Michelin Alpin 7 - Linvernale si rinnova
Come ogni anno, dal 15 novembre scatta l'obbligo di dotazioni invernali e per l'automobilista si apre un ventaglio di soluzioni: si può optare per il montaggio di coperture all season marchiate M+S (in questo video o su Quattroruote di ottobre in edicola trovate una comparativa approfondita fra sette diversi marchi), oppure per le catene da neve omologate a bordo (verificate se sono previste dal libretto). Tuttavia, nelle zone più fredde e ricche di precipitazioni, si raccomanda la scelta del pneumatico invernale.
Attenzione a mescola e battistrada. Lo sviluppo di coperture specifiche per i mesi più freddi non si ferma e la Michelin aggiorna la gamma presentando l'Alpin 7. Rispetto alla generazione precedente, le principali novità riguardano il battistrada e la mescola: il primo ha sempre un profilo direzionale, ma prevede un numero maggiore di lamelle nella scultura per incrementare l'aderenza in frenata e in accelerazione sulla neve (la Casa stima un +6% rispetto l'Alpin 6). La mescola, invece, è stata rinnovata per migliorare le performance alle basse temperature (è consigliato l'utilizzo di questa gomma sotto i 7C). Inoltre, prevede la tecnologia multistrato per mantenere le prestazioni nel tempo, man mano che il pneumatico si usura.
Misure e omologazioni. L'Alpin 7 è già disponibile in 62 dimensioni - da 15 a 20 pollici - ed è omologato con gli standard previsti dalla nuova normativa EU R117-04: norma che prevede la misurazione delle prestazioni di aderenza sul bagnato a pneumatico usurato, attraverso una prova di frenata. Per effettuare questo test, il pneumatico viene portato al limite legale di usura del battistrada (circa 2 mm): per ottenere l'omologazione è necessario che le prestazioni misurate siano al di sopra della soglia definita dalla normativa.
Finali Mondiali Ferrari - A Imola il Cavallino vince due volte
Finali Mondiali Ferrari, rettilineo d'arrivo dell'autodromo di Imola, domenica, primo pomeriggio. quello secondo noi il momento clou del weekend: l'incontro tra i tifosi sulle tribune, con tanto di "Cuori" giganti esposti, i piloti ufficiali delle 499P e le più belle auto del Cavallino. Attimi che rinnovano un legame inossidabile, che ha sconfitto pure il maltempo.
La festa dopo la tempesta. Dopo il diluvio del sabato, che ha creato grandi problemi alla regione Emilia-Romagna e giocoforza, ha ridotto l'affluenza del pubblico (saranno 33 mila, alla fine, le presenze), la domenica il meteo offre una tregua. Così, può essere officiata la liturgia laica più bella del motorismo mondiale: la festa Ferrari, che consacra la fine della stagione agonistica dei trofei monomarca Europe, North America, United Kingdom e Japan, e la celebrazione della vittoria alla 24 Ore di Le Mans di quest'anno con la 499P numero 50 (che bissa quella della 51 nel 2023). L'ambito trofeo, infatti, si trova davanti a tutti, insieme al gran capo Endurance e Corse Clienti, Antonello Coletta, al ceo Benedetto Vigna e al Chief Marketing Officer Enrico Galliera. Subito dietro, le 499P numero 50 e la gialla 83 - le quali, novità del format, avevano percorso il tragitto dal centro città fino all'autodromo, tra la gente - e la nuovissima supercar stradale F80, presentata ai piloti e collezionisti durante la serata di gala del sabato sera.
Orgoglio di appartenenza. E arriviamo al secondo momento topico delle Finali Mondiali Ferrari: quello delle 64 premiazioni del sabato sera, che ha visto accomunarsi, tra gli altri, piloti americani, inglesi, giapponesi, italiani ed europei, orgogliosi di far parte, grazie alle loro vittorie e alle coppe col Cavallino, del mito della Casa di Maranello. Nessun marchio al mondo potrebbe imitare quello che si è visto alle Finali Mondiali: attaccamento, fedeltà al brand, spettacolo, con un business da far invidia a chiunque.
I modelli in pista. Certo, i momenti sono importanti, ma le auto sono state le vere protagoniste del weekend imolese in rosso. Dalle numerosissime 296 dei trofei monomarca (più qualche 488), che hanno dato spettacolo in pista senza esclusione di colpi, alle sfilate delle vetture XX, al rombo altissimo e meraviglioso delle monoposto aspirate (a cavallo degli anni 2000) della F1 Clienti, allo show incredibile delle 499P Modificata - sembrava la moltiplicazione dei pani e delle hypercar - nei colori scelti dai rispettivi proprietari. Senza contare i gioielli delle 499P ufficiali vittoriose a Le Mans quest'anno e nel 2023, circondate dalle racing più famose dal 1948 a oggi. Ora, l'appuntamento alle prossime Finali Mondiali è per il 21-26 ottobre 2025, all'Autodromo del Mugello.
Audi - Nuovi modelli e servizi per il business
Con la presentazione ai responsabili di flotte di tutta Italia sulla nostra pista di Vairano (PV), è iniziata la carriera come vetture aziendali delle novità anticipate da Audi nelle ultime settimane, la A5, la Q5 e la A6 e-tron. La prima, visibile fra pochi giorni nelle concessionarie Audi, è destinata a raccogliere l'eredità del modello omonimo e, soprattutto, dell'A4, con nuove carrozzerie a 5 porte (non più designata Sportback) e station (come sempre denominata Variant); è realizzata sulla piattaforma termica Ppc, medesima base della Q5 di terza generazione, attesa presso i dealer nel primo trimestre 2025. invece assemblata a partire dall'altrettanto recente architettura elettrica Ppe la A6 e-tron, nelle concessionarie nel primo trimestre del prossimo anno, anch'essa presente a Vairano accanto alla sorella Suv Q6 e-tron, inauguratrice della piattaforma.
