Alfa Romeo - Le attuali Giulia e Stelvio resteranno in produzione fino al 2027
Le Alfa Romeo Giulia e Stelvio di nuova generazione, probabilmente, non vedranno la luce prima del 2027. Il marchio, infatti, ha annunciato che le attuali versioni a benzina della berlina e della Suv sopravviveranno almeno per altri due anni. A comunicarlo, durante una sessione di domande e risposte organizzata a margine della presentazione della Tonale restyling, è stato Santo Ficili, ceo del Biscione. A Cassino per altri due anniLa produzione delle attuali Giulia e Stelvio è stata prolungata fino alla fine del 2027, con il marchio che - vista l'attuale situazione del mercato e la crescita della diffusione di auto elettriche inferiore rispetto alle aspettative - ha così deciso di prendersi più tempo per affinare la nuova piattaforma elettrica che farà da base alle nuove generazioni di queste due vetture. Che, come anticipato, dovrebbero arrivare sul mercato sia in versione 100% elettrica, sia con motorizzazioni ibride a benzina.
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Alfa Romeo - Tonale 2026: cambia fuori, dentro e mantiene il diesel
Più equilibrata nelle proporzioni, più curata dentro e più raffinata, anche nella guida: l'Alfa Romeo Tonale 2026 aggiorna lo stile e parte della tecnica. Con le carreggiate allargate, il nuovo frontale e gli interni rivisti, la Suv del Biscione è ora più matura, ma non rinnega sé stessa: neanche sul fronte della gamma motori, che infatti continua a proporre il diesel. Ora è più largaCon il restyling, la Tonale si concede un'aria diversa, più compiuta nelle proporzioni. Uno dei limiti del primo modello era la sensazione di leggerezza visiva del corpo vettura, acuita da carreggiate piuttosto strette. Quelle nuove sono più larghe di circa 1 cm e fanno il paio con uno sbalzo anteriore leggermente ridotto, per una migliore postura su strada. Davanti, il paraurti ridisegnato integra prese d'aria più pulite e uno scudetto concavo ispirato alle storiche 33 Stradale e GT 2000, mentre il trilobo si allarga in orizzontale. Piccoli ritocchi e nuovi cerchiLa Tonale 2026 non è un restyling che vuole stupire: è un lavoro più corale. Piccoli ritocchi ai gruppi ottici posteriori e alla firma luminosa 3+3 mantengono il legame con il passato, ma il tutto appare più coerente e piantato. A completare il quadro ci sono i nuovi cerchi Stile da 19 pollici o Fori da 20, più leggeri e meglio proporzionati, insieme agli stemmi bianchi e neri e alla scritta Tonale scurita sui paraurti. Via la leva del cambioDentro la Tonale 2026, la plancia conserva la struttura a cannocchiale, ma i materiali migliorano nei punti di contatto, con finiture più curate e nuove combinazioni cromatiche: pelle rossa o Alcantara bicolore nero-bianco, inedita per la versione di lancio Milano Cortina 2026. Quest'ultima si distingue anche per l'illuminazione ambientale, che riprende il disegno del Biscione. La nuova Tonale, poi, inaugura il selettore rotativo del cambio che sostituisce la classica leva, liberando spazio sul tunnel e rendendo più pulita la plancia. Restano, invece, i paddle di alluminio ricavati dal pieno. L'infotainment fa passi avantiIl sistema multimediale, con doppio schermo da 12,3 e 10,25 pollici, guadagna fluidità e tempi di risposta più rapidi. Rimane un'interfaccia chiara, forse meno scenografica di quella di alcune rivali tedesche, ma più intuitiva rispetto al passato. La connettività si completa con gli ormai immancabili Apple CarPlay e Android Auto wireless, oltre agli aggiornamenti OTA e all'assistenza alla guida di Livello 2. Motori: il gasolio resta in gammaSul fronte tecnico, la Tonale conferma una gamma abbastanza articolata. La versione d'ingresso propone l'1.5 turbo (con turbina a geometria variabile) quattro cilindri mild hybrid da 175 CV con trazione anteriore e cambio doppia frizione a 7 rapporti. Buone notizie per i macinatori seriali di chilometri, per la permanenza del diesel 1.6 da 130 CV con trasmissione automatica a 6 marce. Al vertice resta la plug-in hybrid Q4 da 270 CV, con motore 1.3 turbo e unità elettrica posteriore per una trazione integrale elettrificata. L'autonomia in elettrico è di 80-90 km, mentre la transizione fra termico ed elettrico dovrebbe essere più dolce grazie all'aggiornamento