Motorsport - Alla Michelotto il premio per il lavoro e il progresso economico
Il 26 novembre scorso la Camera di Commercio di Padova ha assegnato alla Michelotto Spa il premio al Lavoro e al Progresso Economico: l'azienda, guidata da Giuliano Michelotto, ha ricevuto il riconoscimento come "esempio di eccellenza italiana nel settore delle competizioni automobilistiche".
La storia. Le origini della Michelotto risalgono al 1969, quando l'azienda padovana ha iniziato a partecipare ai primi rally. Da allora, sono stati numerosi i titoli nazionali e le vittorie di prestigio in Europa, tra cui il Tour de France. Solo negli ultimi venti anni, la Michelotto ha superato i 1.300 successi, tra cui dieci alla 24 Ore di Le Mans, sei alla 12 Ore di Sebring, due alla 24 Ore di Daytona e sedici alla 24 Ore di Spa. La Michelotto ha conseguito anche 32 titoli costruttori e 163 titoli piloti. Inoltre, negli ultimi due anni è stata avviata una collaborazione con l'Isotta Fraschini, che ha portato alla partecipazione al Mondiale Endurance e posto le basi per una produzione in serie di vetture particolarmente esclusive.
Alfa Romeo 8C Competizione - L'hanno fatta col manuale - VIDEO
La storia della 8C Competizione inizia nei primi anni 2000, un periodo d'oro per l'Alfa Romeo, capace di produrre modelli di grande successo come la 156 e la 147. Forte di questi risultati, nel 2003 la Casa del Biscione presentò al Salone di Francoforte la concept 8C Competizione, un prototipo che celebrava il passato del marchio preannunciando al contempo lo stile dei nuovi modelli in arrivo. Un'auto dallo stile ammaliante ma dalla guida non sempre precisa e coinvolgente: insomma, un'auto che per qualcuno era più bella da vedere che da guidare.
Ora è "Modificata". La 8C Competizione di cui parleremo oggi, però, non è un esemplare come tutti gli altri: è la M, frutto del lavoro fatto da Officine Fioravanti per migliorare la guida di una vettura iconica senza tradirne lo spirito originale. Il restomod parte dalla sostituzione del cambio robotizzato originale con un manuale, scelta inusuale ma perfettamente in linea con i gusti dei clienti che oggi stanno riscoprendo il gusto delle auto col terzo pedale. L'assetto, uno dei punti deboli del modello originale, è stato completamente rivisto con l'installazione di sospensioni hlins regolabili a controllo elettronico. Il risultato? Maggiore precisione in curva, migliore gestione delle asperità e un feeling complessivo più diretto e sportivo.
Un'eredità intramontabile. La 8C Competizione non fu solo un'auto. Fu un manifesto, una dichiarazione di intenti, un ponte tra il glorioso passato di Alfa Romeo e un futuro che all'epoca sembrava roseo. Modelli come la MiTo, la Giulietta e la 4C hanno raccolto la sua eredità, richiamandone lo stile e trainando il marchio negli anni a venire, anche se con alterne fortune. Volete sapere come va questa 8C Competizione M? Guardate il video qui sopra.
Renault-Geely - Aramco entra nella joint-venture Horse
Il colosso petrolifero saudita Aramco ha ottenuto tutte le autorizzazioni per acquisire il 10% di Horse Powertrain, la joint venture tra Renault e Geely per la produzione di motori ibridi e termici. Pertanto, l'operazione è stata perfezionata secondo i termini concordati lo scorso 28 giugno.
Il Cda. L'investimento dei sauditi porta a 7,4 miliardi di euro il valore della società creata dal Gruppo Renault e dalla Geely, che avanno il 45% a testa, e consente di di accelerare lo sviluppo di una nuova generazione di propulsori e di tecnologie complementari come i carburanti alternativi e l'idrogeno. Dal punto di vista della governance, gli accordi prevedono che il Cda di Horse sia composto da sette membri. Tre amministratori sono in quota Geely: Daniel Li (Vicepresidente di Geely Auto e Ceo di Geely Holding), che sarà anche il presidente della società, Jerry Gan (Ceo di Geely Auto Group) ed Andy An (presidente di Geely Holding e Geely Auto Group). Altri tre fanno riferimento al gruppo francese: Franois Provost (Direttore Acquisti, Partnership e Affari Pubblici), Thierry Charvet (direttore Industriale e Qualità) e Denis Le Vot (Ceo di Dacia e direttore Logistica). Infine, Aramco ha nominato quale suo rappresentante Ali Al Meshari (vicedirettore generale Supervisione Tecnologica e Coordinamento).
Con 4R di dicembre - In allegato Fleet&Business Special Edition
Torna la Special Edition di Quattroruote Fleet&Business, la rivista dedicata agli operatori professionali del settore: gestori di flotte conto proprio e conto terzi, operatori delle società di noleggio, concessionari e specialisti del post vendita.
Il volume è allegato (gratuitamente) al nuovo numero di Quattroruote: nelle sue 96 pagine, trovate le posizioni delle organizzazioni di settore come Anfia, Unrae, Aniasa e Federauto su transizione e fiscalità, le classifiche delle auto più immatricolate dalle società e del loro valore nel tempo, le statistiche di mercato per auto e veicoli commerciali e per gli operatori del renting.
Ovviamente, non potevano mancare le nostre Prove su strada: questo mese, vi proponiamo i test della BMW 520d Touring, della Land Rover Defender plug-in e della Ford Explorer elettrica.
Infine, i responsabili di costruttori, società di noleggio e grandi concessionarie rispondono alle nostre domande sulle prospettive sulle loro strategie e alla situazione di mercato.
