Su 4R di maggio - Lancia, così dalla Pu+Ra HPE nasceranno Ypsilon, Gamma e Delta
Ha fatto discutere, ha diviso il pubblico in opposte fazioni: chi se ne è innamorato a prima vista e chi la disprezza, chi la trova autenticamente Lancia e chi la percepisce come una caricatura dei suoi valori. Ma, comunque la si giudichi, la Pu+Ra HPE, prima concept della Lancia della nuova era, è molto più di una show car. "Abbiamo una linea di coerenza che la lega saldamente alla prossima Ypsilon e al secondo modello in calendario, la Gamma", dice Luca Napolitano. Aggiungerebbe anche la Delta, ma "quella è ancora piuttosto distante nel tempo".
Più sportiva. Guardando la Pu+Ra HPE, tutto il corpo vettura, a partire dalla punta affilata del cofano fino alle atletiche rotondità della coda, è percorso da una tensione dinamica che ritroveremo, con proporzioni diverse, su tutti e tre i modelli in agenda, inclusa l'urbana Ypsilon, attesa nel primo trimestre 2024, che sarà però più grande di oggi, più sportiva e di intonazione maschile, con una versione HF da 240 cavalli che arricchirà il listino dal 2025.
Segreti svelati. E poi c'è il calice Lancia reinterpretato con tre segmenti luminosi, la piastra appoggiata sul cofano, le scritte Lancia per esteso. E la veneziana? Ci sarà. Ma dove, su quali modelli? E il tettuccio apribile? Sarà circolare o tradizionalmente quadrangolare? L'interfaccia Sala, con diversi gradi di implementazione, secondo il modello. I tavolini rotondi Questi e altri segreti (della Ypsilon e delle macchine che la seguiranno) sono su Quattroruote di maggio, esposti secondo le indicazioni che abbiamo ricavato dalla concept e raccolto dagli uomini che l'hanno creata.
Su 4R di maggio - Fisichella testa la Purosangue con noi
Vi diranno che la Purosangue è una Suv, ma non credeteci. Quattro porte, ruote alte, il baricentro dove a Maranello non l'avevano mai piazzato. Tutto questo serve soprattutto per creare la Ferrari che non c'era. Quanto basta per scatenare la curiosità e, per il numero di Quattroruote di maggio, decidere di chiedere il parere a una persona che le Ferrari le conosce come pochi altri: Giancarlo Fisichella. Che dopo pochi chilometri va subito al punto: "Mai vista un'auto con questo confort e queste dimensioni che rimane piatta anche in curva. Alla faccia pure del baricentro alto". E il merito, aggiungiamo noi, è di ammortizzatori pazzeschi, per certi versi rivoluzionari.
Ferrari al 100%. Il motore, invece, è quanto di più tradizionale si possa immaginare. E Fisico ci mette un istante a inquadrare la situazione: "Mi dicevi che c'è 'soltanto' il dodici cilindri, ma serve altro?". In effetti no, Giancarlo, hai perfettamente ragione: non c'è bisogno davvero di nient'altro. E, se possibile, hai ancora più ragione quando dici che "avrà le ruote alte però sotto c'è il ruggito del 12 cilindri. Però sotto c'è una Ferrari". Trovate il test della Ferrari Purosangue su Quattroruote di maggio, con 12 pagine zeppe di foto, pareri, informazioni e interviste.
Su 4R di maggio - Incidente senza colpa con una vecchia auto? Demolizione obbligata
Il parco auto circolante in Italia è sempre più vecchio: nel 2022 ha raggiunto un'età media di 12,6 anni, che sono davvero tanti. Non solo: oltre la metà dei passaggi di proprietà di vetture usate tra privati nel 2022 ha riguardato vetture con anzianità superiore ai dieci anni. Niente di male, in un periodo in cui le risorse mancano alle famiglie italiane e il prezzo medio delle auto nuove vendute è passato dai 18 mila euro del 2013 a ben 26.200. C'è, però, un effetto collaterale non trascurabile: quello che succede in caso d'incidente. Un tema che abbiamo approfondito su Quattroruote di maggio.
Assicurazioni parche. Capita, infatti, che il conto della riparazione di un'auto sinistrata per colpa di un altro utente della strada superi di gran lunga il valore residuo di una vettura così vecchia. E che il risarcimento da parte della compagnia si fermi proprio al valore di mercato del veicolo danneggiato, indipendentemente dal preventivo del carrozziere. Così, al malcapitato automobilista non resta che rottamare la propria vettura, rischiando di restare a piedi nell'impossibilità di sostituirla con un altro usato, troppo costoso. Quattroruote ha raccolto, nel numero di maggio, diversi esempi di situazioni simili, tratti da testimonianze reali: come quella di Fabrizio M., la cui Renault Clio Sportour 1.2 del 2013, con poco più di 91 mila chilometri all'attivo, era stata travolta di notte, mentre era regolarmente parcheggiata, da un veicolo fuori controllo, riportando danni per 7.900 euro. A fronte dei quali, l'assicurazione offriva un risarcimento di 3 mila euro, portati poi a 3.600 dopo una breve trattativa con la compagnia. Le assicurazioni, infatti, in questi casi dimostrano un certo grado di comprensione, cercando di venire incontro alle difficoltà di cliente: insufficiente, però, nel caso citato, conclusosi con la rottamazione della vettura sinistrata. Insomma, di questi tempi, anche un danno di medio livello, ma che comporti la sostituzione di ricambi costosi come airbag, fari o parafanghi, può tradursi in una mesta consegna del relitto al demolitore di turno. Altre volte, invece, si può sperare in una riparazione meno costosa, grazie all'utilizzo di ricambi usati e al rapporto con un carrozziere di fiducia, in modo da ridurre la forbice tra il risarcimento ottenuto e l'esborso necessario per il ripristino. Un po' di pazienza e buona volontà da parte di tutti può essere di aiuto, in tempi difficili come questi. Come detto, l'inchiesta completa è su Quattroruote di maggio.
