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Renault 4 - La concept Savane 4x4 al Roland Garros

4 Ruote - Mag 16,2025
Prenderà il via il prossimo 25 maggio l'edizione 2025 del torneo di tennis del Roland Garros. In questa occasione la Renault, che da quattro anni è partner dell'Open di Francia, presenta la Renault 4 Savane 4x4 Concept, showcar che riprende il nome di una delle (tante) serie speciali della R4 originale, uscita nel 1986. Al momento la Casa francese non ha parlato di un possibile futuro di serie per questo modello, ma abbiamo visto come è andata a finire con la ben più estrema R5 Turbo 3E... Non disdegna l'off-road. Rispetto alla R4 di serie la Savane 4x4 monta un secondo motore elettrico sull'asse posteriore, così da poter contare sulla trazione integrale permanente. Per agevolare le escursioni in fuoristrada, la carreggiata è stata allargata di 10 mm e l'altezza da terra aumentata di 15. Le ruote, montate su cerchi da 18 specifici per questo modello, sono Goodyear UltraGrip Performance+ 225/55. Punta sullo stile. La carrozzeria è in Jade Green, con il logo 4Savane sulle fiancate e la scritta 4x4 sul portellone. Passaruota e paraurti sono in nero lucido: questi ultimi prevedono anche protezioni speciali per assorbire i piccoli urti. Il tetto in tela ha un motivo mimetico sui toni del grigio scuro. I rivestimenti interni sono in Tep marrone, con ricami pied-de-poule sui fianchetti e un motivo su schienali e sedute che riprende il numero 4. Anche la plancia è rivestita in tessuto Deep brown, con cuciture a contrasto e il logo 4Savane retroilluminato. C'è anche la bomba elettrica. Accanto alla concept della R4 la Régie porterà al Roland Garros anche la Renault 5 Turbo 3E, per la prima volta esposta al pubblico, nella livrea che richiama quella dell'auto che ha vinto il Tour di Corsica del 1982. Presentata lo scorso marzo, questa sportiva ha un'architettura inedita a 800V e due motori elettrici da 200 kW ciascuno, per una potenza combinata di 544 CV e 4.800 Nm di coppia. All'Open di Francia ci sarà anche la più discreta Renault 5 nel nuovo allestimento Roland Garros, presentato all'inizio di aprile e già ordinabile anche in Italia.
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Colonnine di ricarica - A Colonia si sperimentano le ricariche integrate nei marciapiedi

4 Ruote - Mag 16,2025
La Rheinmetall, in collaborazione con TankE GmbH e la città di Colonia, ha avviato un progetto pilota per testare i cosiddetti curb charger, ossia sistemi di ricarica integrati nei marciapiedi. Una soluzione discreta (quando non sono in uso, le prese di ricarica spariscono nel manto stradale), facilmente scalabile e semplice da utilizzare: per aprire lo sportellino di ricarica è sufficiente avvicinare la propria carta al lettore contactless, dopodiché si infila il cavo di ricarica nella presa. Il primo step del progetto, avviato lo scorso 25 aprile, prevede l'installazione di questi sistemi in due zone della città, con l'obiettivo di valutarne l'efficacia e l'apprezzamento da parte di automobilisti e cittadini. Colonnine invisibili. I curb charger della Rheinmetall offrono una potenza di ricarica fino a 22 kW, resistono alle intemperie grazie ai componenti elettronici isolati e ai sistemi di raffreddamento e riscaldamento integrati (nei test iniziali l'uptime supera il 99%). Stando a quanto riferisce l'azienda tedesca, la loro installazione non richiede complessi interventi o lavori di posa. I nostri sistemi sono di fatto invisibili nel panorama cittadino, spiega Christoph Müller, responsabile del reparto Power Systems della Rheinmetall: Possono sostituire l'infrastruttura esistente, o addirittura potenziarla, e non richiedono ulteriori spazi, già molto stretti.
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XPeng P7 - La nuova serie diventa una berlina-coupé

4 Ruote - Mag 16,2025
Xpeng presenta la nuova P7: la generazione precedente, nata berlina nel 2020, ha fatto conoscere al mondo il marchio cinese, ma per questa iterazione la Casa ha pensato a qualcosa di diverso. La P7 di oggi è una berlina-coupé, con un design totalmente inedito.   Ridisegnata. La nuova P7, ispirata in alcuni elementi alle P7+ presentata anche in Europa nel 2024, è caratterizzata dai gruppi ottici a Led diurni anteriori divisi in tre parti e da un profilo scuro che circonda il cofano e si unisce ai montanti neri, creando così un effetto visiera sull'abitacolo. Questo elemento è saltato dal tetto discendente e dalla forma molto slanciata del posteriore, a sua volta caratterizzato da un unico elemento Led orizzontale che non si estende verso la fiancata. La P7 è stata disegnata da Rafik Ferrag, autore anche della prima serie e non sono stati per il momento forniti i dati relativi a lunghezza e passo, nè quelli relativi all'efficienza aerodinamica. Nessun indizio, per ora, nemmeno sugli interni.
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Infotainment - Apple CarPlay Ultra debutta con l'Aston Martin

4 Ruote - Mag 16,2025
L'Aston Martin è la prima Casa costruttrice ad offrire la compatibilità con il nuovo standard Apple CarPlay Ultra. Per gli esemplari della gamma DBX, Vantage, DB12 e Vanquish in ordine da ora in poi in America e Canada questa funzione sarà di serie. In futuro sarà inoltre rilasciato un aggiornamento per gli esemplari già consegnati con l'ultima variante hardware dell'infotainment ed entro 12 mesi Apple CarPlay Ultra sarà disponibile a livello globale. Apple offre la compatibilità a partire da iPhone 12 con sistema operativo iOS 18.54. Smartphone integrato a bordo con temi personalizzati. La variante Ultra dell'Apple CarPlay consente un'esperienza ancora più immersiva e sicura durante la guida. Le informazioni condivise con il proprio smartphone sono infatti disponibili sia nello schermo dell'infotainment sia su quello della strumentazione digitale ed è prevista anche una grafica personalizzata per Aston Martin. Il guidatore può inoltre scegliere i propri settaggi preferiti creando il proprio layout in base alle priorità, oppure selezionare uno dei temi disponibili sviluppati dalla Casa inglese e da Apple. Le funzioni di bordo possono essere gestite con comandi fisici, touch e attraverso Siri, rendendo il sistema completamente integrato con la vettura.
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Lancia - Sotto quel telo c'è la nuova Gamma

