Lutto - Sicurezza stradale, Porsche, Toyota: le campagne auto di Oliviero Toscani
Si è spento a 82 anni Oliviero Toscani, affetto da una malattia incurabile: protagonista della comunicazione pubblicitaria in Italia sin dagli anni 70, anticonformista, provocatore ed eccentrico, Toscani ha firmato alcune tra le più conosciute campagne pubblicitarie di sempre, che lo hanno reso uno dei fotografi più apprezzati. Tra le tante iniziative che sono rimaste impresse nell'immaginario collettivo, dalla primissima Chi mi ama mi segua di Jesus Jeans al celeberrimo bacio della campagna per Benetton, Toscani ha anche collaborato con diverse Case automobilistiche e contribuito a tante campagne sulla sicurezza stradale: nelle schede qui sopra ripercorriamo le più importanti.
Milano - Ztl Quadrilatero, stop alle auto da fine gennaio
Ancora pochi giorni e il Comune di Milano darà un altro giro di vite alle politiche anti auto: alla fine di gennaio, al più tardi i primi di febbraio, Palazzo Marino attiverà la Zona a traffico limitato Quadrilatero della moda, con l'obiettivo di "combattere traffico e inquinamento". Il sindaco Giuseppe Sala punta a un esperimento iniziale di due mesi senza multe alle macchine che dovessero entrare nell'area commerciale, così da testare le telecamere: fra gli aspetti chiave, il coordinamento con garage e parcheggi privati presenti nella Ztl. A partire dal terzo mese, il verbale per i trasgressori ammonterà a 83 euro più le spese di notifica a casa per un totale di circa 95 euro (articolo 7 del Codice della strada, in pratica come per Area B e Area C).
Senza respiro. Lo stop ai veicoli non avrà tregue, 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno, in vie come Monte Napoleone, Manzoni, della Spiga: dopo il no del ministero delle Infrastrutture, nessuna tolleranza di 15 minuti per il parcheggio o per accompagnare un passeggero, ipotizzata mesi fa.
Chi può entrare. Fra le varie deroghe (previa registrazione), sono ammesse quelle per residenti e domiciliati autorizzati alla sosta su strisce blu, per proprietari di box o posti auto nella Ztl, per chi ha prenotato un posto nelle autorimesse presenti, per i mezzi di servizio di imprese di manutenzioni (come impianti idrici e gas), ma anche per artigiani e impiantisti che prestano occasionalmente servizio (50 ingressi l'anno), nonché per mezzi di enti che offrono pronto soccorso e assistenza sociosanitaria gratuita. Eccezioni per i mezzi i veicoli a supporto di eventi della moda; idem per auto dirette agli alberghi, taxi e Ncc.
Occhio alla batosta. La Ztl Quadrilatero sarà attiva negli isolati definiti dalle vie Manzoni, Senato, San Damiano, Cino del Duca e corso Monforte. Che confinano sia con la Ztl di corso Europa (in lavorazione per la futura M4), sia con l'area pedonale compresa tra la Galleria, corso Vittorio Emanuele e le piazze San Babila, Duomo, San Fedele. Impantanarsi nelle mille Zone a traffico limitato non è così difficile, considerando anche i cantieri e la presenza di corsie ciclabili: rammentiamo che - per ogni ingresso vietato in una diversa area riservata - scatta una multa di 95 euro. E le moto? Almeno sino a febbraio 2026, moto, scooter e ciclomotori potranno entrare nel Quadrilatero: dopodiché, il Comune valuterà il da farsi.
Citycar - Piccole e amate
Le auto di segmento A non si chiamano citycar per caso: sono compattissime, si muovono agilmente nel traffico delle città, si parcheggiano in un fazzoletto e offrono spazio sufficiente per gli spostamenti, anche non brevissimi. Complice la sempre maggior popolarità delle Suv, negli ultimi anni la loro quota di mercato è andata assottigliandosi, anche in Italia: nel 2023 era dell'11,1%, mentre lo scorso anno si è attestata al 9,7% (fonte Unrae). Ciononostante, negli ultimi mesi si sta muovendo qualcosa attorno al segmento A e c'è persino la proposta di una nuova categoria fiscale, sulla scorta di quanto avviene in Giappone per le kei car. In attesa di scoprire cosa ci riserverà il 2025, vediamo quali sono state le dieci citycar più vendute in Italia nel 2024. Con tante conferme e alcune sorprese. Persino... elettriche.
Suv - Le irriducibili col manuale
Sempre più spesso, i nuovi modelli proposti dalle Case automobilistiche prevedono il cambio automatico di serie su tutta la gamma: il manuale sta lentamente sparendo dalle nostre auto, limitando le alternative di chi preferisce la tradizione. Tuttavia, non siamo di fronte a un'estinzione, perché il manuale resiste anche in alcune proposte molto recenti: nelle schede qui sopra analizziamo l'offerta attuale, partendo dalle Suv.
Hyundai - Inster Cross e Initium: le novità a Bruxelles
Il Salone di Bruxelles ha aperto i battenti con l'annuncio dell'Auto dell'Anno 2025: tra le finaliste c'era anche la nuova Hyundai Inster, arrivata da poco sul mercato. Accanto alla piccola Suv elettrica, in fiera è esposta la versione Cross, che si distingue per la presenza di protezioni in plastica, paraurti specifici e cerchi di lega da 17: da noi arriverà in primavera.