Su 4R di maggio - Auto elettriche, c'è ancora molto da imparare
Che le elettriche rivestano ancora un ruolo marginale in Italia non è certo una novità. Così come non è affatto un caso che le Bev facciano parte di un universo ancora poco conosciuto dalla maggioranza degli automobilisti. Ecco perché abbiamo pensato a un test un po' speciale, per mettere alla prova (è il caso di dirlo) il vostro sapere sul mondo degli elettroni: abbiamo selezionato due lettori (entrambi Skodisti termici, uno con una Octavia wagon a metano, l'altro con una Kodiaq turbodiesel) e li abbiamo messi al volante della Skoda Enyaq Coupé RS, 299 cavalli e trazione integrale. Dato un percorso, lungo oltre 400 km, i nostri dovevano gestire autonomia e ricarica. Dimostrando di saper pianificare in modo opportuno il tragitto.
Nelle vostre mani. All'atto pratico, le sorprese non sono mancate. Perché, quando il livello della batteria cala sotto una certa soglia e l'autonomia scende parecchio, fa capolino un po' di ansia. Il segreto è saperla gestire con gli strumenti che, oggi come oggi, sono disponibili: app per la ricarica e per pianificare l'itinerario. Nell'intento di mettere un po' di pepe al tutto, abbiamo deciso di far partire i due lettori da Vairano con la batteria da 77 kWh carica al 20%. In altre parole, con poco più di 70 chilometri d'autonomia. Da lì in poi, il pallino è passato ai due neofiti "elettrici". Che, alternadosi al volante, hanno dovuto anche mettere in piedi una strategia di viaggio. Se volete sapere com'è finita, trovate tutti i dettagli sul numero di maggio di Quattroruote. E se vi è venuta voglia di fare un test in prima persona, qui trovate le modalità per partecipare alla prossima prova dei lettori.
Mercedes-Benz - Classe C, splendida trentenne
Non era facile, per la "prima" Classe C, ripetere il successo della 190, una delle più celebri creazioni di Bruno Sacco. Pur mantenendo forme classiche, ma evolute, la berlina della serie W202 si è rivelata un modello azzeccato, con il tipico aplomb della Stella e una gamma di versioni e motorizzazioni per tutti i gusti, dai più tradizionali motori a benzina ai più potenti sei cilindri in linea e V8 delle versioni AMG. Senza dimenticare, ovviamente, i sovralimentati Kompressor e i CDI a gasolio con tecnologia common rail. Oggi, la W202 è una delle esponenti della Stella che i clienti ricordano con maggiore affetto: ecco perché ripercorriamo la storia e le caratteristiche del modello che ha dato il via, 30 anni, fa alla fortunata tradizione delle Mercedes Classe C.
F.1, GP Azerbaijan - Doppietta Red Bull, Perez sbanca a Baku
doppietta Red Bull Racing al Gran Premio dell'Azerbaijan: Sergio Perez ha battuto il compagno di squadra Max Verstappen, conquistando così il secondo successo consecutivo in questo weekend a Baku. Arriva il primo podio stagionale per la Scuderia Ferrari, con Charles Leclerc in terza posizione.
Red Bull imbattibile. Pur partendo dalla pole position, era chiaro che - in condizioni normali - Charles Leclerc non avesse la velocità sufficiente per tenere dietro le due Red Bull. L'episodio chiave della gara è stato l'ingresso della Safety Car, causato dall'AlphaTauri di De Vries: la vettura di sicurezza è entrata proprio quando Verstappen effettuava la sosta, perdendo così tempo prezioso rispetto al compagno di squadra che ha preso la testa della corsa, senza più lasciarla. Leclerc ha comunque condotto una buona gara, tenendosi alle spalle un arrembante Fernando Alonso che, sul finale, ha portato la sua Aston Martin a un soffio dalla Rossa numero 16. Arriva così il primo podio stagionale per il Cavallino Rampante che a Baku ha lasciato intravedere dei piccoli passi avanti rispetto al disastroso avvio di campionato. Ha chiuso quinto Carlos Sainz, con l'altra SF-23, in un weekend in cui lo spagnolo ha ammesso di non avere molto feeling con questa vettura. Mercedes relegata a comparsa a Baku: Lewis Hamilton ha tagliato il traguardo al sesto posto, passando gran parte della corsa alle spalle della Ferrari di Sainz, senza mai riuscire a concretizzare un attacco. Ottavo posto per George Russell, autore sul finale del giro più veloce della gara (che gli assegna un punto aggiuntivo). Tra loro si è piazzato Lance Stroll con la seconda delle Aston Martin. A chiudere la Top 10 ci pensa la McLaren di Lando Norris e l'AlphaTauri di Yuki Tsunoda.
