Peugeot Polygon - Il nuovo i-Cockpit ha il volante squadrato e steer-by-wire - VIDEO

4 Ruote - Nov 12,2025
Se la concept si chiama Polygon e il suo ingrediente principale (cioè il volante) Hypersquare (iperquadrato), si può ben dire che è la geometria a fornirci un primo assaggio delle future Peugeot, in termini di stile e tecnologie. A partire dalla nuova 208, attesa sul mercato nel corso del 2027, che assume rilevanza sotto più fronti. Anzitutto perché rappresenta la nuova generazione di un modello di successo, che anche nella prima metà di quest'anno si è piazzato sul podio delle auto più vendute in Europa, con oltre 109 mila esemplari. Non bastasse, alla cucciola del Leone spetterà il compito di inaugurare la piattaforma Stla Small, la nuova base tecnica per i modelli più compatti del gruppo Stellantis. Un pianale che, sotto diversi punti di vista (a partire dall'autonomia), promette un significativo passo in avanti all'attuale e-Cmp.. Il volante steer-by-wireCiò detto, lunga meno di 4 metri, la concept Polygon getta uno sguardo più ampio sulle Peugeot di domani, sperimentando numerose innovazioni che verranno introdotte nella produzione di serie a partire dal 2027. Una è il volante Hypersquare, dalla forma rettangolare e abbinato alla tecnologia steer-by-wire: dunque, senza nessun collegamento meccanico tra lo sterzo e le ruote, solo un puro controllo elettronico. Il sistema regola il rapporto di sterzo in base alla velocità. E alle basse velocità, spiega Peugeot, per parcheggiare o girare il comando consente di manovrare senza dover scorrere le mani o fare più giri (con una rotazione massima di 170 in ogni direzione). La forma del volante e la tecnologia alla base dello sterzo, sostiene la Casa, esalteranno la reattività e l'agilità dell'auto, rendendo la guida più coinvolgente. "Basteranno piccoli movimenti per comandare l'auto. Peugeot sarà il primo marchio di Stellantis a introdurre queste tecnologie", ha detto Ned Curic, Cto del gruppo. Un giga-display... sul parabrezzaAllo stesso tempo, cambia l'ergonomia dell'i-Cockpit: "il nuovo volante, con la sua forma, ci ha portati a reimmaginare tutto quello che c'è intorno" ha spiegato Matthias Hossan, capo del design Peugeot. Con l'Hypersquare, tramite quattro pod circolari ad ogni angolo, i comandi chiave dell'auto si raggiungono facilmente con le dita senza staccare le mani dal volante. A beneficio della concentrazione del pilota e, quindi, anche della sicurezza. Rivista pure l'interfaccia uomo-auto, che non prevede display sul cruscotto: tutte le informazioni si riflettono sul parabrezza tramite un pannello di micro-led situato dietro l'Hypersquare, generando un display virtuale di 24 cm di larghezza per 74 cm di altezza (l'equivalente di uno schermo da 31 pollici). Le informazioni proiettate sono personalizzabili e l'atmosfera, in base alle differenti modalità (Cruise, Fun e Hyper), caratterizzata da animazioni interne ed esterne ad hoc.  Interni ripensati e sostenibiliLa Polygon Concept affronta anche il tema dell'abitabilità, introducendo un nuovo approccio allo spazio interno con un cruscotto ridisegnato, un layout della plancia personalizzabile (con gli accessori che si preferisce) e un'architettura che massimizza i centimetri disponibili per i passeggeri: più spazio a fronte di minori ingombri. Visibilità e luminosità sono poi garantite da una vetratura maggiorata, ottenuta spingendo il parabrezza in avanti e verso il basso, e rimuovendo il montante centrale.Gli interni della concept parlano anche di sostenibilità. L'intera cabina pavimento, soffitto, pannelli delle porte, ecc. è rivestita di un tessuto realizzato con sedili riciclati provenienti da Peugeot dismesse. I sedili hanno una scocca realizzata in plastica riciclata e prodotta utilizzando la stampa 3D. In generale, Polygon contiene meno parti rispetto a un veicolo tradizionale: è concepita per semplificare la produzione, riducendo processi e tempi, e per essere riparata o customizzata più facilmente, con il ricorso a parti intercambiabili. Disegnata dai micro-LedLa Polygon evolve anche il linguaggio stilistico delle future Peugeot, all'insegna di linee semplici e geometriche. Protagonisti sono i micro-Led, che danno forma a un nuovo frontale, reimmaginando la firma luminosa a tre artigli del marchio: composta da una moltitudine di piccole luci, ad auto ferma la nuova grafica si anima nella parte anteriore e posteriore in varie configurazioni. Inedito è anche lo schermo sul montante C, accanto al connettore del cavo a scomparsa, dedicato alla ricarica, per controllare il rifornimento della batteria senza entrare nell'auto. Sperimentali i pneumatici, griffati Goodyear, disegnati sui fianchi da incisioni laser e capaci di trasmettere informazioni in tempo reale sull'head-up display riguardo il loro stato e sulla strada. La Peugeot ha immaginato per Polygon tre differenti configurazioni: Urban, Player (la più sportiva) ed Explorer (più suvveggiante). Queste tre configurazioni sono state introdotte per la prima volta in Polygon City, un'isola creata appositamente come ambiente di gioco all'interno del popolare videogame Fortnite.
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La nuova Suv-coupé - Perché la Fiat Fastback non sarà costruita in Italia

4 Ruote - Nov 12,2025
Ok, la Fiat Fastback l'abbiamo già vista più volte su strada, ma questo avvistamento è importante per vari motivi. Primo: le nuove foto, scattate dal nostro lettore Manuel Anzol, riguardano i collaudi autostradali in Italia. Ciò significa che il progetto è in fase molto avanzata di sviluppo, con parecchi prototipi in giro e non in luoghi remoti. Secondo: dalle immagini si possono vedere nel dettaglio alcune parti dell'auto, come il montante posteriore, molto inclinato, che caratterizzerà il modello di serie. La parte squadrata sopra al lunotto, infatti, è solo una camuffatura pensata per celare le vere forme dell'auto (proprio come i rigonfiamenti sulle portiere). Terzo: il prototipo sembra a tutti gli effetti pronto per la produzione, visto che non si notano componenti posticce, a partire dai gruppi ottici posteriori che, seppur celati dalle pellicole di camuffatura, sono gli stessi che verranno montati sul modello di serie. Con tanto di segmenti a Led divisi su tre livelli, proprio come si poteva vedere nei teaser rilasciati lo scorso anno. Dunque, ci siamo? La Fastback è davvero dietro l'angolo? Non esattamente. E non sarà nemmeno prodotta in Italia. Ecco perché.  Non uscirà a breveI piani iniziali per la Fiat Fastback prevedevano un lancio nel corso del 2026, ma più probabilmente l'auto verrà presentata entro la fine del prossimo anno per poi andare in concessionaria nei primi mesi del 2027. La Fastback deriverà dalla Fiat Giga Panda, la Suv che fino a ora abbiamo conosciuto con questo nome ma che alcune fonti chiamano Grizzly, che vedremo già verso la prossima estate, con l'arrivo in concessionaria fissato per la seconda metà dell'anno.Entrambe le auto saranno lunghe circa 4 metri e mezzo e si baseranno (come del resto anche la sorella Grande Panda) sulla piattaforma Smart Car: saranno così disponibili sia in varianti elettriche a trazione anteriore sia con powertrain full hybrid (anche integrali). Non è inoltre da escludere il possibile arrivo di una motorizzazione d'ingresso gamma a benzina, con cambio manuale per contenere il più possibile i prezzi di listino. Sarà costruita lontanoProprio per ridurre i costi (per il cliente, ma anche di produzione), è possibile che le nuove Suv Fiat possano essere costruite al di fuori dell'Europa. C'è chi parla del Nord Africa come sito produttivo, e più precisamente a Kenitra, in Marocco, dove la Fiat ha già una fabbrica, ma alcune voci suggeriscono l'ipotesi Turchia, dove con la Tofas la Casa di Torino già produce la Tipo e la sua controparte per il mercato locale. Quello che è certo è che né la Fiat Fastback, né la Giga Panda, saranno prodotte in Italia. Anche perché, attualmente, non è previsto che la piattaforma più economica del gruppo possa trovare spazio in uno dei siti produttivi della nostra penisola.
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Mercedes-Benz - Le prime immagini ufficiali della nuova GLB

