Stati Uniti - Elettriche, la Cina fa ricorso contro i sussidi Usa

4 Ruote - Mar 27,2024

Si inasprisce lo scontro commerciale fra Cina e Stati Uniti: il 26 marzo, Pechino ha fatto ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro i sussidi Usa sulle vetture a batteria, previsti dall'Inflation Reduction Act (Ira) e voluti dal presidente americano Joe Biden nell'agosto 2022. Come riporta la Reuters, stando al ministero del Commercio del Paese orientale, la denuncia è mirata "a garantire il corretto funzionamento del mercato auto, in modo che agli operatori sia consentito di competere con pari opportunità".

Ira, legge rivoluzionaria. L'Inflation Reduction Act ha infatti un obiettivo preciso: creare negli Stati Uniti filiere industriali per tutte le "tecnologie pulite" che favoriscono la transizione energetica, riducendo al minimo l'influenza della Cina, oggi fortissima. Tra le "tecnologie green", ovviamente, ci sono le auto elettriche. Composte da dispositivi (batterie) e materiali (litio, nichel, grafite, cobalto e altro), nella cui catena di forniture Pechino è imperante. In estrema sintesi, l'Ira prevede che gli aiuti statali siano garantiti solo a chi utilizza prodotti provenienti dagli Usa per costruire le elettriche (qui la regola in dettaglio): incentivi ritenuti discriminatori dal Dragone ma di certo non da Biden; né, tanto meno, dall'altro candidato alla Casa Bianca, Donald Trump: il quale si è spinto oltre, minacciando di imporre dazi del 100% sui veicoli prodotti in Messico da costruttori cinesi.  

Cambia tutto. Nell'Unione Europea, le misure di carattere protezionistico decise dal governo americano avevano già provocato preoccupazioni. In questo risiko geopolitico con l'auto elettrica come elemento centrale, l'Ue potrebbe anche reagire con dazi sui prodotti provenienti da altri continenti. Soprattutto quelli della stessa Cina, a sua volta sospettata di "drogare" la competizione con gli innumerevoli aiuti statali garantiti ai propri costruttori.

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Usato - Unrae: "A gennaio passaggi in aumento del 15%"

4 Ruote - Mar 27,2024

Anno nuovo, nuova crescita per il mercato delle auto usate, col quattordicesimo mese consecutivo in territorio positivo: +15% a gennaio 2024 grazie a 441.018 passaggi, in rialzo del 15% sullo stesso periodo del 2023, sebbene in calo del 9,5% rispetto al 2019 pre Covid. In quanto ai trasferimenti netti e alle minivolture, aumentano rispettivamente del 13,9% e del 16,5%.

Che cosa piace. Gli italiani continuano a prediligere le vetture di seconda mano a gasolio, con questa alimentazione al 45,7% di quota mercato, anche se in diminuzione di 1,8 punti percentuali. Dietro c'è la benzina al 39,5% (giù di 1,1 punti). Quindi, le ibride che occupano la terza posizione (6,4%), seguite da auto a Gpl (4,9%) e a metano (2,2%). Infine, i trasferimenti netti di elettriche e ibride plug-in coprono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,8%. La metà degli acquirenti punta su auto che abbiano più di dieci anni di età, mentre il 16,2% opta per veicoli fra i sei e i dieci anni, e il 12,9% per quelle da quattro a sei anni. I mezzi da due a quattro anni sono al 10,8%, quelli fra uno e due anni al 3,7%. Le vetture piu fresche da zero a un anno viaggiano al 6,5%.

Chi vende. Gli scambi privati/aziende riguardano il 57,9% di tutti i passaggi di proprieta. Al 37,9% quelli da operatore a cliente finale, quindi quelli provenienti da km 0 (3,4%) e dal noleggio (0,8%).

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Abarth - All'Heritage Hub una mostra per i (primi) 75 anni dello Scorpione

4 Ruote - Mar 27,2024

Si avvicina una ricorrenza importante, per Abarth: i primi 75 anni dalla fondazione, risalente al 1949 ad opera dell'ingegnere Carlo Abarth e del pilota Guido Scagliarini. Per l'occasione, il dipartimento Heritage di Stellantis ha deciso di allestire una mostra temporanea all'interno del proprio Heritage Hub lo spazio espositivo in via Plava, a Torino -  dove verranno esposti pezzi pregiati appartenenti alla collezione di Stellantis, ma provenienti anche dai garage di privati.

Si comincia il 12 aprile. L'esposizione conta in tutto 38 esemplari, compresi la prima 500 che Carlo Abarth elaborò conquistando sei record di velocità e durata sul circuito di Monza nel 1958, passando per l'Abarth 1000 degli anni Sessanta. Ci sarà spazio anche per esponenti contemporanee, come Abarth 695 75 Anniversario. La rassegna sarà visitabile dal pubblico per tre mesi circa, a partire dal 12 aprile, acquistando il biglietto per la visita guidata all'Heritage Hub.

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Auto elettriche - Pun, il portale del ministero con tutte le colonnine di ricarica italiane

4 Ruote - Mar 27,2024

Lo chiediamo agli assistenti vocali e al navigatore, a volte persino ai conoscenti: ora che ho l'auto elettrica (o la plug-in), dove la ricarico? Le risposte sono molteplici ma per rendere il tutto più facile è nata la Pun, la Piattaforma Unica Nazionale, il portale istituzionale del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che mappa tutti i punti di ricarica su suolo italiano.

Giusto una mappa. Il portale è già online e per ogni colonnina indica l'indirizzo preciso, l'orario di apertura, il tipo di connettore, la potenza massima erogabile più altre informazioni, se supporta i profili di ricarica e le app, per esempio, qual è l'operatore che eroga il servizio e lo stato del punto di ricarica. Essendo una web app statica, praticamente una mappa interattiva, al momento appare utile giusto per informarsi sui punti di ricarica. Perché per raggiungerla dobbiamo fare un altro passaggio: inserire l'indirizzo sul navigatore dell'auto o sullo smartphone. Non proprio il massimo della comodità.

Presto l'app. Al momento poi conta "solo" 32.000 punti di ricarica sui 44.000 oggi esistenti ma il ministero ha annunciato che l'inserimento dei dati terminerà entro il 26 luglio prossimo. Il vero passo avanti però ci sarà in dicembre, quando sarà completata l'interoperabilità in tempo reale con gli operatori e soprattutto sarà rilasciata l'app per smartphone.

