Skywell Q - Debutto a Parigi con l'Europa nel mirino
La cinese Skywell debutta sul mercato europeo al Salone di Parigi presentando la hatchback elettrica Q, che sarà effettivamente disponibile nel corso del 2025. La strategia di lancio prevede una garanzia di sette anni o 160.000 km per la vettura e di otto anni o 250.000 km per le batterie; inoltre, la Casa ha in programma l'introduzione della Suv elettrica B11 sul mercato inglese, prevista entro la fine dell'anno.
Hatchback elettrica di carattere. La Q si distingue per un design personale, legato soprattutto al taglio dei gruppi ottici a Led e all'elemento aerodinamico presente sulle fiancate. La vettura misura 4,29 metri di lunghezza, 1,83 di larghezza e 1,53 di altezza. L'abitacolo, reso particolarmente luminoso dallo Skyroof, ospita un unico display centrale da 15,6" dove sono presenti tutte le informazioni dedicate alla guida e all'infotainment, incluse le immagini delle telecamere a 360 gradi. L'impianto audio con otto diffusori è firmato dalla tedesca Metz.
204 CV e due tagli di batteria. Il powertrain con tecnologia Skyworth (il cui nome campeggia anche sul portellone posteriore) prevede la selezione di due tagli di batteria e di un unico motore singolo anteriore da 204 CV. Per il momento la Casa non ha fornito la scheda tecnica completa, ma ha confermato di poter ottenere un'autonomia di oltre 480 km per la versione più capiente con tempi di ricarica 10-80% in circa 20 minuti.
BMW - Serie 2 Gran Coupé, benzina e diesel per il restyling
Lo stile della Serie 2 è stato allineato a quello del restyling della Serie 1 appena presentata sul mercato. Ritroviamo il nuovo taglio dei gruppi ottici e delle luci diurne a Led, il doppio rene (anche in versione Iconic Glow illuminata) e i paraurti modificati ed una nuova selezione di cerchi di lega. Si ampliano anche le opzioni di personalizzazione con la scelta fra due tinte pastello, sette metallizzati e quattro varianti Individual. Le modifiche alla carrozzeria hanno portato ad un aumento della lunghezza totale di 20 mm (4.54 metri), mentre il bagagliaio offre da 360 a 430 litri di capienza in base alla motorizzazione.
L'abitacolo si rinnova nelle finiture e nei dettagli, ma soprattutto nell'impostazione della plancia. Viene infatti eliminata la leva del cambio automatico, sostituita dal comando a bilanciere integrato nella nuova console centrale. Il Curved Display è ora dotato del BMW Operating System 9 che include la funzione QuickSelect e gli aggiornamenti in remoto. Sono nuovi anche i sedili anteriori, disponibili anche in versione M Sport e con funzione massaggio.
Al lancio della Serie 2 Gran Coupé saranno disponibili quattro motorizzazioni, tutte dotate di serie di cambio automatico doppia frizione sette marce Steptronic. Alla base della gamma troviamo il diesel 2.0 offerto nelle varianti 218d e 220d: la prima eroga 150 CV (4,6-5,0 l/100 km e 120-132 g/km), mentre la seconda raggiunge quota 163 CV (4,2-4,6 g/km e 110-121 g/km) e adotta il sistema mild hybrid. Inoltre, è disponibile la versione benzina 220 Gran Coupé Mild Hybrid con motore 2.0 litri turbo da 170 CV (5,2-5,8 l/100 km e 119-131 g/km). Per i clienti sportivi, infine, c'è la M235 xDrive Gran Coupé (7,5-8,2 l/100 km e 170-185 g/km): il suo 4 cilindri di 2.0 litri turbobenzina eroga 300 CV e permette, in abbinamento alla trazione integrale, di chiudere lo scatto 0-100 km/h in 4,9 secondi. La dotazione di serie include le sospensioni adattive M e l'impianto frenante maggiorato.
Carburanti - Il governo non ritocca le accise di diesel e benzina (per ora)
Alla fine il temuto "allineamento" delle accise su benzina e diesel non è arrivato. Il 15 ottobre, il governo ha approvato un decreto legislativo per procedere con una riforma delle disposizioni sulla materia delle accise, ma senza accennare a interventi sulle aliquote gravanti sui due carburanti. Palazzo Chigi, dunque, non ha voluto toccare (per ora) un argomento che da tempo genera polemiche, soprattutto per le conseguenze sul mondo dei trasporti, anche se un futuro intervento non è da escludere a priori visto quanto affermato dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, e le relative richieste di Bruxelles.
La riforma. Partiamo, comunque, da quanto comunicato dal governo. Il provvedimento introduce, innanzitutto, un inedito sistema di qualificazione degli operatori denominato "SOAC": quest'ultimo ha il fine di "instaurare un rapporto di fiducia tra soggetto obbligato e amministrazione finanziaria" e di garantire una serie di benefici, tra cui "l'esonero dall'obbligo di prestare cauzione a garanzia del pagamento dell'imposta e la riduzione di specifici oneri amministrativi". Inoltre, sono previste specifiche norme su gas naturale, energia elettrica, oli lubrificanti e prodotti da fumo. Nello specifico, si rivedono "le modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell'accisa sul gas naturale, superando l'attuale sistema basato su di un meccanismo di acconto storico". Inoltre, al fine di razionalizzare il sistema di tassazione e ridurre il contenzioso, l'attuale distinzione tra usi "civili" (per i quali vi è un'accisa più elevata) e usi "industriali" del gas naturale viene sostituita da quella tra "usi domestici" e "non domestici". Analoghe modalità saranno applicate per l'energia elettrica. Quanto agli oli lubrificanti, il provvedimento introduce "una semplificazione per gli operatori riguardante la possibilità di tenere, ai fini dell'esecuzione dei previsti inventari periodici, la contabilità in forma aggregata per prodotti considerati omogenei con l'effetto di semplificare e ridurre il contenzioso".
