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Aggiornato: 24 min 4 sec fa

F.1, GP Bahrain - Verstappen firma la prima vittoria stagionale

Mar 05,2023

Max Verstappen ha vinto il Gran Premio del Bahrain, gara inaugurale del Mondiale di Formula 1 2023. Il due volte campione del mondo della Red Bull ha sfruttato ottimamente le doti della sua RB19, che sul passo gara ha dimostrato di gestire molto meglio degli altri il degrado delle gomme. Così, l'olandese è passato per primo sotto la bandiera a scacchi, precedendo Sergio Perez che firma così la prima doppietta stagionale per la Red Bull Racing. Alla sua prima gara con la Aston Martin, Fernando Alonso torna sul gradino più basso del podio, celebrato con un'esplosione di gioia nei box del team inglese.

Le parole dei protagonisti. Per Max Verstappen questa è la prima vittoria in Bahrain: "Sono partito bene e ho preso subito vantaggio. Poi ho gestito le gomme, perché non si sa mai cosa può succedere in gara. Sono contento di aver vinto anche qui, ma con questa macchina possiamo lottare praticamente ovunque". Sergio Perez gli ha fatto eco dicendo: "Penso sia un grande inizio. Durante l'inverno abbiamo lavorato duramente e abbiamo a disposizione un pacchetto davvero forte. La stagione è lunga, farò del mio meglio per sfidare Max". Fernando Alonso ha così commentato il suo primo podio stagionale con la Aston Martin: "Concludere la gara sul podio è straordinario, il team ha fatto un lavoro incredibile. La partenza non è stata grandiosa, ma poi ho recuperato in pista. Congratulazioni anche a Lance, che dopo 12 giorni dall'intervento chirurgico oggi era qui a lottare con noi".

Cavallino claudicante. Per la Scuderia Ferrari, la vittoria oggi non è mai stata alla portata. Ma si pensava che l'obiettivo minimo sarebbe rimasto il podio. E invece, al termine della gara, non c'è nessun omino di rosso vestito a festeggiare sotto il podio. Un risultato comunque inaspettato, perché Charles Leclerc sembrava ormai lanciato verso il terzo posto, ma l'affidabilità della SF-23 ha tradito il monegasco: un guasto al motore ha mandato in fumo le speranze di un risultato positivo per inaugurare il campionato. Leclerc ha commentato dicendo: "Dobbiamo migliorare, siamo troppo lontani sul passo gara. A volte eravamo anche dietro di un secondo al giro dalla Red Bull. Così faremo fatica". Carlos Sainz non ha avuto il passo per tenere testa agli avversari, tagliando il traguardo solamente al quarto posto, a 46 secondi dal leader che ha gestito il proprio vantaggio.

Così in Top 10. La Ferrari non è l'unica a dover pensare al passo gara. Anche in casa Mercedes la situazione non è delle migliori e Lewis Hamilton ha chiuso a 50 secondi dal leader della classifica, in quinta posizione, con George Russell settimo. Tra loro, l'Aston Martin guidata da Lance Stroll: il canadese, nonostante non fosse ancora al 100% per via dell'infortunio di due settimane fa, è riuscito a dare filo da torcere al team di Brackley. A salvare il weekend nero della Alpine ci ha pensato Pierre Gasly: il francese ha rimontato dal ventesimo al nono posto, agguantando i primi due punti con la sua nuova squadra. Positiva la gara della Williams, a punti con Alexander Albon e in dodicesima posizione con lo statunitense Logan Sargeant, che ha ben figurato alla sua prima apparizione in F.1.

In fondo al gruppo. La prima gara stagionale di Esteban Ocon è assolutamente da dimenticare: dopo aver collezionato tre penalità diverse di cui una per un errore del team il francese ha dovuto alzare bandiera bianca, chiudendo la sua gara in anticipo. andata peggio solo alla McLaren, oggi fanalino di coda dopo una sfilza di problemi sulle vetture di Piastri e Norris.

I risultati completi del GP del Bahrain >>

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Peugeot 205 - Un mito da 40 anni - FOTO GALLERY

Mar 05,2023

Nel febbraio del 1983, verso la fine del mese, veniva mostrata per la prima volta la Peugeot 205, destinata a diventare una grande icona dell'industria automobilistica francese. Prodotta in circa 5,3 milioni di esemplari, l'utilitaria fu un punto di svolta nella storia del Leone, che da allora poté finalmente contare su un modello di grande fama internazionale tra le auto piccole, al pari di altri grandi marchi europei. Stile riuscito, gamma di motori moderni, buone prestazioni: con tali credenziali, la 205 si è fatta valere anche nel motorsport, con le celebri Turbo 16 portate in trionfo nel Campionato del mondo rally e alla Parigi-Dakar. Su strada, la francese ha fatto impazzire i giovani di tutta Europa con le sue versioni GTI e Rallye, senza dimenticare il grande fascino della variante Cabriolet. Ne parliamo con maggiori dettagli nella nostra galleria d'immagini, dove ripercorriamo la storia e le versioni principali della Peugeot 205.

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F.1, GP Bahrain - Prima fila Red Bull, la pole è di Verstappen

Mar 04,2023

Prima fila tutta Red Bull Racing al Gran Premio del Bahrain, primo round del Mondiale di Formula 1 2023. Max Verstappen ha conquistato la pole position con un tempo di 1:29.708 e ha staccato di quasi un decimo e mezzo il compagno di squadra Sergio Perez. Subito dietro le due Ferrari: Charles Leclerc partirà terzo, davanti all'altra SF-23 di Carlos Sainz, a quattro decimi dalla vetta. La Scuderia ha rinunciato all'attacco alla pole con il monegasco, per risparmiare così un set di gomme nuovo per la gara.

La Top 10. Fernando Alonso conferma la bontà del progetto Aston Martin, con la AMR23 capace di contendere le prime posizioni. Il due volte campione del mondo ha ottenuto il quinto tempo, fermando il cronometro a sei decimi dalla Red Bull. Alonso si così lasciato alle spalle le due Mercedes-AMG di George Russell e Lewis Hamilton, mentre Lance Stroll - ancora sofferente per l'infortunio da cui sta recuperando - ha chiuso in ottava posizione. Nella Top 10 troviamo anche la Alpine di Esteban Ocon e la Haas di Nico Hulkenberg, con il tedesco che avrebbe potuto ambire a una posizione migliore se il suo giro cronometrato non fosse stato cancellato per aver oltrepassato i track limits.

Delusione cocente. Una prima qualifica difficile per Oscar Piastri: il rookie della McLaren non è andato oltre la diciottesima posizione, lontano dal suo compagno di squadra Norris che ha strappato un inaspettato undicesimo posto. Qualifica storta anche per Kevin Magnussen, solo diciassettesimo, alle spalle delle due Williams di Albon e Sargeant. andata davvero male a Pierre Gasly, escluso in Q1: il francese ha subìto anche la cancellazione del suo giro veloce e domani partirà ultimo, alle spalle della AlphaTauri di Nyck de Vries.

I risultati completi delle Qualifiche >>

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Mercedes-Benz - Da Milano a Oslo in elettrico: quanto costa?

