In arrivo - Le auto al debutto da dicembre 2024 a maggio 2025
Che cosa verrà presentato sul mercato italiano? Quali sono le auto inedite in arrivo nelle concessionarie? Quando debutterà il facelift di questo o quel modello? Sono domande che riceviamo molto spesso da voi lettori e che ci hanno spinto a riproporre anche sul nostro sito web uno dei contenuti più apprezzati sul magazine: la prima pagina della sezione Autonotizie, autentica bussola per orientarsi tra i lanci dei prossimi mesi. il punto d'osservazione ideale per farsi un'idea su "cosa esce quando". E per avvicinarsi con cognizione di causa a un momento importante come l'acquisto di un'automobile nuova.
Dicembre. Tra le novità attese al varco, la Abarth 600e, ma sono da segnalare anche i lanci - entrambi previsti verso la fine dell'anno - della Alpine A290, altra piccola bomba elettrica in rampa di lancio, e della nuova BMW M5, che già fa discutere gli appassionati dall'alto dei suoi 2.435 kg. Previsto anche l'avvio delle consegne di una bandiera dell'automobile italiana, l'Alfa Romeo 33 Stradale.
Gennaio 2025. Le novità principali attese all'inizio dell'anno prossimo sono parecchie. Spicca senza dubbio il lancio commerciale dell'Audi A6 e-tron, che segna il passaggio del modello all'elettrico puro. Da non trascurare pure la nuova BMW Serie 2 Gran Coupé, che riprende tutti gli aggiornamenti stilistici e meccanici della sorella Serie 1. Sul fronte dei modelli ad alte prestazioni, occhio all'avvio delle consegne della Land Rover Defender Octa, con il suo V8 da 635 CV e 800 Nm.
Febbraio. Ai primi dell'anno prossimo c'è da tenere d'occhio il lancio commerciale della Ford Puma elettrica, basata sul recente restyling del modello. Spazio anche a un paio di novità assolute, la Kia EV4, che non ha precedenti nella gamma del costruttore coreano, e l'ultima supercar di Sant'Agata Bolognese, la Lamborghini Temerario, che sostituisce la Huracán con un V8 biturbo da 10 mila giri. Last, ma tutt'altro che least, la prima variante tutta elettrica della Range Rover.
Marzo. Per la primavera dell'anno prossimo è previsto l'arrivo sui mercati dell'Audi Q5 di nuova generazione, con la sua nuova veste esterna e interna. Altra novità di peso, la prossima serie della Jeep Compass, che nascerà nella fabbrica di Melfi e sfrutterà la piattaforma Stla Medium introdotta dalla Peugeot 3008. Da tenere d'occhio, in questo periodo, anche l'avvio consegne della Mini Cooper 5 porte, nonché i lanci di due modelli tutti inediti, la Skoda Elroq e la Smart #5.
Aprile. Tra le novità di questo periodo spicca senza dubbio il lancio commerciale della nuova BMW iX3, che porterà al debutto la nuova piattaforma Neue Klasse. Fari puntati anche sul restyling della Porsche 911 GT3, e su un vero e proprio mostro di prestazioni: la Ferrari F80. Tra le altre, da segnalare anche il ritorno di un nome storico nella gamma della Ford: Capri, che andrà a identificare una Suv-coupé a batteria strettamente imparentata con la Explorer.
Maggio. Tra le big ai nastri di partenza in questo periodo dell'anno va senza dubbio menzionata la nuova Alfa Romeo Stelvio, che rinascerà sulla piattaforma Stla Large e che avrà una gamma prevalentemente elettrica. Da non dimenticare l'avvio delle consegne della Audi Q5 Sportback, né quelle della seconda generazione della Citroën C5 Aircross, derivata dalla Peugeot 3008. Spazio anche a due pesi massimi del gruppo Renault: la Dacia Bigster e la R4.
Lancia - 118 anni di innovazione ed eleganza
In questi giorni, la Lancia festeggia 118 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1906 per opera di Vincenzo Lancia. Oggi il marchio fa parte del gruppo Stellantis ed è impegnato in un'ambiziosa operazione di rilancio in tutto il mondo. Nella sua lunga storia, la Lancia si è contraddistinta per la bellezza e l'eleganza dei suoi modelli, per le innovazioni introdotte nel mondo dell'auto (a cominciare dalla scocca portante), ma anche per la straordinaria vitalità dimostrata nel mondo delle competizioni, in particolare nei rally. Impossibile parlare di tutti i modelli usciti dagli stabilimenti della Lancia in oltre un secolo: nella galleria fotografica qui sopra proviamo a raccontare i più importanti.
F.1, GP Qatar - La pole position è di Max Verstappen
Dopo 147 giorni, Max Verstappen è tornato in pole position. Il quattro volte campione del mondo della Red Bull Racing ha ribaltato la situazione rispetto alla gara Sprint del pomeriggio e ha portato la sua RB20 davanti a tutti, grazie a un tempo di 1:20.520. Max ha tirato fuori un giro perfetto, staccando di appena 55 millesimi di secondo la Mercedes #63 di George Russell.
Le parole del poleman di Losail. " pazzesco", ha commentato Max dopo aver messo le mani sulla quarantunesima pole in carriera. "Non me l'aspettavo, davvero. Complimenti al team per avermi dato una vettura migliore che mi ha permesso di spingere un po' di più. Abbiamo apportato delle modifiche alla vettura, ma non avrei mai pensato che avrebbero potuto determinare un tale cambiamento nelle prestazioni. Sono felice di essere in pole position, era da un po' che mancava".
