La crisi dell'auto - Un 2024 difficile per la componentistica italiana
Il 2024 è stato un anno decisamente negativo per la filiera italiana della componentistica. Secondo l'ultimo Osservatorio della Camera di commercio di Torino e dell'Anfia, il fatturato delle 2.134 aziende del settore è sceso del 6% a 55,5 miliardi di euro. Si tratta del primo calo dopo tre anni consecutivi di crescita, a dimostrazione degli effetti della crisi delle quattro ruote sui nostri produttori di componenti. Il caso PiemonteIl calo è generalizzato: -8,2% per i fornitori di moduli e integratori di sistemi, -7% per gli specialisti, - 6,8% per i subfornitori delle lavorazioni, -3,8% per E&D (Engineering and Development) e -3,7% per i subfornitori. In controtendenza solo motorsport (+1,2%) e aftermarket (+0,6%). Male anche l'occupazione, scesa dello 0,7% a 168.085 addetti a causa soprattutto delle flessioni tra sistemisti e modulisti (-2,7%) e subfornitori (-2,5%). In tale contesto, sono di particolare rilevanza i numeri del Piemonte, la prima regione italiana del comparto con il 35,8% del fatturato e il 35,5% dei lavoratori: i ricavi, pari a 19,9 miliardi, sono scesi del 5,6%, in linea con la media nazionale, ma la contrazione degli addetti è più marcata (-2,4%). Un 2025 negativoDunque, la filiera si trova in una fase critica, ancor di più alla luce dei segnali di crescente pessimismo sul 2025. Solo il 20% delle imprese prevede un aumento del fatturato, mentre il 63% stima una riduzione. Le difficoltà maggiori riguardano gli ordinativi interni, stimati in calo nel 60% dei casi, e le vendite all'estero, ridotte per il 55% degli operatori. Non sono rosee nemmeno le aspettative sul fronte occupazionale: il 53% prevede tagli al personale (nel 2024 la percentuale era al 33%), con il 29% delle imprese pronte a riduzioni superiori al 10%. Anche le imprese piemontesi segnalano un peggioramento diffuso di tutti i principali indicatori economici, con cali marcati di fatturato, ordinativi e occupazione, e con previsioni peggiori rispetto all'insieme delle imprese italiane. Bisogna cambiare rottaIl quadro negativo spinge Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti Anfia, a rimarcare la richiesta alle istituzioni per un cambio di rotta sul fronte della transizione energetica. "La formula attuale, che segue un approccio mono-tecnologico centrato sull'elettrico sta danneggiando i componentisti europei", spiega Stella, auspicando che la revisione dei regolamenti sulle emissioni "vada nella direzione di un approccio tecnologicamente neutrale, che valorizzi il contributo dei carburanti carbon neutral". Inoltre, la transizione deve "essere accompagnata da adeguate e proporzionate misure di protezione della manifattura europea.
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Crash test - Euro NCAP: tre stelle per Dongfeng Box e Volkswagen T-Cross
L'Euro NCAP ha presentato i nuovi test di sicurezza per diciotto nuove vetture, alcuni dei quali sono rivalutazioni richieste dopo risultati poco soddisfacenti (le due Chery Tiggo); altri, invece, riguardano l'aggiornamento di modelli in commercio, come nel caso del Gruppo Volkswagen. I risultati sono quasi tutti positivi, con il punteggio massimo ottenuto dalla maggior parte delle auto in prova, con tre eccezioni: la Dongfeng Box e la Volkswagen T-Cross, che ottengono solo tre stelle, e la berlina elettrica DS N8 che ne riceve quattro. Dongfeng Box e VW T-CrossLa piccola elettrica Dongfeng Box ha ottenuto solo tre stelle: un risultato legato al cedimento di diversi punti di saldatura della struttura dell'auto durante il crash test frontale disassato (che simula la collisione con un altro veicolo), che rischia di portare a deformazioni nell'abitacolo e ridurre la sicurezza per i suoi occupanti. Un problema del genere va risolto per poter competere con gli altri veicoli nel segmento in rapida crescita delle piccole elettriche, sottolinea l'ente in una nota. Per quanto la T-Cross, il test di rivalutazione ha messo in luce aspetti migliorabili nella protezione degli occupanti (74% per gli adulti, 81% per i bambini) e non sufficienti (60% e 57%) per quanto concerne la protezione degli utenti deboli della strada e i sistemi di assistenza alla guida. Nella fattispecie, l'Euro NCAP giudica "marginali" i risultati della frenata automatica, che peraltro "non offre protezione alle persone che si trovano dietro l'auto e della protezione per i ciclisti e i motociclisti. Evidenziata anche l'assenza dell'allarme nel caso di apertura di una portiera quando sopraggiunge una bici. Le rivalutazioniTra i veicoli sottoposti a ulteriori test, oltre alla T-Cross, ci sono anche la Cupra Born, la Skoda Octavia, le Volkswagen Golf e ID.4: tutte hanno ottenuto il massimo punteggio. Cinque stelle anche per le Chery Tiggo 7 e 8, che a luglio ne avevano ottenute solo quattro. Il difetto di allora, collegato alla protezione della testa dei bambini in caso di impatto laterale, è stato identificato: la casa ha provveduto a riprogettare il sistema di tenuta dei seggiolini, evitando così il ripetersi del problema. Audi Q3Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% BMW X3Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 88%Protezione dei bambini: 84%Utenti vulnerabili della strada: 77%Aiuti alla guida: 80% Cadillac OptiqPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 83%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 74% Chery Tiggo 7 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Chery Tiggo 8 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Cupra Born (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 76% Dongfeng BoxPunteggio: 3 stelleProtezione degli adulti: 69%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 67%Aiuti alla guida: 77% DS N8Punteggio: 4 stelleProtezione degli adulti: 76%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 65% Ebro s700Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Ebro s800Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Hongqi EHS5Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 81%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 74%Aiuti alla guida: 82% IM IM5Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 85%Aiuti alla guida: 87% Mazda 6ePunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 92%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 78% MG MGS6 EVPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 92%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 78% Skoda OctaviaPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 85%Protezione dei bambini: 82%Utenti vulnerabili della strada: 81%Aiuti alla guida: 80% Volkswagen Golf (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 80%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 85%Aiuti alla guida: 79% Volkswagen ID.4 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 76% Volkswagen T-Cross (rivalutazione)Punteggio: 3 stelleProtezione degli adulti: 74%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 60%Aiuti alla guida: 57%
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Pirelli - I nuovi pneumatici su misura per le Porsche da collezione
La gamma Pirelli Collezione si arricchisce di nuovi pneumatici studiati in collaborazione con Porsche e destinati ai modelli 356, 911, 914, 944 e 928. La combinazione tra estetica originale e mescole di ultima generazione consente ai collezionisti di preservare l'aspetto delle vetture, migliorando nettamente le caratteristiche di guida e la sicurezza. Dal Cinturato CN46 al P ZeroPer quanto riguarda la Porsche 911 sono coperte tutte le varianti dal 1964 fino alla generazione 997, entrata proprio da quest'anno nel novero delle auto ventennali. I pneumatici sviluppati da Pirelli per Porsche conservano la marcatura specifica N e sono disponibili in vari modelli in base al periodo storico e alle applicazioni: Cinturato CN36, Cinturato P7, P Zero Rosso e P Zero. La Pirelli ha confermato inoltre che sono allo studio con Porsche ulteriori nuove applicazioni.
