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Renault E-Tech - Un ibrido per tutte le taglie

4 Ruote - Mar 21,2025
Quando si parla di ibrido è importante fare chiarezza, nel ginepraio delle tecnologie disponibili sul mercato; diventa difficile, infatti, scegliere la motorizzazione su misura per le proprie esigenze. Delle tre tipologie, mild hybrid, plug-in e full-hybrid scendiamo nel dettaglio di quest'ultima che, semplificando al massimo, ha un'unità elettrica e una batteria abbastanza capiente per muovere indipendentemente dal supporto del motore termico la vettura. E in quest'ambito spicca l'originalità del sistema E-Tech della Renault. Un ripasso. Il powertrain della Renault prevede un propulsore a benzina abbinato a due motogeneratori: il primo, allineato con l'albero motore, provvede da solo o assieme all'unità termica al movimento della vettura e alla rigenerazione in frenata. Il secondo, oltre a svolgere la funzione di motorino d'avviamento per l'unità termica e di generatore di corrente, s'incarica di raccordare i giri del motore, in modo da facilitare gli innesti del cambio a quattro rapporti. Che, a quel punto, può fare a meno dei classici sincronizzatori. Per diverse taglie. Grazie a questa trasmissione multimodale e alla sua compattezza, la Renault riesce a montare l'E-Tech su diverse taglie di vetture partendo dalle segmento B come Clio e Captur per arrivare fino alle più generose Espace o Rafale. Per le più piccole è previsto un powertrain a cui fa capo un 4 cilindri aspirato da 1.6 litri per una potenza di sistema di 143 cavalli. Per le segmento D troviamo invece un tre cilindri turbobenzina da 1.2 litri, per una potenza di sistema pari a 199 CV. Entrambe le motorizzazioni sono accomunate da ottimi consumi in città perché come rilevato dal nostro Centro Prove prediligono l'utilizzo della componente elettrica. I vantaggi dell'E-Tech. Grazie alla presenza del cambio, il motore termico lavora al regime ottimale a seconda delle diverse condizioni di guida, ottimizzando i consumi. Il motogeneratore invece, lavorando come sincronizzatore, permette di abbattere i costi di produzione per esempio, non serve la frizione e rende più compatto e leggero il powertrain. Tuttavia, nella guida si può avvertire della scarsa fluidità, quando si richiedono le massime prestazioni, ma se si viaggia senza fretta si possono apprezzare il notevole apporto della componente elettrica e il consumo. Un dato? Il nostro Centro Prove ha registrato per la Clio una percorrenza cittadina di 30,7 km/l. Se siete curiosi di scoprire, e toccare con mano, le qualità dei full-hybrid della Renault, la Casa francese ha organizzato assieme a Quattroruote un test drive in molte città italiane.
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Nissan - Il coltello da sushi ispirato alla Datsun 240Z

4 Ruote - Mar 21,2025
La Nissan ha presentato un coltello da sushi ispirato alla Datsun 240Z di fine anni 60 (qui la sua storia), frutto della collaborazione tra Nissan Design America, Hiroyuki "Chef Hiro" Terada (uno dei più noti sushi chef al mondo) e il produttore di coltelli Satoshi Kiryu, un artigiano con quasi 50 anni di esperienza, tutti maturati nell'azienda fondata dal nonno nel 1927. Per il sushi. Chiamato Z Nismo Precision Sushi Knife, il coltello è un kiritsuke (un ibrido multiuso che fonde yanagiba e usuba) con lama a doppio bisello di 210 millimetri prodotto nella prefettura di Niigata, in Giappon, ma soprattutto richiama l'estetica della sportiva del Sol Levante. Secondo il suo autore, le linee nette evocano la silhouette della Z (tutt'ora riconoscibilissima e celebrata), mentre un inserto rosso sul manico in corno di bufalo riprende le caratteristiche finiture della Nismo. Solo 240 esemplari. Come da tradizione, tutte le fasi della produzione del coltello, dal taglio laser alla tempra passando per l'affilatura e la lucidatura, sono state eseguite a mano da Kiryu: su ogni lama sono incisi il numero dell'esemplare (l'edizione è limitata a sole 240 unità, un altro omaggio alla 240Z), il logo Z, la firma di chef Hiro e l'insegna del coltellinaio. Insomma, un oggetto da collezione che va oltre la cucina, come sottolineato anche dalla bella scatola in lacca nera e velluto, e dal prezzo. Sul sito americano di Nismo Parts, Z Nismo Precision Sushi Knife è proposto e 300,23 dollari (278 euro), spese eslcuse.
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Ibride plug-in - Le Phev più vendute in Italia

4 Ruote - Mar 21,2025
Le ibride plug-in rappresentano una quota ancora marginale del mercato, ma con segnali di crescita decisamente non trascurabili: nel mese di febbraio (dati Unrae), la percentuale delle Phev è stata del 4,5%, contro il 3,2% dello stesso mese dell'anno precedente. Una crescita di oltre il 40%. Su base annuale, poi, la quota è passata dal 3 al 4%. D'altronde, quello delle ibride alla spina è uno dei settori su cui le Case stanno investendo di più (e anche le flotte): sono tanti i modelli che debutteranno nei prossimi mesi, mentre molti sono arrivati da poco sul mercato e sono già stati accolti con favore dal pubblico. Nelle schede qui sopra, potete sfogliare le dieci plug-in più vendute in Italia nel mese di febbraio.
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Smart #5 - L'apice del nuovo corso

