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Aggiornato: 1 ora 38 min fa

Eni - Aumenta la produzione di petrolio e gas

Mar 04,2025

Far crescere la produzione di petrolio e gas del 3-4% l'anno: questo uno dei punti chiave del Piano strategico 2025-2028 di Eni, presentato di recente. Che prevede anche il lancio di una società satellite dedicata alle tecnologie per catturare, utilizzare e immagazzinare la CO2, nonché l'intesa con l'azienda petrolifera statale malese Petronas per una joint venture futura in Indonesia e Malesia. Gli investimenti netti annuali ammontano a 7 miliardi di euro.

Transizione. In parallelo, il piano del cane a sei zampe scommette che la capacità installata in rinnovabili di Plenitude cresca di quattro volte al 2030, arrivando a 15 GW complessivi. E, sempre per quella data, intende produrre cinque milioni di tonnellate di biocarburanti, con la possibilità di generare due milioni di tonnellate di carburanti sostenibili per l'aviazione. Mentre prosegue il suo percorso nella biochimica e nella bioraffinazione.

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Volkswagen Tera - La Suv per il Sud America e l'Africa

Mar 04,2025

In Brasile la Volkswagen presenta in Brasile la Tera, in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale: la Casa proporrà il modello nello stesso Brasile e in Argentina, inserendolo nella gamma tra Polo e Nivus, ma l'obiettivo è quello di commercializzare questo prodotto in 25 Paesi tra Sud America e Africa.

Stile Volkswagen. Il design della Tera riprende gli stilemi degli ultimi prodotti del brand, con la grande presa d'aria frontale che domina l'aggressivo paraurti. I gruppi ottici anteriori, con luci diurne posizionate nella parte superiore, si collegano con la classica barra cromata della mascherina, mentre i fari posteriori sono piuttosto compatti ed inseriti in una fascia scura a tutta larghezza. I passaruota in plastica grezza sono un classico dei Suv urbani, mentre la linea di cintura alta e rialzata verso il posteriore ricorda la recente Skoda Kylaq di dimensioni simili. Gli interni, con schermi separati per strumentazione e infotainment, sono stati disegnati sfruttando elementi già visti su altri prodotti del Gruppo Volkswagen, con una disposizione ormai classica.

Nessuna rivoluzione dentro il cofano. Per il momento non sono stati diffusi dati tecnici, ma è molto probabile che la Tera sia stata sviluppata sulla piattaforma MQB A0 a trazione anteriore. I powertrain dovrebbero essere quindi quelli già noti, con il 3 cilindri 1.0 con cambio manuale o automatico in vari step di potenza.

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Stati Uniti - Scattano i dazi contro Canada, Cina e Messico

Mar 04,2025

Scatta ufficialmente la guerra commerciale globale promessa e voluta da Donald Trump. Oggi, 4 marzo, entrano in vigore i nuovi dazi statunitensi sull'importazione di beni provenienti da Canada, Cina e Messico.

Le aliquote. "Non c'è più spazio di manovra per Messico e Canada. I dazi sono un dato di fatto. Entreranno in vigore domani", ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti durante un evento alla Casa Bianca. Sulle merci canadesi e messicani graverà ora un'aliquota del 25%, mentre per quelle cinesi Trump ha firmato un ordine esecutivo per raddoppiare le tariffe doganali al 20%.

I prossimi passi. La nuova amministrazione non intende, però, fermare la sua fame di protezionismo. Il 2 aprile, assieme ai dettagli su ulteriori barriere commerciali contro l'Unione Europea e in particolare su auto, farmaci e semiconduttori, dovrebbero entrare in vigore anche tariffe sui prodotti agricoli. Trump, tramite il suo account su Truth, ha esortato gli agricoltori americani a "iniziare a produrre molti prodotti da vendere nel mercato degli Stati Uniti: le tariffe saranno applicate ai prodotti esteri il 2 aprile. Divertitevi!". Per ora non ci sono informazioni né sulle aliquote, né su quali merci verranno colpite. 

Le reazioni. I Paesi colpiti dai dazi Usa sono già pronti a reagire. Il Canada, per esempio, ha confermato l'intenzione di imporre tariffe proprie su prodotti statunitensi per un valore di 155 miliardi di dollari, mentre la Cina ha minacciato ritorsioni nel caso di una conferma dei dazi al 20%, come effettivamente avvenuto. Non mancano le reazioni interne: Trump è sì riuscito a convincere la taiwanese Tsmc a investire 100 miliardi di dollari negli Usa per realizzare nuovi impianti di semiconduttori, ma deve anche affrontare le prime conseguenze delle sue politiche.

I primi effetti. L'Ism (Insitute for Supply Management) ha pubblicato un dato fondamentale per comprendere l'andamento dell'economia Usa: si tratta dell'indice Ism, elaborato sulla base di un sondaggio mensile condotto tra i responsabili acquisti dell'industria manifatturiera. Ebbene, l'indicatore per il mese di febbraio si è attestato su 50,3 punti, in calo rispetto ai 50,9 di gennaio e al di sotto delle attese degli analisti (50,6). L'indice si mantiene comunque sopra la soglia dei 50 punti, considerata lo spartiacque tra espansione e contrazione delle attività produttive, ma il suo calo è il segnale dei primi timori sull'effetto dei dazi. A destare particolare preoccupazione è il dato sui nuovi ordini: il relativo indice è sceso a 48,6 da 55,1 di gennaio. Male anche la componente sull'occupazione, in calo a 47,6 da 50,3, mentre quella relativa ai prezzi è salita a 62,4 da 54,9 punti, il che fa aumentare i timori per la spirale inflazionistica tanto temuta dagli esperti di macroeconomia e legata soprattutto alla crescente carenza di prodotti importati. il caso delle scarpe da ginnastica, che stanno iniziando a sparire dagli scaffali dei negozi. Ma gli americani, con i nuovi dazi, rischiano di non poter accedere a diversi altri beni di larghissimo consumo penalizzati da problematiche interne: l'influenza aviaria sta determinando una crescente indisponibilità di uova, mentre il maltempo ha messo a dura prova la produzione di arance.

