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Mazda 6e - Sforbiciata al prezzo in vista degli incentivi

4 Ruote - Ott 08,2025
La Mazda ha tagliato di 1.200 euro il prezzo di listino della versione d'attacco della berlina elettrica 6e, la versione Takumi Standard Range: la 6e scende così a 42.650 euro, all'interno della fascia di prezzo prevista per accedere agli incentivi statali.  I prezzi con gli incentiviAll'ecobonus possono accedere privati residenti all'interno delle aree urbane funzionali, con un veicolo fino a Euro 5 da rottamare: il contributo è di 11.000 euro se il richiedente ha un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, e di 9.000 euro se compreso tra i 30 e i 40.000 euro. Con l'importo massimo degli incentivi, la Mazda 6e Takumi Standard Range viene quindi a costare 29.850 euro; nel secondo caso, il prezzo scende a 31.850 euro. La dotazione di serieProdotta in Cina, la Mazda 6e Takumi Standard Range è lunga 492 cm e monta un powertrain da 198 kW (258 CV), abbinato a una batteria al litio-ferro-fosfato da 68,8 kWh, per un'autonomia dichiarata di 479 km nel ciclo Wltp. Di serie per questo allestimento i cerchi di lega da 19, il tetto panoramico, la griglia anteriore illuminata, i sedili anteriori a regolazione elettrica, riscaldati e ventilati, il climatizzatore bizona, il portellone elettrico, l'impianto audio Sony a 14 altoparlanti, l'head-up display e la guida assistita di livello 2 con monitoraggio degli angoli ciechi.
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Incentivi auto - Come si calcola lIsee?

4 Ruote - Ott 08,2025
L'Isee, o Indicatore della situazione economica equivalente, è un documento che va presentato per poter accedere agli incentivi statali varati dal governo nel 2025. Se il valore della dichiarazione Isee supera i 40 mila euro non si ha diritto agli incentivi; se è compreso tra 30 mila e 40 mila euro si ha diritto a 9 mila euro di incentivi; se è inferiore a 30 mila euro si ha diritto a 11 mila euro di bonus. Come si calcola l'ISEEL'Isee non è un indicatore del reddito individuale o familiare, ma uno strumento che permette di determinare la situazione economica delle persone indipendentemente dal loro stipendio, assegnando un valore in euro. Possiamo considerarlo come un indicatore della ricchezza realmente disponibile della famiglia. Nella sua determinazione si tiene conto di diversi fattori: della composizione del nucleo familiare e del reddito di tutti i suoi componenti (sia esso da lavoro, da pensione o fondiario), della casa di abitazione (di proprietà, in affitto), del patrimonio mobiliare (depositi bancari o postali, titoli finanziari eccetera) e immobiliare, dei veicoli di proprietà, di eventuali disabilità o non autosufficienze, di prestazioni socio-sanitarie continuative (per esempio, eventuali ricoveri in Rsa), degli assegni eventualmente corrisposti o percepiti, per esempio tra coniugi o ex coniugi per il mantenimento dei figli. Non rientrano nel calcolo dell'Isee i titoli di stato (Bot, Btp ecc.) e alcuni prodotti finanziari di raccolta del risparmio (buoni fruttiferi e i libretti di risparmio postale) fino al valore complessivo, per nucleo familiare, di 50 mila euro. La dichiarazione sostitutiva unicaQueste informazioni, insieme ai dati personali dei componenti del nucleo familiare, sono contenute nella Dsu Isee o più semplicemente Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica): si tratta di una dichiarazione strutturata in diversi moduli e, per ciascun modulo, in diversi quadri (analogamente a quanto si vede nei modelli per la dichiarazione dei redditi) da compilare a seconda delle caratteristiche del nucleo familiare e del tipo di prestazione che si intende richiedere. La maggior parte delle informazioni contenute nella Dsu possono essere acquisite direttamente dagli archivi dell'Agenzia delle Entrate e degli enti di previdenza. Sui dati dichiarati potranno essere effettuati, dalla stessa Agenzia delle Entrate, controlli e verifiche, in particolare presso le banche o gli intermediari finanziari che gestiscono il patrimonio mobiliare del dichiarante. La Dsu mini. Esiste un modello semplificato, chiamato Dsu Mini, pensato per chi ha situazioni economiche e patrimoniali abbastanza standard, che non richiedono dettagli aggiuntivi o particolari, come possono esserlo la partecipazione in società o situazioni reddituali complesse. Come ottenere l'ISEEIl dichiarante può presentare la Dsu nella modalità non precompilata oppure nella nuova modalità precompilata, autonomamente tramite il sito dell'Inps oppure rivolgendosi a un Caf, un Centro di assistenza fiscale, che presta gratuitamente il servizio di consulenza e compilazione. sufficiente prendere appuntamento e presentarsi nell'ufficio indicato con i documenti richiesti al primo contatto. Il Caf provvederà poi a compilare la Dsu e a trasmetterla all'Inps che a sua volta calcolerà, nel giro di pochi giorni, l'indicatore Isee. L'Isee è valido fino al 31 dicembre dell'anno in cui è stata presentata la Dsu: per l'anno successivo bisognerà chiederlo nuovamente. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviL'elenco completo delle auto con gli incentiviQuali modelli si possono acquistareCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
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Incentivi auto - Quali modelli si possono acquistare?

4 Ruote - Ott 08,2025
Gli incentivi statali 2025 per l'acquisto di nuove auto elettriche consentono di beneficiare di uno sconto fino a un massimo di 11 mila euro, calcolato in base all'indicatore Isee del richiedente, per chi risiede all'interno di un'area urbana funzionale (Fua, functional urban areas). Ma quali sono le auto che si possono acquistare con i nuovi ecobonus? Quali modelli di auto per i privatiLe persone fisiche, purché residenti in un'area urbana funzionale e con un indicatore Isee inferiore a 40.000 euro, con i nuovi incentivi statali possono acquistare:un veicolo nuovo di categoria M1 (autovettura) ad alimentazione esclusivamente elettrical'auto deve avere un prezzo di listino ufficiale della casa non superiore a 35 mila euro (IVA e optional esclusi)il prezzo IVA inclusa non deve superare i 42.700 eurogli optional a pagamento non rientrano nel prezzo massimo dell'autol'auto nuova dovrà essere intestata alla persona beneficiaria del contributola proprietà della nuova auto dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi  Quali modelli di auto per le microimpreseSono definite microimprese le imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Tali aziende possono acquistare con gli incentivi statali:un massimo di due veicoli commerciali di categoria N1 o N2 nuovi, con alimentazione esclusivamente elettricail veicolo (o i veicoli) dovranno essere intestati alla persona beneficiaria del contributo, ossia il titolare della microimpresala proprietà del veicolo (o dei veicoli) dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesiA questa pagina trovate l'elenco completo dei modelli e degli allestimenti che possono accedere agli incentivi statali. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliL'elenco completo delle auto con gli incentiviIl nodo degli autocarri/N1
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Fiat 500 - La citycar torinese con gli incentivi statali