Russell in prima fila. George si è confermato velocissimo anche in questa qualifica e domani si candida a essere uno dei protagonisti da tenere d'occhio. L'inglese della Mercedes ha detto: "Nelle ultime quattro qualifiche siamo sempre stati in prima fila, è più di quanto potessimo sperare. Il mio primo giro è stato uno dei migliori che abbia mai fatto, poi all'ultimo Max mi ha beffato". George e Max si sono pizzicati in pista durante le qualifiche e il pilota della Mercedes ha detto: "Dopo esser stato ostacolato da Max, sono finito un po' sulla ghiaia e forse è per questo che non siamo riusciti a migliorare, anche perché è successo due curve prima di iniziare il giro. Non è stato l'ideale, ma spero solo di non aver danneggiato la vettura in vista della gara di domani".
Seconda fila monopolizzata dalla McLaren. Lando Norris terzo e Oscar Piastri quarto con una McLaren solo lontanamente parente di quella vista oggi pomeriggio nella Sprint. Lando ha raccontato così la sua qualifica: "Non è la posizione che speravamo di ottenere, ma di sicuro è il massimo che potessimo ottenere in queste condizioni. Siamo contenti del giro, ma non del risultato finale. Speriamo di poter recuperare posizioni domani".
Il resto della Top 10. La Ferrari è rimasta alle spalle della rivale McLaren: Charles Leclerc non è andato oltre il quinto posto, con un gap di tre decimi dalla prima posizione, mentre Sainz è settimo con un distacco di mezzo secondo dal tempo di Verstappen. Fernando Alonso ha riportato l'Aston Martin in Q3 e domani partirà dall'ottava posizione, davanti all'altra Red Bull guidata da Sergio Perez. Il messicano ha performato meglio del solito, ma ha comunque rimediato quasi un secondo di ritardo dal compagno di squadra. A chiudere la Top 10 ci pensa la Haas, con un coriaceo Kevin Magnussen.
F.1, GP Qatar - Doppietta McLaren nella Sprint, vince Piastri
Doppietta della McLaren nella Sprint del GP del Qatar: sotto la bandiera a scacchi, passa per primo Oscar Piastri, aiutato da Norris che gli ha spalancato la porta verso la vittoria, ricambiando così il favore ricevuto dall'australiano nella Sprint di Interlagos. "Avevo deciso fin dal Brasile di lasciar vincere Oscar, se ci fossimo trovati in questa situazione. Il team mi aveva detto di non farlo, perché eravamo tutti vicini, ma l'ho voluto fare lo stesso", ha raccontato Lando Norris che poi ha aggiunto "Abbiamo fatto una doppietta, che era il nostro obiettivo per oggi. Probabilmente avrei potuto spingere un po' di più di quanto ho fatto, ma non volevamo dare a George la possibilità di rovinarci la festa".
Per la Ferrari, ora è in salita. Per tutto l'arco della gara, Oscar Piastri si è dovuto difendere con il coltello tra i denti dagli attacchi della Mercedes di George Russell. "Ho cercato di difendermi per tutta la gara. Ho fatto una buona partenza, ma poi le mie gomme anteriori sono andate e ho faticato per tutta la gara. Abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra e grazie anche a Lando, senza il quale la mia gara sarebbe stata molto diversa", ha detto l'australiano della McLaren. Con questa doppietta e con la Ferrari relegata in quarta e quinta posizione, rispettivamente ottenuta con Sainz e Leclerc, la squadra di Woking ha 30 punti di vantaggio nella classifica costruttori. Se nel Gran Premio di domani guadagnasse almeno 14 punti sulla Ferrari, la McLaren riporterebbe il titolo costruttori a Woking dopo 26 anni.
Gara piatta. Poche emozioni in questa Sprint, fatta eccezione del duello tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton. I due futuri compagni di squadra hanno ingaggiato un duello rusticano che li ha visti lottare ruota a ruota per tre curve, con il monegasco della Ferrari che ha avuto poi la meglio. Due punti preziosi conquistati da Nico Hulkenberg per la Haas, grazie al settimo posto ottenuto al termine dei 19 giri di oggi: un risultato importantissimo nella lotta per il sesto posto costruttori, considerando che la Haas ha mancato i punti in questa occasione. L'ago della bilancia è stato Verstappen, che ha strappato un ottavo posto al termine di una corsa opaca.
Tra poco in pista. La Formula 1 torna in pista a Losail tra poche ore: alle 19 italiane, infatti, assisteremo alle qualifiche del Gran Premio di domani. La sessione sarà trasmessa in diretta sulla pay-tv, mentre potrete seguirla in chiaro alle 21.30 in differita su TV8.
Giappone - Kei car, pazza idea
Sentiamo parlare sempre più spesso di kei car, le ultracompatte che in Giappone riscuotono grande successo, anche in virtù di tassazioni favorevoli e bassi costi d'esercizio. Da tempo Luca de Meo, ceo del gruppo Renault e presidente di Acea, sostiene la necessità di creare una categoria analoga anche in Europa, per vetture elettriche compatte e dai costi produttivi ridotti, così da dare una "scossa" alla stagnante richiesta di Bev nel Vecchio continente. Un'idea ripresa di recente anche dal ministero del Tesoro italiano e che noi abbiamo già anticipato su Quattroruote di ottobre (la trovate esplicitata pure in questo articolo, con tanto di panoramica di alcuni modelli e una prova ad hoc). A questo punto, però, le domande sono inevitabili: le kei car potrebbero davvero rappresentare la risposta (o almeno una possibile risposta) ai tanti problemi che affliggono l'industria dell'auto? Ma soprattutto, piaceranno anche agli automobilisti europei? In attesa di capirlo, nella galleria fotografica qui sopra indaghiamo i modelli più apprezzati in Giappone, in modo da sondarne il potenziale appeal.
