Italdesign - Annunciato l'Honda NSX Tribute
La Italdesign ha annunciato un nuovo progetto denominato NSX Tribute. Gli indizi sono minimi, ma la presenza del logo Honda fa pensare ad una collaborazione ufficiale tra la Casa giapponese e la firma che oggi appartiene al Gruppo Volkswagen per la realizzazione di una variante della iconica sportiva a motore centrale. Rielaborare il passato o immaginare il futuro? La parola Tribute fa pensare alla creazione di una Concept che rielabora lo stile della prima generazione della NSX, ma non è escluso che lo scopo possa essere anche quello di immaginare una nuova vita per la biposto nell'era dell'elettrificazione. La Honda ha diffuso in passato dei teaser di una possibile erede elettrica della sportiva, senza però dare seguito con la presentazione di un prototipo: il debutto della BEV era stato fissato - l'anno scorso - tra il 2027 e il 2028.
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KGM Torres HEV - La full hybrid promette consumi interessanti al giusto prezzo
La Torres non è una novità assoluta: la conosciamo da un paio d'anni, quando ancora portava al collo il marchio SsangYong. Oggi, però, sotto il marchio KGM, la Suv ha una carta in più da giocare: la versione HEV, ovvero full hybrid. Un sistema a benzina 1.5 turbo abbinato a due motori elettrici, per una potenza combinata fino a 204 CV e consumi dichiarati molto interessanti. Insomma, la coreana vuole convincere chi guarda con interesse all'elettrificazione, ma non intende rinunciare a spazio, praticità e dimensioni importanti. Richiami al passato. Lo stile della Torres la rende una proposta sicuramente diversa dalle canoniche Suv medio-grandi. A prima vista, è facile cogliere il mix di dettagli che riprendono modelli di grande successo: la cosa può piacere o meno, ma di sicuro la personalità non manca. Anche dietro, dove la bombatura - che ricorda una ruota di scorta - e la maniglia laterale riportano la mente alle fuoristrada di una trentina di anni fa. confortevole. Dentro, l'atmosfera è curata: la plastica superiore della plancia e dei pannelli porta è morbida al tatto, i sedili sono rivestiti di pelle e non si fanno mancare nulla: riscaldamento, ventilazione e regolazione elettrica. L'insonorizzazione è davvero buona: si viaggia nel silenzio, lontani dai rumori della strada. Con i suoi 4,70 metri di lunghezza (una via di mezzo tra segmento C e D), la Torres offre tanto spazio: gambe distese e testa libera, anche per i passeggeri più alti. Due schermi. Il sistema multimediale si articola su un unico pannello che ospita due schermi affiancati da 12,3 pollici: i display creano un bel colpo d'occhio e alleggeriscono la plancia. Peccato per il sistema operativo ancora un po' acerbo, sia per quel che riguarda l'interfaccia, sia per la velocità. Baule. Sul fronte praticità, il bagagliaio è certamente un punto di forza: 703 litri di base, che arrivano a 1.662 abbattendo i sedili posteriori. Generosa pure la soglia di accesso che permette di caricare una bici senza troppe contorsioni. Solo la soglia di carico è un po' alta (76 cm), ma il portellone elettrico fa risparmiare un po' di fatica. Cosa c'è dentro il cofano. Il cuore della KGM Torres HEV è un 1.5 turbobenzina da 150 CV e turbo a geometria variabile, che fa il paio con due motori elettrici che portano la potenza complessiva a 204 CV e la coppia a 300 Nm. In città, la full hybrid si muove in elettrico per la maggior parte del tempo (fino al 94%, secondo la Casa), per una spinta lineare e corposa. Il cambio è un doppia frizione a nove rapporti, mentre la batteria ha una capacità di 1,83 kWh. Promette bene. La Torres HEV parte silenziosa, in elettrico e scorre via fluida assorbendo le imperfezioni del manto stradale in modo più dolce rispetto alla versione firmata SsangYong. E il passaggio tra motore termico ed elettrico? Impercettibile e fluido. I consumi? Il nostro primo test è stato piuttosto breve, ma con l'aiuto elettrico, sempre molto presente in marcia, la Torres fa ben sperare, con i 18-20 km/l che dovrebbero essere alla portata nel ciclo urbano. Per le conferme, non resta che attendere i numeri del nostro Centro Prove. I prezzi. A fronte di una dotazione molto ricca, che non lesina nulla e ha anche un occhio di riguardo per la sicurezza, la KGM Torres arriva sul mercato con un prezzo interessante: 34.990 euro, che diventano 39.990 nel caso della versione top di gamma. Gli allestimenti sono tre e i colori carrozzeria dieci, mentre è possibile scegliere tra due combinazioni di cerchi.