Mar 04,2023

Pronti per viaggiare in elettrico? Vi siete mai chiesti quanto costi macinare tanti chilometri a zero emissioni? Magari per un viaggio che attraversi mezza Europa. Io ci ho provato, partendo da Milano alla volta di Oslo (Norvegia): 2.289 km di autostrada attraverso sei nazioni. 

Cosa ho guidato. Le auto le ha fornite la Mercedes-Benz, una EQE 350+ e una EQS Suv 450 4Matic (le EQS delle foto erano riservate all'organizzazione). Un breve ripasso delle schede tecniche di entrambe. Berlina di poco meno di 5 metri di lunghezza, la prima, con una batteria da 90 kWh per un'autonomia (dichiarata da ciclo Wltp) di 662 km, trazione posteriore e 292 cavalli di potenza. L'altra, la Suv, da ben 513 cm di lunghezza ha una batteria da 108 kWh. Autonomia dichiarata? 616 km. Trazione integrale e 360 cavalli di potenza. Possono incamerare rispettivamente in corrente continua dai 170 kW della EQE ai 200 kW della EQS Suv. Vuol dire passare dal 10 all'80% in circa 30 minuti. Ionity, invece, (partner di Mercedes che rientra tra gli operatori disponibili per gli abbonamenti Mercedes Me) ha fornito l'elettricità durante il viaggio, con colonnine Hpc fino a 350 kW.

Viaggio nel lusso. Tanta autostrada, anzi solamente autostrada. Un infinito rettilineo d'asfalto attraverso i limiti inflessibili - e noiosamente bassi - della Svizzera, alle autobhan tedesche, no speed limit. Sempre dritto, cruise attivo e il silenzio della propulsione elettrica, interrotto da un po' di musica per alleviare la monotonia di un viaggio che sembra non aver fine, visto che più di venticinque ore on the road in tre giorni, non sono state poche da buttar giù. Auto in carovana, via verso la prossima colonnina. A bordo di EQS Suv si tocca l'apice del lusso: tutto quello che possa alleviare una lunga trasferta c'è, ma anche molto di più: sedili massaggianti, che emettono calore o aria fresca, essenze profumate per l'abitacolo, un cuscino al posto del poggiatesta, guida assistita di livello 2 e un impianto audio firmato Burmeister che suona come una sala da concerto. Senza contare l'incanto dell'Hyperscreen, tre schermi (il più grande da 17,7 pollici, incastonati sotto un'unica superficie vetrata). Stiamo parlando di una vettura che a listino segna ben 167mila euro. Le soste sono state pianificate prima dagli organizzatori: due, tre o quattro a seconda della tratta. Passando dall'ora e mezza a più di due ore al giorno fermi alla presa. Come detto ci siamo appoggiati alla rete Ionity, la più estesa in Europa con più di 450 aree di ricarica e oltre duemila punti di ricarica distribuiti in 24 Paesi. Nei prossimi anni, si prevede che il numero di aree di ricarica salirà a più di mille, con oltre settemila stalli di ricarica entro il 2025. Insomma, l'ansia da colonnina in un viaggio come questo è cosa sconosciuta. Ma l'importante è pianificare. 

Quanto abbiamo speso. Al di là di questo, viaggiare in elettrico, come per la benzina o il diesel ha i suoi costi che dipendono dal gestore del servizio. Nel caso di Mercedes, l'abbonamento con Ionity in taglia L (ce ne sono diversi a seconda delle esigenze) prevede un costo mensile di 11,90 euro per poter pagare l'energia (ricordo da colonnine fast) 0,59 centesimi al kWh in tutta Europa. Diversamente si sarebbe pagata a prezzo pieno 0,79 centesimi. Ma quanto è costato il viaggio? Vediamo di riassumere qualche numero. Il primo giorno su EQE (750 km) ho incamerato 210 kWh in tre fermate, un'ora e mezza la sosta totale alle colonnine. Il secondo giorno su EQS Suv (900 km), 240 kWh accumulati in batteria, quattro fermate, due ore e mezza totali attaccati alla presa. Terzo e ultimo giorno, di nuovo su EQE (600 km): 180 kWh riforniti, tre fermate per un'ora e mezza alla presa. Costo totale per 2.289 chilometri? Dopo aver immagazzinato 630 kWh complessivi (al prezzo ricordo di 0,59 centesimi al kWh) abbiamo speso 371,70 euro cui si somma l'autostrada (dove prevista).

Qualche consiglio EV. C'è da dire che nel nostro viaggio non abbiamo mai ricaricato durante la notte, pratica che invece avrebbe permesso di ridurre le soste durante il giorno accorciando quindi i tempi delle singole tratte. Altra cosa da tenere a mente è che non conviene mai ricaricare fino al 100%, quanto invece far lavorare la batteria sempre nel range tra il 10 e l'80%. Così facendo si beneficia del massimo della velocità di ricarica - fino a 200 kW nel caso della EQS Suv - con una sosta mai superiore alla mezz'ora. In ultimo, guidare elettrico vuol dire imparare a sfruttare al meglio il sistema di rigenerazione della batteria, con i due paddle dietro al volante cha aumentano o diminuiscono il freno motore. In discesa, per esempio, al massimo della rigenerazione, si ricarica - e tanto - la batteria. In autostrada, al contrario, meglio veleggiare eliminando la rigenerazione, così da far scorrere l'auto il più possibile senza impedimenti. E poi, tornando al tema energia, puntare sugli abbonamenti flat che riducono di molto il costo dell'elettricità anche alle colonnine HPC, pagando un fisso mensile. 

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Fiat Panda 4x4 - Il restomod di IBCycles & Cars è quasi pronto

Mar 04,2023

Manca ormai poco alla presentazione della P4nd4 4x4 Restomod Hybrid, un restauro evolutivo della mitica Fiat Panda 4x4 di prima generazione, che proprio in questo 2023 festeggia i suoi primi 40 anni: la vettura, realizzata dall'azienda IBCycles & Cars di Comacchio (FE) partendo dal modello originale, verrà presentata a giugno, essendo il prototipo ormai in una fase avanzata di lavorazione. Nel frattempo, la ditta emiliana ha avviato i preordini per il primo lotto di dieci esemplari, venduti con prezzi a partire da 58 mila euro, e sono ora noti nuovi dettagli del progetto.

Pellami raffinati. Partendo dagli interni, sappiamo innanzitutto che i rivestimenti di pelle verranno preparati dalla Mario Levi, una storica conceria piemontese con prestigiose collaborazioni nel settore automotive. Cuciture e lavorazioni saranno ispirate alla valigeria, tanto che al posto della maniglia tiraporta sarà presente un elemento di cuoio. Inoltre, dal fianco dei sedili anatomici sarà possibile sganciare uno zaino monospalla nello stesso materiale.

Spazio extra. Proprio i sedili consentiranno di recuperare qualche centimetro di spazio, grazie a una struttura più snella rispetto a quelli della vettura di partenza. Altri centimetri verranno recuperati sotto la plancia, fornendo alle gambe del guidatore più libertà di movimento. Il ginocchio destro non entrerà più in contatto con la leva del cambio, che il restomod collocherà più in alto, sull'esempio delle Panda di questo millennio, cioè quelle di seconda e terza generazione. Rimanendo in tema, l'auto verrà fornita con un cambio manuale a cinque rapporti, ma in alternativa sarà possibile richiedere una trasmissione automatica.

