Bonus patente - Già finiti i fondi per le licenze professionali
Mancano autisti di camion, la logistica soffre, i tempi dei trasporti si allungano, ma ottenere la patente professionale, oltre che complesso, è molto costoso. Lo Stato, allora, che cosa fa, per alleviare i problemi del settore? Stanzia fondi per un bonus patente, così da rendere meno onerosa la trafila per gli aspiranti conducenti: un fondo da 25,3 milioni, per il periodo compreso tra l'1 luglio 2022 e il 31 dicembre 2026. Un sostegno significativo, pari all'80% della spesa sostenuta e, comunque, fino a un massimo di 2.500 euro, destinato a giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni interessati a conseguire la patente professionale o le abilitazioni necessarie alla guida di veicoli destinati al trasporto di merci e persone (autobus, pullman, camion ecc.). Lodevole iniziativa, scattata il 6 febbraio per le autoscuole e ieri, 13 febbraio, per gli utenti e già finita. I 5,4 milioni di euro previsti per quest'anno risultano, infatti, sul sito dedicato esauriti. Nel giro di una settimana, dunque, per le autoscuole e di un giorno per i privati. Un po' poco affrontare seriamente un problema che, a cascata, dal settore specifico si estende a tutta la catena della logistica e della distribuzione, quindi sostanzialmente a tutte le aziende e ai consumatori.
Arval - Flotta in crescita dell8,3%
Con 1.592.024 veicoli noleggiati, Arval ha realizzato nel 2022 una crescita del 5,5% organica e dell'8,3% della flotta noleggiata, comprendendo anche le acquisizioni di Terberg Business lease group e delle attività di noleggio di Bcr. Lo specialista del noleggio a lungo termine si trova adesso a metà del piano strategico Arval Beyond 2020-2025, con una flotta elettrificata di circa 300mila unità, 4 volte superiore al dato del 2019. La flotta finanziata nel 2022 alle aziende è di 1.082.503 veicoli, mentre il segmento retail assomma 454.062 veicoli, o 437.445 al netto delle acquisizioni. Forte anche l'incremento del medio termine (+48%). In Italia, l'anno scorso sono stati 247.658 i veicoli noleggiati, con una crescita dell'1,8% sul 2021. In questo caso è il retail a mostrare i risultati più significativi con un +10%, e in particolare i contratti a privati, che segnano un +20%. In linea con i valori internazionali il medio termine: +45% sul 2021. La quota di veicoli elettrici e ibridi a fine 2022 ha superato le 45.000 unità, con una crescita del 38%.
Crescita a dispetto del mercato. Dario Casiraghi, Direttore Generale di Arval Italia, afferma: I numeri ci dimostrano che Arval Italia prosegue nel suo percorso di crescita costante, pur nel contesto di un mercato automotive che sta affrontando molteplici difficoltà. Allo stesso modo vediamo il risultato di tutto l'impegno profuso a favore dello sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile, in linea con gli ambiziosi obiettivi del piano strategico Arval Beyond. Il 2022 è stato caratterizzato, oltre che dalle acquisizioni, da nuove partnership. Nell'ambito dei programmi della capogruppo BNP Paribas di sostegno alla mobilità più sostenibile, Arval ha il compito di contribuire all'accordo tra BNP Paribas e Jaguar Land Rover, siglata a febbraio 2022 e fra i principali obiettivi del 2023. La stessa Arval, all'inizio dell'anno scorso, ha unito le forze con Ridecell per accelerare lo sviluppo di soluzioni di mobilità end-to-end per i propri clienti.
Mercedes-AMG - A bordo della EQE Suv 53 4Matic, la prima ruote alte elettrica di Affalterbach
Immendingen (Germania), centro per i test della Mercedes. Stiamo per decollare, avverte il mio compagno di viaggio. Questione di istanti e si attiva il pretensionatore delle cinture, la mia schiena si incolla al sedile e l'auto, innescata dal launch control, accelera sprigionando il suo massimo potenziale. Ovvero, 687 CV e 1.000 Nm di coppia: un picco che la funzione Race Start, previo acquisto di uno specifico pacchetto, garantisce aumentando cavalli e newtonmetro disponibili con un boost temporaneo, per uno 0-100 km/h da 3,5 secondi. Complice l'effetto sorpresa, un filo di brivido affiora, scappa un urletto da giostra di Gardaland e un sorriso mi si stampa sulla faccia. C'è un solo problema: sono seduto sul sedile passeggero e non al lato guida, ché questo primo contatto con la Mercedes-AMG EQE-Suv 53 4Matic (scopri qui tutte le caratteristiche) prevede un copione solo passivo.
C'è una prima volta. Sarebbe stato bello poterla mettere alla frusta in prima persona. Dopotutto, a suo modo questa è una vettura speciale: è infatti la prima Suv elettrica che può fregiarsi del marchio di Affalterbach. E chi l'ha progettata ha dovuto risolvere un'equazione non semplice: coniugare il baricentro alto, tipico delle sport utility, nonché una massa (2.690 chili a vuoto) gravata dal peso delle batterie (da 90,6 kWh netti), con caratteristiche, non solo prestazionali ma anche di handling, all'altezza di una AMG. Vorrei indagare proprio su questo punto. E a fianco a me, volante in mano, c'è la persona giusta da cui ottenere risposte: Jens Hüser, professione ingegnere, project leader della gamma elettrica di AMG.
Andare forte non basta. Ovviamente, Jens comincia con lo sciorinare il generoso corredo tecnico dell'auto, ricordando che la EQE Suv 53 4Matic può contare, di serie, sulle sospensioni pneumatiche, sulla regolazione adattiva degli ammortizzatori, sull'asse posteriore sterzante fino a nove gradi e, nondimeno, su un sistema di gestione attiva del rollio che nelle modalità di guida più sportive rende l'auto più composta e neutra tra le curve, grazie a un motorino elettrico che agisce sulle barre di torsione modificandone la tensione. Questo dispositivo spiega Hüser è stato il primo elemento che abbiamo deciso di inserire per vincere la sfida che avevamo di fronte. Ossia, fare un veicolo che non fosse solo veloce nel dritto, cosa piuttosto facile. Ma che, sebbene pesante, fosse percepito come leggero e ben controllabile alla guida.
Più comoda, o affilata, in un tocco. Missione compiuta. E quando ci spostiamo nel proving ground di Immendigen, tra i tornanti e i saliscendi del tracciato, anche da semplice passeggero ho modo di apprezzare come la Suv sappia cambiare pelle semplicemente al premere di un bottone: quel fisiologico coricamento che emerge distintamente in modalità Comfort, infatti, in Sport o Sport + si neutralizza di colpo. Ma non siamo qui per portare questa AMG al limite, piuttosto per esplorare un po' le caratteristiche che la rendono, a tutti gli effetti, un modello di Affalterbach. Nel powertrain continua Hüser i motori elettrici sono una componente specifica, per raggiungere una potenza all'altezza degli standard AMG. Le batterie e l'hardware del sistema, invece, sono le stesse della EQE Suv, ma con un diverso sistema di gestione. La strategia di raffreddamento e riscaldamento, o il recupero di energia, per esempio, sono differenti. Su una AMG dobbiamo garantire ai nostri clienti la ripetitività di certe prestazioni, come quelle offerte nella modalità Race Start, in diverse condizioni. Insomma, se l'elettrico rappresenta certamente un'opportunità per chi sviluppa auto performanti come le Mercedes-AMG, dall'altro pone nuove sfide. Una delle più grandi, ci rivela il tecnico della Stella, per i nostri ingegneri è stato il tuning dell'Esp (che anche sulla EQE Suv 53 4Matic si può completamente disattivare, ndr). Rispetto al passato con i motori endotermici, è cambiato il modo di controllarlo. Perché con l'elettrico non c'è gradualità: quando acceleri, il motore è immediatamente presente.
