Opel Frontera - Metamorfosi urbana
Ci sono automobili la cui convenienza si misura, tra le altre cose, nel costo al metro quadrato: come per gli appartamenti. Al pari della "cugina" Citroën C3 Aircross, con la quale condivide la piattaforma, da questo punto di vista la Opel Frontera rappresenta una novità interessante. Con prezzi a partire da 24.500 euro, infatti, in meno di 4,40 metri di lunghezza la tedesca offre tanto spazio. Che può essere spartito tra cinque o sette passeggeri, secondo la versione scelta. Optando per la prima soluzione, ci sono 460 litri (nominali) di bagagliaio a disposizione: un valore, sulla carta, davvero niente male.
Solo l'ibrida è per sette. Se il nome evoca ricordi, fate tabula rasa: dal modello omonimo degli anni 90, la nuova Frontera eredita ben poco. Non è una fuoristrada, ma piuttosto una Suv urbana, proposta solo a trazione anteriore e con una gamma di motorizzazioni interamente elettrificata. La scelta è tra ibride e Bev. All'ingresso del listino c'è la Hybrid da 100 cavalli, mossa dal tre cilindri turbobenzina di 1.2 litri combinato con un motore elettrico da 28, che è integrato nel cambio doppia frizione a sei rapporti. Il medesimo schema è applicato anche all'ibrida più performante, che di cavalli ne conta 136 ed è offerta con prezzi a partire da 26 mila euro. Le Frontera con il motore termico nel cofano sono anche le uniche ordinabili in configurazione a sette posti (optional da 900 euro). Questa possibilità non è infatti prevista per le varianti Bev, per le quali bisogna preventivare una spesa di almeno 29.900 euro. In una prima fase si potrà scegliere solo l'elettrica da 300 km di autonomia, dotata di un pacco batterie al litio-ferro-fosfato da 44 kWh di capacità lorda. Nel 2025 arriverà anche la Long Range, che mette nel mirino una percorrenza massima di 400 km con una singola ricarica. Entrambe si muovono grazie a un'unità da 113 CV, installata davanti. Chiusa la digressione sul bouquet di motori, vale la pena ricordare gli allestimenti, che sono due, con una differenza di 2 mila euro, a parità di versione. La Frontera "base" ha i cerchi di acciaio da 16'' e il climatizzatore manuale, ma allo stesso tempo garantisce le luci anteriori a Led, i sensori di parcheggio posteriori, la retrocamera, la strumentazione digitale e un infotainment con schermo da 10" che gestisce Apple CarPlay e Android Auto senza bisogno del cavo. La più ricca GS sfoggia invece i cerchi di lega da 17" diamantati, il tetto nero a contrasto con la carrozzeria e le luci di coda a Led. Qui il climatizzatore è automatico e, tra gli aiuti alla guida, figurano anche il cruise adattivo.
Tavolo Automotive - Federauto: "Serve una riforma della fiscalità dell'auto"
Federauto, la federazione dei concessionari italiani, ha partecipato alla riunione plenaria del Tavolo Automotive, tenutasi ieri, 7 agosto, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e, tramite il vicepresidente Plinio Vanini è tornata a chiedere una revisione della fiscalità delle auto aziendali. "Nella definizione delle future politiche legate all'auto, riteniamo sia vincente investire in maniera strutturale sulla riforma della fiscalità dell'auto aziendale, anche riducendo i fondi attualmente impegnati per l'Ecobonus. Attendiamo la convocazione dei tavoli tecnici nel prossimo mese di settembre così da avviare prontamente i lavori e definire un set chiaro di misure, in grado di garantire certezza a imprese e cittadini, nell'ambito della transizione energetica", ha spiegato Vanini.
Il punto di vista dell'Anfia. Al tavolo ha partecipato anche l'Anfia tramite il presidente Roberto Vavassori, che ha espresso il parere dell'associazione sui quattro temi all'ordine del giorno, tra cui gli incentivi. Vavassori ha chiesto delle modifiche alla distribuzioni dei fondi e l'introduzione di una programmazione pluriennale per evitare che si trasformi in un intervento una-tantum dagli scarsi risultati. Inoltre, per il presidente dell'Anfia, "è giunto il momento di dedicare almeno altrettanta attenzione alle politiche di sostegno all'offerta, quindi alle politiche industriali per accompagnare nella transizione energetica l'intera filiera produttiva automotive, che non è formata soltanto da Costruttori e componentisti, ma anche da comparti come le società di engineering e gli allestitori di veicoli commerciali e industriali, che vantano un alto grado di competenze e specializzazione. A tutti dobbiamo offrire soluzioni e nuove opportunità di business. La nostra è l'unica filiera a cui è richiesta, a livello europeo, un'impegnativa e obbligatoria transizione energetica entro tempi più brevi rispetto ad altri settori". Vavassori ha anche auspicato "che l'accordo con Stellantis possa concludersi in tempi brevissimi con l'impegno concreto dell'azienda ad accrescere le produzioni nazionali a non abbandonare le attività strategiche di ricerca e innovazione sul territorio e a rafforzare e non sciogliere' i rapporti con la filiera italiana della fornitura".
