BMW iM3<br> - Il prototipo del "mostro" elettrico con quattro motori - VIDEO
La BMW ha pubblicato un lungo video di interviste e immagini dietro le quinte che mostrano per la prima volta in azione il prototipo della prima M elettrica della Casa tedesca, che potrebbe chiamarsi iM3 e arrivare già entro il 2027.
Fino a un megawatt di potenza. Costruito sulla base della i4 M50, con camuffature sulla carrozzeria e la griglia della M3, il prototipo monta freni carboceramici, telaio rinforzato e quattro motori elettrici, uno per ruota, che renderanno la iM3 la sportiva di serie più potente della Casa dell'Elica. "Quello che stiamo sviluppando adesso", spiega Carsten Wolf, ingegnere della divisione M, "è il sistema modulare per powertrain e dinamica di guida che sarà alla base di tutte le prossime M". Non ci sono ancora cifre e dati ufficiali, anche se la piattaforma su cui è costruita la vettura può arrivare a gestire la bellezza di 1.000 kW, pari a 1.360 CV.
Arriverà tra un paio d'anni. Nel video, il ceo di BMW M Franciscus van Meel anticipa che in una delle prossime "puntate" di questa serie vedremo i dirigenti della Casa tedesca al volante della nuova sportiva elettrica, la cui produzione è già stata approvata: il "mostro" elettrico potrebbe arrivare sulle nostre strade nel 2027 o nel 2028.
Rolls-Royce - Cullinan Series II, il limite è il cielo - VIDEO
La Rolls-Royce Cullinan ha ridefinito l'immagine del marchio. Dal suo arrivo sul mercato, la quota di clienti della Casa che lascia il volante all'autista è scesa dal 70 al 10%. E poi c'è l'età media: la Cullinan ha contribuito a ridurla dai 56 anni del 2010 ai 43 di oggi. Ebbene, questa vera e propria "Rolls" del cambiamento si è recentemente aggiornata: l'abbiamo messa alla prova nei panorami mozzafiato della Provenza.
Abracadabra. Il concetto di Suv di lusso, ormai sdoganato in ogni forma, combina design, tecnologia, versatilità e potenza straordinaria. Raccoglie consensi perché estende l'utilizzo di un'auto che, altrimenti, sarebbe limitato a pochi ambiti o contesti. Con il suo motore V12 biturbo da 6,75 litri capace di erogare, nella versione Black Badge della nostra prova, 600 CV e 900 Nm di coppia a soli 1.600 giri al minuto e la trazione integrale, la Cullinan affronta ogni terreno con disinvoltura. Le nuove sospensioni pneumatiche, dotate di montanti d'aria più grandi e algoritmi avanzati, garantiscono il comfort iconico della "Magic Carpet Ride", anche su terreni accidentati. Voglio soffermarmi, però, su cosa si prova a guidare la Cullinan, perché d'impulso chiunque potrebbe considerarla solo una Suv meglio rifinita del solito, o persino un po' pacchiana. Non entro nel merito dei gusti personali, ma l'esperienza di "sorvolare" (sì, questa è la sensazione) ogni asperità del percorso trascende la normale efficacia di una buona sospensione. Queste Planar Suspensions, posso confermare, fanno davvero la magia.
Fa girare la testa. Il design esprime eleganza e potenza. La griglia illuminata Pantheon collega visivamente la Cullinan alla Phantom, mentre le luci diurne (ora dal nuovo disegno a boomerang) e le prese d'aria inclinate verso l'esterno enfatizzano la presenza dell'auto. Al posteriore, dettagli come gli scarichi in acciaio a specchio e il diffusore nero lucido aggiungono carattere. Personalmente non sono un ammiratore dello stile della Cullinan, ma l'immagine è indubbiamente imponente. Con ruote da 23 pollici e una vernice Bespoke come l'Emperador Truffle, arricchita da particelle di cristallo, la Cullinan non può lasciare indifferenti. All'interno, una fascia di vetro attraversa il cruscotto dal nuovo disegno, mentre lo schermo integra il nuovo sistema operativo Spirit, che consente di personalizzare interfacce e grafiche digitali, oltre a garantire più opzioni di connettività. L'Illuminated Fascia, decorata con il logo Cullinan e motivi ispirati agli skyline urbani, crea un ambiente accogliente e moderno. Per scoprire altri dettagli sulla Rolls-Royce Cullinan, vi invito a vedere il video qui sopra. Buona visione!
Volkswagen - Scholz attacca: "Ha sbagliato la dirigenza, non chiudete le fabbriche"
Mentre continuano gli scioperi fuori dai cancelli delle fabbriche della Volkswagen, anche nel giorno in cui dovrebbe prendere il via la quarta tornata di trattative tra i sindacati e la dirigenza del gruppo tedesco, il cancelliere tedesco Olaf Scholz se la prende con quest'ultima e si dice contrario all'ipotesi della chiusura degli stabilimenti, ricordando che il più grande costruttore europeo di automobili ha delle "responsabilità nei confronti dei suoi dipendenti".
"La dirigenza ha sbagliato". Impegnato ad affrontare una crisi di governo che porterà, nel 2025, a elezioni anticipate, Scholz ha confermato il suo supporto ai dipendenti: "Le decisioni specifiche vanno discusse e negoziate tra i vertici dell'azienda e i rappresentanti dei lavoratori, ma la mia opinione è chiara: chiudere gli stabilimenti non è il modo giusto di procedere. Non sarebbe giusto, perché la difficile situazione in cui ci troviamo adesso è dovuta a cattive decisioni manageriali".
Mercedes-AMG Purespeed - La versione definitiva debutta ad Abu Dhabi
Mercedes-AMG ha diffuso nuove informazioni sulla Purespeed: Si tratta del primo modello della nuova gamma Mythos, che darà vita a prodotti esclusivi in serie limitata dedicati ai collezionisti ed ispirati all'heritage del marchio tedesco. La vettura ha fatto il suo debutto in veste definitiva al Gran Premio di Formula 1 di Abu Dhabi, data conclusiva del Mondiale 2024: sarà costruita in 250 esemplari dotati del V8 4.0 biturbo da 585 CV e 800 Nm con trazione integrale 4Matic+. Le prestazioni? Velocità massima di 315 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi.
