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Webfleet - LAI nel futuro della gestione delle flotte

4 Ruote - Giu 14,2024

Nata come startup nel 1999 e cresciuta all'insegna delle partnership e delle integrazioni dall'acquisizione da parte di TomTom all'ingresso nel gruppo Bridgestone Webfleet vede nel proprio futuro ulteriori collaborazioni e l'applicazione dell'intelligenza artificiale nelle funzioni dei propri prodotti di gestione delle flotte. Con oltre 60 mila clienti in 180 Paesi, l'azienda si è specializzata nello sviluppo di soluzioni telematiche per l'industria dei trasporti. Con l'aumento del volume di dati prodotti dai veicoli e dai loro allestimenti e componenti, e delle capacità di connessione di questi ultimi, anche i servizi di gestione devono evolvere. Jan-Maarten de Vries, president fleet management solutions di Bridgestone mobility solutions, vede un enorme impatto delle soluzioni basate sull'intelligenza artificiale nel fleet management, con miglioramenti per esempio nella pianificazione dei percorsi, la manutenzione predittiva e la sicurezza. Per noi è chiaro che le partnership e le collaborazioni saranno essenziali per sbloccare nuove possibilità e offrire nuovi servizi e modelli di business per dare un valore aggiunto ai nostri clienti in un'epoca caratterizzata da cambiamenti molto rapidi. Indispensabili, per la mobilità futura, saranno l'integrazione di sensori per pneumatici, dashcam, intelligenza artificiale e Internet of thinghs.

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Tesla - Musk promette tre nuovi modelli entro il 2025

4 Ruote - Giu 14,2024

Si è svolta ieri l'assemblea degli azionisti della Tesla, durante il quale è stato confermato il voto favorevole per il compenso monstre di 56 miliardi di dollari al suo ceo, Elon Musk, salito sul palco visibilmente soddisfatto. Oltre alla questione dello stipendio, il ceo ha anticipato l'arrivo di tre nuovi modelli entro il 2025.

Arriverà anche un furgone? Senza scendere in ulteriori dettagli, Musk ha spiegato che la Tesla è al lavoro "in gran segreto su alcuni nuovi prodotti. E anche se qualcuno dice di no", ha continuato il manager, "io credo che saranno davvero speciali. Vedrete". La diapositiva proiettata in sala mostra tre veicoli coperti da un telo bianco: le immagini delle due automobili sono identiche e potrebbero quindi rappresentare qualsiasi cosa: forse la Model 2 e un altro modello non ancora annunciato (o magari la Roadster?), mentre il terzo veicolo è più squadrato. Potrebbe essere il robotaxi atteso in agosto, oppure un veicolo commerciale leggero da affiancare al Semi elettrico.

Il futuro è dei robot. Musk ha anche fornito alcuni aggiornamenti sul progetto Optimus: due robot starebbero "già lavorando" in uno stabilimento Tesla ed entro il prossimo anno le unità impiegate negli stabilimenti del costruttore saliranno a "mille-duemila". L'ad ha poi aggiunto che il mercato dei robot umanoidi (a cui stanno guardando tante realtà produttive) riguarderà "un miliardo di unità all'anno", e che la Tesla dovrebbe intercettarne "almeno il 10%".  

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Elettriche cinesi - La Germania vuole bloccare i dazi europei

4 Ruote - Giu 14,2024

La Germania è al lavoro per bloccare i dazi europei sulle auto elettriche prodotte in Cina, o quantomeno per allentarle qualora non fosse possibile fermare l'iter di approvazione.

Paura delle ritorsioni. La Germania, anche per la pressione dei suoi colossi dell'auto, è sempre stata contraria a una misura che rischia di rivelarsi controproducente, in particolare per la possibilità che Pechino vari delle ritorsioni commerciali. A tal proposito, He Yadong, portavoce del ministero del Commercio, ha ribadito le critiche al provvedimento e minacciato un ricorso all'Organizzazione mondiale del commercio. Pechino, che da mesi cerca di evitare una guerra dei dazi, è infatti pronta "a prendere tutte le misure necessarie per difendere con forza" i diritti e gli interessi delle sue imprese e non esclude altre iniziative come l'imposizione di dazi equivalenti, soprattutto nei confronti dei Paesi europei che più hanno spinto per l'indagine anti-dumping di Bruxelles. Tra questi c'è la Francia: non a caso, i cinesi hanno già avviato un'inchiesta analoga sul brandy e nel mirino ci sono altri prodotti transalpini come il vino e i formaggi.  

Si cerca l'accordo. Le ritorsioni commerciali potrebbero colpire altri beni agricoli, il comparto aeronautico e, soprattutto, le auto di segmento premium. E questo spiega le crescenti paure dei tedeschi e il loro lavoro diplomatico. In tale contesto, non va trascurato un aspetto: Pechino spera di raggiungere un accordo entro il 4 luglio, data di entrata in vigore dei dazi europei. Lo stesso auspicio circola ai massimi livelli istituzionali tedeschi. Da Berlino arrivano segnali di ottimismo sulla possibilità di trovare una soluzione nel corso di colloqui "diretti" con la Cina. L'esecutivo guidato da Olaf Scholz ritiene che ci sia spazio per un'intesa e di avere abbastanza alleati all'interno dell'Unione per raggiungere un compromesso. Il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, si recherà in Cina la prossima settimana per discutere della vicenda con i funzionari di Pechino. 

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Jeep Avenger - Il grifone green della Guardia di Finanza

4 Ruote - Giu 14,2024

Dopo qualche fugace scatto anticipato sui social, la Jeep Avenger elettrica della Guardia di Finanza ha fatto la sua apparizione ufficiale a Roma durante la Festa della Repubblica, lo scorso 2 giugno, in chiusura del settore dedicato al Corpo.

Due loghi in più: Green e 250 anni. Con circa un centinaio di esemplari, prosegue dunque il rinnovamento in chiave sostenibile della flotta della Guardia di Finanza. Non a caso, sul portellone posteriore dell'Avenger, il tradizionale grifone è ora abbinato alla scritta "Green" su due baffi gialloverdi. Al centro del cofano anteriore campeggia il logo realizzato per il 250 anniversario, i cui festeggiamenti, con numerosi eventi nel corso del 2024, vedranno il culmine a Roma il prossimo 24 giugno.

Nel rispetto dell'ambiente. La piccola di casa Jeep sarà impiegata per il controllo del territorio - prioritariamente nei centri storici cittadini, nei parchi pubblici e nelle aree pedonali - in servizi di natura operativa e d'istituto. Il cuore dell'Avenger è l'elettrico da 115 kW/156 CV di potenza massima e 260 Nm di coppia, la batteria è da 54 kWh e l'autonomia dichiarata è di 401 km. La trazione è anteriore.

