Salone Auto Torino - Bimbi a bordo: Quattroruote e Chicco fanno squadra - VIDEO

4 Ruote - Set 30,2025
Al Salone Auto Torino, nello stand di Quattroruote realizzato in collaborazione con Chicco, non si è parlato solo di cavalli e cilindri, ma di un tema che riguarda tutti i genitori: come trasportare i bambini in auto in perfetta sicurezza. Panel, prove pratiche e mini corsi gratuiti hanno animato i tre giorni della manifestazione: il pubblico ha potuto fare domande, togliersi dubbi e anche toccare con mano i seggiolini per capire come usarli davvero nel quotidiano. La grande protagonista? La nuova normativa R129, che manda ufficialmente in pensione la vecchia R44. La differenza è sostanziale: non conta più solo il peso del bambino, ma anche l'altezza. E i nuovi seggiolini devono superare crash test molto più severi, con protezione specifica per testa, collo e impatti laterali. Il tutto identificato dalla nuova etichetta i-Size. E qui scatta la domanda che tutti i genitori hanno fatto almeno una volta: E il mio vecchio seggiolino che fine fa?. Tranquilli: niente rottamazione obbligatoria. Dal 1 settembre 2024 i R44 non si vendono più, ma chi li ha può continuare a usarli per diversi anni senza problemi. Insomma, nessuno vi verrà a sequestrare il seggiolino al casello. Un tema serissimo, raccontato con chiarezza e un pizzico di leggerezza, per ricordare che la sicurezza dei più piccoli non è mai un optional.
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Salone Auto Torino - Animali in auto, i consigli di Quattroruote e Monge - VIDEO

4 Ruote - Set 30,2025
Cani e gatti in auto: chi li ha lo sa, non è sempre una passeggiata. Anzi, spesso diventa un piccolo test drive di pazienza. Non a caso il tema è sentitissimo: più del 30% degli italiani vive con un animale domestico. Ma come si trasportano in sicurezza, senza rischiare multe e - soprattutto - senza mettere a repentaglio nessuno? Al Salone Auto Torino, Quattroruote e Monge hanno affrontato la questione con uno stand dedicato, ricco di spunti e consigli pratici. Ecco le regole base, tradotte dal burocratese del Codice della strada al linguaggio di tutti i giorni. Un solo animale a bordo? Può stare sul sedile posteriore, ma solo se agganciato a una cintura di sicurezza collegata a una pettorina (no, il collare non vale). Più di uno? Allora serve un divisorio. L'alternativa? Trasportini fissati con le cinture, oppure il vano bagagli, ma solo con una barriera fisica. Il top è una gabbia in metallo, che offre più protezione in caso di incidente. C'è però un dettaglio fondamentale: l'animale va abituato fin da piccolo a questi sistemi. Non basta "infilare" il cane in gabbia e partire: meglio procedere per gradi, magari con qualche biscotto premio.  Il risultato dell'iniziativa? Uno stand affollato e tante domande che hanno trovato una risposta. Perché viaggiare sicuri non significa solo allacciare la propria cintura, ma anche prendersi cura dei nostri compagni di viaggio a quattro zampe.
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Milano - Area B, stop alle Euro 3 benzina

4 Ruote - Set 30,2025
Dal 1 ottobre 2025, le auto a benzina Euro 3 non possono più accedere e circolare nell'Area B di Milano, la grande Ztl attiva da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (festivi esclusi).Tutto previsto dal calendario dei divieti del Comune, che multa i trasgressori per le violazioni rilevate dalle telecamere, inviando il verbale (se il mezzo è di un privato) a casa del proprietario della vettura: sanzione di 95 euro circa, di cui 83 euro per l'infrazione e circa 12 euro di spese di notifica. 
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BMW - Ancora più grinta per le "M"

4 Ruote - Set 30,2025
La BMW aggiorna la gamma dei propulsori M Performance della Serie 2, della Serie 3 e della Serie 4 e introduce alcune novità relative agli allestimenti delle altre motorizzazioni. Le novità saranno ordinabili entro breve tempo e la produzione inizierà entro la fine del 2025. Il 6 cilindri mild hybrid sale a 392 CVSulle tre varianti di carrozzeria la BMW introduce un propulsore aggiornato per il modello d'ingresso della gamma M Performance M240, M340 ed M440. Il 6 cilindri 3.0 turbo con tecnologia mild hybrid passa da 374 a 392 CV e da 500 a 540 Nm ed è offerto esclusivamente in abbinamento con la trazione integrale xDrive e con il cambio automatico otto marce. Il consumo medio delle nuove versioni è compreso tra 7,5 e 8,0 l/100 km con 172-183 g/km di CO2, mentre migliora di un decimo l'accelerazione da 0 a 100 km/h. Colori e accessoriPer tutte le Serie 2 Gran Coupé con pacchetto M Sport è ora disponibile la nuova tinta esterna Cape York Green; inoltre, l'optional che include i fari Led adattivi e i fari posteriori laser viene esteso ad altre versioni della Serie 4.
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Clepa - I fornitori europei a Bruxelles: "Favorite la componentistica locale"