4 Ruote - Mag 15,2025
"Progettata a Torino, costruita a Melfi. Orgogliosamente Made in Italy". Con queste parole Luca Napolitano, ceo del marchio Lancia, ha presentato ai dipendenti dello stabilimento di Melfi la nuova Gamma, l'ammiraglia multienergia che verrà svelata il prossimo anno. Il numero uno del marchio ha confermato anche alcuni dettagli che vi avevamo anticipato, a partire dal fatto che la nuova Lancia Gamma sarà sia ibrida sia elettrica, e ha pubblicato sul proprio profilo LinkedIn un'immagine che mostra la vettura coperta da un telo (la trovate qui sopra).Fastback. Proprio la foto scattata durante la presentazione interna mostra le linee del tetto della berlina. Che a giudicare dalle proporzioni - in relazione all'altezza media del pubblico - non sarà un'auto bassa: la DS N8, con cui condividerà la piattaforma Stla Medium (insieme a modelli come le Jeep Compass e Citroën C5 Aircross) è alta 158 centimetri e pure l'italiana sembra avere un'altezza simile. La coda, poi, "scende" in stile fastback, ma appare un po' più morbida rispetto alla francese, con un andamento discendente più tondeggiante.Le elettriche (anche HF Integrale). La nuova Lancia Gamma sarà il modello più grande dell'offerta Lancia (la Delta, in arrivo nel 2028, andrà a colmare il divario tra lei e la Ypsilon) e proporrà delle versioni elettriche con batterie che dovrebbero spaziare dai circa 80 a oltre 100 kWh di capacità lorda, proponendo autonomie omologate che dovrebbero aggirarsi tra i 600 e gli 800 chilometri. Offrirà con tutta probabilità versioni a motore singolo (anteriore) da circa 250 cavalli o doppio, con oltre 350 cavalli, in attesa di vedere la HF Integrale, attesa per il 2027 con potenze attorno ai 500 cavalli.Le ibride. Per quanto riguarda le versioni con motore benzina, nel listino della Lancia Gamma dovrebbero trovare spazio diverse unità con due livelli d'elettrificazione: plug-in o full hybrid. Nel primo caso le potenze di sistema potrebbero aggirarsi attorno ai 200 cavalli (da confermare un'eventuale versione più performante) mentre nel secondo è possibile (ma non ancora certo) che la Lancia possa proporre il 1.2 e-Hybrid da 145 CV (che Stellantis classifica come mild hybrid) già visto su diversi modelli del gruppo.I nuovi modelli di Melfi. "A partire dal 2025 si legge nel messaggio pubblicato da Napolitano lo stabilimento di Melfi beneficerà del lancio di sette nuovi modelli, tra cui la nuova Jeep Compass, la DS7, la DS N8 e, naturalmente, la Lancia Gamma". Oltre ai modelli già noti (N8, Gamma e Compass), il ceo ha dunque confermato che pure l'erede della Suv DS7 (che quasi certamente prenderà il nome di DS N7, ndr) verrà prodotta in Italia, come già specificato mesi fa nel piano presentato al Mimit.    
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Telepass - Col telepedaggio 71 mila tonnellate di CO2 in meno nel 2024

4 Ruote - Mag 15,2025
Evitando la coda al casello autostradale per il ritiro del biglietto e per pagare, l'inquinamento cala: ciò che è intuitivo è stato certificato dall'Università Ca' Foscari Venezia, che ha calcolato di quanto siano scese le emissioni nocive nel 2024, grazie al Telepass. Il risparmio ammonta a 71 mila tonnellate di CO2, un bel passo avanti rispetto al taglio di 61.000 tonnellate del 2022. In parallelo l'ateneo conteggia, per l'anno scorso, un duplice consumo inferiore in termini di tempo (-59 mila giorni) e carburante (-8 milioni di euro) grazie al sistema del Gruppo Mundys. Algoritmo specifico. Lo studio ha preso la rete autostradale italiana dove Telepass è attivo, partendo dal presupposto che nel 2024 i veicoli dotati del dispositivo hanno percorso 428 milioni di km, con una media di transiti giornalieri di 2,6 milioni di mezzi, di cui 320.000 ai pesanti. La squadra accademica ha applicato un algoritmo sviluppato appositamente, analizzando fattori quali alimentazione, cilindrata, peso, nonché la classe di inquinamento coi tempi di permanenza nelle code, assieme alle emissioni nell'unità di tempo e di spazio percorso.
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Stellantis - Elkann: "Non ci sono trattative per una fusione con la Renault"

4 Ruote - Mag 15,2025
La recente intervista congiunta di John Elkann e Luca de Meo ha alimentato nuove speculazioni sull'ipotesi di fusione tra Stellantis e Renault. Dietro, però, non ci sarebbe nulla, almeno a oggi: "Non stiamo discutendo di alcuna fusione", ha rimarcato il nipote dell'Avvocato Agnelli durante la conferenza "Future of the Car Summit" del Financial Times. L'ennesima smentita di una convergenza che molti ipotizzano per il futuro dei due gruppi.  Focus sulle piccole auto. "Lavoriamo con Luca da moltissimo tempo e abbiamo esperienze molto, molto comuni", ha proseguito il presidente di Stellantis. "Le nostre radici affondano nelle piccole auto che sono state davvero il motore della prosperità". Il riferimento è a quanto affermato nell'intervista a Le Figaro sulla necessità che l'Europa ridia slancio all'industria automobilistica prestando più attenzione alla vetture dei segmenti A o B e non solo a quelle di fascia alta, lo storico bacino di riferimento dei tedeschi.   2025 anno cruciale. Elkann ha poi ribadito un altro concetto espresso nell'intervista congiunta: "Con Luca crediamo che il 2025 sia un anno in cui i Paesi europei e l'Unione Europea debbano decidere se questo settore sia ancora rilevante nel XXI secolo". Di contro, al di là dell'oceano, Trump "è molto chiaro su ciò che vuole ottenere per l'industria automobilistica: le azioni che vengono messe in atto renderanno possibile il suo obiettivo". Attenzione a parco circolante e normative. "L'Europa ha l'incredibile opportunità di affrontare il problema delle emissioni, concentrandosi non sulle emissioni zero per le nuove auto ma su come possiamo ridurre le emissioni delle 250 milioni di auto che oggi circolano nell'Unione Europea", ha proseguito Elkann. "Le normative hanno reso costose le auto di piccola dimensione. La Renault 5 o la Cinquecento erano auto molto diverse. Lo si capisce dalle dimensioni. Oggi sono ipertrofiche, come se fossero andate in palestra per settimane o anni. Dobbiamo assicurarci di poter offrire auto che la gente non solo voglia comprare, ma anche che possa comprare. E questa equazione, come ha detto Luca, è possibile. Quello che vogliamo è molto semplice ed proprio quello che l'Unione Europea ha dichiarato di voler raggiungere con l'omnibus, ossia la semplificazione delle normative. Se avessimo meno norme, potremmo costruire auto meno costose e quindi più accessibili". Infine, Elkann ha rinnovato il suo appello a Bruxelles: "Vogliamo certezza, velocità e la garanzia che le regole che saranno introdotte siano tali da permetterci di fare ciò che amiamo, ovvero costruire auto fantastiche per le persone che le amano. L'Europa deve decidere cosa vuole fare: vuole essere un'area che costruisce automobili o che compra automobili?". Infine la Cina, per Elkann "una fonte di ispirazione e non di paura". 
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Adolfo Urso - "Mole Urbana è il made in Italy che può vincere la sfida elettrica"

