Dacia Spring - La citycar elettrica a meno di 4.000 euro
Nell'attesa che partano gli incentivi statali (dovrebbe essere ormai questione di qualche giorno), anche la Dacia lancia una promozione per la piccola elettrica Spring, che prevede un contributo aggiuntivo da sommare a quello messo a disposizione dal governo. Contributo che, lo ricordiamo, arriva a 11.000 euro nella più vantaggiosa delle ipotesi, ossia essere residenti in un'area urbana funzionale e avere un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro. Ovviamente, l'offerta non riguarda il nuovo restyling della Spring, appena presentato. Dacia Spring da 3.900 euroLa versione d'attacco Dacia Spring Expression 45 parte da 17.900 euro: togliendo il contributo statale di 11.000 euro e i 3.300 euro messi sul piatto dalla Casa romena, il prezzo finale della citycar elettrica scende a 3.900 euro. L'offerta è valida sulle vetture in pronta consegna, e comprende messa su strada, IPT e il cavo di ricarica domestica. Il listino con il doppio contributoEcco quanto costa la Spring con l'applicazione del massimo contributo statale e dei 3.300 euro previsti dalla Dacia:Dacia Spring Expression 45 CV: 3.900 euroDacia Spring Expression 65 CV: 4.900 euroDacia Spring Extreme 65 CV: 5.900 euro
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Mercedes-Benz - Calano le vendite, cambiano le strategie
La Mercedes-Benz ha riportato un calo del 12% nelle consegne a livello globale, attestandosi a 441.500 veicoli. Negli Stati Uniti il gruppo tedesco ha registrato un -17%, e in Cina un -27%. Numeri legati ancora una volta ai dazi voluti dall'amministrazione Trump e alle condizioni del mercato cinese, ha spiegato Mathias Geisen, uno dei membri del consiglio d'amministrazione del gruppo, sottolineando però che in Europa, Sud America e Medio Oriente le vendite vanno bene. Spostamento a estLa battuta d'arresto su due dei principali mercati di Mercedes-Benz sta portando il gruppo a valutare nuove strategie industriali: in particolare, verrà intensificata la produzione nello stabilimento ungherese di Kecskemét, da cui dal prossimo anno usciranno la nuova Classe C elettrica e la GLB (anche ibrida), con volumi previsti di circa 300 mila unità annue. Parallelamente, nelle fabbriche in Germania continuano i tagli alla forza lavoro (in particolare per i contratti temporanei) e i programmi di uscite anticipate con incentivi economici. L'obiettivo di queste operazioni è ridurre i costi operativi complessivi di circa il 10%.
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Mondiale Endurance - Porsche lascia, nel futuro IMSA e Formula E
Era nell'aria da tempo, ma ora è ufficiale: Porsche lascerà il Mondiale Endurance al termine della stagione 2025. La 963 LMDh, protagonista della Classe Hypercar, continuerà a correre oltreoceano nell'IMSA SportsCar Championship, mentre il costruttore tedesco concentrerà parte dei propri sforzi sportivi e tecnologici sul programma Formula E, con le 99X Electric. La notizia segna la fine di un breve ciclo iniziato nel 2023, quando la Casa di Stoccarda aveva fatto il suo ritorno nel mondo dei prototipi ibridi in collaborazione con Team Penske, dopo l'era trionfale della 919 Hybrid. Nonostante il potenziale della 963, i risultati non sempre all'altezza delle aspettative e un contesto regolamentare sempre più affollato hanno contribuito a orientare le strategie di Weissach verso nuovi orizzonti.Ha pesato il cambio di governance. Le voci di un possibile disimpegno dal WEC circolavano da oltre un anno, ma la conferma è arrivata dopo una serie di cambiamenti ai vertici del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG, che hanno ridefinito le priorità del brand nel motorsport. In questo contesto competitivo, continueremo a promuovere lo sviluppo di auto ad alte prestazioni, ha dichiarato Michael Steiner, membro del CDA Porsche, sottolineando la volontà di concentrare gli investimenti dove la ricaduta tecnologica e commerciale è più immediata. Poi una frecciatina neanche troppo velata al WEC: Siamo molto dispiaciuti che, a causa delle circostanze attuali, non potremo continuare il nostro impegno nel WEC dopo questa stagione.IMSA e Formula E nel futuro. Il vicepresidente Motorsport, Thomas Laudenbach, ha ribadito la direzione intrapresa: Utilizziamo le corse come piattaforma di sviluppo per le tecnologie del futuro e per illustrare il potenziale delle nostre auto sportive. Con la Porsche 963 nella serie nordamericana IMSA e la Porsche 99X Electric nel Mondiale di Formula E, vogliamo continuare a lottare per la vittoria assoluta anche in futuro. Questa è la nostra tradizione e il nostro obiettivo. Dietro la scelta c'è un ragionamento strategico preciso: l'IMSA è il campionato che più si allinea al mercato statunitense, oggi centrale per Porsche, mentre la Formula E rappresenta un laboratorio diretto per l'elettrificazione della gamma stradale, coerente con l'evoluzione dei modelli Taycan e Macan Electric.Un addio che pesa. L'uscita di scena della Porsche dal WEC rappresenta un colpo importante per la categoria Hypercar, che negli ultimi anni aveva trovato nella sfida tra costruttori come Ferrari, Toyota e la stessa Porsche uno dei suoi punti di forza. Resta ora da capire come il team Penske riorganizzerà le proprie risorse e se il WEC saprà compensare la perdita di uno dei marchi più iconici della sua storia. Per la Porsche è l'inizio di una nuova fase: meno romanticismo endurance, più pragmatismo industriale e visione tecnologica.