In livrea grigioverde. Le Avenger in divisa presentano sul tetto il consueto trittico a Led, composto da luci blu ai lati e faro brandeggiante bianco al centro. Due coppie di piccoli ripetitori blu a Led sono collocate anteriormente, nella feritoia subito sopra la targa e all'interno del portellone posteriore, queste ultime dotate di un comando autonomo rispetto ai lampeggianti principali. Sul montante posteriore, infine, il numero 117 e i riferimenti web della Guardia di Finanza sovrastano il grifone che chiude la banda gialla lungo le fiancate.

Interni personalizzati GdF. Oltre alla dotazione di serie dell'allestimento Longitude, l'interno presenta modifiche sulla base delle esigenze operative. Alla base del lunotto termico, la cappelliera è stata sostituita da un piano scrittoio su cui si accende una generosa plafoniera Led. Sulla plancia con quadro strumenti 10,25" full-TFT è presente il navigatore satellitar, mentre; i comandi per i dispositivi acustici e luminosi sono collocati sul rivestimento del padiglione, poco prima dello specchietto retrovisore. Completano gli interventi di personalizzazione i consueti sistemi di sicurezza per l'alloggiamento delle armi e della paletta.

Assistenza e sicurezza. Acquistate tramite Consip, le Jeep Avenger si avvalgono di un pacchetto assistenza da 6 anni/120.000km. Di serie anche il kit "Fix and go" per la riparazione e il gonfiaggio dei pneumatici e un pacchetto di medicazione.

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Incentivi auto 2024 - Esauriti anche i fondi per l'usato

4 Ruote - Giu 14,2024

Il plafond di risorse stanziato dal governo per i nuovi incentivi continua a ridursi progressivamente e nelle ultime ore un'altra fascia di veicoli incentivati ha visto esaurirsi le disponibilità: parliamo delle auto usate, per cui è rimasta letteralmente una manciata di euro. Facciamo dunque un punto della situazione a poco più di dieci giorni dall'attivazione della piattaforma per la raccolta delle prenotazioni, partendo dal presupposto che, solo per le autovetture di categoria M1, risultano ancora a disposizione poco più di 283,3 milioni di euro. 

Quanto resta. Per le vetture con emissioni di CO2 tra 0 e 20 g/km (le elettriche, tranne rarissime eccezioni plug-in) restano solo 422 euro. Per la seconda fascia, tra 21 e 60 g/km CO2, risultano invece disponibili 103.444.658 euro. La terza fascia, tra 61 e 135 g/km di CO2, ha  ancora 179.862.400 euro. Infine, per l'usato rimangono appena 926 euro. Dunque, dopo le elettriche, che hanno visto un rapidissimo e inatteso esaurimento del plafond già nel primo giorno di attivazione, anche le vetture di seconda mano sono da considerare ormai fuori dai giochi. 

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1000 Miglia Green - Tappa 3, al giro di boa nella Capitale

4 Ruote - Giu 13,2024

La terza giornata di gara della 1000 Miglia Green ha portato gli equipaggi da Viareggio a Castiglione della Pescaia, sede dell'ultimo Controllo Orario della giornata. Il convoglio è poi ripartito nel pomeriggio verso Roma in trasferimento libero, dove in serata si è tenuta la tradizionale passerella di Via Veneto. Freddo e cielo nuvoloso hanno lasciato spazio al sole, man mano che si scendeva verso sud, in vista del giro di boa nella Capitale.

La classifica aggiornata. C'è ancora un equipaggio di Quattroruote in testa alla classifica Green, perché Mirco Magni e Alessandro Ferruta, a bordo della Polestar 2, continuano ad allungare e chiudono questa terza tappa con 16.870 punti, con un gap di 1425 punti sul primo degli inseguitori. Si confermano anche gli equipaggi degli altri colleghi: terzo posto per la Lancia Ypsilon del duo Spacone-Sciarra, seguiti dalla Hyundai Ioniq 5 N di Pascali-Cartapani. Chiude la classifica la GFG Kangaroo Concept di Fabrizio Giugiaro e Alessio Frassinetti.

Un occhio alle "Vecchie Glorie". La classifica aggiornata alla Prova Cronometrata 87 rimane invariata: al comando c'è ancora il duo Vesco-Salvinelli sull'Alfa Romeo 6C 1750 SS Spider Z del 1929 mentre in seconda posizione troviamo la Lancia Lambda Casaro VII Serie del 1927 guidata da Fontanella-Covelli. Nella tarda serata di oggi il convoglio della 1000 Miglia raggiungerà il Controllo Orario di fine tappa a Roma, nel parco di Villa Borghese, prima della sfilata sulla pedana di Vina Veneto e l'affascinante passaggio al Colosseo. 

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Jeep Renegade - Nuova generazione nel 2027, l'elettrica costerà meno di 25 mila dollari

4 Ruote - Giu 13,2024

La prossima generazione della Jeep Renegade sarà anche elettrica e, in versione a batteria, negli Stati Uniti avrà un prezzo di partenza sotto i 25 mila dollari: lo ha confermato il numero uno del marchio americano, Antonio Filosa, in occasione della conferenza di aggiornamento sul piano industriale Dare Forward 2030 di Stellantis. La seconda serie della Renegade sarà una delle principali novità previste nel corso dei prossimi tre anni, assieme alle già annunciate Wagoneer S e Recon (entrambe Bev), alla terza serie della Compass (attesa nel 2026) e a una Suv mainstream di segmento D, che potrebbe essere il rimpiazzo della Cherokee.

Quale piattaforma? Il 2027 sarà dunque l'anno del turnover tra l'attuale generazione della B-Suv (che verrà prodotta a Melfi fino alla fine del 2026) e la sua sostituta. La quale, nell'ottica di un fisiologico riposizionamento nella gamma per la presenza della Avenger, potrebbe essere un'auto più grande (quindi sopra i 4,26 metri), destinata però a mantenere lo stesso nome. Nel bel mezzo della transizione energetica, la grande novità sarà ovviamente l'arrivo di una versione elettrica, peraltro dal prezzo abbordabile: la Casa ha annunciato listini per l'America che partiranno sotto i 25 mila dollari. Difficile prevedere come verrà prezzata in Europa, ma si può ragionevolmente presumere che la Renegade elettrica cercherà di restare abbordabile. Quanto alla piattaforma, l'approccio a buon mercato farebbe ipotizzare un impiego del pianale Smart Car, mentre le tempistiche e il posizionamento del brand verso il mondo premium suggerirebbero un passaggio alla Stla Small: ovvero, la nuova base tecnica per auto di piccole dimensioni che Stellantis dovrebbe lanciare nel 2026, producendo a Saragozza la prossima Peugeot 208.

