Leapmotor T03 - Francia, l'elettrica ancora esclusa dal "bonus ecologique"
La Leapmotor T03 continua a essere esclusa dagli incentivi francesi. La piccola elettrica, infatti, non è stata inserita di nuovo nell'elenco dei modelli che possono accedere al "bonus ecologique", il sussidio pubblico per l'acquisto di auto a batteria.
Elenco aggiornato. Nella Gazzetta ufficiale francese è stato pubblicato un aggiornamento del decreto che stabilisce quali modelli sono ammessi alle agevolazioni e aggiunge nuovi modelli a una lista sempre più lunga: nell'elenco entrano diverse varianti di Audi Q4 Sportback e-tron, Citroën Jumpy/Space Tourer, Fiat Scudo/Ulysse, Ford Capri ed Explorer, Opel Granland, Vivaro/Zafira Life e Mokka, Peugeot 408 ed Expert/Traveller e Skoda Enyaq ed Enyaq Coupé. C'è perfino la Fiat Grande Panda, mentre la T03 non è presente. Eppure, lo scorso 24 settembre, in occasione del lancio del marchio cinese in Europa, la filiale francese di Stellantis si era detta fiduciosa del suo inserimento nella lista, anche grazie alla produzione tramite kit di assemblaggio in Polonia, e di poter ottenere i relativi benefici per il listino locale: "Il prezzo della T03 è di 19.500 euro IVA inclusa, con un'offerta di lancio di 18.900 euro per i primi clienti. Il veicolo dovrebbe beneficiare del bonus ecologico di 4.000 euro, per un costo finale di 14.900 euro tasse incluse".
Prezzo comunque competitivo. A ogni modo, la piccola cinese rimane ancora un modello molto conveniente per il mercato francese. Grazie ai 600 euro di sconto legati alle promozioni per il lancio, la T03 costa 18.900 euro, all'incirca lo stesso prezzo della diretta rivale, la Dacia Spring. Il bonus avrebbe, però, rappresentato una spinta forse decisiva per l'affermazione dell'elettrica della Leapmotor. La Spring avrà anche perso terreno negli ultimi mesi a causa del mancato accesso alle agevolazioni, con vendite in calo del 92% nei primi dieci mesi dell'anno, ma in ottobre gli esemplari commercializzati sono quasi sei volte più della T03: 223 contro 38. Non è escluso che nei prossimi mesi la situazione possa cambiare. L'Ademe, l'agenzia responsabile dell'applicazione dei criteri d'ammissione secondo una complessa formula che include fattori quali materiali utilizzati, tipo di batteria, impatto energetico delle attività produttive o il trasporto del veicolo, aggiorna regolarmente la sua lista e quindi la richiesta per la Leapmotor T03 potrebbe ancora essere sotto indagine. Del resto, il caso è atipico rispetto agli altri modelli perché i kit provengono sì dalla Cina, ma il loro assemblaggio finale avviene a fabbrica polacca di Tychy.
Auto da collezione<br> - Le edizioni 2025 della Modena 100 Ore e del Rally Terre di Canossa
Sono aperte le iscrizioni a due eventi iconici dedicati alle auto da collezione organizzati da Canossa Events: si tratta della edizioni 2025 della Modena 100 Ore e del Rally Terre di Canossa.
Cinque circuiti in cinque giorni. La Modena 100 Ore, limitata a 100 iscritti per la sua edizione numero 25, si svolgerà dal 5 all'11 ottobre su cinque giorni e altrettanti circuiti: Vallelunga, Magione, Mugello, Misano e Imola, oltre a dieci prove speciali su strade chiuse al traffico. La gara, con una classifica di regolarità e una di velocità, inizierà da Roma e terminerà a Modena.
Un tour esclusivo in Toscana. Il Rally Terre di Canossa, giunto alla quindicesima edizione, si terrà dall'8 all'11 maggio in Toscana, tra Punta Ala e la Maremma ed è aperto a vetture fino al 1990, con una categoria separata per le supercar dal 1991 in poi. Non si tratta di un evento competitivo, ma di un tour tra passi di montagna e paesaggi collinari a cui è abbinato un itinerario culinario d'eccezione.
Cupra Terramar - La gamma si amplia con la plug-in da 204 CV
Con l'arrivo della versione e-Hybrid da 204 CV si amplia la gamma della Cupra Terramar presentata qualche settimana fa, e protagonista di un nostro primo contatto su strada. Basata sulla piattaforma Mqb Evo condivisa con altri modelli del gruppo Volkswagen, di cui la Casa spagnola fa parte, la nuova Suv di segmento C è già disponibile con motori mild hybrid, benzina e plug-in, con potenze da 150 a 272 CV.
Più di 100 km in Ev. Il powertrain è composto dallo stesso 1.5 turbobenzina della VZ da 272 CV, ma con un diverso setting di potenza (150 CV), abbinato a un motore elettrico integrato nel cambio a doppia frizione e sei rapporti. La potenza di sistema scende quindi a 150 kW (204 CV), con una coppia massima di 350 Nm: in questa configurazione la Terramar copre lo scatto da ferma a 100 km/h in 8,3 secondi, fino a raggiungere la velocità massima di 205 km/h. La batteria ha una capacità di 19,7 kWh, per un'autonomia in modalità full electric di 113 - 123 km. La ricarica può essere fatta in corrente alternata, fino a 11 kW, oppure fino a 50 kW a corrente continua. Invariato lo schema meccanico, con una configurazione McPherson all'anteriore e multilink al posteriore.
