Alfa Romeo Junior - L'ibrida sbarca nelle concessionarie
La nuova Alfa Romeo Junior Ibrida da 136 CV, presentata al pubblico per la prima volta al Salone di Parigi 2024, arriva oggi nelle concessionarie e negli showroom della Casa di Arese, dove sarà possibile guardarla dal vivo e prenotare una prova su strada. La Suv compatta è disponibile anche con powertrain full electric da 156 CV. Fino a questo momento, fa sapere Alfa Romeo, sono già state ordinate oltre 10 mila vetture.
Si riconosce subito. La Junior Ibrida si distingue dalla versione Bev per la presenza dello scudetto anteriore Leggenda, con la denominazione Alfa Romeo sulla griglia. Dentro il cofano si trova il 1.2 da 136 CV già utilizzato su altri modelli del gruppo Stellantis, con architettura a 48V che prevede una batteria agli ioni di litio e un motore elettrico da 21 kW integrato nel cambio a doppia frizione e sei rapporti. Per brevi tratti e nelle manovre, l'auto può procedere in modalità elettrica.
L'offerta commerciale. In occasione dell'arrivo della Junior Ibrida nelle concessionarie, Stellantis Financial Services propone un finanziamento così composto: anticipo di 5.084 euro, 35 canoni mensili da 250 euro e una maxirata finale (pari al valore garantito futuro) di 19.279,80 euro. L'offerta comprende il servizio Identicar per un anno, per un valore di 271 euro. Il finanziamento ha un TAN del 4,99% e un TAEG del 6,58%.
Tesla - Il Cybercab "uccide" la Model 2?
"Siamo fiduciosi che il Cybercab raggiungerà la produzione in serie nel 2026. E non parlo di avvio delle linee, ma della produzione in massa. Penso che faremo almeno 2 milioni di unità all'anno, a regime". Con il suo solito ottimismo, chiamiamolo così, Elon Musk pensa che tra due anni il mondo inizierà a essere invaso dai suoi robotaxi a guida autonoma. Una diffusione tale da stravolgere i piani per la cosiddetta Model 2, l'elettrica low-cost di cui si parla da tempo: "Penso che avere un modello da 25 mila dollari sia inutile. Sarebbe sciocco. Come se fosse completamente in contrasto con ciò in cui crediamo", ha detto l'ad della Tesla.
Con le pinze. Come sempre, tutte le dichiarazioni di Musk sulle tempistiche e sul futuro sono da prendere con le pinze. In Texas ancor più che altrove. Perché senza stare a tirare fuori modelli come la Roadster (ormai presentata sette anni fa e ancora molto lontana), i ritardi nell'introduzione dei nuovi modelli Tesla sul mercato sono cosa più che nota. E portare su strada milioni di vetture a guida autonoma è un passo enormemente più grande rispetto a lanciare un'automobile tradizionale: in ballo ci sono regolamentazioni, assicurazioni, hardware, software e tantissime altre incognite.
"Sogno" sfumato? Detto che la sibillina frase di Elon Musk non conferma né smentisce alcunché, i detrattori potrebbero vedere la sua affermazione come una "scusa" per nascondere altri problemi legati alla piccola da 25 mila dollari. Come il contenimento dei costi o la contrazione dei margini, due dettagli che potrebbero rendere antieconomico il "sogno" della Tesla per tutti. O quasi.
Renault - Ricavi in crescita nel terzo trimestre: confermate le stime per il 2024
Al recente Salone dell'Auto di Parigi, Luca de Meo è stato interrogato sui frequenti "profit warning", gli allarmi sui risultati finanziari, lanciati dai costruttori europei. Nel rispondere, l'amministratore delegato del gruppo Renault ha fatto capire che il costruttore francese non si trova nelle stesse condizioni dei rivali: "Non posso commentare quello che fanno gli altri Ceo, sanno cosa fanno e quello che succede nelle loro aziende. La Renault è solida, ci sono molti prodotti in rampa di lancio". A rafforzare le sue dichiarazioni ci sono ora i dati del terzo trimestre, chiuso con ricavi in crescita e, soprattutto, la conferma delle stime annuali su margine operativo e flussi di cassa.
I numeri. Il fatturato del periodo si è attestato su 10,7 miliardi di euro, in crescita dell'1,8% rispetto al terzo trimestre del 2023 (+5% a tassi di cambio costanti), nonostante il ramo Auto abbia subito una contrazione dello 0,5% a 9,35 miliardi (+2,6% a cambi costanti) a causa, soprattutto, della svalutazione del Peso argentino, del Real brasiliano e, in minima parte, della Lira turca. Il mix di prezzo è, invece, risultato stabile, mentre il mix di prodotto ha beneficiato del lancio di diverse novità. Negativo, invece, l'effetto dei volumi a causa di vendite globali in calo del 5,6% a 482.468 unità, di cui 328.111 in Europa (-5,3%). Quanto al cumulato dei primi nove mesi dell'anno, il fatturato di gruppo risulta in crescia dello 0,8% a 37,7 miliardi (+3,7% a cambi costanti), di cui 33,7 miliardi per il ramo Auto, l'1,5% in meno sul pari periodo dell'anno scorso (+1,1% a cambi costanti).
Le prospettive. "Il fatturato del terzo trimestre comincia a trarre vantaggio dalla nostra offensiva prodotto senza precedenti, con il lancio di dieci nuovi veicoli quest'anno, che rappresentano il 18% delle fatturazioni del trimestre. Questa tendenza continuerà nei prossimi trimestri, in linea con la progressiva introduzione dei veicoli sui rispettivi mercati ed è destinata ad accelerare ulteriormente grazie ai sette lanci previsti per il 2025", ha commentato il direttore finanziario Thierry Piéton, sottolineando come la gamma, "attrattiva e competitiva, composta da veicoli elettrici, ma anche termici e ibridi, dimostra tutta la nostra capacità di adattamento, indipendentemente dal ritmo della transizione ai veicoli elettrici. La nostra gamma continua ad essere un elemento chiave della performance del Gruppo, proprio come la riduzione dei costi". I nuovi modelli, insieme ai risultati finora conseguiti e al calo di 14 mila unità dell'inventario (528 mila a fine trimestre), è alla base della conferma delle prospettive finanziarie per il 2024: il margine operativo di gruppo è visto ad almeno il 7,5% e i flussi di cassa sono previsti pari o superiori ai 2,5 miliardi.
