Audi - L'A6 e-tron pizzicata in autostrada
Un prototipo dell'Audi A6 e-tron di serie è stato fotografato da un nostro lettore sull'autostrada A22 del Brennero: come si evince dalle foto di Luca, la berlina con targa tedesca, ancora nascosta da pesanti camuffature ma già dotata della carrozzeria definitiva, è in fase di collaudo e il debutto sul mercato dovrebbe avvenire nell'estate del 2024.
La prima con la Ppe. La sigla e-tron identifica i modelli elettrici dell'Audi: l'A6, insieme alla sorella a ruote alte Q6 ormai pronta al lancio, utilizzerà la nuova piattaforma Ppe che sarà adottata anche per la nuova Porsche Macan e sarà prodotta nella rinnovata fabbrica di Ingolstadt. La berlina oggetto delle foto odierne sarà affiancata dalla Avant e, soprattutto, potrà contare anche su motori endotermici almeno fino al 2026, anno in cui la Casa virerà completamente sulle varianti elettriche. La piattaforma consentirà di introdurre batterie e motori di nuova generazione, oltre a un design fortemente evoluto in funzione delle libertà e delle necessità aerodinamiche proprie dei modelli a batteria. Un'anticipazione della A6 di serie è rappresentata dall'A6 Avant e-tron Concept, accreditata di 700 km di autonomia e 476 CV (ci saranno anche più potenti versioni RS).
Tutto per l'aerodinamica. Nelle foto spia possiamo vedere soltanto il posteriore della A6 e-tron, ma il dettaglio è sufficiente per riconoscere la vettura rispetto alle ricostruzioni grafiche viste fino a oggi: la linea è quella di una due volumi molto slanciata e il lavoro congiunto del diffusore e dello spigolo del portellone dovrebbe essere vitale per l'ottimizzazione dell'aerodinamica. Un altro elemento interessante è la presenza degli specchietti retrovisori tradizionali: nonostante i vantaggi aerodinamici ottenuti con le telecamere, disponibili sulla Q8 e-tron, non è detto che l'A6 replichi questa scelta.
Toyota - Toyota: il primo teaser della bZ Compact Suv di serie
BeyondZero è il progetto che la Toyota dedica alle elettriche: ora, dopo la bZ4x, la Casa giapponese è pronta a introdurre un modello più piccolo della neonata famiglia bZ. La vettura è quasi pronta per il debutto, annunciato da un breve teaser video.
Anticipata dalla bZ Compact Suv. Per il momento, l'unico elemento visibile è quello dei gruppi ottici posteriori a Led, composti da una fascia orizzontale a tutta larghezza e da linee verticali sui lati. Questo design fa subito pensare alla bZ Compact Suv svelata come Concept nel 2022 in parallelo con la C-HR Prologue e potrebbe indicare l'imminente presentazione della seconda elettrica Toyota. Secondo le informazioni in nostro possesso, infatti, la compatta potrebbe essere svelata all'inizio del 2024.
Compatta e ricca di spunti stilistici. Chiamata per il momento bZ3x, la nuova Suv dovrebbe avere dimensioni ridotte rispetto alla sorella maggiore e riprendere in massima parte il design del prototipo, introducendo stilemi ulteriormente aggiornati rispetto alla bZ4x. Sarà interessante capire anche quanto dei futuristici interni sarà ripreso sul modello di serie: la concept propone il volante rettangolare (probabilmente drive-by-wire), uno schermo centrale molto incurvato e una console centrale particolarmente spaziosa, all'insegna del minimalismo formale.
Per le nuove batterie servirà attendere il 2026. Sul fronte dei propulsori, la "x" nella sigla dovrebbe indicare la presenza, almeno su alcune versioni, della trazione integrale con doppio motore elettrico, mentre le batterie dovrebbero evolversi rispetto alle attuali solo a partire dal 2026.
Jaguar - Accordo con Tesla per l'accesso ai Supercharger americani
La Jaguar ha raggiunto un accordo con la Tesla per consentire ai propri clienti di accedere alla rete dei Supercharger negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
I termini dell'alleanza. L'intesa è analoga a quelle sottoscritte da un crescente numero di costruttori (Ford, General Motors, Mercedes, Polestar o Volvo, solo per citarne alcuni): tutte le nuove Jaguar vendute nella regione a partire dal 2025 avranno la piena integrazione dello standard di ricarica Nacs senza la necessità di un adattatore e potranno così beneficiare dei vantaggi garantiti dall'infrastuttura sviluppata dalla Tesla. Inoltre, l'azienda britannica fornirà gli adattatori ai proprietari della sua unica elettrica attualmente in gamma, la I-Pace, quando saranno disponibili.
Toyota - GR86: il model year 2024 e la RZ 40th Anniversary Limited
La Toyota ha presentato in Giappone l'aggiornamento tecnico della GR86 e allo stesso tempo svelato la serie speciale RZ 40th Anniversary Limited, offerta in sole 200 unità.
Gli Adas EyeSight sui modelli col manuale. Per tutte le GR86 sono previste alcune migliorie di carattere tecnico che in futuro potrebbero essere estese anche ai modelli venduti al di fuori del Giappone. La sportiva viene infatti dotata del pacchetto EyeSight aggiornato (anche per i modelli con cambio manuale), del comando del vivavoce sul volante, di una nuova taratura dei controlli di trazione e stabilità e del Blind Spot Monitoring opzionale. Si aggiungono agli accessori l'impianto frenante Brembo e gli ammortizzatori Sachs.
La serie speciale per i 40 anni della Trueno. La GR86 RZ 40th Anniversary Limited nasce per celebrare l'anniversario dalla presentazione della AE86, nota globalmente come Trueno e divenuta il simbolo delle compatte sportive giapponesi degli anni 80 e del mondo del drifting. La vettura è disponibile soltanto nei colori bianco e rosso con una livrea che ricorda la AE86, abbinata a specchietti e spoiler posteriore neri e cerchi di lega da 18" grigio scuro, mentre l'abitacolo presenta esclusivi rivestimenti neri e rossi con ricami personalizzati. Soltanto 200 clienti, selezionati tramite una lotteria, potranno entrare in possesso della serie speciale.
