Sicurezza stradale - Casco per tutti sul monopattino elettrico? Il Consiglio di Stato boccia Firenze

4 Ruote - Ott 09,2024

A Firenze, gli over 18 che circolano su monopattino elettrico possono muoversi senza indossare il casco: lo ha deciso il Consiglio di Stato. Che in questo modo annulla il provvedimento del Comune dellagosto 2021, confermando la sentenza del Tar. Il motivo? La sicurezza stradale è una materia devoluta alla potestà legislativa esclusiva dello Stato, che la esercita con l'adozione di norme valevoli su tutto il territorio nazionale. A Firenze - come nel resto d'Italia - resta la regola di sempre: solo gli over 14 anni possono viaggiare su monopattino elettrico, e i minorenni devono farlo col casco.

In attesa della riforma. Per limitare le conseguenze degli incidenti (in forte crescita) che coinvolgono questi veicoli, il legislatore mira a estendere l'obbligo ai maggiorenni con la riforma del Codice della strada, annunciata nell'estate 2023 e attualmente arenata in Parlamento. Diversi gli emendamenti al disegno legge: in particolare, uno propone di imporre l'obbligo di casco a tutti solo se il monopattino è di proprietà; se in sharing, e con velocità limitata a 20 km/h, la prescrizione non vale per gli over 18.

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Carburanti - Giorgetti: "Accise giù per la benzina e su per il gasolio"

4 Ruote - Ott 09,2024

Giancarlo Giorgetti conferma il possibile intervento del governo sulle accise dei carburanti: "Abbiamo scritto allineamento, che è un obbligo che deriva da impegni europei rispetto ai sussidi ambientalmente dannosi", ha spiegato il ministro dell'Economia, durante un'audizione sul Psb (Piano strutturale di bilancio). "Significa che probabilmente ci sarà una diminuzione delle accise sulla benzina e un aumento di quelle sul gasolio. Dobbiamo calare quest'obbligo con gradualità, evitando contraccolpi alle categorie professionali".

Le motivazioni. Dunque, Giorgetti ha fatto riferimento solo alla necessità di soddisfare specifiche disposizioni di Bruxelles, mentre non menziona la ricerca, da parte del governo, di risorse per sostenere conti pubblici messi a dura prova dal deterioramento del contesto macroeconomico. Del resto, pochi giorni fa è stato lo stesso ministero ad anticipare la possibilità dell'allineamento delle accise: "Sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica, approvato nel 2022, il governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi. L'intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell'innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell'ambito delle misure attuative della delega fiscale".

La Corte dei Conti dice sì. Sempre sulla questione delle accise, il governo ha ottenuto il sostegno della Corte dei Conti. Anche l'organo presieduto da Guido Carlino è stato ascoltato dai parlamentari sul Psb e le conclusioni dell'intervento sono favorevoli all'allineamento. Infatti, nella relazione della Corte si legge che "il Catalogo sui sussidi ambientali del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica del 2022 evidenzia come siano stimabili maggiori costi esterni specifici della combustione del gasolio rispetto alla benzina (inquinamento da particolati, PM, ossidi di azoto e ozono) e, quindi, un trattamento fiscale preferenziale non sia giustificato". Tra l'altro, l'organo costituzionale non manca di criticare il governo perché nel Psb mancano indicazioni precise sul più ampio riordino e taglio dei regimi agevolativi. L'unica eccezione è rappresentata dall'allineamento delle accise, che "corrisponde alla rimozione di uno dei più discussi sussidi ambientali dannosi. Peraltro, anche altre agevolazioni per i carburanti non appaiono giustificate alla luce degli obiettivi di decarbonizzazione del trasporto".  

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Mini Cooper Cabrio - Linglesina viaggia a cielo aperto

4 Ruote - Ott 09,2024

Pressoché invariata rispetto alla versione chiusa, la nuova Cooper Cabrio si distingue solo per i cerchi di nuovo disegno, ottimizzati per migliorare l'aerodinamica, disponibili nelle misure da 16 a 18. Dietro i poggiatesta posteriori si trova il sistema di protezione antiribaltamento. Quasi identiche anche le dimensioni esterne: la Cooper Cabrio è lunga 3.879 mm (3 mm più della berlina), larga 1.744 e alta 1.431 mm (1 mm in meno). A capote aperta il bagagliaio mette a disposizione 160 litri, che diventano 215 viaggiando con il tetto chiuso. Per aumentare la praticità, il portellone posteriore si apre verso il basso. Dodici i colori disponibili per la carrozzeria, tra cui il Copper Grey di serie; su richiesta le calotte degli specchietti retrovisori in Jet Black o Glazed White.

Fa anche da tettuccio. La capote di tela si aziona con un pulsante sul tunnel centrale, si apre in 18 secondi e si chiude in 15, fino a una velocità di 30 km/h. In alternativa all'esperienza en plein air è possibile aprire solo parzialmente il soft-top, fino a 40 centimetri, trasformandolo in un vero e proprio tettuccio. La capote è offerta di serie in nero e su richiesta in grigio con il disegno dello Union Jack. La funzione Always Open Timer permette di vedere sullo schermo dell'infotainment il tempo di viaggio percorso con il soft-top aperto.

Invariati anche gli interni, dove spiccano il display circolare a Oled al centro della plancia da 24 cm di diametro, e la piccola pulsantiera sottostante (impiegata per l'accensione, il cambio, il controllo del volume e la selezione delle diverse Experiences di bordo): diverse, invece, sono le modalità di guida, i colori delle luci ambientali e la grafica dello schermo. In base all'allestimento, i sedili sono rivestiti di tessuto, di pelle vegana sintetica Vescin, oppure sportivi con cuciture a contrasto.

Sulla nuova Cooper Cabrio non c'è spazio per il tre cilindri da 115 kW (156 CV) della berlina: la scoperta inglese prevede solo un quattro di 2.0 litri, declinato in varie potenze e abbinato a un cambio automatico a 7 rapporti con doppia frizione. La versione d'attacco C ha un'unità da 120 kW/163 CV, con una coppia massima di 250 Nm, capace di far accelerare l'auto da ferma a 100 km/h in 8,2 secondi, fino alla velocità massima di 220 km/h. La Cooper Cabrio S ha invece una potenza di 150 kW/204 CV, con una coppia di 300 Nm; scatta da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi e arriva a 237 km/h.