Come un pilota di Formula 1. Pur derivando dalla Mercedes-AMG SL, la Purespeed prende una direzione molto diversa: è infatti una due posti secchi priva di parabrezza, dotata di una struttura di sicurezza che replica l'Halo della Formula 1. Per questo motivo sono stati creati due caschi griffati AMG con interfono e livrea coordinata con la vettura, necessari per guidarla su strada e in pista. Il pacchetto aerodinamico è completamente inedito ed è ispirato per alcuni elementi alla AMG One e sono previste anche coperture in carbonio per i cerchi forgiati da 21", oltre ai componenti attivi anteriori e posteriori.
Ispirata ai successi nelle corse. La livrea rende omaggio alla 300 SLR della Mille Miglia del 1955 e prevede la tinta speciale Silver Arrow Mystic Silver Magno. In opzione sono previsti pacchetti di personalizzazione pensati espressamente per la Purespeed, come la livrea rossa che richiama ai successi a Le Mans e quella Grigio Grafite ripresa dalla vittoriosa Targa Florio del 1924. Gli interni bicolore sono impreziositi dai sedili AMG Performance in carbonio riscaldabili e dotati di sistema Multicontour e dal cronografo analogico IWC Schaffhausen incastonato nella plancia in un alloggiamento in carbonio. Nonostante la guida a cielo aperto è previsto anche l'impianto audio Burmester 3D da 1.170 watt. Per proteggere gli interni durante le soste, visto che l'auto non è dotata del tetto, la Mercedes-AMG offre una copertura su misura da fissare ai passaruota. Di serie è prevista anche una seconda copertura da interni su misura con rivestimento traspirante esterno e in flanella antistatico all'interno.
Stellantis - Comincia il dopo Tavares: il gruppo torna nellAcea
Il gruppo Stellantis ha formalizzato l'intenzione di rientrare nell'Acea, da cui era uscita nel 2022 per volontà dell'allora amministratore delegato Carlos Tavares, critico nei confronti di molte delle posizioni dell'associazione europea dei costruttori. Tra queste, la richiesta di rivedere le norme sulle emissioni che entreranno in vigore a partire dall'1 gennaio, a cui l'ex numero uno di Stellantis si era sempre opposto: "Sarebbe surreale cambiare le regole adesso", aveva dichiarato lo scorso settembre.
Le motivazioni. La decisione del gruppo, attualmente guidato da un comitato esecutivo ad interim presieduto da John Elkann, sembra voler da un lato prendere le distanze dalla precedente gestione, dall'altro sostenere un approccio più cauto nei confronti dell'elettrificazione, a favore di un mix di mercato che tenga conto anche di altre motorizzazioni e carburanti, maggiormente in linea con le posizioni della Acea.
La risposta di Acea. L'associazione dei costruttori ha accolto positivamente la domanda presentata dal gruppo: "Considerata la crisi senza precedenti della competitività europea, e la necessità di affrontare le sfide della trasformazione green, è quanto mai importante essere uniti, ha dichiarato Luca de Meo, presidente di Acea e numero uno del gruppo Renault. "I membri dell'associazione potranno anche essere rivali sul mercato, ma condividono tutti lo stesso obiettivo: una transizione sostenibile e competitiva verso una mobilità a zero emissioni, in un'Europa in grado di dire la sua sul mercato globale".
Skoda Elroq - Una C-Suv comoda a un prezzo interessante
Dopo averla guidata in versione prototipo, coperta da camuffature che ne mascheravano le forme, e, successivamente, avervene svelato il nuovo design (chiamati Modern Solid) e i suoi interni decisamente curati e ricchi di materiali riciclati e riciclabili, è venuto il momento di un'esperienza a 360 gradi con la nuova Skoda Elroq. Per inquadrarla, parliamo di una C-Suv elettrica, la sorella minore della Enyaq: tra le due ballano 17 cm. I 4,5 metri della nuova arrivata la rendono più pratica nell'impiego cittadino, senza rinunciare allo spazio interno. Il passo, infatti, è lo stesso, di 277 cm, visto che nascono sulla stessa piattaforma Meb del gruppo Volkswagen.
Regina del silenzio. Vista su strada, la nuova Skoda Enyaq ha proporzioni equilibrate, non prive di grinta, soprattutto nel frontale, con luci diurne sottili, fari (anche a matrice di Led) a mezza altezza e una sottile mascherina nero lucida. Ma il bello viene dentro, dove oltre allo spazio non mancano la luminosità e una sensazione di cura notevole, con ampio uso di plastiche morbide. Giusto per fare un altro esempio, all'apparenza banale, le ampie tasche nelle porte anteriori sono interamente rivestite da morbida e gradevole moquette. La silenziosità di marcia è uno degli aspetti della Elroq che mi sono maggiormente piaciuti: certo, parliamo di un'elettrica, ma, soprattutto nelle auto a batteria (vista l'assenza del rombo del motore termico), è ancora più difficile non avvertire fastidiosi fruscii in velocità.
Parcheggia da sola. Nei quasi 150 km di guida sulle strade di Palma di Maiorca, ho apprezzato anche il lavoro delle sospensioni, che fa il paio con una posizione di guida rilassante in cui si interagisce con un piccolo cruscotto da 5 pollici con le informazioni essenziali e un head-up display a colori con realtà aumentata (optional nel ricco pacchetto Advanced). Di serie per tutta la gamma, invece, l'infotainment da 13 pollici, con connessione 4G che consente la navigazione con informazioni aggiornate in tempo reale sul traffico, oltre a tutti gli aggiornamenti over-the-air, inclusi quelli dei tanti Adas. Su questo fronte, oltre a quelli ormai obbligatori per legge, sono di serie i sensori per gli angoli bui dei retrovisori, con tanto di frenata automatica nelle retromarce in uscita dai parcheggi quando sopraggiungono altri veicoli. A proposito di manovre, fra le opzioni del pacchetto Maxx, per ora riservato alle versioni più potenti, ci sono la possibilità di parcheggiare via Bluetooth attraverso l'app sul proprio smartphone, stando all'esterno, a non più di quattro metri dalla vettura. Con lo stesso pack, la Elroq è anche in grado di memorizzare per cinque location una serie di manovre che può effettuare in completa autonomia (a patto, però, di avere un'adeguata copertura Gps).
