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Citroën Visa - Il ritorno della Chrono n 102

4 Ruote - Nov 29,2024

Più di quarant'anni fa, nel marzo del 1982, la Citroën portava sul mercato la Visa Chrono, serie speciale in 1.000 esemplari e riservata al solo mercato francese: un modello che si ispirava alla Visa Trophée, l'auto costruita in 200 esemplari per l'omologazione rally nel gruppo B. La Chrono montava di serie fendinebbia, cerchi di lega bianchi (lo stesso colore della carrozzeria), cruscotto sportivo e sedili avvolgenti. Dentro il cofano c'era un 1.4 quattro cilindri da 93 CV abbinato al cambio manuale a cinque rapporti, per uno zerocento coperto in 10,2 secondi e una velocità massima di 173 km/h.

Anche in Italia. Dopo il successo della versione francese, la Visa Chrono giunse anche in Italia, in 400 esemplari, con il motore da 80 CV della Visa GT. Una delle poche vetture rimaste in circolazione, la n.102, è stata restaurata da Moreno Tassinari, ex riparatore autorizzato Citroën e grande appassionato della piccola utilitaria francese: smontata e revisionata da cima a fondo (con alcuni pezzi nuovi, come gli ammortizzatori e i braccetti delle sospensioni), è stata riportata agli antichi fasti da un kit di adesivi nuovi che riproduce quelli originali.

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Emissioni - Le Regioni dell'automotive a Bruxelles: "Rivedete le normative"

4 Ruote - Nov 29,2024

L'Alleanza delle Regioni europee dell'automotive, dall'anno prossimo presieduta dall'assessore lombardo allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, torna a rivolgersi alle istituzioni comunitarie per evidenziare gli effetti occupazionali delle attuali normative per la transizione ecologica e sostenere la necessità di una "rapida revisione" degli attuali regolamenti, a partire da quello (il 631 del 2019) che fissa i livelli delle prestazione in materia di emissioni di anidride carbonica per auto e furgoni. Secondo Guidesi, "bisogna agire in fretta per affrontare tutte le difficoltà e i segnali contingenti di grande difficoltà per il settore e sul fronte sociale: la nuova Commissione decida cosa fare, perché le situazioni che si stanno manifestando sono estremamente negative". L'assessore lombardo conferma una richiesta ormai datata, la necessità di privilegiare un approccio alla transizione improntato alla neutralità tecnologica: "Crediamo negli obiettivi climatici, ma riaffermiamo la necessità di sfruttare tutte le competenze e i know-how per raggiungerli".

Il manifesto monzese. La richiesta è parte integrante di un manifesto, elaborato in occasione del terzo convegno politico dell'Alleanza tenutosi a Monza, che delinea diversi obiettivi, già inseriti nelle dichiarazioni programmatiche di altri analoghi incontri e fissati già nello statuto istitutivo della coalizione. Per esempio, le Regioni condividono le ambizioni dell'Ue sul fronte del clima ma, al contempo, sottolineano la necessita di una tabella di marcia "chiara e stabile", che "offra certezze all'industria automobilistica e al relativo indotto e dia ai consumatori i mezzi per partecipare attivamente a questa transizione" e, soprattutto, tenga conto "della situazione attuale e in particolare della chiusura di diversi stabilimenti automobilistici nell'Ue e del progresso tecnologico".

Anticipare la revisione. Il manifesto evidenzia quindi la "vitale importanza dell'industria automobilistica per la prosperita e la competitivita dell'Unione" e le grandi sfide in atto, a partire dalla "forte concorrenza" di Paesi terzi: di conseguenza, chiede di "attenuare l'impatto" della transizione "adottando soluzioni basate sul territorio, anticipando i cambiamenti, sulla base di un autentico dialogo e di solidi partenariati tra le parti sociali e le autorita pubbliche a tutti i livelli di governo" e sostenendo le regioni con "finanziamenti mirati", ossia rivolti alle aree maggiormente esposte alla crisi. In sostanza, la transizione deve essere "giusta" e non lasciare "indietro nessuno e nessuna Regione". Un passaggio riguarda anche la clausola di revisione del bando delle endotermiche: le Regioni chiedono l'istituzione di un gruppo di lavoro in vista della relazione sui progressi compiuti ed esortano la Commissione europea ad adottare un approccio piu graduale, valutando "una revisione anticipata" già nel 2025 per concedere alle Case "il tempo sufficiente per adeguarsi alla transizione". Inoltre, si pone "l'accento sulla necessita di rispettare l'ampia varieta di situazioni di mobilita e di integrare l'elettrico con le tecnologie alternative, climaticamente neutre dalla produzione all'impiego". 

Mobilità per tutti. Inoltre, si "chiede un accesso equo" alla mobilita per tutti i cittadini europei, un "programma robusto che valorizzi adeguatamente la ricerca e l'innovazione" e un miglior controllo dell'impatto ambientale dei materiali adoperati nei veicoli". A tal fine, si riafferma la necessita di utilizzare la metodologia di valutazione del ciclo di vita (LCA) per soppesare le tecnologie utili per gli obiettivi climatici. Infine, le Regioni dell'automotive chiedono incentivi alla rottamazione e ulteriori investimenti per la diffusione dei punti di ricarica, nonché la promozione della loro interoperabilita. "Ci candidiamo a essere interlucotori diretti della Commissione europea", ha sottolineato Guidesi, parlando della necessità di "scelte urgenti e rapide" per evitare un "suicidio economico che rischia di entrare nei libri di storia. In tal caso, crediamo che riusciremo a raggiungere gli obiettivi non solo climatici, ma anche economici e sociali. Vogliamo ribadire il nostro ruolo e rilanciarlo, convinti che ci sarà un interlocuzione immediata e diretta e che in breve tempo riusciremo a condividere con tutto il settore un nuovo percorso più propositivo rispetto a quello attuale. Abbiamo deciso di giocarcela insieme, affinché la nuova Commissione ascolti tutte le proposte".

