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Alfa Romeo - Giulia e Stelvio: diesel e V6 oggi, ibrido ed elettrico poi. A Cassino o altrove?

4 Ruote - Ott 16,2025
I motori diesel e benzina rimarranno nella gamma delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio ancora per parecchio tempo. Sappiamo già che la produzione nella fabbrica di Cassino delle attuali versioni della berlina e della Suv è stata estesa fino al dicembre del 2027 e, per questo, abbiamo parlato con dei portavoce del marchio e con alcune fonti esterne informate sui progetti per cercare di capire quali saranno le future mosse del Biscione sul fronte del prodotto. Per il momento, sulle nuove Giulia e Stelvio (quelle elettriche, ma successivamente saranno lanciate anche con motori ibridi a benzina) le bocche sono cucite: tuttavia, valutando le fonti e analizzando l'attuale situazione industriale (in attesa di conoscere il nuovo piano globale di Stellantis), possiamo chiarire il presente e fare alcune ipotesi sulla futura produzione del marchio. Restano i diesel e le QuadrifoglioL'Alfa Romeo ha confermato che Giulia e Stelvio rimarranno disponibili fino alla fine del 2027, con diverse motorizzazioni. Per questioni di emissioni, come già spiegato negli scorsi mesi, la Casa ha dato l'addio al 2.0 turbobenzina da 280 cavalli, mantenendo in gamma il 2.2 turbodiesel (che, a livello di CO2, presenta valori inferiori), attualmente declinato nelle versioni da 160 e 210 CV. Le versioni a gasolio di entrambi i modelli rimarranno così in gamma fino alla fine del 2027 e, per la gioia degli appassionati, saranno affiancate dalle Quadrifoglio, con il V6 2.9 turbobenzina da 520 CV. Al momento non è dato sapere se la Casa aggiornerà questi due modelli per prolungarne il ciclo vita: un restyling vero e proprio che coinvolga l'estetica pare improbabile, ma ci attendiamo affinamenti dal punto di vista tecnologico, probabilmente con dei nuovi model year. La posizione ufficiale di Alfa RomeoLa Casa di Arese ci ha fornito una dichiarazione ufficiale riguardo il prolungamento della carriera delle attuali Giulia e Stelvio, nella quale ha citato anche le nuove generazioni dei due modelli: "Alfa Romeo rimane pienamente concentrata sull'esecuzione della propria strategia con disciplina e ambizione. L'industria automobilistica sta attraversando una trasformazione senza precedenti, che spinge tutti i costruttori a rivalutare attentamente le proprie strategie per rimanere all'avanguardia in questo panorama in rapida evoluzione. In risposta a questi cambiamenti, Alfa Romeo sta sfruttando la flessibilità delle piattaforme Stla, che supportano molteplici sistemi di propulsione, per esplorare diversi scenari, tra cui le alternative ibride. Stiamo lavorando per garantire che tutti i nostri prodotti futuri si basino su un'offerta multi-energia, che copra i segmenti più rilevanti e sia pienamente conforme ai requisiti dei mercati in cui intendiamo competere. I progetti delle nuove Giulia e Stelvio sono in corso, stiamo lavorando alla fase di ibridazione. Come potete immaginare, al momento non possiamo rivelare una data precisa, anche considerando la recente nomina dell'amministratore delegato (Antonio Filosa, ndr); maggiori dettagli saranno condivisi il prossimo anno durante il Capital Markets Day di Stellantis. Quello che possiamo dire è che entrambi i modelli saranno orgogliosamente realizzati in Italia. E grazie alla nostra piattaforma multi-energia Stellantis, saranno disponibili anche con una versione ibrida a benzina per soddisfare la richiesta dei clienti". Sorprese per le fabbriche italiane?Tra le righe della dichiarazione Stellantis c'è spazio per fare dei ragionamenti. Il primo riguarda lo stabilimento di Cassino, che non viene citato quando si parla della produzione delle nuove generazioni di Giulia e Stelvio. La Casa dice che entrambi i modelli saranno "orgogliosamente realizzati in Italia", senza entrare nello specifico: un'informazione generica oppure qualcosa di più? Alcune fonti esterne all'azienda, infatti, parlano di possibili modifiche all'allocazione delle piattaforme nelle fabbriche italiane.Un piano per MirafioriPare, infatti, che ci sia un piano (assolutamente non confermato dall'azienda) per il rilancio di Mirafiori: oltre alle 500 (ibrida ed elettrica), l'impianto torinese avrebbe la capacità produttiva sufficiente per soddisfare le future domande di modelli come le Alfa Romeo Giulia e Stelvio di nuova generazione e anche di alcune Maserati, come le eredi della Grecale e della Ghibli, che con tutta probabilità condivideranno buona parte della meccanica con la berlina e la Suv di Arese. Ma questa - ribadiamolo un'altra volta - è una supposizione non confermata, una ricostruzione basata sull'incrocio di varie informazioni. Pensare a una ricollocazione della produzione dei nuovi modelli Alfa, però, avrebbe senso anche per via delle tempistiche: se le vetture attuali rimarranno nella fabbrica di Cassino fino alla fine del 2027, non sarà possibile assemblare sulle stesse linee degli altri modelli basati su una piattaforma differente. E quindi, cosa produrrà lo stabilimento di Cassino dal 2028? Al momento non è dato saperlo, anche perché pare che Filosa abbia messo pesantemente mano alla strategia del gruppo, tanto da far slittare la presentazione del nuovo piano industriale. 
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Agevolazioni fiscali - Auto elettriche, la Norvegia cancella l'esenzione Iva dal 2027

4 Ruote - Ott 16,2025
La Norvegia è pronta a tagliare ulteriormente le agevolazioni fiscali per le auto elettriche. Il Paese scandinavo, dove vige già il divieto alla vendita di vetture a benzina e diesel, sta progressivamente riducendo i benefici introdotti per favorire l'adozione della mobilità elettrica: nel corso del tempo, con indubbia capacità di pianificazione, sono stati tagliati gli sconti sui pedaggi e i parcheggi, sono state riviste le esenzioni per le auto premium sulle tasse di registrazione ed è stato limitato l'accesso alle corsie preferenziali dei mezzi pubblici. Ora, però, Oslo si appresta a definire un quadro fiscale improntato a una situazione di normalità per veicoli che ormai la fanno da padrone sulle strade: nella legge di bilancio per il 2026, l'esecutivo guidato da Jonas Gahr Stre ha proposto di ridurre la soglia di esenzione dell'Iva da 500.000 a 300.000 corone (circa 25.550 euro al cambio attuale) e di eliminarla completamente nel 2027. "Bev al 95%, gli aiuti non servono più"Secondo il Ministro delle Finanze, Jens Stoltenberg, la revisione del regime fiscale riflette una nuova fase nella transizione della Norvegia verso la mobilità elettrica. "Ci siamo posti l'obiettivo di far sì che tutte le nuove autovetture fossero elettriche entro il 2025 e, con una quota di Bev del 95% quest'anno, possiamo affermare che l'obiettivo è stato concretamente raggiunto. Pertanto, è giunto il momento di eliminare gradualmente i benefici: gli sviluppi nel mercato delle auto elettriche indicano che la necessità di sostegno sta diminuendo". Un'altra stangata per le termicheDetto questo, per scansare una rinnovata propensione dei norvegesi verso le auto termiche, il governo ha intenzione di aumentare la tassa di immatricolazione di 20.000-30.000 corone norvegesi (1.700 a 2.550 euro) e le accise sui carburanti: "Con la nostra proposta la quota di auto elettriche rimarrà ben oltre il 90%", ha aggiunto Stoltenberg. "Sebbene l'aumento dell'Iva sulle auto a zero emissioni spinga verso un maggior numero di auto a combustibili fossili, questo sarà compensato da imposte una tantum e da accise sui carburanti più elevate per i veicoli a combustibili fossili. 
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Asphaltica World 2025 - Più sicurezza con lintelligenza artificiale