La normativa attuale. Le kei car non possono essere più lunghe di 3,4 metri, più larghe di 1,48 e più alte di 2 metri. La cilindrata del motore non può superare i 660 cc e la potenza massima non andare oltre i 47 kW (64 CV). Per quest'ultimo aspetto non esiste una vera e propria norma a riguardo, ma un semplice accordo informale tra governo e costruttori, così da rimanere fedeli allo spirito originario delle kei car: modelli essenziali, di piccole dimensioni e dal prezzo abbordabile. In strada, le si riconosce per la targa con numeri neri su fondo giallo per i mezzi privati, e numeri gialli su fondo nero per quelli commerciali.
Codice della strada - Riforma in vigore dal 14 dicembre
La legge di riforma del Codice della strada, approvata dal parlamento il 20 novembre e firmata dal Presidente della repubblica il 25, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Da oggi, dunque, iniziano a decorrere i 15 giorni della cosiddetta "vacatio legis" al termine dei quali, il prossimo 14 dicembre, la maggior parte delle novità entrerà in vigore.
Alcune novità arriveranno nel 2025. Per alcune altre norme, invece, bisognerà aspettare l'emanazione di specifici provvedimenti attuativi. Tra questi, quelli che disciplineranno l'alcolock per chi vorrà guidare dopo una condanna per stato di ebbrezza e il targhino dei monopattini. In teoria, tutti i decreti attuativi dovrebbero essere emanati nel giro di pochi mesi. Il condizionale è d'obbligo, visto che i termini indicati nella legge non sono perentori.
F.1, GP Qatar - Qualifica Sprint: Norris il più veloce
Lando Norris ha dominato la Sprint Qualifying del Gran Premio del Qatar, confermando le previsioni del weekend che parlavano di una McLaren in splendida forma. Il pilota britannico ha dominato ogni segmento della Sprint Qualifying, ma la festa McLaren è stata parzialmente rovinata da George Russell, che ha strappato il secondo posto, impedendo una prima fila targata Woking. Il team principal della McLaren, Andrea Stella, ha commentato l'ottima prestazione della squadra dicendo: "P1 e P3, decisamente meglio di Las Vegas. Oscar ha perso un po' di tempo, ma la macchina è stata competitiva, soprattutto con le gomme medie e questo è un dato importante sia per la Sprint che per il Gran Premio di domenica. Ma non possiamo rilassarci, abbiamo una Mercedes a un decimo e le Ferrari non sono così lontane".
Norris imprendibile. Dopo aver svettato in SQ1 e SQ2, Norris ha piazzato un giro fenomenale in SQ3, fermando il cronometro su 1'21"012. Nessuno è riuscito ad avvicinarsi a quel riferimento, nonostante i ripetuti tentativi degli avversari. Oscar Piastri sembrava destinato a completare la doppietta McLaren, ma George Russell, con una prestazione eccellente, si è infilato tra i due piloti papaya, piazzandosi a soli 63 millesimi dal miglior tempo. Questo ha relegato l'australiano al terzo posto. difficile, qui è tutto così veloce. Sembra la pista più veloce dell'anno", ha detto il poleman di giornata. "Le qualifiche di oggi sono andate benissimo e ci siamo ripresi rispetto a Las Vegas. Siamo arrivati qui per puntare alla pole e oggi abbiamo raggiunto l'obiettivo. Siamo partiti con il piede giusto".
Ferrari alle prese col sottosterzo, Verstappen sottotono. Carlos Sainz ha portato la Ferrari al quarto posto grazie a un giro solido nel finale, precedendo il compagno di squadra Charles Leclerc, quinto. Prestazione inaspettatamente opaca per Max Verstappen, che con la sua Red Bull non è andato oltre la sesta posizione, davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton. Pierre Gasly si è confermato competitivo con la Alpine, chiudendo ottavo, mentre Nico Hulkenberg (Haas) e Liam Lawson (Racing Bull) hanno completato la top ten.
Alonso fuori dalla top 10. Fernando Alonso non è riuscito ad accedere alla SQ3, fermandosi all'undicesima posizione per una manciata di millesimi di secondo. Lo spagnolo partirà dalla sesta fila insieme alla Williams di Alex Albon. Valtteri Bottas, su Kick Sauber, ha ottenuto una discreta 13 posizione, seguito da Lance Stroll (Aston Martin) e Kevin Magnussen (Haas).
Perez ancora in difficoltà. Sergio Perez continua il suo momento difficile: il messicano si è fermato nuovamente in SQ1 e domani scatterà dalla P16 sulla griglia di partenza. Non è andata meglio a Yuki Tsunoda, solamente 17 con la sua Racing Bulls, mentre nelle retrovie troviamo Esteban Ocon con la Alpine, Zhou Guanyu della Kick Sauber e Franco Colapinto della Williams, rispettivamente nelle tre posizioni finali che chiudono la griglia.
Audi - Il fondo sovrano del Qatar entra nella scuderia di Formula 1
L'Audi unisce le forze con la Qatar Investment Authority (Qia) per accelerare il progetto per l'ingresso in Formula 1 nel 2026. La Casa tedesca ha firmato un accordo che porterà il fondo sovrano qatariota, uno dei maggiori al mondo grazie ai proventi di petrolio e gas (viene accreditato di un patrimonio di oltre 510 miliardi di dollari), di diventare azionista e investitore di lungo termine della Sauber Holding AG, il futuro team ufficiale dei Quattro anelli.
