Economia circolare - A Pavia il primo impianto per metanolo e idrogeno prodotti dagli scarti
Anche metanolo e idrogeno diventano "circolari". Met Development (MAIRE), Eni e Iren hanno iniziato l'iter autorizzativo per il primo impianto in Italia che potrà produrre fino a 110.000 tonnellate all'anno del primo e 1.500 tonnellate all'anno del secondo semplicemente dagli scarti.
Navi e auto. Situato presso il sito industriale di Sannazzaro de' Burgondi, nota raffineria in provincia di Pavia, l'impianto sarà basato sulla tecnologia Nx Circular di Nextchem che converte specifiche tipologie di scarti non riciclati in gas di sintesi che può essere usato per produrre carburanti e prodotti chimici sostenibili. Tra questi il metanolo circolare, che rappresenta un'alternativa per la decarbonizzazione del settore marittimo, e l'idrogeno circolare, che potrebbe avere due destinazioni. Da una parte può essere sfruttato nei processi di raffineria per ridurre le emissioni di CO2 rispetto a quello generato per via fossile, dall'altra può essere destinato ai trasporti stradali e ferroviari. A latere, poi, l'impianto promette di recuperare 33.000 tonnellate all'anno di granulato inerte per l'industria del cemento.
"Riciclo" di competenze. Al momento, le aziende stanno ultimando le attività di ingegneria propedeutiche alla fase esecutiva e specificano che il nuovo impianto sfrutterà le infrastrutture e i servizi già presenti nella raffineria, così da ottimizzare i costi e valorizzare il patrimonio di competenze tecniche del sito.
The I.C.E. St.Moritz - Auto da sogno e pienone di spettatori
L'ultimo weekend di febbraio è giunto al termine e con esso anche l'International Concours of Elegance St.Moritz. Dopo la pausa forzata dello scorso anno, quando l'organizzazione si è vista costretta ad annullare le danze sul lago a causa delle forti nevicate, l'evento dell'Engadina è tornato più in forma che mai. Boom di pubblico, tra appassionati veri e presunti tali, forse più interessati ai propri follower su Instagram che non ai motori.
15 mila presenze. Stando a quanto affermato dagli addetti ai lavori, nella due giorni sono state registrate più di 15 mila presenze. Tantissime, tanto da ingolfare la cittadina svizzera e occuparne ogni posto letto, ma soprattutto ogni parcheggio disponibile. Venerdì, giornata meteorologicamente perfetta, sole alto e temperature invidiabili; più freschetto il sabato, che non ha ostacolato il gran pienone nell'affacciarsi sul ring ghiacciato per la sessione dinamica del Concorso. La qualità delle vetture partecipanti, rispetto agli anni passati, ha fatto un ulteriore passo avanti; tanto valore aggiunto e un plauso per la selezione esposta; il divario con l'eccellenza - ovvero con il Concorso d'Eleganza Villa d'Este - s'accorcia.
Auto spettacolari. The I.C.E., ovvero l'evento di auto più atteso e popolato della stagione invernale, da quest'anno si è esteso anche sulla stessa Sankt Moritz: oltre al lago, infatti, è arrivato fino in centro con una dozzina di spot ben curati. Fra questi, il Salotto di Pagani (unitamente allo stand nel villaggio sul lago animata anche da Horacio Pagani in pista con una Utopia Roadster), Casa Ferrari e la lounge di Lamborghini. Maserati, poi, ha scelto la manifestazione per presentare la GranCabrio con motore da 490 CV e la GranCabrio Trofeo One of One - The I.C.E. sviluppata dal reparto Fuoriserie.
Le vincitrici. Oltre 50 le vetture che hanno presenziato ufficialmente e che sono passate al vaglio della giuria (eterogenea e con parecchi nomi di spicco) per i premi di categoria annunciati venerdì pomeriggio e i tre award di chiusura del sabato:
Open Wheels: Bugatti Tipo 59 (1934)
Barchettas on the Lake: Ferrari 500 TRC (1956)
Concept Cars & One-Offs: Alfa Romeo 6C 1750 GS Aprile (1931)
Icons on Wheels: Ferrari 275 GTB4 (1966)
Racing Legends: Porsche 908/03 (1971)
Il trofeo Best in Show, ideato da Norman Foster, è andato alla Bugatti Tipo 59 (1934); il premio Spirit of St. Moritz, firmato dall'artista Rolf Sachs, è stato vinto da una Ferrari 250 GT SWB SEFAC (1961). Il pubblico, che ha espresso la propria preferenza nella giornata di sabato, ha invece trovato in una Lamborghini Miura SV certificata dal Polo Storico di Sant'Agata Bolognese la propria Hero Below Zero.
Nissan X-Trail - A tu per tu con la Mild Hybrid
La giornata che Nissan ha dedicato al nuovo concetto di "X-Over Thinking" ci ha dato l'opportunità di guidare brevemente la X-Trail Mild Hybrid, ultimo tassello del tris di motorizzazioni disponibili per la Suv giapponese: proposta a un prezzo interessante (38.300 euro, 2.800 in meno rispetto alla equivalente versione full hybrid e-Power), la "mild" prevede solo la trazione anteriore.
