Ford Capri - Le prime immagini della Suv-coupé

4 Ruote - Giu 27,2024

La Ford ha diffuso due immagini della sua seconda Suv elettrica, attesa al debutto nei prossimi giorni e nota fino a oggi come Capri. La vettura affiancherà la Explorer nella neonata gamma di Bev a ruote alte, sviluppata sulla piattaforma Meb fornita dal Gruppo Volkswagen.

Cita la Capri originale. La Capri rappresenta di fatto la variante Suv-coupé della stessa Explorer, ma i teaser confermano quanto già visto nelle foto spia: la Ford non si è limitata a cambiare l'andamento del portellone e della coda, ma ha sviluppato gruppi ottici dedicati e più aggressivi che fanno pensare a una netta separazione stilistica tra i due modelli. I Led frontali della Capri sono divisi in quattro elementi e richiamano maggiormente al motivo a quattro fari della vettura degli anni 70 e lo stesso tema è ripreso nella coda.

Occhio al nome italiano. Considerando la parentela tra la Explorer e la Volkswagen ID.4 è probabile che la Capri proponga powertrain analoghi a quelli della ID.5, ma in questo senso la Ford non ha ancora dato indicazioni precise. Il nome non è ancora stato confermato nei teaser e potrebbe, almeno in Italia, sollevare qualche grattacapo dopo il "caso" Alfa Romeo MIlano.

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Hyundai Inster - Piccola fuori, grande dentro

4 Ruote - Giu 27,2024

Se le forme della carrozzeria, da city Suv lillipuziana, ricordano vetture come la Suzuki Ignis, la piccola Bev coreana sfoggia uno stile originale. In particolare, la firma della Casa si riconosce nei pixel dots: le luci a quadratini di Led che troviamo tanto al frontale, quanto in coda.

Malgrado le dimensioni assai compatte, la Inster ha un passo maggiore di quello di alcune auto di segmento superiore: tanto per fare un esempio, i suoi 2,58 metri di interasse superano i 2,55 della Volkswagen Polo. Sta qui, in sostanza, il segreto di uno spazio interno insospettabile, generato anche da alcuni accorgimenti progettuali. Vedi la consolle centrale, estremamente corta, che apre un passaggio tra i due sedili in prima fila permettendo ai passeggeri di scivolare da un lato all'altro dell'abitacolo, nel caso l'uscita dal parcheggio non fosse agevole. Gli interni della Inster (a quattro posti), prevedono poi un divanetto frazionato 50:50 le cui sedute possono scorrere in avanti indipendentemente di 16 cm. Il bagagliaio, così, passa da un minimo di 238 a un massimo di 351 litri senza abbattere gli schienali (ripiegabili sulla seduta). Che, quando sono tutti giù, liberano un volume di carico massimo di 1.060 litri.

La Inster è declinata in due versioni, differenti per prestazioni e autonomia, entrambe con architettura a 400 Volt. Quella d'accesso, Standard Range, monta una batteria Nmc da 42 kWh, un motore da 97 cavalli e punta a un'autonomia di circa 300 km. La Long Range, invece, alza leggermente l'asticella; mette nel mirino percorrenze di 350 km, grazie a una batteria dalla capacità maggiore (49 kWh), e ha pure un motore più potente, da 115 CV. Che la spinge fino a 150 km/h di punta massima con uno 0-100 di 10,6 secondi. La ricarica in corrente continua sarà offerta di serie su entrambe le versioni, con la Long Range che arriva a una potenza di ricarica massima di 85 kW. In CA, la Inster fa il pieno a 11 kW.

Per l'infotainment, sono presenti di serie in tutti gli allestimenti la strumentazione digitale e il touch screen centrale da 10,25 pollici. Nel comparto tecnologico, è disponibile anche il Vehicle-to-load, con prese all'interno e all'esterno: insomma, è possibile usare la Inster come power bank per alimentare altri oggetti o mezzi. Gli Adas disponibili offrono un'assistenza di livello 2, grazie al cruise control con funzione stop&go e il mantenimento attivo della corsia, le cui funzioni vengono combinate nell'assistente alla guida su strade veloci. Ma sono presenti tra gli altri anche il monitoraggio dell'angolo cieco, quello del traffico posteriore con frenata automatica, oltre al rear occupant alert. Per un'offerta davvero da auto di gamma superiore.

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Citroën C3 Aircross - Ordini aperti per la francese: ecco il listino completo

4 Ruote - Giu 26,2024

La Citroën ha aperto gli ordini della nuova C3 Aircross, parente diretta della Opel Frontera e disponibile anche a sette posti: offerta con tre livelli di allestimento, la Suv francese può montare motori benzina da 100 CV, mild hybrid da 136 CV e full electric da 113 CV, con batteria da 44 kWh e un'autonomia dichiarata di 300 km.

C3 Aircross You. La versione d'attacco della gamma prevede cerchi d'acciaio da 16, fari anteriori a Led, il Citroën Head-Up Display, sospensioni Advanced Comfort, climatizzatore manuale, schienale posteriore sdoppiato e sensori di parcheggio posteriori. Gli aiuti alla guida si limitano a cruise control, riconoscimento dei segnali stradali, assistente al mantenimento della traiettoria e frenata automatica d'emergenza. La versione elettrica aggiunge il cavo di ricarica Modo 3, il caricatore di bordo da 7,4 kW e il freno di stazionamento elettrico.

C3 Aircross You Pack Plus. L'allestimento intermedio aggiunge cerchi d'acciaio da 17, vetri posteriori oscurati, barre sul tetto, volante in ecopelle, infotainment centrale con schermo da 10,25 con Apple CarPlay e Android Auto (wireless),  specchietti a regolazione elettrica, sensori di parcheggio posteriori con telecamera, climatizzatore automatico e sensore pioggia. La versione elettrica aggiunge il pre-condizionamento da remoto tramite app.

C3 Aircross Max. La versione top di gamma comprende cerchi di lega da 17, fari posteriori a Led con effetto 3D, protezioni sottoscocca, tetto bicolore, ricarica wireless per gli smartphone, 2 prese USB-C per i sedili posteriori, sensori di parcheggio anteriori, monitoraggio dell'angolo cieco, piano di carico regolabile su due livelli (solo per la 5 posti).