La nuova Compass e una segmento D. Vista la strategia di Jeep, che punterà ancora per molto su un offerta multienergia (dal 100% termico all'elettrico puro, passando per il l'ibrido mild, full o Phev e pure per l'elettrico ad autonomia estesa), presumibilmente la nuova Renegade non sarà destinata ad essere solo Bev. Lo stesso discorso vale per la terza serie della Compass, realizzata sulla piattaforma Stla Medium, che a varianti a batteria (con autonomia fino a 700 km), dovrebbe affiancare declinazioni ibride con un sistema a 48 Volt basato sull'1.2 benzina da 136 CV e versioni plug-in. Sempre entro il 2027, la Casa americana completerà poi la sua offerta nel segmento medio-superiore, per il quale si annuncia l'imminente arrivo di un nuovo utility vehicle mainstream: definizione che alza a pennello per un'eventuale erede della Cherokee, uscita di produzione.      

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Fiat - Panda elettrica e non solo: tre novità in arrivo su base Smart Car

4 Ruote - Giu 13,2024

Stellantis lancerà in Europa tre nuovi modelli a marchio Fiat realizzati sulla piattaforma Smart Car: l'annuncio è arrivato oggi in occasione della conferenza di aggiornamento su Dare Forward 2030, il piano industriale del gruppo. L'offensiva di prodotto inizierà nella seconda metà di quest'anno con quella che viene ufficiosamente chiamata Grande Panda: una compatta di circa 4 metri, anche elettrica, che riprenderà alcuni concetti stilistici e progettuali del modello anni 80, andando ad affiancare nella gamma l'utilitaria più amata dagli italiani, ribattezzata Pandina.

La media. Una delle slide mostrate durante l'evento rivela altra carne al fuoco. Anzitutto, la Fiat pianifica altre due novità destinate al Vecchio continente, una delle quali è facilmente identificabile nella tanto chiacchierata Fiat C-Suv. Anticipata da Quattroruote sul numero di aprile, la vettura dovrebbe aggirarsi intorno ai 4,4 metri di lunghezza: in lei potranno trovare una degna sostituta i clienti che scendono da una 500X o una 500L, anche se le forme di questo nuovo modello andranno a privilegiare lo spazio interno. La caratteristica principale, infatti, dovrebbe essere la capacità di offrire fino a sette posti, coma la nuova Citroën C3 Aircross e la Opel Frontera, costruite sulla stessa base.

E la Suv-coupé? La piattaforma Smart Car, pensata per i segmenti B e C e sufficientemente versatile da reggere modelli compatti - come la Citroën C3 o la futura Grande Panda (o Pandona) - al pari di sport utility di medie dimensioni, sarà il fulcro dei segmenti più popolari. L'impostazione multienergia, infatti, permette di adottare motori a benzina, sistemi ibridi e powertrain elettrici con autonomia fino a 400 km. I sette posti "con una capacità del bagagliaio di 315 litri", spiega Stellantis nella presentazione, sono altresì una caratteristica comune a questa base tecnica che troveremo anche su una terza Fiat per l'Europa e su un nuovo modello dedicato al Sud America. Fare luce su cosa la Casa abbia in serbo, in questo caso, risulta un po' più difficile, ma le tempistiche potrebbero condurci al 2026, quando uscirà di scena la Fiat Tipo e, contemporaneamente, un modello attualmente dedicato agli automobilisti sudamericani: la Suv-coupé Fastback. A quel punto, la Casa potrebbe sostituire entrambe i modelli con una nuova vettura con l'assetto rialzato e la carrozzeria sfuggente. Un'auto che, in qualche modo, deriverebbe dalla concept Fastback illustrata da Torino in un quintetto di prototipi mostrati sul finire dello scorso febbraio.

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Maserati - Urso: "Stellantis ha garantito nuovi modelli per Modena"

4 Ruote - Giu 13,2024

La fabbrica della Maserati a Modena ha un futuro. Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, reduce da un tavolo ad hoc tenutosi a Palazzo Piacentini. "La Maserati sarà sicuramente uno degli elementi di forza della produzione Stellantis nei mercati internazionali", ha detto Urso. "Abbiamo chiesto che si rafforzi il centro di Ricerca e sviluppo, che si garantisca la filiera dell'indotto e che si mantengano livelli occupazionali importanti. Stellantis ha confermato la volontà di investire in R&D e su nuovi modelli elettrici ed endotermici".

I sindacati. Contrastanti i pareri dei sindacalisti presenti al tavolo. Per Roberto Di Maulo della Fismic, "l'azienda ha fornito importanti rassicurazioni sul rilancio del marchio Maserati, sulla sua completa elettrificazione con il programma Folgore, sul mantenimento dell'ingegneria in Emilia e sull'avvio, nello storico stabilimento di Modena, di un centro per la personalizzazione di tutta la produzione italiana della Maserati. Si conferma, inoltre, il percorso di ricerca di partner industriali per lo stabilimento di Cento". I rappresentanti della Uilm, Gianluca Ficco e Alberto Zanetti, parlano invece di "lacune sugli stabilimenti emiliani di Modena e di Cento" e chiedono nuovi modelli, a partire da una nuova sportiva da aggiungere all'attuale MC20, e un più ampio rilancio del marchio che passi anche dal ricorso a "piattaforme flessibili in grado di supportare più tipi di motorizzazione". Infine, per Maurizio Oreggia della Fiom-Cgil, "non sono emersi elementi di garanzia per lo storico sito produttivo di via Ciro Menotti di Modena: è grave la razionalizzazione dell'Innovation Lab e non è chiaro neanche il futuro di Cento".

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Stellantis - Tavares: "Serve flessibilità, puntiamo su piattaforme multienergia"

4 Ruote - Giu 13,2024

Stellantis conferma i suoi obiettivi per il futuro e anche i piani per una gamma europea al 100% elettrica per il 2030, ma riconosce anche che questi non potranno prescidendere dalla flessibilità. "Il nostro atteggiamento e il nostro pensiero non è cambiato rispetto a quello che è stato detto negli ultimi due anni. Mettiamo in atto con determinazione il piano strategico Dare Forward 2030", ha affermato l'amministratore delegato Carlos Tavares nel corso di un incontro con la comunità finanziaria. "Nel settore automobilistico è in corso un cambiamento epocale. Abbiamo caratteristiche e qualità che ci differenziano dagli altri gruppi auto e che ci permettono di affrontare il cambiamento. Saremo uno dei gruppi vincitori, se non il vincitore, ma dobbiamo adattarci a una realtà che cambia molto velocemente e questo richiede flessibilità", ha aggiunto il manager portoghese, sottolineando la "strategia agile e di lungo periodo" e il focus su piattaforme multienergy che ci permettono di produrre auto con alimentazioni diverse sulla stessa linea e di adattare la produzione in base alla domanda".