Obiettivo premium. L'offensiva di prodotto conferma l'attenzione dell'Audi per il mondo delle flotte, degli imprenditori e degli utilizzatori professionali del segmento premium, mercato del quale il costruttore detiene da dieci anni la prima posizione, e che nel 2024 (in buona parte prima della disponibilità dei nuovi modelli) sta rappresentando il 65% delle immatricolazioni in Italia del marchio; sempre rispetto al totale, il 42% dei volumi raggiunge gli utilizzatori attraverso il canale del noleggio a lungo termine. Accanto a una segmentazione degli allestimenti che tiene in ampia considerazione le esigenze delle imprese e degli utilizzatori (anche per A5, Q5 e A6 e-tron le versioni di riferimento restano Business, Business Advanced ed S-Line), il programma Audi for business si articola in eguale misura su iniziative di prodotto e servizio, ovviamente anche finanziario e di consulenza, attraverso le figure dedicate a seguire le aziende con flotte molto grandi o le risorse specifiche indirizzate dai 23 dealer specializzati nel supporto alle flotte (destinati a diventare 30 a breve).
Funzioni on demand. Audi ha intenzione di premere ulteriormente l'acceleratore su alcune soluzioni come le Functions on demand, sistemi e applicazioni attivabili anche temporaneamente dopo l'entrata in servizio dell'auto. Fari, funzioni multimediali, dispositivi di assistenza alla guida possono essere aggornati al variare delle esigenze aziendali, dell'utilizzatore o della società di noleggio, magari nel secondo ciclo di vita del veicolo. Vincenzo Vavalà, direttore vendite di Audi Italia, ha sottolineato come la definizione degli allestimenti dei nuovi modelli sia stata guidata anche dall'analisi delle proiezioni su quali equipaggiamenti risulteranno determinanti in futuro per la conservazione del valore residuo, aggiungendo che i principali enti quotatori hanno già riconosciuto all'A5 un incremento di 7 punti percentuali rispetto all'A4. In un'ottica di conservazione e di controllo del valore perlomeno da zero a otto anni di vita dell'auto, ha aggiunto Vavalà, non consideriamo chiuso il rapporto col cliente e con l'auto stessa esauriti i 3 o 4 anni del primo noleggio e, dal prossimo giugno, lanceremo Audi Value Noleggio, un'offerta di vetture usate che rispettino precisi standard.
Mercedes-Benz - Aperto il primo impianto per il riciclo delle batterie
Che fine fanno le batterie delle auto elettriche una volta esaurite? Una risposta arriva dalla Mercedes-Benz, che il 21 ottobre ha aperto il suo impianto per il riciclo di accumulatori agli ioni di litio: il primo su scala industriale in Europa, grazie ai suoi 6.800 metri quadrati.
Doppio processo per il riciclo. Siamo così andati a Kuppenheim, un paesino a un'ora da Stoccarda, per vedere il sito all'opera. Il quale sembra solo un impianto industriale come tanti (tubi, passatoie in metallo, cavi), ma ha obiettivi molto ambiziosi: punta a riciclare oltre il 96% dei materiali a un grado di purezza tale da poter creare nuove batterie. Il segreto è nel doppio trattamento meccanico e idrometallurgico degli accumulatori, al debutto in Europa. Il primo processo seleziona e separa plastica, rame, alluminio e ferro; il secondo, invece, è dedicato alla massa nera, i preziosissimi metalli come cobalto, nichel e litio che compongono gli elettrodi delle celle.
Economia circolare. Una volta recuperati, tutte questi materiali sono pronti per rientrare "in circolo". Stando alla Mercedes-Benz, l'impianto arriverà a recuperare 2.500 tonnellate di materiali l'anno, abbastanza per dare vita a 50 mila nuovi moduli. Per capire l'importanza di questi numeri, basta pensare che una Bev a bordo ha un accumulatore da 30-40 moduli.
Ruolo europeo. Realizzato in meno di due anni (la prima pietra è stata posata nel marzo 2023), l'impianto va oltre il singolo marchio e diventa centrale a livello europeo. Il nostro continente è alla continua ricerca di quelle materie prime critiche che non produce e non raffina, ma di cui ha bisogno se vuole puntare alla decarbonizzione e alle rinnovabili. L'unico modo per averle senza dipendere dall'estero (leggi: Cina) è riciclarle e non a caso alla presentazione dell'impianto c'era anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz, uno degli alfieri dell'elettrico. " questo il futuro e non è questione di ideologia", ha detto il politico. "Per produrre batterie in modo sostenibile e rispettoso delle risorse, anche il riciclo è fondamentale. L'economia circolare è un motore di crescita e, allo stesso tempo, un elemento essenziale per raggiungere i nostri obiettivi climatici".
Chery - Presto un centro di progettazione in Italia
Il gruppo Chery è in una fase attiva di negoziati per aprire un centro di progettazione in Italia: lo ha dichiarato Shawn Xu, amministratore delegato dei marchi Omoda e Jaecoo, nel corso di un incontro con la stampa italiana a margine della Global Innovation Week.
Shawn Xu, quali sono gli obiettivi di vendita in Italia e in Europa?
In Europa siamo partiti con la Omoda 5 in Spagna e abbiamo venduto 200 esemplari nel primo mese. Siamo soddisfatti anche a livello continentale, perché nella prima metà dell'anno siamo già a 3 mila unità. Un obiettivo realistico per il 2024 è di 5 mila unità. Per quello che riguarda il vostro Paese in particolare, nell'ultimo mese abbiamo venduto più di 500 unità e ora puntiamo a mille. Per il 2025, contiamo di aprire in Grecia e altri Paesi e di arrivare a 3 mila auto al mese, sia in Spagna, sia in Italia. Ci aiuterà anche l'arrivo, entro la metà dell'anno, della Jaecoo 7 plug-in.
Ci sono piani industriali per l'Italia?
Vogliamo essere molto forti in Europa: abbiamo già una fabbrica in Spagna e lì, a fine anno, avvieremo la produzione locale della Omoda 5. Per la versione elettrica cominceremo nel 2025, perché avremo bisogno di fare anche le batterie in Europa per evitare i dazi, ma gli impianti per le batterie richiedono tempi lunghi per essere allestiti. Di sicuro, quanto abbiamo fatto in Spagna non è abbastanza, quindi l'Italia è una delle candidate per una seconda fabbrica.
Sono vere le indiscrezioni su un centro di progettazione nel nostro Paese?