Pacchetti e colori. La colorazione gratuita è il Blue Monte Carlo; a pagamento è possibile avere la tinta pastello Polar White (450 euro), le metallizzate Mercury Grey, Pearl Black e Montana Green (700 euro) oppure il laccato Rosso Elixir (800 euro). Il tetto a contrasto, bianco o nero, costa 300 euro. La configurazione a sette posti, non disponibile per l'elettrica, costa 850 euro. Il caricatore trifase da 11 kW per la Bev costa 400 euro.

Prezzi. Il listino prezzi per l'Italia della nuova Citroën C3 Aircross è il seguente:

  • C3 Aircross PureTech 100 CV MT6 You: 18.790 euro
  • C3 Aircross PureTech 100 CV MT6 You Pack Plus: 20.990 euro
  • C3 Aircross Hybrid 136 CV ëDCS6 You Pack Plus: 24.490 euro
  • C3 Aircross Hybrid 136 CV ëDCS6 Max: 26.690 euro
  • C3 Aircross Full Electric 113 CV You: 26.790 euro
  • C3 Aircross Full Electric 113 CV You Pack Plus: 28.990 euro
  • C3 Aircross Full Electric 113 CV Max: 31.190 euro
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Opel Frontera - La nuova Suv parte da 24.500 euro

4 Ruote - Giu 26,2024

Si prepara ad arrivare nelle concessionarie italiane la nuova Opel Frontera, con un listino che parte da 24.500 euro. La Suv è disponibile con l'1.2 tre cilindri mild hybrid in due varianti di potenza (da 100 e 136 CV), abbinate al cambio automatico Edct a sei rapporti, oppure in versione full electric da 113 CV con una batteria da 44 kWh, per un'autonomia dichiarata di 306 km. Per tutte le varianti, la trazione è solo anteriore.

Opel Frontera. L'allestimento base della Frontera comprende cerchi di acciaio da 16, fari anteriori a Led, climatizzatore manuale, volante rivestito di pelle vegana, schienale posteriore frazionato 60/40, sensori di parcheggio posteriori con telecamera, strumentazione digitale e infotainment da 10, Apple CarPlay e Android Auto wireless. Per quanto riguarda gli aiuti alla guida, di serie c'è poco più di quanto imposto dalla normativa Gsr2: cruise control, assistente al mantenimento della carreggiata, riconoscimento dei segnali stradali e frenata automatica d'emergenza. La versione elettrica aggiunge il cavo di ricarica Modo 2 e il caricatore di bordo da 7 kW.

Opel Frontera GS. La versione top di gamma prevede i cerchi di lega da 17 diamantati, i vetri posteriori oscurati, il tetto nero a contrasto (colore ripreso da modanature, specchietti, scritte e logo), le barre sul tetto, i fari posteriori a Led, il climatizzatore automatico, la funzione di riscaldamento per seidli anteriori, volante e parabrezza, la ricarica a induzione. La dotazione di sicurezza si arricchisce del cruise control adattivo e del monitoraggio dell'angolo cieco.

Optional. La versione a sette posti (900 euro) è disponibile solo per la motorizzazione ibrida nell'allestimento GS. Lo Style Pack (solo base, 500 euro) prevede tetto bianco a contrasto e cerchi di alluminio da 16. Il caricatore di bordo da 11 kW costa 400 euro. La colorazione di serie è il Canyon Orange metallizzato; le tinte Arktis White (pastello), Karbon Black, Khaki Green, Kristall Silver ed Effekt Blue costano 750 euro.

Prezzi. Ecco il listino completo per l'Italia della nuova Opel Frontera:

  • Frontera Hybrid 100 CV: 24.500 euro
  • Frontera Hybrid GS 100 CV: 26.500 euro
  • Frontera Hybrid 136 CV: 26.000 euro
  • Frontera Hybrid GS 136 CV: 28.000 euro
  • Frontera Full Electric 113 CV: 29.900 euro
  • Frontera Full Electric GS 113 CV: 31.900 euro
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Global Traffic Index - New York è la città più congestionata del mondo, Roma 15esima

4 Ruote - Giu 26,2024

New York l'area urbana più congestionata al mondo: nel 2023, chi ha guidato per le strade della Grande Mela ha perso in media 101 ore al volante a causa degli ingorghi durante l'ora di punta. Il 4% in meno rispetto al 2022, ma l'11% in più sul 2019 pre-Covid. Lo rivela il Global Traffic Scorecard 2023 di Inrix, agenzia di analisi della mobilità che ha preso in esame 947 città di tutto il pianeta. Poco distanti, tutte sopra le 90 ore, Città del Messico, Londra, Parigi e Chicago. Tutto questo ha pure un costo economico, in base a valori orari del tempo, perché si è meno produttivi: per esempio, Inrix segnala i 17,45 dollari persi all'ora negli Stati Uniti, contro le 9,12 sterline l'ora del Regno Unito e i 10,67 euro l'ora in Germania.

Le prime due italiane. Roma figura 15esima, con 69 ore trascorse in auto, +15% su due anni fa e +2% sul 2019. Milano è 25esima a quota 60 ore: balza all'occhio il +22% sul 2022 (c'è un risicato -3% rispetto all'ultimo anno pre-coronavirus). Il rischio (aggiungiamo noi) è che questi numeri peggiorino in entrambe le metropoli. Nella capitale sono infatti in partenza i lavori per il Giubileo 2025 e, a novembre 2024, la gigantesca Ztl Fascia Verde dotata di telecamere attiva a novembre 2023. Mentre nel capoluogo lombardo pare evidente che le continue strette relative ad Area B e Area C non rendano la circolazione più fluida, con ricadute negative anche sull'inquinamento.

I criteri usati. Inrix aggrega dati anonimi provenienti fra l'altro da smartphone, auto, camion e telecamere per ogni minuto della giornata: ha esaminato il tempo necessario per andare nei principali centri e per far ritorno a casa. Le ore perse sono la differenza tra guidare di giorno nei momenti di peggior intasamento e mettersi al volante di notte. 

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Cupra Tavascan - La Suv-coupé elettrica debutta in Italia

4 Ruote - Giu 26,2024

La Cupra ha aperto gli ordini della sua prima Suv-coupé elettrica, la Tavascan, realizzata sulla stessa piattaforma delle cugine Volkswagen ID.5 e Skoda Enyaq. Disponibile con due powertrain, motore singolo posteriore da 286 CV e dual motor da 340 CV, la Bev spagnola monta una batteria da 77 kWh per un'autonomia che oscilla (in base alle versioni) tra i 512 e i 568 km. 

