Incentivi auto - La Volvo EX30 con i bonus statali
    La Volvo EX30 è il modello più piccolo della Casa svedese (di proprietà del gruppo cinese Geely) ed è tra i più apprezzati da chi cerca un'auto elettrica ben fatta e non troppo costosa. Dall'inizio dell'anno sono 1.338 gli esemplari di nuova immatricolazione: nella classifica generale è al settimo posto delle Bev più vendute in Italia. In gamma ci sono tre versioni, tra cui quella dual motor ad alte prestazioni, che però non accede agli incentivi statali. Compatta e minimal La Volvo EX30 è lunga 4.233 mm, larga 1.838, alta 1.550 e ha un passo di 2.650 mm, che offre un discreto spazio per chi siede dietro. Il bagagliaio è ben rifinito e ha una capacità, misurata dal Centro prove, di 356 litri, a cui si aggiunge il pratico frunk anteriore da 15 litri per i cavi di ricarica. L'abitacolo è ben rifinito, con materiali curati e la tipica impostazione minimal della Casa svedese: in assenza di quasi ogni tasto fisico, si utilizza molto l'infotainment da 12,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto e le app dell'ecosistema Google.  Quali versioni accedono agli incentivi Agli incentivi statali accede solo la versione single motor da 200 kW (272 CV), trazione posteriore e batteria da 51 kWh, e l'allestimento base della Extended Range con batteria da 69 kWh. Quest'ultima, nei test del Centro prove, ha un'autonomia rilevata di 315 km, che diventano 377 in città. In alternativa, ma senza poter usufruire degli ecobonus, ci sono anche le più potenti versioni dual motor da 315 kW (428 CV), anche nella variante Cross Country, con protezioni aggiuntive e assetto rialzato. Quanto costaLa Volvo EX30 apre il listino con il modello Essential a 36.350 euro: con gli incentivi statali da 11.000 euro (a cui si accede con un indicatore Isee inferiore ai 30.000 euro), e il contributo delle concessionarie aderenti, il prezzo scende a 18.500 euro. La versione Core Extended Range costa 42.950 euro, che con gli incentivi diventano 31.950. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeaptmotor T03Renault 5Fiat 500eAlfa Romeo JuniorKia EV3  
  
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Incentivi auto - La Kia EV3 con i bonus statali
    Già vincitrice del premio World Car of the Year lo scorso aprile, la Kia EV3 ha registrato nei primi otto mesi dell'anno 1.079 nuove immatricolazioni, che la collocano al decimo posto delle Bev più vendute in Italia (e che possono accedere agli incentivi statali). Sono escluse dai bonus le versioni con batteria Long Range, eccezion fatta per l'allestimento d'attacco Air. Linee moderne e abitacolo high techLa Kia EV3è una crossover elettrica lunga 4.300 mm (4.310 nell'allestimento GT-Line), larga 1.850, alta 1.560, e ha un passo di 2.680 mm. Le forme sono muscolose e personali, in linea con gli ultimi modelli della Casa coreana. Ampie e comode le poltrone, anche per chi siede dietro, che può contare anche sul pavimento piatto. L'abitacolo è minimal ma ben fatto, con la plancia dominata dal doppio display di infotainment e strumentazione digitale, con connettività wireless per Android Auto e Apple CarPlay. Il portellone elettrico (di serie) si apre su un bagagliaio da 385 litri, misurati dal Centro prove, a cui si aggiungono i 15 del frunk anteriore, buoni per i cavi di ricarica. Quali versioni accedono agli incentiviLa Kia EV3 monta un unico motore da 150 kW (204) CV e 283 Nm di coppia: l'auto accelera da ferma a 100 km/h in 7,5 secondi (7,7 per le versioni con batteria più grande) e raggiunge i 170 km/h di velocità massima. Con la batteria da 58,3 kWh l'autonomia dichiarata è di 414/436 km, mentre con quella da 81 kWh si arriva a 563/605 km. Per quest'ultima versione - con i cerchi da 17 - il Centro prove ha rilevato una percorrenza di 522 km, che in città diventano 676 km. Quanto costaLa Kia EV3 attacca il listino con la versione da 58,3 kWh nell'allestimento Air a 35.950 euro: con le massime agevolazioni concesse dagli incentivi, ossia 11.000 euro (a fronte di un Isee inferiore ai 30.000 euro), il prezzo scende a 24.950 euro. Con il medesimo powertrain c'è la versione Earth, a39.950 euro: con il bonus statale diventano 28.950 euro. A patto di scegliere l'allestimento Air, può accedere agli incentivi anche la versione Long Range da 81 kWh, che costa 39.950 euro (28.950 euro con l'ecobonus). GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeaptmotor T03Renault 5Volvo EX30Fiat 500eAlfa Romeo Junior  
  
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Ecobonus - Le elettriche economiche sotto i 10 mila euro (con gli incentivi)
    A pochi giorni dall'avvio degli incentivi statali, le Case stanno proponendo una serie di iniziative commerciali volte a rendere ancora più appetibili le loro offerte di modelli full electric. In alcuni casi, come per la Tesla, gli extra sconti si applicano a tutti i clienti, senza l'obbligo di residenza in un'area urbana funzionale, di un indicatore Isee inferiore ai 40 mila euro o un veicolo da rottamare. In altri casi, il contributo aggiuntivo si applica solo agli ordini fatti con le agevolazioni statali. E sui modelli più economici del mercato, questo vuol dire che il prezzo finale può scendere di molto: nelle schede qui sopra vi diciamo quali sono le auto che, a conti fatti, costano meno di 10 mila euro.Ricordiamo che, al netto degli altri requisiti, il contributo statale varia in base al valore del proprio indicatore Isee: si ha diritto a 11.000 euro di sconto se l'Isee è inferiore a 30 mila euro e a 9.000 euro se è compreso tra i 30 e i 40 mila euro. Per completezza, nelle schede riportiamo entrambi i prezzi.  
  