Le dichiarazioni dei primi. Per la quarta volta consecutiva quest'anno è una Red Bull a vincere il Gran Premio e Sergio Perez è il primo pilota a vincere due volte sulla pista di Baku. Il messicano ha commentato dicendo: "Tutto è andato per il meglio per noi: abbiamo superato in fretta Charles e ho messo pressione a Max, perché avevo meno degrado nel primo stint. Dopo la safety car abbiamo spinto molto entrambi e abbiamo sfiorato i muretti in più occasioni. Max mi ha messo molta pressione, ma sono riuscito a tenerlo dietro". Verstappen ha dato la sua visione della gara di oggi, affermando: "Ho faticato con le gomme che si surriscaldavano e anche con il bilanciamento faticavo a essere regolare. Da questa gara possiamo imparare tanto, ma comunque è un grande risultato per la squadra". Per la prima volta a podio in un Gran Premio quest'anno, Charles Leclerc ha detto: "L'ottimo giro in qualifica mi è servito per mettermi davanti, ma non era sufficiente per tenerli dietro in gara. Hanno trovato qualcosa che noi non siamo riusciti ancora a trovare e dobbiamo cercare di concentrarci su questo".
Le classifiche. Max Verstappen mantiene la sua leadership in campionato e ha ora 87 punti contro i 79 di Sergio Perez, suo primo (e forse unico) rivale per il titolo. Fernando Alonso è ora terzo a quota 57 e precede Lewis Hamilton, che di punti ne ha ora 46. Red Bull continua a guidare la classifica per distacco: 166 punti per il team di Milton Keynes contro gli 83 punti della Aston Martin. Terza la Mercedes a quota 69, mentre la Ferrari è quarta con 51 punti.
In aggiornamento
Musica - Le auto dei jazzisti
Oggi è la Giornata Internazionale del Jazz, introdotta dall'Unesco nel novembre del 2011 grazie a un'idea del pianista Herbie Hancock. Lo scopo? Celebrare universalmente il valore di questo genere musicale e la sua capacità di unire chiunque lo ascolti in ogni parte del mondo. Un ensemble melodico che, sin dalla sua nascita, si fa portavoce di valori che sono - e dovrebbero sempre essere - alla base di ogni società, come l'uguaglianza e la lotta al razzismo.
Lasciamo raccontare la storia, le live session più leggendarie e le personalità più influenti che hanno scritto pagine memorabili di questa galassia pentagrammata. Noi preferiamo attenerci all'argomento che sappiamo trattare meglio, ovvero le auto.
Musici e voci del grande jazz mondiale, come la stragrande maggioranza delle star di fama planetaria, hanno sempre amato le quattro ruote. Niente di pacchiano tuttavia, nulla a che spartire con gli eccessi cui le superstar degli anni 90 e 2000 ci hanno abituato: come le tracce jazz più famose suonavano e suonano all'orecchio con stile ed eleganza, così le auto dei loro interpreti più importanti si sono sempre distinte in termini di design e presenza su strada.
Lamborghini Miura. Miles Dewey Davis III, trombettista e compositore, è considerato uno dei musicisti più influenti, innovativi e originali del XX secolo. Non certo refrattario alle assuefazioni, era anche un appassionato di supercar - italiane in primis. Tra le altre, entrò in possesso di una Ferrari 275 GTB e di una Lamborghini Miura, quest'ultima protagonista di un celebre incidente avvenuto a New York in una piovosa sera del 1972: l'artista ne uscì con due femori fratturati, la sua Miura Verde Lime completamente distrutta.
Ford Thunderbird. Nei suoi oltre 60 anni di carriera (in cui si annoverano anche tre premi Oscar), Frank Sinatra ha firmato tracce jazz e pop molto sofisticate, in grado di esprimere al meglio la sua personalità sfaccettata e complessa. Tante le auto passate nel suo garage, per la maggior parte a stelle e strisce: Chrysler Convertible, la Ford Thunderbird nella foto qui sopra, Cadillac Eldorado Brougham, Dual-Ghia L6.4 e tante altre ancora. Qualche gustosa eccezione l'hanno costituita una Miura del 1969 e una Jaguar XJS V12 del 1976.
Jaguar E-Type. John Coltrane è sicuramente uno dei più grandi sassofonisti della storia del jazz, un caposaldo del genere negli anni 60 avendo chiuso il periodo del bop e aperto quello del free jazz. L'autore dell'epico album A Love Supreme era un uomo di famiglia, uno da station wagon, ma di tanto in tanto non disdegnava un giro sulla sua splendida E-Type bianca. Le linee senza tempo della sportiva britannica, fra l'altro, contribuirono alla copertina dell'album "A New Perspective" di Donald Byrd del 1964.
Mercedes-Benz 300 D (W189). Ella Fitzgerald, l'indiscussa signora del jazz, è stata legata per 37 anni alla sua Mercedes-Benz 300 D quattro porte convertible. Ne furono realizzate solo 65 con questa configurazione: lei pagò la sua più di 35 mila marchi, e le venne consegnata nel novembre del 1959. Fu amore a prima vista. Nel 1988 Annie Leibovitz ritrasse la Fitzgerald proprio vicino alla sua amata Benz.
Cadillac Fleetwood Brougham. Prima trombettista, poi cantante jazz: Louis Armstrong non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno di quei pionieri che hanno reso questo genere famoso nel mondo. In questa fotografia lo vediamo a New York con la sua Cadillac Fleetwood Brougham del 1969, due anni prima della sua morte. Pare che le lettere sulla targa fossero le iniziali dell'amatissima moglie Lucille Wilson.