Tavascan Endurance Lite. La versione di attacco del listino prevede cerchi di lega da 19, fari anteriori a Led con logo Cupra illuminato, pedaliera di alluminio, volante racing con palette per la frenata rigenerativa, luci ambientali, sedili anteriori sportivi, climatizzatore automatico, telecamera posteriore, sensori di parcheggio davanti e dietro, sterzo progressivo, infotainment connesso da 15 con Apple Carplay e Android Auto wireless, ricarica a induzione. La guida assistita di Livello 2 è di serie per tutta la gamma.

Tavascan Endurance Immersive e Adrenaline. L'allestimento intermedio aggiunge cerchi di lega da 20, vetri posteriori scuri, specchietti ripiegabili elettricamente, impianto audio Sennheiser, volante e sedili anteriori riscaldabili, portellone ad apertura elettrica, clima a tre zone, telecamera a 360 e parcheggio automatico. Gli aiuti alla guida si arricchiscono del riconoscimento dei segnali stradali, del monitoraggio dell'angolo cieco e dell'allarme in caso di ostacoli in arrivo quando si esce dall'auto. La versione top di gamma Adrenaline completa la dotazione con cerchi da 21 con dettagli in rame, fari a matrice di Led, tetto panoramico, head-up display con realtà aumentata, doppio fondo nel bagagliaio e antifurto volumetrico.

Optional e pacchetti. Di serie è prevista la vernice metallizzata Atacama Desert; le altre colorazioni disponibili sono il metallizzato White Silver (750 euro) e le tinte speciali Tavascan Blue e Basalt Grey (1.100 euro). L'unico optional è il Winter Pack (1.500 euro), che aggiunge la pompa di calore e i sedili riscaldabili: anteriori per la Lite, posteriori per gli altri allestimenti.

I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della nuova Cupra Tavascan:

  • Tavascan Endurance Lite 286 CV 77 kWh: 51.850 euro
  • Tavascan Endurance Immersive 286 CV 77 kWh: 52.800 euro
  • Tavascan Endurance Adrenaline 286 CV 77 kWh: 56.600 euro
  • Tavascan VZ Adrenaline 340 CV 77 kWh AWD: 69.950 euro
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Ferrari 12Cilindri - Il Cavallino nella sua forma migliore - VIDEO

4 Ruote - Giu 26,2024

La scocca della nuova V12 è tutta nuova e vanta una maggiore rigidezza torsionale rispetto al modello precedente: lunga 4,73 metri, larga 2,18 e alta 1,29, la 12Cilindri trova sicuramente nel passo la sua misura più interessante: 2,70 metri, vale a dire due centimetri meno della 812 Superfast, alla ricerca di una maggiore reattività e di un comportamento ancora più dinamico. Lo conferma il dato sul peso (1.560 kg a secco) e soprattutto la sua ripartizione, ulteriormente migliorata: 48,3% davanti, 51,7% dietro.

Il 6.5 V12 è lo stesso della 812 Competizione, con 830 CV a 9.500 giri e 678 Nm a 7.250 giri. Tante le soluzioni per ridurre peso e inerzia delle componenti, dalle bielle in titanio ai pistoni in alluminio fino all'albero motore, alleggerito del 3%. L'unità è abbinata per la prima volta al doppia frizione otto marce, che incrementa del 12% la coppia a terra e riduce del 30% i tempi di cambiata. Le prestazioni? 2,9 secondi sullo 0-100 km/h, meno di 7,9 sullo 0-200, oltre 340 km/h di velocità massima.

La 12Cilindri mette in mostra una fiancata geometrica, che si sviluppa a partire da una sezione a diedro, ideale collegamento della fascia frontale con quella posteriore. Un'estetica avvolgente, che se nel muso omaggia la 365 GTB/4 Daytona del 1968, dietro si produce in una coda avveniristica, caratterizzata dal lunotto a delta wing, di ispirazione aerospaziale, e dalle due appendici alari attive, capaci di lavorare nelle configurazioni Low drag e High downforce a seconda delle necessità.

 

L'abitacolo ripropone la formulazione dual cockpit simmetrica tra il lato del guidatore e quello del passeggero, come già visto su Roma e Purosangue. Trova conferma anche il volante capacitivo della SF90 (ma con un feedback tattile migliorato dei comandi sulle razze), mentre a livello d'interfaccia compare un layout a tre schermi: cockpit da 15,6, infotainment centrale da 10,25 e passeggero da 8,8. Novità assoluta, sulla berlinetta, il tetto panoramico in vetro oscurato di serie.

La 12Cilindri attinge dal meglio della produzione più recente della Ferrari: spiccano, tra gli altri sistemi, l'introduzione del brake by wire, che ha consentito di adottare l'Abs Evo della 296 GTB e il suo raffinato sensore 6w-CDS, da cui dipende il funzionamento del Side slip control 8.0, ottimizzato nell'accuratezza e nel controllo dell'aderenza. Dalla 812 Competizione deriva il sistema di quattro ruote sterzanti, capace di regolare in maniera indipendente il movimento di ciascuna delle ruote.

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BMW M5 - Col plug-in guadagna coppia e CV (ma pesa di più)

4 Ruote - Giu 26,2024

La componente termica del powertrain plug-in M Hybrid della M5 è il V8 biturbo di 4.4 litri, capace di esprimere 430 kW/585 CV tra i 5.600 e i 6.500 giri, e una coppia massima di 750 Nm. Il motore elettrico, integrato nel cambio M Steptronic a otto rapporti, ha una potenza di 145 kW/197 CV e una coppia di 280 Nm, che può essere portata fino a 450 Nm. La potenza di sistema è di 535 kW/727 CV, con una coppia massima di 1.000 Nm. Per esaltare il sound del motore gli scarichi hanno flap a regolazione elettrica, su due coppie di doppi terminali in Black Chrome.

Le prestazioni. La BMW dichiara un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi, un decimo in meno della precedente M5. La berlina paga il peso aggiuntivo dato dalla batteria: 2.435 kg in totale, quasi 500 più del modello che sostituisce. La velocità massima è autolimitata a 250 km/h, ma con l'M Driver's Package può essere portata a 305 km/h.

Batteria e autonomia. Sotto il pianale si trova una batteria da 18,6 kWh, che assicura un'autonomia di 67-69 km nel ciclo Wltp. Quando viaggia in elettrico, la M5 è accompagnata da un sound specifico che risponde ai movimenti dell'acceleratore. Il consumo di carburante dichiarato è di 1,7 l/100 km (che con la batteria scarica salgono a 10,3 l/100 km).

