Diesel Euro 5 - Allarme Germania: "L'Europa non lasci appiedati milioni di tedeschi"
Milioni di tedeschi, ma anche europei, appiedati da una possibile, nuova stretta sulle emissioni dei diesel. A lanciare l'allarme è il ministro dei Trasporti tedesco, Volker Wissing, che ha scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiedendo chiarimenti. Tutto ruota intorno a un caso sottoposto alla Corte di Giustizia in merito ai veicoli Euro 5, che potrebbe fare giurisprudenza e, di conseguenza, mettere fuori legge un gran numero di automobili: 8 milioni solo in Germania, secondo il governo di Berlino.
Cambio di regole postumo. Volendo sintetizzare, per il ministro tedesco la Commissione europea avrebbe preso in considerazione, nell'ambito di questo processo, di applicare requisiti retroattivi irrealizzabili per le auto Euro 5 a gasolio. Le quali, nello specifico, dovrebbero rispettare i valori limite di emissioni non solo nelle condizioni di test previste dal ciclo Nedc (in laboratorio), come prevedeva un tempo la procedura d'omologazione di questa classe d'inquinamento, ma anche in base a presupposti introdotti successivamente con i test Rde, che misurano le sostanze inquinanti emesse dai veicoli durante la guida reale su strada. Secondo Wissing, insomma, la Commissione vorrebbe applicare i valori limite anche al di fuori delle condizioni operative ambientali della procedura di omologazione. E un'auto Euro 5, dunque, dovrebbe rientrare nei parametri anche nella guida a pieno carico, in cui il motore è sottoposto a maggiore sforzo. In base allo stato attuale della tecnologia, ciò non è fattibile e rappresenterebbe un requisito retroattivo irrealizzabile per i veicoli attualmente in circolazione, ha scritto il ministro tedesco. Anche il partito Liberale democratico tedesco, di cui Wissing fa parte, ha chiesto a von der Leyen spiegazioni in merito.
Audi - Le elettriche per la Cina potrebbero rinunciare ai quattro anelli
Stando a quanto riferisce l'agenzia Reuters, la Audi potrebbe rinunciare allo storico logo dei quattro anelli per le prossime auto elettriche destinate al mercato cinese, sviluppate nell'ambito della joint venture firmata a maggio con la Saic. La decisione non è ancora stata confermata ufficialmente, e sarebbe legata a considerazioni di immagine del marchio, riferisce una fonte vicina alla Casa tedesca. Manterranno invece il logo le Audi elettriche attualmente commercializzate in Cina (Q4 e-tron, Q5 e-tron e Q6 e-tron).
La joint venture con la Saic. L'accordo firmato nei mesi scorsi porterà entro il 2030 alla presentazione di nove nuovi modelli 100% elettrici di fascia alta. La decisione di rinunciare allo storico logo sarebbe il riconoscimento del contributo dato dalla Saic al progetto, e l'importanza sempre maggiore che hanno fornitori e tecnologie locali.
"Saranno vere Audi". Questi modelli, sottolinea la Saic in una dichiarazione rilasciata all'agenzia statunitense, saranno comunque vere Audi, con l'autentico DNA della Casa tedesca. Al momento non è chiaro se i quattro anelli verranno sostituiti da un logo specifico per il mercato cinese, o se rimarrà solo il nome dell'auto. A novembre è prevista la presentazione di una concept che dovrebbe anticipare lo stile della nuova gamma Bev.
Monterey Car Week - Una one-off di Pininfarina a Pebble Beach
Per il quinto anno consecutivo la Automobili Pininfarina sarà in California, durante la Monterey Car Week 2024, dove presenterà un'esclusiva one-off realizzata sulla base delle richieste di un anonimo committente, già possessore di una Battista.
Esemplare unico. L'auto è stata costruita a mano nelle officine Pininfarina a Cambiano, dove i suoi artigiani hanno lavorato con il cliente per dar vita a quella che l'atelier torinese definisce un'auto unica tra le uniche, una visione realizzata senza scendere a compromessi, celebrazione di un design senza tempo. Nessun'altra informazione ufficiale salvo l'immagine teaser che apre questo articolo, e l'ipotesi che possa essere realizzata sulla base della B95 Hyper Barchetta (ne verranno realizzati solo 10 esemplari).
Battista in parata. La Automobili Pininfarina ha organizzato anche la prima parata di Battista, a cui prenderanno parte una decina di esemplari dell'hypercar. Allo stand sarà esposta anche la Pura Vision, presentata lo scorso anno, e che anticipa il linguaggio stilistico del marchio per i prossimi anni.
Esodo estivo - Il primo weekend di agosto è da bollino nero
Il primo fine settimana di agosto vedrà un'intensificazione delle partenze dei vacanzieri. L'Anas, infatti, si aspetta un traffico in costante aumento lungo la sua rete e ricorda le indicazioni di Viabilità Italia: è previsto il bollino nero (simbolo di una situazione critica) per la mattina di sabato 3 agosto e quello rosso (spostamenti intensi con possibili criticità) per il pomeriggio di venerdì 2 agosto, nonché per tutta la giornata di domenica 4 agosto.
Gli spostamenti. L'Anas, che per migliorare la fluidità del traffico ha rimosso 906 cantieri (il 70% di quelli attivi), si attende una netta crescita per gli spostamenti dai grandi centri urbani in tutta Italia verso le località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna a nord e verso i confini di Stato, e nel tardo pomeriggio di domenica un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, in concomitanza con i rientri del fine settimana. Infine, l'azienda del gruppo FS ricorda il divieto di transito dei veicoli pesanti in vigore già oggi dalle 16 alle 22, domani dalle 8 alle 22 e domenica dalle 7.00 alle 22.00.