Legge di bilancio - Aumenta il fringe benefit sulle auto aziendali
L'obiettivo è quasi inattaccabile: incentivare l'acquisto di auto aziendali elettriche e plug-in. Nella pratica, invece, aumenteranno le tasse per i modelli più diffusi nelle flotte delle imprese. Di fatto, ne trarranno vantaggio i conducenti di macchine con alte emissioni di anidride carbonica.
Cosa cambia. l'effetto della riforma della tassazione del fringe benefit contenuta nel testo del disegno di legge bilancio vistato dalla ragioneria generale dello Stato, quella che molti chiamano manovra di fine anno. A sorpresa, il governo ha inserito una significativa modifica dell'imposizione fiscale sulla retribuzione aggiuntiva derivante dall'assegnazione di una macchina di proprietà dell'azienda, da usare sia per lavoro sia per esigenze personali. Vediamo nel dettaglio cosa cambia in base al testo approvato dal governo e trasmesso proprio oggi alla Camera.
Finora contava solo la CO2. Attualmente la tassazione si basa esclusivamente sulle emissioni di CO2 e prevede quattro fasce di emissioni, con altrettante percentuali da applicare al costo in /km indicato nelle tabelle ACI per il modello/versione di macchina assegnata, e da moltiplicare per una percorrenza standard di 15mila km all'anno (la stessa per tutti i contribuenti). Fino a oggi lo schema era il seguente:
- 0-60 g/km: 25%
- 61-160 g/km: 30%
- 161-190 g/km: 50%
- Oltre 190 km: 60%
In futuro ci si baserà sull'alimentazione. Se la modifica proposta dal governo dovesse essere approvata dal Parlamento, lo schema si baserebbe solo sulla tipologia di alimentazione, con vantaggi evidenti per elettriche e plug-in, ma anche per i modelli con emissioni di CO2 superiori a 190 g/km. Altrettanto evidenti sono gli svantaggi per tutte le altre, ossia quelle che costituiscono il grosso delle flotte attuali. Lo schema di tassazione, infatti, cambierebbe come segue:
- Auto elettriche: 10%
- Auto Plug-in: 20%
- Altre alimentazioni: 50%
Chi ci guadagna e chi ci rimette. Vediamo con alcuni esempi come cambierebbe il fringe benefit, e quindi il reddito aggiuntivo che sarà successivamente sottoposto a tassazione Irpef:
Volvo EX30 50 kWh (elettrica, 0 g/km CO2)
- Fringe benefit prima: 0,4178 /km x 15.000 x 25% = 1.566,75
- Fringe benefit dopo: 0,4178 /km x 15.000 x 10% = 626,70 (- 940,05 )
Jeep Compass 1.3 T4 190 Cv Phev AT6 4xe Altitude (Plug-in, 39 g/km CO2)
- Fringe benefit prima: 0,6328 /km x 15.000 x 25% = 2.373,00
- Fringe benefit dopo: 0,6328 /km x 15.000 x 10% = 949,20 (- 1.423,80 )
Mercedes GLC 300 e 4M Plug-in Hybrid Advanced (Plug-in, 12 g/km CO2)
- Fringe benefit prima: 0,8941 /km x 15.000 x 25% = 3.352,87
- Fringe benefit dopo: 0,8941 /km x 15.000 x 10% = 1.341,15 (- 2.011,725 )
Alfa Romeo Tonale 1.5 160 CV Mhev TCT7 Sprint (Mhev, 127 g/km CO2)
- Fringe benefit prima: 0,6687 /km x 15.000 x 30% = 3.009,15
- Fringe benefit dopo: 0,6687 /km x 15.000 x 50% = 5.015,25 (+ 2.006,10 )
Audi Q5 50 3.0 TDI Quattro tiptronic S line (Mhev, 216 g/km CO2)
- Fringe benefit prima: 0,9467 /km x 15.000 x 60% = 8.520,30
- Fringe benefit dopo: 0,9467 /km x 15.000 x 50% = 7.100,25 (- 1.420,05 )
Le tempistiche. Se la modifica del Testo unico delle imposte sul reddito (Tuir) contenuta nel ddl Bilancio dovesse essere approvata nella sua attuale formulazione, la nuova tassazione si applicherà, recita il testo del governo, ai contratti stipulati a decorrere dal 1 gennaio 2025. Ossia, come chiarì l'Agenzia delle entrate all'indomani dell'entrata in vigore della norma attuale (1 luglio 2020), ai veicoli immatricolati e concessi in uso a partire dal 1 gennaio 2025.
Patente digitale - Ecco come funzioneranno i controlli
Il 23 ottobre è ufficialmente iniziata l'era della cosiddetta patente mobile, ossia la versione digitale del documento di guida (valida solo in Italia) da portare con sé nello smartphone. Con l'inizio della prima fase di sperimentazione sono arrivate anche le direttive del ministero dell'Interno sull'applicazione della novità ai controlli stradali.
Le cose da sapere. Partendo dal presupposto che, come stabilito dalla legge, la patente mobile è la versione digitale della patente di guida e che è un documento di riconoscimento equipollente alla carta di identità, il Viminale ha stabilito alcuni punti fermi che tutti i conducenti devono sapere:
Dal 23 ottobre i cittadini che abbiano attivato la patente mobile (attualmente i primi 50 mila, progressivamente tutti gli altri secondo il calendario stabilito) possono esibirla, in occasione dei controlli su strada, attraverso il proprio dispositivo mobile.