Come la berlina, anche la nuova Cooper Cabrio è disponibile in tre allestimenti: Classic, Favoured e JCW, con una caratterizzazione più sportiva. Di serie per tutte i cerchi di lega da 16, la capote di colore nero, il climatizzatore bizona, il volante riscaldabile, i sensori luci e pioggia, i sensori di parcheggio e la telecamera posteriori, la connettività con Apple CarPlay e Android Auto wireless. Gli Adas sono quelli previsti per legge.

Tre taglie di optional. Come per il resto della gamma Mini, gli optional sono divisi in pacchetti di diverse "taglie": la S comprende l'antifurto, i sedili anteriori riscaldabili, l'head-up display, la ricarica wireless per gli smartphone e la selezione per le modalità di guida. La M aggiunge il deflettore frangivento, mentre la L il navigatore con realtà aumentata, l'assistente al parcheggio e l'impianto audio Harman/Kardon. La XL completa la dotazione con la guida assistita di Livello 2, i sedili a regolazione elettrica e la capote con lo Union Jack.

I prezzi. Ecco il listino completo di Mini Cooper Cabrio per l'Italia

  • Cooper Cabrio C 163 CV Classic: 32.900 euro
  • Cooper Cabrio C 163 CV Favoured: 37.100 euro
  • Cooper Cabrio C 163 CV JCW: 39.180 euro
  • Cooper Cabrio S 204 CV Classic: 35.900 euro
  • Cooper Cabrio S 204 CV Favoured: 40.100 euro
  • Cooper Cabrio S 204 CV JCW: 42.180 euro
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Elettriche cinesi - Pechino propone un prezzo minimo di 30 mila euro: no di Bruxelles

4 Ruote - Ott 09,2024

Bruxelles e Pechino trattano per trovare una soluzione alla questione dei dazi all'importazione di auto elettriche di origine cinese. Al centro delle discussioni ci sarebbe un particolare meccanismo per definire prezzi minimi di vendita, ma è proprio su questo punto che si starebbe concretizzando lo stallo tra le parti. Infatti, secondo indiscrezioni della Reuters, l'Unione Europea avrebbe respinto la proposta cinese su un prezzo minimo di vendita di 30 mila euro. 

L'ostacolo. Tale valore rappresenta un dettaglio rilevante, perché finora era emersa solo la conferma, da parte della Commissione europea, di uno stallo proprio sulla definizione dei prezzi minimi. Bruxelles, infatti, ha confermato di aver respinto già un mese fa le proposte cinesi di fissare una soglia sotto la quale non scendere per la vendita in Europa delle elettriche prodotte in Cina. Per il massimo organo esecutivo della Ue, un eventuale accordo sui dazi non deve solo includere un meccanismo di impegni precisi su determinate soglie di prezzo, ma anche risolvere il problema dei sussidi e delle agevolazioni garantite dal Dragone ai suoi costruttori. A tal proposito, il ministero del Commercio cinese ha confermato il focus dei negoziati su una una qualche forma di "impegno per prezzi flessibili", mentre Bruxelles si è detta pronta a valutare non solo prezzi minimi, ma anche ulteriori impegni, per esempio su possibili quote di importazione. 

Le trattative. Una soluzione potrebbe essere un prezzo minimo calcolato singolarmente per ogni Casa automobilistica e che tenga conto anche della tipologia, della dimensione e dell'autonomia del modello. I funzionari europei punterebbero, inoltre, a un prezzo minimo tra 35 e 40 mila euro, un intervallo ritenuto un "miglior metro di misura per le trattative". D'altro canto, la questione dei prezzi è di estrema rilevanza. Attualmente, secondo i dati del primo semestre elaborati dalla Jato Dynamics, il prezzo medio di una Bev in Cina si aggira intorno ai 32 mila euro, con alcuni modelli come la BYD Seagull che viene commercializzata a meno di 10 mila euro. In Europa, invece, la media schizza a circa 66 mila euro. Il differenziale è enorme, mentre i tempi per una soluzione sono sempre più stretti. La Commissione europea annuncerà una decisione definitiva a favore dei dazi entro e non oltre il 31 ottobre prossimo, ma intende proseguire le trattative anche dopo tale scadenza, inserendo una specifica disposizione nel regolamento finale.  

 

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AMG Day 2024 - Pioggia e passione al Mugello

4 Ruote - Ott 09,2024

Oltre centocinquanta vetture dell'atelier di Affalterbach si sono date appuntamento al Mugello giovedì 3 ottobre per l'AMG Performance Day 2024, il raduno italiano dei possessori delle Mercedes più performanti. Un meteo inclemente non ha scalfito l'amore, in crescita, degli appassionati nel nostro Paese.

Festa sotto l'acquazzone. L'AMG Performance Day è l'evento annuale dedicato alla community dei clienti Mercedes-AMG, momento di incontro in cui si celebra l'orgoglio per il marchio ad alte prestazioni di Stoccarda che permette di provare le ultime novità all'insegna del motto One Man, One Engine. Un appuntamento che si ripete dal 2016, e che quest'anno ha avuto tra i padroni di casa - oltre al presidente di Mercedes-Benz Italia Marc Langenbrinck - anche lo chef e Brand Ambassador di Mercedes Giancarlo Morelli, nonché l'ex pilota di Formula 1 Ivan Capelli. Il maltempo ha costretto a qualche piccolo rimaneggiamento del programma (che prevedeva diverse attività coordinate dal team dell'AMG Driving Academy): hot lap e test drive a bordo delle ultime novità, prove di abilità tra cui un curioso test dell'alce con l'imponente Classe G e di accelerazione. Oltre alla parte dinamica, la manifestazione ha permesso di esplorare il mondo AMG attraverso aree tematiche dedicate e spazi espositivi riservati ai partner del brand.

