Skoda - Niente citycar, la prossima elettrica potrebbe essere lOctavia
Il ceo della Skoda, Klaus Zellmer, intende produrre una versione full electric della best seller Octavia, da affiancare agli attuali modelli elettrici già in gamma: Enyaq, Enyaq Coupé ed Elroq. Un'altra Bev farebbe bene alla Skoda, spiega Zellmer.
Cambio di programma? Se dovesse concretizzarsi, la produzione di una Octavia elettrica potrebbe far slittare (se non cancellare del tutto) i piani di una Bev compatta realizzata sulla base della ID.every1 o della crossover ID.2X. Stando a quanto riporta la stampa tedesca, la Skoda avrebbe rifiutato l'idea di una piccola elettrica per via dei margini di guadagno troppo ridotti. Zellmer ha spiegato che l'attuale offerta di elettriche della Skoda genera margini inferiori rispetto ai modelli con motori termici: in particolare la Elroq, che ha un prezzo di listino molto vicino alla Karoq.
Tagli in vista. Anche per questo motivo la Skoda punta a ridurre di circa il 20% la sua forza lavoro (attualmente la Casa boema impiega all'incirca 41.000 persone). Non sono previsti tagli lineari o licenziamenti di massa: Zellmer ha spiegato che la riduzione dell'organico passerà attraverso le normali fluttuazioni nell'occupazione, che possono essere legate ai normali pensionamenti, pensionamenti anticipati o incentivi alle dimissioni.
Obiettivo India. Quest'anno la Skoda punta a vendere oltre un milione di veicoli, con un aumento dell'8% rispetto al 2024. La Casa guarda con interesse alle potenzialità di mercati come Vietnam e India per ridurre la dipendenza dall'Europa: l'India, in particolare, è vista come il mercato più promettente, e giocherà un ruolo cruciale nell'espansione internazionale della Casa. Negli ultimi mesi è stata lanciata la Suv Kylaq, progettata e costruita proprio in India e destinata al segmento B, che da sola cuba circa la metà delle vendite nel paese. La Skoda sta inoltre per aprire uno stabilimento produttivo in Vietnam, che si occuperà della piccola Suv Kushaq e dalla berlina Slavia.
Subaru Forester - Fatta per durare - VIDEO
Poche auto mantengono la loro personalità come la Subaru Forester: fedele al motore boxer e alla trazione integrale, nella sua sesta incarnazione aggiunge alla collaudata formula un elemento di contemporaneità, ovvero un motore elettrico da 16,7 CV. Che comunque non guasta, visto che per brevi tratti consente alla Suv di muoversi in modalità soltanto elettrica. Concepita per durare nel tempo, ora la Forester punta a migliorare soprattutto la sicurezza, il confort generale e la motricità della trazione integrale. Rispetto alla generazione precedente, ora una scocca più rigida, ma gli attacchi delle sospensioni sono diversi per garantire, al pari dell'irrigidimento, più comodità per i passeggeri: l'architettura è McPherson all'anteriore e doppio braccio oscillante al posteriore. Risultato? La marcia è più vellutata e il comportamento è buono su tutte le asperità.
In fuoristrada a Vairano. Il sistema X-Mode, condiviso con gli altri modelli Subaru, aiuta a gestire la distribuzione della coppia tra le quattro ruote in presa costante, sfruttando i freni per adeguarsi alle diverse situazioni. Non c'è nulla di meccanico, ma viene tutto gestito dall'elettronica e dall'ESP che pinza all'occorrenza in maniera diversa a seconda della modalità X impostata (Neve, Fango, Sabbia). Abbiamo portato la Forester nell'area off-road di Vairano per verificarne l'efficacia attraverso esercizi come il trial, le rampe e le pendenze laterali. La luce a terra, di 22 cm, permette alla Suv giapponese di affrontare il primo test (pendenza laterale) senza toccare i longheroni in ingresso e in uscita e anche la rampa con pendenza al 30% e il fondo sconnesso viene superata in scioltezza. Nelle ripartenze in forte pendenza e con scarsa aderenza, invece, lo stacco da fermo è poco progressivo e si cade nel pattinamento non voluto: ovviamente, parliamo di situazioni estreme.
Ottimo compromesso. Fuori dallo sterrato, la Forester fa viaggiare rilassati. I consumi, però, non sono il suo forte: nonostante il sistema ibrido, la Casa dichiara una media di 12,3 km/l. I prezzi partono da 41.950 euro e gli allestimenti disponibili sono quattro: l'esemplare della prova, il top di gamma, 48.450 euro e ha tutto, ma proprio tutto quello che si può desiderare da un'auto come la Forester. Bisogna aggiungere solo 800 euro per la vernice metallizzata.
Denza - Debutto in Italia alla Design Week di Milano
La Design Week di Milano, in programma dal 7 al 13 aprile, è l'evento che la BYD ha scelto per presentare in Italia il marchio premium Denza. Il nuovo brand punterà sul design, sulle innovazioni tecnologiche e su materiali pregiati, seguendo la strada già tracciata sul mercato cinese.
