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Aggiornato: 1 ora 48 min fa

Rapporto Quattroruote - Prezzi alle stelle e tasche vuote: la crisi degli automobilisti italiani

Ott 01,2025
Negli ultimi dieci anni, il prezzo delle auto nuove è aumentato in modo significativo. Se nel 2015 bastavano meno di 11.000 euro per acquistare una Fiat Panda, oggi ne servono almeno 15.000. Ma il problema non riguarda solo i listini: il Rapporto Quattroruote sugli italiani e l'auto offre un'analisi approfondita e impietosa della situazione attuale, evidenziando come gli automobilisti italiani siano oggi più poveri, più in difficoltà e, in molti casi, più frustrati rispetto alle generazioni precedenti.Listini alle stelle, salari al paloSecondo il Rapporto, il prezzo medio delle automobili è cresciuto del 37% dal 2019. A questo si aggiungono aumenti significativi in altre voci di spesa legate alla gestione dei veicoli: riparazioni, carburanti, assicurazioni e imposte. E, nel mentre, il potere d'acquisto degli italiani risulta in calo di quasi il 9% dal 2008. Ecco perché l'auto è un bene sempre meno accessibile.In Italia va peggio che altroveTra le grandi economie mondiali, l'Italia è quella che ha registrato il peggior andamento in termini di accessibilità all'auto. Per questo motivo, il rapporto lancia un appello urgente: servono interventi strutturali sui salari, altrimenti il rischio è quello di una spirale negativa che potrebbe portare al collasso del settore.Numeri e studi per chi deve decidereIl Rapporto Quattroruote sugli italiani e l'auto non è solo un'analisi, ma anche uno strumento tecnico a supporto delle decisioni dei policy maker. il primo di una serie di studi settoriali che verranno pubblicati periodicamente sulla rivista. Scopri tutti i dati, grafici e approfondimenti nel numero di ottobre di Quattroruote, o nell'area in abbonamento QPremium.
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Citroën C5 Aircross - Tanto spazio e 100 km in elettrico per la plug-in - VIDEO

Ott 01,2025
La nuova Citroën C5 Aircross 2025 non condivide nulla con la precedente generazione: è cresciuta di 15 cm in lunghezza (465 cm), ha un passo più generoso (+6 cm) e un look che, in parte, archivia le forme boxy per linee più moderne e muscolose. Basta dare un occhio ai fanali posteriori, la firma più evidente del nuovo linguaggio stilistico. Il tutto a un prezzo di lancio (con offerta) che stuzzica: 29.900 euro.  Morbida, morbidaSedili Advanced Comfort: nome altisonante, resa concreta. Le imbottiture a densità differenziata sono pensate per farti sentire sul divano di casa più che in auto. E come se non bastasse, le sospensioni con smorzatori idraulici divorano buche e dossi come se non esistessero. In breve: non è una Suv sportiva, è una Suv che ti coccola e lo fa davvero concretamente.  Punto forte: lo spazioDentro la C5 Aircross, lo spazio non manca. Anzi, cresce. Con un passo allungato di 6 cm, come detto, i passeggeri posteriori hanno più agio per le ginocchia e, sorpresa, anche sopra la testa: un adulto di 175 cm si ritrova con una spanna abbondante di margine dal soffitto. Il divano è largo e ben conformato, adatto a ospitare anche tre persone. Dietro, il baule ha numeri interessanti: 651 litri di capacità che arrivano a quasi 2.000 abbattendo i sedili. La nota dolente? sparita la celebre panca scorrevole.  Pratica e hi-techDentro, la nuova C5 Aircross si presenta con una plancia minimale, la strumentazione digitale da 10, l'head-up display a colori e, soprattutto, con un nuovo infotainment con schermo verticale da 13. Lì passa tutto, pure il clima, ma con una sezione sempre visibile per regolare la temperatura. Il volante a due razze ricorda le Peugeot (stessa piattaforma), mentre il tunnel su due livelli è una furbata che libera spazio e nasconde anche un bracciolo refrigerato. Le plastiche? Rigide quasi ovunque, ma tra rivestimenti di tessuto e illuminazione d'ambiente l'effetto è gradevole. E ci sono pure i sedili ventilati. 100 km in elettricoPer il primo test con la nuova C5 Aircross ho scelto l'ibrida plug-in da 195 CV, motorizzazione appetibile (in attesa della mild hybrid) che unisce l'1.6 turbobenzina a due motore elettrici e a una batteria da 21 kWh. Il dato più interessante? I circa 100 km a zero emissioni sono alla portata, se si guida in città. Detto questo, la marcia è silenziosa quasi sempre, anche in autostrada, finché la batteria non si esaurisce. Quando entra in gioco l'1.6 turbo, comunque, l'avvicendamento risulta progressivo e con un buon supporto da parte del cambio doppia frizione a 7 rapporti. Nonostante non offra i doppi vetri, oggi diffusi su tante rivali, la C5 Aircross è comunque ben insonorizzata e permette di viaggiare con un buon livello di confort. Gli altri motoriLa gamma della nuova C5 Aircross 2025 è piuttosto articolata. La versione più popolare è la mild hybrid da 145 CV con l'1.2 PureTech, forte del prezzo d'attacco più basso (33.900 euro, 29.900 euro in promozione). Un gradino sopra si trova la plug-in hybrid da 195 CV, protagonista del nostro test. E poi ci sono le due varianti 100% elettriche, derivate direttamente dalla 3008: la prima con batteria da 73 kWh, 210 CV e 520 km di autonomia dichiarata; la seconda con una batteria da 97 kWh, 230 CV e quasi 700 km di autonomia dichiarata. Sarà interessante verificare con i nostri strumenti l'autonomia reale. In base alla motorizzazione scelta, gli allestimenti disponibili sono tre: You, Plus e Max.
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Polestar 3 - Arrivano nuovi motori, batterie e l'architettura a 800 volt

