Horse DB49 - Quindici marce per la Renault Rafale plug-in
Horse Powertrain ha avviato la produzione della trasmissione automatica DB49 nella fabbrica di Siviglia. Si tratta dell'unità sviluppata per la Renault Rafale e-tech plug-in hybrid ed è la prima sviluppata interamente dalla divisione di Horse. In futuro, potrà essere adattata a modelli endotermici, ibridi ed elettrici.
15 marce. La trasmissione DB49 pesa 99 kg, può gestire fino a 470 Nm e un picco di potenza di 35 kW: integra al suo interno due motori elettrici ed è priva di frizione, inoltre adotta uno specifico schema con 15 diversi rapporti per mantenere sempre i motori nel range di funzionamento ottimale. Oltre alla trasmissione, Horse ha sviluppato anche l'elettronica di controllo PEB (Power Electronics Box).
300 CV e 100 km in elettrico. Sulla Rafale la trasmissione è abbinata al motore 1.2 tre cilindri turbo da 150 CV, ai due motori elettrici del cambio e al terzo motore elettrico da 136 CV sull'asse posteriore. La potenza totale è pari a 300 CV, mentre la batteria ha una capacità di 22 kWh per circa 100 km di autonomia a zero emissioni.
RC Auto - Proposta Ivass: "Parte degli utili vadano ai virtuosi"
Chi non causa mai incidenti sia premiato con una parte degli utili incassati dalle compagnie nel settore della RC Auto, la Responsabilità civile obbligatoria: è l'idea dell'Ivass. L'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni propone la riforma del sistema bonus malus, che ha perso negli anni la sua efficacia non riuscendo più né a misurare il rischio né a incentivare alla guida prudente. In teoria, l'automobilista virtuoso che non provoca sinistri dovrebbe essere ricompensato con un prezzo inferiore al rinnovo della polizza annuale (o almeno senza un forte rincaro), godendo del bonus: questo ormai non accade più da tempo. Viceversa, chi è responsabile di un incidente viene penalizzato con un peggioramento di due classi di merito e una tariffa più costosa (malus, che in effetti scatta eccome, con aumenti davvero pesanti).
La ricetta Ivass. Siccome ormai il 90% dei guidatori è in classe uno (la migliore, la meno cara, seppure costosissima), il meccanismo s'è inceppato. L'Ivass propone un attestato di rischio ampliato e contratti speciali: senza incidenti causati, l'assicurato si veda riconosciuto parte degli utili, che la compagnia ha incassato proprio grazie al comportamento virtuoso del cliente. Se questi non ha provocato sinistri, l'assicurazione di riflesso non è stata chiamata a risarcire danni a cose e persone: si avrebbe così un nuovo sistema tale da innescare risparmi per i patentati modello. Contraria Assoutenti, per cui la mossa dell'Ivass "è tardiva e di dubbia efficacia".
Skoda Enyaq - I bozzetti del restyling
La Skoda ha presentato i bozzetti ufficiali della Enyaq aggiornata: il restyling della Suv elettrica sarà svelato nel 2025 e seguirà lo stile Modern Solid portato al debutto dalla sorella minore Elroq.
Il frontale Tech-Deck. I bozzetti mostrano sia la Suv-Coupé che la versione tradizionale senza veli e permettono di cogliere l'essenza dell'aggiornamento. Tra gli elementi principali si fanno notare il frontale Tech-Deck con gruppi ottici sdoppiati, che abbandona la mascherina tradizionale a favore di un elemento chiuso e illuminato. La Skoda ha previsto anche un' importante evoluzione dal punto di vista aerodinamico che permetterà di ottenere valori record di Cx e maggiore efficienza. Sono inediti anche i colori, con la tinta Dark Chrome delle finiture estesa ai loghi ed ai paraurti e la nuova verniciatura Olibo Green che si aggiungerà alla gamma delle opzioni.
Citroën C3 - Aperti gli ordini dell'ibrida: prezzi e versioni
La Citroën ha aperto gli ordini della C3 Hybrid, affiancando questo powertrain a quelli già disponibili sul mercato, ossia l'1.2 benzina da 100 CV e l'elettrica da 83 kW (113 CV). Il listino di questa nuova versione parte da 20.550 euro.
