EMC - La fuoristrada 212 arriva in Italia
La cinese BAW 212, già introdotta in Germania all'IAA di Monaco, debutta anche in Italia con il marchio EMC. La fuoristrada EMC 212 viene proposta a partire da 39.900 euro, ma a differenza della vettura svelata a Monaco (a gasolio) viene offerta solo con motore benzina. Fuoristrada old schoolLa EMC 212 ha uno stile da off-road pura, con un design squadrato e forme solide. Il telaio a longheroni e la trazione integrale inseribile con differenziali autobloccanti garantiscono prestazioni elevate lontano dall'asfalto, mentre per il powertrain la EMC ha scelto un 2.0 litri turbobenzina da 217 CV con cambio automatico otto marce completo di ridotte. La Casa dichiara una media Wltp di 12,2 l/100 km e 276 g/km di CO2. Due allestimenti a listinoLa 212 è proposta in due allestimenti: la Adventurer, da 39.900 euro, offre di serie il climatizzatore bizona, il cruise control adattivo, il tetto panoramico, i fari Led adattivi, le telecamere esterne a 360 gradi, la ricarica wireless per smartphone, il doppio display interno da 12,3 e 10,25 pollici, i sedili con regolazioni elettriche e la funzione riscaldamento e massaggio per il sedile lato guida. La variante Officer da 43.500 euro aggiunge inoltre i sedili rivestiti di ecopelle, le pedane esterne elettriche, i cerchi di lega dedicati e la regolazione elettrica del supporto lombare dei sedili anteriori, i vetri posteriori oscurati.
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Leapmotor B10 - La C-Suv dal vivo a Torino
La Leapmotor, che festeggia il primo anno di presenza sul mercato italiano (ed europeo), presenta al pubblico del Salone Auto Torino la nuova Suv elettrica B10, già ordinabile a partire da 29.900 euro. L'auto, che ha conquistato cinque stelle nei test Euro NCAP, è esposta nello stand Stellantis di piazza Castello. Nel cuore del segmento CLunga 4.515 mm, larga 1.885, alta 1.655 e con un passo di 2.735 mm, la B10 monta un powertrain da 160 kW (218 CV) e 240 Nm di coppia. Due i tagli di batteria disponibili: da 56,2 kWh, per un'autonomia dichiarata di 361 km (ciclo Wltp) e da 67,1 kWh, per percorrenze fino a 434 km. La ricarica in corrente continua accetta potenze fino a 168 kW, per passare dal 30 all'80% della carica in soli 20 minuti. Due allestimentiLa Leapmotor B10 è disponibile nelle versioni Life e Design. La prima comprende il tetto panoramico da quasi 2 metri quadrati, i cerchi di lega da 18'', la telecamera di parcheggio a 360, un pacchetto completo di Adas (17 funzioni), connettività Apple CarPlay e Android Auto wireless. L'allestimento Design aggiunge i sedili anteriori riscaldabili, ventilati e regolabili elettricamente, il portellone posteriore elettrico, i vetri oscurati e il sistema hi-fi premium con 12 altoparlanti.
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Dongfeng - Vigo, Mage L7 plug-in, Mhero 817: tre novità a Torino - VIDEO
La Dongfeng è presente al Salone Auto Torino 2025 con la sua gamma per l'Italia, che comprende la piccola elettrica Box e le due Suv Mage e Huge. A queste, la Casa cinese affianca tre novità in anteprima per l'Europa, che vengono svelate per la prima volta proprio in Italia, alla kermesse piemontese, e che arriveranno sul mercato nei prossimi mesi. Dongfeng VigoIl nome richiama all'indole vigorosa di questa Suv elettrica, sottolineata anche dalle protezioni da fuoristrada e dai gruppi ottici a forma di boomerang. Lunga 4.306 mm, larga 1.868, alta 1.654 mm, ha un passo di 2.715 mm. Il motore, all'anteriore, ha una potenza di 120 kW (163 CV) ed è abbinato a una batteria Mach E, prodotta dalla Catl (con cui il costruttore cinese ha da tempo costituito una joint venture), con una capacità di 52 kWh: l'autonomia dichiarata, nel ciclo di omologazione cinese Cltc, è di 471 km. Il portellone posteriore è diviso in due, con la ribaltina inferiore che si trasforma in panchetta (può reggere fino a 150 kg di peso). All'interno, strumentazione digitale da 8,9, infotainment da 12,8, sedili anteriori e posteriori completamente ribaltabili, ricarica wireless per gli smartphone, telecamera a 360, tetto panoramico in vetro e assistente di parcheggio. Dongfeng Mage L7Quella anticipata a Torino è la nuova motorizzazione plug-in della D-Suv cinese già in commercio: il powertrain è costituito da un 1.5 