Bugatti - W16 Mistral, pronti i primi due esemplari
Bugatti ha costruito i primi due esemplari della W16 Mistral, chiudendo così un'epoca: quella dei modelli con motore W16, che con la Veyron e la Chiron hanno segnato il ritorno del marchio nel mondo delle hypercar.
Record di velocità con 1.600 CV. La W16 Mistral rappresenta qualcosa di unico: è infatti una roadster biposto da 1.600 CV, derivata dalla Chiron ma totalmente ridisegnata a livello di carrozzeria e monoscocca per offrire ai collezionisti un oggetto da altissima collezione. Ed è anche una sportiva vera, tutta da guidare. Svelata nel 2022 a Monterey, la Mistral è stata protagonista di un tour mondiale e del record di velocità per vetture con tetto aperto (ben 453,91 km/h).
La configurazione. I primi due esemplari dei 99 previsti in totale sono destinati al mercato americano e presentano configurazioni uniche scelte dai clienti. La prima propone la finitura esterna Black Carbon con dettagli Bugatti Light Blue Sport: questo abbinamento è ripreso anche per gli interni, dove sono previste anche cuciture Beluga Black. La secondaW16 Mistral è invece verniciata nella tinta White Glacier con elementi Blu Carbon, Atlantic Blue e Italian Red. Questo esemplare sfoggia anche la copertura del motore in carbonio e alluminio spazzolato e gli interni in pelle bianca con cuciture Lake Blue.
Northvolt - Scania acquista la divisione batterie industriali
La Northvolt continua a ridimensionare le sue attività: l'azienda svedese, da mesi in grandi difficoltà finanziarie, ha sottoscritto un accordo per cedere la divisione Sistemi Industriali, attiva nello sviluppo e nella produzione di batterie per il settore dei veicoli pesanti e fuoristrada. L'acquirente non è stato immediatamente identificato, ma si tratta della Scania, uno dei produttori di camion controllati dalla Traton del gruppo Volkswagen.
I termini della cessione. La Northvolt Systems Industrial, fondata nel 2018, impiega attualmente circa 300 persone tra un laboratorio a Stoccolma e un impianto industriale a Gdask (Polonia). Il suo portafoglio prodotti include moduli e sistemi per batterie per clienti attivi nei più svariati settori: dalla movimentazione dei materiali ai macchinari per le costruzioni, dalle miniere all'agricoltura, fino ai servizi municipali. La cessione riguarda il trasferimento a Scania di tutte le attività, i dipendenti e i contratti necessari per garantire il proseguimento dell'attività della divisione, senza alcuna interruzione. L'operazione, soggetta a tutte le autorizzazioni del caso, consente alla Northvolt Systems Industrial di rispettare tutti gli ordini "contrattualizzati per l'anno 2025" e rientra nel piano di revisione strategica avviato dalla Northvolt: l'azienda, che ha ormai deciso di focalizzarsi sul core business della produzione di celle su larga scala, ha già mosso diversi passi con il ridimensionamento della campagna di espansione internazionale, la riduzione dei progetti per nuove gigafactory e la cessione di alcune attività, come la partecipazione in una joint venture con la Volvo.
Formula 1 - Svelata la nuova Ferrari SF-25
Dopo aver svelato la livrea all'evento F175, la Scuderia Ferrari ha svelato anche le prime foto ufficiali della SF-25, la nuova vettura che sarà affidata al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton e a Charles Leclerc.
Una livrea dal carattere deciso. La livrea della nuova Ferrari SF-25 è caratterizzata da un design aggressivo e raffinato, fedele alla tradizione del team di Maranello, ma con alcune novità stilistiche. Il colore predominante resta il classico rosso Ferrari un po' più scura rispetto all'anno scorso che enfatizza l'eleganza e l'heritage del team. Le parti più basse della monoposto, i sidepods e alcune sezioni aerodinamiche presentano una colorazione nera opaca, contribuendo a un look più aggressivo e moderno. Spiccano però le nuove sezione bianche sulle ali anteriori e posteriori, oltre a quella più grande sul cofano motore che accoglie anche il title sponsor HP.
Forte evoluzione. La SF-25 rappresenta una vera e propria rivoluzione, nuova al 99% - come avevano già detto da Maranello. Secondo le voci di corridoio, sotto il cofano della vettura ci sono tante novità. La principale novità riguarda l'introduzione della sospensione anteriore pull-rod, una scelta tecnica che mira a migliorare la gestione del bilanciamento aerodinamico e la stabilità in curva. Un cambiamento fortemente voluto dal nuovo direttore tecnico Loïc Serra, ex Mercedes, che ha portato con sé un know-how di altissimo livello nella gestione delle dinamiche del veicolo. Dal punto di vista aerodinamico, la SF-25 abbandona le pance più voluminose per un design più compatto e filante, volto a ottimizzare il flusso d'aria verso il posteriore. La vettura mantiene la caratteristica airbox triangolare introdotta con la F1-75, segno di continuità su alcune scelte progettuali vincenti. Loic Serra, technical director chassis della Scuderia Ferrari, ha spiegato: "La SF-25 è un'evoluzione della SF-24, che è stata una eccellente base di partenza. Detto questo, abbiamo lavorato duramente, cambiando il 99% della monoposto, evolvendone l'architettura in maniera di massimizzarne le prestazioni. La sospensione anteriore pull rod è solo il più evidente dei tanti cambiamenti significativi che abbiamo apportato. La stagione che ci attende proporrà una sfida serratissima, nella quale ogni millesimo potrà contare. Siamo dunque pronti a fare del nostro meglio per trovare quei guadagni, anche marginali, che potranno fare la differenza. Non vediamo l'ora di scendere in pista.