Tanto futuro e un pizzico di passato. Oltre alle vetture dei clienti, al Mugello hanno fatto capolino alcune ospiti d'onore di Stoccarda. A partire dal passato, con la replica ufficiale della 300 SEL 6.8 AMG Rote Sau che nel 1971 conquistò il secondo posto assoluto alla 24 Ore di Spa, dando di fatto inizio alla storia di AMG (che all'epoca era ancora un'entità separata dalla Stella) nel motorsport. Insieme a lei anche le AMG del futuro, come la concept Mercedes-AMG PureSpeed (che in Italia si era già mostrata qualche settimana fa al Salone Nautico di Genova) e la più cattiva ed esclusiva delle ammiraglie Mercedes-AMG: la S 63 E Performance Manufaktur. Oltre a loro, anche due anteprime per l'Italia: la nuova Mercedes-AMG GT 63 PRO 4MATIC+, l'evoluzione più sportiva della famiglia AMG GT disponibile anche nella Motorsport Collection Edition da 200 esemplari, e la Vision AMG basata sulla nuova piattaforma AMG.EA, che offre molte indicazioni sullo stile delle future AMG elettrificate.

Momento d'oro. Nel 2023 Mercedes-AMG ha fatto segnare un nuovo anno record, con oltre 143.000 unità immatricolate nel mondo. Più di 3.180 le vetture di Affalterbach targate nel nostro Paese, in aumento di oltre il 30% rispetto all'anno precedente. Di queste, sono poco più del 15% quelle della gamma Pure AMG, ovvero GT, GT Coupé4 e SL. Numeri impressionanti se confrontati con i dati 2010: allora erano 20.000 le AMG vendute nel mondo, di cui solo 263 in Italia. Il vanto dell'atelier tedesco è di avere l'offensiva High Performance più ricca del mercato, composta oggi da 27 modelli (e una hypercar, la AMG One) in 43 varianti con potenze da 306 a 1.063 CV.

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Honda 0 - A tu per tu col futuro elettrico del marchio

4 Ruote - Ott 08,2024

un futuro multienergia, quello che attende l'automobile. E non sono solo i costruttori europei a pensarlo. Anche in Giappone, infatti, le Case hanno intrapreso una strada che le porterà a trasformare le proprie gamme, proseguendo sulla via dell'elettrico, senza però dimenticare cilindri e pistoni. Anche perché è quello che chiede il mercato e alla Honda - che mi ha mostrato parte di quello che ci attende per il futuro - lo sanno bene. Il "core business", come lo chiamano loro, rimarrà quello delle auto termiche (con futuri sviluppi dell'ibrido e il debutto di nuovi modelli, come la coupé Prelude che arriverà anche in Europa), ma l'elettrico entrerà in maniera sempre più importante nell'offerta, con una nuova gamma di modelli a batteria chiamati Serie 0 (come zero sono le emissioni di anidride carbonica che la Casa punta ad avere entro il 2050). Le abbiamo viste sotto forma di concept al Ces di quest'anno, e tra pochi mesi, proprio a Las Vegas, al Consumer Electronics Show 2025 verranno svelate nella loro veste definitiva, pronte per la produzione, partendo con una berlina. Entrerà sul mercato nei mesi successivi con potenze fino a 500 cavalli e batterie tra gli 80 e i 90 kWh, per poi essere seguita da altri cinque modelli. Nell'ordine, arriveranno a ruota due Suv (una media e una entry level), che saranno seguite (a un anno di distanza l'una dall'altra) da una Suv compatta, da un'altra Suv piccola e da una berlina di dimensioni contenute, quest'ultima attesa per il 2030.

Tra megacasting e riconoscimento biometrico. Tutte le nuove vetture della gamma 0 condivideranno l'ossatura tecnologica. Pianale modulare 100% elettrico (non vedremo versioni ibride di queste vetture) con componenti ricavate con la tecnica del megacasting (pressofusione a 6 mila tonnellate di parti complesse in soluzione unica, come scatole batteria -che puntano a essere tra le più sottili in commercio, per limitare l'altezza della cinque porte a 1.400 mm - o interi retrotreni) e architettura digitale Android Automotive con intelligenza artificiale e tantissime soluzioni pensate per semplificare la vita di tutti i giorni. Qualche esempio? Una videocamera che riconosce il proprietario e interpreta i suoi movimenti fuori dall'auto, capendo anche se con lui, per esempio, c'è un bambino su un passeggino, così da aprire porte e bagagliaio in ordine per far salire il fanciullo e riporre la carrozzina nel baule. Senza bisogno di chiavi o smartphone.

Al volante della concept. Ho avuto occasione di testare questa e altre soluzioni tecniche a Tochigi, in Giappone, dove la Honda ha il suo più importante centro di ricerca e sviluppo. E dove ho potuto anche guidare un prototipo della nuova serie 0. La carrozzeria era quella di una Accord modificata, ma "sotto" c'era tutto quello che troveremo sul modello di serie. Massimo riserbo su numeri e caratteristiche, ma a pelle posso dirvi che la bimotore si aggirerà attorno ai 500 cavalli e il suo peso non sarà elevatissimo. Su strada, infatti, il prototipo si è rivelato scattante, senza eccedere nella brutalità d'accelerazione. Agile e rapido nei cambi di direzione, infonde fiducia nel guidatore grazie a un baricentro molto basso e a un assetto a controllo elettronico tarato per garantire un buon confort e un piacere di guida elevato. Trattandosi di un muletto, non è ancora il momento di parlare di dettagli come l'abitabilità interna, che m'è sembrata buona ma non straordinaria. Quello che posso dirvi, però, è che per la nuova berlina alla Honda stanno lavorando a una serie di gadget pensati per gli appassionati vecchia scuola, come un generatore di suoni e vibrazioni che riprende il rumore di modelli iconici come la NSX o la Civic Type R: è ancora in fase embrionale e non si sa se e quando che arriverà, ma - per chi apprezza il genere - la resa sonora sarà notevole.

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Mobilità - Lintegrazione corre sullapp

4 Ruote - Ott 08,2024

Fusioni e integrazioni hanno scandito l'evoluzione dell'offerta delle nuove forme di mobilità degli ultimi anni, imponendo ai grandi gruppi del settore, a fronte di una grande diversificazione delle attività, di sviluppare sinergie e ottimizzare la gestione dei marchi. Crédit Agricole è stata fra le protagoniste della fitta agenda di passaggi di proprietà, scorpori e riposizionamenti che si è avviato fra la fine del 2022 e l'inizio del 2023, anche a causa del riequilibrio fra le proprie attività e quelle di Stellantis. Oggi annuncia l'integrazione dei servizi della sua specialista di noleggio Drivalia, parte di CA Auto Bank, nell'app di Crédit Agricole Italia. Più in generale, le soluzioni di noleggio di tutte le durate, leasing, abbonamenti all'auto e car sharing elettrico viene inserita nell'offerta della banca e disponibile nella sezione Mobilità dell'app destinata ai clienti dell'istituto.