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Trump contro Xi - Dai dazi alle terre rare per le elettriche, i perché dello scontro totale Usa-Cina
    Un ottobre 2025 nero per le relazioni fra Usa e Cina, da tempo ai ferri corti in tema di dazi, in un'escalation che sta raggiungendo l'apice. In un post sul suo Truth Social, Donald Trump scrive che Pechino sta diventando molto ostile": il riferimento è alla stretta all'export di terre rare, vitali per molti settori industriali tra i quali l'automotive. "Non si è mai visto nulla di simile", sbotta Trump, pronto a considerare un massiccio aumento dei dazi contro la Repubblica Popolare. Un notevole balzo indietro rispetto al primo accordo tra Washington e Pechino a maggio 2025.Cercando di fare il punto fra accuse, smentite e ripicche, ecco i punti chiave della guerra commerciale fra le due superpotenze.Aprile 2025: primo giro di vite cinese sulle terre rareContro i dazi imposti dagli States al gigante asiatico, Pechino avvia una stretta all'export di terre rare: preziose fra l'altro per le auto termiche ed elettriche, nonché essenziali per tecnologie avanzate come i sistemi di difesa missilistica. Metalli sui quali il colosso orientale ha quasi il monopolio planetario.Ottobre 2025: una nuova strettaIl Celeste Impero annuncia nuove restrizioni all'export verso i Paesi di tutto il mondo: impone alle società straniere di ottenere un'autorizzazione governativa per esportare qualsiasi prodotto contenente più dello 0,1% di quei metalli sul valore complessivo della merce.Tariffe portualiIl 10 ottobre, il ministero dei Trasporti rende noto che la Cina imporrà tariffe portuali aggiuntive per ogni viaggio effettuato dalle navi di proprietà o legate agli Stati Uniti dal 14 ottobre. Una replica ai dazi sulle navi legate al Dragone per rilanciare la cantieristica navale interna e smorzare la straordinaria impennata cinese. Secondo Pechino, trattasi di legittima difesa: obiettivo, salvaguardare l'equità nei mercati globali della navigazione. Si tenga presente che la nazione asiatica si è catapultata al primo posto nel mondo della cantieristica navale, con strutture gigantesche che gestiscono progetti commerciali e militari. Per dare l'idea, nel 2024 il Paese della Grande Muraglia ha sfornato 1.000 navi commerciali, contro le 10 prodotte dagli States. Componenti delle batterieNon ultimo, Pechino comunica che controllerà le esportazioni di componenti per batterie al litio, per rafforzare il proprio dominio sulla tecnologia critica per l'auto elettrica.La reazione di TrumpArriviamo così al 10 ottobre, quando Trump denuncia "l'ostilità della Cina: non si è mai visto nulla di simile", attacca il presidente Usa. "La mossa (sulle terre rare, ndr) bloccherà i mercati, complicando la vita a tutte le nazioni. Trump annuncia che imporrà un dazio aggiuntivo del 100% sui beni provenienti dalla Cina, oltre al 30% di tariffe già in vigore, dal 1 novembre o anche prima. E sostiene che gli States hanno due monopoli per ognuno di quelli detenuti dalla Cina: non avrei mai pensato che si potesse giungere a questo punto. Ma così è stato.Incontro a rischioL'inquilino della Casa Bianca apre perfino alla possibilità di annullare il suo incontro con l'omologo cinese, Xi Jinping, a margine del summit della Cooperazione economica dell'Asia-Pacifico (Apec) che si terrà il 31 ottobre e il 1 novembre 2025 in Corea del Sud. Avrei dovuto incontrare Xi tra due settimane, ma ora sembra che non ci sia ragione per farlo.Guai anche per l'EuropaIn un'economia globale interconnessa, la battaglia delle terre rare della Cina contro gli Usa causa danni pure al Vecchio Continente. Per arrivare a un compromesso, il 24 luglio 2025 il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha incontrato il leader orientale Xi Jinping.  andato tuttavia a vuoto il tentativo di sbloccare le domande di licenza di esportazione dei metalli. La situazione risulta così complessa che diverse aziende europee presentano le richieste con notevole anticipo, in previsione dei forti ritardi nelle spedizioni. Si conferma pertanto la vulnerabilità strategica dell'Unione europea, in analogia alla crisi dei chip 2020-2023. Terre rare e auto: i legamiLe terre rare (un gruppo di 17 elementi chimici metallici) si rinvengono, in piccole concentrazioni, in vari minerali. Dotate di proprietà uniche, sono essenziali per le auto. In estrema sintesi:- nelle vetture elettriche, vengono utilizzate per creare magneti permanenti compatti, che rappresentano il cuore dei propulsori sincroni;- nei mezzi a benzina o diesel, si trovano nei sensori, nei motorini dei finestrini elettrici e dei tergicristalli, nei sistemi di infotainment, nonché (il cerio) nei convertitori catalitici.  
  