Il segreto è la compressione. Esternamente e dal punto di vista degli allestimenti, la X-Trail Mild Hybrid non si discosta dalle versioni già a listino (manca solo l'allestimento N-Trek, disponibile solo sulla e-Power). L'elemento di novità invece è dentro il cofano, dove il motore benzina turbocompresso di 1.5 litri da 163 CV di potenza e 300 Nm di coppia trasferisce la propria potenza direttamente alle ruote. Un'unità frutto di un brevetto Nissan, caratterizzata dal rapporto di compressione variabile che permette di ottimizzare prestazioni o efficienza in funzione dello stile di guida. Il cambio a variazione continua Xtronic CVT permette di selezionare i rapporti con le palette al volante.
Perde qualche chilo. La minor cavalleria rispetto alla versione e-Power (circa 40 CV in meno) viene compensata dall'alleggerimento della meccanica: l'ago della bilancia si ferma 150 kg prima. La mild perde invece qualcosa sul fronte dell'accelerazione, con uno 0-100 km/h più lento di 1,6 secondi, mentre stacca la e-Power nel reparto della velocità di punta (195 km/h contro 170).
X-Over Thinking. Che la Nissan abbia a cuore le crossover non è una novità: tra la Qashqai e la Juke, sul mercato rispettivamente dal 2006 e dal 2010, la Casa nipponica ha sostanzialmente definito un segmento, cercando poi di ampliarlo negli anni per superarne le convenzioni. Una filosofia che nel quartier generale di Yokohama e anche qui in Europa è diventato un nuovo termine: X-Over Thinking, ovvero nuovi modelli ma anche tecnologie, come il brevetto e-Force 4WD perfezionato in Formula E, e servizi come l'estensione della garanzia fino a un massimo di 10 anni per chi effettua la manutenzione presso la rete ufficiale. Un'altra novità dell'X-Over Thinking è l'Ariya Nismo, che riporta in Europa il badge Nissan Motorsport in occasione del suo quarantesimo compleanno: una Suv elettrica bimotore che sa mordere, come abbiamo visto durante il nostro primo contatto.
Formula 1 - Via i veli alla Aston Martin AMR25
Nuovo anno, nuove sfide e una monoposto sulla carta - migliorata per rilanciare le ambizioni del team Aston Martin in Formula 1. La squadra di Silverstone ha svelato ufficialmente la AMR25, mostrando i render ufficiali della monoposto che sarà affidata anche quest'anno a Fernando Alonso e Lance Stroll.
Sarà la volta buona? La AMR25 si presenta come un'evoluzione del modello precedente. I tecnici sono intervenuti su diversi aspetti per migliorare la guidabilità e il comportamento generale della vettura in pista. Il lavoro degli ingegneri si è concentrato in particolare sull'aerodinamica, con significative modifiche all'ala anteriore e posteriore, ai sidepods, al cofano motore e al fondo della vettura. L'obiettivo è chiaro: offrire a Stroll e Alonso una monoposto più stabile e reattiva, capace di garantire maggiore fiducia nelle fasi più critiche della guida. Una delle novità più in vista è proprio il design dei sidepods, ora profondamente scavati, con un canale più marcato sulla parte superiore per ottimizzare i flussi d'aria. Il cofano motore presenta una struttura più affilata che convoglia meglio i flussi verso l'ala posteriore. Anche il layout delle sospensioni è stato rivisto, con una configurazione push-rod sia all'anteriore che al posteriore, mentre nuovi condotti dei freni firmati Brembo e Carbon Industrie migliorano il raffreddamento dell'impianto frenante.
Andy Cowell: "Abbiamo ascoltato i nostri piloti". Alla guida del team c'è Andy Cowell, nuovo ceo e Team Principal, pronto a portare Aston Martin a nuovi livelli di competitività. "Sono entusiasta di vedere la AMR25 in pista domani per lo shakedown in Bahrain. Questa macchina è il risultato di un duro lavoro svolto al nostro AMR Technology Campus. Ci ispiriamo al DNA di Aston Martin e perseguiamo un miglioramento costante, dentro e fuori i tracciati di gara", ha dichiarato. "Abbiamo fatto tesoro delle lezioni apprese lo scorso anno e ci siamo concentrati sulla creazione di una vettura più intuitiva per Lance e Fernando. Nel 2025 ci aspetta una competizione serrata, ma abbiamo obiettivi realistici e puntiamo a migliorarci costantemente, anche in vista del grande cambiamento regolamentare del 2026."
I piloti pronti a scendere in pista. Al volante della AMR25 ci saranno ancora una volta Fernando Alonso e Lance Stroll, che formano la coppia di piloti più longeva della griglia 2025. Lo spagnolo, alla sua 22esima stagione in Formula 1, si è detto fiducioso: "Abbiamo imparato molto nel 2024 e il team ha usato queste esperienze per spingerci a fare meglio. La competizione sarà serrata, ma so che tutti hanno lavorato duramente per farsi trovare pronti. Sono entusiasta di tornare in pista e continuare questo viaggio con Aston Martin." Sulla stessa linea il compagno di squadra canadese, che si appresta a iniziare il suo quinto anno in tuta verde: "Tutti al nostro AMR Technology Campus hanno dato il massimo per migliorare la vettura. Vogliamo crescere e imparare durante la stagione. Questo progetto è entusiasmante e il 2025 sarà un anno chiave per fare un ulteriore passo avanti. Sono impaziente di tornare in macchina per i test del Bahrain."