L'operazione. I dettagli della transazione non sono noti, anche perchè le parti devono ottenere tutte le necessarie autorizzazioni, tra cui quella degli altri team del circus. Per ora si sa solo che la Qatar Investment Authority acquisterà una "significativa quota di minoranza" della scuderia, fornendo così una "sostanziale iniezione di capitali" per portare avanti il progetto: secondo diverse ricostruzioni, i qatarioti rileveranno quasi il 30% per "centinaia di milioni di euro". Il fondo sovrano, che tra l'altro ha numerosi legami il mondo dell'auto tedesco (è azionista sia della Porsche che della Volkswagen), entra così una competizione che negli ultimi anni ha attirato un crescente interesse da parte di costruttori e grandi investitori. il caso della stessa Audi, oppure della General Motors con l'accordo per formare l'undicesima scuderia del circus.
Il progetto. La Qatar Investment Authority consentirà ai tedeschi di dare slancio a un'iniziativa nel pieno della sua fase di sviluppo: l'Audi sta rafforzando le due strutture di Neuburg e Hinwil, ha di recente annunciato Gabriel Bortoleto quale secondo pilota al fianco di Nico Hülkenberg (37), ha completato a marzo l'acquisto della Sauber e ha affidato Mattia Binotto la guida del progetto e a Jonathan Wheatley la gestione delle attività sportive. Inoltre, il coinvolgimento di qatarioti consente alla Casa di ridurre un impegno economico reso evidentemente dispendioso alla luce dell'attuale situazione del settore automobilistico. A tal proposito, l'amministratore delegato Gernot Döllner ha escluso legami con la crisi della casa madre Volkswagen e un impatto sull'intero progetto: "L'investimento di Qia riflette la fiducia che l'Audi F1 Project ha già raccolto, sottolineando l'impegno incrollabile di Audi nei confronti dell'iniziativa. Questi capitali aggiuntivi accelereranno la crescita del team", ha spiegato il manager tedesco. "Il nostro investimento sosterrà la realizzazione dell'obiettivo di Audi di entrare nella Formula 1", ha aggiunto Mohammed Al-Sowaidi, Ceo della Qatar Investment Authority. "La Qia ritiene che la Formula 1 sia uno sport con un significativo potenziale di investimento non sfruttato. La crescente commercializzazione degli sport professionistici come offerta di intrattenimento a livello globale e la popolarità della Formula 1 hanno creato un'entusiasmante opportunità per il nostro primo grande investimento nel motorsport".
Auto elettriche - La Francia dimezza gli incentivi e rivede il "leasing social"
In Francia, i conti pubblici in forte sofferenza costringono il governo a rivedere in modo profondo gli strumenti volti a promuovere l'adozione della mobilità elettrica. L'esecutivo, durante una conferenza stampa di alcuni funzionari dei ministeri dei Trasporti, dell'Energia e dell'Industria, ha confermato le indiscrezioni di stampa su un decreto che sarà pubblicato nei prossimi giorni e che dimezzerà il plafond per gli incentivi all'acquisto di auto a batteria, modificherà le soglie reddituali di accesso e cambierà in parte il "leasing social". In particolare, il governo, tenuto conto di un "contesto di bilancio difficile", ha deciso per il 2025 di ridurre il plafond delle agevolazioni dagli 1,4 miliardi disponibili quest'anno a 690 milioni di euro, una cifra sufficiente, secondo le stime dello stesso esecutivo, a finanziare l'acquisto di circa 200 mila Bev.
Meno soldi. Inoltre, sono stati modificati i criteri di assegnazione delle risorse, con un importo che da ora in poi dipenderà dai redditi delle famiglie e non dei singoli contribuenti: fino a 16.300 euro si otterranno 4 mila euro, a fronte dei precedenti 7 mila, mentre per la fascia fino a 26.200 euro si passa da 4 mila a 3 mila euro; chi è sopra i 26.200, infine, non ne avrà più di 2 mila. I nuovi importi, che saranno concessi solo per Bev con un listino non superiore ai 47 mila e sempre con un adeguato punteggio ambientale, entreranno in vigore appena sarà pubblicato il relativo decreto: le vecchie erogazioni rimarranno valide solo per i veicoli già ordinati e in consegna entro il prossimo mese di febbraio. Modifiche saranno apportate anche al "leasing social", uno strumento certo di successo, ma anche oneroso per le casse pubbliche. Il governo, che lo ha bloccato in seguito a una domanda superiore alle attese, dovrebbe essere ripristinato nella seconda metà del 2025: non sarà finanziato dallo Stato, bensì dai nuovi certificati di risparmio energetico messi a disposizione dalle grandi aziende dell'Energia. Secondo il governo per l'acquirente "non cambierà nulla", ma allo studio ci sarebbe anche una riduzione del plafond dedicato. L'anno scorso, grazie a 650 milioni di euro, sono state soddisfatte 50 mila domande. Per la prossima fase si parla di solo 300 milioni di euro.
Citroën Visa - Il ritorno della Chrono n 102
Più di quarant'anni fa, nel marzo del 1982, la Citroën portava sul mercato la Visa Chrono, serie speciale in 1.000 esemplari e riservata al solo mercato francese: un modello che si ispirava alla Visa Trophée, l'auto costruita in 200 esemplari per l'omologazione rally nel gruppo B. La Chrono montava di serie fendinebbia, cerchi di lega bianchi (lo stesso colore della carrozzeria), cruscotto sportivo e sedili avvolgenti. Dentro il cofano c'era un 1.4 quattro cilindri da 93 CV abbinato al cambio manuale a cinque rapporti, per uno zerocento coperto in 10,2 secondi e una velocità massima di 173 km/h.
