QNovità - Le big in arrivo
Chi pensa che le automobili siano ormai tutte uguali, dovrebbe dare un'occhiata alle foto qui sopra. Perché quando si raggiungono i piani alti del settore, dove bazzicano i modelli di segmento D o superiore, non c'è paura di osare. Al punto che nel campionario di novità in arrivo nei prossimi mesi si trova di tutto: dalla grande Suv per famiglie alla super sportiva, passando per le immancabili berline elettriche, qualche intramontabile station wagon e pure generi che parevano sull'orlo dell'estinzione, come le monovolume. Scoprite nelle nostre schede le novità large - o extralarge - in arrivo nei prossimi mesi: buona lettura!
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Volkswagen - ID.3 GTX Fire+Ice, un ricordo che diventa futuro
Una mattina di settembre, il sole limpido sul Lago Maggiore e la strada che da Locarno porta verso Lugano: è qui che abbiamo incontrato la Volkswagen ID.3 GTX Fire+Ice, edizione speciale della compatta elettrica di Wolfsburg. Un modello che non vuole stravolgere il panorama, ma piuttosto lasciare un segno con il suo carattere particolare, nato dal ricordo della Golf Fire and Ice degli anni 90. Allora come oggi c'è lo zampino di Bogner, marchio sportivo bavarese, che ha firmato dettagli di stile dentro e fuori. Ne faranno solo 1900. L'impatto visivo resta impresso senza essere eccessivo: la tinta Ultra Violet Metallic, cangiante con la luce, è accompagnata dal tetto con fascia rossa, dai cerchi da 20 dedicati e da una grafica geometrica sul montante C. In tutto il mondo ne verranno prodotti solo 1990 esemplari, come l'anno in cui si presentò sul mercato la Golf Fire and Ice: una dichiarazione di esclusività che aggiunge un pizzico di fascino collezionistico a un'auto pensata comunque per l'uso quotidiano. Praticamente full optional. All'interno la scenografia continua: abitacolo bicolore con rosso lato guida e blu ghiaccio lato passeggero, sedili trapuntati ispirati ai piumini Bogner con zip decorative e materiali riciclati. Non è un gioco estetico, ma un modo per portare nell'auto il linguaggio della moda sportiva. L'infotainment, con schermo da 12,9, ha menu semplificati e cursori illuminati; l'assistente vocale IDA ora integra ChatGPT. A bordo anche dettagli da segmento superiore come l'head-up display con realtà aumentata, l'impianto audio Harman Kardon e l'illuminazione ambiente regolabile. Una dotazione che rende la Fire+Ice una delle versioni più complete della gamma ID.3. La prova su strada. La guido, lungo i saliscendi che costeggiano il lago, poi punto le montagne, scavallo in Italia fermandomi alla cattedrale di Re. La GTX è vivace, il motore posteriore da 240 kW (326 CV) e 545 Nm spinge con decisione (0-100 in 5,7 secondi), mentre il telaio adattivo DCC e lo sterzo progressivo offrono una notevole precisione tra le curve senza sacrificare il confort. chiaro, non si cerca l'effetto "wow" di una sportiva: la ID.3 GTX Fire+Ice è piuttosto un'equilibrata alleata per viaggi veloci e sicuri, con la serenità di un'autonomia fino a 589 km WLTP e la ricarica rapida che, in circa 26 minuti, restituisce dal 10 all'80% della batteria. Un'auto di carattere. La praticità resta quella di una cinque porte ben proporzionata: abitabilità convincente per quattro adulti, bagagliaio da 385 litri e un pacchetto completo di assistenza alla guida, dal Travel Assist al Park Assist Plus. una macchina che riesce a giocare bene su due livelli: da un lato la nostalgia di chi ricorda la Golf Fire and Ice, dall'altro la modernità di una compatta elettrica che osa un po' di più in termini di carattere. Non è per tutti, ed è proprio questo a renderla interessante. Prezzo in Italia: da 54.400 euro.