Messerschmitt. Nat King Cole: cantante, pianista e attore. 29 anni di carriera (interrotta bruscamente dal suo decesso, sulla soglia dei 46 anni) e 133 album pubblicati. Incredibile anche solo immaginarlo. Lui, come Coltrane, possedette una Jaguar E-Type, ma nello scatto dei primi anni 50 che vi presentiamo qui, King appare a bordo di una Messerschmitt KR200. Come mai? Pare che lui, assieme al suo manager Carlos Gastel, fosse tra i responsabili dell'importazione della piccola tre ruote in California.
AC Shelby Cobra. Pianista, tastierista e compositore, Herbert Jeffrey Hancock è senza dubbio un'icona della musica moderna che ha brillato in diversi generi musicali tra cui jazz, fusion e funk. Nel 1963, all'età di 23 anni, acquistò della sua prima auto - una AC Shelby Cobra, la sesta mai costruita - grazie ai proventi di "Watermelon Man. Herbie la possiede ancora, e è il più longevo proprietario vivente di una Cobra: la pagò 6 mila dollari, 2.500 d'anticipo e il resto in comode rate. Si ritiene che oggi valga più di 2 milioni di dollari.
Bentley Drophead Coupe. "Suonerebbe qualcuno dei suoi strani accordi per la classe?", chiese un'insegnate della Columbia University a Thelonius Monk. Che rispose: "Cosa intende con strani? Sono accordi perfettamente logici". Nel jazz colpiva la sua geniale capacità d'improvvisare, del suo essere il mutismo eccessivo e un forte egocentrismo. Se fosse un'amante della guida o delle belle auto non ci è dato a sapere, ma quest'immagine in bianco e nero non lascia spazio a fraintendimenti per quel che riguarda le belle (e ricche) donne: Monk, infatti, sta salendo a bordo di un Bentley Drophead Coupe guidata dalla baronessa Pannonica de Koenigswarter, nata Kathleen Annie Pannonica Rothschild... chi ha orecchie per intendere, intenda.
Mondiale Endurance - 6h di Spa, è ancora doppietta Toyota
La Toyota ha conquistato un'altra doppietta memorabile nella 6 Ore di Spa-Francorchamps, con il trio Kobayashi, Lopez, Conway a bordo della #7 GR010 HYBRID che ha preceduto la vettura sorella #8 guidata da Buemi, Hirakawa e Hartley. Una vittoria a mani basse, perché le vetture nipponiche non hanno avuto praticamente rivali e si sono dovute preoccupare maggiormente delle neutralizzazioni della gara, gestendo quei momenti. Sul podio, grazie a una furiosa rimonta, la Ferrari 499P #51 guidata da Pier Guidi, Calado e Giovinazzi. Ritirato l'equipaggio della #50, dopo un incidente per Antonio fuoco, tradito dalle gomme fredde appena uscito dai box.
Hypercar. Le due Toyota, insieme alle Porsche e alla Cadillac V-Series.R gestita da Chip Ganassi Racing, hanno iniziato la gara con gomme slick su una pista umida, il che ha causato un po' di problemi per i piloti. Tuttavia, grazie a due interventi di safety car e a una strategia di gomme ottimale, la Toyota #7 è riuscita a rimontare e a vincere la gara. La corsa è stata fortemente influenzata dalla scelta degli pneumatici all'inizio della gara e solamente quattro Hypercar hanno tagliato il traguardo a pieni giri. Il successo della Toyota #7 è stato ulteriormente facilitato da una serie di incidenti che hanno coinvolto i rivali nella categoria Hypercar: un guasto elettrico ha fermato la Porsche #6 di Laurens Vanthoor, mentre la Cadillac #3 di Renger van der Zande è stata protagonista di uno schianto terribile. Fortunatamente, il pilota è sceso indenne dalla sua vettura.
LMP2 e GTE-Am. La vittoria di categoria è andata alla #41 ORECA-Gibson 07 del team WRT, guidata da Louis Deletraz, Robert Kubica e Rui Andrade. La squadra United Autosports si è dovuta accontentare del secondo posto a causa di una sfortunata tempistica d'ingresso della safety car, mentre ad aggiudicarsi il terzo posto è stato l'equipaggio di Albert Costa, Fabio Scherer e Jakub Smiechowski per Inter Europol Competition. Infine, nella categoria GTE Am, la vittoria è andata dall'equipaggio della #83 AF Corse Ferrari 488 GTE Evo, composto da Luis Perez Companc, Lilou Wadoux e Luis Perez-Companc. La squadra ha saputo mantenere un vantaggio di 18 secondi sulla Corvette Racing, che ha recuperato terreno dopo aver perso un giro all'inizio della gara.
F.1 Sprint - Perez firma la vittoria nella gara Sprint
Sergio Perez ha vinto la F1 Sprint di Baku, conquistando gli 8 punti riservati al vincitore. Alle sue spalle la Ferrari di Charles Leclerc e l'altra Red Bull RB18 guidata da Max Verstappen.
Red Bull ancora davanti. Nonostante sia partito molto bene, la Ferrari numero 16 ha dovuto cedere il passo a una Red Bull molto più veloce, che ha mostrato il suo consueto passo gara superiore a tutti gli altri. Leclerc è comunque riuscito a tenere la seconda posizione sfruttando i problemi di Max Verstappen. L'olandese ha corso tutta la Sprint con uno squarcio sulla fiancata sinistra, causato da un contatto al primo giro con la Mercedes di George Russell, che è stato particolarmente aggressivo sul rivale. L'inglese non è comunque riuscito a mettersi davanti al due volte iridato della Red Bull e ha tagliato il traguardo al quarto posto. Poco incisivo Carlos Sainz, quinto alla bandiera a scacchi, davanti all'Aston Martin di Fernando Alonso. Lo spagnolo e il suo compagno di squadra Stroll, oggi ottavo, pare continuino a faticare con il sistema DRS che fa le bizze e pare dovranno convivere con questa situazione per il resto del weekend. Tra le due Aston troviamo Lewis Hamilton, che conquista altri due punti.
