Geely - Al via lo sbarco in Italia con EX5 e Starray EM-i
Inizia l'avventura italiana del marchio Geely, al debutto nel nostro Paese con i suoi primi due modelli: la crossover elettrica EX5 e la Suv ibrida plug-in Starray EM-i. Il colosso cinese è uno dei protagonisti globali dell'auto: brand come Volvo, Lotus, Polestar, Lynk & Co sono di sua proprietà, così come il 50% di Smart. In Italia, il gruppo cinese scende direttamente in campo e punta al segmento premium, con modelli dal design moderno e una dotazione di serie molto ricca, cercando il punto di equilibrio tra queste ambizioni e un prezzo ancora accessibile. E senza dimenticarsi dei servizi post-vendita, con una rete di assistenza curata da Jameel Motors Italia, diretta dall'ex Ford, Toyota e Jaguar Land Rover Marco Santucci. Geely EX5La EX5 è una Suv elettrica di segmento D: è lunga 4.615 mm, larga 1.901, alta 1.670 e ha un passo di 2.750 mm. Accoglie comodamente cinque passeggeri e offre un bagagliaio di 461 litri, che diventano 1.877 abbassando gli schienali della seconda fila. EX5: dati tecniciIl motore della EX5, montato all'anteriore, mette a disposizione 160 kW (218 CV) e 320 Nm di coppia, che permettono alla vettura di scattare da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi (7,1 nella versione Launch Edition), fino a raggiungere la velocità massima di 175 km/h. La batteria al litio-ferro-fosfato di tipo short blade (cioè con un'architettura più bassa, per ridurre l'altezza del pavimento) ha una capacità di 60 kWh e assicura un'autonomia dichiarata di 430 km (425 per la Launch Edtion). In corrente continua, la ricarica veloce permette di passare dal 30 all'80% in 20 minuti. Lo schema meccanico dell'auto prevede sospensioni MacPherson all'anteriore e multilink al posteriore. EX5: dotazionePraticamente full optional fin dall'allestimento d'attacco Pro, la Geely EX5 offre cerchi da 18, fari full Led anteriori e posteriori, sensori luce e pioggia, specchietti richiudibili elettricamente, maniglie a filo carrozzeria, griglia anteriore attiva, abbaglianti automatici, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, telecamera a 360. All'interno troviamo la strumentazione digitale da 10,2, l'infotainment da 15,4 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, la ricarica a induzione per gli smartphone, l'accesso e avviamento senza chiave. Ancora, rivestimenti di similpelle, volante rivestito di microfibra, sedile del conducente regolabile elettricamente, sedute anteriori riscaldate e ventilate, climatizzatore automatico e pompa di calore. Di serie per tutta la gamma la guida assistita di Livello 2 con monitoraggio dell'angolo cieco. EX5 Launch EditionLa EX5 Launch Edition aggiunge i cerchi da 19, il tetto panoramico, il portellone con apertura elettrica, l'illuminazione ambientale a 256 colori, il sedile anteriore con funzione di massaggio e memoria, l'head-up display, l'impianto stereo a 16 altoparlanti e 1.000 watt di potenza. Cinque le tinte disponibili per la carrozzeria: Turquoise Green, Carbon Black, Snowy White, Moonlight Silver e Frost Grey. Geely Starray EM-iGià venduta in oltre due milioni di esemplari nel resto del mondo, la Starray (commercializzata su altri mercati con il nome Atlas) è lunga 4.670 mm, larga 1.900, alta 1.705 e ha un passo di 2.777 mm. Il powertrain ibrido plug-in è costituito da un 1.5 aspirato da 100 CV, affiancato da un'unità elettrica da 160 kW (218 CV). La Suv scatta da ferma a 100 km/h in 8 secondi e raggiunge la velocità massima di 170 km/h. La batteria Lfp ha una capacità di 18,4 kWh, per un'autonomia di 83 km in modalità puramente elettrica e di 943 km complessivi. Ulteriori informazioni verranno diffuse prossimamente. I prezzi per l'ItaliaEcco quanto costano la Geely EX5 e la Starray EM-i sul mercato italiano:Geely EX5 218 CV 60 kWh Pro: 38.900 euroGeely EX5 218 CV 60 kWh Launch Edition: 41.900 euroGeely Starray EM-i Pro: 34.900 euroGeely Starray EM-i Launch Edition: 34.900 euroLa garanzia è di sei anni (otto per la batteria), ma la Casa sta studiando l'ipotesi di offrire ai primi clienti una garanzia a vita sul veicolo: la conferma ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Fino a fine anno, la Launch Edition sarà inoltre proposta allo stesso prezzo della versione Pro. La strategia commercialeCome detto, in Italia Geely non si limiterà a importare i propri prodotti, ma cercherà di adattarli al nostro mercato, dove intende posizionarsi come brand premium, in grado di offrire qualità a prezzi accessibili. L'obiettivo è diventare un brand capace di competere ad armi pari "con i migliori marchi europei", non solo sul fronte dei prezzi, ma anche su quello dello stile (a proposito, la Geely ha appena aperto uno studio a Milano), della tecnologia e dei servizi pre e post-vendita. La rete di venditaLa rete commerciale di Geely è già ben avviata: se ne occupa la Jameel Motors Italia, con cui il gruppo cinese ha stretto un accordo di distribuzione. A ottobre, quando apriranno gli ordini di EX5 e Starray DM-i, saranno operative già 15 concessionarie, che diventeranno 20-25 entro novembre. Il piano di crescita prevede di raggiungere 60-65 punti vendita nel 2026 e circa 100 a regime. Per quanto riguarda il post-vendita, la Geely ha già un deposito ricambi operativo a Novara, che fornirà fin da subito l'assistenza stradale e vetture sostitutive dedicate in caso di necessità.
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Pirelli Design - Debuttano le collezioni lifestyle
Pirelli Design amplia i propri orizzonti e lancia la nuova area Lifestyle, che si affianca alle due linee di business già consolidate: il merchandising con prodotti dedicati al motorsport e all'heritage aziendale e il licensing, ambito in cui il marchio collabora con partner di prestigio nei settori nautica, sci, orologeria e sport.Fashion Week. Il debutto avviene con la Pirelli Lifestyle Collection 2025-2026, presentata oggi in anteprima a Milano, alla vigilia della Milano Fashion Week. Dalle ore 18, al Parco Ravizza si terrà un evento dedicato: una cornice inedita, animata da DJ set e installazioni immersive, scelta per dialogare con un pubblico giovane e attento alle contaminazioni tra moda, cultura e performance. A firmare le prime capsule è Denis Dekovi, designer di fama internazionale con oltre trent'anni di esperienza nello sportswear: Ho voluto partire da capi essenziali - T-shirt, felpe, varsity jacket - e elevarli attraverso materiali premium, ricerca del dettaglio e grafiche che celebrano l'heritage ma anche il futuro di Pirelli, ha spiegato Dekovi.Le collezioni. Il Drop 1, Racing Team, è già disponibile sull'e-commerce ufficiale Pirelli. Quattro capi unisex - T-shirt a maniche corte e lunghe, una hoodie e una souvenir jacket - ispirati al motorsport e all'iconografia racing, con stampe dinamiche, ricami e dettagli gommati che richiamano il mondo degli pneumatici. A ottobre arriverà il Drop 2, The Cal, che rende omaggio al celebre Calendario Pirelli, con una varsity jacket di lana e pelle e due T-shirt in cotone nei toni terra e nero intenso. Grafiche circolari, ricami e stampe gommate evocano il ritmo dei mesi e il linguaggio visivo del Cal, trasformando l'idea stessa di tempo in un elemento di stile.