F.1, GP Giappone - Libere 2, Verstappen torna davanti a tutti
Le prove libere del GP del Giappone, a Suzuka, ci suggeriscono che i valori in pista sono tornati a essere quelli pre-Singapore. Max Verstappen ha ottenuto il miglior tempo in entrambe le sessioni di prove libere, tornando così a dettare il passo. Nel corso della seconda sessione, l'olandese della Red Bull ha fermato il cronometro sull'1:30.688. Le due Ferrari sono immediatamente dietro: Charles Leclerc è secondo, staccato di tre decimi, mentre Carlos Sainz ha chiuso con il quarto tempo a mezzo secondo abbondante dalla vetta. Tra le due vetture di Maranello troviamo la McLaren di Lando Norris.
La Top 10. In casa Mercedes la giornata si chiude con il quinto tempo di George Russell che, soprattutto in simulazione gara, ha messo in evidenza un alto degrado termico della gomma. Non sarà il solo a soffrire, perché la gestione degli pneumatici su questa pista è critica e certamente peserà anche sulle strategie. Secondo Pirelli, infatti, questa sarà una gara con almeno due soste per ogni pilota. Sesta posizione per Fernando Alonso con l'Aston Martin: lo spagnolo ha preceduto la Williams di Alex Albon, ormai presenza fissa in Top 10, che a sua volta ha chiuso con un decimo di vantaggio sulla McLaren di Oscar Piastri. A chiudere la Top 10 ci sono Sergio Perez - in netta difficoltà rispetto al compagno Verstappen - e Valtteri Bottas con l'Alfa Romeo. In difficoltà, invece, le Alpine: Esteban Ocon non è andato oltre il dodicesimo tempo, mentre Pierre Gasly ha chiuso in penultima posizione: il francese è stato anche protagonista di un incidente a due minuti dalla fine, andando a sbattere all'uscita della Degner, causando una bandiera rossa che ha messo fine anzitempo alle libere.
Carburanti - Prezzi in lieve calo (ma per poco)
I prezzi dei carburanti diminuiscono per il secondo giorno di fila, con IP e Tamoil che hanno ridotto di due centesimi al litro la benzina e il gasolio. Tuttavia, il trend al ribasso rischia di non durare a lungo: Staffetta Quotidiana, infatti, evidenzia il "forte rimbalzo delle quotazioni dei prodotti raffinati, con il gasolio di nuovo sopra i mille dollari la tonnellata". Inoltre, nonostante le medie nazionali del self-service risultino in "lieve calo per la prima volta da metà luglio", la benzina rimane sempre sopra i 2 euro/litro.
Le medie del giorno. In particolare, secondo le elaborazioni della rivista specializzata sulla base delle comunicazioni dei gestori all'Osservatorio del Mimit, in modalità "fai da te" la verde quota a 2,003 euro/litro (-2 millesimi) e il diesel a 1,940 euro/litro (-2). Al servito, benzina a 2,139 euro/litro (invariato), gasolio a 2,076 euro/litro (invariato), Gpl a 0,712 euro/litro (invariato), metano a 1,393 euro/kg (-2) e Gnl a 1,262 euro/kg (-2). Lungo le arterie autostradali, benzina a 2,079 euro/litro (2,322 al servito), gasolio a 2,023 euro/litro (2,276 al servito), Gpl a 0,851 euro/litro, metano a 1,521 euro/kg e Gnl a 1,277 euro/kg.
Inizia l'iter del micro bonus. Intanto, quasi tutti i quotidiani nazionali affrontano la questione del bonus da 80 euro per le famiglie meno abbienti. L'erogazione non dovrebbe essere mensile, come emerso in recenti indiscrezioni di stampa, bensì una tantum. L'intervento sarà esaminato già stamattina da un "pre-consiglio dei ministri" per poi essere approvato lunedì 25 settembre. Per il nuovo bonus, che confluirà nella social card "Dedicata a te" (la carta di pagamento prepagata da 382,50 euro destinata a nuclei familiari con un Isee sotto i 15 mila euro), il budget a disposizione dovrebbe essere di un centinaio di milioni, ma l'effettiva portata della misura dovrà essere stabilita tenendo in considerazione la tenuta dei conti pubblici: il governo dovrà affrontare l'aumento del rendimento dei titoli di Stato di riferimento (i Btp a 10 anni) al 4,5%, in parte legato anche ai continui rialzi dei tassi di interesse da parte della Bce, e la contestuale salita del costo d'esercizio del debito italiano (ossia i maggiori oneri da pagare sulle emissioni di titoli in termini di rendimenti da garantire agli investori affinché acquistino i nostri buoni del Tesoro). La strada, insomma, non è semplice.
Picasso - 660 LMS, supercar sartoriale
La nuova supercar svizzera Picasso 660 LMS è stata presentata a Milano: 660 indica il numero dei cavalli, LM ne descrive il Dna ispirato ai prototipi che corrono a Le Mans e la S sta per stradale.
Carrozzeria e telaio sono di fibra di carbonio, mentre il motore è un V6 biturbo di 3.0 litri con bancate a 90. Sviluppato ad hoc da Autotecnica Motori leader nella progettazione di motori per i campionati FIA GT, Formula 2 e Formula 3 è pensato per sfruttare al massimo le prestazioni dei carburanti sintetici. Il peso della sportiva è inferiore ai 1.000 kg, mentre la downforce può superare i 900 kg. Dato curioso, la parte laterale del telaio è costituita dal pannello di fibra di carbonio più lungo mai realizzato per un'auto di serie: 3,24 metri.
Il progetto porta la firma di Stefano Picasso, desideroso di riportare in auge i fasti di un'epoca ormai passata in cui leggendarie scuderie creavano prodezze di meccanica e acume ingegneristico per correre in pista. In aggiunta, la 660 LMS gioca anche le carte della bellezza e della sartorialità. In linea con uno dei trend attuali, infatti, il cliente può partecipare attivamente alla costruzione della sua vettura passo dopo passo. Stefano Picasso ha creato questa vettura con la forza di una visione che lo accompagna dall'infanzia: quando aveva appena due anni, infatti, ha creato la sua prima macchina, una piccola GT azzurra plasmata con il Das.