La dotazione di serie. Disponibile solo nell'allestimento d'attacco Terramar, la plug-in da 204 CV prevede cerchi di lega da 18, fari full Led anteriori e posteriori, strumentazione digitale da 10,25 affiancata all'infotainment da 12.9 con connettività Apple CarPlay e Android Auto wireless, ricarica a induzione per gli smartphone, quattro prese di tipo USB-C, pedaliera in alluminio, sensori di parcheggio davanti e dietro, telecamera posteriore, avviamento senza chiave e climatizzatore automatico. Gli Adas si limitano a quelli obbligatori per legge: la guida assistita di Livello 2 si ottiene combinando due pacchetti tecnici, per un totale di 2.000 euro. Tra gli optional, il tetto panoramico apribile (1.100 euro), il pacchetto Digital Drive con regolazione dell'assetto e fari a matrice di Led (1.500 euro) e l'impianto Sennheiser a 11 altoparlanti (590 euro). I colori disponibili sono i metallizzati (835 euro), quelli speciali (1.100 euro) e gli opachi (2.400 euro).
Il listino completo. Ecco i prezzi per il mercato italiano di Cupra Terramar. In questa fase di lancio, la Casa spagnola propone un finanziamento con anticipo, maxirata finale e canoni mensili da 345 euro.
- Terramar 1.5 Hybrid Dsg 150 CV: 42.250 euro
- Terramar 1.5 e-Hybird Dsg 204 CV: 48.700 euro
- Terramar VZ 1.5 Hybrid Dsg 272 CV: 56.250 euro
- Terramar VZ 2.0 TSI Dsg 4Drive 265 CV: 53.700 euro
- Terramar America's Cup 1.5 Hybrid Dsg 272 CV: 59.550 euro
- Terramar America's Cup 2.0 TSI Dsg 4Drive 265 CV: 57.000 euro
BMW in Tour - Al via la seconda stagione
Calcio d'inizio per la seconda stagione di BMW in Tour, progetto d'inclusione sociale ideato da ACIB (Associazione concessionarie italiane della Casa tedesca) con la fondazione Insuperabili, onlus che promuove lo sport per le persone con disabilità. Supportata da BMW Italia e Milan, l'edizione 2024-2025 si svolgerà in 13 tappe in altrettante città, dove si disputeranno partite di calcio speciali.
La presentazione del torneo, che si terrà dal 22 gennaio al 5 maggio 2025, è avvenuta a Casa Milan (BMW è partner strategico dei rossoneri). Prima di ogni match a squadre miste tra atleti e dipendenti delle concessionarie, si affronterà il tema del limite, per saperlo riconoscere, per viverlo e per riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Un argomento caro al costruttore e al suo brand ambassador Alex Zanardi. Al termine di ogni sfida, verrà eletto il miglior giocatore: i più bravi andranno a costituire la squadra che a giugno 2025 disputerà la finale contro gli Insuperabili in uno dei centri sportivi del Milan.
Stellantis - Stla Frame, per le "grandi" multienergia
Elettrica, anche con range extender, o termica pura: la nuova piattaforma Stla Frame di Stellantis sarà la base multienergia da cui nasceranno i modelli di grandi dimensioni prodotti dal gruppo, in principio Jeep e Ram (al momento non è previsto un impiego su vetture di marchi europei). Quella che Carlos Tavares definice come "la terza piattaforma di nuova generazione" arriva dopo la Stla Medium e la Stla Large (e la Smart Car, che tuttavia è un'evoluzione di meccaniche precedenti) e si propone come soluzione per maxi Suv e pick-up, ma pure per i veicoli commerciali. Si tratta di una base body on frame, quindi un telaio a longheroni su cui viene posizionata una carrozzeria non strutturale.
Pronta a tutto. La piattaforma Stla Frame è stata sviluppata per supportare praticamente ogni tipo di tecnologia propulsiva: oltre all'elettrico, ai sistemi con range extender, alla benzina pura e all'ibrido, la nuova base accoglierà anche powertrain a idrogeno. Per il momento non sono state svelate informazioni precise riguardo i motori a benzina che verranno impiegati, ma la Casa ha già confermato le dimensioni delle vetture che nasceranno su questa nuova piattaforma. Realizzata con acciai ad alta resistenza, la Stla Frame darà vita a modelli lunghi tra i 5.488 e i 5.941 mm, con passi tra i 3.143 e i 3.690 mm, larghezze tra i 2.062 e i 2.124 mm e altezze da terra tra i 168 e i 262 mm. Si tratta dunque di prodotti destinati principalmente a Paesi come gli Stati Uniti: con il marchio Jeep, la Stla Frame arriverà anche in Europa, probabilmente con l'erede della Gladiator o con altri modelli di grandi dimensioni.
La Bev. Nella sua versione elettrica, grazie alla tecnologia a 800 volt, la nuova piattaforma promette di ricaricare 160 chilometri d'autonomia in 10 minuti sfruttando potenze fino a 350 kW (e la ricarica bidirezionale). Per l'elettrica pura si parla di 800 chilometri con un pieno: in questa variante, la Frame potrà trainare carichi fino a 6.350 kg e trasportare pesi fino a 1.224 kg e avrà elevate capacità off-road, permettendo di guadare corsi d'acqua profondi fino a 610 millimetri. Per quanto riguarda i motori, sono previsti due Edm anteriori e posteriori con potenza massima di 340 CV ciascuno: sarà dunque possibile realizzare versioni a trazione anteriore, posteriore o integrale a seconda delle esigenze. Nel caso della quattro ruote motrici, la Casa parla di un'accelerazione da 0 a 100 km/h archiviata in 4,4 secondi.