La trazione integrale M xDrive prevede un differenziale a controllo elettronico al posteriore e una serie di modalità specifiche per la pista, tra cui quella 2WD che trasmette la potenza alle ruote posteriori, disattivando anche il controllo di stabilità. Il telaio ha un assale anteriore a doppio braccio e quello posteriore a cinque bracci con messa a punto specifica per questo modello; di serie le sospensioni adattive M con ammortizzatori a controllo elettronico e le quattro ruote sterzanti. Su richiesta i freni ceramici M Carbon, mentre di serie i cerchi M da 20 all'anteriore e 21 al posteriore.

Rispetto alla berlina normale, la M5 si distingue per i tanti elementi in color carrozzeria, i passaruota allargati, le minigonne laterali, i paraurti sportivi specifici e il logo M5 inciso nel montante posteriore. All'interno trovano posto i sedili multifunzione M riscaldati e rivestiti in pelle Merino, il volante M con corona piatta e il BMW Curved Display con comandi, grafiche e schermate specifiche per questo modello. Di serie anche l'head-up display, il climatizzatore a quattro zone, l'impianto stereo Bowers & Wilkins, il cofano posteriore ad apertura elettrica e il tetto apribile in vetro.

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Codice della strada - In monopattino sulla A9: il problema della mini multa

4 Ruote - Giu 26,2024

Non si contano più le persone che, con monopattino elettrico, viaggiano abusivamente su autostrade e tangenziali italiane: l'ultimo caso vede un uomo immortalato in Lombardia mentre percorreva il tratto dell'A9 tra Fino Mornasco e la barriera di Como Grandate. Un'infrazione pericolosissima, che mette a repentaglio la sicurezza propria e altrui. Al di là degli aspetti riguardanti il rispetto delle regole, esiste il problema della mini multa, con scarso potere deterrente. Quando le Forze dell'ordine fermano il trasgressore, questo rischia solo un verbale di 42 euro (ridotto del 30%, quindi 29,40 euro, pagando entro cinque giorni), poco proporzionato alla gravità della violazione. Lo stabilisce l'articolo 175 (commi 2 e 16) del Codice della strada, scritto nel 1992 per motorini e bici, quando il fenomeno della micromobilità elettrica urbana ancora non esisteva. Qualora poi il soggetto non abbandoni l'autostrada, commetterebbe un reato (articolo 650 del Codice penale, inosservanza dei provvedimenti dell'autorità): arresto fino a tre mesi o ammenda fino a 206 euro, come evidenzia Valerio Platia, esperto di Confarca autoscuole.

Gli obblighi dell'automobilista. Alla guida è vietato tenere in mano lo smartphone, anche per uno scatto fotografico al volo (multa di 165 euro e sottrazione di cinque punti patente): al massimo, con vivavoce o auricolare, si possono allertare le Forze dell'ordine. Viceversa, i passeggeri hanno il diritto di fare tutte le foto che vogliono. E comunque, per chi si imbatte in conducenti di monopattini e ciclisti su autostrade o tangenziali, vale la solita raccomandazione: occhio agli spostamenti d'aria, che potrebbero far cadere l'utente vulnerabile.

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Volkswagen - L'alleanza con Rivian risolve il problema Cariad

4 Ruote - Giu 26,2024

La Volkswagen ha siglato un inatteso e sorprendente accordo di investimento con la Rivian, una delle tante startup americane "anti-Tesla" ancora incapaci di replicare il successo dell'azienda guidata da Elon Musk. Il costruttore tedesco investirà fino al 2026 un massimo di 5 miliardi di dollari (4,67 miliardi di euro al cambio attuale) nella società di Irvine (California) e, soprattutto, in una joint venture paritetica per lo sviluppo di piattaforme per auto elettriche. 

L'accordo. L'operazione, che per i tedeschi segue un'analoga transazione con la Xpeng per il solo mercato cinese, è estremamente complessa e prevede diversi passaggi intermedi, ognuno subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi finanziari e tecnologici. In primo luogo, Volkswagen impegnerà quest'anno 1 miliardo di dollari per acquistare un prestito obbligazionario che sarà possibile convertire in azioni Rivian una volta ottenute tutte le autorizzazioni regolatorie. Un altro miliardo sarà investito nella costituzione della joint venture. Tra il 2025 e il 2026, Wolfsburg acquisterà titoli Rivian per due miliardi e concederà un prestito da un miliardo alla società congiunta, ma solo a a condizione che vengano raggiunti specifici traguardi. 

La joint venture. Il punto centrale dell'accordo è proprio la joint venture: sfrutterà, infatti, l'attuale piattaforma software della Rivian (caratterizzata da una configurazione dei microprocessori a bordo veicolo a "zona") per lo sviluppo di Sdv ( software-defined vehicle), il primo dei quali sarà lanciato nella seconda metà del decennio. Inoltre, la Volkswagen e tutti i suoi brand potranno accedere immediatamente all'architettura dell'azienda statunitense e quindi risolvere uno dei loro principali problemi: le difficoltà della divisione informatica Cariad e i relativi ritardi nel lancio di importanti modelli a batteria. Non a caso, durante una conference call con gli analisti i, vertici aziendali hanno indicato la possibilità di utilizzarne una versione adattata già nella prossima piattaforma SSP, destinata a debuttare verso il 2028. Inoltre, è stato deciso di annullare i programmi di sviluppo proprio della Cariad. La divisione ha finora rilasciato le piattaforme software E3 1.1 e 1.2, ma Wolfsburg ha deciso di abbandonare l'aggiornamento E3 2.0. Per Rivian, invece, l'accordo rappresenta l'opportunità di ottenere capitali freschi per portare avanti i progetti di espansione della gamma e della presenza geograficain un momento, tra l'altro, di difficoltà sul fronte finanziario per colpa dei deludenti risultati commerciali.

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Rimac - Dalle hypercar elettriche... ai robotaxi

4 Ruote - Giu 26,2024

La Rimac ha annunciato Verne, un servizio di robotaxi che dovrebbe debuttare già nel 2026 a Zagabria. Un cambiamento di rotta significativo e insolito, in parte già anticipato nei mesi scorsi, per la Casa croata che ha sviluppato la hypercar elettrica Nevera e che recentemente ha acquisito dal Gruppo Volkswagen il controllo della Bugatti. Quello dei robotaxi è un mercato in rapida espansione: oltre alle sperimentazioni già attive negli Stati Uniti, la Tesla ha annunciato che presenterà il suo robotaxi il prossimo 8 agosto.

