Renault Emblème - Un'elettrica (anche a idrogeno) per un futuro senza emissioni
Lunga 4,80 metri, alta 1,52 e con un passo di 2,9 metri, la Emblème è una shooting brake per famiglie, con abbondante spazio per passeggeri e bagagli. La carrozzeria è in verde dicroico, capace di assumere sfumature diverse in base all'angolazione da cui lo si guarda. Lavorando su materiali e processi produttivi, i progettisti sono riusciti a contenere il peso dell'auto entro i 1.750 kg, batterie comprese.
Aerodinamica da Formula 1. La linea filante, evidenziata dal tetto spiovente, è ricca di soluzioni aerodinamiche, dagli specchietti retrovisori sostituiti da telecamere (annegate nei passaruota anteriori) alle prese d'aria nella parte anteriore del cofano, viste anche sulla Polestar. Il Cx dell'auto è di 0,25, un risultato ottenuto grazie all'ampio uso di tecnologia digitale e alla collaborazione con il team di F1 dell'Alpine. Le prese d'aria nel paraurti convogliano i flussi dietro le ruote, che hanno cerchi pieni per ridurre al minimo le turbolenze. Il fondo piatto è arricchito da un diffusore attivo, che si inclina verso il basso e all'indietro.
La Renault Emblème è un'auto elettrica con motore da 160 kW (218 CV) sull'asse anteriore, prodotto senza utilizzo di terre rare, alimentata da due fonti di energia: una tradizionale batteria da 40 kWh per un'autonomia di varie centinaia di chilometri, ampiamente sufficiente per gli spostamenti quotidiani, dice la Casa, e da una cella a combustibile a idrogeno da 30 kW, con un serbatoio da 2,8 kg, capace di assicurare una percorrenza di 350 chilometri.
Non solo efficiente. L'architettura dell'auto è basata sulla piattaforma AmpR Medium e raccoglie al suo interno gli elementi principali del powertrain (motore elettrico, batteria, cella a combustibile, serbatoio per l'idrogeno), così da mantenere un basso centro di gravità e una distribuzione dei pesi capace di garantire al tempo stesso prestazioni ed efficienza. Secondo la Renault, questa soluzione permette di percorrere fino a 1.000 km nello stesso tempo impiegato da un'auto con motore termico tradizionale: ogni pieno di idrogeno richiede infatti solo cinque minuti, rilasciando solo vapore acqueo dal tubo di scarico.
Per la Emblème i tecnici e i progettisti della Régie hanno sfruttato soluzioni il più possibile attuabili e concrete: materiali riciclati di origine naturale o dalla carbon footprint ridotta, produzione con energie rinnovabili e soluzioni di economia circolare, collaborando con oltre venti aziende esperte nei rispettivi settori: un approccio orizzontale e collettivo, capace di promuovere l'innovazione senza barriere tra il Gruppo e i suoi brand, partner e fornitori, per raggiungere obiettivi di decarbonizzazione molto elevati.
Autostrade - Aspi festeggia i sessantanni dellAutosole e lancia un nuovo logo
Da due giorni di viaggio a soltanto sei ore: era il 4 ottobre 1964 e l'apertura dell'Autostrada del Sole di fatto accorciò e unì la Penisola, da Nord a Sud. A sessant'anni da quella domenica, con i suoi attuali 800 km, la A1 è l'asse portante dell'intero sistema autostradale italiano. Autostrade per l'Italia ha colto l'importante compleanno per presentare la sua nuova identità, con un'immagine che è punto di approdo del processo di trasformazione aziendale avviato nel 2020, dopo il tragico evento del Ponte Morandi. Nel logo, sono al centro le connessioni: con una a che ruota andando a rappresentare la & simbolo di unione. Un'immagine in cui si possono leggere la complessità della rete gestita dal gruppo, la sua connessione con i territori e con il futuro, pronto ad accoglie una infrastruttura digitalizzata e sostenibile.
Tomasi: guardare al futuro. Nel corso dell'evento per celebrare l'anniversario, svoltosi oggi a Roma, Roberto Tomasi, amministratore delegato del gruppo Aspi, ha sottolineato quanto l'Autosole sia un'infrastruttura strategica per il sistema socioeconomico nazionale. La storia dell'Autostrada del Sole - ha detto - ci insegna che per compiere una simile impresa è necessario costruire capacità industriale con coraggio e lungimiranza, guardando al futuro della nuova mobilità e delle generazioni di domani. Considerazioni che si inseriscono perfettamente nel contesto di quello che per Autostrade per l'Italia è stato l'anno dei record: dai volumi di traffico, arrivati a 5 miliardi di chilometri percorsi, agli investimenti sulla rete nazionale pari a 2 miliardi di euro messi a terra in dodici mesi. Continuiamo a lavorare con determinazione ogni giorno per rigenerare la rete, ha concluso Tomasi.