4 Ruote - Ott 16,2025
Bari scalda i motori in vista di Asphaltica World 2025, in programma dal 29 al 31 ottobre alla Fiera del Levante: parliamo della manifestazione dedicata alla filiera dell'asfalto e delle strade, ideata dalla Siteb e organizzata da BolognaFiere, col patrocinio di Anas, ministero delle Infrastrutture, Piarc (associazione internazionale che si occupa di ingegneria stradale), Politecnico di Bari e Siiv (infrastrutture viarie). L'intelligenza artificiale sarà tra le protagoniste dell'evento, con focus sulle novità tecnologiche per vie di comunicazione più sicure, durevoli e sostenibili. La prima al SudRicco il programma incontri tra istituzioni, imprese, associazioni, ma anche pubbliche amministrazioni, mondo accademico e realtà che operano a livello globale: oltre 50 le aziende che parteciperanno alla tre giorni pugliese, garantendo il sold out degli spazi espositivi e confermando il ruolo dell'evento di vetrina strategica, che si terrà per la prima volta nel Mezzogiorno.
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Tutorial - Incentivi auto elettriche al via il 22 ottobre: guida completa e modelli

4 Ruote - Ott 15,2025
Sarà attivata mercoledì 22 ottobre alle ore 12 la parte di piattaforma informatica per l'accesso agli incentivi statali all'acquisto di auto elettriche. Infatti, al contrario di quanto accaduto in passato in cui a occuparsi di tutto erano le concessionarie, stavolta il primo passo tocca a chi acquista. Vediamo nel dettaglio cosa bisogna fare e cosa bisogna sapere, con l'avvertenza che dalla homepage del sito del ministero dell'Ambiente (www.mase.gov.it) è possibile accedere a due tutorial video, uno per le persone fisiche e l'altro per le microimprese. Per chi sono gli incentivi: requisitiPrima di entrare nel dettaglio della registrazione, è necessario ricordare che:L'iniziativa non è aperta a tutti i cittadini, ma è riservata a chi risiede o ha sede legale in uno dei comuni che fanno parte delle 83 aree urbane funzionali obbligatoria la rottamazione di un veicolo fino a Euro 5Possono accedere agli incentivi solo le persone fisiche con Isee fino a 40 mila euro e le imprese fino a 10 dipendenti e con un fatturato o un bilancio annuo fino a 2 milioni di euro.  Come registrarsi con Spid o CiePer ottenere l'incentivo bisognerà accreditarsi sulla piattaforma web del ministero dell'Ambiente all'indirizzo www.bonusveicolielettrici.mase.gov.itNel menu in alto a sinistra oppure nella pagina di presentazione bisognerà scegliere il bonus, se quello riservato alle persone fisiche per l'acquisto di una vettura M1 elettrica oppure a quello previsto per le microimprese per l'acquisto di un autocarro N1 o N2 elettricoIn entrambe le situazioni si potrà accedere solo con Spid o Cie (Carta d'identità elettronica)Limitatamente alle persone fisiche, nella pagina che si aprirà dopo l'accesso bisognerà inserire negli appositi spazi il proprio indirizzo di posta elettronica, la regione, provincia e comune di residenza e si dovranno flaggare le due dichiarazioni di presa visione delle condizioni d'uso e dell'informativa sulla privacyCliccando su accetta il sistema procederà con la registrazione dell'utente. Quando comparirà il messaggio Registrazione effettuata con successo si potrà procedere con la generazione del voucher cliccando sull'apposito tastoL'importo del voucher - per le persone fisiche di importo pari a 9.000 o 11.000 euro a seconda delle situazioni - sarà calcolato automaticamente dal sistema in base all'Isee del richiedenteNell'apposito spazio bisognerà la targa del veicolo da rottamare, intestata al richiedente da almeno sei mesiCliccando su verifica il sistema verificherà che i requisiti sussistano e aprirà una finestra in cui bisognerà scegliere se intestare il voucher a se stessi o a un familiare convivente; in quest'ultima situazione bisognerà inserire il relativo codice fiscale e cliccare su verificaSe la verifica avrà esito positivo si potrà cliccare il tasto genera voucherSi aprirà la finestra dettaglio voucher in cui saranno riportate la data di generazione del voucher, il codice fiscale del richiedente, il nome dell'intestatario del voucher, la targa del veicoloda rottamare, l'importo del voucher, la sua data di scadenza (ricordiamo il voucher sarà valido 30 giorni e dopo questa data sarà annullato automaticamente), un QR Code e un codice a barreIl voucher potrà essere salvato in formato PDFsul proprio PC, potrà essere stampato e materialmente utilizzato recandosi in concessionariaIl numero del voucher dovrà essere inserito dal venditore nel contratto d'acquisto e l'importo del bonus, che si aggiungerà all'eventuale sconto della Casa o della concessionaria, dovrà essere scalato dal prezzo finaleAl momento della firma del contratto, il venditore dovrà validare il bonus sulla piattaforma informatica inserendo il codice del voucher, il costo del veicolo, il corrispondente importo IVA e l'indicazione dell'importo versato a titolo di acconto. Il bonus non potrà essere utilizzato come accontoIl voucher potrà essere annullato in qualsiasi momento dall'utente; se non sarà annullato, il voucher sarà valido 30 giorni; se non sarà utilizzato entro il termine sarà annullato dal sistema e l'importo prenotato tornerà automaticamente nel fondo a disposizione di altriLa persona che non ha ottenuto la validazione del bonus da parte del venditore prima della scadenza del voucher potrà comunque chiederne un altro fino a esaurimento dei fondi disponibiliL'importo del voucher sarà poi rimborsato dallo Stato alla concessionaria mediante bonifico sul conto corrente che il dealer ha indicato in fase di registrazione. Come trovare le concessionarie accreditatesulla piattaforma del ministero dell'Ambiente, a disposizione degli utenti, c'è già un motore di ricerca delle concessionarie accreditate e alcuni filtri per circoscrivere la selezione, per esempio per provincia, comune e categoria del veicolo. In base ai filtri inseriti, l'applicazione fornirà l'elenco dei punti vendita, che sono anche geolocalizzabili.Quali auto si possono comprarePer aiutarvi a scegliere, abbiamo preparato l'elenco completo di tutte le auto elettriche con gli incentivi e anche quello delle elettriche più economiche con prezzi inferiori ai 10 mila euro, grazie alle offerte delle Case cumulabili con i bonus statali. In ogni caso, i modelli dovranno rispondere ai requisiti che seguono.PrivatiUn veicolo nuovo di categoria M1 (autovettura) ad alimentazione esclusivamente elettricaL'auto nuova dovrà avere un prezzo di listino ufficiale della casa non superiore a 35 mila euro, Iva, messa in strada e optional esclusiL'auto nuova dovrà essere intestata alla persona beneficiaria del contributoLa proprietà della nuova auto dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi.MicroimpreseMassimo due veicoli commerciali di categoria N1 o N2 nuovi con alimentazione esclusivamente elettricaIl veicolo o i veicoli dovranno essere intestati alla persona beneficiaria del contributo (il titolare della microimpresa)La proprietà dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi. Riepilogo generaleEcco, in sintesi, a chi sono rivolti gli incentivi, a quanto ammontano e quando scadranno.Persone fisicheResidenza in uno dei comuni che fanno parte delle 83 aree urbane funzionali (Fua) (qui l'elenco)Con un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 40 mila euroL'incentivo è riconosciuto a una sola persona per nucleo familiareL'incentivo è subordinato alla rottamazione di un'autovettura fino a Euro 5La persona fisica che prenota il bonus deve risultare primo intestatario del veicolo da rottamare da almeno sei mesiLa persona che prenota il bonus può generare il bonus a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare definito dall'Isee.MicroimpreseImprese che occupano meno di 10 persone e con un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euroSede legale in un'area urbana funzionaleIl contributo è subordinato alla rottamazione di un veicolo della stessa categoria (N1 o N2) fino a Euro 5Al momento della prenotazione del bonus, il veicolo destinato alla rottamazione deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresa; Il contributo dello StatoPrivati11 mila euro se l'acquirente ha un Isee non superiore a 30 mila euro9 mila euro se l'acquirente ha un Isee compreso tra i 30 mila e i 40 mila euroIl bonus sarà corrisposto dal venditore all'acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquistoL'incentivo non sarà cumulabile con altri incentivi nazionali (dunque nemmeno regionali) ed europei.MicroimpreseL'importo dell'incentivo coprirà fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (IVA esclusa) con un massimale di 20 mila euroL'incentivo o gli incentivi saranno corrisposti dal venditore alla microimpresa mediante compensazione con il prezzo di acquisto e sono riconosciuti nel rispetto della normativa europea sugli aiuti ai sensi del Regolamento de minimisL'incentivo non sarà cumulabile con altri incentivi nazionali (dunque nemmeno regionali) ed europei o altre forme di sostegno comunque denominate, qualificabili come aiuti di Stato, destinati all'acquisto dei medesimi veicoli. 600 milioni di euro per 39 mila veicoliA questa iniziativa sono stati destinati i fondi del Pnrr che inizialmente erano stati assegnati alla rete di infrastrutture per la ricarica elettrica, ma che sono rimasti inutilizzati. Si tratta, per ora, di 597,32 milioni di euro che, in teoria, potranno essere integrati con altre risorse. Secondo alcune stime, i fondi saranno sufficienti per l'acquisto di circa 39 mila veicoli elettrici. Analogamente alle iniziative degli anni scorsi, il plafond disponibile sarà aggiornato in tempo reale sul sito internet del Mase o su una specifica pagina web accessibile dallo stesso sito. Scadenza: 30 giugno 2026 o a esaurimento fondiL'iniziativa terminerà il 30 giugno 2026, termine ultimo per la sottoscrizione del contratto d'acquisto, oppure prima di questa data nel caso in cui i fondi si esauriscano. La rottamazione è obbligatoriaIl veicolo fino a Euro 5 da rottamare dovrà essere consegnato in concessionaria contestualmente alla consegna del veicolo nuovo. I venditori, entro trenta giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, pena il non riconoscimento del bonus, dovranno consegnare il veicolo usato a un demolitore e provvedere, direttamente o avvalendosi del demolitore stesso, a radiare per demolizione il veicolo. L'esercente deve inserire in piattaforma la data di consegna del veicolo nuovo e quella della rottamazione del veicolo termico.
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Audi - SQ6 e-tron Sportback, un'elettrica nel deserto