Midfield caotico. Sprint sfortunata per Yuki Tsunoda: il giapponese è andato a sbattere e ha perso una ruota che ha costretto la direzione gara a chiamare la Virtual Safety Car per rimuovere i detriti. La numero 22 della Scuderia AlphaTauri è stata poi rimandata in pista, ma la sospensione posteriore destra era compromessa e per Yuki non c'è stata altra scelta che ritirarsi. Gara in salita anche per Esteban Ocon: il francese della Alpine è arrivato ultimo, dopo essere partito dalla pit-lane per aver rotto il regime di parco chiuso, al fine di sistemare dei settaggi sulla sua vettura. Tuttavia, Esteban sarà costretto a partire dalla pit-lane anche nel Gran Premio di domani e dovrà quindi affrontare una gara in rimonta. Infine, da segnalare l'assenza di Logan Sargeant: lo statunitense della Williams, autore di un incidente nella Shootout di stamattina, non ha potuto schierarsi per i tanti danni subiti dalla vettura. Sarà però regolarmente al via del Gran Premio di domani.
Peugeot - Le cabriolet del Leone - FOTO GALLERY
Oggi le cabriolet della Peugeot non sono più presenti nei listini, ma restano un pezzo di storia importante della Casa francese. A partire dai primi decenni del secolo scorso, infatti, le scoperte del Leone si sono spesso distinte per eleganza e ingegnosità, tanto che rimandano al marchio di Sochaux i primi esempi di auto con tetto rigido retraibile elettricamente, cioè le lussuose Eclipse degli anni 30, antesignane delle moderne coupé-cabriolet. E a proposito di innovazioni, tra le open top che hanno fatto la storia del brand non manca neppure una piccola elettrica risalente alla seconda guerra mondiale, tra i primi esempi di vetture a batteria prodotte in serie dai marchi facenti oggi parte del gruppo Stellantis. Le scoperte, inoltre, sono state i modelli-immagine su cui la Casa francese ha puntato oltreoceano, facendosi notare per la raffinatezza e lo stile (italiano, firmato Pininfarina). Proprio all'atelier piemontese si devono molte delle cabrio Peugeot del secolo scorso, contribuendo a un ricco sodalizio andato avanti fino ai primi anni 2000. Ne parliamo con maggiori dettagli nella nostra galleria d'immagini, dove abbiamo raccolto numerosi esempi delle affascinanti decappottabili di Sochaux.
F.1 Sprint, Azerbaijan - Leclerc in pole anche nella Shootout Qualifying
Charles Leclerc sembra essere diventato imbattibile sul giro secco a Baku. Il monegasco della Ferrari ha ottenuto anche la pole position nella Shootout Qualitying, valida per definire la griglia di partenza della gara Sprint di questo pomeriggio. Leclerc ha ottenuto il miglior tempo, precedendo le due Red Bull di Perez e Verstappen. Sul finale ha però commesso un errore ed è andato a sbattere, danneggiando l'ala anteriore, ma è un problema irrilevante per il prosieguo della sua giornata.
Così in Top 10. Il primo degli inseguitori è George Russell, che nella Sprint di questo pomeriggio si schiererà in seconda fila, al fianco di Verstappen. L'inglese ha preceduto l'altra Ferrari SF-23 di Carlos Sainz e la Mercedes W14 del compagno di squadra Hamilton. Grande prestazione da parte di Alexander Albon: il thailandese ha sfruttato bene le diverse condizioni della pista per massimizzare le prestazioni della sua Williams, portandola al settimo posto, davanti alle due Aston Martin di Fernando Alonso e Lance Stroll. Chiude la Top 10 la McLaren di Lando Norris: l'inglese non ha potuto segnare un tempo nella SQ3, poiché non aveva un set di gomme morbide nuovo, obbligatorio per affrontare questa parte della qualifica Shootout.
A muro anche Sargeant. Anche oggi non sono mancati lunghi e baci sui muretti, ma ad avere la peggio è stato Logan Sargeant, che ha fortemente danneggiato la sua Williams dopo essere arrivato largo in una curva. Lo statunitense si è lasciato distrarre dalla Ferrari di Sainz che, appena davanti a lui, aveva tagliato la curva. Quel tanto è bastato per far danni e perdere l'occasione di seguire le gesta del compagno di squadra. Sargeant partirà oggi quindicesimo. Quell'episodio ha causato la bandiera rossa in SQ1 e, visti i pochi secondi alla fine, la sessione non è ricominciata. Tra quelli che ne hanno pagato le conseguenze c'è l'AlphaTauri di Yuki Tsunoda. Il giapponese non è infatti riuscito a chiudere il suo giro veloce e oggi partirà diciottesimo. Ultima fila, invece, per Gasly e De Vries.
La F1 Sprint alle 15.30. Questo pomeriggio, assisteremo alla gara Sprint di F.1 a Baku. Si correrà su una distanza di gara di 100 km (un terzo rispetto al GP) e prenderanno punti i primi otto classificati. L'evento sarà trasmesso in diretta su Sky Sport F1, mentre la differita è in programma per stasera alle 22 su TV8.
