Crash test - Euro NCAP: tre stelle per Dongfeng Box e Volkswagen T-Cross

4 Ruote - Ott 15,2025
L'Euro NCAP ha presentato i nuovi test di sicurezza per diciotto nuove vetture, alcuni dei quali sono rivalutazioni richieste dopo risultati poco soddisfacenti (le due Chery Tiggo); altri, invece, riguardano l'aggiornamento di modelli in commercio, come nel caso del Gruppo Volkswagen. I risultati sono quasi tutti positivi, con il punteggio massimo ottenuto dalla maggior parte delle auto in prova, con tre eccezioni: la Dongfeng Box e la Volkswagen T-Cross, che ottengono solo tre stelle, e la berlina elettrica DS N8 che ne riceve quattro. Dongfeng Box e VW T-CrossLa piccola elettrica Dongfeng Box ha ottenuto solo tre stelle: un risultato legato al cedimento di diversi punti di saldatura della struttura dell'auto durante il crash test frontale disassato (che simula la collisione con un altro veicolo), che rischia di portare a deformazioni nell'abitacolo e ridurre la sicurezza per i suoi occupanti. Un problema del genere va risolto per poter competere con gli altri veicoli nel segmento in rapida crescita delle piccole elettriche, sottolinea l'ente in una nota. Per quanto la T-Cross, il test di rivalutazione ha messo in luce aspetti migliorabili nella protezione degli occupanti  (74% per gli adulti, 81% per i bambini) e non sufficienti (60% e 57%) per quanto concerne la protezione degli utenti deboli della strada e i sistemi di assistenza alla guida. Nella fattispecie, l'Euro NCAP giudica "marginali" i risultati della frenata automatica, che peraltro "non offre protezione alle persone che si trovano dietro l'auto e della protezione per i ciclisti e i motociclisti. Evidenziata anche l'assenza dell'allarme nel caso di apertura di una portiera quando sopraggiunge una bici.  Le rivalutazioniTra i veicoli sottoposti a ulteriori test, oltre alla T-Cross, ci sono anche la Cupra Born, la Skoda Octavia, le Volkswagen Golf e ID.4: tutte hanno ottenuto il massimo punteggio. Cinque stelle anche per le Chery Tiggo 7 e 8, che a luglio ne avevano ottenute solo quattro. Il difetto di allora, collegato alla protezione della testa dei bambini in caso di impatto laterale, è stato identificato: la casa ha provveduto a riprogettare il sistema di tenuta dei seggiolini, evitando così il ripetersi del problema. Audi Q3Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% BMW X3Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 88%Protezione dei bambini: 84%Utenti vulnerabili della strada: 77%Aiuti alla guida: 80% Cadillac OptiqPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 83%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 74%  Chery Tiggo 7 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Chery Tiggo 8 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Cupra Born (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 76% Dongfeng BoxPunteggio: 3 stelleProtezione degli adulti: 69%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 67%Aiuti alla guida: 77% DS N8Punteggio: 4 stelleProtezione degli adulti: 76%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 65% Ebro s700Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Ebro s800Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Hongqi EHS5Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 81%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 74%Aiuti alla guida: 82% IM IM5Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 85%Aiuti alla guida: 87% Mazda 6ePunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 92%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 78% MG MGS6 EVPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 92%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 78% Skoda OctaviaPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 85%Protezione dei bambini: 82%Utenti vulnerabili della strada: 81%Aiuti alla guida: 80% Volkswagen Golf (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 80%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 85%Aiuti alla guida: 79% Volkswagen ID.4 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 76% Volkswagen T-Cross (rivalutazione)Punteggio: 3 stelleProtezione degli adulti: 74%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 60%Aiuti alla guida: 57%
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Pirelli - I nuovi pneumatici su misura per le Porsche da collezione

4 Ruote - Ott 15,2025
La gamma Pirelli Collezione si arricchisce di nuovi pneumatici studiati in collaborazione con Porsche e destinati ai modelli 356, 911, 914, 944 e 928. La combinazione tra estetica originale e mescole di ultima generazione consente ai collezionisti di preservare l'aspetto delle vetture, migliorando nettamente le caratteristiche di guida e la sicurezza. Dal Cinturato CN46 al P ZeroPer quanto riguarda la Porsche 911 sono coperte tutte le varianti dal 1964 fino alla generazione 997, entrata proprio da quest'anno nel novero delle auto ventennali. I pneumatici sviluppati da Pirelli per Porsche conservano la marcatura specifica N e sono disponibili in vari modelli in base al periodo storico e alle applicazioni: Cinturato CN36, Cinturato P7, P Zero Rosso e P Zero. La Pirelli ha confermato inoltre che sono allo studio con Porsche ulteriori nuove applicazioni. 
