Il nuovo piano - Stellantis ricalibra l'elettrico: stop a tre accordi sulle batterie dellera Tavares

4 Ruote - Nov 11,2025
Stellantis annulla tre maxi accordi sulle batterie in cinque giorni: le rescissioni riguardano i contratti con Novonix, Alliance Nickel e Westwater Resources per la fornitura di materiali destinati agli accumulatori dei futuri modelli elettrici. La mossa del Ceo Antonio Filosa, in carica da circa cinque mesi, rientra nella revisione della strategia definita dall'ex ad, Carlos Tavares, col piano Dare Forward 2030: un progetto che prevedeva di vendere oltre cinque milioni di veicoli a corrente all'anno entro la fine del decennio.  I contratti annullati  Il 4 novembre, l'australiana Novonix ha annunciato la rescissione dell'accordo per la fornitura di grafite sintetica destinata ai partner di produzione celle di Stellantis in Nord America. Ufficialmente, per una questione tecnica, ossia per incompatibilità sulle specifiche tecniche del prodotto. Addio quindi alle 86.250 tonnellate in sei anni, fino a 115.000 tonnellate potenziali. Tanto che, per esaudire la richiesta, l'impianto di Chattanooga aveva ricevuto un prestito di 754,8 milioni di dollari dal governo Usa.  Il 7 novembre, Stellantis ha rescisso il contratto con l'australiana Alliance Nickel per 170 mila tonnellate di nickel solfato e 12 mila tonnellate di cobalto solfato in cinque anni, cioè il 40% della capacità del progetto NiWest in Australia Occidentale. Il gruppo di Filosa possiede anche l'11,5% della società australiana. L'accordo verrà interrotto il 3 dicembre per il crollo dei prezzi del nickel. Alliance definisce infatti la decisione comprensibile, aprendo a una rinegoziazione. Nella stessa data, la statunitense Westwater Resources ha comunicato la cessazione dell'accordo di fornitura con la controllata FCA US, legato alla produzione di materiali anodici in grafite. La capacità del suo Kellyton Plant verrà ridimensionata per allinearsi ai contratti residui con SK On e Hiller Carbon. La società ha fatto sapere che Stellantis si sarebbe detta aperta a riconsiderare l'intesa, sulla scorta delle attuali condizioni di mercato.      In attesa del nuovo pianoLe tre decisioni indicano un cambiamento nella strategia di Stellantis, dovuto a più ragioni: il rallentamento della transizione green in Europa e il calo della domanda globale di Bev; l'addio al mandato elettrico di Joe Biden da parte del presidente Usa Donald Trump, orientato verso il termico (di qui i 13 miliardi di dollari investiti dalla società euroamericana negli Usa); la caduta dei prezzi di nickel e grafite con gli accordi pluriennali di acquisto da riconsiderare; la necessità di rivedere i contratti firmati nel periodo 2020-2023 durante l'era Tavares e di proteggere la redditività del gruppo.  presumibile che il nuovo piano industriale di Filosa, atteso entro metà 2026, fissi obiettivi realistici sull'elettrico, facendo calare il fabbisogno di nickel, cobalto e grafite. Ciò non implica un dietrofront: con la cinese CATL, Stellantis aprirà una gigafactory in Spagna ed è sempre più consolidata la partnership con la Leapmotor per la commercializzazione di elettriche in Europa. 
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Auto elettriche - Stile mai visto per Volkswagen: ecco la ID. Unyx 08 riservata alla Cina

4 Ruote - Nov 11,2025
Sono state diffuse in Cina le prime immagini della Volkswagen ID. Unyx 08: i dati tecnici di questa Suv elettrica sono stati inoltrati al Ministero dei trasporti per le consuete procedure di omologazione e presto inizierà la sua commercializzazione. A produrla è la Volkswagen Anhui, joint-venture della Casa tedesca con JAC Motors, che in gamma ha già le Unyx 06 e 07. Stile unico rispetto alle ID europeeLa Volkswagen ID. Unyx 08 deriva dalla Concept ID.Evo svelata ad aprile al Salone di Shanghai, e propone un design totalmente diverso rispetto ai modelli ID venduti in Europa. Il frontale, in particolare, adotta un taglio dei gruppi ottici totalmente inedito e un elemento di colore scuro a contrasto che si allunga sulla fiancata. Il nero torna poi per i profili dei passaruota e per i montanti del parabrezza, mentre la massiccia coda è caratterizzata dal logo illuminato di rosso. Oltre 700 km di autonomiaLa ID. Unyx 08 è una Suv a cinque posti, lunga 5 metri con 3,03 metri di passo e 1,68 di altezza. Stando alle informazioni comunicate al MIIT sarà proposta in varianti a motore singolo da 313 CV e dual motor da oltre 500 CV. La capacità delle batterie non è stata resa nota, ma l'obiettivo della Casa tedesca è ottenere nel ciclo di omologazione Cltc un'autonomia superiore ai 700 km.
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Tesla Berlino - Viaggio esclusivo nella fabbrica dove nasce la Model Y europea - VIDEO

4 Ruote - Nov 11,2025
Tesla ha scelto Berlino per la sua prima fabbrica europea, inaugurata nel 2022. Mentre molte case automobilistiche delocalizzano verso paesi a basso costo del lavoro, Tesla ha puntato sulla capitale tedesca per la sua centralità, la disponibilità di personale qualificato e soprattutto per un concetto chiave: l'efficienza.  Con 11.000 dipendenti e una capacità produttiva di 500.000 veicoli all'anno, la Gigafactory di Berlino è il luogo dove nasce la Model Y per il mercato europeo. Il gigacasting, eccellenza italianaLa produzione inizia con lo stampaggio: fogli di alluminio o acciaio vengono modellati sotto una forza di 2.500 tonnellate, generando componenti come montanti, portiere e pannelli della carrozzeria a un ritmo di un pezzo ogni 4 secondi.Per il sottotelaio posteriore, Tesla ha sviluppato un processo innovativo: il gigacasting, realizzato grazie a presse italiane. Questo sistema di pressofusione consente di ottenere in un solo colpo ciò che normalmente richiederebbe l'unione di decine di pezzi.Segue l'assemblaggio: 800 robot eseguono 2.100 saldature, applicano rivetti e colla per formare le scocche. Dopo l'aggiunta manuale dei pannelli esterni, si ottiene il cosiddetto Body in White, pronto per la verniciatura. Verniciatura e assemblaggio finale: tutto in casaLa verniciatura avviene su due linee completamente automatizzate con 100 robot, che applicano fino a 6 strati di rivestimento per i colori più complessi.Nel reparto di general assembly, la scocca riceve tutti gli elementi che la trasformano in un'auto completa. La particolarità? Molti componenti sono prodotti direttamente in fabbrica: plastica stampata a iniezione, sedili, motori e pacchi batteria. Le celle arrivano ancora dall'Asia, ma è già pronto un edificio per la loro produzione locale.Questo approccio verticale contrasta con la tendenza del settore all'esternalizzazione, permettendo a Tesla di ottimizzare costi e funzionalità in ogni dettaglio. Controllo qualità e guida autonoma: il tocco finaleL'ultimo passaggio è il controllo qualità: le auto vengono ispezionate sotto un tunnel luminoso per individuare e correggere eventuali difetti. E poi, il colpo di scena: l'auto esce da sola, guidandosi autonomamente fino ai piazzali di carico.
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Regno Unito - Auto elettriche nel mirino: Londra prepara la tassa sui km percorsi