 

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Su 4R di aprile - ChatGPT, Alexa, iDrive e Mbux: la sfida degli assistenti vocali

4 Ruote - Mar 27,2024

Chiedi e ti sarà dato. O almeno provaci perché, come dimostra la prova che pubblichiamo sul numero di aprile di Quattroruote, con gli assistenti vocali non si può mai sapere. Abbiamo messo sotto torchio ChatGPT, Alexa, BMW iDrive 8.5 e Mercedes-Benz Mbux, quattro "voci" che promettono di rispondere alle nostre richieste evitando di ricorrere ai tasti o al touch screen, che vorrebbero guidarci verso ristoranti e stazioni di servizio, riprodurre la nostra musica preferita o disattivare i fastidiosi allarmi che costellano la guida, ma che in realtà appaiono ancora piuttosto acerbe.

Filosofie differenti. Chiaro, si tratta di filosofie completamente differenti, che riflettono anche le diverse abilità di ogni assistente. La DS spicca per essere stata la prima ad aver integrato nel suo sistema, che si chiama Iris, quel ChatGPT che ha fatto conoscere l'intelligenza artificiale al grande pubblico. Essendo un chatbot però a bordo fa poco se non parlare a dismisura. Alexa, invece, è l'aiutante di Amazon e si limita a far parlare (e ascoltare) l'infotainment. Dal canto loro, BMW e Mercedes-Benz hanno scelto di sviluppare i loro assistenti vocali in casa e la differenza è evidente. Essendo software proprietari, hanno maggiore accesso alle funzioni profonde della vettura.

C'è tanto da fare. Così, tra la ricerca di colonnine e di ristoranti, tra la riproduzione musicale e l'invenzione di storie (sì, fanno anche questo...), gli assitenti vocali hanno rivelato di essere sì la punta più avanzata dell'intelligenza artificiale, ma pure che c'è ancora da lavorare per farli diventare utili in ogni situazione. Il test completo è su Quattroruote di aprile 2024.

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Mercedes-AMG - E Performance, la C63 definitiva

4 Ruote - Mar 26,2024

Mettiamola così: non parliamo del fatto che questa Mercedes-AMG C63 non abbia il V8. L'emotività suscitata dal quel motore (o dai ricordi personali, o dalle fantasticherie di chi pur non avendo mai provato un modello di questa saga riterrà di poter commentare sul nulla) non aiuta a comprendere questo nuovo modello. Che è complesso, estremamente sofisticato e più veloce di ogni altro l'abbia preceduto. Adesso dentro il cofano, posizionato in modalità longitudinale, c'è lo stesso M138 che abbiamo imparato ad amare sulla A45S, solo che ad Affalterbach l'hanno spinto fino a quota 476 CV anche grazie a un nuovo turbo elettrico a 400 volt, che elimina il turbo lag abbinandolo a un'elettronica dedicata che coordina il suo funzionamento con quello del motore elettrico posteriore. Il conteggio finale della potenza sposta l'opportunità di divertimento fino a quota 680 CV, sempre disponibili grazie a una logica che fa il paio con quanto visto applicato, per esempio, su modelli come la Ferrari 296.

A scaricare a terra tutto questo bendidio (+170 CV rispetto alla C63 uscente) un sistema di trazione integrale che spazia dall'ipercontrollo di cui è capace, per esempio, sulla neve (guardate le storie dedicate su Instagram: sotto una nevicata senza precedenti, andando verso St. Moritz, non ha esitato un secondo sulle strade del Maloja mentre molte altre auto aspettavano assistenza con le quattro frecce) alle più feroci esibizioni di potenza in pista, rigorosamente di traverso e a ruote fumanti. Ah, il motore è accoppiato al sistema 4Matic grazie a un cambio doppia frizione a nove marce. Questo è tutt'altro che un dettaglio: perché la favolosa triangolazione tra sistema ibrido e motore termico consente di sfruttare al meglio la potenza dell'M138, che sta tutto nei duemila giri prima del limitatore; nel senso che sotto i 3.500 giri il corretto intervento dei motori elettrici permette di avere una spinta realmente importante e sopratutto perfettamente coordinata con quella che arriva poi dal quattro cilindri a 6.750 giri/min. E questo permette di avere un gran tiro pur potendo contare su quella sensazione di souplesse che è giusto aspettarsi da un'auto pur sempre orfana di V8. Avevamo detto di non parlare di questo ma al netto della potenza (superiore), della prontezza ai comandi (migliore) e dell'efficienza generale del sistema (evidentemente senza paragoni rispetto al passato), la Classe C resta una berlina di fascia alta e la storia di questi modelli è inevitabilmente intrecciata a quella dei motori importanti, robusti. Qui, di tanto in tanto, è impossibile non cedere alla considerazione sul numero dei cilindri. Giacché dal tipo di frazionamento dipende, per esempio, il sound, che qui è evidentemente sintetico. Fortunatamente si può escluderlo per restare in contatto più diretto e autentico col suono che abbiamo imparato a riconoscere con modelli come la A45.

Stiamo parlando di un'auto ibrida del tipo plug-in. Come detto, il suo sistema è messo a punto per non scaricarsi mai nella guida su strada. Può essere ricaricato per percorrere fino a 13 km in modalità elettrica oppure per dare il massimo in pista. L'intero powertrain è configurabile in ogni istanza (motore, assetto, dinamica di guida, intervento Esp) attraverso sei modalità di guida (dall'elettrica alla Confort con cui parte all'avvio di default passando per tre modalità sportive, dalla più tranquilla a quella per la pista) più una personalizzabile. Queste modalità si selezionano grazie a un rotore posto sotto la razza destra del volante: premendolo è possibile intervenire sulla modalità rigenerativa, da assente a molto presente. Sul lato opposto, attraverso un altro rotore, è possibile personalizzare ulteriormente la modalità: per esempio intervenendo sulle sospensioni, sul cambio (manuale o automatico) sul sound del motore e via dicendo. Un capolavoro, questi rotori, il vero anello di congiunzione tra come vorreste andare e come farla andare. Dallo schermo centrale, poi, è possibile settare ulteriormente i parametri, non solo di guida.