In pista domani. Il primo shakedown è previsto per domani, 19 febbraio, sul circuito di Fiorano. Sarà Charles Leclerc il primo a scendere in pista per valutare le reazioni della SF-25. Il monegasco ha detto: "Sono estremamente carico per il lancio della SF-25. Ogni anno ce la mettiamo tutta per migliorare e so che la squadra ha lavorato senza sosta per mesi. La scorsa stagione è stata molto combattuta e siamo arrivati vicinissimi al titolo. Quest'anno, il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo vincere il campionato Costruttori e, personalmente, desidero fortemente il titolo Piloti. In squadra è arrivato Lewis con il quale abbiamo già iniziato a lavorare in maniera molto affiatata e credo che la sua esperienza e il suo approccio differente saranno per me fonte di ispirazione. Mi sento fisicamente e mentalmente molto pronto per affrontare la nuova stagione e non vedo l'ora di calarmi in abitacolo con l'obiettivo di riportare la Scuderia Ferrari HP al vertice."
Lewis girerà nel pomeriggio. Il sette volte campione del mondo avrà modo di provare la nuova vettura qualche ora dopo Leclerc ed è già carico per mettersi al volante e aprire un nuovo capitolo della sua carriera. Le mie prime settimane come pilota della Scuderia Ferrari HP sono state assolutamente incredibili ed è stato fantastico poter toccare con mano la passione e la dedizione di tutto il team", ha detto Lewis. "Per questo l'evento di questa sera con la presentazione della mia prima Ferrari è stato davvero emozionante. stato fatto un lavoro enorme per essere pronti alla stagione che ci attende e non potremmo essere più determinati nel raggiungere i risultati che vogliamo. Ho iniziato l'anno con tanta aspettativa per questo nuovo capitolo che si apre, e ora sono ancora più energizzato dallo spirito e dalla fiducia di tutti quelli che ho incontrato nell'ultimo mese. Non potrei essere più orgoglioso di essere parte di questa avventura insieme a loro. Non vedo l'ora di scendere in pista con Charles, spingerci a vicenda e fare tutto il possibile per portare il team al vertice.
Obiettivo Mondiale. L'accoppiata Leclerc-Hamilton è una delle più attese della stagione 2025. Da un lato, il talento cristallino di Leclerc, cresciuto in Ferrari e pronto a lottare per il titolo; dall'altro, l'esperienza e la fame di vittorie di Hamilton, che vuole dimostrare di poter riportare il Cavallino Rampante sul tetto del mondo.
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Formula 1 - Ecco tutte le auto del Mondiale 2025
La stagione 2025 di Formula 1 prende il via a Londra con l'evento F1 75. Per la prima volta nella storia dello sport, tutti i team e i piloti del Mondiale sono saliti sul palco della O2 Arena per svelare al grande pubblico le livree delle monoposto che scenderanno in pista in questa stagione. Sfoglia la galleria fotografica per vederle tutte!
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F1 75 Live - Come lo showbiz cambia uno sport
La spettacolarizzazione dello sport non mi è mai piaciuta. Lo sport è competizione, punto. Ma a chi piacciono le gare di Formula per come sono, senza contorni? Solo a pochi appassionati. Così la Formula 1, con la nuova gestione Liberty Media, s'è inventata un mondo dietro alle gare, creando eventi che coinvolgono i fan e aprono la porta a un pubblico totalmente inatteso. Fatto di ragazze che muoiono dietro agli occhi di Leclerc e di famiglie che portano i loro bambini a vedere le macchine da corsa, per poi godersi il concerto del loro cantante preferito. Ormai la Formula 1 è così. E, da critico, mi sono dovuto ricredere quando ho visto il successo ottenuto da F1 75 Live, l'evento organizzato all'O2 Arena di Londra per presentare - tutte insieme, per la prima volta nella storia di questo sport - le livree delle monoposto che correranno la prossima stagione. E per festeggiare i 75 anni del Circus.
Rockstar. Invitato dall'Alpine - che mi ha consentito di vedere in anteprima la loro monoposto e di fare quattro chiacchiere con i piloti, il rodato Pierre Gasly e il rookie Jack Doohan (sì, il figlio di Mick, la leggenda delle due ruote), ascoltare le parole di Flavio Briatore e scambiare qualche battuta con Luca De Meo, ceo del gruppo Renault - mi sono mischiato tra le migliaia di fan accorsi a Londra per questa serata. Entrati nell'O2 Arena (un edificio enorme, dove si tengono concerti ed eventi sportivi) il colpo d'occhio è stato notevole, degno del concerto di una rockstar (sul confine dell'americanata...). La capienza è di 20 mila persone, ma tra palco ipertecnologico e parcheggio per le monoposto dietro le quinte ci saranno stati 15 mila spettatori. Tutti infoiati di Formula 1, pronti a urlare solo per aver sentito dallo speaker (un certo Jack Whitehall) il nome del loro pilota preferito.
Bello, ma non per tutti. Tra "Miles on it" cantata live da Kane Brown, un'esibizione dei Take That (che sono rimasti in tre) e qualche nota di Machine Gun Kelly, la parte musicale più coinvolgente è stata quella di Brian Tyler, con il suo DJ set che ha accompagnato l'unveiling della Alpine. Che, a mio parere, è stato uno dei più belli insieme a quello dell'Aston Martin (svilito solo da un'ormai stanca riproposizione del dualismo con James Bond). Tra i più emozionati, quelli della McLaren, della Mercedes e della Ferrari. Non così memorabile, invece, quello della Red Bull, con un video dedicato agli appassionati di auto, che però non ha colto nel segno. E le reazioni del pubblico lo hanno dimostrato. Sarà per l'odio di molti verso questa scuderia (il team principal Chris Horner è stato l'unico a essere fischiato in massa, insieme alla Fia), sarà perché di orange a Londra ce n'erano davvero pochi. Tra magliette papaya, giacche rosse e qualche divisa Mercedes, all'O2 Arena se ne sono viste di tutti i colori. E questo è di certo un bene per la Formula 1, che con questi eventi vuole coinvolgere sempre più appassionati di ogni fascia d'età. Non per beneficenza, sia chiaro: i biglietti per l'evento (andati rapidamente sold out) partivano da circa 65 euro. E pure cibo e bevande erano venduti a peso d'oro (proprio come negli autodromi). Quattro hamburger e quattro birre? Quasi centocinquanta euro. proprio vero che le corse sono uno sport per ricchi
McLaren - Artura e 750S MCL38 Celebration Edition, nate dai successi in F.1
Per celebrare la vittoria nel Mondiale Costruttori 2024 di Formula 1 la McLaren ha realizzato due serie limitate da collezione: l'Artura e la 750S MCL38 Celebration Edition. Ogni modello sarà prodotto in appena nove esemplari, grazie alla collaborazione del reparto McLaren Special Operations (MSO).
