Dacia Spring - La citycar elettrica con gli incentivi statali
Sono 2.834 le Dacia Spring immatricolate in Italia dall'inizio del 2025: un dato che la posiziona al quarto posto della classifica globale, dopo le due Tesla Model 3 e Model Y e la Citroën C3. Nel segmento delle citycar elettriche è la più venduta. La gamma è ridotta all'essenziale, con due motorizzazioni e due allestimenti, ma tutti accedono agli incentivi statali previsti per il 2025. Spartana ma praticaLunga 3.701 mm, larga 1.767, alta 1.519 mm, ha un passo di 2.423 mm: lo spazio a bordo non è molto, ma sufficiente per tutti (la Spring è omologata per quattro). Decisamente spazioso il bagagliaio, anche in considerazione delle dimensioni dell'auto: il Centro prove ha misurato 270 litri utili, che diventano 620 abbattendo lo schienale (non frazionato). Essenziali, ma tutt'altro che scadenti, finiture e dotazioni: di serie un display da 7 per la strumentazione digitale dietro il volante e il supporto per trasformare il proprio smartphone nello schermo dell'infotainment. Il display da 10 è disponibile solo su richiesta, e solo sugli allestimenti Extreme e Business. Quali versioni accedono agli incentiviLa piccola Dacia Spring è offerta con una motorizzazione da 45 CV e una da 65 CV, più reattiva ed efficiente. La batteria, da 27,4 kWh, permette di percorrere 260 km in città e 161 in autostrada, con una media rilevata dal nostro Centro prove di 204 km. Per i professionisti ci sono anche le versioni Business/Cargo, con i medesimi powertrain. La versione più ricca Extreme arricchisce la dotazione con i cerchi di lega, la telecamera posteriore, la ricarica bidirezionale e finiture più curate nell'abitacolo. Di serie su tutti i modelli solo gli aiuti alla guida obbligatori per legge. Quanto costaDi suo la Dacia Spring è già una delle elettriche più economiche sul mercato: il listino parte da 17.900 euro, che con il massimo degli incentivi scende a 6.900 euro. La più accessoriata (e potente) versione Extreme 65 costa 19.900 euro: nelle condizioni più favorevoli per l'ecobonus, ossia con un Isee sotto ai 30 mila euro, il prezzo scende a 8.900 euro. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Jeep AvengerLeapmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500eAlfa Romeo JuniorKia EV3
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Tesla Model 3 - L'elettrica americana con gli incentivi statali
Anche ad agosto la Tesla Model 3 si è rivelata l'elettrica più venduta dall'inizio dell'anno: sono infatti 3.847 i nuovi esemplari immatricolati nei primi otto mesi del 2025. anche uno dei modelli che possono beneficiare degli incentivi statali. Linea sportiva e interni minimalDopo il restyling di fine 2023 la berlina elettrica americana ha un look più sportivo. Pressoché invariate le dimensioni: l'auto è lunga 4.720 mm, larga 2.089 (con gli specchietti aperti) e alta 1.441. L'interno è sempre minimalista, ma migliorano materiali e finiture: tutte le funzioni ruotano attorno al grande schermo centrale da 15,4, (senza connettività per Apple CarPlay e Android Auto). Con l'aggiornamento spariscono le leve sul piantone: la direzione di marcia si imposta dallo schermo e i comandi per le frecce sono sul volante: occorre farci l'abitudine. Invariata la capacità del bagagliaio, ben rifinito: 436 litri, a cui si aggiungono i 73 del frunk anteriore. Quali versioni accedono agli incentiviAgli ecobonus 2025 accede solo il modello d'accesso della berlina sportiva americana, con un motore sull'asse posteriore accreditato di 208 kW (283 CV): l'auto scatta da ferma a 100 km/h in 6,1 secondi e raggiunge i 201 km/h di velocità massima. La capacità della batteria non è specificata, ma la Casa dichiara un'autonomia di 513 km nel ciclo Wltp. A listino ci sono anche le versioni Long Range a trazione posteriore e integrale, e la più potente Performance a quattro ruote motrici. Quanto costaLa Tesla RWD che accede agli incentivi statali costa, di listino, 40.970 euro. Nelle condizioni più favorevoli per l'ecobonus, ossia con un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro, il prezzo scende a 29.970 euro. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeapmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500eAlfa Romeo JuniorKia EV3
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Incentivi auto - Quantè lo sconto sul prezzo di listino?
Per accedere ai nuovi contributi statali per l'acquisto di una nuova auto elettrica, occorre presentare una dichiarazione Isee (qui tutte le informazioni necessarie) e avere un'auto da rottamare con classe di emissioni fino a Euro 5. Ecco come vengono ripartiti i contributi. Il contributo per i privatiPer le persone fisiche il contributo statale è pari a:11 mila euro se l'acquirente ha un Isee non superiore a 30 mila euro9 mila euro se l'acquirente ha un Isee compreso tra i 30 mila e i 40 mila euroIl bonus verrà corrisposto dal venditore all'acquirente tramite compensazione con il prezzo di acquisto (sconto). L'incentivo non è cumulabile con altri incentivi nazionali, regionali ed europei. Il contributo per le microimpresePer le cosiddette microimprese, ossia imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro, l'importo dell'incentivo copre fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (IVA esclusa) con un massimale di 20 mila euro. L'incentivo (o incentivi: si possono acquistare fino a due veicoli) sarà corrisposto dal venditore mediante compensazione con il prezzo di acquisto (sconto) ed è riconosciuto nel rispetto della normativa europea sugli aiuti ai sensi del Regolamento "de minimis". Come nel caso dei privati, l'incentivo non è cumulabile con altri incentivi nazionali, regionali ed europei o altre forme di sostegno comunque denominate, qualificabili come aiuti di Stato, destinati all'acquisto dei medesimi veicoli. I fondiAgli incentivi statali 2025 sono destinati i fondi del Pnrr che inizialmente erano stati allocati per migliorare l'infrastruttura di ricarica per le auto elettriche, ma che sono rimasti inutilizzati. Si tratta di 597,32 milioni di euro che potranno eventualmente essere integrati dal Mase (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica) con ulteriori risorse. Secondo alcune stime, i fondi saranno sufficienti per l'acquisto di circa 39 mila veicoli elettrici. Come per le iniziative degli anni scorsi, il plafond disponibile sarà aggiornato in tempo reale sul sito internet del Mase e su una specifica pagina web accessibile dallo stesso sito. Le altre guide agli incentiviCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviQuali modelli si possono acquistareL'elenco completo delle auto con gli incentiviCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
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Incentivi auto - Chi può accedere agli incentivi?
