2025 - Ecco di quanto aumenteranno le multe
Da qualche giorno circola in rete la notizia che all'inizio del 2025 le multe stradali potrebbero aumentare fino al 17,6%. E che per un eccesso di velocità si pagherà fino a 4 mila euro. Nulla di tutto ciò. Come accade ogni biennio (ma non due anni fa, perché a fine 2022 per la prima volta il governo decise, con la legge di bilancio, di bloccare il meccanismo di adeguamento automatico all'inflazione, le sanzioni stradali aumenteranno. Di quanto? Lo stabilisce il Codice della strada: di una misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti.
Probabile aumento del 2,5%. Ancora non sappiamo a quanto ammonterà questa variazione tra un mese, quando il ministro della Giustizia, di concerto con quelli dell'Economia e dei Trasporti, firmerà lo specifico decreto, che si baserà sui dati Istat di novembre diffusi a metà dicembre. Tuttavia, l'entità dell'aumento non dovrebbe discostarsi molto dal 2,5% registrato a ottobre. Un rialzo tutto sommato contenuto, considerando che quattro anni fa le multe addirittura diminuirono dello 0,2%. E che due anni fa, come accennato all'inizio, l'aumento fu bloccato dal governo "in considerazione dell'eccezionale situazione economica".
Non ci sarà il recupero del passato. E allora perché si è parlato di aumenti del 17,6%? Al di là del comprensibile e condivisibile auspicio di un nuovo blocco da parte del governo, alcune associazioni di consumatori hanno aggiunto al prossimo prevedibile aumento quello - mancato - di due anni fa relativo al biennio 2020-2022. Insomma, hanno considerato non l'ultimo biennio, come prescrive il Codice della strada, ma l'ultimo quadriennio. Non sarà così, evidentemente, a prescindere da ciò che deciderà il governo, alle prese con esigenze di segno opposto dei Comuni, molti dei quali, com'è noto, dalle multe ricavano una cospicua parte delle loro entrate.
I nuovi importi. Ciò premesso, vediamo, per alcune delle violazioni più frequenti, cosa accadrebbe se le sanzioni aumentassero effettivamente del 2,5%, considerando i previsti arrotondamenti all'unità di euro. Ovviamente, nulla cambierà sulle eventuali sanzioni accessorie (punti, sospensione della patente, eccetera).
*Il nuovo importo è quello previsto dalla riforma del Codice della strada, che entrerà in vigore a dicembre e che non aumenterà per effetto dell'incremento biennale.
BYD - Il costruttore cinese ha prodotto più di 10 milioni di auto elettrificate
La BYD ha raggiunto il traguardo dei 10 milioni di veicoli elettrificati prodotti: si tratta di mezzi che sul mercato cinese vengono chiamati NEVs (New Energy Vehicles), ovvero ibridi plug-in, elettrici puri o con range extender.
15 mesi per 5 milioni di veicoli. La BYD ha impiegato quasi 30 anni per arrivare a questo risultato: fondata nel 1995, ha iniziato a costruire vetture nel 2003 e ha proposto la prima ibrida plug-in nel 2008 (il debutto elettrico risale all'anno successivo). Tuttavia, è stato il successo degli ultimi anni ad accelerare al massimo le vendite: ne sono serviti 15 per produrre i primi 5 milioni di veicoli elettrificati, ma sono bastati appena 15 mesi per arrivare al traguardo odierno.
L'auto del record è una Denza. L'esemplare numero 10.000.000 è uscito dallo stabilimento di Xiaomo a Shenzhen-Shanwei: si tratta di una Denza Z9 ordinata dal fondatore e ceo di Game Science Feng Ji, legato da una collaborazione con la BYD. Denza è il marchio premium della BYD, ma del gruppo fanno parte anche i brand Yangwang, per il mercato del lusso, e Fangchengbao, dedicato ai fuoristrada.
Milano Autoclassica - LAlfa Romeo 33 Stradale vince il premio "Best in Classic 2024"
In occasione dell'edizione 2024 di Milano Autoclassica, che si è tenuta lo scorso fine settimana nei padiglioni della Fiera di Milano, sono stati assegnati dalla redazione di Ruoteclassiche i premi del concorso Best in Classic 2024, nato per celebrare le eccellenze che in questi ultimi dodici mesi si sono distinte conquistando il cuore degli appassionati e contribuendo alla crescita sociale, culturale ed economica dell'intero settore.
La migliore del 2024. Il titolo di Best in Classic 2024 nella categoria Reloaded è stato conferito alla nuova Alfa Romeo 33 Stradale, la nuova supercar del Biscione. Ecco le motivazioni della giuria: La nuova 33 Stradale è un'auto che riesce a essere un manifesto per il futuro e allo stesso tempo un omaggio al passato. Le sue linee ricalcano quelle tracciate nel 1967 eppure parlano di oggi, di nuove tecnologie e nuove propulsioni. Linee che danno forma a un sogno, diventato realtà solo per 33 appassionati del marchio.