Ibrido Stellantis. A muovere la nuova C3 Hybrid provvede il collaudato powertrain ibrido del gruppo Stellantis, composto dall'1.2 PureTech da 100 CV abbinato al cambio eDCT6 a doppia frizione e sei rapporti, con un motore elettrico da 21 kW integrato al suo interno. Pur rientrando nella definizione di ibrido leggero, data dalla stessa Casa, il comportamento di questo motore è paragonabile a quello di un full hybrid, dato che permette di muoversi in partenza, nelle manovre e per brevi tratti in modalità puramente elettrica, a vantaggio dei consumi.
Dotazione di serie. La Citroën C3 Hybrid è disponibile nei due allestimenti You Pack Plus e Max, che offrono su tutta la gamma i cerchi da 17, le sospensioni Citroën Advanced Comfort, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il tetto bicolore con mancorrenti, infotainment centrale da 10,25 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android, i sedili Citroën Advanced Comfort, gli specchietti regolabili elettricamente e il divano frazionato 1/3 e 2/3. La versione Max aggiunge i cerchi di lega da 17, i vetri posteriori oscurati, il climatizzatore automatico, la telecamera posteriore e la ricarica a induzione.
Gli optional. Il listino della Citroën C3 Hybrid permette di scegliere solo il colore della carrozzeria: senza sovrapprezzo la Blue Monte Carlo, 450 euro per la Polar White, 750 euro per Mercury Grey e Night Black, 800 euro per il Rosso Elixir laccato.
Il listino. Ecco il listino prezzi completo della Citroën C3, già candidata al premio Car of the Year 2025:
- C3 100 CV You: 15.240 euro
- C3 100 CV You Pack Plus: 17.750 euro
- C3 100 CV You: 19.750 euro
- C3 100 CV Hybrid You Pack Plus: 20.550 euro
- C3 100 CV Hybrid You: 22.550 euro
- E-C3 83 kW You: 23.900 euro
- E-C3 83 kW You Pack Plus: 26.400 euro
- E-C3 83 kW You: 28.400 euro
Unrae - Mercato piatto nel 2025
La debolezza del mercato italiano, -0,2% nei primi 11 mesi dell'anno con previsioni piatte per il 2025, e la crisi più generale dell'industria dell'auto che colpisce l'Europa, sono stati al centro della conferenza annuale dell'Unrae, l'associazione dei costruttori stranieri operanti in Italia. Il presidente Michele Crisci ha parlato della necessità di un ritorno al futuro perché l'auto esca dalla palude attuale e il mercato cambi marcia. Come? La prima cosa, per Crisci, è smentire che sia stato il Green Deal "a distruggere l'automotive europeo. Attraverso numeri e slide, il dirigente fa risalire la prima causa al 2010, quando il Green Deal non stava nella testa di nessuno" e la produzione automobilistica è stata demandata alla Cina, passata a produrre dai 18 milioni milioni (erano 2 nel 2000) agli attuali 30 milioni di veicoli all'anno. Ora bisogna focalizzarsi su una strada precisa, con scelte strategiche, argomenta il dirigente.
Il mercato. Ad Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, tocca scattare l'instantanea italiana: l'invecchiamento crescente del parco circolante, arrivato alla media di 12,8 anni, +60% in 15 anni, un mercato del nuovo che langue (1.565.000 per il 2024, piatto per il 2025), un diesel al minimo storico fra i privati con il 7,8%, una transizione energetica incagliata con le Bev ferme al 4% contro una media europea del 14,8% (compresi paesi Efta e UK). Ultima posizione che non dipende secondo Cardinali né dal reddito degli italiani (con un indice Pil pro-capite a 97, l'Italia precede sette Paesi dove tuttavia si vendono più elettriche), né dalla mancanza di incentivi, considerando che al primo e al terzo posto ci sono Gran Bretagna e Germania prive di sussidi pubblici all'acquisto. Pesa invece il fattore rete di ricarica, la cui diffusione è sotto la media europea (indice 11 contro il 16,4 EU+Efta+UK), portando l'Italia dal 16esimo al 15esimo posto, oltre al costo troppo elevato dell'energia elettrica nel nostro Paese. La migliore notizia viene dalle vendite dei commerciali: +2,5% sul 2023 nei primi 11 mesi dell'anno, mentre i veicoli industriali segnano uno -0,8%.
