Opel Frontera - Bada al sodo. Con stile

4 Ruote - Dic 10,2024

L'avevamo salutata verso il finire degli anni 90 con un fisico da fuoristrada dura e pura e adesso la ritroviamo Suv fatta e finita. Però aspettate a formulare giudizi affrettati: la Opel Frontera ha molte frecce al suo arco. Una di queste è senza dubbio il prezzo: dai 24.500 ai 28.000 euro per l'ibrida benzina, da 29.900 a 31.900 per l'elettrica. Con due allestimenti (Edition e GS) e consegne a partire dalla primavera.

Lamiera sexy. Nata sulla piattaforma della Citroën C3 Aircross (la stessa della Grande Panda, che però è più corta), la Frontera misura 4,39 metri da un paraurti all'altro. Ha una presenza fisica importante, la Frontera, alleggerita da spunti interessanti. Personalmente, ci vedo qualche tratto da Land Rover nella zona posteriore, e mi piace molto l'idea dei cerchi di lamiera bianchi, con coppa copribulloni in plastica nera (optional sull'allestimento base Edition) e il tetto che segue, sempre in bianco. Per un look basico, non povero. Con un certo stile.

Spazio e semplicità. Apri la porta e il concetto di cui sopra prende forza. La chiave d'avviamento è classica, di quelle da inserire nel blocchetto e ruotare. Non ci sono maxischermi (10 i pollici del quadro strumenti e dell'infotainment) e le grafiche dei monitor sono semplici, come i menù. Però ci vuol poco per prendere confidenza con i comandi. Ci sono Android Auto e Apple CarPlay senza cavo, la piattaforma wireless e sedili anteriori (sulla ricca GS) con la seduta dotata di incavo per alleviare la pressione sul coccige. L'abitabilità? Dietro c'è spazio abbondante per le gambe, mentre il bagagliaio vanta una capienza di 460 litri dichiarati, e il pavimento regolabile. Mancano il divano scorrevole e le bocchette per chi siede dietro. I due sedili in ultima fila (900 euro, disponibili solo sulla GS hybrid) vanno bene per brevi tragitti, meglio ancora se si tratta di bimbi o ragazzi. E, quando ci sono, rubano un bel po' di spazio nel vano di carico.

Forza ibrido. Se Frontera ibrida dev'essere, il consiglio è quello di buttarsi sulla più potente, con l'1.2 turbobenzina elettrificato da 136 CV e cambio doppia frizione a sei rapporti: la verve è convincente e l'interazione fra la parte elettrica e il tre cilindri priva di insormontabili dissidi. Così, fra l'altro, i consumi possono facilmente stare tra i 5 e i 6 l/100 km (da computer di bordo). Pare piuttosto curata pure la risposta delle sospensioni, nonostante il semplice schema a ruote interconnesse dietro (e l'asfalto spagnolo, pressoché perfetto). Composta su una gran varietà di percorsi, la Frontera è ben piantata a terra e infonde soprattutto sicurezza: ciò di cui c'è bisogno su un mezzo così.

Anche elettrica. I 114 cavalli del powertrain 100% a batteria non sono sveglissimi, ma la fluidità è assicurata. Con la batteria da 44 kWh netti, si dovrebbero percorrere, secondo la Opel, 305 km con un pieno d'energia. Una versione con 400 km di range è attesa per l'anno prossimo. Il caricatore di bordo è solo da 7 kW: quello da 11 va ordinato a parte (400 euro). Alle colonnine HPC, la Frontera accetta fino a 100 kW, per un 20-80% da circa 25 minuti. Avete già capito quale è, almeno per ora e per noi, la Frontera più interessante.

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Formula 1 - Ferrari, accordo con Andretti Racing per le power unit

4 Ruote - Dic 10,2024

La Ferrari ha ufficializzato un accordo di fornitura con Andretti Formula Racing in base al quale la nuova squadra americana che debutterà in Formula 1 nel 2026 (e che correrà con i colori della Cadillac) utilizzerà le power unit e le trasmissioni di Maranello. L'intesa, dalla durata pluriennale, è subordinata all'approvazione definitiva dell'ingresso della nuova compagine (la cui proprietà è detenuta dalla General Motors e dal fondo d'investimenti TWG Global) da parte della Fia.

Cadillac diventerà motorista (ma sul lungo termine). L'annuncio odierno conferma così le voci succedutesi nelle scorse settimane riguardo un avvicinamento tra le parti, ma non smentisce i piani di lungo termine di GM: il colosso di Detroit aveva annunciato l'intenzione di introdurre la sua power unit a partire dal 2028, dunque la durata dell'accordo con la Ferrari dovrebbe riguardare le prime due stagioni del nuovo regolamento tecnico.

La lunga strada verso Maranello. L'approdo della formazione a stelle e strisce ai cancelli di Maranello rappresenta l'esito di un percorso lungo e tortuoso. Nei mesi scorsi, l'ex campione del mondo di F.1 Mario Andretti (che rimarrà nella squadra in qualità di membro del board direttivo) aveva rivelato che era stata raggiunta un'intesa con la Renault: un matrimonio mai celebrato, considerata l'eclatante chiusura della fabbrica motori francese di Viry-Chatillon (settembre) e il successivo cambio della compagine societaria nel nuovo team (a novembre, con il concomitante ingresso di TWG Global e l'incremento di quota da parte di GM).

Resteranno due i team clienti. Per quanto riguarda gli interessi del Cavallino, la fornitura alla Cadillac si tradurrà in un'importante continuità per le attività motoristiche: dopo l'uscita di scena della Sauber in favore dell'Audi a partire dal 2026, la conferma della fornitura alla Cadillac significa che i team clienti rimarranno due. Entrambi - l'altro è ovviamente la Haas - iscritti al campionato con licenza statunitense.

