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Quattroruote News
Aggiornato: 2 ore 14 min fa

Startup - Primi risultati per Guido Lascelta

Set 20,2023

Il modello dei servizi di comparazione per mutui o alloggi applicato al noleggio a lungo termine: è la formula individuata dalla piattaforma Guido Lascelta per rendere più accessibile una forma di acquisizione ancora poco conosciuta fra i privati. Se è vero che i prezzi medi delle auto sono cresciuti almeno del 15% rispetto al periodo pre-Covid e che molte persone fisiche valutano forme di utilizzo dell'auto alternative al possesso, è altrettanto vero, sostiene il fondatore e amministratore delegato della startup Angelo Simone, che "l'esperienza del privato presso i dealer non è soddisfacente dal punto di vista della chiarezza e dell'attendibilità delle informazioni". Né l'offerta reperibile online si rivela spesso risolutiva a causa della quantità di parametri da tenere in considerazione rispetto all'acquisto tradizionale alla differenza di condizioni proposte dalle grandi società di noleggio.

Così la web app guidolascelta.it permette la consueta ricerca per marca e modello, aggiungendovi però la presentazione di proposte comparabili per condizioni; le offerte sono caricate sulla piattaforma da un gruppo di broker, partner di Guido Lascelta, che rappresentano più società di noleggio. Una sezione del sito è dedicata alla spiegazione della terminologia del settore. Individuata la soluzione, l'utente potrà proseguire nella richiesta del preventivo direttamente all'azienda che offre il veicolo attraverso la compilazione di un modulo standard, oppure scegliere di essere contattato entro due ore dai consulenti di Guido Lascelta per ottenere ulteriori dettagli, e da lì procedere eventualmente verso la chiusura del contratto. Nei primi sette mesi di attività - principalmente a Milano e Roma - il nuovo servizio ha registrato più di 80mila visitatori unici con una ricerca, l'80% privati con solo codice fiscale, il 20% aziende e titolari di partita Iva. Fra gli obiettivi di Guido Lascelta c'è di raggiungere quota 200mila al compimento del primo anno.

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Eventi - Myfleetsolution al Fleet&Business Day 2023

Set 19,2023

Gestire la flotta in outsourcing non è ancora una prassi molto diffusa nelle aziende italiane. Il gruppo Consecution, sul mercato da oltre 15 anni, offre questo servizio che non impiega risorse interne e consente risparmi su acquisti e gestione. Ha circa cinquemila clienti in Italia e un'offerta strutturata su tre pilastri: gestione flotte (Myfleetsolution), noleggio a breve termine per la copertura di esigenze temporanee (con il brand Rent 365) e brokeraggio di noleggio a lungo termine (Consecution). Le soluzioni partono dalla gestione amministrativa e tecnica dei veicoli (assicurazioni, tagliandi, contravvenzioni ecc) e possono essere completate con analisi sullo stato del parco, valutazione del costo totale d'esercizio, consulenza per le misure correttive e relativi monitoraggio e reportistica per le valutazioni economiche, gestionali e di rapporti con il personale. I driver dispongono di un'app che dà acceso al calendario delle scadenze relative al veicolo e al repertorio di fornitori cui rivolgersi per la manutenzione. Anche Myfleetsolution sarà presente al Fleet&Business Day di giovedì 21 settembre, organizzato dalla nostra testata alla Cantina Bellavista di Erbusco (BS).

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DS 3 - In arrivo la versione Esprit De Voyage: prezzi e dettagli per l'Italia

Set 19,2023

DS introduce sul mercato italiano la DS 3 Esprit De Voyage, proposta a partire da 34.300 euro. L'allestimento Esprit De Voyage è già disponibile per DS 4, DS 7 e DS 9 e viene ora esteso alla Suv compatta del marchio francese, che offre così un'inedita personalizzazione.

Logo dedicato. La Esprit De Voyage è caratterizzata dagli interni in pelle Nappa Grigio Ghiaia con inserti in tessuto Luxemburg e dalla plancia rivestita di pelle Nappa con goffratura specifica: questa decorazione rende omaggio al Ds Design Studio Paris e riproduce l'Europa con raggi che si irradiano da Parigi. Lo stesso disegno è ripreso sui battitacco, inoltre padiglione e bordo del tappetini sono in colore Grigio Perla. In alternativa, i clienti possono ordinare anche i rivestimenti di pelle pieno fiore Nero Basalto.

Nove tinte esterne. La carrozzeria è disponibile nelle tinte bicolore Grigio Platino, Bianco Assoluto, Grigio Cristallo, Grigio Artense, Grigio Première e Rosso Diva con tetto Nero Perla oppure nelle varianti monocromatiche Grigio Platino, Nero Perla e Bianco Assoluto. Per tutte le versioni sono previste incisioni laser sulle calotte degli specchietti, Ds Wings e griglia anteriore nero lucido e cerchi da 18" con finitura diamantata.

Benzina, diesel oppure elettrica. La dotazione di serie include il Keyless completo, l'infotainment DS Iris con navigatore 3D, i sedili riscaldabili, lo specchio interno fotocromatico, i fari posteriori Led e i vetri posteriori oscurati, mentre le motorizzazioni disponibili solo benzina Puretech 130 con cambio automatico (34.300 euro), diesel BlueHdi 130 con cambio automatico (36.250 euro) ed elettrica E-Tense 156 CV con 402 km di autonomia (44.300 euro).

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Skoda - Nuove Kodiaq e Superb, conclusi i collaudi finali

Set 19,2023

Le nuove Skoda Kodiaq e Superb sono ormai vicinissime al debutto e saranno svelate a breve: i due modelli hanno terminato il massacrante ciclo di test di sviluppo che le hanno portate ad affrontare tutte le possibili condizioni climatiche, simulando 40 anni di impiego nel mondo reale da parte dei clienti.

Un milione di km alle spalle. La Skoda ha impiegato due anni per percorrere oltre un milione di chilometri con i prototipi, passando dai 50 gradi dell'Arizona ai -30 del Circolo Polare Artico e mettendo alla prova tutti i powertrain previsti nella gamma, incluse le varianti plug-in hybrid: queste ultime, in particolare, hanno eseguito numerosissimi cicli di carica e scarica delle batterie e lavorato con le colonnine più disparate. Altri test hanno riguardato il traino di rimorchi, con cicli estremi su salite e discese del 13% che hanno messo a dura prova motori, impianti di raffreddamento e freni.

