Subscribe to feed 4 Ruote
Aggiornato: 1 ora 40 min fa

Dealer - Accordo AsConAuto-partslink24 sui ricambi originali

Set 25,2025
stato annunciato al Cupra Garage Milano un accordo chiave sui ricambi originali con una duplice chiave: velocità e sicurezza stradale. Nasce infatti la cooperazione tecnica tra AsConAuto (l'Associazione consorzi concessionari autoveicoli) e partslink24, piattaforma online presente in tutto il mondo che consente agli autoriparatori di identificare e ordinare ricambi originali di 52 marchi.  Più velocità.Si agevola il lavoro quotidiano di concessionari e autoriparatori, riducendo al minimo i rischi di errore. Oggi l'82% dei pezzi viene consegnato in meno di cinque ore: in futuro, ci spiega Roberto Scarabel, presidente AsConAuto, identificare il ricambio giusto in tempi rapidi significherà ridurre i tempi di lavorazione per garantire un servizio di elevato livello al cliente automobilista. Vantaggi anche sul fronte dealer visto: il magazzino non riceverà solo un ordine, ma potrà facilmente inserirlo nel suo processo. Per l'operatore, sarà sufficiente inserire il numero di telaio o la targa del veicolo. La consegna sarà affidata alla rete logistica AsConAuto, composta da oltre 660 furgoni attivi su tutto il territorio nazionale. Più sicurezza.Rispettando in pieno le specifiche di performance stabilite dal costruttore, i ricambi originali rappresentano una delle chiavi per migliorare la sicurezza stradale, specie in presenza di un parco circolante italiano che invecchia in modo costante: sono progettati, testati e omologati per un dato modello, garantendo il corretto funzionamento in sinergia con gli altri sistemi. 
Categorie: 4 Ruote

Mercato auto Europa - Immatricolazioni in crescita ad agosto (+4,7%), boom per elettriche e ibride

Set 25,2025
Agosto non è un mese di peso rilevante per il mercato auto europeo, ma i dati diffusi dall'ACEA (Associazione dei Costruttori Europei) segnano un segnale positivo. Le immatricolazioni nell'area UE+EFTA+UK hanno raggiunto 791.349 unità, con un incremento del 4,7% rispetto allo stesso mese del 2024.Questa crescita contribuisce a migliorare, seppur lievemente, il bilancio annuo: 8.691.840 immatricolazioni nei primi otto mesi, pari a un +0,4% (a luglio il dato era sostanzialmente invariato).  Mercati Europei: Spagna in testa, Italia in caloTra i principali mercati europei:Spagna: +17,2% (miglior performance)Germania: +5%Francia: +2,2%Italia: -2,7%Regno Unito: -2%Nel complesso, la sola UE cresce del 5,3%, mentre i Paesi EFTA segnano +11,5%.Guardando ai primi otto mesi:Spagna: +14,6%Regno Unito: +2,1%Italia: -3,7%Germania: -1,7%Francia: -7,1% Auto elettriche e ibride: crescita a doppia cifraLe immatricolazioni per alimentazione confermano il trend positivo delle auto elettrificate:BEV (elettriche): +26,8% in Europa, trainate da Germania (+39,2%) e UK (+29,5%)PHEV (ibride plug-in): +56,3%HEV (ibride non ricaricabili): +11,7%Benzina: -17,3%Diesel: -17,5%Nella sola UE:BEV: +30,2%PHEV: +54,5%HEV: +14,1%Benzina: -16,3%Diesel: -17,5%Nonostante la crescita, le elettriche rappresentano solo il 15,8% del mercato UE (gennaio-agosto), lontano dall'obiettivo del 30% e sotto il minimo del 20% necessario per evitare sanzioni sulle emissioni. Inoltre, il 62% delle immatricolazioni BEV è concentrato in Germania, Belgio e Olanda. Quote di Mercato per Gruppi AutomobilisticiGruppo Volkswagen: 219.048 unità (+4,8%)VW +5,4%, Skoda +4,3%, Cupra +57,1%In calo Audi (-2,4%), Seat (-16,5%), Porsche (-1,9%)Stellantis: 106.078 unità (+2,2%)Alfa Romeo +62,2%, Citroën +34,4%, Fiat +7,8%In calo Peugeot (-6,6%), Opel/Vauxhall (-5,1%), DS (-26,8%), Lancia (-63,3%)Renault Group: 75.328 unità (+7,8%)Renault +6,1%, Dacia +8,4%, Alpine +288,7%Hyundai Group: 68.923 unità (+3,3%)Toyota: 59.677 unità (-1,5%)BMW Group: 61.402 (+11,4%)Mercedes-Benz: 44.225 (+1,4%)Altri trend:Saic: +44,5%BYD: +215,7%Tesla: -22,5%Volvo: -21,2%Mazda: -22,4%Mitsubishi: -31,3%
Categorie: 4 Ruote

