Michelin - CrossClimate 3 Sport: le all season diventano sportive
l mercato dei pneumatici "all season" è in piena crescita: in Italia una vettura su due monta pneumatici quattro stagioni. Oggi, la scelta di una gomma unica per tutto l'anno non è solo una questione economica e di comodità, ma anche di sicurezza, grazie alle ultime evoluzioni di questa tiplogia di coperture. La domanda è chiara e si sta spostando anche verso l'alto, con misure da 18 pollici in su, tipiche di Suv e auto medio-grandi, che guidano il trend. Per questo, la Michelin ha rinnovato la sua famiglia di pneumatici quattro stagioni presentando le nuove CrossClimate 3 e CrossClimate 3 Sport. Enrambe condividono la stessa promessa: garantire una guida sicura per tutto l'anno, eliminando la necessità del cambio stagionale. Il CrossClimate 3 diventa più sicuro Il nuovo CrossClimate 3, evoluzione del precedente, promette un miglioramento del 15% nella frenata sul bagnato e, secondo la Michelin, contribuisce a ridurre i consumi grazie a una minore resistenza al rotolamento. omologato come pneumatico invernale (3PMSF) e può dunque essere utilizzato ai fini di legge anche durante i periodi di obbligo di catene o gomme da neve. Il Michelin CrossClimate 3 è proposto in diverse misure da 16 a 20 pollici. CrossClimate 3 Sport: performance per le auto più potentiLa novità più importante, però, è il CrossClimate 3 Sport (sempre con omologazione 3PMSF), specificamente sviluppato per vetture sportive o Suv ad alte prestazioni. Questo modello adotta tecnologie mutuate dalle gamma di pneumatici ad alte prestazioni Pilot Sport sviluppata dalla Michelin: per esempio, il battistrada, pur mantenendo il disegno a "V", presenta tasselli più rigidi e una mescola nuova, ottimizzata sia per la guida su strae asciutte sia per i tratti innevati. Inoltre, questa gomma utilizza una cintura interna di fibra d'aramide (lo stesso materiale dei giubbotti antiproiettile), che promette stabilità alle alte velocità e rende più precisa la risposta dello sterzo: per via di queste caratteristiche, questa copertura è adatta anche ad auto con una coppia motrice molto elevata, come ibride plug-in ed elettriche pure. Grazie alla sua tecnologia costruttiva, il Michelin CrossClimate 3 Sport (disponibile con misure fino a 21") ha ottenuto la Classe A, il valore più alto previsto dall'etichetta europea, per l'aderenza sul bagnato.
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Tesla - La Model S e la Model X si aggiornano: nuovi prezzi e versioni
Arrivate sul mercato rispettivamente nel 2012 e nel 2015, le Tesla Model S e Model X sono state oggetto di un primo, importante refresh nel 2021, che ha coinvolto powertrain, telaio, interni ed esterni. A quattro anni di distanza la Casa americana presenta un nuovo aggiornamento per i suoi modelli d'alta gamma, ordinabili già da oggi, con le prime consegne previste da novembre. Come sui modelli precedenti, rimangono le ricariche gratuite e illimitate ai Supercharger, oltre alla connettività Premium (ma solo per il primo proprietario, e per l'intera durata della proprietà dell'auto). Le novità di Tesla Model SLa grande berlina elettrica è disponibile con cerchi da 19 o 21 di nuovo design, più aerodinamico, fari anteriori adattivi e una nuova telecamera sul paraurti anteriore. L'abitacolo è più silenzioso grazie all'uso di materiali fonoassorbenti e la cancellazione attiva del rumore. A bordo arriva anche una nuova interfaccia per il display centrale e l'illuminazione ambientale dinamica. Dal punto di vista del powertrain e della meccanica, l'aggiornamento porta una maggiore efficienza complessiva (e quindi maggiore autonomia), grazie anche a nuovi pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, sospensioni pneumatiche riviste e ricalibrate. Cambia anche la Model S PlaidLa più sportiva delle Model S (1.020 CV) si aggiorna con nuovi paraurti anteriore e posteriore, uno splitter anteriore e lo spoiler in fibra di carbonio, diffusore migliorato nell'aerodinamica, miglioramenti al powertrain con nuovi rotori rivestiti in carbonio e nuove componenti per aumentare la stabilità alle alte velocità. Le novità per la Tesla Model XLa grande Suv condivide gli aggiornamenti con la Model S, ma i nuovi cerchi sono da 20 e 22. All'interno la terza fila risulta più spaziosa grazie al maggior spazio recuperato per le spalle. Gamma e prezzi della Tesla Model SLa Tesla Model S è disponibile nella versione a trazione integrale, con 744 km di autonomia, uno 0-100 coperto in 3,2 secondi e una velocità massima di 240 km/h. In alternativa c'è la Plaid da 1.020 CV, con 611 km di autonomia, 0-100 in 2,1 secondi e 322 km/h di top speed. Tesla Model S AWD: 109.990 euroTesla Model S Plaid: 119.990 euro Gamma e prezzi della Tesla Model XAnaloga l'offerta della Model X, che apre con la versione a trazione integrale: 600 km di autonomia, 0-100 coperto in 3,9 secondi e velocità massima di 240 km/h. La Plaid da 1.020 CV accelera da ferma a 100 km/h in 2,6 secondi e raggiunge i 262 km/h di velocità massima. L'autonomia di questa versione è di 567 km.Tesla Model X AWD: 114.990 euroTesla Model X Plaid: 124.990 euro
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Unione Europea - Presto la patente si prenderà a 17 anni
Patente B a 17 anni, provvedimenti di sospensione e revoca finalmente transfrontalieri e documento digitale in tutta l'Unione Europea, come già da circa un anno accade in Italia. Queste le principali novità approvate oggi in via definitiva dal parlamento di Strasburgo e che gli Stati della Ue dovranno recepire negli ordinamenti nazionali entro tre anni. Vediamo nel dettaglio le principali novità.Patente B a 17 anniSi potrà ottenere la patente B già a 17 anni ma - come già accade in Italia da diversi anni (senza molto successo, per la verità con la GA-Guida accompagnata, che però non è una patente) - si potrà guidare solo se accompagnati da un conducente esperto fino al compimento dei 18 anni.Patente C a 18 anni e D a 21Per ovviare alla carenza di conducenti professionisti, le nuove norme consentiranno ai diciottenni di ottenere la patente per guidare un autocarro (categoria C) e ai ventunenni quella per guidare un autobus (categoria D), ma solo a condizione che siano in possesso di un certificato di abilitazione professionale. Altrimenti, l'età minima per guidare questi veicoli è fissata rispettivamente a 21 e 24 anni. Si tratta di norme che l'Italia ha già nel proprio ordinamento. Anzi, da noi la D si può conseguire già a 18 anni ma con alcune limitazioni.Validità per 15 anni riducibili a 10La patente di guida per motocicli (A) e automobili (B) sarà valida per 15 anni, ma gli Stati membri potranno ridurre questo periodo a 10 anni se il permesso di guida, come in Italia, vale anche come documento d'identità nazionale. La patente per autocarri (C) e autobus (D) avrà invece una validità di 5 anni, come già accade da. noi. Gli Stati dell'Unione, come già previsto nel nostro Paese, potranno decidere di ridurre il periodo di validità per i conducenti di età pari o superiore a 65 anni, in modo da sottoporre i titolari a controlli medici più frequenti o a corsi di aggiornamento.Neopatentati per due anniPer la prima volta, le norme Ue stabiliscono un periodo di prova di almeno due anni per i conducenti inesperti, i cosiddetti neopatentati. Come già accade in Italia (ma da noi si è considerati neopatentati per tre anni), le norme che si applicano a questa categoria di guidatori saranno più rigorose e le sanzioni, per le violazioni più gravi, per esempio la guida in stato di ebbrezza, saranno più severe.Possibilità di autovalutazione al posto della visita medicaPrima di ottenere la prima patente o al momento di chiedere un rinnovo, il conducente dovrà sottoporsi a una visita medica che includa l'esame della vista, come già accade in Italia, e anche delle condizioni cardiovascolari: questa sarà una novità anche per il nostro Paese.Tuttavia, i vari Stati dell'Unione potranno scegliere di sostituire la visita medica, ma solo per i conducenti di automobili o motocicli e solo in fase di rinnovo, come già accade in