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Stellantis - Revocati i licenziamenti in quattro aziende dell'indotto

4 Ruote - Dic 10,2024

Si prospetta un Natale più sereno per centinaia di lavoratori di quattro aziende dell'indotto Stellantis: i sindacati, infatti, hanno ottenuto la proroga per dodici mesi dei contratti di servizio per le imprese Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa e la conseguente revoca di tutti i licenziamenti.

La vertenza. Si chiude, almeno temporaneamente, una vertenza nata in seguito all'apertura delle procedure per il licenziamento di oltre 300 lavoratori e culminata con l'organizzazione di diversi presidi davanti ai cancelli delle aziende interessate e delle fabbriche del gruppo automobilistico. Trasnova, che svolge attività di logistica in diversi impianti Stellantis in regime di monocommittenza, aveva annunciato licenziamenti collettivi per 97 persone impiegate tra Pomigliano, Mirafiori, Melfi e Piedimonte San Germano a causa della sospensione del contratto di fornitura dal 31 dicembre. Alla decisione di Trasnova sono poi seguite analoghe iniziative da parte delle società subappaltanti, tra cui Logitech (101 dipendenti interessati) e Tecnoservice (51). Le proteste dei lavoratori hanno quindi spinto i sindacati a chiedere la convocazione di un incontro straordinario a Palazzo Piacentini, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per affrontare la nuova situazione di crisi. Per i sindacati, i prossimi mesi dovranno servire a "trovare soluzioni strutturali per Trasnova e per l'intero settore, adottando le giuste politiche industriali". "Grande attenzione quindi sarà ulteriormente posta per quanto concerne il tavolo ministeriale del prossimo 17 dicembre", affermano le sigle Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr.

Le aperture di Stellantis. La ricomposizione della crisi, secondo il ministero, è da attribuirsi anche alla disponibilità di Stellantis a "portare avanti un percorso di dialogo con le parti coinvolte al tavolo" e a proseguire per un altro anno il contratto di fornitura con Trasnova. Quest'ultima si è impegnata non solo a ritirare immediatamente le procedure di licenziamento, ma anche a "ricercare nei prossimi mesi altri possibili business di sviluppo, lavorando in ottica di superamento del regime di monocommittenza". "Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico", ha detto il ministro Urso. "La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l'inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis".

La posizione dell'azienda. Anche il gruppo ha voluto commentare l'esito positivo dell'incontro, sottolineando come l'accordo per la revoca dei licenziamenti nasca "nel solco del senso di responsabilità di Stellantis che, nei giorni scorsi, aveva dato la propria disponibilità a supportare Trasnova per risolvere questa delicata situazione. stata infatti la stessa Stellantis, che ha proposto questo tipo di soluzione che permetterà a Trasnova, nell'arco dei prossimi 12 mesi, di poter intervenire per realizzare una soluzione complessiva e definitiva nei confronti dei lavoratori coinvolti con gli appositi strumenti che regolano le situazioni di crisi e trovare, secondo l'accordo, anche misure di diversificazione della clientela". L'intesa rappresenta, comunque, una soluzione specifica per Trasnova: ecco perché il gruppo rinvia al prossimo tavolo la definizione delle strategie necessarie "per superare questa difficile fase di transizione" e affrontare "le problematiche della filiera del settore automotive. Stellantis proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all'interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica", concludono dal gruppo automobilistico.

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MIMO 2025 - Le date e il programma del prossimo Milano Monza Motor Show

4 Ruote - Dic 10,2024

Saltata l'edizione 2024, in virtù dei lavori di ammodernamento che avevano impegnato l'Autodromo Nazionale di Monzain vista dello scorso Gran Premio d'Italia, si scaldano già i motori per l'edizione 2025 del MIMO Milano Monza Motor Show. La quarta edizione si svolgerà dal 27 al 29 giugno 2025, confermando l'ingresso gratuito e l'esposizione open-air tra Milano e Monza per la quale si attendono oltre 200.000 presenze.

In pista e non solo. Davanti alla Stazione Centrale di Milano, i visitatori troveranno un focus dedicato alla sostenibilità e alla sicurezza stradale: temi sempre fondamentali per tutto il settore automotive in una location, quella di piazza Duca D'Aosta, ideale per promuovere l'intermodalità dei trasporti, nello specifico i treni per raggiungere Milano e Monza. Nello storico (e rinnovato) autodromo brianzolo si vivranno le emozioni della pista e dell'anello di alta velocità con un programma pensato per il pubblico in tribuna, che potrà anche testare molti dei nuovi modelli portati in loco dalle Case automobilistiche generaliste. Tre i percorsi a disposizione dei test drive: cittadino, off-road e il leggendario circuito Sopraelevate. Paddock e box si presteranno ad essere ulteriori vetrine espositive. Grande protagonista sarà Pagani, con il suo programma Arte in pista che coinvolgerà molti proprietari di Huayra R, Zonda R e Zonda Revolución alle attività di circuito.

Monoposto autonome. Il pubblico potrà inoltre assistere alla Indy Autonomous Challenge, dove delle Dallara AV-23 a guida autonoma e senza pilota gestite da un software che sfrutta sensori, supercomputer e hardware di attuazione si sfideranno tra loro. A programmare le vetture  saranno studenti e ricercatori di svariati atenei: Politecnico di Milano, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Technische Universität München (TUM) nonché il team USA MIT-PITT-RW ovvero Massachusetts Institute of Technology (MIT) in collaborazione con University of Pittsburgh, Rochester Institute of Technology (RIT) e University of Waterloo; presente anche il Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST).

Doppia inaugurazione. Venerdì 27 giugno i rappresentanti delle Case automobilistiche e i giornalisti daranno il via ufficiale alla manifestazione con la Journalist & Premiere Parade, la sfilata delle novità di prodotto che unirà il capoluogo lombardo e Monza. Il primo taglio del nastro sarà in movimento, alla Stazione Centrale di Milano, con la partenza del convoglio in direzione autodromo; giunti e allineati i partecipanti alla sfilata sul rettifilo centrale, avverrà la seconda inaugurazione dinamica. Tutte le Case automobilistiche coinvolte, le vetture disponibili in test drive e il calendario eventi per il pubblico saranno comunicati prossimamente nel sito della manifestazione.