Almeno tre modelli in gamma. Per il momento la gamma europea non è stata annunciata nel dettaglio, ma la BYD ha già puntato l'attenzione su alcuni modelli Denza presentandoli anche agli eventi del Vecchio Continente: è il caso della shooting brake elettrica Z9 GT da 966 CV, del monovolume D9 svelato all' IAA 2023 con powertrain BEV e PHEV e della Suv elettrica N7, presentata lo scorso anno a Ginevra.
Emissioni - La via delle flotte Bev: "Elettrificarle entro il 2030 risolverebbe il problema multe"
La Commissione Europea sta valutando diverse misure da inserire nel Piano d'Azione per il rilancio dell'industria dell'auto europea, tra cui l'elettrificazione delle flotte aziendali. Sulla questione interviene l'associazione Transport & Environment (T&E) con un'apposita analisi, secondo cui il passaggio all'elettrico delle flotte con più di 100 veicoli entro il 2030 potrebbe risolvere il problema delle multe per lo sforamento dei limiti sulle emissioni: la conversione garantirebbe infatti ai costruttori una domanda di oltre 2 milioni di Bev, la metà di quanto le Case dovranno vendere per raggiungere i target di riduzione del 55% della CO2.
La richiesta e i potenziali benefici. L'analisi parte dai dati di mercato. I costruttori europei hanno nel canale delle flotte "un forte vantaggio competitivo" rispetto alla concorrenza globale, con il 62% delle loro vendite e una maggior fidelizzazione tra le aziende. Tuttavia, il tasso di elettrificazione dei parchi aziendali è di poco superiore a quello dei privati (14,3% contro 13,6%). Inoltre, in Germania e Francia il ritmo è ancora più lento e in Italia il peso delle Bev nel canale aziendale è addirittura in calo, essendo passato dal 6,1% del 2021 al 4,7% del 2024. Dunque, il potenziale è enorme e per questo T&E chiede a Bruxelles di stabilire che le aziende "possano acquistare o prendere in leasing solo auto a zero emissioni" già dal 2030, anticipando di cinque anni gli obiettivi fissati al 2035 per il mercato nel suo complesso.
Ecobonus alla francese e detassazione. Inoltre, per T&E, obiettivi di elettrificazione delle grandi flotte potrebbero stimolare gli investimenti delle Case e, data la durata di possesso più breve delle auto aziendali (tre-quattro anni), favorire l'ingresso di quasi 7 milioni di elettriche sul mercato dell'usato entro il 2035, avvantaggiando così anche i consumatori che optano per le auto di seconda mano. Secondo Esther Marchetti, Clean Transport Manager di T&E Italia, si "garantirebbe maggiore certezza agli investimenti che l'industria dell'auto sta facendo e dovrà fare per compiere la transizione, si difenderebbe anche l'occupazione e si espanderebbe la domanda di Bev prodotti nell'Unione", consentendo anche "a milioni di famiglie, in tempi brevi, l'acquisto di auto elettriche usate a prezzi accessibili". L'associazione propone anche un'iniziativa di eco-score sul modello dell'ecobonus francese, che valuti e premi i veicoli puliti tenendo conto della loro impronta di carbonio lungo l'intero ciclo di vita: i veicoli fabbricati in Europa avrebbero un punteggio maggiore anche grazie all'uso di energia pulita nella produzione. Detto questo, per T&E in Italia l'elettrificazione delle auto aziendali 8che corrispondono a oltre il 40% del nuovo immatricolato) "deve essere sostenuta anche da un'urgente riforma della tassazione: la legge di bilancio 2025 ha introdotto una prima modifica per favorire le tecnologie più pulite per le auto in fringe benefit. Ora è necessario proseguire in questa direzione, intervenendo anche sulla deducibilità del costo dei veicoli e sull'IVA, oltre a rivedere i costi di immatricolazione".
Audi - L'impianto di Bruxelles chiude: a casa 3 mila lavoratori
Un simbolo della crisi del settore dell'auto, la plastica dimostrazione degli errori della politica europea, una conseguenza della transizione elettrica imposta dall'alto e gestita male: la chiusura dell'impianto dell'Audi a Bruxelles è stato definita in tanti modi, ma di sicuro la data del 28 febbraio è da segnare sul calendario. Oggi, infatti, la fabbrica belga si fermerà definitivamente e dirà addio alla produzione di auto dopo 76 anni di attività.
I licenziamenti. La conseguenza peggiore? Circa 3 mila lavoratori andranno a casa, anche se circa 300 continueranno la loro attività per alcuni mesi per portare avanti le ultime pratiche amministrative e lo smantellamento delle strutture: in ogni caso, il personale della fabbrica di Bruxelles dovrà contare sui programmi di ricollocamento e riqualificazione. L'Audi, dal canto suo, ha promesso un "pieno sostegno" nel processo di ricerca di un nuovo lavoro e un segnale positivo è già arrivato: in aprile è previsto un apposito "recruiting day" con oltre 70 aziende e 4 mila offerte di impiego. Inoltre, i sindacati hanno ottenuto una serie di condizioni di favore, tra cui un ammontare delle buonuscite anche doppio rispetto ai limiti di legge.