Sì, puntiamo ad aprirlo molto presto. Abbiamo piani per una sede con un numero significativo di addetti, circa un centinaio all'inizio, ma poi saranno molti di più: in Italia ci sono molte competenze ingegneristiche, ma anche e soprattutto nel campo del design. Siamo attualmente in una fase di trattative e posso confermare che tra le alternative è in considerazione l'area di Torino.
Farete un'auto più piccola per l'Europa?
Sì, sopo la Omoda 5 e la 7, introdurremo anche la 3.
Può darci qualche dettaglio sul progetto?
Si tratterà di una crossover più piccola e dal design più aggressivo rispetto alla 5, ispirato a quello dei mecha giapponesi. Sarà lunga circa 4,3 metri: non volevamo farla troppo piccola per non compromettere l'abitabilità, soprattutto posteriore. La offriremo sia come ibrida, sia come elettrica pura e la introdurremo sul mercato all'inizio del 2026.
Si è tornati a parlare di un vostro interessamento all'acquisizione di Maserati. C'è qualcosa di concreto?
Ho sentito qualcosa (ride, ndr), ma non posso commentare. Si tratta solo di rumor, al momento.
L'elettrico sembra arretrare in Europa. Quali sono le vostre previsioni?
Su elettrico e ibrido dobbiamo seguire la domanda del mercato: di sicuro, non possiamo fare soltanto modelli termici per via dei limiti alle emissioni, ma dobbiamo creare, con l'ibrido e l'ibrido plug-in, un'offerta bilanciata, soprattutto nei mercati dove l'infrastruttura elettrica non è particolarmente sviluppata.
Contate di aprire filiali in altri Paesi europei, come Francia e Germania?
L'obiettivo dei marchi Omoda e Jaecoo è di essere globali, anche perché abbiamo avuto successo sui primi mercati su cui abbiamo esordito. Inizialmente avevamo una strategia più aggressiva e volevamo aprire le nostre filiali in tutti i mercati europei nel 2024, ma poi abbiamo capito che ci vorrà più tempo. Cresceremo, ma non dobbiamo avere troppa fretta di farlo.
Hyundai Tucson - Una serie speciale per i 20 anni del modello
La Hyundai omaggia la carriera della Tucson con l'edizione 20 Anniversario, presto disponibile sul mercato italiano in abbinamento a tutti i powertrain della gamma.
Verde opaco e nero. La serie speciale prevede la tinta speciale Pine Green Matte opaca, i cerchi da 19" Satin Dark Grey, i loghi personalizzati interni ed esterni, gli elementi esterni neri e le finiture interne rivestite di pelle nera e tessuto con cuciture Pine Green.
Oltre 2 milioni solo in Europa. La Tucson è giunta alla quarta generazione e in 20 anni di carriera è stata venduta in Europa in oltre 2 milioni di esemplari: l'ultima serie ha già superato le 727.000 unità prodotte.
Veneto - Incentivi fino a 8.400 euro, anche per le termiche Euro 6
Il Veneto stanzia incentivi a favore delle auto nuove legati alla rottamazione, con un fondo di 7 milioni di euro: premiate anche le vetture termiche, purché minimo Euro 6. Non si conoscono ancora tutti i dettagli dell'iniziativa, comunque la richiesta di bonus potrà essere avanzata dai residenti nella Regione con Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 50 mila euro.
Come cambia. Il bonus, di massimo 8.400 euro, varia in funzione delle tre fasce di reddito e delle emissioni del veicolo da acquistare: quello base, da 2.000 a 7.000 euro, viene moltiplicato per 1,2 per Isee fino a 25 mila euro e per 1,1 fino a ai 40 mila euro, restando immutato per gli altri. Le domande andranno presentate tra il 23 ottobre e il 20 dicembre 2024, mentre servirà dimostrare l'acquisto con l'invio della documentazione entro il 30 maggio 2025: la graduatoria sarà determinata in base alla situazione economica familiare. Per info, bando.auto@ven.camcom.it o 041 0999444 (lunedì e mercoledì dalle 10 alle 12).
Colonnine - Terzo bando con meno ricariche pubbliche veloci
Nuovi avvisi pubblicati dal Gse (Gestore servizi energetici) per la creazione di ricariche pubbliche veloci in Italia, coi fondi del Piano di ripresa Pnrr: dopo il flop dei primi due bandi, è stato ridotto il numero di stazioni relativi a ogni modulo d'ambito e a ogni macrolotto. Si intende realizzare 8.151 infrastrutture nelle città e 6.651 lungo le strade extraurbane, per un totale di circa 14.802 punti, da sommarsi ai 6.000 in corso di realizzazione. Fra prese lente e veloci, Motus-E ne conta oggi 56.992 su circa 28.496 colonnine, la cui diffusione è uno dei molteplici fattori per centrare il target del governo: 4,3 milioni di auto elettriche circolanti nel 2030, rispetto alle 261.731 attuali.
Da fine mese. Garantendo il supporto tecnico-operativo nei confronti del ministero dell'Ambiente, il Gse ha reso noto che possono partecipare le imprese di qualsiasi dimensione e operanti in tutti i settori, nonché i raggruppamenti temporanei (Rti): dal 29 ottobre gli operatori (A2A, Be Charge, Enel X e altri) potranno presentare la domanda per l'accesso alle agevolazioni.
Emissioni 2025<br> - Stellantis: "Se le elettriche non si vendono, produrremo meno termiche"
Per rispettare gli obiettivi di emissioni previsti nel 2025 ed evitare di dover pagare multe troppo salate, il gruppo Stellantis è pronto a tagliare la produzione di auto con motore termico, dando priorità a quelle elettriche. quanto ha dichiarato Jean-Philippe Imparato, ex ceo dell'Alfa Romeo e nominato Chief Operating Officer in Europa in seguito al recente rimpasto del management del gruppo.
Produzione da rimodulare. I tagli alla produzione potrebbero partire già dal primo di novembre. In un'intervista rilasciata durante il Salone di Parigi, Imparato spiega che Stellantis dovrà raddoppiare la sua quota di veicoli elettrici, per arrivare al 25% richiesto dagli obiettivi del 2025. Ma se la domanda di Bev rimarrà ai livelli attuali, l'unico modo per riuscirci è ridurre la disponibilità di auto con motore termico. Considerato che già adesso produciamo solo le auto effettivamente ordinate, costruiremo solo le termiche necessarie per mantenere la percentuale di elettriche al livello richiesto, precisa Imparato, sottolineando che l'arrivo di Leapmotor in Europa servirà ad aumentare la quota di Bev in circolazione.