Per celebrare la vittoria nel Mondiale Costruttori 2024 di Formula 1 la McLaren ha realizzato due serie limitate da collezione: la Artura e la 750S MCL38 Celebration Edition. Ogni modello sarà prodotto in appena 9 esemplari grazie alla collaborazione del reparto McLaren Special Operations (MSO).Il carbonio della Formula 1 e le firme dei piloti. Il numero 9 non è casuale: quello del 2024 è infatti il nono titolo conquistato dalla Casa inglese e per celebrare questo successo su ogni vettura prodotta sarà presente una placca commemorative realizzata con un pezzo di carbonio proveniente dalla carrozzeria della MCL38. Da quest'ultima deriva anche la sgargiante livrea che abbina il Papaya Orange e la tinta Anthracite. Nel vano anteriore è prevista una placca che riporta tutte le pole position, i giri veloci e le vittorie ottenute nella stagione 2024, mentre sul battitacco in carbonio sono inserite le firme dei piloti Norris e Piastri.
Il carbonio della Formula 1 e le firme dei piloti. Il numero 9 non è casuale: quello del 2024 è infatti il nono titolo conquistato dalla Casa inglese e per celebrare questo successo su ogni vettura prodotta sarà presente una placca commemorativa realizzata con un pezzo di carbonio proveniente dalla carrozzeria della MCL38. Da quest'ultima deriva anche la sgargiante livrea che abbina il Papaya Orange e la tinta Anthracite. Nel vano anteriore è prevista una placca che riporta tutte le pole position, i giri veloci e le vittorie ottenute nella stagione 2024, mentre sul battitacco in carbonio sono inserite le firme dei piloti Norris e Piastri.
The I.C.E. St.Moritz - Conto alla rovescia per l'edizione 2025
Mancano pochissimi giorni a quello che ormai è l'evento automotive più atteso della stagione invernale. L'edizione 2025 di The I.C.E. St.Moritz si svolgerà il21 e 22 febbraio, quando la sempre straordinaria selezione di vetture classiche del Concorso d'Eleganza si daranno appuntamento davanti a una platea internazionale di collezionisti e appassionati di quattro ruote sul celebre lago ghiacciato. Un fine settimana assolutamente da non perdere, dove stile, amore per il bello e per l'eleganza, celebreranno molteplici opere d'arte automobilistica; come fossero, facendo eco alla celebre espressione coniata qualche anno fa da Giorgetto Giugiaro, dei capolavori appena disegnati su un foglio di carta bianco.
Il parterre della kermesse sarà il protagonista dell'esposizione statica sul lago ghiacciato di Sankt Moritz venerdì 21 febbraio, prima giornata del Concorso, che quest'anno ospiterà alcune sessioni dinamiche di Maserati e Pagani(l'Utopia Roadster verrà presentata per la prima volta in dinamica durante un evento pubblico e non mancherà la Huayra Epitome).
La giuria, quest'anno, sarà composta da:
- Marco Makaus, ideatore e patron diTheI.C.E. St.Moritz, ha partecipato al primo Concorso d'Eleganza nel 1989 ed è tutt'ora collaboratore di eventi dedicati alle classiche tra cui Mille Miglia, Villa d'Este Style e Villa la Massa Excellence;
- Richard Adatto, uno dei massimi esperti di auto classiche a livello mondiale, nonché membro del consiglio della Mullin Automotive Museum Foundation e del comitato di selezione al Concorso di Eleganza di Pebble Beach;
- Massimo Delbò, storico delle automobili classiche ed Editorial Director di Cavallino magazine;
- Mathias Doutreleau, fondatore ed ex direttore diTheQuail, A Motorsports Gathering che gestisce inoltre i campionati FIA di vetture storiche e l'Historic Motor Sport Committee;
- Norman Foster, architetto e designer britannico di fama internazionale;
- Laura Kukuk, ingegnere e certificatore di auto classiche per Kukuk Group;
- Michele Lupi, ex direttore di GQ Italia, Rolling Stone e Icon, oggi Men's Collection Visionary di Tod's;
- Vanessa Marais, ideatrice, insieme al marito Flavien Marais, del GT & Sports Car Cup;
- Philip Rathgen, Ceo di Classic Driver;
- Augustin Sabatié-Garat, Director of Sales per i mercati EMEA di RM Sotheby's;
- Jay Ward, new entry. direttore creativo di Pixar.
Dopo la valutazione della giuria, nel pomeriggio di venerdì, verranno premiati iBest in Class, ovvero i vincitori di ognuna delle cinque categorie in Concorso: Barchettas on the Lake, Open Wheels, Concept Cars & One-offs, Icons on Wheelse Racing Legends.
Sabato 22 febbraio, invece, spazio agli adrenalinici giri liberi sul lago, per la gioia del pubblico e soprattutto di chi avrà la fortuna di essere al volante. Nel pomeriggio, l'assegnazione del prestigiosoBest in Show, che conferirà al vincitore un trofeo speciale, ideato per The I.C.E. dall'archistar Norman Foster.Oltre al Best in Show, verrà assegnato il premioSpirit of St. Moritz, firmato (anche in questo caso, appositamente per The I.C.E.) dall'artista Rolf Sachs. Infine, sarà il momento del pubblico, che esprimendo la propria preferenza andrà a decretare il proprioHero Below Zero.