4 Ruote - Nov 11,2025
In tutta Europa ci sono varie tipologie di agevolazioni per le auto elettriche, ma l'aumento del parco circolante a batteria, soprattutto in un'ottica di medio-lungo termine, sta minando l'impalcatura fiscale finora sostenuta dal gettito dalle accise sui carburanti.La Norvegia, per esempio, ha iniziato a eliminare gradualmente diversi benefici per evitare di ritrovarsi con un pesante buco di bilancio e ora anche il Regno Unito si sta muovendo per tassare le elettriche, compensare i mancati incassi delle accise e rendere più equo il trattamento tra gli automobilisti. L'eventuale tassazione dovrebbe essere annunciata a breve e potrebbe puntare sulle percorrenze, ovvero sui km che ogni giorno percorrono le auto elettriche. Ecco cosa c'è al vaglio del governo e perché.  Perché Londra vuole tassare le elettricheSecondo un portavoce del governo britannico, oggi la tassa sul carburante "si applica a benzina e gasolio, ma non esiste un equivalente per i veicoli elettrici. Vogliamo un sistema più equo per tutti gli automobilisti.  giusto cercare un sistema fiscale che finanzi equamente strade, infrastrutture e servizi pubblici". Dunque, il primo motivo dell'eventuale tassa è eliminare la disparità fiscale tra elettriche e vetture tradizionali. Il secondo è trovare risorse per finanziare interventi per infrastutture utili anche per le auto a batteria (accise, Iva, bolli e altre imposte servono a costruire nuove strade e manutenere quelle vecchie in tutti i Paesi). C'è poi un terzo motivo, tutto britannico: il governo guidato da Keir Starmer fatica a far quadrare i conti pubblici in un contesto di rallentamento della crescita economica. Il Cancelliere dello Scacchiere, Rachel Reeves, è da mesi sotto il fuoco dell'opposizione per aver aumentato la pressione fiscale e non è escluso un nuovo aumento generalizzato delle tasse per coprire un deficit di bilancio stimato in circa 30 miliardi di sterline.  Pagare per i km percorsiLe accise si pagano, sostanzialmente, quando si fa rifornimento alle stazioni. E per le elettriche? Londra potrebbe pensare a una tassa sulla ricarica, ma c'è un problema: è facile valutare l'introduzione di un'imposta per le colonnine pubbliche, meno nel caso delle wallbox domestiche. Ecco perché il governo sta valutando la possibilità di tassare le percorrenze delle elettriche, sulla falsariga di quanto già deciso da Islanda o Nuova Zelanda.Per ora non ci sono dettagli precisi (la presentazione al Parlamento della nuova manovra è prevista per il 26 novembre), ma per il Daily Telegraph Reeves sta pensando di introdurre nel 2028 un'imposta di 3 pence (3,4 centesimi di euro al cambio attuale) per ogni miglio (circa 1,6 chilometri) percorso da un veicolo elettrico. La nuova tassa, che agli automobilisti costerebbe in media 250 sterline l'anno (poco più di 283 euro), potrebbe generare, entro i primi anni del prossimo decennio, proventi fiscali annuali per 1,8 miliardi di sterline, una cifra comunque contenuta rispetto agli incassi garantiti dalle accise sui carburanti. Per un confronto bastano le stime dell'Office for Budget Responsibility (OBR), l'organismo di controllo delle finanze pubbliche del Regno Unito, che per il 2025-2026 ha quantificato in 24,4 miliardi di sterline i proventi generati dalle tasse sui carburanti (si tratta del 2% delle entrate statali). La protesta del settore autoIl settore automotive britannico ha già bocciato l'ipotesi di una tassazione "pay-per-mile" a danno delle elettriche, definita "una misura sbagliata al momento sbagliato": semmai, rileva l'associazione di costruttori e concessionari Smmt,  le auto a batteria vanno agevolate per consentire ai costruttori di rispettare i pesanti obblighi stabiliti dal cosiddetto "mandato Zev". Non a caso, negli scorsi mesi lo stesso governo ha varato nuovi incentivi all'acquisto e ha, in parte, alleviato proprio requisiti Zev, introducendo deroghe per le ibride e diverse esenzioni."Introdurre un regime così complesso e costoso, che prende di mira proprio gli stessi veicoli che i produttori faticano a vendere, sarebbe un errore strategico", continua l'associazione. "Un sistema fiscale più intelligente, equo e pronto per il futuro richiede un ripensamento radicale, che deve essere realizzato in piena collaborazione con l'industria e le altre parti interessate"
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Test su strada - La nuova BMW i3 sorpresa in Italia

4 Ruote - Nov 11,2025
Un prototipo della nuova BMW i3 è stato fotografato sulle strade italiane. A inviarci lo scatto della nuova Serie 3 elettrica è il nostro lettore Angelo Cardellicchio, che ha sorpreso il muletto della berlina tedesca durante un collaudo. Un nuovo inizio per stile e tecnicaL'immagine mostra solo una porzione della vettura, ma è sufficiente per riconoscerla grazie al taglio della portiera e del cofano anteriore, della maniglia a scomparsa e del volante squadrato. La BMW i3, anticipata dalla Vision Driving Experience è la sorella a tre volumi della nuova iX3, basata sulla piattaforma Neue Klasse già presentata nei mesi scorsi e già in vendita anche in Italia. A Quattroruote abbiamo già immaginato come sarà la nuova i3, visibile nella ricostruzione qui sotto.  In concessionaria a fine 2026Secondo le indiscrezioni, la produzione della i3 inizierà nel mese di luglio 2026, per arrivare alle prime consegne entro la fine dell'anno. La gamma sarà articolata su varianti con uno o due motori e diversi livelli di potenza, replicando l'evoluzione delle versioni che saranno introdotte sulla iX3 e superando potenzialmente gli 800 km di autonomia.
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Conferenza sul clima - L'auto cinese conquista anche la Cop 30 in Brasile

4 Ruote - Nov 10,2025
Anche se indirettamente, la Cina si è subito distinta come uno dei protagonisti della Cop 30, la trentesima Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che ha preso il via oggi in Brasile presso il Parco della città di Belém e si concluderà il 21 novembre: due Case automobilistiche,GWM (Great Wall Motors) e BYD, hanno infatti messo a disposizione dei partecipanti una flotta di veicoli ibridi plug-in e flex fuel per gli spostamenti durante l'evento. Un mercato importanteCon l'80% del venduto in quel mercato, le automobili cinesi sono ormai di casa in Brasile, il sesto mercato auto al mondo: non stupisce, quindi, che GWM e BYD siano partner ufficiali della Conferenza. La fabbrica della BYDDurante l'inaugurazione dello stabilimento a Camaari, alla presenza del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, il Ceo Wang Chuanfu ha annunciato che BYD fornirà trenta veicoli ibridi flex fuel, funzionanti con qualsiasi proporzione di etanolo e benzina. Con questo nuovo impianto, il colosso orientale consolida il Brasile come polo strategico dell'azienda nel Sud America. Al termine della conferenza sul clima le auto saranno donate a scuole e istituzioni pubbliche locali. Il complesso ha ricevuto un investimento di 5,5 miliardi di reais brasiliani (pari a circa 896,5 milioni di euro) ed è stato progettato per essere il più grande di BYD fuori dall'Asia. La capacità iniziale è di 150 mila veicoli all'anno, con la possibilità di raggiungere 300 mila. Dall'inizio di ottobre sono stati assunti 350 lavoratori. La previsione è duemila posti di lavoro diretti entro la fine del mese: aggiungendo quelli indiretti, si arriva fino a 20 mila. Le auto della GWMAndy Zhang (presidente della società in Brasile e Messico) e Ricardo Bastos (direttore degli affari istituzionali della Casa in terra carioca) hanno effettuato la consegna simbolica di cento veicoli al ministro della Casa Civile Rui Costa. Tra questi, spiccano tre ibride plug-in: la Wey 07, Suv di lusso a sei posti, la Tank 300 e la Suv Haval H6. Questi mezzi saranno utilizzati dai capi di Stato di vari Paesi e dai membri delle delegazioni ufficiali che prenderanno parte ai dibattiti. La Cina vuole superare Europa e UsaIl governo brasiliano sta valutando la riduzione delle tasse per i veicoli semi-assemblati. Le auto elettriche vedrebbero l'imposta scendere dal 18% al 5% e le ibride dal 20% al 10%. Alcune delle Case automobilistiche già presenti in Brasile (tra cui la Volkswagen, la Toyota e la General Motors) hanno criticato la proposta, affermando che l'iniziativa favorisce la nuova concorrenza straniera, mentre i costruttori tradizionali faticano a convertire le loro linee di produzione verso i veicoli elettrici. Nel 2015 l'Accordo di Parigi, il più importante trattato sul clima degli ultimi tempi, portò a definire un obiettivo: evitare che entro fine secolo la temperatura media globale aumentasse di 1,5 C rispetto ai livelli preindustriali, con l'impegno a tenersi al di sotto dei 2 C. Gli esperti stimano che sia difficile centrare il traguardo. Diversi Paesi non hanno rispettato l'impegno di aggiornare i loro piani climatici con target sempre più ambiziosi. La premessa per la Cop 30 non è quindi delle migliori: si cercherà l'intesa su procedure e protocolli per passare dalle dichiarazioni di intenti teorici alla messa in pratica dei progetti.
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Acea - Case auto in pressing su Bruxelles: "Ibride plug-in anche dopo il 2035"