Fino a 286 cavalli. Tornando alla guida, nel mio test ho potuto provare sia la Elroq 50 sia la 85, fra di loro si inserisce la 60. Sono le prime ad arrivare in Italia, con consegne a partire da marzo 2025, e a metà anno si aggiungerà la 85X, a trazione integrale. Salvo quest'ultima, infatti, tutte hanno motore e trazione posteriori, con potenze che vanno da 170 cavalli (nel caso della Elroq 50) a 286, con la versione intermedia da 204. Tre anche le taglie di batteria, da 52, 59 e 77 kWh netti, per autonomie dichiarate da 375 a 581 km. A tal proposito, nella guida della Elroq 50 ho potuto stimare percorrenze dell'ordine dei 300-320 km con un pieno di corrente, mentre con la versione più potente dovremmo essere intorno ai 450 km. Come sempre, il verdetto finale spetterà ai test del nostro Centro prove. Nel frattempo, posso dirvi che per un utilizzo normale, già la 50 ha una discreta spinta, con uno 0-100 dichiarato di 9 secondi che mi è parso realistico. Il peso non è poco: parliamo di 1.949 kg, guidatore incluso. Sulla Elroq 85, invece, si superano i 21 quintali, che più che sullo scatto (per lo 0-100 la Casa ceca dichiara 6,6 secondi) si fanno sentire fra le curve. In questo, però, possono aiutare gli ammortizzatori a controllo elettronico e lo sterzo progressivo del Drive pack, riservato proprio alle versioni più potenti.
Sotto i 35.000 euro. Come accennato, tolto qualche accessorio, la dotazione della nuova Skoda Elroq è decisamente ricca. Già la base, per esempio, ha fari full Led, clima bizona con bocchette posteriori, quattro prese Usb-C, sette airbag, retrocamera e sensori di parcheggio anteriori e posteriori. Si parte da 34.500 euro, non molti per una Suv elettrica di queste dimensioni, fra l'altro con un baule da 470 litri dichiarati. Giusto per dare un riferimento, la Skoda Karoq (lunga 439 cm), con motori a benzina o diesel, parte da 32.000 euro, mentre cambiando marchio la "cugina" elettrica Volkswagen ID.4 (458 cm) è proposta a 39.490 euro. Tornando alla Elroq, la versione più potente costa 43.450 euro. E, oltre al maggior brio, offre anche una maggiore potenza di ricarica in corrente continua: 175 kW anziché 145. Non cambia, invece, il valore dalle colonnine in alternata, che è di 11 kW per tutte le versioni.
Mercato globale - Firmato laccordo di libero scambio tra Ue e i paesi del Mercosur
Dopo oltre vent'anni di trattative e discussioni, l'Unione Europea ha finalmente raggiunto un accordo con i paesi del Mercosur, ossia il mercato comune sudamericano, di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Bolivia. Quando entrerà in vigore, rappresenterà il più grande accordo commerciale mondiale per volumi di scambi: coinvolgerà un mercato di 780 milioni di persone e rappresenterà un quarto del prodotto interno lordo mondiale.
Non tutti sono favorevoli. L'accordo dovrà essere ratificato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo, e non sarà un processo necessariamente scontato: tra i contrari ci sono Francia, Olanda e Paesi con produzioni importanti di carne e latticini, mentre l'Italia ha espresso posizioni altalenanti. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha salutato la firma dell'intesa come un risultato storico, in un periodo nel quale il protezionismo globale è in rapida ascesa. So che ci sono forti pressioni che spingono nella direzione opposta, verso l'isolazionismo e la frammentazione, e questo accordo è la nostra più chiara risposta, ha dichiarato la von der Leyen dopo la firma in Uruguay.
Il commento positivo di Acea. Se confermato, l'accordo eliminerà gradualmente tutti i dazi doganali applicati alle merci scambiate tra i due mercati, così come l'azzeramento delle differenze normative. Da un lato, potrebbero aumentare sensibilmente le esportazioni verso l'America Latina di prodotti provenienti dall'Europa, come le automobili, e le importazioni delle sempre più cruciali materie prime, come il litio per le batterie, presente in grandi quantità in quelle regioni. Anche per questo l'accordo ha trovato l'appoccio dell'Acea, l'associazione europea dei costruttori. La conclusione di questo accordo contribuirà a rafforzare la competitività globale dei produttori europei con l'eliminazione dei dazi e delle barriere di natura tecnica che limitano le esportazioni nel mercato del Mercosur, ha commentato il direttore generale dell'Acea Sigrid de Vries. Una notizia positiva che arriva in un periodo cruciale per l'industria dell'automobile, che sta affrontando sfide importanti verso la decarbonizzazione.
HOF Sir Class - Una Classe G da 1.063 CV
HOF Sir Class, un'hyper 4x4: basata sulla Mercedes-AMG G 63, la fuoristrada agli steroidi è stata realizzata dal nuovo brand del tuner Hofele e ha debuttato ad Abu Dhabi la scorsa settimana, in occasione dell'ultimo Gran Premio della stagione 2024 di Formula 1. All'evento esclusivo, oltre al Ceo di HOF,Philip Schiemer, anche sceicchi e la prima donna pilota degli Emirati Arabi Uniti, che ha portato sul palco proprio questa Sir Class.
Roba da Formula 1. La Sir Class può contare su 1.063 cavalli e su una coppia massima di oltre 1.300 Nm. Sulla carta, supera i 300 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in soli 3,5 secondi. Alla G 63, questo "mostro" aggiunge un cofano in fibra di carbonio, paraurti specifici, parafanghi allargati e cerchi da 23"; l'assetto è stato abbassato di 30 millimetri, mentre l'impianto frenante carboceramico è preposto all'arresto del veicolo. Per raggiungere questo ragguardevole traguardo di potenza, l'atelier tedesco ha aggiornato il V8 biturbo con pistoni e bielle riforgiati, turbocompressori rivisti e un air-box inedito; la trasmissione è stata rinforzata e la centralina riprogrammata. In generale, la Sir Class s'ispira all'ultimo Grand Prix di Lewis Hamilton, campione con 202 podi,105 vittoriee7 titoli mondiali all'attivo che, dal prossimo anno, affiancherà Charles Leclerc alla Ferrari: "Il design della Sir Class incorpora innovazioni motoristiche all'avanguardia, come i componenti in fibra di carbonio ispirati alla tecnologia della F.1, i terminali di scarico rivestiti in ceramica", spiega Etienne Salomé, capo del reparto design di HOF. All'interno, la pelle nappa lavorata a mano e la meticolosa attenzione ai dettagli - tra cui il volante, ispirato alla monoposto W13 e preso in prestito dalla Mercedes AMG One - riflettono l'impegno del progetto sia in termini di prestazioni sia di automotive art per rendere questa vettura un pregiato pezzo da collezione.