4 Ruote - Nov 12,2025
La Mercedes-Benz ha diffuso le prime immagini ufficiali della seconda generazione della Suv GLB: la vettura sarà presentata il prossimo 8 dicembre e commercializzata nel 2026. Interni senza veli, carrozzeria protetta dal ghiaccioPer il momento la Casa tedesca ha mostrato gli interni, mentre la carrozzeria è stata fotografata durante i test nella sala climatizzata, coperta da un fitto strato di ghiaccio. Comunque, è possibile cogliere alcuni dettagli stilistici e comprendere le proporzioni del modello rispetto a quello uscente. La GLB, che sarà offerta nelle varianti a 5 e 7 posti, sarà proposta sia in versione elettrica che endotermica: l'elettrica, in particolare, vanta una nuova pompa di calore che permette di riscaldare più rapidamente l'abitacolo anche nelle condizioni più estreme con un minore consumo di energia sfruttando il calore residuo del powertrain e della batteria. Mbux Superscreen come la CLAGli interni seguono l'impostazione della CLA e adottano in opzione il sistema Mbux Superscreen con tre display disposti orizzontalmente lungo tutta la plancia. Si fa notare anche il tetto panoramico a trasparenza variabile, decorato con i Led che replicano il logo della Stella. I motoriAnche la piattaforma MMA è la stessa della cugina berlina e wagon, ma per il momento la Casa della Stella non ha fornito i dati tecnici dei powertrain e quelli di omologazione. Molto probabilmente ritroveremo varianti a trazione posteriore e integrale nelle versioni elettriche e 1.5 turbo ibride della cugina a tre volumi.
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Modellini - Majorette Collection: Honda NSX-R GT e Chevrolet Corvette

4 Ruote - Nov 12,2025
Chi ama le auto, prima o poi, ha avuto tra le mani una Majorette. Facendola scorrere sul tavolo, iniziava un viaggio immaginario verso il mondo dei motori. Il marchio francese, nato nel 1964, è stato per milioni di ragazzi la porta d'ingresso al sogno automobilistico. Quelle piccole scatole custodivano non solo macchinine, ma storie di design, velocità e mondi lontani. Una produzione vastissima tra berline, sportive e fuoristrada, con un continuo rinnovo dedicato anche a chi, da adulto, non ha mai smesso di giocare con la fantasia.Oggi la nuova Majorette Collection è un vero viaggio nel tempo: una selezione di modelli leggendari dal 1955 al 2005, con dettagli degni dei migliori modellini diecast. Telaio in metallo, gomme in vera mescola e un elegante box vetrina per ogni esemplare. Scopriamo due novità di questa linea, partendo dalla Honda NSX-R GT (1995) in scala 1:64. Honda NSX-R GT 1995: perfezione giapponese in miniaturaMajorette riproduce fedelmente la filosofia giapponese della perfezione tecnica: frontale affilato come una lama, presa d'aria maggiorata sul cofano, snorkel posteriore per il raffreddamento e assetto ribassato. La verniciatura rossa, lucida e uniforme, è fedele all'originale, mentre cerchi e pneumatici in gomma donano realismo alla scala. Anche i fari anteriori sottili e ben stampati contribuiscono a quell'aura di purezza tecnica che ha reso la NSX un'icona del Sol Levante. Chevrolet Corvette C6.R 2005: potenza americana in scalaDal Giappone agli Stati Uniti, il carattere cambia radicalmente. La Corvette C6.R Majorette cattura perfettamente le linee muscolose e la livrea racing. Dettagli curati come diffusore posteriore, alettone maggiorato e cerchi neri con pneumatici slick esaltano il look sportivo. Il giallo Corvette Racing è applicato con precisione, rendendo il modello un must per i collezionisti. Majorette: 60 anni di passione per i modelliniDal 1964 a oggi, Majorette ha prodotto milioni di modellini, dalle mani dei bambini alle vetrine dei collezionisti, all'insegna del realismo, della robustezza e del prezzo accessibile. La nuova Collection conferma questa tradizione con modelli curati, perfetti per chi vuole una scuderia in scala anche con poco spazio. Già disponibili online e nei migliori negozi, con nuove uscite in arrivo.
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Hyundai - Nuova Nexo a idrogeno, 800 km di autonomia riforniti in cinque minuti

4 Ruote - Nov 12,2025
La Hyundai ha presentato la nuova Nexo, la Suv a celle di combustibile a idrogeno che con la seconda generazione cambia completamente look, abbandonando le linee morbide del modello precedente e portando al debutto una nuova interpretazione del linguaggio stilistico Art of Steel. Mossa da un powertrain da 150 kW (204 CV), secondo la Casa può percorrere fino a 826 km con un pieno di idrogeno (contro i 666 dichiarati dalla generazione attuale), che si completa in cinque minuti. Il suo arrivo sui mercati di tutto il mondo è previsto per l'inizio del prossimo anno. La nuova Nexo è più grandeLa nuova Hyundai Nexo guadagna qualche centimetro rispetto al modello precedente: è lunga 4.750 mm, larga 1.865, alta 1.640 e ha un passo di 2.790 mm, che ha permesso di ricavare un abitacolo spazioso per cinque passeggeri. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 993 litri (fino al tetto), che diventano 1.719 abbassando gli schienali della seconda fila. La Nexo è stata disegnata seguendo i dettami del linguaggio stilistico Art of Steel, e riprende alcuni degli elementi visti su altre elettriche della Casa coreana, come i pixel luminosi davanti e dietro. Originale il disegno del posteriore, con il terzo montante che incorpora un piccolo finestrino e il tratto curvo che collega le due ruote, attraversando il lunotto, che richiama quello della cugina di gruppo Kia EV6. I colori disponibili saranno sei: Creamy White Pearl, Phantom Black Pearl, Amazon Gray Metallic, Ocean Indigo Matte, Ecotronic Gray Pearl e Goyo Copper Pearl. Per la prima volta in Europa, la nuova Nexo avrà una capacità di traino di una tonnellata. Interni spaziosi e sostenibiliL'abitacolo della nuova Hyundai Nexo è raffinato e ricco di dettagli ricercati, a cominciare dall'imbottitura della plancia e dai due display che mostrano le immagini delle telecamere che sostituiscono gli specchietti. Familiare il doppio schermo da 12,3 per strumentazione e infotainment, così come il selettore della marcia sul piantone dello sterzo. Tra le dotazioni tecnologiche spiccano anche la dashcam, l'head-up display, la chiave digitale NFC e la ricarica wireless per gli smartphone. Come sulle altre elettriche della Casa coreana, su richiesta è possibile avere i sedili della prima fila con supporti estraibili per le gambe, per trasformarli in chaise longue. I tanti portaoggetti sparsi nell'abitacolo denotano un'attenzione alla praticità nell'uso di tutti i giorni. Quasi immancabile, per un'auto a idrogeno, la presenza di materiali sostenibili ed eco-friendly a bordo, dalla pelle vegana per i rivestimenti alle plastiche e alle schiume riciclate. Tra gli optional l'impianto stereo Bang & Olufsen da 14 altoparlanti.  La Nexo fa più di 800 km con un pienoA muovere la nuova Hyundai Nexo un powertrain da 150 kW (204 CV) di potenza e 350 Nm di coppia, che permettono a questa Suv a idrogeno di scattare da ferma a 100 km/h in 7,8 secondi, contro i 9,2 del modello precedente. La velocità massima è di 179 km/h. I serbatoi possono contenere 6,69 chilogrammi di idrogeno, che si ricaricano in meno di cinque minuti e assicurano, secondo la Casa, un'autonomia di 826 km nel ciclo Wltp. La funzione vehicle-to-load (V2L) consente di utilizzare la batteria di bordo per caricare altri dispositivi. Di serie la guida assistita di Livello 2 con monitoraggio dell'angolo cieco. Quanto costerà la nuova NexoLa Hyundai non ha ancora comunicato quando la nuova Nexo arriverà sul mercato italiano, e con quali prezzi. Per avere qualche informazione in più ci sarà da attendere ancora qualche settimana. La Nexo attuale è disponibile in due allestimenti, XLine e XClass, con prezzi che partono da 78.300 euro.
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Microcar in divisa - La Fiat Topolino Carabinieri alla presentazione del Calendario Storico