Fine del co-branding. Il consolidamento delle funzioni di Free2move all'interno di Stellantis è di più lungo periodo, essendo la società di car sharing nata ancora sotto le insegne del gruppo PSA, ed avendo già condotto l'acquisizione, sempre nel 2022, di Share Now, operante nello stesso settore della mobilità e originato dalla fusione delle attività di condivisione di BMW e Mercedes. Il rinnovo dell'app di Free2move annunciato oggi coincide con la definitiva integrazione delle funzioni di Share Now nell'offerta complessiva del brand di origine francese, che includono, oltre al car sharing free floating, il noleggio a breve, medio e lungo termine, i servizi in abbonamento e di parcheggio, con una disponibilità complessiva di 500 mila auto in tutto il mondo.

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Fiat Grande Panda - Aperti gli ordini, ma l'Italia può attendere

4 Ruote - Ott 08,2024

L'avventura commerciale della Fiat Grande Panda inizia da Francia e Olanda, dove il costruttore ha appena aperto gli ordini, senza però specificare i prezzi. I clienti possono prenotare un esemplare della segmento B nelle versioni La Prima e Red con listini che partono sotto i 25 mila euro: per il momento non ci sono ancora informazioni sull'apertura degli ordini in Italia, dove il costo della cinque porte dovrebbe rimanere pressoché invariato rispetto a quello transalpino.

Scelta precisa. Il gruppo Stellantis ha deciso di non partire dall'Italia per via degli incentivi. Nel comunicato diramato dalla Fiat, solo in inglese, si può infatti leggere che "il viaggio della Grande Panda inizia in questi due mercati per dare l'opportunità ai clienti di usufruire degli incentivi governativi locali". In buona sostanza: se in Italia non ci sono i bonus, partiamo da altri Paesi.

I numeri. L'apertura degli ordini è l'occasione per ribadire le caratteristiche tecniche salienti della compatta. La Fiat, infatti, ha riportato i dati tecnici della vettura: 44 kWh di batteria, motore anteriore da 113 CV, 132 km/h di velocità massima e 0-100 in 11 secondi. Il consumo Wltp è di 17,4 kWh/100 km, per un'autonomia di 320 km. Per la ricarica sono previste due soluzioni in corrente alternata, 7 o 11 kW: alla prima si può accedere direttamente dal cavo retraibile posizionato dietro la calandra, ripristinando la carica dal 20 all'80% in 3 ore e 43 minuti. Nel secondo caso per il pieno servono 2 ore e 55 minuti, mentre sfruttando le colonnine a corrente alternata da 100 kW bastano 30 minuti.

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Elettriche cinesi - Pechino risponde ai dazi stangando il brandy e le auto di grossa cilindrata

4 Ruote - Ott 08,2024

I tedeschi hanno sempre osteggiato i dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina per il timore di pesanti ritorsioni commerciali da parte di Pechino. Le loro preoccupazioni sono più che fondate, perché la risposta alla sempre più probabile decisione della Commissione europea di adottare le tariffe doganali non si è fatta attendere: il ministero del Commercio, infatti, ha annunciato un provvedimento per attuare "misure antidumping temporanee sul brandy importato" dall'Unione Europea. Una prima iniziativa, tra l'altro annunciata il 5 gennaio scorso con l'avvio della relativa indagine, che potrebbe dare seguito ad ulteriori forme di ritorsione, una delle quali andrà a penalizzare un segmento di estrema importanza proprio per i costruttori tedeschi: le auto di grossa cilindrata.

Esame in corso. Il brandy, che dall'11 ottobre prossimo dovrà sottostare al pagamento di un dazio dal 30,6% al 39% (la percentuale varia per ogni singola società importatrice interessata, che sarà tenuta a versare un deposito cauzionale presso le dogane cinesi), non è l'unico bene europeo finito nel mirino delle autorità di Pechino e destinato a diventare oggetto di ritorsioni in una guerra commerciale dai molteplici risvolti. Dal ministero del Commercio cinese hanno confermato le indagini in corso per valutare eventuali dazi "antidumping compensativi" sulla carne di maiale, sugli insaccati e sui prodotti lattiero-caseari. Inoltre, come detto, si stanno "valutando" ulteriori misure come l'aumento dei dazi sui "veicoli di grande cilindrata".

Bruxelles protesta (e fa ricorso). "Proteggeremo pienamente i diritti di tutte le parti interessate e prenderemo una decisione obiettiva ed equa sulla base dei risultati delle indagini", spiegano i funzionari del Dragone, sottolineando l'intenzione di adottare "tutte le misure necessarie per salvaguardare fermamente i diritti e gli interessi legittimi delle industrie e delle imprese cinesi". Intanto, Bruxelles si è affrettata a stigmatizzare i dazi sul brandy: "Riteniamo che queste misure siano infondate e siamo determinati a difendere l'industria europea dall'abuso di strumenti di difesa commerciale", ha detto un portavoce della Commissione. "Ricorreremo all'Organizzazione mondiale del commercio, sulla falsariga di quanto già annunciato da Pechino nel caso delle tariffe sulle sue elettriche". La guerra commerciale è aperta

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Porsche - Una Cayenne "camperizzata" per Priscilla Chan, la moglie di Mark Zuckerberg

4 Ruote - Ott 08,2024

Mark Zuckerberg e Priscilla Chan hanno deciso di regalarsi una Porsche esclusiva: il fondatore di Facebook e sua moglie, però, non si sono rivolti ai programmi di personalizzazione della Casa tedesca, ma agli specialisti West Coast Customs, che hanno sviluppato un esemplare unico della Cayenne da affiancare alla 993 GT3 Touring di famiglia nella stessa tinta grigia.

