Jeep - Tutto quello che sappiamo sulla nuova Compass
Una nuova generazione della Jeep Compass è in arrivo. La terza serie della Suv americana si baserà sulla piattaforma Stla Medium e, probabilmente, crescerà leggermente nelle dimensioni, andando a orbitare attorno ai quattro metri e 50 centimetri (l'attuale si ferma a 442 cm). Come la progenitrice lanciata nel 2016, la futura Suv dovrebbe essere prodotta anche in Italia, nello stabilimento di Melfi (PZ): al momento non ci sono conferme ufficiali, ma la nuova Compass potrebbe essere svelata in primavera, per poi arrivare nelle concessionarie verso la fine dell'estate.
Stile fresco. La nuova generazione della Compass evolverà in maniera sostanziale lo stile di questo modello: nel bozzetto mostrato finora dalla Casa, si possono notare dei gruppi ottici anteriori dalle forme quasi scavate, con un'impostazione che ricorda quella della sorella minore Avenger. Ancora più muscolosa rispetto al passato, la nuova Compass mostra delle venature molto nette sulla fiancata, con una linea che corre dai fari alla coda, dove si possono intravedere dei fanali a sviluppo orizzontale. Richiamano la seconda generazione, invece, i passaruota (probabilmente di plastica grezza, come tipico del mondo off-road) e la scalfatura nella parte bassa delle portiere, poco sotto il logo del modello, anch'essa una citazione alla Compass attuale. Molto particolare è invece la porzione della coda, con un tetto (che, con tutta probabilità, sarà proposto anche con verniciatura a contrasto con la carrozzeria) visivamente separato dal montante C, nel quale troverà spazio un cristallo molto più grande dell'attuale, che dovrebbe snellire le proporzioni del posteriore.
Integrale elettrica. La Compass potrebbe dire addio alla trazione integrale con albero centrale: la piattaforma del gruppo Stellantis è pensata per avere sul retrotreno un motore elettrico, non collegato fisicamente con il termico anteriore. Nel cofano troveranno spazio dei benzina ibridi (full, con cambio eDct6, e plug-in) con potenze che partiranno attorno ai 140 CV, per salire più in alto con le versioni alla spina e le 4xe integrali. Al vertice della gamma ci saranno delle varianti elettriche, probabilmente con batterie da 73 e 98 kWh (già viste su altre vetture basate su Stla Medium) e potenze ben al di sopra dei 200 cavalli, anche in versione bimotore a trazione integrale.
Stati Uniti - Il Doge di Elon Musk licenzia il 10% della Nhtsa
La National Highway Traffic Safety Administration (Nhtsa, l'ente federale che si occupa di sicurezza stradale negli Stati Uniti) perderà il 10% della propria forza lavoro nel giro di poche settimane. Un taglio che rientra nell'imponente operazione di riduzione dei costi messa in atto dal Department of Government Efficiency (Doge) guidato da Elon Musk. Come negli altri settori della pubblica amministrazione colpiti dai tagli, i licenziamenti riguardano principalmente lavoratori ancora nel periodo di prova; in altri casi, i dipendenti hanno ricevuto incentivi economici alle dimissioni volontarie.
Meno controlli sulla guida autonoma. Stando a quanto riferisce il Washington Post, che ha parlato con alcuni dei lavoratori lasciati a casa senza preavviso, l'ente federale per la sicurezza stradale perderà tra i 70 e gli 80 dipendenti dei circa 800 impiegati attualmente. Tra le figure coinvolte, riferisce il quotidiano americano, ci sono anche tre delle sette persone che lavoravano alla sicurezza dei veicoli a guida autonoma. Che sia una scelta volontaria o meno, il risultato non cambia: sull'affidabilità di questi sistemi ci sarà meno gente a vigilare. Questi licenziamenti ridurranno la capacità del governo di comprendere se le Tesla sono auto sicure, ha dichiarato un ingegnere rimasto senza lavoro. Il numero di persone nel governo federale che conosce la materia in maniera adeguata è molto limitato, e adesso è praticamente nullo.
L'ombra del conflitto di interessi. In questi anni l'Nhtsa ha aperto diverse inchieste nei confronti della Tesla, in particolare per quanto riguarda la guida assistita, che la Casa americana chiama Full Self-Driving. Una tecnologia su cui Elon Musk sta puntando moltissimo: lo scorso ottobre è stato presentato il Cybercab, veicolo a due posti senza comandi, e il Robovan per il trasporto persone. Il ceo della Tesla ha intenzione di avviare quanto prima la sperimentazione di veicoli a guida completamente autonoma sulle strade americane, mentre nei prossimi mesi ha assicurato l'arrivo del sistema FSD completo anche in Europa. La Tesla non è comunque l'unica azienda impegnata nello sviluppo di questa tecnologia, che vede coinvolte anche Alphabet con Waymo e Amazon con Zoox.
Maserati - Due GranCabrio inedite a The I.C.E. St.Moritz
La Maserati ha scelto l'evento The I.C.E. di St Moritz per presentare due anteprime: accanto alla gamma completa di GranTurismo, Grecale ed MC20, la Casa del Tridente ha svelato la GranCabrio con motore da 490 CV e la GranCabrio Trofeo ONE of ONE - The I.C.E. sviluppata dal reparto Fuoriserie.