Le origini. Fortemente voluta dal governo dell'epoca, per contribuire al rilancio dell'economia nazionale, l'Autosole era ispirata alle grandi autostrade statunitensi e fu realizzata in soli otto anni. Un collegamento veloce tra le principali città, lungo la direttrice Milano-Napoli, toccando Bologna, Firenze e Roma. Un'highway all'italiana, con aree di servizio moderne, i caratteristici autogrill a ponte (una novità in Europa) e anche una chiesa quella dedicata a San Giovanni Battista, poco distante dal casello di Firenze Nord, circa a metà percorso tra Milano e Roma - concepita dall'architetto Giovanni Michelucci in memoria degli operai caduti durante i lavori. Alcuni progetti dei viadotti, è stato ricordato oggi, furono esposti al MOMA di New York, addirittura prima della loro costruzione. Oggi, l'A1 rappresenta per Autostrade per l'Italia il centro strategico della mobilità. Un ruolo confermato dai numeri: in sessant'anni, l'Autosole ha visto crescere il traffico del 460% e nel 2023 sul suo asfalto è passato circa il 46% del traffico merci dell'intera rete in gestione ad Aspi.
Ampliamenti e manutenzioni in corso. Sono, queste, cifre alle quali Autostrade per l'Italia ha risposto con significativi interventi di potenziamento e di manutenzione. Per quanto riguarda il tracciato, solo negli ultimi vent'anni sono stati realizzati 195 km di ampliamenti di cui 45 fuori sede: tra essi, spiccano la Variante di Valico e il nuovo tratto con la galleria Santa Lucia. Attualmente, sono in corso lavori di ampliamento per ulteriori 60 km, che interessano principalmente il tratto tra Barberino e Calenzano - con la riqualificazione del tracciato originario, che restituirà quattro corsie di marcia in direzione Bologna - e il tratto tra Firenze Sud e Incisa, dove procede lo scavo della nuova galleria San Donato. Sul fronte della manutenzione, dal 2020 a oggi, solo l'A1 ha raggiunto la ragguardevole somma di circa 2,3 miliardi di euro di investimenti sostenuti.
100 km di smart road predisposti. L'Autosole non è rimasta insensibile allo sviluppo digitale della mobilità: nel tempo, è stata dotata di tecnologie che migliorano l'esperienza di viaggio e la sicurezza secondo i principi della sostenibilità. Tra i principali interventi, i 100 km di smart road predisposti, l'installazione di 15.000 apparecchi di luci a Led e la posa di 48 milioni di metri quadrati di asfalto drenante.
Tesla Cybertruck - Altro richiamo: è il quinto in meno di un anno
Continuano i problemi per il Cybertruck della Tesla, sottoposto al quinto richiamo nel giro di un anno, con un difetto che coinvolge oltre 27 mila pick-up venduti negli Stati Uniti. Nei mesi scorsi, tra i numerosi problemi segnalati c'erano quelli che riguardavano bagagliaio, tergicristalli e l'acceleratore che rimaneva bloccato.
Schermo nero. Nel suo rapporto, l'Nhtsa (l'ente statunitense per la sicurezza stradale) comunica che lo schermo centrale dell'infotainment può rimanere spento fino a otto secondi dopo che il conducente ha inserito la retromarcia. Le norme di omologazione americane prevedono invece che l'inquadratura della retrocamera si attivi entro due secondi dall'inserimento della retromarcia. La Tesla ha già pubblicato un aggiornamento software gratuito, che i proprietari potranno scaricare come update over the air nei prossimi giorni.
Francia - Governo pronto a fornire nuovi sostegni alle elettriche
Il governo francese è disponibile a fornire nuovi sostegni alla mobilità elettrica, pur di ridare slancio al mercato. Il neo ministro dell'Industria, Marc Ferracci, ha infatti colto l'occasione di una visita alla fabbrica Stellantis di Sochaux per annunciare la possibile adozione di ulteriori misure per rilanciare le vendite di Bev dopo un periodo di risultati altalenanti: a settembre, le immatricolazioni sono cresciute del 20% circa, ma nei mesi precedenti, e in particolare tra la primavera e l'estate, i continui cali hanno spinto la penetrazione a scendere intorno al 15%. "Dobbiamo lavorare per sostenere la domanda di veicoli elettrici. C'è da considerare la questione dei bonus e dei malus, ma bisogna anche vedere che cosa è possibile fare sulle flotte aziendali e sulle commesse pubbliche", ha spiegato Ferracci. "Cercheremo di utilizzare tutte le leve a nostra disposizione in un contesto di bilancio estremamente limitato".
Annuncio a breve. Ferracci - che ha visitato la fabbrica di Sochaux insieme con l'ad di Stellantis, Carlos Tavares, nel giorno dell'avvio della produzione delle versioni a batteria delle Peugeot 3008 e 5008, recandosi poi in un vicino impianto del componentista Forvia - ha quindi anticipato che il possibile sostegno del governo "sarà chiarito nei prossimi giorni, nelle prossime settimane, quando si discuterà la legge di bilancio". "Desideriamo mantenere un alto livello di ambizione su tutti i programmi", ha aggiunto il ministro, riferendosi ai vari piani a favore degli investimenti per la decarbonizzazione dell'industria transalpina. Infine, Ferracci ha ribadito il proposito della Francia di produrre "2 milioni di veicoli elettrici entro il 2030" e il sostegno al bando delle endotermiche per il 2035 imposto dalla Ue. A suo avviso, si tratta di obiettivi "ambiziosi", ma "raggiungibili e realizzabili".