C'è anche la concept. La terza novità che la Hyundai ha portato a Bruxelles è la Initium, una concept a idrogeno che anticipa un modello che entrerà in produzione nella prima metà dell'anno. Il prototipo Initium monta un motore da 150 kW (204 CV) e dispone di un'autonomia stimata di oltre 650 km. Tra gli obiettivi strategici di sostenibilità della Hyundai c'è il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2045, anche tramite lo sviluppo di metodi innovativi per la produzione di idrogeno.
Toyota Urban Cruiser - Dal vivo a Bruxelles
Esordio assoluto davanti al pubblico per la nuova Toyota Urban Cruiser, B-Suv elettrica a trazione anteriore o integrale che andrà a completare la gamma del costruttore giapponese ponendosi come alternativa no-oil all'ibrida Yaris Cross. Il debutto al Salone di Bruxelles anticipa di diversi mesi il debutto nelle concessionarie, le cui tempistiche per l'Italia verranno comunicate più avanti.
Anteriore o integrale, in tre versioni. Quelle che vedete sopra sono le primissime immagini dal vivo, mentre le caratteristiche dell'auto sono note da tempo. Costruita su una piattaforma specifica per le auto elettriche, l'Urban Cruiser è lunga 4.285 mm, larga 1.800 e alta 1.640, con un passo di 2.700 mm. Pensata per muoversi prevalentemente in città, dichiara un diametro di volta di 10,4 metri. In base all'allestimento, i cerchi di lega possono essere da 18 o 19, mentre all'interno trovano spazio un grande schermo che integra il pannello della strumentazione digitale da 10,25 e quello dell'infotainment da 10,1. La capacità del bagagliaio non è stata comunicata, ma l'Urban Cruiser avrà di serie le sedute posteriori scorrevoli in maniera indipendente. In base all'allestimento sarà possibile optare per i sedili ad azionamento elettrico, il tetto panoramico fisso e l'impianto audio firmato JBL. Per la sicurezza, è di serie la suite Toyota Safety Sense, con la guida assistita di Livello 2. Due i tagli di batterie al litio-ferro-fosfato, per tre versioni in totale: la batteria da 49 kWh è abbinata al modello meno potente della gamma, con un motore anteriore da 106 kW (144 CV) e 189 Nm di coppia. Ci saranno poi due varianti con accumulatori più grandi, da 61 kWh: la FWD da 128 kW (174 CV) e 189 Nm, e un'AWD da 135 kW (184 CV) e 300 Nm di coppia. Questo modello utilizza un secondo motore elettrico da 48 kW (65 CV) sull'asse posteriore. Su tutta la gamma sono previste di serie la pompa di calore per il climatizzatore e la possibilità di attivare manualmente il pre-riscaldamento della batteria prima della ricarica.
Alfa Romeo - Intensa, la nuova serie speciale di Junior, Tonale, Giulia e Stelvio
L'Alfa Romeo ha diffuso nuove immagini delle serie speciali Intensa annunciate al Salone di Bruxelles su tutti i modelli della gamma attuale: Junior, Tonale, Giulia e Stelvio. Su tutte le vetture, l'edizione Intensa è caratterizzata da finiture esterne oro chiaro e nero lucido e da pinze freno nere, mentre nell'abitacolo spiccano le dettagli scuri e cuciture color cuoio.
Nero e oro abbinati ai colori esclusivi Alfa. Sulla Junior troviamo i cerchi da 18" e il Tech Pack di serie, mentre è possibile scegliere fra le tinte esterne Nero Tortona e Rosso Brera. Sulla Tonale, recentemente aggiornata nella console centrale per il Model Year 2025 sono previsti cerchi da 20" e sedili di Alcantara nera, inoltre la dotazione include le sospensioni elettroniche, i sedili elettrici riscaldabili e l'impianto audio Harman Kardon. In questo caso i colori esterni disponibili sono Rosso Alfa, Verde Montreal e Nero Alfa. Per la Giulia invece troviamo cerchi da 19", scritte oro chiaro sulle pinze freno nere, rivestimenti di pelle e impianto audio Harman Kardon, mentre sulla Stelvio sono previsti i cerchi da 20" e il bracciolo personalizzato. Su Giulia e Stelvio i colori della carrozzeria disponibili sono Vulcano Black, Verde Montreal, Rosso Etna e Rosso Alfa.
Car of the Year 2025 - Lauto dellanno è la Renault 5
La Renault 5 e la Alpine A290 hanno conquistato il titolo di Car of the Year 2025. L'annuncio è arrivato nella giornata di apertura del Salone dell'Auto di Bruxelles, che si svolgerà nella capitale belga fino al prossimo 19 gennaio. La coppia Renault 5 / Alpine A290 ha vinto con 353 punti, seguita dalla Kia EV3 (291 punti) e dalla Citroën C3/ë-C3 (215 punti). A decretare il vincitore è stata una giuria composta da 59 giornalisti di altrettante testate automobilistiche, tra cui il direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini.
La vincitrice. La nuova Renault 5 è il primo modello nato dalla Renaulution di Luca de Meo: è una piccola elettrica lunga poco meno di 4 metri, disponibile con due livelli di potenza, da 120 e 150 CV, e due tagli di batteria, da 40 e 52 kWh, con autonomie che vanno dai 312 ai 410 km. Il listino della Renault 5 parte da 27.900 euro. Nel corso dell'anno arriverà una versione da 95 CV e 300 km di autonomia con un prezzo di circa 25.000 euro.