4 Ruote - Ott 15,2025
All'inizio sembrava un'idea folle: portare un'auto a batteria tra le dune del Sahara, dove il vento cancella le tracce e la sabbia inghiotte tutto ciò che non si muove. Eppure... il nostro viaggio parte da Houmt Souk, sull'isola di Djerba, in direzione dell'Oasi Ksar Ghilane: circa 250 chilometri tra strade asfaltate, dune e piste di terra battuta che tagliano la Tunisia più remota, in un territorio affascinante e respingente al tempo stesso.A queste latitudini, agli occhi di chi è abituato a ben altri panorami, ogni cosa è diversa: la luce, l'aria, i colori. Lo spazio è vertiginoso e vuoto, tanto che gli occhi abituati alla bussola di Google Maps non trovano appigli evidenti. Eppure, in mezzo a questo mare di sabbia, un'Audi SQ6 e-tron Sportback procede in maniera silenziosa, quasi aliena. Fuori posto proprio come me, ma perfettamente a suo agio.  La prima sorpresa fuori dall'asfaltoAppena lasciamo l'asfalto, la trazione integrale quattro, le sospensioni pneumatiche e la coppia istantanea rendono la marcia quasi naturale. Dove la sabbia sembra traditrice, basta un accenno sull'acceleratore e l'auto si arrampica. Questo è possibile grazie alla tanta coppia - 275/580 Nm, riferita rispettivamente al propulsore anteriore e posteriore - e alla logica di controllo degli elementi di trazione.L'interpretazione dei comandi del guidatore è affidata alla piattaforma HCP1, una delle cinque architetture informatiche che coordinano tutte le funzioni della SQ6 e-tron Sportback. lei a gestire le risposte del sistema di propulsione attraverso le elettroniche di potenza e l'intervento delle sospensioni pneumatiche adattive. Frenata rigenerativa e guida sulle dunePersino il modo di frenare cambia: surfando sulle dune la rigenerazione energetica rallenta dolcemente la vettura evitando di far affondare il muso nella sabbia. Ci si scopre a usare quasi solo l'acceleratore, anche se una vera e propria guida one pedal non c'è. Basta rallentare appena ed impostare la traiettoria, evitando manovre repentine.Per questa avventura, la SQ6 e-tron Sportback è stata equipaggiata con cerchi da 19 e gommatura all-terrain. Le sospensioni possono sollevare l'auto fino a 45 mm oltre l'assetto standard, garantendo la luce a terra sufficiente per avanzare lontano dall'asfalto. L'unica accortezza è mantenere la velocità sotto i 35 km/h, soglia oltre la quale il sistema riabbassa in automatico l'altezza per preservare la stabilità. Un "dettaglio" che abbiamo imparato quando, affrontando una duna troppo alta, il paraurti anteriore ha sbattuto a terra Autonomia e gestione energetica nel desertoL'osservato speciale di questa prova è stato l'indicatore dell'autonomia. La SQ6 dispone di una batteria da 94,9 kWh netti e della piattaforma PPE che ottimizza la gestione energetica. Per sicurezza ci muoviamo in gruppo, scortati da una guida locale e due Audi Q7... diesel con il pieno.La vera sorpresa? La gestione termica e l'efficienza grazie ai semiconduttori al carburo di silicio e al raffreddamento ad acqua. Risultato: per coprire i 250 km del viaggio, la SQ6 ha consumato circa il 65% della carica. Le Q7, invece, metà serbatoio. Per la ricarica... c'è il dieselAll'Oasi non troviamo ovviamente colonnine, ma i generatori a gasolio che alimentano il campo tendato. Ed è lì che colleghiamo le vetture. Poco futuristico, ma inevitabile se si vuole viaggiare nel deserto con un'elettrica per tutti questi km. L'indomani, tutte le e-tron sono di nuovo cariche, pronte a riportarci verso la civiltà. Mentre il deserto si allontana negli specchietti, penso a come la SQ6 e-tron Sportback ha danzato tra le dune, in uno dei luoghi più ostili e difficili del pianeta. Facendolo con grazia, silenzio e rispetto.
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Microcar - City Transformer CT2, l'elettrica che si restringe e si allarga in pochi secondi

4 Ruote - Ott 15,2025
Sto forse guidando una delle solite macchinine elettriche? Sì ma anche no. Avete mai visto un veicolo che altera la sua carreggiata? Proprio come un transformer: si restringe, si allarga, e lo fa in pochi secondi. Siamo andati a Torino per scoprire di più sul suo conto. Arriva a 90 km/hL'idea che non è del tutto nuova è della CityTransformer, società israeliana che punta a industrializzare un prodotto dalle caratteristiche tecniche davvero curiose. La CT2 è un veicolo elettrico omologato nella categoria L7e, il che le consente di viaggiare fino a 90 km/h in modalità Performance, e poi parcheggiare nello spazio di una moto grazie alla modalità City.Un concetto che sembra vincente: massima efficienza negli spostamenti quotidiani, minore occupazione del suolo pubblico, protezione dalle intemperie e una velocità che consente di non fare da tappo al traffico automobilistico. Carreggiata variabileLa sua arma segreta è la larghezza variabile della carreggiata, funzione che sfrutta un sistema idraulico attivabile in marcia sotto i 30 km/h. La larghezza minima è di 1 metro, come uno scooter; poi basta un comando per allargarsi a 1,4 metri, garantendo stabilità e sicurezza anche a velocità più alte. Produzione e caratteristiche tecnicheLa CT2 per ora è un prototipo realizzato dalla torinese Cecomp, azienda storica del panorama automobilistico, che si occuperà anche della produzione in massa qualora CityTransformer troverà gli investimenti necessari.All'interno ci sono due posti in fila (quello posteriore è più d'emergenza) e un bagagliaio sufficiente per zaini, trolley o la spesa quotidiana.Potenza: 22 kW;Autonomia: fino a 180 km con batteria da 15 kWh;Ricarica: 4 ore e mezza da presa domestica.Alla guida e prospettive futureAlla guida la CT2 sorprende, specie considerando che il veicolo non è in forma definitiva: lo scatto immediato dell'elettrico si unisce a una solidità che dona sicurezza. CityTransformer punta a renderlo presente in massa nelle città, anche con guida autonoma.Restano da definire alcuni aspetti, come l'affidabilità dei leveraggi dei due assi e il prezzo, per ora non comunicato. Un concetto di mobilità urbana nato per risparmiare spazio e tempo, ridurre emissioni e costi di gestione, anche sociali.
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La crisi dell'auto - Un 2024 difficile per la componentistica italiana

