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Suzuki Hustler - Una kei car funzionerebbe in Italia? - VIDEO

4 Ruote - Lug 22,2024

In Giappone, la Suzuki Hustler è una kei car di grande successo, forte di 83.000 unità vendute solo l'anno scorso. Il suo prezzo varia tra i 9.750 e gli 11.000 euro (al cambio attuale) a seconda della versione e della trazione, con una differenza minima tra il modello base non turbo e quello turbo, disponibile sia a trazione anteriore che integrale. Questa vettura compattissima pesa tra gli 810 e gli 880 kg, dimostrando una leggerezza che si riflette positivamente sui consumi e sulla manovrabilità urbana. Nonostante le dimensioni ridotte, la Hustler offre una gamma completa di sistemi Adas, inclusi il cruise control adattivo, la frenata automatica d'emergenza, il mantenimento della corsia, la lettura dei cartelli stradali, gli abbaglianti automatici e una telecamera a 360 gradi.

Il design della Suzuki Hustler si ispira ai fuoristrada, con fari rotondi, una mascherina cromata e un robusto paraurti con inserti in plastica grezza. La carrozzeria squadrata e la verniciatura bicolore arancio e nero le conferiscono un look distintivo e giocoso. Le dimensioni compatte (lunghezza 3,39 metri, larghezza 1,47 metri e altezza 1,68 metri) non sacrificano l'abitabilità interna, grazie a una progettazione intelligente degli spazi. Alla guida, la Hustler offre un'esperienza sorprendentemente piacevole. Il motore tre cilindri turbo da 64 CV e 98 Nm di coppia, supportato da un sistema mild hybrid, è adeguato per la città. Il cambio CVT con paddle al volante permette una guida fluida, con la possibilità di passare alla modalità manuale a sette rapporti per una maggiore interattività. Le sospensioni assorbono bene le asperità del terreno, e la versione 4x4, con controllo della velocità in discesa e grip control, aggiunge un ulteriore livello di sicurezza su strade difficili.

L'interno della Suzuki Hustler è progettato per sfruttare ogni piccolo spazio, offrendo vari portaoggetti di diverse forme e dimensioni. Tra le soluzioni più interessanti troviamo il cestino amovibile nascosto sotto il cuscino del sedile del passeggero. I sedili reclinabili permettono di creare un piano perfettamente piatto, adatto non solo per trasportare bagagli di diverse dimensioni, ma anche per ospitare due persone per una notte in campeggio, una caratteristica molto apprezzata in Giappone. Questa versatilità rende la Hustler una compagna ideale per avventure fuori porta e per la vita quotidiana in città. I consumi dichiarati, tra i 23 e i 24 km/litro, e le emissioni stimate attorno ai 75 g/km, dimostrano l'efficienza di questa vettura. La combinazione di praticità, efficienza e stile rende la Suzuki Hustler un'opzione interessante per chi cerca una kei car compatta, economica e con una certa personalità. Volete saperne di più? guardate il vide qui sopra.

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i-Size - Seggiolini auto, dal 1 settembre le nuove regole

4 Ruote - Lug 22,2024

Dal 1 settembre per i seggiolini auto cambia tutto: lasciata da parte la bilancia, i neogenitori dovranno armarsi di metro. In quella data entrerà a pieno regime la R129, la normativa europea di omologazione dei seggiolini per auto (detta anche i-Size) che manderà in pensione i dispositivi omologati secondo la precedente R44. Ciò significa che i vecchi seggiolini non potranno più essere venduti, anche se chi li ha potrà continuare a usarli.

L'altezza, prima di tutto. La prima differenza rispetto al passato, dicevamo, è il parametro di scelta del dispositivo: con la R129 si segue l'altezza dei piccoli e non più il peso. Il che vuol dire niente più gruppi suddivisi per chili tra cui destreggiarsi (chi conosce il peso esatto del proprio piccolo o come evolverà?) ma una sola scala in centimetri che rende più agevole capire se il dispositivo che stiamo per acquistare va bene per oggi ma anche per il futuro. Non solo: ora diversi seggiolini coprono l'intera vita a bordo del piccolo, dai 40 cm ai 150 cm (il limite di legge, poi si può usare il sedile). Controllate però la loro "durata": alcuni produttori consigliano di cambiarli dopo alcuni anni.

Il sondaggio. Se da una parte rende più facile l'acquisto (e qui c'è anche la nostra videoguida), dall'altra la R129 può disorientare. Lo dimostra il nostro sondaggio realizzato in collaborazione con Chicco. Alla domanda "Quale criterio progettuale dei seggiolini impongono le recenti norme in vigore?", il 43% dei lettori ha risposto correttamente, seguito però a strettissimo giro da un 42% che aveva puntato sul peso. Il 12%, poi, pensa che la risposta corretta sia l'età e non è del tutto errato. Quest'ultima, infatt, entra in gioco nel secondo punto della normativa: fino ai 15 mesi, i bimbi devono viaggiare contromarcia, possibilmente sul sedile posteriore centrale (che ha ricevuto il 24% di preferenze nel sondaggio) o sul posteriore destro (che ne ha ricevute il 73%). Non c'è una norma in tal senso (se non per il sedile anteriore), ma quel posizionamento permette di controllare meglio il bimbo dallo specchietto retrovisore e di estrarlo dall'auto lato marciapiede. In più, il seggiolino va sostituito dopo ogni incidente: il 44% del nostro campione ritiene che si possa continuare a utilizzare la seduta se questa "non ha subito danni", ma la risposta è sbagliata.

