L'analisi - Perché la Ferrari è crollata in Borsa?

4 Ruote - Ott 09,2025
Il piano industriale della Ferrari non è stato per nulla premiato dalla Borsa. Le azioni di Maranello, dopo un'apertura di seduta poco sotto la parità (-0,2% circa), hanno perso oltre il 16% in concomitanza con la pubblicazione dei target finanziari al 2030, per poi chiudere la seduta in ribasso del 15,4% a 354 euro. I motivi possono essere riassunti con la delusione degli analisti e degli investitori per un piano giudicato poco ambizioso e fin troppo prudente. Non è la prima volta che avviene e non sarà di certo l'ultima: la Borsa pretende sempre di più anche da chi ha sempre superato le aspettative più rosee, come, per l'appunto, la Ferrari. I risultati e le aspettativeDunque, è il caso di cercare di capire se il crollo sia giustificato. Partiamo da un presupposto. In Borsa vale sempre il detto buy on the rumor and sell on the news, ossia si acquista sulle voci di mercato e si vende sulle notizie certe. E per notizie si intendono le indiscrezioni o le aspettative. Vediamo quali sono. Per l'ennesima volta, la Ferrari ha alzato i suoi target annuali: i ricavi ad almeno 7,1 miliardi, cento in più rispetto ai precedenti 7 miliardi; stima di utile operativo rettificato aumentata da 2,03 miliardi a 2,06 miliardi; l'utile per azione atteso a 8,8 euro e non più a 8,6. Gli analisti, invece, prevedevano 7,09 miliardi di fatturato, 2,07 miliardi di Ebit e 8,9 euro di Eps.Poca roba, se non ci fossero stati i target al 2030 a esacerbare il segnale negativo: ricavi a circa 9 miliardi, utile per azione intorno a 11,5 euro e, soprattutto, utile operativo ad almeno 2,75 miliardi (con una marginalità del 30%). E proprio il dato sull'Ebit è stato considerato deludente, perché la sua crescita media annua al 6% si confronta con il +10% del piano al 2026. La differenza è stata vista come un rallentamento per l'azienda. Peccato che si dicesse la stessa cosa quando la soglia delle 10 mila unità prodotte l'anno sembrava invalicabile. Inoltre, la cronaca degli ultimi anni ha dimostrato come la Ferrari abbia più volte battuto le attese del mercato, garantendo così rendimenti elevati agli investitori. Una corsa senza freniInfatti, i vertici della Ferrari hanno più volte rivisto al rialzo gli obiettivi finanziari annuali e Maranello ha raggiunto i target del piano al 2026 con un anno di anticipo. La capacità dell'azienda di mantenersi negli anni su un percorso di continuo miglioramento ha portato le azioni su livelli senza pari nel mondo automobilistico e perfino di altri comparti come il lusso. Ieri le azioni Ferrari quotavano a ben 418,5 euro, lontano dai massimi di quasi 493 euro dello scorso 17 febbraio. Tuttavia, in un'ottica di lungo termine, il rialzo è fuori scala: il minimo storico di poco meno di 28 euro risale a circa dieci anni fa. Da allora la rivalutazione ammonta all 1661% e oggi la Ferrari siede su una capitalizzazione di quasi 76 miliardi. Per esempio la Volkswagen, con milioni di veicoli venduti ogni anno, è ferma a 51 miliardi (Tesla è un caso a sé perché è considerato un titolo tech e difatti è quotata sul listino tecnologico per eccellenza, il Nasdaq). Le prese di beneficio e gli short sellerIn sostanza la Ferrari ha raggiunto livelli elevatissimi e multipli (i valori azionari rispetto agli utili) da azienda del lusso. E lo ha fatto perché negli ultimi anni qualcuno ha creduto e scommesso su una realtà che ha garantito una crescita continua dei profitti e valutazioni superiori rispetto alla media del settore auto. Nella giornata di oggi, chi ha magari tenuto le azioni per anni è passato all'incasso, ovvero prendendo beneficio. A questo si aggiungono le vendite allo scoperto dei cosiddetti short seller: in pratica, un investitore prende a