Un sound verace anche senza pistoni. Ogni aspetto viene studiato e implementato per offrire un pacchetto che, a tutto tondo, trasferisca chi siede al volante in quel mondo di performance e sensazioni tipicamente riconducibili al mondo delle sportive di Affalterbach: anche su una sport utility, anche in assenza di bielle e pistoni. E qui arriviamo a un'altra sfida: quella della colonna sonora, che su un'elettrica non è prevista ma che su una AMG non può mancare. Quando ne abbiamo parlato per la prima volta spiega ancora Hüser ci siamo detti: che cosa dobbiamo fare? Portare il sound di un V8 nell'auto? Tecnicamente sarebbe possibile e anche poco problematico da realizzare. Ma ci sembrava un falso, perché è un motore dato da una tecnologia che, su una EV, non c'è. Dunque, abbiamo deciso di puntare su un universo sonoro differente. Ma che comunque dia un feedback e la sensazione di un veicolo performante, percepibile sia all'interno sia all'esterno del veicolo. Si chiama Sound Experience AMG e si traduce in una doppia scelta, Authentic o Performance: due opzioni differenti per tonalità e intensità, accordate alle preferenze del guidatore o alla modalità di guida, più rilassata o sportiva, che si va a selezionare. E la mia scelta non poteva che ricadere sul Performance, che con note baritonali accompagna il crescendo dell'accelerazione: un suono la cui natura elettronica, e non meccanica, non restituisce le sfumature tipiche di un motore endotermico, ma può essere comunque coinvolgente. Nel rientrare alla base, mi tolgo un'ultima curiosità: come mai la prima Suv elettrica AMG non è stata la EQS Suv, che la Mercedes ha presentato prima della EQE Suv? In questi casi risponde l'ingegnere si mettono sul piatto la domanda di mercato da un lato, e dall'altro gli ingredienti tecnici a disposizione. E questo ci ha portato a scegliere la EQE Suv. Senza dimenticare che della EQS Suv, di per sé più orientata al lusso, ci sarà anche una versione Maybach.
Audi S4 e S5 - Debuttano a listino le Black Edition e Black Edition Pro
Sono stati lanciati in Italia due nuovi pacchetti di personalizzazione dedicati alle Audi sportive della serie S. Si tratta delle Audi S4 e S5 Black Edition e Black Edition Pro, che offrono una dotazione ancora più completa con un risparmio di circa il 40% rispetto all'acquisto dei singoli optional. I pacchetti sono disponibili a richiesta con prezzi compresi tra 2.300 e 4.250 euro.
Gli accessori dei pacchetti Black Edition. L'Audi S4 Black Edition, disponibile nella motorizzazione 3.0 V6 TDI mild hybrid da 341 CV, con carrozzeria berlina e Avant, offre di serie la tinta esterna metallizzata, le finiture in nero lucido estese anche ai loghi, i cerchi in nero antracite da 19" e i terminali di scarico Dark Chrome. Il pacchetto Black Edition Pro aggiunge i loghi S proiettati all'apertura delle portiere, il pacchetto luci ambientali a Led per gli interni, le pinze freno rosse e i fari anteriori con tecnologia Matrix Led. Per le S5 Coupé, Sportback e Cabriolet con lo stesso motore 3.0 V6 TDI da 341 CV sono previste le medesime opzioni, a eccezione dei cerchi in lega (qui da 20") e dei gruppi ottici anteriori, che adottano in questo caso la tecnologia laser. invece specifica la personalizzazione della S5 Cabriolet con motore 3.0 V6 TFSI da 354 CV: in questo caso i terminali di scarico sono in nero lucido e la finitura del coperchio del vano capote e della cornice del parabrezza è cromata.
Formula 1 - Ecco la nuova Ferrari SF-23
La Scuderia Ferrari ha tolto i veli alla nuova SF-23, la sessantottesima monoposto del Cavallino Rampante nata per il Mondiale di Formula 1. Sotto la guida del nuovo team principal Frédéric Vasseur, il team rilancia la sfida per l'imminente stagione agonistica 2023, insieme alla consolidata coppia di piloti formata dal monegasco Charles Leclerc e dallo spagnolo Carlos Sainz.
L'evento coi tifosi. Dopo due anni di presentazioni a distanza, si è tornati a un evento di presentazione dal vivo, insieme a un gruppo di tifosi della Scuderia, sul circuito di Fiorano. Subito in pista. Non una semplice presentazione statica, ma un vero e proprio show in pista con la nuova vettura. Un "demo run" che ha consentito ai tifosi in pista di assistere ai primi chilometri della SF-23 sul circuito di Fiorano e che, di fatto, anticipa il filming day che si terrà domani sullo stesso circuito. Frédéric Vasseur, nuovo team principal della Ferrari, non ha dubbi: "Spingeremo con entrambi i piloti fin dal Bahrain, ma la priorità assoluta è la vittoria della Ferrari. Non ci accontentiamo di essere qui, dobbiamo vincere. Siamo entusiasti di tornare in pista e orgogliosi del lavoro svolto finora. Nonostante la lunga stagione che ci aspetta, siamo determinati a ottenere grandi prestazioni. Il nostro motore è altamente performante, ma abbiamo lavorato duramente per migliorare anche l'affidabilità, che l'anno scorso ci ha creato qualche difficoltà. Abbiamo ampliato la finestra di utilizzo del motore, dandoci la possibilità di sfruttarlo al massimo quest'anno."
SF-23. La squadra torna a utilizzare la denominazione che ha caratterizzato quasi interamente l'era ibrida della Formula 1. La sigla SF ha debuttato nel 2015 ed era stata accantonata solo lo scorso anno, con la F1-75, per celebrare l'anniversario speciale del Cavallino. A caratterizzare la livrea della nuova SF-23 è la maggior presenza del nero sulla vettura. O meglio, del black carbon, che lascia intravedere la classica trama della fibra di carbonio non verniciata che dona un ulteriore tocco di aggressività alla vettura. Una tendenza iniziata lo scorso anno e che oggi si è ulteriormente estesa a praticamente tutti i team, alla continua ricerca di modo per risparmiare anche solo pochi, ma preziosi, grammi sul peso della vettura. Muso rivisto, in linea con i piccoli aggiustamenti regolamentari di quest'anno, dal quale sparisce la presa NACA che aveva caratterizzato la monoposto dello scorso anno. Rimane comunque un'apertura proprio sotto al logo del Cavallino Rampante.
Power unit, un passo avanti. Senza mezzi termini, la SF-23 è la monoposto con cui il Cavallino Rampante vuole riportare il titolo a Maranello. A tal riguardo c'è un cauto ottimismo nei corridoi della Gestione Sportiva e il nuovo team principal Vasseur ha più volte sottolineato come la squadra abbia a disposizione tutto il necessario per tornare a vincere. L'ottimismo è dato anche dal lavoro fatto sulla power unit 066/7: nonostante il congelamento degli sviluppi, si è lavorato molto sulla questione affidabilità, specie dopo le tre rotture dello scorso anno che avevano portato anche a usare mappature meno spinte, per non mettere alla frusta le PU. In particolare, i motoristi della Ferrari hanno concentrato i propri sforzi sul motore endotermico e sulla camera di combustione.