4 Ruote - Nov 10,2025
L'Acea scalda i motori in prossimità dell'imminente revisione del regolamento CO2, che potrebbe tenersi già il prossimo 10 dicembre: l'Associazione dei costruttori europei auspica che l'Unione Europea rivaluti il bando delle motorizzazioni termiche e il tutto elettrico dal 2035, ammettendo anche dopo quella data la vendita delle Phev, ossia le ibride plug-in. Un approccio tecnologicamente neutrale per ridurre le emissioni del trasporto stradale passa anche, secondo il consorzio, dalle Erev: Extended range electric vehicle, automobili dotate di un sistema che allunga l'autonomia della batteria attraverso un piccolo motore endotermico che si occupa solo della ricarica della batteria. E senza dimenticare le Fcev, le vetture a idrogeno a celle di combustibile. Le Case reputano inoltre opportuna l'introduzione di politiche su misura per i tre segmenti di veicoli (auto, furgoni e veicoli pesanti). Revisione necessaria, ma non sufficienteLa possibile revisione del Regolamento CO2 con un'eventuale deroga Phev oltre il 2035 non basterà a decarbonizzare il settore, aggiunge l'Acea. Che a Bruxelles avanza altre tre richieste:Obiettivi infrastrutturali più rigorosi: tradotto, un maggior numero di colonnine di ricarica, meglio distribuite in Europa, e con rifornimenti velociRiforme normative per l'integrazione vehicle-to-grid (V2G): tecnologia che permette alle auto elettriche sia di prelevare energia dalla rete per ricaricare le batterie sia di restituirla alla rete stessa quando necessarioCorposi incentivi alla domanda: necessari per rendere le Bev economicamente allettanti anche nei Paesi membri dove il potere d'acquisto è più limitato
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Semiconduttori - Chip Nexperia: la Cina allenta la stretta, ma l'auto è ancora in difficoltà

4 Ruote - Nov 10,2025
La Cina alleggerisce il blocco dei chip Nexperia: come riferisce il ministero del Commercio da Pechino, la superpotenza asiatica sta concedendo qualche esenzione ai controlli sulle esportazioni dei microprocessori destinati ad applicazioni civili, quindi anche per le auto. La mossa contribuirà ad alleviare le carenze di forniture per le Case europee (e del resto del mondo). Perché c'è carenza di chipLa questione è nata a fine ottobre 2025, dopo che il governo olandese ha preso il controllo della Nexperia: di proprietà della cinese Wingtech Technology, è un produttore di semiconduttori semplici utilizzati nei sistemi elettrici delle vetture. L'Aia sostiene che la Wingtech stesse pensando di trasferire la produzione europea in Cina, e che questo avrebbe rappresentato una minaccia per la sicurezza economica europea. Allineandosi così alle politiche anti-Cina degli Stati Uniti e, a ruota, dell'Unione Europea. Come ritorsione, Pechino ha bloccato l'invio di chip prodotti in Cina verso i Paesi Bassi, mettendo in allarme le Case europee (ma anche americane e giapponesi): senza quei componenti essenziali, c'era il forte rischio di una paralisi delle fabbriche di veicoli. Tanta incertezza in uno scenario globale criticoIl fornitore tedesco Aumovio e la Honda annunciano che c'è stato un primo riavvio della fornitura dei chip. Rimane tuttavia una forte tensione di base: in particolare, la controversia fra Cina e Paesi Bassi sulla proprietà della Nexperia non è risolta. Ralf Brandstätter (Ceo di Volkswagen Group China) conferma che le consegne sono riprese per l'industria dell'auto in Germania, ma avverte che l'affidabilità delle forniture dipenderà dalle relazioni tra Stati Uniti e Cina. L'auspicio è che il principio di disgelo dopo l'incontro del 30 ottobre 2025 tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello cinese Xi Jinping abbia conseguenze positive anche per i chip. Pechino preme su Bruxelles affinché intensifichi gli sforzi per sollecitare la parte olandese a revocare l'acquisizione della Nexperia e a rettificare prontamente le azioni sbagliate dell'Aia.
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Stellantis - Milano Cortina 2026, tutte le auto delle Olimpiadi invernali

4 Ruote - Nov 10,2025
In occasione della presentazione della partnership ufficiale tra Stellantis e il comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, il gruppo automobilistico ha confermato la presenza di quasi tremila veicoli (la metà dei quali elettrificati) per i giochi olimpici che si svolgeranno il prossimo anno. L'accordo che presentiamo oggi tra la Fondazione Milano-Cortina e i marchi italiani del gruppo Stellantis rappresenta molto di più di una sponsorizzazione: è un atto concreto di sostegno alle Olimpiadi che si svolgeranno qui in Italia, ha spiegato John Elkann, presidente di Stellantis. Un tributo allo sport e un segnale chiaro del nostro impegno.  Le auto come motore delle OlimpiadiAver coinvolto posti iconici nel mondo porta con sé una complicazione oggettivamente non indifferente, quella dello spostarsi. Su questo ci giochiamo parte della nostra credibilità, ha detto Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano-Cortina. Fiat era già al fianco delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, e all'epoca eravamo a solo un anno dal rilancio della Cinquecento. E ora, ci risiamo. Di nuovo i giochi arrivano in Italia e di nuovo, abbiamo la nascita di una 500. Coincidenza? Forse, ma ci piace pensare che, quando l'Italia si prepara a vincere, anche noi ci rimettiamo in gioco, chiosa OlivierFranois, responsabile marketing del gruppo Stellantis e ceo della Fiat. Un marchio per ogni disciplinaOgni nostro marchio italiano farà la sua parte, spiega Francois. Saranno quasi tremila i mezzi utilizzati durante le Olimpiadi: metà di questi serviranno come auto di cortesia per volontari, atleti, staff, troupe televisive e comitati. Saranno oltre 400 mila i viaggi fatti durante le Olimpiadi, durante i quali saranno trasportate oltre un milione e mezzo di persone. Vediamo di cosa si occuperanno i vari marchi, e con quali modelli. Fiat, per le discipline "giovanili e creative"La Casa torinese sarà abbinata alle discipline più giovanili, libere, creative, giocose: nel complesso saranno coinvolte oltre 300 Grande Panda, 245 Fiat 600 e una selezione di 500e elettriche. Saranno più di mille i veicoli commerciali utilizzati per trasportare gli attrezzi e le squadre, a cui si aggiungono diversi mezzi speciali per gli atleti paralimpici. Alfa Romeo, passione e dinamismoL'Alfa Romeo si occuperà invece di presidiare le "discipline più agonistiche", mettendo in campo quasi mille auto tra Junior, Stelvio e Tonale, impegnate soprattutto nella città di Cortina, dove si svolgeranno le gare di sci alpino. Lancia, a Milano per il pattinaggio artisticoLa Lancia, marchio da tempo legato all'eleganza italiana, sarà abbinata al pattinaggio artistico. Le sue auto saranno dislocate principalmente nella città di Milano, dove si svolgeranno le gare di questa disciplina. Maserati "istituzionali"Le vetture sportive e lussuose della Maserati (sia nelle versioni con motori termici che full electric) saranno invece presenti nei momenti più istituzionali, come vetture di rappresentanza. In arrivo le serie celebrativeCon l'avvicinarsi dell'appuntamento olimpico, i cinque brand coinvolti nelle Olimpiadi (Alfa Romeo, Abarth, Fiat, Lancia e Maserati) vedranno arrivare degli allestimenti speciali dedicati proprio ai giochi olimpici. L'Alfa Romeo ha già presentato la serie Milano Cortina 2026 della B-Suv Junior, a cui nelle prossime settimane si affiancheranno altri quattro modelli: la Fiat 600 Sport Edizione Milano Cortina 2026 (disponibile con le motorizzazioni full electric e mild hybrid da 145 e 110 CV), la Abarth 600e Competizione Edizione Milano Cortina 2026 (serie limitata in 50 esemplari), l'Alfa Romeo Tonale Edizione Milano Cortina 2026 e la Lancia Ypsilon Edizione Milano Cortina 2026, in configurazione HF Line. Porteremo lo spirito olimpico anche nelle concessionarie, spiega Franois. Dedichiamo questi modelli a chi, come noi, non smette mai di tifare Italia, aggiungendo che gli stabilimenti del gruppo ospiteranno la torcia olimpica, con eventi dedicati ai nostri dipendenti e alle loro famiglie. Tra l'altro, 120 colleghe e colleghi avranno il grande onore di essere tedofori della torcia.
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F.1, Ferrari - Stilettata di Elkann: "I piloti pensino a guidare"

