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Aggiornato: 2 ore 32 min fa

Formula 1 - Singapore, la sfida più estrema della stagione

Ott 02,2025
Dal Mar Caspio all'equatore. La Formula 1 fa tappa a Singapore per la prima delle sette gare extraeuropee che porteranno a proclamare il campione del mondo 2025. Marina Bay non è mai una gara come le altre: lo è per la cornice notturna, per la difficoltà estrema del tracciato e per le condizioni climatiche che, a pochi chilometri dalla linea equatoriale, mettono a dura prova uomini e macchine. anche lo scenario in cui la McLaren potrebbe chiudere definitivamente i giochi per il titolo Costruttori, con il decimo iride che è ormai scontatissimo. Ma per molti, soprattutto per la Ferrari, Singapore rappresenta anche un'occasione da non farsi scappare.Ferrari ci riprova. Monza, Baku, Singapore e Las Vegas. Erano questi i quattro appuntamenti cerchiati da Charles Leclerc a inizio stagione come possibili porte d'accesso alla vittoria. I primi due si sono trasformati in delusioni: un Cavallino che, pur mostrando sprazzi di competitività, è rimasto l'unico top team ancora a secco di successi nel 2025. Marina Bay, per tradizione, è terreno fertile per la Rossa: 7 pole, 4 vittorie e 11 podi in 15 edizioni. Ma per ribaltare un campionato amaro la SF-25 dovrà fare ciò che le è mancato per tutto l'anno: brillare proprio nelle aree critiche. Il sottosterzo nelle curve lente, la difficoltà a mettere subito in temperatura le gomme in qualifica, la mancanza di un vero punto di forza tecnico. Singapore è sempre una delle gare più impegnative dell'anno, per piloti e team. Non faremo proclami: l'obiettivo è massimizzare il potenziale e portare a casa un weekend pulito, ha detto Fred Vasseur, team principal del Cavallino. Lo stesso Leclerc è stato dello stesso parere e ha detto: Difficilmente potremo battere le McLaren, ma potremmo stare davanti alle Mercedes. In alte parole, l'illusione della vittoria è un lusso, meglio pensare a non perdere altro terreno da Mercedes per il secondo posto Costruttori.Novità FIA: pit lane più veloce. Singapore è storicamente un circuito in cui i sorpassi sono complicati e dove le strategie hanno un peso specifico enorme. Proprio per questo, la FIA ha deciso di intervenire: da quest'anno il limite di velocità in pit lane passa da 60 a 80 km/h, come già avvenuto a Zandvoort qualche settimana fa. Una modifica non banale: con circa 400 metri di corsia box, il tempo di percorrenza cala di 5 secondi, rendendo più appetibile la doppia sosta. Considerando che Marina Bay è un tracciato con Safety Car quasi sempre dietro l'angolo, la finestra strategica si apre a scenari potenzialmente interessanti. La Pirelli porterà le mescole C3, C4 e C5, con una singola sosta ancora favorita sulla carta. Ma se le temperature saliranno come previsto e il degrado farà la differenza, allora le due soste potrebbero diventare un'opzione concreta.Allerta caldo: debutta il sistema di raffreddamento. Singapore è la gara più lunga e massacrante dell'anno. Non tanto per i 62 giri di gara, quanto per il mix letale di calore e umidità. Con oltre il 70% di umidità media, i piloti possono perdere fino a tre chili in liquidi nell'arco di due ore. Per la prima volta, la FIA ha decretato l'uso del sistema di raffreddamento dei piloti. Si tratta di una maglia ignifuga con 48 metri di tubi integrati, attraversati da un liquido refrigerato mantenuto fresco da un micro-compressore installato in vettura. Una sorta di condizionatore personale, pensato per evitare i rischi visti in Qatar 2023, quando alcuni piloti avevano avuto bisogno di cure mediche post gara. Chi dovesse scegliere di non indossare il gilet refrigerante dovrebbe comunque aggiungere una zavorra di 0,5 kg per compensare il peso. Una misura di sicurezza, ma anche un modo per garantire equità tecnica.Il GP di Singapore in tv. Come sempre sarà la pay-tv a trasmettere ogni momento del weekend di gara nella Città del Leone, già a cominciare dalle prove libere del venerdì. Qualifiche e gara troveranno spazio in chiaro sul digitale terrestre, su TV8, ma in differita di qualche ora. Ecco il programma del weekend completo.Venerdì 3 ottobreProve Libere 1 dalle 11:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Prove Libere 2 dalle 15:00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Sabato 4 ottobreProve Libere 3 dalle 11:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1Qualifiche dalle 15:00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 17:00Domenica 5 ottobreGara, partenza alle 14 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 18:30
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Mercedes-Benz - Fa 700 km con una ricarica intorno a Roma: Mercedes misura lautonomia della CLA

Ott 02,2025
"Ma quanti chilometri fa con una ricarica?. Alla domanda che si pongono tutti davanti una nuova auto elettrica, Mercedes ha deciso di rispondere per la prima volta con un dato reale nel senso di misurato su una strada aperta al pubblico. successo con la nuova CLA che ha viaggiato lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma percorrendo oltre 700 km con una sola carica, coprendo 10 giri completi del famigerato anello capitolino.Il test, ufficialmente organizzato da Mercedes-Benz Italia e validato dal team istruttori di ACI Guida Sicura, si è svolto nella notte tra l'1 e il 2 ottobre, con partenza alle 22:45 e arrivo alle 8:15 del mattino seguente. Le vetture hanno mantenuto una velocità media di 85 km/h, con un'autonomia residua di 30 km al termine della prova. Un test non indipendente, ma significativoPur non essendo un test indipendente, il risultato è interessante per misurare la veridicità dei dati dichiarati nel ciclo WLTP, che per la CLA 250+ parlano di 792 km.Il ciclo WLTP, infatti, non riflette le condizioni reali di utilizzo, soprattutto per le auto elettriche, dove fattori come velocità costante, traffico ridotto e temperatura esterna possono influenzare notevolmente l'autonomia. A tal proposito abbiamo chiesto ai tecnici Mercedes quali fossero le impostazioni di guida e ci hanno riferito che le auto hanno viaggiato con il programma di guida ECO e il climatizzatore sempre acceso.La prova ha dimostrato che, in condizioni mediamente favorevoli (la velocità media non era alta, ma comunque costante e dunque senza possibilità di rigenerare energia), la CLA 250+ non si discosta troppo limiti teorici. Il segreto è nell'aerodinamicaLa nuova CLA 250+ si distingue per una cura aerodinamica estrema, con un Cx di appena 0,21, maniglie a filo carrozzeria, cerchi carenati e una silhouette a goccia. Secondo Mercedes, rappresenta una sorta di one-litre car dell'era elettrica, capace di portare la massima efficienza nella vita quotidiana. E noi, ovviamente, lo verificheremo presto presso il Centro Prove di Quattroruote. Verso il debutto in concessionariaLa CLA 250+ è già ordinabile in Italia con un prezzo di listino a partire da 56.665 euro. La versione oggetto del test monta un motore elettrico posteriore da 200 kW (272 CV) e 335 Nm di coppia, alimentato da una batteria da 85 kWh. Oltre all'autonomia, un altro punto di forza è l'architettura a 800 Volt, che consente una ricarica in corrente continua fino a 320 kW, permettendo di recuperare 325 km in circa 10 minuti.
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Defender Rally - Conclusi i test della Dakar D7X-R