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Safe - Auto "circolari", l'Europa dice sì

4 Ruote - Ott 15,2025
Bisogna fare di più. Molto presto, per l'intero settore automotive, l'economia circolare non sarà più una questione di obiettivi di recupero, ma un approccio sistemico. A settembre, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento sui veicoli a fine vita (Elv), un provvedimento che rivoluzionerà il settore. Al momento la direttiva 2000/53 stabilisce che l'85% del peso di un veicolo a fine vita debba essere riciclato, arrivando al 95% di recupero complessivo, spiega Marco Ferracin di Safe, l'hub italiano delle economie circolari. Il Regolamento stabilisce però che almeno il 30% della plastica contenuta in quei veicoli debba essere riciclata, continua Ferracin.Significa che quella plastica non potrà più finire nel termovalorizzatore (che la brucia per generare energia) e che le filiere del recupero dovranno quindi attrezzarsi per trattarla e reimmetterla nel ciclo industriale. E anche qui l'automotive sarà protagonista: la principale domanda commerciale per la plastica riciclata arriverà dai costruttori, che saranno obbligati a utilizzarla nei veicoli: Le nuove disposizioni li obbligano a usare almeno il 20% di plastica riciclata entro sei anni dall'entrata in vigore del Regolamento (sulla cui data ancora non v'è certezza), che potrebbe diventare il 25% entro i prossimi dieci anni, sottolinea l'esperto.La svolta circolare richiede quindi cambiamenti radicali. Le Case dovranno progettare i veicoli in modo da favorire la riparazione, il riutilizzo e il riciclaggio: ciò comporterà assestamenti nella scelta dei materiali e nella progettazione delle parti, in modo da renderle facilmente rimovibili, spiega Ferracin. Saranno quindi tenute ad adottare strategie basate sulla circolarità e aumentare il livello di codificazione, etichettatura e tracciabilità delle componenti, così da rendere più snelli i vari passaggi. Ogni veicolo poi avrà un passaporto digitale di circolarità con informazioni complete e aggiornate su come rimuovere e sostituire in sicurezza le parti e le componenti. I recuperatori, dal canto loro, dovranno adottare processi di trattamento specifici che favoriscano il massimo riciclaggio. Ora il Regolamento passerà di nuovo al Consiglio UE, che potrà adottarlo o respingerlo. Esistono però buone probabilità che il testo venga approvato così com'è, conclude Ferracin.
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Jeep - Una Grand Cherokee per Papa Prevost

4 Ruote - Ott 15,2025
Ieri mattina, a Roma, occhi puntati su piazza Pio XII, al confine tra la Città del Vaticano e l'Italia, per scoprire a bordo di quale auto il Santo Padre avrebbe percorso i circa tre km che separano San Pietro dal Quirinale per recarsi in visita ufficiale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E Papa Leone XIV, il primo Pontefice statunitense, ha scelto proprio una vettura a stelle e strisce: una Jeep Grand Cherokee. Una Jeep targata SCV1La vettura, in grigio scuro metallizzato e con la consueta iconica targa SCV1", era una Grand Cherokee 2.0 PHEV 4xe, della quinta serie dell'apprezzato SUV d'oltreoceano. Lungo il percorso, l'auto è stata dapprima scortata da dodici Corazzieri a bordo di Moto Guzzi California 1400: cinque ad aprire il corteo papale e a precedere la Grand Cherokee, quattro ai lati e tre in coda. Dopo, nel tratto da piazza Venezia al Quirinale, la scorta è proseguita con i Corazzieri a cavallo. Al rientro in Vaticano, la scorta d'onore è stata affidata unicamente ai Corazzieri in motocicletta. Ibride e zero emission d'OltreteverePapa Leone XIV sembra aver inaugurato una tendenza di pragmatismo, oltre che di attenzione all'ambiente, anche nella scelta delle vetture. Pochi giorni dopo la sua elezione, il Pontefice con i suoi collaboratori aveva viaggiato a bordo di un elettrico Volkswagen ID.Buzz. Il 25 maggio scorso, in occasione dell'insediamento sulla Cattedra di Roma, Papa Prevost era arrivato alla Basilica di San Giovanni su una Volkswagen Tiguan ibrida. Lo stesso giorno, per raggiungere la Basilica di Santa Maria Maggiore al termine della messa solenne, il Papa aveva salutato i fedeli lungo via Merulana, la strada che collega le due Basiliche, in piedi su una Mercedes-Benz Classe G elettrica, la stessa utilizzata al termine delle cerimonie in piazza San Pietro, donata dalla casa bavarese a Papa Bergoglio, in occasione del Giubileo 2025.