Tra i-Size e Isofix. Uno dei punti cruciali della normativa è i-Size, una parola che può confondere soprattutto se affiancata a Isofix. Quest'ultimo indica il sistema universale presente su tutte le auto dal 2006 che consente di ancorare saldamente il seggiolino al telaio dell'auto evitando le cinture di sicurezza. i-Size, invece, indica i seggiolini omologati secondo i nuovi standard della normativa R129 e ci aiuta a essere certi della loro compatibilità con la nostra auto. Se la vettura è omologata i-Size (basta cercare il logo sui sedili o nel libretto di uso e manutenzione), allora potrà ospitare qualunque seggiolino i-Size. Altrimenti ci si dovrà informare dal produttore del seggiolino: non è scontato che i "semplici" attacchi Isofix vadano bene.

Più sicurezza. Da ultimo, la R129 porta con sé maggior sicurezza: i seggiolini ora devono avere protezioni della testa e del collo maggiormente efficaci e superare anche le prove di crash laterali, eseguite, tra l'altro, con manichini più sofisticati.

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Vacanze e colonnine - Con Set&Charge è più facile viaggiare in elettrico

4 Ruote - Lug 22,2024

Gli italiani che partono per le vacanze a bordo di un'auto elettrica o di una ibrida plug-in possono contare su un maggior numero di strutture da alberghi a ristoranti a supermercati dove rifornirsi di energia, grazie a un'iniziativa di Enel X Way, giunta ormai alla terza estate. La formula, battezzata Set&Charge, è semplice: il provider di energia dà la possibilità agli operatori commerciali che ne facciano richiesta di installare una colonnina da 22 kW da mettere a disposizione per i propri clienti. A oggi i punti di ricarica sorti con questa formula sono arrivati a 1.255.

Tariffe libere. Ciascun operatore, che paga a Enel X Way un abbonamento per ogni punto di ricarica e l'energia utilizzata, può fissare liberamente le tariffe da applicare: può decidere, per ragioni di marketing, di offrire l'uso gratuito della colonnina per i propri clienti, offrire prezzi di favore oppure stabilire un prezzo superiore al costo per fare un po' di margine, che si tradurrà in credito sulla bolletta. La condizione per partecipare all'iniziativa, infatti, è di avere un contratto di fornitura con Enel Energia per la propria struttura.

Aumenta la scelta su strada. Gli alberghi, i ristoranti, i centri commerciali, le palestre che aderiscono a Set&Charge possono ugualmente decidere se rendere le proprie colonnine visibili al pubblico generale sull'app di Enel X Way. Per loro il vantaggio può essere quello di attirare potenziali clienti per la loro struttura. E gli automobilisti in viaggio possono ampliare la scelta di rifornimento: pur non superando i 22 kW, sono sempre utili per un rabbocco che ti regali qualche decina di chilometri di autonomia.

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Xiaomi SU7 Ultra - Lelettrica da 1.570 CV vuole sfidare la Taycan Turbo GT

4 Ruote - Lug 22,2024

La Xiaomi ha presentato il prototipo della SU7 Ultra, versione da pista della berlina elettrica SU7 che abbiamo guidato lo scorso aprile, e che nasce con l'obiettivo di frantumare il record sul giro al Nürburgring Nordschleife per le elettriche di serie. Record che al momento è saldamente in mano alla Porsche Taycan Turbo GT, che ha percorso l'inferno verde in 7 minuti, 7 secondi e 55 centesimi.

Specifiche da urlo. La Xiaomi SU7 Ultra ha una configurazione a tre motori: all'anteriore c'è l'unità V6 potenziata della berlina standard, mentre al posteriore sono stati montati due motori della nuova serie "V8", ciascuno con una potenza di 586 CV e una coppia di 635 Nm, per una potenza massima di 1.570 CV, 446 più della Taycan che ha stabilito il record al Nürburgring. Stando alla Casa cinese, la SU7 Ultra accelera da ferma a 100 km/h in 1,97 secondi, raggiunge i 200 km/h in 15,07 e arriva a 350 km/h di velocità massima. Non ci sono i dati della batteria, che possiamo ipotizzare essere la stessa della versione Max, con 101 kWh di capacità.

Carrozzeria di carbonio. Le novità della SU7 Ultra rispetto a quella stradale non si limitano ai motori: l'intera carrozzeria è in fibra di carbonio, con numerose appendici aerodinamiche per gestire la potenza monstre del powertrain, e in grado di generare 2.145 kg di deportanza. Alleggerito anche l'abitacolo, da cui è stato tolto l'impianto di condizionamento, mentre alcuni componenti originali sono stati sostituiti con altri in materiale composito. L'impianto frenante è della AP Racing, con pinze a sei pistoncini e dischi ventilati, che abbinati alla frenata rigenerativa producono fino a 2,36 g di decelerazione.

La sfida a ottobre. Il prototipo scenderà in pista a ottobre per cercare di battere il record sul giro delle elettriche non di serie, che al momento è nelle mani della Volkswagen ID.R, con 6 minuti, 5 secondi e 336 millesimi. Nel 2025 sarà la volta della versione pronta per la produzione: sarà lei a sfidare il tempo della Taycan Turbo GT.

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Artusi (Federauto) - "Da von der Leyen un programma sommario sull'auto"

4 Ruote - Lug 22,2024

Massimo Artusi, presidente di Federauto, non accoglie con favore la rielezione di Ursula von der Leyen alla Commissione europea. "Nell'ambito di dichiarazioni programmatiche che in materia di Green Deal Automotive sono apparse sommarie e nelle quali, si noti bene, il trasporto merci e la logistica sono del tutto assenti (nemmeno un vago accenno)", afferma Artusi. "Vengono prima riconfermati gli irrealistici target per lo stop ai motori endotermici e viene poi limitata ai carburanti sintetici (gli e-fuel graditi dai tedeschi) la timida apertura alla neutralità tecnologica concessa per le autovetture. Eppure, è ormai acclarato che l'unica strada per ottenere realisticamente una decarbonizzazione completa ed effettiva del trasporto richiede l'impiego di tutti i vettori rinnovabili, a partire dai biocarburanti (riguardo ai quali l'Italia è all'avanguardia, tecnica e produttiva, e che ci consentirebbero l'indipendenza energetica). I biocarburanti, pur esprimendo l'esempio più virtuoso di economia circolare, vengono inspiegabilmente e del tutto ignorati". 