Anche in Italia. Dopo il successo della versione francese, la Visa Chrono giunse anche in Italia, in 400 esemplari, con il motore da 80 CV della Visa GT. Una delle poche vetture rimaste in circolazione, la n.102, è stata restaurata da Moreno Tassinari, ex riparatore autorizzato Citroën e grande appassionato della piccola utilitaria francese: smontata e revisionata da cima a fondo (con alcuni pezzi nuovi, come gli ammortizzatori e i braccetti delle sospensioni), è stata riportata agli antichi fasti da un kit di adesivi nuovi che riproduce quelli originali.
Emissioni - Le Regioni dell'automotive a Bruxelles: "Rivedete le normative"
L'Alleanza delle Regioni europee dell'automotive, dall'anno prossimo presieduta dall'assessore lombardo allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, torna a rivolgersi alle istituzioni comunitarie per evidenziare gli effetti occupazionali delle attuali normative per la transizione ecologica e sostenere la necessità di una "rapida revisione" degli attuali regolamenti, a partire da quello (il 631 del 2019) che fissa i livelli delle prestazione in materia di emissioni di anidride carbonica per auto e furgoni. Secondo Guidesi, "bisogna agire in fretta per affrontare tutte le difficoltà e i segnali contingenti di grande difficoltà per il settore e sul fronte sociale: la nuova Commissione decida cosa fare, perché le situazioni che si stanno manifestando sono estremamente negative". L'assessore lombardo conferma una richiesta ormai datata, la necessità di privilegiare un approccio alla transizione improntato alla neutralità tecnologica: "Crediamo negli obiettivi climatici, ma riaffermiamo la necessità di sfruttare tutte le competenze e i know-how per raggiungerli".
Il manifesto monzese. La richiesta è parte integrante di un manifesto, elaborato in occasione del terzo convegno politico dell'Alleanza tenutosi a Monza, che delinea diversi obiettivi, già inseriti nelle dichiarazioni programmatiche di altri analoghi incontri e fissati già nello statuto istitutivo della coalizione. Per esempio, le Regioni condividono le ambizioni dell'Ue sul fronte del clima ma, al contempo, sottolineano la necessita di una tabella di marcia "chiara e stabile", che "offra certezze all'industria automobilistica e al relativo indotto e dia ai consumatori i mezzi per partecipare attivamente a questa transizione" e, soprattutto, tenga conto "della situazione attuale e in particolare della chiusura di diversi stabilimenti automobilistici nell'Ue e del progresso tecnologico".
Anticipare la revisione. Il manifesto evidenzia quindi la "vitale importanza dell'industria automobilistica per la prosperita e la competitivita dell'Unione" e le grandi sfide in atto, a partire dalla "forte concorrenza" di Paesi terzi: di conseguenza, chiede di "attenuare l'impatto" della transizione "adottando soluzioni basate sul territorio, anticipando i cambiamenti, sulla base di un autentico dialogo e di solidi partenariati tra le parti sociali e le autorita pubbliche a tutti i livelli di governo" e sostenendo le regioni con "finanziamenti mirati", ossia rivolti alle aree maggiormente esposte alla crisi. In sostanza, la transizione deve essere "giusta" e non lasciare "indietro nessuno e nessuna Regione". Un passaggio riguarda anche la clausola di revisione del bando delle endotermiche: le Regioni chiedono l'istituzione di un gruppo di lavoro in vista della relazione sui progressi compiuti ed esortano la Commissione europea ad adottare un approccio piu graduale, valutando "una revisione anticipata" già nel 2025 per concedere alle Case "il tempo sufficiente per adeguarsi alla transizione". Inoltre, si pone "l'accento sulla necessita di rispettare l'ampia varieta di situazioni di mobilita e di integrare l'elettrico con le tecnologie alternative, climaticamente neutre dalla produzione all'impiego".
Mobilità per tutti. Inoltre, si "chiede un accesso equo" alla mobilita per tutti i cittadini europei, un "programma robusto che valorizzi adeguatamente la ricerca e l'innovazione" e un miglior controllo dell'impatto ambientale dei materiali adoperati nei veicoli". A tal fine, si riafferma la necessita di utilizzare la metodologia di valutazione del ciclo di vita (LCA) per soppesare le tecnologie utili per gli obiettivi climatici. Infine, le Regioni dell'automotive chiedono incentivi alla rottamazione e ulteriori investimenti per la diffusione dei punti di ricarica, nonché la promozione della loro interoperabilita. "Ci candidiamo a essere interlucotori diretti della Commissione europea", ha sottolineato Guidesi, parlando della necessità di "scelte urgenti e rapide" per evitare un "suicidio economico che rischia di entrare nei libri di storia. In tal caso, crediamo che riusciremo a raggiungere gli obiettivi non solo climatici, ma anche economici e sociali. Vogliamo ribadire il nostro ruolo e rilanciarlo, convinti che ci sarà un interlocuzione immediata e diretta e che in breve tempo riusciremo a condividere con tutto il settore un nuovo percorso più propositivo rispetto a quello attuale. Abbiamo deciso di giocarcela insieme, affinché la nuova Commissione ascolti tutte le proposte".
Ford Explorer - La monomotore punta alle flotte - VIDEOPROVA
Bimotore 4x4 o monomotore a trazione posteriore? Quattroruote ha già provato l'Explorer top di gamma a due propulsori e trazione integrale. Questa volta, nell'ottica delle esigenze dei driver professionali, ecco il test di Fleet&Business della Suv elettrica dell'Ovale blu con motore e ruote motrici posteriori, che a quasi parità di batteria (77 kWh, contro i 79 dell'Awd) fa subito segnare un miglioramento del consumo e dell'autonomia media rilevati: 5,3 km/kWh e 452 chilometri rispettivamente, invece dei 4,2 km/kWh e dei 367 chilometri della sorella 4x4.