In aggiornamento
Pirelli - Rinnovata la partnership di ricerca con l'Università Bicocca
La Pirelli ha firmato un accordo per prolungare di altri sei anni la collaborazione con l'Università di Milano-Bicocca. La partnership, incentrata sul consorzio Corimav (Consorzio per le Ricerche sui Materiali Avanzati) è nata oltre venti anni fa e finora ha riguardato la ricerca e lo sviluppo di tecnologie nel campo dei materiali avanzati e dei processi produttivi sostenibili, attività di sperimentazione con finalità di brevettazione, iniziative di formazione e aggiornamento professionale di giovani ricercatori.
Brevetti e borse. Il consorzio, che ha finora finanziato e assegnato 55 borse di dottorato, sosterrà 18 nuove borse su progetti focalizzati sulla sostenibilità, studi su nuovi materiali da fonti rinnovabili o da scarti della filiera agricola-industriale, soluzioni innovative a minore impatto ambientale nel processo di produzione del pneumatico e degradabilità ambientale delle gomme in ottica di economia circolare. La partnership è nata nel 2001 e ha riguardato inizialmente materiali nanocompositi, trasmissione di energia (superconduttività e generazione distribuita) e modellistica molecolare, ma recentemente si è focalizzata sul settore pneumatici, con particolare attenzione ai materiali ecosostenibili. In oltre 20 anni, sono state depositate 24 domande di brevetto, di cui 12 scaturite dal rinnovo della collaborazione per il periodo 2017-022. Tra i vari brevetti spicca quello che ha portato al ricorso della lignina nella produzione di pneumatici per bicicletta (a breve anche in alcune specifiche per auto), oppure di una particolare silice (SmartNet Silica) per la mescola che permette di ottenere alte performance di grip e scorrevolezza su asciutto e bagnato, aumenta la resistenza meccanica del battistrada, favorisce la protezione contro le forature e la vita utile della gomma e ottimizza la resistenza al rotolamento. "Il Consorzio Pirelli-Università Bicocca - spiega l'amministratore delegato della multinazionale milanese, Marco Trochetti Provera - testimonia quanto sia importante e virtuosa la collaborazione tra aziende e atenei, attraverso cui si innescano processi e metodologie per progredire verso una sempre maggiore sostenibilità ambientale. Uno scambio continuo di conoscenze volte alla formazione reciproca di ricercatori al fine di migliorare il prodotto e stimolare l'innovazione continua".
Toyota - In arrivo una nuova generazione di elettriche Lexus
Non è facile la transizione da un grande presidente come Akio Toyoda (classe 1956), che negli ultimi 14 anni ha riportato (e mantenuto) il gruppo Toyota ai vertici mondiali nelle vendite, ha vinto tutto nelle principali categorie del motorsport (rally WRC, Wec endurance e raid: cioè, tutto tranne la F.1), ma soprattutto ha spinto per realizzare una gamma di modelli stradali dall'appeal crescente sul piano del design, della tecnologia e del piacere di guida. Il primo aprile ci sarà il passaggio a un nuovo ceo, Koji Sato, classe 1969, attuale chief branding officer e presidente di Lexus International e Gazoo Racing, che avrà un nuovo staff e una strategia differente. I nuovi piani sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa: e tra questi, spicca lo sviluppo di un'intera, nuova generazione di elettriche studiate per la stessa Lexus.
Continuità e stacco. Il nuovo team di gestione che subentrerà ad aprile ha adottato i temi centrali dell'eredità - basandosi sulla filosofia incentrata sul prodotto istituita dal presidente Akio Toyoda - e dell'evoluzione in una società di mobilità focalizzata sullo sviluppo di veicoli elettrici.
Obiettivi. Le aree prioritarie di business del gruppo nipponico saranno costituite dal rafforzamento delle iniziative Woven (Woven City è un percorso di prova per testare la mobilità e i servizi futuri), dal raggiungimento della neutralità del carbonio in Asia e dalla riforma del business a partire dai modelli a batteria di nuova generazione. Ecco le parole del futuro presidente Sato: Ciò che dovremmo ereditare è la gestione incentrata sul prodotto e sulle regioni che il presidente Toyoda ha costruito negli ultimi 13 anni. Durante questo periodo, l'introduzione della Toyota New Global Architecture e di un sistema aziendale ci ha permesso di realizzare auto migliori e di implementare l'efficienza dello sviluppo.
Oltre la crisi. Continua ancora Sato: Sfruttando questa base di produzione automobilistica e promuovendo gli sforzi per diventare una delle migliori Case, abbiamo portato un equilibrio globale alla nostra struttura aziendale. Il nostro volume di pareggio è migliorato di oltre il 30% dalla crisi finanziaria mondiale, grazie alle riforme della produzione e al rafforzamento strutturale su cui abbiamo lavorato con i fornitori. Il fulcro di tutto rimane il prodotto, un mantra che alla Toyota hanno tenuto sempre in grandissima considerazione. Come dimostrano ancora le parole di Sato: La nostra più grande risorsa è il valore insito nella frase Facciamo auto sempre migliori'. Un credo basato sul veicolo, non sulla funzione... A partire da aprile, il nostro nuovo team di gestione metterà in pratica questo Akio Toyoda Management'.
Da Casa a fornitore di mobilità. Sato continua a spiegare la sua visione: L'evoluzione a cui punta il nuovo team è quella di trasformare la Toyota in una società di mobilità. Lo faremo grazie a tre temi di produzione: elettrificazione, intelligenza e diversificazione. Con il primo il colosso giap deve creare auto pensando alla sicurezza energetica e contribuire al raggiungimento di una società a emissioni zero. La situazione energetica varia in tutto il mondo. Ecco perché continueremo sulla strada dell'approccio omnidirezionale, senza vacillare dal nostro percorso multiofferta. In questo percorso anche i veicoli a batteria sono un'opzione importante. Accelereremo lo sviluppo di Bev con un nuovo approccio. Nello specifico, entro il 2026 svilupperemo modelli a corrente di nuova generazione per il marchio Lexus, con tutto, dalla batteria alla piattaforma, fino al modo in cui un'auto è costruita, ottimizzato per l'energia elettrica, espandendo la nostra attuale gamma di veicoli a batteria.
Auto più interattive. Il secondo punto è l'intelligenza: Auto più interattive saranno più sicure, comode e divertenti. Credo che ci sia un'intelligenza del veicolo che solo una Casa automobilistica può comprendere. Una gran quantità di informazioni scorre attraverso un'auto, comprese le operazioni del conducente e le condizioni degli pneumatici. C'è una ricchezza in questo senso che solo una Casa può mettere a frutto. Come si potrà raggiungere lo scopo? Sato: La piattaforma software Arene ci aiuterà a raggiungere quel mondo, portandoci nuovi servizi attraverso la collaborazione con rivenditori e app. Continueremo a lavorare per rendere le auto intelligenti sia attraverso l'hardware, sia tramite il software.
Le specificità di mercato. Terzo pilastro è la diversificazione. Toyota opera in tutto il mondo. Le diverse esigenze e valori dei clienti variano in base alla regione e alla generazione. Ecco perché abbiamo bisogno di diverse opzioni in termini di prodotti e di servizi. Per realizzare questi tre temi, il nuovo team di gestione darà la priorità ad altrettanti pilastri aziendali: il primo è la riforma che inizia proprio con le Bev di nuova generazione (semplificando la struttura dell'auto e cambiando drasticamente il modo di fare business). Il secondo è rafforzare le nostre iniziative Woven, ossia considerare la forma che la mobilità, comprese le infrastrutture, dovrebbe assumere per creare una nuova società. E il terzo è raggiungere la neutralità carbonica in Asia. Alla base di tutto ci sarà il fatto di avere la persona giusta al posto giusto, enfatizzando i ruoli rispetto ai titoli.