Solo ideologie. "Temiamo che questo slalom ideologico tra i paletti del realismo, abbiano avuto l'unica volontà di sollecitare i voti che le servivano per conservare l'ambito ruolo al vertice dell'Unione, vanificando in pratica il principio della 'neutralità tecnologica' enunciato nel suo stesso programma", aggiunge il numero uno dei concessionari italiani. "Si tratta di un approccio che genera nei fatti scelte non funzionali per l'economia europea. Per parte nostra, siamo decisi a insistere con tutte le nostre forze e in tutte le sedi, nazionali e internazionali, affinché la Commissione europea non perseveri nell'errore di una continuità ideologica che non aiuta la decarbonizzazione, danneggia i cittadini, deprime l'industria e infine distrugge posti di lavoro".  

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Luca De Meo - "Sull'elettrico la politica non può cambiare idea, semmai serve più flessibilità"

4 Ruote - Lug 22,2024

Luca de Meo torna a parlare del processo di transizione verso la mobilità elettrica in un'intervista concessa ad alcuni quotidiani europei, tra cui il Corriere della Sera, e chiede alle istituzioni europee maggior "flessibilità" soprattutto per quanto riguarda le scadenze dello stop alla vendita di auto termiche. "Quando è stato deciso, due anni fa, la posizione della Francia e quella del Gruppo Renault era che il 2035 era troppo presto e che avremmo dovuto puntare piuttosto al 2040", spiega l'amministratore delegato del costruttore francese. "Chiedemmo anche di rispettare il principio della neutralità tecnologica e che il per il calcolo delle emissioni di CO2 si considerasse l'intero ciclo di vita dell'auto, dalla culla alla tomba. E non solo la CO2 che esce dal tubo di scappamento. Su questi tre argomenti non ho cambiato idea. Abbiamo bisogno di un po' più di flessibilità nel calendario delle scadenze".

Non si torna indietro. Flessibilità sì, ma nessun passo indietro: "Non va strumentalizzato l'attuale rallentamento del mercato per abbandonare in modo puro e semplice l'obiettivo", continua de Meo. "Sarebbe un grave errore strategico. L'industria europea dell'auto ha investito decine di miliardi di euro in questa transizione. Li buttiamo dalla finestra? No. Il potere politico non può cambiare idea in un momento in cui tutti i nostri sforzi si stanno concretizzando con l'arrivo sul mercato di nuovi modelli. Non dobbiamo rifiutare il progresso, l'elettrificazione delle automobili fa parte del progresso. La questione è il ritmo. Rispetto ciò che decide il legislatore. Ma passare dal 10% di quota di mercato per i veicoli elettrici al 100% in 12 anni è davvero molto complicato. E non siamo gli unici a dirlo".

Le accuse all'Europa. De Meo, secondo il quale "le normative europee sull'auto sono state fatte senza un'analisi esaustiva degli impatti", torna a sottolineare come per il processo di decarbonizzazione le auto elettriche siano solo "una delle soluzioni: non dimentichiamo che le norme sulla CO2 riguardano i nuovi modelli, mentre non si considera mai il numero di auto in circolazione". Per questo avrebbe "senso, allo stesso tempo, accelerare la ristrutturazione del parco auto esistente", spiega il dirigente. "Tra gli standard Euro 1 e 6 abbiamo ridotto gli inquinanti del 90% e l'efficienza energetica è notevolmente migliorata. Va quindi reso più semplice per i consumatori cambiare la propria auto. E dobbiamo valutare cosa fare sui tipi di carburante. Perché nei prossimi 10 anni non ci saranno abbastanza veicoli elettrici per avere un impatto reale sulla decarbonizzazione. opportuno spingere l'ibrido plug-in, come stanno facendo i cinesi. Alla roulette non puoi puntare tutto su un colore".

La questione dei dazi. Inevitabile un passaggio sui dazi, che De Meo chiede di non "politicizzare: per me è una questione tecnica e giuridica. Abbiamo le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio e dobbiamo rispettare il principio di reciprocità. Bisogna trovare dei compromessi con i cinesi, perché la loro industria può portare molto a quella europea, stimolandola con la concorrenza, e perché porta tecnologia e materie prime".

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CrowdStrike - Renault e Tesla tra i costruttori colpiti dal crash globale

4 Ruote - Lug 22,2024

Il crash globale dei sistemi informatici ha colpito, con tutta la sua virulenza, anche alcuni costruttori automobilistici, oltre che una miriade di aziende e settori economici. Venerdì 19 luglio sono state registrate in tutto il mondo pesanti interruzioni: la causa è stata attribuita all'azienda australiana di cybersecurity CrowdStrike Holdings e in particolare a un bug nell'aggiornamento di un software per la sicurezza. A pagarne le conseguenze sono milioni di computer, di utenti e di lavoratori. Basta pensare agli Stati Uniti, dove sono stati fatti atterrare tutti i voli nazionali, oppure all'Europa, dove risultavano bloccate carte di credito e sistemi bancari.