4 Ruote - Nov 11,2025
Anche la Fiat Topolino è stata protagonista in divisa, oggi a Roma, durante la presentazione dell'edizione 2026 del Calendario Storico dell'Arma dei Carabinieri. La microcar elettrica di Stellantis, infatti, faceva bella mostra di sé tra le numerose auto dell'Arma esposte all'Auditorium Parco della Musica. Microcar in divisaLa vettura indossa la divisa con una certa disinvoltura. Proprio le dimensioni del mezzo - soltanto 2,53 metri di lunghezza - hanno imposto l'adattamento della livrea istituzionale: oltre alle consuete scritte di riconoscimento (presenti lungo le fiancate, sul cofano anteriore e sul portellone, coniugate alla banda rossa tipica dei mezzi dell'Arma), le Topolino in divisa sono munite di due coppie di ripetitori blu a Led montate anteriormente, ai lati della scritta Fiat, e posteriormente, ai lati della targa. Per non appesantire l'estetica della microcar, nessun dispositivo luminoso è presente sul tetto. Elettrica per le località turisticheLe Topolino sono state acquisite qualche mese fa tramite Consip e sono state subito impiegate in Costiera Amalfitana e sulle isole di Capri e Ischia, in occasione della stagione estiva. A questo primo lotto, dovrebbero seguire altre Topolino da inserire in flotta per l'estate 2026 in ulteriori località turistiche caratterizzate da strade strette, vicoli, zone pedonali e contesti urbani da tutelare dal punto di vista ambientale. Anche la Maserati MCPuraLa presentazione del Calendario 2026 dei Carabinieri - un prodotto editoriale unico nel suo genere, giunto alla 93esima edizione, con una tiratura di oltre 1.200.000 copie, tradotto in otto lingue e con versioni in sardo e friulano - è stata anche l'occasione per la prima uscita pubblica della Maserati MCPura consegnata all'Arma lo scorso 27 ottobre. La vettura della Casa del Tridente, spinta dal propulsore V6 Nettuno biturbo da 630 CV, sarà utilizzata per il trasporto urgente di organi e sangue.
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Roma - MOST 2025: innovazione e mobilità sostenibile per il futuro

4 Ruote - Nov 11,2025
Ha preso il via oggi a Roma, presso l'Auditorium della Tecnica all'Eur, MOST 2025 L'innovazione che unisce, l'evento nazionale organizzato dal Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile. Per due giorni, istituzioni, università e imprese si confrontano sulle sfide e le opportunità della mobilità sostenibile, segnando la conclusione del percorso PNRR e l'avvio di una nuova fase di sviluppo per il Centro, piattaforma strategica per l'innovazione e la competitività del Paese.Obiettivo: rendere la mobilità più green, digitale e accessibile, creando un ecosistema nazionale capace di trasformare la conoscenza in prodotti e servizi evoluti. 378 milioni di euro per ricerca e sviluppoIn tre anni di attività, sostenute da 378 milioni di euro di investimenti, oltre 2.000 ricercatori e 700 nuove assunzioni hanno lavorato a 91 progetti, coprendo settori che spaziano dall'automotive alla logistica, dall'aerospazio al ferroviario fino alla mobilità urbana e attiva.MOST ha unito più di 2.800 esperti, 24 università, 24 imprese e il CNR. la dimostrazione che il PNRR non è solo un piano di ripresa, ma un investimento sull'oggi con una visione strategica per il futuro, ha dichiarato Anna Maria Bernini, Ministro dell'Università e della Ricerca. Oltre 30 prototipi in mostraAl centro dell'evento oltre 30 prototipi raccontano l'innovazione nel settore trasporti. Tra questi, veicoli elettrici con connettività avanzata e kit modulari per la guida autonoma, compatibili con diverse tipologie di mezzi senza modifiche meccaniche, che confermano il ruolo di primo piano dell'Italia nello sviluppo delle auto senza conducente. L'esposizione mette anche in mostra infrastrutture digitali, innovazioni digitali e tecnologie cooperative C-ITS, progettate per ridurre gli incidenti sulle strade e rendere il traffico più fluido. Una delle prime sperimentazioni in questo senso è stata condotta sulla tangenziale di Napoli, candidata a diventare la prima smart road nel nostro Paese. Innovazione per una mobilità più sicura e sostenibileI prototipi e gli studi esposti sono la concreta testimonianza di come la ricerca possa trasformarsi in soluzioni tangibili, capaci di rendere più sicura e sostenibile la mobilità di persone e merci, ha dichiarato Ferruccio Resta, presidente del MOST.Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha sottolineato la necessità che tutto il sistema Paese accompagni l'Italia in un processo di innovazione, fondamentale per rimanere competitivi in tutti i settori, compreso quello dei trasporti.
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Anteprima - La Peugeot Polygon Concept anticipa la nuova 208: l'abbiamo già vista su Fortnite

4 Ruote - Nov 11,2025
La Peugeot Polygon Concept, fonte d'ispirazione per la nuova 208, è già disponibile su Fortnite, il popolare videogame della Epic Games. La concept, per quanto solo in forma virtuale, è visibile in ogni sua parte: l'abbiamo osservata (e "fotografata") da vicino, in attesa della presentazione ufficiale prevista domani, 12 novembre. Un'auto da scoprire e... personalizzareCome detto, la Peugeot Polygon Concept presenta nuovi temi stilistici destinati a influenzare i prossimi modelli di serie della Casa francese, a cominciare dalla nuova generazione della 208: in particolare, spiccano il frontale cortissimo, le grandi ruote ai quattro angoli della carrozzeria e il doppio profilo aerodinamico sul tetto. Ma questi erano elementi che si intuivano già osservando la prima immagine pubblicata nei giorni scorsi, così come i richiami alla 205 GTi (si veda il caratteristico montante posteriore a triangolo). Come è fatta la Peugeot Polygon Concept Andando a osservare più da vicino l'auto riprodotta in 3D all'interno di Fortnite, scopriamo che i gruppi ottici sono in realtà tre strisce a Led che corrono a tutta larghezza, interrotte al centro dal logo Peugeot, anch'esso illuminato. Al posteriore i gruppi ottici riprendono lo stile dei fari anteriori. Le due portiere si aprono verso l'alto, accogliendo il conducente e il passeggero su due sedili molto bassi, quasi da corsa, dietro i quali sono ricavati due posti di fortuna. Davanti al pilota si trova il volante Hypersquare, mentre per il passeggero ci sono appoggi ricavati all'interno della plancia (dove appoggiare le cuffie, per esempio) e un moschettone a cui appendere altri oggetti. Sul lato sinistro del volante c'è una rotella per la selezione delle modalità di guida, a cui sono appese le chiavi dell'auto. Non c'è strumentazione, ma solo un display rivolto verso il parabrezza con la scritta dell'auto che scorre. Tre configurazioni per la Polygon ConceptIn Fortnite, è possibile cambiare colore ai diversi elementi dell'auto (carrozzeria, cerchi, interni, luce ambientale e volante) utilizzando le tinte che si sbloccano completando i minigame del gioco. La Polygon Concept è disponibile in tre diverse configurazioni: Urban, quella predefinita, l'avventurosa Explorer (con una ruota di scorta montata sul lunotto) e Player, con appendici aerodinamiche, un enorme diffusore posteriore e uno spoiler sopra il lunotto. A seconda della configurazione scelta cambiano anche i cerchioni e il paraurti anteriore. L'allestimento scelto viene riportato sul piccolo display del montante posteriore. Un'isola a forma di volanteLa forma della mappa di Peugeot Polygon City Island riprende quella del volante Hypersquare, presentato lo scorso settembre: al suo interno ci sono diverse zone da esplorare, gettoni e stemmi del Leone da raccogliere, con l'obiettivo di sbloccare nuove colorazioni con cui personalizzare l'auto. Una volta completati gli obiettivi di tutte e quattro le zone, l'intera isola diventa esplorabile e, dal 12 novembre, guidabile anche con la Peugeot Polygon Concept. Come accedere all'isola PeugeotAll'interno del gioco, nella scheda Scopri accessibile dal menu principale, è sufficiente inserire il codice dell'isola: 4592-5340-1652. Così facendo, il nuovo contenuto viene scaricato e reso disponibile sulla piattaforma di gioco. L'isola Peugeot Polygon City Island è disponibile per tutte le versioni di Fortnite in commercio 
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Auto elettriche - Ricarica domestica: cosa sapere se hai comprato unelettrica con gli incentivi