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Fiat-Citroën - Grande Panda vs C3: duello tra... PureTech
La Fiat ha da poco inserito a listino la versione più accessibile della Grande Panda, equipaggiata con l'1.2 PureTech privo di elettrificazione e abbinato al cambio manuale. In attesa di guidarla e di confrontarla con la Grande Panda mild hybrid da 110 CV, abbiamo anticipato il duello tra quest'ultima e la "cugina" più vicina della nuova entry level Fiat, la Citroën C3, che da tempo offre la stessa configurazione. Stesso 1.2, powertrain diversi La Grande Panda Hybrid e la C3 condividono la Smart Car Platform del gruppo Stellantis, ma come detto interpretano in modo diverso il tema della motorizzazione: la Fiat propone l'1.2 abbinato al mild hybrid da 110 CV con cambio automatico eDCT, mentre la C3 resta fedele al classico 1.2 PureTech a benzina da 100 CV con manuale a sei marce. A Vairano abbiamo misurato non solo le differenze tecniche, ma anche gli effetti concreti su prestazioni, comfort e consumi delle due utilitarie. Numeri a confrontoCome evidenziato nella nostra videoprova, alla prova dei fatti emergono caratteri affini, ma prevedibilmente non identici. Nello 0-100 km/h i tempi restano molto vicini, con un leggero vantaggio per la Panda, confermato anche nello scatto 70-120 km/h. Nei test di confort i risultati sono in equilibrio: in certi frangenti la Fiat filtra meglio le sconnessioni, in altri la Citroën assorbe con maggiore efficacia. Anche la rumorosità in abitacolo si colloca su livelli comparabili. La frenata, invece, premia nettamente la C3, che beneficia di 100 kg in meno: nei dieci tentativi delle prove di fading da 100 km/h a zero mostra risultati che gravitano attorno ai 40 metri, contro i 43 della Grande Panda. Come cambiano i consumiIl vero spartiacque, però, è nei consumi. La Fiat registra 21,1 km/l in città, 20,7 km/l su statale e 14,4 km/l in autostrada, mentre la C3 si ferma a 16,2 km/l, 19 km/l e 14,3 km/l. Un divario marcato soprattutto nell'uso urbano, dove l'apporto dell'ibrido fa la differenza. Quanto alla praticità, i valori di abitabilità e capacità di carico sono identici (297 litri rilevati), ma la Panda vanta una soglia più bassa e un'apertura più ampia, che semplificano l'accesso al bagagliaio. La C3, per contro, offre una seduta leggermente più rialzata, utile a chi cerca una posizione di guida più dominante.
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Porsche - Il reparto Sonderwunsch crea una 992 S/T unica
Il reparto Porsche Sonderwunsch (quello delle richieste speciali) ha realizzato un esemplare unico della 992 S/T replicando la livrea da corsa della S/T originale del 1972. Si tratta di un evento più unico che raro: da una parte è stata personalizzata la vettura da collezione di oggi, mentre nel reparto Porsche Classic è stata restaurata quella originale. Le due generazioni della S/T. La Porsche 911 2.5 S/T, vincitrice della sua classe alla 24 Ore di Le Mans del 1972, è stata ritrovata in condizioni disperate nel 2013 negli Stati Uniti ed è stata affidata a Porsche Classic per un restauro totale che ha richiesto quasi tre anni di lavoro. Il debutto della nuova serie limitata della 992 ha convinto il proprietario a creare una replica moderna della sua preziosa sportiva da corsa. Gialla e nera. Il programma Sonderwunsch di Porsche Exclusive consente di realizzare personalizzazioni sostanzialmente illimitate e in questo caso Il lavoro si è concentrato sulla livrea. Il colore è quindi lo stesso Light Yellow codice 117 della gemella del 1972 ed è stato applicato a mano per ottenere lo stesso effetto di finitura. Gli adesivi, i numeri sulle portiere e le stripe sul cofano sono identici a quelli usati nella vittoriosa edizione di Le Mans, mentre i cerchi di magnesio sono in tinta dark silver e abbinati a pinze freno nere.
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Fiat 500 Hybrid - Librida parte da Torino e si può già ordinare
La Fiat ha aperto gli ordini della nuova 500 Hybrid Torino, una serie speciale che porta al debutto la nuova citycar, costruita a Mirafiori e dedicata proprio alla città in cui nasce. La gamma completa della nuova 500 Hybrid verrà presentata a novembre, con una versione entry level sotto i 17.000 euro. Le prime consegne sono previste per febbraio 2026. La nuova 500 Hybrid sarà una delle protagoniste del prossimo Salone Auto Torino, che si svolgerà da venerdì 26 a domenica 28 settembre. ColoratissimaDisponibile nelle tinte Yellow Gold e Ocean Green (che si aggiungono ad altri cinque colori a richiesta), la nuova Fiat 500 Hybrid si distingue dalla versione elettrica per la griglia aperta davanti che permette il raffreddamento del motore, ma anche per il badge laterale con la Mole Antonelliana, posizionato proprio accanto al logo Hybrid. Il motore è il tre cilindri FireFly 1.0L da 65 CV con tecnologia mild hybrid a 12V, abbinato a un cambio manuale a sei marce. Interni sfiziosi I sedili della 500 Hybrid sono rivestiti di tessuto e hanno il logo Fabbrica Italiana Automobili Torino, mentre il cruscotto è in tinta con la carrozzeria. La dotazione di serie comprende l'avviamento senza chiave, il climatizzatore automatico, il cruise control, i sensori luce/pioggia e quelli di parcheggio. L'infotainment si gestisce tramite un display da 10.25 e supporta la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. In promozione In occasione della presentazione della Fiat 500 Hybrid Torino, Stellantis lancia un finanziamento promozionale, valido solo in caso di rottamazione di un veicolo fino a Euro 4: anticipo di 4.903 euro, 35 rate da 129 euro e maxirata finale di 12.794 euro (Tan 5,99%, Taeg 8,53%).
