Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di novembre - VIDEO

4 Ruote - Nov 03,2025
Quattroruote di novembre, già disponibile in Digital Edition e in edicola, dedica la copertina alla prova della nuova Audi Q3: la terza serie punta all'eccellenza con comandi inediti - per non staccare mai le mani dal volante - e su un sistema ibrido plug-in che può garantire quasi 100 km di marcia in elettrico.Se poi avete un voucher per l'acquisto di un'elettrica con gliincentivi auto- di cui parla anche l'editoriale di questo mese - e state meditando sul da farsi, vi tornerà utilissimo il maxi confronto tra alcuni dei modelli a batteria più accessibili sul mercato. Non basta?Allora leggete l'allegato gratuito Chiavi in mano, un nuovo progetto con prove, dati,infografiche, analisi di trend e consigli finanziari che aiuta a capire non solo quale auto scegliere, ma anche perché e come farloinmodo consapevole. Audi Q3Generazione numero tre per una delle C-Suv premium più apprezzate del mercato. La nuova Audi Q3 eredita stilemi e contenuti dalle sorelle maggiori, ma introduce pure qualche primizia, come il nuovo bilanciere al volante che rimpiazza i classici devio e la leva del cambio, nonché un comparto digitale più evoluto. Inoltre, riceve in dote un rinnovato schema plug-in ibrido che, rispetto a prima, fa passi avanti su tutti i fronti.Oltre ai benzina mild hybrid e all'inossidabile turbodiesel, la Q3 è proposta con il più potente sistema plug-in del Gruppo: 272 cavalli combinati capaci di generare prestazioni davvero notevoli. Ma più di tutto, grazie al rinnovamento totale della parte ibrida e, soprattutto, a una batteria molto più capiente di prima, ora gli orizzonti in elettrico si ampliano, con una media rilevata di 93 km in modalità elettricaprima che il turbobenzina si riaccenda. Di spessore il confort, come pure l'agilità di marcia; un Esp eccessivamente apprensivo, però, non rende giustizia alle sue doti telaistiche. La prova completa della nuova Audi Q3 è su Quattroruote di novembre 2025 e nell'area in abbonamento QPremium. EMC SeiLa lunghezza, pari a 4,44 metri da un paraurti all'altro, è da C-Suv. Il prezzo di listino (24.800 euro) quello di una Toyota Yaris base: in estrema sintesi, ecco la EMC Sei. Una Sport utility italo-cinese con tanto di serie, che può pure contare sulla doppia alimentazione, sfruttando le notevoli economie d'esercizio che può garantire il Gpl. Non è tutto oro ciò che luccica, però. Un esempio? Essendo prodotta in piccola serie, la Sei non deve sottostare a tutti gli obblighi di sicurezza imposti dall'Unione Europea sulle automobili di nuova immatricolazione: quindi, non c'è nemmeno la frenata automatica d'emergenza.Accettata una notevole rumorosità - non soltanto alle velocità autostradali - e sospensioni sempre piuttosto rigide, la Sei fa tornare il sorriso quando si parla di economia d'esercizio. Ma soltanto a Gpl, perché, marciando a benzina, la EMC alza un bel po' il gomito: in città, per esempio, il Centro Prove ha rilevato una percorrenza pari a soli 10,2 km/litro, mentre se si valuta la media si scende parecchio, fino a quota 8,6 km/l. Sfida tra elettriche economicheGli incentivi per l'acquisto di auto elettriche sono scattati il 22 ottobre e sono finiti nell'arco di un paio di giorni. Se siete in possesso dell'agognato voucher e dovete ancora decidere come spenderlo (la scadenza è il 21 novembre), vi potrebbe tornare utile il confronto tra otto compatte che abbiamo preparato: auto perfette soprattutto per la città, ma che - salvo eccezioni - non se la cavano male neppure in un viaggio. Due hanno un prezzo irresistibile, ovvero la Dacia Spring e la Leapmotor T30. Interessanti anche gli altri modelli freschi di debutto, come la BYD Dolphin Surf, la Fiat Grande Panda, la Hyundai Inster o la Renault 5: di quest'ultima abbiamo provato la versione d'accesso Five. Completano il gruppo la sempre piacente Fiat 500e e la gettonatissima Citroën ë-C3.  Qual è la migliore? La risposta a questa domanda dipende dalle esigenze di ciascuno. Per esempio, in termini di abitabilità si è distinta la compatta Hyundai Inster, mentre quanto a capacità di carico sono Citroën ë-C3 e Fiat Grande Panda a spiccare. Fra le pagine del nostro maxitest trovate tutte le misurazioni del nostro Centro Prove. Per un confronto a 360 gradi non mancano i rilevamenti di prestazioni, consumi, autonomie, confort e sicurezza, oltre all'analisi della dotazione e dei sistemi multimediali. Dulcis in fundo, una panoramica sulle promozioni per capire qual è l'elettrica compatta che non potete farvi scappare. Kia SportageSquadra che vince non si cambia. Così, la Kia Sportage si presenta all'immancabile restyling di metà carriera con limitate modifiche estetiche, sia dentro, sia fuori. La sostanza non cambia, tuttavia ci sono aree in cui abbiamo riscontrato dei miglioramenti rispetto alla gamma uscente. Per esempio, l'efficienza del rinnovato powertrain full hybrid. La sfida è doppia, perché abbiamo messo a confronto la Suv coreana con sé stessa: motore 1.6 CRDi turbodiesel, adatto a chi percorre parecchi chilometri in autostrada, e appunto la rinnovata ibrida full, che a dispetto della maggior potenza è riuscita a migliorare dei consumi che prima erano soltanto discreti, specie in città.  (Ri)viste da vicino: Suzuki VitaraRispetto alle tante Suv che puntano su grandi schermi dell'infotainment da cui gestire mille funzioni, cruscotti digitali dall'effetto wow e luci d'ambiente multicolore, la Suzuki Vitara si distingue per un'attenzione maniacale alla praticità: abitacolo spazioso, comandi grandi e semplici da azionare, buona visibilità dagli ampi finestri. Insomma, un'auto con cui è facile prendere confidenza. Sul mercato dal 2015, negli anni non ha cambiato questa formula, pur evolvendosi nella meccanica e, soprattutto, in fatto di sicurezza. Altro aspetto che la contraddistingue è la disponibilità della versione 4x4, che non mancherà neppure nella nuova 1.4 mild hybrid da 110 CV. Quest'ultima è in arrivo a inizio 2026, mentre sono ancora ordinabili la più potente ibrida leggera da 129 CV e la full hybrid da 114. Anch'esse, ovviamente, a trazione anteriore o integrale. Alla prova della Suv giapponese, proprio nella versione mild hybrid da 129 cavalli, abbiamo dedicato la rubrica (Ri)viste da vicino. Oltre a passare in rassegna i (buoni) consumi reali e le prestazioni rilevate dal nostro Centro Prove in questo servizio vi diciamo quali sono i costi di gestione (fra carburante, tagliandi, assicurazione e bollo) e quanto si svaluta negli anni. Infine, abbiamo dato i voti alla facilità d'accesso ai vari componenti per le piccole manutenzioni fai-da-te. Passato prossimo: Mazda 6e vs Xedos 6Una, la Xedos 6, era la portabandiera di un modo tutto particolare di costruire un'auto che, all'epoca, poteva essere solo giapponese. L'altra, la Mazda 6e, rappresenta la parte più nobile (e adattata agli standard europei) della Changan EZ-6, dedicata esclusivamente al mercato cinese. Perché, per rendere efficiente al massimo la delicata "operazione elettrica", la Mazda si è avvalsa proprio della collaborazione della Changan, marchio con il quale Hiroshima ha una partnership molto bene avviata, da oltre un decennio, nel Paese della Grande Muraglia. A separarle ci sono 32 anni, in mezzo ai quali il mondo dell'auto ha virato molto verso l'elettrico. Ma la Mazda, da sempre, gioca la carta dell'originalità: 2.0 V6 aspirato per la Xedos, multimedialità spinta (e tanta tecnologia) per la 6e.In questo Passato Prossimo riannodiamo i fili della storia Mazda cercando le analogie fra mondo termico ed elettrico, visti entrambi dagli occhi (anzi, dai fari) di due berline orientali. Ciascuna nata con l'esatta convinzione di puntare tutto (o quasi) sull'originalità, dalla tecnica alla tecnologia, per finire con l'efficienza. Ecco: in quest'ambito, fra elettrico e termico (stagionato), non c'è proprio partita.  Storie: Dacia BigsterUn weekend fuori porta, sulle Alpi lombarde, tra accenni di neve e mucche ancora al pascolo. Bel programma, ma quanto mi costa? La risposta è semplice: dipende dall'auto. E nel caso della Dacia Bigster a Gpl, beh, il prezzo di questa gita è alla portata di tutti. Partendo dalla redazione di Quattroruote, a Rozzano, siamo andati fino a Montespluga (SO), un piccolo paesino di confine vicino a Madesimo, nella Valchiavenna. Poco meno di 200 chilometri, ai quali abbiamo aggiunto una breve deviazione fino a Lodi, per recuperare il fotografo che ci ha seguito in questo viaggio. In totale abbiamo percorso 447 km, con un dislivello di 1.814 metri, consumando... scopritelo nel nostro servizio.Proposta con prezzi a partire da 24.800 euro, la Dacia Bigster a Gpl è mossa da un tre cilindri turbobenzina di 1.2 litri in grado di erogare 140 cavalli e 230 Nm di coppia. A questo propulsore si abbina un impianto bifuel a Gpl installato direttamente in fabbrica: ciò consente una migliore integrazione del sistema, con la possibilità di visualizzare direttamente sul quadro strumenti sia la quantità di gas ancora disponibile nel serbatoio toroidale posteriore da 50 litri, sia l'autonomia residua con entrambe le alimentazioni. Una bella comodità. Primo contattoQuesto mese testiamo la seconda serie della Citroën C5 Aircross nella versione plug-in, che promette fino a 100 chilometri di percorrenza in elettrico; la Nissan Micra, giunta alla generazione numero sei senza pistoni; e l'Alfa Romeo Tonale, rivista sia fuori (le carreggiate si sono allargate), sia dentro e dotata di un ibrido ricaricabile che guadagna fluidità. Anteprime e AutonotizieDopo il lancio della iX3, la BMW si prepara ad ampliare la gamma Neue Klasse con un iconico modello a ruote basse, la Serie 3. Che nella sua veste a batteria rispolvererà il nome i3 e si andrà a confrontare con la nuova Mercedes-Benz Classe C elettrica. Le trovate entrambe, con i relativi rendering, nelle pagine delle nostre Anteprime, seguite da un altro modello che trae le proprie origini nel passato: la Mitsubishi Pajero, che tornerà in vita con una forma tutta nuova.Non manca un approfondimento tecnico su una delle auto più attese degli ultimi anni, la Ferrari Elettrica, seguito da un servizio su un marchio che ha appena iniziato a fare capolino in Italia, la Geely. Senza dimenticare le pagine dedicate alla fuoristrada EMC 212 e alle automobili più veloci di sempre. Nella sezione Storie, invece, abbiamo un ospite speciale: il content creator cinese Kainian Liu, che ha portato in esclusiva a Vairano una delle auto più chiacchierate del momento, la Xiaomi SU7 Ultra, a caccia di record sulla nostra pista. Ce l'avrà fatta con in suoi 1.548 cavalli (e due differenti treni di gomme)? Attualità e InchiesteLa sezione Attualità/Inchieste apre con un piccolo spettro che si aggira per l'Europa, quello delle E-Car. Automobili piccole e a buon mercato vagheggiate da Ursula Von der Leyen, sembrano pronte al debutto ma, come per le kei car giapponesi a cui si ispirano, Bruxelles deve fissare regole che abbiano un senso. A seguire un reportage su Milano-Cortina: abbiamo percorso in auto l'itinerario che in febbraio e marzo sarà coperto da gran parte dei 3.500 atleti e degli 1,2 milioni di spettatori previsti per olimpiadi e paralimpiadi e tra lavori in corso, code e una pesante assenza di colonnine di ricarica, abbiamo scoperto che c'è ancora molto da fare. Ecco poi Michael Leiters, per otto anni direttore tecnico della Ferrari che sostituisce Oliver Blume al vertice di Porsche, le difficoltà che affronteranno i marchi auto per rimanere nella classifica dei più prestigiosi al mondo e la rinascita di Spyker, più volte morta, risorta e ora di nuovo in attività.  Il traffico a Milano? Come 40 anni faUn servizio nato sulle pagine locali dell'inserto Milano: siamo su Quattroruote di dicembre del 1986, con due squadre di collaudatori inviati a cronometrare i tempi di percorrenza su due anelli circolari del capoluogo lombardo: la circonvallazione esterna, che passa da piazzale Lodi, piazzale Loreto, piazzale Lotto, piazza Napoli, e la cosiddetta Cerchia dei Bastioni, che corre lungo le ormai scomparse Mura spagnole. E se li ripercorressimo oggi? Quanto sarebbero cambiate le cose? Quanto ci metteremmo? Di più o di meno?Detto, fatto: nell'articolo Nulla di nuovo in città, due equipaggi, che si sono mossi in contemporanea nelle due direzioni di marcia, hanno seguito, nelle medesime fasce orarie, le orme - anzi l'impronta del battistrada - delle squadre di allora. Risultato? Non ve lo anticipiamo, ma possiamo dire che alla fine, pur di fronte di una rete di mezzi pubblici enormemente potenziata, ci siamo trovati alle prese più o meno con le stesse situazioni di quarant'anni fa. Scoprite tutti i numeri di questo test, e le variabili che congiurano contro un sostanziale miglioramento della viabilità a Milano (ma il discorso, con le dovute differenze, si può estendere pure altri altri grandi centri urbani). Chiavi in mano, il dossier per scegliere la prima elettricaInsieme al numero di novembre, in edicola trovate anche Chiavi in mano, un allegato gratuito di 64 pagine pensato per aiutare chi è alle prese con l'acquisto della sua prima auto elettrica. Un tema di straordinaria attualità, visti gli incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche ancora in corso. Chi possiede un voucher deve abbinarlo a un contratto d'acquisto entro il 21 novembre e il dossier Chiavi in mano è lo strumento perfetto per decidere: ci sono consigli pratici per gestire al meglio un'elettrica, una guida dettagliata per chi parte da zero e, soprattutto, 30 schede dedicate ad altrettanti modelli, scelti tra quelli più diffusi e, ovviamente, incentivati. Chiavi in mano offre anche dati, infografiche, analisi di trend e consigli finanziari, aiutando a capire non solo quale auto scegliere, ma anche perché e come farlo in modo consapevole. In più, c'è una prova della Leapmotor B10, la C-Suv elettrica più conveniente attualmente disponibile sul mercato. N.B.: l'allegato Chiavi in mano è proposto anche in Digital Edition, in coda al giornale e inserito all'interno della voce Arretrati/Allegati. Come richiedere allegati e dossierChi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).
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L'editoriale di novembre - Tentazioni elettriche

