Tesla - Stati Uniti, i federali aprono unindagine sul Full Self-Driving
La Nhtsa (National Highway Traffic Safety Administration) ha aperto un'indagine nei confronti del sistema di guida assistita Full Self-Driving (FSD) della Tesla, dopo aver ricevuto segnalazione di quattro incidenti, di cui uno fatale. Stando a quanto riferisce l'ente americano per la sicurezza stradale, gli incidenti si sarebbero verificati mentre i veicoli operavano sotto il controllo del sistema automatizzato in condizioni di scarsa visibilità: dunque con riverbero del sole, nebbia e polveri sospese. In un caso, la Tesla ha "investito e ucciso un pedone".
Le elettriche coinvolte. L'indagine riguarda quasi due milioni e mezzo di vetture della Casa americana: le Model S e Model X prodotte tra il 2016 e il 2024 con il sistema FSD installato (il quale, va detto, è ancora in versione Beta), così come le Model 3 prodotte tra il 2017 e il 2024 Model 3, le Model Y dal 2020 al 2024 e tutti i Cybertruck (già oggetto di numerose campagne di richiamo). Al momento non è ancora previsto un richiamo ufficiale: lo scopo dell'indagine, che si concentra sulla capacità del sistema FSD di "rilevare e rispondere in maniera adeguata alle condizioni di visibilità ridotta", è proprio stabilire se sia necessario l'intervento della Casa, o se gli incidenti non siano riconducibili a errori del software.
Usano solo gli occhi. I sistemi di guida assistiti della Tesla hanno un approccio diverso da quello degli altri costruttori, e sfruttano solo le telecamere: una scelta che, secondo alcuni analisti, potrebbe portare a problemi in caso di scarsa visibilità. Condizioni meteo sfavorevoli possono influire sulla capacità di una telecamera di leggere l'ambiente circostante, e credo che il quadro normativo dovrà per forza di cose tenerne conto, spiega Jeff Schuster, vicepresidente di GlobalData.
Futuro autonomo? Non è la prima volta che il sistema FSD della Tesla finisce nel mirino delle autorità: l'ultima ad aprile, con un richiamo che ha coinvolto due milioni di vetture. Lo scorso 10 ottobre Elon Musk ha presentato il robotaxi Cybercab, vettura a due posti con guida completamente autonoma, senza volanti né pedali. Un mezzo che, per poter circolare legalmente negli Stati Uniti, avrà bisogno dell'autorizzazione proprio della Nhtsa.
Servizi - Leasys e-Store, la locazione online
Lo sviluppo delle quote di mercato dei veicoli a basse emissioni fa affidamento anche sull'utilizzo di canali di diffusione accessibili, come le piattaforme e-commerce. e-Store è il nuovo strumento online di Leasys, già attivo nei Paesi Bassi, appena presentato in Italia e nel Regno Unito e disponibile entro la fine dell'anno anche in Spagna, per poi essere esteso a tutti i Paesi presidiati dalla società di noleggio e mobilità compartecipata da Stellantis e Crédit Agricole Personal Finance & Mobility.
Per privati e aziende. Il nuovo marketplace digitale ha l'obiettivo, fra l'altro, di accelerare il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità della stessa Leasys, e in particolare di promuovere prevalentemente l'acquisizione di vetture a basse emissioni. La piattaforma self service è stata sviluppata in collaborazione con Capgemini, fornitore di soluzioni di trasformazione aziendale e tecnologica con una specifica esperienza nei servizi di mobilità ed è già attiva nel menu Offerte del sito di Leasys. Qui i privati e le aziende possono trovare, nelle rispettive sezioni, una scelta di vetture e veicoli commerciali dei marchi del gruppo Stellantis in pronta consegna, il percorso di configurazione del contratto di noleggio, oltre a poter definire il luogo del ritiro in uno dei 250 centri di consegna Leasys in Italia.
Nissan - La Nanocar Silence S04 debutta a Roma
Se è vero che Roma è il più fiorente mercato italiano per le microcar, allora bene ha fatto la Nissan a scegliere la Capitale per l'anteprima nazionale della Nanocar Silence S04, in vendita da oggi presso la rete commerciale della casa nipponica. Da un lato, la Casa amplia così la sua offerta di mobilità elettrica urbana e strizza l'occhio ai giovani; dall'altro, concretizza la partnership dello scorso aprile, siglata con Silence, società del Gruppo Acciona, per la distribuzione in esclusiva delle S04 in Europa.
Due posti in meno di 2,30 metri. Il quadriciclo ha dimensioni compattissime: 2,28 metri di lunghezza, 1,27 di larghezza e 1,57 di altezza. Con un raggio di sterzata di soli 3,5 metri, la Silence 04 è in grado di muoversi con agilità in spazi molto ridotti. I posti a bordo sono due, mentre il bagagliaio da 247 litri colloca il quadriciclo ai vertici della categoria.
Zero emission e tre motori. Prodotta nell'impianto Nissan di Barcellona, la Silence S04 è disponibile in due versioni: la L6e, guidabile a partire da 14 anni con patente AM, e la L7e, guidabile con patente B1 dai 16 anni. La L6e monta un motore da 6 kW ed è disponibile con una o due batterie: nel primo caso l'autonomia è di 80 km, nel secondo si arriva a 175 km. La velocità massima è limitata a 45 km/h. La S04 L7e, invece, ha motori da 7 o da 14 kW: il primo è abbinato a una batteria singola, raggiunge i 70 km/h e ha un'autonomia di 70 km; il secondo porta la Silence a 85 km/h, ha due accumulatori e arriva a 149 km d'autonomia.
Batterie-trolley e stazioni di scambio. Tutti gli accumulatori delle Silence 04 hanno una capacità di 5,6 kW, pesano 41 kg, sono estraibili e dotati di un carrello per facilitarne il trasporto. Una caratteristica che agevola di gran lunga la ricarica, che può essere effettuata presso le colonnine pubbliche o anche a casa: con una presa domestica, i tempi per un "pieno" oscillano tra le sette e le nove ore. In futuro sarà possibile effettuare la sostituzione rapida delle batterie (30 secondi il tempo necessario) alle stazioni di swapping presso la rete Nissan che aderirà all'iniziativa.