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Mazda - Il primo teaser della Concept per il Japan Mobility Show

4 Ruote - Ott 15,2025
Una nuova Concept Mazda debutterà alla fine di ottobre al Japan Mobility Show. Per il momento la Casa di Hiroshima ha diffuso un teaser che mostra uno degli elementi principali del progetto: si tratta infatti di un modello quattro porte con una linea di cintura molto alta. Berlina o crossover con ispirazioni da sportivaLa presenza di cristalli privi di cornice nelle portiere e di una linea piuttosto arcuata del tetto fa pensare a una berlina-coupé, ma non è escluso che Mazda abbia pensato a una crossover sportiva. La Mazda descrive la Concept come una visione del design futuro e potrebbe quindi introdurre nuovi stilemi che troveremo sui suoi prossimi modelli, e non necessariamente su un prodotto di serie derivato da questo prototipo. Non ci sono indicazioni sul fronte powertrain, che potrebbe quindi essere endotermico o elettrico.
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Best global brands - Le Case auto nella classifica dei primi 100 marchi mondiai

4 Ruote - Ott 15,2025
Quali sono i cento marchi migliori al mondo nel 2025, almeno secondo la classifica stilata dalla società di consulenza Interbrand? La cima della hit parade la potreste forse compilare a occhi chiusi, tanto sono popolari e nella testa di chiunque i nomi che se la spartiscono: nell'ordine, Apple, Microsoft, Amazon, Google, Samsung. Ma come e Coca Cola? E Ferrari? Tranquilli, il mondo è cambiato ma non così tanto: la bevanda più trasversale al mondo è nella Top Ten, al settimo posto, assieme all'altro simbolo della globalizzazione del gusto, McDonald's, in nona posizione. Mentre la Ferrari continua a essere un'icona inossidabile, anzi in crescita, ma si colloca molto più giù nella classifica, al 54esimo posto. L'auto? viva. E lottaInsomma, l'automotive ha perso smalto? Tanto da lasciare l'empireo? Non è affatto vero: la Ferrari l'anno scorso occupava la 62esima casellina. Ne ha scalate perciò 8, in crescita del 17%. La Mercedes continua a illuminare la Top Ten, anche se ha lasciato la sua ottava posizione (del 2024), scivolando in decima. Ma al sesto posto troviamo ancora una casa automobilistica, e anch'essa piuttosto tradizionale: la Toyota. Che se ne stava lì anche nella hit parade del 2024. Quest'anno, pur non essendosi spostata in classifica, ha anche guadagnato un 2% nel suo valore, che non coincide con la sua capitalizzazione di Borsa. A proposito, quindi, è ora di una piccola parentesi metodologica. Almeno per coloro che se lo chiedono, legittimamente, dall'inizio dell'articolo: migliori brand in che senso? Ve lo spieghiamo subito. Il metodo dell'indagine Interbrand elabora la sua Top 100 mescolando sostanzialmente tre criteri: la performance finanziaria dei prodotti o servizi offerti; il ruolo del brand nella decisione di acquisto (quindi la percezione nel consumatore) e, infine, la forza competitiva del marchio cioè la sua capacità di generare fidelizzazione e sostenere domanda e margini elevati nel lungo periodo. Di recente è stato integrato nella valutazione anche l'impatto delle attività ambientali, sociali e di governance, perché, dicono alla società di consulenza, i brand che aspirano alla leadership sono sempre più chiamati ad agire con integrità, facendo ciò che è giusto per le persone e il pianeta. Per entrare in lizza, poi, un marchio deve avere una presenza globale, inclusi i mercati emergenti, e una sufficiente mole di dati pubblici sulle proprie attività finanziarie. Archiviata questa pratica tecnica, torniamo alla nostra classifica perché riserva alcune sorprese, anche nel mondo dell'auto. Movimenti clamorosiSe la Ferrari registra un incremento del 17%, un altro marchio universalmente noto ha subito invece una flessione di una magnitudo doppia tanto da autorizzare il termine tracollo: Tesla occupava il 12 posto nella classifica del 2025 e ora è sparita dalla Top Ten, relegata al 25esimo posto, con un ridimensionamento del suo valore del 35%, per via della maggiore concorrenza nel comparto delle Bev, sostiene il comunicato di Interbrand, anche se pare difficile non legare la cattiva performance anche all'avventura politica di Musk nonché a una gamma che, Cybertruck a parte, necessita ormai di rinnovamento.  