4 Ruote - Nov 03,2025
C'è stato un tempo, non troppo lontano, in cui in Sardegna si immatricolavano Fiat Panda a metano. Era il 2009, l'anno dei maxi incentivi ecologici. Bastava scegliere un'auto "green" per ottenere fino a 5 mila euro di sconto, e la Panda Natural Power diventò improvvisamente l'oggetto dei desideri per 117 automobilisti sardi. Peccato che nessuno potesse rifornirla, perché sull'isola non esistevano distributori di metano. una storia che fa sorridere, ma racconta molto di noi. Non solo degli italiani, ma di tutti gli esseri umani di fronte allatentazione della convenienza: quella scossa emotiva che ci attraversa quando sentiamo di poter ottenere un vantaggio immediato, anche se non abbiamo davvero valutato l'utilità o la compatibilità di quel prodotto con le nostre esigenze.Con i nuovi maxi incentivi all'auto elettrica, scattati lo scorso 22 ottobre con un boom di prenotazioni oltre 40 mila voucher nelle prime ore ricordare quell'aneddoto è importante. Oggi come allora, anzi più di allora, la logica della convenienza immediata, che consente a chi risponde ai requisiti di portarsi a casa un'auto nuova a prezzi incredibili, persino sotto i 5 mila euro, potrebbe aver indotto più di qualcuno a scegliere un'elettrica "senza pensieri", perché "tanto è regalata". Ma l'auto elettrica, e più in generale la transizione, sono una cosa seria. E richiedono consapevolezza. vero: in Italia siamo ancora molto indietro sull'elettrico, per tante ragioni pratiche prezzi, costi dell'energia, infrastruttura di ricarica accompagnate da una buona dose di pregiudizi. C'è un clima di sfiducia nei confronti di questa tecnologia, ma proprio per questo la soluzione non può essere unastrategia della tentazione, fatta di super incentivi e promozioni senza precedenti. Quando siamo tentati, la logica passa in secondo piano: si fanno acquisti sbagliati, con il rischio di restare delusi, e la delusione finisce per alimentare la sfiducia di cui sopra. Una spirale che non fa bene a nessuno. Da qui un doppio invito. A chi le auto le sta vendendo: non promuovete solo il prezzo, ma anche la cultura dell'acquisto consapevole, scoraggiando con trasparenza chi non è ancora pronto per questa soluzione di mobilità. E a chi le auto le sta comprando, magari con in mano un voucher da convertire entro trenta giorni: non fatevi accecare dal fattore prezzo, ma prendetevi il tempo per informarvi, capire limiti, vincoli e opportunità di un nuovo modo di intendere la mobilità.ComeQuattroruotefaremo la nostra parte: offrendo informazione fondata su fatti, dati e consigli pratici per aiutare ciascuno a scegliere l'automobile che fa davvero al caso suo. Siamo certi che questo è il momento giusto per comprare un'elettrica. Ma anche il momento sbagliato per comprarla solo perché costa poco.L'editoriale è stato pubblicato su Quattroruote di novembre 2025 
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Su 4R di novembre - Il traffico di Milano? quello (lento) di 40 anni fa

