Incentivi auto - Chi può accedere agli incentivi?

4 Ruote - Ott 07,2025
I nuovi incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche nuove sono riservati ai residenti nelle aree urbane funzionali (qui vi spieghiamo cosa sono le Fua, functional urban areas), e vengono concessi a fronte dell'acquisto, entro il 30 giugno 2026, di veicoli elettrici con rottamazione obbligatoria di analoghi veicoli con motore termico fino a Euro 5. Ma chi sono i beneficiari dei nuovi incentivi statali? Chi può accedere agli incentiviPossono ottenere l'accesso agli incentivi statali le persone fisiche, ossia coloro che:sono residenti in un'area urbana funzionale (Fua)possiedono un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 40 mila eurol'incentivo è riconosciuto a una sola persona per nucleo familiarel'incentivo è subordinato alla rottamazione di un'autovettura fino a Euro 5la persona fisica che prenota il bonus deve risultare primo intestatario del veicolo da rottamare da almeno sei mesila persona che prenota il bonus può generare il bonus a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare definito dall'Isee Agli ecobonus 2025 possono accedere anche le microimprese che:hanno la sede legale in un'area urbana funzionalel'incentivo è subordinato alla rottamazione di un veicolo della stessa categoria (N1 o N2) fino a Euro 5al momento della prenotazione del bonus, il veicolo destinato alla rottamazione deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresaSono definite microimprese le imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviL'elenco completo delle auto con gli incentiviQuali modelli si possono acquistareCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
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Quattro cose da dire - Jeep Avenger 4xe, la flessibilità dellibrido

4 Ruote - Ott 07,2025
La nuova Jeep Avenger 4xe porta la trazione integrale nel mondo delle ibride compatte: doppio motore elettrico, 145 CV e fino a 19 km/l. Migliora confort e stabilità grazie al retrotreno multilink. ConsumiI nostri strumenti hanno rilevato medie molto interessanti considerata la potenza, la trazione sui due assi e anche l'aumento di peso di circa 80 kg dovuto al sistema elettrico posteriore, che però migliora la distribuzione delle masse, ora 58:42. La 4xe percorre praticamente gli stessi chilometri con un litro, attestandosi su una media di 17,6 km/l. Un risultato notevole per un'ibrida a trazione integrale, che dimostra l'efficienza complessiva del sistema. Come prevedibile, l'autostrada resta lo scenario meno favorevole, ma nei contesti urbani e sulle strade extraurbane i consumi migliorano sensibilmente, superando spesso i 19 km/l. Un dato che conferma la bontà del progetto e l'equilibrio generale tra prestazioni e parsimonia. Come va in off-roadLa presenza del secondo motore elettrico, sull'asse posteriore, offre quella trazione integrale tanto rara nel segmento delle B-Suv. Per capire se l'Avenger è al livello della tradizione fuoristradistica della Jeep l'abbiamo portata sulla nostra pista off-road di Vairano. Agile nei percorsi che abbiamo pensato per lei, la 4xe non è sempre a suo agio nei passaggi più difficili come il twist, dove l'asse posteriore non viene sempre fornito della sufficiente quantità di coppia. Risultato: l'auto fatica a fornire la motricità necessaria a superare l'ostacolo. Comunque, nel complesso tutte le prove, tra cui anche le rampe in ghiaia e quelle in pendenza laterale non sono state un problema per la piccola Jeep. ConfortUno dei punti di forza della Avenger 4xe è senza dubbio il confort. La base era già ottima, ma la versione a trazione integrale fa un passo avanti. Non tanto per la silenziosità qualche fruscio alle alte velocità resta quanto per la qualità di assorbimento delle sospensioni, capaci di filtrare bene le asperità pur lasciando talvolta trapelare qualche rumore sugli ostacoli più secchi. Il merito è anche del nuovo schema posteriore multilink, necessario per ospitare i semiassi del motore elettrico ma capace di migliorare nettamente la risposta rispetto al ponte torcente delle versioni a due ruote motrici, di natura più rigida e brusca. Il risultato è percepibile soprattutto dietro, dove gli strumenti confermano un miglior smorzamento delle vibrazioni. A completare il quadro contribuiscono i pneumatici con cerchi da 17 pollici e spalla 60. Trazione integraleNel passaggio alla versione 4xe, la Jeep Avenger evolve il suo sistema ibrido con un approccio più sofisticato. Al posto del tre cilindri 1.2 da 110 CV della 2WD, qui lavora una versione potenziata da 145 CV, affiancata da due unità elettriche: una integrata nel cambio, che muove le ruote anteriori, e una seconda montata al posteriore, responsabile della trazione integrale. Fino a 30 km/h la trazione 4x4 è sempre attiva, con il motore elettrico posteriore che assiste quello anteriore e, in modalità Sport, fornisce persino un boost extra in accelerazione. Tra i 30 e i 90 orari entra in azione solo se serve più aderenza, mentre oltre i 90 km/h l'auto viaggia in trazione anteriore per ridurre i consumi, scollegando il motore posteriore.