alcuni Paesi dell'Unione, con moduli di autovalutazione o altri sistemi di valutazione previsti a livello nazionale.Sanzioni accessorie transfrontalierePer contrastare le violazioni più gravi (stato di ebbrezza, uso di sostanze stupefacenti, ecc...) commesse in un altro Paese dell'Unione, i provvedimenti di ritiro, sospensione, revoca o qualunque altra limitazione, previsti dall'ordinamento nazionale ma attualmente non applicabili ai documenti rilasciati da un Paese estero, saranno finalmente trasferiti al paese dell'Unione che ha rilasciato la patente in modo da garantire l'applicazione delle sanzioni su tutto il territorio dell'Unione.Patente digitaleIn Italia la patente digitale esiste già da circa un anno. Le nuove norme europee prevedono che questo formato si diffonda in tutta l'Unione. Dunque, quando la norma sarà a regime, gli italiani con la patente digitale nell'IT-Wallet che guideranno in un altro Paese Ue non dovranno più avere in tasca il documento fisico. I conducenti europei avranno comunque il diritto di chiedere una patente fisica (attualmente in Italia la patente digitale si affianca alla card, che viene comunque rilasciata).Scambio di informazioniLe autorità nazionali dovranno informarsi reciprocamente sui provvedimenti adottati sulle patenti in seguito a gravi violazioni, tra cui la guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, il coinvolgimento in un incidente mortale o le situazioni più gravi di eccesso di velocità.Più consapevolezza nella formazioneNel percorso di formazione dei guidatori si dovrà dare maggiore enfasi sulla consapevolezza dei rischi per pedoni, bambini, ciclisti e altri utenti della strada vulnerabili.Nuovi argomenti d'esameL'esame dovrà includere domande sui rischi legati agli angoli ciechi, sui sistemi di assistenza alla guida, sull'apertura sicura delle porte e sui rischi di distrazione dovuti all'uso del cellulareTre anni per recepire le novitàLe nuove norme entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, che dovrebbe avvenire nel giro di qualche settimana. I paesi dell'Unione avranno poi tre anni di tempo per recepire le nuove disposizioni nell'ordinamento nazionale e un altro anno per attuarle. Insomma, al più tardi entro la fine del 2029 saranno in vigore in tutta l'Unione.Si ringrazia per collaborazione Andrea Onori, vicesegretario nazionale autoscuole e responsabile della sicurezza stradale dell'Unasca.
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Italia - Youth Academy Ford, scuola e lavoro
Per la Youth Academy di Ford Italia, partita in sordina nel 2021, è arrivato il momento di raccontare impegni, risultati e speranze. il progetto di un'azienda privata che sostiene la scuola pubblica, fornendo ai giovani percorsi di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro. In modo tangibile, cosa che purtroppo non avviene sempre nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, legge varata dieci anni fa. Così, all'interno dell'Istituto Professionale De Amicis-Cattaneo a Testaccio, nel cuore di Roma, da una ristrutturazione di vecchi locali è nata una carrozzeria, dove studenti e studentesse possono apprendere tecniche e competenze per provare domani a inserirsi più facilmente nel settore. Un'opportunità vera, che va oltre la sospettabile operazione di marketing che pure ci starebbe. L'impegno di Ford è in collaborazione con le autorità scolastiche, il Comune e sponsor tecnici. I numeri.Per noi, significa investire sul futuro, dice Fabrizio Faltoni, amministratore delegato di Ford Italia, per una impresa che sostiene la scuola, spero di trovare altre aziende così lungimiranti, gli fa eco la professoressa Giovanna Giammarruto, dirigente scolastico dell'I.I.S. De Amicis-Cattaneo, che a Roma conta diverse succursali, in centro come in periferia. L'Academy, un caso più unico che raro nel mondo dell'automotive in Italia, ha cominciato la sperimentazione con un concessionario Ford e una scuola, per poi allargare la sua azione a 40 istituti pubblici nel Paese, 800 studenticoinvolti, 158 tirocini portati a termine, 70 dei quali trasformati in assunzioni. Tecnici, meccanici, carrozzieri, specialisti che mancano e che in questo laboratorio allargato vengono formati da ingegneri Ford a fianco dei docenti della scuola, integrando tecnologie e strumentazioni nel loro bagaglio professionale. Talenti cercasiSe devo indicare una priorità dice Faltoni nelle concessionarie serve sempre più competenza per una lettura corretta dei dati di una diagnosi, è questa oggi la maggiore insufficienza. Messaggio destinato a studenti e studentesse, una quarantina dei quali a gennaio cominceranno il nuovo corso, anche se qui da carrozzieri. Oggi nessuno di loro sta in aula, sarebbe ora di lezione ma in cortile un dj sul cassone di una Ford Raptor chiama tutti a ballare.
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Porsche - Arriva la Macan GTS da 571 CV
La Porsche amplia la gamma della Macan elettrica con la versione GTS, quinto modello a listino: l'auto monta un powertrain dual motor con potenza massima di 420 kW (571 CV) e batteria da 97 kWh, per un'autonomia dichiarata di 586 chilometri. Già ordinabile, la nuova Macan GTS costa 109.530 euro. Macan GTS: la riconosci subitoCome gli altri modelli, anche la Macan GTS si distingue per i numerosi dettagli in nero lucido, le side blade, i profili dei passaruota e il bordo dello spoiler posteriore adattivo. Di serie per questa versione anche i fari oscurati e il nuovo pacchetto Sport Design, che potrà essere ordinato sulle altre varianti a partire dal prossimo anno, e che comprende sottoparaurti anteriori e posteriori specifici. Riviste le minigonne, più larghe nella zona posteriore, così come il diffusore, ora più pronunciato. I cerchi di lega da 21 in grigio antracite fanno parte della dotazione standard: su richiesta gli RS Spyder Design da 22. Su questo modello arrivano anche tre nuove colorazioni per la carrozzeria: Gesso, Rosso Carminio e Blu Lugano, che si aggiungono alle 15 disponibili nel configuratore e alle quasi 60 del programma Paint to Sample di Porsche Exclusive Manufaktur. Interni sportiviI rivestimenti dei sedili sportivi sono in Race-Tex, materiale utilizzato anche per il volante riscaldato, i braccioli della console centrale, i pannelli porta e il cruscotto. Su richiesta il pacchetto Interni GTS, che consente di coordinare i colori della carrozzeria e degli interni con le tinte Rosso Carminio, Grigio Agata e Blu Lugano, riprese dalle impunture a contrasto, dalle cinture di sicurezza e dalla scritta GTS sui sedili. Il pacchetto comprende anche profili di fibra di carbonio su volante, cruscotto e pannelli porta. 471 CV di potenza e 586 km di autonomiaIl powertrain dual motor della Porsche Macan GTS EV offre una potenza di 380 kW (516 CV) che salgono a 420 kW (571 CV) nella modalità overboost con Launch Control, e una coppia massima di 955 Nm. La Suv tedesca scatta da ferma a 100 km/h in 3,8 secondi, arriva a 200 km/h in 13,3 secondi e raggiunge una velocità massima (limitata elettronicamente) di 250 km/h. La dotazione di serie comprende il sistema di ripartizione della coppia Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus) e il differenziale autobloccante a controllo elettronico. Specifico il setup delle sospensioni a regolazione elettronica, con un'altezza da terra ridotta di 10 mm. La batteria da 97 kWh è la stessa delle altre versioni e consente di percorrere, nel ciclo Wltp, fino a 586 chilometri. Con la ricarica rapida a 270 kW si passa dal 10 al'80% di capacità in 21 minuti. Sportiva di serieLa dotazione della Macan GTS comprende il pacchetto Sport Chrono, che aggiunge la modalità di guida Track, pensata per l'uso in pista: con questo driving mode aumenta il livello di raffreddamento della batteria, così da garantire prestazioni più costanti sotto massimo sforzo; nell'infotainment centrale è presente una app da cui consultare le rilevazioni dei tempi sul giro, i dati telemetrici, l'analisi dei settori e dei giri. Due, infine, i profili sonori specifici per questa versione, che si attivano nelle modalità Sport e Sport Plus.
