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Koelliker - Più marchi, più modelli e una nuova sede

4 Ruote - Apr 13,2023

Dopo un'offensiva a colpi di nuovi marchi auto cinesi, la creazione di una struttura dedicata ai veicoli professionali con Maxus, Whuzeng (anche loro cinesi), B-On ed Evum, i prossimi mesi vedranno un ulteriore sviluppo delle attività del gruppo Koelliker, basato sull'acquisizione di ulteriori brand, sull'allargamento delle gamme e anche su una nuova sede. Lo stesso Marco Saltalamacchia, ceo e Executive vice president dell'azienda artefice di tanti debutti di nuovi marchi sul mercato italiano, sottolinea l'identità di hub della mobilità che vuole imprimere alle attività di cui è a capo. Presentando la monololume Maxus Mifa 9, ha ribadito che il brand si connoterà sempre più come specialista nei veicoli per trasporto di merci o persone collettivo.

Dalle monovolume ai camion. Alla 7/8 posti appena presentata si affiancheranno entro la fine del 2024 una Mifa 7 a 5 o 7 posti per l'utilizzo più familiare, la nuova generazione del commerciale medio eDeliver3 e gli aggiornamenti al più grande eDeliver9, del quale fra l'altro è arrivato un primo contingente del modello con motore diesel, ad affiancare l'elettrico. Persino lo spazio fra i due modelli sarà colmato con un prodotto inedito. Anche per il pick-up Bev T90EV sono previsti perfezionamenti, mentre, nel settore degli autocarri medioleggeri, all'autotelaio EH da 6 o 7,5 tonnellate di peso totale si dovrebbe affiancare un innovativo 4,5 ton, sempre a batterie, ma a 3 assi, per la distribuzione e i servizi ambientali in ambito regionale. Ricordiamo che la produzione Maxus comprende anche camion pesanti veri e propri, uno dei quali, un trattore da 40 tonnellate, anch'esso a trazione elettrica, su telaio Iveco, è stato indicato da indiscrezioni in procinto di arrivare su alcuni mercati europei.

Prossimi acquisti. Mentre si appresta ad aggiungere a vetture e autocarri un marchio di motocicli, Koelliker guarda già ad ampliare la gamma con modelli elettrici più accessibili alla classe media: Saltalamacchia identifica questo obiettivo con una C-Suv da 30mila euro. Quanto ai canali di distribuzione, la rete è in crescita, e passerà a breve da una ventina a una trentina di partner. La stessa capogruppo sta per darsi una nuova veste: sembra ormai conclusa la trattativa per acquisire la precedente sede del gruppo PSA a Milano, in via Gattamelata. Uno spazio di oltre 20mila metri quadri che servirà non solo da flagship store per tutti i marchi, ma da incubatore per nuove iniziative con startup, e da vetrina per le attività nell'usato. La gestione dei veicoli di seconda mano sarà un'altra delle attività strategiche a disposizione della rete e, sottolinea Saltalamacchia, diventerà a sua volta un brand.

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Volkswagen - Primi collaudi per il restyling di metà carriera

4 Ruote - Apr 13,2023

La Volkswagen T-Cross è stata fotografata per la prima volta durante i collaudi nella variante restyling che debutterà nel 2024. La popolare B-Suv tedesca andrà incontro all'aggiornamento di metà carriera e introdurrà sicuramente una serie di novità di carattere stilistico.

Frontale e coda si rinnovano. Le immagini mettono in evidenza le camuffature applicate al frontale e alla coda: è logico quindi immaginare che paraurti, gruppi ottici e mascherina verranno coinvolti nel restyling. Sarà probabilmente l'occasione per allineare la T-Cross con gli stilemi più recenti del marchio, anche se per il momento è difficile comprendere in maniera chiara quale sia la reale entità delle modifiche applicate. Un altro ambito di intervento sarà probabilmente quello dell'infotainment e della connettività, che potrebbe quindi modificare almeno in parte l'andamento della plancia: la T-Cross, infatti, adotta ancora il display integrato nella parte superiore e non il tablet staccato dal corpo principale con comandi a sfioramento.

Rimangono centrali i motori a benzina. Di norma, un restyling è anche un momento importante per l'aggiornamento dei powertrain, ma è difficile pensare a una rivoluzione degli equilibri attuali. I motori benzina 1.0 e 1.5 TSI dovrebbero infatti rimanere al loro posto con accorgimenti minimi e non è prevedibile l'arrivo di varianti ibride nel breve termine.

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BMW XM 50e - La super Suv ibrida plug-in è anche a sei cilindri

4 Ruote - Apr 13,2023

La BMW introduce una terza versione della Suv XM. Dopo aver presentato il modello ibrido plug-in nel 2022 è stato appena annunciato l'arrivo della Label Red da 748 CV al Salone di Shanghai. Ora è la volta della XM 50e, che verrà presentata alla stessa rassegna e si pone all'opposto come modello d'ingresso della gamma. Questa versione sarà proposta soltanto su alcuni dei mercati nei quali la XM sarà commercializzata.

Sei cilindri ibrido plug-in senza compromessi. Il powertrain della 50e non è stato svelato nel dettaglio, ma dovrebbe condividere le caratteristiche tecniche di base con la 750e. L'unità propone lo schema ibrido plug-in hybrid con l'abbinamento tra il 3.0 sei cilindri in linea TwinPower Turbo e il motore elettrico integrato nel cambio automatico. Sulla Serie 7 la potenza totale di sistema è di 490 CV e 700 Nm, mentre per la XM il dato è leggermente inferiore: a parità di coppia, la potenza massima dichiarata è pari a 476 CV. La Suv sarà omologata per un consumo medio Wltp di 1,4-1,5 l/100 km (31-35 g/km di CO2) e per una percorrenza in modalità elettrica variabile da 76 a 84 chilometri.

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Mondiale Rally - morto Craig Breen

4 Ruote - Apr 13,2023

Il pilota ufficiale del team Hyundai WRC Craig Breen ha perso la vita durante una sessione di test in previsione del rally di Croazia: la notizia è stata confermata da un comunicato ufficiale, con il quale il team ha precisato che il co-pilota James Fulton è rimasto illeso nell'incidente.

Breen è uscito di strada mentre provava la vettura sull'asfalto e non è sopravvissuto alle ferite riportate. Era alla sua seconda uscita con la vettura coreana nelle vesti di terzo pilota della squadra. Irlandese, 33 anni, Breen aveva al suo attivo quest'anno il secondo posto ottenuto al Rally di Svezia; in passato era salito sul secondo gradino del podio anche nei rally mondiali di Svezia, Estonia, Belgio e Italia (disputato in Sardegna nel 2022).  

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Stellantis - Elkann: "Elettriche in forte crescita, ne avremo 47 alla fine del 2024"

4 Ruote - Apr 13,2023

"Stiamo accelerando la corsa all'elettrificazione con 23 modelli di Bev già sul mercato e nuovi prodotti iconici in arrivo come il Ram 1500 Rev che Carlos Tavares ha presentato la scorsa settimana al New York Auto Show. Entro la fine del prossimo anno, avremo 47 elettriche per i nostri clienti. E alla fine della decade avremo 75 Bev disponibili nel mondo". Con queste parole il presidente di Stellantis, John Elkann, ha ricordato durante l'assemblea degli azionisti i risultati raggiunti nel campo della mobilità alla spina da quando è stata completata la fusione tra la Fiat Chrysler e la Psa. "Siamo concentrati sull'implementazione della nostra strategia di decarbonizzazione attraverso prodotti e servizi sostenibili", ha aggiunto Elkann. "Il nostro lavoro per promuovere l'economia circolare è proseguito con l'inaugurazione del nostro primo Hub per l'Economia Circolare nel nostro storico stabilimento italiano di Mirafiori. Un altro elemento chiave del nostro lavoro di decarbonizzazione è la nostra leadership nei veicoli elettrici, per cui abbiamo registrato un aumento del 41% delle vendite anno su anno in Europa".

