Jeep - Il restyling della Grand Wagoneer porta al debutto il range extender

4 Ruote - Ott 16,2025
La Jeep ha presentato negli Stati Uniti tutti il restyling della Grand Wagoneer, che sarà commercializzata in tre allestimenti, con un listino che parte da 65 mila dollari. Il deciso aggiornamento stilistico della Suv presentata nel 2021 coincide con un profondo rinnovamento dei powertrain e con il debutto della variante REEV, che arriverà però in un secondo momento. La denominazione Grand Wagoneer è stata inoltre estesa ad ambedue le varianti di carrozzeria: quella a passo corto non è quindi più proposta come Jeep Wagoneer. Ridisegnato per rimanere al passo con i tempiLo stile della Grand Wagoneer resta imponente, ma il nuovo design dei fari e dei paraurti segna un cambio netto rispetto al modello uscente. Sono state inoltre rimosse le finiture cromate e sono stati rivisti i cerchi di lega da 18 fino a 22 pollici e la gamma dei colori. All'interno debutta un head-up display di maggiori dimensioni e sono state introdotte nuove combinazioni per la scelta delle finiture. L'elettrica con Extended Range affianca l'HurricaneLa Grand Wagoneer porta al debutto il powertrain REEV con Range Extender. In questa variante è prevista una batteria da 92 kWh e il motore V6 3.6 aspirato: la potenza massima di sistema è di 647 CV e la propulsione è affidata unicamente ai motori elettrici. Oltre a poter toccare i 100 km/h da fermo in circa 5 secondi, la variante REEV promette una autonomia complessiva di oltre 680 km. I dati definitivi e la composizione esatta della gamma saranno resi noti in un secondo tempo, al momento dell'apertura degli ordini. In alternativa è già disponibile il 6 cilindri in linea Hurricane 3.0 Twin Turbo benzina da 420 CV con trazione a due o quattro ruote motrici, nelle varianti a passo standard o lungo.
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Italdesign - Italdesign, perché si parla di acquirenti indiani e cordate italiane?

4 Ruote - Ott 16,2025
Torna sotto i riflettori la cessione di Italdesign. Da tempo si vocifera di un possibile interesse da parte di un gruppo statunitense, ma di proprietà indiana, pronto a rilevare l'azienda di Moncalieri dal gruppo Volkswagen; non sono però esclusi altri sviluppi ed è il caso, dunque, di fare un breve riepilogo. Anche perché il "dossier" sembra entrato nella fase più calda. Le voci sulla cessione e sulla Ust GlobalLe prime voci sulla cessione risalgono all'inizio di maggio, quando spuntano indiscrezioni su una comunicazione inviata dai vertici ai rappresentanti sindacali: il gruppo Volkswagen, nel quadro di un più ampio processo di revisione delle sue attività, inizia a esaminare tutte le opzioni sul tavolo, tra cui, per l'appunto, la cessione. La vendita non è legata a eventuali problemi della società torinese, bensì alle difficoltà che stanno investendo l'intero settore dell'auto e il costruttore tedesco. Le voci vengono poi confermate durate un'assemblea dei lavoratori e vengono rafforzate da ulteriori indiscrezioni sull'interesse da parte di almeno quattro realtà attive nel campo della progettazione e dell'ingegneria. A fine luglio spunta il nome del gruppo in prima fila per rilevare l'Italdesign. Si tratta di un'azienda americana controllata da investitori indiani e con oltre 33 mila dipendenti, la Ust Global: è intenzionata, a quanto pare, a rilevare il 60% del capitale della società fondata da Giorgetto Giugiaro, ma i sindacati temono la sua focalizzazione nel mondo dell'informatica e la scarsa presenza nell'automotive.  