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Emissioni - Green Deal, perché l'accordo sul clima riguarda anche l'auto

4 Ruote - Nov 05,2025
Il Consiglio Ambiente dell'Unione Europea ha raggiunto l'accordo sulla proposta della Commissione in merito agli obiettivi climatici per il 2040 e in particolare sul target di riduzione del 90% delle emissioni di anidride carbonica. L'intesa è stata raggiunta dopo una vera e propria maratona negoziale durata quasi 24 ore: le discussioni tra i rappresentanti dei governi del blocco comunitario hanno dimostrato una forte spaccatura tra chi chiedeva maggiori flessibilità e chi puntava a confermare in toto la proposta di Bruxelles. Comunque sia, i risultati di questo accordo riguardano anche l'automobile: vediamo perché. Il compromesso sulla CO2 L'accordo è stato approvato a maggioranza: è stato bocciato da Slovacchia, Ungheria e Polonia, mentre si sono astenuti belgi e bulgari (secondo i meccanismi di voto comunitari, l'astensione vale come voto contrario). Detto questo, è passata la richiesta di diversi Paesi, come l'Italia, di aumentare le cosiddette flessibilità per raggiungere il target al 2040. La Commissione, per esempio, aveva proposto il 90% di riduzione della CO2, con un 3% ottenuto grazie a crediti internazionali, ossia iniziative di taglio della CO2 sostenute in Paesi esteri. Ora la percentuale è stata alzata al 5%, anche se alcuni governi avevano chiesto di arrivare al 10%.  Il ruolo dei biocarburantiInoltre, il compromesso prevede il rinvio al 2028 dell'attuazione del nuovo sistema di scambio delle quote di emissioni Ets 2 e il riconoscimento del ruolo del biocarburanti. Quest'ultimo tema è da sempre una richiesta esplicita del nostro governo. Inoltre, il testo conferma l'inserimento di una clausola di revisione su base biennale a seguito di una valutazione da parte della Commissione della legge sul clima. Infine, oltre all'intesa sui target 2040 è stato trovato un accordo anche sul contributo determinato a livello nazionale (noto come "Ndc"), ovvero il contributo dell'Ue agli sforzi globali sul clima per il 2035 richiesti dagli impegni della Cop30 di Belém (Brasile), in programma dal 10 al 21 novembre. Il range sul quale è stata trovata una quadra prevede un taglio delle emissioni compreso tra il 66,25% e il 72,5% rispetto ai livelli del 1990. La soddisfazione di RomaL'accordo rappresenta la base del mandato necessario per avviare i negoziati con il Parlamento Ue su un testo definitivo. Tuttavia, non dovrebbero esserci grandi ostacoli alla luce della soddisfazione espressa da più parti, tra cui il nostro ministro per l'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: Abbiamo approvato sia la legge per il clima che l'Ndc per Cop30, devo dire che è stata una trattativa intensa e la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di Paesi uniti all'Italia, erano rilevanti, importanti ed equilibrate", ha spiegato Pichetto. "E quindi ha riconosciuto quelle grandi istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell'Ets2, l'inserimento per la prima volta nella parte normativa del ruolo dei biocarburanti; ha dato disponibilità non solo a passare dal 3 al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire in fase di revisione un ulteriore 5% per i crediti a livello domestico".  Perché l'accordo riguarda anche l'autoIl ministro ha inoltre evidenziato come siano stati dieci i Paesi d'accordo con la richiesta italiana di maggiori spazi di flessibilità. A tal proposito, non sono da trascurare le dichiarazioni del commissario Ue al Clima, Woepke Hoekstra (nella foto sopra), in particolare in vista della revisione dei regolamenti comunitari sulle emissioni di auto e furgoni. "Con molti Paesi abbiamo avuto ampie consultazioni e conversazioni su una serie di questioni. Con l'Italia, abbiamo inserito un linguaggio specifico riguardante la considerazione del ruolo dei carburanti rinnovabili a zero e basso contenuto di carbonio nella decarbonizzazione dei trasporti", ha spiegato il commissario. "Tutto ciò, naturalmente, si inserisce nel contesto della revisione che stiamo conducendo con piena apertura su un'ampia gamma di temi, e su cui presenteremo i risultati entro la fine di quest'anno". 
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Wolfgang Egger - BYD disegnerà nuove auto 'apposta per l'Europa' (e c'entra Milano)