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Ford Explorer - La monomotore punta alle flotte - VIDEOPROVA

4 Ruote - Nov 29,2024

Bimotore 4x4 o monomotore a trazione posteriore? Quattroruote ha già provato l'Explorer top di gamma a due propulsori e trazione integrale. Questa volta, nell'ottica delle esigenze dei driver professionali, ecco il test di Fleet&Business della Suv elettrica dell'Ovale blu con motore e ruote motrici posteriori, che a quasi parità di batteria (77 kWh, contro i 79 dell'Awd) fa subito segnare un miglioramento del consumo e dell'autonomia media rilevati: 5,3 km/kWh e 452 chilometri rispettivamente, invece dei 4,2 km/kWh e dei 367 chilometri della sorella 4x4.

Sempre brillanti le prestazioni, e abbondante lo spazio a bordo: la piattaforma Volkswagen su cui è costruita l'Explorer è stata interpretata dalla Ford in modo molto personale, per ottenere un design dinamico e ottime quote di abitabilità; il bagagliaio, pur se non enorme, è sufficientemente ampio e, soprattutto regolare e ben sfruttabile. L'impiego nei lunghi trasferimenti viene assecondato, oltre che dalle prestazioni e dal confort di marcia, dalla possibilità di ricarica in corrente continua fino a 135 kW. In città, invece, la capacità del caricatore di bordo, da 11 kW, richiede un po' più di pazienza. Nello scenario urbano, comunque, il powertrain dà il meglio, con 587 km di autonomia rilevati. Volete sapere di più sulla Ford Explorer? Guardate la videoprova qui sopra.

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Monopattini elettrici - Ecco come sarà il targhino

4 Ruote - Nov 29,2024

Una delle novità più importanti della riforma del Codice della strada riguarda i monopattini elettrici, che per circolare dovranno avere una sorta di targhino. La legge parla di "contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato" che, si aggiunge, "deve essere esposto in modo visibile". La norma, però, non dice altro. Né quando entrerà in vigore questo obbligo, né su come sarà fatto questo contrassegno, né quanto costerà. Tutti questi aspetti, infatti, verranno disciplinati da uno o più decreti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Al momento, si sa solo che il numero di targa (la norma parla di combinazione alfanumerica), sarà assegnato dalla Motorizzazione civile - dunque non si potrà scegliere - e che, insieme ai dati personali del richiedente, sarà registrato nell'Archivio nazionale veicoli della Motorizzazione civile, cioè il casellario in cui sono contenuti i dati di tutti i veicoli (auto, moto, ciclomotori, veicoli commerciali, rimorchi eccetera) in circolazione in Italia.

Tre numeri e tre lettere neri su fondo giallo. Insomma, ci vorrà ancora un po' di tempo. Quattroruote, però, è in grado di anticipare come potrebbe essere questo contrassegno. L'esemplare illustrato nella foto, infatti, è stato realizzato nelle settimane scorse nello stabilimento di Foggia del Poligrafico dello Stato - lo stesso in cui si producono le normali targhe per auto, moto e ciclomotori - in vista dell'entrata in vigore della riforma del Codice. L'ipotesi, per ora di questo si tratta, prevede un contrassegno di forma quadrata con una combinazione alfanumerica di tre numeri e tre lettere neri disposti su due righe su fondo giallo riflettente.

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Volkswagen - Scioperi a dicembre? "Possibili, anzi necessari"

4 Ruote - Nov 29,2024

La settimana scorsa si è tenuto il terzo incontro tra il gruppo Volkswagen e i rappresentanti dei lavoratori, per cercare di trovare un accordo tra le parti e scongiurare la chiusura degli stabilimenti e i licenziamenti, già più volte indicati come le uniche soluzioni possibili da parte della dirigenza del gruppo. Il tavolo si è concluso con un nulla di fatto e per questo motivo il sindacato IG Metall fa sapere ai suoi iscritti, tramite un volantino distribuito nella giornata del 29 novembre, che a questo punto gli scioperi sono non solo "possibili, ma necessari".

Stop a oltranza. All'apertura della crisi i lavoratori avevano accettato la richiesta della Volkswagen di evitare mobilitazioni fino alla fine di novembre, nella speranza di trovare un accordo ed evitare blocchi alla produzione. Così non è stato e da lunedì le fabbriche potrebbero incrociare le braccia. Qualora il prossimo giro di negoziati dovesse rivelarsi nuovamente infruttuoso, i sindacati non escludono scioperi a oltranza: "La Volkswagen si renderà conto al tavolo delle trattative quanto a lungo durerà, e quanto duro sarà lo scontro con i sindacati. Tutta la forza lavoro in Germania è pronta allo sciopero", si legge ancora nel volantino.