C'entra anche AudiNegli ultimi giorni, i rappresentanti dei lavoratori hanno quindi rinnovato le loro preoccupazioni su un processo di vendita destinato a concludersi all'inizio del 2026 se non prima (c'è anche l'ipotesi che una decisione definitiva venga presa tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre). Si temono, per esempio, gli effetti a catena di un rimpasto all'interno del prima fila manageriale dell'Audi, controllante diretta della Italdesign: infatti, due giorni fa ha rassegnato le dimissioni la responsabile degli Acquisti, Renate Vachenauer (nella foto qui sotto). Cosa c'entra con l'Italdesign? C'entra, perché Vachenauer era il presidente e in tale veste, secondo Gianni Mannori della Fiom torinese, era "fra i più restii alla vendita". Il suo addio a Ingolstadt "ci induce a pensare che la cessione a Ust sia sempre più vicina", aggiunge il sindacalista, ribadendo la richiesta a Regione Piemonte e governo di "urgentemente per monitorare una situazione che rischia di dissolvere un'esperienza italiana del design di altissimo livello e le elevate competenze dei suoi lavoratori". "Non vorremmo - avvisa Mannori - ritrovarci con una tardiva attenzione delle istituzioni, a giochi conclusi". In campo una cordata italiana?Dello stesso avviso, Eugenio Razelli, uno dei veterani della filiera dell'auto (è stato per decenni alla Fiat, guidando, tra le altre cose, la Magneti Marelli), che in un'intervista al Corriere della Sera manifesta tutte le sue perplessità. A suo avviso, infatti, la cessione di Italdesign "rischia di essere l'ennesimo delitto industriale che tocca il nostro territorio: la filiera dell'auto e dell'industria non può restare a guardare". E difatti qualcosa si sta muovendo in questi giorni, con il tentativo di formare una "cordata italiana" alternativa alla Ust da parte del broker assicurativo e finanziario Massimo Pavan. Razelli rivela come da tempo Pavan stia cercando "una sponda in Cdp (Cassa depositi e prestiti, ndr)" e aggiunge ulteriori dettagli: "Pavan ha radunato manager e imprenditori per cercare di trovare soluzioni alternative alla vendita dell'ultima grande azienda di progettazione di auto del nostro Paese. Ha chiesto ad Amedeo Felisa, ex Aston Martin e Ferrari, e a Paolo Scudieri che guida un gruppo da due miliardi". Ora bisogna vedere se la cordata troverà una forma concreta e, soprattutto, se presenterà un'offerta. Per Razelli ne "vale la pena", perché Italdesign "è una bellissima società, che può crescere ancora". "Dico di più. Sotto la proprietà Volkswagen, l'azienda fondata da Giugiaro aveva meno margini per collaborare con altre case", prosegue l'ex numero uno della Magneti Marelli., facendo l'esempio di Stellantis: "Se davvero tornerà sviluppo per Alfa Romeo e Maserati, Italdesign al 100% italiana potrebbe essere un ottimo partner". 
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Auto elettriche - Electra+, labbonamento "europeo" per la ricarica ultraveloce

4 Ruote - Ott 16,2025
Partendo dal presupposto che la carenza di ricariche ultraveloci e il prezzo del pieno sono fra i vari ostacoli alla diffusione dell'auto elettrica in Europa, Electra propone in Italia Electra+, un abbonamento utilizzabile in 500 stazioni del Vecchio Continente: 3.000 prese distribuite su 1.500 colonnine da massimo 400 kW, per portare la batteria delle Bev moderne dal 20% all'80% in circa 20 minuti. Due formule1,99 euro al mese con tariffa a consumo di 0,54 /kWh;9,99 euro al mese con tariffa a consumo di 0,44 /kWh.Il primo mese di abbonamento è gratuito, mentre a consumo tramite app e senza abbonarsi si spendono 0,59 /kWh. Prendendo come esempio la tratta Milano-Roma di 580 km, con le stazioni ad alta potenza immediatamente a ridosso delle uscite autostradali e rintracciabili tramite l'app specifica, il costo della ricarica stimato dall'azienda nella rete di Electra+ è rispettivamente di 50,11 euro e 40,83 euro in base al piano scelto, contro una media di 60,32 euro.
