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Tesla - Incendio in una concessionaria di Roma, per Musk è "terrorismo"

4 Ruote - Mar 31,2025
Nella notte tra domenica 30 marzo e lunedì 31 marzo un incendio ha distrutto diciassette auto parcheggiate all'interno della concessionaria Tesla di Roma, in via Serracapriola. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno prontamente domato le fiamme. Non ci sono notizie di feriti né di persone intossicate. Sul rogo indaga la Digos, ma Elon Musk si è già sbilanciato: per il miliardario, infatti, si tratta di "terrorismo". Indagini in corso. Al momento, gli inquirenti non escludono nessuna possibilità: gli agenti hanno preso possesso delle immagini della videosorveglianza e dai primi resoconti pare che le fiamme siano partite da diversi punti all'interno del parcheggio dove si trovavano le auto, elemento che potrebbe far pensare a un incendio doloso e legato alle proteste contro Elon Musk. Tutte le piste restano aperte, anche quella dell'incidente. Il commento del tycoon. Come detto, sul suo social network, , il ceo della Tesla ha risposto con un laconico "terrorismo al post di un utente che segnalava il caso di Roma. Duro anche il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: Manifestazioni violente, insulti, assalti e incendi. Troppo odio ingiustificato contro la casa automobilistica Tesla. La stagione dell'odio e delle guerre deve finire al più presto. La mia solidarietà a Elon Musk e a tutte le lavoratrici e i lavoratori minacciati e aggrediti. Dal canto suo, il costruttore ha fatto sapere di essere al lavoro per "determinare le cause dell'evento, confermando di essere in contatto con le autorità.  
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Seat - Wayne Griffiths lascia Martorell

4 Ruote - Mar 31,2025
Scossa al vertice della Seat, l'azienda catalana proprietaria dell'omonimo marchio e della Cupra: Wayne Griffiths, attuale amministratore delegato, ha deciso di rassegnare le dimissioni con effetto immediato. Griffiths, che ha appena presentato un bilancio record nonostante le tante problematiche contingenti, ha motivato la sua scelta con l'intenzione di "perseguire nuove opportunità professionali". Secondo la stampa spagnola, invece, l'addio a Martorell sarebbe dovuto a "motivi personali".Una lunga carriera. Griffiths, nato nel 1966 a Dukinfiled, vicino a Manchester, ha alle sue spalle una lunga carriera all'interno del gruppo Volkswagen e in particolare all'Audi, dove ha ricoperto diverse posizioni in ambito commerciale sin dal suo ingresso a Ingolstad, nel 1989. Nel 2016 è stato nominato vicepresidente della Seat e nel 2019 amministratore delegato del marchio Cupra. Nel 2020 ha sostituito Luca de Meo, diventando presidente e amministratore delegato della Seat. A lui si deve soprattutto il successo commerciale del brand sportivo e l'avvio del suo percorso di elettrificazione, con il lancio della Born nel 2021. In attesa della nomina di un sostituto, prevista "in un secondo momento", l'incarico di Griffiths sarà assunto ad interim da Markus Haupt, attuale vicepresidente della Seat con delega alle attività produttive e  logistiche.   
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Subaru - Un europeo alla guida del Benelux: è la prima volta

4 Ruote - Mar 31,2025
Cambio al vertice di Subaru Benelux: dall'1 aprile 2025, Nicola Torregiani assumerà la carica di presidente e ceo della filiale dei territori di Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Il manager italiano succede a Kazuki Tanikuro, che ha guidato la filiale negli ultimi quattro anni. Si tratta di una nomina storica per la Casa delle Pleiadi: per la prima volta in oltre 50 anni, i territori del Benelux saranno gestiti da un manager europeo. Doppio incarico. Torregiani, 46 anni, manterrà l'attuale ruolo di presidente e ceo di Subaru Italia, incarico che ricopre dal dicembre 2022. Con questa doppia responsabilità il manager italiano supervisionerà un'area geografica estesa che comprende, oltre all'Italia, anche Austria, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Grecia, Bulgaria, Romania, e da aprile Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Il percorso di Torregiani con la casa giapponese è iniziato nel 2012 come responsabile marketing di Subaru Italia; laureato in Economia e Commercio, con un Executive MBA presso il Polimi Graduate School of Management, ha poi ricoperto i ruoli di direttore vendite e direttore post vendita.
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Incidenti stradali - "In Europa i feriti sono ampiamente sottostimati"