F.1, GP Abu Dhabi - Norris vince e consegna il titolo costruttori alla McLaren
Obiettivo raggiunto: Lando Norris ha vinto il Gran Premio di Abu Dhabi davanti alle due Ferrari di Sainz e Leclerc. La McLaren è campione del mondo costruttori, un titolo che mancava da Woking dal 1998. Lando ha dimostrato di aver corso con la mente lucida oggi: si è caricato sulle spalle la squadra ed è andato a conquistare il miglior risultato possibile, mentre alle sue spalle il compagno di squadra si scontrava con Verstappen alla prima curva. una sensazione incredibile, non per me ma proprio per tutta la squadra. Sono orgoglioso di ciò che abbiamo fatto, ha detto Norris al termine della corsa. Chiudere così la stagione è davvero perfetto. Dobbiamo festeggiare, è un momento storico per il nostro team e sono sicuro che sarà una bella serata. Poi l'inglese dà un'occhiata al futuro: L'anno prossimo? Il mio obiettivo è vincere il mondiale piloti.
Alla Ferrari l'onore delle armi. Carlos Sainz, all'ultima gara con il Cavallino, è stato autore di una prestazione solida che ha confermato la crescita del team di Maranello nelle ultime gare. Questo momento è agrodolce, ha detto Carlos. La seconda posizione era il massimo che potessi fare oggi, visto il ritmo di Lando oggi. Congratulazioni alla McLaren che merita questo titolo, sono stati molto forti negli ultimi due terzi della stagione. Prima di svestire la tuta rossa per vestire quella blu della Williams già da domani mattina, in vista dei test post-season Carlos ha tirato le somme: Il nostro è stato un anno difficile, ma possiamo essere orgogliosi. Sono grato di aver fatto parte di questo team per quattro anni. Charles Leclerc ha rubato la scena al compagno, grazie a una rimonta pazzesca dal fondo: partito diciannovesimo, il monegasco si è sbarazzato di diversi avversari e ha concluso il primo giro in ottava posizione, risalendo la china fino al terzo posto finale e portando punti importanti per la Scuderia. "Sapevo di dover essere molto aggressivo, di dover prendere dei rischi, ha detto Charles. Siamo partiti però troppo indietro. Penso che abbiamo fatto il massimo. La prima parte dell'anno eravamo molto indietro, mentre la seconda parte della stagione è stata incredibile. Abbiamo chiuso bene la stagione, speriamo di poter iniziare con questo passo l'anno prossimo".
In aggiornamento...
Volkswagen - Una Meb in comune
Il pianale Meb della Volkswagen (dal tedesco Modularer E-Antriebs Baukasten, piattaforma modulare di elettrificazione) è arrivato nel 2019 insieme alla ID.3, l'auto che ha inaugurato la transizione elettrica del gruppo tedesco. La sua versatilità ha permesso di dar vita a modelli di dimensioni diverse, dalle compatte come la stessa ID.3 alle Suv medio-grandi come la Skoda Enyaq e la Audi Q4 e-tron, ma anche berline da cinque metri come la ID.7 (pure in versione station wagon) e veicoli commerciali come l'ID.Buzz, la riedizione contemporanea dello storico Bulli. Usata anche dalla Ford per l'Explorer e la Capri, dal prossimo anno la piattaforma Meb servirà come base per le piccole del gruppo, dalla ID.2 alla Cupra Raval, per ora solo anticipate dalle concept viste nei saloni. Sono già oltre un milione e mezzo i veicoli prodotti su questo pianale: nella foto gallery qui sopra, vediamo in quali modelli è stato declinato.
Formula E - ePrix San Paolo, Evans vince partendo dal fondo
Il Campionato Mondiale di Formula E 2024/25 si apre con un capolavoro da ricordare. Mitch Evans, pilota della Jaguar TCS Racing, firma una delle vittorie più iconiche nella storia della Formula E, passando dall'ultima posizione in griglia al gradino più alto del podio nel primo round disputato all'Anhembi Sambadrome di So Paulo. Un debutto da ricordare per la nuova monoposto GEN3 Evo, che ha trasformato una gara già spettacolare in un evento lungo e ricco di colpi di scena: tra Safety Car, due bandiere rosse e sorpassi a raffica - ben 111, secondo le statistiche della gara - la strategia, il talento e un pizzico di fortuna hanno fatto la differenza in Brasile.
Caos fin dal via. L'inizio è stato subito movimentato. Robin Frijns della Envision Racing è rimasto bloccato in griglia, causando un ritardo nella partenza. Al semaforo verde, Oliver Rowland della Nissan ha scavalcato il poleman e campione in carica Pascal Wehrlein della Porsche, prendendo il comando. Ma già al primo giro, gli occhi erano tutti su Evans: partito ultimo, il neozelandese ha guadagnato sette posizioni in un lampo, dimostrando di avere un passo gara straordinario. La prima neutralizzazione è arrivata al giro 3, con il contatto tra Jake Hughes della Maserati MSG Racing e Nico Mueller della Andretti; un botto innescato da David Beckmann della Cupra Kiro Racing. La Safety Car ha ricompattato il gruppo, ma è stata solo una pausa prima che si scatenasse di nuovo l'inferno.
Promossa la trazione integrale. La nuova modalità Attack Mode, da quest'anno potenziata con la trazione integrale oltre ai consueti 50 kW di boost, ha sicuramente fatto la differenza e ha contribuito a creare uno spettacolo degno di nota. Nick Cassidy della Jaguar e il suo compagno di squadra Evans hanno sfruttato al meglio questa novità, risalendo posizioni su posizioni. I due piloti della Porsche - Wehrlein e da Costa - si sono alternati al comando nella fase centrale, ma un Rowland scatenato ha ripreso la leadership al giro 22, salvo poi essere penalizzato per overpower che gli ha strappato il comando, lasciandolo alle due Jaguar giunte ormai alle sue spalle.
Finale thrilling. L'ultimo restart, dopo un contatto spettacolare che ha visto Wehrlein finire contro il muro con la sua Porsche capovolta, ha messo Evans e Antonio Felix da Costa uno contro l'altro per gli ultimi giri. Evans ha però mantenuto i nervi saldi, sfruttando l'energia residua e la velocità della sua Jaguar per tagliare il traguardo per primo, appena tre decimi davanti al portoghese. Alle loro spalle è arrivato Taylor Barnard: il giovanissimo pilota della McLaren ha conquistato un meritatissimo terzo posto, diventando il più giovane nella storia della Formula E a salire sul podio, a soli 20 anni e 189 giorni. Sam Bird, compagno di squadra di Barnard, ha chiuso quarto, con Edoardo Mortara della Mahindra quinto.