4 Ruote - Set 30,2025
Per salvaguardare il futuro industriale dell'Europa, Bruxelles dovrebbe preservare il contenuto locale nei nostri veicoli garantendo capacità critiche lungo la catena di approvvigionamento, non solo per batterie, semiconduttori e software: è la richiesta che la Clepa avanza all'Unione. L'associazione che riunisce i fornitori automotive nel Vecchio Continente auspica anche soluzioni a lungo termine per affrontare le sfide strutturali, come gli elevati costi energetici e la burocrazia. Così da arrestare l'emorragia di posti di lavoro nell'indotto: ai 54 mila licenziamenti del 2024 si aggiungono i 22 mila previsti nel 2025. Se ne riparlerà durante la quarta riunione del Dialogo Strategico, prevista per dicembre, dopo la terza che si è tenuta il 12 settembre, dalla quale è scaturita l'idea della E-Car.
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Quattroruote Next - Torna il forum sul futuro della mobilità sostenibile

4 Ruote - Set 30,2025
Si svolgerà il prossimo 28 ottobre, presso gli IBM Studios di piazza Gae Aulenti a Milano, l'edizione 2025 di Quattroruote Next, l'evento dedicato alla mobilità sostenibile e al suo futuro. Ideato e organizzato da Quattroruote, il convegno nasce per condividere con i più importanti stakeholder dell'automotive i temi, le opportunità, gli impegni e le soluzioni di questa grande sfida per il mondo dell'automobile. Tra le tematiche di quest'anno le sinergie tra la creatività italiana e le nuove tecnologie, ma anche la capacità della mobilità urbana di anticipare le trasformazioni in arrivo. Tra i partner dell'edizione 2025 ci sono Agenzia Italia, A2A, Bosch e Q8. Programma e relatoriIl forum vedrà il contributo di figure di spicco della filiera e delle istituzioni: sul palco di Quattroruote Next, in un dibattito che dà voce a tutti gli attori della filiera, si alterneranno manager e amministratori delegati di importanti aziende che operano nel comparto, fornitori e aziende di servizi, oltre a una componente politica costituita dai rappresentanti delle associazioni di categoria e delle istituzioni.Ecco i relatori presenti all'edizione 2025 di Quattroruote Next:Dario Duse (Alixpartners): Industry OutlookMassimo Frascella (Audi): Keynote SpeechStella Li (BYD): Keynote InterviewSanto Ficili (Alfa Romeo & Maserati): Fireside ChatGli altri interventi:Pierpaolo Antonioli (Dumarey Automotive)Giuseppe Bonollo (Pininfarina)Antonio Casu (Italdesign)Paolo Dellachà (Automobili Pininfarina)Asaf Formoza (City Transformer)Enrico Loccioni (Loccioni)Piero Misani (Pirelli)Oliver Ouboter (Microlino)Fabio Pressi (A2a E-Mobility)Johannes Joerg Rueger (Bosch Engineering)Bruno Vianello (Texa)
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Cina - Elettriche km 0 esportate come nuove: stretta del governo

4 Ruote - Set 30,2025
La Cina mette nel mirino gli esportatori furbetti che difettano di trasparenza: vendono km zero elettriche all'estero, spacciandole per Bev nuove o evidenziando poco il fatto che si tratta giuridicamente di vetture usate, già immatricolate dalle concessionarie nel Paese di origine. Su disposizione di Pechino, riferisce la Reuters, dal 1 gennaio 2026 le aziende operanti nel settore dell'export "elettrico" dovranno chiedere il permesso alle autorità, che autorizzeranno solo le operazioni improntate alla massima chiarezza.Pechino vuole limitare un fenomeno che sta danneggiando l'immagine delle Case e degli operatori cinesi: spesso, infatti, gli acquirenti dei Paesi esteri si accorgono di aver comprato una Bev km zero solo a distanza di tempo, fronteggiando criticità per i servizi post vendita, con problemi a cascata per gli stessi clienti e di reputazione per i marchi del Dragone. Da gennaio, si cambia: per quanto riguarda i veicoli tradizionali e ibridi, invece, la norma è già in vigore. 
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TomTom - La prova di... Tom, l'assistente alla guida che non distrae