4 Ruote - Mar 31,2025
Secondo i dati dell'ultimo studio condotto dall'Etsc, il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti, i dati dell'Unione Europea relativi ai feriti per incidenti stradali sono fortemente sottostimati. Ogni anno, secondo le statistiche ufficiali, si registrano circa 1.291.000 feriti, di cui 141mila gravi (pari all'11% del totale). Servono dati migliori. Stando all'Etsc, i motivi per cui le stime sono in difetto sono sostanzialmente tre: informazioni raccolte in maniera incongruente da uno Stato all'altro; mancati rilievi da parte delle forze dell'ordine (che non sempre riescono a valutare la gravità delle lesioni); la difficoltà dei governi nel collegare le informazioni detenute dagli enti sanitari con quelle rilevate dalla polizia. A questo si aggiunge il fatto che molti incidenti che coinvolgono pedoni e ciclisti (il 57% di quelli gravi) spesso non vengono neppure denunciati. Difficoltà nel rispettare gli obiettivi Ue. I governi nazionali devono impegnarsi di più per migliorare questo sistema imperfetto, basato ampiamente sui dati rilevati dalla polizia, che forniscono un quadro fuorviante del peso complessivo delle lesioni stradali sugli individui, sulle società e sulle nostre economie, spiega Jenny Carson, project manager dell'Etsc. Questa metodologia, conclude, porta inevitabilmente a forti ritardi rispetto all'obiettivo dell'Unione Europea per il 2030 (introdotto nel 2018), che punta alla riduzione del 50% dei decessi e dei feriti gravi sulle strade. Secondo il rapporto Etsc, tra il 2013 e il 2023 i decessi sono calati solo del 16% e i feriti gravi del 13% in 24 Stati membri della Ue. Le raccomandazioni. Il rapporto si conclude con le raccomandazioni dell'Etcs per ridurre il numero di feriti e accelerare il raggiungimento degli obiettivi: tra le più rilevanti c'è il miglioramento della raccolta dei dati (gli Stati membri sono invitati a utilizzare la classificazione dei feriti con lo standard AIS, Abbreviated Injury Scale), lo stimolo a introdurre zone 30 nelle aree urbane e residenziali e lo sviluppo di infrastrutture più sicure, in particolare per gli utenti deboli della strada.
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Aston Martin Valhalla - Ultimi test per lhypercar da 1.079 CV

4 Ruote - Mar 31,2025
Aston Martin ha pubblicato le prime immagini della Valhalla impegnata nei test su strada in vista dell'inizio della produzione, prevista per l'estate. La fase finale dei collaudi si sta svolgendo sulle strade del Regno Unito e nell'area di test di Idiada in Spagna, che comprende circuiti ad alta velocità su bagnato e asciutto. In totale saranno 999 le Valhalla prodotte dalla Casa inglese, con un prezzo che parte da circa un milione di euro (a salire). Su strada e su pista. I test di queste settimane riguardano la validazione finale della sterzata e dell'aerodinamica attiva, delle prestazioni termiche dell'impianto frenante e della taratura degli ammortizzatori. Gli esemplari che vedete in queste immagini mostrano due Valhalla in pista con carrozzeria in Podium Green (e livrea Lime Green) e in Verdant Jade (con livrea Valkyrie Gold). La Valhalla impegnata nei test su strada è invece in Satin Scintilla Silver con livrea Lime Green. L'auto delle prime volte. La Valhalla monta un powertrain da 1.079 CV e 1.100 Nm di coppia, capace di scattare da ferma a 100 km/h in 2,5 secondi e raggiungere la velocità massima - limitata elettronicamente - di 350 km/h. Per la Casa inglese, inoltre, si tratta della prima auto di serie con motore centrale, la prima ibrida plug-in e la prima con un V8 biturbo a piano piatto di 4.0 litri, abbinato all'inedita trasmissione a doppia frizione Dct a otto rapporti.
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Codice della Strada - Valanga di patenti sospese e ritirate

4 Ruote - Mar 31,2025
Cominciano a farsi vedere gli effetti del nuovo Codice della Strada, entrato in vigore alla fine dell'anno scorso: secondo i dati raccolti da Il Sole 24 Ore, nei primi tre mesi del 2025 i ritiri di patenti o sospensioni ordinate dalla Polizia Stradale e dalla Polizia Locale sono stati ben 16.432. Una valanga: per avere un'idea della dimensione del fenomeno, in tutto il 2024 le licenze di guida ritirate in Italia sono state 38 mila. Come abbiamo riportato qualche settimana fa, sono invece in calo gli incidenti stradali, così come riferito da Polizia Stradale e Carabinieri. I motivi dell'aumento. A influire su un aumento così importante hanno contribuito diversi fattori: da un lato, il maggior numero di controlli, da mettere in conto dopo l'entrata in vigore del nuovo Codice; dall'altro, gli effetti di alcune delle novità introdotte, tra cui la sospensione breve della patente e la sospensione - già dalla prima infrazione - per guida con il cellulare (oltre alla multa di 250 euro e alla decurtazione di cinque punti). Solo a quest'ultima casistica è imputabile la metà dei ritiri della patente registrata nei primi mesi del 2025. I dati città per città. I dati, diffusi dalle forze dell'ordine, sono in aumento in tutta Italia: sempre secondo Il Sole, a Napoli sono state ritirate 707 patenti (rispetto alle 430 dei primi tre mesi del 2024), a Milano 647 (contro 183), a Torino 546 (contro 160), a Roma 530 (contro 300), a Palermo 267 (contro 85). L'aumento di patenti ritirate sta creando, almeno in questi primi mesi dall'introduzione del nuovo Codice della Strada, diversi problemi agli uffici territoriali e alle Forze dell'ordine preposte ai controlli, che devono fare i conti con un numero maggiore di pratiche e procedure di accertamento più lunghe che in passato.
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Autotorino - Nasce Atflow, una newco per importare e distribuire nuovi brand

