Jeep - Il Gladiator 4xe è stato cancellato
Il gruppo Stellantis ha annunciato, in una lettera mandata ai fornitori, la decisione di cancellare il Jeep Gladiator 4xe, il pick-up con motorizzazione ibrida plug-in. Nella missiva si cita la scarsa domanda per questo genere di veicoli, ritenuta inadeguata per giustificare i costi di sviluppo e produzione. L'azienda rassicura comunque i fornitori circa la sua volontà di continuare a investire sul Gladiator, in particolare per quanto riguarda le possibilità di personalizzazione, con serie speciali e accessori after market. Non è l'unico. La decisione segue di pochi giorni l'accantonamento del Ram 1500 REV full electric, nome che verrà preso dalla variante con range extender (che in precedenza si chiamava Ramcharger). Entrambe le scelte indicano una rimodulazione da parte del gruppo Stellantis dei programmi per i truck elettrici legata alla domanda e alle esigenze del mercato. Il powertrain. Stando alle specifiche tecniche della Casa, il Gladiator 4xe avrebbe dovuto montare il 2.0 turbo Hurricane della Wrangler, abbinato a un'unità elettrica, per una potenza combinata di 380 CV e 637 Nm di coppia massima, con una batteria da 17 kWh. L'attuale Gladiator in gamma monta il Pentastar V6 da 3.6 litri da 289 CV, abbinato a un automatico a otto rapporti e la trazione integrale inseribile; nei prossimi mesi arriverà il V8 6.4 Hemi che aggiunge un centinaio di CV.
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Hyundai Ioniq 9 - L'elettrica a sette posti arriva in Italia
La Hyundai ha pubblicato il listino e aperto gli ordini della Ioniq 9, la grande Suv elettrica a sette posti che la Casa coreana considera la sua nuova ammiraglia: il debutto nelle concessionarie è previsto per metà ottobre, ma già dal prossimo fine settimana sarà possibile vedere la Ioniq 9 dal vivo al Salone Auto Torino 2025, nello stand allestito dalla Hyundai. Dati tecnici e powertrainLa Hyundai Ioniq 9 è lunga 5.060 mm, larga 1.980, alta 1.790 e ha un passo di 3.130 mm. Il bagagliaio ha una capacità, in configurazione a 7 posti, di 338 litri, che diventano 908 con la terza fila abbassata e 2.494 ribaltando anche gli schienali della seconda. Il frunk anteriore mette a disposizione 88 litri nella versione con motore singolo e 55 in quella dual motor. La Suv coreana con una sola unità elettrica sull'asse posteriore può contare su una potenza di 160 kW (218 CV); nella configurazione a doppio motore e trazione integrale c'è con potenze di 226 kW (307 CV) oppure 315 kW (428 CV) per la variante Performance. La batteria ha una capacità di 110 kWh: l'autonomia dichiarata oscilla tra i 600 chilometri della Performance ai 620 della RWD. Ioniq 9 BusinessLa gamma apre con l'allestimento Business, che di serie offre cerchi di lega da 19, fari anteriori e posteriori full led, pompa di calore, vetri posteriori oscurati, specchietti reclinabili elettricamente, sensori perimetrali con telecamera posteriore e portellone elettrico. A bordo il doppio display da 12,3 per strumentazione digitale e infotainment con Apple CarPlay e Android Auto wireless, climatizzatore bizona, rivestimenti in misto pelle-tessuto, volante riscaldabile, così come i sedili delle prime due file. Di serie anche la guida assistita di livello 2 e rilevamento occupazione dei sedili posteriori. Ioniq 9 XClassLa versione intermedia aggiunge i cerchi da 20, i fari a matrice di led, la telecamera a 360, la chiave digitale, il volante regolabile elettricamente, sedili in