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Aggiornato: 29 min 32 sec fa

Mercato italiano - Le auto più vendute a settembre

Ott 01,2025
Dopo quattro mesi, il mercato italiano dell'auto torna in positivo: secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, le nuove immatricolazioni di settembre sono state 126.679, pari a una crescita del 4,1%. L'incremento, che si deve anche al giorno lavorativo in più di questo settembre, non basta tuttavia a invertire la rotta del consuntivo annuale, fermo a 1.167.437 targhe (-3% rispetto all'anno scorso e -20% rispetto al periodo pre-Covid). In questo contesto, rimane invariata la cima della classifica delle auto più vendute: ecco la graduatoria delle prime dieci. Toyota Aygo XIn decima posizione troviamo la piccola delle Tre ellissi: sono 2.227 le immatricolazioni mensili.  Citroën C3Ottavo posto per la best seller del Double Chevron, con 2.247 targhe. Fiat Grande PandaL'ultima novità del marchio torinese occupa l'ottava piazza grazie a 2.526 esemplari registrati. Volkswagen T-RocAl settimo posto si piazza la Suv di Wolfsburg in virtù di 2.588 immatricolazioni (nella foto la prima generazione, sostituita dal modello presentato alla fine di agosto). Dacia DusterSesta posizione per la Suv di Mioveni: a settembre ne sono stati immatricolati 2.776 esemplari. Toyota YarisLa compatta tuttofare si conferma tra le auto più popolari in Italia: lo scorso mese si è piazzata al quinto posto, con 2.780 registrazioni. Toyota Yaris CrossIn quarta posizione troviamo la Suv giapponese, forte di 3.087 immatricolazioni mensili. Dacia SanderoSul podio c'è una delle vetture storicamente più gettonate tra gli italiani (e gli europei): con 4.138 targhe, la Sandero si piazza al terzo posto. Jeep AvengerCon 4.857 immatricolazioni, la Suv del marchio Usa conquista la seconda piazza. Fiat PandaLa due volumi prodotta a Pomigliano d'Arco si conferma per l'ennesima volta la regina del mercato: sono 7.671 gli esemplari immatricolati a settembre, contro i 4.123 di settembre. Gruppi e marchiLa classifica dei gruppi vede sempre al primo posto il gruppo Stellantis, che a settembre ha immatricolato 34.055 veicoli, il 15,37% in più rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Tra i suoi tanti marchi, crescono Alfa Romeo (+38,89%), Citroën (+197,61%), DS (+13,09%) e Fiat (+35,66%). In calo Jeep (-0,575), Lancia (-32,51%), Maserati (-37,25%), Opel (-13,4%) e Peugeot (-17,06%). Bene anche il gruppo Volkswagen, con 21.451 registrazioni e una crescita del 7,07%, dovuta soprattutto a Cupra (+98,42%) e Audi (+13,24%). In territorio negativo Renault (-14,52% e 13.114 targhe), col marchio della Losanga in deciso calo (-30,33%). Segno più anche per i gruppi Toyota (+2,06% e 10.578 veicoli) e BMW (+0,66%, 7.498). Scendono Ford (-24,54%), Mercedes-Benz (-8,44%), Hyundai (-5,57%), Kia (-3,4%) e Suzuki (-14,78%). In spolvero, invece, MG (+17,96%), gruppo DR (+13,02), Omoda & Jaecoo (da 494 a 1.626 immatricolazioni) e BYD (da 239 a 2.482). Tra gli altri marchi spiccano i cali di Tesla (-25,6%), Volvo (-25,73%) e Jaguar Land Rover (-505).  I canali commercialiPer quanto riguarda i canali di vendita, si registra l'ennesima contrazione per i privati, che perdono il 10,4% e arrivano al 55,9% del totale (64% un anno fa). Giù anche le autoimmatricolazioni (-2,9%), dal 10,9% al 13,6% del totale. Prosegue il recupero del noleggio, con il breve termine in crescita del 51,5% e il lungo del 33,3%. In lieve crescita (+0,7%) società ed enti pubblici.  Le alimentazioniPer quanto riguarda le alimentazioni, prosegue il periodo decisamente positivo per le ibride ricaricabili, da mesi su un percorso di continua crescita: a settembre guadagnano il 72,1%, per quota di mercato che passa dal 3,4% dello scorso anno all'8,7%. In positivo anche le elettriche, pur nell'attesa degli incentivi statali: le Bev crescono  del 26,5%, passando dal 5,2% al 5,6% del mercato. Segno più anche per le ibride non ricaricabili: +9% (-4,6% per le full hybrid, +12,4% per le mild hybrid), con una quota che passa dal 43,9% al 45,2%. Prosegue il calo inesorabile delle motorizzazioni tradizionali: la benzina cala del 16,6% e scende dal 25,4% al 22,7% del mercato, mentre il gasolio perde il 34,4% e passa dal 12,7% all'8,8%. In discesa anche il Gpl (-5,4%). Infine, restano a zero le immatricolazioni delle auto a metano. La classifica delle elettricheNonostante il calo generale, la Tesla conquista comunque i primi due posti delle Bev più vendute a settembre: prima è la Model Y, con 794 nuove targhe, seguita dalla Model 3 con 656. Al terzo posto c'è la BYD Dolphin Surf (267): seguono, nell'ordine, la Leapmotor T03 (261 immatricolazioni), la Volvo EX30 (228), la Ford Explorer-e (226), la Ford Puma (217), la Kia EV3 (202), la BMW iX1 (184) e la Jeep Avenger (171).  EmissioniAnche nel mese di settembre, i risultati positivi delle vetture elettrificate si riflettono sull'andamento delle emissioni: a settembre, la CO2 flette del 6,3% a 110,1 g/Km e nei nove mesi del 4,7% a 113,8 g/Km. Sempre a settembre, la fascia 0-20 g/km rappresenta il 10,1% del mercato, la 21-60 g/km il 3,7% e la 61-135 g/km il 63,8%. La quota delle vetture da 136 a 190 g/km si porta al 18,1% e quella oltre i 190 g/km al 2,1%. Il commento dell'UnraeSecondo l'Unrae, l'associazione delle Case estere, il ritorno alla crescita del mercato va comunque presa con le pinze: L'interruzione del trend negativo, già prevista, non costituisce un reale segnale di miglioramento, ma deriva solo dal confronto con un settembre 2024 già molto debole e dall'effetto del calendario, che nel 2025 ha un giorno lavorativo in più rispetto all'anno scorso, dichiara il presidente Roberto Pietrantonio. Il mercato si trova da tempo in una fase di stagnazione e il mese di settembre, confrontato col periodo pre-pandemico, mostra una perdita del 14,6% con 21.000 unità in meno.
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Toyota - La Toyota GR010 Hybrid si prepara per il 2026