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Yangwang - La U9 Xtreme è l'auto di serie più veloce del mondo
La Yangwang U9 Track Edition è l'auto di serie più veloce della storia: la hypercar elettrica da 3.018 CV, guidata dal collaudatore Marc Basseng, ha infatti toccato i 496,22 km/h sulla pista di prova tedesca di Papenburg, conquistando il prestigioso record di velocità. Battute Rimac e Bugatti. Poche settimane fa, la biposto aveva fatto notizia toccando i 472,41 km/h sulla stessa pista, conquistando così il primato delle elettriche ai danni della Rimac Nevera R. Ulteriori affinamenti hanno però permesso di raggiungere il vero obiettivo del progetto, eclissando qualunque altro veicolo targato mai proposto sul mercato, inclusa la vettura simbolo di questo genere di sfide tecniche: la Bugatti Chiron, in particolare la variante Super Sport 300+, accreditata di 490,5 km/h. 30 esemplari da 3.018 CV. La Casa cinese, che appartiene alla galassia BYD, ha confermato che la vettura sarà proposta sul mercato con il nome di U9 Xtreme (U9X) e sarà costruita in appena 30 esemplari. Il prezzo non è stato ancora reso noto, ma sarà sicuramente inferiore rispetto alle concorrenti dirette: la U9 standard da 1.200 CV è infatti commercializzata in Cina a partire da 1,68 milioni di yuan, pari a circa 200.000 euro al cambio attuale e la variante X potrebbe risultare particolarmente "economica" rispetto alle hypercar milionarie del mercato attuale.
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Tonygomme - 45 anni di pneumatici a Milano
Quarantacinque anni di storia e passione. Tonygomme, storica officina milanese specializzata in pneumatici, cerchi e assetti, ha festeggiato l'anniversario nella sede di viale Papiniano con un parterre di ospiti d'eccezione: dal mondo dei motori Matteo Bobbi e Beppe Ambrosini, dallo sport Giovanni Galli e Danilo D'Ambrosio, dallo spettacolo Massimo Boldi e Davide Mengacci, dalla musica Tullio De Piscopo. All'evento era presente anche il management Pirelli, partner di lunga data e di cui Tonygomme è rivenditore ufficiale.Dal 1980La storia di Tonygomme inizia il 1 aprile 1980, quando Antonio Tony Feriero decide di mettere a frutto l'esperienza maturata in Goodyear, dove era responsabile corse mondiali e si occupava di ricerca e sviluppo degli pneumatici per rally e Formula 1.Da allora, l'officina è diventata un punto di riferimento per appassionati e clienti illustri: calciatori, musicisti, attori. Nel 1992 è arrivato anche l'Ambrogino d'Oro, la massima onorificenza civica del Comune di Milano, che ha premiato l'impegno di Feriero nella città.Un anniversario specialeSono orgoglioso di questo traguardo, raggiunto grazie all'esperienza, alla passione e al lavoro quotidiano del nostro staff", ha detto Feriero. "Ringrazio Pirelli e Driver, partner preziosi da tanti anni, e tutti gli amici che hanno animato questa ricorrenza. La soddisfazione dei clienti resta per noi il premio più importante.Tonygomme e PirelliPer Daniele Deambrogio, Ceo di Pirelli Italia, quella tra Tonygomme e Pirelli "è una lunga storia di collaborazione fondata sulla passione per la tecnologia e per le auto di prestigio: Tonygomme è un punto di riferimento per il servizio, la cura del cliente e la specializzazione negli pneumatici, valori che sono anche alla base del network Driver, a cui l'officina ha aderito dieci anni fa.
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Kia EV4 - Born in Europe - VIDEO
Il percorso elettrico di Kia ha preso il via nel 2022 con la EV6, proseguendo con la grande Suv EV9 e poi con modelli più vicini alle esigenze del mercato europeo, come la compatta EV3. Oggi la gamma si arricchisce di un tassello strategico: la EV4, berlina compatta a cinque porte che va a competere nel cuore del segmento C, puntando su efficienza, tecnologia e comfort. Basata sulla piattaforma modulare E-GMP a 400 Volt, è proposta con due pacchi batteria: da 58,3 kWh o da 81,4 kWh. La variante hatchback della EV4, quella che ho provato, è prodotta nello stabilimento Kia AutoLand di ilina, in Slovacchia, ed è studiata per le esigenze del Vecchio Continente; la fastback, invece, viene costruita a Gwangmyeong, in Corea del Sud. Consumi interessanti. Le autonomie dichiarate variano da 430 km per la versione standard a 630 km per la Long Range; nel mio primo contatto, il computer di bordo della EV4 con batteria maggiore ha registrato consumi poco sopra i 12 kWh/100 km, traducendosi in oltre 550 km reali di percorrenza. Rispetto alle Kia a 800 volt, la potenza di ricarica rapida è inferiore: per passare dal 10 all'80% servono 31 minuti in corrente continua, mentre in AC il caricatore di bordo arriva a 11 kW. Il telaio adotta soluzioni raffinate per la categoria: sospensioni McPherson dedicate all'anteriore e multilink a quattro leve con coilover al posteriore. Ammortizzatori a risposta variabile e boccole Hydro G di nuova concezione migliorano il confort, l'isolamento acustico e l'assorbimento delle vibrazioni. Ricca dotazione. L'abitacolo è dominato da un display panoramico da 30 pollici, frutto dell'integrazione di tre schermi, e da un infotainment OTA con servizi integrati come YouTube, Disney+ e Netflix. Non mancano chiave digitale 2.0 condivisibile fino a 15 dispositivi, head-up display da 12 pollici e un pacchetto Adas completo con Highway Driving Assist 2 e parcheggio remoto. Volete sapere di più sulla Kia EV4? Guardate il video qui sopra.