Risultati record. "Questa è la nostra prima assemblea generale annuale che si tiene di persona dalla creazione di Stellantis, due anni fa. A quella data, non avevamo modo di sapere fino in fondo cosa sarebbe diventata oggi Stellantis. Iniziando il nostro viaggio come una nuova azienda, avevamo l'ambizione di guidare il modo in cui il mondo si muove", ha proseguito Elkann. "Siamo ancora giovani, ma stiamo già iniziando a mantenere la nostra promessa: in un momento cruciale per il settore, abbiamo acquisito uno slancio significativo sull'elettrificazione, lo sviluppo del software e l'integrazione verticale. Abbiamo continuato a innovare, mentre ridefiniamo ed aumentiamo la mobilità per le persone ovunque. E lo abbiamo fatto in tempi di grande discontinuità, a fronte di varie crisi che hanno causato eccezionale incertezza". Il nipote dell'Avvocato ha quindi ricordato i "solidi risultati finanziari" dell'anno scorso, "che ci hanno distinto dai nostri concorrenti con una combinazione di scala e crescita a due cifre. Siamo tra i primi tre nel nostro settore per ricavi e margini e abbiamo raggiunto il primo posto in termini di utile operativo assoluto, che è stato pari a 23,2 miliardi di euro", ha proseguito Elkann, dicendosi "orgoglioso del modo in cui Carlos Tavares (amministratore delegato, ndr), il leadership team e i loro colleghi hanno ottenuto grandi risultati quest'anno, gestendo la turbolenza con creatività e resilienza".

Il "terzo motore". In tale quadro rientrano anche le strategie di crescita varate con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dalle aree geografiche di riferimento: "Oltre all'Europa e al Nord America, dove abbiamo le nostre radici a cui siamo impegnati, stiamo costruendo anche quello che chiamiamo il nostro terzo motore. Questo terzo motore è costituito da Sud America, Africa, Medio Oriente, India e Asia Pacifico. Abbiamo annunciato il raddoppio della nostra capacità industriale in Marocco; ci siamo impegnati a far crescere e rafforzare la nostra attività in India; abbiamo mantenuto la leadership di mercato in Brasile, Argentina e Cile; e all'inizio di quest'anno, abbiamo annunciato un'espansione della nostra attività in Turchia con Tofas". Su questo fronte, ha fornito ulteriori dettagli Tavares: "Il resto del mondo sta diventando un terzo motore che entro 2-3 anni sarà alla pari con le altre due aree".

Orientamento alla crescita. Anche il manager lusitano ha sottolineato "le performance record" del 2022, per quanto non "sia riduttivo dire che è stato un anno impegnativo" fra crescita dell'inflazione e problemi logistici. "Nonostante le sfide e i venti contrari per noi è stato un anno premiante" ha aggiunto Tavares, ricordando le prospettive per l'anno in corso: "La guidance per il 2023 resta immutata, con un margine operativo rettificato a doppia cifra e un free cash flow industriale positivo". Rimangono invariate le previsioni per le varie aree geografiche: "Pensiamo che ci possa essere una crescita del 5% in Nord America e in Europa, in particolare in Spagna e Regno Unito, così come nel Middle East e in Africa. La nostra crescita dovrebbe essere del 3% in Sud America con un forte impulso dal Brasile. Prevediamo un +5% in India e Asia, con una solida crescita in Giappone. In Cina il gruppo dovrebbe crescere del 2%, una stima che riflette l'aumento della domanda alla fine del 2022 dopo lo stop alla tassa temporanea sulle auto". Secondo Tavares, il gruppo "è resiliente e continua a sviluppare business orientati alla crescita: siamo adatti a tutte le stagioni, con nuovi business come il software e le attività dei mercati identificati come 'overseas club' in forte crescita. Non stiamo riducendo le nostre attività, ma, al contrario, sfruttiamo le nostre dimensioni per accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile".

Gli obiettivi. Tavares ha quindi confermato gli obiettivi di riduzione del 50% le emissioni entro il 2030 e di decarbonizzazione entro il 2038: "Fra i grandi costruttori automobilistici siamo i numeri uno in termini di velocità nella marcia verso la carbon neutrality. Possiamo fare di più per il cambiamento climatico? Certo che possiamo fare di più. Abbiamo chiara una road map da seguire... Siamo già nella fase esecutiva, ad esempio il 50% dell'energia che utilizziamo viene da fonti rinnovabili. Siamo comunque la società che sta andando più forte verso il nostro obiettivo 'Carbon zero' del 2038, ha proseguito il dirigente, sottolineando, infine, un aspetto fondamentale: il gruppo sta "generando cassa a sufficienza per finanziare gli investimenti necessari" e raggiungere i suoi obiettivi.

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Volkswagen ID - 286 CV e 550 Nm (tutti dietro) con un nuovo motore elettrico

4 Ruote - Apr 13,2023

I tempi cambiano. Una volta si parlava di pistoni stampati, bielle forgiate e alberi a camme riprofilati per mostrare il progresso tecnico che si nascondeva sotto l'ultima evoluzione sportiva di turno. Oggi, nell'era elettrica, si è passati ad altre tipologie di affinamenti, dagli avvolgimenti dello statore ai miglioramenti del sistema di raffreddamento. Quello che non cambia, però, è la spasmodica ricerca delle prestazioni più elevate da parte delle Case. Come la Volkswagen, che ha appena presentato un nuovo motore elettrico ad alte prestazioni che andrà a equipaggiare le vetture della gamma ID. Pensato come propulsore da posizionare sull'asse posteriore, l'APP550 sfrutta un sistema a magneti permanenti che promette 286 cavalli di potenza massima e ben 550 Nm di coppia istantanea. Dati molto interessanti, che abbiamo deciso di analizzare in questo approfondimento tecnico. Qui sotto potete trovare una grafica interattiva che mostra tutte le componenti principali del nuovo motore elettrico: selezionando i pallini potete scoprire dettagli aggiuntivi sul sistema sviluppato dagli ingegneri di Wolfsburg.

Solo dietro. Il propulsore, che la Volkswagen definisce come "completamente nuovo", è stato sviluppato per offrire prestazioni elevate e un'efficienza maggiore rispetto a quelli attualmente impiegati sulla gamma ID, il che si tradurra in accelerazioni più rapide e maggiore autonomia. I primi modelli a utilizzarlo saranno lanciati sul mercato entro la fine di quest'anno e potranno beneficiare di 286 cavalli e 550 Nm. Pensato per essere montato solo sull'asse posteriore, l'APP550 promette una migliore erogazione della potenza, sia nello spunto da fermo, sia a velocità elevata. Come potete vedere dalla grafica interattiva qui sopra, il nuovo motore elettrico è caratterizzato da uno statore migliorato grazie all'impiego di fili con sezione trasversale più ampia e con un maggior numero di avvolgimenti, mentre il rotore utilizza un magnete permanente più potente rispetto al passato, così da garantire una maggiore capacità di carico. Viste le maggiori potenze in gioco, la Volkswagen ha rinforzato diverse parti del motore, a partire dalla trasmissione, che impiega cuscinetti a basso attrito e ingranaggi appositamente sviluppati.

Raffreddamento separato. Prodotto nello stabilimento di Kassel, 200 chilometri a nord di Francoforte, il motore APP550 utilizza un inverter ottimizzato. Questo componente, di fatto, è il cervello del sistema propulsivo e, come su tutti i motori di questo tipo, invia allo statore la corrente prelevata dalla batteria. A esso si affianca anche un nuovo sistema di raffreddamento del motore che, utilizzando una pompa dell'olio elettrica a portata variabile, consente di ridurre il dispendio d'energia per la gestione termica del powertrain. La Volkswagen, infatti, afferma che "il sistema è in grado di raffreddarsi autonomamente tramite le ruote dentate del riduttore e componenti appositamente formati per l'alimentazione e la distribuzione dell'olio". Per mantenere il propulsore alla temperatura d'esercizio, l'olio viene fatto passare dal circuito di raffreddamento dell'auto: per lo statore, invece, è previsto un dissipatore di calore ad acqua separato.