Non tutti i mercati sono uguali. Imparato ha specificato che gli obiettivi di vendita di elettriche saranno calibrati sulla base dei diversi mercati. In Spagna e in Italia, spiega il manager di Stellantis, la percentuale di elettriche è inferiore al 5%, pertanto la richiesta non sarà di arrivare al 20% di Bev entro il 2025; in altri mercati, come l'Olanda, dove la penetrazione è di gran lunga superiore, potrebbe però essere richiesto il 50% di mix. Il gruppo aumenterà inoltre gli incentivi per i modelli a batteria, conclude Imparato, senza specificare cifre o modalità di erogazione.
Costruttori divisi. L'Unione Europea prevede, per il 2025, una quota di elettriche media compresa tra il 20 e il 25%, con un obiettivo di emissioni per le auto nuove non superiore ai 95 g/km di CO2. Attualmente siamo al 14,4% di Bev (dati di agosto), con emissioni media pari a 106,6 g/km. Ogni grammo in eccesso costerà alle Case 95 euro per ogni auto venduta oltre questa soglia. Secondo quanto affermato dal ceo della Renault Luca de Meo, i costruttori rischiano per circa 15 miliardi di euro (10 secondo altri analisti, in ogni caso un'enormità). Per questo alcune Case, come BMW e il gruppo Renault, chiedono da mesi di rivedere le norme per le emissioni di CO2, o di rinviarne l'applicazione; mentre altre, come Stellantis, si oppongono a questa ipotesi. Secondo Carlos Tavares, Stellantis rispetterà gli obiettivi.
Il sistema di crediti. L'obiettivo di emissioni del 2025, però, non equivale tecnicamente all'obbligo di vendere più auto elettriche. L'obiettivo è ridurre le emissioni complessive e a questo possono contribuire - in maniera ovviamente più significativa - le elettriche, ma pure le ibride e le plug-in, che rientrano nella categoria "Zlev" (Zero and low emission vehicles) con emissioni tra 0 e 50 g/km. Oltre alle sanzioni, l'Unione Europea ha previsto infatti diversi incentivi, come un sistema di crediti che, nel caso di superamento della soglia del 25% di veicoli Zlev, riduce proporzionalmente gli obiettivi di emissioni (fino al 5%). I veicoli che rientrano in questa categoria hanno poi un peso specifico maggiore nel computo delle emissioni complessive.
Mercedes-AMG - CLE 53 4Matic+ Cabriolet, en plein air alla tedesca
Se siete amanti del vento tra i capelli, la CLE 53 4Matic+ Cabriolet ha tutto il necessario per non farvi perdere gli ultimi raggi di sole. Già, perché con i sistemi Aircap e Airscarf (di serie), è possibile viaggiare en plein air anche in autunno inoltrato. Aircap solleva un deflettore sul parabrezza che devia i fruscii dall'abitacolo, mentre Airscarf - grazie alle bocchette d'aerazione integrate nel poggiatesta - genera un flusso d'aria calda attorno al collo e alle spalle dei passeggeri anteriori. Accessori che ci hanno permesso di goderci appieno le curve del Parco nazionale della Sierra de las Nieves con la capote abbassata, nonostante l'umidità e le temperature non proprio clementi. E se avessi incontrato la pioggia? Nessun problema: la CLE 53 Cabriolet chiude i boccaporti in 20 secondi fino a 60 km/h.
AMG in tutto per tutto. La Mercedes-AMG CLE 53 4Matic+ Cabriolet adotta un propulsore mild hybrid di 3.0 litri (con doppio turbocompressore, di cui uno elettrico) da 449 CV e 560 Nm (600 CV in modalità overboost, per 10 secondi), abbinato alla trazione integrale AMG Performance 4Matic+ a ripartizione variabile e quattro ruote sterzanti. Così, tornanti e strade sdrucciolevoli si possono affrontare a cuor leggero. Notevoli le prestazioni: lo scatto da 0 a 100 km/h si conclude in 4,4 secondi, mentre il cambio AMG Speedshift TCT a nove rapporti non ha esitazioni, neanche in condizioni impegnative come quelle di una catena montuosa.
Dettagli specifici. La versione Cabriolet riprende le caratterizzazioni già viste sulla versione Coupé: ha carreggiate allargate (+58 mm davanti e +75 mm dietro), la calandra AMG a listelli verticali, paraurti specifici, il cofano con due nervature longitudinali e la griglia per l'uscita dell'aria calda del motore. Al posteriore troviamo un cenno di spoiler sopra la coda e un nuovo diffusore. Da segnalare alcune chicche che si trovano sulla variante col tetto di tela: lo schermo dell'infotainment che si inclina da 15 fino a 40 per evitare i riflessi della luce solare e sedili rivestiti di pelle, trattati in modo da riflettere le onde infrarosse per abbassare la temperatura fino a 12 gradi rispetto alle sedute normali. I prezzi? Si parte da 110.000 euro.
F.1, GP Stati Uniti - La Ferrari centra la doppietta ad Austin
La Ferrari ha vinto il Gran Premio degli Stati Uniti, mettendo a segno un'inaspettata doppietta che negli States mancava da 18 anni. A salire sul gradino più alto del podio è stato un coriaceo Charles Leclerc. Il Cavallino Rampante sembra star raccogliendo i frutti degli aggiornamenti che hanno debuttato a Monza e che hanno migliorato nel complesso le performance della SF-24.