Realizzata con un pizzico di follia. La cerimonia di premiazione si è svolta al Centro Congressi Stella Polare di Fiera Milano. A ritirare il premio era presente Alejandro Mesonero, responsabile del design di Alfa Romeo: Il progetto della 33 Stradale è il risultato del coraggio e di un pizzico di sana follia di un team eccezionale. Sono questi gli ingredienti che trasformano i sogni in realtà. Il progetto vuol essere un omaggio al capolavoro di Franco Scaglione del 1967 e, nel contempo, anticipare alcuni tratti distintivi dei futuri modelli Alfa Romeo.
Il concorso. Giunto alla quarta edizione e suddiviso in undici categorie, il concorso ha visto la partecipazione di lettori e utenti della rivista, che hanno eletto le migliori nelle categorie Auto classica dell'anno e Auto Classica di domani tramite votazione sul canale Instagram della rivista. Gli altri premi sono stati assegnati dalla giuria di esperti presieduta dal direttore Gian Luca Pellegrini.
Alfa Romeo Junior - Adesso tocca allibrida - VIDEO
L'Alfa Romeo Junior, fresca di nomination come Car of the Year 2025, rappresenta un passo importante per il brand del Biscione, un'espansione verso il basso di gamma che potenzialmente apre la strada ai tanto agognati volumi di vendita. E se nella fase iniziale ci siamo concentrati sulle doti dinamiche della Junior a batteria, quella più... Veloce (di nome e di fatto), ora è il momento di mettersi al volante di quella con la motorizzazione ibrida.
Come cambia dalla Veloce. Fin dal primo sguardo, della Junior catturano l'attenzione il profilo compatto e le linee sportiveggianti, ma si notano anche alcune differenze estetiche significative rispetto alla Veloce: su tutte, la maggiore altezza da terra (l'assetto è più alto di 25 mm rispetto all'elettrica da 281 CV) e quattro cerchi di lega dalle dimensioni più contenute, che possono arrivare a ben 20". Al posteriore, va da sé, l'elemento di distinzione è rappresentato dai due terminali di scarico sul lato destro. Nessuna differenza nell'abitacolo, dove troviamo l'impostazione dell'elettrica; con la possibilità di avere, su richiesta, i bei sedili sportivi Sabelt.
Anima vivace. Dentro il cofano questa Junior c'è un powertrain ibrido composto dall'1.2 PureTech a tre cilindri, abbinato a un motore elettrico da 19 CV in grado dare trazione in alcune condizioni, cosa che rende questa B-Suv una full hybrid. Questa soluzione, che abbiamo già apprezzato per altri modelli del gruppo Stellantis, prevede anche la sovralimentazione con turbina a geometria variabile, tecnologia che assicura una pronta risposta fin dai bassi giri. Non abbiamo ancora a disposizione i dati del Centro Prove, ma le sensazioni al volante sono buone: il motore, una volta selezionata la modalità di guida Dynamic, è anche spigliato e si fa apprezzare in accelerazione e in ripresa.
Lento a scendere. Meno entusiasmante il cambio automatico e-DCT6 (l'unico disponibile), dotato di due frizioni, sei rapporti e del mini-motore elettrico di trazione, in grado di fornire 21 kW di potenza a supporto del termico. Nella guida più rilassata non si percepiscono sussulti nei cambi marcia e il funzionamento è impeccabile; alzando il ritmo, invece, i passaggi diventano lenti in scalata. La Junior, anche in questa versione ibrida, offre una marcia gradevole, il confort è apprezzabile e lo sterzo è preciso: non si raggiungono gli entusiasmi della Veloce ma, considerata la categoria in cui gioca, la nuova B-Suv Alfa ha le carte giuste per distinguersi dalla massa. Volete sapere di più sull'Alfa Romeo Junior ibrida? Guardate il video qui sopra.
Renault Symbioz - La Captur diventa XL - VIDEO
Con la nuova Symbioz la Renault amplia la propria gamma di Suv, riempiendo uno spazio finora non presidiato. Posizionata tra la compatta Captur e la più grande Austral, l'auto si presenta come una soluzione ideale per chi cerca un veicolo spazioso e versatile, mantenendo però le dimensioni compatte. Con i suoi 4,41 metri di lunghezza la Symbioz è più lunga di ben 17 cm rispetto alla Captur. Un incremento concentrato dalla ruota posteriore in poi, e che ha permesso di ampliare lo spazio utile del bagagliaio: si parte da 492 per arrivare 624 litri, grazie alla panca posteriore scorrevole.