Il meteorite BydSicuramente se una competizione Tesla l'ha sofferta è stata quella della Byd, che è la grande novità di quest'edizione della Best global brands. Se ne sta in fondo alla Top 100, alla novantesima casellina, ma vi è entrata di prepotenza per la prima volta, grazie alla penetrazione della propria gamma prodotti sui mercati occidentali e a un'attiva politica di sponsorizzazioni (nel campo dello sport e dello spettacolo) e quasi certamente è destinata a migliorare la propria posizione l'anno prossimo. Byd è il più grande disruptor sul mercato automotive dai tempi della comparsa della Tesla, si sbilancia il global chief strategy officer di Interbrand, l'italiano Manfredi Ricca. Ma lancia anche un monito: Senza adeguati investimenti per rafforzare la narrativa del brand, questa crescita rischia di non essere sostenibile. La chiave? Una storia da raccontareLa medesima raccomandazione che Interbrand rivolge a un altro grande nastro nascente, al di fuori del settore auto, ma in qualche modo a esso adiacente. Si tratta di Nvidia, che ha ottenuto il più forte aumento di valore mai registrato nella storia di Best global brands: un +116% che, con 43,2 miliardi di dollari Usa, l'ha spinta in 15esima posizione. Un marketing di prodotto stellare e il completo dominio del proprio ecosistema ne hanno alimentato l'ascesa fulminea. Ma la comparsa di qualche nuovo attore potrebbe insidiarne la posizione in assenza di un adeguato storytelling a lungo termine. Creare una narrativa a base di sensori e circuiti stampati? D'accordo, non è facile. Ma in un mondo di Intelligenza artificiale e di computer su ruote (o su ali) tutto è possibile.    
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Anfia - Le restrizioni cinesi sulle terre rare minacciano lauto europea

4 Ruote - Ott 15,2025
L'ulteriore giro di vite all'export cinese di terre rare nel mondo, come conseguenza della guerra commerciale fra Pechino e Stati Uniti, mette a rischio l'industria auto europea: lo ha detto oggi il presidente Anfia Roberto Vavassori al FORUMAutoMotive di Milano. Nel Vecchio Continente le scorte dei minerali strategici per i veicoli (e per altri comparti) hanno permesso sinora alle Case di far fronte alla prima stretta del Dragone, ma alla nuova restrizione difficilmente il settore reggerà l'urto, perché le riserve si stanno esaurendo. Il comparto di questi elementi chimici, sebbene di piccole dimensioni, attorno a cinque miliardi di dollari l'anno a livello globale, è comunque in grado di rallentare il mondo automotive, la chiosa del leader dell'associazione della filiera.
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Terza generazione - Nuova Mazda CX-5, più personalità e tecnologia

4 Ruote - Ott 15,2025
La Mazda ha scelto Roma per il debutto in Italia della terza generazione della CX-5, modello che dal lancio nel 2012 ha conquistato oltre 4,7 milioni di clienti nel mondo di cui circa 30.000 in Italia diventando il più venduto del marchio. Nata come pioniera del linguaggio Kodo Design e delle tecnologie Skyactiv, la best seller di Hiroshima è stata completamente riprogettata, evolvendone la formula originale con l'ambizione di farne ancora un punto di riferimento per equilibrio tra stile, qualità costruttiva e piacere di guida. Più personalità nel designLa nuova CX-5 resta immediatamente riconoscibile, ma ogni elemento della carrozzeria è stato rivisto secondo il Kaizen, la filosofia del costruttore basata sul miglioramento continuo. Cresce nelle proporzioni: 4,69 metri di lunghezza (+11 cm), 1,86 di larghezza e 1,70 di altezza, con passo portato a 2,82 metri (+12 cm), a vantaggio di una maggiore abitabilità. Il frontale adotta una firma luminosa ridisegnata e la tipica barra cromata tra i gruppi ottici, mentre il posteriore, più compatto, è caratterizzato