4 Ruote - Mar 21,2025
Partiamo dalla notizia: la nuova #5, con i suoi 4,70 metri è la Smart (elettrica) più grande mai prodotta sinora. Una Suv dalla linea squadrata e massiccia che, vista la sua mole, annovera tra le sue dirette concorrenti la Tesla Model Y e la BYD Sealion, giusto per dirne due. In attesa di vederla in concessionaria, a partire da giugno 2025, conosciamo il suo listino: la #5 parte dalla bellezza di 47.000 euro.  Si cambia rotta. Tutto ha avuto inizio dopo la joint venture tra Daimler e Geely che, di fatto, ha portato un rinnovamento profondo, puntando tutto sull'elettrico e anche su auto dalle dimensioni oltre il lillipuziano. Il nuovo corso è partito nel 2022 con la #1, arrivando ora all'apice con questa Smart #5. Fino a 800 volt. Rispetto alla #1 e alla #3, è una vettura più matura e tecnologica, tanto da essere la prima Smart che adotta la rete di bordo a 800 volt. Ma oltre ai contenuti tecnici, anche lo stile e l'interfaccia uomo-auto segnano un cambio di passo. La incontriamo dal vivo, questa volta senza camuffature. Stile da dura. Che piaccia tanto o meno, di sicuro il frontale della #5 cattura lo sguardo con i quattro punti luce, in luogo della diffusissima striscia luminosa frontale. Le spalle, poi, sono ben marcate enfatizzando la sensazione di larghezza dell'auto. In effetti, si potrebbe scorgere una certa somiglianza con la Mercedes GLB (o EQB nella variante elettrica) per via della linea boxy, voluta per ottimizzare lo spazio interno. Lo spazio non manca. Difatti, le forme squadrate della #5, unite al suo passo di ben 2,9 metri, confermano quanto detto: seduti in seconda fila, i centimetri abbondano, soprattutto sopra la testa all'altezza delle gambe. Anche gli altissimi, dunque, riescono ad accomodarsi agevolmente, distendendo bene le gambe.  Vista la stazza di questa Smart, ci saremmo però aspettati un bagagliaio più generoso. I 630 litri dichiarati dalla Casa (cui si aggiungono i 72 del frunk) non dicono tutto: includono nel conteggio lo spazio sotto il pavimento e, in particolare, la porzione di volume che dalla cappelliera va al tetto. Di questi litri, dunque, solo una parte è effettivamente sfruttabile in tutte le occasioni. Ripiegando i sedili, però, la capienza massima dichiarata sale a 1.530 litri. Il perché della rinuncia a una panca scorrevole lo spiega direttamente Dirk Adelmann, ceo di Smart Europa: Sarebbe stato tecnicamente fattibile, ma avremmo dovuto rinunciare ai cablaggi dei comandi elettrici per i sedili posteriori. Che in Cina, culturalmente parlando, sono considerati addirittura più importanti di quelli anteriori: sono dei posti d'onore. E così sia. Super hi-tech. Venendo alla tecnologia, una delle novità più importanti è la nuova plancia dove trova posto un moderno sistema di infotainment con head-up display e realtà aumentata da ben 25,6 pollici, un quadro strumenti LCD Ultra HD a colori da 10,3 pollici e due display Amoled 2.5K da 13 pollici l'uno (di serie, però, solo per gli allestimenti più ricchi). Per garantire tempi di risposta rapidi, tutta la parte informatica è stata costruita attorno al chip avanzato AMD V2000, impiegato per gestire l'interfaccia utente basata sul motore Unreal. La gamma. Alla base dell'offerta della #5 c'è la variante Pro, l'unica con la batteria da 76 kWh: la potenza è di 340 cavalli e la trazione è posteriore, mentre l'autonomia dichiarata si attesta su 465 km. Poi troviamo la Pro+, che conserva la trazione posteriore ma tocca i 100 kWh di batteria per 367 cavalli e 590 km di autonomia. Salendo c'è la variante Pulse a trazione integrale, da ben 587 cavalli per 540 km di autonomia dichiarata. Interessante il picco di ricarica di 400 kW dalle colonnine a corrente continua, che permette di coprire il 10-80% in poco più di 15 minuti. Cinque gli allestimenti, possibilità di scegliere cerchi da 19 o 20 pollici. Come detto, i prezzi partono da circa 47 mila euro.  
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Autovelox - Automaticamente omologati tutti quelli post 2017