Le ripercussioni sull'auto. Anche il settore automobilistico ha risentito del crash, il quale ha bloccato anche l'accesso alle colonnine di ricarica. Non solo: la Renault è stata costretta a chiudere i cancelli dell'impianto di Maubeuge a causa di problemi ai sistemi informatici, mentre lo stabilimento di Douai ha interrotto tutte le attività per i problemi patiti dai fornitori di componentistica. La Tesla, invece, ha fermato alcune delle sue linee di produzione tra Austin (Texas) e Sparks (Nevada) dopo la visualizzazione di messaggi di errore sui terminali video dei macchinari. Lo stesso amministratore delegato Elon Musk, in una risposta a un posto del suo omologo alla Microsoft, Satya Nadella, ha parlato di un problema che "ha messo in crisi la filiera dell'industria automobilistica".

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Volkswagen - Allo studio nuove collaborazioni con Xpeng

4 Ruote - Lug 22,2024

Volkswagen e Xpeng hanno sottoscritto l'accordo definitivo della loro collaborazione tecnologica per il mercato cinese. La firma consente non solo di accelerare lo sviluppo congiunto di una piattaforma elettrica/elettronica, ma anche di aprire "la strada a una potenziale espansione delle attività di cooperazione" sulla stessa architettura. 

Le attività. L'accordo segue i passi già compiuti nella collaborazione: Volkswagen e Xpeng hanno già istituito una "Project House" a Guangzhou e a Hefei per consentire ai loro ingegneri di lavorare a stretto contatto e di accelerare il processo di sviluppo della piattaforma. Le attività finora svolte permettono alle due aziende di annunciare l'avvio della produzione in circa due anni del primo dei due veicoli dedicati al mercato cinese. 

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Gruppo Volkswagen - L'ad Blume in Cina per parlare di dazi con i ministri cinesi

4 Ruote - Lug 22,2024

Oliver Blume, amministratore delegato del gruppo Volkswagen, si è recato in Cina per degli incontri ai massimi livelli istituzionali. Il dirigente tedesco ha discusso di vari argomenti, tra cui il tema caldo dei dazi europei sulle elettriche cinesi, con i ministri dell'Industria e del Commercio.  

La questione dei dazi. "Lo sviluppo economico globale è stato uno dei temi centrali. Il commercio libero ed equo tra mercati aperti è di fondamentale importanza in questa fase di grandi sfide", ha detto Blume in una dichiarazione diffusa poco dopo gli incontri avvenuti il 19 luglio: nel pieno, dunque, delle trattative in corso tra Bruxelles e Pechino per risolvere la questione delle nuove tariffe doganali. La richiesta di Blume di scambi commerciali senza barriere tra Cina ed Unione Europea non deve sorprendere: l'industria automobilistica tedesca, fermamente contraria all'imposizione di dazi, teme infatti ritorsioni da parte cinese. 

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Stellantis - Multa da 190 milioni di dollari negli Usa: sforati i limiti Cafe

4 Ruote - Lug 22,2024

Negli Stati Uniti, Stellantis sta pagando multe milionarie per il mancato rispetto dei requisiti sul risparmio di carburante. Tra marzo e maggio, il costruttore ha infatti sborsato un totale di 190,7 milioni di dollari per aver sforato i cosiddetti limiti Cafe (Corporate Average Fuel Economy).

Le multe. In dettaglio, a marzo Stellantis ha pagato una sanzione di 78,4 milioni di dollari per non aver rispettato i limiti di flotta sui Model Year 2020, mentre a maggio ha versato 112,3 milioni per le violazioni dei Model Year 2019. In sostanza, si tratta ancora di veicoli da attribuire al vecchio corso della Fiat Chrysler, che solo nel 2021 si è ufficialmente fusa con PSA per creare l'attuale Stellantis. L'anno scorso, invece, le multe ammontavano a oltre 235 milioni di dollari e riguardavano i Model Year 2018 e 2019.  

 

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Need for fleet - Episodio 1 - La locazione online - VIDEO

4 Ruote - Lug 22,2024

Prende il via con questo video una serie pensata per allargare la conoscenza del noleggio a lungo termine, dei suoi operatori, dei protagonisti, dei prodotti e dei servizi che gravitano attorno a questo mondo. Una modalità di locazione già consolidata come il principale canale di approvvigionamento di auto delle aziende medio grandi e, in generale, di quelle che operano veicoli commerciali, ma non è altrettanto nota al tessuto di piccole imprese, società individuali e professionisti che rappresentano uno dei pilastri dell'economia nazionale. Una transizione da prodotto a servizio e da proprietà a utilizzo che, nel caso dei privati, procede ancora più lentamente.

Come orientarsi. Ciascuna puntata sarà dedicata a un tema, affrontato dalla redazione con il contributo di un esperto, che illustrerà le opportunità e gli elementi cui devono fare attenzione le aziende individuali o familiari, gli artigiani, i professionisti ma anche i privati che stanno pensando di passare da altre forme di acquisizione al noleggio, o che l'hanno provato ma vogliono orientarsi fra formule di locazione sempre più numerose.

Una startup europea. Insieme a noi, in questo primo capitolo, c'è Giorgio Brizzo, ceo di Yoyomove, già Movenzia, che nel 2021 ha avviato l'omonimo comparatore rivolto sia ai privati sia alle persone fisiche. Col fondatore della startup con sedi a Torino e Madrid, già proiettata verso altri mercati europei, parliamo di quali sono gli elementi base di un contratto di noleggio - durata, anticipo, canone mensile -, di come si possono miscelare i tre ingredienti. E anche del perché un'auto di un segmento o di una fascia di prezzo più alti può costare meno, al mese, di una che ha un listino inferiore.