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Dialogo Strategico - La E-Car europea si farà
Come previsto, il Dialogo Strategico tra la Commissione Europea e il settore dell'auto ha prodotto poco, se non dichiarazioni d'intenti. L'unica vera novità, almeno per ora, è la conferma che la cosiddetta E-Car si farà: Bruxelles, infatti, ha assicurato che lavorerà per "creare una nuova categoria normativa" dedicata alle auto di piccole dimensioni, dal prezzo contenuto e possibilmente elettrificate: una classe che "dovrà poi riflettersi negli standard sulle emissioni di CO2". Prende corpo, quindi, la proposta avanzata da alcuni costruttori europei, in primis dalla Renault e da Stellantis, e fatta propria da Ursula von der Leyen, che per il progetto ha trovato anche un nome: "Small Affordable Cars". L'iniziativa piacerà ad Antonio Filosa, che proprio per le E-Car ha caldeggiato l'introduzione di "super incentivi", e molto meno ai suoi colleghi tedeschi: fatto sta che la strada verso la "kei car all'europea" è tracciata. Quattroruote se ne occupa da tempo: per questo, vi proponiamo alcuni approfondimenti. - Il boom delle minicar - La kei car secondo Walter de Silva - Così la mini-auto può essere per tuttiIl 2035 e la clausola di revisione. L'incontro a Bruxelles, che ha visto la partecipazione dei vertici di tutti i grandi costruttori (Ola Källenius per Mercedes-Benz e Acea, John Elkann per Stellantis, Oliver Zipse per BMW, Francois Provost per Renault e Oliver Blume per il Gruppo Volkswagen), ha affrontato anche altri temi. La Commissione, per esempio, ha manifestato l'intenzione di "anticipare il prima possibile" la clausola revisione del regolamento sulle emissioni che impone, di fatto, lo stop alla vendita di nuove auto a combustione interna nel 2035: a tal proposito, a Bruxelles intendono concludere per la fine di ottobre "una valutazione di impatto", in modo da arrivare poco dopo alla presentazione della revisione delle normative. Una conferma, in fin dei conti, di quanto deciso già a marzo. Su richiesta dell'industria, si è discusso anche del possibile utilizzo di alimentazioni ibride, plug-in e range extender oltre la scadenza del 2035, in base al caldeggiatissimo principio della neutralità tecnologica, ma nemmeno su questo punto pare ci siano state particolari aperture. Le flotte, le batterie, la ricerca. Durante l'incontro sono state illustrate anche due proposte per le flotte aziendali e le batterie, "in arrivo già quest'anno". Sul primo fronte, però, la Commissione non ha fornito dettagli, mentre sugli accumulatori è stato confermato l'impegno - già indicato a marzo - a stanziare 1,8 miliardi di euro di fondi europei. Sul tavolo del meeting sono finiti pure temi come la concorrenza estera e la tutela delle produzioni continentali, anche tramite l'applicazione di "requisiti locali" fissati dall'Industrial Accelerator Act presentato di recente dalla Commissione. Infine, un risultato tangibile - forse l'unico dell'incontro - è stato raggiunto con la firma di una lettera d'intenti per accelerare la ricerca e l'innovazione nel settore automobilistico, anche tramite l'avvio di programmi congiunti tra pubblico e privato.Il comunicato di Bruxelles. "L'incontro ha ribadito la necessità di agire rapidamente per attuare il Piano d'Azione per l'automotive", ha spiegato la Commissione, secondo cui "i dibattiti principali si sono concentrati sul consolidamento della leadership europea nei veicoli elettrici, sull'accelerazione dell'innovazione nei veicoli autonomi e connessi e sul rafforzamento dell'industria europea della produzione di batterie. La Commissione sta tutelando le aziende europee dalla concorrenza sleale, migliorando l'accesso alle materie prime essenziali e sostenendo i lavoratori attraverso la riqualificazione". A ogni modo, da Bruxelles garantiscono come l'appuntamento abbia "consentito all'industria automobilistica europea, alle parti sociali e ad altri soggetti interessati di fornire contributi sulle prossime iniziative della Commissione, tra cui la revisione del regolamento sugli standard di prestazione in materia di emissioni di CO2 di autovetture e furgoni, la proposta sulle flotte aziendali