L'edizione di quest'anno sarà ufficialmente anche un evento diffuso, esteso all'intera cittadina alpina, con un programma denso di attività cross settoriali e artistiche volte a celebrare la creatività, l'arricchimento culturale e non solo. Prima dell'apertura ufficiale dell'evento, si inizierà a respirarne l'atmosfera con iClassic Driver Talks at The I.C.E. St. Moritz 2025, in programma nel pomeriggio di giovedì 20 febbraio sul palco in centro. Tra le realtà già in essere, prosegue la sinergia conNOMAD; inoltre, inaugura quest'anno un progetto dedicato alla scultura contemporanea sul tema dell'automobile curato da Jörg Heiser perPARTICOLAREin partnership con The I.C.E. St. Moritz. Tra le attivazioni, sul lago e in città, segnaliamo quelle diBugatti Rimac by Schmohl AG,Lamborghini, Meyers Manx, Motoring Attitude, Officine Fioravanti, Pagani - con il SalottoPagani che ospiterà una Huayra R e una Zonda S - Riva Classiche e RUF.
Componentistica - In Italia il fatturato è in calo
La filiera della componentistica italiana archivia il 2024 con fatturato e marginalità che scendono rispettivamente del 6% e del 20% rispetto al 2023, come conseguenza del crollo della produzione auto, a -11,3%, ai minimi da un quarto di secolo. Lo rivela uno studio di PwC Strategy&, che elabora previsioni poco incoraggianti per il 2025, anche perché nessuno dei principali 10 modelli venduti in Europa nel prossimo biennio sarà prodotto nel nostro Paese. Come noto, le imprese legate al motore termico risulteranno le più penalizzate: entro il 2030 (data del bando termico Ue) il loro fatturato si dimezzerà, mentre crescerà del 30% annuo quello della componentistica dell'elettrico.
Evoluzione della specie. I fornitori automotive dovranno riqualificare la loro offerta, aggiunge il report, concentrandosi dove possibile sui segmenti dei veicoli medio-pesanti e off-road, che presentano marginalità mediamente più elevate rispetto al comparto dei mezzi leggeri. Da sfruttare la crescita del canale aftermarket, generato dall'aumento del parco circolante, sempre più vecchio. Possibili opportunità potrebbero anche arrivare dall'espansione dei giganti stranieri fuori dai loro Paesi, come la cinese BYD che produrrà in Ungheria e Turchia.
Rolls-Royce - Spectre Black Badge, picco di potenza
La Rolls-Royce ha creato la variante Black Badge della Spectre: è la prima volta che l'allestimento sportivo viene associato alla propulsione elettrica e il risultato è la Rolls più potente mai offerta sul mercato.
Tarata sui clienti. Per definire questo modello la Rolls-Royce è partita dai dati raccolti in forma anonima da tutti i clienti dei modelli Black Badge esistenti: ne è scaturito un concetto che è stato poi applicato a una flotta sperimentale di Spectre affidate ai clienti più vicini al marchio, che hanno permesso di affinare il prodotto fino al risultato finale. La Rolls ha inoltre studiato il comportamento degli attuali clienti della Spectre, arrivando a due dati fondamentali: per la maggior parte di loro l'elettrica è la seconda Rolls di famiglia, con cui percorrere mediamente 6.500 km all'anno. In Europa, la Spectre è diventata immediatamente la Rolls più venduta della gamma e il secondo modello a livello globale, superando le aspettative della Casa.
670 CV a batteria. Il powertrain della Spectre Black Badge è stato modificato per ottenere valori record di coppia e potenza (1.075 Nm e 670 CV) rispetto a quelli del modello standard (900 Nm e 548 CV) ed una erogazione particolarmente pronta nelle accelerazioni brevi, come indicato chiaramente dallo stile di guida dei clienti. A proposito, le nuove modalità sono due: l'Infinity Mode, attivabile dal volante per ottenere la massima potenza indipendentemente dalla condizione d'uso precedente, e lo Spirited Mode. Quest'ultima si avvia premendo acceleratore e freno in contemporanea, ad auto ferma, ed è di fatto un launch control che permette alla Spectre Black Badge di scattare da 0 a 60 miglia orarie in 4,1 secondi. L'assetto è stato rivisto modificando la taratura di ammortizzatori, barre attive e servosterzo, mentre l'autonomia non si scosta dal modello meno potente: nel ciclo Wltp il dato dichiarato è compreso tra 493 e 530 km, pari a 22,2-23,8 kWh/100 km.
Nero lucido, ma le possibilità sono infinite. La caratterizzazione estetica è un altro degli elementi chiave della Spectre Black Badge. Per lei, oltre alle finiture esterne scure, è stato sviluppato il nuovo colore Vapour Violet abbinato al cofano Iced Black, ma il programma Bespoke consente di ottenere qualunque combinazione desideri il cliente. Sono previsti inoltre nuovi cerchi forgiati da 23" con diverse opzioni di finitura e l'illuminazione specifica della griglia frontale, abbinabile con quella interna. Nell'abitacolo le finiture sono completamente personalizzabili e realizzate al massimo della qualità, con la fascia Piano Black illuminata da 5.500 punti luce, i pannelli decorativi in metallo e carbonio, i pellami specifici e la strumentazione virtuale personalizzabile.
Mario Draghi - "Sbagliato fermare l'endotermico senza reti di ricarica"
L'intervento di Mario Draghi al Parlamento europeo per la Settimana parlamentare 2025 ha riservato diverse critiche alle istituzioni comunitarie. Una, in particolare, ha riguardato il settore automobilistico e il divieto alla vendita di nuove auto a combustione interna nel 2035: "Per accelerare la decarbonizzazione bisogna allineare strumenti e obiettivi", ha avvertito Draghi. "Non si può forzare lo stop ai motori a combustione, dicendo a un intero settore produttivo che deve interrompere una grande linea di produzione, e allo stesso tempo non imporre, con la stessa forza, l'installazione di sistemi di ricarica, senza creare le interconnessioni per farlo".