Automobili Pininfarina - La B85 Gotham di Bruce Wayne debutta alla Monterey Car Week
Dopo il debutto virtuale dello scorso aprile, la one-off B95 Gotham della Automobili Pininfarina verrà presentata ufficialmente al The Quail, che si terrà il prossimo 16 agosto nell'ambito della Monterey Car Week. Accanto a questo esemplare unico sarà svelata anche la nuova hypercar di Cambiano, anticipata da un teaser nei giorni scorsi.
Bev da 1.900 CV. La B95 Gotham è la prima delle quattro one-off che la Pininfarina realizzerà con la collaborazione della Warner Bros per festeggiare gli 85 anni di Batman, che ha debuttato su Detective Comics nel 1939. Invariato il powertrain elettrico da 1.900 CV, capace di far accelerare la B95 da ferma a 100 km/h in 1,86 secondi, e che la rende l'auto più potente mai costruita in Italia. La carrozzeria è in color Argento Vittorio lucido, mentre i cerchi hanno una finitura nera interna e lucida all'esterno, con pinze freno di titanio.
Wayne Enterprises. Il logo delle aziende di Bruce Wayne è ben visibile sui rivestimenti dei condotti aerodinamici dietro i sedili e sui poggiatesta, mentre la firma del miliardario è apposta nella placca tra le due sedute. Personalizzata anche la grafica dell'infotainment, mentre la voce dell'assistente vocale è ispirata ad Alfred Pennyworth, il maggiordomo della famiglia Wayne. Sul pannello porta del conducente è riportata la citazione All men have limits... I ignore mine (Tutti gli uomini hanno dei limiti... Io ignoro i miei), parte di una frase pronunciata da Batman in Knightfall, storia che ha visto il debutto di Kane.
Ce ne sono altre tre. Oltre alla B95 Gotham che verrà presentata al The Quail, la Automobili Pininfarina realizzerà anche le one-off Battista Gotham, B95 Dark Knight e Battista Dark Knight. Queste ultime due si avvicinano maggiormente al personaggio di Batman, con interni di Alcantara e pelle nera, con cuciture nero oro e verniciatura esterna Nero Profondo.
Ford - La Suv più amata dalla polizia americana si aggiorna
Il reparto Ford Pro rinnova il modello più venduto della gamma americana dedicata alle forze dell'ordine: debutta infatti la Ford Police Interceptor Utility Model Year 2025. Le novità per la Suv sono legate soprattutto alle dotazioni di bordo e alla sicurezza, mentre sono confermati i motori benzina V6.
Nuovi dispositivi di serie, ma i motori benzina restano. Per il my2025, la Ford ha deciso di rendere standard il Vehicle Integration System 2.0 con Police Perimeter Alert: il dispositivo si attiva in caso di avvicinamento di una persona all'auto accesa chiudendo serrature e vetri e attivando retrocamera e un alert sonoro. Diventano di serie anche tutti gli Adas del pacchetto Advanced Driver-Assist di Livello 2. Il motore preferito dalla polizia resta il V6 3.3 litri Mild Hybrid da 318 CV, ma sono previsti anche il V6 base da 285 CV e il V6 3.0 Ecoboost biturbo da 400 CV. La carrozzeria blindata è offerta nelle varianti omologate III+ e IV+.
La sicurezza prima di tutto. Seguendo il feedback degli agenti, la Ford ha installato a bordo un nuovo display da 12,5" per la strumentazione, ora più chiara e leggibile, inoltre sul volante è stato inserito il comando per attivare il Manual Police Pursuit Mode che regola tutti i sistemi di bordo per le massime prestazioni in caso di inseguimento. Fondamentale per la sicurezza anche il sistema denominato Police Accessory Independent Timed-Release Output (PAITRO), che permette di evitare che persone non autorizzate abbiano accesso alle armi presenti a bord: dai sedili anteriori viene attivato un comando ed entro 45 secondi deve essere attivata l'apertura del portellone per poter accedere al vano.
Proton - Anche i malesi vogliono i mercati globali
Grazie al supporto della cinese Geely, la malese Proton punta a tornare sui principali mercati globali. Tra gli obiettivi troviamo anche tutti i Paesi con guida a destra come l'Australia e l'Inghilterra (dove è già stata presente fino al 2014), ma la Malesia rappresenta un collegamento ideale per raggiungere mercati chiave come Stati Uniti ed Europa.
Cinque modelli Geely già in produzione. La Proton sta costruendo un nuovo sito produttivo in Malesia nell'area denominata Automotive Hi-Tech Valley (AHTV) e in questo momento sta commercializzando quattro modelli denominati X50, X70, X90 ed S70 derivati da altrettanti prodotti Geely e tre veicoli derivati dai precedenti accordi con Mitsubishi e chiamati Saga, Persona e Iriz. Con Geely, la Proton ha sviluppato anche la sua prima elettrica, dando vita a un brand specifico chiamato e:MAS.
MG - In programma la costruzione di una fabbrica in Messico
La MG ha annunciato l'intenzione di costruire una fabbrica e un centro di ricerca e sviluppo in Messico. La marca britannica di proprietà dei cinesi della Saic non ha però fornito importanti dettagli sul suo progetto di insediamento industriale nel Paese centro-americano, tra cui l'entità dell'investimento programmato e le tempistiche dell'iniziativa.