4 Ruote - Mar 31,2025
Autotorino, uno dei principali gruppi di concessionarie in Italia, ha costituito una nuova società dedicata all'attività di importazione e distribuzione di nuovi brand. Si chiama Atflow e nasce sulla base di un progetto iniziato due anni con "un'attività di scouting mirata ad avere un quadro completo delle nuove tecnologie nel settore automotive" e "del potenziale concreto di nuovi costruttori in chiave europea alla luce delle esigenze emergenti del cliente di oggi".Rete, marchi e governance. La nuova società parte con una rete di 15 dealer, per un totale di 35 filiali di vendita e assistenza, ma punta ad arrivare a 30 partner e 70 punti entro la fine dell'anno. Al momento il portafoglio marchi comprende Ineos, KG Mobility (ex SsangYong) e Xpeng. Atflow è presieduta da Mattia Vanini, già vice presidente di Autotorino e terza generazione dell'omonima famiglia fondatrice e proprietaria del gruppo. Al suo fianco opereranno i consiglieri delegati Radek Jelinek, per oltre 20 anni al vertici di importanti filiali estere della Mercedes-Benz tra cui quella italiana, Gian Leonardo Fea, ex dirigente della stessa Mercedes-Benz e con esperienze anche alla Jaguar Land Rover, e Luca Ronconi, in passato amministratore delegato della Koelliker. 
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Nuovo Quattroruote - Scopri il numero di aprile - VIDEO

4 Ruote - Mar 31,2025
Il nuovo numero di Quattroruote, già disponibile in Digital Edition e in edicola dall'1 aprile, dedica la copertina alla Skoda Elroq: spaziosa, confortevole e con un prezzo da vettura termica, l'elettrica boema ha un'autonomia adeguata, a patto di non esagerare con l'autostrada. Pure l'Attualità si occupa di Bev, ma stavolta l'autonomia è un problema: o meglio, lo è secondo l'Antitrust, che sta indagando sui numeri dichiarati da alcune Case nelle loro comunicazioni al cliente, apparentemente troppo "ottimistiche" rispetto alle reali percorrenze delle vetture. Noi facciamo la nostra parte e vi diciamo quanta strada fanno davvero 60 elettriche, testate dal nostro Centro Prove in condizioni reali e certificate. Infine, non perdetevi l'anteprima, con tanto di ricostruzione, della nuova Bev che la Dacia presenterà tra un anno e mezzo: sarà compatta e, soprattutto, avrà un listino molto accattivante, attorno ai 18 mila euro. Come richiedere allegati e dossier. Chi è abbonato a Quattroruote può richiedere gli allegati e i dossier inviando un'email a uf.vendite@edidomus.it, oppure telefonando al numero 02.56568800 (da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18).
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Nissan - La Renault Twingo avrà una gemella giapponese

4 Ruote - Mar 31,2025
La Renault e la Nissan, nel quadro della loro storica alleanza, hanno avviato nuove iniziative, una delle quali ha natura prettamente industriale: i giapponesi, infatti, entrano nel progetto europeo della nuova Twingo elettrica. Ampere, la divisione per le auto a batteria del gruppo francese, svilupperà e produrrà per la Nissan, a partire dal 2026, una "derivata" della piccola vettura di segmento A: solo il design sarà di competenza della Casa di Yokohama come avvenuto con altri modelli quali la R5 con la gemella Micra. Nuove modifiche all'Alleanza. Il progetto è l'unica collaborazione industriale annunciata nel quadro di una nuova e più ampia revisione degli attuali accordi alla base del sodalizio franco-nipponico. Le modifiche puntano ad "aumentare la flessibilità" dei due alleati nella gestione delle partecipazioni incrociate. Gli impegni attuali prevedono che Renault e Nissan non possano scendere al di sotto del 15% del capitale reciprocamente detenuto, ma ora la percentuale viene ridotta al 10%. Ciò significa che le due aziende hanno il diritto (non l'obbligo) di ridurre le rispettive partecipazioni fino alla soglia del 10% (non cambia nulla per le azioni, pari al 18,66%, che la Renault ha conferito a un fondo fiduciario ai sensi di un precedente emendamento all'accordo di alleanza). In ogni caso, eventuali vendite dovranno essere effettuate in coordinamento con il partner. Un altro aspetto importante riguarda i legami all'interno di Ampere: infatti, i due alleati hanno concordato di liberare la Nissan dal suo impegno a investire nella divisione e quindi di "porre fine" al relativo contratto di investimento sottoscritto il 26 luglio del 2023.  La riorganizzazione in India. In sostanza, i legami tra i due costruttori sono sempre meno stretti e per lo più legati a specifici progetti industriali. Non a caso, è stato annunciato un ulteriore accordo relativo all'India: in base a quest'ultimo, Renault rileverà dalla Nissan il 51% della joint venture Renault Nissan Automotive India Private Ltd e salirà di conseguenza al 100%. L'azienda indiana porterà avanti gli attuali progetti congiunti e continuerà a produrre i modelli Nissan, tra cui la nuova Magnite, e quindi ad avere il ruolo di hub produttivo per Yokohama e di centro di riferimento per la sua presenza sul mercato locale e i suoi piani di espansione. Di contro, rimane invariato l'azionariato della Renault Nissan Technology & Business Center India: Nissan manterrà il 49% e Renault il 51%. Renault Nissan Automotive India Private Ltd conta a Chennai su un impianto da oltre 400 mila veicoli l'anno: attualmente sfrutta le le piattaforme CMF-A e CMF-A+, ma il prossimo anno sarà installata la CMF-B, su cui saranno realizzate quattro novità di prodotto. La transazione, da perfezionare entro la fine di giugno, avrà un impatto sui flussi di cassa della Losanga di circa 200 milioni di euro, ma i vertici aziendali hanno già individuato delle misure "compensative" e pertanto hanno confermato le previsioni finanziarie per il 2025: il free cash flow, includendo il consolidamento della joint venture, è atteso pari o superiore ai 2 miliardi di euro. Confermata anche la stima sul margine operativo di almeno il 7%. 
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Aston Martin - Gaydon esce dall'azionariato della scuderia di Formula 1