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Japan Mobility Show - Subaru, il ritorno delle STI (elettriche e a benzina): ci sarà l'Impreza?

4 Ruote - Ott 16,2025
La Subaru ha diffuso i primi teaser dei due prototipi che saranno svelati al Japan Mobility Show (29 ottobre-9 novembre): le vetture si chiamano Performance-E STI Concept e Performance-B STI Concept e rappresentano un punto cruciale per il marchio. Da una parte, c'è il ritorno delle sportive griffate STI; dall'altra, l'importante scelta di creare non una, ma due showcar con powertrain elettrici ed endotermici. La prima elettrica firmata STILa Performance-E STI Concept, della quale per il momento viene mostrato un particolare del frontale, adotta un powertrain elettrico ad alte prestazioni, del quale non sono ancora note le caratteristiche. Le forme sono molto tese e aggressive e non manca il classico colore blu, tuttavia la Subaru sottolinea anche il fatto che l'assenza della meccanica tradizionale ha permesso di lavorare in maniera inedita sull'aerodinamica. Gli stilemi di questa concept influenzeranno lo stile dei modelli futuri del marchio.  l'Impreza STI?La Performance-B STI Concept si presenta invece come una sportiva più tradizionale, con motore endotermico. Anche in questo caso non ci sono informazioni sulla meccanica, ma il teaser mostra parafanghi sensibilmente allargati e la classica presa d'aria sul cofano motore delle boxer sportive giapponesi. Il gruppo ottico sembra essere quello della attuale Impreza, quindi la concept potrebbe anticipare un modello realmente destinato alla produzione di serie. Le altre novità al Japan Mobility ShowAccanto alle due concept, la Subaru ha annunciato anche la presenza a Tokyo dell'elettrica Trailseeker e l'introduzione di due esemplari unici personalizzati: la Forester Wilderness Prototype e la Outback Wilderness Prototype.
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Cambio di strategia - Great Wall Motor, rilancio in Europa col marchio GWM Haval

4 Ruote - Ott 16,2025
Great Wall Motor è uno dei principali costruttori cinesi, ma finora i suoi tentativi di espansione in Europa non hanno raggiunto risultati analoghi a quelli delle connazionali BYD, MG, Chery e Geely. Tuttavia, l'azienda di Baoding non si arrende e lancia una nuova offensiva di prodotto che comprenderà veicoli con un più ampio ventaglio di motorizzazioni (termiche, full hybrid, elettriche e ibride plug-in) e sarà incentrata sul marchio Haval.  Falsa partenzaLa nuova strategia segue il fallimento della strategia di espansione avviata nel 2021, con il lancio di due modelli a batteria, Ora 03 e Ora 07, e di due Suv ibride plug-in, Wey 03 e la Wey 05. Inizialmente, Ora e Wey erano marchi autonomi e indipendenti, ma la Great Wall Motor ha deciso, dopo due anni, di rivedere la sua organizzazione alla luce degli scarsi risultati commerciali: nel 2023, le vendite sono state solo 6.300, su un totale di 316 mila veicoli consegnati al di fuori della Cina. Eppure, gli obiettivi erano ben altri: l'azienda puntava a vendere un milione di veicoli sui mercati esteri entro il 2025. Ora il target è stato posticipato al 2030. Peggiore la situazione in Germania, dove la Great Wall Motor aveva localizzaato la sua sede europea (a Monaco di Baviera): l'anno scorso, le vetture commercializzate nel Paese sono state appena 3 mila. GWM punta su HawalAdesso, il costruttore cinese ha deciso di rivedere totalmente i suoi programmi. Ora e Wey sono stati declassati a semplici nomi di modelli e il marchio principale per l'Europa è GWM; inoltre, la sede tedesca è stata chiusa, con il contestuale taglio di 100 lavoratori, e le strategie sottoposte a un'ampia revisione. Nel ribadire il "suo impegno a lungo termine per investimenti continui nella regione europea", nel 2026 GWM farà partire un'offensiva di prodotto incentrata sul lancio di nove novità, sull'introduzione della gamma GWM Hawal "per la prima volta su larga scala sul mercato continentale" e, come detto, su un'ampia offerta di motorizzazioni. Particolare attenzione sarà riservata alle Suv: in rampa di lancio ci sono diversi modelli "di varie dimensioni e categorie". Inoltre, GWM lancerà sul mercato tedesco un'inedita famiglia di vetture a ruote alte "compatte, con diversi stili di carrozzeria, nell'ambito della linea di prodotti GWM Ora".