4 Ruote - Nov 03,2025
Un servizio nato sulle pagine locali dell'inserto Milano: siamo su Quattroruote di dicembre del 1986, con due squadre di collaudatori inviati a cronometrare i tempi di percorrenza su due anelli circolari del capoluogo lombardo: la circonvallazione esterna, che passa da piazzale Lodi, piazzale Loreto, piazzale Lotto, piazza Napoli, e la cosiddetta Cerchia dei Bastioni, che corre lungo le ormai scomparse Mura spagnole. E se li ripercorressimo oggi? Quanto sarebbero cambiate le cose? Quanto ci metteremmo? Di più o di meno?Detto, fatto: nell'articolo Nulla di nuovo in città, due equipaggi, che si sono mossi in contemporanea nelle due direzioni di marcia, hanno seguito, nelle medesime fasce orarie, le orme - anzi l'impronta del battistrada - delle squadre di allora. Risultato? Non ve lo anticipiamo, ma possiamo dire che alla fine, pur di fronte di una rete di mezzi pubblici enormemente potenziata, ci siamo trovati alle prese più o meno con le stesse situazioni di quarant'anni fa. Scopri tutti i numeri di questo test, e le variabili che congiurano contro un sostanziale miglioramento della viabilità a Milano (ma il discorso, con le dovute differenze, si può estendere pure altri altri grandi centri urbani), su Quattroruote di novembre 2025.
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Su 4R di novembre - In montagna con la Dacia Bigster Gpl: quanto consuma?

4 Ruote - Nov 03,2025
Un weekend fuori porta, sulle Alpi lombarde, tra accenni di neve e mucche ancora al pascolo. Bel programma, ma quanto mi costa? La risposta è semplice: dipende dall'auto. E nel caso della Dacia Bigster a Gpl, beh, il prezzo di questa gita è alla portata di tutti. Partendo dalla redazione di Quattroruote, a Rozzano, siamo andati fino a Montespluga (SO), un piccolo paesino di confine vicino a Madesimo, nella Valchiavenna. Poco meno di 200 chilometri, ai quali abbiamo aggiunto una breve deviazione fino a Lodi, per recuperare il fotografo che ci ha seguito in questo viaggio. In totale abbiamo percorso 447 km, con un dislivello di 1.814 metri, consumando... Per scoprirlo, potete leggere le pagine di questo test specialesu Quattroruote di novembre. Proposta con prezzi a partire da 24.800 euro, la Dacia Bigster a Gpl è mossa da un tre cilindri turbobenzina di 1.2 litri in grado di erogare 140 cavalli e 230 Nm di coppia. A questo propulsore si abbina un impianto bifuel a Gpl installato direttamente in fabbrica: ciò consente una migliore integrazione del sistema, con la possibilità di visualizzare direttamente sul quadro strumenti sia la quantità di gas ancora disponibile nel serbatoio toroidale posteriore da 50 litri, sia l'autonomia residua con entrambe le alimentazioni. Una bella comodità.
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Con 4R di novembre - "Chiavi in mano", la guida per scegliere la prima auto elettrica (anche con gli incentivi)

4 Ruote - Nov 03,2025
Insieme al numero di novembre di Quattroruote, in edicola trovate anche Chiavi in mano, un allegato gratuito di 64 pagine pensato per aiutare chi è alle prese con l'acquisto della sua prima auto elettrica. Un tema di straordinaria attualità, visti gli incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche ancora in corso.  Chi possiede un voucher deve abbinarlo a un contratto d'acquisto entro il 21 novembre e il dossier Chiavi in mano è lo strumento perfetto per decidere: ci sono consigli pratici per gestire al meglio un'elettrica, una guida dettagliata per chi parte da zero e, soprattutto, 30 schede dedicate ad altrettanti modelli, scelti tra quelli più diffusi e, ovviamente, incentivati. Il nuovo allegato offre anche dati, infografiche, analisi di trend e consigli finanziari, aiutando a capire non solo quale auto scegliere, ma anche perché e come farlo in modo consapevole. In più, c'è una prova della Leapmotor B10, la C-Suv elettrica più conveniente attualmente disponibile sul mercato. N.B.: l'allegato Chiavi in mano è proposto anche in Digital Edition, in coda al giornale e inserito all'interno della voce Arretrati/Allegati.
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Semiconduttori - Chip Nexperia, le consegne delle auto ai clienti rischiano di slittare?