Toyota Land Cruiser - Rocce e sabbia non la spaventano
L'occasione è di quelle allettanti: provare la nuova nuova Land Cruiser su sterrato e rocce, dopo che l'avevamo già assaggiata su neve e fango, proprio nel momento in cui il primo lotto di esemplari destinati all'Italia (circa 500, bruciate in men che non si dica) stanno per essere consegnati ai clienti, alla cifra di 84.000 euro per la Adventure e di 90.500 per la più ricca Lounge, con la edizione limitata First Edition a quota 96.500 euro. E le altre? Così, faccio le valigie e prendo un aereo per Fes, in Marocco. In volo studio tutto quello che c'è da sapere su questo pezzo di storia automobilistica e, in particolare, mi faccio un prospettino con i numeri delle dirette rivali, che ho già avuto modo di provare in svariate occasioni sulla nostra pista di off-road a Vairano: Jeep Wrangler, Ford Bronco, Ineos Grendaier, Land Rover Defender. E qui parto prevenuto: perché in termini di altezza da terra, e di angoli caratteristici per l'off road, la giapponese sulla carta parte svantaggiata. Vabbé, ci sarà tempo, durante il test, per capire se questo sarà un limite o meno.
Spinge forte sotto. Nel frattempo, un paio di considerazioni generali: il 4 cilindri 2.8 turbodiesel è un po' rumoroso a freddo e i suoi numeri raccontano di un animo votato per lo più alla spinta in zona bassa del contagiri: i 205 cavalli sono espressi a soli 3.500, mentre i 500 Nm di coppia sono presenti fra 1.600 e 2.800 giri, quel che basta per trainare fino a 3.500 kg di peso. Nel complesso si va via belli unti, coadiuvati peraltro da un cambio automatico con otto rapporti ben spaziati, sebbene il convertitore talvolta slitti un po'.
Assorbe meglio... sullo sterrato. Il confort, nel complesso, non è affatto male. Resto stupito da quanto siano contenuti i fruscii aerodinamici alle alte velocità: guardando la Land Cruiser avrei detto il contrario, e mi colpisce anche il fatto che su asfalto liscio, se capita un ostacolo marcato, gli ammortizzatori siano piuttosto rigidi; paradossalmente, pare che la fuoristrada assorba meglio quando si viaggia sullo sterrato veloce, situazione in cui emerge anche la progressività e la precisione più che discreta del nuovo servosterzo elettrico, una prima sulla Land Cruiser. In generale, il fatto che la Toyota poggi ancora sul più classico degli schemi per l'off-road, telaio su longheroni, è un dettaglio pressoché inavvertibile su strada, dove si viaggia nella totale assenza di scuotimenti laterali e movimenti composti gentilmente offerti dai quadrilateri anteriori e dal multilink posteriore.
C'è poco da temere. Asfalto e sterrato, anche di quello bello pesante, scorrono via lisci finché non arrivo al campo dove sono allestiti gli esercizi di off-road. Situazioni per lo più pensate per far percepire il lavoro dei sistemi di assistenza, come quello per le discese e le salite assistite, le telecamere dedicate (con il solito e utile effetto del cofano "trasparente" per vedere dove metti le ruote) e l'articolazione delle sospensioni. Sebbene non ci siano passaggi estremamente impegnativi, tali da mettere in crisi, per esempio, un angolo d'uscita di appena 17 (le rivali spaziano dai 31 della Wrangler Rubicon ai 40 di una Defender 110), oppure un'altezza da terra di 215 mm (anche qui, stanno tutte sui 250/260, con l'eccezione della Land Rover le cui pneumatiche la alzano fino a 290), posso apprezzare soprattutto la motricità. Considerata la gommatura (quella di serie, Dunlop Grandtrek AT30S all terrain, 265/60 R20), salire su rampe con fondo di terra molto friabile non è mai un problema, grazie alle ridotte, al differenziale centrale Torsen bloccabile e pure quello posteriore, di tipo aperto con bloccaggio elettronico. Nelle situazioni di twist, poi, notevole pare l'escursione delle articolazioni, che si possono ulteriormente estendere (di circa 5 cm) sganciando la barra stabilizzatrice anteriore. Le ruote, pur staccandosi spesso da terra, non fermano mai la Land Cruiser, coi miei timori di grattare che si limitano soltanto ai paraspruzzi posteriori. Un fuoristrada pesante, ma non estremo, pare insomma non impensierire minimamente la Toyota. Il verdetto finale, comunque, arriverà sulla nostra pista di Vairano.
Stellantis - Carlos Tavares si è dimesso
Il ceo di Stellantis Carlos Tavares ha rassegnato al consiglio di amministrazione le sue dimissioni, che avranno effetto immediato. Il mandato del manager portoghese sarebbe scaduto nel 2026. Il successore di Tavares, di cui era già in corso la ricerca, avrà il non facile compito di traghettare il gruppo attraverso uno dei periodi più difficili e complessi nella storia dell'automobile.
Il successore nel 2025. Stando a quanto si legge nella nota stampa rilasciata da Stellantis, il processo di selezione del nuovo ceo "è tuttora in corso" e si concluderà "entro la prima metà del 2025". Fino a quel momento, Stellantis sarà guidata da un comitato esecutivo ad interim presieduto da John Elkann, già presidente del gruppo. "Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore", ha detto Elkann. "Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro comitato. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della società nell'interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholder".
Dissapori con la presidenza. Stando a indiscrezioni, alla base della scelta di Tavares ci sarebbero le deludenti performance dei mesi scorsi, negli Stati Uniti ma non solo: anche in Italia, Stellantis ha perso quasi il 9% dall'inizio dell'anno (dati Unrae). Tra i motivi che hanno portato alle dimissioni ci sarebbero anche visioni discordanti sul futuro del gruppo "tra gli azionisti di riferimento, il consiglio e lo stesso Tavares".