Plancia moderna. Ancora nell'abitacolo, il cruscotto del modello originale verrà sostituito da un grande pannello nero a sviluppo orizzontale, qualcosa di simile a quanto si vede oggi sulla Honda e. Pur dando l'impressione di un unico elemento, tale soluzione integrerà due schermi touch delle dimensioni di 29x15 cm, collocati rispettivamente davanti al guidatore e al centro. Sopra la testa, inoltre, il classico retrovisore centrale lascerà spazio a una soluzione più recente con dashcam integrata.

Alta da terra. Quanto alle soluzioni sotto pelle, i differenziali autobloccanti di questa vettura sono un progetto dello specialista Amilcare Artioli e della Spektra. Non mancano nuove barre di torsione, mentre l'altezza da terra, su cui ha messo mano la GB Assetti di Colle Umberto (TV), conferisce a questa vettura un angolo di attacco e di uscita di poco inferiore ai 45, nonché di circa 15 sui dossi.

Fari riscaldati. Com'è facile intuire dai rendering, alcune modifiche rispetto alla Fiat 4x4 originale hanno coinvolto anche i proiettori. Grazie alla collaborazione con la Dynamika Management, infatti, quest'auto verrà dotata di elementi a Led della JW Speaker, che saranno riscaldabili per un più efficace utilizzo in presenza di temperature polari.

Più potenza. Quanto al motore, la P4nd4 4x4 Restomod verrà equipaggiata con il Fire da 1.242 cm3 della vecchia Punto 75, abbinato a un sistema mild hybrid. Secondo l'IBCycles & Cars, si dovrebbe arrivare almeno a 90 CV. In ogni caso, molti di più di quelli della Panda 4x4 di prima generazione, che poteva disporre al massimo di 54 CV nella sua ultima configurazione con il 1.1 Fire.

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Torino - L'auto elettrica e ibrida tra falsi miti, realtà nascoste e vere opportunità

Mar 04,2023

Torino è la città dei motori. E il Politecnico è uno dei fulcri dell'innovazione piemontese. E proprio per questi motivi CAReGIVER ha scelto l'ateneo torinese per ospitare il convegno "L'auto elettrica e ibrida tra falsi miti, reltà nascoste e vere opportunità", durante il quale diversi esperti del settore dei trasporti e dell'energia hanno messo in evidenza criticità e potenziali inespressi delle auto elettrificate.

A introdurre gli esperti sono stati Guido Saracco, rettore Politecnico di Torino, e Renzo Porro, fondatore di CAReGIVER, che hanno lasciato la parola ad Andrea Tonoli, professore ordinario DIMEAS, che ha parlato delle opportunità di insegnamento che l'ateneo piemontese offre agli studenti, tra corsi di laurea ed esperienze sul campo. poi intervenuto Fabio Migrino che, tra le altre cose, nel suo passato si è occupato dello sviluppo di componenti e veicoli di segmento C per la Fiat. L'ingegnere nucleare ha analizzato le fonti di produzione d'energia italiane ed europee, paragonandole a quelle di Cina e Stati Uniti per mostrare l'attuale dipendenza dai combustibili fossili, che, di riflesso, impattano sulle emissioni delle auto elettriche. Migrino ha anche calcolato quanta energia servirebbe per sostenere il fabbisogno di un parco circolante come quello italiano se fosse interamente elettrico: si parla di circa 40 TWh per una percorrenza annua media di 10 mila chilometri, cioè un ottavo della richiesta energetica italiana nel 2018, 321 TWh.

Al termine del suo intervento è stato il turno di Paolo Massai, che già conoscete e che nella sua carriera, tra le varie cose, si è occupato dello sviluppo dei motori Lancia, è stato responsabile dei motori Ferrari di F.1 e vicepresidente della Direzione Tecnica Alfa Romeo. L'ingegnere meccanico ha spiegato il funzionamento dei sistemi ibridi alla folta platea che ha riempito l'Aula Magna Giovanni Agenelli del Politecnico di Torino (talmente piena da portare gli organizzatori a trasmettere in diretta l'incontro anche in un'altra aula dell'ateneo). Massai ha prima illustrato le differenze tra sistemi mild, full e plug-in hybrid evidenziandone pregi e difetti prima di passare alla distinzione tra ibridi in serie e in parallelo, portando come esempio l'elevata efficienza rilevata dal nostro Centro prove per il motore E-Power della Nissan Qashqai. Nei nostri test condotti a Vairano, infatti, questa ibrida che si muove solo in elettrico e utilizza un motore termico solo per generare energia (non c'è connessione fisica tra il tre cilindri e le ruote) ha ottenuto un consumo medio di 19,4 km/l, con un picco in città di 27,6 chilometri al litro. L'ingegner Massai ha poi proseguito mostrando diversi esempi di altri modelli, dall'Alfa Romeo Tonale al sistema 4xe utilizzato dalla Jeep, concludendo con un discorso sul nuovo regolamento Ue 2017/1151, che consentirà all'Agenzia europea dell'ambiente di monitorare con maggior precisione le emissioni di CO2 dei veicoli realmente utilizzati su strada. A concludere l'incontro è stato Mario Petronio, ex direttore Abarth e squadra corse Lancia e Alfa Romeo, che ha introdotto il mondo elettrico evidenziando criticità e problematiche legate a questa tecnologia prima che Renzo Porro chiudesse l'incontro ricordando come l'elettrico possa essere anche un'opportunità di crescita.

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F.1, GP Bahrain - Libere 2, Alonso davanti alle due Red Bull

Mar 03,2023

La prima giornata di prove libere del Gran Premio del Bahrain ha visto l'Aston Martin come protagonista assoluta. Fernando Alonso è stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere al Sakhir, confermando quanto di buono il team inglese aveva lasciato intravedere con la nuova AMR23. Il due volte campione spagnolo ha preceduto le Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez. A conferma della bontà della Aston Martin c'è il sesto posto di Lance Stroll: il canadese, che ha guidato per la prima volta oggi questa vettura, è sesto.

I valori in pista. I primi tre classificati sono tutti molto vicini, con le due Red Bull divise tra loro da addirittura 3 millesimi di secondo. Verstappen ha lamentato un bilanciamento non proprio perfetto, ma il suo passo gara è stato comunque notevole. Non è certo passato inosservato il ritmo di Alonso che conferma che questa AMR23 è costante e non divora troppo le gomme. Fernando Alonso ha così commentato il miglior tempo di oggi: "Sicuramente un altro passo nella giusta direzione, la macchina ha dato buone sensazioni, ma dobbiamo ancora migliorare alcune cose sull'assetto. E poi è ancora molto presto, stiamo imparando ogni giorno. Vediamo cosa accadrà nelle prime gare, per adesso restano solo delle buone sessioni di test".

Il resto del gruppo. Resta ancora criptica la Ferrari: Leclerc è riuscito a ottenere il quarto tempo assoluto in questa sessione, staccato però di quasi mezzo secondo. Il passo gara del monegasco è apparso però molto più interessante di quello che ci si aspettava. Ha faticato molto di più Carlos Sainz, quattordicesimo a circa un secondo dalla vetta. Resta da capire quali sono stati i carichi di carburante e le modalità di motore utilizzate in questa fase, ma le prime indicazioni sulle performance rispecchiano quello che era emerso dai test della scorsa settimana. Colpo di reni di Nico Hulkenberg che oggi ha ottenuto il quinto tempo, portando la Haas nella Top 5. Alpine, McLaren e Mercedes sembrano essere molto vicine tra loro: Gasly ha chiuso oggi in settima posizione, precedendo la W14 di Hamilton, mentre a chiudere la Top 10 è l'Alfa Romeo di Guanyu Zhou.