Ho sempre avuto questa missione nel cuore: portare una macchina da corsa alla massima performance, senza intaccarne la bellezza, dichiara Picasso. La determinazione e la precisione con cui il suo immaginario ha tracciato un disegno futuro hanno incrociato Robert Wild, imprenditore e collezionista. Robert ha raccolto la mia visione, ha compreso il mio intento e siamo cresciuti un tassello alla volta, con un focus preciso sulla parte ingegneristica e sul traguardo che volevamo raggiungere. Il polo produttivo di San Vittore, in Svizzera, è in grado di concepire e realizzare ogni elemento, tanto da avere comparti dedicati anche all'industria aerospaziale. Ci sono cinque assembly station che contribuiscono a comporre queste opere d'ingegno, capaci di coniugare performance assoluta, valore estetico e sostenibilità. Non utilizziamo componenti aftermarket: ogni singolo pezzo viene creato da noi. Questo approccio radicale ci consente di lavorare su carburanti sintetici che portino innovazione anche nel contesto della sostenibilità. Tra i partner tecnici ci sono anche Pirelli e Sabelt. La Picasso 660 LMS, disponibile nel 2024, sarà declinata in 21 coupé e 11 roadster per i clienti stradali, cui s'aggiungeranno 11 GT1 da pista per il customer racing.
Batterie - Accumulatori a fine vita: è meglio riciclare subito o rigenerare?
Le auto elettriche avanzano e con loro i sistemi di accumulo abbinati agli impianti fotovoltaici, in un proliferare di batterie che pone seri problemi non solo sull'approvvigionamento delle materie prime, ma anche sullo smaltimento una volta che sono arrivate a fine vita. Proprio su quest'ultimo punto si è aperto un dibattito dopo le dichiarazioni di Autocraft EV Solutions, società inglese che lavora a stretto contatto con le Case automobilistiche nel campo dell'analisi dei guasti e nelle tecniche di riparazione e recupero delle batterie. Grazie a decenni di esperienza, Autocraft ha sviluppato sistemi in grado di anticipare le criticità nel funzionamento grazie ad un approccio basato sul ripristino ed il mantenimento un livello di prestazioni ottimali in contrapposizione al riciclaggio prematuro di un pacco batteria o alla produzione di uno nuovo. Un approccio più rispettoso dell'ambiente e che, secondo un portavoce, non è sufficientemente preso in considerazione dalle istituzioni, soprattutto quelle dell'Unione.
La nuova direttiva approvata lo scorso giugno dal Parlamento europeo parla esclusivamente di obiettivi legati alla raccolta e al riciclo, comprendendo l'intero ciclo di vita delle batterie, dalla creazione allo smaltimento, senza menzionare altre possibilità e fissando livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di batterie e da scarti di produzione da utilizzare per la produzione di nuovi accumulatori. Il fatto che si parta dal presupposto che una batteria considerata esausta debba essere necessariamente riciclata e che questa sia la strada più efficiente economicamente e a livello ambientale è messo apertamente in discussione da Autocraft che invece sostiene che la maggior parte delle batterie attualmente considerate a fine vita siano ben lontane dall'esserlo.
Per sostenere queste affermazioni, oltre ad aver garantito che la tecnologia applicata alla riparazione e alla rigenerazione delle batterie EV sia già esistente e anche scalabile in tempi relativamente brevi, Mike Hague-Morgan, direttore esecutivo di Autocraft, ha snocciolato qualche dato che evidenzia l'inefficienza degli attuali processi di riciclo. Se il costo ambientale della produzione di batterie è elevato, il riciclo è solo leggermente migliore: utilizza infatti circa il 53% dell'elettricità, consuma il 14% dell'acqua ed emette il 59% della CO2 necessaria per produrre una nuova batteria. Numeri che ridimensionano la sostenibilità e l'impronta ambientale. "Il Parlamento europeo prende sul serio la questione delle batterie Ev a fine vita, ma riteniamo che il riciclo venga privilegiato troppo presto nel ciclo delle batterie. Celle, moduli e pacchi vengono smantellati prima che siano stati esauriti tutti i kWh".
Mentre l'UE descrive la rigenerazione come "caso estremo di riutilizzo che comporta lo smontaggio e la sostituzione delle celle e dei moduli", Autocraft ribatte con la realtà di migliaia di pacchi batteria rigenerati ogni anno, intervenendo a volte su singole celle o moduli e identificando le cause in modo da evitare che il guasto si ripeta. La sostituzione di un singolo modulo della batteria utilizza una frazione minima dell'elettricità e dell'acqua (rispettivamente il 3,2% e il 2,8%) necessarie per produrre un pacco di batterie nuovo emettendo solo il 2,9% di carbonio, e può essere effettuata a intervalli regolari durante l'intero ciclo di vita.
Fleet&Business Day - Una retromarcia sullelettrico? Costerebbe troppo
L'Europa ha ormai deciso un percorso verso la mobilità elettrica, ma molti chiedono un dietrofront, magari come avvenuto nel Regno Unito. Tuttavia, per Gianluca Di Loreto, partner di Bain & Company, il costo di una retromarcia rischia di essere troppo alto. Qualunque sia la normativa, l'industria ha già fatto delle scelte sulle quali non si potrà tornare indietro in modo sostenibile dal punto di vista economico. Anche per questo, la transizione deve considerare non solo aspetti ecologici, ma anche, se non soprattutto, i fondamentali economici, principalmente delle aziende dell'intera filiera.
l'ora delle scelte. In tale contesto, Nicola Amati, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, ha sottolineato la situazione di aziende della filiera che si devono riconvertire in un arco temporale strettissimo, rischiando di perdere quelle competenze che hanno accumulato nel corso di decenni. Inoltre, si trovano nella disperazione di convertirsi a produzioni di elettronica che appartengono a un settore estremamente competitori. La sostenibilità delle aziende è in estrema difficoltà, ha aggiunto Amati. Tuttavia, per Di Loreto, Case e componentisti non possono aspettare il legislatore. Oggi devono fare le loro mosse nella più totale incertezza: chi ha fatto una scelta radicale e chi sta tenendo un approccio multitecnologico. In ogni caso rischiano sempre di fare una o più mosse sbagliate, ha aggiunto il consulente industriale, sottolineando alcuni effetti della transizione sulle attività delle aziende (Le Case stanno aumentando la quota parte di componenti comuni nelle piattaforme condivise tra i vari marchi perché devono risparmiare il più possibile) e ancor di più sul mercato: Stanno sparendo le auto piccole perché i costruttori, detto in modo volgare, non ci fanno soldi e stanno dirigendo la loro offerta verso l'alto di mercato. di conseguenza a rischio il concetto di mobilità di massa, ancor di più con la transizione verso l'elettrico.