Ott 01,2025
La Polestar presenta il Model Year 2026 della 3, con importanti aggiornamenti che coinvolgono sia il powertrain che le dotazioni. Entro breve tempo saranno resi noti i dettagli dei pacchetti di accessori, ma conosciamo già le specifiche della nuova gamma con tre diverse varianti di powertrain. Architettura a 800 volt per tagliare i tempi di ricaricaLa novità principale è il passaggio all'architettura a 800 volt, che permette di ridurre i tempi di ricarica fino al 25%. Ora è possibile utilizzare colonnine fino a 350 kW per passare dal 10 all'80% in 22 minuti e sono state per l'occasione introdotte anche nuove batterie fornite dalla CATL con capacità di 92 e 106 kWh. L'efficienza nel ciclo Wltp è migliorata inoltre del 6% nonostante le prestazioni superiori offerte dai powertrain aggiornati. Da 333 a 680 CV e fino a 604 km di autonomiaLa gamma della Polestar 3 include tre varianti, tutte dotate di un nuovo motore posteriore sincrono a magneti permanenti sviluppato interamente dalla Casa svedese e di uno anteriore asincrono che viene scollegato automaticamente per risparmiare energia. La Rear Motor eroga 333 CV e 480 Nm, tocca i 210 km/h, scatta da 0-100 km/h in 6,5 secondi e dichiara 604 km di autonomia nel ciclo Wltp. La Dual Motor eroga 544 CV e 740 Nm, tocca i 230 km/h e i 100 km/h da ferma in 4,7 secondi e dichiara 635 km di percorrenza. Dalla Dual deriva poi la Performance, che porta la potenza a quota 680 CV e 870 Nm e tocca i 100 km/h da ferma in 3,9 secondi. L'autonomia dichiarata, in questo caso, è di 593 km. Elettronica aggiornata per tutteUn'altra novità cruciale è l'introduzione del nuovo processore NVIDIA DRIVE AGX Orin, che aumenta di otto volte la capacità di calcolo per migliorare la gestione del powertrain, dei sistemi di sicurezza di bordo e dell'infotainment. Questo aggiornamento sarà esteso anche agli esemplari già prodotti attraverso la rete ufficiale nel corso del 2026.
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Xiaomi - Aperto il centro R&D e design a Monaco

Ott 01,2025
La Xiaomi ha aperto il suo nuovo centro di ricerca e sviluppo e design a Monaco, in Germania: è il primo in assoluto costruito fuori dalla Cina. Per il colosso cinese si tratta di un importante passo avanti nella strategia di espansione della divisione dedicata ai veicoli elettrici. La struttura si occuperà di portare avanti progetti relativi a veicoli ad alte prestazioni, sviluppo tecnologico delle auto elettriche, innovazione nel design e ricerche di mercato. Partnership con università e aziendePresso il centro di Monaco lavoreranno ingegneri, designer e ricercatori, a stretto contatto con gli omologhi team in Cina, aprendo al tempo stesso a collaborazioni e partnership con istituti di ricerca e industrie locali, per accelerare lo sviluppo di soluzioni di mobilità intelligente, la risoluzione dei problemi delle infrastrutture e delle questione etiche legate all'intelligenza artificiale. In Europa dal 2027Stando a quanto dichiarato nelle scorse settimane dal presidente di Xiaomi Lu Weibing, il costruttore cinese conta di debuttare sul mercato europeo nel 2027 con i due modelli attualmente in gamma: il primo è la berlina sportiva SU7, già vista in anteprima a Milano, con architettura a 800V, powertrain fino a 400 kW (544 CV) e batterie da 101 kWh di capacità. Ad affiancarla c'è la Suv YU7, costruita sul medesimo pianale, con powertrain da 320 a 691 CV e batteria da 96,3 kWh.
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Aftermarket - Nasce Evsafe, nuovo polo dedicato alle elettriche