Bottino pieno per la Rossa. Charles Leclerc ha costruito questa vittoria fin dalla prima curva: ha fiutato la manovra di Verstappen su Norris e si è così infilato all'interno, sfilando gli avversari senza grandi problemi. "Sono davvero felicissimo", ha detto il monegasco. "Non era stato un weekend facile e avevo avuto anche delle difficoltà con la macchina, ma in gara ho avuto un feeling decisamente migliore. Pensavamo che dopo la Sprint gli altri sarebbero migliorati molto, ma noi avevamo ancora un ottimo passo". Riguardo alla manovra al via, ha detto: "Sì, è andata benone in curva 1 ed è esattamente ciò che volevo fare. Essere in testa ci ha aiutati molto nel primo stint, perché abbiamo potuto sfruttare l'ottimo passo della vettura". La ciliegina sulla torta l'ha messa Carlos Sainz, nonostante i problemi accusati all'inizio della gara. "Sapevo che gran parte della gara si sarebbe decisa in partenza e sapevo che Lando e Max sarebbero andati forte. Purtroppo, io ho avuto la peggio. Mi sono dovuto accontentare della seconda posizione, ma è comunque una buona gara. Il basso degrado che abbiamo avuto mi ha permesso di divertirmi in gara. Possiamo andare all'attacco e spingere, è stato divertente. Ovviamente, complimenti a Charles e a tutta la squadra. Questo è un risultato che ci mette in lotta per il mondiale costruttori".
Verstappen a Podio. Max è riuscito a piazzarsi sul podio, al termine di una gara complicata per il tre volte campione del mondo. Sul finale ha ingaggiato una battaglia con Lando Norris e l'inglese della McLaren lo aveva anche superato (a fatica) andando oltre i limiti della pista. Una manovra che i commissari di gara hanno ritenuto scorretta, penalizzandolo di cinque secondi e riportando così Max sul podio. "Per me è stata una gara difficile, non avevo ritmo per attaccare", ha detto il pilota della Red Bull. "La battaglia è stata dura e ho fatto di tutto per tenere dietro Norris. Alla fine, un podio è un ottimo risultato. Ho una mia opinione su quello che è successo con Lando, ma non ho bisogno di dirla qui, lascio che i commissari sportivi facciano il loro lavoro".
Il resto della Top 10. La McLaren lascia Austin senza aver raggiunto l'obiettivo minimo del weekend, ossia stare davanti a un redivivo Verstappen. Il team di Woking chiude con il quarto e quinto posto di - rispettivamente - Norris e Piastri. George Russell è riuscito a recuperare dal fondo e portare la sua Mercedes al sesto posto, mentre il suo compagno di squadra Hamilton è uscito di pista dopo pochi chilometri di gara. Settima posizione finale per Sergio Perez, al termine di un altro GP opaco. Ancora punti per la Haas che riesce così a superare la Racing Bulls in classifica costruttori: Liam Lawson, che correrà con il team di Faenza fino a fine stagione, ha provato a metterci una pezza e ha raccolto i due punti del nono posto, pur essendo partito ultimo. Infine, menzione d'onore per Franco Colapinto: l'argentino della Williams ha regalato alla squadra il punto del decimo posto, dopo aver lottato con il coltello tra i denti con i suoi avversari.
Le classifiche. Max Verstappen resta leader indiscusso della classifica con 354 punti contro i 297 di Lando Norris. L'inglese ha ancora matematicamente la possibilità di lottare per il titolo, ma non potrà sperarci a lungo se non ritrova la lucidità che oggi gli è mancata. Discorso diverso per quel che riguarda il mondiale costruttori: la McLaren guida la classifica con 544 punti contro i 504 della Red Bull. Ma occhio al recupero della Ferrari, che con 496 punti inizia a sentir stretto il vestito di "terza forza" di questo campionato.
Jaecoo J5 - Benzina, ibrida o elettrica: arriverà nel 2025 in Italia
Il marchio Jaecoo, uno dei due creati ex novo dal gruppo cinese Chery per i mercati europei (l'altro è Omoda, appena lanciato qui da noi), ha presentato nella sua città natale di Wuhu la J5, uno dei modelli che andranno a costituire la gamma del brand per il Vecchio continente: già deciso il suo debutto in Italia (ma da vedere con quali motorizzazioni), che avverrà entro la prima metà del 2025.
Il design. Questa Suv, come ha già fatto la J7 (che farà presto da apripista al marchio sui nostri mercati) prima di lei, mette in mostra ancora una volta un linguaggio stilistico del tutto diverso da quello dei modelli Omoda: le linee dominanti qui sono orizzontali e verticali, senza alcuna concessione alle forme curvilinee del brand gemello. Spicca in particolare il family feeling al frontale, che mette in mostra ancora una volta la "waterfall grille", ispirata secondo i designer della Jaecoo all'effetto dell'acqua di una cascata.
Le dimensioni. Lunga 4,38 metri, larga 1,86 e alta 1,65, la Jaecoo J5 ha un passo di 2,62 metri e ricade in virtù delle sue dimensioni a cavallo tra i segmenti B e C-Suv europei. Un agone agguerrito, dove tenterà di competere con il suo look che non nasconde punti di contatto con alcune concorrenti occiidentali (come Jeep e Range Rover) e con buone doti di versatilità: la capacità dichiarata del bagagliaio è di 480 litri, ma in configurazione di massimo carico può raggiungere i 1.180: "Quanto basta per caricare fino a sette valigie", per usare le parole di Shawn Xu, ceo dei due marchi.
Al lancio (in Cina) sarà solo termica. Tra le prime informazioni emerse sul conto della J5, in attesa di una presentazione completa per i mercati europei, va posta l'attenzione su quelle riguardanti i powertrain. Questa nuova Suv sarà declinata in tre varianti: al lancio, tuttavia, l'offerta comprenderà una sola motorizzazione quella termica pura, rappresentata da un 1.6 turbobenzina quattro cilindri da 147 CV e 278 Nm abbinato a un cambio doppia frizione a sette marce (per una configurazione identica a quella della Omoda 5) e anche alla trazione integrale.
L'ibrido e l'elettrico. In un secondo momento arriveranno invece una versione full hybrid, realizzata attorno a un 1.5 turbobenzina a ciclo Miller (anche in questo caso con potenza complessiva di 147 CV) e una puramente elettrica: in questo caso la potenza sarà di 204 CV, sufficiente - secondo i dati dichiarati - per uno 0-100 km/h da 7,7 secondi. Per quanto riguarda l'autonomia, la batteria da 67 kWh di capacità dovrebbe garantirle un valore - calcolato con il ciclo d'omologazione cinese Wltc - pari a 420 chilometri.