Le parole di Rixi. Come detto, non è comunque escluso un prossimo intervento anche su diesel e benzina tramite un apposito provvedimento. "La scelta del governo è di trovare una via mediana, cioè di diminuire il costo della benzina e di aumentare quello del gasolio, quindi un'operazione a zero che vorrà dire un centesimo al litro all'anno per cinque anni in aumento o in diminuzione", ha detto Rixi al Sole 24 Ore prima della riunione del consiglio dei ministri. Anche perché, ha ricordato il viceministro, l'Unione Europea chiede la "neutralità" tra benzina e gasolio. "Avremmo potuto aumentare tutto, invece abbiamo deciso di procedere con un'invarianza: 1 centesimo in più all'anno sulle accise del gasolio e contemporaneamente uno in meno per la benzina. Questo porterà nel 2030 il riallineamento a metà strada e consentirà sostanzialmente di creare una situazione in cui il governo non aumenta gli introiti, ma riequilibra i due carburanti. L'aumento è infinitesimale, avrebbe dovuto essere di 10 centesimi e noi abbiamo scelto di aumentarle di 5 in cinque anni". Secondo il governo, le misure non toccheranno particolarmente l'autotrasporto: "Con il Mef abbiamo valutato che ci sarà l'invarianza del costo al litro per l'autotrasportatore e questa è una scelta di buon senso", perché "oggi non c'è un'alternativa al camion a gasolio che sia percorribile sul mercato".
Piemonte - Bollo ibride, addio all'esenzione per cinque anni
Stretta della Regione Piemonte in materia di bollo auto: le vetture ibride benzina-elettrico immatricolate dal 1 gennaio 2025 saranno soggette al 50% della tassa di proprietà per cinque anni. E pagheranno tutto il balzello dal sesto anno. Inserendo la novità nella manovra portata in commissione a Palazzo Lascaris, l'ente locale intende incassare quattro milioni di euro annui.
La regola attuale. Oggi, in Piemonte, se un'ibrida benzina-elettrico ha una potenza complessiva fino a 100 kW, gode dell'esenzione totale dal bollo per cinque anni. Dal sesto, la tassa varia: 2,58 euro/kW per i veicoli con potenza inferiore ai 53 kW; e 2,73 euro/kW per i mezzi da 54 a 100 kW. Per le auto che hanno già beneficiato dell'esenzione quinquennale e per il solo anno di pagamento 2024 (scadenza da dicembre 2024 a novembre 2025), si versa il 50% del bollo. Nessuno sconto per ibride over 100 kW né per quelle ad alimentazione doppia gasolio/elettrica.
Stellantis - Consegne in calo del 20%
Stellantis ha diffuso una stima sull'andamento delle performance commerciali nel terzo trimestre. Tra luglio e settembre, i veicoli consegnati alla rete di vendita, ai distributori o direttamente a privati e flotte sono quantificate in 1,148 milioni di unità, il 20% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Il calo è stato maggiore rispetto a quello delle vendite ai clienti finali nel periodo, che si sono ridotte di circa il 15%.
Le cause. Il gruppo ha attribuito la flessione a due fattori in particolare: le iniziative di riduzione delle scorte e l'impatto temporaneo del lancio di nuovi prodotti. Per esempio, le consegne in Nord America sono scese di circa 170 mila unità, di cui oltre 100 mila legate ai "preannunciati tagli alla produzione con l'intento di ridurre lo stock presso la rete": alla fine di settembre, le scorte statunitensi sono state ridotte di 50 mila unità, ossia l'11,6% in meno rispetto a trimestre precedente. Inoltre, ha influito "la contrazione del portafoglio prodotti per la transizione verso le nuove offerte multi-energy con una nuova generazione di prodotti in fase di lancio" come la Dodge Charger Daytona e la Jeep Wagoneer S. In ogni caso, le vendite ai clienti finali negli Stati Uniti hanno supportato la crescita della quota di mercato, passata dal 7,2% di luglio al 7,9% di agosto e all'8% di settembre. Quanto all'Europa, le consegne sono scese di 100 mila unità e la causa viene attribuita al "posticipo del lancio dei modelli basati sulla piattaforma Smart Car, inclusa la Citroën C3 (che ha iniziato ad essere consegnata alla rete in settembre)". Stellantis parla comunque di prospettive "robuste" per il lancio dei nuovi modelli in Europa con 50 mila ordini per la nuova C3 e di 80 mila per la nuova Peugeot 3008. Infine, nell'area definita come "terzo motore" (Sud America, Medio Oriente, Africa, Cina, India, Asia-Pacifico), le consegne sono "rimaste complessivamente invariate, poiché la crescita in Sud America ha compensato i cali" nelle altre regioni.
Tag Heuer e Porsche - Alla Targa Florio con la 356 Speedster del 1956 e la 911 (992)
La Targa Florio, si sa, è una delle più antiche e famose corse automobilistiche al mondo. Voluta, creata e organizzata da Vincenzo Florio, si è disputata per già di 100 volte, dal 1906 al 1977 come competizione di velocità e dal 1978 come competizione rallistica. Lo scenario del Parco delle Madonie, patrimonio naturalistico, storico e artistico caratterizzato da aspre montagne che si affacciano sul mare della Sicilia settentrionale è stato nel corso degli anni il teatro delle gesta dei piloti più famosi dell'intero panorama automobilistico internazionale: hanno corso e vinto sullo storico Circuito delle Madonie piloti del calibro di Achille Varzi, Tazio Nuvolari, Stirling Moss, Vic Elford, Graham Hill e Nino Vaccarella solo per citarne alcuni. Anche quest'anno, TAG Heuer è tornata sulle strade siciliane per scandire il tempo della mitica Cursa' e celebrare il suo legame con il mondo dei motori insieme a Porsche. Gli equipaggi della Maison elvetica hanno sfilato lungo il percorso di gara al volante delle vetture di Stoccarda: tra queste, la 356 Speedster del 1956 e una 911 (992) di Porsche Italia. Dalle saline di Trapani al Cretto di Burri in quel di Gibellina, dalle curve del Circuito delle Madonie alle Cantine Florio, passando tante dimore nobiliari che hanno rievocato le pagine del Gattopardo di Tommasi di Lampedusa o le scene più celebri della pellicola diretta da Luchino Visconti.