Dotazione completa. La dotazione di serie prevede aria condizionata, alzacristalli elettrici, impianto audio con comandi al volante, Bluetooth e presa Usb per caricare lo smartphone. Tutte le Silence dispongono inoltre di un impianto frenante con quattro dischi e freno di stazionamento elettronico (EPB).
Si apre con l'app. L'app My Silence permette la localizzazione del mezzo, il monitoraggio dell'autonomia e dello stato di carica delle batterie, l'accensione del motore e l'apertura/chiusura dei finestrini. Tramite l'app, inoltre, è possibile creare una chiave virtuale che permette di condividere l'accesso al veicolo senza dover utilizzare quella fisica.
I prezzi e la rete di vendita. I prezzi della Silence S04 partono da 8.530 euro per la versione L6e con una batteria, comprensivi di incentivo statale di 4.000 euro in caso di rottamazione di un veicolo Euro 0, 1, 2, 3. I quadricicli sono già disponibili presso un gruppo selezionato di concessionari Nissan - a Bari, Catania, Firenze, Lucca, Milano, Padova, Perugia, Roma e Torino - che conta già 11 partner e che sarà ampliato nei prossimi mesi.
Lo sciopero dell'auto - In 20 mila a Roma per la manifestazione dei sindacati
I sindacati confederali sono riusciti a mobilitare migliaia di persone per la manifestazione di protesta organizzata a Roma contro le strategie di Stellantis e per chiedere al governo di affrontare la crisi dell'intera filiera automobilistica italiana. Lo sciopero unitario, indetto da Fim-Cisl, Fiom e Uilm, è iniziato questa mattina presto a Piazza Barberini, con un corteo che ha attraversato le strade della capitale per giungere a Piazza del Popolo, dove si sono riunite, secondo i conteggi delle sigle, almeno 20 mila persone provenienti da tutta Italia.
"Rilanciamo l'automotive in Italia". Lo sciopero è stato proclamato per "difendere l'occupazione, il lavoro" e per "rilanciare il futuro dell'industria dell'auto in Italia". Non a caso, il corteo ha sfilato dietro uno striscione con lo slogan "Cambiamo marcia: acceleriamo verso un futuro più giusto". Sul palco di Piazza del Popolo sono saliti non solo i segretari delle tre sigle dei metalmeccanici, Ferdinando Uliano (Fim-Cisl), Michele De Palma (Fiom) e Rocco Palombella (Uilm), ma anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Inoltre, hanno partecipato delegazioni di sindacati europei e mondiali e diversi leader dei partiti d'opposizione, tra cui Elly Schlein (Pd) e Giuseppe Conte (M5S). Lo sciopero unitario è stato accompagnato da analoghe manifestazioni organizzate in diverse città come Torino, Bari, Potenza, Napoli, Avellino, Cassino e Termoli dai sindacati Fismic, Uglm e Associazione Quadri.
Le richieste. Dal palco, i sindacalisti hanno lanciato chiari messaggi non solo a Stellantis, ma anche al governo. "Questo è uno sciopero storico, la piazza non si rassegna. Siamo qui per difendere migliaia di posti di lavoro, gli stabilimenti e l'eccellenza italiana, così come il lavoro dignitoso. Scioperiamo in modo unitario perché non c'è tempo da perdere, perché è a rischio il futuro industriale dell'azienda e del nostro Paese", ha affermato Palombella, chiedendo "chiarezza" al gruppo e invitando l'esecutivo ad affrontare "seriamente la transizione dell'auto". Uliano, invece, ha voluto "dare una svegliata alla politica, alle aziende dell'auto e a quelle della componentistica, a partire anche da un grande produttore del nostro Paese, Stellantis: la situazione sta precipitando", ha avvertito il segretario della Fim-Cisl. Per De Palma, i metalmeccanici "stanno unendo il Paese e le forze politiche perché c'è un interesse comune e l'interesse comune è quello di salvaguardare gli stabilimenti di Stellantis, la ricerca, lo sviluppo, la componentistica, il futuro. I lavoratori non possono essere usati come ostaggi in una guerra, in schermaglie tra i politici o tra i politici e l'amministratore delegato di Stellantis, perché poi a pagare le conseguenze siamo noi e noi siamo stanchi di pagare le conseguenze di scelte fatte da altri".
Autobest - Le finaliste del Best Buy Car 2025
Sono state annunciate le finaliste del premio europeo Autobest Best Buy Car 2025. Il prossimo 28 e 29 novembre la giuria internazionale si riunirà in Austria per l'ultimo test e stilare la classifica definitiva: le finaliste selezionate per il premio sono la Citroën C3, la Dacia Duster, la Fiat Grande Panda, la MG3, la Opel Frontera e la Renault Symbioz.
Tutti i titoli da assegnare. Oltre al premio principale, dedicato ai prodotti, sono previste anche altre categorie che premiamo vetture e personaggi del mondo automotive: Ecobest, Companybest, Manbest, Designbest, Safetybest, Smartbest, Sportbest e Technobest.
La BYD Dolphin è la vincitrice uscente. Nell'edizione 2024, il titolo assoluto è stato assegnato alla BYD Dolphin, capace di battere in volata la Hyundai Kona e la Jeep Avenger. Si tratta del primo successo cinese e della seconda elettrica vincitrice dopo la Dacia Spring del 2022.
Ferrari F80 - Oltre ogni limite - VIDEO
La F80 raccoglie l'eredità più importante di Maranello: il suo ruolo sarà indicare l'indirizzo di un'intera generazione di modelli. E puntare sulla tecnologia che, a oggi, garantisce il massimo delle prestazioni: come GTO e F40 avevano suggellato l'era del turbo (ereditando dalla F.1 alcune delle sue soluzioni tecniche), come la F50 (ancora una volta prendendo le mosse dalla massima serie) aveva portato in trionfo il V12 aspirato, la F80 riprende ancora una volta uno schema derivato direttamente dalle competizioni di questi anni.
Vista dal vivo fa impressione: lunga 4,84 metri, larga 2,06 e alta 1,14 ha dimensioni notevoli e proporzioni drammatiche. Ulteriormente sottolineate da una ricerca aerodinamica da primato: a 250 km/h, la F80 genera un carico verticale di 1.050 chilogrammi. Un record per una Ferrari di produzione: 460 kg arrivano dall'asse anteriore, i rimanenti 590 dal posteriore, dove lavorano un estrattore lungo 1,80 metri (che produce 285 kg di downforce) e un'ala mobile che può arrivare a un'incidenza di 11.