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Keyloop - Una piattaforma per i dealer
Dopo la presentazione alla più recente edizione dell'Automotive dealer day di Verona, Keyloop inizia l'attività di promozione al mondo dei concessionari della sua piattaforma Arp (Automotive retail platform). Battezzata Fusion, è nata per supportare l'attività delle imprese della distribuzione automotive - settore del quale Keyloop è fornitore da decenni, con un volume di interazioni nell'ordine dei miliardi lungo l'intero ciclo di vita del veicolo, dall'acquisizione del cliente al postvendita. L'azienda britannica ha strutturato la piattaforma su quattro diversi domini: Demand, Supply, Ownwerhip e Operate, che attingono le informazioni da un'unica fonte per fornire a tutti i reparti, dalla vendita all'assistenza, un panorama organico di ogni interazione con il cliente, migliorando l'agilità dei processi e la redditività. Le funzionalità di Fusion possono essere aggiornate e sono scalabili, in modo da essere applicate ad attività di ogni dimensione, compresi i gruppi multinazionali, attingendo anche all'esperienza di Keyloop nello sviluppo di soluzioni per gli stessi costruttori; come testimonia, fra gli altri, il supporto all'operazione di transizione del gruppo Daimler da un'unica entità a due: Mercedes-Benz (auto e veicoli commerciali) e Daimler Trucks (veicoli industriali e autobus). La società dichiara che fra i clienti di Fusion figurano oltre 20 mila concessionari, oltre 80 Case e la maggioranza delle più grandi società di leasing del Regno Unito, oltre al 60% dei fornitori di servizi finanziari per l'auto in Europa.
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BYD - Warren Buffett esce dal gigante cinese
La Berkshire Hathaway, holding di Warren Buffett, ha liquidato l'intera partecipazione nel gigante cinese BYD, uscendone dopo 17 anni. quanto emerge da documenti ufficiali di marzo 2025, quando il miliardario ha di fatto azzerato la sua partecipazione nel colosso cinese, quantificata in circa 415 milioni di dollari alla fine del 2024. L'Oracolo di Omaha ha invece incrementato del 10% le azioni nella trading house giapponese Mitsui: questa la strategia del 95enne imprenditore statunitense in Asia. Come conseguenza della notizia, il titolo del produttore di Shenzhen è sceso del 3,52% a 109,50 dollari a Hong Kong. La reazione del gruppo. La Berkshire aveva iniziato a investire nella società orientale dopo che il partner storico di Buffett, Charlie Munger, ne aveva raccomandato l'acquisto. In replica, Li Yunfei (direttore generale per il branding e le relazioni pubbliche BYD) ha scritto in un post su Weibo: Negli investimenti azionari, comprare e vendere sono pratiche normali. Siamo grati a Munger e Buffett per i loro 17 anni di supporto e vicinanza. Che affare. Nel settembre 2008, quello che viene ritenuto il più grande investitore di valore di sempre aveva acquistato inizialmente 225 milioni di azioni BYD, pari al 10% del capitale sociale, per 230 milioni di dollari. Per poi scendere al 5% nel 2022. In 16 anni e mezzo, il titolo è cresciuto del 4.500%, mentre Build Your Dreams, da fornitore poco conosciuto di batterie per smartphone, è divenuto un colosso di auto elettriche e ibride plug-in. Si conferma per l'ennesima volta lo straordinario fiuto di uno degli uomini più ricchi del mondo, capace di scovare aziende il cui valore intrinseco è superiore al prezzo di mercato. Lieve calo. La cessione della partecipazione avviene in un momento in cui l'azione BYD è scesa del 30% rispetto al massimo registrato quattro mesi fa, soprattutto a causa della guerra dei prezzi in Cina, con una sfrenata concorrenza dei marchi locali che erode i margini di profitto. Infatti, a inizio settembre, il gigante dell'automotive ha ridotto del 16% il suo obiettivo di vendita per il 2025 da 5,5 milioni a 4,6 milioni di veicoli. Il nuovo target rappresenterebbe una crescita del 7% sull'anno scorso, non più al ritmo vertiginoso degli ultimi anni, quando le targhe erano decuplicate tra il 2020 e il 2024. ll tutto in parallelo a un calo del 30% degli utili trimestrali, il primo arretramento in tre anni. Il rallentamento del gruppo riflette le difficoltà dell'economia del Dragone, aggravata dalla crisi immobiliare con una domanda interna non più soddisfacente come prima, in un contesto deflazionistico che comprime i margini delle aziende.
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Toyota GR Yaris - Il MY2025 è solo manuale: prezzi, versioni e ordini
La Toyota ha aperto gli ordini della GR Yaris Model Year 2025. La sportiva giapponese, presentata in anteprima agli appassionati del marchio con un evento sulla pista di Quattroruote di Vairano, è proposta in Italia soltanto con cambio manuale in due versioni: la Circuit da 52.000 euro e la Aero Performance da 58.000 euro, che prevede in opzione a 4.000 euro i cerchi forgiati. Solo manuale e con tanti aggiornamenti. Oltre a non riproporre, almeno per il momento, il cambio automatico introdotto nel 2024 con il restyling, la GR Yaris per l'Italia eredita tutti gli aggiornamenti presentati nei mesi scorsi in Giappone e sviluppati in base al feedback dei clienti e alle esigenze di omologazione per le competizioni. Tra le novità ci sono i bulloni rinforzati di fissaggio delle sospensioni e della scatola dello sterzo, i nuovi settaggi dell'assetto e del servosterzo elettrico e l'introduzione del Toyota Safety System 3, che ora include anche il Blind Spot Monitor, il Rear Cross Traffic Alert e la funzione Safety Exit Assistance. Circuit e Aero Package. La variante Circuit della GR Yaris mantiene la dotazione della versione uscente e aggiunge volante e sedili riscaldabili, mentre la Aero Package propone il nuovo kit ad alta downforce che include il cofano in alluminio con sfogo d'aria centrale, lo splitter anteriore, l'ala posteriore regolabile, gli sfoghi d'aria dietro ai parafanghi anteriori e gli elementi aggiuntivi di carenatura del sottoscocca. Nell'abitacolo della Aero Package è inoltre previsto il freno a mano verticale ispirato alle auto impegnate nel WRC.
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Mercedes-Benz - Trasporto organi in Classe V
TransMedics è un operatore statunitense specializzato nella logistica a supporto dei trapianti di organi che negli Usa conta su una flotta di oltre 500 veicoli e un aeromobile attrezzati. In due anni e mezzo TransMedics ha supportato 11 mila interventi ed entro la fine dell'anno sarà operativo anche in Italia, uno dei primi Paesi al di fuori degli Stati Uniti, con un servizio chiavi in mano che libera le organizzazioni sanitarie dall'incombenza di organizzare il trasferimento e il reperimento di mezzi adatti non solo a garantire celerità e sicurezza, ma anche il confort necessario alle stesse equipe chirurgiche che espiantano gli organi e devono impiantarli all'arrivo. TransMedics si avvale di un dispositivo portatile di alimentazione e monitoraggio al di fuori dell'organismo degli organi come cuore, polmoni e fegato, che secondo Waleed Hassanein, presidente e amministratore delegato della società, rispetto al trasferimento a bassa temperatura aumenta le probabilità di successo dei trapianti. Top di gamma. Proprio il sistema Ocs (Organ care system) sarà ospitato a bordo di una flotta di Classe V fornite da Mercedes-Benz Vans, in grado di garantire i collegamenti fra le strutture specializzate con spazio sufficiente per accogliere nel massimo confort anche le equipe mediche. Non a caso, la società statunitense ha optato per le versioni meglio equipaggiate della monovolume tedesca, di cui è prevista la consegna di otto unità per un'adeguata copertura del territorio. Accanto alla sede principale di Milano, dove ha debuttato oggi in occasione del Congresso della società italiana dei trapianti di organi e tessuti TransMedics avrà altri tre hub: a Padova, Roma e Bari.