Carrera. Al polso dei protagonisti, tra gli altri segnatempo, il TAG Heuer Carrera in un'inedita versione verde e marrone realizzata in 600 esemplari per l'Europa; durante questa Targa Florio Classica 2024, la Maison ha anche personalizzato - con un'incisione sul fondello - 20 esemplari del cronografo in questione. Il TAG Heuer Carrera Chronograph Limited Edition sfoggia una cassa in acciaio da 42 mm, pulsanti cromati e lancette rodiate con punte laccate di giallo; all'interno, invece, ospita il calibro di manifattura TH20-00 con massa oscillante a carica bidirezionale, ruota a colonna e pignone ad innesto verticale in grado di garantire fino a 80 ore di riserva di carica.
Pneumatici invernali - il momento del cambio gomme
Come ogni anno, arriva puntuale il momento di sostituire le gomme estive con quelle invernali, obbligatorie a partire dal 15 novembre. Tuttavia, come da indicazioni del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, i pneumatici più adatti al periodo freddo possono già essere montati a partire dal 15 ottobre.
Le caratteristiche delle "invernali". Ovviamente, non è obbligatorio utilizzare le gomme invernali se si opta per la soluzione delle catene (o delle calze da neve omologate secondo la norma tecnica internazionale UNI EN 16662-1), a condizione, però, che queste siano disponibili e quindi presenti a bordo del veicolo, oppure se si sceglie l'alternativa dei pneumatici All Season. A ogni modo, le normative prevedono la circolazione con gomme conformi: i pneumatici da neve o invernali sono quelli contraddistinti dalla marcatura M+S (Mud+Snow, ovvero fango e neve). Tutte le gomme "termiche" riportano questa sigla sui fianchi, ma dato che le Case possono decidere di adottare tale marcatura senza alcun vincolo (non sono richieste prove che certifichino il livello di prestazioni del pneumatico), essa si trova pure su coperture "tuttofare" come quelle montate in primo equipaggiamento su molte Suv. Tali pneumatici, però, non offrono le migliori prestazioni sulla neve e quindi, pur consentendo di adempiere agli obblighi di legge, non sono la soluzione ideale per l'inverno. La presenza del "fiocco di neve" o "snowflake" (o, più correttamente, 3PMSF - Three Peak Mountain Snow Flake), ovvero il simbolo di un fiocco di neve racchiuso nel profilo di una montagna, certifica invece che il pneumatico ha superato specifici test invernali a confronto con un riferimento secondo uno standard canadese e può essere posto sia sulle gomme invernali, sia sulle "quattro stagioni" di buon livello. Tutti i pneumatici invernali recenti ne sono dotati, mentre i modelli più anziani ne possono esser privi. Le vere gomme "termiche", comunque, si possono riconoscere per il nome che rimanda alla neve, al ghiaccio o all'inverno (snow, ice, winter).
Le multe. Dal 15 novembre, se si percorrono tratti stradali dove vige appositamente ed esplicitamente l'obbligo delle dotazioni invernali, si rischiano dunque le sanzioni previste dal Codice della Strada: la multa è di 87 euro (60,90 euro in caso di pagamento entro cinque giorni dalla contestazione) per chi circola senza dotazioni invernali fuori dai centri abitati e di 42 euro (29,40 con lo sconto) all'interno di essi. Inoltre, il conducente può ripartire solo dopo aver cambiato le gomme o montato le catene.
Porsche Macan - Lusso ragionato
Se è vero - e lo è - che ogni Porsche ha una sua precisa ragione di esistere, il fatto che la gamma della Macan si stia allargando verso il basso, con la versione monomotore, non deve certo stupire. In fin dei conti, sotto il piede ci sono comunque 340 cavalli e la batteria da 95 kWh utilizzabili permette di percorrere, secondo la casa, 641 km con un pieno. E poi c'è la trazione posteriore, che qui acquista un significato ancora più forte rispetto ad altre Bev.
Quota 84 (mila). Come sapete, la Macan è una macchina molto importante per la Porsche, dal punto di vista dei volumi di vendita. Se con la seconda generazione i porschisti hanno dovuto digerire la dipartita del motore termico, a Zuffenhausen ripongono grandi speranze in questa versione d'accesso, che si mette in garage con 84.626 euro (optional - che sono praticamente infiniti - esclusi). D'altronde, con uno 0-100 da poco meno di 6 secondi e una velocità massima pari a 220 km/h, appare evidente che non servono per forza una 4S (448 cavalli), o una Turbo (584) per muoversi con la brillantezza necessaria a una macchina di questo lignaggio. Perciò, non commettete l'errore di sottovalutare la Macan più "piccola".
Centimetri adeguati. Apri la porta e ti accoglie l'ormai noto ambiente Porsche: volante verticale, comparto multimediale molto presente (fino a tre schermi, se si aggiunge pure quello davanti al passeggero anteriore) ma, allo stesso tempo, la giusta attenzione per la funzionalità. Le bocchette dell'aria, per dire, si regolano ancora con il caro vecchio cursore fisico, così come è tangibile la plancetta del clima. Ci sono pure portaoggetti spaziosi e, sul tunnel, non manca la piattaforma di ricarica wireless (ventilata). Lo spazio non è da Cayenne, ma comunque è adeguato alla macchina: dietro c'è agio sia per le ginocchia sia per la testa e il tunnel non è granché ingombrante. Piace il fatto che si possa sfruttare il frunk anteriore (84 litri dichiarati) al quale si aggiunge un vano principale da 540. Capitolo ricarica: l'architettura a 800 volt consente di fare il pieno fino a 270 kW in corrente continua, ma agli stalli in corrente alternata tocca accontentarsi degli 11 kW supportati dal caricatore di bordo.