prestito un'azione nella speranza che il prezzo cali e che possa riacquistarlo a un valore più basso, guadagnando sulla differenza che spesso può essere notevole. Ma una cosa è investire in un'ottica di lungo termine e un'altra con un orizzonte di breve, che spesso falsa i giudizi.Nelle ultime 52 settimane, il titolo Ferrari è stato trattato nell'intervallo tra 347 e 492,8 euro. Dunque, se non si limita lo sguardo all'andamento giornaliero, il crollo si ridimensiona: anche oggi le azioni sono state scambiate proprio all'interno di questo range. In altre parole, siamo nel tipico caso di speculazione borsistica e di forte volatilità. E un'ulteriore prova è arrivata dal trattamento riservato a tante altre indicazioni, come i circa 4,7 miliardi di investimenti, gli 8 miliardi di flussi di cassa e ancor di più quello che rende felici gli azionisti, dividendi e buy-back: Ferrari intende remunerare i soci con circa 7 miliardi, di cui 3,5 miliardi di cedole (è stato aumentato da 35% a 40% il rapporto tra dividendi e profitti). Speculazione finanziariaDunque, siamo di fronte a qualcosa che nulla ha a che fare con l'industria. A tal proposito, pare ben poco giustificato legare il crollo al ritmo di lancio delle novità di prodotto (è stato confermato quello degli ultimi anni) e ancor di più all'Elettrica. I vertici aziendali, guidati dall'ad Benedetto Vigna, hanno sempre tentato di smorzare gli entusiasmi sulla prima Bev del Cavallino Rampante, sottolineando la sua natura di prodotto aggiuntivo a una gamma che sarà rinnovata sempre nell'ottica della neutralità tecnologica: dunque tante ibride (almeno il 40% dell'offerta) e magari anche un'incursione nei carburanti alternativi.E poi sembra del tutto fuori luogo parlare di una Ferrari che rischia di perdere una sorta di premio Bev quando ormai è noto a tutti come il mondo delle sportive stia progressivamente abbandonando le aspirazioni nell'elettrico per la scarsa domanda: si veda la Rimac, oppure la decisione della Lamborghini di rinviare la sua prima auto a batteria per la carenza di interesse. Infine, è tutta da smontare l'idea che la Ferrari sia una sorta di brand del lusso ormai maturo e senza prospettive, così come quella di un titolo a metà tra lusso e tecnologia. La Ferrari tutto è tranne che un'azienda da vincolare in parametri buoni solo per le classificazioni di Borsa. Il commento dell'analistaCome diceva un certo Sergio Marchionne, la Casa di Maranello non è paragonabile a nessuno al mondo: Ferrari è unica, è un brand sacro, inimitabile. I brand sacri sono peculiari, non rispettano i criteri di valutazione di un'azienda normale. In tal senso, è interessante il commento di Gabriel Debach di eToro: "Le vendite non sono dovute a un piano 2030 debole, bensì a un piano più realistico che visionario. Dopo anni di crescita sostenuta, Ferrari non cerca più di accelerare. Sceglie di controllare la velocità per non uscire di pista. Da qui al 2030, non sostituisce la qualità alla crescita, ma protegge la qualità sacrificando la velocità".Gli investitori aggiunge Debach sognavano una Ferrari da accelerazione, una Ferrari da 10% annuo di crescita, nuove frontiere e margini in espansione. Ma Maranello ha scelto una traiettoria diversa: meno velocità, più controllo. Il Capital Markets Day odierno non ha deluso nei numeri, ha deluso nel sogno. Ferrari resta un'icona di eccellenza e redditività, ma oggi il mercato deve ricontare il tempo con un orologio diverso: meno accelerazioni, più costanza. Per gli investitori di lungo periodo, questa è una Ferrari più prevedibile, più resiliente e forse più valutabile. Ma nel breve, il messaggio è chiaro: non è più una storia di espansione, è una storia di perfezione. E la perfezione paga nel lungo termine, non nel breve.
Categorie: 4 Ruote