dell'Hybrid Control Processor. Quattro allestimenti, un'edizione specialeTonaleLa gamma si apre con la versione Tonale, punto d'ingresso ma già completa nell'equipaggiamento: di serie monta fari Full Led 3+3, cerchi Aerodinamico da 17 pollici diamantati e interni rivestiti di tessuto nero e Scuba con il logo del Biscione ricamato. All'interno spiccano il volante sportivo rivestito di pelle, il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e il display dell'infotainment da 10,25 compatibile con Apple CarPlay e Android Auto wireless. Non mancano climatizzatore bizona, sistema keyless, retrovisore elettrocromico e una dotazione di Adas di Livello 2 che va dal cruise control adattivo alla frenata automatica di emergenza.SprintLa Tonale Sprint aggiunge un tocco di carattere: body kit nero lucido con inserti Dark Miron, vetri oscurati e cerchi Petali da 18 bicolore. Dentro arrivano la pedaliera e i battitacco di alluminio, l'ambient light multicolore e la navigazione integrata, proiettata anche sul quadro strumenti.TiLa Tonale Ti rappresenta il cuore della proposta premium. All'esterno si riconosce per le cornici nere lucide e il badge dedicato, mentre l'abitacolo propone un livello superiore di confort con sedili rivestiti di pelle rossa o nera, regolabili elettricamente, riscaldati e ventilati, insieme al volante riscaldato e agli ugelli lavavetro termici. I paddle in alluminio completano una dotazione pensata per chi ama la guida coinvolgente.VeloceAl vertice degli allestimenti c'è la Veloce, la Tonale più sportiva del gruppo: la Veloce si distingue per i cerchi Stile da 19 pollici, i fari Full Led Matrix, le pinze freno Brembo rosse, gli scarichi doppi cromati e il badge Tonale nero. Sotto la pelle, la Veloce adotta le sospensioni elettroniche DSV a doppia valvola, per un compromesso ottimale tra confort e precisione di guida.Milano Cortina 2026La gamma della Tonale 2026 si chiude con l'esclusiva Milano Cortina 2026, edizione speciale dedicata ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, di cui l'Alfa Romeo è sponsor. La Milano Cortina 2026 si riconosce per i dettagli argentati su minigonne e paraurti, le pinze Brembo nere lucide, i sedili rivestiti di Alcantara bicolore nero e bianco, la fascia plancia rivestita di Alcantara e l'illuminazione ambientale con grafica dedicata. disponibile in tutte le tinte di gamma, anche con tetto nero a contrasto. Tonale 2026: i prezziIn attesa del 20 ottobre, quando l'Alfa Romeo pubblicherà il listino completo della Tonale 2026 e aprirà ufficialmente gli ordini, possiamo darvi l'unico dato a disposizione: al momento, si sa solo che per entrare nel mondo Tonale l'Alfa Romeo prevede un finanziamento con rate a partire da 199 euro al mese.
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Nissan - Sconti più incentivi auto anche per la nuova Micra: prezzi da 13.990 euro
La Nissan ha annunciato la campagna promozionale per la nuova Micra, che accede agli incentivi statali per tutti i modelli della sua gamma, dalla versione d'accesso Engage con motore da 90 kW (120 CV) e batteria da 40 kWh (29.500 euro), fino alla più ricca Evolve con powertrain da 110 kW (150 CV) e accumulatori da 52 kWh (36.400 euro). I doppi incentivi per la Nissan MicraAgli incentivi statali, che possono arrivare a 11.000 euro se il cliente possiede un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, si aggiunge un contributo da parte della Nissan che può arrivare fino a 4.510 euro, ed è così strutturato:Sconto di 3.000 euro per i clienti che hanno già una Nissan in famiglia che vogliono sostituire con la Micra;In alternativa, se il richiedente non possiede una vettura della Casa giapponese, è previsto uno sconto di 1.000 euro;Sconto di 1.510 euro per l'auto da rottamare o, in alternativa, da permutare (se non rientra in quelle che permettono di accedere agli incentivi, ed è quindi omologata Euro 6).In questo modo, nell'ipotesi migliore (Isee inferiore a 30 mila euro, auto da rottamare, già possessore di una Nissan), lo sconto complessivo arriva a 15.510 euro e il prezzo della Micra Engage 40 kWh scende a 13.990 euro. Nell'ipotesi meno favorevole, ossia cliente nuovo, niente incentivi ma auto usata da permutare, lo sconto è di 2.510 euro, e il listino parte da 26.990 euro.