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LoJack - Nel 2024 boom di furti di parti in Italia
Pur in assenza di dati ufficiali, Quattroruote, nel numero di maggio 2025, con l'inchiesta Se la macchina va in pezzi, aveva dato un ampio quadro della dilagante piaga dei furti parziali, cioè della sottrazione di parti di carrozzeria, meccanica e componenti elettronici dalle auto in sosta, consumati in strada o in depositi nascosti dopo aver rubato l'intero veicolo per depredarlo con tutta calma. Ora i dati raccolti e diffusi da LoJack Italia, società specializzata in soluzioni telematiche per il recupero dei veicoli rubati, confermano il quadro allarmante dipinto dal nostro giornale. Numeri in ascesaSecondo LoJack nel 2024 sono tati registrati quasi 14 mila interventi per riparare danni causati da furti parziali o tentativi di furto, il che rappresenta una crescita del 3,5% rispetto all'anno precedente. Il fenomeno colpirebbe maggiormente i veicoli tra i 4 e i 6 anni di età (un terzo del totale), ma anche quelli di più recente immatricolazione (fino a tre anni) rappresentano una fetta significativa, con il 28% del totale. Danno medio, 5.000 euro ad autoLoJack, che nei primi sei mesi del 2025 ha recuperato nel nostro Paese 1.032 veicoli per un valore complessivo di 33,4 milioni di euro, calcola che i furti parziali arrechino un danno medio di circa 5.000 euro a macchina. Ora, considerato che nel mirino dei ladri sono soprattutto da un lato le utilitarie e dall'altro i modelli alto di gamma, è facile capire come in alcuni casi l'automobilista le assicurazioni, se la vettura è coperta da garanzia furto possa trovarsi di fronte a conti ben più salati, anche ben superiori ai 10-15 mila euro. I pezzi più ricercatiDalle statistiche, sottolineano alla LoJack, emerge chiaramente come questo business si concentri in modo particolare su alcuni elementi del veicolo il cui valore cambia sensibilmente a seconda del mezzo da cui vengono sottratti: paraurti (dai 45 agli 800 ), monitor (dai 180 ai 920 ), fanali (dai 500 ai 2.500 ), cerchi in lega (dai 450 ai 1.500 ), ma anche gruppi ottici avanzati (fari LED, laser e sistemi di orientamento automatico), che possono valere oltre 5.000 , nonché motori, portiere, cruscotti, centraline, pneumatici e parti di carrozzeria. Come anche Quattroruote aveva evidenziato nella succitat inchiesta, sono particolarmente ambiti i catalizzatori, per la presenza di metalli preziosi come platino e palladio, e le batterie ibride, facili da asportare e altamente remunerative sul mercato nero dei ricambi. Questo mette, per esempio, i vicoli ibridi Toyota tra quelli al centro del mirino. Assieme a modelli molto diffusi sul mercato (diverse auto dei gruppi Stellantis - dalle Fiat alle Jeep e alle Peugeot - e Volkswagen) e a quelli di marchi premium, da Audi a Range Rover. Le regioni nereSe pensate al Sud come area geografica di massima concentrazine di questi reati, vi sate facendo fuoriviare da un pregiudizio. Sì, è vero, c'è una zona precisa della Puglia, tra Manfredonia e Cerignola, che LoJack definisce il Triangolo delle Bermuda dei furti d'auto, una sorta di voragine che inghiotte i veicoli rubati e poi disassemblati in vere e proprie centrali di smontaggio (capannoni o terre di nessuno sparsi per le campagne), ma la maglia nera va al Nord e precisamente alla Lombardia, con il 40% dei casi, seguita dal Lazio e, solo in terza posizione dalla Campania. La maggior concentrazione del fenomeno, infatti, si verifica nelle grandi città e nel loro hinterland: Milano, Roma, Napoli. Tempi recordI ladri si fanno sempre più tecnologici e specializzati e aumentano i margini di efficienza delle loro azioni. Secondo il comunicato della società di recupero, mediamente un ladro esperto impiega dai 50 ai 90 secondi per portare a termine un furto parziale. Anche questo dato è in linea con quanto denunciato da Quattroruote in un altro servizio (Fuori tutto in 60 secondi, numero di maggio 2024), in cui con l'aiuto di esperti carrozzieri - avevamo cronometrato i tempi di smontaggio di diverse componenti di carrozzeria (portiere, paraurti) e della strumentazione di bordo, al di sotto o poco sopra il minuto a seconda dei casi.
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Fiat - Tipo, addio rimandato: rimarrà in produzione ancora a lungo
La Fiat Tipo è destinata a rimanere in vita ancora per diversi altri mesi rispetto al termine ultimo finora previsto per il 31 dicembre prossimo. La produzione della berlina compatta in Turcia è stata, infatti, prorogata fino al 30 giugno del 2026. Le modifiche al contratto con StellantisLa proroga è stata rilevata dalla Tofas in un comunicato diffuso tramite i canali di informazione della Borsa di Istanbul. In dettaglio, l'azienda turca ha firmato con Stellantis Europe Spa, la filiale italiana del gruppo guidato da Antonio Filosa, delle modifiche agli attuali contratti produttivi per "estendere il periodo di produzione" della Fiat Tipo (anche nota come Egea in alcuni mercati non europei) e per includere la regione nordamericana tra i mercati di sbocco del furgone per ora noto come K0 che sarà prodotto dalla Tofas fino al 2032. Le due aziende prevedono, durante l'intero ciclo di vita del modello, volumi produttivi complessivi per 1 milione di unità, di cui 230 mila destinate, per l'appunto, al Nord America.