Il resto è storia nota ai possessori di Mercedes: abitacolo personalizzabile grazie a luci Led sparse ovunque, menù semplificati per accedere a ciò che si usa più di frequente (come l'off del sistema di mantenimento della corsia che, specie su un'auto votata al dinamismo come questa C63, finisce con lo sporcare la guida più che renderla sicura) e molto altro. Nel corso dei chilometri che ho percorso con lei mi è capitato un paio di volte che il sistema sganciasse CarPlay ma, tolto questo, l'infotainment è estremamente stabile e molto ben fatto.

Prima di tornare sulla guida, è giusto sottolineare la notevole cura di alcuni dettagli. Come la manifattura della carrozzeria, meravigliosamente sottolineata dalla verniciatura opaca di questo esemplare. O la cura di alcuni dettagli del pannello porta, come i rivestimenti o i tasti alzacristallo (anche se incredibilmente manca un rivestimento morbido per le tasche porta oggetti); ancora, i sedili: contengono perfettamente il corpo e si regolano permettendoti di assumere una posizione di guida ideale (non sono però regolabili in altezza).

Su strada è notevole: pronta, precisa, divertente. Il retrotreno è autosterzante e questo permette di manovrarla con semplicità negli spazi più stretti. E anche di godere di un certo tipo di inserimento in curva nella guida più spigliata. Sterzo fin troppo pronto: guidi in centro o devi fare la mano per pennellare la traiettoria.

La C63 è un'auto notevole e sorprendente. un vero e proprio showreel tecnologico che si manifesta nella sua capacità di essere più veloce di ogni altra C63 esistita combinando tecnica (un quattro cilindri superlativo, il più potente di produzione di sempre), elettricità (il suo motore elettrico da 204 CV e l'unità a 400 volt che supporta la sovralimentazione) e tecnologia (per sopperire alla carenza del tiro naturale di un V8 pur offrendo una fluidità d'uso senza pari). Poi è compatta nell'uso: sembra più piccola di quanto non sia da dietro il volante: questo, sotto certi punti di vista, la rende una berlina molto simile a una hot hatch. Provocando si potrebbe dire che sia la A45 dei sogni, anche se la verità è che la C63 è una signora berlina con una montagna di potenza pronta a tutto per dimostrare di essere il futuro della sua categoria. E francamente non vediamo l'ora di provarla sulla nostra pista per vedere come se la cava, cronometro alla mano

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Nuova Skoda Kodiaq - La seconda generazione sbarca in Italia

4 Ruote - Mar 26,2024

La Skoda ha aperto le prevendite della seconda generazione della Kodiaq. La grande Suv è disponibile con motorizzazioni mild hybrid a benzina da 150 CV e turbodiesel da 150 e 193 CV (quest'ultima con trazione integrale), tutte con il cambio automatico Dsg. Nel corso dell'anno la gamma si amplierà con la versione plug-in, capace di oltre 100 km di autonomia in modalità elettrica. Tre gli allestimenti: Selection, Executive e Style (la Sportline verrà introdotta più avanti), con prezzi che partono da 40.700 euro. L'arrivo nelle concessionarie è previsto per maggio, quando inizieranno anche le prime consegne.

Sette posti senza sovrapprezzo. Più lunga di 6 cm rispetto al modello precedente e con un design del tutto nuovo, la nuova Skoda Kodiaq ha una capacità di carico che va da 910 a 2.105 litri nella versione a 5 posti, e da 340 a 2.035 per quella a sette posti, offerta senza sovrapprezzo dall'allestimento Executive.

Kodiaq Selection. L'allestimento di attacco del listino prevede di serie i cerchi di lega da 18, cornice della calandra in Dark Chrome, battitacco sulle portiere anteriori, fari anteriori e posteriori a Led, specchietti ripiegabili elettricamente e vetri posteriori oscurati. Nell'abitacolo troviamo la strumentazione digitale da 10", l'infotainment con schermo da 10,4", la connettività per Android Auto e Apple CarPlay wireless, il climatizzatore trizona, i sedili anteriori riscaldabili, la piastra per la ricarica a induzione degli smartphone, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la telecamera, le luci ambientali e la ruota di scorta.

Adas completi. La dotazione degli aiuti alla guida comprende la guida assistita di Livello 2 con cruise control adattivo, assistente al mantenimento della traiettoria, monitoraggio dell'angolo cieco e frenata automatica d'emergenza anche nelle svolte e agli incroci. Su richiesta, per tutta la gamma, il pacchetto Assisted Drive Plus (650 euro) che introduce la telecamera a 360 e la funzione di parcheggio autonomo con memoria.

Kodiaq Executive. Per 600 euro in più la versione Executive offre un vantaggio cliente di 2.500 euro, e prevede la possibilità della versione a 7 posti senza sovrapprezzo, la vernice metallizzata e l'infotainment con schermo da 13" e navigatore connesso. 

Kodiaq Style. L'allestimento top di gamma costa 2.550 euro in più rispetto all'Executive. Si può scegliere tra la versione a 5 e 7 posti senza sovrapprezzo e in più la versione aggiunge i cerchi di lega da 19", i fari a matrice di Led, il portellone elettrico, l'allarme volumetrico e la regolazione elettrica del sedile conducente con memoria. All'esterno questo modello si distingue per il montante D in colore Dark Chrome, i mancorrenti in color argento, la striscia luminosa orizzontale nella griglia anteriore e una decorativa rossa (non illuminata) tra i fari posteriori.

Optional e pacchetti. Il pacchetto Light & View (1.450 euro per Selection ed Executive) comprende i fari a matrice di Led e gli indicatori di direzione posteriori dinamici; l'infotainment connesso da 13", solo per Selection, costa 1.250 euro, mentre l'head-up display con realtà aumentata ne costa 500, ed è disponibile per tutti gli allestimenti. Il Convenience Pack (di serie per Style, 1.160 euro per le altre) prevede il portellone elettrico e il sedile del conducente regolabile elettricamente con memoria. Due i pacchetti Simply Clever, rispettivamente a 180 e 600 euro, mentre il Winter Pack (600 euro) aggiunge volante, parabrezza e sedili posteriori riscaldabili. Il Performance Pack (890 euro, 950 per le motorizzazioni 4x4) offre lo sterzo progressivo, il Dynamic Chassis Control Plus e la selezione delle modalità di guida.