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Acea - Le richieste all'Europa: meno burocrazia e una transizione "guidata dal mercato"

4 Ruote - Dic 10,2024

Il presidente dell'Acea, Luca de Meo, ha divulgato il contributo dell'associazione al Piano Industriale per il settore automobilistico che la Commisione europea intende presentare a breve. Tre le proposte "fondamentali" fornite dai rappresentanti dei costruttori, tra cui una votata alla "semplificazione del quadro normativo".

Una forte politica industriale. Il contributo, svelato alla vigilia del "dialogo strategico sul futuro dell'industria automobilistica in Europa", annunciato di recente dal presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, include tre "pilastri". Il primo riguarda una "forte politica industriale europea" in grado "rendere più facile e veloce" il fare impresa nel blocco comunitario. A tal fine, si ribadiscono proposte già al centro della politica di lobbying dell'associazione: l'Acea chiede, per esempio, di "porre la competitività e la resilienza al centro di tutte le attività legislative", di "creare le condizioni per rendere conveniente produrre veicoli in Europa", risolvendo problematiche quali gli elevati costi dell'energia e i pesanti oneri legislativi, di "semplificare l'accesso ai finanziamenti", di "perseguire una politica commerciale aperta" e di "garantire che la forza lavoro dell'Europa abbia le giuste competenze per la transizione".

Transizione "guidata dal mercato". Il secondo pilastro verte sulla creazione delle condizioni per una transizione verso la mobilità a zero emissioni che sia guidata dal mercato e sia in grado di "alimentarsi in maniera autonoma". In tale contesto rientra l'invito, notissimo, a "individuare" con urgenza una soluzione agli oneri per lo sforamento dei target per le emissioni in vigore dall'anno prossimo, resi "sproporzionati" dalla stagnazione delle vendite di auto elettriche. Inoltre, l'associazione ribadisce la richiesta di anticipare al 2025 la clausola di revisione delle normative, valutando al contempo condizioni più ampie per garantire ai costruttori la flessibilità necessaria per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e per rimanere competitivi. Si chiede anche di sostenere l'adozione della mobilità elettrica con incentivi e altre agevolazioni fiscali, oppure di legare il conteggio delle emissioni di CO2 al Life Cycle Assessment, ovvero alla loro valutazione nell'intero ciclo di vita dell'auto.

Semplificazione normativa. Il terzo pilastro affronta il tema dell'eccesso di burocrazia. Per ridurre gli oneri amministrativi e semplificare la legislazione, l'Acea chiede di adottare un principio denominato "Triplo tre" che porti, per esempio, a prevedere un lasso di tempo di tre anni tra la regolamentazione finale e la sua attuazione per le autovetture e i furgoni, ad applicare nuove normative solo per i veicoli di nuova omologazione senza chiedere modifiche retroattive per quelli già omologati e a istituire un "osservatorio normativo" per valutare in anticipo la coerenza delle nuove proposte. Inoltre, alle istituzioni si chiede di "migliorare la partecipazione dell'industria al dialogo normativo", nonché di "implementare la legislazione sui dati esistenti e di valutarne l'impatto sul settore".

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Tesla - Spunta una "Model Q" da 30 mila dollari

4 Ruote - Dic 10,2024

Stando a un rapporto della Deutsche Bank, stilato dall'istituto dopo l'incontro con Travis Axelrod, responsabile dei rapporti con gli investitori della Tesla, la Casa di Elon Musk si starebbe preparando a lanciare per il prossimo anno un nuovo modello "che potrebbe chiamarsi Model Q e dovrebbe costare meno di 30 mila dollari con gli incentivi federali (quindi 37.500 dollari, se Trump dovesse effettivamente toglierli come ha promesso di fare)". Notizia bomba o abbaglio degli analisti tedeschi? Per ora, è impossibile saperlo.

Più piccolo e leggero. Secondo quanto si legge nel documento, il nuovo modello potrebbe essere costruito su linee produttive già esistenti, evitando così i costi di nuovi impianti, e contribuire a un aumento dei volumi di vendita del 20-30%. Chiamato internamente Redwood, dovrebbe essere più piccolo del 15% e più leggero del 30% della Model 3, con una batteria al litio-ferro-fosfato da 53 e 75 kWh, con configurazioni single e dual motor.

Guida autonoma, ma con un operatore umano. Nella relazione della banca tedesca c'è anche un passaggio relativo al Cybercab, il robotaxi a guida autonoma annunciato lo scorso ottobre, e che secondo quanto si legge nel documento, partirà supportato da un team di teleoperatori da remoto. Almeno nelle fasi iniziali potrebbe essere necessaria la presenza di un teleoperatore, per motivi di sicurezza e di ridondanza, spiega la banca in una nota. Il servizio inizierà con una flotta di proprietà dell'azienda, gestita da un'app sviluppata internamente.

Massima cautela. Quella della Model Q non sarebbe neppure l'unica novità in arrivo dalla Casa americana, che si starebbe preparando a lanciare una versione a passo lungo della Model Y in Cina e il restyling dell'attuale generazione della Suv elettrica. Al momento, però, la Tesla non conferma nulla di quanto riportato nel documento della banca tedesca: nel mentre, però, vale la pena sottolineare che la Deutsche Bank ha aumentato il target di prezzo delle azioni Tesla da 295 a 370 dollari, mantenendo il rating "Buy".

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BYD Dolphin - In Cina è già pronto il restyling

4 Ruote - Dic 10,2024

In Cina sono state diffuse in Cina le prime foto e informazioni relative al restyling della BYD Dolphin: il modello, commercializzato anche in Europa, è stato svelato attraverso il MIIT, ovvero il Ministero per l'Industria cinese. Il restyling riguarda principalmente i paraurti e i gruppi ottici, e non stravolge l'aspetto generale della hatchback elettrica. Inoltre, non ci sono ancora notizie sugli interni, che potrebbero rimanere identici agli attuali.