Anche l'abitacolo è rivoluzionario: l'impostazione è stata definita dalla Ferrari "1+". Significa che ci sono sì due sedute, ma quella del passeggero è più piccola e arretrata rispetto al pilota. Ciononostante, riesce a ospitare occupanti fino a 1,85-1,90 metri di altezza. Ma è chiaro che il focus è tutto sulla guida, come testimonia il piccolissimo volante - più stretto di 14 mm e più basso di 70 rispetto a LaFerrari - sul quale, peraltro, sono ricomparsi anche i tasti fisici sulle razze.
A Maranello hanno deciso di puntare su un'architettura multimateriale: è realizzata in fibra di carbonio la vasca dell'abitacolo, come i brancardi, i montanti e il tetto, mentre i sottotelai anteriore, posteriore e quello della batteria sono in alluminio. Il peso dichiarato è di 1.525 kg, mentre per quanto riguarda lo chassis lo schema prevede doppi quadrilateri all'anteriore e al posteriore, con un sistema di sospensioni attive che fa affidamento su quattro motori elettrici, uno per ruota.
Anche il motore segna nuovi riferimenti: il 3.0 V6 turbo arriva a 900 CV (per una potenza specifica record sulle auto di serie: 300 CV/l), limita a 9.200 giri e garantisce un'erogazione da aspirato grazie alle turbine azionate da motorini elettrici dedicati. E la parte elettrica non è da meno: tre motori, con MGU-K al posteriore e due unità sull'asse anteriore che contribuiscono con altri 300 CV. Il resto è aritmetica, storia ed esclusività assoluta: 1.200 CV, 2,15 s sullo 0-100 km/h, 5,75 sullo 0-200, oltre 350 km/h, 799 esemplari.
F.1, GP Stati Uniti - 6 gare in 8 settimane: da Austin parte il rush finale
Dopo una lunga pausa, la Formula 1 torna a dare spettacolo per il finale di stagione. Il circus affronterà ora un filotto di tre gare in successione, a cominciare da quella di Austin che si terrà questo fine settimana.
ancora McLaren VS Red Bul. Le ultime tre edizioni del Gran Premio degli Stati Uniti hanno visto trionfare la Red Bull di Max Verstappen e l'olandese punta dritto a risollevare le sorti di questo campionato, calando il poker ad Austin anche quest'anno. A Singapore, la RB20 sembra aver ritrovato la competitività e su un circuito come quello del Texas potrebbe dar filo da torcere agli avversari. Ovviamente, la McLaren si presenta negli States come nuovo punto di riferimento, dopo che nelle ultime sei gare è riuscita a conquistarne quattro. Se consideriamo che dal GP del Giappone dello scorso aprile c'è sempre stata una MCL38 a podio, possiamo renderci conto di che bel passo avanti hanno fatto a Woking. Verstappen è in testa al campionato con 52 punti di vantaggio su Norris, quando mancano tre Sprint e sei gare alla fine. Praticamente, può succedere di tutto. Non si parlerà solamente di McLaren e Red Bull, perché i riflettori sono puntati anche sull'altalenante Ferrari. Il team principal Vasseur si aspetta un finale di stagione di fuoco - con sei gare in otto settimane - ma positivo per la Rossa. Il manager francese è ottimista, dopo il lavoro di preparazione fatto al simulatore dai suoi piloti, perché occorrerà sfruttare ogni punto perché le classifiche sono ancora aperte.
Livree speciali. Anche questo fine settimana ci si attende il tutto esaurito sulle tribune e tra le Star dello spettacolo c'è chi è pronto a fare la fila per essere nel paddock. L'evento al COTA è diventato particolarmente importante anche sotto il profilo del marketing e non è un caso che ben tre squadre differenti abbiano portato in pista una livrea celebrativa. La McLaren ripropone la livrea cromata che rafforza il legame con lo sponsor Google Chrome, mentre la Haas - dopo aver annunciato la partnership con la Toyota - ha svelato la sua livrea caratterizzata dall'iconica aquila coi colori degli Stati Uniti. Anche la Alpine avrà una livrea diversa dal solito e, in collaborazione con lo sponsor Xbox, si veste d'arancio per celebrare l'imminente uscita del videogame su Indiana Jones.
Tornano le Sprint. Al Circuit of the Americas assisteremo a un weekend Sprint, con una sola sessione di prove libere che complicherà non poco la vita di team e piloti, prima della Sprint Qualifying che si terrà nella tarda serata italiana di sabato. Questa determinerà la griglia di partenza dalla Sprint Race di sabato; poi, le vetture usciranno dal parco chiuso per prepararsi nuovamente a una sessione di qualifiche che determinerà invece la griglia del Gran Premio di domenica.
Come vedere il GP degli Stati Uniti in tv. Complice il fuso orario con il Texas, tutta l'azione del weekend si svolgerà nella tarda serata italiana. Ecco gli orari da segnare in agenda per non perdere neanche un minuto di questa diciannovesima prova del Mondiale di Formula 1 2024.
Venerdì 18 ottobre
Prove Libere 1 dalle 19.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sprint Qualifying dalle 23.30 in diretta su Sky Sport F1
Sabato 19 ottobre
Sprint Race alle 20 in diretta su Sky Sport F1
Qualifiche a mezzanotte in diretta su Sky Sport F1
Domenica 20 ottobre
Gara, partenza alle ore 21 in diretta su Sky Sport F1 e differita TV8 alle 22.30
Citroën C4 e C4 X - Aperti gli ordini del restyling: prezzi e versioni
La berlina francese è disponibile con motore termico PureTech da 130 CV, abbinato al cambio automatico EAT8, in versione mild hybrid da 100 e 136 CV, con cambio e-DCS6 a sei rapporti, oppure in versione full electric da 100 kW (136 CV) e 115 kW (156 CV), con batterie rispettivamente da 50 e 54 kWh.