Toyoda docet. Dunque, come affermato a più riprese dal presidente della Toyota, Akio Toyoda, l'ultima parola spetta ai consumatori: "Le necessità e le richieste dei clienti sono più diversificate che mai, motivo per cui è inevitabile che una soluzione non possa andare bene per tutte le situazioni, tecnologie e mercati. Per questo dobbiamo adattarci ai cambiamenti ed essere certi che le tecnologie che mettiamo in atto siano adeguate". "Dobbiamo adattarci a un mondo che non riusciamo a prevedere e l'elettrificazione è la via da seguire, ha proseguito l'ad. Tuttavia, "occorre avere una cassetta degli attrezzi sempre più ampia per far fronte alle turbolenze" del contesto operativo. E Stellantis, secondo il suo timoniere, è oggi un'azienda con la cassetta degli attrezzi giusta per affrontare un anno di transizione come il 2024 in cui il mercato globale crescerà in modo lento". "Oggi siamo un'azienda ben attrezzata per superare i momenti difficili e vincere nel lungo termine. La nostra presenza globale, la tecnologia avanzata ed il forte portafoglio di brand, i prodotti diversificati che vanno dai quadricicli alle automobili di lusso, ci permettono di raggiungere ogni tipologia di clientela".

Pronti al futuro.  "In tutto il mondo, i clienti ha aggiunto - desiderano una mobilità pulita, sicura ed economicamente accessibile. Questo è il motivo per cui esistiamo. Stiamo guidando un cambiamento generazionale nella tecnologia e realizzando una gamma di modelli basati su piattaforme multi-energia e processi flessibili. Inoltre, attraverso l'attuazione della partnership con Leapmotor, l'innovativo produttore cinese di veicoli a nuova energia, pensiamo di poter fornire ai clienti ciò che desiderano, garantendo allo stesso tempo ottimi rendimenti agli azionisti, quest'anno e in quelli successivi". E quando si parla di cinesi non si può affrontare il tema caldo dei dazi. "La Cina sta diventando una parte importante del business e questo ha un impatto sul mercato. Si sta parlando di dazi, ma una cosa è chiara: non vogliamo stare sulla difensiva, dobbiamo andare all'attacco e cavalcare l'onda dell'offensiva cinese. La Cina sta assumendo un ruolo crescente a livello globale e questo deve essere tenuto in conto nelle decisioni strategiche. Costi e velocità sono imperativi", ha proseguito Tavares, sottolineando l'intenzione di non "porsi alcun limite sul taglio dei costi", anche chiedendo "molti sacrifici a partner e fornitori", per "affrontare una competizione cinese che sta dettando il passo grazie a un vantaggio competitivo sui costi del 30%".  

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Le Mans 24 - L'evento entra nel vivo: il programma del weekend

4 Ruote - Giu 13,2024

la gara più attesa dell'anno, l'evento al quale qualsiasi pilota al mondo sogna di partecipare almeno una volta nella vita. Signori, è finalmente arrivato il weekend della 24 Ore di Le Mans. La celeberrima gara di durata francese è giunta alla sua novantaduesima edizione e già in queste ore il Circuit de la Sarthe vede sfrecciare le vetture per le prove libere. Ma il momento clou è fissato per sabato 15 giugno alle ore 16, quando lo sventolare della bandiera francese darà inizio alle ostilità che andranno a concludersi l'indomani alla stessa ora, offrendo 24 ore di pura adrenalina e spettacolo.

Ferrari punta al primo successo stagionale. Le Ferrari 499P si presentano in Francia con l'intenzione di mettere le mani sul primo successo stagionale del WEC e bissare il successo arrivato lo scorso anno. Oltre alle due 499P ufficiali, la novità di quest'anno è che ci sarà anche la 499P "privata" - gestita sempre da AF Corse - che punta a fare altrettanto bene. Il Cavallino Rampante però inizia con qualche problema questa edizione della 24 Ore: le 499P #51 e #83 sono state sanzionate di 10 secondi (da scontare alla prima sosta ai box) per l'errato posizionamento nell'area predisposta in Qualifica. Nonostante questo piccolo problema, alla Ferrari sembra esserci un cauto ottimismo per ottenere un buon risultato. Ferdinando Cannizzo, responsabile delle vetture endurance della Ferrari, ha detto: "Non pensiamo di essere i favoriti, dunque dobbiamo raddoppiare gli sforzi per cercare di chiudere il distacco dai nostri rivali, ma non ci demoralizziamo. Dobbiamo essere perfetti sotto il profilo dell'affidabilità. Inoltre, le condizioni meteo sembrano molto variabili, per cui fare le giuste chiamate sarà indispensabile. Dobbiamo sfruttare al massimo ogni situazione".

La prova più dura per Isotta Fraschini. A proposito di italiane nella Top Class di Le Mans, non possiamo certo dimenticarci della Isotta Fraschini, che si è preparata alla prova più dura della stagione. La Casa milanese punta a fare piccoli ma costanti miglioramenti, anche se le poche possibilità di fare test rallentano questo processo. Alla 24 Ore di Le Mans la Tipo 6 LMH-C continuerà ad avere un BoP a sfavore, ma il team cercherà di fare del loro meglio con il materiale a disposizione.

Lamborghini alla prima con due vetture. L'obiettivo dichiarato per Lamborghini è portare a casa le due SC63 e confermare l'affidabilità delle proprie vetture. La Casa di Sant'Agata Bolognese porterà in pista anche la SC63 che corre in IMSA e la riconosceremo per il #19 sulle fiancate. Sarà guidata da Cairoli, Caldarelli e Grosjean che andranno così a raggiungere i colleghi che prendono parte al WEC con la #63, ossia Bortolotti, Kvyat e Mortara. Emmanuel Esnault, direttore delle operazioni di gara di Iron Lynx, ha detto: "Non vediamo l'ora di partecipare a questa nostra prima 24 Ore di Le Mans, che è incredibilmente impegnativa. Ma ci siamo preparati bene e promette bene".