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Safe - Auto "circolari", l'Europa dice sì
Bisogna fare di più. Molto presto, per l'intero settore automotive, l'economia circolare non sarà più una questione di obiettivi di recupero, ma un approccio sistemico. A settembre, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento sui veicoli a fine vita (Elv), un provvedimento che rivoluzionerà il settore. Al momento la direttiva 2000/53 stabilisce che l'85% del peso di un veicolo a fine vita debba essere riciclato, arrivando al 95% di recupero complessivo, spiega Marco Ferracin di Safe, l'hub italiano delle economie circolari. Il Regolamento stabilisce però che almeno il 30% della plastica contenuta in quei veicoli debba essere riciclata, continua Ferracin.Significa che quella plastica non potrà più finire nel termovalorizzatore (che la brucia per generare energia) e che le filiere del recupero dovranno quindi attrezzarsi per trattarla e reimmetterla nel ciclo industriale. E anche qui l'automotive sarà protagonista: la principale domanda commerciale per la plastica riciclata arriverà dai costruttori, che saranno obbligati a utilizzarla nei veicoli: Le nuove disposizioni li obbligano a usare almeno il 20% di plastica riciclata entro sei anni dall'entrata in vigore del Regolamento (sulla cui data ancora non v'è certezza), che potrebbe diventare il 25% entro i prossimi dieci anni, sottolinea l'esperto.La svolta circolare richiede quindi cambiamenti radicali. Le Case dovranno progettare i veicoli in modo da favorire la riparazione, il riutilizzo e il riciclaggio: ciò comporterà assestamenti nella scelta dei materiali e nella progettazione delle parti, in modo da renderle facilmente rimovibili, spiega Ferracin. Saranno quindi tenute ad adottare strategie basate sulla circolarità e aumentare il livello di codificazione, etichettatura e tracciabilità delle componenti, così da rendere più snelli i vari passaggi. Ogni veicolo poi avrà un passaporto digitale di circolarità con informazioni complete e aggiornate su come rimuovere e sostituire in sicurezza le parti e le componenti. I recuperatori, dal canto loro, dovranno adottare processi di trattamento specifici che favoriscano il massimo riciclaggio. Ora il Regolamento passerà di nuovo al Consiglio UE, che potrà adottarlo o respingerlo. Esistono però buone probabilità che il testo venga approvato così com'è, conclude Ferracin.
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Jeep - Una Grand Cherokee per Papa Prevost
Ieri mattina, a Roma, occhi puntati su piazza Pio XII, al confine tra la Città del Vaticano e l'Italia, per scoprire a bordo di quale auto il Santo Padre avrebbe percorso i circa tre km che separano San Pietro dal Quirinale per recarsi in visita ufficiale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E Papa Leone XIV, il primo Pontefice statunitense, ha scelto proprio una vettura a stelle e strisce: una Jeep Grand Cherokee. Una Jeep targata SCV1La vettura, in grigio scuro metallizzato e con la consueta iconica targa SCV1", era una Grand Cherokee 2.0 PHEV 4xe, della quinta serie dell'apprezzato SUV d'oltreoceano. Lungo il percorso, l'auto è stata dapprima scortata da dodici Corazzieri a bordo di Moto Guzzi California 1400: cinque ad aprire il corteo papale e a precedere la Grand Cherokee, quattro ai lati e tre in coda. Dopo, nel tratto da piazza Venezia al Quirinale, la scorta è proseguita con i Corazzieri a cavallo. Al rientro in Vaticano, la scorta d'onore è stata affidata unicamente ai Corazzieri in motocicletta. Ibride e zero emission d'OltreteverePapa Leone XIV sembra aver inaugurato una tendenza di pragmatismo, oltre che di attenzione all'ambiente, anche nella scelta delle vetture. Pochi giorni dopo la sua elezione, il Pontefice con i suoi collaboratori aveva viaggiato a bordo di un elettrico Volkswagen ID.Buzz. Il 25 maggio scorso, in occasione dell'insediamento sulla Cattedra di Roma, Papa Prevost era arrivato alla Basilica di San Giovanni su una Volkswagen Tiguan ibrida. Lo stesso giorno, per raggiungere la Basilica di Santa Maria Maggiore al termine della messa solenne, il Papa aveva salutato i fedeli lungo via Merulana, la strada che collega le due Basiliche, in piedi su una Mercedes-Benz Classe G elettrica, la stessa utilizzata al termine delle cerimonie in piazza San Pietro, donata dalla casa bavarese a Papa Bergoglio, in occasione del Giubileo 2025.
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Mazda - Il primo teaser della Concept per il Japan Mobility Show
Una nuova Concept Mazda debutterà alla fine di ottobre al Japan Mobility Show. Per il momento la Casa di Hiroshima ha diffuso un teaser che mostra uno degli elementi principali del progetto: si tratta infatti di un modello quattro porte con una linea di cintura molto alta. Berlina o crossover con ispirazioni da sportivaLa presenza di cristalli privi di cornice nelle portiere e di una linea piuttosto arcuata del tetto fa pensare a una berlina-coupé, ma non è escluso che Mazda abbia pensato a una crossover sportiva. La Mazda descrive la Concept come una visione del design futuro e potrebbe quindi introdurre nuovi stilemi che troveremo sui suoi prossimi modelli, e non necessariamente su un prodotto di serie derivato da questo prototipo. Non ci sono indicazioni sul fronte powertrain, che potrebbe quindi essere endotermico o elettrico.