4 Ruote - Nov 03,2025
Crisi dei chip Nexperia, a che punto siamo? Le consegne delle auto ai clienti finali rischiano di slittare, come già verificatosi con un problema analogo nel 2020? Occorre distinguere fra i fatti già accaduti e gli scenari possibili, che vede per protagonisti Usa e Cina. Peraltro, la situazione resta complessa e delicata per la sfrenata competizione fra le due superpotenze per la supremazia in svariati settori (difesa, commercio, tecnologia) che coinvolge fra l'altro intelligenza artificiale, dazi, terre rare, soia e fentanyl. E, appunto, i famigerati semiconduttori.Cosa è successoAl centro della crisi c'è la Nexperia, fornitore olandese di chip discreti per auto, componenti essenziali per le funzioni basilari delle vetture (accensione, centraline, batteria e fari). Fino al 29 settembre 2025, l'azienda era di proprietà della cinese Wingtech Technology, ma il 30 settembre il governo dei Paesi Bassi ha assunto il controllo temporaneo della Nexperia, rimuovendo il Ceo orientale, agendo in linea con la strategia Usa di limitare l'accesso del Dragone a tecnologie sensibili.Come ritorsione, dal 4 ottobre 2025 la Cina non invia più i chip alla Nexperia. Che ha smesso di spedire i microprocessori ai fornitori, i quali possono alimentare le Case auto. Di qui gli annunci di imminenti stop della produzione delle vetture da parte dell'Associazione dei costruttori europei e delle stesse aziende. In replica alla risposta di Pechino, la Nexperia ha sospeso la spedizione in Cina dei wafer: componenti su cui vengono realizzati i circuiti integrati, ossia i chip, incapsulati in patria dalla Wingtech Technology. La mossa è anche la conseguenza del fatto che nei Paesi Bassi i cinesi non rispettano i termini di pagamento contrattuali concordati. Il "disgelo" tra Cina e UsaUn primo tentativo di disgelo fra il presidente cinese Xi Jinping e la sua controparte statunitense Donald Trump è stato messo in atto dopo l'incontro del 30 ottobre in Corea del Sud.  - La Cina valuta l'esenzione dal divieto di esportazione per alcuni ordini Nexperia: un minimo allentamento della stretta per dare ossigeno alle Case. Per mantenere la stabilità delle catene di approvvigionamento internazionali, il ministero del Commercio valuterà attentamente la situazione reale delle aziende e concederà esenzioni alle esportazioni che soddisfano i criteri. Quali requisiti, ancora non si sa.- Qui Washington. Va premesso che in passato gli Stati Uniti hanno creato una lista nera (la Entity List) di aziende straniere ritenute coinvolte in attività contrarie alla sicurezza nazionale o agli interessi di politica estera degli Usa: la Wingtech è nell'elenco. Significa che le imprese statunitensi non possono trasferire tecnologie a quella società senza l'autorizzazione del governo. Dopo l'incontro Trump-Xi Jinping, gli States considerano di mettere in standby la norma. Cosa può succedere ai clienti immaginabile che i costruttori stoppino la spedizione degli esemplari alle concessionarie. Si giunge all'ultimo anello della catena, ossia i clienti che hanno già ordinato le macchine: consumatori privati, aziende e società di noleggio. Potrebbero essere costretti a lunghe attese, superiori al preventivato, prima di disporre dei mezzi. Esiste anche la possibilità che, venendo a mancare l'offerta del nuovo, la domanda dell'usato salga, e che i prezzi delle vetture di seconda mano schizzino alle stelle. Le analogie con la crisi dei chip del 2020L'attuale situazione ricorda in parte la crisi dei semiconduttori avanzati (necessari per le funzionalità elettroniche del veicolo) che nel 2020 costrinse le aziende automobilistiche a interrompere la produzione. Se attualmente l'origine del problema è di natura geopolitica, all'epoca le cose andarono diversamente: il lockdown fece esplodere la richiesta di computer, tablet e console, paralizzando le vendite di auto, così che fornitori di chip (perlopiù a Taiwan) assegnarono la capacità produttiva a big tech. Quando l'industria automobilistica riaprì gli ordini, non disponeva dei microprocessori. Con attese bibliche per i clienti finali delle concessionarie.
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In arrivo - Le auto al debutto da novembre 2025 ad aprile 2026

4 Ruote - Nov 01,2025
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova. NovembreTra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Nissan Micra, che rinasce sulla piattaforma AmpR Small della Renault e che condividerà molte delle soluzioni adottate dalla R5. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Volvo ES90, la nuova ammiraglia elettrica del marchio svedese. Spazio anche alle cinesi, con la Omoda 7 che farà il suo debutto sul nostro mercato. DicembreTra le novità attese al varco, spiccano due italiane di peso, come l'Alfa Romeo Tonale restyling e la Fiat 500 ibrida, ma sono da segnalare anche i lanci dell'Audi Q3 Sportback e della Ferrari 296 Speciale, che alza l'asticella delle prestazioni rispetto alla GTB. Occhio anche alla Mazda CX-5, che arriva alla terza generazione con l'obiettivo di confermarsi un riferimento nella gamma del marchio giapponese. Gennaio 2026Le novità principali del periodo vanno dal lancio commerciale della Ferrari Amalfi a quello della nuova serie della Volkswagen T-Roc. Da non trascurare pure la coppia di giapponesi Suzuki e Vitara - Toyota Aygo X, né il lancio delle varianti termiche della Mercedes CLA, che terranno a battesimo un nuovo 1.5 turbobenzina mild hybrid a 48 volt. Febbraio 2026Da tenere d'occhio il lancio commerciale dell'Audi RS 5 Avant, che succederà all'omologa RS 4 portando al debutto un nuovo powertrain plug-in. Spazio anche alla Range Rover elettrica, modello a batteria che va a occupare il vertice della gamma del marchio britannico, e a un vero e proprio peso massimo del mercato: la Renault Clio, che arriva alla sesta serie. Riflettori puntati, infine, su una grande novità elettrica: la Mercedes GLC, che ricuce lo strappo tra modelli a batteria e termici nella gamma del costruttore di Stoccarda. Marzo 2026Con l'arrivo della primavera sui blocchi di partenza troveremo parecchie novità di peso. Occhi puntati, in particolare, sulla Alpine A390 e su un'altra Suv elettrica dall'importanza strategica, la BMW iX3. E sempre in tema di sport utility, da segnare in agenda il lancio della nuova Porsche Cayenne, anche lei tutta elettrica, e della nuova Toyota Rav4, che al contrario rimarrà fedele agli ibridi. Aprile 2026Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della ID. Polo, che cambia il paradigma delle elettriche Volkswagen rendendole più simili nel design ai modelli termici. Fari puntati anche sulla Renault Twingo, che concretizzerà la promessa di un'elettrica da meno di 20 mila euro. E a proposito di piccole a batteria, nello stesso periodo arriverà anche la Hyundai Ioniq 3.
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Tesla - Model Y Standard, come va la versione "economica" - VIDEO

4 Ruote - Nov 01,2025
Le auto di oggi sono troppo costose e piene di accessori inutili: un'opinione che leggiamo spesso nei commenti. Quasi a voler rispondere a questa osservazione, ma anche per agganciarsi ai nuovi incentivi statali con un modello che rientrasse tra quelli ammessi, la Tesla ha presentato la versione Standard della sua Model Y, che parte da 39.990 euro, 6.000 euro in meno rispetto al precedente modello d'attacco. In base al proprio Isee, la Suv elettrica della Casa americana può essere acquistata a 28.990 (incentivo di 11.000 euro, Isee inferiore a 30 mila euro) oppure a 30.990 euro (incentivo di 9.000 euro, Isee sotto i 40 mila euro). Al momento non sono previsti extra sconti da parte della Tesla. Cosa manca nella Model Y StandardSulla nuova Tesla Model Y Standard spariscono le barre luminose, sia all'anteriore che al posteriore, così come l'illuminazione ambientale esterna. Niente più tetto panoramico, vetri doppi e schermo touch per la fila posteriore; i sedili sono ora in pelle sintetica e tessuto e perdono la ventilazione (ma all'anteriore restano riscaldati, come pure il volante) e persino la console centrale è semplificata e in materiali meno pregiati. Il taglio dei costi coinvolge anche alcuni elementi più funzionali: i cerchi sono più piccoli (da 18) e dotati di una nuova copertura, gli ammortizzatori sono a smorzamento passivo (quelli a controllo di frequenza sono riservati agli allestimenti Premium) e calano le prestazioni, con uno 0-100 coperto in 7,2 secondi. Aumenta l'efficienzaLa buona notizia è che la batteria non è stata toccata e anzi: i nuovi cerchi e il taglio di potenza permettono alla Standard di essere particolarmente efficiente. Anzi, secondo la Tesla, la Model Y "economica" è la più efficiente di sempre, con un consumo di 13,1 kWh/100km nel ciclo Wltp, che porta l'autonomia a 534 km (la Premium RWD, già Long Range, arriva a 622). E in effetti, nel test drive su strade extraurbane attorno alla Gigafactory berlinese, il computer di bordo ha segnato circa 15 kWh/100km: un ottimo valore, considerando le condizioni della prova.  La guida è sempre raffinataPiù in generale, una volta al volante non si percepiscono grosse mancanze, anzi. Se anziché fare il confronto con l'allestimento Premium si valuta l'auto in sé, l'esperienza di guida resta di alto livello sotto tutti i punti di vista, dal confort alle prestazioni. Le dotazioni presenti, peraltro, sono perfettamente allineate (se non già superiori) a ciò che offre oggi il mercato a parità di prezzo. Che questa Model Y Standard possa essere l'arma definitiva per risollevare i dati di vendita del marchio? Per saperne di più, qui sopra c'è il video del nostro test.
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Auto elettriche - Tesla Model Y Standard con bonus auto elettrica 2025: quanto costa, pregi e difetti