Gli obiettivi. Lo stabilimento, stando a quando dichiarato dai vertici della filiale locale, sarà realizzato con l'obiettivo di "rendere il Messico un polo di crescita ed espansione per il gruppo Saic e la MG Motor in America Latina e nei Caraibi". Inoltre, il progetto, che sarà accompagnato dall'ingresso in Messico di altri brand del conglomerato cinese come IM Motors, consentirà al marchio anglo-cinese non solo di produrre veicoli, ma anche di raccogliere le informazioni di mercato necessarie per definire un'offerta specifica per l'America Latina.
Non per gli Usa. L'azienda non ha fatto alcuna menzione degli Stati Uniti, mercato per ora chiuso agli investimenti dei costruttori cinesi soprattutto per le note tensioni geopolitiche tra Pechino e Washington. Tensioni che si stanno riverberando anche in Messico visto quanto successo di recente: il governo federale messicano ha bloccato l'offerta di incentivi ai cinesi per investire nel Paese, su pressione proprio degli Stati Uniti, che oltre ad aver imposto pesanti dazi sull'import di auto cinesi, hanno minacciato tariffe doganali elevate anche sulle produzioni messicane di veicoli di marchi dei Dragone. In ogni caso, anche la Byd intende realizzare una fabbrica di autovetture in Messico che serva da hub per le esportazioni in Centro e Sud America, ma non negli Usa, mentre la Tesla ha di recente sospeso il suo progetto di un impianto a Santa Catarina, nello Stato del Nuevo Leon, in seguito alle minacce di pesanti dazi sulle elettriche prodotte in Messico lanciate dal candidato alle presidenziali statunitensi Donald Trump.
Tavolo Automotive - Sindacati preoccupati: " ora di passare dalle parole ai fatti"
Il Tavolo Automotive tenutosi ieri, 7 agosto, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha deluso i rappresentanti dei maggiori sindacati italiani. Il motivo? Dopo oltre un anno di incontri, discussioni, colloqui e vertici, non c'è ancora l'atteso accordo tra governo e Stellantis per il rilancio delle produzioni automobilistiche italiane. Anzi. I sindacalisti sono preoccupati per le continue frizioni tra Palazzo Chigi e il gruppo guidato da Carlos Tavares e chiedono all'unisono di passare dalle parole ai fatti.
Le richieste della Uilm. il caso dei leader della Uilm. "A Governo e Stellantis - affermano Rocco Palombella e Gianluca Ficco - chiediamo di arrivare finalmente a un accordo sul futuro dell'automotive in Italia. Le polemiche che durano ormai da troppo tempo stanno aggravando una situazione già fortemente critica. Vogliamo parlare di progetti di sviluppo, di nuovi modelli che vadano al più presto in produzione, di strumenti strutturali che consentano di aumentare la produzione di veicoli in Italia che oggi è al minimo storico". I due sindacalisti tornano quindi a chiedere "politiche industriali concrete e strutturali" e invitano tutte le parti in causa alla "massima responsabilità".
La posizione della Fim-Cisl. Dello stesso avviso Ferdinando Uliano della Fim-Cisl, secondo il quale la riunione di ieri sarebbe stata utile solo con la "sottoscrizione di un protocollo per il settore". "Purtroppo dopo un anno non è così", afferma Uliano, ribadendo la preoccupazione per una situazione "complessa" e la richiesta di "politiche industriali che guardino a tutti gli attori del settore".
Le critiche della Fiom-Cgil. Non dissimile la posizione della Fiom-Cgil. Per Michele De Palma e Samuele Lodi, "è ora di passare ai fatti" con "un accordo complessivo sul settore con una dotazione straordinaria di risorse economiche e normative per la giusta transizione". Inoltre, "è ora che Stellantis, pilastro dell'industria dell'auto in Italia, chiarisca i piani su marchi, modelli e stabilimenti e le previsioni di budget sui volumi". "Un anno di confronto non ha determinato cambiamenti", aggiungono De Palma e Lodi, sottolineando il forte aumento della cassa integrazione, i mancati investimenti su R&S e produzione, il calo dei volumi produttivi e le crisi dell'indotto per rimarcare le accuse di un progressivo disimpegno del gruppo nel nostro Paese.
Fismic e Uglm. Analoghi inviti a chiudere il tavolo delle discussioni per passare a fatti concreti sono stati lanciati anche dai sindacati non confederali. " giunto il momento di arrivare alla firma del protocollo di intesa, dove ognuno sarà chiamato a fare la propria parte per creare quelle condizioni utili a salvaguardare e sviluppare il settore Automotive in Italia", avverte Sara Rinaudo della Fismic, mentre Antonio Spera dei metalmeccanici della Ugl chiede di "giungere a un protocollo d'intesa nel tempo più breve possibile".
Micromobilità - Lime: "Nel primo semestre evitate oltre 16 mila tonnellate di CO2"
Lime, noto operatore della micromobilità elettrica condivisa, ha fornito una serie di dati sull'utilizzo di monopattini e bici della sua offerta nel primo semestre 2024 in sette delle principali città europee presidiate: Parigi è in cima alla classifica per il maggior numero di chilometri percorsi con un totale di 14 milioni, mentre Roma è seconda con 5 milioni, Berlino è terza con quasi 4 milioni, Milano è quarta con 2,5 milioni di chilometri e Lisbona è quinta con poco più di 1 milione. A livello di impatto ambientale, l'utilizzo della micromobilità ha evitato oltre 16 mila tonnellate di emissioni di CO2 e più di 5 milioni di spostamenti in auto.