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Premi - Otto finalisti per il Van of the Year, cinque per il Pick-up Award
A poco più di un mese dalla proclamazione dei vincitori per il 2026, le giurie dell'International Van of the Year e dell'International Pick-up Award annunciano i finalisti. I riconoscimenti vengono assegnati da due giurie internazionali di giornalisti esperti nel settore del trasporto leggero, nelle quali l'Italia è rappresentata da Quattroruote Fleet&Business, e premiano i modelli presentati nell'ultimo anno (o negli ultimi due nel caso dei pick-up) che hanno maggiormente contribuito al progresso del settore negli ambiti della tecnologia, della sicurezza, dell'efiicienza, della funzionalità e della sostenibilità. Nel caso dei veicoli commerciali veri e propri, i contendenti sono, in ordine alfabetico, il Farizon SV, il terzetto Ford dell'E-Transit Courier, del Transit Connect Phev e dell'E-Transit Long range, il Kia PV5, il Volkswagen Transporter (con l'elettrico e-Transporter) e gli aggiornamenti dei gemelli Volkswagen Crafter e MAN TGE. Sul fronte dei pick-up, a contendersi il titolo saranno il Ford Ranger Phev, i Foton Tunland G7 e Tunland V9, l'Ineos Grenadier Quartermaster e il Maxus T60. La presenza del Farizon (gruppo Geely) nella prima competizione e dei Foton (Baic) e Maxus (Saic) nella seconda conferma l'interesse crescente dell'industria cinese a mercato europeo del trasporto leggero. L'altro filone principale è costituito dall'elettrico: accanto ai modelli con piattaforme multienergia, come i Ford e il Volkswagen Transporter, aumenta il numero di modelli nativi a corrente, come il Farizon e il Kia. Le giurie stanno completando le prove dei Van e hanno appena concluso il test comparativo dei Pick-up sulle montagne della Bulgaria, organizzato quest'anno dalla testata locale Kamioni. I nomi dei vincitori saranno svelati il 19 novembre al Solutrans di Lione.
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Aston Martin - DB12 S, la più potente del reame
Dopo la DBX e la Vantage, l'Aston Martin presenta la DB 12 S, l'ultima arrivata nella gamma S, quella destinata alle vetture ad alte prestazioni della Casa di Gaydon. Disponibile nelle varianti Coupé e Volante, la DB 12 S è già ordinabile: l'inizio delle consegne è previsto per i primi mesi del 2026. I prezzi non sono stati comunicati: un problema secondario, per i fortunati che possono permettersene una. La DB12 S vista da fuoriLunga 4.725 mm, alta 1.295 mm (un cm in più per la Volante), larga 2.045 mm, l'Aston Martin DB12 S ha un passo di 2.805 mm. Il bagagliaio mette a disposizione 262 litri, che nel caso della scoperta scendono a 206 con il tetto chiuso. All'esterno, la nuova 2+2 inglese non fa nulla per nascondere la sua impronta sportiva: davanti ci sono un doppio splitter frontale e nuove feritoie sul cofano, rifinite in nero lucido oppure - su richiesta - in fibra di carbonio. Le minigonne sulle fiancate sono nuovamente in nero lucido, così come gli elementi aerodinamici al posteriore: lo spoiler fisso e il diffusore, ai cui lati si trovano le due imponenti coppie di terminali sovrapposti. Esclusivo per questa versione il bagde S sui parafanghi, realizzato a mano, con finitura in cromo chiaro o scuro e riempito in vetro smaltato rosso. Sui cerchi di lega da 21 sono montati pneumatici Michelin Pilot Sport 5 S: 275/35/ZR21 all'anteriore e 325/30/ZR21 al posteriore. Interni esclusiviCome gli altri modelli della gamma S, anche la DB12 S si caratterizza per dettagli e finiture esclusive, a cominciare dal rotore della selezione delle modalità di guida in rosso anodizzato, colore ripreso dalle cinture di sicurezza, dalle profilature dei sedili e nelle cuciture a contrasto. Di serie i sedili Sport Plus regolabili elettricamente su 16 posizioni; a richiesta il volante sportivo riscaldato e rivestito di Alcantara, le ali della Aston Martin applicate ai poggiatesta e la scelta di numerosi materiali per i rivestimenti, così come il sedile Performance in carbonio per il pilota. Cinque le modalità di guida selezionabili, che intervengono sui parametri di trasmissione, sterzo e telaio: Wet, GT, Sport, Sport + e Individual. L'infotainment supporta il nuovo Apple CarPlay Ultra, che controlla anche la strumentazione digitale. Il V8 è ancora più potenteIl V8 biturbo di 4.0 litri della DB12 S è lo stesso della versione normale, montato in posizione anteriore centrale ma con potenza aumentata da 680 a 700 CV, con una coppia massima di 800 Nm. La sportiva inglese accelera da ferma a 100 km/h in 3,5 secondi (3,6 per la Volante) e raggiunge la velocità massima di 325 km/h. Il cambio è un automatico a otto rapporti collegato all'asse posteriore tramite un differenziale elettronico a slittamento limitato. Le altre modifiche tecnicheTra gli interventi specifici per questo modello c'è una mappatura dedicata per il pedale dell'acceleratore drive-by-wire e i nuovi scarichi in acciaio, ottimizzati per esaltare il suono del motore: su richiesta si può avere anche in titanio, più leggero di 11,7 kg e capace di innalzare ulteriormente il livello sonoro di 1,5 dB. Specifici anche gli ammortizzatori Bilstein DTX, che lavorano con una barra stabilizzatrice posteriore più rigida e una calibratura dedicata per il differenziale posteriore. I freni carboceramici da 410 all'anteriore e da 360 mm al posteriore sono di serie, e permettono di risparmiare quasi trenta chilogrammi sul peso complessivo dell'auto.