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Volkswagen Golf - Alla guida del nuovo 1.5 ibrido

4 Ruote - Lug 22,2024

In questi mesi abbiamo imparato a conoscere la nuova Volkswagen Golf 8.5, ovvero il restyling dell'ultima generazione dell'icona tedesca, che proprio nel 2024 festeggia i 50 anni dal lancio della prima serie, a firma Giorgetto Giugiaro. Aggiornamento, quello che vedremo nelle concessionarie a settembre, che riguarda poco gli esterni (ritocchi a fari, paraurti e fanali, oltre al logo illuminato) e risponde alle critiche mosse in passato alla praticità dell'abitacolo. Per esempio, col nuovo sistema MIB4 la Golf ha comandi retroilluminati alla base del touchscreen: per l'Italia la diagonale è di 12,9 pollici, mentre la versione da 10,4 è destinata ad altri Paesi. Altro step, il ritorno ai tasti fisici per le razze del volante, visto che quelli a sfioramento erano sì sfiziosi, ma anche poco pratici.

Per festeggiare, vi fa un regalo. Per celebrare il mezzo secolo di vita della Golf, la Volkswagen ha realizzato un allestimento ad hoc. In Italia si chiama 50 Years (negli altri Paesi Edition50, come riportato nel brancardo) e costa 500 euro in più della Style, ma include circa 3.500 euro di optional. Infatti, alla già ricca dotazione - con tanto di climatizzatore trizona e poltrona di guida massaggiante - aggiunge cerchi specifici da 18 neri, vetri posteriori scuri, antifurto, accesso senza chiave, navigatore e pedaliera sportiva. Ho provato la 50 Years in abbinamento al nuovo powertrain mild hybrid 1.5 eTSI da 116 CV. Una configurazione da 35.600 euro, 1.800 in meno rispetto alla già nota versione da 150 CV.

Predilige la fluidità. Anche nella versione meno potente, il nuovo 1.5 mild hybrid è abbinato al cambio DSG a 7 marce. Oltre a essere comodo (con tanto di palette al volante) e rapido, maschera bene un certo vuoto del quattro cilindri ai bassi regimi e dà una mano nelle riprese. Questo motore, infatti, dà il meglio nella guida in souplesse, quando si apprezza anche per la bassa silenziosità e per i consumi contenuti: dopo una ottantina di chilometri fra le colline della Lessinia, in cui la Golf 8.5 mi ha ricordato le buone doti di tenuta di strada e precisione di guida, ho letto nel computer di bordo circa 16 km/litro, un dato non troppo distante dai 18,5 dichiarati dalla Casa. A questo risultato, che ci promettiamo di verificare con il nostro Centro prove, concorre anche la disattivazione di due dei quattro cilindri quando è richiesta poca potenza. Una funzione, quest'ultima, che si ritrova anche nelle versioni non ibride del 1.5 (sempre da 116 o 150 CV), abbinate al cambio manuale. In questo caso i prezzi partono da 30.150 euro, ma l'allestimento 50 Years non è previsto.

Una gamma davvero ampia. Stesse potenze, anche per le 2.0 turbodiesel (prezzi da 33.450 euro), col cambio DSG riservato alle versioni da 150 CV. Queste, come le 1.5 a benzina o mild hybrid, sono disponibili (per 950 euro in più) pure per la Variant, ovvero la station wagon con gli stessi aggiornamenti esterni e interni. La quale però, forse perché molto meno richiesta della berlina o forse per non sacrificarne il baule, non prevede le versioni plug-in da 204 CV o, nel caso della GTE, da 272 CV. Ma qui entriamo già nel campo delle versioni sportive, che vedono ovviamente anche la GTI (265 CV e circa 45.000 euro) e la R, con 333 cavalli, trazione integrale, differenziale autobloccante elettronico posteriore e un assegno da staccare da almeno 60.750 euro.

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Formula E - Wehrlein e Porsche sono campioni del mondo

4 Ruote - Lug 21,2024

Oliver Rowland ha vinto Gara 2 dell'ePrix di Londra, ultimo appuntamento del Mondiale di Formula E. L'inglese della Nissan, partito dalla nona posizione, si è fatto largo in una corsa caotica caratterizzata da diversi incidenti. Ma i riflettori sono tutti puntati su Pascal Wehrlein che - grazie al secondo posto di oggi - conquista il titolo di campione del mondo 2024. Un successo meritatissimo, quello del tedesco, che ha gestito benissimo quest'ultima parte del campionato strappando il successo ai due piloti della Jaguar. Per il marchio inglese, è una disfatta: Nick Cassidy si è dovuto ritirare a causa di una foratura, mentre Evans ha tagliato il traguardo al terzo posto e non è bastato per recuperare i punti in classifica su Pascal.

Le parole del campione. Dopo aver festeggiato con il team e abbracciato la propria famiglia, Pascal Wehrlein ha commentato il successo che mancava dal DTM 2015 - dicendo: Campione del mondo, suona bene. Davvero fantastico. Non so da dove cominciare. stata dura. Dovevamo essere lì davanti dall'inizio ma era davvero complicato, ci provavo a ogni giro ma le Jaguar mi chiudevano. Sapevamo comunque di poter ambire al successo qui e siamo rimasti super concentrati, pur non essendo una pista favorevole alla nostra vettura. Comunque, questo è un successo meritato per il team. Grazie a tutti.

Londra amara per la Jaguar. Il team inglese ha conquistato il titolo riservato alle squadre, chiudendo la stagione con 368 punti contro i 343 della Porsche. La Casa di Stoccarda, però, si aggiudica il titolo dei costruttori (che somma i punti di squadre ufficiali e clienti) con 462 punti contro i 455 della Jaguar. Davvero amareggiati i due piloti neozelandesi: Nick Cassidy è stato toccato e si è dovuto ritirare a causa di una foratura, mentre Evans non è riuscito ad andare oltre il terzo posto. Arrabbiatissimo sul finale, ha solo detto: "Congratulazioni a Pascal. Per quanto riguarda la gara, non ho niente da dire al momento e non voglio parlarne", liquidando così la collega della tv inglese che tentava di raccogliere le sue impressioni a caldo. Un emozionatissimo Cassidy, invece, ha ammesso: "Ovviamente fa male, sono distrutto, anche perché era qualcosa fuori dal mio controllo. Ci abbiamo provato e torneremo più forti l'anno prossimo". 