1000 Miglia 2025 - Le date e il percorso della prossima edizione della Freccia Rossa
Si svolgerà dal 17 al 21 giugno prossimi l'edizione 2025 della Mille Miglia, confermando così, per il terzo anno consecutivo, il format delle cinque giornate di gara. La novità principale della prossima Freccia Rossa è la scelta degli organizzatori di ricalcare le corse dell'anteguerra, con un percorso a otto, come quello utilizzato nelle prime dodici edizioni della corsa di velocità. Al via partiranno il convoglio dei 400 gioielli d'epoca, le Ferrari del Tribute, le elettriche della 1000 Miglia Green e le supercar della 1000 Miglia Experience.
Il percorso. La prima giornata inizia a Brescia, in direzione Desenzano, Sirmione, Verona, Bovolone e Ferrara, con l'arrivo a San Lazzero di Savena; il secondo giorno gli equipaggi supereranno i passi della Raticosa e della Futa, passando da Prato e Siena, per arrivare a Roma. Dalla capitale, il terzo giorno ci si sposterà alla volta di Orvieto, Foiano della Chiana, Arezzo e San Sepolcro, per tornare a San Marino, fino alla conclusione della tappa a Cervia-Milano Marittima. Il quarto giorno si riparte in direzione Forlì, tagliando gli Appennini fino a Empoli, per poi raggiungere la costa tirrenica passando per Pontedera, Viareggio e valicare il passo della Cisa, per arrivare a Parma. Da lì, nel corso dell'ultima giornata ci si sposterà in direzione Brescia, per concludere la gara con la passerella sulla rampa di viale Venezia.
Salone di Parigi 2024 - La Ford torna sotto la torre Eiffel
La Ford ha annunciato la gamma di veicoli presenti al suo stand nel corso del Mondial de l'Auto 2024, che si terrà dal 14 al 20 ottobre presso l'expo di Porte de Versailles, a Parigi. Solo auto ibride ed elettriche, per sottolineare l'obiettivo di arrivare entro il 2035 ad avere una gamma 100% elettrica, a zero emissioni. Lo stand sarà strutturato come un viaggio attraverso il tempo, la celebrazione del suo retaggio, confermando l'impegno per l'innovazione e la tecnologia di domani.
Le auto in fiera. Il pezzo forte dell'esposizione della Ford sarà la nuova Capri, al suo arrivo ufficiale in Europa. Si tratta di una Suv dalla carrozzeria filante, realizzata sul pianale Meb della Volkswagen, che riprende lo storico nome della coupé degli anni Settanta, per reinterpretarlo in chiave full electric. Accanto alla Capri ci saranno l'Explorer, anch'essa su piattaforma Meb, e la Mustanch Mach-E, che porta al debutto sulle strade europee l'ultima versione della tecnologia BlueCruise per la guida assistita, un livello 2 avanzato per guidare senza mani (ma con gli occhi sulla strada, ndr) su oltre il 95% delle autostrade francesi.
Le ibride e la gamma commerciale. Accanto ai modelli elettrici, la Ford porta al Salone di Parigi le versioni ibride della Puma e della Kuga, oltre al pick-up Ranger con powertrain ibrido plug-in: arriverà in primavera, con una potenza di sistema di 279 CV e 690 Nm di coppia; la batteria da 11,8 kWh dovrebbe garantire una cinquantina di chilometri in modalità solo elettrica. La divisione Ford Pro porterà le ultime soluzioni per i professionisti, servizi per le flotte e per la ricarica di mezzi elettrici, tra cui i nuovi E-Tourneo Custom (con batteria da 64 kWh e un'autonomia di 325 km) e la versione monovolume E-Tourneo Courier.
Renault - Suez entra nella divisione per l'economia circolare
Il gruppo Renault rafforza i legami con il colosso dei servizi ambientali Suez. Le due aziende, già partner della joint venture Indra attiva nella riciclo dei veicoli a fine vita, hanno siglato un accordo di collaborazione nel campo dell'economia circolare.
L'intesa. In particolare, Suez acquisirà il 20% del capitale di The Future Is Neutral, affiancando così nell'azionariato la Renault e fornendo capitali freschi e competenze, soprattutto sul fronte della gestione e del riciclo dei rifiuti industriali, per accelerare e sviluppare le attività della divisione creata dalla Losanga nel 2022. L'operazione è, infatti, accompagnata dal conferimento di 140 milioni di euro da parte dei due soci. Le nuove risorse e la condivisione del know-how delle due società saranno indirizzate sullo sviluppo di attività chiave quali la progettazione di auto con lo scopo primario del loro riciclaggio, la logistica o la gestione degli scarti dei veicoli.
Stellantis - Tavares: "La fusione con Renault? Solo speculazioni"
Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, smentisce qualsiasi ipotesi di fusione con il gruppo Renault, derubricando le recenti voci a "pura speculazione".