Maserati - La nuova sportiva alla Monterey Car Week
La Maserati presenterà la sua nuova sportiva il prossimo 16 agosto, nel corso dell'evento The Quail che si svolgerà durante la Monterey Car Week. Una supercar progettata, sviluppata e prodotta in Italia, nata per ereditare l'anima racing di Maserati GT2, e che al tempo stesso rappresenta un'ulteriore evoluzione della MC20, la prima a montare il V6 Nettuno.
Una doppia anima. Un'auto, quella che verrà svelata nei prossimi giorni, dedicata a chi anche su strada non intende rinunciare a prestazioni straordinarie, pronta ad accogliere il guidatore e a farlo sentire un vero pilota anche lontano dalla pista. La nuova Maserati sarà ricca di soluzioni tecnologiche innovative e una impressionante performance aerodinamica. Una supercar che si caratterizza per l'estetica inconfondibile, con dettagli da auto da corsa senza rinunce sul fronte del confort e del piacere di guida, che i clienti potranno personalizzare a piacimento.
Sarà in buona compagnia. Il debutto della nuova sportiva è previsto per il 16 agosto alle 9.12 del mattino ora del Pacifico (le 18:12 in Italia). Un orario insolito, sicuramente legato in qualche modo alla macchina che verrà presentata. Alla conferenza stampa interverranno Giovanni Perosino, responsabile marketing e comunicazione di Maserati, insieme al capo del design Klaus Busse. Nello stand saranno presenti anche la MC20 Icona e la MCXtrema, presentata al The Quail dello scorso anno, e prodotta in 62 esemplari: il primo verrà consegnato sul circuito di Laguna Seca in occasione della Monterey Car Week 2024.
Airbag Takata - Stellantis: "Il servizio di sostituzione a domicilio sarà avviato anche in Italia"
Anche in Italia, Stellantis sta cercando di accelerare le procedure di sostituzione degli airbag della Takata montati su decine di migliaia di vetture Citroën C3 e DS 3, oggetto del richiamo avviato a maggio. La filiale italiana ci ha fornito un sunto delle attività finora effettuate per risolvere il problema e delle iniziative allo studio, tra cui la possibilità di avviare a breve un servizio a domicilio sull'esempio di quanto si sta già facendo in Francia.
Le misure. Per sostenere i clienti italiani interessati dal richiamo, Stellantis ha già mobilitato circa 11 mila auto di cortesia, un numero destinato a salire "in tempi brevi" a 17 mila. Inoltre, il gruppo sta raddoppiando la capacità della rete di sostituire gli airbag anche grazie a una serie di iniziative di natura prettamente industriale. A tal proposito, dall'azienda spiegano di aver raddoppiato "la fornitura di nuovi dispositivi, raggiungendo 14.500 kit (guidatore+passeggero) consegnati a Stellantis alla settimana". Il gruppo ha poi avviato uno specifico programma di sostituzione dei airbag presso alcuni impianti: sono già operativi specifici reparti presso l'hub di economia circolare di Mirafiori e all'interno delle fabbriche di Pomigliano d'Arco e Cassino, mentre "a breve" saranno attivate analoghe attività a Melfi, Modena e Atessa. Dal punto di vista dei servizi è stata "raddoppiata la capacità del call center in Italia", con 128 agenti appositamente impiegati per rispondere alle richieste dei clienti. Infine, "entro il prossimo mese" sarà implementato il "programma Repair@Home che attualmente è in fase pilota in Francia".
Toyota GR Corolla - Arriva lautomatico della GR Yaris
Disponibile negli Stati Uniti, in Giappone e pochi altri mercati (ma non quello europeo, almeno per il momento), la Toyota GR Corolla è stata aggiornata al Model Year 2025: la novità più importante riguarda l'introduzione del cambio automatico DAT (Direct Automatic Transmission), già introdotto sull'ultima evoluzione della GR Yaris, e che anche noi abbiamo avuto occasione di provare in pista. La nuova GR Corolla arriverà nelle concessionarie il prossimo inverno. I prezzi non sono ancora stati comunicati.
Cresce anche la coppia. Sotto il cofano della media sportiva si trova un tre cilindri 1.6 turbobenzina da 300 CV e 400 Nm: invariata la potenza, mentre la coppia è aumentata di 30 Nm rispetto al MY24. I modelli con cambio automatico avranno anche la funzione Launch Control per migliorare lo scatto in partenza. Le altre novità introdotte dalla divisione sportiva della Toyota riguardano modifiche alle sospensioni e all'assetto, per migliorare la tenuta in curva e nelle accelerazioni più forti. Di serie per tutta la gamma i differenziali Torsen a slittamento limitato davanti e dietro, prima disponibili solo con il pacchetto Performance e nelle più costose Premium e Circuit Edition.
Leggero make-up. Poche le novità estetiche per il nuovo model year, concentrate principalmente nel nuovo paraurti anteriore, con una griglia di maggiori dimensioni per migliorare l'afflusso d'aria al motore e nuove feritoie laterali per il raffreddamento dei freni. La nuova GR Corolla sarà disponibile in tre allestimenti: Core, Premium e Premium Plus. Quest'ultimo avrà il tetto in fibra di carbonio, prese d'aria sul cofano e cerchi di lega in nero opaco; all'interno, un nuovo head-up display e sedili in velluto con impunture rosse.