4 Ruote - Set 29,2025
Le auto di oggi sono degli alberi di Natale, ci scrisse tempo fa un lettore. Si riferiva ai numerosi segnali acustici e visivi emessi dagli Adas obbligatori (dal superamento del limite di velocità all'attraversamento della corsia) a cui magari aggiungiamo quelli del navigatore e, perché no, della playlist che stiamo ascoltando. Adesso però c'è TomTom che prova a darci un po' di pace visiva e acustica con Tom, il suo nuovo driving assistant. Solo luci e suoniL'ex re dei navigatori satellitari ha appena lanciato questo nuovo dispositivo che rompe con le consuetudini. Piccolissimo (misura 4,8 cm di lato per 1,7 cm di spessore), Tom si aggancia con una base magnetica vicino al volante e ci avverte illuminandosi ed emettendo dei trilli. Niente voci né schermi, quindi: Tom si colora di blu ed emette tre trilli quando individua un autovelox o se superiamo la velocità massima mentre siamo sotto tutor, di rosso più due bip se c'è traffico, di giallo più due bip se c'è un pericolo più avanti, di arancio in caso di superamento del limite di velocità. Il tutto senza dover aprire ogni volta l'app, né tenere lo schermo dello smartphone acceso. Dopo la prima configurazione, infatti, Tom fa tutto da solo, si accende quando rileva che ci stiamo muovendo e si spegne in automatico quando parcheggiamo. Ciò gli permette di lavorare anche per un mese con una sola ricarica e poi, per fare il pieno di elettroni, basta connetterlo a una Usb-C. Facile per tuttiIl setup è facilissimo: sistemi la basetta magnetica dove preferisci (sul retro ha una superficie adesiva), magari nei dintorni del volante, ci piazzi sopra Tom e apri l'app della TomTom sullo smartphone (sarebbe la vecchia AmiGO che è stata aggiornata: ora va molto meglio). A questo punto, lo scatolino si connette al Bluetooth del telefono e l'app ci guida nella configurazione. Una luce verde e si è pronti a usarlo.  La prova su strada.Dopo averlo provato per qualche giorno nel tentacolare traffico milanese (Fashion Week compresa), posso dire che il punto di forza di Tom è  proprio nel non essere invadente: luci e suoni non sono mai fastidiosi e, volendo, possiamo scegliere quali avvisi ricevere e regolare il volume dei cicalini. Questa estrema semplicità del dispositivo, però, è anche il suo maggior limite. Non avendo uno schermo, tom non può darci indicazioni e quindi è utile solo nei percorsi che conosciamo già, quelli per cui in genere non attiviamo il navigatore (qualcuno ha detto scuola e ufficio?). Senza abbonamento.L'altro punto di forza di Tom è l'assenza di abbonamenti: paghi 79,99 euro una volta (sarà disponibile da inizio ottobre) e lo usi finché vuoi (un chiaro affronto alla politica di Coyote). Poi, c'è il traffico: stando agli olandesi le informazioni si aggiornano ogni 30 secondi, molto più velocemente delle app concorrenti (leggi Waze e Google Maps) e vengono rilevate da ben 600 milioni di veicoli, praticamente uno su cinque. Un ultimo aspetto interessante è che tutti possono usarlo: Tom accetta connessioni Bluetooth da tutta la famiglia (o dai colleghi in caso di auto in condivisione aziendale). Per chi èInsomma, è un'idea diversa dal solito che può aiutare chi pensa di distrarsi troppo con i navigatori tradizionali, o per chi ha un'auto di qualche anno fa senza funzioni smart. Anche in moto, Tom può essere utile (ma occhio perché non è impermeabile), oltre che sui quadricicli. Il fatto poi di poter spostare Tom da un mezzo all'altro (le basi magnetiche aggiuntive saranno in vendita a breve) ne fanno un compagno di viaggio interessante e, soprattutto, non invadente.
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Dialogo Strategico - La E-Car europea potrebbe costare tra i 15 e i 20 mila euro

4 Ruote - Set 29,2025
Fra i 15 e i 20 mila euro: potrebbe essere questo il prezzo della futura E-Car europea. Lo ha annunciato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Stéphane Séjourné in sessione pubblica al Consiglio Competitività a Bruxelles, ricordando come l'esecutivo comunitario farà in modo che i costruttori Ue immettano sul mercato le piccole Bev con quel listino. Secondo Séjourné, l'iniziativa chiamata Small Affordable Cars (auto piccole ed economiche) sosterrà la domanda e introdurrà una gamma che potrebbe in ogni caso stimolare la produzione. Come le kei car giapponesiLe dichiarazioni del vice di Ursula von der Leyen fanno seguito al terzo appuntamento del Dialogo Strategico del 12 settembre, durante il quale è stata sottolineata l'urgenza di implementare rapidamente il Piano d'Azione di marzo 2025: la Commissione ha manifestato l'intenzione di promuovere la produzione europea di auto elettriche di piccole dimensioni e dal prezzo definito competitivo. Sul modello delle kei car giapponesi, come già proposto dall'ex Ceo Renault Luca de Meo e dal presidente di Stellantis, John Elkann. Il governo italiano: non solo elettricheIl ministro delle Imprese italiano Adolfo Urso, pur apprezzando l'idea, sostiene che la piccola vettura debba essere accessibile a tutti, ma non per forza con un'alimentazione elettrica: sì, dunque, a una nuova categoria di utilitarie, purché inserita in un contesto più vasto di profonda revisione delle regole del Green Deal basata sui princìpi della libertà e della neutralità tecnologica.
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Nissan - Litaliano Massimiliano Messina è il nuovo presidente della regione Amieo