Un progetto che nasce da lontano. Chiamato in onore del poeta e scrittore Jules Verne, che usava il tema del viaggio come forza trainante dei suoi racconti, si legge in una nota stampa della casa, il servizio di robotaxi è un progetto che ha preso vita nel 2017, quando la Rimac ha cominciato a lavorare alla sua tecnologia di guida autonoma; nel 2021 ha ricevuto 200 milioni di euro dall'Unione Europea nell'ambito del piano di recupero da 6,3 miliardi per la Croazia, oltre che finanziamenti dal Gruppo Hyundai, impegnato nello sviluppo di un proprio robotaxi basato sulla Ioniq 5.

Guida autonoma di livello 4. Alla guida della Verne c'è Marko Pejkovi, amico di Mate Rimac, affiancato da Adriano Mudri, il designer della Nevera. Il primo veicolo svelato oggi è completamente elettrico, e dotato di un sistema di guida autonoma basato sulla tecnologia di Mobileye di Intel, che utilizza i chip di EyeQ e i dati delle mappe del programma Road Experience Management (REM). Il robotaxi avrà un livello di guida autonoma di livello 4, privo di sterzo e pedali.

Piccolo ma lussuoso. Il robotaxi ha dimensioni compatte, un tetto panoramico in vetro e due posti a sedere, a cui si accede dalle porte scorrevoli. L'abitacolo è spazioso e lussuoso, più di quanto siamo abituati a vedere sui robotaxi attualmente in circolazione, realizzati sulla base di modelli di serie. Di grande impatto lo schermo da 43 davanti ai passeggeri, con audio Dolby Atmos, widget per contenuti multimediali, la mappa del viaggio e i comandi per il climatizzatore. La scelta di due soli posti a sedere è legata al fatto che nove corse su dieci coinvolgono comunque una o due persone, spiega Mudri.

Si comincia da Zagabria. Chiamati tramite app, come un normale servizio di taxi, i veicoli della Verne stazioneranno in quelle che la Rimac chiama motherships, ossia "navi madre", depositi cittadini dove vengono caricati e puliti. I primi robotaxi saranno impiegati in via sperimentale nella capitale croata, ma la Rimac ha già confermato di aver stretto accordi con altre municipalità in Europa (tra cui Germania e Regno Unito) e in Medio Oriente. Sul lungo termine Verne dovrebbe aiutare a eliminare la necessità di una seconda o terza auto di famiglia che occupa spazio, viene usata di rado e ha costi significativi, conclude la casa.

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Aston Martin - Valiant, la V8 manuale voluta da Alonso

4 Ruote - Giu 26,2024

L'Aston Martin presenta la Valiant, una serie limitata di 38 esemplari che debutterà in pubblico al Goodwood Festival of Speed. La Valiant nasce dalla collaborazione tra il reparto di personalizzazione Q by Aston Martin e il campione di Formula 1 Fernando Alonso, che ha richiesto espressamente questa vettura al team di sviluppo e ha contribuito alle scelte tecniche e alla messa a punto.

Dalla Valour alla Valiant. La base di partenza è la coupé con cambio manuale Valour, della quale l'Aston Martin ha costruito soltanto 110 esemplari. Tutto è stato portato all'estremo, creando una vettura capace di esprimersi al massimo in pista, ma comunque omologata per l'uso stradale. Le 38 unità previste sono già state prenotate da altrettanti clienti, con prezzi non ancora comunicati: la prima Valiant sarà di Alonso.

745 CV col manuale per strada e pista. Rispetto alla Valour, le modifiche applicate alla Valiant riguardano gli aspetti tecnici principali: il V12 biturbo di 5.2 litri con cambio manuale è stato infatti portato da 715 a 745 CV, mentre l'assetto può contare su ammortizzatori regolabili Multimatic ASV derivati dalle corse. L'elettronica di gestione è stata ricalibrata con setup specifici delle tre modalità di guida, mentre la carrozzeria di carbonio presenta nuovi elementi aerodinamici per aumentare la downforce. Lo stile è ispirato a un esemplare che ha fatto storia: la RHMA/1 "Muncher" che ha partecipato alla 24 Ore di Le Mans nel 1980.

Alleggerita e semplificata come chiesto da Alonso. Sono numerosi anche gli interventi volti a ridurre il peso totale: la Valiant adotta un nuovo impianto frenante carboceramico con dischi da 410 mm, scarico di titanio, sottotelaio posteriore stampato in 3D (-3 kg), albero di trasmissione di magnesio (-8,6 kg), cerchi di magnesio da 21" con coperture aerodinamiche di carbonio (-14 kg) e batteria agli ioni di litio derivata dalla corse (-11,5 kg). Anche gli interni sono stati semplificati e alleggeriti, adottando fibra di carbonio satinata a vista per le finiture, nuovi sedili monoscocca Recaro con imbottiture ridotte, volante ridisegnato con diametro ridotto, pannelli porta semplificati e leva del cambio con leveraggi a vista. Per la guida in pista, la Valiant offre la semi-gabbia posteriore e le cinture di sicurezza da competizione.

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Volkswagen Golf R - Cattiva digitale

4 Ruote - Giu 26,2024

Dopo le prime impressioni di guida a bordo della nuova Golf R, è arrivato il momento di ammirare senza veli le forme e tutti i dettagli dell'ultima hot hatch tedesca. Per i prezzi è ancora presto, ma a Wolfsburg confermano il suo arrivo in concessionaria dopo la fine dell'estate.

Cosa cambia fuori. Di sera la nuova R si farà subito notare, non solo per il rombo degli scarichi, ma anche per il logo illuminato. Naturalmente, cambia anche il frontale: nuovo taglio dei fari, della mascherina e dei paraurti, con i Led diurni che cambiano forma e dimensione. Disponibile anche la tecnologia Led Matrix IQ.Light per i proiettori anteriori e quella Led 3D con animazioni selezionabili al posteriore. Debuttano anche nuove air curtain sul paraurti, diffusore, spoiler e cerchi forgiati da 19 pollici Warmenau dal peso di soli 8 kg ciascuno.