Pneumatici - Cambio gomme invernali 2025: obblighi, multe e consigli per non sbagliare

4 Ruote - Ott 09,2025
Dal 15 novembre al 15 aprile (con possibili estensioni in zone montane), centinaia di ordinanze locali e dei gestori stradali impongono l'obbligo di circolare con pneumatici invernali o all season (entrambi con marcatura M+S) oppure di dotarsi di catene da neve a bordo. Per agevolare gli automobilisti, il cambio gomme è consentito già dal 15 ottobre, anche se le invernali non rispettano il codice di velocità delle estive. Cosa dice la leggeNon è vietato usare gomme invernali tutto l'anno, purché abbiano un codice di velocità pari o superiore a quello indicato sul libretto.Con la stagione fredda, invece, le cose cambiano, e si possono montare gomme invernali anche con codici di velocità più bassi, purché non inferiori a Q. Così, se per esempio - come nella foto qui sotto - il vostro libretto prescrive delle 225/45R17 94W (W equivale a 270 km/h), potete montare anche delle 225/45R17 94H, dove H indica una punta massima di 210 km/h. Attenzione, però: questa deroga è ammessa solo dal 15 ottobre al 15 maggio. Sanzioni per chi non è in regolaIn città: 42-173 (art. 7 CdS)Fuori città: 87-344 (art. 6 CdS)Gomme non conformi al libretto: 430-1.731 + ritiro carta di circolazione (art. 78 CdS) Come scegliere le gomme invernaliNello scegliere i pneumatici, quindi, il primo passo è attenersi alle misure del libretto. Se avete dubbi, chiedete a un gommista. Saprà anche indicarvi fra le centinaia di modelli quali si addicono di più al vostro stile di guida e al vostro tipo di utilizzo dell'auto. Un aiuto può anche venire dall'etichetta europea (obbligatoria dal 2012) con cui i costruttori autocertificano le caratteristiche di scorrevolezza (a cui sono legati i consumi di carburante, o di corrente, dell'auto), frenata sul bagnato e rumorosità esterna. Tenete anche conto, che per alcune vetture prestazionali (come Audi, BMW, Porsche) le Case automobilistiche omologano dei prodotti specifici, facendoli sviluppare ad hoc dai costruttori di pneumatici per ottimizzarne la resa. Simboli obbligatoriAbbiamo già detto che le gomme invernali, al pari delle all season, devono riportare sul fianco la marcatura M+S, che sta per Mud&Snow, fango e neve. Inoltre, molti prodotti hanno il simbolo 3PMSF (3-Peaks Mountain Snow Flake), con un fiocco di neve inserito all'interno della montagna. Nel nostro paese non è obbligatorio, ma contraddistingue i pneumatici che superano specifici test certificati. Insomma, una garanzia in più.  Quanto deve misurare il battistrada?A differenza di quanto molti pensano, in Italia per le gomme invernali la legge non prescrive uno spessore del battistrada più alto: si possono usare finché non si arriva a 1,6 millimetri, come per le estive. Vi sfidiamo, però, a togliervi dai guai sulla neve con una gomma così usurata. Il consiglio è di non scendere mai sotto i 3 millimetri. Per misurare rapidamente il battistrada, prendete una moneta da 2 euro, inseritela negli incavi, e verificate che i tasselli tocchino parte dorata interna. Se volete essere più precisi, comprate uno spessimetro: online se ne trovano a un paio di euro.  Quanto durano le invernali?Sfatiamo un'altra convinzione errata. Le gomme invernali non scadono dopo un paio d'anni. Le si può utilizzare, alternandole con le estive, anche per diverse stagioni. Ovviamente dipende da come le si tratta durante la guida e da come le si conserva: anche in questo caso, se avete dubbi, fategli dare un'occhiata dal gommista. Dove tengo le estive?Nel cambio stagionale valutate se è ancora il caso di tenere le estive che state smontando. Qualora non fossero troppo consumate, avete due opzioni: la più comoda è affidarle al gommista, che le custodirà per una ventina di euro (ma alcuni offrono gratuitamente questo servizio) fino alla prossima primavera. In alternativa, potete tenerle in box o in cantina, leggermente sollevate da terra, per preservarle dall'umidità e impilate in modo che non si deformino. Evitate di coprirle con un celophane: anch'esso può creare condensa. Meglio utilizzare un telo. 
Categorie: 4 Ruote