Polestar - Passaggio a Nord - FOTO GALLERY
La Polestar è nata inizialmente come divisione sportiva della Volvo (gruppo Geely), per poi diventare nel 2017 un brand indipendente, focalizzato sulle auto elettriche di fascia premium ad alte prestazioni. In quell'anno ha debuttato la 1, coupé ibrida plug-in da 628 CV prodotta in serie limitata; nel 2020 è arrivata la 2, fastback a ruote rialzate e primo modello a zero emissioni; quindi è stata la volta dell'ammiraglia 3 e della Suv-coupé senza lunotto 4, da poco arrivata anche in Italia e provata anche su Quattroruote di ottobre. Il prossimo anno toccherà alla 5, sportiva da quasi 900 CV che abbiamo già visto in azione sulla collina di Goodwood, seguita nel 2026 dalla roadster scoperta 6. Abbiamo raccolto il passato, il presente e il futuro della Polestar nella gallery che potete sfogliare qui sopra.
Chery - Nel 2026 la batteria allo stato solido: avrà 1.500 km dautonomia
Per la Chery, questo è l'evento più importante dell'anno: vogliamo trasformare Wuhu in un paradiso per gli innovatori di tutto il mondo: le parole scelte da Yin Tongyue, amministratore delegato del gruppo cinese per inaugurare la Global Innovation Conference del 2024, la dicono lunga su quanto la ricerca nelle nuove tecnologie sia cruciale per le Case locali. E lo testimoniano i risultati che vedremo nei prossimi anni, a partire dalla prima generazione di batterie allo stato solido, che arriverà nel 2026 e che garantirà secondo gli annunci un'autonomia elettrica di 1.500 chilometri.
Batterie, un percorso a tappe. Il cammino verso quella che tutti considerano la prossima svolta nella tecnologia degli accumulatori è già tracciato. E prevede una tappa intermedia, come ha spiegato il vice president Gao Xinhua: L'anno prossimo lanceremo una nuova cella sviluppata internamente, di formato cilindrico e dimensioni molto più grandi rispetto a quelle attualmente sul mercato: grazie alla sua densità d'energia di 310 Wh/kg, garantirà percorrenze fino a 1.200 chilometri.
Tongyue: "Il business va oltre l'auto". Il concetto su cui più spesso è tornata la dirigenza nel corso dell'evento è però un altro: Oggi il business di un gruppo automobilistico non può più essere legato semplicemente all'auto, ha dichiarato Tongyue: Una grossa parte dei nostri investimenti è già dedicata a intelligenza artificiale, cloud computing, robotica e blockchain. E in questi campi abbiamo il supporto di partner come Siemens, Nvidia e Qualcomm: insieme a loro vogliamo costruire un processo di co-creazione, che vada oltre il classico rapporto con un fornitore tramite un approccio di innovazione aperta e cooperativa.
Verso il secondo posto sulle Nevs in Cina. Al di là delle dichiarazioni d'intenti sulla visione per gli anni a venire e della ricerca sul lungo termine, il gruppo di Wuhu sta dimostrando già nel presente un grande dinamismo. Soprattutto sul fronte dei new energy vehicles (Nevs) categoria che sul mercato cinese indica insieme le auto elettriche e le ibride plug-in. Un camo in cui la Chery ha accusato un certo ritardo nei confronti di altri concorrenti nazionali, ma che ha iniziato a recuperare rapidamente, secondo Tongyue: Dall'inizio di quest'anno abbiamo raggiunto in successione i traguardi dei 40, 50 e 60 mila Nevs al mese, arrivando a diventare il terzo costruttore più rilevante sul mercato cinese: il nostro obiettivo è quello di arrivare a 100 mila e insediarci stabilmente al secondo posto.
Prossimo obiettivo? L'Europa. Le ambizioni della Casa, tuttavia, non sono circoscritte al mercato locale, perché il processo di espansione investe in pieno anche l'Europa: di recente, anche nel nostro Paese, è stato lanciato il marchio Omoda, che verrà presto affiancato dal gemello Jaecoo, analogamente concepito in provetta per il Vecchio continente. Al quale sembra indirizzata la conclusione del keynote: Nei primi nove mesi di quest'anno abbiamo venduto 1,75 milioni di auto a livello globale, incrementando i volumi di oltre il 40% rispetto allo stesso periodo del 2023. Siamo un'azienda giovane, nata soltanto 27 anni fa: il nostro processo di crescita è solo all'inizio.
F.1, GP Stati Uniti - McLaren in pole position con Lando Norris
Lando Norris ha conquistato la pole position del Gran Premio degli Stati Uniti, diciannovesima prova del Mondiale di Formula 1. L'inglese della McLaren ha fermato il cronometro sull'1:32.330, precedendo di soli 31 millesimi la Red Bull del rivale Max Verstappen. " stato un giro bellissimo, non credo che sarei riuscito a migliorare ancora al secondo tentativo", ha commentato Lando parlando della sua settima pole in carriera. "Siamo stati in svantaggio per tutto il weekend e non abbiamo avuto il passo della Ferrari o della Red Bull. Nell'ultimo tentativo sia Carlos che Max hanno detto che si stavano migliorando, quindi forse sono stato solo fortunato, ma va bene così".
Occasione mancata per Max. L'ultimo giro della Q3 è stato caratterizzato dall'incidente della Mercedes di Russell che ha mandato tutti ai box prima del previsto. Verstappen si stava migliorando e aveva e carte in regola per prendersi la prima posizione, ma non ha potuto completare il giro. "Peccato, avevo un'ottima occasione tra le mani per fare la pole, ma è così che vanno le corse", ha detto il tre volte iridato. "Rispetto a stamattina abbiamo apportato alcune piccole modifiche alla vettura che si sono rivelate positive, spero sia positivo in vista della gara di domani". Verstappen ha già dimostrato di aver ripreso il controllo della situazione, grazie a una RB20 che ha ritrovato il suo bilanciamento. In gara, sarà dunque un osso duro per tutti.