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BYD Yangwang U9 - Scende in pista il secondo prototipo - VIDEO
Nel breve video che vedete qui sotto, la BYD svela ufficialmente il secondo prototipo di test della Yangwang U9, l'auto elettrica di serie più potente (e più veloce) del mondo: a muoverla ci sono quattro motori elettrici, uno per ruota, da 555 kW di potenza ciascuno, per un output di sistema di 2.220 kW, pari a ben 3.018 CV. Nessuna Bev come lei. Il video mostra solo l'auto uscire da un garage, presumibilmente pronta a scatenare la sua potenza monstre in pista: la Casa cinese non ha fornito ulteriori dettagli o specifiche, che per il momento rimangono quelle della prima vettura di test. La nuova architettura elettrica da 1.200V della piattaforma e4 assicura un'erogazione di potenza stabile anche alle velocità più elevate. E a proposito di velocità: il primo veicolo di test ha già raggiunto, sul circuito ATP Automotive Testing di Papenburg, in Germania, la velocità massima di 472,41 km/h, seminando (si fa per dire) la Rimac Nevera R, che con i suoi 2.107 CV era arrivata solo a 431,45 km/h.
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Mitsubishi Eclipse Cross - La Suv media da 600 km di autonomia
Le linee generali e le dimensioni sono quelle della Renault Scenic E-Tech: l'auto è lunga 447 cm, larga 186, alta 157 e con un passo di 279 cm. Per differenziarla dalla Suv francese i designer giapponesi hanno lavorato - laddove possibile - sul concetto di Smart Armor, che accentua linee e proporzioni per trasmettere una forte presenza su strada: ne sono un esempio le forti nervature sul cofano, così come i tagli netti del paraurti posteriore. Il frontale presenta il Dynamic Shield della Mitsubishi, con un motivo a nido d'ape in rilievo sulla griglia anteriore (chiusa) che racchiude anche il logo della Casa giapponese, i sottili gruppi ottici e la firma luminosa a forma di J. Di serie i cerchi di lega da 20. In abitacolo le differenze con la Renault Scenic si assottigliano, limitandosi a dettagli di stile come alcuni elementi in argento satinato o i profili rossi che corrono lungo la plancia e nella parte alta delle portiere. Invariata la struttura a L per strumentazione digitale e infotainment, con lo schermo verticale da 12,3 che racchiude l'ecosistema software di Google, con le mappe e l'assistente vocale, connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Di serie l'impianto audio Harman Kardon, la luce ambientale a 48 colori, gli aggiornamenti software over-the-air e la scelta tra quattro modalità di guida (Eco, Comfort, Sport e Personal). Il tetto panoramico in vetro può essere reso trasparente oppure opaco con la pressione di un tasto. A muovere la nuova Mitsubishi Eclipse Cross c'è il powertrain più potente della Renault Scenic, quello da 160 kW (218 CV) e 300 Nm di coppia. La Casa giapponese non ha fornito dati sulle prestazioni, ma l'omologa Suv francese copre lo 0-100 km/h in 6 secondi e arriva a toccare i 160 km/h (velocità limitata elettronicamente). La batteria ha una capacità di 87 kWh, che dovrebbe garantire una percorrenza di oltre 600 km. La frenata rigenerativa si può regolare su quattro livelli, agendo sulle palette al volante, fino ad attivare la guida one pedal. La ricarica in corrente alternata accetta potenze fino a 22 kW, mentre quella in corrente continua arriva a 150 kW. La nuova Eclipse Cross mette a disposizione venti sistemi di aiuto alla guida, compreso il mantenimento della corsia di marcia e il cruise control adattivo con funzione di Stop&Go, che permettono la guida assistita di livello 2. A questi si aggiungono la telecamera a 360, il monitoraggio dell'angolo cieco, gli abbaglianti automatici, l'allerta per l'occupazione dei sedili posteriori e la frenata automatica d'emergenza anche in retromarcia. La Mitsubishi non ha ancora presentato il listino per l'Italia, con i prezzi e gli allestimenti. Per avere un'idea di massima, la Renault Scenic E-Tech con powertrain equivalente parte da 47.250 euro.