Il palmares. La Casa francese conquista il riconoscimento di Car of the Year per l'ottava volta, e per il secondo anno consecutivo: la prima è stata nel 1966 con la Renault 16, seguita dalla Renault 9 (1982), dalla Clio (1991), dalla Mégane Scenic (1997), dalla Mégane (2003), dalla Clio (2006) e dalla Scenic E-Tech lo scorso anno. Per la Alpine, invece, si tratta della prima vittoria in assoluto. Un riconoscimento che premia la strategia di elettrificazione e la qualità dei nuovi modelli delle Marche Renault e Alpine, risultato del piano Renaulution, dichiara la Casa francese in una nota stampa. Renault 5 E-Tech Electric rappresenta una vera svolta per l'Europa, rendendo i veicoli elettrici attrattivi e suscitando forti emozioni. stata, inoltre, progettata per offrire un grande valore ai nostri clienti, è stato il commento a caldo di Fabrice Cambolive, ceo del marchio Renault.
La classifica finale. Delle sette finaliste dell'edizione 2025, cinque sono auto full electric (o comunque disponibile anche in questa variante). Ecco la classifica definitiva, con i punti conquistati.
- Renault 5/Alpine A290 - 353 punti
- Kia EV3 - 291 punti
- Citroën C3/ë-C3 - 215 punti
- Hyundai Inster - 172 punti
- Dacia Duster - 168 punti
- Cupra Terramar - 165 punti
- Alfa Romeo Junior - 136 punti
La vincitrice ha raccolto venticinque primi posti nelle votazioni dei giurati, la Kia EV3 undici, la Citroën C3 cinque. La Alfa Romeo Junior, classificatasi ultima, ha ottenuto solo due primi posti.
Car of the Year - Le vincitrici dal 1964 a oggi
L'Auto dell'Anno 2025 è la Renault 5: assieme alla "sorella" Alpine A290, la francese ha conquistato il titolo con 353 punti, seguita dalla Kia EV3 (291 punti) e dalla Citroën C3/ë-C3 (215 punti). A decretare il vincitore è stata una giuria composta da 59 giornalisti di altrettante testate automobilistiche, tra cui il direttore di Quattroruote Gian Luca Pellegrini. La Renault 5 è solo l'ultima di una lunga serie di vincitrici: nelle schede qui sopra, vi mostriamo tutte le auto che hanno conquistato il prestigioso premio dal 1964 a oggi.
Quiz patente - Più risorse contro i furbetti dellauricolare
Con la legge Bilancio 2025, il governo stanzia 4.965.000 euro contro chi bara agli esami di teoria della patente. L'obiettivo è snidare i furbetti nelle aule che si mettono in contatto con compari esterni, tramite sistemi di ricetrasmissione sempre più sofisticati: micro telecamere nei bottoni delle camicie per inquadrare i videoterminali, e auricolari attraverso cui ricevere le risposte corrette ai quiz. In futuro, il ministero delle Infrastrutture potrà usare dispositivi che analizzano e bloccano le frequenze sospette durante le sessioni, così da alzare il livello di sicurezza informatica. Per stabilire le modalità di erogazione delle risorse, occorrerà un decreto dello stesso dicastero, in concerto con quello delle Imprese. La normativa dedica qualche parola anche alla conservazione in buona efficienza degli strumenti: Agli oneri derivanti dalla manutenzione dal 2026, si provvede a valere sulle risorse previste a legislazione vigente.
Il prezzo della truffa. Chi si avvale del servizio di ricetrasmissione paga alla banda organizzatrice da 1.000 a 7.000 euro: dopodiché, una volta promosso al test, deve affrontare la prova pratica. Nel caso riesca a ottenere la licenza di guida, rischia di essere una mina vagante mentre viaggia in auto, con nulle o scarse conoscenze delle regole del Codice della strada.
Tesla Model Y - Ufficiale: ecco il restyling
A sorpresa, la Tesla ha svelato in Cina la nuova Model Y restyling. La Suv ha ricevuto numerose modifiche aggiuntive rispetto alla sorella Model 3, aggiornata lo scorso anno con un facelift che ha coinvolto interni, frontale e coda. Anche più piccola delle Suv del marchio americano concentra le modifiche in queste parti, ma con maggiori richiami alla linea Cyber (Cab e Truck) del costruttore: davanti notiamo una fascia luminosa a tutta larghezza che congiunge i due nuovi gruppi ottici, riprendendo la striscia Led del posteriore. Dentro, invece, le novità sono le stesse già viste su Model 3, con una nuova impostazione della plancia, uno schermo posteriore e un volante aggiornato. Quest'ultimo potrebbe presto essere proposto anche in una versione ulteriormente evolute: dovrebbe avere delle forme più squadrate, che abbiamo già visto su molti modelli di produzione di marchi cinesi, ma comunque molto diverse rispetto allo yoke che tanto ha fatto discutere.
tiAutonomia. ancora presto per parlare di autonomia effettiva, visto che il ciclo d'omologazione cinese è molto meno probante rispetto al Wltp europeo, ma i dati che la Model Y Juniper mette sul piatto sono davvero interessanti. Per la versione base si parla di 593 chilometri di range con un pieno (prima erano 554, che nel ciclo Wlt scendevano a 455), mentre per quella con batteria più capiente si arriva a ben 719, che scendono a 662 nel caso si scelgano cerchi da 20" (optional da 1.060 euro). Per la ricarica si può sfruttare una potenza massima in corrente continua di 250 kW.
Motori e prezzi. A differenziare le due varianti ci sono anche i motori: la prima, a trazione posteriore, ha una sola unità, tocca i 201 km/h di velocità massima e scatta da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi. La seconda, invece, è la Long Range AWD, una bimotore a trazione integrale che completa lo 0-100 in 4,3 secondi, per poi toccare la stessa velocità massima dell'altra versione. Per quest'ultima servono 303.500 yuan, pari a 40.200 euro, mentre la entry level è proposta con un prezzo d'attacco molto interessante: 34.900 euro (263.500 yuan).