Sapore inconfondibile. Sebbene la massa della Macan elettrica sia elevata (intorno ai 2.200 chili), le molle pneumatiche (optional) contengono in modo piuttosto efficace rollio e beccheggio e, complice lo sterzo coerente e perfettamente in grado di svolgere il suo compito, la Macan si guida in punta di dita, qualsiasi sia il percorso. A sensazione, sembra pure essere più agile, nello stretto, rispetto alle sorelle con il motore aggiuntivo fra le ruote davanti. Probabilmente, se dovessi sceglierne una, è lei la Macan che prenderei per il quotidiano, anche perché mi sembra pure comoda e ben insonorizzata. Nonostante l'evidente gap di cavalleria, l'oggetto ha la compiutezza delle migliori Suv di Zuffenhausen. Certo, non posso fare a meno di pensare che, se sotto la carrozzeria ci fosse un powertrain ibrido (mild o plug-in), lei acquisterebbe tutto un altro significato, di questi tempi. Ma non è detto che dalle parti di Stoccarda non ci stiano già pensando
Peugeot - E-3008 ed E-5008, aperti gli ordini delle Long Range: prezzi e dotazioni
La Peugeot ha aperto gli ordini delle Suv E-3008 ed E-5008 Long Range. Entrambe le elettriche montano un motore da 170 kW (230 CV) collegato a una batteria da 96,9 kWh, per un'autonomia rispettivamente di 700 e 668 km nel ciclo misto Wltp. Due gli allestimenti in gamma, con un listino che parte da 48.980 euro. Nei prossimi mesi arriverà per entrambi i modelli una terza versione elettrica dual motor, con 320 CV e trazione integrale.
Peugeot E-3008. Il listino attacca con la versione Allure, che di serie prevede fari a Led anteriori e posteriori (con la firma luminosa a tre artigli), cerchi di lega da 19, specchietti ripiegabili elettricamente, doppio display da 10 per il Panoramic i-Cockpit, connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, telecamera posteriore a 180 con sensori di parcheggio, luci e pioggia, climatizzatore bizona e pavimento del bagagliaio regolabile su due livelli. La versione GT aggiunge i cerchi da 20 diamantati, gli abbaglianti automatici, il volante riscaldabile, le luci ambientali e il doppio display da 21, la ricarica a induzione per gli smartphone, il navigatore connesso, il portellone ad apertura elettrica e i virtual i-Toggles sotto l'infotainment. La guida assistita di Livello 2 è disponibile solo per la versione GT, a 1.500 euro (comprende monitoraggio dell'angolo cieco e telecamera a 360).
Peugeot E-5008. Analoghe le dotazioni per la Suv a sette posti, che rispetto alla 3008 aggiunge di serie per tutta la gamma anche i mancorrenti al tetto in colore nero lucido. La versione GT prevede il tetto a contrasto nero Black Diamond e le tendine parasole integrate nelle portiere posteriori. Anche in questo caso la guida assistita di Livello 2 è in un pacchetto da 1.500 euro, solo per la versione top di gamma, così come il tetto panoramico (1.450 euro).
I prezzi per l'Italia. Prodotte a Sochaux, con batterie che provengono dalla gigafactory ACC di Douvrin, le Suv francesi hanno una garanzia di 8 anni/160.000 km per tutto il veicolo, comprese le componenti elettriche. Ecco il listino completo della gamma Long Range di Peugeot:
- E-3008 230 Long Range Allure: 48.980 euro
- E-3008 230 Long Range GT: 53.630 euro
- E-5008 230 Long Range Allure: 51.980 euro
- E-5008 230 Long Range GT: 56.630 euro
Volkswagen Golf R - Tigre in incognito
La Golf R, ovvero la declinazione sportiva della media made in Volkswagen, è un'auto double face: può essere brutale e rabbiosa, coi modi della supercar, ma anche discreta e confortevole, per l'uso di tutti i giorni. Già ordinabile in Italia, costa 61.450 euro (66.950 nella variante Black Edition): l'abbiamo conosciuta più da vicino, dopo aver provato le versioni camuffate.
Alla luce del sole. Ormai sono stati tolti tutti i veli alla Golf R della generazione 8.5, ultima variazione sul tema avviato nel 2002 con la R32. Sono 10 i kW in più rispetto alla equivalente vettura della serie precedente, che portano il conto totale a 245 kW (333 i cavalli). La vettura beneficia già del restyling del MY 2024 e quindi mostra già il frontale ridisegnato, i nuovi fari a Led e l'emblema Volkswagen illuminato, le air curtain nel paraurti e i cerchi di lega da 19 pollici. Internamente fanno bella mostra di sé il Digital Cockpit Pro con un nuovo accelerometro e il laptimer GPS. Oltre ai sedili sportivi e alle altre raffinatezze proprie di questa versione è il volante multifunzione a dare la giusta connotazione all'abitacolo della R: ha i paddle più grandi per agevolare le cambiate del DSG e incorpora il tasto per l'accesso rapido alle modalità di guida dedicate.
Prestazioni da sportiva. La nuova Golf R può contare su numerosi accorgimenti estetici, ma quello che giustifica il prezzo doppio rispetto alla versione entry level è nascosto: è la trazione integrale 4-Motion con Torque Vectoring, che ottimizza l'impiego della potenza in qualsiasi condizione. Soprattutto in pista (noi l'abbiamo provata sul circuito berlinese del Lausitzring, ndr). A bordo della "R", la sensazione è quella essere su un binario immaginario, dove l'auto rimane fino a quando il pilota lo desidera (perdonandogli anche le distrazioni): un'attitudine che diventa inossidabile certezza nelle condizioni di minor prevedibilità dell'asfalto, come nel caso della nostra prova su un asfalto in cui si alternavano l'asciutto e il bagnato. L'elettronica della Golf R fa il suo dovere nella guida più impegnata, ma all'occorrenza fa divertire: ci sono le modalità di launch control (da fermo e sull'80-120 km/h) così come l'avvio "emozionale" che esalta gli scoppiettii dello scarico. Infine la modalità DRIFT, in cui la R dimentica le sue origini e diventa quasi una RWD dove la coppia dell'asse posteriore viene mandata fino al 100% alla ruota esterna.