62 equipaggi in gara suddivisi nelle categorie Hypercar, LMP2 e la nuova LMGT3, la 24 Ore di Le Mans 2024 promette emozioni forti e competizione ai massimi livelli, con marchi prestigiosi pronti a sfidarsi per la vittoria. Da tenere d'occhio, a va sans dire, sia la Toyota che la Porsche, quest'ultima reduca dal successo - con il team Jota - all'ultima prova a Spa-Francorchamps. La Casa di Stoccarda parte con i favori del pronostico e viene punzecchiata dai rivali della Toyota. David Floury, direttore tecnico di Toyota Gazoo Racing Europe, si è di recente lasciato andare a una dichiarazione sibillina: "Penso sia chiaro: se la Porsche non vincerà, avrà fatto un pessimo lavoro. Perché da quello che abbiamo potuto vedere, sono in vantagio sotto ogni aspetto". Mentre gli occhi sono tutti puntati sulla 963 del team Penske, in casa Jota hanno il loro bel da fare: dopo l'incidente di Ilott nella seconda sessione di prove libere, la squadra ha deciso di cambiare il telaio della #12, a causa dei troppi danni subiti dalla scocca nel botto. "La cosa più importante è che Callum stia bene", ha detto il team principal Dieter Gass. "Dobbiamo però sostituire il telaio per i troppi danni".

Punteggi doppi. Ricordiamo che a Le Mans i punteggi (dal primo al 10 posto) vengono raddoppiati: il vincitore riceve 50 punti, il secondo classificato 36 punti, il terzo 30 punti e così via. Inoltre, un punto aggiuntivo verrà assegnato in ogni classe al pilota che otterrà la pole position.

BoP minimo per Le Mans. Parlando di Hypercar, dobbiamo tenere anche in considerazione il Balance of Performance, che tanti malumori continua a creare tra le diverse compagini. Alla vigilia di questa 24 Ore, alla luce dell'importanza di questa parte del regolamento, è stata la stessa FIA a dare vita a una piccola guida per comprendere il suo funzionamento. Si legge: "Lo scopo del BoP è quello di bilanciare le prestazioni delle vetture: non è pensato per cancellare i divari prestazionali tra i concorrenti, ma per fare in modo che ogni vettura sia sfruttata al massimo. Il BoP mantiene un livello simile di prestazione tra le auto, riducendo significativamente i costi di sviluppo. Il BoP (Balance of Performance) della categoria Hypercar della 24 Ore di Le Mans si distingue perché considera i dati della gara dell'anno precedente. Per il 2024, le analisi condotte dalla FIA e dall'ACO, insieme ai regolamenti tecnici molto restrittivi, hanno portato a una minimizzazione del BoP. stata anche introdotta una misura puramente tecnica: la differenziazione della potenza a bassa e alta velocità. Questa modifica non altera il BoP complessivo, ma regola la potenza erogata oltre i 250 km/h per bilanciare le velocità di punta, evitando così modifiche significative al peso o alla potenza complessiva dei veicoli."

Il programma. La settimana di Le Mans è già ufficialmente iniziata ieri con le prove libere e le qualifiche e continua oggi con la terza sessione di prove libere. Stasera si entrerà nel vivo con la Hyperpole, alle ore 20, mentre domani il WEC osserverà un giorno di pausa e lascerà spazio a una serie di eventi collaterali. Sabato alle 16 alla partenza della gara. Quest'anno è possibile seguire l'intera gara su Eurosport, sia sul canale 211 di di Sky che su Discovery+, oppure a pagamento sul sito del WEC.

Giovedì 13 giugno

Prove libere 3: dalle 15:00 alle 18:00 (LIVE su Eurosport 2 e su Discovery+)

Hyperpole: dalle 20:00 alle 20:30 (LIVE su Eurosport 1 e su Discovery+)

Prove libere 4: dalle 22:00 alle 23:00 (LIVE su Eurosport 1 e su Discovery+)

Sabato 15 giugno

Warm Up: dalle 12:00 alle 12:15 (LIVE su Eurosport 1 e su Discovery+)

Gara: dalle 16:00 (LIVE in alternanza su Eurosport 1-2 e su Discovery+)

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Tesla - Rincari in vista per la Model 3: "Colpa dei dazi europei"

4 Ruote - Giu 13,2024

La Tesla anticipa la possibilità di un aumento dei listini europei per la Model 3 a partire dal 1 luglio: il potenziale rincaro, annunciato dalla stessa Casa texana sui suoi siti nazionali, viene attribuito alla necessità di compensare i dazi imposti in via provvisoria dalla Commissione europea sulle importazioni di elettriche prodotte in Cina.  

Rincari da definire. "Il prezzo della Model 3 potrebbe aumentare dal 1 luglio 2024, a causa dei previsti dazi sull'importazione", dichiara esplicitamente la Tesla, senza fornire ulteriori dettagli sugli importi a carico della berlina costruita a Shanghai. Nella documentazione pubblicata dalla Commissione, la Casa di Elon Musk non compare tra i produttori destinati a pagare le nuove tariffe, a differenza di altri gruppi occidentali attivi in Cina con specifiche joint venture per la realizzazione di elettriche da portare anche in Europa: nel loro caso, verrà applicato un dazio addizionale del 21%, oltre all'attuale tariffa ordinaria del 10%).  il caso di BMW Brilliance, che a Shenyang produce la BMW iX3, della joint venture tra Volkswagen e Jac, che ad Anhui assembla la Cupra Tavascan, oppure dalla eGT New Energy Automotive, l'impresa congiunta tra Renault, Nissan e Dongfeng a Shiyan sforna la Dacia Spring.

Le date. C'è un motivo per cui la Tesla non è finita nel lungo elenco di costruttori colpiti dalle nuove tariffe: la stessa azienda ha presentato alla Commissione una "richiesta motivata" affinché l'aliquota a suo carico venga calcolata solo quando l'intera procedura passerà dalla fase provvisoria a quella definitiva. Dunque, per l'eventuale aumento dei prezzi bisognerà comunque attendere le comunicazioni di Bruxelles. In tutto ciò, bisogna fare attenzione alle date: nel suo avviso, la Tesla indica il 1 luglio come spartiacque tra i vecchi e i nuovi listini, ma i dazi provvisori entreranno in vigore solo il 4 e la loro istituzione in via definitiva richiederà altri quattro mesi e solo a fronte di un via libera del Consiglio Ue: un ok non scontato, alla luce dell'opposizione di diversi Paesi tra cui la Germania.

 

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Alpine A290 - Nata per divertirsi - VIDEO

4 Ruote - Giu 13,2024

La nuova A290 è un modello cruciale per la Alpine. Per due motivi: è l'auto che darà il via alla transizione elettrica del marchio e sarà anche il primo modello di Dieppe dotato di trazione anteriore. La hot hatch si propone con una batteria da 52 kWh per circa 380 km di autonomia stimata, ma con due tagli di potenza: 180 o 220 CV. Entrambe le versioni, però, possono contare sull'ESP disinseribile e su una componentistica di livello, con freni Brembo e pneumatici Michelin appositamente sviluppati. 