dalla scritta Mazda in evidenza. I parafanghi scolpiti e i cerchi da 17 o 19 pollici completano infine la linea che trasmette alla vista una sensazione di solidità, mantenendo un giusto equilibrio nelle forme. Minimalismo e tanta tecnologiaAnche nell'abitacolo cambia tutto. I materiali e le finiture restano uno dei principali punti di forza del modello, con tessuti neri per le versioni d'ingresso e pelle Homura per le varianti top di gamma. La plancia è ora dominata da un ampio display centrale da 12,9 o 15,6 pollici, a seconda dell'allestimento, che sostituisce quasi del tutto i comandi fisici: una scelta che privilegia la pulizia estetica, ma che potrebbe far rimpiangere ai più tradizionalisti la praticità dei tasti classici. Il sistema multimediale si basa su Android Automotive, con integrazione dei principali servizi Google (Maps, Gemini e Play), mentre davanti al guidatore trova posto un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, affiancato da comandi al volante ridisegnati per migliorare ergonomia e leggibilità. L'atmosfera nel complesso è ordinata e tecnologica, valorizzata da un inedito sistema di illuminazione con sette tonalità selezionabili. Cresce poi la praticità, grazie a un bagagliaio più ampio (da 583 a 2.019 litri), dotato di una soglia di carico ribassata a 78 cm. Prima l'aspirato, poi il full hybridSotto il cofano, la nuova Mazda CX-5 abbandona il 2.0 litri mild hybrid da 165 CV in favore del 2.5 e-Skyactiv G da 141 CV e 238 Nm, abbinato a un sistema mild hybrid a 24 volt. Una scelta controcorrente, ma fedele alla filosofia del marchio che privilegia la linearità e l'efficienza di un motore aspirato di grande cilindrata rispetto alle soluzioni turbo più diffuse. Disponibile con trazione anteriore o integrale i-Activ AWD e cambio automatico a sei rapporti, il propulsore adotta la disattivazione dei cilindri per migliorare l'efficienza, con consumi dichiarati tra 7,0 e 7,5 l/100 km e emissioni comprese fra 157 e 169 g/km di CO2. Nel 2027 arriverà inoltre l'atteso full hybrid, basato su un'unità termica Skyactiv-X e su una parte elettrificata sviluppate interamente da Mazda. Prezzi e formule d'acquistoLa nuova CX-5 è già ordinabile con prezzi a partire da 35.900 euro, ma l'offerta di lancio scende a 32.900 euro in caso di permuta. Mazda propone formule finanziarie dedicate: Premiere Choice, con vantaggi fino a 3.000 euro e rate da 279 euro al mese (TAN 3,99%), oppure Premiere Choice Plus per i clienti fidelizzati, con vantaggi fino a 4.500 euro e rate da 259 euro (TAN 2,99%). L'arrivo nelle concessionarie italiane è previsto per gennaio 2026, mentre la prevendita resterà aperta fino al 31 dicembre 2025 
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Tesla - Model 3 Long Range, taglio al prezzo: ora è a portata di incentivi

4 Ruote - Ott 15,2025
La Tesla ha annunciato un taglio del prezzo di listino per la versione Long Range della Model 3, che scende da 45.970 a 42.690 euro, quindi entro il limite di prezzo imposto per poter accedere ai nuovi incentivi statali (che partiranno la settimana prossima). Questo modello ha un'autonomia dichiarata di 750 km, scatta da ferma a 100 km/h in 5,2 secondi e raggiunge i 201 km/h di velocità massima.Per tutte le informazioni e le domande sui nuovi ecobonus, abbiamo preparato per voi uno speciale con le guide e l'elenco dei modelli che accedono agli incentivi. La Model 3 Long Range con gli incentiviCon il nuovo prezzo, la Tesla Model 3 Long Range può arrivare a costare, nella migliore delle ipotesi (ossia con indicatore Isee inferiore a 30 mila euro) 31.690 euro, grazie al contributo di 11.000 euro. Nel caso l'Isee sia compreso tra i 30 e i 40 mila euro, il prezzo finale diventa 33.690 euro. Le altre Tesla con gli incentiviCon il contributo extra previsto dalla Casa (anche per chi non accede agli incentivi), la Model 3 a trazione posteriore può arrivare a costare 24.990 euro (26.990 euro per Isee più alto). Per quanto riguarda la Model Y Standard, presentata qualche giorno fa, il prezzo scende a 28.990 / 30.990 euro.