4 Ruote - Ott 08,2025
Uscita nel 2020, la versione elettrica della Fiat 500e è affiancata dalla nuova versione ibrida (presentata al pubblico al Salone Auto Torino 2025), ma rimane comunque una delle Bev più apprezzate sul nostro mercato: nei primi otto mesi dell'anno sono 1.172 le nuove immatricolazioni, che posizionano la 500e all'ottavo posto della classifica generale. La gamma, molto articolata, offre due motorizzazioni, due tagli di batteria, quattro allestimenti e tre varianti di carrozzeria: tutti i modelli accedono agli incentivi statali. Inconfondibilmente 500La Fiat 500e ha uno stile senza tempo, anche nelle rivisitazioni degli ultimi anni. Accanto alla berlina c'è anche la cabrio, con il tetto in tela che scorre lungo i montanti del tetto, e la 3+1 con una piccola porta supplementare per facilitare l'accesso ai passeggeri posteriori. Lunga 363 cm, ha un abitacolo comodo più per due che per quattro. Ben fatta la plancia, con materiali e finiture curate, comandi ben distribuiti e facilmente accessibili, e lo schermo da 10,25 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. Il bagagliaio ha una capacità, misurata dal Centro Prove, di 182 litri. Quali versioni accedono agli incentiviLe motorizzazioni in gamma sono quelle da 70 kW (95 CV) e 87 kW (118 CV), abbinate rispettivamente a batterie da 23,8 o 42 kWh, per autonomie che variano dai 190 ai 331 km, anche in base all'allestimento. Il Centro prove ha misurato un'autonomia, con gli accumulatori da 42 kWh, di quasi 300 chilometri in città. Di serie ci sono solo gli Adas obbligatori per legge: la guida assistita di livello 2 è di serie solo per la serie Giorgio Armani. Tutti i modelli a listino possono usufruire degli ecobonus. Quanto costaLa Fiat 500e è stata oggetto di una rimodulazione della gamma e di un importante taglio di prezzo nel mese di agosto. La versione base Pop, che apre a 23.900 euro, con il massimo degli incentivi (serve un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro) e il contributo delle concessionarie scende a 9.950 euro. Per la 500e 3+1 si parte da 29.900 euro (che diventano 15.950 euro), mentre per la Cabrio si va da 31.400 a 17.450 euro. La più accessoriata Giorgio Armani, solo con carrozzeria berlina, passa da 34.400 a 20.450 euro. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeaptmotor T03Renault 5Volvo EX30Alfa Romeo JuniorKia EV3
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Ampere - Un laboratorio per prevedere i guasti delle batterie

4 Ruote - Ott 08,2025
Ampere, la divisione del gruppo Renault che si occupa di veicoli elettrici e sviluppo software, ha aperto presso il centro tecnico di Lardy un nuovo laboratorio dedicato allo studio delle batterie, progettato per prevedere i guasti tecnologici (e implementare soluzioni che permettano di evitarli). La struttura, che ha una superficie di 3.000 metri quadri, accoglie oltre 120 attrezzature all'avanguardia, tra cui una camera a secco di 600 metri quadri. Studio delle batterieIl Laboratorio Innovation Cellule Batterie si occupa di prototipare le celle e valutarne le prestazioni e il comportamento dal punto di vista elettrico, fisico e chimico (durata, ricarica rapida, smontaggio, analisi interna ecc.), per esplorare le tecnologie rivoluzionarie, individuare i giusti partner e garantire le scelte tecnologiche che faranno la differenza in futuro, spiega Josep Maria Recasens, ceo di Ampere. In un settore strategico come quello delle batterie, la capacità di prevedere e orientare è fondamentale per garantire la competitività e la durata di vita dei veicoli elettrici.
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Renault 5 Turbo 3E - Sulle strade del mito

4 Ruote - Ott 08,2025
Ci sono mattine che restano impresse per sempre. Sopra Calvi, il cielo è terso, l'aria profuma di macchia mediterranea e in lontananza si intravede il mare. qui, sulle montagne della Corsica, che ho incontrato la nuova Renault 5 Turbo 3E, la reinterpretazione elettrica e coraggiosa di una leggenda.  Sulle strade del Tour de CorseLa strada è chiusa. Davanti a me, un nastro d'asfalto che si arrampica tra muretti a secco e curve leggendarie, quelle che hanno fatto la storia del Tour de Corse. Salgo a bordo, da passeggero. Al volante, un pilota professionista. L'abitacolo è essenziale: rollbar che taglia la visuale posteriore, sedili a guscio che stringono forte. Poi, il via.L'auto scatta con violenza, senza preavviso né rumore. Nessun ruggito meccanico, solo un sibilo e l'odore acre delle gomme che cercano trazione. La Renault 5 Turbo 3E è pura adrenalina: due motori elettrici sulle ruote posteriori, 555 CV e 4.800 Nm di coppia, con uno 0-100 km/h in meno di 3,5 secondi. La batteria da 70 kWh a 800 volt si ricarica dal 15 all'80% in circa 15 minuti, ma qui nessuno pensa all'autonomia. Le sospensioni a doppi triangoli lavorano con precisione chirurgica, mentre la piattaforma in alluminio e carbonio tiene tutto sotto controllo. compatta, nervosa, agile come una mosca da gara. E con il motore elettrico, curiosamente, si parla: niente rumore che copra la voce, solo concentrazione su ogni curva. Un 180 da brividiQualche chilometro, non di più. Poi una manovra secca: il pilota punta il volante, un colpo di gas e la 5 Turbo 3E si gira su se stessa in un istante. Il cuore sale in gola. Poi, silenzio.Scendo con il battito ancora alto e un sorriso che dice tutto. Davanti a me, il paesaggio è un quadro: montagne che scendono verso il mare, luce che taglia le creste, vento che porta profumo di sale e pini. Impossibile non pensare a Jean Ragnotti e al suo leggendario successo del 1985, quando la Maxi 5 Turbo trionfò proprio su queste strade. Passato e futuro a confrontoPiù tardi raggiungo il villaggio del Tour de Corse Historique. Tra le auto d'epoca, la vera Maxi 5 Turbo con livrea Philips è lì, come un monumento. Profumo di benzina, meccanici che armeggiano, rombo che vibra nell'aria. Accanto, la nuova 5 Turbo 3E sembra un oggetto venuto dal futuro. Diversa, certo, ma non estranea: un ponte tra due epoche, tra turbocompressori e coppia istantanea, tra fumo e silenzio.E guardandole insieme, la domanda è inevitabile: quale sarà il futuro dei rally? Forse cambieranno i suoni, forse i profumi, ma non la passione. Perché se un'auto riesce ancora a far battere il cuore sulle strade della Corsica, significa che lo spirito quello vero non si è mai spento.
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Dacia Hipster - E-Car contro kei car: in cosa si somigliano e in cosa no