Tre motori e due batterie. La BYD Dolphin si evolve soprattutto sul fronte tecnico, confermando le batterie Blade con tecnologia litio-ferro-fosfato. La gamma si amplia con tre diversi motori a magneti permanenti da 95, 177 e 204 CV, abbinati a due tagli di batteria: 45 kWh per la versione entry-level e 60,5 kWh per le varianti più potenti. L'autonomia nel ciclo cinese sarà compresa tra 420 e 520 km. In Europa, almeno fino a oggi, è stata proposta solo la versione più potente della Dolphin: sarà interessante capire se la BYD deciderà di abbassare il pezzo d'attacco con gli altri allestimenti previsti per la Cina.

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Brembo - Michelin nuovo partner industriale al posto di Pirelli

4 Ruote - Dic 10,2024

A poche settimane dalla rottura dei rapporti con la Pirelli, la Brembo ha individuato nella Michelin il nuovo partner industriale per lo sviluppo di soluzioni intelligenti per sistemi frenanti e pneumatici: l'azienda bergamasca e la multinazionale francese hanno firmato un accordo globale volto a unire le forze e le competenze nei rispettivi campi. 

I primi test e i risultati. La Brembo mette a disposizione della nuova alleanza il suo know-how nei sistemi frenanti, nella modellazione dei veicoli e nell'intelligenza artificiale; la Michelin, invece, la sua leadership nella modellazione dei pneumatici e nello sviluppo di algoritmi. Il risultato è un'innovazione basata sullo scambio continuo di dati in tempo reale tra il software Michelin, che fornisce dati di aderenza dei pneumatici, e il sistema Sensify di Brembo. I test iniziali, eseguiti virtualmente e sul campo, sono ritenuti già "molto promettenti". Nella prima fase, i modelli di pneumatici e gli algoritmi dei francesi sono stati integrati con le soluzioni per la frenata intelligenti dei bergamaschi e le simulazioni dei veicoli in un ambiente completamente virtuale. Nella seconda fase, sono stati condotti test fisici sulle piste del Centro di Ricerca Michelin, dove i risultati delle simulazioni sono stati confermati. I test hanno dimostrato riduzioni delle distanze di frenata fino a quattro metri in situazioni di emergenza, con gli stessi pneumatici e in varie condizioni. Il sistema frenante ha anche mostrato tempi di risposta più rapidi, minima perdita di trazione, migliore stabilità laterale e assenza di bloccaggio delle ruote.

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Mercedes-AMG - S 63 E Performance, si "mangia" anche la neve - VIDEO

4 Ruote - Dic 10,2024

Chissà come sarebbe andata se a bordo della Classe C firmata Mercedes-AMG fosse finito l'impressionante sistema ibrido che ho provato sull'Hochgurgl. Gli appassionati, contrari all'idea di un quattro cilindri sotto il cofano di una vettura di Affalterbach, hanno espresso il loro dissenso. E pare che non siano stati solo i fan: anche i clienti del marchio hanno fatto sentire la loro voce. Risultato? I vertici della casa starebbero considerando un ritorno al V8 per la "C-Klasse". E se l'idea è riadattare la tecnologia della Mercedes-AMG S 63, non posso che esserne entusiasta, con una sola riserva che vedremo più avanti.

Oltre i 1.900 slm. Il cuore pulsante del sistema E Performance della S 63 è un V8 biturbo di 4.0 litri, assistito da un motore elettrico sull'asse posteriore. Insieme sviluppano 802 CV e 1.430 Nm di coppia, garantendo uno 0-100 km/h in appena 3,3 secondi e una velocità massima di 290 km/h (con pacchetto AMG Driver). In condizioni estreme, come quelle affrontate a oltre 1.900 metri e sotto una pesante nevicata, la velocità conta meno della trazione. E qui, il sistema 4MATIC+ eccelle: il peso e la potenza, grazie al contributo di un'elettronica puntuale e precisa, restano sempre sotto controllo, infondendo tanta sicurezza anche nelle situazioni al limite.

Per pochi. Il cambio AMG SPEEDSHIFT MCT a nove rapporti assicura transizioni rapide e fluide, mentre la batteria da 13,1 kWh, ispirata alla Formula 1, offre un'autonomia elettrica di soli 33 km. Questo dettaglio, insieme alle sospensioni AMG Ride Control+ e all'asse posteriore sterzante, evidenzia un chiaro focus sulle prestazioni. Logicamente, tutto questo si paga: 253.764 euro optional esclusi e quasi 2.600 kg sulla bilancia. Un confronto con la Classe C 63 S, che pesa circa 21 quintali, evidenzia un divario importante: è il prezzo del tanto auspicato ritorno del V8. Piacerà? Se volete sapere di più sulla Mercedes-AMG S 63 E Performance guardate il video qui sopra.

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Emissioni 2025 - Zipse (BMW): "La normativa non va rinviata"

4 Ruote - Dic 10,2024

Oliver Zipse, amministratore delegato del gruppo BMW, ha sempre criticato l'Europa per l'approccio ideologico e "non tecnologicamente neutrale" alla transizione energetica. Di recente, ha anche lanciato un pesante attacco alla Commissione europea per le aperture agli e-fuel e ha chiesto di rivedere le vigenti normative. Tuttavia, il manager tedesco ritiene che non sia necessario rinviare gli attuali target sul fronte delle emissioni, in particolare quelli che entreranno in vigore l'anno prossimo e che si annunciano già come una catastrofe per i costruttori che dovranno pagare montagne di multe. "Non vediamo alcun motivo per posticipare gli obiettivi di CO2 per il 2025", ha detto Zipse alla rivista tedesca Automobilwoche. "Conosciamo gli obiettivi 2025 sin dal 2019 e pertanto abbiamo allineato le nostre politiche di modello, aumentando ulteriormente l'efficienza dei propulsori. Quasi tutti i motori a combustione della BMW ora funzionano con la tecnologia a 48 volt. Bisogna investire su questo campo in tempo utile, altrimenti, in qualità di costruttori, non si è preparati per le nuove normative".