F.1, GP Qatar - Verstappen vince davanti a Leclerc
Max Verstappen ha vinto il Gran Premio del Qatar, penultima prova del Mondiale di Formula 1 2024. L'olandese è scattato dalla seconda posizione, dopo aver perso la pole conquistata ieri a causa di una penalità curiosa inflittagli dalla direzione gara per aver ostacolato Russell durante un giro di lancio. Max non si è però perso d'animo ed è riuscito a fare un'ottima partenza, prendersi la leadership della gara e tenerla fino alla bandiera a scacchi. " stata un'ottima gara, la macchina è migliorata tanto rispetto a venerdì. Io e Lando ci mettevamo pressione a vicenda e siamo stati vicini per l'intera corsa, è stato divertente. Era da un po' che non eravamo così competitivi, sono molto contento di aver vinto qui. Adesso manca solo Abu Dhabi, speriamo di poter lottare di nuovo per la vittoria".
Leclerc secondo. La Ferrari tiene ancora aperti i giochi iridati nella classifica costruttori e la prossima settimana sarà Abu Dhabi a decidere chi sarà il team campione di quest'anno. Charles Leclerc si è detto soddisfatto della sua gara di oggi e il secondo posto è forse il miglior risultato possibile oggi. "Sono molto contento", ha detto il monegasco alle interviste post-gara. "Onestamente, avrei firmato subito per il secondo posto dopo un weekend come questo, su una pista così che non si adatta alle caratteristiche della nostra auto. La lotta con la McLaren andrà avanti fino ad Abu Dhabi. Peccato per quella foratura per Carlos. 21 punti da recuperare sono tanti, ma daremo il massimo".
Piastri terzo, occasione mancata per la McLaren. Sul podio di Losail sale un amareggiato Oscar, mai realmente in lizza per la vittoria. Diversa la storia per il compagno di squadra Norris, protagonista di una gara compromessa dalla severità dei commissari: una penalità di stop-and-go di 10 secondi gli è stata inflitta per non aver rallentato sotto bandiera gialla. La causa del pericolo in pista? Uno specchietto perso dalla Williams di Albon, rimasto al centro del rettilineo principale e poi colpito da una Sauber. I detriti hanno provocato due forature, una per Sainz e l'altra per Hamilton, costringendo la direzione gara a schierare la Safety Car. Una leggerezza per Lando, che ha poi chiesto scusa al team per l'errore.
Il resto della Top 10. Il poleman George Russell non ha avuto lo stesso spunto mostrato ieri nella Sprint e l'inglese non è andato oltre il quarto posto. Alle sue spalle troviamo un coriaceo Pierre Gasly, che è riuscito a portare altri punti importanti alla Alpine nonostante gli attacchi di Carlos Sainz, che ha tagliato il traguardo alle sue spalle. Lo spagnolo della Ferrari si è dovuto accontentare del sesto posto, recuperando bene dopo una foratura iniziale, mentre il suo connazionale Fernando Alonso ha portato a casa punti per l'Aston Martin con il settimo posto. Zhou Guanyu ha segnato i tanto attesi primi punti stagionali per la Sauber, concludendo ottavo e guadagnandosi anche il titolo di Driver of the Day.
Fuori dai punti. I piloti RB, Yuki Tsunoda e Liam Lawson, hanno chiuso rispettivamente al 13 e 14 posto, seguiti da Alex Albon, ultimo classificato in 15 posizione per la Williams. Tra i cinque ritirati figura Nico Hulkenberg, che ha concluso la sua gara nella ghiaia dopo un testacoda con la Haas. Anche Sergio Perez ha dovuto abbandonare la competizione in seguito a un proprio testacoda alla guida della Red Bull. Lance Stroll è stato costretto al ritiro nelle prime fasi di gara, a causa dei danni riportati alla sua Aston Martin dopo un contatto con Albon al primo giro. Sfortunato epilogo anche per Franco Colapinto ed Esteban Ocon, la cui gara si è conclusa subito dopo un incidente alla prima curva con Hulkenberg.
Arval - La strategia tecnologica nel post vendita
La scelta fra acquisto o noleggio dell'auto si delinea sempre di più anche in merito ai costi e servizi connessi al post vendita. Le grandi società attive nel noleggio a lungo termine stanno riscontrando stimoli a migliorare i propri servizi da una clientela che sta crescendo anche nel mercato privato. Per esempio, nel parco auto di Arval in Italia, ben il 37% è ora destinato alla clientela di persone fisiche. La società di noleggio del gruppo BNP Paribas, in occasione della convention annuale dei suoi partner per le attività di service, ha sottolineato il suo impegno nel segno del machine learning, delle tecnologie predittive e dell'intelligenza artificiale per interpretare trend e necessità del mercato. A fine 2024 saranno 1.826 i centri della rete preferenziale Arval: 206 gli Arval Premium Center (multiservice) e 1.620 gli Arval Center (specialisti dei singoli servizi), per un aumento di 110 unità rispetto al 2023. L'obiettivo è quello di perseguire una crescita sostenibile e soprattutto mirata, che si basa fra l'altro su un'analisi del numero di eventi che si registrano su ogni area territoriale e cercando, in ottica predittiva, di anticipare il fabbisogno e intervenire laddove c'è necessità di nuove strutture.