4 Ruote - Ott 08,2025
Sono giorni che non si parla d'altro: la Dacia Hipster ha catalizzato l'attenzione di tutto l'ambiente. Osservatori, giornali, dirigenti e anche il pubblico: tutti a discutere su di lei, su quello che rappresenta e su quello che vuole e può anticipare, semmai dovesse diventare un modello di serie. Di sicuro un elemento c'è, vale a dire le sue origini: l'ex amministratore delegato del Gruppo Renault, Luca De Meo, sotto la cui dirigenza ha preso forma il progetto, non ha mai fatto mistero della sua ammirazione per le kei car giapponesi. E proprio a loro la Hipster si ispira. Ma quanto c'è, davvero, di simile tra i due mondi? Proviamo a fare un confronto, numeri alla mano. Differenze tra E-Car e kei carLe kei car hanno dimensioni prestabilite per legge in Giappone. La lunghezza massima è fissata - dall'1 ottobre 1998 - in 3,40 metri, la larghezza in 1,48 e l'altezza in 2,00 metri. Un dato, quest'ultimo, che non deve stupire: all'interno della categoria sono omologati anche dei veicoli commerciali leggeri. Come si rapporta la Dacia Hipster a questi valori? La concept è parecchio più corta (3,00 metri) e bassa (1,53) del massimo consentito dalla legge nel Sol Levante, ma la larghezza (1,55 metri) è molto vicina alle kei car. bene ricordare, tuttavia, che si tratta soltanto di un prototipo e che non esistono ancora indicazioni di Bruxelles sulle dimensioni delle future E-Car europee che questa Hipster intende anticipare. Motori: non solo elettricoAnche a livello di motori le indicazioni sulle kei car in Giappone sono rigide: la cilindrata massima consentita ai modelli termici - dall'1 ottobre 1990 - è di 660 centimetri cubi. Una prescrizione ovviamente non valida per le kei car elettriche, che però osservano lo stesso limite di potenza: 64 CV al massimo. Tutto da definire, invece, sul versante europeo: la Hipster, nella sua forma prototipale, è stata pensata come un'elettrica - di cui non si conoscono potenza e autonomia - ma niente esclude che possa prendere altre forme nell'eventuale passaggio in serie: la "E" delle E-Car proposte da Bruxelles sta per "ecologica", "economica" ed "europea", ma non necessariamente per elettrica. Confronto prezziQuanto costa una kei car? La Suzuki Alto costa poco più di un milione di yen (circa 6.000 euro al cambio attuale). La Hustler, più ricca, parte da poco più di 1,5 milioni (circa 8.600 euro). E come si rapportano alle auto normali? La Swift, entry level della gamma automobilistica della Suzuki, parte da oltre 1,7 milioni (circa 9.800 euro). Il rapporto tra una futuribile versione elettrica di serie della Dacia Hipster - e prendiamo ancora lei come possibile riferimento delle E-Car - sarà più o meno lo stesso: il suo prezzo potrebbe collocarsi sotto i 15 mila euro, quindi lontano da quello dell'elettrica più economica del mercato (la Spring, 17.900 euro), ma simile a quello dell'auto più economica in assoluto (la Sandero, 13.950 euro). I risparmi e i vantaggi delle kei carLe kei car hanno anche un sacco di agevolazioni. La tassa ambientale è ridotta (2% del listino contro il 3% delle automobili ) come pure quella di possesso (10.800 yen, circa 61 euro, contro i 25.000 minimi per un'auto, circa 142 euro) e quella sul peso (inferiore del 20%). Senza contare il risparmio sull'assicurazione, quantificabile nel 16-17% in media su un arco di 24 mesi. E, per finire, quello sul pedaggio, che per le kei car è pari all'80% di quello applicato alle auto. Vantaggi che hanno portato le "automobili leggere" in Giappone a oscillare attorno al 35-36% del mercato. E che saranno fondamentali per garantire un successo adeguato a un'eventuale E-Car europea.
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Pneumatici - Nokian, più sicurezza e performance con il Powerproof 2