La GranCabrio da 490 CV. La novità affianca la versione Trofeo da 550 CV con la stessa motorizzazione V6 Nettuno da 490 CV e 300 km/h, già offerta sulla GranTurismo Modena: per l'occasione, la vettura propone un allestimento caratterizzato dal nuovo colore Verde Giada con cerchi di lega Imola, interni color ghiaccio, impianto audio Sonus Faber e finiture di carbonio 3D. Anche la versione da 490 CV ha la trazione integrale e le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico.
L'esemplare unico dedicato a The I.C.E. Il reparto Fuoriserie ha inoltre realizzato la GranCabrio Trofeo ONE of ONE - The I.C.E. Questo esemplare mostra le potenzialità del programma di personalizzazione della Casa italiana: la tinta esterna tri-coat è stata creata appositamente ed è denominata Ice Liquid ed è abbinata a particolari e loghi Gloss White, mentre i cerchi di lega forgiati Astreo celano in parte alla vista le pinze freno blu. Il Blue Marine caratterizza la capote di tela, mentre gli interni rivestiti di pelle ghiaccio sono abbinati alle finiture in carbonio 3D.
Foxconn - Mossa a sorpresa, Taiwan vuole un accordo con la Honda
Non si arrestano i colpi di scena dietro le quinte dei negoziati per la proprietà della Nissan: secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario Nikkei, la Foxconn, colosso taiwanese dell'elettronica tirato in ballo nelle scorse settimane da molteplici indiscrezioni, avrebbe fatto una mossa a sorpresa, contattando direttamente la Honda, prima pretendente della Casa di Yokohama, alla ricerca di una partnership.
Il piano per un accordo a quattro. L'obiettivo della multinazionale, stando alla ricostruzione della testata nipponica, sarebbe quello di formare un maxi-accordo quadro con il costruttore che per primo ha cercato la scalata, all'interno del quale far rientrare anche la Nissan e la Mitsubishi (che la Nissan stessa controlla in qualità di azionista di maggioranza relativa, con il 24,5% della proprietà).
Giorni di contatti febbrili. L'interesse della Foxconn per la Nissan non deve sorprendere: a poche ore di distanza dal naufragio dei progetti di fusione tra la Casa di Yokohama e la Honda, il colosso di Taiwan aveva dichiarato apertamente il suo interesse a entrare in scena con un acquisto di quote azionarie. Un piano che, se le indiscrezioni del Nikkei dovessero rivelarsi fondate, potrebbe riportare al centro delle scene la Honda stessa, in un risiko d'Orente dalle ramificazioni sempre più intricate.
La "pista" Tesla, smentita da tutti (compreso Musk). Nel frattempo, stando a quanto riportato in mattinata dal Financial Times, un gruppo di personaggi di spicco della politica e del mondo economico giapponese (tra cui l'ex primo ministro Suga), avrebbe redatto un piano per attirare gli investimenti della Tesla verso la Nissan, e per la precisione sui suoi tre impianti produttivi statunitensi. Un'iniziativa smentita nelle ore successive dagli stessi personaggi chiamati in causa, su entrambi i fronti. Con Elon Musk che ha liquidato le speculazioni sul suo social network X: "La linea di produzione del Cybercab non ha paragoni nell'industria automobilistica". A ribadire che non ha alcun interesse nella prospettiva di acquistare stabilimenti di altri costruttori.
Dacia Spring - Gita fuori porta
La Dacia Spring è nata per affrontare la giungla urbana, ma punta a farsi valere anche quando ci si lascia la città alle spalle. Certo, non è il caso di esagerare con la voglia di avventura, soprattutto in termini di distanze da coprire, ma la gita fuori porta sì, quella è decisamente alla sua portata.
Animale metropolitano. Vi abbiamo già raccontato quello che la Spring sa far bene: la piccola elettrica, infatti, dà il meglio di sé nel traffico cittadino, dove le dimensioni contenute e il discreto brio delle motorizzazioni full electric (due, da 45 e 65 CV) hanno permesso alla Bev di diventare la regina del suo segmento (a gennaio, in Italia ne sono stati immatricolati quasi mille esemplari). Fin qui tutto facile, ma cosa succede se si prende una vettura così a suo agio tra i palazzi e la si porta un poco più lontano, per esempio sulle verdi colline della Brianza?
Dalla praticità al divertimento. D'accordo, la Spring fa della maneggevolezza e della fluidità nel traffico le sue carte vincenti. Facile da parcheggiare, con interni spaziosi per la categoria, è naturalmente votata a essere la seconda macchina di famiglia. Eppure, quando i grattacieli e il traffico imballato delle tangenziali lasciano il posto alle provinciali fuori mano e a qualche curva, la Spring mette in mostra una scorrevolezza di marcia interessante, tra saliscendi e piccoli tornanti. Ovviamente, non si parla di eccitanti salite al Furkapass, ma della capacità di questa elettrica, non scontata, di andare oltre il freddo "commuting" quotidiano.