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F.1, GP Ungheria - La McLaren fa doppietta: arriva la prima vittoria di Piastri

4 Ruote - Lug 21,2024

Doppietta della McLaren all'Hungaroring, per il tredicesimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 2024. Oscar Piastri ha conquistato il suo primo successo in un Gran Premio, mettendosi alle spalle il compagno di squadra Lando Norris che era partito dalla pole position. Piastri, alla sua seconda stagione in Formula 1, ha dimostrato solidità in questa domenica: "Una gara davvero speciale, questo è il giorno che ho sempre sognato fin da bambino: bello poter salire sul gradino più alto del podio. Alla fine, è stato un po' complicato, ma mi ero messo in una buona posizione fin dalla partenza. La macchina è una bestia in questo momento, veloce in ogni condizione. Ottenere una doppietta è davvero strepitoso".

Ordini di scuderia. La McLaren ha scelto di fermare Norris prima di Piastri per l'ultima sosta, così da difendersi dalla Mercedes di Hamilton. Questo ha portato Lando davanti per l'ultimo stint di gara e il team ha dovuto gestire una patata bollente, dando l'ordine di scambiare le posizioni che sembrava però cadere nel vuoto. Solo a due giri dalla fine, Lando ha rallentato in rettilineo e ha fatto passare il suo compagno di squadra. Piastri ha commentato quell'episodio dicendo: "Sicuramente avevo un po' i nervi tesi, ma penso che alla fine sia stata la decisione giusta. Io ero passato in testa all'inizio e sì, magari il mio ritmo nello stint finale non è stato quello che avrei voluto, ma il team ha gestito correttamente la cosa". Norris, invece, ha commentato laconicamente e con un sorriso tirato: "La squadra mi ha chiesto di farlo e io l'ho fatto, tutto qui". Poi ha aggiunto: "La cosa più importante è il risultato della squadra. Abbiamo lavorato duramente per arrivare qui. Complimenti a Oscar, se l'è meritata oggi".

Duecentesimo podio per Hamilton. Sul gradino più basso del podio sale la Mercedes numero 44, quella del sette volte iridato che festeggia oggi il podio numero 200 della carriera. "Congratulazioni alla McLaren per questo risultato, è la mia vecchia famiglia e sono contento di vederli di nuovo in testa", ha detto Lewis che si è difeso con il coltello tra i denti da Verstappen, arrivando anche al contatto. "Alla fine, siamo riusciti di resistere alla Red Bull e la battaglia ravvicinata è stata un po' emozionante, ma queste sono le corse. Quando ho visto che aveva chiuso il gap, non pensavo di poterlo tenere dietro. Lui si è buttato all'interno, io sono rimasto all'interno ma ci siamo toccati. Penso sia un incidente di gara".

Ferrari limita i danni. Quarto posto per Charles Leclerc e sesto per Carlos Sainz: il Cavallino porta a casa il massimo possibile per la SF-24 in questo weekend di Budapest. Fred Vasseur, team principal della Ferrari, ha commentato dicendo: In effetti è andata piuttosto bene. Abbiamo lottato con Red Bull e Mercedes e penso che abbiamo fatto il massimo possibile oggi. Charles è partito bene ed è vero che aveva un passo ottimo nello stint centrale, mentre ha avuto delle difficoltà con le medie sul finale. L'anno scorso qui abbiamo chiuso a sessanta secondi dalla Red Bull, oggi a venti secondi dalla McLaren. Dobbiamo fare ancora dei passi avanti, ma siamo sulla strada giusta.

Red Bull in difficoltà. Max Verstappen ha chiuso la sua gara solamente in quinta posizione, con tanto di convocazione dai commissari per aver causato l'incidente con Hamilton. Dopo essersi lamentato continuamente della sua monoposto e aver accusato il team di aver sbagliato la strategia, il tre volte campione del mondo ha anche rimediato una bacchettata in mondovisione con il suo ingegnere che ha detto: "Ti stai comportando come un ragazzino". Una trasferta da dimenticare per il campione in carica. Settima posizione finale per Sergio Perez, in rimonta dopo una qualifica disastrosa.

Il resto della Top 10. George Russell ha messo una pezza a un weekend partito male, sfruttando il buon passo della sua Mercedes. L'inglese è riuscito a recuperare fino all'ottava posizione, aggiungendo comunque punti preziosi al carniere. Yuki Tsunoda ha tagliato il traguardo in nona posizione, regalando altri due punti alla Racing Bulls. Un punto anche per l'Aston Martin di Lance Stroll.

La classifica completa del GP di Ungheria >>

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Mercato globale - Le auto più vendute al mondo nel 2023 - FOTO GALLERY

4 Ruote - Lug 21,2024

Secondo l'ultimo rapporto Jato Dynamics, nel 2023 sono state vendute 78,32 milioni di automobili in tutto il mondo, per una crescita del 10% rispetto all'anno precedente. Tra le tendenze più rilevanti c'è il sempre maggior successo delle Suv, che da sole rappresentano il 47% delle vendite complessive: rispetto al 2022, l'aumento è stato del 12%, il più alto di sempre.

Cina batte Usa (ma non Europa). Per quanto riguarda la provenienza delle auto, uno dei temi più caldi di questi ultimi mesi, con il 29,1% del totale il Giappone rimane il mercato produttivo più importante del mondo, seguito dall'Europa con il 24,9%. Con una percentuale del 17,9% la Cina si piazza terza, e per la prima volta supera gli Stati Uniti, quarti con il 15,2% delle auto vendute nel mondo. Al quinto posto la Corea con l'8,5%. Ma quali sono i 10 modelli più popolari (più uno) in tutto il globo? Scopritelo sfogliando la gallery qui sopra.