4 Ruote - Ott 08,2025
Poco più di tre anni fa Nokian, noto costruttore finlandese di pneumatici invernali, ha dovuto rinunciare al suo stabilimento in Russia e al relativo mercato, a causa delle note vicende politiche. Un duro colpo anche per i bilanci. Da qui la sfida di ripensare la strategia, investendo circa 650 milioni di euro in un nuovo sito produttivo a Oradea, in Romania: la prima fabbrica di pneumatici al mondo a emissioni zero di CO. Le linee inaugurate a fine 2024, grazie a macchinari moderni, permettono soluzioni innovative e sostenibili. Lo ha sottolineato il CEO Paolo Pompei presentando il nuovo Powerproof 2, pneumatico UHP per SUV e berline, incluse quelle elettriche. L'azienda cresce del 10% a livello globale e punta a una gamma più ampia e green: entro il 2030 il 50% dei materiali sarà riciclato (oggi 25%), mantenendo costi sostenibili per il cliente. 76 misure, fin dal lancioIl primo passo verso il rinnovamento della gamma Nokian è stato il quattro stagioni Seasonproof 2, lanciato la scorsa primavera. Ora è il turno dell'estivo Powerproof 2, che sarà sugli scaffali dei gommisti a inizio 2026 con un'offerta di misure fin da subito molto ampia: 76 taglie da 205/55R16 a 315/35R21. Fra queste, 20 sono totalmente inedite rispetto al suo predecessore e consentono quindi di coprire un range più ampio di modelli di vetture. Sempre rispetto al Powerproof 1, il produttore finlandese parla di una maggior durata (circa il 20% in più di chilometri) e soprattutto una più elevata sicurezza, oltre che di migliori performance su asciutto. L'idea è quella di offrire un prodotto ad elevate prestazioni, in linea con i più quotati competitor europei, senza trascurare l'aspetto della guida sul bagnato. I larghi canali longitudinali solcano un battistrada realizzato con nuove mescole più resistenti all'usura e con maggiore grip sull'acqua. Grazie al disegno della fascia centrale e delle spalle migliorano anche stabilità e tenuta di strada, mentre l'utilizzo di aramide nei fianchi (questo costosa soluzione è di serie per tutte le taglie da 17 pollici in su) consente una maggiore resistenza nelle toccatine contro un marciapiede, oltre che sulle buche. Altra soluzione utile nelle manovre di parcheggio è il bordino di protezione del cerchio, quest'ultimo previsto per i pneumatici con rapporto di sezione (è il numero che si legge sulla misura, subito dopo la larghezza del battistrada) inferiore a 45.   Una curiosità che pochi conosconoQuello che invece si ritrova in tutta la gamma, anzi in tutti i prodotti Nokian, è l'indicatore di usura impresso in più punti lungo la circonferenza del battistrada. Non mi riferisco a quello obbligatorio per legge, che segnala quando si arriva a 1,6 millimetri di spessore, ma ai numeri che si cancellano progressivamente a mano a mano che si macinano chilometri, da 8 a 6 a 4, fino al simbolo della goccia che ricorda di prestare prudenza sul bagnato, programmando la sostituzione del pneumatico. A tal proposito, i tecnici che ho incontrato all'Hakka Ring il proving ground di Nokian inaugurato nel 2021 a una sessantina di chilometri a sud di Madrid mi hanno rivelato una curiosità. Anni fa, quando hanno brevettato questa soluzione per i loro prodotti, ne stavano anche valutando una diversa: inserire una fascia colorata di rosso fra le diverse mescole (cinque nel caso del Powerproof 2) che compongono il battistrada. In questo modo, una volta consumati i 5-6 millimetri dello strato superficiale nero, quello rosso sarebbe apparso, destando l'attenzione del guidatore. Soluzione geniale, ma di difficile applicazione, visto che durante la vulcanizzazione la demarcazione fra i colori finiva per sfumarsi, risultando meno netta e generando possibile confusione. Per saperne di piùTornando al Powerproof 2, gli ingegneri ci hanno rivelato un altro paio di segreti. Per esempio, per aumentare la tenuta in curva e la stabilità della gomma nei repentini cambi di direzione (qualità che ho apprezzato anche durante qualche giro di prova in pista), hanno rinforzato la zona del tallone, cioè la parte che tiene a contatto il pneumatico col cerchio, rendendola più rigida. Una differenza sostanziale rispetto alla generazione precedente, testata a lungo sia sulle piste spagnole (e finlandesi) sia sulla strada dove questo prodotto ha già macinato migliaia di chilometri ad opera dei collaudatori ma anche di un gruppo selezionato di tassisti. Questi professionisti della guida dovevano anche valutare il confort, incluso quello acustico (per alcune misure è disponibile uno strato fonoassorbente all'interno del battistrada, che riduce il rumore all'interno dell'abitacolo).A proposito di rumorosità, per limitare quella esterna è stata confermata, migliorandola ulteriormente e applicandola a tutta la gamma, una soluzione già applicata nel Powerproof 1, lungo i canali circonferenziali sono presenti milioni di piccoli incavi che ricordano quelli delle palline da golf. Lo scopo? Modificare il flusso dell'aria durante il rotolamento evitando l'insorgere di fastidiosi sibili. In fondo, è anche dai piccoli dettagli che si ottengono i risultati.  
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Renault Twingo - Al via le prevendite: con gli incentivi a meno di 10 mila euro

4 Ruote - Ott 08,2025
La Renault ha lanciato in Italia, primo paese al mondo, il programma Twingo R Pass per prenotare in anticipo la nuova Twingo, la citycar elettrica che verrà svelata ufficialmente il prossimo 6 novembre. Chi si iscrive all'iniziativa potrà ordinare la nuova Twingo presso i concessionari della Casa francese prima dell'apertura ufficiale degli ordini, beneficiando anche di una corsia preferenziale per la produzione e la consegna dell'auto. Nelle prossime settimane il programma verrà estesto anche a Belgio, Spagna, Paesi Bassi e Germania, Regno Unito e Francia. Arriva già incentivataLa nuova Renault Twingo è stata sviluppata in meno di due anni, con l'obiettivo di farla diventare la prima Bev della Casa francese che ha un prezzo di partenza inferiore ai 20.000 euro. Il modello di lancio, di cui ancora non è stata confermata la configurazione, dovrebbe costare un po' di più, 20.900 euro. La nuova Twingo beneficia degli incentivi statali: Renault Italia precisa che i clienti R Pass potranno avere una configurazione a loro dedicata a 9.900 euro. Un prezzo che tiene conto degli 11.000 messi a disposizione dall'ecobonus. Aria sbarazzina e retròProdotta in Slovenia e basata sulla piattaforma AmpR Small del gruppo Renault, la nuova Renault Twingo riprende le forme da piccola monovolume dell'originale, insieme ad altri elementi caratteristici come i gruppi ottici a semicerchio (a led, ovviamente), le maniglie rotonde e il tetto panoramico. All'interno c'è un quadro strumenti digitale da 7 affiancato dal display dell'infotainment da 10,1, inseriti in un abitacolo semplice e che punta alla praticità, con diversi vani portaoggetti. La panca posteriore, scorrevole, si divide secondo lo schema 50/50. Ancora nessuna informazione su powertrain e batterie, che verranno presentati a novembre insieme alla versione definitiva dell'auto.
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Emanuele Cappellano - Stellantis ha un nuovo capo per l'Europa