Motori, interni e caratteristiche. La quarta generazione della Superb sarà offerta con carrozzeria berlina e Station Wagon. Sarà ancora più grande e spaziosa della precedente e offrirà versioni benzina 1-5 e 2.0 TSI, diesel 2.0 TDI da 150 e 193 CV e plug-in hybrid: quest'ultima garantirà 100 km di autonomia in elettrico grazie alla batteria da 25,7 kWh. La vettura, che abbiamo già provato in anteprima, adotterà anche interni totalmente ridisegnati con schermi da 10,25 e 12,9 pollici e gli inediti Smart Dials riprogrammabili sulla console centrale, mentre i comandi del cambio automatico sono stati spostati sul piantone del volante. La seconda generazione della Kodiaq ha caratteristiche analoghe, sia per quanto riguarda i powertrain che per gli interni: la base è infatti la medesima, ovvero la piattaforma evoluta Mqb Evo.

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Fiat Topolino - Aperti gli ordini, si parte da 39 euro al mese

Set 19,2023

La Fiat ha aperto gli ordini per la nuova Topolino, il quadriciclo elettrico guidabile a partire dai 14 anni di età. La due posti è proposta con delle formule molto interessanti: oltre all'acquisto, la si può avere con un canone mensile paragonabile a quello di un abbonamento ai trasporti pubblici, ovvero 39 euro. Si parte con la versione chiusa, quella con le portiere, mentre per ordinare una Dolcevita, la variante dal sapore di spiaggina, bisognerà aspettare ancora qualche settimana.

Prezzi da 7.500 euro. Il listino della Fiat Topolino è di 9.890 euro, ma scende a 7.544 grazie a un contributo statale (senza rottamazione) di 2.436 euro. Con un anticipo di 2.582 euro si può così avere una Topolino in leasing a 39 euro al mese: nel canone sono già inclusi i 7,50 euro delle spese di gestione. Il contratto ha una durata di 48 mesi, durante i quali sono inclusi 20 mila chilometri di percorrenza: oltre tale soglia, il cliente pagherà un extra di 0,06 euro al chilometro. Sono inoltre disponibili tre pacchetti con cui i clienti possono personalizzare il proprio contratto, includendo delle assicurazioni furto/incendio, rapina totale e parziale, eventi naturali, sociopolitici e cristalli, oltre all'assistenza H24 e alla marchiatura identificativa su parabrezza, lunotto e finestrini.

Un solo colore. La Topolino è disponibile di un solo colore, l'azzurro visibile in queste immagini, con un solo allestimento e con un'unica tipologia di cerchi da 14". I clienti possono però personalizzarla con alcune dotazioni aggiuntive, che spaziano dagli specchi vintage con finitura cromata al portapacchi posteriore fino ad arrivare alla Dolcevita Box, una fascia di tessuto per riporre oggetti all'interno dell'auto.

Arriva a casa, come un pacco. Per la nuova Topolino, la Fiat ha sviluppato un processo d'ordine online estremamente semplice: con pochi click si può prenotare il proprio esemplare, scegliere la durata del finanziamento e versare il primo acconto. Volendo si può ritirare la propria Topolino in una delle concessionarie del marchio, oppure riceverla a casa, con un servizio di tracciabilità unico nel mondo dei quadricicli: i clienti possono controllare in ogni momento la posizione del mezzo, dall'ordine alla consegna. In pratica, come i servizi di tracking dei pacchi acquistati sui siti di e-commerce.

Dimensioni, autonomia e velocità massima. Con una lunghezza di 2,53 metri, di poco superiore alla sorella Citroën Ami, la Topolino può trasportare fino a due persone e promette un'autonomia di 75 chilometri grazie a una batteria agli ioni di litio da 5,4 kWh. Per la ricarica è integrato un cavo con presa Schuko, con cui si può fare il "pieno" in 4 ore sfruttando una presa domestica a 2,3 kW. Il peso a secco è di 487 kg e grazie a un motore elettrico anteriore da 8,2 CV è possibile raggiungere in 10 secondi la velocità massima di 45 km/h.

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Volvo - Addio ai diesel nel 2024

Set 19,2023

La Volvo fa un ulteriore passo verso la trasformazione in costruttore di sole elettriche. L'azienda svedese, che ha da poco lanciato la piccola EX30, ha comunicato che metterà fine alla produzione di qualsiasi genere di modello diesel "entro l'inizio del 2024". L'annuncio, fatto alla Climate Week di New York, non lascia spazio ai ripensamenti: tra pochi mesi verrà assemblata l'ultima Volvo a gasolio e il brand diventerà una delle prime Case automobilistiche tradizionali ad abbandonare una tecnologia fondante dell'industria automotive. 

La strategia. L'addio ai diesel è solo l'ultimo passaggio di un percorso iniziato nel 2021 con la decisione di vendere solo auto elettriche nel 2030, proseguito l'anno scorso con lo stop allo sviluppo di nuovi motori a combustione e culminato con la cessione della partecipazione in Aurobay, la joint venture con la controllante Geely nel campo delle tecnologie endotermiche prossima a confluire nel progetto Horse promosso dalla Renault. "I propulsori elettrici sono il nostro futuro e sono superiori ai motori a combustione", spiega l'amministratore delegato Jim Rowan. "Generano meno rumore, meno vibrazioni, meno costi di manutenzione per i nostri clienti e zero emissioni dallo scarico. Siamo completamente concentrati sulla creazione di un ampio portafoglio di elettriche premium, forti di tutto ciò che i nostri clienti si aspettano da una Volvo e parte fondamentale della nostra risposta ai cambiamenti climatici". 

Un mercato in trasformazione. La Volvo ha attribuito la decisione anche alla rapida trasformazione dell'industria automobilistica e della domanda di fronte alle questioni ambientali: "Solo quattro anni fa, i diesel erano il nostro pane quotidiano in Europa, come per la maggior parte delle altre Case. Nel 2019, la maggioranza delle nostre vendite nel continente riguardava vetture alimentate da un motore a gasolio, mentre i modelli elettrificati stavano solo iniziando a lasciare il segno. Da allora, questa tendenza si è in gran parte invertita per effetto del cambiamento della domanda di mercato, delle sempre più severe normative sulle emissioni e della nostra attenzione all'elettrificazione. La maggior parte delle nostre vendite in Europa è ora costituita da auto elettrificate, con un propulsore completamente elettrico o ibrido plug-in", spiegano da Göteborg. Insomma, sul diesel la Svezia non tornerà indietro.