Prova pic-nic superata. Scappare dalla città per un déjeuner sur l'herbe, allora? Perché no, visto anche un altro punto di forza della Spring: la capacità di carico, grazie al bagagliaio da 208 litri che diventano più di 1.000 con i sedili posteriori ripiegati. Al vertice della categoria, sufficiente per ospitare i bagagli di un weekend. Va da sé che con un uso un po' più creativo rispetto all'andirivieni quotidiano occorre sacrificare qualcosa, che è prevedibilmente l'autonomia: i 230 km dichiarati dalla Casa nel ciclo misto per la versione più potente, infatti, si riducono velocemente se il guidatore si lascia prendere la mano. Dunque, bene il fuori porta, ma senza esagerare. A meno che non si preveda di ricaricare prima di fare rientro alla base.
Suzuki - Rally Cup e Challenge 2025: i dettagli dei trofei monomarca
La Suzuki annuncia il ritorno della Suzuki Rally Cup e del Suzuki Challenge per il 2025, due trofei monomarca che si confermano appuntamenti chiave per il motorsport italiano e che ormai sono giunti, rispettivamente, alla diciottesima e alla ventiseiesima stagione.
Suzuki Rally Cup 2025. Il monomarca riservato alle Suzuki si articola in sette gare all'interno del Campionato Italiano Assoluto Rally organizzato da ACI Sport. Le vetture ammesse sono la Swift Sport Hybrid RA5H, la Swift/Baleno Racing Start 1.0 BoosterJet, la Swift Sport 1.6 RA5N e la Swift BoosterJet 1.0 Rally5/R1. La novità di quest'anno è l'introduzione di un nuovo fornitore di pneumatici, Extreme Performance Tires, già conosciuto nel mondo del motorsport per l'impegno nel drifting e nei rally. Il montepremi complessivo è di 125.500 euro, con premi per diverse categorie, tra cui Assoluta Piloti, Under 25, Racing Star, Navigatori, Over 50 e Femminile.
Calendario Suzuki Rally Cup 2025:
23 marzo - 48 Rally Ciocco (LU)
13 aprile - 19 Rally del Piemonte (CN)
11 maggio - 109 Targa Florio (PA)
1 giugno - 43 Rally Due Valli (VR)
20 luglio - 61 Rally Valli Ossolane (VCO)
14 settembre - 8 Rally del Lazio (FR)
19 ottobre - 72 Rally Sanremo (IM)
Suzuki Challenge 2025. Oltre al rally, la Suzuki conferma il proprio impegno anche nel mondo del cross country, con cinque appuntamenti nel campionato italiano, con gare tra Italia e Ungheria. Giunto alla 26 edizione, il Suzuki Challenge permette la partecipazione di qualsiasi Suzuki 4x4, tra cui Samurai, Jimny, Vitara e Grand Vitara, nei gruppi T1, T2 e TH, proponendo un montepremi totale di 33.000 euro, con un bonus di 7.000 euro per chi vincerà anche il Campionato Italiano Cross Country Rally.
Calendario Suzuki Challenge 2025:
23 marzo - 15 Italian Baja di Primavera-Artugna Race (PN)
18 maggio - Rally Raid Sardegna (SS)
6 luglio - Italian Baja World Cup (PN)
21 settembre - 2 Baja dello Stella (UD)
9 novembre - Raid of the Champions (Ungheria)
Tesla - Problemi al servosterzo, richiamate 380 mila elettriche
Ennesimo richiamo per la Tesla negli Stati Uniti, il secondo di una certa entità dall'inizio del 2025, dopo quello di gennaio legato a un malfunzionamento della telecamera. Stavolta, il problema riguarda il servosterzo di Model 3 e Model Y (dal MY 2023 a seguire), che a causa di alcune anomalie può richiedere eccessivo sforzo nelle manovre, specie quelle a bassa velocità.
L'intervento è over-the-air. Il richiamo giunge al termine di un'indagine di oltre un anno e mezzo condotta dalla Nhtsa, l'agenzia federale statunitense per la sicurezza nei trasporti, secondo la quale oltre 50 veicoli sarebbero finiti sul carro attrezzi proprio per questo problema. Tra i proprietari che hanno messo in guardia l'ente per la sicurezza (all'inizio del gennaio scorso si è arrivati a oltre 3 mila segnalazioni, secondo la Reuters), c'è chi dichiara addirittura di non riuscire a sterzare, mentre altri denunciano sforzi eccessivi nelle manovre. La Tesla ha affermato che alcune Model 3 e Model Y potrebbero avere questo genere di problemi perché dotate di un software obsoleto. La Casa ha disposto un aggiornamento over-the-air per risolvere il guasto.
Byd - Atto 3, restyling in arrivo
In Cina, la BYD ha presentato il primo restyling della Atto 3, la Suv elettrica portata nei mercati europei un paio di anni fa. Le novità si concentrano soprattutto nel frontale, che riprende lo stile della più piccola Atto 2. Simili al modello attuale i gruppi ottici, mentre i paraurti hanno un taglio più sportivo. Cambiano leggermente la forma dell'elemento decorativo sul montante posteriore e la forma dello spoiler sul tetto, con una doppia luce di stop.
Migliora anche la guida assistita. La nuova Atto 3, che potrà avere cerchi di lega da 17 e 18, monterà di serie la nuova suite di aiuti alla guida God's Eye di livello C, composta da 12 telecamere, cinque radar a onde da 5 mm e 12 ultrasonici. Il pacchetto di sensori gestisce anche il parcheggio, ma al momento non sappiamo se farà parte della dotazione standard per l'Europa.