Mercato italiano - La Top 3 per alimentazione di luglio - FOTO GALLERY
Dopo aver approfondito la classifica delle dieci auto più targate a luglio, analizziamo l'andamento delle immatricolazioni italiane in base alle principali alimentazioni.
Chi sale e chi scende. Lo scorso mese ha visto un vistoso rallentamento della crescita delle elettriche. Le Bev, dopo il +118% di giugno, segnano una solo un +4%, per una quota invariata al 3,4%. Continua, invece, la crisi delle ibride plug-in: -8,8% e quota in contrazione dal 4,4% al 3,9%. Al contrario, le ibride non ricaricabili guadagano il 17% (+56,9% per le "full", +6,2% per le "mild") e salgono dal 35,7% al 40,1% del mercato. Tra le motorizzazioni tradizionali, le auto a benzina crescono del 3,6%, per una quota in lieve peggioramento dal 28,6% al 28,4%, mentre le diesel perdono il 25,5% e scendono dal 18% al 12,9%. Male anche il metano (-88,5% e un peso prossimo allo zero, al punto da non giustificare la trattazione), bene il Gpl (+21,2% e penetrazione in aumento dal 9,8% all'11,4%).
Sfoglia la nostra galleria fotografica per scoprire i podi delle auto più vendute a luglio 2024 in base all'alimentazione: benzina, gasolio, Gpl, ibrida, ibrida plug-in ed elettrica.
Mercato italiano - La Top 10 di luglio - FOTO GALLERY
Il mercato italiano dell'auto è rimasto in territorio positivo anche a luglio, anche se non manca un deciso segnale di rallentamento per le immatricolazioni, quantomeno rispetto al mese precedente. Tra le auto più popolari si conferma in vetta la Fiat Panda. Sfoglia la gallery di immagini qui sopra per scoprire la classifica delle prime dieci vetture più vendute lo scorso mese.
Mercato italiano - Luglio positivo per le immatricolazioni: +4,7%
Il mercato italiano dell'auto continua a crescere, anche se con un ritmo decisamente fiacco rispetto al boom di giugno. A luglio, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, sono state immatricolate 124.806 vetture, per un incremento del 4,7% rispetto allo stesso mese del 2023. Si tratta di un tasso in forte contrazione rispetto al +15% di giugno nonostante i due giorni lavorativi in più e la presenza di un'ancora consistente dotazione per gli incentivi. evidente come la spinta delle elettriche, manifestatasi a giugno con il rapido esaurimento del plafond di agevolazioni a loro dedicate, si sia sostanzialmente indebolita nel giro di poche settimane. I risultati portano il consuntivo dei primi sette mesi a conteggiare 1.011.259 registrazioni, per un incremento del 5,2%. Rimangono comunque lontani i livelli pre-Covid: sulla base delle elaborazioni dell'Unrae, il gap è superiore al 18%.
Stellantis. A luglio, il gruppo guidato da Carlos Tavares conta 35.161 auto immatricolate, l'8,8% in meno rispetto a un anno fa. Contrastato l'andamento dei vari marchi: -24,2% per Alfa Romeo (1.718 targhe), -4,7% per Citroën (3.595), -30,9% per DS (388), -28,7% per Fiat (10.226), +4,9% per Jeep (5.731), -16,1% per Lancia (2.814), -51,8% per Maserati (161), +43,1% per Opel (4.170) e +15% per Peugeot (6.358).
Gruppo Volkswagen. Per Wolfsburg, le immatricolazioni totali sono 20.099, per un calo del 3,2%. Audi guadagna il 5,6% (6.265 registrazioni) e Lamborghini il 14,3% (40), mentre Cupra perde il 26,7% (1.203), Seat il 29% (727), Skoda l'1% (2.873) e Volkswagen il 2,6% (8.991).
Renault. Il gruppo francese sale del 32,4% grazie a 17.197 targhe mensili, di cui 9.686 per Dacia (+36,2%) e 7.511 per il marchio della Losanga (+27,8%).
Toyota. In fortissima crescita il gruppo delle Tre ellissi: le 10.361 immatricolazioni implicano un miglioramento del 142,1%. Il marchio Toyota segna un +144,2% a 9.794 unità, mentre la Lexus balza del 162,5% (567 immatricolazioni).
BMW. Per il costruttore bavarese le registrazioni sono 6.614, il 6,5% in meno rispetto a un anno fa: il marchio BMW targa 5.763 vetture e guadagna l'11,7%, mentre la Mini, con 851 immatricolazioni, perde il 55,6%.
Ford e gruppo Hyundai. L'Ovale blu subisce un calo del 7,3%, fermandosi a 5.208 registrazioni. Al contrario la Hyundai, con 3.816 targhe, scende dell'1,7%, mentre la consociata Kia, con 4.763 immatricolazioni, guadagna il 22,6%.
Mercedes-Benz. Il costruttore di Stoccarda, con 4.140 targhe, registra un calo del 4,8%: la Stella a tre punte sale di appena lo 0,7% (3.998 immatricolazioni), mentre Smart crolla del 62,1% (142).
Le altre asiatiche. Contrastate le altre Case giapponesi: -36,1% per Nissan (1.799), +9,2% per Suzuki (3.253), -2,5% per Mazda (1.283), +32,4% per Honda (637), +113% per Mitsubishi (164) e -58,2% per Subaru (99).