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Best global brands - Le Case auto nella classifica dei primi 100 marchi mondiai
Quali sono i cento marchi migliori al mondo nel 2025, almeno secondo la classifica stilata dalla società di consulenza Interbrand? La cima della hit parade la potreste forse compilare a occhi chiusi, tanto sono popolari e nella testa di chiunque i nomi che se la spartiscono: nell'ordine, Apple, Microsoft, Amazon, Google, Samsung. Ma come e Coca Cola? E Ferrari? Tranquilli, il mondo è cambiato ma non così tanto: la bevanda più trasversale al mondo è nella Top Ten, al settimo posto, assieme all'altro simbolo della globalizzazione del gusto, McDonald's, in nona posizione. Mentre la Ferrari continua a essere un'icona inossidabile, anzi in crescita, ma si colloca molto più giù nella classifica, al 54esimo posto. L'auto? viva. E lottaInsomma, l'automotive ha perso smalto? Tanto da lasciare l'empireo? Non è affatto vero: la Ferrari l'anno scorso occupava la 62esima casellina. Ne ha scalate perciò 8, in crescita del 17%. La Mercedes continua a illuminare la Top Ten, anche se ha lasciato la sua ottava posizione (del 2024), scivolando in decima. Ma al sesto posto troviamo ancora una casa automobilistica, e anch'essa piuttosto tradizionale: la Toyota. Che se ne stava lì anche nella hit parade del 2024. Quest'anno, pur non essendosi spostata in classifica, ha anche guadagnato un 2% nel suo valore, che non coincide con la sua capitalizzazione di Borsa. A proposito, quindi, è ora di una piccola parentesi metodologica. Almeno per coloro che se lo chiedono, legittimamente, dall'inizio dell'articolo: migliori brand in che senso? Ve lo spieghiamo subito. Il metodo dell'indagine Interbrand elabora la sua Top 100 mescolando sostanzialmente tre criteri: la performance finanziaria dei prodotti o servizi offerti; il ruolo del brand nella decisione di acquisto (quindi la percezione nel consumatore) e, infine, la forza competitiva del marchio cioè la sua capacità di generare fidelizzazione e sostenere domanda e margini elevati nel lungo periodo. Di recente è stato integrato nella valutazione anche l'impatto delle attività ambientali, sociali e di governance, perché, dicono alla società di consulenza, i brand che aspirano alla leadership sono sempre più chiamati ad agire con integrità, facendo ciò che è giusto per le persone e il pianeta. Per entrare in lizza, poi, un marchio deve avere una presenza globale, inclusi i mercati emergenti, e una sufficiente mole di dati pubblici sulle proprie attività finanziarie. Archiviata questa pratica tecnica, torniamo alla nostra classifica perché riserva alcune sorprese, anche nel mondo dell'auto. Movimenti clamorosiSe la Ferrari registra un incremento del 17%, un altro marchio universalmente noto ha subito invece una flessione di una magnitudo doppia tanto da autorizzare il termine tracollo: Tesla occupava il 12 posto nella classifica del 2025 e ora è sparita dalla Top Ten, relegata al 25esimo posto, con un ridimensionamento del suo valore del 35%, per via della maggiore concorrenza nel comparto delle Bev, sostiene il comunicato di Interbrand, anche se pare difficile non legare la cattiva performance anche all'avventura politica di Musk nonché a una gamma che, Cybertruck a parte, necessita ormai di rinnovamento. Il meteorite BydSicuramente se una competizione Tesla l'ha sofferta è stata quella della Byd, che è la grande novità di quest'edizione della Best global brands. Se ne sta in fondo alla Top 100, alla novantesima casellina, ma vi è entrata di prepotenza per la prima volta, grazie alla penetrazione della propria gamma prodotti sui mercati occidentali e a un'attiva politica di sponsorizzazioni (nel campo dello sport e dello spettacolo) e quasi certamente è destinata a migliorare la propria posizione l'anno prossimo. Byd è il più grande disruptor sul mercato automotive dai tempi della comparsa della Tesla, si sbilancia il global chief strategy officer di Interbrand, l'italiano Manfredi Ricca. Ma lancia anche un monito: Senza adeguati investimenti per rafforzare la narrativa del brand, questa crescita rischia di non essere sostenibile. La chiave? Una storia da raccontareLa medesima raccomandazione che Interbrand rivolge a un altro grande nastro nascente, al di fuori del settore auto, ma in qualche modo a esso adiacente. Si tratta di Nvidia, che ha ottenuto il più forte aumento di valore mai registrato nella storia di Best global brands: un +116% che, con 43,2 miliardi di dollari Usa, l'ha spinta in 15esima posizione. Un marketing di prodotto stellare e il completo dominio del proprio ecosistema ne hanno alimentato l'ascesa fulminea. Ma la comparsa di qualche nuovo attore potrebbe insidiarne la posizione in assenza di un adeguato storytelling a lungo termine. Creare una narrativa a base di sensori e circuiti stampati? D'accordo, non è facile. Ma in un mondo di Intelligenza artificiale e di computer su ruote (o su ali) tutto è possibile.
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Anfia - Le restrizioni cinesi sulle terre rare minacciano lauto europea
L'ulteriore giro di vite all'export cinese di terre rare nel mondo, come conseguenza della guerra commerciale fra Pechino e Stati Uniti, mette a rischio l'industria auto europea: lo ha detto oggi il presidente Anfia Roberto Vavassori al FORUMAutoMotive di Milano. Nel Vecchio Continente le scorte dei minerali strategici per i veicoli (e per altri comparti) hanno permesso sinora alle Case di far fronte alla prima stretta del Dragone, ma alla nuova restrizione difficilmente il settore reggerà l'urto, perché le riserve si stanno esaurendo. Il comparto di questi elementi chimici, sebbene di piccole dimensioni, attorno a cinque miliardi di dollari l'anno a livello globale, è comunque in grado di rallentare il mondo automotive, la chiosa del leader dell'associazione della filiera.
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Terza generazione - Nuova Mazda CX-5, più personalità e tecnologia
La Mazda ha scelto Roma per il debutto in Italia della terza generazione della CX-5, modello che dal lancio nel 2012 ha conquistato oltre 4,7 milioni di clienti nel mondo di cui circa 30.000 in Italia diventando il più venduto del marchio. Nata come pioniera del linguaggio Kodo Design e delle tecnologie Skyactiv, la best seller di Hiroshima è stata completamente riprogettata, evolvendone la formula originale con l'ambizione di farne ancora un punto di riferimento per equilibrio tra stile, qualità costruttiva e piacere di guida. Più personalità nel designLa nuova CX-5 resta immediatamente riconoscibile, ma ogni elemento della carrozzeria è stato rivisto secondo il Kaizen, la filosofia del costruttore basata sul miglioramento continuo. Cresce nelle proporzioni: 4,69 metri di lunghezza (+11 cm), 1,86 di larghezza e 1,70 di altezza, con passo portato a 2,82 metri (+12 cm), a vantaggio di una maggiore abitabilità. Il frontale adotta una firma luminosa ridisegnata e la tipica barra cromata tra i gruppi ottici, mentre il posteriore, più compatto, è caratterizzato dalla scritta Mazda in evidenza. I parafanghi scolpiti e i cerchi da 17 o 19 pollici completano infine la linea che trasmette alla vista una sensazione di solidità, mantenendo un giusto equilibrio nelle forme. Minimalismo e tanta tecnologiaAnche nell'abitacolo cambia tutto. I materiali e le finiture restano uno dei principali punti di forza del modello, con tessuti neri per le versioni d'ingresso e pelle Homura per le varianti top di gamma. La plancia è ora dominata da un ampio display centrale da 12,9 o 15,6 pollici, a seconda dell'allestimento, che sostituisce quasi del tutto i comandi fisici: una scelta che privilegia la pulizia estetica, ma che potrebbe far rimpiangere ai più tradizionalisti la praticità dei tasti classici. Il sistema multimediale si basa su Android Automotive, con integrazione dei principali servizi Google (Maps, Gemini e Play), mentre davanti al guidatore trova posto un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, affiancato da comandi al volante ridisegnati per migliorare ergonomia e leggibilità. L'atmosfera nel complesso è ordinata e tecnologica, valorizzata da un inedito sistema di illuminazione con sette tonalità selezionabili. Cresce poi la praticità, grazie a un bagagliaio più ampio (da 583 a 2.019 litri), dotato di una soglia di carico ribassata a 78 cm. Prima l'aspirato, poi il full hybridSotto il cofano, la nuova Mazda CX-5 abbandona il 2.0 litri mild hybrid da 165 CV in favore del 2.5 e-Skyactiv G da 141 CV e 238 Nm, abbinato a un sistema mild hybrid a 24 volt. Una scelta controcorrente, ma fedele alla filosofia del marchio che privilegia la linearità e l'efficienza di un motore aspirato di grande cilindrata rispetto alle soluzioni turbo più diffuse. Disponibile con trazione anteriore o integrale i-Activ AWD e cambio automatico a sei rapporti, il propulsore adotta la disattivazione dei cilindri per migliorare l'efficienza, con consumi dichiarati tra 7,0 e 7,5 l/100 km e emissioni comprese fra 157 e 169 g/km di CO2. Nel 2027 arriverà inoltre l'atteso full hybrid, basato su un'unità termica Skyactiv-X e su una parte elettrificata sviluppate interamente da Mazda. Prezzi e formule d'acquistoLa nuova CX-5 è già ordinabile con prezzi a partire da 35.900 euro, ma l'offerta di lancio scende a 32.900 euro in caso di permuta. Mazda propone formule finanziarie dedicate: Premiere Choice, con vantaggi fino a 3.000 euro e rate da 279 euro al mese (TAN 3,99%), oppure Premiere Choice Plus per i clienti fidelizzati, con vantaggi fino a 4.500 euro e rate da 259 euro (TAN 2,99%). L'arrivo nelle concessionarie italiane è previsto per gennaio 2026, mentre la prevendita resterà aperta fino al 31 dicembre 2025
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Tesla - Model 3 Long Range, taglio al prezzo: ora è a portata di incentivi
La Tesla ha annunciato un taglio del prezzo di listino per la versione Long Range della Model 3, che scende da 45.970 a 42.690 euro, quindi entro il limite di prezzo imposto per poter accedere ai nuovi incentivi statali (che partiranno la settimana prossima). Questo modello ha un'autonomia dichiarata di 750 km, scatta da ferma a 100 km/h in 5,2 secondi e raggiunge i 201 km/h di velocità massima.Per tutte le informazioni e le domande sui nuovi ecobonus, abbiamo preparato per voi uno speciale con le guide e l'elenco dei modelli che accedono agli incentivi. La Model 3 Long Range con gli incentiviCon il nuovo prezzo, la Tesla Model 3 Long Range può arrivare a costare, nella migliore delle ipotesi (ossia con indicatore Isee inferiore a 30 mila euro) 31.690 euro, grazie al contributo di 11.000 euro. Nel caso l'Isee sia compreso tra i 30 e i 40 mila euro, il prezzo finale diventa 33.690 euro. Le altre Tesla con gli incentiviCon il contributo extra previsto dalla Casa (anche per chi non accede agli incentivi), la Model 3 a trazione posteriore può arrivare a costare 24.990 euro (26.990 euro per Isee più alto). Per quanto riguarda la Model Y Standard, presentata qualche giorno fa, il prezzo scende a 28.990 / 30.990 euro.