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Jeep Avenger - La B-Suv elettrica con gli incentivi statali
La B-Suv della Jeep è uno dei modelli di maggior successo sul mercato italiano: con 33.402 nuove immatricolazioni, la Jeep Avenger domina la classifica dei modelli ruote alte più vendute nel nostro paese nei primi otto mesi dell'anno, e anche nella graduatoria complessiva è al terzo posto, preceduta solo dalla Fiat Panda e dalla Dacia Sandero. La versione full electric, con motore da 156 CV e batteria da 51 kWh, accede - in tutti i suoi allestimenti - agli incentivi statali 2025. Aggressiva e moderna. Lunga 408 cm, larga 172, alta 153 e con un passo di 256 cm, la Jeep Avenger ha misure da cittadina e linee alla moda, rese inconfondibili dalle sette feritoie della calandra Jeep. L'abitacolo regala un piacevole colpo d'occhio, con la plancia muscolosa che richiama le linee della carrozzeria: le plastiche sono quasi tutte dure, ma accostamenti e assemblaggi risultano di buona fattura. Di serie la strumentazione digitale e l'infotainment Uconnect da 10,25, con connettività wireless per gli smartphone. La capacità del bagagliaio, rilevata dal Centro prove, è di 261 litri. Quali versioni accedono agli incentivi. La gamma full electric della Jeep Avenger prevede una sola motorizzazione, da 115 kW (156 CV) e batteria da 51 kWh: secondo i rilevamenti del Centro prove, si percorrono in media 301 km, che diventano 396 in città. La potenza massima di ricarica in corrente continua è di 100 kW. Tre gli allestimenti a listino: Longitude, Altitude e Summit. Quanto costa. La Jeep Avenger apre il listino a 39.400 euro per l'allestimento Longitude, che con gli incentivi più favorevoli scende a 28.400 euro. La versione intermedia Altitude parte da 40.400 euro, che diventano 29.400 euro con il massimo ammesso dagli incentivi, ossia 11.000 euro (a cui si arriva solo con un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro). La top di gamma Summit, che offre di serie anche la guida assistita di livello 2, costa 42.400 euro: con gli incentivi può arrivare a 31.400 euro. Ecco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringLeapmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500Alfa Romeo JuniorKia EV3
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Citroën C3 - La compatta francese con gli incentivi statali
La Citroën C3 si conferma come una delle elettriche di maggior successo, terza nella classifica delle più vendute dall'inizio dell'anno, dopo le Tesla Model 3 e Model Y: sono 3.093 le nuove immatricolazioni registrate da gennaio ad agosto. La gamma prevede una sola motorizzazione full electric, da 83 kW (pari a 113 CV), e tre allestimenti: tutti accedono agli incentivi statali. Compatta e moderna. Arrivata lo scorso anno, la quarta generazione della C3 ha deciso di cambiare completamente formula: linee più squadrate, da Suv urbana, interni curati e con un occhio alla praticità: pochi i tasti fisici, riservati alle funzioni essenziali. L'auto è lunga 4.015 mm, larga 1.755, alta 1.590 e ha un passo di 2.540 mm: in quattro si viaggia comodi, con un discreto confort anche per chi siede dietro. Il Centro prove ha rilevato 298 litri di capacità per il bagagliaio, rivestito in tessuto. Quali versioni accedono agli incentivi. Una sola la motorizzazione full electric a listino (ma c'è anche a benzina e mild hybrid), con un motore da 83 kW (113 CV) e 125 Nm, abbinato a una batteria da 44 kWh: l'autonomia dichiarata nel ciclo Wltp è di 320 km, che diventano 440 in città. La Citroën C3 è disponibile in tre allestimenti: tutti accedono agli ecobonus 2025. Dalla versione intermedia Plus sono di serie i sedili Advanced Comfort, la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto e lo schienale posteriore sdoppiato 2/3 - 1/3. Limitata la dotazione di Adas, che si limitano a quelli obbligatori per legge: non c'è modo di ampliarla, neppure a pagamento. Quanto costa. La Citroën C3 elettrica parte da un prezzo di listino, per la versione d'attacco You, di 23.900 euro: nelle condizioni più favorevoli per l'ecobonus, ossia con un Isee sotto ai 30 mila euro, il prezzo scende a 12.900 euro. L'allestimento intermedio Plus costa 26.400 euro, che diventano 15.400 euro con il massimo degli incentivi; per la più accessoriata Max si passa da 28.400 a 17.400 euro. Ecco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Dacia SpringJeep AvengerLeapmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500Alfa Romeo JuniorKia EV3
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Parigi - Le défilé Renault: gli Champs-lysées diventano una passerella
Negli anni Sessanta c'era il Pub Renault, nei Duemila l'Atelier Renault. Oggi il nuovo flagship store Renault rompe gli schemi: 2.260 m di architettura spettacolare firmata da Franklin Azzi, con un'estetica minimale e quasi conservatrice all'esterno e una scenografia mozzafiato all'interno. La carwalk, il cuore del progettoFulcro dell'esperienza è la carwalk, una rampa elicoidale lunga 170 metri che si snoda come un nastro infinito. Qui sfilano modelli storici, concept car e le ultime novità di gamma. Un omaggio alle passerelle dell'alta moda e, al tempo stesso, una metafora della strada: il vero terreno di gioco di Renault. Non solo showroom Il nuovo spazio non è un semplice showroom, ma un luogo aperto a tutti, pensato per vivere esperienze uniche:Caffetteria con terrazza panoramicaStore di merchandising curato nei dettagliSpazi modulari per eventi culturali, mostre, concerti e workshopOvunque ritorna il motivo a Losanga, declinato in pannelli di rovere e nelle due grandi sculture d'acciaio sospese sulla facciata, che ogni ora si animano in un gioco di luce e movimento. Architettura e materiali sostenibiliLinee pure, volumi fluidi e materiali nobili - rovere, cemento quarzato, acciaio grigio - creano un ambiente raffinato, dove la mano degli artigiani è protagonista. La rampa sospesa in staff modellato a mano diventa simbolo di un'architettura che unisce tecnica ed emozione, minimalismo e convivialità. La visione Renault Per Fabrice Cambolive, CEO di Renault, il nuovo flagship store è la vetrina della trasformazione Renault: un luogo fisico ed emozionale, che unisce passato, presente e futuro della nostra gamma e del nostro patrimonio. Un messaggio chiaro: Renault non vuole solo vendere auto, ma creare un rapporto diretto con le persone, offrendo esperienze e cultura. Un nuovo punto di riferimento sugli Champs-lysées Le défilé Renault si inserisce nella trasformazione urbana degli Champs-lysées, con terrazze pedonali e piste ciclabili, diventando un punto di riferimento non solo per i turisti, ma anche per i parigini. Un contenitore vivo, destinato a evolversi nel tempo, proprio come la Marca che rappresenta: popolare e internazionale, radicata nella tradizione ma proiettata nel futuro.