Il sondaggio. L'azienda, inoltre, ha interrogato gli utenti europei sulle motivazioni che spingono a scegliere la micromobilità in città. In termini di utilizzo, biciclette e monopattini in condivisione vengono ritenuti la migliore opzione principalmente per il pendolarismo e l'intermodalità, in particolare per Lisbona (22%) e Madrid (20%) seguiti da motivi di socializzazione nel tempo libero (Parigi con il 25% e Madrid con il 24%) e in generale per l'offerta di un tipo di trasporto alternativo e più sostenibile dell'auto di proprietà (Parigi e Lisbona le più virtuose con il 13%). Quanto all'Italia, a Roma gli utenti hanno eliminato oltre mezzo milione di viaggi in auto, scegliendo di spostarsi con i mezzi di Lime, mentre a Milano sono state ben oltre un milione le auto rimosse dal traffico. Gli utenti di queste due città hanno consentito un risparmio di oltre 4 mila tonnellate di emissioni CO2. Per quanto riguarda le motivazioni, la maggior parte dei romani sceglie biciclette e monopattini elettrici per il pendolarismo (23%), un dato che a Milano raggiunge il 33%. Seguono gli spostamenti legati alla convivialità, come raggiungere caffè o ristoranti (18%), motivazioni associate alla sostenibilità (17%) e infine per motivi legati allo shopping (10%).
Protagonisti - Filon: le policy aziendali al Fleet&Business Day
Alessandro Filon è sales leader affinity per Marsh Europa. Con una solida esperienza nel settore automotive - maturata sia all'interno della società specializzata nelle soluzioni assicurative, dove fra l'altro la consorella Mercer si occupa anche di consulenza nelle risorse umane sia altrove, il manager parteciperà con altri esperti allo spazio di approfondimento di Fleet for Future nell'ambito del Fleet&Business Day. Il tradizionale appuntamento organizzato dalla nostra testata a beneficio dei fleet e mobility manager si terrà quest'anno il prossimo 17 settembre alla Reggia di Monza.
L'italia e gli altri. Filon parteciperà in particolare alla seconda sessione, intitolata Flotte aziendali, più valore per collaboratori di valore - L'auto, la mobilità e l'evoluzione del loro ruolo in strumenti di welfare. In questo incontro, la redazione analizzerà con un panel di esperti l'evoluzione dell'auto come strumento di lavoro e benefit nell'era della mobilità sostenibile e delle nuove modalità di lavoro e di spostamento. In particolare, osserveremo le differenze fra l'Italia e altri Paesi nella definizione delle policy aziendali di assegnazione delle vetture e dei servizi di mobilità ai collaboratori (mobility welfare) e nel coinvolgimento di questi ultimi negli obiettivi di sostenibilità dell'impresa.
Un pomeriggio alla Reggia. Nello stesso pomeriggio del 17 settembre, i fleet manager iscritti all'iniziativa avranno accesso a test drive di auto appena presentate o in arrivo sul mercato, a un'area espositiva di costruttori automotive e fornitori di servizi per le flotte, nonché a intervalli di relax e networking, visite guidate agli appartamenti reali e alla cena conclusiva. La partecipazione al Fleet&Business Day del 17 settembre prossimo è gratuita ma su iscrizione per fleet e mobility manager. Le registrazioni sono aperte, in una sezione dedicata del sito.
Tavolo Automotive - Sugli incentivi si cambia: piano pluriennale e una formula alla francese
Il governo ha intenzione di apportare profonde modifiche al meccanismo degli incentivi per l'acquisto di vetture. In particolare, come anticipato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, al Tavolo Automotive, si va verso l'introduzione di una prospettiva pluriennale e, soprattutto, di una "formula alla francese".
Gli incentivi attuali. Urso, durante il tavolo a cui hanno partecipato rappresentanti di Stellantis, della filiera, dei sindacati e delle associazioni datoriali, è partito da una disamina degli attuali incentivi, ammettendo come le agevolazioni non abbiano soddisfatto una delle priorità del governo, ossia aumentare le produzioni italiane: "Con il nuovo Ecobonus ci eravamo posti 5 obiettivi prioritari: supportare la transizione energetica, rinnovare il parco auto circolante troppo obsoleto, supportare soprattutto le persone fisiche, sostenere le fasce meno abbienti e incrementare i volumi produttivi degli stabilimenti italiani. I primi quattro aspetti sono molto soddisfacenti, non il quinto che riguarda l'aumento della produzione". A tal proposito, il ministro ha menzionato l'obiettivo non raggiunto di accrescere "i volumi degli stabilimenti italiani, soprattutto della Panda a Pomigliano e della 500 elettrica a Mirafiori".
I sussidi del futuro. Tutto ciò pone le basi per una revisione dell'impianto delle agevolazioni, che sarà discussa nei dettagli durante delle riunione tecniche e che sarà incentrata su bonus maggiori per le auto a più basse emissioni, incentivi a chi rottama veicoli vecchi e inquinanti e un sostegno mirato alle classi meno abbienti. Non solo. Ci sarà un chiaro spostamento sul lato dell'offerta e un orizzonte temporale più lungo: "Avevamo detto che se non avessimo raggiunto l'obiettivo di aumentare la produzione in Italia con questo piano incentivi, avremmo spostato le risorse, o parte di esse, direttamente sul fronte dell'offerta. nostra intenzione realizzare anche una programmazione pluriennale delle risorse". In tal senso, Urso ha ricordato la dotazione del fondo Automotive: 750 milioni per il 2025 e un miliardo annuo dal 2026 al 2030.