pelle con funzione memoria per quello del conducente, head-up display, illuminazione ambientale, pedaliera in metallo e impianto Bose a otto altoparlanti. Sul fronte degli Adas troviamo il monitoraggio dell'angolo cieco e l'assistente al parcheggio da remoto. Per questa versione si può avere il tetto panoramico su richiesta (1.200 euro). Ioniq 9 CalligraphyL'allestimento top di gamma, disponibile in serie limitata, arricchisce la dotazione con i cerchi di lega da 21, dettagli esterni specifici, interni con rivestimenti in pelle nappa, cassetto UV-C e tetto panoramico ad apertura elettrica. In questo allestimento è possibile avere anche gli specchietti digitali (1.200 euro) e la configurazione a sei posti (1.500 euro), con due poltrone singole nella seconda fila a regolazione elettrica e supporto per le gambe. Senza sovrapprezzo la vernice micalizzata Sunset Brown; le altre colorazioni metallizzate costano 950 euro, le tinte opache 1.400 euro. Il listino completoEcco quanto costa la Hyundai Ioniq 9 sul mercato italiano:Ioniq 9 RWD 218 CV Business: 69.900 euroIoniq 9 RWD 218 CV XClass: 75.900 euroIoniq 9 AWD 307 CV XClass: 79.900 euroIoniq 9 AWD 307 CV Calligraphy: 83.500 euroIoniq 9 AWD Performance 428 CV Calligraphy: 85.500 euro
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Usato - Giù le diesel, le ibride accelerano
Il mercato italiano dell'auto usata resta in territorio positivo: i dati Unrae di luglio parlano di 486.738 trasferimenti di proprietà, il 3,8% in più rispetto ai 468.800 dello stesso mese del 2024. I passaggi netti crescono del 2,7% (282.334) , mentre le minivolture, ossia i contratti con i concessionari in attesa della rivendita, segnano un +5,4% (204.404). Nei primi sette mesi, la crescita è stata del 2,9% con 3.301.579 trasferimenti (1.878.811 i netti; 1.422.768 i temporanei). Diesel e benzina sempre più viciniLe auto diesel mantengono la prima posizione fra le motorizzazioni con il 41% dei passaggi netti (45,7% un anno fa), ma continuano a ridurre il loro peso, portandosi a soli 2,7 punti di distacco dal motore a benzina, in aumento dal 37,5% al 38,3%. Le ibride confermano una crescita sostenuta, salendo dall'8,1% al 10,8% dei passaggi di proprietà toali. Seguono Gpl e metano rispettivamente al 5,4% e 2%. Le elettriche passano dallo 0,9% all'1% e le ibride plug-in dall'1,1% all'1,4%.Quanto alla suddivisione per anzianità, la quota delle vetture con oltre 10 anni rimane sostanzialmente stabile al 47,7% (+0,1 punti percentuali). Anche il peso delle auto da 6 a 10 anni guadagna 0,1 punti e vale il 17,5%. La fascia 4 a 6 anni scende all'11,4% (-0,6 punti) e quella da 2 a 4 anni al 12% (-0,3 ). Sale al 5,4% la fascia delle auto da 1 a 2 anni (+1). Le vetture fino a un anno scendono dal 6,4% al 6,1%. Anche nel segmento dei trasferimenti temporanei, il diesel conferma la sua leadership, anche se cala di 4,5 punti al 44,1%. Il motore a benzina guadagna mezzo punto al 31,5%. Il Gpl sale al 5,8%, il metano scende al 2%. In crescita le auto ibride, dal 10% al 12,9%. Le ibride plug-in e le elettriche pure si posizionano rispettivamente al 2,% e all'1,6%, recuperando entrambe 0,3 punti. Fra le minivolture sale al 37,1% la quota delle vetture con più di 10 anni (+1 punto percentuale). Perdono 1,2 punti la fascia da 6 a 10 anni (al 19,8%) e quella da 4 a 6 ann (al 13,4%). In crescita le auto da 2 a 4 anni (dal 17,5% al 18%) e da uno a 2 anni (dal 6,4% all'8%), mentre sono in calo quelle fino a un anno (dal 4,5% al 3,8%).