Ferrari in seconda fila. Migliorarsi in qualifica era l'obiettivo cruciale per la Rossa e, anche se il miglioramento non è così sostanziale, il passo avanti c'è stato. Carlos Sainz scatterà dalla terza posizione, davanti a Charles Leclerc, e ha così commentato la sua qualifica: "Potevo fare di più, avevo tre decimi di vantaggio sul mio giro mentre ero alla Curva 16 e ne mancavano solo tre alla fine. Ma parlare con il senno di poi è facile. Domani, comunque, ci aspetta una gara divertente, specie con Lando e Max lì davanti".
Il resto della Top 10. Oscar Piastri ha ottenuto solamente il quinto tempo ed è riuscito a stare davanti a George Russell, con l'unica delle Mercedes in Q3. Hamilton, infatti, è stato eliminato addirittura in Q1 e laconicamente ha detto: "Non so davvero cosa sia successo, la macchina semplicemente non è stata all'altezza". Sicuramente, le difficoltà dei due piloti finora sono state evidenti e l'incidente di George ne è ulteriore prova. L'Alpine torna in Q3 grazie a una splendida prestazione di Pierre Gasly che domani si schiererà in P7, davanti all'Aston Martin di Fernando Alonso. Kevin Magnussen regala un'altra soddisfazione alla Haas, portando il team americano in nona posizione, davanti alla Red Bull di Sergio Perez.
F.1, GP Stati Uniti - Sprint Race: Verstappen vince, Sainz dà spettacolo
Max Verstappen è tornato: il tre volte campione del mondo della Red Bull Racing ha vinto la Sprint Race del GP degli Stati Uniti, mettendosi alle spalle con facilità tutti i suoi avversari. "Direi che non è andata male, è stato un po' come i vecchi tempi!", ha detto l'olandese volante. "Finalmente siamo tornati a correre normalmente, perché nelle scorse gare abbiamo sempre dovuto guardarci alle spalle, mentre ora abbiamo potuto fare la nostra gara".
Gran recupero di Sainz. Alle spalle dell'olandese la lotta è stata serrata e il protagonista principale è stato Carlos Sainz, scatenato sulla sua SF-24. Lo spagnolo ha ingaggiato una lotta dura, ma leale, con il compagno di squadra Leclerc e ha avuto la meglio, liberandosi poi di Russell e - proprio alla fine - anche di Lando Norris. "Onestamente, mi sono divertito tanto. Abbiamo avuto il nostro bel da fare e sul finale stavo faticando con le gomme. Ma ho visto Lando in difficoltà e ho pensato che, se fossi riuscito a prendere il DRS, avrei potuto almeno finire in P2 e così è stato. Il nostro ritmo è stato buono e sicuramente incoraggiante in vista di domani".
Terzo posto per Lando. Norris ha chiuso in terza posizione, vittima di una gestione del degrado gomme non proprio ottimale per la McLaren. Tuttavia, l'inglese ha finalmente fatto una partenza grandiosa e all'uscita della prima curva era già in seconda posizione. Non ha però avuto il passo per insidiare Verstappen e sul finale, complice un bloccaggio, si è fatto passare da Sainz. Si è difeso con il coltello tra i denti nel giro finale, incalzato da Leclerc, il quale ha anche rischiato di centrarlo in pieno in frenata alla curva 15. "Alla fine, sono soddisfatto per come è andata", ha detto Lando. "Pensavo di poter mantenere la seconda posizione, ma le mie gomme anteriori erano già andate. Il finale è stato deludente, ma nel complesso è andata bene e ho preso punti".
Una Sprint divertente. Abbiamo visto diverse battaglie ruota a ruota, come quella tra Tsunoda e Piastri - a centro gruppo - durata per parecchi giri. Alla festa non si è unita la Mercedes, crollata troppo presto rispetto agli avversari: Russell e Hamilton hanno chiuso rispettivamente in quinta e sesta posizione, davanti alle due Haas di Magnussen e Hulkenberg che rendono onore alla propria squadra nella gara di casa.
Qualifiche a mezzanotte. Il nostro sabato sera dedicato alla Formula 1 non è ancora terminato, perché adesso bisogna fare switch e concentrarci sul Gran Premio. Adesso le squadre potranno lavorare nuovamente sugli assetti in vista della sessione di qualifiche che partirà alla mezzanotte italiana (le 17 di Austin).
Renault 4 - Vecchia scuola, nuova Suv - FOTO GALLERY
Della storica Renault 4 degli anni 60, nei suoi trent'anni di storia, sono state vendute più di otto milioni di unità nei cinque continenti, in oltre cento Paesi. Al Salone di Parigi 2024, la Casa francese ha presentato la sua nuova Suv di segmento B, 100% elettrica, che riporta sul mercato uno dei nomi più conosciuti e amati dell'automobile. Una vettura dallo stile che la Renault definisce rétro-futuristico, perché combina elementi di novità, richiami e omaggi alla prima R4: andiamo a scoprire entrambe le vetture nella galleria fotografica qui sopra.
F.1, GP Stati Uniti - Qualifica Sprint: Verstappen fa il giro più veloce
Max Verstappen è tornato lì davanti: nelle Sprint Qualifying del Gran Premio degli Stati Uniti, il tre volte campione del mondo della Red Bull Racing ha ottenuto il miglior tempo, fermando il cronometro in 1:32.833 e beffando per soli 12 millesimi la Mercedes di George Russell.
Lotta serrata. La sessione è stata particolarmente serrata fin dalle prime battute. Nella SQ1 è stato chiaro che i distacchi erano davvero piccoli e tutti hanno provato a dare il massimo da subito. Il primo colpo di scena l'ha regalato la McLaren, perché Oscar Piastri - nonostante i due tentativi veloci - ha commesso delle piccole sbavature che gli sono costate troppo e domani partirà dalla sedicesima posizione. Anche la SQ2 ha visto un nome pesante restare fuori ed è quello di Sergio Perez, ancora una volta in netta difficoltà rispetto al compagno di squadra.
Così tra i primi dieci. La SQ3 ha riservato sorprese fino alla fine, con Verstappen che è riuscito a fare il miglior giro proprio all'ultimo passaggio utile. Un risultato importante per l'olandese, che sembra vedere la luce in fondo al tunnel. Non è andata come previsto per la Ferrari, che ha chiuso in terza e quinta posizione rispettivamente con Leclerc e Sainz. Tra loro, spunta la McLaren "cromata" di Lando Norris, chiamato a fare del proprio meglio contro un redivivo Verstappen fin dalla Sprint Race di domani. Ottime le performance della Haas: il team americano è riuscito a portare in sesta e ottava posizione le monoposto di Hulkenberg e Magnussen, mettendo a sandwich la Mercedes di Hamilton. A chiudere la Top 10 troviamo la Racing Bull di Yuki Tsunoda e la Williams di Franco Colapinto.