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Stati Uniti - Effetto dazi: la nuova Civic verrà prodotta in Indiana

Mar 04,2025

Dopo l'introduzione dei dazi del 25% per le merci prodotte in Messico e in Cina, la Honda ha fatto sapere che la nuova generazione della Civic verrà prodotta nello stato dell'Indiana e non più in Messico. La decisione della Casa giapponese, legata alla volontà di evitare dazi su una delle sue best seller negli Stati Uniti, è solo la prima in ordine di tempo: molti costruttori, che già avevano espresso preoccupazione per le politiche economiche dell'amministrazione Trump, annunceranno le loro mosse nei prossimi giorni. Nel 2024, la Casa giapponese ha venduto 1,4 milioni tra auto e veicoli commerciali negli Stati Uniti, il 40% dei quali importati da Messico e Canada.

Ritardo di sei mesi. La produzione della nuova Civic sarebbe dovuta iniziare alla fine del 2027 nello stabilimento Honda di Guanajuato. Con l'introduzione dei nuovi dazi, la berlina ibrida verrà invece costruita in Indiana a partire da maggio 2028. Un ritardo di sei mesi, per un modello che uscirà tra più di tre anni, sottolinea ancora una volta i rischi di misure protezionistiche così aggressive, che creano scompiglio in un settore nel quale investimenti e linee produttive vengono pianificate con molto anticipo. La Honda stima di produrre in Indiana circa 210.000 unità all'anno: se la domanda dovesse essere superiore, la Casa giapponese punta a importare altri esemplari da paesi non colpiti dai dazi.

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Mercato italiano - Un altro mese in rosso: a febbraio -6,3%

Mar 03,2025

Non si ferma la crisi del mercato italiano dell'auto. Secondo i dati del ministero dei Trasporti, a febbraio sono state immatricolate 137.922 vetture, per un calo del 6,3% sul pari mese dell'anno scorso. Si tratta della settima contrazione consecutiva, ennesima conferma di una realtà sempre più lontana dai livelli pre-Covid. Unito al -5,9% di gennaio, il "rosso" di febbraio porta il consuntivo annuale a 271.638 targhe, il 6,1% in meno sui primi due mesi del 2024 e il 21% circa in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Tuttavia, c'è un fattore da non trascurare: i dati di febbraio, come già quelli di gennaio, sono falsati dalla giornata lavorativa in meno rispetto all'anno scorso. 

Stellantis. A febbraio, il gruppo ha immatricolato 41.864 auto, il 14,72% in meno rispetto a un anno fa. Tutti i marchi sono in territorio negativo, con l'unica eccezione dell'Alfa Romeo (2.308 targhe, +22,18%). Citroën perde l'1,5% (6.368 registrazioni), DS il 15,4% (367), Fiat il 16,1% (14.7531), Jeep il 3,1% (6.297), Lancia il 77,8% (926), Maserati il 24,4% (167), Opel il 26,1% (3.035) e Peugeot l'1,1% (7.643.

Gruppo Volkswagen. Per Wolfsburg, le immatricolazioni totali sono 22.280, pari a un calo dell'8%. Audi perde il 12,7% (5.591 targhe), Cupra il 22,1% (1.421) e Seat il 67,6% (589), mentre Lamborghini guadagna il 16,2% (43), Skoda l'8,8% (3.467) e Volkswagen del 3,1% (10-169).

Renault. Il costruttore francese subisce un calo dell'1,4%, registrando16.152 vetture, di cui 10.289 Dacia (+14,6%) e 5.863 del marchio della Losanga (-20,9%).

Toyota. In crescita il gruppo delle Tre ellissi: le 11.663 immatricolazioni implicano un miglioramento del 3,2%. Il marchio Toyota segna un +1,7% (11.084 unità), mentre la Lexus balza del 45,5% (579 immatricolazioni).

BMW. Per il costruttore bavarese le registrazioni sono 7.581, il 5,6% in meno rispetto a un anno fa: il marchio dell'Elica targa 6.371 vetture e guadagna il 5,1%, mentre la Mini, con 1.210 immatricolazioni, sale dell'8,4%.

Ford e gruppo Hyundai. L'Ovale Blu cala del 16,8%, fermandosi a 5.308 registrazioni. La Hyundai, con 4.059 targhe, scende del 19,7%, mentre la consociata Kia, con 3.428 immatricolazioni, flette del 13,5%.

Mercedes-Benz. Il costruttore di Stoccarda registra 4.448 vetture e un +22,4%: la Stella a tre punte segna un incremento del 27,1% (4.353) e la Smart un calo del 54,8% (95).

Le altre giapponesi. Alti e bassi per gli altri costruttori del Sol levante: +10,3% per Nissan (4.073 immatricolazioni), -29,6% per Suzuki (2.930), +17,8% per Mazda (861), +17,8% per Honda (781), -36,5% per Mitsubishi (141) e +64,2% per Subaru (197).

Premium e sportive. Tra i marchi del segmento premium, la Volvo vede le immatricolazioni contrarsi del 27,8%, a quota 1.232 unità, mentre il gruppo Jaguar Land Rover ne registra 670 (-17,3%), di cui 21 per il marchio del Giaguaro (-82,2%) e 649 per il brand delle fuoristrada (-6,21%). In attivo Polestar, che passa da 9 a 28 targhe, mentre Tesla crolla del 54,5% (843 elettriche). Nel segmento delle sportive di lusso, la Ferrari segna un -24,7% (61 vetture) e la Porsche un -38,8% (487).

Gli altri brand. Performance positiva per il gruppo DR, con un +8,4% (2.224 targhe). Tra i marchi di origine cinese, MG sale del 48,9% (4.643), BYD passa da 41 a 1.350 registrazioni e Omoda&Jaecoo migliora da 22 a 523 targhe. Lynk & Co perde l'80,5% (17 immatricolazioni) mentre Eurasia Motor Company, con 237 registrazioni, riscontra un aumento del 125,7%.

La top ten. Nulla cambia al vertice della classifica dei modelli più popolari: la Fiat Panda, con 11.896 unità, è sempre prima. In seconda posizione troviamo la Dacia Sandero (5.896) e in terza la Citroën C3 (5.767), Seguono, nell'ordine, la Jeep Avenger (4.665), la Toyota Yaris (3.567), la Dacia Duster (3.512), la MG ZS (3.177), la Peugeot 208 (3.086), la Toyota Yaris Cross (2.989) e la Volkswagen T-Roc (2.737).  

I canali commerciali. Per quanto riguarda i canali di vendita, i privati flettono dell'11,2%, mentre il noleggio lancia timidi segnali di ripresa, con la componente di lungo termine in miglioramento dell'11,1% e quella di breve in peggioramento del 17,2%. Male anche società ed enti, con un -4,6%%, mentre le autoimmatricolazioni perdono il 9,7% (-12,7% l'uso privato e +49,8% l'uso noleggio).