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Nissan - Tekton, dall'India ai mercati globali
La Nissan ha diffuso le prime foto della nuova Suv Tekton: si tratta del secondo modello che la Casa giapponese ha sviluppato secondo la filosofia "One Car One World". La vettura sarà quindi prodotta in India, ma verrà offerta anche in altri mercati. Ispirata alla PatrolLa C-Suv mostra un frontale piuttosto originale, dove spicca il nome a grandi lettere sul cofano e un taglio personale della mascherina , sottolineata da un elemento led orizzontale che prosegue sui lati. La Nissan ha voluto ispirarsi alla Patrol, uno dei simboli dell'off-road del marchio e per questo molti elementi della carrozzeria sono impostati secondo uno stile più muscoloso e grezzo, come dimostrano gli inserti nei paraurti e i passaruota allargati. L'elemento orizzontale led torna sul portellone, ma è originale a suo modo anche il taglio ascedente della finestratura della portiera posteriore. Sul mercato nel 2026La Tekton, che deve il suo nome alla lingua greca, sfrutterà le sinergie con Renault, ma per il momento i dati tecnici non sono stati resi noti. Le informazioni complete verranno diffuse nel 2026, quando sarà avviata la commercializzazione del nuovo modello, ma non sembrano esserci per ora riferimenti chiari alla presenza di motorizzazioni elettrificate.
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Skoda Fabia 130 - Con 176 CV è la più veloce di sempre
La Skoda ha presentato la Fabia 130, versione speciale della compatta boema che celebra il 130 anniversario della Casa (da non confondere con l'allestimento 130 presentato a luglio). Realizzata sulla base dell'allestimento Monte Carlo già in gamma, sarà prodotta in numero limitato e arriverà sul mercato italiano entro la fine dell'anno, con consegne a partire dal mese di gennaio. Motore e meccanica aggiornatiNel cofano c'è sempre il 1.5 quattro cilindri turbo benzina della Monte Carlo, ma la potenza è stata portata da 110 kW (150 CV) a 130 kW (176 CV), che permettono all'auto di scattare da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi e di raggiungere i 228 km/h di velocità massima: è la Fabia di serie più veloce di sempre. In Skoda sono intervenuti anche su diverse altre componenti per gestire la maggiore potenza a disposizione: le sospensioni sportive sono ribassate di 15 mm, lo sterzo è stato reso più diretto e il software del cambio DSG a sette rapporti ha punti di cambiata spostati a un più alto regime di marcia e le doppiette nella modalità Sport. Esterni grintosiDisponibile in quattro colorazioni (bianco, rosso, blu e nero), la Skoda Fabia 130 ha montanti e tetto nero a contrasto; la carrozzeria si caratterizza per dettagli in nero lucido (spoiler anteriore, alettone posteriore e diffusore), gli stemmi 130 sui parafanghi anteriori e sul portellone, i cerchi da 18 e i doppi terminali di scarico. Al posteriore c'è anche una fascia nera che riprende quella vista sulle Fabia Rally2. Interni esclusiviIl carattere sportivo della Fabia 130 emerge anche una volta a bordo, con sedili sportivi a regolazione elettrica, volante a tre razze e pedaliera in acciaio. Esclusivi per questa versione i battitacco in alluminio nero, gli elementi decorativi argentati sulla plancia e sulle maniglie delle portiere. Di serie la strumentazione digitale da 10 e l'infotainment connesso da 9.
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Dacia Spring - La citycar elettrica con gli incentivi statali
Sono 2.834 le Dacia Spring immatricolate in Italia dall'inizio del 2025: un dato che la posiziona al quarto posto della classifica globale, dopo le due Tesla Model 3 e Model Y e la Citroën C3. Nel segmento delle citycar elettriche è la più venduta. La gamma è ridotta all'essenziale, con due motorizzazioni e due allestimenti, ma tutti accedono agli incentivi statali previsti per il 2025. Spartana ma praticaLunga 3.701 mm, larga 1.767, alta 1.519 mm, ha un passo di 2.423 mm: lo spazio a bordo non è molto, ma sufficiente per tutti (la Spring è omologata per quattro). Decisamente spazioso il bagagliaio, anche in considerazione delle dimensioni dell'auto: il Centro prove ha misurato 270 litri utili, che diventano 620 abbattendo lo schienale (non frazionato). Essenziali, ma tutt'altro che scadenti, finiture e dotazioni: di serie un display da 7 per la strumentazione digitale dietro il volante e il supporto per trasformare il proprio smartphone nello schermo dell'infotainment. Il display da 10 è disponibile solo su richiesta, e solo sugli allestimenti Extreme e Business. Quali versioni accedono agli incentiviLa piccola Dacia Spring è offerta con una motorizzazione da 45 CV e una da 65 CV, più reattiva ed efficiente. La batteria, da 27,4 kWh, permette di percorrere 260 km in città e 161 in autostrada, con una media rilevata dal nostro Centro prove di 204 km. Per i professionisti ci sono anche le versioni Business/Cargo, con i medesimi powertrain. La versione più ricca Extreme arricchisce la dotazione con i cerchi di lega, la telecamera posteriore, la ricarica bidirezionale e finiture più curate nell'abitacolo. Di serie su tutti i modelli solo gli aiuti alla guida obbligatori per legge. Quanto costaDi suo la Dacia Spring è già una delle elettriche più economiche sul mercato: il listino parte da 17.900 euro, che con il massimo degli incentivi scende a 6.900 euro. La più accessoriata (e potente) versione Extreme 65 costa 19.900 euro: nelle condizioni più favorevoli per l'ecobonus, ossia con un Isee sotto ai 30 mila euro, il prezzo scende a 8.900 euro. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Jeep AvengerLeapmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500eAlfa Romeo JuniorKia EV3
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Tesla Model 3 - L'elettrica americana con gli incentivi statali
Anche ad agosto la Tesla Model 3 si è rivelata l'elettrica più venduta dall'inizio dell'anno: sono infatti 3.847 i nuovi esemplari immatricolati nei primi otto mesi del 2025. anche uno dei modelli che possono beneficiare degli incentivi statali. Linea sportiva e interni minimalDopo il restyling di fine 2023 la berlina elettrica americana ha un look più sportivo. Pressoché invariate le dimensioni: l'auto è lunga 4.720 mm, larga 2.089 (con gli specchietti aperti) e alta 1.441. L'interno è sempre minimalista, ma migliorano materiali e finiture: tutte le funzioni ruotano attorno al grande schermo centrale da 15,4, (senza connettività per Apple CarPlay e Android Auto). Con l'aggiornamento spariscono le leve sul piantone: la direzione di marcia si imposta dallo schermo e i comandi per le frecce sono sul volante: occorre farci l'abitudine. Invariata la capacità del bagagliaio, ben rifinito: 436 litri, a cui si aggiungono i 73 del frunk anteriore. Quali versioni accedono agli incentiviAgli ecobonus 2025 accede solo il modello d'accesso della berlina sportiva americana, con un motore sull'asse posteriore accreditato di 208 kW (283 CV): l'auto scatta da ferma a 100 km/h in 6,1 secondi e raggiunge i 201 km/h di velocità massima. La capacità della batteria non è specificata, ma la Casa dichiara un'autonomia di 513 km nel ciclo Wltp. A listino ci sono anche le versioni Long Range a trazione posteriore e integrale, e la più potente Performance a quattro ruote motrici. Quanto costaLa Tesla RWD che accede agli incentivi statali costa, di listino, 40.970 euro. Nelle condizioni più favorevoli per l'ecobonus, ossia con un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, il prezzo scende a 29.970 euro. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeapmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500eAlfa Romeo JuniorKia EV3
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Incentivi auto - Quantè lo sconto sul prezzo di listino?