Interni. Come anticipato, il restyling ha portato all'interno della Model Y più o meno le stesse modifiche già viste sulla Model 3. Debutta quindi una nuova impostazione della plancia con striscia Led che corre sotto al parabrezza per tutta la sua larghezza collegandosi ai fianchetti delle portiere e rendendo ancor più moderna l'impostazione dell'abitacolo. Nuovo è anche il volante (a cui presto dovrebbe affiancarsi una variante aggiornata), così come l'infotainment, che introduce un hardware rivisto e un pannello Lcd che non varia nelle dimensioni esterne ma offre una maggiore area per lo schermo (15,4"), riducendo i bordi delle cornici. Dietro debutta un nuovo schermo da 8 pollici per l'intrattenimento dei passeggeri posteriori che gli consente anche di gestire alcune funzioni della vettura, come la climatizzazione , mentre gli schienali hanno un sistema di azionamento elettrico: dal bagagliaio è sufficiente premere due tasti per abbatterli o rimetterli in posizione di marcia.
Dimensioni. Le modifiche estetiche del restyling, conosciuto anche con il soprannome di Juniper, sono andate a modificare leggermente anche le dimensioni della vettura. Ora la Model Y ha una lunghezza di 4.797 mm, 46 in più rispetto al modello originale, mentre larghezza e altezza sono rimaste invariate, restando rispettivamente a quota 2.129 e 1.624 mm. I cerchi possono essere da 19 o 20", mentre per il bagagliaio la Casa dichiara solo la capacità complessiva con sedili abbattuti: 2.138 litri.
Optional. Sempre cinque i colori a disposizione: il grigio scuro è l'unico proposto senza sovrapprezzo, mentre per avere la nuova Model Y con carrozzeria bianca o azzurra serve l'equivalente di 1.060 euro. Per i colori rosso e grigio chiaro, invece, bisogna aggiungere quasi 1.600 euro. Di serie gli interni sono neri, ma con 1.060 euro si possono avere nella variante bianca. Come da tradizione, sono disponibili diversi pacchetti per la guida assistita. Oltre a quello base, proposto di serie, ci sono altre due versioni dell'Autopilot con funzioni di parcheggio automatico e di gestione del cambio di corsia, oltre che di molte altre funzionalità: a seconda del pacchetto il costo è di 4.240 o 8.480 euro (32 o 64 mila yuan).
BYD Atto 2 - La Suv elettrica per "sfondare" in Europa
Sorella minore della Atto 3, la Due con i suoi 4,31 per 1,83 metri è più corta di 14,5 cm e più stretta di 4,5. Il passo, lungo 2,62 metri, si ferma invece 10 centimetri esatti prima. Tuttavia, la nuova arrivata promette di essere relativamente capiente e offre un bagagliaio che va da un minimo di 400 litri (grossomodo il valore nominale di una Dacia Sandero) a un massimo di 1.340 litri.
Già svelata in Cina (dove si chiama Yuan Up), la Atto 2 si presenta in Europa senza rivelare grosse sorprese nel design, caratterizzato da un tetto effetto sospeso, paragonabile a quello della Smart #1, e da una barra luminosa a tutta larghezza che collega le luci posteriori a forma di nodo cinese, simili al numero 8. Nell'abitacolo, linee semplici e piuttosto pulite disegnano una plancia minimalista con al centro un grande schermo da circa 13 pollici. La console centrale offre portabicchieri e il classico bracciolo con vano portaoggetti. Rispetto alla Atto 3, lo stile è più maturo ma in certi dettagli meno originale: vedi il selettore di marcia, che da una foggia quasi aeronautica passa a linee più sofisticate. L'area circostante incorpora tasti fisici per alcune funzioni, come lo sbrinatore del parabrezza, la manopola per regolare il volume dell'audio e il selettore per le driving mode. Tra gli accessori c'è anche il tetto panoramico di vetro.
Questa Suv elettrica verrà proposta in due diversi tagli di batteria. Il più capiente verrà introdotto in un secondo momento, mentre al lancio (febbraio) si parte con la variante con accumulatori da 45,1 kWh lordi, che promette un'autonomia Wltp di 312 km: non moltissimi, a dire il vero, per un'auto la cui struttura si presterebbe a un utilizzo non solo prettamente urbano. Le batterie Lfp (litio-ferro-fosfato) sono montate cell-to-body, cioè integrate nel telaio del veicolo. Si abbinano, per il momento, esclusivamente a un motore anteriore da 177 CV (130 kW) di potenza.
Renault Twingo - Gli interni della nuova citycar elettrica
La Renault fa un altro passo verso l'elettrica da 20 mila euro. Al Salone di Bruxelles, la Casa francese ha svelato gli interni della Twingo E-Tech, modello atteso per il 2026 e già anticipato l'autunno scorso a Parigi. L'abitacolo, finora inedito, rappresenta il clou delle novità insieme a piccoli aggiornamenti estetici. Elementi che ora andiamo a vedere nel dettaglio.
Pratica e connessa. Seguendo il mood della R5 e della R4 Bev, la nuova Twingo coniuga la modernità con il recupero del passato. La plancia ha dunque un look molto moderno, ed è dotata di un quadro strumenti digitale da 7 e di uno schermo per l'infotainment da 10,1, entrambi caratterizzati da una grafica inedita. Accanto ai tre pulsanti di regolazione della climatizzazione, il pulsante rosso delle luci di emergenza è incastonato in una bolla traslucida, e rappresenta un richiamo alla prima Twingo. Dell'originale, l'erede riprende anche una certa vocazione alla praticità. L'organizzazione dello spazio prevede vani portaoggetti facilmente accessibili, come le aree ricavate sotto la plancia e tra i due sedili anteriori per adagiare una borsa o altri oggetti di uso quotidiano. Ma anche l'apertura piatta sotto il cilindro trasversale, che permette al passeggero di tenere a portata di mano lo smartphone o altri accessori.