Leapmotor - La T03 con gli incentivi statali

4 Ruote - Ott 09,2025
Arrivata sul mercato da pochi mesi, la T03 è prima vettura della Leapmotor a sbarcare in Italia. La piccola citycar cinese si è fatta subito apprezzare per le linee simpatiche e il prezzo competitivo: dall'inizio dell'anno sono 1.690 gli esemplari immatricolati, che la collocano tra le cinque Bev più vendute di questa prima parte di 2025. Una sola versione a listino, che beneficia degli incentivi statali. Simpatica e compatta Il primo modello della Leapmotor è una citycar dalle linee semplici e dagli ingombri ridotti: è lunga 3.620 mm, larga 1.577, alta 1.652 e ha un passo di 2.400 mm. Pratica la carrozzeria a cinque porte, che accoglie con discreto agio quattro persone (l'omologazione a 5 posti non è disponibile, neppure su richiesta). Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 210 litri, che diventano 508 abbassando gli schienali della seconda fila. Ricca la dotazione di serie: strumentazione digitale da 8, infotainment da 10,1, climatizzatore automatico, telecamera posteriore, cerchi di lega da 15" e tetto panoramico da 42". Di serie anche la guida assistita di livello 2, una rarità in questo segmento. Quali versioni accedono agli incentivi Agli ecobonus 2025 accede l'unico modello attualmente in gamma, che monta un motore da 70 kW (95 CV) e 158 Nm abbinato a una batteria da 37,3 kWh, per un'autonomia di 265 km dichiarata nel ciclo Wltp combinato. In città, stando a quanto dichiara la Casa, la percorrenza arriva a sfiorare i 400 chilometri. La ricarica in corrente alternata accetta potenze fino a 6,6 kW, mentre quella in corrente continua fino a 48 kW, per passare dal 30% all'80% di batteria in poco più di mezz'ora. Quanto costaLa Leapmotor ha avviato una campagna promozionale molto aggressiva in vista degli incentivi statali. Il listino della citycar cinese parte da 18.900 euro: nelle condizioni più favorevoli per l'ecobonus, ossia con un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, il prezzo scende a 7.900 euro; a questo si aggiunge un ulteriore contributo di 3.000 euro, che porta il prezzo finale a 4.900 euro. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerRenault 5Volvo EX30Fiat 500eAlfa Romeo JuniorKia EV3
Categorie: 4 Ruote

Alfa Romeo - La Junior con gli incentivi statali

4 Ruote - Ott 09,2025
La Alfa Romeo ha presentato da poco il Model Year 2026 della Junior, il modello con cui la Casa di Arese è tornata nel segmento delle B-Suv: debuttano i nuovi allestimenti Sprint e Ti, che accedono agli incentivi statali 2025. Esclusa dagli ecobonus la più potente Veloce da 281 CV. Dall'inizio dell'anno la Junior elettrica è stata immatricolata in 1.103 nuovi esemplari, che la rendono la nona Bev più venduta in Italia fino a questo momento. Aggressiva e tecnologicaLunga 4.173 mm, larga 1.781, alta 1.532 e con un passo di 2.562 mm, la Junior ha uno stile azzeccato e un look aggressivo, giusto per il (combattuto) segmento in cui si inserisce. Bello il colpo d'occhio in abitacolo, per stile e finiture, grazie ad alcune ricercatezze e alla bontà dell'assemblaggio. Il display dell'infotainment è disposto in basso, ma l'interfaccia è intuitiva e c'è la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Il bagagliaio ha una capacità, misurata dal Centro prove, di 261 litri: solo discreto lo spazio, ma il piano è posizionabile su più livelli, ed è presente una piccola nicchia per il cavo di ricarica. Quali versioni accedono agli incentiviLe motorizzazioni in gamma sono due: la versione d'accesso, che accede agli incentivi statali, monta un powertrain da 115 kW (156 CV) e 260 Nm di coppia, capace di far accelerare la Junior da ferma a 100 km/h in 9 secondi, fino a raggiungere i 150 km/h di velocità massima. La seconda motorizzazione è la Veloce, con 207 kW (280 CV) e 345 Nm di coppia: 0-100 km/h in 5,9 secondi e 200 km/h di top speed. Per entrambe, la batteria ha una capacità di 51 kWh: l'autonomia dichiarata è, rispettivamente, di 406 e 319 km. La guida assistita di livello 2 è su richiesta per tutta la gamma. Quanto costaL'Alfa Romeo Junior elettrica parte da 39.500 euro: con le massime agevolazioni concesse dagli incentivi, ossia 11.000 euro (a fronte di un Isee inferiore ai 30.000 euro), il prezzo scende a 28.500 euro. Le versioni Sprint e Ti costano rispettivamente 1.500 e 3.000 euro in più: i prezzi arrivano a 30.000 e 31.500 euro. La Veloce da 281 CV costa 48.500 euro, e non accede quindi all'ecobonus 2025. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeaptmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500eKia EV3
Categorie: 4 Ruote

