F.1, GP Stati Uniti - Verstappen fa il vuoto nella Sprint Quali
Il circuito di Austin conferma il suo verdetto: quando si tratta di spremere tutto in un solo giro, Max Verstappen rimane l'uomo da battere. Dopo una FP1 più complicata del previsto, segnata da una Red Bull che toccava spesso sugli avvallamenti del COTA, l'olandese ha tirato fuori l'ennesimo giro perfetto nel momento che conta, conquistando la pole position per la Sprint davanti alle due McLaren di Norris e Piastri.Red Bull ritrova il bilanciamento. Durante le prime prove, la RB21 sembrava nervosa, sbilanciata sul posteriore e poco efficace nei curvoni veloci che rappresentano il suo terreno preferito. Ma in qualifica, con qualche correzione d'assetto e una pista più gommata, la monoposto di Milton Keynes è tornata un riferimento. Verstappen ha dominato la SQ1 con intertempi record nel primo settore, là dove fino a poche ore prima era in difficoltà, e ha poi chiuso il giro decisivo con un margine di 71 millesimi su Norris e due decimi su Piastri. Un risultato che certifica la ritrovata confidenza del tre volte iridato con la RB21, ora di nuovo incisiva sul giro secco dopo un paio di weekend interlocutori.McLaren sempre lì, ma manca la zampata. La MCL39 conferma la sua competitività, ma anche la difficoltà nel concretizzare quando la finestra di prestazione è stretta. Lando Norris si è confermato il più incisivo, a un soffio dal colpaccio, mentre Oscar Piastri ha comunque portato a casa un terzo posto importante, ma la sensazione è che la McLaren abbia ancora qualcosa da sistemare nella gestione delle gomme morbide sul giro secco.Hulkenberg, lampo di classe. La sorpresa di giornata arriva da Nico Hulkenberg. Il tedesco ha piazzato la Sauber in seconda fila con un tempo capace di far impallidire avversari ben più quotati. Dopo un periodo opaco, The Hulk ha ritrovato il suo passo, sfruttando una monoposto finalmente bilanciata e un circuito che valorizza chi riesce a spingere con fiducia nei cambi di direzione.Mercedes e Aston Martin in chiaroscuro. George Russell apre la terza fila, con la quinta posizione. La Mercedes, concentrata in FP1 su prove di durata con hard e medie, ha mostrato ancora una certa difficoltà nell'adattarsi a piste che impongono compromessi di setup. Fernando Alonso, al suo fianco, continua a fare miracoli con una Aston Martin in crescita: la AMR25 sembra aver trovato una buona finestra di bilanciamento e, per una volta, la prestazione non appare un fuoco di paglia.Ferrari, passo indietro. Il capitolo più amaro è quello che riguarda la Ferrari. Lewis Hamilton, ottavo, ha rischiato grosso in SQ2, salvandosi per sei millesimi; Charles Leclerc, invece, non è andato oltre il decimo posto, lontano nove decimi dalla vetta. La SF-25 non ha digerito gli avvallamenti del COTA e ha faticato sia con la media sia con la soft, mai provata in FP1. Il risultato è una qualifica difficile da digerire, che conferma quanto la Rossa resti una vettura da mettere a punto con estrema precisione per essere competitiva.I risultati completi della Sprint Qualifying >>
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Carburanti - Perché il prezzo del diesel sta per aumentare ancora una volta
Acceleriamo l'allineamento tra le accise di gasolio e benzina approfittando di una situazione dei prezzi di mercato degli oli particolarmente depressa: queste le parole del ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti,nel corso della conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno legge Bilancio 2026. Una Manovra da 16,7 miliardi di euro che il premier Giorgia Meloni definisce seria", concentrata su famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità. Ma a cosa si riferisce Giorgetti? Al fatto che il gasolio, inevitabilmente, aumenterà ancora. Obiettivo paritàAll'inizio del 2025, il governo ha varato la riforma delle accise sui carburanti, rispettando le direttive comunitarie sull'eliminazione dei sussidi ambientalmente dannosi (Sad): non ha più senso - sostengono Bruxelles e Roma - il differente trattamento tributario tra diesel e benzina impiegati come carburanti riguardo all'impatto negativo in termini di CO2, che vede le tasse del primo inferiori rispetto a quelle del secondo. Quindi stop alla disparità fiscale e via libera a una tassazione uniforme. Il primo passo a metà 2025Il 14 maggio è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto interministeriale che stabilisce l'aumento delle imposte sul diesel e la contestuale riduzione di quelle sulla benzina. L'aliquota di accisa applicata alla benzina è ridotta di 1,50 centesimi di euro per litro, mentre quella applicata al gasolio impiegato come carburante è aumentata di un pari importo. Con le nuove imposte, la tassa sulla verde scende da 0,7284 euro/litro a 0,7134 e quella sul gasolio sale da 0,6174 a 0,6324 euro. Il provvedimento sarà seguito ogni anno da