Incognita sui motori. In attesa di scoprire se ci saranno modifiche anche dal punto di vista dei powertrain, vale la pena ricordare che l'Atto 3 attualmente commercializzata in Italia monta un motore da 150 kW (204 CV) abbinato a una batteria da 62 kWh, per un'autonomia rilevata dal nostro Centro Prove di circa 300 km. Il listino parte da 38.790 euro per la versione Comfort e da 40.790 euro per la più ricca Design.
Nissan-Tesla - Tokyo corteggia Musk, lui respinge l'offerta
Un gruppo di personaggi di spicco della politica e dell'economia giapponese avrebbe messo a punto un piano per contattare la Tesla e proporle di investire nella Nissan, a seguito del nulla di fatto per la tentata fusione di Yokohama con la Honda. quanto riporta questa mattina il Financial Times, citando fonti anonime vicine al pool.
C'è anche l'ex premier Suga. Secondo il quotidiano finanziario britannico, la compagine creatasi attorno all'idea di un asse Nissan-Tesla comprenderebbe anche l'ex primo ministro del Giappone, Yoshihide Suga (premier tra il 2020 e il 2021), e il suo consigliere speciale Hiroto Izumi, che avrebbero fornito il loro appoggio al promotore dell'iniziativa, Hiromichi Mizuno, ex membro del board della Tesla.
Il piano: proporre alla Tesla le fabbriche Usa della Nissan. L'obiettivo del "pool", stando alla ricostruzione, sarebbe quello di portare a bordo la Casa di Elon Musk in qualità di investitore strategico, puntando su un suo presunto interesse negli impianti della Nissan negli Stati Uniti. Che sono tre: Smyrna e Decherd, in Tennessee, e Canton, in Mississippi.
L'ipotesi Apple. Secondo quanto riportato dal Financial Times, inoltre, alcuni membri del consiglio d'amministrazione della Nissan avrebbero anche indicato il nome di Apple tra gli investitori "ideali". Ma da Cupertino non sono arrivati commenti ufficiali a queste indiscrezioni.
Musk su X: "La linea del Cybercab non ha paragoni". Chi ha invece fatto sentire la sua voce è stato proprio Elon Musk, che sul suo social network X ha riportato il link della testata inglese commentando così: "La fabbrica Tesla (sic) il prodotto. La linea di produzione del Cybercab non ha paragoni nell'industria automobilistica". Una smentita secca nei confronti di qualsivoglia interesse per gli impianti Nissan negli Usa, che però non ha impedito alla Casa nipponica di chiudere il suo rally in borsa a Tokyo (+9,47% alla fine delle contrattazioni) e di chiudere sui massimi da inizio anno (458,80 yen).
Partita apertissima (e globale). La partita che si sta giocando sul futuro del colosso di Yokohama, insomma, appare ancora apertissima. E ha ramificazioni globali: tra i nomi tirati in ballo nelle settimane successive alla mancata fusione con la Honda, spicca quello della taiwanese Foxconn, colosso della telefonia mobile con cui, però, secondo quanto affermato dall'ad della Nissan, Makoto Uchida, non ci sono ancora canali ufficiali di comunicazione.
Nürburgring - Stop alle sessioni miste con auto e moto
Niente più sessioni pubbliche miste, con auto e moto, sulla pista del Nürburgring: ragioni di sicurezza. Cambiano, dunque, le regole per i giri turistici su uno dei circuiti più iconici d'Europa, nonché meta di pellegrinaggio di appassionati, sia delle due, sia delle quattro ruote: al 'Ring chiunque abbia un proprio veicolo può fare un giro sul circuito del GP e sul Nordschleife durante gli orari di apertura. Da questa stagione, però, saranno previsti slot esclusivi per i biker.
Le ragioni. Le motociclette e le automobili non saranno più in pista contemporaneamente, comunicano i gestori del circuito. "La sicurezza di tutti i partecipanti è la nostra massima priorità", spiega il direttore generale Ingo Böder. Alla base di questa decisione, c'è un'attenta analisi della situazione relativa alla partecipazione simultanea di auto e moto nei giri turistici. L'analisi ha rivelato che le diverse dinamiche di guida possono portare a incomprensioni tra veicoli a due e quattro ruote", continua Böder. "In questo caso, i motociclisti sono particolarmente a rischio: a differenza degli automobilisti, non possono contare su zone di deformazione nel loro veicolo che assorbano l'impatto di una collisione. Ecco perché abbiamo deciso di ristrutturare l'offerta per i motociclisti in modo che possano godersi l'esperienza del Nürburgring nel modo più sicuro possibile".
I biker e l'anello Nord. I nuovi programmi prevedono anche opzioni differenziate per il circuito del Gran Prix e per il Nordschleife. L'anello nord di 21 km, infatti, sarà accessibile ai motociclisti solo sotto la supervisione di istruttori, in sessioni guidate e corsi. Saranno poi organizzati momenti formazione ad hoc, per imparare a girare al Ring in sicurezza; nel 2025 sono in calendario quattro sessioni di un'intera giornata dedicata ai motociclisti, con il Motorrad Action Team (30-31 luglio) e l'ADAC Doc-Scholl Driver Training (13-14 agosto). Quanto ai giri turistici, le moto avranno accesso al tracciato del GP in turni riservati: secondo la pianificazione attuale, il circuito del Gran Premio aprirà 38 volte nel corso dell'anno. Chi è in possesso di un abbonamento o di un credito può ancora spenderlo: se è un motociclista, non al Nordschleife, però. Per questo motivo c'è anche la possibilità di chiedere un rimborso.