La Reev. Caratterizzata da una batteria più piccola rispetto alla Bev, la versione con range extender mette sul piatto un'autonomia di 1.100 chilometri grazie a un generatore a benzina montato all'anteriore e abbinato agli stessi moduli propulsivi dell'elettrica, uno davanti e uno dietro (che potranno essere abbinati in varie configurazioni): dunque, non vi sarà alcun flusso meccanico tra l'unità a benzina e le ruote. A differenza della Bev, la Reev è a 400 volt e accetta ricariche in corrente continua fino a 175 kW. Anche in questo caso, sarà disponibile la ricarica bidirezionale.
La Small. Presentando la nuova piattaforma Frame, Carlos Tavares ha parlato anche di altre novità in arrivo: nei prossimi anni, infatti, toccherà a una nuova generazione di piccole basata sulla quarta piattaforma di nuova generazione, la Stla Small che verrà presentata tra la fine del 2025 e l'inizio del 2026 a seconda del modello che la porterà al debutto (probabilmente la nuova generazione della Peugeot 208).
Roma - Arrivano i Cerbero: l'IA "puntata" sulle targhe
Dal 19 novembre, a Roma sono operativi i dispositivi "Cerbero" in dotazione alla Polizia Locale: presentati con una breve cerimonia al Circo Massimo, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, gli apparati svolgeranno le funzioni del vecchio "Street control", avvantaggiandosi però di una telecamera bidirezionale e dell'intelligenza artificiale.
Il Giubileo si avvicina. Con l'approssimarsi del Giubileo 2025, che impegnerà in prima linea il Campidoglio, anche la Polizia Locale sarà chiamata a un lavoro supplementare lungo le strade romane. I Cerbero, quindi, aiuteranno gli agenti nello svolgimento delle quotidiane attività per garantire la sicurezza stradale. I primi 20 apparati sono già a disposizione delle autopattuglie dei Gruppi territoriali e del GPIT, il Gruppo Pronto Intervento Traffico: facilmente installati sul tetto delle auto grazie a un supporto magnetico, sono dotati di telecamera bidirezionale, con due punti di ripresa (fronte e retro).
Divieto di sosta e controlli in banca dati. Da un lato, i Cerbero proseguono le attività dello Street control notando, riprendendo e segnalando le violazioni in materia di sosta selvaggia; dall'altro, il software di bordo consente di controllare in tempo reale targhe, revisioni e assicurazioni mediante accesso diretto alla banca dati della Motorizzazione Civile. L'intelligenza artificiale, basata sulle reti neurali, consente ai dispositivi di osservare, capire e segnalare agli agenti le eventuali anomalie riscontrate durante le attività di pattugliamento: i dati così elaborati vengono inviati ai tablet degli agenti, i quali possono impiegarli per effettuare verifiche e contestare eventuali violazioni.
Lancia - Ypsilon HF Rally 4: tre cilindri, tanto rumore - VIDEO
Il futuro non è solo silenzio. Perché, almeno nel motorsport, sentiremo ancora (tanto) rumore. Ne è un esempio la nuova Lancia Ypsilon HF Rally 4, che a differenza della sua omologa stradale (in arrivo il prossimo anno con 280 CV) e della cugina Opel Corsa da rally, non è elettrica.
Nel suo cofano, la Ypsilon HF Rally 4 ha un tre cilindri turbobenzina (un 1.2 Puretech di serie, a cui sono stati rivisti solo turbo, elettronica e scarico) con un sound incredibile e che scoppietta a ogni rilascio: lo conferma il video qui sopra, girato quando ho avuto il piacere di salire su uno dei primi esemplari di questa nuova auto da gara proposta con un prezzo molto competitivo per la sua categoria: 74.500 euro.
Gruppo Volkswagen - Timm Barlet è il nuovo direttore di Audi Italia
Il gruppo Volkswagen ha individuato il successore di Fabrizio Longo alla guida di Audi Italia. Ad assumere il ruolo che fu del manager milanese, scomparso prematuramente a settembre in seguito a un incidente sull'Adamello, sarà Timm Barlet, attuale Senior Director Sales & Marketing per i mercati di Francia, Italia, Spagna e Gran Bretagna.
Il curriculum. Barlet, che assumerà l'incarico a partire dall'1 gennaio prossimo, entrerà a far parte della squadra manageriale di Volkswagen Group Italia, sarà a diretto riporto dell'amministratore delegato Christoph Aringer e avrà il compito di portare avanti la strategia definita dallo stesso Longo. Il 47enne manager tedesco ha trascorso una parte significativa della propria carriera in Audi AG, dove dal 2004 ha ricoperto vari ruoli in ambito Vendita, Service e Network Management sia in Germania, sia a livello internazionale: infatti, prima dell'attuale ruolo è stato Direttore Sales & Marketing per l'America Latina e il Nord Europa. "Timm ha una profonda conoscenza dell'ambito Vendite e Marketing per Audi AG in diversi paesi, e ciò sarà fondamentale per il suo nuovo ruolo", ha commentato Aringer. "Lo attende un compito impegnativo, quello di consolidare il posizionamento del brand premium Audi in un mercato complesso e in un momento storico caratterizzato dalla radicale trasformazione dell'intero settore automotive, dalle mutate condizioni di mercato e dalle nuove necessità dei clienti. Diamo a Timm il benvenuto nella squadra di Volkswagen Group Italia".