Troppi problemi. L'addio alla produzione di auto è stata annunciata lo scorso luglio, quando l'Audi ha avviato un'analisi sulle possibili alternative e fermato l'assemblaggio della Q8 e-tron a causa del rallentamento a livello globale della domanda per le Suv elettriche di fascia alta. L'azienda, però, ha attrbuito la sua decisione ad altri fattori, tra cui i costi logistici elevati e i problemi strutturali di un impianto inserito in un contesto complesso come può essere quello di un quartiere semi periferico di una città come Bruxelles. Non a caso, la ricerca di un altro costruttore si è rilevata infruttuosa e l'ipotesi di una riconversione dell'impianto alla produzione di veicoli blindati per l'esercito è stata solo un'idea di alcuni politici locali e non un progetto concreto. A nulla sono servite le proteste e le manifestazioni dei lavoratori, arrivati fin sotto i palazzi del potere europeo per esprimere il loro dissenso nei confronti delle politiche della Commissione Ue. E difatti i sindacati locali ora non mettono sotto accusa solo l'Audi, criticata per i ritardi nel passaggio alla mobilità elettrica e per la scommessa "su un modello troppo costoso", ma anche le istituzioni comunitarie che "spingono le persone a comprare auto elettriche quando le infrastrutture non sono pronte". Paradosso vuole che la chiusura di Bruxelles arrivi a pochi giorni della presentazione del Piano d'Azione per l'industria automobilistica, un pacchetto di misure che la Commissione Europea promette di attuare per rispondere ai timori del settore e porre le basi per affrontare un futuro molto incerto.
Toyota Corolla - Le novità della Touring Sports per il 2025
La Toyota ha presentato il Model Year 2025 della Corolla Touring Sports, la cui produzione è iniziata nel mese di febbraio presso lo stabilimento inglese della Toyota Motor Manufacturing. La commercializzazione inizierà a breve.
Cambiamenti limitati. Poche le novità all'esterno, che si limitano all'introduzione delle calotte degli specchietti in nero lucido sull'allestimento GR Sport, abbinate ai tappi centrali dei cerchi di lega, che prima erano in tinta con la carrozzeria. La gamma colori è stata ampliata con l'aggiunta dei nuovi Metal Oxide e Super Green, disponibili solo sull'allestimento GR Sport, e solo nella combinazione bitone con il tetto a contrasto.
Cosa cambia sottopelle. Invariate le motorizzazioni, che al momento prevedono il 1.8 full hybrid da 140 CV e il 2.0 full hybrid da 196 CV. Per la 1.8 è stata aperta l'ordinabilità della variante N1 (autocarro). All'interno debuttano invece nuovi materiali sostenibili, in particolare la pelle sintetica per volante e pomello del cambio, di serie su tutta la gamma. Su richiesta è possibile avere nuovi rivestimenti per sedili e pannelli porta ottenuti con tessuti riciclati di diversi colori.
Mansory - Il Tesla Cybertruck diventa Elongation
Mansory ha realizzato una elaborazione decisamente estrema del Tesla Cybertruck: la Mansory Elongation. Partendo da una base che già spicca per il design anticonformista, il marchio tedesco ha applicato la sua filosofia creando un pacchetto di modifiche che non passano inosservate.
Oltre lo stile originale. La fibra di carbonio, con finitura opaca, lucida e anche colorata su richiesta, è stata utilizzata per realizzare cofano, minigonne, paraurti, codolini passaruota e appendici aerodinamiche, incluse le due piccole ali sul cassone posteriore. Il nome del modello è inserito in uno scudetto posizionato sulla fiancata, in un elemento triangolare in carbonio che allunga virtualmente la linea dei cristalli.
Cerchi da 26" e tanto carbonio. Mansory ha realizzato dei cerchi in lega forgiati 11x26" con pneumatici 315/40, inoltre sul tetto sono state integrate delle luci a Led. L'abitacolo è stato totalmente rivestito di pelle e fibra di carbonio con un motivo grafico decorativo e non mancano i ricami applicati su sedili, tappetini e persino sulle cinture di sicurezza. I clienti potranno personalizzare ogni aspetto del pick-up, creando veri e propri esemplari unici, mentre non sono previste elaborazioni per powertrain, assetto e freni.
Real life - Peugeot 2008 Hybrid 136 - VIDEO
Di recente rivista nel design e nelle dotazioni, la Peugeot 2008 continua a dire la sua nell'affollato mercato delle Suv compatte di segmento B. Dalla sua ha misure un po' più generose delle rivali, che le consentono di avere abitacolo e baule a misura di famiglia. La linea, dopo l'aggiornamento, è praticamente invariata, ma le nuove luci diurne (a mo' di graffio di un leone) le donano nuova linfa. Abbiamo guidato la 2008 con il mild hybrid da 136 cavalli e il cambio automatico, per capire come se la cava nella vita di tutti giorni. Insomma un vero e proprio diario di bordo in pillole: qui sotto potete guardare la prima puntata, focalizzata sullo stile.