Premium e sportive. Tra i marchi del segmento premium, la Volvo registra 1.550 vetture, il 5,1% in più rispetto a un anno fa, e il gruppo Jaguar Land Rover 921 (-18%), di cui 68 per il marchio del Giaguaro (-62,4%) e 853 per il brand delle fuoristrada (-9,5%). In calo la Tesla, con un -0,8% (474 elettriche immatricolate). Nel segmento delle sportive di lusso la Ferrari segna un +73,0% (109) e la Porsche un -11,5% (553).
Gli altri brand. Performance negativa per il gruppo DR, con un -28,9% (2.322 targhe). Tra i marchi di origine cinese, MG sale del 35,4% (3.343) e Lynk & Co registra un +60% (280). Bene Eurasia Motor Company con 111 registrazioni e un aumento del 60,9%. In classifica anche la BYD, con 202 immatricolazioni (21 l'anno scorso).
La top ten. Non cambia nulla al vertice della classifica dei modelli più popolari: la Fiat Panda, con 7.337 unità, è sempre prima. In seconda posizione la Dacia Sandero (5.925) e in terza la Renault Clio (3.731). Seguono, nell'ordine, la Toyota Yaris Cross (3.434), la Opel Corsa (3.206), la Jeep Avenger (3.169), la Dacia Duster (3.122), la Lancia Ypsilon (2.812), la Renault Captur (2.680) e la Volkswagen T-Roc (2.425).
I canali commerciali. Per quanto riguarda i canali di vendita, i privati risultano in crescita del 14,2%, mentre il noleggio vede la componente di lungo termine peggiorare del 21,8% e quella di breve contrarsi del 29,1%. Sostanzialmente stabili le società e gli enti, con una crescita di appena l'1%, mentre prosegue il rimbalzo delle autoimmatricolazioni: +16,3% (+20,2% l'uso privato e -30,1% l'uso noleggio).
Rimbalzano le Bev. L'esaurimento degli incentivi per la categoria di veicoli tra 0 e 20 g/km di emissioni produce effetti sull'andamento delle varie alimentazioni. Le elettriche, dopo il +118% di giugno, segnano una crescita di appena il 4%, per una quota invariata al 3,4%. Continua, invece, il momento negativo delle ibride plug-in: -8,8% e quota in contrazione dal 4,4% al 3,9%. Al contrario, le ibride non ricaricabili salgono del 17% (+56,9% per le "full", +6,2% per le "mild") e passano dal 35,7% al 40,1% del mercato. Tra le motorizzazioni tradizionali, le auto a benzina crescono del 3,6%, per una quota in lieve peggioramento dal 28,6% al 28,4%, mentre le diesel perdono il 25,5% e scendono dal 18% al 12,9%. Male anche il metano (-88,5% e un peso prossimo ormai allo zero), bene il Gpl (+21,2% e penetrazione in aumento dal 9,8% all'11,4%).
La classifica delle elettriche. All'interno dell'aggregato delle sole elettriche, in cima troviamo la Volvo EX30 (401 targhe), seguita da Tesla Model Y (279), MG4 (252), Peugeot e-2008 (203), BMW iX1 (198), Tesla Model 3 (176), Fiat Nuova 500 (170), Jeep Avenger (142), Nissan Leaf (139) e Audi Q4 e-tron (115).
Emissioni. Quanto alle emissioni, la CO2 media scende dell'1,7% a 119,4 g/km a luglio e dello 0,5% a 119,6 nel consuntivo dei primi sette mesi. Inoltre, il consuntivo dei primi sei mesi dell'anno mostra un dato in lieve calo da 120 a 119,6 g/km (-0,3%). Lo scorso mese sono state immatricolate 5.392 auto (4,3% del mercato) con emissioni inferiori ai 20 g/km e 3.696 vetture (2,9% del totale) nella fascia 21-60 g/km. Sono state invece 85.490 le registrazioni di modelli con CO2 compresa tra i 61 e i 135 g/km, pari al 67,7% del totale. Oltre a queste tre fasce, sono state registrate anche 26.595 auto (21,1% del mercato) con emissioni di anidride carbonica tra i 136 e i 190 g/km, mentre i modelli con valori superiori ai 190 g/km sono 2.573 (2%).
Mercato italiano - Crisci (Unrae): ora una strategia di lungo periodo
Michele Crisci, presidente dell'Unrae (l'associazione delle Case estere), chiede al governo di ripensare gli incentivi in una prospettiva triennale. E di iniziare a valutare a una graduale riforma fiscale.
Presidente Crisci, il mercato cresce ancora, però avete abbassato le stime 2024. Vi aspettate un rallentamento?
Gli indicatori macroeconomici parlano di un rallentamento dei consumi nel secondo semestre. Inoltre, anche se non si vede ancora dalle immatricolazioni, nel corso degli ultimi mesi c'è stato un rallentamento degli ordinativi, che non ha nulla a che fare con l'attesa degli incentivi, che pure c'è stata, che andrà a riverberarsi sull'immatricolato dell'ultima parte dell'anno.
A proposito di incentivi, la fiammata delle Bev è durata un mese...
la riprova che quegli incentivi, per le modalità con cui sono stati messi a disposizione, non riescono a imprimere una direzione strutturale al mercato. Sono stati annunciati a febbraio, sono stati resi operativi a inizio giugno e sono finiti in otto ore. Certo, hanno dato luogo a circa 26 mila prenotazioni, buona parte delle quali targate a giugno, ma la fiammata si sta esaurendo. Anche perché chi è rimasto fuori, e parliamo di tante persone, aspetta di capire se ci sarà una nuova finestra nel 2024.