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Citroën - Arrivano gli extra incentivi per C3 e C3 Aircross

4 Ruote - Ott 07,2025
Come altre Case, anche la Citroën lancia una campagna promozionale che aggiunge, agli incentivi statali, un ulteriore contributo che permette di ridurre il prezzo di listino dei modelli che accedono all'ecobonus. In questo caso, le agevolazioni extra sono valide solo per chi ha diritto ad accedere agli incentivi: essere residenti in un'area urbana funzionale, possedere un veicolo da rottamare fino a Euro 5 e avere un indicatore Isee sotto i 40.000 euro. I modelli in promozioneLa Citroën ëC3 è una piccola (è lunga 4.015 mm) mossa da un motore da 83 kW (113 CV), con batteria al litio-ferro-fosfato da 44 kWh, per un'autonomia Wltp di 320 km, che diventano 440 nel ciclo di omologazione urbano. La ëC3 Aircross è una Suv di segmento B lunga 4.395 mm, disponibile anche nella versione a sette posti. Identico il powertrain: l'autonomia omologata nel ciclo Wltp è di 300 km. Per tutta la gamma, la Casa francese offre anche il programma di garanzia Citroën We Care che, per chi svolge i regolari tagliandi presso la rete autorizzata, arriva fino a 8 anni / 160.000 km. I prezzi scontati di C3 e C3 AircrossCon il contributo massimo concesso dagli incentivi statali, pari a 11.000 euro, e quello messo in campo dalla Casa francese, ecco i nuovi prezzi scontati:Citroën ëC3 You: 8.900 euroCitroën ëC3 Plus: 9.900 euroCitroën ëC3 Max: 10.900 euro Citroën ëC3 Aircross You: 11.900 euroCitroën ëC3 Aircross Plus: 11.900 euroCitroën ëC3 Aircross Max: 12.900 euro
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Eberhard & Co. - Eberhard & Co. ancora protagonista al Rallylegend

4 Ruote - Ott 07,2025
Al Rallylegend 2025, l'evento che ogni anno riaccende  letteralmente, a suon di motori, petardi e bombe carta  il mito del rally nella Repubblica di San Marino, Eberhard & Co. ha rinnovato il proprio ruolo di sponsor e official timekeeper, confermando un legame profondo con il motorsport e con il tempo inteso come misura di passione e performance. Insieme al marchio svizzero era presente il caro Miki Biasion, due volte campione del mondo, che ha fatto rivivere  anche a noi di Quattroruote  l'emozione degli anni d'oro dei rally al volante della sua Lancia 037 Totip del 1983, personalizzata Eberhard & Co.: la stessa con cui, più di quarant'anni fa, conquistò il Rally Costa Smeralda. La manifestazione sammarinese, che quest'anno ha radunato oltre 200 equipaggi provenienti da 24 Paesi, è stata anche l'occasione per presentare in anteprima il nuovo orologio da collezione Lancia HF, frutto della collaborazione tra Eberhard & Co. e la Casa torinese. Il segnatempo celebra il ritorno del leggendario logo HF e dell'elefantino rosso, simboli di una sportività autentica e senza tempo, capaci di collegare la gloriosa tradizione dei rally con uno sguardo verso il futuro. Essere Official Timekeeper di Rallylegend rappresenta ogni anno un'esperienza coinvolgente e un'occasione unica per incontrare tanti appassionati di motorsport, ha dichiarato Mario Peserico, General Manager di Eberhard & Co. Con la presenza di Biasion e del nuovo Lancia HF abbiamo voluto rendere omaggio non solo all'epoca d'oro dei rally, ma anche al suo retaggio più vivo, che continua a ispirare e trasmettere emozioni. Tra i protagonisti dell'edizione 2025 figuravano grandi nomi come Kalle Rovanperä, Markku Alen, Stig Blomqvist, Gigi Gall Galli con Alex Gelsomino in ricordo di Ken Block, Gustavo Trelles, Armin Schwarz, Francoise Delecour, Simon Jean Joseph, Patrick Snijers, Tony Fassina e Adartico Vudafieri.insieme a una folta rappresentanza di leggende del volante  come l'immancabile Arturo Merzario  che hanno scritto la storia della specialità e non solo. Un momento di particolare rilievo è stato il riconoscimento a Simone Faggioli, vincitore della 103esima Pikes Peak International Hill Climb: primo italiano a imporsi nella celebre Race to the Clouds, il pilota toscano è stato premiato con un segnatempo speciale Eberhard & Co., tributo al suo straordinario successo. Infine, la Maison ha consegnato un ulteriore premio all'equipaggio Jean-Joseph/Pivato, trionfatore nella categoria Classic con la Subaru Impreza 555 del 1995. Un gesto che ha rinnovato l'impegno di Eberhard & Co. nel celebrare il valore umano, tecnico e sportivo del mondo dei motori, dove ogni secondo e ogni emozione continuano a contare. E a far impazzire gli appassionati.