Incentivi auto - Cosa sono le FUA?

4 Ruote - Ott 09,2025
Agli incentivi statali per l'acquisto di auto nuove possono accedere solo le persone e le microimprese che possiedono un indicatore Isee che rientra in una determinata soglia, e che abbiano la residenza in uno dei comuni delle cosiddette aree urbane funzionali. Cosa sono le aree urbane funzionali?Le FUA (acronimo di Functional urban areas, ossia aree urbane funzionali) sono territori caratterizzati da una città, non necessariamente capoluogo di provincia, e da comuni contigui con elevati flussi di pendolarismo. Le FUA sono state individuate dall'Istat sulla base del censimento del 2011 e sono oggetto di revisione dopo quello del 2021. Quali sono i comuni interessati dagli incentivi?Cliccando sulla freccia rossa nel riquadro qui sotto potete scaricare (in formato pdf) l'attuale elenco delle 83 aree funzionali dell'Italia: al loro interno si trovano 1.892 comuni, nei quali risiede poco più di metà della popolazione, circa 32,9 milioni di abitanti su 59 (il 55,8% del totale). La decisione del ministero di aprire gli incentivi solo ai residenti nelle FUA è legata alla volontà di migliorare la qualità dell'aria nelle zone più congestionate, ma al tempo stesso esclude dalla possibilità di sostituire un'auto vecchia quasi metà della popolazione. Le FUA più grandiLa maggior parte della Fua ha dimensioni relativamente ridotte, inferiori ai 250 mila abitanti - e 20 presentano una popolazione compresa tra i 250 mila e il milione di abitanti. Le Fua con oltre un milione di abitanti sono invece solo quattro: Milano (4.954.464), Roma (4.302.129), Napoli (3.297.202) e Torino (1.709.510). La Fua di Palermo, che è la quinta per dimensioni, si attesta leggermente sotto alla soglia di un milione di residenti ed è seguita subito dopo dalle Fua di Firenze (784.846 abitanti), Bologna (781.945) e Bari (724.420). Le FUA potrebbero cambiare?Entro novembre verrà pubblicato il nuovo elenco delle FUA, che farà riferimento ai dati rilevati nel censimento generale del 2021 (quello attuale si basa sui dati del 2011). Sono possibili alcuni cambiamenti nella lista dei comuni, con ripercussioni sui soggetti che possono accedere agli incentivi statali. In particolare se, come sembra, le agevolazioni partiranno prima della pubblicazione del nuovo elenco, creando una situazione temporanea per cui alcuni soggetti aventi diritto non potranno usufruire degli incentivi, e altri che non potranno più averne diritto potranno comunque usufruirne. Si aspetta in tal senso un chiarimento del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica.  Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviL'elenco completo delle auto con gli incentiviQuali modelli si possono acquistareCos'è e come si calcola l'IseeIl nodo degli autocarri/N1
Categorie: 4 Ruote