4 Ruote - Mag 15,2025
"Questo progetto è nato sul territorio ed è un esempio e un modello di come il made in Italy possa vincere anche la sfida dell'elettrico". Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, commenta così Mole Urbana, l'iniziativa del designer Umberto Palermo che produrrà microcar a batteria tra Torino e Fabriano. In particolare, il ministro ha sottolineato l'importanza di realtà che "nascono nelle aree interne del nostro Paese, con la collaborazione di tante piccole e micro imprese, in un settore del futuro competitivo com'è quello della mobilità elettrica cittadina. Questo è un esempio e un modello di come possiamo essere all'avanguardia in Europa, pienamente consapevoli che si tratta di una vera e propria rivoluzione industriale".Dal territorio a Bruxelles. Urso, che ha partecipato al convegno "La creatività come base del cambiamento", promosso dalla stessa Mole Urbana e moderato dal nostro direttore Gian Luca Pellegrini, ha quindi parlato di un "progetto straordinario: coniuga il territorio del Piemonte, che è la capitale dell'industria dell'auto italiana con le sue grandi capacità di innovazione, le Marche e addirittura la punta estrema del cratere (l'area colpita dal terremoto nel 2009, ndr). Ancora oggi il sistema Italia riesce a esprimere un'industria innovativa e competitiva sul futuro persino nelle aree interne e questa è la specificità del nostro modello italiano con la sua diffusione sul territorio", ha aggiunto Urso. "Noi dobbiamo accompagnare questo sviluppo con una politica industriale europea che sia consapevole della sfida che il nostro continente deve affrontare in questi mesi. Di qui il mio appello, che ripeto anche in questa sede come ieri l'ho fatto al Parlamento e come farò al prossimo Consiglio Europeo, affinché le riforme della politica industriale europea previste o richieste nel report Draghi siano realizzate nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Non c'è più un giorno da perdere: il ritardo competitivo dell'Europa rispetto agli altri attori globali si aggrava e noi dobbiamo essere capaci di coniugare ambiente e sostenibilità con la politica industriale, così da salvaguardare le imprese e il lavoro europeo".Green Deal da rifare. A proposito di Europa, Urso non ha mancato di ribadire le sue critiche alle decisioni di Bruxelles: "Il Green Deal è nato in un'altra epoca storica, quando quando il mondo era piatto, non c'erano guerre, sanzioni o dazi. Oggi, perseverare è diabolico. Bisogna prendere atto della realtà che ci impone, per esempio, di garantire l'autonomia strategica europea: non possiamo passare dalla dipendenza dal fossile russo a quella per batterie e tecnologie green prodotte altrove". Il ministro ha quindi ribadito la sua richiesta d una revisione profonda dell'architrave delle politiche industriali dell'Unione: "Dobbiamo uscire dall'ideologia per affrontare la realtà con gli occhi della verità e in questo contesto il Green Deal deve essere profondamente rivisto con una visione di neutralità tecnologica in ogni ambito. Mobilità significa poter utilizzare tutti gli strumenti, dai biocombustibili all'elettrico".  
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Mole Urbana - La microcar di Umberto Palermo spicca il volo

