque, se una giornata storta vale la seconda posizione, va bene così. Sono contento per Lando, era da tempo che cercava questa vittoria e l'ha meritata".

Podio per Leclerc. Non è stata una delle migliori giornate per Charles, autore di una brutta partenza in cui ha rischiato tanto e che gli ha fatto vivere momenti difficili a inizio gara. "Pensavo saremmo andati a sbattere, sinceramente", ha commentato Leclerc. "Fortunatamente siamo riusciti a non fare danni. Peccato però, ci è mancato un po' di ritmo. Abbiamo comunque gestito tutto abbastanza bene e la P3 era il massimo che si poteva fare oggi. Sono molto contento per Lando, perché merita questa vittoria. La McLaren ha portato qui un bel po' di aggiornamenti e ora tocca a noi farlo e recuperare".

Il resto della Top 10. Carlos Sainz ci ha regalato un duello rusticano con Oscar Piastri, durato diversi giri e che ha visto - alla fine - lo spagnolo avere la meglio. Proprio in quelle fasi, Oscar ha danneggiato l'ala anteriore e il pit-stop ha compromesso la sua corsa. Quinta posizione per Sergio Perez, sesto Lewis Hamilton. Nuovamente a punti Visa Cash App RB, questa volta grazie a Yuki Tsunoda, oggi settimo e con un bel vantaggio sull'altra Mercedes guidata di George Russell. Punti anche per l'Aston Martin di Fernando Alonso e per la Alpine di Esteban Ocon.

Le classifiche. Max Verstappen resta saldamente leader del campionato piloti con 136 punti, seguito da Sergio Perez con 101 punti. Terzo posto per Charles Leclerc, a quota 98. Tra i costruttori, la Red Bull Racing è leader con 237 punti contro i 189 della Ferrari e i 124 della McLaren. Prossimo appuntamento con il Mondiale di Formula 1 a Imola, tra due settimane, per il Gran Premio dell'Emilia-Romagna.

La classifica completa del GP di Miami 2024 >>

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Tetto apribile - Bel panorama - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mag 05,2024

Il tetto apribile è oggi uno degli accessori più ambiti e costosi per le auto di tutti i giorni, soprattutto per chi sogna ancora spider e cabriolet, ormai quasi sparite dalle fasce più accessibili del mercato. Tuttavia, è anche uno dei più superflui: i moderni impianti di climatizzazione, di serie su (quasi) ogni auto oggi in vendita, lo rendono meno utile che in passato, mentre il tetto panoramico fisso, spesso offerto di serie sugli allestimenti più completi, può bastare per chi desidera solo più luce. Ecco perché, pur avendo un grande fascino, non tutte le auto più diffuse prevedono il tetto apribile tra le proprie dotazioni, neppure come optional: una tendenza riscontrabile soprattutto tra i marchi generalisti e sui modelli più piccoli. Non di rado, il tettuccio viene spesso depennato quando le Case intendono semplificare la gamma dei propri modelli, eliminando versioni e dotazioni meno richieste. Sulla Fiat 500X, per esempio, non è più previsto il suggestivo tetto apribile di tela, lanciato solo nel 2021. Eppure, non mancano esempi di auto piuttosto diffuse che continuano a offrire questa dotazione di vetro o tessuto, come quelle raccolte nella nostra galleria d'immagini.

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F.1, GP Miami - Pole per Verstappen, poi le due Ferrari

4 Ruote - Mag 04,2024

Sesta pole position consecutiva per Max Verstappen: il tre volte campione del mondo della Red Bull Racing scatterà davanti a tutti nel Gran Premio di Miami di domani. Max ha fermato il cronometro sull'1:27.241, precedendo le due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Dopo aver vinto la Sprint Race di oggi pomeriggio, Max si è concesso un altro bel risultato e ha commentato così: "Penso che siamo riusciti a migliorare un po' la vettura, ma ogni anno che vengo qui trovo difficile essere costante. Tutto ruota attorno al trovare un equilibrio e credo che sia andata bene. Non è stato il giro più divertente della mia carriera, ma solo perché si scivolava troppo. La macchina era davvero incontrollabile. Questo comunque dovrebbe giocare a nostro favore domani, ma lo scopriremo".

La Ferrari sembra tornare a giocare il ruolo della seconda forza sulla griglia e a Miami piazza due vetture alle spalle di Verstappen, precedendo di un soffio l'altra RB20 guidata da Perez, quarto in questa sessione. "Siamo stati molto vicini a Max fino alla Q3", ha detto Leclerc. "Quando abbiamo iniziato a spingere per chiudere quel gap di uno o due decimi, abbiamo iniziato a perdere terreno. Ma la gara è lunga e spero di riuscire a mettere un po' di pressione a Max. Cercherò di fare una bella partenza". Carlos Sainz ha così descritto la sua qualifica: "Siamo riusciti a fare dei giri puliti, ma il vento cambia continuamente e ogni giro è un po' un'avventura. Ogni volta che finisci il giro pensi che avresti potuto fare di meglio, ma è quasi impossibile mettere insieme un giro perfetto. Partirò terzo domani, dal lato pulito della pista: spero di poter fare una buona partenza".