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Incentivi - La piattaforma è aperta alle concessionarie
Alle ore 12 del 23 settembre è stata ufficialmente attivata la sezione della piattaforma informatica dedicata alle concessionarie, segnando l'avvio del percorso che porterà, entro circa venti giorni, alla partenza degli incentivi auto elettriche 2025-2026. Questo passaggio rappresenta una novità significativa rispetto al passato: non sarà più sufficiente rivolgersi direttamente alla concessionaria per ottenere il contributo statale. Ora, infatti, tutte le operazioni passeranno attraverso la piattaforma web gestita dal Ministero dell'Ambiente. Come funziona la registrazione per gli acquirentiQuando attorno alla metà di ottobre si apriranno le prenotazioni, la prima azione sarà a carico degli acquirenti, siano essi privati cittadini o titolari di microimprese. Per accedere agli incentivi, sarà necessario registrarsi sulla piattaforma tramite SPID o Carta d'Identità Elettronica (CIE).Registrazione concessionarie: cosa serveAl momento è attiva solo la sezione Esercente sul sito ufficiale bonusveicolielettrici.mase.gov.it, dove le concessionarie interessate possono registrarsi. La procedura richiede:Codice fiscale dell'aziendaElenco dei punti vendita abilitati al bonusTipologia di veicoli elettrici offerti (M1: autovetture, N1/N2: autocarri fino a 3,5t e tra 3,5t e 12t)IBAN per il rimborso del contributoLink alla vetrina online dei veicoli acquistabili con il bonusIl contributo statale sarà erogato sotto forma di sconto diretto sul prezzo d'acquisto, cumulabile con eventuali promozioni della casa produttrice o della concessionaria.Motore di ricerca per concessionarie accreditateGli utenti possono già utilizzare un motore di ricerca interno per individuare le concessionarie accreditate, filtrando per provincia, comune e categoria del veicolo. Il sistema fornisce un elenco geolocalizzato dei punti vendita che rispettano i requisiti.Quando parte il bonus veicoli elettrici?Come anticipato, tra circa venti giorni sarà attiva anche la sezione dedicata agli acquirenti. Dopo la registrazione, sarà possibile ottenere un voucher da utilizzare direttamente in concessionaria per l'acquisto di veicoli elettrici agevolati. Elenco delle concessionarie accreditate già disponibile un motore di ricerca delle concessionarie accreditate, con filtri utili per restringere la selezione in base a provincia, comune e categoria del veicolo. L'applicazione fornisce un elenco geolocalizzato dei punti vendita che soddisfano i requisiti richiesti. Avvio definitivo tra circa venti giorniCome anticipato, tra una ventina di giorni (la data esatta non è ancora stata comunicata), la piattaforma sarà aperta anche agli acquirenti, siano essi persone fisiche o titolari di microimprese. Dopo la registrazione, sarà possibile inserire le informazioni necessarie per ottenere un voucher, che potrà essere utilizzato direttamente in concessionaria per l'acquisto di veicoli elettrici agevolati.
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Lamborghini - 101FT, il nuovo "mostro" del mare
Nuova incursione della Lamborghini nel mondo della nautica: al Monaco Yacht Show è stata svelata una versione in scala di una nuova imbarcazione sviluppata in collaborazione con Tecnomar, azienda dell'Italian Sea Group, uno dei principali operatori della cantieristica navale italiana. Il nuovo yacht si chiama Lamborghini 101FT e segue il Tecnomar for Lamborghini 63, lanciato nel 2020 per rendere omaggio all'anno di fondazione della Casa di Sant'Agata Bolognese. 30 metri di lussoL'imbarcazione (il nome 101FT richiama la lunghezza di 101 piedi, pari circa a 30 metri) unisce le competenze tecniche e ingegneristiche di The Italian Sea Group con l'estetica e l'innovazione tipiche delle supersportive della Lamborghini. Il tutto all'insegna, ovviamente, del lusso. Gli esterni, a partire dal colore (il Giallo Crius), sono ispirati alla Fenomeno svelata all'ultima Monterey Car Week, mentre la plancia di comando richiama la Temerario. Gli interni, invece, si rifanno a diversi altri modelli della gamma per tinte, cuciture e forme: sono presenti elementi distintivi come gli esagoni e le ipsilon ormai entrati nelle caratteristiche distintive dello stile Lamborghini. "Vola" fino a 45 nodiIl 101FT, che nella versione definitiva arriverà sul mercato verso la fine del 2027, è equipaggiato con tre motori entrobordo MTU 16V 2000 M96L, abbinati a tre eliche di superficie. Il sistema di propulsione, supportato da una potenza totale di 7.600 cavalli e da due generatori da 35 kW, garantisce una velocità massima di 45 nodi (poco più 83 km/h) e una di crociera di 35 nodi. "Con il Lamborghini 101FT portiamo il nostro Dna in mare: performance, design e innovazione si fondono in un motoryacht che ridefinisce il concetto di lusso nautico", commenta il presidente e amministratore delegato Stephan Winkelmann. "Non è solo uno yacht, è un'affermazione di eccellenza italiana".