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Byd - Dolphin e Seal sbarcano in Europa

4 Ruote - Apr 13,2023

Dopo aver lanciato tre modelli full electric in Europa - la Suv Atto 3, la berlinona Han e la sette posti Tang - per la cinese Byd è venuto il momento di introdurre nel Vecchio continente la Dolphin e la Seal. La Dolphin è una berlina di segmento C che fa della praticità e dell'efficienza i propri punti di forza, mentre la Seal è una berlina di segmento D dal forte impatto stilistico, caratterizzata da elevati contenuti tecnologici. Prime vetture della serie Ocean ad adottare il concetto di design "Ocean Aesthetics", le due elettriche poggiano sulla moderna e-Platform 3.0 della Casa. Mentre la Dolphin adotta uno schema a trazione anteriore e vanta una batteria da 60 kWh, la Seal monta una batteria, sempre "Blade", da ben 82 kWh e sarà disponibile nella versione a trazione posteriore o integrale. 

La Dolphin. La berlina arriverà a giugno nei mercati europei in cui il marchio Byd è già presente (non ancora ufficialmente in Italia), mentre la Seal sarà negli showrooom a settembre. La Dolphin è una berlina (rialzata) di segmento C, lunga 4,29 metri, alta 1,57 e con un passo di 2,7 metri: realizzata, come la Atto 3, sulla nuova e-Platform 3.0, la vettura adotta la Blade battery al litio-ferro-fosfato, priva di cobalto e caratterizzata da una elevata stabilità termica. Grazie a un accumulatore da 60 kWh, abbinato a un motore sincrono a magneti permanenti da 204 cavalli e 290 Nm di coppia, la Dolphin è in grado di accelerare da 0-100 km/h in 7 secondi e di raggiungere una velocità massima di 160 km/h. Quattro le modalità di guida: Sport, Normal, Economy e Snow. La batteria garantisce un'autonomia dichiarata e combinata di 427 km nel ciclo Wltp, la potenza di ricarica è di 11 kW in corrente alternata, mentre il caricatore in corrente continua da 100 kW può ripristinare dal 30 all'80% del "pieno" in 29 minuti. La vettura è dotata anche di tecnologia Vtol (dalla potenza massima esterna di 3,3 kW), che consente di fornire corrente a dispostivi, oltre che della importante pompa di calore, presente di serie.      

Sbalzi corti. La Dolphin si riconosce anche per gli sbalzi della carrozzeria ridotti e il passo lungo per la categoria: elemento, quest'ultimo, che garantisce una buona abitabilità per cinque persone. I sedili sportivi anteriori, completi di poggiatesta integrato, sono realizzati di pelle vegana e sono dotati di regolazioni elettriche (a sei vie lato guida) e di funzione riscaldamento. Il divanetto, frazionato in percentuale "60:40", consente di ampliare la capacità del bagagliaio dai 345 litri dichiarati in configurazione standard a 1.310, a schienali reclinati. La vettura presenta una piccola strumentazione di tipo motociclistico e pochi comandi fisici, concentrati in pratica sulla console, per aumentare lo spazio a disposizione degli occupanti (sono più di 20 i vani portaoggetti). Diversi i sistemi di assistenza alla guida forniti di serie: nel pacchetto troviamo gli avvisi di collisione frontale e posteriore, il monitoraggio del traffico posteriore con frenata automatica, la frenata automatica di emergenza,  l'assistenza al mantenimento della corsia di marcia e il cruise control adattivo. Non mancano il sistema di rilevamento dell'angolo cieco, il controllo della pendenza in salita e l'arresto automatico del veicolo. La Dolphin è dotata anche di fari adattivi e abbaglianti automatici.  

La Seal. Come la Dolphin, anche la Seal fa parte della serie Ocean. Una filosofia di design, portato avanti dall'équipe di Wolfgang Egger (ex Alfa Romeo), che si traduce in una firma visiva dinamica ed elegante e in un Cx di soli 0,219. La vettura, lunga 4,8 metri, alta 1,46 e con un passo di 2,92, è una versatile berlina a quattro porte full electric, che può ospitare in modo comodo cinque persone. Passeggeri che possono contare anche su un ampio bagagliaio da 402 litri, cui si aggiunge un pratico vano anteriore da 53 litri. La Seal è la prima macchina a implementare la tecnologia Cell-to-Body (CTB), che integra completamente la Blade battery nella struttura del veicolo, migliorandone la sicurezza. Tale schema si ispira alla struttura del pannello di alluminio a nido d'ape ad alta resistenza. In sostanza, la tecnologia CTB integra il coperchio superiore del pacco batteria con la tradizionale struttura del pavimento della scocca, formando una superficie a sandwich. Ciò ha permesso un incremento del volume della batteria pari al 66%, con conseguente aumento della densità energetica del 10. 

Nuovi controlli. La Seal presenta pure il nuovo sistema iTAC (Intelligent torque control technology), che sostituisce il tradizionale metodo di ripristino della dinamica del veicolo tramite la riduzione della potenza erogata. L'iTAC legge e associa i dati sullo stato di marcia dell'auto a quelle che possono essere le esigenze di controllo del conducente: il sistema può quindi anticipare l'erogazione controllata della potenza, sfruttando appieno tutte le qualità della vettura, migliorando le prestazioni, la sicurezza e il confort. Il motore elettrico eroga ben 313 cavalli nella versione a trazione posteriore, mentre la configurazione 4x4 invia 218 cavalli alle ruote anteriori e 313 a quelle posteriori, per una potenza massima combinata di 530 cavalli. Notevole l'accelerazione 0-100, che viene risolta, rispettivamente, in 5,9 e 3,8 secondi. La velocità massima è di 180 orari. La Seal AWD dispone, inoltre, di sospensioni semi-attive con ammortizzatori a frequenza variabile.  

Due anime. La Seal verrà offerta in Europa in due livelli di allestimento: uno abbinato alla trazione posteriore e alla batteria da 82 kWh,  l'altro con trazione integrale e accumulatore da 80 (sempre del tipo Blade, al litio-ferro-fosfato), con autonomia nel ciclo Wltp variabile da 520 a 570 km. Quattro le modalità di guida: Eco, Normale, Sport e Neve. La potenza di ricarica va dagli 11 kW in corrente alternata, ai 150 kW in corrente continua. Con quest'ultima soluzione, la batteria può essere riportata dal 30 all'80% della carica in 26 minuti. Anche la Seal è equipaggiata di serie con un sistema a pompa di calore, che consente un'ottimizzazione della regolazione della temperatura del pacco batteria. La vettura supporta anche il sistema V2L, che permette di utilizzare l'auto come generatore per caricare dispositivi esterni (con potenza fino a 3 kW).    

Interni spaziosi. La Seal vanta interni eleganti e ariosi, grazie anche al pavimento piatto dovuto alla sottile struttura a batteria. L'infotainment offre un sistema di connessione 4G con aggiornamenti over-the-air. Grande il monitor girevole (non una novità sulle Byd) da ben 15,6 pollici, dotato della funzione di controllo e riconoscimento vocale intelligente, oltre alla compatibilità con dispositivi Android Auto e Apple CarPlay. I sedili anteriori sono sportivi, ma con imbottitura morbida: quello lato guida dispone inoltre di regolazioni elettriche a otto vie, mentre il piantone dello sterzo è regolabile. I sedili posteriori offrono spazio adeguato per tre adulti, per un confort di marcia che si preannuncia elevato. 

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Tesla - Model 3 restyling, sei tu?