F.1, GP Azerbaijan - Ferrari in pole position con Charles Leclerc
Charles Leclerc ha ottenuto la pole position del Gran Premio dell'Azerbaijan, quarta prova del Mondiale di Formula 1 2023. Il monegasco della Ferrari è riuscito a fermare il cronometro sull'1:40.203, staccando il leader della classifica Verstappen di quasi due decimi. Terzo Sergio Perez, che ha preceduto a sua volta l'altra SF-23 guidata da Carlos Sainz.
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Peugeot e-308 - L'elettrica del Leone debutta con la First Edition
La prima 308 elettrica della storia arriva sul mercato. La Peugeot e-308 First Edition è la variante di lancio della media francese a emissioni zero e sarà presto ordinabile online con un finanziamento dedicato e wallbox inclusa. Le consegne verranno avviate nel mese di ottobre.
Fino a 411 km di autonomia. La e-308 adotta il noto powertrain elettrico con motore anteriore da 156 CV e 270 Nm già utilizzato da altri modelli dei Gruppo Stellantis, abbinato alla batteria da 54 kWh. In base all'allestimento la 308 dichiara fino a 411 km di autonomia nel ciclo Wltp. Il guidatore può scegliere tre modalità di guida (Eco da 109 CV, Normal da 136 CV e Sport da 156 CV) ed è prevista anche la funzione Brake per aumentare il recupero d'energia in rilascio. La ricarica può avvenire con il sistema di bordo da 11 kW oppure dalle colonnine rapide a 100 kW, che permettono di passare dal 20 all'80% di energia in 30 minuti.
La First Edition è full optional. L'allestimento First Edition offre di serie i fari anteriori Matrix Led, i cerchi da 18" aerodinamici, la pompa di calore, l'head-up display, i sedili anteriori riscaldabili rivestiti di tessuto, Tep e Alcantara, il volante riscaldato, il caricabatterie di bordo da 11 kW, il pacchetto esteso di Adas Drive Assist, i servizi connessi Peugeot i-Connect Advanced e la vernice metallizzata (con la scelta tra Bianco Okenite, Verde Olivine e Grigio Selenio). Dopo la First Edition, la e-308 diventerà un modello di serie vero e proprio: i clienti potranno ordinare la vettura con carrozzeria cinque porte e wagon nelle varianti Allure, Excellence, Emotion e GT.
Saab - La concept Nevs Emily GT e il futuro della fabbrica di Trollhättan
La Saab torna a far parlare di sé: mentre una concept firmata Nevs debutta "postuma", la Polestar ha confermato di voler utilizzare gli stabilimenti di Trollhättan per creare un nuovo centro di sviluppo europeo.
La Emily GT mai arrivata sul mercato. Entrata nel mondo della produzione automobilistica nel 1949, la Saab fu acquisita dalla GM nel 2000, per passare poi alla Spyker e dichiarare bancarotta nel 2011. La Casa svedese è divenuta poi la National Electric Vehicle Sweden (Nevs) sotto il controllo cinese ed è nuovamente passata di mano nel 2019 attraverso la connazionale Evergrande Group. Quest'ultima, dopo il tracollo nel settore immobiliare, ha confermato nelle scorse settimane la chiusura dell'attività della Nevs: ebbene, l'ormai ex responsabile dei progetti ha voluto comunque mostrare al pubblico la sua ultima creatura, la concept Nevs Emily GT. La berlina sportiva ad emissioni zero, realmente costruita e provata su strada prima della pandemia di Covid, ha proporzioni classiche e nessun richiamo diretto alla storia della Saab, ma grazie a un motore per ogni ruota è capace di erogare 480 CV, utilizzando la batteria da 52 kWh ideata per l'elettrica della Nevs basata sulla vecchia Saab 9-3. I tecnici ex Saab avevano già previsto una versione evoluta da 650 CV e 1.000 km di autonomia, rimasta solo allo stadio di progetto.
Nuova vita alla fabbrica Saab grazie a Polestar. Se per la Saab non ci sono ormai più speranze, la storica sede di Trollhättan è invece destinata a nuova vita. La Polestar ha infatti avviato un progetto per creare un centro di sviluppo europeo nel sito, dotato anche di una piccola pista di prova, dove completare i lavori sulla futura Polestar 5, affiancando così la sede principale di Göteborg. Non è escluso che in futuro sia prevista anche la produzione in serie di veicoli a Trollhättan, sia per la Polestar, sia per altri marchi del gruppo Geely.
Daihatsu - La Casa ammette: "Abbiamo truccato dei test di sicurezza"
Il settore automobilistico giapponese deve affrontare un nuovo scandalo dopo quello sui consumi e le emissioni. Questa volta, però, si tratta di sicurezza è stata la Daihatsu ad ammettere di aver "truccato" i test di oltre 88 mila veicoli, per la maggior parte prodotti per conto della casa madre Toyota: si tratta di 76.289 Yaris assemblate nell'agosto del 2022 tra Thailandia e Malesia e vendute in Messico, la stessa Thailanda e i mercati del Golfo Persico, olrre a 11.834 Perodua Axia prodotte lo scorso febbraio in Malesia e commercializzate sullo stesso mercato malese.