4 Ruote - Nov 11,2025
Se hai acquistato la tua prima auto elettrica grazie agli incentivi e disponi di un posto auto, la priorità è organizzare una ricarica domestica. la soluzione più comoda e conveniente, ma sei sicuro di sapere come farlo nel modo giusto?Questa guida chiarisce i dubbi sulla ricarica a casa (seguirà un approfondimento sulla ricarica pubblica), perché è il metodo più pratico per gestire un'auto elettrica. Casa indipendente: più libertà, ma serve un sopralluogoChi vive in una villetta ha più margine di scelta, ma è sempre consigliato il sopralluogo di un tecnico per verificare l'impianto e valutare l'installazione di una wallbox o, meglio ancora, di un impianto fotovoltaico per ridurre i costi. In condominio: cosa dice la leggeInstallare una wallbox nel box privato è possibile, salvo divieti nel regolamento condominiale. Basta comunicare l'intervento all'amministratore, rispettando sicurezza e parti comuni. Nei fabbricati recenti la predisposizione è obbligatoria per legge, mentre nei condomini datati occorre verificare se il box è collegato al contatore di casa. In caso contrario, servirà un contatore dedicato, con lavori e spese a carico del richiedente. Potenza dell'impianto: basta 3 kW?Un impianto da 3 kW consente la ricarica, ma con tempi lunghi e senza sfruttare appieno la wallbox. L'ideale è aumentare a 4,5 o 6 kW, tenendo conto dei costi fissi in bolletta e, in condominio, delle eventuali autorizzazioni.Sicurezza e Vigili del FuocoNon è obbligatorio cambiare la serranda del box per installare una wallbox. Nelle autorimesse condominiali oltre i 300 m serve un sistema di sgancio di emergenza e, in alcuni casi, aggiornare la SCIA antincendio. Meglio consultare un ingegnere antincendio.Cosa serve per ricaricareMolte auto elettriche includono il carichino con presa Schuko, ma non è consigliato usarla sempre: rischi di surriscaldamento. Meglio una presa industriale CEE o una wallbox. L'installazione deve essere fatta da un elettricista qualificato, con costi tra 300 e 1.000 euro. Le potenze variano da 3,7 kW fino a 22 kW in trifase. Wallbox: quanto costa e cosa offreRichiede sopralluogo e dichiarazione di conformità. I prezzi vanno da poche centinaia di euro a oltre 2.000, con funzioni smart come gestione da remoto e programmazione della ricarica.Tempi di ricaricaDipendono dalla potenza. Con una presa Schuko da 2,3 kW, una batteria da 37,3 kWh (es. Leapmotor T03) si ricarica in circa 19 ore. Con una wallbox da 7,4 kW bastano 6 ore.Una notte è sufficiente per coprire gli spostamenti quotidiani.E i costi?Tema complesso che merita una guida dedicata: ne parleremo nel prossimo approfondimento. Ricarica domestica: cosa sapere in breveCasa indipendente Più libertà d'installazione Consigliato sopralluogo tecnico Ideale: wallbox o impianto fotovoltaicoIn condominio Nessun divieto legale, salvo regolamento interno Serve comunicazione all'amministratore Se il box non è collegato al contatore di casa, va installato uno dedicatoPotenza dell'impianto 3 kW: ricarica lenta 4,56 kW: soluzione ottimale Attenzione ai costi fissi in bollettaSicurezza e normative Nessun obbligo di cambiare la serranda Autorimesse >300 m: serve sgancio di emergenza Possibile aggiornamento SCIA antincendioCosa serve per ricaricare Carichino Schuko: solo per emergenza Meglio presa CEE o wallbox Installazione sempre da elettricista qualificatoWallbox Prezzi: da poche centinaia a oltre 2.000 euro Funzioni smart disponibili Serve dichiarazione di conformitàTempi di ricarica (es. Leapmotor T03) Schuko 2,3 kW: ~19 ore Wallbox 7,4 kW: ~6 ore Per 100 km: ~2h15min  
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Kia - Nuova Telluride, la Suv per gli Usa cambia look

4 Ruote - Nov 11,2025
La seconda generazione della Kia Telluride è stata presentata negli Stati Uniti: questa grande Suv sarà svelata al pubblico al prossimo Salone di Los Angeles, mentre la commercializzazione inizierà nella seconda parte del 2026. Per il momento la Casa coreana non ha fornito indicazioni sui powertrain che equipaggeranno la nuova Telluride. Più lunga e più affilata nel designForte del successo commerciale della prima serie, la Telluride si rinnova completamente dal punto di vista stilistico e tecnico e si conferma come modello di punta del marchio Kia sul mercato americano. Più lunga di 58 mm rispetto alla versione uscente grazie al passo più lungo, la Suv evolve lo stile Opposites United con una nuova impostazione della mascherina a tutta larghezza, che esalta l'aspetto massiccio della vettura. Le maniglie a scomparsa richiamano invece le elettriche del marchio. Con l'allestimento X-Pro la Telluride è ancora più vicina al mondo offroad con personalizzazioni ed elementi stilistici dedicati, tra cui elementi in nero opaco e lucido, barre sul tetto, paraurti ridisegnati, assetto rialzato e ganci traino a vista. Gli interni diventano minimalistiL'abitacolo evolve il concetto originale a sviluppo orizzontale e punta al minimalismo, seguendo lo stile che Kia e Hyundai hanno applicato a tutti i loro prodotti a livello globale. Sono stati eliminati gran parte dei comandi fisici e il comando della trasmissione è stato spostato sul piantone, creando un ampio spazio aperto tra i sedili. Finiture e colori sono inediti e creano un ambiente più lussuoso e moderno rispetto al passato: nella zona posteriore sono previsti tavolini ripiegabili per la seconda fila. Il passo allungato e i sedili ridisegnati rendono inoltre più agevole l'accesso alla terza fila.
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Il nuovo piano - Stellantis ricalibra l'elettrico: stop a tre accordi sulle batterie dellera Tavares