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smart - Dazi in arrivo, da gennaio scattano gli aumenti

4 Ruote - Nov 29,2024

La Smart blocca i prezzi di tutta la sua gamma fino alla fine del 2024: poi, dal primo gennaio 2025, entreranno in vigore gli "inevitabili adeguamenti tariffari" legati all'introduzione dei dazi per i veicoli elettrici importati dalla Cina. Nel caso della Smart (di proprietà della Mercedes e della Geely), le tariffe doganali sono pari al 18,8%: porteranno a un aumento dei listini di 2.000 euro su tutta la gamma, e di 2.500 euro per la sportiva #3 Brabus.

C'è un mese di tempo. Da qui alla fine dell'anno sarà la Casa ad assorbire gli incrementi legati ai dazi, bloccando i prezzi di tutte le Smart #1 e #3 disponibili in Italia. Una decisione che, secondo il costruttore, "testimonia il costante impegno del brand nel supportare i propri clienti anche in un contesto di incertezza economica". Il blocco sui prezzi si applica agli ordini stipulati entro il 31 dicembre 2024, con protezione sul contratto di 120 giorni.

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Land Rover - Stress test nel deserto per la prima Range elettrica

4 Ruote - Nov 29,2024

La Land Rover sta svolgendo una serie di test intensivi della sua prima Range Rover elettrica, che dovrebbe arrivare in tempi brevi: le prenotazioni apriranno nel 2025. Basata sulla piattaforma MLA (Modular Longitudinal Architecture) con architettura a 800 V, la Range Rover Electric punta a prestazioni paragonabili alla SV a otto cilindri, senza rinunciare al confort e al lusso che da sempre contraddistinguono la fuoristrada britannica. I collaudi di queste settimane, svolti con prototipi pressoché finali dell'auto, si stanno svolgendo negli Emirati Arabi Uniti.

Nel deserto. I test sulle dune puntano a mettere sotto stress il nuovo sistema Intelligent Torque Management per la gestione della coppia, così da assicurarsi che possa garantire "confort, compostezza e potenza in tutte le situazioni. Il differenziale distribuisce la gestione dello slittamento delle ruote a ciascuna unità di controllo dei motori elettrici, così da ridurre i tempi di reazione su ciascuna ruota da 100 a 1 millisecondo. In uno dei test, le Range Rover Electric devono salire e scendere dalla grande duna Big Red, nel deserto di Al Badayer, per cinque volte di fila senza perdite in termini di prestazioni.

A confronto con le termiche. In parallelo viene messo alla prova l'impianto di gestione termica della batteria, chiamato Supreme cooling, affinché sia possibile affrontare il clima desertico, con temperature che superano i 50 C e un'umidità di oltre il 90%. "Nei nostri collaudi, svolti ripetutamente per l'equivalente di 100 metri in salita su sabbia sottile, le prestazioni della Range Rover Electric raggiungono quelle delle versioni termiche, e in alcuni casi le superano", spiega Thomas Müller, direttore esecutivo dello sviluppo in Land Rover.

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Emissioni 2025 - Urso: "Soddisfatti dell'ampia convergenza sulla proposta italiana"

4 Ruote - Nov 28,2024

"Siamo particolarmente soddisfatti dell'ampia convergenza di posizioni espressa dai Paesi Ue sul nostro non-paper relativo al settore automotive europeo": lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine della riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles, dove è stato discusso il documento promosso da Italia e Repubblica Ceca (e firmato in tutto da otto Paesi, incluse Austria, Bulgaria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia): il testo, come è noto, contiene la richiesta di annullare il regime delle multe previsto a partire dall'anno prossimo per chi dovesse sforare il nuovo limite dei 94 g/km di CO2.

Il sostegno del mondo produttivo. Oltre ai Paesi membri, la proposta italiana ha ottenuto anche il sostegno di Confindustria e delle sue omologhe tedesca e francese, Bdi e Medef. Anche Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria, nell'ambito dell'omonima confederazione europea, ha sottoscritto un documento di supporto alla proposta italiana.

Neutralità tecnologica, incentivi, autonomia strategica. Nel dettaglio, il cosiddetto "non-paper" italiano ha l'obiettivo di "riesaminare le modalità che porteranno allo stop dei motori endotermici nel 2035". Un obiettivo che non viene messo in discussione, ma che si ritiene raggiungibile solo attraverso "una revisione tempestiva del regolamento" e l'adozione del principio di neutralità tecnologica "così come auspicato dal Report Draghi", che permetterebbe di "sostenere la competitività dell'industria europea, salvaguardando i posti di lavoro e promuovendo un approccio tecnologico diversificato". Il documento sottolinea anche la "necessità di un piano di incentivi per i consumatori europei, stabili, continuativi e duraturi nel tempo" e quella di "una vera autonomia strategica nell'approvvigionamento di materie prime ciriche indispensabili per la produzione di batterie".

Le multe potrebbero raggiungere i 15-17 miliardi di euro. Ma è chiaramente quello delle multe il fronte più caldo: gli otto Paesi firmatari sottolineano come il rallentamento nella diffusione delle automobili elettriche renda "complesso" rispettare i primi target intermedi previsti dal regolamento, come quello del 15% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2025. Una clausola, fa notare il dicastero di via Veneto, che porterebbe "a pesanti sanzioni previste per le aziende non conformi, che potrebbero tradursi in una cifra complessiva tra i 15 e i 17 miliardi di euro nel 2025".