Elettrica dalla nascita. Progettata partendo dalla piattaforma modulare AmpR Small, dedicata ai modelli compatti a batteria, la nuova A290 sfoggia linee muscolose, con passaruota allargati di 60 mm rispetto alla Renault 5 (dalla quale deriva), vistose prese d'aria e cerchi di lega da 19 pollici. Sottopelle, poi, il comparto sospensivo è stato rivisto per migliorare il feeling di guida con ammortizzatori e barre antirollio più rigidi. 

Come le vecchie glorie? Seduti al posto guida si scorge un volante di ispirazione F.1, concepito per avere sott'occhio tutti quei comandi che servono a modificare in tempo reale il carattere dell'auto. Con un apposito manettino, per esempio, è possibile intervenire sulla potenza della frenata rigenerativa in rilascio; a questo punto, agendo anche sull'ESP, completamente disinseribile, la piccola hatchback francese promette un handling degno delle vecchie bombe turbo anni 80, con un retrotreno capace, all'occorrenza, di esibirsi in spettacolari sovrasterzi. Sarà vero? Lo verificheremo presto sulla nostra pista di Vairano, ma sulla carta gli ingredienti per spassarsela ci sono tutti.

Tutto digitale. Gli interni della A290 sono quelli della Renault 5, debitamente personalizzati in fatto di finiture e sedli, ora più contenitivi. Non mancano il display della strumentazione da 10,25" e quello centrale da 10,1", orientato verso il conducente. 

Dal mondo gaming.  Sempre sul volante compare un magico tastino rosso con la scritta OV (Overtake) che, per un massimo di 10 secondi, consente di avere un surplus di potenza. Prima di poterlo riutilizzare a pieno regime è necessario attendere 30 secondi, ma dopo 15 è già possibile attivare un boost della durata di 5 secondi. Infine c'è il launch control, per "spari" eseguiti a regola d'arte.

Qui prestazioni. Quello dell'Alpine A290 è un cocktail che promette performance di tutto rispetto per la categoria d'appartenenza, per capirci quella dell'Abarth 500e. La francese archivia l'accelerazione 0-100 km/h in 6,4 secondi e nella versione da 220 CV può contare su una velocità massima di 170 orari. Il tutto, comunque, con la praticità della 5 porte e di un baule da 326 litri dichiarati.

Gomme su misura. Per l'A290, la Michelin ha sviluppato tre tipi di pneumatici diversi in base alle esigenze: Pilot Sport EV, sportivi ma con efficienza energetica ottimizzata per la massima autonomia; Michelin Pilot Sport S5, per il massimo dell'aderenza; e infine i Michelin Pilot Alpin 5, dedicati alla stagione fredda. 

Qui prezzi. L'A290 è disponibile con quattro tinte di carrozzeria, Nero etoilé, Bianco nacré, Grigio scisto satinato e il nuovo Blu Alpine vision. Due i livelli di allestimento: GT e GTS, per quattro versioni totali in base alla potenza. Al lancio, poi, è prevista anche la A290 GTS Première Edition prodotta in soli 1.955 esemplari. E il listino? Si parte da circa 38 mila euro. 

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Ford Mustang GTD - La più potente di sempre è alla 24 Ore di Le Mans

4 Ruote - Giu 13,2024

Alla 24 Ore di Le Mans che si corre questo il 15 e 16 giugno debutterà la Ford Mustang GT3, e in contemporanea la Casa americana porterà sul circuito francese anche la versione omologata per la circolazione stradale, la Mustang GTD. Mossa da un V8 di 5.2 litri sovralimentato da oltre 800 CV, la Mustang più potente di sempre monta una trasmissione di tipo transaxle per una migliore ripartizione dei pesi, sospensioni push-rod al posteriore (al posto del bagagliaio), impianto frenante carboceramico Brembo e cerchi forgiati da 20 con pneumatici da 325 mm all'anteriore e 345 mm al posteriore.

Aggressiva e aerodinamica. Rivoluzionata nell'estetica, con carrozzeria in fibra di carbonio (con molti elementi non verniciati), la Mustang GTD presenta carreggiate allargate, prese d'aria sul cofano e sulle fiancate per il raffreddamento del motore, e l'enorme alettone posteriore fissato ai montanti C. I colori disponibili per la carrozzeria sono il Chroma Flame di queste immagini, Polymimetic Gray, Race Red, Shadow Black, Frozen White e Lightning Blue; le pinze dei freni possono essere in Grabber Blue, Race Red o nero lucido.

Interni esclusivi. Mostrati per la prima volta in occasione del debutto a Le Mans, gli interni della Mustang GTD rivelano dettagli e dotazioni esclusivi per questo modello: sedili Recaro, finiture in fibra di carbonio per la plancia, volante sportivo con le nuove palette del cambio realizzate in titanio (così come il selettore di marcia al centro del tunnel) e due pulsanti dedicati alle gestione delle sospensioni e degli scarichi. Oltre al bagagliaio, al posteriore manca anche la seconda fila di sedili, sostituita da una finestra da cui ammirare le sospensioni posteriori. Il sistema multimediale Sync 4 si compone di due display, quello da 12,4 per la strumentazione e quello da 13,2 per l'infotainment, con grafica e schermate dedicate alle modalità di guida in pista.

Pacchetto Performance. Il pacchetto Performance, disponibile su richiesta, permette alla Mustang GTD di compiere il giro del Nürburgring in meno di sette minuti: aggiunge ruote in magnesio, aerodinamica attiva e un nuovo frontale con flap anteriori a controllo idraulico.

Aperti i preordini. A partire da oggi la Mustang GTD può essere prenotata anche in Europa: è possibile esprimere il proprio interesse sul sito ufficiale dedicato ai preordini, e sperare di essere tra i fortunati scelti per poter acquistare uno dei modelli della tiratura limitata che verranno realizzati. Il prezzo ufficiale non è stato diramato, ma sul sito si legge che partirà da circa 370.000 euro. L'avvio della produzione per il mercato europeo è previsto per la primavera del 2025.

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Jaguar F-Type - Lultimo esemplare è da museo

4 Ruote - Giu 13,2024

L'ultima Jaguar F-Type a uscire dagli stabilimenti di Castle Bromwich entrerà nel museo Jaguar di Gaydon, 50 anni dopo l'ingresso della ultima E-Type. L'esemplare destinato alla collezione della Casa inglese è una Convertible con V8 di 5.0 litri in colore Giola Green, tetto nero e interni in pelle Windsor, simile a quelli della E-type Series III Convertible V12 di 5.3 litri costruita nel 1974 e targata HDU 555N. Insieme agli altri esemplari del Jaguar Heritage (tra cui le XE, XF e XF Sportbrake), anche la F-Type sarà protagonista di eventi e manifestazioni in giro per il mondo. 