e la semplificazione normativa per le autovetture, nonché per i veicoli commerciali leggeri e pesanti". Futuro "made in Europe". Dal canto suo, von der Leyen guarda avanti: "Vogliamo che il futuro delle automobili e le auto del futuro siano 'made in Europe'", ha scritto la presidente su X. "Per questo, stiamo lavorando a stretto contatto con l'industria per rendere questo obiettivo realtà. Oggi abbiamo tenuto il nostro terzo Dialogo Strategico con il settore automobilistico e il nostro Piano d'Azione Industriale sta già dando i suoi frutti. Stiamo tutelando le aziende europee dalla concorrenza sleale, migliorando l'accesso alle materie prime essenziali e supportando i lavoratori attraverso la riqualificazione. Abbiamo anche ascoltato le preoccupazioni del settore e, di conseguenza, concesso flessibilità. Combineremo decarbonizzazione e neutralità tecnologica. Ora, mentre la tecnologia trasforma la mobilità e la geopolitica rimodella la concorrenza globale, non può più esserci 'business as usual'. Insieme, garantiremo che l'Europa rimanga all'avanguardia nell'innovazione automobilistica". A oggi, non è ancora dato sapere come questa propensione a garantire la neutralità tecnologica si rifletterà sulla roadmap che porterà al 2035 "full electric", a oggi confermata. La risposta dei costruttori. In sintesi, l'incontro è stato interlocutorio. Lo dimostra anche la posizione dell'Acea, l'associazione dei costruttori: "Siamo impegnati in questo dialogo aperto e costruttivo per trovare una soluzione migliore per l'ecosostenibilità", ha detto Källenius. "Potremmo non aver ancora chiarito tutte le divergenze, né abbiamo le risposte a tutte le sfide. Ma siamo fiduciosi che lo spazio per le soluzioni si stia ampliando e siamo fiduciosi che il lavoro dei prossimi mesi darà risultati. L'Europa deve semplicemente impegnarsi su tutti i fronti: decarbonizzazione, competitività e resilienza della catena di approvvigionamento". Tuttavia, l'Acea avverte ancora una volta che la cosa più urgente da fare è "avviare passi concreti per adattare il quadro normativo sulle emissioni di CO2 per auto e furgoni alla realtà". Insomma, se la richiesta era di rallentare la transizione, una risposta precisa non c'è stata.
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Fiat - La 500e a meno di 10.000 euro
In occasione dei nuovi incentivi statali, la Fiat ha tagliato i listini e lanciato una promozione per la citycar elettrica 500e, aggiungendo al contributo del governo un ulteriore sconto di 2.000 euro (più altri 950 euro in caso di acquisto con finanziamento). La versione d'attacco della gamma Pop, che ha un prezzo di listino di 23.900 euro, con il massimo degli incentivi e il bonus Fiat scende a 9.950 euro. Vi ricordiamo che per accedere agli incentivi occorre avere un indicatore Isee inferiore ai 40.000 euro e risiedere in una delle città o comune che rientra nelle cosiddette Fua (Functional urban area) in cui gli spostamenti in automobile sono più frequenti. Listino rivisto. I tagli al listino hanno anche portato a un cambio dei nomi degli allestimenti, che si allineano a quelli degli altri modelli della Fiat: la 500e è disponibile nelle versioni Pop, Icon, La Prima II e Giorgio Armani. Le varianti di carrozzeria 3+1 e Cabrio sono commercializzate solo nell'allestimento La Prima II. Con la rimodulazione del listino si è ridotta anche la differenza di prezzo tra i due powertrain (95 CV/23,8 kWh e 118CV/42 kWh), che si riduce da 4.500 a 3.000 euro. Le altre promozioni. L'offerta della Fiat si amplia anche agli altri modelli elettrici della gamma: in particolare, la compatta Grande Panda parte da 11.950 euro, mentre la Suv 600e attacca a 20.750 euro. I prezzi della Fiat 500e. Ecco quanto costa la citycar torinese con i nuovi prezzi di listino (tra parentesi il prezzo con il massimo degli incentivi e il contributo della Fiat):Fiat 500e Pop 23,8 kWh: 23.900 euro (9.950 euro)Fiat 500e Pop 42 kWh: 26.900 euro (12.950 euro)Fiat 500e Icon 23,8 kWh: 25.400 euro (11.450 euro)Fiat 500e Icon 42 kWh: 28.400 euro (14.450 euro)Fiat 500e La Prima II 23,8 kWh: 28.400 euro (14.450 euro)Fiat 500e La Prima II 42 kWh: 31.400 euro (17.450 euro)Fiat 500e Giorgio Armani 42 kWh: 34.400 euro (20.450 euro)Fiat 500e 3+1 La Prima II 23,8 kWh: 29.900 euro (15.950 euro)Fiat 500e 3+1 La Prima II 42 kWh: 32.900 euro (18.950 euro)Fiat 500e Cabrio La Prima II 23,8 kWh: 31.400 euro (17.450 euro)Fiat 500e Cabrio La Prima II 42 kWh: 34.400 euro (20.450 euro)