Ott 02,2025
La Defender Dakar D7X-R ha completato i test in preparazione per la Dakar 2026 e per il campionato W2RC. La vettura deriva dalla Defender Octa stradale e sarà portata in gara dal team Defender Rally. I test in Marocco sono stati svolti dagli equipaggi ufficiali con i piloti Stéphane Peterhansel, Sara Price e Rokas Baciuka. Il comunicato ufficiale è anche l'occasione per presentare il nuovo Team Principal Ian James, già a capo di JLR Motorsport e precedentemente impegnato in McLaren Electric Racing.  Tre esemplari alla Dakar 2026Per la Dakar sono previsti tre esemplari della D7X-R, mentre alle restanti gare del Campionato saranno impegnate due vetture. La nuova classe Stock a cui appartiene la Defender è quella dei veicoli derivati dalla serie: per questo la vettura mantiene la scocca in alluminio e il motore 4,4 litri biturbo della OCTA. 
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Stati Uniti - "Il mercato delle elettriche sta per collassare"

Ott 02,2025
Dal 1 ottobre, negli Stati Uniti non sono più in vigore gli incentivi federali per l'acquisto di auto elettriche e il mercato si prepara all'inevitabile contraccolpo. Secondo Jim Farley, ceo della Ford, questo mese le vendite scenderanno al 5% del totale, circa la metà dei livelli registrati ad agosto (che ha segnato un picco in positivo, proprio per approfittare delle ultime settimane di disponibilità del tax credit).  Previsto un calo fino al 30%A ottobre il mercato delle Ev collasserà.  la previsione di Christian Meunier, presidente di Nissan Americas, che si prepara a lanciare la nuova Leaf: La concorrenza sarà spietata, perché ci sarà un sacco di invenduto", spiega il tip manager. "I nostri concorrenti hanno prodotto un sacco di elettriche. Secondo uno studio condotto lo scorso anno da ricercatori di diverse università statunitensi, senza incentivi le vendite Usa di elettriche potrebbero calare del 30%. Come in Europa, anche negli Stati Uniti la curva di crescita del mercato Bev  ha accusato un forte rallentamento negli ultimi mesi: nella prima metà dell'anno le vendite sono cresciute solo dell'1,5%.  Gli incentivi c'erano dal 2005Negli States, i primi crediti di imposta per incentivare l'acquisto di auto elettriche e ibride plug-in sono stati introdotti nel 2005, e via via estesi nel corso degli anni. L'ultima volta nel 2022, sotto l'amministrazione Biden: l'ex presidente ha confermato i bonus limitandoli alle elettriche costruite negli Stati Uniti, con componenti e batterie per lo più di provenienza locale (o nell'ambito delle nazioni con accordi commerciali specifici, come Messico e Canada). Poi è arrivato Trump, con il Big, Beautiful Bill che ha fissato la data del 30 settembre per la fine degli incentivi. Le case corrono ai ripariCon la cancellazione degli incentivi, le concessonarie temono di riempire i piazzali di elettriche invendute, in particolare quelle più costose. Molti dealer diminuiranno gli ordini alle Case, in attesa di capire come evolverà il mercato. Per cercare di attutire il colpo, costruttori come General Motors e Ford stanno lanciando programmi che permettano ai dealer di spostare i vantaggi fiscali sulle condizioni di leasing. In alcuni casi, anche acquistando prima della fine di settembre le auto delle concessionarie, approfittando del credito d'imposta e proponendole a prezzo scontato al cliente. Alcuni brand, come Hyundai, hanno invece attivato sconti diretti di 7.500 dollari su modelli come la Ioniq 5 MY25, e fino a 9.800 dollari sulle MY26.
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Mercato italiano - Cardinali (Unrae): "Ora una Consulta per lauto"