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Test su strada - Al volante della Leapmotor B10, la C-Suv elettrica più economica del mercato
Una Suv di segmento C lunga 4,5 metri, spaziosissima, accessoriatissima a soli 15.900 euro, il prezzo di listino di una Pandina 1.2 Pop. Dove sta la fregatura? In teoria da nessuna parte, sebbene occorra specificare qualche prerogativa imprescindibile, nel caso foste interessati alla nuova Leapmotor B10. Innanzitutto, bisogna essere predisposti ad accogliere in casa una elettrica full, dunque possedere un garage per ricaricare in modo pratico e conveniente, altrimenti il gioco non vale la candela; secondo, avere i requisiti necessari per accedere agli incentivi per le auto elettriche, aperti nel giro di pochi giorni e che possono arrivare a un massimo di 11.000 euro (qui i dettagli). A ciò Stellantis Gruppo che controlla il 51% della cinese Leapmotor, con tutti i di cui in termini di punti vendita e assistenza mette sul piatto un ulteriore contributo di 3.000 euro, per giungere alla fatidica cifra di 15.900 euro se tutti gli astri si allineano. Elettrica democraticaAnche al netto degli incentivi, comunque, il listino di questa vettura è senza dubbio interessante in relazione ai contenuti e al fatto che si tratta di una Bev. Qui si può iniziare a parlare sul serio di democratizzazione dell'elettrico: si parte infatti da 29.900 euro (26.900 col contributo della Casa) per la versione d'accesso Life con batteria da 56,2 kWh, e se si desidera maggior autonomia bastano 2.000 euro in più (che sono relativamente pochi) per salire all'accumulatore da 67,1 kWh. La più accessoriata Design, sempre con batteria grande, costa invece 33.900 euro, che è più o meno il prezzo richiesto da qualsiasi C-Suv di marchi generalisti ma con motore termico. Luce e spazioIl fatto è che poi, una volta a bordo, quei soldi li vale tutti, la B10. Certo, le finiture e i materiali non sono pregiatissimi (ampio uso di plastiche rigide), ma l'accoglienza è senza dubbio rimarchevole: l'abitacolo è estremamente luminoso, grazie al tetto panoramico di cristallo e ai rivestimenti chiari, nonché spazioso; dietro, grazie a un passo di 2,74 cm, l'agio per le gambe abbonda e volendo ci si può attrezzare per ammirare una notte stellata, con i sedili anteriori (riscaldabili e ventilati) completamente reclinabili per realizzare, quasi quasi, un matrimoniale su quattro ruote.Infotainment da professionistiCome già sulla sorella maggiore C10, bisogna però accettare di buon grado un alto livello di digitalizzazione, che gli utenti non propriamente nerd potrebbero digerire a fatica. Un po' alla "Tesla maniera", si accede all'auto e la si avvia soltanto con smartphone o card (qui, però, a differenza della C10 hanno messo comodo un pulsante esterno per l'apertura baule) e alcune regolazioni, tradizionalmente fisiche - tipo gli specchi esterni o la tendina per oscurare il tetto vengono demandate allo schermo centrale da 14,6 pollici. Quest'ultimo, con un'elevata definizione (2,5 k) e un processore velocissimo a gestirlo (Qualcomm 8155), presenta comunque un'interfaccia disegnata davvero bene; i più sgamati in ambito hi-tech apprezzeranno l'elevato grado di personalizzazione (tutti i widget e i comandi principali sono gestibili a piacere) e alcune funzioni avanzate (dalle app di terze parti alle telecamere che registrano in caso d'emergenza, passando per un navigatore con mappe Baidu che funziona molto bene), mentre i meno avvezzi avranno bisogno, appunto, di prenderci un po' di confidenza per gestirlo senza distrazioni. Soprattutto comodaCon le ruote in movimento, la prima cosa che si apprezza è il confort. Con schemi sospensivi simili a quelli della C10 (MacPherson davanti, multilink dietro) e un set up leggermente irrigidito (ad opera dei tecnici della Maserati a Balocco) rispetto a quello delle B10 cinesi, la vettura vanta un buon assorbimento e un adeguato isolamento acustico. Fra le curve, gioco forza, non sfodera un'agilità sorprendente, ma nel complesso è piacevole e omogenea. Migliorabile invece lo sterzo, poco progressivo e piuttosto lento, nonché leggero, sebbene si possa intervenire (sempre via infotainment) sul livello di carico; come pure sull'intensità della frenata rigenerativa (che oggi non arriva ai 0,3 g da one pedal, ma lo farà dall'inizio 2026 con un importante aggiornamento Ota) oppure sulla mappa dell'acceleratore; ammetto che l'ho mantenuta sempre in confort, durante il mio test, perché l'intermedia e la sportiva sono decisamente troppo affilate; ne risente la fluidità di marcia. Poco assetataAdeguate anche le prestazioni del motore posteriore da 218 cavalli (che produce uno 0-100 in 8 secondi circa e 170 km/h autolimitati), che pare persino poco assetato d'energia. Dopo circa 150 km di autostrada, statali e strade di montagna, il computer di bordo parlava di circa 16 kWh/100 km, valore niente male che lascia presagire una percorrenza reale non lontana dai 434 km di autonomia dichiarata nel ciclo Wltp, che scende a 361 per la B10 con batteria più piccola. Adeguata anche la potenza di ricarica in corrente continua, il picco è di 168 kW, mentre in alternata c'è un classico on board charger da 11 kW.