Citroën C4 You. La versione d'attacco offre i cerchi di lega da 16, maniglie e calotte dei retrovisori in nero lucido, sensori di parcheggio posteriori, sospensioni Citroën Advanced Comfort, climatizzatore bizona, sensori luci e pioggia, divano posteriore frazionato, strumentazione ibrida con display da 5,5 schermo dell'infotainment da 10 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Nelle versioni elettriche è compreso il cavo di ricarica per le colonnine e il caricatore da 7,4 kW. Gli Adas di serie sono quelli obbligatori per legge.
Gli altri allestimenti. La versione Plus aggiunge cerchi di lega da 18, specchietti ripiegabili elettricamente, telecamera posteriore e sedili Citroën Advanced Comfort. L'allestimento Business integra la dotazione con la strumentazione digitale da 7, navigatore connesso, volante in pelle pieno fiore, specchietti riscaldabili e sensori di parcheggio perimetrali. Gli aiuti alla guida comprendono il cruise control adattivo e il monitoraggio dell'angolo cieco. La versione top di gamma Max aggiunge gli abbaglianti automatici, i vetri posteriori oscurati, tappetini anteriori e posteriori, piano di carico regolabile su due livelli.
Optional. Sei i colori disponibili per la carrozzeria: il blu perlato è di serie, gli altri costano dai 500 agli 850 euro. Su richiesta il tetto a contrasto nero (300 euro, non per base), il navigatore connesso (650 euro, non per base, di serie per Business). La guida assistita di Livello 2, disponibile solo per la versione Max, è in un pacchetto da 950 euro che comprende head-up display, ricarica wireless per gli smartphone e telecamera a 360. Per le elettriche, la pompa di calore costa 450 euro su tutta la gamma.
Più compatta la scelta delle motorizzazioni per la versione crossover della media francese, disponibile con il powertrain mild hybrid da 136 CV, abbinato al cambio e-DCS6, o full electric da 100 kW (136 CV) e 115 kW (156 CV), con batterie rispettivamente da 50 e 54 kWh.
Gli allestimenti. Analoga la dotazione, che prevede cerchi da 16, strumentazione ibrida con display a colori da 5,5, infotainment da 10 con Android Auto e Apple CarPlay wireless, specchietti retrovisori riscaldabili, sospensioni Citroën Advanced Comfort, sensori di parcheggio posteriori, climatizzatore bizona, sensori luci e pioggia. La versione Plus aggiunge i cerchi da 18, la telecamera posteriore e gli specchietti ripiegabili elettricamente. Sulla Business c'è la strumentazione digitale da 7, il navigatore connesso, sensori di parcheggio perimetrali, cruise control adattivo e monitoraggio dell'angolo cieco. La Max aggiunge gli abbaglianti automatici, i vetri posteriori scuri, la botola passante per il carico (con il piano regolabile su due livelli) e i tappetini.
Optional. In questo caso è il rosso perlato il colore di serie, con gli altri cinque a scelta (750 euro). Il tetto a contrasto nero costa 300 euro, il navigatore connesso 650 euro (di serie per Business); la guida assistita di livello 2 è disponibile solo per la versione Max, in un pacchetto da 950 euro che comprende head-up display, ricarica wireless per gli smartphone e telecamera a 360. Come per la C4 elettrica, la pompa di calore costa 450 euro su tutta la gamma.
- Citroën C4 PureTech 130 EAT8 Plus: 26.950 euro
- Citroën C4 PureTech 130 EAT8 Max: 28.950 euro
- Citroën C4 Hybrid 100 e-DCS6 You: 25.450 euro
- Citroën C4 Hybrid 136 e-DCS6 Plus: 28.450 euro
- Citroën C4 Hybrid 136 e-DCS6 Business: 29.950 euro
- Citroën C4 Hybrid 136 e-DCS6 Max: 30.450 euro
- Citroën C4 Elettrica 100 kW You: 35.350 euro
- Citroën C4 Elettrica 100 kW Plus: 35.850 euro
- Citroën C4 Elettrica 115 kW Max: 38.900 euro
- Citroën C4 X Hybrid 136 e-DCS6 You: 28.750 euro
- Citroën C4 X Hybrid 136 e-DCS6 Plus: 29.950 euro
- Citroën C4 X Hybrid 136 e-DCS6 Business: 31.450 euro
- Citroën C4 X Hybrid 136 e-DCS6 Max: 31.950 euro
- Citroën C4 X Elettrica 100 kW You: 35.000 euro
- Citroën C4 X Elettrica 100 kW Plus: 35.900 euro
- Citroën C4 X Elettrica 115 kW Plus: 36.900 euro
- Citroën C4 X Elettrica 115 kW Max: 38.950 euro
Smart - Richiamo globale per le cinture di #1 e #3
La Smart richiamerà tutti gli esemplari di #1 e #3 per un potenziale problema a una delle cinture di sicurezza posteriori. In alcune condizioni di guida, con i sedili centrale e sinistro occupati, il design delle fibbie potrebbe azionare accidentalmente il pulsante di sgancio delle cinture. La sostituzione del componente è gratuita e richiede circa 30 minuti: nelle prossime settimane, tutti i clienti riceveranno una comunicazione a riguardo.
Condizioni specifiche. "A oggi", spiega una nota del costruttore, "Smart non è a conoscenza di alcun caso pratico in cui si sia verificata la situazione critica descritta, che si presenta solo in circostanze molto specifiche". Secondo alcuni test condotti, infatti, lo sgancio accidentale della cintura si può verificare "a una velocità di almeno 75 km/h e quando i sedili posteriori centrale e sinistro sono occupati da adulti (di altezza superiore a 1,76 m e peso superiore a 77,7 kg), e in presenza di un'accelerazione laterale estrema dovuta a due cambi di corsia".
Audi - Chiusura ormai inevitabile per l'impianto di Bruxelles
La fabbrica dell'Audi a Bruxelles sembra destinata a un'inevitabile chiusura. Il rischio di uno stop definitivo, infatti, è notevolmente aumentato dopo le dichiarazioni di Gerd Walker, membro del consiglio di gestione della Casa di Ingolstadt con delega alla produzione e alla logistica: l'azienda ha raccolto ben 26 manifestazioni d'interesse tra potenziali investitori, ma nessuno ha proposto "un progetto fattibile e sostenibile" per salvaguardare l'impianto e gli oltre 3 mila posti di lavoro. Non è andata a buone fine neanche una ricerca interna al gruppo Volkswagen per individuare una futura assegnazione di prodotto o un'alternativa.