La Cayenne Turbo GT diventa van. Per la moglie, Zuckerberg ha fatto creare un'inedita variante van: una variante allungata della Porsche più esclusiva disponibile negli Stati Uniti, la Cayenne Turbo GT da 650 CV, non più commercializzata in Europa. Per realizzare il desiderio del numero uno di Meta, i tecnici di West Coast Customs hanno allungato il passo e inserito nelle fiancate le porte elettriche scorrevoli. I dettagli tecnici sulla trasformazione non sono ancora noti, ma sicuramente un intervento così radicale ha richiesto modifiche molto estese al telaio e a tutti gli impianti di bordo. Non esistono foto degli interni, anche se lo spazio extra è stato il motivo trainante della trasformazione, per poter ospitare comodamente la numerosa famiglia Zuckerberg.

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Foxconn Model D - Lelettrica a sette posti sviluppata con Pininfarina

4 Ruote - Ott 08,2024

In occasione dell'evento Hhtd, la Foxconn ha svelato la Model D, un'elettrica sviluppata in collaborazione con la Pininfarina. Il marchio asiatico, che nei mesi scorsi ha già presentato la Model B, la Model E e il pickup Model V, ha annunciato anche l'arrivo della Model C sul mercato americano.

Il design al servizio dell'efficienza. La Model D è un'elettrica sette posti che la casa descrive come una Lmuv (Lifestyle Multipurpose Utility Vehicle) in quanto adotta elementi tipici delle Suv e delle monovolume. lunga 5,1 metri da un paraurti all'altro, con un passo di 3,2 metri e un'altezza di 1,78 metri. La Pininfarina ha lavorato per creare uno stile originale e innovativo, ricco di soluzioni aerodinamiche avanzate: il risultato è un Cx di 0,23.

Maxi schermo anteriore. Gli interni sono caratterizzati da forme essenziali e dalla totale assenza di comandi fisici: nella zona anteriore troviamo un grande schermo a sviluppo orizzontale che affianca quello dedicato al guidatore, mentre altri display sono a disposizione per i passeggeri della seconda fila, che possono contare anche su braccioli che integrano la ricarica wireless per gli smartphone.

660 km di autonomia. La Foxtron non ha fornito tutti i dati tecnici della Model D, ma si è limitata a dichiarare un'autonomia di 660 km nel ciclo Wltp. Sappiamo inoltre che la piattaforma adotta la tecnologia 800 Volt, che dovrebbe quindi offrire velocità di ricarica molto elevate.

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Tesla Model 3 - In Italia la Long Range RWD con 702 km di autonomia dichiarata

4 Ruote - Ott 08,2024

La Tesla ha annunciato anche per l'Italia la disponibilità della nuova Model 3 Long Range a trazione posteriore: inoltre, per l'occasione, la Casa di Elon Musk ha anche abbassato i prezzi delle altre versioni. Stando ai dati dichiarati, la Model 3 Long Range RWD ha un'autonomia di 702 km, con un consumo medio di 12,5 kWh/100 km, che corrispondono a una percorrenza di 8 km/kWh. Già ordinabile, questa nuova versione costa 44.990 euro. Le consegne inizieranno nel mese di novembre.

Dotazione invariata. Come sempre, la Tesla non comunica i dati tecnici di potenza e capacità delle batterie, ma lo scatto da 0 a 100 km/h di questo modello è coperto in 5,2 secondi, con una velocità massima di 201 km/h. Oltre alle novità introdotte con il recente restyling, rimane invariata la dotazione di serie, che prevede l'impianto stereo premium, display da 8" per i sedili della seconda fila, supporto nativo per Spotify, Apple Music e YouTube Music, sedili anteriori riscaldati e ventilati, e posteriori riscaldati.

Il listino aggiornato. Ecco quanto costa la Tesla Model 3 con l'arrivo della nuova variante a trazione posteriore:

  • Model 3 RWD: 39.990 euro
  • Model 3 Long Range RWD: 44.990 euro
  • Model 3 Long Range AWD: 48.990 euro
  • Model 3 Performance AWD: 57.490 euro
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Auto elettriche - Federauto: "Metà delle elettriche sono immatricolate dai dealer"

4 Ruote - Ott 08,2024

Federauto torna a lanciare un avvertimento sugli effetti delle normative europee dopo l'allarme delle associazioni di rappresentanza dei dealer Stellantis: in particolare, la federazione dei concessionari fornisce un quadro preoccupante degli effetti delle imposizioni di Bruxelles sulle reti di vendita, già oggi costrette a immatricolare "più del 50% delle auto a batteria". 

Concessionari sotto pressione. Il presidente Massimo Artusi parla di "una pressione eccessiva" sui dealer per un Green Deal Automotive che "vincola i costruttori a produrre veicoli poco graditi dal nostro mercato". Infatti, le normative sulle emissioni e il rischio di multe pesantissime inducono le Case "a forzare la fabbricazione" di Bev "che il mercato non assorbe". Di conseguenza, se non ci saranno delle modifiche, come chiesto dal governo italiano, i costruttori trasferiranno "l'onere di smaltire prodotti difficili da commercializzare sui concessionari". Cosa che per Artusi sta già avvenendo: i dati sulle immatricolazioni, infatti, "distorcono la realtà effettiva del mercato e più del 50% delle auto a batteria sono immatricolate, obtorto collo, dai concessionari, con ingenti oneri finanziari di stock e di obsolescenza causata dal prolungato stop dell'invenduto". A ciò "si aggiunge l'inquietante notizia dell'assegnazione d'ufficio ad alcuni dealer - con successiva fatturazione - di veicoli non ordinati e non abbinati a un cliente finale". 

Rischi e ripercussioni.  Non solo. Secondo il presidente di Federauto, "è prevedibile che i produttori, per non incorrere nelle pesanti sanzioni previste dal 2025, finiranno per ridurre la produzione di vetture con motore a combustione, contingentando la vendita dei modelli che, di fatto, continuano ad essere i più richiesti dal mercato e provocando un inevitabile calo dei volumi di attività delle concessionarie, mettendole potenzialmente in crisi, con un prevedibile e indesiderato effetto di ulteriore obsolescenza del parco ed il rischio di gravissime ripercussioni sulla sicurezza stradale e sull'inquinamento". Artusi, che denuncia ancora una volta la decisione di alcune Case di passare al modello d'agenzia, ha intenzione di fare "il necessario per evitare che tutte le pressioni generate da un quadro normativo astratto si scarichino sul capo dei concessionari, sugli automobilisti, sull'economia nazionale (con l'interruzione di produzioni o la chiusura di interi siti) e sul bilancio dello Stato che, da un minor numero di vendite di autoveicoli, subirebbe un forte calo del gettito. Non solo dovuto alla riduzione delle entrate provenienti dalla tassazione diretta e indiretta sulle immatricolazioni di auto nuove, ma anche per la difficoltà di rintracciare i margini tassabili delle aziende multinazionali in favore di Paesi, anche europei, con fiscalità più favorevole".