Gruppo Volkswagen - Partnership cinese con Catl per la produzione di batterie
In Cina, il gruppo Volkswagen ha firmato un protocollo d'intesa con il colosso Catl per lo sviluppo di batterie economicamente competitive, lavorare alle tecnologie di battery swap e avviare progetti di riciclo degli accumulatori. Le due aziende si sono anche impegnate per collaborare alla trasparenza nella fornitura delle materie prime e ai sistemi Vehicle-to-grid, per il passaggio di corrente dalle auto alla rete elettrica.
Colosso mondiale. Volkswagen è già cliente della Catl, il più grande fornitore di batterie al mondo, da cui si servono anche - tra i tanti - Tesla, Nio, Mercedes, BMW, Xpeng e Geely. Nel 2024 la capacità produttiva della Catl è cresciuta di quasi il 50%, con 246 GWh di batterie installate nella sola Cina, con una quota di mercato del 45,5%.
BMW - I segreti del powertrain elettrico Gen6
La BMW ha fornito nuovi dettagli sull'evoluzione dei powertrain elettrici di sesta generazione che troveremo sulla Neue Klasse: la Casa ha appena svelato il prototipo Vision Driving Experience, anticipando così alcuni dei contenuti che troveremo sul modello definitivo atteso entro la fine del 2025 e dotato dei sistemi Gen6.
Energy Master integrato nel sistema a 800 volt. Così come avviene per la dinamica del veicolo, gestita dall'unità singola Hearth of Joy, il nuovo pacchetto hardware e software brevettato Energy Master si occupa di controllare tutta l'architettura ad alta tensione del veicolo. Con il passaggio alle batterie di sesta generazione con celle cilindriche (con densità superiore del 20%) e al sistema a 800 volt, la BMW prevede un incremento di autonomia e velocità di ricarica del 30%; inoltre, gli accumulatori (che gradualmente arriveranno su tutti i i modelli della Casa) sono più sottili e compatibili con la ricarica bidirezionale. La Neue Klasse, in particolare, adotta anche la filosofia Pack-to-Open-Body, integrando la batteria nella struttura del veicolo.
Motori sincroni e asincroni. Per quanto riguarda i propulsori, prodotti nella fabbrica austriaca di Steyr, la BMW ha scelto la tecnologia EESM (Electrically Excited Syncronous Motor) che sfrutta avvolgimenti alimentati a corrente continua al posto dei magneti permanenti. La configurazione base prevede un motore singolo sull'asse posteriore, mentre per quelle a trazione integrale xDrive è previsto un secondo motore anteriore più compatto con tecnologia ASM (Asynchronous Motor) con campo magnetico indotto dallo statore. Rispetto a un powertrain di quinta generazione BMW dichiara una riduzione del 40% delle perdite energetiche, a fronte di un calo del 20% dei costi e del 10% del peso.
Green Deal - L'industria delle Bev all'Europa: "Le multe alle Case vanno mantenute"
I gruppi E-Mobility Europe e ChargeUp Europe, che rappresentano il settore delle auto elettriche in Europa, hanno scritto una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, chiedendo che gli obiettivi di riduzione della CO2 vengano mantenuti, e con essi le sanzioni che, secondo le stime, rischiano di costare alle Case 15 miliardi di euro. Di E-Mobility Europe (ex Avere), che rappresenta costruttori, fornitori, gestori di flotte e provider di infrastrutture, fanno parte la Tesla e la Catl, il colosso cinese delle batterie. ChargeUp Europe, invece, è l'associazione di categoria per l'industria dell'infrastruttura di ricarica in Europa e ne parte, tra gli altri, Tesla, Ampeco, TotalEnergies e ChargePoint.
"Multe per finanziare la transizione". La lettera dei due gruppi arriva a pochi giorni dalla presentazione del piano strategico per l'industria automobilistica, che conterrà misure e iniziative concordate con le Case per rispondere ai problemi di questi mesi, e affrontare le sfide per il futuro. Nel documento, stando a quanto riporta la Reuters, si chiede di non accogliere le richieste delle Case di rallentare gli obiettivi delle emissioni, né le sanzioni previste in caso di sforamento: quei soldi, argomentano i costruttori "elettrici", dovrebbero servire a finanziare la transizione dell'Europa. Ogni ritardo sui limiti di CO2 del 2025 non fa altro che mettere l'Europa sempre più dietro alla Cina e avrà l'effetto di rallentare i piani di investimento su infrastrutture, produzione e mercato, sostengono i fautori delle Bev.