In spolvero Phev e Bev. La suddivisione per alimentazioni mostra una netta differenza tra le motorizzazioni tradizionali e quelle elettrificate. Le auto a benzina perdono il 20,7% e passano dal 30,9% al 26,3% del mercato, mentre le diesel crollano del 38,5% e scendono ancora una volta sotto la soglia del 10%: la quota si contrae dal 14,8% al 9,7%. Male anche il Gpl (-5,1%, ma la penetrazione migliora dal 9,7% al 9,9%). Per il metano non si registrano immatricolazioni (erano 350 un anno fa) e pertanto la loro quota è pari a zero. Il grosso delle targhe è rappresentato dalle ibride non ricaricabili: le Hev, grazie a un +10,3% (+16,6% per le full, +8% per le mild), salgono dal 37,8% al 44,6% del mercato. Le ibride alla spina crescono per il secondo mese di fila: a febbraio, le Phev segnano un +31,9%, per una quota in miglioramento dal 3,2% al 4,5%. Infine, nuovo rimbalzo per le Bev: le immatricolazioni, pari a 6.980 unità, salgono del 38,2% e spingono la quota di mercato dal 3,4% al 5%. Detto questo, non va trascurato l'effetto statistico: l'anno scorso, il segmento è stato fortemente penalizzato dall'attesa per i nuovi incentivi. 

La classifica delle elettriche. All'interno dell'aggregato delle sole Bev, in cima si piazza la Citroën C3 (664 targhe), seguita dalla Tesla Model 3 (501), dalla Dacia Spring (460), dalla Tesla Model Y (339), dalla Hyundai Inster (274), dalla Renault R5 (238), dalla Jeep Avenger (208), dalla Fiat 500 (207), dalla Leapmotor T03 (204) e dalla BYD Dolphin (178).  

Emissioni. Il trend positivo delle vetture elettrificate influisce sull'andamento delle emissioni. La CO2 media scende del 4,1% a 115,2 g/km a febbraio e del 4,4% a 116,1 g/km nel bimestre. Nel secondo mese dell'anno sono state immatricolate 10.332 auto (7,4% del mercato) con emissioni inferiori ai 20 g/km e 2.778 vetture (2% del totale) nella fascia 21-60 g/km. Sono state invece 94.603 le registrazioni di modelli con CO2 compresa tra i 61 e i 135 g/km, pari al 67,9% del totale. Oltre a queste tre fasce, sono state targate anche 25.989 auto (pari al 18,7% del mercato) con emissioni di anidride carbonica tra i 136 e i 190 g/km, mentre i modelli con valori superiori ai 190 g/km sono 2.578 (1,9%).

Il commento dell'Unrae. L'Associazione delle Case estere pone l'accento su quanto finora trapelato in merito al Piano d'Azione della Ue. Per il presidente Michele Crisci, non sembrano ancora emergere misure concrete per rendere il settore più competitivo e affrontare con decisione la transizione verso la decarbonizzazione. La Commissione intende supportare concretamente lo sviluppo della domanda di auto a zero emissioni, ma non parla più di incentivi europei. Con un approccio del genere e senza un fondo centralizzato per il loro finanziamento", prosegue Crisci, "si allontana indefinitamente l'obiettivo di ottenere dei programmi di incentivazione omogenei a livello europeo. L'associazione apprezza, invece, la possibilità di spalmare su tre anni le multe per lo sforamento dei limiti alle emissioni. Quanto al Tavolo Automotive dell'11 marzo prossimo al Mimit, l'Unrae ribadirà la necessità di istituire a livello nazionale un piano pluriennale di sostegno alla domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni, di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e di rifornimento di idrogeno e di riformare in tempi brevi il regime fiscale delle auto aziendali.

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Nlt & energia - Flotte sempre cariche

Mar 03,2025

La fornitura alle aziende non solo di veicoli elettrici ma di un intero ecosistema di servizi - in particolare quelli che rendono più semplice l'esperienza di ricarica è al centro dell'attenzione delle società di noleggio, che sempre più spesso sviluppano partnership con i protagonisti della fornitura di energia. Il gruppo BNP Paribas ha dedicato a questa finalità il suo brand Mobility, il cui primo progetto in Italia vede la partecipazione anche di Arval con Plenitude. Charge & Lease è il nome del nuovo servizio, attraverso il quale Arval può offrire soluzioni personalizzate di ricarica a partire dalla progettazione dell'infrastruttura presso le aziende, corredate dai servizi finanziari a supporto dell'investimento. In pratica, il nuovo prodotto permette alle imprese di accedere alle proposte di ricarica On The Road di Plenitude (gruppo Eni), finanziandole grazie a BNP Paribas Leasing Solutions.

Analisi dei dati. L'offerta integrata per i clienti corporate prevede anche il servizio di gestione Be Smart Business di monitoraggio dei livelli di prestazione delle ricariche, fatturazione, manutenzione e assistenza da remoto e accesso a una piattaforma web aziendale per il monitoraggio delle stazioni e delle ricariche, compresa la possibilità di estrazione e analisi dei dati. Arval ha appena annunciato i risultati 2024 in Italia, dove, con 83 mila immatricolazioni, la flotta ha raggiunto quota 282.611 veicoli (+7% sul 2023), con incrementi maggiori nel segmento piccole e medie imprese, professionisti e privati e una quota di ibridi full, plug-in ed elettrici pari a un quarto del proprio circolante.

Una carta per 800 mila stazioni. rivolta sia ai clienti di veicoli elettrici sia a quelli che hanno noleggiato modelli ibridi plug-in da Athlon la Charge Card della società di locazione di Mercedes-Benz Mobility che dà accesso a tutta la rete di 800 mila impianti di ricarica europei di Charge Now, marchio di Digital charging solutions (Dgs, joint venture fra BMW, Mercedes e BP). Il servizio prevede l'utilizzo di una carta fisica e di un'app che serve per l'attivazione della tessera e la gestione delle varie funzioni, a cominciare dalla localizzazione delle colonnine libere, e include l'analisi in fattura dei dati di consumo di energia e dei processi di ricarica di ciascun veicolo.