Sfiducia tra i sindacati. Le parole di Walker hanno rafforzato i timori dei rappresentanti dei lavoratori. Per Ronny Liedts, del sindacato Acv-Csc, è " probabile che gli operai perdano il loro lavoro: l'unica cosa che la dirigenza vuole fare è chiudere l'impianto il più rapidamente possibile. Nessuna delle alternative funziona per loro", ha aggiunto il sindacalista. L'impianto di Bruxelles è in bilico da mesi, in particolare dopo lo stop alla produzione delle Q8 e-tron e Q8 Sportback e-tron, a causa della scarsa domanda.
Ancora tagli in Germania. Lo stabilimento belga non è il solo sito manifatturiero a pagare le conseguenze della crisi affrontata dall'industria automobilistica tedesca. La Zf, una delle principali realtà al mondo nella produzione di componentistica, ha quantificato in 1.800 le posizioni che dovranno essere soppresse entro la fine dell'anno presso la sede di Saarbrücken. Il taglio rientra nel più ampio programma di ristrutturazione presentato a luglio e caratterizzato dall'eliminazione di 14 mila posti di lavoro solo in Germania nei prossimi quattro anni.
Carburanti - Giorgetti: "Sulle accise deciderà il Parlamento"
Il governo italiano ha deciso di procedere con una riforma delle accise, senza, però, toccare quelle su benzina e diesel. Tuttavia, un intervento in futuro è praticamente certo, anche se Palazzo Chigi ha preferito passare la palla al Parlamento: "Sulle accise ci sarà un allineamento", conferma il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, dopo il via libera alla manovra di bilancio. "Presumo che ci saranno una riduzione della benzina e un aumento del gasolio al netto degli autotrasportatori che hanno una loro normativa, ma vedremo. Abbiamo demandato la questione al Parlamento".
La battuta sul "centesimo". "Io la macchina ce l'ho a gasolio, pagherò un centesimo in più al litro, una stangata da cui non mi riprenderò più", ha proseguito il ministro in vena di battute, sottolineando che la questione "non è contenuta nella legge di bilancio" e che quindi, a sua detta, non c'è "nessuna stangata: è un impegno europeo e sarà gestito in Parlamento".
Colonnine - Ricariche pubbliche veloci: secondo flop
Secondo inciampo per le ricariche pubbliche veloci in Italia. Il ministero dell'Ambiente (senza darne comunicazione con una nota ufficiale) ha pubblicato nel proprio sito due decreti che riaprono i termini per la richiesta dei fondi del Piano di ripresa Pnrr (693 milioni di euro): ebbene, alla scadenza del 7 ottobre 2024, le istanze per realizzare stazioni in città hanno coperto solo 39 dei 58 ambiti territoriali, e quelli per le strade extraurbane interessato unicamente 50 dei 166 macrolotti messi a bando con l'avviso del 28 giugno.
Obiettivi lontani. Il governo intende far realizzare da privati (A2A, Be Charge, Enel X e altri) 18.380 colonnine rapide in città e fuori entro il 2025. Assegnando 279.344.000 euro per 10.880 stazioni urbane, e 359.943.750 per le 7.500 su strade extraurbane. Tradotto, fanno circa 36.760 punti per fare rifornimento, in quanto ogni infrastruttura ha in genere due prese. Se e quando arriveranno, si sommeranno alle 3 mila colonnine in corso di realizzazione per 21 mila stazioni totali (circa 42 mila punti). A oggi, siamo a 56.992 prese su circa 28.496 colonnine fra lente e veloci (fonte Motus-E).
Le ragioni del flop. Perché i bandi vanno deserti? Stando al ministero, il blocco è dovuto a complessi "aspetti di natura tecnica, urbanistica, ambientale, paesaggistica e di sicurezza". Che si traducono in "un'oggettiva difficoltà per i potenziali beneficiari" nel presentare in tempo i progetti. Ecco, allora, la ricetta del dicastero: restringere gli ambiti in città e ridurre il numero di stazioni per modulo di macrolotto sulle extraurbane. Le aziende possono proporsi sulla piattaforma del Gse (Gestore servizi energetici) dal 29 ottobre al 28 novembre. Ricordiamo che le colonnine rapide rappresentano una delle chiavi per centrare l'ambizioso target fissato dall'esecutivo: 4,3 milioni di auto elettriche circolanti nel 2030, contro le 261.731 attuali.
Santo Ficili - "Porterò Maserati e Alfa Romeo dove meritano di stare"
Santo Ficili è il nuovo responsabile dei marchi Maserati e Alfa Romeo: al Salone di Parigi, il top manager ci ha concesso una delle sue prime interviste nel suo nuovo ruolo. Ovviamente, Ficili non si può ancora sbilanciare, ma non ha mancato di darci delle indicazioni sui suoi compiti ("La missione che mi ha dato Tavares è portare i due marchi dove meritano di stare") e su alcuni temi caldi, come la situazione dell'industria dell'auto e il futuro della mobilità elettrica in Italia.
Quando è stata comunicata la sua nomina alla guida di Alfa Romeo e Maserati, molti hanno pensato a un'ipotesi che circola da tempo: creare il polo del lusso. Quante sono le possibilità che l'idea si concretizzi?
Innanzitutto, devo dire che sono assolutamente entusiasta e onorato di coprire questa posizione, perché sono un figlio di Fiat: lavoro in azienda da 40 anni. La missione che mi ha dato Carlos Tavares è di portare i due brand là dove meritano di stare. Jean-Philippe Imparato ha fatto un lavoro splendido su Alfa Romeo. Quindi io devo solo continuare il percorso che Imparato ha tracciato, con tutti i lanci in arrivo e quelli già previsti, cioè le nuove Stelvio, Giulia e Tonale, uno per anno. Su Maserati c'è un gran lavoro da fare perché dobbiamo riportare il brand nel segmento luxury, dove deve essere. Inoltre, bisogna anche ricostruire la parte emotiva della squadra di persone fantastiche che abbiamo a Modena e a Torino. Non c'è nessuno che dice di legare i due brand in maniera diretta, perché fanno un lavoro diverso: Maserati è lusso, Alfa è premium sportivo, quindi non si possono mischiare. Poi una ricerca di sinergie, come è corretto che ci sia, va sempre considerata. Peraltro, la Grecale nasce dalla stessa piattaforma Giorgio della Stelvio, opportunamente modificata per ospitare powertrain termici, ibridi ed elettrici: quindi non c'è niente di nuovo, è una cosa che abbiamo già iniziato a fare nel passato visto che produciamo le due vetture assieme, a Cassino. Dunque, se è possibile trovare delle sinergie ben vengano. Anche sulla piattaforma Large che abbiamo adesso come gruppo Stellantis, si può immaginare di sviluppare qualche cosa.