Cupra - La Tindaya arriva a Milano

4 Ruote - Ott 09,2025
L'Allianz Cloud di Milano ha fatto da palcoscenico al debutto italiano della Cupra Tindaya, la concept car svelata allo scorso Salone di Monaco che anticipa un futuro modello di grandi dimensioni del costruttore. La vettura sarà esposta fino a domenica 12 ottobre durante l'Oysho Milano Premier Padel P1, la tappa italiana (che quest'anno ha un montepremi di 474.500 euro) del campionato professionistico internazionale di padel. Questo evento, di cui Cupra è official automotive partner, è stata l'occasione per presentare al pubblico italiano la visione del brand spagnolo, focalizzata sull'unione tra mobilità elettrica e un'impostazione delle vetture incentrata sul guidatore.  Stile dinamicoLa concept, esposta in una teca nera che ne svela le forme solo dopo l'accesso all'area espositiva, può essere vista dal pubblico all'ingresso dell'Allianz Cloud Arena in piazza Stuparich, dove è possibile parlare con gli esperti del team Cupra per scoprirne tutti i segreti. Chiamata Tindaya per via del vulcano di Fuerteventura, la showcar anticipa un futuro modello di serie di grandi dimensioni: lunga 4,72 metri, ha proporzioni da hatchback rialzata. Il design, che introduce soluzioni inedite per la Casa, è aggressivo ed è caratterizzato da forme scolpite e muscolose che giocano sull'alternanza di elementi curvi e geometrici. Tra gli stilemi si notano i parafanghi molto allargati, mancorrenti sul tetto trasformati in elementi aerodinamici e una doppia ala in coda. Tra i dettagli distintivi, cerchi da 23 pollici, loghi Cupra illuminati sul cofano e sul portellone e finiture scure che esaltano la tinta bicolore. Gli elementi esterni che appaiono color rame sono in realtà superfici cristalline illuminate, mentre le parti beige sono realizzate in fibra di lino Bcomp. Tra motorsport e gamingL'abitacolo è stato progettato seguendo la filosofia "No driver, No Cupra", ponendo il guidatore al centro con un'ispirazione diretta dal motorsport. Gli interni ospitano quattro sedili sportivi singoli sospesi rispetto al pavimento e sono rivestiti di pelle vegana a base biologica e microfibra cerata. Il cruscotto è dominato da un ampio display da 24 pollici affiancato dal Cupra Monitor+ lungo il parabrezza. Questa architettura è ispirata al mondo del gaming, come anche lo "yoke" che prende il posto del volante tradizionale. L'interfaccia centrale di cristallo, denominata The Jewel, gestisce l'avvio, le modalità di guida e il controllo dell'ambiente interno, compreso l'impianto audio su misura realizzato in collaborazione con Sennheiser.
Categorie: 4 Ruote