No alle ideologie. In sostanza, Draghi ha ribadito quanto affermato nel suo rapporto sulla competitività della Ue, in cui l'industria dell'auto è stata descritta come "un esempio chiave della mancanza di pianificazione dell'Unione e dell'applicazione di una politica climatica senza quella industriale". A tal proposito, anche oggi è arrivato l'invito a un maggior pragmatismo: Draghi suggerisce di "abbandonare l'ideologia e adottare un approccio neutrale basato sui fatti". Un altro aspetto cruciale del discorso riguarda l'attenzione a settori tradizionali: l'economia europea va sì "modernizzata", ma è indispensabile "gestire la transizione per le nostre industrie tradizionali", perché in un "mondo in cui le relazioni geopolitiche si stanno evolvendo e il protezionismo è in aumento, mantenere industrie come l'acciaio e i prodotti chimici che forniscono input all'intera economia e sono fondamentali per la difesa è diventato strategico. Il supporto alle industrie tradizionali è spesso rappresentato come una scelta binaria", argomenta Draghi. "Possiamo scegliere di lasciarle andare e consentire alle risorse di spostarsi verso nuovi settori, oppure possiamo sacrificare lo sviluppo di nuove tecnologie e infine rassegnarci a una crescita permanentemente bassa. Ma la scelta non deve essere così netta. Se realizziamo le riforme per rendere l'Europa più innovativa, allenteremo molti dei compromessi tra questi obiettivi".
Svolta rapida. Dunque, per Draghi l'Europa deve agire e deve farlo rapidamente, per esempio intervenendo sull'energia ("è diventato imperativo abbassare i prezzi"), ma in tal senso è fondamentale che ci sia "la volontà di cambiare", anche per "difendere i valori essenziali" del continente: "Non si può dire no al debito pubblico comune, no al mercato unico, no alla creazione dell'Unione del mercato dei capitali", ha detto l'ex banchiere. "Non possiamo dire di no a tutto, altrimenti bisogna essere coerenti e ammettere di non essere in grado di mantenere i valori fondamentali per cui questa Unione europea è stata creata". Per Draghi, l'Europa deve quindi "agire sempre di più come se fosse un unico Stato", con risposte "rapide": e questo vale soprattutto nel campo delle nuove tecnologie, per le quali è ormai impellente "abbattere le barriere interne, standardizzare, armonizzare e semplificare le normative nazionali e spingere per un mercato dei capitali più basato sul capitale azionario. In questo senso, spesso siamo noi stessi i nostri peggiori nemici. "Abbiamo un mercato interno di dimensioni simili a quello degli Stati Uniti. Abbiamo il potenziale per agire su larga scala, ma il Fondo monetario internazionale stima che le nostre barriere interne equivalgano a una tariffa di circa il 45% per la produzione e del 110% per i servizi. E abbiamo scelto un approccio normativo che ha dato priorità alla precauzione rispetto all'innovazione, soprattutto nel settore digitale".
Huawei e Saic - In arrivo un nuovo marchio di elettriche low cost
Un nuovo marchio sta per aggiungersi al già lunghissimo elenco di brand attivi sul mercato cinese delle auto elettriche: secondo diverse ricostruzioni della stampa locale, Saic Motor e Huawei Technologies sarebbero infatti al lavoro per sviluppare il marchio Shangjie.
Auto low cost. Shangjie sarà il quinto brand di veicoli elettrici a utilizzare il sistema operativo Harmony sviluppato da Huawei. Soprattutto, sarà il più conveniente del parterre di marchi legati alla Harmony Intelligent Mobility Alliance, una sorta di consorzio automobilistico lanciato dalla stessa Huawei nel novembre 2023 in collaborazione con diversi altri costuttori. Al momento, l'alleanza ha fatto debuttare quattro brand: Aito con Seres, Luxeed con Chery, Stelato con Baic e Maextro con Jac. Tutti i veicoli costano tra 230 mila e 1 milione di yuan (tra 30.200 e 131.300 euro al cambio attuale). Il primo modello Shangjie sarà gemello di una vettura della gamma Roewe (una delle Case controllate da Saic): avrà due varianti elettriche, utilizzerà le architetture software di Huawei e sarà lanciato nel quarto trimestre con un listino tra 150.000 e 250.000 yuan (19.695 e 32.825 euro). Tuttavia, un secondo modello sarebbe già in piena fase di sviluppo.
Anniversari - 18 febbraio, il compleanno di Enzo Ferrari
Oggi sarebbe stato il compleanno di Enzo Ferrari. Forse l'uomo che, più d'ogni altro, ha lasciato un segno indelebile e tangibile nel mondo delle auto sportive e delle competizioni. Nato il 18 febbraio 1898 a Modena (ma per cause non certe, l'evento venne registrato solo due giorni dopo), il Drake è stato un personaggio incredibile e poliedrico: collaudatore, pilota, visionario, uomo straordinariamente capace di leggere, attraverso i suoi occhiali scuri, persone e situazioni e dall'eguale talento nella gestione di piloti, tecnici, Case e fornitori. Enzo Ferrari è chi, per prima cosa, ha sognato di diventare Enzo Ferrari.
Cavallino ascendente. E in effetti, a 78 anni dalla fondazione della Casa di Maranello, il capolavoro del Commendatore, oggi più brillante che mai e seguito con passione in ogni angolo del globo, è proprio il suo lascito, il suo marchio, la sua Casa, la Ferrari, che reca il suo nome, frutto di un instancabile lavoro e di una dedizione più che assoluta. Un'azienda unica al mondo, che ha saputo cambiare così tanto dopo la scomparsa del suo fondatore (il 14 agosto 1988), adeguandosi ai tempi e tornando a vincere: pensiamo alla F.1 e al Mondiale Endurance, in cui il Cavallino, al ritorno dopo 50 anni nella classe regina, si è aggiudicato le due ultime 24 Ore di Le Mans, continuando a far presa su un pubblico sempre mutevole, oggi forse ancora di più dei cosiddetti anni d'oro, dai 60 agli 80 e poi ai primi Duemila, che si ritenevano irripetibili.