Panca scorrevole e gadget "furbi". Sulla scorta di quanto detto, i rivestimenti, nei motivi decorativi, traggono ispirazione della prima generazione. Gli interni danno la possibilità di esplorare a questo stadio ancora prototipale dell'auto - nuove idee, per esempio il pianale realizzato in sughero colorato, che difficilmente troveranno posto nel modello di produzione. La nuova Twingo si presenta poi con una panchetta posteriore che può scorrere in avanti e piegarsi in due parti secondo lo schema 50/50, dando modo agli occupanti di modulare la seconda fila a piacere. La francese sfoggia anche un tetto panoramico arrotondato, il poggiatesta anteriore dotato di un'area magnetizzata per consentire al passeggero del sedile posteriore di attaccare il cellulare e una cinghia elastica che funge da tasca per le bottiglie. Altra chicca: la rotella per regolare lo schienale è ispirata alle ruote degli skateboard.
Ritocchi di fino. Anche gli esterni della concept, già svelati a Parigi e caratterizzati dai fari a Led in rilievo, sono stati perfezionati in alcuni dettagli. Modifiche perlopiù funzionali, a cominciare dalla parte inferiore del frontale, in cui è ora presente una presa d'aria. Le estensioni dei passaruota posteriori, poi, sono state ridotte e i paraurti neri sono rivisitati con motivi a nido d'ape, realizzati con una stampante 3D. Le maniglie delle porte anteriori non hanno più il bordo luminoso, mentre è più facile notare l'aggiunta di un finestrino vicino al retrovisore e il restyling delle luci posteriori. Sviluppata da Ampere nel giro di due anni, la nuova Twingo elettrica sarà prodotta in Europa e commercializzata con un prezzo di partenza sotto i 20 mila euro.
Mazda 6e - Ritorno al futuro
Torna in chiave elettrica la Mazda 6, uscita dai mercati europei nel 2022 dopo 23 anni di successi e tre generazioni. La berlina giapponese avrà come erede la Mazda 6e, attesa nelle concessionarie entro la prossima estate con un prezzo d'attacco sotto i 45 mila euro, per rivendicare lo spazio del costruttore nel segmento delle berline medio-grandi. Sviluppata in partnership con il colosso cinese Changan, con cui la Mazda ha stretto una joint venture nel 2004, la 6e è un modello completamente nuovo. Il legame con la progenitrice si ritrova infatti nel nome e nelle dimensioni, ma l'evoluzione è evidente: dalle linee fluide con proporzioni equilibrate che caratterizzano lo stile esterno, alle tecnologie avanzate fino alle prestazioni, che i progettisti promettono essere superiori alla media del segmento.
Una hatchback vestita da berlina. Lunga 4.921 mm, larga 1.890 mm, alta 1.485 mm e con un passo di 2.895 mm, la Mazda 6e combina la raffinatezza di una berlina con la versatilità di una hatchback a 5 porte. Il frontale, segnato da spigoli vivi e da un elemento luminoso sospeso che funge anche da indicatore dello stato di carica, si integra con le linee parallele che slanciano le fiancate. La parte posteriore sfoggia forme più arrotondate, con gruppi ottici cilindrici in ossequio al tradizionale stile del costruttore, e uno spoiler retrattile sotto al quale il classico logo del marchio è sostituito da un'inedita scritta Mazda.
Tanto spazio e tecnologie da ammiraglia. L'abitacolo della 6e, rifinito con materiali pregiati come la pelle Nappa, offre confort e spazio a tutti i passeggeri, che possono contare su un bagagliaio da 330 litri, cui si aggiunge un vano supplementare anteriore da 70 litri. Linee minimaliste, oltre a dotazioni come l'illuminazione ambientale personalizzabile con 64 colori e il tetto panoramico, creano nel salotto di bordo un'atmosfera raffinata. Il sistema AR-HUD proietta informazioni sul parabrezza, mentre la strumentazione digitale da 10,2 e il touchscreen centrale da 14,6 consentono un controllo intuitivo. Anche i passeggeri posteriori dispongono di un display dedicato e tra i plus tech della vettura spiccano il riconoscimento vocale in nove lingue, i comandi gestuali e la chiave Bluetooth per accedere e avviare l'auto tramite smartphone.
Due versioni e autonomia fino a 552 km. Riguardo alla meccanica, la 6e propone due configurazioni a trazione posteriore, compatibili con ricarica in corrente alternata (trifase) fino a 11 kW. La versione e-Skyactiv EV da 258 CV e 320 Nm, dotata di batteria da 68,8 kWh per 479 km di autonomia (ciclo combinato Wltp), promette ricariche dal 10% all'80% in soli 22 minuti, sfruttando delle colonnine in corrente continua da 200 kW. La variante Long Range, invece, può contare su 244 CV, 320 Nm e su una batteria da 80 kWh: l'autonomia dichiarata è di 552 km, ma per i rifornimenti serve più tempo: 45 minuti si arriva all'80% della carica sfruttando una potenza massima di 95 kW. Baricentro basso, sospensioni multilink, distribuzione dei pesi 50:50 e il pacchetto i-Activsense sono infine gli ingredienti destinati a rendere la giapponese fluida e coinvolgente nella guida, garantendo una sicurezza elevata.