4 Ruote - Nov 11,2025
Stellantis annulla tre maxi accordi sulle batterie in cinque giorni: le rescissioni riguardano i contratti con Novonix, Alliance Nickel e Westwater Resources per la fornitura di materiali destinati agli accumulatori dei futuri modelli elettrici. La mossa del Ceo Antonio Filosa, in carica da circa cinque mesi, rientra nella revisione della strategia definita dall'ex ad, Carlos Tavares, col piano Dare Forward 2030: un progetto che prevedeva di vendere oltre cinque milioni di veicoli a corrente all'anno entro la fine del decennio.  I contratti annullati  Il 4 novembre, l'australiana Novonix ha annunciato la rescissione dell'accordo per la fornitura di grafite sintetica destinata ai partner di produzione celle di Stellantis in Nord America. Ufficialmente, per una questione tecnica, ossia per incompatibilità sulle specifiche tecniche del prodotto. Addio quindi alle 86.250 tonnellate in sei anni, fino a 115.000 tonnellate potenziali. Tanto che, per esaudire la richiesta, l'impianto di Chattanooga aveva ricevuto un prestito di 754,8 milioni di dollari dal governo Usa.  Il 7 novembre, Stellantis ha rescisso il contratto con l'australiana Alliance Nickel per 170 mila tonnellate di nickel solfato e 12 mila tonnellate di cobalto solfato in cinque anni, cioè il 40% della capacità del progetto NiWest in Australia Occidentale. Il gruppo di Filosa possiede anche l'11,5% della società australiana. L'accordo verrà interrotto il 3 dicembre per il crollo dei prezzi del nickel. Alliance definisce infatti la decisione comprensibile, aprendo a una rinegoziazione. Nella stessa data, la statunitense Westwater Resources ha comunicato la cessazione dell'accordo di fornitura con la controllata FCA US, legato alla produzione di materiali anodici in grafite. La capacità del suo Kellyton Plant verrà ridimensionata per allinearsi ai contratti residui con SK On e Hiller Carbon. La società ha fatto sapere che Stellantis si sarebbe detta aperta a riconsiderare l'intesa, sulla scorta delle attuali condizioni di mercato.      In attesa del nuovo pianoLe tre decisioni indicano un cambiamento nella strategia di Stellantis, dovuto a più ragioni: il rallentamento della transizione green in Europa e il calo della domanda globale di Bev; l'addio al mandato elettrico di Joe Biden da parte del presidente Usa Donald Trump, orientato verso il termico (di qui i 13 miliardi di dollari investiti dalla società euroamericana negli Usa); la caduta dei prezzi di nickel e grafite con gli accordi pluriennali di acquisto da riconsiderare; la necessità di rivedere i contratti firmati nel periodo 2020-2023 durante l'era Tavares e di proteggere la redditività del gruppo.  presumibile che il nuovo piano industriale di Filosa, atteso entro metà 2026, fissi obiettivi realistici sull'elettrico, facendo calare il fabbisogno di nickel, cobalto e grafite. Ciò non implica un dietrofront: con la cinese CATL, Stellantis aprirà una gigafactory in Spagna ed è sempre più consolidata la partnership con la Leapmotor per la commercializzazione di elettriche in Europa. 
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Auto elettriche - Stile mai visto per Volkswagen: ecco la ID. Unyx 08 riservata alla Cina

4 Ruote - Nov 11,2025
Sono state diffuse in Cina le prime immagini della Volkswagen ID. Unyx 08: i dati tecnici di questa Suv elettrica sono stati inoltrati al Ministero dei trasporti per le consuete procedure di omologazione e presto inizierà la sua commercializzazione. A produrla è la Volkswagen Anhui, joint-venture della Casa tedesca con JAC Motors, che in gamma ha già le Unyx 06 e 07. Stile unico rispetto alle ID europeeLa Volkswagen ID. Unyx 08 deriva dalla Concept ID.Evo svelata ad aprile al Salone di Shanghai, e propone un design totalmente diverso rispetto ai modelli ID venduti in Europa. Il frontale, in particolare, adotta un taglio dei gruppi ottici totalmente inedito e un elemento di colore scuro a contrasto che si allunga sulla fiancata. Il nero torna poi per i profili dei passaruota e per i montanti del parabrezza, mentre la massiccia coda è caratterizzata dal logo illuminato di rosso. Oltre 700 km di autonomiaLa ID. Unyx 08 è una Suv a cinque posti, lunga 5 metri con 3,03 metri di passo e 1,68 di altezza. Stando alle informazioni comunicate al MIIT sarà proposta in varianti a motore singolo da 313 CV e dual motor da oltre 500 CV. La capacità delle batterie non è stata resa nota, ma l'obiettivo della Casa tedesca è ottenere nel ciclo di omologazione Cltc un'autonomia superiore ai 700 km.
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Tesla Berlino - Viaggio esclusivo nella fabbrica dove nasce la Model Y europea - VIDEO

4 Ruote - Nov 11,2025
Tesla ha scelto Berlino per la sua prima fabbrica europea, inaugurata nel 2022. Mentre molte case automobilistiche delocalizzano verso paesi a basso costo del lavoro, Tesla ha puntato sulla capitale tedesca per la sua centralità, la disponibilità di personale qualificato e soprattutto per un concetto chiave: l'efficienza.  Con 11.000 dipendenti e una capacità produttiva di 500.000 veicoli all'anno, la Gigafactory di Berlino è il luogo dove nasce la Model Y per il mercato europeo. Il gigacasting, eccellenza italianaLa produzione inizia con lo stampaggio: fogli di alluminio o acciaio vengono modellati sotto una forza di 2.500 tonnellate, generando componenti come montanti, portiere e pannelli della carrozzeria a un ritmo di un pezzo ogni 4 secondi.Per il sottotelaio posteriore, Tesla ha sviluppato un processo innovativo: il gigacasting, realizzato grazie a presse italiane. Questo sistema di pressofusione consente di ottenere in un solo colpo ciò che normalmente richiederebbe l'unione di decine di pezzi.Segue l'assemblaggio: 800 robot eseguono 2.100 saldature, applicano rivetti e colla per formare le scocche. Dopo l'aggiunta manuale dei pannelli esterni, si ottiene il cosiddetto Body in White, pronto per la verniciatura. Verniciatura e assemblaggio finale: tutto in casaLa verniciatura avviene su due linee completamente automatizzate con 100 robot, che applicano fino a 6 strati di rivestimento per i colori più complessi.Nel reparto di general assembly, la scocca riceve tutti gli elementi che la trasformano in un'auto completa. La particolarità? Molti componenti sono prodotti direttamente in fabbrica: plastica stampata a iniezione, sedili, motori e pacchi batteria. Le celle arrivano ancora dall'Asia, ma è già pronto un edificio per la loro produzione locale.Questo approccio verticale contrasta con la tendenza del settore all'esternalizzazione, permettendo a Tesla di ottimizzare costi e funzionalità in ogni dettaglio. Controllo qualità e guida autonoma: il tocco finaleL'ultimo passaggio è il controllo qualità: le auto vengono ispezionate sotto un tunnel luminoso per individuare e correggere eventuali difetti. E poi, il colpo di scena: l'auto esce da sola, guidandosi autonomamente fino ai piazzali di carico.
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Regno Unito - Auto elettriche nel mirino: Londra prepara la tassa sui km percorsi