Per accedere ai nuovi contributi statali per l'acquisto di una nuova auto elettrica, occorre presentare una dichiarazione Isee (qui tutte le informazioni necessarie) e avere un'auto da rottamare con classe di emissioni fino a Euro 5. Ecco come vengono ripartiti i contributi. Il contributo per i privatiPer le persone fisiche il contributo statale è pari a:11 mila euro se l'acquirente ha un Isee non superiore a 30 mila euro9 mila euro se l'acquirente ha un Isee compreso tra i 30 mila e i 40 mila euroIl bonus verrà corrisposto dal venditore all'acquirente tramite compensazione con il prezzo di acquisto (sconto). L'incentivo non è cumulabile con altri incentivi nazionali, regionali ed europei. Il contributo per le microimpresePer le cosiddette microimprese, ossia imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, l'importo dell'incentivo copre fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (IVA esclusa) con un massimale di 20 mila euro. L'incentivo (o incentivi: si possono acquistare fino a due veicoli) sarà corrisposto dal venditore mediante compensazione con il prezzo di acquisto (sconto) ed è riconosciuto nel rispetto della normativa europea sugli aiuti ai sensi del Regolamento "de minimis". Come nel caso dei privati, l'incentivo non è cumulabile con altri incentivi nazionali, regionali ed europei o altre forme di sostegno comunque denominate, qualificabili come aiuti di Stato, destinati all'acquisto dei medesimi veicoli. I fondiAgli incentivi statali 2025 sono destinati i fondi del Pnrr che inizialmente erano stati allocati per migliorare l'infrastruttura di ricarica per le auto elettriche, ma che sono rimasti inutilizzati. Si tratta di 597,32 milioni di euro che potranno eventualmente essere integrati dal Mase (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica) con ulteriori risorse. Secondo alcune stime, i fondi saranno sufficienti per l'acquisto di circa 39 mila veicoli elettrici. Come per le iniziative degli anni scorsi, il plafond disponibile sarà aggiornato in tempo reale sul sito internet del Mase e su una specifica pagina web accessibile dallo stesso sito. Le altre guide agli incentiviCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviQuali modelli si possono acquistareL'elenco completo delle auto con gli incentiviCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
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Incentivi auto - Chi può accedere agli incentivi?
I nuovi incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche nuove sono riservati ai residenti nelle aree urbane funzionali (qui vi spieghiamo cosa sono le Fua, functional urban areas), e vengono concessi a fronte dell'acquisto, entro il 30 giugno 2026, di veicoli elettrici con rottamazione obbligatoria di analoghi veicoli con motore termico fino a Euro 5. Ma chi sono i beneficiari dei nuovi incentivi statali? Chi può accedere agli incentiviPossono ottenere l'accesso agli incentivi statali le persone fisiche, ossia coloro che:sono residenti in un'area urbana funzionale (Fua)possiedono un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 40 mila eurol'incentivo è riconosciuto a una sola persona per nucleo familiarel'incentivo è subordinato alla rottamazione di un'autovettura fino a Euro 5la persona fisica che prenota il bonus deve risultare primo intestatario del veicolo da rottamare da almeno sei mesila persona che prenota il bonus può generare il bonus a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare definito dall'Isee Agli ecobonus 2025 possono accedere anche le microimprese che:hanno la sede legale in un'area urbana funzionalel'incentivo è subordinato alla rottamazione di un veicolo della stessa categoria (N1 o N2) fino a Euro 5al momento della prenotazione del bonus, il veicolo destinato alla rottamazione deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresaSono definite microimprese le imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviL'elenco completo delle auto con gli incentiviQuali modelli si possono acquistareCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
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Quattro cose da dire - Jeep Avenger 4xe, la flessibilità dellibrido
La nuova Jeep Avenger 4xe porta la trazione integrale nel mondo delle ibride compatte: doppio motore elettrico, 145 CV e fino a 19 km/l. Migliora confort e stabilità grazie al retrotreno multilink. ConsumiI nostri strumenti hanno rilevato medie molto interessanti considerata la potenza, la trazione sui due assi e anche l'aumento di peso di circa 80 kg dovuto al sistema elettrico posteriore, che però migliora la distribuzione delle masse, ora 58:42. La 4xe percorre praticamente gli stessi chilometri con un litro, attestandosi su una media di 17,6 km/l. Un risultato notevole per un'ibrida a trazione integrale, che dimostra l'efficienza complessiva del sistema. Come prevedibile, l'autostrada resta lo scenario meno favorevole, ma nei contesti urbani e sulle strade extraurbane i consumi migliorano sensibilmente, superando spesso i 19 km/l. Un dato che conferma la bontà del progetto e l'equilibrio generale tra prestazioni e parsimonia. Come va in off-roadLa presenza del secondo motore elettrico, sull'asse posteriore, offre quella trazione integrale tanto rara nel segmento delle B-Suv. Per capire se l'Avenger è al livello della tradizione fuoristradistica della Jeep l'abbiamo portata sulla nostra pista off-road di Vairano. Agile nei percorsi che abbiamo pensato per lei, la 4xe non è sempre a suo agio nei passaggi più difficili come il twist, dove l'asse posteriore non viene sempre fornito della sufficiente quantità di coppia. Risultato: l'auto fatica a fornire la motricità necessaria a superare l'ostacolo. Comunque, nel complesso tutte le prove, tra cui anche le rampe in ghiaia e quelle in pendenza laterale non sono state un problema per la piccola Jeep. ConfortUno dei punti di forza della Avenger 4xe è senza dubbio il confort. La base