4 Ruote - Mar 31,2025
L'Aston Martin sta per uscire dall'azionariato della scuderia di Formula 1 che porta il suo nome, ovvero l'Aston Martin Aramco Formula One Team. Il costruttore di Gaydon era diventato titolare di una partecipazione di minoranza nel capitale della ex Racing Point attraverso l'esercizio di particolari strumenti finanziari emessi nel quadro dell'accordo di sponsorizzazione sottoscritto nel 2022, ma oggi punta a sfruttare la crescente popolarità del Circus per cedere le sue azioni e altri titoli con l'obiettivo di incassare circa 74 milioni di sterline.Le manovre di Stroll. La cessione, che non ha implicazioni sui legami con la scuderia  rientra in un più ampio programma di rafforzamento patrimoniale dell'azienda britannica che vedrà il consorzio Yew Tree incrementare la sua partecipazione nell'Aston Martin fino al 33% del capitale: il sodalizio, promosso da Lawrence Stroll, ha oggi il 27% circa e per salire ha proposto l'acquisizione di 75 milioni di azioni di nuova emissione. L'azienda britannica, che rimarrà sponsor della Scuderia sulla base dell'attuale accordo valido fino al 2031, incasserà così 52,5 milioni di sterline, ricevendo l'ennesima iniezioni di capitali freschi dal consorzio dopo l'ingresso nel 2020. Con le due operazioni, l'Aston Martin ottiene nel complesso oltre 126 milioni di sterline (più di 151 milioni di euro al cambio attuale): si tratta di una boccata d'ossigeno per un bilancio messo alla prova dal calo delle vendite e dalle ripercussioni degli investimenti effettuati per rinnovare e ampliare la gamma prodotto. 
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BMW iX3 - Ultimi ritocchi alla linea di assemblaggio di Debrecen

4 Ruote - Mar 31,2025
La BMW ha avviato la fase finale di preparazione del suo nuovo stabilimento di Debrecen, in Ungheria: la fabbrica, dedicata alla produzione di veicoli elettrici, sta completando la linea di assemblaggio della nuova BMW iX3, prevista per la fine dell'anno. Sostenibile. Il sito ungherese, primo stabilimento del gruppo a operare completamente senza combustibili fossili, è destinato alla produzione di vetture basate sulla piattaforma Neue Klasse. Diverse le soluzioni provenienti da altri impianti del gruppo, come la "struttura a pettine" di Lipsia per la logistica e diverse tecnologie dell'impianto Lydia in Cina. Tra le novità, anche un sistema di controllo qualità digitale e un processo di assemblaggio del cockpit innovativo. La tecnologia sviluppata a Debrecen verrà successivamente implementata a Monaco, dove dal 2026 verrà assemblata la berlina su base Neue Klasse. Destinazione: Monaco. Lo stabilimento ha adottato soluzioni provenienti da altri impianti del gruppo, come la "struttura a pettine" di Lipsia per la logistica e diverse tecnologie dell'impianto Lydia in Cina. Tra le novità, anche un sistema di controllo qualità digitale e un processo di assemblaggio del cockpit innovativo. La tecnologia sviluppata a Debrecen verrà successivamente implementata nello stabilimento di Monaco, che produrrà la versione berlina della Neue Klasse dal 2026.
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Auto elettriche - I cinesi dominano la classifica globale

4 Ruote - Mar 31,2025
Il dominio cinese nel mercato delle auto elettriche è ormai inequivocabile. E sta tutto nei numeri: come quelli appena forniti dall'analista di Jato Dynamics, Felipe Munoz, che ha pubblicato un'interessante classifica dei primi venti costruttori di Bev in termini di vendite. Anche nel 2024, la Tesla si è confermata la regina del mercato globale delle auto elettriche, tallonata perà dalla BYD, pronta ormai al sorpasso, come già avvenuto nell'ultimo trimestre dell'anno scorso e segnalato da Quattroruote all'inizio di gennaio. Tuttavia, nella graduatoria spicca il peso preponderante delle aziende del Dragone: sono ben 12 su 20 e, per la gran parte, hanno registrato trassi di crescita a doppia - se non tripla - cifra. Il dominio del Dragone. La classifica, come detto, vede la Tesla al primo posto con 1.789.226 vetture a batteria vendute e un calo dell'1% rispetto al 2023, mentre la rivale cinese si è fermata a 1.764.992, ma ha messo a segno una crescita del 12%, avvicinandosi così alla vetta mondiale. Al terzo posto si piazza un'altra cinese, la Geely, con 832.568 vendite e un +58% che le ha consentito di superare il gruppo Volkswagen (744.800, -3%), mentre il quinto è della Saic-GM-Wuling Automobile con 625 mila (+37%). Al sesto posto si posiziona il primo produttore del premium tedesco, BMW, con 426.594 vendite globali (+14%). C'è poi Hyundai (396.573, +2%) a precedere Gac (392.210, -20%) e Changan (300 mila, +43%). La top ten è chiusa da Stellantis con 275 mila unità commercializzate (-15%). In sostanza, tra i primi dieci posti ben cinque sono occupati da aziende cinesi, tutte o quasi in forte crescita . Se, però, si guarda anche alle posizioni fino alla ventesima, la pattuglia del Dragone è ancora più folta. Infatti, l'undicesimo gradino è appannaggio della Saic, seguita da Chery, GM, Nio, Leapmotor, Mercedes, Xpeng, Faw, Toyota e Xiaomi. In sintesi, abbiamo sette cinesi, un'europea, una giapponese e una statunitense. Anche in questo caso, i tassi di crescita sono notevoli: spiccano il +108% della startup partecipata da Stellantis e il colosso dell'elettronica di consumo, arrivato a vendite quasi 139 mila esemplari della sua prima elettrica, la SU7, in neanche un anno di attività. 
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Stellantis - Imparato: "Con la Fiat 500 ibrida risolviamo i problemi di Mirafiori"