Cambio anche negli Usa. Il gruppo tedesco ha deciso anche un avvicendamento ai vertici della filiale nordamericana. Kjell Gruner, manager già in Mercedes e Porsche e di recente direttore commerciale della Rivian, sostituirà Pablo Di Si nel ruolo di presidente e amministratore delegato di Volkswagen Group of America e di responsabile del marchio Vw per la regione Nord America. Gruner assumerà l'incarico il 12 dicembre prossimo. Di Si lascerà immediatamente l'azienda e il suo posto sarà assunto temporaneamente dal responsabile risorse umane Gerrit Spengler.
Renault 5 - Arriva la variante "cittadina": prezzi e dotazioni
La Renault ha aperto gli ordini della 5 E-Tech nell'allestimento d'attacco evolution, che parte da 27.900 euro, monta un propulsore da 88 kW (120 CV) e una batteria da 40 kWh, per un'autonomia dichiarata di 312 km. La Casa francese chiama questa versione urban range, a sottolinearne la vocazione cittadina, mentre il modello con accumulatori da 52 kWh (e un'autonomia dichiarata di 410 km) già a listino prende il nome di comfort range. La versione da 25.000 euro dell'elettrica, con 95 CV e 300 km di autonomia, si chiamerà five e arriverà nel 2025, insieme all'edizione speciale Roland Garros.
Dotazione di serie. Il modello da 40 kWh porta in gamma l'allestimento evolution, che di serie offre fari full Led anteriori e posteriori, retrovisori elettrici (non richiudibili), cerchi d'acciaio da 18, strumentazione digitale da 7 e l'infotainment da 10 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, due prese USB-C anteriori, sensori luci e pioggia, abbaglianti automatici, climatizzatore automatico. Oltre al cavo di ricarica per le colonnine pubbliche, a bordo c'è il caricatore trifase da 11 kW, la pompa di calore e gli aiuti alla guida obbligatori per legge: Intelligent Speed Assist, frenata automatica d'emergenza, assistente al mantenimento di corsia, predisposizione per l'alcolock, rilevatore della stanchezza del conducente e sensori di parcheggio posteriori.
Gli optional. Questo allestimento può essere arricchito del cavo di ricarica domestica (450 euro), connettore per la ricarica bidirezionale (V2L) (200 euro) e sedili riscaldabili (350 euro). Sono poi previsti pacchetti estetici di adesivi per portiere e tetto in rosso, nero, silver e gold, a 600 euro. La carrozzeria è di serie nel colore verde pop!, ma su richiesta (950 euro) si può avere in giallo pop!, bianco nacré e nero etoilé. Esclusa, almeno per questo allestimento, la colorazione blu notturno. Per il netto nero a contrasto si devono aggiungere altri 450 euro.
Il listino completo. Ecco il listino completo della gamma Renault 5 E-Tech electric per l'Italia:
- Renault 5 E-Tech evolution 120 CV 40 kWh: 27.900 euro
- Renault 5 E-Tech techno 120 CV 40 kWh: 29.900 euro
- Renault 5 E-Tech techno 150 CV 52 kWh: 32.900 euro
- Renault 5 E-Tech iconic cinq 120 CV 40 kWh: 31.900 euro
- Renault 5 E-Tech iconic cinq 150 CV 52 kWh: 34.900 euro
In questa fase di lancio, fino a fine novembre, la Renault 5 evolution 120 CV può essere ordinata con un finanziamento (Tan 3,00%, Taeg 3,93%) che prevede: anticipo di 7.650 euro, 48 rate mensili da 205 euro e maxi rata finale di 12.834 euro, per un chilometraggio massimo di 40.000 km.
Transizione ecologica - Bruxelles ai cinesi: "Sussidi solo se ci date i vostri brevetti"
Spuntano nuove indiscrezioni sui propositi della Commissione europea per contrastare la Cina nello sviluppo delle tecnologie per la transizione ecologica, tra cui dispositivi quali le batterie per le auto elettriche. Il Financial Times scrive che Bruxelles ha intenzione di obbligare le aziende del Dragone a trasferire brevetti e proprietà intellettuali alle imprese europee in cambio di eventuali aiuti comunitari. In sostanza, l'Ue vuole definire nuovi criteri per l'erogazione dei fondi che saranno assegnati a dicembre nel quadro di uno specifico bando da 1 miliardo di euro per lo sviluppo e la produzione di batterie nel Vecchio continente: per accedere ai sussidi, i cinesi dovranno avere fabbriche in Europa e condividere il loro know-how tecnologico.
I piani europei. Il progetto, che potrebbe subire delle modifiche nei prossimi giorni e, in futuro, essere esteso ad altri ambiti legati alla transizione ecologica, replica, seppur in scala ridotta, le politiche perseguite dai cinesi, anche in campo automobilistico, e solo di recente modificate: Pechino, per autorizzare l'ingresso sul mercato nazionale, obbliga le aziende estere a condividere le loro proprietà intellettuali e le loro competenze con partner locali. I propositi di Bruxelles, secondo la testata britannica, rientrano in una più ampia strategia dell'Ue volta a rafforzare la posizione dell'Europa nei confronti della Cina: la Commissione intende proteggere l'industria del blocco comunitario, soggetta a normative ambientali più severe, dalla concorrenza di prodotti a basso costo, ma più inquinanti.