4 Ruote - Apr 13,2023

lei o non è lei? Non ci sono certezze, ma quella che vedete qui sopra potrebbe effettivamente essere la prima foto senza camuffature della Tesla Model 3 restyling. Il condizionale è ancora d'obbligo, anche perché la provenienza di questa immagine, pubblicata sui social, non è certa: quello che è sicuro, invece, è che il facelift dell'auto elettrica di Elon Musk debutterà a breve. Si parla da tempo, infatti, dell'arrivo della Tesla Model 3 2023 nelle concessionarie tra l'estate e l'autunno di quest'anno, sull'onda della riduzione dei prezzi che il costruttore ha applicato alla propria gamma negli scorsi mesi.

Muso più filante. Se effettivamente questo fosse il restyling della Tesla Model 3, nome in codice Highland, appare interessante notare come il team di designer guidato da Franz von Holzhausen abbia reso molto più affilato il muso della berlina. I fari sono meno tondeggianti e più grintosi, con una firma luminosa nella parte bassa e una nuova configurazione per il sistema d'illuminazione a Led. Il nuovo paraurti sembra non integrare più i due segmenti a Led utilizzati come fendinebbia sulle Model 3 Long Range e Performance attuali; gli specchi retrovisori appaiono estremamente simili agli attuali, mentre osservando quel poco che si può vedere degli interni si può notare una piccola "gobba" davanti al posto guida. La Model 3 non ha mai avuto un vero e proprio quadro strumenti e nemmeno il restyling dovrebbe introdurlo: potrebbe dunque trattarsi di una semplice "piega" del panno utilizzato per coprire la plancia della vettura, anche se non è detta l'ultima parola.

Perché può essere lei...
L'immagine "rubata", scattata probabilmente all'interno di uno dei depositi utilizzati per parcheggiare i muletti, mostra quella che sembra essere una Model 3 coperta da un telo fissato con alcune cinghie. Qualcuno avrebbe sollevato un lembo di questa copertura per fotografare il frontale della vettura, consentendoci così di vedere alcuni dei dettagli che potrebbero caratterizzare l'atteso facelift della berlina elettrica. La differenza più grande si può notare, come detto, a livello dei fari, la cui modifica ha comportato anche un aggiornamento al paraurti, ridisegnato per garantire una maggiore efficienza aerodinamica. Dettagli più che plausibili, visto che i muletti avvistati su strada concentravano proprio nella zona del muso le camuffature più importanti.

... e perché no. La modifica di fari e paraurti, però, comporterebbe notevoli investimenti: per cambiare gli stampi e riprogettare dei gruppi ottici servono ingenti quantità di denaro, mentre per produrre un nuovo paraurti i costi sono più contenuti, anche se sempre nell'ambito dei cinque o sei zeri, soprattutto tenendo conto che la nuova Model 3 introdurrà inedite soluzioni di rilevamento degli ostacoli basate sulla computer vision. Oltre a questo, osservando la vettura si può notare un altro, strano, dettaglio: il frontale è ricoperto di sporco e moscerini, come se fosse stato utilizzato per migliaia di chilometri su strada. E questo non torna, perché in una società come quella attuale in cui tutti hanno sempre in mano uno smartphone (spesso anche alla guida, purtroppo) sembra impossibile che nessuno abbia mai avvistato la presunta Model 3 durante i test. Detto questo, non è nemmeno da escludere che la Casa abbia impiegato la vettura su una pista privata.

Stesse dimensioni, motori affinati. Certo è che la Model 3 non verrà stravolta dal restyling: le dimensioni rimarranno - centimetro più, centimetro meno - quelle di sempre, cioè una lunghezza di 4.694 mm, 1.849 mm di larghezza e 1.443 mm di altezza. All'interno la configurazione a cinque posti con un grande infotainment al centro della plancia non cambierà: il touch screen non dovrebbe subire modifiche sostanziali, ma le grafiche del sistema multimediale verranno modificate e c'è da aspettarsi il debutto di nuove funzionalità. Dal punto di vista dei motori, invece, la Tesla potrebbe apportare alcuni affinamenti ai powertrain già esistenti, rendendo più efficienti (senza probabilmente intaccare le prestazioni) le varie versioni, dalla due ruote motrici alle Long Range e Performance, che dovrebbero continuare a utilizzare le batterie attuali, proponendo autonomie dichiarate dai 500 ai 600 chilometri circa.

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Alfa Romeo - Giulia e Stelvio Quadrifoglio, 520 CV e un nuovo differenziale per il restyling

4 Ruote - Apr 13,2023

L'Alfa Romeo celebra i 100 anni di uno dei suoi simboli sportivi più noti, il Quadrifoglio Verde, con una serie limitata: si tratta delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio 100 Anniversario, che saranno prodotte in 100 unità ciascuna. Questa serie speciale è particolarmente importante, perché segna anche il debutto del restyling sugli allestimenti sportivi, che si allineano così alle altre varianti appena introdotte sul mercato. Ritroviamo quindi il frontale con gruppi ottici Matrix Led ridisegnati e la nuova strumentazione digitale da 12,3", inserita nel classico "cannocchiale" Alfa Romeo, qui con la specifica schermata Race in alternativa alle Evolved Relax ed Heritage. Il 2.9 V6 biturbo offre ora una variante inedita da 520 CV, abbinata all'impianto di scarico Akrapovic e al cambio automatico con il nuovo differenziale autobloccante meccanico, derivato dall'esperienza della GTA.

Loghi celebrativi e cuciture dorate per la serie limitata. La personalizzazione della 100 Anniversario parte dai badge sulle fiancate, che mostrano il Quadrifoglio su fondo bianco con il bordo triangolare dorato disegnato dal Centro Stile del marchio. Il colore oro è stato ripreso anche dalle pinze freno (nascoste da cerchi da 19" sulla Giulia e da 21" sulla Stelvio), dalle cuciture a vista e dai ricami degli interni. La fibra di carbonio con effetto tridimensionale caratterizza invece la calandra, le calotte degli specchietti, il volante, la plancia e la console centrale. Tre le tinte esterne disponibili vi sono il Rosso Etna, il Verde Montreal e il Nero Vulcano, tutte abbinate agli interni neri di pelle e Alcantara.

Il 15 aprile 1923 il debutto alla Targa Florio. Il simbolo del Quadrifoglio ha debuttato sull'Alfa Romeo RL il 15 aprile 1923, alla quattordicesima edizione della Targa Florio, vinta dalla Casa italiana con Ugo Sivocci. Il trionfo creò un legame indissolubile tra la Casa del Biscione e le corse, con il Quadrifoglio che venne poi introdotto anche sulle auto di serie: debuttò sulla Giulia Sprint GT Veloce ed è arrivato fino a oggi su Giulia e Stelvio, così come sulla monoposto C43 impegnata nel Mondiale di Formula 1.

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Maxus Mifa 9 - La maxi shuttle elettrica dalla Cina

4 Ruote - Apr 13,2023

Non è esattamente quella che si definirebbe una driver's car, una di quelle auto pensate per entrare in simbiosi col pilota. Anche per questo, il primo contatto con la Maxus Mifa 9 lo viviamo da passeggeri, probabilmente il modo migliore per interpretare una vettura che si esita a definire monovolume, visti il taglio deciso di alcuni elementi della carrozzeria e le dimensioni del cofano. Ci troviamo di fronte a un'opulenta shuttle da 5,27 metri di lunghezza e 7 posti, completamente elettrica, prodotta dal marchio del gruppo cinese Saic dedicato ai veicoli per trasporto merci o alla movimentazione collettiva di passeggeri e distribuita in Italia dal gruppo Koelliker. Intendiamoci: chi siede al posto guida è tutt'altro che discriminato. Le due sedute anteriori, rivestite di pelle come gran parte dell'abitacolo, sono ampie e accoglienti anche con persone di corporatura abbondante. Il cruscotto, per quanto minimalista nelle forme, è ergonomico e prodigo di informazioni, oltre che assemblato con una certa cura, percepibile anche nell'accostamento dei vari materiali.