Il resto della Top 10. A dividersi la terza fila dello schieramento ci sono le due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, staccati da meno di un decimo, il che potrebbe risultare una sorta di vittoria per il pilota australiano considerando che la sua MCL38 non dispone di tutti gli aggiornamenti montati sulla vettura di Lando. Russell supera Hamilton per la quarta fila per una manciata di millesimi. A chiudere la Top 10 troviamo la Haas di un coriaceo Hulkenberg e la Visa Cash App RB di Yuki Tsunoda.

La classifica completa delle Qualifiche a Miami >>

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Xiaomi SU7 - La piattaforma Modena fa infuriare sindaco e governo

4 Ruote - Mag 04,2024

Durante l'inaugurazione della Motor Valley Fest, il sindaco della città emiliana, Gian Carlo Muzzarelli, non ha usato mezze misure: Nessuno può pensare di impadronirsi del marchio Modena, tantomeno se nella produzione non c'è alcun legame con il territorio. Siamo impegnati a tutelare in ogni modo, anche legalmente, l'utilizzo improprio del nome della città. E chiediamo al governo che ci sostenga in questo sforzo. Nel mirino c'è la Xiaomi, Casa cinese che ha utilizzato il nome Modena per la piattaforma su cui poggia la nuova berlina elettrica SU7 (che abbiamo già visto da vicino).  

L'aiuto dell'esecutivo. A stretto giro è arrivata pure la risposta del governo: in una nota, il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso lo stesso che aveva sollevato la querelle sull'Alfa Romeo Junior ha espresso il massimo sostegno per la tutela della denominazione Modena in base alla normativa vigente, che ha l'obiettivo di contrastare l'utilizzo di simboli o denominazioni italiane per prodotti realizzati in altri paesi (la Cina, in questo caso).

Duecento luoghi... protetti. Non solo: allo scopo di evitare ulteriori utilizzi "proibiti" di nomi italiani, il ministro ha annunciato che sono già state effettuate, da parte degli uffici del Mimit, le prime ricognizioni su oltre duecento luoghi in Italia tipici per le loro produzioni, che possono rivendicare il riconoscimento di "indicazione geografica" previsto nel nuovo regolamento a tutela dei consumatori e dei produttori UE. All'orizzonte, insomma, potrebbero esserci altre sorprese.

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F.1, GP Miami - Verstappen vince la Sprint davanti a Leclerc

4 Ruote - Mag 04,2024

Max Verstappen ha vinto la Sprint Race del Gran Premio di Miami di Formula 1. Il tre volte campione del mondo ha preceduto sul traguardo la Ferrari di Charles Leclerc, l'unico a dargli un po' di fastidio in partenza. "Non è stata una gara perfetta", ha detto l'olandese. "Abbiamo ancora del lavoro da fare e, con il nuovo formato, possiamo ancora mettere a punto la vettura in vista delle qualifiche del GP. Comunque, è sempre bello vincere, anche se restano delle cose da migliorare".

Ferrari c'è. Dopo il capolavoro nella Sprint Qualifying di ieri, Leclerc oggi è riuscito a non far scappare il rivale della Red Bull e il monegasco ha commentato così: "Ho fatto una buona partenza ed ero all'interno di curva 1. Non potevo però prendermi troppi rischi, perché un incidente nella Sprint quasi certamente ti impedisce di fare la qualifica. Comunque punterò alla pole oggi".

Racing Bulls a punti. Il pilota di giornata è, senza alcun dubbio, Daniel Ricciardo. L'australiano della Visa Cash App RB è partito benissimo e si è inserito in terza posizione fino alla ripartenza dopo la safety car, intervenuta in seguito all'incidente tra Alonso, Stroll e Norris. Daniel ha ceduto il passo a Perez, ma si è poi difeso con il coltello tra i denti dagli attacchi di Carlos Sainz fino a sotto la bandiera a scacchi. Un duello duro ma leale che fa conquista al team faentino dei punti importanti, a cui si aggiunge quello di Yuki Tsunoda, ottavo.

Pioggia di penalità per Magnussen. Kevin ci è ricascato e nel duello con Hamilton ha preso di petto la situazione, andando a difendere la sua posizione ben oltre quanto consentito dal regolamento, collezionando una serie di penalità che lo hanno portato in fondo alla classifica. Il danese lo ha fatto deliberatamente come ha poi ammesso nelle interviste per aiutare Hulkenberg a prendere i punti della settima posizione. Anche Hamilton ha preso penalità, ma per eccesso di velocità in pit-lane durante la Safety Car, lasciando così via libera a Tsunoda per l'ultimo punto a disposizione.

Guarda la classifica completa della gara Sprint a Miami >>

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Auto cinesi - Le promesse del Dragone - FOTO GALLERY

4 Ruote - Mag 04,2024

L'auto cinese è ormai una realtà per le strade europee. Tra modelli in incognito, ovvero venduti con brand di altri Paesi, soprattutto europei, e vetture con marchi del Dragone, l'industria automobilistica del Celeste Impero sta dando prova all'Occidente della propria forza, con una crescita notevole in termini di qualità costruttiva e originalità. Se poi si parla di auto elettriche, l'auto cinese sta impensierendo (e non poco) i costruttori europei, nonché la Commissione Europea. Proprio alle vetture a batteria provenienti dalla Cina abbiamo dedicato la nostra galleria d'immagini: qui sopra troverete una serie di modelli non (ancora) in vendita in Italia, tra citycar sfiziose, berline-coupé con Porsche e Tesla nel mirino, Mpv di grandi dimensioni, veicoli a ruote alte e perfino una supercar da 1.200 CV.

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