4 Ruote - Ott 15,2025
Il 2024 è stato un anno decisamente negativo per la filiera italiana della componentistica. Secondo l'ultimo Osservatorio della Camera di commercio di Torino e dell'Anfia, il fatturato delle 2.134 aziende del settore è sceso del 6% a 55,5 miliardi di euro. Si tratta del primo calo dopo tre anni consecutivi di crescita, a dimostrazione degli effetti della crisi delle quattro ruote sui nostri produttori di componenti.  Il caso PiemonteIl calo è generalizzato: -8,2% per i fornitori di moduli e integratori di sistemi, -7% per gli specialisti, - 6,8% per i subfornitori delle lavorazioni, -3,8% per E&D (Engineering and Development) e -3,7% per i subfornitori. In controtendenza solo motorsport (+1,2%) e aftermarket (+0,6%). Male anche l'occupazione, scesa dello 0,7% a 168.085 addetti a causa soprattutto delle flessioni tra sistemisti e modulisti (-2,7%) e subfornitori (-2,5%). In tale contesto, sono di particolare rilevanza i numeri del Piemonte, la prima regione italiana del comparto con il 35,8% del fatturato e il 35,5% dei lavoratori: i ricavi, pari a 19,9 miliardi, sono scesi del 5,6%, in linea con la media nazionale, ma la contrazione degli addetti è più marcata (-2,4%). Un 2025 negativoDunque, la filiera si trova in una fase critica, ancor di più alla luce dei segnali di crescente pessimismo sul 2025. Solo il 20% delle imprese prevede un aumento del fatturato, mentre il 63% stima una riduzione. Le difficoltà maggiori riguardano gli ordinativi interni, stimati in calo nel 60% dei casi, e le vendite all'estero, ridotte per il 55% degli operatori. Non sono rosee nemmeno le aspettative sul fronte occupazionale: il 53% prevede tagli al personale (nel 2024 la percentuale era al 33%), con il 29% delle imprese pronte a riduzioni superiori al 10%. Anche le imprese piemontesi segnalano un peggioramento diffuso di tutti i principali indicatori economici, con cali marcati di fatturato, ordinativi e occupazione, e con previsioni peggiori rispetto all'insieme delle imprese italiane. Bisogna cambiare rottaIl quadro negativo spinge Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti Anfia, a rimarcare la richiesta alle istituzioni per un cambio di rotta sul fronte della transizione energetica. "La formula attuale, che segue un approccio mono-tecnologico centrato sull'elettrico sta danneggiando i componentisti europei", spiega Stella, auspicando che la revisione dei regolamenti sulle emissioni "vada nella direzione di un approccio tecnologicamente neutrale, che valorizzi il contributo dei carburanti carbon neutral". Inoltre, la transizione deve "essere accompagnata da adeguate e proporzionate misure di protezione della manifattura europea.
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Crash test - Euro NCAP: tre stelle per Dongfeng Box e Volkswagen T-Cross

4 Ruote - Ott 15,2025
L'Euro NCAP ha presentato i nuovi test di sicurezza per diciotto nuove vetture, alcuni dei quali sono rivalutazioni richieste dopo risultati poco soddisfacenti (le due Chery Tiggo); altri, invece, riguardano l'aggiornamento di modelli in commercio, come nel caso del Gruppo Volkswagen. I risultati sono quasi tutti positivi, con il punteggio massimo ottenuto dalla maggior parte delle auto in prova, con tre eccezioni: la Dongfeng Box e la Volkswagen T-Cross, che ottengono solo tre stelle, e la berlina elettrica DS N8 che ne riceve quattro. Dongfeng Box e VW T-CrossLa piccola elettrica Dongfeng Box ha ottenuto solo tre stelle: un risultato legato al cedimento di diversi punti di saldatura della struttura dell'auto durante il crash test frontale disassato (che simula la collisione con un altro veicolo), che rischia di portare a deformazioni nell'abitacolo e ridurre la sicurezza per i suoi occupanti. Un problema del genere va risolto per poter competere con gli altri veicoli nel segmento in rapida crescita delle piccole elettriche, sottolinea l'ente in una nota. Per quanto la T-Cross, il test di rivalutazione ha messo in luce aspetti migliorabili nella protezione degli occupanti  (74% per gli adulti, 81% per i bambini) e non sufficienti (60% e 57%) per quanto concerne la protezione degli utenti deboli della strada e i sistemi di assistenza alla guida. Nella fattispecie, l'Euro NCAP giudica "marginali" i risultati della frenata automatica, che peraltro "non offre protezione alle persone che si trovano dietro l'auto e della protezione per i ciclisti e i motociclisti. Evidenziata anche l'assenza dell'allarme nel caso di apertura di una portiera quando sopraggiunge una bici.  Le rivalutazioniTra i veicoli sottoposti a ulteriori test, oltre alla T-Cross, ci sono anche la Cupra Born, la Skoda Octavia, le Volkswagen Golf e ID.4: tutte hanno ottenuto il massimo punteggio. Cinque stelle anche per le Chery Tiggo 7 e 8, che a luglio ne avevano ottenute solo quattro. Il difetto di allora, collegato alla protezione della testa dei bambini in caso di impatto laterale, è stato identificato: la casa ha provveduto a riprogettare il sistema di tenuta dei seggiolini, evitando così il ripetersi del problema. Audi Q3Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 87%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% BMW X3Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 88%Protezione dei bambini: 84%Utenti vulnerabili della strada: 77%Aiuti alla guida: 80% Cadillac OptiqPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 83%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 74%  Chery Tiggo 7 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Chery Tiggo 8 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Cupra Born (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 76%Aiuti alla guida: 76% Dongfeng BoxPunteggio: 3 stelleProtezione degli adulti: 69%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 67%Aiuti alla guida: 77% DS N8Punteggio: 4 stelleProtezione degli adulti: 76%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 65% Ebro s700Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Ebro s800Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 82%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 80%Aiuti alla guida: 78% Hongqi EHS5Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 81%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 74%Aiuti alla guida: 82% IM IM5Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 85%Aiuti alla guida: 87% Mazda 6ePunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 92%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 78% MG MGS6 EVPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 92%Protezione dei bambini: 85%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 78% Skoda OctaviaPunteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 85%Protezione dei bambini: 82%Utenti vulnerabili della strada: 81%Aiuti alla guida: 80% Volkswagen Golf (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 80%Protezione dei bambini: 86%Utenti vulnerabili della strada: 85%Aiuti alla guida: 79% Volkswagen ID.4 (rivalutazione)Punteggio: 5 stelleProtezione degli adulti: 89%Protezione dei bambini: 87%Utenti vulnerabili della strada: 84%Aiuti alla guida: 76% Volkswagen T-Cross (rivalutazione)Punteggio: 3 stelleProtezione degli adulti: 74%Protezione dei bambini: 81%Utenti vulnerabili della strada: 60%Aiuti alla guida: 57%
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Pirelli - I nuovi pneumatici su misura per le Porsche da collezione