Un solo full hybrid (per ora). Per la Symbioz la Casa francese punta sulle motorizzazioni ibride: infatti, dentro il cofano dell'auto in prova troviamo il full hybrid E-Tech da 145 CV. Un propulsore che non regala grandi emozioni al volante, ma che si rivela molto efficace nell'uso quotidiano, mostrando efficienza e versatilità nei contesti più disparati: in attesa dei dati del nostro Centro Prove, dal computer di bordo ho rilevato percorrenze di 15 km/l in autostrada, 17 in città e 20 in extraurbano. Nel 2025, tra l'altro, arriveranno altre motorizzazioni ibride (anche con trazione integrale).
Tecnologica. Dal punto di vista della tecnologia la Symbioz offre un equipaggiamento completo. Oltre ai dispositivi di assistenza alla guida (se ne contano ben 29, che consentono la guida assistita di Livello 2), nell'abitacolo troviamo il sistema multimediale OpenR Link con Google integrato, dotato di uno schermo verticale da 10,4 pollici e di un display per il conducente da 10,3 pollici. Volete sapere di più sulla Renault Symbioz? Guardate il video qui sopra.
Mercedes-Benz - Nuova piattaforma e motori inediti per la CLA
Si chiama MMA (Mercedes-Benz Modular Architecture) ed è la base su cui verranno costruite tutte le nuove Mercedes elettriche compatte. La nuova piattaforma di Stoccarda debutterà sulla CLA che vedremo con ogni probabilità nel primo semestre del prossimo anno, cui seguirà una versione ibrida.
800 Volt e un cambio per l'elettrica. La nuova piattaforma sfrutta tutta l'esperienza tecnologica maturata con la concept Vision EQXX, a cominciare dall'architettura a 800 Volt che debutta nella produzione di serie della Mercedes. Alla base del sistema un inedito motore sincrono a magneti permanenti molto compatto, da 200 kW (272 CV). Collocato in posizione trasversale sull'assale posteriore, trasmette il moto alle ruote tramite un cambio automatico a due marce: una soluzione scelta per ottimizzare la dinamica e l'efficienza alle velocità più elevate, tipicamente quelle autostradali. Le versioni più potenti potranno contare su un secondo motore da 81 kW (110 CV) montato trasversalmente all'anteriore, per avere così la trazione integrale.
Due tecnologie per la batteria. La batteria a 800 Volt verrà proposta con celle di due diverse tipologie: litio-ferro-fosfato, con capacità di 58 kWh, dedicata alle versioni d'ingresso, e nichel-manganese-cobalto, con capacità da 85 kWh, per quelle Premium. Quest'ultima tecnologia sfrutta una nuova chimica (anodo composto da ossido di silicone e grafite) che permette di ottenere una densità volumetrica d'energia di 680 Wh/l, con un incremento dell'efficienza del 20% rispetto alla precedente generazione di batterie e una pari riduzione dei costi del 30%. L'elevata tensione di alimentazione consente la ricarica in corrente continua con potenze fino a 320 kW: sulla futura CLA, questo permetterà di recuperare 300 km di autonomia in una decina di minuti. L'inverter, infine, sfrutta la stessa tecnologia al carburo di silicio già sperimentata sulla Vision EQXX.
Un nuovo ibrido. Alla versione elettrica seguirà a stretto giro anche quella ibrida, caratterizzata da una inedita power unit a benzina, composta da un quattro cilindri di 1.5 litri abbinato a un motore elettrico da 20 kW di potenza, a sua volta integrato in un cambio a doppia frizione a otto marce. Realizzato completamente in alluminio, l'1.5 a benzina ha la distribuzione a catena che aziona due alberi a camme in testa con quattro valvole per cilindro. Sovralimentato con un turbocompressore, funziona secondo il ciclo Miller ed è contraddistinto da un rapporto di compressione particolarmente elevato (12:1). Per migliorare l'efficienza e ridurre i tempi di risposta, i condotti di scarico sono sdoppiati e confluiscono in modo separato nella turbina.
Va anche in elettrico (per pochi km). completamente nuovo anche il motore elettrico a 48V: collocato tra quello termico e il cambio, grazie a una frizione può essere scollegato dal primo in modo da garantire, in ambito urbano, la marcia a zero emissioni per qualche chilometro. Ad alimentarlo provvede una batteria agli ioni di litio da 1,3 kWh (che pesa 21 kg) collocata sotto al sedile del guidatore. I tecnici tedeschi hanno lavorato molto sull'integrazione tra le varie componenti, così da ridurre dimensioni e pesi, e sulla fluidità di funzionamento, sull'interazione tra i due motori in modo da ottenere il più alto livello di confort durante la marcia.