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Suzuki - La e Vitara in Italia a partire da 38.900 euro

4 Ruote - Ott 07,2025
La Suzuki ha pubblicato il listino italiano della e Vitara: la Suv elettrica giapponese, che abbiamo già guidato in anteprima, è proposta in allestimento unico a 38.900 euro. 395 km di autonomia e 45 minuti per la ricaricaLa e Vitara monta una batteria da 61 kW fornita dalla BYD abbinata al powertrain bimotore a trazione integrale da 184 CV. L'autonomia dichiarata è di395 km e la ricarica richiede 5,5 ore con la wallbox a 11 kW (10-100%) e 45 minuti con la colonnina rapida da 90 kW (10-80%). La Suv misura 4,28 metri e offre un bagagliaio con capacità variabile da 244 a 310 litri in base alla posizione del divano scorrevole. Full optional di serieLa dotazione di serie della E Vitara include la verniciatura metallizzata bicolore con tetto nero, i cerchi da 19", i retrovisori ripiegabili e riscaldabili elettricamente, i vetri oscurati, i gruppi ottici Matrix Led anteriori e Led posteriori, il tetto apribile in vetro, i sedili in pelle riscaldabili con quello lato guida a regolazione elettrica, il climatizzatore automatico con pompa di calore, le telecamere a 360 gradi, il doppio display da 10,25 e 10,1 pollici per strumentazione e infotainment, i sensori luci e pioggia e il pacchetto di Adas con Adaptive Cruise Control. Si sceglie solo il coloreNon esistono optional a pagamento, quindi l'unica scelta del cliente riguarda l'abbinamento di colori: le tinte esterne verde scuro e argento con tetto nero offrono gli interni tabacco e nero, mentre le varianti rosso, bianco e grigio hanno interni totalmente neri.
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Dacia - Katrin Adt: "La Hipster costerà meno di 15 mila euro"

4 Ruote - Ott 07,2025
Katrin Adt si è insediata al vertice della Dacia in un momento cruciale. Il suo predecessore, Denis Le Vot, ha lasciato l'azienda a poche settimane dall'uscita di scena - ancor più eclatante - di Luca De Meo. E nel mentre, dietro le quinte, fervevano gli ultimi preparativi per il lancio dell'anno: quello della Hipster Concept, promessa di piccola elettrica urbana (o E-Car che dir si voglia) con l'ambizione di essere alla portata di molte tasche. Una sfida che la nuova ad tedesca ha già fatto sua: "Potremmo metterla sul mercato nella metà inferiore della fascia 10-20 mila euro", ha detto Adt alla sua prima uscita pubblica. Sotto il segmento ALa dirigente, arrivata a Parigi dal Mercedes-Benz Group, ha sulle spalle 26 anni di esperienza nel settore auto, nei quali ha ricoperto tra gli altri ruoli quello di amministratore delegato del marchio Smart. E sul ruolo della Dacia ha già le idee chiare: " nel nostro Dna offrire sempre il prodotto più accessibile del segmento. E con la Hipster saremo sotto il segmento A, nel quale noi siamo già presenti sotto i 18 mila euro con la Spring. Ovviamente non esiste ancora un prezzo preciso, ma si potrebbe collocare molto più in basso, nella fascia che ho indicato". La Hipster si farà, ma servono le regoleIl nuovo ceo del marchio parla della piccola cittadina nei termini di un progetto a uno stadio avanzato: "Come vedete l'auto si muove e non è una concept allo stadio iniziale. Ora dobbiamo capire come fare i prossimi step in termini di