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Carburanti - La rete IP passa agli azeri di Socar
Dopo Esso, anche la rete di stazioni di servizio a marchio IP passa di mano: Socar, la compagnia petrolifera di Stato dell'Azerbaigian, ha sottoscritto un accordo per acquistare il 99,82% del gruppo Italiana Petroli dalla API Holding della famiglia Brachetti Peretti. Stazioni e raffinerieL'operazione, di cui non sono stati rivelati i termini finanziari, è stata ufficializzata dalla due aziende dopo diversi giorni di rumor, accentuati da una lettera inviata la scorsa settimana ai dipendenti di Api Holding dal presidente Ugo Brachetti Peretti. Socar avrebbe messo sul piatto circa 3 miliardi di euro per vincere la concorrenza della svizzera Gunvor e dell'emiratina Bin Butti nella gara, iniziata alla fine dello scorso anno, per acquistare un gruppo con 1.600 lavoratori diretti, la seconda rete di distribuzione di carburanti in Italia con 4.500 stazioni, due raffinerie (Falconara e Trecate) con una capacità di raffinazione di oltre 10 milione di tonnellate di greggio e un sistema di logistica che copre l'intero territorio italiano grazie anche a un importante deposito a Roma. Un'operazione importanteL'acquisizione di IP ha una valenza strategica per l'azenda azera, che così rafforza la sua posizione nel Mediterraneo e i legami con l'Italia (è uno dei principali fornitori di gas, nonché un partner di lunga data dell'Eni), ma ha anche dei connotati storici, perché sancisce l'uscita di scena di una delle grandi famiglie italiane di petrolieri (negli ultimi anni hanno detto addio alle loro attività nel mondo della raffinazione o della distribuzione prima i Garrone di Genova e poi i Moratti di Milano). L'operazione dovrebbe essere perfezionata entro il primo trimestre del 2026, subordinatamente all'ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni normative. A tal proposito, l'operazione è di importanza strategica per il settore energetico italiano: Api Holding è pur sempre il primo operatore privato nel campo della distribuzione (negli ultimi anni ha rilevato prima la rete IP e poi quella di TotalErg e ha anche acquisito diverse attività italiane della Exxon Mobil), mentre il leader di mercato è la partecipata pubblica Eni. Tuttavia, il governo non dovrebbe alzare ostacoli insormontabili, tramite l'esercizio del Golden Power, anche per non mettere a rischio le relazioni con l'Azerbaigian.
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Noleggio - Folonari (Aniasa): "Superare burocrazia e vecchie norme fiscali"
Italo Folonari, vice presidente di Aniasa, torna a lanciare l'allarme sulle conseguenze, per il noleggio, di una burocrazia asfisiante e di norme fiscali ormai obsolete. "Si assiste da alcuni anni - ha affermato Folonari, durante l'Urania Policy & Business Forum -ad un susseguirsi di nuove normative tributarie sulle attività di noleggio veicoli, che ne rendono estremamente penalizzanti le modalità di pagamento. Eppure con 1,5 milioni di veicoli gestiti e con un contributo alle casse erariali di quasi 3 miliardi di euro all'anno (certi e puntuali), il settore è un contribuente 'speciale', promotore cioè di correttezza e di emersione fiscale, rendendo i soggetti con cui opera 'contribuenti virtuosi'".Le richieste dell'associazione. "Il noleggio chiede oggi un nuovo regime di tassazione. Il pagamento dei tributi locali, in particolare bollo e Imposta Provinciale di Trascrizione, è via via diventato assurdamente complicato per le imprese del settore, che vanta 270.000 clienti tra aziende, PA e privati. Occorre superare il regime fiscale attuale basato sui criteri di territorialità del secolo scorso: i veicoli a noleggio, pur immatricolati in una Provincia, circolano infatti su tutte le strade nazionali", ha proseguito Folonari. "Va poi sistemata l'attuale infelice normativa del fringe benefit, un dazio occulto per l'intera filiera automotive. Quest'anno case auto, aziende di noleggio, imprese clienti, driver, fleet e mobility manager devono barcamenarsi su tre differenti regimi di tassazione dell'auto ad uso promiscuo. Una complicazione che ha indotto circa 50.000 driver a chiedere la proroga del contratto in scadenza, con minori entrate per lo Stato e gli Enti locali".