4 Ruote - Mag 15,2025
Si era fatta vedere per la prima volta in piena pandemia da coronavirus e più di qualcuno, all'epoca, l'aveva guardata con uno scetticismo che magari oggi si affretterà a rinnegare. Ma la Mole Urbana, eccentrico eppure concreto progetto di mezzo per la mobilità cittadina, è ancora qui a far parlare di sé. Anzi: è pronta per farsi vedere sulle nostre strade, dal momento che le intenzioni del suo ideatore, Umberto Palermo, hanno finalmente preso una forma definitiva.Produzione entro fine 2025. Questo piccolo quadriciclo, grazie al supporto di investitori istituzionali e privati, andrà in produzione entro la fine di quest'anno nella fabbrica ex Stola di Orbassano, rilevata dal designer siciliano.  Tutto "Made in Italy". "Ho fatto per anni il designer di elettrodomestici ed è un'esperienza di cui faccio ancora tesoro", rivendica Palermo, che ha costruito nel tempo una fitta rete di contatti nella "Fabriano valley", essenziali per dare sostanza alla Mole Urbana. "Il telaio in acciaio inox, l'abitacolo in estruso d'alluminio e le altre componenti arrivano a Orbassano dalle Marche. Tutta la macchina è made in Italy", sottolinea l'imprenditore, "tranne pochissimi particolari: i fanalini posteriori, che arrivano dalla Polonia, e le batterie, ovviamente cinesi". L'ingresso di Cdp Venture Capital. Negli ultimi dodici mesi, l'iniziativa di Palermo ha attirato l'attenzione di partner importanti: è dello scorso dicembre la sigla di un accordo con il ramo Venture Capital di Cassa depositi e prestiti. "Hanno valutato la nostra azienda dieci milioni di euro e ne hanno rilevato il 20%, una stima certificata anche da Porsche Consulting, coinvolta per fare la due diligence", sottolinea Palermo. Ma non è l'unico nome pesante coinvolto nel processo di certificazione: dell'omologazione in categoria quadriciclo (L6 o L7) si occupa Dekra.Una risposta (elettrica) alle kei car. Lunga appena 2,65 metri nella versione a passo corto (due posti) e 3,30 in quella con abitacolo lungo (disponibile a tre o quattro sedute), la Mole Urbana ha suscitato anche l'interesse di investitori privati (una cordata, anch'essa marchigiana, che ha nella sua compagine l'azienda di certificazione digitale Namirial ha rilevato un altro 10% delle quote), anche perché rappresenta una possibile risposta al bisogno di mobilità pratica e a buon mercato che in Giappone trova risposta nelle kei car.Prezzi da meno di 12 mila euro. "Si tratta di un caso d'uso in cui l'elettrico ha piena ragion d'essere", sostiene Palermo, "vale a dire al servizio di un veicolo cittadino che non pesa tre tonnellate e ha un prezzo ragionevole". Un elemento, quest'ultimo, che costituisce un punto chiave del progetto: "Puntiamo a un valore d'attacco sotto i 12 mila euro, incentivi esclusi, e da lì in su fino a oltre i 20 mila. Crediamo che il mercato ci sia: partiremo con il lancio italiano a settembre, per commercializzare oltre 400 esemplari entro fine 2025 e produrne almeno 1.200 l'anno prossimo, commercializzandoli attraverso showroom ufficiali di note Case, come Smart, Mercedes, BMW e Audi. E se dovessimo arrivare a saturare Orbassano, partiremo con la produzione proprio a Fabriano, per le regioni del Centro-Sud e i mercati del Mediterraneo".
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Toyota - Più spazio con la bZ4X Touring

4 Ruote - Mag 15,2025
Per la Toyota, le wagon non sono morte. O almeno, non lo sono in versione a ruote alte: la nuova bZ4X Touring, infatti, è un'evoluzione in salsa station della prima elettrica di serie del marchio giapponese. Rispetto al modello da cui deriva (riprendendo lo stile degli interni e del frontale, oltre che la base meccanica e tecnologica), la Touring cresce nelle dimensioni, toccando una lunghezza di 4.830 mm, 140 in più della sorella, e un'altezza di 1.670 mm (+20). Un incremento che, oltre ad ampliare notevolmente il vano di carico, dovrebbe portare benefici anche ai passeggeri. Per poterla toccare con mano nelle concessionarie, però, bisognerà attendere a lungo: il lancio sul mercato è previsto per la prima metà del 2026. Il bagagliaio. Come spiega la stessa Toyota, il focus di questo nuovo modello è sullo spazio interno: il bagagliaio raggiunge infatti 600 litri, 148 in più rispetto alla bZ4X. Il divano posteriore ha schienali reclinabili con frazionamento 60:40, ma per il momento la Casa non ha fornito dati riguardo la capacità massima di carico con l'abitacolo in configurazione due posti.Il look. Esteticamente, la bZ4X Touring propone dettagli specifici come la finitura nera a grana grossa dei passaruota, le barre sul tetto (che supportano carichi fino a 70 kg) e i cerchi neri. Nuova è anche l'impostazione di paraurti e gruppi ottici posteriori a Led, così come la palette colori per la carrozzeria, che include anche la tinta inedita Brilliant Bronze. Il powertrain. La Touring sarà disponibile in due differenti versioni, entrambe dotate di una batteria agli ioni di litio da 74,7 kWh lordi, con caricatore di bordo da 22 kW e possibilità di sfruttare colonnine in corrente continua con una potenza massima di 150 kW. Alla base dell'offerta ci sarà una monomotore a trazione anteriore da 224 cavali, ma a disposizione ci sarà anche una bimotore a trazione integrale da 380 cavalli. Un numero, quest'ultimo, che rende la bZ4X Touring la Toyota elettrica più potente attualmente sul mercato.
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Le nostre iniziative - La riforma del fisco al Fleet&Business Day

4 Ruote - Mag 15,2025
In attesa che la presa d'atto del ministro dei Trasporti Matteo Salvini dell'errore commesso dall'Esecutivo - basare la riforma dei fringe benefit sulle auto aziendali concesse in uso promiscuo sull'alimentazione delle vetture anziché sul livello di emissioni di anidride carbonica - porti all'annunciata correzione del provvedimento, sono ancora tanti i punti che riguardano il trattamento fiscale dei veicoli delle imprese in attesa di interventi. Meglio sarebbe che le modifiche fossero trattate in maniera organica all'interno di un unico piano, come richiesto da tempo da gran parte delle figure coinvolte, a cominciare dagli stessi fleet manager e dalle società di noleggio e gestione dei parchi aziendali. Dare ulteriore visibilità e provvedere a spazi di discussione alle istanze del settore sarà uno degli obiettivi del Quattroruote Fleet&Business Day 2025, l'iniziativa organizzata dalla nostra testata che dà appuntamento ai professionisti della mobilità aziendale mercoledì 24 settembre alle Cantine Bellavista, sulle colline dalla Franciacorta, nel comune di Erbusco in provincia di Brescia. I partecipanti alla manifestazione, giunta alla sua ottava edizione, potranno informarsi, in particolare, sull'evoluzione delle trattative per la definizione della riforma fiscale stabilita dalla legge delega n.111 del 2023, la cui scadenza era stata fissata per l'agosto di quest'anno ma che è stata rinviata al 31 dicembre prossimo. Una dilazione che aggrava il ritardo cronico di misure quali la correzione della percentuale di detraibilità dell'Iva dall'attuale 40% e il riequilibrio della deducibilità dei costi rispetto agli standard europei. Un panel di esperti farà il punto della situazione interagendo con la redazione e la platea in una delle due sezioni di Reload, lo spazio di approfondimento del Fleet&Business Day, intitolata Tributi & promesse - L'anno della fine degli incentivi e dei nuovi fringe benefit si chiuderà con l'atteso riordino della fiscalità?.
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Formula 1 - Imola segna l'inizio della stagione europea