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Test su strada - Al volante della Leapmotor B10, la C-Suv elettrica più economica del mercato

4 Ruote - Ott 15,2025
Una Suv di segmento C lunga 4,5 metri, spaziosissima, accessoriatissima a soli 15.900 euro, il prezzo di listino di una Pandina 1.2 Pop. Dove sta la fregatura? In teoria da nessuna parte, sebbene occorra specificare qualche prerogativa imprescindibile, nel caso foste interessati alla nuova Leapmotor B10. Innanzitutto, bisogna essere predisposti ad accogliere in casa una elettrica full, dunque possedere un garage per ricaricare in modo pratico e conveniente, altrimenti il gioco non vale la candela; secondo, avere i requisiti necessari per accedere agli incentivi per le auto elettriche, aperti nel giro di pochi giorni e che possono arrivare a un massimo di 11.000 euro (qui i dettagli). A ciò Stellantis Gruppo che controlla il 51% della cinese Leapmotor, con tutti i di cui in termini di punti vendita e assistenza mette sul piatto un ulteriore contributo di 3.000 euro, per giungere alla fatidica cifra di 15.900 euro se tutti gli astri si allineano. Elettrica democraticaAnche al netto degli incentivi, comunque, il listino di questa vettura è senza dubbio interessante in relazione ai contenuti e al fatto che si tratta di una Bev. Qui si può iniziare a parlare sul serio di democratizzazione dell'elettrico: si parte infatti da 29.900 euro (26.900 col contributo della Casa) per la versione d'accesso Life con batteria da 56,2 kWh, e se si desidera maggior autonomia bastano 2.000 euro in più (che sono relativamente pochi) per salire all'accumulatore da 67,1 kWh. La più accessoriata Design, sempre con batteria grande, costa invece 33.900 euro, che è più o meno il prezzo richiesto da qualsiasi C-Suv di marchi generalisti ma con motore termico. Luce e spazioIl fatto è che poi, una volta a bordo, quei soldi li vale tutti, la B10. Certo, le finiture e i materiali non sono pregiatissimi (ampio uso di plastiche rigide), ma l'accoglienza è senza dubbio rimarchevole: l'abitacolo è estremamente luminoso, grazie al tetto panoramico di cristallo e ai rivestimenti chiari, nonché spazioso; dietro, grazie a un passo di 2,74 cm, l'agio per le gambe abbonda e volendo ci si può attrezzare per ammirare una notte stellata, con i sedili anteriori (riscaldabili e ventilati) completamente reclinabili per realizzare, quasi quasi, un matrimoniale su quattro ruote.Infotainment da professionistiCome già sulla sorella maggiore C10, bisogna però accettare di buon grado un alto livello di digitalizzazione, che gli utenti non propriamente nerd potrebbero digerire a fatica. Un po' alla "Tesla maniera", si accede all'auto e la si avvia soltanto con smartphone o card (qui, però, a differenza della C10 hanno messo comodo un pulsante esterno per l'apertura baule) e alcune regolazioni, tradizionalmente fisiche - tipo gli specchi esterni o la tendina per oscurare il tetto vengono demandate allo schermo centrale da 14,6 pollici. Quest'ultimo, con un'elevata definizione (2,5 k) e un processore velocissimo a gestirlo (Qualcomm 8155), presenta comunque un'interfaccia disegnata davvero bene; i più sgamati in ambito hi-tech apprezzeranno l'elevato grado di personalizzazione (tutti i widget e i comandi principali sono gestibili a piacere) e alcune funzioni avanzate (dalle app di terze parti alle telecamere che registrano in caso d'emergenza, passando per un navigatore con mappe Baidu che funziona molto bene), mentre i meno avvezzi avranno bisogno, appunto, di prenderci un po' di confidenza per gestirlo senza distrazioni. Soprattutto comodaCon le ruote in movimento, la prima cosa che si apprezza è il confort. Con schemi sospensivi simili a quelli della C10 (MacPherson davanti, multilink dietro) e un set up leggermente irrigidito (ad opera dei tecnici della Maserati a Balocco) rispetto a quello delle B10 cinesi, la vettura vanta un buon assorbimento e un adeguato isolamento acustico. Fra le curve, gioco forza, non sfodera un'agilità sorprendente, ma nel complesso è piacevole e omogenea. Migliorabile invece lo sterzo, poco progressivo e piuttosto lento, nonché leggero, sebbene si possa intervenire (sempre via infotainment) sul livello di carico; come pure sull'intensità della frenata rigenerativa (che oggi non arriva ai 0,3 g da one pedal, ma lo farà dall'inizio 2026 con un importante aggiornamento Ota) oppure sulla mappa dell'acceleratore; ammetto che l'ho mantenuta sempre in confort, durante il mio test, perché l'intermedia e la sportiva sono decisamente troppo affilate; ne risente la fluidità di marcia. Poco assetataAdeguate anche le prestazioni del motore posteriore da 218 cavalli (che produce uno 0-100 in 8 secondi circa e 170 km/h autolimitati), che pare persino poco assetato d'energia. Dopo circa 150 km di autostrada, statali e strade di montagna, il computer di bordo parlava di circa 16 kWh/100 km, valore niente male che lascia presagire una percorrenza reale non lontana dai 434 km di autonomia dichiarata nel ciclo Wltp, che scende a 361 per la B10 con batteria più piccola. Adeguata anche la potenza di ricarica in corrente continua, il picco è di 168 kW, mentre in alternata c'è un classico on board charger da 11 kW.