Ci sarà? Il 7 agosto il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha convocato il cosiddetto Tavolo automotive
Spero che il ministro ci dica cosa accadrà nell'ultima parte del 2024 in relazione ai fondi che non sono stati messi a disposizione a giugno e a quelli - penso alla fascia 21-60 g/km - che il mercato non assorbe, risorse che potrebbero essere da subito destinate alle Bev. Poi c'è da parlare del 2025 e degli anni successivi. Servirebbe una strategia almeno triennale, meglio quinquennale, in cui i consumatori sanno che possono comprare la macchina quando vogliono, non il giorno del click day, che crea più problemi al mercato di quanti ne risolva. Io, però, resto convinto che a imprimere la svolta sarebbe la riforma della fiscalità sull'auto.
La delega è ancora aperta
Speriamo che ci sia la possibilità di sfruttarla. Tra l'altro, non c'è bisogno del tutto e subito, sarebbe sufficiente impostare una riforma graduale, partendo, per esempio, da un innalzamento della detrazione sulle auto al di sotto di una certa soglia di CO2 dal 40 al 70%. Una misura dal costo risibile per lo Stato, ma che darebbe un'indicazione molto chiara.
C'è il rischio che il ministro vi presenti un pacchetto già confezionato?
L'importante è che non si ripeta quanto accaduto dopo l'1 febbraio, con il mercato che ha aspettato per quattro mesi. Se il 7 agosto sarà annunciata un'iniziativa ben venga, ma solo se partirà l'1 settembre.
Tornando al mercato, le autoimmatricolazioni restano a livelli alti. C'è di nuovo pressione da parte dell'industria?
Rispetto al periodo pandemico e immediatamente successivo, si è passati da un eccesso di domanda rispetto all'offerta a una sostanziale parità. Era scritto che sarebbe accaduto. Ma non dimentichiamo che le autoimmatricolazioni sono state influenzate anche dalla scadenza del 7 luglio, a partire dalla quale è scattato l'obbligo dei nuovi Adas.
Mercato italiano - Segnali di rallentamento, l'Unrae taglia le stime per il 2024
L'Unrae ha deciso di rivedere al ribasso, seppur di poco, le stime sulle immatricolazioni annuali sul mercato italiano. La decisione è legata ad alcuni segnali di rallentamento della domanda, legati a loro volta a crescenti incertezze di natura macroeconomica. "Lo scenario attuale, caratterizzato da un previsto rallentamento dei consumi delle famiglie nella seconda metà del 2024, porta a una revisione leggermente al ribasso delle stime per l'intero anno, pur con un andamento delle immatricolazioni di autovetture degli ultimi mesi in linea con le attese", spiega l'associazione, che per il 2024 prevede 1,62 milioni di targhe (+3,4% sul 223, ma -15% sul 2019), a fronte della precedente stima a 1,63 milioni.
La filiera. Del resto, anche altre organizzazioni parlano di rallentamento del mercato. "Dopo l'incremento a doppia cifra di giugno (+15%), a luglio 2024 il mercato auto italiano rallenta la crescita (+4,7%) nonostante due giorni lavorativi in più rispetto a luglio 2023 (23 giorni contro 21). Nel confronto con gennaio-luglio 2019, i volumi dei primi sette mesi dell'anno in corso risultano ancora molto al di sotto dei livelli pre-pandemia (-18,3%). Del resto, il buon risultato di giugno, in buona parte determinato dagli incentivi del nuovo ecobonus per le vetture a zero e a basse emissioni locali, era difficilmente replicabile", afferma Roberto Vavassori, presidente dell'Anfia. Massimo Artusi, numero uno di Federauto, pur definendo "positivo" il risultato di giugno, evidenzia il "tasso di crescita più contenuto" e critica gli incentivi perché incapaci di "spingere stabilmente le alimentazioni a bassissime emissioni e di influire sul rinnovo del parco circolante più vetusto, con il risultato che dopo l'esaurimento flash delle risorse sulla fascia 0-20 g/km di CO2, gli ordini sono tornati in evidente affanno". A tal proposito l'associazione Motus-e pone l'accento proprio sul rallentamento della corsa delle immatricolazioni di auto elettriche.
Gli esperti. Più tranchant il commento di Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia: "I risultati di luglio tornano a darci la veritiera situazione del mercato auto. La fiammata delle immatricolazioni di auto elettriche di giugno è stata un'affannosa quanto effimera corsa ad accaparrarsi i nuovi incentivi per targare tutte le Bev possibili che i clienti attendevano da mesi a prezzo ridotto. Finita la festa, finita la richiesta di Bev, che nel mese si fermano al 3,3% di quota: gli italiani desiderano (e comprano) soprattutto auto full hybrid (+56%) e a Gpl (+21%), che insieme raggiungono il 23% di quota". Infine, per Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, è "evidente che per riportare il mercato dell'auto alla normalità, cioè al pieno recupero dei livelli ante crisi, alle misure fin qui adottate si deve aggiungere una politica volta a sostenere soprattutto i salari e le risorse delle famiglie".
Formula 1 - Addio Red Bull, Wheatley sarà team principal Audi
Jonathan Wheatley è una delle figure di maggior spicco alla Red Bull Racing e lo sarà fino alla fine di quest'anno, poi il suo futuro sarà altrove. Dopo diciannove stagioni, il direttore sportivo del team di Milton Keynes ha deciso di accettare una nuova sfida: sarà il team principal dell'Audi nel 2026.