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Design - Le auto più belle di Tom Matano
Uno dei lasciti più importanti di Tom Matano, scomparso il 20 settembre all'età di 78 anni, è stata la capacità di creare auto sportive alla portata di tutti, disegnate e progettate in primo luogo per chi ama guidare. Una dote che trova la sua massima espressione nella Mazda MX-5, la creazione più famosa e amata di Matano. Una roadster che regala un piacere per certi versi ancora oggi ineguagliato, pura essenza del Jinba Ittai, la connessione unica tra pilota e auto alla base di tutti i modelli della Casa giapponese. Nelle schede qui sopra scopriamo i principali modelli a cui ha lavorato Matano-san nella sua lunga carriera nell'industria automobilistica.
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Mobilità - La Giornata mondiale senza auto può essere strumento di riflessione?
Come ogni 22 settembre dal 2000, si celebra oggi la Giornata mondiale senza auto, basata su un'idea nata negli anni 1970 in risposta alla crisi petrolifera e diffusasi negli anni 1990. Obiettivo, sensibilizzare l'opinione pubblica sull'impatto ambientale e sociale dell'uso delle vetture, promuovendo forme di mobilità più sostenibili. Le proposte per una mobilità sostenibileL'idea di base è che esisterebbero soluzioni efficaci come alternativa valida all'auto privata, ossia i mezzi pubblici, la bici, i monopattini elettrici, e il semplice piacere di spostarsi a piedi. Così da ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico, a beneficio di uno stile di vita più sano, per riscoprire gli spazi urbani. Che cosa ne pensiamoQuattroruote riflette sui problemi della mobilità odierna con pubblicazioni come Volt o speciali web come Car and the city. Ecco perché, al di là dell'ideologia, pensiamo che la Giornata mondiale senza auto debba servire come strumento di riflessione in una fase storica affamata di dibattito. E nuove esigenze, imperscrutabili quando, nel 1997, venne istituita l'iniziativa. Corretto, insomma, interrogarsi sull'opportunità dell'uso intelligente del mezzo privato. Dialogo aperto: le sfide da affrontareTuttavia, è altrettanto necessario trovare nuove vie d'uscita per tematiche ancora irrisolte: dal problema degli accessi alle auto nelle città (quali tipologie ammettere e no; sopratutto, con quale criterio) a quello dell'inquinamento puntuale (ovvero la necessità di privilegiare le auto a emissioni zero nelle zone abitative più inquinate), passando per la mobilità d'urgenza (sanitaria o professionale che sia, che non dovrebbe essere soggetta a dazi come quelli dell'Area C di Milano, per esempio), quella della terza età o per l'inefficienza dei trasporti pubblici al di fuori delle privilegiate cerchie centrali delle grandi città italiane. Insomma, abbiamo scelto di ricordare questa giornata apparentemente in antitesi con la missione di Quattroruote per sottolineare necessità di un dialogo concreto a favore dell'esigenza collettiva di una nuova mobilità, il cui faro dovrà essere la capacità di comprendere opportunità degli spostamenti più che la loro proibizione unilaterale a difesa di un'idea non condivisa.
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La crisi dell'auto - A rischio 77 mila posti di lavoro in Italia
L'industria italiana dell'auto è entrata in una crisi che rischia di avere conseguenze drammatiche: dopo il 2024, anno nero per la produzione di veicoli, ora arriva l'allarme della società di consulenza PwC Strategy& Italia. Nello studio Regearing for growth, la ricerca parla di "una condizione senza precedenti per un settore industriale di fondamentale importanza per il sistema Paese. L'attuale crisi", spiega Francesco Papi, Partner di Strategy& e Automotive leader di PwC Italia, "potrebbe portare ad una perdita di oltre 70 mila posti di lavoro e 10 miliardi di euro di Pil all'anno considerando gli effetti diretti e l'indotto. In numeri, lo studio prevede un calo della forza lavoro di 77 mila unità (da 507 mila a 430 mila), una riduzione del contributo al Prodotto interno lordo da 62 a 53 miliardi di euro e un minor gettito fiscale per 3 miliardi di euro (da 18 a 15 miliardi). Minimi storici. Alla fine del 2024, la produzione di veicoli leggeri ha raggiunto i minimi storici, scendendo a meno di 600 mila unità, il 67% in meno rispetto al 2000 quando era a circa 1,7 milioni. Anche in Europa il settore è diminuito, ma meno drasticamente (il calo di volumi è stato del 20%). Inoltre, gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un'elevata volatilità e incertezza, che ha portato, sempre in Italia, a una produzione effettiva inferiore del 30% rispetto alle previsioni (la percentuale si riduce al 6% per l'intera Europa). Un ulteriore segnale negativo è rappresentato dai livelli di saturazione delle fabbriche italiane, un indicatore chiave per la profittabilità del comparto industriale. Nel 2024, il tasso di utilizzo medio degli impianti produttivi delle Case automobilistiche in Italia (lo studio non cita espressamente Stellantis, ma il riferimento è chiaro visto il peso del gruppo nel nostro Paese) è sceso dal 72% del 2017 al minimo storico del 38%. Nell'Unione Europea, invece, si è passati dal 67% al 53% nello stesso arco temporale e il divario tra il nostro Paese e gli altri partner comunitari è destinato a raggiungere la massima ampiezza proprio quest'anno: "Se questo trend non verrà invertito, la componentistica automotive in Italia potrà perdere fino a 25 miliardi di euro di fatturato tra il 2025 e il 2027", avverte PwC. D'altro canto, le previsioni non sono rosee: fino al 2027, è atteso un tasso intorno al 50% per la Ue e al 40% per la sola Italia. I benefici della riconversione. Detto questo, lo studio affronta il tema della possibile riconversione. Il presupposto è rappresentato dall'aumento della spesa italiana della Difesa, in linea con gli impegni europei. Dopo aver raggiunto i 33,7 miliardi di euro nel 2024, si prevede una crescita fino a 51,5 miliardi nel 2027 e oltre 80 miliardi di euro entro il 2035. In termini di incidenza sul Pil, l'Italia passerà da una spesa pari all'1,5% nel 2024 al 2,3% nel 2027, fino al 3,5% nel 2035. In Europa, il budget complessivo salirà da 326 miliardi nel 2024 a 690 miliardi nel 2035, con un peso sul Pil destinato a quasi raddoppiare all'3,5%. Tuttavia, gli autori della ricerca ritengono che per sostenere una crescita del genere occorra intervenire su alcune debolezze strutturali del settore: incrementare la capacità produttiva, rafforzare la base dei fornitori, accelerare nello sviluppo e l'adozione di tecnologie avanzate. Per Cesare Battaglia, Partner di PwC ed Emea and Italy Aerospace & Defense leader, "la crescita della spesa per la Difesa non è solo una risposta geopolitica: è una leva industriale. L'Italia ha l'opportunità concreta di riconvertire importanti asset produttivi di numerose filiere, d in particolare del settore automotive, in capacità strategiche per la sicurezza europea. Parliamo di impianti, competenze e tecnologie già esistenti, che possono essere riattivati in tempi rapidi. Serve una regia pubblico-privata e serve farlo ora, prima che il gap industriale diventi strutturale". Del resto, il 16% dei fornitori automobilitici italiani opera già nella Difesa. Le aree con maggiore sovrapposizione riguardano motori (32%), elettronica (22%), bodywork & chassis (19%), interni ed esterni (16%) e piccola componentistica (11%). E poi la riconversione può generare diversi vantaggi: i contractor della Difesa possono aumentare la produzione usando impianti automotive poco sfruttati, mentre le filiere possono integrarsi attraverso acquisizioni e partnership strategiche: le istituzioni possono proteggere l'occupazione e riqualificare la forza lavoro; i fornitori automotive solidi possono diversificare il business e ottenere contratti più lunghi e redditizi; le tecnologie automotive, come gli Adas, possono essere riutilizzate per applicazioni difensive come i veicoli terrestri autonomi.