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Primo test - Subaru Uncharted, elettrica tuttofare - VIDEO
    Ruote alte e trazione integrale. Dici Subaru e il pensiero corre lì. Ma anche all'elettrico, da quando il marchio ha lanciato nel 2022 la sua prima Bev, la Solterra, appena rinnovata da un restyling cui si affiancano due nuovi modelli, la Uncharted e la e-Outback: tutte e tre queste novità arriveranno in Italia tra aprile e maggio dell'anno prossimo. Entro il 2028, poi, altre quattro elettriche arricchiranno la gamma a emissioni zero della Casa delle Pleiadi (occhio al Salone di Tokyo, di scena dal 29 ottobre al 9 novembre). Intanto, in un primo contatto un po' particolare, fatto di esercizi dinamici su asfalto e in off-road, abbiamo assaggiato due delle prossime new-entry: la Uncharted - una Suv lunga 4,52 metri dal lato-b coupeggiante - e la Solterra 2026, significativamente aggiornata nelle prestazioni.  Dalla "sfida" con la WRX al twistJerez de la Frontera, circuito Angel Nieto. Sullo sfondo il rombo delle Formula 3 alle prese con i test post-stagionali, ma stavolta niente pista per noi. I campi di gioco sono i proving ground esterni al tracciato. C'è curiosità soprattutto per la Uncharted, altro modello frutto delle sinergie con la Toyota. Impossibile ignorare la parentela genetica con la C-HR+, con cui condivide l'ossatura, ma balzano all'occhio altresì le differenze. Tra queste, le protezioni di plastica scura che contornano il perimetro della carrozzeria nelle zone più basse e di paraurti e fiancate, separate dal fondo stradale da una luce a terra generosa (21 cm). Segno che questa Subaru non ha paura di sporcarsi le ruote. Non a caso, buona parte delle nostre esercitazioni si consuma a bordo della Uncharted AWD: due motori, trazione integrale e una corposa riserva di cavalli (343), per uno 0-100 da 5,1 secondi che riesce a staccare, in una mini drag-race, sia la Brz che la WRX Sti. Se si guarda alle Subaru termiche, però, le affinità sono più che altro con la Crosstrek, assai meno prestante ma paragonabile per struttura e versatilità. Basta un'escursione nel circuito off-road dell'autodromo per capire che, una volta abbandonato l'asfalto, la Uncharted può permettersi qualcosa di più semplice sterrato. Grazie a un'elettronica di gestione dei motori che, sui fondi a scarsa aderenza, ripartisce la coppia tra i due assi nella maniera più efficace, mentre la gestione del 4x4 passa per due modalità di guida specifiche (tasto XMode), in aggiunta alle tre standard (Normal, Eco e Sport). Nei passaggi più difficili e dalle forti pendenze, per cavarsela in sicurezza basta attivare il controllo della velocità in discesa il Grip control, una sorta di cruise control per il fuoristrada: una volta inserito, questo sistema mantiene una velocità impostata molto bassa, tra 2 e 10 km/h, mentre noi ci preoccupiamo di gestire solo lo sterzo. Se invece il muso dell'auto punta verso l'alto, e la visibilità sulla strada diminuisce, sono preziose le telecamere. Che attraverso lo schermo della plancia permettono di monitorare tutto il perimetro, ma anche ciò che avviene sotto il pavimento dell'auto. C'è anche 2WDOgni discorso su autonomia e consumi va invece rimandato alla prossima puntata, quando potremo guidare la Uncharted su strada. Intanto, vi basti sapere che l'integrale ha una batteria da 77 kWh lordi e dichiara 525 km con una carica. E che verranno proposte altre due varianti con la sola trazione anteriore: una da 224 cavalli, sempre con batteria da 77 kWh, che punta a 600 km con un pieno, e l'entry level da 57,7 kWh e 167 CV, per 450 km di range nominale. In corrente alternata, tutte ricaricano un con caricatore di bordo da 22 kW di serie, mentre in corrente continua accettano fino a 150 kW a 400 volt. Solterra, migliorano ricarica e prestazioniSolo 4x4, invece, rimane la Solterra. Il cui upgrade, in parallelo al restyling, è di quelli sensibili e interessa alcuni punti deboli del passato. In particolare la ricarica in corrente alternata: al posto del vecchio caricatore di bordo da 6,6 kW ce n'è ora uno da 11 di serie, e uno da 22 come optional, permettendo sostanzialmente di dimezzare i tempi di rifornimento. Aumenta anche l'autonomia dichiarata, ora oltre i 500 km grazie a una batteria più grande, da 73,1 kWh lordi. Ancor più significativo è il boost alle prestazioni delle prestazioni, visto che il powertrain ora conta 343 cavalli. Ruisultato: lo 0-100 km/h è sceso di quasi 2 secondi, da 6,9 a 5,1. Nelle serpentine tra coni e nelle curve e strette del traciato di handling, emergono uno sterzo più pronto e un assetto un po' più affilato. Per chi in garage, di fianco all'auto, custodisce anche un carrello da moto o gommone, si sappia infine che questa Bev, grazie agli sviluppi al motore  la cui efficienza energetica è aumentata del 40% -, ha anche raddoppiato la capacità di traino: fino a 1.500 chili.  
  
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Nissan - Le prime foto dell'Ariya restyling
    La Nissan ha diffuso le prime immagini del restyling della Ariya: l'aggiornamento della Suv elettrica debutterà a fine mese al Japan Mobility Show, dove la Casa giapponese introdurrà anche altre novità legate principalmente al mercato interno. Restyling leggero per la AriyaLa Ariya, che non sarà venduta negli Stati Uniti nella versione aggiornata visto il limitato successo commerciale, è stata ridisegnata lavorando sui gruppi ottici e sui paraurti e allineandosi ancora di più allo stile introdotto dalla nuova Leaf. Le novità riguardano anche dotazioni e tecnologia: l'infotainment sfrutta la piattaforma di Google e viene introdotta la compatibilità con lo standard V2L (Vehicle-to-Load), mentre non ci sono per il momento dettagli circa eventuali novità per motori e batterie. La Skyline 400R e le altre anteprime giapponesiAccanto alla Ariya, l'evento di Tokyo segnerà anche il debutto di modelli dedicati al mercato interno: la quarta generazione del minivan Elgrand con powertrain e-Power, la Skyline 400R Limited Edition e la X-Trail Rock Creek e un prototipo a guida autonoma basato sul van Serena che sarà messo alla prova sulle strade giapponesi già nei prossimi mesi. I clienti potranno infine scoprire i prodotti che Nissan ha sviluppato per alcuni mercati specifici del mondo: la nuova Micra destinata all'Europa, la N7 per il mercato cinese e il Patrol commercializzato in Medio Oriente.   
  
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Stellantis - I sindacati francesi contro le nomine di Filosa: troppi ex FCA
    La rivoluzione del Ceo Stellantis Antonio Filosa, in carica da giugno, crea malumori in Francia. Stando a Bloomberg, le scelte del top manager italiano - che sta scommettendo su diversi uomini ex FCA per ruoli esecutivi, a cominciare da Emanuele Cappellano appena nominato capo della regione Enlarged Europe - non vengono digerite dal sindacato francese CFE-CGC. Il timore dei rappresentanti dei lavoratori (in questo caso principalmente impiegati) è che la riorganizzazione dell'ad, coi Marchionne boys in posizioni strategiche, possa mettere in discussione l'equilibrio raggiunto dopo la fusione FCA-PSA, soprattutto in termini di produzione e sviluppo dei modelli.  "Francia marginalizzata"La sigla denuncia che il know-how francese venga marginalizzato, mentre alcuni stabilimenti in Francia rischiano di diventare una variabile d'aggiustamento. Va inoltre ricordato come vari dirigenti di provenienza PSA abbiano abbandonato la multinazionale dall'uscita dell'ex Ceo Carlos Tavares a dicembre 2024. Gli Usa, seconda fonte di preoccupazioneIn parallelo, Filosa prepara l'offensiva da 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, mercato chiave per i profitti. Questo secondo elemento genera allarme in Francia. E anche fra i sindacati in Italia, dove la produzione è precipitata del 36% nei primi nove mesi 2025: il Ceo incontrerà i rappresentanti italiani il 20 ottobre per illustrare le strategie del gruppo nel Paese, in attesa del nuovo piano industriale di inizio 2026.  Nessuna guerra di appartenenzaPrevedendo possibili polemiche, già a giugno Filosa aveva dichiarato: Facciamo un patto oggi, insieme. Non usiamo più la dizione ex-FCA ed ex-PSA, siamo Stellantis. L'amministratore delegato ha inoltre compiuto la sua prima visita ufficiale nello stabilimento francese di Sochaux, dove si assemblano Peugeot 3008 e 5008, come segno di massima attenzione verso la componente francese del conglomerato.  
  