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Click day - Incentivi auto elettriche, la piattaforma aprirà (forse) la prossima settimana
Tutti se l'aspettavano domattina, 15 ottobre, e invece bisognerà pazientare ancora qualche giorno, probabilmente fino alla prossima settimana. In effetti, la data di partenza ufficiale dell'operazione "incentivi 2025-26 - ossia l'ora e il giorno in cui sarà attivata la piattaforma informatica attraverso cui si potrà prenotare il bonus auto elettriche - non è mai stata comunicata ufficialmente: né dal ministero dell'Ambiente, titolare dell'iniziativa, né dalla Sogei, la Società generale di informatica del ministero dell'Economia incaricata di realizzarla. Data da stabilireAnzi, fin dal momento dell'apertura della sezione riservata alle concessionarie, avvenuta il 23 settembre scorso, su www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it è in bella evidenza, su fondo rosso, l'avviso: L'attivazione della sezione dedicata ai Beneficiari (ossia persone fisiche e titolari di microimprese, ndr) sarà comunicata successivamente nella sezione Bandi e avvisi del sito istituzionale del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Comunicazione che, finora, non è mai avvenuta. Ecco com'è nato l'equivocoE allora perché molte testate online parlano di slittamento se una data non è mai stata fissata? Perché durante un webinar organizzato il 22 settembre scorso dallo stesso ministero dell'Ambiente, lo stesso in cui era stata annunciato il definitivo abbandono dell'ipotesi Eco-score, si era parlato genericamente di metà ottobre come data obiettivo. Un mero auspicio che però, come spesso accade, era stato preso per oro colato. Ipotesi prossima settimanaInsomma, nessun rinvio e nessuno slittamento. Resta il fatto, però, che una data ufficiale ancora non c'è, anche se alcune fonti interpellate da Quattroruote parlano genericamente della prossima settimana. Si vedrà. Nel frattempo, potete consultare il nostro speciale con tutte le informazioni e i modelli acquistabili con il bonus statale. Anche quelli che a quest'ultimo aggiungono gli sconti studiati ad hoc dalle Case, finendo per costare meno di 10 mila euro.
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Toyota - La nuova C-HR+ è vestita da coupé, comoda e consuma poco
Sebbene la Toyota sia intimamente legata al full hybrid, tecnologia meno complessa delle altre, facile da usare ed efficiente, ciò non significa che resti alla finestra a guardare. Semplicemente, forse con maggior arguzia di altri, approccia le propulsioni alternative in maniera più cauta in base all'evolversi della transizione. Così, dopo essersi timidamente affacciata sul mercato delle Bev con la bZ4x, ora fa un affondo più concreto con la nuova C-HR+, già ordinabile in tre varianti (due delle quali accedono agli incentivi statali), con prezzi da 40.800 euro in su, in consegna dalla prossima primavera. Solo il nome non cambiaNon inganni la sigla, perché non si tratta della variante elettrica della quasi omonima Suv-coupé. Di fatto è un'altra vettura: nasce sulla piattaforma e-Tnga, è lunga 4,52 cm (16 in più della cugina termica) e ne recepisce la denominazione (con l'aggiunta di un +) per questioni di stile, dinamico e filante alla C-HR maniera ma con una presenza scenica ancora più importante. Le motorizzazioni della Toyota C-HR+Si diceva di tre versioni: quella d'attacco prevede motore e trazione anteriore (167 CV) e una batteria (con tecnologia Nmc, della Panasonic) da 54 kWh netti, per un'autonomia dichiarata di 456 km. Le altre due adottano invece un accumulatore da 72 kWh e si distinguono per il powertrain: motore anteriore da 224 cavalli per la versione Icon (43.800 euro), mentre la top di gamma Premium (49.800 euro) dispone di due motori - quindi della trazione integrale - per una potenza combinata di 343 CV; l'autonomia si attesta, rispettivamente, su 609 e 546 km in caso di ruote da 18 pollici, mentre se si opta per quelle da 20 bisogna mettere in preventivo una quarantina di chilometri in meno in entrambi i casi. Ricarica fino a 150 kWLa ricarica? L'onboard charger per la corrente alternata è da 11 kW per le varianti a trazione anteriore e da 22 kW per la Premium AWD; in corrente continua, invece, tutte le versioni accettano 150 kW di potenza massima. Per avvicinarsi a tale picco è possibile pre condizionare l'accumulatore tramite l'infotainment in tre modi diversi: manualmente, prima di arrivare a una colonnina (occorre però ricordarsene in anticipo, il processo non è rapido, specie in caso di basse temperature), automaticamente se avete inserito nel navigatore una stazione Hpc come destinazione, oppure definendo in anticipo un orario in cui volete che la batteria sia calda. Un + che vuol dire spazioUno dei vantaggi di chiamarsi +, rispetto alla C-HR, sta nello spazio a bordo. L'architettura elettrica e il passo generoso (275 cm, 11 in più) danno vita a una cabina più ariosa in ogni direzione, specie nella zona posteriore dove i passeggeri hanno più spazio per le gambe, bocchette dell'aria dedicate e due prese Usb-C da 60 W, con cui ci carichi anche un laptop. Non male anche il baule, con 416 litri dichiarati: una cinquantina in più rispetto alla termica. Saliamo sulla Toyota C-HR+A bordo si ritrova un'atmosfera simile a quella già vista sulla bZ4x, soprattutto una volta che metti le mani sul volante: il comando è lo stesso (piuttosto affollato di pulsanti) e oltre la corona c'è il cluster digitale della strumentazione da 7 pollici, che sebbene sia stato leggermente