Ricorsi storici. Come la E-Type del 1974 ha spianato la strada per la XJ-S, così questa F-Type segna l'inizio di una trasformazione ancora più radicale per la Casa inglese, che comincerà con una nuova GT elettrica a quattro porte che verrà presentata nel 2025, e che anticipa il futuro elettrico del brand. "Oggi celebriamo la F-Type e i nostri 75 anni di storia", spiega Rawdon Glover, direttore amministrativo della Jaguar, "ma al tempo stesso guardiamo all'inizio di una nuova era, rispettando la visione originale del fondatore Sir William Lyons, che era produrre auto di lusso uniche e rivolte al futuro".

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BMW Serie 2 Coupé - Tutte le novità dellaggiornamento 2024

4 Ruote - Giu 13,2024

Per rendere la Serie 2 Coupé ancora più accattivante, la BMW ha deciso di offrire di serie per tutte le varianti i pacchetti estetici Shadow Line e M Sport con cerchi da 18, paraurti e minigonne sportive. Il doppio rene anteriore propone inoltre una inedita finitura in cromo perlato abbinato a nuovi inserti della grembialatura posteriore in tinta con la carrozzeria. Il pacchetto opzionale M Sport Pro comprende i fari M Shadow Line, lo spoiler posteriore nero, l'impianto frenante M con pinze rosse e il pacchetto estetico M High-Gloss Shadow Line. Sono infine disponibili nuove tinte esterne: Individual Frozen Pure Grey metallizzato, Individual Frozen Portimao Blue metallizzato, Fire Red metallizzato, Skyscraper Grey metallizzato e il nuovo Zandvoort Blue (riservato alla M240i xDrive).

riveL'abitacolo offre finiture modificate con padiglione interno antracite M Sport, combinazioni cromatiche inedite e la nuova plancia con un numero ridotto di comandi fisici, grazie alla presenza del nuovo infotainment con OS 8.5 e iDrive QuickSelect, gestito attraverso il doppio schermo da 12,3" e 14,9" integrato nel Curved Display. Cambia anche il design del volante M, mentre i sedili sportivi M con regolazione elettrica sono disponibili in opzione, in alternativa a quelli M Performtex di serie rivestiti di velluto e tessuto Sensatec.

La gamma dei propulsori è rimasta sostanzialmente invariata: al top della gamma troviamo la M240i xDrive con il 3.0 turbo benzina da 374 CV e 4,3 secondi per toccare i 100 km/h da fermo. Sempre a benzina ci sono la 218i da 156 CV, la 220i da 184 CV e la 230i da 245 CV; infine, è disponibile la 220d a gasolio da 190 CV con sistema mild hybrid 48V che aggiunge 11 CV rispetto alla gamma precedente. La 218i è l'unica versione che offre il cambio manuale, tutte le altre hanno di serie l'automatico Steptronic Sport a otto rapporti. Solo per la M240i, infine, è disponibile su richiesta l'Adaptive M Chassis con sterzo sportivo variabile e ammortizzatori a controllo elettronico con tre programmi di guida.

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Area B Milano - Cambiano le regole per chiedere le deroghe

4 Ruote - Giu 13,2024

Spunta una novità per l'Area B di Milano: riguarda chi ha un'auto che non può entrare nella Ztl e in particolare le deroghe concesse a residenti e pendolari. Dal 16 giugno, il Comune semplificherà la modalità di richiesta delle giornate di accesso e circolazione per i veicoli in divieto. Si tratta di 25 giorni l'anno per i residenti (e per aziende con sede operativa) nella città e di cinque giornate per i residenti (o aziende con sede operativa) fuori dal capoluogo. Per "anno", si intende il periodo dall'1 ottobre al 30 settembre. Finora, era necessario registrarsi obbligatoriamente al portale online e presentare la domanda di volta in volta per ogni singolo ingresso. Ora, grazie all'attivazione di una nuova funzionalità, basterà una sola registrazione.

Come funziona. L'interessato deve accedere al sito areab.atm.it mediante Spid o Cie (o id azienda), quindi registrare la targa dell'auto, infine utilizzare le funzionalità "Richiesta permessi" e "Rilevazione automatica giornate deroga" seguendo le indicazioni video. Ricordiamo che l'Area B è una grande Ztl non a pagamento, attiva da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30 (esclusi i festivi), monitorata da 188 telecamere: le multe per le auto che non rispettano le emissioni fissate dal Comune sono di 95 euro. Esiste una pagina web specifica per sapere se la vettura può entrare nell'Area B: è sufficiente inserire targa e Paese di immatricolazione.

Meglio tardi che mai. Scomoda e macchinosa, l'attuale modalità per chiedere la deroga ha causato guai a catena agli automobilisti, perché le istruzioni non erano chiarissime e si potevano equivocare. C'è stato chi, registratosi una volta, ha ritenuto che questo fosse sufficiente per sfruttare tutti i permessi, non facendone richiesta di volta in volta, e ricevendo tante multe quanti gli accessi non autorizzati. Il sistema in vigore dal 16 giugno promette di essere più semplice.

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BMW M2 - La nuova versione tocca quota 480 CV

4 Ruote - Giu 13,2024

Il restyling della M2 non ha cambiato l'aspetto della due porte bavarese. Le modifiche sono infatti di dettaglio e coinvolgono piccoli particolari come la finitura nera dei terminali di scarico e i loghi. Tra gli optional spicca una più ampia selezione di tinte esterne: tre colori pastello, cinque metallizzati e sei verniciature Individual. Debuttano infatti le varianti Sao Paulo Yellow pastello, Fire Red metallic, Portimao Blue metallic, Skyscraper Grey metallic e le tinte speciali Individual Java Green, Voodoo Blue, Grigio Telesto e Twilight Purple. Di serie cerchi da 19 anteriori e 20 posteriori con finitura Jet Black, mentre in alternativa sono disponibili varianti inedite in argento.

Il passaggio al sistema operativo BMW OS 8.5 ha permesso di introdurre l'ultima generazione di iDrive e dei servizi connessi attraverso il doppio schermo da 12,3 e 14,9 pollici, riducendo ulteriormente il numero di comandi fisici nella console centrale. Questo ha coinciso con l'introduzione del volante M, ridisegnato con la sezione inferiore piatta e disponibile anche con rivestimento di Alcantara. Su richiesta si possono avere nuove combinazioni cromatiche per gli interni in pelle e i sedili M Carbon, senza dover acquistare il pacchetto M Race Track.