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Nissan ProPilot - Inuovi Adas debuttano in Giappone nel 2027
Nel 2027 la Nissan introdurrà la nuova generazione del pacchetto di Adas ProPilot sui modelli di serie: il debutto è previsto per il mercato giapponese, quindi non è detto che sia immediatamente reso disponibile anche sui principali mercati globali. Arriva il Lidar. Il ProPILOT si evolverà grazie all'introduzione di nuovi Lidar (la tecnologia laser impiegata per far "percepire" all'auto l'ambiente circostante) e dell'intelligenza artificiale Wayve, ma saranno utilizzate anche 11 telecamere e 5 sensori radar per ricostruire i dati esterni. La Nissan non definisce il nuovo ProPilot una guida assistita di Livello 3, ma per il momento ha fornito poche informazioni sulle sue funzionalità e non è da escludere, vista la presenza del Lidar, un'ulteriore evoluzione basata sul medesimo hardware. Il traffico di Tokyo è la prova più difficile. Per mostrare le potenzialità del sistema, la Nissan ha installato i nuovi sistemi su una flotta di Ariya che saranno utilizzate nel traffico di Tokyo: proprio il traffico urbano rappresenta la sfida più complessa e l'AI potrà contribuire in maniera decisiva anticipando le mosse degli altri automobilisti.
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Lutto nellauto - morto Tom Matano, il "papà" della Mazda MX-5
scomparso il 20 settembre 2025, all'età di 78 anni, Tsutomu Tom Matano, designer e giornalista automobilistico, famoso soprattutto per essere stato il designer della prima Mazda MX-5 Miata (serie NA e NB), una delle roadster più amate di sempre. Matano ha inoltre collaborato in maniera estensiva con Yoichi Sato per lo stile della terza generazione della RX-7, la sportiva con il motore rotativo. Una figura di primo piano. Il ruolo e l'importanza di Matano va molto oltre il design: dopo aver lavorato in General Motors, BMW e Volvo, nel 1983 è approdato nella divisione americana di Mazda, dove è stato Chief Designer. Negli anni ha ricoperto anche il ruolo di responsabile per le operazioni nel continente. Dal 1999 al 2002 è tornato in Giappone, nel quartier generale della Mazda, in qualità di Executive Designer nel Global Advance Studio e come General Manager di Mazda Design, a capo dei responsabili del design della Casa giapponese, così come degli studi in Europa e in Nord America.
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WEC - Fuji, tra scaramanzie e fantasmi
C'è chi dice che il Fuji non perdona. Non lo fa con il meteo, capace di cambiare umore in cinque minuti, e non lo fa con la Ferrari, che qui ha sempre trovato più spine che rose. Eppure il Mondiale ops, meglio non dirlo a voce alta, porta male passa da questa montagna sacra, con il Monte a guardare immobile e i team a tremare davanti alla bilancia del BoP. Scaramanzia a MaranelloA Maranello hanno imparato che certe parole non si pronunciano. Titolo? Tabù. Meglio parlare di punti, di calcoli provvisori, di valigie più leggere o più pesanti da portare in Bahrain. La scaramanzia, del resto, è parte del gioco: si sparge il sale sul pavimento, si evita di contare i polli prima che escano dalle uova, si gira larghi intorno alle statistiche. Ma intanto Ferrari guida la classifica. E tutti, anche senza dirlo, lo sanno bene.Toyota: Il padrone di casaToyota, qui, gioca in casa. Con un pubblico che sembra uscire dalla metropolitana solo per applaudire la TS050 di ieri e la GR010 di oggi. E, guarda caso, il Fuji è sempre stato il loro terreno di caccia preferito. Non sorprenderebbe se il BoP arrivasse come una carezza per chi indossa il logo Gazoo. Storie già viste: favori non scritti, rettilinei che sembrano cuciti a misura. Ma anche con qualche chilo in più, la Ferrari resta la bestia nera, quella che gli avversari non riescono a scrollarsi di dosso.Gli altri predatoriLe Porsche sono in agguato. Lo scorso anno hanno mostrato i muscoli qui, e stavolta arrivano con la solita sicurezza teutonica: poche parole, tanti dati. Peugeot? Beh, il Leone ogni tanto graffia, altre volte si addormenta come un micetto sul divano. Ma attenzione: in America hanno tolto le castagne dal fuoco a Maranello. Non sarebbe strano rivederli a disturbare il tavolo dei grandi.Il meteo: giudice supremoIl clima resta l'incognita più grande. Se piove, la 499P ha dimostrato di saperci fare: trazione, stabilità, piloti che non si spaventano davanti all'acqua. Pioggia come alleata, come lavacro che mette tutti sullo stesso piano. Se resta asciutto, serviranno nervi saldi, strategia chirurgica e la freddezza di chi sa che un pit stop sbagliato può pesare quanto un sorpasso mancato.La forza del sorrisoI piloti Ferrari hanno imparato a soffrire senza perdere il sorriso. L'errore di Austin brucia, ma il bilancio resta positivo: punti portati a casa, rivali che hanno raccolto meno. così che si costruisce una stagione: non con i fuochi d'artificio, ma con la tenacia di chi non si arrende mai. E allora il Fuji diventa un passaggio chiave. Non la resa dei conti, ma un esame di maturità.La 100 del WEC: una tappa storicaAlle pendici del sacro monte, domenica si correrà la 100 gara del WEC, tappa storica di un campionato che vive un'epoca d'oro con tredici costruttori al via e tribune piene come mai prima. Tutti guardano a Toyota, molti temono Porsche, qualcuno aspetta il miracolo Peugeot. Ma in fondo, lo sanno tutti: l'ago della bilancia lo tiene Ferrari.Fuji: dove contano solo i puntiSenza bisogno di pronunciare quella parola che porta sfortuna, basta guardare i numeri e la strada che resta. E allora avanti, con la montagna che osserva e la pioggia che potrebbe arrivare a sorpresa. Qui si decide chi dormirà sonni tranquilli e chi partirà per il Bahrain con la sveglia puntata nel cuore. Perché al Fuji non c'è spazio per illusioni: contano i punti, il resto sono chiacchiere da bar. Crocevia della storiaAlle pendici del sacro Monte Fuji, domenica si correrà la 100 gara del WEC: una tappa storica per un campionato che sta vivendo la sua epoca d'oro, con tredici costruttori al via e tribune gremite come mai prima. Tutti gli occhi sono puntati su Toyota, padrona di casa; molti temono la precisione Porsche, qualcuno spera nel miracolo Peugeot. Ma sotto sotto, lo sanno tutti: l'ago della bilancia lo tiene Ferrari. Non serve pronunciare quella parola che porta sfortuna. Basta guardare i numeri, le prestazioni, la strada che resta. E allora avanti, con il Monte che osserva immobile e la pioggia che potrebbe arrivare a sorpresa, come un giudice silenzioso. Qui si decide chi potrà dormire sonni tranquilli e chi partirà per il Bahrain con la sveglia puntata nel cuore.