Incentivi auto - Tutti i modelli con lo sconto

4 Ruote - Ott 09,2025
Con i nuovi incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche nuove è possibile beneficiare di sconti che possono arrivare fino a 11 mila euro: una cifra calcolata in base al valore dell'Isee del richiedente, che deve risiedere all'interno di un'area urbana funzionale (Fua, functional urban areas). L'ottenimento degli incentivi è vincolato alla rottamazione di un veicolo Euro 5. Listino fino a 42.700 euroIl prezzo di listino delle auto che possono accedere agli ecobonus 2025 è di 35.000 euro (IVA esclusa), che diventano quindi 42.700 euro IVA inclusa. In questa cifra non sono considerati eventuali optional. Attualmente sono 86 i modelli che rientrano nel tetto di prezzo fissato dal ministero, appartenenti a 40 marchi diversi, declinati in 272 versioni. Qui sotto potete scaricare l'elenco delle macchine che, al momento, possono accedere ai contributi statali. Le più economicheDall'elenco che potete scaricare qui sopra abbiamo raggruppato per voi tutte le elettriche più economiche che è possibile acquistare con gli incentivi, dalla Dacia Spring alla Mini Cooper, passando per la BYD Atto 2 e la Citroën e-C3. Alcuni modelli, come la Fiat 500e o la Leapmotor T03, beneficiano di ulteriori sconti messi in atto dal costruttore, che si sommano a quelli statali. Ecco la lista delle Bev più economiche con gli incentivi 2025:Dacia SpringDR 1.0 EVLeapmotor T03BYD Dolphin SurfDongfeng BoxCitroën e-C3Fiat 500eFiat Grande PandaEMC Yudo EVHyundai InsterRenault 5 E-TechCirelli 2Mini Cooper ELeapmotor B10Opel FronteraRenault 4 E-Tech ElectricBYD Atto 2Fiat 600eMG MG4Mini Aceman E Le più potentiPer chi invece cerca non solo un buon affare, ma anche un'elettrica con una discreta quantità di cavalli nel cofano (si fa per dire), ecco un elenco, ricavato dalla lista di Quattroruote, dei modelli più potenti che accedono agli incentivi statali 2025:Renault Megane E-Tech (218 CV)Nissan Ariya (218 CV)Mini Aceman SE (218 CV)Leapmotor C10 (218 CV)BYD Seal U (218 CV)Alpine A290 GT (218 CV)Cupra Born (231 CV)Mini Cooper eJCW (258 CV)XPeng G6 (258 CV)Volvo EX30 (272 CV)Lynk&Co 02 (272 CV)Tesla Model 3 RWD (283 CV)Skoda Elroq 85 (286 CV)Smart #1 Brabus (428 CV)MG4 XPower AWD (435 CV) Le iniziative delle Case automobilisticheNelle settimane che precedono l'apertura degli incentivi al pubblico, molte Case hanno avviato diverse iniziative per i propri clienti: come nel caso delle già citate Fiat 500e e Leapmotor T03, in alcuni casi gli sconti si sommano a quelli previsti dallo stato, in altri si sostituiscono agli ecobonus governativi, andando a esaurirsi con l'avvio degli incentivi veri e propri. Vi consigliamo di controllare i siti ufficiali dei diversi costruttori per scoprire le diverse offerte in corso. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviQuali modelli si possono acquistareCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
Categorie: 4 Ruote

Maranello - Nasce la Scuola Alfredo Ferrari: formerà i tecnici e gli artigiani di domani

4 Ruote - Ott 09,2025
Nel giorno in cui Ferrari ha svelato la tecnica della sua prima supercar elettrica, a Maranello è stato annunciato un progetto che guarda ancora più lontano: la nascita della Scuola di Perfezionamento Professionale Alfredo Ferrari. A presentarla è stato John Elkann, presidente del Cavallino Rampante, che ha sottolineato come la forza dell'azienda non risieda solo nella tecnologia o nel design, ma soprattutto nelle persone che la rendono possibile."Vogliamo formare i tecnici e gli artigiani del futuro", ha spiegato Elkann. "Con questa scuola continueremo a unire la creatività del design, la profondità della tecnologia e la maestria artigianale che fanno parte del DNA Ferrari". Un ponte tra tradizione e innovazioneLa nuova struttura nasce come evoluzione dell'Istituto Tecnico Alfredo Ferrari, storico centro di formazione di Maranello, ampliandone la missione con percorsi dedicati alle competenze emergenti dell'automobile elettrica e connessa.L'obiettivo è creare un ponte tra formazione e industria, unendo il sapere tecnico tradizionale con le tecnologie digitali e sostenibili che definiranno la prossima generazione di vetture Ferrari.All'interno della scuola, che opererà in sinergia con il Centro Tecnologico Alfredo Ferrari, saranno attivati corsi di meccatronica, elettronica, materiali avanzati e design industriale. Una parte fondamentale del percorso sarà dedicata alla formazione in officina e laboratorio, per trasmettere il metodo Ferrari: precisione, passione e attenzione al dettaglio. Nel cuore della Motor ValleyL'iniziativa si inserisce nel più ampio ecosistema della Motor Valley emiliana, rappresentando un investimento concreto sul territorio e sulle persone."I nomi di Enzo, del fratello Alfredo e del figlio Dino continuano a vivere attraverso la conoscenza e l'impegno di chi lavora qui", ha ricordato Elkann. Un'eredità che oggi diventa responsabilità verso le nuove generazioni, chiamate a dare forma alla mobilità del futuro. Formare la prossima generazione FerrariLa scuola è anche simbolo dell'approccio con cui Ferrari affronta la transizione elettrica: non solo innovazione tecnologica, ma anche cultura e formazione. L'auto del futuro nascerà da mani e menti capaci di coniugare artigianato, scienza e sensibilità estetica valori che da oltre 75 anni distinguono le vetture di Maranello.Elkann ha concluso il suo intervento citando il motto della famiglia Medici, festina lente (affrettati lentamente): un invito a costruire il progresso con la stessa cura che rende eterna ogni Ferrari. E con un saluto che riassume lo spirito della giornata: "Forza Ferrari, sempre".
Categorie: 4 Ruote