I nuovi incentivi statali per l'acquisto di auto elettriche nuove sono riservati ai residenti nelle aree urbane funzionali (qui vi spieghiamo cosa sono le Fua, functional urban areas), e vengono concessi a fronte dell'acquisto, entro il 30 giugno 2026, di veicoli elettrici con rottamazione obbligatoria di analoghi veicoli con motore termico fino a Euro 5. Ma chi sono i beneficiari dei nuovi incentivi statali? Chi può accedere agli incentiviPossono ottenere l'accesso agli incentivi statali le persone fisiche, ossia coloro che:sono residenti in un'area urbana funzionale (Fua)possiedono un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 40 mila eurol'incentivo è riconosciuto a una sola persona per nucleo familiarel'incentivo è subordinato alla rottamazione di un'autovettura fino a Euro 5la persona fisica che prenota il bonus deve risultare primo intestatario del veicolo da rottamare da almeno sei mesila persona che prenota il bonus può generare il bonus a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare definito dall'Isee Agli ecobonus 2025 possono accedere anche le microimprese che:hanno la sede legale in un'area urbana funzionalel'incentivo è subordinato alla rottamazione di un veicolo della stessa categoria (N1 o N2) fino a Euro 5al momento della prenotazione del bonus, il veicolo destinato alla rottamazione deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresaSono definite microimprese le imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviL'elenco completo delle auto con gli incentiviQuali modelli si possono acquistareCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1
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Quattro cose da dire - Jeep Avenger 4xe, la flessibilità dellibrido
La nuova Jeep Avenger 4xe porta la trazione integrale nel mondo delle ibride compatte: doppio motore elettrico, 145 CV e fino a 19 km/l. Migliora confort e stabilità grazie al retrotreno multilink. ConsumiI nostri strumenti hanno rilevato medie molto interessanti considerata la potenza, la trazione sui due assi e anche l'aumento di peso di circa 80 kg dovuto al sistema elettrico posteriore, che però migliora la distribuzione delle masse, ora 58:42. La 4xe percorre praticamente gli stessi chilometri con un litro, attestandosi su una media di 17,6 km/l. Un risultato notevole per un'ibrida a trazione integrale, che dimostra l'efficienza complessiva del sistema. Come prevedibile, l'autostrada resta lo scenario meno favorevole, ma nei contesti urbani e sulle strade extraurbane i consumi migliorano sensibilmente, superando spesso i 19 km/l. Un dato che conferma la bontà del progetto e l'equilibrio generale tra prestazioni e parsimonia. Come va in off-roadLa presenza del secondo motore elettrico, sull'asse posteriore, offre quella trazione integrale tanto rara nel segmento delle B-Suv. Per capire se l'Avenger è al livello della tradizione fuoristradistica della Jeep l'abbiamo portata sulla nostra pista off-road di Vairano. Agile nei percorsi che abbiamo pensato per lei, la 4xe non è sempre a suo agio nei passaggi più difficili come il twist, dove l'asse posteriore non viene sempre fornito della sufficiente quantità di coppia. Risultato: l'auto fatica a fornire la motricità necessaria a superare l'ostacolo. Comunque, nel complesso tutte le prove, tra cui anche le rampe in ghiaia e quelle in pendenza laterale non sono state un problema per la piccola Jeep. ConfortUno dei punti di forza della Avenger 4xe è senza dubbio il confort. La base era già ottima, ma la versione a trazione integrale fa un passo avanti. Non tanto per la silenziosità qualche fruscio alle alte velocità resta quanto per la qualità di assorbimento delle sospensioni, capaci di filtrare bene le asperità pur lasciando talvolta trapelare qualche rumore sugli ostacoli più secchi. Il merito è anche del nuovo schema posteriore multilink, necessario per ospitare i semiassi del motore elettrico ma capace di migliorare nettamente la risposta rispetto al ponte torcente delle versioni a due ruote motrici, di natura più rigida e brusca. Il risultato è percepibile soprattutto dietro, dove gli strumenti confermano un miglior smorzamento delle vibrazioni. A completare il quadro contribuiscono i pneumatici con cerchi da 17 pollici e spalla 60. Trazione integraleNel passaggio alla versione 4xe, la Jeep Avenger evolve il suo sistema ibrido con un approccio più sofisticato. Al posto del tre cilindri 1.2 da 110 CV della 2WD, qui lavora una versione potenziata da 145 CV, affiancata da due unità elettriche: una integrata nel cambio, che muove le ruote anteriori, e una seconda montata al posteriore, responsabile della trazione integrale. Fino a 30 km/h la trazione 4x4 è sempre attiva, con il motore elettrico posteriore che assiste quello anteriore e, in modalità Sport, fornisce persino un boost extra in accelerazione. Tra i 30 e i 90 orari entra in azione solo se serve più aderenza, mentre oltre i 90 km/h l'auto viaggia in trazione anteriore per ridurre i consumi, scollegando il motore posteriore.