Risultati completi delle Libere 2 >>

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Usato - Aci: "Febbraio in frenata e nuova battuta d'arresto per le radiazioni"

Mar 03,2023

A febbraio, il mercato dell'usato ha registrato una frenata: lo dice l'Aci, secondo cui i passaggi di proprietà di autovetture al netto delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario, in attesa della rivendita al cliente finale) sono stati 235.384, con un decremento dello 0,7% rispetto al pari mese dell'anno scorso. Il consuntivo del primo bimestre, invece, indica un totale di 469.842 contratti (+4,7%). 

Dominano benzina e diesel. Per l'ennesima volta, si conferma la netta prevalenza delle alimentazioni tradizionali: lo scorso mese, le auto a benzina sono salite dal 37,1% al 38%, mentre le diesel sono scese dal 48,4% al 46,2%. Salgono anche le ibride a benzina, dal 3,2% al 4,3%, e quelle a gasolio, dallo 0,4% allo 0,7%. In crescita le Gpl (dal 4,4% al 7,3%) e le vetture a metano (dallo 0,3% allo 0,6%), mentre le elettriche hanno registrato un calo della penetrazione dallo 0,6% allo 0,4%.

Le radiazioni. Infine, febbraio ha visto un'altra "forte battuta d'arresto" per le radiazioni, con una contrazione del 14% a 84.726 unità. Il tasso unitario di sostituzione risulta pari a 0,65 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 65) e a 0,66 nei primi due mesi del 2023. Nel primo bimestre dell'anno sono state radiate 167.716 auto, il 14,5% in meno rispetto al pari periodo del 2021.  

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Lamborghini - Il restyling avvistato in versione ibrida plug-in

Mar 03,2023

Presto le Lamborghini non saranno più quelle di prima. Perché nel domani del marchio di Sant'Agata Bolognese c'è l'elettrificazione massiva della gamma. Addio ai termici puri, dunque, tanto per le sportive (a partire dalla nuova V12 che debutterà a breve) quanto per il modello più diffuso della storia del costruttore, la Suv Urus. Che presto si aggiornerà con un corposo restyling, che introdurrà anche una (potentissima) versione ibrida plug-in.

Più grinta, davanti e dietro. Per il momento non c'è nulla di ufficiale, ma da tempo si susseguono voci sul debutto di una variante alla spina ad alte prestazioni. E queste foto spia scattate in Scandinavia confermano (se ce ne fosse bisogno) che una Urus plug-in è in lavorazione. Al posteriore si possono infatti vedere due differenti sportelli, uno per la benzina e l'altro per la ricarica di corrente elettrica, ma il restyling coinvolgerà diversi dettagli della Suv, a partire dai fari anteriori che saranno più affilati e sottili, così da donare al muso della sport utility un piglio ancora più grintoso e aggressivo. A cambiare saranno anche il paraurti e il cofano motore, mentre dietro debutterà un nuovo alettoncino alla base del lunotto. Ancora da confermare sono invece gli aggiornamenti interni. La Urus restyling dovrebbe portare al debutto un infotainment aggiornato e altre piccole modifiche all'impostazione dell'abitacolo, che però non verrà stravolto rispetto a quello attuale.

Verso i 700 cavalli? Dopo le versioni presentate con l'ultimo model year, le S e Performante, la gamma della Urus si amplierà ulteriormente verso l'alto, con un V8 biturbo plug-in hybrid che potrebbe toccare quota 700 cavalli e anche oltrepassare questa soglia. La versione originale della Suv ha 650 CV, mentre le sue due evoluzioni sportive hanno a disposizione 16 CV in più: con il supporto dell'elettrico, invece, il surplus di cavalli sarà nettamente maggiore. La sorella tedesca Porsche Cayenne Turbo S E-Hybrid ha una potenza massima di 680 cavalli e 900 Nm di coppia massima, dati che le consentono di archiviare lo 0-100 km/h in meno di quattro secondi e di sfiorare i 300 all'ora. La Lamborghini Urus plug-in hybrid dovrebbe ulteriormente migliorare questi numeri, sfondando il muro dei 300 orari e fermando il cronometro dello zero-cento attorno ai tre secondi e mezzo.

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L'intervista - Chiari (Mobilize): I fleet manager hanno sposato la transizione

Mar 03,2023

Dallo scorso anno, Mobilize è il quarto brand del gruppo Renault: l'ha voluto il ceo Luca de Meo per concentrare in un'unica piattaforma i servizi di mobilità e di distribuzione dell'energia pensati per accompagnare gli utenti, privati e aziendali, sulla strada che porterà al 2030 e alla transizione ecologica. Un insieme di soluzioni che spazia dall'offerta di una berlina full electric (chiamata Limo), destinata agli operatori del noleggio con conducente in città come Madrid e Parigi, alla creazione di una rete di colonnine di ricarica ultrarapida presso le concessionarie della Casa situate a meno di cinque minuti dagli svincoli autostradali o delle superstrade, per un totale di 200 infrastrutture previste entro la metà del 2024, fino a pacchetti di servizi finanziari. A proposito di quest'ultimi, Maurizio Chiari è il sales & fleet director di Mobilize Financial Services Italia: ecco la sua visione del momento attuale e delle prospettive del settore per l'immediato futuro.

Problemi di consegne e aumenti dei listini: come avete gestito queste criticità nel 2022?
Nella situazione di forte cambiamento che sta vivendo il mercato dell'auto, dettata principalmente dalla scarsità di componenti elettronici, risulta fondamentale il rapporto tra il venditore o il key account e il fleet manager, tramite il quale è possibile pianificare con attenzione le forniture per evitare buchi nella mobilità delle flotte aziendali. Direttamente collegata alla riduzione delle produzioni è la crescita del valore medio dei canoni: si tratta di un fenomeno coerente con l'aumento dei prezzi di listino, almeno in parte compensato dall'incremento dei valori residui delle vetture. Per mitigare questo effetto, stiamo lavorando, come gli altri attori del mercato, sugli elementi di pricing che hanno maggiore flessibilità, come, per esempio, i servizi assicurativi.

Nuove alimentazioni e tecnologie di bordo: quali sono le più richieste dai fleet manager?
I fleet manager hanno sposato in pieno i principi della transizione ecologica, adeguando i parchi aziendali alle nuove propulsioni elettrificatee cogliendone i vantaggi in termini di consumi, costi (come l'esenzione dalla tassa di proprietà) e libertà di accesso alle Ztl. Un ragionamento analogo può essere fatto per gli Adas: lo sviluppo tecnologico dei veicoli è visto dai fleet manager come un'opportunità per offrire maggiore sicurezza agli utilizzatori. Gli Adas più richiesti sono, dunque, quelli direttamente collegati alla sicurezza, attiva e passiva. Infine, con l'arrivo sul mercato dei veicoli connessi, l'interesse dei fleet manager potrebbe essere attratto dalla possibilità di ricevere in tempo reale tutte le informazioni relative ai mezzi del proprio parco circolante e, soprattutto, di ricavarne vantaggi in termini di costi; una necessità emergente è quella di utilizzare le piattaforme di car sharing per modernizzare la gestione delle vetture in pool, introducendo una modalità digitale e self-service da parte dei dipendenti.