Sempre brillanti le prestazioni, e abbondante lo spazio a bordo: la piattaforma Volkswagen su cui è costruita l'Explorer è stata interpretata dalla Ford in modo molto personale, per ottenere un design dinamico e ottime quote di abitabilità; il bagagliaio, pur se non enorme, è sufficientemente ampio e, soprattutto regolare e ben sfruttabile. L'impiego nei lunghi trasferimenti viene assecondato, oltre che dalle prestazioni e dal confort di marcia, dalla possibilità di ricarica in corrente continua fino a 135 kW. In città, invece, la capacità del caricatore di bordo, da 11 kW, richiede un po' più di pazienza. Nello scenario urbano, comunque, il powertrain dà il meglio, con 587 km di autonomia rilevati. Volete sapere di più sulla Ford Explorer? Guardate la videoprova qui sopra.
Monopattini elettrici - Ecco come sarà il targhino
Una delle novità più importanti della riforma del Codice della strada riguarda i monopattini elettrici, che per circolare dovranno avere una sorta di targhino. La legge parla di "contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile, stampato dall'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato" che, si aggiunge, "deve essere esposto in modo visibile". La norma, però, non dice altro. Né quando entrerà in vigore questo obbligo, né su come sarà fatto questo contrassegno, né quanto costerà. Tutti questi aspetti, infatti, verranno disciplinati da uno o più decreti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Al momento, si sa solo che il numero di targa (la norma parla di combinazione alfanumerica), sarà assegnato dalla Motorizzazione civile - dunque non si potrà scegliere - e che, insieme ai dati personali del richiedente, sarà registrato nell'Archivio nazionale veicoli della Motorizzazione civile, cioè il casellario in cui sono contenuti i dati di tutti i veicoli (auto, moto, ciclomotori, veicoli commerciali, rimorchi eccetera) in circolazione in Italia.
Tre numeri e tre lettere neri su fondo giallo. Insomma, ci vorrà ancora un po' di tempo. Quattroruote, però, è in grado di anticipare come potrebbe essere questo contrassegno. L'esemplare illustrato nella foto, infatti, è stato realizzato nelle settimane scorse nello stabilimento di Foggia del Poligrafico dello Stato - lo stesso in cui si producono le normali targhe per auto, moto e ciclomotori - in vista dell'entrata in vigore della riforma del Codice. L'ipotesi, per ora di questo si tratta, prevede un contrassegno di forma quadrata con una combinazione alfanumerica di tre numeri e tre lettere neri disposti su due righe su fondo giallo riflettente.
Volkswagen - Scioperi a dicembre? "Possibili, anzi necessari"
La settimana scorsa si è tenuto il terzo incontro tra il gruppo Volkswagen e i rappresentanti dei lavoratori, per cercare di trovare un accordo tra le parti e scongiurare la chiusura degli stabilimenti e i licenziamenti, già più volte indicati come le uniche soluzioni possibili da parte della dirigenza del gruppo. Il tavolo si è concluso con un nulla di fatto e per questo motivo il sindacato IG Metall fa sapere ai suoi iscritti, tramite un volantino distribuito nella giornata del 29 novembre, che a questo punto gli scioperi sono non solo "possibili, ma necessari".
Stop a oltranza. All'apertura della crisi i lavoratori avevano accettato la richiesta della Volkswagen di evitare mobilitazioni fino alla fine di novembre, nella speranza di trovare un accordo ed evitare blocchi alla produzione. Così non è stato e da lunedì le fabbriche potrebbero incrociare le braccia. Qualora il prossimo giro di negoziati dovesse rivelarsi nuovamente infruttuoso, i sindacati non escludono scioperi a oltranza: "La Volkswagen si renderà conto al tavolo delle trattative quanto a lungo durerà, e quanto duro sarà lo scontro con i sindacati. Tutta la forza lavoro in Germania è pronta allo sciopero", si legge ancora nel volantino.
smart - Dazi in arrivo, da gennaio scattano gli aumenti
La Smart blocca i prezzi di tutta la sua gamma fino alla fine del 2024: poi, dal primo gennaio 2025, entreranno in vigore gli "inevitabili adeguamenti tariffari" legati all'introduzione dei dazi per i veicoli elettrici importati dalla Cina. Nel caso della Smart (di proprietà della Mercedes e della Geely), le tariffe doganali sono pari al 18,8%: porteranno a un aumento dei listini di 2.000 euro su tutta la gamma, e di 2.500 euro per la sportiva #3 Brabus.
C'è un mese di tempo. Da qui alla fine dell'anno sarà la Casa ad assorbire gli incrementi legati ai dazi, bloccando i prezzi di tutte le Smart #1 e #3 disponibili in Italia. Una decisione che, secondo il costruttore, "testimonia il costante impegno del brand nel supportare i propri clienti anche in un contesto di incertezza economica". Il blocco sui prezzi si applica agli ordini stipulati entro il 31 dicembre 2024, con protezione sul contratto di 120 giorni.
Land Rover - Stress test nel deserto per la prima Range elettrica
La Land Rover sta svolgendo una serie di test intensivi della sua prima Range Rover elettrica, che dovrebbe arrivare in tempi brevi: le prenotazioni apriranno nel 2025. Basata sulla piattaforma MLA (Modular Longitudinal Architecture) con architettura a 800 V, la Range Rover Electric punta a prestazioni paragonabili alla SV a otto cilindri, senza rinunciare al confort e al lusso che da sempre contraddistinguono la fuoristrada britannica. I collaudi di queste settimane, svolti con prototipi pressoché finali dell'auto, si stanno svolgendo negli Emirati Arabi Uniti.