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Citroën - Arrivano gli extra incentivi per C3 e C3 Aircross
Come altre Case, anche la Citroën lancia una campagna promozionale che aggiunge, agli incentivi statali, un ulteriore contributo che permette di ridurre il prezzo di listino dei modelli che accedono all'ecobonus. In questo caso, le agevolazioni extra sono valide solo per chi ha diritto ad accedere agli incentivi: essere residenti in un'area urbana funzionale, possedere un veicolo da rottamare fino a Euro 5 e avere un indicatore Isee sotto i 40.000 euro. I modelli in promozioneLa Citroën ëC3 è una piccola (è lunga 4.015 mm) mossa da un motore da 83 kW (113 CV), con batteria al litio-ferro-fosfato da 44 kWh, per un'autonomia Wltp di 320 km, che diventano 440 nel ciclo di omologazione urbano. La ëC3 Aircross è una Suv di segmento B lunga 4.395 mm, disponibile anche nella versione a sette posti. Identico il powertrain: l'autonomia omologata nel ciclo Wltp è di 300 km. Per tutta la gamma, la Casa francese offre anche il programma di garanzia Citroën We Care che, per chi svolge i regolari tagliandi presso la rete autorizzata, arriva fino a 8 anni / 160.000 km. I prezzi scontati di C3 e C3 AircrossCon il contributo massimo concesso dagli incentivi statali, pari a 11.000 euro, e quello messo in campo dalla Casa francese, ecco i nuovi prezzi scontati:Citroën ëC3 You: 8.900 euroCitroën ëC3 Plus: 9.900 euroCitroën ëC3 Max: 10.900 euro Citroën ëC3 Aircross You: 11.900 euroCitroën ëC3 Aircross Plus: 11.900 euroCitroën ëC3 Aircross Max: 12.900 euro
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Eberhard & Co. - Eberhard & Co. ancora protagonista al Rallylegend
Al Rallylegend 2025, l'evento che ogni anno riaccende letteralmente, a suon di motori, petardi e bombe carta il mito del rally nella Repubblica di San Marino, Eberhard & Co. ha rinnovato il proprio ruolo di sponsor e official timekeeper, confermando un legame profondo con il motorsport e con il tempo inteso come misura di passione e performance. Insieme al marchio svizzero era presente il caro Miki Biasion, due volte campione del mondo, che ha fatto rivivere anche a noi di Quattroruote l'emozione degli anni d'oro dei rally al volante della sua Lancia 037 Totip del 1983, personalizzata Eberhard & Co.: la stessa con cui, più di quarant'anni fa, conquistò il Rally Costa Smeralda. La manifestazione sammarinese, che quest'anno ha radunato oltre 200 equipaggi provenienti da 24 Paesi, è stata anche l'occasione per presentare in anteprima il nuovo orologio da collezione Lancia HF, frutto della collaborazione tra Eberhard & Co. e la Casa torinese. Il segnatempo celebra il ritorno del leggendario logo HF e dell'elefantino rosso, simboli di una sportività autentica e senza tempo, capaci di collegare la gloriosa tradizione dei rally con uno sguardo verso il futuro. Essere Official Timekeeper di Rallylegend rappresenta ogni anno un'esperienza coinvolgente e un'occasione unica per incontrare tanti appassionati di motorsport, ha dichiarato Mario Peserico, General Manager di Eberhard & Co. Con la presenza di Biasion e del nuovo Lancia HF abbiamo voluto rendere omaggio non solo all'epoca d'oro dei rally, ma anche al suo retaggio più vivo, che continua a ispirare e trasmettere emozioni. Tra i protagonisti dell'edizione 2025 figuravano grandi nomi come Kalle Rovanperä, Markku Alen, Stig Blomqvist, Gigi Gall Galli con Alex Gelsomino in ricordo di Ken Block, Gustavo Trelles, Armin Schwarz, Francoise Delecour, Simon Jean Joseph, Patrick Snijers, Tony Fassina e Adartico Vudafieri.insieme a una folta rappresentanza di leggende del volante come l'immancabile Arturo Merzario che hanno scritto la storia della specialità e non solo. Un momento di particolare rilievo è stato il riconoscimento a Simone Faggioli, vincitore della 103esima Pikes Peak International Hill Climb: primo italiano a imporsi nella celebre Race to the Clouds, il pilota toscano è stato premiato con un segnatempo speciale Eberhard & Co., tributo al suo straordinario successo. Infine, la Maison ha consegnato un ulteriore premio all'equipaggio Jean-Joseph/Pivato, trionfatore nella categoria Classic con la Subaru Impreza 555 del 1995. Un gesto che ha rinnovato l'impegno di Eberhard & Co. nel celebrare il valore umano, tecnico e sportivo del mondo dei motori, dove ogni secondo e ogni emozione continuano a contare. E a far impazzire gli appassionati.
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Suzuki - La e Vitara in Italia a partire da 38.900 euro
La Suzuki ha pubblicato il listino italiano della e Vitara: la Suv elettrica giapponese, che abbiamo già guidato in anteprima, è proposta in allestimento unico a 38.900 euro. 395 km di autonomia e 45 minuti per la ricaricaLa e Vitara monta una batteria da 61 kW fornita dalla BYD abbinata al powertrain bimotore a trazione integrale da 184 CV. L'autonomia dichiarata è di395 km e la ricarica richiede 5,5 ore con la wallbox a 11 kW (10-100%) e 45 minuti con la colonnina rapida da 90 kW (10-80%). La Suv misura 4,28 metri e offre un bagagliaio con capacità variabile da 244 a 310 litri in base alla posizione del divano scorrevole. Full optional di serieLa dotazione di serie della E Vitara include la verniciatura metallizzata bicolore con tetto nero, i cerchi da 19", i retrovisori ripiegabili e riscaldabili elettricamente, i vetri oscurati, i gruppi ottici Matrix Led anteriori e Led posteriori, il tetto apribile in vetro, i sedili in pelle riscaldabili con quello lato guida a regolazione elettrica, il climatizzatore automatico con pompa di calore, le telecamere a 360 gradi, il doppio display da 10,25 e 10,1 pollici per strumentazione e infotainment, i sensori luci e pioggia e il pacchetto di Adas con Adaptive Cruise Control. Si sceglie solo il coloreNon esistono optional a pagamento, quindi l'unica scelta del cliente riguarda l'abbinamento di colori: le tinte esterne verde scuro e argento con tetto nero offrono gli interni tabacco e nero, mentre le varianti rosso, bianco e grigio hanno interni totalmente neri.