4 Ruote - Nov 11,2025
In tutta Europa ci sono varie tipologie di agevolazioni per le auto elettriche, ma l'aumento del parco circolante a batteria, soprattutto in un'ottica di medio-lungo termine, sta minando l'impalcatura fiscale finora sostenuta dal gettito dalle accise sui carburanti.La Norvegia, per esempio, ha iniziato a eliminare gradualmente diversi benefici per evitare di ritrovarsi con un pesante buco di bilancio e ora anche il Regno Unito si sta muovendo per tassare le elettriche, compensare i mancati incassi delle accise e rendere più equo il trattamento tra gli automobilisti. L'eventuale tassazione dovrebbe essere annunciata a breve e potrebbe puntare sulle percorrenze, ovvero sui km che ogni giorno percorrono le auto elettriche. Ecco cosa c'è al vaglio del governo e perché.  Perché Londra vuole tassare le elettricheSecondo un portavoce del governo britannico, oggi la tassa sul carburante "si applica a benzina e gasolio, ma non esiste un equivalente per i veicoli elettrici. Vogliamo un sistema più equo per tutti gli automobilisti.  giusto cercare un sistema fiscale che finanzi equamente strade, infrastrutture e servizi pubblici". Dunque, il primo motivo dell'eventuale tassa è eliminare la disparità fiscale tra elettriche e vetture tradizionali. Il secondo è trovare risorse per finanziare interventi per infrastutture utili anche per le auto a batteria (accise, Iva, bolli e altre imposte servono a costruire nuove strade e manutenere quelle vecchie in tutti i Paesi). C'è poi un terzo motivo, tutto britannico: il governo guidato da Keir Starmer fatica a far quadrare i conti pubblici in un contesto di rallentamento della crescita economica. Il Cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, è da mesi sotto il fuoco dell'opposizione per aver aumentato la pressione fiscale e non è escluso un nuovo aumento generalizzato delle tasse per coprire un deficit di bilancio stimato in circa 30 miliardi di sterline.  Pagare per i km percorsiLe accise si pagano, sostanzialmente, quando si fa rifornimento alle stazioni. E per le elettriche? Londra potrebbe pensare a una tassa sulla ricarica, ma c'è un problema: è facile valutare l'introduzione di un'imposta per le colonnine pubbliche, meno nel caso delle wallbox domestiche. Ecco perché il governo sta valutando la possibilità di tassare le percorrenze delle elettriche, sulla falsariga di quanto già deciso da Islanda o Nuova Zelanda.Per ora non ci sono dettagli precisi (la presentazione al Parlamento della nuova manovra è prevista per il 26 novembre), ma per il Daily Telegraph Reeves sta pensando di introdurre nel 2028 un'imposta di 3 pence (3,4 centesimi di euro al cambio attuale) per ogni miglio (circa 1,6 chilometri) percorso da un veicolo elettrico. La nuova tassa, che agli automobilisti costerebbe in media 250 sterline l'anno (poco più di 283 euro), potrebbe generare, entro i primi anni del prossimo decennio, proventi fiscali annuali per 1,8 miliardi di sterline, una cifra comunque contenuta rispetto agli incassi garantiti dalle accise sui carburanti. Per un confronto bastano le stime dell'Office for Budget Responsibility (OBR), l'organismo di controllo delle finanze pubbliche del Regno Unito, che per il 2025-2026 ha quantificato in 24,4 miliardi di sterline i proventi generati dalle tasse sui carburanti (si tratta del 2% delle entrate statali). La protesta del settore autoIl settore automotive britannico ha già bocciato l'ipotesi di una tassazione "pay-per-mile" a danno delle elettriche, definita "una misura sbagliata al momento sbagliato": semmai, rileva l'associazione di costruttori e concessionari Smmt,  le auto a batteria vanno agevolate per consentire ai costruttori di rispettare i pesanti obblighi stabiliti dal cosiddetto "mandato Zev". Non a caso, negli scorsi mesi lo stesso governo ha varato nuovi incentivi all'acquisto e ha, in parte, alleviato proprio requisiti Zev, introducendo deroghe per le ibride e diverse esenzioni."Introdurre un regime così complesso e costoso, che prende di mira proprio gli stessi veicoli che i produttori faticano a vendere, sarebbe un errore strategico", continua l'associazione. "Un sistema fiscale più intelligente, equo e pronto per il futuro richiede un ripensamento radicale, che deve essere realizzato in piena collaborazione con l'industria e le altre parti interessate"
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Test su strada - La nuova BMW i3 sorpresa in Italia

4 Ruote - Nov 11,2025
Un prototipo della nuova BMW i3 è stato fotografato sulle strade italiane. A inviarci lo scatto della nuova Serie 3 elettrica è il nostro lettore Angelo Cardellicchio, che ha sorpreso il muletto della berlina tedesca durante un collaudo. Un nuovo inizio per stile e tecnicaL'immagine mostra solo una porzione della vettura, ma è sufficiente per riconoscerla grazie al taglio della portiera e del cofano anteriore, della maniglia a scomparsa e del volante squadrato. La BMW i3, anticipata dalla Vision Driving Experience è la sorella a tre volumi della nuova iX3, basata sulla piattaforma Neue Klasse già presentata nei mesi scorsi e già in vendita anche in Italia. A Quattroruote abbiamo già immaginato come sarà la nuova i3, visibile nella ricostruzione qui sotto.  In concessionaria a fine 2026Secondo le indiscrezioni, la produzione della i3 inizierà nel mese di luglio 2026, per arrivare alle prime consegne entro la fine dell'anno. La gamma sarà articolata su varianti con uno o due motori e diversi livelli di potenza, replicando l'evoluzione delle versioni che saranno introdotte sulla iX3 e superando potenzialmente gli 800 km di autonomia.
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Conferenza sul clima - L'auto cinese conquista anche la Cop 30 in Brasile

4 Ruote - Nov 10,2025
Anche se indirettamente, la Cina si è subito distinta come uno dei protagonisti della Cop 30, la trentesima Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che ha preso il via oggi in Brasile presso il Parco della città di Belém e si concluderà il 21 novembre: due Case automobilistiche,GWM (Great Wall Motors) e BYD, hanno infatti messo a disposizione dei partecipanti una flotta di veicoli ibridi plug-in e flex fuel per gli spostamenti durante l'evento. Un mercato importanteCon l'80% del venduto in quel mercato, le automobili cinesi sono ormai di casa in Brasile, il sesto mercato auto al mondo: non stupisce, quindi, che GWM e BYD siano partner ufficiali della Conferenza. La fabbrica della BYDDurante l'inaugurazione dello stabilimento a Camaari, alla presenza del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, il Ceo Wang Chuanfu ha annunciato che BYD fornirà trenta veicoli ibridi flex fuel, funzionanti con qualsiasi proporzione di etanolo e benzina. Con questo nuovo impianto, il colosso orientale consolida il Brasile come polo strategico dell'azienda nel Sud America. Al termine della conferenza sul clima le auto saranno donate a scuole e istituzioni pubbliche locali. Il complesso ha ricevuto un investimento di 5,5 miliardi di reais brasiliani (pari a circa 896,5 milioni di euro) ed è stato progettato per essere il più grande di BYD fuori dall'Asia. La capacità iniziale è di 150 mila veicoli all'anno, con la possibilità di raggiungere 300 mila. Dall'inizio di ottobre sono stati assunti 350 lavoratori. La previsione è duemila posti di lavoro diretti entro la fine del mese: aggiungendo quelli indiretti, si arriva fino a 20 mila. Le auto della GWMAndy Zhang (presidente della società in Brasile e Messico) e Ricardo Bastos (direttore degli affari istituzionali della Casa in terra carioca) hanno effettuato la consegna simbolica di cento veicoli al ministro della Casa Civile Rui Costa. Tra questi, spiccano tre ibride plug-in: la Wey 07, Suv di lusso a sei posti, la Tank 300 e la Suv Haval H6. Questi mezzi saranno utilizzati dai capi di Stato di vari Paesi e dai membri delle delegazioni ufficiali che prenderanno parte ai dibattiti. La Cina vuole superare Europa e UsaIl governo brasiliano sta valutando la riduzione delle tasse per i veicoli semi-assemblati. Le auto elettriche vedrebbero l'imposta scendere dal 18% al 5% e le ibride dal 20% al 10%. Alcune delle Case automobilistiche già presenti in Brasile (tra cui la Volkswagen, la Toyota e la General Motors) hanno criticato la proposta, affermando che l'iniziativa favorisce la nuova concorrenza straniera, mentre i costruttori tradizionali faticano a convertire le loro linee di produzione verso i veicoli elettrici. Nel 2015 l'Accordo di Parigi, il più importante trattato sul clima degli ultimi tempi, portò a definire un obiettivo: evitare che entro fine secolo la temperatura media globale aumentasse di 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali, con l'impegno a tenersi al di sotto dei 2 C. Gli esperti stimano che sia difficile centrare il traguardo. Diversi Paesi non hanno rispettato l'impegno di aggiornare i loro piani climatici con target sempre più ambiziosi. La premessa per la Cop 30 non è quindi delle migliori: si cercherà l'intesa su procedure e protocolli per passare dalle dichiarazioni di intenti teorici alla messa in pratica dei progetti.
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Acea - Case auto in pressing su Bruxelles: "Ibride plug-in anche dopo il 2035"