Oltre che su tecniche di riparazione sempre più avanzate, Arval punterà sull'ampliamento della flotta di veicoli sostitutivi, grazie anche al ricorso al prodotto specifico Arval Car Replacement. Per l'efficientamento degli Arval Center e Premium Center è indispensabile, come spiega Efrem Bresolin, direttore aftermarket networks della società per l'Italia, che i nostri partner sappiano adattarsi ai cambiamenti del settore, evolvere e cogliere le opportunità che Arval può offrire loro, in un'ottica win-win-win, con benefici per noi, che possiamo contare su una rete affidabile e che veste il nostro logo, per loro e per tutti i nostri clienti. Gli Arval Premium Center si stanno trasformando sempre più in centri di mobilità a 360 gradi. Già oggi, molti sono in grado di offrire alla propria clientela i servizi di mobilità del marchio, in primis il noleggio a lungo termine e la vendita di veicoli usati; altri potranno fungere da centri logistici, da strutture destinate alla consegna o al ritiro dei veicoli, da punti di gestione del prodotto di locazione flessibile Arval Flex, così come da centri per la verifica e la rigenerazione delle auto e dei veicoli commerciali che rientrano dai noleggi per essere destinati ad altri impieghi.
In arrivo - Le auto al debutto da dicembre 2024 a maggio 2025
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova.
Dicembre. Tra le novità attese al varco, la Abarth 600e, ma sono da segnalare anche i lanci - entrambi previsti verso la fine dell'anno - della Alpine A290, altra piccola bomba elettrica in rampa di lancio, e della nuova BMW M5, che già fa discutere gli appassionati dall'alto dei suoi 2.435 kg. Previsto anche l'avvio delle consegne di una bandiera dell'automobile italiana, l'Alfa Romeo 33 Stradale.
Gennaio 2025. Le novità principali attese all'inizio dell'anno prossimo sono parecchie. Spicca senza dubbio il lancio commerciale dell'Audi A6 e-tron, che segna il passaggio del modello all'elettrico puro. Da non trascurare pure la nuova BMW Serie 2 Gran Coupé, che riprende tutti gli aggiornamenti stilistici e meccanici della sorella Serie 1. Sul fronte dei modelli ad alte prestazioni, occhio all'avvio delle consegne della Land Rover Defender Octa, con il suo V8 da 635 CV e 800 Nm.
Febbraio. Ai primi dell'anno prossimo c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della Ford Puma elettrica, basata sul recente restyling del modello. Spazio anche a un paio di novità assolute, la Kia EV4, che non ha precedenti nella gamma del costruttore coreano, e l'ultima supercar di Sant'Agata Bolognese, la Lamborghini Temerario, che sostituisce la Huracán con un V8 biturbo da 10 mila giri. Last, ma tutt'altro che least, la prima variante tutta elettrica della Range Rover.
Marzo. Per la primavera dell'anno prossimo è previsto l'arrivo sui mercati dell'Audi Q5 di nuova generazione, con la sua nuova veste esterna e interna. Altra novità di peso, la prossima serie della Jeep Compass, che nascerà nella fabbrica di Melfi e sfrutterà la piattaforma Stla Medium introdotta dalla Peugeot 3008. Da tenere d'occhio, in questo periodo, anche l'avvio consegne della Mini Cooper 5 porte, nonché i lanci di due modelli tutti inediti, la Skoda Elroq e la Smart #5.
Aprile. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della nuova BMW iX3, che porterà al debutto la nuova piattaforma Neue Klasse. Fari puntati anche sul restyling della Porsche 911 GT3, e su un vero e proprio mostro di prestazioni: la Ferrari F80. Tra le altre, da segnalare anche il ritorno di un nome storico nella gamma della Ford: Capri, che andrà a identificare una Suv-coupé a batteria strettamente imparentata con la Explorer.
Maggio. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Alfa Romeo Stelvio, che rinascerà sulla piattaforma Stla Large e che avrà una gamma prevalentemente elettrica. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Audi Q5 Sportback, né quelle della seconda generazione della Citroën C5 Aircross, derivata dalla Peugeot 3008. Spazio anche a due pesi massimi del gruppo Renault: la Dacia Bigster e la R4.
Lancia - 118 anni di innovazione ed eleganza
In questi giorni, la Lancia festeggia 118 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1906 per opera di Vincenzo Lancia. Oggi il marchio fa parte del gruppo Stellantis ed è impegnato in un'ambiziosa operazione di rilancio in tutto il mondo. Nella sua lunga storia, la Lancia si è contraddistinta per la bellezza e l'eleganza dei suoi modelli, per le innovazioni introdotte nel mondo dell'auto (a cominciare dalla scocca portante), ma anche per la straordinaria vitalità dimostrata nel mondo delle competizioni, in particolare nei rally. Impossibile parlare di tutti i modelli usciti dagli stabilimenti della Lancia in oltre un secolo: nella galleria fotografica qui sopra proviamo a raccontare i più importanti.
F.1, GP Qatar - La pole position è di Max Verstappen
Dopo 147 giorni, Max Verstappen è tornato in pole position. Il quattro volte campione del mondo della Red Bull Racing ha ribaltato la situazione rispetto alla gara Sprint del pomeriggio e ha portato la sua RB20 davanti a tutti, grazie a un tempo di 1:20.520. Max ha tirato fuori un giro perfetto, staccando di appena 55 millesimi di secondo la Mercedes #63 di George Russell.
Le parole del poleman di Losail. " pazzesco", ha commentato Max dopo aver messo le mani sulla quarantunesima pole in carriera. "Non me l'aspettavo, davvero. Complimenti al team per avermi dato una vettura migliore che mi ha permesso di spingere un po' di più. Abbiamo apportato delle modifiche alla vettura, ma non avrei mai pensato che avrebbero potuto determinare un tale cambiamento nelle prestazioni. Sono felice di essere in pole position, era da un po' che mancava".
Russell in prima fila. George si è confermato velocissimo anche in questa qualifica e domani si candida a essere uno dei protagonisti da tenere d'occhio. L'inglese della Mercedes ha detto: "Nelle ultime quattro qualifiche siamo sempre stati in prima fila, è più di quanto potessimo sperare. Il mio primo giro è stato uno dei migliori che abbia mai fatto, poi all'ultimo Max mi ha beffato". George e Max si sono pizzicati in pista durante le qualifiche e il pilota della Mercedes ha detto: "Dopo esser stato ostacolato da Max, sono finito un po' sulla ghiaia e forse è per questo che non siamo riusciti a migliorare, anche perché è successo due curve prima di iniziare il giro. Non è stato l'ideale, ma spero solo di non aver danneggiato la vettura in vista della gara di domani".