Ott 02,2025
La lettera che le sei associazioni rappresentative della filiera automobilistica hanno inviato al governo, alla conferenza Stato-Regioni e all'Anci il 26 settembre scorso dovrebbe preludere all'istituzione di una sede di confronto realmente operativa, una sorta di consulta dell'auto. Lo rivela a Quattroruote Andrea Cardinali, direttore generale dell'Unrae, promotrice dell'iniziativa, ricordando che il tavolo automotive attuale, istituito al ministero delle Imprese, ha una mera funzione informativa che può continuare a mantenere.Partiamo dal mercato, che rimbalza dopo quattro mesi in rosso. Il consuntivo da inizio anno, però, resta negativoUna leggera crescita era attesa. Sia perché c'è stato un giorno lavorativo in più, sia perché settembre 2024 era stato pessimo sia perché, appunto, venivamo da quattro mesi in rosso. un segnale positivo, ma lascia il tempo che trova. Anche in relazione all'attesa degli incentivi, che, lo ricordo, riguarderanno solo le elettriche e coinvolgeranno solo una parte della popolazione. A proposito di incentivi, che cosa vi aspettate a pochi giorni dall'apertura delle prenotazioni? Vi sarà un effetto sull'immatricolato elettrico già nel 2025 oppure lo vedremo spalmato nell'arco di un anno?Qualcosa potrebbe vedersi da subito, probabilmente più a dicembre che a ottobre, ma non ci sarà l'impennata delle targhe che registrammo a giugno 2024. Stavolta non vi sarà nessun click-day. Anche perché la procedura è più complessa, la creazione del voucher è a carico del cliente, che sia un consumatore o il titolare di una Pmi. l'architettura stessa dell'iniziativa a impedire il click day.Venerdì scorso, al salone di Torino, Unrae, Anfia, Aniasa, Federauto, Motus-E e Aci hanno firmato pubblicamente una lettera che è stata inviata alla Presidente del Consiglio, a quattro ministri (Economia, Imprese, Trasporti e Ambiente), all'Anci e alla conferenza Stato-Regioni. C'è qualche novità?No. Abbiamo scritto la lettera proprio perché non c'è niente di nuovo. La delega fiscale è impantanata; gli incentivi che stanno per arrivare non sono una soluzione e sono figli di un fallimento sulle infrastrutture di ricarica; la produzione industriale è in agonia; il circolante continua a invecchiare. Abbiamo ricordato al governo e alle istituzioni cose che sanno tutti ma che tutti continuano a ignorare spostando il problema sull'Europa. Se per ipotesi la Commissione Europea dicesse: ok, abroghiamo il phase out del 2035, da domani niente più scadenze né obblighi di emissioni, secondo lei, il mercato dell'auto si riprenderebbe? E le strategie industriali delle Case cambierebbero direzione? Riguardo alla tecnologia, penso che le Case abbiano già aggiustato il tiro rispetto al tutto elettrico subito di qualche anno fa. Certo, se per ipotesi l'Unione europea abolisse tout court il green deal,cosa che non succederà, non vi sarebbe più una spinta così forte sulle vetture a zero emissioni, che probabilmente nel resto d'Europa - ma non in Italia dove sono ancora ai minimi termini - perderebbero quota. Ma il mercato dell'auto non si riprenderebbe comunque. In questo momento storico, per farlo riprendere forse dovremmo regalare le macchine. Vorrei ricordare che la regolamentazione è un problema solo dei costruttori, non dei clienti. Mancano dieci anni al 2035. Una qualsiasi auto acquistata oggi - termica, elettrica o plug-in - tra dieci anni sarà obsoleta indipendentemente dai regolamenti. Il 2035, che secondo alcuni frenerebbe il mercato, è un problema solo per le Case, che devono decidere dove, quanto e come investire nelle diverse tecnologie.Sì, ma se le Case non fossero più obbligate a investire montagne di denaro nella transizione, i prezzi dell'offerta attuale potrebbero diminuire dando ossigeno alla domanda, no?Non credo, alla fine è solo la concorrenza a mettere pressione sui prezzi, non la diversa allocazione degli investimenti. Tornando alla lettera, avete avuto un riscontro, anche solo informale, da parte della politica?Conoscendo i tempi degli uffici protocollo istituzionali, credo che i destinatari non l'abbiano ancora ricevuta. Mi auguro però che abbiano letto almeno la rassegna stampa.Tempo fa, proprio in occasione di un confronto con Quattroruote, parlò, provocatoriamente, di abolizione del tavolo automotive per manifesta inutilità. La lettera, e più in generale l'iniziativa che avete assunto, è un tentativo di superare quel tavolo?In relazione ai rapporti con la politica e al ruolo della politica nel settore dell'auto, l'efficacia dell'interlocuzione è il tema dei temi. I soggetti coinvolti, a livello istituzionale, sono molti e questa è una delle principali cause dell'inerzia operativa. E il problema è che non si può attribuire questa inerzia a nessun soggetto in particolare perché ciascuno rimanda a qualcun altro, tanto sono connesse e spesso sovrapposte le competenze. inutile parlare solo con il ministro delle Imprese quando metà dei problemi, se non di più, coinvolgono quelli dell'Economia, dei Trasporti e dell'Ambiente. Per questo motivo parlai provocatoriamente di abolizione del tavolo automotive.Mettiamola così: il fatto che per la prima volta le sei associazioni maggiormente rappresentative dell'auto abbiamo scritto al governo, alla conferenza stato-regioni e all'Anci è un modo surrettizio, laterale, diciamo così, di aprire un nuovo tavolo operativo composto solo dai 12 interlocutori che contano?La nostra richiesta alla politica è di allargare il tavolo su un lato e di restringerlo sull'altro: da una parte chiediamo di sfoltire l'interlocuzione limitandola ai pochi stakeholder che rappresentano miliardi di euro di PIL e centinaia di migliaia di lavoratori e automobilisti; dall'altra chiediamo di allargare il tavolo ai soggetti da cui dipendono le scelte e le decisioni. Sia chiaro, non stiamo dicendo di abolire l'attuale tavolo automotive, che ha una natura diversa e che non serve al governo a prendere decisioni di politica economica. Stiamo dicendo di istituirne un altro. Quello esistente può continuare ad avere la funzione informativa che ha adesso; quello nuovo dovrà avere una connotazione realmente operativa, dovrà essere una sorta di consulta dell'auto. L'altra novità è che tutte e sei le associazioni realmente rappresentative del settore hanno firmato, hanno condiviso un documento e un'iniziativa politica importante. stato complicato arrivarci?No, è stato molto più facile di quanto pensassi. Mi sono dovuto ricredere, perché all'inizio avevo dato poche chance a questa iniziativa, che, lo ricordo, è partita dall'Unrae. Le differenze tra il testo base, preparato da noi, e quello che è stato firmato pubblicamente a Torino sono minime.Vi aspettate che succeda qualcosa di concreto?Personalmente non mi aspetto molto perché la politica attuale, come dicevo poco fa, ha la tendenza a buttare la palla in tribuna, incolpando di tutto Bruxelles. Se anche stavolta la reazione sarà quella, l'iniziativa risulterà inutile. L'Italia ha un problema di competitività industriale tutto suo. Chi deve affrontarla? L'Europa? Lo stesso dicasi per il fisco. Di chi è la competenza sulla fiscalità dell'auto? Dell'Europa? E sulle infrastrutture di ricarica? Ce la vogliamo prendere con Bruxelles che ci ha dato 740 milioni per fare le ricariche pubbliche che noi adesso useremo per fare gli incentivi? Suvvia
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ZF - 7.600 esuberi nella divisione motori

Ott 02,2025
ZF Friedrichshafen ha fornito nuovi dettagli sul programma annunciato a luglio per tagliare fino a 14 mila posti di lavoro in Germania. Il piano è volto ad affrontare il problema dell'elevato indebitamento, ma ancor di più il rallentamento della domanda di auto elettriche. Difatti, i tagli saranno concentrati proprio nella divisione per le propulsioni elettrificate. Nel complesso, saranno 7.600 gli esuberi concordati con il consiglio di fabbrica e il sindacato Ig Metall all'interno di un programma con orizzonte temporale al 2030. Attualmente, ZF impiega circa 30.000 persone nella divisione Powertrain Technology che produce componentistica per motori elettrici, convenzionali e ibridi.L'accordo con i rappresentanti dei lavoratori è ad ampio raggio e prevede anche una riduzione dell'orario di lavoro settimanale di circa il 7% fino al 2027 e un rinvio, da aprile a ottobre 2026, del previsto aumento salariale del 3,1% . Gli esuberi saranno, comunque, gestiti facendo ricorso ai prepensionamenti, a iniziative di riqualificazione e ricollocamento e a specifiche offerte per incentivare l'uscita volontaria dei dipendenti. In sostanza, l'intesa, raggiunta al termine di diverse settimane di proteste da parte dei lavoratori, evita licenziamenti forzati, ma rappresenta comunque l'ennesimo segnale delle conseguenze del rallentamento delle vendite di auto elettriche sulla filiera automobilistica tedesca.    
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Nissan Qashqai - Tutti i prezzi e le versioni della nuova e-Power