4 Ruote - Nov 10,2025
All'indomani del GP del Brasile, conclusosi con un doppio ritiro per il Cavallino, il presidente della Ferrari ha becchettato i suoi piloti: Si concentrino a guidare e a parlare meno. Un'affermazione tagliente che tradisce tutta la frustrazione per una stagione decisamente sotto le attese. John Elkann ha voluto riconoscere il lavoro del team, affermando: In Formula 1, da una parte abbiamo i meccanici che hanno fatto il loro lavoro, tra pole e pit stop. Gli ingegneri lo stesso, con la macchina che è evidentemente migliorata. Il resto non è stato all'altezza. Del resto, dopo l'ennesima gara da incubo, Elkann ricorda che abbiamo ancora qualche gara e non è impossibile arrivare al secondo posto nel Costruttori: un obiettivo minimo a questo punto, ma utile per salvare l'onore.Lo scivolone. La doppia battuta a vuoto del GP del Brasile ha avuto conseguenze pesanti sulla classifica iridata. La Scuderia di Maranello è passata dal secondo al quarto posto nel Mondiale Costruttori: in un colpo solo è stata scavalcata sia dalla Mercedes che dalla Red Bull. Il doppio zero di Interlagos, a fronte dei 30 punti incamerati dalla Mercedes, ha fatto precipitare la Ferrari a -36 dalla squadra di Brackley. Ora la Mercedes occupa la seconda piazza con 398 punti, seguita dalla Red Bull a 366, mentre la Ferrari insegue con 362. Solo poche gare fa il Cavallino Rampante sembrava in vantaggio per il ruolo di vicecampione dietro alla imprendibile McLaren (già matematicamente campione del mondo), ma la trasferta brasiliana ha ribaltato la situazione. Recuperare questo gap nelle ultime prove rimaste appare un'impresa difficile, ma non impossibile: servirà un immediato cambio di passo da parte di tutta la squadra, in particolare dei piloti come auspicato da Elkann, e sperare in qualche sfortuna altrui. Una crisi quasi inspiegabile. Questa lotta per il secondo posto obiettivo di ripiego per una squadra del calibro della Ferrari mette in luce la crisi di competitività che affligge il team ormai da troppo tempo. Il Cavallino non conquista un titolo mondiale di Formula 1 dal 2007, anno dell'ultimo alloro Piloti con Kimi Räikkönen (a cui seguì l'ultimo titolo Costruttori nel 2008). Da allora sono trascorsi 18 anni senza che a Maranello si festeggiasse più un campionato del mondo piloti, un'eternità per la scuderia più blasonata del Circus. In questo periodo si sono alternate stagioni di alti e bassi, diversi cambi al timone (dai team principal agli stessi presidenti) e vari campioni alla guida, ma il filo conduttore è stato l'assenza del risultato finale. Alcuni anni hanno visto la Ferrari vicina al bersaglio: come dimenticare i mondiali sfumati nel 2010 e 2012 con Alonso, o nel 2017 e 2018 con Vettel, ma il trofeo più ambito è sempre mancato. La stagione 2025, non ancora conclusa, doveva rappresentare un passo avanti nel nuovo corso gestionale - sotto la guida del team principal Frédéric Vasseur - e tecnico, ma finora ha consegnato alla Ferrari soltanto degli exploit. Il crollo di Interlagos, con entrambe le monoposto fuori dai giochi, amplifica il senso di occasione persa e di urgenza di un cambio di rotta, come sottolineato dal presidente.Hamilton nel mirino. Se in casa Ferrari il momento è teso, lo è ancor di più per Lewis Hamilton, protagonista di una gara brasiliana disastrosa. Il sette volte campione del mondo, approdato a Maranello per portare esperienza e mentalità vincente, ha vissuto a Interlagos una giornata nera che ha dato adito alle critiche di Elkann. Tutto è iniziato con una partenza pessima: Hamilton ha avuto un avvio difficile e alla prima curva è rimasto coinvolto in un contatto con Carlos Sainz. Poche tornate dopo, nel tentativo di rimontare, l'inglese si è reso protagonista di un incidente con il rookie argentino Franco Colapinto, tamponando la vettura di quest'ultimo. L'impatto ha causato danni irreparabili alla sua Ferrari, costringendolo poco più avanti al ritiro.  Hamilton a fine corsa ha definito l'esito devastante: difficile dargli torto, considerando che il doppio ritiro, come detto, ha tolto alla Ferrari punti preziosi nella rincorsa alla piazza d'onore nel mondiale. Ma le sue parole amare nel post gara sono suonate quasi come un'ammissione d'impotenza, qualcosa che in Ferrari evidentemente non è stato gradito ai massimi livelli. Leclerc, dal canto suo, è stato eliminato da un crash innescato da Antonelli e Piastri senza colpe dirette, ma il bilancio resta di zero punti. Ecco perché Elkann ha voluto richiamare all'ordine i suoi alfieri: da un campione navigato come Hamilton ci si aspetta la capacità di trascinare la squadra fuori dalle difficoltà, non errori da rookie come quelli visti ieri. Hamilton rimane uno dei piloti più esperti e titolati in griglia, ma dovrà ritrovare lucidità e consistenza se vuole contribuire a rilanciare la Ferrari. Le sue difficoltà di adattamento alla nuova realtà di Maranello sollevano interrogativi: è solo questione di tempo e di feeling con la monoposto, o il sette volte iridato sta pagando il prezzo di un ambiente Ferrari storicamente pressante e imprevedibile? Di sicuro, il presidente Elkann con le sue dichiarazioni gli ha lanciato un segnale forte. Non dimentichiamo, anche se è ancora molto presto per dirlo, che la Rossa ha nel suo vivaio un certo Ollie Bearman che sta crescendo in fretta e scalpita per avere la sua occasione in un top team.  Non è (solo) colpa dei piloti. Da tempo ci si interroga qual è il vero problema della Ferrari: tecnico, logistico, operativo? O un mix delle tre? Domande a cui è veramente difficile dare una risposta. A questo proposito, appena qualche mese fa, Flavio Briatore ha dato una sua interpretazione sostenendo che il problema della Ferrari non è soltanto logistico, bensì politico e sistemico. In un'intervista ha sottolineato che i problemi della Ferrari vanno più in profondità del singolo ingegnere o del pilota e che non basta cambiare un team principal o un reparto tecnico se non si mette in ordine l'architettura decisionale, la coesione interna e le priorità aziendali. Questo punto merita una riflessione: la Ferrari oggi appare come una grande barca che lotta non solo contro i rivali in pista, ma contro se stessa, ossia con meccanismi interni, catene di comando e processi decisionali che forse non sono più in sintonia con la velocità e l'efficacia richieste dalla moderna Formula 1. Quando Briatore parla di questione politica, intende dire che la Ferrari, a differenza di squadre che hanno costruito il proprio successo attorno a un nucleo forte di potere tecnico-sportivo (come Red Bull Racing o Mercedes), pare trovarsi immersa in un ambiente dove le priorità, le risorse e le responsabilità non sono chiare e univoche. Ciò si traduce in una perdita di efficacia: ritardi nelle decisioni chiave, contrasti tra reparti, difficoltà a stabilire una gerarchia tecnica netta, tutti elementi che agiscono come un freno invisibile. Ecco perché richiamare soltanto i piloti racconta solo una parte della storia. Dietro al recente fiasco brasiliano, alla perdita del secondo posto nel Mondiale Costruttori e al digiuno di titoli che si protrae dal 2007, potrebbe esserci appunto un problema di governance: una struttura interna che vive troppo la sua tradizione, la sua aura storica, e non abbastanza la sperimentazione rapida, il cambiamento continuo e la leadership forte e univoca che oggi fanno la differenza.
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Lamborghini - Temerario Super Trofeo, 650 CV senza "aiutini" elettrici