tecnologia e regole, ma abbiamo in casa tutto quello che ci serve per farla. Ci stiamo lavorando. E se si presenta l'opportunità, vogliamo metterla in produzione". Un messaggio chiaro di fattibilità, anche in tempi brevi, rivolto da un lato al legislatore di Bruxelles - a più riprese esortato da De Meo a ricercare una formula regolamentare simile a quella delle kei car giapponesi - e dall'altro ai competitor esterni (magari cinesi) interessati al segmento: "Non sarebbe nello spirito di Dacia aspettare che qualche concorrente ci anticipi, perché noi siamo storicamente bravi ad aprire nuovi mercati. E questa resta ancora una nostra ambizione per il futuro". Dacia è cambiataIl tema della continuità, del resto, è ben presente al nuovo ad. Che vuole continuare a proporre al pubblico delle Dacia che siano vere Dacia: "Negli ultimi cinque anni avete visto la trasformazione del brand da low cost a value for money: continueremo a lavorare in quella direzione, anche se il successo nel futuro potrebbe richiedere ingredienti diversi, perché il mercato è cambiato, sono arrivati nuovi concorrenti e la mobilità elettrica si avvicina a grandi passi". L'elettrico è "lento", ma la direzione è chiaraMa proprio in questo periodo di transizione sarà necessario tenere a mente un altro concetto chiave: quello della flessibilità. "Rimarrà uno dei punti di forza del brand e continueremo a offrire il ventaglio più ampio possibile di powertrain. La mobilità elettrica richiede nuove abitudini ai clienti e cambiarle è sempre difficile ma è anche questione di tempo", osserva Adt. "Si vede da come sta evolvendo il mercato: forse l'elettrico non sta prendendo piede alla velocità che immaginavamo qualche anno fa, ma la direzione è chiara". A maggior ragione se le auto arriveranno nella fascia di prezzo promessa dalla Hipster.
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Vittori - La hypercar ibrida disegnata insieme a Pininfarina

4 Ruote - Ott 06,2025
A Miami, la Vittori ha presentato la nuova concept di hypercar disegnata in collaborazione con Pininfarina: la vettura dell'azienda con radici in Italia e negli Stati Uniti sarà costruita in una serie limitata di 50 esemplari, ma la data di presentazione del modello definitivo e il prezzo non sono ancora noti. La forma in funzione delle prestazioni e del piacere di guidaLe immagini della concept mettono in risalto elementi fondamentali come le soluzioni aerodinamiche integrate nel design, le proporzioni da classica sportiva a motore centrale con l'abitacolo avanzato e le fiancate scavate dalle prese d'aria, nonché la coda dominata dall'estrattore d'aria e dai quattro terminali di scarico. All'interno la tecnologia è messa in secondo piano rispetto all'esperienza di guida: i comandi fisici sono ben presenti e gli schermi sono limitati all' infotainment e alla strumentazione, inserita però in elementi circolari di stile classico. La Italtecnica ha sviluppato il V12 aspiratoPer la propria hypercar, Vittori ha annunciato una serie di dati tecnici che mettono in risalto l'impostazione del progetto: aerodinamica attiva, telaio e carrozzeria in carbonio e titanio sviluppati in stampa 3D. Il powertrain ibrido da oltre 1.100 CB, sviluppato da Italtecnica, unisce un V12 di 6.8 litri centrale e i motori elettrici anteriori.