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Roma - I furbetti della Ztl: targhe alterate per ingannare i varchi

Mar 03,2025

Più di 150 transiti irregolari e circa 16.000 euro di sanzioni: è questo il bilancio dell'operazione svolta dalla Polizia Locale di Roma Capitale con accertamenti mirati a individuare i "furbetti" della ZTL cittadina. Come spesso accade, tutto è partito dalle segnalazioni di cittadini cui sono arrivate multe per ingressi mai effettuati. Le indagini, condotte dal Gruppo Pronto Intervento Traffico (GPIT), hanno permesso di individuare le persone coinvolte incrociando le immagini delle telecamere ai varchi con i dati delle carte di circolazione.

Nastro adesivo e bacchette magnetiche. Se negli anni scorsi era assai diffuso lo straccio appeso al tergicristallo posteriore per nascondere la targa alle telecamere, stavolta si è alzato il tiro con delle vere contraffazioni: mediante del nastro adesivo nero collocato con cura, o con bacchette magnetiche nere, gli utilizzatori delle auto modificavano le lettere delle targhe. Per esempio, la "F" diventava una E, e la P una R. Tra i pizzicati, ci sono autisti di van adibiti alle consegne nel centro storico, ma pure conducenti di auto prese a noleggio, pure di lusso. Le indagini, fanno sapere i vigili, proseguono per accertare le eventuali responsabilità delle aziende coinvolte.  

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Volkswagen ID.Every1 - L'elettrica da 20 mila euro si mostra in nuove immagini

Mar 03,2025

La Volkswagen mostra nuovi dettagli della ID.Every1, la concept che anticipa la futura elettrica da 20 mila euro in vendita a partire dal 2027 (e quasi certamente denominata ID.1). Un breve video diffuso sui social mostra il frontale della vettura interamente a nudo, mentre in altri post si nascondono come il design dei cerchi e alcuni piccoli easter egg: delle scritte, sparse in più punti, in cui ricorre il motivo a parentesi che caratterizza la firma luminosa dei fari anteriori. La ID.Every1 è imminente: la presentazione è fissata per il 5 marzo.

Una per tutti. Con dimensioni sotto i 4 metri, la ID.1 sarà la futura elettrica entry-level del marchio Volkswagen, ancor più accessibile della ID.2 attesa nel 2026 (una segmento B che partirà da circa 25 mila euro). E, se possibile, un modello ancor più cruciale per le strategie di Wolfsburg, chiamato a centrare obiettivi, in termini di volumi, molto ambiziosi, rendendo effettivamente alla portata di tutti - come dice il nome della concept - l'auto a batteria. In passato, il progetto di questo modello è stato al centro di trattative con la Renault per uno sviluppo congiunto, con i francesi che proponevano la Twingo come base di partenza. Alla fine, i tedeschi hanno deciso di procedere in autonomia e ora sono pronti a svelare la propria mano.

Tante rivali. A mancare sono soprattutto le prime indicazioni tecniche sulla vettura e qualche immagine degli interni. L'aspetto esteriore, infatti, è per lo più noto grazie ai teaser e ai bozzetti diffusi nei giorni scorsi, e tradisce un netto distanziamento dagli stilemi delle Volkswagen elettriche attualmente in commercio, grazie a un design meno eccentrico, più familiare alla clientela del marchio. Al suo arrivo sul mercato, la ID.1 troverà pane per i suoi denti. Oltre alla già citata Renault Twingo, tra le concorrenti dirette ci saranno diverse cinesi, tra cui la Leapmotor T.03, e la coreana Hyundai Inster. Non mancano la Kia, con la futura EV1, e la Dacia, con una piccola Suv dal listino a partire da 18 mila euro, andranno ad alimentare il segmento delle citycar elettriche.  

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Guida autonoma - Nuovo record di velocità per la Maserati MC20 guidata dall'IA

Mar 03,2025

L'intelligenza artificiale sviluppata dal Politecnico di Milano, in collaborazione con la Indy Autonomous Challenge, ha portato la sua Maserati MC20 a raggiungere le 197,7 miglia orarie (pari a circa 318 km/h) durante la 1000 Miglia Experience Florida, nella tappa di Cape Canaveral. Con questo risultato è stato battuto il precedente record stabilito nello stesso luogo nel 2022, quando il team del Politecnico di Milano aveva portato il prototipo AV-21 della IAC a raggiungere i 309 km/h.

Un record dopo l'altro. La prova si è svolta presso la Launch and Landing Facility (LLF) del Kennedy Space Center: un tracciato lungo 2,8 miglia (4,5 km), già luogo di atterraggio degli Space Shuttle della Nasa. La MC20 aveva già stabilito il record di auto di produzione autonoma più veloce sulla pista dell'Aeroporto dell'Aeronautica Militare di Piacenza, lo scorso novembre, quando aveva raggiunto i 285 km/h. Test ad alta velocità come questi, spiega Sergio Matteo Savaresi, direttore scientifico del progetto, permettono di valutare il comportamento dei robo-driver in condizioni estreme, per spingere i limiti della guida autonoma, migliorando sicurezza e affidabilità.

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Michelin - Primacy 5, obiettivo sostenibilità

Mar 03,2025

Arriva in Europa il nuovo Michelin Primacy 5, pneumatico per berline e Suv di ogni tipo di alimentazione che migliora le prestazioni ed è più sostenibile. Interessanti i numeri: la durata chilometrica aumenta del 18%, garantendo circa 7.000 km in più, le prestazioni di frenata migliorano del 4% su superfici bagnate merito anche del battistrada che presenta un tasso di intaglio aumentato del 13% per una migliore evacuazione dell'acqua.

Più sostenibile. Ottimizzata anche la rumorosità mentre sul fronte ambientale Primacy 5 riduce del 6% l'impatto nel ciclo di vita rispetto alla generazione precedente e migliora l'efficienza energetica del 5%. Per ora è disponibile in 64 misure ma entro fine anno diventeranno 88.

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Energia rinnovabile - Sbloccati 11 impianti per 400 MW di potenza complessiva

Mar 03,2025

Il Consiglio dei ministri ha espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sui progetti di tre parchi eolici, uno di fotovoltaico e sette impianti agrivoltaici in varie aree della Puglia e della Basilicata: le delibere di approvazione per 11 impianti da 400 MW di potenza complessiva sono arrivate il 28 febbraio. Sono le fonti rinnovabili sulle quali il governo Meloni scommette in parallelo al nucleare.

In dettaglio. Per quanto riguarda l'eolico, sono previsti nove turbine da 6,6 MW ognuna a Forenza e Palazzo San Gervasio (Potenza), 45 MW a Lavello e Montemilone (sempre nel Potentino), nonché 10 aerogeneratori da 60 MW totali a Santa Croce (Ascoli Satriano, Foggia). Invece, per il fotovoltaico a inseguimento monoassiale è stata scelta Jesce (Altamura, Bari). Per l'agrivoltaico, infine, spiccano gli impianti Sprecacenere Celone 01 (rispettivamente di 58,85 e 38 MW), entrambi a Foggia.