4 Ruote - Ott 31,2025
Se siete in possesso di un voucher per gli incentivi auto elettriche e nonostante i disservizi della piattaforma siete determinati ad acquistare un modello capace di rispondere alle esigenze di una famiglia, con tanto spazio a bordo e una buona autonomia, la nuova Tesla Model Y Standard, inserita a listino qualche settimana fa, potrebbe essere uno dei modelli da considerare. La Casa americana non ha previsto promozioni specifiche: il listino parte da 39.990 euro, e in base al proprio indicatore Isee può scendere fino a 28.990 euro. Com'è fattaLa Tesla Model Y Standard è una grande Suv lunga 4,79 metri e con un passo di 2,89 metri. Ottima l'abitabilità e la capacità di carico: sono più di 500 i litri misurati dal Centro Prove, a cui si aggiunge anche il grande frunk anteriore. Rispetto agli altri modelli (che adesso si chiamano Premium), la Model Y Standard perde qualcosa nella dotazione: niente strisce a Led davanti e dietro, cerchi da 18, abitacolo più essenziale con sedili in tessuto e dal disegno meno avvolgente, niente schermo per le sedute posteriori. Come sugli altri modelli, le funzioni dell'auto sono gestite dal grande display centrale dell'infotainment. Motore e autonomiaLa Tesla Model Y Standard accelera da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi, fino a raggiungere la velocità massima di 201 km/h. L'autonomia dichiarata è di 534 km, con un consumo di 13,1 kWh/100 km: secondo la Casa si tratta della Model Y più efficiente di sempre, anche se non è quella che va più lontano (la Premium RWD arriva a 622). Al netto di prestazioni leggermente inferiori rispetto alle versioni Premium, l'esperienza di guida non cambia molto: nel complesso, la nuova Model Y segna passi avanti in termini di confort e vanta un'ottima agilità. L'unico comparto dove la Model Y difetta un po' è la frenata, con spazi d'arresto lunghi sui fondi ad aderenza differenziata. Di serie la guida assistita di Livello 2, che la Tesla chiama Autopilot. Pregi e difettiNei nostri test di stabilità la Model Y Premium si è comportata bene: limiti di tenuta elevati e comportamento omogeneoCome tutte le Tesla, anche sulla Model Y bisogna prendere confidenza con l'assenza - quasi totale - di comandi fisici  Quanto costa (con e senza incentivi)La Model Y Standard è l'unico modello della Suv americana ad accedere agli incentivi statali, il cui contributo può essere di 11.000 euro per chi ha un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, o di 9.000 euro per chi ha un Isee compreso tra 30 e 40 mila euro.Prezzo di listino: 39.900 euroPrezzo con incentivo di 9.000 euro: 30.900 euroPrezzo con incentivo di 11.000 euro: 28.900 euro Quanto costa fare 100 kmLa Tesla Model Y Standard passerà presto per il nostro Centro Prove. Intanto, potete farvi un'idea dei costi di rifornimento della Model Y prendendo a riferimento la Premium, per cui abbiamo registrato un consumo reale di 16,1 kWh/100 km. Sulla base di questo dato, ecco quanto costa ricaricare 100 km di autonomia sulla Tesla Model Y, considerando la media dei prezzi di mercato:Ricarica domestica a 0,23 euro/kWh: 3,70 euroRicarica AC (lenta) a 0,68 euro/kWh: 10,95 euroRicarica CC (rapida) a 0,84 euro/kWh: 13,52 euroRicarica HPC (ultra-rapida) a 0,93 euro/kWh: 14,97 euroNota: con gli abbonamenti offerti dai diversi gestori (che si attivano a fronte di un canone mensile, variabile da operatore a operatore), la tariffa può scendere anche del 30% rispetto a quella senza abbonamento. Le altre Bev con gli incentiviQuesta guida fa parte di uno speciale dedicato ad alcuni modelli di auto elettriche, tra i più convenienti, cercati o accessibili con gli incentivi statali e le promo extra messe a disposizione delle Case automobilistiche. Finora, abbiamo pubblicato anche:BYD Dolphin SurfCitroën ëC3Dacia SpringFiat 500eFiat Grande PandaLeapmotor T03
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Semiconduttori - Crisi dei chip Nexperia, quando finiranno le scorte delle Case auto?

4 Ruote - Ott 31,2025
C'è un interrogativo che allarma il settore automotive europeo: con la crisi dei chip Nexperia, quando scatteranno davvero i primi blocchi della produzione? L'Associazione dei costruttori europei, l'Acea ha fornito una stima, parlando di stop imminente. Ma ora il gruppo Volkswagen è il primo a sbilanciarsi con un'indicazione precisa: le scorte di microprocessori basteranno per una settimana. Tradotto: giovedì 6 novembre le linee potrebbero fermarsi. Tira una brutta aria e infatti il Ceo di Stellantis, Antonio Filosa, ha annunciato la creazione di una war room dedicata al problema, una specie di sala di guerra dove gli uomini del colosso euroamericano sceglieranno la strategia migliore per resistere alla carenza di semiconduttori. Perché mancano i chipLa "crisi Nexperia" è ormai nota a chiunque: nasce da uno scontro di natura geopolitica tra Paesi Bassi e Cina, legato alla sicurezza economica. Nexperia è un fornitore olandese di semiconduttori essenziali per i sensori e le centraline delle auto: fino al 29 settembre 2025, Nexperia era controllata dalla cinese Wingtech Technology. Il governo dei Paesi Bassi, agendo in linea con la strategia Usa (o meglio con le pressioni di Trump) di limitare l'accesso del Dragone a tecnologie sensibili, ha assunto il controllo temporaneo di Nexperia il 30 settembre 2025, rimuovendo il Ceo orientale. La Cina ha reagito imponendo un blocco alle esportazioni di chip Nexperia prodotti e confezionati negli stabilimenti del Celeste Impero: addio al flusso di componenti verso Europa e Stati Uniti e rischio di paralisi della produzione. Ed eccoci alla previsione Acea e ai guai per le Case. Volkswagen e le scorte per una settimanaIl responsabile finanziario del gruppo Volkswagen Arno Antlitz, è stato chiaro: Monitoriamo la situazione giorno per giorno e settimana per settimana. Abbiamo scorte fino al termine della prossima settimana. A quanto si apprende, il 29 ottobre la società ha sospeso la produzione della Golf nel sito di Wolfsburg a causa della carenza di chip. L'alt potrebbe essere esteso a tre modelli che escono da quella fabbrica, ossia Tiguan, Touran e Tayron. L'azienda non ha specificato per quanto tempo la produzione potrebbe essere interrotta. Sostituire Nexperia? Un'impresaTutti i gruppi automobilistici stanno cercando la soluzione più rapida, cioè rifornirsi da qualcuno che non sia Nexperia. Ma occorre trovare l'accordo, dare il via alle commesse, omologare i chip. Una risposta immediata, pertanto, non esiste. Inoltre, il nuovo eventuale fornitore avrebbe un notevole potere contrattuale in questo preciso istante, potendo strappare condizioni economiche super favorevoli. L'auspicio è che le prove di disgelo Usa-Cina, dopo l'incontro Trump-Xi Jinping, siano un primo passo verso una ripresa della spedizione dei microprocessori dal Paese della Grande Muraglia verso l'Europa. Antlitz di Volkswagen è esplicito: Molte delle attuali restrizioni commerciali si basano sulla relazione tra Stati Uniti e Cina. Questa non è una carenza di approvvigionamento fisica, ma basata su decisioni politiche. solo politica. Ed è così che deve anche essere risolta. Spero davvero che le parti si siedano insieme e trovino soluzioni per il mercato europeo e per l'industria mondiale. Per ora, resta una certezza: dopo la crisi dei chip 2020-2023 e la carenza di terre rare, il Vecchio Continente dimostra la propria vulnerabilità strategica. L'emergenza nel resto del mondoE gli altri? Il Ceo della Toyota, Koji Sato, dice che l'azienda non affronta un'immediata carenza di chip, anche se il costruttore giapponese sta monitorando attentamente le conseguenze per la produzione: Penso che ci sia qualche rischio, ma non è che affronteremo carenze domani, ha detto Sato in occasione del Japan Mobility Show. La Nissan afferma di avere abbastanza chip al momento per resistere grosso modo fino alla prima settimana di novembre senza interruzioni. Da parte sua, la Honda ha ridotto la produzione in Nord America a causa della carenza di chip, mentre BMW e Mercedes-Benz sono al lavoro per trovare altri fornitori. In quanto a Ford e General Motors, si stanno preparando a possibili interruzioni nella fabbricazione di veicoli. Infine, secondo fonti governative, alcuni produttori in Brasile potrebbero interrompere le operazioni entro tre settimane.
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Mercedes Corporate & Fleets - Novità per gamma, squadra e servizi