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Toyota Corolla Cross - Si rifà il look e diventa più grintosa
Dal 1966 a oggi, considerando tutte le sue trasformazioni ed evoluzioni, la Toyota Corolla può contare su 50 milioni di unità vendute in tutto il mondo. Nel 2022, con l'arrivo della Cross, il modello si è adattato alle linee della sport utility: a tre anni di distanza, è giunta l'ora del restyling di metà carriera, per un look più moderno e con gli attributi giusti per ampliare il bacino della clientela. Look da città e non soloIl restyling della Corolla Cross presenta una nuova griglia con finiture a nido d'ape integrata nel paraurti nel quale sono state inserite anche delle prese d'aria verticali e una firma luminosa inedita, davanti e dietro. La lunghezza è invariata (446 centimetri), l'altezza da terra è di 16 cm e gli sbalzi sono ridotti per adattarsi alle strade bianche e agli imprevisti della città, come le mareggiate urbane sempre più frequenti. Non mancano i fascioni di plastica opaca davanti, sulla vista laterale e dietro, per "difendere" la carrozzeria. E ancora: col restyling debutta la nuova modalità di guida Snow Extra, studiata ad hoc per i fondi più scivolosi. Argomenti forti: consumi e spazioIl consumo dichiarato della Corolla Cross restyling è promettente: la Casa indica 18,5 km/l per la trazione integrale (elettrificata) e intorno ai 20 per l'anteriore. Lo spazio interno sembra adeguato per le esigenze di una famiglia, facilitando il montaggio di seggiolini e la vita a bordo dei più piccoli, mentre il dato del bagagliaio si "sdoppia": con il motore elettrico aggiuntivo da 30 kW (posizionato sull'asse posteriore) la variante integrale della Corolla Cross dichiara 390 litri, mentre l'anteriore sale a 473. Due full hybrid, anche GR SportDisponibile solo in versione full hybrid, la Corolla Cross propone due motorizzazioni, un 1.8 da 140 CV abbinato alla sola trazione anteriore, e un 2.0 da 178 CV disponibile sia con la trazione anteriore, sia con l'integrale intelligente (AWD-i). La Corolla Cross con il 2.0 è dotata di sospensioni indipendenti e due bracci oscillanti al retrotreno, mentre la 1.8 da 140 CV ha l'assale torcente. Dell'AWD-i ho apprezzato l'azzeccata taratura delle sospensioni, anche sui fondi più ruvidi, ma a solleticare la curiosità della clientela c'è anche l'inedito (per la Corolla Cross) allestimento GR Sport, che propone un assetto ribassato di 10 mm e migliorie allo sterzo, nonché una modalità di guida ad hoc. I prezziIl listino della Corolla Cross MY25 parte da 37.450 euro per la variante a due ruote motrici, per arrivare ai 46.500 dell'AWD-i in allestimento premium (47.500 col nuovo GR Sport).