rialzato, continua a essere poco visibile a seconda della postura che si assume: il sottoscritto, per esempio, alto 1,75 m e cultore della seduta più bassa possibile, si trova con la quasi totalità dello schermo coperta dalla corona, col risultato che per scorgere le informazioni occorre modificare la propria posizione di guida, oppure muovere la testa verso l'alto o il basso. Al centro della plancia domina lo schermo da 14 pollici dell'infotainment, con rotelle di regolazione della temperatura del clima, e, più in basso, c'è il generoso tunnel centrale che ospita due vani di ricarica wireless per lo smartphone, che però non prevedono un provvidenziale raffreddamento. Molto gradevoli le finiture della plancia, con ampio uso di plastiche morbide al tatto e di un tessuto tecnico (nella parte superiore) piacevole alla vista e al tatto, nonché alcuni riporti di scamosciato sui pannelli porta. Il colpo d'occhio, tra rigore formale dello stile e qualità percepita, non è niente male. La prova della Toyota C-HR+Parto con la Premium AWD da 343 cavalli, la cui spinta combinata dei due motori appare subito molto robusta (0-100 km/h in soli 5,2 secondi), ma a convincere è il buon equilibrio generale: il confort è di livello, sia in termini sospensivi sia di silenziosità (sono presenti i doppi cristalli anteriori), ma in caso di curve si apprezza anche una certa solidità nel contenere i coricamenti laterali. Durante il breve test, fatto per lo più su strade statali e autostrade, ho letto un consumo medio di circa 18 kWh/100 km: un valore interessante. Questa cifra è scesa ulteriormente quando sono passato alla versione a trazione anteriore e ruote da 18 pollici anziché da 20, che nelle medesime condizioni è arrivata a chiedere appena 14 kWh ogni 100 km, lasciando presagire consumi piuttosto contenuti. Lo scopriremo nel dettaglio una volta che la C-HR+ arriverà a Vairano.
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Stellantis - Torna un altro "Marchionne boy": a Mauro Pino la produzione Usa
Per Antonio Filosa non sarà facile rilanciare le sorti di Stellantis, ma le sue ultime decisioni danno indicazioni chiare su quali siano le sue intenzioni: per delineare il futuro del gruppo, il manager napolitano sta guardando al passato, puntando su dirigenti cresciuti alla scuola del suo mentore Sergio Marchionne. L'ultimo dei cosiddetti "Marchionne boys" richiamati dall'amministratore delegato è Mauro Pino, che sostituisce Tim Fallon nel ruolo di responsabile della rete produttiva nordamericana. Il manager, originario di Termini Imerese, con oltre 25 anni di carriera tra Fiat e Fiat-Chrysler e una parentesi extra auto alla Eaton Aerospace, torna così ad assumere lo stesso incarico che lo ha portato a essere tra i protagonisti della rinascita del costruttore statunitense, anche grazie all'implementazione del sistema produttivo del World Class Manufacturing. Modena diventa il polo di few e one-offUn'altra novità riguarda la rete produttiva italiana. Ad annunciarla è stato Santo Ficili, numero uno della Maserati, a margine della presentazione di Stellantis Philanthropy, un inedito programma di supporto alle comunità al debutto in Italia (riunisce tutte le iniziative dedicate all'istruzione e al volontariato). "Abbiamo un'idea molto importante per Modena: diventerà il polo dove faremo anche la customizzazione per diversi brand Stellantis. Sarà un'evoluzione delle Officine Serie Maserati. Sempre a Modena faremo le few e one-off per Alfa Romeo e Maserati come abbiamo fatto nel passato con 8C e 4C", ha spiegato Ficili. "Modena è la capitale della Motor Valley, vogliamo riagganciarci con tutti i fornitori che sono presenti in questo meraviglioso luogo dell'automobile. Modena diventera' il polo dove faremo anche la customizzazione per diversi brand Stellantis, si chiamerà Bottega Fuoriserie Italia e sara' un'evoluzione delle Officine Fuoriserie Maserati dedicate solo al brand",Alfa va bene, positivi su MaseratiIl dirigente ha anche fornito delle indicazioni sull'andamento dei due marchi-simbolo dell'automobilismo italiano: "L'Alfa Romeo sta andando bene. I risultati sono assolutamente positivi a livello globale", ha detto Ficili. "Situazione più complicata per Maserati? Il momento è difficile per tutti. Le vetture del lusso soffrono un po' di più per l'evoluzione del mercato, ma io sono assolutamente positivo. Si tratta di traghettare, di attraversare questo momento così difficile, ma poi vedo una luce all'orizzonte", ha aggiunto Ficili. "Sono assolutamente positivo". Imparato: "Il 2026 sarà un anno di crescita"Sempre a margine dell'evento, ha parlato anche Jean-PhilippeImparato, ex responsabile della regione europea e neo amministratore delegato della Maserati."A settembre sono andate bene le nostre vendite ai privati, tra l'8 e il 10% in più. Gli ordini sono in crescita del 20%. Anche i veicoli commerciali vanno bene. Quindi ci sono segnali di ripresa, il mercato si sta riprendendo", ha detto Imparato, esprimendo ottimismo anche per i prossime mesi: "Nel 2026 ci sono tanti modelli in arrivo anche per Fiat. Non voglio dare nessuna indicazione, ma potete essere sicuri che il 2026 sarà un anno di crescita. Le prospettive sono buone anche per gli stabilimenti oggi fermi". il caso di Mirafiori: "Con il lancio della 500 ibrida scriviamo una storia nuova che non ha niente a che vedere con quella che abbiamo vissuto. Il Piano Italia lo stiamo eseguendo in modo molto dettagliato. Gli impegni saranno mantenuti, assolutamente rispettati", ha concluso Imparato.