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Smart #5 - Va forte anche nella ricarica
Abbiamo già parlato della Smart #5 Brabus, ma finalmente abbiamo avuto modo di provarla più a lungo affrontando un viaggio di andata e ritorno tra Milano e Padova: 500 chilometri percorsi in giornata tra autostrada e città, con la ricarica ultraveloce inclusa. Piccola premessa: la Smart #5 rappresenta un prodotto inedito per il brand Smart, che nella memoria delle persone evoca soprattutto la piccolissima citycar del 1998 (a proposito, sapete che ritornerà?). Grazie alle sue dimensioni, 4,7 metri di lunghezza per 1,9 metri di larghezza e 1,7 metri di altezza, la #5 si posiziona dunque nel segmento delle D-Suv. Quello popolato da Alfa Romeo Stelvio, Audi Q5, BMW X3, per intenderci, con un prezzo d'attacco attorno ai 55.000 euro. Summit Edition e Brabus, due top di gamma Ho provato le due versioni al top, la Summit Edition e la Brabus, che declinano il concetto #5 in due direzioni diverse: la prima, che costa 59.174 euro, ha finiture più fuoristradistiche e con il pacchetto Adventurers' Collection aftermarket evoca spedizioni nel Wyoming, mentre la seconda è più votata alla sportività e offre finiture interne complete di pelle scamosciata, un impianto stereo da 20 altoparlanti firmato Sennheiser e 58 cavalli in più, con un listino che si ferma a 63.294 euro. Sono prezzi coerenti con il segmento in cui la #5 si posiziona, giustificati anche da una dotazione di serie sostanzialmente sconfinata. Entrambe le versioni condividono lo stesso powertrain composto da due motori elettrici, uno anteriore e uno posteriore, e la batteria NCM (Nichel-Cobalto-Manganese) da 100 kWh. La piattaforma è a 800 volt: in corrente alternata si può ricaricare l'accumulatore fino a 22 kW mediante il caricatore di bordo, mentre in corrente continua si raggiungono i 400 kW. Grazie ai due motori, la trazione è integrale permanente. Confort assicuratoNel traffico, la Smart #5 si muove con disinvoltura. Maneggevole nonostante i suoi 2.400 kg, offre un confort di gran livello: i sedili sono ventilati e l'abitacolo è silenzioso, anche grazie ai doppi vetri. L'infotainment, con due schermi OLED da 13 e uno dedicato al passeggero per lo streaming, richiede inizialmente un po' di dedizione, ma con la pratica le cose migliorano velocemente. La guida assistita di Livello 2+ (Smart Pilot Assist) alleggerisce le fasi di guida meno movimentate, mentre la modalità s-pedal consente di guidare quasi senza usare il freno. Infine, il sistema brake-by-wire assicura transizioni fluide tra frenata rigenerativa e idraulica. Si vola... e si riposa I 646 cavalli della Brabus garantiscono una spinta esilarante ed è difficile abituarsi alla veemenza delle accelerazioni (per coprire lo scatto 0-100 km/h bastano 3,8 secondi) e alla ripresa istantanea, apprezzabilissima anche nei sorpassi a velocità autostradali. La Summit Edition paga 58 cavalli in meno, ma vi posso assicurare che l'effetto ottovolante è garantito anche in questo caso. Durante le soste, invece, ci si può godere la modalità manager delle sedute posteriori: premesso che il divano offre un'abitabilità eccellente per due adulti, il non plus ultra si ottiene premendo il tasto che consente al sedile anteriore del passeggero di spostarsi completamente in avanti, e a quello dietro (riscaldato) di reclinarsi leggermente. Il risultato è uno spazio da limousine, di fatto una perfetta postazione di lavoro (una delle prese USB supporta il Power Delivery fino a 60 W). Volendo, si può anche abbattere completamente i sedili anteriori e posteriori per formare un piano unico e dormire in auto. A proposito di bagagliaio, il posteriore offre 630 litri con una buona accessibilità e per piccoli oggetti c'è il frunk nel cofano anteriore da 47 litri. Ricarica superveloce. Presso una stazione IPlanet di Padova, dotata di infrastruttura da 400 kW, ho potuto toccare con mano le potenzialità della ricarica della #5, ripristinando i 245 km della tratta Milano-Padova in soli 9 minuti e riportando la batteria da 100 kWh al 90%: ciò che mi ha più colpito è stata la capacità di mantenere una potenza di ricarica molto elevata, con punte di 345 kW. Anche collegando due auto insieme, i 400 kW sono stati suddivisi in maniera uniforme mandando poco meno di 200 kW a ciascuna Smart. Pare quindi veritiero il dato dichiarato di circa 18 minuti per passare dal 10% all'80%. Il consumo medio in autostrada è stato di 24 kWh/100 km a velocità di codice; in città, invece, il computer di bordo ha registrato 20-21 kWh/100 km. Al nostro Centro Prove l'ultima parola.
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Autostrade - Pedaggi, tariffe più basse dal 2026?