Ott 02,2025
La Nissan ha aperto gli ordini della Qashqai dotata della terza generazione del propulsore ibrido e-Power. Il funzionamento è rimasto il medesimo, ossia quello di un ibrido in serie, con la trazione data dal motore elettrico e quello termico che si occupa di caricare la batteria da 2 kWh. Con la nuova serie, però, aumentano le prestazioni, migliora il confort acustico e calano le emissioni. Noi l'abbiamo già provata: potete leggere il test completo su Quattroruote di ottobre, oppure nell'area in abbonamento QPremium. Qashqai AcentaFin dall'allestimento base la nuova Suv giapponese monta cerchi di lega da 17, luci diurne a Led, sensori luci e pioggia, abbaglianti automatici, specchietti elettrici regolabili elettricamente, due prese USB-C anteriori, quadro strumenti digitale da 7 (da 12,3 da N-Connecta) e infotainment da 12,3 con connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto, freno di stazionamento elettronico, climatizzatore bizona, telecamera posteriore con sensori di parcheggio, sedili posteriori frazionati 60/40. Qashqai N-ConnectaLa più accessoriata versione N-Connecta aggiunge cerchi da 18, mancorrenti sul tetto, specchietti richiudibili elettricamente, vetri posteriori oscurati, luci ambientali, quadro strumenti digitale da 12,3, navigatore connesso con i servizi di Google Automotive, porte USB-C posteriori e piastra di ricarica a induzione, guida assistita di livello 2 (pacchetto ProPilot, non disponibile sulle versioni con cambio manuale). Gli altri allestimenti in gamma, via via più ricchi, sono N-Design, Tekna e Tekna+. Pacchetti e accessoriDisponibile senza sovrapprezzo il rosso perlato Fuji Sunset, mentre i metallizzati Dark Metal e grigio Newport costano 900 euro, così come i perlati Magnetic Blue, Deep Ocean, Pearl Black, Ceramic Grey e White Pearl. Il tetto nero a contrasto, disponibile solo su alcuni colori, costa altri 500 euro. Il tetto panoramico in vetro (da N-Connecta) costa 800 euro, l'impianto audio Bose (da N-Design, di serie per Tekna+) costa 700 euro. Il Comfort pack per N-Connecta (1.000 euro) aggiunge l'head-up display e il portellone ad apertura elettrica; sulla N-Design (1.200 euro) include anche le regolazioni con memoria del sedile del conducente e i retrovisori esterni con funzione retromarcia. Il pacchetto Comfort è di serie sugli allestimenti Tekna e Tekna+. Listino prezziEcco quanto costa la nuova Nissan Qashqai in Italia:Qashqai Mhev 2WD Acenta: 32.600 euroQashqai Mhev 2WD N-Connecta: 35.100 euroQashqai Mhev 2WD N-Design: 37.600 euroQashqai Mhev 2WD Tekna: 37.600 euroQashqai Mhev Xtronic 2WD Acenta: 35.800 euroQashqai Mhev Xtronic 2WD N-Connecta: 38.300 euroQashqai Mhev Xtronic 2WD N-Design: 40.800 euroQashqai Mhev Xtronic 2WD Tekna: 40.800 euroQashqai Mhev Xtronic 2WD Tekna+: 44.800 euroQashqai Mhev Xtronic 4WD N-Connecta: 40.300 euroQashqai Mhev Xtronic 4WD N-Design: 42.800 euroQashqai Mhev Xtronic 4WD Tekna: 42.800 euroQashqai Mhev Xtronic 4WD Tekna+: 46.800 euroQashqai e-Power 2WD Acenta: 38.100 euroQashqai e-Power 2WD N-Connecta: 40.600 euroQashqai e-Power 2WD N-Design: 43.100 euroQashqai e-Power 2WD Tekna: 43.100 euroQashqai e-Power 2WD Tekna+: 47.100 euro
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Honda - Due nuove elettriche al Salone di Tokyo

Ott 02,2025
Il teaser ritrae uno stand dormiente e diverse auto sotto la coperta. Tra queste, due meritano particolare attenzione: una nuova Suv e una compatta, entrambe elettriche, che la Honda svelerà in anteprima mondiale al prossimo Salone di Tokyo (29 ottobre 9 novembre). Una Suv più compattaFormalmente si parla ancora di prototipi, destinati però a entrare presto in produzione, probabilmente già l'anno prossimo. La Suv è una nuova aggiunta alla gamma 0 Series, di cui abbiamo già visto una berlina e una sport utility a sette posti. In questo caso parliamo di una ruote alte più compatta e accessibile, che avrà il compito di allargare il bacino di clienti di queste nuove Honda, caratterizzate da un design estremamente pulito e un alto tasso di tecnologia a bordo. Una citycar divertenteNon appartiene alla serie zero, invece, l'altra Bev al debutto assoluto: una compatta dalla vocazione urbana, sviluppata perseguendo il piacere di guida, scrive la Casa. Potrebbe trattarsi dell'evoluzione (semi definitiva) della Super EV vista all'ultima edizione di Goodwood, una cittadina a cinque porte con il fisico da keicar. La Honda ha fatto sapere che la vettura è attualmente in fase di test in alcuni Paesi dalla forte domanda di elettriche compatte, tra cui il Regno Unito e il Giappone. C'è anche il razzoInsieme a queste due world première, il costruttore porterà al Japan Mobility Show, tra le varie attrazioni, un'inedita concept a due ruote (sempre elettrica), una e-bike, le nuove Prelude e N-One e il modello sperimentale di un razzo sostenibile, dotato di tecnologie che ne consentiranno il riutilizzo e l'impiego di biocarburanti. Già testato, con successo, nel giugno scorso.
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Mercato italiano - Le auto più vendute a settembre

Ott 01,2025
Dopo quattro mesi, il mercato italiano dell'auto torna in positivo: secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, le nuove immatricolazioni di settembre sono state 126.679, pari a una crescita del 4,1%. L'incremento, che si deve anche al giorno lavorativo in più di questo settembre, non basta tuttavia a invertire la rotta del consuntivo annuale, fermo a 1.167.437 targhe (-3% rispetto all'anno scorso e -20% rispetto al periodo pre-Covid). In questo contesto, rimane invariata la cima della classifica delle auto più vendute: ecco la graduatoria delle prime dieci. Toyota Aygo XIn decima posizione troviamo la piccola delle Tre ellissi: sono 2.227 le immatricolazioni mensili.  Citroën C3Ottavo posto per la best seller del Double Chevron, con 2.247 targhe. Fiat Grande PandaL'ultima novità del marchio torinese occupa l'ottava piazza grazie a 2.526 esemplari registrati. Volkswagen T-RocAl settimo posto si piazza la Suv di Wolfsburg in virtù di 2.588 immatricolazioni (nella foto la prima generazione, sostituita dal modello presentato alla fine di agosto). Dacia DusterSesta posizione per la Suv di Mioveni: a settembre ne sono stati immatricolati 2.776 esemplari. Toyota YarisLa compatta tuttofare si conferma tra le auto più popolari in Italia: lo scorso mese si è piazzata al quinto posto, con 2.780 registrazioni. Toyota Yaris CrossIn quarta posizione troviamo la Suv giapponese, forte di 3.087 immatricolazioni mensili. Dacia SanderoSul podio c'è una delle vetture storicamente più gettonate tra gli italiani (e gli europei): con 4.138 targhe, la Sandero si piazza al terzo posto. Jeep AvengerCon 4.857 immatricolazioni, la Suv del marchio Usa conquista la seconda piazza. Fiat PandaLa due volumi prodotta a Pomigliano d'Arco si conferma per l'ennesima volta la regina del mercato: sono 7.671 gli esemplari immatricolati a settembre, contro i 4.123 di settembre. Gruppi e marchiLa classifica dei gruppi vede sempre al primo posto il gruppo Stellantis, che a settembre ha immatricolato 34.055 veicoli, il 15,37% in più rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Tra i suoi tanti marchi, crescono Alfa Romeo (+38,89%), Citroën (+197,61%), DS (+13,09%) e Fiat (+35,66%). In calo Jeep (-0,575), Lancia (-32,51%), Maserati (-37,25%), Opel (-13,4%) e Peugeot (-17,06%). Bene anche il gruppo Volkswagen, con 21.451 registrazioni e una crescita del 7,07%, dovuta soprattutto a Cupra (+98,42%) e Audi (+13,24%). In territorio negativo Renault (-14,52% e 13.114 targhe), col marchio della Losanga in deciso calo (-30,33%). Segno più anche per i gruppi Toyota (+2,06% e 10.578 veicoli) e BMW (+0,66%, 7.498). Scendono Ford (-24,54%), Mercedes-Benz (-8,44%), Hyundai (-5,57%), Kia (-3,4%) e Suzuki (-14,78%). In spolvero, invece, MG (+17,96%), gruppo DR (+13,02), Omoda & Jaecoo (da 494 a 1.626 immatricolazioni) e BYD (da 239 a 2.482). Tra gli altri marchi spiccano i cali di Tesla (-25,6%), Volvo (-25,73%) e Jaguar Land Rover (-505).  I canali commercialiPer quanto riguarda i canali di vendita, si registra l'ennesima contrazione per i privati, che perdono il 10,4% e arrivano al 55,9% del totale (64% un anno fa). Giù anche le autoimmatricolazioni (-2,9%), dal 10,9% al 13,6% del totale. Prosegue il recupero del noleggio, con il breve termine in crescita del 51,5% e il lungo del 33,3%. In lieve crescita (+0,7%) società ed enti pubblici.  Le alimentazioniPer quanto riguarda le alimentazioni, prosegue il periodo decisamente positivo per le ibride ricaricabili, da mesi su un percorso di continua crescita: a settembre guadagnano il 72,1%, per quota di mercato che passa dal 3,4% dello scorso anno all'8,7%. In positivo anche le elettriche, pur nell'attesa degli incentivi statali: le Bev crescono  del 26,5%, passando dal 5,2% al 5,6% del mercato. Segno più anche per le ibride non ricaricabili: +9% (-4,6% per le full hybrid, +12,4% per le mild hybrid), con una quota che passa dal 43,9% al 45,2%. Prosegue il calo inesorabile delle motorizzazioni tradizionali: la benzina cala del 16,6% e scende dal 25,4% al 22,7% del mercato, mentre il gasolio perde il 34,4% e passa dal 12,7% all'8,8%. In discesa anche il Gpl (-5,4%). Infine, restano a zero le immatricolazioni delle auto a metano. La classifica delle elettricheNonostante il calo generale, la Tesla conquista comunque i primi due posti delle Bev più vendute a settembre: prima è la Model Y, con 794 nuove targhe, seguita dalla Model 3 con 656. Al terzo posto c'è la BYD Dolphin Surf (267): seguono, nell'ordine, la Leapmotor T03 (261 immatricolazioni), la Volvo EX30 (228), la Ford Explorer-e (226), la Ford Puma (217), la Kia EV3 (202), la BMW iX1 (184) e la Jeep Avenger (171).  EmissioniAnche nel mese di settembre, i risultati positivi delle vetture elettrificate si riflettono sull'andamento delle emissioni: a settembre, la CO2 flette del 6,3% a 110,1 g/Km e nei nove mesi del 4,7% a 113,8 g/Km. Sempre a settembre, la fascia 0-20 g/km rappresenta il 10,1% del mercato, la 21-60 g/km il 3,7% e la 61-135 g/km il 63,8%. La quota delle vetture da 136 a 190 g/km si porta al 18,1% e quella oltre i 190 g/km al 2,1%. Il commento dell'UnraeSecondo l'Unrae, l'associazione delle Case estere, il ritorno alla crescita del mercato va comunque presa con le pinze: L'interruzione del trend negativo, già prevista, non costituisce un reale segnale di miglioramento, ma deriva solo dal confronto con un settembre 2024 già molto debole e dall'effetto del calendario, che nel 2025 ha un giorno lavorativo in più rispetto all'anno scorso, dichiara il presidente Roberto Pietrantonio. Il mercato si trova da tempo in una fase di stagnazione e il mese di settembre, confrontato col periodo pre-pandemico, mostra una perdita del 14,6% con 21.000 unità in meno.
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Toyota - La Toyota GR010 Hybrid si prepara per il 2026