Porsche 911 GT3 - Ancora più affilata col restyling - VIDEO
Con l'arrivo della serie 992.2, la GT3 ha adeguato il suo design a quello della 911 appena ristilizzata: sono nuovi i fari anteriori Matrix Led, che combinano tutte le funzioni di illuminazione, lasciando spazio a prese d'aria maggiorate. Altrettanto inediti i profili nel sottoscocca, che incrementano la deportanza e ottimizzano il flusso d'aria, così come i braccetti dei doppi triangoli anteriori: ripresi dalla GT3 RS, hanno un profilo a goccia che migliora la downforce e il raffreddamento dei freni.
Per la prima volta nella storia della GT3, sulla sola variante Touring, ci sono i sedili posteriori a richiesta. Una dotazione che può essere abbinata alle sedute anteriori a guscio in carbonio con poggiatesta abbattibili, per garantire un accesso più agevole alla parte posteriore dell'abitacolo. A differenza della nuova 911, l'avviamento non è a tasto, ma è rimasto a levetta. Specifico anche il quadro strumenti digitale, con il Track screen mode che lascia solo le indicazioni essenziali per la guida in pista.
Come da tradizione di questo modello, nato nel 1999 con l'obiettivo di esaltare le doti della 911 tra i cordoli, le soluzioni per la riduzione del peso sono maniacali: tra queste, spiccano la batteria per l'avviamento agli ioni di litio, che pesa 4 chilogrammi meno della precedente, e i nuovi cerchi di alluminio, che riducono le masse non sospese di altri 1,5 chili. A richiesta, ci sono gli spettacolari cerchi di magnesio dei pacchetti Weissach e Leichtbau, che limano altri 9 kg dalla massa complessiva.
Configurata proprio con il Weissach package, per la prima volta disponibile sulla GT3, la nuova serie segna 1.420 kg sulla bilancia. Merito del roll cage integrale e del tetto di fibra di carbonio, prima di tutto. Sulla Touring, il pacchetto corrispondente è il Leichtbau, che comprende tetto di carbonio, pannelli porta alleggeriti e ruote di magnesio forgiato. Per la GT3 "normale" esiste anche il pacchetto Clubsport, che comprende una roll cage di acciaio imbullonata, cinture a sei punti per il guidatore ed estintore.
Il motore è quello di sempre: il 4.0 sei cilindri boxer da 510 CV e 450 Nm, che garantisce un rapporto peso/potenza di 2,8 kg/CV. L'unica modifica importante a livello di catena cinematica riguarda i cambi disponibili, il manuale sei marce e il doppia frizione a sette: ora entrambi hanno un rapporto finale più corto dell'8%. Le prestazioni restano straordinarie: 3,9 s e 313 km/h con il manuale, 3,4 s e 311 km/h con il PDK. Già ordinabile in Italia, la nuova GT3 ha un listino di 215.543 euro, uguale per entrambe le versioni.
Kia - Niro Hybrid Gpl, la Suv che mancava - VIDEO
La nuova Kia Niro Hybrid Gpl rappresenta una novità assoluta nel panorama automobilistico, grazie al suo powertrain "full" a gas sviluppato in collaborazione con Westport Fuel System Italia (di cui fa parte la BRC). Basata sulla motorizzazione HEV già presente nella gamma Niro, questa versione della Suv coreana integra l'alimentazione a benzina con il Gpl, offrendo una soluzione che la Casa definisce anche "Tri-Fuel", ossia a tre alimentazioni considerando anche l'elettrico. Tecnicamente, i "combustibili" cui si riferisce la Kia sono solo due, rendendo questa Niro un'ibrida bi-fuel di fatto, ma di certo la denominazione "creativa" ha un suo fascino, soprattutto alla luce delle percorrenze che poi vedremo. Definizioni a parte, la base del powertrain della Niro Hybrid Gpl è il motore 1.6 Smartstream GDI, che genera 90 CV combinati ai 43,5 CV del motore elettrico per una potenza massima di 126 CV: il tutto è completato da un cambio automatico a doppia frizione a sei marce e da una soluzione tecnica per il telaio che vede l'uso di sospensioni multilink al posteriore e MacPherson all'anteriore.
1.600 km con uno (o meglio due) pieni. La Kia Niro Tri-Fuel non sacrifica lo spazio: sono state preservate sia le dimensioni del modello (lungo 4.420 mm, largo 1.825 mm e con un passo di 2.720 mm), sia l'abitabilità. Come spesso accade nei modelli bi-fuel, il serbatoio toroidale per il Gpl (da 40 litri) è stato infatti posizionato al posto della ruota di scorta. La benzina può contare su altri 42 litri, per una percorrenza complessiva oggettivamente impressionante: il dato dichiarato della Casa è di ben 1.600 km.
Obiettivo risparmio. Insomma, il vero punto di forza della Kia Niro Tri-Fuel è il risparmio: sulle emissioni (l'omologazione indica un range di 94-105 g/km di CO2 rispetto ai 100.4-107.3 dell'ibrido full a benzina) e, soprattutto, sui costi di carburante, che dovrebbero rendere questa soluzione tecnica una scelta ampiamente giustificata, anche considerando i 2.000 euro in più richiesti all'acquisto. Peraltro, presto ne conosceremo i consumi reali, grazie alle misurazioni del nostro Centro Prove. Nel frattempo, potete scoprire di più su questa ibrida a Gpl guardando il video qui sopra.
I prezzi per il mercato italiano. Disponibile in tre allestimenti, la Kia Niro Hybrid Gpl offre tre allestimenti:
- Niro Hybrid Gpl HEV 126 CV Business: 34.450 euro
- Niro Hybrid Gpl HEV 126 CV Style: 37.200 euro
- Niro Hybrid Gpl HEV 126 CV Evolution: 39.200 euro