Confartigianato Motori - I vincitori delledizione 2025
Si è svolto venerdì 5 settembre all'autodromo di Monza, nel corso del weekend del Gran Premio di F1, la 43esima edizione di Confartigianato Motori, evento che da oltre 40 anni celebra i legami tra il motorsport e l'impresa artigiana italiana, e che premia le leggende del motorsport e della Formula 1: piloti, ingegneri, meccanici, giornalisti, fotografi e manager. Questo storico evento unisce i record e le performance della Formula 1 e il valore del saper fare italiano, l'ingegno e il talento imprenditoriale, ha spiegato Marco Granelli, presidente di Confartigianato. Il premio è un omaggio alla nostra identità, alla qualità, alla dedizione e allo spirito di squadra che, sia sulle piste di F1 sia nelle nostre imprese, ci permettono di correre ogni giorno verso nuovi obiettivi. I premi della 43esima edizione. Anche quest'anno i trofei sono stati realizzati a mano dagli artigiani brianzoli, nella loro ormai tradizionale forma a dischi, composti da otto materiali diversi (ferro, legno, carbonio, vetro, plastica, pietra, rame, alluminio) disposti su una base in plexiglass trasparente, a rappresentare la varietà e la creatività del mondo artigiano. In totale sono stati assegnati dodici premi, tra cui il nuovo Italia sul podio, che punta a valorizzare l'eccellenza italiana nel mondo delle corse, attribuito a Kimi Antonelli, rookie che corre nel team Mercedes. Tutti i vincitori. Ecco l'elenco dei riconoscimenti assegnati nel corso della cerimonia di premiazione, condotta dalla giornalista sportiva Camilla Ronchi.Premio Italia sul podio: Andrea Kimi Antonelli (Team Mercedes F1) Premio Outstanding achievement Premio BCC Carate e Treviglio: Nico Hülkenberg (Team Sauber F1)Premio Best Rookie 2025: Isack Hadjar (Team Racing Bulls F1) Premio Race engineer of the year: Laura Müller (Team Haas F1) Premio Best Support Award: Toto Wolff (Team Mercedes F1) Premio Giornalista dell'anno: Daniele Sparisci (Corriere della Sera) Premio Best PitStop 2025: Squadra Ferrari Pit StopRiconoscimento Per il contributo mondiale al Motorsport: Bernd Maylander (FIA) Riconoscimento Per il contributo mondiale al Motorsport: Ignazio Sanzone (FIA) Premio Tecnologia e Ambiente: FIA Premio Impresa dell'anno Confartigianato Motori 2025: Levati (Concorezzo) e Fratelli Castelluccia (Desio) Un network di imprese. A sostenere l'iniziativa di Confartigianato Motori c'è una rete di partner che comprende gli sponsor storici della manifestazione: STT, Giardina Group e Parco Valle Lambro, a cui quest'anno si sono aggiunti BCC Carate e Treviglio (main sponsor della manifestazione), Quattroruote in qualità di media partner e le aziende Euroscatola, 3Centex e Fratelli Castelluccia. L'iniziativa ha il patrocinio della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Monza.
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Dazi Usa - Incertezza senza fine
Donald Trump ha firmato l'atteso ordine esecutivo per tagliare al 15% i dazi sulle auto e la componentistica europee. La firma è stata accolta con commenti positivi da Bruxelles, perché dovrebbe eliminare (il condizionale è ormai d'obbligo) un elemento di instabilità per le aziende del Vecchio Continente. In realtà, stando alle ultime ricostruzioni del Wall Street Journal, il quadro della situazione è ancora caratterizzato da una grande incertezza non solo per le continue minacce del presidente statunitense, ma anche per la difficoltà per le imprese di comprendere gli effettivi ambiti di applicazione e il raggio d'azione dei nuovi regolamenti doganali statunitensi. L'ordine esecutivo. Venerdì 5 settembre, Trump ha firmato un ordine per dare seguito ai recenti accordi sulle nuove relazioni commerciali tra Unione Europea e Stati Uniti: l'iniziativa riguarda diettamente la filiera automobilistica europea, perché formalizza il dazio del 15% sulle produzioni esportate nel territorio americano. "Accolgo con favore l'ordine esecutivo degli Stati Uniti come un passo cruciale nell'attuazione della dichiarazione congiunta Ue-Usa", ha detto il commissario al Commercio Maros Sefcovic. "L'ordine apre la strada alla riduzione delle tariffe su auto e componenti al 15% e garantisce importanti esenzioni dal limite del 15. Onorando congiuntamente gli impegni, possiamo apportare benefici duraturi a entrambe le parti". Peccato che nell'ordine esecutivo non ci sia alcuna indicazione sulle tempistiche di applicazione