Ford - In Europa saranno tagliati 3.800 posti
La Ford compie un nuovo passo nel suo processo di "trasformazione" delle attività europee, svelando i dettagli di un nuovo piano di ristrutturazione e riorganizzazione per i prossimi tre anni. In particolare, l'Ovale blu ha deciso di tagliare 3.800 posti di lavoro nel Vecchio continente, più dei 3.200 annunciati nelle scorse settimane dalle organizzazioni sindacali tedesche.
I dettagli. La ristrutturazione degli organici è stata motivata con la necessità di "rispondere a condizioni di mercato in rapida evoluzione" e all'intensificazione della concorrenza nel segmento delle elettriche e, nello specifico, al "crescente numero di concorrenti" che stanno entrando in Europa. I tagli riguarderanno soprattutto funzioni che oggi sono sempre più concentrate in America alla luce, anche, della "minor complessità" dei veicoli a batteria. Infatti, la Ford intende tagliare, entro il 2025, 2.800 posizioni nelle attività ingegneristiche e mantenerne solo 3.400, per lo più dedicate alla progettazione e allo sviluppo dei modelli e alla creazione di servizi di connettività. Inoltre, "verrà creata una struttura dei costi più snella per le funzioni amministrative, di marketing, di vendita e di distribuzione", con l'eliminazione di circa 1.000 posizioni. La gran parte dei tagli interesserà la Germania con 2.300 persone coinvolte (1.700 nello sviluppo prodotto e 600 nelle altre funzioni), mentre nel Regno Unito i posti eliminati saranno 1.300 (mille tra gli ingegneri) e nel resto d'Europa 200.
Il ridimensionamento. Il piano, nelle intenzioni del management, è destinato a "rivitalizzare" la presenza della Casa statunitense in Europa e a consentirle di "competere in modo proficuo con una nuova gamma di auto passeggeri" e di rafforzare il posizionamento nel settore dei veicoli commerciali. "Stiamo reinventando completamente il marchio Ford in Europa", ha detto Martin Sander, direttore generale della divisione Model e. "Aprire la strada a un futuro sostenibile e redditizio per Ford in Europa richiede azioni su vasta scala e cambiamenti nel modo in cui sviluppiamo, costruiamo e vendiamo i nostri veicoli. Ciò avrà un impatto sulla struttura organizzativa, sui talenti e sulle competenze di cui avremo bisogno in futuro". In sostanza, il piano "allinea" l'intero sviluppo dei prodotti e le funzioni amministrative a un "portafoglio prodotti più piccolo" e sempre più elettrico, con l'obiettivo di rendere più snella e competitiva l'intera struttura dei costi, già in passato sottoposta a un'ampio ridimensionamento attraverso la chiusura di numerosi impianti, come Saarlouis in Germania, e la riorganizzazione della presenza industriale della Ford in diversi Paesi europei. "Si tratta di decisioni difficili, non vengono prese alla leggera. Riconosciamo l'incertezza che crea per il nostro team e assicuro loro che offriremo il nostro pieno supporto nei prossimi mesi. Ci impegneremo in consultazioni con le nostre parti sociali in modo da poter andare avanti insieme nella costruzione di un futuro fiorente per le nostre attività europee", ha spiegato Sander. "Siamo pronti per competere e vincere in Europa", ha aggiunto il manager, ricordando, infine, che in primavera verrà presentata la nuova Suv elettrica, realizzata su base Meb.
L'impegno in Michigan. La ristrutturazione europea è stata svelata a poche ore dall'annuncio di nuovi investimenti negli Stati Uniti. La Ford ha scelto la città di Marshall, in Michigan, per "iniettare" 3,5 miliardi di dollari e costruire una nuova fabbrica dedicata alla produzione di batterie al litio-ferro-fosfato (saranno assemblate grazie all'assistenza tecnologica della cinese Catl) e in grado di sostenere 2.500 posti di lavoro. L'Ovale blu, che dal 2019 ha annunciato con diversi partner investimenti totali per 17,6 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti per elettriche e relativi accumulatori, ha impegnato oltre 50 miliardi di dollari nelle sue strategie di elettrificazione a livello globale. A beneficiarne, però, saranno soprattutto gli Stati americani, con la creazione di oltre 18 mila posizione dirette tra n Michigan, Kentucky, Tennessee, Ohio e Missouri e più di 100 mila nell'indotto.
L'intervista - Esposito (Mazda): "Empatia è la parola chiave"
Dopo la laurea in Economia conseguita a Roma, Alberto Esposito ha assunto, a partire dal 2001, diversi incarichi in seno alla Mazda Motors Italia, occupandosi tra l'altro di distribuzione, analisi di mercato, post-vendita e sviluppo della rete; dal 2017 ne è diventato il fleet & remarketing manager. Ecco la sua visione sul momento attuale del settore.
Anche nel 2022 avete registrato tempi di consegna lunghi per le flotte?
Il 2022 per Mazda è stato l'anno più complicato in termini di disponibilità di prodotto e, conseguentemente, di evasione degli ordini ai clienti finali (privati e business). Infatti, a differenza del 2021, in cui grazie alla grandissima flessibilità delle nostre fabbriche l'onda della drammatica carenza di microchip ci aveva toccato marginalmente, soprattutto nel periodo da marzo ad agosto dello scorso anno abbiamo vissuto il momento peggiore, riflesso anche nei dati di immatricolazione. Le nostre tempistiche medie di evasione degli ordini, variabili da modello a modello, sono state comunque contenute nell'arco dei sei-otto mesi. Tempistiche che, paragonate a quanto sofferto dalla maggior parte dei nostri competitor, sono risultate più che accettabili, ma nettamente al di sotto dei nostri standard. Dal mese di settembre scorso, però, abbiamo registrato segnali di un'inversione di tendenza circa la programmazione degli ordini in fabbrica, che ci fa guardare con maggior ottimismo al 2023, soprattutto a partire dalla seconda metà.
Quali sono le alimentazioni alternative e le tecnologie di bordo più richieste dai fleet manager?
L'infotainment e gli Adas continuano a svolgere un ruolo fondamentale nei parametri di elaborazione delle car policy perché la sicurezza dei driver non può mai essere messa in secondo piano: nell'imminente futuro, questi verranno sempre più integrati nei benefici derivanti dall'auto connessa, grazie alla diffusione del 5G. Relativamente alle alimentazioni, vista la spinta che tutti i costruttori stanno dando alla transizione, molto più robusta rispetto alle politiche economiche dei Paesi e alle infrastrutture a supporto, occorre capire cosa si intenda veramente per alternativo. Negli ultimi anni il green è stato e continua a essere il dogma dei fleet manager, sinonimo quindi di elettrificazione delle car policy, più o meno spinta. Ma oggi ci si sta redendo conto che, a fronte di un inflottamento sempre più ampio di motorizzazioni benzina mild, full o plug-in hybrid, in determinati ambiti, come quelli delle lunghe percorrenze dai 30.000 ai 50-60.000 km l'anno, la vera alternativa sostenibile è quella di un efficiente e moderno motore diesel, pur sempre meno presente nei listini delle Case. In questa fase di profonda trasformazione, attraverso la strategia multi-solution, l'elettrificazione di Mazda procede spedita e continuerà di pari passo con lo sviluppo della tecnologia avanzata per i motori a combustione interna, in modo da soddisfare le diverse esigenze dei nostri clienti (privati e business) con un ampio ventaglio di alternative. Abbiamo da poco introdotto sulla nostra nuova ammiraglia CX-60, fino ad oggi disponibile con la motorizzazione plug-in hybrid da 327 CV, due nuovissime soluzioni mild hybrid diesel da 48V che consideriamo, per efficienza, consumi ed emissioni di CO2, lo stato dell'arte dei motori a combustione.