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Noleggio - ALD Automotive-LeasePlan, il piano è pronto

Set 19,2023

Brand forti e ben radicati sul mercato, ALD Automotive e LeasePlan, quest'ultima incorporata nella prima lo scorso maggio, sono ora un'unica entità specializzata nelle forme più moderne di acquisizione dell'auto, con un'offerta che spazia dal leasing al noleggio flessibile a medio termine passando per il long term. Nella mattinata di giovedì 21 settembre, i vertici della nuova società illustreranno i dettagli di un nuovo piano strategico: nel pomeriggio dello stesso giorno, l'abbinata ALD Automotive-LeasePlan presenterà la propria offerta di servizi al fleet manager che parteciperanno al Fleet&Business Day 2023. L'iniziativa organizzata dalla nostra testata alla Cantina Bellavista di Erbusco, in Franciacorta, sarà l'occasione per momenti di approfondimento sulla transizione energetica, test drive e relax. Il gruppo propone, a fianco delle soluzioni tradizionali, programmi specifici come quello per il noleggio di vetture elettriche (con tool per il calcolo dei costi di ricarica e possibilità di abbinare il noleggio di un monopattino) o quello di noleggio di vetture usate, interessante sia per contenere i costi sia per ovviare alla carenza di vetture nuove che ha caratterizzato gli ultimi tempi. Ci sono anche forme di noleggio per clienti privati, programmi pay-per-use, sistemi di gestione chiavi in mano per la gestione di flotte aziendali in sharing.

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Nissan Micra - Elettrica e non solo: cambierà tutto, forse anche il nome

Set 19,2023

Alla Nissan non ne fanno mistero: c'è stato un momento in cui la Micra sembrava un capitolo chiuso, con oltre 40 anni di storia e cinque generazioni pronti a finire in soffitta a prendere polvere come un vecchio faldone. Col rischio di veder sbiadire, nel tempo, le diapositive di quella giapponesina che, senza timori, osava sfidare le più affermate compatte tedesche, francesi, italiane o americane. Accedeva già negli anni 80, ma per vedere l'auto nei nostri listini abbiamo dovuto attendere qualche anno, familiarizzando perlopiù con la seconda serie: un vero fenomeno. E potremmo scommettere che, con quel suo fisichino tondeggiante e l'aria paciosa, la K11 avrà strappato un sorriso di simpatia a più d'uno di voi.

Il retroscena. La storia non avrebbe avuto un sequel se, come nelle favole, non fosse apparso, con tempismo drammaturgico, un cavaliere che salva la protagonista. Il principe azzurro della Micra risponde al nome di Luca de Meo, presidente e amministratore delegato della Renault. Bozzetti in mano, il manager milanese ha incontrato il board dell'alleato (com'è noto, dal 1999 Renault e Nissan fanno parte di un sodalizio industriale, successivamente aperto anche alla Mitsubishi) sottoponendogli una proposta che non si poteva rifiutare: "Perché non fate una compatta elettrica sulla piattaforma della nostra nuova R5? Prodotta e ingegnerizzata in Francia?". La Nissan avrebbe così potuto contare su un modello dal design fresco, tecnologicamente orientato al futuro, potenzialmente competitivo sia per appeal che per costi di fabbricazione, praticamente "chiavi in mano". Senza impegnarsi in prima persona nello sviluppo tecnico. Affare fatto, dunque, ma solo perché - come sottolineano a Yokohama - in questo caso, ci guadagnano tutti. Gli sketch, così come i contorni tecnici e industriali del progetto, hanno convinto i vertici della Casa, ormai sul punto di cancellare dai piani prodotto una segmento B destinata all'Europa. Badate bene, non stiamo romanzando: più o meno in questi termini, l'ex direttore esecutivo della Nissan, Ashwani Gupta, ha confessato l'aneddoto durante una conferenza stampa lo scorso febbraio, sottilineando come "ogni progetto dell'Alleanza deve generare performance per ciascun membro" e che "le sinergie (industriali, ndr) non sono l'obiettivo, ma la conseguenza".

Geni francesi. Insomma, la nuova Micra sarà un'opera a quattro mani. La Renault si prenderà in carico la parte industriale, costruendo la compatta dell'alleato nel nuovo polo ElectriCity, a Douai, nel nord della Francia. La produzione avverrà su linee condivise con la nuova R5 elettrica e con la sua omologa Alpine, la A290, a partire però dal 2026, cioè due anni dopo il via all'assemblaggio delle francesi. Parenti strette, anzi strettissime, la futura R5 e la segmento B di Nissan. Non solo per l'ossatura comune  (il pianale Cmf-Bev ), che abbiamo già avuto modo di assaggiare su strada raccogliendo impressioni molto positive. Come annunciato da De Meo, le due vetture saranno fatte per l'80% di parti condivise: un dato che la dice lunga sull'opportunità di ammortizzare i costi da parte dei costruttori. Guai, però, a immaginare un progetto tecnicamente povero. Partendo sempre dall'assunto che francesi e giapponesi avranno sostanzialmente lo stesso "hardware", nel cofano anteriore di questa Bev dovremmo trovare un motore sincrono a rotore avvolto mutuato dalla Mégane E-Tech Electric e realizzato senza impiego di terre rare, con potenze che ipotizziamo fino a circa 140 CV. Salvo sorprese, sarà l'unica unità di trazione: varianti bimotore paiono escluse, almeno inizialmente. Si ragiona, casomai, sull'opportunità di offrire più di una scelta quanto a batterie, oscillando tra un taglio prettamente urbano e uno a più ampio raggio, intorno ai 60 kWh, per un'autonomia fino a circa 400 km. Guidando la piattaforma modulare della R5 abbiamo poi potuto apprezzarne il retrotreno con schema multilink: un plus tecnico raro per una segmento B, di cui potrebbe fregiarsi anche la cugina nipponica. A meno che non si decida di optare per una soluzione più economica al fine di contenere i costi e, quindi, il prezzo finale. All'estremo opposto, qualora invece i giapponesi puntassero in alto, si potrebbe perfino immaginare uno sviluppo in chiave Nismo (se esiste una Alpine, perché no?), che comunque verrebbe decretato solo dopo il lancio del modello standard.