iLe pressioni Usa e la reazione cinese. In tale contesto va letta non solo la conferma dei dazi sulle elettriche cinesi, ma anche la recente introduzione di requisiti più stringenti per le aziende che chiedono sussidi per produrre idrogeno: per esempio, solo il 25% dei macchinari per l'elettrolisi può avere origine in Cina. Inoltre, il Financial Times aggiunge una lettura più geopolitica. Il prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe intenzione di fare pressioni sulla Ue affinchè segua le sue politiche e alzi sempre più barriere ai beni e agli investimenti cinesi. Se Trump darà seguito alle sue minacce, Pechino potrebbe dirottare le sue esportazioni verso altre aree, come per l'appunto l'Unione Europea, che, a sua volta, sarebbe costretta ad arginare l'eventuale ondata di importazioni cinesi. A tal proposito, Bruxelles starebbe lavorando per rafforzare le sue difese commerciali, come dimostrato a maggio con nuovi regolamenti per promuovere la produzione interna di tecnologie pulite e spingere le aziende, anche cinesi, a localizzare impianti nel blocco comunitario. Ovviamente, Pechino ha già iniziato a rispondere alle iniziative europee: è noto come il ministero del Commercio, nel timore di una crescente incertezza normativa e politica in Europa, abbia messo in guardia le Case automobilistiche nazionali dal procedere con grandi investimenti nella Ue, consigliando di realizzare solo linee per l'assemblaggio finale e non impianti produttivi completi.
Guida autonoma - La MC20 guidata dall'IA "vola" a 285 km/h
La Maserati MC20 Coupé guidata dall'intelligenza artificiale sviluppata dal Politecnico di Milano ha raggiunto la velocità di 285 km/h nel corso di un test svolto nel pomeriggio dello scorso 7 novembre, in condizioni di nebbia fitta, sulla pista dell'aeroporto dell'Aeronautica Militare di Piacenza San Damiano. Si tratta della velocità più elevata mai raggiunta da un'auto di serie guidata dall'IA, senza assistenza umana a bordo.
Ha già corso la 1000 Miglia. Il conducente virtuale, l'AI-driver, è stato sviluppato dal team AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous) del Politecnico di Milano, che sta portando avanti la più ambiziosa sperimentazione di guida autonoma in Italia, e che nei mesi scorsi ha visto una Maserati GranCabrio Folgore affrontare da sola, con la supervisione di un conducente a bordo, gli oltre 1.000 km della gara di regolarità della 1000 Miglia 2024. Il progetto AIDA è supportato dal MOST, Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile.
Un primato dopo l'altro. Il record mondiale di velocità raggiunto nei giorni scorsi è stato possibile grazie al lavoro e alle competenze della divisione performance del progetto AIDA, ossia il PoliMOVE Autonomous Racing Team, che ha già vinto diverse competizioni internazionali di guida autonoma, e che detiene l'attuale record assoluto di velocità ottenuto con un prototipo AV-21 della Indy Autonomous Challenge (derivata dalla Dallara IL-15), che ha raggiunto i 309 km/h al Kennedy Space Center nell'aprile 2022.
Lynk & Co 01 - I prezzi del restyling
Lynk & Co apre le vendite della versione restyling della 01. La Suv è disponibile con un unico powertrain plug-in hybrid aggiornato in due allestimenti: Core, a partire da 40.995 euro, e la More a 44.995 euro. Pur mantenendo la formula della vendita online, il marchio cinese ha in programma, entro la fine dell'anno, l'apertura di circa 30 punti vendita in Europa per raggiungere un maggior numero di clienti sul territorio.
Con 276 CV scende a 0,9 l/100 km. La 01, primo modello della Lynk & Co a raggiungere il Vecchio continente, è stata aggiornata in maniera molto leggera a livello stilistico, con fari, mascherina e cerchi di lega ridisegnati, oltre a nuove combinazioni cromatiche. Nell'abitacolo troviamo invece un nuovo schermo centrale da 15,4" e un volante multifunzione modificato. Le novità più importanti sono quelle relative al powertrain plug-in hybrid: il 1.5 turbo ed il motore elettrico erogano ora 276 CV e 535 Nm, per unop 0-100 km/h da 7,7 secondi. Nonostante l'aumento di potenza, l'autonomia in modalità elettrica è salita, a 75 km grazie alla batteria da 17,6 kWh, e il consumo omologato è sceso a 0,9 l/100 km a batteria piena e le emissioni di CO2 a 20 g/km. Con la batteria scarica, il turbobenzina ha un consumo, dichiarato dalla Casa, di 6,4 l/100 km.
Lombardia - Iniziano i blocchi del traffico
Mentre i vecchi riscaldamenti inquinano indisturbati, in Lombardia scattano i soliti blocchi del traffico: ieri, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente Lombardia ha certificato il quarto giorno consecutivo di superamento del valore limite riferito alla media giornaliera di PM10 nelle province di Bergamo e Brescia. E il terzo giorno a Milano, Monza, Pavia, Lodi e Cremona. Nonché il secondo giorno a Mantova. Nei Comuni con più di 30 mila abitanti (e in quelli che hanno aderito), dalle 7.30 alle 19.30, stop alla circolazione per Euro 0 e 1 a benzina o a gasolio, e per Euro 2, 3 e 4 diesel. Weekend compresi. Niente deroga neppure se il proprietario del mezzo ha aderito a Move-In. Restano fermi anche gli Euro 4 diesel commerciali con e senza Fap, e gli Euro 0 e 1 a Gpl o metano. Fino a quando? Nei prossimi giorni, in base all'evoluzione del meteo, verrà valutata la disattivazione delle disposizioni.