Quale sarà, secondo voi, il futuro prossimo della mobilità?
Il mercato del noleggio è senza dubbio il più dinamico rispetto alle nuove esigenze di mobilità dei clienti professionali e privati. Questa reattività si traduce nella crescita costante delle immatricolazioni cui stiamo assistendo da alcuni anni. Il gruppo Renault ha risposto allo sviluppo delle nuove soluzioni di mobilità acquisendo Bipi, una startup specializzata nel settore della car subscription, e Zity, società di car sharing free floating, ideale per le aree metropolitane, che si affianca al servizio Mobilize share, il car sharing station based con parcheggi riservati, più adatto alle città di media dimensione e alle location turistiche. Venendo, poi, alle soluzioni dedicate alla mobilità elettrica, il gruppo Renault è stato uno dei pionieri nella sua promozione. Inizialmente i costi molto elevati dei veicoli a batteria hanno portato a un business model basato sul noleggio dell'accumulatore di trazione, la parte più onerosa del veicolo. Oggi il mercato del noleggio dei mezzi elettrici ha raggiunto un livello di maturità che consente di proporre ai clienti soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze di mobilità. Nello specifico, proponiamo un servizio chiamato switch, che offre la possibilità di utilizzare per un certo numero di giorni nell'arco dell'anno una vettura termica, in sostituzione di quella elettrica noleggiata. Per quanto riguarda, infine, i nuovi sistemi di mobilità, il gruppo Renault, con la creazione del brand Mobilize, ha fatto una scelta precisa, basata sul principio vehicle as a service. Con questo marchio saranno lanciati nei prossimi anni dei veicoli pensati per la mobilità urbana al 100% elettrica con la sola formula del noleggio: Limo, berlina tre volumi dedicata ai taxi e a noleggio con conducente, Duo, un quadriciclo elettrico a due posti, Bento, un quadriciclo con un metro cubodi capacità di carico, e Hippo, un piccolo veicolo commerciale con tre metri cubi di carico utile.

 

Quali sono le vostre strategie di sviluppo per rafforzare il noleggio ai privati?
Nell'offerta di noleggio Renault Lease e Dacia Lease (brand commerciali della società ES Mobility), la rete dei concessionari ricopre da sempre un ruolo centrale che, nonostante lo sviluppo del web come principale strumento di contatto con il cliente, resta fondamentale per il canale dei privati. Questo target di clienti, infatti, è per sua natura da considerarsi tipicamente retail, cioè legato al rapporto commerciale con il concessionario di zona. Anzi, spesso è proprio il dealer che, grazie al rapporto di fiducia con il cliente, riesce ad orientarne le scelte.

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Station wagon - Familiari forever: meno richieste, più affascinanti - FOTO GALLERY

Mar 03,2023

Sebbene il mercato preferisca ormai da tempo le Suv, le station wagon vantano ancora numerosi estimatori. Parliamo di auto pratiche e con la vocazione da viaggiatrici, che ormai da decenni si sono lasciate alle spalle il vecchio stereotipo del veicolo da lavoro, acquisendo sempre più eleganza o dinamismo. Anch'esse, tuttavia, non sono estranee ai grandi mutamenti dell'auto di questi anni: i powertrain elettrificati avanzano con prepotenza tra i loro listini e i prezzi lievitano anche per questa categoria, al pari delle dimensioni. Proprio così: anche tra i modelli derivati da hatchback compatte, la lunghezza delle familiari supera spesso i 4,6 metri, mentre quelle più piccole sono state sacrificate sull'altare della redditività. Dunque, l'offerta si fa più ridotta, ma rimane pur sempre piuttosto articolata. Potete constatarlo voi stessi nella nostra galleria d'immagini, dove abbiamo raccolto le station wagon vendute in Italia nel 2023.

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Documenti a bordo - Libretto, patente, assicurazione: che cosa bisogna tenere in auto

Mar 03,2023

State viaggiando tranquillamente con la vostra auto e le forze dell'ordine vi fermano per un controllo di routine. Siete sicuri di avere nell'auto tutto quello che veramente è necessario? Oppure, state portando con voi anche il superfluo, con il rischio di non trovarlo più al momento opportuno? Rivediamo insieme che cosa prevedono le normative, a partire dal Codice della strada.

Da tenere sempre a bordo

Carta di circolazione. la carta d'identità del veicolo: ne descrive le caratteristiche tecniche, ma riporta anche gli estremi della prima immatricolazione e, sul fronte, quelli del primo proprietario. Tra gli elementi più importanti ci sono il Vin (Vehicle identification number, cioè il numero di telaio), la potenza netta massima in kW (alla voce P.2), il rapporto potenza/massima (alla voce Q, essenziale per capire se l'auto è guidabile da un neopatentato), le emissioni di CO2 (alla voce V.7, in g/km) e la classe ambientale di omologazione (voce V.9, corrispondente alla cosiddetta classificazione Euro). Sul retro vengono applicate le etichette relative al superamento della revisioni periodica (la prima prevista quattro anni dalla prima immatricolazione, le successive ogni due). Sulle auto a noleggio o in leasing, si può tenere a bordo una fotocopia della carta di circolazione, purché autenticata.

Certificato di assicurazione. Lo rilascia la compagnia e attesta la validità della polizza RC auto in corso: nonostante l'esistenza delle banche dati telematiche, la presenza in auto del certificato cartaceo (anche stampato da un documento inviato via mail dalla propria compagnia) è obbligatoria.

Il triangolo. Ovvero, il segnale mobile di pericolo, di forma triangolare, rivestito di materiale retroriflettente, munito di sostegno per poterlo appoggiare verticalmente sul piano stradale, quando il veicolo è fermo sulla carreggiata, di giorno se il mezzo non è visibile a una distanza sufficiente e di notte quando le luci di posizioni posteriori o quelle di emergenza sono inefficienti.

Il giubbino o le bretelle riflettenti. In verità, la loro presenza a bordo non è obbligatoria, quindi non si viene sanzionati se, a un controllo, non si è in grado di esibirli: però è obbligatorio indossarli quando il veicolo è fermo in condizioni di scarsa visibilità, quindi è opportuno averli sempre nella vettura.

Le catene da neve. Necessarie sulle strade e nei periodi indicati, dove prescritte, se non si montano pneumatici invernali, contraddistinti dall'apposito simbolo.

Necessari qualche volta. Kit di primo soccorso, estintore, alcoltest monouso. Possono essere richiesti in alcuni Paesi stranieri, come dotazione obbligatoria o consigliata: è bene, quindi, verificarlo prima di mettesi in viaggio. Lo stesso vale per alcune indicazioni della classe di emissioni della vettura: per esempio, per accedere alle città tedesche è necessario munirsi di un apposito bollo da esporre sul parabrezza.

Da non tenere mai a bordo

Il contrassegno dell'assicurazione e quelli del bollo. Un tempo, oscuravano parte del parabrezza: oggi sono scomparsi, perché gli eventuali controlli avvengono per via telematica. Le ricevute del pagamento della tassa di proprietà vanno però conservate a casa, nell'eventualità di controlli o contestazioni da parte dell'amministrazione fiscale dello Stato; lo stesso vale per il superbollo, previsto per le auto con potenza superiore a 185 kW.