Le classifiche. Evans si gode una vittoria meritatissima e inizia l'anno con il piede giusto, ma è la McLaren che balza davanti a tutti nella classifica a squadre grazie al doppio piazzamento a punti di Barnard e Bird, che potevano sicuramente fare di più senza quella penalità per overpower che li costretti a un drive through nelle fasi iniziali della corsa.
Arrivederci al 2025. Dopo questa prima tappa brasiliana, la Formula E adesso avrà una pausa di un mese. Si tornerà in pista l'11 gennaio a Città del Messico per la seconda prova in calendario.
F.1, GP Abu Dhabi - Prima fila McLaren, la pole è di Norris
Che fosse un weekend speciale per McLaren lo si era intuito, ma Lando Norris ha alzato l'asticella, firmando una pole position magistrale per il GP di Abu Dhabi. Con un tempo di 1'22.595, l'inglese si è lasciato alle spalle il compagno di squadra Oscar Piastri, sigillando una straordinaria prima fila tutta papaya. Il team di Woking, che punta a chiudere in bellezza con il tanto agognato titolo costruttori, non poteva sperare in un inizio migliore.
A un passo dalla gloria. La McLaren celebra l'ottava pole position stagionale, la nona in carriera per Norris. "Una giornata perfetta per noi", ha commentato Lando. "Probabilmente è stata un po' più difficile del previsto, ma alla fine ho fatto un gran giro. Dobbiamo battere la Ferrari, questo è l'obiettivo, ma vogliamo farlo con stile. Vogliamo vincere, io voglio vincere. Darò tutto quello che ho". Oscar Piastri ha aggiunto: "Ci abbiamo messo un po' a carburare, ma alla fine ci siamo riusciti. La seconda posizione è un buon piazzamento e la doppietta è il sogno della squadra".
Ferrari competitiva, ma sfortunata. Dietro al duo McLaren, Carlos Sainz si è piazzato terzo, poco distante dai diretti rivali. Lo spagnolo, giunto alla sua ultima gara con il Cavallino, ha detto: "Penso che abbiamo fatto buoni progressi durante il weekend, ma la McLaren è stata un passo avanti. Dobbiamo ancora disputare la gara e faremo di tutto per cercare di vincere. Darò il massimo. Oggi ho spinto al limite e farò lo stesso domani, perché potrebbe essere la mia ultima occasione di vincere per un po'. Non ho nulla da perdere". Sfortunato Charles Leclerc: oltre all'intossicazione alimentare e alla penalità per il cambio batterie, oggi ha visto svanire nel nulla un bel giro per aver oltrepassato i limiti della pista. Charles ha così ottenuto solo il quattordicesimo tempo, ma in virtù della penalità, scatterà domani in fondo allo schieramento. La Ferrari si ritrova così con un compito arduo per la gara e la lotta per il campionato si fa sempre più in salita.
Il resto della Top 10. A rubare la scena ai colleghi è stato Nico Hulkenberg, che ha agguantato un incredibile quarto posto nella sua ultima uscita con Haas, dimostrando di avere ancora parecchio da dire per il suo futuro in Sauber/Audi. In difficoltà invece Max Verstappen, quinto, che ha perso il guizzo negli ultimi minuti decisivi del Q3. Completano il quadro della top ten Pierre Gasly della Alpine e George Russell della Mercedes, rispettivamente in sesta e settima posizione. Fernando Alonso è riuscito a riportare la sua Aston Martin in Q3 e domani scatterà dall'ottava posizione, davanti alla Sauber di Bottas e all'altra Red Bull di Sergio Perez.
Hamilton fuori dalla Q1. Il primo colpo di scena è arrivato già Q1: Lewis Hamilton, alla sua ultima qualifica con la Mercedes, è stato eliminato con il 18 tempo dopo aver colpito un birillo colpito poco prima e portato in pista da Kevin Magnussen. Un epilogo inatteso e amaro per il sette volte iridato. Fuori già al primo turno anche Alex Albon (16, Williams), Zhou Guanyu (17, Kick Sauber), Franco Colapinto (19, Williams) e il debuttante Jack Doohan (20, Alpine).
BMW Serie 5 - Limportanza di chiamarsi M
Quella delle versioni sportive della Serie 5 è una storia che ha almeno quarant'anni: la prima M5 è arrivata nel 1984, ma la BMW valutava di proporre varianti ad alte prestazioni delle sue berline già nei primi 70, con la 2002 Turbo derivata dalla Serie 02, proprio mentre la Mercedes cominciava a collaborare con la AMG di Affalterbach. Dando inizio a quella che sarebbe poi diventata una rivalità storica. Da allora, ogni generazione di Serie 5 ha avuto la sua versione ad alte prestazioni, con l'asticella che si è alzata sempre di più nel corso degli anni, fino all'ultima arrivata, dotata di un powertrain ibrido plug-in da 727 CV e 1.000 Nm, che abbiamo provato sul circuito di Monza: "sfogliate" la storia delle M5 nella gallery qui sopra.
F.1, GP Abu Dhabi - McLaren detta il passo nelle prove libere
Lando Norris è stato il più rapido nella seconda sessione di prove libere del GP di Abu Dhabi, confermando la competitività della McLaren in un weekend decisivo per l'assegnazione del titolo costruttori. Con un giro da 1'23517, l'inglese ha messo tutti in riga, incluso il compagno di squadra Oscar Piastri che è secondo, e Nico Hulkenberg, sorprendentemente terzo con la Haas.
Un ritorno al completo. Dopo una prima sessione di libere animata dalla presenza di sei rookie, i protagonisti della stagione 2024 sono tornati tutti in pista per una seconda sessione di prove libere cruciale per la preparazione di qualifiche e gara. Il tramonto sul circuito di Yas Marina ha regalato un'atmosfera suggestiva, ma ha anche reso questa sessione la più rappresentativa sotto il profilo delle temperature in vista della gara di domenica, prevista nello stesso orario.