"Avanti con la nostra strategia". Le indiscrezioni sono state alimentate dalle recenti criticità affrontate dal costruttore euro-americano, ma per Tavares "le difficoltà" attuali (parole sue) non mettono in discussione l'intero impianto del piano strategico Dare Forward 2030: "C'è tempo per risollevare la situazione", ha garantito l'ad, facendo riferimento alla scadenza del suo mandato alla guida del gruppo nel 2026. Tra l'altro, il dirigente non ha escluso a priori una sua sostituzione al vertice di Stellantis. "Nel 2026, la persona che vi risponde avrà 68 anni, è un'età ragionevole per andare in pensione. Per questo la mia sostituzione è un'opzione", ha detto Tavares ai giornalisti francesi, a margine di una visita allo stabilimento di di Sochaux. Il processo di successione è stato avviato dal Cda come una "normale attività" per un gruppo del calibro di Stellantis: in ogni caso, presso la sede americana di Auburn Hills, a giorni dovrebbe tenersi una riunione "programmata da tempo" che tratterà proprio la questione dell'erede di Tavares. Dal canto suo, l'ad ha ribadito di voler restare in sella "fino al termine dell'incarico", a quanto pare in virtù del sostegno dello stesso Cda.
Anas - Perquisizioni della GdF in diverse sedi: si indaga per tangenti
Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano ha effettuato delle perquisizioni presso diversi sedi dell'Anas tra Roma, Torino e la stessa Milano: l'operazione è stata condotta nell'ambito di un'inchiesta della procura milanese per vari reati, tra cui corruzione, turbativa d'asta e rivelazione di segreto d'ufficio.
"Appalti pilotati". Gli inquirenti ipotizzano che alcuni appalti per la realizzazione di strade tra la Lombardia e il Nord-Est siano stati pilotati in cambio di mazzette: le indagini riguarderebbero presunte "tangenti per 300-400 mila euro'' pagate per pilotare l'assegnazione di lavori da 400 milioni circa. Le perquisizioni dei baschi verdi e le acquisizioni documentali hanno coinvolto anche società, manager e funzionari: nel registro degli indagati ci sarebbero nove persone, tra cui due dipendenti dell'azienda del gruppo FS. Tra le società figura il Consorzio stabile SIS, facente capo alla famiglia Dogliani e titolare di diverse concessioni autostradali: la società ha in gestione la Torino-Ivrea-Quincinetto, la bretella di collegamento A4/A5 Ivrea-Santhià, la diramazione Torino-Pinerolo e il sistema delle tangenziali torinese.
Mercedes-AMG One - Nuovo record al Ring in 6 minuti e 29 secondi
AMG batte AMG: la hypercar One ha battuto il suo precedente primato al Nürburgring del 2022 di quasi 6 secondi. Il team di Affalterbach ha infatti portato uno dei 275 esemplari esistenti sulla pista tedesca da 20,8 km e con Maro Engel ha ottenuto il tempo di 6 minuti, 29 secondi e 90 millesimi. Con questo primato, AMG ha confermato la prima posizione nella classifica della auto omologate più veloci al Ring.
La rivincita dopo il 2022. Secondo la Casa, il tempo ottenuto nel 2022 non aveva espresso al meglio il potenziale della One a causa delle condizioni climatiche non ideali. Per questo la vettura è tornata al Ring con lo stesso pilota e, con una temperatura esterna di 15 gradi e nessun tratto umido, ha ottenuto il record al terzo giro cronometrato.
Guida e motore da Formula 1. Engel ha sfruttato al massimo i 1.063 CV di potenza e la elevatissima downforce della AMG One, ma ha anche seguito una strategia di guida simile a quella della Formula 1 (da cui la vettura deriva il powertrain ibrido), usando alcune fasi di rilascio per ricaricare le batterie della parte elettrica e attivando il DRS per ridurre la resistenza aerodinamica. Fondamentale, infine, è stato l'apporto dei pneumatici Michelin Sport Cup 2R con specifica MO, realizzati appositamente per la vettura.
Cupra Terramar - Un po' più Suv - VIDEO
Con i suoi 4,52 metri di lunghezza, la Cupra Terramar si affianca alla best seller della gamma, la Formentor, separata solo da qualche centimetro. Dopo aver percorso con lei un centinaio di chilometri, però, il senso di questo nuovo nuovo modello diventa evidente. Non devono spaventare la dimensione dei cerchi, né le potenze offerte dalle versioni più potenti (rimane in gamma la denominazione VZ, che sta per Veloz), perché la Terramar è un'auto che porta ancor più praticità in un segmento fin qui presidiato da una sola Cupra.
Non solo spaziosa. Prendiamo, per esempio, il dato del bagagliaio: 602 litri se il divanetto posteriore scorrevole è spinto in avanti, che scendono a 508 in configurazione standard, comunque quasi 90 in più rispetto alla Formentor. Non mancano i doppi vetri per un confort ottimale in marcia, garantito anche da un settaggio delle sospensioni piuttosto clemente sulle sconnessioni. Merito, questo, degli ammortizzatori a controllo elettronico del DCC - di serie sulla Terramar VZ, a richiesta per le altre - che permettono di scegliere tra una taratura più morbida e una più rigida.