Il certificato di proprietà. Oggi è stato smaterializzato e sostituito da un codice, con il quale lo si può scaricare da internet. Chi, però, ancora lo possiede, lo tenga a casa e lo conservi con cura, per non dover chiedere il duplicato al momento di un'eventuale vendita.

Il contratto di assicurazione. Alle forze dell'ordine basta il certificato, quindi questo (in genere, corposo) documento può restare tranquillamente a casa.

 

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Furti di fari - La razzia continua: spuntano nuovi casi

Mar 03,2023

Il paraurti bucato di una Nissan Terrano è solo l'ultima istantanea, inviataci da una lettrice, di uno scempio sempre più diffuso. Anzi, potremmo definirlo di ritorno, visto che, purtroppo, anche in passato ci è capitato spesso di parlare di furti di fari. Dopo gli episodi documentati nei giorni scorsi, si moltiplicano le segnalazioni di automobili depredate dei gruppi ottici da parte di delinquenti pronti a vandalizzarle.

Un mese per trovare il pezzo giusto. Il caso della nostra lettrice, che dopo aver lasciato la sua fuoristrada in sosta se l'è ritrovata senza luce posteriore destra, smontata in pochi attimi con un semplice cacciavite, è solo uno dei tanti. Eppure è emblematico dei problemi che questo malcostume può generare. Perché la vittima del furto, complici alcune congiunture sfavorevoli e il fatto di avere un'auto ormai ventennale, ci ha messo un mese prima di reperire un ricambio all'altezza avendo, nel frattempo, un mezzo non a norma per circolare. Senza contare che, alla fine, ha dovuto rimetterci circa 100 euro di tasca propria. Un'esperienza simile l'ha vissuta anche Celestino, altro lettore di Quattroruote: alla sua Toyota Auris, stavolta, è stato asportato il catalizzatore. E potremmo continuare una lunga serie di casi analoghi documentati sui social network.

La vittima ne paga (doppiamente) le spese. Luci, catalizzatori, infotainment, batterie e chi più ne ha, più ne metta. Lo smercio dei singoli pezzi rubati porta nelle tasche dei ladri qualche decina o centinaia di euro, ma lascia lo sfortunato automobilista in ambasce. E, facilmente, di fronte a un conto salato da pagare. In assenza di specifiche coperture assicurative, infatti, tra manodopera, ricambi e riparazioni di eventuali danni, il malcapitato può arrivare a spendere migliaia di euro per rimettere l'auto in uso (senza contare la scocciatura di non poterla utilizzare finché non viene riparata). Ma è bene ricordare che anche in presenza di una polizza che ci tutela in simili circostanze, tra scoperti, franchigia e degrado d'uso, può esserci il rischio di non essere del tutto rimborsati per il danno. Perciò, se voi lettori siete a conoscenza di episodi del genere, non esitate a segnalarceli all'indirizzo redazione@quattroruote.it: anche in futuro, continueremo a tenerne traccia sul sito di Quattroruote.

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Tesla Model 3 - Il prezzo scende e "riaggancia" gli incentivi

Mar 03,2023

I prezzi Tesla scendono ancora: ora la Model 3 ora parte da 41.490 euro. Un listino che la mette sullo stesso piano di molte Suv di segmento C ben equipaggiate e che potrebbe portare nuovi clienti a scegliere la berlina elettrica. Anche perché ora può tornare a beneficiare degli incentivi. Il prezzo della Tesla Model 3 "base", la Single Motor a trazione posteriore (quella che una volta veniva chiamata Standard Range), scende così a 38.490 euro, ma rottamando un'auto pre Euro 5 il costo della Model 3 arriva a 36.490 euro, ai quali bisogna aggiungere la messa su strada.

Solo bianca o nera. Sono solo tre, però, le configurazioni che consentono di accedere all'ecobonus governativo: per avere lo "sconto" di 3 o 5 mila euro serve scegliere la Tesla Model 3 a trazione posteriore con cerchi Aero da 18" nelle due tinte Nero Pastello o Bianco Perla Micalizzato. Nel primo caso gli interni posson essere solo neri, mentre nel secondo si può scegliere anche la versione bicolore Bianco e Nero. Il prezzo della Model 3 a due ruote motrici è sceso di circa 4 mila euro, mentre quello delle altre due versioni, le Long Range AWD e Performance, è calato di un migliaio di euro: per averle servono, rispettivamente, 52.990 e 59.990 euro.

Una Tesla a 189 euro al mese. La riduzione del prezzo d'attacco ha portato le soluzioni di leasing a raggiungere valori mai visti prima per le elettriche del marchio americano. Oggi, infatti, si può avere una Tesla Model 3 soli 189 euro al mese, ma a patto di versare un corposo anticipo da 16.991 euro (il massimo previsto dal costruttore), di non percorrere più di 10 mila chilometri all'anno e di essere vincolati per cinque anni. La Casa, invece, propone come piano più equilibrato una rata mensile di 305 euro al mese con un contratto vincolante per 60 mesi con un anticipo di 10.800 euro e un chilometraggio annuo di 10 mila chilometri. Alzando la percorrenza inclusa, il costo mensile non cresce in maniera improponibile: con 20 mila chilometri si sale a 334 euro, con 30 mila a 362 euro e con 40 mila (per un totale di 200 mila chilometri in 5 anni) a 391 euro. Abbassando l'anticipo, i prezzi salgono: il minimo da versare subito sono 3.948 euro e la rata minimia (10 mila chilometri e 5 anni) è di 433 euro al mese.

Dimensioni e interni. La Tesla Model 3, in tutte le sue versioni, ha dimensioni identiche: 4 metri e 69 centimetri di lunghezza, 185 centimetri di larghezza e 144 centimetri d'altezza con un passo di 288 centimetri. Nel suo abitacolo possono trovare spazio fino a cinque persone, in un abitacolo semplice, minimalista ma d'impatto. Al centro della plancia è infatti presente un grande touchscreen da 15" che viene utilizzato sia come infotainment, sia come quadro strumenti: davanti al guidatore, infatti, c'è solo il volante, senza alcun indicatore. Per quanto riguarda lo spazio per valigie e oggetti ci sono due differenti vani: un bagagliaio posteriore da 425 litri litri e un "frunk" anteriore dove si possono posizionare i cavi di ricarica e alcune borse, o un trolley.

Autonomia e prestazioni. La Tesla Model 3 a trazione posteriore ha un'autonomia Wltp dichiarata di 491 chilometri: per l'accelerazione da 0 a 100 km/h bastano 6,1 secondi, mentre la velocità massima è di 225 km/h. Performance elevate, che migliorano ulteriormente nelle versioni bimotore. La Model 3 Long Range (52.990 euro) promette un'autonomia di 602 chilometri, uno 0-100 km/h in 4,4 secondi e una velocità massima di 233 chilometri all'ora. Per chi cerca le prestazioni più elevate, invece, c'è la Tesla Model 3 Performance (59.900 euro), con due motori, uno 0-100 km/h in 3,3 secondi, una velocità di punta di 261 chilometri e un'autonomia dichiarata di 547 chilometri.