Guida autonoma - Tesla, inizia liter per la circolazione del Cybercab
La Tesla ha chiesto alla motorizzazione della California il primo di una serie di permessi per la libera circolazione delle sue auto a guida autonoma senza conducente, che dovrebbero consentire l'avvio del servizio di robotaxi con il Cybercab, presentato lo scorso ottobre insieme al Robovan.
Potrebbe essere un iter lungo. La Casa americana è già autorizzata a utilizzare i taxi con il conducente di supporto, ma necessita di diversi altri permessi per veicoli come il Cybercab, che non dispongono neppure dei tradizionali comandi. Le autorizzazioni dovrebbero arrivare dalla DMV della California, l'ufficio della motorizzazione, e dalla commissione per i servizi pubblici dello stato. Gli investitori confidano negli stretti legami di Elon Musk con il presidente Donald Trump per riuscire a semplificare e velocizzare il processo di approvazione per i robotaxi della Tesla.
Stellantis - A Tavares una buonuscita di 12 milioni
Carlos Tavares ha ottenuto da Stellantis una buonuscita consistente, ma decisamnete inferiore a quanto ipotizzato al momento delle sue dimissioni dal gruppo automobilistico. Il manager portoghese, che ha lasciato l'incarico di amministratore delegato lo scorso 1 dicembre, riceverà circa 12 milioni di euro, circa un decimo rispetto ai 100 milioni emersi in alcune ricostruzioni di stampa.
Compensi, premi e buonuscita. Secondo quanto indicato nella Relazione Annuale 2024 della società presieduta da John Elkann, i compensi complessivi di Tavares ammontano a 23,085 milioni di euro, il 37% in meno rispetto ai 36,494 milioni percepiti nel 2023. La minor remunerazione è legata al mancato raggiungimento di alcuni indicatori di performance alla base dei bonus stabiliti dal contratto. In dettaglio, i compensi includono 2 milioni di salario base, fringe benefit per 71.224 euro e incentivi di lungo termine per 20,514 milioni (10 milioni per aver raggiunto alcuni dei traguardi del programma di incentivazione e la restante parte per altri analoghi programmi), circa 6 milion in in meno rispetto al 2023. Come detto, nei compensi non figurano bonus di breve termine, mentre ammontavano a circa 5,8 milioni nella precedente relazione. La remunerazione include anche benefit post pensionamento per 500 mila euro. Per quanto riguarda la buonuscita, i 12 milioni sono stati concordati all'interno di un Separation and Release Agreement (accordo di fine rapporto) che tiene conto di tre obiettivi già stabiliti per il 2021-2025: Tavares riceverà 2 milioni di euro di indennità di fine rapporto sulla base delle normative olandesi e 10 milioni legati al raggiungimento di uno dei tre target (per il primo ha già ricevuto 10 milioni a marzo 2023, mentre altri 10 milioni non saranno corrisposti perché non è stato raggiunto il terzo obiettivo). Infine, a gennaio 2026 il manager riceverà 800 mila azioni della società (non aggiuntive e già conteggiate negli incentivi di lungo termine).
Kia - La EV1 arriverà "il più presto possibile"
Con il lancio della EV2, presentata al Kia EV Day in forma di concept e attesa nella sua versione di serie il prossimo anno, la Casa coreana ha ampliato la propria offerta di modelli elettrici scendendo sotto a quella che, fino a poco tempo fa, era la sua Bev più compatta, la EV3. In futuro, però, ci sarà margine per scendere ancora di più con l'arrivo della EV1, come ci ha confermato Spencer Cho, Vice President e Head of Global Business Planning del marchio.
Arriverà "il più presto possibile". A margine dell'evento tenutosi a Tarragona, in Spagna, il manager coreano ha infatti sottolineato l'importanza delle piccole e, rispondendo a una domanda di Quattroruote con un riferimento diretto alla Hyundai Inster, ha annunciato l'intenzione di lanciare un nuovo modello elettrico della stessa fascia di dimensioni della piccola citycar di recente introdotta dalla consociata. "La Hyundai sta vendendo la Inster, una piccola Ev per il mercato europeo", ha detto Cho. "E pure noi vogliamo lanciare veicoli dello stesso segmento nel prossimo futuro. Nonostante il mercato europeo delle Bev sia stagnante, crediamo di poter riuscire ad attrarre nuovi clienti con i nostri modelli, offrendo una gamma più ampia rispetto ai nostri concorrenti. E l'EV2 è la naturale evoluzione della nostra offerta, che con lei si amplierà verso il basso, per poi scendere ulteriormente con la EV1. Non posso ancora dire quando consegneremo le prime EV1 in Europa, ma stiamo lavorando per poterla lanciare il prima possibile".