Comunque giapponese. Pur delegando la produzione, sarà la Nissan a definire l'identità della sua nuova compatta, a partire dallo stile, che in parte è già stato anticipato. Un paio di "figurine" diffuse dal costruttore, insieme col resto delle informazioni raccolte finora, ci hanno infatti indirizzato nel ricostruire l'aspetto della vettura, che nell'impostazione generale ricorda un po' la riedizione moderna della Mini: sbalzi cortissimi, le ruote spinte ai quattro angoli, montanti A e C piuttosto inclinati, finestratura dal taglio sportiveggiante e un tetto che s'affaccia sul lunotto, chiudendo con un immancabile spoilerino. Vista di profilo, la Micra somiglia mostra lo stesso slancio della cugina francese, la prossima R5. Vis-à-vis e nei dettagli, invece, sfodera tutta la sua personalità. Puntando su superfici a tratti un po' più tondeggianti e su grafiche luminose dalle forme, rispetto alla R5, completamente diverse. Certo, quei fari a Led circolari oggigiorno sono stati ampiamente sdoganati anche altrove (vedi Fiat 500 elettrica e, di nuovo, la Mini), ma appartengono al Dna della giapponesina da tempi non sospetti: quelli della Micra terza serie dei primi anni Duemila, inconfondibile sia per la postura da ranocchio sia, appunto, per i suoi occhioni dolci.

Si valuta un cambio di nome. E proprio le suggestioni determinano un'altra questione importante, ancora aperta: quella del nome. Finora, infatti, la Nissan ha parlato solo di "futura compatta elettrica" o, al più, di erede della Micra. E sull'opportunità di recuperare tale denominazione (e con essa il patrimonio condiviso che si porta dietro) pare siano ancora in corso le valutazioni del caso. C'è da dire che il passato della Nissan Micra racconta due storie ben distinte. Una di successo, legata prevalentemente alla seconda e terza serie, entrambe prodotte a Sunderland, nel Regno Unito. L'altra, meno florida, scritta dalle ultime due generazioni, lanciate nel pieno dell'era Ghosn: la serie K12, una world car assemblata a varie latitudini (ma non in Europa) e proposta solo a benzina, e il modello attuale (K13): un progetto nuovamente eurocentrico - con produzione localizzata a Flins, in Francia, negli stabilimenti Renault - che ha un po' stravolto i connotati tipici dell'utilitaria nipponica, trasformandola in un'auto più grande, dalle linee aggressive e, rispetto a prima, più ammiccante alla clientela maschile. La curva delle vendite (fonte Carsalesbase) parla chiaro: tra la fine degli anni 90 e il 2006 (cioè dal pieno della seconda serie fino a metà carriera della terza), la Micra ha viaggiato stabilmente sopra le 100 mila consegne annue in Europa, con annate abbondantemente oltre quota 150 mila. Dal 2007 in poi, invece, le immatricolazioni nel Vecchio continente non hanno più generato dati a sei cifre e nel 2022, per stare sulla stretta attualità, si sono fermate a poco più di 30 mila esemplari. Dunque, che fare adesso? Voltare pagina o rievocare i fasti? Un dilemma che verrà sciolto a breve.

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Ford - Ranger plug-in, sfida al diesel

Set 19,2023

Sarà ordinabile dalla metà dell'anno prossimo, per entrare in produzione a fine anno ed essere consegnato ai primi clienti all'inizio del 2025, il primo esempio di pick-up di taglia media con powertrain ibrido plug-in. La Ford ha infatti deciso di affiancare ai Ranger con motori diesel a 4 cilindri 2.0 e 6 cilindri 3.0 V6 (nonché al 3.0 V6 a benzina, esclusivo del Raptor) una variante con doppio propulsore benzina/elettrico e batterie ricaricabili, per consentire un'autonomia in modalità a corrente di oltre 45 chilometri. Per il momento il costruttore si limita ad annunciare solo alcune caratteristiche del prossimo componente della famiglia, indicando per esempio che l'unità termica sarà rappresentata dal 4 cilindri Ecoboost a benzina di 2.3 litri, ma omettendo le informazioni sulla sua potenza e sulla controparte elettrica, così come sulla capacità delle batterie. La coppia, stando alle dichiarazioni della Casa, sarebbe superiore a quella di ogni altro propulsore disponibile nella gamma (il solo 2.3 turbobenzina utilizzato fino all'anno scorso sulla precedente generazione del Ranger riservata agli Usa è capace di circa 420 Nm).

I perché del plug-in (e non l'elettrico). Durante la presentazione in anteprima è stata mostrata solamente la collocazione del motore a corrente, fra quello a benzina e il cambio automatico (apparentemente il 10 marce già previsto sugli altri modelli), e la dislocazione degli accumulatori nella parte posteriore del telaio, sotto il cassone. Lo stesso chassis è stato rinforzato, mentre sospensioni e sterzo sono stati ricalibrati in funzione dei pesi e della diversa ripartizione delle masse. A proposito di masse, uno dei motivi per cui la Ford ha scelto la soluzione ibrida e non, per esempio, una configurazione full electric come per il più grande F-150 Lightning (commercializzato in Nordamerica), è che, con gli ingombri tipici di un pick-up medio, non sarebbe stato possibile installare una quantità di batterie idonee a garantire sufficiente autonomia, conservando al tempo stesso la portata (che invece sembra resterà attorno alla tonnellata), il peso rimorchiabile (confermato a 3.500 kg) e la trazione integrale associata a un'adeguata capacità offroad. Quanto allo spazio disponibile nel cassone, la presenza degli accumulatori dovrebbe portare a una soglia di carico più alta rispetto ai Ranger diesel.