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Dacia Duster  - Soul of Dakar: la one-off che celebra il Rally

4 Ruote - Nov 28,2024

Manca meno di un mese alla partenza della Dakar 2025 (dal 3 al 17 gennaio), competizione in cui la Dacia parteciperà per la prima volta in veste ufficiale con il prototipo Sandriders e con un equipaggio da testa di serie (tra i piloti scelti dalla Casa, Sébastien Loeb e Nasser Al-Attiyah). Un evento che è stato celebrato dal marchio con la realizzazione di una one-off della Dacia Duster, chiamata Soul of Dakar.

Meccanica rodata. Questo esemplare unico della sport utility è basata sulla versione 4x4 che tutti noi conosciamo: dentro il cofano c'è il tre cilindri 1.2 mild hybrid da 131 cavalli e 230 Nm di coppia, abbinato a una trasmissione manuale sei marce. L'angolo di attacco è di 31, quello di dosso 24 e quello di uscita 36, l'altezza da terra è di 21,7 cmed è previsto unassale posteriore a bracci multipliper una maggiore escursione delle ruote.

Super accessoriata. La Soul of Dakar si fa riconoscere fuori, grazie a una livrea che ricorda la colorazione dei prototipi della categoria ultimate T1 + Sandriders. A completare il lavoro estetico sulla Suv c'è la serie di accessori InNature (presenti anche nel listino ufficiale della Casa), per rendere più semplice la vita per gli amanti dell'outdoor. Il kit comprende il portapacchi da tetto, capace di sostenere fino a 75 kg, una box rigida, un borsone e una pala, indispensabile per togliersi da eventuali impicci durante il fuoristrada. La Soul of Dakar può essere completata anche con lo Sleep Pack (in questo nostro video vi raccontiamo la nostra prova "di dormita") e la tenda. Nell'abitacolo, invece, troviamo la gamma completa di accessori YouClip: elementi aggiuntivi come tasche portaoggetti, portabevande, ganci per borse e supporti per smartphone e tablet.

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Formula 1 - In Qatar per l'ultima Sprint della stagione

4 Ruote - Nov 28,2024

La Formula 1 ha salutato l'America celebrando il quarto titolo mondiale di Max Verstappen e si è ora spostata in Medio Oriente per le ultime due gare in programma: questo weekend si corre il Gran Premio del Qatar. In gioco c'è ancora il titolo costruttori, con la McLaren favorita ma con una Ferrari pronta a tutto pur di ribaltare la situazione e riportare il titolo a Maranello.

Tanta carne sul fuoco. Non mancheranno gli spunti di interesse nelle prossime due settimane che chiuderanno il Mondiale 2024, perché alla lotta tra Woking e Maranello si inseriranno anche Max Verstappen - ormai libero da pressioni - e una Mercedes rivitalizzata in seguito alla doppietta ottenuta a Las Vegas. Insomma, sul circuito di Losail potremmo assistere a un'altra corsa imprevedibile, con diversi pretendenti alla vittoria, complice anche il format Sprint. Ovviamente, i riflettori saranno puntati sulla Ferrari. Il Cavallino è chiamato a recuperare 24 punti sulla McLaren: operazione difficile, ma non impossibile, specie considerando che ultimamente le previsioni non sempre collimano con i risultati in pista.

Ferrari chiamata al miracolo. Il team principal Vasseur dovrà però gestire la tensione tra i suoi due piloti, con Leclerc particolarmente nervoso nei confronti del compagno di squadra, ormai giunto alla fine della sua storia con il Cavallino e non più disposto a sottostare a ordini di squadra a favore del monegasco. Vasseur, però, guarda oltre e pensa all'opportunità ghiotta di mettere le mani sul titolo costruttori: "Adesso è il momento di fare l'ultimo sforzo in queste due gare conclusive della stagione, perché ogni minimo dettaglio può fare la differenza. Dobbiamo tutti essere concentrati sullo stesso obiettivo: piloti, tecnici, meccanici. Tutti".

Losail smussa i cordoli. In Qatar l'attenzione si concentra anche su un aspetto tecnico: la modifica dei cordoli piramidali del circuito, che l'anno scorso hanno causato danni agli pneumatici. Per risolvere il problema, il tracciato di Losail, in collaborazione con FIA e Formula 1, ha smussato gli angoli in sette delle sedici curve e aggiunto una fascia di ghiaia oltre i cordoli, pensata per dissuadere i piloti dall'utilizzare ogni margine disponibile della pista. Pirelli, in accordo con la FIA, ha studiato un approccio mirato, scegliendo di portare le mescole più dure della gamma 2024, necessarie non solo per i cordoli modificati, ma anche per affrontare le temperature elevate, una variabile che non può essere ignorata.

Accorciata la zona DRS. In Qatar, avremo anche un'altra novità che potrebbe complicare i sorpassi: l'unica zona DRS è stata ridotta di cento metri. Questa scelta si inserisce nella strategia adottata dalla FIA per il campionato 2024, caratterizzata da continue revisioni delle zone DRS al fine di bilanciare l'efficacia del sistema senza rendere le manovre di sorpasso eccessivamente semplici. Nel Gran Premio del Messico, ad esempio, la zona DRS sul rettilineo principale è stata accorciata di 75 metri rispetto alla stagione precedente, mentre a Monza, per il Gran Premio d'Italia, è stata estesa di 103 metri sul rettilineo di partenza per favorire le manovre, considerando l'assetto aerodinamico a bassa deportanza tipico di quel circuito. Queste modifiche mirano a calibrare il funzionamento del DRS in base alle caratteristiche uniche di ogni tracciato, mantenendo un equilibrio tra spettacolo e sfida tecnica.