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Dacia - Katrin Adt: "La Hipster costerà meno di 15 mila euro"
Katrin Adt si è insediata al vertice della Dacia in un momento cruciale. Il suo predecessore, Denis Le Vot, ha lasciato l'azienda a poche settimane dall'uscita di scena - ancor più eclatante - di Luca De Meo. E nel mentre, dietro le quinte, fervevano gli ultimi preparativi per il lancio dell'anno: quello della Hipster Concept, promessa di piccola elettrica urbana (o E-Car che dir si voglia) con l'ambizione di essere alla portata di molte tasche. Una sfida che la nuova ad tedesca ha già fatto sua: "Potremmo metterla sul mercato nella metà inferiore della fascia 10-20 mila euro", ha detto Adt alla sua prima uscita pubblica. Sotto il segmento ALa dirigente, arrivata a Parigi dal Mercedes-Benz Group, ha sulle spalle 26 anni di esperienza nel settore auto, nei quali ha ricoperto tra gli altri ruoli quello di amministratore delegato del marchio Smart. E sul ruolo della Dacia ha già le idee chiare: " nel nostro Dna offrire sempre il prodotto più accessibile del segmento. E con la Hipster saremo sotto il segmento A, nel quale noi siamo già presenti sotto i 18 mila euro con la Spring. Ovviamente non esiste ancora un prezzo preciso, ma si potrebbe collocare molto più in basso, nella fascia che ho indicato". La Hipster si farà, ma servono le regoleIl nuovo ceo del marchio parla della piccola cittadina nei termini di un progetto a uno stadio avanzato: "Come vedete l'auto si muove e non è una concept allo stadio iniziale. Ora dobbiamo capire come fare i prossimi step in termini di tecnologia e regole, ma abbiamo in casa tutto quello che ci serve per farla. Ci stiamo lavorando. E se si presenta l'opportunità, vogliamo metterla in produzione". Un messaggio chiaro di fattibilità, anche in tempi brevi, rivolto da un lato al legislatore di Bruxelles - a più riprese esortato da De Meo a ricercare una formula regolamentare simile a quella delle kei car giapponesi - e dall'altro ai competitor esterni (magari cinesi) interessati al segmento: "Non sarebbe nello spirito di Dacia aspettare che qualche concorrente ci anticipi, perché noi siamo storicamente bravi ad aprire nuovi mercati. E questa resta ancora una nostra ambizione per il futuro". Dacia è cambiataIl tema della continuità, del resto, è ben presente al nuovo ad. Che vuole continuare a proporre al pubblico delle Dacia che siano vere Dacia: "Negli ultimi cinque anni avete visto la trasformazione del brand da low cost a value for money: continueremo a lavorare in quella direzione, anche se il successo nel futuro potrebbe richiedere ingredienti diversi, perché il mercato è cambiato, sono arrivati nuovi concorrenti e la mobilità elettrica si avvicina a grandi passi". L'elettrico è "lento", ma la direzione è chiaraMa proprio in questo periodo di transizione sarà necessario tenere a mente un altro concetto chiave: quello della flessibilità. "Rimarrà uno dei punti di forza del brand e continueremo a offrire il ventaglio più ampio possibile di powertrain. La mobilità elettrica richiede nuove abitudini ai clienti e cambiarle è sempre difficile ma è anche questione di tempo", osserva Adt. "Si vede da come sta evolvendo il mercato: forse l'elettrico non sta prendendo piede alla velocità che immaginavamo qualche anno fa, ma la direzione è chiara". A maggior ragione se le auto arriveranno nella fascia di prezzo promessa dalla Hipster.
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Vittori - La hypercar ibrida disegnata insieme a Pininfarina
A Miami, la Vittori ha presentato la nuova concept di hypercar disegnata in collaborazione con Pininfarina: la vettura dell'azienda con radici in Italia e negli Stati Uniti sarà costruita in una serie limitata di 50 esemplari, ma la data di presentazione del modello definitivo e il prezzo non sono ancora noti. La forma in funzione delle prestazioni e del piacere di guidaLe immagini della concept mettono in risalto elementi fondamentali come le soluzioni aerodinamiche integrate nel design, le proporzioni da classica sportiva a motore centrale con l'abitacolo avanzato e le fiancate scavate dalle prese d'aria, nonché la coda dominata dall'estrattore d'aria e dai quattro terminali di scarico. All'interno la tecnologia è messa in secondo piano rispetto all'esperienza di guida: i comandi fisici sono ben presenti e gli schermi sono limitati all' infotainment e alla strumentazione, inserita però in elementi circolari di stile classico. La Italtecnica ha sviluppato il V12 aspiratoPer la propria hypercar, Vittori ha annunciato una serie di dati tecnici che mettono in risalto l'impostazione del progetto: aerodinamica attiva, telaio e carrozzeria in carbonio e titanio sviluppati in stampa 3D. Il powertrain ibrido da oltre 1.100 CB, sviluppato da Italtecnica, unisce un V12 di 6.8 litri centrale e i motori elettrici anteriori.
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Mazda CX-30 - La versione Advantage arriva in Italia
La Mazda ha presentato il nuovo allestimento Ad'vantage per la Suv compatta CX-30, basato sulla versione Homura e disponibile solo con il 2.5 mild hybrid benzina aspirato da 140 CV, abbinato al cambio manuale a sei rapporti. Già ordinabile, ha un prezzo che parte da 29.950 euro, che la colloca tra il modello d'attacco Centre Line e quello intermedio Prime Line. Mazda CX-30 Ad'vantage Di serie, la Suv giapponese monta cerchi di lega da 18, vetri posteriori oscurati e dettagli della carrozzeria in nero lucido. All'interno troviamo il climatizzatore automatico bizona, l'head-up display per la visualizzazione dei dati di guida sul parabrezza, la telecamera posteriore con sensori di parcheggio, l'infotainment da 10,25 con navigatore connesso, l'assistente vocale Alexa e il supporto per Apple CarPlay e Android Auto senza fili. L'impianto audio a otto altoparlanti è firmato Harmonic Acoustic. Sul fronte della sicurezza troviamo gli Adas per la guida assistita di livello 2 (con cruise control adattivo e mantenimento della carreggiata) e monitoraggio dell'angolo cieco. Il listino della Mazda CX-30CX-30 140 CV Prime Line: 27.950 euroCX-30 140 CV Ad'vantage: 29.950 euroCX-30 140 CV Centre Line: 30.150 euroCX-30 140 CV Exclusive Line: 33.450 euroCX-30 140 CV Takumi: 35.550 euroCX-30 186 CV Centre Line: 31.950 euroCX-30 186 CV Exclusive Line: 35.250 euroCX-30 186 CV Takumi: 37.350 euroCX-30 186 CV AWD Centre Line: 34.140 euroCX-30 186 CV AWD Exclusive Line: 37.450euroCX-30 186 CV AWD Takumi: 39.550 euroPer tutte, il cambio automatico Skyactiv-Drive a sei rapporti è disponibile su richiesta (2.000 euro).