Verso il primo test in Bahrain. La AMR25 andrà in pista già domani per un filming day al Sakhir. Poi, sullo stesso circuito, girerà per i test ufficiali in programma dal 26 al 28 febbraio.
Safety car - Al servizio della Formula 1
Protagoniste tanto quanto le monoposto che corrono il campionato di Formula 1, le safety car sono state introdotte per la prima volta nel Gran Premio del Canada del 1973 e da allora si occupano di tenere a bada i piloti in regime di bandiera gialla, dopo un incidente o in condizioni meteo sfavorevoli. Dopo la sontuosa presentazione delle vetture della stagione 2025, che inizierà il 16 marzo in Australia, vogliamo riscoprire le safety car schierate in Formula 1 negli ultimi 50 anni, dalle sportivissime come la Lamborghini Countach a modelli decisamente più popolari come la Renault Clio o la Fiat Tempra. Li potete sfogliare tutti qui sopra: buona lettura!
Skoda Octavia RS - La praticità ha 265 CV - VIDEO
La Skoda Octavia si è rinnovata profondamente nel 2024 con aggiornamenti mirati al design, alla tecnologia e alla sicurezza. E anche la sua versione di punta, la RS, è stata interessata da un lieve aggiornamento: ad aumentare è la potenza, mentre resta immutata la proverbiale praticità delle Skoda.
Sul fronte estetico, la RS adotta una griglia anteriore ridisegnata e i nuovi gruppi ottici Matrix LED di seconda generazione, che conferiscono alla vettura un look più moderno e aggressivo. All'interno il sistema infotainment è stato aggiornato con l'arrivo dello schermo da 13 pollici e l'assistente vocale integrato con l'intelligenza artificiale: modifiche atte a migliorare la vita quotidiana a bordo, che in effetti è ora più vicina al mondo premium che a quello generalista, segno che Skoda si sta riposizionando in maniera efficace. Invariate le caratteristiche che hanno reso quest'auto una best seller globale, con oltre 7 milioni di unità vendute e il primato di station wagon più venduta in Italia. Da notare la nuova piattaforma MQB-Evo, che ha permesso di implementare sistemi di assistenza alla guida come il riconoscimento della segnaletica, il cruise control adattivo e il Lane Assist 2.0.
Marginali, invece, le modifiche meccaniche: il comparto tecnico è stato lievemente aggiornato per stare dietro alla maggior potenza del motore 2.0 TSI, che ora arriva a 265 CV e 370 Nm di coppia. Abbinato al cambio DSG a sette rapporti e alla trazione anteriore con differenziale autobloccante elettronico, questo motore ha il pregio di coniugare l'ottima resa nei tragitti casa-lavoro con i "muscoli" da flettere sull'autobahn. Noi, però, abbiamo fatto di più: siamo andati all'autodromo di Grobnik, in Croazia, per spingere l'Octavia RS senza preoccuparci dei limiti stradali. Il telaio gode di un assetto ribassato di 15 mm, oltre che di sospensioni a controllo elettronico DCC e sterzo a incidenza variabile, elementi che garantiscono una guida veloce e precisa ma mai troppo impegnativa. Questa, del resto, non è un'auto da pista ed è lecito attendersi un'impostazione sincera, prevedibile, facilmente recuperabile al limite di tenuta del veicolo: sensazioni che ho ritrovato tra i saliscendi del tracciato che sorge a circa 25 km da Fiume.
L'abitacolo della nuova Octavia RS combina confort e sportività con dettagli esclusivi, come i sedili sportivi con poggiatesta integrato, la pedaliera in metallo e il volante multifunzione a tre razze con logo RS. La connettività offre l'integrazione wireless di Apple CarPlay e Android Auto e può contare sulla eSIM nativa per i servizi connessi, mentre la strumentazione digitale sfrutta il Virtual Cockpit da 10,2 pollici. La dotazione di sicurezza è completissima, con otto airbag, il sistema Emergency Assist 3.0 e i fari Matrix LED, che migliorano la visibilità senza abbagliare gli altri utenti della strada. Quanto ai prezzi: la Skoda Octavia è già ordinabile in Italia sia in versione berlina che station wagon, con prezzi rispettivamente di 47.050 e 48.150 euro. Volete saperne di più? Guardate il video qui sopra.
Auto cinesi - I marchi (e i modelli) venduti in Italia
Mentre Bruxelles e Pechino discutono di dazi e tariffe di importazione, allo scopo di limitare gli effetti di una guerra commerciale in piena regola, i costruttori cinesi presenti sul nostro territorio sono sempre di più e con loro aumenta anche l'offerta di modelli e powertrain: benzina, bifuel a Gpl, ibridi, super ibridi ed elettrici. Nelle schede qui sopra vi presentiamo la gamma delle Case cinesi presenti in Italia, ricordando che da noi operano anche diversi importatori e brand - italiani - che vendono auto prodotte nel Paese del Dragone: in alcuni di questi casi, le vetture vengono rimarchiate e adattate al nostro mercato prima di essere messe in commercio, accompagnate da tutta l'assistenza post vendita. Ci torneremo sopra prossimamente, con una disamina ad hoc.