un'analoga disposizione: questa darà seguito al decreto legislativo, approvato a metà marzo, che ha stabilito il riordino e il progressivo allineamento in cinque anni delle due accise. Aumenti per cinque anniDal 2025 e per cinque anni, l'accisa sul gasolio verrà gradualmente allineata a quella sulla benzina, con un rincaro della prima e una riduzione della seconda: si produrrà un aumento di gettito che confluirà nel fondo per il trasporto pubblico locale. Pareggiando le tasse, lo Stato incasserà un surplus di gettito ogni 12 mesi: circa 100 milioni in più il primo anno, quindi 200 milioni il secondo, e 500 milioni il quinto. A fissare l'aliquota sarà un decreto interministeriale (Ambiente, Economia, Infrastrutture, Agricoltura) da emanarsi ogni anno. Il ministro gioca d'anticipoCon la Manovra 2026, Giorgetti intende rendere tutto più veloce, approfittando del fatto che i prezzi dei carburanti si sono di recente stabilizzati: così, si limiterebbero (questa la nostra traduzione delle parole del ministro) contraccolpi troppo pesanti per i consumatori e le categorie professionali che utilizzano il gasolio. L'incasso in più contribuirà a coprire i provvedimenti del disegno legge Bilancio 2026. Le incogniteAllineamento entro cinque anni, e gradualmente, dice la norma: pertanto lo strumento è flessibile, e in quel contesto temporale Giorgetti intende muoversi. Nessun accenno neppure all'entità del rincaro. In passato, il ministero aveva precisato che l'intervento non si sarebbe tradotto nella scelta dell'innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, ma in una rimodulazione delle due: un aumento delle tasse sul diesel e una diminuzione di quella sulla verde, per raggiungere un livello comune. Per ora non è dato sapere come il governo opererà nell'immediato per accelerare la parificazione dei due importi.
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Volkswagen Post-Crash - Come ti protegge un'auto in un incidente?
A Ehra-Lessien, nel cuore del Niedersachsen, Volkswagen ci ha aperto le porte di uno dei luoghi più riservati d'Europa: il suo centro di ricerca e sviluppo, un'enorme cittadella segreta dove nascono - e spesso muoiono - i prototipi del futuro. Per mostrarci fin dove arriva la sicurezza delle sue vetture elettriche, la Casa tedesca ha "sacrificato" una ID.3 lanciandola contro un muretto di cemento a 90 km/h, con un angolo d'impatto di circa 45. Un urto violento, ma realistico: per visualizzarlo, immaginate di dover schivare all'ultimo un animale o un ostacolo in strada, qualora la sola frenata non fosse sufficiente a evitare l'impatto. Un duro banco di prova per capire come reagisce la tecnologia quando tutto va storto. Sensori all'operaAppena prima dell'impatto, i sensori della vettura hanno riconosciuto la collisione imminente e attivato automaticamente la frenata d'emergenza. Poi, in frazioni di secondo, si è innescata la catena di sicurezza: airbag multipli, tensionamento delle cinture, interruzione del circuito ad alta tensione e, subito dopo, la chiamata automatica d'emergenza che invia la posizione del veicolo ai soccorsi. Tecnologia al verticeNei crash test tradizionali che siamo abituati a vedere, le auto spesso vengono mosse sui binari e trainate da carrelli speciali. Questo caso specifico, invece, richiede l'impiego di sistemi di guida automatizzata, con input preimpostati nel software, che muovono il volante tramite una corona dentata motorizzata e premono i pedali mediante l'uso di pistoncini idraulici. Questo, va sottolineato, spiega perché nell'urto dimostrativo l'auto non ha attivato gli airbag: le variabili di attivazione sono multiple, e qui vengono disattivati per evitare danni ai sistemi di guida automatizzata. Lo scopo, in questo test, non è valutare l'assorbimento dell'urto dell'auto, ma come si comporta dinamicamente e cosa fa una volta avvenuto - e terminato - l'incidente, per assistere al soccorso degli occupanti. Sicurezza dentro e "fuori"Non è solo una questione di proteggere i passeggeri, ma anche di garantire l'intervento sicuro dei vigili del fuoco. Proprio loro ci hanno mostrato come liberano un'auto elettrica dopo un incidente, tagliando il tetto con attrezzature speciali e isolando la batteria ad alto voltaggio per evitare ogni rischio. Un'isolamento che, in realtà, l'auto avvia già in autonomia se ritiene l'urto sufficientemente importante. E di nuovo, le variabili sono molteplici, motivo per cui la Volkswagen monta tre differenti sistemi per isolare rapidamente la batteria, in modo che almeno uno sia sempre raggiungibile facilmente per i soccorritori. Ehra-Lessien è un luogo dove la sicurezza non è un concetto astratto, ma qualcosa che si misura in decibel, deformazioni e millisecondi. Un crash test che lascia il segno - tanto sulla lamiera, quanto sulla consapevolezza di chi lo osserva.
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