Ott 01,2025
La Toyota ha mostrato le prime immagini della GR010 Hybrid aggiornata che parteciperà al Mondiale WEC 2026. Le foto sono state scattate in penombra, quindi non tutti i dettagli sono visibili, ma in questo modo viene sottolineata la nuova firma luminosa della vettura, che si ricollega all'evoluzione stilistica dei modelli di serie Toyota e Lexus.  In gara dal 2021La vettura raccoglie l'eredità della GR010 Hybrid che ha partecipato alle ultime cinque edizioni del mondiale, vincendo per quattro volte il titolo costruttori e diventata oggi il progetto più anziano presente sulla griglia. La Toyota ha mostrato a più riprese l'evoluzione del progetto: ultima in ordine di tempo è stata la GR LH2 Racing Concept alimentata a idrogeno, svelata alla 24 Ore di Le Mans. Debutto nei test in FranciaOltre al lavoro sull'aerodinamica, i tecnici della Toyota hanno studiato anche degli aggiornamenti del powertrain e valutato alcune modifiche per ridurre il peso. La vettura farà il suo debutto in una sessione di test al Paul Ricard il prossimo 8 ottobre, in preparazione della prossima stagione. 
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Svizzera - Meno introiti dai carburanti: "Tassiamo le elettriche dal 2030"

Ott 01,2025
Dal 2030, la Svizzera potrebbe tassare anche le auto elettriche. L'idea è del consiglio federale elvetico, che corre ai ripari: preoccupano i mancati incassi in accise da carburanti, dovuti a un aumento delle Bev e alla progressiva riduzione delle vetture termiche. Per ogni mezzo a corrente che prende il posto di quello a combustione, infatti, l'ammanco medio annuo è di 600 franchi (641,89 euro). Per introdurre la nuova norma, servirebbe una modifica della Costituzione: saranno comunque popolo e cantoni a decidere con il voto. La situazione oggiSolo i proprietari dei veicoli a benzina o a gasolio pagano le imposte sugli olii minerali, che alimentano sia il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (Fostra) e sia il Finanziamento speciale del traffico stradale (Fsts). E che contribuiscono in modo significativo al bilancio generale della Confederazione. Siamo attorno a 1,3 miliardi di franchi (1,39 miliardi di euro) l'anno.  Questione di equitàPer il governo svizzero tutti i veicoli motorizzati, a prescindere dal sistema di propulsione, devono contribuire al finanziamento sostenibile delle infrastrutture in modo equo e proporzionato al loro utilizzo con lo allo schema pay per use, secondo cui piu si circola e piu si paga.  Due possibili soluzioni per le BevAl momento, sul tavolo ci sono due ipotesi:Una tassa variabile in base alla percorrenza: indicativamente 5,40 franchi (5,78 euro) ogni 100 km, con la tariffa che varia in funzione del tipo di veicolo e del suo peso. Tutto rilevato tramite un apposito dispositivo a bordo del mezzo o ricavato direttamente dai dati del veicolo.Un'imposta sulla corrente utilizzata in Svizzera per ricaricare presso colonnine pubbliche o wallbox: 22,8 centesimi (24,40 centesimi di euro) per chilowattora (kWh).E alle ibride plug-in? Si applica la meta della tariffa, poiche si tratta di mezzi alimentati anche a benzina o diesel e dunque soggetti all'imposizione sugli oli minerali. Evitando una doppia imposizione.
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L'editoriale di ottobre - Essere per l'automobile