Captive e noleggiatori multimarche: come sono i vostri rapporti con queste realtà differenti?
A settembre 2022 oltre il 92% degli ordini fleet della Mazda sono passati attraverso le sei principali società di noleggio a lungo termine del mercato multimarche, mentre l'unico provider captive con cui lavoriamo regolarmente è Leasys. La Mazda è aperta alla collaborazione con chiunque si mostri interessato ai nostri prodotti e non facciamo differenze di trattamento relativamente alle condizioni economiche applicate ai diversi interlocutori. Inoltre, c'è una stretta e proficua partnership commerciale con Arval per il nostro prodotto Mazda Rent, il brand di noleggio a lungo termine messo a disposizione della nostra rete concessionaria per attaccare il mercato fleet. Infatti, oltre il 72% dei volumi complessivi passano attraverso Arval (direttamente o tramite Mazda Rent).
L'eventuale trasformazione dei vostri concessionari in agenti avrà riflessi sul noleggio? Potrà aiutarne la crescita?
Abbiamo deciso di mantenere attiva l'attuale struttura di contratto con i concessionari, persone che conoscono il territorio e che interagiscono con altre persone, i clienti Mazda, per scambi emozionali e razionali nella creazione di esperienze coerenti con il nostro marchio. I consumatori si aspettano nel prossimo futuro di vivere l'esperienza di acquisto e di possesso su canali digitali e attraverso interazioni fisiche, il tutto senza soluzione di continuità. Per questo motivo stiamo lavorando da una parte sul potenziamento dei canali digitali - una palestra importante è il nostro portale dell'usato di prestigio Best Selection - dall'altra sulla formazione continua, per garantire esperienze autentiche e soddisfacenti, dove l'empatia diventa una parola chiave. Ovviamente, siamo interessati a capire come le scelte di andare verso il contratto di agenzia saranno recepite dal cliente e potremo valutare in futuro altre modalità distributive; tuttavia, per il medio termine, la nostra decisione è di rimanere legati ai nostri partner con cui stiamo da anni facendo un percorso di crescita di volumi e di qualità, in particolare nella soddisfazione del cliente, come testimoniano diversi indicatori di qualità, quali ad esempio il Net promoter score.
Formula 1 - Via il velo alla Aston Martin AMR23
Giornata ricca di novità per il mondo della Formula 1: dopo la McLaren MCL60, tolti i veli anche alla nuova Aston Martin AMR23, la monoposto che sarà affidata a Fernando Alonso e Lance Stroll per il Mondiale 2023.
Concept evoluto. La monoposto dello scorso anno non è stata di certo un fulmine, soprattutto nella prima metà dell'anno, impedendo alla squadra di competere ad alto livello. Così, il team inglese ha deciso di aprire un nuovo capitolo ripensando completamente molte aree della vettura. La AMR23 si presenta così come una monoposto di nuova concezione, a partire dall'ala anteriore fino alle pance, passando per un airscope diverso e un cofano motore rivisto. Il direttore tecnico - Dan Fallows - ha spiegato: "Abbiamo scelto di interpretare questi regolamenti senza compromessi. Vogliamo scalare posizioni sulla griglia di partenza e sfidare i team che si trovano davanti. Non è possibile farlo con un approccio conservativo. La AMR23 è una forte evoluzione della vettura che abbiamo perfezionato nella seconda metà del 2022, migliorandola in ogni area critica. Incarna la visione comune che abbiamo abbracciato in questi ultimi mesi. Adesso dobbiamo concentrarci sulla realizzazione di un programma di sviluppo ambizioso ed efficiente".
Rimpasto nel reparto tecnico. La stabilità tecnica ha dato alla squadra anche l'opportunità di modificare il proprio organico. Dan Fallows, arrivo dalla Red Bull Racing, assume il ruolo di direttore tecnico, mentre Andrew Green diventa chief technical officer della Aston Martin Performance Technologies, per espandere e diversificare le attività commerciali del gruppo. Sul futuro e sulle ambizioni del team si è espresso anche Lawrence Stroll, presidente esecutivo della Aston Martin F.1: "Vogliamo ridurre il divario con i primi e, col tempo, diventare i protagonisti di questo campionato. Nell'ultimo anno abbiamo dimostrato determinazione e convinzione di proseguire nei nostri piani. Oggi parliamo di una nuova energia e, credetemi, sembra un nuovo inizio. Un promettente e ambizioso modo di dare il via a una nuova stagione".
110 anni iconici. Sul muso della AMR23 spicca il logo celebrativo dei 110 anni della Aston Martin. L'anniversario sarà celebrato nel corso di tutto il 2023, ma sarà il Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone a ospitare un evento speciale che andrà a unire passato, presente e futuro del costruttore inglese.
Piani di responsabilità - ALD Automotive punta tutto sulla sostenibilità
Fare in modo che le proprie attività aziendali abbiamo un impatto positivo sulla società: è l'obbiettivo della strategia di responsabilità sociale tracciata da ALD Automotive Italia. La chiave è il perseguimento della transizione energetica, all'insegna di una sostenibilità che non sia soltanto ambientale, ma anche sociale ed economica. Ciò, per l'azienda, significa definire una chiara politica ambientale, favorita dalle tecnologie disponibili, coinvolgendo le proprie persone a tutti i livelli, rafforzando al contempo i legami con le comunità locali e condividendo obbiettivi con i collaboratori e il territorio.
Le azioni. In questo contesto, ALD Automotive ha iniziato l'anno con un'iniziativa di team building solidale, in collaborazione con l'associazione ARPJTetto; in dicembre, invece, il top management aveva lavorato con l'organizzazione internazionale no profit Rise against hunger alla raccolta di cibo e di doni alimentari, distribuiti in occasione delle festività natalizie. Altri progetti hanno riguardato le donazioni di sangue (a Roma e Milano) e il volontariato aziendale, che ha coinvolto circa 130 persone in attività come la manutenzione di spazi di case famiglia, il supporto nella ricerca di lavoro per le madri ospiti di queste strutture e la partecipazione ad attività di distribuzione di prodotti alimentari. ALD Automotive Italia ha preso parte anche al challenge internazionale Move for youth, organizzato dal Gruppo Société Générale allo scopo di promuovere attività educative attraverso lo sport a favore di minori in condizioni economiche disagiate. Infine, numerose sono state le adesioni a programmi destinati a promuovere una cultura inclusiva e a contrastare le differenze di genere.
La transizione. In questo campo, l'azienda si è impegnata ad acquistare energia esclusivamente proveniente da fonti al 100% rinnovabili e a incentivare l'utilizzo da parte dei dipendenti di auto green, favorito dalla presenza nella sede di Roma da 62 punti di ricarica per le EV. Sforzi che, insieme a tutti gli altri, sono stati insigniti della Platinum medal da parte della piattaforma di ecosostenibilità EcoVadis.
Cinema - Fast X, Roma in fiamme e... unAlfa Romeo 2000 GT Veloce
Mancano poco più di due mesi all'arrivo nelle sale italiane di Fast X, il decimo capitolo della fortunata saga Fast & Furious. La pellicola sbarcherà nei cinema della Penisola a partire dal 18 maggio, nella stessa settimana in cui esordirà anche negli Usa. Ecco perché la Universal Pictures ha approfittato del weekend del Super Bowl per mostrare a milioni di telespettatori americani il trailer del film, disponibile anche in versione italiana.