Jeep - Tutto quello che sappiamo sulla nuova Compass
Una nuova generazione della Jeep Compass è in arrivo. La terza serie della Suv americana si baserà sulla piattaforma Stla Medium e, probabilmente, crescerà leggermente nelle dimensioni, andando a orbitare attorno ai quattro metri e 50 centimetri (l'attuale si ferma a 442 cm). Come la progenitrice lanciata nel 2016, la futura Suv dovrebbe essere prodotta anche in Italia, nello stabilimento di Melfi (PZ): al momento non ci sono conferme ufficiali, ma la nuova Compass potrebbe essere svelata in primavera, per poi arrivare nelle concessionarie verso la fine dell'estate.
Stile fresco. La nuova generazione della Compass evolverà in maniera sostanziale lo stile di questo modello: nel bozzetto mostrato finora dalla Casa, si possono notare dei gruppi ottici anteriori dalle forme quasi scavate, con un'impostazione che ricorda quella della sorella minore Avenger. Ancora più muscolosa rispetto al passato, la nuova Compass mostra delle venature molto nette sulla fiancata, con una linea che corre dai fari alla coda, dove si possono intravedere dei fanali a sviluppo orizzontale. Richiamano la seconda generazione, invece, i passaruota (probabilmente di plastica grezza, come tipico del mondo off-road) e la scalfatura nella parte bassa delle portiere, poco sotto il logo del modello, anch'essa una citazione alla Compass attuale. Molto particolare è invece la porzione della coda, con un tetto (che, con tutta probabilità, sarà proposto anche con verniciatura a contrasto con la carrozzeria) visivamente separato dal montante C, nel quale troverà spazio un cristallo molto più grande dell'attuale, che dovrebbe snellire le proporzioni del posteriore.
Integrale elettrica. La Compass potrebbe dire addio alla trazione integrale con albero centrale: la piattaforma del gruppo Stellantis è pensata per avere sul retrotreno un motore elettrico, non collegato fisicamente con il termico anteriore. Nel cofano troveranno spazio dei benzina ibridi (full, con cambio eDct6, e plug-in) con potenze che partiranno attorno ai 140 CV, per salire più in alto con le versioni alla spina e le 4xe integrali. Al vertice della gamma ci saranno delle varianti elettriche, probabilmente con batterie da 73 e 98 kWh (già viste su altre vetture basate su Stla Medium) e potenze ben al di sopra dei 200 cavalli, anche in versione bimotore a trazione integrale.
Stati Uniti - Il Doge di Elon Musk licenzia il 10% della Nhtsa
La National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa, l'ente federale che si occupa di sicurezza stradale negli Stati Uniti) perderà il 10% della propria forza lavoro nel giro di poche settimane. Un taglio che rientra nell'imponente operazione di riduzione dei costi messa in atto dal Department of Government Efficiency (Doge) guidato da Elon Musk. Come negli altri settori della pubblica amministrazione colpiti dai tagli, i licenziamenti riguardano principalmente lavoratori ancora nel periodo di prova; in altri casi, i dipendenti hanno ricevuto incentivi economici alle dimissioni volontarie.
Meno controlli sulla guida autonoma. Stando a quanto riferisce il Washington Post, che ha parlato con alcuni dei lavoratori lasciati a casa senza preavviso, l'ente federale per la sicurezza stradale perderà tra i 70 e gli 80 dipendenti dei circa 800 impiegati attualmente. Tra le figure coinvolte, riferisce il quotidiano americano, ci sono anche tre delle sette persone che lavoravano alla sicurezza dei veicoli a guida autonoma. Che sia una scelta volontaria o meno, il risultato non cambia: sull'affidabilità di questi sistemi ci sarà meno gente a vigilare. Questi licenziamenti ridurranno la capacità del governo di comprendere se le Tesla sono auto sicure, ha dichiarato un ingegnere rimasto senza lavoro. Il numero di persone nel governo federale che conosce la materia in maniera adeguata è molto limitato, e adesso è praticamente nullo.
L'ombra del conflitto di interessi. In questi anni l'Nhtsa ha aperto diverse inchieste nei confronti della Tesla, in particolare per quanto riguarda la guida assistita, che la Casa americana chiama Full Self-Driving. Una tecnologia su cui Elon Musk sta puntando moltissimo: lo scorso ottobre è stato presentato il Cybercab, veicolo a due posti senza comandi, e il Robovan per il trasporto persone. Il ceo della Tesla ha intenzione di avviare quanto prima la sperimentazione di veicoli a guida completamente autonoma sulle strade americane, mentre nei prossimi mesi ha assicurato l'arrivo del sistema FSD completo anche in Europa. La Tesla non è comunque l'unica azienda impegnata nello sviluppo di questa tecnologia, che vede coinvolte anche Alphabet con Waymo e Amazon con Zoox.
Maserati - Due GranCabrio inedite a The I.C.E. St.Moritz
La Maserati ha scelto l'evento The I.C.E. di St Moritz per presentare due anteprime: accanto alla gamma completa di GranTurismo, Grecale ed MC20, la Casa del Tridente ha svelato la GranCabrio con motore da 490 CV e la GranCabrio Trofeo ONE of ONE - The I.C.E. sviluppata dal reparto Fuoriserie.