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Test drive - Prova tutte le ibride e le elettriche Renault con "Quattroruote c'è"
Torna anche questo autunno l'iniziativa Quattroruote c'è, che tanto successo e interesse ha riscosso la scorsa primavera. Insieme alla Renault, abbiamo organizzato una serie di test drive in diverse città italiane, così da darvi la possibilità di conoscere più da vicino la gamma E-Tech della Casa francese, che comprende modelli full hybrid e 100% elettrici. Grazie ai nostri Expert Driver sarà possibile vedere le auto più da vicino, conoscerle nei dettagli, farsi spiegare con estrema chiarezza e semplicità le diverse motorizzazioni, ma anche capire come affrontare l'eventuale passaggio a un'auto elettrica. Ci vediamo in concessionariaL'appuntamento per scoprire (e provare) la gamma Renault E-Tech è fissato per sabato 25 ottobre: per sapere dove si svolgono i test drive organizzati da Quattroruote e Renault potete consultare la nostra pagina dedicata all'iniziativa. I test drive possono essere prenotati anche tramite il sito ufficiale della Renault. Quali auto posso provarePresso tutte le concessionarie che aderiscono a Quattroruote c'è sarà possibile conoscere più da vicino e provare le elettriche della Losanga, ossia la Renault 4, la Renault 5, la Scenic e la Megane, oltre alle versioni full hybrid di Clio, Symbioz, Captur, Austral, Rafale ed Espace. Renault 4Lunga 414 cm da un paraurti all'altro, la Renault 4 riunisce i richiami alla tradizione di un'auto storica e la modernità di un'elettrica compatta, anche negli interni. Adeguato lo spazio a bordo e versatile il bagagliaio, come sulla prima R4: 319 litri di capienza, misurati dal Centro prove, ma anche un vascone estraibile e lavabile, e la possibilità di ripiegare in avanti lo schienale del sedile del passeggero, per caricare oggetti lunghi fino a 281 centimetri. Due le motorizzazioni, con motore da 120 CV e batteria da 40 kWh, oppure da 150 CV e batteria da 52 kWh. Per quest'ultimo modello, le rilevazioni del Centro prove dicono che la percorrenza media è di 372 km, che diventano 515 in città. Renault 5Nome e linee riprendono la storica utilitaria degli anni Settanta, rivisitata in chiave moderna. Eletta Car of the Year 2025, la R5 è un'auto ben fatta, con un abitacolo spazioso in rapporto alle dimensioni (è lunga 392 cm) e con un bagagliaio da 239 litri reali. L'elettrica francese è disponibile con tre motorizzazioni: da 95, 120 e da 150 CV. Le prime due sono abbinate a batterie da 40 kWh, mentre la più potente può contare su accumulatori da 52 kWh. Ottimi i consumi: nei rilevamenti del Centro prove l'autonomia rilevata (per la versione con batteria da 52 kWh) è di 344 km, 462 in città. Renault ScenicEletta Car of the Year nel 2024, la Scenic è una Suv moderna lunga quasi quattro metri e mezzo, con un abitacolo ricercato, spazioso - in particolare per chi siede dietro - e ricco di tecnologia, a cominciare dall'infotainment basato su Android Automotive. Realizzata sulla stessa piattaforma della Megane E-Tech, la Scenic è disponibile con motorizzazioni da 170 o 218 CV, con batterie da 60 e 87 kWh e autonomie dichiarate di 420 e 620 km. Renault MeganeDopo quasi trent'anni da berlina, la francese indossa l'abito da crossover elettrica, con linee muscolose che la fanno sembrare più grande di quanto non sia in realtà (è lunga 420 cm). L'abitacolo ha un design moderno, finiture ricercate ed è ricco di tecnologia, con il doppio display che integra la strumentazione digitale e l'infotainment a sviluppo verticale, con connettività Apple CarPlay e Android Auto. Sono 348 i litri reali messi a disposizione dal bagagliaio, rilevati dal Centro prove. Il powertrain ha una potenza di 218 CV ed è abbinato a una batteria da 60 kWh, per un'autonomia reale di 366 km, che in città diventano 449 km. Renault ClioDella compatta francese è stata appena presentata la sesta generazione, che arriverà presto nelle concessionarie italiane. La prova di Quattroruote c'è si svolgerà con il modello precedente, che si caratterizza per il look personale, ma anche per il sistema multimediale da 9,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. I consumi rilevati dal nostro Centro Prove sono sempre bassi, specialmente in città, dove la Clio ibrida percorre 30 km con un litro di benzina. Lunga 405 cm, ha un bagagliaio da 225 litri reali. Renault CapturLunga 424 cm, questa Suv compatta mette a disposizione un abitacolo comodo per quattro e un bagagliaio da 290 litri, misurati dal Centro prove. Con la motorizzazione full hybrid E-Tech può viaggiare fino all'80% in modalità elettrica in città: con le nostre rilevazioni abbiamo calcolato una media di 18,5 km/l, che diventano 25,5 nei tratti urbani. Renault SymbiozRealizzata sulla base della Captur, la Suv francese guadagna 17 cm in più in lunghezza (441 cm in totale), a tutto vantaggio dello spazio per i bagagli, che possono contare su 312 litri, circa 60 litri in più rispetto alla cugina B-Suv, grazie anche al piano di carico regolabile su due livelli. Con il divano scorrevole in posizione avanzata si arriva a 428 litri complessivi. La Symbioz monta un nuovo e più efficiente powertrain full hybrid capace di garantire, secondo le rilevazioni del Centro prove, ben 20,5 km/l di media, che diventano 29,6 in città. Renault AustralQuesta elegante Suv di segmento C (è lunga 451 cm, con un generoso bagagliaio da 406 litri reali) monta un 1.2 full hybrid E-Tech da 199 CV, piacevole da guidare e capace di una percorrenza media di 16 km/l (17,7 in città). Con i 55 litri del serbatoio si può viaggiare per oltre 700 chilometri in autostrada. Renault RafaleLa Suv-coupé francese prende il nome da un aereo degli anni 30, ed è mossa dal powertrain full hybrid da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 16,8 km/l (22,1 km/l in città). Lunga 471 cm, ha un passo di 274 cm che permette a chi sta dietro di viaggiare molto comodo. Il bagagliaio ha una capacità reale di 406 litri, che diventano 537 facendo avanzare il pratico divano scorrevole. Renault EspaceAbbandonate le forme da monovolume, la Espace è la versione a sette posti della Austral, con la quale condivide il propulsore E-Tech da 200 CV: il nostro Centro Prove ha rilevato una percorrenza media di 17,1 km/l, che diventano ben 19,4 in città, dove l'unità elettrica lavora fino all'80% del tempo. A seconda della configurazione, il bagagliaio mette a disposizione tra i 371 e i 508 litri.