4 Ruote - Ott 15,2025
La gamma Pirelli Collezione si arricchisce di nuovi pneumatici studiati in collaborazione con Porsche e destinati ai modelli 356, 911, 914, 944 e 928. La combinazione tra estetica originale e mescole di ultima generazione consente ai collezionisti di preservare l'aspetto delle vetture, migliorando nettamente le caratteristiche di guida e la sicurezza. Dal Cinturato CN46 al P ZeroPer quanto riguarda la Porsche 911 sono coperte tutte le varianti dal 1964 fino alla generazione 997, entrata proprio da quest'anno nel novero delle auto ventennali. I pneumatici sviluppati da Pirelli per Porsche conservano la marcatura specifica N e sono disponibili in vari modelli in base al periodo storico e alle applicazioni: Cinturato CN36, Cinturato P7, P Zero Rosso e P Zero. La Pirelli ha confermato inoltre che sono allo studio con Porsche ulteriori nuove applicazioni. 
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Safe - Auto "circolari", l'Europa dice sì

4 Ruote - Ott 15,2025
Bisogna fare di più. Molto presto, per l'intero settore automotive, l'economia circolare non sarà più una questione di obiettivi di recupero, ma un approccio sistemico. A settembre, il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento sui veicoli a fine vita (Elv), un provvedimento che rivoluzionerà il settore. Al momento la direttiva 2000/53 stabilisce che l'85% del peso di un veicolo a fine vita debba essere riciclato, arrivando al 95% di recupero complessivo, spiega Marco Ferracin di Safe, l'hub italiano delle economie circolari. Il Regolamento stabilisce però che almeno il 30% della plastica contenuta in quei veicoli debba essere riciclata, continua Ferracin.Significa che quella plastica non potrà più finire nel termovalorizzatore (che la brucia per generare energia) e che le filiere del recupero dovranno quindi attrezzarsi per trattarla e reimmetterla nel ciclo industriale. E anche qui l'automotive sarà protagonista: la principale domanda commerciale per la plastica riciclata arriverà dai costruttori, che saranno obbligati a utilizzarla nei veicoli: Le nuove disposizioni li obbligano a usare almeno il 20% di plastica riciclata entro sei anni dall'entrata in vigore del Regolamento (sulla cui data ancora non v'è certezza), che potrebbe diventare il 25% entro i prossimi dieci anni, sottolinea l'esperto.La svolta circolare richiede quindi cambiamenti radicali. Le Case dovranno progettare i veicoli in modo da favorire la riparazione, il riutilizzo e il riciclaggio: ciò comporterà assestamenti nella scelta dei materiali e nella progettazione delle parti, in modo da renderle facilmente rimovibili, spiega Ferracin. Saranno quindi tenute ad adottare strategie basate sulla circolarità e aumentare il livello di codificazione, etichettatura e tracciabilità delle componenti, così da rendere più snelli i vari passaggi. Ogni veicolo poi avrà un passaporto digitale di circolarità con informazioni complete e aggiornate su come rimuovere e sostituire in sicurezza le parti e le componenti. I recuperatori, dal canto loro, dovranno adottare processi di trattamento specifici che favoriscano il massimo riciclaggio. Ora il Regolamento passerà di nuovo al Consiglio UE, che potrà adottarlo o respingerlo. Esistono però buone probabilità che il testo venga approvato così com'è, conclude Ferracin.
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Jeep - Una Grand Cherokee per Papa Prevost

4 Ruote - Ott 15,2025
Ieri mattina, a Roma, occhi puntati su piazza Pio XII, al confine tra la Città del Vaticano e l'Italia, per scoprire a bordo di quale auto il Santo Padre avrebbe percorso i circa tre km che separano San Pietro dal Quirinale per recarsi in visita ufficiale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E Papa Leone XIV, il primo Pontefice statunitense, ha scelto proprio una vettura a stelle e strisce: una Jeep Grand Cherokee. Una Jeep targata SCV1La vettura, in grigio scuro metallizzato e con la consueta iconica targa SCV1", era una Grand Cherokee 2.0 PHEV 4xe, della quinta serie dell'apprezzato SUV d'oltreoceano. Lungo il percorso, l'auto è stata dapprima scortata da dodici Corazzieri a bordo di Moto Guzzi California 1400: cinque ad aprire il corteo papale e a precedere la Grand Cherokee, quattro ai lati e tre in coda. Dopo, nel tratto da piazza Venezia al Quirinale, la scorta è proseguita con i Corazzieri a cavallo. Al rientro in Vaticano, la scorta d'onore è stata affidata unicamente ai Corazzieri in motocicletta. Ibride e zero emission d'OltreteverePapa Leone XIV sembra aver inaugurato una tendenza di pragmatismo, oltre che di attenzione all'ambiente, anche nella scelta delle vetture. Pochi giorni dopo la sua elezione, il Pontefice con i suoi collaboratori aveva viaggiato a bordo di un elettrico Volkswagen ID.Buzz. Il 25 maggio scorso, in occasione dell'insediamento sulla Cattedra di Roma, Papa Prevost era arrivato alla Basilica di San Giovanni su una Volkswagen Tiguan ibrida. Lo stesso giorno, per raggiungere la Basilica di Santa Maria Maggiore al termine della messa solenne, il Papa aveva salutato i fedeli lungo via Merulana, la strada che collega le due Basiliche, in piedi su una Mercedes-Benz Classe G elettrica, la stessa utilizzata al termine delle cerimonie in piazza San Pietro, donata dalla casa bavarese a Papa Bergoglio, in occasione del Giubileo 2025.
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Mazda - Il primo teaser della Concept per il Japan Mobility Show

4 Ruote - Ott 15,2025
Una nuova Concept Mazda debutterà alla fine di ottobre al Japan Mobility Show. Per il momento la Casa di Hiroshima ha diffuso un teaser che mostra uno degli elementi principali del progetto: si tratta infatti di un modello quattro porte con una linea di cintura molto alta. Berlina o crossover con ispirazioni da sportivaLa presenza di cristalli privi di cornice nelle portiere e di una linea piuttosto arcuata del tetto fa pensare a una berlina-coupé, ma non è escluso che Mazda abbia pensato a una crossover sportiva. La Mazda descrive la Concept come una visione del design futuro e potrebbe quindi introdurre nuovi stilemi che troveremo sui suoi prossimi modelli, e non necessariamente su un prodotto di serie derivato da questo prototipo. Non ci sono indicazioni sul fronte powertrain, che potrebbe quindi essere endotermico o elettrico.
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Best global brands - Le Case auto nella classifica dei primi 100 marchi mondiai