Scenderà (molto) sotto i 30 mila. La B-Suv EV2 è attesa per il 2026, dunque la EV1 potrebbe arrivare sul mercato dal 2027 in poi, ma non è da escludere, visto il crescente interesse per le elettriche taglia small, che il costruttore la possa anticipare sotto forma di concept "production ready" (un po' come fatto con le altre EV, comprese le EV2 ed EV4) diversi mesi prima del lancio commerciale. Per il momento, nonostante ripetute domande, né Cho né gli altri manager presenti all'evento ci hanno confermato una parentela tra la EV1 e la Inster: pare però difficile che per una vettura che si aggirerà attorno ai 3 metri e 80 e che dovrebbe costare circa 25 mila euro possa essere utilizzata la piattaforma E-Gmp. Più probabile, invece, l'impiego della K1, una base nata per motori termici e impiegata, tra le altre, anche dalla Kia Ray, una piccola (benzina o elettrica) da 3 metri e 60 venduta in Corea con prezzi attorno ai 10 mila euro. D'altronde, pure la Inster deriva dalla sorella a marchio Hyundai della Ray, la Casper.
Tangenziale di Como - Sconto del 50% per gli utenti abituali
Test di un anno al via il 1 aprile 2025 sulla Tangenziale di Como: pedaggio scontato del 50% ai viaggiatori che la usano abitualmente, se i mezzi sono dotati di Telepedaggio o Conto Targa, come hanno deciso Regione Lombardia e i gestori Cal e Apl. La riduzione, che riguarda i veicoli di classe 1 (auto e moto) e 2 (auto con rimorchio e furgoncini), scatterà dal 10 giorno di transito del mese e sarà garantita per tutti i passaggi effettuati nell'arco dello stesso mese.
Motor Valley Development - Andrea Pontremoli è il nuovo presidente
Andrea Pontremoli, amministratore delegato del gruppo Dallara, è stato nominato presidente di Motor Valley Development per il biennio 2025-2027. La nomina è avvenuta durante l'assemblea dei soci tenutasi il 27 febbraio. Pontremoli prende il posto di Claudio Domenicali, ad di Ducati, che ha guidato l'associazione dal 2019.
L'associazione. Motor Valley Development rappresenta il distretto industriale emiliano-romagnolo che comprende oltre 16.500 imprese e 90.000 addetti tra cui Ferrari, Lamborghini, Dallara, Ducati, Pagani, Maserati, oltre a 14 musei, 18 collezioni private e 4 autodromi regionali. "Assumo questo ruolo con spirito di servizio, portando avanti il lavoro di Claudio Domenicali", ha detto Pontremoli. "Il mio impegno sarà valorizzare il patrimonio guardando al futuro, per restare all'avanguardia sia dal punto di vista tecnico che come sistema sociale".
F.1, Test Bahrain - Giorno 2, la Williams di Sainz davanti alle Ferrari
La seconda giornata di test prestagione in Bahrain si chiude con un nome a sorpresa in cima alla lista dei tempi, quello di Carlos Sainz con la Williams. In una sessione condizionata dalla pioggia e da temperature insolitamente basse per il circuito del Sakhir, lo spagnolo ha segnato il miglior crono di giornata, mentre la Ferrari ha mostrato luci ed ombre: brillante sul giro secco, ma in difficoltà sul passo gara nelle condizioni odierne.
La giornata in breve. Sainz ha sfruttato al massimo il suo ultimo giorno di test al volante della Williams, mettendo a segno un tempo di 1'29348 con gomme C3, ossia quella che sarà la mescola soft prevista per il GP del Bahrain. Il giro veloce è arrivato nelle prime ore del pomeriggio, quando l'asfalto ha toccato appena 18C: durante una vera e propria simulazione di qualifica, quindi con basso carico di carburante, Carlos si è issato in vetta alla classifica dei tempi. Il pilota della Williams ha adottato un programma sdoppiato per la giornata. Nella prima parte del turno pomeridiano si è concentrato sulla performance pura, cercando il limite con poca benzina a bordo. Proprio in questa fase, come detto, è arrivato il crono record, seppur di pochi centesimi più rapido del miglior tempo mattutino fatto segnare dalla Ferrari di Lewis Hamilton (1'29379). Sainz avrebbe potuto limare ancora qualche millesimo, ma un testacoda in curva 1 durante un tentativo con mescola C4 uno step più morbido gli ha impedito di migliorarsi ulteriormente. Avendo a disposizione solo due set di C4 per l'intero test, il team di Grove ha preferito conservare l'ultimo treno di gomme morbide per il compagno Alex Albon, che si metterà al volante della FW47 domani.