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Opel - La Grandland Long Range ha quasi 700 km di autonomia: prezzi e versioni
Dopo la versione a quattro ruote motrici, la Opel amplia la gamma della Grandland elettrica con la Long Range, dotata di powertrain single motor da 170 kW (231 CV) e batteria da 97 kWh, per un'autonomia di 694 km nel ciclo Wltp. Due gli allestimenti, GS e Ultimate, con prezzi che - per questa motorizzazione - partono da 46.950 euro. Opel Grandland GSIl listino della Grandland Long Range apre con l'allestimento GS, che di serie prevede i cerchi di lega da 19, il portellone ad apertura elettrica, i vetri posteriori oscurati, le luci ambientali, gli specchietti richiudibili elettricamente, il logo Opel illuminato e il tetto nero a contrasto. All'interno troviamo strumentazione digitale da 10, infotainment da 16 con navigatore connesso, funzionalità ChatGPT e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, ricarica a induzione per gli smartphone, climatizzatore bizona e sedile conducente certificato AGR. Opel Grandland UltimateLa versione top di gamma completa la dotazione con i cerchi da 20, i fari a matrice di Led, la telecamera a 360 e la suite di Adas Intellidrive 2.0 con guida assistita di Livello 2, monitoraggio dell'angolo cieco e assistente al cambio di corsia. Optional e accessoriPer entrambi gli allestimenti è disponibile il Tech Pack (2.500 euro) che aggiunge: tetto apribile, impianto stereo Focal Premium da 10 altoparlanti, parabrezza riscaldato e ulteriori aiuti alla guida. L'Infotainment Pack (1.000 euro) comprende l'head-up display, il parabrezza riscaldato e i vetri laterali laminati e isolati acusticamente. Lo Style Pack (1.000 euro) offre sedili AGR per conducente e passeggero regolabili elettricamente a 10 vie (con memoria per quello del conducente) in pelle vegana, sedute posteriori riscaldabili, poggiatesta a quattro vie, pedaliera e battitacco in alluminio. In alternativa, allo stesso prezzo c'è l'Alcantara Pack che prevede il rivestimento dei sedili in questo materiale. La pompa di calore costa 700 euro, mentre il caricatore di bordo da 22 kW costa 450 euro. Di serie la tinta Impakt Copper metallizzata, su richiesta (800 euro) il bianco e il grigio pastello, oppure i metallizzati nero, argento e blu. I prezzi della Opel GrandlandGrandland Hybrid 145 CV Edition: 37.000 euroGrandland Hybrid 145 CV GS: 40.000 euroGrandland Hybrid 145 CV Ultimate: 41.500 euroGrandland Phev 195 CV Edition: 42.500 euroGrandland Phev 195 CV GS: 45.500 euroGrandland Phev 195 CV Ultimate: 47.000 euroGrandland Electric 213 CV 73 kWh Edition: 40.950 euroGrandland Electric 213 CV 73 kWh GS: 43.450 euroGrandland Electric 213 CV 73 kWh Ultimate: 44.950 euroGrandland Electric 230 CV 97 kWh GS: 46.950 euroGrandland Electric 230 CV 97 kWh Ultimate: 48.450 euroGrandland Electric AWD 325 CV 73 kWh GS: 49.450 euroGrandland Electric AWD 325 CV 73 kWh Ultimate: 55.450 euro
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Made in Italy - Magicmotorsport, dalla Sicilia una storia tutta da raccontare
Quando si parla di auto in Italia, il primo pensiero va alla Motor Valley, a Torino o ai luoghi che ospitano gli impianti del gruppo Stellantis. In realtà il nostro territorio riserva delle sorprese un po' ovunque. il caso di una delle tante aziende meridionali ignote al grande pubblico, ma capaci di smentire luoghi comuni e stereotipi su un Sud arretrato e destinato all'oblio. A Partinico, non lontano da Palermo, la Magicmotorsport sta scrivendo una storia tutta da raccontare perché nasce dalla determinazione di un imprenditore senza alcun legame con la Sicilia, dalla sua passione per i motori e dall'amore per i figli. Dalla Polonia al centro del MediterraneoBogdan Skutkiewicz è polacco, ma a un certo punto della sua vita imprenditoriale, iniziata formalmente nel 1996 a Danzica, opta per una scelta di rottura: abbandona la sua terra e si trasferisce proprio in Sicilia. Uno dei motivi del trasferimento - ci ha raccontato Skutkiewicz durante una visita presso la sede di Magicmotorsport, in un'area industriale alle porte di Partinico - è la salute di mio figlio, che aveva problemi fortissimi di allergia asmatica ai fiori di betulla: siamo venuti in vacanza qui e non ha patito alcun problema. L'altro motivo è che in Polonia lavoravo anche più di 20 ore al giorno: una volta, tornando a casa, mio figlio non mi ha riconosciuto, così ho deciso di lasciare tutto, ho venduto tre aziende con 150 persone ai miei soci e sono venuto in Sicilia. Era il 2002: Skutkiewicz è ripartito da zero, lavorando prima in un'officina meccanica e poi nell'allora promettente settore delle antenne wireless. Dal motorsport all'idrogenoLa passione per