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BMW - La nuova X5 sarà anche a idrogeno
La BMW ha diffuso le prime immagini dei prototipi della quinta generazione della X5, confermando nell'occasione che ci saranno ben cinque differenti tecnologie di propulsione. Accanto a benzina, diesel, elettrico e plug-in hybrid troveremo infatti l'idrogeno fuel cell, che la Casa tedesca ha sviluppato in collaborazione con Toyota. Le foto spia ufficiali. Le immagini mostrano il prototipo totalmente camuffato, ma alcuni indizi sembrano indicare una stretta parentela stilistica tra la nuova X5 e la iX3 appena presentata: il doppio rene frontale sembra infatti ridotto nelle dimensioni e integrato in una fascia piuttosto rialzata. I gruppi ottici, invece, non sono ancora definitivi. Nel 2028 la Hydrogen sarà a listino. Il modello inedito si chiamerà iX5 Hydrogen ed entrerà ufficialmente a listino nel 2028, quando le altre X5 saranno già stata introdotte sul mercato. Adotterà il powertrain di terza generazione appena annunciato, che ha visto ridurre del 25% gli ingombri delle celle a combustibile pur offrendo una maggiore efficienza e flessibilità. Progetti anche per il rifornimento. La BMW ha deciso di investire sull'idrogeno con la strategia HyMoS (Hydrogen Mobility at Scale) e per questo non si impegnerà soltanto sulla tecnologia di propulsione, ma anche sull'infrastruttura di produzione e rifornimento con un progetti pilota già avviati in Germania e Francia che coinvolgono anche il trasporto pesante.
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Porsche - Nuova frenata sui piani elettrici
La Porsche frena ancora sulle sue strategie di elettrificazione, rivedendo completamente i suoi programmi, rinviando a data da definirsi lo sviluppo di importanti novità di prodotto a batteria e annunciando la decisione di mantenere in vita l'offerta di motori a combustione interna anche dopo il 2030. Il motivo del dietrofront è ormai noto, ma la Porsche ha tenuto a precisare che dietro queste scelte c'è "la crescita significativamente più lenta della domanda di veicoli esclusivamente elettrici". La Cayenne sarà termica ancora per molto. La retromarcia si sostanzia in "modifiche significative al portafoglio prodotti nel medio e lungo termine: abbiamo definito gli ultimi passi nel riallineamento della nostra strategia di prodotto", spiega l'amministratore delegato Oliver Blume. "Stiamo vivendo enormi cambiamenti nel settore automobilistico. Ecco perché stiamo adeguando Porsche a tutti i livelli. In questo modo, vogliamo rispondere alle nuove realtà del mercato e alle mutevoli esigenze dei clienti". Il "riallineamento" prevede che la gamma prodotto venga "integrata con modelli a combustione interna", a partire dall'attesa Suv da posizionare sopra la Cayenne: le condizioni del mercato non consentono più di confermare il progetto iniziale, finora noto come K1 e incentrato su un prodotto esclusivamente elettrico. Almeno inizialmente, la vettura sarà lanciata sul mercato solo con propulsori termici e ibridi plug-in. In più, le attuali Panamera e Cayenne saranno disponibili con motorizzazioni endotermiche e ibride anche dopo il 2030 e nel ciclo di pianificazione dei prodotti per il quinquennio 2026-2030 sono state aggiunte nuove generazioni per i due modelli. Rinvio per le elettriche e la nuova piattaforma. La Porsche ha anche preso altre decisioni, sempre in considerazione dei ritardi nell'adozione di massa della mobilità elettrica: "Il lancio sul mercato di alcuni modelli completamente elettrici è previsto in un secondo momento", spiega Zuffenhausen. "In particolare, lo sviluppo della nuova piattaforma per veicoli a batteria prevista per il 2030 verrà riprogrammato. La piattaforma sarà riprogettata dal punto di vista tecnologico in coordinamento con gli altri marchi del Gruppo Volkswagen. Questa è la risposta dell'azienda al significativo rallentamento della crescita della domanda di veicoli elettrici esclusivamente a batteria". A ogni modo, l'attuale gamma di elettriche continuerà a essere aggiornata: alla Taycan, alla Macan e alla futura Cayenne a batteria, si aggiungerà una sportiva a due porte nello stesso segmento della 718. "Queste decisioni - sottolinea Blume - si basano sulle iniziative precedentemente annunciate e ci aiutano a raggiungere un portafoglio molto equilibrato. Ciò aumenta la nostra flessibilità e rafforza la nostra posizione in un contesto al momento altamente volatile". L'impatto finanziario. Purtroppo, la revisione delle strategie non è a costo zero. Il rallentamento nell'adozione della mobilità elettrica, unito a problemi come i dazi sulle importazioni statunitensi e il calo del mercato del lusso cinese, genera per la Porsche "notevoli oneri supplementari", che saranno compensati solo in parte dal nuovo piano prodotti. Inoltre, la riprogrammazione della nuova piattaforma per le elettriche "richiederà ammortamenti e accantonamenti, che si prevede possano gravare sull'utile operativo dell'esercizio 2025 per un importo fino a 1,8 miliardi di euro". Di conseguenza, la Porsche ha deciso di rivedere le sue previsioni per il 2025: a fronte di un fatturato atteso sempre tra 37 e 38 miliardi di euro e di un target per il mix di elettriche fermo al 20/22%, la stima sul margine operativo è stata tagliata dal 5/7% al 2%. Inoltre, i vertici aziendali hanno annunciato un calo dei dividenti distribuiti agli azionisti: la cedola sarà "significativamente inferiore a quella dell'anno precedente". Infine, l'obiettivo di medio termine per il margine operativo passa dal 15/17% al 10/15%. Conseguenze anche per Volkswagen. La revisione dei piani elettrici di Porsche avrà un impatto anche sul gruppo Volkswagen, che ha dovuto tener conto della svolta strategica della sua controllata e, in particolare, della decisione di "abbandonare un progetto perseguito insieme al Gruppo nella sua forma originale e di implementare una maggiore flessibilità nei sistemi di propulsione". Nel complesso ,Wolfsburg ha quantificato in circa 5,1 miliardi l'impatto negativo della retromarcia della Porsche sulla reddività. Pertanto, il margine operativo è atteso tra il 2 e il 3% e non più tra il 4 e il 5%., mentre i flussi di cassa delle attività automobilistiche saranno nulli, mentre erano previsti tra 1 a 3 miliardi.