Ferrari soffre il freddo? La Ferrari SF-25 ha messo in mostra affidabilità e un buon spunto velocistico sul giro singolo, ma la giornata ha evidenziato qualche difficoltà nei long run, complice forse la temperatura insolitamente bassa. In mattinata Lewis Hamilton ha portato la Rossa al comando con un tempo di 1'29379 (su gomma C3), mentre nel pomeriggio Charles Leclerc ha segnato un crono di 1'29431. Entrambi i ferraristi hanno seguito un copione simile a quello di Sainz: prima la ricerca del tempo con poca benzina, poi le simulazioni di gara sulla distanza. Anche la mescola C4 era nei piani per tentare di abbassare ulteriormente i riferimenti, ma nessuno dei due ferraristi è riuscito a sfruttarla a dovere. Leclerc, in particolare, è incappato in un testacoda nel suo giro di lancio con la gomma più morbida, mentre in un tentativo successivo ha trovato del traffico; Hamilton ha concluso la mattinata con il crono ottenuto su C3 prima che la pioggia interrompesse le prove, senza riuscire a migliorarsi nel finale. Le note dolenti per il Cavallino sono arrivate però nella simulazione gara. Nel pomeriggio Leclerc ha completato un intero GP, articolato su tre stint (partenza su C3, poi C1 e infine C2), fornendo un termine di paragone interessante con la McLaren di Lando Norris, anch'egli impegnato in una simulazione analoga. Il confronto dei tempi sul long run non ha sorriso alla Ferrari: Norris è stato mediamente più rapido, soprattutto nello stint finale con gomme C2, indicando che la SF-25 fatica a esprimersi al meglio con pista fredda e carichi di carburante elevati. Questo trend negativo in condizioni di bassa temperatura richiama alla mente alcune difficoltà già viste lo scorso anno per la Rossa in gare come Cina, Giappone, Canada e Las Vegas, quando la monoposto faticava a mandare in temperatura gli pneumatici.
In Ferrari non si scompongono. A Maranello non sembra esser scattato nessun allarme. Il team di attribuisce la prestazione sottotono nei long run alle condizioni atipiche di questa giornata: l'asfalto insolitamente freddo di Sakhir e la pioggia hanno creato uno scenario poco rappresentativo. Stiamo facendo grandi progressi nella comprensione della SF-25 e finora l'affidabilità è stata buona, ha dichiarato Hamilton, sottolineando come il lavoro di raccolta dati stia procedendo secondo i piani nonostante qualche interruzione. Leclerc ha aggiunto che con un meteo che cambiava rapidamente è stato difficile trarre molte conclusioni, rimandando le valutazioni a domani. Le previsioni per l'ultima giornata di prove indicano sole e temperature oltre i 20C, condizioni più vicine a quelle che si incontreranno nel GP. In Ferrari, quindi, attendono l'ultima giornata di test per avere un quadro più veritiero del livello competitivo della SF-25.
McLaren spaventa gli avversari. Capitolo a parte per la squadra di Woking, rimasta lontana dalla vetta della classifica tempi, ma non per mancanza di velocità, bensì per scelta di programma. Oscar Piastri e Lando Norris hanno concluso solamente al 13 e 14 posto, concentrandosi però su test aerodinamici e di affidabilità. In mattinata la MCL39 ha girato con vernice flow-vis sulle fiancate per studiare i flussi aerodinamici, sacrificando la caccia al tempo sul giro. Nel pomeriggio Norris ha percorso una simulazione di gara completa, evidenziando un passo consistente e in linea con le attese, con uno stint finale su gomma C2 particolarmente competitivo. Un tentativo di giro veloce del britannico è stato interrotto dalla bandiera rossa causata da un'uscita di pista di un'altra vettura, segno che la scuderia di Woking non ha forzato alla ricerca della prestazione assoluta in questa fase.
Il resto del gruppo. In pista si sono messi in luce anche giovani talenti e team con programmi differenti. Il migliore degli altri è stato l'italiano Andrea Kimi Antonelli, quinta prestazione assoluta al volante della Mercedes W16. Il talento di casa Mercedes ha alternato prove di set-up e preparazione gomme al mattino a stint più lunghi nel pomeriggio, completando anche per lui una simulazione di gara completa. Antonelli ha mostrato costanza e maturità, chiudendo la giornata con un tempo di rilievo che alimenta le aspettative sul suo conto. In sesta posizione ha terminato Lance Stroll con l'Aston Martin, seguito dal rookie Liam Lawson settimo sulla Red Bull. La giornata del neozelandese è stata tutt'altro che lineare: al mattino la RB21 si è fermata ai box per un problema di pressione dell'acqua, risolto durante la pausa pranzo. Nel pomeriggio ha perso ulteriore tempo per alcune modifiche di set-up, riuscendo comunque a segnare un discreto crono, ma senza completare una simulazione gara.
Desner Y300 - Prezzi da 8.500 euro per il quadriciclo entry level
La Desner completa la gamma italiana dei quadricicli con il lancio della Y300, che si pone alla base dell'offerta con prezzo di lancio a partire da 8.500 euro combinando gli sconti e gli incentivi. La promozione include anche il pacchetto del soccorso stradale per 5 anni.
170 km di autonomia nel ciclo cinese. La Y300 viene proposta in versione 2 posti Cargo e 4 posti Family con omologazione come quadriciclo L7. La velocità massima è limitata quindi a 90 km/h, mentre le batterie da 13,9 kWh garantiscono 170 km di autonomia (calcolati nel ciclo cinese CLTC). Tra gli optional figurano l'infotainment con compatibilità per Android Auto ed Apple CarPlay, i cerchi di lega da 13" e il climatizzatore. Fondamentali per l'uso urbano le dimensioni compatte: la vettura è lunga appena 3 metri, larga 1,5 metri e alta 1,63 metri. Ulteriori dati e informazioni saranno rilasciate quando le auto saranno effettivamente disponibili nelle concessionarie.