Nel deserto. I test sulle dune puntano a mettere sotto stress il nuovo sistema Intelligent Torque Management per la gestione della coppia, così da assicurarsi che possa garantire "confort, compostezza e potenza in tutte le situazioni. Il differenziale distribuisce la gestione dello slittamento delle ruote a ciascuna unità di controllo dei motori elettrici, così da ridurre i tempi di reazione su ciascuna ruota da 100 a 1 millisecondo. In uno dei test, le Range Rover Electric devono salire e scendere dalla grande duna Big Red, nel deserto di Al Badayer, per cinque volte di fila senza perdite in termini di prestazioni.
A confronto con le termiche. In parallelo viene messo alla prova l'impianto di gestione termica della batteria, chiamato Supreme cooling, affinché sia possibile affrontare il clima desertico, con temperature che superano i 50 C e un'umidità di oltre il 90%. "Nei nostri collaudi, svolti ripetutamente per l'equivalente di 100 metri in salita su sabbia sottile, le prestazioni della Range Rover Electric raggiungono quelle delle versioni termiche, e in alcuni casi le superano", spiega Thomas Müller, direttore esecutivo dello sviluppo in Land Rover.
Emissioni 2025 - Urso: "Soddisfatti dell'ampia convergenza sulla proposta italiana"
"Siamo particolarmente soddisfatti dell'ampia convergenza di posizioni espressa dai Paesi Ue sul nostro non-paper relativo al settore automotive europeo": lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine della riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles, dove è stato discusso il documento promosso da Italia e Repubblica Ceca (e firmato in tutto da otto Paesi, incluse Austria, Bulgaria, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia): il testo, come è noto, contiene la richiesta di annullare il regime delle multe previsto a partire dall'anno prossimo per chi dovesse sforare il nuovo limite dei 94 g/km di CO2.
Il sostegno del mondo produttivo. Oltre ai Paesi membri, la proposta italiana ha ottenuto anche il sostegno di Confindustria e delle sue omologhe tedesca e francese, Bdi e Medef. Anche Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria, nell'ambito dell'omonima confederazione europea, ha sottoscritto un documento di supporto alla proposta italiana.
Neutralità tecnologica, incentivi, autonomia strategica. Nel dettaglio, il cosiddetto "non-paper" italiano ha l'obiettivo di "riesaminare le modalità che porteranno allo stop dei motori endotermici nel 2035". Un obiettivo che non viene messo in discussione, ma che si ritiene raggiungibile solo attraverso "una revisione tempestiva del regolamento" e l'adozione del principio di neutralità tecnologica "così come auspicato dal Report Draghi", che permetterebbe di "sostenere la competitività dell'industria europea, salvaguardando i posti di lavoro e promuovendo un approccio tecnologico diversificato". Il documento sottolinea anche la "necessità di un piano di incentivi per i consumatori europei, stabili, continuativi e duraturi nel tempo" e quella di "una vera autonomia strategica nell'approvvigionamento di materie prime ciriche indispensabili per la produzione di batterie".
Le multe potrebbero raggiungere i 15-17 miliardi di euro. Ma è chiaramente quello delle multe il fronte più caldo: gli otto Paesi firmatari sottolineano come il rallentamento nella diffusione delle automobili elettriche renda "complesso" rispettare i primi target intermedi previsti dal regolamento, come quello del 15% di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2025. Una clausola, fa notare il dicastero di via Veneto, che porterebbe "a pesanti sanzioni previste per le aziende non conformi, che potrebbero tradursi in una cifra complessiva tra i 15 e i 17 miliardi di euro nel 2025".
Dacia Duster - Soul of Dakar: la one-off che celebra il Rally
Manca meno di un mese alla partenza della Dakar 2025 (dal 3 al 17 gennaio), competizione in cui la Dacia parteciperà per la prima volta in veste ufficiale con il prototipo Sandriders e con un equipaggio da testa di serie (tra i piloti scelti dalla Casa, Sébastien Loeb e Nasser Al-Attiyah). Un evento che è stato celebrato dal marchio con la realizzazione di una one-off della Dacia Duster, chiamata Soul of Dakar.
Meccanica rodata. Questo esemplare unico della sport utility è basata sulla versione 4x4 che tutti noi conosciamo: dentro il cofano c'è il tre cilindri 1.2 mild hybrid da 131 cavalli e 230 Nm di coppia, abbinato a una trasmissione manuale sei marce. L'angolo di attacco è di 31, quello di dosso 24 e quello di uscita 36, l'altezza da terra è di 21,7 cmed è previsto unassale posteriore a bracci multipliper una maggiore escursione delle ruote.
Super accessoriata. La Soul of Dakar si fa riconoscere fuori, grazie a una livrea che ricorda la colorazione dei prototipi della categoria ultimate T1 + Sandriders. A completare il lavoro estetico sulla Suv c'è la serie di accessori InNature (presenti anche nel listino ufficiale della Casa), per rendere più semplice la vita per gli amanti dell'outdoor. Il kit comprende il portapacchi da tetto, capace di sostenere fino a 75 kg, una box rigida, un borsone e una pala, indispensabile per togliersi da eventuali impicci durante il fuoristrada. La Soul of Dakar può essere completata anche con lo Sleep Pack (in questo nostro video vi raccontiamo la nostra prova "di dormita") e la tenda. Nell'abitacolo, invece, troviamo la gamma completa di accessori YouClip: elementi aggiuntivi come tasche portaoggetti, portabevande, ganci per borse e supporti per smartphone e tablet.