4 Ruote - Nov 10,2025
L'Acea scalda i motori in prossimità dell'imminente revisione del regolamento CO2, che potrebbe tenersi già il prossimo 10 dicembre: l'Associazione dei costruttori europei auspica che l'Unione Europea rivaluti il bando delle motorizzazioni termiche e il tutto elettrico dal 2035, ammettendo anche dopo quella data la vendita delle Phev, ossia le ibride plug-in. Un approccio tecnologicamente neutrale per ridurre le emissioni del trasporto stradale passa anche, secondo il consorzio, dalle Erev: Extended range electric vehicle, automobili dotate di un sistema che allunga l'autonomia della batteria attraverso un piccolo motore endotermico che si occupa solo della ricarica della batteria. E senza dimenticare le Fcev, le vetture a idrogeno a celle di combustibile. Le Case reputano inoltre opportuna l'introduzione di politiche su misura per i tre segmenti di veicoli (auto, furgoni e veicoli pesanti). Revisione necessaria, ma non sufficienteLa possibile revisione del Regolamento CO2 con un'eventuale deroga Phev oltre il 2035 non basterà a decarbonizzare il settore, aggiunge l'Acea. Che a Bruxelles avanza altre tre richieste:Obiettivi infrastrutturali più rigorosi: tradotto, un maggior numero di colonnine di ricarica, meglio distribuite in Europa, e con rifornimenti velociRiforme normative per l'integrazione vehicle-to-grid (V2G): tecnologia che permette alle auto elettriche sia di prelevare energia dalla rete per ricaricare le batterie sia di restituirla alla rete stessa quando necessarioCorposi incentivi alla domanda: necessari per rendere le Bev economicamente allettanti anche nei Paesi membri dove il potere d'acquisto è più limitato
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Semiconduttori - Chip Nexperia: la Cina allenta la stretta, ma l'auto è ancora in difficoltà

4 Ruote - Nov 10,2025
La Cina alleggerisce il blocco dei chip Nexperia: come riferisce il ministero del Commercio da Pechino, la superpotenza asiatica sta concedendo qualche esenzione ai controlli sulle esportazioni dei microprocessori destinati ad applicazioni civili, quindi anche per le auto. La mossa contribuirà ad alleviare le carenze di forniture per le Case europee (e del resto del mondo). Perché c'è carenza di chipLa questione è nata a fine ottobre 2025, dopo che il governo olandese ha preso il controllo della Nexperia: di proprietà della cinese Wingtech Technology, è un produttore di semiconduttori semplici utilizzati nei sistemi elettrici delle vetture. L'Aia sostiene che la Wingtech stesse pensando di trasferire la produzione europea in Cina, e che questo avrebbe rappresentato una minaccia per la sicurezza economica europea. Allineandosi così alle politiche anti-Cina degli Stati Uniti e, a ruota, dell'Unione Europea. Come ritorsione, Pechino ha bloccato l'invio di chip prodotti in Cina verso i Paesi Bassi, mettendo in allarme le Case europee (ma anche americane e giapponesi): senza quei componenti essenziali, c'era il forte rischio di una paralisi delle fabbriche di veicoli. Tanta incertezza in uno scenario globale criticoIl fornitore tedesco Aumovio e la Honda annunciano che c'è stato un primo riavvio della fornitura dei chip. Rimane tuttavia una forte tensione di base: in particolare, la controversia fra Cina e Paesi Bassi sulla proprietà della Nexperia non è risolta. Ralf Brandstätter (Ceo di Volkswagen Group China) conferma che le consegne sono riprese per l'industria dell'auto in Germania, ma avverte che l'affidabilità delle forniture dipenderà dalle relazioni tra Stati Uniti e Cina. L'auspicio è che il principio di disgelo dopo l'incontro del 30 ottobre 2025 tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello cinese Xi Jinping abbia conseguenze positive anche per i chip. Pechino preme su Bruxelles affinché intensifichi gli sforzi per sollecitare la parte olandese a revocare l'acquisizione della Nexperia e a rettificare prontamente le azioni sbagliate dell'Aia.
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Stellantis - Milano Cortina 2026, tutte le auto delle Olimpiadi invernali

4 Ruote - Nov 10,2025
In occasione della presentazione della partnership ufficiale tra Stellantis e il comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, il gruppo automobilistico ha confermato la presenza di quasi tremila veicoli (la metà dei quali elettrificati) per i giochi olimpici che si svolgeranno il prossimo anno. L'accordo che presentiamo oggi tra la Fondazione Milano-Cortina e i marchi italiani del gruppo Stellantis rappresenta molto di più di una sponsorizzazione: è un atto concreto di sostegno alle Olimpiadi che si svolgeranno qui in Italia, ha spiegato John Elkann, presidente di Stellantis. Un tributo allo sport e un segnale chiaro del nostro impegno.  Le auto come motore delle OlimpiadiAver coinvolto posti iconici nel mondo porta con sé una complicazione oggettivamente non indifferente, quella dello spostarsi. Su questo ci giochiamo parte della nostra credibilità, ha detto Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina. Fiat era già al fianco delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, e all'epoca eravamo a solo un anno dal rilancio della Cinquecento. E ora, ci risiamo. Di nuovo i giochi arrivano in Italia e di nuovo, abbiamo la nascita di una 500. Coincidenza? Forse, ma ci piace pensare che, quando l'Italia si prepara a vincere, anche noi ci rimettiamo in gioco, chiosa OlivierFranois, responsabile marketing del gruppo Stellantis e ceo della Fiat. Un marchio per ogni disciplinaOgni nostro marchio italiano farà la sua parte, spiega Francois. Saranno quasi tremila i mezzi utilizzati durante le Olimpiadi: metà di questi serviranno come auto di cortesia per volontari, atleti, staff, troupe televisive e comitati. Saranno oltre 400 mila i viaggi fatti durante le Olimpiadi, durante i quali saranno trasportate oltre un milione e mezzo di persone. Vediamo di cosa si occuperanno i vari marchi, e con quali modelli. Fiat, per le discipline "giovanili e creative"La Casa torinese sarà abbinata alle discipline più giovanili, libere, creative, giocose: nel complesso saranno coinvolte oltre 300 Grande Panda, 245 Fiat 600 e una selezione di 500e elettriche. Saranno più di mille i veicoli commerciali utilizzati per trasportare gli attrezzi e le squadre, a cui si aggiungono diversi mezzi speciali per gli atleti paralimpici. Alfa Romeo, passione e dinamismoL'Alfa Romeo si occuperà invece di presidiare le "discipline più agonistiche", mettendo in campo quasi mille auto tra Junior, Stelvio e Tonale, impegnate soprattutto nella città di Cortina, dove si svolgeranno le gare di sci alpino. Lancia, a Milano per il pattinaggio artisticoLa Lancia, marchio da tempo legato all'eleganza italiana, sarà abbinata al pattinaggio artistico. Le sue auto saranno dislocate principalmente nella città di Milano, dove si svolgeranno le gare di questa disciplina. Maserati "istituzionali"Le vetture sportive e lussuose della Maserati (sia nelle versioni con motori termici che full electric) saranno invece presenti nei momenti più istituzionali, come vetture di rappresentanza. In arrivo le serie celebrativeCon l'avvicinarsi dell'appuntamento olimpico, i cinque brand coinvolti nelle Olimpiadi (Alfa Romeo, Abarth, Fiat, Lancia e Maserati) vedranno arrivare degli allestimenti speciali dedicati proprio ai giochi olimpici. L'Alfa Romeo ha già presentato la serie Milano Cortina 2026 della B-Suv Junior, a cui nelle prossime settimane si affiancheranno altri quattro modelli: la Fiat 600 Sport Edizione Milano Cortina 2026 (disponibile con le motorizzazioni full electric e mild hybrid da 145 e 110 CV), la Abarth 600e Competizione Edizione Milano Cortina 2026 (serie limitata in 50 esemplari), l'Alfa Romeo Tonale Edizione Milano Cortina 2026 e la Lancia Ypsilon Edizione Milano Cortina 2026, in configurazione HF Line. Porteremo lo spirito olimpico anche nelle concessionarie, spiega Franois. Dedichiamo questi modelli a chi, come noi, non smette mai di tifare Italia, aggiungendo che gli stabilimenti del gruppo ospiteranno la torcia olimpica, con eventi dedicati ai nostri dipendenti e alle loro famiglie. Tra l'altro, 120 colleghe e colleghi avranno il grande onore di essere tedofori della torcia.
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F.1, Ferrari - Stilettata di Elkann: "I piloti pensino a guidare"