Ott 01,2025
La mobilità elettrica starà anche rallentando, ma rappresenta comunque il futuro delle quattro ruote. In questo quadro rientra una recente operazione straordinaria che ha portato A21 Holding a rilevare, tramite un aumento di capitale riservato, l'80% di Privé Srl, società di ingegneria e consulenza destinata a diventare il fulcro di un polo dedicato alla riparazione delle auto a batteria. La genesi del progetto. L'iniziativa, come ha spiegato a Quattroruote Matteo Massone, amministratore delegato di Evsafe, è coerente con le strategie di espansione di A21 Holding, azienda che oggi controlla Carsafe, Autosicura e Carsafe Innova, l'81% di Rapidglass e il 51% di Car Solution Rent: l'obiettivo è aumentare il fatturato consolidato dai 120 milioni di ricavi previsti per il 2025 a 200 milioni di euro entro tre anni, anche grazie a operazioni di diversificazione sempre nell'aftermarket. Riteniamo che il mercato delle elettriche, al di là della forzatura del 2035, avrà una crescita nel prossimo futuro, ma abbiamo constatato l'assenza di un ecosistema aftermarket che si occupi in maniera professionale e profonda delle auto elettriche. Per questo abbiamo deciso di incominciare, in maniera pionieristica, a colmare questo gap, spiega Massone. E per farlo, anziché fare uno spin-off di persone che già lavorano al nostro interno sulle elettriche (siamo Tesla Official Partner), abbiamo preferito procedere con l'acquisizione di una piccola società di ingegneria e su questa costruire un primo nucleo verticale totalmente dedicato alle elettriche. L'ambito d'azione. In sostanza, Evsafe punta a fornire servizi di riparazione a 360 gradi prima a concessionari e professionisti, magari con scarsa esperienza negli interventi di manutenzione, e poi anche ai clienti privati. Inoltre, A21 Holding intende ampliare le attività nel campo della certificazione e validazione delle batterie e di altri componenti per intercettare le necessità, per esempio, delle compagnie assicurative. A tal proposito, oltre alle risorse dell'aumento di capitale (520 mila euro), A21 Holding ha già messo a disposizione altri 2 milioni di euro per sostenere gli investimenti. Evsafe partirà quindi dalla riparazione delle elettriche a tutto tondo (gli interventi riguardano carrozzeria, batterie, parti meccaniche, inverter, motori e pure software) per poi espandersi nell'e-commerce, nei servizi di ingegneria (dalla validazione dei processi e dei componenti fino alla progettazione) e nella formazione di tecnici ed esperti (Massone ha citato, tra gli altri, gli agenti e i periti assicurativi). E per i dispositivi di accumulo non si esclude la rigenerazione e la successiva certificazione oppure il riciclaggio per l'estrazione di materie prime. Gli obiettivi. Il nostro obiettivo è quello di essere i primi a creare una struttura organizzata e molto specialistica in un contesto dove non c'è ancora nulla, ha fatto presente Massone, sottolineando la possibilità che Evsafe vada anche a risolvere una delle barriere d'ingresso per le elettriche: gli elevati costi di riparazione in caso di incidente grave. In tal senso, l'amministratore delegato ha menzionato il caso di un veicolo incidentato che ha spinto la compagnia assicurativa a scegliere la sostituzione del pacco batteria a un costo di 16 mila euro, invece dei 3.000-3.500 effettivamente necessari. Le opportunità da cogliere. Tra l'altro, l'attuale rallentamento delle vendite di Bev rappresenta, paradossalmente, più un'opportunità che un rischio perché concede più tempo per accumulare l'esperienza necessaria per fornire un miglior servizio. A tal proposito il direttore generale Francesco Mastandrea ha posto l'accento sull'attuale situazione di monopolio dei costruttori e le difficoltà delle piccole organizzazioni nel recuperare procedure di riparazione che consentano di intervenire correttamente sui veicoli, soprattutto per la parte software: in pratica le Case stanno sfruttando l'assenza di competenza e la complessità dei programmi informatici per non rilasciare informazioni sufficienti per una riparazione accurata. In questo contesto una società più strutturata, più grande, con un approccio più rigoroso può sicuramente dare una maggiore garanzia, superare certi limiti anche relazionali con le grandi Case e, ovviamente, creare economie di scala.  In sostanza, come sottolineato dal direttore operativo Walter Vinciotti, Evsafe porterà sul mercato processi molto più robusti rispetto a quanto già disponibile. L'arrivo dei cinesi. Non poteva mancare una domanda sui costruttori cinesi e le loro strategie di espansione in Italia, che al momento sono in parte frenate dall'assenza di una rete di assistenza strutturata. Il business plan include l'ingresso sul mercato di nuovi operatori e pertanto le Case del Dragone non possono non essere un'opportunità per il nuovo polo. E' uno dei segmenti che intendiamo aggredire, ha fatto presente Massone, sottolineando come siano avvenuti già i primi contatti. Vinciotti si è quindi detto abbastanza convinto che una realtà credibile e strutturata possa agevolare i contatti fra Evsafe e nuovi player del mercato, mentre Mastandrea ha sottolineato che, dal punto di vista tecnico e ingegneristico, è qualcosa di desiderabile e assolutamente auspicabile per una realtà come la nostra dialogare e collaborare con i cinesi, perché hanno il know-how e la leadership tecnologica.
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