Le proposte. Per un ritorno al futuro, Crisci insiste sulla necessità di strategie chiare, non solo di politica industriale ma orientate al mercato. L'Unrae fa una serie di proposte al governo: un piano di sostegno pluriennale 2025-2027 per auto e commerciali a zero e basse emissioni, un fondo ad hoc pluriennale per veicoli industriali con emissioni zero, una politica infrastrutturale premiante per le nuove tecnologie (elettrico, idrogeno, digitale, riciclo componenti), una revisione della fiscalità per le auto aziendali con indirizzo green.
Autobest 2025 - Best Buy Car of Europe, vince la Dacia Duster
La terza serie della Dacia Duster ha conquistato il premio AutoBest Best Buy Car of Europe 2025. Si tratta di un ritorno per la Casa del Gruppo Renault, che ha conquistato lo stesso titolo nel 2005 con la Logan, nel 2011 con la prima generazione della Duster e nel 2022 con la Spring. Ed è anche un segnale per il mercato: la vincitrice è infatti offerta soltanto con motori endotermici, mentre nel 2024 il titolo era andato alla BYD Dolphin elettrica.
Successo di misura contro Renault, Opel e Citroën. Per la prima volta il titolo è stato assegnato per una manciata di punti: la Renault Symbioz è giunta secondo con un punteggio inferiore dello 0,13%, contro la Opel Frontera a 0,29% di distanza. Quarta è giunta la Citroën C3 a 0,53% di distanza. La giuria ha tenuto conto sia delle caratteristiche rilevate durante i test, sia di fattori come il prezzo, il design, la tecnologia, la sicurezza e la presenza della rete vendita sul territorio europeo.
Xiaomi SU7 Max - La berlina elettrica in anteprima a Milano
In attesa di capire se e quando arriverà anche in Italia (e con quali prezzi), la Xiaomi SU7 si mostra all'interno di un'area espositiva allestita in piazza Duca d'Aosta, a Milano, aperta dal 15 dicembre al 6 gennaio 2025. "Con questo allestimento abbiamo l'occasione di incontrare dal vivo il pubblico e i nostri partner, e mostrare loro come stiamo costruendo un futuro in cui si combinano l'innovazione e l'esperienza utente", spiega Michael Feng, general manager di Xiaomi in Italia.
Non è la più potente. Quella esposta nel capoluogo lombardo è la Xiaomi SU7 Max, allestimento intermedio che prevede due motori elettrici, uno per asse, così da poter contare sulla trazione integrale gestita elettronicamente. La potenza di sistema è di 673 CV, con una coppia di 838 Nm: numeri che permettono alla berlina di scattare da ferma a 100 km/h in 2,8 secondi e di toccare la velocità massima di 265 km/h. Le batterie hanno una capacità di 94 kWh, per un'autonomia dichiarata (nel generoso ciclo di omologazione cinese) di 800 km. Numeri impressionanti, ma non in senso assoluto: a listino (almeno in Cina) c'è anche la SU7 Ultra, con una potenza complessiva di ben 1.570 CV, per passare da ferma a 100 km/h in 1,97 secondi, a 200 km/h in 15,07, fino ad arrivare a 350 km/h di velocità massima.
Ferrari - Elkann conferma: "La prima elettrica nel 2025"
La Ferrari non rinvierà il debutto della sua prima vettura elettrica, al contrario di quanto deciso dalla Lamborghini. La Casa di Maranello, per bocca del presidente John Elkann, ha confermato che la prima auto a batteria del Cavallino sarà presentata il prossimo anno. "Si sta chiudendo un anno di sviluppo del business di Ferrari, con risultati finanziari eccellenti e una crescita del nostro brand in ogni anima dell'azienda", ha detto Elkann in un messaggio di auguri ai dipendenti. "In Ferrari siamo costantemente orientati al futuro. Ecco perché guardo con entusiasmo ai tanti progetti del prossimo anno: la prima Ferrari elettrica, un team di Formula 1 che accoglie nuovi talenti e la nuova coppia di piloti Charles e Lewis. In attesa della nuova sfida nel mondo della vela. Nel secondo semestre del 2025 condivideremo al Capital Markets Day un nuovo piano strategico".