La GranCabrio da 490 CV. La novità affianca la versione Trofeo da 550 CV con la stessa motorizzazione V6 Nettuno da 490 CV e 300 km/h, già offerta sulla GranTurismo Modena: per l'occasione, la vettura propone un allestimento caratterizzato dal nuovo colore Verde Giada con cerchi di lega Imola, interni color ghiaccio, impianto audio Sonus Faber e finiture di carbonio 3D. Anche la versione da 490 CV ha la trazione integrale e le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico.
L'esemplare unico dedicato a The I.C.E. Il reparto Fuoriserie ha inoltre realizzato la GranCabrio Trofeo ONE of ONE - The I.C.E. Questo esemplare mostra le potenzialità del programma di personalizzazione della Casa italiana: la tinta esterna tri-coat è stata creata appositamente ed è denominata Ice Liquid ed è abbinata a particolari e loghi Gloss White, mentre i cerchi di lega forgiati Astreo celano in parte alla vista le pinze freno blu. Il Blue Marine caratterizza la capote di tela, mentre gli interni rivestiti di pelle ghiaccio sono abbinati alle finiture in carbonio 3D.
Foxconn - Mossa a sorpresa, Taiwan vuole un accordo con la Honda
Non si arrestano i colpi di scena dietro le quinte dei negoziati per la proprietà della Nissan: secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario Nikkei, la Foxconn, colosso taiwanese dell'elettronica tirato in ballo nelle scorse settimane da molteplici indiscrezioni, avrebbe fatto una mossa a sorpresa, contattando direttamente la Honda, prima pretendente della Casa di Yokohama, alla ricerca di una partnership.
Il piano per un accordo a quattro. L'obiettivo della multinazionale, stando alla ricostruzione della testata nipponica, sarebbe quello di formare un maxi-accordo quadro con il costruttore che per primo ha cercato la scalata, all'interno del quale far rientrare anche la Nissan e la Mitsubishi (che la Nissan stessa controlla in qualità di azionista di maggioranza relativa, con il 24,5% della proprietà).
Giorni di contatti febbrili. L'interesse della Foxconn per la Nissan non deve sorprendere: a poche ore di distanza dal naufragio dei progetti di fusione tra la Casa di Yokohama e la Honda, il colosso di Taiwan aveva dichiarato apertamente il suo interesse a entrare in scena con un acquisto di quote azionarie. Un piano che, se le indiscrezioni del Nikkei dovessero rivelarsi fondate, potrebbe riportare al centro delle scene la Honda stessa, in un risiko d'Orente dalle ramificazioni sempre più intricate.
La "pista" Tesla, smentita da tutti (compreso Musk). Nel frattempo, stando a quanto riportato in mattinata dal Financial Times, un gruppo di personaggi di spicco della politica e del mondo economico giapponese (tra cui l'ex primo ministro Suga), avrebbe redatto un piano per attirare gli investimenti della Tesla verso la Nissan, e per la precisione sui suoi tre impianti produttivi statunitensi. Un'iniziativa smentita nelle ore successive dagli stessi personaggi chiamati in causa, su entrambi i fronti. Con Elon Musk che ha liquidato le speculazioni sul suo social network X: "La linea di produzione del Cybercab non ha paragoni nell'industria automobilistica". A ribadire che non ha alcun interesse nella prospettiva di acquistare stabilimenti di altri costruttori.
Dacia Spring - Gita fuori porta
La Dacia Spring è nata per affrontare la giungla urbana, ma punta a farsi valere anche quando ci si lascia la città alle spalle. Certo, non è il caso di esagerare con la voglia di avventura, soprattutto in termini di distanze da coprire, ma la gita fuori porta sì, quella è decisamente alla sua portata.
Animale metropolitano. Vi abbiamo già raccontato quello che la Spring sa far bene: la piccola elettrica, infatti, dà il meglio di sé nel traffico cittadino, dove le dimensioni contenute e il discreto brio delle motorizzazioni full electric (due, da 45 e 65 CV) hanno permesso alla Bev di diventare la regina del suo segmento (a gennaio, in Italia ne sono stati immatricolati quasi mille esemplari). Fin qui tutto facile, ma cosa succede se si prende una vettura così a suo agio tra i palazzi e la si porta un poco più lontano, per esempio sulle verdi colline della Brianza?
Dalla praticità al divertimento. D'accordo, la Spring fa della maneggevolezza e della fluidità nel traffico le sue carte vincenti. Facile da parcheggiare, con interni spaziosi per la categoria, è naturalmente votata a essere la seconda macchina di famiglia. Eppure, quando i grattacieli e il traffico imballato delle tangenziali lasciano il posto alle provinciali fuori mano e a qualche curva, la Spring mette in mostra una scorrevolezza di marcia interessante, tra saliscendi e piccoli tornanti. Ovviamente, non si parla di eccitanti salite al Furkapass, ma della capacità di questa elettrica, non scontata, di andare oltre il freddo "commuting" quotidiano.
Prova pic-nic superata. Scappare dalla città per un déjeuner sur l'herbe, allora? Perché no, visto anche un altro punto di forza della Spring: la capacità di carico, grazie al bagagliaio da 208 litri che diventano più di 1.000 con i sedili posteriori ripiegati. Al vertice della categoria, sufficiente per ospitare i bagagli di un weekend. Va da sé che con un uso un po' più creativo rispetto all'andirivieni quotidiano occorre sacrificare qualcosa, che è prevedibilmente l'autonomia: i 230 km dichiarati dalla Casa nel ciclo misto per la versione più potente, infatti, si riducono velocemente se il guidatore si lascia prendere la mano. Dunque, bene il fuori porta, ma senza esagerare. A meno che non si preveda di ricaricare prima di fare rientro alla base.