4 Ruote - Set 29,2025
L'italiano Massimiliano Messina, è il nuovo presidente della regione Amieo Nissan, che include Africa, Medio Oriente, India Europa e Oceania: assumerà pertanto la leadership delle operazioni in tre continenti e 140 Paesi, con cinque stabilimenti, 13 mila dipendenti e 26 modelli in vendita. Il top manager prenderà il posto di Guillaume Cartier, che si concentrerà sulle sue responsabilità globali.La nomina di Messima, in Nissan dal 2022 e attuale vicepresidente, arriva mentre la società si appresta a introdurre quattro auto elettriche nel Vecchio Continente e segue il lancio di modelli come Patrol e Magnite in Medio Oriente e Africa.
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Jaguar Land Rover - Maxi prestito per superare lattacco hacker: il governo UK fa da garante

4 Ruote - Set 29,2025
Jaguar Land Rover riceve un prestito di 1,5 miliardi di sterline (circa 1,7 miliardi di euro) con garanzia del Regno Unito per fronteggiare l'attacco hacker del 31 agosto 2025: si punta a diminuire lo stress finanziario dell'indotto, dopo lo stop della produzione della Casa, che cerca un riavvio progressivo delle attività. Se infatti i fornitori della società dovessero ricevere in ritardo i pagamenti delle commesse, subirebbero conseguenze pesanti, in un effetto domino dagli esiti incerti. Soprattutto, i fornitori meno grandi avrebbero una settimana di autonomia prima di esaurire la liquidità. Per la precisione, il finanziamento a beneficio dell'azienda del gruppo indiano Tata è privato, tutelato dall'agenzia di credito all'esportazione della Gran Bretagna, UK Export Finance: verrà restituito in cinque anni.
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Stellantis - Due mila addetti cinesi per costruire la Gigafactory di Saragozza

4 Ruote - Set 29,2025
Manodopera specializzata in arrivo dalla Cina per costruire la Gigafactory spagnola di Figueruelas (Saragozza), che nascerà grazie alla joint venture fra Stellantis e la cinese Catl, leader mondiale delle batterie per auto elettriche: l'indiscrezione arriva dal Financial Times, secondo cui sarebbero 2 mila i cittadini provenienti dal Paese del Dragone per avviare la fabbrica di accumulatori entro fine 2026. Sarebbero infatti necessari addetti altamente qualificati, rintracciabili solo nella nazione asiatica, patria dell'elettromobilità mondiale.  Qualche criticaLe due aziende investiranno fino a 4,1 miliardi di euro per il sito di batterie al litio-ferro-fosfato, beneficiando anche di un finanziamento diretto da un programma spagnolo che utilizza fondi europei. L'indiscrezione del FT ha dato la stura a polemiche da parte di alcuni organi di stampa, in quanto risorse pubbliche europee vanno a beneficio pure del gigante orientale e di 2 mila addetti cinesi, a fronte dei mini stop in vari stabilimenti italiani ed europei, e col progetto della Gigafactory italiana di Termoli in standby.  Il nuovo responsabile finanziario era già in FCAIntanto, Stellantis ha annunciato la nomina di Joao Laranjo a Chief Financial Officer e membro del Leadership Team: il manager succede a Doug Ostermann, che lascia per motivi personali. Entrato in Fiat Chrysler Automobiles nel 2009, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità in ambito di controllo finanziario e reporting, Laranjo porta con sé una forte esperienza nella gestione del conto economico.
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Canada - Il Québec allenta l'imposizione di elettriche e ibride plug-in

4 Ruote - Set 29,2025
Nel 2036 in Québec scatterà l'obbligo di vendere il 90% di auto elettriche e ibride plug-in, e non più il 100%: l'allentamento delle normative, riporta Autonews, è stato annunciato dal ministro dell'Ambiente Bernard Drainville. Fra le ragioni della retromarcia ci sono il calo della domanda, il mutato contesto economico e le nuove politiche degli Usa di Donald Trump, che ha cancellato il mandato elettrico del predecessore, Joe Biden. Senza dimenticare il naufragio della Gigagactory Northvolt in quella che di fatto - per istituzioni, lingua e cultura - costituisce una nazione a sé nella federazione canadese. Revisione 2026Il Québec pensa anche a modifiche per le regole del 2026: l'obbligo attuale prevede che l'anno prossimo il 32,5% delle vendite di nuovi veicoli sia ricaricabile, ma questa percentuale potrebbe essere ridotta e gli incentivi di Bev e Phev non più riproposti. I cambiamenti daranno maggiore scelta ai consumatori fornendo respiro all'industria automobilistica che deve affrontare sconvolgimenti commerciali. A inizio settembre, a livello federale, il primo ministro canadese Mark Carney aveva dichiarato una rivisitazione delle restrizioni: il target del 20% di ricaricabili per il 2026 verrà rivisto, e in generale l'ampio mandato di vendita di elettriche e ibride plug-in riformulato.
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Lamborghini Diablo - 35 anni di leggenda tra stile, potenza e rivoluzione