Formula Macron. Inoltre, il ministro ha anticipato la possibilità di replicare l'esempio degli incentivi alla francese: " allo studio un meccanismo che privilegi le produzioni con un alto contenuto di componentistica europea, garantendo così la sostenibilità delle produzioni e incentivando la domanda di veicoli assemblati in Italia o in Europa con componenti prodotte localmente". Inoltre, si intende introdurre "parametri innovativi, come l'impronta ecologica, la cybersecurity e il rispetto dei diritti fondamentali della forza lavoro". I tempi sono stretti, visto che già a "settembre si inizierà a definire il nuovo schema di incentivazione della domanda e dell'offerta della filiera, tenendo conto delle indicazioni delle altre amministrazioni coinvolte e delle proposte emerse dal tavolo Automotive".
Non solo Dongfeng. Infine, il ministro ha confermato le trattative in corso con diverse Case cinesi, a partire da Dongfeng, per un insediamento produttivo in Italia. In particolare, durante la recente visita del presidente del consiglio Giorgia Meloni a Pechino sarebbero stati firmati tre memorandum d'intesa, con i relativi accordi di riservatezza, e uno sarebbe stato sottoscritto con l'azienda di Wuhan. Il progetto non è comunque alle battute finali. Urso ha precisato che tra agosto e settembre sono previsti ulteriori incontri. Tra l'altro una missione tecnica del Mimit tornerà in Cina per interlocuzioni con altri costruttori, tra cui Byd e Aiways. Intanto è stata fatta una ricognizione con le Regioni per individuare alcuni siti industriali dismessi da mettere sul piatto per favorire gli investimenti cinesi in Italia.
Range Rover Sport - SV Edition Two: sportività, atto secondo
La gamma della Range Rover Sport si arricchisce di una nuova versione sportiva in edizione limitata: si tratta della SV Edition Two, che si distingue per via di una nuova veste aerodinamica, per le combinazioni cromatiche esclusive e per le modifiche agli interni.
Quattro schemi cromatici esclusivi. Il design rimane fedele alla tradizione, ma sono state operate modifiche alla carrozzeria per ottenere un look ancora più deciso. I clienti potranno scegliere la SV Edition Two in quattro varianti cromatiche: Blue Nebula Matte, Ligurian Black Gloss, Marl Grey Gloss e Sunrise Copper Satin, tutte abbinate a particolari di carbonio. Per ognuna è previsto uno specifico abbinamento con le finiture interne e nell'abitacolo spicca la presenza dei nuovi sedili anteriori sportivi SV Performance con rivestimenti di pelle o tessuto misto lana. inedito anche il volante con corona modificata, paddle più grandi illuminati a Led e comando diretto per attivare la modalità di guida più aggressiva SV Mode.
635 CV per il V8 ibrido. Il powertrain è il medesimo della SV Edition One del 2023: il V8 4.4 biturbo mild hybrid di origine BMW M eroga 635 CV e 750 Nm e permette di toccare le 60 miglia orarie (96 km/h) da fermo in 3,8 secondi e di toccare una punta massima di 290 km/h. Tra gli optional figura l'impianto frenante carboceramico, mentre di serie troviamo il cofano di carbonio. Per ottenere fino a 1,2 g di accelerazione laterale, il reparto SV si è rivolto alla Michelin, che ha sviluppato una variante specifica del Pilot Sport 5 S nelle misure 275/40 e 305/35 su cerchi da 23".
Fiat Abarth 600e - Velenosa a ruote alte
Il mondo è cambiato. A tal punto che, dopo la 500e, la Abarth è pronta a mettere per la seconda volta lo stemma dello Scorpione su un'auto elettrica. Stavolta addirittura a ruote alte. Parliamo della 600e: non una sorpresa, visto che dallo scorso gennaio è stata la stessa Abarth ad alimentare l'attesa, con immagini di prototipi camuffati e di tecnici al lavoro vestiti con la divisa di Stellantis Motorsport. Attraverso il reparto che si trova a Satory, alla periferia di Parigi, dal quale sono uscite Peugeot e Citroën passate alla storia delle competizioni, lo Scorpione può attingere all'esperienza accumulata con la Formula E, che ha portato a quattro titoli vinti (due Costruttori e altrettanti Piloti).