Tre livelli di potenza. Declinato inizialmente su tre livelli di potenza (100 kW / 136 CV e 200 Nm, 120 kW / 163 CV e 250 Nm e 140 kW / 190 CV e 300 Nm), questo motore finirà quasi certamente tra le mani degli specialisti della Amg, ai quali verrà affidato il compito di metterne a punto varianti più potenti e sportive. Sviluppato e progettato completamente in Germania, il powertrain verrà costruito sulle catene di montaggio della cinese Geely, con la quale la Casa di Stoccarda ha ormai una consolidata partnership.
Fleet&Business - Scopri il numero di novembre-dicembre
in corso la distribuzione agli abbonati del fascicolo di novembre-dicembre 2024 del bimestrale dell'Editoriale Domus dedicato a chi lavora nelle flotte aziendali, nel noleggio e nelle altre forme di mobilità, nelle reti di vendita e assistenza dei veicoli. Il numero 35 di Quattroruote Fleet&Business si concentra come sempre sui temi noleggio, servizi e reti di distribuzione ed è disponibile anche in edizione digitale per chi si registra nell'area dedicata di questo stesso sito. In copertina l'auto della prova di questo mese, esaminata come di consueto un occhio attento alle esigenze delle aziende e degli utilizzatori professionali. La Toyota C-HR 2024 è nel pieno di un'integrazione tecnologica che offre agli utilizzatori la possibilità di scegliere fra la conosciuta versione ibrida full la nuova variante plug-in, che sottoponiamo a test proprio nelle pagine di Fleet&Business. Fra i temi d'attualità, la proposta di revisione della tassazione dei benefit relativi alle auto aziendali, e il Fleet&Business Day del 17 settembre alla Reggia di Monza, l'evento dedicato ai fleet manager, organizzato dalla nostra testata, che ha registrato un successo senza precedenti. La consueta analisi del mercato europeo si sofferma questa volta sulle emissioni medie omologate di anidride carbonica dei principali gruppi automobilistici e sulle misure che questi ultimi dovranno mettere in campo per evitare le maxi multe dell'Unione europea se oltrepasseranno i nuovi limiti in vigore proprio dal prossimo anno. poi la volta di un'intervista al concessionario più grande d'Italia, Plinio Vanini di Autotorino, e di uno sguardo sull'attività di Notess Renting, società di intermediazione del noleggio a lungo termine. Spazio come sempre anche agli aggiornamenti dell'Osservatorio Quattroruote Professional sui principali indicatori del mercato e alle nuove auto più adatte alle flotte, mentre la sezione dedicata ai veicoli commerciali si sofferma sull'evoluzione in corso nella rete di Mercedes-Benz Vans per accompagnare l'ingresso nella gamma dei nuovi modelli elettrici.
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Auto elettriche - Tra Bruxelles e Pechino è ancora stallo sui dazi
I dazi europei all'importazione di auto elettriche cinesi sono in vigore da diversi giorni, ma non sono escluse delle novità in tempi brevi sia in un senso (la loro abrogazione), sia in un altro (la conferma senza se e senza ma). I cinesi continuano a esprimere fiducia su un accordo risolutivo, al punto da presagire un punto di svolta nelle trattative in corso da settimane con la Commissione europea: infatti, secondo l'emittente statale China Central Television, le due parti avrebbero raggiunto "un consenso tecnico" per risolvere la disputa commerciale, aprendo così la strada a una possibile intesa. Tuttavia, da Bruxelles non arrivano gli stessi segnali di apertura. Pertanto, l'incertezza è ancora predominante.
Le trattative. L'Europa e la Cina hanno finora incentrato i colloqui su precisi impegni e in particolare su un complesso meccanismo teso a controllare il prezzo delle auto e a limitare i volumi delle importazioni. Tra il 2 e il 7 novembre ci sono state diverse interlocuzioni che hanno portato ai primi "progressi tecnici" e alla decisione di proseguire i negoziati: "Il consenso sugli impegni sui prezzi si riferisce ad alcuni accordi specifici raggiunti in questo round di trattative, il che indica anche che entrambe le parti sono disposte a concentrare le proprie attenzioni sulla negoziazione degli interessi fondamentali e a impegnarsi per raggiungere lo stesso obiettivo", scrive la tv cinese sul social Weibo. Pechino, dunque, sembra fiduciosa. E gli europei? Secondo Bloomberg, la Commissione vede progressi molto limitati nei negoziati e poche prospettive su un rapido accordo, il che ha spinto la stessa tv del Dragone ad attaccare le ricostruzioni su una proposta "non soddisfacente" da parte cinese e su "scarse" possibilità di chiudere la vicenda. Per l'emittente, tali resoconti stanno "ingannando intenzionalmente l'opinione pubblica e interferendo con il processo di negoziazione".