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Opel - Huettl: "La Corsa termica non andrà in pensione"
Al secondo appuntamento con le World Series di Gran Turismo, il campionato mondiale del videogame per PlayStation, era presente anche la Opel con la concept Corsa GSE Vision, che sarà presto disponibile all'interno del gioco con un aggiornamento gratuito. Incontrando i giornalisti prima dell'inizio delle gare, il ceo della Casa tedesca Florian Huettl ha ribadito il fatto che la prossima generazione della Corsa sarà 100% elettrica. Visti i recenti cambi di rotta e i ripensamenti di molti costruttori, però, non potevamo non insistere sull'argomento. Non sarà da sola. un problema che abbiamo discusso a lungo, perché tutti si stanno chiedendo dove sta andando l'industria, e dobbiamo prendere una decisione, spiega Huettl. Abbiamo investito molto fin da subito, e oggi è possibile comprare qualunque modello della nostra gamma anche in versione full electric. Siamo stati il primo costruttore tedesco ad arrivare a questo risultato. Con la prossima generazione che si avvicina dobbiamo tenere conto di come evolve la domanda, di come cresce l'infrastruttura, di come si muovono i clienti. Nei segmenti di mercato dove abbiamo grandi volumi, come quello della Corsa, dove la mobilità elettrica sta crescendo in maniera molto forte, dobbiamo assolutamente portare sul mercato un prodotto 100% elettrico, senza compromessi". Per gli altri modelli si vedrà. Huettl conferma che la nuova Corsa, il cui sviluppo "è appena cominciato", sarà realizzata "su una piattaforma esclusivamente elettrica. Questo, però, non vuol dire che l'attuale sia destinata alla pensione: Siamo perfettamente in grado di continuare a produrre la Corsa di oggi con la motorizzazione ibrida per molto tempo ancora, se vediamo che continua a esserci richiesta. In questo periodo di incertezza sui tempi dell'elettrificazione, continueremo ad avere un'offerta che possa soddisfare tutti i nostri clienti, ovunque essi si trovino in questo passaggio. La prossima Corsa sarà full electric, ma al tempo stesso continueremo a sviluppare e tenere la Corsa attuale se c'è domanda. In questo senso dobbiamo rispettare i concessionari, i nostri clienti. Modello per modello, faremo le nostre scelte. Un'anticipazione della Corsa che verrà. Parlando della GSE Vision, l'auto virtuale che si potrà guidare nel videogame per PlayStation, Huettl racconta che con questo progetto la Casa tedesca si è posta diversi obiettivi: Il primo è farsi un'idea di come sarà la prossima Corsa, e qui se ne vede un bel pezzo. Ma volevamo anche raccontare una storia di sportività, e parlare del prossimo linguaggio di design della Opel. Rispetto alle altre auto della serie Vision sviluppate per il videogioco, la Corsa GSE è forse il modello più piccolo e concreto, un concetto che Huettl ha ben chiaro: difficile vedere delle concept nel segmento delle piccole. Una delle cose che caratterizza un'auto di questo genere, per definizione, è l'esclusività. Ce n'è solo una, la guidano pochissime persone, e di solito rimane lontana dalla gente. Siamo partiti fin dall'inizio con l'idea di inserirla in Gran Turismo, per rendere quest'auto disponibile a tutti. Ma rimane comunque una concept. Abbiamo venduto più di 40 milioni di Corsa dal suo debutto nel 1982, tutti a un certo punto della loro vita ne hanno guidata una o ci sono almeno saliti sopra. E con questa concept è lo stesso: tutti possono immaginarsi di guidarne una.