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Renault - Tutti i prezzi e le versioni della nuova Clio

4 Ruote - Ott 15,2025
La Renault ha aperto gli ordini per l'Italia della nuova Clio, la compatta francese giunta alla sesta generazione: la gamma al momento prevede due motorizzazioni: il 1.2 benzina da 115 CV con cambio manuale e la full hybrid da 160 CV (15 in più di quello montato sul modello precedente); la motorizzazione bifuel a Gpl arriverà il prossimo anno. Tre gli allestimenti in gamma, compreso lo sportivo esprit Alpine, con prezzi che partono da 18.900 euro. Le consegne della versione ibrida sono previste già per il mese di gennaio, mentre per quelle a benzina ci sarà da aspettare qualche settimana in più. Clio evolutionL'allestimento base offre di serie i cerchi d'acciaio da 16, firma luminosa e fari posteriori a led, strumentazione digitale da 7 e infotainment da 10,1 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, sedili posteriori sdoppiati 1/3 e 2/3, climatizzatore manuale, sensori luci e di parcheggio posteriore. Fin da questa versione sono previsti numerosi aiuti alla guida, dal cruise control adattivo all'assistente al mantenimento della traiettoria. Clio technoLa versione intermedia aggiunge cerchi di lega da 16, quadro strumenti da 10, infotainment con servizi Google integrati (Maps, Assistant e Play), climatizzatore automatico, vetri posteriori oscurati, luci ambientali, ingresso senza chiave, specchietti ripiegabili elettricamente, telecamera posteriore e sensore pioggia. Clio esprit AlpineLa versione top di gamma si caratterizza per i dettagli sportivi: cerchi di lega diamantati ds 18, calandra con dettagli blu e inserti grigio scisto nei paraurti, logo e lettering in dark chrome, sedili sportivi, rivestimenti in Alcantara, battitacco e pedaliera in alluminio, caricatore a induzione per gli smartphone. Di serie su questo allestimento, disponibile solo con la motorizzazione full hybrid, la guida assistita di livello 2, i sensori perimetrali e il monitoraggio dell'angolo cieco. Optional e accessoriPer la versione evolution si possono ordinare a parte la telecamera posteriore (300 euro), i sedili anteriori riscaldabili (200 euro), il pack navigation (800 euro), che aggiunge il sistema di infotainment OpenR Link con la suite di Google, e il pack comfort (400 euro) per avere l'ingresso senza chiave, gli specchietti ripiegabili elettricamente e i sensori pioggia. Sulla evolution è disponibile il caricatore a induzione (150 euro) e il pack safety (tre varianti, da 400, 650 e 900 euro) per integrare gli aiuti alla guida, includendo quella assistita di livello 2 e la telecamera a 360. La esprit Alpine può essere arricchita con l'impianto stereo Harman Kardon (650 euro), il sistema di parcheggio automatico (600 euro) e il pacchetto winter (400 euro) per volante e sedili anteriori riscaldabili. Il listino della Renault ClioClio evolution TCe 115: 18.900 euroClio evolution full hybrid E-Tech 160: 24.900 euroClio techno TCe 115: 21.800 euroClio techno full hybrid E-Tech 160: 26.700 euroClio esprit Alpine full hybrid E-Tech 160: 28.300 euro
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Ricarica - Duracell, dalle batterie alle colonnine

4 Ruote - Ott 15,2025
Si chiama Duracell E-Charge il nuovo servizio di ricarica per auto elettriche inaugurato in questi giorni nel Regno Unito: una rete di colonnine ad alta potenza (fino a 1.000 kW) destinata a dare una spinta alla transizione all'elettrico oltremanica. Fino a un megawatt di potenzaLa Duracell ha pianificato investimenti per oltre 200 milioni di sterline (quasi 230 milioni di euro), che prevedono l'installazione di numerosi punti di ricarica in tutto il territorio del Regno Unito: a occuparsi fisicamente della rete sarà la società Elektra Charge, a cui il produttore di pile ha concesso la licenza d'uso del marchio. Le colonnine vere e proprie, sviluppate e prodotte da EV Network, contraddistinte dai colori Duracell, erogano una potenza massima di ricarica fino a un MW (1.000 kW) e supportano pagamenti contactless, tramite app e la tecnologia Plug & Charge. Si comincia con le prime seiLe prime sei stazioni di ricarica sono state inaugurate in questi giorni, ma già nel 2026 le postazioni aumenteranno: la Duracell conta di installarne diverse in luoghi di passaggio strategici come gli ingressi delle autostrade, i varchi cittadini e i centri commerciali. Caricare l'auto dovrebbe essere semplice come cambiare le batterie del telecomando. La Duracell ha alimentato le vite delle persone per decenni. Adesso, Duracell E-Charge alimenterà i loro viaggi, ha dichiarato Mark Bloxham, managing director dell'azienda.