era già ottima, ma la versione a trazione integrale fa un passo avanti. Non tanto per la silenziosità qualche fruscio alle alte velocità resta quanto per la qualità di assorbimento delle sospensioni, capaci di filtrare bene le asperità pur lasciando talvolta trapelare qualche rumore sugli ostacoli più secchi. Il merito è anche del nuovo schema posteriore multilink, necessario per ospitare i semiassi del motore elettrico ma capace di migliorare nettamente la risposta rispetto al ponte torcente delle versioni a due ruote motrici, di natura più rigida e brusca. Il risultato è percepibile soprattutto dietro, dove gli strumenti confermano un miglior smorzamento delle vibrazioni. A completare il quadro contribuiscono i pneumatici con cerchi da 17 pollici e spalla 60. Trazione integraleNel passaggio alla versione 4xe, la Jeep Avenger evolve il suo sistema ibrido con un approccio più sofisticato. Al posto del tre cilindri 1.2 da 110 CV della 2WD, qui lavora una versione potenziata da 145 CV, affiancata da due unità elettriche: una integrata nel cambio, che muove le ruote anteriori, e una seconda montata al posteriore, responsabile della trazione integrale. Fino a 30 km/h la trazione 4x4 è sempre attiva, con il motore elettrico posteriore che assiste quello anteriore e, in modalità Sport, fornisce persino un boost extra in accelerazione. Tra i 30 e i 90 orari entra in azione solo se serve più aderenza, mentre oltre i 90 km/h l'auto viaggia in trazione anteriore per ridurre i consumi, scollegando il motore posteriore.
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Citroën - Arrivano gli extra incentivi per C3 e C3 Aircross
Come altre Case, anche la Citroën lancia una campagna promozionale che aggiunge, agli incentivi statali, un ulteriore contributo che permette di ridurre il prezzo di listino dei modelli che accedono all'ecobonus. In questo caso, le agevolazioni extra sono valide solo per chi ha diritto ad accedere agli incentivi: essere residenti in un'area urbana funzionale, possedere un veicolo da rottamare fino a Euro 5 e avere un indicatore Isee sotto i 40.000 euro. I modelli in promozioneLa Citroën ëC3 è una piccola (è lunga 4.015 mm) mossa da un motore da 83 kW (113 CV), con batteria al litio-ferro-fosfato da 44 kWh, per un'autonomia Wltp di 320 km, che diventano 440 nel ciclo di omologazione urbano. La ëC3 Aircross è una Suv di segmento B lunga 4.395 mm, disponibile anche nella versione a sette posti. Identico il powertrain: l'autonomia omologata nel ciclo Wltp è di 300 km. Per tutta la gamma, la Casa francese offre anche il programma di garanzia Citroën We Care che, per chi svolge i regolari tagliandi presso la rete autorizzata, arriva fino a 8 anni / 160.000 km. I prezzi scontati di C3 e C3 AircrossCon il contributo massimo concesso dagli incentivi statali, pari a 11.000 euro, e quello messo in campo dalla Casa francese, ecco i nuovi prezzi scontati:Citroën ëC3 You: 8.900 euroCitroën ëC3 Plus: 9.900 euroCitroën ëC3 Max: 10.900 euro Citroën ëC3 Aircross You: 11.900 euroCitroën ëC3 Aircross Plus: 11.900 euroCitroën ëC3 Aircross Max: 12.900 euro
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Eberhard & Co. - Eberhard & Co. ancora protagonista al Rallylegend
Al Rallylegend 2025, l'evento che ogni anno riaccende letteralmente, a suon di motori, petardi e bombe carta il mito del rally nella Repubblica di San Marino, Eberhard & Co. ha rinnovato il proprio ruolo di sponsor e official timekeeper, confermando un legame profondo con il motorsport e con il tempo inteso come misura di passione e performance. Insieme al marchio svizzero era presente il caro Miki Biasion, due volte campione del mondo, che ha fatto rivivere anche a noi di Quattroruote l'emozione degli anni d'oro dei rally al volante della sua Lancia 037 Totip del 1983, personalizzata Eberhard & Co.: la stessa con cui, più di quarant'anni fa, conquistò il Rally Costa Smeralda. La manifestazione sammarinese, che quest'anno ha radunato oltre 200 equipaggi provenienti da 24 Paesi, è stata anche l'occasione per presentare in anteprima il nuovo orologio da collezione Lancia HF, frutto della collaborazione tra Eberhard & Co. e la Casa torinese. Il segnatempo celebra il ritorno del leggendario logo HF e dell'elefantino rosso, simboli di una sportività autentica e senza tempo, capaci di collegare la gloriosa tradizione dei rally con uno sguardo verso il futuro. Essere Official Timekeeper di Rallylegend rappresenta ogni anno un'esperienza coinvolgente e un'occasione unica per incontrare tanti appassionati di motorsport, ha dichiarato Mario Peserico, General Manager di Eberhard & Co. Con la presenza di Biasion e del nuovo Lancia HF abbiamo voluto rendere omaggio non solo all'epoca d'oro dei rally, ma anche al suo retaggio più vivo, che continua a ispirare e trasmettere emozioni. Tra i protagonisti dell'edizione 2025 figuravano grandi nomi come Kalle Rovanperä, Markku Alen, Stig Blomqvist, Gigi Gall Galli con Alex Gelsomino in ricordo di Ken Block, Gustavo Trelles, Armin Schwarz, Francoise Delecour, Simon Jean Joseph, Patrick Snijers, Tony Fassina e Adartico Vudafieri.insieme a una folta rappresentanza di leggende del volante come l'immancabile Arturo Merzario che hanno scritto la storia della specialità e non solo. Un momento di particolare rilievo è stato il riconoscimento a Simone Faggioli, vincitore della 103esima Pikes Peak International Hill Climb: primo italiano a imporsi nella celebre Race to the Clouds, il pilota toscano è stato premiato con un segnatempo speciale Eberhard & Co., tributo al suo straordinario successo. Infine, la Maison ha consegnato un ulteriore premio all'equipaggio Jean-Joseph/Pivato, trionfatore nella categoria Classic con la Subaru Impreza 555 del 1995. Un gesto che ha rinnovato l'impegno di Eberhard & Co. nel celebrare il valore umano, tecnico e sportivo del mondo dei motori, dove ogni secondo e ogni emozione continuano a contare. E a far impazzire gli appassionati.