quattro cilindri da 152 CV abbinato a un'unità elettrica da 100 kW (136 CV), per una potenza di sistema di 265 kW (355 CV) e 615 Nm di coppia. La batteria è disponibile con due diversi tagli di capacità: la variante da 17 kWh permette di percorrere in modalità elettrica 110 km e di contare su un'autonomia complessiva di 1.400. Quella più grande, da 30,3 kWh, porta la percorrenza in EV a 205 km, e l'autonomia totale a 1.500 km. MHero 817Il nuovo modello del brand dedicato al mondo dell'off-road è lungo 510 cm, largo 199 e alto 189, con un passo di poco superiore ai 3 metri. Notevoli le possibilità offerte in fuoristrada: oltre alle quattro ruote sterzanti, la Mhero 817 ha angoli di attacco e di uscita di 33 e 34 e sospensioni pneumatiche che variano l'altezza da terra da 33,5 a 38,5 cm. Il powertrain range extender è composto da un 1.5 turbobenzina che carica la batteria da 31,7 kWh, per percorrere oltre 200 km senza far ricorso all'unità termica. Con un pieno di benzina, secondo la Casa si coprono oltre 1.000 km. La trazione è fornita da due motori elettrici, uno per asse, che danno una potenza complessiva di 912 CV e 1.280 Nm di coppia: la Mhero 817 scatta da ferma a 100 km/h in 4,2 secondi. All'interno l'ambiente è di alto livello: schermo centrale dell'infotainment da 15,6 (con sistema Hauwei HarmonyOS Cockpit 5.0), due piastre di ricarica wireless per gli smartphone da 50 W, rivestimenti dei sedili (riscaldabili e ventilati) rivestiti di pelle nappa e un piccolo vano refrigerato sotto il bracciolo centrale. Il resto della gammaAccanto alle novità in arrivo e quelle già in commercio, la Dongfeng ha portato a Torino anche la berlina elettrica 007 da 544 CV e 640 Nm di coppia, con batteria Lfp da 70 kWh. A questa si affianca la versione range extender con un motore termico che ricarica la batteria da 28,4 kWh. La Dongfeng 008 è invece una Suv elettrica di grandi dimensioni (è lunga cinque metri), con powertrain full electric da 271 CV e batteria da 82 kWh, oppure range extender con motore termico che carica la batteria. A Torino c'è anche il Dongfeng Z9, un pick-up con motore diesel common-rail da 140 kW e 500 Nm di coppia, con trazione integrale a controllo elettronico. Per il sub-brand di lusso Voyah, infine, la Dongfeng ha portato al Salone le Suv Free e Voyage, nonché la monovolume Dream a sette posti, con powertrain range extender.
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Polestar 5 - Sportiva e senza lunotto al Salone Auto Torino - VIDEO
Dopo il debutto europeo al Salone di Monaco, la Polestar 5 arriva a farsi conoscere anche dal pubblico italiano. Questa granturismo sportiva, che inaugura una nuova fase stilistica per il marchio svedese (di proprietà del gruppo Geely), è già ordinabile anche da noi, con prezzi che partono da 119.800 euro. Se volete scoprire la Polestar 5 più da vicino, qui sotto trovate il video dei nostri inviati al Salone Auto Torino 2025: l'auto è esposta in piazzetta Reale per tutta la durata della manifestazione. Aerodinamica e... carrozzataLunga 5 metri e alta 1,42, la Polestar 5 ha una linea estremamente aerodinamica, con un Cx di 0,24, favorito anche dalla coda tronca e dal lunotto posteriore virtuale (sostituito da un retrovisore digitale). Costruita sulla nuova piattaforma PPA da 800V, monta un powertrain dual motor da 748 CV e 812 Nm, che nella versione Performance arriva a 884 CV e 1.015 Nm di coppia: con questa motorizzazione l'auto scatta da ferma a 100 km/h in 3,2 secondi. La batteria da 112 kWh lordi (ricaricabile a 350 kW) assicura una percorrenza, nel ciclo di omologazione Wltp, di 670 km per la dual motor, e di 565 per la variante ad alte prestazioni. Interni per quattro (+1)L'abitacolo, realizzato con materiali riciclati e sostenibili, propone sedili sportivi firmati Recaro con rivestimenti di pelle o microfibra e offre quattro posti (più un eventuale quinto di fortuna, ricavato alzando il bracciolo posteriore). Al guidatore è dedicato un display da 9" montato sul piantone dello sterzo e abbinato all'head-up display, mentre nella console centrale è previsto lo schermo da 14,5" dell'infotainment con Android Automotive, ulteriormente evoluto rispetto ai modelli Polestar precedenti. Il frunk anteriore offre 62 litri di capienza, che si aggiungono ai 365 del vano posteriore.