Niente Italia per la GTI Clubsport. Mentre le due Golf R sono già arrivate, non è previsto lo sbarco in Italia della GTI Clubsport, versione leggermente dopata (30 cavalli in più) della Golf GTI già a listino. E il mercto nostrano dovrà fare a meno anche della versione familiare della R, la Variant.
Transizione ecologica - Emissioni 2025, a Parigi l'industria europea conferma le divisioni
Anche quest'anno il Salone di Parigi è stato affiancato dall'Automotive Summit, l'evento organizzato dall'associazione di rappresentanza della filiera automobilistica francese PFA. Diversi gli ospiti d'eccezione, tra cui Luca de Meo, ad della Renault, Oliver Zipse, numero uno della BMW, e Carlos Tavares, ceo di Stellantis. Tre personalità diverse e due visioni differenti sul futuro dell'industria europea, tra chi chiede una revisione degli attuali regolamenti europei e chi, invece, si dice assolutamente contrario. Tuttavia, non mancano punti di contatto, soprattutto sull'elettrico.
De Meo: da noi multe, altrove investimenti. "Se guardiamo all'intero ciclo di vita dell'auto, non c'è dubbio che l'elettrico sia migliore della combustione", ha esordito de Meo, rimarcando le critiche a una politica che non sta favorendo la transizione: "Stiamo accumulando multe e scadenze, mentre gli Stati Uniti stanno stimolando massicciamente la loro industria. E i cinesi la stanno organizzando nuovamente attraverso piani con aiuti da 230 miliardi di dollari lungo tutta la catena del valore". L'Europa, invece, sembra fare l'esatto contrario: "Ciò che sta accadendo con il regolamento Cafe 2025 è sintomatico dell'approccio europeo, in pratica 16 miliardi di euro potrebbero cadere sulla testa della nostra industria automobilistica perché le condizioni di mercato non sono state stabilite da coloro che stabiliscono le regole", ha proseguito de Meo, per cui serve una "revisione urgente" delle normative e di una regolamentazione all'insegna di "una visione strategica olistica, basata su un approccio che guardi all'intera catena del valore e su un gioco collettivo. giocando insieme che l'industria europea ha le migliori possibilità di riprendere il sopravvento. E le autorità pubbliche possono fare la differenza orchestrando il tutto e promuovendo la ristrutturazione dell'ecosistema". Insomma, Bruxelles dovrebbe "prendere decisioni rapidamente, impegnarsi in una discussione sul 2030 e sul 2035 e creare le condizioni" per sostenere realmente la mobilità elettrica.
L'allarme di Zipse. Il numero uno della BMW è in sintonia con la visione di de Meo: "Il settore automobilistico europeo può mantenere la propria competitività in un panorama economico globale in evoluzione", ha detto il top manager tedesco. Tuttavia, la politica europea "deve creare un quadro industriale coerente per garantire il successo di lungo termine del comparto. E ovviamente, abbiamo bisogno di una revisione delle normative già nel 2025". Zipse ha quindi ricordato il recente rapporto Draghi per sottolineare "l'eccessiva regolamentazione" voluta da Bruxelles e l'assenza di un piano industriale articolato. "Solo se gli ambiziosi obiettivi climatici saranno accompagnati da un piano coerente per realizzarli, la decarbonizzazione sarà un'opportunità per tutti. E questo piano al momento non esiste", ha avvertito il numero uno del gruppo bavarese, secondo il quale l'Unione "deve avviare una revisione anticipata degli obiettivi a lungo termine, non più realistici sulla base delle attuali dinamiche di mercato". E in ogni caso, serve un approccio improntato alla neutralità tecnologica, la vera "chiave della competitività europea in molti settori e industrie: tutte le tecnologie possono contribuire alla decarbonizzazione, ma limitarsi a regolamentare le emissioni delle auto nuove non è più all'altezza della sfida". Dunque, "abbiamo bisogno di una politica che crei condizioni quadro per progredire, invece di porre ostacoli alle tecnologie di successo esistenti. possibile dare il nostro contributo alla società nel perseguire obiettivi climatici, di ricchezza e di prosperità attraverso un quadro di politica industriale". Quadro che al momento latita.
Tavares controcorrente. Il numero uno di Stellantis, per cui le elettriche "sono auto incredibili e migliori" delle controparti termiche, ha invece confermato le sue richieste di "stabilità" e criticato i colleghi: "In Europa le normative sembrano essere tornate in discussione", ha detto Tavares confermando la linea delle ultime settiamane. "Questo non è il momento per parlarne: è tempo di mantenere la rotta". Detto questo, il manager portoghese ha ribadito l'invito alla politica di agire sui fattori di freno alla mobilità elettrica, tra cui l'installazione di reti di ricarica "più robuste e affidabili" e l'accessibilità economica delle elettriche. Su un aspetto, però, i tre manager concordano al 100%: i dazi alle importazioni di Bev cinesi sono inutili per proteggere l'industria automobilistica europea e rischiano di rivelarsi anche controproducenti.
Hyundai Inster Cross - La citycar elettrica si prepara allavventura
La Hyundai ha presentato la Inster Cross, versione dal look avventuroso della sua nuova citycar 100% elettrica, che nei giorni scorsi abbiamo avuto l'opportunità di guidare (non perdetevi il nostro primo contatto). La produzione inizierà nei prossimi mesi, con la commercializzazione in Italia prevista per la primavera 2025. I prezzi non sono stati ancora annunciati.