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Suzuki - La e Vitara in Italia a partire da 38.900 euro
La Suzuki ha pubblicato il listino italiano della e Vitara: la Suv elettrica giapponese, che abbiamo già guidato in anteprima, è proposta in allestimento unico a 38.900 euro. 395 km di autonomia e 45 minuti per la ricaricaLa e Vitara monta una batteria da 61 kW fornita dalla BYD abbinata al powertrain bimotore a trazione integrale da 184 CV. L'autonomia dichiarata è di395 km e la ricarica richiede 5,5 ore con la wallbox a 11 kW (10-100%) e 45 minuti con la colonnina rapida da 90 kW (10-80%). La Suv misura 4,28 metri e offre un bagagliaio con capacità variabile da 244 a 310 litri in base alla posizione del divano scorrevole. Full optional di serieLa dotazione di serie della E Vitara include la verniciatura metallizzata bicolore con tetto nero, i cerchi da 19", i retrovisori ripiegabili e riscaldabili elettricamente, i vetri oscurati, i gruppi ottici Matrix Led anteriori e Led posteriori, il tetto apribile in vetro, i sedili in pelle riscaldabili con quello lato guida a regolazione elettrica, il climatizzatore automatico con pompa di calore, le telecamere a 360 gradi, il doppio display da 10,25 e 10,1 pollici per strumentazione e infotainment, i sensori luci e pioggia e il pacchetto di Adas con Adaptive Cruise Control. Si sceglie solo il coloreNon esistono optional a pagamento, quindi l'unica scelta del cliente riguarda l'abbinamento di colori: le tinte esterne verde scuro e argento con tetto nero offrono gli interni tabacco e nero, mentre le varianti rosso, bianco e grigio hanno interni totalmente neri.
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Dacia - Katrin Adt: "La Hipster costerà meno di 15 mila euro"
Katrin Adt si è insediata al vertice della Dacia in un momento cruciale. Il suo predecessore, Denis Le Vot, ha lasciato l'azienda a poche settimane dall'uscita di scena - ancor più eclatante - di Luca De Meo. E nel mentre, dietro le quinte, fervevano gli ultimi preparativi per il lancio dell'anno: quello della Hipster Concept, promessa di piccola elettrica urbana (o E-Car che dir si voglia) con l'ambizione di essere alla portata di molte tasche. Una sfida che la nuova ad tedesca ha già fatto sua: "Potremmo metterla sul mercato nella metà inferiore della fascia 10-20 mila euro", ha detto Adt alla sua prima uscita pubblica. Sotto il segmento ALa dirigente, arrivata a Parigi dal Mercedes-Benz Group, ha sulle spalle 26 anni di esperienza nel settore auto, nei quali ha ricoperto tra gli altri ruoli quello di amministratore delegato del marchio Smart. E sul ruolo della Dacia ha già le idee chiare: " nel nostro Dna offrire sempre il prodotto più accessibile del segmento. E con la Hipster saremo sotto il segmento A, nel quale noi siamo già presenti sotto i 18 mila euro con la Spring. Ovviamente non esiste ancora un prezzo preciso, ma si potrebbe collocare molto più in basso, nella fascia che ho indicato". La Hipster si farà, ma servono le regoleIl nuovo ceo del marchio parla della piccola cittadina nei termini di un progetto a uno stadio avanzato: "Come vedete l'auto si muove e non è una concept allo stadio iniziale. Ora dobbiamo capire come fare i prossimi step in termini di tecnologia e regole, ma abbiamo in casa tutto quello che ci serve per farla. Ci stiamo lavorando. E se si presenta l'opportunità, vogliamo metterla in produzione". Un messaggio chiaro di fattibilità, anche in tempi brevi, rivolto da un lato al legislatore di Bruxelles - a più riprese esortato da De Meo a ricercare una formula regolamentare simile a quella delle kei car giapponesi - e dall'altro ai competitor esterni (magari cinesi) interessati al segmento: "Non sarebbe nello spirito di Dacia aspettare che qualche concorrente ci anticipi, perché noi siamo storicamente bravi ad aprire nuovi mercati. E questa resta ancora una nostra ambizione per il futuro". Dacia è cambiataIl tema della continuità, del resto, è ben presente al nuovo ad. Che vuole continuare a proporre al pubblico delle Dacia che siano vere Dacia: "Negli ultimi cinque anni avete visto la trasformazione del brand da low cost a value for money: continueremo a lavorare in quella direzione, anche se il successo nel futuro potrebbe richiedere ingredienti diversi, perché il mercato è cambiato, sono arrivati nuovi concorrenti e la mobilità elettrica si avvicina a grandi passi". L'elettrico è "lento", ma la direzione è chiaraMa proprio in questo periodo di transizione sarà necessario tenere a mente un altro concetto chiave: quello della flessibilità. "Rimarrà uno dei punti di forza del brand e continueremo a offrire il ventaglio più ampio possibile di powertrain. La mobilità elettrica richiede nuove abitudini ai clienti e cambiarle è sempre difficile ma è anche questione di tempo", osserva Adt. "Si vede da come sta evolvendo il mercato: forse l'elettrico non sta prendendo piede alla velocità che immaginavamo qualche anno fa, ma la direzione è chiara". A maggior ragione se le auto arriveranno nella fascia di prezzo promessa dalla Hipster.