Con 480 CV e 600 Nm (550 Nm per la manuale), la BMW M2 supera di 20 CV il modello uscente. La base è sempre quella dei sei cilindri 3.0 TwinPower Turbo, ma con questo aggiornamento si colma il divario con le sorelle maggiori M3 ed M4. Rimane la sola trazione posteriore e, soprattutto, la doppia opzione per la trasmissione: il classico sei marce manuale, oppure l'M Steptronic a otto marce. La coppia massima è erogata da 2.650 a 6.130 giri, mentre la linea rossa è fissata a quota 7.200 giri. I tecnici hanno migliorato ulteriormente la risposta del motore all'acceleratore: la M2 taglia infatti di 1 decimo il tempo di accelerazione da 0 a 100, scendendo a 4,0 secondi con il cambio automatico e a 4,2 secondi con il manuale. Lo 0-200 km/h con l'automatico, inoltre, scende di ben 6 decimi e si ferma a 12,9 secondi. La velocità massima è autolimitata a 250 km/h e può essere portata a 285 km/h con l'M Driver's Package, che comprende i pneumatici semi-slick con specifici cerchi di lega con finitura argento.

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Volkswagen ID.7 - Aperti gli ordini di GTX e Pro S: ecco tutti i prezzi

4 Ruote - Giu 13,2024

La Volkswagen ha aperto gli ordini delle versioni GTX e Pro S dell'ammiraglia elettrica ID.7, disponibile anche nella versione Tourer con carrozzeria station wagon. La GTX monta due motori, uno per asse: la trazione è integrale e la potenza complessiva è di 250 kW (340 CV); la Pro S mantiene un solo motore sull'asse posteriore da 210 kW (286 CV) e la stessa batteria da 86 kWh, per un'autonomia dichiarata di 707 km, che diventano 688 nella versione Tourer. I prezzi partono dai 70.650 euro nel caso della GTX, e da 63.200 euro in quello della Pro S.

ID.7 GTX. Capace di scattare da ferma a 100 km/h in 5,4 secondi (5,5 per la Tourer), la versione ad alte prestazioni della ID.7 monta batterie da 86 kWh per un'autonomia dichiarata di 588 km (577 per la Tourer). La dotazione di serie comprende cerchi di lega da 20" con superfici diamantate e fari anteriori a matrice di Led, nonché i loghi Volkswagen illuminati davanti e dietro. A bordo i sedili sportivi hanno impunture rosse a contrasto e la scritta GTX cucita sugli schienali; dettagli rossi anche nel volante multifunzione. Non mancano luci ambientali, connettività Apple CarPlay e Android Auto wireless, head-up display, assistente vocale con ChatGPT, clima bizona e antifurto.

ID.7 GTX Plus. Disponibile solo per il mercato italiano con un sovrapprezzo di 2.300 euro, questo allestimento aggiunge sedili anteriori con funzione di ventilazione e massaggio, quelli posteriori riscaldabili, impianto audio Harman Kardon da 700 W, vernice metallizzata, guida assistita di Livello 2, assistente di parcheggio con memoria e telecamera a 360, climatizzatore a tre zone, display dell'infotainment da 15 e ricarica wireless per gli smartphone, portellon ad apertura elettrica, sterzo progressivo e regolazione dell'assetto con selezione della modalità di guida DCC Pro.

ID.7 Pro S Edition Plus. Anch'esso disponibile solo per il mercato italiano, a fronte di un sovrapprezzo di 1.950 euro offre il climatizzatore trizona, volante e parabrezza riscaldabili, navigatore con schermo da 15, ricarica wireless per gli smartphone, vernice metallizzata, sedili anteriori ErgoActive regolabili elettricamente, fari a matrice di Led, portellone ad apertura elettrica, guida assistita di Livello 2 e Park Assist con funzione memoria.

Il listino completo. Ecco tutti i prezzi per il mercato italiano della nuova Volkswagen ID.7:

  • ID.7 Pro 285 CV 77 kWh: 60.800 euro
  • ID.7 Pro Edition Plus 285 CV 77 kWh: 62.750 euro
  • ID.7 Pro S 285 CV 86 kWh: 63.200 euro
  • ID.7 Pro S Edition Plus 285 CV 86 kWh: 65.150 euro
  • ID.7 GTX 4Motion 340 CV 86 kWh: 70.650 euro
  • ID.7 GTX Plus 4Motion 340 CV 86 kWh: 72.950 euro
  • ID.7 Tourer Pro 285 CV 77 kWh: 61.600 euro
  • ID.7 Tourer Pro Edition Plus 285 CV 77 kWh: 63.550 euro
  • ID.7 Tourer Pro S 285 CV 86 kWh: 64.000 euro
  • ID.7 Tourer Pro S Edition Plus 285 CV 86 kWh: 65.950 euro
  • ID.7 Tourer GTX 4Motion 340 CV 86 kWh: 71.450 euro
  • ID.7 Tourer GTX Plus 4Motion 340 CV 86 kWh: 73.750 euro

 

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Studio McKinsey - Quasi un proprietario di elettriche su tre vuole tornare al termico

4 Ruote - Giu 13,2024

Un sondaggio della McKinsey, riportato da Automotive News, mette di nuovo in luce i problemi che allontanano la mobilità elettrica dall'adozione di massa, almeno in alcuni Paesi. Secondo i dati della società di consulenza, infatti, il 29% dei proprietari di veicoli a batteria sarebbe pronto a tornare al termico in caso di cambio dell'auto: un quadro di "pentiti" che fa riflettere. Le interviste dello studio sono state condotte a livello globale, coinvolgendo 30 mila consumatori (possessotri di Bev e no) e 15 degli Stati più rappresentativi del mercato (parliamo dell'80% delle vendite totali). Tra i dati più eclatanti c'è quello degli Stati Uniti, dove il 46% dei proprietari di elettriche vorrebbe tornare alle tecnologie tradizionali.

L'ostacolo della ricarica. A frenare le Bev è soprattutto l'inadeguatezza delle reti di ricarica: solo il 9% degli intervistati ritiene che l'espansione dei punti pubblici sia sufficiente a soddisfare le proprie esigenze e del 21% che non intende convertirsi alle auto a batteria, un terzo adduce come motivazione proprio la problematica del "rifornimento". Un altro aspetto negativo è legato alle percorrenze: tra i consumatori, le aspettative minime di autonomia sono cresciute mediamente dai 435,5 chilometri del 2022 a quasi 469. Richieste e necessità alle quali il mercato delle Bev sta rispondendo solo parzialmente.

 

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