Ott 01,2025
L'automobile è nel mirino di tutti, con ragioni sempre diverse. Inquina, ingombra, rappresenta un passato da superare. Però muove l'economia europea, dunque non si può bloccare. Costa troppo, soprattutto se è elettrica. E quando costa poco, è un problema lo stesso. Perché magari è cinese. Nel frattempo, milioni di persone dell'auto hanno bisogno ogni giorno. E cercano risposte in un mare di slogan che polarizzano la discussione. Tutti sono "pro" qualcosa o "contro" qualcos'altro. Noi, invece, scegliamo di essere "per". Per l'auto, intesa non solo come mezzo, ma come simbolo di libertà, progresso, ingegno. Per chi la guida ogni giorno, per necessità o per passione. Per chi la costruisce, la progetta, la sogna. E anche per chi non la ama più come un tempo, ma vorrebbe ricominciare a farlo."Essere per" significa guardare l'automobile con spirito critico. Per stimolarne il miglioramento. Un miglioramento che deve tenere conto della realtà complessa in cui viviamo, attraversata da cambiamenti senza precedenti. Oggi nessuno ha la verità in tasca sul futuro che ci aspetta. Ma come Quattroruote abbiamo l'opportunità di osservare, studiare, interpretare e raccontare ciò che accade, chiedendoci sempre perché. questo il senso del nostro mestiere. Il nostro "essere per" non è una bandiera ideologica, ma un metodo. fiducia nei numeri, nei test, nei dati. Nei fatti prima delle opinioni. E anche nella tecnologia, che dovrebbe essere valutata con lucidità e in una prospettiva di lungo periodo. E allora sì: siamo per l'auto a benzina, per quella ibrida e per quella elettrica. Siamo anche per l'auto a idrogeno, se mai avrà senso. Siamo per le auto che dovrebbero costare poco, per permettere a tutti di muoversi. E siamo per le auto da sogno, che non servono ma ci servono. Per emozionarci. Siamo per un'automobile migliore. Che è sempre relativa: rispetto a chi siamo, dove viviamo e come la vogliamo usare.E se è vero che oggi scegliere è diventato più complicato, Quattroruote ha il compito di guidare le persone. Lo facciamo da sempre e sentiamo il dovere di continuare a farlo. Con professionalità, onestà intellettuale e senza semplificare la realtà. Perché in un mondo che grida, noi preferiamo ragionare. In un tempo che si divide tra pro e contro, noi siamo per. con questo spirito e con una buona dose di emozione che inizio il mio lavoro come direttore di Quattroruote. Per rendere questa testata una piattaforma editoriale ancora più aperta a chi vuole capire le auto prima di guidarle. E per farlo ho bisogno anche di voi: della vostra fiducia, e dei vostri suggerimenti. Buona lettura, ovunque voi siate: su carta, smartphone, sito, social.
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Microlino - La '55 Edition debutta a Revigliasco

Ott 01,2025
La Microlino '55 Edition è stata presentata in anteprima al Concorso d'Eleganza Festival Car di Revigliasco: si tratta di una one-off sviluppata attraverso una collaborazione con i marchi Alcantara ed Erre Company, per rendere omaggio alla Iso Isetta degli anni '50 che ha ispirato lo stesso progetto Microlino. Colori chiari fuori e caldi dentroLa personalizzazione della '55 Edition include la livrea bianca e azzurra, i pneumatici con fascia bianca, le finiture esterne cromate e gli adesivi sulle fiancate che replicano la presa d'aria originale della Isetta. Gli interni sono rivestiti giocando sui toni del beige, dell'ambra e del marrone con molti elementi in Alcantara e finiture curate a livello sartoriale, mentre il powertrain elettrico è rimasto invariato.
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Rapporto Quattroruote - Prezzi alle stelle e tasche vuote: la crisi degli automobilisti italiani

Ott 01,2025
Negli ultimi dieci anni, il prezzo delle auto nuove è aumentato in modo significativo. Se nel 2015 bastavano meno di 11.000 euro per acquistare una Fiat Panda, oggi ne servono almeno 15.000. Ma il problema non riguarda solo i listini: il Rapporto Quattroruote sugli italiani e l'auto offre un'analisi approfondita e impietosa della situazione attuale, evidenziando come gli automobilisti italiani siano oggi più poveri, più in difficoltà e, in molti casi, più frustrati rispetto alle generazioni precedenti.Listini alle stelle, salari al paloSecondo il Rapporto, il prezzo medio delle automobili è cresciuto del 37% dal 2019. A questo si aggiungono aumenti significativi in altre voci di spesa legate alla gestione dei veicoli: riparazioni, carburanti, assicurazioni e imposte. E, nel mentre, il potere d'acquisto degli italiani risulta in calo di quasi il 9% dal 2008. Ecco perché l'auto è un bene sempre meno accessibile.In Italia va peggio che altroveTra le grandi economie mondiali, l'Italia è quella che ha registrato il peggior andamento in termini di accessibilità all'auto. Per questo motivo, il rapporto lancia un appello urgente: servono interventi strutturali sui salari, altrimenti il rischio è quello di una spirale negativa che potrebbe portare al collasso del settore.Numeri e studi per chi deve decidereIl Rapporto Quattroruote sugli italiani e l'auto non è solo un'analisi, ma anche uno strumento tecnico a supporto delle decisioni dei policy maker. il primo di una serie di studi settoriali che verranno pubblicati periodicamente sulla rivista. Scopri tutti i dati, grafici e approfondimenti nel numero di ottobre di Quattroruote, o nell'area in abbonamento QPremium.
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Citroën C5 Aircross - Tanto spazio e 100 km in elettrico per la plug-in - VIDEO

Ott 01,2025
La nuova Citroën C5 Aircross 2025 non condivide nulla con la precedente generazione: è cresciuta di 15 cm in lunghezza (465 cm), ha un passo più generoso (+6 cm) e un look che, in parte, archivia le forme boxy per linee più moderne e muscolose. Basta dare un occhio ai fanali posteriori, la firma più evidente del nuovo linguaggio stilistico. Il tutto a un prezzo di lancio (con offerta) che stuzzica: 29.900 euro.  Morbida, morbidaSedili Advanced Comfort: nome altisonante, resa concreta. Le imbottiture a densità differenziata sono pensate per farti sentire sul divano di casa più che in auto. E come se non bastasse, le sospensioni con smorzatori idraulici divorano buche e dossi come se non esistessero. In breve: non è una Suv sportiva, è una Suv che ti coccola e lo fa davvero concretamente.  Punto forte: lo spazioDentro la C5 Aircross, lo spazio non manca. Anzi, cresce. Con un passo allungato di 6 cm, come detto, i passeggeri posteriori hanno più agio per le ginocchia e, sorpresa, anche sopra la testa: un adulto di 175 cm si ritrova con una spanna abbondante di margine dal soffitto. Il divano è largo e ben conformato, adatto a ospitare anche tre persone. Dietro, il baule ha numeri interessanti: 651 litri di capacità che arrivano a quasi 2.000 abbattendo i sedili. La nota dolente? sparita la celebre panca scorrevole.  Pratica e hi-techDentro, la nuova C5 Aircross si presenta con una plancia minimale, la strumentazione digitale da 10, l'head-up display a colori e, soprattutto, con un nuovo infotainment con schermo verticale da 13. Lì passa tutto, pure il clima, ma con una sezione sempre visibile per regolare la temperatura. Il volante a due razze ricorda le Peugeot (stessa piattaforma), mentre il tunnel su due livelli è una furbata che libera spazio e nasconde anche un bracciolo refrigerato. Le plastiche? Rigide quasi ovunque, ma tra rivestimenti di tessuto e illuminazione d'ambiente l'effetto è gradevole. E ci sono pure i sedili ventilati. 100 km in elettricoPer il primo test con la nuova C5 Aircross ho scelto l'ibrida plug-in da 195 CV, motorizzazione appetibile (in attesa della mild hybrid) che unisce l'1.6 turbobenzina a due motore elettrici e a una batteria da 21 kWh. Il dato più interessante? I circa 100 km a zero emissioni sono alla portata, se si guida in città. Detto questo, la marcia è silenziosa quasi sempre, anche in autostrada, finché la batteria non si esaurisce. Quando entra in gioco l'1.6 turbo, comunque, l'avvicendamento risulta progressivo e con un buon supporto da parte del cambio doppia frizione a 7 rapporti. Nonostante non offra i doppi vetri, oggi diffusi su tante rivali, la C5 Aircross è comunque ben insonorizzata e permette di viaggiare con un buon livello di confort. Gli altri motoriLa gamma della nuova C5 Aircross 2025 è piuttosto articolata. La versione più popolare è la mild hybrid da 145 CV con l'1.2 PureTech, forte del prezzo d'attacco più basso (33.900 euro, 29.900 euro in promozione). Un gradino sopra si trova la plug-in hybrid da 195 CV, protagonista del nostro test. E poi ci sono le due varianti 100% elettriche, derivate direttamente dalla 3008: la prima con batteria da 73 kWh, 210 CV e 520 km di autonomia dichiarata; la seconda con una batteria da 97 kWh, 230 CV e quasi 700 km di autonomia dichiarata. Sarà interessante verificare con i nostri strumenti l'autonomia reale. In base alla motorizzazione scelta, gli allestimenti disponibili sono tre: You, Plus e Max.
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Polestar 3 - Arrivano nuovi motori, batterie e l'architettura a 800 volt