Fine di un'era. La carriera di Wheatley è iniziata alla Benetton ed è continuata sotto le insegne della Renault, per poi arrivare alla Red Bull Racing in qualità di capo meccanico e scalare ulteriormente ruoli di responsabilità. Il suo nome era in cima alla lista dei possibili sostituti di Christian Horner, all'inizio di quest'anno, quando è scoppiato l'ormai noto scandalo a Milton Keynes e l'inglese sembrava avesse le ore contate. Proprio Horner ha commentato l'addio di Wheatley dicendo: "Quella con Jonathan è stata una relazione lunga e di successo. Ha dato un importante contributo per la conquista dei sei titoli mondiali costruttori e i sette titoli piloti, prima come team manager e poi come direttore sportivo. Sarà sempre nella storia del nostro team".
No comment di Audi. Tra le righe del comunicato di oggi appare un dispiacere di Red Bull di perdere un pezzo importante del proprio organico. E lo spoiler della destinazione di Wheatley pare non sia stato gradito dalla Casa dei quattro anelli che per il momento non ha voluto commentare la notizia. Non è un segreto che l'Audi sta riorganizzando i vertici del programma Formula 1 rispetto ai piani iniziali: l'uscita di Andreas Seidl e Oliver Hoffmann - rispettivamente ceo e presidente del progetto F1 - è stata la prima mossa. Quella di Wheatley segue l'ingaggio di Mattia Binotto, annunciato qualche giorno fa e destinato alla direzione tecnica e operativa della squadra che debutterà nel 2026.
Evo - La Suv 6 e la monovolume Spazio sbarcano in Spagna
La Evo amplia la propria gamma in Spagna con la Suv 6, venduta a partire da 29.900 euro, e la monovolume Spazio, commercializzata da 30.900 euro. Entrambi i modelli sono mossi da un quattro cilindri 1.5 turbo da 177 CV, abbinato a un cambio DCT a doppia frizione e 7 rapporti, disponibile anche in versione bifuel benzina/Gpl.
Evo 6. Lunga 4,5 metri, questa Suv si caratterizza per la linea sportiveggiante, sottolineata dalla grande calandra e i gruppi ottici su due livelli. Di serie i cerchi di lega da 20. All'interno la plancia è dominata da uno schermo da 20,5 che integra il display da 10,25 della strumentazione digitale e quello dell'infotainment, di uguali dimensioni. Tre le modalità di guida disponibili: Standard, Eco e Sportivo.
Evo Spazio. La Spazio è una monovolume a 7 posti lunga da 4,8 metri, dal design sportivo e un tetto panoramico che corre a tutta lunghezza, per regalare luce a tutti gli occupanti. Come per la 6, anche nella Spazio la plancia è dominata dal doppio schermo per strumentazione digitale e infotainment. Entrambi i modelli montano sospensioni McPherson all'anteriore e posteriori indipendenti multilink.
Italia-Cina - EuroGroup-Hixih, c'è una prima partnership in campo automotive
A due giorni dalla missione cinese del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il ministero delle imprese e del Made in Italy rende nota la sigla di un primo accordo di cooperazione tra aziende dei due Paesi impegnate nell'indotto del settore automotive.
Due "big". L'intesa, firmata oggi a Palazzo Piacentini alla presenza del ministro Adolfo Urso e del presidente di EuroGroup Sergio Iori (con il fondatore di Hixih, Niu Yishun, collegato in videoconferenza) è un memorandum preliminare che ha in oggetto una "partnership strategica" tra la EuroGroup Laminations, una multinazionale con sede in Lombardia che produce statori e rotori per motori elettrici, e la Hixih Rubber Industry Group, una società con interessi ramificati nella componentistica, che vanno dagli pneumatici ai semilavorati in metallo, passando per la produzione energetica e le fonti rinnovabili.
Urso: "Altre intese nei prossimi giorni". La notizia odierna, spiega in un'informativa il dicastero di via Veneto, "rappresenta il primo follow-up dell'accordo di cooperazione tra Mimit e ministero dell'Industria e delle Tecnologie dell'Informazione della Repubblica Popolare Cinese, predisposto durante la missione del ministro Urso a Pechino e poi sottoscritto durante la recente missione del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni". "L'intesa" ha aggiunto il ministro Urso, "rientra negli obiettivi di governo nel campo della tecnologia green e della mobilità elettrica. Altre seguiranno nei prossimi giorni per segnare il nuovo corso delineato dal Piano di azione triennale e dall'accordo di cooperazione tra i due ministeri".
I termini dell'intesa. La EuroGroup, società quotata a Piazza Affari nell'indice Ftse Italia MidCap, possiede otto stabilimenti produttivi in Italia e sei all'estero (due in Messico, uno negli Usa, uno in Tunisia e due proprio in Cina) e secondo i termini del memorandum odierno si impegna a lavorare con la Hixih nell'ambito di una joint venture sotto il proprio controllo, "per stimolare la crescita nel mercato cinese e aumentare la penetrazione commerciale nel Paese, in particolare con i costruttori cinesi di auto elettriche".
Un nuovo centro ricerche e un impianto nello Shandong. L'intesa prevede inoltre la creazione di un nuovo centro di ricerca e sviluppo per tecnologie innovative, che sarà localizzato nella zona industriale di Hixih Group nello Shandong, allo scopo di "proteggere la proprietà intellettuale" e "sostenere le attività di co-sviluppo con i clienti locali". Sempre nella stessa area, secondo l'intesa, sorgerà anche un nuovo stabilimento destinato alla produzione di "motor cores" per costruttori di New energy vehicles (definizione che in Cina include modelli elettrici e ibridi plug-in), con investimenti che saranno supporati anche da incentivi dedicati.