Modellini - Porsche 911 (993) RS Solido 1:18: il modellino che celebra il mito

Set 25,2025
C'è chi sostiene che la Porsche 911 993 sia l'ultima vera 911. Non possiamo dirlo con certezza, ma osservando questo modellino Solido in scala 1:18 un'idea viene spontanea: qui c'è tutta l'essenza del mito. Nel 1997 il marchio di Stoccarda ha dato vita a una delle RS più pure della sua storia recente, e Solido ce la ripropone in miniatura con la livrea più iconica: Indischrot, un rosso intenso e intramontabile. Dettagli esterni: proporzioni perfette e finitura realisticaIl modello, realizzato in metallo, sfoggia una verniciatura uniforme e lucida, che riflette la luce come una vera carrozzeria, lontana dall'effetto giocattolo. Le linee riprendono fedelmente il design anni '90: parafanghi posteriori larghi, cofano basso con fari carenati e bombature muscolose che hanno fatto la storia. La replica in scala 1:18 riproduce con precisione elementi distintivi come:Ala posteriore fissa sul cofano motoreCerchi a cinque razze argentati, con dischi e pinze freno visibiliProporzioni fedeli all'originaleInterni: essenzialità da vera RSAprendo le portiere si entra in un abitacolo che non tradisce la vocazione sportiva: interni neri minimalisti, sedili sportivi scolpiti e cruscotto con i classici cinque strumenti circolari. Il volante a quattro razze, i pannelli porta e il tunnel centrale con leva del cambio sono riprodotti con cura. Come sull'auto reale, tutto è orientato alla guida, senza fronzoli né accessori superflui.Le portiere apribili invitano a interagire: i movimenti sono precisi e permettono di apprezzare lo spessore realistico della lamiera.Qualità a un prezzo accessibileDal 1932 Solido è un punto di riferimento per i collezionisti. Questo modello conferma il suo rapporto qualità-prezzo imbattibile: circa 50 euro per un pezzo che merita un posto d'onore nella collezione, magari sulla mensola dedicata all'evoluzione della Porsche 911.
Categorie: 4 Ruote

Continental - Pneumatici, dalla cucina alla strada

Set 25,2025
Per realizzare un pneumatico sono necessari fino a 100 materiali diversi, fra gomma, resine, metalli, polimeri vari, additivi e così via. La parte del leone spetta alla gomma, che  può essere di origine naturale o sintetica in base alla funzione che deve svolgere. All'interno di un prodotto si trovano entrambe, in composizioni variabili, per arrivare al 40% circa di peso di un intero pneumatico. Se la gomma naturale resta un materiale imprescindibile per le sue caratteristiche di resistenza all'usura, la quota di materiale sintetici ha il compito di migliorare alcune proprietà come la resistenza al rotolamento o le prestazioni in frenata. Va da sé, che, per realizzare prodotti più ecosostenibili, non si può prescindere dall'origine di questi materiali. L'ultima novità in tema di economia circolare viene dalla Continental e consiste nel recupero di oli da cucina esausti per produrre gomma sintetica.  Lo standard ISSC PlusPer mettere a punto questa soluzione, il produttore tedesco si è affidato ad aziende che operano con processi certificati secondo lo standard ISSC Plus, quali Synthos e TotalEnergies Cray Valley. Quest'ultima, fra l'altro, è già fornitore della Continental per altri materiali ottenuti da olio da cucina riciclato (oltre che da altri oli vegetali) e che giocano un ruolo chiave nei pneumatici: le resine, fondamentali per ottimizzare le prestazioni delle mescole, come l'aderenza sul bagnato, la resistenza all'abrasione e quella al rotolamento. Sempre l'olio da cucina esausto è uno dei rifiuti di origine biologica che possono essere utilizzati per ottenere altri materiali cruciali nella produzione dei pneumatici, gli additivi (come quelli che proteggono la gomma nel processo di vulcanizzazione). Nel caso della Continental, è la Lanxess a ricavarli dall'acetone biocircolare, a sua volta ottenuto da olio da cucina riciclato, riducendo del 30% l'impronta di carbonio rispetto a metodi convenzionali.  
Categorie: 4 Ruote