4 Ruote - Set 29,2025
La Lamborghini celebra i 35 anni della Diablo, un modello che ha segnato profondamente la storia del marchio. Conosciuta internamente come Progetto 132, fu presentata nel 1990 e rimase in produzione fino al 2001, attraversando un decennio di grandi trasformazioni: prima sotto Chrysler, poi sotto Audi. In totale, ne sono stati costruiti 2.903 esemplari. L'erede della Countach: una sfida titanicaLa Diablo nacque con l'ambizioso obiettivo di raccogliere l'eredità della leggendaria Countach. Il progetto partì nel 1985, ma subì modifiche significative con l'arrivo della proprietà americana. Nel corso della sua carriera, la Diablo è stata evoluta sia tecnicamente che stilisticamente, diventando oggi un oggetto di culto per appassionati e collezionisti. Le sue quotazioni sono in costante crescita, anche grazie al supporto del Polo Storico Lamborghini per certificazioni e restauri. Da Gandini a Donckerwolke: l'evoluzione del designLo stile originario fu firmato da Marcello Gandini, che traghettò le forme aggressive e le iconiche portiere verticali della Countach verso linee più morbide e aerodinamiche, in sintonia con gli anni '90. Nel tempo, la Diablo ha subito aggiornamenti per rispettare le normative di omologazione, perdendo ad esempio i fari a scomparsa. Le modifiche stilistiche successive furono curate da Luc Donckerwolke. La Diablo ha avuto anche una carriera sportiva, grazie al monomarca SuperSport Trophy con la SV-R e alla versione da corsa GT-R, derivata dalla serie limitata GT. Tutte le versioni dal 1990 al 2001: potenza e innovazioneLa prima Diablo del 1990 montava un V12 aspirato di 5.7 litri e 492 CV, con trazione posteriore e una velocità massima di 325 km/h. Nel 1993 arrivò la VT, prima Lamborghini a trazione integrale, seguita nel 1995 dalla Roadster con tetto asportabile. La SE30 fu la prima serie limitata, con motore da 525 CV (596 CV con kit Jota), seguita dalla SV da 530 CV e dalla SV-R da corsa da 540 CV. Nel 1999 debuttò la GT con motore di 6.0 litri e 575 CV, dotata di ABS, da cui derivò la GT-R da 590 CV. La carriera della Diablo si concluse con le versioni 6.0 e 6.0 SE da 550 CV. Tutte le varianti adottarono il celebre cambio manuale a cinque marce con griglia a vista, sostituito solo con l'arrivo della Murciélago e del cambio automatico con paddle.
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Modellini - Range Rover Sport GT Spirit: eleganza extralarge

4 Ruote - Set 29,2025
I modelli in scala 1:18 sono tra i più apprezzati dai collezionisti per la loro capacità di riprodurre fedelmente le linee e i dettagli delle auto reali. Un esempio perfetto è la Range Rover Sport 2022 GT Spirit, un modello che porta in miniatura il lusso e la sportività tipici del marchio britannico.Design e dettagli esterniLa verniciatura Rosso Firenze con tetto nero lucido crea un contrasto elegante che esalta il carattere aristocratico e muscoloso della Range Rover Sport. Il profilo è fedele all'originale, con vetrature fumé posteriori e un frontale possente, impreziosito da prese d'aria sul cofano e una calandra minimale incorniciata da fari a LED sottili.I cerchi multirazze sono riprodotti con grande cura, così come i pneumatici in gomma con battistrada realistico. Anche la parte posteriore non delude: gruppi ottici trasparenti e scarichi ben rifiniti completano un insieme armonioso.Interni curati nei minimi dettagliPur essendo un modello in resina non apribile, l'abitacolo è sorprendentemente realistico. I sedili presentano sagomature profonde e appoggiatesta integrati, mentre la plancia digitale è leggibile e ben rifinita. Volante multifunzione, console centrale e pannelli porta sono curati e creano un contrasto elegante in predominanza nera. Perché scegliere GT SpiritQuesto modello Range Rover Sport 1:18 cattura l'attenzione per dimensioni, fedeltà e qualità costruttiva. GT Spirit conferma il suo impegno nel proporre modelli da collezione di alta gamma con un ottimo rapporto qualità/prezzo.
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WEC- Fuji - Francia in trionfo: vince Alpine, Ferrari senza punti