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Hyundai - Tucson MY2026, cambiano i motori: prezzi e allestimenti
La Hyundai ha presentato il Model Year 2026 della Suv Tucson, già ordinabile, che si aggiorna principalmente nelle motorizzazioni, senza novità per quanto riguarda allestimenti, dotazioni e - soprattutto - prezzi. Le motorizzazioni della Tucson MY26La novità più importante riguarda il nuovo powertrain full hybrid, ancora una volta basato sul 1.6 T-GDi, disponibile a due o quattro ruote motrici, portato però a una potenza complessiva di 239 CV (contro i 215 dello scorso anno), a fronte di una riduzione di consumi ed emissioni (124 g/km CO2 contro 126,3 per la versione a due ruote motrici, 139 contro 143,3 per quella a trazione integrale). Sparisce invece il propulsore mild hybrid a benzina da 160 CV, sostituito da un'unità puramente termica da 150 CV, sempre basata sul 1.6 T-GDi a benzina, disponibile con cambio manuale a sei marce o automatico DCT a doppia frizione a sette rapporti. Rimane in gamma il turbodiesel mild-hybrid 48V 1.6 CRDi da 136 CV, con cambio DCT e trazione anteriore. Al momento non è ancora a listino la versione ibrida plug-in, che verrà introdotta in un secondo momento. La gamma della Tucson MY26L'arrivo del Model Year 2026 non cambia l'offerta della nuova Hyundai Tucson, che rimane disponibile negli allestimenti XTech, Business, Exellence ed N Line. La dotazione comprende, fin dalla versione d'attacco, fari anteriori a Led, cerchi di lega da 17, quadro strumenti da 12 e infotainment da 12,3 con Apple CarPlay e Android Auto wireless, cambio Shift-by-wire (per le versioni con cambio automatico), divano posteriore abbattibile 40:20:40, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con retrocamera. La suite di aiuti alla guida Hyundai Smart Sense comprende il cruise control e il sistema di mantenimento della traiettoria. Gli altri allestimentiLa versione Business aggiunge i cerchi da 18, quadro strumenti digitale da 12,3, climatizzatore automatico bizona, ricarica wireless per gli smartphone, vetri posteriori oscurati, monitoraggio dell'angolo cieco e cruise control adattivo (per le motorizzazioni con cambio automatico). La top di gamma Exellence completa la dotazione con cerchi di lega da 19, fari a matrice di Led, portellone posteriore elettrico, sedili anteriori e volante riscaldabile, head-up display e impianto audio Krell Premium. Allo stesso prezzo c'è anche la N Line, dalla caratterizzazione più sportiva, con paraurti specifici e passaruota in tinta carrozzeria, sedili sportivi a regolazione elettrica con cuciture rosse a contrasto, pedaliera di metallo. La guida assistita di livello 2 è disponibile su richiesta nei pacchetti Premium (2.600 euro, solo per Exellence) e Deluxe (2.800 euro, solo per N Line), che aggiungono anche il tetto panoramico elettrico e la chiave digitale. Il listino prezzi della Hyundai Tucson MY26Tucson 1.6 MT 2WD Xtech: 33.400 euroTucson 1.6 MT 2WD Business: 35.900 euroTucson 1.6 DCT 2WD Business: 37.700 euroTucson 1.6 CRDi DCT 2WD Business: 39.700 euroTucson 1.6 CRDi DCT 2WD Exellence: 42.200 euroTucson 1.6 CRDi DCT 2WD N Line: 42.200 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT Xtech: 37.500 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT Business: 40.000 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT Exellence: 42.500 euroTucson 1.6 HEV 2WD AT N Line: 42.500 euroTucson 1.6 HEV 4WD AT Business: 42.100 euroTucson 1.6 HEV 4WD AT Exellence: 44.600 euroTucson 1.6 HEV 4WD AT N Line: 44.600 euro
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Studio Deloitte - Un consumatore su due non ha un marchio preferito
Il 45,7% dei consumatori non si sente legato a un brand in particolare: è quanto emerge dallo studio Brand Connection - The Age of Meaningful Brands condotto da Deloitte su un campione di oltre 7 mila consumatori in sette Paesi (Italia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Giappone ed Emirati Arabi Uniti). La ricerca, però, evidenzia anche un altro aspetto importante. Infatti, a fronte di un tasso di fidelizzazione in calo, le aziende con identità chiare vengano premiate dal mercato e così i loro marchi, pur in un contesto globale segnato da incertezza e sfiducia, continuano a rappresentare un punto di riferimento per i consumatori. Vale per qualsiasi settore e ancor di più per un comparto come quello automobilistico caratterizzato da un processo di intensificazione della concorrenza tra i marchi tradizionali e i nuovi entranti, cinesi in primis. Fra amore e infedeltàResta inoltre vivo il fenomeno del brand love, una forte connessione emotiva che il consumatore prova nei confronti di un'azienda, sebbene la fedeltà non possa più essere data per scontata come un tempo, sottolinea Andrea Laurenza, Consumer Industry Leader di Deloitte Central Mediterranean, presentando in anteprima i risultati della ricerca . Il risultato? La brand relevance - la capacità di un marchio di essere considerato insostituibile - non è un attributo statico, ma un capitale che deve essere continuamente alimentato.Rimane infine la dimensione aspirazionale dell'azienda, capace di alimentare immaginario e desiderio: i consumatori riconoscono che i brand sanno ancora far sognare (54,8%). La frequenza d'uso e l'inserimento nei contesti quotidiani contribuiscono alla creazione di una connessione emotiva più profonda, col marchio che diventa una presenza familiare nella vita di tutti i giorni.
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Lamborghini - Completato lampliamento dellimpianto fotovoltaico
La Lamborghini ha completato il progetto di ampliamento del suo impianto fotovoltaico nello storico stabilimento di Sant'Agata Bolognese. Il completamento dell'iniziativa, annunciato alla vigilia del World Energy Day, segna un ulteriore passo nella strategia di decarbonizzazione della Casa emiliana e rafforza l'autonomia energetica del sito produttivo. Le strategie di decarbonizzazioneLa Casa del Toro ha fatto i primi passi nel campo delle energie rinnovabili nel 2010, con l'installazione di un primo impianto fotovoltaico: successivamente esteso fino a raggiungere una superficie complessiva di 15.000 metri quadrati, è arrivato a generare oltre 2 milioni di kWh all'anno e a ridurre di circa 800 tonnellate le emissioni annuali di anidride carbonica. Le varie iniziative intraprese dalla Lamborghini hanno già prodotto risultati significativi. Già nel 2015, per esempio, la fabbrica di Sant'Agata Bolognese ha raggiunto il traguardo della "neutralità carbonica on balance" (il saldo netto zero delle emissioni è stato conseguito tramite misure interne e progetti di compensazione per quelle residue e inevitabili). Il sito è così diventato il primo all'interno del gruppo Audi a ottenere la certificazione di neutralità da parte dell'ente DNV e ha mantenuto tale status nonostante il raddoppio delle superfici produttive dovuto all'ingresso in gamma della Urus. Il progetto di ampliamentoIl progetto di ampliamento, che ha interessato il tetto del magazzino, consente di aumentare la capacità complessiva con circa 2,89 milioni di kWh aggiuntivi all'anno e di garantire una riduzione stimata delle emissioni pari a 1.200 tonnellate di CO2 (rispetto al 2014). L'intervento, che ha previsto l'installazione di più di 4.000 pannelli su una superficie di circa 12.000 metri quadrati, con una potenza installata di 2,5 MWh, conferma la volontà di Lamborghini di ridurre l'impronta carbonica del sito e, al contempo, di rafforzare l'indipendenza energetica attraverso il ricorso a fonti rinnovabili. La Manifattura Lamborghini è un laboratorio di innovazione che dimostra come sia possibile coniugare eccellenza nelle operazioni e responsabilità ambientale. L'ampliamento dell'impianto fotovoltaico rappresenta un investimento concreto nella sostenibilità e un ulteriore passo avanti nella nostra roadmap di decarbonizzazione, proprio nell'anno in cui celebriamo i dieci anni di neutralità carbonica del sito", afferma il Chief Manufacturing Officer Ranieri Niccoli.
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280 Volt - Il futuro della sostenibilità passa (anche) da Quattroruote
Si è svolto nel weekend del 5 e 6 luglio a Como l'evento 280 Volt, organizzato da Quattroruote in occasione del 280esimo anniversario dalla nascita di Alessandro Volta, inventore della pila elettrica e pioniere dell'energia. Nel corso delle due giornate, aperte al pubblico e interamente dedicate alla transizione della mobilità, la città si è animata con incontri, esperienze, novità e approfondimenti con i giornalisti di Quattroruote, che hanno reso 280 Volt un'occasione unica per avvicinarsi al futuro della mobilità, in modo semplice, diretto e coinvolgente. Alla riuscita dell'evento hanno contribuito i partner dell'iniziativa: BYD, Ford, Mazda, Omoda & Jaecoo, Peugeot, Volvo e Pirelli. Auto in esposizione (e da guidare)All'interno del villaggio di Quattroruote, allestito nel cuore della città, i visitatori hanno potuto scoprire le nuove tecnologie delle auto ibride ed elettriche dei quindici modelli esposti, ma soprattutto svolgere prove su strada gratuite con le vetture messe a disposizione dei partner dell'iniziativa. Sono stati oltre duecento i test drive effettuati con le dodici auto in prova: BYD Dolphin Surf e Sealion 7, Ford Explorer e Puma Gen-E, Mazda CX-60 Phev e CX-80 e-Skyactiv D, Jaecoo 7 Super Hybrid, Omoda 9 Super Hybrid, Peugeot E-2008 GT ed E-3008 GT, Volvo EX30 Cross Country ed EX90.