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Antitrust - Multa di 5 milioni ad ALD Automotive
    L'Antitrust sanziona ALD Automotive: multa di 5 milioni di euro al player globale del noleggio a lungo termine per una pratica commerciale scorretta sulla responsabilità per danni accidentali alle auto. Parliamo della possibilità, a fronte di un canone mensile maggiorato, di vedersi addebitare una penale (una franchigia in euro) di importo inferiore in caso di sinistri di vario genere, fra cui pure gli atti vandalici. L'autorità ha rilevato che, in fase precontrattuale e contrattuale, la società ha fornito ai consumatori informazioni carenti sul servizio, accessorio e a pagamento, che consente di limitare la responsabilità per danni accidentali al veicolo: i clienti devono segnalare tempestivamente sul portale Internet ALD ogni singolo danno, cosa che impedisce di pagare solo la franchigia pattuita. Poca trasparenza anche sui criteri adottati per valutare quali danni non fossero considerati derivanti da normale usura e a carico del cliente se non denunciati immediatamente. Infine, l'autorità ha contestato l'addebito del costo di riparazione di danni di cui il consumatore viene a conoscenza solo in fase di riconsegna, al termine della perizia tecnica, poiché di lieve entità o non visibili a occhio nudo, non denunciati prima perché non facilmente individuabili. La condotta della società ha impedito ai consumatori di fruire della limitazione di responsabilità acquistata.  
  
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In Fiera - Milano AutoClassica torna con oltre 500 espositori
    Tornano a Fiera Milano (Rho) i grandi nomi dell'automobilismo internazionale per la 15 edizione di Milano AutoClassica, in programma dal 21 al 23 novembre 2025. Il Salone dell'Auto Classica e Sportiva, organizzato da Emac con la partecipazione di Fiera Milano e Italian Exhibition Group, si conferma appuntamento imperdibile per collezionisti, appassionati e professionisti del settore. Non solo un'esposizione di vetture storiche, ma un vero e proprio hub culturale dell'automotive, dove la passione per l'auto incontra l'innovazione, tra capolavori a quattro ruote, ricambi, automobilia e modellismo. Quest'anno il parterre è più ricco che mai: Bentley, BMW Club Italia, Corvette, Rossocorsa Ferrari Classiche, Lamborghini Club Italia, McLaren, Musei Ferrari, Porsche Club Italia, 777 Club e, per la prima volta, Rolls-Royce. Accanto a loro, le principali federazioni e i club storici italiani, custodi della memoria motoristica. L'Area Incontri di ACI Storico ospiterà talk, approfondimenti tecnici e dibattiti dedicati anche ai giovani, mentre l'ASI Village nel Padiglione 16 metterà in mostra il meglio della produzione automobilistica e motociclistica di ogni epoca.Milano AutoClassica 2025 celebra anniversari d'eccezione: i 30 anni della Ferrari F50, i 20 anni della Ferrari FXX, i 60 anni della Rolls-Royce Silver Shadow e i 70 anni della Lancia Aurelia B24 Spider e della Mercedes 190 SL, modelli che hanno segnato epoche diverse per stile, tecnologia e spirito. Tra i momenti più attesi, la cerimonia del premio Best in Classic organizzato da Ruoteclassiche, che celebra le eccellenze del mondo dell'heritage automobilistico con riconoscimenti ai protagonisti del restauro, del design e degli eventi storici. Dopo il successo dello scorso anno, torna anche il MAC Next Generation Hub, area dedicata ai nuovi linguaggi del collezionismo e della personalizzazione, dove supercar, racing car e progetti stance raccontano l'evoluzione contemporanea della passione per le quattro ruote. Non mancheranno iniziative dedicate al pubblico femminile, come la mostra fotografica Donne e Motori? Gioie e basta curata da Elisabetta Cozzi, presidente del Museo Fratelli Cozzi, e momenti di celebrazione come il Trofeo Campioni Alfa Romeo 2025 promosso dalla Scuderia del Portello. A completare la rassegna, il Vintage Boat Show, giunto alla quarta edizione, e il grande spazio nel Padiglione 20 dedicato a ricambi, automobilia e modellismo, autentico paradiso per collezionisti di ogni età.I biglietti sono già disponibili su www.milanoautoclassica.com.  
  
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Made in Italy - Dal benzinaio alla Formula 1: la pazza storia di O.Z Racing - VIDEO
    Vi siete mai chiesti come nasce un cerchio in lega? No, non è un segreto custodito in qualche laboratorio NASA la verità è molto più romantica, e un pizzico più assurda. Dove tutto ebbe inizioSiamo a Rossano Veneto, inizio anni '70. Due ragazzi, Silvano Oselladore e Pietro Zen, lavorano in un benzinaio. Tra una tanica di verde e un caffè al bar, i due pensano a come alleggerire la loro Mini Cooper che di lì a poco avrebbe dovuto prendere parte ad un rally. E così, nel retrobottega improvvisato dietro la pompa di benzina, nasce il primo cerchio O.Z: dieci pollici di alluminio e incoscienza. Era il 1971. Il giro del mondoQuello che sembra un passatempo da officina di provincia diventa presto un simbolo. Già negli anni '80 O.Z non è più la botteguccia dietro il distributore, ma un nome che gira tra Lamborghini, Alfa Romeo e la Formula 1. I cerchi OZ finiscono sotto le monoposto di Patrese e Cheever, mentre in Giappone aprono persino una filiale a Tokyo: mica male per due ragazzi con le mani sporche di benzina. Le vittorie nel DNAE da lì in poi è un crescendo: vittorie in F1, titoli mondiali nel rally, campionati turismo ovunque ci sia una ruota che deve girare veloce, c'è una buona probabilità che sopra ci sia scritto O.Z. Perché, in fondo, questa è la magia del Made in Italy: partire da un distributore di provincia e finire sui podi del motorsport mondiale.  L'icona compie gli anniProprio quest'anno cade una ricorrenza importante per il marchio veneto: i 20 anni del loro cerchio più iconico, l'Ultralleggera. Dunque, se volete saperne di più date un occhio al video qui sopra.   
  