La gamma motori. L'offerta delle motorizzazioni è variegata: si spazia dall'efficienza del sistema mild hybrid eTSI, che combina un motore 1.5 TSI con una batteria da 48V, ai potenti motori a benzina TSI di 2.0 litri - io ho spremuto per bene la versione da 265 CV - per arrivare alla plug-in hybrid (e-Hybrid) da 272 CV, capace di prestazioni notevoli. Su quest'ultima, la batteria da 19,7 kWh, ricaricabile anche in corrente continua fino a 50 kW, assicura percorrenze di oltre 100 km in elettrico. Per sapere di più su come va la Terramar, guardate il video qui sopra.
Prezzi e allestimenti. La motorizzazione mild hybrid da 150 CV è disponibile solo nell'allestimento d'attacco del listino: di serie, prevede fari full Led davanti e dietro (con logo Cupra retroilluminato), indicatori di direzione dinamici, volante multifuzione con palette del cambio, pedaliera in metallo, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, telecamera di parcheggio, climatizzatore bizona, strumentazione digitale da 10,25" e infotainment connesso da 12,9" con supporto per Apple CarPlay e Android Auto senza fili, ricarica a induzione per gli smartphone compatibili, cerchi di lega da 18".
C'è anche l'edizione limitata. La versione VZ, disponibile per la 2.0 da 265 CV e la plug-in da 272 CV, aggiunge cerchi di lega di maggiori dimensioni, il Dcc per il controllo dinamico dell'assetto, gli specchietti ripiegabili elettricamente, il climatizzatore a tre zone, il portellone con apertura elettrica, i sedili anteriori sportivi in Dinamica (riscaldabili) e il cruise control adattivo. L'allestimento speciale America's Cup aggiunge finiture e dettagli specifici, nonché la carrozzeria in Enceladus Grey opaco. La guida assistita di Livello 2 è optional su tutta la gamma (900 euro).
Il listino completo. Ecco i prezzi per l'Italia della Cupra Terramar:
- Terramar 1.5 Hybrid DSG 150 CV: 42.250 euro
- Terramar 2.0 TSI DSG 4Drive VZ: 53.700 euro
- Terramar 1.5 e-Hybrid 272 CV VZ: 56.250 euro
- Terramar 2.0 TSI DSG 4Drive America's Cup Limited Edition: 57.000 euro
- Terramar 1.5 e-Hybrid 272 CV America's Cup Limited Edition: 59.550 euro
Airbag Takata - Stellantis: "In Italia sono stati riparati più di 53 mila veicoli"
Stellantis ha fornito un nuovo aggiornamento sulla campagna di richiamo avviata la scorsa primavera per sostituire gli airbag Takata dei modelli Citroën C3 e DS3 prodotti tra il 2009 e il 2019: alla data del 3 ottobre, risultano riparati oltre 53 mila veicoli, sette mila in più rispetto a quanto comunicato pochi giorni fa.
Le iniziative. Stellantis sottolinea che più "di 128 mila veicoli coinvolti nel richiamo hanno già effettuato il check-in" e ricorda una serie di iniziative messe in campo per accelerare le procedure di sostituzione: dall'istituzione di un call center dedicato all'aumento dei veicoli di cortesia a disposizione dei clienti, dalla riparazione presso gli stabilimenti Stellantis in Italia all'incremento delle forniture settimanli di nuovi airbag, fino all'ampliamento della capacità della rete dei concessionari per eseguire le sostituzioni.
Xpeng - Al Salone di Parigi con l'AI
La Xpeng parteciperà al Salone dell'Auto di Parigi, che si terrà dal 14 al 20 ottobre, con uno stand nel quale verranno presentate tutte le nuove tecnologie e soluzioni legate all'Intelligenza Artificiale, applicate sui modelli destinati al mercato europeo.
Le novità dentro il cofano. In fiera verrà presentato per la prima volta il sistema operativo Tianji XOS 5.4, "un passo importante per portare sulle strade del Vecchio continente esperienze di guida adattive imperniate sull'IA". La seconda novità è invece un cockpit digitale dotato di numerose opzioni di personalizzazione per i display e di aggiornamenti over-the-air.
Un nuovo modello in arrivo? Alla fiera di Versailles saranno presenti i modelli attualmente commercializzati in Europa, ossia le Suv G9 e G6 (che abbiamo già guidato in anteprima) e la berlina sportiva P7, ma la Casa cinese conta di presentare al pubblico la "tabella di marcia per l'estensione dell'integrazione dell'intelligenza artificiale nella sua gamma di vetture: l'ultimo modello incorpora questi progressi". Brian Gu, presidente di Xpeng, sottolinea che la Casa è "fortemente impegnata nel mercato europeo, e ci stiamo dedicando con grande entusiasmo ad aumentare la nostra presenza nella regione".
Tesla - Consegne in crescita nel terzo trimestre
La Tesla ha chiuso il terzo trimeste con performance commerciali in crescita. Tra luglio e settembre, la Casa ha consegnato 462.890 veicoli, il 6,4% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In miglioramento anche i volumi produttivi, saliti da 430.488 unità a 469.796 (+9,1%).