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Circolo dell'Automobile - L'emozione trova casa
Nel tempo presente, parlare d'automobile significa esporsi a una semplificazione sistematica. Ogni discorso è costretto a collocarsi, ogni giudizio dev'essere allineato, ogni pensiero ridotto a scelta binaria. Da un lato, la nostalgia paralizzante per un passato idealizzato e ormai irripetibile; dall'altro, il culto acritico dell'innovazione, che celebra ogni passaggio tecnico come se fosse, per ciò stesso, anche un avanzamento culturale. Al centro di questa dicotomia, l'automobile come oggetto viene progressivamente svuotata del suo significato, mentre il dibattito che la riguarda perde profondità, linguaggio, legittimità. Non si tratta soltanto di osservare un cambiamento tecnologico l'elettrificazione, la digitalizzazione della guida, la connettività pervasiva , ma di prendere atto di un mutamento antropologico: ciò che un tempo era una proiezione culturale, un'estensione simbolica del corpo e della libertà, è oggi ricondotto a una funzione logistica, un nodo all'interno di un sistema di mobilità da ottimizzare secondo parametri prestabiliti. L'auto è ancora ovunque, ma ha perso la possibilità di essere pensata. Non genera più visione, non impone più interrogativi, non produce più linguaggio. presente, ma muta. precisamente in questa condizione di mutismo culturale prodotto non da usura ma da esautorazione che si colloca il Circolo dell'Automobile. Non come un omaggio tardivo a un passato glorioso, né come reazione ideologica al cambiamento in atto. Ma come atto intellettuale, misurato e deliberato, che si propone di restituire all'automobile una dimensione discorsiva, un tempo lungo, uno spazio di pensabilità sottratto alle semplificazioni dell'attualità. Il Circolo non è un club nel senso corrente del termine. , nella sua natura più profonda, un'istituzione culturale travestita da luogo privato: un dispositivo critico che si serve delle forme della socialità automobilistica la pista, l'officina, la biblioteca, la clubhouse per costruire un campo di pensiero, per dare ospitalità a una riflessione oggi quasi del tutto assente.In un'epoca che tende a trasformare ogni oggetto in superficie d'uso, ogni esperienza in consumo e ogni identità in schieramento, l'automobile può tornare a essere un luogo teorico, un punto di vista sul mondo, a condizione che la si liberi dalle narrazioni paralizzanti del rimpianto e della propaganda. Laboratorio esperienzialeNé culto del passato, né adesione fideistica al futuro. Né l'auto come feticcio da restaurare, né come piattaforma da aggiornare. Ma l'auto come campo semantico ancora vivo, capace di dire qualcosa sulla tecnica, sulla libertà, sulla forma, sullo spazio, sul corpo. Questa operazione richiede però un'autorità, una competenza, una legittimità che non possono essere improvvisate.Ed è per questo che il Circolo dell'Automobile può nascere solo da Quattroruote. Non perché la testata abbia una lunga storia anche se settant'anni di analisi, prove, inchieste e cultura automobilistica costituiscono un capitale simbolico non replicabile , ma perché Quattroruote è l'unica voce editoriale italiana che abbia mantenuto nel tempo una posizione autonoma, non ideologica, capace di coniugare il rigore tecnico con la profondità culturale. l'unica ad aver resistito alla tentazione della partigianeria, rifiutando tanto la retorica del progresso automatico quanto quella della decadenza irreversibile. Il Circolo non si propone di salvare l'automobile, ma di salvare la possibilità di pensarla fuori dagli automatismi culturali che oggi l'avvolgono. , in questo senso, una risposta al clima di rimozione selettiva che domina il dibattito pubblico: un clima in cui si accolgono solo le tesi funzionali a una narrazione precostituita e si rigetta tutto ciò che non rientra nel perimetro del consenso ecologico, del consumo responsabile, della mobilità sostenibile ridotta a slogan. Il Circolo non si oppone a nulla, ma mette in discussione tutto. un'operazione di distinzione, non di contrapposizione. Ogni elemento della sua struttura risponde a questa logica: la pista non è un circuito privato, ma un laboratorio esperienziale; l'officina non è un garage, ma uno spazio di comprensione tecnica; la clubhouse non è una lounge, ma un luogo di confronto intellettuale; la biblioteca non è un archivio, ma un invito al metodo. In ognuno di questi luoghi si esercita un gesto critico, che rifiuta tanto l'indifferenza funzionalista quanto l'estetismo nostalgico. Non si tratta di conservare, ma di comprendere. Non di esibire, ma di elaborare. Non di chiudere, ma di aprire. Un atto culturaleIl Circolo dell'Automobile nasce così non come una fuga nel passato, ma come un luogo di sospensione, di interrogazione, di ripresa del pensiero. In un mondo che corre verso l'elettrico come destino obbligato, ma senza un'elaborazione culturale autentica del significato di tale passaggio, diventa necessario istituire uno spazio dove si possa tornare a distinguere, a porre domande, a esercitare un'intelligenza tecnica e simbolica sull'oggetto-auto. Non per legittimare o per opporsi, ma per comprendere. Perché comprendere è oggi l'atto più controcorrente che si possa compiere. E comprendere l'automobile significa anche comprendere ciò che essa continua a dire sulla nostra idea di libertà, di spazio, di tempo, di forma, di identità. Significa ammettere che, al di là della sua funzione contingente, l'auto è stata e può ancora essere una soglia culturale, un'interfaccia privilegiata tra l'individuo e il mondo. Significa anche riconoscere che ogni scelta tecnica porta con sé una visione del soggetto, della società, del futuro. Il Circolo dell'Automobile non chiede appartenenza, ma attenzione. Non propone un'ideologia, ma una postura. Non offre un'identità, ma un metodo. E in questo metodo fatto di conoscenza, misura, riflessione si riconosce la responsabilità culturale che Quattroruote ha deciso di assumersi. In un'epoca che separa l'intelligenza dalla tecnica, e la tecnica dal significato, il Circolo è l'unico luogo in cui l'automobile può tornare a essere pensata come forma, non come funzione. E Quattroruote, per la storia che rappresenta e per la libertà che ha saputo preservare, è il solo soggetto oggi in grado di costruire questo spazio senza comprometterne la verità. Benvenuti al CircoloTre piste da vivere.Il Circolo dell'Automobile si trova nella tenuta di Vairano, alle porte di Milano: una struttura di 50 ettari che offre tre piste di una lunghezza complessiva di otto chilometri, un percorso off-road e piazzali per esercizi e simulazioni. Ecco, in pillole, che cosa offre il nuovo Circolo dell'Automobile (via della Chiesa 9, Vairano di Vidigulfo, provincia di Pavia) a chi ne diventerà socio.Uno storage per custodire vetture da collezione di ogni epoca, con uno studio di detailing e un'officina per la piccola manutenzione che le tengano sempre in forma e pronte a scendere in pista o a partire per un weekend.Una pista per godere in sicurezza del piacere della guida, con sessioni di giri liberi, track days e programmi di coaching con i piloti professionisti di Quattroruote e dell'ASC.Una clubhouse dove accogliere i soci e organizzare incontri con le personalità del mondo dell'auto, dai designer ai manager, alle leggende del motorsport.Una serie di altri servizi, dal trasporto al supporto logistico per partecipare a eventi e competizioni, dalla consulenza per valutazioni e certificazioni delle vetture al private concierge per i soci. Per informazioni: www.circoloautomobile.it.