Alfa Romeo - Con la Tonale in California: lItalia che viaggia sulla Pacific Coast

4 Ruote - Ott 09,2025
Dalla Napa Valley a San Diego, passando per San José, la penisola di Monterey e il Big Sur, Santa Barbara e Los Angeles: un viaggio lungo quasi tremila chilometri a bordo di un'Alfa Romeo Tonale plug-in hybrid, nello speciale allestimento Tributo Italiano. A Napa abbiamo sfruttato la wallbox di Enel X: ogni sera una ricarica completa, ogni mattina la ripartenza in elettrico. Negli States, l'autonomia dichiarata in EV è di 33 miglia (circa 53 km), ma nella realtà, anche con l'aria condizionata, percorrevamo spesso una manciata di chilometri in più.  Il cuore tecnico è noto: base Jeep Compass, ma con vestito italiano e carattere Alfa. Dentro il cofano il 1.3 turbo dialoga con il motore elettrico posteriore per una potenza complessiva di 285 CV, superiore all'Europa grazie a una mappatura dedicata al mercato USA. La trazione integrale, nei passaggi impegnativi attraverso il Los Padres National Forest sopra Bakersfield e lungo le strade montane che scendono verso Santa Barbara, ha mostrato solidità e prontezza. Proprio qui si è avvertito il lavoro della taratura americana, studiata per le lunghe salite: evita i continui cambi di rapporto e privilegia un'erogazione piena e progressiva, come piace oltreoceano. In quelle curve tra i pini si apprezza la differenza: lo sterzo comunica, le sospensioni assorbono, il cambio lavora con discrezione.  La Pacific Coast Highway, da Monterey a Big Sur, è stata la cartolina più luminosa del viaggio: odore salmastro, pini piegati dal vento, scogliere a picco. E poi c'è l'allestimento Tributo Italiano: fuori, tetto nero a contrasto, cerchi dedicati, freni Brembo rossi, specchietti con inserti tricolore; dentro, pelle nera traforata con cuciture rosse a vista, inserti in stile carbonio sulla plancia, logo ricamato sui poggiatesta anteriori. Sono dettagli che riportano alla provenienza del marchio e che, nei lunghi trasferimenti, fanno la differenza: sedili sportivi comodi, volante riscaldato, infotainment con cluster digitale da 12,3 che racconta in tempo reale autonomia, mappature e percorso. Guidare un'Alfa in California significa anche confrontarsi con una cultura dell'automobile diversa. Sulle strade dominate da pick-up e crossover giapponesi, la Tonale colpisce per la linea compatta, i fari affilati, lo scudetto che racconta un'altra storia. Così rossa, con il tetto a contrasto, richiama il frontale della SZ, la Sprint Zagato presentata a Ginevra nel '89: certo più alto e più stretto, ma quel legame c'è e si sente.  Alla fine, dopo quasi tremila chilometri, resta la sensazione di aver viaggiato con una compagna affidabile e distinta. La Tonale non tradisce: si muove in elettrico quando serve, garantisce la giusta spinta quando la strada chiama, coccola nei trasferimenti della West Coast. Unisce mondi: nata su base americana, plasmata dal design italiano, affronta con coerenza e stile alcune delle strade più iconiche al mondo.
Categorie: 4 Ruote