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Alfa Romeo - Giulia e Stelvio: diesel e V6 oggi, ibrido ed elettrico poi. A Cassino o altrove?

4 Ruote - Ott 16,2025
I motori diesel e benzina rimarranno nella gamma delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio ancora per parecchio tempo. Sappiamo già che la produzione nella fabbrica di Cassino delle attuali versioni della berlina e della Suv è stata estesa fino al dicembre del 2027 e, per questo, abbiamo parlato con dei portavoce del marchio e con alcune fonti esterne informate sui progetti per cercare di capire quali saranno le future mosse del Biscione sul fronte del prodotto. Per il momento, sulle nuove Giulia e Stelvio (quelle elettriche, ma successivamente saranno lanciate anche con motori ibridi a benzina) le bocche sono cucite: tuttavia, valutando le fonti e analizzando l'attuale situazione industriale (in attesa di conoscere il nuovo piano globale di Stellantis), possiamo chiarire il presente e fare alcune ipotesi sulla futura produzione del marchio. Restano i diesel e le QuadrifoglioL'Alfa Romeo ha confermato che Giulia e Stelvio rimarranno disponibili fino alla fine del 2027, con diverse motorizzazioni. Per questioni di emissioni, come già spiegato negli scorsi mesi, la Casa ha dato l'addio al 2.0 turbobenzina da 280 cavalli, mantenendo in gamma il 2.2 turbodiesel (che, a livello di CO2, presenta valori inferiori), attualmente declinato nelle versioni da 160 e 210 CV. Le versioni a gasolio di entrambi i modelli rimarranno così in gamma fino alla fine del 2027 e, per la gioia degli appassionati, saranno affiancate dalle Quadrifoglio, con il V6 2.9 turbobenzina da 520 CV. Al momento non è dato sapere se la Casa aggiornerà questi due modelli per prolungarne il ciclo vita: un restyling vero e proprio che coinvolga l'estetica pare improbabile, ma ci attendiamo affinamenti dal punto di vista tecnologico, probabilmente con dei nuovi model year. La posizione ufficiale di Alfa RomeoLa Casa di Arese ci ha fornito una dichiarazione ufficiale riguardo il prolungamento della carriera delle attuali Giulia e Stelvio, nella quale ha citato anche le nuove generazioni dei due modelli: "Alfa Romeo rimane pienamente concentrata sull'esecuzione della propria strategia con disciplina e ambizione. L'industria automobilistica sta attraversando una trasformazione senza precedenti, che spinge tutti i costruttori a rivalutare attentamente le proprie strategie per rimanere all'avanguardia in questo panorama in rapida evoluzione. In risposta a questi cambiamenti, Alfa Romeo sta sfruttando la flessibilità delle piattaforme Stla, che supportano molteplici sistemi di propulsione, per esplorare diversi scenari, tra cui le alternative ibride. Stiamo lavorando per garantire che tutti i nostri prodotti futuri si basino su un'offerta multi-energia, che copra i segmenti più rilevanti e sia pienamente conforme ai requisiti dei mercati in cui intendiamo competere. I progetti delle nuove Giulia e Stelvio sono in corso, stiamo lavorando alla fase di ibridazione. Come potete immaginare, al momento non possiamo rivelare una data precisa, anche considerando la recente nomina dell'amministratore delegato (Antonio Filosa, ndr); maggiori dettagli saranno condivisi il prossimo anno durante il Capital Markets Day di Stellantis. Quello che possiamo dire è che entrambi i modelli saranno orgogliosamente realizzati in Italia. E grazie alla nostra piattaforma multi-energia Stellantis, saranno disponibili anche con una versione ibrida a benzina per soddisfare la richiesta dei clienti". Sorprese per le fabbriche italiane?Tra le righe della dichiarazione Stellantis c'è spazio per fare dei ragionamenti. Il primo riguarda lo stabilimento di Cassino, che non viene citato quando si parla della produzione delle nuove generazioni di Giulia e Stelvio. La Casa