Tavares ha spiegato che Maserati sta affrontando delle difficoltà nel marketing: è un problema solo in Cina o generale?
Ho sempre detto che il marketing è come una luce: se funziona bene, sono i clienti a generare vendite e risultati economici. Per riportare Maserati dove merita di essere, il marketing è fondamentale: in questo ha ragione l'ingegner Tavares. Se noi sbagliamo le attività di marketing, che non è solo comunicazione, ma anche questione di posizionamento, di prezzi, di attività dei concessionari, i risultati non arrivano. La gamma prodotto, secondo me, è fantastica.
Non manca qualcosa all'interno del portafoglio prodotti della Maserati? E di Alfa cosa ci può dire?
Sì, manca qualcosa perché abbiamo terminato la produzione della Ghibli e della Quattroporte alla fine del 2023 e della Levante nel primo trimestre di quest'anno, anche se abbiamo ancora dei prodotti disponibili a stock. Sicuramente bisogna lavorare. Magari nell'ottica della sinergia qualcosa possiamo inventarci. In ogni caso, abbiamo altre macchine fantastiche. Quanto all'Alfa, sul piano dei prodotti per i prossimi tre anni siamo coperti: prima arriverà la Stelvio, poi la Giulia e quindi la Tonale. Intanto, la Junior sta consolidando la sua presenza sul mercato: abbiamo già raccolto 10.000 ordini e i dealer sono molto soddisfatti.
Ha aiutato anche la diatriba per il nome, no?
Si, ci ha aiutato perchè abbiamo avuto un piano di comunicazione gratuito. In ogni caso, Junior è il nome giusto per la vettura.
Cosa pensa dell'attuale rallentamento delle immatricolazioni in Italia?
Il mercato è il cliente che va a comprare la macchina. In questo momento i clienti, non soltanto quelli di Stellantis, sono confusi. Siamo in una fase di transizione molto forte verso l'elettrico, ma tra Ice, Bev, mild hybrid o Phev c'è tanta confusione. Per questo, attraverso la forza di vendita, dobbiamo guidare il cliente nel fare la scelta giusta. E la scelta giusta è quella che, come Casa costruttrice, deve consentirci di rispettare i livelli di emissioni che ci impone la Comunità europea.
A proposito di elettriche, secondo Lei è stato il raggiunto o no il plafond dei clienti potenziali?
No, e mi spiego meglio. Tutte le Case devono rispettare dei livelli di emissioni. Per farlo dobbiamo necessariamente andare verso l'elettrico, perché ha emissioni zero. Non abbiamo ancora ricevuto definitivamente quelli che sono i nostri target, perché mi sembra che ci sia ancora qualcosa in ballo a Bruxelles, però è una questione che influirà sul mix d'offerta e quindi sulle scelte del cliente, perché per rispettare un certo mix spingeremo un prodotto rispetto a un altro.
La stessa cosa l'ha detta di recente l'Acea tramite il presidente Luca de Meo.
Questo è il problema, perché saremo costretti a raggiungere dei livelli di mix di veicoli elettrici. Se il numero assoluto di Bev non sale e dobbiamo rispettare una data percentuale, necessariamente bisognerà sacrificare qualcos'altro, altrimenti saremo obbligati a pagare milioni di euro. Se non verranno rispettati i limiti, tutto il settore rischia di bruciare miliardi.
Quanto è complessa l'attuale situazione del settore rispetto, per esempio, al 2008-2009 o al 2011?
Nell'automotive, come altrove, siamo abituati a una curva di tipo sinusoidale, per cui ci sono momenti positivi e negativi. Per un motivo o per un altro si presentano delle crisi e la domanda cala. In questo preciso momento, il principale fattore negativo è rappresentato da una transizione che desta preoccupazioni tra i clienti. C'è un gap di incertezze in più. Incentivi sì, incentivi no, il governo li annuncia e poi non arrivano. Così si determina solo incertezza. Basti pensare a cosa è successo nel 2023: il ministro delle Imprese ha comunicato l'arrivo degli incentivi alla fine dell'anno e li ha confermati a febbraio. Poi sono arrivati a giugno e in un solo giorno il plafond per i veicoli elettrici è stato esaurito. Capita quando crei l'attesa. Ora dobbiamo gestire questa incertezza che serpeggia tra i clienti.
Secondo lei qual è il peggior periodo affrontato dal settore negli ultimi decenni?
Di periodi negativi ce ne sono stati tanti, ma ci sono stati pure dei momenti di picco, per esempio nel 2012 sono stati immatricolate due milioni e mezzo di autovetture anche grazie agli incentivi del momento. Quindi quando il sistema funziona, il cliente compra la macchina, però poi lo paghi dopo. Al contrario bisogna sempre costruire un qualcosa di stabile o che comunque non crei traumi. Marchionne diceva che gli incentivi sono come una droga per il mercato. Droga è forse la parola sbagliata, ma possiamo dire che gli incentivi sono una medicina e per questo va regolata e gestita al meglio.
Dalle sue parole traspare fiducia, sbaglio?
Per mia natura sono positivo. Sicuramente se le cose vengono definite bene, il ciclo diventa di nuovo positivo. Se parliamo di elettrico, l'Italia è il fanalino di coda in Europa: con il 5% del totale c'è poco da fare. evidente che il cliente debba anche beneficiare di un sostegno del governo, considerando che noi abbiamo dei costi pazzeschi legati ai fornitori e all'energia. E poi c'è anche il tema delle infrastrutture di ricarica, con aree dove non sanno neanche cosa sono le colonnine e altre un po' più evolute. A ogni modo, io sono fiducioso perché penso che un po' alla volta, una volta definite le regole, andremo nella direzione giusta.