Prima della sostanza, è la forma a esprimere la giusta dose di eccesso che è lecito attendersi da una Abarth. Tinte vivaci come la Hypnotic Purple sono il primo passo; segue una generale vitaminizzazione per i paraurti, lo spoiler sul lunotto, i passaruota in nero lucido e i cerchi da 20 pollici. Lo scopo è duplice: ospitare un impianto frenante più potente, con pinze a quattro pistoncini verniciate in verde fluo, e pneumatici sviluppati con la Hankook, ovvero il fornitore ufficiale della Formula E. Le coperture, dotate di battistrada bimescola (più morbida nella zona esterna e più rigida in quella centrale) e di una fascia interna di poliuretano, così da ridurre il rumore, promettono di salvaguardare le tradizionali esigenze dell'aderenza di fronte a quelle nuove della silenziosità (la rumorosità percepita è stata ridotta del 20%) e della scorrevolezza. C'è poi la necessità di scaricare con le sole ruote anteriori i 240 cavalli del motore, che ne fanno la Abarth di serie più potente di sempre, ma soprattutto la velenosa coppia dell'elettrico. A questo scopo, la presenza di un differenziale autobloccante meccanico rappresenta un ulteriore indizio che le prestazioni della 600e saranno ben più vigorose di quelle del Cinquino. E che, per sostenerle, è atteso l'arrivo di molle, ammortizzatori e barre antirollio specifici. Stesso discorso per l'abitacolo. Il pezzo forte è costituito dai sedili, caratterizzati da fianchetti ad alto contenimento, quattro differenti zone d'imbottitura e rivestimenti di tessuto, pelle e Alcantara cuciti a contrasto. In attesa che da Torino arrivino altre notizie tecniche e commerciali, si sa che il lancio sarà accompagnato dalla Scorpionissima, serie limitata in 1.949 esemplari, come l'anno in cui Carlo Abarth fondò il marchio che porta il suo nome.
Estratto da QNovità Estate, allegato a Quattroruote di agosto 2024
Pininfarina - Angori confermato vicepresidente
Il consiglio di amministrazione della Pininfarina ha ratificato la delibera dell'assemblea degli azionisti sulla nomina di Lucia Morselli alla presidenza dell'azienda torinese e di Silvio Pietro Angori nell'incarico di vicepresidente e amministratore delegato.
Il curriculum. Per Morselli si tratta di una conferma. Alla dirigente modenese è stata affidata la presidenza non esecutiva della Pininfarina pochi giorno dopo la scomparsa a inizio aprile di Paolo Pininfarina, deceduto all'età di 65 anni dopo una lunga malattia. Il curriculum di Morselli è di tutto rispetto anche se nel suo passato dirigenziale non mancano pesanti scontri dialettici con i sindacati: ha guidato la controversa ristrutturazione di Ast Terni e, per breve tempo, ha assunto il timone di Acciaierie d'Italia, la società proprietaria, tra l'altro, dell'ex Ilva di Taranto. La manager ha fatto anche parte dei Cda di società quotate del calibro di Telecom Italia, EssilorLuxottica, StMicroelectronics, Snam, Atlantia e Sisal.
Citroën C3 Aircross - Soluzione su misura
Il nome è noto, il resto tutto da scoprire. Perché, in questa seconda serie, la B-Suv francese ora anche elettrica è cambiata parecchio. Anzitutto, non è più così compatta: misura 4,39 metri, ha un passo di 2,67 e, proprio grazie alle forme più generose, adesso offre anche una versione a sette posti. Per la quale vi sono diversi aspetti da considerare. Uno: i sedili aggiuntivi non sono per adulti. Due: il bagagliaio va da un minimo di 40 litri (con le sette piazze in uso) a un massimo di 330, abbattendo i due strapuntini. Tre: non è possibile averla elettrica, dal momento che il powertrain a emissioni zero è compatibile solamente con la Aircross per cinque. Quattro: le sedute extra si pagano a parte e non sono rimovibili. Chi necessita di un bel bagagliaio, dunque, farebbe bene a orientarsi sulla Aircross da cinque posti, che non ha il divano scorrevole a differenza di quanto avviene su alcuni allestimenti della precedente generazione , ma può vantare 460 litri di vano, ampliabili fino a 1.600. Oltretutto, questa versione contempla l'intero campionario di motorizzazioni disponibili, foriero di proposte per tutte le tasche e per ogni genere di necessità.
Ampia possibilità di scelta. La gamma parte con un benzina puro, il tre cilindri Puretech da 1.2 litri e 100 cavalli, abbinato al cambio manuale a sei marce: è la proposta più economica, offerta con prezzi a partire da 18.790 euro. Rimanendo sul termico, come alternativa c'è l'ibrida a 48 volt, basata sullo stesso motore, ma da 136 cavalli, e dotata di cambio automatico e-Dct. E qui il listino compie un bel balzo: attacca a 24.490 euro. In aggiunta, sono previste due varianti Bev. Una disponibile da subito, con batteria al litio-ferro-fosfato da 44 kWh, per circa 300 chilometri di autonomia: il prezzo balla tra 26.790 e 31.190 euro, in base all'allestimento. La seconda, da 54 kWh e 400 chilometri di range, arriverà invece nel corso dell'anno prossimo. Entrambe sono mosse da un'unità elettrica anteriore da 113 cavalli di potenza. Oltre alle tre tipologie di powertrain, la scelta è fra altrettante linee di equipaggiamento. Anzi, "due e mezzo". Si parte dall'allestimento base You, disponibile per benzina ed elettrico, che ha il climatizzatore manuale, sei airbag di serie e una smartphone station al posto del display dell'infotainment da 10''. Che è presente invece sull'Aircross You Pack Plus, assieme a cerchi di acciaio da 17'' (anziché 16''), retrocamera, aria condizionata automatica e altro ancora. Sul Max, infine, entrano in gioco, tra gli altri, la ricarica a induzione dello smartphone, la vernice bicolore e ulteriori aiuti alla guida.