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Nautilus 2024 - Parterre dauto depoca e barche vintage, atto terzo

4 Ruote - Ott 08,2024

Vuoi perché alla terza edizione del Nautilus, l'evento organizzato ogni anno da Motoring Attitude,  i tre punti vintage da corsa hanno potuto scatenare tutti i cavalli dei loro propulsori stradali, vuoi perché i giardini vista lago erano praticamente al completo, su Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti quest'anno s'è fatto più rumore del solito. Tra classiche, glorie anni Ottanta/Novanta e le supercar moderne erano oltre settanta le vetture presenti, parcheggiate accanto a imbarcazioni da corsa in legno, runabout Riva, moto e anche un idrovolante. Tutti si sono dati appuntamento nell'incantevole cornice razionalista dell'Hotel Nautilus, a pochi chilometri da Lecco.

Gioielli d'ogni epoca. A catturare la nostra attenzione, oltre alle ormai immancabili Fiat Panda 4x4 stilizzate da Giugiaro (una delle quali dipinta sul posto dal designer e consulente creativo Tommaso Spinzi), l'eleganza senza tempo di una Lancia Aurelia B20, la curiosa kit car Puma GTV, la sempre meravigliosa Mercedes-Benz SLR McLaren e la temibile Gemballa Avalanche GTR 750 Evo-R. Tantissime le Porsche, di ogni epoca, svariate Ferrari e ancora Jaguar E-Type e maestose Rolls-Royce. In loco anche il preparatore/distributore Romeo Ferraris, a ridosso della spiaggia con una Moke gialla e una Caterham da oltre 200 cavalli per giocare con 550 chilogrammi di peso totale. Presente anche Officine Fioravanti nome che abbiamo conosciuto per restomod della Ferrari Testarossa con la sua Alfa Romeo 8C Competizione convertita manuale e Totem Automobili con la magnifica GT Super.

Le corse dei tre punti. Lo scorso anno, a metà pomeriggio tre Amphicar 770 rosse hanno sfidato a più riprese le onde del Lario; questa volta a magnetizzare l'attenzione dei presenti sono state le imbarcazioni da corsa e i loro scarichi aperti. A caratterizzare questi scafi a tre punti d'antan, capaci di superare i 150 km/h lasciando in acqua praticamente solo l'elica, sono i loro propulsori nati per la strada e poi marinizzati. Tra questi, c'erano due Lucini e Frigerio (uno dei quali Campione del Mondo 1975 e oggi condotto da Alberto Huober) e il Molivio con motore Alfa Romeo di Francesco Marinoni: corse tra il 1968 e il 1972, vincendo Campionati italiani, europei e mondiali, stabilendo anche svariati record mondiali di velocità, impiegando il quattro cilindri di Arese da 1.600 e 2.000 cm, quello delle mitiche GTA/GTAm. Scafo classico invece, per il San Marco di Marco Bernocchi, spinto dal 6 cilindri 3.5 litri della Maserati Mistral, motore progettato dall'ingegnere Giulio Alfieri ed erede del propulsore che permise a Juan-Manuel Fangio di laurearsi Campione del Mondo di Formula 1 con la 250F del Tridente.

I vincitori del concorso d'eleganza. Qualche ora più tardi la giuria presieduta da Laura Kukuk ha assegnato i premi alle prime tre vetture fra quelle che hanno partecipato al tanto informale quanto immancabile concorso d'eleganza. Prima classificata la Lancia Aurelia B20 di Riccardo Pozzi; dietro di lei la Maserati Khamsin di Dirk Rumpff, e terza piazza guadagnata ad honorem dalla Fiat Panda 4x4 di Tom Wheatley colorata da Spinzi. Tra le barche, premio al San Marco - Maserati di Bernocchi, già campione europeo di categoria nel 1964.

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Sony - ISX038, i nuovi "occhi" digitali per la guida autonoma e assistita

4 Ruote - Ott 08,2024

Se le nostre auto sono computer su gomma, allora hanno bisogno di "occhi" di livello, soprattutto in vista di Adas sempre più avanzati e della guida automatizzata. Ci crede in particolare la Sony, che ha appena annunciato ISX038, un sensore d'immagine che per la prima volta elabora e trasmette contemporaneamente i formati Raw e Yuv. Ma cosa significa?

Prima i Raw. Visto che le auto richiedono di vedere sempre di più (e sempre meglio) ma lo spazio a bordo è sempre più limitato, i giapponesi hanno racchiuso in un solo dispositivo (un Cmos da 1/1,7 e 8,39 megapixel) entrambe le possibilità. Da una parte ISX038 elabora e trasmette le immagini Raw, ovvero il formato fotografico che contiene i dati "grezzi" registrati dal sensore. Non una foto vera e propria quindi ma una lunga stringa di caratteri che permettono ad Adas e sistemi per la guida autonoma (quando ci saranno) di rilevare e riconoscere in tempo reale l'ambiente circostante.

E poi i Yuv. Il formato Yuv invece separa l'immagine in componenti che rappresentano separatamente le informazioni sulla luminosità e sul colore dell'immagine. Nelle auto è deputato a due funzioni: mostra sull'infotainment di bordo i video a colori di ciò che viene ripreso (come quando innestiamo la retromarcia e vediamo cosa c'è dietro l'auto), ma è dedicato anche alle applicazioni di realtà aumentata.