Le scuse. In particolare, la Daihatsu ha avviato dei controlli in seguito ad alcune segnalazioni interne e la relativa indagine ha confermato la commissione "di illeciti nella domanda di omologazione per i test di collisione laterale". Infatti, durante le prove, "il rivestimento interno della porta del sedile anteriore è stato modificato in modo improprio e vi è stata una violazione delle procedure e delle metodologie di verifica degli urti previste dalle normative". La Daihatsu ha quindi informato le autorità competenti, ha bloccato immediatamente le consegne ancora non effettuate e istituito una commissione per chiarire i dettagli di quanto avvenuto, analizzare le cause e definire eventuali misure di prevenzione. "Ci scusiamo profondamente per aver tradito la fiducia dei nostri clienti e delle altre parti interessate e per aver causato grandi disagi e preoccupazioni", hanno aggiunto dalla sede dell'azienda a Ikeda, nella prefettura di Osaka.
Le parole di Toyoda. Della questione si è, ovviamente, interessata anche la Toyota. Il presidente Akio Toyoda ha spiegato che le indagini vertono sul comprendere come siano stati modificati i pannelli dei due modelli per superare i test di sicurezza e, come da prassi in Giappone, si è scusato per una "inaccettabile" violazione della fiducia dei consumatori. Il gruppo non ha, comunque, ricevuto segnalazioni di incidenti o lesioni, ma al momento non è in grado di fornire dettagli più precisi sui responsabili dell'accaduto e su eventuali colpe all'interno del management della Daihatsu. "Procederemo con un'indagine dettagliata, ma promettiamo di capire con decisione cosa è successo, indagare sulle vere intenzioni e lavorare sinceramente per evitare che si ripeta. Però, avremo bisogno di un po' di tempo", ha aggiunto Toyoda. La scoperta dei test truccati rappresenta la prima vera crisi per il nuovo amministratore delegato del maggior gruppo automobilistico giapponese, Koji Sato, che il primo aprile ha sostituito lo stesso Toyoda, un manager particolarmente attento alle questioni della sicurezza e della qualità, soprattutto dopo i maxi-richiami imposti dalle autorità federali statunitensi per lo scandalo dei tappetini difettosi di ben 14 milioni di veicoli.
Alpine A290_ - Una concept per la nuova compatta elettrica
Si chiamerà A290_ la concept che prefigura una delle tre componenti del garage dei sogni dell'Alpine, che a partire dal 2024 inizierà a costruire la propria gamma elettrica. Nello specifico, il teaser anticipa la compatta di famiglia, nata sull'ossatura della Renault 5, che andrà a proporsi alla clientela più giovane. Il 9 maggio prossimo, giorno della presentazione della show-car, scopriremo com'è fatta.
Leggere tra i numeri. Dando per scontato che la lettera beta sia destinata a sparire una volta superato lo stadio prototipale, la nuova sportivetta si chiamerà A290. Dove il 2 indica il posizionamento del veicolo - la cui base sarà la piattaforma Cmf-B EV (che abbiamo già testato) del gruppo transalpino -, mentre il 90 si riferisce alla destinazione multi-purpose (multiuso) di questa segmento B, distinguendo la sua sigla alfanumerica da quella delle sportive vere e proprie, come la A110, nelle quali compare invece il 10. Nel weekend del 28-30 aprile, durante il GP di Baku di Formula 1 e la 6 Ore di Spa Francorchamps, scansionando il Qr code presente sulle livree delle A523s e A470s gli spettatori potranno vincere un posto per assistere alla presentazione della A290_.
Le altre. Da quando il gruppo Renault ha svelato i propri piani per l'elettrificazione, sappiamo che il cosiddetto Dream Garage definizione data dalla Casa stessa della Alpine sarà composto da una hot hatch, la A290 appunto, da un modello smaccatamente sportivo (una coupé erede dell'A110), sviluppato in collaborazione con la Lotus, e da una crossover. Di quest'ultima sono già stati anticipati alcuni dettagli, come il nome, Alpine GT X-Over, la piattaforma tecnica, che sarà la Cmf-Ev già utilizzata per la Mégane E-Tech, e le tempistiche di approdo sul mercato: la produzione inizierà nel 2025 nello storico stabilimento di Dieppe.
Stellantis - Siglato l'accordo con Alliance Nickel per il solfato di cobalto e il nichel
Stellantis ha firmato un accordo vincolante con Alliance Nickel per la fornitura di 170.000 tonnellate di solfato di nichel e di 12.000 tonnellate di solfato di cobalto per un periodo iniziale di cinque anni. L'intesa riguarda il 40% crica della produzione annuale prevista per il progetto NiWest Nickel-Cobalt, in Australia occidentale, e prevede anche l'ingresso del gruppo guidato da Carlos Tavares nel capitale dell'azienda australiana, con una partecipazione pari all'11,5%, tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale da 9,2 milioni di euro, che fornirà le risorse necessarie per completare lo studio di fattibilità dell'iniziativa mineraria e l'avvio delle attività di di progettazione ingegneristica nell'ultimo trimestre del 2023.
Rete "mineraria". L'accordo dà seguito al memorandum d'intesa firmato lo scorso autunno e rappresenta l'ennesimo passo avanti compiuto da Stellantis per creare una rete di partnership chiave per assicurarsi forniture stabili di materie prime critiche per l'elettrificazione. Il gruppo ha già stretto legami con McEwen Copper per il rame, con Terrafame per il solfato di nickel, con Vulcan Energy e Controlled Thermal Resources per il litio e con Element 25 per il solfato di manganese. "Gli impegni stabiliti dal piano Dare Forward 2030 e il nostro ruolo di leadership nella decarbonizzazione si basano sulla garanzia della fornitura di materiali chiave per i nostri veicoli elettrici", ha commentato Tavares. "La partnership con Alliance Nickel è un elemento essenziale del nostro piano volto a fornire una mobilità pulita, sicura e accessibile in tutto il mondo".