L'intervista - Di Tanno (Intergea): rischio stallo per il mercato
Il modello di agenzia può dirsi definitivamente respinto nella maggior parte dei casi o si prospettano modelli di gestione ibrida agenzia/concessionaria dell'attività commerciale?
Questa soluzione, finora, non sembra aver dato i risultati sperati. I tentativi effettuati hanno mostrato limiti significativi, non riuscendo a portare i vantaggi attesi. Il motivo principale è che l'esperienza percepita dal cliente si discosta notevolmente da quella progettata sulla carta, a livello teorico. Un modello che riduce o elimina il contatto diretto, la relazione e la negoziazione componenti essenziali del ruolo del concessionario difficilmente è efficace. Tuttavia, in altri mercati europei si stanno testando modelli di distribuzione ibrida, in cui l'agenzia e il concessionario coesistono. Alcuni marchi stanno sperimentando questa strada e monitoreranno i risultati per valutarne l'efficacia. D'altra parte, la risposta è data dal mercato, in cui il sovrano è sempre il cliente.
Quanto pesano le modalità di acquisizione alternative come il noleggio a lungo termine nel giro d'affari del vostro gruppo?
Il noleggio a lungo termine per il gruppo Intergea è in linea con la media di mercato e quindi incide in maniera marginale sul nostro business. Si tratta comunque di un settore stabile, che ha il vantaggio di fidelizzare la clientela, quindi rappresenta un'opportunità interessante per sviluppi futuri.
Quali strategie vi aspettate che le Case mettano in campo per fronteggiare l'abbassamento dei livelli di emissione di anidride carbonica richiesto nel 2025? E quali conseguenze potranno determinare per la vostra attività?
Dipenderà in larga misura dalla legislazione, in particolare dalla possibilità di ottenere deroghe sulle sanzioni o un'estensione della scadenza del 2035 per la produzione di veicoli termici. Chiaramente le Case hanno adattato le proprie strutture e linee produttive per allinearsi con le normative esistenti, confidando in una crescita del mercato elettrico ben più importante di quella che in realtà c'è stata. La quota dell'auto elettrica, infatti, resta limitata e non guadagna terreno, tanto che alcuni produttori stanno rivedendo i propri piani. La prospettiva è un periodo di stallo, che potrebbe durare anche a lungo se non cambieranno le norme. Da una parte potranno esserci delle forzature per spingere l'elettrico nei concessionari, così da bilanciare i veicoli termici ancora molto richiesti nel Sud Europa. Dall'altra, è probabile che aumenti la domanda di vetture usate, maggiormente ricercate dai clienti, in quanto alternativa più accessibile.
Formula 1 - Alpine ingaggia Colapinto, Doohan trema
La Alpine ha messo a segno un colpo di mercato importante: Franco Colapinto, giovane talento argentino di 21 anni, entra a far parte della squadra di Enstone con un contratto pluriennale. Il team ha siglato un accordo con Williams Racing per assicurarsi i servizi di uno dei piloti emergenti più interessanti del panorama automobilistico.
Un ruolo chiave per il futuro (non molto lontano). Colapinto ricoprirà il ruolo di Test e Reserve Driver per il Campionato del Mondo di Formula 1 2025. Sarà presente in diverse tappe del Mondiale e lavorerà attivamente nei test di sviluppo e al simulatore nella sede di Enstone. L'argentino condividerà il programma di test su vetture precedenti con Paul Aron e Ry Hirakawa, confermando il forte investimento del team sulla crescita dei propri piloti. La scelta di Alpine non è casuale: Colapinto ha mostrato talento e maturità sorprendenti nella sua prima stagione in Formula 1 con Williams. Le sue prestazioni, inaspettatamente solide per un rookie, hanno attirato l'attenzione di molti, compreso Flavio Briatore, consulente esecutivo del team. Franco è chiaramente uno dei migliori giovani talenti nel motorsport. La sua apparizione sulla griglia lo scorso anno è stata una sorpresa per molti, me compreso, e ha dimostrato un livello impressionante di competitività. Guardiamo al futuro con ottimismo e il suo ingaggio rafforza la nostra visione a lungo termine, ha dichiarato Briatore.
Trema Jack Doohan. La notizia dell'ingaggio di Colapinto fa salire l'ansia al rookie australiano, Jack Doohan, che debutterà come pilota titolare nel 2025 ma con in tasca un contratto a tempo, per circa cinque gare. Considerando che la gestione dei piloti, nel recente passato della Alpine, ha sollevato non poche perplessità, Jack correrà con una spada di Damocle sulla propria testa, conscio di dover lasciare a Colapinto un sedile che scotta ancor prima di cominciare.
Fake news - Il bonifico per aggiornare la carta di circolazione può essere una truffa
Per aggiornare la propria carta di circolazione non serve alcun bonifico: è l'avvertimento di Consarca, che rappresenta 2.500 autoscuole e studi di consulenza, intervenuta per smentire la presunta notizia che sta circolandio su WhatsApp.
Smentita anche dal Ministero. Secondo il messaggio diffuso sull'app di messaggistica, gli utenti dovrebbero versare 45 euro con due bollettini in ACI e presso la Motorizzazione, pena il divieto di circolazione e il rischio di incorrere in sanzioni amministrative. Si tratta, come sottolineato da Confarca, di una notizia falsa, smentita anche dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Non si deve effettuare nessun versamento per l'aggiornamento della carta di circolazione, erroneamente chiamata libretto e che oggi invece si chiama documento unico di circolazione. Il nostro invito a tutti gli automobilisti è a non cascarci e a segnalare il messaggio alla Polizia Postale, perché dietro potrebbe esserci un tentativo di truffa, spiega Roberto Gianolio, segretario nazionale della sezione Studi di Consulenza di Consarca.