C'è anche l'intelligenza artificiale. I tecnici di Wolfsburg hanno aggiornato anche l'hardware e il software del sistema infotainment. Spicca il nuovo schermo da 12,9 con integrato l'assistente virtuale Ida, che consente di gestire funzioni come il climatizzatore, il telefono, la navigazione e l'attivazione di funzioni specifiche come i profili di guida. Per la prima volta, il sistema di comandi vocali accede anche a ChatGPT. Rivisitato pure lo schermo per il conducente, il Digital Cockpit Pro, da 10,2 pollici, con diverse configurazioni grafiche. Specifico per la Golf R l'inserimento di un contagiri orizzontale con flash luminoso per il suggerimento di cambiata. Con il pacchetto Performance, nel Digital Cockpit Pro sono integrati anche un laptimer GPS e un accelerometro: il primo per la misurazione automatica degli intermedi in pista tramite i segnali satellitari; il secondo, invece, registra le performance di accelerazione per lo 0-100, l'80-120 e il quarto di miglio.

Per 13 cavalli in più. Nel cofano è presente un 2.0 quattro cilindri turbobenzina da 333 cavalli (13 in più rispetto al pre-restyling) e 420 Nm di coppia. Non manca la trazione integrale abbinata ai torque splitter e torque vectoring. Affinate anche le tarature dello sterzo progressivo, delle sospensioni elettroniche DCC e del software di gestione della dinamica del veicolo, mentre è nuovo il software di controllo del differenziale elettronico XDS. Tra i profili di guida spunta la modalità Eco, che si aggiunge alle già note Comfort, Sport, Race e Individual, con l'aggiunta di Special e Drift in combinazione con il pacchetto Performance.

La Black Edition. La Golf R Variant non arriverà sul nostro mercato, al contrario dell'allestimento Black Edition: quest'ultimo rappresenta il top di gamma e prevede il pacchetto performance di serie, che porta a 270 km/h la velocità massima (invece di 250 km/h). In più, ci sono le modalità di guida Special (concepita per il massimo delle prestazioni al Nürburgring) e Drift, oltre alle sospensioni elettroniche DCC. Esteticamente, come vuole il nome, la Golf R Black Edition si veste di nero con loghi, badge, pinze freno, dettagli e terminali di scarico oscurati.

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Bosch - Al lavoro sull'auto di domani

4 Ruote - Giu 26,2024

La Bosch non vuole fare auto, però intende continuare a offrire le più moderne componenti a chi già le costruisce. Per esempio, le soluzioni braking e steering by-wire, cioè i freni e lo sterzo attuati solo elettricamente. L'eliminazione della connessione meccanica si tramuta per i progettisti in maggiore libertà d'azione, basti pensare quanto è complicato allineare la pedaliera con il sedile di guida e il volante, tenendo conto che la stessa deve fare leva pure sul servofreno posto nel vano motore.

Lo stesso vale per lo sterzo. L'eliminazione del piantone è un vincolo in meno per il posizionamento della scatola dello sterzo e il design dell'assale anteriore, così come nella guida autonoma permetterebbe di ripiegare il volante sotto la plancia. sempre lo spazio interno a guadagnarci. E non solo, pure la qualità della guida ne trae giovamento: la connessione elettronica fra pedale e pinze permette un controllo più modulabile nelle situazioni difficili.

Altri benefici. Queste soluzioni by-wire sono solo una parte delle nuove tecnologie Bosch, che abbiamo avuto modo di vedere da vicino. Per le auto elettriche è possibile gestire la frenata rigenerativa fino all'arresto e senza il classico contraccolpo che lo precede, facendo del tutto a meno dei freni sulle ruote. Col by-wire si può regolare la corsa del pedale dai normali 60/40 mm ai quasi impercettibili quattro che ricordano il "fungo" delle Citroen DS ed SM. Si può fare lo stesso con l'acceleratore by-wire, sicché la pedaliera sospesa si trasforma in due piccole piastre che sporgono appena dalla moquette, liberando almeno una ventina di centimetri per i piedi del guidatore, il quale può avanzare il sedile e regalare agio agli altri occupanti. Quanto allo sterzo, i comandi regolabili in modalità normale o sport non sono certo una novità, ma il comando by-wire apre a un'infinita gamma di rapporti e sensibilità di feedback. Ciò che non torna indietro, mai, sono le vibrazioni, persino quando una sola delle due ruote anteriori è soggetta a un sobbalzo.

Lo sviluppo del software abbina allo sterzo il controllo (sempre elettronico) di ogni singola sospensione, così anche rollio e beccheggio diventano un lontano ricordo, e la dinamica dell'auto ringrazia. In questo caso, la Bosch si occupa solo dei sensori, non di molle e ammortizzatori che restano patrimonio di altri. E lo stesso vale per gli elementi chiave della guida autonoma, dove la multinazionale tedesca porta telecamere, radar e Lidar, con tutti i programmi che ci stanno dietro. Il nuovo approccio, per esempio, prevede di compattare in una sola architettura software funzioni finora del tutto separate, tipo quelle degli Adas e l'infotainment. Lo scopo è quello di semplificare gli impianti di bordo, anche per ridurre i rischi di malfunzionamenti. Così, nei vari livelli che costituiscono l'impianto elettrico di un'auto compare anche uno strato, definito middleware, fra l'hardware e le applicazioni: raccoglie i comandi e li smista agli apparati che effettivamente li eseguono, colloquiando con il cloud. Ciò non toglie che Bosch continuerà a sviluppare il suo storico core business dei motori elettrici. Puntando anche all'idrogeno come forma di mobilità alternativa o integrativa di quella elettrica a batterie.

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Polestar 2 - Più autonomia col Model Year 2025

4 Ruote - Giu 25,2024

Polestar presenta il Model Year 2025 della berlina 2, che sarà disponibile in Europa nell'ultima parte dell'anno corrente. La Casa ha previsto nuove personalizzazioni, una ristrutturazione della gamma e, soprattutto, un aggiornamento del powertrain che offre maggiore efficienza. Prezzi e dettagli relativi al mercato italiano saranno resi noti in concomitanza con il lancio commerciale.

Nuovi colori per la carrozzeria. Senza toccare il design, la Polestar introducen per la 2 il nuovo colore di serie Vapour, mentre la tinta Storm - ripresa dalla 4 - sostituisce la variante Thunder. Nell'abitacolo debutta il rivestimento in pelle Nappa Charcoal ecosostenibile realizzato da Bridge of Weir.