Multe - Un 2025 doro per Milano
Gli incassi da multe stradali del Comune di Milano aumentano in continuazione: nel 2025, saliranno a 275 milioni di euro, circa 15 milioni più di quanto verrà racimolato alla fine del 2024. la stima fornita dal bilancio preventivo presentato dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli, che ipotizza livelli di entrate da sanzioni precedenti agli anni del Covid. Nel 2019, infatti, l'ammontare era di circa 271 milioni di euro.
Ci sono anche quelle non pagate. Il totale, per il 2025, s'impennerà a 350 milioni di euro, considerando anche i contributi da Stato e Regione Lombardia, e i recuperi di sanzioni di anni precedenti: 10 milioni, contro un milione del 2024.
Le infrazioni. Una multa su due è relativa a ingressi vietati in Area B e Area C, più la sosta sul verde. Il 28% riguarda le soste irregolari su strisce gialle residenziali, su posti per disabili e in prossimità delle fermate dei bus. Il 7% da autovelox e telecamere per i passaggi col semaforo rosso. Il 4% è frutto dell'attività di Polizia Locale su comportamenti illeciti come eccesso di velocità, guida in stato alterato da alcol o droga, utilizzo improprio dello smartphone, sosta vietata. Solo nel 46% dei casi, sono veicoli di proprietà di residenti a Milano a infrangere il Codice della strada: il restante 54% è composto perlopiù da pendolari e automobilisti che attraversano saltuariamente la metropoli.
Dove finisce il denaro. L'amministrazione ha annunciato che i proventi verranno investiti in manutenzione stradale (34 milioni), illuminazione pubblica (24 milioni) e supporto alla Polizia Locale (17 milioni), mentre una parte sarà destinata a coprire i contributi previdenziali integrativi per il personale della Polizia (4,6 milioni).
Peugeot 208 Racing - Debutta la versione FR6
Stellantis Motorsport presenta la versione aggiornata della Peugeot 208 Racing. La vettura è basata sul restyling del modello stradale ed è pronta per l'omologazione nella nuova categoria francese FR6 che darà vita ad un trofeo dedicato nella French Rally Cup 2025. La vettura è ordinabile dal team a partire da 38.900 euro, tasse escluse.
Affinamento per contenere i costi. Grazie all'esperienza accumulata con i progetti della 208 Rally 4, della 208 Racing, della Opel Corsa e-rally, della Citroën C3 Rally2 e della recente Ypsilon HF Rally 4 i tecnici di Stellantis Motorsport hanno potuto sviluppare un prodotto competitivo. Tra i piloti che hanno collaborato ai test figurano i francesi Yoann Bonato e Léo Rossel, mentre è Michelin a fornire i pneumatici Pilot Sport PS5 stradali per ridurre i costi. Per lo stesso motivo le vetture saranno alimentate con benzina con etanolo E85, che permette di abbattere del 30% circa le emissioni e del 40% la spesa rispetto alla 98 ottani in Francia.
145 CV su 1.050 kg. La 208 Racing adotta il motore 3 cilindri turbo portato a 145 CV, mentre il rollbar e la dotazione di sicurezza sono quelli standard del regolamento FIA Rally 4. Dalla sorella maggiore da corsa derivano anche il cockpit, la plancia, le centraline motorsport ed il sistema di telemetria. La Casa dichiara un peso di 1.050 kg a secco.
Opel - La gamma del Blitz - FOTO GALLERY
Negli ultimi ann, la Casa del Blitz ha rinnovato completamente la sua gamma, introducendo nuovi modelli (Frontera e Grandland) e aggiornando tutti gli altri, costruendo così una brand identity molto forte. Sostanzialmente stabile dall'inizio dell'anno, nel mese di ottobre Opel ha guadagnato il 12,22% rispetto allo stesso mese del 2023 (dati Unrae), per una quota di mercato che è passata dal 2,36 al 2,92%. In questa galleria presentiamo tutti i modelli della Casa tedesca, i quali affiancano sempre una variante elettrica a quelle endotermiche ed elettrificate.
Milano - Scontro fra due monopattini elettrici: un morto
di un morto il bilancio di un incidente fra due monopattini elettrici a Milano, all'incrocio fra viale Marche e viale Zara a Milano (quadrante nord-est della metropoli), alle 23 di sabato 16 novembre. La Polizia Locale è al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dello scontro: pare che i due mezzi viaggiassero su viale Marche verso la periferia quando, per motivi per ora ignoti, si sono urtati. Ad avere la peggio, un 31enne, che nella caduta ha sbattuto la testa per terra: l'uomo, stabilizzato dai soccorritori, è stato accompagnato al pronto soccorso del Niguarda in coma, dov'è deceduto poco dopo.