Due poltrone per due. Riguardo alla logica dei comandi, va sottolineata l'eccessiva dipendenza dal touchscreen al centro della plancia per gestire quasi tutte le funzioni di guida e di confort: solo il clima dispone di interruttori a sfioramento dedicati. Chiaramente i posti più ambiti sono i due della seconda fila, che già sulla versione Luxury sulla quale stiamo viaggiando si sviluppano su altrettante poltrone singole decisamente ampie, con braccioli e regolazioni elettriche per lo scorrimento, l'inclinazione dello schienale e anche per il supporto per le gambe che le trasforma in chaise longue. La variante Luxury aggiunge le funzioni ventilazione e massaggio, come pure il movimento laterale per facilitare la salita e la discesa. Più tradizionale la terza fila, con un divano a tre posti, a scorrimento manuale e due diverse possibilità di inclinazione dello schienale, che segue la tradizionale ripartizione 1/3-2/3.

Spazio modulabile. L'escursione longitudinale dei cinque posti posteriori permette di regolare a piacere lo spazio a disposizione delle due file di passeggeri e dei bagagli. Ovvio, non si può pretendere di stare semisdraiati sulle due poltrone singole, allungare le gambe stando sul divano (anche perché non c'è spazio per infilare i piedi sotto ai sedili che ci precedono) e avere ancora tanto spazio per le valigie. Però l'interno è accogliente, con i posti posteriori sopraelevati rispetto alla prima fila, ampie vetrature e, caso più unico che raro, finestrini completamente discendenti sulle porte scorrevoli posteriori, naturalmente ad azionamento elettrico. Un layout che rende onore al nome del modello, acronimo di Maxus, intelligent, friendly and artistic, e piacerà agli operatori del noleggio con conducente, oltre che ai resort e a strutture alberghiere di lusso. Molti di questi utenti troveranno ulteriori motivi di interesse quando alla versione attuale in configurazione 2+2+3 posti si affiancherà quella 2+3+3, meno esclusiva ma più vicina agli standard italiani. Standard che finora sono stati dettati, oltre che dalle suddette aziende, dal modello di riferimento per gli shuttle vip, la Mercedes Classe V o, ancor più vicina alle ambizioni della Mifa 9, la sua controparte elettrica, la EQV.

La rivale EQV. La taglia della cinese è baricentrica rispetto alle due misure disponibili per la tedesca, 5,14 o 5,37 metri, che può assumere le configurazioni 2+2+2, 2+2+3 o 2+3+3. Mifa 9 ed EQV condividono la scelta del motore e della trazione anteriore; la prima è un po' più potente, 180 kW contro 150, mentre la coppia è leggermente più corposa sulla seconda, con 362 Nm contro 350. Alla voce batterie la Maxus e la Mercedes dichiarano capacità rispettivamente di 90 e 100 kW, mentre entrambe denunciano un'autonomia media superiore ai 400 km; la limitazione della velocità è fissata a 180 km/h per la Mifa 9 e a 140 (optional 160) per la EQV. La Mifa è silenziosa anche alle velocità autostradali, solo qualche fruscio è avvertibile da chi è in prima fila, ma si conversa senza alzare la voce. Il nuovo modello della Maxus, inoltre, non ha bisogno delle sospensioni pneumatiche optional sulla Mercedes per assorbire con buona progressività le imperfezioni dell'asfalto. Merito, anche, di una massa meno impegnativa della rivale tedesca, 3.095 kg a pieno carico contro 3.500. I prezzi partono dagli 86mila euro della Luxury e arrivano ai 93mila della Premium, in linea con il listino della rivale della Stella.

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Peugeot - 205 Turbo 16, il ruggito del Leone

4 Ruote - Apr 13,2023

Da dove nasce la nostalgia per il famoso - o famigerato - Gruppo B? In tempi in cui le Case preferiscono comunicare la quantità di CO2 emessa da un'auto sportiva, anziché la sua potenza massima, la pericolosità di quella stagione dei rally durata dal 1983 all'86 suscita un languore tutto analogico. Anche per questo, 40 anni dopo la sua genesi, il mito della Peugeot 250 Turbo 16 sopravvive indifferente al tempo che passa. Trionfò in doppietta, la francesina terribile: nel 1985 con Timo Salonen e l'anno successivo (in versione EVO2) con Markku Alén e Salonen secondo.

Un passo indietro: nell'83, la 205 è una delle berline due volumi più calde del mercato e promettenti in chiave sportiva. il presidente Jean Boillot a spingerla verso il Mondiale Rally: dà mandato al team Peugeot Talbot Sport diretto da Jean Todt di approntare una vettura senza compromessi. Lo consente il regolamento del Gruppo B: mantenendo la fisionomia esterna di serie, sotto la carrozzeria si può combinare un po' di tutto e di più. Nasce così la 205 T16, presentata in contemporanea con la GTI in un'astuta mossa di marketing. La T16 è una trazione integrale con motore 4 cilindri 16 valvole da 1.7 litri sovralimentato, posto in posizione centrale. I 200 Cv sfoderati dal turbo nella versione di serie arriveranno a superare i 450 nelle ultime EVO2 da corsa. Ne sono costruiti giusto i duecento esemplari necessari per l'omologazione nel Gruppo B. Tutti dello stesso colore grigio scuro, tranne la "mosca bianca" madreperla, di valore inestimabile, conservata nel Museo Peugeot di Sochaux e mai utilizzata su strada. Il prototipo della 205 Turbo 16 debutta già nel corso della stagione 1984 al Tour de Corse. Il primo successo arriva al Mille Laghi con Ari Vatanen al volante, seguito dalle vittorie al Sanremo e al RAC inglese. Tre gare vinte su cinque disputate: è la macchina da battere.

Non ci riusciranno. La 205 Turbo 16 vince i due titoli dell'85 e '86 con 13 primi posti, stracciando altri mostri sacri di pari classe come la Renault 5 Maxi Turbo, la Lancia Delta S4, la Ford RS200 e le Opel Ascona e Manta 400. Nel numero di aprile di Ruoteclassiche, Carlo Cavicchi riproduce la calorosa lettera di congratulazioni inviata nientemeno che da Enzo Ferrari a un sorpreso Jean Todt, per la conquista del Mondiale '85. Evidentemente le strade di Todt e del Cavallino erano destinate a incrociarsi... Non nel 1987, tuttavia: l'anno che segna l'uscita di scena del Gruppo B estende la storia vincente della 205 T16 EVO2. In versione 600 cv alettonatissima, infila il secondo, terzo e quarto posto alla Pikes Peak dietro la Audi Quattro. Allo stesso tempo, si ricicla alla grande nel Mondiale Rally Cross e Rally Raid, con modifiche al motore e allo chassis. Sempre sotto la guida di Jean Todt, che dal WRC ha tratto un'esperienza preziosa, la 205 Turbo 16 vince il Rally dei Faraoni '87 con Ari Vatanen. Il finlandese si ripete nella Paris-Dakar, allora al culmine della popolarità. Non finisce qui: la francesina scatenata si ripete nel 1988 con Juha Kankkunen, nonostante sia schierata soltanto come riserva della 405 Turbo 16. I fasti africani si concludono nell'89 con un terzo posto, ancora di Vatanen. Poche sono le macchine che hanno conquistato così tanto prestigio in così poco tempo. Non a caso, in condizioni impeccabili, oggi il valore collezionistico del modello standard schizza sui 340mila euro.