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Ferrari - L'Elettrica da oltre 1.000 CV avvistata da un lettore
Dopo la presentazione della piattaforma della sua prima auto elettrica, la Ferrari continua i test con i muletti camuffati, questa volta su strade aperte al pubblico. Quella che vedete in queste immagini è uno dei mulotipi utilizzati per lo sviluppo della piattaforma, parcheggiata accanto a una colonnina di ricarica e fotografata da un nostro lettore. Quella vera arriva il prossimo annoLa presentazione della versione definitiva dell'auto, che avrà un'estetica totalmente diversa da quella visibile in queste foto spia, è prevista per la primavera del prossimo anno. Per il momento, possiamo solo provare a immaginare come sarà. Le foto sembrano confermare quanto emerso nei mesi scorsi, ossia che si tratta di un'auto dalle dimensioni importanti (notate quanto spunta rispetto alla Opel Corsa parcheggiata accanto), con quattro porte e altrettanti posti a sedere. Per il resto, il muletto è lo stesso fotografato qualche settimana fa, con ruote di grandi dimensioni, cerchi neri a dieci elementi e prese d'aria molto imponenti (anche nel cofano). Lo sportello per la ricarica è posizionato nella parte posteriore della fiancata destra dell'auto. La Ferrari Elettrica avrà oltre 1.000 CVAmmesso che si chiami davvero così, la prima Bev di Maranello monterà un powertrain composto da quattro motori, due all'anteriore e due al posteriore, per una potenza complessiva (teorica) di 830 kW, pari a 1.129 CV. Numeri che dovrebbero permettere a quest'auto di bruciare lo 0-100 km/h in 2,5 secondi e di superare i 310 km/h di velocità massima. La batteria, integrata direttamente nel telaio, avrà una capacità di 122 kWh, per un'autonomia di 530 chilometri.
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Corse storiche - La Targa Florio 2025 si è meritata un orologio
L'estate sta finendo (anzi no, è già finita), ma la Sicilia ancora non lo sa. E anche se la Targa Florio Classica 2025 è partita sotto l'acqua, astanti e partecipanti vedevano il sole da ogni parte. Sulle cromature delle auto in corsa, sui volti raggianti della gente, sotto quelle nuvole che, a un certo punto, hanno regalato un venerdì da cartolina. Dal 16 al 19 ottobre la Sicilia è tornata a essere teatro di una leggenda. Al via della rievocazione erano presenti quasi 150 equipaggi, provenienti da 27 paesi e cinque continenti. Torna ad avverarsi il sogno di Vincenzo Florio che, in questa occasione, immaginava che la sua Sicilia diventasse la capitale del motorismo mondiale. La Targa Florio vissuta da una Carrera 2Official timekeeper, che a queste latitudini si dice ancora cronometrista ufficiale, TAG Heuer ci ha invitato a seguire questa nuova saga della cursa a bordo di una Porsche 911 Carrera 2 che s'è fatta sempre più bella, man mano che le strade infangate hanno dipinto sulla carrozzeria grigio scuro, i segni dei chilometri scampati dagli abbracci dei fichi d'India a dir poco espansivi e dai muretti sempre troppo vicini ai parafanghi allargati di questa Porsche che sembra riconoscere ogni curva... Un'edizione speciale per TAG HeuerLa gente applaude, i motori urlano. La strada corre via veloce, dalle Cantine Florio di Marsala alle Saline di Trapani. La prima giornata finisce a Villa Igiea dove, col calare della notte, i riflettori si accendono sulla presentazione della novità della maison svizzera, il Carrera Chronograph Targa Florio Limited Edition. Un crono speciale, realizzato in 30 pezzi numerati, che celebra quest'edizione della Targa. Segni particolari, la disposizione a Panda dei contatori, il quadrante spazzolato color argento e le lancette rosse, che fanno subito racing. Ai collezionisti più curiosi segnaliamo che la scatola cela una sorpresa: la riproduzione della targa che a suo tempo, Vincenzo Florio, commissionò addirittura a quel designer ante litteram che fu Lalique.
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Formula E - Citroën svela i suoi colori per la GEN3 EVO
Citroën torna nel motorsport mondiale e lo fa scegliendo la competizione più visionaria e coerente con la sua nuova identità: la Formula E. Dopo aver scritto pagine indelebili nei rally raid, nel WRC e nel WTCC, il marchio francese si prepara ora ad affrontare la sfida dell'elettrico al massimo livello, con un progetto ufficiale che riporta in pista la passione del Double Chevron.Si riconnette con il motorsport. Sessant'anni di storia sportiva non si cancellano, ma si evolvono. E per Citroën, l'evoluzione passa dall'elettrificazione, come ha spiegato Xavier Chardon, ceo del marchio: Entrare in Formula E è una scelta naturale per un brand che ha sempre unito audacia e innovazione. Questa competizione è un laboratorio di idee e un palcoscenico internazionale per raccontare la mobilità di domani. Il team Citroën Formula E farà il suo debutto nei test ufficiali di Valencia il 27 ottobre, per poi prendere il via al primo e-Prix di San Paolo il 6 dicembre, in apertura della Stagione 12 del campionato ABB FIA Formula E World Championship.La vettura. La nuova monoposto GEN3 Evo nasce nel cuore di Stellantis Motorsport, a Satory, sotto la guida di Jean-Marc Finot. la vettura più veloce e tecnologicamente avanzata mai costruita per la Formula E: 350 kW di potenza (470 CV), 0-100 km/h in 1,86 secondi e una velocità massima di 320 km/h. Il segreto sta nel doppio motore elettrico, capace di recuperare fino a 600 kW in frenata: quasi la metà dell'energia consumata durante un e-Prix viene così rigenerata. Il telaio in fibra di carbonio, leggerissimo (859 kg con pilota), garantisce una dinamica paragonabile a quella delle monoposto termiche, ma a zero emissioni. La Citroën GEN3 Evo sfoggia una livrea che parla la lingua del tricolore francese. Il muso rosso Citroën segno di passione e tradizione sfuma verso il bianco e il blu elettrico, in un gioco grafico che celebra il savoir-faire francese. un design che combina eleganza e dinamismo, creato dal Centro Stile Citroën.I piloti. Al volante, due tra i nomi più forti della Formula E: Jean-ric Vergne, unico due volte campione della categoria, ex pilota Toro Rosso in Formula 1 e volto storico del motorsport francese; Nick Cassidy, neozelandese, vicecampione del mondo 2025, undici vittorie e venticinque podi all'attivo. Per Vergne, Entrare in Citroën è un onore e una sfida. Porterò tutta la mia esperienza per rendere questo progetto vincente fin da subito. Cassidy aggiunge: Abbiamo tutte le persone e gli strumenti giusti per costruire qualcosa di speciale. Questa squadra ha il potenziale per diventare una protagonista assoluta della nuova era della Formula E.Un ritorno alle origini con lo sguardo al futuro. A guidare l'organizzazione è Cyril Blais, già team principal della Maserati, figura chiave per la gestione tecnica e strategica del progetto. Citroën vuole riconnettersi con la propria cultura sportiva, quella della vittoria al Rally di Montecarlo nel 1959 con la ID 19, fino ai nove titoli iridati consecutivi con Sébastien Loeb. Ogni era sportiva del Double Chevron ha avuto un filo conduttore: l'unione tra ingegno tecnico e passione. Ora, la sfida è duplice: proiettare il marchio verso un pubblico più giovane e consolidare la sua posizione tra i protagonisti della transizione elettrica. In questo senso, la Formula E diventa il laboratorio ideale per sviluppare soluzioni che ritroveremo presto sulle strade: dalla gestione termica delle batterie ai software di controllo motore.