"Progetto entusiasmante". Elkann considera la prima Bev Ferrari come "un nuovo ed entusiasmante capitolo della nostra storia, che si aggiunge alla produzione e allo sviluppo dei modelli a combustione interna e ibridi. Ciascuno di essi sarà in grado di garantire le straordinarie emozioni di guida proprie di una Ferrari", ha continuato il presidente, sottolineando anche "la forza del portafoglio ordini e la crescita delle personalizzazioni: due chiari trend che confermano il successo delle nostre vetture sportive". Non manca un accenno all'ultima creatura, la F80, "culmine di un piano di lanci che ha calamitato l'entusiasmo dei nostri clienti e ha ulteriormente arricchito la nostra gamma".
Tra Parigi e Roma. Elkann, alla vigilia dell'importante tavolo Stellantis, ha anche incontrato il presidente della Francia, Emmanuel Macron. L'inquilino dell'Eliseo, stando a un comunicato stampa, ha sottolineato l'importanza della Francia per Stellantis, mentre il presidente del costruttore ha confermato all'azionista d'oltralpe "l'impegno del gruppo automobilistico nei confronti" del Paese "e il sostegno ai suoi stabilimenti, in vista di nuovi progetti". Intanto, sale l'attesa per l'incontro convocato a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per le ore 14. L'importanza della riunione è dimostrata dalla presenza al tavolo non solo del ministro Adolfo Urso, ma anche dei colleghi di governo, Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) e Marina Calderone (Lavoro). Presenti anche i sindacati, i presidenti delle Regioni sede gli stabilimenti Stellantis, i rappresentanti dell'Anfia e soprattutto i vertici aziendali con a capo Jean-Philippe Imparato, responsabile della regione Enlarged Europe. Nelle ultime ore si è rafforzata l'ipotesi che Imparato presenti alle istituzioni e alle parti sociali un impegno importante: pare proprio il momento del tanto atteso piano industriale per l'Italia e, soprattutto, della firma dell'accordo con il governo più volte auspicato da Urso.
Zeekr - Accordo con Intellias per lo sviluppo software in Europa
La cinese Zeekr rafforza la propria presenza in Europa. Il centro di ricerca e sviluppo Zeekr Technology Europe ha infatti stretto un accordo strategico con Intellias, che ha aperto una nuova struttura a Cracovia: l'iniziativa è cruciale per Zeekr per ottimizzare i prodotti dedicati ai mercati esterni rispetto alla Cina, personalizzando così maggiormente i contenuti delle vetture in base alla clientela.
Il primo prototipo al CES di Las Vegas. L'obiettivo delle due aziende è quello di introdurre soluzioni di connettività e software dedicate ai servizi di bordo basati sulla Intelligenza Artificiale e capaci di adattarsi in tempo reale alle necessità dei passeggeri. I comandi vocali e l'utilizzo di informazioni aggregate su cloud rappresentano alcune delle risorse strategiche di questi progetti, utili ad esempio per creare sistemi di navigazione più efficienti con funzionalità specifiche per le vetture Bev. Il primo prototipo dei nuovi sistemi sarà svelato al CES 2025 di Las Vegas attraverso un simulatore che sarà messo a disposizione dei visitatori.
Auto e IA - L'intelligenza artificiale a bordo? Siamo pronti (o quasi)
Siamo pronti ad accogliere e a interagire con l'intelligenza artificiale (IA) che sarà sempre più diffusa a bordo delle nostre auto? Sì, risponde una ricerca dell'Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School, che analizza i fattori di accettazione, di utilizzo e anche di dubbio nei confronti di ciò che viene chiamata la nuova specie dell'auto. Una risposta positiva all'evoluzione di un'industria che, attraverso veicoli definiti da software (Sdv), propone sistemi IA integrati capaci di prendere decisioni autonome per migliorare la sicurezza, ottimizzare l'esperienza di guida e semplificare la gestione delle attività quotidiane. Entro il 2029 - dice il direttore dell'Osservatorio, Fabio Orecchini - il 90% dell'intera filiera dell'auto sarà interessata da IA, raggiungendo il 100% l'anno seguente. Era il 3,4% nel 2021. Oggi i chatbot, software in grado di dialogare in forma scritta e parlata con noi umani a bordo - dai nomi noti di Alexa, Google Assistante e Siri - rappresentano la forma più diffusa di IA all'interno dell'industria automotive. Ma è solo l'inizio.