La Peugeot 205 Turbo 16 gruppo B si mette in luce anche nel Campionato italiano Rally del 1986, con il 25enne pilota friuliano Andrea Zanussi affiancato da Paolo "Popi" Amati. La vettura è gestita dall'Italtecnica di Mariolino Cavagnero, con Claudio Berro nel ruolo di direttore sportivo. Zanussi vince a Limone Piemonte, al Rally della Lana e a Messina, ma è privato dei punti al Sanremo. Nel decisivo Rally di Aosta, mentre è primo, si ritrova la strada disseminata di chiodi. Il titolo è mancato commenterà Berro ma credo che la Peugeot di Zanussi rimanga nel cuore di tutti. Di certo la 205 T 16 è ancora presente nella memoria collettiva: fino al 1 maggio (sbrigatevi!) può essere ammirata anche nella mostra "The Golden Age of Rally" del MAUTO. La cultura pop le ha regalato un ruolo da star al cinema in "Veloce come il vento" diretto da Matteo Rovere. Con Stefano Accorsi (brand ambassador Peugeot dal 2002) nel ruolo dell'ex pilota tossico Loris De Martino, la "tisedici" da 400 cv messa a disposizione dal Musée de l'Aventure Peugeot di Sochaux scrive il finale mozzafiato fra i Sassi di Matera. Cosa volete, quando si nasce protagoniste...

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Jaguar Land Rover - E-ducation 2.0, un progetto per avvicinare i giovani alle auto elettriche

4 Ruote - Apr 13,2023

Che i giovani siano sempre più attenti alla sostenibilità dei loro spostamenti non è un mistero: secondo l'ottavo Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate, infatti, il 17% della cosiddetta Gen Z (la fascia maggiorenne tra i 18 e 24 anni) preferisce l'auto elettrica per gli spostamenti urbani. Un dato confermato anche da una ricerca condotta da Areté, secondo cui il 73% degli "zoomer" prenderà in considerazione l'utilizzo di un veicolo ibrido plug-in e il 66% un'auto full electric. Non manca, dunque, la voglia di guidare. Su queste premesse, Jaguar Land Rover Italia e LifeGate hanno costruito il progetto E-ducation, in versione 2.0: il programma consiste in attività di sensibilizzazione degli studenti nelle scuole secondarie di secondo grado sul cambiamento del mondo della mobilità in un'ottica sostenibile, proponendo un percorso interattivo.

Un'opportunità per 400. All'iniziativa, patrocinata dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, parteciperanno circa 400 studenti di scuole secondarie di secondo grado di cinque grandi città italiane: Roma, Milano, Torino, Firenze e Verona. Gli allievi saranno coinvolti in incontri in aula e in due escape room digitali, una sulle Smart cities e una sulle fake news sulla mobilità elettrica, caratterizzate da quiz, giochi didattici e cacce al tesoro. Gli studenti, apprese le nozioni, verranno poi chiamati a fare un video sulla mobilità nella loro città ideale. Gli autori del video vincente potranno assistere ad alcune gare di Formula E, campionato al quale partecipa la Jaguar.

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Lutto nel motorsport - Addio a Gianfranco Palazzoli, pilota e commentatore

4 Ruote - Apr 12,2023

La sua voce, un tempo, era familiare agli appassionati di Formula 1, che seguivano le leggendarie telecronache dei Gran Premi del terzetto da lui composto con Mario Poltronieri ed Ezio Zermiani. Ma Gianfranco Palazzoli, che si è spento nella natìa Milano all'età di 89anni, è stato, nella sua lunga carriera, anche molte altre cose. Pilota, innanzitutto, con lo pseudonimo di Pal Joe, capace di cimentarsi con le moto come con le auto, dalle Abarth 850 alle Sport di Osella. Smesso il casco, il suo mondo era rimasto quello delle corse ai massimi livelli, in F.1 con il team di Arturo Merzario, poi con squadre come la stessa Osella, poi Tyrrell, Williams, Toleman, fino alla Fondmetal dell'imprenditore Gabriele Rumi. Manager, esperto di regolamenti, confidente dei piloti, commentatore televisivo: tante sono state le sue vite nel motorsport, alle quali ne aveva aggiunta una singolare, quella da campione di ping-pong, anzi di tennis da tavolo come si dovrebbe dire, capace di vincere innumerevoli titoli anche nella categoria Veterani. Fermato, di recente, da una fratture al femore, si è arreso alle complicazioni di un intervento chirurgico. La Redazione di Quattroruote si stringe alla famiglia nel cordoglio e nel ricordo di una figura che ha dato molto all'automobilismo.

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BMW XM - Label Red, la "M" più potente di sempre

4 Ruote - Apr 12,2023

L'annunciata variante Label Red della nuova BMW XM sarà presentata ufficialmente al Salone di Shanghai. La produzione sarà avviata nel mese di agosto, ma gli ordini si apriranno già il 28 aprile con prezzi ancora da definire. Oltre alla Label Red di serie la BMW produrrà anche una serie limitata di 500 esemplari dello stesso modello con un allestimento specifico.

Con 748 CV è la M più potente di sempre. La XM Label Red non offre solo finiture e soluzioni stilistiche esclusive, ma anche prestazioni superiori alla XM che abbiamo già guidato. Il powertrain M Hybrid che abbina l'elettrico al V8 biturbo è infatti capace di erogare su questo modello una potenza totale di 748 CV e 1.000 Nm, diventando così la M più potente mai offerta sul mercato. Rispetto alla XM non cambia la potenza del motore elettrico da 197 CV e 280 Nm integrato nel cambio automatico Steptronic otto marce, mentre il V8 passa da 489 a 585 CV e da 650 a 750 Nm di coppia massima. Nonostante la massa di circa 2,7 tonnellate, la Label Red riesce a toccare i 100 km/h in 3,8 secondi (contro i 4,3 della XM), mentre la velocità massima autolimitata a 250 km/h può essere portata a 290 km/h con un pacchetto opzionale.

Assetto con regolazioni dedicate. Il consumo medio omologato Wltp è pari a 1,6-1,7 l/100 km con 35-39 g/km di emissioni di CO2, mentre la batteria è la stessa della XM: con 25,7 kWh, secondo la Casa consente di percorrere da 75 a 83 km in elettrico, con l'autonomia che può essere ripristinata tramite il caricatore di bordo a 7,4 kW in poco più di quattro ore. La trazione integrale M xDrive con ripartizione variabile e modalità di guida 4WD Sport e 4WD Sand è condivisa con la XM, ma la Label Red offre una messa a punto specifica del telaio. La dotazione di serie include il pacchetto l'Integral Active Steering e l'Adaptive M Suspension Professional con barre antirollio regolabili e Active Roll Comfort.

Gli inserti Toronto Red distinguono la Label Red. L'elemento principale di distinzione della Label Red è la verniciatura in tinta Toronto Red Metallic dei particolari esterni, disponibili comunque in opzione anche in nero lucido per un look meno appariscente. Sono nove le tinte esterne, ma i clienti hanno comunque a disposizione una gamma opzionale di 50 vernici Individual, ora visibili nel dettaglio anche nel nuovo configuratore online: tra queste spiccano le varianti inedite Urban Green, Petrol Mica, Anglesey Gree e Sepia.

500 esemplari ancora più ricercati. Come ulteriore elemento distintivo, la BMW ha previsto la realizzazione di 500 esemplari della XM Label Red in serie limitata. Questo allestimento è caratterizzato dalla verniciatura esterna BMW Individual Frozen Carbon Black Metallic abbinata al doppio rene, ai cerchi e al diffusore posteriore con particolari in tinta Toronto Red. L'abbinamento tra rosso e nero è ripreso anche nell'abitacolo, dove la pelle bicolore e le cuciture rosse creano un ambiente esclusivo. La plancia è rifinita con inserti di fibra di carbonio con effetto satinato ed è previsto il badge "1 of 500" che permette di identificare la serie limitata.