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Toyota - Land Cruiser FJ, la gioia del fuoristrada puro
Dopo le anticipazioni dello scorso anno, finalmente la Toyota ha presentato ufficialmente la Land Cruiser FJ, che riporta in vita la storica sigla che tanto scalda i cuori degli appassionati di fuoristrada. Presentata per ora solo come veicolo di pre-produzione, l'auto verrà mostrata al pubblico al prossimo Salone di Tokyo. Il debutto della Toyota Land Cruiser FJ sul mercato giapponese è previsto per la metà del 2026; al momento la Casa non ha parlato in maniera ufficiale del suo arrivo su altri mercati. Nata per l'off-roadCostruita sul pianale IMV della Toyota con telaio a longheroni, la Land Cruiser FJ è lunga 4.575 mm, larga 1.855, alta 1.960 e ha un passo di 2.580 mm. Senza dilungarsi troppo nelle specifiche tecniche, la Casa giapponese si limita a sottolineare che, dal punto di vista delle performance in fuoristrada, la nuova arrivata garantisce prestazioni analoghe alla serie 70, favorita anche dal passo più corto (270 mm in meno rispetto alla serie 250) e il diametro di volta di soli 11 metri. Aria di famiglia per la Land Cruiser FJLe forme della carrozzeria sono quelle boxy viste pure sul nuovo Land Cruiser (serie 250) in vendita anche in Italia, ulteriormente accentuate dall'enorme montante posteriore che si chiude su un lunotto perfettamente verticale. La Toyota ha presentato due versioni della sua piccola fuoristrada, che si distinguono per i diversi gruppi ottici all'anteriore. I quattro angoli dei paraurti anteriore e posteriore sono removibili separatamente, così da semplificare le riparazioni (e ridurne i costi), oltre che aprire la strada a possibili personalizzazioni. Poco spazio al digitaleAll'interno, la Land Cruiser FJ presenta uno schermo touch per l'infotainment da 12,5 e una pletora di comandi fisici, in particolare sulle due razze del volante e nel tunnel centrale, con i pulsanti per l'inserimento della trazione integrale accanto alla leva del cambio automatico. La plancia è bassa, così come la linea di cintura, per assicurare la massima visibilità dell'ambiente circostante durante la guida in fuoristrada. Di serie la suite di Adas Toyota Safety Sense, con la guida assistita di livello 2 e il controllo della velocità in discesa. Un termico puro per la Land Cruiser FJLa Toyota Land Cruiser monta un 2.7 a benzina da 163 CV e 246 Nm di coppia massima, abbinato a un cambio automatico a sei rapporti e alla trazione integrale inseribile. Qualora l'auto dovesse sbarcare anche in Europa, non è da escludere una qualche forma di elettrificazione del powertrain per ridurre le emissioni. La potrai personalizzare come vuoiTante le possibilità offerte dalla Casa giapponese per la personalizzazione della Land Cruiser FJ: oltre a quelle relative ai paraurti, ci sono i gruppi ottici tondi (visti su uno dei prototipi presentati oggi, che richiamano le precedenti Land Cruiser), i pannelli esterni per ulteriori scomparti e accessori, oltre a diversi elementi specifici per l'off-road: uno dei modelli presentati monta uno snorkel per aumentare la capacità di guado. Arriverà anche la e-bikeLa Toyota sta anche lavorando alla Land Hopper, piccola e-bike a tre ruote che può essere piegata e riposta all'interno del bagagliaio, spingendosi oltre i luoghi dove può arrivare la Land Cruiser. Al momento non sono state comunicate specifiche tecniche o possibili date di arrivo sul mercato. Land Cruiser: non c'è solo la FJAccanto alla nuova Land Cruiser FJ, la linea dei fuoristrada giapponesi è abbastanza articolata e comprende la 250 in vendita anche in Italia, presentata lo scorso anno, la più lussuosa 300, destinata a mercati come quelli mediorientali, e la tuttofare 70 per le zone più impervie e remote del pianeta.
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Tesla - Un aggiornamento software per pubblicizzare Tron:Ares
Tesla ha stretto un accordo con la Disney per promuovere il nuovo film Tron: Ares. La collaborazione prevede una singolare scelta che potrebbe fare scuola: la Tesla ha infatti previsto uno specifico aggiornamento over-the-air, tema sulla quale è da sempre pioniera, per personalizzare il software di bordo con il tema grafico del film. Colori e suoni ispirati a TronLe strade mostrate dalla vettura per la gestione dei flussi di traffico e dell'assistenza alla guida assumono quindi i toni scuri del rosso e del nero, come le scie colorate delle moto del film, e persino il suono del sistema e il rumore degli indicatori di direzione è stato modificato per l'occasione. La Tesla ci ha abituato a numerose citazioni di film famosi e di cultura pop in passato, ma mai prima d'ora aveva usato queste soluzioni per una vera e propria pubblicità a bordo: potrebbe essere l'inizio di un nuovo modo di comunicare con gli utenti.
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Audi - La Concept C mette la targa
L'Audi porta su strada la Concept C presentata all'IAA di Monaco. Il prototipo elettrico è stato dotato di regolari targhe ed è protagonista di una suggestiva carrellata di immagini realizzate insieme a due delle sue muse ispiratrici: la prima generazione della TT e la Auto Union Type C. Su strada nel 2027La presenza delle targhe è anche la conferma di una precisa intenzione dei vertici Audi: la Concept C è stata costruita come un veicolo completo e si trasformerà in una sportiva elettrica di serie nel 2027, segnando un deciso cambio di passo a livello stilistico rispetto alle Audi più recenti. La Casa dei Quattro anelli non ha per il momento fornito indicazioni sul powertrain elettrico a trazione posteriore, ma conosciamo le proporzioni del prototipo: 4,52 metri di lunghezza, 1,97 metri di larghezza, 1,28 metri di altezza e 1.690 kg di peso. Da qui parte la rivoluzione di FrascellaOpera prima del nuovo direttore dello stile Audi, Massimo Frascella, la Concept C fa dell'essenzialità il suo mantra, mascherando la presenza del tetto apribile tipo targa con forme pure e un inedito trattamento del lunotto posteriore. Il Vertical Frame anteriore sostituisce le soluzioni attuali, i gruppi ottici si fanno ancora più sottili e le fiancate scultoree completano l'opera di rinnovamento totale. Interni minimalisti con schermo a scomparsaGli interni sono altrettanto innovativi e abbandonano la digitalizzazione spinta delle Audi di oggi, tornando alla purezza di un tempo. Spazio quindi ai pulsanti fisici con un solito click, al volante perfettamente circolare con comandi in alluminio e alla plancia pulita, con uno schermo da 10,4 pollici che può essere mostrato solo in caso di necessità.
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Incentivi auto - Aumentano i comuni ammessi ai contributi statali
Aumentano i comuni che rientrano nel nuovo perimetro delle Aree urbane funzionali, le cosiddette Fua, diffuso oggi dall'Istat sulla base del censimento del 2021 (clicca qui per scaricare l'elenco). Rispetto all'elenco precedente, che ai fini dell'incentivo mantiene comunque la sua validità, sono stati aggiunti 368 nuovi enti locali. In totale più di 2 mila comuniComplessivamente le aree urbane che il dicastero guidato da Gilberto Pichetto Fratin ha individuato quale criterio di accesso agli incentivi sono 83 per un totale di oltre 2.200 comuni. Si tratta di porzioni di territorio caratterizzata da una city, non necessariamente capoluogo di provincia, e dai comuni limitrofi caratterizzati da elevati flussi di pendolarismo con la city di riferimento. Salva anche la vecchia listaCome detto, e come già chiarito dal dicastero di via Cristoforo Colombo, i cittadini e le imprese che risultavano residenti o con sede legale nei comuni ricompresi nelle aree urbane funzionali vigenti alla data di pubblicazione del decreto ministeriale dell'8 agosto scorso conservano in ogni caso il diritto di richiedere il contributo, anche nel caso in cui tali comuni non risultino più inclusi nell'aggiornamento pubblicato oggi. Insomma, valgono entrambi gli elenchi. Il ministero, si legge in una nota del Mase, vuole così assicurare la continuità dei diritti già riconosciuti, evitando ogni potenziale penalizzazione derivante da variazioni sopravvenute, nonché garantire l'estensione della platea degli aventi diritto, valorizzando l'aggiornamento Istat quale strumento di maggiore equità e inclusività nell'accesso alla misura. Come verificare se si risiede nel comune ammessoIn definitiva, per verificare se si rientra nel territorio che accede il contributo è possibile utilizzare il form di ricerca messo a punto dal ministero dell'Ambiente disponibile cliccando qui.