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Vittori - La hypercar ibrida disegnata insieme a Pininfarina
A Miami, la Vittori ha presentato la nuova concept di hypercar disegnata in collaborazione con Pininfarina: la vettura dell'azienda con radici in Italia e negli Stati Uniti sarà costruita in una serie limitata di 50 esemplari, ma la data di presentazione del modello definitivo e il prezzo non sono ancora noti. La forma in funzione delle prestazioni e del piacere di guidaLe immagini della concept mettono in risalto elementi fondamentali come le soluzioni aerodinamiche integrate nel design, le proporzioni da classica sportiva a motore centrale con l'abitacolo avanzato e le fiancate scavate dalle prese d'aria, nonché la coda dominata dall'estrattore d'aria e dai quattro terminali di scarico. All'interno la tecnologia è messa in secondo piano rispetto all'esperienza di guida: i comandi fisici sono ben presenti e gli schermi sono limitati all' infotainment e alla strumentazione, inserita però in elementi circolari di stile classico. La Italtecnica ha sviluppato il V12 aspiratoPer la propria hypercar, Vittori ha annunciato una serie di dati tecnici che mettono in risalto l'impostazione del progetto: aerodinamica attiva, telaio e carrozzeria in carbonio e titanio sviluppati in stampa 3D. Il powertrain ibrido da oltre 1.100 CB, sviluppato da Italtecnica, unisce un V12 di 6.8 litri centrale e i motori elettrici anteriori.
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Mazda CX-30 - La versione Advantage arriva in Italia
La Mazda ha presentato il nuovo allestimento Ad'vantage per la Suv compatta CX-30, basato sulla versione Homura e disponibile solo con il 2.5 mild hybrid benzina aspirato da 140 CV, abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Già ordinabile, ha un prezzo che parte da 29.950 euro, che la colloca tra il modello d'attacco Centre Line e quello intermedio Prime Line. Mazda CX-30 Ad'vantage Di serie, la Suv giapponese monta cerchi di lega da 18, vetri posteriori oscurati e dettagli della carrozzeria in nero lucido. All'interno troviamo il climatizzatore automatico bizona, l'head-up display per la visualizzazione dei dati di guida sul parabrezza, la telecamera posteriore con sensori di parcheggio, l'infotainment da 10,25 con navigatore connesso, l'assistente vocale Alexa e il supporto per Apple CarPlay e Android Auto senza fili. L'impianto audio a otto altoparlanti è firmato Harmonic Acoustic. Sul fronte della sicurezza troviamo gli Adas per la guida assistita di livello 2 (con cruise control adattivo e mantenimento della carreggiata) e monitoraggio dell'angolo cieco. Il listino della Mazda CX-30CX-30 140 CV Prime Line: 27.950 euroCX-30 140 CV Ad'vantage: 29.950 euroCX-30 140 CV Centre Line: 30.150 euroCX-30 140 CV Exclusive Line: 33.450 euroCX-30 140 CV Takumi: 35.550 euroCX-30 186 CV Centre Line: 31.950 euroCX-30 186 CV Exclusive Line: 35.250 euroCX-30 186 CV Takumi: 37.350 euroCX-30 186 CV AWD Centre Line: 34.140 euroCX-30 186 CV AWD Exclusive Line: 37.450euroCX-30 186 CV AWD Takumi: 39.550 euroPer tutte, il cambio automatico Skyactiv-Drive a sei rapporti è disponibile su richiesta (2.000 euro).
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Circolo dell'Automobile - L'emozione trova casa
Nel tempo presente, parlare d'automobile significa esporsi a una semplificazione sistematica. Ogni discorso è costretto a collocarsi, ogni giudizio dev'essere allineato, ogni pensiero ridotto a scelta binaria. Da un lato, la nostalgia paralizzante per un passato idealizzato e ormai irripetibile; dall'altro, il culto acritico dell'innovazione, che celebra ogni passaggio tecnico come se fosse, per ciò stesso, anche un avanzamento culturale. Al centro di questa dicotomia, l'automobile come oggetto viene progressivamente svuotata del suo significato, mentre il dibattito che la riguarda perde profondità, linguaggio, legittimità. Non si tratta soltanto di osservare un cambiamento tecnologico l'elettrificazione, la digitalizzazione della guida, la connettività pervasiva , ma di prendere atto di un mutamento antropologico: ciò che un tempo era una proiezione culturale, un'estensione simbolica del corpo e della libertà, è oggi ricondotto a una funzione logistica, un nodo all'interno di un sistema di mobilità da ottimizzare secondo parametri prestabiliti. L'auto è ancora ovunque, ma ha perso la possibilità di essere pensata. Non genera più visione, non impone più interrogativi, non produce più linguaggio. presente, ma muta. precisamente in questa condizione di mutismo culturale prodotto non da usura ma da esautorazione che si colloca il Circolo dell'Automobile. Non come un omaggio tardivo a un passato glorioso, né come reazione ideologica al cambiamento in atto. Ma come atto intellettuale, misurato e deliberato, che si propone di restituire all'automobile una dimensione discorsiva, un tempo lungo, uno spazio di pensabilità sottratto alle semplificazioni dell'attualità. Il Circolo non è un club nel senso corrente del termine. , nella sua natura più profonda, un'istituzione culturale travestita da luogo privato: un dispositivo critico che si serve delle forme della socialità automobilistica la pista, l'officina, la biblioteca, la clubhouse per costruire un campo di pensiero, per dare ospitalità a una riflessione oggi quasi del tutto assente.In un'epoca che tende a trasformare ogni oggetto in superficie d'uso, ogni esperienza in consumo e ogni identità in schieramento, l'automobile può tornare a essere un luogo teorico, un punto di vista sul mondo, a condizione che la si liberi dalle narrazioni paralizzanti del rimpianto e della propaganda. Laboratorio esperienzialeNé culto del passato, né adesione fideistica al futuro. Né l'auto come feticcio da restaurare, né come piattaforma da aggiornare. Ma l'auto come campo semantico ancora vivo, capace di dire qualcosa sulla tecnica, sulla libertà, sulla forma, sullo