4 Ruote - Mar 21,2025
La novità era nell'aria da settimane, ma adesso è ufficiale. Gli autovelox di ultima generazione, ossia quelli approvati a partire dall'agosto 2017 e, quindi, coerenti con le norme sulla taratura, sono da ritenersi automaticamente omologati. Quelli che, invece, erano stati approvati prima, dovranno essere disattivati fino all'avvenuta omologazione. Lo stabilisce lo schema di decreto ministeriale di omologazione dei dispositivi per l'accertamento della violazione dei limiti massimi di velocità, trasmesso oggi al Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche da cui devono passare tutte le norme emanate dai paesi Ue che hanno un diretto impatto sul mercato al fine di consentire a tutti i soggetti potenzialmente interessati, ossia imprese, associazioni di consumatori e altri Stati, di esprimere le loro valutazioni, osservazioni e richieste. Il provvedimento resterà in pubblica consultazione fino al 24 giugno prossimo, dopodiché dovrà essere modificato ove necessario oppure potrò essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana. Solo dopo quest'ultimo passaggio entrerà definitivamente in vigore. Sanatoria per dodici. In pratica, in base allo schema di decreto che Roma ha inviato a Bruxelles, saranno automaticamente omologati senza alcuna particolare formalità dodici strumenti conformi al decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 13 giugno 2017 n. 282 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 31 luglio 2017. Eccoli, in ordine dall'approvazione più recente a quella meno recente:1. Celeritas Mse 2021: decreto dirigenziale n. 401 del 19/08/20242. Tutor 3.0: decreto dirigenziale n. 305 del 20/06/20243. Vergilius Plus: decreto dirigenziale n. 149 del 27/03/20244. Celeritas Mvd 2022: decreto dirigenziale n. 290 del 25/07/20235. Vrs Evo 2: decreto dirigenziale n. 271 dell'11/07/20236. T-Exspeed: decreto dirigenziale n. 236 del 05/06/20237. K53800_Speed: decreto dirigenziale n. 549 del 21/12/20218. Tcs-Traffic control system: decreto dirigenziale n. 378 del 09/09/20219. Autosc@n Speed: decreto dirigenziale n. 356 del 18/08/202110. Celeritas Mvd 2020: decreto dirigenziale n. 349 del 16/08/202111. Aguia Red & Speed: decreto dirigenziale n. 48 del 01/03/202112. Velocar Red&Speed Evo M: decreto dirigenziale n. 5240 del 31/08/2017I rimandati. Tutti gli altri, compresi gli Autovelox 106 e 106 SE o i Tutor di vecchia generazione, dovranno invece essere omologati. In pratica, il produttore dovrà presentare al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, entro sei mesi dall'entrata in vigore del nuovo decreto, domanda di omologazione dell'apparecchiatura, integrando la documentazione già inviata all'epoca per l'approvazione. Nel caso in cui, invece, l'azienda produttrice o distributrice sia già in possesso di idonea documentazione che dimostri il rispetto dei requisiti di taratura e i test di laboratorio previsti dalle nuove norme, potrà trasmetterla al dicastero di Piazza di Porta Pia entro trenta giorni dall'entrata in vigore del nuovo decreto. Il ministero, a sua volta, si esprimerà nei successivi sessanta giorni adottando, in caso di verifica positiva, il relativo decreto di omologazione.
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Xiaomi - Un centro di Ricerca & Sviluppo a Monaco con tanti ex BMW

4 Ruote - Mar 21,2025
Xiaomi, l'azienda cinese diventata protagonista di una rapida scalata sul mercato automobilistico cinese con la SU7, sta portando avanti i preparativi per portare anche in Europa le sue elettriche hi-tech. Il colosso di Pechino, noto soprattutto per i suoi dispositivi di elettronica di consumo (è il terzo maggior produttore al mondo di smartphone, ma vende un ampio portafoglio di prodotti come elettrodomestici o monopattini), ha scelto Monaco di Baviera per realizzare un centro di Ricerca & Sviluppo e, soprattutto, per reclutare i tecnici e gli specialisti necessari per sbarcare nel Vecchio Continente anche con le auto. Ovviamente, la scelta del capoluogo bavarese ha spinto la Xiaomi a cercare risorse presso il costruttore simbolo della città, la BMW. Il centro di ricerca e le posizioni aperte. L'azienda, fondata 15 anni fa, ma attiva nella produzione di Bev solo dall'anno scorso, è attualmente nel pieno della "fase di progettazione e pianificazione" del nuovo centro di ricerca: per ora non ci sono dettagli sulla posizione precisa, né sui tempi d'apertura o sull'entità degli investimenti. Tuttavia, la Xiaomi si è già lanciata in una campagna di reclutamento di ampia portata, assumendo almeno cinque manager della BMW. L'anno scorso è arrivato l'ingegnere Rudolf Dittrich, al quale è stato affidato l'incarico di responsabile dello "Xiaomi EV Europe R&D Center": Dittrich ha lavorato per oltre 15 anni alla BMW ricoprendo anche mansioni legate alle attività sportive dell'Elica, tra cui le collaborazioni con le scuderie di Formula 1 Sauber e Willams. Tra i neoassunti figurano anche Dusan Sarac, ex manager del gruppo bavarese, che è arrivato al centro di ricerca da poche settimane, e un altro ingegnere, Jannis Hellwig. A ogni modo, la "campagna acquisti" è destinata a proseguire nei prossimi mesi. Nella pagina di LinkedIn dedicata alle offerte di lavoro sono aperte diverse altre posizioni per il centro bavarese: Xiaomi cerca, per esempio, un progettista senior, un designer di esterni e ingegneri specializzati nella dinamica dei veicoli. Di certo, i movimenti dell'azienda cinese rafforzano l'ipotesi di uno sbarco che non deve essere lontano: per esempio, i vertici aziendali hanno recentemente impresso un colpo di acceleratore alle strategie di internazionalizzazione, tramite la sottoscrizione di un accordo con un agente di commercio (la Hyperion Leasing di Tianjin) che potrebbe anticipare di diversi anni un'espansione all'estero inizialmente prevista per il 2030. 
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Alfa Romeo - Junior Ibrida Q4, l'ora dell'integrale - VIDEO