A Roma e a Torino. Il teaser, peraltro, anticipa alcune interessanti sequenze adrenaliniche per le strade di Roma, con esplosioni e inseguimenti mozzafiato nel centro storico dell'Urbe, ma anche alcune riprese effettuate a Torino. Ovviamente, non senza auto davvero spettacolari, tra cui un'Alfa Romeo 2000 GT Veloce (ovviamente modificata), tra le più celebri coupé del Biscione, protagonista di alcune scene che la vedono in compagnia di una Lamborghini Gallardo color oro. Non mancano le ormai classiche auto della saga, come la Dodge Charger odierna (avviata alla pensione) e la sua versione R/T del 1970 guidata dal protagonista, Dominic Toretto (Vin Diesel). Alcune auto e moto delle riprese, insieme ad alcune icone dei precedenti capitoli, sono state esibite in occasione dell'evento di lancio del trailer a Los Angeles, come potete constatare nella nostra galleria d'immagini.
Il cattivo è Momoa. Il cast della pellicola diretta da Louis Leterrier mette insieme volti noti della saga e alcune new entry: per esempio, le attrici premio Oscar Brie Larson e Rita Moreno, ma anche Jason Momoa, che interpreta il "villain" Dante, desideroso di vendicare il padre Hernan Reyes, boss del narcotraffico eliminato da Dom e dalla sua squadra in "Fast Five" (2011). Non solo: il teaser mostra in un flashback il compianto Paul Walker (Brian O'Conner), di cui anche questa pellicola celebrerà la memoria. A ogni modo, non finisce qui: nel 2024 è atteso "Fast 11", il capitolo conclusivo della saga. Forse.
Ford - Nuovi collaudi per la Suv elettrica su base Meb
Un prototipo della nuova Suv elettrica della Ford è stato nuovamente fotografato su strada in Europa. Il modello è già stato oggetto di un teaser ufficiale e debutterà il mese prossimo, quando verrà svelata anche la denominazione.
Sotto sotto è una ID.4. Questa Suv è particolarmente importante perché consente a Ford di inserirsi nel segmento C dei modelli elettrici in Europa: per arrivare velocemente a questo risultato la Casa americana ha stretto un accordo con la Volkswagen per utilizzare la piattaforma modulare Meb. Non è un caso, quindi, che le dimensioni siano simili alla ID.4, anche se il design è totalmente diverso. Motori e batterie dovrebbero essere gli stessi della tedesca.
Linee pulite e originali. Le foto spia ravvicinate consentono di notare qualche piccolo dettaglio in merito alla vettura: nonostante le pesanti camuffature si possono infatti notare le proporzioni generali, così come le prese d'aria frontali, limitate dalla tipologia di powertrain, così come l'andamento piuttosto classico del montante posteriore. Non sono invece visibili i Led frontali già visti nei teaser: i gruppi ottici rappresentano un taglio netto con il family feeling delle altre Ford, giustificato dalla voglia di posizionare l'elettrica in un "ring" diverso.
Formula 1 - MCL60, McLaren celebra i suoi 60 anni
Il McLaren Technology Centre di Woking ha ospitato la presentazione della nuova MCL60, la monoposto del team inglese che prenderà parte al prossimo Mondiale di Formula 1 2023 con al volante la coppia di piloti formata da Lando Norris e il rookie Oscar Piastri.
60 anni dalla fondazione. Il team celebra il 60 anniversario dalla fondazione della squadra battezzando la nuova vettura in MCL60, abbandonando per il momento la consueta numerazione che aveva accompagnato le varie monoposto in questi ultimi anni. La livrea della monoposto è molto simile a quella della passata stagione, con l'arancio "papaya" che si mescola con il nero e l'azzurro. Le soluzioni tecniche di questa nuova vettura sono però una rottura col passato, riprendendo una filosofia costruttiva con chiare ispirazioni di scuola Red Bull e Ferrari. Stando a quanto spiegato dal team, gran parte delle problematiche dello scorso anno sono state risolte dal gruppo diretto da James Key, specie per quel che concerne l'aerodinamica e dell'interazione con gli pneumatici. L'obiettivo è fare un ulteriore passo avanti e riprendersi il quarto posto perso lo scorso anno nei confronti della Alpine.
Obiettivo, quarto posto. Le novità della McLaren 2023 non finiscono con la nuova vettura. Quella odierna è stata la prima uscita pubblica del nuovo team principal, Andrea Stella. L'italiano è ora al timone della squadra inglese e ha fissato come obiettivo la Top 4 tra i costruttori: "Vogliamo essere tra le prime quattro squadre del Mondiale, ma sappiamo che lottare con i primi tre è attualmente difficile, ma l'obiettivo è almeno il quarto posto". La nuova MCL60 affronterà le prime tre gare nella stessa versione che scenderà in pista in Bahrain tra due settimane, poiché i primi sviluppi sono attesi per il quarto appuntamento a Baku.
Dallara - Stradale ed EXP IR8 Tribute, una serie limitata in omaggio a Eddie Cheever
La Dallara ha voluto dedicare una nuova serie speciale a un evento storico, la sua prima vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis: parliamo, dunque, della conquista della Victory Lane da parte di Eddie Cheever nel 1998, a bordo della monoposto IR8. Nasce così la serie limitata della Dallara Stradale e della Dallara EXP, che saranno disponibili nell'allestimento IR8 Tribute in soli 25 esemplari. Oltre alla personalizzazione estetica e ai contenuti tecnici speciali, i clienti delle IR8 potranno assistere all'edizione 2023 della 500 Miglia assieme a un accompagnatore.
Il colore della vittoria. La personalizzazione, nata dalla collaborazione con lo Studio di design BorromeodeSilva, riprende la livrea nero-azzurra della vettura di Cheever. Si tratta di una colorazione verniciata, disponibile anche con le sezioni nere in carbonio a vista, impreziosita da 23 stelle che indicano il numero totale di vittorie della Dallara alla classica gara americana. Inoltre, le vetture sono caratterizzate dal numero romano XXV, dai cerchi in lega nero lucido, dai sedili rivestiti di Alcantara grigio scuro con il motivo delle 23 stelle sullo schienale, dai paddle shift gialli e da due personalizzazioni esclusive degli interni: una grafica applicata alla plancia e una targhetta lavorata al laser con la silhouette della IR8 del 1998.
Componenti aggiornati per la Stradale. La Dallara Stradale IR8 Tribute, in particolare, porta al debutto una serie di aggiornamenti tecnici che saranno poi disponibili su tutte le Stradale ordinate nel corso dell'anno: infatti, è previsto l'utilizzo del cambio automatico robotizzato derivato dalla EXP con tempi di cambiata dimezzati, dell'impianto frenante aggiornato con una maggiore modulabilità e dell'intercooler derivato dalla Formula 1 per l'uso in pista nelle giornate più calde.
Volkswagen - Nuovo modello alle porte: ecco le ipotesi in campo
La Volkswagen ha pubblicato un enigmatico teaser contenente pochissimi elementi utili per comprendere quale sia il modello che ne è protagonista. Il breve video, girato interamente in notturna, punta l'attenzione sull'ambientazione invernale e sul sistema di illuminazione, ma non aggiunge altro circa l'identità della vettura.
Silenzio. elettrica? Il silenzio nel movimento farebbe pensare inizialmente a un'elettrica, ma la carrozzeria apparentemente a ruote alte ci porta a escludere il possibile arrivo di una nuova Suv della famiglia ID. Inoltre, i Led frontali a tutta larghezza non rappresentano una novità assoluta per il marchio, quindi neanche il design ci viene in aiuto.