Doppia elaborazione. L'altra peculiarità è che entrambi i formati vengono elaborati direttamente dalla scheda che a bordo ha anche un Image Signal Processor (Isp), un circuito deputato a questa funzione. Stando a Sony, la doppia anima "fotografica" ISX038 e il suo Isp permettono di progettare sistemi che richiedono meno spazio, cablaggi, costi ed energia rispetto a quelli multi-telecamera o con Isp esterni. Il dispositivo poi è già disponibile e costa 15 mila yen, poco più di 92 euro, ma il prezzo può variare in base al numero di unità ordinate.

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Kia Pride EV - Ritorno al passato per gli 80 anni della Casa

4 Ruote - Ott 07,2024

La filiale inglese della Kia ha creato la Pride EV Restomod, un esemplare unico che celebra gli 80 anni del marchio coreano. L'auto è stata sviluppata con la collaborazione degli specialisti di Electrogenic ed è il terzo modello creato da Kia UK dopo la Stinger GT420 del 2019 e la Soul EV Beach Buggy del 2021.

Trasformazione reversibile. Partendo dalla base di una Kia Pride 1.3 LX del 1996, il progetto è stato portato avanti con due priorità: trasformare l'utilitaria asiatica in un'elettrica con cambio manuale a cinque marce e far sì che il processo fosse totalmente reversibile. La carrozzeria è stata verniciata nella tinta White Pearl (utilizzata per le attuali elettriche coreane, come la recente EV3), mentre gli interni hanno mantenuto il tessuto grigio originale, impreziosito da nuove cuciture lime green.

107 CV e 190 km di autonomia. La potenza è passata dai 60 CV e 118 Nm originali a 107 CV e 235 Nm: per questo motivo, la frizione e il cambio sono stati rinforzati, mentre assetto e freni sono rimasti quelli originali. Contrariamente a molte elettriche, la massa totale è infatti cresciuta di soli 20 kg rispetto al modello di partenza, fermandosi a quota 870 Kg. Un risultato reso possibile dalla scelta di una batteria da 20 kWh totali divisa in due parti, per meglio bilanciare i pesi e sfruttare tutti gli spazi disponibili. L'autonomia è di circa 190 km e il guidatore può selezionare tre diverse modalità (Eco, Auto e Sport).

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Mercedes-Benz - Nel 2026 i modelli basati sulla piattaforma Van.Ea

4 Ruote - Ott 07,2024

La divisione Van della Mercedes-Benz ha avviato i collaudi su strada della prossima generazione di modelli elettrificati basati sulla piattaforma modulare Van.Ea, dedicata ai veicoli 100% elettrici. L'arrivo sul mercato dei primi prodotti di serie è previsto per il 2026.

Dedicata all'elettrico. La piattaforma Van.Ea è stata studiata per offrire la massima flessibilità, in modo da essere utilizzata per veicoli commerciali, van per trasporto persone e shuttle di lusso per sostituire gli attuali Vito, Sprinter e Classe V. In comune tra loro i nuovi modelli avranno l'architettura a 800 Volt e la possibilità di utilizzare motori singoli anteriori o soluzioni bimotore a trazione integrale. Di serie il caricatore di bordo da 22 kW per le ricariche in AC. Il cuore software sarà l'ultima versione del sistema operativo MB.OS, già pronto per la guida assistita di Livello 3 e l'infotainment evoluto, erede dell'attuale Mbux.

Cambio di passo anche nel design. Ad accompagnare il comunicato ufficiale troviamo le prime immagini dei prototipi impegnati nei collaudi su strada. Si tratta di veicoli con componenti non definitivi e con camuffature pesanti, ma le inquadrature frontali mettono in evidenza elementi particolari: tra questi il nuovo taglio dei gruppi ottici e la grande mascherina a listelli orizzontali, che prende le distanze dall'attuale design Mercedes.

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Skoda Elroq - Prezzi, versioni e optional della nuova elettrica

4 Ruote - Ott 07,2024

La Skoda ha aperto gli ordini della nuova Elroq, la Suv elettrica fresca di presentazione. Disponibile per ora in un unico allestimento, la Bev permette di scegliere tra due powertrain, denominati 50 e 85, da 125 kW (170 kW) e 210 kW (285 CV), abbinati rispettivamente a batterie da 52 e 77 kWh netti, per autonomie dichiarate di 370 e 580 km. I prezzi partono da 34.500 euro. Nel corso del prossimo anno arriveranno le versioni 60 (motore da 150 kW/204 CV e batteria da 59 kWh) e 85x, a trazione integrale con un secondo motore all'anteriore, per una potenza complessiva di 299 CV.

Skoda Elroq 50. La versione d'attacco prevede cerchi di lega da 19, luci a Led davanti e dietro, mancorrenti di colore nero, specchietti ripiegabili elettricamente e vernice metallizzata. All'interno troviamo il volante multifunzione riscaldabile con le palette per la gestione della frenata rigenerativa, accensione senza chiave, climatizzatore automatico bizona, sensori luce e pioggia, sedili anteriori riscaldabili, infotainment da 13 pollici con navigatore, assistente vocale e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, telecamera e sensori di parcheggio anteriori e posteriori. La suite di Adas prevede i sistemi obbligatori per legge e il monitoraggio dell'angolo cieco.

Skoda Elroq 85. La variante da 286 CV aggiunge luci ambientali, allarme volumetrico, ingresso e uscita dall'auto senza chiave, ricarica a induzione per smartphone, schienale posteriore ribaltabile 60/40, selezione delle modalità di guida, due prese USB-C per chi siede dietro e vetri posteriori oscurati. La dotazione di Adas si arricchisce della guida assistita di Livello 2.