Come seguire il GP del Qatar in tv. Cambio di fuso orario e orologi da sincronizzare nuovamente per non perdere neanche un minuto dell'azione in pista a Losail. Ecco il programma del weekend, già convertito agli orari italiani.

Venerdì 29 novembre

Prove Libere 1 dalle 14.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sprint Qualifying dalle 18.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sabato 30 novembre

Sprint Race, partenza alle 15 in diretta su Sky Sport F1 e TV8

Qualifiche alle ore 19 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21

Domenica 1 dicembre

Gara, partenza alle 17 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21.30

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Prova speciale - Come si testa un seggiolino auto? - VIDEO

4 Ruote - Nov 28,2024

Da R44 a R129. La nuova legge, che regolamenta il trasporto dei bambini in auto, rivoluziona il parametro con cui vengono classificati e utilizzati i seggiolini. Se prima era il peso del trasportato il driver principale, ora è l'altezza. E fino a 15 mesi è obbligatorio fissare il seggiolino in senso contrario al senso di marcia. Ma, oltre a questo, c'è un altro aspetto importantissimo: l'omologazione dei dispositivi di trasporto è molto più stringente. Ma come si fa a testare un seggiolino? La risposta in questo video: siamo stati al Crash Test Lab di Artsana (Chicco) a Verola Nuova (BS), un centro iper tecnologico (investimento di oltre 2 milioni di euro) dove un sofisticatissimo macchinario (tecnologia tedesca) consente di simulare ed analizzare l'impatto che subisce un manichino in un ipotetico incidente. Mai come in questo caso il detto vedere per credere può aiutare a capire un concetto, la sicurezza, che spesso rimane troppo astratto.

Ma come si fa un seggiolino sicuro? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Anselmi, R&D and Technology di Chicco che ci ha spiegato come la nuova normativa ha impattato lato consumatore e lato progettazione. In più, all'interno della sede di Artsana Group-Chicco, abbiamo potuto anche approfondire insieme a Cristina Bronzato, Category & Trade Marketing Chicco Italia, e a Laura Brandimarti, Product Marketing Car Seat Chicco, come si fa a scegliere un seggiolino e quali sono le accortezze da tenere per ottimizzare ogni acquisto.

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Nissan - A rischio la sopravvivenza: si cerca un nuovo investitore, voci su Honda

4 Ruote - Nov 28,2024

Le ultime indiscrezioni di stampa parlano di una Nissan in difficoltà: secondo il Financial Times, la Casa di Yokohama sarebbe alla ricerca di un "anchor investor", ossia un investitore di riferimento, che la "aiuti a superare un anno decisivo" per la sua sopravvivenza. In particolare, stando alle fonti citate dalla testata britannica, i giapponesi starebbero cercando un "azionista stabile e di lungo termine, come una banca o un gruppo assicurativo", che sostituisca almeno in parte la Renault nel capitale azionario e fornisca un contributo a casse aziendali in crescente sofferenza. "Abbiamo 12 o 14 mesi per sopravvivere", avrebbe dichiarato al quotidiano economico un alto funzionario del costruttore.

Tra Honda e i francesi. Le indiscrezioni arrivano in un momento comunque delicato per la Nissan, alle prese con un nuovo piano di ristrutturazione globale volto a rimettere in carreggiata il bilancio. Inoltre, risalgono ai mesi scorsi due importanti iniziative strategiche: la prima ha portato a un riequilibrio dell'alleanza con la Renault caratterizzato, tra le altre cose, da un ridimensionamento del peso della Losanga nel capitale della Nissan; la seconda riguarda la firma di una lettera d'intenti con la Honda per avviare una collaborazione industriale nel campo della mobilità elettrica. A tal proposito, il Financial Times scrive di una Nissan alle prese con l'esame di "tutte le opzioni" a disposizione, tra cui la possibilità che sia proprio la Honda ad acquistare le sue azioni. Non solo. La stessa Renault, che ha avviato una progressiva dismissione delle proprie quote, sembrerebbe "aperta" a vedere parte dei suoi titoli alla società di Tokyo: "Una relazione più relazione più forte tra la Nissan e la Honda potrebbe essere solo positiva per il gruppo francese", scrive il Financial Times, citando una "persona vicina alla Renault".

Ultima spiaggia? Eppure, quando è stata annunciata la lettera d'intenti, le due Case nipponiche hanno escluso possibili legami azionari: tale ipotesi, secondo una fonte interna alla Nissan, è stata bollata come "l'ultima spiaggia". Tuttavia, prosegue la testata finanziaria, la ricerca di un "anchor investor" è diventata "ancora più critica" con i recenti problemi finanziari e soprattutto dopo l'ingresso nell'azionariato di Effissimo Capital Management e Oasis Management, due fondi attivisti asiatici che in passato hanno messo nel mirino altre grandi multinazionali del Sol Levante come Toshiba e Nintendo. Peraltro, il piano di ristrutturazione è accompagnato anche da una riduzione dei legami azionari tra la stessa Nissan e la Mitsubishi.