Gli effetti della transizione. A proposito delle Bev, per Di Loreto, bisogna che il progresso diventi per tutti, ossia che l'auto diventi accessibile, mentre oggi i prezzi delle elettriche si stanno spostando verso l'alto. Oggi l'elettrico è per segmenti medio-alti. Non a caso sta aumentando di anno in anno l'età del parco circolante: gli automobilisti mantengono la loro auto per molti più anni. Quanto ai cinesi, il partner di Bain ritiene che possano conquistare uno spazio rilevante sul mercato del Vecchio Continente. Tuttavia, la questione di maggior importanza riguarda le strategie delle Case europee e in particolare il ruolo che vorranno giocare in futuro, "se rimanere nelle nicchie" o competere con i cinesi. Di sicuro l'elettrico andrà a modificare anche il mondo delle flotte. Secondo Andrea Sartori, direttore vendite di Quattroruote Professional, la transizione è un percorso che va al di là della scelta del veicolo, riguarda aspetti come l'utilizzo del parco, la sua struttura, il budget. Inoltre, è indispensabile anche dotarsi di infrastruttura o formare gli utilizzatori. Insomma il cambio di paradigma riguarda non solo le Case, ma anche realtà di particolare rilevanza per l'intera filiera come flotte e noleggio.
Fleet&Business Day - Aniasa torna a chiedere una revisione della fiscalità sulle flotte
Alberto Viano, presidente dell'Aniasa, ha colto l'occasione del Fleet&Business Day, l'evento di Quattroruote dedicato ai fleet manager, per tornare a chiedere una revisione della fiscalità gravante sul canale del noleggio. La richiesta non è nuova, ma si inserisce nell'attuale percorso della Legge Delega per la riforma del Fisco: la normativa è già entrata in vigore il 20 agosto e ora il governo ha tempo 24 mesi per emanare i decreti legislativi integrativi e correttivi.
Le richieste dell'Aniasa. In particolare, Viano ha chiesto di semplificare e razionalizzare le imposizioni, riducendo gli adempimenti amministrativi tramite la revisione dei costi parzialmente deducibili. A tal proposito, l'associazione sta per definire una proposta per aumentare soglie e percentuali di deducibilità. Dunque, si proporrà di aumentare il limite massimo ancora fermo dopo oltre 30 anni a 18.075 euro e di portare al 100% la quota di costi deducibili per le elettriche. Inoltre, si chiede un riordino delle tasse automobilistiche anche nell'ottica di semplificare il prelievo. In tal senso, l'Aniasa vorrebbe uno schema legislativo che consideri le peculiarità del noleggio. Infine, si propone di rivedere le disposizioni sui redditi delle persone fisiche per salvaguardare le finalità dellamobilità sostenibile: la proposta dell'associazione è di migliorare la tassazione sui fringe benefit per i veicoli aziendali a uso promiscuo stabilizzando la soglia di esenzione a 3 mila euro (come per il periodo d'imposta 2022), a fronte dell'attuale valore ordinario di 258,23 euro.
EVO7 - Sette posti sotto i 30 mila euro
La Evo7 è una Suv di segmento D con misure piuttosto abbondanti: la lunghezza è di 4.795 mm, la larghezza di 1.870 mm e l'altezza di 1.758 mm. Il passo arriva a 2.810 mm, mentre la carreggiata anteriore e la posteriore misurano, rispettivamente, 1.575 e 1.590 mm. Il peso in ordine di marcia è di 1.605 kg, mentre a pieno carico si può arrivare a 2.160 kg.
Per la 7, la Evo ha previsto soltanto un motore a benzina, un 1.5 turbo che può erogare fino a 174 CV a 5.500 giri/min e 288 Nm di coppia massima a 4.500 giri/min. La trazione è anteriore, mentre il cambio è un automatico doppia frizione a sei rapporti. Per il momento, il costruttore non ha svelato le prestazioni del modello, limitandosi a fornire i consumi, pari a 7,4 litri per 100 km nel ciclo Wltp, e le emissioni (171 g/km di CO2). Il serbatoio della benzina è da 58 litri, per un'autonomia media che dovrebbe aggirarsi attorno ai 780 chilometri. A completare la tecnica della Evo7 ci sono delle sospensioni anteriori di tipo MacPherson e delle posteriori con barra di torsione: la servoassistenza dello sterzo è elettrica, mentre i freni prevedono quattro dischi, con solo gli anteriori autoventilanti.
La Evo7 è disponibile con due differenti configurazioni per gli interni, a sei o sette posti. Nel primo caso sono presenti sei poltrone singole, mentre nel secondo la terza fili di sedili prevede un divano abbattibile: indipendentemente dalla configurazione il costruttore dichiara un volume utile di 230, 1.050 e 1.900 litri (calcolati fino al tetto), a seconda della posizione dei vari sedili. Di serie sono previsti due schermi: quello dell'infotainment - compatibile con Android Auto e Apple CarPlay - misura 12,3", mentre per il quadro strumenti digitale è previsto un pannello da 10". La plancetta del climatizzatore, con comandi a sfioramento, è separata dal sistema multimediale, mentre sul tunnel centrale trovano spazio il selettore del cambio automatico, il pulsante di avviamento e il comando del freno di stazionamento elettrico.
Come sempre in questi casi, l'allestimento è completo e non sono previsti optional particolari, a eccezione dei colori: bianco, rosso, blu o nero. Di serie figurano accessori come il tetto panoramico apribile, la regolazione elettrica dei sedili anteriori (riscaldabili), la videocamera a 360 gradi, il climatizzatore automatico trizona e i rivestimenti di ecopelle per i sedili.
La Evo7 è il modello di punta della gamma Evo: il prezzo chiavi in mano, compresa la messa su strada, è di 29.900 euro, a cui vanno aggiunti l'Ipt e i costi di immatricolazione. Per fare un paragone, la DR 7.0 a sette posti viene proposta con un prezzo di partenza di 32.900 euro.
