Unione Europea - Che motori e prezzi avranno le E-Car? La normativa è in arrivo, ecco cosa sappiamo
Quanto costerà la famigerata E-Car, e che motori avrà? Sarà per forza elettrica, o potrà sfruttare anche propulsori più tradizionali, magari ibridi? Lo sapremo il 10 dicembre 2025, quando l'Unione Europea farà il grande passo nella definizione di una nuova categoria di vetture ecologiche, piccole ed economiche invocata come "cura" per un'industria dell'auto in crisi nera. Come si desume quella data? Gli indizi arrivano dal Consiglio ambiente, dove il commissario al Clima Wopke Hoekstra ha fornito una tempistica piuttosto precisa per la revisione del regolamento sulle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli: quella, insomma, che prevede lo stop alle vendite di nuove auto alimentate a diesel e benzina nel 2035. Hoekstra ha confermato che la Commissione sta conducendo una valutazione d'impatto per preparare la proposta legislativa e che il progetto verrà presentato entro la metà del mese prossimo. In base all'ultimo ordine del giorno del collegio, il pacchetto legislativo dedicato al comparto è fissato, appunto, al 10 dicembre. E comprende, oltre all'E-Car, la ridefinizione degli standard CO2, il potenziamento delle batterie e l'elettrificazione obbligatoria delle flotte. E-Car: com'è nata l'idea stato il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il 10 settembre, a dire sì a un piano per auto piccole e accessibili, accogliendo l'invito di una parte dei costruttori continentali a promuovere lo sviluppo di vetture sul modello delle kei car giapponesi, come delineato poco tempo prima da Luca de Meo e John Elkann, rispettivamente ex ad Renault e attuale presidente Stellantis. Il capo dell'esecutivo di Bruxelles ha aggiunto che presto sarebbe stata elaborata una bozza di collaborazione con l'industria a un'iniziativa denominata Small Affordable Cars. E-Car: europea, ecologica, economicaNon possiamo permettere alla Cina e ad altri di conquistare questo mercato. In ogni caso, il futuro è elettrico. Il futuro dell'auto dev'essere realizzato in Europa ha aggiunto von der Leyen. Ma la E di E-Car, per cosa sta? Sta per un'auto che sia:1) Europea, cioè prodotta nel Vecchio Continente, con catene di fornitura locali.2) Ecologica, ossia pulita, efficiente e leggera. Non per forza elettrica. Potrebbe anche essere termica, a basso impatto ambientale. Secondo l'Italia e altri Paesi, la E-Car dovrebbe essere all'insegna della neutralità tecnologica.3) Economica, ovvero accessibile a tutti. Norme, segmento, prezzoFra gli innumerevoli aspetti che Bruxelles definirà, ci sono sicuramente:1) Le norme. Le E-Car devono dotarsi di regole ad hoc, a oggi inesistenti. 2) Il segmento di appartenenza: ipotizzabile un M0, da affiancare a M1, 2 e 3. Bruxelles ha assicurato che lavorerà per creare una categoria per queste vetture, una classe che dovrà poi riflettersi negli standard sulle emissioni di CO2.3) Il range di prezzo. Per il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, la E-Car dovrà costare fra i 15 mila e i 20 mila euro. E-Car e kei car: le differenzeLa E-Car pare ispirarsi alle kei car giapponesi, ma le due categorie potrebbero essere molto diverse. Kei car- Dimensioni: la legge giapponese prevede che le kei car abbiano al massimo una lunghezza di 3,40 metri, una larghezza di 1,48 e un'altezza di 2,00 metri.- Motore: la cilindrata massima consentita ai modelli termici è di 660 centimetri cubi. Le kei car elettriche osservano lo stesso limite di potenza: 64 CV.- Prezzo: a mo' di esempio, la Suzuki Alto costa poco più di un milione di yen (circa 6.000 euro al cambio attuale).- Agevolazioni: la tassa ambientale è ridotta (2% del listino contro il 3% delle auto) come quella di possesso (10.800 yen, circa 61 euro, contro i 25.000 minimi per un'auto, circa 142 euro) e quella sul peso (inferiore del 20%). Assicurazione scontata del 16-17% in media su un arco di 24 mesi. Pedaggi scontati, pari all'80% di quelli applicato alle auto. Così, la quota mercato delle kei car è del 35-36%. E-Car- Dimensioni: la recente concept Dacia Hipster, che si ispira proprio alle kei car e potrebbe certamente anticipare l'idea di una E-Car europea, è molto più corta (3,00 metri) e bassa (1,53) del massimo consentito in Giappone, anche se ha una larghezza (1,55 metri) vicina a quella dei micro veicoli del Sol Levante. - Motore: si sa solo che la E-Car sarà ecologica.- Prezzo: come detto, la E-Car potrebbe costare tra i 15 e i 20 mila euro, quindi molto di più rispetto alle controparti giapponesi.- Agevolazoni: tutte da definire, in termini di incentivi o altro.