Ott 01,2025
La Toyota ha mostrato le prime immagini della GR010 Hybrid aggiornata che parteciperà al Mondiale WEC 2026. Le foto sono state scattate in penombra, quindi non tutti i dettagli sono visibili, ma in questo modo viene sottolineata la nuova firma luminosa della vettura, che si ricollega all'evoluzione stilistica dei modelli di serie Toyota e Lexus.  In gara dal 2021La vettura raccoglie l'eredità della GR010 Hybrid che ha partecipato alle ultime cinque edizioni del mondiale, vincendo per quattro volte il titolo costruttori e diventata oggi il progetto più anziano presente sulla griglia. La Toyota ha mostrato a più riprese l'evoluzione del progetto: ultima in ordine di tempo è stata la GR LH2 Racing Concept alimentata a idrogeno, svelata alla 24 Ore di Le Mans. Debutto nei test in FranciaOltre al lavoro sull'aerodinamica, i tecnici della Toyota hanno studiato anche degli aggiornamenti del powertrain e valutato alcune modifiche per ridurre il peso. La vettura farà il suo debutto in una sessione di test al Paul Ricard il prossimo 8 ottobre, in preparazione della prossima stagione. 
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Svizzera - Meno introiti dai carburanti: "Tassiamo le elettriche dal 2030"

Ott 01,2025
Dal 2030, la Svizzera potrebbe tassare anche le auto elettriche. L'idea è del consiglio federale elvetico, che corre ai ripari: preoccupano i mancati incassi in accise da carburanti, dovuti a un aumento delle Bev e alla progressiva riduzione delle vetture termiche. Per ogni mezzo a corrente che prende il posto di quello a combustione, infatti, l'ammanco medio annuo è di 600 franchi (641,89 euro). Per introdurre la nuova norma, servirebbe una modifica della Costituzione: saranno comunque popolo e cantoni a decidere con il voto. La situazione oggiSolo i proprietari dei veicoli a benzina o a gasolio pagano le imposte sugli olii minerali, che alimentano sia il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (Fostra) e sia il Finanziamento speciale del traffico stradale (Fsts). E che contribuiscono in modo significativo al bilancio generale della Confederazione. Siamo attorno a 1,3 miliardi di franchi (1,39 miliardi di euro) l'anno.  Questione di equitàPer il governo svizzero tutti i veicoli motorizzati, a prescindere dal sistema di propulsione, devono contribuire al finanziamento sostenibile delle infrastrutture in modo equo e proporzionato al loro utilizzo con lo allo schema pay per use, secondo cui piu si circola e piu si paga.  Due possibili soluzioni per le BevAl momento, sul tavolo ci sono due ipotesi:Una tassa variabile in base alla percorrenza: indicativamente 5,40 franchi (5,78 euro) ogni 100 km, con la tariffa che varia in funzione del tipo di veicolo e del suo peso. Tutto rilevato tramite un apposito dispositivo a bordo del mezzo o ricavato direttamente dai dati del veicolo.Un'imposta sulla corrente utilizzata in Svizzera per ricaricare presso colonnine pubbliche o wallbox: 22,8 centesimi (24,40 centesimi di euro) per chilowattora (kWh).E alle ibride plug-in? Si applica la meta della tariffa, poiche si tratta di mezzi alimentati anche a benzina o diesel e dunque soggetti all'imposizione sugli oli minerali. Evitando una doppia imposizione.
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