Seconda fila monopolizzata dalla McLaren. Lando Norris terzo e Oscar Piastri quarto con una McLaren solo lontanamente parente di quella vista oggi pomeriggio nella Sprint. Lando ha raccontato così la sua qualifica: "Non è la posizione che speravamo di ottenere, ma di sicuro è il massimo che potessimo ottenere in queste condizioni. Siamo contenti del giro, ma non del risultato finale. Speriamo di poter recuperare posizioni domani".
Il resto della Top 10. La Ferrari è rimasta alle spalle della rivale McLaren: Charles Leclerc non è andato oltre il quinto posto, con un gap di tre decimi dalla prima posizione, mentre Sainz è settimo con un distacco di mezzo secondo dal tempo di Verstappen. Fernando Alonso ha riportato l'Aston Martin in Q3 e domani partirà dall'ottava posizione, davanti all'altra Red Bull guidata da Sergio Perez. Il messicano ha performato meglio del solito, ma ha comunque rimediato quasi un secondo di ritardo dal compagno di squadra. A chiudere la Top 10 ci pensa la Haas, con un coriaceo Kevin Magnussen.
F.1, GP Qatar - Doppietta McLaren nella Sprint, vince Piastri
Doppietta della McLaren nella Sprint del GP del Qatar: sotto la bandiera a scacchi, passa per primo Oscar Piastri, aiutato da Norris che gli ha spalancato la porta verso la vittoria, ricambiando così il favore ricevuto dall'australiano nella Sprint di Interlagos. "Avevo deciso fin dal Brasile di lasciar vincere Oscar, se ci fossimo trovati in questa situazione. Il team mi aveva detto di non farlo, perché eravamo tutti vicini, ma l'ho voluto fare lo stesso", ha raccontato Lando Norris che poi ha aggiunto "Abbiamo fatto una doppietta, che era il nostro obiettivo per oggi. Probabilmente avrei potuto spingere un po' di più di quanto ho fatto, ma non volevamo dare a George la possibilità di rovinarci la festa".
Per la Ferrari, ora è in salita. Per tutto l'arco della gara, Oscar Piastri si è dovuto difendere con il coltello tra i denti dagli attacchi della Mercedes di George Russell. "Ho cercato di difendermi per tutta la gara. Ho fatto una buona partenza, ma poi le mie gomme anteriori sono andate e ho faticato per tutta la gara. Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra e grazie anche a Lando, senza il quale la mia gara sarebbe stata molto diversa", ha detto l'australiano della McLaren. Con questa doppietta e con la Ferrari relegata in quarta e quinta posizione, rispettivamente ottenuta con Sainz e Leclerc, la squadra di Woking ha 30 punti di vantaggio nella classifica costruttori. Se nel Gran Premio di domani guadagnasse almeno 14 punti sulla Ferrari, la McLaren riporterebbe il titolo costruttori a Woking dopo 26 anni.
Gara piatta. Poche emozioni in questa Sprint, fatta eccezione del duello tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton. I due futuri compagni di squadra hanno ingaggiato un duello rusticano che li ha visti lottare ruota a ruota per tre curve, con il monegasco della Ferrari che ha avuto poi la meglio. Due punti preziosi conquistati da Nico Hulkenberg per la Haas, grazie al settimo posto ottenuto al termine dei 19 giri di oggi: un risultato importantissimo nella lotta per il sesto posto costruttori, considerando che la Haas ha mancato i punti in questa occasione. L'ago della bilancia è stato Verstappen, che ha strappato un ottavo posto al termine di una corsa opaca.
Tra poco in pista. La Formula 1 torna in pista a Losail tra poche ore: alle 19 italiane, infatti, assisteremo alle qualifiche del Gran Premio di domani. La sessione sarà trasmessa in diretta sulla pay-tv, mentre potrete seguirla in chiaro alle 21.30 in differita su TV8.
Giappone - Kei car, pazza idea
Sentiamo parlare sempre più spesso di kei car, le ultracompatte che in Giappone riscuotono grande successo, anche in virtù di tassazioni favorevoli e bassi costi d'esercizio. Da tempo Luca de Meo, ceo del gruppo Renault e presidente di Acea, sostiene la necessità di creare una categoria analoga anche in Europa, per vetture elettriche compatte e dai costi produttivi ridotti, così da dare una "scossa" alla stagnante richiesta di Bev nel Vecchio continente. Un'idea ripresa di recente anche dal ministero del Tesoro italiano e che noi abbiamo già anticipato su Quattroruote di ottobre (la trovate esplicitata pure in questo articolo, con tanto di panoramica di alcuni modelli e una prova ad hoc). A questo punto, però, le domande sono inevitabili: le kei car potrebbero davvero rappresentare la risposta (o almeno una possibile risposta) ai tanti problemi che affliggono l'industria dell'auto? Ma soprattutto, piaceranno anche agli automobilisti europei? In attesa di capirlo, nella galleria fotografica qui sopra indaghiamo i modelli più apprezzati in Giappone, in modo da sondarne il potenziale appeal.
La normativa attuale. Le kei car non possono essere più lunghe di 3,4 metri, più larghe di 1,48 e più alte di 2 metri. La cilindrata del motore non può superare i 660 cc e la potenza massima non andare oltre i 47 kW (64 CV). Per quest'ultimo aspetto non esiste una vera e propria norma a riguardo, ma un semplice accordo informale tra governo e costruttori, così da rimanere fedeli allo spirito originario delle kei car: modelli essenziali, di piccole dimensioni e dal prezzo abbordabile. In strada, le si riconosce per la targa con numeri neri su fondo giallo per i mezzi privati, e numeri gialli su fondo nero per quelli commerciali.