Pacchetti e optional. Le tinte metallizzate disponibili sono otto (Blu Mediterraneo, Blu Corsa, Verde Dolomite, Bianco Luna, Argento Brillante, Grigio Acciaio, Grigio Grafite e Nero Tulipano perlato), senza sovrapprezzo, mentre il Rosso Velluto metallizzato costa 390 euro. Oltre alle diverse Design Selection per gli interni, la Skoda mette a disposizione numerosi pacchetti, tra cui il Clever Package (solo per 50, di serie su 85) a 1.400 euro, con guida assistita di livello 2, allarme volumetrico, ricarica wireless, vetri oscurati. Il pacchetto Plus (3.130 euro per la 50, e comprende il pacchetto precedente, 1.820 euro per la 85) aggiunge i fari a matrice di Led, gli indicatori posteriori dinamici, il portellone posteriore elettrico e gli airbag posteriori. Il pacchetto Advanced Package (5.000 euro per 50, comprende i due precedenti, 3.780 per 85) prevede head-up display, telecamera a 360, sistema audio Canton, sedili elettrici con memoria per conducente, piano di carico variabile. Il pacchetto Maxx (4.820, solo per 85) aggiunge il clima trizona, i sedili anteriori elettrici (con massaggio per il conducente), il sistema di parcheggio automatico con memorizzazione delle manovre, gestibile da remoto tramite app. Il pacchetto Drive (950 euro, solo per 85) comprende il Dynamic Chassis Control, lo sterzo progressivo e il volante a tre razze; il pacchetto Winter (580 euro) prevede climatizzatore a tre zone, parabrezza e sedili riscaldabili. La pompa di calore è optional su entrambi i modelli, a 1.070 euro.

I prezzi per l'Italia. Ecco quanto costa la nuova Skoda Elroq sul mercato italiano:

  • Elroq 50 170 CV 52 kWh: 34.500 euro
  • Elroq 85 286 CV 77 kWh: 43.500 euro

 

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BMW e Mini - Pneumatici "stellati" e garantiti per tre anni

4 Ruote - Ott 07,2024

Il gruppo BMW introduce in Italia il servizio di pneumatici "stellati", effettivamente caratterizzati dalla presenza di una piccola stella impressa sulla spalla, e realizzati con la collaborazione delle principali case produttrici (tra cui Bridgestone, Pirelli e Michelin) per rispondere in maniera più adeguata alle specifiche di tenuta di strada e di handling dei modelli dell'Elica e delle Mini.

Realizzati su misura. Ogni pneumatico "stellato" prodotto per BMW e Mini deve superare una serie di test imposti dalle Case, rispettando fino a cinquanta diversi criteri di qualità, oltre a quelli richiesti dall'etichetta Ue. L'obiettivo è assicurare le migliori prestazioni e tenuta di strada possibili, garantendo al tempo stesso la giusta durata, efficienza energetica e confort a bordo.

C'è anche l'assicurazione. I pneumatici stellati di BMW e Mini sono assicurati per 36 mesi contro danni accidentali, come quelli provocati da oggetti appuntiti (chiodi e frammenti di vetro), dall'urto diretto contro il cordolo del marciapiede, atti di vandalismo e furti (sono esclusi i cerchi). La copertura vale per i pneumatici di primo equipaggiamento, quelli delle ruote complete e dei ricambi acquistati nei centri autorizzati.

Diagnosi digitale. Per i possessori di auto della Casa dell'Elica, all'interno del programma BMW Proactive Care sono disponibili strumenti che permettono all'auto di identificare in autonomia (e quindi anticipare) eventuali necessità di assistenza. In particolare, l'algoritmo che lavora sui pneumatici analizza le letture relative alla pressione, alla temperatura e alla velocità della ruota, così da stimarne la vita residua; le informazioni vengono successivamente visualizzate sullo schermo dell'infotainment e all'interno della app MyBMW (quest'ultima riporta anche marca, modello, misura e stagione di ogni gomma).

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Elettriche cinesi - Le promesse dei costruttori: "I dazi non faranno lievitare i listini"

4 Ruote - Ott 07,2024

Il sempre più probabile via libera della Commissione europea ai dazi sulle auto elettriche di origine cinese non porterà a un rincaro generalizzato e immediato dei listini, almeno per ora e stando ai primi costruttori che si sono fatti avanti con delle specifiche promesse. 

MG e BYD. Tra coloro che hanno confermato l'intenzione di non ritoccare i prezzi delle offerte per compensare le conseguenze dell'adozione delle nuove tariffe doganali c'è la MG, uno dei costruttori più penalizzati da Bruxelles: oltre alla normale tariffa doganale del 10%, la Casa del gruppo Saic dovrà pagare un ulteriore 35,3%. Ovviamente, per l'azienda i dazi sono eccessivi e ostacoleranno la transizione del settore europeo verso la mobilità elettrica, ma non avranno un impatto immediato sui prezzi dei modelli elettrici in Francia o in Italia: per quanto le decisioni sui listini vengano prese a cadenza mensile, la MG esclude già qualsiasi tipo di ritocco. Del resto, la MG è diventato il costruttore cinese di maggior successo nel Vecchio continente soprattutto grazie al contributo dei modelli termici o ibridi, che non sono minimamente interessati dal nuovo regime tariffario. Altra Casa che dovrebbe mantenere invariati i prezzi fino alla fine dell'anno è la BYD, che a parte una plug-in (la Seal U DM-i) propone solo elettriche. Insomma, sembra che tra i costruttori cinesi ci sia un certo ottimismo: tra l'altro, non è neanche da escludere che alla fine la diatriba tra Bruxelles e Pechino si risolva con un accordo, visto il fervore delle apposite trattative su un meccanismo di prezzi minimi. 

La Cupra e le possibili soluzioni. I dazi, ovviamente, andranno a penalizzare anche veicoli a batteria prodotti in Cina da marchi europei. La Cupra Tavascan, per esempio, viene assemblata presso una fabbrica della Volkswagen a Hefei, capoluogo della provincia dell'Anhui. I catalani hanno definito le nuove tariffe "punitive", al punto da mettere perfino a rischio il futuro della Suv elettrica, ma puntano a trovare delle soluzioni per superare eventuali problemi: "Nel quadro del suo impegno nei confronti di clienti e partner, faremo tutto il possibile per evitare che questi dazi aggiuntivi influiscano sul prezzo della Tavascan", fa sapere la Casa. "Come prima prova di questo impegno, il listino non subirà variazioni per tutte le consegne previste nel 2024". Intanto, un costruttore europeo ha già fornito delle chiare indicazioni sulle possibili soluzioni agli effetti negativi dei dazi: si tratta della Volvo, che intenzionata a trasferire la produzione della EX30 nella fabbrica di Gand, in Belgio. Le attività di assemblaggio saranno avviate nella prima metà del 2025. Allo stesso modo, diverse Case cinesi hanno accelerato la ricerca di siti adatti a un loro insediamento industriale in Europa: l'ultima in ordine di tempo è la Xpeng, ma l'elenco diventa ogni giorno più lungo.

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