4 Ruote - Ott 08,2025
Stellantis ha un un nuovo capo per l'Europa, Emanuele Cappellano: già responsabile di Stellantis Pro One, il top manager dirigerà anche la regione Enlarged Europe, sostituendo Jean-Philippe Imparato, chiamato a guidare la Maserati a tempo praticamente pieno. Le nomine rientrano nei cambiamenti apportati dall'ad di Stellantis, Antonio Filosa, al Leadership Team del gruppo, in vista dell'aggiornamento del piano strategico previsto nel 2026. Il piano strategico e la sfida MaseratiLa nomina di Cappellano avviene in un momento cruciale, in cui Stellantis sta definendo il proprio futuro: in particolare, il piano strategico dovrà rivedere l'obiettivo del "solo elettrico" nel 2030 fissato a suo tempo da Carlos Tavares. Per Imparato, che esce dallo Stellantis Leadership Team, si apre invece la sfida della Maserati: il dirigente, che è anche responsabile di Stellantis & You, diventa Ceo del Tridente con il preciso compito di potenziarne le performance. Imparato riporterà direttamente a Cappellano. Le altre nomineHerlander Zola, responsabile attuale delle operazioni commerciali in Brasile succede a Cappellano, diventando responsabile del gruppo per il Sud America. Samir Cherfan entra nel Leadership Team mantenendo il ruolo di responsabile del Medio Oriente, dell'Africa e della micromobilità. Grégoire Olivier, al momento responsabile della strategia per la Cina, è ora a capo dell'intera regione (che comprende Cina e Asia Pacifico) ed entra a far parte del Leadership Team. Come responsabile globale della produzione torna in Stellantis Francesco Ciancia, dopo un periodo in Mercedes-Benz, prendendo il posto di Arnaud Deboeuf (che lascia l'azienda). Infine, Ralph Gilles approda al Leadership Team in qualità di responsabile design a livello globale. Con queste nuove nomine rafforziamo il nostro focus regionale assegnando responsabilità specifiche per le organizzazioni delle regioni Asia-Pacific e Middle East & Africa al livello del Leadership Team, ha spiegato Filosa. Il nuovo Leadership Team di StellantisEcco la composizione aggiornata dello Stellantis Leadership Team:Antonio Filosa, CEO e North America & American Brands.Emanuele Cappellano, Enlarged Europe, European Brands & Stellantis Pro OneHerlander Zola, South AmericaSamir Cherfan, Middle East & Africa e MicromobilityGrégoire Olivier, China e Asia-PacificDavide Mele, Product PlanningNed Curic, Product Development & TechnologySébastien Jacquet, QualityMonica Genovese, PurchasingScott Thiele, Supply ChainFrancesco Ciancia, ManufacturingJoao Laranjo, Chief Financial OfficerXavier Chéreau, Human ResourcesClara Ingen-Housz, Corporate Affairs & CommunicationsRalph Gilles, Design
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Tesla Model 3 Standard - Dopo la Suv, arriva la berlina entry level

4 Ruote - Ott 07,2025
La fine degli incentivi federali (7.500 dollari in credito d'imposta) negli Stati Uniti, decisa da Trump nella sua Big, Beautiful Bill, ha costretto molte Case a correre ai ripari: la Tesla, che di suo sta attraversando un periodo tutt'altro che roseo, risponde con la presentazione delle versioni Standard dei suoi due modelli più venduti, la berlina Model 3 e la Suv Model Y. Già ordinabili negli Stati Uniti, al momento non sappiamo se e quando arriveranno anche in Europa. Gli allestimenti già in gamma prendono la denominazione Premium. rimasta di fatto la stessaDiversamente dalla Suv, la Model 3 Standard presenta meno differenze estetiche rispetto agli altri modelli, e che si fatto si limitano al disegno "Prismata" dei cerchi di lega da 18. La configurazione dell'abitacolo rimane invariata, con il tunnel centrale tra i due sedili anteriori; rispetto alla Model 3 Premium, le sedute sono meno avvolgenti, sono rivestite in tessuto e quelle posteriori non sono riscaldate.  Manca anche la radioSul modello Standard la regolazione del volante e degli specchietti è manuale e non elettrica, manca il display da 8 per chi siede dietro, così come l'illuminazione ambientale. Andando a spulciare il configuratore online, scopriamo che in questo allestimento non è disponibile la radio FM (ma resta la connettività 5G, wifi e Bluetooth). Più limitata anche la scelta dei colori: Stealth Grey (di serie), bianco perlato o nero metallizzato (1.500 dollari); le altre tinte (blu, argento e rosso) non sono disponibili, neppure su richiesta. Meno prestazioni e meno autonomiaAnche in assenza di dati tecnici ufficiali, che la Tesla è solita non comunicare, la Model 3 Standard rinuncia a un po' di potenza e di autonomia: la velocità massima è sempre di 125 miglia orarie (201 km/h), ma l'accelerazione da 0 a 60 mph (96 km/h) è di 5,8 secondi, contro i 4,9 della versione a trazione posteriore. L'autonomia è di 321 miglia (516 km) rispetto alle 363 (584 km) della RWD. Di serie la guida assistita di livello 2 (ma senza il cambio assistito di corsia): l'auto monta comunque l'hardware necessario per l'aggiornamento al Full Self-Driving. Costa sensibilmente menoLa Model 3 Standard costa (tasse escluse) 36.990 dollari, 5.500 in meno rispetto alla precedente versione d'attacco a trazione posteriore, che parte invece da 42.490 dollari. Solo duemila dollari in meno rispetto ai 7.500 che si risparmiavano con gli incentivi federali.
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Tesla - La Model Y Standard, ecco la versione "economica"