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Mercedes-Benz - Mini rimpasto al vertice: Markus Schäfer lascia Stoccarda
La voce circolava da diverso tempo, ma ora è arrivata l'ufficialità: Markus Schäfer, attuale Chief Technology Officer e responsabile Sviluppo e Approvvigionamenti del gruppo Mercedes-Benz, lascerà il costruttore tedesco alla scadenza del suo contratto di lavoro, a maggio 2026. Dal primo dicembre, le deleghe di Schäfer passeranno a Jörg Burzer, membro del consiglio di gestione con delega a Produzione, Qualità e Supply Chain. Tecnologia ed efficienzaBurzer sarà a sua volta sostituito nel suo attuale ruolo da Michael Schiebe, amministratore delegato della Mercedes-AMG GmbH e responsabile del reparto Top End Vehicle. Il successore di Schiebe sarà annunciato in un secondo momento, ma la principale novità del mini rimpasto manageriale è l'addio di Schäfer, un veterano della Casa della Stella con i suoi oltre 30 anni di esperienza. Arrivato a Stoccarda nel 1990 tramite il programma International Management Associate, Schäfer ha via via scalato le gerarchie aziendali, ricoprendo importanti incarichi in Germania e all'estero: è stato, per esempio, il numero uno dell'impianto statunitense di Tuscaloosa, il responsabile della Pianificazione della Produzione, nonchè direttore operativo e, dal 2021, Cto. In tale ruolo, ha avuto un peso di riguardo nella definizione delle strategie di elettrificazione della gamma prodotto e dei processi di integrazione dei sistemi digitali.La sostituzione di Schäfer è stata motivata dalla Mercedes-Benz con l'intenzione di "preservare l'esperienza e la continuità del top management, fornendo al contempo nuovi impulsi e un mirato ringiovanimento del consiglio di gestione. L'obiettivo è accelerare ulteriormente la trasformazione dell'azienda, con una chiara attenzione al vantaggio per il cliente, all'eccellenza tecnologica e all'efficienza operativa. L'imminente cambio del Cto rappresenta un segno di rinnovamento in un periodo di trasformazione e di sfide dinamiche del mercato".
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Mercedes-Benz - Contrordine, la Classe A avrà un'erede (nel 2028)
Dal 2028 la Mercedes-Benz offrirà una nuova entry-level, probabilmente una crossover. La Casa di Stoccarda sembra infatti aver rivisto i propri piani per la fascia più abbordabile della sua gamma, dove la CLA era destinata a diventare la nuova porta d'ingresso, lavorando sul lancio un modello di posizionamento e prezzo inferiore. L'indicazione, raccolta e rilanciata dalla testata tedesca Automobilwoche, arriva dalla viva voce di un top manager della Stella, Mathias Geisen: Credetemi, a lungo termine ci sarà un modello base nel mondo Mercedes", ha detto il responsabile Marketing e Vendite, nonché membro del consiglio d'amministrazione della Stella. Cambio di rotta l'ennesimo risvolto, forse il più clamoroso, di una strategia corretta in corsa. Sia per quanto riguarda la tabella di marcia della transizione elettrica (dalla prospettiva di andare all-in sulle Bev dal 2030 si è passati, in pochi anni, a decidere di prolungare vita e sviluppo di motori endotermici), sia il riposizionamento del marchio verso il mondo del lusso delineato dal programma presentato nel 2022, indirizzato dalla volontà di privilegiare i margini rispetto ai volumi. Tra i vari risvolti, il piano decretava l'uscita di scena di alcuni dei modelli più compatti, Classe A e Classe B. Cosa che comunque avverrà, ma non secondo i tempi preventivati: se la monovolume dovrebbe effettivamente chiudere la propria carriera nel 2026, come da agenda, la produzione dell'hatchback è stata invece prolungata fino al 2028, a fronte di una domanda ancora robusta, specie in Europa. Una nuova crossover elettrica e ibridaE proprio la forte richiesta di una Mercedes più accessibile, insieme con la necessità di dare impulso ai volumi di vendita per riequilibrare i conti, sembra aver indotto il management a designare un'erede della Classe A. Avere la CLA (4,7 metri di macchina che in versione elettrica parte da circa 56 mila euro, anche se arriverà anche mild hybrid a un prezzo inferiore) come soglia di ingresso al listino, che oggi apre a 36 mila euro proprio grazie alla Classe A, rischia di essere un azzardo. E di tagliare fuori una importante fetta di clienti, soprattutto giovani, dai radar del brand. Detto ciò, a sostituire la Classe A potrebbe non essere un'erede diretta, bensì un modello dai tratti differenti e, probabilmente, un prezzo leggermente più alto. Si parla infatti di una crossover multienergia, che al pari della CLA dovrebbe essere proposta sia in chiave elettrica, sia ibrida. Alla base, la piattaforma MMA (Mercedes-Benz Modular Architecture), pilastro della futura gamma della Stella. Che potrebbe dare vita a più modelli del previsto.
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