Stellantis - Stati Uniti, Casa Bianca: "Il gruppo rispetti gli impegni col sindacato Uaw"
La Casa Bianca interviene direttamente nelle diatribe in corso negli Stati Uniti tra Stellantis e il sindacato Uaw. Durante una conferenza stampa, Karine Jean-Pierre, una portavoce dell'amministrazione Biden, ha commentato le indiscrezioni del Wall Street Journal sull'intenzione del gruppo automobilistico di ampliare le produzioni in Messico. Netta la risposta: Jean-Pierre. infatti, ha invitato Stellantis a "rispettare gli impegni di investimento" presi nel quadro dell'accordi per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro.
Il sostegno allo Uaw. In sostanza, la Casa Bianca sostiene le richieste del sindacato, attualmente sul piede di guerra e pronto allo sciopero pur di spingere il costruttore guidato da Carlos Tavares a dare seguito alle promesse dell'autunno scorso: "L'accordo del 2023 includeva l'impegno a riaprire ed espandere la produzione nelle comunità devastate dalle precedenti chiusure di impianti", ha detto Jean-Pierre. "Vogliamo che Stellantis mantenga questi impegni nei confronti dello Uaw e delle comunità".
Mobilize Duo - L'erede della Twizy punta la concorrenza "con più autonomia, connettività e dotazioni"
Al Salone di Parigi Mobilize ha presentato la Duo, il quadriciclo elettrico erede della Twizy, e la variante commerciale Bento. Durante una tavola rotonda, il direttore operativo del brand francese, Matthieu Tenenbaum, ha spiegato quali sono i punti di forza delle novità svelate alla manifestazione parigina: "Duo arriva sul mercato con un equipaggiamento più ricco rispetto alla concorrenza. Inoltre, ha una maggior autonomia e una miglior connettività. Insomma, rappresenta un'offerta più estesa e più ricca di funzionalità a un prezzo attrattivo", ha detto il manager, sottolineando come il quadriciclo sia destinato soprattutto "ai giovani o a chi non ha la patente, mentre la Bento è ovviamente rivolta agli artigiani o a chi opera nel mondo delle consegne".
Il bacino di clientela. Le due novità saranno commercializzate tramite la rete dei concessionari della Renault, "anche per garantire dei servizi di post-vendita, soprattutto in Italia, ha spiegato ancora Tenenbaum, sottolineando un aspetto dell'offerta commerciale. Infatti, non è prevista una formula di abbonamenti per privilegiare il leasing e il noleggio. Quanto al bacino di clientela potenziale nel nostro Paese, Mobilize ritiene "molto interessante" la possibilità che la Duo venga utilizzata nei "luoghi turistici" per gli spostamente brevi dei vacanzieri.
Le ambizioni. La nuova offerta dell'azienda rientra in uno specifico percorso che vede Mobilize assumere un ruolo specifico all'interno del gruppo Renault. L'azienda, infatti, ha il suo focus operativo sulle nuove forme della mobilità e sui servizi collegati. Un esempio è l'energia. La società offre ai clienti delle elettriche della Renault, anche in Italia, un pacchetto di soluzioni, tra cui l'installazione dei punti di ricarica domestici e la fornitura di elettricità, rigorosamente "verde", ma acquistata da società terze. "Non abbiamo ancora un piano per produrre energia", ha risposto Tenenbaum a una nostra domanda sulla possibilità di diventare degli operatori energetici a tutto tondo. Del resto, il direttore operativo ha spiegato che "Mobilize è ancora piccola: abbiamo avviato le nostre attività con il piano Renaulution. Ma per noi l'amministratore delegato del gruppo, Luca de Meo, ha grandi ambizioni". A tal proposito, Tenenbaum ha parlato anche di altre possibili attività. Per esempio nel car sharing, dove "c'è ancora domanda e noi stiamo valutando come e dove sviluppare" una nostra offerta. Per ora, comunque, la proposta di Mobilize è già abbastanza ampia nel noleggio e anche nei servizi per le aziende. Non è mancata una domanda sulla Limo, l'elettrica a noleggio per tassisti e Ncc: "Abbiamo dismesso le attività un anno e mezzo fa, ma questo modello di business lo ripenseremo", ha risposto Tenenbaum.
Aci - Angelo Sticchi Damiani confermato presidente fino al 2028
L'Assemblea dell'Automobile Club d'Italia, riunita oggi per eleggere il nuovo presidente, ha confermato con oltre il 90% dei voti l'incarico ad Angelo Sticchi Damiani, che ricoprirà l'incarico per i prossimi quattro anni, dal 2025 al 2028. Leccese, sposato con due figli, Sticchi Damiani è ingegnere civile e progettista di infrastrutture stradali.
Stellantis - Si fermano anche Pomigliano, Pratola Serra e Termoli
Stellantis ha comunicato alle organizzazioni sindacali la sospensione delle attività produttive negli impianti di Pomigliano d'Arco, Termoli e Pratola Serra per diverso tempo. Si tratta, nel complesso, di 29 giorni di stop, spalmati sui tre stabilimenti e concentrati nel mese di novembre, che si aggiungono alle sospensioni produttive già annunciate, ad esempio, per Mirafiori. In particolare, a Pomigliano d'Arco la produzione della Panda si fermerà per nove giorni, tra l'11 e il 29 del mese prossimo; a Termoli, la linea di assemblaggio dei motori Fire non lavorerà dall'11 al 24 novembre; mentre le linee GME, GSE e V6 subiranno un'interruzione nelle singole giornate dell'11, 15, 18 e 22 novembre. Infine, i cancelli di Pratola Serra rimarranno chiusi l'11 e il 12 novembre.
Manca la domanda. "Queste misure sono necessarie per adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato e per garantire una gestione efficiente delle risorse", spiega il gruppo in un comunicato, aggiungendo che Stellantis "sta affrontando un momento particolarmente complesso nel percorso di transizione a causa della mancanza di ordini legata all'andamento del mercato dei veicoli elettrificati in Europa, che sta mettendo in difficoltà tutti i produttori, soprattutto europei". Il gruppo si dice comunque "determinato a garantire la continuità degli impianti e delle attività in questo momento complicato" e di voler "continuare a supportare tutti i colleghi e colleghe in questa fase: si tratta di un percorso impegnativo, che comporta scelte complesse e non offre soluzioni immediate, ma richiede unità d'intenti e visione per accompagnare questa grande azienda, insieme a tutti i suoi dipendenti, nel futuro".