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Formula E - Rivoluzione Gen 4, l'auto da 600 kW
C'è chi la chiama rivoluzione, chi semplicemente la nuova era dell'elettrico. Ma la verità è che la Formula E Gen4 segna qualcosa di più: è una svolta tecnica, concettuale e culturale. Quella presentata oggi è l'auto che ridefinisce cosa può essere una monoposto elettrica da corsa. Non un esercizio di stile, ma la sintesi di dieci anni di sperimentazione, successi, errori e ambizioni.All-in sulle prestazioni. Quando nel 2023 la Gen3 Evo aveva introdotto la trazione integrale e una gestione più aggressiva della rigenerazione, in pochi avrebbero immaginato che la successiva evoluzione avrebbe alzato così tanto l'asticella. La Gen4 arriva con 600 kW di potenza massima l'equivalente di circa ottocento cavalli - e un sistema di all-wheel drive attivo, capace di modulare la coppia in ogni fase della curva. la Formula E più potente, complessa e impegnativa di sempre. E, parola della stessa FIA, sarà anche la più difficile da domare. L'aerodinamica è sdoppiata: una configurazione ad alto carico per la qualifica, l'altra a basso drag per la gara, per esaltare le strategie e l'efficienza. In Attack Mode, i 600 kW diventano una spinta brutale, pensata per i sorpassi impossibili e per restituire spettacolo a ruota a ruota.Un laboratorio a quattro ruote. Ogni dettaglio della Gen4 è pensato per avvicinare la pista alla strada.Il nuovo powertrain, sviluppato in sinergia con Porsche, Nissan, Stellantis, Jaguar e Lola Cars, integra soluzioni di gestione energetica e di rigenerazione che anticipano i futuri sistemi dei veicoli stradali elettrici. La frenata rigenerativa arriva a 700 kW, con una capacità di recupero del 40% dell'energia utilizzata in gara, dato che, fino a pochi anni fa, sarebbe sembrato fantascienza. La batteria, più compatta ma più efficiente, tocca i 55 kWh di capacità e dialoga con i sistemi di controllo della trazione e dell'aerodinamica per bilanciare prestazioni e consumo. , a tutti gli effetti, un ecosistema intelligente su ruote.La sostenibilità. Sotto la carrozzeria futuristica della Gen4 non c'è solo performance. C'è una filosofia costruttiva radicalmente sostenibile. L'intera vettura è 100% riciclabile, con almeno il 20% di materiali riciclati già impiegati nella produzione. Dalla fibra di lino nei pannelli compositi alla gomma rigenerata nei nuovi pneumatici, ogni componente nasce con un obiettivo chiaro: dimostrare che la velocità può essere circolare. Jeff Dodds, il ceo di Formula E, riassume questo concetto così: La Gen4 non è solo una macchina da corsa, è un simbolo di ciò che l'elettrico può diventare: prestazioni estreme e responsabilità ambientale in un solo pacchetto.Oltre dieci anni di sviluppo. Quando nel 2014 la Formula E debuttò a Pechino, l'idea di un campionato full electric aveva fatto sorridere i puristi. Pochi minuti di autonomia, potenze limitate, cambio macchina a metà gara. Adesso, la Gen4 promette di portare in pista oltre gli 800 cavalli, recupera energia in maniera efficiente e mostra una maturità tecnologica che, secondo i piani alti della categoria, potrà mettere pressione anche alla Formula 1. La nuova monoposto, che debutterà nella stagione 2026/27, rappresenta il punto d'incontro fra innovazione, spettacolo e rilevanza industriale. Marek Nawarecki, Senior Circuit Sport Director della FIA, lo dice senza mezzi termini: Questa vettura segna l'inizio di una nuova era. il collegamento più diretto mai realizzato fra motorsport e industria automobilistica elettrica.
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