Ferrari - Gli utili crescono ancora a doppia cifra
Per la Ferrari la stagione di Formula 1 sarà forse deludente, ma a Maranello possono brindare ancora una volta allo stato di grazia dei bilanci: ricavi e utili crescono a un ritmo tale da spingere i vertici a rivedere al rialzo le stime per l'intero anno, in un momento in cui l'intero settore dell'auto sta lanciando segnali di progressiva debolezza. Per questo, l'amministratore delegato Bendetto Vigna ha parlato di "risultati finanziari eccellenti nel secondo trimestre del 2024, che dimostrano ancora una volta una solida esecuzione e crescita continua".
I numeri. In particolare, i ricavi si sono attestati su 1,71 miliardi, con una crescita del 16% più che proporzionale rispetto al +2,7% delle consegne (3.484 unità). Tra i vari modelli, la maggiore spinta arriva da Purosangue, Roma Spider e 296 GTS. Sono inoltre iniziate le prime consegne della SF90 XX Stradale, mentre sono diminuite quelle della Roma e della 812 Competizione, vicine alla fine del ciclo vita, e la SF90 Stradale e la 812 GTS sono giunte a fine produzione. A influire sull'andamento del fatturato è stato non tanto l'aumento delle consegne, quanto "un mix prodotti e geografico più ricco" e un "maggiore contributo delle personalizzazioni". Tutti questi fattori hanno spinto al rialzo i prezzi e quindi influenzato la redditività: il margine operativo lordo è cresciuto del 13,7% a 669 milioni, per un'incidenza sui ricavi del 39,1% (40% un anno fa), mentre l'utile operativo è migliorato del 17% a 511 milioni, per un margine in aumento dal 29,7% al 29,9%.
Profitti e cassa. Crescono a doppia cifra anche i profitti, balzati del 24% a 413 milioni, mentre la generazione di cassa delle attività industriali si è attestata su 121 milioni, in calo rispetto ai 138 milioni di un anno fa a causa, tra l'altro, di un aumento degli investimenti da 198 milioni a 268 milioni. La posizione finanziaria netta è inoltre passata da una liquidità per 38 milioni di euro al 31 marzo 2024 a un debito di 441 milioni, anche per il pagamento di dividendi per 440 milioni di euro e il riacquisto di azioni proprie per 148 milioni. In peggioramento la liquidità complessiva, scesa da 1,966 miliardi a 1,882 miliardi.
Prospettive. Come detto, la Ferrari ha rivisto al rialzo le stime per tener conto di diversi fattori positivi, tra cui non solo l'andamento della prima parte dell'anno, ma anche le indicazioni favorevoli su fronte ordini."L'accoglienza entusiastica delle nostre ultime nuove auto sportive, la 12Cilindri e la 12Cilindri Spider, ha guidato la raccolta degli ordini nel trimestre, aggiungendosi a un già solido portafoglio ordini sui modelli attuali, che copre fino al 2026", ha detto Vigna durante una conference call con gli analisti, aggiungendo di non vedere alcun "segnale di indebolimento della domanda". Dunque, per il 2024 i ricavi sono visti ora a oltre 6,55 miliardi (6,4 miliardi la precedente previsione), il margine operativo loro a 2,5 miliardi (2,45 miliardi), l'utile operativo ad almeno 1,82 miliardi (1,77 miliardi) e i flussi di cassa a 950 milioni (900 milioni).
Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di agosto - VIDEO
Il nuovo numero di Quattroruote, già disponibile in Digital Edition e in edicola dal 2 agosto, dedica la copertina all'Alfa Romeo Junior Veloce: l'elettrica del Biscione sta facendo parlare molto di sé e noi abbiamo deciso di portarla in pista, nella nostra Vairano, per saggiarne le ambizioni sportive. A proposito di elettriche, l'Attualità si occupa del mercato dell'usato Bev: c'è spazio per fare affari interessanti? Pare di sì e vi facciamo alcuni esempi concreti, scoperti durante la nostra inchiesta. La stagione impone poi di parlare di viaggi: lo facciamo con un dossier vacanziero, che si occupa anche di seggiolini per bambini e di trasporto di animali. Infine, un'altra lettura perfetta per le ferie: con l'allegato gratuito QNovità Estate, avrete tra le mani il quadro definitivo dei modelli che deubtteranno sul mercato da qui alla fine dell'anno, condensati in 74 pagine davvero succulente.
Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).
Cupra - Si amplia la gamma motori di Leon e Formentor
La Cupra amplia la gamma motori delle nuove Formentor e Leon (anche Sportstourer), entrambe recentemente oggetto di un importante restyling. Le novità sono già ordinabili, con prezzi che partono da 33.450 euro per la media, e da 37.200 euro per la Suv-coupé.
Cupra Formentor. Con l'aggiornamento di agosto entrano a listino tre nuove motorizzazioni: l'1.5 TSI da 150 CV alla base della gamma, abbinato al cambio manuale a sei rapporti, il plug-in da 204 CV che si affianca a quello da 272 CV già in gamma, e il nuovo 2.0 TDI 150 CV DSG a trazione anteriore abbinato al cambio Dsg a sette rapporti. Quest'ultimo rappresenta una novità assoluta per la Formentor.
Cupra Leon. Per quanto riguarda la media sportiva, le novità partono dall'1.5 TSI da 150 CV e cambio manuale, disponibile su entrambe le varianti di carrozzeria, così come l'ibrido plug-in da 204 CV; per la due volumi arriva il 2.0 TSI DSG da 300 CV, mentre per la station wagon Sportstourer debutta il 2.0 TSI 4Drive DSG da 333 CV, abbinato alla trazione integrale e al ripartitore di coppia con tecnologia Torque Splitter. Sulla versione VZ Extreme è di serie il pacchetto (su richiesta per la VZ) con cerchi forgiati da 19 rifiniti in bronzo e pinze freno Akebono.