I Comuni nel Milanese. A seguire le regole momentanee sono Abbiategrasso, Bollate, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Corsico, Legnano, Paderno Dugnano, Pioltello, Rho, Rozzano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Segrate, Sesto San Giovanni.
Le multe. Per i trasgressori, è previsto un verbale di 168 euro in base all'articolo 7, comma 13-bis, del Codice della strada. In caso di recidiva (due infrazioni identiche in un biennio), multa di 168 euro più la sospensione della patente da 15 a 30 giorni. Attenzione: eventuali violazioni da sommare a quelle per accessi vietati in Area B e Area C di Milano (altri 95 euro circa).
Metlife - Entra nel noleggio lungo termine con Yoyomove
MetLife ha avviato una nuova partnership strategica con Yoyomove, brand europeo del gruppo Movenzia.com, società specializzata nella mobilità individuale e in particolare sul noleggio a lungo e medio termine. La collaborazione consente al gruppo assicurativo di fare il suo ingresso nel settore del noleggio e di portare avanti la strategia di diversificazione dei canali di distribuzione, mentre Yoyomove potenzia la propria offerta con un innovativo servizio: la polizza infortuni Mobilità Sicura.
Offerta su misura. Inoltre, la partnership, che rientra nella strategia di Affinity Insurance di MetLife per offrire coperture su misura per clienti con specifici bisogni di tutela, permetterà ai clienti Yoyomove di accedere all'opportunità di beneficiare di una protezione completa durante la guida, con l'offerta di coperture assicurative specifiche per la mobilità, più sicure e convenienti. A tal proposito, la polizza Mobilità Sicura è pensata appositamente per i clienti del noleggio a lungo termine di Yoyomove, rappresenta una risposta al bisogno di protezione di chi guida frequentemente l'auto e preferisce formule flessibili di mobilità. Il nuovo prodotto fornisce una protezione 24 ore su 24, nella vita privata e professionale, in caso di infortunio, con coperture per ricovero ospedaliero o gessatura a seguito di frattura ossea. Nel caso di infortunio stradale sono inoltre previsti indennizzi maggiorati per l'assicurato. L'offerta è arricchita anche da servizi di assistenza medica e paramedica: dal consulto medico telefonico all'invio di fisioterapista, dal supporto di un collaboratore domestico al reperimento di presidi medico-chirurgici. Infine, è inclusa gratuitamente la possibilità di sospendere il pagamento del premio per 12 mesi in caso di perdita del lavoro.
Jaguar - Nuovo logo per la rivoluzione elettrica
La Jaguar si prepara alla rivoluzione elettrica con una nuova brand identity, riassunta nelle parole "modernità esuberante". La Casa di Coventry da oggi cambia logo, lettering, ma anche stile e posizionamento sul mercato. "Siamo di fronte a un completo reset", spiega Rawdon Glover, amministratore delegato della Casa inglese. "Jaguar si trasforma per recuperare la sua originalità e ispirare una nuova generazione".
Nuovo logo e lettering. Secondo Gerry McGovern, responsabile creativo della Jaguar, l'operazione riporta il brand "alle origini". Il nuovo lettering, moderno e semplice, simmetrico e che fonde maiuscole e minuscole senza soluzione di continuità. stato ridisegnato anche il tradizionale "leaper", uno dei segni distintivi del brand, che verrà utilizzato come "rifinitura o tocco finale". Da ultimo, la Casa inglese punterà a un utilizzo "esuberante" dei colori, "veri mattoni tonali che verranno declinati mediante texture o movimenti cromatici".
Il debutto a Miami. In occasione della Miami Art Week che si terrà a inizio dicembre, la Jaguar presenterà l'installazione pubblica "Copy Nothing", all'interno della quale verrà esposta la nuova Design Vision Concept, vettura che anticipa lo stile dei prossimi modelli della Casa inglese.
BMW M5 - Il peso della sostenibilità
Negli ultimi anni, poche auto hanno destato scalpore come la nuova BMW M5. I petrolhead si sono rivoltati contro la Casa di Monaco per via del peso della nuova generazione della segmento E: 2.435 kg secondo la normativa tedesca Din, che calcola la massa a secco dell'auto con tutti i liquidi necessari per il suo funzionamento e un pieno di benzina di almeno il 90% (se vi interessa, secondo gli standard europei saremmo a quota 2.510 kg, visto che le regole impongono l'aggiunta di un guidatore di taglia media e 75 kg). Sicuramente non poco, ma gran parte della mole di questa vettura è dovuta al suo carico tecnologico, frutto della ricerca dell'efficienza (per la riduzione delle emissioni, che scendono a 37 g/km contro i 259 della precedente Competition da 625 CV): dentro il cofano c'è un 4.4 V8 biturbo derivato dalla generazione precedente, che eroga 585 CV e 700 Nm. Ma ad alzare l'asticella rispetto alla "vecchia" M5 pensa un motore elettrico da 197 CV e 280 Nm, che porta la potenza complessiva a un livello mai raggiunto da una Serie 5 stradale: 727 CV e 1.000 Nm di coppia. Che fanno letteralmente volare sul dritto questa super berlina (0-100 in 3,5 secondi, 0-200 in 10,9 e 80-120 in 2,2): nei rettilinei della pista di Monza, dove l'ho guidata, ho toccato velocità stratosferiche in un lampo, con una progressione mai vista su una M5 e una facilità di guida disarmante (certo, per un'auto di questa potenza) grazie al sistema di trazione integrale.