Automobilista Sapiens. La ricerca, intitolata "Dall'Automobile Sapiens, all'Automobilista Sapiens - Reazioni, aspettative e timori nei confronti dell'auto della nuova specie ed analisi della sua diffusione sul mercato", è basata sul modello teorico elaborato dall'Osservatorio di Automobile Sapiens, che rappresenta il veicolo dotato di intelligenza artificiale. A rispondere a un questionario, un campione rappresentativo di automobilisti adulti di età compresa tra i 18 e i 60 anni (la media è di circa 34 anni), equamente distribuito per genere. Oltre il 57% dei partecipanti possiede una laurea, il 91,5% detiene o utilizza regolarmente un veicolo, il 32,4% ha familiarità con sistemi di guida assistita.
Sicurezza in primis. Più della metà degli interpellati, il 55,2%, è intenzionato a utilizzare sistemi di IA, il 67,9% ha espresso un livello di familiarità medio-alto e otto su dieci (75,8%) hanno definito la tecnologia come altamente innovativa. Il 53,5% ha dichiarato fiducia nella capacità dei sistemi di prevenire incidenti, il 62,3% tranquillità sul fatto che l'Automobile Sapiens sia progettata per evitare collisioni. I timori espressi sono legati per l'83,2% degli intervistati al possibile alto costo di manutenzione e aggiornamento in caso di problemi tecnici o vulnerabilità informatiche, mentre solo il 28% si è detto favorevole alla delega totale dal punto di vista decisionale.
Crescita esponenziale. L'Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School indica 11 piattaforme Sdv (Software defined vehicle) lanciate sul mercato in Europa e almeno altre 18 se ne aggiungeranno entro due anni, con 12 di quelle già note programmate per l'arrivo su strada entro il 2025. L'IA sarà la regina del mercato dell'auto, dice Orecchini. Un mercato in rapida espansione, sia dal punto di vista dell'evoluzione tecnologica che del giro d'affari: secondo il World Economic Forum, la capacità di calcolo destinata all'IA a livello globale sta raddoppiando ogni cento giorni. Mentre la Semiconductor Industry Association segnala, nel suo rapporto 2024, che l'automotive è salita dal 14% al 17% del mercato dei chip (motore fisico di IA) negli Usa ed è l'unico settore a presentare un aumento (+15% sull'anno precedente). All'interno di un mercato mondiale dei semiconduttori valutato in 611 miliardi di dollari, 92 miliardi dei quali riguardano i chip AI by design, ovvero il 15%.
Lamborghini - La prima elettrica slitta al 2029
La Lamborghini ha deciso di rinviare di un anno la presentazione del suo primo modello elettrico. Il Toro a batteria, anticipato dalle forme della concept Lanzador, non arriverà nel 2028, bensì nel 2029 e il motivo l'ha spiegato l'amministratore delegato Stephan Winkelmann: per la completa elettrificazione delle sportive i tempi non sono ancora maturi.
Il mercato non è pronto. "Non pensiamo che sia tardi avere un'auto elettrica nel 2029", ha detto Winkelmann. "Il mercato non è pronto per il nostro tipo di vetture". La Casa emiliana ha comunque elettrificato tutta la sua gamma: la Urus, la Revuelto e la Temerario sono tutte dotate di motorizzazioni ibride. Ma il 100% elettrico è un altro paio di maniche. Peraltro, l'azienda è in attesa di una avere maggior visibilità sulle normative dell'Unione Europea, visto che nel 2026 scatterà la famosa clausola di revisione del regolamento che di fatto fermerà la vendita di nuove auto a benzina e diesel nel 2035: "Pensiamo che questo sia il modo giusto per affrontare il futuro", ha argomento Winkelmann, citando i carburanti sintetici come "un'opportunità" per il tipo di auto prodotte dalla Casa di Sant'Agata Bolognese.
Nessuna produzione all'estero. Winkelmann, che ha escluso ancora una volta l'ipotesi di uno scorporo della Casa del Toro dal gruppo Volkswagen, ha quindi assicurato che le Lamborghini continueranno a essere prodotte solo in Italia. Rispondendo a una domanda sui possibili effetti dei dazi promessi dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, sulle vetture europee, Winkelmann è stato chiaro: "Non possiamo neanche pensare che una Lamborghini venga prodotta al di fuori dell'Italia. O di Sant'Agata".