Poche conferme. Per ora, la Nissan e la Honda non commentano le indiscrezioni. Tuttavia, da Yokohama si aggiunge che la partnership con Honda "è strategicamente molto importante: speriamo di accelerare la realizzazione dei risultati delle nostre attività con progressi regolari ai vertici di entrambe le società". La Renault, che non sembra direttamente coinvolta nei colloqui ma sarebbe comunque disponibile a collaborare con i tre costruttori giapponesi, ha inviato al Financial Times una dichiarazione in cui si escludono "discussioni su una partnership più ampia". Tuttavia, i francesi sono a favore di una "potenziale situazione win-win tra la Nissan e la Honda", ossia vantaggiosa per tutti. E la Mitsubishi? La Casa dei Tre diamanti, in merito alla collaborazione con le due connazionali, la vede così: "Stiamo attualmente esplorando tutte le possibilità e siamo ansiosi di collaborare in aree in cui possiamo sfruttare i nostri punti di forza". Dettagli specifici, però, non sono stati ancora definiti.

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Maserati - GranTurismo Folgore 110 Anniversario

4 Ruote - Nov 28,2024

La Maserati presenta la GranTurismo Folgore 110 Anniversario, una serie limitata che celebra la storia del marchio del Tridente che è stata sviluppata dal reparto Fuoriserie. La sportiva sarà prodotta in soli 110 esemplari con la motorizzazione elettrica da 829 CV: una scelta voluta per sottolineare lo slancio di Maserati verso il futuro con la tecnologia di ultima generazione. 

Due varianti di allestimento. I clienti potranno scegliere tra due configurazioni della GranTurismo, ognuna delle quali disponibile in 55 unità: una in tinta Rame Folgore e l'altra in Blu Inchostro, entrambe abbinate ai cerchi con finitura nero e rame. La prima propone interni in Econyl Denim con cuciture rame, mentre la seconda adotta la variante Econyl Black con cuciture blu. Per la 110 Anniversario è stato inoltre creato un logo specifico con abbina il Tridente con il logo 110 sul montante posteriore che sarà presente anche sulla monoposto Tipo Folgore che parteciperà alla stagione 11 della Formula E. 

Evento esclusivo per la presentazione. La presentazione della GranTurismo 110 Anniversario si terrà il 30 novembre nello showroom di viale Ciro Menotti, a Modena. Inoltre, la vettura sarà protagonista del Tridente Experience, un evento di due giorni dedicato a ospiti e clienti del marchio.

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Stellantis - Mirafiori, nuovo stop fino al 5 gennaio

4 Ruote - Nov 28,2024

Il gruppo Stellantis ha comunicato ai sindacati un nuovo stop alla produzione nello stabilimento torinese di Mirafiori. Questa volta, il fermo coinvolge il reparto carrozzerie: gli impianti si fermeranno dal 2 al 17 dicembre. Dopo quella data la fabbrica chiuderà per le festività, dal 18 dicembre al 5 gennaio 2025. I cancelli riapriranno solo l'8 gennaio.

Ennesimo stop. Il nuovo blocco della produzione è solo l'ultimo di una serie di chiusure che hanno coinvolto lo stabilimento di Mirafiori nei mesi scorsi: l'ultima, fino a novembre, sulle linee della 500 elettrica. La comunicazione del gruppo ai sindacati parla di una "persistente situazione di incertezza nelle vendite di vetture elettriche in svariati mercati europei, che rappresentano il 97% della produzione di Mirafiori, e di vetture del settore del lusso in alcuni paesi extraeuropei come Cina e Stati Uniti".

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Mercato italiano - Aumenta il ricorso al credito per lacquisto dellauto

4 Ruote - Nov 28,2024

Tra gli italiani continua a crescere il ricorso al credito per l'acquisto delle auto. In particolare, secondo un rapporto di Crif, azienda specializzata nella raccolta e nell'analisi delle informazioni creditizie, il primo semestre del 2024 ha visto crescere prestiti e contratti di leasing in termini sia di volumi erogati (+7,7%), che di importi medi (+5,7%). 

Cresce il rischio. "A livello italiano ed europeo, l'automotive sta sicuramente affrontando uno dei periodi più complessi e difficili da interpretare in ottica di generale rilancio", commenta il direttore esecutivo di Crif Simone Capecchi. "Dal nostro osservatorio dedicato sul credito rileviamo una tendenza positiva per quanto riguarda il settore dei finanziamenti auto e leasing, con una crescita nei primi sei mesi dell'anno che può essere considerata come un'iniezione di fiducia per il settore. Il livello di rischiosità creditizia del finalizzato auto è in lieve aumento, ma rimane ampiamente sotto controllo", aggiunge Capecchi, facendo riferimento al peggioramento della  rischiosità del comparto del credito auto: l'indice delle insolvenze passa dallo 0,9% all'1%. 

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Auto aziendali - Aniasa: "Con aumento tasse danni a transizione, industria ed Erario"

4 Ruote - Nov 28,2024

L'Aniasa lancia l'allarme sulle conseguenze della decisione del governo di aumentare la tassazione sulle auto aziendali. Per l'Associazione di rappresentanza del settore dei servizi di mobilità, si tratta di "un vero e proprio autogol per l'Erario e per la transizione ecologica del nostro parco circolante, con aggravi per dipendenti e imprese, nonché a danno dell'industria automotive già in difficoltà". "L'effetto della misura sarà un aumento della tassazione sulle buste paga di circa 1 milione di italiani che utilizzano l'auto aziendale, che graverà maggiormente sui redditi medio-bassi. Il Governo ci ripensi!", aggiunge l'organizzazione. 