Gli agenti o i militari dovranno comunque verificare all'Anag (Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, la banca dati delle patenti della Motorizzazione civile) tanto l'esistenza quanto la validità del documento.
Gli agenti o i militari dovranno consultare la Banca dati interforze per verificare che sulla patente non vi siano gravami, ossia provvedimenti di ritiro o sospensione.
Nel caso in cui gli agenti o i militari contestino al conducente la violazione di una norma stradale che prevede il ritiro del documento, gli chiederanno comunque la consegna della card. Se non dovesse averla con sé al momento del controllo, dovrà provvedere a consegnarla in un secondo momento, recandosi fisicamente al comando.
In occasione del ritiro su strada o al comando della patente fisica, gli agenti o i militari dovranno immediatamente aggiornare la banca dati interforze in modo da impedire al titolare di usare indebitamente la patente digitale.
Elettriche cinesi - Dazi, proseguono i contatti tra Bruxelles e Pechino
Nonostante il 30 ottobre sia ormai alle soglie, Bruxelles e Pechino stanno proseguendo i colloqui sui dazi europei all'importazione di auto elettriche prodotte in Cina. Un portavoce della Commissione Ue, infatti, ha parlato di contatti ancora in corso a "livello politico e tecnico"per "esplorare una soluzione alternativa che sia compatibile con i regolamento dell'Organizzazione mondiale del commercio, adeguata ad affrontare le sovvenzioni pregiudizievoli stabilite dall'indagine anti-dumping, monitorabile e applicabile".
Scadenza imminente. Dunque, le trattative continuano con l'obiettivo di evitare una guerra commerciale, ma i tempi sono sempre più stretti visto che ormai manca solo una settimana al termine ultimo entro il quale il massimo organo esecutivo della Ue dovrà pubblicare la decisione definitiva sulla questione e il relativo regolamento sulla Gazzetta Ufficiale. Evidentemente, Bruxelles intende sfruttare al massimo questo lasso di tempo: infatti, secondo il portavoce, la Commissione avrebbe già potuto pubblicare il documento finale prima della scadenza del 30 ottobre (è il termine ultimo del periodo di 13 mesi stabilito dalle norme Ue per concludere un'eventuale indagine anti-dumping) e potrebbe anche farlo nei prossimi giorni. Del resto, l'esecutivo guidato da Ursula von der Leyen ha ormai le mani libere e non deve tenere conto dell'eventuale parere degli Stati membri. Lo scorso 4 ottobre, il Comitato difesa commerciale del Consiglio Ue non ha raggiunto il quorum necessario per una maggioranza qualificata a favore o contro la proposta della Commissione Ue e, sulla base dei regolamenti, ha demandato la decisione finale alla stessa Commissione. E quest'ultima ha immediatamente diffuso un comunicato per confermare il proposito di introdurre le nuove tariffe doganali.
Mercedes GLC - In Germania una nuova diesel d'ingresso gamma
Il diesel è destinato a scomparire dal mercato? I dati parlano chiaro: le ultime rilevazioni dell'Acea danno le auto a gasolio a un passo da una quota di appena il 10%, un livello decisamente lontano dal 50% e passa raggiunto anni fa. Ora, il calo delle vendite ha già spinto alcune Case a tagliare l'offerta, ma c'è chi ci crede ancora. il caso della Mercedes, che in Germania ha deciso di ampliare la famiglia GLC con due novità di ingresso gamma. Entrambe sono dotate sempre di motori diesel, ma sono soprattutto caratterizzate da un listino di pareccchio più conveniente rispetto alle varianti di primo prezzo attualmente offerte.
Le novità. Per la GLC 200 d 4Matic e la GLC 200 d 4Matic Coupé, la Mercedes ha annunciato versioni a partire, rispettivamente, da 53.743,73 euro e 57.540,78 euro Iva compresa. Nel primo caso la differenza di prezzo, rispetto alle attuali configurazioni disponibili sul sito tedesco della Mercedes, è di quasi 4.700 euro e nel secondo di circa 3.700 euro. Inoltre, il 29 ottobre scatterà un ampliamento della gamma anche per la Classe E con la berlina E 200 d da 55.370,70 euro (all'incirca 8.950 euro in meno rispetto a quanto già disponibile) e la station wagon E 200 d T da 57.719,76 euro (9.100 euro in meno). Le differenze di prezzo sono legate, sostanzialmente, a una semplificazione degli optional disponibili nei vari allestimenti. Per ora, le quattro novità riguardano solo la Germania, ma non è escluso un loro arrivo anche in altri Paesi europei anche perché la mossa della Stella sembra un tentativo di ridurre i prezzi per rispondere al rallentamento della domanda e all'intensificazione della concorrenza.
Desner - LoJo W300, la microcar che vuole fare la grande - VIDEO
La nuova LoJo W300, presentata dall'importatore Desner, si prepara a diventare una delle novità più interessanti del mercato delle microcar elettriche. Omologata come quadriciclo pesante L7 (accede anche in statale), la LoJo W300 si distingue per la ricca dotazione, un'autonomia adeguata ai doveri cittadini, ma soprattutto per offrire quattro posti (veri).
Dimensioni. Con una lunghezza di appena 3 metri, per 1,50 in larghezza, la LoJo W300 si posiziona come un veicolo estremamente compatto, ma decisamente spazioso in abitacolo, offrendo quattro posti comodi, invece dei soliti due come nella maggior parte delle rivali (vedi per esempio Microlino o YoYo).
Batteria e ricarica. Sottopelle, precisamente sull'asse posteriore, è montato un motore da 30 kW (41 CV), affiancato da una batteria da 17,3 kWh che garantirebbe, a detta della Casa, un'autonomia di 215 km. Come le elettriche "grandi" sfrutta il preriscaldamento della batteria e anche la ricarica rapida, permettendo di passare dal 30% all'80% in soli 35 minuti.