4 Ruote - Mag 15,2025
Dopo una serie di tappe tra circuiti asiatici e americani, il circus della Formula 1 sbarca di nuovo nel Vecchio Continente: questo weekend si corre a Imola, per il Gran Premio dell'Emilia-Romagna e del Made in Italy. L'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari a soli 700 metri dal cuore cittadino offre un connubio unico tra pista e città, immerso nella Motor Valley. La tappa di Imola è tornata stabilmente in calendario dal 2020, con l'eccezione del 2023, quando la gara fu annullata a causa della terribile alluvione che colpì la regione. Il tracciato è amato da piloti e team per la sua storia e l'atmosfera speciale e segna il ritorno del circus in Europa e, con essa, il paddock si popola anche delle iconiche hospitality.Così in campionato. Dopo sei Gran Premi, la classifica iridata vede la McLaren come squadra da battere, avendo già collezionato ben 5 vittorie su 6 gare, quattro con Oscar Piastri e una con Lando Norris. Proprio Piastri che ieri è stato a Brisighella per ritirare il Trofeo Bandini - guida la classifica piloti con 131 punti, tallonato dal compagno Norris a quota 115. Più staccato il campione del mondo in carica Max Verstappen, terzo a 99 punti, incalzato a sua volta dalla Mercedes di George Russell (93 punti). In classifica costruttori la scuderia di Woking svetta con 246 punti, già con ampio margine su Mercedes (141) e Red Bull (105). Chi soffre più degli altri sembra essere la Ferrari. La squadra di Maranello ha raccolto finora meno di 100 punti in totale con un solo podio all'attivo e una vittoria di Sprint complice anche una doppia squalifica tecnica rimediata nel GP di Cina. Charles Leclerc è quinto nel mondiale piloti con 53 punti, mentre Lewis Hamilton è soltanto settimo a quota 41, alle spalle persino del giovane esordiente italiano Kimi Antonelli su Mercedes (48 punti). Questo rendimento colloca la Ferrari al quarto posto tra i costruttori con 94 punti, già staccata di 152 lunghezze dalla McLaren capolista un gap pesantissimo che rischia di far svanire le speranze iridate ancor prima dell'estate. Emblematico l'ultimo GP disputato a Miami, dove Leclerc e Hamilton hanno chiuso soltanto in settima e ottava posizione, battuti persino dalla Williams di Alex Albon (5 al traguardo). Imola in festa. L'attesa per il Gran Premio è palpabile: Imola si è trasformata in una vera e propria Fan City per tutta la settimana dell'evento. Da giovedì a domenica è previsto un ricchissimo palinsesto di appuntamenti dentro e fuori dall'autodromo, pensato per coinvolgere tifosi e famiglie. Il centro storico diventerà un'enorme fan zone a cielo aperto, con degustazioni enogastronomiche, DJ set e concerti live, spettacoli e installazioni artistiche, simulatori di guida e attività per bambini. Non mancheranno mostre sulla storia della Formula 1 (con omaggi ai grandi campioni del passato), esposizioni di auto storiche e moderne, nonché spazi tematici dedicati alla Motor Valley. In programma anche incontri con piloti e figure del motorsport, sessioni di autografi e talk-show tecnici, oltre a tour guidati alla scoperta dei luoghi del territorio fortemente legati ai motori. L'intera città abbraccia il Gran Premio: il centro di Imola in stretta sinergia con l'Autodromo sarà il fulcro di una grande festa diffusa, che rende omaggio all'eccellenza emiliano-romagnola e al Made in Italy in tutte le sue forme.Occhio al meteo. Come spesso accade in questo periodo, il meteo potrebbe giocare un ruolo da protagonista. Le ultime previsioni indicano un'alta probabilità di pioggia e temporali proprio durante la gara di domenica. In base agli aggiornamenti disponibili a oggi, la giornata di domenica 18 maggio vedrà un progressivo peggioramento: dopo una mattinata inizialmente asciutta, correnti atlantiche porteranno instabilità su Imola a partire dal mezzogiorno. La partenza della corsa, fissata per le ore 15:00, potrebbe dunque avvenire sotto la pioggia, con rovesci già in atto nel momento in cui il semaforo si spegnerà. Le temperature attese durante il weekend oscillano tra i 20C e i 24C: condizioni tutto sommato miti, che garantiranno un asfalto sufficientemente caldo. Per venerdì e sabato, invece, il quadro sembra più clemente. Le prove libere e le qualifiche dovrebbero disputarsi in condizioni asciutte. Le eventuali piogge interesseranno soltanto le colline circostanti, risparmiando la zona dell'autodromo fino alla serata di sabato. Ciò permetterà ai team di lavorare sul setup con dati stabili nei primi giorni, prima di affrontare l'incognita di un GP bagnato domenica. Una gara sotto la pioggia ad Imola sarebbe certamente spettacolare ma anche ricca di insidie: sul tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari, ogni errore può costare caro, specialmente su pista umida dove le vie di fuga sono ridotte. Le scelte della Pirelli. Per il Gran Premio dell'Emilia-Romagna 2025, Pirelli ha optato per una selezione inedita e molto aggressiva: saranno utilizzate le tre mescole più morbide della gamma, con debutto assoluto del nuovo compound C6 (Soft), pensato per offrire massimo grip sul giro secco ma soggetto a rapido degrado. La C6 potrebbe quindi essere decisiva in qualifica, ma difficile da gestire in gara. A Imola, dove storicamente si punta su una sola sosta, l'utilizzo di mescole così soffici apre scenari strategici nuovi. I team dovranno bilanciare prestazioni e durata, con la C5 (Medium) e la C4 (Hard) più adatte agli stinti lunghi. In caso di pioggia, ovviamente, entrerebbero in gioco le gomme Intermedie e Full Wet. Le strategie diventerebbero allora molto più dinamiche, influenzate da temperature, aquaplaning e dal tempo di crossover nel passaggio da bagnato ad asciutto.Come vedere la gara in tv. Per chi non avrà la possibilità di raggiungere Imola, ecco il programma con gli orari del weekend per seguire tutto in tv sulla pay-tv o in chiaro sul digitale terrestre.Venerdì 16 maggioProve Libere 1 - dalle 13.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Prove Libere 2 - dalle 17 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 17 maggioProve Libere 3 - dalle 12.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche - dalle 16 in diretta su Sky Sport F1 e TV8Domenica 18 maggioGara - dalle 15 in diretta su Sky Sport F1 e TV8
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Mole Urbana - Lo stabilimento di Orbassano diventa operativo