Il 2035? Un errore. Detto questo, Zipse ha ribadito la sua opinione sui nuovi regolamenti comunitari che, di fatto, impongono lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel nel 2035. A suo avviso, la decisione della Ue è un errore, perché "limita tecnologie di successo e non sostiene investimenti sufficienti su nuovi percorsi e tecnologie per raggiungere gli obiettivi climatici". Al contrario, "la chiave della competitività dell'Europa" resta la neutralità tecnologica. Su questo fronte, il regolamento apre sì agli e-fuel, ma per Zipse si tratta comunque dell'antitesi di una politica che "crea le condizioni quadro per promuovere il progresso e la crescita economica". Tra l'altro, Zipse chiede una maggiore "sincronia" tra le singole iniziative: "La normativa sulle emissioni di CO2 per le nuove autovetture è dissociata dalla direttiva sulle energie rinnovabili, che disciplina, ad esempio, l'impronta di carbonio dei carburanti. Perché l'industria degli oli minerali non è soggetta a obiettivi di CO2 più severi? Al contrario, tale settore dovrebbe aumentare la percentuale di combustibili a basse emissioni o a zero emissioni, come l'E25 o l'HVO100", osserva Zipse.

L'impegno sull'idrogeno. Il top manager ha difeso anche gli investimenti nelle tecnologie fuel-cell: "La nostra decisione si basa su un'analisi di ciò che sta accadendo nei mercati globali: dove stanno andando le normative e cosa si aspettano i clienti", ha detto l'ad. Non mancano sinergie con le auto a batteria: "Il vantaggio è che possiamo utilizzare spazi di installazione molto simili con le celle a combustibile come nell'elettromobilità, cosa che molti sottovalutano. Siamo felici di assumere un ruolo pionieristico con la Toyota". Recente è infatti l'accordo con i giapponesi per la prima fuel cell di serie nel 2028. Quanto alle Bev, il manager ha ribadito le aspettative sulla nuova piattaforma Neue Klasse, considerata come un "grande salto tecnologico" per il gruppo bavarese: "Il 2025 è il momento giusto per lanciarla. Grazie a questa architettura, la mobilità elettrica sarà il nostro più forte motore di crescita per i prossimi anni".  

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Xiaomi YU7 - Aria da Purosangue

4 Ruote - Dic 10,2024

La Xiaomi presenta la YU7: si tratta della Suv elettrica che affianca la berlina SU7, reduce da un grande successo al debutto in terra cinese. La YU7 è il secondo modello del giovane marchio asiatico e con la berlina ha in comune la piattaforma, il powertrain e i principali elementi di design. Le consegne in Cina sono previste a partire dalla prossima estate, mentre non è ancora confermato il piano strategico per l'Europa.

"Ispirata" dalla Purosangue. La YU7 è lunga 4,99 metri con un passo di 3 metri, larga 1,99 metri e alta 1,6 metri. Le forme slanciate sono da Suv-coupé, con parafanghi particolarmente scolpiti, linea di cintura molto alta e un'ellisse Led che incornicia la parte posteriore, per un effetto complessivo che fa inevitabilmente pensare alla Ferrari Purosangue. Non ci sono invece immagini degli interni, che dovrebbero comunque replicare l'impostazione della SU7. 

680 CV per cominciare. Per il momento, l'unico powertrain annunciato è il bimotore da circa 680 CV con batteria NMC fornita dalla CATL. I dati tecnici sono ancora parziali: sappiamo che la Suv da circa 2.400 kg sarà capace di superare i 250 km/h, ma l'autonomia omologata non è stata ancora resa nota. Per un confronto, la SU7 con batterie da 101 kWh dichiara 830 km di percorrenza, ma sono previste anche versioni più economiche con batterie LFP e la Ultra da 1.570 CV e 350 km/h.

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Design - La prossima Polestar sarà... una Hot Wheels - VIDEO

4 Ruote - Dic 10,2024

Annunciata lo scorso febbraio, si è conclusa il nove dicembre la quinta edizione del Design Contest promosso dalla Polestar, la Casa svedese che produce auto elettriche ad alte prestazioni. Svolto con la collaborazione della Hot Wheels, il concorso invitava a progettare una Polestar, con il suo peculiare linguaggio stilistico, ispirandosi al tempo stesso ai modellini della Mattel in scala 1:64.

Il vincitore. Il primo premio è stato assegnato a Shashank Shekhar, designer professionista indiano, che ha dato vita a un fuoristrada chiamato Polestar TRX: una concept, si legge nelle motivazioni della giuria, che si distingue per le proporzioni audaci e le superfici raffinate, offrendo un'interpretazione innovativa della filosofia di design essenziale di Polestar. La TRX diventerà un modellino vero e proprio ed entrerà a far parte della collezione Hot Wheels 2025, disponibile a partire dalla prossima estate.

Gli altri premiati. Al secondo posto si è piazzato l'italiano Powei Chen, che ha realizzato la Cyber Shaker, modello che fonde passato e futuro in un design cyberpunk dal forte impatto visivo. Al terzo posto Roman Moor, dalla Germania, con la sua Polestar Track Toy ispirata alle vetture di Le Mans.

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Antitrust - AdBlue, da Peugeot e Citroën ristori per 7 milioni

4 Ruote - Dic 10,2024

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha concluso la verifica dell'ottemperanza degli impegni assunti da Groupe PSA Italia e Citroën Automobiles per risolvere la questione del malfunzionamento del serbatoio per l'additivo AdBlue su alcuni modelli Citroën e Peugeot. L'istruttoria, aperta dopo che diversi automobisti erano stati costretti a a sostenere, almeno in parte, i costi di sostituzione fuori garanzia, aveva portato l'Autorità a chiedere ai due marchi automobilistici precisi impegni vincolanti che, a loro volta, hanno determinato agevolazioni economiche per consumatori e imprese per un totale di circa 7 milioni di euro.