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Formula E - Wehrlein emerge dal caos nell'ePrix di Londra

4 Ruote - Lug 20,2024

Pascal Wehrlein ha vinto gara 1 dell'ePrix di Londra, penultimo appuntamento del campionato di Formula E di quest'anno. Il tedesco della Porsche, partito dalla terza posizione, è riuscito a emergere dal caos e conquistare il gradino più alto del podio, riportandosi così in testa al Mondiale a una sola gara dalla fine. Mitch Evans ha perso un'occasione ghiotta perché, dopo aver conquistato la pole, ha dovuto cedere alla superiorità del rivale della Porsche: si è così dovuto accontentare della seconda posizione e del giro più veloce in gara. Sul gradino più basso del podio sale il pilota della Envision, Sébastien Buemi, accompagnato dai suoi figli: una scena tenera che probabilmente non si era mai vista.

Le parole del vincitore. Una giornata grandiosa, ha detto Pascal Wehrlein alle interviste post gara. Ci è mancato qualcosa in qualifica, ma non abbiamo perso la concentrazione e in gara siamo andati meglio. Grande performance, strategia perfetta. Sul finale è stato difficile, perché l'ultima Safety Car ha annullato il gap, ma alla fine ce l'ho fatta. Domani sarà una giornata importante per noi, perché dovremo concretizzare il lavoro di una stagione.

La top 10. Tre gli interventi della Safety Car (e una Full Course Yellow) per sedare gli animi dopo i numerosi contatti che hanno messo fuori gioco diversi protagonisti. Ne hanno saputo approfittare bene in Mahindra, con Nyck de Vries ed Edoardo Mortara saliti in quarta e quinta posizione. Nico Muller si riprende la sesta posizione che aveva conquistato anche in qualifica, precedendo la Jaguar di Nick Cassidy. Il neozelandese, dopo il doppio zero in classifica di Portland, ha perso la testa della classifica ma resta ancora in corsa per il titolo iridato. Tutto si deciderà nella gara di domani. Punti anche per la McLaren, grazie all'ottavo posto di Sam Bird. Nona posizione per Stoffel Vandoorne, mentre l'ultimo punto a disposizione va a Norman Nato della Andretti.

Lotta a tre. Pascal Wehrlein è il nuovo leader del campionato con 180 punti e ha 3 punti di vantaggio su Mitch Evans. Il neozelandese, per la quarta volta, avrà l'opportunità di giocarsi il titolo nell'ultima gara di domani. Dovrà guardarsi anche dal compagno di squadra Nick Cassidy, che di punti ne ha 173. La classifica a squadre vede la Jaguar TCS Racing al comando con 350 punti, mentre la Porsche è seconda a quota 314. Terza la DS Penske con 186 punti.

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F.1, GP Ungheria - Prima fila McLaren, Norris in pole

4 Ruote - Lug 20,2024

La McLaren conquista la prima fila dello schieramento del Gran Premio d'Ungheria: Lando Norris ha ottenuto il miglior tempo, fermando il cronometro sull'1:15.227. Ottima prestazione anche per Oscar Piastri, secondo per soli 22 millesimi di secondo di ritardo. La qualifica è stata tiratissima e Verstappen, nonostante i 46 millesimi di secondo di ritardo, non è riuscito ad andare oltre il terzo tempo. Il tre volte campione partirà davanti alla Ferrari di Carlos Sainz.

Prima fila papaya. "Non è stata una qualifica facile, con condizioni miste, ma sono contento", ha detto Lando Norris commentando la terza pole della sua carriera. "Ancora più bello aver fatto questa doppietta. Siamo arrivati qui fiduciosi di poter lottare per la pole ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Siamo nella migliore posizione possibile per domani, qualsiasi saranno le condizioni". A regalare alla McLaren la 63esima prima fila della sua storia è stato Oscar Piastri, che ha detto: "Bello essere qui, con un risultato come questo. Una prima fila McLaren non si vedeva da molto tempo. Ieri ho avuto una giornata difficile, ma è stato bello riprendersi. Le qualifiche non sono state facili e abbiamo dovuto prendere diverse decisioni al volo. Ma sono soddisfatto della mia giornata e domani la discesa verso curva 1 è lunga, quindi è ancora tutto aperto".

Qualifica amara per Red Bull. Partire terzo, nonostante un distacco così piccolo, non piacerebbe a nessuno. Men che meno a Max Verstappen: "Ci ho provato! Finora siamo stati un po' indietro e in qualifica non è stato molto diverso, anche se è difficile capire il perché. Partire dalla P3 mi dà la possibilità di giocarmela, devo solo sperare che la macchina sia buona in gara. Mi piace la competizione, non mi tiro indietro di fronte a una battaglia, ma domani sarà più difficile. Domani dovrebbe essere una giornata senza pioggia, spero che questo ci aiuti". Disastrosa la prestazione di Sergio Perez, tradito dall'asfalto umido: il messicano è andato a sbattere in Q1 e domani partirà solamente dalla sedicesima posizione, davanti alla Mercedes di George Russell.

Il resto della Top 10. La Ferrari perde ancora qualcosa sulle curve più lente e questo si riflette sui tempi sul giro di Carlos e Charles. Lo spagnolo partirà quarto, ma in qualifica ha accusato un gap di oltre 4 decimi, mentre il monegasco partirà sesto con un distacco di sei decimi. Tra le due SF-24 troviamo l'unica Mercedes in Top 10, quella di Lewis Hamilton. L'Aston Martin ritrova la Q3 con entrambe le sue vetture, con Fernando Alonso settimo e Lance Stroll ottavo. A chiudere la Top 10 troviamo le due Racing Bulls di Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda. Qualifica rovinata per il giapponese che, al suo ultimo tentativo, è andato a sbattere danneggiando seriamente la sua monoposto.