Dotazione di serie. A sorprendere, però, è la dotazione di serie davvero di livello. Si parte da fari full LED, airbag per conducente e passeggero, assistenza alla partenza in salita, frenata rigenerativa, sensori di parcheggio con retrocamera, aria condizionata e un sistema di infotainment con schermo touch da 8 pollici. Non mancano i comandi al volante, due porte USB-C e i freni a disco anteriori. Il tutto, in un abitacolo dalle tonalità bicolor e sedili in ben conformati con rivestimento pied de poule.
Al volante. Preparatevi ad avere tutti gli occhi addosso. Con i suoi colori pastello e la sua linea così squadrata (è più alta che larga), la LoJo W300 fa simpatia. Ancor più quando l'occhio cade su quei minuscoli pneumatici da appena 12 pollici gommati 145/70. Alla guida, però, la W300 mette da parte la sua fumettosa per sfoggiare un confort da auto grande. A partire dalle sospensioni (MacPherson davanti e multilink non indipendente dietro), che assorbono bene le asperità della strada. Raggio di sterzo da carrello della spesa, scatto interessante (ci sono comunque 92 Nm di coppia) e misure super compatte rendono la W300 un furetto nel traffico. E con i finestrini elettrici, l'aria condizionata e l'impianto audio a due speaker, le rinunce stanno (quasi) a zero. Quanto all'autonomia, i 215 km dichiarati sono apparsi decisamente alla portata nell'utilizzo tra città e statale. Rimane da capire se, nelle manovre di emergenza, la W300 sarà all'altezza della situazione. Ma lo verificheremo quanto prima con i nostri test in pista.
Qui prezzi. Come quasi tutti i quadricicli pesanti, anche la W300 non viene via per poco: servono 19.900 euro. Bisogna considerare, però, che gli incentivi sono ancora presenti per questa categoria così, con rottamazione, si ha diritto a 4.000 euro di sconto.
2035 - Hoekstra gela l'Italia: la revisione resta al 2026
Da Bruxelles arriva una doccia fredda sulle speranze italiane di ottenere un anticipo al 2025 della clausola di revisione dei regolamenti europei che stabiliscono lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel per la metà del prossimo decennio. Wopke Hoekstra, il Commissario europeo designato e responsabile del portafoglio "Clima, emissioni nette zero e crescita pulita", ha pubblicato le risposte inviate agli europarlamentari in vista delle audizioni sulla sua nomina; tra le tante affermazioni spicca la conferma, seppur indiretta, dell'intenzione del massimo organo esecutivo dell'Unione Europea di attivare la clausola nel 2026, come già previsto dallo stesso regolamento.
Le parole. Nel testo Hoekstra ricorda non solo il bando delle endotermiche, ma anche le nuove "linee guida politiche" indicate dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, secondo le quali per "raggiungere la neutralità climatica entro il 2050" servirà "un'ampia gamma di tecnologie innovative, in aree che vanno dalla mobilità all'energia. Ad esempio, l'obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 crea prevedibilità per investitori e produttori. Per arrivarci sarà necessario un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, in cui gli e-fuel abbiano un ruolo da svolgere attraverso una modifica mirata del regolamento come parte della revisione prevista". "Ciò è ulteriormente confermato nella mia lettera di incarico", aggiunge ancora il commissario, aggiungendo che "la Commissione lavorerà quindi su questa modifica mirata come parte della revisione prevista nel 2026. Questo lavoro prenderà in considerazione anche la necessità di e-fuel in altri settori, in cui non esistono alternative tecnologiche, come l'aviazione e il trasporto marittimo, tenendo conto della loro prevista scarsità, del processo di produzione ad alta intensità energetica e dei loro costi previsti". Dunque, si ribadisce l'obiettivo di attivare la clausola solo tra due anni, nonché il tema degli e-fuel tanto caro ai tedeschi.
Le parole della Ribera. Sui carburanti sintetici è intervenuta anche la vicepresidente esecutiva designata della Commissione europea e responsabile per le politiche ambientali, Teresa Ribera, e sempre nelle risposte alle domande degli eurodeputati in vista delle sua audizione. Il testo della politica spagnola replica pari pari quello di Hoekstra: "L'obiettivo di neutralità climatica per le auto entro il 2035 crea prevedibilità per investitori e produttori. Per arrivarci sarà necessario un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, in cui gli e-fuel hanno un ruolo da svolgere attraverso una modifica mirata del regolamento come parte della revisione prevista". Ribera, però, ha affrontato pure il tema dei dazi all'importazione di auto elettriche cinesi, affermando il proposito della Commissione di "garantire che l'Ue rimanga un luogo per la produzione di veicoli elettrici a batteria e di preservare le capacità produttive" del blocco comunitario "in un settore che è fondamentale per la transizione verde e per i nostri obiettivi climatici". "L'indagine anti-dumping - prosegue Ribera - si è basata su fatti e prove solide ed è stata condotta in linea con le norme del WTO (l'organizzione mondiale per il commercio, ndr). La Commissione sta lavorando per trovare una soluzione negoziata per il caso delle Bev che sia conforme ai regolamento del WTO, sia efficace e sia applicabile. Questo caso non sostituisce la nostra strategia industriale automobilistica". "Guardando al futuro, dobbiamo condurre una discussione strategica più ampia sul futuro dell'industria automobilistica nell'Ue utilizzando tutti gli strumenti politici a nostra disposizione in modo coerente, al fine di realizzare la transizione e garantire una filiera verde, competitiva e ben funzionante in Europa", conclude la politica spagnola.
IT Wallet - Al via la patente digitale: ecco come è fatta
Al via la patente digitale, valida solo in Italia, che affianca quella fisica di colore rosa formato card: possono ottenerla circa 50.000 persone, ossia chi ha partecipato a un test avviato da un dipartimento specifico del Consiglio dei ministri. Per farlo, è sufficiente scaricare gratuitamente il documento dall'app IO, attivando la funzionalità IT Wallet tramite Cie (Carta d'identità elettronica) oppure Spid. All'interno di quel portafoglio virtuale, oltre alla licenza di guida, si trovano la tessera sanitaria e la carta europea della disabilità. Nel 2025, dovrebbe poi sbarcare l'ecosistema di portafoglio digitale italiano con l'lT Wallet pubblico, più vari wallet privati dei provider. Infine nel 2026, stando alle intenzioni di Bruxelles, si arriverà alla patente digitale dell'Unione Europea.