I ristori. Secondo l'ente guidato da Roberto Rustichelli, "il rafforzamento del programma di assistenza alla clientela (denominato Special Coverage "4UA+4UB") ha consentito a consumatori e imprese di effettuare interventi di riparazione/sostituzione presso la rete Citroën e Peugeot beneficiando di una scontistica e di contributi per oltre 6 milioni di euro". Tali misure compensative sono state affiancate da ristori, nella forma di voucher o rimborsi, per complessivi circa 700.000 euro riconosciuti a chi, avendo riparato/sostituito il serbatoio prima dell'avvio dell'istruttoria, aveva "beneficiato delle condizioni meno favorevoli previste dal precedente programma di assistenza". In ogni caso, l'Antitrust ritiene che l'ammontare delle agevolazioni sia "destinato a salire in considerazione della implementazione da parte di Citroën e Peugeot di ulteriori misure di assistenza e a favore di consumatori e imprese". A tal proposito, è stata prorogata di altri 4 anni (dal 31 agosto 2024 al 31 agosto 2028) la durata della copertura "4UA+4UB" ed è stato introdotto un nuovo programma di assistenza alla clientela (denominato Special Coverage "4UD") per i casi di sostituzione del serbatoio AdBlue successivi a un intervento già effettuato in precedenza. 

 

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CDN Awards 2024 - Premio alla carriera per Shiro Nakamura

4 Ruote - Dic 10,2024

Si è svolta nei giorni scorsi la serata conclusiva dei Car Design News Awards, giunti alla loro terza edizione: l'evento premia i migliori studi e le migliori personalità nel mondo del car design. Nel corso della cerimonia sono stati consegnati diciotto riconoscimenti, assegnati da una giuria internazionale: il premio alla carriera è stato assegnato a Shiro Nakamura, designer giapponese che negli anni 90 è stato a capo del centro stile della Nissan. Una candidatura sponsorizzata e fortemente voluta da Italdesign, quella di Nakamura, alla cui talentuosa mano si devono capolavori come la Nissan 350Z, la GT-R, ma anche modelli più popolari e di successo come la Juke, la Qashqai e l'ultima serie della Micra: "Notevoli contributi" al mondo dell'automotive, come spiegano le motivazioni della giuria.  

Tutti i vincitori. Ecco l'elenco completo dei team, dei gruppi e delle personalità che hanno vinto la terza edizione dei CDN Awards:

  • Best Digital Modelling Team (sponsorizzato da Linkage Design): Nio Munich Digital Modelling Team 
  • Best Clay Modelling Team (sponsorizzato da Kolb Design Technology): Nissan Design Europe Clay Modelling Team
  • Best CMF (Color, Material, Finish) Team(sponsorizzato da UE Studios): BMW Colour and Trim team
  • Best UX (User Experience) Design Team(sponsorizzato da Contechs Consulting): Polestar UX Team 
  • Best Lighting Design Team (sponsorizzato da Swarovski Mobility): Zeekr Design Technology & Innovation Team 
  • Best Studio Engineering Team(sponsorizzato da Volvo Cars): Rivian Studio Engineering Team
  • Best Interior Design Team(sponsorizzato da Ultrafabrics): Zeekr Mix Interior Design Team
  • Best Exterior Design Team(sponsorizzato da Autodesk): Kia Next Design Exterior Teams
  • Most Sustainable Brand Team (sponsorizzato da Bridge of Weir): Rivian Design CMF Team
  • Best Supplier Award: Harman Automotive 
  • Challenging the Industry(sponsorizzato da Bentley): Tesla Design Team
  • Beyond Automotive Design (sponsorizzato da Afry Experience Studio): Motocompacto, Honda R&D Americas & Honda Development & Manufacturing America 
  • Design Educator of the Year(sponsorizzato da Mahindra Design): Keun Lee, Hongik University, Corea del Sud
  • Most Supportive Design Leader(sponsorizzato da Konzepthaus Consulting): Ian Callum, Callum 
  • AI Explorer Award(sponsorizzato daLos Angeles Auto Show): Markus Leszczyk Ume Institute of Design 
  • Undiscovered Talent (sponsorizzato da Zeekr Design): Alisson Liu, China Academy of Art 
  • Peter Horbury Fellowship Award (sponsorizzato da Bridge of Weir): Edward Johnson, Royal College of Art

 

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Stellantis - Ufficiale: Catl sarà il partner della gigafactory spagnola

4 Ruote - Dic 10,2024

Stellantis rafforza i legami industriali con la Contemporary Amperex Technology, meglio nota per l'acronimo Catl: è stata la stessa Stellantis, già partner del colosso cinese nel campo delle batterie al litio-ferro-fosfato, a confermare le indiscrezioni su un accordo di investimento per la realizzazione di un impianto per batterie a Saragozza, in Spagna. 

L'intesa. Le due aziende hanno in programma di investire fino a 4,1 miliardi di euro in una joint venture paritetica che avrà il compito di costruire una fabbrica di accumulatori LFP presso lo stabilimento Stellantis di Figueruelas, alle porte del capoluogo dell'Aragona. Progettata per essere completamente neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio, la nuova gigafactory sarà realizzata in diverse fasi e con l'obiettivo di iniziare la produzione entro la fine del 2026: l'impianto potrebbe raggiungere una capacità di 50 GWh, "a seconda dell'evoluzione del mercato elettrico in Europa e del continuo sostegno delle autorità in Spagna e dell'Unione Europea".

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Stellantis - Un altro passo oltre Tavares: Kuniskis torna alla guida del marchio Ram

4 Ruote - Dic 10,2024

Stellantis continua a rivedere molte delle decisioni prese dal suo ex amministratore delegato Carlos Tavares: lo dimostrano diverse iniziative degli ultimi giorni, tra cui il rientro tra gli associati dell'Acea e, decisione dell'ultima ora, il richiamo in azienda di Tim Kuniskis. Il manager americano aveva annunciato l'intenzione di "ritirarsi" lo scorso maggio, lasciando a Christine Feuell la responsabilità della Ram, una delle marche che negli anni scorsi ha più contribuito ai rilancio dell'ex Chrysler sul mercato americano e al successo dell'alleanza con la Fiat. Ora, dopo neanche cinque mesi e a una settimana dall'addio di Tavares, Kuniskis riprende in mano il marchio dei pick-up. 