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2035 - Anche lAustria è pronta a chiedere un ripensamento
L'Austria rimane pienamente impegnata a raggiungere gli obiettivi climatici europei, ma ritiene necessario un approccio più flessibile, aperto alle tecnologie e pragmatico per ottenere reali riduzioni delle emissioni, salvaguardare la competitività e preservare la coesione sociale. quanto si legge in un documento riservato che Vienna dovrebbe presentare lunedì prossimo, 29 settembre, a Bruxelles al cosiddetto Consiglio competitività, l'organismo europeo istituito per rafforzare la competitività della Ue, appunto, e a cui partecipano i ministri competenti in materia di commercio, economia, industria, ricerca e innovazione e spazio di tutti gli Stati membri dell'Unione, per l'Italia il titolare del ministero delle Imprese Adolfo Urso. Rivedere il percorso per raggiungere i targetSecondo l'Austria, l'attuale regolamentazione sulle emissioni di CO, con il suo obiettivo di 0 g/km di emissioni allo scarico nel 2035, deve essere rivista sia perché distorce la neutralità tecnologica penalizzando le vetture plug-in e i motori a combustione interna alimentati con carburanti certificati a zero emissioni di CO, sia perché trascura la realtà geopolitica, come la dipendenza dalle risorse, le guerre commerciali e l'indebolimento delle catene di approvvigionamento. Biocarburanti, tutela delle plug-in e ciclo di vita del veicoloLa soluzione? Vienna propone una strategia a due velocità: a breve termine Bruxelles dovrebbe riconoscere i biocarburanti avanzati prodotti da fonti non alimentari - che offrono risparmi di CO fino al 90% durante il ciclo di vita - e i combustibili rinnovabili di origine non biologica come l'idrogeno, considerando i veicoli con queste alimentazioni come veicoli 0 g/km. Inoltre, sempre a breve termine, non dovrebbe essere adottata la fase 2 del cosiddetto utility factor, il coefficiente che indica la percentuale d'uso reale della modalità elettrica nelle auto plug-in, che andrebbe aggiornato nel 2027. A lungo termine, invece, l'Unione dovrebbe adottare il cosiddetto Lifecycle assesment (Lca), ossia la contabilizzazione del carbonio nell'intero ciclo di vita del veicolo, dalle catene di approvvigionamento, alla produzione, all'utilizzo. Rafforzare la sovranità tecnologica della UeIn questo contesto, sempre secondo Vienna, Bruxelles dovrebbe integrare la regolamentazione climatica con politiche industriali che rafforzino la resilienza e la sovranità tecnologica dell'Unione.
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Audi - Il 2026 sarà l'anno delle grandi Suv
In casa Audi c'è grande fermento in tema di Suv. Secondo le dichiarazioni del responsabile sviluppo Geoffrey Bouquot raccolte da Automobilwoche, la Casa tedesca sta infatti finalizzando due progetti attesi sul mercato nel 2026: la nuova generazione della Q7 e una inedita ammiraglia che potrebbe chiamarsi Q9. Il 2026 è l'anno delle grandi SuvSul mercato la Casa di quattro anelli ha una gamma appena aggiornata: Q3 e Q5 sono state appena svelate e le Q4 e Q6 difendono il settore Bev. Il 2026 sarà quindi l'anno dei modelli più grandi, che nasceranno sfruttando le sinergie interne al Gruppo e in particolare quelle legate alla Porsche. Per la Q9 la base è PorschePer la Q7 si tratta del lancio della terza generazione dopo quasi 10 anni di carriera e due restyling per rimanere sulla breccia: la base tecnica dovrebbe essere nuovamente quella PPC lanciata sulla Q5 e quindi pensata per i powertrain endotermici elettrificati. Più complessa, invece, la questione Q9, che andrebbe a sfidare BMW X7 e Mercedes GLS dove Audi non si è mai spinta fino a oggi: fino a poco tempo fa, la parentela con la futura grande Suv di Porsche che si posizionerà sopra la Cayenne avrebbe determinato un futuro esclusivamente a batteria, ma il recente cambio di rotta della Casa di Zuffenhausen verso una gamma multienergia potrebbe coinvolgere anche la Q9.
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Toyota - Woven City, via al laboratorio urbano del futuro
Nel 1869, Jules Verne ha partorito il sottomarino Nautilus di Ventimila leghe sotto i mari anticipando le tecnologie a venire; nel 1982, Ridley Scott ha prefigurato in Blade Runner un veicolo a decollo verticale; oggi, la Toyota dà il via a Woven City, in Giappone, un laboratorio della mobilità futura. A Susono City, nella Prefettura di Shizuoka, il costruttore nipponico propone infatti una città-test popolata da veicoli a elevato contenuto tecnologico. Un centro abitato da due profili di partecipanti: da una parte 20 inventori (startup e istituti di ricerca), dall'altra 300 residenti, ossia alcuni dipendenti dell'azienda con le loro famiglie. Più i visitatori, nel 2026. Mezzi di ogni tipoWoven City verrà popolata dai van e-Palette a guida autonoma, robot che consegnano sia le merci sia le auto condivise direttamente a casa degli utenti, scooter elettrici a tre ruote in sharing, con una piattaforma di servizi logistici integrata che semplifica la movimentazione dei beni. Verranno sperimentate strade di quattro tipi: una per i pedoni, un'altra per chi va a piedi e guida i veicoli, una terza dedicata solo ai mezzi e infine un percorso sotterraneo per analisi non influenzate dal meteo, coordinate dall'intelligenza artificiale che supervisiona i segnali stradali impiegando sensori e telecamere. E mentre saranno messi alla prova ambienti privi di polline e personalizzati, innovativi metodi didattici e strumenti di apprendimento, nonché paesaggi sonori, l'Interstellar Technologies svolgerà le sue attività di sviluppo ingegneristico di razzi e satelliti. Tanto per non farsi mancare niente.
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