Gite fuoriporta. Rispetto alle versioni stradali, la Inster Cross si caratterizza per paraurti specifici, con forme più squadrate che integrano i proiettori circolari. Inediti anche gli elementi protettivi anteriori e posteriori, così come le minigonne laterali e i cerchi di lega da 17". Di serie le barre portatutto sul tetto, con la possibilità di aggiungere - su richiesta - un portapacchi da vera fuoristrada. Oltre alla gamma colori già a listino, la Inster Cross è offerta anche nella tinta Amazonas Green Matte.
C'è il divano scorrevole. I rivestimenti dei sedili sono in tessuto grigio con finiture giallo lime, colore ripreso da alcuni dettagli della plancia. La dotazione di serie di questa versione prevede volante e sedili riscaldabili; confermate tutte le caratteristiche che rendono la Inster Cross particolarmente versatile, dai sedili posteriori scorrevoli (il bagagliaio passa da un minimo di 238 a un massimo di 351 litri) alla possibilità di ripiegare tutte le sedute, compresa quella del conducente. La strumentazione digitale è riportata su uno schermo da 10,25 che affianca quello dell'infotainment, di uguali dimensioni, con navigatore, Apple CarPlay e Android Auto. Compresi nel prezzo i fari a Led, i sensori di parcheggio posteriori, il climatizzatore automatico e la telecamera.
Motore da 115 CV. La Inster Cross sarà disponibile con il powertrain più potente da 85 kW (115 CV) e batteria di maggiori dimensioni: 49 kWh, per un'autonomia dichiarata fino a 360 km. Lo 0-100 è di 10,6 secondi, con una velocità massima di 150 km/h. Di serie il caricatore da 11 kW per le colonnine in corrente alternata, mentre in corrente continua si passa dal 10 all'80% di batteria in circa 30 minuti. Di serie il pacchetto di Adas che comprende la guida assistita di Livello 2, il monitoraggio dell'angolo cieco e l'assistente di parcheggio.
Audi A3 - Arriva la plug-in da 143 km di autonomia elettrica
Arriva un aggiornamento tecnico per l'Audi A3 Sportback TFSI e, la versione ibrida plug-in della media tedesca, che introduce in gamma il nuovo powertrain già visto su altri modelli del gruppo Volkswagen, dalla Golf alla Cupra Formentor. L'A3 Sportback plug-in sbarcherà nelle concessionarie italiane all'inizio del prossimo anno; più avanti, l'aggiornamento riguarderà anche le versioni rialzate allstreet con look da crossover. La Casa tedesca non ha ancora comunicato i prezzi per il mercato italiano.
Fino a 143 km di autonomia. Il powertrain ibrido è composto dal quatto cilindri turbobenzina di 1.5 litri a ciclo Miller (che sostituisce il vecchio 1.4), affiancato a un'unità elettrica da 85 kW (116 CV) e 330 Nm di coppia integrata nel cambio DSG a sei rapporti. Raddoppia la capacità della batteria, adesso di 25,7 kWh lordi (19,7 netti), così come l'autonomia in modalità full electric, che passa da 66 a 143 km. La ricarica può essere effettuata anche in corrente continua, con una potenza massima di 50 kW, per passare dal 10% all'80% di batteria in meno di mezz'ora.
Due livelli di potenza. L'Audi A3 plug-in è disponibile in due varianti: nella 40 TFSI e, il 1.5 eroga 150 CV e 250 Nm di coppia, per una potenza di sistema di 204 CV e 350 Nm. Lo scatto 0-100 km/h è coperto in 7,4 secondi, mentre la velocità massima è di 225 km/h. Nella 45 TFSI e, il motore termico eroga 177 CV, per una potenza complessiva di 272 CV e 400 Nm di coppia. Lo 0-100 km/h è coperto in 6,3 secondi con una punta di 237 km/h. Per tutte, in modalità Ev la velocità massima è limitata a 140 km/h. Su entrambi i modelli la ripartizione dei pesi è 55/45 davanti e dietro, grazie alla batteria collocata sotto i sedili posteriori; di serie la taratura sportiva delle sospensioni e, su richiesta, lo sterzo progressivo.
Allestimento sportivo. L'A3 Sportback 45 TFSI e offre di serie la caratterizzazione sportiva S line e il pacchetto look nero, con i quattro anelli dell'Audi in grigio antracite, finiture total black per la calandra Single frame, per le calotte degli specchietti, per le modanature ai finestrini e per gli inserti nei paraurti. Sotto i cerchi di lega da 18 sono presenti pinze freno rosse.
Nissan Ariya Nismo - Aperti i preordini della Suv da 435 CV
Giovedì 17 ottobre la Nissan aprirà i preordini della Ariya Nismo, la versione ad alte prestazioni della Suv elettrica: il listino parte da 65.850 euro. I primi 250 clienti che sceglieranno la vettura nella colorazione Stealth Gray riceveranno un voucher di ricarica pubblica valido per 12 mesi all'interno del network Nissan Charge.
Più reattiva e aerodinamica. Realizzata sulla base del modello a trazione integrale e-4ORCE, la Ariya Nismo monta due motori elettrici per una potenza complessiva di 435 CV e 600 Nm di coppia, abbinati a una batteria da 91 kWh. Tante le modifiche alla meccanica rispetto alla versione normale: il sistema di gestione della trazione è stato migliorato per garantire una più efficace distribuzione della potenza e della coppia sulle quattro ruote, le sospensioni hanno molle e stabilizzatori modificati, e lo sterzo è stato reso più diretto. I flussi d'aria attorno all'auto sono stati ottimizzati grazie al doppio diffusore al posteriore, ai nuovi deflettori e alle prese d'aria all'anteriore.