I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo di Skoda Kodiaq:

  • Kodiaq 1.5 m-HEV Dsg 150 CV Selection 5 posti: 40.700 euro
  • Kodiaq 1.5 m-HEV Dsg 150 CV Executive 5/7 posti: 41.300 euro
  • Kodiaq 1.5 m-HEV Dsg 150 CV Style 5/7 posti: 43.850 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI 150 CV Dsg Selection 5 posti: 44.900 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI 150 CV Dsg Executive 5/7 posti: 45.500 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI 150 CV Dsg Style 5/7 posti: 48.050 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI 193 CV 4x4 Dsg Selection 5 posti: 49.400 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI 193 CV 4x4 Dsg Executive 5/7 posti: 50.000 euro
  • Kodiaq 2.0 TDI 193 CV 4x4 Dsg Style 5/7 posti: 52.250 euro
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Maserati MCXtrema - Ultimi collaudi per la MC20 da pista

4 Ruote - Mar 26,2024

La Maserati sto completando lo sviluppo della MCXtrema in vista della consegna del primo esemplare, prevista in estate. In totale la Maserati costruirà soltanto 62 unità della sportiva da pista derivata dalla MC20, forte di un motore modificato da 740 CV e di un pacchetto aerodinamico libero da qualunque vincolo regolamentare.

Sviluppo virtuale e in pista. La messa a punto di questo progetto speciale è iniziata solo da poco tempo: prima di mettere le ruote tra i cordoli i tecnici hanno infatti effettuato oltre 200 ore di guida al simulatore e 1.000 ore di analisi virtuale, verificando poi sul campo la corrispondenza dei dati esattamente come avviene nel motorsport. La delibera definitiva terrà inoltre conto sia del target di prestazione previsto, sia del comportamento dell'auto tale da mettere a proprio agio anche i gentlemen driver.

Le personalizzazioni dei 62 esemplari. I fortunati possessori della MCXtrema hanno potuto configurare la propria vettura attraverso il programma di personalizzazione MCXlusiva e seguire lo sviluppo nel corso dei mesi. Oltre al classico colore Blue Xtrema della presentazione, il Centro Stile ha creato le livree Tech Beast, Corse e Speed Beast, da abbinare a due opzioni di finitura dei cerchi (Matte Black e Grigio Corsa Bright) e a tre varianti di colore per gli interni (Blue, Black e Ice). Con l'opzione aggiuntiva BEASTspoke, infine, è stato possibile scegliere il numero da applicare sulla carrozzeria. Su ogni esemplare sarà installata anche una targhetta che riporta la scritta "One of 62" e uno spazio dove ogni proprietario potrà aggiungere il proprio nome, oppure una frase a propria scelta.

Un club esclusivo per i proprietari. Per godersi l'esperienza di guida della MCXtrema la Maserati ha sviluppato insieme a Maserati Corse Services il programma MCXperience: questo esclusivo club organizzerà eventi, offrirà il servizio concierge per le auto, l'abbigliamento da corsa personalizzato e metterà a disposizione piloti professionisti per il coaching in pista.

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Transizione ecologica - Pichetto: "Per decarbonizzare i trasporti servono i biocarburanti"

4 Ruote - Mar 26,2024

Gilberto Pichetto Fratin torna a parlare dell'importanza dei biocarburanti per la transizione del settore dei trasporti. Il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica ha colto l'occasione di un intervento al #FORUMAutoMotive per ribadire la necessità di avere una visione realistica dei cambiamenti in atto, privilegiando la neutralità tecnologica, le eccellenze industriali e l'indipendenza energetica. "In Europa registriamo una presa di coscienza della realtà rispetto alla fuga in avanti degli ultimi anni sulla corsa all'elettrico", ha detto il ministro. "Credo che l'obiettivo al 2035 (lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel, ndr) sarà modificato visto il sentiment che si sta diffondendo a livello europeo". E se l'obiettivo resta la decarbonizzazione della mobilità, allora per Pichetto "serviranno anche i biocarburanti". 

Elettrico tra costi e incentivi. Secondo il ministro, il governo chiederà alla prossima Commissione europea "di iscrivere i biocarburanti nella tassonomia, andando al di là di aerei e navi. Siamo un'eccellenza in questo settore", ha proseguito Pichetto, rimarcando anche la sua convinzione che "l'elettrico abbia un grande futuro" nonostante i numerosi ostacoli, tra cui i listini: "Il parco auto elettrico potrebbe arrivare a 5-6 milioni in Italia nel 2030, ma questo dipenderà dalla capacità di spesa del cittadino perché i costi restato elevati". Infine, il ministro è tornato sulla questione del rinnovo del parco circolante: "Occorre puntare sulle flotte aziendali, utilizzando la leva fiscale in termini di Iva e di ammortamento". Del resto, non si può più fare affidamento sulle agevolazioni: "Il meccanismo degli incentivi non può durare in eterno, né procedere a singhiozzo".

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Land Rover - In arrivo una Defender ad alte prestazioni

4 Ruote - Mar 26,2024

Nonostante la V8 da 525 CV già a listino, i tecnici della Land Rover hanno deciso di sviluppare un'altra Defender ad alte prestazioni. Si tratta della versione OTCA, svelata per il momento come prototipo e destinata a debuttare nei prossimi mesi. Il nome indica il taglio a ottaedro del diamante, che viene riportato sulla carrozzeria con badge create utilizzando un disco di titanio e un vero e proprio diamante nero lucido.

Sospensioni 6D per andare forte ovunque. Definito come la Defender più "tosta, capace e lussuosa", questo nuovo allestimento porta al debutto un'innovazione fondamentale: si tratta delle sospensioni 6D Dynamics, che grazie al collegamento idraulico tra gli elementi permette di controllare rollio e beccheggio in maniera molto precisa ed efficace. Questo significa poter esaltare il grip sull'asfalto e scollegare le ruote tra loro in off-road per una migliore trazione, sfruttando il meglio dei due mondi. Per sviluppare il sistema 6D i prototipi sono stati testati nelle condizioni più disparate e spesso inedite per un fuoristrada: il Nürburgring, i ghiacci della Svezia, il deserto di Dubai e le rocce del Moab.

Addio al 5.0 litri, arriva il V8 biturbo ibrido. Sul fronte del motore, la novità è altrettanto significativa: il comunicato cita semplicemente un potente V8 Twin Turbo mild hybrid, ma questo potrebbe significare il definitivo pensionamento dell'attuale 5.0 litri con compressore volumetrico di casa Land Rover e Jaguar e il passaggio all'unità di 4.4 litri di origine BMW da 635 CV e 750 Nm già utilizzata dalla Range Rover Sport SV.