4 Ruote - Mar 21,2025
Ora la gamma Junior è completa. L'Alfa Romeo porta al debutto la B-Suv nella variante ibrida con trazione integrale Q4, seguendo la nomenclatura già utilizzata sugli altri modelli. Una soluzione non così diffusa a dir la verità, ma interessante ed efficace. Di sicuro, attesa. Il nostro primo test si è svolto sulle strade delle Langhe: tortuose, pennellate su colline che caratterizzano il paesaggio, ma soprattutto utili a comprendere la dinamica di una vettura di questo tipo. La Junior Ibrida Q4 rappresenta una delle novità più interessanti nel panorama delle compatte elettrificate. La configurazione prevede un motore turbobenzina di 1.2 litri da 136 CV, affiancato da due unità elettriche da 21 kW ciascuna: una anteriore, integrata nel cambio automatico a doppia frizione a sei rapporti, e una posteriore, indipendente. Non c'è un collegamento meccanico tra gli assi, a vantaggio di peso, efficienza ed emissioni. A proposito, la CO2 sta sotto i 120 g/km e il consumo nel ciclo combinato Wltp è compreso tra 5,2 e 5,3 l/100 km. Per ora tocca accontentarsi del dichiarato, ma presto avremo i dati del nostro Centro Prove. La Junior Ibrida Q4 introduce anche un nuovo schema sospensivo, con un sistema multilink al posteriore: rispetto alla motorizzazione con trazione anteriore, il confort è radicalmente migliorato. Il selettore Alfa DNA, poi, permette di adattare la risposta dell'auto alle diverse condizioni di guida: Dynamic per una configurazione più reattiva, Natural per l'uso quotidiano, Q4 per superfici con poca aderenza e Advanced Efficiency per massimizzare l'efficienza energetica. E se, per qualsiasi motivo, si scaricasse la batteria? Nessun problema: la corrente al retrotreno arriva grazie alla tecnologia Power Looping, che assicura sempre il funzionamento della trazione Q4. E trazione la Junior ne ha, come abbiamo potuto scoprire in un breve tratto sterrato e fangoso, in cui la crossover è rimasta composta e ha proseguito la sua marcia in tutta sicurezza. Sul piano estetico, la Junior Q4 Ibrida presenta elementi distintivi come lo scudetto Leggenda, i fari full Led e i cerchi di lega da 18 pollici. Gli interni offrono dotazioni come il sistema infotainment da 10,25, sedili con funzione massaggio e un ambiente personalizzabile grazie all'illuminazione a otto colori. E poi, la dotazione tecnologica: ci sono la guida assistita di Livello 2, i sensori di parcheggio a 360 e la telecamera posteriore con visuale a 180. Volete sapere di più sulla Junior Ibrida Q4? Guardate il video qui sopra.
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Cupra - Le versioni esclusive Abt per Leon e Formentor

4 Ruote - Mar 21,2025
La Cupra amplia la sua collaborazione con Abt, azienda tedesca specializzata nel tuning di vetture ad alte prestazioni. I due marchi sono già da tempo legati da diverse iniziative, tra cui la partecipazione congiunta alle gare per fuoristrada Extreme E e alla Formula E con la scuderia Abt Cupra e la realizzazione di vetture in edizione limitata (la Cupra Formentor VZ5 Bat x Abt), ma ora estendono le loro attività congiunte anche ai modelli di serie: nel 2026 debutteranno sul mercato globale allestimenti esclusivi della Leon e della Formentor elaborati della società di Kempten, in Baviera.  Le novità stilistiche. Le nuove varianti dei due modelli prodotti a Martorell (finora l'Abt ha aggiornato le vetture del marchio catalano dal punto di vista estetico e tecnico in modo completamente autonomo) saranno caratterizzati da aggiunte stilistiche diventate ormai un tratto distintivo dei kit della Abt: spoiler sul tettuccio, splitter all'anteriore e al posteriore, minigonne, diffusori e altre componenti ed elementi aerodinamici identificativi dell'azienda tedesca. La dotazione include anche cerchi da 21 pollici specifici.I due marchi hanno intenzione di ampliare ulteriormente la loro collaborazione ad altri modelli Cupra, tra cui la citycar elettrica Raval, prossima al lancio sul mercato europeo.  
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Pun Maps - Al via lapp della Piattaforma unica nazionale

4 Ruote - Mar 21,2025
Dopo la Piattaforma unica nazionale, che da marzo 2024 individua i punti di ricarica in Italia, il ministero dell'Ambiente mette a disposizione l'app Pun Maps per visualizzare le colonnine: è gratuita e può essere installata su dispositivi con iOS e Android. Scegli la colonnina che ti serve. Realizzata con la collaborazione di Gse (Gestore servizi energetici) e Rse (Ricerca sistema energetico), l'app promette di localizzare le prese più vicine, consentendo di conoscerne le caratteristiche, in un raggio di 40 km dal centro della mappa. Come altri programmi di questo genere mette a disposizione un filtro (attivabile utilizzando il menu in alto a destra) che permette di selezionare la stazione su misura, anche in base alla potenza e allo stato.
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Auto cinesi - Altro che dazi, sono le ibride a spingere le vendite in Europa