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Il Piano d'Azione - Von der Leyen apre su multe e neutralità tecnologica

Mar 03,2025

Le critiche scatenate dalla prima bozza del Piano d'Azione e le pressioni politiche del principale partito di maggioranza europea, il Ppe, spingono la Commissione ad ammorbidire le sue posizioni sul futuro dell'auto, a cominciare dalle multe per lo sforamento dei nuovi limiti alle emissioni di CO2. "C'è una chiara domanda di flessibilità sui target di CO2", ha detto la presidente Ursula von der Leyen dopo un incontro con i rappresentanti del settore automotive. "Sapete tutti che il principio chiave è l'equilibrio. Da un lato, abbiamo bisogno di prevedibilità ed equità per coloro che hanno fatto i compiti con successo, il che significa che dobbiamo attenerci agli obiettivi concordati. Dall'altro, dobbiamo ascoltare le voci e le parti interessate che chiedono più pragmatismo in questi tempi difficili e neutralità tecnologica, soprattutto per quanto riguarda gli obiettivi al 2025 e le relative sanzioni in caso di mancato rispetto dei limiti. Questo mese, proporrò un emendamento mirato al regolamento sulle emissioni: invece di una verifica su base annuale della conformità con gli standard, le imprese potranno basarsi su un periodo di tre anni. Gli obiettivi rimangono invariati, ma questo significa più respiro per l'industria, significa anche maggiore chiarezza, senza modificare gli obiettivi concordati". Sembra così soddisfatta una delle principali richieste avanzate dai costruttori al Dialogo Strategico.

L'emendamento e la revisione. Secondo von der Leyen, un emendamento "mirato" potrebbe essere approvato rapidamente dal Parlamento europeo e dal Consiglio, ma le aperture, per quanto più generiche, riguardano anche la famosa clausola di revisione del bando delle endotermiche: "Ci prepareremo ad accelerare il lavoro sulla revisione per lo stop ai motori endotermici nel 2035, con la piena neutralità tecnologica come principio fondamentale", ha spiegato la presidente della Commissione. Insomma, il Piano d'Azione potrebbe includere molto più di quanto finora trapelato, anche grazie all'incontro odierno: "Abbiamo avuto un ottimo dibattito molto intenso, un dibattito produttivo. Ed è molto chiaro che ora è il momento di agire e di agire su una serie di priorità", ha sottolineato von der Leyen, promettendo di non limitare i suoi contatti con il settore al tavolo delle ultime settimane. "Il Piano d'Azione di mercoledì non è la fine del nostro Dialogo Strategico con il settore. Continueremo a lavorare e a impegnarci: abbiamo concordato un nuovo incontro con i Ceo prima della pausa estiva".

Guida autonoma e batterie. Al tavolo col settore automotive sono stati raggiunti ulteriori risultati: "Abbiamo concordato che abbiamo bisogno di una grande spinta nel software e nell'hardware per la guida autonoma", ha aggiunto von der Leyen. "Sappiamo che la concorrenza globale su questo argomento è feroce, quindi dobbiamo agire in grande, dobbiamo essere grandi ed è per questo che creeremo e sosterremo un'alleanza di settore. Le aziende saranno in grado di mettere in comune le risorse. Svilupperanno software, chip e tecnologia di guida autonoma condivisi e, da parte nostra, perfezioneremo i test e le regole di distribuzione. Aiuteremo anche a lanciare progetti pilota su larga scala per la guida autonoma, perchè l'obiettivo è molto semplice: dobbiamo portare i veicoli autonomi sulle strade europee più velocemente". Un ulteriore sostegno sarà concentrato sulle batterie, un tema dirimente per la mobilità elettrica. "Abbiamo bisogno che le filiere europee di fornitura di automobili siano pìù solide e resilienti, soprattutto per quel che riguarda le batterie", ha concluso la numero uno della Commissione. "E qui abbiamo una sfida, perché mentre la nostra produzione è in fase di aumento, le batterie importate sono più economiche. D'altro canto, non possiamo permettere che i veicoli elettrici diventino più costosi, ma non possiamo nemmeno creare nuove dipendenze, quindi esploreremo il supporto diretto per i produttori di batterie dell'Unione e introdurremo gradualmente requisiti di contenuto europei per le celle delle batterie e i componenti".  

Chi esulta e chi no. Le prime reazioni a caldo alle dichiarazioni di von der Leyen sono, ovviamente, contrastanti. "Salvata l'industria auto europea, la Commissione da ragione all'Italia", esulta il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. " stata eliminata la tagliola delle multe che avrebbe determinato il collasso del settore. Ora avanti con la piena neutralita tecnologica, l'autonomia strategica nella produzione di batterie e un piano di incentivi europeo". Al contrario, Transport & Environment, che finora sembrava aver ottenuto parecchie soddisfazioni nella sua campagna di lobbying per una conferma dell'attuale percorso verso la mobilità elettrica (con obiettivi vincolanti per le flotte aziendali), parla di "regalo senza precedenti all'industria automobilistica europea: l'indebolimento delle norme sulle auto pulite premia i ritardatari e lascia il settore ancora più indietro rispetto alla Cina per quanto riguarda i veicoli elettrici. L'Unione Europea rischia di creare un'incertezza molto dannosa sulla transizione verso la mobilità elettricaa. Ci aspettiamo un Piano d'Azione che ripristini la fiducia e riporti l'Europa e la sua industria sulla strada verso il 100% di auto a zero emissioni nel 2035".

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Hyundai - Più elettriche in Europa: parte la produzione in Turchia

Mar 03,2025

La fabbrica turca della Hyundai si prepara ad accogliere la produzione di veicoli elettrici: lo rende noto il costruttore coreano, con una nota inviata alla stampa. L'impianto, aperto nel 1997 e ampliato nel 2013 con un investimento di 470 milioni di euro, produce attualmente le piccole i10, i20 e Bayon destinate ai mercati del Vecchio continente, ma a partire dall'anno prossimo affiancherà loro i primi modelli a batteria.

Confermata la gamma 100% elettrica per il 2035. I preparativi per ampliare la base produttiva, secondo quanto comunicato dalla Casa, sono già in corso, e garantiranno all'impianto di Izmit un ruolo chiave nella messa in atto dei piani strategici per l'Europa, che prevedono una conversione completa all'elettrico per il 2035.