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Mobilità - Il 90% dei trasporti privati e l85% della logistica viaggiano su strada
La mobilità su strada era e resterà la colonna portante del sistema dei trasporti nel nostro Paese. Lo ha dichiarato Arrigo Giana, amministratore delegato di Autostrade per l'Italia e vicepresidente di Assolombarda con delega alle infrastrutture, durante la presentazione del report dell'Osservatorio Sunrise sugli spostamenti a basso impatto ambientale.Giana ha sottolineato: Come Aspi, continuiamo a investire per una rete autostradale moderna ed efficiente. fondamentale monitorare con attenzione l'evoluzione dei processi di decarbonizzazione del trasporto su gomma e capire come applicare le migliori pratiche per rendere più sostenibile un comparto che rimarrà largamente preponderante anche nei prossimi anni.Secondo il manager, è quindi necessario interpretare correttamente i dati per orientare le scelte future, in un'ottica di mobilità sostenibile e innovazione infrastrutturale.
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Ferrari e-Vortex - Il nuovo circuito di prova accanto alla pista di Fiorano
La Ferrari ha completato in meno di quattro mesi la costruzione di un innovativo circuito di collaudo: Ferrari e-Vortex, realizzato accanto alla storica Pista di Fiorano, celebre tra gli appassionati di Formula 1 per il debutto delle monoposto destinate al campionato mondiale. Obiettivi del progettoLa nuova infrastruttura, lunga 1.887 metri (con rettilineo principale di 600 metri), si estende su una superficie di 37.351 m e presenta corsie larghe da 6 a 14 metri. Il circuito è progettato per migliorare il collaudo funzionale delle vetture appena uscite dalla linea di produzione, garantendo test precisi e ripetibili nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza.Il tracciato è suddiviso in settori dedicati a specifici aspetti di performance e piacere di guida:Due ampie curve con banking e pendenza longitudinaleRettifilo centraleCurve di handling per lo studio del comportamento dinamicoLe pavimentazioni speciali in porfido, frutto del know-how Ferrari, consentono analisi approfondite di comfort e prestazioni.Caratteristiche principaliFerrari e-Vortex permetterà di trasferire progressivamente le attività di collaudo dalla strada alla pista, offrendo valutazioni più oggettive delle performance e una rapida individuazione di eventuali anomalie. Inoltre, la concentrazione delle prove all'interno della nuova area ridurrà l'impatto sulla viabilità locale.Il circuito è completato da una officina di revisione di 1.000 m, dedicata a verifiche statiche e interventi sulle vetture, ottimizzando i flussi interni e il processo di revisione.
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Tesla - La Model 3 con gli incentivi a meno di 25 mila euro
Con l'arrivo della nuova tornata di incentivi per l'acquisto di auto elettriche, Tesla lancia una promozione speciale per la Model 3 a trazione posteriore, l'unico modello della gamma attualmente idoneo al contributo statale. Tesla Model 3 RWD con gli incentiviIl prezzo di listino della Tesla Model 3 RWD è di 39.900 euro. Grazie al contributo massimo previsto dagli incentivi statali (11.000 euro), il costo scende a 28.990 . A questo si aggiunge uno sconto diretto di 4.000 euro offerto da Tesla, cumulabile con l'ecobonus: il prezzo finale arriva così a 24.990 euro.Per chi ha un ISEE tra 30.000 e 40.000 euro, il contributo statale è di 9.000 euro, portando il prezzo a 26.990 . Sconto extra per tuttiIl bonus aggiuntivo di Tesla si applica a tutti i veicoli venduti, direttamente al momento dell'ordine, senza i requisiti degli incentivi statali (residenza in area urbana funzionale, ISEE sotto i 40.000 euro e rottamazione di un'auto fino a Euro 5). E la Model Y?Attualmente la Model Y non beneficia degli incentivi statali: la versione base a trazione posteriore parte da 44.900 euro, oltre il limite per l'ecobonus. Tuttavia, non è escluso che Tesla riduca i prezzi o introduca una versione più economica nelle prossime settimane.
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Lamborghini - La Manifesto Concept celebra 20 anni di design e anticipa il futuro
Al Museo Lamborghini di Sant'Agata Bolognese è stata svelata la Manifesto Concept: un progetto unico che non anticipa un modello di serie, ma si presenta come una vera e propria opera d'arte automobilistica. Questa scultura celebra i 20 anni del Centro Stile Lamborghini e apre la strada alle tendenze del futuro. Un design estremo che interpreta il domaniGuidato dal 2016 da Mitja Borkert, il team ha creato una sportiva radicale che fonde stilemi del passato, presente e futuro. Il concept mantiene il DNA Lamborghini con la classica biposto a motore centrale, ma spinge le proporzioni verso l'estremo: ruote in evidenza, parabrezza e tetto bassissimi, fiancate scolpite senza prese d'aria e portiere invisibili. Il posteriore è dominato da un estrattore d'aria monumentale, senza terminali di scarico a vista. Gli sfoghi sul cofano posteriore lasciano intuire un powertrain endotermico, ma non sono stati rivelati dettagli tecnici né immagini degli interni. Dal 2005 a oggi: l'evoluzione del Centro StileIl Centro Stile Lamborghini nasce da una scelta strategica dopo l'ingresso nel Gruppo Volkswagen nel 1998. Nel 2003 arriva Luc Donckerwolke come responsabile design, seguito nel 2006 da Filippo Perini, mentre nel 2005 Stephan Winkelmann diventa CEO. Da allora Lamborghini ha rivoluzionato la propria identità, passando da Murciélago e Gallardo a una gamma che ha segnato record di vendite, con modelli iconici, serie speciali e scelte audaci come la Urus, la prima Suv del marchio.