dice che entrambi i modelli saranno "orgogliosamente realizzati in Italia", senza entrare nello specifico: un'informazione generica oppure qualcosa di più? Alcune fonti esterne all'azienda, infatti, parlano di possibili modifiche all'allocazione delle piattaforme nelle fabbriche italiane.Un piano per MirafioriPare, infatti, che ci sia un piano (assolutamente non confermato dall'azienda) per il rilancio di Mirafiori: oltre alle 500 (ibrida ed elettrica), l'impianto torinese avrebbe la capacità produttiva sufficiente per soddisfare le future domande di modelli come le Alfa Romeo Giulia e Stelvio di nuova generazione e anche di alcune Maserati, come le eredi della Grecale e della Ghibli, che con tutta probabilità condivideranno buona parte della meccanica con la berlina e la Suv di Arese. Ma questa - ribadiamolo un'altra volta - è una supposizione non confermata, una ricostruzione basata sull'incrocio di varie informazioni. Pensare a una ricollocazione della produzione dei nuovi modelli Alfa, però, avrebbe senso anche per via delle tempistiche: se le vetture attuali rimarranno nella fabbrica di Cassino fino alla fine del 2027, non sarà possibile assemblare sulle stesse linee degli altri modelli basati su una piattaforma differente. E quindi, cosa produrrà lo stabilimento di Cassino dal 2028? Al momento non è dato saperlo, anche perché pare che Filosa abbia messo pesantemente mano alla strategia del gruppo, tanto da far slittare la presentazione del nuovo piano industriale. 
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Agevolazioni fiscali - Auto elettriche, la Norvegia cancella l'esenzione Iva dal 2027

4 Ruote - Ott 16,2025
La Norvegia è pronta a tagliare ulteriormente le agevolazioni fiscali per le auto elettriche. Il Paese scandinavo, dove vige già il divieto alla vendita di vetture a benzina e diesel, sta progressivamente riducendo i benefici introdotti per favorire l'adozione della mobilità elettrica: nel corso del tempo, con indubbia capacità di pianificazione, sono stati tagliati gli sconti sui pedaggi e i parcheggi, sono state riviste le esenzioni per le auto premium sulle tasse di registrazione ed è stato limitato l'accesso alle corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Ora, però, Oslo si appresta a definire un quadro fiscale improntato a una situazione di normalità per veicoli che ormai la fanno da padrone sulle strade: nella legge di bilancio per il 2026, l'esecutivo guidato da Jonas Gahr Stre ha proposto di ridurre la soglia di esenzione dell'Iva da 500.000 a 300.000 corone (circa 25.550 euro al cambio attuale) e di eliminarla completamente nel 2027. "Bev al 95%, gli aiuti non servono più"Secondo il Ministro delle Finanze, Jens Stoltenberg, la revisione del regime fiscale riflette una nuova fase nella transizione della Norvegia verso la mobilità elettrica. "Ci siamo posti l'obiettivo di far sì che tutte le nuove autovetture fossero elettriche entro il 2025 e, con una quota di Bev del 95% quest'anno, possiamo affermare che l'obiettivo è stato concretamente raggiunto. Pertanto, è giunto il momento di eliminare gradualmente i benefici: gli sviluppi nel mercato delle auto elettriche indicano che la necessità di sostegno sta diminuendo". Un'altra stangata per le termicheDetto questo, per scansare una rinnovata propensione dei norvegesi verso le auto termiche, il governo ha intenzione di aumentare la tassa di immatricolazione di 20.000-30.000 corone norvegesi (1.700 a 2.550 euro) e le accise sui carburanti: "Con la nostra proposta la quota di auto elettriche rimarrà ben oltre il 90%", ha aggiunto Stoltenberg. "Sebbene l'aumento dell'Iva sulle auto a zero emissioni spinga verso un maggior numero di auto a combustibili fossili, questo sarà compensato da imposte una tantum e da accise sui carburanti più elevate per i veicoli a combustibili fossili. 
