ASI in Pista Spring Experience - LAlfa Romeo 184T di Formula 1 vince il track day delle storiche
Si è tenuto per la prima volta sul Circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (PV) l'evento ASI in Pista Spring Experience, track day dedicato alle auto storiche sportive e da competizione. Organizzato dall'Automotoclub Storico Italiano, l'evento ha portato in pista oltre 130 vetture, che hanno potuto correre nelle sessioni suddivise per categoria.
Le più belle del reame. Tra i riconoscimenti assegnati durante la kermesse spicca il titolo di Best of Paddock alla Alfa Romeo 184T Formula 1 del 1984, mossa da un V8 sovralimentato da 670 CV, che ha partecipato al mondiale di F1 con il team Benetton. Eletta Regina della Pista la March 772 Formula 2 del 1977 e Regina dei rally la Lancia Rally 037 Gruppo B del 1984. Premiate anche la Alfa Romeo 156 Super2000 del 2004 per Dalla strada alla pista, la Saab 9000 Turbo del 1996 come miglior Youngtimer, la Opel Kadett GT/E del 1976 come Rally per tutti, l'Alfa Romeo Alfasud Ti Trofeo del 1976 in Pista per tutti, l'Alfa Romeo GT Junior Zagato del 1970 per le Grandi firme. Il premio speciale della Commissione Tecnica ASI è andato infine alla Fiat 500 F del 1968.
Attenzione all'ambiente. Oltre ai premi per le vetture più rappresentative, l'evento ha confermato l'attenzione crescente per la sostenibilità nel settore delle auto d'epoca. Grazie al programma ASI Net Zero Classic sono infatti stati distribuiti gratuitamente 360 litri di bio-benzina Sustain Classic 80, contribuendo a un risparmio di 674 kg di CO2.
Rc auto - Dal 2021 prezzi boom
Che i prezzi della RC Auto siano in salita da anni è cosa nota, come ogni automobilista può appurare alla stipula e ai rinnovi dei contratti annuali. Ora, però, i rialzi vengono certificati dall'Ivass, l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni: ebbene, da gennaio 2021 a luglio 2024 la tariffa media è lievitata del 12,6%, balzando a 416 euro. Numeri molto attendibili, in quanto il lavoro di ricerca dell'authority si basa su un campione rappresentativo di tre milioni di polizze. All'interno di quel paniere, esistono estremi molto distanti, con gli esborsi più gravosi per chi vive in zone a elevato rischio di sinistro (vedi Napoli, Caserta, Foggia e altre aree del Sud) e ha causato uno o più incidenti. Infatti, in Italia per i virtuosi in classe 1 il rialzo è ammontato al 13%, contro un +17,8% per i guidatori dalla classe 2 in su; batoste agli under 25 anni (che statisticamente causano più incidenti) a +23,4%.
Consumatore tartassato. Invece, nel periodo da inizio 2014 a tutto il 2020, la Rca media si è ridotta del 29,7%. Quali le ragioni del successivo boom? Tenendo presente che le tariffe assicurative rispondono con un ritardo di nove mesi rispetto all'andamento dell'indice dei prezzi al consumo, l'Ivass cita come elemento scatenante l'inflazione. Pesano i costi dei risarcimenti, sia per i danni alle auto (legati ai ricambi e alle riparazioni) sia per le lesioni fisiche. Ma Assoutenti non ci sta, parlando di aumenti irragionevoli, a fronte di incidenti in calo e di utili miliardari delle compagnie.
Porsche - Si rafforza la collaborazione con Varta
La Porsche ha acquistato la maggioranza della V4Drive, la divisione della Varta che si occupa di produrre batterie cilindriche agli ioni di litio ad alte prestazioni. Il ramo d'azienda cambierà nome in V4Smart, una denominazione scelta per sottolineare il fatto che le potenziali applicazioni di batterie ad alte prestazioni vanno oltre il solo settore automotive. La Varta rimane comunque azionista di minoranza, ancorché priva di influenza operativa. La Porsche, dal canto suo, intende continuare con il piano di acquisto di una quota azionaria dell'azienda tedesca, per supportarla nella ristrutturazione che la porterà a uscire dalla Borsa.
Le Varta sono già nelle Porsche. Le batterie V4Smart, prodotte nello stabilimento di Ellwangen, sono già utilizzate nel sistema ibrido T-Hybrid della nuova Porsche 911 GTS. A partire da aprile questi componenti verranno costruiti anche nei nuovi impianti di Nördlingen, in Germania. Entro la fine del 2025 la società porterà a 375 unità la sua forza lavoro in entrambi gli stabilimenti, con personale che verrà trasferito dalla Varta.