4 Ruote - Ott 31,2025
La costituzione di un ecosistema interno a Mercedes-Benz Italia dedicato alla gestione e agevolazione del percorso degli ordini destinati alle flotte aziendali, anche quando mediati dalle società di noleggio a lungo termine, sta confermando la propria validità. Ne sono convinti i responsabili del settore, a partire da Marco Terrusi, direttore vendite della filiale nazionale della Casa tedesca, che nel corso della presentazione della nuova Classe CLA ai fleet manager ha dato voce anche ai dirigenti dei principali marchi della locazione, tutti complessivamente soddisfatti dei risultati dell'organizzazione introdotta all'inizio del 2024. La struttura evolverà ancora, ma intanto l'organigramma delle attività Corporate & Fleet Sales va incontro a un importante avvicendamento: dal primo dicembre prossimo, Christian Catini, capo della struttura, passa alla responsabilità della rete retail e lascerà il posto a Giuseppe Vario, che negli ultimi cinque anni ha guidato il settore usato. In attesa del passaggio di testimone effettivo, Catini ha condiviso alcune riflessioni sulle prospettive del marchio e del settore, anche in considerazione dei nuovi equilibri che i contenuti della CLA, specie nella versione elettrica, introducono in un mercato, quello delle flotte, finora decisamente orientato verso altre tipologie. L'obiettivo, sostiene, è sicuramente ampliare la platea di utenti dell'elettrico, ma intendiamo farlo nel modo giusto, con una vettura che sappia incontrare i requisiti di un vasto numero di car list in tema di consumi, autonomia, prezzo. E anche se la clientela aziendale privilegia le Suv, un'auto con un design così sportiveggiante nella fascia poco sotto i 40 mila euro Iva esclusa (per la CLA 200 Business Extra con batteria da 58 kWh) vedrà sicuramente i dirigenti come primi destinatari, ma ha il potenziale di allargare il perimetro ai quadri. Catini confida che un'offerta elettrica così promettente possa aumentare la quota di mercato della Stella, che, fra l'altro, ha finora fatto valere il suo primato nelle motorizzazioni ibride diesel plug-in: in un mercato molto volatile bisogna poter offrire un po' tutto, che è quello che stiamo facendo concretamente, dalle motorizzazioni più tradizionali - anche se tutte elettrificate come il mild hybrid o il plug-in hybrid - all'elettrico. La scelta è quindi nelle mani del cliente, e anche se è complicato fare previsioni, soprattutto in questo momento, pensiamo di avere i prodotti giusti per crescere nell'elettrico. Fra i probabili sviluppi dell'attività dell'unità long term rental & key account, Catini vede il servizio di consegna diretta delle vetture di noleggio a lungo termine presso i concessionari Mercedes, per rendere più completa l'esperienza di contatto dei driver con i valori del nostro marchio.
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Storia del motorsport - Il Nürburgring compie 100 anni

4 Ruote - Ott 31,2025
Nel 2025 ricorrono i 100 anni del Nürburgring: pochi circuiti al mondo possono vantare una storia così lunga e di certo nessuno ha le caratteristiche della pista tedesca, nota per essere una delle più tecniche e difficili del mondo. Non è un caso che sia soprannominata Green Hell, inferno verde. Il 30 ottobre di un secolo fa venne annunciato il nome ufficiale della pista: Nürburg-Ring, scelto in un concorso che vide vincitore l'allora presidente del Distretto della Prussia, Francis Kruse. Dal nome all'inaugurazioneLa delibera per la costruzione era stata votata ad Adenau il 18 maggio 1925, dopo che nel mese di gennaio era stato creato l'Adenau Automobile Club ed erano stati avviati i contatti per attirare il mondo del motorsport in quella regione. Il circuito fu inaugurato nel 1927 in una configurazione molto simile a quella odierna, lunga 22 km. La pista più moderna che lo affianca, nota anche come GP-Strecke, fu realizzata invece nel 1984: la sua costruzione comportò la demolizione di una parte del tracciato originale. Nel 1976 arriva lo stop alla Formula 1Dopo la prima corsa di moto tenutasi il 18 giugno del 1927, il circuito del Nürburgring è diventato tappa fissa delle più importanti competizioni automobilistiche del tempo, conquistandosi l'appellativo di Green Hell per la sua difficoltà e pericolosità. Con l'incidente di Niki Lauda del 1976 si è chiusa l'era della Formula 1, ma prototipi e vetture turismo hanno continuato - e continuano ancora oggi - a utilizzare la pista in alcuni degli eventi motoristici più importanti del mondo, come la 24 Ore del Nürburgring. Punto di riferimento per i costruttoriL'Anello Nord della pista tedesca è diventato noto in tutto il mondo anche per altri motivi: da un lato, la possibilità di girare in pista con auto stradali, spinta anche dall'arrivo del Ring nei più famosi videogame e simulatori di guida; dall'altra, l'impegno sempre maggiore delle Case che utilizzano la pista come terreno di prova per mettere a punto i modelli di serie, grazie alle caratteristiche uniche di questo tracciato. I collaudi si sono trasformati in sfide, record cronometrati, tempi ufficiali e classifiche che oggi possono persino determinare il successo commerciale di un modello sportivo.
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Suzuki - Suzulight, alle origini delle kei car

4 Ruote - Ott 31,2025
C'è grande fermento, per la prima volta anche dalle nostre parti, per le kei car giapponesi. Piccole, efficienti, occupano poco spazio e godono di importanti sgravi fiscali e assicurativi, che ne hanno consolidato il successo: più di un terzo delle auto nuove immatricolate nel Sol Levante appartengono a questo segmento.Dalle kei car alle E-CarIn Europa sta crescendo l'interesse verso soluzioni di mobilità compatte, sostenibili e accessibili: quelle che diventeranno le prossime E-Car. Al Japan Mobility Show che si sta svolgendo in questi giorni non sono mancate le proposte nel segmento delle kei car, tra cui l'elettrica Suzuki Vision e-Sky, che arriverà sul mercato giapponese il prossimo anno. La sua nonna compie settant'anni proprio in queste settimane: si chiama Suzulight, ed è stato il primo modello a quattro ruote motrici della Casa di Hamamatsu, che all'inizio degli anni Cinquanta vendeva motociclette. Leggete la sua storia nelle schede qui sopra.
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Mazda - Mazda3 e CX-30: come vanno e quanto si spende col 2.5 aspirato - VIDEO