4 Ruote - Mar 31,2025
Jean Philippe Imparato, responsabile per l'Europa di Stellantis, torna a parlare dell'ormai imminente arrivo della Fiat 500 ibrida sulle catene di assemblaggio di Mirafiori, sottolineandone gli effetti positivi per la forza lavoro. "A novembre arriva la 500 ibrida a Mirafiori. Arriveremo a produrre 130.000 auto. Questo ci permetterà di risolvere i problemi dello stabilimento, non voglio che i lavoratori passino la vita in cassa integrazione", ha detto il manager durante un convegno sull'automotive organizzato da Forza Italia al Museo dell'Automobile di Torino, evidenziando come il nuovo modello rappresenti uno dei pilastri del Piano per l'Italia. A tal proposito, il dirigente ha voluto segnalare ancora una volta il suo impegno personale sui programmi produttivi per il nostro Paese del gruppo automobilistico: "Il Piano per l'Italia è sempre con me, dal 17 dicembre lo porto a casa ogni sera", ha aggiunto Imparato, illustrando alla platea la piantina dell'Italia con le missioni assegnate ai vari stabilimenti.Il dialogo. Tra l'altro, sul palco dell'evento, Imparato ha dialogato con un ex manager proprio della Fiat, Alfredo Altavilla, attuale Special Advisor per l'Europa della BYD. Con lui, Imparato ha commentato la recente decisione della Commissione Europea di rivedere il regime sanzionatorio per lo sforamento dei limiti alle emissioni: "Dà ossigeno, ma non risolve il problema. un primo passo, ma siamo lontanissimi dalla soluzione. Vogliamo un commercio libero, equo e stabile". Analoga richiesta è stata fatta presente da Altavilla, che è intervenuto ancora una volta sull'ipotesi di una terza fabbrica europea della BYD: "Evitiamo di farlo diventare un tormentone. Abbiamo due impianti in Europa, uno in Ungheria che inizierà tra pochi mesi la produzione, e un altro in Turchia. Cominciamo a saturare questi". Detto questo, per Altavilla gli europei non dovrebbero ergere barriere contro i cinesi, ma collaborare perché "può essere un aiuto per tutti, per offrire tecnologie e prodotti in linea con i desiderata dei consumatori".  Stabilizzazioni ad Atessa. Intanto, arrivano buone notizie per oltre 100 lavoratori della fabbrica abruzzese di Atessa, alle prese con un programma di investimenti volto a preparare le linee all'arrivo di nuove produzioni, tra cui il Toyota Proace Max e un furgone elettrico per l'Iveco. Stellantis ha informato le organizzazioni sindacali della decisione di assumere in pianta stabile 114 lavoratori giovani (l'età media è di 31 anni), che finora avevano lavorato con contratti in somministrazione.
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Dazi - Trump: "I prezzi delle auto aumenteranno? Non mi importa"

4 Ruote - Mar 31,2025
Donald Trump rigetta le ipotesi di un aumento dei prezzi di listino delle auto vendute negli Stati Uniti come effetto dei dazi. Nel corso di una lunga intervista all'emittente Nbc, il presidente Usa ha liquidato più volte la questione delle tariffe del 25%, applicate dal 2 aprile su tutte le auto prodotte all'estero e vendute negli Usa, con uno sprezzante "non me ne frega nulla"."Dovete produrle da noi". Al tycoon è stato chiesto quale fosse il messagio inviato al settore con le nuove barriere commerciali: "Il messaggio è 'congratulazioni, se produci la tua auto negli Stati Uniti guadagnerai un sacco di soldi", ha risposto Trump. "Se non lo fai, probabilmente dovrai venire negli Stati Uniti, perché se la produci qui non ci sono tariffe". Secondo il Wall Street Journal, Trump avrebbe chiesto ai costruttori di non alzare i prezzi in risposta ai dazi, ma anche qui Trump è stato categorico: "No, non l'ho mai detto. Non potrebbe importarmi di meno se aumentano i prezzi, perché la gente inizierà ad acquistare auto prodotte in America. Anzi, spero che i prezzi aumentino, perché significherebbe che la gente compra auto americane: ne abbiamo in abbondanza". A tal proposito, dopo l'intervista alla Nbc è arrivata una precisazione della Casa Bianca, secondo cui il presidente ha inteso riferirsi "solo ai listini delle auto prodotte al di fuori degli Stati Uniti". Dazi permanenti. Durante l'intervista Trump ha attaccato di nuovo i partner internazionali: "I dazi sono assolutamente permanenti. Il mondo ha derubato gli Stati Uniti per gli ultimi 40 anni e più. E tutto quello che stiamo facendo è essere giusti e, francamente, sono molto generoso". Le tariffe doganali entreranno in vigore il 2 aprile, nel corso di quello che Trump ha stesso ha definito il "Liberation Day": saranno applicate in maniera indiscriminata e non ci saranno deroghe. Ci potranno anche essere delle trattative, ma solo in cambio di "qualcosa di grande valore: altrimenti, non ci sarà spazio per negoziare". 
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Stati Uniti - #TeslaTakedown, le proteste contro Elon Musk