E se fosse la Touareg? Un'ipotesi da non accantonare con il nostro calendario dei debutti alla mano è che si tratti del restyling della Touareg, che secondo le nostre informazioni dovrebbe arrivare sul mercato italiano verso la fine di quest'anno. Con un powertrain ibrido plug-in hybrid capace di muoversi per decine di chilometri a emissioni zero, la Touareg potrebbe condividere alcune delle innovazioni che la Porsche ha appena annunciato per la "cugina" Cayenne: i due modelli sono strettamente imparentati, e il fatto che Zuffenhausen intenda presentare il suo facelift nel corso della primavera, costituisce un ulteriore indizio a favore di quest'ipotesi.
Gli sviluppi della gamma motori. La terza generazione dell'ammiraglia a ruote alte di Wolfsburg è datata 2018 e nel suo cofano hanno trovato posto il V6 plug-in hybrid oltre ai V6 e V8 TDI condivisi con Audi Q7 e Porsche Cayenne: sarà interessante a questo punto capire se il restyling coinciderà con l'addio al gasolio a favore dell'elettrificazione, oppure se le logiche di mercato premieranno ancora il classico TDI per le lunghe percorrenze.
DR 1.0 EV - L'elettrica mignon ha quattro posti e prezzi sotto i 20 mila euro
La DR definisce la nuova DR 1.0 EV come "la citycar che rivoluziona la mobilità urbana". In effetti, questa piccola elettrica ha tutte le carte in regola per far bene sul mercato e popolare le città italiane: prezzi interessanti (da 19.900 euro, con rottamazione), dimensioni contenute, quattro posti, interni gradevoli e un'autonomia dichiarata niente male per gli scopi dichiarati. Ma andiamo con ordine. La DR 1.0 EV è la nuova porta d'accesso alla gamma del marchio molisano: si posiziona (molto) al di sotto del modello più piccolo finora a listino, la DR 3.0, proponendosi in una fascia di mercato che tutte le principali case automobilistiche stanno abbandonando, il segmento A.
Le dimensioni. Parlando di citycar non si può tirare in ballo quella che fino a pochi anni fa era l'indiscussa regina delle città italiane: la Smart fortwo. Che di centimetri ne misura 274, ma che può trasportare solo due persone. La DR 1.0, invece, ha una lunghezza maggiore, 320 centimetri, ma può accogliere fino a quattro passeggeri. Un plus non da poco per le famiglie, che possono così muoversi in città sfruttando le dimensioni compatte di questa elettrica, che è larga solo 167 centimetri, alta 155 e ha un passo di 215 centimetri. Numeri che fanno capire quanto la DR 1.0 EV sarà facile da parcheggiare anche nei posti più stretti. Senza dimenticare che questa tre porte propone un bagagliaio da 110 litri, che salgono a 630 se si abbattono gli schienali dei sedili posteriori.
Le origini. Alla base della DR 1.0 EV, come da tradizione del marchio molisano, c'è una vettura cinese, la Chery eQ1 conosciuta anche come Small Ant (letteralmente, piccola formica). Lanciata nel 2017 ed evolutasi nel tempo anche nelle pradossali versioni dedicate al pubblico femminile Small Ant Charme Romance e Small Ant Charme Rococo , è venduta anche in Brasile, dove è conosciuta come Chery iCar, e in altri mercati emergenti, pure con il nome di Chery S51 EV.
La tecnica. Come per molti modelli del Paese del Dragone, le specifiche tecniche complete non sono facili da trovare. Quello che già sappiamo è che la piccola a trazione anteriore (ovviamente con cambio "automatico" monomarcia) è spinta da un motore elettrico sincrono a magneti permanenti da 61 cavalli e 150 Nm di coppia. Ad alimentare il propulsore è presente una batteria agli ioni di litio da 31 kWh (trovate le specifiche nel prossimo paragrafo), che contribuisce in maniera importante a portare il peso della vettura a 1.050 kg in ordine di marcia (1.275 kg a pieno carico). Le sospensioni sono particolarmente raffinate per questo segmento: la DR dichiara nella scheda tecnica delle MacPherson all'anteriore e delle Multilink con barra stabilizzatrice al posteriore. L'impianto frenante prevede quattro freni a disco, con gli anteriori autoventilanti, mentre i cerchi di lega sono da 15" e montano pneumatici 165/65R15. Per quanto riguarda le prestazioni, invece, la Casa di Macchia d'Isernia dichiara un'accelerazione da 0 a 50 km/h in 5 secondi, uno 0-100 km/h in 17 secondi e una velocità massima di 120 km/h.
Autonomia e tempi di ricarica. Il costruttore non dichiara quanta sia la capacità netta della batteria, ma con 31 kWh lordi la DR 1.0 EV ha un'autonomia omologata Wltp di 210 km, che salgono a 294 nel ciclo urbano. Per la ricarica è presente una presa CCS Combo2, che consente di rifornirsi di corrente sia alle colonnine a corrente alternata, con potenza massima di ricarica di 6,6 kW, sia a quelle a corrente continua, con carica a 40 kW. Con le prime servono 6 ore e mezza per una ricarica completa (0-100%), che scendono a 3,9 ore per il 20-80%. Utilizzando le colonnine rapide, invece, per il 20-80% bastano 35 minuti, tempo che sale a 50 minuti nel caso dello 0-80%. La DR dichiara anche una temperatura di funzionamento degli accumulatori tra i 30 e i 60 C. La garanzia del "power pack" è di 8 anni o 100 mila chilometri, ma la Casa, curiosamente, dichiara nella sua scheda tecnica 1.000 cicli di ricarica, senza specificare ulteriormente questo dato.
Prezzi, interni e allestimenti. La DR 1.0 EV ha un prezzo di listino di 25.900 euro, ma per il lancio la Casa molisana offre un bonus da 1.000 euro per tutti i clienti. Così, sfruttando gli incentivi statali, si può avere una DR 1.0 EV a 21.900 euro (3.000 euro di Ecobonus), ma se si ha anche un'auto pre Euro 5 da rottamare il prezzo scende a 19.900 euro (5.000 euro di Ecobonus). L'allestimento è unico, "full optional" come lo definisce il brand e per avere una DR 1.0 EV serve solo scegliere il colore tra i quattro disponibili, tre dei quali bicolore: oltre alla versione nera, si può avere l'elettrica con carrozzeria bianca con tetto nero, verde con tetto bianco o rossa con tetto bianco. Di serie sono presenti un infotainment con display da 9,7" compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, un quadro strumenti digitale e un caricabatterie wireless per smartphone. Non mancano sedili con poggiatesta incorporato, schienali posteriori abbattibili, freno di stazionamento elettrico con funzione auto hold, climatizzatore manuale regolabile anche dal touchscreen, modalità di guida Sport, bagagliaio apribile da remoto oltre a dotazioni di sicurezza come una traversa antintrusione sulle portiere, Abs con Ebd e un sistema elettronico di controllo della stabilità.