Un ampio rimpasto. Il ritorno del manager, famoso oltre oceano soprattutto per aver guidato la Dodge e riportato in auge il mito delle "muscle car" di Detroit (è considerato il padre delle versioni ad alte prestazioni Hellcat), rientra in un più ampio rimpasto manageriale: Feuell continuerà a seguire il marchio Chrysler e a questo aggiungerà l'Alfa Romeo, mentre Jeff Kommor avrà solo il ruolo di direttore commerciale per il Nord America. Larry Dominique, attuale capo del Biscione per i mercati nordamericani, lascerà l'azienda. 

Le iniziative politiche. Il rimpasto dimostra come l'attuale comitato per la transizione guidato dal presidente John Elkann stia cercando di mettere mano agli errori manageriali e strategici di Tavares. Tra le iniziative di maggior spicco degli ultimi giorni spicca, per esempio, quella di riallacciare i rapporti con i principali stakeholder con l'obiettivo di ridurre crescenti attriti. Lo stesso Elkann, con una mossa abbastanza inusuale, ha chiamato il nostro capo di Stato, Sergio Mattarella, e il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, per annunciare il licenziamento del manager portoghese. La telefonata con i massimi vertici delle nostre istituzioni è stata vista come un segnale di "disgelo" e, soprattutto, come l'avvio di una nuova fase di dialogo con la politica italiana dopo gli attriti degli ultimi mesi, culminati con una più che deludente e infruttuosa audizione in Parlamento dello stesso Tavares. A tal proposito non vanno trascurate le anticipazioni del responsabile dell'area Enlarge Europe, Jean-Philippe Imparato, che per la prima volta ha aperto alle richieste del governo di presentare l'atteso piano industriale per l'Italia durante il Tavolo Stellantis convocato per il 17 dicembre dal ministro dello Sviluppo economico Adolfo Urso. 

L'incontro con i concessionari. Stellantis, però, sta cercando di riallacciare i rapporti anche con la rete di vendita tanto in America, quanto in Europa. I concessionari del Vecchio Continente hanno lanciato un grido d'allarme nei mesi scorsi, invitando la Commissione europea a rivedere le attuali normative sulle emissioni e quindi scontrandosi con la posizione dell'ex amministratore delegato, fermo nella sua convinzione che nulla debba cambiare nell'attuale percorso per la decarbonizzazione del settore. Lo scontro, unito ad altre problematiche commerciali, avrebbe perfino spinto alcuni importanti rivenditori a valutare l'addio al mandato di vendita dei vari marchi del gruppo. Imparato ha riunito ad Amsterdam le quattro associazioni europee dei dealer. L'incontro, il primo del genere per il gruppo, ha visto la partecipazione di 110 rappresentanti provenienti da 20 Paesi ed è servito non solo a definire le priorità per il 2025, ma anche a rilanciare i rapporti. La prova sta nelle dichiarazioni del manager: "La rete distributiva di Stellantis è fondamentale per il nostro business, siamo tutti Stellantis e solo mantenendo una collaborazione aperta e un clima di reciproca fiducia, potremo superare e vincere le sfide che ci aspettano in questo periodo di grandi cambiamenti". Imparato ha quindi definito "franco e diretto" il confronto con i dealer, mentre i presidenti delle quattro associazioni hanno parlato di "spirito nuovo e collaborativo" ed espresso una rinnovata fiducia nella partnership con Stellantis.  

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Stellantis - La Fiat 500 rimarrà a Mirafiori, anche dopo il 2032

4 Ruote - Dic 09,2024

Il gruppo Stellantis ha un piano a lungo termine per l'Italia e, soprattutto, per lo stabilimento torinese di Mirafiori. Casa 500 rimarrà tale ancora per tanti, tantissimi anni: dopo il lancio della nuova 500 ibrida (basata sull'attuale elettrica e attesa entro la fine di quest'anno), il costruttore continuerà a puntare sulla fabbrica piemontese anche con la nuova generazione del Cinquino, attesa nel 2032. Lo ha confermato Jean-Philippe Imparato, responsabile del gruppo per l'Enlarged Europe, durante un'intervista alla trasmissione XXI Secolo.

La 500 a Mirafiori anche dopo il 2030. "Mirafiori sarà sviluppata", ha detto Imparato. "Mirafiori è la 500, no? Entro alcuni mesi avremo la 500 ibrida e al di là di questo sto preparando la nuova 500 per il futuro. A questo punto il piano sta per essere consolidato, ma vi posso dire una cosa: non molliamo Mirafiori e non molliamo Torino. Abbiamo localizzato a Mirafiori anche l'ente dei veicoli commerciali Pro1 e io, come capo dell'Europa, arrivo e metto tutta l'azienda e l'organizzazione europea a Torino. Quindi non c'è dubbio, Mirafiori c'è e Mirafiori ci sarà".

A tutto ibrido. "Sapete tutti che sto sviluppando a bomba l'ibrido, quindi ve lo porto al più presto possibile, intorno a novembre 2025", ha continuato Imparato. "Poi si riparte con circa 100.000 macchine all'anno. Ma non c'è solo questo, a Mirafiori mettiamo il futuro della 500 e questo ci porta al 2032-2033, quindi non c'è dubbio, Mirafiori avrà lavoro. Se ho deciso di mettere tutta l'organizzazione Corporate Europe a Torino vicino al Centro Stile è per rimanere in Italia. E Torino è qualcosa di molto importante per noi: avremo l'organizzazione europea, più i commerciali, più la 500 ibrida, più il futuro della 500 e questo è un segnale. A Torino abbiamo anche l'e-Dct, che è il cambio necessario per l'ibrido ed è esportato dappertutto: ne facciamo 60.000 unità almese e questo vuol dire che per me e per noi Torino rimane molto importante".