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Hyundai - Ioniq 9, sfida alle grandi premium
    Nella scacchiera Hyundai, così l'ha definita il capo design Simon Loasby, mancava una pedina strategica per completare l'offensiva nel mercato. Quel pezzo ora è arrivato: la nuova Ioniq 9 completa verso l'alto la gamma elettrica del costruttore sudcoreano. Lunga 5,06 metri e con un passo di 3,13 metri, punta a dare scacco matto ai grandi Suv a 6 e 7 posti, con l'ambizione di sfidare nella categoria modelli premium come Volvo EX90 e Tesla Model X. Subito riconoscibilePer farlo, la new entry di Seul può contare anzitutto sul design: segue il linguaggio Aerosthetic del marchio, dove l'aerodinamica diventa stile e funzione. Le linee scolpite e la coda ispirata alla nautica si fondono sulla carrozzeria con superfici tese e pulite, mentre soluzioni come i deflettori anteriori attivi, il sottoscocca carenato e gli specchietti digitali (disponibili su alcune versioni) contribuiscono a regalare alla scocca un Cx di appena 0,259. La firma luminosa a pixel e i fanali posteriori full Led completano infine il look esterno, rendendo la Ioniq 9 immediatamente riconoscibile. Dentro c'è tanto spazioA bordo della Ioniq 9 sembra di entrare in una lounge d'aeroporto. Superfici soft, luce naturale filtrata dal grande tetto panoramico (di serie sugli allestimenti superiori) e la console centrale scorrevole Universal Island 2.0, apribile da entrambi i lati, fanno dell'abitacolo un ambiente rilassante e curato. Il pavimento piatto amplifica lo spazio e i sedili Relaxation, disponibili anche in seconda fila, offrono regolazioni elettriche, ventilazione e funzione massaggio. Da record la capacità di carico, che varia da 338 litri a 2.419 litri; per riporre oggetti o piccoli bagagli c'è anche un frunk anteriore da 88 litri (52 litri sulle AWD). L'assistente vocale con IAAnche sul fronte tecnologico, la Ioniq 9 va oltre. L'elettrica è dotata di un assistente vocale basato su intelligenza artificiale, collegato al sistema di bordo con servizi Bluelink, Connected, Car, aggiornamenti OTA e funzioni Features on Demand. Due display curvi da 12,3'' riuniscono sulla plancia strumentazione e infotainment, mentre l'impianto Bose con 14 altoparlanti e tecnologia Active Road Noise Control garantisce all'interno un sound da auditorium. Non mancano poi la Digital Key 2.0, la ricarica wireless e sei prese USB-C da 100 W distribuite a bordo. Oltre 600 km con un pieno d'energiaIl nuovo suvvone a batterie della Hyundai è proposto in tre varianti: RWD con motore singolo da 218 CV, AWD da 307 CV e Performance da 428 CV. Tutte adottano una batteria NMC da 110,3 kWh su architettura 800 volt, che garantisce oltre 600 km di autonomia Wltp e si ricarica dal 10 all'80% in circa 24 minuti alle colonnine Hpc da 350 kW. Si guida bene anche in cittàProvata nei dintorni di Roma, la Ioniq 9, nella versione Performance, ha rivelato una dinamica equilibrata. La spinta è progressiva e le sospensioni autolivellanti, unite al Dynamic Torque Vectoring e alla modalità Auto Terrain - gestita anche questa da AI - ottimizzano il confort e la trazione, contando nella sicurezza su pacchetto Hyundai SmartSense. L'isolamento acustico dell'abitacolo è efficace anche alle alte velocità e, nonostante le dimensioni e i quasi 2.700 kg di peso, la Ioniq 9 si muove nel traffico con una certa disinvoltura. Restano da verificare i consumi reali, che nel nostro primo contatto sono comunque apparsi in linea con i valori dichiarati. I prezzi: si parte da 69.900 euroIl listino della Ioniq 9 parte da 69.900 euro con la versione Business, già completa di fari full Led e cerchi da 19''. La XClass (da 75.900 euro) aggiunge tra le dotazioni cerchi da 20'' e audio Bose, mentre al vertice ci sono la Calligraphy (da 83.500 euro) e la Performance (85.500 euro) che includono plus come i cerchi da 21'', il tetto panoramico e interni rivestiti di pelle Nappa.  
  
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Suzuki - La Vision e-Sky e le altre novità al Japan Mobility Show
    Suzuki ha completato le informazioni sui modelli che presenterà al Japan Mobility Show del prossimo 30 ottobre: la protagonista sarà la Vision e-Sky, la kei car elettrica già mostrata in anteprima, che diventerà un modello di serie nel 2026 e potrebbe puntare anche al nascente mercato europeo delle E-Car. Elettroni o etanolo per l'ambienteAccanto alla e-Sky saranno svelati due prototipi: e-Every e Fronx FFV. Il primo è un furgone elettrico del segmento kei car, lungo 3,39 metri e alto 1,89 metri, con un'autonomia di 200 km per ricarica. Il powertrain è frutto della collaborazione tra Suzuki, Toyota e Daihatsu e supporta lo standard V2H (vehicle-to-home) che consente di alimentare un'abitazione in caso di emergenza tramite la batteria del veicolo. La Fronx FFV, invece, è basata sulla SUV compatta destinata al mercato indiano e adotta un motore endotermico sperimentale alimentato a etanolo, di cui non sono ancora stati diffusi i dati tecnici. L'altra mobilità e i robot autonomiSuzuki sarà presente anche con altri veicoli endotermici ed elettrici: moto, scooter, motori fuoribordo, biciclette a pedalata assistita e soluzioni innovative come la piattaforma modulare MITRA e una serie di robot autonomi gestiti da intelligenza artificiale.  
  