4 Ruote - Mar 21,2025
L'abbiamo scritto più volte: i dazi sulle elettriche cinesi non frenano l'avanzata dei costruttori del Dragone in Europa e sono anche controproducenti per gli investimenti industriali di Pechino nel Vecchio Continente. Ora, nuovi dati confermano l'inutilità delle tariffe doganali sulle Bevi: i cinesi, infatti, hanno immediatamente spostato la loro attenzione sulle ibride e ora stanno rapidamente conquistando terreno in diversi mercati. A febbraio, secondo elaborazioni di Dataforce riportate in un articolo di Autonews, le vendite delle Case cinesi sono aumentate del 64%, arrivando a 38.902 unità, grazie soprattutto alla BYD (4.294), alla Chery (4.095) e alla Saic (4.004), mentre la penetrazione è salita, in un anno dal 2,5% al 4,1%. Alla faccia di Bruxelles. La spinta delle ibride. Ovviamente, i dazi hanno avuto conseguenze: i veicoli 100% elettrici importati dalla Cina sono calati del 3,4% a 11.116 unità, nonostante un mercato europeo in crescita del 26%. Ma cambia tutto per le ibride plug-in, sempre di fabbricazione cinese, che non sono soggette a tariffe doganali e lo scorso mese sono cresciute a tripla cifra: +321%, per 4.744 unità. Il grosso fa riferimento alla BYD Seal U, con 2.281 vendite, seguita dalla MG HS, con 1.079 e dalla Jaecoo 7, con 971. Un altro dato conferma l'inutilità dei dazi: le vendite di modelli con motori a benzina tradizionali sono aumentate del 27% a 11.798 auto, con i due marchi della Chery (Jaecoo e Omoda) a fare la parte del leone davanti a MG HS e MG3.I modelli più venduti. Tra i vari marchi, l'analisi cita il balzo della Leapmotor, passata da 15 a 895 immatricolazioni grazie alla T03 prodotta nello stabilimento polacco di Stellantis, le 1.281 vendite della BYD Dolphin (+139%), il balzo dell'Omoda 5, con 2.138 registrazioni rispetto alle 138 di febbraio 2025, i numeri della Polestar 4 (1.247 immatricolazioni) e della Xpeng (984). Staccati altri marchi sempre legati alla Cina, come Zeekr (154), Lynk & Co (305), Nio (73), Aiways (8) Great Wall (153) e Hongqi (70). Detto questo, Autonews ricorda anche come l'ascesa dei cinesi in Europa possa ricevere un'ulteriore spinta dal lancio di diversi modelli con elevato potenziale grazie anche ai prezzi invitanti, tra cui la piccola elettrica BYD Seagull e la Leapmotor C10 dotata di range extender. Inoltre, sono in arrivo altri brand, come la Tiggo del gruppo Chery. La partita è appena iniziata e le "armi" europee sono spuntate.  
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Volkswagen Golf GTI - Ledizione 50th Anniversary debutta alla 24 Ore del Nürburgring

4 Ruote - Mar 21,2025
La primissima Volkswagen Golf GTI è uscita nel 1976: per festeggiare i suoi imminenti cinquant'anni, la Casa di Wolfsburg produrrà una versione speciale della sua media sportiva, che verrà presentata in anteprima al pubblico e alla stampa durante il weekend della 24 Ore Adac del Nürburgring, che si svolgerà al Nordschleife nel weekend del 19-22 giugno. Si parte da 300 CV. In assenza di informazioni dalla Volkswagen, possiamo immaginare che la nuova Golf GTI 50th Anniversary sarà costruita sulla base della GTI più potente in gamma, la Clubsport da 300 CV (non importata in Italia, dove c'è solo la versione da 265 CV), con cambio automatico DSG a doppia frizione a sette rapporti e trazione anteriore. Le novità all'interno del cofano potrebbero riguardare l'incremento della potenza massima, oppure il ritorno - per quest'edizione limitata - del cambio manuale. Le altre novità. Oltre alla Golf GTI 50th Anniversary, la Volkswagen porterà al Ring la gamma di modelli R ad alte prestazioni, tra cui la Golf stessa, anche nelle versioni Black Edition e Variant (non commercializzata in Italia). Per quanto riguarda la gara vera e propria, il team clienti Max Kruse Racing parteciperà alla 24 Ore con due Golf GTI Clubsport 24h. Al volante di una delle due vetture ci sarà Benjamin Benny Leuchter, già collaudatore per la Casa tedesca, che lo scorso anno ha vinto nella classe AT insieme a Johan Kristoffersson, Nico Otto e Heiko Hammel. Sulla seconda Golf in gara siederà Fabian Vettel, fratello minore del campione del mondo di Formula 1.
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Tesla - Ancora problemi a Berlino: lavoratori in agitazione