Dakar 2025 - Toyota in testa al termine della 5a tappa
La Toyota Hilux T1+ TGR del duo Lategan-Cummings guida la classifica generale della Dakar 2025 al termine della quinta tappa, quella che precede il consueto giorno di riposo per la grande carovana alle prese con il rally raid più duro al mondo. La gara di quest'anno sembra essere ancora più tosta, considerando che abbiamo già visto due dei grandi protagonisti Carlos Sainz con la Ford e Sébastien Loeb con la Dacia - alzare bandiera bianca.
La Temibile "48 Ore" ha tagliato le gambe a molti. La seconda tappa di questa edizione della Dakar, divisa in due parti, ci ha riservato i primi colpi di scena. Carlos Sainz ha capottato al chilometro 327, danneggiando gravemente il roll bar della sua Ford Raptor. Nonostante il tentativo di proseguire, la FIA lo ha costretto al ritiro per ragioni di sicurezza, lasciando El Matador con l'amaro in bocca per quello che è stato - per sua stessa ammissione - un suo errore. Sébastien Loeb, dal canto suo, ha affrontato guasti elettrici che lo hanno rallentato di oltre 40 minuti nella prima parte, salvo poi recuperare parzialmente nella seconda. Alla fine, Yazeed Al Rajhi si è imposto, consolidando la sua posizione di favorito. Ma per il francese è stata decisiva la terza tappa: Loeb si è ribaltato al chilometro 12, danneggiando irreparabilmente il roll bar della sua Dacia Sandrider. Loeb, già provato dagli eventi delle tappe precedenti, ha dovuto abbandonare la corsa, perché - anche in questo caso - la FIA ha escluso la vettura per i danni subiti al roll-bar.
Delusione cocente per Sainz. Carlos Sainz ha espresso grande rammarico per il ritiro forzato dalla Dakar 2025, una decisione presa dai commissari FIA a seguito dei gravi danni subiti dal roll bar della sua Ford Raptor durante il capottamento nella tappa di 48 Ore. In un breve comunicato diffuso tramite il team Ford M-Sport, Sainz ha dichiarato: " una grande amarezza dover abbandonare una gara come questa, soprattutto sapendo quanto impegno abbiamo messo per essere competitivi. La sicurezza viene prima di tutto, ma lasciare così, senza avere la possibilità di continuare, è dura da accettare. Voglio ringraziare la squadra per il grande lavoro fatto e per il supporto continuo." Sainz ha anche aggiunto che, nonostante il risultato, il focus resta sul futuro: "Torniamo a casa con molte lezioni da imparare. La Dakar è crudele, ma è proprio per questo che la amiamo così tanto. Ci rialzeremo e torneremo più forti."
I risultati della Marathon. La quarta tappa, prima parte della Marathon, ha visto imporsi Yazeed Al Rajhi in una tappa ricca di emozioni che ha portato la carovana ad Alula. Nasser Al-Attiyah, unico dei grandi favoriti rimasto in gara, ha sofferto un problema alla sospensione che gli è costato oltre 45 minuti. Henk Lategan, leader della classifica generale, ha giocato in difesa, mantenendo un buon margine su Al Rajhi e consolidando la sua posizione. Nella quinta tappa, quella di oggi, abbiamo assistito a un altro finale rocambolesco. Seth Quintero ha beffato Nasser Al-Attiyah per un solo secondo dopo che il qatariota è stato penalizzato di 10 minuti per una ruota di scorta persa durante la prova.
La classifica generale. Così, Henk Lategan continua a guidare la classifica generale con 10 minuti di vantaggio su Al Rajhi, al volante dell'altra Hilux del team Overdrive. Terza la Ford Raptor M-Sport di Ekstroem/Bergkvist, mentre Nasser Al-Attiyah è quarto con un ritardo di 35 minuti dalla vetta.
Dacia Bigster - Tutti i prezzi e le versioni per lItalia
La Dacia ha aperto gli ordini della nuova Bigster, la prima Suv di segmento C della casa romena. Lunga quasi 4,6 metri, in Italia è disponibile con quattro allestimenti e altrettante motorizzazioni, tutte elettrificate: benzina a trazione anteriore o integrale, bifuel a Gpl e full hybrid. Il listino parte da 24.800 euro: le prime consegne e l'arrivo nelle concessionarie è previsto per il mese di marzo.
Motorizzazioni. Tante le novità dentro il cofano, a cominciare dalla motorizzazione TCe 140, che al 1.2 turbobenzina affianca il sistema mild hybrid da 48 V: le percorrenze dichiarate sono di 18,2 km/l. La versione bifuel a Gpl di pari potenza è anche la prima elettrificata proposta dalla Casa. Il powertrain full hybrid ha invece una potenza di 155 CV ed è abbinato a due unità elettriche e al cambio automatico Multimode: le percorrenze dichiarate sono di 21,3 chilometri con un litro di benzina. Da ultima c'è la 130 4x4 abbinata al sistema mild hybrid a 48 V e cambio manuale a sei rapporti.
Dacia Bigster Essential. L'allestimento base offre cerchi di lega da 17, luci anteriori e posteriori a Led, barre sul tetto in color grigio megalite, climatizzatore manuale, strumentazione digitale da 7 e infotainment da 10 con connettività Apple CarPlay e Android Auto senza fili, divanetto posteriore frazionato, sensori luci, sensori di parcheggio posteriori, telecamera e gli Adas obbligatori per legge.