Ewiva - Aperti 115 nuovi punti di ricarica ad alta potenza
Dall'inizio dell'anno la Ewiva, joint venture tra Enel X e il Gruppo Volkswagen, ha inaugurato 115 nuovi punti di ricarica ad alta potenza, distribuiti in trenta nuove stazioni in tutta Italia. Come quelle già presenti, anche le nuove colonnine si trovano nelle vicinanze di centri commerciali, servizi o altri punti di interesse. Le ricariche possono essere pagate direttamente alla colonnina in modalità contactless con carte dei principali circuiti bancari e tramite smartphone.
Le nuove stazioni. Nel nord Italia sono state inaugurate 21 nuove stazioni, corrispondenti a 74 punti di ricarica: 7 in Lombardia, 4 in Emilia Romagna, 5 in Piemonte, 3 in Liguria e 1 in Trentino-Alto Adige e Veneto (1). Per quanto riguarda il centro e il sud, le nuove stazioni sono 9, per 41 punti di ricarica totali: 3 nel Lazio, 1 in Abruzzo, Marche, Toscana, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Sportequipe - 6 GT e 7 GTW, grinta e full optional a un prezzo interessante
La Sportequipe, brand del gruppo DR Automobiles, ha presentato due nuovi modelli che si affiancano a quelli attualmente in gamma: si tratta delle Suv 6 GT e 7 GTW, anch'esse caratterizzate da una dotazione di serie molto ricca - non sono previsti optional - e un prezzo competitivo: si parte da 30.900 euro per la 6 GT e da 31.900 per la 7 GTW. La garanzia per entrambe è di cinque anni o 100.000 km.
Sportequipe 6 GT. Lunga 4.590 mm, larga 1.900 e alta 1.685, ha un passo di 2.720 mm e un peso in ordine di marcia di 1.562 kg. Due le motorizzazioni disponibili, entrambe turbobenzina: un 1.5 da 115 kW (156 CV) e 230 Nm di coppia e un 1.6 T-GDI da 136 kW (186 CV) e 290 Nm. Il cambio è un DCT a 7 rapporti collegato alle ruote anteriori. La motorizzazione 1.5 costa 30.900 euro, la 1.6 costa 32.900.
Dotazione di serie. La 6 GT prevede cerchi di lega da 20, vernice metallizzata (sei le tinte disponibili), fari a Led davanti e dietro, maniglie a scomparsa a filo carrozzeria, vetri posteriori scuri, sensori luci e pioggia, tetto panoramico apribile elettricamente, climatizzatore bizona, luci ambientali, sedili in pelle (quelli anteriori a regolazione elettrica, riscaldabili e ventilati), infotainment da 12,8 (da 15,6 per la 1.6) con connettività Apple CarPlay e Android Auto, telecamera a 360, ricarica a induzione per gli smartphone, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, portellone ad apertura elettrica. Gli aiuti alla guida comprendono il cruise control (adattivo solo sulla 1.6), l'assistente al mantenimento della corsia di marcia e il monitoraggio dell'angolo cieco.
Sportequipe 7 GTW. Il secondo modello è una Suv lunga 4.724 mm, larga 1.900 e alta 1.720, con un passo di 2.720 e un peso in ordine di marcia di 1.564 kg. Le motorizzazioni sono le stesse della 6 GT, con un 1.5 benzina da 156 CV e un 1.6 da 186 CV, abbinati al cambio DCT a 7 rapporti e trazione anteriore. Le due versioni costano rispettivamente 31.900 euro e 33.900 euro.
Dotazione di serie. La 7 GTW è dotata di cerchi da 20, mancorrenti sul tetto, specchietti richiudibili elettricamente, vernice metallizzata (in cinque colori), vetri posteriori oscurati, tetto panoramico ad apertura elettrica, rivestimenti in pelle, sedili anteriori a regolazione elettrica riscaldati e ventilati, climatizzatore automatico, portellone elettrico, strumentazione digitale e infotainment da 10,25 con Apple CarPlay e Android Auto, telecamera a 360 e sensori di parcheggio anteriori e posteriori. La versione 1.6 aggiunge la ricarica wireless per lo smartphone, impianto audio a 8 altoparlanti e una suite di Adas più completa.
Telegram - Posti di controllo o di blocco: le segnalazioni in chat sono legali?
Si sta diffondendo come un virus una presunta notizia sui posti di controllo (in cui le auto sono fermate a campione) o di blocco (il fermo è per tutti) segnalati nelle chat di Telegram: stando alle voci, le conversazioni social sarebbero assolutamente lecite. In realtà, la questione è soggetta a interpretazioni ed è molto più complicata. Stando a una prima tesi, condivisibile, commettono reato i membri dei gruppi social che segnalano posti di controllo o di blocco di Polizia o Carabinieri per evitare le multe. Lo stabilisce l'articolo 340 del Codice penale: chiunque, fuori dei casi preveduti da particolari disposizioni di legge, turba la regolarità di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità è punito con la reclusione fino a un anno (per i promotori, pena sino a cinque anni). Stando a una seconda tesi, invece, il reato non sussisterebbe, in quanto non espressamente previsto dalle normative: proprio per questo, in passato alcuni giudici avrebbero perdonato i (pochi) componenti delle chat di "soffiate".
Dipende dal gruppo. Sulla valutazione, pesano più elementi: se il gruppo è ristretto o esteso, privato o pubblico, aperto o chiuso, se segnala posti di blocco utilizzati per scopi di controllo preventivo o per scopi repressivi. In qualsiasi caso, è scorretto, fuorviante e pericoloso generalizzare sostenendo che la chat sia lecita sempre e comunque: "Oltretutto, al suo interno potrebbe esserci qualche malintenzionato, o persino ricercato in quel momento dalle forze dell'ordine", spiega Antonio D'Agostino, vicepresidente dell'Associazione Polizie Locali Comandi del Lazio. "In questo caso, si può configurare anche il reato di favoreggiamento, perché il gruppo ha permesso al soggetto di sottrarsi alla cattura".