Jeep Renegade - In Brasile spunta una versione ispirata alla Willys
Vestito vintage, e via con la festa. In Brasile debutta una serie speciale della Renegade che omaggia la Willys - antenata delle Jeep odierne, costruita durante la Seconda guerra mondiale per l'esercito americano e allo stesso tempo è anche auto ufficiale di un evento speciale: il Galo da Murgada, una delle parate di carnevale più grandi e famose al mondo, che si tiene a Recife, capitale del Pernambuco, sponsorizzata proprio dalla Jeep.
Ha quasi tutto. Presentata come la nuova versione di punta della gamma carioca della B-Suv, la Renegade Willys si riconosce dalla livrea Recon Green (un verde militare, appunto) con adesivi dai ispirati alle scritte presenti sulle piccole fuoristrada degli anni 40. Oltre al nome Willys, i decal riproducono la data del 1941, quando iniziò la produzione del mezzo fornito all'esercito. Agli antipodi rispetto alla vettura iper-spartana che ha ispirato l'allestimento, questa Renegade viene proposta con una dotazione piuttosto completa. Che comprende, oltre alle personalizzazioni, cerchi da 17 con pneumatici all-terrain, tetto apribile, battitacco e sedili dedicati, infotainment da 8,4 con mirroring wireless, strumentazione digitale da 7 e climatizzatore automatico bizona. Sul fronte della sicurezza, invece, sono presenti sei airbag, la frenata di emergenza, l'assistente al cambio di corsia, il rilevatore della stanchezza e il monitoraggio dell'angolo cieco con rilevatore del traffico posteriore.
Stellantis - 500 ibrida, in aprile partono i lavori a Mirafiori
Stellantis conta di avviare tra poche settimane i lavori per portare a Mirafiori la produzione della nuova Fiat 500 ibrida. In particolare, le opere di ammodernamento e attrezzaggio del reparto Carrozzeria partiranno in aprile e proseguiranno nei mesi succesivi per arrivare a novembre, quando sarà ufficialmente inaugurata la produzione del nuovo modello.
Prototipi a maggio. Il programma produttivo, secondo quanto indicato dal gruppo automobilistico, prevede che i primi prototipi vengano realizzati già a maggio, in modo da iniziare le "le attività sviluppo propedeutiche alla messa in produzione". Pertanto, gli interventi per l'installazione delle nuove attrezzature e le verifiche impiantistiche saranno concentrati prevalentemnte nel corso di aprile "a impianti fermi", mentre l'attività produttiva della 500 elettrica proseguirà nel corso dell'intero mese di marzo per poi riprendere a maggio.
Lastratura e verniciatura. L'azienda ha fornito ulteriori dettagli sulle opere previste: per esempio, al reparto lastratura saranno realizzate delle modifiche sulla linea del pavimento centrale per ospitare componenti e sottosistemi e sarà installata una nuova linea, con l'inserimento di robot di saldatura puntoni e tunnel centrale con un'inedita applicazione tecnologica per uno stabilimento Stellantis dedicato alla produzione di autovetture. Altri interventi impiantistici sono previsti alla verniciatura, con il completamento dell'installazione e l'avvio dei robot che realizzeranno i processi di sigillatura del nuovo modello ibrido.
Linea motori e catena di montaggio. Inoltre, considerando che l'introduzione del motore ibrido richiede il montaggio del serbatoio carburante e le tubazioni di scarico, sono previste modifiche alle attrezzature sulla linea che oggi ospita il montaggio del motore elettrico della 500 Bev. Ulteriori attività di sequenziamento dei componenti sono inoltre previste lungo tutta la catena, così come saranno installate le nuove piste di movimentazione degli Agv (Automated Guided Vehicle) per il trasporto dei materiali. Secondo Stellantis, i lavori nello stabilimento piemontese "rientrano nelle attività propedeutiche alla realizzazione del Piano Italia, presentato lo scorso 17 dicembre al Mimit, che pone il nostro Paese al centro delle strategie di Stellantis, attraverso l'aumento dei modelli in produzione, elettrici e ibridi, e la salvaguardia dei livelli occupazionali, in linea con gli investimenti produttivi e avviando processi di inserimento, aggiornamento e riqualificazione delle persone del gruppo".
Skoda - Via alla produzione della Enyaq restyling
Skoda ha avviato nella fabbrica di Mladá Boleslav la produzione delle nuove Enyaq ed Enyaq Coupé. Le elettriche saranno costruite (per la prima volta per un marchio del Gruppo Volkswagen) sulla stessa linea che ospita la Bev Elroq e la Octavia endotermica, in modo da bilanciare i volumi di assemblaggio in base alla domanda del mercato: la fabbrica può raggiungere un volume massimo di 300 Enyaq al giorno.