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Stellantis - Filosa: A Mirafiori 400 assunzioni per la 500 ibrida
Antonio Filosa ha incontrato per la prima volta i rappresentanti sindacali italiani. Diversi sono stati gli argomenti trattati, ma tra i tanti spicca una gradita notizia per Mirafiori, lo storico complesso produttivo di Torino ormai da anni in forte crisi. "Oggi ho anche il piacere di comunicarvi un'importante novità: faremo 400 assunzioni per lo stabilimento di Mirafiori per sostenere lo sviluppo produttivo della nuova Fiat 500 ibrida con l'avvio del secondo turno a partire dal mese di febbraio del prossimo anno", ha affermato Filosa, sottolineando come le assunzioni in programma si aggiungano a quelle già fatte nei mesi scorsi nell'ingegneria di Mirafiori e ad Atessa. Non è abbastanza, ma quello che posso dirvi è che è tutto quello che potevamo fare considerato il contesto". per questo che dobbiamo risolvere insieme il problema della regolamentazione", ha aggiunto il manager di origini napoletane. L'Ue riveda i regolamentiA tal proposito, Filosa ha esordito, rimarcando la necessità di un cambio di rotta nelle politiche della Ue visto quanto gli obiettivi di Bruxelles siano ormai divergenti rispetto alla situazione reale del mercato e dell'industria: "Serve rivedere la regolamentazione europea, che non tiene in debito conto della realtà del mercato e del contesto industriale. Questo obiettivo è collettivo: stiamo lavorando intensamente con l'Acea e direttamente con la Commissione Europea, ma per fare tutto questo abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, e in particolare delle organizzazioni sindacali di tutte le aree in cui operiamo, a partire da voi qui in Italia dove abbiamo un grande piano che si chiama Piano Italia. "Aver imposto obiettivi così stringenti in un così breve lasso di tempo - ha aggiunto - ha spiazzato sia la domanda che l'offerta. Dobbiamo cambiare le regole per riuscire a offrire ai nostri clienti l'intera gamma di veicoli che desiderano e che possono acquistare: solo così sarà possibile rilanciare la produzione. Per raggiungere questo obiettivo, serve aprire al concetto di neutralità tecnologica, servono misure che incoraggino il rinnovo del parco auto, serve sostenere il segmento delle piccole auto, serve rivedere i target imposti sui veicoli commerciali, che non sono raggiungibili". Italia centrale nelle nostre strategie"Filosa ha quindi ribadito il ruolo centrale dell'apparato produttivo italiano nelle strategie di Stellantis. "Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell'Italia, un Paese al centro della nostra visione strategica. Il Piano Italia è solido e confermato", ha detto il manager. "Stiamo rispettando le tempistiche annunciate: lo dimostrano i prossimi lanci della Fiat 500 ibrida, la cui produzione inizierà a novembre a Mirafiori, e della nuova Jeep Compass che inizieremo a produrre nelle prossime settimane a Melfi". L'ad ha citato anche altri impianti particolarmente esposti all'attuale situazione di crisi dell'auto europea. il caso di Cassino, da mesi oggetto di continui stop&go produttivi. "Abbiamo sempre uno sguardo rivolto alla realtà del mercato. Se guardiamo per esempio a Cassino, come già sapete abbiamo deciso di riprogrammare il lancio delle nuove Stelvio e Giulia, basate sulla piattaforma Stla Large. Questo progetto prevedeva una offerta esclusivamente elettrica, mentre stiamo lavorando per avere un'offerta multi-energia. E lo stiamo facendo proprio per assicurare un futuro stabile all'impianto", ha affermato Filosa. Tra i dossier caldi c'è anche Termoli, in attesa da mesi di una decisione sulla realizzazione di una fabbrica di batterie. "Per la Gigafactory ha spiegato Filosa , Acc sta ancora valutando i suoi piani di investimento per l'Italia con l'obiettivo di prendere una decisione entro la fine di quest'anno. Abbiamo un progetto in corso per le trasmissioni, l'obiettivo è sempre quello di proteggere i nostri dipendenti" Le reazioni dei sindacatiAll'incontro, il primo del genere in tutta Europa, hanno partecipato anche il nuovo capo delle attività europee, Emanuele Cappellano (durante l'incontro ha evidenziato la disponibilità a un dialogo aperto e costante e ha chiesto di lavorare insieme"). Lo ha detto Emanuele Cappellano, i responsabili delle Risorse Umane mondiale Xavier Chereau e per l'Italia Giuseppe Manca. Le sigle sindacali erano rappresentate, tra gli altri, da Michele de Palma (Fiom), Ferdinando Uliano (Fim-Cisl), Rocco Palombella (Uilm), Roberto Di Maulo (Fismic Confsal), Antonio Spera (Ugl metalmeccanici) e Giovanni Serra (Associazione Quadri Fiat). In generale i sindacalisti hanno accolto con un tono positivo le rassicurazioni di Filosa, ma chiesto qualcosa in più per rilanciare le produzioni italiane. Per Uliano, per esempio, le assunzioni a Mirafiori sono un segnale positivo, ma l'attuale caduta dei volumi (non più di 310.000 veicoli le stime per il 2025) rende indispensabile un'accelerazione degli impegni" e "un rafforzamento strategico del nuovo piano Italia, con maggiori investimenti e nuovi modelli produttivi" per Mirafiori, Cassino (accogliamo positivamente la smentita delle voci sulla chiusura dello stabilimento) o Melfi, dove serve ibridizzare la DS N8 (Filosa ha confermato l'arrivo della DS N7 e della Lancia Gamma) e aggiungere un altro modello. Dello stesso avviso, Palombella e il suo collega della Uilm, Gianluca Ficco, secondo i quali Filosa ha dato le prime importanti risposte su Mirafiori e Cassino, che però dovranno essere seguite da strategie per gli altri stabilimenti e soprattutto da azioni concrete". L'incontro ha inoltre fatto emergere ancora una volta quanto il tema delle politiche Ue stia avendo un impatto sulle strategie delle Case europee. Per i due sindacalisti della Uilm, il piano industriale per l'Europa e per l'Italia sarà completato anche sulla base delle scelte che la Ue assumerà. Anzi, hanno puntualizzato che gli imponenti investimenti negli Usa sono facilitati proprio da una regolamentazione orientata al sostegno all'industria e non fossilizzata esclusivamente sull'elettrico". Anche Di Maulo parla di "spiragli di ripresa importanti" per esempio per Mirafiori, ma "senza un cambio di rotta da parte della Commissione Europea, il rischio è che anche i segnali più incoraggianti vengano vanificati da regole ambientali eccessivamente rigide che penalizzano la produzione e gli investimenti". Più tranchant il commento della Fiom. Per De Palma e Samuele Lodi, il quadro della situazione necessita di un vero e proprio testa coda per invertire la direzione degli ultimi anni che oggi non c'è stato.
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