MG - Nel 2025 le batterie allo stato semi-solido
In Cina, il marchio MG ha diffuso un'anteprima sui prossimi modelli elettrici: secondo le dichiarazioni, nel 2025 è previsto il lancio del primo veicolo dotato di batterie allo stato semi-solido, che la MG ha intenzione di offrire a un prezzo altamente concorrenziale. L'ipotesi, per il momento non confermata ufficialmente, è quella di arrivare a offrire listini molto vicini a quelli delle attuali vetture con batterie al litio, offrendo una maggiore efficienza.
Semi-solido con IM Motors. La MG fa parte del gruppo SAIC, che ha già in realtà portato al debutto questo tipo di tecnologia attraverso il brand IM Motors creato in collaborazione con Alibaba. La berlina L6 è infatti equipaggiata con un impianto a 900 volt e accumulatori da 100 o 133 kWh capaci di gestire ricariche a 400 kW e di garantire fino a 1.000 km di autonomia nel ciclo cinese. La L6 con le batterie di nuova generazione è offerta in Cina a partire da 275.900 yuan (circa 36.000 euro al cambio attuale) con un sovrapprezzo del 10% circa rispetto alla versione con batterie al litio.
Tesla Model S - Torna il "vitalizio" dei Supercharger (ma solo negli Usa)
Negli Stati Uniti, il calo delle richieste per la Model S (insidiata da modelli più economici e recenti come la Model 3 e la Model Y) ha portato la Tesla a rispolverare una proposta commerciale che fino al 2018 ha riscosso notevole successo: si tratta del "vitalizio" dei Supercharger, ovvero l'accesso gratuito (e per sempre) alla rete di ricarica della Casa di Elon Musk.
Solo per i privati (e solo negli Usa). L'accesso gratuito, al momento offerto solo alla clientela privata degli Stati Uniti, viene offerto in via promozionale per chi ordina la Model S. Il "privilegio" non potrà essere trasferito da un account all'altro, quindi solo il primo proprietario dell'elettrica potrà godere di questa promozione; inoltre, sono esclusi tassisti e società di sharing. Rimarranno a carico dell'utente soltanto i costi accessori, come quelli previsti per aver occupato oltre il tempo necessario la piazzola di ricarica. L'iniziativa si somma ai tre mesi di abilitazione del pacchetto completo della guida assistita, già offerti negli Usa. In Italia, invece, è in vigore una promozione sulla Model Y che include un anno di accesso gratuito ai Supercharger per chi ritira un esemplare nuovo entro la fine del 2024.
Codice della strada - Smartphone alla guida, alcol, monopattini: fioccano le multe
Weekend di multe in base alla riforma del Codice della strada, in vigore dal 14 dicembre. Uno dei primi verbali a Napoli, dove sabato mattina la Polizia Locale ha sanzionato sei automobilisti che guidavano con lo smartphone in mano: per loro, 250 euro in meno, sospensione della patente compresa tra 15 giorni e due mesi e taglio di cinque punti dalla patente. Una bella differenza rispetto alle regole valide sino al 13 dicembre, ossia 165 euro e meno cinque punti, senza stop alla licenza.
Monopattini. A Torino, Firenze e Verona, sono stati pizzicati diversi maggiorenni che viaggiavano su monopattini elettrici senza il casco obbligatorio UNI EN 1078 o UNI EN 1080 (prima, lo era solo per i minori): 50 euro di ammenda. Non è vero quanto si legge nel web e cioè che - per stabilirne le caratteristiche - serva un decreto. Necessario, invece, per targhino e assicurazione.
Alcol. Sulla patente (rilasciata in Italia) del conducente a carico del quale siano accertate le violazioni che costituiscono reato (tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l e superiore a 1,5 g/l) vengono apposti i codici unionali 68 (niente alcool) e 69: alcolock. il dispositivo che impedisce l'avvio del motore se non si è sobri. Tuttavia, le caratteristiche dello strumento saranno stabilite con decreto entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge (termine non perentorio). A Verona, gli agenti hanno elevato tre verbali ad altrettanti guidatori per un tasso di oltre 1,9 grammi di alcol ogni litro di sangue. Come in base alle vecchie regole, qui sono previsti un'ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l'arresto da sei mesi a un anno, la sospensione della patente da uno a due anni, la decurtazione di dieci punti e, con la sentenza di condanna, la confisca del veicolo (se questo appartiene ad altri, stop alla licenza raddoppiato). Non è vero che - in attesa dell'alcolock - le norme sono identiche a prima. Finita la sospensione della patente, scatta infatti il codice 68: niente alcol per tre anni (come se si fosse neopatentati). Appena si saprà qualcosa sull'alcolock, ci sarà l'obbligo di installarlo a proprie spese.