4 Ruote - Mar 21,2025
La Tesla deve affrontare nuovi problemi nella gigafactory di Berlino: i lavoratori, da tempo critici per la gestione complessiva della fabbrica, sono tornati a chiedere "migliori condizioni di lavoro", firmando in massa un'apposita petizione. Oltre 3 mila dipendenti hanno sottoscritto un documento per reclamare più pause e una miglior organizzione del personale, nonché per sollecitare la direzione a "porre fine alle intimidazioni".Situazione sempre più tesa. La petizione è solo l'ultima iniziativa che dimostra quanto difficili siano i rapporti tra l'azienda e i lavoratori tedeschi. Da anni serpeggia malcontento all'interno e all'esterno della fabbrica. Se gli operai criticano la direzione, gli abitanti delle aree limitrofe si lamentando dell'inquinamento e dei disagi prodotti dalle attività industriali, mentre il sito è stato più volte oggetto di attacchi, anche gravi, da parte di associazioni e attivisti: negli anni sono state danneggiate sia le reti elettriche, sia le infrastrutture ferroviarie. Ad aggravare la situazione ha pensato l'amministratore delegato Elon Musk, che più volte a messo nel mirino la politica locale e in alcune occasioni ha criticato i lavoratori per gli "alti tassi di assenteismo", senza tener conto di un'organizzazione che i sindacati descrivono come deficitaria sotto molti aspetti.  Le accuse dei sindacati. I rappresentanti del personale, a partire dal membri del sindacato IG Metall, hanno spesso sollevato preoccupazioni per dipendenti "oberati di lavoro" e costretti a espletare troppe mansioni pur di rispettare i programmi di produzione, in particolare con l'arrivo del restyling della Model Y. "Non c'è nemmeno il tempo di bere o di andare in bagno", attacca l'IG Metall nel consiglio di fabbrica. "Nessuno può andare avanti così fino alla pensione". L'azienda ha replicato alle accuse, ricordando di aver assunto 300 lavoratori temporanei per sostenere il carico di lavoro generato dalla nuova Model Y e fornendo i risultati di un recente sondaggio condotto tra 7.500 lavoratori (in totale sono circa 11 mila): secondo i dati in mano alla Tesla, l'80% del personale ha dichiarato di essere soddisfatto del proprio lavoro, solo il 5% ha manifestato scontento e il resto ha espresso un parete neutrale. Detto questo, non va trascurato un problema. Gli allarmi dell'organizzazione fanno il paio con il crollo della reputazione dell'azienda tra la popolazione tedesca dopo l'esplitico sostegno di Musk al partito di destra AfD durante la recente campagna elettorale. Solo a febbraio, le immatricolazioni in Germania sono crollate del 76%, anche se parte della caduta può essere attribuita al passaggio alla nuove versione della Model Y e al relativo fermo produttivo.  
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F.1, GP Cina - Riscatto Hamilton: è il più veloce nella Sprint Qualifying

4 Ruote - Mar 21,2025
Lewis Hamilton porta la Ferrari in prima posizione al termine di una Sprint Qualifying tiratissima in Cina. Sul tracciato di Shanghai, il sette volte campione del mondo ha fermato il cronometro a 1'30849, mantenendo la leadership per soli 18 millesimi su Max Verstappen, con l'unica Red Bull in Top 10. Terza posizione per Oscar Piastri, molto competitivo con la McLaren, seguito da vicino da Charles Leclerc sull'altra SF-25.Lewis soddisfatto. Sono semplicemente senza parole, un po' incredulo. Non sapevo quando saremmo riusciti a trovarci in questa posizione., ha detto Hamilton al termine di questa qualifica sprint. Dopo lo scorso weekend, l'inizio della settimana è stato davvero complicato. Sono arrivato qui con la voglia di riscattarmi e già stamattina ho percepito un miglior feeling con la macchina. Non riesco ancora a credere che siamo davanti alla McLaren, che era stata così veloce nei test invernali, lo scorso weekend e anche qui. Anche se non è la pole del main event, questo risultato mi dà grande fiducia per domani. Su questa pista mi sono sempre trovato bene, credo che sia merito anche dei tifosi, che sono fantastici.Il resto della Top 10. George Russell, quinto con la Mercedes, è riuscito a sfruttare un ultimo settore che è risultato problematico per altri piloti, tra cui lo stesso Lando Norris. L'inglese della McLaren, velocissimo nelle prime fasi della SQ3, ha infatti commesso un errore nel suo primo tentativo, rinunciando poi a completare il secondo giro lanciato, mancando così un risultato che all'inizio della sessione sembrava già scritto. Prestazione interessante anche per il rookie della Mercedes - Kimi Antonelli - che ha chiuso settimo, nonostante il distacco di mezzo secondo dal più esperto compagno Russell. Chiudono la top 10 Yuki Tsunoda (Racing Bulls), Alex Albon (Williams) e Lance Stroll, che piazza la sua Aston Martin in decima posizione.A centro gruppo. Fuori dalla Top 10, seppur per un soffio, lo spagnolo Fernando Alonso, escluso dalla fase finale con l'altra AMR25. Ottima prova invece per Ollie Bearman, autore di una bella rimonta dopo il complicato debutto in Australia, che porta la sua Haas in dodicesima posizione davanti a Carlos Sainz (Williams), Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) e Isack Hadjar (Racing Bulls). Per la Alpine è stato un sabato da dimenticare, con entrambe le vetture eliminate già in SQ1: Jack Doohan ha chiuso sedicesimo, appena davanti al compagno Pierre Gasly. Con loro anche Esteban Ocon (Haas) e Nico Hulkenberg (Kick Sauber), autori di prestazioni decisamente sottotono. Non trova pace Liam Lawson: il giovane neozelandese, ancora in evidente difficoltà dopo la gara inaugurale, ha visto svanire il suo ultimo giro cronometrato per aver oltrepassato i limiti del tracciato: domani, nella gara Sprint, partirà ultimo.La classifica completa delle Sprint Qualifying in Cina >>
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MG4 Electric - Le prime foto del restyling

4 Ruote - Mar 21,2025
In Cina è stata presentata la nuova MG4 Electric: il modello è destinato ai principali mercati internazionali e sostituirà quindi entro l'anno l'attuale versione, commercializzata anche in Italia. Nuovo stile. La formula con carrozzeria cinque porte rialzata è stata mantenuta rispetto al modello del 2022, ma il design è molto diverso: cambiano soprattutto i gruppi ottici e l'andamento della coda, ma rimangono elementi peculiari come il profilo aerodinamico del paraurti anteriore e l'alettone sul portellone. Nel complesso la lunghezza è aumentata di 108 mm per 4,395 metri totali. Gli interni, invece, non sono stati mostrati nelle immagini ufficiali. 170 o 428 CV per le due elettriche. Secondo le prime informazioni ufficiali i clienti potranno scegliere la nuova MG4 EV con due configurazioni: quella a motore singolo portata a 170 CV e la Xpower bimotore 4WD da 428 CV. Non sono ancora disponibili invece le informazioni relative alla capacità delle batterie e all'autonomia prevista.
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Tomasi Auto - A Roma apre il nuovo hub dell'usato