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Il rilancio - Stellantis, maxi investimenti negli Usa: in arrivo cinque novità

4 Ruote - Ott 15,2025
Stellantis ha svelato i dettagli dei programmi per il rilancio della sua presenza negli Stati Uniti. Nei prossimi quattro anni, il gruppo investirà 13 miliardi di dollari (11,2 miliardi di euro al cambio attuale): si tratta del maggior impegno economico nei 100 anni di storia della filiale statunitense imperniata intorno all'ex Chrysler. Le risorse saranno destinate, in via prioritaria, a sostenere il lancio di "cinque veicoli nuovi in tutta la gamma prodotto nei segmenti principali", ad avviare la produzione di un inedito motore a quattro cilindri e a creare "oltre 5.000 posti di lavoro negli stabilimenti in Illinois, Ohio, Michigan e Indiana". Filosa: "Con investimenti in Usa più forti ovunque"I nuovi investimenti, annunciati con mesi di anticipo rispetto all'atteso piano industriale globale, consentiranno al gruppo di ampliare la sua presenza negli Stati Uniti, aumentando del 50% la produzione di veicoli rispetto ai livelli attuali e quindi arginando gli effetti delle politiche protezionistiche dell'amministrazione Trump. Tra l'altro, le cinque novità di prodotto sono aggiuntive rispetto alla programmazione regolare e già pianificata fino al 202, che prevede 19 modelli aggiornati in tutti gli stabilimenti statunitensi e gruppi propulsori rinnovati. Questo investimento negli Stati Uniti, il più grande e individuale mai realizzato nella storia di Stellantis, stimolerà la nostra crescita, rafforzerà i nostri impianti produttivi e porterà più posti di lavoro americani negli Stati che consideriamo la nostra casa, spiega l'amministratore delegato, Antonio Filosa. "Mentre ci prepariamo ai prossimi 100 anni, poniamo il cliente al centro della nostra strategia, ampliando la nostra gamma e offrendogli la libertà di scegliere i prodotti che desidera e ama. Accelerare la crescita negli Stati Uniti è stata una priorità assoluta fin dal mio primo giorno. Il successo in America non è solo un bene per Stellantis negli Stati Uniti, ma ci rende più forti ovunque. Le fabbriche e i modelliIl piano di Filosa  include i costi di ricerca, di sviluppo e dei fornitori per l'attuazione dell'intera strategia di prodotto, nonché gli investimenti nelle attività produttive di Stellantis. Di seguito i dettagli dell'impegno sui vari stabilimenti:Illinois: Stellantis investirà più di 600 milioni di dollari per riaprire la Belvidere Assembly Plant e ampliare la produzione del Jeep Cherokee e Jeep Compass per il mercato statunitense. Con l'inizio della produzione previsto per il 2027, le diverse iniziative dovrebbero creare circa 3.300 nuovi posti di lavoro.Ohio: il gruppo ha stanziato circa 400 milioni di dollari. La produzione di un inedito pick-up di medie dimensioni, precedentemente destinato a Belvidere, sarà trasferita al Toledo Assembly Complex, dove sarà assemblato al fianco delle Jeep Wrangler e Gladiator dal 2028. Il trasferimento potrebbe creare più di 900 posti di lavoro. Inoltre, sono previsti investimenti per tecnologie aggiuntive, "azioni di prodotto significative" per i due attuali modelli e un maggior numero di componenti presso la Toledo Machining Plant.Michigan: Stellantis sta progettando lo sviluppo di una nuova Suv di grandi dimensioni: quest'ultima sarà disponibile in versione elettrica a autonomia estesa e con motore a combustione interna e sarà prodotta nel Warren Truck Assembly Plant dal 2028. L'azienda investirà circa 100 milioni di dollari per riconvertire lo stabilimento. Il nuovo programma creerà oltre 900 posti di lavoro nello stabilimento dove ora vengono prodotti le Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer. Inoltre, sono stati stanziati 130 milioni di dollari per preparare il Detroit Assembly Complex - Jefferson alla produzione della Dodge Durango di prossima generazione dal 2029.Indiana: il gruppo conferma infine gli investimenti annunciati lo scorso gennaio in diversi suoi stabilimenti a Kokomo per avviare,  nel 2026, la produzione del nuovo motore a quattro cilindri GMET4 EVO.  Grazie anche più di 100 milioni di dollari di investimenti, saranno creati oltre 100 posti di lavoro. 
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