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Praga Bohema - Furia ceca - VIDEO
La Praga Bohema è una delle hypercar più esclusive e sorprendenti degli ultimi anni. Un gioiello di ingegneria nato da un marchio storico che pochi conoscono, ma che vanta oltre un secolo di tradizione.Praga: dalle origini alla BohemaFondata nel 1907 a Praga, la Casa è stata protagonista dell'industria cecoslovacca del Novecento con automobili, motociclette, camion e veicoli militari. Dopo decenni di silenzio, il brand è tornato nel 2011 con la R4S, seguita dalle R1 e R1R.Oggi quell'esperienza culmina nella Bohema, presentata come prototipo nel 2022 e in produzione dal 2023, realizzata in soli 89 esemplari: un numero scelto per celebrare l'89 anniversario della vittoria della Praga Alfa alla 1000 Miglia di Cecoslovacchia del 1933. Design e omologazioneLa Bohema è omologata per uso stradale, una sfida che richiede test severi su ogni componente. Il vantaggio della piccola serie è la libertà di sviluppare soluzioni dedicate:Parabrezza bombato con meccanismo specifico dei tergicristalli;Chiusura delle portiere brevettataQuesti dettagli, apparentemente minori, possono bloccare l'omologazione. Risultato? Oltre 500 componenti in più rispetto alla radicale R1, che spiegano anche il prezzo milionario. Motore derivato dalla Nissan GT-R, anima da corsaSotto la carrozzeria si nasconde un V6 biturbo di 3.8 litri, derivato dalla Nissan GT-R e rivisto da Litchfield Engineering.Caratteristiche principali:Potenza: 700 CVCoppia: 725 Nm tra 3.000 e 6.000 giriPeso complessivo: 980 kgCambio: sequenziale Hewland con frizione robotizzata, 70 kg più leggero di un doppia frizionePrestazioni da prototipo: 0-100 km/h in 2,3 secondi e oltre 300 km/h di velocità massima.Le prestazioni sono da prototipo: 0-100 km/h in 2,3 secondi e oltre 300 km/h di velocità massima. In pista: aerodinamica estrema e handling perfettoSul circuito di Spa-Francorchamps, tra Eau Rouge e Blanchimont, la Bohema mostra il suo equilibrio: prevedibile, stabile sul veloce, adatta sia ai piloti esperti sia ai neofiti.A 250 km/h genera 900 kg di deportanza, valori da vettura endurance.Compromessi? Accesso scomodo, cambio impegnativo nel traffico e raggio di sterzata ampio. La Bohema resta un'auto da pista adattata alla strada, non il contrario.Prezzo e concorrentiCon un prezzo superiore a 1,3 milioni di euro, la Praga Bohema si posiziona accanto a Aston Martin Valkyrie, Mercedes-AMG One e McLaren Senna. Ma la sua proposta è unica: un'esperienza artigianale, fatta a mano, per emozioni autentiche senza compromessi.
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Primo contatto - Come va il Kia PV5 Passenger
Nella prima variante disponibile, quella a cinque posti su due file di sedili (2+3) che stiamo guidando, il PV5 Passenger ha uno spettro di applicazioni limitato all'ambito privato/familiare, oppure come taxi dal grande bagagliaio (1,33 metri cubi dichiarati). Nel corso del 2026, comunque, arriveranno dapprima il sette posti su tre file (2+3+2) e l'ancor più originale sei posti sempre su tre file (1+2+3, con lo spazio a fianco del guidatore lasciato libero per i bagagli), oltre alla versione Wav per trasporto di una persona a mobilità ridotta, il cui abitacolo è in grado di trasformarsi da 2+3 in uno spazio modulare con autista e passeggero anteriore, sedia a rotelle al centro e un altro passeggero sulla sezione sinistra del divano posteriore. Il tutto in 4,7 metri scarsi di lunghezza, un filo meno di 1,9 di larghezza e altrettanti di altezza. Allora le ambizioni del nuovo veicolo commerciale nativo elettrico della Kia come shuttle, pulmino per noleggio con conducente o come taxi più specializzato avranno maggiori possibilità per esprimersi. Magari all'interno di flotte miste, con l'altra multiposto della famiglia elettrica Kia, la EV9, nel ruolo di Suv di rappresentanza. Fermo restando che anche i privati desiderosi di più posti e modulabilità potranno ugualmente contare sulle varianti a tre file di sedili del PV5 Passenger. Per il quale, peraltro, il costruttore coreano non nasconde di guardare con interesse al mercato dei veicoli ricreazionali, dei mini camper in particolare. Ambiente su tre livelli. Il modello di questo test è il Long range con motore da 120 kW (163 CV) di potenza e 250 Nm di coppia, abbinato alla batteria da 71,2 kWh, che secondo la Kia garantisce un'autonomia massima di 412 chilometri. La limitazione della velocità massima a 135 km/h dovrebbe contribuire all'obiettivo, senza mortificare i tempi di trasferimento né la convivenza con gli altri veicoli in autostrada. Col fratello Cargo, il furgone a due soli posti senza finestrini posteriori, il PV5 Passenger condivide l'accentuata altezza del pavimento della parte anteriore dell'abitacolo. A differenza di quanto avviene con i multispazio di dimensioni paragonabili come Doblò, Caddy e Kangoo (nelle versioni Maxi, perché il Passenger a differenza del Cargo c'è solo lungo), si sale a bordo, con la seduta e lo sguardo allo stesso livello di un pulmino medio. Alle spalle della prima fila, il pianale scende parecchio (a circa 40 centimetri dal suolo), si fa perfettamente piatto e, grazie anche alle porte scorrevoli di larghezza variabile fra 77 e 88 centimetri, contribuisce a un livello di accessibilità per i passeggeri che non smette di sorprendente, e non solo in rapporto agli ingombri: si sale, ci si accomoda e si scende con una libertà di movimenti rara anche sui modelli della taglia superiore. Alle spalle del divano, il pavimento è di nuovo più alto: in questa variante a 5 posti la Kia ha rinunciato a sfruttare al massimo lo spessore estremamente ridotto della piattaforma E-Gmp.S, come invece ha fatto sul Cargo per enfatizzare l'accessibilità per le merci. Il Passenger a cinque posti ha invece un sopralzo, sotto il quale trova posto un ampio sottofondo, con tre vani separati. Anche così, comunque, l'eventuale ribaltamento dello schienale del divano forma un accentuato gradino. E lo stesso divano non è ripiegabile completamente in avanti: opportunità che sarà riservata ai modelli con tre