Russia - Super dazi sulle auto cinesi
Pechino e Mosca saranno pure alleati, ma nel commercio non ci sono amicizie che tengano. La Russia, infatti, ha deciso di applicare maxi dazi sui modelli low cost a benzina importati dalla Cina, che indeboliscono la produzione nazionale: le tariffe saliranno del 10-20% all'anno sino al 2030. Come riporta la China Passenger Car Association (Cpca), solo nel 2024 in Russia è stato venduto un milione di veicoli orientali, che rappresentano il 63% del mercato, contro il 29% dei marchi locali. A gennaio 2025 il Cremlino aveva iniziato a reagire, alzando a 667.000 rupie, equivalenti a circa 7.000 euro, le tasse di riciclaggio (analoghe alle barriere), il doppio rispetto a settembre.
Valvola di sfogo. I dazi rappresentano un duro colpo per le Case del Celeste Impero, che fanno sempre più affidamento sulle esportazioni verso la nazione amica, da quando nel 2022 Usa, Ue, Canada, Turchia e Brasile hanno iniziato la guerra commerciale contro Putin per l'invasione dell'Ucraina: I marchi internazionali in Russia sono stati sostituiti dalle auto cinesi, dice Cui Dongshu, segretario generale della Cpca. Per la Cina, quello russo è stato uno sbocco chiave per auto termiche e usate, sempre meno richieste dai consumatori con gli occhi a mandorla.
Da dove arrivano. Le vetture colpite dai dazi russi sono costruite soprattutto nelle città di confine nella Cina nord-orientale, come Suifenhe: da qui, le esportazioni verso la Russia sono aumentate di cinque volte dal 2020 a 14 miliardi di renminbi (circa 1,78 miliardi di euro) del 2024. A beneficiarne in particolare la Chery, sostenuta dallo Stato, che ha consegnato 430.000 veicoli nei primi nove mesi dell'anno scorso, pari al 28% delle sue immatricolazioni totali.
Pirelli - Le corse in testa: la collaborazione con Denis Dekovic
La Pirelli ha annunciato la collaborazione con il designer Denis Dekovic, che firmerà i cappellini indossati dai piloti di Formula 1 sul podio, al termine delle gare della stagione 2025. Il campionato inizia il prossimo fine settimana con il Gran Premio di Melbourne, in Australia.
Si parte dall'Australia. Gli Special Edition Podium Caps firmati da Dekovic saranno in tutto quattordici, e potranno essere anche acquistati sul sito di e-commerce della Pirelli o presso i suoi store. Nel corso della settimana saranno disponibili i primi tre cappellini, utilizzati nei primi gran premi della stagione: Australia (16 marzo), Cina (23 marzo) e Giappone (6 aprile). Il loro design si ispira ai colori e ai simboli della tradizione e dell'identità culturale di ciascuna nazione.
Non solo cappellini. La collaborazione con Dekovic proseguirà nei prossimi mesi con le Capsule Collection, linea di abbigliamento e accessori ispirata al motorsport, con un design moderno e materiali premium. Collaborare con Pirelli significa unire la velocità alla narrazione, realizzando pezzi che onorano l'heritage del motorsport ma con una visione contemporanea, spiega Dekovic.
Guida autonoma - La Nissan accelera sulla mobilità senza conducente
La Nissan ha presentato la sua ultima tecnologia per la guida autonoma nella zona di Minato Mirai, il distretto affaristico della città di Yokohama. la prima volta in Giappone che un veicolo senza conducente ha potuto circolare su una strada aperta al traffico, in un ambiente urbano complesso. L'iniziativa è stata portata avanti con il ministero dell'economia, del commercio e del trasporto giapponese, il ministero delle infrastrutture e la città di Yokohama.
Un nuovo servizio di mobilità. I progetti della Nissan per la guida autonoma sono finalizzati allo sviluppo di un servizio di mobilità rivolto alla popolazione del Giappone, che continua a invecchiare e fatica sempre di più a trovare autisti per collegare le comunità rurali e più lontane dai grandi centri abitati. Accanto al centro di ricerca e sviluppo di Yokohama, la Nissan sta lavorando anche in Silicon Valley con il Nissan Advanced Technology Center e nel Regno Unito, all'interno del progetto evolvAD.
Test in monovolume. Gli ultimi veicoli di test sono basati sulla monovolume Serena e comprendono quattordici telecamere, nove radar e sei lidar; i sensori montati sul tetto permettono di migliorare in maniera importante la capacità dell'auto di rilevare l'ambiente circostante (grazie anche all'altezza dell'auto). Il software di bordo utilizza la AI per potenziare le capacità di riconoscimento del traffico e di valutazione del corretto comportamento in ogni situazione. Il sistema, sottolinea la Casa, prevede numerose ridondanze in caso di guasti e una funzione di stop d'emergenza in caso di necessità.