Nata per l'Autobahn. Tra una curva e l'altra, la nuova M5 (già in vendita con prezzi da 150.450 euro) è un missile. Ma il problema della massa, ovviamente, è che si fa sentire alla variazione del moto. In frenata, i carboceramici fanno un lavoro eccellente, dimostrando doti di forza e modulabilità non facili da trovare su un'ibrida alla spina (il regen è ben calibrato e sfrutta le masse in gioco a favore dell'efficienza: nell'exit lap di raffreddamento, solo con i rilasci ha ripristinato 4 chilometri di autonomia elettrica, e Monza è lunga 5.793 metri). Nelle volte strette, come la prima variante, si percepisce in maniera evidente il peso dell'auto, con cui però ti abitui in fretta a convivere: capisci subito quando stai forzando un inserimento. In uscita dalle curve, la trazione integrale mette a terra tutta la potenza senza perdite d'aderenza e ti lancia avanti con un'efficacia mai vista su una M5. Nei tratti più veloci, invece, la berlina trasmette fiducia, come si addice a una vettura nata per sfrecciare sulle Autobahn. Il tutto nel confort più totale. Tra assetto adattivo, morbidi sedili in pelle che sostengono bene il corpo e un abitacolo ben isolato a livello acustico (tranquilli, il V8 si sente), la M5 ha ben poco da invidiare alle ammiraglie di Monaco.
La BMW Driving Experience. La M5, però, era solo una delle M presenti a Monza per la BMW Driving Experience, il corso di guida che la Casa di Monaco propone ai suoi clienti (è incluso nel prezzo d'acquisto di una M se si sceglie l'optional dell'M Driver's Package, ma lo si può comprare anche se non si possiede una BMW) in vari circuiti italiani. Nelle giornate di apprendimento organizzate dalla Casa sono infatti previsti anche alcuni giri sulle M2 e M4, vetture molto più snelle rispetto alla nuova M5, ma con prestazioni altrettanto coinvolgenti. In più, tra le attività proposte dall'Elica c'è anche un'esperienza di guida in pista dedicata a persone con disabilità, che possono mettersi al volante di una M2 appositamente allestita dal progetto Specialmente per scatenare in pista i 460 cavalli del suo sei cilindri biturbo.
Northvolt - La crisi si allarga: mancati gli obiettivi di produzione
Continua il periodo difficile della svedese Northvolt, la principale azienda europea di batterie per auto elettriche, che paga il calo nella domanda di veicoli a zero emissioni. Nell'ambito di un progetto di ristrutturazione aziendale, reso necessario dalle complesse condizioni del mercato, nelle scorse settimane sono state licenziate circa 1.600 persone (un quinto della forza lavoro complessiva); in più, la dirigenza ha chiuso uno stabilimento e limitato la produzione in un altro. A metà novembre, due fonti interne all'azienda hanno rivelato all'agenzia di stampa Reuters l'ipotesi di un'istanza per accedere al Chapter 11 della legge fallimentare degli Stati Uniti (equivalente più o meno all'amministrazione controllata) e avviare così una procedura di riorganizzazione. La Northvolt non ha commentato.
Produzione rallentata. Stando ad alcuni documenti interni, negli ultimi mesi la Northvolt avrebbe mancato diversi obiettivi di produzione e di conseguenza l'impegno di aumentare la fornitura complessiva. A fronte delle 100 mila celle settimanali previste nel piano "Path to 100k", tra agosto e novembre le batterie prodotte in sette giorni sono state mediamente 51 mila. Nella settimana del 10 novembre, poco più di 26 mila. "Stiamo rivedendo i piani di produzione nell'ambito della ristrutturazione strategica in atto, che influisce anche sui ritmi dello stabilimento di Northvolt Ett", ha commentato l'azienda. "Questo è un settore molto difficile, ma nel corso dell'anno abbiamo fatto molti passi avanti e oggi riusciamo a rispettare, di settimana in settimana, le richieste dei clienti". Lo scorso mese di giugno la BMW ha cancellato una commessa da due miliardi di euro: attualmente, i principali committenti della Northvolt sono Scania, Porsche e Audi.
G20 - Nessun accordo sul clima, possibile fallimento anche per la Cop29
Mentre alla Cop29 di Baku si discute di aiutare economicamente i Paesi in via di sviluppo per affrontare la crisi climatica, dal G20 di Rio di Janeiro arriva una doccia fredda. Freddissima. Nella dichiarazione finale, i leader affermano "la necessità di catalizzare e incrementare gli investimenti da tutte le fonti e i canali per colmare il divario di finanziamento delle transizioni energetiche a livello globale, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo", e che questi ultimi devono essere sostenuti nella loro transizione verso basse emissioni di carbonio" facilitando i finanziamenti a basso costo per loro". Tutto chiaro? No, neanche per noi.
Il passo indietro. Sono parole generiche, impegni vaghi. A dire il vero, la discussione sul dossier è prevista per domani e qualche voce potrebbe farsi sentire, ma dopotutto è quella che leggiamo sopra la formula su cui si sono accordati gli sherpa, stemperando gli animi di chi pensava che da Rio sarebbe arrivato un assist a Baku. I membri del G20, dopotutto, sono responsabili dell'80% delle emissioni climalteranti e da soli assommano l'85% del Pil mondiale: come a dire che i colpevoli dei cambiamenti climatici sono anche coloro che hanno la maggiore capacità di affrontarli. Ma non la voglia, a quanto pare.