4 Ruote - Nov 10,2025
La Lamborghini Temerario Super Trofeo è stata presentata in anteprima a Misano, in occasione dell'evento Lamborghini World Finals 2025: la sorella minore della GT3 che debutterà in gara il prossimo anno, protagonista dei campionati monomarca in Asia, Europa e Nord America a partire dal 2027. Derivata dalla nuova GT3Erede della Huracán impegnata nel Trofeo dal 2015, la Temerario Super Trofeo deriva dalla vettura stradale ma sfrutta le sinergie con il progetto della versione GT3 per offrire ai piloti un incremento di prestazioni rispetto al passato, e al tempo stesso un'esperienza di guida ancor più vicina a quella delle categorie superiori. Trazione posteriore, niente ibridoLa Temerario Super Trofeo per le competizioni monomarca rinuncia alla componente ibrida della stradale e adotta il V8 biturbo calibrato per erogare 650 CV, abbinato alla sola trazione posteriore e allo stesso cambio sequenziale sei marce della GT3. L'impianto frenante con dischi in acciaio integra l'ABS da competizione regolabile su 12 livelli, l'assetto è firmato KW e lo scarico è fornito dalla Capristo. La Lamborghini infine porterà al debutto sulla Super Trofeo i rivestimenti interni in Dinamica Infinity, un nuovo materiale mono-componente in poliestere specifico per il settore automotive.
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Stellantis - Elkann avvisa Bruxelles: Speriamo che le nuove regole sullauto ci consentano di continuare a produrre"

4 Ruote - Nov 10,2025
"Speriamo che le nuove regole europee sull'auto ci consentano di continuare la produzione. Il presidente di Stellantis, John Elkann, manda un messaggio a Bruxelles durante la presentazione della partnership tra il Comitato olimpico delle Olimpiadi invernali Milano Cortina e i marchi italiani del gruppo (Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Maserati). Considerando il contesto, il nipote dell'Avvocato utilizza una metafora sportiva: Gli atleti dovranno competere tra di loro o lottare contro il tempo. E anche noi come azienda dobbiamo competere coi nostri concorrenti, facendo in modo di dare le macchine migliori ai prezzi migliori. Però competiamo anche contro il tempo. Per questo, auspichiamo che l'evoluzione delle regole dell'auto permetta di continuare a fare, in Europa e in Italia, macchine straordinarie. Come quelle realizzate finora. Parole in linea con l'intervista congiunta al quotidiano francese Le Figaro rilasciata da Elkann e dall'allora Ceo Renault Luca de Meo. "Ribadiamo l'impegno per l'Italia"Proseguiamo il nostro intenso lavoro insieme alle istituzioni europee, ha aggiunto il presidente di Stellantis, per apportare urgentemente le modifiche necessarie alle attuali norme europee in modo da offrire ai clienti i prodotti che essi desiderano e di cui hanno bisogno. Dobbiamo muoverci velocemente e uniti, se vogliamo dare un futuro a un settore cruciale, in Europa e in Italia. Nel portare avanti questa doppia sfida, ribadiamo l'impegno a realizzare il programma di investimenti già annunciato nel nostro Paese. Ciò significa investimenti in tecnologie all'avanguardia, sviluppo di nuovi modelli, attenzione alla formazione delle persone e alla crescita delle comunità locali. Con una sottolineatura: Una Stellantis più forte in Italia è anche una Stellantis più forte nel mondo. L'accordo tra Fondazione Milano-Cortina e il gruppo è un atto concreto di sostegno alle Olimpiadi. Un tributo allo sport e un segnale chiaro del nostro impegno che riflette i nostri valori, la chiosa.
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Test - Lancia Ypsilon HF Line, pro e contro dell'allestimento più grintoso - VIDEO

4 Ruote - Nov 10,2025
La nuova Lancia Ypsilon HF Line segna un passo deciso verso il ritorno alle radici sportive del marchio, senza però scivolare nell'eccesso. Lo fa con un design più deciso, dominato dal frontale scolpito attorno al logo HF e all'immancabile Elefantino Rosso, mentre i cerchi da 17 e la tinta blu elettrico della plancia donano un carattere distintivo e in qualche modo piacevolmente retrò-racing. Il look, per intenderci, ricorda molto da vicino quello della HF elettrica da 281 CV, che abbiamo già avuto modo di guidare. All'interno dell'abitacolo, le cuciture arancioni e i sedili a cannelloni richiamano le Lancia da corsa del passato, ma l'ambiente resta raffinato e moderno, in linea con la nuova filosofia del marchio. Come va la Lancia Ypsilon HF LineDentro il cofano c'è il noto motore ibrida a tre cilindri 1.2 litri turbobenzina da 110 CV, di tipo mild hybrid a 48V, abbinata al cambio automatico DCT a 6 rapporti. Un powertrain vivace in partenza, meno quando si alza il ritmo: le marce, piuttosto lunghe, privilegiano l'efficienza più che la reattività. L'assetto, però, è sempre azzeccato: identico a quello della versione standard - si parla di McPherson all'anteriore e barra di torsione al posteriore - si conferma equilibrato, prevedibile e piacevole nella guida di tutti i giorni. Infine, avrebbe potuto fare piacevolmente la differenza un sound allo scarico più corposo e deciso elemento che avrebbe certo contribuito a evocare lo spirito HF. Tanta tecnologia e sicurezza a bordoPer il resto, la dotazione è completa: guida assistita di Livello 2, infotainment S.A.L.A. HF a doppio schermo da 10,25, accesso keyless e sistemi di sicurezza di ultima generazione. Con prezzi da 22.450 euro, la Ypsilon HF Line si propone come una citycar elegante e concreta, capace di coniugare comfort, tecnologia e un pizzico di sportività in più, anche se in versione più gentile rispetto al mito racing che porta nel nome.
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Stellantis - RAM Rampage, il pick-up su base Compass: eccolo dal vivo in Italia - VIDEO

4 Ruote - Nov 10,2025
La RAM porta per la prima volta in Europa il Rampage, un pick-up di cinque metri di lunghezza, che si inserisce tra le Suv di segmento C (per quanto riguarda l'abitabilità, paragonabile a quella di una Jeep Compass) e i pick-up tradizionali. Presentato in anteprima a Fieracavalli 2025, a Verona (dove l'abbiamo incontrato), il modello nasce per offrire un'alternativa versatile e moderna, capace di coniugare guidabilità quotidiana e funzionalità da veicolo da lavoro leggero. Nasce sulla base della CompassProgettato e prodotto in Brasile sulla stessa piattaforma della nuova Jeep Compass, il RAM Rampage sarà disponibile in due versioni: Rebel, pensata per l'off-road e spinta dal motore 2.2 Multijet turbodiesel da 200 CV e 450 Nm, e R/T, la più sportiva e performante, con il 2.0 Hurricane 4 turbobenzina da 272 CV e 400 Nm. Entrambe le varianti adottano la trazione integrale e il cambio automatico a nove rapporti, offrendo prestazioni equilibrate e un comportamento dinamico adatto a ogni tipo di utilizzo. Il vano di carico da 980 litri e la portata di oltre una tonnellata confermano la vocazione pratica del Rampage. Look muscolosoIl design segue i canoni del marchio RAM, con linee robuste e proporzioni equilibrate. L'illuminazione full Led, i cerchi fino a 19 pollici e gli elementi distintivi delle due versioni sottolineano le differenti personalità del veicolo. Gli interni, orientati al conducente, offrono materiali soft-touch, plancia rivestita in pelle, infotainment con schermo da 12.3, strumentazione digitale da 10.3 e impianto audio firmato Harman Kardon. Sul fronte della sicurezza e della tecnologia, il Rampage adotta un pacchetto Adas di Livello 2 che include Active Driver Assist, Traffic Jam Assist e Highway Assist, oltre a frenata automatica d'emergenza e monitoraggio dell'angolo cieco. Quanto costerà il RAM Rampage?Al momento il marchio americano non ha comunicato i prezzi per il mercato europeo. In attesa di avere qualche informazione in più, possiamo dirvi quanto costa il RAM Rampage in Brasile, dove è disponibile con le stesse motorizzazioni: il 2.2 Multijet da 200 CV parte da 226.990 real brasiliani, pari a circa 36.800 euro al cambio attuale, mentre il 2.0 Hurricane R/T da 272 CV parte da 269.690 real, che corrispondono a circa 43.700 euro.
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Ferrari - Antonello Coletta, il custode del Cavallino