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Renault - Tutti i prezzi e le versioni della nuova Clio
La Renault ha aperto gli ordini per l'Italia della nuova Clio, la compatta francese giunta alla sesta generazione: la gamma al momento prevede due motorizzazioni: il 1.2 benzina da 115 CV con cambio manuale e la full hybrid da 160 CV (15 in più di quello montato sul modello precedente); la motorizzazione bifuel a Gpl arriverà il prossimo anno. Tre gli allestimenti in gamma, compreso lo sportivo esprit Alpine, con prezzi che partono da 18.900 euro. Le consegne della versione ibrida sono previste già per il mese di gennaio, mentre per quelle a benzina ci sarà da aspettare qualche settimana in più. Clio evolutionL'allestimento base offre di serie i cerchi d'acciaio da 16, firma luminosa e fari posteriori a led, strumentazione digitale da 7 e infotainment da 10,1 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, sedili posteriori sdoppiati 1/3 e 2/3, climatizzatore manuale, sensori luci e di parcheggio posteriore. Fin da questa versione sono previsti numerosi aiuti alla guida, dal cruise control adattivo all'assistente al mantenimento della traiettoria. Clio technoLa versione intermedia aggiunge cerchi di lega da 16, quadro strumenti da 10, infotainment con servizi Google integrati (Maps, Assistant e Play), climatizzatore automatico, vetri posteriori oscurati, luci ambientali, ingresso senza chiave, specchietti ripiegabili elettricamente, telecamera posteriore e sensore pioggia. Clio esprit AlpineLa versione top di gamma si caratterizza per i dettagli sportivi: cerchi di lega diamantati ds 18, calandra con dettagli blu e inserti grigio scisto nei paraurti, logo e lettering in dark chrome, sedili sportivi, rivestimenti in Alcantara, battitacco e pedaliera in alluminio, caricatore a induzione per gli smartphone. Di serie su questo allestimento, disponibile solo con la motorizzazione full hybrid, la guida assistita di livello 2, i sensori perimetrali e il monitoraggio dell'angolo cieco. Optional e accessoriPer la versione evolution si possono ordinare a parte la telecamera posteriore (300 euro), i sedili anteriori riscaldabili (200 euro), il pack navigation (800 euro), che aggiunge il sistema di infotainment OpenR Link con la suite di Google, e il pack comfort (400 euro) per avere l'ingresso senza chiave, gli specchietti ripiegabili elettricamente e i sensori pioggia. Sulla evolution è disponibile il caricatore a induzione (150 euro) e il pack safety (tre varianti, da 400, 650 e 900 euro) per integrare gli aiuti alla guida, includendo quella assistita di livello 2 e la telecamera a 360. La esprit Alpine può essere arricchita con l'impianto stereo Harman Kardon (650 euro), il sistema di parcheggio automatico (600 euro) e il pacchetto winter (400 euro) per volante e sedili anteriori riscaldabili. Il listino della Renault ClioClio evolution TCe 115: 18.900 euroClio evolution full hybrid E-Tech 160: 24.900 euroClio techno TCe 115: 21.800 euroClio techno full hybrid E-Tech 160: 26.700 euroClio esprit Alpine full hybrid E-Tech 160: 28.300 euro
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Ricarica - Duracell, dalle batterie alle colonnine
Si chiama Duracell E-Charge il nuovo servizio di ricarica per auto elettriche inaugurato in questi giorni nel Regno Unito: una rete di colonnine ad alta potenza (fino a 1.000 kW) destinata a dare una spinta alla transizione all'elettrico oltremanica. Fino a un megawatt di potenzaLa Duracell ha pianificato investimenti per oltre 200 milioni di sterline (quasi 230 milioni di euro), che prevedono l'installazione di numerosi punti di ricarica in tutto il territorio del Regno Unito: a occuparsi fisicamente della rete sarà la società Elektra Charge, a cui il produttore di pile ha concesso la licenza d'uso del marchio. Le colonnine vere e proprie, sviluppate e prodotte da EV Network, contraddistinte dai colori Duracell, erogano una potenza massima di ricarica fino a un MW (1.000 kW) e supportano pagamenti contactless, tramite app e la tecnologia Plug & Charge. Si comincia con le prime seiLe prime sei stazioni di ricarica sono state inaugurate in questi giorni, ma già nel 2026 le postazioni aumenteranno: la Duracell conta di installarne diverse in luoghi di passaggio strategici come gli ingressi delle autostrade, i varchi cittadini e i centri commerciali. Caricare l'auto dovrebbe essere semplice come cambiare le batterie del telecomando. La Duracell ha alimentato le vite delle persone per decenni. Adesso, Duracell E-Charge alimenterà i loro viaggi, ha dichiarato Mark Bloxham, managing director dell'azienda.
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Il rilancio - Stellantis, maxi investimenti negli Usa: in arrivo cinque novità
Stellantis ha svelato i dettagli dei programmi per il rilancio della sua presenza negli Stati Uniti. Nei prossimi quattro anni, il gruppo investirà 13 miliardi di dollari (11,2 miliardi di euro al cambio attuale): si tratta del maggior impegno economico nei 100 anni di storia della filiale statunitense imperniata intorno all'ex Chrysler. Le risorse saranno destinate, in via prioritaria, a sostenere il lancio di "cinque veicoli nuovi in tutta la gamma prodotto nei segmenti principali", ad avviare la produzione di un inedito motore a quattro cilindri e a creare "oltre 5.000 posti di lavoro negli stabilimenti in Illinois, Ohio, Michigan e Indiana". Filosa: "Con investimenti in Usa più forti ovunque"I nuovi investimenti, annunciati con mesi di anticipo rispetto all'atteso piano industriale globale, consentiranno al gruppo di ampliare la sua presenza negli Stati Uniti, aumentando del 50% la produzione di veicoli rispetto ai livelli attuali e quindi arginando gli effetti delle politiche protezionistiche dell'amministrazione Trump. Tra l'altro, le cinque novità di prodotto sono aggiuntive rispetto alla programmazione regolare e già pianificata fino al 202, che prevede 19 modelli aggiornati in tutti gli stabilimenti statunitensi e gruppi propulsori rinnovati. Questo investimento negli Stati Uniti, il più grande e individuale mai realizzato nella storia di Stellantis, stimolerà la nostra crescita, rafforzerà i nostri impianti produttivi e porterà più posti di lavoro americani negli Stati che consideriamo la nostra casa, spiega l'amministratore delegato, Antonio Filosa. "Mentre ci prepariamo ai prossimi 100 anni, poniamo il cliente al centro della nostra strategia, ampliando la nostra gamma e offrendogli la libertà di scegliere i prodotti che desidera e ama. Accelerare la crescita negli Stati Uniti è stata una priorità assoluta fin dal mio primo giorno. Il successo in America non è solo un bene per Stellantis negli Stati Uniti, ma ci rende più forti ovunque. Le fabbriche e i modelliIl piano di Filosa include i costi di ricerca, di sviluppo e dei fornitori per l'attuazione dell'intera strategia di prodotto, nonché gli investimenti nelle attività produttive di Stellantis. Di seguito i dettagli dell'impegno sui vari stabilimenti:Illinois: Stellantis investirà più di 600 milioni di dollari per riaprire la Belvidere Assembly Plant e ampliare la produzione del Jeep Cherokee e Jeep Compass per il mercato statunitense. Con l'inizio della produzione previsto per il 2027, le diverse iniziative dovrebbero creare circa 3.300 nuovi posti di lavoro.Ohio: il gruppo ha stanziato circa 400 milioni di dollari. La produzione di un inedito pick-up di medie dimensioni, precedentemente destinato a Belvidere, sarà trasferita al Toledo Assembly Complex, dove sarà assemblato al fianco delle Jeep Wrangler e Gladiator dal 2028. Il trasferimento potrebbe creare più di 900 posti di lavoro. Inoltre, sono previsti investimenti per tecnologie aggiuntive, "azioni di prodotto significative" per i due attuali modelli e un maggior numero di componenti presso la Toledo Machining Plant.Michigan: Stellantis sta progettando lo sviluppo di una nuova Suv di grandi dimensioni: quest'ultima sarà disponibile in versione elettrica a autonomia estesa e con motore a combustione interna e sarà prodotta nel Warren Truck Assembly Plant dal 2028. L'azienda investirà circa 100 milioni di dollari per riconvertire lo stabilimento. Il nuovo programma creerà oltre 900 posti di lavoro nello stabilimento dove ora vengono prodotti le Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer. Inoltre, sono stati stanziati 130 milioni di dollari per preparare il Detroit Assembly Complex - Jefferson alla produzione della Dodge Durango di prossima generazione dal 2029.Indiana: il gruppo conferma infine gli investimenti annunciati lo scorso gennaio in diversi suoi stabilimenti a Kokomo per avviare, nel 2026, la produzione del nuovo motore a quattro cilindri GMET4 EVO. Grazie anche più di 100 milioni di dollari di investimenti, saranno creati oltre 100 posti di lavoro.