file di sedili e che in questo caso, al contrario, creerebbe un dislivello a scendere. uno dei pochi punti criticabili in un abitacolo altrimenti ben concepito e realizzato: la qualità dei materiali e degli assemblaggi è più che soddisfacente in relazione alla categoria. Per famiglie e professionsti. Sulla razionalità del comparto strumenti/comandi ci siamo già soffermati in occasione delle analisi del furgone in questo video e sulle pagine di Fleet&Business. La facilità di guida soddisfa le attese di chi vorrà affidare la versione merci ad autisti non professionisti e che sulla variante Passenger vorrà favorire l'alternanza al volante anche di più componenti di una famiglia o di un gruppo di amici, Di certo, i conducenti del settore noleggio apprezzeranno la possibilità di regolare l'erogazione delle risorse del powertrain su tre livelli (economica, normale e fondi viscidi) e di adeguare la percentuale di recupero di energia e l'intensità del rallentamento su tre intensità, più le funzioni One pedal e Auto, che tiene conto dell'andamento del percorso e della posizione rispetto al traffico che precede. Ma anche nelle manovre sotto l'esclusiva responsabilità del guidatore, come i cambi di direzione, emerge un'accurata taratura di sterzo e sospensioni. La maneggevolezza percepita fa pensare che quei 5,5 metri di raggio di sterzata dichiarati dalla Kia siano realistici. Solo quando si forza l'andatura, magari nelle lunghe discese su strade di montagna, emerge qualche minimo ritardo del retrotreno che, visto anche il posto guida rialzato, toglie un poco di sensibilità. Adas e ariosità. Il PV5 concede pochi alibi a chi non ama i sistemi di assistenza alla guida perché, a differenza di molti veicoli commerciali, li ha quasi tutti di serie. Occorre impratichirsi per trarne il massimo vantaggio, ma la sensazione è che siano sensibili senza essere invadenti. Da subito si apprezza la sensazione di ariosità sia per i due occupanti anteriori sia per i tre posteriori, che hanno tanto spazio per le gambe e bocchette dedicate. Le superfici vetrate dal secondo montante in poi sono decisamente meno sviluppate in altezza rispetto a quelle della prima fila, ma all'interno la visuale laterale non ne risente troppo. Si avverte, piuttosto, la differenza di altezza della seduta del divano rispetto a quelle del conducente e del passeggero anteriore, che a volte coprono un poco il panorama. E magari si sarebbero potuti adottare vetri discendenti al posto degli oblò scorrevoli. Ma i tre che siedono dietro non sono certo passeggeri di serie B e la sensazione di essere su un pulmino vero, e non su un multispazio, giustifica ampiamente l'appellativo di shuttle o people mover per il PV5 Passenger. Il nuovo Kia ha la praticità di una navetta professionale, esprime le proprie ambizioni col design ricercato e mantiene l'accoglienza che piace alle famiglie o ai gruppi di amici, che sci si augura sarà mantenuta nelle prossime varianti con la terza fila di posti.
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Opel - Promozioni "termiche" per Corsa, Mokka, Astra e Grandland
Oltre agli incentivi statali per le auto elettriche, Opel propone una serie di promozioni dedicate ai modelli con motorizzazioni tradizionali. Queste offerte sono accessibili a tutti, senza obbligo di presentare dichiarazioni ISEE o di risiedere in aree urbane funzionali.Unico vincolo: avere un veicolo da rottamare. Sconti Opel fino a 10.000 Gli sconti applicati da Opel arrivano fino a 10.000 euro. il caso della Opel Grandland, che beneficia di una riduzione di prezzo di 9.000 euro, più altri 1.000 euro in caso di finanziamento. Prezzi e rate dei modelli in promozioneEcco i principali modelli Opel in offerta, con prezzi e rate mensili:Opel Corsa: a partire da 13.950 (oppure 99 /mese)Opel Mokka: a partire da 19.500 (oppure 119 /mese)Opel Frontera: a partire da 21.950 (oppure 129 /mese)Opel Astra: a partire da 23.450 (oppure 149 /mese)Opel Grandland: a partire da 26.000 (oppure 179 /mese)
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Fiat Fastback - Ibrida ed elettrica: la Suv-coupé si mostra in nuove foto
La Fiat Fastback torna sotto i riflettori grazie a una serie di foto spia inedite. La Suv-coupé del marchio torinese è attesa da oltre un anno: presentata inizialmente come concept virtuale e poi mostrata in una prima immagine ufficiale camuffata nel luglio 2024, in occasione del lancio della Grande Panda, la Fastback è stata avvistata più volte durante i collaudi su strada. Il debutto è previsto nel corso del 2026. Stile Panda, ma... Suv-coupéLe nuove immagini mostrano un prototipo camuffato che conferma le linee già anticipate: la Fastback riprenderà il family feeling della Grande Panda, ma con proporzioni più generose e un profilo da Suv-coupé. Il posteriore, apparentemente dotato di un grande alettone, nasconde in realtà un elemento aggiuntivo per celare la reale inclinazione del lunotto. Rispetto agli scatti precedenti, spicca l'assenza delle prese d'aria sotto i gruppi ottici anteriori, indizio che potrebbe suggerire la presenza di un powertrain elettrico. Ibrida o elettricaCostruita sulla piattaforma Smart Car a trazione anteriore, la Fiat Fastback offrirà una gamma di motori piuttosto ampia, dal termico mild all'elettrico passando per il full hybrid. La versione d'ingresso gamma potrebbe montare un 1.2 tre cilindri turbobenzina da circa 100 cavalli con cambio manuale, elettrificato con un nuovo sistema a 12 volt; più su ci sarà l'ibrida full con cambio automatico e-Dct6 e potenze attorno ai 150 cavalli (ma forse anche con l'attuale 136 CV come versione d'accesso), mentre per l'elettrico si ipotizza il powertrain attuale della Citroën ë-C3 Aircross, da 113 CV e, forse, una versione più potente sempre a trazione anteriore. La Suv-coupé affiancherà la futura Giga Panda, altro modello strategico per Fiat, e avrà un ruolo chiave nel futuro di Stellantis: oltre a rafforzare l'offerta in Europa, la vettura sarà proposta anche in Sud America, dove la generazione attuale riscuote grande successo.
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