Ford - Maxi iniezione di capitali per la filiale tedesca
La Ford corre in soccorso della sua filiale tedesca con una maxi iniezione di capitali freschi: la Casa statunitense ha messo a disposizione della Ford-Werke GmbH risorse finanziarie per 4,4 miliardi di euro, con l'obiettivo di "sostenere la trasformazione del suo business europeo e aumentare la sua competitività a lungo termine".
Il piano. Dal comunicato di formalizzazione del nuovo impegno economico, tuttavia, emerge un serio problema per l'azienda tedesca. Il nuovo finanziamento, che segue i 2 miliardi di euro stanziati per la conversione della fabbrica di Colonia, prevede "un contributo in conto capitale per ridurre il debito degli stabilimenti Ford" e ulteriori fondi "per un piano aziendale pluriennale volto a sostenere gli sforzi di ristrutturazione in corso". Si tratta del progetto di riorganizzazione annunciato lo scorso autunno e incentrato sul taglio di 4 mila posti di lavoro in Europa, di cui 2.900 in Germania, e sulla riduzione della produzione dell'Explorer e della Capri nell'impianto renano per colpa del rallentamento delle vendite di Bev nel Vecchio Continente.
Nessun addio all'Europa. Tra l'altro, la Ford ha annunciato un importante novità che lascia aperte le porte anche a un disimpegno dall'Europa. Il nuovo finanziamento "allinea" il sostegno della Casa di Dearborn a quello delle altre filiali in tutto il mondo e, soprattutto, "sostituisce la lettera di patronaggio del 2006" che la obbliga a pagare i debiti della Ford-Werke in caso di inadempienze. In sostanza, la Ford non intende più farsi carico delle perdite della sua filiale, appesantita da oltre 5 miliardi di debiti, ma si impegna comunque a a rafforzarla nei prossimi quattro anni nella speranza di rimetterla in carreggiata. Per il momento, è comunque escluso un addio all'Europa sulla falsariga di quanto deciso dalla General Motors con la cessione della Opel. Il vice-presidente John Lawler, in un'intervista al Financial Times, ha sì avvertito di altre "decisioni difficili" in arrivo nel tentativo di rilanciare il business europeo, ma ha anche escluso un ritiro dal continente, quantomeno nel breve termine. "Non dobbiamo essere disfattisti, ma definire un percorso e capire come renderlo fattibile, ed è ciò che intendiamo fare", ha affermato il manager. "Non credo che nessuna filiale debba essere lasciata sola, ma dobbiamo continuare a lavorare sulla riduzione dei costi".
Le richieste a Bruxelles. Dunque, nei prossimi anni l'Ovale Blu punterà l'attenzione sulla semplificazione delle strutture e su un aumento dell'efficienza, il che non esclude ulteriori conseguenze sulla forza lavoro o sulla rete produttiva. Sembra l'unico modo per rilanciare un business messo a dura prova da strategie di elettrificazione finora inefficaci. L'anno scorso, la divisione per le elettriche "Ford Model e" ha perso 5 miliardi di dollari e i vertici aziendali non prevedono di raggiungere il break even operativo prima della fine del decennio e comunque solo dopo il lancio, nel 2027, della nuova piattaforma per le Bev destinata a tagliare pesantemente i costi di produzione. Lawler ha ammesso che la transizione elettrica "non è semplicemente andata avanti così rapidamente come tutti si aspettavano" e la questione "richiederà decisioni difficili". Il dirigente ha quindi sollecitato Bruxelles a fare di più per la mobilità elettrica, a partire da maggiori incentivi per frenare il declino delle vendite in importanti mercati come quello tedesco: "Abbiamo tutti un'ampia offerta di veicoli elettrici sul mercato. una questione di domanda", ha detto Lawler. "Dobbiamo iniziare ad affrontare la causa principale" del rallentamento delle vendite. "Con il nuovo finanziamento, la Ford è chiaramente impegnata nei confronti del suo business europeo. Allo stesso tempo, però, è essenziale che tutte le parti interessate - industria, responsabili politici, sindacati e parti sociali - collaborino per garantire il futuro del settore continentale. In particolare, abbiamo bisogno di un'agenda politica chiara che promuova la diffusione delle elettriche e allinei la domanda dei consumatori agli obiettivi europei in materia di emissioni".
Race of Champions - La Francia vince l'edizione 2025
Si è corsa nel fine settimana la 33esima edizione della Race of Champions, l'evento di motorsport che vede impegnati campioni e piloti provenienti da Formula 1, rally, Indycar e Nascar, turismo e moto. L'edizione 2025 si è svolta per la prima volta in Australia, all'Accor Stadium di Sydney. Tra i partecipanti di quest'anno c'erano Sebastian Vettel, David Coulthard, Valtteri Bottas, Sébastien Loeb, Mick Schumacher e Heikki Kovalainen.