4 Ruote - Mag 15,2025
Dopo l'aumento di capitale firmato lo scorso dicembre con CDP Venture Capital, investor e industriali marchigiani, il progetto Mole Urbana di Umberto Palermo entra in piena fase operativa: telai, plastiche, plance e fusioni d'alluminio sono già in produzione presso i fornitori locali, pronti per essere portati presso lo stabilimento di Orbassano, in Piemonte. Nei prossimi mesi, secondo il piano industriale presentato lo scorso anno, verrà inaugurato anche un secondo polo produttivo nelle Marche. Inizia il conto alla rovescia. Oggi, a Fabriano, si terrà l'incontro con tema La creatività al centro del cambiamento, organizzato dalla stessa Mole Urbana e moderato dal nostro direttore, Gian Luca Pellegrini. Nel corso dei lavori interverrà anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Durante la giornata saranno presentati i modelli della gamma Mole Urbana: la Sport GT, la cabrio Roadster e la Quattroposti per uso familiare. In futuro potrebbero arrivare le versioni Running, Pitbull e Torpedo (a tre posti), più due veicoli da lavoro a passo corto e lungo. Entro fine luglio aprirà il portale dove saranno presentati tutti i modelli, le specifiche tecniche e i prezzi. Inizia a prendere forma anche la rete commerciale, con il lancio previsto a settembre: le microcar elettriche saranno infatti distribuite attraverso trenta concessionarie presenti su tutto il territorio nazionale, legati a marchi come Mercedes, BMW, Maserati, Bentley e Porsche.
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Lotus - Una Emeya S per la Polizia di Dubai

4 Ruote - Mag 15,2025
Nel corso del World Police Summit che si sta svolgendo in questi giorni a Dubai, la Polizia della città araba ha presentato una Lotus Emeya S con l'ormai familiare livrea bianco-verde. La berlina elettrica inglese è solo l'ultima arrivata all'interno di una delle flotte più esclusive in dotazione alle forze dell'ordine, che comprende il Tesla Cybertruck, le Lamborghini Urus Performante e Aventador, la Hongqi E-HS9, la Bugatti Veyron, la Ferrari FF e la McLaren MP4-12C, ma anche le Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio. Numeri da sportiva. La Lotus Emeya S monta un'architettura a 800V ed è disponibile con un powertrain da 612 CV (quello da 918 CV è per la versione R), capace di far scattare l'auto da ferma a 100 km/h in 4,1 secondi e raggiungere la velocità massima di 250 km/h. La batteria ha una capacità di 102 kWh, per un'autonomia che supera i 600 km.
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Tesla - Un'inchiesta della Nthsa anticipa il lancio del Cybercab

4 Ruote - Mag 15,2025
Battuta d'arresto per il Cybercab. La Tesla, già in difficoltà a causa dei dazi rispetto al progetto originale, potrebbe dover ritardare il debutto dell'inedito robotaxi a causa di un' inchiesta lanciata dall'ente federale americano Nhtsa sui sistemi di guida autonoma. I dubbi sul Cybercab. L'ente federale per la sicurezza stradale ha fatto domande specifiche alla Casa californiana, spaziando dalla gestione e dalla tipologia dei sensori al numero di esemplari che saranno effettivamente messi a disposizione del clienti al momento del lancio. L'indagine però va oltre: riguarda anche le specifiche di omologazione e l'eventuale presenza di operatori fisici remoti in grado di collegarsi al veicolo e comandarlo a distanza in caso di problemi tecnici. FSD evoluto. Il Cybercab offre due posti in una carrozzeria da coupé ed è totalmente privo di comandi fisici per la guida. Un'evoluzione del sistema FSD (Full Self-Driving, in fase di test anche sulle vetture di serie) fa affidamento principalmente sulle telecamere per analizzare l'ambiente circostante (e non sui Lidar scelti dalla concorrenza) e gestire tutte le condizioni di traffico senza un guidatore a bordo. Il Cybercab è al centro di indiscrezioni contrastanti: dopo anni di ritardi, Musk ha promesso un primo lotto di vetture a giugno, destinati al servizio di ride-hailing a Austin, in Texas. Tuttavia, numerose fonti confermano che la flotta non è stata ancora testata su strada ma soltanto a livello virtuale.
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Maserati - GranTurismo e GranCabrio saranno prodotte a Modena

4 Ruote - Mag 15,2025
Stellantis ha fornito un primo dettaglio dell'aggiornamento del Piano per l'Italia anticipato dal responsabile per l'Europa, Jean-Philippe Imparato le Maserati GranTurismo e GranCabrio non saranno più prodotte a Torino, bensì a Modena. Le conseguenze per Mirafiori. Le due vetture del Tridente verranno assemblate, entro la fine del 2025, all'interno dello storico stabilimento di viale Ciro Menotti, che oggi sforna MC20, MC20 Cielo e GT2 Stradale. Il trasferimento implica, ovviamente, delle conseguenze per la fabbrica di Mirafiori. A tal proposito, il gruppo ha spiegato che "parallelamente allo spostamento dell'attuale produzione di GranTurismo e GranCabrio, partirà a Torino la produzione della nuova 500 ibrida, che garantirà continuità operativa alle Carrozzerie di Mirafiori e alle sue persone". Infatti, la maggior parte dei lavoratori impegnati sulla linea della Maserati sarà riallocata sulla produzione della versione elettrificata della 500, mentre altri saranno "riassegnati nell'ambito delle altre attività esistenti nel comprensorio di Mirafiori", tra cui le produzioni dei cambi eDCT e C514 e le iniziative nell'ambito dell'economia circolare. A ogni modo, non saranno rescissi i legami tra Torino e Modena: nella fabbrica torinese, infatti, "continueranno ad essere realizzate le attività di lastratura e verniciatura di Maserati GranTurismo e Gran Cabrio".
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Pirelli - rottura totale con l'azionista cinese Sinochem