4 Ruote - Ott 07,2025
Anticipata lo scorso luglio e da una serie di video teaser pubblicati nei giorni scorsi su  (il social network di proprietà di Elon Musk), la versione economica della Tesla Model Y è finalmente realtà: si chiama Model Y Standard ed è già disponibile per il mercato nordamericano. La variante entry level costa 39.990 dollari (tasse escluse), 5.000 in meno rispetto alla Long Range RWD che, fino a ieri, apriva il listino a 44.990 dollari. Al momento non si hanno conferme su un suo possibile arrivo in Europa. Cosa cambia nella Model Y StandardLa Model Y Standard si distingue dalle altre versioni per i diversi gruppi ottici anteriori (senza la striscia luminosa centrale) e posteriori, più tradizionali: la rendono unica all'interno della gamma, e al tempo stesso migliorano l'efficienza e l'esperienza di guida. I cerchi Aperture sono da 18, contro i 19 delle altre motorizzazioni. L'abitacolo ha cinque posti (non è prevista al momento la versione a sette) con le sedute rivestite di tessuto invece che in pelle: un materiale soft touch progettato per tutti gli scenari e le condizioni climatiche. Il tunnel centrale è stato tolto per lasciare ampio spazio tra i sedili anteriori dove riporre gli oggetti di tutti i giorni, facili da raggiungere. Come sulle prime Model S e sul Cybertruck, aggiunge la Casa. Le dotazioni di serie sono rimasteLe dotazioni di serie più importanti sono rimaste, a cominciare dal navigatore connesso con l'accesso ai Supercharger, le app per l'intrattenimento a bordo, la chiave digitale, il controllo della climatizzazione da remoto, le modalità Sentinella e per i cani. Invariata anche la capacità di carico del bagagliaio, con un massimo di 2.118 litri disponibili reclinando gli schienali della seconda fila, a cui si aggiunge il capiente frunk anteriore. Pronta per la guida assistita evolutaLa Model Y Standard ha di serie anche gli aggiornamenti over-the-air, la guida assistita di Livello 2 (Autopilot) con cruise control adattivo, mantenimento della traiettoria e monitoraggio degli angoli ciechi; la vettura dispone già dell'hardware necessario per poter utilizzare gli Adas nella loro versione più avanzata, che la Casa americana chiama Full Self-Driving (Supervised). Il pacchetto potrà essere installato da remoto sui veicoli una volta ricevuta l'approvazione dalle autorità competenti. Meno cavalli, meno autonomiaCome sempre, la Tesla non comunica i dati tecnici di motore e batteria, ma sappiamo che la Model Y Standard ha un'unità elettrica meno potente e una batteria più piccola. In questa variante, la Suv di Musk accelera da 0 a 60 miglia orarie (il valore di riferimento per gli Stati Uniti, pari a 96 km/h) in 6,8 secondi, contro i 5,4 della Long Range a trazione posteriore che apre attualmente il listino. L'autonomia dichiarata è di 321 miglia (517 km) rispetto alle 357 (574 km) della Long Range RWD.
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Auto elettriche - La Germania vuole prorogare gli incentivi fino al 2035

4 Ruote - Ott 07,2025
La Germania vuole prorogare gli incentivi dedicati alle auto elettriche fino al 2035. La coalizione che riunisce CDU, CSU e SPD conferma la politica ecosostenibile estendendo le condizioni che sarebbero scadute nel 2026: accederanno quindi alle agevolazioni i veicoli elettrici immatricolati entro il 31 dicembre 2030. Il disegno di legge sarà discusso nei prossimi giorni. Leasing sociale alla franceseTra le modifiche previste figura anche il nuovo limite di 100.000 euro per il prezzo massimo delle vetture che potranno accedere agli incentivi, ma la coalizione intende anche aprire un tavolo di discussione per studiare una soluzione simile al leasing sociale introdotto in Francia. 
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Dacia Spring - La citycar elettrica a meno di 4.000 euro

4 Ruote - Ott 07,2025
Nell'attesa che partano gli incentivi statali (dovrebbe essere ormai questione di qualche giorno), anche la Dacia lancia una promozione per la piccola elettrica Spring, che prevede un contributo aggiuntivo da sommare a quello messo a disposizione dal governo. Contributo che, lo ricordiamo, arriva a 11.000 euro nella più vantaggiosa delle ipotesi, ossia essere residenti in un'area urbana funzionale e avere un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro. Ovviamente, l'offerta non riguarda il nuovo restyling della Spring, appena presentato. Dacia Spring da 3.900 euroLa versione d'attacco Dacia Spring Expression 45 parte da 17.900 euro: togliendo il contributo statale di 11.000 euro e i 3.300 euro messi sul piatto dalla Casa romena, il prezzo finale della citycar elettrica scende a 3.900 euro. L'offerta è valida sulle vetture in pronta consegna, e comprende messa su strada, IPT e il cavo di ricarica domestica. Il listino con il doppio contributoEcco quanto costa la Spring con l'applicazione del massimo contributo statale e dei 3.300 euro previsti dalla Dacia:Dacia Spring Expression 45 CV: 3.900 euroDacia Spring Expression 65 CV: 4.900 euroDacia Spring Extreme 65 CV: 5.900 euro 
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Mercedes-Benz - Calano le vendite, cambiano le strategie

4 Ruote - Ott 07,2025
La Mercedes-Benz ha riportato un calo del 12% nelle consegne a livello globale, attestandosi a 441.500 veicoli. Negli Stati Uniti il gruppo tedesco ha registrato un -17%, e in Cina un -27%. Numeri legati ancora una volta ai dazi voluti dall'amministrazione Trump e alle condizioni del mercato cinese, ha spiegato Mathias Geisen, uno dei membri del consiglio d'amministrazione del gruppo, sottolineando però che in Europa, Sud America e Medio Oriente le vendite vanno bene. Spostamento a estLa battuta d'arresto su due dei principali mercati di Mercedes-Benz sta portando il gruppo a valutare nuove strategie industriali: in particolare, verrà intensificata la produzione nello stabilimento ungherese di Kecskemét, da cui dal prossimo anno usciranno la nuova Classe C elettrica e la GLB (anche ibrida), con volumi previsti di circa 300 mila unità annue. Parallelamente, nelle fabbriche in Germania continuano i tagli alla forza lavoro (in particolare per i contratti temporanei) e i programmi di uscite anticipate con incentivi economici. L'obiettivo di queste operazioni è ridurre i costi operativi complessivi di circa il 10%.
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Mondiale Endurance - Porsche lascia, nel futuro IMSA e Formula E