Vittoria francese. Lungo il chilometro d'asfalto steso all'interno dello stadio, i piloti si sono sfidati in una serie di gare testa a testa a bordo di auto identiche, lottando per la vittoria nella doppia sfida per nazioni e in quella individuale dei campioni. La vittoria è andata alla Francia, con la squadra composta da Loeb e da Victor Martins, pilota franco-portoghese che quest'anno correrà in Formula 2 con la Art Grand Prix: i due hanno battuto il team dell'Australia Supercars, composto da Brodie Kostecki e Will Brown. Nella competizione individuale, Loeb ha battuto l'australiano Chaz Mostert.
Il debutto della Cupra Tavascan. Tra gli sponsor della manifestazione c'è anche la Cupra, che durante l'evento ha presentato la versione di serie della Tavascan, la prima Suv coupé elettrica della Casa spagnola, pronta al debutto sul mercato australiano. Durante l'edizione 2023 della Race of Chiampions era stata presentata al pubblico la Tavascan Extreme E Concept.
Carburanti - La benzina scende sotto 1,80 euro, diesel a 1,70
Negli ultimi giorni, i prezzi dei carburanti alla pompa hanno registrato "un forte calo", nonostante l'aumento delle quotazioni petrolifere: secondo l'ultima rilevazione di Staffetta Quotidiana, la media nazionale della benzina al self service è scesa sotto la soglia degli 1,80 euro/litro per la prima volta dal 12 gennaio, mentre il diesel viene commercializzato intorno a 1,70 euro. Intanto, IP e Q8 hanno ridotto di un centesimo i prezzi consigliati dei due carburanti.
Le rilevazioni. In particolare, le medie dei prezzi praticati, comunicati il 9 marzo dai gestori di circa 18 mila impianti all'appositio osservatorio del Mimit, vedono la verde a 1,795 euro (-10 millesimi rispetto alla precedente rilevazione) e il gasolio a 1,701 euro (-10). Al servito, benzina a 1,937 euro (-9), diesel a 1,843 euro (-9), gpl a 0,740 euro (invariato), metano a 1,532 euro/kg (-6) e Gnl a 1,498 euro/kg (+1). Lungo le autostrade, benzina self service a 1,900 euro (2,161 al servito), gasolio a 1,819 euro/litro (2,088), Gpl a 0,871 euro, metano a 1,563 euro e Gnl a 1,625 euro.
Modellini - BMW M3 E46 1:18 Norev
Se dovessimo fare una media "cromatica" dei modelli sulle mensole dei collezionisti, troveremmo quasi certamente una predominanza di rosso, seguito da un buon numero di modelli tra grigio e nero. Personalmente prediligo colori "meno noti" tra quelli proposti dalle Case, motivo per cui, colpito da questo "lingotto d'oro" ho pensato di dedicare questo servizio alla BMW M3 E46 prodotta da Norev in scala 1:18.
Il profilo del modello è riprodotto bene, la linea della carrozzeria in metallo trasmette quel mix elegante e muscoloso che caratterizzava questa versione di inizio millennio, l'assetto è corretto, giusta l'altezza, pneumatici e cerchi sono di qualità. Il modello è apribile, i movimenti delle parti mobili sono precise e le linee di accoppiamento hanno una dimensione "credibile" in questa scala, per apprezzarne e valutarne correttamente le forme, le foto sono volutamente scattate a modello "chiuso".
Frontalmente, questa M3 è aggressiva al punto giusto. I gruppi ottici rispetto all'auto reale mostrano qualche piccolo difetto, specialmente nella parte degli indicatori di direzione. La coda è ben rifinita, compresi gli scarichi, riprodotti nelle giuste dimensioni, piacevole la targa da "concessionario" con il logo M3, profili netti per quanto riguarda sbalzi e modanature del paraurti.
Gli interni in "total black" spengono un po' l'abitacolo, nascondendone alcuni dettagli; ben realizzati i pannelli delle portiere, la forma dei sedili è forse un po' sbilanciata nella parti laterali. Cruscotto, plancia e volante sono qualitativamente in linea con i modelli Norev, ben calcolati gli spazi nell'abitacolo.
Con un costo di 110 euro, la M3 di Norev si colloca, assieme a molte altre produzioni della casa modellistica francese, in fascia media, prodotta con una tiratura di 1.000 pezzi la si trova facilmente nei migliori negozi. Per gli amanti della serie M, o più in generale per chi colleziona modelli stradali "top di gamma", può essere un buon acquisto per il rapporto prezzo/qualità: questa colorazione, poi, differenzia la M3 e la rende facilmente riconoscibile anche tra le più ampie esposizioni.