Mazda - Garanzia estesa a sei anni o 150.000 km per tutta la gamma
La Mazda rende disponibile in Italia una nuova garanzia: le vetture dell'intera gamma vendute a partire da aprile, infatti, sono coperte dal costruttore per sei anni o 150.000 km, contro i precedenti tre anni o 100.000 km.
Per le batterie otto anni o 160.000 km. La garanzia, che seguirà la vettura anche in caso di vendita, copre qualsiasi difetto di materiale e di fabbricazione e il costruttore si assume l'onere del costo della riparazione o della sostituzione dei componenti interessati, escluse le parti soggette a usura. Sono invece rispettivamente di 12 e tre anni le garanzie su ruggine perforante e su vernice e corrosione superficiale. Per le elettriche e le plug-in hybrid, la Mazda fornisce infine una copertura di otto anni o 160.000 km sulla batteria ad alta tensione.
Citroën C3 Aircross - Più lunga e fino a sette posti: la nuova serie debutta in India e Sudamerica
La Citroen ha presentato la C3 Aircross: si tratta della variante dedicata a India, Asia e Sudamerica. La vettura segue quindi la medesima filosofia della C3 presentata nel 2022: un prodotto sviluppato espressamente per i mercati di destinazione e diverso rispetto al modello venduto in Europa. La commercializzazione verrà avviata tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024, mentre la produzione sarà localizzata a in India ed in Brasile. La C3 Aircross, tra l'altro, sarà la prima vettura del Double Chevron per l'Indonesia, dove il marchio transalpino è al debutto.
Anche sette posti con 4,32 metri di lunghezza. La Aircross, anche in Europa, è la variante B-Suv della C3. Il design, così come accaduto con la C3 dell'anno scorso, è simile a quello europeo ma, sempre tenendo fede al Dna del marchio, allo stesso tempo specifico per questi modelli. La Aircross dichiara una lunghezza di 4,32 metri, ovvero 16 centimetri in più rispetto all'attuale modello venduto nel Vecchio continente: questa differenza ha permesso ai tecnici di realizzare sia l'allestimento a cinque posti (con 432 litri di bagagliaio) sia quello a sette, con due sedute ripiegabili nella terza fila. La variante a sette posti è particolarmente importante nei mercati di destinazione, dove l'offerta di modelli simili è sostanzialmente limitata alle Mpv. Per offrire il massimo confort a tutti i passeggeri, l'allestimento prevede bocchette del climatizzatore dedicate posizionate sul tetto. Gli interni propongono un design molto attuale, con il display da 7" della strumentazione e quello da 7 o 10" per l'infotainment compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. I comandi della climatizzazione sono separati, posizionati nella console centrale, dove sono presenti anche la piattaforma di ricarica wireless e la leva della trasmissione.
Assetto rialzato. Pur escludendo la trazione integrale, il progetto C3 Aircross intende facilitare la mobilità sui terreni accidentati: per questo è previsto l'assetto rialzato per tutta la gamma, con un'altezza minima da terra di 200 mm. Allo stesso tempo, sono stati valutati con attenzione gli angoli di attacco e di uscita, per ottimizzare il design dei paraurti. La Citroën non ha per il momento fornito indicazioni sulla gamma dei propulsori disponibili, ma è molto probabile che si tratti delle medesime unità già annunciate sulla C3, che in base ai mercati sarà disponibile nelle varianti 1.0 FireFly Flex da 75 CV, 1.2 PureTech 82 CV e 1.6 VTI in versione benzina (115 CV) e Flex (120 CV), abbinate a cambi manuali e automatici.
Stellantis - Tavares: "No alla guerra dei prezzi, non inseguiremo la Tesla"
Stellantis non vuole seguire la strada delle pesanti sforbiciate apportate ai listini dalla Tesla: "Non ho intenzione di entrare in una guerra dei prezzi, non è questa la nostra strategia per i prossimi dieci anni. Non credo sia questo l'approccio giusto per il nostro piano 'Dare Forward 2030' e per il momento non abbiamo intenzione di cambiare", ha detto l'amministratore delegato del gruppo euro-americano Carlos Tavares durante una visita alla fabbrica di Metz. Secondo il top manager, una politica commerciale incentrata su forti ribassi va nella direzione opposta di un piano industriale che, al contrario, privilegia la ricerca della redditività a un aumento dei volumi a ogni costo.
La critica agli americani. A tal proposito, Tavares non ha mancato di criticare le ultime iniziative dell'azienda guidata da Elon Musk. Negli ultimi mesi, pur di sostenere la domanda, la Casa texana ha più volte tagliato i prezzi sui suoi mercati principali (solo negli Stati Uniti sono state sei le riduzioni consecutive dall'inizio anno). Una strategia del genere ha un significato ben preciso. Infatti, per Tavares, la Tesla è "più preoccupata della crescita che della redditività". Al contrario, Stellantis ha intrapreso una strada diversa con il suo piano decennale: il fatturato dovrà raddoppiare fino a 300 miliardi di euro nel 2030, ma fino ad allora il margine operativo dovrà sempre mantenersi sopra il 10%. D'altro canto, Tavares è anche pronto a cambiare l'impostazione del piano in caso di necessità. "Se l'intero mercato - ha precisato il manager lusitano - dovesse subire un calo dei prezzi, dovremmo adeguarci. In tal caso dovremo accelerare, come tutti i concorrenti, la riduzione dei costi per mantenere la sostenibilità delle attività aziendali".