4 Ruote - Nov 10,2025
Ci sono storie che non nascono da un piano, ma da una scintilla. Per Antonello Coletta, romano, economista, la scintilla scoccò nel 1997, quando venne chiamato a Maranello per organizzare le celebrazioni dei cinquant'anni Ferrari. Un incarico temporaneo, una collaborazione circoscritta, che in teoria sarebbe dovuta terminare con la chiusura di quell'evento. Ma per chi sa ascoltare il rumore dei motori, certi suoni non si spengono. Da allora, Coletta non ha più lasciato il Cavallino. Da lì sono partito, racconta, e non me ne sono più andato. Dietro la calma del dirigente, dietro la voce sempre misurata, c'è l'architetto di uno dei progetti più affascinanti e identitari di Maranello: Corse Clienti. Un'idea nata da un sogno collettivo, quasi romantico: riportare i clienti a vivere la Ferrari non come status, ma come esperienza. Da quella intuizione sono nati i campionati Challenge, i Programmi XX, il Club GT, e persino le versioni da pista derivate dalle hypercar, come la 499P Modificata. Oggi quella divisione è una business unit, una macchina perfetta che unisce passione, tecnologia e appartenenza. Il secondo progetto, invece, sembrava irrealizzabile. Ricordo il mio primo colloquio in Ferrari, dice Coletta. Passando sotto l'insegna, pensai che sarebbe stato bello un giorno vedere dei prototipi ufficiali Ferrari tornare a correre. Ventisei anni dopo, quel sogno ha preso forma e rumore. Il progetto Hypercar ha riportato Ferrari nell'endurance mondiale, fino alla prima vittoria a Le Mans e adesso al titolo costruttori nel WEC. stato un percorso lungo tre anni, fatto di ambizione e insonnie, di scelte tecniche coraggiose, di pressione e lucidità. Coletta non racconta trionfi, racconta metodi. un uomo che pesa le parole come si bilancia una vettura: Quando i problemi diventano insormontabili, è il momento in cui quasi mi esalto, confessa. la frase di chi non si lascia abbattere dal rumore del rischio, ma lo trasforma in energia. Il suo modo di guidare un gruppo è altrettanto sobrio e profondo. Parla di rispetto, di rettitudine, di memoria. Bisogna conoscere la storia di Ferrari per capire come comportarsi, spiega. Il rispetto per il Cavallino che abbiamo il dovere di portare sul petto è ciò che ci deve guidare. Nel suo vocabolario, leadership significa educazione: insegnare ai giovani cosa rappresenta quel simbolo, e trasmettere un codice di correttezza che vale più della vittoria stessa. Si può sbagliare, dice, perché sbaglia solo chi fa. L'importante è agire con chiarezza e onestà. Oggi, dopo quasi trent'anni, Antonello Coletta è molto più di un dirigente Ferrari. la coscienza sportiva del Cavallino, il testimone di un'epoca in cui passione e rigore continuano a convivere. Ha costruito due mondi: la Ferrari dei clienti, che corre per amore, e la Ferrari ufficiale, che vince per orgoglio. E quando parla di futuro, lo fa con la stessa voce calma con cui racconta le sue origini: quella di chi sa che un sogno, se lo insegui con metodo, può diventare un'eredità. Perché, come dice lui, il rispetto per il Cavallino che abbiamo sul petto non è uno slogan. un dovere.
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Seat - Nuova Ibiza, come cambia e quanto costa - VIDEO

4 Ruote - Nov 10,2025
Dopo la B-Suv Arona, tocca alla Seat Ibiza aggiornarsi con un aggiornamento pensato per mantenerla competitiva in un segmento sempre più affollato. A oltre quarant'anni dal debutto e più di sei milioni di unità vendute, la compatta spagnola introduce novità estetiche, materiali più curati e qualche miglioramento tecnologico, restando fedele alla formula originale senza stravolgimenti. Le novità della nuova Seat IbizaIl frontale è stato ridisegnato, con una griglia esagonale a maglia diamantata e fari full Led più sottili, che accentuano la larghezza visiva dell'auto. Dietro cambiano il paraurti e la scritta Ibiza, ora in alluminio scuro, mentre nuovi cerchi di lega da 17 e 18 pollici e tre tinte inedite (Liminal, Oniric e Hypnotic) completano il rinnovamento estetico. Nel complesso, il design evolve senza strappi: più maturo, ma sempre riconoscibile. All'interno l'Ibiza è più curataGli interni fanno un passo avanti nella qualità percepita. Spiccano superfici morbide, pannelli porta rivestiti di tessuto e un cielo nero che aggiunge un tocco più tecnico. Nella versione FR arrivano sedili sportivi e volante in pelle perforata, mentre l'impianto Seat Sound con sei altoparlanti, subwoofer e amplificatore da 300W promette un miglioramento concreto dell'esperienza audio. prevista anche la ricarica wireless da 15W con raffreddamento integrato. L'infotelematica gode di cruscotto digitale e schermo dell'infotainment sempre di serie: si parte da 8.25" e si può arrivare a 9.2" sulle varianti più ricche. L'Ibiza diventerà presto ibridaLa gamma motori resta concentrata sulla benzina, con il tre cilindri aspirato 1.0 MPI da 80 CV e cambio manuale a 5 rapporti, i turbo TSI da 95 e 115 CV - manuali a 5 e 6 marce, o anche con cambio DSG - e il quattro cilindri 1.5 TSI da 150 CV esclusivo per l'allestimento FR. Tutte le versioni saranno prodotte a Martorell, vicino a Barcellona, con l'arrivo sul mercato previsto per l'inizio del 2026. Una variante mild hybrid è invece attesa nel 2027. Quanto costa la nuova Seat IbizaIl prezzo d'attacco, poi, è particolarmente competitivo: 16.000 euro chiavi in mano. Niente obblighi di finanziamento che, volendo, resta comunque disponibile e intrigante, grazie a formule specifiche con anticipo zero e interesse zero. Si tratta di una scelta pensata per aumentare l'accessibilità di questo modello. In questo modo, il rapporto qualità/prezzo della Ibiza 2026 si eleva parecchio, portandosi ai vertici del segmento B.
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WEC - Ferrari, il sogno diventa storia: campioni del mondo!

4 Ruote - Nov 10,2025
Campioni del Mondo. Due volte. Piloti e Costruttori. In Bahrein, quando la bandiera a scacchi ha sancito la fine delle otto ore più lunghe e intense della stagione, la Ferrari ha chiuso il cerchio di un sogno iniziato appena tre anni fa: riportare Maranello sul tetto dell'endurance. Coletta e il suo gruppo ci sono riusciti con la discrezione dei grandi e la forza dei visionari. La 499P The Queen, come qualcuno l'ha ribattezzata affettuosamente è entrata nella leggenda: tre vittorie consecutive a Le Mans e ora un titolo, quello dei Costruttori, che mancavano da oltre mezzo secolo (quello piloti allora non esisteva). Alle 22 locali, nel buio dorato di Sakhir, le due Toyota hanno tagliato per prime il traguardo, seguite dalle tre rosse. Ma la vera vittoria era già scritta, nei punti accumulati, nella perfezione di una stagione gestita con equilibrio e orgoglio. Otto ore senza errori, senza sbavature, con la consapevolezza di chi sa di avere la vettura più costante, il team più coeso, la serenità di chi non deve più dimostrare nulla ma solo confermare. In Bahrain c'era tutto lo stato maggiore Ferrari: John Elkann, Benedetto Vigna, Enrico Galliera. Nessuna passerella, nessun gesto di circostanza: solo la voglia di condividere. Rimarrà negli occhi di molti la fotografia del presidente, seduto tra i meccanici, assorto nella telemetria, con il piede che batte sul pavimento a ritmo di tensione. il coronamento di un sogno dirà più tardi ma anche la conferma di quanto si possa ottenere quando si lavora come un corpo unico, con l'umiltà di imparare e la determinazione di migliorare sempre. Ferrari è questo: una famiglia. Si ride insieme, si piange insieme. E quella notte le lacrime erano di gioia. Otto ore, 480 minuti, 3600 secondi che sembravano infiniti. Il tramonto sul deserto, la luce che abbaglia le visiere dei piloti, la sabbia che colora d'oro le torri dell'autodromo: il Bahrain è diventato teatro e simbolo, cornice di un trionfo. L'unico brivido, un duello tra Fuoco e Kubica negli ultimi giri. Poi il silenzio, la tensione che si scioglie, l'urlo nei box. Con il titolo Costruttori e quello Piloti firmato da Pier Guidi, Calado e Giovinazzi Ferrari ritrova un alloro che mancava dal 1972, quando la 312 P di Enzo Ferrari si impose nel Mondiale Marche. Oggi la 499P ne raccoglie l'eredità con la grazia di chi onora la memoria e scrive il futuro. C'è qualcosa di antico e di nuovo in questo successo. Una disciplina quasi monastica nel lavoro, la serenità di chi crede nei valori più puri del motorsport: rispetto, coraggio, umiltà. la filosofia di Coletta, è la cultura di Maranello. Perché, al di là delle vittorie, ciò che resta è l'idea stessa di Ferrari: un sogno collettivo, costruito da uomini che non cercano la gloria personale ma servono un nome che appartiene al mondo.
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F.1, GP Brasile - Norris domina a Interlagos