Lascito globale. Ovunque si corra, pure agli antipodi del nostro mondo, dovunque si veda passare una Ferrari su strada, c'è seguito, passione, ammirazione. Un marchio che non conosce limiti di sorta e che sa trasmettere emozioni come nessun altro. Quindi, nel compleanno di Enzo Ferrari, celebriamo il risultato del suo lavoro e della sua idea, il mito tutto italiano che con immensa volontà e tanta dedizione è riuscito a realizzare. E chi lo ha nel cuore, lo sa bene.
Volvo XC60 - La best seller si rinnova
Con un milione e mezzo di modelli venduti dal suo debutto, nel lontano 2017, la Volvo XC60 è una delle best seller della Casa svedese (qui trovate la gamma in vendita in Italia): oggi, la Suv dai grandi numeri ai aggiorna al Model Year 2026, con piccoli dettagli estetici e nuove dotazioni tecnologiche. In Italia gli ordini apriranno a marzo, con la consegna dei primi esemplari a cavallo tra maggio e giugno.
Le novità visibili. All'esterno, la novità più rilevante della nuova Volvo XC60 riguarda l'introduzione della nuova presa d'aria anteriore, che riprende il design recentemente introdotto sulla più grande XC90. Le luci posteriori sono più scure e in gamma si aggiungono le nuove colorazioni Forest Lake e Aurora Silver per la carrozzeria, oltre all'inedita Mulberry Red. Nell'abitacolo troviamo nuovi materiali pregiati, come il Quilted Nordico e il Navy Herringbone Weave, e un caricatore wireless per gli smartphone di maggiore potenza.
Infotainment più grande. L'altra importante novità della nuova XC60 riguarda l'infotainment, che integra i servizi dell'ecosistema di Google: lo schermo centrale cresce nelle dimensioni, arrivando a 11,2 pollici di diagonale, e nella risoluzione, con una densità di pixel aumentata del 21%. Nuova anche la piattaforma hardware, mossa dallo Snapdragon Cockpit di Qualcomm, che garantisce una velocità più che doppia rispetto al sistema precedente. La nuova interfaccia utente che debutta sulla XC60 verrà resa disponibile sui modelli Volvo prodotti dal 2020 con un aggiornamento over-the-air che sarà pubblicato nei prossimi mesi. Su richiesta l'impianto audio Bowers & Wilkins High Fidelity, con un nuovo disegno della griglia delle casse.
Motorizzazioni invariate. La Volvo non ha fornito indicazioni sui motori della nuova XC60, che con ogni probabilità rimarranno quelle attualmente in gamma. Oggi, la Suv svedese è disponibile con il powertrain B5 mild hybrid da 250 CV, oppure con quelli plug-in T6 e T8, con potenze rispettivamente di 350 e 455 CV. Per queste due versioni, la batteria da 18,8 kWh consente un'autonomia in modalità elettrica di circa 70 km. La trazione è integrale per tutti i modelli.
Pannelli solari - Un nuovo metodo per riciclare quelli alla perovskite
I pannelli solari alla perovskite sono ancora lontani dalle apprlicazioni commerciali, ma rappresentano un'opportunità per superare i limiti del silicio in termini di flessibilità, economia di scala, efficienza e sostenibilità. La prospettiva è talmente promettente che c'è già chi si è proposto di studiare lo smaltimento di questi pannelli del futuro: sono i ricercatori dell'Università di Linköping, in Svezia, i quali hanno sviluppato un sistema per riciclare proprio le celle solari alla perovskite.
Il processo. I ricercatori prevedono due fasi, il riscaldamento delle celle a 150C per separare gli strati protettivi e la loro immersione in una soluzione acquosa contenente acetato di sodio, ioduro di sodio e acido ipofosforoso. Questo trattamento permette di recuperare il 99% dei materiali, inclusi i preziosi cristalli di perovskite, e di neutralizzare gli ioni di piombo tossici presenti nelle celle. Le celle riciclate hanno un'efficienza media del 21%, con picchi del 23,4%: sebbene questi valori siano leggermente inferiori allo standard industriale del 25%, i ricercatori considerano i risultati incoraggianti, considerando che i materiali sono stati quasi interamente riutilizzati.
Il futuro. Anche qui, il prossimo passo prevede l'applicazione del processo su scala industriale. La ricerca si inserisce nel contesto più ampio del problema dei rifiuti fotovoltaici: solo in Australia, si prevede che entro il 2030 si accumuleranno 680.000 tonnellate di pannelli solari da smaltire.
Renault - Il brevetto Fireman Access sarà aperto a tutti
La Renault ha deciso di mettere a disposizione di tutto il settoreil brevetto del "Fireman Access", un'innovativa soluzione che consente ai vigili del fuoco di spegnere l'eventuale incendio di un veicolo elettrico in pochi minuti e, quindi, nello stesso tempo impiegato per un'auto termica.
Come funziona. Da un punto di vista tecnico, il Fireman Access consiste nel posizionamento di un disco adesivo e sigillante su un'apertura nell'involucro del pacco batteria. Se il veicolo prende fuoco e le fiamme si propagano alla batteria, il getto della manichetta antincendio sposta il disco e inonda le celle di acqua, fermando così la cosiddetta fuga termica (la reazione chimica incontrollata che può avvenire all'interno delle batterie) e consentendo ai vigili di spegnere l'incendio in pochi minuti. La soluzione, per la quale sono stati depositati nel complesso sette brevetti, è già disponibile su tutti i veicoli elettrici e ibridi plug-in venduti da Renault, Dacia, Alpine e Mobilize in tutto il mondo.