Transizione green - Nasce lOsservatorio Sunrise, un nuovo hub per la mobilità sostenibile
stato presentato a Roma il nuovo Osservatorio Sunrise (acronimo di SUstaiNable Road InfraStructure Evolution), nato su iniziativa del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most) e finalizzato al monitoraggio e all'analisi del trasporto su strada in Italia. Il progetto, coordinato dal professor Ennio Cascetta, coinvolge sei attori chiave del settore: Almaviva, Autostrade per l'Italia, Cassa Depositi e Prestiti, Eni, Fondazione Filippo Caracciolo e Iveco Group. L'obiettivo è fornire dati aggiornati sul processo di decarbonizzazione, così da orientare le strategie di transizione energetica, in linea con il programma europeo Fit for 55.
I prossimi passi. In Italia il trasporto su gomma rappresenta l'89% della mobilità passeggeri e l'84% di quella delle merci, ed è responsabile del 92% delle emissioni del comparto, un valore superiore alla media dell'Unione Europea. L'Osservatorio Sunrise analizzerà l'evoluzione del traffico, la composizione del parco circolante e la diffusione di nuove tecnologie e vettori energetici. I primi risultati verranno presentati a luglio, mentre a dicembre verrà pubblicata un'indagine sui comportamenti degli italiani in materia di mobilità sostenibile.
Auto elettriche - Le Bev più vendute in Italia
Il mese di febbraio ha segnato un deciso balzo in avanti per le elettriche, con un +38,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Con 6.980 nuove immatricolazioni contro le 5.050 di dodici mesi fa, la quota di mercato delle Bev passa dal 3,4 al 5%. Un valore in controtendenza rispetto alla flessione registrata complessivamente, ma che va letto anche alla luce di un dato importante: lo scorso anno, di questi tempi, il segmento era in attesa dei nuovi incentivi del governo, che sarebbero arrivati (e immediatamente esauriti) solo a fine maggio. D'accordo, ma quali sono le elettriche più vendute in Italia? Scopritelo sfogliando le schede qui sopra.
L'iniziativa - Insieme per proteggere: Lancia e 1522
In occasione della Festa delle donne dell'8 marzo 2025, la Lancia presenta Insieme per proteggere, campagna di sensibilizzazione per aumentare la visibilità del numero 1522 della presidenza del Consiglio, che offre aiuto e informazioni alle vittime di violenza e stalking: un servizio attivo h 24, gratuito e anonimo. Il progetto, che coinvolge l'attrice Cristiana Capotondi (già testimonial della Ypsilon dal 2022), prevede fra l'altro affissioni 3D nelle principali piazze italiane.
Anniversari - La Fiat 600 compie 70 anni
La storia, si sa, la scrivono i vincitori. Ma chi sono, poi, questi vincitori? Non sempre i migliori, né tantomeno i primi della classe. Come dimostrano le cronache e pure la Fiat 600. Che ai suoi tempi fece il boom, in tutti i sensi (di vendite e pure quello economico del dopoguerra), ma che poi scomparì dai radar degli appassionati.
Correva l'anno 1955. Il salone di Ginevra, che compiva 25 edizioni, apriva i battenti il 10 marzo. E anche quell'anno, l'appuntamento imperdibile che avrebbe visto i debutti di icone stellari del motorismo (come Miura, Dino e Jaguar E-Type), era pronto per lanciare la nuova eroina nell'iperspazio delle quattro ruote: la 600, appunto.
Nella piccola di casa, in meno di 3 metri e mezzo di lunghezza (3.215 mm, per la precisione), la Fiat aveva messo dentro il fior fiore degli ingredienti motoristici di auto ben più blasonate: sospensioni indipendenti, scocca portante (cosa che se in Lancia era l'abc, sulle Alfa era arrivata solo con un'auto di classe superiore come la 1900) e, soprattutto, il cambio sincronizzato (tranne la prima marcia). Che fu poi il vero passepartout che le permise di fare breccia nel cuore delle guidatrici di mezzo mondo.
La nostra prova del 1956, di 680,1 chilometri, ne evidenziò i pregi: prezzo basso (d'acquisto e manutenzione), abitabilità soddisfacente, maneggevolezza e confort, tenuta di strada e motore riuscito sotto ogni punto di vista (nato 633 cc e diventato, con la D, 767). Insomma, sulla carta, e non solo su quella, la 600 era una macchina vincente. Del resto, nel suo periodo lo è stata davvero. Pensata per tutti, diventò quella giusta per le signore (mamme incluse). E non solo in Italia: come dimostra la pubblicità americana che a lui vendeva la 122 Spider e a lei questa berlinetta. Quando nel 1960 arrivò la D, la 600 era già in zona 900.000 unità prodotte.