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Leapmotor - La T03 in "saldo" a 4.900 euro
In questi giorni, dopo l'approvazione degli incentivi per le auto elettriche e la pubblicazione del decreto in Gazzetta, molti costruttori sembrano aver iniziato una corsa al prezzo più basso: a vincere, almeno per il momento, è la Leapmotor T03, già di suo una delle citycar elettriche più economiche sul mercato. Con l'ultima promozione, attiva da poche ore, la Casa cinese ha deciso di aggiungere un contributo di 3.000 euro agli incentivi statali: nell'ipotesi più favorevole, ossia con Isee inferiore ai 30.000 euro (scopri qui come calcolarlo), questa cifra si somma agli 11.000 euro messi a disposizione dal governo. In questo modo, il prezzo di listino scende da 18.900 euro a 4.900 euro. Una piccola per la città. Lunga 362 cm e con un passo di 240, la Leapmotor T03 è omologata per quattro persone (il quinto posto non si può avere, neanche su richiesta) e mette a disposizione un bagagliaio da 210 litri. Il motore, montato all'anteriore, ha una potenza di 70 kW (95 CV) ed è abbinato a una batteria da 37,3 kWh: l'autonomia dichiarata è di 265 km, che diventano 395 in città. Anche sul resto della gamma. Lo sconto applicato dalla Leapmotor alla T03 si applica anche al resto della gamma: la Suv compatta B10 Life (con powertrain da 218 CV e batteria da 56 kWh) passa dai 29.900 euro di listino a 15.900 euro nel caso migliore previsto dalla norma sugli incentivi. La più grande C10 parte da 37.400 euro, ma tra bonus della Casa e quelli statali si può arrivare a 19.900 euro.
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Audi e-tron GT quattro - Bellezza naturale - VIDEO
"Quanto forte può andare un'auto elettrica?". una domanda che ci siamo posti decine di volte negli ultimi anni. Ma probabilmente non è l'unica da farsi. Forse quello che dobbiamo chiederci davvero è: "Quanto forte deve andare un'auto elettrica?". La questione è fondamentale. Ed è la prima che ti passa per la testa mentre stai guidando l'ultima aggiunta alla gamma dell'Audi e-tron GT. Ristilizzata l'anno scorso, l'ammiraglia a batteria di Ingolstadt aggiunge una freccia al suo arco: una variante entry level cui questa definizione sta tremendamente stretta. Per il modo in cui tiene altissima l'asticella delle prestazioni guadagnando, al contempo, qualcosa in termini di efficienza. Un look meno esasperato. La e-tron GT quattro è virtualmente identica alle altre varianti, se non per piccoli dettagli. L'aspetto è quello del modello lanciato nel 2021 e lievemente aggiornato nel 2024: resta la silhouette bassissima, come gli altri stilemi distintivi, dal single frame sviluppato in larghezza all'incisiva firma luminosa posteriore. Ma qui l'interpretazione è meno urlata: la quattro è l'unica versione non S o RS in gamma e questo traspare dai cerchi meno esagerati (disponibili anche da 19" con spalla /55 davanti e /45 dietro, sull'esemplare provato da 20" con spalla /45 e /40 rispettivamente), dall'assenza di parti di carbonio (comunque disponibili a richiesta) e così via: una bellezza fatta di proporzioni e nient'altro. Naturale, verrebbe da dire. Pacchetto tecnico di sostanza. Più semplice a livello tecnico, la e-tron GT quattro segna sulla bilancia un peso inferiore di 30 kg (2.280 contro 2.310) rispetto alla S e-tron GT. Di cui però conserva il baricentro estremamente basso (più dell'R8), la trazione integrale elettrica e altre dotazioni determinanti per la qualità dell'esperienza dinamica, come le sospensioni pneumatiche adattive: le mancano solo le quattro ruote sterzanti (optional, presente sull'esemplare in prova) e l'autobloccante posteriore a controllo elettronico (optional, non presente sull'esemplare in prova), ma il pacchetto tecnico resta nel suo complesso di assoluto rilievo. Così come l'effetto su strada. Sempre graffiante. Realizzata sulla piattaforma