i motori, però, è dura a morire. Così, nel 2007 nasce la Magicmotorsport. Attiva nella progettazione, nella ricerca e nello sviluppo di elettronica e software per le competizioni motoristiche, l'azienda espande gradualmente il suo raggio d'azione ad altri ambiti, sviluppando banchi prova (recente è il lancio di una soluzione mobile, che sarà declinata anche per il mondo delle moto e sarà svelata alla prossima Eicma), strumenti per le officine, prodotti meccatronici e, da ultimo, dispositivi per la ricarica dell'aria condizionata. Non mancano collaborazioni con grandi nomi delle quattro ruote e nemmeno un progetto, per ora allo stato embrionale come lo definisce Skutkiewicz, ma dalle grandi potenzialità: Magicmotorsport ha partecipato a uno dei bandi promossi dalla Regione Sicilia per lo sviluppo della produzione di idrogeno in aree dismesse. Nei pressi della sede, realizzata in un'area artigianale inizialmente destinata alla costruzione dell'ennesimo mega centro commerciale, verrà costruito un impianto di elettrolisi alimentato da un vicino parco fotovoltaico (a proposito di sostenibilità, l'azienda copre già il 90% dei suoi consumi grazie a pannelli solari). Un cassetto pieno di ideeSul tavolo di Skutkiewicz, però, ci sono tante altre iniziative: Fortunatamente, in questa azienda le idee nascono sulle scale, quando le persone si incontrano. Se un prodotto riusciamo a lanciarlo sul mercato, bene; se, invece, pensiamo che non sia il momento giusto, soprattutto dal punto di vista economico, allora lo mettiamo nel cassetto e aspettiamo di avere le giuste protezioni, spiega Skutkiewicz. Una di queste idee si è concretizzata con l'acquisizione della Monte Carlo Automobile, società monegasca fondata dall'ex pilota Fulvio Maria Ballabio che nel tempo ha coinvolto, in un modo o in un altro, personaggi del calibro di Ayrton Senna o Giorgetto Giugiaro. Vogliamo mantenere viva questa storia perché è parte di quel Dna italiano legato alla velocità, alle emozioni, a qualcosa di cui l'essere umano ha bisogno. Se noi permetteremo che l'automobile si trasformi in un mezzo destinato solo allo spostamento dal punto A al punto B, questa parte emotiva dell'auto morirà. questo che dobbiamo preservare, per noi e per le future generazioni, spiega ancora l'imprenditore. Un business internazionaleOvviamente, le idee e i progetti non bastano a inquadrare un'azienda. Servono pure i numeri. La Magicmotorsport ha oggi in organico 104 persone, tutte con contratti a tempo indeterminato e con un'età media intorno ai 30 anni, ma la forza lavoro complessiva arriva a circa 140 lavoratori con gli apprendistati e i collaboratori esterni. Il personale cresce di pari passo con l'andamento dei ricavi: quest'anno, è attesa una chiusura di bilancio a 30 milioni di euro, cinque volte più di quanto consuntivato un lustro fa. L'espansione si deve anche, se non soprattutto, a una forte esposizione ai mercati esteri. La Magicmotorsport genera oltre il 90% delle vendite al di fuori dell'Italia (il 65% nei Paesi Ue) e può contare anche sul contributo di diverse consociate all'estero (Austin, Shanghai, Madrid, Katowice e Rzeszów). Un'Academy per formare risorseInsomma, la Magicmotorsport è una piccola azienda italiana capace di smentire tutti gli stereotipi, ancor più quelli sul Mezzogiorno, ma Skutkiewicz ha quasi il timore di prendersi tutti i meriti: Io ho solamente dato la possibilità di crescere alle persone. A tutti i dipendenti cerco di sbloccare le loro idee e di dare l'opportunità di sbagliare perché chi ha paura di sbagliare non farà mai nulla. L'Italia, però, è anche il Paese della burocrazia o del caro energia. E poi la Sicilia ha anche altre questioni che rendono difficile il fare impresa, a partire dai problemi logistici. A me non interessano i muri, io guardo dove sono le porte", dice però Skutkiewicz. "Non mi serve a nulla cercare i muri e verificare come sono fatti. Non ci perdo tempo. Emblematico il caso delle risorse umane: di fronte alla difficoltà di reperire personale specializzato, la Magicmotorsport ha deciso di creare una Academy interna. Del resto, l'attenzione alle persone e alle loro idee è dimostrata anche da altre iniziative, come l'orto aziendale creato proprio su suggerimento di un dipendente. E lo stesso vale per il ricorso all'energia solare, oppure per il nuovo progetto sull'idrogeno. "A Partinico c'è un ambiente diverso"Alla domanda su come sia possibile convincere qualcuno a investire in Sicilia, Skutkiewicz risponde con chiarezza: Se qualcuno deve essere convinto a fare un'impresa, meglio che non la faccia, perché fare un'impresa è un bagno di sangue, una guerra. Serve una determinazione non comune. Senza di questa, non si può fare impresa. E