Smart car, una base tante auto. Smart car, ovvero auto intelligente: si chiama così la piattaforma con cui Stellantis sta sdoganando l'elettrico nei segmenti più bassi, proponendo prezzi più abbordabili. Tenuta a battesimo dalla Citroën ë-C3, fa da base, oltre che alla Aircross, anche ad altre novità che propongono versioni a batteria, come la Opel Frontera, la Fiat Grande Panda e, in futuro, anche la Giga Panda e la Fastback. Oltre che economica (deriva, riadattata all'Europa, da un pianale progettato per i mercati emergenti), è pure molto versatile. Essendo multienergia, consente infatti di realizzare varianti puramente termiche, ibride o elettriche dello stesso modello. Ma anche, da un punto di vista strutturale, di spaziare dalle utilitarie di segmento B a modelli di fascia superiore, con carrozzeria da sport utility.
Estratto da QNovità Estate, allegato a Quattroruote di agosto 2024
Africa - Chiude i battenti la keniota Mobius Motors
La Mobius Motors, che una decina di anni fa ha cominciato a produrre in Kenia delle Suv robuste e a basso costo, pensate per affrontare le strade africane, ha cessato le sue attività. Nonostante i prezzi competitivi (il modello base era venduto alla metà del costo di un'auto usata proveniente dall'estero), il mercato dell'import di auto di seconda mano si è fatto sempre più agguerrito. Un modello di business non più sostenibile, ha dichiarato alla Reuters una fonte vicina all'azienda, che nelle prossime settimane inizierà il processo di liquidazione dei suoi asset. Tra le ipotesi alternative alla chiusura era stata valutata l'idea di spostare la produzione in un altro Paese, poi scartata per le problematiche logistiche che avrebbe comportato.
I primi passi. Fondata nel 2010 a Nairobi, in Kenia, dall'investitore inglese Joel Jackson, la Mobius Motors ha cominciato a sviluppare un primo prototipo che rispondesse alle necessità del mercato africano, mantenendo un costo complessivo molto basso. Un modello estremamente basico, ma che ha permesso a Jackson di ottenere i finanziamenti necessari per avviare lo sviluppo e la produzione di un secondo prototipo, che si è poi evoluto nel primo modello di serie. Tra gli investitori coinvolti nel progetto della Mobius ci sono il fondo inglese Playfair Capital, la Kiira Motors (Uganda), la Kantanka (Ghana) e Innoson Motors (Nigeria).
Due modelli a listino. Il primo modello di serie, commercializzato a partire dal 2014, è stato il Mobius 2: una Suv compatta, lunga quasi 4,2 metri e mossa da un 1.8 quattro cilindri, capace di 133 CV e 182 Nm di coppia, abbinato a un cambio manuale a cinque rapporti e alla trazione posteriore. Il prezzo del modello base del listino partiva da 1 milione di scellini kenioti, pari a poco più di 7 mila euro. La più grande Mobius 3, uscita nel 2021, è un rebadge della BJ40 della Saic Motors: lunga 4,6 metri, monta un 2.0 da 218 CV e 320 Nm, con trazione integrale e cambio automatico a sei rapporti. Un modello decisamente più moderno, anche nel prezzo: 4,2 milioni di scellini, pari a quasi 30 mila euro.
Rolls-Royce - A Pebble Beach una Spectre giallo semaforo
Il reparto Bespoke della Rolls-Royce presenta alla Monterey Car Week la sua ultima creazione: la Spectre Semaphore Commission. L'esemplare unico deve il suo nome alla eccentrica combinazione cromatica, pensata per i gusti e le tendenze dei clienti più giovani.
Giallo, bianco e grigio dentro e fuori per un pezzo unico. L'elettrica inglese, che abbiamo già guidato su strada, è verniciata nella tinta Semaphore Yellow pastello, mentre il cofano anteriore è stato decorato con una grafica denominata Marbled Paint Spill, dedicata alla California e sviluppata in 160 ore di lavoro. Gli interni sono invece personalizzati con l'adozione del legno Cashmere Grey con riflessi metallici e dei rivestimenti di pelle che combinano le tinte Bespoke Lemon Yellow, Citrine Yellow, Grace White e Slate Grey. Un ulteriore tocco unico è dato dalla grafica gialla della strumentazione digitale.
Ford Capri - La Standard Range sarà ordinabile entro la fine del 2024
La Ford aprirà alla fine del 2024 gli ordini per la Capri Standard Range. La variante d'ingresso gamma della nuova Suv coupé elettrica è già stata svelata e inserita a listino con un prezzo di partenza di 42.750 euro, ma per il momento sono ordinabili soltanto le Extended Range con potenza di 286 CV (2WD) e 340 CV (4WD).
L'unica con batteria da 52 kWh. La Standard Range adotta la batteria da 52 kWh e dichiara consumi compresi tra 14,9 e 16,5 kWh/100 km, mentre non è ancora nota l'autonomia Wltp. In corrente alternata si può caricare con una potenza massima di 11 kW, mentre alle colonnine rapide si arriva a 135 kW: il sistema più veloce da 185 kW è riservato alla Extended Range 4WD con batteria da 79 kWh e 592 km di autonomia dichiarata.