Gran Turismo - In pista per il campionato mondiale su PlayStation

Set 25,2025
Si è svolto sabato 20 settembre il secondo turno delle World Series di Gran Turismo, il videogame di Polyphony Digital e Sony per PlayStation, all'interno della Uber Eats Hall di Berlino: oltre duemila posti a sedere esauriti, riempiti da spettatori e fan di ogni età. Nella piazza antistante, fin dal primo pomeriggio, erano esposte le supercar di alcuni dei brand coinvolti: Ferrari 296, Xiaomi SU7 Ultra, BMW M4, Porsche 911 GT4S, Mercedes-AMG GT e molte altre. La competizione Come lo scorso anno, le gare in programma erano due, a partire dalla Manufacturers Cup, con le 12 squadre dei partner ufficiali Toyota e Mazda e i costruttori emersi dalle qualificazioni online. A seguire la Nations Cup, cui invece prendono parte i tre migliori piloti dell'edizione 2024 e i più veloci nelle qualificazioni online. All'evento di Berlino erano presenti nove nazioni: Australia, Brasile, Canada, Cile, Francia, Italia, Giappone, Olanda e Spagna. La finalissima si correrà a Fukuoka, in Giappone, il prossimo 20 dicembre: i punti guadagnati nei primi tre turni (il prossimo sarà a Los Angeles, a novembre) possono fornire un importante boost per la vittoria. I risultatiPer quanto riguarda la Manufacturers Cup, al termine di una corsa molto accesa di sei giri sul Nürburgring Nordschleife, la Subaru BRZ GT300 di Kylian Drumont ha vinto per la seconda volta, seguita dalla BMW M6 GT3 di Thomas Labouteley e dalla Nissan GT-R Nismo GT3 di Mikolaj Sedziak. La Nations Cup è stata corsa con le Red Bull X2019: dopo la sprint race a Monza, che ha stabilito la griglia di partenza, la gara vera e propria si è svolta al Red Bull Ring in Austria, dove per la seconda volta consecutiva ha vinto lo spagnolo José Serrano, seguito dall'italiano Valerio Gallo e dall'olandese Kaj de Bruin. La classifica, in vista del terzo round in California, è così composta:José Serrano (Spagna) 12 puntiValerio Gallo (Italia) 9 puntiPol Urra (Spagna) 6 puntiTakuma Sasaki (Giappone) 5 puntiKaj de Bruin (Olanda) 4 puntiTakuma Miyazono (Giappone) 4 puntiKylian Drumont (Francia) 2 punti C'era anche il papà di Gran TurismoAll'appuntamento con le World Series era presente anche Kazunori Yamauchi, ceo di Polyphony Digital, nonché il creatore della serie di Gran Turismo. Insieme a lui anche Florian Huettl, ceo della Opel, per presentare la versione reale della Corsa GSE Vision (già esposta al pubblico al Salone di Monaco), già disponibile all'interno del videogame: per poter aggiungere al proprio garage l'elettrica compatta da 800 CV occorre sborsare un milione di crediti di gioco. (Quasi) trent'anni e non sentirliIl primo Gran Turismo ha debuttato nel 1997 sulla prima PlayStation, e tra due anni spegnerà trenta candeline. Abbiamo chiesto a Yamauchi-san cosa lo spinga, dopo tutto questo tempo, a lavorare su questa serie con lo stesso entusiasmo di sempre: Il motto di Polyphony, e di Gran Turismo, è trasformare il mondo in qualcosa che può essere calcolato, spiega il ceo della software house. Voglio costruire un mondo digitale uguale a quello reale. Amo le macchine, amo ricrearle nella maniera più fedele possibile, e con loro anche il mondo che le circonda. Capisco che è un obiettivo ambizioso a cui non arrivi mai, c'è sempre margine di miglioramento e di crescita. Non esiste ancora un hardware in grado di fare quello che voglio. In ogni capitolo di Gran Turismo affrontiamo una sfida nuova, qualcosa di diverso. Al tempo stesso, però, dobbiamo anche salvaguardare il retaggio di una serie che ha quasi trent'anni. E a questo proposito, Yamauchi-san spegne l'entusiasmo della mia domanda successiva: ancora presto per fare progetti, al momento non abbiamo ancora pensato a niente per i festeggiamenti. Ma sospetto che non mi stia dicendo tutta la verità. E che a un certo punto, prima del 2027, sentiremo parlare di Gran Turismo 8.
Categorie: 4 Ruote