Continuerà la produzione delle termiche. "I modelli elettrici assemblati in Turchia contribuiranno alla crescita della gamma a zero emissioni della Hyundai e supporteranno la crescente domanda europea per la mobilità sostenibile", afferma l'azienda, precisando tuttavia come lo stabilimento "continuerà a produrre auto con motore a combustione interna".

La fabbrica cambia nome. La centralità assunta dalla fabbrica sullo scacchiere europeo viene sottolineata anche da un cambio di denominazione. Nata come Hyundai Assan Otomotiv da una joint venture paritaria con la locale Kibar Holding, la sede produttive di Izmit si chiamerà d'ora in avanti Hyundai Motor Turkiye: un riconoscimento simbolico, ma importante, per il primo impianto costruito dal gruppo al di fuori della Corea del Sud, che con i suoi tre milioni di veicoli prodotti in 28 anni ha contribuito significativamente alla crescita del marchio sui nostri mercati.

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Germania - L'italiana Sapa acquista Megatech Industries

Mar 03,2025

Germania nuova terra di conquista per i produttori italiani di componentistica? La domanda non è peregrina alla luce di alcune recenti operazioni straordinarie. Poche settimane fa, uno dei grandi nomi dell'automotive tedesco, la Recaro, è passato sotto il controllo della Proma. Oggi, invece, la beneventana Sapa ha scelto proprio il mercato tedesco per compiere una di quelle operazioni che gli esperti descrivono come "trasformativa": l'azienda, fondata nel 1974 dall'imprenditore Angelo Affinita, ha rilevato il 100% di Megatech Industries Aktiengesellschaft, attiva nel settore dello stampaggio a iniezione di plastica per l'industria della mobilità.

Operazione strategica. Si tratta di un'operazione dall'elevato valore strategico perchè consente alla Sapa di rafforzare il suo posizionamento di mercato nella produzione di componentistica in plastica. L'impresa, che impiega oltre 2 mila persone in sette Paesi, ha puntato su Megatech anche per cogliere l'opportunità di "ampliare su scala più ampia" la sua tecnologia One-Shot, un processo produttivo che riduce il peso e i costi dei componenti per motori, interni ed esterni e consente di azzerare gli scarti: infatti, la produzione di componenti e soluzioni in plastica avviene in un unico passaggio. L'acquisizione permette alla Sapa un notevole salto dimensionale: i ricavi passerano dai quasi 360 milioni di euro del 2024 a circa 700 milioni. Inoltre, l'operazione consente di rafforzare le relazioni con i grandi costruttori (tra gli altri, Volkswagen Group, BMW Group e Stellantis), di portare avanti la strategia di diversificazione dei prodotti, di ridurre i rischi di concentrazione e volatilità tipici dell'industria automobilistica, di espandere l'impronta geografica (sarà consolidata la presenza nella Penisola Iberica e in Polonia e ci sarà l'ingresso in Repubblica Ceca, Germania e Brasil), di aumentare le economie di scala e, data la complementarietà tecnologica, di generare elevate sinergie. Infine, alla luce delle precedenti acquisizioni (il 100% di Promens Zevenaar e Rongu dal gruppo Berry nel 2024 e la maggioranza di Quarza da Grupo Hispamoldes nel 2022), Sapa conferma il suo posizionamento come "piattaforma di riferimento per ulteriori consolidamenti" e lancia un ulteriore segnale dell'attivismo dei produttori italiani di componentistica nell'attuale contesto di crisi del segmento delle forniture per l'auto. 

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Chevrolet - Ritorna la Spark, ma è una crossover elettrica "cinese"

Mar 03,2025

La Chevrolet riporta in vita il nome Spark per una nuova Suv elettrica compatta destinata ai mercati del Medio Oriente, dove arriverà entro la fine dell'estate: Emirati Arabi, Kuwait, Bahrain, Qatar, Libano, Iraq, Oman ed Egitto. Si tratta della versione rimarchiata della cinese Baojun Yep, costruita dalla Saic. Per il momento non abbiamo informazioni in merito ai prezzi, né alla volontà della Casa di commercializzare l'auto su altri mercati.

Look sbarazzino. Caratterizzata da linee semplici e moderne, con qualche rimando a fuoristrada come la Bronco o la Scout, la Chevrolet Spark è disponibile fin dall'allestimento base Activ con il tetto a contrasto e la scelta tra sei tinte per la carrozzeria. Tanti gli accessori per personalizzare l'auto: protezioni in plastica per la scocca, scalini laterali portapacchi e vani portaoggetti esterni.

Dotazione completa. All'interno dell'abitacolo la plancia è semplice, lineare, con uno schermo da 8,8 per la strumentazione digitale e uno da 10,1 per l'infotainment, con connettività per Apple CarPlay e Android Auto. I rivestimenti di sedili e pannelli porta sono in similpelle nera o beige, con la seduta del conducente regolabile elettricamente. Il bagagliaio mette a disposizione 428 litri. La dotazione di serie prevede inoltre l'ingresso senza chiave, la telecamera a 360, sensori di parcheggio e specchietti ripiegabili elettricamente.

300 km di autonomia. Il powertrain che muove la Chevrolet Spark ha una potenza di 75 kW (102 CV) e 180 Nm di coppia inviata alle ruote anteriori. La batteria da 42 kWh in litio-ferro-fosfato assicura una percorrenza (nel ciclo Wltp) di 298 km; il caricatore di bordo per le colonnine ha una potenza di 6,6 kW, mentre in corrente continua è possibile sfruttare potenze fino a 50 kW, per passare dal 30 all'80% in poco più di mezz'ora.

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Aci - Del Sette commissario, ma Sticchi Damiani ricorre al Tar

Mar 03,2025

Il governo ha rotto gli indugi sui vertici dell'Aci. L'esecutivo ha affidato a Tullio Del Sette, ex comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il delicato ruolo di commissario straordinario dell'Automobile Club d'Italia. Il generale, al quale un apposito decreto firmato dal ministro per lo Sport Andrea Abodi e controfirmato dal sottosegretario Alfredo Mantovano ha conferito "poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione", avrà il compito di garantire la continuità dell'ente fino all'elezione del nuovo presidente e degli organi collegiali.