4 Ruote - Ott 31,2025
La Mazda continua a seguire una strada tutta sua. Mentre molti costruttori puntano su motori turbo di piccola cilindrata, la casa di Hiroshima gioca la carta del 2.5 litri aspirato mild hybrid da 140 cavalli, proposto da qualche tempo anche su Mazda3 e CX-30. Una scelta controcorrente, ma che nasconde logiche tecniche precise. Il nuovo quattro cilindri Skyactiv-G sostituisce i precedenti 2.0 da 122 e 150 cavalli, affiancando lo Skyactiv-X da 186 CV. I numeri parlano chiaro: il 2.5 offre più coppia ai bassi regimi - 238 Nm totali, di cui 200 già disponibili a 1.500 giri - e una risposta più pronta nell'uso quotidiano. Nei test del Centro Prove di Quattroruote, la Mazda3 guadagna circa un secondo nello 0-100 rispetto alla versione da 186 cavalli, mentre la CX-30 mostra differenze minime in accelerazione e peggiora leggermente nelle riprese. I consumi dello Skyactiv-GAnche sul fronte dei consumi il quadro è sfumato. Nella CX-30 il 2.5 migliora in città, ma consuma di più in autostrada; la Mazda3 mostra scostamenti minimi, con una media di circa 15,6 km/l. Tradotto in costi, significa poco più di 1.700 euro di carburante l'anno per chi percorre 15.000 km, valori in linea con quelli del 2.0 Skyactiv-X. Mazda giustifica la scelta di un motore più grande anche in chiave ambientale. A parità di potenza, un propulsore di maggiore cilindrata lavora con carichi specifici più bassi, quindi con temperature inferiori nei casi limite e una combustione più pulita. Ne derivano minori emissioni di ossidi di azoto e particolato. Prezzi, manutenzione e valore residuoSul piano economico, la manutenzione resta accessibile: circa 1.400 euro in quattro anni o 60.000 km, con costi simili per entrambi i modelli. Il valore residuo dopo tre anni o 45.000 km si attesta intorno al 57%, con la CX-30 leggermente avvantaggiata per la maggiore domanda di suv sul mercato odierno. Considerati i prezzi - da 31.050 euro per la CX-30 Homura e da 31.750 per la Mazda3 Nagisa - la filosofia Mazda continua a distinguersi per coerenza e concretezza.Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.
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Rete Anas - Traffico, 1 e 2 novembre da bollino rosso

4 Ruote - Ott 31,2025
L'1 e 2 novembre, weekend di Ognissanti ma anche del dolcetto o scherzetto di Halloween, saranno circa 25,7 milioni gli automobilisti che si metteranno in viaggio sulla rete Anas, con i primi in partenza già oggi pomeriggio: parliamo di 32 mila chilometri di strade e autostrade gestite dalla società del Gruppo FS. Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore sabato e domenica dalle 9 alle 22. Il traffico venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre in direzione sudVerso le località di provincia, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e in uscita dai centri urbani. L'intensificazione della circolazione potrà riguardare queste tratte:A2 Autostrada del Mediterraneo che attraversa Campania, Basilicata e CalabriaStatali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in CalabriaAutostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in SiciliaStatale 131 Carlo Felice in SardegnaStatale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 Appia assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso LazioItinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che riguarda Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e collega il Nord Est col Centro ItaliaDirettrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto) Traffico intenso al nord: dove   Raccordi Autostradali RA13 e RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confineSS36 del Lago di Como e dello Spluga in LombardiaSS45 di Val Trebbia in LiguriaSS26 della Valle D'AostaSS309 Romea tra Emilia-Romagna e VenetoSS 51 di Alemagna in Veneto Traffico in tempo reale: qui le infoSu smartphone e tablet grazie all'applicazione VAI di Anas, disponibile gratuitamente sull'App store e sul Google Play store.Per telefono tramite il servizio clienti Pronto Anas al numero verde 800 841148
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Car of the Year - Le finaliste dell'Auto dell'anno 2026

4 Ruote - Ott 31,2025
Sono state annunciate le sette automobili finaliste per l'edizione 2026 del premio Car of the Year, selezionate tra trentacinque candidate. Lo scorso anno a vincere è stata la Renault 5, assieme alla sua gemella sportiva Alpine A290. La selezione è stata affidata alla giuria di 59 giornalisti, di cui fa parte il nostro Direttore Editoriale Automotive, Gian Luca Pellegrini. I vincitori verranno annunciati il 9 gennaio 2026 durante il Motor Show di Bruxelles.  Le finaliste Car of the Year 2026 Citroën C5 AircrossLa nuova Suv della Casa francese ha un abitacolo accogliente e spazioso, con lo schermo dell'infotainment da 13 disposto in verticale. Il bagagliaio mette a disposizione 479 litri, misurati dal Centro prove. La C5 Aircross è disponibile con motorizzazioni mild hybrid da 145 CV, plug-in da 194 e full electric da 214 CV, con batterie da 73 kWh per 520 km di autonomia dichiarata. Il listino parte da 33.900 euro. Dacia BigsterRispetto alla sorella Duster, la Suv più grande della Dacia guadagna 23 cm di lunghezza, a tutto vantaggio di chi siede dietro e dei bagagli, per i quali sono disponibili 378 litri, misurati dal Centro prove. All'interno la Dacia Bigster tiene fede ai capisaldi del marchio: finiture spartane, abbinate a una buona attenzione per assemblaggi e robustezza. Questa Suv è disponibile con motori mild hybrid a benzina (anche 4x4) e Gpl, e full hybrid da 158 CV. Prezzi da 24.800 euro. Fiat Grande PandaPresente anche lo scorso anno, partecipa all'edizione 2026 con la nuova motorizzazione a benzina da 101 CV, nelle concessionarie tra poche settimane. La segmento B della Casa torinese è disponibile in versione mild hybrid da 110 CV ed elettrica da 83 kW (113 CV), abbinata a una batteria da 43,8 kWh, che assicura un'autonomia - rilevata dal Centro prove - di 292 km, 392 in città. Il listino parte da 16.900 euro; la full electric (da 23.900 euro) accede agli incentivi statali. Kia EV4Questa berlina elettrica è lunga 4,43 m e si presenta con uno stile molto personale, con qualche richiamo al mondo delle crossover. Ben fatto e spazioso l'abitacolo, anche per chi siede dietro; il bagagliaio mette a disposizione 435 litri, ma manca il frunk anteriore. Al motore da 150 kW (204 CV) può essere abbinata una batteria da 58,3 o 81,4 kWh, con percorrenze dichiarate rispettivamente di 440 e 625 km. Prezzi da 37.950 euro. Mercedes-Benz CLALa terza serie della coupé a quattro porte di Stoccarda porta al debutto una nuova piattaforma elettrica a 800V, con powertrain da 272 e 354 CV, con una batteria da 85 kWh che, secondo la Casa, assicura un'autonomia fino a 792 km. Nei prossimi mesi la gamma si amplierà con la versione Shooting Brake e con un 1.5 mild hybrid a 48V, abbinato a un cambio doppia frizione a otto marce. Il listino parte da 56.665 euro. Renault 4 E-Tech ElectricLa nuova B-Suv della Casa francese riunisce i rimandi alla tradizione con la modernità di un'elettrica compatta. Adeguato lo spazio a bordo e versatile il bagagliaio, come sulla prima R4, con 319 litri di capienza e lo schienale del passeggero ripiegabile in avanti. Due le motorizzazioni, da 120 CV e batteria da 40 kWh, oppure da 150 CV e batteria da 52 kWh: quest'ultima, secondo le rilevazioni del Centro prove, percorre 372 km con un pieno di corrente, che diventano 515 in città. Prezzi da 29.900 euro, con la possibilità di accedere agli incentivi statali. Skoda ElroqLa Suv media della Casa boema è lunga 4,48 m, e con il suo passo di 2,77 metri assicura un abitacolo spazioso per tutti i passeggeri. Buono il mix di comandi fisici e digitali sulla plancia, realizzata con cura. Il bagagliaio ha una capacità di 399 litri, misurati dal Centro prove, con tante soluzioni pratiche. Le motorizzazioni hanno potenze da 170 a 340 CV per la sportiva RS a trazione integrale, con prezzi che partono da 34.500 euro. I prossimi appuntamentiPer stabilire la vincitrice, nel mese di dicembre i giurati avranno modo di provare più a fondo le sette automobili che sono entrate nella fase finale del premio, in una serie di test che si svolgeranno al ParcMotor Castellolí, a Barcellona. 
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Tokyo Mobility Show - Tutte le novità (e le curiosità) del Salone - VIDEO