4 Ruote - Mar 21,2025
Il mercato dell'auto italiano è stagnante (il 2024 si è chiuso a 1.558.704 auto immatricolate, pari al -0,5% rispetto al 2023), con molti automobilisti spaventati dai costi del nuovo e più orientati all'usato. In questo scenario, il lavoro delle concessionarie è sempre più complesso ma c'è spazio per idee innovative, come quelle di Tomasi Auto che ha chiuso il 2024 con risultati molto interessanti: oltre 17.500 veicoli venduti e un fatturato che ha superato i 296 milioni di euro. Dal 1997 a oggi, l'azienda si è consolidata come una delle più attive nella distribuzione indipendente multimarca, focalizzata sulle km 0 e sull' usato. Nella pratica vuol dire oltre 4.000 veicoli sempre disponibili in pronta consegna, in rappresentanza di tutti i marchi. Per quanto riguarda il nuovo, invece, Tomasi Auto è l'importatore italiano delle cinesi Baw, Forthing e Linxys: l'offerta va dai quadricicli ai veicoli commerciali leggeri, con alimentazioni tradizionali, elettriche o ibride. Nuova apertura a Roma. Abbiamo visto alcuni di questi modelli nel neonato showroom di Roma, situato in posizione strategica sul Grande Raccordo Anulare. Attualmente, Tomasi Auto ha quattro sedi (Guidizzolo, Milano, Roma e Verona) e ne aprirà altre sei nel corso del 2025 in Emila-Romagna, Piemonte, Toscana e Umbria. Nella sede storica di Guidizzolo c'è anche lo stabilimento che effettua il ricondizionamento di 700 vetture al mese, prima di immetterle sul mercato dell'usato; un altro fiore all'occhiello dell'azienda lombarda è la piattaforma di e-commerce che è pronta al debuttare e permette di effettuare tutte le operazioni di acquisto da remoto, con la vettura che può anche essere consegnata a casa del cliente. Il noleggio con Arval. Anche nel noleggio Tomasi Auto è particolarmente attivo, grazie alla forte partnership con Arval. La collaborazione è ampia e parte dall'usato", spiega l'amministratore delegato Franco Tomasi. "Arval ci fornisce le auto di seconda mano del programma Select che rispetta requisiti minimi di chilometraggio, non ha subito sinistri e nemmeno problemi tecnici. L'anzianità media è di queste auto è di 30 mesi e noi le ricondizioniamo nel centro di Gudizzolo, dopodiché le portiamo qui a Roma e le inseriamo sulla nostra piattaforma online. Il processo di acquisto è completamente digitale e copre ogni aspetto, dalla sottoscrizione del contratto di vendita all'attivazione del finanziamento e dell'assicurazione, fino alla consegna a domicilio.
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Europa vs Usa - Källenius: "I dazi vanno aboliti"

4 Ruote - Mar 21,2025
Ola Källenius, amministratore delegato della Mercedes e presidente dell'Acea, invita l'Unione Europea e gli Stati Uniti ad abolire gli attuali dazi sulle importazioni reciproche di automobili. "Abbassiamo a zero i dazi doganali da entrambe le parti", ha detto il top manager al quotidiano Handelsblatt, secondo il quale un'iniziativa del genere "creerebbe crescita invece di soffocarla: l'Europa ha più interesse di chiunque altro a mantenere aperti i mercati globali e a garantire un quadro equo per il commercio internazionale".  I dazi di oggi. Attualmente, Bruxelles impone una tariffa doganale del 10% sulle autovetture importate dagli Stati Uniti, che a loro volta impongono sulle importazioni europee un'aliquota del 2,5% (25% per i veicoli commerciali e i pick-up). Tuttavia, i regimi doganali sono sul punto di cambiare profondamente sotto l'impulso di Donald Trump, intenzionato a introdurre dazi del 25% su tutto l'import comunitario a partire dal 2 aprile. A ogni modo, alla Mercedes sono pronti ad affrontare i rischi della politica protezionistica trumpiana, nonostante una produzione "da anni su larga scala negli Stati Uniti: facciamo attenzione alla fornitura di ogni componente, alla logistica, al prezzo e alla qualità", ha ribadito Kallenius.L'interscambio commerciale. Sono i numeri a dire quanto importante sia l'interscambio automobilistico, soprattutto tra la Germania e gli Stati Uniti e quali siano le conseguenze dell'imminente guerra commerciale tra le due sponde dell'Atlantico. L'anno scorso, secondo le ultime rilevazioni dell'ufficio federale di statistica tedesco, la Germania ha registrato un aumento delle esportazioni di automobili del 2,5% a 3,4 miliioni di unità (per il 26,9% elettriche, per il 42% a benzina e per il resto ibride e diesel) e il primo Paese di sbocco sono stati proprio gli Usa con un peso del 13,1%, seguiti da Gran Bretagna (11,3%) e Francia (7,4%). Ancor più significato è il dato sul valore dell'export, arrivato a circa 135 miliardi (-1,3%). Le importazioni, invece, sono diminuite dell'11,5% in volume e del 12,8% in valore. 
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Suzuki - Porte aperte per la nuova Swift Hybrid