La Legge di Bilancio. La Legge di Bilancio (l'articolo 7 del disegno di legge attualmente all'esame del Parlamento) intervine sulla disciplina delle auto aziendali come fringe benefit per i dipendenti. Nella sua attuale forma, la norma prevede, per il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica, la sostituzione del criterio collegato alle emissioni di Co2 con quello basato sull'alimentazione del veicolo e rivede i coefficienti di calcolo del valore imponibile del benefit, riducendoli per le vetture elettriche e ibride plug-in (e, non in sintonia con i dichiarati obiettivi di contenimento delle emissioni, anche per supercar e auto di lusso) e prevedendo invece un forte aumento per tutte le altre alimentazioni (pari all'85% delle auto aziendali).

Lo scenario. L'associazione ha quindi delineato uno scenario sul possibile impatto della nuova disposizione. Prendendo in considerazione i veicoli aziendali più noleggiati, si stima un aumento annuo del valore imponibile del benefit auto in media di 1.600 euro (+67%). Un incremento di tale portata, secondo l'Aniasa, "non potrà non influire sulle scelte aziendali, rendendo preferibile il mantenimento delle vetture già assegnate (non soggette alla nuova normativa), ritardando l'acquisto e, nel caso del noleggio, prorogando i contratti in essere". Di conseguenza, per l'anno prossimo si prevede una riduzione nel solo 2025 di almeno il 30% delle immatricolazioni di autovetture a uso noleggio lungo termine (circa 60.000 unità) e il 20% degli acquisti da parte di società (15.000 unità) e si stimano minori entrate per l'Erario e gli Enti Locali per 125 milioni di euro. "Aumentare oggi la tassazione sulle vetture utilizzate dai dipendenti delle imprese significa colpire un settore, quello dell'auto aziendale, strategico per la transizione ecologica della mobilità nazionale, rallentando il ricambio del parco circolante", commenta il presidente dell'Aniasa, Alberto Viano. "Per questi motivi riteniamo necessaria una rivisitazione della misura, stabilendo un aumento dilazionato e che non penalizzi l'attuale circolante, evitando ricadute ambientali, sul mercato automotive, che in questi anni di crisi vede nell'auto aziendale un vero pilastro (circa il 40% delle immatricolazioni), e sull'Erario".
 

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Volkswagen - A Wolfsburg inizia la produzione della Tayron

4 Ruote - Nov 28,2024

In un momento particolarmente delicato per i destini delle sue fabbriche, la Volkswagen ha diffuso un comunicato stampa relativo all'avvio della produzione a Wolfsburg della nuova Tayron.

Integrata nella linea della Tiguan. La storica fabbrica tedesca, che fino a oggi ha prodotto circa 48 milioni di veicoli, ha dovuto affrontare una sfida piuttosto complessa per integrare la Tayron sulla stessa linea di produzione della Tiguan senza sospendere il lavoro quotidiano: i due modelli condividono una serie di elementi e quindi i vari reparti hanno lavorato insieme per poter costruire l'uno o l'altro in base alla richiesta.

In Italia a partire da 45.900 euro. Il primo esemplare destinato alla produzione di serie è una Tayron 2.0 TDI in tinta Ultra Violet Metallic con tetto panoramico. Il debutto nelle concessionarie è previsto per marzo 2025, mentre i listini sono già stati pubblicati: la Suv è offerta a partire da 45.900 euro.

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Unrae - Assegnate le borse di studio in marketing automobilistico

4 Ruote - Nov 28,2024

L'Unrae ha assegnato le borse di studio della 24esima edizione del premio riservato a tesi di laurea discusse nell'anno 2022-2023 su temi legati all'automotive. Come ogni anno, sono stati premiati i lavori di cinque neolaureati, tutti incentrati su temi di particolare rilievo per il settore delle quattro ruote, come la decarbonizzazione e le innovazioni tecnologiche.

Le tesi. I vincitori sono Jacopo Nicolaj dell'Università di Roma Tre (Facoltà di Giurisprudenza) per la tesi "Veicoli a guida autonoma e responsabilità penale"; Riccardo Oliva dell'Università degli Studi di Milano (Scienze Politiche, Economiche e Sociali) per l'elaborato "Technological trajectories in the automotive industry: a patent data analysis"; Stefano Pomarico dell'Università degli Studi di Verona (Marketing e Comunicazione d'Impresa) per l'opera "La Nuova Era della decarbonizzazione: analisi di una transizione energetica carbon neutral. Il caso Man Truck & Bus Italia Spa". Melissa Ripa dell'Università degli Studi di Trento (Economia e Management) è stata premiata per la tesi "Alleanza strategica tra produttore e retailer nell'industria automobilistica: il rapporto tra BMW e Activa S.p.A." e Martina Rizzotto dell'Università di Venezia Cà Foscari (Economia Aziendale) per il lavoro "Innovazione strategica e sostenibilità nell'industria automobilistica: il ruolo dei brevetti nella protezione del vantaggio competitivo". 