Tre versioni e due varianti di carrozzeria. Oltre a portare al debutto il nuovo frontale Tech-Deck, la famiglia dei rinnovati modelli Enyaq ha il compito di confermare il successo della versione uscente, venduta dal 2020 a oggi in 250.000 esemplari. La gamma include la 60 da 204 CV con batteria da 63 kWh (408- 419 km di autonomia in base alla carrozzeria), la 85 da 285 CV con batteria da 82 kWh (545-559 km) e la integrale bimotore 85x da 285 CV (514-526 km). In Italia i prezzi sono compresi tra 42.650 e 53.550 euro e sono previsti gli allestimenti base e Sportline.
BP - Dietrofront sulle rinnovabili: tornano petrolio e gas
Retromarcia della BP, colosso del settore energetico: la multinazionale britannica torna a puntare su petrolio e gas, con investimenti triennali di 10 miliardi di dollari annui (+20% rispetto ai programmi del 2020), tagliando gli investimenti nelle energie rinnovabili per 5 miliardi l'anno (-70%). La conferma di quanto si vociferava da tempo arriva dai nuovi piani presentati dal gruppo, uno dei magnifici quattro al mondo nel comparto con ExxonMobil, Shell e Total. Il Ceo Murray Auchincloss ha reso noto l'intenzione di sviluppare 10 progetti nel settore dell'oro nero e di quello blu entro il 2027, seguiti da altri 8-10 per fine 2030.
Reset. Una controrivoluzione rispetto al 2020, quando l'allora Ceo Bernard Looney promise di ridurre la produzione di petrolio e gas del 40% entro il 2030. Già nel 2023 l'azienda aveva ridimensionato l'obiettivo al 25%, per via della crisi energetica in Europa dovuta anche alla guerra Russia-Ucraina. Ora, addio anche al target di aumentare di 20 volte la capacità di produzione da fonti rinnovabili, portandola a 50 gigawatt.
Utili giù. La scelta è dettata dalle pressioni degli investitori, specie del fondo Elliott Management (terzo azionista della compagnia), dopo che i profitti dell'azienda sono crollati dai 14 miliardi di dollari del 2023 agli 8,9 miliardi del 2024. Il gigante londinese scommette sugli idrocarburi per migliorare la redditività e riguadagnare il favore del mercato, dicendo addio alle aspirazioni da major verde, così da alzare i dividendi. Entro il 2027, BP intende inoltre raccogliere 20 miliardi di dollari vendendo asset: si fanno i nomi di attività come Castrol, (lubrificanti) e Lightsource BP (energia solare).
Il green perde i pezzi. La nuova strategia della BP segue quella di concorrenti come Shell ed ExxonMobil, focalizzate su un maggiore output di petrolio e gas, e si inserisce in un particolare contesto politico globale, caratterizzato dal ritorno di Donald Trump, che intende indebolire gli impegni sulla sostenibilità, rilanciando la produzione fossile.
BMW Neue Klasse - La fabbrica di Monaco si prepara per la pre-serie
La storica fabbrica della BMW a Monaco di Baviera si sta preparando alla produzione dei primi modelli elettrici basati della famiglia Neue Klasse. Mentre dalle catene dell'impianto ungherese di Debrecen sono usciti i primi veicoli di prova, nel capoluogo bavarese stanno procedendo i lavori per lanciare la nuova piattaforma nell'estate del 2026: sono in corso i lavori di costruzione di tre nuovi capannoni destinati a ospitare le attività di carrozzeria, montaggio e logistica produttiva, ma il programma prevede che già la prossima estate venga avviata la produzione di pre-serie.
La ristrutturazione. Lo stabilimento di Monaco di Baviera è nel pieno di un piano di ristutturazione e conversione, che, dopo l'addio ai motori a combustione, lo porterà entro la fine del 2026 ad abbandonare la produzione di auto endotermiche per dedicarsi esclusivamente all'assemblaggio di elettriche. La prima vettura sulla Neue Klasse sarà la berlina anticipata dalla concept Vision: per la sua produzione, ha garantito il direttore di stabilimento Peter Weber, "avremo a Monaco un impianto all'avanguardia, caratterizzato da flessibilità, innovazione e, soprattutto, efficienza". In tal senso giocheranno un ruolo chiave diversi fattori, tra cui attività di pianificazione proattive, stretta collaborazione con i fornitori, integrazione di moderne tecnologie, processi produttivi ottimizzati e robotica avanzata. Il tutto, unito alla decisione di focalizzarsi solo sull'elettrico, consentirà di "ridurre in modo significativo" i costi di produzione dello stabilimento.
I veicoli pre-serie. Per procedere con la ristrutturazione dell'impianto, la BMW ha anche deciso di definire con attenzione l'intera programmazione produttiva. I veicoli di pre-serie saranno prodotti in un impianto pilota realizzato presso il polo per la ricerca e l'innovazione nelle vicinanze dello stabilimento principale (Fiz-Forschungs und Innovationszentrum), con il supporto delle squadre di addetti alla produzione di Monaco, con l'assistenza di un simulatore virtuale e in stretto contatto con i lavoratori di Debrecen, dove la Neue Klasse diventerà ufficialmente operativa entro la fine di quest'anno con il debutto della nuova BMW iX3. L'obiettivo è evitare di incorrere nei tipici intoppi legati ai lavori di ristrutturazione di una fabbrica enorme e complessa come quella bavarese.