Codice della strada - Riforma in vigore dal 14 dicembre
La legge di riforma del Codice della strada, approvata dal parlamento il 20 novembre e firmata dal Presidente della repubblica il 25, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Da oggi, dunque, iniziano a decorrere i 15 giorni della cosiddetta "vacatio legis" al termine dei quali, il prossimo 14 dicembre, la maggior parte delle novità entrerà in vigore.
Alcune novità arriveranno nel 2025. Per alcune altre norme, invece, bisognerà aspettare l'emanazione di specifici provvedimenti attuativi. Tra questi, quelli che disciplineranno l'alcolock per chi vorrà guidare dopo una condanna per stato di ebbrezza e il targhino dei monopattini. In teoria, tutti i decreti attuativi dovrebbero essere emanati nel giro di pochi mesi. Il condizionale è d'obbligo, visto che i termini indicati nella legge non sono perentori.
F.1, GP Qatar - Qualifica Sprint: Norris il più veloce
Lando Norris ha dominato la Sprint Qualifying del Gran Premio del Qatar, confermando le previsioni del weekend che parlavano di una McLaren in splendida forma. Il pilota britannico ha dominato ogni segmento della Sprint Qualifying, ma la festa McLaren è stata parzialmente rovinata da George Russell, che ha strappato il secondo posto, impedendo una prima fila targata Woking. Il team principal della McLaren, Andrea Stella, ha commentato l'ottima prestazione della squadra dicendo: "P1 e P3, decisamente meglio di Las Vegas. Oscar ha perso un po' di tempo, ma la macchina è stata competitiva, soprattutto con le gomme medie e questo è un dato importante sia per la Sprint che per il Gran Premio di domenica. Ma non possiamo rilassarci, abbiamo una Mercedes a un decimo e le Ferrari non sono così lontane".
Norris imprendibile. Dopo aver svettato in SQ1 e SQ2, Norris ha piazzato un giro fenomenale in SQ3, fermando il cronometro su 1'21"012. Nessuno è riuscito ad avvicinarsi a quel riferimento, nonostante i ripetuti tentativi degli avversari. Oscar Piastri sembrava destinato a completare la doppietta McLaren, ma George Russell, con una prestazione eccellente, si è infilato tra i due piloti papaya, piazzandosi a soli 63 millesimi dal miglior tempo. Questo ha relegato l'australiano al terzo posto. difficile, qui è tutto così veloce. Sembra la pista più veloce dell'anno", ha detto il poleman di giornata. "Le qualifiche di oggi sono andate benissimo e ci siamo ripresi rispetto a Las Vegas. Siamo arrivati qui per puntare alla pole e oggi abbiamo raggiunto l'obiettivo. Siamo partiti con il piede giusto".
Ferrari alle prese col sottosterzo, Verstappen sottotono. Carlos Sainz ha portato la Ferrari al quarto posto grazie a un giro solido nel finale, precedendo il compagno di squadra Charles Leclerc, quinto. Prestazione inaspettatamente opaca per Max Verstappen, che con la sua Red Bull non è andato oltre la sesta posizione, davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton. Pierre Gasly si è confermato competitivo con la Alpine, chiudendo ottavo, mentre Nico Hulkenberg (Haas) e Liam Lawson (Racing Bull) hanno completato la top ten.
Alonso fuori dalla top 10. Fernando Alonso non è riuscito ad accedere alla SQ3, fermandosi all'undicesima posizione per una manciata di millesimi di secondo. Lo spagnolo partirà dalla sesta fila insieme alla Williams di Alex Albon. Valtteri Bottas, su Kick Sauber, ha ottenuto una discreta 13 posizione, seguito da Lance Stroll (Aston Martin) e Kevin Magnussen (Haas).
Perez ancora in difficoltà. Sergio Perez continua il suo momento difficile: il messicano si è fermato nuovamente in SQ1 e domani scatterà dalla P16 sulla griglia di partenza. Non è andata meglio a Yuki Tsunoda, solamente 17 con la sua Racing Bulls, mentre nelle retrovie troviamo Esteban Ocon con la Alpine, Zhou Guanyu della Kick Sauber e Franco Colapinto della Williams, rispettivamente nelle tre posizioni finali che chiudono la griglia.
Audi - Il fondo sovrano del Qatar entra nella scuderia di Formula 1
L'Audi unisce le forze con la Qatar Investment Authority (Qia) per accelerare il progetto per l'ingresso in Formula 1 nel 2026. La Casa tedesca ha firmato un accordo che porterà il fondo sovrano qatariota, uno dei maggiori al mondo grazie ai proventi di petrolio e gas (viene accreditato di un patrimonio di oltre 510 miliardi di dollari), di diventare azionista e investitore di lungo termine della Sauber Holding AG, il futuro team ufficiale dei Quattro anelli.
L'operazione. I dettagli della transazione non sono noti, anche perchè le parti devono ottenere tutte le necessarie autorizzazioni, tra cui quella degli altri team del circus. Per ora si sa solo che la Qatar Investment Authority acquisterà una "significativa quota di minoranza" della scuderia, fornendo così una "sostanziale iniezione di capitali" per portare avanti il progetto: secondo diverse ricostruzioni, i qatarioti rileveranno quasi il 30% per "centinaia di milioni di euro". Il fondo sovrano, che tra l'altro ha numerosi legami il mondo dell'auto tedesco (è azionista sia della Porsche che della Volkswagen), entra così una competizione che negli ultimi anni ha attirato un crescente interesse da parte di costruttori e grandi investitori. il caso della stessa Audi, oppure della General Motors con l'accordo per formare l'undicesima scuderia del circus.