Fleet & Business Day - Viano: "Ci aspettiamo una deducibilità al 30%"

Set 24,2025
Ci aspettiamo che la soglia di deducibilità dei costi dell'auto aziendale sia innalzata da 18.076 euro a 30 mila euro. Lo ha sottolineato il presidente dell'Aniasa, Alberto Viano, a margine della quinta edizione del "Fleet & Business Day", intitolato Reload, che si è tenuto il 4 settembre alla Cantina Bellavista di Erbusco (BS). Il numero uno dell'associazione dei noleggiatori ha ricordato che il limite di 18.076 euro è frutto della conversione dei vecchi 35 milioni di lire in vigore prima dell'introduzione dell'euro: All'estero si mettono a ridere quando ne parlo. Ma non c'è solo un problema di deducibilità di costi. L'Iva dovrebbe essere armonizzata in tutta Europa. L'Italia sconta una detraibilità limitata al 40% che dovrebbe quantomeno essere adeguata, ha detto. Ci si arriverà? Gli ha chiesto il moderatore dell'evento, Raffaele Bonmezzadri? Nel breve termine no, ha risposto senza esitazioni Viano. Guarnerio (Rodl & partner): incostituzionale il 70% per le aziende. E sempre a proposito di fisco, Giampiero Guarnerio, partner di Rödl & Partner, multinazionale della consulenza, ha parlato di incostituzionalità della deducibilità al 70% dell'auto aziendale. Ma l'uso privato, ha sottolineato, può farlo solo il dipendente, non il datore di lavoro. Sulla stessa lunghezza d'onda Stefano Sirocchi, dottore commercialista e socio di Sirocchi S.p.A. In passato, ha ricordato, era al 100% per le aziende e al 50% per i dipendenti. Poi, quando lo Stato ha avuto bisogno di quattrini è intervenuto abbassando le percentuali fino agli attuali 70 e 20%. Se continuano così le renderanno indeducibili. Da sciogliere il nodo della ricarica elettrica domestica. C'è poi l'annosa questione dei rimborsi al dipendente delle ricariche domestiche, che secondo l'Agenzia delle Entrate costituisce un reddito. Non è solo un tema fiscale, ha avvertito Guarnerio, perché ha ricadute sulle scelte delle aziende e dei dipendenti. un blocco che pesa sul mercato. Un a misura totalmente sbagliata e infondata. La soluzione? In attesa che il fisco assuma una posizione più ragionevole, secondo Guarnerio l'unica soluzione è pagare, chiedere il rimborso e avviare un contenzioso.Sirocchi: sul fringe benefit servirebbe un'aliquota intermedia. Infine, la riforma del fringe benefit, misura che, a causa di una norma mal scritta e sulla quale il legislatore è dovuto intervenire poco dopo la sua entrata in vigore, ha agitato operatori e imprese per mesi e finalmente a regime. Di misura grossolana ha parlato Viano, secondo il quale una delle conseguenze è stata la proroga dei contratti di noleggio in essere, un effetto che, pur penalizzando l immatricolazioni non è un male per il settore del noleggio. Piuttosto, ha affermato, si è creata una discrasia tra interessi del dipendente e interessi del datore di lavoro. Possibilità di una ulteriore modifica? Improbabile, per Sirocchi, secondo il quale, però, in prospettiva bisognerebbe evitare lo scalone che c'è tra il 10% delle ibride plug-in e il 50% delle termiche. Bisognerebbe prevedere almeno un'aliquota intermedia che possa salvare i veicoli termici a besse missioni.
Categorie: 4 Ruote