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Mazda CX-30 - La versione Advantage arriva in Italia

4 Ruote - Ott 06,2025
La Mazda ha presentato il nuovo allestimento Ad'vantage per la Suv compatta CX-30, basato sulla versione Homura e disponibile solo con il 2.5 mild hybrid benzina aspirato da 140 CV, abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Già ordinabile, ha un prezzo che parte da 29.950 euro, che la colloca tra il modello d'attacco Centre Line e quello intermedio Prime Line. Mazda CX-30 Ad'vantage Di serie, la Suv giapponese monta cerchi di lega da 18, vetri posteriori oscurati e dettagli della carrozzeria in nero lucido. All'interno troviamo il climatizzatore automatico bizona, l'head-up display per la visualizzazione dei dati di guida sul parabrezza, la telecamera posteriore con sensori di parcheggio, l'infotainment da 10,25 con navigatore connesso, l'assistente vocale Alexa e il supporto per Apple CarPlay e Android Auto senza fili. L'impianto audio a otto altoparlanti è firmato Harmonic Acoustic. Sul fronte della sicurezza troviamo gli Adas per la guida assistita di livello 2 (con cruise control adattivo e mantenimento della carreggiata) e monitoraggio dell'angolo cieco. Il listino della Mazda CX-30CX-30 140 CV Prime Line: 27.950 euroCX-30 140 CV Ad'vantage: 29.950 euroCX-30 140 CV Centre Line: 30.150 euroCX-30 140 CV Exclusive Line: 33.450 euroCX-30 140 CV Takumi: 35.550 euroCX-30 186 CV Centre Line: 31.950 euroCX-30 186 CV Exclusive Line: 35.250 euroCX-30 186 CV Takumi: 37.350 euroCX-30 186 CV AWD Centre Line: 34.140 euroCX-30 186 CV AWD Exclusive Line: 37.450euroCX-30 186 CV AWD Takumi: 39.550 euroPer tutte, il cambio automatico Skyactiv-Drive a sei rapporti è disponibile su richiesta (2.000 euro). 
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Circolo dell'Automobile - L'emozione trova casa

4 Ruote - Ott 06,2025
Nel tempo presente, parlare d'automobile significa esporsi a una semplificazione sistematica. Ogni discorso è costretto a collocarsi, ogni giudizio dev'essere allineato, ogni pensiero ridotto a scelta binaria. Da un lato, la nostalgia paralizzante per un passato idealizzato e ormai irripetibile; dall'altro, il culto acritico dell'innovazione, che celebra ogni passaggio tecnico come se fosse, per ciò stesso, anche un avanzamento culturale. Al centro di questa dicotomia, l'automobile come oggetto viene progressivamente svuotata del suo significato, mentre il dibattito che la riguarda perde profondità, linguaggio, legittimità. Non si tratta soltanto di osservare un cambiamento tecnologico l'elettrificazione, la digitalizzazione della guida, la connettività pervasiva , ma di prendere atto di un mutamento antropologico: ciò che un tempo era una proiezione culturale, un'estensione simbolica del corpo e della libertà, è oggi ricondotto a una funzione logistica, un nodo all'interno di un sistema di mobilità da ottimizzare secondo parametri prestabiliti. L'auto è ancora ovunque, ma ha perso la possibilità di essere pensata. Non genera più visione, non impone più interrogativi, non produce più linguaggio. presente, ma muta. precisamente in questa condizione di mutismo culturale prodotto non da usura ma da esautorazione che si colloca il Circolo dell'Automobile. Non come un omaggio tardivo a un passato glorioso, né come reazione ideologica al cambiamento in atto. Ma come atto intellettuale, misurato e deliberato, che si propone di restituire all'automobile una dimensione discorsiva, un tempo lungo, uno spazio di pensabilità sottratto alle semplificazioni dell'attualità. Il Circolo non è un club nel senso corrente del termine. , nella sua natura più profonda, un'istituzione culturale travestita da luogo privato: un dispositivo critico che si serve delle forme della socialità automobilistica la pista, l'officina, la biblioteca, la clubhouse per costruire un campo di pensiero, per dare ospitalità a una riflessione oggi quasi del tutto assente.In un'epoca che tende a trasformare ogni oggetto in superficie d'uso, ogni esperienza in consumo e ogni identità in schieramento, l'automobile può tornare a essere un luogo teorico, un punto di vista sul mondo, a condizione che la si liberi dalle narrazioni paralizzanti del rimpianto e della propaganda. Laboratorio esperienzialeNé culto del passato, né adesione fideistica al futuro. Né l'auto come feticcio da restaurare, né come piattaforma da aggiornare. Ma l'auto come campo semantico ancora vivo, capace di dire qualcosa sulla tecnica, sulla libertà, sulla forma, sullo spazio, sul corpo. Questa operazione richiede però un'autorità, una competenza, una legittimità che non possono essere improvvisate.Ed è per questo che il Circolo dell'Automobile può nascere solo da Quattroruote. Non perché la testata abbia una lunga storia anche se settant'anni di analisi, prove, inchieste e cultura automobilistica costituiscono un capitale simbolico non replicabile , ma perché Quattroruote è l'unica voce editoriale italiana che abbia mantenuto nel tempo una posizione autonoma, non ideologica, capace di coniugare il rigore tecnico con la profondità culturale.  