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Asphaltica World 2025 - Più sicurezza con lintelligenza artificiale

4 Ruote - Ott 16,2025
Bari scalda i motori in vista di Asphaltica World 2025, in programma dal 29 al 31 ottobre alla Fiera del Levante: parliamo della manifestazione dedicata alla filiera dell'asfalto e delle strade, ideata dalla Siteb e organizzata da BolognaFiere, col patrocinio di Anas, ministero delle Infrastrutture, Piarc (associazione internazionale che si occupa di ingegneria stradale), Politecnico di Bari e Siiv (infrastrutture viarie). L'intelligenza artificiale sarà tra le protagoniste dell'evento, con focus sulle novità tecnologiche per vie di comunicazione più sicure, durevoli e sostenibili. La prima al SudRicco il programma incontri tra istituzioni, imprese, associazioni, ma anche pubbliche amministrazioni, mondo accademico e realtà che operano a livello globale: oltre 50 le aziende che parteciperanno alla tre giorni pugliese, garantendo il sold out degli spazi espositivi e confermando il ruolo dell'evento di vetrina strategica, che si terrà per la prima volta nel Mezzogiorno.
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Tutorial - Incentivi auto elettriche al via il 22 ottobre: guida completa e modelli

4 Ruote - Ott 15,2025
Sarà attivata mercoledì 22 ottobre alle ore 12 la parte di piattaforma informatica per l'accesso agli incentivi statali all'acquisto di auto elettriche. Infatti, al contrario di quanto accaduto in passato in cui a occuparsi di tutto erano le concessionarie, stavolta il primo passo tocca a chi acquista. Vediamo nel dettaglio cosa bisogna fare e cosa bisogna sapere, con l'avvertenza che dalla homepage del sito del ministero dell'Ambiente (www.mase.gov.it) è possibile accedere a due tutorial video, uno per le persone fisiche e l'altro per le microimprese. Per chi sono gli incentivi: requisitiPrima di entrare nel dettaglio della registrazione, è necessario ricordare che:L'iniziativa non è aperta a tutti i cittadini, ma è riservata a chi risiede o ha sede legale in uno dei comuni che fanno parte delle 83 aree urbane funzionali obbligatoria la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5Possono accedere agli incentivi solo le persone fisiche con Isee fino a 40 mila euro e le imprese fino a 10 dipendenti e con un fatturato o un bilancio annuo fino a 2 milioni di euro.  Come registrarsi con Spid o CiePer ottenere l'incentivo bisognerà accreditarsi sulla piattaforma web del ministero dell'Ambiente all'indirizzo www.bonusveicolielettrici.mase.gov.itNel menu in alto a sinistra oppure nella pagina di presentazione bisognerà scegliere il bonus, se quello riservato alle persone fisiche per l'acquisto di una vettura M1 elettrica oppure a quello previsto per le microimprese per l'acquisto di un autocarro N1 o N2 elettricoIn entrambe le situazioni si potrà accedere solo con Spid o Cie (Carta d'identità elettronica)Limitatamente alle persone fisiche, nella pagina che si aprirà dopo l'accesso bisognerà inserire negli appositi spazi il proprio indirizzo di posta elettronica, la regione, provincia e comune di residenza e si dovranno flaggare le due dichiarazioni di presa visione delle condizioni d'uso e dell'informativa sulla privacyCliccando su accetta il sistema procederà con la registrazione dell'utente. Quando comparirà il messaggio Registrazione effettuata con successo si potrà procedere con la generazione del voucher cliccando sull'apposito tastoL'importo del voucher - per le persone fisiche di importo pari a 9.000 o 11.000 euro a seconda delle situazioni - sarà