Model 3 e Y. I dati forniti dall'azienda, che si sono rivelati di poco inferiori alle attese del mercato, mostrano il solito mix di prodotto fortemente sbilanciato sulle Model 3 e Y: nei tre mesi ne sono stati consegnati 439.973 esemplari, contro i 419.074 di un anno fa, mentre la produzione è aumentata da 416.800 a 443.668 unità. Quanto agli altri modelli, la Tesla fornisce solo un dato aggregato: 22.915 consegne e 26.128 unità assemblate. L'anno scorso, il report trimestrale contava 15.985 unità vendute e 13.688 prodotte, ma faceva riferimento alle sole Model S e X. Dunque, alla luce di quanto siano ormai datati questi ultimi due modelli, la differenza potrebbe essere legata per la maggior parte al Cybertruck. In ogni caso, fino a quando la Tesla non fornirà uno spaccato più preciso dei suoi numeri, sarà difficile farsi un'idea di quale sia il contributo dei vecchi modelli e, soprattutto, del pick-up alle performance trimestrali.
SWM Motors Italia - Poker di Suv con lo storico marchio di moto
Il gruppo cinese Shineray ha presentato in Italia quattro D-Suv con motori 1.5 a benzina Euro 6e, marchiati SWM: l'azienda italiana, produttrice di moto dal 1971 al 1984, è rinata nel 2015 nell'ex stabilimento Husqvarna, nel Varesotto, sotto il controllo degli orientali.
I modelli. La gamma parte dalle sette posti G03F (solo manuale a 19.990 euro, da 110 CV) e G05 (23.890 euro, con l'automatico optional a 2 mila euro, da 139 CV); a seguire, le cinque posti G01 a 23.990 euro, con propulsore da 133 CV (2mila in più col cambio automatico) e G01F (26.990 e automatico di serie da 139 CV). Distribuite dall'italiana Campello, le vetture hanno una garanzia di cinque anni o 100mila km: entro la fine del 2024, saranno disponibili anche in versione Gpl. Nel 2025 arriverà anche una quinta Suv, la G03F-EDI, un'ibrida plug-in.
RAM 1500 - Fa le cose in grande
Tre numeri sintetizzano bene l'essenza del Ram 1500, il pick-up del gruppo Stellantis giunto alla quinta generazione: 592 cm di lunghezza per l'Europa (negli States si possono avere anche versioni da oltre 6 metri), quasi due metri di altezza e potenze da 305 a 540 CV. Impressionante anche la capacità di traino (oltreoceano è di ben 5.253 kg, mentre nel Vecchio continente le norme limitano il tutto a 3.500 kg), così come gli oltre 1.000 kg di portata del cassone. Qui fra le novità ci sono la ribaltina che si aziona elettricamente, o quella apribile come le ante di un armadio, oltre che verso il basso. Così è più facile accedere al carico quando si ha un rimorchio agganciato. O, ancora, i cosiddetti Ram Box, due ampi vani ricavati ai lati del cassone, accessibili dall'esterno attraverso due sportelli dotati di serratura. Nei prossimi mesi saranno anche disponibili due prese a 110 volt (lo standard americano) per fornire fino a 1800 watt e alimentare attrezzi da lavoro o, nel tempo libero, diversi accessori da campeggio.
Più tech. Se all'esterno le novità principali del nuovo Ram 1500 riguardano soprattutto la mascherina frontale (che varia in base all'allestimento), l'abitacolo ora è più tecnologico, pur restando attento alla robustezza e alla praticità. L'infotainment può avere uno schermo da 12 o 14,5 a cui si può aggiungere un secondo monitor da 10,3 dedicato al passeggero (per vedere un film, o fare da copilota seguendo la navigazione e le informazioni del veicolo). Digitale anche il cruscotto, con una diagonale di 12,3 e la possibilità di abbinare l'head-up display. Dulcis in fundo, alla voce tecnologia, sarà presto disponibile la guida assistita di Livello 2 (negli Usa è già ordinabile quella di livello 2+). All'esterno, tra gli elementi pratici, le pedane a scomparsa che fuoriescono aprendo le portiere per favorire la salita e la discesa a bordo.
Solo a sei cilindri. Tre i motori disponibili per la nuova versione del Ram 1500. Il noto 3.6 V6 Pentastar diventa mild hybrid (a 48 volt) ed eroga 305 CV. A quest'ultimo si affiancano i due nuovi 3.0 litri della famiglia Hurricane, che rimpiazzano il classico V8 aspirato: questi sei cilindri in linea biturbo hanno potenze da 420 CV (con una coppia di 636 Nm) o 540 CV (706 Nm di picco). Il più potente è il protagonista del mio test. L'erogazione è corposa, quasi brutale: non si rimpiange il vecchio otto cilindri, se non per il sound. A proposito, intorno ai 100 km/h si avvertono non pochi fruscii, soprattutto dai grandi specchietti. Parlando di confort, le sospensioni pneumatiche ad altezza variabile (su 5 livelli) filtrano bene le asperità e il cambio automatico a 8 marce regala una bella fluidità. Fra le curve e, ancor di più, in frenata i limiti sono quelli di un bestione di due tonnellate e mezza. Per contro, è impressionante la capacità di affrontare pendenze e ostacoli in off-road, come abbiamo sperimentato sui tracciati del comprensorio di prova Balocco del gruppo Stellantis.