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Alfa Romeo - Le attuali Giulia e Stelvio resteranno in produzione fino al 2027
Le Alfa Romeo Giulia e Stelvio di nuova generazione, probabilmente, non vedranno la luce prima del 2027. Il marchio, infatti, ha annunciato che le attuali versioni a benzina della berlina e della Suv sopravviveranno almeno per altri due anni. A comunicarlo, durante una sessione di domande e risposte organizzata a margine della presentazione della Tonale restyling, è stato Santo Ficili, ceo del Biscione. A Cassino per altri due anniLa produzione delle attuali Giulia e Stelvio è stata prolungata fino alla fine del 2027, con il marchio che - vista l'attuale situazione del mercato e la crescita della diffusione di auto elettriche inferiore rispetto alle aspettative - ha così deciso di prendersi più tempo per affinare la nuova piattaforma elettrica che farà da base alle nuove generazioni di queste due vetture. Che, come anticipato, dovrebbero arrivare sul mercato sia in versione 100% elettrica, sia con motorizzazioni ibride a benzina.
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Alfa Romeo - Tonale 2026: cambia fuori, dentro e mantiene il diesel
Più equilibrata nelle proporzioni, più curata dentro e più raffinata, anche nella guida: l'Alfa Romeo Tonale 2026 aggiorna lo stile e parte della tecnica. Con le carreggiate allargate, il nuovo frontale e gli interni rivisti, la Suv del Biscione è ora più matura, ma non rinnega sé stessa: neanche sul fronte della gamma motori, che infatti continua a proporre il diesel. Ora è più largaCon il restyling, la Tonale si concede un'aria diversa, più compiuta nelle proporzioni. Uno dei limiti del primo modello era la sensazione di leggerezza visiva del corpo vettura, acuita da carreggiate piuttosto strette. Quelle nuove sono più larghe di circa 1 cm e fanno il paio con uno sbalzo anteriore leggermente ridotto, per una migliore postura su strada. Davanti, il paraurti ridisegnato integra prese d'aria più pulite e uno scudetto concavo ispirato alle storiche 33 Stradale e GT 2000, mentre il trilobo si allarga in orizzontale. Piccoli ritocchi e nuovi cerchiLa Tonale 2026 non è un restyling che vuole stupire: è un lavoro più corale. Piccoli ritocchi ai gruppi ottici posteriori e alla firma luminosa 3+3 mantengono il legame con il passato, ma il tutto appare più coerente e piantato. A completare il quadro ci sono i nuovi cerchi Stile da 19 pollici o Fori da 20, più leggeri e meglio proporzionati, insieme agli stemmi bianchi e neri e alla scritta Tonale scurita sui paraurti. Via la leva del cambioDentro la Tonale 2026, la plancia conserva la struttura a cannocchiale, ma i materiali migliorano nei punti di contatto, con finiture più curate e nuove combinazioni cromatiche: pelle rossa o Alcantara bicolore nero-bianco, inedita per la versione di lancio Milano Cortina 2026. Quest'ultima si distingue anche per l'illuminazione ambientale, che riprende il disegno del Biscione. La nuova Tonale, poi, inaugura il selettore rotativo del cambio che sostituisce la classica leva, liberando spazio sul tunnel e rendendo più pulita la plancia. Restano, invece, i paddle di alluminio ricavati dal pieno. L'infotainment fa passi avantiIl sistema multimediale, con doppio schermo da 12,3 e 10,25 pollici, guadagna fluidità e tempi di risposta più rapidi. Rimane un'interfaccia chiara, forse meno scenografica di quella di alcune rivali tedesche, ma più intuitiva rispetto al passato. La connettività si completa con gli ormai immancabili Apple CarPlay e Android Auto wireless, oltre agli aggiornamenti OTA e all'assistenza alla guida di Livello 2. Motori: il gasolio resta in gammaSul fronte tecnico, la Tonale conferma una gamma abbastanza articolata. La versione d'ingresso propone l'1.5 turbo (con turbina a geometria variabile) quattro cilindri mild hybrid da 175 CV con trazione anteriore e cambio doppia frizione a 7 rapporti. Buone notizie per i macinatori seriali di chilometri, per la permanenza del diesel 1.6 da 130 CV con trasmissione automatica a 6 marce. Al vertice resta la plug-in hybrid Q4 da 270 CV, con motore 1.3 turbo e unità elettrica posteriore per una trazione integrale elettrificata. L'autonomia in elettrico è di 80-90 km, mentre la transizione fra termico ed elettrico dovrebbe essere più dolce grazie all'aggiornamento dell'Hybrid Control Processor. Quattro allestimenti, un'edizione specialeTonaleLa gamma si apre con la versione Tonale, punto d'ingresso ma già completa nell'equipaggiamento: di serie monta fari Full Led 3+3, cerchi Aerodinamico da 17 pollici diamantati e interni rivestiti di tessuto nero e Scuba con il logo del Biscione ricamato. All'interno spiccano il volante sportivo rivestito di pelle, il quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e il display dell'infotainment da 10,25 compatibile con Apple CarPlay e Android Auto wireless. Non mancano climatizzatore bizona, sistema keyless, retrovisore elettrocromico e una dotazione di Adas di Livello 2 che va dal cruise control adattivo alla frenata automatica di emergenza.SprintLa Tonale Sprint aggiunge un tocco di carattere: body kit nero lucido con inserti Dark Miron, vetri oscurati e cerchi Petali da 18 bicolore. Dentro arrivano la pedaliera e i battitacco di alluminio, l'ambient light multicolore e la navigazione integrata, proiettata anche sul quadro strumenti.TiLa Tonale Ti rappresenta il cuore della proposta premium. All'esterno si riconosce per le cornici nere lucide e il badge dedicato, mentre l'abitacolo propone un livello superiore di confort con sedili rivestiti di pelle rossa o nera, regolabili elettricamente, riscaldati e ventilati, insieme al volante riscaldato e agli ugelli lavavetro termici. I paddle in alluminio completano una dotazione pensata per chi ama la guida coinvolgente.VeloceAl vertice degli allestimenti c'è la Veloce, la Tonale più sportiva del gruppo: la Veloce si distingue per i cerchi Stile da 19 pollici, i fari Full Led Matrix, le pinze freno Brembo rosse, gli scarichi doppi cromati e il badge Tonale nero. Sotto la pelle, la Veloce adotta le sospensioni elettroniche DSV a doppia valvola, per un compromesso ottimale tra confort e precisione di guida.Milano Cortina 2026La gamma della Tonale 2026 si chiude con l'esclusiva Milano Cortina 2026, edizione speciale dedicata ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, di cui l'Alfa Romeo è sponsor. La Milano Cortina 2026 si riconosce per i dettagli argentati su minigonne e paraurti, le pinze Brembo nere lucide, i sedili rivestiti di Alcantara bicolore nero e bianco, la fascia plancia rivestita di Alcantara e l'illuminazione ambientale con grafica dedicata. disponibile in tutte le tinte di gamma, anche con tetto nero a contrasto. Tonale 2026: i prezziIn attesa del 20 ottobre, quando l'Alfa Romeo pubblicherà il listino completo della Tonale 2026 e aprirà ufficialmente gli ordini, possiamo darvi l'unico dato a disposizione: al momento, si sa solo che per entrare nel mondo Tonale l'Alfa Romeo prevede un finanziamento con rate a partire da 199 euro al mese.