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Incentivi auto - Il nodo dei veicoli N1
    I destinatari degli incentivi statali per l'acquisto di nuove auto elettriche sono principalmente i privati, residenti nelle aree urbane funzionali e con Isee fino a 40 mila euro, che possono acquistare autovetture M1 con prezzo di listino fino a 35 mila euro IVA esclusa, con un contributo statale compreso tra i 9 e gli 11 mila euro. Ci sono poi le microimprese, con meno di dieci dipendenti e un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro, che potranno acquistare autocarri N1 (fino a 3,5 tonnellate) e N2 (tra 3,5 e 12 tonnellate) senza vincoli di prezzo con un contributo statale pari al 30% del listino della Casa (IVA esclusa) fino a un massimo di 20 mila euro. Il "nodo" delle partite IvaNel novero nelle microimprese potrebbero rientrare non solo gli artigiani e le aziende (ossia le società di persone e di capitali), ma anche i liberi professionisti, ossia avvocati, medici, ingegneri, architetti, notai, giornalisti eccetera: un popolo di partite Iva che, in teoria, potrebbe aumentare l'impatto degli incentivi sul mercato, andando a includere modelli che costano di più dei 35 mila euro massimi ammessi per i privati, in teoria fino a circa 66 mila euro. Per essere sicuri che il governo consideri questa platea come microimprese, occorrerà attendere i documenti ufficiali, il decreto attuativo ministeriale e la circolare applicativa dell'Agenzia delle Entrate. La doppia omologazioneSe il governo, come pare, dovesse accogliere anche i professionisti all'interno delle microimprese, si aprirebbe la possibilità di acquistare autovetture con omologazione N1. Alcune Case già offrono modelli elettrici con la doppia omologazione: si veda per esempio la Volvo EX30, che si differenzia dalla M1 per avere un posto in meno e la grata di separazione tra il baule e l'abitacolo. Lo stesso dicasi per Renault Scenic, Dacia Spring e Citroën e-C3 Van (queste ultime due con i soli posti anteriori). Altre case starebbero lavorando alla riomologazione di modelli già sul mercato, per poter sfruttare questa opportunità. Serve un autocarro da rottamarePer poter accedere ai contributi statali, sia i privati che le microimprese devono rottamare un veicolo della medesima categoria omologato, in una classe fino a Euro 5. Ergo, per un professionista serve un mezzo N1 da rottamare. Acquistarne uno adesso per tenerlo sei mesi, come impone la norma, così da rottamarlo in primavera, permetterebbe comunque di accedere agli incentivi, dal momento che l'acquisto va effettuato entro il 30 giugno 2026. Resta però da capire se da qui ai prossimi sei mesi i fondi saranno ancora disponibili o se, come probabile, saranno già esauriti. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoCome si ottengono gli incentiviChi può richiedere gli incentiviQuali modelli si possono acquistareL'elenco completo delle auto con gli incentiviCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionali  
  
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Incentivi auto - Come si ottiene il bonus
    Gli incentivi statali per l'acquisto di un'auto elettrica sono concessi (come spieghiamo in questa guida) a persone fisiche e microimprese che possiedono un indicatore Isee inferiore ai 40 mila euro e una vettura Euro 5 da rottamare. L'auto da acquistare non può avere un prezzo di listino - optional esclusi - superiore a 35.000 euro IVA esclusa, ossia 42.700 euro IVA inclusa. Ecco come fare, nel concreto, a ottenere i bonus. La piattaforma informaticaDiversamente da quanto accaduto con gli incentivi passati, in cui era la concessionaria a occuparsi di tutto, stavolta sarà il richiedente a dover fare il primo passo. Per ottenere i bonus, i clienti dovranno registrarsi in un'apposita piattaforma informatica (tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica - CIE), che dovrebbe aprire il 15 ottobre e su cui possono già registrarsi anche le concessionarie. Qui sarà disponibile una pagina di ricerca dei dealer aderenti all'iniziativa, con un link alla vetrina dei veicoli acquistabili. I dati da inserire saranno, nel caso di persona fisica:dichiarazione sostitutiva di autocertificazione in cui attesta di essere residente in un'area urbana funzionaletarga del veicolo da rottamare, di cui deve essere primo intestatario da almeno sei mesiindicazione se il bonus sarà generato a suo favore oppure a favore di un altro componente maggiorenne appartenente al medesimo nucleo familiareNel caso di una microimpresa, occorrerà invece fornire una dichiarazione sostitutiva in cui si attesa:di essere regolarmente costituita ed iscritta come attiva nel registro delle impresedi essere nel pieno e libero esercizio dei propri dirittidi non essere sottoposta a procedura concorsuale e di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo, ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale, o in qualsiasi altra situazione equivalentedi avere meno di dieci dipendentidi avere un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a due milioni di eurodi essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi e fiscalil'importo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti nei trentasei mesi precedenti all'atto della registrazionedi non rientrare nelle imprese escluse dal Regolamento "de minimis" o dal Regolamento "de minimis" settore agricoloche la microimpresa abbia sede legale in un'area urbana funzionaletarga del veicolo da rottamare, che deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresaQualora il richiedente interessato avesse difficoltà a introdurre i dati, per la poca dimestichezza col web, l'assenza di connessione Internet a casa o altro, potrebbe comunque recarsi in una concessionaria: qui un addetto guiderebbe il cliente (che dev'essere provvisto, comunque, delle credenziali necessarie).  Il voucherDopo la registrazione e l'inserimento di tutti i dati/informazioni richiesti, il sistema genererà un voucher che dà diritto al bonus: i venditori delle concessionarie dovranno scalarne l'importo dal prezzo del veicolo. Il suo valore sarà successivamente rimborsato ai dealer dal ministero dell'Ambiente. Al momento della sottoscrizione del contratto d'acquisto del veicolo, il venditore dovrà validare il bonus sulla piattaforma informatica inserendo il codice del voucher, il costo del veicolo, il corrispondente importo IVA e l'indicazione dell'importo versato a titolo di acconto. Il bonus non potrà essere utilizzato ai fini dell'acconto. Scadenza 30 giugno 2026I bonus dovranno essere convalidati entro trenta giorni dalla loro generazione. Se il bonus non sarà validato dalla concessionaria entro trenta giorni dalla sua generazione, il relativo importo sarà integralmente riversato nel fondo. Tuttavia, la persona che non ha ottenuto la validazione del bonus da parte del venditore prima della scadenza potrà richiederne un altro fino a esaurimento dei fondi disponibili. La validazione del bonus, in ogni caso, non potrà avvenire oltre la data del 30 giugno 2026, termine ultimo per la sottoscrizione del contratto d'acquisto. L'auto da rottamareIl veicolo da rottamare (fino a Euro 5) dovrà essere consegnato in concessionaria contestualmente alla consegna del veicolo nuovo. I venditori, entro trenta giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, pena il non riconoscimento del bonus, dovranno consegnare il veicolo usato a un demolitore e provvedere, direttamente o avvalendosi del demolitore stesso, a radiare per demolizione il veicolo. L'esercente deve inserire in piattaforma la data di consegna del veicolo nuovo e quella della rottamazione del veicolo termico. Le altre guide agli incentiviA quanto ammonta il contributoChi può richiedere gli incentiviQuali modelli si possono acquistareL'elenco completo delle auto con gli incentiviCos'è e come si calcola l'IseeCosa sono le FUA, le aree urbane funzionaliIl nodo degli autocarri/N1  
  