4 Ruote - Mag 15,2025
I rapporti tra il dirigenza della Pirelli e l'azionista cinese Sinochem sono arrivati alla rottura forse definitiva: le trattative avviate pochi giorni fa per risolvere lo scontro scatenato dalla dichiarazione di decadenza del controllo in capo al colosso della petrolchimica si sono infatti concluse senza esito positivo, aprendo la porta a sviluppi che probabilmente saranno anche di natura legale. Il Golden Power e la decadenza cinese. La diatriba ha le sue radici prima nella decisione del governo di esercitare il cosiddetto "Golden Power" e poi in una conseguente iniziativa del management: la dirigenza ha approvato una relazione finanziaria comprensiva di un'informativa che recepisce sia la disposizione dell'esecutivo Meloni, sia un provvedimento della Consob sulla necessità di applicare il principio contabile Ifrs 10 (quest'ultimo definisce il concetto di controllo e i suoi effetti sulla redazione dei bilanci societari) e stabilisce, per l'appunto, la decadenza del controllo in mano ai cinesi. Attualmente Sinochem controlla China National Tire and Rubber Corp. e quindi Marco Polo International Italy, il veicolo intestatario diretto del 37% circa dell'azienda della Bicocca (il secondo maggior azionista è la Camfin con il 26,6%). L'informativa è quindi diventata l'oggetto di una contesa che ha portato i rappresentanti del colosso del Dragone a non approvare la relazione finanziaria, ad accusare il management della Pirelli e a sottolineare il peso ancora detenuto in seno all'assemblea ordinaria dei soci.Voti contro. Negli ultimi giorni sono state condotti dei negoziati per risolvere la questione, ma non è stata raggiunto un adeguato compromesso. Lo dimostra quanto avvenuto ieri 14 maggio, in occasione della riunione del consiglio di amministrazione per l'approvazione dei conti del primo trimestre. I risultati al 31 marzo 2025 sono stati sì approvati, ma solo a maggioranza: 9 membri su 15 hanno dato il loro assenso, mentre hanno votato contro il presidente Jiao Jian e i consiglieri Chen Aihua, Zhang Haitao, Chen Qian, Fan Xiaohua e Tang Grace. Si tratta, in pratica, dei rappresentanti di Sinochem, che hanno motivato "il loro dissenso unicamente in ragione della dichiarazione di avvenuta cessazione del controllo di Sinochem su Pirelli ai sensi dell'Ifrs 10, non condividendone le relative motivazioni anche in considerazione del fatto che il patto parasociale fra Camfin e Cnrc/Mpi Italy è ancora in vigore e che pertanto, a loro parere, Cnrc/MPI Italy mantiene il controllo" su Pirelli ai sensi dell'articolo 93 del Testo Unito della Finanza (Tuf). L'azienda ha spiegato che le proposte avanzate a Sinochem per risolvere la diatriba sono state "rifiutate" dalla controparte. Non solo. Al tavolo negoziale, i rappresentanti di Sinochem hanno rivelato di aver presentato una "proposta agli Uffici del Golden Power" e tale proposta "non è stata condivisa con Pirelli". Insomma, lo scontro sta prendendo anche altre strade e non è escluso che dopo l'assemblea del 12 giugno non coinvolga anche le aule dei tribunali.     Il peso degli Stati Uniti. D'altro canto, lo scontro con i cinesi ha riflessi diretti sul futuro della multinazionale della Bicocca perché non riguarda solo aspetti esclusivamente di governance, ma anche, se non soprattutto, lo sviluppo sull'importante mercato statunitense: gli Usa generano un quinto dei ricavi e gli italiani temono di subire conseguenze per le normative di Washington sui vincoli alle aziende che hanno legami con la Cina. A tal proposito, il management ha spiegato che i "risultati del primo trimestre, nonostante il difficile quadro economico e geopolitico, confermano l'ottimo andamento di Pirelli dal punto di vista dei risultati economici" e "l'apprezzamento dei clienti italiani, inglesi, americani e cinesi per il sistema hardware e software Cyber Tyre dimostra che la strategia e lo sviluppo tecnologico di Pirelli procedono nella giusta direzione. Forte di tali risultati, il management rimane fiducioso che con il supporto degli azionisti storici e del mercato gli interessi di Pirelli saranno pienamente tutelati nel rispetto di tutti gli stakeholder. Pirelli rimane pertanto aperta a esplorare soluzioni che possano consentirle la piena compliance con le regole anche del mercato americano e continuerà a fare quanto in suo potere per tutelare lo sviluppo della società in un mercato strategico come quello degli Stati Uniti", afferma ancora la società, riferendosi, in particolare, al ruolo della Camfin (tra i suoi soci maggiori figurano Marco Tronchetti Provera e le banche Intesa Sanpaolo e Unicredit).Il sostegno di Camfin e il possibile intervento di Roma. Proprio la Camfin è uscita alla scoperto per confermare "il proprio supporto alle strategie di Pirelli" e per evidenziare "l'atteggiamento non collaborativo e apparentemente non motivato di Sinochem. Qualora non si riuscisse a definire rapidamente l'attuale situazione con Sinochem, Camfin si vedrebbe costretta a valutare gli effetti di tali comportamenti su Pirelli e sul patto parasociale", aggiunge la holding. Non mancano comunque delle aperture, con Tronchetti Provera, che pur non nascodendo la sua delusione per la posizione dei cinesi, si detto fiducioso che "presto o tardi" verrà trovata una soluzione "ragionevole" e che Sinochem "si riallineerà con gli interessi di Pirelli". "Nella mia vita non ho mai visto un socio votare contro gli interessi della società, sarebbe come spararsi nei piedi", anche perché "c'è il mercato e ci sono le regole del mercato. Se non motivi il tuo comportamento contro gli interessi della società ci sono delle conseguenze", ha affermato l'imprenditore e vice presidente della stessa Pirelli durante la conference call con gli analisti, ricordando un altro aspetto che potrebbe accedere ancor di più lo scontro tra italiani e cinesi: infatti, il governo potrebbe a breve emanare un provvedimento in merito alla possibile violazione delle prescrizioni del Golden Power da parte della stessa Sinochem. Insomma, la partita è ancora lunga.
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Modellini - Le ragioni del collezionismo