4 Ruote - Mar 20,2025
La Suzuki ha organizzato per il fine settimana del 22 e 23 marzo l'apertura straordinaria delle sue concessionarie per scoprire più da vicino la piccola Swift Hybrid, che recentemente ha ampliato la sua gamma con l'allestimento d'attacco Waku, proposto a 20.900 euro. La promozione. In occasione dell'apertura straordinaria la Suzuki ha anche attivato una promozione, valida fino alla fine di marzo, che offre uno sconto di 4.000 euro (in caso di permuta o rottamazione) sull'acquisto della Swift Hybrid, e un finanziamento che prevede rate mensili da 99 euro a fronte di un anticipo di 4.750 euro. La Casa ha avviato promozioni anche per il resto della gamma: 2.000 euro per Ignis, 4.000 per Vitara e S-Cross, 4.500 euro per Swace e Across. Suzuki Motor Fest. Il prossimo 10 maggio torna al Circuito di Misano l'appuntamento con il Suzuki Motor Fest, giornata dedicata agli appassionati della Casa giapponese, con esperienze in pista e prove su due, quattro ruote e in mare. Tra le tante attività organizzate ci sono le sfide a bordo della Swift Sport su superfici a bassa aderenza, un'area dedicata all'off-road per provare i modelli Suzuki a trazione integrale, e una zona test drive per provare tutta la gamma della Casa giapponese. I biglietti, al costo di 8 euro l'uno (2 euro per ragazzi sotto i 14 anni), possono essere acquistati su TicketOne.
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Postvendita - Univergomma acquisisce Momo

4 Ruote - Mar 20,2025
Dopo essere diventata licenziataria ufficiale a livello globale per la produzione e distribuzione dei prodotti a marchio Momo Tires già nel 2012, Univergomma annuncia l'acquisizione della stessa società milanese, proseguendo l'evoluzione della propria attività dal commercio alla costruzione di penumatici. L'azienda toscana controlla così un marchio, fondato nel 1964, le cui coperture sono distribuite in oltre 60 Paesi (la gamma delle invernali e delle multistagionali è interamente prodotta in Europa) e che vanta volumi annui compresi fra 1,2 e 1,4 milioni di unità.
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Mimit - Al via l'Ecobonus per i quadricicli: ancora disponibili 23,5 milioni

4 Ruote - Mar 20,2025
Martedì 18 marzo, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha riattivato la piattaforma per la prenotazione dell'Ecobonus. Gli incentivi, come si sa ormai da mesi, non riguardano le autovetture, bensì "motocicli e ciclomotori". Non si tratta, però, solo di due ruote, ma anche di quadricicli pesanti e leggeri: il contributo, infatti, è "rivolto a coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e". Queste ultime due categorie si riferiscono, per l'appunto, ai quadricicli. I fondi a disposizione. Per l'intero 2025 sono stati preventivati 30 milioni di euro, ma il plafond è già in rapido esaurimento visto che oggi, 20 marzo, il contatore delle risorse si attesta a poco più di 23,5 milioni. Il contributo, che può arrivare fino a un massimo di 4 mila euro, viene calcolato sulla percentuale del prezzo: 30% per gli acquisti senza rottamazione e 40% con rottamazione. I fondi sono stati messi a disposizione con la legge di bilancio 2021: lo stanziamento complessivo ammonta a 150 milioni di euro, di cui 20 milioni per ciascun anno dal 2021 al 2023 e 30 milioni dal 2024 al 2026.
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Mercato - I primi (e gli ultimi) cinque gruppi nelle auto da flotta in Europa

4 Ruote - Mar 20,2025
La lettura dei dati di immatricolazione nei primi 16 mercati europei nel 2024 permette di stilare una doppia classifica sulla penetrazione dei principali gruppi automobilistici nel mercato delle flotte aziendali, le cosiddette True fleets, secondo la classificazione di Dataforce, responsabile dell'elaborazione. Lo scorso anno, nell'insieme delle nazioni considerate (oltre all'Italia, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Svezia e Svizzera), tutti i marchi hanno targato 4.355.656 vetture destinate a imprese o società di noleggio a lungo termine. Oltre 146 mila in meno rispetto al 2023, per un calo del 3,25%. Ecco la top 5 dei gruppi i cui volumi sono andati in controtendenza:Gruppo                     2024               2023               Diff. %                                   Toyota (1)                    304.234            266.611           +37.623         +14,11BMW (2)                      409.923            390.763            +19.160         +4,90Geely (3)                      479.580           462.803            +16.777          +3,63Byd                              18.282                4.398             +13.884         +315,69Honda                           15.270                6.752               +8.518         +126,161) con Lexus; 2) con Mini e Rolls Royce; 3) Lynk & Co, Lotus, Mercedes, Polestar, Smart, Volvo.  Ecco invece i gruppi i cui quantitativi hanno seguito il trend di discesa del mercato, in alcuni casi con tassi di dimiuzione dele immatricolazioni superiori al totale:    Gruppo                 2024                2023                Diff. %                                   Renault (1)                     264.857           274.208              -9.351                 -3,41Mazda                            36.060            45.680                -9.620               -21,06Volkswagen                     1.377583         1.417.423            -39.840               -2,81Ford                               146.454            200.539             -54.085              -26,97Stellantis                         565.876           697.991              -132.115             -18,931) con Alpine e Dacia. 
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