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Nissan - Sconti più incentivi auto anche per la nuova Micra: prezzi da 13.990 euro
La Nissan ha annunciato la campagna promozionale per la nuova Micra, che accede agli incentivi statali per tutti i modelli della sua gamma, dalla versione d'accesso Engage con motore da 90 kW (120 CV) e batteria da 40 kWh (29.500 euro), fino alla più ricca Evolve con powertrain da 110 kW (150 CV) e accumulatori da 52 kWh (36.400 euro). I doppi incentivi per la Nissan MicraAgli incentivi statali, che possono arrivare a 11.000 euro se il cliente possiede un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, si aggiunge un contributo da parte della Nissan che può arrivare fino a 4.510 euro, ed è così strutturato:Sconto di 3.000 euro per i clienti che hanno già una Nissan in famiglia che vogliono sostituire con la Micra;In alternativa, se il richiedente non possiede una vettura della Casa giapponese, è previsto uno sconto di 1.000 euro;Sconto di 1.510 euro per l'auto da rottamare o, in alternativa, da permutare (se non rientra in quelle che permettono di accedere agli incentivi, ed è quindi omologata Euro 6).In questo modo, nell'ipotesi migliore (Isee inferiore a 30 mila euro, auto da rottamare, già possessore di una Nissan), lo sconto complessivo arriva a 15.510 euro e il prezzo della Micra Engage 40 kWh scende a 13.990 euro. Nell'ipotesi meno favorevole, ossia cliente nuovo, niente incentivi ma auto usata da permutare, lo sconto è di 2.510 euro, e il listino parte da 26.990 euro.
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Click day - Incentivi auto elettriche, la piattaforma aprirà (forse) la prossima settimana
Tutti se l'aspettavano domattina, 15 ottobre, e invece bisognerà pazientare ancora qualche giorno, probabilmente fino alla prossima settimana. In effetti, la data di partenza ufficiale dell'operazione "incentivi 2025-26 - ossia l'ora e il giorno in cui sarà attivata la piattaforma informatica attraverso cui si potrà prenotare il bonus auto elettriche - non è mai stata comunicata ufficialmente: né dal ministero dell'Ambiente, titolare dell'iniziativa, né dalla Sogei, la Società generale di informatica del ministero dell'Economia incaricata di realizzarla. Data da stabilireAnzi, fin dal momento dell'apertura della sezione riservata alle concessionarie, avvenuta il 23 settembre scorso, su www.bonusveicolielettrici.mase.gov.it è in bella evidenza, su fondo rosso, l'avviso: L'attivazione della sezione dedicata ai Beneficiari (ossia persone fisiche e titolari di microimprese, ndr) sarà comunicata successivamente nella sezione Bandi e avvisi del sito istituzionale del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. Comunicazione che, finora, non è mai avvenuta. Ecco com'è nato l'equivocoE allora perché molte testate online parlano di slittamento se una data non è mai stata fissata? Perché durante un webinar organizzato il 22 settembre scorso dallo stesso ministero dell'Ambiente, lo stesso in cui era stata annunciato il definitivo abbandono dell'ipotesi Eco-score, si era parlato genericamente di metà ottobre come data obiettivo. Un mero auspicio che però, come spesso accade, era stato preso per oro colato. Ipotesi prossima settimanaInsomma, nessun rinvio e nessuno slittamento. Resta il fatto, però, che una data ufficiale ancora non c'è, anche se alcune fonti interpellate da Quattroruote parlano genericamente della prossima settimana. Si vedrà. Nel frattempo, potete consultare il nostro speciale con tutte le informazioni e i modelli acquistabili con il bonus statale. Anche quelli che a quest'ultimo aggiungono gli sconti studiati ad hoc dalle Case, finendo per costare meno di 10 mila euro.