La decadenza. Del Sette sostituisce Angelo Sticchi Damiani, che lo scorso ottobre era stato eletto alla presidenza per la quarta volta consecutiva, ma è stato dichiarato decaduto dallo stesso esecutivo. Il governo, infatti, ha ribadito che per i vertici dell'Automobile Club d'Italia valgono le disposizioni in vigore per tutte le realtà statali: "Agli enti pubblici che hanno anche natura di federazione sportiva continua ad applicarsi la disposizione per cui la persona in carica in qualità di presidente o vicepresidente di istituti e di enti pubblici, anche economici, non può essere confermata per più di due volte". Dunque, i presidenti non possono rimanere in carica per più di tre mandati (il primo più due rinnovi). 

Il ricorso. Ora toccherà a Del Sette traghettare l'Aci verso una nuova assemblea: prevista a luglio, dovrà nominare il nuovo presidente già oggi circolano i primi nomi (in pole position ci sarebbero Giuseppina Fusco, attuale direttrice di Aci Roma, e Geronimo La Russa, presidente di Aci Milano). Tuttavia, Sticchi Damiani non di dà per vinto. L'ingegnere leccese ha depositato un ricorso al Tar del Lazio per contestare la presidenza del Consiglio e il ministero dello Sport e chiedere di annullare il decreto che ha sancito la sua decadenza e il contestuale commissariamento dell'Aci. Per ora, il presidente del tribunale amministrativo, Roberto Politi, ha respinto l'istanza, ma è previsto che il prossimo 19 marzo i giudici entrino nel merito della vicenda legale e risolvano così una questione che potrebbe anche aver dei risvolti politici, alla luce delle tante polemiche sul terzo mandato di alcuni presidenti di Regione.  

 

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2035 - Il Ppe contro la "sua" von der Leyen: "Stop al bando delle endotermiche"

Mar 03,2025

Il Partito Popolare Europeo insiste: il bando delle nuove auto diesel e benzina nel 2035 deve essere cancellato. Con un post sui social network, il principale schieramento politico al Parlamento Ue si rivolge di nuovo alla Commissione, ribadendo il suo no alle politiche del massimo organo esecutivo comunitario. "L'obiettivo di porre fine alle vendite di auto con motore a combustione interna entro il 2035 sembra più irrealistico che mai. Il prossimo divieto ai motori a combustione interna dovrebbe essere revocato per riflettere la neutralità tecnologica".

Gli incontri e il Piano. La presa di posizione del Ppe non è nuova, ma assume una particolare rilevanza nell'attuale fase di crisi del settore e, soprattutto, in un momento topico per i rapporti tra Bruxelles e la filiera dell'auto. Oggi, 3 marzo, è previsto un incontro tra Urusula von der Leyen e i rappresentanti del Dialogo strategico: la riunione è propedeutica alla presentazione, il 5 marzo, del Piano d'Azione fortemente voluto dalla stessa presidente della Commissione, ma già fonte di molte preoccupazioni. Una prima bozza, trapelata nei giorni scorsi, fa presagire tutto tranne che una svolta per l'auto europea. Ecco perché la richiesta del Ppe, non nuova, non può essere derubricata a un semplice monito a Bruxelles: il partito ha già criticato i piani della Commissione per la decarbornizzazione del settore dei trasporti, ed è lo stesso che ha sostenuto e votato von der Leyen facendole ottenere due mandati alla guida del massimo organo comunitario.

La situazione è critica. Il Ppe torna quindi a delineare la sua posizione sul Piano d'Azione, ricordando il comunicato pubblicato il 23 gennaio: "Non abbandoniamo l'industria automobilistica", ribadisce lo schieramento, sottolineando che "con 13 milioni di posti di lavoro, 255 fabbriche e 15 milioni di veicoli prodotti ogni anno, che rappresentano fino al 7% del Pil dell'Ue, non è esagerato dire che l'industria automobilistica sia il cuore pulsante della potenza industriale europea. Purtroppo, questo cuore pulsante è in difficoltà, progressivamente minato da diversi fattori economici e da passi falsi politici dalle conseguenze disastrose. La situazione è critica; non si tratta solo della perdita di posti di lavoro, ma della sovranità stessa del nostro continente. Noi del Ppe non vogliamo stare a guardare e rimaniamo fermi nella nostra convinzione che il futuro della mobilità debba essere plasmato in Europa, non in Cina. Devono essere l'industria, gli ingegneri e i ricercatori a decidere come raggiungere" gli obiettivi.

Via il bando, sì alla neutralità. "Durante la campagna elettorale, il Ppe ha promesso di affrontare la situazione e Ursula von der Leyen si è impegnata a presentare una revisione della legislazione", continua il partito. "Data la situazione critica del settore automobilistico, la questione non può essere un tabù. Il divieto dei motori a combustione interna, previsto per il 2035, dovrebbe essere revocato per riflettere la neutralità tecnologica, che storicamente è sempre stata un successo per la mobilità europea. Consentire un mix di tecnologie offre la flessibilità necessaria per raggiungere gli obiettivi climatici senza soffocare l'innovazione o danneggiare l'industria".

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Su 4R di marzo - Livello di guardia

Mar 03,2025

Che cosa succede se un soggetto vulnerabile, poco esperto di meccanica e al volante di un'auto aziendale con cui non ha alcuna confidenza, si presenta in un'area di servizio dichiarando di avere la spia dell'olio accesa? la domanda da cui siamo partiti per un vero e proprio stress test lungo la rete autostradale italiana, a bordo di una comunissima Jeep Avenger ibrida, che però aveva un livello dell'olio corretto per proseguire senza interventi: circa il 60% dell'intervallo tra le tacche del minimo e del massimo, dove tornavamo a seguito di ogni rabbocco grazie a una pompa elettrica e ai tecnici del Centro prove che ci seguivano a distanza su un altro mezzo.

Test in 12 aree di servizio. La nostra inchiesta ha toccato 12 aree di servizio, tra A1, A16 e A14, e ha messo in evidenza atteggiamenti molto eterogenei. Mostrando però quanto si debba prestare attenzione ad alcuni aspetti comuni: la quantità di olio che viene rabboccato, la viscosità del prodotto che viene utilizzato e, ovviamente, il prezzo. Volete sapere tutti i dettagli? Leggete il servizio su Quattroruote di marzo 2025.  

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In arrivo - Le auto al debutto da marzo ad agosto

Mar 01,2025

Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova.