spazio, sul corpo. Questa operazione richiede però un'autorità, una competenza, una legittimità che non possono essere improvvisate.Ed è per questo che il Circolo dell'Automobile può nascere solo da Quattroruote. Non perché la testata abbia una lunga storia anche se settant'anni di analisi, prove, inchieste e cultura automobilistica costituiscono un capitale simbolico non replicabile , ma perché Quattroruote è l'unica voce editoriale italiana che abbia mantenuto nel tempo una posizione autonoma, non ideologica, capace di coniugare il rigore tecnico con la profondità culturale. l'unica ad aver resistito alla tentazione della partigianeria, rifiutando tanto la retorica del progresso automatico quanto quella della decadenza irreversibile. Il Circolo non si propone di salvare l'automobile, ma di salvare la possibilità di pensarla fuori dagli automatismi culturali che oggi l'avvolgono. , in questo senso, una risposta al clima di rimozione selettiva che domina il dibattito pubblico: un clima in cui si accolgono solo le tesi funzionali a una narrazione precostituita e si rigetta tutto ciò che non rientra nel perimetro del consenso ecologico, del consumo responsabile, della mobilità sostenibile ridotta a slogan. Il Circolo non si oppone a nulla, ma mette in discussione tutto. un'operazione di distinzione, non di contrapposizione. Ogni elemento della sua struttura risponde a questa logica: la pista non è un circuito privato, ma un laboratorio esperienziale; l'officina non è un garage, ma uno spazio di comprensione tecnica; la clubhouse non è una lounge, ma un luogo di confronto intellettuale; la biblioteca non è un archivio, ma un invito al metodo. In ognuno di questi luoghi si esercita un gesto critico, che rifiuta tanto l'indifferenza funzionalista quanto l'estetismo nostalgico. Non si tratta di conservare, ma di comprendere. Non di esibire, ma di elaborare. Non di chiudere, ma di aprire. Un atto culturaleIl Circolo dell'Automobile nasce così non come una fuga nel passato, ma come un luogo di sospensione, di interrogazione, di ripresa del pensiero. In un mondo che corre verso l'elettrico come destino obbligato, ma senza un'elaborazione culturale autentica del significato di tale passaggio, diventa necessario istituire uno spazio dove si possa tornare a distinguere, a porre domande, a esercitare un'intelligenza tecnica e simbolica sull'oggetto-auto. Non per legittimare o per opporsi, ma per comprendere. Perché comprendere è oggi l'atto più controcorrente che si possa compiere. E comprendere l'automobile significa anche comprendere ciò che essa continua a dire sulla nostra idea di libertà, di spazio, di tempo, di forma, di identità. Significa ammettere che, al di là della sua funzione contingente, l'auto è stata e può ancora essere una soglia culturale, un'interfaccia privilegiata tra l'individuo e il mondo. Significa anche riconoscere che ogni scelta tecnica porta con sé una visione del soggetto, della società, del futuro. Il Circolo dell'Automobile non chiede appartenenza, ma attenzione. Non propone un'ideologia, ma una postura. Non offre un'identità, ma un metodo. E in questo metodo fatto di conoscenza, misura, riflessione si riconosce la responsabilità culturale che Quattroruote ha deciso di assumersi. In un'epoca che separa l'intelligenza dalla tecnica, e la tecnica dal significato, il Circolo è l'unico luogo in cui l'automobile può tornare a essere pensata come forma, non come funzione. E Quattroruote, per la storia che rappresenta e per la libertà che ha saputo preservare, è il solo soggetto oggi in grado di costruire questo spazio senza comprometterne la verità. Benvenuti al CircoloTre piste da vivere.Il Circolo dell'Automobile si trova nella tenuta di Vairano, alle porte di Milano: una struttura di 50 ettari che offre tre piste di una lunghezza complessiva di otto chilometri, un percorso off-road e piazzali per esercizi e simulazioni. Ecco, in pillole, che cosa offre il nuovo Circolo dell'Automobile (via della Chiesa 9, Vairano di Vidigulfo, provincia di Pavia) a chi ne diventerà socio.Uno storage per custodire vetture da collezione di ogni epoca, con uno studio di detailing e un'officina per la piccola manutenzione che le tengano sempre in forma e pronte a scendere in pista o a partire per un weekend.Una pista per godere in sicurezza del piacere della guida, con sessioni di giri liberi, track days e programmi di coaching con i piloti professionisti di Quattroruote e dell'ASC.Una clubhouse dove accogliere i soci e organizzare incontri con le personalità del mondo dell'auto, dai designer ai manager, alle leggende del motorsport.Una serie di altri servizi, dal trasporto al supporto logistico per partecipare a eventi e competizioni, dalla consulenza per valutazioni e certificazioni delle vetture al private concierge per i soci. Per informazioni: www.circoloautomobile.it.
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Mobilità - Il 90% dei trasporti privati e l85% della logistica viaggiano su strada
La mobilità su strada era e resterà la colonna portante del sistema dei trasporti nel nostro Paese. Lo ha dichiarato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l'Italia e vicepresidente di Assolombarda con delega alle infrastrutture, durante la presentazione del report dell'Osservatorio Sunrise sugli spostamenti a basso impatto ambientale.Giana ha sottolineato: Come Aspi, continuiamo a investire per una rete autostradale moderna ed efficiente. fondamentale monitorare con attenzione l'evoluzione dei processi di decarbonizzazione del trasporto su gomma e capire come applicare le migliori pratiche per rendere più sostenibile un comparto che rimarrà largamente preponderante anche nei prossimi anni.Secondo il manager, è quindi necessario interpretare correttamente i dati per orientare le scelte future, in un'ottica di mobilità sostenibile e innovazione infrastrutturale.
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