Ampia scelta di versioni. Il nuovo Ram 1500 è disponibile in svariati allestimenti: si parte dal Tradesman, studiato per gli impieghi di lavoro, che di default si muove a trazione posteriore (quella integrale va inserita manualmente al bisogno). Per il resto, solo versioni 4x4 a gestione automatica. Al top della gamma il lussuoso Tungsten, con tanto di hi-fi da 1.228 watt con 23 altoparlanti. Ci sono poi le versioni Big Horn, Sport, Laramie Night, Rebel e Limited, oltre alla cattivissima RHO. Nel corso del 2025, arriverà la versione full electric (nella foto qui sotto). Prevista anche la trasformazione a Gpl (circa 4.500 euro) per i 3.0 Hurricane.
I prezzi. Allestimento per allestimento, ecco i prezzi del nuovo Ram 1500, inclusa l'Iva ma esclusi il trasporto dal nord della Germania e l'immatricolazione.
- 3.6 V6 mild hybrid 305 CV Tradesman: 75.640 euro
- 3.0 420 CV Tradesman: 79.428 euro
- 3.0 420 CV Big Horn: 83.924 euro
- 3.0 420 CV Sport: da 85.827 a 87.779 euro
- 3.0 420 CV Rebel: da 93.562 a100.650 euro
- 3.0 420 CV Laramie Night: da 93.562 a 104.066 euro
- 3.0 540 CV Limited: da 114.680 a 116.144 euro
- 3.0 540 CV Tungsten: 116.022 euro
- 3.0 540 CV RHO: 123.098 euro
Servizi - FlexAuto rilancia con Cambia marcia
Dopo Nuova era, FlexAuto lancia una nuova campagna, che riprende le caratteristiche della precedente, mantenendo le caratteristiche di flessibilità del contratto, basato su un noleggio del quale, in base alle mutate esigenze, il cliente può variare le modalità di fruizione. Cambia marcia. Riparti con Flex è lo slogan associato all'iniziativa appena lanciata dalla società con sedi, oltre che in Italia, in Grecia, a Cipro e in Messico, che fa della pronta consegna uno dei principali argomenti commerciali.
All'assenza di anticipo e al pagamento di una quota mensile, comuni ad altre formule di utilizzo del motociclo o dell'auto, al pari della manutenzione e dell'assistenza gratuita, FlexAuto abbina il cosiddetto FlexDeposit, di valore equivalente a quello di un canone, da pagarsi una sola volta al primo versamento (due per i modelli luxury). Il FlexDeposit è la contropartita per la possibilità di scegliere se cambiare il veicolo (in caso di passaggi a un modello di categoria superiore dopo almeno 14 mesi non verrà richiesto di nuovo), restituirlo (dopo 28 mesi il deposito verrà rimborsato) o acquistarlo (in quel caso costituirà uno sconto per un eventuale nuova auto).
Salone di Parigi 2024 - La Tesla torna al Mondial de lAuto dopo sei anni d'assenza
All'edizione 2024 del Salone dell'Auto di Parigi (all'expo di Versailles dal 14 al 20 ottobre) torna anche la Tesla, la cui ultima presenza nella capitale francese risale al 2018. Un segnale importante e non solo per la Casa di Elon Musk: negli ultimi anni, il Mondial de l'Auto era stato snobbato dalla maggior parte dei costruttori europei, mentre per questa edizione hanno già dato conferma Renault, Alpine e Dacia, Ford, Alfa Romeo, Citroën, Peugeot e Leapmotor, Volkswagen, Audi e Skoda.
I modelli presenti. La Tesla porterà in fiera tutta la sua attuale gamma, il che vuol dire Model 3, Model Y (l'auto più venduta al mondo nel 2023, e sempre best seller tra le elettriche), Model S e Model X. Accanto a loro anche il Cybertruck, già protagonista di diversi eventi in tutta Europa. Non ancora commercializzato qui da noi, il pick-up elettrico potrebbe presentarsi con qualche annuncio che lo riguarda.
Quali novità? Al momento non c'è nulla di ufficiale e possiamo solo ipotizzare le sorprese che potrebbe riservare lo stand della Tesla ai suoi visitatori. L'evento di Parigi potrebbe essere l'occasione perfetta per il debutto dell'atteso restyling della Model Y, ma anche per la presentazione di una versione economica della Model 3, di cui si vocifera da tempo, o della supersportiva Roadster. Da ultimo, è bene ricordare che il 10 ottobre (solo quattro giorni prima del Salone) Musk presenterà il nuovo servizio di robotaxi della Tesla, su cui il miliardario sta giocando una delle sue partite più importanti.
Peugeot E-408 - La famiglia elettrica si allarga
La Peugeot allarga ulteriormente la gamma dei veicoli elettrici introducendo la E-408, derivata dalla 408 con propulsori hybrid e plug-in hybrid già in commercio. La vettura sarà ordinabile in Italia dalla seconda metà di ottobre negli allestimenti Allure e GT, ed entro breve tempo saranno pubblicati i listini.