4 Ruote - Ott 15,2025
Quali sono i cento marchi migliori al mondo nel 2025, almeno secondo la classifica stilata dalla società di consulenza Interbrand? La cima della hit parade la potreste forse compilare a occhi chiusi, tanto sono popolari e nella testa di chiunque i nomi che se la spartiscono: nell'ordine, Apple, Microsoft, Amazon, Google, Samsung. Ma come e Coca Cola? E Ferrari? Tranquilli, il mondo è cambiato ma non così tanto: la bevanda più trasversale al mondo è nella Top Ten, al settimo posto, assieme all'altro simbolo della globalizzazione del gusto, McDonald's, in nona posizione. Mentre la Ferrari continua a essere un'icona inossidabile, anzi in crescita, ma si colloca molto più giù nella classifica, al 54esimo posto. L'auto? viva. E lottaInsomma, l'automotive ha perso smalto? Tanto da lasciare l'empireo? Non è affatto vero: la Ferrari l'anno scorso occupava la 62esima casellina. Ne ha scalate perciò 8, in crescita del 17%. La Mercedes continua a illuminare la Top Ten, anche se ha lasciato la sua ottava posizione (del 2024), scivolando in decima. Ma al sesto posto troviamo ancora una casa automobilistica, e anch'essa piuttosto tradizionale: la Toyota. Che se ne stava lì anche nella hit parade del 2024. Quest'anno, pur non essendosi spostata in classifica, ha anche guadagnato un 2% nel suo valore, che non coincide con la sua capitalizzazione di Borsa. A proposito, quindi, è ora di una piccola parentesi metodologica. Almeno per coloro che se lo chiedono, legittimamente, dall'inizio dell'articolo: migliori brand in che senso? Ve lo spieghiamo subito. Il metodo dell'indagine Interbrand elabora la sua Top 100 mescolando sostanzialmente tre criteri: la performance finanziaria dei prodotti o servizi offerti; il ruolo del brand nella decisione di acquisto (quindi la percezione nel consumatore) e, infine, la forza competitiva del marchio cioè la sua capacità di generare fidelizzazione e sostenere domanda e margini elevati nel lungo periodo. Di recente è stato integrato nella valutazione anche l'impatto delle attività ambientali, sociali e di governance, perché, dicono alla società di consulenza, i brand che aspirano alla leadership sono sempre più chiamati ad agire con integrità, facendo ciò che è giusto per le persone e il pianeta. Per entrare in lizza, poi, un marchio deve avere una presenza globale, inclusi i mercati emergenti, e una sufficiente mole di dati pubblici sulle proprie attività finanziarie. Archiviata questa pratica tecnica, torniamo alla nostra classifica perché riserva alcune sorprese, anche nel mondo dell'auto. Movimenti clamorosiSe la Ferrari registra un incremento del 17%, un altro marchio universalmente noto ha subito invece una flessione di una magnitudo doppia tanto da autorizzare il termine tracollo: Tesla occupava il 12 posto nella classifica del 2025 e ora è sparita dalla Top Ten, relegata al 25esimo posto, con un ridimensionamento del suo valore del 35%, per via della maggiore concorrenza nel comparto delle Bev, sostiene il comunicato di Interbrand, anche se pare difficile non legare la cattiva performance anche all'avventura politica di Musk nonché a una gamma che, Cybertruck a parte, necessita ormai di rinnovamento.  Il meteorite BydSicuramente se una competizione Tesla l'ha sofferta è stata quella della Byd, che è la grande novità di quest'edizione della Best global brands. Se ne sta in fondo alla Top 100, alla novantesima casellina, ma vi è entrata di prepotenza per la prima volta, grazie alla penetrazione della propria gamma prodotti sui mercati occidentali e a un'attiva politica di sponsorizzazioni (nel campo dello sport e dello spettacolo) e quasi certamente è destinata a migliorare la propria posizione l'anno prossimo. Byd è il più grande disruptor sul mercato automotive dai tempi della comparsa della Tesla, si sbilancia il global chief strategy officer di Interbrand, l'italiano Manfredi Ricca. Ma lancia anche un monito: Senza adeguati investimenti per rafforzare la narrativa del brand, questa crescita rischia di non essere sostenibile. La chiave? Una storia da raccontareLa medesima raccomandazione che Interbrand rivolge a un altro grande nastro nascente, al di fuori del settore auto, ma in qualche modo a esso adiacente. Si tratta di Nvidia, che ha ottenuto il più forte aumento di valore mai registrato nella storia di Best global brands: un +116% che, con 43,2 miliardi di dollari Usa, l'ha spinta in 15esima posizione. Un marketing di prodotto stellare e il completo dominio del proprio ecosistema ne hanno alimentato l'ascesa fulminea. Ma la comparsa di qualche nuovo attore potrebbe insidiarne la posizione in assenza di un adeguato storytelling a lungo termine. Creare una narrativa a base di sensori e circuiti stampati? D'accordo, non è facile. Ma in un mondo di Intelligenza artificiale e di computer su ruote (o su ali) tutto è possibile.    
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Anfia - Le restrizioni cinesi sulle terre rare minacciano lauto europea

4 Ruote - Ott 15,2025
L'ulteriore giro di vite all'export cinese di terre rare nel mondo, come conseguenza della guerra commerciale fra Pechino e Stati Uniti, mette a rischio l'industria auto europea: lo ha detto oggi il presidente Anfia Roberto Vavassori al FORUMAutoMotive di Milano. Nel Vecchio Continente le scorte dei minerali strategici per i veicoli (e per altri comparti) hanno permesso sinora alle Case di far fronte alla prima stretta del Dragone, ma alla nuova restrizione difficilmente il settore reggerà l'urto, perché le riserve si stanno esaurendo. Il comparto di questi elementi chimici, sebbene di piccole dimensioni, attorno a cinque miliardi di dollari l'anno a livello globale, è comunque in grado di rallentare il mondo automotive, la chiosa del leader dell'associazione della filiera.
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Terza generazione - Nuova Mazda CX-5, più personalità e tecnologia

4 Ruote - Ott 15,2025
La Mazda ha scelto Roma per il debutto in Italia della terza generazione della CX-5, modello che dal lancio nel 2012 ha conquistato oltre 4,7 milioni di clienti nel mondo di cui circa 30.000 in Italia diventando il più venduto del marchio. Nata come pioniera del linguaggio Kodo Design e delle tecnologie Skyactiv, la best seller di Hiroshima è stata completamente riprogettata, evolvendone la formula originale con l'ambizione di farne ancora un punto di riferimento per equilibrio tra stile, qualità costruttiva e piacere di guida. Più personalità nel designLa nuova CX-5 resta immediatamente riconoscibile, ma ogni elemento della carrozzeria è stato rivisto secondo il Kaizen, la filosofia del costruttore basata sul miglioramento continuo. Cresce nelle proporzioni: 4,69 metri di lunghezza (+11 cm), 1,86 di larghezza e 1,70 di altezza, con passo portato a 2,82 metri (+12 cm), a vantaggio di una maggiore abitabilità. Il frontale adotta una firma luminosa ridisegnata e la tipica barra cromata tra i gruppi ottici, mentre il posteriore, più compatto, è caratterizzato dalla scritta Mazda in evidenza. I parafanghi scolpiti e i cerchi da 17 o 19 pollici completano infine la linea che trasmette alla vista una sensazione di solidità, mantenendo un giusto equilibrio nelle forme. Minimalismo e tanta tecnologiaAnche nell'abitacolo cambia tutto. I materiali e le finiture restano uno dei principali punti di forza del modello, con tessuti neri per le versioni d'ingresso e pelle Homura per le varianti top di gamma. La plancia è ora dominata da un ampio display centrale da 12,9 o 15,6 pollici, a seconda dell'allestimento, che sostituisce quasi del tutto i comandi fisici: una scelta che privilegia la pulizia estetica, ma che potrebbe far rimpiangere ai più tradizionalisti la praticità dei tasti classici. Il sistema multimediale si basa su Android Automotive, con integrazione dei principali servizi Google (Maps, Gemini e Play), mentre davanti al guidatore trova posto un quadro strumenti digitale da 10,25 pollici, affiancato da comandi al volante ridisegnati per migliorare ergonomia e leggibilità. L'atmosfera nel complesso è ordinata e tecnologica, valorizzata da un inedito sistema di illuminazione con sette tonalità selezionabili. Cresce poi la praticità, grazie a un bagagliaio più ampio (da 583 a 2.019 litri), dotato di una soglia di carico ribassata a 78 cm. Prima l'aspirato, poi il full hybridSotto il cofano, la nuova Mazda CX-5 abbandona il 2.0 litri mild hybrid da 165 CV in favore del 2.5 e-Skyactiv G da 141 CV e 238 Nm, abbinato a un sistema mild hybrid a 24 volt. Una scelta controcorrente, ma fedele alla filosofia del marchio che privilegia la linearità e l'efficienza di un motore aspirato di grande cilindrata rispetto alle soluzioni turbo più diffuse. Disponibile con trazione anteriore o integrale i-Activ AWD e cambio automatico a sei rapporti, il propulsore adotta la disattivazione dei cilindri per migliorare l'efficienza, con consumi dichiarati tra 7,0 e 7,5 l/100 km e emissioni comprese fra 157 e 169 g/km di CO2. Nel 2027 arriverà inoltre l'atteso full hybrid, basato su un'unità termica Skyactiv-X e su una parte elettrificata sviluppate interamente da Mazda. Prezzi e formule d'acquistoLa nuova CX-5 è già ordinabile con prezzi a partire da 35.900 euro, ma l'offerta di lancio scende a 32.900 euro in caso di permuta. Mazda propone formule finanziarie dedicate: Premiere Choice, con vantaggi fino a 3.000 euro e rate da 279 euro al mese (TAN 3,99%), oppure Premiere Choice Plus per i clienti fidelizzati, con vantaggi fino a 4.500 euro e rate da 259 euro (TAN 2,99%). L'arrivo nelle concessionarie italiane è previsto per gennaio 2026, mentre la prevendita resterà aperta fino al 31 dicembre 2025 
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Tesla - Model 3 Long Range, taglio al prezzo: ora è a portata di incentivi