Quattro modalità di guida. Sicura, invece, la funzione ProPower Onboard, con prese di corrente nell'area di carico e in cabina, per alimentare attrezzi o pc direttamente sul luogo di lavoro, già vista per esempio sull'E-Transit. Anche per i tempi e la modalità di ricarica, la Ford rimanda a successivi comunicati, mentre ha confermato che, al pari di altri suoi modelli, anche il conducente del Ranger ibrido avrà a disposizione diverse modalità di guida per ottimizzare l'utilizzo della riserva di corrente in funzione dei percorsi. ln modo Auto, il sistema gestisce automaticamente il funzionamento dell'unità termica e dell'elettrica per garantire la migliore efficienza. EV Now è invece la soluzione, selezionabile dal guidatore (e, in futuro, anche tramite il geofencing), che attiva esclusivamente il motore elettrico, per esempio per attraversare zone a traffico limitato. EV Later permette di sfruttare esclusivamente il propulsore termico, per conservare la carica della batteria per un successivo utilizzo. Infine, la modalità EV Charge impone al 4 cilindri di ricaricare le batterie, anche in questo caso per poter sfruttare successivamente la riserva di elettroni.

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Reti di vendita - Koelliker e Mitsubishi rinnovano la partnership

Set 19,2023

Dal 1979, Koelliker è importatore esclusivo per l'Italia di auto, Suv e pick-up della Mitsubishi, con 400mila vendite e un circolante di oltre 250 mila unità (70 mila Pajero, altrettanti L200, 25 mila ASX e 20 mila Colt). Ora, i due partner firmano il prolungamento della collaborazione e uno dei primi passi del nuovo percorso insieme è la presenza della Mitsubishi Eclipse Cross Phev fra i modelli disponibili per i test drive dei fleet manager al Fleet&Business Day 2023, organizzato dalla nostra testata alle Cantine Bellavista di Erbusco (BS) in Franciacorta, dove Koelliker sarà presente con diversi dei marchi che rappresenta in Italia. Accanto alla Suv-coupé della Casa nipponica, l'importatore metterà a disposizione dei responsabili delle flotte aziendali anche la KGM Torres, che potrà essere osservata anche nell'area espositiva, dove sarà presente pure un prodotto di un terzo brand rappresentato da Koelliker, il veicolo commerciale Maxus eDeliver 3.

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Volkswagen Tiguan - Sempre più ambiziosa - VIDEO

Set 19,2023

Nata nel 2007 e prodotta fino a oggi in oltre 7,5 milioni di esemplari, la Tiguan si evolve passando alla piattaforma Mqb Evo, condivisa con le più recenti novità del gruppo tedesco. L'introduzione di questo elemento ha permesso di portare sul modello dotazioni di ultima generazione e powertrain ibridi aggiornati con un aumento contenuto degli ingombri: la Suv misura infatti 4,54 metri di lunghezza (+30 mm rispetto al modello uscente) e 1,64 metri di altezza (+4 mm) mentre il passo (2,68 metri) e la larghezza (1,84 metri) sono rimasti invariati. La capacità del bagagliaio è cresciuta di 37 litri fino a 652 (escluse le versioni Phev) e anche i passeggeri possono contare su un maggiore spazio interno.

Il design rimane fedele allo stile della Tiguan, ma introduce stilemi contemporanei che riprendono i modelli di più recente introduzione. Nel frontale, dove un elemento in vetro a richiesta con Led integrato sostituisce la classica mascherina, spiccano i gruppi ottici più sottili rispetto alle altre serie, offerti anche con tecnologia Led HD Matrix IQ Light. I passaruota muscolosi esaltano le fiancate e possono ospitare cerchi fino a 20", mentre in coda troviamo una fascia luminosa a tutta larghezza che si estende sul fianco e ingloba al centro il logo Volkswagen. La presenza degli Air Curtain e il nuovo andamento della parte frontale hanno permesso di ridurre il Cx da 0,33 a 0,28 e di contenere ulteriormente i consumi.

Gli interni seguono la più recente tendenza della Casa di Wolfsburg e danno ampio spazio agli schermi dedicati a strumentazione e infotainment. Per quest'ultimo, la Tiguan adotta la piattaforma MIB4 che gestisce sia il Digital Cockpit da 10,25" che il tablet centrale (12,9" o 15" in base alla versione); inoltre, è disponibile l'head-up display proiettato sul parabrezza. Il sistema offre una serie di servizi connessi e l'assistente virtuale IDA gestito attraverso i comandi vocali. Nella console centrale è inoltre presente un comando multifunzione dotato di un display Oled specifico: la sua posizione è particolarmente, pratica perché i comandi della trasmissione automatica (l'unica ora disponibile) sono stati spostati sul piantone del volante. In base alle necessità, il comando può gestire il volume dell'impianto audio, le modalità di trazione, i profili di guida e il nuovo sistema Atmosphere, che combina l'illuminazione interna e la musica trasmessa dall'impianto audio secondo le modalità Lounge, Energetic, Joy, Minimal e Me. L'ulteriore spazio libero nella console centrale è stato utilizzato per ospitare due piattaforme di ricarica wireless.

Per rendere la Tiguan ancora più confortevole e innalzare il livello della qualità percepita, la Volkswagen è intervenuta su più livelli: oltre a disegnare una plancia più accattivante, caratterizzata da bocchette di aerazione sdoppiate sui lati, sono stati scelti nuovi materiali e accostamenti cromatici; inoltre, sono stati introdotti accessori di pregio come i sedili ErgoActive Plus con massaggio, regolazioni elettriche, riscaldamento e ventilazione.

La gamma dei propulsori della nuova Tiguan è particolarmente ampia e offre quattro diverse soluzioni: i motori benzina tradizionali 2.0 TSI 4Motion da 204 e 265 CV; i diesel 2.0 TDI da 150 CV e 2.0 TDI 4Motion da 193 CV; i benzina Mild Hybrid 48V 1.5 eTSI da 130 e 150 CV; e le versioni eHybrid Phev da 204 e 272 CV. Tutti i powertrain sono abbinati ai cambi automatici Dsg, disponibili nelle versioni sei marce sulle plug-in hybrid e sette marce su tutte le altre. I modelli Phev abbinano il 1.5 TSI da 150 e 177 CV a motore elettrico da 115 CV e 330 Nm integrato nel cambio e alla nuova batteria da 19,7 kWh ricaricabile da wallbox a 11 kW (2 ore per la carica completa), o da colonnina a 50 kW (10-80% in 25 minuti). L'autonomia in modalità elettrica raggiunge i 100 km, mentre l'autonomia totale, considerando anche il pieno di benzina, raggiunge i 1.000 km. Le versioni 4Motion, infine, sono dotate di una nuova frizione sull'asse posteriore e di un nuovo pendolo centrifugo che neutralizza le vibrazioni: soluzioni dedicate anche a chi vuole trainare rimorchi, visto che portano la capacità di traino della Tiguan a quota 2.300 kg. 