La prossima edizione. "Viviamo un momento di trasformazione epocale per il settore automotive", ha commentato il presidente dell'associazione Michele Crisci. "La transizione tecnologica, ambientale e sociale sta ridisegnando completamente la mobilità del futuro. Questi giovani laureati rappresentano per noi una risorsa inestimabile: non sono solo talenti emergenti, ma portatori di visioni innovative e riflessioni cruciali che possono orientare le strategie di un comparto in profonda evoluzione. Le loro tesi sono un osservatorio privilegiato sulle traiettorie di cambiamento che attraversano l'industria automotive, dalle soluzioni di mobilità sostenibile all'integrazione delle nuove tecnologie digitali e green". Nella prossima edizione, la 25esima, verranno selezionate le tesi dei laureati discusse dall'1 ottobre 2024 al 31 luglio 2025: saranno premiate con una borsa di studio di 1.200 euro. Per la prossima edizione viene anche confermato il premio speciale permanente attribuito a una tesi storica sull'Unrae.

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Toyota GR Supra - Il Model Year 2025 e l'A90 Final Edition

4 Ruote - Nov 28,2024

La Toyota ha presentato la versione aggiornata della GR Supra. La sportiva sarà disponibile sui principali mercati globali, Europa inclusa, nel corso del 2025 con il motore 3.0 turbo: sarà prodotta anche una serie limitata di 300 esemplari denominata A90 Final Edition, che sancirà la fine della carriera commerciale del modello.

Ancora più sportiva. L'aggiornamento della Supra riguarda soprattutto la meccanica: l'obiettivo è infatti quello di rendere ancora più emozionante ed efficace l'esperienza di guida. Per questo motivo i tecnici giapponesi hanno previsto rinforzi al telaio, dischi anteriori maggiorati da 374 mm, barra antirollio anteriore maggiorata e nuove regolazioni dell'assetto. Il software di gestione del differenziale posteriore è stato inoltre aggiornato per ridurre il sottosterzo. La vettura è riconoscibile anche per il nuovo pacchetto aerodinamico che include l'appendice posteriore fissa di carbonio e i profili modificati nei passaruota anteriori, mentre nell'abitacolo sono previsti nuovi rivestimenti in pelle e Alcantara e cinture di sicurezza e cuciture rosse a contrasto. Non c'è più traccia del motore 4 cilindri turbo di 2.0 litri turbo: l'unica unità annunciata per il Model Year 2025 è il 3.0 turbo da 387 CV e 500 Nm di derivazione BMW con cambio manuale o automatico.

435 CV e cambio manuale per l'A90 Final Edition. La serie limitata GR Supra A90 Final Edition nasce per celebrare i successi ottenuti in pista grazie alle versioni da competizione. Per i 300 esemplari che saranno costruiti sono previste modifiche più approfondite: assetto regolabile KW derivato dalla GT4, coppa olio con separatori interni, sistema di raffreddamento potenziato, dischi freno anteriori flottanti da 395 mm, pacchetto aerodinamico derivato dalla GT4 con cofano modificato, interni in Alcantara con sedili Recaro e cerchi da 19" e 20" con pneumatici semi-slick Michelin Cup 2. La Final Edition è anche l'unica Supra a poter contare su una versione più potente del motore 3.0 litri: l'unità eroga 435 CV e 570 Nm grazie alle modifiche ad aspirazione ed elettronica di gestione e all'installazione dello scarico sportivo firmato Akrapovic. Toyota ha previsto per la Final Edition soltanto l'opzione con cambio manuale.

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Rc auto - Sì alla tabella unica per le lesioni gravi (con polemiche)

4 Ruote - Nov 28,2024

Dopo 18 anni di attesa, arriva la tabella unica per le lesioni gravi da incidente stradale: il governo ha varato il regolamento che la contiene, rivoluzionando il settore delle assicurazioni Rc Auto. Obiettivo del legislatore, garantire alle vittime un equo risarcimento del danno fisico, riducendo prima i costi a carico delle compagnie e poi i prezzi delle polizze.

La situazione fino a ieri. Prima della tabella unica, esistevano due tabelle dei valori pecuniari del rimborso: quella del tribunale di Milano e quella del tribunale di Roma. In base a quanto stabilito dalla Cassazione (sentenza 38077/2021), si dovevano adottare le indicazioni dei giudici meneghini, che attribuiscono il valore corretto a ogni punto d'invalidità compreso tra 10 e 100 punti. Includendo danno biologico (la lesione dell'integrità psicofisica della persona, anche in base all'età del soggetto) e morale (la sofferenza psicologica).

La situazione oggi. Ora, invece, c'è una tabella unica che prevede una proporzionalità diretta col grado d'invalidità, e una inversa con l'età del danneggiato. I giuristi si dividono sulla questione chiave, ossia se la norma sia a favore degli automobilisti o contro. Stando ad Assoutenti, la tabella unica avvantaggia solo le compagnie: "Esiste il rischio di una riduzione monetaria media dei valori del 10%, tradotto in un risparmio per le assicurazioni di 500 milioni di euro annui. Il tema è così scottante che se ne dibatte dal 2005, mentre nel 2021 le associazioni dei consumatori si sono opposte al provvedimento. A febbraio 2024, il Consiglio di Stato l'ha bocciato: la documentazione dell'Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) sulla quale si basa la tabella è datata, carente di dati aggiornati anche sui sinistri. Debole pure l'analisi sull'impatto della normativa sui bilanci delle imprese e sulle tariffe Rc auto"

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