4 Ruote - Ott 15,2025
La Tesla ha annunciato un taglio del prezzo di listino per la versione Long Range della Model 3, che scende da 45.970 a 42.690 euro, quindi entro il limite di prezzo imposto per poter accedere ai nuovi incentivi statali (che partiranno la settimana prossima). Questo modello ha un'autonomia dichiarata di 750 km, scatta da ferma a 100 km/h in 5,2 secondi e raggiunge i 201 km/h di velocità massima.Per tutte le informazioni e le domande sui nuovi ecobonus, abbiamo preparato per voi uno speciale con le guide e l'elenco dei modelli che accedono agli incentivi. La Model 3 Long Range con gli incentiviCon il nuovo prezzo, la Tesla Model 3 Long Range può arrivare a costare, nella migliore delle ipotesi (ossia con indicatore Isee inferiore a 30 mila euro) 31.690 euro, grazie al contributo di 11.000 euro. Nel caso l'Isee sia compreso tra i 30 e i 40 mila euro, il prezzo finale diventa 33.690 euro. Le altre Tesla con gli incentiviCon il contributo extra previsto dalla Casa (anche per chi non accede agli incentivi), la Model 3 a trazione posteriore può arrivare a costare 24.990 euro (26.990 euro per Isee più alto). Per quanto riguarda la Model Y Standard, presentata qualche giorno fa, il prezzo scende a 28.990 / 30.990 euro.
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Test su strada - Al volante della Leapmotor B10, la C-Suv elettrica più economica del mercato

4 Ruote - Ott 15,2025
Una Suv di segmento C lunga 4,5 metri, spaziosissima, accessoriatissima a soli 15.900 euro, il prezzo di listino di una Pandina 1.2 Pop. Dove sta la fregatura? In teoria da nessuna parte, sebbene occorra specificare qualche prerogativa imprescindibile, nel caso foste interessati alla nuova Leapmotor B10. Innanzitutto, bisogna essere predisposti ad accogliere in casa una elettrica full, dunque possedere un garage per ricaricare in modo pratico e conveniente, altrimenti il gioco non vale la candela; secondo, avere i requisiti necessari per accedere agli incentivi per le auto elettriche, aperti nel giro di pochi giorni e che possono arrivare a un massimo di 11.000 euro (qui i dettagli). A ciò Stellantis Gruppo che controlla il 51% della cinese Leapmotor, con tutti i di cui in termini di punti vendita e assistenza mette sul piatto un ulteriore contributo di 3.000 euro, per giungere alla fatidica cifra di 15.900 euro se tutti gli astri si allineano. Elettrica democraticaAnche al netto degli incentivi, comunque, il listino di questa vettura è senza dubbio interessante in relazione ai contenuti e al fatto che si tratta di una Bev. Qui si può iniziare a parlare sul serio di democratizzazione dell'elettrico: si parte infatti da 29.900 euro (26.900 col contributo della Casa) per la versione d'accesso Life con batteria da 56,2 kWh, e se si desidera maggior autonomia bastano 2.000 euro in più (che sono relativamente pochi) per salire all'accumulatore da 67,1 kWh. La più accessoriata Design, sempre con batteria grande, costa invece 33.900 euro, che è più o meno il prezzo richiesto da qualsiasi C-Suv di marchi generalisti ma con motore termico. Luce e spazioIl fatto è che poi, una volta a bordo, quei soldi li vale tutti, la B10. Certo, le finiture e i materiali non sono pregiatissimi (ampio uso di plastiche rigide), ma l'accoglienza è senza dubbio rimarchevole: l'abitacolo è estremamente luminoso, grazie al tetto panoramico di cristallo e ai rivestimenti chiari, nonché spazioso; dietro, grazie a un passo di 2,74 cm, l'agio per le gambe abbonda e volendo ci si può attrezzare per ammirare una notte stellata, con i sedili anteriori (riscaldabili e ventilati) completamente reclinabili per realizzare, quasi quasi, un matrimoniale su quattro ruote.Infotainment da professionistiCome già sulla sorella maggiore C10, bisogna però accettare di buon grado un alto livello di digitalizzazione, che gli utenti non propriamente nerd potrebbero digerire a fatica. Un po' alla "Tesla maniera", si accede all'auto e la si avvia soltanto con smartphone o card (qui, però, a differenza della C10 hanno messo comodo un pulsante esterno per l'apertura baule) e alcune regolazioni, tradizionalmente fisiche - tipo gli specchi esterni o la tendina per oscurare il tetto vengono demandate allo schermo centrale da 14,6 pollici. Quest'ultimo, con un'elevata definizione (2,5 k) e un processore velocissimo a gestirlo (Qualcomm 8155), presenta comunque un'interfaccia disegnata davvero bene; i più sgamati in ambito hi-tech apprezzeranno l'elevato grado di personalizzazione (tutti i widget e i comandi principali sono gestibili a piacere) e alcune funzioni avanzate (dalle app di terze parti alle telecamere che registrano in caso d'emergenza, passando per un navigatore con mappe Baidu che funziona molto bene), mentre i meno avvezzi avranno bisogno, appunto, di prenderci un po' di confidenza per gestirlo senza distrazioni. Soprattutto comodaCon le ruote in movimento, la prima cosa che si apprezza è il confort. Con schemi sospensivi simili a quelli della C10 (MacPherson davanti, multilink dietro) e un set up leggermente irrigidito (ad opera dei tecnici della Maserati a Balocco) rispetto a quello delle B10 cinesi, la vettura vanta un buon assorbimento e un adeguato isolamento acustico. Fra le curve, gioco forza, non sfodera un'agilità sorprendente, ma nel complesso è piacevole e omogenea. Migliorabile invece lo sterzo, poco progressivo e piuttosto lento, nonché leggero, sebbene si possa intervenire (sempre via infotainment) sul livello di carico; come pure sull'intensità della frenata rigenerativa (che oggi non arriva ai 0,3 g da one pedal, ma lo farà dall'inizio 2026 con un importante aggiornamento Ota) oppure sulla mappa dell'acceleratore; ammetto che l'ho mantenuta sempre in confort, durante il mio test, perché l'intermedia e la sportiva sono decisamente troppo affilate; ne risente la fluidità di marcia. Poco assetataAdeguate anche le prestazioni del motore posteriore da 218 cavalli (che produce uno 0-100 in 8 secondi circa e 170 km/h autolimitati), che pare persino poco assetato d'energia. Dopo circa 150 km di autostrada, statali e strade di montagna, il computer di bordo parlava di circa 16 kWh/100 km, valore niente male che lascia presagire una percorrenza reale non lontana dai 434 km di autonomia dichiarata nel ciclo Wltp, che scende a 361 per la B10 con batteria più piccola. Adeguata anche la potenza di ricarica in corrente continua, il picco è di 168 kW, mentre in alternata c'è un classico on board charger da 11 kW.
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Renault - Tutti i prezzi e le versioni della nuova Clio