4 Ruote - Ott 31,2025
Prima che dell'auto, quello di Tokyo è un salone della mobilità. Perché se a gennaio si dà spazio alla passione, con un Tokyo Motor Show pieno zeppo di auto truccate e motori pompati, a fine ottobre il Japan Mobility Show mette in mostra soluzioni pensate per gli spostamenti di tutti. Basta guardare uno stand come quello della Suzuki per capirlo: a fianco della kei car elettrica Vision e-Sky sono presenti moto, scooter a idrogeno, vetture a biogas e diversi mezzi per facilitare gli spostamenti di chi ha problemi di mobilità.Come il "cavallo" a quattro ruote Moqba 2, che si cavalca per spostarsi in strada o per salire le scale. Soluzioni che hanno diverse forme a seconda del costruttore: la Lexus, per esempio, ha creato una sorta di pod dalle linee squadrate che consente a chi è in carrozzina di salire a bordo tramite una rampa per poi immergersi in un ambiente extralusso, senza volante né comandi: nella concept Lexus LS Micro Concept, infatti, la guida è 100% autonoma. Ce n'è per tuttiE poi ci sono tante altre visioni sulla mobilità del futuro, da modelli più concreti, come la Mazda Vision X-Compact, che con tutta probabilità anticipa le forme della futura piccola del marchio, forse addirittura una Mazda 1. O la Subaru Performance-B STI, che augura lunga vita a un'icona giapponese come il quattro cilindri boxer turbo delle Pleiadi. Ma c'è (tanto) spazio anche per l'innovazione, tra veicoli a idrogeno, calandre a Led per comunicare con i passanti e motori che non si sono mai visti. Come il Wankel a doppio rotore turbo ibrido della Mazda Vision X-Coupe, che con 511 cavalli grazie ai biocarburanti promette autonomie nell'ordine degli 800 chilometri. Ma queste sono solo alcune delle novità che abbiamo visto e toccato con mano al Tokyo Mobility Show: per vederle e per scoprirne altre, non vi resta che guardare il video qui sopra.
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Stellantis - Ram farà una Suv: la conferma di Filosa

4 Ruote - Ott 31,2025
Il gruppo Stellantis vuole una Suv nei listini del marchio Ram. La decisione segna una prima volta per il brand americano, che da sempre identifica il mondo dei pick-up negli Stati Uniti. A confermare la scelta è stato il ceo Antonio Filosa agli analisti finanziari: la Suv arriverà nel 2028, insieme a un pick-up di taglia media. La Suv col range extenderLe sinergie interne al gruppo permetteranno di sviluppare la Suv in tempi brevi, che monterà powertrain endotermici e ibridi con range wxtender: una scelta assolutamente in linea con la tecnologia attualmente sviluppata e utilizzata da Stellantis. La Dodge sta inoltre lavorando alla nuova generazione della Suv Durango, che potrebbe avere molti punti in comune con il modello firmato Ram, che sarà caratterizzato da stilemi e soluzioni tecniche più vicine allo spirito del marchio. Via l'elettrico, bentornato HemiIl marchio Ram sta rapidamente cambiando pelle con l'arrivo della nuova dirigenza: la cancellazione del progetto del 1500 BEVe l'affrettato ritorno dei motori V8 Hemi che hanno subito risollevato le vendite sono due delle scelte più importanti operate nei mesi scorsi. L'arrivo di una Suv è sicuramente un altro elemento fondamentale per riconquistare il mercato statunitense.
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Piccole elettriche - Ami Dark Side, il "lato oscuro" in serie limitata

4 Ruote - Ott 31,2025
Citroën presenta l'Ami Dark Side, una serie limitata della elettrica due posti già ordinabile a partire da 8.890 euro. Le consegne inizieranno a gennaio: per il momento, la Casa non ha indicato il numero di esemplari disponibili in Italia. Nuovi coloriForte del restyling lanciato alla fine del 2024, l'Ami si trasforma con l'allestimento Dark Side grazie a una personalizzazione mirata. Il colore esterno Black Night opaco è inedito ed è abbinato alle grafiche bianche. Il bicolore torna poi nei copricerchi a scacchi, inoltre è di serie l'alettone posteriore. Gli interni prevedono di serie gli accessori dell'Icy Pack con cuciture e reti portaoggetti in tinta grigia, che contrastano con il nero dominante. L'infotainment si basa sempre sullo smartphone: tramite l'app My Ami Play, accessibile dal volante tramite il pulsante Citroën Switch, si possono controllare radio, navigazione e app telefoniche. Con l'app My Citroën, invece, il software My Connect Box fornisce aggiornamenti sullo stato del veicolo (carica, autonomia, chilometraggio). 
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Ricarica - Cinque proposte per aumentare le colonnine: "Rischiamo la Serie B"

4 Ruote - Ott 30,2025
Motus-E mette sul tavolo cinque idee per aumentare il numero di punti di ricarica pubblici iin Italia: cinque proposte per una rete di stazioni più capillare ed efficiente, e per abbassare il costo del rifornimento. L'obiettivo è che il Belpaese colmi il divario col resto d'Europa sulla diffusione della mobilità elettrica. tutto scritto nel paper Ricaricare l'Italia: manifesto per un'infrastruttura strategica per il Paese, presentato oggi a Roma. Ma prima di analizzare la cinquina di suggerimenti è utile la foto della situazione attuale.  Quante sono le colonnine in Italia- In Italia sono 70 mila puntidi ricarica a uso pubblico, distribuiti su circa 35 mila colonnine.- Dal 2019, la filiera ha investito nella Penisola 1,8 miliardidi euro.- Nei primi nove mesi del 2025, la quota mercatodelle auto elettriche sul totale del venduto è del 5,2%contro il 18,1%medio europeo e il 16,1% medio Ue. Siamo molto indietro rispetto ai big: Regno Unito (22,1%), Francia (18,2%),Germania (18,1%), Spagna (8,4%).E ancora:Portogallo (21,4%),Ungheria (8,4%),Lettonia (7,1%),Estonia (7%),Lituania (6,9%),Repubblica Ceca (5,6%),Grecia (5,5%).Quante sono le elettriche e le ibride plug-in- In Italia circolano 330 mila auto elettrichee altrettante ibride plug-in: 660 mila ricaricabili.- Il target dell'Italia contenuto nel Piano nazionale integrato energia-clima (Pniec) del 2024 prevede, entro il 2030:4,3 milioni di Bev2,3 milioni di Phevper un totale di 6,6 milioni di ricaricabili.  Rischiamo la retrocessioneDi qui l'esigenza, spiega Motus-E, di una rete di colonnine più densa e competitiva da costruire oggi. Il settore della ricarica attrae investimenti e crea occupazione, dice il presidente di Motus-E Fabio Pressi. Ma fronteggia enormi criticità: frammentazione delle competenze normative tra le istituzioni, iter autorizzativi farraginosi e diversi in ogni Comune, difficoltà per la copertura della rete autostradale, tariffe regolate che rendono impossibile abbassare i costi di ricarica a beneficio degli automobilisti. Occorre pertanto scongiurare che l'Italia diventi un Paese di Serie B per il mercato automobilistico, con ripercussioni industriali e sociali potenzialmente drammatiche, chiosa Pressi.   Il Manifesto della Ricarica: cosa serveRiduzione dei costi di approvvigionamento energetico in capo agli operatori della ricarica, allineandoli agli altri grandi Paesi europei. Così che i prezzi finali al pubblico siano più competitivi. Interventi regolatori per semplificare le fasi di connessione delle infrastrutture. Si darebbe applicazione alle normative europee in tema di decarbonizzazione dei trasporti e alla direttiva sulle energie rinnovabili (RED III). Copertura totale delle reti autostradali, per la mobilità delle persone e il trasporto merci lungo tutto il territorio nazionale. Concessioni di suolo allungate a 20 anni, per garantire stabilità degli investimenti. Pianificazione infrastrutturale centralizzata attraverso strumenti di monitoraggio su cui far convergere gli scenari dei soggetti coinvolti. 
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