Ott 01,2025
La Polestar presenta il Model Year 2026 della 3, con importanti aggiornamenti che coinvolgono sia il powertrain che le dotazioni. Entro breve tempo saranno resi noti i dettagli dei pacchetti di accessori, ma conosciamo già le specifiche della nuova gamma con tre diverse varianti di powertrain. Architettura a 800 volt per tagliare i tempi di ricaricaLa novità principale è il passaggio all'architettura a 800 volt, che permette di ridurre i tempi di ricarica fino al 25%. Ora è possibile utilizzare colonnine fino a 350 kW per passare dal 10 all'80% in 22 minuti e sono state per l'occasione introdotte anche nuove batterie fornite dalla CATL con capacità di 92 e 106 kWh. L'efficienza nel ciclo Wltp è migliorata inoltre del 6% nonostante le prestazioni superiori offerte dai powertrain aggiornati. Da 333 a 680 CV e fino a 604 km di autonomiaLa gamma della Polestar 3 include tre varianti, tutte dotate di un nuovo motore posteriore sincrono a magneti permanenti sviluppato interamente dalla Casa svedese e di uno anteriore asincrono che viene scollegato automaticamente per risparmiare energia. La Rear Motor eroga 333 CV e 480 Nm, tocca i 210 km/h, scatta da 0-100 km/h in 6,5 secondi e dichiara 604 km di autonomia nel ciclo Wltp. La Dual Motor eroga 544 CV e 740 Nm, tocca i 230 km/h e i 100 km/h da ferma in 4,7 secondi e dichiara 635 km di percorrenza. Dalla Dual deriva poi la Performance, che porta la potenza a quota 680 CV e 870 Nm e tocca i 100 km/h da ferma in 3,9 secondi. L'autonomia dichiarata, in questo caso, è di 593 km. Elettronica aggiornata per tutteUn'altra novità cruciale è l'introduzione del nuovo processore NVIDIA DRIVE AGX Orin, che aumenta di otto volte la capacità di calcolo per migliorare la gestione del powertrain, dei sistemi di sicurezza di bordo e dell'infotainment. Questo aggiornamento sarà esteso anche agli esemplari già prodotti attraverso la rete ufficiale nel corso del 2026.
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Xiaomi - Aperto il centro R&D e design a Monaco

Ott 01,2025
La Xiaomi ha aperto il suo nuovo centro di ricerca e sviluppo e design a Monaco, in Germania: è il primo in assoluto costruito fuori dalla Cina. Per il colosso cinese si tratta di un importante passo avanti nella strategia di espansione della divisione dedicata ai veicoli elettrici. La struttura si occuperà di portare avanti progetti relativi a veicoli ad alte prestazioni, sviluppo tecnologico delle auto elettriche, innovazione nel design e ricerche di mercato. Partnership con università e aziendePresso il centro di Monaco lavoreranno ingegneri, designer e ricercatori, a stretto contatto con gli omologhi team in Cina, aprendo al tempo stesso a collaborazioni e partnership con istituti di ricerca e industrie locali, per accelerare lo sviluppo di soluzioni di mobilità intelligente, la risoluzione dei problemi delle infrastrutture e delle questione etiche legate all'intelligenza artificiale. In Europa dal 2027Stando a quanto dichiarato nelle scorse settimane dal presidente di Xiaomi Lu Weibing, il costruttore cinese conta di debuttare sul mercato europeo nel 2027 con i due modelli attualmente in gamma: il primo è la berlina sportiva SU7, già vista in anteprima a Milano, con architettura a 800V, powertrain fino a 400 kW (544 CV) e batterie da 101 kWh di capacità. Ad affiancarla c'è la Suv YU7, costruita sul medesimo pianale, con powertrain da 320 a 691 CV e batteria da 96,3 kWh.
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Aftermarket - Nasce Evsafe, nuovo polo dedicato alle elettriche