La piattaforma Mqb Evo ha permesso di adottare anche il telaio adattivo DCC Pro: questo optional è abbinato al Vehicle Dynamics Manager e interagisce con il differenziale elettronico XDS per regolare gli ammortizzatori secondo la migliore logica di funzionamento in base al percorso e allo stile di guida. In questo modo, la Tiguan punta a essere più neutra e precisa, senza che il confort ne risenta.

In attesa di conoscere prezzi e dettagli della gamma italiana, la Volkswagen ha confermato che la Tiguan sarà proposta nelle varianti base, Life, Elegance e R-Line. Già dal modello base sono di serie i cerchi di lega da 17", i gruppi ottici a Led, il Digital Cockpit, l'infotainment da 12,9", il sistema Car2X, il Climatronic e un pacchetto completo di Adas che include anche il Side Assist, il Front Assist, il Lane Assist e il riconoscimento dei cartelli stradali. La versione Life aggiunge il climatizzatore trizona, i sedili Comfort, il Park Assist, il Cruise Control adattivo, il Light Assist, l'App Connect e gli specchietti ripiegabili elettricamente. Al top della gamma troviamo gli allestimenti Elegance e R-Line, con caratteri diversi ma dotazioni di pari grado: tra queste spiccano i fari Led Plus, i vetri oscurati, l'illuminazione interna Led con 30 tinte e i sedili ergoActive riscaldabili con funzione massaggio. Sono specifici invece i cerchi di lega: 18" per la Elegance e 19" per la più sportiva R-Line, che adotta anche i sedili con poggiatesta integrato.

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Honda - Una C-Suv da primato al Fleet&Business Day

Set 19,2023

Ha appena stabilito un record di consumo durante la prova di Quattroruote di settembre: con quasi 28 chilometri con un litro di benzina, la Honda ZR-V è la sport utility media più parsimoniosa. La full hybrid giapponese potrà essere guidata dai fleet manager iscritti al Fleet&Business Day di giovedì 21 settembre: la Honda è infatti fra i partner della manifestazione organizzata dalla nostra testata alla Cantina Bellavista di Erbusco (BS) in Franciacorta. Oltre alla nuova C-Suv, il costruttore giapponese presenterà ai partecipanti altri modelli della gamma, con vari gradi di elettrificazione: le CR-V e:HEV Full Hybrid ed e:PHEV Plug-in Hybrid, ma anche la e:Ny1 completamente elettrica. Nella tenuta dell'azienda vitivinicola, i responsabili delle flotte aziendali avranno anche l'opportunità di partecipare a spazi di approfondimento sugli scenari prossimi della mobilità e stabilire contatti con le aziende del settore e dei servizi. Ma anche per i momenti di relax, con visite guidate delle cantine.

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Alfa Romeo - 155 V6 TI, trionfo al DTM

Set 19,2023

Ci voleva un grande trionfo per far digerire agli alfisti l'abbandono, tra i modelli di larga produzione, dell'apprezzato schema a trazione posteriore. E l'Alfa Romeo 155, nata da una profonda sinergia con altri due modelli italiani, la Lancia Dedra e la Fiat Tempra, aveva più di ogni altra auto questa necessità. L'opportunità era arrivata dal motorsport, con l'obiettivo, centrato, di sbancare il DTM: il 19 settembre del 1993, davanti a un pubblico di 90 mila persone accorse a Hockenheim, la 155 V6 TI conquista il titolo Costruttori grazie alla vittoria finale di Alessandro Nannini, in precedenza penalizzato dalla sfortuna per gran parte la stagione. Del resto, ben 12 risultano i primi posti delle due 155 TI ufficiali in terra tedesca, pilotate dal campione Nicola Larini e da Nannini, contro le otto vittorie portate a casa dalla principale avversaria, la Mercedes 190E 2.5-16.

La tecnica. L'auto del trionfo al DTM adotta un motore V6 aspirato da 2.5 litri, completamente riprogettato, con lubrificazione a carter secco, capace di erogare 420 CV a 11.500 giri. Si tratta di un propulsore ben diverso da quello della 155 2.0 Turbo Q4 GTA, che nell'anno precedente aveva già trionfato nel Campionato italiano Superturismo, vincendo ben 17 delle 20 gare in calendario. Il motivo va individuato nei regolamenti, che in Germania ancora consentono all'epoca l'impiego in gara di motori come il V6 dell'Alfa, mentre in Italia e altrove le cubature si fermano a 2.0 litri. Abbinato al sei cilindri c'è un cambio manuale a sei marce a innesti frontali e, soprattutto, una trasmissione a quattro ruote motrici mutuata da un altro mostro sacro del motorsport, la Lancia Delta Integrale. Come sulla GTA, la scocca risulta rivista rispetto al modello di partenza, mentre la carrozzeria fa largo impiego della fibra di carbonio.

Gli altri risultati. La 155 V6 TI continua a correre al DTM fino al 1996, anno che chiude la prima epoca di questo campionato (riprenderà nel 2000 come Deutsche Tourenwagen Masters e non più come Deutsche Tourenwagen Meisterschaft). Pur non ripetendo il trionfo negli albi d'oro di Piloti e Costruttori, l'italiana rimane tra le protagoniste della kermesse, chiudendo la sua carriera in terra tedesca con 38 vittore, più altre 3 non valevoli per la classifica. I due terzi posti a fine stagione, con Nicola Larini nel 1994 e con Alessandro Nannini nel 1996 (quando il DTM si fonde con l'ITCS nel campionato interazionale ITCC, abbandonato al termine dell'anno), affiancano il doppio trionfo del 1993. Dopo il 1996 un'altra gloriosa Alfa Romeo, la splendida 156, raccoglierà l'eredità della 155 nel motorsport, vincendo peraltro per ben quattro anni consecutivi, dal 2000 al 2003, il Campionato europeo turismo riservato ai piloti.