Allarme rosso. Stando alle più recenti statistiche Istat, in tutta Italia nel 2023 ammontano a 21 le vittime fra chi guidava i monopattini elettrici, contro le 16 del 2022, mentre i sinistri che hanno coinvolto questi dispositivi sono lievitati a 3.365 (erano 2.929). Numeri a parte, a Milano (patria delle tavolette a rotelle) il fenomeno preoccupa, specie dopo il tramonto: guidatori contromano e senza luci, mancato rispetto della precedenza, conducenti che sfrecciano sui marciapiedi sfiorando i pedoni. Difficile la convivenza in spazi stretti con moto, auto, bus, betoniere. Dati che sfuggono ai rilievi ufficiali della Polizia Locale, così come quelli di tutti gli incidenti con feriti lievi o senza lesioni fisiche.
Euro NCAP - La top ten della auto "stellate"
La sicurezza è l'aspetto da tenere maggiormente in considerazione quando ci si mette alla guida della propria auto: per noi, per i nostri passeggeri e per coloro che condividono la nostra strada. Dal 1996, l'Euro NCAP (European New Car Assessment Programme) verifica sul campo, facendole letteralmente a pezzi, le capacità delle auto di proteggere gli occupanti, anche i bambini, e di salvaguardare gli utenti deboli della strada in caso di impatto. Nella galleria fotografica qui sopra trovate le dieci auto (vendute anche in Italia) che hanno conquistato i punteggi più alti nei test effettuati nel 2024.
Guida autonoma - Maxi multa per la Cruise: "Ha omesso informazioni sull'incidente mortale del 2023"
La Cruise, sussidiaria della General Motors che sta sviluppando soluzioni e veicoli per la guida autonoma, è stata condannata dal ministero della Giustizia americano a pagare 500 mila dollari di multa per aver falsificato un rapporto con lo scopo di condizionare un'indagine federale.
Rapporto incompleto. Secondo le autorità, la Cruise non avrebbe rivelato dettagli cruciali relativi all'incidente mortale dell'ottobre del 2023, nel quale uno dei robotaxi di San Francisco aveva colpito una donna che era stata investita da un'altra macchina, trascinandola lungo la strada per diversi metri nel tentativo di accostare. Il rapporto presentato dall'azienda ometteva proprio la parte relativa al trascinamento della vittima. In seguito a questo incidente, la California ha disposto il divieto alla circolazione dei robotaxi della Cruise, il ceo Kyle Vogt si è dimesso e la GM ha ridimensionato notevolmente personale e fondi della società.
Sotto osservazione per tre anni. Le aziende che sviluppano auto a guida autonoma, e che vogliono percorrere le nostre strade devono essere totalmente oneste nelle loro relazioni, ha dichiarato Martha Boersch, a capo della divisione criminale dell'ufficio del procuratore distrettuale di San Francisco. La sanzione di mezzo milione di dollari rientra in un accordo triennale che evita alla Cruise un processo, ma impone alla società di robotaxi di cooperare con le indagini federali, implementare un programma di sicurezza più stringente, e produrre rapporti annuali al procuratore distrettuale, pena il rinvio a giudizio immediato. La Cruise rispetterà le richieste dell'accordo, proseguiremo il nostro lavoro sotto una nuova leadership, e ci impegniamo alla piena trasparenza con il legislatore, ha aggiunto il nuovo presidente della società Craig Glidden.
Ungheria - I nuovi stabilimenti di BYD e BMW saranno operativi nel 2025
Potrebbero iniziare la produzione già nella seconda metà del 2025 i nuovi stabilimenti della BMW e della BYD in Ungheria: dalla fabbrica di Debrecen della Casa tedesca usciranno i nuovi modelli elettrici realizzati sulla piattaforma Neue Klasse, mentre dalle linee di Szeged della Casa cinese arriveranno modelli a batteria - full eletric e plug-in - destinati espressamente al mercato europeo.
Niente dazi. Per la BYD, che in diverse occasioni ha sottolineato l'intenzione di diventare un costruttore europeo, l'apertura dello stabilimento permetterà di evitare i dazi del 17% sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina (e che si sommerebbero al 10% già applicato attualmente).
Ne arriveranno altre. La Catl, uno dei principali produttori di batterie al mondo, sta costruendo una gigafactory a Debrecen che fornirà - tra gli altri - BMW e Mercedes, e che già dal prossimo anno dovrebbe avere una capacità produttiva di 100 GWh. In questi anni l'Ungheria è diventata un importante partner commerciale per Pechino: una scelta che il governo guidato da Viktor Orban spera possa portare a una crescita dell'economia nazionale del 3,4% entro il 2025, anche per superare la recessione tecnica in cui si trova attualmente. L'ottimismo per le politiche economiche del prossimo anno è sostenuto dagli attuali sviluppi, che prevedono l'inizio della produzione dei nuovi stabilimenti di BMW e BYD entro la seconda metà del prossimo anno, ha dichiarato il capo di gabinetto di Orban, Gergely Gulyas.