4 Ruote - Nov 10,2025
All'indomani del GP del Brasile, conclusosi con un doppio ritiro per il Cavallino, il presidente della Ferrari ha becchettato i suoi piloti: Si concentrino a guidare e a parlare meno. Un'affermazione tagliente che tradisce tutta la frustrazione per una stagione decisamente sotto le attese. John Elkann ha voluto riconoscere il lavoro del team, affermando: In Formula 1, da una parte abbiamo i meccanici che hanno fatto il loro lavoro, tra pole e pit stop. Gli ingegneri lo stesso, con la macchina che è evidentemente migliorata. Il resto non è stato all'altezza. Del resto, dopo l'ennesima gara da incubo, Elkann ricorda che abbiamo ancora qualche gara e non è impossibile arrivare al secondo posto nel Costruttori: un obiettivo minimo a questo punto, ma utile per salvare l'onore.Lo scivolone. La doppia battuta a vuoto del GP del Brasile ha avuto conseguenze pesanti sulla classifica iridata. La Scuderia di Maranello è passata dal secondo al quarto posto nel Mondiale Costruttori: in un colpo solo è stata scavalcata sia dalla Mercedes che dalla Red Bull. Il doppio zero di Interlagos, a fronte dei 30 punti incamerati dalla Mercedes, ha fatto precipitare la Ferrari a -36 dalla squadra di Brackley. Ora la Mercedes occupa la seconda piazza con 398 punti, seguita dalla Red Bull a 366, mentre la Ferrari insegue con 362. Solo poche gare fa il Cavallino Rampante sembrava in vantaggio per il ruolo di vicecampione dietro alla imprendibile McLaren (già matematicamente campione del mondo), ma la trasferta brasiliana ha ribaltato la situazione. Recuperare questo gap nelle ultime prove rimaste appare un'impresa difficile, ma non impossibile: servirà un immediato cambio di passo da parte di tutta la squadra, in particolare dei piloti come auspicato da Elkann, e sperare in qualche sfortuna altrui. Una crisi quasi inspiegabile. Questa lotta per il secondo posto obiettivo di ripiego per una squadra del calibro della Ferrari mette in luce la crisi di competitività che affligge il team ormai da troppo tempo. Il Cavallino non conquista un titolo mondiale di Formula 1 dal 2007, anno dell'ultimo alloro Piloti con Kimi Räikkönen (a cui seguì l'ultimo titolo Costruttori nel 2008). Da allora sono trascorsi 18 anni senza che a Maranello si festeggiasse più un campionato del mondo piloti, un'eternità per la scuderia più blasonata del Circus. In questo periodo si sono alternate stagioni di alti e bassi, diversi cambi al timone (dai team principal agli stessi presidenti) e vari campioni alla guida, ma il filo conduttore è stato l'assenza del risultato finale. Alcuni anni hanno visto la Ferrari vicina al bersaglio: come dimenticare i mondiali sfumati nel 2010 e 2012 con Alonso, o nel 2017 e 2018 con Vettel, ma il trofeo più ambito è sempre mancato. La stagione 2025, non ancora conclusa, doveva rappresentare un passo avanti nel nuovo corso gestionale - sotto la guida del team principal Frédéric Vasseur - e tecnico, ma finora ha consegnato alla Ferrari soltanto degli exploit. Il crollo di Interlagos, con entrambe le monoposto fuori dai giochi, amplifica il senso di occasione persa e di urgenza di un cambio di rotta, come sottolineato dal presidente.Hamilton nel mirino. Se in casa Ferrari il momento è teso, lo è ancor di più per Lewis Hamilton, protagonista di una gara brasiliana disastrosa. Il sette volte campione del mondo, approdato a Maranello per portare esperienza e mentalità vincente, ha vissuto a Interlagos una giornata nera che ha dato adito alle critiche di Elkann. Tutto è iniziato con una partenza pessima: Hamilton ha avuto un avvio difficile e alla prima curva è rimasto coinvolto in un contatto con Carlos Sainz. Poche tornate dopo, nel tentativo di rimontare, l'inglese si è reso protagonista di un incidente con il rookie argentino Franco Colapinto, tamponando la vettura di quest'ultimo. L'impatto ha causato danni irreparabili alla sua Ferrari, costringendolo poco più avanti al ritiro.  Hamilton a fine corsa ha definito l'esito devastante: difficile dargli torto, considerando che il doppio ritiro, come detto, ha tolto alla Ferrari punti preziosi nella rincorsa alla piazza d'onore nel mondiale. Ma le sue parole amare nel post gara sono suonate quasi come un'ammissione d'impotenza, qualcosa che in Ferrari evidentemente non è stato gradito ai massimi livelli. Leclerc, dal canto suo, è stato eliminato da un crash innescato da Antonelli e Piastri senza colpe dirette, ma il bilancio resta di zero punti. Ecco perché Elkann ha voluto richiamare all'ordine i suoi alfieri: da un campione navigato come Hamilton ci si aspetta la capacità di trascinare la squadra fuori dalle difficoltà, non errori da rookie come quelli visti ieri. Hamilton rimane uno dei piloti più esperti e titolati in griglia, ma dovrà ritrovare lucidità e consistenza se vuole contribuire a rilanciare la Ferrari. Le sue difficoltà di adattamento alla nuova realtà di Maranello sollevano interrogativi: è solo questione di tempo e di feeling con la monoposto, o il sette volte iridato sta pagando il prezzo di un ambiente Ferrari storicamente pressante e imprevedibile? Di sicuro, il presidente Elkann con le sue dichiarazioni gli ha lanciato un segnale forte. Non dimentichiamo, anche se è ancora molto presto per dirlo, che la Rossa ha nel suo vivaio un certo Ollie Bearman che sta crescendo in fretta e scalpita per avere la sua occasione in un top team.  Non è (solo) colpa dei piloti. Da tempo ci si interroga qual è il vero problema della Ferrari: tecnico, logistico, operativo? O un mix delle tre? Domande a cui è veramente difficile dare una risposta. A questo proposito, appena qualche mese fa, Flavio Briatore ha dato una sua interpretazione sostenendo che il problema della Ferrari non è soltanto logistico, bensì politico e sistemico. In un'intervista ha sottolineato che i problemi della Ferrari vanno più in profondità del singolo ingegnere o del pilota e che non basta cambiare un team principal o un reparto tecnico se non si mette in ordine l'architettura decisionale, la coesione interna e le priorità aziendali. Questo punto merita una riflessione: la Ferrari oggi appare come una grande barca che lotta non solo contro i rivali in pista, ma contro se stessa, ossia con meccanismi interni, catene di comando e processi decisionali che forse non sono più in sintonia con la velocità e l'efficacia richieste dalla moderna Formula 1. Quando Briatore parla di questione politica, intende dire che la Ferrari, a differenza di squadre che hanno costruito il proprio successo attorno a un nucleo forte di potere tecnico-sportivo (come Red Bull Racing o Mercedes), pare trovarsi immersa in un ambiente dove le priorità, le risorse e le responsabilità non sono chiare e univoche. Ciò si traduce in una perdita di efficacia: ritardi nelle decisioni chiave, contrasti tra reparti, difficoltà a stabilire una gerarchia tecnica netta, tutti elementi che agiscono come un freno invisibile. Ecco perché richiamare soltanto i piloti racconta solo una parte della storia. Dietro al recente fiasco brasiliano, alla perdita del secondo posto nel Mondiale Costruttori e al digiuno di titoli che si protrae dal 2007, potrebbe esserci appunto un problema di governance: una struttura interna che vive troppo la sua tradizione, la sua aura storica, e non abbastanza la sperimentazione rapida, il cambiamento continuo e la leadership forte e univoca che oggi fanno la differenza.
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