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Toyota - La nuova C-HR+ è vestita da coupé, comoda e consuma poco
Sebbene la Toyota sia intimamente legata al full hybrid, tecnologia meno complessa delle altre, facile da usare ed efficiente, ciò non significa che resti alla finestra a guardare. Semplicemente, forse con maggior arguzia di altri, approccia le propulsioni alternative in maniera più cauta in base all'evolversi della transizione. Così, dopo essersi timidamente affacciata sul mercato delle Bev con la bZ4x, ora fa un affondo più concreto con la nuova C-HR+, già ordinabile in tre varianti (due delle quali accedono agli incentivi statali), con prezzi da 40.800 euro in su, in consegna dalla prossima primavera. Solo il nome non cambiaNon inganni la sigla, perché non si tratta della variante elettrica della quasi omonima Suv-coupé. Di fatto è un'altra vettura: nasce sulla piattaforma e-Tnga, è lunga 4,52 cm (16 in più della cugina termica) e ne recepisce la denominazione (con l'aggiunta di un +) per questioni di stile, dinamico e filante alla C-HR maniera ma con una presenza scenica ancora più importante. Le motorizzazioni della Toyota C-HR+Si diceva di tre versioni: quella d'attacco prevede motore e trazione anteriore (167 CV) e una batteria (con tecnologia Nmc, della Panasonic) da 54 kWh netti, per un'autonomia dichiarata di 456 km. Le altre due adottano invece un accumulatore da 72 kWh e si distinguono per il powertrain: motore anteriore da 224 cavalli per la versione Icon (43.800 euro), mentre la top di gamma Premium (49.800 euro) dispone di due motori - quindi della trazione integrale - per una potenza combinata di 343 CV; l'autonomia si attesta, rispettivamente, su 609 e 546 km in caso di ruote da 18 pollici, mentre se si opta per quelle da 20 bisogna mettere in preventivo una quarantina di chilometri in meno in entrambi i casi. Ricarica fino a 150 kWLa ricarica? L'onboard charger per la corrente alternata è da 11 kW per le varianti a trazione anteriore e da 22 kW per la Premium AWD; in corrente continua, invece, tutte le versioni accettano 150 kW di potenza massima. Per avvicinarsi a tale picco è possibile pre condizionare l'accumulatore tramite l'infotainment in tre modi diversi: manualmente, prima di arrivare a una colonnina (occorre però ricordarsene in anticipo, il processo non è rapido, specie in caso di basse temperature), automaticamente se avete inserito nel navigatore una stazione Hpc come destinazione, oppure definendo in anticipo un orario in cui volete che la batteria sia calda. Un + che vuol dire spazioUno dei vantaggi di chiamarsi +, rispetto alla C-HR, sta nello spazio a bordo. L'architettura elettrica e il passo generoso (275 cm, 11 in più) danno vita a una cabina più ariosa in ogni direzione, specie nella zona posteriore dove i passeggeri hanno più spazio per le gambe, bocchette dell'aria dedicate e due prese Usb-C da 60 W, con cui ci carichi anche un laptop. Non male anche il baule, con 416 litri dichiarati: una cinquantina in più rispetto alla termica. Saliamo sulla Toyota C-HR+A bordo si ritrova un'atmosfera simile a quella già vista sulla bZ4x, soprattutto una volta che metti le mani sul volante: il comando è lo stesso (piuttosto affollato di pulsanti) e oltre la corona c'è il cluster digitale della strumentazione da 7 pollici, che sebbene sia stato leggermente rialzato, continua a essere poco visibile a seconda della postura che si assume: il sottoscritto, per esempio, alto 1,75 m e cultore della seduta più bassa possibile, si trova con la quasi totalità dello schermo coperta dalla corona, col risultato che per scorgere le informazioni occorre modificare la propria posizione di guida, oppure muovere la testa verso l'alto o il basso. Al centro della plancia domina lo schermo da 14 pollici dell'infotainment, con rotelle di regolazione della temperatura del clima, e, più in basso, c'è il generoso tunnel centrale che ospita due vani di ricarica wireless per lo smartphone, che però non prevedono un provvidenziale raffreddamento. Molto gradevoli le finiture della plancia, con ampio uso di plastiche morbide al tatto e di un tessuto tecnico (nella parte superiore) piacevole alla vista e al tatto, nonché alcuni riporti di scamosciato sui pannelli porta. Il colpo d'occhio, tra rigore formale dello stile e qualità percepita, non è niente male. La prova della Toyota C-HR+Parto con la Premium AWD da 343 cavalli, la cui spinta combinata dei due motori appare subito molto robusta (0-100 km/h in soli 5,2 secondi), ma a convincere è il buon equilibrio generale: il confort è di livello, sia in termini sospensivi sia di silenziosità (sono presenti i doppi cristalli anteriori), ma in caso di curve si apprezza anche una certa solidità nel contenere i coricamenti laterali. Durante il breve test, fatto per lo più su strade statali e autostrade, ho letto un consumo medio di circa 18 kWh/100 km: un valore interessante. Questa cifra è scesa ulteriormente quando sono passato alla versione a trazione anteriore e ruote da 18 pollici anziché da 20, che nelle medesime condizioni è arrivata a chiedere appena 14 kWh ogni 100 km, lasciando presagire consumi piuttosto contenuti. Lo scopriremo nel dettaglio una volta che la C-HR+ arriverà a Vairano.
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Stellantis - Torna un altro "Marchionne boy": a Mauro Pino la produzione Usa
Per Antonio Filosa non sarà facile rilanciare le sorti di Stellantis, ma le sue ultime decisioni danno indicazioni chiare su quali siano le sue intenzioni: per delineare il futuro del gruppo, il manager napolitano sta guardando al passato, puntando su dirigenti cresciuti alla scuola del suo mentore Sergio Marchionne. L'ultimo dei cosiddetti "Marchionne boys" richiamati dall'amministratore delegato è Mauro Pino, che sostituisce Tim Fallon nel ruolo di responsabile della rete produttiva nordamericana. Il manager, originario di Termini Imerese, con oltre 25 anni di carriera tra Fiat e Fiat-Chrysler e una parentesi extra auto alla Eaton Aerospace, torna così ad assumere lo stesso incarico che lo ha portato a essere tra i protagonisti della rinascita del costruttore statunitense, anche grazie all'implementazione del sistema produttivo del World Class Manufacturing. Modena diventa il polo di few e one-offUn'altra novità riguarda la rete produttiva italiana. Ad annunciarla è stato Santo Ficili, numero uno della Maserati, a margine della presentazione di Stellantis Philanthropy, un inedito programma di supporto alle comunità al debutto in Italia (riunisce tutte le iniziative dedicate all'istruzione e al volontariato). "Abbiamo un'idea molto importante per Modena: diventerà il polo dove faremo anche la customizzazione per diversi brand Stellantis. Sarà un'evoluzione delle Officine Serie Maserati. Sempre a Modena faremo le few e one-off per Alfa Romeo e Maserati come abbiamo fatto nel passato con 8C e 4C", ha spiegato Ficili. "Modena è la capitale della Motor Valley, vogliamo riagganciarci con tutti i fornitori che sono presenti in questo meraviglioso luogo dell'automobile. Modena diventera' il polo dove faremo anche la customizzazione per diversi brand Stellantis, si chiamerà Bottega Fuoriserie Italia e sara' un'evoluzione delle Officine Fuoriserie Maserati dedicate solo al brand",Alfa va bene, positivi su MaseratiIl dirigente ha anche fornito delle indicazioni sull'andamento dei due marchi-simbolo dell'automobilismo italiano: "L'Alfa Romeo sta andando bene. I risultati sono assolutamente positivi a livello globale", ha detto Ficili. "Situazione più complicata per Maserati? Il momento è difficile per tutti. Le vetture del lusso soffrono un po' di più per l'evoluzione del mercato, ma io sono assolutamente positivo. Si tratta di traghettare, di attraversare questo momento così difficile, ma poi vedo una luce all'orizzonte", ha aggiunto Ficili. "Sono assolutamente positivo". Imparato: "Il 2026 sarà un anno di crescita"Sempre a margine dell'evento, ha parlato anche Jean-PhilippeImparato, ex responsabile della regione europea e neo amministratore delegato della Maserati."A settembre sono andate bene le nostre vendite ai privati, tra l'8 e il 10% in più. Gli ordini sono in crescita del 20%. Anche i veicoli commerciali vanno bene. Quindi ci sono segnali di ripresa, il mercato si sta riprendendo", ha detto Imparato, esprimendo ottimismo anche per i prossime mesi: "Nel 2026 ci sono tanti modelli in arrivo anche per Fiat. Non voglio dare nessuna indicazione, ma potete essere sicuri che il 2026 sarà un anno di crescita. Le prospettive sono buone anche per gli stabilimenti oggi fermi". il caso di Mirafiori: "Con il lancio della 500 ibrida scriviamo una storia nuova che non ha niente a che vedere con quella che abbiamo vissuto. Il Piano Italia lo stiamo eseguendo in modo molto dettagliato. Gli impegni saranno mantenuti, assolutamente rispettati", ha concluso Imparato.
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