non è un problema di territorio, bensì di persone. Perché in Sicilia e non a Milano? Perché a Milano lo può fare chiunque: ci sono tantissime agevolazioni per avviare un'impresa. Ma dopo l'avvio devi crescere anche dal punto di vista delle risorse umane. Se vuoi creare una società che funziona, non puoi portare dentro persone insoddisfatte, pronte a scappare e a disprezzarti. A Milano succede questo, a Partinico siamo in un ambiente completamente diverso. E in tutto ciò conta qualcosa la vicinanza al mare, l'aria salubre e il buon cibo. Inoltre, il contesto e le difficoltà aguzzano l'ingegno e portano innovazione, nel rispetto del principio base dell'economia: si crea ricchezza solo in presenza di scarsità di risorse. Qui bisogna essere focalizzati, stare attenti, risolvere tanti problemi, affrontare tante necessità internamente. Per esempio, io posso affittare a Bologna un capannone e trovare nelle vicinanze un'azienda che fa taglio laser, una che vernicia, una che piega il ferro, un'altra che importa prodotti elettronici dalla Cina. Tutto bene, ma se mi manca un pezzo, cosa faccio? Se non lo so produrre, come risolvo il problema? Qui, invece, siamo determinati ad analizzare trilioni di probabilità, siamo pronti a più cose possibili perché dobbiamo stare attenti, come se andassimo in un bosco e incontrassimo un lupo o un orso. Una ventata di ottimismoInsomma, Skutkiewicz dispensa ottimismo a piene mani: Io voglio creare qualcosa. Voglio che dal puzzle che abbiamo intorno, creiamo qualcosa che può essere utile per le persone. Per farlo servono risorse per ragionare e progettare, cioè per ricerca e sviluppo. Posso concentrarmi sulla burocrazia, sulle strade dissestate, sulla politica, sul caro energia, sull'incompetenza di chi occupa importanti posizioni istituzionali, ma si tratta di questioni che non ho alcun modo di cambiare. E intanto non faccio bene il mio lavoro. Io mi concentro, invece, sulle cose che posso cambiare, su cui posso sostanzialmente intervenire. Quella della Magicmotorsport è dunque una lezione di sana imprenditorialità. Un paradosso che arrivi dalla Sicilia? No, perché il nostro Mezzogiorno, a dispetto della narrativa dominante e dei rischi di desertificazione, ha ancora tante cose da raccontare.
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La crisi dell'auto - Scarsa domanda e concorrenza cinese: a rischio otto fabbriche europee
AlixPartners lancia l'ennesimo allarme sulle conseguenze dell'attuale crisi dell'auto europea. Secondo un report della società di consulenza, citato dall'agenzia Bloomberg, la debolezza della domanda e l'ascesa dei costruttori cinesi come BYD, MG o Chery potrebbero determinare la chiusura di otto fabbriche nel Vecchio Continente, con ovvie conseguenze sulla forza lavoro. Fabbriche in sofferenzaL'indicazione sugli otto impianti a rischio non è nuova. Circa un anno fa, l'Acea ha segnalato la possibile chiusura proprio di otto siti, legandola però agli effetti delle multe per lo sforamento dei limiti alle emissioni. AlixPartners, invece, attribuisce gli attuali rischi a questioni più industriali che normative. Innanzitutto, c'è il tema della saturazione degli impianti. In tutta Europa, gli stabilimenti automobilistici operano in media al 55% della capacità e solo in pochi casi si arriva al 75%, la soglia minima per la redditività di un impianto industriale. Inoltre, secondo AlixPartners, le fabbriche sono redditizie solo quando sono progettate per produrre almeno 250.000 veicoli all'anno. L'ascesa dei cinesiIn questo quadro di sofferenza per i bilanci aziendali si inserisce l'ascesa dei cinesi. "Nei prossimi anni le case automobilistiche europee perderanno tra uno e due milioni di veicoli a favore dei marchi" del Dragone, afferma Fabian Piontek, numero uno della filiale tedesca di AlixPartners. "Quest'anno le case automobilistiche cinesi raggiungeranno una quota di mercato di circa il 5% in Europa". Tuttavia, nel giro di pochi anni la loro penetrazione è destinata a raddoppiare: AlixPartners la prevede al 10% entro il 2030. In sostanza, se i cinesi dovessero arrivare a circa 2 milioni di auto all'anno in Europa entro il 2030, la regione avrebbe circa otto stabilimenti di troppo. Tuttavia, all'attuale ritmo di crescita non è da escludere la possibilità che i cinesi superino ampiamente le previsioni, il che aumenterebbe i rischi di chiusura e le conseguenze sui bilanci aziendali. A tal proposito, AlixPartners quantifica in circa 1,5 miliardi di euro gli oneri legati alla dismissione di una grande fabbrica con circa 10.000 dipendenti: tali spese sarebbero comunque spalmate in un periodo che va da uno a tre anni, ma sarebbero comunque pesanti da digerire per aziende già in difficoltà.