"Le multe non saranno così salate". Gli obiettivi di riduzione di CO2 del 2025 sono raggiungibili, si legge nella lettera, anche in virtù dell'arrivo sul mercato di undici nuovi modelli elettrici sotto i 25 mila euro, e del fatto che a gennaio le vendite di Bev sono aumentate del 40% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Secondo Aurelien de Meaux, ceo della Electra, le stime di 15 miliardi di euro sono pessimistiche, perché calcolate sui dati di vendita dei primi sei mesi del 2024: le proiezioni della sua azienda parlano di multe di circa 4-6 miliardi di euro, che potrebbero anche essere dimezzate tramite il meccanismo di pooling già adottato da alcune Case.
Antitrust - Auto elettriche: istruttoria su BYD, Stellantis, Tesla e Volkswagen
Il Garante della concorrenza e del mercato (Agcm) ha aperto quattro istruttorie nei confronti di altrettanti costruttori: BYD Industria Italia s.r.l., Stellantis Europe S.p.A., Tesla Italy s.r.l. e Volkswagen Group Italia S.p.A. per "possibili pratiche commerciali scorrette" in relazione al Codice del consumo.
Autonomia e batterie. Le istruttorie avviate dall'Agcm riguardano le informazioni fornite ai consumatori sull'autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici, sulla perdita di capacità della batteria e sulle informazioni relative alle limitazioni di operabilità della garanzia convenzionale sulle batterie. Nella fattispecie, si legge nella nota del Garante, sui siti internet delle case si leggono informazioni generiche - e talvolta contraddittorie - sull'autonomia di percorrenza chilometrica dei veicoli elettrici commercializzati, senza chiarire quali siano i fattori che incidono sul chilometraggio massimo pubblicizzato e a quanto ammonti questa incidenza sul chilometraggio effettivo.
Indagini in corso. Sempre secondo il Garante, i costruttori avrebbero inoltre omesso di indicare al consumatore in maniera chiara e completa le informazioni sulla perdita di capacità delle batterie che deriva dall'uso normale delle vetture e pure le condizioni/limitazioni applicate alla garanzia convenzionale sulle batterie. Giovedì 20 febbraio, i funzionari dell'authority hanno svolto un'ispezione presso le sedi delle società coinvolte, insieme al Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
Desner W300 - Nuovi listini a partire da 17.500 euro
Si aggiornano i listini della W300, nota anche come Lojo e proposta in Italia dall'importatore Desner. Introdotta nel 2024, la piccola W300 è omologata come quadriciclo L7 ed è disponibile a prezzi compresi tra 17.500 euro e 19.990 euro, incentivi esclusi. confermato invece a 16.990 euro listino del modello P300.
Fino a 215 km di autonomia. La gamma della W300 include le versioni 170 Cargo due posti e 215 Family quattro posti con un unico allestimento full optional. La W300 è lunga 3.064 mm, larga 1.493 e alta 1.629 mm. La Cargo 170 adotta il motore elettrico da 27 CV e batteria da 13,4 kWh, per 170 km di autonomia, mentre la Family 215 eroga 41 CV con 17,3 kWh ed è omologata per 215 km. La sola versione family adotta la ricarica rapida che richiede 35 minuti per passare dal 30 all'80%, mentre per la Cargo servono quasi sette ore per la ricarica dalla rete.
Tesla Model Y - Ancora più affilata
Esco dalla nuova redazione di Quattroruote con in tasca solo il telefono. Ho tutto quello che mi serve per guidare la Tesla Model Y restyling: patente digitale e chiave virtuale. stata una giornata faticosa, di chiusura del nuovo numero della rivista, e non ho voglia di camminare fino al parcheggio: provo a usare la funzione Summon, con cui le Tesla (negli Usa) vengono a prenderti senza nessuno a bordo. Ma le leggi europee ne limitano il funzionamento a soli sei metri. Poco male, faccio uscire la Model Y dallo stretto posteggio dove l'avevano infilata e parto. Apprezzando alla prima svolta un dettaglio che mai mi sarei immaginato di dover citare in un primo contatto: la leva degli indicatori di direzione, finalmente introdotta da questo aggiornamento. Ma che avevano in mente quando decisero di levarla?
Rapida, in accelerazione e nelle curve. Passiamo ai fatti. Questa Launch Series costa 60.990 euro e si posiziona al top della gamma, in attesa della Performance. Ha due motori e un'accelerazione bruciante (4,3 secondi), più brutale di tante altre elettriche grazie al pacchetto optional Acceleration Boost. L'allungo è notevole e le modifiche a telaio e sospensioni si sentono eccome. L'auto appare più rigida, ma non per questo meno confortevole: nei cambi di direzione l'avantreno è preciso e lo sterzo progressivo modifica bene la sua taratura al crescere della velocità. Alle basse andature il comando è leggero, ma quando si va forte diventa più contrastato e, a mio avviso, fin troppo diretto: ci si deve fare la mano anche se si è appena scesi da una Model Y pre-restyling (e non è detto che uno dei vari aggiornamenti over-the-air non possa apportare ulteriori modifiche). Sui consumi non mi esprimo. Data la fugacità di questo primo contatto non sarebbe corretto riportare dati (per dovere di cronaca, la Casa dichiara un'autonomia di 568 km): passo la palla al Centro Prove, per quando arriverà il momento di un test completo.