4 Ruote - Nov 09,2025
Lando Norris conquista la sua settima vittoria stagionale al termine di un Gran Premio del Brasile movimentato e imprevedibile. L'inglese della McLaren ha chiuso davanti alla Mercedes di un brillante Kimi Antonelli e alla Red Bull di Max Verstappen, autore di una rimonta furiosa dal fondo.McLaren imprendibile, ma non del tutto soddisfatta. Partito dalla pole, Norris ha mantenuto il comando nelle fasi concitate iniziali, condizionate da una Safety Car per l'incidente di Gabriel Bortoleto alla curva 3. Alla ripartenza, un contatto tra Piastri e Antonelli ha innescato un effetto domino che ha coinvolto l'incolpevole Charles Leclerc, costretto a ritirare la sua Ferrari per un danno alla sospensione anteriore sinistra. Da lì in avanti, Lando ha gestito il ritmo con lucidità e freddezza, chiudendo con oltre dieci secondi di margine. Eppure, a fine gara, non ha nascosto un filo di delusione: stata una grande vittoria, ma vedere quanto fosse veloce Max oggi mi ha un po' deluso, ha ammesso Norris. Dobbiamo capire dove possiamo migliorare. Il campionato può cambiare in fretta, quindi resto concentrato e continuo a spingere. Ma vincere qui in Brasile è incredibile: pista fantastica, tifosi meravigliosi, weekend perfetto.Promosso Antonelli. Il rookie bolognese, ancora una volta, ha mostrato una maturità che va ben oltre i suoi 19 anni. Nonostante l'incidente con Piastri, Kimi non s'è perso d'animo e ha ritrovato il ritmo e resistito fino alla fine agli assalti di Verstappen, dotato di gomme più fresche. Non so da dove sia sbucato, davvero, ha scherzato Antonelli nel dopogara. Gli ultimi giri sono stati stressanti, Max arrivava fortissimo. Ma ho trovato il mio ritmo, ho aumentato il passo e sono riuscito a usare la scia a mio vantaggio. Alla fine, ha pagato!. Questo secondo posto che vale come una vittoria, il miglior risultato in carriera per il giovane talento della Mercedes, accolto dagli applausi di tutto il paddock.Verstappen, rimonta da fenomeno. La giornata di Max Verstappen sembrava compromessa già al via: partenza dalla corsia box e foratura nelle prime fasi: l'olandese ha però rimontato posizioni su posizioni fino al terzo gradino del podio. Con una Red Bull più viva del previsto dopo un sabato difficile, Max ha regalato grande spettacolo fino alla bandiera a scacchi. stata una gara intensa, ha raccontato. Avevamo un buon passo. Onestamente, non mi aspettavo di arrivare sul podio partendo dalla pit lane e con una foratura. Non abbiamo mai mollato. Alcune vetture erano in trenini DRS, quindi non è stato semplice superare, ma arrivare a dieci secondi dal leader è un risultato incredibile.Doppio ritiro per la Ferrari. Weekend da dimenticare per il Cavallino Rampante che lascia San Paolo con un doppio zero pesantissimo. Leclerc fuori dopo pochi giri per i danni subiti nell'incidente tra Piastri e Antonelli, mentre Lewis Hamilton ha abbandonato la gara a metà distanza per problemi al fondo vettura, dopo un inizio di Gran Premio disastrosa. Un epilogo che riaccende le ombre di un autunno complicato per Maranello, che ha perso molto margine dalla Mercedes nella battaglia per il secondo posto nel Mondiale Costruttori.Il resto della Top 10. George Russell ha chiuso quarto davanti a Piastri, che ha pagato una penalità ddi dieci secondi per l'incidente a inizio gara. Sesto un sorprendente Ollie Bearman con la Haas, seguito dal duo Racing Bulls Lawson-Hadjar in settima e ottava posizione. Hülkenberg e Gasly completano la zona punti.I risultati completi della gara a Interlagos >>
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Gamma 2025 - Tutti i modelli Toyota in vendita in Italia: caratteristiche, foto e prezzi