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Stellantis - Nuovo accordo su oltre 1.500 uscite volontarie

4 Ruote - Mar 26,2024

Stellantis e le organizzazioni torinesi dei sindacati dei metalmeccanici hanno sottoscritto un accordo su nuovi incentivi all'esodo per i lavoratori di Torino e provincia. L'intesa riguarda l'uscita volontaria incentivata per 1.520 impiegati di 21 società del gruppo presenti sul territorio, su un bacino di circa 12.000 addetti complessivi, e prevede 733 uscite incentivate nelle strutture centrali (impiegati e quadri) e 300 alle Carrozzerie di Mirafiori. 

Sindacati in allerta. Nonostante l'adesione all'accordo, le sigle dei lavoratori hanno sottolineato le loro preoccupazioni: "I numeri richiesti dall'azienda a Torino sono alti e questo ci deve far riflettere sul fatto che la situazione è sempre più drammatica. urgente accelerare il confronto con Stellantis e istituzioni per creare un vero progetto di rilancio per Mirafiori", spiega Luigi Paone, segretario generale della Uilm Torino, mentre per Rocco Cutrì della Fim Cisl di Torino "è sempre più necessario che Stellantis presenti soluzioni industriali e progetti che in prospettiva possano garantire il rilancio dell'occupazione e dell'industria automobilistica". Secondo Sara Rinaudo della Fismic, Mirafiori "deve rifiorire tramite nuove competenze di giovani: serve assolutamente far ripartire la produzione con ulteriori modelli, avere tutte le produzioni della 500 a Mirafiori garantirebbe 200 mila nuove vetture l'anno e la saturazione dell'occupazione, permettendo anche l'assunzione di nuova forza lavoro". 

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Mercedes-Benz Classe G - Il mito si aggiorna, in attesa dell'elettrico

4 Ruote - Mar 26,2024

Difficile cambiare la Classe G: il salto generazionale è stato fatto con grande attenzione e il restyling è ancora più delicato per non compromettere gli elementi salienti. A cambiare sono i paraurti, la griglia frontale e una serie di elementi aerodinamici che hanno il doppio scopo di migliorare l'efficienza e il confort acustico. I designer sono intervenuti sia sul montante A sia sullo spoiler sul tetto, ma sono stati anche aggiunti elementi isolanti nella scocca. Nella gamma colori infine debutta la tinta Sodalite blue e crescono le combinazioni disponibili per i cerchi di lega da 18 e 20 pollici.

La plancia ha mantenuto l'impostazione precedente, ma il volante è nuovo. Debuttano inoltre accessori dedicati al confort come il bracciolo riscaldato, il portabicchieri climatizzato e la piattaforma di ricarica wireless. L'Mbux di ultima generazione, disponibile anche per i passeggeri posteriori, accoglie una nuova schermata denominata Off-Road Cockpit che per la guida in fuoristrada: è possibile contare ora sulle telecamere a 360 gradi che consentono anche di simulare il cofano trasparente per osservare esattamente dove posizionare le ruote nei passaggi più difficili.

Rimangono i punti fermi della G, ovvero il telaio a longheroni e la trazione integrale con differenziali meccanici per non temere nulla in off-road, con guadi da 70 cm e angoli di attacco e uscita competitivi nonostante la mole. Alla ricetta si aggiungono però gli ormai indispensabili motori ibridi, sia benzina sia diesel. Al lancio, la Classe G sarà offerta in due versioni: la G 450 d con il sei cilindri 3.0 diesel da 367 CV e 750 Nm e la G 500 a benzina che passa al sei cilindri 3.0 da 449 CV e 560 Nm, Entrambe possono contare su un boost aggiuntivo di 20 CV e 200 Nm dalla parte ibrida.

Ai clienti più sportivi è dedicata la Mercedes-AMG G 63, l'unica ad aver mantenuto il V8 4.0 biturbo: qui la potenza è pari a 585 CV e 850 Nm, ai quali si aggiungono 20 CV e 200 Nm della parte ibrida. La Classe G è così capace di toccare i 100 km/h da fermo in 4,3 secondi e di raggiungere i 220 km/h autolimitati (240 km/h con l'AMG Performance Package). La G 63 vanta due optional esclusivi: l'AMG Active Ride Control con sospensioni e barre antirollio attive e l'AMG Offroad Pro, che migliora le prestazioni in fuoristrada con due elementi: l'AMG Traction Pro che sfrutta il Torque Vectoring nelle modalità Rock e Sand e l'AMG Active Balance Control che offre diversi livelli di rollio predefiniti nelle modalità Trail, Rock e Sand. Tra gli optional spiccano anche nuovi cerchi da 20" e 22", il pacchetto esterno con finiture di carbonio e l'esclusiva tinta esterna Hyper Blue Magno.

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Hyundai i30 - Col restyling è più tecnologica e guarda alle flotte

4 Ruote - Mar 26,2024

La Hyundai ha presentato il restyling della i30, il secondo della lunga carriera della media coreana. Due le novità principali: la gamma sarà composta dalle versioni hatchback e station wagon, e vedrà l'arrivo di un inedito allestimento Business pensato al mondo dei professionisti e delle flotte, con una dotazione specifica per le esigenze di chi percorre tanti chilometri in auto. L'arrivo nelle concessionarie è previsto per la seconda metà dell'anno. Ancora nessuna comunicazione per quanto riguarda motorizzazioni e prezzi.

Le novità all'esterno. Il restyling introduce un nuovo motivo per la griglia del radiatore e paraurti ridisegnati: quello posteriore si caratterizza per un inedito inserto in color alluminio opaco. La dotazione di serie comprende i fari a Led, davanti e dietro, così come i cerchi di lega da 16. L'allestimento N Line mantiene la caratterizzazione sportiva del marchio, resa evidente dalla griglia anteriore con motivo a nido d'ape, paraurti specifici con prese d'aria verticali, minigonne laterali e nuovi cerchi di lega con diametro fino a 18. Le tinte per la carrozzeria saranno dodici: le nuove Abyss Black Pearl, Ecotronic Grey Pearl, Ultimate Red Metallic, Jupiter Orange Metallic, Meta Blue Pearl, Cypress Green Pearl e Sailing Blue Pearl che si aggiungono a quelle già disponibili, ossia Atlas White, Serenity White Pearl, Shimmering Silver Metallic, Shadow Grey ed Engine Red.