4 Ruote - Mag 15,2025
Dal sogno al ricordo, le ragioni che spingono una persona verso l'acquisto di un modello sono innumerevoli: vediamo come e perché diventiamo collezionisti. Passione sportiva. Chiunque abbia tifato per una qualsiasi squadra può trovare l'auto che desidera tra centinaia di proposte sul mercato: Formula 1, rally, Mille Miglia... Nel corso degli anni è stato prodotto quasi tutto, sommando le maggiori scale disponibili: 1:43, 1:24 ed 1:18. Dai pezzi più noti come la Ferrari di Villeneuve, la Delta di Miki Biasion o l'Alfa di Nuvolari, fino alle auto meno conosciute. Spesso, la passione sportiva dà il via a collezioni che si espandono nel tempo, i modelli vengono affiancati da altri della stessa disciplina o dello stesso pilota. Ricordi personali. Quando in un negozio di modellismo gli occhi si posano su un'auto è raro che questa resti sullo scaffale, specialmente se ricorda un particolare momento o ancor più una persona. La prima auto guidata, la macchina del nonno o altri momenti come gite o vacanze, rivedere un modello posseduto durante l'infanzia e perduto chissà dove e come. Chi acquista un modellino legato ad uno di questi fattori, difficilmente diventerà proprietario di grandi garage in scala, ma con buona probabilità sarà in grado di apprezzarlo per sempre. I grandi brand. Normalmente in questa categoria troviamo i possessori di auto reali affezionati ad un determinato brand con la volontà di ripercorrerne la storia attraverso una collezione in miniatura: sono collezionisti specifici, alla ricerca di un solo marchio. Le serie. Il vero e proprio termine di collezionista appartiene a chi dedica ricerche per completare una serie, cosa quasi mai possibile per via di modelli in continua uscita o introvabili. Ma questo dà il piacere della ricerca e le serie possono essere di vari ordini: tutte le Ferrari, le auto utilizzate nel mondo del cinema, le muscle car anni 70, qualsiasi genere definito e amato, lontano dall'ossessione ma sempre con un occhio aperto alla ricerca. Accumulatori seriali. In questo caso, la collezione si basa sul numero totale: gli accumulatori seriali acquistano praticamente tutto senza quasi mai completare una serie, non dividono acquisti per brand, per scala o per valore. Modellismo o ferri da stiro, non farebbe poi così tanta differenza.
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Stellantis - Possibile dietrofront sul "tutto elettrico" in Europa

4 Ruote - Mag 15,2025
Stellantis avrebbe in programma di rinviare l'obiettivo europeo del "tutto elettrico". Il condizionale è d'obbligo perché non c'è ancora nulla di ufficiale: del rinvio parla solo Les Echos, testata francese che negli ultimi anni ha più volte anticipato molte decisioni importanti ai vertici dei gruppi dell'auto transalpini. "Stellantis si sta preparando attivamente a posticipare il suo obiettivo di offrire solo auto elettriche in Europa entro il 2030",  scrive il quotidiano, ricordando come il traguardo del decennio prossimo fosse uno degli elementi chiave del piano strategico Dare Forward dell'ex amministratore delegato Carlos Tavares. Focus sull'ibrido. In sostanza, la rivoluzione promessa da Tavares sembra aver ceduto il passo alla cautela dell'attuale management: ai vertici del gruppo si sarebbe deciso di puntare più sull'ibrido che sull'elettrico per affrontare un mercato europeo, dove le vendite di Bev rallentano anche per effetto delle titubanze di gran parte dei consumatori. "L'obiettivo del 100% elettrico entro il 2030 non è più rilevante", ha affermato a Les Echos una fonte a conoscenza delle discussioni all'interno della prima linea manageriale guidata oggi dal presidente John Elkann, che di recente ha criticato le politiche dell'Unione Europea favorevoli solo alle auto a batteria. 
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De Tomaso P72 - Purezza meccanica

4 Ruote - Mag 15,2025
Ci sono voluti sei anni alla De Tomaso per portare a termine il progetto della P72, erede spirituale della P70 del 1965, nata da una collaborazione tra Alejandro De Tomaso e Carroll Shelby. Dopo la concept presentata nel 2019 al Goodwood Festival of Speed, ecco il primo esemplare definitivo, chiamato DT0001. Un'anima meccanica, una bellezza senza tempo e un'esperienza di guida che si eleva sopra le convenzioni moderne: così descrive l'auto Norman Choi, ceo della De Tomaso. Stile rétro. Le linee sinuose ed eleganti della P72 sono ispirate al modello originale degli anni 60, con inevitabili concessioni alla modernità e una colorazione in Avorio Rosa, con le strisce in Oro Rosa, colore ripreso dai cerchi a cinque razze, dalle calotte degli specchietti e da altri dettagli, come i profili delle minigonne e del diffusore posteriore. I clienti potranno comunque personalizzare l'auto a proprio piacimento, scegliendo tra colori storici, fibra di carbonio a vista e una nutrita serie di pellami e finiture per gli interni. Niente digitalizzazione. Il telaio è un monoscocca in fibra di carbonio, senza elementi saldati, che riduce il peso e migliora la rigidità complessiva, un elemento definito di purezza strutturale. Lo stesso concetto torna anche nell'abitacolo, interamente costruito a mano, dove l'obiettivo principale dei designer era ripartire dai fondamentali: nessun infotainment né schermi digitali, solo elementi analogici circolari e un cambio con leveraggi a vista. L'unica concessione alla modernità è uno spazio per alloggiare il telefono, ma senza possibilità di connetterlo all'auto. Sedili, plancia e pannelli porta hanno elementi in fibra di carbonio a vista e sono rivestiti in pelle cucita a mano, mentre gli elementi metallici sono in alluminio spazzolato in Rosa Oro. 710 CV sulle ruote posteriori. A muovere la P72 c'è un V8 di 5.0 litri di derivazione Ford (come la Pantera del 1970), sviluppato esclusivamente per questo modello e capace di una potenza massima di 710 CV e 820 Nm di coppia, abbinato a un cambio a sei rapporti manuale collegato alle ruote posteriori. In omaggio alla sua ostinazione analogica, la P72 non offre nessuna modalità di guida e anche le sospensioni si regolano solo manualmente. Il prezzo? Mistero. Come i numeri relativi alle prestazioni, anche il prezzo della De Tomaso P72 non è noto: negli anni si sono susseguite indiscrezioni di ogni genere, secondo cui l'auto potrebbe costare dai 750 mila euro a 1,5 milioni. La cifra finale potrebbe essere svelata verso la fine dell'anno, quando cominceranno le prime consegne. Anche se pare ormai assodato che tutti e 72 gli esemplari previsti siano già stati venduti. Quello presentato oggi non rientra nel lotto produttivo e non sarà messo in vendita.
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