J1 condivisa con la Porsche Taycan, la e-tron GT quattro mette in mostra lo stesso comportamento di base, esemplare per l'equilibrio (la ripartizione dei pesi tra i due assi è 50:50) e sorprendentemente dinamico quando si inizia ad alzare il ritmo: la trasmissione del moto alle ruote privilegia sempre l'invio della coppia all'asse posteriore, rendendo gli inserimenti rapidi e coinvolgenti. E il controllo del rollio, grazie alla posizione del centro di massa, resta da riferimento: le mancherà qualcosa della reattività pazzesca della RS e-tron GT che ho guidato a Vairano qualche mese fa, ma su strada sono sfumature che si collocano oltre il limite della percezione. lei la più equilibrata? I 585 CV e 625 Nm dei due motori elettrici ti danno quel calcio nella schiena che ti aspetti da una Bev ad alte prestazioni e a cui si fa fatica ad abituarsi (lo 0-100 è da 4,0 s). Serve veramente di più? Quanto andava più forte quella "RS performance" di qualche mese fa? Dubbi che questa "quattro" ti instilla, a maggior ragione se unisci gli altri puntini del suo profilo: i 622 km di autonomia che promette, il consumo intorno ai 20 kWh/100 km che non fai fatica a raggiungere sul computer di bordo, il listino di 112.900 euro (oltre 15 mila in meno rispetto alla più vicina in gamma). Se cercate la e-tron GT più equilibrata, qui c'è una seria candidata.
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Scout Motors - Pick-up, Suv e avventura: il marchio "risorto" debutta in Europa
Il Gruppo Volkswagen ha presentato per la prima volta il marchio Scout Motors in Europa durante l'IAA Mobility di Monaco. Accanto ai prototipi degli altri marchi è stato esposto lo Scout Terra, il pick-up elettrico che insieme al Suv Traveller debutterà negli Stati Uniti nel 2027. La Casa ha già previsto piani di espansione verso Europa, Asia, Australia e Sud Africa, da finalizzare dopo il lancio commerciale del prodotto. Elettrica o range extender. Rilanciato nel 2022 e già dotato di una fabbrica in Carolina del Sud, lo storico marchio Scout propone una piattaforma dedicata con una doppia soluzione per il powertrain: elettrico da 560 km di autonomia ed Erev con range extender a benzina da 800 km totali di percorrenza. Sono previsti prezzi d'attacco di circa 60.000 dollari negli Stati Uniti, mentre è ancora presto per ipotizzare un listino europeo. Le batterie saranno prodotte in Canada. In occasione della presentazione a Monaco, il Ceo Scott Keogh ha confermato che la Casa ha stretto un accordo con PowerCo per la fornitura delle batterie attraverso la nuova fabbrica che sarà presto inaugurata in Canada, destinata a diventare la gigafactory per tutte le principali fabbriche del Gruppo Volkswagen negli USA. Kreogh ha confermato anche che la Scout ha già raccolto 140.000 preordini (rimborsabili con un deposito di 100 dollari) per i nuovi modelli.
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Honda - La N-ONE debutta in Giappone e si prepara per l'Europa
La Honda ha aperto in Giappone gli ordini per la nuova elettrica N-ONE e, che viene proposta a partire da 2,7 milioni di yen, pari a circa 15.600 euro al cambio attuale, ovvero 5.000 euro in più rispetto alla N-ONE a benzina già disponibile. Una risposta alle BEV compatte che vuole l'Europa. La notizia è particolarmente importante per l'Europa: la Honda ha infatti mostrato in anteprima la vettura al Goodwood Festival of Speed, aprendo alla possibilità di portare sul mercato del Vecchio Continente questo prodotto. Inoltre il tema delle citycar BEV è al centro delle discussioni tra la Commissione europea e la filiera automotive. L'ispirazione viene proprio dalle kei car, sviluppate espressamente per il mercato giapponese con regole ferree su motori e dimensioni per contenere prezzi e ingombri. 295 km di autonomia. La N-ONE, che punta sul design vintage e su dotazioni relativamente basiche, utilizza il medesimo powertrain del modello Van già commercializzato: la batteria da 29,6 kWh permette di ottenere una autonomia omologata di 295 km e la ricarica rapida richiede circa 30 minuti per raggiungere l'80%, contro le 4,5 ore di una wallbox.
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