4 Ruote - Mar 31,2025
Migliaia di persone hanno protestato pacificamente in tutto il mondo, nel fine settimana, contro le politiche di smantellamento dello stato sociale attuate dalla presidenza Trump e da Elon Musk, il responsabile del Doge (dipartimento per l'efficientamento governativo). Le manifestazioni si sono svolte davanti ai concessionari della Tesla, la Casa automobilistica di cui Musk è ceo, con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica, anche attraverso il boicottaggio diretto dell'azienda. Tesla Takedown. L'organizzazione delle proteste è stata gestita dal movimento "Tesla Takedown", nato nelle scorse settimane negli Stati Uniti ma con adesioni da tutto il mondo, che chiede ai suoi sostenitori tre cose: non acquistare una Tesla, vendere le azioni del costruttore e unirsi al movimento. Colpire Tesla aiuta a fermare Musk. Fermare Musk aiuterà a salvare le nostre vite e la democrazia, si legge sul sito dell'organizzazione. Il movimento ha più volte sottolineato la sua ideologia non violenta, dissociandosi totalmente dagli atti vandalici che si sono visti nelle ultime settimane, in particolare negli Usa, ma non solo: nel fine settimana sono state date alle fiamme diverse vetture fuori da una concessionaria a Ottersberg, in Germania. Proteste in tutto il mondo. Nella giornata di sabato sono state oltre duecento le manifestazioni svoltesi davanti ai concessionari di tutto il mondo, dall'Australia alla Nuova Zelanda, in Europa (Finlandia, Norvegia, Danimarca, Germania, Francia, Regno Unito e Olanda), Svizzera e infine gli Stati Uniti, in particolare in California e in Texas, dove ha sede la Casa automobilistica. Musk vuole le manette. Musk ha condiviso sul suo social network  il video di un alterco tra una manifestante e il conducente di un Cybertruck: " il momento di arrestare le persone che finanziano gli attacchi", attacca il miliardario. "Arrestare i loro burattini e i soldatini pagati non fermerà la violenza". Il commento sottolinea le (improbabili) uscite di Musk e di altri esponenti governativi americani, secondo cui le manifestazioni sono in realtà un disegno dei democratici volto a sovvertire il voto popolare, se non un disegno oscuro di finanzieri come George Soros che pagherebbero i cittadini per protestare.   Incendio a Roma. Nella notte tra domenica 30 marzo e lunedì 31 marzo un incendio ha distrutto diciassette auto parcheggiate all'interno della concessionaria Tesla di Roma, in via Serracapriola. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno domato le fiamme. Non ci sono notizie di feriti né persone intossicate. Le indagini sono attualmente in corso: al momento non è possibile stabilire se si tratti di incendio doloso oppure legato a cause accidentali.
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Su 4R di aprile - L'intervista a Kimi Antonelli

4 Ruote - Mar 31,2025
Il 2025 è l'anno dei rookie in Formula 1: mai come ora, così tanti giovani sono entrati insieme nel Circus con un contratto stagionale. Quello più promettente (soprattutto alla luce delle prime due gare, che ha chiuso al quarto e sesto posto) è il bolognese Andrea Kimi Antonelli, che ha preso un sedile che scotta, quello della Mercedes-AMG di Lewis Hamilton, diventato nuovo alfiere (vincente, almeno nella Sprint race della Cina) della Ferrari. Prima dell'inizio della stagione abbiamo intervistato il diciottenne italiano, che ci ha raccontato che cos'è per lui la guida al limite su una Formula 1: " uno stato di grazia. Ti ritrovi in questo momento di incoscienza e sei proprio al limite, quasi alla perfezione, sei lì che balli con la macchina, riesci a farle fare quello che vuoi". E questo è solo un piccolo estratto della nostra intervista al giovane talento emiliano, durante la quale abbiamo scoperto un ragazzo umile, con la testa sulle spalle e i piedi per terra: la trovate, insieme a un approfondimento sui modelli con cui ha corso e sui quali è sbocciato il suo talento (anche grazie al fortissimo legame con suo padre, anche lui pilota) su Quattroruote di aprile 2025.
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Su 4R di aprile - Le autonomie e i consumi reali di 60 elettriche

4 Ruote - Mar 31,2025
Quattro Case automobilistiche rischiano multe fino a 10 milioni di euro per violazioni del Codice del consumo. L'Antitrust ha aperto un'istruttoria per stabilire se le filiali italiane di BYD, Stellantis, Tesla e Volkswagen abbiano fornito al pubblico informazioni lacunose, poco chiare e fuorvianti sull'autonomia reale dei propri modelli elettrici e sulla vita utile delle batterie. L'indagine del Garante riaccende i riflettori su un tema, quello della discrepanza fra l'autonomia dichiarata (o, meglio, omologata) e quella effettiva, che interessa, in misura maggiore o minore, tutti i costruttori. Non solo quelli finiti nel mirino dell'Autorità per la concorrenza e il mercato. Oltre un terzo di km in meno. Mentre il Garante ha sei mesi di tempo per concludere le sue indagini, Quattroruote svela le percorrenze reali di ben 60 modelli alla spina provati attraverso metodologie standard consolidate, nel servizio intitolato Promesse dalle gambe corte, in edicola con il numero di Quattroruote di aprile 2024. Lasciamo alla vostra curiosità scoprire quali siano le auto migliori, cioè le cui percorrenze effettive sono più vicine al dato omologato, e quali le peggiori, vale a dire le più lontane, ma possiamo anticipare che lo scarto più piccolo è pari al 4% e quello più grande al 41%. E la vostra come andrà? Se la deviazione media, poi, è del 21% sappiate che quasi la metà dei modelli testati fa peggio. E la vostra auto, o quella che vorreste acquistare, come si comporta? Potete divertirvi a trovarla tra le 60 protagoniste dell'articolo, tenendo a mente che l'autonomia rilevata si riferisce allo specifico modello e allestimento testato, con le sue specifiche e i suoi accessori opzionali (che influiscono su peso e aerodinamica). Buona caccia.   
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Volvo - Hkan Samuelsson di nuovo al vertice