Licenza gratuita. Il brevetto del Fireman Access sarà "liberamente" accessibile ad altri costruttori o produttori di componentistica: possono ottenere la licenza gratuita tramite un'apposita piattaforma "collaborativa aperta", raggiungibile tramite un apposito sito (http://Renault.co.uk/universalpatent). In cambio i licenziatari accettano, a loro volta, di rendere disponibili gratuitamente e liberamente tutti gli aggiornamenti. "Siamo particolarmente orgogliosi della partnership sviluppata con i vigili del fuoco negli ultimi anni", ha detto l'amministratore delegato del gruppo transalpino, Luca de Meo. "Fireman Access è una dimostrazione pratica di ciò che si può ottenere combinando la nostra competenza di produttori con quella degli uomini e delle donne che ci mantengono al sicuro ogni giorno. Oggi sono lieto di rendere questa innovazione liberamente disponibile, perché quando si tratta di un argomento come la sicurezza, dobbiamo abbattere tutte le barriere". L'iniziativa va di pari passo con il lavoro di Renault a fianco dell'inviato speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale, Jean Todt, per sensibilizzare sulla sicurezza stradale in tutto il mondo e implementare innovazioni tecnologiche per salvare vite sulle strade.
Honda-Nissan - I negoziati potrebbero riprendere, ma solo con l'uscita di Uchida
Non si arrestano le indiscrezioni di stampa sulla fusione tra la Honda e la Nissan, nonostante la recente rottura del tavolo negoziale. Le ultime indiscrezioni sono del Financial Times, secondo cui la Casa di Tokyo sarebbe anche disposta a riprendere le trattative, ma solo a una condizione: le dimissioni di Makoto Uchida dal ruolo di amministratore delegato della società di Yokohama.
Gli attriti. In fin dei conti, le voci sono l'ennesima conferma dei dissidi tra i manager al tavolo dei negoziati. Uchida era uno dei grandi fautori della fusione, ma i suoi rapporti con il suo omologo alla Honda, Toshihiro Mibe, si sono deteriorati in seguito all'irritazione di quest'ultimo per la lentezza nei progressi del piano di ristrutturazione della Nissan e il peggioramento della situazione finanziaria. Inoltre, il tavolo è stato rotto dopo la decisione della stessa Nissan di non accettare la possibilità di diventare una controllata della Honda. La società di Tokyo sarebbe quindi disposta a riprendere i contatti solo con un sostituto di Uchida che sia in grado di affrontare e gestire l'opposizione interna. A tal proposito, non vanno trascurate le dichiarazioni proprio di Uchida, che ha dato la sua disponibilità a farsi da parte una volta rimessa in carreggiata l'azienda ed eventualmente in caso di un'apposita richiesta da parte del Cda.
Le ragioni del naufragio. Negli ultimi giorni, sono state tante le ricostruzioni della stampa sulla mancata fusione. Per esempio, il Nikkei ha sottolineato il persistente interesse della Honda per la Nissan e in particolare per i legami azionari con la Mitsubishi e il conseguente accesso ad alcuni punti di forza della Casa dei tre diamanti, come le tecnologie nei motori ibridi plug-in e la presenza nel sud-est asiatico. Inoltre, alla finestra non ci sarebbe solo la Foxconn, che ha confermato il suo interesse a una collaborazione con Yokohama nonostante l'ostilità delle istituzioni giapponesi per i legami con la Cina: di recente, infatti, è spuntato anche il nome della Kkr, che dalla stessa Nissan ha rilevato il controllo della Calsonic Kansei e l'ha poi fusa con la Magneti Marelli. Il fondo di private equity e altre realtà sarebbero state sollecitate a valutare un'investimento. In più, sta circolando tra i consulenti l'idea di proporre il coinvolgimento delle Case statunitensi, mentre Mizuho Financial Group, la banca principale di Nissan e uno dei creditori che più hanno spinto per la fusione (i suoi rappresentanti nel Cda sarebbero stati gi unici a esprimersi a favore di un'acquisizione da parte della Honda), sta cercando di trovare dei modi per iniettare liquidità nel gruppo, valutando anche soluzioni di finanziamento che coinvolgano realtà di private equity. In questo quadro, non va trascurata neanche la posizione della Renault, che ha ribadito il suo impegno nei suoi confronti dell'alleato nipponico, ma ha anche intenzione di ridurre i suoi legami azionari e sta valutando tutte le opzioni del caso, a partire dalla possibilità di riattivare colloqui con la stessa Foxconn.
Dialogo Strategico - L'allarme della filiera auto: in Europa c'è troppa burocrazia
Le principali componenti della filiera automobilistica europea continuano a lanciare chiare sollecitazioni alle istituzioni continentali nel quadro del Dialogo Strategico espressamente voluto dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Le associazioni di rappresentanza dei costruttori (Acea) e dei fornitori Clepa hanno diffuso un comunicato congiunto per chiedere al massimo organo esecutivo del blocco comunitario di "abbattere gli ostacoli amministrativi e ridurre gli eccessivi requisiti di conformità per liberare il potenziale innovativo" di un settore che per oltre un secolo è stato un "pioniere tecnologico", ma oggi ha perso terreno rispetto ai rivali globali a causa di "una burocrazia onerosa".
"Basta ostacoli". La richiesta, arrivata dopo un tavolo tematico con Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alle tecnologie digitali e di frontiera, è rafforzata dalle dichiarazioni e dagli allarmi di Sigrid de Vries, direttore generale dell'Acea, e di Benjamin Krieger, segretario generale della Clepa. "Abbiamo bisogno che l'Ue incentivi, non ostacoli, il nostro vantaggio comparato. Abbiamo bisogno di condizioni che favoriscano la creazione di una solida base industriale digitale", afferma de Vries, sottolineando come sia "sconcertante che, in un momento in cui la Commissione sta intavolando un dialogo strategico con il settore, stia effettivamente ritirando la proposta sugli standard essenziali per i brevetti, cruciali per la competitività e la leadership automobilistica dell'Ue nella guida semi autonoma e autonoma, senza alcuna consultazione o discussione preliminare con l'industria".