Confort e tecnologia a bordo. All'interno le novità visibili sono poche, limitate a una vernice speciale per la zona superiore della plancia, che la rende più gradevole al tatto, al nero lucido per il tunnel centrale e alle luci a Led per abitacolo e bagagliaio; la versione N Line avrà i sedili sportivi con rivestimenti di pelle e tessuto camosciato e cuciture a contrasto in rosso, colore utilizzato anche per l'anello attorno al pulsante d'avviamento. Più rilevanti le novità che non si vedono: sensori di parcheggio anteriori e posteriori di serie, tre prese di ricarica Usb-C, quadro strumenti con schermo da 4,2 (su richiesta il display interamente digitale da 10,25) e una dotazione ancora più ricca per quanto riguarda la sicurezza. La suite Hyundai Smart Sense comprende la frenata automatica d'emergenza, l'assistente al mantenimento della corsia di marcia, il riconoscimento dei segnali stradali e l'allarme per i sedili posteriori. Su richiesta è possibile avere anche la frenata automatica nelle svolte e la guida assistita di livello 2, con cruise control adattivo e mantenimento della traiettoria.

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Baltimora - Il ponte Francis Scott Key crolla dopo limpatto con una nave - VIDEO

4 Ruote - Mar 26,2024

All'una e mezza di questa notte (le 6:30 ora italiana) un cargo battente bandiera di Singapore si è schiantato contro un pilone del ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendo collassare la struttura e precipitare nel fiume Patapsco i veicoli in transito in quel momento. Il Segretario dei Trasporti del Maryland ha confermato che sul ponte erano presenti anche alcuni operai impegnati nella manutenzione della struttura.

L'incidente. La nave cargo Dali, noleggiata dalla Maersk e gestita dalla Synergy Group, ha preso fuoco subito dopo l'impatto ed è affondata. Nessun ferito tra i membri dell'equipaggio, tutti tratti in salvo. Le cause dello scontro non sono ancora chiare: in un comunicato stampa la Maersk ha fatto sapere che presterà la massima collaborazione con le autorità per determinare le cause e le responsabilità dell'incidente.

I soccorsi. Sul posto sono immediatamente intervenuti la guardia costiera, i vigili del fuoco e la polizia, affiancati dall'FBI di Baltimora. I soccorritori hanno recuperato dall'acqua due persone, una delle quali in condizioni critiche. Sono almeno sette i dispersi: le squadre di ricerca stanno utilizzando sonar, droni e tecnologia a infrarossi, che hanno rilevato la presenza di veicoli sott'acqua, ma non sappiamo ancora quanti, ha dichiarato il capo della polizia di Baltimora Richard Worley. Al momento è esclusa l'ipotesi che si tratti di un attacco terroristico: Non c'è alcuna indicazione in questo senso, ha dichiarato il capo della polizia in una conferenza stampa. Il Governatore del Maryland ha dichiarato lo stato d'emergenza, mentre la Casa Bianca sta osservando con attenzione gli sviluppi della vicenda.

Costruito nel 1977. Lungo 1,6 miglia, pari a poco più di 2,5 km, il ponte Francis Scott Key che attraversa il fiume Patapsco è stato costruito nel 1977 e porta il nome dell'autore dell'inno nazionale statunitense. Il porto di Baltimora, il nono in ordine di importanza negli Stati Uniti, gestisce ogni anno oltre 52 milioni di tonnellate di merci, per un valore di oltre 80 miliardi di dollari. Il terminal passeggeri serve navi operate da Royal Caribbean, Carnival e Norwegian, che fanno viaggiare oltre 444.000 passeggeri ogni anno. Una volta completate le operazioni di soccorso, il ponte sarà oggetto di un'approfondita indagine: La struttura ha un po' di anni, e ha servito molti, molti pendolari della zona metropolitana di Baltimora, spiega Kevin Cartwright, direttore delle comunicazioni dei Vigili del Fuoco della città. Verranno chiamati ingegneri strutturali per valutare le condizioni del ponte.

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Ibride plug-in - Per l'Europa le emissioni reali sono il triplo di quelle omologate

4 Ruote - Mar 26,2024

Da anni Quattroruote mette in luce, anche grazie ai test del suo Centro Prove, la discrepanza tra le emissioni dichiarate e quelle reali delle ibride plug-in. Le nostre rilevazioni sono state confermate anche da centri studi internazionali o da organizzazioni ambientaliste: ora, arriva l'ennesima conferma dai dispositivi di bordo per il monitoraggio del consumo di carburante (Obfcm) obbligatori da gennaio 2021. In particolare, la direzione generale per l'azione per il clima (DG Clima) della Commissione europea ha elaborato i primi dati di un campione di 600 mila auto, verificando che i consumi e le emissioni di CO2 in condizioni reali sono del 20% superiori a quelli stabiliti nelle procedure di omologazione Wltp. Inoltre, "per i veicoli ibridi plug-in, le emissioni di anidride carbonica nel mondo reale sono risultate in media 3,5 volte superiori ai valori di laboratorio, il che conferma che questi veicoli non stanno attualmente sfruttando il loro potenziale, in gran parte perché non vengono caricati e guidati in modalità esclusivamente elettrica con la frequenza necessaria".

Un campione ancora limitato. A ogni modo, la stessa Commissione lancia un avvertimento sulla necessità di tenere sotto controllo l'afflusso dei dati per ampliare il campione e ottenere una maggiore "rappresentatività della flotta". Solo così sarà possibile confermare il divario, verificarne l'evoluzione ed eventualmente prendere le necessarie misure per evitare un suo ampliamento. Per ora, il campione è ancora esiguo: i dati devono essere prima raccolti dai costruttori (tramite sistemi di connettività o in caso di riparazione e manutenzione del veicolo) e poi essere inviati a Bruxelles. Ad aprile 2022, i funzionari europei hanno ricevuto dati pari al 10,6% delle auto e all'1% dei furgoni immatricolati l'anno precedente. Di conseguenza, la copertura della flotta è considerata ancora "al di sotto delle aspettative per la maggior parte dei produttori" e, pertanto, "sono necessari ulteriori passi per migliorare significativamente il monitoraggio nei prossimi anni".