4 Ruote - Mar 31,2025
La Volvo ha annunciato un sorprendente cambio al vertice: il consiglio di amministrazione ha nominato quale nuovo amministratore delegato e presidente Hkan Samuelsson, che così torna ad assumere il timone dell'azienda svedese dopo neanche tre anni. Nel suo nuovo incarico sostituirà Jim Rowan, che aveva preso il suo posto nel 2022.Cambio immediato. Samuelsson entra in carica da subito, ovvero oggi 31 marzo: l'avvicendamento immediato onferma di un evidente insoddisfazione del maggior azionista, la cinese Geely, per l'operato del suo erede, da alcune settimane sotto accusa per alcune affermazioni molto negative sulle prospettive dell'azienda. Tuttavia, c'è un aspetto ancor più sorprendente nell'annuncio della Volvo: Samuelsson, membro del consiglio di amministrazione della Casa dal 2010 e amministratore delegato dal 2012 al 2022, manterrà il nuovo ruolo sulla base di un mandato biennale e con il compito di "assicurare stabilità" in vista della nomina di un "successore di lungo termine". In poche parole, la Volvo dà il benservito a Rowan e si prepara a un altro cambio al vertice, affidandosi al manager che più ha plasmato la sua storia recente. Tra l'altro, l'avvicendamento tra Samuelsson e Rowan è l'ennesimo cambio ai vertici di un grande costruttore tradizionale dopo l'uscita di Carlos Tavares da Stellantis o di Makoto Uchida da Nissan e i sempre più frequenti rimpasti nelle prime linee manageriali.    
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Skoda Enyaq - Comoda, ben rifinita e con più autonomia - VIDEO

4 Ruote - Mar 31,2025
L'elettrico made in Skoda si evolve con decisione. Dopo il debutto della Elroq, ora i riflettori si accendono sul restyling di metà carriera della Enyaq. Un aggiornamento che non si limita a qualche ritocco estetico, ma introduce il linguaggio stilistico "Modern Solid", già visto sulla sorella minore e destinato a definire il futuro della gamma a batteria del marchio ceco. Dove cambia. Le novità più evidenti sono concentrate nel frontale, dove la Enyaq 2025 sfoggia una griglia illuminata dal design più sofisticato e gruppi ottici a Led Matrix suddivisi in due sezioni. Il nuovo volto, battezzato "Tech-Deck Face", si abbina a prese d'aria più lineari, per un avvicinamento percepibile allo stile della Elroq. Meno impattanti i cambiamenti nella vista laterale e nella zona posteriore, che restano fedeli all'impostazione del modello precedente, mantenendo intatta l'identità della Enyaq.  Scende il Cx, sale l'autonomia. Dietro queste modifiche estetiche si nascondono anche benefici funzionali. Gli interventi aerodinamici hanno permesso di ridurre il coefficiente di resistenza aerodinamica della Enyaq a 0,245, rispetto al precedente 0,264. Ancora meglio la versione Coupé, che scende a 0,229  (prima 0,240), confermandosi il modello Skoda più aerodinamico di sempre. Nonostante la gamma di batterie sia invariata, con opzioni da 59 kWh e 77 kWh (netti), l'ottimizzazione dei flussi ha permesso a Skoda di aumentare l'autonomia di entrambi i modelli. Nel ciclo Wltp, la percorrenza ora è compresa tra 431 e 587 km, rispetto ai precedenti 340-565 km: un miglioramento piuttosto significativo. Motori e prezzi. Al momento del lancio, la Skoda Enyaq 2025 sarà offerta in tre configurazioni. Si parte della Enyaq 60 (RWD) equipaggiata con motore da 204 CV (nella versione precedente erano 180 CV), per passare alla Enyaq 85 (RWD), più potente con 286 CV, fino alla Enyaq 85x (AWD) che abbina due motori elettrici per raggiungere gli stessi 286 CV, ma con la trazione integrale. All'orizzonte si profilerebbe anche l'Enyaq più "cattiva", la vRS, attesa a breve con il consueto powertrain a doppio motore e una potenza di 340 CV. Sin dal lancio sarà inoltre disponibile l'allestimento Sportline, che offre dettagli estetici esclusivi, cerchi più aggressivi e sospensioni sportive. Agile nel traffico. Non fatevi ingannare dalle dimensioni: in città, la Skoda Enyaq si muove con sorprendente agilità. Il diametro di sterzata ridotto è equiparabile a quello di molte utilitarie, mentre l'elettrico garantisce un'accelerazione pronta. Con i paddle al volante è possibile regolare l'intensità della frenata rigenerativa (su tre posizioni) e volendo si può anche impostare il selettore di marica in "B" per avere la guida one-pedal. I consumi. Come spesso accade nei test drive su strada, i chilometri a disposizione non sono mai abbastanza, ma posso anticiparvi che sulla versione con batteria più grande (la 85) mi sono serviti 20 kWh per percorrere 100 km tra statale e autostrada. Un dato che verrà presto verificato dal nostro Centro Prove. Consumi a parte, la Enyaq si è rivelata una fidata compagna di viaggio, silenziosa e molto confortevole.  Il listino completo. Ecco tutti i prezzi per l'Italia della nuova Skoda Enyaq:Enyaq 60 204 CV 63 kWh: 42.650 euroEnyaq 85 285 CV 82 kWh: 47.200 euroEnyaq 85x 285 CV 82 kWh: 50.100 euroEnyaq 85 Sportline 285 CV 82 kWh: 50.650 euroEnyaq 85x Sportline 285 CV 82 kWh: 53.550 euroEnyaq Coupé 60 204 CV 63 kWh: 45.400 euroEnyaq Coupé 85 285 CV 82 kWh: 49.950 euroEnyaq Coupé 85x 285 CV 82 kWh: 52.850 euroEnyaq Coupé 85 Sportline 285 CV 82 kWh: 53.400 euro
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e-multe - I verbali si potranno far stampare nei Caf