Eppure oggi, incontrare una 600, anche ai raduni, è un fatto da segnare sul calendario. Ma perché? Perché col tempo passò dall'essere una vorrei, ma non posso al potendo, non la vorrei più. Insomma, pagò il suo essere scelta obbligata per una classe disposta a spendere sì, ma non a dilapidare. E fu così che, appena portafogli e autosaloni promisero un pelo di più (tipo la 850, con quel suo look da berlina tre volumi, ma considera che bisognò aspettare quasi 10 anni), la 600 fu presto dimenticata. Almeno dalla clientela italiana.
Ma non da quella internazionale che, sotto le (mica tanto) mentite spoglie della Seat (prodotta fino ai primi anni 70) e soprattutto della serba Zastava (che, con il motore 850, arrivò alle soglie del 2000), continuò a comprarla per generazioni di automobilisti. Almeno quest'attestato al merito delle sue indiscusse qualità, le ha fatto vincere un premio. Di (magra) consolazione.
Festa della donna - Le auto al femminile
L'automobile è sempre stata molto più che un semplice mezzo di trasporto: è capace di evocare emozioni, di raccontare storie e spesso porta nomi che contribuiscono a darle un'anima. Tra i modelli e le realtà che hanno fatto la storia dell'automobilismo, molti sfoggiano con orgoglio un nome di donna: dal brand Mercedes all'Alfa Romeo Giulia, dalla Lancia Flavia alla Renault Clio. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, qui potete sfogliare una carrellata di auto che, con il loro nome, celebrano la femminilità.
Formula 1 - Cadillac undicesimo team dal 2026
Mancava solamente un'ultima formalità per avere la certezza assoluta e, proprio oggi, è arrivata: la Formula 1 accoglie Cadillac come undicesimo team dal 2026. FIA e Liberty Media hanno confermato l'ingresso del costruttore americano nel Circus, con il fondamentale appoggio di General Motors e un accordo - già siglato - con Ferrari per la fornitura della power unit e della trasmissione.
Ora si fa sul serio. La squadra americana, con base operativa già avviata a Silverstone, arriva in griglia dopo oltre un anno di polemiche e veti incrociati. L'iniziale progetto di Andretti Global, bocciato senza troppe cerimonie da Liberty Media, ha lasciato spazio a una proposta più strutturata sotto la guida del TWG Group di Dan Towriss. Decisivo il maggior coinvolgimento diretto di General Motors che, a partire dal 2028, porterà in pista una power unit propria con il marchio Cadillac. La svolta, arrivata dopo l'interessamento del Congresso degli Stati Uniti per la controversa esclusione del progetto Andretti, rappresenta un importante segnale politico ed economico per la Formula 1, che continua così a rafforzare la propria presenza negli States.
Già operativi a Silverstone. L'impegno di General Motors e di Cadillac è un passo cruciale nell'evoluzione della nostra disciplina, ha dichiarato il ceo della Formula 1, Stefano Domenicali. Ringrazio GM e TWG per il lavoro svolto in questi mesi e sono entusiasta di accogliere il team Cadillac nella griglia 2026, che si preannuncia entusiasmante per tutto il nostro sport. Nel quartier generale britannico, la squadra è al lavoro da mesi sotto la guida di Graeme Lowdon, ex team principal della Marussia, affiancato dai tecnici Pat Symonds e Rob White, entrambi provenienti da esperienze di primo livello in Formula 1.
Partito il toto-piloti per il 2026. Il favorito resta l'americano Colton Herta, già considerato dal precedente progetto. Tuttavia, il ventiquattrenne talento californiano dovrà terminare tra i primi cinque nella Indycar 2025 per raggiungere i 40 punti necessari ad ottenere la superlicenza FIA e coronare finalmente il sogno di debuttare in Formula 1. Gli altri nomi? La lista è lunga e c'è anche Sergio Perez, forte della sua esperienza e del supporto economico dei suoi sponsor.
La crisi dell'auto - Guidesi (Lombardia): "Il Piano europeo? Serve molto altro"
"Un segnale nei confronti del settore automotive e dei territori, ma serve molto altro": l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, torna sul Piano d'Azione per il rilancio dell'industria automobilistica europea, svelato mercoledì 5 marzo dalla Commissione. Guidesi ha parlato davanti a una platea di rappresentanti di diverse realtà imprenditoriali lombarde, piemontesi e liguri del settore automotive, convocate per la Cabina Economica Nord-Ovest in occasione di "Futura Expo, economia per l'ambiente. Brixia Forum" alla Fiera di Brescia. All'incontro, moderato dal direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini, hanno partecipato anche Matthias Zink, presidente dell'associazione europea dei produttori di componentistica Clepa, e Petr Dolejsi, direttore Mobilità e Trasporto sostenibili dell'Acea, l'organizzazione di rappresentanza dei costruttori.