I dati. Nonostante i limiti, il sistema ha comunque fornito delle "preziose informazioni preliminari" sui consumi e sulle emissioni di CO2 delle vetture immatricolate nel 2021: per esempio, il divario tra i dati degli Obfcm e i parametri di omologazione è stato del 23,7% per le auto a benzina e del 18,1% per le auto diesel (tra 1 e 1,5 in termini di litri di carburante consumato ogni 100 km o tra 28 e 35 grammi in termini di CO2 per chilometro). Per le ibride plug-in è stato rilevato un gap di 4 litri per i consumi e di 100 grammi per le emissioni. "Il divario è compatibile con le ipotesi inserite nelle valutazioni d'impatto" alla base della revisione della normativa Euro 6, spiega la Commissione, sottolineando come non ci sia nulla di sorprendente: infatti, il gap è legato alla presenza di "diversi fattori che influenzano le emissioni del mondo reale e che non possono essere completamente replicati in un test di laboratorio, come le condizioni del traffico, il paesaggio, le condizioni stradali, la temperatura ambientale, l'uso dell'aria condizionata e dell'elettronica di bordo e il comportamento del conducente". Detto questo la Commissione, ponendo l'accento proprio sulle discrepanze rilevate per le Phev, ricorda di aver "già introdotto modifiche al calcolo del fattore di utilità (la quota prevista di distanza percorsa in solo elettrico) che viene utilizzato per determinare le emissioni di CO2 durante la procedura di prova ufficiale. Queste modifiche si applicheranno dal 2025 e potrebbero subire ulteriori aggiustamenti sulla base dei dati raccolti in condizioni reali".

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Borromeo de Silva - STL-1, la Mustang rinasce dall'alluminio

4 Ruote - Mar 26,2024

Lo Studio BorromeodeSilva, noto per aver collaborato con Automobili Amos, Nardone ed Eccentrica, presenta la STL-1. Si tratta di un progetto di restomod basato sulla Ford Mustang Fastback del 1968 e destinato a una produzione in serie limitata: il primo esemplare resterà allo Studio, mentre gli altri saranno creati e personalizzati su ordinazione.

Fastback pronta per il fuoristrada. Immaginata per la prima volta nel 2008, la STL-1 è rimasta a lungo nei pensieri di Carlo Borromeo ed è giunta ora a compimento. L'aspetto è totalmente rivoluzionato rispetto alle Mustang tradizionali: al posto di una classica elaborazione sportiva troviamo infatti uno stile Baja spoglio ed essenziale, pensato per guidare anche su sabbia e rocce e soprattutto una scocca completamente nuova di alluminio. La Fastback è stata privata del tetto, sostituito da una gabbia tubolare che replica l'andamento della linea originale a cui si può applicare un piccolo tetto di tela, mentre gli interni sono stati ricostruiti con fibra di carbonio, strumentazione digitale e pochi comandi fisici.

V8 e assetto rialzato, ma la scocca è inedita. Nel cofano troviamo un motore V8 5.0 Road Runner derivato dall'unità di serie del 2012 della Mustang Boss 302 da 444 CV. Grazie ad albero e pistoni forgiati, testate riviste e aspirazione derivata dalla 302R, quest'unità tocca i 7.400 giri al minuto, mentre non è nota la potenza massima. L'assetto è rialzato e abbinato a sospensioni indipendenti, freni maggiorati e una trasmissione (albero e differenziale a slittamento limitato) completamente inedita. I cerchi Turbine, tipici dell'epoca, sono abbinati a pneumatici Pirelli Scorpion adatti a tutti i terreni e di conseguenza sono stati modificati i parafanghi, ottenendo anche migliori angoli di attacco e uscita e maggiore luce a terra.

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Milano - Il Comune taglia la flotta di monopattini e bici in sharing

4 Ruote - Mar 26,2024

Tempesta perfetta a Milano su monopattini e bici in sharing, mezzi della micromobilità elettrica da utilizzare in condivisione: il Comune ha stoppato le licenze degli operatori. Il motivo? Il mancato rispetto degli impegni assunti in fatto di sicurezza stradale da parte delle aziende. Cominciamo dalle tavolette a rotelle. Palazzo Marino ha cancellato l'autorizzazione a due dei tre vincitori dell'ultimo bando col risultato che in città ci saranno 2.000 monopattini da prelevare anziché i 6.000 previsti. Un taglio del 67%, ossia due terzi in meno. il quadro a tinte fosche che emerge dalla Commissione mobilità.

Il problema. Per ottenere punteggi elevati, era necessario proporre mezzi con ruote grandi più il casco in dotazione. Tuttavia, dopo i test su strada dell'Amat (Agenzia mobilità ambiente e territorio), i due requisiti non venivano rispettati, o lo erano solo in minima parte. Escluse, quindi, Bolt Support Services It e Voi Technology Italia, arrivate al primo posto ex aequo: viaggeranno solo i monopattini di Em Transit (Dott). A bando chiuso, la flotta doveva attivarsi dal 16 dicembre 2023 a dicembre 2026: il Comune aveva concesso una proroga sino a fine febbraio 2024, con diffida ad adempiere e successivo provvedimento di decadenza. Adesso si attendono eventuali contestazioni da parte di chi è stato bloccato (due mesi per il ricorso al Tar) e l'amministrazione valuterà altri operatori più giù in classifica, con tempistiche sconosciute.

Bici, di male in peggio. Il bando includeva le due ruote free floating per 16 mila bici, 2 mila a ognuno degli otto operatori. Sei le aziende presentatesi: cinque quelle idonee. Ne sono rimaste quattro, per la rinuncia volontaria di uno di loro. Così, si hanno 8 mila bici, la metà del previsto, più qualche unità aggiunta dalle aziende per giungere a 9.600. Più il BikeMi con 5.400 mezzi, che sono un discorso a parte. Serve un secondo bando, in arrivo chissà quando.

Frenata inevitabile. Che prima o poi esplodesse la questione della sicurezza stradale legata a monopattini e bici in sharing era inevitabile. E per capirlo bastano due dati. Per le tavolette, il report 2022 Aci-Istat sugli incidenti gravi in Italia parla di 2.929 incidenti con 16 morti, in aumento del 78% sul 2021. Per le bici elettriche, 1.113 sinistri e 20 decessi (+54%). Attenzione: a questi incidenti rilevati dalle forze dell'ordine in presenza di feriti, vanno aggiunti quelli che sfuggono alle statistiche. Il problema non riguarda solo Milano (in particolare, si veda il flop della "super ciclabile"), con la discutibile invasione delle bike lane valicabili da qualunque mezzo a motore (betoniere incluse), ma anche altre città. Per esempio, è notizia freschissima che da gennaio 2023 a marzo 2024 a Torino si sono verificati 300 incidenti con un monopattino protagonista. A tutto questo, si somma il guaio delle voragini urbane un po' in tutte le metropoli. E il puzzle si completa.