Per la Ferrari è tutta in salita. Leclerc e Sainz hanno iniziato subito aggressivi, consapevoli della necessità di colmare il gap in classifica costruttori sulla McLaren. Tuttavia, l'annuncio della penalità di 10 posizioni per Leclerc, dovuta all'utilizzo di componenti extra dell'Energy Store il pacco batterie - ha complicato ulteriormente i piani del Cavallino. Nonostante ciò, il monegasco si è messo in luce nei primi giri, con tempi di rilievo registrati soprattutto con la mescola media. La rivalità di questo finale di stagione ha continuato ad accendersi. Norris, Piastri, Leclerc e Sainz si sono alternati al comando della classifica dei tempi, dando vita a una sfida serrata. Alla fine, però, è stato proprio l'inglese della McLaren a prevalere, consolidando il ruolo di favorito per il weekend.
Verstappen in difficoltà. Non è stata una sessione ideale per il campione del mondo in carica. Dopo le polemiche del Qatar con George Russell che si sono trascinate fino a Yas Marina, Max ha faticato a trovare il suo ritmo in pista, penalizzato da un set-up poco efficace e problemi anteriore che gli impediscono di guidare come piace a lui. Alla fine della giornata, l'olandese ha chiuso solo diciassettesimo, un piazzamento insolito per lui.
La sorpresa Hulkenberg. Tra i protagonisti inattesi, Nico Hulkenberg si è preso la scena con il terzo miglior tempo. Il tedesco della Haas ha sfruttato al meglio il calo delle temperature, mettendo in mostra un ottimo feeling con la sua vettura. Sainz ha chiuso quarto, davanti a un Lewis Hamilton in cerca di riscatto nell'ultimo weekend con la Mercedes. Leclerc è sesto, seguito da un ottimo Bottas e poi Magnussen, Albon e Tsunoda. Fuori dai primi dieci, Liam Lawson undicesimo - che ha preceduto Pierre Gasly e un George Russell sottotono. Red Bull resta lontana dal vertice anche con Perez, che non è andato oltre il quattordicesimo tempo. Problemi per Williams di Franco Colapinto: la sessione dell'argentino si è interrotta anzitempo per danni al fondo della sua vettura. Nella classifica dei tempi è ultimo, dietro a anche al rookie Doohan della Alpine e Stroll della Aston Martin.
A lavoro per le qualifiche. Ora le squadre analizzeranno i dati raccolti in vista della terza e ultima sessione di prove di domani, in programma alle 14:30 ora locale (le 11.30 in Italia), che precede la sessione d qualifiche (in programma alle 15 italiane). Tutto è ancora aperto, ma la McLaren ha già lanciato un segnale chiaro: ad Abu Dhabi, sarà il team di riferimento.
Subaru - Le stelle delle Pleiadi
La Subaru è la Casa che nel 1958 ha portato al debutto il primo motore boxer a cilindri contrapposti: da allora, questo propulsore è diventato uno dei suoi elementi distintivi insieme alla trazione integrale, arrivata negli anni 70 con la Subaru Leone. Con l'unica eccezione della sportiva BRZ, "gemella" della Toyota GR86, che ha la trazione posteriore, la Casa delle Pleiadi propone solo modelli a quattro ruote motrici e con powertrain elettrificati (tranne la Outback). Nella galleria fotografica qui sopra andiamo a scoprire insieme prezzi e caratteristiche della gamma per l'Italia.
Magma Racing Team - La Genesis (Hyundai) di una nuova endurance
Tutte le strade, ormai, portano a Dubai. Non è un caso quindi, che in una calda notte dei primi di dicembre, sotto gli 829 metri della torre che svetta nel deserto che fu, c'erano un italiano, io, una manciata di francesi, un nugolo di coreani, un manipolo di inglesi e qualche americano. Per inciso, anche se può far ridere, non è una barzelletta. Ma una di quelle cose che potrebbe passare alla storia. Il menu à la carte prevede la presentazione del team di endurance del gruppo Hyundai, tecnicamente il Genesis Magma Racing Team. In realtà è lo specchio dei tempi, ormai maturi perché anche la Corea possa incominciare a tifare le proprie macchine. Dopo averle vendute già in tutto il mondo. da queste cose che si capisce che la terra è tonda, e gira. E se da una parte scende la notte, dall'altra albeggia già il nuovo giorno.
Il gruppo che sta preparando la squadra (contando tutti, dagli ingegneri in su o in giù, stiamo parlando di 700 persone), è un dream team. Il capo cordata, ovviamente, è Luc Donckerwolke, seguito a ruota da Cyril Abiteboul e a cascata da pochissimi altri eletti (tra cui il responsabile tecnico, che di Formula 1 ne ha fin sopra ai capelli e che, guardando il calendario meno denso dell'endurance ha detto, finalmente riuscirò a stare più a casa. E magari con la seconda moglie mi andrà meglio che con la prima). In realtà, però, c'è di più. Se non addirittura di meglio. Quello che ufficialmente sarebbe un advisor e che, praticamente, è un motivatore, ottantenne. Nome, mica tanto in codice: Ickx, Jackie Ickx. Ovvio che la domanda sorga spontanea. Ma perché? Me lo spiega Luc. "Se oggi stiamo festeggiando la nascita del Genesis Magma Racing Team, è tutta colpa sua", dice indicando il campionissimo. Luc, belga pure lui, è nato in Perù ed è cresciuto in Sud Africa. E la verità è che da ragazzo non vedeva l'ora di tornare in Europa solo per andare alla 24 ore di Le Mans. A vedere il suo eroe, Ickx. Voilà.
Passano gli anni, i bimbi crescono Morale della favola, Luc, designer nonché grande capo in Corea, oltre che Car Person of the Year nel 2022, scopre che nei weekend si annoia: perché gli mancano le corse. Detto così sembra niente, ma in Corea, oggi come oggi, quella voglia lì se ce l'hai, te la devi tenere. "Ormai ci siamo, sento che le nuove generazioni sono pronte. Basta solo far scoppiare la scintilla", della passione. Tipo creare una scuderia coreana, come ti sembra come soluzione? A Jackie Ickx piacque. A tal punto che quando s'incontrarono, a fine 2022, e Luc gli disse "vieni in Corea a vedere che aria tira", Jackie lo prese in parola. Molto in parola. Visto che era a Dubai per il debutto in società di questo nuovo team. Che, per la cronaca, nel 2026 correrà con due auto nella categoria LMDh Hypercar del WEC (World Endurance Championship) e, l'anno dopo, nell'IMSA (International Motor Sports Association). " una questione di allineamento di stelle, tutto qui", parla di congiunture astrali, di uomini che si ritrovano, di passioni non sopite. E di nuove sfide. Ragazzi, è pur sempre quell'Ickx col sorriso che sa di una serie di podi tutti da godere: di Le Mans o Formula 1 che sia (ma anche Dakar, perché no).