BMW Italia - Di Silvestre: "La sostenibilità riguarda tutti, non può essere solo ambientale"
Nel corso del tradizionale incontro di fine anno con i giornalisti, il presidente di BMW Italia Massimiliano Di Silvestre ha riassunto le tante iniziative della Casa tedesca, a sottolineare ancora una volta l'attenzione che molti brand stanno dando al sociale. Un'attenzione che, quando non è solamente di facciata, viene poi premiata dal successo commerciale e dall'apprezzamento dei consumatori. Negli ultimi rapporti dell'Edelmann Trust Barometer, che misura la fiducia dei vari stakeholder nelle istituzioni, nei media, nelle organizzazioni sociali e nelle imprese, racconta Di Silvestre ai giornalisti, è emerso un dato molto forte: le persone hanno grande fiducia nelle imprese e credono che siano quelle più capaci di dare risposte concrete ai temi sociali. Un dato per noi molto gratificante, ma che rappresenta una grande responsabilità di cui vogliamo farci carico.
Le iniziative. Proprio nel 2024 BMW ha festeggiato il decimo anniversario del progetto di responsabilità sociale d'impresa SpecialMente, che racchiude tutte le iniziative della Casa tedesca nel sociale: il progetto SciAbile, avviato già nel 2003, quello legato alla disciplina di boccia paralimpica nato nel 2016 insieme alla FIB, la partnership con l'associazione Romanes e la sua squadra di rugby in sedia a rotelle, il lavoro con Rugby Milano nelle carceri milanesi, l'attività di avviamento professionale Made in Rebibbia, insieme all'Accademia dei Sartori, giunta al sesto anno, i lavori con i Bambini delle fate di Franco e Andrea Antonello insieme a BMW Motorrad, le iniziative di Diversamente Disabili di Emiliano Malagoli, la promozione della Scuola di sostenibilità di Mario Cucinella insieme a Mini, il Tortellante di Modena e l'ultima iniziativa, BMW in Tour, nata insieme alla Fondazione Insuperabili.
Il ruolo della sostenibilità. Nella serata dedicata alla responsabilità sociale, spiega Di Silvestre, la sostenibilità non può essere una destinazione se non include contemporaneamente sia quella ambientale, che quella sociale che quella di business. I tre aspetti devono andare avanti insieme ed integrarsi in un processo virtuoso che esprime la circolarità, cioè la capacità di utilizzare le risorse in modo consapevole, riducendo gli sprechi, utilizzando materiali secondari, creando energia pulita e rendendo la mobilità ancora più affascinante e ambiziosa. E allo stesso tempo generando profitti che possiamo reinvestire nella società supportando iniziative come quelle che vi ho raccontato. Principi che si traducono in una gamma di prodotti tecnologicamente neutri, che lasciano scelta al consumatore: continuiamo a investire in tutte le forme di propulsione altamente efficienti. Abbiamo già in gamma 25 modelli elettrici, ma continuiamo a offrire lo stato dell'arte dei motori diesel e benzina, offriamo la tecnologia ibrida plug-in e dal 2027 introdurremo nella nostra gamma anche il primo veicolo a idrogeno fuel cell.
Colonnine - In arrivo i prezzi della ricarica sulla Piattaforma unica nazionale
La Piattaforma unica nazionale (Pun) del ministero dell'Ambiente, che da marzo 2024 mappa i punti di ricarica in Italia, si arricchirà coi prezzi praticati dai gestori delle colonnine, sia a consumo sia in abbonamento, incluse le differenze per fasce orarie. Lo ha detto il viceministro Vannia Gava rispondendo a un'interrogazione parlamentare in commissione Attività produttive della Camera, senza indicare la data di avvio del servizio, ma limitandosi a un prossimamente: è allo studio del governo la proposta di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) su eventuali agevolazioni da rivolgere direttamente agli automobilisti, non in relazione con le tariffe elettriche pagate dai gestori dei punti di ricarica. Si tratterebbe di incentivi mirati per coloro che trovano barriere all'acquisto di un veicolo elettrico di natura socioeconomica o legate all'indisponibilità di punti di ricarica privati. Intanto, il ministero delle Imprese ha avviato, in via sperimentale, un monitoraggio simile a quello usato coi distributori di benzina e diesel.