Due allestimenti. Anche per la Standard Range la Ford offre due allestimenti: base e Premium. Il primo include i gruppi ottici full Led, gli specchietti ripiegabili e riscaldabili, i cerchi da 19", i vetri posteriori oscurati, il climatizzatore automatico, il volante riscaldabile, la piattaforma di ricarica wireless, i sedili riscaldabili con rivestimento di tessuto (lato guida a regolazione elettrica con memorie e massaggio), l'infotainment Sync Move da 14,7" e il pacchetto di Adas di Livello 2 Co-Pilot 360. Il modello Premium aggiunge i fari Matrix Led, i cerchi da 20", il portellone elettrico, i sedili con rivestimento Sensico, l'impianto audio B&O Premium e le finiture interne specifiche.
Milano - Area B e Area C: calano gli ingressi a giugno
Il Comune di Milano ha diramato il rapporto mensile sull'andamento degli accessi nelle zone a traffico limitato del capoluogo lombardo: rispetto al mese di giugno del 2023, gli ingressi in Area B sono scesi dello 0,3%, mentre in Area C (il centro storico) il calo è stato del 3,4%.
Aumenta il trasporto pubblico. Rispetto al 2023 cresce invece l'utilizzo dei mezzi pubblici (+2,8%), e l'accesso ai parcheggi di interscambio in prossimità delle stazioni della metropolitana (+6,6%). Una crescita superiore anche al mese di maggio 2024, dove si erano registrati incrementi percentuali rispettivamente del +2,2% e del +6,1%.
In calo lo sharing. Prosegue la flessione nell'utilizzo dei mezzi in sharing (con l'eccezione delle biciclette, che segnano un +2,6%) rispetto al 2023: dopo il crollo di aprile e maggio (-19,7% e -23,3%), le auto registrano un ulteriore -6,3%; in flessione anche scooter (-17,2%) e monopattini (-57,6%). In questo caso però, rispetto allo scorso anno, va segnalato che in città opera ormai un solo operatore, dopo che il Comune ha revocato l'autorizzazione alle altre due società per mancata attuazione degli impegni assunti.
Geely E5 - Una nuova Suv elettrica per il mercato globale
La Geely ha presentato la sua nuova Suv elettrica E5, concepita e sviluppata fin dall'inizio per essere commercializzata in tutto il mondo: sarà disponibile con guida a destra o sinistra e già rispetta i requisiti di sicurezza di 89 nazioni.
Dimensioni e powertrain. Lunga 4.615 mm, larga 1.901 e alta 1.670, la Geely E5 ha un passo di 2.750 mm e monta un motore elettrico anteriore da 218 CV e 320 Nm, abbinato ad accumulatori di diverse capacità: 49 o 60 kWh, per un'autonomia dichiarata rispettivamente di 440 e 530 km. Tanta la tecnologia a bordo, tutta controllata dal grande schermo centrale dell'infotainment. Ridotti al minimo i tasti fisici, concentrati principalmente sulle razze del volante squadrato. Di serie la guida assistita di livello 2.
Batterie moderne. La E5 è la prima elettrica della Geely a utilizzare le nuove batterie litio-ferro-fosfato Aegis Short Blade, presentate lo scorso giugno, caratterizzate da una densità di 192 Wh per chilogrammo e una durata stimata di 3.500 cicli di ricarica. Il degrado delle celle è particolarmente contenuto: secondo il costruttore cinese, con questi accumulatori si può arrivare a percorrere un milione di chilometri con un impatto quasi nullo sull'autonomia.
Prezzi e arrivo in Europa. La Geely non ha ancora comunicato una data di arrivo della E5 in Europa. Sul mercato cinese, dove la Suv è già ordinabile, i prezzi partono da 109.800 yuan (corrispondenti a poco più di 14 mila euro) per la versione d'accesso Sailing Edition con batteria da 49 kWh, per arrivare ai 145.800 yuan (circa 18.700 euro) della Starship Edition, con batteria da 60 kWh.
RML Group - Quattro novità per i quarantanni dellatelier inglese
L'atelier inglese RML Group compie quarant'anni e per festeggiare ha presentato le quattro divisioni dell'azienda, ciascuna delle quali impegnata in un nuovo progetto: Motorsport, concentrata sulle competizioni; Engineering, per lo sviluppo di pacchetti sportivi; Power, per la ricerca nell'ambito di batterie e powertrain; Bespoke, per la realizzazione di modelli e one-off su richiesta.
Progetti ispirati alla F1 e a Le Mans. Il progetto della divisione dedicata alle corse si chiama in codice P40, e sarà un'auto da corsa ultraleggera, super sicura e con tecnologia e aerodinamica ispirate alla Formula 1. Il progetto della divisione Engineering si chiama invece P39, ed è un pacchetto di aggiornamenti per la Porsche 911, sviluppato pensando alle LMH che corrono a Le Mans, per portare al limite le potenzialità della sportiva tedesca. Il pacchetto è concepito per essere applicato a tutta l'attuale gamma di 911 e comprende una serie di opzioni che lavorano su motore e aerodinamica.
Anche un restomod. La divisione Power sta invece lavorando alla tecnologia proprietaria VarEVolt per le batterie: già testata al Nürburgring, e installata su diverse supercar (tra cui una non meglio precisata auto che detiene uno dei tanti record del Goodwood Festival of Speed), dovrebbe essere presentata ufficialmente nei prossimi mesi. Da ultima, la divisione Bespoke è al lavoro con la Aston Martin per realizzare una versione SuperClassic della prima V8 Vantage, che prevede carrozzeria di fibra di carbonio e meccanica del 21esimo secolo.