Formula 1 - In Qatar per l'ultima Sprint della stagione
La Formula 1 ha salutato l'America celebrando il quarto titolo mondiale di Max Verstappen e si è ora spostata in Medio Oriente per le ultime due gare in programma: questo weekend si corre il Gran Premio del Qatar. In gioco c'è ancora il titolo costruttori, con la McLaren favorita ma con una Ferrari pronta a tutto pur di ribaltare la situazione e riportare il titolo a Maranello.
Tanta carne sul fuoco. Non mancheranno gli spunti di interesse nelle prossime due settimane che chiuderanno il Mondiale 2024, perché alla lotta tra Woking e Maranello si inseriranno anche Max Verstappen - ormai libero da pressioni - e una Mercedes rivitalizzata in seguito alla doppietta ottenuta a Las Vegas. Insomma, sul circuito di Losail potremmo assistere a un'altra corsa imprevedibile, con diversi pretendenti alla vittoria, complice anche il format Sprint. Ovviamente, i riflettori saranno puntati sulla Ferrari. Il Cavallino è chiamato a recuperare 24 punti sulla McLaren: operazione difficile, ma non impossibile, specie considerando che ultimamente le previsioni non sempre collimano con i risultati in pista.
Ferrari chiamata al miracolo. Il team principal Vasseur dovrà però gestire la tensione tra i suoi due piloti, con Leclerc particolarmente nervoso nei confronti del compagno di squadra, ormai giunto alla fine della sua storia con il Cavallino e non più disposto a sottostare a ordini di squadra a favore del monegasco. Vasseur, però, guarda oltre e pensa all'opportunità ghiotta di mettere le mani sul titolo costruttori: "Adesso è il momento di fare l'ultimo sforzo in queste due gare conclusive della stagione, perché ogni minimo dettaglio può fare la differenza. Dobbiamo tutti essere concentrati sullo stesso obiettivo: piloti, tecnici, meccanici. Tutti".
Losail smussa i cordoli. In Qatar l'attenzione si concentra anche su un aspetto tecnico: la modifica dei cordoli piramidali del circuito, che l'anno scorso hanno causato danni agli pneumatici. Per risolvere il problema, il tracciato di Losail, in collaborazione con FIA e Formula 1, ha smussato gli angoli in sette delle sedici curve e aggiunto una fascia di ghiaia oltre i cordoli, pensata per dissuadere i piloti dall'utilizzare ogni margine disponibile della pista. Pirelli, in accordo con la FIA, ha studiato un approccio mirato, scegliendo di portare le mescole più dure della gamma 2024, necessarie non solo per i cordoli modificati, ma anche per affrontare le temperature elevate, una variabile che non può essere ignorata.
Accorciata la zona DRS. In Qatar, avremo anche un'altra novità che potrebbe complicare i sorpassi: l'unica zona DRS è stata ridotta di cento metri. Questa scelta si inserisce nella strategia adottata dalla FIA per il campionato 2024, caratterizzata da continue revisioni delle zone DRS al fine di bilanciare l'efficacia del sistema senza rendere le manovre di sorpasso eccessivamente semplici. Nel Gran Premio del Messico, ad esempio, la zona DRS sul rettilineo principale è stata accorciata di 75 metri rispetto alla stagione precedente, mentre a Monza, per il Gran Premio d'Italia, è stata estesa di 103 metri sul rettilineo di partenza per favorire le manovre, considerando l'assetto aerodinamico a bassa deportanza tipico di quel circuito. Queste modifiche mirano a calibrare il funzionamento del DRS in base alle caratteristiche uniche di ogni tracciato, mantenendo un equilibrio tra spettacolo e sfida tecnica.
Come seguire il GP del Qatar in tv. Cambio di fuso orario e orologi da sincronizzare nuovamente per non perdere neanche un minuto dell'azione in pista a Losail. Ecco il programma del weekend, già convertito agli orari italiani.
Venerdì 29 novembre
Prove Libere 1 dalle 14.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sprint Qualifying dalle 18.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1
Sabato 30 novembre
Sprint Race, partenza alle 15 in diretta su Sky Sport F1 e TV8
Qualifiche alle ore 19 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21
Domenica 1 dicembre
Gara, partenza alle 17 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 21.30
Prova speciale - Come si testa un seggiolino auto? - VIDEO
Da R44 a R129. La nuova legge, che regolamenta il trasporto dei bambini in auto, rivoluziona il parametro con cui vengono classificati e utilizzati i seggiolini. Se prima era il peso del trasportato il driver principale, ora è l'altezza. E fino a 15 mesi è obbligatorio fissare il seggiolino in senso contrario al senso di marcia. Ma, oltre a questo, c'è un altro aspetto importantissimo: l'omologazione dei dispositivi di trasporto è molto più stringente. Ma come si fa a testare un seggiolino? La risposta in questo video: siamo stati al Crash Test Lab di Artsana (Chicco) a Verola Nuova (BS), un centro iper tecnologico (investimento di oltre 2 milioni di euro) dove un sofisticatissimo macchinario (tecnologia tedesca) consente di simulare ed analizzare l'impatto che subisce un manichino in un ipotetico incidente. Mai come in questo caso il detto vedere per credere può aiutare a capire un concetto, la sicurezza, che spesso rimane troppo astratto.
Ma come si fa un seggiolino sicuro? Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Anselmi, R&D and Technology di Chicco che ci ha spiegato come la nuova normativa ha impattato lato consumatore e lato progettazione. In più, all'interno della sede di Artsana Group-Chicco, abbiamo potuto anche approfondire insieme a Cristina Bronzato, Category & Trade Marketing Chicco Italia, e a Laura Brandimarti, Product Marketing Car Seat Chicco, come si fa a scegliere un seggiolino e quali sono le accortezze da tenere per ottimizzare ogni acquisto.