Stati Uniti - Trump è pronto a cancellare i crediti fiscali per le elettriche
Elon Musk avrà anche sostenuto Donald Trump nella sua corsa alla Casa Bianca, ma ciò non vuol dire che il prossimo presidente degli Stati Uniti abbia abbandonato i suoi propositi bellicosi nei confronti delle auto elettriche. Lo dimostrano le ultime indiscrezioni della stampa americana, per cui il tycoon sarebbe intenzionato a eliminare i crediti fiscali fino a 7.500 dollari introdotti dall'attuale presidente Joe Biden nel quadro dell'Inflation Reduction Act.
Musk ci sta. Secondo la Reuters, lo stesso Musk sarebbe favorevole allo stop agli incentivi: alcuni rappresentanti della Tesla avrebbero espresso la posizione del loro capo nel corso di una riunione di uno dei comitati di transizione, gli organi deputati a gestire il passaggio di consegne tra un presidente uscente e il suo successore. A tal proposito vanno ricordate alcune dichiarazioni di Musk, secondo il quale l'abrogazione dei sussidi potrebbe danneggiare solo leggeremente il costruttore da lui guidato, mentre "devasterebbe" la concorrenza, portando anche dei vantaggi alla Tesla nel lungo periodo.
La transizione. La questione è stata più volte al centro delle discussioni in seno al comitato per la politica energetica, guidato da Harold Hamm, petroliere e fondatore di Continental Resources, e dal governatore repubblicano del North Dakota, Doug Burgum. Toccherà a questi ultimi, forti sostenitori dell'abrogazione, decidere le nuove politiche a favore o meno della mobilità elettrica ed eventualmente aprire un nuovo fronte caldo con un settore automobilistico statunitense già contrario alla cancellazione dei sussidi: in una lettera del 15 ottobre, l'Alliance for Automotive Innovation ha esortato il Congresso a mantenere i crediti d'imposta, definendoli "essenziali per consolidare gli Stati Uniti come leader mondiale" nelle future produzioni. Il team della transizione non ha precisato quale possa essere il destino dei crediti ma, in un comunicato, ha sottolineato l'intenzione del presidente eletto di mantenere "le promesse fatte durante la campagna elettorale". E Trump non ha mai fatto mistero del suo proposito di "porre fine al mandato" di Biden per le Bev e di cancellare molte delle iniziative dell'attuale amministrazione per promuovere la generazione di energia da fonti rinnovabili.
Car of the Year - Le sette finaliste delledizione 2025
La giuria del premio Car of the Year 2025 ha pubblicato la lista delle sette finaliste in concorso, selezionate tra le quaranta candidate annunciate ad agosto. La premiazione si svolgerà il prossimo 10 gennaio 2025, nel corso del Bruxelles Motor Show. La vincitrice dell'edizione 2024, lo ricordiamo, era stata la Renault Scenic.
Le finaliste. Ecco, in ordine alfabetico, l'elenco delle sette auto selezionate dalla giuria, composta da 61 giornalisti provenienti da 24 Paesi (c'è anche Quattroruote, con il nostro direttore Gian Luca Pellegrini):
- Alfa Romeo Junior
- Citroën ë-C3/C3
- Cupra Terramar
- Dacia Duster
- Hyundai Inster
- Kia EV3
- Renault 5/Alpine A290
Di questi sette modelli ben cinque sono elettrici, o comunque disponibili anche con una versione a zero emissioni. Tra le escluse dopo la prima selezione troviamo la Fiat Grande Panda, ma anche la Citroën C3 Aircross, la BYD Seal U, le novità della Volkswagen Passat e Tiguan, le Renault Symbioz e Rafale, le Skoda Superb e Kodiaq, le nuove Mini Cooper SE e Countryman, le Opel Grandland e Frontera.
Hyundai - José Muoz è il nuovo presidente e amministratore delegato
La Hyundai ha un nuovo presidente e amministratore delegato: José Muoz, attuale direttore operativo globale e responsabile delle attività nordamericane, sostituirà infatti Jaehoon Chang, diventando così il primo manager straniero a raggiungere la vetta della Casa coreana.