l'unica ad aver resistito alla tentazione della partigianeria, rifiutando tanto la retorica del progresso automatico quanto quella della decadenza irreversibile. Il Circolo non si propone di salvare l'automobile, ma di salvare la possibilità di pensarla fuori dagli automatismi culturali che oggi l'avvolgono. , in questo senso, una risposta al clima di rimozione selettiva che domina il dibattito pubblico: un clima in cui si accolgono solo le tesi funzionali a una narrazione precostituita e si rigetta tutto ciò che non rientra nel perimetro del consenso ecologico, del consumo responsabile, della mobilità sostenibile ridotta a slogan. Il Circolo non si oppone a nulla, ma mette in discussione tutto. un'operazione di distinzione, non di contrapposizione. Ogni elemento della sua struttura risponde a questa logica: la pista non è un circuito privato, ma un laboratorio esperienziale; l'officina non è un garage, ma uno spazio di comprensione tecnica; la clubhouse non è una lounge, ma un luogo di confronto intellettuale; la biblioteca non è un archivio, ma un invito al metodo. In ognuno di questi luoghi si esercita un gesto critico, che rifiuta tanto l'indifferenza funzionalista quanto l'estetismo nostalgico. Non si tratta di conservare, ma di comprendere. Non di esibire, ma di elaborare. Non di chiudere, ma di aprire. Un atto culturaleIl Circolo dell'Automobile nasce così non come una fuga nel passato, ma come un luogo di sospensione, di interrogazione, di ripresa del pensiero. In un mondo che corre verso l'elettrico come destino obbligato, ma senza un'elaborazione culturale autentica del significato di tale passaggio, diventa necessario istituire uno spazio dove si possa tornare a distinguere, a porre domande, a esercitare un'intelligenza tecnica e simbolica sull'oggetto-auto. Non per legittimare o per opporsi, ma per comprendere. Perché comprendere è oggi l'atto più controcorrente che si possa compiere. E comprendere l'automobile significa anche comprendere ciò che essa continua a dire sulla nostra idea di libertà, di spazio, di tempo, di forma, di identità. Significa ammettere che, al di là della sua funzione contingente, l'auto è stata e può ancora essere una soglia culturale, un'interfaccia privilegiata tra l'individuo e il mondo. Significa anche riconoscere che ogni scelta tecnica porta con sé una visione del soggetto, della società, del futuro.  Il Circolo dell'Automobile non chiede appartenenza, ma attenzione. Non propone un'ideologia, ma una postura. Non offre un'identità, ma un metodo. E in questo metodo fatto di conoscenza, misura, riflessione si riconosce la responsabilità culturale che Quattroruote ha deciso di assumersi. In un'epoca che separa l'intelligenza dalla tecnica, e la tecnica dal significato, il Circolo è l'unico luogo in cui l'automobile può tornare a essere pensata come forma, non come funzione. E Quattroruote, per la storia che rappresenta e per la libertà che ha saputo preservare, è il solo soggetto oggi in grado di costruire questo spazio senza comprometterne la verità. Benvenuti al CircoloTre piste da vivere.Il Circolo dell'Automobile si trova nella tenuta di Vairano, alle porte di Milano: una struttura di 50 ettari che offre tre piste di una lunghezza complessiva di otto chilometri, un percorso off-road e piazzali per esercizi e simulazioni.  Ecco, in pillole, che cosa offre il nuovo Circolo dell'Automobile (via della Chiesa 9, Vairano di Vidigulfo, provincia di Pavia) a chi ne diventerà socio.Uno storage per custodire vetture da collezione di ogni epoca, con uno studio di detailing e un'officina per la piccola manutenzione che le tengano sempre in forma e pronte a scendere in pista o a partire per un weekend.Una pista per godere in sicurezza del piacere della guida, con sessioni di giri liberi, track days e programmi di coaching con i piloti professionisti di Quattroruote e dell'ASC.Una clubhouse dove accogliere i soci e organizzare incontri con le personalità del mondo dell'auto, dai designer ai manager, alle leggende del motorsport.Una serie di altri servizi, dal trasporto al supporto logistico per partecipare a eventi e competizioni, dalla consulenza per valutazioni e certificazioni delle vetture al private concierge per i soci. Per informazioni: www.circoloautomobile.it.
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