Stati Uniti - Stellantis, potenziata la galleria del vento
Stellantis ha annunciato un investimento di 29,5 milioni di dollari (circa 27,4 milioni di euro) per potenziare la propria galleria del vento presso il centro tecnico di Auburn Hills, nel Michigan. L'aggiornamento ha introdotto il Moving Ground Plane (MGP), una tecnologia che aiuterà a migliorare l'efficienza aerodinamica dei veicoli elettrici del costruttore, riducendo la resistenza al vento e, di conseguenza, incrementando l'autonomia, elemento cruciale per tutte le Bev. A beneficiarne saranno diversi marchi del gruppo e, precisa Stellantis, non solo i modelli elettrici.
Guida reale simulata a vettura ferma. La tecnologia MGP è progettata per simulare le condizioni di guida reale a vettura ferma: questo avviene grazie a un sistema di cinghie sospese da cuscini d'aria, che permette alle ruote di girare, mentre una quinta cinghia corre sotto il veicolo, simulando le condizioni di marcia. Il sistema consente di misurare e ridurre la resistenza aerodinamica generata da ruote e pneumatici, che possono incidere fino al 10%.
Focus sui "pesi massimi". La nuova galleria, capace di generare venti con velocità superiori a160 miglia orarie (257 km/h), fornisce un complemento agli strumenti di sviluppo virtuale e introduce capacità automatizzate che accorciano i tempi di alcune modifiche, come quelle all'interasse o alla carreggiata: processi che prima richiedevano fino a due ore possono essere fatti in alcuni minuto. La tecnologia MGP è già implementata da Stellantis in altre strutture in tutto il mondo, ma che operano su veicoli più compatti: la galleria del vento di Auburn Hills ospiterà, invece, soprattutto grandi Suv e pick-up, realizzati su base Stla Large e Frame. Il potenziamento di questa facility fa parte di un impegno da circa 85 milioni di dollari incluso nel contratto sottoscritto con il sindacato Uaw nel 2019.
Colonnine di ricarica - Motus-E: "Rete in continua crescita, ma adesso cambiamo strategia sul Pnrr"
Continua a crescere l'infrastruttura per la ricarica di auto elettriche in Italia. Motus-E, l'associazione della filiera della mobilità elettrica, ha pubblicato i dati del suo consueto monitoraggio trimestrale: allo scorso 30 settembre, le colonnine aperte al pubblico nella Penisola sono 60.339, 13.111 in più rispetto al settembre dello scorso anno, con 9.661 nuovi punti dall'inizio dell'anno e 3.347 nell'ultimo trimestre.
I numeri. Nel 2021 le colonnine erano poco meno di 25mila, nel 2022 erano 32.776: negli ultimi due anni il loro numero è pressoché raddoppiato. Dei 60 mila punti aperti, 48.237 hanno potenza inferiore a 50 kW, 8.536 hanno potenze comprese tra i 50 e i 149 kW, e 3.566 mettono a disposizione potenze superiori ai 150 kW. In autostrada sono presenti attualmente 1.057 punti di ricarica: di questi, l'86% è in corrente continua, e il 64% supera i 150 kW di potenza. Le aree di servizio che mettono a disposizione le colonnine per i rifornimenti sono il 42% del totale.
Il Nord Italia guida la classifica. La crescita coinvolge maggiormente il Nord, dove si concentra il 58% dei punti di ricarica complessivi, seguito dal Sud (e Isole) con il 22% e dal Centro, con il 20%. La Lombardia è la regione con più colonnine (11.687 punti di ricarica, +3.593 negli ultimi 12 mesi), seguita da Lazio (6.217 punti, +1.659 nei 12 mesi), Piemonte (6.035 punti, +1.322 nei 12 mesi), Veneto (5.690 punti, +1.126 nei 12 mesi) ed Emilia-Romagna (4.946, +896 nei 12 mesi). Cala leggermente il numero di punti in attesa di collegamento, che si attesta al 17,8% del totale: una cifra che testimonia ancora una volta l'importanza di velocizzare le procedure autorizzative e il maggior coinvolgimento dei tanti soggetti chiamati in causa nel corso dell'iter, ricorda Motus-E.
Serve coordinamento tra industria e istituzioni. La crescita della rete è un'ottima notizia e denota l'impegno degli operatori per dotare l'Italia di un'infrastruttura strategica, nonostante il ritardo accumulato in termini di parco circolante elettrico, ha dichiarato il presidente di Motus-E Fabio Pressi. La rete di ricarica rappresenta un punto di partenza decisivo, a cui auspichiamo vengano affiancati quanto prima gli incentivi preannunciati dal Mimit nel tavolo automotive di agosto, aggiunge Pressi, che ribadisce l'importanza del Pnrr: Le criticità pratiche nell'utilizzo dei fondi del Pnrr rischiano di vanificare l'enorme potenziale di uno strumento in grado di moltiplicare le colonnine super veloci sul territorio italiano, specialmente al Sud e nelle cosiddette aree a fallimento di mercato, dove è indispensabile lavorare sulla capillarità della rete. Sarà decisivo il coordinamento tra Istituzioni e industria per non perdere questi fondi.
Opel Mokka - Arriva il restyling della Suv compatta
La Opel ha presentato il restyling della Mokka, presentata nel 2020. Gli ordini del modello aggiornato sono già aperti gli ordini e la Suv è disponibile con motori termici benzina e mild hybrid, oppure con il powertrain full electric da 156 CV. Il listino parte da 26.200 euro.