4 Ruote - Nov 05,2025
BYD è pronta a disegnare auto specificamente per l'Europa. Lo assicura a Quattroruote Wolfgang Egger, capo dello stile della Casa cinese: rispondendo a una nostra domanda durante un incontro coi media a Zhengzhou, in Cina, l'ex designer di Alfa Romeo e Audi ha sottolineato come il nuovo Centro stile aperto a Milano avrà un ruolo chiave in questa attività (è nato appositamente per quello) e ha lasciato intendere che prossimamente non solo vedremo delle BYD fabbricate in Europa, ma anche dei prodotti concepiti appositamente per il nostro mercato: Stiamo discutendo internamente se, in alcune categorie di vetture, non sia più opportuno differenziare i prodotti destinati all'Europa da quelli cinesi. I primi frutti del lavoro del nuovo Design Center verranno svelati nella prima parte dell'anno prossimo. Racco, la kei car "perfetta per l'Italia"Classe 1963 e una lunga carriera perlopiù tra Italia e Germania, Egger è al timone dello stile della BYD dal 2017. Iil designer tedesco ha affrontato vari temi. AZhengzhou, sede di un'importante fabbrica e del Centro Prove della BYD, Egger ha parlato anchedelle E-Car, le "piccole" ed economiche vettureeuropee che nel giro di poche settimane dovrebbero essere normate sul modello delle kei car giapponesi. A proposito, pochi giorni fa la BYD ha presentato la Raccoal Japan Mobilty Show: Per l'Italia sarebbe perfetta, ha ammesso Egger, ma tutto dipende da quali saranno i criteri di omologazione. E ha descritto la propria visione, da europeo, della realtà sociale e industriale cinese: Qui c'è meno gerarchia e più integrazione orizzontale. C'è una mentalità aperta, che non si chiude nel suo passato. Confucio è ancora presente, ma più come filosofia. Le nuove tecnologie, l'IA e l'Alfa RomeoNel confronto con la stampa sono emersi poi altri spunti di discussione legati all'uso delle nuove tecnologie. Per esempio, la crescente omologazione degli interni delle auto, per cui differenziarsi è sempre più difficile, ma ancora possibile a detta di Egger: la nostra concept Ocean, destinata a diventare un modello di serie nel 2026, ne è la dimostrazione. Oppure i vincoli di progettazione legati alla presenza delle batterie sulle elettriche o le ibride plug-in: Nel nostro caso, la presenza della batteria integrata nel pavimento implica in automatico una maggiore altezza. E quando disegniamo una sportiva, dobbiamo saperla gestire. L'intelligenza artificiale, invece, viene definita da Egger come uno sparring partner per i creativi: Ci aiuta a capire, per esempio, cosa farebbero i nostri competitor al posto nostro nell'ambito di un progetto. A conclusione, in risposta alla domanda su che cosa abbia ispirato la sua carriera di designer, Egger ha citato il cuore sportivo di Alfa Romeo, Nuvolari e i carrozzieri torinesi. Segno che un gran pezzo d'Italia è rimasto nel suo cuore, anche oggi che disegna auto nel nuovo mondo dell'automotive.   
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Lexus - La LBX si fa dark con la Vibrant Edition

4 Ruote - Nov 05,2025
Si aprono gli ordini in Italia della Lexus LBX Vibrant Edition. La Suv compatta premium è offerta a partire da 42.000 euro con una formula di lancio che prevede un finanziamento dedicato a clienti con meno di 35 anni di età, che comprende anche tre tagliandi di manutenzione e un anno di polizza Rca. Questo nuovo allestimento sarà presentato in anteprima al Nitto ATP Finals di tennis di Torino a partire dal 9 novembre. Il powertrain rimane il full hybrid a benzina da 136 CV, l'unico attualmente in gamma. Nero a contrasto fuori, Dark Rose all'internoLa Lexus LBX Vibrant Edition capitalizza il successo ottenuto nel nostro Paese, con oltre 6.000 esemplari già consegnati (che ne fanno la Lexus più venduta in Italia), aggiungendo un ulteriore tocco di esclusività. La serie speciale aggiunge elementi esclusivi come i cerchi nero opaco da 17", le finiture nere su alettoni, paraurti e portiere e la mascherina con cromatura scura. Questi particolari si combinano con i tre colori disponibili per la carrozzeria: Pure White, Emotional Red o Black, con l'opzione del tetto nero a contrasto per le prime due. Gli interni propongono rivestimenti in pelle semi-anilina nera con elementi a contrasto Dark Rose.
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Lutto nel motorsport - Addio ad Andrea de Adamich, cuore Alfa Romeo

4 Ruote - Nov 05,2025
Se ne va un altro simbolo italiano delle corse internazionali degli anni d'oro, 60 e 70: è morto infatti Andrea de Adamich, poco dopo il suo 84esimo compleanno. L'ex pilota triestino, noto conduttore televisivo nel programma Grand Prix, telecronista dei GP di F.1 e fondatore del Centro internazionale Guida Sicura, aveva iniziato a correre in auto nel 1962, vincendo il Campionato Italiano di F.3 nel 1965. Approdato all'Autodelta e all'Alfa Romeo, alla quale è sempre rimasto legato, Andrea al volante della Giulia GTA si laureò per due volte Campione europeo Turismo, nel 1966 e nel 1967. Corse tantissimo anche con le 33 Sport-prototipo, vincendo due gare mondiali.  In Formula 1Nel frattempo, de Adamich alternò anche la Formula 1, nella quale sbarcò nel 1968, con la Ferrari, in Sudafrica. Nel 1970 tornò con la McLaren-Alfa Romeo, per poi passare alla March-Alfa Romeo l'anno seguente e poi alla Surtees. Nel 1973, con la Brabham disputò pochi GP, poi ebbe un serio incidente al primo giro della corsa in Gran Bretagna, che mise fine alla sua carriera di pilota. Migliori risultati nel circus, due quarti posti ai GP Spagna 1972 e Belgio 73. In seguito, de Adamich divenne un apprezzato giornalista, figura di spicco televisiva di Mediaset per i motori dal 1978 al 2009, mentre già all'inizio degli anni 90 aveva fondato il Centro internazionale Guida Sicura a Varano de' Melegari, un riferimento nel settore. Scompare dunque una figura poliedrica, che ha lasciato un segno forte nella storia delle competizioni, nell'abitacolo, come fuori.
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