Chi paga per il clima? Lo dimostra la Cop29 con il suo muro contro muro piuttosto netto: il New Collective Quantified Goal (NCQG), il nuovo obiettivo di finanza per il clima che dovrebbe partire dal 2025, secondo l'Onu dovrebbe arrivare ad almeno mille miliardi l'anno entro il 2030 per essere efficace contro i cento attuali, stabiliti dall'Accordo di Parigi che scadrà il prossimo anno. Dove prenderli? I Paesi più ricchi, e l'Europa in particolare, vorrebbero far aprire i cordoni della borsa anche alla Cina, agli Stati del golfo (Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi Uniti), al Brasile, alcuni dei quali sono considerati in via di sviluppo. E va da sé che questi ultimi preferiscono vedersi nella sola veste di percettori che non in quella, più scomoda, anche di finanziatori.
Niente fossili. Insomma, siamo di fronte a un passo indietro rispetto all'Accordo di Dubai della scorsa Cop28, tanto che a Rio non si fa neanche menzione delle fonti fossili. C'è solo l'accordo sulla Global Alliance against hunger and poverty, lanciata dal presidente brasiliano Lula, che propone di tassare del 2% i patrimoni dei super ricchi. Una dotazione di 250 miliardi l'anno proveniente da circa 3.000 paperoni a livello globale per ridurre povertà e diseguaglianze. stata appoggiata da tutti i partecipanti, Italia compresa, con una Giorgia Meloni che ha conquistato le prime pagine per la curiosa vicinanza con Lula.
2025 - Ecco di quanto aumenteranno le multe
Da qualche giorno circola in rete la notizia che all'inizio del 2025 le multe stradali potrebbero aumentare fino al 17,6%. E che per un eccesso di velocità si pagherà fino a 4 mila euro. Nulla di tutto ciò. Come accade ogni biennio (ma non due anni fa, perché a fine 2022 per la prima volta il governo decise, con la legge di bilancio, di bloccare il meccanismo di adeguamento automatico all'inflazione, le sanzioni stradali aumenteranno. Di quanto? Lo stabilisce il Codice della strada: di una misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati verificatasi nei due anni precedenti.
Probabile aumento del 2,5%. Ancora non sappiamo a quanto ammonterà questa variazione tra un mese, quando il ministro della Giustizia, di concerto con quelli dell'Economia e dei Trasporti, firmerà lo specifico decreto, che si baserà sui dati Istat di novembre diffusi a metà dicembre. Tuttavia, l'entità dell'aumento non dovrebbe discostarsi molto dal 2,5% registrato a ottobre. Un rialzo tutto sommato contenuto, considerando che quattro anni fa le multe addirittura diminuirono dello 0,2%. E che due anni fa, come accennato all'inizio, l'aumento fu bloccato dal governo "in considerazione dell'eccezionale situazione economica".
Non ci sarà il recupero del passato. E allora perché si è parlato di aumenti del 17,6%? Al di là del comprensibile e condivisibile auspicio di un nuovo blocco da parte del governo, alcune associazioni di consumatori hanno aggiunto al prossimo prevedibile aumento quello - mancato - di due anni fa relativo al biennio 2020-2022. Insomma, hanno considerato non l'ultimo biennio, come prescrive il Codice della strada, ma l'ultimo quadriennio. Non sarà così, evidentemente, a prescindere da ciò che deciderà il governo, alle prese con esigenze di segno opposto dei Comuni, molti dei quali, com'è noto, dalle multe ricavano una cospicua parte delle loro entrate.
I nuovi importi. Ciò premesso, vediamo, per alcune delle violazioni più frequenti, cosa accadrebbe se le sanzioni aumentassero effettivamente del 2,5%, considerando i previsti arrotondamenti all'unità di euro. Ovviamente, nulla cambierà sulle eventuali sanzioni accessorie (punti, sospensione della patente, eccetera).
*Il nuovo importo è quello previsto dalla riforma del Codice della strada, che entrerà in vigore a dicembre e che non aumenterà per effetto dell'incremento biennale.
BYD - Il costruttore cinese ha prodotto più di 10 milioni di auto elettrificate
La BYD ha raggiunto il traguardo dei 10 milioni di veicoli elettrificati prodotti: si tratta di mezzi che sul mercato cinese vengono chiamati NEVs (New Energy Vehicles), ovvero ibridi plug-in, elettrici puri o con range extender.
15 mesi per 5 milioni di veicoli. La BYD ha impiegato quasi 30 anni per arrivare a questo risultato: fondata nel 1995, ha iniziato a costruire vetture nel 2003 e ha proposto la prima ibrida plug-in nel 2008 (il debutto elettrico risale all'anno successivo). Tuttavia, è stato il successo degli ultimi anni ad accelerare al massimo le vendite: ne sono serviti 15 per produrre i primi 5 milioni di veicoli elettrificati, ma sono bastati appena 15 mesi per arrivare al traguardo odierno.
L'auto del record è una Denza. L'esemplare numero 10.000.000 è uscito dallo stabilimento di Xiaomo a Shenzhen-Shanwei: si tratta di una Denza Z9 ordinata dal fondatore e ceo di Game Science Feng Ji, legato da una collaborazione con la BYD. Denza è il marchio premium della BYD, ma del gruppo fanno parte anche i brand Yangwang, per il mercato del lusso, e Fangchengbao, dedicato ai fuoristrada.