Il curriculum. Muoz, che assumerà l'incarico il primo gennaio prossimo e affiancherà gli altri due amministratori delegati, Euisun Chung e Lee Dong-seok, è entrato alla Hyundai nel 2019 con la mansione di presidente e direttore operativo e di numero uno della filiale nordamericana del marchio Genesis, ma già nel 2022 ha ampliato le sue responsabilità, entrando nel consiglio di amministrazione e acquisendo le deleghe anche per Europa, India, Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico. In quanto direttore operativo, Muoz guida anche le vendite globali, la pianificazione prodotti e l'assistenza post-vendita. Il nuovo ad dovrà portare avanti le attuali strategie e in particolare i piani di elettrificazione, la diversificazione dell'offerta motoristica e la spinta sull'idrogeno. Il dirigente, nato in Spagna 59 anni fa, ha una lunga esperienza nel mondo dell'auto: gran parte della sua carriera si è svolta alla Nissan, dove è entrato nel 2004 e ha scalato le gerarchie, arrivando fino al ruolo di Chief Performance Officer della Nissan. In precedenza, ha inoltre ricoperto diverse posizioni dirigenziali presso altri cotruttori, tra cui Toyota Motor Europe.
Il rimpasto. La nomina di Muoz rientra in un più ampio rimpasto manageriale deciso da Hyundai Motor Group con l'obiettivo di "consolidare una crescita sostenibile e prepararsi al meglio alle incertezze del contesto operativo". Infatti, Jaehoon Chang è stato promosso al ruolo di vicepresidente della divisione automobilistica della gruppo coreano, mentre a Sung Kim e a Jun Young Choi è stato affidato il ruolo di presidente, rispettivamente, di Hyundai Motor Company e Kia Corporation. Infine, Kyoo Bok Lee, attuale amministratore delegato di Hyundai Glovis, è stato promosso presidente della società di logistica. Cheol Seung Baek è stato nominato amministratore delegato di Hyundai Transys (motori, assali e sedili), Joon Dong Oh di Hyundai Kefico (ricambi e centraline), Hanwoo Lee di Hyundai E&C (costruzioni) e Woo Jeong Joo di Hyundai Engineering.
Nissan-Dongfeng - N7, una berlina elettrica e high-tech per la Cina
In Cina va in scena il Salone di Guangzhou: sono presenti poche novità di rilievo internazionale, ma è sempre interessante vedere come i big dell'auto si stiano muovendo nel più grande mercato a livello mondiale. La Nissan, forte di una joint venture in loco con la Dongfeng, ha presentato una berlinona elettrica che andrà in vendita nella prima metà del 2025: si tratta del primo modello del pano industriale "The Arc", con cui la Casa giapponese strutturerà la propria offerta di Bev nel Paese del Dragone.
Alto Qi. Lunga 4,93 metri, larga 1,90, alta 1,49 e con un passo di 2,92 metri, la N7 è di fatto il risultato "di serie" della concept Epoch svelata l'aprile scorso al motor show di Pechino, nonché il primo modello realizzato dalla Nissan e dalla Dongfeng su una nuova piattaforma modulare dedicata esclusivamente a veicoli elettrificati. Sviluppata e prodotta in Cina, al momento si si limita a mostrare l'aspetto esteriore, caratterizzato dal design V-motion tipico della Casa di Yokohama. Tra i pochi dettagli diffusi, in attesa del via alle vendite, qualche indicazione sul potenziale tecnologico: il sistema di infotainment è animato da un processore Qualcomm Snapdragon 8295P, mentre i sistemi di assistenza alla guida avanzati sfruttano le tecnologie dello specialista cinese Momenta.
Stellantis - Siglato laccordo con Infineon per la fornitura di semiconduttori
Il gruppo Stellantis e Infineon Technologies hanno firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo delle prossime architetture per auto elettriche. A supporto di questa iniziativa c'è la fornitura di materiali ad alta tecnologia, tra cui gli interruttori con tecnologia ProFet che sostituiscono i tradizionali fusibili, semiconduttori al carburo di silicio e i microcontroller per la piattaforma STLA Brain, oltre a processori dedicati alle funzioni di assistenza alla guida autonoma e di infotainment.
Pronti per le sfide del futuro. La partnership tra le due aziende rafforza l'impegno del gruppo per il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale Dare Forward 2030, ma punta ad andare oltre. Stellantis e Infineon stanno anche ampliando la loro collaborazione per dar vita al Joint Power Lab, che si occuperà di progettare la prossima generazione di piattaforma per auto elettriche, scalabile e intelligente, che permetterà lo sviluppo del primo software-defined vehicle di Stellantis, ha spiegato Maxime Picat, responsabile fornitori di Stellantis. Grazie alla nostra fabbrica di chip al carburo di silicio di Kulim, il Malesia, e il nuovo stabilimento di Dresda in Germania, oltre alle collaborazioni già avviate con altri partner strategici, Infineon potrà rispondere alle richieste del mercato dei semiconduttori per l'industria dell'automobile, aggiunge Peter Schiefer, presidente della divisione automotive della Infineon.