L'Autorità di regolazione dei trasporti (ART), guidata dal presidente Nicola Zaccheo, punta a pedaggi autostradali più bassi e tariffe più trasparenti. Come emerge dalla Relazione annuale alla Camera, l'obiettivo è legare i costi al casello agli investimenti effettivi realizzati dai concessionari autostradali che gestiscono la rete per conto dello Stato. Siamo certi che ci sarà un beneficio per l'utenza, ha dichiarato il numero uno dell'ART, confermando l'orientamento verso un sistema più equo e legato ai risultati. Le date: quando potrebbero cambiare i pedaggi. Immaginando che l'approvazione definitiva del nuovo sistema dei pedaggi autostradali arrivi nelle prossime settimane, l'entrata in vigore è ipotizzata per gennaio 2026. Da lì, occorrerà attendere i rinnovi dei piani economicofinanziari dei concessionari privati. Se questi saranno approvati, gli effetti veri sostiene Zaccheo si inizieranno a vedere tra il 2027 e il 2028. In sintesi: roadmap graduale, con primi impatti possibili nel medio periodo e benefici legati agli investimenti realmente eseguiti. Progetto ambizioso. Nel report, l'ART indica che lo scopo delle misure è bilanciare:la conservazione dell'equilibrio economicofinanziario della concessione,la sostenibilità degli investimenti,la necessità di contenere i costi per l'utenza.L'obiettivo di fondo è una gestione più improntata a criteri di efficienza, responsabilità e trasparenza. Inoltre, grazie alle norme che disciplinano l'estinzione della concessione in caso di inadempimenti, si auspica di evitare le distorsioni verificatesi in passato.Il quadro si inserisce nella riforma delle concessioni autostradali collegata al PNRR, che ha rafforzato le competenze dell'Authority, favorendo un monitoraggio puntuale sugli investimenti e sui livelli di servizio. Rimborsi del pedaggio in caso di cantiere. Un secondo tassello riguarda i rimborsi del pedaggio quando l'automobilista resta bloccato in autostrada a causa dei cantieri. allo studio uno schema regolatorio in consultazione che punta a indennizzare l'utente nei casi di disservizi legati ai lavori, introducendo criteri più chiari e standard minimi di qualità del servizio lungo la rete. Più diritti. Terzo capitolo in fase di analisi: più diritti e più informazioni per chi viaggia. Il concessionario avrà l'obbligo di fornire in modo completo e accessibile:Tempi di percorrenza e condizioni del traffico in tempo quasi reale;Distribuzione delle colonnine di ricarica elettrica e disponibilità dei punti di ricarica lungo le tratte;Tipologia di servizi di rifornimento e aree di servizio disponibili;Modalità di calcolo del pedaggio, criteri tariffari e metodi di pagamento (anche digitali);Aggiornamenti su cantieri e interventi programmati con potenziale impatto sulla viabilità.Queste misure puntano a una maggiore trasparenza delle tariffe autostradali e a un'esperienza di viaggio più informata e prevedibile, in linea con standard europei di qualità del servizio.
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Lotus Elise - La leggenda della leggerezza compie 30 anni
Trent'anni fa, la Lotus Elise rivoluzionò il concetto di auto sportiva. Era il 1995 quando debuttò al Salone di Francoforte la biposto che riportò il marchio inglese alla sua essenza più pura: telaio in alluminio incollato, peso piuma e design funzionale. Niente fronzoli, solo piacere di guida. Una filosofia che conquistò migliaia di appassionati in tutto il mondo e che oggi, nell'era delle supercar iper-tecnologiche e pesanti, fa della Elise un'icona senza tempo. Bolzano celebra i 30 anni dell'Elise. Il 14 settembre 2025, Bolzano è diventata la capitale della passione Lotus: oltre 80 Elise e più di 150 fan provenienti da tutta Europa hanno invaso Piazza Tribunale per un raduno memorabile. Dalle prime Serie 1 alle ultime edizioni speciali, una parata che ha raccontato tre decenni di storia, adrenalina ed emozioni. Romano ed Elisa Artioli, il cuore della festa. Protagonista assoluto, Romano Artioli, l'imprenditore che nel 1993 salvò Lotus e volle un'auto radicale, diversa, capace di diventare leggenda. Accanto a lui, la nipote Elisa, la bambina che a due anni battezzò la Elise e che oggi, da appassionata, porta avanti quella filosofia di leggerezza che ha reso immortale la piccola sportiva.Quando ho acquisito Lotus ricorda Artioli avevo una visione chiara: ridare vita all'anima del marchio. Non un'anima fatta di cavalli, ma di chili in meno. La Elise non è nata per battere record, ma per riconnettere il pilota con la strada. questa la sua magia. Un manifesto tecnico e culturale. La Lotus Elise ha dimostrato che la vera sportività non sta nella potenza, ma nella leggerezza, nella dinamica di guida e nelle emozioni che sa regalare. Un concetto che oggi appare rivoluzionario quanto allora. Lotus oggi, tra tradizione ed elettrico. A chiudere la giornata, Lotus Italia ha esposto la gamma attuale: la Emira, ultima erede termica; la Eletre e la Emeya, simboli di un futuro elettrico ad alte prestazioni. Un ponte ideale tra passato e futuro, con un messaggio chiaro: l'emozione resta al primo posto.