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Stati Uniti - Emissioni, la stangata di Biden: nel 2032 il 70% delle auto sarà elettrico

4 Ruote - Apr 12,2023

Gli Usa come l'Europa, Washington come Bruxelles: unite da un futuro che si immaginano (quasi) solo elettrico. L'Agenzia per la protezione dell'ambiente degli Stati Uniti (meglio nota come Epa, Environmental Protection Agency) ha annunciato la proposta di nuovi standard federali per le emissioni dei veicoli che accelereranno la transizione verso una mobilità green e "adatta ad affrontare la crisi climatica". Le proposte intendono migliorare la qualità dell'aria nelle comunità più colpite dall'inquinamento atmosferico e risparmiare circa dieci miliardi di tonnellate di emissioni di CO2, equivalenti a più del doppio di quelle totali registrate nel Paese nel 2022, evitando anche l'importazione di circa 20 miliardi di barili di petrolio. L'amministrazione Biden-Harris rivendica anche il fatto che, da quando il presidente attuale è in carica, le vendite di auto elettriche sono triplicate e il numero di modelli disponibili è raddoppiato; inoltre, ci sono oltre 130 mila punti di ricarica pubblici in tutto il Paese, il 40% in più rispetto al 2020, e il settore privato si è impegnato a investire oltre 120 miliardi di dollari in Ev e batterie (in virtù anche dell'Inflation reduction act, che ha premiato con incentivi le produzioni nazionali).

I nuovi standard. Le proposte sulle emissioni dell'Epa riguardano non solo le auto, ma anche i veicoli commerciali e quelli pesanti e si applicano ai veicoli nuovi a partire dal Model Year 2027; le norme pongono limiti così severi allo scarico che, se saranno approvate, faranno sì che il 67% delle vetture passeggeri vendute negli Stati Uniti saranno a emissioni zero entro il 2032, con un balzo in avanti impressionante per le vendite di Ev che, lo scorso anno, si sono fermate negli Usa a una quota del 5,6%. A partire dal 2027, infatti, il target di decrescita delle emissioni di CO2 sarà costante per ogni anno e per cinque successivi; l'Epa non può obbligare direttamente i costruttori a vendere una certa percentuale di auto elettriche, ma ha il potere di stabilire standard così restrittivi per la media delle emissioni allo scarico dei modelli offerti da una Casa da rendere di fatto inevitabile l'immatricolazione di una quota significativa di Bev. Di fatto, le nuove regole impongono una diminuzione del 13% delle emissioni per i cinque anni in cui saranno in vigore. La proposta dell'Epa considera un'ampia gamma di tecnologie disponibili per il controllo delle emissioni e gli standard sono stati elaborati per consentire ai produttori di soddisfarli utilizzando filtri per la riduzioni delle emissioni di particolato dai motori a benzina. Anche le normative riguardanti i mezzi pesanti si applicheranno a partire dai Model Year 2027. Le regole proposte dall'Epa hanno suscitato reazioni controverse sia tra le case automobilistiche, sia da parte dell'Uaw (l'United auto workers), il sindacato che rappresenta i lavoratori di Ford, GM e Stellantis. L'amministrazione Biden aveva inizialmente previsto di presentarle a Detroit, in un evento dedicato ai veicoli elettrici di produzione americana, ma la crescita del dissenso l'ha indotta a spostare l'annuncio alla sede dell'Epa di Washington: un segnale di disaccordo significativo.

 

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Bosch - Riciclo delle batterie, al via il primo impianto automatizzato

4 Ruote - Apr 12,2023

Il tema del riciclo delle batterie dei veicoli elettrici solleva molte perplessità e fornisce argomentazioni ai detrattori delle elettriche. Per far fronte a questo aspetto, comunque delicato quando il numero delle Bev a fine vita utile diventerà significativo, la Bosch ha annunciato l'intenzione di sviluppare il primo impianto europeo completamente automatizzato per lo smaltimento degli accumulatori con l'utilizzo di apposite attrezzature e software. Il progetto coinvolge la Bosch Rexroth, che fornirà alla Battery Lifecycle Company, una joint-venture fra la TSR Recycling (consociata della Remondis) e la Rhenus Automotive, un sistema automatizzato per la scarica e il disassemblaggio dei moduli delle batterie.

I numeri. Secondo gli addetti ai lavori, entro il 2030 l'Europa richiederà una capacità di riciclo pari a 420 mila tonnellate di materiali per batterie l'anno. Quelle utilizzate attualmente nei veicoli arriveranno a fine vita entro 10-15 anni: una finestra temporale nel corso della quale è necessario sviluppare le tecnologie per il recupero dei materiali utilizzati. A questo scopo, secondo l'Istituto Fraunhofer per la Ricerca e l'innovazione, sarà necessario investire entro il 2040 nel solo Vecchio Continente oltre sei miliardi di euro. Ne varrà, però, la pena, perché un processo di riciclo ottimale consente di recuperare fino al 95% degli elementi chimici di una batteria e di riutilizzarli nel successivo processo di produzione. Con il sistema sviluppato dalla Bosch, in grado di riconoscere i diversi tipi di accumulatori, bastano pochi minuti per scaricare completamente un modulo, minimizzando i rischi di cortocircuito e incendi. L'impianto, realizzato nella sede di Magdeburgo della Battery Lifecycle Company, dopo aver scaricato completamente gli accumulatori, li preparerà per le fasi successive: i carrelli portapezzi dello stabilimento trasporteranno ciascuno fino a 150 kg di materiale a una velocità di 18 metri al secondo. In tutto, basteranno meno di quindici minuti per disattivare chimicamente e scaricare otto batterie agli ioni di liti di auto elettriche: oggi, con il processo manuale, occorrono fino a 24 ore per completare la stessa operazione. Nulla viene sprecato: l'energia residua recuperata dai moduli potrà essere utilizzata per far funzionare lo stesso sistema, che potrà riciclare ogni anno fino a 15 mila tonnellate di materiali per batterie. L'inizio dell'attività dell'impianto è previsto per la prossima estate.

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MG - Le prime immagini della Cyberster di serie

4 Ruote - Apr 12,2023

Il passaggio della MG sotto il controllo della Saic risale al 2006, ma fino a oggi la strategia di sviluppo del colosso cinese non aveva mai avuto punti di contatto con il passato: Suv, berline, station wagon e le recenti elettriche hanno permesso di ridare slancio a un marchio che in passato aveva fatto delle sportive il suo credo. E ora proprio una spider tornerà a listino.

4,53 metri con un fisico da sportiva. Con la diffusione delle prime immagini della Cyberster, la MG conferma infatti l'arrivo di una sportiva vera e propria, anticipata nel 2021 dalla omonima concept. Certo, sarà elettrica e non a benzina, ma seguirà la formula che ha fatto innamorare generazioni di clienti in Europa e negli Stati Uniti, con due posti e la capote di tela. Il logo ottagonale, ora più che mai, fa pensare al passato, ma il design non ha niente a che vedere con le MG A, B, C e Midget: le forme sono dinamiche e moderne, con un evidente lavoro di affinamento aerodinamico e per questo la vettura appare più compatta rispetto ai 4,53 metri dichiarati.

2.000 kg e 544 CV. Le prestazioni si annunciano brillanti, ma il powertrain elettrico fa pagare la sua presenza sulla bilancia: la Cyberster dichiara una massa variabile da 1.850 a 1.985 kg. Secondo le informazioni riportate sui documenti di omologazione, sarà disponibile una versione a motore singolo e trazione posteriore da 314 CV e una bimotore da 544 CV, entrambe capaci di toccare i 200 km/h. I dati relativi ad accelerazione e batterie, invece, non sono ancora noti. La concept, come riferimento, nel 2021 prometteva 800 km di autonomia.  

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Renault - L'Austral diventerà coupé: si chiamerà Avantime?

4 Ruote - Apr 12,2023

La Renault sta sviluppando una nuova Suv sportiva che potrebbe raggiungere il mercato nel 2024. Le foto spia che vi proponiamo raffigurano un muletto della Casa francese e più precisamente a una terza variante della Austral.

Dalla Espace alla Avantime. La Suv a cinque posti è stata appena affiancata dalla sua declinazione con sedili su tre file, che ha preso la denominazione Espace. Con un'operazione simile, la Renault potrebbe introdurre quella che sembra una variante Suv-coupé scegliendo un nuovo nome già utilizzato in passato: secondo alcune fonti potrebbe infatti chiamarsi Avantime, come l'eccentrica Mpv commercializzata nel 2001.