calcolato automaticamente dal sistema in base all'Isee del richiedenteNell'apposito spazio bisognerà la targa del veicolo da rottamare, intestata al richiedente da almeno sei mesiCliccando su verifica il sistema verificherà che i requisiti sussistano e aprirà una finestra in cui bisognerà scegliere se intestare il voucher a se stessi o a un familiare convivente; in quest'ultima situazione bisognerà inserire il relativo codice fiscale e cliccare su verificaSe la verifica avrà esito positivo si potrà cliccare il tasto genera voucherSi aprirà la finestra dettaglio voucher in cui saranno riportate la data di generazione del voucher, il codice fiscale del richiedente, il nome dell'intestatario del voucher, la targa del veicoloda rottamare, l'importo del voucher, la sua data di scadenza (ricordiamo il voucher sarà valido 30 giorni e dopo questa data sarà annullato automaticamente), un QR Code e un codice a barreIl voucher potrà essere salvato in formato PDFsul proprio PC, potrà essere stampato e materialmente utilizzato recandosi in concessionariaIl numero del voucher dovrà essere inserito dal venditore nel contratto d'acquisto e l'importo del bonus, che si aggiungerà all'eventuale sconto della Casa o della concessionaria, dovrà essere scalato dal prezzo finaleAl momento della firma del contratto, il venditore dovrà validare il bonus sulla piattaforma informatica inserendo il codice del voucher, il costo del veicolo, il corrispondente importo IVA e l'indicazione dell'importo versato a titolo di acconto. Il bonus non potrà essere utilizzato come accontoIl voucher potrà essere annullato in qualsiasi momento dall'utente; se non sarà annullato, il voucher sarà valido 30 giorni; se non sarà utilizzato entro il termine sarà annullato dal sistema e l'importo prenotato tornerà automaticamente nel fondo a disposizione di altriLa persona che non ha ottenuto la validazione del bonus da parte del venditore prima della scadenza del voucher potrà comunque chiederne un altro fino a esaurimento dei fondi disponibiliL'importo del voucher sarà poi rimborsato dallo Stato alla concessionaria mediante bonifico sul conto corrente che il dealer ha indicato in fase di registrazione. Come trovare le concessionarie accreditatesulla piattaforma del ministero dell'Ambiente, a disposizione degli utenti, c'è già un motore di ricerca delle concessionarie accreditate e alcuni filtri per circoscrivere la selezione, per esempio per provincia, comune e categoria del veicolo. In base ai filtri inseriti, l'applicazione fornirà l'elenco dei punti vendita, che sono anche geolocalizzabili.Quali auto si possono comprarePer aiutarvi a scegliere, abbiamo preparato l'elenco completo di tutte le auto elettriche con gli incentivi e anche quello delle elettriche più economiche con prezzi inferiori ai 10 mila euro, grazie alle offerte delle Case cumulabili con i bonus statali. In ogni caso, i modelli dovranno rispondere ai requisiti che seguono.PrivatiUn veicolo nuovo di categoria M1 (autovettura) ad alimentazione esclusivamente elettricaL'auto nuova dovrà avere un prezzo di listino ufficiale della casa non superiore a 35 mila euro, Iva, messa in strada e optional esclusiL'auto nuova dovrà essere intestata alla persona beneficiaria del contributoLa proprietà della nuova auto dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi.MicroimpreseMassimo due veicoli commerciali di categoria N1 o N2 nuovi con alimentazione esclusivamente elettricaIl veicolo o i veicoli dovranno essere intestati alla persona beneficiaria del contributo (il titolare della microimpresa)La proprietà dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi. Riepilogo generaleEcco, in sintesi, a chi sono rivolti gli incentivi, a quanto ammontano e quando scadranno.Persone fisicheResidenza in uno dei comuni che fanno parte delle 83 aree urbane funzionali (Fua) (qui l'elenco)Con un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 40 mila euroL'incentivo è riconosciuto a una sola persona per nucleo familiareL'incentivo è subordinato alla rottamazione di un'autovettura fino a Euro 5La persona fisica che prenota il bonus deve risultare primo intestatario del veicolo da rottamare da almeno sei mesiLa persona che prenota il bonus può generare il bonus a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare definito dall'Isee.MicroimpreseImprese che occupano meno di 10 persone e con un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euroSede legale in un'area urbana funzionaleIl contributo è subordinato alla rottamazione di un veicolo della stessa categoria (N1 o N2) fino a Euro 5Al momento della prenotazione del bonus, il veicolo destinato alla rottamazione deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresa; Il contributo dello StatoPrivati11 mila euro se l'acquirente ha un Isee non superiore a 30 mila euro9 mila euro se l'acquirente ha un Isee compreso tra i 30 mila e i 40 mila euroIl bonus sarà corrisposto dal venditore all'acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquistoL'incentivo non sarà cumulabile con altri incentivi nazionali (dunque nemmeno regionali) ed europei.MicroimpreseL'importo dell'incentivo coprirà fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (IVA esclusa) con un massimale di 20 mila euroL'incentivo o gli incentivi saranno corrisposti dal venditore alla microimpresa mediante compensazione con il prezzo di acquisto e sono riconosciuti nel rispetto della normativa europea sugli aiuti ai sensi del Regolamento de minimisL'incentivo non sarà cumulabile con altri incentivi nazionali (dunque nemmeno regionali) ed europei o altre forme di sostegno comunque denominate, qualificabili come aiuti di Stato, destinati all'acquisto dei medesimi veicoli. 600 milioni di euro per 39 mila veicoliA questa iniziativa sono stati destinati i fondi del Pnrr che inizialmente erano stati assegnati alla rete di infrastrutture per la ricarica elettrica, ma che sono rimasti inutilizzati. Si tratta, per ora, di 597,32 milioni di euro che, in teoria, potranno essere integrati con altre risorse. Secondo alcune stime, i fondi saranno sufficienti per l'acquisto di circa 39 mila veicoli elettrici. Analogamente alle iniziative degli anni scorsi, il plafond disponibile sarà aggiornato in tempo reale sul sito internet del Mase o su una specifica pagina web accessibile dallo stesso sito. Scadenza: 30 giugno 2026 o a esaurimento fondiL'iniziativa terminerà il 30 giugno 2026, termine ultimo per la sottoscrizione del contratto d'acquisto, oppure prima di questa data nel caso in cui i fondi si esauriscano. La rottamazione è obbligatoriaIl veicolo fino a Euro 5 da rottamare dovrà essere consegnato in concessionaria contestualmente alla consegna del veicolo nuovo. I venditori, entro trenta giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, pena il non riconoscimento del bonus, dovranno consegnare il veicolo usato a un demolitore e provvedere, direttamente o avvalendosi del demolitore stesso, a radiare per demolizione il veicolo. L'esercente deve inserire in piattaforma la data di consegna del veicolo nuovo e quella della rottamazione del veicolo termico.
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