dei nuovi dazi statunitensi, al contrario di quanto avvenuto negli ultimi mesi in analoghi provvedimenti. Anche per questo Bruxelles ha chiesto esplicitamente alla controparte di "attuare rapidamente le riduzioni tariffarie concordate". Sempre in bilico. Ad alimentare le incertezze pensa lo stesso Trump, con l'ennesima minaccia che mette perfino a rischio gli accordi finora raggiunti tra le due sponde dell'Atlantico: il tycoon ha paventato nuovi aumenti tariffari dopo la decisione della Ue di comminare una multa da 3 miliardi di euro a Google per aver violato le normative antitrust nel campo delle tecnologie pubblicitarie. "L'Europa ha colpito un'altra grande azienda americana, sottraendo di fatto denaro che altrimenti sarebbe andato a investimenti e posti di lavoro americani. Questo si aggiunge alle numerose altre multe e tasse emesse contro Google e altre aziende tecnologiche americane. Davvero ingiusto, il contribuente americano non lo tollererà. La mia amministrazione", ha aggiunto Trump, "non permetterà che queste azioni discriminatorie vengano mantenute. Non possiamo permettere che questo accada alla brillante ingegnosità americana e, se ciò dovesse accadere, sarò costretto ad avviare un procedimento ai sensi della Sezione 301 per annullare le sanzioni ingiuste imposte a queste aziende americane".Il "trucco" con l'acciaio e l'alluminio. In tutto ciò le aziende europee si trovano, come si suol dire, tra l'incudine e il martello a causa delle difficoltà nel comprendere l'effettiva applicazione dei regolamenti doganali statunitensi. Il Wall Street Journal, in un articolo dal titolo emblematico ("La tregua commerciale della Ue con gli Usa rischia di saltare"), evidenzia una sorta di trucco finora utilizzato dagli Usa per mantenere i dazi al 50% su numerosi prodotti. In sostanza, come segnalato da un'organizzazione tedesca, la Vdma (rappresenta il settore dei macchinari), le tariffe imposte su acciaio o alluminio vengono applicate a tutti i beni che contengono questi due materiali. La conseguenza? Un sostanziale blocco delle esportazioni, un aumento dell'incertezza che sta penalizzando aziende non solo europee, ma anche americane, e i primi effetti sull'occupazione. il caso della tedesca Krone, che ha mandato a casa i dipendenti addetti alla produzione di macchine agricole destinate agli Usa, oppure della statunitense John Deere, che esporta negli Stati Uniti il 20% della sua produzione tedesca a Mannheim e Zweibrücken. Il tutto è esacerbato da ulteriori complicazioni sul fronte dell'applicazione dei dazi visto che riguardano sia prodotti finiti che singole componenti. Insomma, le aziende "non sanno che pesci prendere" e non lo sanno neanche a Bruxelles, come ha ammesso lo stesso Sefcovic al quotidiano americano: "So che gli statunitensi capiscono il problema, conoscono le nostre posizioni, ma non oserei dire quando saremo in grado di risolverlo". E su tutto pende un'ulteriore spada di Damocle: l'atteso parere della Corte Suprema sulle politiche tariffarie della Casa Bianca, che potrebbe annullare gli ultimi provvedimenti di Trump per violazione delle normative costituzionali e rimettere così in dicussione l'intera strategia commerciale di Washington.
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Incentivi auto 2025 - Rischio slittamento per il parametro pendolari
Gli incentivi 2025 per le auto elettriche potrebbero essere pronti nel giro di un mese e mezzo o due: lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. Fra le ragioni del ritardo, il fatto che in queste settimane l'Istat sta effettuando una revisione dei percorsi di pendolarismo delle grandi aree metropolitane, cui le agevolazioni sono legate. L'intervento è infatti destinato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali, definite come città con più di 50 mila abitanti e il relativo bacino di pendolarismo. Questione tempo. Premesso che l'Istat è del tutto estraneo alla vicenda, limitandosi a svolgere un compito tecnico di aggiornamento statistico, il rischio è che gli incentivi scattino solo a ottobre, se non a novembre 2025. Considerando i numerosi paletti per ottenere l'agevolazione (fra cui Isee, rottamazione, residenza), l'entità del fondo di 597 milioni di euro e il termine del 30 giugno 2026 per la validazione delle prenotazioni, aumentano le possibilità che non tutte le risorse vengano utilizzate.
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