Ott 01,2025
La mobilità elettrica starà anche rallentando, ma rappresenta comunque il futuro delle quattro ruote. In questo quadro rientra una recente operazione straordinaria che ha portato A21 Holding a rilevare, tramite un aumento di capitale riservato, l'80% di Privé Srl, società di ingegneria e consulenza destinata a diventare il fulcro di un polo dedicato alla riparazione delle auto a batteria. La genesi del progetto. L'iniziativa, come ha spiegato a Quattroruote Matteo Massone, amministratore delegato di Evsafe, è coerente con le strategie di espansione di A21 Holding, azienda che oggi controlla Carsafe, Autosicura e Carsafe Innova, l'81% di Rapidglass e il 51% di Car Solution Rent: l'obiettivo è aumentare il fatturato consolidato dai 120 milioni di ricavi previsti per il 2025 a 200 milioni di euro entro tre anni, anche grazie a operazioni di diversificazione sempre nell'aftermarket. Riteniamo che il mercato delle elettriche, al di là della forzatura del 2035, avrà una crescita nel prossimo futuro, ma abbiamo constatato l'assenza di un ecosistema aftermarket che si occupi in maniera professionale e profonda delle auto elettriche. Per questo abbiamo deciso di incominciare, in maniera pionieristica, a colmare questo gap, spiega Massone. E per farlo, anziché fare uno spin-off di persone che già lavorano al nostro interno sulle elettriche (siamo Tesla Official Partner), abbiamo preferito procedere con l'acquisizione di una piccola società di ingegneria e su questa costruire un primo nucleo verticale totalmente dedicato alle elettriche. L'ambito d'azione. In sostanza, Evsafe punta a fornire servizi di riparazione a 360 gradi prima a concessionari e professionisti, magari con scarsa esperienza negli interventi di manutenzione, e poi anche ai clienti privati. Inoltre, A21 Holding intende ampliare le attività nel campo della certificazione e validazione delle batterie e di altri componenti per intercettare le necessità, per esempio, delle compagnie assicurative. A tal proposito, oltre alle risorse dell'aumento di capitale (520 mila euro), A21 Holding ha già messo a disposizione altri 2 milioni di euro per sostenere gli investimenti. Evsafe partirà quindi dalla riparazione delle elettriche a tutto tondo (gli interventi riguardano carrozzeria, batterie, parti meccaniche, inverter, motori e pure software) per poi espandersi nell'e-commerce, nei servizi di ingegneria (dalla validazione dei processi e dei componenti fino alla progettazione) e nella formazione di tecnici ed esperti (Massone ha citato, tra gli altri, gli agenti e i periti assicurativi). E per i dispositivi di accumulo non si esclude la rigenerazione e la successiva certificazione oppure il riciclaggio per l'estrazione di materie prime. Gli obiettivi. Il nostro obiettivo è quello di essere i primi a creare una struttura organizzata e molto specialistica in un contesto dove non c'è ancora nulla, ha fatto presente Massone, sottolineando la possibilità che Evsafe vada anche a risolvere una delle barriere d'ingresso per le elettriche: gli elevati costi di riparazione in caso di incidente grave. In tal senso, l'amministratore delegato ha menzionato il caso di un veicolo incidentato che ha spinto la compagnia assicurativa a scegliere la sostituzione del pacco batteria a un costo di 16 mila euro, invece dei 3.000-3.500 effettivamente necessari. Le opportunità da cogliere. Tra l'altro, l'attuale rallentamento delle vendite di Bev rappresenta, paradossalmente, più un'opportunità che un rischio perché concede più tempo per accumulare l'esperienza necessaria per fornire un miglior servizio. A tal proposito il direttore generale Francesco Mastandrea ha posto l'accento sull'attuale situazione di monopolio dei costruttori e le difficoltà delle piccole organizzazioni nel recuperare procedure di riparazione che consentano di intervenire correttamente sui veicoli, soprattutto per la parte software: in pratica le Case stanno sfruttando l'assenza di competenza e la complessità dei programmi informatici per non rilasciare informazioni sufficienti per una riparazione accurata. In questo contesto una società più strutturata, più grande, con un approccio più rigoroso può sicuramente dare una maggiore garanzia, superare certi limiti anche relazionali con le grandi Case e, ovviamente, creare economie di scala.  In sostanza, come sottolineato dal direttore operativo Walter Vinciotti, Evsafe porterà sul mercato processi molto più robusti rispetto a quanto già disponibile. L'arrivo dei cinesi. Non poteva mancare una domanda sui costruttori cinesi e le loro strategie di espansione in Italia, che al momento sono in parte frenate dall'assenza di una rete di assistenza strutturata. Il business plan include l'ingresso sul mercato di nuovi operatori e pertanto le Case del Dragone non possono non essere un'opportunità per il nuovo polo. E' uno dei segmenti che intendiamo aggredire, ha fatto presente Massone, sottolineando come siano avvenuti già i primi contatti. Vinciotti si è quindi detto abbastanza convinto che una realtà credibile e strutturata possa agevolare i contatti fra Evsafe e nuovi player del mercato, mentre Mastandrea ha sottolineato che, dal punto di vista tecnico e ingegneristico, è qualcosa di desiderabile e assolutamente auspicabile per una realtà come la nostra dialogare e collaborare con i cinesi, perché hanno il know-how e la leadership tecnologica.
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In arrivo - Le auto al debutto da ottobre 2025 a marzo 2026

Set 30,2025
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova. OttobreTra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della Jaecoo 5, che va ad affiancare la sorella maggiore 7 riprendendone il design. Fari puntati anche sulla nuova generazione dell'Audi Q3 e su quella della Jeep Compass. A proposito di modelli ad alte prestazioni, invece, partirà nell'ultimo trimestre dell'anno la fase delle consegne della Ferrari F80. NovembreTra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Nissan Micra, che rinasce sulla piattaforma AmpR Small della Renault e che condividerà molte delle soluzioni adottate dalla R5. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Volvo ES90, la nuova ammiraglia elettrica del marchio svedese. Spazio anche alle cinesi, con la Omoda 7 che farà il suo debutto sul nostro mercato. DicembreTra le novità attese al varco, spicca la Fiat 500 ibrida, ma sono da segnalare anche i lanci dell'Audi Q3 Sportback e della Ferrari 296 Speciale, che alza l'asticella delle prestazioni rispetto alla GTB. Occhio anche alla Toyota Aygo X restyling, che accoglie il debutto del full hybrid della sorella maggiore Yaris. Gennaio 2026Le novità principali del periodo vanno dal lancio commerciale della Ferrari Amalfi a quello della nuova serie della Volkswagen T-Roc. Da non trascurare pure la coppia di elettriche giapponesi Suzuki e Vitara - Toyota Urban Cruiser, né il lancio delle varianti termiche della Mercedes CLA, che terranno a battesimo un nuovo 1.5 turbobenzina mild hybrid a 48 volt. Febbraio 2026Da tenere d'occhio il lancio commerciale dell'Audi RS 5 Avant, che succederà all'omologa RS 4 portando al debutto un nuovo powertrain plug-in. Spazio anche alla Range Rover elettrica, modello a batteria che va a occupare il vertice della gamma del marchio britannico, e a un vero e proprio peso massimo del mercato: la Renault Clio, che arriva alla sesta serie. Riflettori puntati, infine, su una grande novità elettrica: la Mercedes GLC, che ricuce lo strappo tra modelli a batteria e termici nella gamma del costruttore di Stoccarda. Marzo 2026Con l'arrivo della primavera sui blocchi di partenza troveremo parecchie novità di peso. Occhi puntati, in particolare, sulla Alpine A390 e su un'altra Suv elettrica dall'importanza strategica, la BMW iX3. E sempre in tema di sport utility, da segnare in agenda il lancio della nuova Porsche Cayenne, anche lei tutta elettrica, e della nuova Toyota Rav4, che al contrario rimarrà fedele agli ibridi.
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Dieselgate - La Cassazione tedesca riapre i casi di Winterkorn e Stadler

Set 30,2025
La Cassazione tedesca riapre uno dei casi più spinosi legati al Dieselgate: la Corte Federale di Giustizia (Bundesgerichtshof - BGH) ha infatti annullato una sentenza di un tribunale di grado inferiore che aveva approvato un accordo transattivo della Volkswagen sulla copertura assicurativa per la responsabilità civile di amministratori e dirigenti coinvolti nello scandalo delle emissioni, tra cui Martin Winterkorn e Rupert Stadler. Caso riapertoAccogliendo il ricorso di un'associazione degli azionisti, la corte ha stabilito la riapertura del caso e ordinato al tribunale di decidere sui ricorsi legali contro le votazioni dell'assemblea annuale del 2021 favorevoli agli accordi con gli ex membri del consiglio di amministrazione. Allora, l'assise aveva ratificato l'intesa con il 99% dei sì: l'accordo prevedeva un esborso a carico di Winterkorn di 11,2 milioni e di 4,1 milioni per Stadler, a fronte di una copertura assicurativa di circa 270 milioni di euro.Risarcimenti da rivedereSecondo i giudici di Karlsruhe, gli azionisti non hanno ottenuto sufficienti informazioni sulla transazione e sulla situazione patrimoniale sugli ex dirigenti. Inoltre, l'ordine del gorno non chiariva che l'accordo avrebbe liberato da ulteriori responsabilità anche altri manager. In sostanza, l'assenza di totale trasparenza ha fatto sì che l'assemblea non fosse messa nelle condizioni di deliberare con la piena consapevolezza. Ora, il caso torna al tribunale di competenza e i dirigenti, a partire da Winterkorn e Stadler, rischiano di affrontare nuove e consistenti richieste di risarcimento.  
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