Suzuki - Rally Cup e Challenge 2025: i dettagli dei trofei monomarca
La Suzuki annuncia il ritorno della Suzuki Rally Cup e del Suzuki Challenge per il 2025, due trofei monomarca che si confermano appuntamenti chiave per il motorsport italiano e che ormai sono giunti, rispettivamente, alla diciottesima e alla ventiseiesima stagione.
Suzuki Rally Cup 2025. Il monomarca riservato alle Suzuki si articola in sette gare all'interno del Campionato Italiano Assoluto Rally organizzato da ACI Sport. Le vetture ammesse sono la Swift Sport Hybrid RA5H, la Swift/Baleno Racing Start 1.0 BoosterJet, la Swift Sport 1.6 RA5N e la Swift BoosterJet 1.0 Rally5/R1. La novità di quest'anno è l'introduzione di un nuovo fornitore di pneumatici, Extreme Performance Tires, già conosciuto nel mondo del motorsport per l'impegno nel drifting e nei rally. Il montepremi complessivo è di 125.500 euro, con premi per diverse categorie, tra cui Assoluta Piloti, Under 25, Racing Star, Navigatori, Over 50 e Femminile.
Calendario Suzuki Rally Cup 2025:
23 marzo - 48 Rally Ciocco (LU)
13 aprile - 19 Rally del Piemonte (CN)
11 maggio - 109 Targa Florio (PA)
1 giugno - 43 Rally Due Valli (VR)
20 luglio - 61 Rally Valli Ossolane (VCO)
14 settembre - 8 Rally del Lazio (FR)
19 ottobre - 72 Rally Sanremo (IM)
Suzuki Challenge 2025. Oltre al rally, la Suzuki conferma il proprio impegno anche nel mondo del cross country, con cinque appuntamenti nel campionato italiano, con gare tra Italia e Ungheria. Giunto alla 26 edizione, il Suzuki Challenge permette la partecipazione di qualsiasi Suzuki 4x4, tra cui Samurai, Jimny, Vitara e Grand Vitara, nei gruppi T1, T2 e TH, proponendo un montepremi totale di 33.000 euro, con un bonus di 7.000 euro per chi vincerà anche il Campionato Italiano Cross Country Rally.
Calendario Suzuki Challenge 2025:
23 marzo - 15 Italian Baja di Primavera-Artugna Race (PN)
18 maggio - Rally Raid Sardegna (SS)
6 luglio - Italian Baja World Cup (PN)
21 settembre - 2 Baja dello Stella (UD)
9 novembre - Raid of the Champions (Ungheria)
Tesla - Problemi al servosterzo, richiamate 380 mila elettriche
Ennesimo richiamo per la Tesla negli Stati Uniti, il secondo di una certa entità dall'inizio del 2025, dopo quello di gennaio legato a un malfunzionamento della telecamera. Stavolta, il problema riguarda il servosterzo di Model 3 e Model Y (dal MY 2023 a seguire), che a causa di alcune anomalie può richiedere eccessivo sforzo nelle manovre, specie quelle a bassa velocità.
L'intervento è over-the-air. Il richiamo giunge al termine di un'indagine di oltre un anno e mezzo condotta dalla Nhtsa, l'agenzia federale statunitense per la sicurezza nei trasporti, secondo la quale oltre 50 veicoli sarebbero finiti sul carro attrezzi proprio per questo problema. Tra i proprietari che hanno messo in guardia l'ente per la sicurezza (all'inizio del gennaio scorso si è arrivati a oltre 3 mila segnalazioni, secondo la Reuters), c'è chi dichiara addirittura di non riuscire a sterzare, mentre altri denunciano sforzi eccessivi nelle manovre. La Tesla ha affermato che alcune Model 3 e Model Y potrebbero avere questo genere di problemi perché dotate di un software obsoleto. La Casa ha disposto un aggiornamento over-the-air per risolvere il guasto.
Byd - Atto 3, restyling in arrivo
In Cina, la BYD ha presentato il primo restyling della Atto 3, la Suv elettrica portata nei mercati europei un paio di anni fa. Le novità si concentrano soprattutto nel frontale, che riprende lo stile della più piccola Atto 2. Simili al modello attuale i gruppi ottici, mentre i paraurti hanno un taglio più sportivo. Cambiano leggermente la forma dell'elemento decorativo sul montante posteriore e la forma dello spoiler sul tetto, con una doppia luce di stop.
Migliora anche la guida assistita. La nuova Atto 3, che potrà avere cerchi di lega da 17 e 18, monterà di serie la nuova suite di aiuti alla guida God's Eye di livello C, composta da 12 telecamere, cinque radar a onde da 5 mm e 12 ultrasonici. Il pacchetto di sensori gestisce anche il parcheggio, ma al momento non sappiamo se farà parte della dotazione standard per l'Europa.