4 Ruote - Ott 07,2025
Era nell'aria da tempo, ma ora è ufficiale: Porsche lascerà il Mondiale Endurance al termine della stagione 2025. La 963 LMDh, protagonista della Classe Hypercar, continuerà a correre oltreoceano nell'IMSA SportsCar Championship, mentre il costruttore tedesco concentrerà parte dei propri sforzi sportivi e tecnologici sul programma Formula E, con le 99X Electric. La notizia segna la fine di un breve ciclo iniziato nel 2023, quando la Casa di Stoccarda aveva fatto il suo ritorno nel mondo dei prototipi ibridi in collaborazione con Team Penske, dopo l'era trionfale della 919 Hybrid. Nonostante il potenziale della 963, i risultati non sempre all'altezza delle aspettative e un contesto regolamentare sempre più affollato hanno contribuito a orientare le strategie di Weissach verso nuovi orizzonti.Ha pesato il cambio di governance. Le voci di un possibile disimpegno dal WEC circolavano da oltre un anno, ma la conferma è arrivata dopo una serie di cambiamenti ai vertici del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG, che hanno ridefinito le priorità del brand nel motorsport. In questo contesto competitivo, continueremo a promuovere lo sviluppo di auto ad alte prestazioni, ha dichiarato Michael Steiner, membro del CDA Porsche, sottolineando la volontà di concentrare gli investimenti dove la ricaduta tecnologica e commerciale è più immediata. Poi una frecciatina neanche troppo velata al WEC: Siamo molto dispiaciuti che, a causa delle circostanze attuali, non potremo continuare il nostro impegno nel WEC dopo questa stagione.IMSA e Formula E nel futuro. Il vicepresidente Motorsport, Thomas Laudenbach, ha ribadito la direzione intrapresa: Utilizziamo le corse come piattaforma di sviluppo per le tecnologie del futuro e per illustrare il potenziale delle nostre auto sportive. Con la Porsche 963 nella serie nordamericana IMSA e la Porsche 99X Electric nel Mondiale di Formula E, vogliamo continuare a lottare per la vittoria assoluta anche in futuro. Questa è la nostra tradizione e il nostro obiettivo. Dietro la scelta c'è un ragionamento strategico preciso: l'IMSA è il campionato che più si allinea al mercato statunitense, oggi centrale per Porsche, mentre la Formula E rappresenta un laboratorio diretto per l'elettrificazione della gamma stradale, coerente con l'evoluzione dei modelli Taycan e Macan Electric.Un addio che pesa. L'uscita di scena della Porsche dal WEC rappresenta un colpo importante per la categoria Hypercar, che negli ultimi anni aveva trovato nella sfida tra costruttori come Ferrari, Toyota e la stessa Porsche uno dei suoi punti di forza. Resta ora da capire come il team Penske riorganizzerà le proprie risorse e se il WEC saprà compensare la perdita di uno dei marchi più iconici della sua storia. Per la Porsche è l'inizio di una nuova fase: meno romanticismo endurance, più pragmatismo industriale e visione tecnologica.
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Premi - Otto finalisti per il Van of the Year, cinque per il Pick-up Award

4 Ruote - Ott 07,2025
A poco più di un mese dalla proclamazione dei vincitori per il 2026, le giurie dell'International Van of the Year e dell'International Pick-up Award annunciano i finalisti. I riconoscimenti vengono assegnati da due giurie internazionali di giornalisti esperti nel settore del trasporto leggero, nelle quali l'Italia è rappresentata da Quattroruote Fleet&Business, e premiano i modelli presentati nell'ultimo anno (o negli ultimi due nel caso dei pick-up) che hanno maggiormente contribuito al progresso del settore negli ambiti della tecnologia, della sicurezza, dell'efiicienza, della funzionalità e della sostenibilità. Nel caso dei veicoli commerciali veri e propri, i contendenti sono, in ordine alfabetico, il Farizon SV, il terzetto Ford dell'E-Transit Courier, del Transit Connect Phev e dell'E-Transit Long range, il Kia PV5, il Volkswagen Transporter (con l'elettrico e-Transporter) e gli aggiornamenti dei gemelli Volkswagen Crafter e MAN TGE. Sul fronte dei pick-up, a contendersi il titolo saranno il Ford Ranger Phev,  i Foton Tunland G7 e Tunland V9, l'Ineos Grenadier Quartermaster e il Maxus T60. La presenza del Farizon (gruppo Geely) nella prima competizione e dei Foton (Baic) e Maxus (Saic) nella seconda conferma l'interesse crescente dell'industria cinese a mercato europeo del trasporto leggero. L'altro filone principale è costituito dall'elettrico: accanto ai modelli con piattaforme multienergia, come i Ford e il Volkswagen Transporter, aumenta il numero di modelli nativi a corrente, come il Farizon e il Kia. Le giurie stanno completando le prove dei Van e hanno appena concluso il test comparativo dei Pick-up sulle montagne della Bulgaria, organizzato quest'anno dalla testata locale Kamioni. I nomi dei vincitori saranno svelati il 19 novembre al Solutrans di Lione.
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Aston Martin - DB12 S, la più potente del reame