Milano - "Basta morti in strada", in mille bloccano il centro
Un migliaio di persone in strada, quattro incroci della cerchia dei Bastioni presidiati (Porta Nuova angolo Solferino, viale Bianca Maria angolo via Mascagni, viale Beatrice d'Este angolo via Melegnano, corso di Porta Vercellina angolo via Biffi), qualche insulto scambiato con i conducenti di auto e moto bloccati dai picchetti e una deviazione finale a Palazzo Marino, sede del Comune: è questo il bilancio della manifestazione "Basta morti in strada", organizzata la sera del 21 settembre a Milano dalle associazioni dei ciclisti - e non solo- per protestare contro le politiche della giunta di Beppe Sala in materia di mobilità.
"Più sicurezza, Milano a 30 all'ora". Organizzata per "fermare la città" dopo gli ultimi, gravi incidenti, spesso causati da mezzi pesanti (negli ultimi due episodi sono stati coinvolti persino un bus dell'Atm e un mezzo dell'Amsa), la manifestazione ha voluto ricordare prima di tutto le vittime: solo nel 2023 gli organizzatori ne hanno contato una ventina, soprattutto pedoni e ciclisti, ma anche persone a bordo di mezzi motorizzati, tra cui un monopattino. Oltre a una maggiore attenzione alla sicurezza stradale da parte del Comune, i manifestanti hanno chiesto una "Milano a 30 km/h", tema su cui il sindaco ha già espresso dubbi dopo la corsa in avanti del consiglio comunale, e una mobilità "a misura di bici" (si presume non quella delle pericolose bike-lane, che andrebbero messe in sicurezza). Difficile dire se questa agenda troverà risposte a Palazzo Marino: al momento, la giunta appare molto impegnata a rafforzare le gabelle (il 30 ottobre Area C passerà da 5 a 7,50 euro e nel 2024 sarà attiva anche nei fine settimana), rendere la vita impossibile agli automobilisti (residenti e no) e, più in generale, a escogitare nuovi sistemi per "cancellare" le auto dalla città. Qualcosa, va detto, si muove sul fronte dei mezzi pesanti: dall'1 ottobre il Comune proibirà l'accesso ai mezzi da cantiere sprovvisti di sistemi di sicurezza in grado di limitare i pericoli degli angoli ciechi.
Fiat - Al volante della 600e - VIDEO
Con la 600, la Fiat punta forte sul segmento B, popolarissimo in Italia: le versioni in campo sono due, la 600e, 100% elettrica, e la Hybrid, appena annunciata. Abbiamo provato l'Ev: autonomia, prezzo e caratteristiche saranno sufficienti per rispondere alle esigenze di un vasto pubblico? Scopritelo nel video qui sotto.
Italian Speed Festival - Tutti in pista a Misano
Il 21 e 22 ottobre sul circuito di Misano (RN) si svolgerà l'Italian Speed Festival 2023. L'evento, organizzato da Canossa Events, include competizioni in pista, esposizioni, concorsi, incontri e conferenze all'insegna della passione e dello spirito della Motor Valley.
Gli eventi in pista. Nel fine settimana romagnolo si terranno le competizioni della Cavallino Classic Cup, dell'Alfa Revival Cup (auto dal 1947 al 1981) e della Youngtimer Cup (auto dal 1991 al 2005). Saranno inoltre previsti turni da 25 minuti dedicati a chi vorrà portare in pista le proprie auto stradali storiche e moderne e degli hotlap a bordo della Dallara Stradale.
Le attività nel paddock. Nel paddock, aperto liberamente al pubblico, si terranno invece il Concorso d'Eleganza dedicato alle Ferrari da competizione di tutte le epoche, le esposizioni dedicate a marche italiane ed estere e alcuni incontri e conferenze presso l'area Teatro della Passione. Un cronista terrà viva l'attenzione lungo tutti i due giorni della manifestazione e, ispirandosi alla 24 ore di Le Mans, i maxischermi trasmetteranno in diretta immagini delle gare, degli eventi e delle interviste per coinvolgere il pubblico.
Fleet&Business Day 2023 - Per la transizione servono tutte le soluzioni e le alternative
Dal palco del Fleet & Business Day, il nostro evento dedicato ai gestori delle flotte, arriva un messaggio chiaro sull'approccio dell'Europa alla transizione ecologica. Bruxelles ha imposto la strada dell'elettrico non solo per le auto, ma anche per tanti altri settori produttivi. In realtà, secondo Giovanni Lozza, docente del Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano, "bisogna prendere in considerazione tutte le soluzioni e le alternative".
Tanti pezzi di un solo puzzle. Del resto, per il docente tutte le possibili alternative all'elettrico devono essere considerate come dei pezzi di un solo puzzle. "Io ha spiegato Lozza non vedo per esempio l'idrogeno come un'alternativa unica: è un gas difficilissimo da trasportare e stoccare, è pericoloso e serve un'infrastruttura dedicata e capillare. una tecnologia da implementare ma non sarà una soluzione totale e globale. come per il fotovoltaico: non si può pensare di tappezzare il mondo di pannelli". Dunque, "bisogna seguire tutte le possibili opportunità". Per esempio i biofuel sui quali l'Ue ha per ora detto no con una risposta considerata "sbagliata" alle istanze dell'Italia. A proposito di carburanti alternativi, Franco Del Manso, responsabile Ufficio Rapporti Internazionali Ambientali e Tecnici dell'associazione Unem, ha espresso un parere netto sul'Unione europea. A suo avviso, infatti, Bruxelles "sta mettendo i bastoni tra le ruote per limitare gli e-fuel". Il motivo è presto detto: "L'Europa parla solo di elettrificazione e non di decarbonizzazione",
Le scelte dell'Europa. Al contrario, gli e-fuel consentirebbero di ridurre drasticamente le emissioni dei motori a combustione e, insieme ai biocarburanti, possono fornire un contributo per raggiungere la carbon neutrality. In ogni caso, Del Manso ritiene che su carburanti biologici e alternativi, "non tutte le decisioni sono state prese. Ecco perché noi dell'Unem lottiamo per evitare la morte del motore endotermico". Tra l'altro gli e-fuel potrebbero ridurre le emissioni dei milioni di vetture endotermiche che rimarranno ancora per decenni una componente importante del parco circolante. A tal proposito, Del Manso ha fatto eco ad altri rappresentanti del settore automobilistico, sottolineando l'importanza di rinnovare il parco tramite la sostituzione di veicoli dall'Euro 0 all'Euro 3. Sempre sul tema delle politiche europee è intervenuto Carlo Altomonte, docente della Bocconi e dell'Ispi, evidenziando come nell'ultimo discorso del presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, i toni di cautela abbiano avuto "maggior spazio rispetto a qualche mese o anno fa quando bisognava accelerare la transizione". Per Altomonte, quindi, ci sarà "più flessibilità nelle scelte che saranno prese a Bruxelles". Per esempio, sull'Euro 7 "molto dipenderà dalle scelte di visione del comparto", mentre sul tema delle materie prime critiche "bisognerà conciliare le questioni ambientali con la necessità di ridurre la dipendenza dalla Cina.