Incognita sui motori. In attesa di scoprire se ci saranno modifiche anche dal punto di vista dei powertrain, vale la pena ricordare che l'Atto 3 attualmente commercializzata in Italia monta un motore da 150 kW (204 CV) abbinato a una batteria da 62 kWh, per un'autonomia rilevata dal nostro Centro Prove di circa 300 km. Il listino parte da 38.790 euro per la versione Comfort e da 40.790 euro per la più ricca Design.
Nissan-Tesla - Tokyo corteggia Musk, lui respinge l'offerta
Un gruppo di personaggi di spicco della politica e dell'economia giapponese avrebbe messo a punto un piano per contattare la Tesla e proporle di investire nella Nissan, a seguito del nulla di fatto per la tentata fusione di Yokohama con la Honda. quanto riporta questa mattina il Financial Times, citando fonti anonime vicine al pool.
C'è anche l'ex premier Suga. Secondo il quotidiano finanziario britannico, la compagine creatasi attorno all'idea di un asse Nissan-Tesla comprenderebbe anche l'ex primo ministro del Giappone, Yoshihide Suga (premier tra il 2020 e il 2021), e il suo consigliere speciale Hiroto Izumi, che avrebbero fornito il loro appoggio al promotore dell'iniziativa, Hiromichi Mizuno, ex membro del board della Tesla.
Il piano: proporre alla Tesla le fabbriche Usa della Nissan. L'obiettivo del "pool", stando alla ricostruzione, sarebbe quello di portare a bordo la Casa di Elon Musk in qualità di investitore strategico, puntando su un suo presunto interesse negli impianti della Nissan negli Stati Uniti. Che sono tre: Smyrna e Decherd, in Tennessee, e Canton, in Mississippi.
L'ipotesi Apple. Secondo quanto riportato dal Financial Times, inoltre, alcuni membri del consiglio d'amministrazione della Nissan avrebbero anche indicato il nome di Apple tra gli investitori "ideali". Ma da Cupertino non sono arrivati commenti ufficiali a queste indiscrezioni.
Musk su X: "La linea del Cybercab non ha paragoni". Chi ha invece fatto sentire la sua voce è stato proprio Elon Musk, che sul suo social network X ha riportato il link della testata inglese commentando così: "La fabbrica Tesla (sic) il prodotto. La linea di produzione del Cybercab non ha paragoni nell'industria automobilistica". Una smentita secca nei confronti di qualsivoglia interesse per gli impianti Nissan negli Usa, che però non ha impedito alla Casa nipponica di chiudere il suo rally in borsa a Tokyo (+9,47% alla fine delle contrattazioni) e di chiudere sui massimi da inizio anno (458,80 yen).
Partita apertissima (e globale). La partita che si sta giocando sul futuro del colosso di Yokohama, insomma, appare ancora apertissima. E ha ramificazioni globali: tra i nomi tirati in ballo nelle settimane successive alla mancata fusione con la Honda, spicca quello della taiwanese Foxconn, colosso della telefonia mobile con cui, però, secondo quanto affermato dall'ad della Nissan, Makoto Uchida, non ci sono ancora canali ufficiali di comunicazione.
Nürburgring - Stop alle sessioni miste con auto e moto
Niente più sessioni pubbliche miste, con auto e moto, sulla pista del Nürburgring: ragioni di sicurezza. Cambiano, dunque, le regole per i giri turistici su uno dei circuiti più iconici d'Europa, nonché meta di pellegrinaggio di appassionati, sia delle due, sia delle quattro ruote: al 'Ring chiunque abbia un proprio veicolo può fare un giro sul circuito del GP e sul Nordschleife durante gli orari di apertura. Da questa stagione, però, saranno previsti slot esclusivi per i biker.
Le ragioni. Le motociclette e le automobili non saranno più in pista contemporaneamente, comunicano i gestori del circuito. "La sicurezza di tutti i partecipanti è la nostra massima priorità", spiega il direttore generale Ingo Böder. Alla base di questa decisione, c'è un'attenta analisi della situazione relativa alla partecipazione simultanea di auto e moto nei giri turistici. L'analisi ha rivelato che le diverse dinamiche di guida possono portare a incomprensioni tra veicoli a due e quattro ruote", continua Böder. "In questo caso, i motociclisti sono particolarmente a rischio: a differenza degli automobilisti, non possono contare su zone di deformazione nel loro veicolo che assorbano l'impatto di una collisione. Ecco perché abbiamo deciso di ristrutturare l'offerta per i motociclisti in modo che possano godersi l'esperienza del Nürburgring nel modo più sicuro possibile".
I biker e l'anello Nord. I nuovi programmi prevedono anche opzioni differenziate per il circuito del Gran Prix e per il Nordschleife. L'anello nord di 21 km, infatti, sarà accessibile ai motociclisti solo sotto la supervisione di istruttori, in sessioni guidate e corsi. Saranno poi organizzati momenti formazione ad hoc, per imparare a girare al Ring in sicurezza; nel 2025 sono in calendario quattro sessioni di un'intera giornata dedicata ai motociclisti, con il Motorrad Action Team (30-31 luglio) e l'ADAC Doc-Scholl Driver Training (13-14 agosto). Quanto ai giri turistici, le moto avranno accesso al tracciato del GP in turni riservati: secondo la pianificazione attuale, il circuito del Gran Premio aprirà 38 volte nel corso dell'anno. Chi è in possesso di un abbonamento o di un credito può ancora spenderlo: se è un motociclista, non al Nordschleife, però. Per questo motivo c'è anche la possibilità di chiedere un rimborso.