Servono altre modifiche. " necessario cambiare ulteriormente il Regolamento al fine di passare dalla continua citazione di 'neutralità tecnologica' alla sua applicazione. Il concetto del 'solo elettrico' lo consideriamo un assist incredibile ai cinesi", ha proseguito Guidesi, che è anche presidente dell'Automotive Regions Alliance (Ara), l'Alleanza tra le 36 regioni europee dell'industria automobilistica e del relativo indotto. "Ringrazio tutti coloro che in questi tre anni ci hanno supportato convintamente in una battaglia difficile di salvaguardia del settore. Un lavoro intenso e lungo che all'inizio ha dovuto scontrarsi anche con un irrazionale 'pensiero unico'. Questo lavoro di squadra deve continuare", ha proseguito l'assessore lombardo, più volte a Bruxelles, nelle ultime settimane, per far presente le istanze del settore. "La Commissione Europea ha fatto un passo avanti che però non basta a salvare l'industria automotive, per cui dobbiamo proseguire per trovare anche la necessaria maggioranza in Europa che ci consenta di correggere i clamorosi errori commessi ed evitare un clamoroso suicidio economico". In proposito, Palazzo Lombardia intende "spingere sulla politica industriale e sulla necessità di rinsaldare le alleanze istituzionali, a livello italiano ed europeo, per difendere il tessuto produttivo, le imprese, i lavoratori e le famiglie" che lavorano nell'automotive, "rafforzando il peso specifico del sistema lombardo' sui tavoli di interlocuzione con Bruxelles e Roma".
Toyota bZ3X - Cina, l'elettrica low cost fa incetta di ordini
La Toyota ha aperto in Cina gli ordini della Suv elettrica Bozhi 3X (bZ3X), prodotta dalla joint venture con la Gac. Con un listino che parte da 109.800 yuan (pari a circa 13.900 euro), la Bozhi 3X è il modello elettrico più economico della Casa giapponese venduto nel Paese. Nel giro di un'ora sono stati raccolti oltre diecimila ordini: una mole di richieste tale da mandare in crash il server, spiega la stessa Toyota in una nota stampa.
C'è in due versioni. Lunga 4.600 mm, larga 1.875 e alta 1.645, la Suv elettrica offre un abitacolo molto versatile, nel quale gli schienali di tutti i sedili possono essere abbassati, così da ottenere uno spazio lungo quasi tre metri. Alla strumentazione digitale da 8,8 si affianca il display dell'infotainment da 14,6. Due le versioni in gamma, che nella loro denominazione indicano anche l'autonomia dichiarata: la 430 Air, con una batteria al litio-ferro-fosfato da 50 kWh, e la 610 max con accumulatori da 68 kWh. Cinque gli allestimenti disponibili, con prezzi che partono da 109.800 yuan per la versione meno costosa, fino ai 159.800 yuan (circa 20.300 euro) per quella con più autonomia.
Gli aiuti alla guida sono extra. L'allestimento più ricco prevede la nuova suite Momenta 5.0 Intelligent Driving System, mossa dall'architettura Orin X di Nvidia, che mette a disposizione - tra i tanti - la guida assistita di Livello 2, il monitoraggio degli angoli ciechi e il parcheggio da remoto. Secondo la Casa, questo sistema apprende le abitudini del conducente e migliora nel tempo. La versione 430 Air dotata di questo sistema costa 149.800 yuan (poco più di 19 mila euro).
Pedemontana Veneta - Dal 10 marzo pedaggio scontato del 60%
Lunedì 10 marzo scatta uno sconto del 60% per i pedaggi della Superstrada Pedemontana Veneta. L'iniziativa, promossa dalla Regione, è rivolta a tutti gli utilizzatori dell'arteria stradale che per oltre 162 chilometri attraversa le province di Vicenza e Treviso.