Più fresca e silenziosa. Il nuovo design mi piace: certo, è lecito pensarla diversamente, visto il brutalismo di alcune linee come quelle dei gruppi ottici, ma nel mercato di oggi se non ti differenzi dagli altri non fai una bella fine. All'interno la plancia è stata resa molto più moderna: non sono un fan dei sistemi d'illuminazione, ma la sera quelle strisce a Led hanno un bell'effetto scenico. Dietro, poi, c'è un secondo schermo per controllare il sistema d'intrattenimento (con film e giochi) e climatizzatore. Che, come sempre, è un'eccellenza. Migliorata pure l'insonorizzazione (anche se speravo in qualcosa in più: sono stato su concorrenti più silenziose), grazie a nuovi cristalli acustici e a materiali fonoassorbenti rivisti. La Tesla parla di una riduzione del 22% del rumore stradale e del 20% di quello aerodinamico, con una migliore capacità di riflesso dell'energia solare (del 26%), per avere un abitacolo più fresco d'estate.
Tech per tutti. Per il resto, sono di fronte alla Model Y di sempre. E sarebbe stato un errore cambiare troppo l'auto che ha portato la Tesla sul tetto del mondo, conquistando lo scettro delle vendite globali. La Suv è spaziosa (anche per i bagagli, con un enorme vano posteriore e un capiente frunk davanti), confortevole quando si viaggia e tanto tecnologica, con l'Autopilot che emerge, per semplicità di utilizzo, tra tutti gli altri sistemi di guida assistita di Livello 2 che ho avuto modo di provare. Senza contare il maxi schermo da 15,6 al centro della plancia, da cui puoi gestire tutto (e questo, per qualcuno, potrebbe essere un difetto), compresa la selezione della marcia: avanti, o indietro. Più semplice di così
Tesla Model Y - Tutti i prezzi per il mercato italiano
Dopo la Launch Series, presentata qualche settimana fa, la Tesla completa la gamma della nuova Model Y con tre nuove versioni, già ordinabili e con consegne previste a partire da marzo. Il modello precedente rimane ordinabile a stock, con prezzi che partono da 38.690 euro grazie al Bonus Tesla.
Si parte con la single motor RWD. La nuova Tesla Model Y è disponibile nella versione a trazione posteriore e batteria standard, con un prezzo di 44.990 euro (2.300 euro in più rispetto al modello in uscita). Lo scatto da 0 a 100 km/h è coperto in 5,9 secondi e la velocità massima è di 201 km/h, identica per tutta la gamma. L'autonomia dichiarata è di 500 km (con i cerchi da 19, di serie), pari a un consumo medio di 13,9 kWh/100 km. La ricarica in corrente continua arriva fino a 175 kW.
Le versioni Long Range. I nuovi modelli Long Range costano mille euro in più rispetto a quelli precedenti. La single motor a trazione posteriore monta cerchi da 20, copre lo zerocento in 5,6 secondi e ha un'autonomia dichiarata di 622 km, per un consumo di 14,2 kWh/100 km. La variante dual motor a trazione integrale è più potente: accelera da ferma a 100 km/h in 4,8 secondi e copre 586 km con un pieno usando i cerchi da 19, che scendono a 568 km con quelli da 20 (per un consumo medio rispettivamente di 14,8 e 15,3 kWh/100 km). La potenza della ricarica in corrente continua arriva fino a 250 kW.
Dotazione di serie. Cinque le colorazioni della carrozzeria: il bianco perlato micalizzato (senza sovrapprezzo), il Nero Pastello, il Quicksilver e le due nuove tinte Stealth Grey e Ultra Red. Gli interni neri sono di serie, su richiesta in bianco. La Model Y prevede anche i sedili della prima fila reclinabili elettricamente, riscaldati e ventilati, quelli della seconda fila riscaldati, lo schermo dell'infotainment da 15,4 e il nuovo display posteriore da 8 nella seconda fila, la riduzione attiva del rumore, otto telecamere (di cui una nuova all'anteriore), il portellone ad apertura elettrica all'avvicinamento, le luci ambientali e i vetri posteriori oscurati.
I prezzi per l'Italia. Ecco il listino completo della nuova Tesla Model Y per il mercato italiano:
- Model Y a trazione posteriore: 44.990 euro
- Model Y Long Range a trazione posteriore: 49.990 euro
- Model Y Long Range a trazione integrale: 52.990 euro
- Model Y Launch Series: 60.990 euro
Per ora non è prevista la versione Performance, che potrebbe essere introdotta in un secondo momento.
Modellini - Lancia Thema 8.32, una "Rossa" per tutti i giorni
La Thema è un' auto che non riesce a invecchiare, né a perdere fascino: questo lo ritroviamo anche in scala nelle varie versioni proposte sul mercato nel corso degli anni. Le due versioni che "proviamo", realizzate dall'italiana Mitica in scala 1:18, si distinguono sul mercato per due fattori: da un lato l'economicità, con un costo "popolare" fissato a meno di 90 euro; dall'altro, le parti mobili, come l'apertura delle portiere e le ruote sterzanti.
Per istinto, andiamo a cercare immediatamente uno degli aspetti maggiormente caratterizzanti su entrambe le versioni, l'alettone a scomparsa, un dettaglio apprezzabile per dimensioni e proporzioni. Sempre in coda, l'occhio è rapito dal logo 8.32 su fondo giallo applicato alla giusta altezza, sul lato destro del baule, logo che troviamo replicato anche sulla calandra e sui fianchi (solo sulla prima serie). I gruppi ottici posteriori sono ben dimensionati, cromaticamente prevale maggiormente il rosso, meno evidente la parte ambrata dedicata agli indicatori di direzione, quelli frontali offrono un buon dettaglio specialmente sulle righe di rifrazione, caratteristica scomparsa nelle auto di oggi.