Dacia Bigster Expression. La versione intermedia integra la dotazione con il climatizzatore automatico bizona, il sedile passeggero regolabile in altezza, i fendinebbia, il freno di stazionamento elettrico, i sensori pioggia, i rivestimenti denim per interni e plancia.
Dacia Bigster Journey ed Extreme. Come per la Duster, anche la nuova Bigster offre allo stesso prezzo due allestimenti al top della gamma: in comune su entrambi cerchi da 18, vetri posteriori oscurati, abbaglianti automatici, strumentazione digitale da 10, infotainment da 10,1 con navigatore connesso, ingresso senza chiave e ricarica a induzione per gli smartphone. Sulla Extreme troviamo rivestimenti di materiale lavabile, tappetini in tessuto/gomma per il bagagliaio, retrovisori e dettagli interni in color rame e il tetto panoramico apribile. La Journey offre invece il portellone elettrico e il sedile del conducente regolabile elettricamente.
Optional e pacchetti. Di serie, la Bigster è offerta in color Bianco Ghiaccio, ma su richiesta (750 euro) è possibile optare per l'inedito Blu Indigo, Terracotta, Nero Nacré, Verde oxide e Grigio Scisto. La versione con tetto nero a contrasto (solo per Extreme e Journey) costa 150 euro. Il Winter Pack (300 euro, non per base) offre sedili anteriori e volante riscaldabili; la versione Plus (500 euro) aggiunge anche il parabrezza riscaldabile. Sensori di parcheggio anteriori e laterali, telecamera a 360 e monitoraggio dell'angolo cieco costano 580 euro per la Expression e 480 per Journey ed Extreme. Il tetto panoramico (solo per Extreme) costa 280 euro. Tra gli accessori anche il telo protettivo (143 euro), i paraspruzzi (27 euro) e la tenda da portellone (465 euro). Il pack sleep per convertire la Bigster in minicamper potrebbe arrivare nei prossimi mesi.
Un tour per vederla da vicino. Alla fine di gennaio, la Dacia lancerà il Bigster Experience Tour, che permetterà di vedere l'auto da vicino in un ambiente meno asettico delle concessionarie, dove la vettura è attesa in primavera. L'iniziativa, i cui dettagli verranno comunicati più avanti, si svolgerà a Milano, Bologna, Roma e Bari.
Il listino. Ecco tutti i prezzi, le motorizzazioni e gli allestimenti della nuova Dacia Bigster per il mercato italiano:
- Bigster Essential TCe 140: 24.800 euro
- Bigster Essential Eco-G 140: 24.800 euro
- Bigster Essential TCe 130 4x4: 26.800 euro
- Bigster Expression TCe 140: 25.800 euro
- Bigster Expression Eco-G 140: 25.800 euro
- Bigster Expression TCe 130 4x4: 27.800 euro
- Bigster Expression Hybrid 155: 29.300 euro
- Bigster Journey TCe 140: 27.800 euro
- Bigster Journey Eco-G 140: 27.800 euro
- Bigster Journey Hybrid 155: 31.300 euro
- Bigster Extreme TCe 140: 27.800 euro
- Bigster Extreme Eco-G 140: 27.800 euro
- Bigster Extreme Hybrid 155: 31.300 euro
Skoda Elroq - A listino la versione 60: batteria da 63 kWh e 428 km di autonomia
La gamma della Skoda Elroq si arricchisce della nuova versione 60, che affianca le 50 e 85 già a listino. Caratterizzata dal design Modern Solid che arriverà anche sulla Enyaq restyling (presentata nei giorni scorsi), la nuova Suv media della Casa boema è lunga 4.49 cm e offre un bagagliaio che va da 470 a 1.580 litri dichiarati, senza rinunciare alle tante e pratiche soluzioni Simply Clever. Il listino della Skoda Elroq 60 parte da 38.500 euro, con consegne a partire dalla primavera.
Motore e batteria. A muovere la Skoda Elroq 60 c'è il motore motore posteriore da 150 kW (204 CV) e 310 Nm di coppia, capace di farla scattare da ferma a 100 km/h in 8 secondi, fino a raggiungere la velocità massima di 160 km/h. La batteria è da 63 kWh, per un'autonomia (omologata nel ciclo Wltp) che arriva a 428 km. La ricarica in corrente alternata accetta potenze fino a 11 kW, mentre dalle colonnine in corrente continua si arriva a 165 kW, per passare dal 10% all'80% in meno di mezz'ora.
Livello 2 di serie. La Skoda Elroq 60 offre di serie i cerchi di lega da 19, la vernice metallizzata, i fari anteriori e posteriori full led, gli specchietti reclinabili elettricamente, l'infotainment da 13 con navigatore connesso e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, il climatizzatore bizona, volante e sedili riscaldabili, telecamera e sensori di parcheggio, ricarica a induzione per gli smartphone compatibili, i vetri posteriori oscurati e l'allarme volumetrico. La dotazione comprende anche gli aiuti per la guida assistita di Livello 2 (cruise control adattivo con funzione di stop & go, mantenimento della traiettoria e assistenza al cambio di corsia).
I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della nuova Skoda Elroq, con l'aggiunta della versione 60.
- Elroq 50 170 CV 55 kWh: 34.500 euro
- Elroq 60 204 CV 63 kWh: 38.500 euro
- Elroq 85 286 CV 77 kWh: 43.500 euro
- Elroq 60 204 CV 63 kWh Sportline: 41.350 euro
- Elroq 85 286 CV 77 kWh Sportline: 45.650 euro