Fuori cambia poco. Nessuna grande novità all'esterno, dove le linee e le dimensioni della Suv tedesca rimangono sostanzialmente invariate. Al centro della calandra debutta il nuovo logo della Opel, inserito nel caratteristico Vizor nero lucido che integra in maniera più omogenea i gruppi ottici anteriori. Al posteriore cambia il disegno della firma a led dei fari posteriori, adesso divisi in tre elementi distinti. L'allestimento top di gamma GS si caratterizza per la presenza di dettagli in color nero lucido, a partire dalla linea che corre sopra i finestrini e si congiunge con la parte bassa del lunotto. La versione elettrica avrà il paraurti anteriore ridisegnato e i cerchi di lega con elementi che migliorano l'aerodinamica.
Diventa più sostenibile. Tutti i tessuti dei rivestimenti della nuova Mokka sono realizzati utilizzando materiali con contenuto riciclato. Il nuovo volante ha uno stile che ricorda il Vizor, e presenta una corona piatta nelle parti superiore e inferiore. I controlli sono stati razionalizzati: alcune impostazioni presenti nella console centrale (adesso in tonalità argento opaco) sono state trasferite nell'infotainment centrale. I comandi per la selezione della modalità di guida - per la Hybrid e la Electric) e del freno di stazionamento elettrico sono gli stessi della nuova Grandland.
Più tecnologia. Inevitabile il salto in avanti sul fronte della tecnologia di bordo: adesso è di serie per tutta la gamma la strumentazione digitale da 10 dietro il volante, che affianca il display di uguali dimensioni dell'infotainment. Disponibile su tutte le versioni la connettività senza fili per Apple CarPlay e Android Auto, mentre il navigatore connesso, con aggiornamenti over-the-air e integrazione con ChatGPT, è in un pacchetto a parte. Su richiesta anche la telecamera posteriore con visuale di 180.
Tre motori. La nuova Opel Mokka è disponibile con il consolidato 1.2 PureTech da 101 CV, sia in versione termica che mild hybrid a 48V. Quest'ultimo è abbinato a un motore elettrico da 21 kW (28 CV) e a un cambio automatico a doppia frizione e sei rapporti. La variante full electric monta il più recente motore da 115 kW (156 CV), collegato a una batteria da 54 kWh, per un'autonomia nel ciclo Wltp di 403 km.
I prezzi per l'Italia. In attesa dei prezzi della gamma completa, possiamo anticiparvi che la nuova Mokka avrà un listino piuttosto snello, composto da tre motorizzazioni, i due allestimenti Edition e GS e due pacchetti di optional. Ecco i prezzi delle versioni d'attacco delle diverse motorizzazioni:
- Opel Mokka 1.2 101 CV Edition: 26.200 euro
- Opel Mokka 1.2 Hybrid 101 CV Edition: 29.700 euro
- Opel Mokka Electric 156 CV 54 kWh Edition: 36.700 euro
Gran Sasso - Riaperta la galleria chiusa il 14 ottobre
stata riaperta alle 17:10 la galleria del Traforo del Gran Sasso in direzione Teramo, sull'autostrada A24 Roma-Teramo. Il colpo di scena - a soli dieci giorni dalla chiusura per l'avvio delle indagini propedeutiche ai lavori per la messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso - riporta alla casella di partenza un iter per il quale, ora più che mai, appare azzardato fare previsioni.
Intorbidimento delle acque e sospensione dei sondaggi. Nel corso dell'incontro che si è svolto oggi alle 14:30, il commissario straordinario per la messa in sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, ha riconsegnato alla concessionaria Strada dei Parchi la galleria destra del Traforo e le relative pertinenze di cantiere. La decisione, che era nell'aria già da qualche giorno, arriva al termine di una settimana convulsa. Soprattutto, giunge dopo che i lavori di carotaggio, assegnati alla società Italferr del gruppo Rfi, non erano di fatto mai iniziati ma subito sospesi per la rottura della canala del collettore e l'intorbidimento dell'acqua rilevato, elementi sui quali sono tuttora in corso verifiche per individuarne le cause e stabilire chi dovrà intervenire.
Indagini geognostiche all'interno e all'esterno del Traforo. Il piano dei lavori, della durata di 45 giorni, prevedeva 15 sondaggi: 6 nella galleria di sinistra, in direzione dell'Aquila, e 9 nella galleria di destra, quella riaperta oggi in direzione Teramo. Altre 6 ispezioni, da svolgere esternamente al Traforo, non avrebbero avuto impatto sulla viabilità. Sebbene il sopralluogo svolto lo scorso 18 ottobre alla presenza dei tecnici Italferr, del gestore idrico Ruzzo Reti Spa e dei responsabili del Sian Servizio Igiene della Asl di Teramo avesse escluso collegamenti tra le attività svolte in galleria e l'intorbidimento delle acque, in poche ore si è arrivati allo stop finale. Già lunedì 21 Italferr aveva confermato il permanere dello scenario che non consentiva di determinare le cause dell'innalzamento dei valori di torbidità, e che sconsigliava la ripresa delle attività geognostiche all'interno del Traforo.
Verifiche di rito e rimozione dei semafori. L'epilogo è di oggi: dopo la riconsegna, nel primo pomeriggio Strada dei Parchi ha svolto i controlli dello stato dei luoghi, indispensabili per la riapertura al traffico della galleria destra. A valle delle verifiche sono state rimosse sia la segnaletica provvisoria (predisposta sui due versanti) sia i semafori installati per regolare i flussi in attesa dell'ingresso a senso unico alternato all'interno della galleria rimasta aperta.
Via libera fino a quando? Il ripristino della circolazione veicolare sulla tratta Assergi-Colledara pone fine anche alle polemiche nate sul territorio che, oltre i pendolari, avevano visto pure Confindustria L'Aquila Abruzzo Interno chiedere a gran voce di rivedere il meccanismo dei flussi alternati del traffico ma lascia in sospeso l'esecuzione dei carotaggi. Il tema, in vista della messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso, non potrà restare disatteso a lungo.