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Eventi - Shell Recharge Solutions al Fleet&Business Day

Set 19,2023

Il volto nuovo di una compagnia petrolifera, in tempi di trazione elettrica, è l'offerta di servizi per la ricarica: quelli di Shell Recharge Solutions coprono tutta la filiera, dall'hardware al software, dai servizi per Case e reti a quelli per privati. Iniziamo dall'hardware: l'offerta parte dalle colonnine domestiche per una singola vettura e arriva a coprire piccole e grandi flotte. Le stazioni di ricarica, che si segnalano per la ricercatezza del design, sono compatibili con qualsiasi veicolo elettrico oggi sul mercato europeo, a prescindere dai suoi standard costruttivi. così possibile gestire, con un solo interlocutore, un parco multimarca. L'architettura delle stazioni di ricarica è studiata per essere implementata e aggiornata alle prossime soluzioni tecnologiche; non sarà quindi necessario sostituire le apparecchiature. Il sistema telematico che gestisce le ricariche consente di avere, con una sola carta, un unico interlocutore per l'utilizzo di 275 mila punti di ricarica in 38 Paesi; per la soluzione di eventuali problemi gli utenti, siano essi privati, concessionari, gestori di flotte o costruttori, hanno a disposizione un team di esperti di veicoli che risponde direttamente. Anche le soluzioni di ricarica Shell saranno presenti al Quattroruote Fleet & Business Day a Erbusco (BS), cantine Bellavista, il prossimo 21 settembre.

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Kia - EV6, il dinamismo al servizio delle flotte

Set 19,2023

Nella sua versione più spinta è la Kia di serie più potente della storia, capace di infiammare anche il popolo dei videogamers. Ma la EV6 sa calarsi con altrettanta agilità anche nei ruoli professionali ed è per questo che il costruttore coreano ha deciso di portarla al Fleet&Business DaY 2023, dove verrà presentata l'intera offerta di prodotti e servizi rivolti alla clientela aziendale. Alla giornata organizzata dalla nostra testata e dedicata ai fleet e mobility manager, prevista il 21 settembre alla Cantina Bellavista di Erbusco (BS) in Franciacorta, i professionisti delle flotte potranno avvicinarsi e guidare questa crossover elettrica dalle linee coinvolgenti, dopo aver partecipato a spazi di approfondimento sui temi della transizione energetica, potendo entrare in contatto con Case e aziende del settore e condividendo esperienze con i colleghi nei prestigiosi ambienti della tenuta vitivinicola. Protagonista dei test drive della Kia sarà la EV6 GT Line.

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Eventi - La Renault al Fleet&Business Day

Set 19,2023

La Suv che non c'era e quella reinventata. La Renault sta iniettando dosi sempre maggiori di elettrificazione nella sua gamma e accanto alle auto native a corrente rinforza la pattuglia delle ibride con modelli altrettanto inediti. Così, dopo la Suv Austral, classe media e 5 posti, è appena arrivata la sua sorella allungata e a 7 posti, a riscoprire il nome dell'auto che più si è identificata col valore dell'abitabilità, l'Espace. Tutti e due i modelli, con motori ibridi, saranno schierati il 21 settembre per i test drive dei fleet manager che si sono iscritti al Quattroruote Fleet&Business Day, la giornata organizzata dalla nostra testata alla Cantina Bellavista in Franciacorta, e dedicata ai responsabili delle flotte aziendali. Un'iniziativa per far loro conoscere meglio le prospettive della transizione energetica attraverso incontri, contatti con l'industria e le aziende, possibilità di networking ed esperienze, non solo alla guida delle vetture più nuove sul mercato, ma anche durante i momenti di relax nella tenuta che ospita l'iniziativa, a Erbusco (BS).

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Fiat 600 - Ecco l'Hybrid a benzina: prezzi e dettagli

Set 18,2023

La nuova Fiat 600 Hybrid è spinta da un nuovo powertrain ibrido composto da un tre cilindri 1.2 turbobenzina da 100 CV abbinato a due unità elettriche: la prima è quella che viene utilizzata come generatore d'energia e motorino d'avviamento (il classico Bsg, Belt starter generator dei sistemi mild hybrid), mentre la seconda è integrata nel cambio doppia frizione a sei rapporti e arriva a erogare 21 kW, equivalenti a 29 CV. La 600 Hybrid può muoversi anche da sola, mantenendo il tre cilindri spento: ciò rende il sistema un full hybrid, nonostante la Casa lo descriva (come già fatto per modelli come la Tipo, che però impiegano unità a quattro cilindri differenti) come un mild hybrid per via dell'esigua potenza del motopropulsore a corrente. Secondo quanto dichiarato, la Fiat 600 Hybrid può muoversi in elettrico in manovra e alle basse andature (fino a 30 km/h), percorrendo al massimo un chilometro. Per ricaricare la batteria agli ioni di litio del sistema a 48 volt non servono prese esterne: il sistema genera energia nelle fasi di rilascio e frenata. L'elettrico viene utilizzato anche per supportare il funzionamento del turbobenzina, così da renderlo più rotondo ed evitare l'effetto turbo-lag: l'unità da 29 CV "copre" i vuoti di coppia durante le cambiate, rendendo la marcia più fluida e contribuendo a migliorare le prestazioni. Per l'accelerazione da 0 a 100 km/h la Casa stima un tempo di circa 11 secondi, mentre le emissioni si aggireranno tra i 110 e i 114 g/km di CO2: per il momento, non sono state diramate previsioni sui consumi.

Presentando la 600 Hybrid, la Fiat ne ha anche svelato il prezzo: il debutto sul mercato è fissato per il 2024, con listini che in Italia partiranno da 24.950 euro. Come da tradizione, la Casa ha previsto un'offerta di lancio che, sfruttando la rottamazione e un finanziamento con anticipo zero, consentirà di acquistare una Fiat 600 ibrida a 19.950 euro. Valori che rendono la B-Suv estremamente appetibile per i clienti, posizionandola ben al di sotto della Fiat 500X, che nella versione d'ingresso gamma 1.3 MultiJet viene attualmente proposta a 25.950 euro.