Il progetto. La Qatar Investment Authority consentirà ai tedeschi di dare slancio a un'iniziativa nel pieno della sua fase di sviluppo: l'Audi sta rafforzando le due strutture di Neuburg e Hinwil, ha di recente annunciato Gabriel Bortoleto quale secondo pilota al fianco di Nico Hülkenberg (37), ha completato a marzo l'acquisto della Sauber e ha affidato Mattia Binotto la guida del progetto e a Jonathan Wheatley la gestione delle attività sportive. Inoltre, il coinvolgimento di qatarioti consente alla Casa di ridurre un impegno economico reso evidentemente dispendioso alla luce dell'attuale situazione del settore automobilistico. A tal proposito, l'amministratore delegato Gernot Döllner ha escluso legami con la crisi della casa madre Volkswagen e un impatto sull'intero progetto: "L'investimento di Qia riflette la fiducia che l'Audi F1 Project ha già raccolto, sottolineando l'impegno incrollabile di Audi nei confronti dell'iniziativa. Questi capitali aggiuntivi accelereranno la crescita del team", ha spiegato il manager tedesco. "Il nostro investimento sosterrà la realizzazione dell'obiettivo di Audi di entrare nella Formula 1", ha aggiunto Mohammed Al-Sowaidi, Ceo della Qatar Investment Authority. "La Qia ritiene che la Formula 1 sia uno sport con un significativo potenziale di investimento non sfruttato. La crescente commercializzazione degli sport professionistici come offerta di intrattenimento a livello globale e la popolarità della Formula 1 hanno creato un'entusiasmante opportunità per il nostro primo grande investimento nel motorsport".
Auto elettriche - La Francia dimezza gli incentivi e rivede il "leasing social"
In Francia, i conti pubblici in forte sofferenza costringono il governo a rivedere in modo profondo gli strumenti volti a promuovere l'adozione della mobilità elettrica. L'esecutivo, durante una conferenza stampa di alcuni funzionari dei ministeri dei Trasporti, dell'Energia e dell'Industria, ha confermato le indiscrezioni di stampa su un decreto che sarà pubblicato nei prossimi giorni e che dimezzerà il plafond per gli incentivi all'acquisto di auto a batteria, modificherà le soglie reddituali di accesso e cambierà in parte il "leasing social". In particolare, il governo, tenuto conto di un "contesto di bilancio difficile", ha deciso per il 2025 di ridurre il plafond delle agevolazioni dagli 1,4 miliardi disponibili quest'anno a 690 milioni di euro, una cifra sufficiente, secondo le stime dello stesso esecutivo, a finanziare l'acquisto di circa 200 mila Bev.
Meno soldi. Inoltre, sono stati modificati i criteri di assegnazione delle risorse, con un importo che da ora in poi dipenderà dai redditi delle famiglie e non dei singoli contribuenti: fino a 16.300 euro si otterranno 4 mila euro, a fronte dei precedenti 7 mila, mentre per la fascia fino a 26.200 euro si passa da 4 mila a 3 mila euro; chi è sopra i 26.200, infine, non ne avrà più di 2 mila. I nuovi importi, che saranno concessi solo per Bev con un listino non superiore ai 47 mila e sempre con un adeguato punteggio ambientale, entreranno in vigore appena sarà pubblicato il relativo decreto: le vecchie erogazioni rimarranno valide solo per i veicoli già ordinati e in consegna entro il prossimo mese di febbraio. Modifiche saranno apportate anche al "leasing social", uno strumento certo di successo, ma anche oneroso per le casse pubbliche. Il governo, che lo ha bloccato in seguito a una domanda superiore alle attese, dovrebbe essere ripristinato nella seconda metà del 2025: non sarà finanziato dallo Stato, bensì dai nuovi certificati di risparmio energetico messi a disposizione dalle grandi aziende dell'Energia. Secondo il governo per l'acquirente "non cambierà nulla", ma allo studio ci sarebbe anche una riduzione del plafond dedicato. L'anno scorso, grazie a 650 milioni di euro, sono state soddisfatte 50 mila domande. Per la prossima fase si parla di solo 300 milioni di euro.
Citroën Visa - Il ritorno della Chrono n 102
Più di quarant'anni fa, nel marzo del 1982, la Citroën portava sul mercato la Visa Chrono, serie speciale in 1.000 esemplari e riservata al solo mercato francese: un modello che si ispirava alla Visa Trophée, l'auto costruita in 200 esemplari per l'omologazione rally nel gruppo B. La Chrono montava di serie fendinebbia, cerchi di lega bianchi (lo stesso colore della carrozzeria), cruscotto sportivo e sedili avvolgenti. Dentro il cofano c'era un 1.4 quattro cilindri da 93 CV abbinato al cambio manuale a cinque rapporti, per uno zerocento coperto in 10,2 secondi e una velocità massima di 173 km/h.
Anche in Italia. Dopo il successo della versione francese, la Visa Chrono giunse anche in Italia, in 400 esemplari, con il motore da 80 CV della Visa GT. Una delle poche vetture rimaste in circolazione, la n.102, è stata restaurata da Moreno Tassinari, ex riparatore autorizzato Citroën e grande appassionato della piccola utilitaria francese: smontata e revisionata da cima a fondo (con alcuni pezzi nuovi, come gli ammortizzatori e i braccetti delle sospensioni), è stata riportata agli antichi fasti da un kit di adesivi nuovi che riproduce quelli originali.