Gruppo Volkswagen - Partnership cinese con Catl per la produzione di batterie
In Cina, il gruppo Volkswagen ha firmato un protocollo d'intesa con il colosso Catl per lo sviluppo di batterie economicamente competitive, lavorare alle tecnologie di battery swap e avviare progetti di riciclo degli accumulatori. Le due aziende si sono anche impegnate per collaborare alla trasparenza nella fornitura delle materie prime e ai sistemi Vehicle-to-grid, per il passaggio di corrente dalle auto alla rete elettrica.
Colosso mondiale. Volkswagen è già cliente della Catl, il più grande fornitore di batterie al mondo, da cui si servono anche - tra i tanti - Tesla, Nio, Mercedes, BMW, Xpeng e Geely. Nel 2024 la capacità produttiva della Catl è cresciuta di quasi il 50%, con 246 GWh di batterie installate nella sola Cina, con una quota di mercato del 45,5%.
BMW - I segreti del powertrain elettrico Gen6
La BMW ha fornito nuovi dettagli sull'evoluzione dei powertrain elettrici di sesta generazione che troveremo sulla Neue Klasse: la Casa ha appena svelato il prototipo Vision Driving Experience, anticipando così alcuni dei contenuti che troveremo sul modello definitivo atteso entro la fine del 2025 e dotato dei sistemi Gen6.
Energy Master integrato nel sistema a 800 volt. Così come avviene per la dinamica del veicolo, gestita dall'unità singola Hearth of Joy, il nuovo pacchetto hardware e software brevettato Energy Master si occupa di controllare tutta l'architettura ad alta tensione del veicolo. Con il passaggio alle batterie di sesta generazione con celle cilindriche (con densità superiore del 20%) e al sistema a 800 volt, la BMW prevede un incremento di autonomia e velocità di ricarica del 30%; inoltre, gli accumulatori (che gradualmente arriveranno su tutti i i modelli della Casa) sono più sottili e compatibili con la ricarica bidirezionale. La Neue Klasse, in particolare, adotta anche la filosofia Pack-to-Open-Body, integrando la batteria nella struttura del veicolo.
Motori sincroni e asincroni. Per quanto riguarda i propulsori, prodotti nella fabbrica austriaca di Steyr, la BMW ha scelto la tecnologia EESM (Electrically Excited Syncronous Motor) che sfrutta avvolgimenti alimentati a corrente continua al posto dei magneti permanenti. La configurazione base prevede un motore singolo sull'asse posteriore, mentre per quelle a trazione integrale xDrive è previsto un secondo motore anteriore più compatto con tecnologia ASM (Asynchronous Motor) con campo magnetico indotto dallo statore. Rispetto a un powertrain di quinta generazione BMW dichiara una riduzione del 40% delle perdite energetiche, a fronte di un calo del 20% dei costi e del 10% del peso.
Green Deal - L'industria delle Bev all'Europa: "Le multe alle Case vanno mantenute"
I gruppi E-Mobility Europe e ChargeUp Europe, che rappresentano il settore delle auto elettriche in Europa, hanno scritto una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiedendo che gli obiettivi di riduzione della CO2 vengano mantenuti, e con essi le sanzioni che, secondo le stime, rischiano di costare alle Case 15 miliardi di euro. Di E-Mobility Europe (ex Avere), che rappresenta costruttori, fornitori, gestori di flotte e provider di infrastrutture, fanno parte la Tesla e la Catl, il colosso cinese delle batterie. ChargeUp Europe, invece, è l'associazione di categoria per l'industria dell'infrastruttura di ricarica in Europa e ne parte, tra gli altri, Tesla, Ampeco, TotalEnergies e ChargePoint.
"Multe per finanziare la transizione". La lettera dei due gruppi arriva a pochi giorni dalla presentazione del piano strategico per l'industria automobilistica, che conterrà misure e iniziative concordate con le Case per rispondere ai problemi di questi mesi, e affrontare le sfide per il futuro. Nel documento, stando a quanto riporta la Reuters, si chiede di non accogliere le richieste delle Case di rallentare gli obiettivi delle emissioni, né le sanzioni previste in caso di sforamento: quei soldi, argomentano i costruttori "elettrici", dovrebbero servire a finanziare la transizione dell'Europa. Ogni ritardo sui limiti di CO2 del 2025 non fa altro che mettere l'Europa sempre più dietro alla Cina e avrà l'effetto di rallentare i piani di investimento su infrastrutture, produzione e mercato, sostengono i fautori delle Bev.
"Le multe non saranno così salate". Gli obiettivi di riduzione di CO2 del 2025 sono raggiungibili, si legge nella lettera, anche in virtù dell'arrivo sul mercato di undici nuovi modelli elettrici sotto i 25 mila euro, e del fatto che a gennaio le vendite di Bev sono aumentate del 40% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Secondo Aurelien de Meaux, ceo della Electra, le stime di 15 miliardi di euro sono pessimistiche, perché calcolate sui dati di vendita dei primi sei mesi del 2024: le proiezioni della sua azienda parlano di multe di circa 4-6 miliardi di euro, che potrebbero anche essere dimezzate tramite il meccanismo di pooling già adottato da alcune Case.