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Opel Frontera - Arriva la versione a sette posti
La Opel ha introdotto nella gamma della Suv Frontera la versione a sette posti, disponibile per le motorizzazioni Hybrid da 110 e 145 CV, e solo per la versione GS. Questo allestimento, che aggiunge la terza fila di sedili (e una presa USB-C per chi siede in fondo), costa 900 euro in più rispetto alle versioni a cinque posti. Abitacolo versatile. La Opel Frontera a sette posti mantiene le dimensioni della versione a cinque: la Suv tedesca è lunga 4.385 mm, larga 1.849 e alta 1.635, e ha un passo di 2.670 mm. Il bagagliaio ha una capacità dichiarata di 460 litri (437 quelli rilevati dal Centro prove), che diventano circa 1.600 abbassando gli schienali della seconda fila; la Casa non dichiara la capacità del bagagliaio nella configurazione a sette posti, che sono ripiegabili singolarmente. I prezzi della 7 posti. Ecco quanto costa la nuova Opel Frontera con le tre file di sedili:Frontera Hybrid 110 CV GS 7 posti: 28.000 euroFrontera Hybrid 145 CV GS 7 posti: 29.500 euro
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Nissan - Il Nismo Festival 2025 è stato cancellato
La Nissan ha cancellato l'edizione 2025 del Nismo Festival, evento che da diversi anni celebra l'impegno e i successi della divisione motoristica della Casa giapponese, che proprio nel 2024 ha compiuto 40 anni. Da tradizione, il festival è sempre stato organizzato e gestito da dipendenti della Nismo. Non è un addio. La decisione arriva dopo una rivalutazione dei contenuti e della struttura del festival nel suo format attuale, spiega la Casa, che coglierà questa opportunità per ripensare la direzione che dovrà prendere il Nismo Festival, con l'obiettivo di rilanciarlo e renderlo un'esperienza ancor più coinvolgente per tutti i suoi fan. Prosegue la riorganizzazione. Nel frattempo, la ristrutturazione dell'azienda procede con la chiusura dei centri di design di San Paolo, in Brasile, e di San Diego, negli Stati Uniti, e la riduzione del personale in quelli di Londra e Giappone. In questo modo rimarranno operativi solo cinque centri, controllati da quello di Atsugi, in Giappone, che si occupa del design per i mercati globali, e a cui faranno riferimento gli altri quattro distaccamenti: Studio Six, a Los Angeles, per la parte più creativa nonché riferimento per gli Stati Uniti; Nissan Design Europe a Londra, che si occuperà anche dei mercati di Africa, Medio Oriente, Europa e Oceania, oltre a continuare la collaborazione con i partner locali, tra cui Renault; Nissan Design China a Shanghai, che lavora per il mercato locale, e The Creative Box Studio a Tokyo, che si occupa invece di design per il brand e altre attività lifestyle.
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Bosch - Nuovi tagli alla forza lavoro
La Bosch ha annunciato l'intenzione di avviare un nuovo programma di ristrutturazione per le sue storiche attività in campo automobilistico. Secondo quanto dichiarato da alcuni manager alla Stuttgarter Zeitung" e alla Stuttgarter Nachrichten, l'obiettivo è ottenere risparmi sui costi per almeno 2,5 miliardi di euro l'anno solo nella divisione Mobility. Per raggiungere un target del genere si interverrà su diversi ambiti operativi, ma soprattutto sul personale. A tal proposito, l'azienda ha spiegato che "ulteriori tagli di posti di lavoro saranno inevitabili". Tagli dei costi fino al 2030. Le nuove misure seguono ulteriori piani di ristrutturazione che hanno già portato a un progressivo ridimensionamento degli organici della Bosch. "L'intero settore dell'auto sta subendo una trasformazione globale. Dobbiamo continuamente occuparci di come possiamo mantenere la nostra competitività", ha spiegato il responsabile della divisione Mobility, Markus Heyn. "Sono stati compiuti i primi passi importanti, ma ne devono essere fatti altri". La multinazionale tedesca intende ridurre il divario dei costi "in modo significativo nei prossimi anni e colmarlo al più tardi entro il 2030", ha aggiunto il responsabile delle risorse umane Stefan Grosch. "Prenderemo le decisioni necessarie entro la fine di quest'anno e ne discuteremo con i rappresentanti dei lavoratori".
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Car sharing - Luiss, adesso all'università si va in Renault 5
Dodici Renault 5 E-Tech per spostarsi tra le diverse sedi della Luiss, ma anche per il tempo libero. L'università romana ha dato il via a una nuova tappa del suo Luiss Green Mobility, il primo progetto pilota europeo in ambito universitario di fornitura di servizi di E-mobility e servizi smart correlati nato dieci anni fa. Adesso studenti, professori e staff hanno a disposizione i veicoli elettrici della Losanga per i loro spostamenti, tutti prenotabili tramite l'app dell'ateneo. E ora si studia. Il progetto, lanciato in occasione della Settimana Europea della Mobilità, vede come partner Renault e Acea, che ha fornito la piattaforma tecnologica tramite a.Quantum, la sua società dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative. A latere poi l'università ha lanciato due ulteriori iniziative: uno studio per l'ottimizzazione dei consumi energetici, si legge in una nota, E l'avvio della flessibilità energetica nelle sedi dell'ateneo, che rafforza il suo posizionamento come laboratorio di innovazione sostenibile.