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Maserati - Grecale Tributo Il Bruciato, omaggio al vino di Bolgheri
La Maserati collabora con Marchesi Antinori per realizzare una serie di esemplari speciali della Grecale. Il reparto Maserati Fuoriserie ha curato la realizzazione della Grecale Tributo Il Bruciato, che celebra il noto vito di Bolgheri: il prezzo e il numero di esemplari previsti non sono ancora noti. Il colore Alchimia ScarlattaLa carrozzeria di questa Grecale è verniciata nella tinta personalizzata Alchimia Scarlatta, che richiama proprio alle tonalità del vino attraverso i riflessi creati dal pigmento Chromaflair che unisce Oro Ramato e Lampone Scuro. I cerchi da 21" sono disponibili nelle varianti Pegaso o Crio Fuoriserie e abbinati a pinze freno nere con logo Fuoriserie. Interni bicoloreGli interni rivestiti di pelle con motivo cannelloni propongono le tinte Tan e Dark Red con cuciture coordinate e ricamo del Tridente sul poggiatesta. Di serie sono previsti inoltre l'impianto audio Sonus Faber con 14 diffusori e il tetto panoramico.
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Summit 2025 - Omoda & Jaecoo presentano la nuova piattaforma multi-energia
Si svolgerà dal 17 al 21 ottobre l'International User Summit 2025 organizzato dai brand Omoda & Jaecoo presso la loro sede di Wuhu, in Cina: qui verranno presentate le ultime novità di prodotto e le tecnologie che arriveranno sul mercato nei prossimi anni, dai sistemi di parcheggio automatico gestito dalla AI ai robot umanoidi Mornine, da impiegare nelle concessionarie. La concept Omoda 6Durante l'evento verrà svelata una concept car virtuale costruita sulla nuova architettura multi-energia SNA (Systems Network Architecture), progettata per supportare diverse tipologie di powertrain, da quelli termici ai full electric. La Omoda 6 sarà un veicolo che punta sulle prestazioni robuste e che anticipa la futura direzione tecnica del gruppo. Ci sarà anche la Omoda 3Al Summit 2025 ci sarà anche la nuova Suv Omoda 3, presentata la scorsa primavera, che porta al debutto la piattaforma SNA e il nuovo linguaggio stilistico Cyber Mecha, ispirato ai robottoni giapponesi, con linee geometriche affilate e numerosi dettagli high tech, a cominciare dai gruppi ottici sottili e dalla colorazione Stellar Blue cangiante. Oltre alle ricche possibilità di personalizzazione, questo modello sarà dotato di un kit racing ufficiale. Il parcheggio automatico sulla Omoda 7La Suv media Omoda 7, che abbiamo già avuto modo di guidare in Cina, sarà presto aggiornata con le soluzioni di parcheggio automatico e da remoto, implementate grazie a un database di oltre mille scenari di parcheggio raccolti in tutto il mondo: questa tecnologia dovrebbe consentire manovre più rapide e fluide, con meno correzioni allo sterzo, e di affrontare scenari complessi come i parcheggi in spazi ridotti, da gestire tramite lo smartphone. Il robot nelle concessionarieIl primo robot umanoide sviluppato dalla AiMoga, la divisione del gruppo che si occupa di robotica, si chiama Mornine e punta a diventare un vero e proprio assistente domestico. Nel frattempo, l'attuale generazione verrà presentata al Summit e sarà protagonista di uno show di street dance sul palco, oltre che occuparsi di servire da bere agli invitati. Le prime unità di questo robot, capaci di navigazione autonoma e con margini di errore di cinque centimetri, verranno impiegate negli showroom per accogliere i clienti e presentare i veicoli.
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