4 Ruote - Nov 09,2025
Con oltre centomila unità consegnate (101.063, dati Unrae), la Toyota è la seconda Casa con più auto immatricolate in Italia nei primi dieci mesi del 2025: al primo posto c'è la Fiat (123.730), mentre il terzo gradino del podio appartiene alla Volkswagen (94.616). Un successo che si spiega soprattutto per la varietà della gamma di modelli disponibili, dalla piccola Aygo X al pick-up Hilux, passando per berline, Suv e crossover. Le motorizzazioni full hybrid sono quelle più scelte dai clienti, ma nell'offerta del costruttore non mancano le elettriche (che accedono anche agli incentivi statali), le plug-in e persino un modello a idrogeno. Toyota Aygo XLa piccola giapponese a quattro posti è appena stata rinnovata: cambia il look, più moderno, ma la novità più importante è il motore, che diventa il full hybrid da 115 CV della Yaris: è l'unica citycar con questa motorizzazione. Invariate le misure: 3.776 mm da un paraurti all'altro, con un passo di 2.430 mm. Il bagagliaio ha una capacità di 231 litri. Quattro gli allestimenti, compreso lo sportiveggiante GR Sport. Prezzi da 20.850 euro. Toyota YarisAggiornata all'inizio del 2024, è l'ibrida compatta per antonomasia: è lunga 3,94 metri, alta 1,5, larga 1,75 e ha un passo di 2,56 metri. Il bagagliaio ha una capacità, misurata dal Centro prove, di 290 litri. In gamma c'è il powertrain full hybrid con il tre cilindri 1.5 a ciclo Atkinson con potenze da 116 e 131 CV: nelle nostre rilevazioni, quest'ultimo fa i 23,3 km/litro in città (19,9 di media). Cinque gli allestimenti in gamma, con prezzi che partono da 24.550 euro. Toyota GR YarisPiù che una variante, un modello a sé: questa bomba è più lunga della ibrida (arriva a 4 metri esatti), ha la carrozzeria a tre porte e monta un 1.6 da 280 CV con cambio manuale e trazione integrale. Prezzi da 52.000 euro. Toyota Yaris CrossLa sorella a ruote alte della Yaris, anch'essa aggiornata all'inizio del 2024, è disponibile a trazione anteriore oppure integrale, in cinque allestimenti e con un listino che parte da 28.650 euro. La Cross è leggermente più grande della Yaris (è lunga 4,18 metri, ma il passo è lo stesso), a vantaggio soprattutto dello spazio per i bagagli: il Centro prove ha rilevato una capacità utile di 341 litri. Invariate le motorizzazioni full hybrid da 116 e 131 CV; le varianti integrali hanno un secondo motore elettrico sull'asse posteriore. Toyota C-HRLa seconda generazione della Suv giapponese ha cambiato completamente stile, ispirandosi alla Prius ma senza rinunciare alle linee filanti. Lunga 4,36 metri, larga 1,83 ealta 1,56, ha un passo di 2,64 metri: il bagagliaio mette a disposizione 269 litri, misurati dal Centro prove. Quest'auto è disponibile con powertrain full hybrid da 140 CV e plug-in da 223 CV, abbinato a una batteria da 13,8 kWh: l'autonomia media rilevata è di 61 km (67 in città). Quattro gli allestimenti dell'ibrida, con prezzi da 35.700 euro, mentre la Phev ne offre ben sei, con un listino che parte da 36.900 euro. Toyota C-HR+Non fatevi trarre in inganno dal nome: quest'auto è tutta nuova, senza legami con la C-HR, salvo per lo stile da crossover-coupé. lunga 4,52 metri, ha un passo di 2,75 metri e mette a disposizione un bagagliaio da 416 litri (dichiarati). Tre le motorizzazioni, da 167, 224 e 343 CV, quest'ultima con un secondo motore sull'asse posteriore per la trazione integrale. Due i tagli di batteria, da 57,7 e 77 kWh, per autonomie dichiarate rispettivamente di 456 e 609 km. Il listino parte da 40.800 euro: le versioni a trazione anteriore accedono agli incentivi statali. Toyota Corolla CrossQuesta Suv media è lunga 4,46 metri, larga 1,83 e alta 1,62: il passo è di 2,64 metri, mentre il bagagliaio mette a disposizione 319 litri, misurati dal Centro prove. Il recente restyling l'ha resa più moderna fuori e pratica dentro, oltre a introdurre il nuovo allestimento GR Sport. Due le motorizzazioni disponibili, entrambe full hybrid: il 1.8 da 140 CV e il 2.0 da 178 CV (anche a trazione integrale). Prezzi da 37.450 euro. Toyota Corolla Touring SportsIn vendita in Italia è rimasta solo la station wagon di un modello giunto ormai alla dodicesima generazione (e che per la prossima cambierà radicalmente). Lunga 4,65 o 4,66 metri a seconda delle versioni, ha un passo di 2,64 metri e un bagagliaio che, secondo la Casa, offre dai 596 ai 1.730 litri con il divanetto abbattuto. Due le motorizzazioni, entrambe full hybrid, il 1.8 da 140 CV e il 2.0 da 197 CV. Listino da 35.500 euro. Toyota PriusLa nuova serie della Prius ha rotto completamente con il passato, presentandosi con linee moderne e filanti: l'auto è lunga 4,6 metri, larga 1,78, alta 1,42 e ha un passo di 2,75. A dispetto delle dimensioni, il baule ha una capacità di 276 litri, misurati dal Centro prove. In Europa la nuova Prius c'è solo con il powertrain plug-in da 223 CV, abbinato a una batteria da 13,6 kWh. Secondo le nostre rilevazioni, l'autonomia media in modalità EV è di 71 km, che diventano 87 in città. Toyota RAV4A listino da poche settimane, la sesta generazione della Suv che ha debuttato nel 1994 ha linee muscolose e personali, è lunga 4,6 metri e ha un passo di 2,69 metri. Il bagagliaio ha una capacità di carico che varia da 514 a 749 litri (il divano posteriore è scorrevole). Al momento è disponibile solo con il powertrain full hybrid da 183 CV (191 per la versione AWD-i a trazione integrale), con un listino che parte da 45.200 euro. Più avanti arriverà anche la plug-in a trazione anteriore da 268 CV, oppure integrale da 304 CV, con una batteria da 22,7 kWh che, secondo la Casa, dovrebbe permettere di percorrere fino a 100 km in modalità elettrica. Toyota bZ4XLa prima elettrica della Casa giapponese ha portato al debutto la piattaforma eTNGA: è lunga 4,69 metri, larga 1,86, alta 1,65 e ha un passo di 2,85. Il Centro prove ha misurato una capacità di 421 litri per il bagagliaio. Il lieve restyling dello scorso anno è intervenuto soprattutto su aerodinamica ed efficienza del powertrain da 204 CV, per migliorare l'autonomia complessiva, che non era il suo forte: secondo i nostri rilevamenti, con la batteria da 71,4 kWh si percorrevano - con il modello precedente - 283 km in media, 341 in città. Prezzi da 42.500 euro. Come la C-HR+, accedono agli incentivi statali le bZ4X a trazione anteriore. Nel corso del prossimo anno arriverà la versione più lunga, denominata Touring. Toyota Land CruiserDopo una lunga assenza, torna una delle più amate Toyota di sempre, con un look che strizza l'occhio al passato e un'impostazione da fuoristrada puro, con il telaio a longheroni su cui poggia la carrozzeria. Lunga 4,92 metri e con un passo di 2,85 metri, c'è anche a sette posti. Il bagagliaio ha 603 litri di spazio. Oltre al 2.8 turbodiesel da 205 CV, in gamma arriverà a breve anche la variante mild hybrid 48V dello stesso propulsore: grazie all'aiuto del motore elettrico si potrà contare su 65 Nm di coppia extra da sfruttare in off-road. Prezzi da 84.000 euro. Toyota HiluxNei prossimi giorni verrà svelata la nuova generazione del pick-up giapponese, che potrebbe anche arrivare in versione full electric. Quello attualmente in commercio offre invece due motorizzazioni diesel pure, da 150 e 204 CV, trazione posteriore (integrale inseribile), cambio con le ridotte e dimensioni da americano: da 5,33 a 5,64 metri, a seconda della versione. Prezzi da 38.676 euro. Toyota MiraiLa berlina sportiva della Toyota è uno dei pochissimi modelli a idrogeno venduti in Italia. Lunga quasi cinque metri e con un passo che arriva a sfiorare i tre, la Mirai monta un powertrain da 182 CV con tre serbatoi, in grado di stoccare fino a 5,6 kg di idrogeno a una pressione di 700 bar, per un'autonomia dichiarata di 650 km. Due gli allestimenti disponibili, con prezzi che partono da 76.800 euro.
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F.1, GP Brasile - Norris in pole davanti ad Antonelli

4 Ruote - Nov 08,2025
Lando Norris non sbaglia un colpo questo weekend. A Interlagos firma la sesta pole position della stagione, la quindicesima in carriera, confermando il momento d'oro suo e della McLaren. Dietro di lui c'è ancora una volta Kimi Antonelli, capace di trasformare la Mercedes in un'arma tagliente sul giro secco, mentre Charles Leclerc riporta la Ferrari in una buona posizione in ottica gara, terzo con una SF-25 finalmente più equilibrata. Ma la sorpresa, stavolta, è l'assenza di Max Verstappen: il campione del mondo in carica non è andato oltre la Q1, solo sedicesimo con una Red Bull irriconoscibile.Norris implacabile. L'inglese della McLaren ha sfruttato alla perfezione il momento decisivo della Q3, abbassando il riferimento con un 1'09"511, tre decimi più lento rispetto al tempo fatto registrare nella Sprint Qualifying di venerdì, ma sufficiente per mettere tutti in fila. Norris, sereno e lucido, sembra avere tra le mani una macchina che asseconda ogni suo gesto: un connubio che lo sta spingendo verso la vetta del Mondiale, anche alla luce dello zero del compagno di squadra nella Sprint di oggi.Antonelli, talento cristallino. Kimi Antonelli continua a stupire. Dopo il secondo posto nella Sprint, il bolognese si è ripetuto anche in qualifica, mancando la pole per appena 174 millesimi. già il terzo pilota più giovane della storia a partire in prima fila e la sensazione è che il meglio debba ancora venire. La freddezza con cui reagisce alla pressione racconta di un talento vero, che sta riscrivendo le gerarchie interne a Brackley: Russell, infatti, ha chiuso solo sesto, lontano più di tre decimi dal compagno rookie, parecchio infastidito dal vedere il più giovane compagno lì davanti.Ferrari in ripresa. Dopo un venerdì complicato, la Ferrari ritrova il sorriso. Charles Leclerc ha spremuto ogni decimo dalla SF-25, piazzandola in terza posizione davanti all'altra McLaren di Oscar Piastri, ancora in affanno dopo il botto nella Sprint. Il monegasco ha beneficiato di un assetto rivisto, capace di restituire grip e stabilità: un segnale incoraggiante in vista di una gara che, con il passo mostrato nei long run, potrebbe riportare il Cavallino sul podio di Interlagos, pista finora mai troppo amica di Charles.Le sorprese: Racing Bulls e Haas. Qualifica positiva per la Racing Bulls: Isack Hadjar ha centrato il quinto tempo, subito davanti a Russell, mentre Liam Lawson si è piazzato settimo, a soli venti millesimi dalla Mercedes. Entrambe le VCARB 02 sembrano poter ambire a punti pesanti. Ottavo Oliver Bearman con una Haas in costante crescita grazie al nuovo pacchetto aerodinamico, seguito da Pierre Gasly (Alpine) e Nico Hülkenberg (Sauber) a chiudere la top 10.Disastro Red Bull. L'immagine più sorprendente della giornata è quella di Verstappen ai box a fine Q1. Nessun errore clamoroso, semplicemente una RB21 senza aderenza, incapace di scaldare le gomme e di reagire ai correttivi del team. Solo sedicesimo, davanti a Sainz e Stroll: un colpo di scena che ridisegna lo scenario del Gran Premio e, ovviamente, anche per le speranze di rimanere in lotta per il titolo.I risultati completi delle qualifiche di Interlagos >>
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