Abitacolo sportivo. Rivisti gli interni, che offrono sedili sportivi con cuciture e profili rossi, ripresi anche sul volante, sulle bocchette dell'aria e nei tappetini. Alcuni rivestimenti, come la fascia a tutta larghezza nella parte bassa della plancia e del tunnel centrale sono di legno scuro con venature a vista. Di serie l'illuminazione ambientale rossa. Il marchio Nismo è impresso su sedili e cruscotto, oltre che sul frontale, sul portellone e sui pneumatici.
Mini - John Cooper Works, arrivano le elettriche da 258 CV
Dopo le anticipazioni delle scorse settimane, la Mini ha presentato al Salone di Parigi le nuove John Cooper Works Electric e John Cooper Works Aceman, le versioni ad alte prestazioni e completamente elettriche che si posizionano al vertice della gamma dei due modelli. Al momento, non c'è ancora nessuna informazione su prezzi e inizio delle vendite.
Le prestazioni. Entrambe le elettriche montano un motore da 190 kW (258 CV) e 350 Nm di coppia massima, e raggiungono la velocità massima di 200 km/h; la Cooper 3 porte scatta da ferma a 100 km/h in 5,9 secondi, mentre la Aceman ci arriva in 6,4 secondi. La batteria ha una capacità di 54,2 kWh (lordi), che assicura un'autonomia di 371 km - nel ciclo Wltp misto - per la Mini Cooper, e di 355 per la Aceman.
C'è anche la potenza extra. Il pulsante Boost sul volante permette di ottenere per un breve lasso di tempo una dose extra di potenza (20 kW/27 CV). Le sospensioni hanno una taratura specifica che esalta il go-kart feeling dei modelli del brand e migliora l'agilità; di serie i pneumatici ad alte prestazioni, mentre l'impianto frenante prevede di serie pinze in color Chili Red con logo JCW bianco.
Tanti dettagli sportivi. Rispetto al resto della gamma, le due nuove Mini elettriche si caratterizzano per una serie di dettagli che ne esaltano lo spirito ad alte prestazioni: firma luminosa con barre orizzontali, paraurti anteriore dedicato con diffusori verticali in rosso (colore ripreso anche dalle calotte degli specchietti), minigonne laterali nere, diffusore e spoiler al posteriore. Sulla griglia anteriore di color nero lucido c'è anche il logo John Cooper Works, ripreso anche sul portellone e sui deflettori posteriori. Di serie, ed esclusivi per questi modelli, i cerchi di lega: da 18 per la Cooper e da 19 per la Aceman.
Interni ad hoc. Specifici per questi due modelli anche gli interni: i sedili anteriori sono rivestiti in pelle sintetica con tessuto a maglia multicolore e cuciture rosse a contrasto. Sulla plancia c'è un motivo nero e rosso a scacchi, mentre la razza inferiore del volante è una striscia di tessuto che termina nel logo JCW.
IT Wallet - Debutta la patente digitale, ma solo per pochi
Mercoledì 23 ottobre, IT Wallet sarà realtà: si tratta del portafoglio digitale che conterrà patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità smaterializzate. Ossia in versione digitale, valide come il documento fisico, ma solo nel nostro Paese. Almeno inizialmente, interesserà le 50 mila persone che hanno aderito al test effettuato dal Dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del consiglio dei ministri.
Prossimo passo. Nel 2025, il governo lancerà l'ecosistema di portafoglio digitale italiano, composto dall'lT Wallet pubblico più vari wallet privati resi disponibili da altrettanti provider. Basterà scaricare gratuitamente l'app IO e attivare la funzionalità IT Wallet tramite Cie (Carta d'identità elettronica) o Spid. Dopodiché, le versioni elettroniche dei documenti saranno disponibili sul proprio smartphone e potranno essere esibite, se richiesto, al posto del rispettivo documento fisico: per la patente, però, si è in attesa di una circolare del ministero dell'Interno sui controlli su strada. Varrà solo per i conducenti residenti in Italia. Per guidare all'estero, servirà il documento fisico di colore rosa, formato card, che resterà in vita: sino al 2029, il continuerà a essere stampato dalla Motorizzazione civile e inviato al titolare al momento del conseguimento o del rinnovo.
In futuro, quello europeo. Stando a quanto promesso a Bruxelles, nel 2026 sbarcherà l'Eudi Wallet, il portafoglio digitale europeo, così che i portafogli di ogni Paese possano dialogare: le versioni digitali dei documenti varranno in tutta l'Unione Europea.
Microlino Spiaggina - La versione definitiva al Salone di Parigi
Microlino presenta al Salone di Parigi la versione definitiva della Spiaggina dedicata all'estate e al tempo libero. Sviluppata sulla base della concept svelata all'edizione 2022 del salone francese, il quadriciclo si candida a soluzione per il noleggio nelle località di vacanza e per i clienti alla ricerca di un tender.
24.990 euro per la First Edition. Sarà possibile ordinare la Spiaggina entro breve tempo, con consegna nella primavera 2025. L'unico allestimento disponibile al momento è denominato First Edition e offre due colorazioni speciali (Portofino Blue e Sardinia Sage) con interni rivestiti di pelle vegana coordinati. Il prezzo è fissato a 24.990 euro con batteria da 10,5 kWh e 177 km di autonomia. Il marchio svizzero ha scelto di dotare il quadriciclo dell'hardtop smontabile e della sezione posteriore aperta, così da esaltare la guida a cielo aperto.
Il Custom Program. Oltre alla Spiaggina, la Microlino ha annunciato la nascita del Custom Program dedicato alle personalizzazioni. Combinando verniciature esterne di carrozzeria e tetto e finiture dei cerchi di lega e di altri dettagli con un numero elevato di tinte, sarà possibile creare migliaia di esemplari unici. Per supportare questo programma sarà presto disponibile un nuovo configuratore online.
Tesla Model Y - La versione a 7 posti arriva in Italia
Anche in Italia, la Tesla ha aperto gli ordini della versione a sette posti della Model Y, la Suv elettrica che nel 2023 è stata l'auto più venduta in tutto il mondo: la versione più "capiente" sarà prodotta nella Gigafactory di Berlino-Brandeburgo, con le prime consegne previste entro la fine dell'anno.