 

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Oltre i Tutor - Come funziona Navigard, il nuovo "controllore" delle autostrade

4 Ruote - Dic 09,2024

Definirlo Tutor evoluto, come ha fatto qualcuno, è riduttivo. Il fatto è che Navigard è qualcosa di molto più grande e sofisticato di uno strumento per il controllo della velocità media: un vero e proprio sistema integrato per la sicurezza stradale - una piattaforma, la definiscono in Autostrade per l'Italia, la società che l'ha sviluppata - di cui il Tutor è solo uno dei molti componenti. Di fatto sarà un sistema di monitoraggio del traffico e dei comportamenti dei conducenti, in particolare di quelli che guidano i mezzi pesanti, composto da radar, sensori, telecamere, server periferici e un "cervellone" centrale. Un sistema che utilizzerà anche i pannelli a messaggio variabile, che sfrutterà algoritmi, software, intelligenza artificiale e che, ovviamente, sarà al servizio della Polizia stradale.

Si parte nel 2026. Navigard entrerà in servizio nel 2026 e quando sarà diffuso su tutta la rete - nel 2027 sarà presente su tutte le tratte gestite da Aspi - permetterà non solo di controllare la velocità media dei veicoli, come fa adesso il Tutor, ma anche di monitorare i sorpassi e il rispetto dei limiti di massa dei mezzi pesanti, la circolazione su corsie non consentite, la marcia contromano, la presenza di ostacoli in carreggiata, il rispetto dei percorsi da parte di mezzi che trasportano merci pericolose, la verifica automatica dei cronotachigrafi installati a bordo dei Tir, l'individuazione dell'elusione del pedaggio e numerose altre funzionalità che via via saranno aggiunte di pari passo con l'evoluzione tecnologica e con la necessità di monitorare ciò che accade sulla strada.

Sviluppato da Aspi, a disposizione della Polstrada. Navigard, sviluppato da Movyon, polo dell'innovazione tecnologica di Aspi, è stato presentato venerdì scorso dal direttore delle specialità della Polizia di Stato, da cui dipende la Polizia Stradale, Renato Cortese, e dall'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi. Secondo Cortese, Navigard è un ulteriore passo avanti verso l'obiettivo di garantire la sicurezza stradale attraverso l'innovazione tecnologica. Un'innovazione, ha sottolineato Tomasi, che integra e mette a sistema le soluzioni sviluppate dal nostro gruppo. Chiaro il riferimento al Tutor, sviluppato proprio da Autostrade per l'Italia all'inizio del millennio e che oggi copre 153 tratte per complessivi 1.600 chilometri.

C'è anche la nuova Control Room. Navigard si aggiunge alla cosiddetta Control Room, il nuovo Centro per il monitoraggio del traffico, degli impianti e delle infrastrutture di Aspi inaugurato a Roma lo scorso luglio e anch'esso realizzato da Movyon. Una sorta di mega centrale operativa hi-tech in cui confluiscono le immagini e le informazioni (comprese quelle fornite da lidar e Iot) provenienti in tempo reale, 24 ore su 24 da 3 mila chilometri di rete su cui transitano, in media, 2,4 milioni di veicoli e 4,7 milioni di viaggiatori ogni giorno. Una centrale che garantisce un controllo capillare dell'infrastruttura, in particolare di ponti, cavalcavia, viadotti, gallerie e di ciascuna pista di esazione del pedaggio.

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Leasys - Citroën Ami e Fiat Topolino, al via il noleggio

4 Ruote - Dic 09,2024

La società di noleggio a lungo termine Leasys amplia la propria offerta con l'introduzione dei quadricicli leggeri elettrici Citroën Ami e Fiat Topolino. Con questi nuovi modelli Leasys prosegue verso gli obiettivi di sostenibilità prefissati per il 2026, e che prevedono l'attivazione del 50% dei nuovi contratti per veicoli a basse emissioni.

L'offerta. La promozione è rivolta ai clienti che intendono noleggiare un veicolo del gruppo Stellantis. A loro verrà data la possibilità di accedere a un secondo noleggio, scegliendo tra una delle due minicar. Nell'offerta è anche compresa l'esenzione del pagamento dei primi tre canoni mensili del noleggio, e la la possibilità di accedere agli incentivi statali per questa tipologia di veicoli, in vigore fino alla fine dell'anno.

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Monza Rally Show   - Passeggero su una Rally1 da Mondiale! - VIDEO

4 Ruote - Dic 09,2024

Immaginatevi una corsa sulle montagne russe, ma della durata di 6 minuti e 40 secondi. Niente giri della morte, certo, solo strettissime chicane fra le balle di fieno, inversioni rigorosamente da freno a mano e pochi allunghi in cui tirare il fiato intanto che il motore strizza la quinta fino a limitatore. Nel freddo weekend appena concluso, il Tempio della Velocità è stato riscaldato dall'urlo inconfondibile dei tiratissimi quattro cilindri turbo e dalla passione degli oltre 25.000 spettatori accorsi per assistere al Monza Rally Show, gran finale della stagione rallistica 2024.

Per Quattroruote, l'occasione si è rivelata più unica che rara: ho avuto l'onore di sedermi (ben stretto dalle cinture a sei punti) sulla Hyundai i20 N Rally1 guidata nientemeno che da Dani Sordo per gli 11,6 km della prova speciale Roggia 3. La competizione, poi vinta dal campione italiano Crugnola, era riservata alle Rally2, ma questo non significa che Sordo se la sia presa con comoda Anzi! Finito il giro (e dopo qualche minuto per riprendermi) ho anche scambiato qualche parola con Christian Loriaux, direttore tecnico del team, per scoprire la tecnica, gli ultimi sviluppi e il futuro di questi razzi su ruote. Vi racconto tutto nel video qui sopra!

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