Audi Q4 e-tron - Più potenza, autonomia e dotazioni
Con l'aggiornamento della gamma, le Audi Q4 e-tron e Q4 e-tron Sportback offrono nuovi contenuti, più potenza e un'autonomia superiore. Le nuove versioni saranno ordinabili a partire dal mese di ottobre e il successo di vendita della Suv elettrica ha convinto i vertici dei Quattro anelli ad allargare la produzione anche alla fabbrica di Bruxelles, che affiancherà quella di Zwickau.
La batteria. Una delle novità più importanti è l'adozione di una chimica aggiornata delle celle della batterie da 77 kWh netti, ora adottata da tutti i modelli. Questa novirà fa salire a 175 kW la potenza massima di ricarica (+40 kW) per far scendere i tempi di ripristino dal 10 all'80% a 28 minuti; inoltre, vengono introdotte le funzioni di precondizionamento e postcondizionamento attivate dalla vettura in base ai dati dell'infotainment MMI e dell'App my Audi, in modo da ottimizzare la temperatura degli accumulatori prima e dopo le ricariche.
Prestazioni. Un altro elemento chiave dell'aggiornamento è l'arrivo sull'asse posteriore di un nuovo motore elettrico sincrono a magneti permanenti di potenza superiore. La combinazione del motore e delle batterie permette alla nuova variante 45 e-tron, che sostituisce la precedente 40 e-tron, di erogare 286 CV (82 in più della precedente), di percorrere 562 km nel ciclo Wltp (+22 km) e di toccare i 100 km/h da fermo in 6,7 secondi (-1,8 secondi). Optando per l'allestimento quattro, la 45 e-tron passa da 265 a 286 CV. Al top della gamma si posiziona infine la 55 e-tron quattro, che passa da 299 a 340 CV e porta a 5,4 secondi lo 0-100. Per tutti i modelli, infine, la velocità massima è stata fissata a 180 km/h.
Assetto e sterzo. L'iniezione prestazionale ha portato alla rivisitazione dell'assetto: le Q4 possono ora contare su uno sterzo dal rapporto più diretto e su una diversa taratura degli ammortizzatori, estesa anche al software di gestione dei modelli dotati di assetto a controllo elettronico. Inoltre, per chi lo desidera, viene reso disponibile l'Audi Character Sound, che riproduce attraverso altoparlanti interni ed esterni un suono digitale del propulsore, disattivabile in qualunque momento.
Adas e allestimenti. L'aggiornamento della gamma Q4 e-tron è anche l'occasione per introdurre una serie di dotazioni di sicurezza aggiornate: in questo caso, debutta a richiesta il cambio di corsia assistito integrato nel cruise control adattivo, che a partire da 90 km/h gestisce i sorpassi con la sola attivazione degli indicatori di direzione. Infine, in aggiunta agli allestimenti esistenti, viene proposta la nuova versione Edition S line, caratterizzata dai cerchi da 21" color bronzo, dai gruppi ottici Matrix Led e dai fari posteriori led oscurati abbinati alle tinte esterne grigio Pebble, bianco Ghiaccio o nero Mythos.
Mitsubishi Colt - Passaggio in Francia
Voi non sognate e lei è sicuramente desta: parliamo della nuova Mitsubishi Colt, tecnicamente un "rebadging", ovvero una vettura bell'e pronta rimarchiata con calandra, scritte e loghi. Dunque non c'è da svegliarsi o stropicciarsi gli occhi: la settima generazione della giapponese è proprio la Renault Clio con addosso il minimo indispensabile per farsi crescere gli occhi a mandorla, anche se poi anche quelli - i fari - rimangono gli stessi. Un'operazione industriale per l'Alleanza tra la Régie e la Nissan (che dal 2016 possiede il 34% della Mitsubishi) e anche commerciale per Koelliker, che 44 anni fa iniziò ad importare in Italia le auto dei Tre Diamanti; e che oggi, grazie a un accordo appena rinnovato, continuerà a farlo con una rete di 40 concessionari e un listino in cui la nuova Colt parte da 17.900 euro.
Ieri, oggi... La Colt nasce nel lontano 1962, arriva in Europa nel 1968 e intreccia già la sua storia con quelle di altri costruttori per interposta persona. Nel 2002, infatti, la Colt scaturisce dallo stesso progetto della prima Smart forfour: sono gli anni in cui la Mitsubishi ha legami con la Chrysler, da poco diventata un solo corpo con la tedesca Daimler. Oggi, la notizia è che la Mitsubishi torna nel segmento B ed è destinata a rinforzare la propria gamma con la ASX (cioè la Captur), la nuova Outlander ibrida plug-in nel 2024 e un'elettrica nel 2025. La Colt è la classica berlina lunga intorno ai 4 metri (4,05, per la precisione) e ha tutti pregi (e i difetti) della Clio, a partire da uno stile gradevole e un bagagliaio da ben 391 litri che però è infossato e ha il pulsante di sblocco nella zona del portatarga (dunque ci si sporca le mani). Chi siede dietro non ha molto spazio per la testa e deve sperare in compagni di viaggio non troppo alti.