Voli pindarici a parte, Cyril Abiteboul, presidente di Hyundai Motorsport, e team principal della Magma Racing, tira fuori il target da raggiungere, il goal è vincere a Le Mans. Certo che avere alle spalle un costruttore forte come Hyundai aiuta, ma per essere i migliori ci vuole la gente giusta. Signore e signori, si dichiara aperta la caccia.
Emissioni 2025 - Il non-paper italiano a Bruxelles: pressing sulla Commissione per rinviare le multe
Come anticipato nei giorni scorsi, il Consiglio dei trasporti è riunito in queste ore a Bruxelles per affrontare il caldissimo dossier dell'automobile. All'ordine del giorno dell'incontro tra i ministri del trasporti dell'Unione Europea c'è la discussione sul non-paper presentato dall'Italia e dalla Repubblica Ceca (e firmato anche da Austria, Bulgaria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia) per rivedere l'impianto della normativa sulle emissioni 2025, potenzialmente devastante per i costruttori.
Le richieste. Nonostante l'Austria abbia deciso di non prendere parte alla discussione odierna, i ministri dell'Unione sono concordi nel portare avanti le istanze presenti nella relazione, già presentata nelle scorse settimane al Consiglio Competitività. Oltre ad affrontare il tema del futuro del comparto automotive in Europa, il non-paper contiene l'esplicita richiesta di anticipare di un anno la revisione del regolamento sulle emissioni, e bloccare le sanzioni che dal primo gennaio 2025 si abbatteranno sui costruttori europei, con multe che rischiano di superare i 15 miliardi di euro.
L'ipotesi di un rinvio. A margine dell'incontro, il ministro ceco dei Trasporti Martin Kupka ha sottolineato l'importanza del Piano per l'industria pulita che la presidente Ursula von der Leyen presenterà nei primi cento giorni del suo mandato, sottolineando al tempo stesso la necessità di intervenire sul meccanismo delle multe per rinviarle di tre anni, in modo da consentire ai costruttori di "adeguarsi ai limiti" imposti dalla Ue. Dal canto suo la Francia, che non è tra i firmatari del documento italiano, chiede alla Commissione "soluzioni che permettano ai costruttori impegnati nella transizione elettrica di non dover pagare le multe". Ribadendo al contempo il sostegno allo stop del termico nel 2035, "sul quale molte Case hanno già cominciato a investire".
Museo MAXXI - Una mostra per raccontare le autostrade italiane
A cento anni dalla nascita dell'Autostrada dei Laghi, la prima in Italia, il Museo MAXXI di Roma ospita la mostra "Italia in movimento. Autostrade e futuro": un viaggio nel tempo, curato da Pippo Ciorra e Angela Parente in collaborazione con Autostrade per l'Italia, che ripercorre l'evoluzione di queste infrastrutture, diventate da semplici arterie di collegamento a simboli di modernità, con un ruolo da protagoniste del paesaggio e della cultura italiana. L'esposizione sarà visitabile dal 6 dicembre al 2 febbraio 2025.
Quattro sezioni tematiche tra progetti, foto e filmati. Le autostrade italiane hanno modellato non solo il territorio, ma anche l'identità dell'Italia. Dai grandi slanci progettuali del Novecento alla ricostruzione del dopoguerra, fino agli scenari della mobilità sostenibile, la mostra racconta come queste grandi arterie abbiano influenzato i viaggi e gli spostamenti delle persone, trasformando il modo di vivere e di scoprire il nostro Paese. Il percorso espositivo, ricco di fotografie d'autore, mappe storiche, progetti visionari e filmati d'epoca, conduce i visitatori attraverso quattro sezioni tematiche. Si parte dal racconto della rete autostradale come opera in continua evoluzione, capace di avvicinare luoghi e persone, ripercorrendo la costruzione di un sistema che è diventato una colonna portante della mobilità nazionale. La sezione viaggio esploraciò che si incontra lungo i percorsi: dalle microarchitetture delle aree di servizio ai punti di ristoro, passando per le opere di grandi architetti, come Giovanni Michelucci e Jean Nouvel, che uniscono funzionalità e design e che sono diventati simboli dell'integrazione tra infrastrutture e paesaggio. Un'altra parte dell'esposizione è dedicata alle visioni architettoniche e fotografiche: scatti suggestivi di Iwan Baan immortalano dall'alto l'impatto delle autostrade sul paesaggio. Mentre per vedere come e quali potrebbero essere le autostrade di domani c'è uno spazio che offre una prospettiva sul futuro delle infrastrutture con proposte visionarie che sposano soluzioni tecnologiche e ambientali, guardando alle esigenze delle nuove generazioni. Tra queste, alcuni progetti d'autore come quelli firmati dallo studio di Renzo Piano per delle futuristiche stazioni di rifornimento.
Le parole di Mattarella. "La ricorrenza del centenario del primo tratto autostradale italiano, l'Autostrada dei Laghi, è occasione propizia per riflettere sulle capacità generatrici delle grandi infrastrutture e sull'effetto moltiplicatore delle reti", ha detto in una nota inviata ai vertici di Autostrade per l'Italia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "La mostra ospitata al MAXXI costituisce un percorso che invita a cogliere il valore delle scelte al tempo della Repubblica. Le autostrade hanno favorito la crescita effettiva del Paese, della sua economia. Hanno contribuito all'unità, accorciando le distanze. Hanno sottratto territori all'isolamento. Hanno connotato l'epoca della civiltà dell'automobile".
Mercedes-Benz - Manufaktur Studio, l'arte della Stella
Partecipare all'inaugurazione del nuovo Manufaktur Studio della Mercedes-Benz, a Sindelfingen, non è solo un'occasione per osservare l'eccellenza produttiva, ma un'esperienza che sfiora il rituale. Entrare in questo luogo significa immergersi in un microcosmo dove l'arte del fare incontra la precisione ingegneristica, dando vita a veicoli che trascendono il concetto stesso di automobile.