4 Ruote - Set 29,2025
La 6 Ore del Fuji, centesima gara del Mondiale Endurance (WEC), ha riscritto le regole del gioco. Niente vittoria per i favoriti, niente trionfo Toyota davanti al pubblico di casa, e nemmeno Ferrari è riuscita a chiudere il discorso iridato. Sarà ricordata come la corsa che ha ribaltato i ruoli: Alpine per la prima volta davanti a tutti, Peugeot subito dietro, Porsche costante con due vetture nelle prime quattro posizioni.Il messaggio che arriva dal Giappone è chiaro: Alpine, fin qui protagonista di un campionato opaco, ha trovato l'acuto che vale una stagione. Peugeot ha confermato i segnali di risveglio già visti in Texas. la Francia che torna al centro della scena endurance, quasi a ricordare che questo sport è nato anche grazie a marchi capaci di reinventarsi. Un colpo d'orgoglio, più che un exploit isolato, arrivato proprio nel giorno della centesima gara mondiale. Ferrari in difficoltà: il Fuji resta una pista osticaPer Ferrari, il Fuji era forse la tappa più complicata dell'intero calendario. Lo si sapeva: il layout non si adattava alle caratteristiche della 499P. Ma il risultato pesa: le due vetture ufficiali sono rimaste fuori dai punti. Il match point per chiudere il mondiale in anticipo è sfumato. Solo la #83 di AF Corse ha portato a casa un nono posto e due punti, troppo poco per cambiare la percezione generale: Maranello ha perso l'occasione di imprimere il suo sigillo. Toyota delude, Porsche raccoglie, la Francia trionfaToyota, ancora una volta, ha deluso davanti al proprio pubblico. Giocava in casa, con le tribune gremite di tifosi pronti a celebrare l'ennesima festa. Invece, ha raccolto un risultato modesto, lontano dalle aspettative e dalla tradizione recente. Una battuta d'arresto pesante, che conferma una difficoltà ormai strutturale, non più episodica.Nel frattempo, Porsche ha fatto la mossa più intelligente: raccogliere punti. Con un terzo e un quarto posto ha rosicchiato terreno, mantenendosi in corsa per lo sprint finale. Ferrari resta al comando, ma con meno margine e più pressione.Verso il Bahrain: tutto ancora da decidereIl campionato si deciderà in Bahrain, con l'8 Ore finale che promette tensione e spettacolo. Non sarà solo un'altra gara, ma la resa dei conti. Tutti hanno ancora qualcosa da dimostrare:Ferrari: la capacità di chiudere il cerchioPorsche: la concretezza dell'inseguitriceAlpine e Peugeot: la forza di dare continuità al lampo di gloriaToyota: la possibilità di rialzarsi dopo l'ennesima cadutaIl Fuji ha insegnato che nulla è scontato, che anche i giganti possono restare a mani vuote e che gli outsider possono prendersi la scena. In Bahrain capiremo se questo mondiale entrerà negli annali come l'anno di una consacrazione o come la stagione in cui l'occasione più grande è sfuggita di mano
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Pirelli - Il governo archivia il caso Sinochem

4 Ruote - Set 29,2025
Il governo ha deciso di archiviare uno dei casi più spinosi per i rapporti tra il mondo imprenditoriale italiano e la Cina. Si tratta del procedimento amministrativo aperto il 31 ottobre 2024 sulla presunta violazione, da parte dei cinesi di Sinochem, delle prescrizioni imposte con l'esercizio del Golden Power sulla loro partecipazione nel capitale della Pirelli. Per il governo non ci sono responsabilitàStando a quanto comunicato dalla multinazionale della Bicocca, l'azionista Marco Polo International Italy, anche per conto della controllante China National Tire and Rubber Corp. (a sua volta sotto il controllo del gruppo Sinochem), ha trasmesso a Pirelli la copia di un decreto con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso di archiviare il procedimento amministrativo. Palazzo Chigi ha stabilito "che la presunta responsabilità in capo a Cnrc, per quanto riguarda la prescrizione di garantire l'assenza di collegamenti organizzativo-funzionali tra Pirelli da una parte e Cnrc dall'altra, non abbia trovato conferma negli elementi acquisiti in quanto i comportamenti posti in essere dai consiglieri non indipendenti designati da Cnrc nel periodo in esame non si sono concretizzati in atti/decisioni capaci di pregiudicare  l'autonomia gestionale di Pirelli". In poche parole, il governo ha deciso di non sanzionare Sinochem, non avendo accertato alcuna violazione delle prescrizioni volte a limitarne l'influenza sull'azienda milanese.  
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Mondiale Endurance - Alpine a sorpresa nella 6h del Fuji