Benzina e full hybrid. La Colt può contare su una dotazione di sicurezza completa e una plancia digitale che, sugli allestimenti più ricchi, mette insieme la strumentazione da 10 con lo schermo verticale da 9,3 di un infotainment facile da collegare, da utilizzare e che non obbliga a passare da lui per gestire tutte le funzioni (per esempio, il climatizzatore ha ancora pulsanti e manopole). L'allineamento alla linea francese è anche nei motori: ci sono il 3 cilindri mille aspirato da 65 CV con cambio a 5 rapporti, il turbo da 90 CV (unica opzione non guidabile dai neopatentati) con una marcia in più e, infine, l'ibrido full da 145 CV con trasmissione automatica multimodale a 4 rapporti. Il piccolo turbo piace per la buona coppia in basso, l'ibrido per la fluidità, a patto di non voler guidare in modo troppo grintoso. Dosando con naturalezza l'acceleratore, invece, la Colt ibrida diventa un'auto godibile, confortevole e anche parsimoniosa: i 4,2 litri/100 km dichiarati sono tutt'altro che una chimera se, come nel nostro caso, si alternano città e percorsi extraurbani.
Quattro allestimenti. La Mitsubishi Colt arriverà a dicembre e il listino non è ancora finalizzato, ma si sa che avrà quattro allestimenti (Inform, Invite, Intens e Instyle) e partirà da 17.900 euro, più dei 17.250 della Clio. A questo punto, la domanda è inevitabile: perché prendersi lei e non la sorella francese? Perché, a parità di prezzo, gli uomini della Koelliker promettono una dotazione più interessante, una scelta più semplice e una garanzia più ampia: cinque anni o 100.000 km, assistenza stradale di pari durata e otto anni o 160.000 km sulla batteria della versione ibrida, con la possibilità di fare controlli gratuiti.
Mercedes-Benz - CLE Coupé, tutti i prezzi e le versioni per l'Italia
La Mercedes ha pubblicato i listini italiani della nuova CLE Coupé. La due porte è disponibile a partire da 62.443 euro con tre motorizzazioni mild hybrid abbinate al cambio automatico 9G-Tronic Plus: la CLE 220 d a gasolio da 197 CV (+23 CV di boost elettrico) e le due benzina CLE 200 e CLE 300 4Matic con il 2.0 litri turbobenzina da 204 o 258 CV (+23 CV di boost elettrico).
Taglia grande per sostituire due modelli. La Coupé, che abbiamo già provato in anteprima e che sarà seguita entro breve tempo dalla variante Cabriolet, è nata per sostituire in un colpo solo le precedenti Classe C e Classe E coupé, razionalizzando la gamma. A quota 4,85 metri, la vettura è più lunga di entrambe le progenitrici e offre maggiore spazio anche per i passeggeri posteriori, oltre a un bagagliaio da 420 litri. La piattaforma modulare MRA2 rende possibile l'utilizzo di powertrain e software di ultima generazione: il listino apre con i noti 2.0 litri benzina e diesel mild hybrid, ma le sportive AMG, anche in versione plug-in hybrid, seguiranno entro breve tempo.
Sei allestimenti per tre motori. Gli allestimenti della CLE sono denominati Advanced, Advanced Plus, AMG Line Advanced AMG Line Advanced Plus, AMG Line Premium e AMG Line Premium Plus. La versione d'accesso Advanced offre di serie i cerchi di lega da 18", l'infotainment Mbux con navigazione, modulo 5G e retrocamera, la piattaforma di ricarica wireless, i sedili anteriori elettrici e riscaldabili con memorie, il climatizzatore Thermatic, il pacchetto Dynamic Select, il Keyless-go e il pacchetto base di Adas, mentre l'Advanced Plus (1.281 euro) aggiunge i cerchi di lega da 18" specifici, i battitacco illuminati, il Blind Spot Assist, il riconoscimento dei segnali stradali e i tappetini in velluto. L'AMG Line Advanced (di serie sulla CLE 300 e optional a 5.253 euro per le altre rispetto all'allestimento base Advanced) aggiunge il pacchetto esterno e interno AMG Line, l'impianto frenante anteriore maggiorato, i cerchi AMG da 19" con pneumatici differenziati, il volante AMG rivestito di pelle Nappa e la plancia rivestita di materiale Artico, mentre l'AMG Line Advanced Plus combina le dotazioni della Advanced Plus con il pacchetto AMG (da 1.281 a 6.534 euro). L'AMG Line Premium (optional da 3.764 a 9.016 euro) include, in aggiunta, i gruppi ottici Digital Light e la realtà aumentata per l'Mbux, mentre l'AMG Line Premium Plus (optional da 8,461 a 13.713 euro) aggiunge il tetto Panorama, l'Mbux Interior Assistant, l'head-up display, l'impianto audio Burmeister, le telecamere a 360 gradi e il Park-Pilot.
Gli optional più importanti. Nonostante le numerose varianti a listino, la CLE Coupé può essere ulteriormente arricchita scorrendo l'imponente listino degli optional, dove figurano anche il pacchetto esterno Night per le finiture scure di tutti gli elementi decorativi, i vetri posteriori oscurati, le sospensioni attive Dynamic Body Control, l'asse posteriore sterzante, i cerchi AMG da 20", il pacchetto Energizing Plus, i sedili anteriori climatizzati con funzione massaggio, gli Adas aggiuntivi di livello 2, il parcheggio automatico remoto, gli interni rivestiti di pelle e pelle Nappa e le tinte speciali Manufaktur (Grigio Grafite Magno, Grigio Alpi e Rosso Patagonia).