Fleet & Business Day - Cinesi in forte crescita nelle auto aziendali

Set 24,2025
I costruttori cinesi sono ormai il grande spauracchio dell'industria automobilistica europea. La loro crescita sul mercato non conosce freni, ma qual è la loro penetrazione nel canale flotte? A questa domanda ha risposto Carlo Siviero, Data Factory & Market Analysis Director di Quattroruote Professional, durante uno dei panel del nostro Fleet & Business Day, illustrando dati estremamente interessanti: i brand cinesi (incluse Volvo e Smart, ossia marchi europei di proprietà di aziende del Dragone) sono passati dal 5,6% del 2024 all'8,1% del 2025. Una quota inferiore al 9,5% registrato sul mercato totale. Tuttavia, spicca un altro dato: i marchi esclusivamente cinesi, come BYD, MG, Omoda o Jaecoo, sono saliti nello stesso periodo dallo 0,6% al 4,9%. Insomma, la loro crescita è impetuosa e in gran parte legata a un'offerta particolarmente competitiva su specifiche alimentazioni: nelle PHEV hanno raggiunto il 19,3%, oltre quattro volte la media del 4,9%, mentre nelle elettriche sono all'11,7%.Momento epocaleLa crescita dei cinesi ha spinto Siviero a parlare, senza mezzi termini, di un momento molto importante, un po' epocale, soprattutto alla luce della quota dei marchi del Dragone nel segmento delle ibride plug-in. Del resto, anche l'Osservatorio Top Thousand, guidato da Maurizio Capogrosso, sta registrando questo fenomeno di crescita impetuosa. Eppure, come ha rilevato lo stesso Capogrosso, fino a pochi mesi fa c'era una grande diffidenza tra i fleet manager nei confronti dei brand cinesi. Insomma, i costruttori del Dragone stanno davvero cambiando il panorama automobilistico non solo italiano, ma anche se non soprattutto globale. A tal proposito, Vittoria Ferraris, Managing Director & Sector Lead Automotive EMEA di S&P Global Ratings, ha ricordato come siano stati proprio l'espansione della Cina e l'arrivo sui mercati di una moltitudine di nuovi operatori a determinare il ritorno delle politiche protezionistiche nei Paesi occidentali e quindi un cambio di paradigma a livello internazionale: Da un mercato globale stiamo passando a tre aree (Europa, Cina e Stati Uniti) con percorsi, dinamiche regolatorie e tendenze di prezzo differenti. In sintesi, si sta passando dalla globalizzazione alla regionalizzazione dei mercati. Dazi ed elettricoOvviamente, quando si parla di protezionismo non si può ignorare il tema dei dazi. Secondo Ferraris, già oggi l'impatto è devastante. Il 15% concordato da UE e Stati Uniti vale 65 miliardi di dollari, ossia 55 miliardi al cambio attuale. Una cifra pari all'ammontare delle spese sostenute dall'industria europea ogni anno per attività di Ricerca e Sviluppo. In sostanza, i dazi, insieme ad altri fattori negativi come l'invasione cinese, rischiano di aggravare i problemi di un settore già in sofferenza. Lo dimostra la progressiva e profonda erosione dei margini operativi. Un altro elemento da monitorare è la transizione verso la mobilità elettrica, che potrebbe interessare il noleggio e le flotte con cinque anni di anticipo rispetto alla scadenza del 2035. Per ora, però, i fleet manager non hanno ancora imboccato una strada definitiva. L'Osservatorio ha spiegato Capogrosso raccoglie 70 associati con problematiche diverse da azienda ad azienda: la maggior parte non ha ancora fatto una scelta decisa e poche hanno già preferito intraprendere la strada dell'elettrico. Elettrico o no, il comparto delle auto aziendali sta comunque contribuendo alla riduzione delle emissioni. Infatti, secondo i dati illustrati da Siviero, la CO media delle flotte a noleggio è scesa quest'anno a 104,3 g/km, l'8,4% in meno rispetto ai 113,9 del 2024. Merito soprattutto di alcune tendenze sempre più chiare nell'andamento delle alimentazioni: il diesel, da sempre dominante nelle auto aziendali, è ormai in pieno declino, mentre crescono le ibride non ricaricabili e, in misura minore, le PHEV. Insomma, per Siviero la riduzione delle emissioni è diventata strutturale grazie all'elettrificazione, nonostante un impatto solo parziale della nuova normativa sui fringe benefit. 
Categorie: 4 Ruote