Serve una risposta. "Gli Stati Uniti e altri Paesi stanno investendo massicciamente in tecnologie chiave come l'intelligenza artificiale, il cloud computing e sono all'avanguardia quando si tratta di mercati digitali. L'Europa deve rispondere con un approccio coraggioso per garantire un mercato fiorente per i servizi di mobilità digitale e per garantire investimenti sufficienti in modo che la prossima generazione di veicoli connessi e automatizzati sia sviluppata nel continente", aggiunge Krieger. "L'Ue deve rafforzare il suo ecosistema di semiconduttori ed elettronica per l'auto, far progredire la ricerca e lo sviluppo e promuovere partenariati globali e un mercato unificato per i veicoli autonomi. Per promuovere la mobilità sostenibile e la digitalizzazione, è essenziale un finanziamento equilibrato nell'ambito dell'FP10 (il programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico) e un forte sostegno da parte dell'industria".
Batterie - Stato solido, arriva la "turbo ricarica"
I laboratori della LG e dell'Università di Chicago hanno sviluppato una nuova tecnologia che permette alle batterie allo stato solido di ricaricarsi dieci volte più velocemente rispetto a oggi: il "segreto" è in un sottilissimo strato di silicio che migliora il comportamento del litio all'interno della batteria, permettendo di eliminare alcune parti della struttura tradizionale e rendendo quest'ultima più leggera e compatta. I benefici, però, sono soprattutto nella ricarica: da ore, a minuti.
Lo studio promette di risolvere anche un altro dei talloni d'Achille delle batterie allo stato solido, ovvero la tendenza a degradarsi rapidamente. Difficile dire, però, quando la tecnologia potrà avere delle applicazioni commerciali: i due enti stanno ancora studiando come implementare la soluzione tramite i processi produttivi odierni.
Renault - Accordo con Geely per il Brasile
La Renault amplia ulteriormente i suoi legami con la Geely, confermando la sottoscrizione di un accordo di natura industriale e commerciale per uno dei mercati più importanti dell'America Latina, il Brasile. Si tratta, in particolare, di un'intesa ad ampio spettro che replica alcuni dei cardini delle attuali collaborazioni tra i due costruttori, tra cui la joint venture per i motori termici e ibridi Horse e le produzioni congiunte presso l'impianto coreano di Busan.
Produzione e vendite. La nuova cooperazione, definita strategica, si basa su un accordo quadro (soggetto alle firma dei contratti definitivi e al via libera delle autorità competenti) che prevede la produzione e la vendita in Brasile di veicoli a zero e basse emissioni. A tal fine, Geely Holding investirà in Renault do Brasil, diventando azionista di minoranza e ottenendo così l'accesso ad attività produttive, commerciali e di servizio. Infatti, la collaborazione prevede che i due stabilimenti del Complesso Ayrton Senna del Gruppo Renault a So José dos Pinhais, nello Stato di Paraná, vengano messi a disposizione per aggiungere alle attuali produzioni della Losanga nuovi modelli sia per Geely Holding che per Renault. Inoltre, Renault do Brasil distribuirà veicoli a zero e basse emissioni del costruttore cinese.
Vantaggi reciproci. L'accordo consente ai francesi di aumentare la capacità e il tasso di utilizzo del loro impianto e al tempo stesso aiuterà i cinesi a rafforzare le loro strategie di internazionalizzazione. Geely, infatti, beneficerà dei punti di forza e dall'esperienza commerciale di Renault, accelerando l'espansione delle sue attività sul principale mercato automobilistico del Sud America (il Brasile rappresenta il 44% delle vendite di auto in tutta l'America Latina). "Renault Group e Geely hanno già percorso una bella strada insieme", ha detto l'ad del gruppo transalpino, Luca de Meo. "Abbiamo lanciato con successo una joint venture in Corea e, con Horse, abbiamo progettato un leader mondiale nella tecnologia dei gruppi propulsori. Insieme, abbiamo costruito un rapporto di fiducia e di lavoro efficace. Si tratta di grandi risorse che vogliamo sfruttare oggi con questa nuova cooperazione in Brasile, ci consentirà di consolidare la nostra impronta industriale nello stato del Paraná e di rafforzare ulteriormente la posizione del marchio Renault in un mercato chiave".
Un futuro insieme. Per Eric Li, presidente della holding cinese, "dalla Corea del Sud ai gruppi propulsori globali, e ora al Brasile, il rapporto di Geely con Renault è andato avanti: lavorando insieme, beneficiamo reciprocamente di sinergie condivise e di migliori efficienze per creare maggior valore per i nostri utenti a livello globale". Anche Daniel Li, ceo di Geely Holding Group, ragiona in grande: "Nell'attuale era di trasformazione dell'industria automobilistica globale, ha senso percorrere la strada verso il futuro con amici e partner. Per ottenere una crescita quantitativa e qualitativa, non possiamo accontentarci di stare comodi in un posto, dobbiamo andare nel mondo, abbracciare uno sviluppo di lungo termine e impegnarci a essere aperti e collaborativi".
Stati Uniti - Tesla blindate, il governo annulla la commessa
La commessa da 400 milioni di dollari che il Dipartimento di Stato americano intendeva affidare alla Tesla per l'acquisto di veicoli elettrici blindati è stata annullata. L'ordine, inserito nel documento di approvvigionamento per il 2025, era disponibile online e ha alzato un polverone per il possibile conflitto di interessi con Elon Musk, a capo del dipartimento per l'efficientamento della macchina burocratica americana su incarico di Donald Trump.
Una prima rettifica. In seguito al clamore suscitato dalla notizia, il Dipartimento di Stato ha inizialmente rettificato il documento, togliendo ogni esplicito riferimento alla Tesla e lasciando una più generica richiesta di veicoli elettrici blindati (senza che questo escludesse comunque la possibilità di assegnare il contratto alla Casa americana).
L'ordine non c'è più. Nell'ultima versione del documento pubblicato sul sito del Dipartimento di Stato, l'ordine di 400 milioni di dollari per l'acquisto di veicoli elettrici blindati non c'è più: la commessa è stata quindi cancellata dagli approvvigionamenti previsti per il 2025. Nel nuovo documento sono anche stati corretti gli errori di attribuzione relativi alle berline blindate e alle BMW X5/X7 blindate, assegnate alle spese di produzione di acqua in bottiglia e produzione di ghiaccio.