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Renault 5 E-Tech - Lauto dellanno con gli incentivi statali
    La Renault 5 E-Tech Electric è stata premiata, insieme alla gemella A290 della Alpine, come Auto dell'Anno 2025. Da gennaio sono 1.483 gli esemplari di nuova immatricolazione, che posizionano la compatta francese al sesto posto delle Bev più vendute di questa prima parte di 2025. Il listino offre tre motorizzazioni e due tagli di batteria, e tutte accedono agli incentivi statali. Look familiare, stile modernoCostruita sulla piattaforma AmpR Small della Renault, la R5 riprende alcuni degli stilemi dell'utilitaria del 1972, toccando le giuste corde della nostalgia con una riuscita reinterpretazione in chiave moderna. La compatta francese è lunga 392 centimetri: i ridotti sbalzi del corpo vettura hanno permesso di ottenere un passo di 254 cm, per accogliere comodamente quattro persone (chi siede dietro deve però fare i conti con il pavimento rialzato). Il bagagliaio ha una capacità di 239 litri, misurati dal Centro prove, con un pozzetto sotto il pavimento per i cavi di ricarica. Peccato per l'assenza del frunk anteriore. Quali versioni accedono agli incentiviLa gamma della Renault 5 E-Tech Electric prevede tre motorizzazioni, da 95 a 150 CV, e due tagli di batteria, da 40 e 52 kWh: tutti i modelli accedono agli incentivi statali. Secondo la casa, la versione da 40 kWh assicura un'autonomia di poco superiore ai 300 chilometri. Nei test del Centro prove, le versioni con accumulatori più grandi garantiscono una percorrenza media di 344 km, che diventano 462 in città (la pompa di calore è di serie). La guida assistita di livello 2 è in un pacchetto su richiesta, e solo per gli allestimenti superiori. Quanto costaLa Renault 5 E-Tech Electric apre il listino con la versione Five 40 kWh, che costa 24.900 euro: con il massimo degli incentivi che si possono ottenere, ossia 11.000 euro (grazie a un Isee inferiore ai 30.000 euro), il prezzo scende a 13.900 euro. La versione intermedia Techno 52 kWh costa 31.900 euro, che scendono a 20.900 euro. La serie speciale Roland Garros 52 kWh ha un listino di 36.900 euro, che con il bonus governativo massimo arriva a 25.900 euro. C'è anche la Alpine. Agli incentivi statali accende anche la versione sportiva, targata Alpine, con le versioni GT da 177 e 218 CV, tutte con batteria da 52 kWh. I prezzi partono da 38.700 euro, che nella condizione più favorevole degli incentivi, scendono a 27.700 euro. Esclusa la più potente e accessoriata GTS da 218 CV. GLI ALTRI MODELLIEcco, tra i più venduti degli ultimi mesi, gli altri modelli di auto elettriche che possono accedere agli incentivi: Tesla Model 3Citroën C3Dacia SpringJeep AvengerLeaptmotor T03Volvo EX30Fiat 500eAlfa Romeo JuniorKia EV3  
  
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Orologi - TAG Heuer x New Balance, precisione e performance
    Nel mondo delle collaborazioni tra brand, non è raro vedere l'unione di nomi prestigiosi. La lista è pressoché infinita. Ma quando due marchi con una visione comune su performance e disciplina uniscono le forze, il risultato supera lo scontato co-branding.  il caso del nuovo TAG Heuer Connected Calibre E5 40MM x New Balance Edition e delle FuelCell SuperComp Elite v5, una doppia creazione che fonde l'eccellenza orologiera svizzera con la più avanzata tecnologia da running statunitense. Il Connected Calibre E5 40MMIl Connected Calibre E5 40MM si distingue per la cassa in titanio di grado 2 con rivestimento DLC nero, leggera e resistente; la finitura sabbiata restituisce un look tecnico e moderno, mentre il quadrante con scala da 0 a 100 è stato sviluppato per sincronizzarsi con le metriche di allenamento e offrire un feedback immediato sullo sforzo. Sul fondello, il logo New Balance inciso sigilla l'unione di due filosofie e di questa collab. Anche il cinturino è frutto di un lavoro congiunto tra ingegneri e designer: debutta infatti il Cushion Comfort System, che combina una base in gomma flessibile con un tessuto high-tech derivato dalla soletta interna della scarpa. Un dettaglio che dimostra come ergonomia, resistenza e stile possano coesistere. Ogni orologio viene inoltre fornito con un secondo cinturino co-branded, pensato per l'uso sportivo più intenso. Il colore scelto  si chiama English Purple  crea un legame diretto con le FuelCell SuperComp Elite v5, scarpe da competizione progettate per il giorno della gara. Dotate di piastra in fibra di carbonio e intersuola in PEBA ultra-reattiva, offrono il massimo supporto ai runner che inseguono il proprio record personale. Oltre l'estetica: un ecosistema integratoMa il progetto non si ferma all'estetica. Al momento del lancio, il Connected Calibre E5 includerà sei piani di allenamento esclusivi New Balance, dedicati a obiettivi diversi: dal primo 10K alla preparazione della maratona. Un ecosistema integrato che unisce hardware, software e motivazione, portando la filosofia di entrambe le aziende oltre il prodotto fisico. In un'epoca in cui l'orologio intelligente è diventato un compagno quotidiano, TAG Heuer e New Balance riescono a riportarlo al suo significato originario: uno strumento di misurazione del tempo e della prestazione, ma anche un simbolo di dedizione. Perché, in fondo, correre e misurare il tempo richiedono lo stesso approccio: un approccio dove rigore e desiderio di superarsi vanno di pari passo.  
  
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Giappone - Kei car, le best seller che ispirano le E-Car europee
    Si parla moltissimo di E-Car, nuova categoria di auto piccole, accessibili e poco inquinanti, possibilmente (ma non necessariamente) elettriche. Un progetto caldeggiato da tempo dall'ex ceo della Renault Luca de Meo e sostenuto anche dalla Commissione Europea, nato sul modello delle kei car giapponesi. Al momento, le E-Car sono poco più che un nome e una dichiarazione di intenti, una visione ancora priva di concretezza, numeri e specifiche tecniche. Concretezza che non manca però alla Dacia Hipster, appena presentata, che prova a proporre un'idea di come potrebbe svilupparsi questo nuovo segmento in Europa. Le norme sulle kei carLe piccole che vengono vendute in Giappone devono rispettare una serie di norme, stabilite ormai quasi trent'anni fa: lunghezza massima di 3,40 metri, larghezza di 1,48 e altezza di 2 metri. I motori termici non possono superare la cilindrata di 660 centimetri cubi e la potenza non deve superare i 64 CV (valore che si applica anche alle elettriche). Le kei car più venduteNelle schede qui sopra, scopriamo quali sono le kei car di maggior successo (commerciale e non solo) in Giappone: e chissà che qualcuna di queste ultracompatte non trovi la strada per l'Europa... Per esempio, la Suzuki Vision e-Sky che sarà al Japan Mobility Show: il prototipo anticipa una citycar elettrica pensata per il mercato e per le regole giapponesi, ma che potrebbe potenzialmente inserirsi proprio nella futura lineup di E-Car.    
  