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Bando endotermiche - Lo stop nel 2035 traballa: rinviato il voto del Consiglio Ue

Mar 03,2023

Il provvedimento europeo per lo stop alla vendita di auto endotermiche nel 2035 non sarà all'ordine del giorno del Consiglio Ue del prossimo 7 marzo. Il Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti dei Paesi Ue, ha deciso di rinviare il voto previsto per oggi a causa del crescente rischio di una bocciatura. Inoltre, l'ordine del giorno è stato tolto anche dall'agenda del consiglio che avrebbe dovuto approvare e adottare in via definitiva l'accordo raggiunto l'anno scorso con la Commissione e l'Europarlamento. La questione sarà affrontata a "tempo debito", ha spiegato su Twitter Daniel Holmberg, portavoce della Presidenza svedese del Consiglio Ue.  

Non c'è ancora una data. Dunque, il voto è stato rinviato a "data da destinarsi" a causa della crescente incertezza sulla possibilità di raggiungere una maggioranza qualificata in seno al Consiglio Ue. La questione del bando delle endotermiche non rientra tra le materie da votare all'unanimità (politica estera e sicurezza comune, imposizione fiscale, sicurezza e protezione sociale, adesione di nuovi Stati, cooperazione di polizia operativa tra gli Stati membri) e quindi non è soggetta a poteri di veto. Basta il voto favorevole del 55% degli Stati membri (15 Paesi su 27) e almeno il 65% della popolazione Ue rappresentata. Negli ultimi giorni, però, è aumentato il rischio di una minoranza di blocco in grado di stoppare l'iter e far vacillare l'intero provvedimento: in particolare, alla contrarietà dell'Italia si sono aggiunti un'analoga decisione da parte della Polonia (la sua astensione vale come voto contrario) e i dubbi espressi dalla Germania, intenzionata a ottenere dalla Commissione europea una deroga per i carburanti sintetici

Berlino ago della bilancia. Il raggiungimento del quorum dipende proprio da Berlino, che non è ancora riuscita a sciogliere le riserve e non ha deciso quale posizione assumere: se votare a favore o optare per l'astensione. A pesare sulle scelte tedesche sono i delicati equilibri interni alla coalizione di governo: la deroga è fortemente sostenuta dai liberaldemocratici dell'Fdp, mentre è osteggiata dai Verdi. Per sbloccare la situazione è dunque necessario che l'esecutivo guidato dal cancelliere Olaf Scholz individui una soluzione di compromesso: ed è proprio questo che ha spinto la presidenza svedese della Ue a temporeggiare in attesa e nella speranza che arrivino delle schiarite dalla Germania.

Il commento di Salvini. Tra i primi politici a commentare la notizia del rinvio c'è il leader della Lega e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. "Rinviato a data da destinarsi il voto in Europa sul divieto alle auto a benzina e diesel dal 2035. Un grande segnale arrivato anche grazie alla Lega", ha scritto sui social Salvini. "E' stata ascoltata la voce di milioni di italiani, e il nostro governo ha dimostrato di offrire argomenti di buonsenso sui tavoli internazionali, a difesa della nostra storia e del nostro lavoro. La strada è ancora lunga, ma non ci svenderemo alla Cina".

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Honda - "Con gli e-fuel le auto diesel e benzina dureranno fino al 2040 e oltre"

Mar 03,2023

Bisogna necessariamente puntare sulle elettriche, ma le auto endotermiche potrebbero rimanere sul mercato "fino al 2040 e oltre" anche grazie agli e-fuel: è questo il messaggio lanciato da Toshihiro Mibe, amministratore delegato della Honda, che recentemente ha velocizzato le strategie di elettrificazione per ridurre il divario accumulato nei confronti dei concorrenti sul mercato delle auto a batteria: "Lavoro nello sviluppo motori da oltre 30 anni e quindi ritengo questa accelerazione un po' minacciosa, ma nel mio ruolo devo separare i sentimenti da ciò che è meglio per il business". 

Il futuro. E il meglio, per la Honda, è rappresentato da alcune recenti iniziative strategiche, come la separazione delle attività tradizionali da quelle nel campo delle elettriche e delle batterie, oppure da un possibile investimento nella realizzazione di un'infrastruttura di ricarica simile a quella della Tesla. "La rete non è arrivata al punto in cui deve essere per servire adeguatamente i nostri clienti", ha spiegato Mibe, sottolineando che il suo gruppo sta conducendo studi di fattibilità su tutti gli aspetti legati alle nuove forme di trasporto: dai caricabatterie alle nuove tecnologie per le batterie, dai velivoli elettrici agli e-fuel. Sono proprio quest'ultimi, che a suo avviso potrebbero mantenere in circolazione per un altro decennio o due i motori a combustione, magari in auto sportive, camion o aerei. Il manager giapponese è stato però abbastanza chiaro sul futuro della Honda: "Mentre ci muoviano verso la carbon neutrality, ci concentriamo sull'elettrificazione e sulle fuel-cell: sono queste due le componenti fondamentali della mobilità di domani". 

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Concorso Italiano 2023 - Torna il più grande raduno di auto tricolori al mondo: date e programma

Mar 03,2023

La 38 edizione di Concorso Italiano, il raduno di quattro ruote Made in Italy più imponente al mondo (nonché parte integrante della Monterey Car Week) ha voluto omaggiare il Paese al quale deve il suo grande successo: ecco perché Tom McDowell, presidente e organizzatore, ha deciso di tenere nel nostro Paese, per la prima volta, la conferenza stampa di presentazione per l'happening annuale in programma il 16 e il 19 agosto al Bayonet & Black Horse Golf Course di Seaside, in California. Nei prestigiosi spazi dell'Automobile Club Milano, insieme a McDowell sono intervenuti Geronimo La Russa (presidente di A.C. Milano), Angelo Sticchi Damiani (presidente Automobile Club d'Italia), Raffaello Porro (Event Ambassador di Concorso Italiano), Roberto Giolito (Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Abarth Heritage) e Valentino Balboni, storico test driver di Lamborghini.

Due giorni paradisiaci. Concorso Italiano 2023 si articolerà su due giornate: la prima, mercoledì 16 agosto, sarà dedicata a Connect2Cars, tavola rotonda sui motori guidata da Wade Kawasaki, Chairman of the Board di SEMA, e da Nicholas Bergeron, del podcast Rain City Supercars; la seconda, sabato 19 agosto, quando un migliaio tra auto e moto trasformeranno i green della location in un eden per appassionati e cultori del saper fare tricolore: Ferrari, Maserati, Pagani, Lamborghini e Alfa Romeo in primis, dalle classiche alle moderne, dalle supercar alle hypercar. L'evento sarà condotto da Matt Stone, giornalista, presentatore ed ex redattore della rivista Motor Trend Classic, e da Steve Kittrell, giornalista automotive freelance, esperto in valutazioni di vetture d'epoca e National Account Executive per il magazine Sports Cars Market.   Raffaello Porro, Gary Bobileff (fondatore della Bobileff Motorcar Company) e il suo team, invece, selezioneranno i dieci vincitori del Best of Marque.