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Il sondaggio di 4R - Autostrade: per gli italiani il vero pericolo sono gli altri automobilisti
I veri pericoli in autostrada? Per gli italiani sono... gli altri italiani. Come promesso, torniamo a voi con i risultati del sondaggio relativo alla vostra esperienza di viaggio, in particolare nelle grandi arterie del nostro Paese, durante l'estate che si è appena conclusa. Avete partecipato a centinaia e uno dei dati più rilevanti che sono emersi è proprio l'insicurezza legata ai comportamenti imprudenti degli altri automobilisti, una percezione molto sentita dal 59% dei partecipanti al nostro questionario. Molto più, per dire, dello stato delle stesse autostrade (24%) e del traffico intenso (18%). Tutti (o quasi) col cellulare in mano. Se il comportamento altrui è il problema, allora l'uso dello smartphone alla guida è il maxi problema. Ancora una volta, soprattutto degli altri. L'84% degli automobilisti che ha risposto al sondaggio dice infatti di non usare mai il cellulare mentre è al volante (solo il 5% ammette di farlo, e l'11% solo con gli Adas attivi); allo stesso tempo, l'80% assicura di aver notato altre persone intente ad armeggiare col telefonino. Incapaci di "smettere". A Quattroruote ci occupiamo di questa piaga promuovendo la campagna di sensibilizzazione Stop Cellular, avviata nei mesi scorsi con la collaborazione della Polizia di Stato col patrocinio di ACI, del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il supporto di Kia. Tanti km e tanto telepedaggio. Per raggiungere le località di villeggiatura, si fanno parecchi chilometri: il 71% dei nostri utenti ne hanno fatti più di 750, la maggior parte dei quali in autostrada. In generale, il livello di gradimento è buono: il 61% si è detto soddisfatto delle infrastrutture (dal manto stradale alla segnaletica) e più della metà non ha avvertito come problematica la presenza dei cantieri. I tempi di percorrenza sono stati accettabili per il 58% delle persone che hanno risposto, e ottimi per un automobilista su quattro. Quanto ai pagamenti, il pedaggio elettronico sembra andare per la maggiore, utilizzato dal 72% di chi ha risposto al questionario. Il 21% paga con carta e solo il 7% preferisce i contanti. Si spende troppo. Nelle aree di servizio ci si ferma quasi sempre: almeno una sosta per il 77% degli italiani in viaggio. Di questi, il 20% si è limitato al rifornimento, il 50% alla ristorazione, e il 30% si è fermato per entrambi. Accettabili le condizioni delle aree (60%), che sono sicure (nessuno ha assistito a furti, solo il 12% ha notato movimenti sospetti) e pulite, ma sempre troppo care: i prezzi rappresentano l'elemento di maggior insoddisfazione per il 61% degli automobilisti.
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Stellantis - Le Leapmotor saranno prodotte in Spagna
La produzione in Europa dei modelli Leapmotor sarà localizzata in Spagna: a confermarlo, dopo numerose indiscrezioni, è stato il CEO del Gruppo Stellantis Antonio Filosa. Al momento, non si sa quale sito sia stato scelto tra Madrid, Vigo e Saragozza. Dalla Polonia alla Spagna. La cinese Leapmotor, che fa parte della galassia Stellantis, aveva già avviato l'assemblaggio della piccola T03 nella fabbrica polacca di Tychy, bloccato dopo lo stop di tutti i marchi cinesi verso i paesi che hanno appoggiato i dazi. Dopo aver scartato anche l'opzione Germania è stata scelta la Spagna, avvantaggiata anche dai bassi costi per energia e mano d'opera. La Leapmotor inizierà le attività nel 2026 assemblando la nuova B10, già ordinabile in Italia a partire da 26.900 euro con motore elettrico da 218 CV e due varianti di batteria da 56,2 kWh e 361 km di autonomia nel ciclo Wltp e da 67,1 kWh per 434 km.
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Salone Auto Torino - La lista degli espositori e dove trovarli
Prenderà il via il prossimo 26 settembre l'edizione 2025 del Salone Auto Torino, evento aperto al pubblico, gratuito e accessibile dalle 9 alle 19. Oltre agli appuntamenti che vi abbiamo riportato nei giorni scorsi, il cuore della manifestazione è rappresentato dall'area espositiva, allestita tra piazza Castello, piazzetta Reale e i giardini dei Musei Reali. Tutti gli espositori. All'interno di questo spazio saranno presenti i cinquanta brand automotive che hanno confermato la loro presenza: Abarth, Alfa Romeo, Birba, BMW, BYD, Citroën, Dallara, Denza, DFSK, Dongfeng, DR, DS, EMC, Evo, Ferrari, Foton, Geely, GFG Style, Hyundai, ICH-X, Italdesign, Jaecoo, Jeep, KIA, Lamborghini, Lancia, Leapmotor, Lepas, Lotus, Fiat, Maserati, Mazda, Mercedes-Benz, MHero, Omoda, Opel, Peugeot, Petronas Lubricants International, Pininfarina, Polestar, Recaro Automotive, Renault, Sabelt, Sparco, Sportequipe, Suzuki, SWM, Tesla, Tiger e Voyah. Accanto a loro anche alcuni importanti partner della manifestazione, tra cui ACI Torino, ASI Automotoclub Storico Italiano, Carabinieri, Esercito Italiano, Guardia di Finanza, IED Torino, IAAD Torino, Museo Nazionale dell'Automobile, Politecnico di Torino e Vehicle Valley Piemonte. Non mancherà anche lo stand di Quattroruote, presente in forze con uno spazio dedicato alla campagna Stop Cellular, con la Kia EV3 appositamente allestita. La mappa può anche essere scaricata dal sito ufficiale dell'evento e disponibile sugli infototem sparsi per la città, che guideranno i visitatori attraverso le aree espositive e gli spazi dedicati ai diversi eventi.
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