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Nuove foto - L'Audi A2 e-tron è in fase di test: avvistato il prototipo elettrico
    stato avvistato in Italia un prototipo che potrebbe confermare l'arrivo di un'erede dell'Audi A2. Le immagini, scattate dai nostri fotografi, mostrano una Suv compatta in linea con le indiscrezioni sulla futura Bev entry level del marchio tedesco. Posteriore con richiami all'A2Le foto spia rivelano la fiancata sinistra e alcuni dettagli interessanti: ala posteriore alla base del lunotto, fascia Led dei gruppi ottici estesa verso i lati e ampio scavo con finitura nera nella parte inferiore delle portiere. L'andamento del montante posteriore e del lunotto potrebbe non essere definitivo, ma richiama l'A2 originale. La concept del 2024Audi aveva già lasciato un indizio nel 2024, presentando il prototipo A2 e-tron: un omaggio al modello uscito dai listini nel 2005, rivisitato nel design e convertito all'elettrico. I piani strategici, inoltre, confermano l'arrivo nel 2027 di una BEV posizionata sotto la Q4 e-tron.  
  
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General Motors - Torna la Chevrolet Bolt, per ora solo negli Usa
    Come anticipato qualche tempo fa, la General Motors ha presentato la nuova generazione della Chevrolet Bolt, una delle prime auto elettriche di grande diffusione, commercializzata anche in Europa dalla Opel, con il nome di Ampera-e. Prodotta nello stabilimento GM di Fairfax, in Kansas, la Bolt arriverà nelle concessionarie nel corso del primo trimestre del prossimo anno, inizialmente con una serie limitata proposta a 29.990 dollari (tasse escluse); nei mesi successivi arriverà una seconda variante più economica, a 28.990 dollari. Fuori è la stessa Bolt L'auto è di fatto un restyling della Bolt Euv (Electric Utility Vehicle), crossover elettrica presentata nel 2021 e prodotta fino alla fine del 2023: lunga 4.307 mm, larga 1.770 e alta 1.622, ha un passo di 2.675 mm. Il bagagliaio ha una capacità di 458 litri, che diventano 1.594 abbassando gli schienali della seconda fila. C'è anche la versione sportivaLeggermente rivista nel frontale e nel disegno dei gruppi ottici, la nuova Bolt sarà disponibile anche nell'allestimento RS, caratterizzato dalla carrozzeria color Atomic Yellow, griglia sportiva con motivo a nido d'ape, cerchi di lega in color nero lucido e mancorrenti sul tetto. Le altre versioni potranno essere scelte in sette colorazioni e cerchi da 17 in tre stili diversi. Dentro è tutta nuova Tutto diverso invece l'abitacolo: l'unico punto di contatto con il precedente modello sono le prese d'aria centrali sopra lo schermo dell'infotainment da 11,3; per il conducente c'è un quadro strumenti digitale personalizzabile da 11, oltre a quello che la casa definisce un mix voluto di comandi fisici e virtuali. Il software di bordo della nuova Bolt ha la suite di applicazioni di Google, dalle mappe all'assistente vocale, oltre a una serie di app per l'intrattenimento. Su richiesta la suite di Adas Super Cruise, che offre la guida assistita di livello 3.Pensata per essere praticaIl selettore della direzione di marcia è stato spostato sul piantone, per lasciare più spazio al centro della plancia, dove trovano posto la doppia piastra di ricarica per lo smartphone, un ampio vano per borse e altri oggetti, e il mobiletto tra i due sedili anteriori (ventilati e riscaldati su richiesta). Tra gli optional, anche il tetto panoramico in vetro. Sottopelle cambia tuttoA spingere la nuova Chevrolet Bolt c'è il powertrain X76 a magneti permanenti progettato dalla General Motors, che in questa configurazione eroga 157 kW (213 CV) e 230 Nm di coppia. La batteria al litio-ferro-fosfato ha una capacità di 65 kWh, per un'autonomia stimata di 402 km (la pompa di calore è di serie). La ricarica in corrente continua accetta potenze fino a 150 kW, per passare dal 10 all'80% di carica in meno di mezz'ora.  
  
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Stellantis - Consegne globali in crescita, il "traino" è americano
    Stellantis ha pubblicato le stime delle consegne globali per i tre mesi conclusi il 30 settembre 2025: circa 1,3 milioni di veicoli destinati a rete, distributori, clienti finali e flotte, con un aumento del 13% rispetto allo stesso periodo del 2024, in larga misura attribuibile al Nord America. Qui le 403 mila unità (che comprendono le Ram 1500 con motore Hemi V8) equivalgono a un +35%, grazie alla normalizzazione nella dinamica delle scorte dopo la riduzione delle stesse nell'anno precedente. Europa allargataConsegne a 534 mila, ossia +8%, determinata principalmente dall'avvio della produzione di quattro recenti modelli su piattaforma Smart Car del segmento B: Citroën C3 e C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda. Benefici parzialmente compensati da un calo sia in alcuni Paesi ad alto volume sia dei veicoli commerciali leggeri. Altre regioniIn Medio Oriente e Africa 94 mila unità e +21% per gli incrementi in Algeria (dove la produzione di modelli Fiat è in espansione) e per gli sviluppi positivi del mercato in Turchia ed Egitto. Calo invece in Sud America, con 252 mila consegne e -3%, ma il confronto penalizza il trimestre di quest'anno perché nei tre mesi del 2024 Stellantis aveva recuperato le consegne in Brasile dopo l'alluvione del secondo trimestre nel Rio Grande do Sul.   Maserati sempre giùAncora note negative per la Casa del Tridente, conteggiata a parte, che non arresta la discesa: 1.700 unità, giù del 19%. Il Ceo del gruppo Antonio Filosa ha appena affidato il rilancio del marchio italiano a Jean-Philippe Imparato, ex numero uno dell'Europa allargata.  
  
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