Morgan - Plus Six Pinnacle, addio in grande stile
Per dare l'addio alla Plus Six, la Morgan ha realizzato la serie limitata Pinnacle, che caratterizzerà gli ultimi 30 esemplari che verranno prodotti all'inizio del prossimo anno. Proprio nel 2025, infatti, la Casa di Malvern presenterà una nuova sportiva che sostituirà la Plus Six come nuovo apice della gamma.
Pelle e tinte personalizzate. Per creare la Pinnacle, alla Morgan hanno analizzato le richieste di personalizzazione fatte dai quasi 1.000 clienti che l'hanno acquistata dal 2019 a oggi. Così, per gli interni sono previste tre colorazioni, tutte realizzate con pellami del marchio Bridge of Weir: il cuoio Fawn, l'azzurro Riviera e il marrone scuro Explore. A questi si abbineranno tinte carrozzeria realizzate su specifica, tappetini di pelle di pecora e inserti di legno teak derivati dalla Midsummer.
Leggera e potente. Basata sulla piattaforma d'alluminio CX, la Plus Six è stata la prima Morgan a impiegare un motore turbo, nello specifico un sei cilindri di origine BMW da 340 CV con cambio automatico a otto rapporti. Il tutto con un peso a secco di soli 1.075 kg: per lo 0-100 km/h bastano 4,2 secondi e la velocità massima è di 267 km/h.
Audi A2 e-tron - Prove tecniche di un ritorno (elettrico)?
E se l'Audi A2 ritornasse? Tra sogno e realtà prende forma un'ipotesi clamorosa ma non così balzana, visto che ad attualizzare la piccola di Ingolstadt, uscita di scena nel 2005, ci hanno pensato proprio dei tirocinanti dei Quattro anelli: studenti impegnati in un programma di alternanza scuola/lavoro che hanno realizzato un restomod affascinante. La A2 e-tron - questo è il nome ufficiale - nasce infatti sulla base del vecchio modello, ma è mossa da un powertrain elettrico (sul quale l'Audi per ora non fornisce dettagli) e sfoggia alcuni stilemi ripresi dalle elettriche di serie della gamma tedesca, dai loghi luminosi ai Led nei gruppi ottici, più rastremati rispetto a quelli dell'originale benché mantengano grossomodo la stessa forma, specie quella a sviluppo verticale delle luci di coda. Da notare, poi, come siano stati rivisti, ispirandosi alla prima e unica Audi A2, elementi come le ruote, mentre il muso è più levigato e chiuso, come si confà per motivi soprattutto aerodinamici a una Bev.
Nel 2027 una Bev entry level. Il solito disclaimer ci ricorda che questa concept è solamente un esercizio tecnico e di stile senza alcun seguito nella produzione, almeno per ora. Non pochi, infatti, gradirebbero il ritorno di un'Audi più piccola e abbordabile, dopo che la Casa ha scaricato le varie A1 e Q2 per concentrarsi su modelli di fascia superiore. Anche se, com'è noto da tempo, a Ingolstad stanno effettivamente lavorando a un modello più compatto che andrà a posizionarsi sotto la Q4: una nuova entry level elettrica, che sarà qualcosa di unico e indipendente, ha detto il ceo Gernot Döllner, e che è attesa per il 2027. Stando a queste parole, potrebbe essere un'auto con forma di carrozzeria diversa da quella delle elettriche attualmente presenti nella gamma e-tron.
Certi amori non finiscono. Tuttavia, è difficile, onestamente, pensare che l'Audi possa imbarcarsi in un ritorno della A2. Per quanto, impostando il progetto su una base nativa elettrica, sarebbe facile ovviare ad alcune criticità che, a suo tempo, portarono la piccola dei Quattro anelli a uno scarso successo: su tutte, i limiti di abitabilità. Va ricordato, poi, come dalle di Ingolstadt il pensiero di ripristinare la mini-monovolume ciclicamente ritorna. Ricordate la concept del 2011? Compattissima (3,8 metri di lunghezza) e leggera come l'originale (costruita all'epoca su un telaio space frame di alluminio molto avanzato), era già concepita per l'elettrico, con un powertrain da 116 CV e una batteria da 24 kWh. Sfilava in anteprima al Salone di Francoforte. Guarda caso, in anni in cui la BMW s'apprestava a lanciare la i3.
Codice della strada - Le nuove norme in vigore a fine novembre
Ultimo passaggio per la riforma del Codice della strada. Il 22 ottobre la commissione Ambiente, Transizione ecologica e Lavori pubblici del Senato ha terminato senza modifiche l'esame del disegno di legge approvato il 27 marzo scorso dalla Camera dei deputati. Tutti gli emendamenti che erano stati presentati nel corso dei mesi, quasi 500, sono stati respinti, ritirati o trasformati in ordini del giorno che impegnano il governo ad accogliere alcune proposte di modifica nel nuovo Codice che l'esecutivo è delegato a riscrivere entro un anno.
A fine novembre l'ok dell'aula. Il testo passa adesso all'esame dell'aula di Palazzo Madama, dove è calendarizzato, per il momento, tra il 19 e il 21 novembre. Salvo sorprese, si tratterà di un passaggio formale, visti i numeri della maggioranza e, soprattutto, in considerazione della decisione politica di blindare il testo in modo da far entrare in vigore tutte le novità tra la fine di novembre e l'inizio di dicembre.
Tutte le novità in arrivo. In questa scheda potete consultare le principali modifiche alla legge che disciplina la circolazione stradale, presto in vigore.
Elettriche cinesi - Volano le importazioni: Pechino cerca di anticipare i dazi
A settembre, la Cina ha esportato in Europa più di 60 mila auto elettriche. Si tratta di un vero e proprio boom, spiegabile solo con il proposito di accumulare scorte sufficienti per aggirare l'imminente entrata in vigore dei dazi proposti dalla Commissione Ue.