Suv, coupé e ibrida. Rispetto alla Espace, la cui parte frontale è identica alla Austral, la coupé sembra volersi distinguere in maniera più netta. Attraverso le camuffature è infatti possibile osservare qualche piccolo dettaglio, come la presenza di luci diurne verticali nella parte inferiore del paraurti che ricordano la Megane E-Tech e l'atteso restyling della Clio. Infine, non ci dovrebbero essere sorprese dal punto di vista dei powertrain, che punteranno tutto sui benzina ibridi già offerti sulla Austral.

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Abarth 500e - 6.000 ore di lavoro per sviluppare il Sound Generator

4 Ruote - Apr 12,2023

L'Abarth ha diffuso nuove informazioni relative allo sviluppo della 500e. La prima sportiva elettrica dello Scorpione, capace di 155 CV e già ordinabile con prezzi a partire da 43.000 euro, ha richiesto un lungo lavoro di messa a punto per quanto riguarda la dinamica di guida, ma anche l'aspetto della colonna sonora è stato curato nei minimi dettagli per non deludere gli appassionati. I tecnici hanno deciso di mantenere il rombo tipico delle Abarth trasformandolo in un elemento digitale. così nato il Sound Generator, un dispositivo capace di riprodurre all'esterno il classico suono dei motori endotermici turbocompressi collegandolo con la velocità e con l'utilizzo dell'acceleratore.

L'elettrica "suona" con lo scarico Record Monza. In particolare, è stato preso come modello il sound delle Abarth 500 con scarico Record Monza, registrandone ogni possibile variante di funzionamento: sono servite 6 mila ore di sviluppo per trasporre digitalmente tutto lo spettro di suoni necessario. I tecnici hanno infatti dovuto tenere in considerazione le condizioni di guida, gli aspetti tecnici del dispositivo, i requisiti di omologazione e quelli di confort del veicolo fino a ottenere il miglior compromesso. Per chi non intenderà utilizzare questo sistema, però, è comunque prevista la possibilità di disattivarlo attraverso l'infotainment.

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Milano Design Week 2023 - Il mondo dellauto al Fuorisalone

4 Ruote - Apr 12,2023

Mancano davvero pochi giorni alla Milano Design Week 2023 (17-23 aprile), anche nota come la settimana del Salone del Mobile (18-23 aprile). Come di consueto, parliamo di un evento diffuso, che coinvolge molti indirizzi della città lombarda con i numerosi appuntamenti del Fuorisalone. Tra questi, non mancano le iniziative del mondo dell'auto, ormai una presenza fissa all'ombra della Madonnina. Le riportiamo qui sotto, invitandovi a tornare in questa pagina per le novità dell'ultima ora.

Corea in prima fila. La Hyundai, addirittura, è il main sponsor del Fuorisalone 2023. Sarà presente in via Solferino, nella storica sede del Corriere della Sera, dove i visitatori potranno ammirare la Ioniq 6, che sarà oggetto di un'opera interattiva. Proprio qui, in quest'indirizzo del Brera Design District, il cortile interno dello storico palazzo ospiterà l'installazione multimediale Elevators, con due ascensori, torri traslucide e macchine di scena per un'esplorazione dei temi della mobilità e sostenibilità.

Quattro anelli sostenibili. Audi, co-producer della mostra d'interni Design Re-evolution, prevede di allestire la sua House of Progress nella recente Piazza del Quadrilatero, ovvero la shopping area realizzata nella corte dell'hotel Portrait di Milano. Qui troverà spazio l'installazione The Domino Act, realizzata dal designer Gabriele Chiave con il collettivo Controvento, di cui è co-fondatore. Costituita da 22 monoliti capaci di interagire con luci e ambiente, rappresenta il concetto di economia circolare e ospita la concept Skysphere, mostrata in Italia per la prima volta. In via Montenapoleone, inoltre, verrà esposta l'elettrica SQ8 e-tron.

Catalani in Corso Como. Come i cugini dei Quattro anelli, anche la Cupra sarà presente alla Design Week con un percorso di installazioni realizzate nel Cupra Garage di Corso Como 1, a due passi dai grattacieli di piazza Gae Aulenti. Tale percorso prenderà il via dall'esterno del concept store della Casa catalana, accompagnando il visitatore alla scoperta di una visione sostenibile del design, fatta di materiali più rispettosi dell'ambiente e del mondo animale, dalla pelle vegana ai polimeri riciclati.

One-off torinese. La Lancia è forse il marchio più atteso alla Design Week, poiché presenterà qui la concept Emozione Pu+Ra, che verrà svelata il 15 aprile, cioè nel fine settimana che precede l'evento meneghino. La showcar segna l'avvio di una collaborazione con la maison dell'arredamento Cassina e inaugura il concetto di Sustylenability: anche in questo caso, com'è facilmente intuibile, la sostenibilità è al centro dei nuovi progetti della Casa, che con l'inedita concept mostrerà una reinterpretazione moderna del panno Lancia, grazie a un velluto realizzato al 100% con fibre naturali.

Livrea speciale. Rimanendo nel gruppo Stellantis, anche la Casa del Leone sarà presente a Milano con una propria iniziativa. All'ombra della Madonnina, infatti, la Peugeot presenterà la nota hypercar 9X8 con un'inedita livrea da art car, ideata da J. Demsky, un celebre visual artist spagnolo dalla firma grafica che trae ispirazione dagli anni 90. L'auto, attesa in questa nuova veste a Le Mans, verrà mostrata per la prima volta il 17 aprile, nella prima giornata della Design Week.

Esemplari unici. Tra i brand di lusso, la Maserati porta nella metropoli lombarda tre one-off, di cui una digitale, che il 20 aprile potranno essere ammirate nello spazio Maserati Rossocorsa Milano, in viale di Porta Vercellina 16, su prenotazione. Parliamo innanzitutto della GranTurismo One-off Prisma, vestita con 14 colori diversi: due rappresentano il futuro, mentre altri dodici sono stati ripresi dai modelli storici del Tridente, come l'amaranto dell'A6 1.500 del 1947 e l'oro Longchamps della Khamsin del 1973. Non mancano neppure 8.500 lettere applicate a mano, che compongono i nomi delle Maserati, creando una seconda sfumatura. 

Parliamo poi della GranTurismo One-off Luce, la cui carrozzeria con base a specchio è decorata con un motivo dinamico dal colore quasi impercettibile, rendendo le forme di quest'auto quasi un tutt'uno con l'ambiente circostante. La GranTurismo digitale, di cui al momento non si conoscono le caratteristiche, porterà la firma del musicista e designer Hiroshi Fujiwara, tra i principali esponenti dello Streetwear mondiale. Sempre la GranTurismo verrà mostrata anche nella Launch Edition PrimaSerie 75th Anniversary, destinata a una produzione di soli 300 esemplari.

Spazio nipponico. Il marchio Lexus porta alla Milano Design Week un'installazione dell'artista e architetto Suchi Reddy. La sua opera, denominata Shaped by Air", trae ispirazione dalle forme della Lexus Electrified Sport e verrà mostrata al pubblico nello spazio Superstudio Più di via Tortona 27 a partire dal 18 aprile, cioè dalla giornata successiva all'anteprima per la stampa. Inoltre, qui verranno esibiti anche i prototipi ideati dai quattro vincitori del Lexus Design Award 2023.

Suv elettrica. Dal 18 al 23 aprile, la nuova Smart #1 sarà presente in via Tortona 31, nello spazio esterno del concept living di Archiproducts Milano. Di fatto una vetrina dinamica dedicata al design, che spesso ospita eventi, conferenze, pop-up shop, installazioni e molto altro.

Un'idea italiana. La start-up piemontese TUC, che in questi anni ha coinvolto importanti realtà del mondo dell'automotive nello sviluppo di piattaforme per auto connesse, presenterà in forma fisica la nuova USB TUC 3.0, ovvero la nuova evoluzione di questa architettura universale, basata su un unico standard plug&play.

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