Scheda tecnica DR 1.0 EV
- Motore
- Sincrono a magneti permanenti
- Batteria: 31 kWh
- Potenza max: 45 kW
- Coppia max: 150 Nm
- Velocità max: 120 km/h
- Accelerazione 0-50 Km/h: in 5 secondi
- Accelerazione 0-100 Km/h: in 17 secondi
- Peso in ordine di marcia: 1.050 kg
- Peso a pieno carico: 1.275 kg
- Capacità di carico: 110/630 dm3
- Trazione: Anteriore
- Cambio: Automatico
- Numero marce: 1
Ricarica - Presa di ricarica: CCS Combo2
- Temperatura di funzionamento: -30~60
- Autonomia: 294,11 km ciclo urbano Wltp - 210 km ciclo combinato Wltp
- Charger AC: 6.6 kW
- Charger DC: 40 kW
- Ricarica slow 0-100%: 6.5 ore
- Ricarica slow 20-80%: 3.9 ore
- Ricarica fast 0-80%: 50 minuti
- Ricarica fast 20-80%: 35 minuti
- Cicli di ricarica: 1.000
- Garanzia Power Pack: 96 mesi (8 anni) oppure 100.000km
- Anteriore: freni a disco ventilati
Posteriore: freni a disco - Anteriore: MacPherson indipendenti
Posteriore: Sistema Multilink indipendenti con barra stabilizzatrice antirollio - Di lega da 15 pollici 165/65 R15
Dimensioni e peso
Trasmissione
Garanzia Power Pack
Freni
Sospensioni
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L'intervista - Raccagni (Suzuki): Performance migliori grazie anche ai buoni tempi di consegna
Dopo la laurea in Scienze politiche, Giovanni Raccagni ha iniziato il suo percorso nel mondo automotive occupandosi di ricambi e remarketing alla Renault e alla Ford; dal 2009 alla Suzuki, per la quale ha assunto anche la responsabilità del progetto realtà virtuale, ne è diventato nel 2018 il coordinatore Flotte. Ecco la sua visione sul momento attuale del settore.
Nel 2022 avete registrato tempi di consegna più lunghi per i clienti aziendali?
Per quanto riguardai tre modelli di punta per le flotte, cioè la Vitara, la S-cross e la Jimny, i tempi di consegna sono stati assolutamente contenuti, nell'ordine dei 30-60 giorni attesa. Questo dato ci ha portato a una maggiore performance di richiesta di noleggi nei rispettivi segmenti. Per i segmenti B ed A, invece , la Swift e la Ignis hanno fatto registrare tempi di consegna più lunghi, ma in linea con quelli dei competitor.
Quali sono le alimentazioni alternative e le tecnologie di bordo più richieste dai fleet manager?
Suzuki sta implementando la tecnologia ibrida: nel 2022 abbiamo lanciato con successo e interesse da parte del mercato le motorizzazioni 1.5 hybrid 140V, abbinate al cambio automatico, per Vitara e S-Cross.
Captive e noleggiatori multimarche: come sono i vostri rapporti con queste realtà differenti?
La crisi della componentistica ha imposto di selezionare e razionalizzare il numero degli interlocutori nell'ambito flotte, perciò la Suzuki ha rafforzato la collaborazione con pochi partner di lunga data, concentrando su di loro il business.
L'eventuale trasformazione dei vostri concessionari in agenti avrà riflessi sul noleggio? Potrà aiutarne la crescita?
Riteniamo che la relazione con i nostri concessionari sia indipendente da riflessi sulle relazioni con il mondo dei noleggi.
Ram 1500 REV - Il pick-up elettrico spunta al Super Bowl
Il Gruppo Stellantis ha impiegato davvero pochissimo per trasformare il prototipo 1500 Revolution in un modello di serie. Con uno spot durante la pausa del Super Bowl è stato infatti presentato al pubblico il Ram 1500 REV nella sua variante definitiva. La produzione sarà avviata nel 2024, ma le prenotazioni negli Stati Uniti sono già aperte con il programma Rev Insider+ che premierà i primi clienti, a fronte di un deposito di 100 dollari rimborsabile.
Passo indietro per la produzione in serie. Le nuove immagini mettono in risalto il design innovativo del modello, che riprende dalla concept moltissimi elementi. Parliamo ad esempio dei Led che disegnano letteralmente il frontale e di quelli in coda che si allungano sul portellone. La cabina ha invece perso le appendici aerodinamiche della concept per assumere una forma più tradizionale. All'interno i display gestiscono strumentazione, infotainment e uno spazio dedicato al passeggero con un'impostazione parzialmente diversa rispetto al modello esistente con i motori termici. Non c'è traccia, invece della terza fila di sedili ripiegabili, che tanto aveva fatto parlare al Ces, quando era stato svelata la show car.
Ancora nessun dato tecnico. Oltre a essere il primo modello elettrico del marchio Ram, il 1500 Rev è anche il primo pick-up elettrico del gruppo. E svela, in quanto tale, una novità tecnica fondamentale: il 1500 REV porta al debutto la piattaforma dedicata ai cassonati Stla Frame. Le altre informazioni di dettaglio, relative a potenza, coppia, batterie e autonomia, invece, non sono ancora state pubblicate. Quando la piattaforma era stata annunciata, si era parlato di circa 800 chilometri di percorrenza, ma è un dato ancora tutto da confermare in sede omologativa.
A sorpresa si parla di range extender. Nello spot del Super Bowl viene anche dichiarato che il veicolo offrirà opzioni per un'"autonomia estesa", aprendo alla possibilità che la propulsione elettrica non sia la sola. Il Gruppo Stellantis non ha mai menzionato l'opzione del range extender per la piattaforma Stla Frame e la presenza del "frunk" sembra escludere la possibilità di un motore endotermico con funzione di generatore. Il fatto che lo spot sia tutto incentrato sull'ansia da autonomia fa comunque pensare che i tecnici abbiano trovato una soluzione originale al problema per distinguersi dai concorrenti.
Studio Aretè - Per gli italiani è meglio librido
In caso di acquisto di un'auto nuova, gli italiani punterebbero su motori ibridi più che sull'elettrico: è una delle principali evidenze dell'ultimo studio condotto dalla società di consulenza strategica Areté, battezzato "La nuova vettura nel 2023 sarà elettrica?". In particolare, dalla ricerca emerge che il 44% degli intervistati sceglierebbe veicoli ibridi o ibridi plug-in, mentre solo il 22% opterebbe per una Bev.
I motivi. Interpellato sui motivi che spingono a scegliere un'alimentazione ibrida, il 35% del campione risponde "per non inquinare", il 63% "per risparmiare". Rispetto ai precedenti sondaggi della società di consulenza, rimane invariata una condizione ben precisa: il 79% è disposto a spendere non più di 30 mila euro per un'auto nuova. Stesso limite riguarda le elettriche, anche se la percentuale è inferiore e pari al 66%. In tal caso, il 42% attribuisce il suo sì a motivazioni ambientali, il 36% all'intenzione di risparmiare, l'11% al bando alle endotermiche nel 2035 e il 10% per la libera circolazione nelle domeniche ecologiche. Tra chi ha risposto negativamente spiccano due motivazioni: l'80% teme problemi di ricarica e di autonomia. In particolare, il 47% ha paura di rimanere a piedi, mentre il 31% considera le ricariche come operazioni difficili, che complicano la vita. Inoltre il 10% ha poca fiducia, ritiene che le elettriche costino troppo e pensa, in fondo, che inquinino di più. In ogni caso, lo studio mette in luce ulteriori due aspetti nell'approccio degli intervistati alle auto a batteria: il 67% non ha mai guidato un veicolo alla spina e il 74% la userebbe per spostamenti in ambito urbano.
Acquisti tradizionali. Per l'eventuale acquisto, il canale delle concessionarie rimane in assoluto il preferito (dal 68% degli intervistati), anche se aumenta la propensione a utilizzare il canale digitale (dal 5% di luglio 2022 all'11% di oggi). Il 21%, poi, vuole una configurazione online, ma accompagnata dalla firma del contratto in concessionaria. Tra l'altro, il 53% opterebbe per un finanziamento e il 29% pagherebbe in contanti e in soluzione unica (a marzo 2022 la percentuale era al 25%).