4 Ruote - Ott 15,2025
La Renault ha aperto gli ordini per l'Italia della nuova Clio, la compatta francese giunta alla sesta generazione: la gamma al momento prevede due motorizzazioni: il 1.2 benzina da 115 CV con cambio manuale e la full hybrid da 160 CV (15 in più di quello montato sul modello precedente); la motorizzazione bifuel a Gpl arriverà il prossimo anno. Tre gli allestimenti in gamma, compreso lo sportivo esprit Alpine, con prezzi che partono da 18.900 euro. Le consegne della versione ibrida sono previste già per il mese di gennaio, mentre per quelle a benzina ci sarà da aspettare qualche settimana in più. Clio evolutionL'allestimento base offre di serie i cerchi d'acciaio da 16, firma luminosa e fari posteriori a led, strumentazione digitale da 7 e infotainment da 10,1 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, sedili posteriori sdoppiati 1/3 e 2/3, climatizzatore manuale, sensori luci e di parcheggio posteriore. Fin da questa versione sono previsti numerosi aiuti alla guida, dal cruise control adattivo all'assistente al mantenimento della traiettoria. Clio technoLa versione intermedia aggiunge cerchi di lega da 16, quadro strumenti da 10, infotainment con servizi Google integrati (Maps, Assistant e Play), climatizzatore automatico, vetri posteriori oscurati, luci ambientali, ingresso senza chiave, specchietti ripiegabili elettricamente, telecamera posteriore e sensore pioggia. Clio esprit AlpineLa versione top di gamma si caratterizza per i dettagli sportivi: cerchi di lega diamantati ds 18, calandra con dettagli blu e inserti grigio scisto nei paraurti, logo e lettering in dark chrome, sedili sportivi, rivestimenti in Alcantara, battitacco e pedaliera in alluminio, caricatore a induzione per gli smartphone. Di serie su questo allestimento, disponibile solo con la motorizzazione full hybrid, la guida assistita di livello 2, i sensori perimetrali e il monitoraggio dell'angolo cieco. Optional e accessoriPer la versione evolution si possono ordinare a parte la telecamera posteriore (300 euro), i sedili anteriori riscaldabili (200 euro), il pack navigation (800 euro), che aggiunge il sistema di infotainment OpenR Link con la suite di Google, e il pack comfort (400 euro) per avere l'ingresso senza chiave, gli specchietti ripiegabili elettricamente e i sensori pioggia. Sulla evolution è disponibile il caricatore a induzione (150 euro) e il pack safety (tre varianti, da 400, 650 e 900 euro) per integrare gli aiuti alla guida, includendo quella assistita di livello 2 e la telecamera a 360. La esprit Alpine può essere arricchita con l'impianto stereo Harman Kardon (650 euro), il sistema di parcheggio automatico (600 euro) e il pacchetto winter (400 euro) per volante e sedili anteriori riscaldabili. Il listino della Renault ClioClio evolution TCe 115: 18.900 euroClio evolution full hybrid E-Tech 160: 24.900 euroClio techno TCe 115: 21.800 euroClio techno full hybrid E-Tech 160: 26.700 euroClio esprit Alpine full hybrid E-Tech 160: 28.300 euro
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Ricarica - Duracell, dalle batterie alle colonnine

4 Ruote - Ott 15,2025
Si chiama Duracell E-Charge il nuovo servizio di ricarica per auto elettriche inaugurato in questi giorni nel Regno Unito: una rete di colonnine ad alta potenza (fino a 1.000 kW) destinata a dare una spinta alla transizione all'elettrico oltremanica. Fino a un megawatt di potenzaLa Duracell ha pianificato investimenti per oltre 200 milioni di sterline (quasi 230 milioni di euro), che prevedono l'installazione di numerosi punti di ricarica in tutto il territorio del Regno Unito: a occuparsi fisicamente della rete sarà la società Elektra Charge, a cui il produttore di pile ha concesso la licenza d'uso del marchio. Le colonnine vere e proprie, sviluppate e prodotte da EV Network, contraddistinte dai colori Duracell, erogano una potenza massima di ricarica fino a un MW (1.000 kW) e supportano pagamenti contactless, tramite app e la tecnologia Plug & Charge. Si comincia con le prime seiLe prime sei stazioni di ricarica sono state inaugurate in questi giorni, ma già nel 2026 le postazioni aumenteranno: la Duracell conta di installarne diverse in luoghi di passaggio strategici come gli ingressi delle autostrade, i varchi cittadini e i centri commerciali. Caricare l'auto dovrebbe essere semplice come cambiare le batterie del telecomando. La Duracell ha alimentato le vite delle persone per decenni. Adesso, Duracell E-Charge alimenterà i loro viaggi, ha dichiarato Mark Bloxham, managing director dell'azienda.
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Il rilancio - Stellantis, maxi investimenti negli Usa: in arrivo cinque novità

4 Ruote - Ott 15,2025
Stellantis ha svelato i dettagli dei programmi per il rilancio della sua presenza negli Stati Uniti. Nei prossimi quattro anni, il gruppo investirà 13 miliardi di dollari (11,2 miliardi di euro al cambio attuale): si tratta del maggior impegno economico nei 100 anni di storia della filiale statunitense imperniata intorno all'ex Chrysler. Le risorse saranno destinate, in via prioritaria, a sostenere il lancio di "cinque veicoli nuovi in tutta la gamma prodotto nei segmenti principali", ad avviare la produzione di un inedito motore a quattro cilindri e a creare "oltre 5.000 posti di lavoro negli stabilimenti in Illinois, Ohio, Michigan e Indiana". Filosa: "Con investimenti in Usa più forti ovunque"I nuovi investimenti, annunciati con mesi di anticipo rispetto all'atteso piano industriale globale, consentiranno al gruppo di ampliare la sua presenza negli Stati Uniti, aumentando del 50% la produzione di veicoli rispetto ai livelli attuali e quindi arginando gli effetti delle politiche protezionistiche dell'amministrazione Trump. Tra l'altro, le cinque novità di prodotto sono aggiuntive rispetto alla programmazione regolare e già pianificata fino al 202, che prevede 19 modelli aggiornati in tutti gli stabilimenti statunitensi e gruppi propulsori rinnovati. Questo investimento negli Stati Uniti, il più grande e individuale mai realizzato nella storia di Stellantis, stimolerà la nostra crescita, rafforzerà i nostri impianti produttivi e porterà più posti di lavoro americani negli Stati che consideriamo la nostra casa, spiega l'amministratore delegato, Antonio Filosa. "Mentre ci prepariamo ai prossimi 100 anni, poniamo il cliente al centro della nostra strategia, ampliando la nostra gamma e offrendogli la libertà di scegliere i prodotti che desidera e ama. Accelerare la crescita negli Stati Uniti è stata una priorità assoluta fin dal mio primo giorno. Il successo in America non è solo un bene per Stellantis negli Stati Uniti, ma ci rende più forti ovunque. Le fabbriche e i modelliIl piano di Filosa  include i costi di ricerca, di sviluppo e dei fornitori per l'attuazione dell'intera strategia di prodotto, nonché gli investimenti nelle attività produttive di Stellantis. Di seguito i dettagli dell'impegno sui vari stabilimenti:Illinois: Stellantis investirà più di 600 milioni di dollari per riaprire la Belvidere Assembly Plant e ampliare la produzione del Jeep Cherokee e Jeep Compass per il mercato statunitense. Con l'inizio della produzione previsto per il 2027, le diverse iniziative dovrebbero creare circa 3.300 nuovi posti di lavoro.Ohio: il gruppo ha stanziato circa 400 milioni di dollari. La produzione di un inedito pick-up di medie dimensioni, precedentemente destinato a Belvidere, sarà trasferita al Toledo Assembly Complex, dove sarà assemblato al fianco delle Jeep Wrangler e Gladiator dal 2028. Il trasferimento potrebbe creare più di 900 posti di lavoro. Inoltre, sono previsti investimenti per tecnologie aggiuntive, "azioni di prodotto significative" per i due attuali modelli e un maggior numero di componenti presso la Toledo Machining Plant.Michigan: Stellantis sta progettando lo sviluppo di una nuova Suv di grandi dimensioni: quest'ultima sarà disponibile in versione elettrica a autonomia estesa e con motore a combustione interna e sarà prodotta nel Warren Truck Assembly Plant dal 2028. L'azienda investirà circa 100 milioni di dollari per riconvertire lo stabilimento. Il nuovo programma creerà oltre 900 posti di lavoro nello stabilimento dove ora vengono prodotti le Jeep Wagoneer e Grand Wagoneer. Inoltre, sono stati stanziati 130 milioni di dollari per preparare il Detroit Assembly Complex - Jefferson alla produzione della Dodge Durango di prossima generazione dal 2029.Indiana: il gruppo conferma infine gli investimenti annunciati lo scorso gennaio in diversi suoi stabilimenti a Kokomo per avviare,  nel 2026, la produzione del nuovo motore a quattro cilindri GMET4 EVO.  Grazie anche più di 100 milioni di dollari di investimenti, saranno creati oltre 100 posti di lavoro. 
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