Solo per la AWD. Al momento l'unico modello che permette l'opzione a sette posti è quello con batteria Long Range e trazione integrale: secondo la Casa americana, l'autonomia nel ciclo Wltp è di 563 km (che scendono a 533 con i cerchi di lega da 20, optional da 2.200 euro); l'accelerazione da 0 a 100 km/h è coperta in 5 secondi, mentre la velocità massima è di 217 km/h.
Dietro ci si ricarica. Alla terza fila di sedili si accede premendo i pulsanti di accesso situati sullo schienale dei due sedili esterni della seconda fila, che così facendo scorrono in avanti e si ripiegano, liberando il passaggio per l'ingresso e l'uscita. I passeggeri dell'ultima fila hanno a disposizione due prese USB-C per la ricarica dei dispositivi elettronici. Quando non sono in uso, le sedute possono essere ripiegate in avanti, creando un pavimento completamente piatto. Nella configurazione a sette posti la capacità del bagagliaio è di 363 litri, che diventano 753 in quella a cinque posti, e 2.020 in quella a due. Rimane anche su questa versione il frunk anteriore da 117 litri.
I prezzi per il mercato italiano. Ecco il listino aggiornato della Tesla Model Y:
- Model Y trazione posteriore: 42.690 euro
- Model Y Long Range a trazione posteriore: 48.990 euro
- Model Y Long Range a trazione integrale 5 posti: 51.990 euro
- Model Y Long Range a trazione integrale 7 posti: 54.490 euro
- Model Y Performance a trazione integrale: 57.990 euro
Porsche - 718 Spyder RS Panamericana Special, unica per celebrare il passato
La Porsche presenta un esemplare unico dedicato ai successi nella Carrera Panamericana. Dopo la 911 Carrera Panamericana Special del 2022 e la 718 Cayman GT4 RS del 2023, nasce la 718 Spyder RS Panamericana Special. Dopo l'anteprima in Messico l'auto sarà protagonista del 2025 di un'asta benefica, il cui ricavato sarà devoluto ad organizzazioni no-profit in America Latina.
La 550 Spyder del 1954. il reparto Porsche Exclusive, attraverso il programma Sonderwunsch, ha ricevuto da Porsche Latin America l'ordine di sviluppare questa variante personalizzata ispirandosi alla 550 Spyder che partecipò alla competizione nel 1954 con Hans Herrmann vincendo la classe e conquistando il terzo posto assoluto. La Spyder RS è stata quindi dotata di una livrea identica a quella della 550 abbinata alla verniciatura speciale Centenaire Silver e ai dettagli Carmine Red, mentre i cerchi di magnesio e gli elementi aerodinamici di carbonio del pacchetto Weissach sono un legame con il modello attuale. Gli interni citano nuovamente la 550 Spyder con il contrasto tra le finiture scure e i sedili a guscio in pelle Carmine Red con ricami personalizzati, tinta ripresa anche per il volante. I battitacco illuminati sono infine diversi tra i due lati: a sinistra troviamo la bandiera messicana ed il logo Sonderwunsch, mentre a destra è disegnata la silhouette della Porsche 550 Spyder.
Tag Heuer presenta un cronografo dedicato. Insieme alla Spyder è stato presentato anche un esclusivo cronografo, che sarà prodotto in 255 esemplari: si tratta del TAG Heuer Carrera Chronograph Tourbillon x Porsche Panamericana, che per la prima volta è stato integrato nel bracciolo centrale grazie a un supporto su misura non disponibile in commercio. Per sottolineare la collaborazione tra i due marchi il bracciolo è impreziosito dal logo Tag Heuer.
Stellantis - Elkann: "Non guardiamo a fusioni. E non vendiamo marchi"
Al Salone di Parigi John Elkann, presidente di Stellantis, spiega che il gruppo non ha intenzione di partecipare al consolidamento dell'industria automobilistica tramite fusioni o acquisizioni di altri costruttori: "Noi siamo davvero concentrati sulle nostre attività operative, a livello dei nostri principali azionisti, del consiglio di amministrazione, del nostro amministratore delegato e della squadra manageriale, non sulle possibili distrazioni generate da operazioni di consolidamento, qualunque esse siano", ha spiegato Elkann in un'intervista all'Afp. "Noi, come Stellantis, riteniamo di avere una dimensione competitiva. E Stellantis nasce già da diversi consolidamenti".
I marchi restano. Dunque, nessuna acquisizione o fusione in vista, ma neppure vendite di marchi. Il presidente di Stellantis, infatti, ribadisce la linea dell'ad Carlos Tavares: "Non siamo pronti per i consolidamenti, ma non siamo pronti nemmeno per i deconsolidamenti. Non è il momento". Quanto al recente rimpasto manageriale, Elkann ha spiegato che la modifica della prima linea è stata voluta dallo stesso Tavares e "dimostra come Stellantis abbia al suo interno persone molto capaci. Il lavoro svolto da Carlos sulla leadership negli ultimi quattro anni ha fatto avanzare continuamente l'organizzazione e ha offerto opportunità a persone meritevoli", ha proseguito il nipote dell'Avvocato Agnelli, sottolineando che "il sostegno a Carlos da parte del consiglio di amministrazione e dei principali azionisti non è mai stato messo in dubbio". Tuttavia, il rimpasto prevede l'uscita proprio di Tavares agli inizi del 2026: "Questa decisione era un obiettivo che si era dato", ha spiegato Elkann, secondo il quale il processo di ricerca dell'erede dell'ad "guarderà più all'interno che all'esterno". Infine, alla domanda sulla possibile nomina di un americano per un principio di alternanza geografica, il presidente è stato categorico: "Se iniziamo a ragionare su criteri come questi, finiremo per fare scelte che non sono necessariamente le migliori per la nostra azienda".