4 Ruote - Mar 29,2025
Primo passo verso la notifica digitale generalizzata delle multe stradali, anche ai cittadini che non hanno una Pec o che non utilizzano l'app IO. Dal 25 marzo scorso, il Servizio notifiche digitali (Send), ossia la piattaforma informatica attraverso la quale dovrebbero passare - il condizionale è d'obbligo, poi vedremo perché - tutte le comunicazioni tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini, può avvalersi, per la notifica degli atti, dei primi 4 mila Punti di ritiro Send. Si tratta di altrettanti Caf, Centri di assistenza fiscale, a cui potranno rivolgersi i cittadini non digitalizzati per gestire in modalità tradizionale le comunicazioni provenienti dalle stesse amministrazioni. Tra le quali, appunto, le multe stradali.Il servizio notifiche digitali (Send). Prima di spiegare come funzionano i punti di ritiro, però, è necessario fare un passo indietro e ripartire da Send, una piattaforma istituita nel 2020 (ma operativa dal 2023) con l'obiettivo di digitalizzare le comunicazioni delle amministrazioni ai cittadini e a cui è possibile accedere tramite Spid o Cie. Per esempio, quando un Comune che ha aderito al servizio vuole inviare un verbale, lo deposita su Send. A questo punto, possono verificarsi quattro possibili situazioni:1. Il destinatario ha una Pec, è registrato a Send e su di essa ha inserito il proprio indirizzo Pec: Send manda via Pec un Avviso di avvenuta ricezione (AAR) del verbale con un QR Code per consultarlo e pagarlo con pagoPA;2. Il destinatario non ha una Pec, ma è registrato a Send, su cui ha indicato il proprio normale indirizzo email e/o un numero di cellulare: riceverà un messaggio di cortesia sulla propria mail o sul proprio cellulare tramite il quale potrà consultare il verbale su Send e pagare la multa con pagoPA;3. Il destinatario non ha una Pec, non è registrato al servizio Send (e dunque non ha indicato recapiti alternativi), ma è utente dell'App IO, su cui ha attivato il servizio Send: il verbale potrà essere consultato sull'app IO e la multa potrà essere pagata tramite pagoPA;4. Il destinatario non ha una Pec, non è registrato al servizio Send (e dunque non ha indicato recapiti alternativi) e non è utente dell'app IO: Send invierà una raccomandata cartacea all'indirizzo di residenza del destinatario contenente l'Avviso di avvenuta ricezione (AAR) con le istruzioni e un QR Code per vedere il verbale e pagare la multa a quel punto gravata delle spese di notifica dell'avviso - oppure farselo stampare (a pagamento) in uno dei Punti di ritiro Send e pagarlo con modalità tradizionali.I vantaggi di Send. Tre i vantaggi della piattaforma Send. Da una parte la velocità delle notifiche, digitali e, dunque, svincolate dai tempi e dalla macchinosità del servizio postale; in secondo luogo i costi, visto che la notifica digitale costa solo due euro (a cui, nel caso delle multe stradali, si aggiungono le eventuali spese di accertamento, spese che però i comuni più seri dovrebbero azzerare); infine, la possibilità di avere su un'unica piattaforma - consultabile in qualsiasi momento e ovunque - tutto lo storico delle comunicazioni ricevute dalle pubbliche amministrazioni, senza necessità di polverosi archivi cartacei.I punti di ritiro. Come detto, i primi punti di ritiro a disposizione dei cittadini che non sono registrati sulla piattaforma Send e non utilizzano l'app IO sono, per ora, i circa 4 mila Caf che hanno aderito all'iniziativa (l'elenco è su www.send.it, sezione Punti di ritiro). In pratica, in ogni punto di ritiro sarà possibile chiedere, a pagamento, una copia cartacea del verbale. L'utente, o un suo delegato, dovrà avere con sé l'Avviso di avvenuta ricezione (AAR) ricevuto a casa e presentare all'operatore un documento d'identità e il codice fiscale.Le criticità. Fin qui, tutto molto bello. Peccato però che l'adesione al servizio Send non sia obbligatoria per le pubbliche amministrazioni. Molte delle quali, dunque, in piena era digitale continuano a stampare e a inviare i verbali con il servizio postale o, in alcuni casi, con poco affidabili servizi di consegna privati. Oltretutto, quasi sempre affidando a ditte private specializzate in questo business il servizio di stampa e postalizzazione e scaricandone il relativo costo sui cittadini. Attualmente le amministrazioni che volontariamente hanno aderito a Send sono appena 4.536, di cui solo 4.479 comuni. Insomma, di strada da fare ce n'è ancora.
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