4 Ruote - Set 28,2025
Il Fuji ha regalato un colpo di scena che nessuno si aspettava: al centesimo evento della storia del WEC, Alpine è tornata alla vittoria dopo tre anni di digiuno. La #35 guidata dal trio Milesi, Chatin e Habsburg ha capitalizzato al meglio la strategia e uno stint finale perfetto di Milesi, capace di tenere il passo nonostante le tante Safety Car che hanno continuamente rimescolato le carte, ha fatto il resto. Alle spalle i cugini francesi della Peugeot, con la #93 che ha centrato un solido secondo posto, davanti alla Porsche #6 che ha sfruttato al massimo le ripartenze per cancellare il primo match point iridato di Ferrari.Ferrari, weekend da dimenticare. Le 499P hanno mostrato buoni tempi nel passo gara, soprattutto con Giovinazzi, ma si sono rivelate troppo fragili nelle ripartenze e vulnerabili alle neutralizzazioni. Una serie di soste capitate nel momento sbagliato ha fatto precipitare la #51 nelle retrovie, mentre la #83 non è andata oltre il decimo posto. Le due vetture ufficiali sono rimaste addirittura fuori dalla top ten: un colpo durissimo in ottica campionato, con la festa per il titolo costruttori rimandata. Non è andata meglio alle Cadillac: dopo aver controllato la prima fase di gara, un incidente di Marciello e le Safety Car hanno relegato le americane fuori dalla top 15.LMGT3, festa Corvette. Lo spettacolo non è mancato nemmeno tra le Gran Turismo. La Ferrari #21 di Vista AF Corse, rimessa in corsa da Rovera e Rigon dopo un avvio sfortunato, aveva tagliato il traguardo per prima, ma una penalità ha ribaltato tutto consegnando il successo alla Corvette #81 di TF Sport. Sul podio anche la BMW #31 di The Bend WRT, subito davanti alla gemella #46 di Valentino Rossi, autore di un quarto posto che conferma la sua crescita costante nell'Endurance.
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Toyota - Come gestire un camion a idrogeno (e farlo diventare redditizio)

4 Ruote - Set 26,2025
Prezzi del rifornimento di idrogeno fra 390 e 700 euro a seconda del prezzo al distributore per raggiungere l'autonomia massima di 400 chilometri, contro i 200 euro circa necessari per coprire stessa distanza utilizzando gasolio. Quattro tonnellate di tara in più (e quasi altrettante di merce trasportata in meno), rispetto a un trattore diesel paragonabile, che ne pesa circa sette. L'ingombrante presenza, dietro alla cabina, di sette serbatoi dello stesso gas per alimentare le celle a combustibile, che sacrifica l'adozione di un abitacolo con zona notte al rispetto delle misure di accoppiamento con un semirimorchio standard, per evitare contatti indesiderati fra quest'ultimo e lo chassis del trattore o la struttura di supporto degli stessi serbatoi nelle manovre su rampe, dossi o avvallamenti accentuati. La Toyota, in questa fase, è disposta a sostenere le non trascurabili limitazioni operative o i maggiori costi della sua piccola flotta di autoarticolati a fuel cell, che ha appena integrato nel proprio sistema logistico europeo dei ricambi. Verso un ecosistema. L'obiettivo dei quattro veicoli attualmente in servizio fra il Toyota Parts Centre Europe di Diest, in Belgio, e i depositi di Rotterdam (Olanda), Lille (Francia) e Colonia (Germania) - utilizzando gli otto distributori di idrogeno evidenziati nella cartina qui sopra - è accumulare esperienza e gettare le basi per le specifiche della prossima generazione di camion a fuel cell. E avvicinarsi così non a un improbabile pareggio dei costi del combustibile, o a un'altrettanto ardua parità di prezzo del trattore a idrogeno con quello diesel, ma a un livello paragonabile di profittabilità dell'intero ecosistema di trasporto basato sul gas H2 rispetto a quello tradizionale. Fornitore di tecnologia. Il costruttore giapponese ha deciso di farsi ambasciatore della neutralità tecnologica e del principio dell'applicazione del corretto tipo di alimentazione a ciascuna attività, individuando l'opzione H2 proprio per il trasporto pesante e promuovendola presso altri costruttori attraverso i suoi componenti, come le celle a combustibile, anziché veicoli completi. interessante, a questo proposito, ricordare come la scorsa primavera, quasi contemporaneamente all'entrata in servizio dei quattro camion a Dinst, il gruppo giapponese abbia alleggerito la propria partecipazione nella sua principale attività sul mercato dei veicoli industriali, la Hino, che l'anno prossimo verrà fusa con la Mitsubishi Fuso del gruppo Daimler in una nuova entità dove il proprietario giapponese e quello tedesco deterranno ciascuno il 25%. Si rivede il Daf CF. I trattori per semirimorchi guidati da conducenti delle multinazionali della logistica Cat, Ceva, Vos e Yusen nascono da modifiche a modelli elettrici prodotti e commercializzati dalla specialista olandese Vdl, che a sua volta impiega l'architettura di base (telaio, cabina, sospensioni ecc) della penultima generazione dei pesanti multiruolo Daf, i CF. Ai longheroni dello chassis vengono applicati una coppia di celle a combustibile Toyota di seconda generazione da 160 kW e due pacchi batterie Catl da 210 kWh totali ricaricabili da rete, che alimentano il motore elettrico da 360 kW; il quale, dalla sua collocazione centrale, invia la coppia direttamente all'asse posteriore attraverso un albero di trasmissione, senza un cambio. L'aggiunta più evidente rispetto al camion di partenza sono però i sette serbatoi di idrogeno dietro la cabina (39 kg a 350 bar) che riforniscono le fuel cell, sostenuti da una struttura che incorpora anche i due grandi radiatori che raffreddano l'impianto elettrico. Ci vorrebbe un cambio. Durante il nostro breve test su strada di uno dei quattro autoarticolati abbiamo notato come l'aumento del peso sull'avantreno produca effetti tutto sommato marginali sullo sterzo, avvertibili più negli spostamenti a velocità medio-bassa che in manovra o ad andature più elevate. Certo, sottolineano i tecnici Toyota, questo sarà uno degli aspetti da cui trarranno maggiore beneficio i veicoli che nasceranno dalla seconda fase del progetto, dotati di una sola cella a combustibile di terza generazione, di radiatori meno ingombranti e di serbatoi più compatti da 700 bar, che permetteranno l'adozione di cabine lunghe con comparto notte. Ci sarà, probabilmente, anche un cambio automatico con almeno due rapporti, per gestire meglio l'erogazione: che attualmente, senza trasmissione, è ottima, quasi eccessiva, alle velocità cittadine, mentre evidenzia un minimo gap quando si deve gestire una variazione di ritmo, magari su una lunga salita autostradale. La sfida della compattezza. In discesa, invece, il sistema di rigenerazione dell'energia, regolabile su tre livelli attraverso una leva alla destra del volante, dà una bella mano nel risparmiare i freni sulle ruote. Il peso complessivo più frequente nel servizio di collegamento fra i centri Toyota è di circa 37 tonnellate, tre in meno rispetto a quello di omologazione, ma un poco più elevato rispetto agli standard della logistica dei componenti automotive. Sempre in funzione dell'utilizzo a supporto dell'industria dei veicoli, sono previste varianti con telaio ribassato par aumentare il volume del carico, e addirittura chassis per bisarche: due delle configurazioni dove il rapporto fra meccanica, abitacolo e spazio destinato alle merci è ancora più sbilanciato a favore di quest'ultimo. Se i progettisti vinceranno anche questa sfida di ottimizzazione, i camion a celle a combustibile by Toyota potrebbero persino superare in efficienza i modelli a idrogeno in fase di sviluppo fra i costruttori protagonisti de mercato europeo dei camion.
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DR Automobiles - A Torino il nuovo brand Stilnovo e la prima full hybrid