Made in Sindelfingen. Varcata la soglia dello Studio, è impossibile non rimanere colpiti dall'atmosfera che vi regna: un equilibrio quasi palpabile tra concentrazione e maestria, un ritmo scandito dalle mani esperte di artigiani che lavorano con i materiali più esclusivi. Ogni gesto racconta una tradizione che si rinnova continuamente, e la cura per il dettaglio che si tratti di una cucitura su un rivestimento di pelle o della combinazione cromatica di una vernice personalizzata appare quasi maniacale, anche se la lavorazione è svolta con tale maestria da sembrare semplice. Il marchio Made in Sindelfingen non è un semplice slogan, ma un sigillo di qualità che incarna decenni di ricerca, sperimentazione e perfezionamento. Qui, nella casa della Classe S e del programma Manufaktur, Mercedes-Benz ha deciso di spingersi oltre, fondendo il meglio della tradizione artigianale con soluzioni tecnologiche all'avanguardia. L'obiettivo non è solo soddisfare i desideri dei clienti più esigenti, ma trasformare ogni loro richiesta in realtà, superando aspettative che sembrerebbero già impossibili da raggiungere. La vera innovazione, tuttavia, non risiede esclusivamente nelle nuove tecnologie impiegate come il rivoluzionario sistema PixelPaint, capace di applicare disegni complessi sulla carrozzeria con la precisione di una stampante a getto d'inchiostro ma nel modo in cui queste si integrano con l'abilità umana.
Si va in scena. Osservare gli artigiani al lavoro, con le loro mani che sembrano sfidare i limiti del possibile, mi ha fatto riflettere su quanto valore ci sia in ciò che non può essere interamente replicato da una macchina. Tra i momenti più significativi della giornata, ho avuto l'opportunità, come in uno di quei ristoranti dove la preparazione è a vista, di seguire da vicino la personalizzazione di una Classe S. Ogni cliente, dopo aver configurato il proprio veicolo al Centro di Eccellenza, può osservare come la sua visione venga tradotta in realtà nel Manufaktur Studio, dove il processo di personalizzazione assume una dimensione quasi teatrale. Il nuovo sistema di produzione a matrice consente di lavorare su più modelli contemporaneamente, garantendo flessibilità e tempi di realizzazione straordinariamente brevi. Eppure, ciò che più colpisce non è tanto l'efficienza, quanto il modo in cui ogni auto, attraverso un'attenzione quasi ossessiva per i dettagli, diventa unica. Dai rivestimenti cuciti a mano alla possibilità di apportare modifiche anche all'ultimo minuto grazie ai gemelli digitali che monitorano ogni fase della produzione a supporto dell'operatore umano, ogni elemento contribuisce a creare un'esperienza senza precedenti.
Celebrazione dell'ingegno. L'espansione del programma Manufaktur non si limita a soddisfare il presente, ma guarda al futuro. Modelli come la Classe S, che dal 2025 offrirà nuove opzioni cromatiche e dettagli interni esclusivi, rappresentano solo l'inizio di un'evoluzione che coinvolgerà anche le gamme AMG e Maybach. Non sorprende che, già oggi, oltre il 30% dei veicoli di fascia alta venduti da Mercedes-Benz siano personalizzati attraverso questo programma. Quando esco dal Manufaktur Studio, sono sopraffatto da un pensiero: non ho semplicemente assistito alla creazione di automobili, ma ho partecipato a una celebrazione dell'ingegno umano. Sindelfingen, più che un luogo, è un'idea: quella che il lusso, l'innovazione e l'artigianalità possano coesistere, trasformando ogni veicolo in una storia da raccontare e, soprattutto, da vivere.
Formula 1 - Abu Dhabi, ultimo atto della stagione
Lo Yas Marina Circuit di Abu Dhabi ospita l'ultima tappa di questo lungo Mondiale di Formula 1. Con il titolo piloti già finito nelle mani di Max Verstappen, a tenere banco è la lotta iridata tra la McLaren e la Ferrari: la squadra inglese è ormai a un passo dal riportare il campionato costruttori a Woking dopo 26 anni, ma a Maranello - dove lo stesso titolo manca dal 2008 - hanno intenzione di giocarsi ogni carta per provare a ribaltare la situazione.
McLaren favorita. In questa ultima tappa del campionato, la McLaren si presenta ad Abu Dhabi con 21 punti di vantaggio sulla Ferrari e può permettersi il lusso di non prendersi troppi rischi. D'altronde, anche se il Cavallino conquistasse la doppietta e il giro veloce con uno dei suoi piloti, alla McLaren basterebbe un terzo e quarto posto per confermarsi comunque campione del mondo. Anche nel caso in cui la Rossa recuperasse i 21 punti senza una vittoria, il titolo andrebbe comunque al team di Woking in virtù del numero maggiore di secondi posti ottenuto. Insomma, per gli uomini di Maranello è una missione quasi impossibile, ma abbiamo già visto in passato che sullo Yas Marina Circuit può succedere di tutto.
History Maker. I riflettori sulla Rossa saranno puntati fin dal venerdì di prove libere, perché - per la prima volta - due fratelli saranno al volante di una monoposto di Formula 1 a difendere gli stessi colori. Nelle FP1, infatti, Arthur Leclerc prenderà il posto di Sainz. Il monegasco, fratello minore di Charles, sarà poi in pista anche nei test post-season e dividerà la vettura con il calabrese Antonio Fuoco. Durante la prima ora di prove a Yas Marina, Arthur Leclerc non sarà il solo rookie in pista. Gireranno anche Felipe Drugovich con l'Aston Martin, Ryo Hirakawa con la McLaren, Luke Browing per la Williams e Isack Hadjar per la Red Bull.
Doohan pronto al debutto. Come avrete certamente sentito, lo scorso lunedì è stato ufficializzato l'avvicendamento in casa Alpine: appiedato Esteban Ocon per far spazio al debuttante Jack Doohan, già annunciato come titolare per il 2025 accanto a Pierre Gasly. Per l'australiano figlio d'arte questa rappresenta sia un'opportunità importante che, al tempo stesso, una sorta di esame soprattutto perché la Alpine si sta giocando il sesto posto nel campionato costruttori contro Haas e Racing Bulls e ogni punto è prezioso.
Come vedere il GP di Abu Dhabi in tv. Anche quest'ultimo appuntamento del Mondiale sarà trasmesso in esclusiva da Sky, anche se sarà possibile vedere qualifiche e gara in differita su TV8. Ecco il programma completo per non perdere neanche un minuto dell'azione in pista.
Venerdì 6 dicembre
Prove Libere 1 dalle 10.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Prove Libere 2 dalle 14 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sabato 7 dicembre
Prove Libere 3 dalle 11.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Qualifiche dalle 15 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 18.30
Domenica 8 dicembre
Gara, partenza alle 14 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 17