Corsa all'export. In particolare, secondo i dati delle autorità doganali cinesi elaborati dall'agenzia Bloomberg, lo scorso mese i cinesi hanno spedito nei 27 Paesi del blocco comunitario 60.517 veicoli a batteria, il 61% in più rispetto a un anno fa e poco meno del record storico. Il picco massimo delle esportazioni (67.455 veicoli) è stato registrato nell'ottobre dell'anno scorso, in concomitanza con l'avvio dell'indagine anti-dumping sulle elettriche prodotte in Cina.
Volkswagen - Cina, top manager espulso per droga: doveva rilanciare l'immagine del gruppo
In Cina, la Volkswagen si trova ad affontare una situazione difficile a causa dell'aggressiva concorrenza dei produttori locali e del conseguente calo delle vendite. Ora, però, alle questioni di mercato si aggiunge lo scandalo che ha toccato un top manager del gruppo, accusato di aver assunto droghe, tenuto sotto custodia cautelare per dieci giorni e quindi espulso dal Pase.
Pizzicato dopo una vacanza. Il caso non riguarda un dirigente qualsiasi: sotto accusa è finito Jochen Sengpiehl, responsabile del marketing e dello sviluppo prodotti per la Cina e in tale veste responsabile del rilancio della Casa tedesca sul mercato locale. Non solo. Sengpiehl è considerato dagli addetti ai lavori non un semplice dirigente di alto livello, ma un vero e proprio genio del marketing: suo è lo slogan "Das Auto" che da alcuni anni accompagna le campagne pubblicitarie di Wolfsburg. I fatti, rivelati da diverse testate tedesche, risalgono a qualche giorno fa. Secondo la Bild, Sengpiehl è stato sottoposto a un controllo antidroga al suo ritorno da una vacanza nell'isola thailandese di Ko Samui ed è risultato positivo alla cannabis. Non solo. L'Handelsblatt, sulla basa di una dichiarazione della polizia di Pechino, rivela che nel sangue sono state rilevate anche tracce di cocaina. Per la WirtschaftsWoche, Sengpiehl avrebbe attirato l'attenzione dei funzionari thailandesi proprio per il consumo di cocaina (in Thailandia è stata introdotta da poco una stretta sull'uso di droghe pesanti, mentre è stata depenalizzata la cannabis): da qui la segnalazione alle autorità cinesi e il successivo controllo antidroga all'aeroporto di Pechino.
Espulsione immediata. La polizia cinese ha quindi disposto l'arresto del manager, che sarebbe stato liberato dieci giorni dopo e solo in seguito all'intervento dei rappresentanti della Volkswagen e dell'ambasciata tedesca. Quindi, Sengpiehl ha dovuto lasciare la Cina per via di un decreto di espulsione immediata. In Germania, come detto, l'incidente ha avuto una notevole eco e la stampa ha puntato il dito sulle politiche di gestione del personale del gruppo, in particolare sulla formazione dei manager con incarichi di respiro internazionale riguardo le normative e le usanze degli Stati in cui si trovano a operare. Negli ultimi anni, la Cina ha adottato una delle legislazioni più severe al mondo nella lotta agli stupefacenti e non sono previsti sconti nemmeno quando il consumo avviene all'estero, prima dell'ingresso nel Paese.
Incentivi fiscali auto - Italia al primo posto in Europa
Secondo l'ultimo studio pubblicato dall'organizzazione non governativa Transport & Environment (T&E), nei cinque principali paesi dell'Unione Europea le auto aziendali a benzina e a gasolio beneficiano di esenzioni fiscali per 42 miliardi di euro l'anno: al primo posto c'è l'Italia, con 16 miliardi, seguita da Germania (13,7), Francia (6,4) e Polonia (6,1 miliardi).
Vantaggi importanti. Lo studio ha analizzato gli effetti dei benefici concessi alle auto aziendali, che si basano su quattro elementi: la minore tassazione dei benefit ai dipendenti, l'ammortamento del costo dei veicoli, le detrazioni IVA e le schede carburante. Nella fattispecie, spiega T&E, a un'azienda costa meno il leasing di un'auto con motore endotermico rispetto a un'elettrica: Il noleggio di una Volkswagen Tiguan a benzina costa oltre 3 mila euro l'anno in meno rispetto a quello di una ID.4. In altri Paesi come Regno Unito e Spagna, prosegue lo studio, i vantaggi fiscali per le auto aziendali endotermiche sono più bassi.
Le Suv sono le più avvantaggiate. All'interno dello studio viene analizzato il differenziale economico netto tra l'acquisto privato di un'auto (garantito dal corrispettivo aumento di stipendio) e la possibilità di utilizzare lo stesso veicolo come benefit concesso dal datore di lavoro. Se la media europea porta - nel secondo caso - a vantaggi fiscali di 8.900 euro, in Italia si arriva a un risparmio fiscale di 16.400 annui. Ecco perché, in media, le aziende immatricolano molte più Suv: Dei 16 miliardi totali di esenzioni fiscali mappate nello studio per l'Italia, 5,8 miliardi sono destinati a sovvenzionare Suv. Rispetto ai 42 miliardi complessivi, quelli per le Suv ammontano a 15 miliardi.
"Cambiare la normativa". Gli stati europei, ogni anno, sottraggono ai loro bilanci miliardi di euro per finanziare la mobilità inquinante, spiega Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia. Un ammanco che incentiva aziende e dipendenti all'utilizzo di auto fortemente emissive: una politica fiscale dannosa per il clima e socialmente iniqua. Nella sua lettera di incarico ad Apostolos Tzitzikostas, candidato Commissario per i Trasporti sostenibili, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto esplicitamente lo studio di una proposta per rendere più sostenibili le flotte, mentre al candidato Commissario per il clima Wopke Hoekstra ha chiesto l'eliminazione progressiva dei sussidi alle auto termiche nelle flotte. Molto può essere fatto, e in tempi brevi, anche a livello nazionale, conclude Boraschi. Già con la prossima legge di bilancio il governo Meloni può riformare la tassazione dell'auto per privilegiare tecnologie meno emissive e per porre fine a una distorsione evidente.