Originale, come la sorella endotermica. Il design della E-408 riprende i contenuti della sorella a benzina, caratterizzata dalla linea fastback della coda e dall'altezza contenuta entro quota 1,49 metri nonostante l'assetto da crossover. La E-408 è lunga 4,69 metri, con passo di 2,79 metri e la maggiore altezza da terra le permette di ospitare la batteria senza rinunciare allo spazio interno. Di serie sono previsti cerchi di lega da 19" con pneumatici 225/50, mentre sono cinque le tinte offerte per la carrozzeria: Bianco Okenite, Blu Ossessione, Grigio Selenio, Rosso Elisir e Nero Perla Nera. Gli interni sono dominati dallo scenografico i-Cockpit con doppio schermo da 10" e offrono di serie il sistema di navigazione TomTom con aggiornamenti over-the-air, l'assistente vocale Hey Peugeot con ChatGPT integrato e l'app e-Routes by Free2move Charge per pianificare le ricariche.
210 CV e 453 km di autonomia. Il powertrain della E-408 è composto da un motore elettrico singolo da 210 CV e 345 Nm abbinato alla batteria da 58,2 kWh netti. Il consumo medio è di 15,2 kWh/100 km e l'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp è pari a 453 km; percorrenze inferiori a quelle promesse dalla 3008 Long Range, ma ritenute più che sufficienti per il target di riferimento: "Per il cliente di una vettura di segmento C superiore, come la E-408, 450 km sono più che sufficienti - ha spiegato Jérme Micheron, direttore prodotto di Peugeot-. Grazie al passo più lungo di quello della 308, siamo riusciti a installare più celle (18, ndr), aumentando la capacità delle batterie". La frenata rigenerativa può essere regolata su tre livelli e sono disponibili altrettante modalità di guida: ECO, che limita la potenza a 170 CV, Normal (190 CV) e Sport, che garantisce le massime prestazioni. Di serie viene fornito il caricabatterie di bordo da 11 kW. Inoltre, è possibile collegarsi alle colonnine in corrente continua da 120 kW per passare dal 20 all'80% della carica in 30 minuti e recuperare circa 100 km di autonomia in 10 minuti.
Mercedes-Benz CLE - La cabrio per lestate senza fine
L'autunno porta in listino la nuova Mercedes Benz CLE Cabrio, ultima rappresentante di una lunga tradizione di scoperte a quattro posti della Stella di Stoccarda. La vettura ha ovviamente molto DNA in comune con la sorella Coupé, che abbiamo già provato qualche settimana fa.
La più grande tra le medie. Con 4.850 millimetri di lunghezza, 1.861 millimetri di larghezza, 1.424 millimetri di altezza e un passo di 2.865 millimetri, la CLE si presenta più spaziosa rispetto alla Classe C Cabrio che è andata a sostituire (il nuovo modello rimpiazza contemporaneamente le cabrio di Classe C e Classe E). Ovviamente, riprende tutti gli stilemi caratteristici della versione Coupé, a partire dal frontale sportivo shark nose e dall'aggressivo powerdome sul cofano. Rispetto alla sorella chiusa, la cabrio perde però l'asse posteriore sterzante.
Confortevole sempre. Oltre alle doti di guida dinamiche, che poco risentono dell'incremento di peso necessario per garantire la stessa solidità strutturale della sorella Coupé, la nuova CLE Cabrio punta a farsi largo tra la concorrenza grazie a un ottimo livello di confort a prescindere dalla stagione: per esempio, grazie al sistema di deflettori elettrici Aircap e al dispositivo di riscaldamento Airscarf che beneficia di particolari bocchette di aerazione, integrate all'interno dei sedili anteriori per convogliare aria calda proprio dietro alla nuca. I due sistemi lavorano in maniera combinata per rendere più piacevole la guida en plein air anche quando lei temperature esterne sono meno accondiscendenti, accontentando i puristi. La CLE, comunque, è fruibile nella guida di tutti i giorni pure da chiusa, senza pagare pegno in termini di isolamento acustico (la capote è di tessuto, mentre la rigida, per Mercedes, è appannaggio delle roadster).
Stessi propulsori della Coupé. Sette sono le motorizzazioni mild e plug-in hybrid disponibili per questo modello, tutte basate sui motori 4 e 6 cilindri della famiglia FAME, che partono dal 170 cavalli e arrivano fino ai 449 (+23 di elettric boost) nella versione di punta AMG (a trazione integrale 4MATIC). Tutti i motori sono abbinati al cambio 9G-TRONIC adattato al generatore di avviamento integrato ISG a 48 volt, che assicura funzioni come il coasting, il boost e il recupero di energia. Come per la variante Coupé, la Cabrio beneficia delle sospensioni Dynamic Body Control. I prezzi delle Mercedes-Benz CLE Cabrio partono da circa 71 mila euro (su strada) della CLE 220d fino ai circa 110 mila della CLE 55 4MATIC+ oggetto delle cure di AMG.