Rivisti anche gli accessori. La gamma degli optional è stata rorganizzata seguendo la medesima logica introdotta sulle Polestar 3 e 4. Troviamo quindi il Pro Pack con i cerchi da 20", cinture di sicurezza personalizzate con fascia Swedish Gold, il Climate Pack con pompa di calore, i sedili posteriori e il volante riscaldabili e gli altri pacchetti principali: Pilot Pack per gli Adas, Plus Pack per ulteriori dotazioni e il Performance Pack sportivo.

Fino a 659 km di autonomia omologata. In attesa di conoscere tutte le specifiche dei singoli allestimenti, la Polestar ha confermato che la Standard Range Single Motor adotta la batteria aggiornata da 70 kWh della CATL per 554 km di autonomia omologata nel ciclo Wltp, mentre la Long Range Single Motor raggiunge i 659 km.

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Bentley Continental GT - Eleganza, atto quarto

4 Ruote - Giu 25,2024

Se da un lato l'estetica evolve gli stilemi della terza serie (introducendo nuovi fari matrix composti da 120 Led), è sottopelle dove la nuova Continental GT concentra le novità più importanti. Nel cofano motore è infatti presente il nuovo propulsore Ultra Performance Hybrid, un V8 biturbo di 4.0 litri ibrido plug-in (400v) da 782 CV e 1.000 Nm di coppia massima. L'otto cilindri con turbine monoscroll è in grado di erogare 600 CV e 800 Nm, mentre la parte elettrica è composta da un motore da 190 CV e 450 Nm integrato nel cambio doppia frizione a otto rapporti (con trazione integrale) e alimentato da una batteria da 25,9 kWh che promette 85 km d'autonomia in modalità Ev. Il range complessivo arriva così a 859 km, grazie a un consumo medio dichiarato di 10,3 l/100 km.

Inutile dire che la Bentley più potente della storia è anche la più veloce: per lo 0-100 bastano 3,2 secondi (3,4 per la GTC), mentre la velocità massima è di 335 km/h (285 per la GTC). E pure da guidare è una delle Continental migliori di sempre: la distribuzione dei pesi è quasi perfetta (49:51) e di serie sono previsti sistemi come l'assetto Bentley Dynamic Ride con ammortizzatori a doppia valvola, molle pneumatiche a doppia camera e barre antirollio attive a 48 volt. Non mancano poi un differenziale eLsd e un sistema di torque vectoring. Di serie sono previsti cerchi da 22 e freni con pinze a dieci pistoncini all'anteriore e a quattro al posteriore, con dischi da 420 e 380 mm, ma volendo si possono richiedere anche dei carboceramici da 440 e 410 mm.

I sobri e lussuosi interni Bentley sono stati aggiornati con nuove finiture di legno e carbonio, pellami trapuntati e nuove tecnologie. I sedili, regolabili a 20 vie, sono disponibili anche in versione Wellness con regolazione posturale e climatizzazione integrata e, ovviamente, possono essere personalizzati dalla Mulliner, come il resto dell'abitacolo. Di serie è previsto un impianto audio da 650 Watt, ma a richiesta si possono avere un Bang & Olufsen da 1.500 Watt o un Naim da 2.200 Watt. Al centro della plancia è presente il Rotating Display, che a vettura spenta cela il touch screen da 12,3, facendolo comparire quando si avvia il motore in alternativa a tre quadranti analogici. Di serie sono previsti anche un sistema di ionizzazione dell'aria e filtri antiparticolato, oltre a dotazioni ormai immancabili come la compatibilità wireless con Android Auto e Apple CarPlay, la guida assistita di Livello 2 e il Remote park assist, che consente di parcheggiare e richiamare l'auto dal posteggio direttamente dal proprio smartphone senza nessuno a bordo.

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Fiat Grande Panda - La produzione in Serbia inizierà a luglio

4 Ruote - Giu 25,2024

La produzione di serie della Fiat Grande Panda nella fabbrica serba di Kragujevac sarà avviata nella seconda parte del mese di luglio e comunque poco dopo la presentazione ufficiale del nuovo modello del marchio torinese. A rivelare le tempistiche del programma di assemblaggio è stato il presidente della Serbia, Aleksandar Vui, durante un intervento televisivo. "L'11 luglio ha affermato verrà presentato in Italia il modello che sarà prodotto a Kragujevac e nella seconda metà di luglio, insieme ai rappresentanti di Stellantis, inaugurerò la catena di montaggio". 

L'importanza della Grande Panda. Per Vui, il nuovo modello "sarà un grande incentivo per lo sviluppo e il progresso non solo di Kragujevac e della regione di Sumadija, ma anche dell'intera Serbia", perché il progetto "influirà in modo significativo sulla crescita del Prodotto interno lordo". "Produrremo un'auto elettrica, cosa che per noi è di grande importanza", ha aggiunto il presidente serbo, ricordando l'intenzione di Belgrado di sostenere l'acquisto di veicoli a batteria con incentivi pari a 5 mila euro e di valutare la possibilità di "aumentare l'importo per le elettriche di produzione nazionale".

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Audi RS Q8 - 640 CV per la Performance "da Nürburgring"

4 Ruote - Giu 25,2024

L'Audi presenta la variante aggiornata della RS Q8, che viene lanciata anche nell'inedita variante Performance: il suo biglietto da visita è il record per le Suv al Nürburgring con un tempo di 7 minuti, 36 secondi e 698 centesimi. La Performance sarà disponibile in Italia a partire da 177.500 euro, affiancando la RS Q8 standard (a partire da 157.000 euro).

Più aggressiva. Il look della variante RS è stato ulteriormente evoluto in occasione del restyling. Il Single Frame anteriore è più ampio e presenta la griglia a nido d'ape, inoltre troviamo gruppi ottici ridisegnati (con tecnologia Matrix HD) e prese d'aria più grandi. Al posteriore sono visibili i classici terminali ovali sdoppiati e un nuovo estrattore con elemento luminoso verticale al centro. La variante Performance è subito riconoscibile per la finitura grigio opaco delle calotte degli specchietti e delle appendici aerodinamiche, ma questi elementi sono disponibili in opzione anche in carbonio o nero lucido. Nuove anche tre tinte esterne specifiche per i modelli RS: oro Sakhir, blu Ascari e rosso Chili.