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F.1, GP Azerbaijan - Verstappen senza rivali a Baku
Max Verstappen ha dominato il Gran Premio dell'Azerbaijan, mettendo in bacheca una vittoria senza sbavature, una supremazia clamorosa. Alle sue spalle, George Russell è riuscito a salvare il weekend della Mercedes con un secondo posto solido, mentre Carlos Sainz si è regalato il primo podio con la Williams, un risultato più che meritato per lo spagnolo e festeggiato come una vittoria.67esima vittoria. A Baku non c'è stata storia: Verstappen è scattato bene dalla pole e non ha più mollato la testa della corsa. Cinquantuno giri condotti con autorità, senza mai subire un attacco e con oltre 14 secondi di margine sul traguardo. Questo weekend è stato incredibile per noi, ha commentato il quattro volte campione del mondo. Tornare a vincere qui è fantastico. La macchina ha funzionato bene con entrambe le mescole e la gara è stata piuttosto lineare. Sono contento che non ci siano state troppe Safety Car! Le ultime due gare sono state davvero eccezionali per noi.Russell coriaceo. Stremato all'arrivo, per via di condizioni di salute non proprio perfette questo weekend, Russell ha faticato più del previsto a tenere il passo, ma è riuscito a blindare il podio davanti a un Sainz in stato di grazia. George ha così parlato alle interviste: Complimenti a Carlos e alla Williams, un gran risultato per loro. Per me è stato un weekend complicato, ma sono contento di essere di nuovo sul podio. A dire il vero ero sollevato quando ho visto la bandiera a scacchi, ma rispetto a venerdì mi sento decisamente meglio.Smooth Operator. La canzone di Sade diventata tormentone per Sainz, suonava mentre i piloti scendevano dalle rispettive monoposto, con Carlos che si è lanciato sugli uomini del team che lo aspettavano per celebrare insieme un fine settimana che vale tutti gli sforzi del team. Lo spagnolo, che sabato aveva sfiorato la pole, ha guidato con precisione chirurgica e ha trovato un podio che a Grove mancava da anni. Onestamente non riesco a descrivere quanto io sia felice, ha detto Carlos. una sensazione bellissima. Abbiamo lottato duramente tutto l'anno e oggi abbiamo dimostrato che, quando c'è velocità e tutto gira per il verso giusto, possiamo fare cose incredibili. Non abbiamo commesso un solo errore e ho battuto macchine che non mi aspettavo di battere. Sono estremamente orgoglioso di tutti in Williams. Siamo in crescita, stiamo andando nella direzione giusta. Abbiamo avuto tanti momenti difficili, ma oggi capisco che servivano: mi hanno portato fino a questo podio. Una lezione di vita: credere sempre in se stessi, prima o poi i risultati arrivano. James Vowles, team principal della Williams, ha fatto eco al proprio pilota aggiungendo: Eccezionale la gara di Carlos. Sapevamo che le Mercedes erano forti, ma lui non ha sbagliato nulla. Questo podio è un punto di svolta: gli darà fiducia e ci darà uno slancio positivo per il resto della stagione.La bagarre di centro gruppo. Grande rammarico per Kimi Antonelli, quarto al traguardo: il rookie della Mercedes ha accarezzato l'idea del podio, ma gli è mancato lo spunto finale per superare Sainz nel finale. Dietro i primi, la battaglia è stata serrata. Liam Lawson con la Racing Bulls ha firmato la miglior prestazione della sua carriera in F1, quinto davanti a un tenace Yuki Tsunoda, finalmente convincente con la Red Bull. Più indietro, giornata complicata per Lando Norris: partito settimo, è rimasto bloccato nella nucleo del gruppo, senza riuscire a risalire oltre la settima posizione. L'unica consolazione è il guadagno di sei punti su Oscar Piastri, protagonista di un errore clamoroso. L'australiano, leader del mondiale, ha bruciato la partenza anticipando il semaforo, è scivolato poi indietro per l'attivazione dell'anti-stallo e, nel tentativo di rimonta, ha perso il controllo alla curva 5 finendo rovinosamente contro le barriere.Giornata in salita anche per Ferrari, con Hamilton e Leclerc costretti a una gara di rincorsa chiusa a fatica tra i primi dieci. Nella top 10 troviamo anche Isack Hadjar con la seconda Racing Bulls e Gabriel Bortoleto con la Kick Sauber.Classifica e scenari. Con la vittoria di Baku, Verstappen rosicchia punti pesanti a Piastri e rimette pepe nella lotta al titolo: un sogno difficile, ma matematicamente ancora possibile. Il campionato resta aperto, soprattutto tra i due alfieri della McLaren: l'errore dell'australiano rischia di diventare un punto di svolta nella stagione. Ora Oscar ha 25 punti di vantaggio su Lando, mentre la McLaren dovrà aspettare Singapore per poter provare a stappare in anticipo lo champagne e celebrare il titolo costruttori.I risultati completi del Gran Premio a Baku >>
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F.1, GP Azerbaijan - Verstappen in pole a Baku
Max Verstappen ha colpito ancora. Nelle qualifiche di Baku l'olandese non ha sbagliato nulla, nel momento in cui tutti gli altri hanno fatto a gara a sprecare occasioni. Risultato: una pole netta, la numero 46 in carriera, ottenuta con freddezza chirurgica mentre intorno a lui regnava il caos di bandiere rosse, muretti sfiorati (altri presi in pieno) e nervi tesi. Max ha così commentato la sua pole: Una qualifica lunghissima, onestamente, con così tante bandiere rosse. difficile portare le gomme nella giusta condizione con tutte queste interruzioni. All'ultimo giro devi semplicemente lanciarti: non avevo nemmeno le gomme migliori, perché con tutte le bandiere rosse finisci per esaurirle. Eravamo sicuramente in lotta per la pole, ma sono contento: da Monza in avanti stiamo facendo un lavoro migliore.Prime file interessanti. Dietro al quattro volte campione del mondo, ecco la sorpresa più grande: la Williams di Carlos Sainz. Lo spagnolo ha tirato fuori un giro perfetto nel primo run di Q3, che gli è valso la prima fila. Un lampo che conferma la crescita della FW47, ma soprattutto la capacità di Sainz di sfruttare ogni minima opportunità. Lo spagnolo ha raccontato: Sono molto felice! Oggi abbiamo azzeccato la qualifica, sempre con la gomma giusta al momento giusto e con giri davvero buoni. Siamo P2, è una grande notizia. Il piano per domani? Provare a restare sul podio. Farò del mio meglio per regalare a Williams il primo podio. Terzo tempo per Liam Lawson con la Racing Bulls, incredulo alla fine delle prove: Non ricordo nemmeno cosa sia successo, è stato tutto così frenetico. Non mi aspettavo andasse così, sinceramente. La macchina è stata ottima per tutto il weekend, quindi un enorme grazie al team. A volte vedi la pioggia sulla visiera, ma le gomme sono calde e hai grip; quindi, devi combattere con la tua testa e continuare a spingere. Abbiamo una grande posizione di partenza, ma sappiamo bene contro chi stiamo lottando domani.Il resto della Top 10. Quarto Andrea Kimi Antonelli. L'italiano ha gestito con maturità i momenti più complicati, evitando errori e trovando finalmente il giro pulito che gli è mancato fin qui. Antonelli ha così preceduto il compagno Russell, a conferma di una Mercedes solida, anche se ancora non dominante. Sesto Yuki Tsunoda, veloce e costante in questa occasione, capace di tenersi dietro un Lando Norris più pasticcione che mai. Il britannico, con Piastri già fuori dai giochi, ha sprecato il giro decisivo toccando il muro: chiude settimo, con l'impressione di aver lasciato lì una grossa occasione. Dietro di lui, l'altra Racing Bulls di Isack Hadjar. Capitolo Ferrari: nero. Charles Leclerc è l'unico a entrare in Q3, ma finisce contro le barriere al primo tentativo. Bloccaggio, traiettoria compromessa, impatto e fine dei giochi. Un errore fotocopia a quello che, poco dopo, costerà carissimo a Oscar Piastri. L'australiano, leader del mondiale, ha centrato il muro con violenza: macchina distrutta, lui fortunatamente illeso. Ma domani partirà decimo, con Norris pronto a rosicchiare punti pesanti.Hamilton fuori in Q2. Come se non bastasse, Ferrari paga anche l'eliminazione di Lewis Hamilton. Il sette volte iridato non ha mai trovato la finestra giusta per le gomme, frenato da asfalto freddo e vento. Chiude così solo dodicesimo, dietro anche all'Aston Martin di Alonso (11 per 69 millesimi). Giornata da dimenticare, insomma.I risultati completi delle qualifiche a Baku >>
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