I prezzi per l'Italia. Ecco i prezzi delle nuove motorizzazioni di Cupra Formentor e Leon:
- Formentor 1.5 TSI 150 CV: 37.200 euro
- Formentor 2.0 TDI 150 CV DSG: 41.750 euro
- Formentor 1.5 e-Hybrid 204 CV DSG: 46.500 euro
- Leon 1.5 TSI 150 CV: 33.450 euro
- Leon 1.5 e-Hybrid DSG 204 CV: 43.500 euro
- Leon VZ 2.0 TSI DSG 300 CV: 47.450 euro
- Leon VZ Extreme 2.0 TSI DSG 300 CV: 55.100 euro
- Leon Sportstourer 1.5 TSI 150 CV: 34.600 euro
- Leon Sportstourer 1.5 e-Hybrid DSG 204 CV: 44.650 euro
- Leon Sportstourer VZ 2.0 TSI 4Drive DSG 333 CV: 52.050 euro
- Leon Sportstourer VZ Extreme 2.0 TSI 4Drive DSG 333 CV: 59.700 euro
Giappone - Scandalo certificazioni, l'indagine si estende ad altri modelli
Dopo le violazioni rilevate lo scorso mese di giugno, che riguardavano principalmente Daihatsu ma anche Honda, Suzuki, Mazda, Yamaha e Toyota, il governo giapponese ha concluso l'indagine su quest'ultima, portando alla luce otto nuove violazioni relative alle certificazioni di una decina di modelli. Il processo di omologazione in Giappone, ha spiegato il presidente di Toyota Koji Sato, verifica che un prodotto rispetti determinati standard, in particolare per quanto riguarda sicurezza e inquinamento. Le auto possono essere prodotte e vendute solo dopo aver ottenuto la certificazione. In questo caso, sono state prodotte e vendute senza essere state sottoposte al corretto processo di certificazione.
Le auto coinvolte. I casi del 3 giugno riguardavano una serie di modelli ormai fuori produzione come la Toyota Crown, la Isis, la Axio, la Fielder e la Sienta, e la più recente Yaris Cross. Nei risultati pubblicati oggi, i modelli coinvolti sono la Prius (2014), la Lexus RX (2015), la Rav4 (2017), la Camry e la Daihatsu Altis (2017), le Noah, Voxy e Suzuki Landy (2021, ancora in produzione), la Harrier (2022, ancora in produzione) e la LM (2023, in produzione). Le certificazioni non conformi riguardano principalmente test di sicurezza, dalla protezione dei pedoni e degli occupanti agli impatti laterali. Le auto coinvolte, specifica Toyota, possono comunque essere usate normalmente.
Le scuse e le spiegazioni. La Toyota ha bloccato le consegne in Giappone dei minivan Noah e Voxy, in attesa di ottenere un nuovo via libera dal ministero. All'inizio di settembre dovrebbe anche ripartire la produzione della Corolla Fielder, della Corolla Axio e della Yaris Cross per il mercato interno, sospesa dallo scorso 3 giugno. La Casa giapponese ha pubblicato una nota in cui si scusa per l'accaduto con clienti e azionisti: secondo il costruttore, i problemi nelle certificazioni derivano sia da una serie di procedure interne poco chiare nella preparazione dei documenti necessari, e di insufficienti consapevolezza e coinvolgimento della dirigenza in merito all'importanza delle certificazioni. Per questo motivo verranno riviste procedure e responsabilità, che dovranno poi essere comunicate al ministero, così da poter ottenere le nuove approvazioni.
Con 4R di agosto - QNovità Estate, l'allegato gratuito con tutti i modelli in arrivo - VIDEO
Entro la fine dell'anno debutteranno tantissime novità: auto piccole, medie e grandi, per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche. Per avere un quadro completo dei principali modelli in arrivo, al ricambio generazionale o con ingenti aggiornamenti, non c'è niente di meglio che consultare QNovità Estate 2024, un fascicolo di 72 pagine allegato gratuitamente a Quattroruote di agosto e dedicato, per l'appunto, alle auto che si affacceranno sul mercato nei prossimi mesi.
Ce n'è per tutti. Dopo un breve punto della situazione sugli incentivi, QNovità Estate prevede due test speciali: il primo è il racconto del nostro viaggio da Barcellona a Rozzano a bordo della nuova Cupra Tavascan, mentre il secondo è un interessante confronto sui modelli con i bagagliai più capienti. La parte centrale dell'allegato, quella dedicata agli approfondimenti sui singoli modelli in arrivo, si apre con un servizio speciale - con foto esclusive - sulla nuova Fiat Grande Panda. A seguire, le tante piccole in arrivo, dalla Hyundai Inster alla Renault 5 passando per le Mini Aceman e Dacia Spring (non senza qualche focus sui modelli in arrivo il prossimo anno, come la Dacia Bigster). Sul fronte delle medie abbiamo analizzato Suv per famiglie come le Citroën C3 Aircross e Opel Frontera e Grandland, senza dimenticare i 50 anni della regina del segmento C, la Volkswagen Golf, e due elettriche che sono pronte al debutto: Abarth 600e e Kia EV3. Tante anche le "grandi": dalla BMW X3 alla Volvo XC90, passando per le novità dei marchi Mazda, Peugeot e Polestar, più una sfiziosa roadster a due posti firmata MG.