Per ora la Fiat ha svelato una sola immagine della 600 ibrida, ma gli interni dovrebbero essere pressoché identici a quelli della sorella elettrica: quindi cinque posti, bagagliaio da 385 litri (25 in più dell'elettrica), doppio schermo (con grafiche specifiche per il powertrain full hybrid) e dettagli "furbi", come il grande pozzetto portaoggetti posizionato tra i due sedili e coperto da una cover magnetica simile a quella dei tablet. L'infotainment connesso utilizza uno schermo sospeso da 10,25" ed è compatibile con Android Auto e Apple CarPlay: tramite il display si possono controllare buona parte delle funzioni dell'auto, compreso il sistema di illuminazione ambientale personalizzabile con 64 diverse tonalità. Di fronte al guidatore è presente uno schermo da 7" per il quadro strumenti digitale, mentre i sedili, sulle versioni più complete, potranno avere delle regolazioni elettriche, il riscaldamento e la funzione massaggio. Per la gestione del cambio sono invece presenti i quattro tasti (P, R, N, D/B) già visti sull'elettrica. La versione d'ingresso gamma sarà caratterizzata da sedili con rivestimenti di tessuto riciclato, con dettagli bianchi e un inserto di plastica biologica nera opaca per la plancia. La versione di lancio Fiat 600 Hybrid La Prima, invece, disporrà di finiture esclusive e di un pacchetto tecnologico più avanzato, che comprenderà anche un sistema di guida assistita di livello 2.

L'ibrida si differenzia dall'elettrica praticamente solo per il powertrain: l'estetica è molto simile (con qualche apertura in più sul frontale per il raffreddamento del tre cilindri) e le dimensioni sono pressoché immutate. Per ora la Casa ha dichiarato solo la lunghezza (4,17 metri, quasi gli stessi della Ev, che di centimetri ne misura 418 con gli arrotondamenti), ma è logico pensare che pure la larghezza e l'altezza non varieranno di molto rispetto ai 178 e 152 cm della versione a batteria. Anche il passo dell'Ev, 256 cm, non dovrebbe subire variazioni. Quello che cambierà, e non di poco, sarà invece la massa, che sarà nettamente inferiore rispetto ai 1.595 kg in ordine di marcia (con conducente) della 600e.

Con la nuova 600 Hybrid la Fiat lancia anche due pacchetti di servizi connessi: il Connect One sarà incluso nel prezzo d'acquisto e garantirà le varie funzioni di chiamata d'emergenza e di richiesta d'assistenza, offrendo anche informazioni mensili sullo stato della vettura. Il Connect Plus, invece, comprenderà servizi di navigazione, connettività da remoto tramite app e altre funzionalità. Su tutte le 600 ibride sarà inoltre presente il Trip Report, che analizzerà la guida fornendo consigli al guidatore per ridurre i consumi.

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Xpeng - X9: le prime immagini della monovolume elettrica

Set 18,2023

La Xpeng ha pubblicato le immagini di un prototipo della X9, un'inedita monovolume elettrica che sarà introdotta sul mercato cinese entro la fine dell' anno. Non sappiamo ancora se in futuro la X9 sarà anche esportata in Europa: attualmente, la Casa è già presente nei Paesi scandinavi ed è pronta ad entrare in Germania, Francia e Regno Unito nel 2024 con la berlina P7 e la Suv G9.

Design insolito. Nonostante le pellicole applicate alla carrozzeria, la monovolume mostra già le sue forme definitive, con linee spigolose, un lunotto insolitamente inclinato e un frontale molto chiuso, con prese d'aria ridotte solo alla porzione inferiore. Anche i gruppi ottici anteriori e posteriori a Led assumono una forma molto sottile e si sviluppano a tutta larghezza; inoltre, nella zona posteriore sono previste le immancabili portiere scorrevoli con maniglie a scomparsa.

Sarà solo elettrica. Le soluzioni aerodinamiche piuttosto estreme per questo tipo di veicolo sono un chiaro indizio del powertrain elettrico che dovrebbe essere previsto come unica opzione. Per il momento, comunque, la Casa non ha fornito indicazioni precise sulle caratteristiche tecniche della X9: secondo le indiscrezioni raccolte in rete, il veicolo dovrebbe misurare circa 5,3 metri e offrire soluzioni interne da 6 o 7 posti.

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Codice della strada - Autovelox, multe, cellulari: tutte le novità della riforma

Set 18,2023

Per quanto riguarda i dispostivi di rilevamento della velocità stradale, il ministero dei Trasporti ha disposto una sgtretta: "Nell'ottica di regolamentare su l'utilizzo degli autovelox", fa sapere il dicastero guidato da Matteo Salvini, "si va verso una definizione stringente sulle specifiche tecniche degli apparecchi e sul loro posizionamento".

Su richiesta dei sindaci, è stato proposto "un incremento della sanzione amministrativa pecuniaria fino a 1.084 euro e la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni, esclusivamente nei casi in cui la stessa persona commetta la violazione dei limiti di velocità all'interno del centro abitato per almeno due volte nell'arco di un anno". 

Il disegno di legge prevede anche una stretta sull'uso dei cellulari alla guida, con la proposta di inasprimento della sanzione pecuniaria, che passa dalla fascia 165-660 euro a 422-1.697 euro, e della sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione. In caso di recidiva nel biennio, oltre alla sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a tre mesi (già prevista dal codice attualmente in vigore) è disposto il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro, oltre a una decurtazione dei punti dalla patente: 8 nell'ipotesi di prima violazione e 10 punti la seconda volta.

(in aggiornamento)

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Chi cerca trova - Comprare una Fiat Uno Turbo i.e.? Ecco come - VIDEO

Set 18,2023

Lei fa parte di una razza, pregiatissima, ormai estinta da tempo: le piccole sportive di segmento B, quelle bombe anni 80 e 90 che hanno fatto sognare più di una generazione di appassionati. Nel secondo episodio della nostra nuova serie originale parliamo infatti della Fiat Uno Turbo i.e., altra icona italiana che segue la Lancia Delta HF Integrale Evoluzione protagonista della prima puntata (a proposito: se ve la siete persa, la trovate a questo link).

Abbiamo trovato una Turbo prima serie, in condizioni eccellenti e originali: come di consueto, andremo a conoscere l'auto sulla nostra pista, affiancata a una vettura moderna che, in qualche modo, rappresenta la discendente diretta (o l'erede spirituale) della nostra protagonista youngtimer. A Vairano, faremo analizzare nel dettaglio la Uno Turbo i.e. a un esperto in materia, in questo caso un tecnico di Fiat Heritage Hub che ha seguito il modello fin dalla sua nascita. Tutto questo per cercare di fornire quante più informazioni possibili a chi fosse interessato a mettersi in garage un divertentissimo pezzo di storia della cultura automobilistica italiana.

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