Emissioni - Le Regioni dell'automotive a Bruxelles: "Rivedete le normative"
L'Alleanza delle Regioni europee dell'automotive, dall'anno prossimo presieduta dall'assessore lombardo allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, torna a rivolgersi alle istituzioni comunitarie per evidenziare gli effetti occupazionali delle attuali normative per la transizione ecologica e sostenere la necessità di una "rapida revisione" degli attuali regolamenti, a partire da quello (il 631 del 2019) che fissa i livelli delle prestazione in materia di emissioni di anidride carbonica per auto e furgoni. Secondo Guidesi, "bisogna agire in fretta per affrontare tutte le difficoltà e i segnali contingenti di grande difficoltà per il settore e sul fronte sociale: la nuova Commissione decida cosa fare, perché le situazioni che si stanno manifestando sono estremamente negative". L'assessore lombardo conferma una richiesta ormai datata, la necessità di privilegiare un approccio alla transizione improntato alla neutralità tecnologica: "Crediamo negli obiettivi climatici, ma riaffermiamo la necessità di sfruttare tutte le competenze e i know-how per raggiungerli".
Il manifesto monzese. La richiesta è parte integrante di un manifesto, elaborato in occasione del terzo convegno politico dell'Alleanza tenutosi a Monza, che delinea diversi obiettivi, già inseriti nelle dichiarazioni programmatiche di altri analoghi incontri e fissati già nello statuto istitutivo della coalizione. Per esempio, le Regioni condividono le ambizioni dell'Ue sul fronte del clima ma, al contempo, sottolineano la necessita di una tabella di marcia "chiara e stabile", che "offra certezze all'industria automobilistica e al relativo indotto e dia ai consumatori i mezzi per partecipare attivamente a questa transizione" e, soprattutto, tenga conto "della situazione attuale e in particolare della chiusura di diversi stabilimenti automobilistici nell'Ue e del progresso tecnologico".
Anticipare la revisione. Il manifesto evidenzia quindi la "vitale importanza dell'industria automobilistica per la prosperita e la competitivita dell'Unione" e le grandi sfide in atto, a partire dalla "forte concorrenza" di Paesi terzi: di conseguenza, chiede di "attenuare l'impatto" della transizione "adottando soluzioni basate sul territorio, anticipando i cambiamenti, sulla base di un autentico dialogo e di solidi partenariati tra le parti sociali e le autorita pubbliche a tutti i livelli di governo" e sostenendo le regioni con "finanziamenti mirati", ossia rivolti alle aree maggiormente esposte alla crisi. In sostanza, la transizione deve essere "giusta" e non lasciare "indietro nessuno e nessuna Regione". Un passaggio riguarda anche la clausola di revisione del bando delle endotermiche: le Regioni chiedono l'istituzione di un gruppo di lavoro in vista della relazione sui progressi compiuti ed esortano la Commissione europea ad adottare un approccio piu graduale, valutando "una revisione anticipata" già nel 2025 per concedere alle Case "il tempo sufficiente per adeguarsi alla transizione". Inoltre, si pone "l'accento sulla necessita di rispettare l'ampia varieta di situazioni di mobilita e di integrare l'elettrico con le tecnologie alternative, climaticamente neutre dalla produzione all'impiego".
Mobilità per tutti. Inoltre, si "chiede un accesso equo" alla mobilita per tutti i cittadini europei, un "programma robusto che valorizzi adeguatamente la ricerca e l'innovazione" e un miglior controllo dell'impatto ambientale dei materiali adoperati nei veicoli". A tal fine, si riafferma la necessita di utilizzare la metodologia di valutazione del ciclo di vita (LCA) per soppesare le tecnologie utili per gli obiettivi climatici. Infine, le Regioni dell'automotive chiedono incentivi alla rottamazione e ulteriori investimenti per la diffusione dei punti di ricarica, nonché la promozione della loro interoperabilita. "Ci candidiamo a essere interlucotori diretti della Commissione europea", ha sottolineato Guidesi, parlando della necessità di "scelte urgenti e rapide" per evitare un "suicidio economico che rischia di entrare nei libri di storia. In tal caso, crediamo che riusciremo a raggiungere gli obiettivi non solo climatici, ma anche economici e sociali. Vogliamo ribadire il nostro ruolo e rilanciarlo, convinti che ci sarà un interlocuzione immediata e diretta e che in breve tempo riusciremo a condividere con tutto il settore un nuovo percorso più propositivo rispetto a quello attuale. Abbiamo deciso di giocarcela insieme, affinché la nuova Commissione ascolti tutte le proposte".
Ford Explorer - La monomotore punta alle flotte - VIDEOPROVA
Bimotore 4x4 o monomotore a trazione posteriore? Quattroruote ha già provato l'Explorer top di gamma a due propulsori e trazione integrale. Questa volta, nell'ottica delle esigenze dei driver professionali, ecco il test di Fleet&Business della Suv elettrica dell'Ovale blu con motore e ruote motrici posteriori, che a quasi parità di batteria (77 kWh, contro i 79 dell'Awd) fa subito segnare un miglioramento del consumo e dell'autonomia media rilevati: 5,3 km/kWh e 452 chilometri rispettivamente, invece dei 4,2 km/kWh e dei 367 chilometri della sorella 4x4.
Sempre brillanti le prestazioni, e abbondante lo spazio a bordo: la piattaforma Volkswagen su cui è costruita l'Explorer è stata interpretata dalla Ford in modo molto personale, per ottenere un design dinamico e ottime quote di abitabilità; il bagagliaio, pur se non enorme, è sufficientemente ampio e, soprattutto regolare e ben sfruttabile. L'impiego nei lunghi trasferimenti viene assecondato, oltre che dalle prestazioni e dal confort di marcia, dalla possibilità di ricarica in corrente continua fino a 135 kW. In città, invece, la capacità del caricatore di bordo, da 11 kW, richiede un po' più di pazienza. Nello scenario urbano, comunque, il powertrain dà il meglio, con 587 km di autonomia rilevati. Volete sapere di più sulla Ford Explorer? Guardate la videoprova qui sopra.