Come si usa. Questo il link, con la mappa. Vari i filtri applicabili coi menu a tendina, in base anche a territorio, tipo di accesso (se il punto di ricarica si trova in un'area pubblica o in una zona privata ma accessibile) e potenza. Ossia slow 0-7 kW, quick 7,1-22 kW, fast 22,1-50 kW, ultra fast 50,1-150 kW e HPC oltre 150 kW. Da evidenziare che il Pun è da completare con tutte le stazioni esistenti, mentre resta il problema delle stazioni scollegate (quasi il 20% del totale) a causa di problemi burocratici.
Colonnine - Ricariche veloci, avanti piano
Poco più di 2.300 stazioni di ricarica veloce per auto elettriche rispetto alle oltre 18.000 previste, impiegando 52 milioni di euro di fondi Pnrr rispetto ai 640 milioni disponibili: è il risultato del primo bando 2024 in Italia, lanciato a luglio dal ministero dell'Ambiente. Nelle città, ammontano a 1.686 le ricariche rapide aggiudicate per contributi di 29 milioni di euro, mentre sulle strade extraurbane si scende a 616 per 23 milioni. In totale, fanno circa 4.604 punti di ricarica, considerando due prese per infrastruttura. Si resta distanti dalle stime iniziali, che parlavano di 10.880 colonnine in città e 7.500 fuori (36.760 connettori). Per questo, sono seguiti un secondo bando e un terzo: quest'ultimo ha come target 8.151 infrastrutture nelle città e 6.651 lungo le extraurbane, ossia 29.604 punti. Meno stazioni per modulo d'ambito e macrolotto, così da rendere la gara più attraente verso i privati.
Le prime tre. In città, a Fastway sono andate 690 stazioni e 13 milioni di euro. Seguono Enel X Way (rispettivamente a 445 e sei milioni) e Be Charge (178 e quattro milioni). Sulle extraurbane, Tamoil è leader con 85 colonnine e quasi quattro milioni di euro, seguita da Be Charge (83 e 3,6 milioni) e da Gasgas (65 e 3,1 milioni).
Hydrogen Valleys, qualcosa non quadra. Non molto confortante neppure il quadro per i finanziamenti del Piano di ripresa dedicati all'idrogeno: il ministero ha pubblicato il decreto direttoriale 302 del 12 dicembre del 2024, con cui prende nota della rinuncia di cinque progetti. In particolare, Esselunga dice no a 6,7 milioni in Lombardia, E.On Business Solution a 14 milioni in Friuli-Venezia Giulia, Ivpc 4.0 a 1,5 milioni in Campania, Siram a 5,3 milioni in Molise, e Anselmo Srl a 5,7 milioni in Liguria. Ignote le ragioni delle defezioni: 33,2 milioni tornano nella disponibilità del dicastero, che non li riassegna.
LG - AI In-Vehicle Experience, una "mano" dall'intelligenza artificiale
Al CES 2025 (a Las Vegas dal 7 all'11 gennaio), LG Electronics presenta il pacchetto di soluzioni AI In-Vehicle Experience. Il sistema, mostrato attraverso una simulazione, è basato sull'intelligenza artificiale e sfrutta il Driver Monitoring System (DMS) e il Driver and Interior Monitoring Systems (DIMS) per analizzare l'abitacolo e controllare le azioni del guidatore in tempo reale. Lo scopo è quello di garantire maggiore sicurezza e confort rispetto a un veicolo tradizionale.
Tecnologia empatica. Con questo sistema, è possibile controllare frequenza cardiaca ed espressioni facciali del guidatore per verificare lo stato di salute fisico ed emotivo del conducente, inviando avvisi in caso di emergenza. In parallelo, è possibile fornire ambienti personalizzati per ogni guidatore con la gestione delle informazioni in primo piano relative a condizioni stradali, punti di interesse e dialogo con le infrastrutture. I due sistemi combinati permettono alla tecnologia di fornire un feedback personalizzato e diretto al conducente.