Marzo. Per la primavera dell'anno prossimo è previsto l'arrivo sui mercati dell'Audi Q5 di nuova generazione, con la sua nuova veste esterna e interna. Altra novità di peso, la BMW Serie 2 Gran Coupé, che prende le mosse dal restyling della Serie 1 e aggiorna i contenuti interni ed esterni. Da tenere d'occhio, in questo periodo, anche l'avvio consegne della Mini Cooper JCW, nonché il lancio di un modello tutto inedito, la Skoda Elroq.

Aprile. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale dell'Audi Q6 e-tron Sportback, che va ad affiancare la gemella con carrozzeria Suv. Fari puntati anche sul restyling della Porsche 911 GT3, e su un modello attesissimo come la Renault 5 nell'allestimento base Five, che dovrebbe centrare l'obiettivo dei 25 mila euro di listino. A proposito di modelli fondamentali, da segnalare anche le consegne della nuova Smart #5.

Maggio. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Mercedes CLA, che rinascerà sulla piattaforma Mma e che sarà disponibile inizialmente soltanto come elettrica. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Audi Q5 Sportback, né quelle della seconda generazione della BYD Seagull, che promette scompiglio nel segmento delle piccole elettriche. Spazio anche alle Suv, con l'avvio delle consegne di Omoda 9 e Skoda Kodiaq RS.

Giugno. Tra le novità attese al varco, la Citroën C3 ibrida, ma sono da segnalare anche i lanci della Dacia Bigster, con i suoi listini sotto i 25 mila euro, e della nuova Renault 4, che tenterà di bissare il successo di critica della R5. Occhio anche agli arrivi dalla Cina: in questo periodo si affaccerà sul nostro mercato anche la Leapmotor B10.

Luglio. Le novità principali del periodo vanno dal lancio commerciale dell'Audi A6 berlina di nuova generazione a quello della Kia Sportage restyling. Da non trascurare pure le nuove Suv di segmento C della Mitsubishi, una ibrida, l'altra tutta elettrica, né la Volvo ES90, berlina a batteria che diventerà l'ammiraglia della Casa svedese.

Agosto. Nel corso dell'estate c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della BYD Atto 2 ibrida, una nuova versione della crossover della Casa di Shenzhen. Spazio anche alla DS N8, altro modello a batteria che va a occupare il vertice della gamma del marchio francese, e a un piccolo mito che torna alla luce, la sigla HF sulla Lancia Ypsilon. Riflettori puntati, infine, su alcuni restyling di peso, dalla Renault Austral alla Toyota Corolla Cross.

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Mondiale Endurance - Storica tripletta Ferrari in Qatar

Feb 28,2025

Il primo round del FIA World Endurance Championship 2025 si tinge di rosso Ferrari, con un dominio assoluto che resterà nella storia del motorsport. Sul tracciato di Lusail, teatro della 1812 KM del Qatar, il Cavallino Rampante ha firmato una tripletta che più netta non si poteva immaginare: a tagliare per prima il traguardo è stata la 499P numero 50 di Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, seguita dalla vettura numero 83 del team AF Corse, con Yifei Ye, Robert Kubica e Phil Hanson, mentre a completare il podio ci ha pensato l'altra Hypercar ufficiale, la numero 51, con Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi.

Inizio glorioso. Un successo costruito con metodo e perfezione, frutto di un weekend che Ferrari ha gestito da protagonista in ogni fase: non solo la vittoria in gara, ma anche la pole position siglata da Giovinazzi e il giro più veloce della corsa firmato da Pier Guidi. Il modo migliore per iniziare la terza stagione dell'era 499P nella classe regina dell'endurance, confermando che il Cavallino è pronto a recitare un ruolo da leader nella lotta per il titolo. Se c'era qualcuno che avrebbe potuto provare a mettere in difficoltà la Ferrari, quella era la Cadillac. E invece, gli americani hanno fatto tutto da soli: all'inizio della terza ora, alla ripartenza dalla prima neutralizzazione, Jenson Button ha tamponato Alex Lynn, eliminando entrambe le V-Series.R dai giochi. La #12 di Lynn/Nato/Stevens è riuscita a rientrare e risalire fino all'ottavo posto, mentre la gemella #38 di Button/Bourdais/Bamber ha chiuso solo 16. Un risultato amaro, condito da tanta frustrazione.

Toyota grande delusa. Il colosso giapponese ha dato tutto, ma contro questa Ferrari non c'era molto da fare. La GR010 Hybrid #8 di Buemi/Hartley/Hirakawa ha chiuso quinta, davanti alla #7 di Kobayashi/De Vries/Conway. Dai box si respira un misto di realismo e rassegnazione: "Abbiamo limitato i danni", hanno commentato. I giapponesi sono stati battuti anche dalla BMW, che ha saputo cogliere meglio le opportunità che le si sono presentate. La mazzata finale alla Toyota è stato un ultimo stint perfetto orchestrato dal Team WRT, che ha evitato il cambio gomme all'ultima sosta e ha così permesso di sopravanzare le Toyota nel finale. La seconda BMW, la #20 di Frijns/Van Der Linde/Rast, ha sognato il podio per qualche ora, ma si è dovuta accontentare della settima piazza, davanti alla Cadillac superstite.

Porsche e Aston Martin, gara da dimenticare. Chi esce con le ossa rotte da Lusail è la Porsche. Penalizzata dal Balance of Performance, la casa di Stoccarda non è mai stata realmente in lotta. La 963 ufficiale migliore è stata la #5 di Christensen/Andlauer/Jaminet, decima nonostante una foratura a inizio gara, seguita dalla #6 di Estre/Vanthoor/Campbell. Male anche la #99 di Proton Competition, solo 15 ma almeno prima tra i team clienti. Per l'Aston Martin, invece, il weekend si è rivelato un vero incubo: mai in gara, mai competitive, con problemi tecnici che hanno rallentato entrambe le Valkyrie. Solo la #009 ha tagliato il traguardo, mentre la #007 si è dovuta ritirare nelle fasi finali.

Così in LMGT3. La battaglia tra le Gran Turismo si è decisa negli ultimi giri, con la Corvette #33 di TF Sport che ha resistito agli attacchi della McLaren #59 di United Autosports. Juncadella ha difeso con classe la leadership conquistata negli ultimi stint, mentre la 720S di Saucy/Baud/Cottingham ha perso terreno dopo il Drive Through inflitto alla vettura gemella #95, che l'aveva favorita nel finale. Sul podio anche la BMW #31 di WRT, risalita grazie a una strategia perfetta, mentre la Lexus #78 di Akkodis ASP chiude quarta, soffiando nel finale la posizione alla Ferrari #21 di AF Corse guidata da un determinato Alessio Rovera.

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