640 CV per la RS Q8 Performance. La base meccanica della RS Q8 è sempre lui, il V8 4.0 TFSI con cambio tiptronic a otto marce e trazione integrale quattro. La RS Q8 eroga 600 CV e 800 Nm, mentre la Performance raggiunge quota 640 CV e 850 Nm, diventando così il modello Audi Sport più potente mai offerto sul mercato. La RS Q8 Performance adotta tutte le soluzioni tecniche disponibili per ottenere il massimo delle prestazioni. Oltre al motore potenziato con impianto di scarico sportivo alleggerito troviamo i differenziali centrale e posteriore autobloccanti, il software dedicato del cambio automatico, le sospensioni pneumatiche attive RS con barre antirollio attive, l'asse posteriore sterzante, i freni carboceramici con dischi anteriori da 440 mm  (-34 kg rispetto all'impianto tradizionale) e i cerchi di lega da 23" forgiati con pneumatici Pirelli 295/35. La Performance è in grado di toccare i 100 km/h da ferma in 3,6 secondi e di raggiungere i 280 km/h (305 con pacchetto opzionale), contro i 3,8 secondi e 250 km/h (280 con pacchetto opzionale) della RS Q8.

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Tesla Cybertruck - Nuovi richiami per problemi a tergicristalli e bagagliaio

4 Ruote - Giu 25,2024

Dopo l'intervento di aprile, legato a un difetto al pedale dell'acceleratore, la National Highway Traffic Safety Administration ha annunciato due nuovi richiami per il Tesla Cybertruck: Entrambi riguardano elementi fisici e, pertanto, la riparazione dovrà essere effettuata dalle squadre di assistenza della Casa texana e non tramite aggiornamenti "over-the-air", come avvenuto in passato per altri modelli di Elon Musk.

I dettagli. Il primo richiamo disposto dall'agenzia statunitense per la sicurezza dei trasporti interessa 11.688 esemplari del Cybertruck prodotti dal 13 novembre 2023 al 6 giugno 2024, che dovranno essere controllati per verificare il tergicristallo: il sistema di controllo della spazzola potrebbe smettere di funzionare a causa di un possibile sovraccarico elettrico a uno dei componenti di azionamento, determinando una riduzione della visibilità in specifiche condizioni atmosferiche e aumentando i rischi di collisione. In ogni caso, l'agenzia stima che solo il 2% dei veicoli oggetto del richiamo presenti effettivamente il difetto segnalato. La Tesla sostituirà gratuitamente il motorino del tergicristallo. La seconda campagna, invece, interessa 11.383 pick-up elettrici assemblati tra il 13 novembre 2023 e il 26 maggio 2024. In questo caso, il problema riguarda il rivestimento del pianale del bagagliaio: fissato con un adesivo, quest'ultimo potrebbe allentarsi se non staccarsi del tutto, creando così un pericolo per altri veicoli. Il difetto, che potrebbe in realtà interessare solo l'1% dei veicoli richiamati, sarà risolto tramite la sostituzione totale del rivestimento oppure garantendo la sua aderenza al pianale.  

 

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Nissan Qashqai - Aperti gli ordini per il restyling: prezzi e versioni

4 Ruote - Giu 25,2024

La Nissan ha aperto gli ordini per il restyling della Qashqai, disponibile in cinque allestimenti e tre motorizzazioni: le due mild hybrid da 140 e 158 CV (anche 4WD) e la full hybrid e-Power da 190 CV. I prezzi partono da 31.570 euro, le consegne da settembre.

Qashqai Acenta. Il modello di attacco monta cerchi di lega da 17 (18 per la e-Power), retrovisori esterni ripiegabili elettricamente, luci a Led, strumentazione da 7, climatizzatore bizona, infotainment da 12,3 con Apple CarPlay e Android Auto, sensori di parcheggio posteriori con telecamera. Per quanto riguarda la sicurezza, di serie ci sono il cruise control adattivo, l'assistente al mantenimento di traiettoria, il monitoraggio dell'angolo cieco e la frenata automatica d'emergenza anche in retromarcia.

Qashqai N-Connecta e N-Design. Il secondo allestimento aggiunge cerchi da 18, strumentazione digitale da 12,3, luci ambientali, sensori di parcheggio anteriori, ricarica wireless, cambio e volante rivestiti in pelle, guida assistita di Livello 2 (per versioni con cambio automatico). La N-Design aggiunge cerchi da 20 con sospensioni multilink, tetto a contrasto e rivestimenti in Alcantara.

Qashqai Tekna e Tekna+. Le versioni top di gamma prevedono dettagli nero lucido per la carrozzeria, retrovisori con memoria, head-up display, rivestimenti in pelle sintetica, sedile guida con regolazioni elettroniche e memoria, bagagliaio ad apertura elettrica. La Tekna+ aggiunge il tetto panoramico, parabrezza e volante riscaldati, impianto Bose da 10 altoparlanti, sedili rivestitti di pelle (gli anteriori riscaldati e con funzione massaggio).

Optional. La Suv giapponese è venduta di serie in rosso Fuji Sunset perlato, ma sono disponibili altre sette colorazioni metallizzate e perlate. La lista degli optional prevede il tetto panoramico (600 euro), l'impianto Bose (700 euro), il Comfort Pack (portellone elettrico e head-up display, 950 euro) e il Comfort Pack Plus (che aggiunge sedili elettrici e specchietti con funzione memoria, 1.100 euro). 

I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della nuova Nissan Qashqai:

  • Qashqai MHEV 140 CV MT Acenta: 31.570 euro
  • Qashqai MHEV 140 CV MT N-Connecta: 34.530 euro
  • Qashqai MHEV 140 CV MT N-Design: 36.430 euro
  • Qashqai MHEV 140 CV MT Tekna: 36.430 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV MT Tekna+: 41.630 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic Acenta: 34.770 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic N-Connecta: 37.730 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic N-Design: 40.020 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic Tekna: 40.020 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic Tekna+: 43.820 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic 4WD N-Connecta: 39.730 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic 4WD N-Design: 42.020 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic 4WD Tekna: 42.020 euro
  • Qashqai MHEV 158 CV Xtronic 4WD Tekna+: 45.820 euro
  • Qashqai e-Power 190 CV Acenta: 37.320 euro
  • Qashqai e-Power 190 CV N-Connecta: 40.280 euro
  • Qashqai e-Power 190 CV N-Design: 42.770 euro
  • Qashqai e-Power 190 CV Tekna: 42.770 euro
  • Qashqai e-Power 190 CV Tekna+: 46.570 euro
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