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Fabbrica Italia - Con la Tesla il governo parla di... veicoli commerciali

4 Ruote - Mar 26,2024

Continuano a spuntare indiscrezioni sul tentativo del governo di attirare un nuovo costruttore automobilistico in Italia. Le ultime le ha lanciate il Sole 24 Ore e riguardano la Tesla. Purtroppo, però, al centro delle presunte trattative non ci sarebbero automobili: "Il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) nelle ultime settimane ha effettivamente approfondito il dialogo con un possibile nuovo costruttore dell'automotive, ma la novita e che i contatti piu seri sarebbero con la Tesla di Elon Musk per una possibile produzione di camion e/o furgoni elettrici", scrive la testata finanziaria.

I dialoghi in corso. "L'interlocuzione", aggiunge il Sole 24 Ore, "va avanti dalla scorsa estate, parallelamente a quelle avviate con tre produttori cinesi, sempre per eventuali investimenti produttivi nel settore dell'elettrico: BYD, Great Wall Motors e Chery Automobile. Con quest'ultimo, in particolare, il dialogo sarebbe entrato in uno stadio piu avanzato nell'ultimo mese dopo una serie di sopralluoghi in ex aree industriali del Sud proposte da funzionari del Mimit come possibili localizzazioni". Detto questo, il quotidiano confindustriale sottolinea anche l'interpretazione da dare a "contatti che tra qualche stop and go vanno avanti da mesi": infatti, "ogni indiscrezione si presta a un doppio significato", a due chiavi di lettura. La prima è "l'ambizione reale di strappare un grande investimento in Italia"; la seconda è "scuotere il dialogo con Stellantis prospettando al gruppo guidato da Carlos Tavares una scomoda concorrenza" interna.

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Skoda Elroq - L'evoluzione della Karoq è elettrica e hi-tech

4 Ruote - Mar 26,2024

L'impegno costante e sino a data di scadenza nei motori endotermici non scalfisce la tabella di marcia della Skoda verso un futuro elettrico. La strategia prevede il lancio di sei novità native a batteria entro il 2026 e, dopo aver mostrato la concept della compatta che verrà svelata l'anno prossimo (la B-Suv Epic), la Casa boema è pronta a svelare, entro la fine del 2024, il primo modello del nuovo corso: la sport utility Elroq.

Fari sottili. Il nome, già di per sé, racconta qualcosa dell'auto: nato dalla crasi di "electric" e "Karoq", designa di fatto l'erede a emissioni zero della Suv lanciata nel 2017 con motori a benzina e a gasolio, destinata ad uscire di produzione quest'anno. Non più lunga di 4 metri e mezzo, la Elroq avrà dimensioni simili a quelle del modello a fine carriera e un design ispirato al nuovo corso del costruttore, definito "modern solid" e mostrato al pubblico attraverso la show car Vision 7S. Più nello specifico, l'erede della Karoq dovrebbe rappresentare, stilisticamente parlando, un anello di congiunzione tra la Enyaq e l'auto di serie che deriverà dalla concept della Epiq. Con quest'ultima, la Elroq avrà tratti in comune nel taglio della fanaleria, nella mascherina (chiusa e liscia in superficie) oltre che in alcuni dettagli, come il cofano "scavato" al centro da una piega profonda con la scritta "Skoda" al posto del logo: un primo assaggio del quadro d'insieme ve lo proponiamo in queste ricostruzioni grafiche esclusive.

Versatile e digitale. Negli interni, la nuova Suv di segmento C sarà un'auto completamente diversa dall'attuale Karoq. Plancia, quadro strumenti e sistema di infotainment dovrebbero seguire uno stile completamente diverso, più vicino alle recenti Superb e Kodiaq o, di nuovo, al prototipo della Epic, che dietro la corona del volante sfoggia un display sottile e al centro della plancia un generoso touch screen "flottante". Detto ciò, l'elettrica certamente recupererà lo spirito della sua antenata, proponendosi come un'auto pratica, spaziosa e piuttosto versatile, forte di un bagagliaio generoso.

Su base Meb. Attesa sul mercato nel 2025 (mentre la presentazione ufficiale avverrà sul finire del 2024), la Elroq sarà realizzata sulla piattaforma Meb del gruppo Volkswagen e proposta con diversi tagli di batteria. Visto il posizionamento, è lecito attendersi da subito la versione da 55 kWh, affiancata da almeno un'altra variante di capacità superiore (62 o più). Allo stesso modo, la configurazione a trazione posteriore non dovrebbe essere l'unica opzione: in continuità con l'attuale gamma della Karoq, infatti, la Bev dovrebbe essere proposta anche a trazione integrale (elettrificata), con un powertrain a due unità a corrente, una per assale.  

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Federauto - Massimo Artusi è il nuovo presidente

4 Ruote - Mar 26,2024

Il consiglio generale di Federauto ha nominato Massimo Artusi quale nuovo presidente per il triennio 2024-2027, confermando così le indiscrezioni di Quattroruote. Artusi, che sostituisce Adolfo De Stefani Cosentino, è il responsabile commerciale e membro del board dell'azienda di famiglia Romana Diesel, la maggior concessionaria d'Europa dei gruppi Iveco e Cng Industrial, ed è anche il membro del comitato esecutivo dell'associazione europea Aecdr (Alliance of European Car Dealers and Repairers).

Il nuovo comitato. Nel suo mandato, Artusi sarà coadiuvato da un comitato esecutivo composto dai vice presidenti Plinio Vanini per il settore auto, Maria Fiorentino per il settore bus, Francesco Ascani con delega Amministrazione e Finanza, Carlo Alberto Jura e Roberto Scarabel. Inoltre, saranno presenti Adolfo De Stefani Cosentino in qualità di past president, Roberto Bolciaghi, Francesco Cazzani, Francesco Maldarizzi, Sergio Tumino e Andrea Cappella.

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