I dettagli. I contorni della promozione sono stati illustrati dal presidente del Veneto, Luca Zaia, e dal vicepresidente con delega alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, durante una conferenza stampa. "Non sarà necessaria alcuna richiesta né è previsto alcun vincolo di residenza", ha spiegato Zaia. "Lo sconto sarà applicato automaticamente agli utenti dotati di dispositivo di telepedaggio che, in auto o in moto (veicoli di classe A), dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, percorreranno la Spv. Con il vincolo di massimo due tratte al giorno, da 25 chilometri ciascuna". Non verrà ammesso il cosiddetto "tornello", ossia l'uscita e il rientro fra caselli "scontati". Per il presidente veneto, la misura è "pensata soprattutto per chi abita e lavora lungo questa nuova opera infrastrutturale che, con le tariffe dedicate al transito locale, sarà la più economica delle strade a pedaggio della regione". A tal proposito, Berti ha precisato che l'iniziativa punta a intercettare "la categoria di utenti che utilizza meno la Spv" grazie proprio a sconti consistenti sulle tariffe: "Dal casello di Altivole a quello di Spresiano/Villorba (25 chilometri) il pedaggio sarà di 1,72 euro, anziché di 4,30 euro, dal casello di Breganze a quello di Bassano Est (19 chilometri) di 1,28 euro, anziché di 3,20 euro". "Nei prossimi mesi continueremo a monitorare i flussi di transito e così eseguire le valutazioni più opportune in base alla risposta degli utenti".
Un'opera criticata. L'opera continua comunque a essere oggetto di critiche per l'eccessivo peso sul bilancio regionale: gli incassi dei pedaggi non sembrano ancora sufficienti a compensare i canoni da pagare alla società che ha realizzato l'infrastruttura. Per questo gli sconti sono visti come un modo per aumentare il traffico e quindi gli introiti. Del resto, è lo stesso Zaia ad ammettere le difficoltà: "Buttiamo il cuore oltre l'ostacolo e pensiamo a un traffico locale che obiettivamente al momento non c'è. Non abbiamo la dimensione di quanto vale lo sconto, e comunque dovremo pagare la rata del project financing al concessionario". Il presidente veneto ha comunque respinto ancora una volta le accuse dell'opposizione su una voragine per i conti pubblici: "Il piano finanziario prevede per i primi 9 anni su 30 che il bilancio sia in passivo. Non c'è quindi un 'buco' ma un piano industriale, e a vedere il volume di traffico è possibile che l'attivo arrivi prima". "C'è tutta la nostra visione delle opere pubbliche e dello sviluppo economico in questa infrastruttura fortemente voluta dal territorio e che conta 162,8 chilometri, di cui 94,5 di viabilità principale e 68,3 di viabilità secondaria. Un'opera che vede un traffico di circa 20 mila veicoli al giorno, con un traffico pesante superiore a quello stimato per il primo anno di esercizio, pari a 5.570 veicoli al giorno rilevati contro i 4.509 previsti, e con un incasso, nei primi due giorni lavorativi di marzo, di circa 850 mila euro, ovvero circa 425 mila euro al giorno. A nemmeno un anno dall'interconnessione con la A4, avvenuta lo scorso 4 maggio, la nuova Superstrada vuole essere un'infrastruttura che va a migliorare la qualità della vita dei residenti e l'efficienza della mobilità regionale", conclude Zaia.
Maserati - La MC20 Folgore è stata cancellata
La Maserati MC20 Folgore è stata cancellata. A confermarlo a Quattroruote, commentando varie indiscrezioni che circolano online da svariati mesi, è stata direttamente la Casa del Tridente, che a seguito di studi di mercato ha evidenziato come i clienti di una supersportiva di questo tipo siano interessati unicamente alle versioni a benzina e non si sentano ancora pronti per il passaggio all'elettrico.
Non c'è interesse per le Bev. Insomma, secondo la Maserati manca l'interesse commerciale per le sportive elettriche, come potete leggere anche nel nostro approfondimento su Quattroruote di marzo, e sempre più costruttori stanno rimettendo sugli scaffali i progetti delle loro supercar a batteria. Parlando della Folgore, la Casa ha sottolineato come lo stop del progetto sia unicamente relativo alla Bev, con la produzione della MC20, compresa la nuova GT2 Stradale, che prosegue nello stabilimento di Modena. E ci ha confermato che la strategia d'elettrificazione del resto della gamma prosegue senza interruzioni, con un'offerta che spazia dalle versioni a benzina alle ibride mild fino all'elettrico puro, con le GranTurismo, GranCabrio e Grecale Folgore.
Doveva avere tre motori. Eppure, la MC20 Folgore poteva avere tutte le carte in regola per scrivere un'importante pagina di storia nel segmento delle sportive italiane. Rispetto ad altri progetti, a Modena avevano sviluppato un'architettura che, in pratica, ospitava le batterie a 800 volt dietro l'abitacolo, al posto del V6 Nettuno. Con gli accumulatori in posizione centrale, la MC20 elettrica avrebbe dovuto proporre una distribuzione dei pesi simile a quella della termica, mettendo però sul piatto tre motori: uno davanti e due dietro, per garantire prestazioni elevatissime anche in curva, grazie a un sofisticato sistema elettronico di gestione del torque vectoring. Nulla di tutto ciò vedrà la luce.