Tanti bei compleanni. L'edizione 2023 celebrerà anniversari importanti: i 60 anni di Lamborghini, di Maserati Quattroporte e di Autodelta; i 70 di Lancia Appia; i 100 anni dall'uscita della prima Alfa Romeo a vantare l'iconico Quadrifoglio; ma anche i 50 anni di Maserati Merak e Fiat X1/9. La giornata del 19 agosto sarà l'occasione per la consegna dei consueti premi di Concorso Italiano: Best in Show, La Bella Macchina Award (assegnato alle personalità del mondo dell'automotive che si sono distinte per le loro iniziative in nome della tradizione italiana), il Valentino Balboni Award (riservato alla migliore vettura di Sant'Agata Bolognese) e il Doug Magnon Preservation Award (per la Maserati meglio conservata).

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Smart Fortwo EQ - Stop alla produzione nel 2024, ma gli ordini non si fermano

Mar 03,2023

La Smart non ha alcuna intenzione di fermare la raccolta ordini per la fortwo EQ, al contrario di quanto riportato da alcune indiscrezioni su un arresto delle prenotazioni ormai dietro l'angolo. Il brand ha così voluto fornire delle precisazioni dopo "la diffusione di notizie imprecise e prive di fondamento sul futuro" della piccola elettrica, secondo cui alla fine di aprile sarebbero stati fermati tutti gli ordini e sarebbe stata lanciata un'edizione limitata in 150 esempari (una "final edition") per dire addio al modello. 

Nessuno stop agli ordini. L'azienda, oggi controllata pariteticamente dalla Geely e dalla Mercedes-Benz, ha, innanzitutto, confermato che la produzione della Smart fortwo EQ nelle versioni coupé e cabrio terminerà nella metà del 2024, ma ha poi precisato che il modello sarà "ordinabile presso tutti gli Smart center italiani ben oltre la data di aprile 2023". "La deadline per l'accettazione degli ordini dipenderà dalla disponibilità di prodotto allocata dai singoli paesi", spiegano dalla filiale italiana, sottolineando, infine, che sul nostro mercato è stata "appena lanciata la nuova smart EQ fortwo racingred, la prima di una selezione di esclusive 'special edition' che saranno presentate quest'anno per festeggiare i 25 anni di Smart".

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Gruppo Volkswagen - Un 2022 in crescita, ma pesano logistica e approvvigionamento

Mar 03,2023

Il gruppo Volkswagen ha registrato nel 2022 una crescita a doppia cifra dei ricavi e della redditività, ma ha dovuto affrontare non pochi problemi nell'ultima parte dell'anno a causa di forniture instabili e di interruzioni nella logistica. In particolare, il fatturato è salito del 12% rispetto al 2021, attestandosi a 279,2 miliardi di euro, con il miglior mix di prezzo e prodotto a compensare il calo del 7% delle consegne (8,26 milioni di unità), mentre l'utile operativo, al netto delle componenti straordinarie, è cresciuto del 12,5% a 22,5 miliardi e il relativo margine è passato dall'8% all'8,1%. Inoltre, i profitti sono saliti da 14,43 a 15,84 miliardi. 

I problemi. Le difficoltà hanno generato conseguenze soprattutto sul rendiconto finanziario. Infatti, i flussi di cassa netti delle attività automobilistiche sono scesi dagli 8,6 miliardi del 2021 a 4,8 miliardi. "Lo scostamento è principalmente attribuibile alla situazione instabile degli approvvigionamenti durante tutto il 2022 e alle interruzioni delle catene logistiche, in particolare nella parte finale dell'anno", hanno spiegato da Wolfsburg sottolineando anche l'impatto sul capitale circolante e sulle scorte di prodotti finiti e materie prime, risultate "significativamente superiori al previsto". A ogni modo, il gruppo ha chiuso l'anno con liquidità disponibile per 43 miliardi di euro anche grazie ai 16,1 miliardi di proventi incassati dalla quotazione in Borsa della Porsche (a gennaio, 9,5 miliardi sono stati utilizzati per pagare il dividendo straordinario stabilito nel quadro dell'offerta pubblica). Detto questo, i consigli di gestione e di sorveglianza hanno deciso di proporre, a valere sui conti 2022, una cedola di 8,7 euro per le azioni ordinarie, 1,2 euro in più rispetto a quanto pagato l'anno scorso. 

Investimenti e prospettive. "Le performance dello scorso anno dimostrano la resilienza del Gruppo Volkswagen in un contesto globale impegnativo. Nonostante le significative sfide della supply chain che hanno portato a un calo del numero complessivo di consegne, abbiamo consegnato 572.100 veicoli completamente elettrici e contemporaneamente abbiamo ulteriormente aumentato i profitti operativi", ha spiegato il direttore finanziario Arno Antlitz, sottolineando le "solide basi finanziarie" per sostenere le strategie di sviluppo, in particolare sulla mobilità elettrica: l'anno scorso, i progetti avviati nel campo delle Bev, delle nuove piattaforme o del business delle batterie hanno determinato un aumento delle spese in Ricerca e Sviluppo del 21,3% a 18,9 miliardi e degli investimenti su immobilizzazioni del 21,3% a 12,7 miliardi. Quanto al 2023, Antlitz ha messo in preventivo un "graduale allentamento" dei colli di bottiglia nella catena delle forniture, che consentirà di soddisfare un portafoglio ordini arrivato a contare ormai 1,8 milioni di veicoli e di rispettare target di nuova crescita: le consegne sono previste a circa 9,5 milioni di unità, i ricavi in miglioramento del 10/15% e il margine operativo al 7,5/8%. Non mancano comunque delle "sfide" da affrontare per il management: contesto economico, intensificazione della concorrenza, volatilità sui mercati delle materie prime, dell'energia e dei cambi, standard sulle emissioni sempre più stringenti. 

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Mercato italiano - La Top 3 per alimentazione di febbraio - FOTO GALLERY

Mar 03,2023

Sullo sfondo di un mercato dell'auto in ripresa (a febbraio le immatricolazioni sono cresciute del 17,5%), dopo aver messo in evidenza le dieci auto più vendute del mese, analizziamo l'andamento delle immatricolazioni in base alle principali alimentazioni.

I numeri. Le auto a benzina, con 34.591 targhe, salgono del 16,5%, ma passano dal 26,4% al 26,1% del mercato, mentre le diesel scendono dal 22,2% al 19,2% a causa di un tasso di crescita inferiore a quello complessivo: +1,5% e 25.363 targhe. In spolvero le Gpl, con un +44,1% (13.310 immatricolazioni) e una penetrazione che supera la soglia del 10% (passa dall'8,2% al 10,1%), mentre le vetture a metano subiscono un crollo dell'81,8% (254 auto registate) e scendono dall'1,2% allo 0,2%. Crescita continua per le ibride, che mettono a segno un +25,5% (48.312) e passano dal 34,3% al 36,5%. Sul fronte delle vetture alla spina, le plug-in, con 5.615 veicoli targati, guadagnano il 2,2%, perdendo però quote di mercato (dal 4,9% al 4,2%). In forte ripresa le auto a batteria dopo diversi mesi di costante declino: le 4.914 registrazioni implicano un aumento del 54,7% e una quota in risalita dal 2,8% al 3,7%.  

Sfoglia la nostra galleria fotografica per scoprire i podi delle auto più vendute a febbraio nei tre segmenti di alimentazione: benzina, gasolio, Gpl, metano, ibride, ibride plug-in ed elettriche.

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