I prezzi
CLE 220 d Coupé ADVANCED: 62.443 euro
CLE 220 d Coupé AMG Line ADVANCED: 67.696 euro
CLE 220 d Coupé ADVANCED PLUS: 63.724 euro
CLE 220 d Coupé AMG Line ADVANCED PLUS: 68.977 euro
CLE 220 d Coupé AMG Line PREMIUM: 71.459 euro
CLE 220 d Coupé AMG Line PREMIUM PLUS: 76.156 euro
CLE 200 Coupé ADVANCED: 62.748 euro
CLE 200 Coupé AMG Line ADVANCED: 68.001 euro
CLE 200 Coupé ADVANCED PLUS: 64.029 euro
CLE 200 Coupé AMG Line ADVANCED PLUS: 69.282 euro
CLE 200 Coupé AMG Line PREMIUM: 71.764 euro
CLE 200 Coupé AMG Line PREMIUM PLUS: 76.461 euro
CLE 300 4MATIC Coupé AMG Line ADVANCED: 73.911 euro
CLE 300 4MATIC Coupé AMG Line ADVANCED: PLUS 75.192 euro
CLE 300 4MATIC Coupé AMG Line PREMIUM: 77.675 euro
CLE 300 4MATIC Coupé AMG Line PREMIUM PLUS: 82.372 euro
F.1, GP Giappone - Suzuka, Red Bull a un passo dalla gloria
Dopo la vittoria della Ferrari a Singapore, il circus della Formula 1 si trasferisce in quel di Suzuka per il Gran Premio del Giappone, sedicesimo appuntamento del Mondiale 2023. Sull'iconico circuito a forma di otto si arriva con tanti interrogativi: la Red Bull sarà ancora dominante, lasciando l'episodio di Singapore come caso isolato dove tutto è andato storto, oppure le direttive tecniche introdotte lo scorso weekend hanno davvero tarpato le ali alla RB19?
Il punto di domanda. Diciamocelo: la performance di Singapore della Red Bull ha colto tutti di sorpresa. Dopo una stagione dominata, vedere le RB19 di Max e Sergio non riuscire a passare in Q3 è stato un colpo di scena degno della miglior sceneggiatura di Hollywood. Il team anglo-austriaco ha minimizzato la cosa e non ha mostrato preoccupazione. Nel paddock un po' tutti si aspettano che a Suzuka le cose torneranno "alla normalità", con Max in grado di fare il bello e cattivo tempo su una pista tecnica che dovrebbe adattarsi benissimo alla filosofia costruttiva della RB19. Però qualche dubbio sussiste ancora: le direttive tecniche introdotte a Singapore (TD018 e l'estensione della TD039, di cui tanto si parlò l'anno scorso) potrebbero aver davvero scombinato il bilanciamento perfetto della Red Bull? Come sempre, la risposta la darà la pista. A Suzuka, la Red Bull Racing potrebbe matematicamente conquistare il titolo costruttori. Per farlo, servono due condizioni alla portata: ottenere un punto in più delle Mercedes ed impedire che le Ferrari possano ottenere 24 punti più di Red Bull. Un obiettivo facilmente alla portata del team di Milton Keynes.
Tra le piste più amate. Suzuka è una delle piste più amate dai piloti, sia per le curve iconiche che compongono il tracciato che per l'atmosfera dei tantissimi e appassionati tifosi giapponesi che rendono questa trasferta unica nel suo genere. Rispetto a Singapore, Suzuka è un altro mondo: qui si gira con carico aerodinamico medio-basso e le gomme saranno messe alla frusta dalle tante curve veloci, soprattutto nel tratto delle S iniziali. Questa è una pista severa anche sulla power unit, chiamato a dare il massimo a pieno regime per oltre il 70% del giro. Una piccola curiosità: questo weekend, vedremo i cordoli della curva 2 di un colore diverso rispetto al solito. Sono stati ridipinti di giallo e nero: si tratta di un richiamo visivo al progetto promosso da Sebastian Vettel - "Buzzin' Corner" - che mira a sensibilizzare sul tema delle biodiversità. Non è un caso che il quattro volte campione del mondo sarà nel paddock questo fine settimana, perché insieme a Suzuka sono stati costruiti undici "hotel" per insetti che saranno posti in un'area interna della pista.
Paddock in fermento. L'ultima notizia in ordine cronologico è l'estensione contrattuale di Oscar Piastri alla McLaren fino al 2026. La notizia segue alla conferma di Zhou all'Alfa Romeo/Sauber, mentre Hamilton e Russell - nelle scorse settimane - hanno ottenuto il rinnovo per altre due stagioni. Ormai è un segreto di pulcinella il rinnovo di Charles Leclerc e Carlos Sainz: è solo questione di tempo. Resta ancora da chiarire la situazione in AlphaTauri, dove Tsunoda e Ricciardo sono indicati come la coppia del 2024, ma le ottime prestazioni di Lawson potrebbero riservare qualche sorpresa.
Il GP del Giappone in tv. Sono sette le ore di fuso orario tra l'Italia e il Giappone; quindi, tutta l'azione in pista si svolgerà nelle prime ore del mattino. Sky garantirà la consueta copertura in diretta esclusiva, in streaming anche su Now, ma qualifiche e gara troveranno spazio nella programmazione in chiaro su TV8, ovviamente in differita. Ecco il programma del weekend di gara, con gli orari italiani.
Venerdì 22 settembre
Prove Libere 1 dalle 4:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Prove Libere 2 dalle 8:00 in diretta esclusiva su Sky sport F1
Sabato 23 settembre
Prove Libere 3 dalle 4:30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Qualifiche dalle 8:00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 15:30
Domenica 24 settembre
Gara alle 7 in diretta esclusiva su Sky Sport F1. Differita TV8 16:30
Opel - Riappare l'erede della Crossland
A distanza di circa due mesi dal primo avvistamento la Opel torna allo scoperto con il prototipo dell'erede della Crossland. La denominazione potrebbe cambiare, così come la forma, visto che il modello sembra avere proporzioni più massicce e dimensioni superiori a quello attuale, pur rimanendo nel segmento B-Suv. La vettura debutterà nell'estate del 2024, a breve distanza dall'erede della attuale Grandland.
Nuovo design, altre dimensioni. Il cambio di rotta della Opel è una naturale conseguenza dell'evoluzione della gamma, che con l'arrivo della Mokka aveva bisogno di rivedere i modelli superiori per creare le corrette distanze in termini di dimensioni e contenuti. I 4,23 metri della Crossland attuale dovrebbero quindi essere ampiamente superati per staccarsi da 4,15 della più slanciata Mokka, che nel 2024 sarà sottoposta al restyling di metà carriera.
Sarà anche elettrica. I prototipi hanno un "blitz" sulle fiancate e i cerchi dal design molto chiuso non: non c'è da dubitare, quindi, che l'erede della Crossland avrà una variante elettrica, la quale affiancherà le versioni endotermiche. Con ogni probabilità troveremo il powertrain da 156 CV che il gruppo Stellantis sta utilizzando sui modelli compatti, da abbinare ai turbocompressi tradizionali visto che la piattaforma adottata sarà la Cmp.