4 Ruote - Set 26,2025
Al Salone Auto Torino debutta Stilnovo, nuovo brand della DR Automobiles, presente all'evento con un totale di 19 veicoli di sette diversi marchi. Oltre al lancio di Stilnovo, sono infatti state svelate in anteprima la DR Collection 5 Full Hybrid e la EVO 7 Kairos, mentre debuttano in pubblico la Sportequipe 8 GT, la Tiger Eight e la Birba, già annunciate. Due Suv per StilnovoIl nuovo brand Stilnovo punta sul design, sui contenuti tecnologici e avrà una rete vendita dedicata. La strategia prevede il lancio delle prime due Suv, denominate 5 Stilnovo e 6 Stilnovo, entro l'inizio del 2026. La 5 Stilnovo misura 4,3 metri e adotta un 1.4 turbo da 157 CV, mentre la 6 Stilnovo da 4,5 metri ha un 1.5 turbo da 180 CV: per entrambe, è disponibile sia l'alimentazione a benzina, quella bifuel a Gpl. La prima HEV di DRLa DR Collection 5 Full Hybrid è invece la prima HEV della DR: l powertrain combina il 1.5 benzina da 95 CV e l'elettrico da 204 CV con il cambio Dedicated Hybrid Transmission (DHT). Al guidatore viene offerta la possibilità di selezionare tre livelli di recupero d'energia. Full optional per la EVO 7 KairosEVO presenta la 7 Kairos, un modello inedito a ruote alte da 4,6 metri con motore 1.5 turbobenzina da 174 CV (anche bifuel Gpl) abbinato al cambio automatico sette marce doppia frizione. La vettura si distingue per la dotazione molto completa, che include il tetto panoramico, i cerchi da 19", gli Adas di Livello 2, le telecamere a 360 gradi e l'infotainment da 12,3" con connettività wireless. Le novità Sportequipe, Tiger e BirbaPer quanto riguarda la Sportequipe 8 GT, l'ammiraglia del brand, sono confermati i dati rilasciati al Dealer Day: 4,7 metri di lunghezza, 7 posti, e motore 1.6 turbo da 186 CV (anche bifuel a Gpl). Per la Tiger Eight da 4,74 metri troviamo invece l'1.5 turbo da 177 CV con cambio doppia frizione sette marce e interni premium con un unico elemento orizzontale che integra strumentazione e infotainment. Le novità della DR a Torino si concludono con Birba, il quadriciclo elettrico con omologazione L7e annunciato nei mesi scorsi. Con 2,98 metri di lunghezza, due posti e 700 litri di bagagliaio, Birba punta sulla praticità in ambito urbano: il motore da 30 CV consente di raggiungere i 90 km/h e la batteria da 13,9 kWh garantisce 182 km di autonomia omologata.
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