La classifica completa delle qualifiche all'Hungaroring >>

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Mobilità - Noleggio con conducente: sì a nuove autorizzazioni

4 Ruote - Lug 20,2024

La Corte costituzionale (sentenza 137/2024) dice sì a nuove autorizzazioni per i servizi di noleggio con conducente, come Uber e altre app: il divieto di rilasciare licenze agli Ncc stabilito dal decreto 135/2018 è illegittimo, perché impedisce l'aggiunta di operatori e limita l'offerta di servizi di trasporto pubblico non di linea, con effetti negativi sui consumatori specie nelle aree urbane densamente popolate. Quel divieto non è riconducibile a un motivo di utilità sociale o a un interesse della collettività, apparendo piuttosto rispondere a un'istanza protezionistica. Serve, in estrema sintesi, più concorrenza ai taxi.

Quali danni e a chi. Per parecchio tempo, ha spiegato la Corte, è rimasta inascoltata da parte del legislatore la preoccupazione dell'Antitrust: L'ampliamento dell'offerta dei servizi pubblici non di linea risponde all'esigenza di far fronte a una domanda elevata e ampiamente insoddisfatta, soprattutto nelle aree metropolitane, di regola caratterizzate da maggiore densità di traffico e dall'incapacità del trasporto pubblico di linea e del servizio taxi a coprire interamente i bisogni di mobilità della popolazione. Per la Corte, questo ha creato un grave disagio a intere fasce della popolazione: agli anziani e ai fragili non in grado di utilizzare gli altri servizi di trasporto di linea, a chi viaggia per ragioni di lavoro, al turismo e all'immagine internazionale dell'Italia. In ballo, non solo il benessere del consumatore, ma anche le possibilità di sviluppo economico e il godimento di alcuni diritti costituzionali. Adesso, la palla passa a Parlamento e governo, dopo anni di forti polemiche fra Uber e taxi, destinate a rinfocolarsi dopo questa (pesante) sentenza.

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Fiat - 125 anni di storia italiana - FOTO GALLERY

4 Ruote - Lug 20,2024

La Fiat ha festeggiato i suoi primi 125 anni (è stata fondata nel 1989 come Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili - Torino") presentando ufficialmente la Grande Panda, la serie limitata Giorgio Armani per la 500e e i prossimi modelli in arrivo, mostrati in un video ancora pixelato. Nel corso della giornata sono poi sfilati sulla pista del Lingotto alcuni tra i più celebri, importanti e indimenticabili modelli della Fiat: pezzi di storia, recente e meno, che vi riproponiamo nela gallery che potete sfogliare qui sopra.

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Cupra Formentor - Arrivano il plug-in da 272 CV e la "duemila" da 333 CV

4 Ruote - Lug 20,2024

Dopo la Leon, anche per la nuova Cupra Formentor arriva la versione plug-in e-Hybrid da 272 CV, a cui si affianca la nuova motorizzazione 2.0 TSI da 333 CV, con cambio automatico e trazione integrale. Entrambe già ordinabili nei nuovi allestimenti VZ e VZ Extreme, hanno prezzi che partono da 55.650 euro per la e-Hybrid e da 55.750 euro per la 2.0 TSI.

La più cattiva... La Formentor più potente della gamma monta un duemila turbobenzina da da 333 CV (245 kW) e 420 Nm di coppia, abbinato al cambio automatico DSG a sette rapporti e trazione integrale 4Drive con torque splitter (in passato disponibile solo sulla Formentor VZ5 con il 2.5 cinque cilindri). La Suv-coupé con questa motorizzazione accelera da ferma a 100 km/h in soli 4,8 secondi, per arrivare a una velocità massima di 250 km/h limitata elettronicamente.

... E la più ecologica. La e-Hybrid prevede un'unità termica da 1.498 cc da 177 CV (130 kW) abbinata a un motore elettrico da 85 kW (116 CV), integrato del cambio Dsg a sei rapporti. La potenza di sistema è di 200 kW (272 CV), mentre la coppia massima è di 400 Nm, disponibili già da 850 giri. Lo zerocento è coperto in 7,2 secondi, la velocità massima è di 220 km/h. La nuova batteria da 19,7 kWh consente una percorrenza in elettrico di 119 km. Come per le ultime plug-in del gruppo Volkswagen, anche per la Formentor arriva la ricarica in corrente continua, con potenza fino a 50 kW, per passare dal 10% all'80% di batteria in meno di mezz'ora.

Due nuovi allestimenti. Come per la Leon, anche per la Formentor arrivano i due nuovi allestimenti VZ e VZ Extreme. Il primo prevede cerchi di lega da 19, il controllo dinamico dell'assetto (DCC), i sedili anteriori avvolgenti Dinamica, l'illuminazione ambientale smart, la telecamera posteriore, il portellone ad apertura elettrica e l'antifurto. La VZ Extreme aggiunge i sedili anteriori Cup bucket, il navigatore connesso, i fari anteriori a matrice di led, l'impianto Sennheiser, la guida assistita di livello 2 e pinze freno specifiche (Brembo per la versione e-Hybrid, Akebono per la 2.0 TSI 333 CV).

I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della nuova Cupra Formentor:

  • Formentor 1.5 Mild Hybrid 150 CV DSG: 39.500 euro
  • Formentor 1.5 e-Hybrid 272 CV DSG VZ: 55.650 euro
  • Formentor 2.0 TSI 333 CV 4Drive DSG VZ: 55.750 euro
  • Formentor 1.5 e-Hybrid 272 CV DSG VZ Extreme: 60.700 euro
  • Formentor 2.0 TSI 333 CV 4Drive DSG VZ Extreme: 60.800 euro
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