La valutazione di un modello apribile, in metallo, tiene in considerazione due aspetti, la precisione delle aperture e la tolleranza delle fughe a modello chiuso: un compromesso di stile, quest'ultimo, da accettare per chi colleziona modelli apribili. In entrambi i casi, il giudizio è positivo. aprendo le portiere si può ispezionare in maniera più accurata l'interno, percependo l'abitabilità offerta dall'auto e l'ottimo compromesso studiato da Lancia per mixare confort e sportività. Considerata l'economicità i dettagli interni non mancano, sedili cruscotto e volante sono posizionati correttamente, bene anche le grafiche della strumentazione. Cerchi e gomme sono di buona fattura e le anteriori, sterzanti, permettono un'esposizione semi-dinamica.
Tra la prima e la seconda versione della Thema 8.32 furono modificati e inseriti oltre 1.000 componenti: tutto questo, ovviamente, non sarebbe possibile in scala, il modellismo è "sintesi" e si limita a riprodurre forme e dettagli principali. Dedicate a collezionisti con ampie scuderie, Mitica riprende il concetto bruscamente interrotto dall'allora italiana Burago che ha instradato, grazie all'economicità dei propri modelli, molti di noi al collezionismo, partendo proprio dalle auto più iconiche circolanti sulle nostre strade.
BMW - Startup Garage compie 10 anni
BMW Startup Garage, l'unità del gruppo di Monaco dedicata alla collaborazione con le aziende emergenti, festeggia il decimo anniversario dalla sua fondazione: dal 2015, la struttura ha esaminato 4.700 startup, avviando oltre 220 progetti con realtà provenienti da 26 Paesi. Di queste, 30 sono diventate fornitori stabili del costruttore tedesco.
Da Monaco alla Silicon. In questo programma, la BMW (di cui qui vediamo le novità per il 2025) non interviene come investitore acquisendo quote societarie, ma si propone come cliente delle startup selezionate. L'obiettivo è valutarne le potenzialità e accelerarne lo sviluppo per trasformarle in partner di lungo termine. Dalla sede iniziale di Garching, vicino Monaco, il programma si è espanso a livello globale con uffici a Mountain View, Shanghai, Seul, Tokyo, Tel Aviv, Greenville (USA). La struttura conta oggi 18 dipendenti e opera in sinergia con BMW i Ventures, la divisione di venture capital del gruppo con base nella Silicon Valley e a Monaco.
Il caso della logistica. Tra le tante startup interessate dal progetto, spicca Embotech AG: l'azienda svizzera, supportata dal 2018, ha sviluppato una soluzione chiamata Automated Vehicle Marshalling (AVM) per la movimentazione automatica dei veicoli all'interno degli stabilimenti BMW. La tecnologia è diventata parte integrante della logistica di produzione del gruppo, tanto che nel dicembre 2024 BMW i Ventures ha acquisito una partecipazione nella società.
Kia PV5 - Trasporti importanti... in elettrico
Alle soglie della seconda edizione del Kia Ev Day, che si terrà la prossima settimana in Spagna, la Casa coreana ha svelato le forme della PV5, una delle protagoniste dell'evento insieme alla EV4 di serie e alla EV2 Concept.
Come la concept. Il modello, che sarà inizialmente lanciato nelle varianti Passenger e Cargo, rispecchia fedelmente le linee introdotte dalla PV5 Concept al Ces di Las Vegas del 2024, e verrà declinato più avanti in ulteriori configurazioni, per prestarsi a numerosi casi d'utilizzo, che saranno svelate nel corso dell'EV Day.
La versione Passenger. Il design della PV5 rompe con gli schemi tradizionali dei veicoli commerciali e mette in mostra una linea dalle geometrie ricercate, che tengono comunque conto di aspetti concreti. Come la visibilità, favorita dalla linea di cintura bassa e dalle grandi superfici vetrate, separate da elementi in nero lucido a contrasto con i pannelli della carrozzeria.
La Cargo. Le stesse geometrie poligonali sono riprese dai passaruota in plastica grezza, che fanno da collegamento visivo con la gamma Suv della Kia, e dai gruppi ottici anteriori, dal caratteristico andamento spezzato. Caratteristiche in comune tra la versione Passenger e quella Cargo, che però si distingue per una caratteristica fondamentale: il portellone del vano bagagli ad armadio, in luogo di quello classico incernierato in alto.
La strategia Pbv. La PV5 è il primo di una nuova famiglia di veicoli commerciali elettrici della Kia che verrà realizzata su una piattaforma modulare a skateboard: tra i mezzi che prenderanno forma su questa base, oltre ai veicoli per le consegne e il classico trasporto passeggeri, arriveranno in futuro anche mezzi per il ride hailing. Tutti accomunati dalla stessa logica industriale Platform Beyond Vehicle, che dovrebbe contribuire per 250 mila unità l'anno ai volumi globali del marchio entro il 2030.