4 Ruote - Ott 07,2025
Dopo la DBX e la Vantage, l'Aston Martin presenta la DB 12 S, l'ultima arrivata nella gamma S, quella destinata alle vetture ad alte prestazioni della Casa di Gaydon. Disponibile nelle varianti Coupé e Volante, la DB 12 S è già ordinabile: l'inizio delle consegne è previsto per i primi mesi del 2026. I prezzi non sono stati comunicati: un problema secondario, per i fortunati che possono permettersene una. La DB12 S vista da fuoriLunga 4.725 mm, alta 1.295 mm (un cm in più per la Volante), larga 2.045 mm, l'Aston Martin DB12 S ha un passo di 2.805 mm. Il bagagliaio mette a disposizione 262 litri, che nel caso della scoperta scendono a 206 con il tetto chiuso. All'esterno, la nuova 2+2 inglese non fa nulla per nascondere la sua impronta sportiva: davanti ci sono un doppio splitter frontale e nuove feritoie sul cofano, rifinite in nero lucido oppure - su richiesta - in fibra di carbonio. Le minigonne sulle fiancate sono nuovamente in nero lucido, così come gli elementi aerodinamici al posteriore: lo spoiler fisso e il diffusore, ai cui lati si trovano le due imponenti coppie di terminali sovrapposti. Esclusivo per questa versione il bagde S sui parafanghi, realizzato a mano, con finitura in cromo chiaro o scuro e riempito in vetro smaltato rosso. Sui cerchi di lega da 21 sono montati pneumatici Michelin Pilot Sport 5 S: 275/35/ZR21 all'anteriore e 325/30/ZR21 al posteriore. Interni esclusiviCome gli altri modelli della gamma S, anche la DB12 S si caratterizza per dettagli e finiture esclusive, a cominciare dal rotore della selezione delle modalità di guida in rosso anodizzato, colore ripreso dalle cinture di sicurezza, dalle profilature dei sedili e nelle cuciture a contrasto. Di serie i sedili Sport Plus regolabili elettricamente su 16 posizioni; a richiesta il volante sportivo riscaldato e rivestito di Alcantara, le ali della Aston Martin applicate ai poggiatesta e la scelta di numerosi materiali per i rivestimenti, così come il sedile Performance in carbonio per il pilota. Cinque le modalità di guida selezionabili, che intervengono sui parametri di trasmissione, sterzo e telaio: Wet, GT, Sport, Sport + e Individual. L'infotainment supporta il nuovo Apple CarPlay Ultra, che controlla anche la strumentazione digitale. Il V8 è ancora più potenteIl V8 biturbo di 4.0 litri della DB12 S è lo stesso della versione normale, montato in posizione anteriore centrale ma con potenza aumentata da 680 a 700 CV, con una coppia massima di 800 Nm. La sportiva inglese accelera da ferma a 100 km/h in 3,5 secondi (3,6 per la Volante) e raggiunge la velocità massima di 325 km/h. Il cambio è un automatico a otto rapporti collegato all'asse posteriore tramite un differenziale elettronico a slittamento limitato. Le altre modifiche tecnicheTra gli interventi specifici per questo modello c'è una mappatura dedicata per il pedale dell'acceleratore drive-by-wire e i nuovi scarichi in acciaio, ottimizzati per esaltare il suono del motore: su richiesta si può avere anche in titanio, più leggero di 11,7 kg e capace di innalzare ulteriormente il livello sonoro di 1,5 dB. Specifici anche gli ammortizzatori Bilstein DTX, che lavorano con una barra stabilizzatrice posteriore più rigida e una calibratura dedicata per il differenziale posteriore. I freni carboceramici da 410 all'anteriore e da 360 mm al posteriore sono di serie, e permettono di risparmiare quasi trenta chilogrammi sul peso complessivo dell'auto.
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Nissan - Tekton, dall'India ai mercati globali

4 Ruote - Ott 07,2025
La Nissan ha diffuso le prime foto della nuova Suv Tekton: si tratta del secondo modello che la Casa giapponese ha sviluppato secondo la filosofia "One Car One World". La vettura sarà quindi prodotta in India, ma verrà offerta anche in altri mercati. Ispirata alla PatrolLa C-Suv mostra un frontale piuttosto originale, dove spicca il nome a grandi lettere sul cofano e un taglio personale della mascherina , sottolineata da un elemento led orizzontale che prosegue sui lati. La Nissan ha voluto ispirarsi alla Patrol, uno dei simboli dell'off-road del marchio e per questo molti elementi della carrozzeria sono impostati secondo uno stile più muscoloso e grezzo, come dimostrano gli inserti nei paraurti e i passaruota allargati. L'elemento orizzontale led torna sul portellone, ma è originale a suo modo anche il taglio ascedente della finestratura della portiera posteriore. Sul mercato nel 2026La Tekton, che deve il suo nome alla lingua greca, sfrutterà le sinergie con Renault, ma per il momento i dati tecnici non sono stati resi noti. Le informazioni complete verranno diffuse nel 2026, quando sarà avviata la commercializzazione del nuovo modello, ma non sembrano esserci per ora riferimenti chiari alla presenza di motorizzazioni elettrificate. 
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Skoda Fabia 130 - Con 176 CV è la più veloce di sempre

4 Ruote - Ott 07,2025
La Skoda ha presentato la Fabia 130, versione speciale della compatta boema che celebra il 130 anniversario della Casa (da non confondere con l'allestimento 130 presentato a luglio). Realizzata sulla base dell'allestimento Monte Carlo già in gamma, sarà prodotta in numero limitato e arriverà sul mercato italiano entro la fine dell'anno, con consegne a partire dal mese di gennaio. Motore e meccanica aggiornatiNel cofano c'è sempre il 1.5 quattro cilindri turbo benzina della Monte Carlo, ma la potenza è stata portata da 110 kW (150 CV) a 130 kW (176 CV), che permettono all'auto di scattare da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi e di raggiungere i 228 km/h di velocità massima: è la Fabia di serie più veloce di sempre. In Skoda sono intervenuti anche su diverse altre componenti per gestire la maggiore potenza a disposizione: le sospensioni sportive sono ribassate di 15 mm, lo sterzo è stato reso più diretto e il software del cambio DSG a sette rapporti ha punti di cambiata spostati a un più alto regime di marcia e le doppiette nella modalità Sport. Esterni grintosiDisponibile in quattro colorazioni (bianco, rosso, blu e nero), la Skoda Fabia 130 ha montanti e tetto nero a contrasto; la carrozzeria si caratterizza per dettagli in nero lucido (spoiler anteriore, alettone posteriore e diffusore), gli stemmi 130 sui parafanghi anteriori e sul portellone, i cerchi da 18 e i doppi terminali di scarico. Al posteriore c'è anche una fascia nera che riprende quella vista sulle Fabia Rally2. Interni esclusiviIl carattere sportivo della Fabia 130 emerge anche una volta a bordo, con sedili sportivi a regolazione elettrica, volante a tre razze e pedaliera in acciaio. Esclusivi per questa versione i battitacco in alluminio nero, gli elementi decorativi argentati sulla plancia e sulle maniglie delle portiere. Di serie la strumentazione digitale da 10 e l'infotainment connesso da 9.
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